Solo amici? -JORTINI

di TiniValeStana
(/viewuser.php?uid=734734)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


“Dove vai?”mi chiede mia madre mentre esco di casa  “Alla festa,te l’ho già detto”rispondo scocciata “Vestita così?”  “Beh,che c’è di male?”chiedo  “Se la metti un po’ più corta quella gonna ti si vedono le mutande,e il top è troppo scollato”risponde,roteo gli occhi  “Quanto sei pesante,Lodovica deve venire con me o no?”chiedo  “No,tua sorella rimane a casa”risponde mia madre “A che ora torni?”aggiunge  “Non lo so,ti faccio sapere”dico aprendo la porta “Tini..mi raccomando”dice “Tranquilla ma,vergine e casta fino al matrimonio”dico ironicamente e chiudendo la porta alle mie spalle. Salgo in macchina di Matteo  “Vergine e casta fino al matrimonio? Tu?”dice lui  “Si è sentito?”dico allacciandomi la cintura e ridendo  “Si”risponde lui ridendo “Dai andiamoo”urlo io,lui mette in moto e partiamo. Matteo è uno dei miei amici,ha una cotta per me ed è evidente ma a me non piace proprio per niente.


Arriviamo alla festa ed è già pieno di gente ma riesco subito a trovare la mia migliore amica “Mer!!”urlo per farmi sentire,lei si gira e mi viene incontro “Uee bellezza,stasera fai conquiste”dice guardandomi,sorrido “Dove sono gli altri?”chiedo  “Di là,vieni che ti accompagno”dice trascinandomi per un braccio.
Saluto tutti:per primi Facu e Ruggero,i miei migliori amici,poi Nicolas e Samu e infine Cande,l’altra mia migliore amica “Dov’è Lodo?”chiede Ruggero  “A casa”rispondo  “Tanto non le piaci Rugg”dice Mechi sfottendolo,lui le fa il verso “Andiamo a ballaree?”propone Facu,tutti siamo d’accordo. Mi giro per andare in pista e sbatto contro qualcuno,alzo lo sguardo  “La prossima volta stai attento a dove cammini!”sbotto  “Martina Stoessel”dice lui  “Jorge Blanco”replico io “ti puoi spostare o devi stare qui impalato ancora per molto?”aggiungo,lui ride  “Che c’è? Hai fretta di andare a fare la puttanella?”dice,io mi avvicino al suo orecchio  “Intanto tu preghi per riuscire a farti questa puttanella”sussurro per poi raggiungere gli altri. Jorge Blanco,il bello e popolare della scuola,va a letto con tutte,e si crede Dio sceso in Terra..insomma la versione maschile di me,forse è per questo che non lo sopporto.

La festa è finita e Matteo mi sta riaccompagnando a casa,accosta di fronte alla mia villa  “Sei sicura che non vuoi dormire da me? Sei ubriaca e se i tuoi se ne accorgono sei nella merda”dice prima di farmi scendere  “Non è la prima volta che torno a casa ubriaca,sono abituati”dico per poi scendere dalla macchina e barcollare fino a dentro casa,i miei sono sul divano ad aspettarmi “Avevi detto che mi facevi sapere. Sono le 4:30 e domani mattina hai scuola,ti sembra normale!?”urla mia madre  “Non urlare”dico coprendomi le orecchie  “Sei ubriaca!? Di nuovo?!”sbotta mio padre  “Che palle”dico salendo le scale  “Martina vieni subito qui!”esclama mia madre,io non l’ascolto ed entro in camera mia. Mi butto sul letto e mi spavento notando che c’è qualcun altro “Lodovica sei pazza!?”urlo alzandomi,lei apre gli occhi di scatto “T-tini scusa..ti stavo aspettando e mi sono addormentata”si giustifica “La prossima volta avvisa che mi fai prendere un infarto così!”  “Scusa..com’è andata la festa?”mi chiede  “Bene,ma perché non sei venuta?”dico spogliandomi e mettendomi il pigiama  “Non stavo tanto bene..” risponde lei  “Mh..mal di Ruggero?”chiedo,lei abbassa lo sguardo  “Aaah Lodovica basta! E’ un’eternità che va avanti questa storia e lui non sa nemmeno che ti piace! O glielo dici o vai avanti”  “Lui vuole solo portarmi a letto”  “E che c’è di male?”,lei rotea gli occhi  “Tini non sono come te,non riesco ad andare con uno diverso ogni sera”  “Ehi non ogni sera!”sbotto  “Ogni settimana?”dice lei ironicamente facendomi ridere  “Sei troppo fissata con la storia d’amore tu”dico “cerca di prenderla più alla leggera”aggiungo  “Ci proverò”dice dandomi un bacio sulla guancia e augurandomi la buonanotte.


IL MATTINO SEGUENTE
Mi alzo e vado giù a fare colazione e ovviamente i miei sono ad aspettarmi seduti al tavolo. Dalle loro facce è facilmente intuibile che sono incazzati e non poco “Dobbiamo parlare”dicono appena mi siedo “Mi fa male la testa,non ne ho voglia”rispondo addentando una fetta di pane “Martina non puoi andare avanti così. Io e tuo padre siamo preoccupati.”  “Non c’è da essere preoccupati,vivo solo la mia vita”dico  “Ah e la vivi così!?”dice mio padre tirando fuori dalla tasca un preservativo  “E quello dove l’hai preso!?”sbotto togliendoglielo dalle mani  “Non ha importanza dove. Tu non dovresti neanche averlo!”urla sovrastandomi,io mi alzo “Finché non uscirò incinta non c’è niente di cui preoccuparsi”dico per poi uscire. Lodovica mi stava aspettando in macchina,entro e metto in moto “Si sono incazzati?”mi chiede “Tu che dici?”le dico mostrandole il preservativo,lei scoppia a ridere “Ma dove l’hanno trovato?”  “Ma che ne so,chiuderò a chiave la camera da oggi in poi”dico ridendo e partendo verso scuola.

“Se mi interroga filosifa prendo due”dice Rugge mentre mi accompagna al mio armadietto  “Siamo in due”dico facendolo ridere “Com’è andata ieri sera con i tuoi alla fine?”  “La solita,si sono incazzati e non li ho ascoltati”rispondo “Bisogna ammettere che però hanno pazienza eh”dice lui  “Ma va,semplicemente me li giro e rigiro come voglio”dico aprendo l’armadietto,qualcosa cade dai libri che tenevo in mano,mi piego per raccoglierla ma qualcuno mi anticipa,alzo lo sguardo “Ancora tu”dico scocciata,Jorge si alza “Mi sa che questo è tuo”dice porgendomi il preservativo “Che c’è? Non ne avevi mai visto uno Blanco?” dico prendendolo,lui ride “Ci vediamo Stoessel”dice allungando una mano,mi allontano di scatto “Tranquilla non ti tocco, quando ti toccherò per la prima volta sarà con le mie labbra”dice facendomi l’occhiolino e andandosene seguito dal suo amico di sempre,Diego. Io roteo gli occhi e metto le cose nell’armadietto “Che ci facevi con un preservativo tra i libri?”chiede Rugge confuso  “Lascia stare”rispondo  “Comunque quel ragazzo muore dalla voglia di portarti a letto,lo sai vero?” mi dice,io lo guardo allontanarsi  “Rimane un suo sogno”dico,poi io e Rugge entriamo in classe.
Vado al mio posto,tra Mer e Cande,mi siedo e prendo il libro di filosofia,mi giro verso Mer e vedo il suo sguardo perso mentre contemplava Ruggero entrare dalla porta “Smettila”dico dandole una gomitata  “Eh? Cosa?”chiede lei tornando sul pianeta Terra  “Lo sai cosa”dice Cande “ruggero pensa ad altro,non ci perdere la testa”aggiunge  “Infatti non mi interessa”dice la bionda cambiando subito argomento “Beh come sta Lodo?”chiede “Abbastanza bene,ma perché me lo chiedi se la odi?”rispondo ridendo  “Io non la odio”dice  “Noo,sei solo leggermente invidiosa perché Rugge le sbava dietro”dice Cande,io la guardo male  “Scusa..”dice la rossa  “Buongiorno ragazzi”dice il professore entrando in classe,ci alziamo tutti e mi squadra da capo a piedi “Stoessel hai dimenticato i pantaloni a casa?”dice ironicamente riferendosi alla mia minigonna “Che c’è prof? E’ troppo distratto dalle mie gambe per concentrarsi sulla lezione?”dico scatenando una risata collettiva  “Siediti e fai silenzio,mi sono anche scocciato di mandarti dal preside” dice per poi cominciare la lezione.


La campanella è suonata e adesso c’è la pausa pranzo,sto camminando verso il cortile quando vengo attirata da delle voci provenienti dal bagno delle femmine,mi avvicino per vedere di che si tratta. Vedo Lodo con..Savannah? Savannah è la mia ‘rivale’ nella scuola,bionda,alta e inutile dire,fisico perfetto..ma al contrario mio lei è una santarellina. Vedo la faccia di Lodo preoccupata e decido di entrare “Qualche problema?”dico aprendo la porta e facendole spaventare,mi affianco a mia sorella  “Tinita,ti piace origliare?” dice,io sorrido “Che vuoi da mia sorella?”dico tornando seria  “Niente Tini,vai”dice Lodo  “No non me ne vado da qui finché non mi dite cosa sta succedendo”  “Hai sentito  la tua sorellina? Vai via” mi avvicino alla bionda minacciosamente “Savannah forse non è chiaro che tra le due qui comando io” Lodovica mi tira indietro  “Tini davvero,non sta succedendo niente..vai” la guardo per qualche istante “Se le fai qualcosa,ti ammazzo”dico a Savannah per poi uscire e raggiungere gli altri in cortile.
“Eeehy,che succede?”mi chiede Matteo appena arrivo notando che ero incazzata  “Savannah vuole qualcosa da mia sorella,ma nessuna delle due vuole dirmi cosa”rispondo  “Perché? Che hai visto?” chiede Facu  “Stavano parlando in bagno e Lodo aveva una faccia preoccupata,appena sono entrata hanno smesso di parlare”rispondo  “Preoccupata? Se vuole la tranquillizzo io”interviene subito Rugge,io roteo gli occhi “Smettila coglione”dico facendolo ridere “Dai Tini tranquilla,magari non è nulla”dice Nicolas “Si infatti,tranquilla”aggiunge Samu,io annuisco “Matteo”una voce attira la nostra attenzione,soprattutto quella di Matteo che non fa nemmeno in tempo a girarsi che viene colpito da un pugno in faccia che lo fa cadere a terra. Adesso tutta l’attenzione è su di noi,corro da lui “Stai bene?”chiedo inginocchiandomi affianco a lui che ha le mani sul naso “Mi serve del ghiaccio”dice,alzo gli occhi per vedere chi fosse stato “Diego ma sei impazzito!?”dico alzandomi in piedi “Che c’è? Ti dispiace per il tuo amichetto?”  “Non ti mettere contro di me”dico avvicinandomi  “Mi dispiace,non picchio le femmine”   “Ah beh,io invece non me ne creo problemi”dico per poi tirargli una ginocchiata nelle parti basse. Un “uooooo” collettivo si espande per il cortile mentre Diego è piegato in due  “Alzagli un’altra volta anche solo un dito e faccio di peggio”gli dico per poi tornare da Matteo,farlo alzare e accompagnarlo in infermeria.
“Grazie per prima..ma potevo difendermi da solo”dice mentre tiene il ghiaccio sul naso “Sicuro?”dico sorridendo  “Ok forse no”risponde lui  “Il preside ha convocato te e Diego”dico  “CHE!?”sbotta lui  “Ehy ehy calmo ahah io lo conosco,lo sai..è un coglione,tu dì che non hai fatto niente e basta..che poi è la verità”lui annuisce per poi alzarsi ed andare in presidenza.

Le lezioni sono finite e sto riaccompagnando Cande e Mer a casa,c’è anche Lodo in macchina con noi  “Che facciamo stasera?”chiedo  “Non so,a me non va di uscire”dice Cande  “Dai pochi picci,non mi va di rimanere a casa..c’è qualche festa?”chiedo  “No,però c’è una serata al club 73”risponde Mer  “Perfetto,alle dieci e mezza vi passo a prendere”dico mentre accosto davanti a casa di Mer  “Sicura che vuoi prendere la macchina? Se ti ubriachi come ieri non è una buona idea”dice Cande  “No stasera non bevo”dico “La cazzata del secolo”dice Mer aprendo lo sportello e facendomi ridere “Lodo tu vieni?”chiede Cande  “Non so..”risponde mia sorella  “Dai che se vieni Rugge è contento”dice Cande,io la guardo male dallo specchietto mentre Mer scende velocemente dalla macchina chiudendo lo sportello “Che abbiamo detto?”chiede Lodo confusa,lei non sa niente “Nulla,Mer è così”dico cambiando argomento e rimettendo in moto.

Sono le dieci ed io e Lodo stiamo uscendo per andare a prendere Mer e Cande  “Un’altra festa?”chiede mia madre  “No,è una serata”rispondo  “Martina sia chiaro che ti sto facendo andare solo perché va Lodo e lei non può andare sola..ma tu non dovresti proprio uscire”  “Sisi ok”dico aprendo la porta,sto per uscire ma.. “Savannah? Che ci fai qui?”



*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Tornata con una nuova storiaaaa!! Come state? Io benone! Vi è piaciuto l’ultimo capitolo di “l’unico posto dove sto bene è con te” ? aaay che triste finire una ff L ahahah vabe dai su con la vitaaaaa,sono tornata con una nuova ff che sarà una BOMBAAAAAA
Lo so,lo so..la trama può sembrare monotona ma sono sicura che vi sorprenderà,non vi deluderò promessoo! Alloooora,capitolo di ‘introduzione’ diciamo,che come sempre finisce con il fiato sospeso dan dan dannnnnnn scusate ma non riesco a non fare la stupida ahahah e adesso Savannah che vorrà? Cosa nascondono lei e Lodo? BOOOOH..dovete leggerlo per scoprirlo!
Mi raccomando recensite in tanti e ditemi che ve ne pare di questo primo capitolo,è molto importante per me leggere le vostre opinioni! Ci sentiamo prestissimo,bacioniiii

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


“Devo parlare con Lodovica” risponde lei
“Non puoi,stiamo uscendo”rispondo io
“Tini..”  “No Lodo” la interrompo
“andiamo”,la trascino con me in macchina lasciano lì Savannah.
“Ma sei scema?”dice mia sorella mentre si allaccia la cintura  “non ho due anni so gestire la cosa da sola”aggiunge 
“Quando ti deciderai a dirmi di che si tratta ne potremo riparlare,per adesso rimani mia sorella minore e spetta a me il compito di proteggerti”
 “Ho 16 anni Martina” 
“Non mi importa,adesso basta che sennò ci roviniamo la serata”dico per poi mettere in moto e partire.


Siamo arrivate al locale e raggiungiamo gli altri,Rugge rimane stupito appena vede Lodo “Quale onore”scherza per poi salutarla,mia sorella sorride “Posso offrirti qualcosa?”le chiede Ruggero,mia sorella accetta e si allontanano “Mi raccomando Rugge”dico mentre si allontanano,lui mi fa l’occhiolino.
 Il mio sguardo si sposta subito su Mer che aveva assunto un’espressione triste,la prendo per mano e la faccio alzare “Non voglio vederti così,vieni andiamo a bere qualcosa”dico portandola con me verso il bancone
“Tini non esagerare che devi guidare!”grida Cande
“Si tranquilla”le rispondo mentre mi allontano.
Arriviamo al bancone “Cosa vi offro?”ci chiede il barman
“Qualcosa di molto forte per lei,fai tu ..per me niente”rispondo,lui acconsente e si allontana per preparare il cocktail .
“Tini bere non è la soluzione”mi dice Mer
 “Vedrai che ti sentirai meglio”le dico facendole l’occhiolino “e magari ti troviamo anche un bel ragazzo”aggiungo guardandomi intorno
“L’unica cosa che vedo è Jorge Blanco che ti sgama da capo a piedi”dice la mia amica,la guardo confusa e lei indica Jorge,il mio sguardo ricade su di lui che mi strizza l’occhio mentre balla con una mora che gli si struscia addosso..
Io roteo gli occhi “Mer non mi interessa”dico 
“Andiamo Tini..è il ragazzo più sexy della scuola,chiunque se lo farebbe”
 “Beh io non sono chiunque” 
“Sarà,eppure sono convinta che un pensierino ce lo faresti” 
“Ecco a voi”dice il barman dandoci due drink
“Io non prendevo nulla”dico  
“Offro io”replica lui,io alzo un sopracciglio 
“Grazie allora” dico prendendo tra le labbra la cannuccia e mantenendo il contatto visivo
“Devo servire gli altri..scappi o mi aspetti qui?”mi chiede
“Lo scoprirai”rispondo,lui mi sorride e si allontana.
Mi giro verso Mer che ha una faccia sconvolta
“Che c’è?”chiedo preoccupata 
“Come fai?”mi chiede 
“Come faccio cosa?”chiedo confusa 
“Come fai ad essere così con i ragazzi!”,rido
“Esperienza”rispondo soddisfatta “piuttosto adesso tu raggiungi gli altri,divertiti e non pensare a quel coglione del mio migliore amico. Mer,sei bellissima e Rugge non è l’ultimo ragazzo sulla faccia della Terra!” aggiungo,lei mi sorride
“Divertiti”dice dandomi un bacio sulla guancia e raggiungendo gli altri.


IL GIORNO DOPO
“Beh com’è andata a finire ieri con il barman?”mi chiede Cande mentre io,lei e Mer andiamo in classe..
“Bene”dico per poi fare loro l’occhiolino
“L’occhiolino? L’occhiolino significa sempre e solo una cosa: l’avete fatto?”chiede Mer,io rido
“Oddio e dove?”chiede Cande
“Scommetto la mia casa che è successo nel bagno”dice Mer 
“Puoi tenerti la casa”rispondo 
“Ti conosco troppo bene”replica la bionda ridendo
“Nel bagno? Che schifo!”dice Cande schifata e facendoci ridere
“Che cosa nel bagno?”chiede Facu aggiungendosi a noi
“Niente”rispondiamo all’unisono
“Ok…”dice lui stranito.
La lezione di chimica è finita e adesso abbiamo educazione fisica..sono sola nello spogliatoio perché sono arrivata in ritardo,le altre ragazze sono tutte in palestra.
Mi sto mettendo le scarpe quando qualcuno entra “Savannah volevo sapere se..” si blocca vedendomi  “Oh Stoessel scusa,ho sbagliato porta” dice Jorge guardandomi.
I miei occhi si spostano dai suoi occhi ai suoi pettorali e dai suoi pettorali ai suoi addominali,perché è a petto nudo? Scrollo la testa e ritorno a guardarlo
 “Ora puoi andartene”dico continuando ad allacciarmi le scarpe,lui ride
“Bei pantaloncini,comunque”dice uscendo dalla porta mentre io cerco di levarmi dalla testa l’immagine del suo corpo perfetto.
“Tini è tua!!” sento prima che un pallone mi colpisse in piena faccia
“Ahia!”urlo 
“Ma dove hai la testa?”mi chiede Mer avvicinandosi per vedere se mi fossi fatta male
“Da..da nessuna parte,perché?”rispondo e involontariamente il mio sguardo cade su Jorge per poi spostarsi di nuovo sulla mia migliore amica
“Non ci credo!”sbotta lei 
“Che?”chiedo io 
“Blanco!!”urla
“Ssssh”dico tappandole la bocca e trascinandola lontano dagli altri “Che cazzo urli!”
“Lo sapevo che ti piaceva!” 
“Non mi piace Mer,ti stai facendo troppi film” 
“Si,certo,come no..l’hai guardato come a dire ‘spogliati adesso’ “ dice euforica,io spalanco la bocca e le do uno schiaffo sul braccio
“Smettila cretina”dico ridendo 
“Non stai negando”dice soddisfatta 
“Ma va”nego
“Non sto dicendo che lo devi sposare ma,andiamo! Una volta e basta non te la toglie nessuno” 
“Mer non voglio andare a letto con lui!”sbotto 
“Bugiarda. Vedi che non sei l’unica,insomma Jorge è così sexy,mezza scuola farebbe di tutto per portarselo a letto” dice,la guardo male,lei alza le mani in segno di resa
“Fossi in te,io me lo farei”dice per poi tornare a giocare ed io la seguo.
Siamo a lezione  di storia ma la professoressa non è ancora arrivata perciò stiamo parlando tutti in gruppo. Vedo Diego avvicinarsi a noi e gli vado incontro “Che vuoi?” 
“Nanetta spostati,non devo parlare con te”risponde passandomi oltre e dirigendosi verso Matteo  
“Mi dispiace per il pugno di ieri”dice lasciando tutti senza parole
“Fa-fa niente”risponde Matteo confuso
“Invece fa! Perché glielo hai tirato!?”sbotto
“Tini lascia stare..”dice Matteo
“Mi sono scusato,adesso non rompere più”dice Diego riferendosi a me e andando al suo posto. Io roteo gli occhi e mi vado a sedere.


Sono in camera mia e sto studiando per l’interrogazione di domani,bussano “Chi è?”chiedo 
“Lodo” 
“Entra”dico chiudendo il libro,lei entra e si siede sul letto accanto a me
“Tini non so che fare” 
“Per cosa?” 
“Ruggero”risponde lei
“A proposito! Com’è andata ieri?”chiedo 
“Male,cioè bene..nel senso..aiuto!”dice coprendosi il viso con le mani
“Dai racconta”dico 
“E’ andata bene,abbiamo scherzato e cose così..però..” 
“Però?”chiedo 
“Ha provato a baciarmi e mi sono allontanata” 
“Ma sei scema!?”sbotto
“Tini lui vuole solo una cosa da me e io voglio di più!” 
“Lodo pensi troppo. Vivi l’attimo e basta!” 
“Per te è facile” 
“In che senso?”chiedo 
“Nel senso che tu riesci a vivere l’attimo,riesci a non pensare troppo e ti assicuro che ti invidio per questo” 
“Potresti farlo anche tu”dico 
“Non hai mai avuto voglia di innamorarti?”mi chiede.
Il mio cuore perde un battito e i ricordi cominciano ad affollare la mia mente..
 “Tini? Ho detto qualcosa di sbagliato?” 
“N-no,non hai detto nulla. Comunque no,non ho mai avuto voglia di innamorarmi,l’amore porta solo dolore”rispondo 
“Porta anche felicità però”replica lei 
“Io sono felice così”affermo,lei scrolla le spalle
“Comunque la prossima volta,perché sono sicura che ci sarà una prossima volta,non pensare e agisci d’istinto”le dico
“Grazie”dice lei sorridendomi.


Inizia un’altra giornata,sono a scuola quando mi squilla il telefono,è mia madre:
Io:”Mamma,che c’è?”
Mamma:”Hai dimenticato il libro di storia a casa”
Io:”Che? Aspetta che non ti sento”
mi guardo intorno ed entro nello sgabuzzino alla mia destra
Io:”Ecco adesso ti sento,dimmi”
Mamma:”Dicevo..hai dimenticato il libro di storia a casa”
Io:”Mamma pensavo fosse successo qualcosa di serio! Leggo da Mer o Cande”
Mamma:”Va bene,ci sentiamo”
Io:”Ciao”
Chiudo la chiamata e rimetto il cellulare in borsa.. “Stoessel” sussulto per lo spavento
“Jorge!? Che ci fai qui dentro?”chiedo 
“Antonio mi aveva chiesto di cercare una cosa”risponde
“Antonio?”
 “Si,il bidello” 
“Ah..beh l’hai trovata?”chiedo 
“No”risponde lui 
“Bene non mi importa,è stato un piacere,ciao” abbasso la maniglia e tiro ma la porta non si apre,provo e riprovo ma niente..
“Stoessel che c’è?”chiede Jorge 
“La porta è bloccata.”



*ANGOLO DELL’AUTRICE*
TAN TANNN! Vi avevo detto che ci saremmo sentite presto ahahah la scuola è finita quindi ho tanto tempo per scrivere..perciò,a meno che non abbia qualcosa da fare,molto probabilmente aggiornerò ogni giorno. Allooora,neanche questa volta abbiamo potuto scoprire cosa nascondono Savannah e Lodo,peccato! Aspettate…io lo so LOL
Bando alle ciance,LA STOESSEL QUASI MORIVA VEDENDO BLANCO A PETTO NUDO. Voglio leggere i vostri scleri per quella scena,quindi,recensite in tanti mi raccomando!
Ci tengo a scusarmi per gli errori presenti nel capitolo precedente,sta volta ho fatto più attenzione e grazie anche all’aiuto di _Bellissima_ spero che in questo capitolo non ce ne siano! Comunque devo scappare,ci sentiamo prestisssssimo,bacioni!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


“Cosa signfica bloccata!?” sbotta facendomi spostare e provando ad aprire la porta
“Bloccata significa bloccata,deficiente”rispondo incrociando le braccia
“Stoessel non è il momento di litigare”
“Ti calmi? La scuola è piena,qualcuno ci aprirà prima o poi”
“La campanella è appena suonata quindi resteremo almeno un’altra ora chiusi qui dentro!”urla sedendosi per terra
“E quindi?”
“E quindi sono claustrofobico e mi sta iniziando già a mancare l’aria!”sbotta lui
“Innanzitutto calmati,se ti agiti di certo non migliori le cose. Non resteremo qui in eterno,abbi pazienza e tranquillizzati che così fai entrare in ansia anche a me!”dico sedendomi su uno scatolone,lui sospira e sembra essersi calmato.
Dopo qualche minuto di silenzio Jorge decide di interrompere il silenzio
“Hai intenzione di parlarmi o ..?”
“Tra la mia lista di cose da fare prima di morire,parlare con te non è presente”rispondo acidamente suscitando la sua risata
“Neanche tu mi vai particolarmente a genio,ma dato che staremo chiusi qui ancora per molto,parlare potrebbe essere un buon modo per passare il tempo”dice lui alzandosi e guardandosi intorno
“No grazie,troverò qualcosa di meglio da fare”dico io prendendo il cellulare per vedere se ci fosse campo,ma niente
“Parli con il tuo fidanzato?”scherza lui
“Sei simpatico come un calcio in culo”dico guardandolo male,lui ride e mi strappa il cellulare dalle mani
“Blanco che fai! Ridammelo!” sbotto alzandomi e cercando di riprenderlo
“Che c’è? Ci sono foto che potrebbero turbarmi per il resto della vita?”continua a scherzare..inciampo in una scatola e in men che non si dica mi ritrovo sdraiata a terra con Jorge sopra di me e le sue labbra a pochi cm dalle mie
“Ti piacerebbe” dico cercando di restare calma.
Il suo sguardo si sposta dai miei occhi alle mie labbra e le immagini di quel corpo perfetto ritornano nella mia mente. Comincio ad ansimare mentre la sua mano destra accarezza la mia gamba sinistra fino ad arrivare sotto la mia gonna..
“Che c’è Stoessel? Non riesci a resistermi?” dice con voce roca,una voce che mi fece perdere la ragione. Mi fiondai sulle sue labbra e lui non esitò a ricambiare. Le sue mani percorrevano il mio corpo mentre io gli cingevo il collo con le mie braccia e cercavo di attirarlo a me il più possibile. Le sue labbra si spostano dalla mia bocca al mio collo e inizio ad ansimare sempre di più. Torna a divorarmi le labbra mentre sento la sua mano afferrare il bordo dei miei slip. Ci gioca appoggiando la fronte sulla mia per riprendere fiato. Le sue mani si spostano sotto la mia maglietta e lo sento sorridere come a dire ‘non ti smentisci mai’ quando nota che non indosso il reggiseno. Mi mordo il labbro inferiore impaziente di tornare a sentire le sue labbra sulle mie. Mi avvicino per baciarlo ma lui si allontana leggermente facendosi desiderare. E’ ufficiale: Jorge Blanco sa come farsi desiderare,cosa che personalmente mi fa eccitare ancora di più.
“Dio.. te faresti impazzire chiunque” sussurra con il fiatone per poi lanciarsi di nuovo sulle mie labbra.
Sentiamo un rumore di chiavi e la porta aprirsi e ci stacchiamo velocemente..
“Ma cosa…che ci fate voi due qui !?”
“Savannah? Tu come fai ad avere le chiavi?”chiede Jorge confuso
“Direi che prima dovresti rispondermi tu,dato che stavi baciando questa qui!”sbotta lei
“Questa qui ha un nome”intervengo
“Stai zitta!”urla lei,guardo Jorge e lui abbassa lo sguardo
“No,non ci credo. Voi due state insieme!?”chiedo incredula,nessuno dei due risponde “Jorge Blanco è fidanzato? Siamo seri?” dico ridendo
“Sparisci prima che ti faccia sparire io,puttana” dice Savannah con una rabbia che non avevo mai visto
“Come mi hai chiamata?”dico avvicinandomi minacciosamente,Jorge mi ferma e mi prega di andare via “Invece di chiamarmi puttana,pensa al perché il tuo ragazzo abbia baciato un’altra”dico per poi allontanarmi ed andare in classe.

Non ci posso credere che sia successo. Ci rendiamo conto? Io con..Blanco! Ci siamo baciati..e se non ci avessero interrotti saremmo andati anche oltre. Dio come bacia bene. Ma poi..Savannah? Sul serio? Quella santarellina non ha niente a che vedere con lui. Ma soprattutto lui pur essendo fidanzato,mi ha baciata..che gli passava per la testa?
“Stoessel? Allora?”
“Eh?”chiedo tornando sul Pianeta Terra
“La mitosi..in cosa consiste?”mi chiede il professore
“La che?”chiedo scatenando una risata generale nella classe,il professore rotea gli occhi e continua a spiegare
“Tini ma dove hai la testa?”mi chiedono Mer e Cande
“Da nessuna parte”rispondo
“Mh…non me la racconti giusta”dice Mer in modo tale che potessi sentirla solo io. Nello stesso momento Jorge entra dalla porta scusandosi per il ritardo,ha la camicia stropicciata e i capelli scompigliati..ups,colpa mia.
Mer spalanca la bocca spostando lo sguardo velocemente da me a lui,io la guardo male e prima che potesse farmi qualche domanda le dico
“Dopo ti racconto”
“Voglio-i-dettagli”dice lei scandendo ogni singola parola.


“No ok ricapitoliamo..”
Le lezioni sono finite,Mer è venuta a casa mia e le sto raccontando ciò che è successo.
“Tu,Blanco,sgabuzzino” dice lei camminando da una parte all’altra della stanza mentre io sono seduta sul letto
“Mer ti ricordo che non l’abbiamo fatto”le dico
“MA STAVATE PER FARLO”urla lei
“Perché ti esalti così?!”
“Martina stiamo parlando di Jorge Blanco. Il ragazzo più bello e sexy della scuola se non della città cazzo!”
“Solita esagerata”dico io roteando gli occhi
“E come bacia??”chiede curiosa sedendosi accanto a me,io la guardo mordendomi il labbro inferiore mentre i ricordi di stamattina mi ritornano in mente e sono così vivi che posso quasi sentire ancora il sapore delle sue labbra
“Dio se bacia bene,Mer”
“AAAAAAH”urla lei “ti invidio da morire,sappilo”aggiunge facendomi ridere
“Dimentichi la parte più importante”dico,lei assume un’espressione interrogativa
“Savannah”dico,lei scoppia a ridere
“Non ci credo che sta con quella,che schifo!”
“Secondo me non ci è manco andato a letto”dico
“Tu dici? Ok che è santa,ma non penso fino a questo punto”replica Mer,io scrollo le spalle
“Quindi…”
“Quindi cosa?”chiedo
“Dato che è fidanzato non succederà niente tra voi due?”
“Niente”affermo con sicurezza, ma l’espressione di Mer non è molto convinta.

E’ quasi ora di dormire e sto andando in bagno per lavarmi. Sto per aprire la porta ma Lodo mi ferma..
“Tini aspetta..” mi volto a guardarla
“Che succede?” chiedo
“Ho-ho sentito la tua conversazione con Mer..” balbetta lei,io sgrano gli occhi
“Stavi origliando !?” sbotto
“E’ vero ? Sei quasi andata con Blanco?” mi chiede lei
“Non sono cazzi tuoi” rispondo arrabbiata
“Tini ti prego..dimmelo” mi implora lei..i suoi occhi iniziano ad inumidirsi
“Lodo..stai bene?” chiedo avvicinandomi,lei scoppia in lacrime e scappa in camera sua.
Ma cosa sta succedendo?



*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Rieeeccomi qui! Capitolo bombaaaaaa!! Tini e Jorge cosa combinate? Eheh purtroppo,come già alcuni sospettavano,Savannah ha qualcosa a che fare con Jorge. Però, se lui ha baciato un’altra, probabilmente non è poi così innamorato,no?
Il capitolo si chiude con una domanda : cosa sta succedendo?
Perché Lodo è scoppiata a piangere? Booh! Lo scoprirete prima o poi ;)
Comunque devo scappare,recensite in tanti e alla prossima! Bacionii :*


 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


E’ quasi ora di andare a scuola, ho appena finito di prepararmi e adesso sto scendendo. Ieri sera non sono riuscita a parlare con Lodo, non ho idea di che cosa le sia preso.
Arrivo in cucina e noto che lei non c’è ..
“Dov’è Lodo?” chiedo a mia madre
“Buongiorno Martina” , roteo gli occhi
“Si buongiorno, dov’è Lodo?”
“E’ uscita presto” mi risponde lei
“Con chi?”
“Come mai tutte queste domande?”
“Rispondimi e basta!” sbotto io
“Modera i toni signorina” replica mia madre
“Lascia stare” dico alzandomi e uscendo di casa.
Mentre mi dirigo verso la macchina chiamo Lodo più volte ma lei non risponde. Le parlerò a scuola.
Sto parcheggiando quando intravedo Lodo dietro alcune macchine..appena scendo vado verso di lei per parlare. Mi blocco quando vedo che sta parlando con Savannah. Quest’ultima gesticola e sembra parecchio arrabbiata, Lodo ha il capo chino e credo stia piangendo. Decido di non mettermi in mezzo, rimango dietro la macchina e cerco di capire cosa si stiano dicendo..
“Stoessel che fai?” , sussulto
“Blanco mi hai fatta spaventare!” sbotto, lui ride
“Credo che io e te dovremmo parlare” dice lui incrociando le braccia
“Di cosa?” chiedo facendo finta di niente
“Di ciò che è successo forse?”
“Non è successo niente” dico allontanandomi da lui ed entrando a scuola.

“Quindi stava parlando di nuovo con Savannah? E quando ieri le hai detto di Jorge si è messa a piangere?” mi chiede Mer
“Ssssh!!” la zittisco io “Non si deve sapere di me e .. Blanco” aggiungo sussurrando, lei alza le mani
“Chiedo venia” dice facendomi sorridere
“Non è che le piace?”mi chiede
“Ma chi?”
“Jorge.. Forse a Lodo piace Jorge” risponde la bionda
“Ma va, quella ha perso la testa per Rugge” dico io, Mer abbassa lo sguardo rattristata. Sto per chiederle scusa ma qualcuno mi interrompe..
“Chi è che ha perso la testa per me?” chiede Ruggero aggiungendosi alla conversazione circondando il collo di Mer con un braccio, ma lei si sposta e si allontana da noi
“Ho detto qualcosa che non dovevo dire?” mi chiede Rugge fermandosi, io roteo gli occhi
“Sei un coglione!” dico rincorrendo Mer
“Ma che ho fatto?” chiede lui confuso mentre mi allontano, non gli rispondo.
Raggiungo Mer e la blocco..
“Mer.. scusa per quello che ho detto solo che..”
“Non devi scusarti” mi interrompe “hai detto solo la verità” aggiunge, io sorrido compiaciuta e le accarezzo la guancia
“Però non capisco.. perché se sa di piacergli non fa nulla?” mi chiede
“Ma che ne so.. Lodo è tutta strana” rispondo io prendendola sotto braccio ed entrando in classe.

Il professore di matematica ci sta annoiando con un’interessantissima lezione sui radicali mentre io mi disegno cose senza senso sul quaderno
“Quello cosa sarebbe? Un cane?” chiede Cande
“Candelaria, per favore. E’ palesemente un orso” replica Mer
“Per me è un gatto” sussurra Facu dalla fila dietro la nostra
“Non è un animale!” sbotto io attirando l’attenzione di tutta la classe,compreso il professore
“Scusate..” dico alzando la mano destra, il professore assume un’espressione scocciata e riprende a spiegare
“Non è un animale!” ripeto a bassa voce suscitando la risata dei miei amici. Alzo lo sguardo e i miei occhi si incrociano con quelli di Jorge. Le immagini dell’altra mattina ritornano nella mia mente e distolgo immediatamente lo sguardo. Sento due occhi scrutarmi, mi volto e vedo Savannah fissarmi con un’espressione a dir poco incazzata, così decido che tornare a fare disegni insensati sul mio quaderno è la cosa migliore.

“Stasera big party a casa di Francescaaaa” urla Facu sedendosi al tavolo con tutti noi
“Di chi?” chiede Matteo
“Francesca” risponde Facu
“E chi sarebbe?” chiede Rugge
“Boh, l’importante è che si beve” risponde Facu facendoci ridere
“Fammi vedere” dico togliendogli dalle mani il foglietto che reggeva
“Aaah Francesca!” esclamo vedendo la sua foto,guardo Mer e lei subito mi capisce
“Capo delle cheerleader,come fate a non conoscerla?” chiede Mer
“Stupidi maschi” replica Cande, io le batto il cinque
“Senza noi sareste perse” dice Rugge con un’aria di superiorità
“Ma per favore” risponde Mer “Siete tutti dei deficienti senza cervello che non si rendono conto di un cazzo!” sbotta per poi alzarsi ed allontanarsi da noi lasciando tutti stupiti, tranne me e Cande,ovviamente.
“Sei un coglione!” dico a Rugge per poi raggiungere Mer con Cande
“Ma che ho fattooo?” chiede lui ormai rassegnato mentre ci allontaniamo.
“Mer capisco che tu stia male, ma non puoi comportarti così senza dargli alcuna spiegazione” dico una volta raggiunta la mia amica
“Si Mer, Tini ha ragione” mi appoggia Cande
“Voglio stare sola” dice lei allontanandosi da noi, io e Cande ci guardiamo rattristate..
“Cande mi lasci un attimo solo con Tini?” chiede Rugge raggiungendoci , Cande annuisce e torna dagli altri
“Mi dici cosa succede a Mer ?” mi chiede
“Non posso dirtelo Rugge” rispondo
“Ha qualcosa a che fare con me a quanto pare, quindi devi dirmelo”
“Non posso. Mer è la mia migliore amica e so per certo che non vorrebbe che te ne parlassi” dico io, lui sospira
“Va bene, ma se posso fare qualcosa per farla stare meglio per favore dimmelo. Odio vederla così “dice lui facendomi sorridere
“Che tenerone “ scherzo io,lui rotea gli occhi.. io rido e lo abbraccio
“Ti voglio bene” dico abbracciandolo
“Quanto?” chiede lui
“Fatti bastare il ‘ ti voglio bene’ !” sbotto staccandomi,lui ride
“Anche io te ne voglio” mi dice, e poi torniamo dagli altri.


“Il vestito nero o quello bianco?” chiedo a Lodo mentre mi preparo per la festa
“Che scarpe ti devi mettere?” mi chiede lei
“I tacchi” rispondo
“Quello bianco allora” dice passandomelo
“Sicura di non voler venire? Restare a casa non migliorerà la situazione” le dico vestendomi
“Si Tini sono sicura.. ci sarà Jorge?”
“Credo di sì.. ma perché? Mi vuoi dire che cazzo succede?” le chiedo sedendomi accanto a lei
“Niente,lascia stare” si alza ed esce dalla stanza, sospiro.
“Mamma io vado, Matteo è arrivato” dico mentre esco, ma mia madre mi blocca
“Martina aspetta, dobbiamo parlare”
“No mamma è tardi, domani parliamo” rispondo uscendo.
Salgo in macchina e saluto Matteo
“Sei bellissima” dice lui , io sorrido ringraziandolo e poi partiamo.

La festa è iniziata ed io sono con i miei amici, ma Mer non c’è.
“Dov’è Mer?” mi chiede Rugge
“Non ne ho idea,pensavo venisse” rispondo io, lui sospira e si allontana velocemente
“Aspetta dove vai?” gli chiedo
“A cercarla” risponde lui per poi sparire tra la folla
“Tieni Tini” dice Facu distogliendo la mia attenzione da Rugge e dandomi il drink che gli avevo chiesto di prendermi, lo ringrazio
“Martina è già il terzo” mi rimprovera Cande
“Sei peggio di mia madre” replico io non dandole retta.

Ok,forse avrei dovuto dar retta a Cande,forse ho bevuto troppo..e forse sono leggermente ubriaca. Mi inizia a girare la testa e ho la nausea così vado da Matteo che sta parlando con gli altri..
“Matteo..mi gira la testa” dico barcollando
“Ma quanto hai bevuto?” chiede lui
“Credo di dover vomitare..” dico
Lui mi afferra e mi porta con sé
“Dove stiamo andando?” chiedo
“A cercare un bagno,smettila di fare domande”
Entriamo in una stanza e Matteo chiude la porta
“Ok, questo decisamente non è un bagno” afferma accendendo la luce e vedendo un letto matrimoniale
“E’ vero… nel bagno non ci sono i letti, vero?”
“Vero Tini.. quando la smetterai di bere così tanto?” mi chiede lui camminando verso il letto per sedersi
“Uffa e divertitiii” urlo saltandogli addosso facendolo così stendere, ma che sto facendo?
“Oookay, sei iperattiva a quanto pare” dice lui facendomi scoppiare in una risata idiota
“Sei ancora più bella quando ridi” dice lui
“Dai smettila con tutti questi complimenti”dico aggiustandomi i capelli
“E’ solo la verità” replica lui guardandomi negli occhi, c’è qualche secondo di silenzio.
Lui sta per dire qualcosa ma io lo bacio e lui non tarda a ricambiare. Le sue mani sono posate sui miei fianchi e le mie sul suo viso. Faccio scivolare la mia mano destra fino ad arrivare ai bottoni della sua camicia che inizio a sbottonare..
“Martina..” lui cerca di dire qualcosa ma lo zittisco baciandolo.
La porta si apre facendoci staccare velocemente..
“Oh scusate,non volevo interrompere” dice Jorge rimanendo sull’uscio della porta, io e Matteo ci alziamo
“Blanco che vuoi?” chiedo incrociando le braccia sotto il seno
“Io vado” dice Matteo uscendo dalla porta
“Stavo cercando la stanza di Francesca ma evidentemente non è qui”risponde lui
“Già. Puoi andare adesso” dico acidamente suscitando la sua risata
“Per quanto ancora vorrai negare ciò che è successo?”mi chiede avvicinandosi
“Jorge, fuori dalla stanza” la voce di Savannah richiama la nostra attenzione, Jorge fa come lei gli dice. Sto per uscire anch’io ma la santarellina mi blocca
“Sta’ a sentirmi,puttanella..” alzo un sopracciglio “tu devi stare lontana dal MIO ragazzo” dice marcando l’aggettivo ‘mio’ “o altrimenti..” 
“Altrimenti cosa? Sentiamo” la interrompo io
“O altrimenti il segreto della tua sorellina non sarà più tanto segreto” conclude lei andando via.
Segreto? Ma di che segreto sta parlando?


*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Chiedo scusa ma devo scappareeee! Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo e ci sentiamo presto,bacioniiii!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Sono le 2:45 e sto tornando a casa. Gli altri sono ancora alla festa ma io devo parlare con Lodo e devo scoprire di quale segreto parlava Savannah.
Entro in casa e mi fiondo in camera di mia sorella..
“Che segreto?” chiedo accendendo la luce,lei si stropiccia gli occhi
“Tini..sei impazzita?”mi chiede con voce assonnata
“Dimmi di che segreto parlava Savannah!” sbotto,lei si alza di scatto dal letto
“Che ti ha detto!?” mi chiede preoccupata
“Mi ha detto di stare lontana da Jorge, altrimenti il tuo segreto non sarà più tanto segreto” rispondo, lei sbarra gli occhi e si siede sul letto scoppiando in lacrime, mi siedo accanto a lei e la faccio calmare.
“Lodo.. ti prego dimmi cosa sta succedendo”  le dico una volta che si era calmata, lei sospira
“S- Savannah è in possesso di.. di alcune mie foto” dice balbettando e non riuscendomi a guardare negli occhi
“Che tipo di foto?” chiedo, lei non risponde
“Lodo, che tipo di foto?” le chiedo un’altra volta
“Ecco in quelle foto sono..” inspira “sono nuda” aggiunge buttando fuori l’aria
“Stai scherzando?”
“No Tini..”
“Ma come ti è venuto in mente!?” sbotto alzandomi
“Non lo so..” dice lei iniziando nuovamente a piangere “sono sempre stata quella santa,quella senza fidanzato,quella vergine.. non ne potevo più! Così una sera feci queste foto e..”
“E?” chiedo io
“Le inviai al migliore amico di Savannah, con cui mi sentivo a quel tempo” conclude lei
“Le hai inviate a Davide??? Le avrà fatte vedere come minimo a mezza squadra di basket Lodovica!” sbotto io
“No, non le ha fatte vedere a nessuno. Era davvero affezionato a me e mi ha promesso di non renderle pubbliche. Le ha addirittura cancellate,ma Savannah le aveva già viste e ne era già in possesso” mi spiega lei, io mi passo le mani sul viso
“Quindi è per questo che parlavate spesso”
“Si..”
“E a questo punto intuisco che lei ti abbia ricattata..se io mi fossi avvicinata a Blanco lei avrebbe reso pubbliche le foto”
“Già..”
“Dove ce le ha? Sul cellulare?” chiedo
“No, sul cellulare non ha nulla. Le ha stampate dal computer e ce le ha chiuse in un cassetto in camera sua” risponde lei
“Come fai a saperlo?” chiedo
“Lo so perché ho indagato, questa storia va avanti da mesi” mi risponde lei
“Dobbiamo prenderle” affermo io
“Si e come?” chiede lei ormai rassegnata
“Mi verrà in mente qualcosa” rispondo io.


Stanotte sono riuscita a dormire poco e niente..pensavo ad un modo per prendere le foto di Lodo ma davvero non mi viene in mente niente.
“Tini!” grida Mer facendomi voltare, aspetto che mi raggiunga
“Buongiorno” le dico dandole un bacio sulla guancia “mi accompagni all’armadietto?” le chiedo, lei annuisce e continuiamo a camminare
“Dov’eri finita ieri sera?” le chiedo
“Non avevo voglia di vedere Ruggero” mi risponde lei
“E’ venuto a cercarti,  sai?”
“Si lo so, e mi ha trovata” , spalanco la bocca
“E’ venuto a casa tua??” le chiedo, lei annuisce “e che gli hai detto?”
“Che non stavo bene, lui non ci ha creduto ed è voluto rimanere con me”
“Aww, che carini” dico io, lei rotea gli occhi “e che avete fatto?” chiedo assumendo una faccia maliziosa, Mer ride
“Abbiamo visto un film Tini, niente di più. Lui non sa che mi piace e non deve saperlo, dato che sappiamo già che non è interessato né ad una storia seria né a me” dice lei
“Come vuoi” replico io, prendo dei libri dall’armadietto e andiamo in classe.
C’è la pausa pranzo così decido di raggiungere Lodo in mensa..
“Ci sono” le dico sedendomi di fronte a lei
“Eh?” chiede lei confusa mentre addenta il suo panino
“So come recuperare le foto” rispondo
“Sentiamo la tua brillante idea” dice lei ironicamente
“Stanotte ci intrufoliamo in casa di Savannah e le prendo”
Lodo mi guarda senza battere ciglio per qualche secondo
“Oh sei seria, pensavo scherzassi” dice poi lasciando il panino per bere l’acqua
“Andiamo è geniale!” mi esalto io
“No Martina, sei pazza”  roteo gli occhi
“Dov’è il tuo spirito di avventura!?” dico prendendole le mani con un sorriso smagliante
“Preferirei infilarmi cento aghi negli occhi piuttosto che aiutarti in questa pazzia”
“Ok, vorrà dire che farò tutto da sola” dico convinta
“Martina stai ferm..”
“Oh cazzo Matteo!” la interrompo alzandomi
“Che ti prende?”
“Niente devo scappare,ciao” dico correndo verso l’uscita,sbatto contro qualcuno
“Cande spostati Matteo non deve vedermi!” sbotto, lei ride
“Vuoi evitarlo in eterno? Io te l’avevo detto di non bere troppo, vedi che hai combinato” dice lei soddisfatta, io la guardo male
“Non è il momento di farmi la predica!” dico trascinandola con me fuori dalla mensa.


“Tini, ti ripeto, questa è una pazzia” dice Lodo cercando di non farmi uscire di casa
“Lo sto facendo per te” replico riuscendo a liberarmi dalla sua presa e salendo in macchina.
Parcheggio a qualche marciapiede da casa di Savannah e continuo il percorso camminando. Arrivo davanti alla porta di casa sua, sfilo una forcina dai miei capelli e provo a forzare la serratura..
“Stoessel che cazzo fai?” sussulto per lo spavento
“Blanco! Che..che cosa ci fai qui?” chiedo sussurrando
“Stavo tornando a casa.. tu piuttosto che fai?” chiede confuso
“Io..”
“Aspetta non me lo dire” mi interrompe “stai cercando di entrare a casa di Savannah per recuperare le foto di Lodo” aggiunge, io spalanco la bocca e lui ride
“E tu che ne sai delle foto!?” chiedo avvicinandomi
“Lo so e basta” risponde
“Le.. le hai viste?” gli chiedo, lui nega con il capo
“Posso aiutarti ad entrare” mi dice
“Si, e come?”
“Beh si da il caso che Savannah sia la mia ragazza e so dove nasconde le chiavi di riserva” risponde
Un sorriso da un orecchio all’altro si disegna sul mio volto
“A che condizione?” chiedo tornando seria
“Cosa ti fa pensare che io voglia qualcosa in cambio Stoessel?” chiede lui, io incrocio le braccia sotto il seno
“Ok, voglio qualcosa in cambio” ammette lui,non mi sorprende “Voglio entrare con te” aggiunge
“Per quale assurdo motivo?”
“Non lo so.. ho sempre sognato di far parte di missioni segrete, tipo quelle nei film” dice tutto gasato facendomi ridere
“Come vuoi, muoviamoci” gli dico, lui si avvicina al tappetino d’ingresso e lo solleva prendendo le chiavi
“Sul serio? Un nascondiglio più banale no?” chiedo guardandolo
“Stai zitta” mi zittisce lui, infila le chiavi nella serratura ed entriamo facendo massimo silenzio.
“Dov’è camera di Savannah?” chiedo sussurrando
“Di sopra” risponde lui
“Ok, vai avanti tu” gli dico, lui mi squadra da capo a piedi e si sofferma sui miei pantaloncini… solo in quel momento mi rendo conto che in effetti sono un pochino troppo corti
“Mh no, vai avanti tu” dice lui, roteo gli occhi e faccio come mi dice
“Stupidi maschi, siete solo dei morti di..”
“Se ti metti certi pantaloncini non ti lamentare, sei tu che te le cerchi” mi interrompe
“Posso permettermelo” mi vanto salendo le scale
“Oh si, su questo non ci piove” replica lui mentre sento i suoi occhi puntati su di me
“Sai stavo pensando che..”
“Sssh!” lo interrompo tappandogli la bocca con la mia mano destra e sbattendolo contro il muro
“Uo Stoessel con calma” dice lui maliziosamente
“Stai zitto coglione! Ho sentito dei passi” dico dandogli uno schiaffo sul braccio
“Cosa sono questi rumori? C’è qualcuno?”
“E’ Savannah” diciamo all’unisono.



*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Ueilàààààà! Ieri purtroppo non ho fatto in tempo a finire il capitolo quindi eccomi quii! Che ve ne pare di questo? Avete scoperto il segreto di Lodo,finally. Ma cosa combinaaa? Per fortuna c’è Tini che fa di tutto per aiutarla..e qualcuno si unisce a lei *faccina pervertita di whatsapp*
Quiiiindi..Lodo combina guai, Rugge si sta interessando parecchio a Mechi a quanto pare, Tini evita Matteo e cerca di aiutare Lodo, Jorge si unisce a Tini e Savannah sente dei rumori in casa … beh voglio sapere cosa ne pensatee! Recensite in tanti e ci sentiamo presto,bacioniiii :*

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


“Che facciamo?” chiedo camminando sul posto e iniziando a gesticolare
“Ma che fai?” chiede lui ridendo
“Non posso scappare quindi cammino sul posto! Blanco che facciamo??”
“Chi è? Esci o chiamo la polizia!” la voce di Savannah è sempre più vicina
Guardo Jorge completamente in panico, lui esce allo scoperto..
“Amore.. sono io” dice mentre io mi abbasso ancora di più sulle scale
“Jorge.. che ci fai qui?” gli chiede Savannah abbassando la voce
“Volevo.. volevo farti una sorpresa” le dice lui baciandola, sto per vomitare
“Aw amore, come sei dolce.. ma è l’una passata, domani c’è scuola e devo dormire” ecco, la solita perfettina
“Si lo so, adesso vado” le dice Jorge mentre mi fa segno di andarmene con la mano. Non posso andarmene! Non ho ancora preso le foto. Savannah si distrae per qualche secondo e lui mi lancia uno sguardo fulminante.. ho capito, devo andare. Scendo in silenzio le scale e scappo fuori. Lo ammetto, è stata una pessima idea.

“Buongiorno Martina” mi dice mia madre appena mi vede entrare in cucina, io rispondo con un cenno del capo sedendomi
“Dobbiamo parlare” roteo gli occhi
“Che c’è mà?” le chiedo
“Non abbiamo affrontato quella storia del..del p..pre..”
“Preservativo?” chiedo io, lei annuisce “Puoi dirlo, non è una bestemmia” aggiungo ridendo
“Non c’è niente da ridere Martina!” sbotta lei, io torno seria
“Beh allora dimmi e non ci girare troppo intorno” dico scocciata
“Tu non sei fidanzata”
“Risposta esatta” non ce la faccio ad essere seria, è più forte di me
“Quindi.. questo vuol dire che.. fai.. fai del sesso occasionale..”
“Che schifo!” sbotto “Mamma non voglio parlare di queste cose con te!”
“Martina non si gioca con queste cose! Avere rapporti occasionali è insensato! Quel momento.. è un momento che dovrebbe essere ricco di amore, non solo di piacere”
VOGLIO SCOMPARIRE DALLA FACCIA DELLA TERRA. MIA MADRE HA DAVVERO PARLATO DI ‘PIACERE’ CON ME?
“Allora punto 1 voglio chiudere immediatamente questa discussione,punto 2 l’amore non esiste”
“E che ne sai tu?”
“Lo so e basta” dico alzandomi e uscendo raggiungendo Lodo in macchina.
Le racconto di ieri notte è l’unica cosa che riesce a dirmi è “Te l’avevo detto che era una pazzia”, non ha tutti i torti. Adesso però dobbiamo trovare un altro modo per prendere quelle maledette foto.
Il professore è assente perciò stiamo chiacchierando tutti insieme in classe. Matteo non è ancora arrivato e ciò mi fa stare più tranquilla..
“Stasera che si fa?” chiedo
“Casa mia è libera..venite tutti e ci vediamo un film?” chiede Rugge
“Per me va bene” dico, Cande mi asseconda
“Io non credo di poter venire” dice Mer, Rugge la guarda male
“No, tu vieni” le dice Rugge
“Infatti Mer” replico io, lei sospira
“Va bene” dice, Ruggero le fa l’occhiolino
“Tini vieni in bagno con me?” mi chiede Facu
“Facu ti ricordo che siamo migliori amici”
“Cogliona,ho le sigarette,stai tranquilla.. non mi attizzi per niente” dice facendomi ridere
“Andiamo” gli dico alzandomi.. stiamo per uscire ma ci imbattiamo contro Matteo. Ci guardiamo per qualche secondo, io non so che dire e neanche lui..
“Bro sei in ritardo” dice Facu spezzando il silenzio “Tranquillo, il prof non c’è” aggiunge
“Dobbiamo parlare” mi dice non facendo caso a Facu, io annuisco e lo seguo fuori
“Grazie per la considerazione” urla Facu alzando un braccio..
“Tini..”
“Prima che tu possa dire qualcosa, ti chiedo scusa” lo interrompo “avevo bevuto troppo e non mi rendevo conto di ciò che facevo.. so che tu provi qualcosa per me e non è giusto da parte mia illuderti, quindi ti chiedo scusa” concludo
“Tranquilla.. è successo, basta. Però adesso torniamo a parlare come sempre, non mi piace questa situazione” dice lui
“Neanche a me” replico
“Amici come prima?”
“Amici come prima” rispondo, lui mi dà un bacio sulla guancia ed entra in classe. Sto per seguirlo ma vedo qualcuno infondo al corridoio e mi avvicino..
“Blanco il professore ti aspetta in classe” dico
“Ma..mi avevano detto che era assente” dice lui preoccupato
“Si,infatti.. scherzavo” dico ridendo, lui ride a sua volta
“Senti.. per quanto riguarda ieri.. ecco.. grazie”
“Puoi ridirlo? Voglio registrarti”
“Smettila, cretino! Dico sul serio.. grazie, se non fosse stato per te mi sarei messa in guai seri” dico io, lui sorride come per dire “non c’è di che”. Ci guardiamo per qualche secondo, distolgo lo sguardo ma lui continua a fissarmi..
“O-ok io.. ecco io adesso vado” dico voltandomi e tornando in classe, mi incrocio con Savannah che lo stavo raggiungendo..l’anticipo prima che potesse dire qualcosa
“Tranquilla santarellina, stavamo solo parlando” dico entrando in classe senza aspettare la sua risposta.           

"Dai Lodo vieni,Rugge ha invitato anche te"
"Non mi sembra il caso Tini"
"Come vuoi,se cambi idea sai dove trovarci" dico a Lodo infilandomi le scarpe,apro il cassetto per prendere una collana e lo richiudo..
"Tini ti è caduta una cosa.." dice Lodo piegandosi,mi giro verso di lei e vedo che regge una foto nella sua mano destra. Senza pensarci due volte gliela strappo dalle mani e la rimetto velocemente nel cassetto.
"Chi è quel ragazzo?" mi chiede, la ignoro e prendo una scatola da sotto il letto,la apro
"Tini che stai facendo?" Lodo continua con le domande mentre io prendo una bottiglia dalla scatola,la apro e bevo
"Martina che cazzo fai! Se la mamma ti vede ti ammazza!" sbotta lei levandomela dalle mani, ma sono riuscita già a scolarmene metà
"Non prendere più le cose senza il mio permesso" le dico seria mettendo a posto la scatola
"Non ho preso nulla! Ti era caduta!"
"Come vuoi" dico prendendo le chiavi della macchina
"Allora? Chi è quel ragazzo?"
"Fatti i cazzi tuoi per una volta!" sbotto uscendo dalla stanza. Esco di casa e non riesco più a trattenermi. Scoppio in lacrime sedendomi sul marciapiede. Non ero pronta a rivedere quella foto. Non dopo tutto questo tempo. È assurdo che mi faccia ancora quest'effetto. Mi sento vulnerabile,fragile..sta succedendo di nuovo. Non posso permetterlo. Mi asciugo velocemente le lacrime e mi sistemo il trucco..il mio stomaco è un groviglio di emozioni che non provavo da tanto tempo e ciò mi spaventa. Non può succedere di nuovo. Mi alzo e cammino verso la macchina,il suono di un clacson attira la mia attenzione..
"Stoessel, dove vai di bello?" mi chiede Blanco abbassando il finestrino
"Da quando sono affari tuoi dove vado io?"
"Vuoi un passaggio?" mi chiede
"Bel tentativo, ma ho la macchina" dico salendo e mettendo in moto,o meglio.. cercando di mettere in moto. Ma che le prende a questa dannato auto stasera!?
"Quindi..la tua risposta è ancora no?" urla Blanco in modo tale che potessi sentirlo, roteo gli occhi e scendo dalla macchina
"È la tua serata fortunata" dico chiudendo l'auto e salendo sulla sua, mi allaccio la cintura e lui parte
"Dove la porto signorina?"
"Se ti aspetti che ti dica 'su una stella', ti sbagli di grosso" rispondo
"Non ci credo, hai visto Titanic" esclama lui sorpreso
"Chiunque l'ha visto Blanco..però a me invece che da piangere, veniva da vomitare" dico suscitando la sua risata
"Miss romanticismo" "
In persona" replico facendo la v con le dita della mano sinistra
"Adoro questa canzone!" sbotta lui alzando il volume
"Chasing cars" dico io, lui annuisce e noto una strana espressione nei suoi occhi
"A casa di Rugge, comunque" aggiungo, lui mi fa l'occhiolino e alza ancora di più il volume della radio.
"Arrivati" dice spegnendo la radio e accostando
"Beh..grazie" dico levandomi la cintura, Jorge mi sorride come risposta
"Ah.. com'è andata a finire con Savannah?" chiedo
"Tutto apposto" risponde lui
"Bene..ma adesso come faccio per recuperare le foto?" chiedo
"Mh.. io potrei darti una mano" dice "però..voglio qualcosa in cambio" aggiunge avvicinandosi a me
"Che-che cosa ?" sul serio? Sto balbettando?
"Non lo so,a te viene in mente qualcosa?" chiede con voce roca fissando le mie labbra. Il mio cuore accelera e inizio a respirare pesantemente. Lui si passa la lingua tra le labbra per poi mordersi il labbro inferiore. Prendo il suo viso tra le mie mani fiondandomi sulle sue labbra e lui ricambia immediatamente. Mi attira a sé ed io mi metto a cavalcioni su di lui. Ci stacchiamo per riprendere fiato..
"Era davvero perché volevi qualcosa in cambio o.."
"No, volevo solo baciarti" mi interrompe lui, sorrido soddisfatta e lo bacio nuovamente. Le mie mani accarezzano le sue guance fino ad arrivare ai suoi capelli che si intrecciano tra le mie dita. Le sue mani si spostano dai miei fianchi sotto la mia maglietta e accarezzano la mia schiena. Vorrei staccarmi ma non ne ho la forza, ho bisogno delle sue labbra..
“Io..io dovrei andare” dico continuando a baciarlo
“Si?” chiede lui riempiendo il mio collo di baci
“Si..” rispondo io ansimando e tornando a cercare le sue labbra
“Altri cinque minuti piccola..” il mio cuore perde un battito e quella parola rimbomba nella mia testa. Mi stacco velocemente con lo sguardo perso nel vuoto..
“Che c’è?” chiede lui confuso,torno al mio posto ed esco velocemente dalla macchina
“Scusa, non posso” dico chiudendo lo sportello e correndo via
“Ma.. Stoessel che ti prende?” urla lui dalla macchina, io non mi volto e continuo per la mia strada.



*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Chauuuuu,come state? Ho pochissimo tempo quindi non posso commentare il capitolo,aspetto di leggere cosa ne pensate! Prima di scappare vi chiedo di non odiarmi, vi assicuro che Tini non riuscirà a resistere ancora per molto ;) beeeene, ho già detto troppo quindi ADDIO. Un bacio e ci sentiamo presto!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


“Piccola..ehi piccola svegliati” mi sussurra Luca all’orecchio lasciando una scia di baci sul mio collo, sorrido
“Sono già sveglia da un pezzo” rispondo voltandomi verso di lui
“Che ora è?” gli chiedo
“Le 7:15” mi risponde accarezzandomi i capelli
“Già? Ma io voglio rimanere qui” dico poggiando la testa nell’incavo del suo collo, lo sento sorridere
“Piccola devi andare.. se i tuoi ci scoprono, ammazzano prima me e poi te”
“Stanotte ho fatto un sogno orribile” dico tornando a guardarlo negli occhi
“Cioè?” mi chiede
“Non mi amavi più” rispondo, lui ride
“Questo è impossibile, se ho una certezza è che ti amerò per sempre” dice guardandomi negli occhi, sorrido e premo le mie labbra sulle sue..


“Tini..Tini ti riprendi gentilmente?”
“Che?” chiedo tornando sul Pianeta Terra
“Ma a che pensavi?” mi chiede Mer innervosita
“A niente, lascia stare”
“In questo periodo sei sempre con la testa fra le nuvole.. chi ti capisce è bravo” dice mettendo i libri nell’armadietto
“Che stavi dicendo?” le chiedo
“Che oggi è sabato e non sappiamo ancora cosa fare stasera” mi risponde
“Oh.. io credo rimarrò a casa” replico, lei spalanca la bocca
“Martina stai bene? Tu che rimani a casa il sabato sera? Basta, dimmi che hai”
“Non ho niente Mer! Lasciami in pace!” sbotto allontanandomi.
Qualcuno mi afferra dal braccio facendomi bloccare..
“HO DETTO LASCIAMI IN PA..oh, Rugge.. scusa pensavo fossi..”
“Mer?” mi interrompe lui, annuisco
“Avete litigato?” mi chiede sedendosi sulle scale, io faccio lo stesso
“No, no.. è solo che ho bisogno di stare sola” rispondo
“Vuoi che me ne vada?” mi chiede lui, nego con il capo
“Cos’hai? Non sopporto vederti così” , io scrollo le spalle e appoggio il mento tra le ginocchia
“Luca..?” il mio cuore perde un battito e mi giro di scatto per guardare Rugge negli occhi, lui ride
“Lo sapevo” dice
“Rugge io..”
“Ehi non devi nasconderlo” mi interrompe “è normale stare male per amore” aggiunge
“E’ passato un anno Rugge! Un anno! Non è normale. E poi ammetterlo è come se.. se ammettessi di essere fragile, e non posso esserlo”
“Non sei fragile, sei solo un essere umano.. e dopo ciò che ti ha fatto è normale che tu stia così, anche dopo un anno Tini.. lo amavi”
“Basta!” sbotto “è stato solo un momento, l’ho superato ormai. Non mi importa più niente di lui ok?!”
“Ok..” sento dire da Rugge mentre mi allontano anche da lui. Lo so che stava solo cercando di aiutarmi ma non ho bisogno d’aiuto. Ce la faccio da sola come ho sempre fatto.


Sto tornando a casa, non ho preso la macchina, preferivo camminare. Vedo in lontananza Jorge e Savannah così decido di cambiare marciapiede, non ho voglia di parlare con Jorge dopo ciò che è successo ieri sera. Non saprei dargli spiegazioni..
“Martina hai due anni? Addirittura cambiare marciapiede?” la voce di Savannah attira la mia attenzione
“Mi spieghi cosa vuoi?” sbotto voltandomi
“Ehi siamo nervosette”
“Ho cambiato marciapiede per non incrociare la tua faccia di cazzo, ti basta come spiegazione?” dico a Savannah suscitando la risata di Jorge
“Se lo trovi tanto divertente, rimani con lei” dice lei andando via
“Ma sei coglione!?” sbotto raggiungendo Jorge
“Dai faceva ridere” si giustifica lui
“Sono contenta che ti faccia ridere, ma adesso il segreto di Lodo è in pericolo. Quanto mi stai sul cazzo!”
“Non sembrava ti stessi tanto sul cazzo ieri sera” replica lui
“Senti è stato un bacio!”
“Due” mi corregge lui
“Ok due! E quindi? Hai quindici anni o cosa? Un bacio non significa nulla”
“E perché sei scappata via?”
“Beh perché..perché..perché sei fidanzato!” esclamo cercando di essere il più credibile possibile
“Oh, andiamo Stoessel.. non è la prima volta che vai con uno fidanzato” touchè
“Si però…però c’è di mezzo la storia di Lodo, quindi è tutto più complicato. E poi..e poi non mi piaci così tanto Blanco!” dico tirandogli uno schiaffo sul braccio
“Perché mi picchi a occhio?” chiede lui ridendo
“Perché non ti sopporto” dico andandomene
“Per questo o perché non accetti  che io ti faccia un certo effetto?” urla lui mentre mi allontano, non gli faccio caso.

“Andiamo” dice Rugge entrando in camera
“E a te chi ti ha fatto entrare?” chiedo confusa chiudendo il libro che stavo leggendo
“Un libro? Sul serio?” chiede lui fissandolo
“Rugge chi ti ha fatto entrare!?”
“Oh, giusto.. tua madre. Comunque poche domande, preparati”
“Non ho voglia di uscire” dico ricominciando a leggere
“Beh, te la fai venire” dice strappandomi il libro dalle mani e facendomi alzare
“Sembra male” dico facendolo ridere
“Vai a cambiarti e non rompere” replica lui facendomi entrare nel bagno.
Sono pronta e sto scendendo in salotto dove Rugge mi sta aspettando..
“Oh vieni anche tu” dico notando che Lodo è seduta sul divano accanto a lui, lei annuisce
“Dove andiamo?” chiedo
“Sorpresa” risponde Rugge.

“Le giostre? Ma dai lo sapete che ho paura!” sbotto una volta arrivati
“Dai che ci divertiamo!” esclama Cande poggiando le sue mani sulle mie spalle incitandomi ad entrare, roteo gli occhi e la seguo..vedo Mer in lontananza con Samu e corro da lei abbracciandola..
“Che ti prende?” chiede ricambiando l’abbraccio
“Scusa scusa scusa”
“Per aver fatto la stronza stamattina dici?” mi stacco ridendo
“Si, scusa” le dico
“Fa niente scema, adesso pensiamo a divertirci” replica sorridendomi.
“Io là sopra non ci salgo!” sbotto mentre facciamo la fila per le montagne russe
“Oh andiamo Tin..” mi volto verso Facu che si è bloccato improvvisamente e lo vedo mentre fissa qualcosa..o meglio, qualcuno. Bassina, capelli mossi e neri, ha un sorriso bellissimo.
“Facu, riprenditi” dico ridendo. Lui distoglie lo sguardo da quella ragazza e si volta verso di me..
“Cosa?” chiede confuso, noi tutti ridiamo
“Facu innamoratooo” lo prende in giro Cande
“Dai basta!” dice lui infastidito, ma non fa altro che farci divertire ancora di più
“Silenzio silenzio!!” zittisco tutti “Sta venendo qui!” esclamo
“Che!?” chiede Facu nervoso e voltandosi verso la ragazza
“Ehi ragazzi..scusate il disturbo..voi siete di queste parti?” ci chiede la mora con una voce dolcissima. Noi tutti stiamo zitti per far rispondere Facu, ma lui è troppo occupato a farle gli occhioni dolci, così rispondo io..
“Si, ti serve aiuto?”
“Ecco..sono qui da solo qualche giorno e non sono brava ad orientarmi ahah dovrei tornare a casa ma non so come arrivarci,Buenos Aires è immensa” risponde facendoci sorridere
“Tranquilla, ti aiutiamo noi. Comunque io sono Tini,tu sei..?” chiedo allungando il braccio per stringerle la mano
“Alba..” risponde ricambiando il mio gesto, tutti gli altri si presentano compreso Facu che riesce a uscire dal suo stato di estasi
“Da dove vieni?” chiedo io
“Dalla Spagna” risponde lei con un sorriso raggiante, il mio cuore perde un battito. Vedo lo sguardo di Rugge spostarsi velocemente dalla nuova ragazza a me. I miei occhi iniziano ad inumidirsi e riesco solo a scappare. I miei amici mi chiamano confusi ma io continuo a correre verso l’uscita senza fermarmi fino a che non riesco ad allontanarmi del tutto.
Sto camminando per vie buie e non riesco a smettere di pensare..

“In Spagna? Ma..Luca..è in Europa”
“Lo so piccola..non ho scelta”
“Da quanto tempo lo sai?” gli chiedo con gli occhi pieni di lacrime
“Qualche mese..”
“Qualche mese!?” sbotto
“Si..” risponde lui abbassando lo sguardo
“E perché me lo dici solo ora?!”
“Non lo so..avevo paura”
“Paura di cosa? Non ci lasceremo mica” dico guardandolo negli occhi, lui non risponde
“Luca..”
“Piccola non c’è altra alternativa..” le lacrime iniziano a rigarmi il viso
“Dimmi che stai scherzando, ti prego”
“Non posso reggere un rapporto a distanza!”
“Perché non mi ami abbastanza!” gli urlo contro
“Sarebbe troppo difficile anche per te!” urla lui di rimando
“No Luca, io ti amo. Ti amo abbastanza per affrontare un rapporto a distanza. E’ una grande opportunità per te e lo capisco. Hai sempre amato il calcio ma..cosa ne sarà di noi?” chiedo prendendogli le mani “Non puoi dimenticarti di tutto ciò che abbiamo vissuto” aggiungo
“Dobbiamo finirla qui”

I pensieri mi stanno uccidendo. Cammino sempre più veloce,mi tappo le orecchie con le mani e scuoto la testa. Chiudo gli occhi. La sua voce. Mi sembra di averlo qui accanto a me. Basta. Fate smettere tutto questo. Riapro gli occhi e l’unica cosa che vedo è una forte luce bianca…


*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Ehy ehy ehyyy! Come vaa?
Aaaay povera Tini, è bruttissimo vederla così
L Quindi, come molte di voi avevano immaginato a sofferto per un ragazzo in passato, di cui adesso sappiamo anche il nome.  Non è ancora tutto molto chiaro, ma col passare del tempo ne scoprirete sempre di più. Intanto continua a negare l’attrazione che sente per Jorge ma lui sembra non voler mollare,vai così Blanco.. però, wait..sei fidanzato, ricordi? Sembra di no lol Quiindi, capitolo anche di ricordi per Tini..e proprio questi ricordi la portano a distrarsi tanto da non rendersi più conto di dove fosse e cosa stesse facendo.. e adesso cosa succederà? Io lo so trolololol Beeh è tutto per today, recensite in tanti e ci sentiamo presto! Bacioooni :*

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Mi rannicchio istintivamente su me stessa, la macchina frena improvvisamente e sono a pochi cm da essa. Mi siedo a terra scoppiando in un pianto isterico, qualcuno scende dalla macchina..
“Stoessel..Stoessel stai bene?” chiede Jorge precipitandosi accanto a me, io non riesco a rispondergli, non faccio altro che piangere. Vedo Savannah scendere dalla parte del passeggero, anche lei si avvicina a me..
“Martina, ti sei fatta male?” chiede piegandosi in modo tale che potessi guardarla negli occhi, nego col capo singhiozzando
“Portiamola in ospedale” dice Jorge guardando Savannah, lei acconsente e stanno per sollevarmi da terra
“No, no” riesco finalmente a pronunciare parola “N-non ce n’è bisogno..m-mi sono solo spaventata” dico tra un singhiozzo e l’altro
“Savannah prendile dell’acqua per favore” le dice Jorge, lei annuisce e si allontana aprendo la macchina. Jorge afferra il mio braccio destro girandolo, nota un taglio abbastanza profondo..
“Sali in macchina, ti riporto a casa”
“No!” sbotto fermandolo “Ti prego.. non voglio andare a casa” dico pregandolo con gli occhi, lui mi accarezza il braccio per farmi tranquillizzare
“Ecco..” dice Savannah porgendomi l’acqua, l’afferro e le sorrido per ringraziarla, lei mi sorride di rimando
“Amore saliamo in macchina, vi riporto a casa entrambe” dice Jorge, Savannah sale in macchina, lui mi fa alzare..
“Jorge ti ho detto che non voglio andare a ca..”
“Fidati di me” mi interrompe, acconsento e salgo anch’io.

Martina:”Rugge, sto bene..”
Ruggero:”Sicura? Vuoi che ti venga a prendere ovunque tu sia?” sorrido
Martina:”No, stai tranquillo. Ci sentiamo domani.”
Chiudo la chiamata e Jorge accosta davanti ad una villa enorme, ne rimango affascinata..
“Grazie amore” gli dice Savannah lasciandogli un dolce bacio sulle labbra, io faccio finta di non guardare
“Ciao Martina, ci vediamo a scuola” dice a me scendendo dalla macchina, io le rispondo con un cenno del capo
“Vieni avanti” mi dice Jorge, così faccio
“Jorge sul serio, non voglio andare a casa.. non così” dico guardandomi il braccio ferito
“Non ti sto accompagnando a casa” replica mettendo in moto
“E dove andiamo?” chiedo confusa
“A casa mia” risponde
“Jorge io..”
“Stoessel tranquilla” mi interrompe “non ho secondi fini, voglio solo aiutarti” aggiunge partendo, io non rispondo.

"I tuoi non ci sono?" chiedo entrando in casa
"No, non ci sono quasi mai" risponde chiudendo la porta alle sue spalle. Mi guardo intorno.. sulla sinistra c'è un soggiorno immenso,sulla destra la cucina e di fronte a me le scale.
"Vieni, ti faccio vedere camera mia" dice salendo le scale, io do un'ultima occhiata in giro e lo seguo.
"Scusa il casino" dice aprendo una porta..WOW. Questa-stanza-è-enorme
 "Ma è la tua camera o un'altra casa?" chiedo scioccata, lui ride
"C'è anche una cucina!!!" esclamo avvicinandomi a quest'ultima
"Vieni qui" replica lui, mi giro e lo raggiungo sul letto. Afferra il mio braccio ferito e guarda attentamente il graffio. Passa delicatamente il pollice destro vicino la ferita, gesto che mi fa strizzare gli occhi dal dolore..
"Aspetta qui" dice alzandosi ed uscendo dalla porta. Mi guardo intorno e noto una foto sul comodino accanto al letto, mi avvicino e la guardo: è Jorge con la divisa da basket. Alle sue spalle c'è un canestro ma non è la palestra della scuola, non sapevo giocasse..
"Poco ficcanaso sei" scherza entrando dalla porta con in mano il disinfettante e una benda
"Non c'era bisogno.." dico guardandolo mentre torna a sedersi accanto a me
 "Non fare complimenti" replica lui facendomi sorridere, disinfetta delicatamente la ferita e cerco di sopportare il bruciore
"Parla così non pensi al dolore" dice ridendo e notando la mia espressione
 "Non sapevo giocassi a basket"
"Infatti non gioco" assumo un'espressione confusa
"Quella foto è vecchia, non gioco più" aggiunge
"Come mai?" chiedo, noto qualcosa di strano nei suoi occhi
"Vari problemi" risponde seccamente, capisco che non è un argomento che affronta con facilità così decido di cambiare discorso
"Carina quella" dico ironicamente indicando con un cenno un'altra foto appesa al muro. Ci sono lui e Savannah seduti su un dondolo sorridendo.. Lui si volta a guardarla e ride..
"Non stavamo ancora insieme" dice chiudendo il disinfettante e prendendo la benda
"Cioè voi eravate amici?" chiedo sconvolta
"Si, amici di famiglia..e poi da amici siamo diventati altro" risponde avvolgendo la benda intorno alla ferita
"La ami?" chiedo, lui ride
"Le voglio bene, ci conosciamo da una vita"
"Quindi non la ami"
"È complicato" replica lui una volta finito il bendaggio
"Grazie" gli dico, lui sorride come risposta
"Tu puoi dormire qui, io vado a dormire in camera dei miei" dice alzandosi
"Va bene" replico
"Il bagno è dietro quella porta" dice indicandomi una porta sulla destra della stanza, annuisco
"Buonanotte" dice uscendo dalla stanza
"Notte" rispondo chiudendo la porta, che strana situazione.
 

Una luce bianca mi accieca,mi rannicchio su me stessa impaurita, sento il calore della macchina su di me, sono a terra, le voci nella mia testa non cessano..

Mi sveglio di colpo con il cuore a mille, un "NO!" fuoriesce dalla mia bocca senza che io me ne renda conto..sono sudata e delle lacrime mi rigano il viso..
"Stoessel stai bene??" chiede Jorge preoccupato entrando in camera, mi volto verso di lui che mi raggiunge sedendosi sul letto
"S-si, era solo un incubo" rispondo fissando il vuoto, lui mi accarezza il braccio per farmi tranquillizzare ma istintivamente lo tiro indietro. Noto che indossa solo i pantaloni..
"Ho capito, vado" dice alzandosi
"No aspetta.." replico, lui si blocca e si volta a guardarmi
"Puoi..puoi rimanere qui? Non voglio rimanere da sola" lui si avvicina nuovamente a me sedendosi a terra..
"Che fai? Vieni qui" dico facendogli spazio nel letto
"Ma.."
"Ti traumatizza stare nel letto con una ragazza?" lo interrompo
"Non voglio fare niente, ma è inutile che tu stia a terra" aggiungo, lui ride e mi raggiunge sdraiandosi accanto a me. Entrambi stiamo fissando il soffitto in silenzio..
"Quindi da quanto stai con Savannah?" chiedo
"Qualche mese" risponde
"Perché stai con una persona che non ami? È orribile prendere in giro le persone"
"Tu odi Savannah"
"Non c'entra. Se non ami una persona, non illuderla"
"Non ho mai negato di amarla"
"Quindi la ami?"
"Hai trovato un modo per recuperare le foto?" mi chiede cambiando argomento
"No, penso che parlerò con Savannah"
“Sei pazza? E’ un’idea peggiore di quella di intrufolarsi in casa sua” dice facendomi ridere
“Dai non era tanto male” replico io
“Scherzi? Se non fosse stato per me come avresti fatto?” mi chiede voltandosi verso di me e appoggiando il viso sulla mano sinistra, lo guardo anch’io
“Avrei trovato un modo” rispondo cercando di essere il più convincente possibile
“Ma per favore Stoessel, sono la tua salvezza” roteo gli occhi e lo colpisco con il gomito destro. I miei occhi cadono sui suoi pettorali scolpiti e subito torno a guardare il soffitto..ma penso che lui se ne sia accorto ugualmente perché lo sento ridere. Giro la testa verso di lui e ci guardiamo per qualche secondo. La voglia di baciarlo è tanta ma cerco di controllarmi. Il mio cuore inizia a martellare sempre più forte. Le sue labbra premono sulle mie e non esito a ricambiare. La mia mano destra si posa sul suo viso mentre la sua è posata sul mio fianco sinistro. Si sposta mettendosi sopra di me e fermando i miei polsi dietro la mia testa. Riempie il mio collo di baci e inizio ad ansimare. Le sue mani percorrono le mie braccia e un gemito di dolore fuoriesce dalla mia bocca quando passa le sue dita sulla benda..
“Scusa” sussurra continuando a baciarmi. Sfila con foga la mia maglia e slaccia il reggiseno mentre io tolgo con fatica i suoi pantaloni. Lascia delle scie di baci sul mio corpo partendo dal collo fino ad arrivare al ventre, sfila delicatamente i pantaloncini e gioca con i miei slip per qualche secondo..
“Li levi o no?” dico impaziente mentre il respiro si fa sempre più pesante. Lui ride e si decide finalmente a sfilare l’ultimo indumento che indossavo. Adesso sono completamente nuda davanti ai suoi occhi. Le sue labbra scendono ancora più giù e il mio corpo è in fiamme. Sfilo impaziente i suoi boxer e lui ritorna a baciarmi mentre lo sento entrare dentro di me. Le spinte diventano sempre più forti e veloci e sento il suo respiro sul mio collo..
“Sei così sexy..” sussurra al mio orecchio facendomi raggiungere il massimo del piacere. Affondo le mie unghia nelle sue spalle mentre il mio corpo inizia a perdere il controllo..
“Non ti fermare” quasi lo supplico ansimando sempre di più. In questo momento il mio corpo è invaso da un’insieme di sensazioni di cui non avrò mai abbastanza.

Jorge è steso accanto a me e siamo entrambi sfiniti. Lo ammetto, non avrei mai pensato fosse così bravo a letto. Siamo entrambi imbarazzati e nessuno dei due si azzarda a spiccicare parola..
“Quindi..” dice lui interrompendo il silenzio
“Quindi..”
“E’ successo..”
“Già..”
“E adesso.. cosa siamo?” chiede lui voltandosi a guardarmi.


*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Ciao a tutti belli e bruttiiii! Vado di fretta quindi vi chiedo scusa per non aver aggiornato prima ma mercoledì parto e sto preparando valige su valige, quindi ho pochissimo tempo! Ebbene sì, mercoledì parto e starò via per ben DUE SETTIMANE. Due settimane senza la mia storia, ma come farete? Anyway, spero di poter pubblicare il capitolo 9 prima di partire, altrimenti se ne parla per agosto :/ pregate affinché io abbia tempo per scrivere lol comunque lascio a voi i commenti e spero che questo capitolo vi sia piaciuto, ma io sono sicura di sì LOL bacioniiiiii!

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Rido istintivamente al sentire quella domanda, mi volto a guardarlo
“Blanco mai sentito parlare di avventure di una notte?”
“Quindi si chiude qui?”
“Perché dovrebbe continuare?” chiedo molto naturalmente
“Perché l’attrazione che c’è tra noi è difficile da controllare, e si è visto”
“Punto 1, sei fidanzato. Punto 2, è solo attrazione fisica, dopo un po’ passa” rispondo sedendomi sul letto, lui rimane sdraiato
“Va bene Stoessel, vedremo” replica per poi uscire dalla stanza lasciandomi con un sorriso.

Il mattino seguente mi sveglio ed esco da casa di Jorge senza svegliarlo, mi dirigo a casa mia pronta per il cazziatone dei miei. Entro in casa e Lodo si precipita tra le mie braccia..
“Stai bene?” mi chiede stringendomi forte
“Si piccola, tranquilla” rispondo sciogliendo l’abbraccio in quanto lei mi stava stringendo il braccio ferito
“Martina cosa hai fatto al braccio?” chiede mia madre avvicinandosi
“E’ solo un graffio” rispondo allontanandomi da lei
“Sei in punizione!” esclama mio padre, io alzo il pollice destro in risposta e vado in camera mia. Lodo mi racconta della serata e mi dice che Alba verrà a scuola nostra..sono felice, sembra davvero simpatica! E sono sicura che Facu sarà più felice di me.
Sono sdraiata sul letto ad ascoltare musica quando sento il cellulare squillare, è Mer
Io:” Pronto? “
Mer:” Come stai?”
Io:” Meglio, tu?”
Mer:” Come sempre.. ci andiamo a fare un giro?”
Io:” Sono in punizione”
Mer:” Sei seria? Esci dalla finestra”
Io:” Non ne ho tanta voglia”
Mer:” Dai Tini non farti pregare, vengono anche gli altri”
Io:” Va bene”
Mer:” Tra dieci minuti in piazza”
Chiudo la chiamata e mi preparo. Avviso Lodo e come sempre lei è disposta a coprirmi, rendendomi le cose più facili.

Arrivo in piazza e sono già tutti lì. Mi rivolgono le solite domande e poi cominciamo a camminare..
“Dov’è Rugge?” chiedo notando la sua assenza
“Non lo sappiamo, non risponde al telefono” dice Facu
“Strano, lui e il telefono sono una cosa sola” replica Cande
“Avete provato ad andare da lui?” chiedo
“Si, non è a casa e i suoi genitori non hanno idea di dove sia” risponde Mer voltandosi a guardarmi “Tini cos’hai qui..?” chiede spostandomi i capelli dal collo, blocco velocemente la sua mano, lei spalanca la bocca
“Se volete scusarci..” dice trascinandomi in disparte
“UN SUCCHIOTTO!” sbotta
“Sssh!” la zittisco io “Che c’è? Non ne hai mai visto uno?” dico ironicamente facendola ridere
“Chi te l’ha fatto?” chiede, abbasso lo sguardo
“LO – SAPEVO”
“La smetti di urlare?” dico infastidita
“Blanco” dice lei, sospiro
“Hai ceduuuuto” mi prende in giro, io rido
“Beeh? Com’è stato?” mi chiede, io mi mordo il labbro inferiore
“Ok, hai detto tutto” aggiunge esaltata, io rido nuovamente
“Pensi che succederà di nuovo?” chiede
“No Mer, lui è fidanzato e poi lo sai.. non sono mai stata più di una volta con un ragazzo che non fosse..”
“Luca” completa lei, io annuisco
“Non ti nascondo che non mi dispiacerebbe, ma è meglio di no” aggiungo
“Mmh, vedi che si può fare sesso anche senza essere coinvolti sentimentalmente eh” replica la bionda, roteo gli occhi
“Scopamici intendi?” chiedo, lei annuisce
“Si sa che alla fine uno dei due si innamora sempre” aggiungo
“Stiamo parlando di te e Blanco, scommetto che sareste capaci di fare sesso e basta”
“Ragazze andiamo!!” la nostra attenzione viene richiamata da Cande, così raggiungiamo gli altri.

“Stasera c’è una festa alla villa di Savannah, vieni?” mi chiede Matteo mentre mi riaccompagna a casa
“Savannah? E ci ha invitati?” chiedo prendendo le chiavi dalla borsa
“Beh, si.. dopo quello che è successo ieri...”
“Non voglio fare pena a nessuno” lo interrompo
“Non penso ti abbia invitata per pena. Dai apprezza, è un bel gesto” replica lui, scrollo le spalle
“Ti passo a prendere alle nove?” mi chiede
“No, passo prima da Rugge per vedere che fine ha fatto e vengo con lui, grazie lo stesso” rispondo
“Va bene” dice salutandomi per poi andarsene. Entro in casa e mi dirigo in camera di Lodo..
“So come recuperare le foto” dico entrando in camera catturando immediatamente la sua attenzione
“Sentiamo” dice sedendosi sul letto, io rimango in piedi
“Stasera c’è una festa a casa sua, io sono invitata di conseguenza se voglio porto anche te”
“E’ una conseguenza che hai deciso tu”
“Non importa, dicevo.. tu vieni con me e mentre tu distrai Savannah io prendo le foto” dico euforica, un sorriso si espande sul suo viso
“Potrebbe funzionare” dice lei
“La chiameremo.. operazione recupero foto” un’espressione disgustata prende possesso del viso di mia sorella
“Quanto siamo originali..” dice ironicamente
“Ah-ah” rido forzatamente “Bene al nome penseremo dopo, adesso preparati!” dico dirigendomi verso la porta
“Tini aspetta!” mi blocca lei, mi volto a guardarla
“Tu sei in punizione” mi ricorda lei, io rido
“E quale sarebbe il problema?” replico strizzandole un occhio e uscendo dalla camera.

Sono le nove meno un quarto e io e Lodo stiamo uscendo per andare alla festa. Come previsto mia madre ci blocca..
“Dove pensi di andare signorina?”  chiede mia madre rivolgendosi a me
“Ad una festa” rispondo tranquilla, lei ride
“Martina ti ricordo che sei in punizione”
“E’ stata invitata anche Lodo e si sa..senza di me Lodo non esce” replico soddisfatta, mia madre mi guarda tornando seria, poi il suo sguardo si sposta su mia sorella
“Lodo..tu vuoi andare?” le chiede dolcemente, la mora annuisce, mia madre sospira profondamente
“All’una a casa Martina. In punto.” mi dice essendo il più seria possibile, io le faccio l’occhiolino e usciamo di casa. Saliamo in macchina e partiamo.
“Dove vai? Casa di Savannah è da quella parte” dice Lodo indicandomi la strada opposta a quella che stavo percorrendo
“Lo so, dobbiamo andare prima da Rugge” replico facendola zittire.
Arrivate a casa di Rugge lascio Lodo in macchina e scendo dirigendomi verso la porta. Busso e ad aprire è sua madre..
“Martina ! Che sorpresa.. non ti aspettavamo” dice con la sua solita allegria
“Lo so signora..scusate. Ruggero è in casa?” chiedo 
“E’ di sopra” risponde facendomi entrare. Salgo le scale e busso due volte alla sua porta, nessuno risponde così decido di entrare sentendo delle voci..
“Rugge!” esclamo vedendolo seduto sul letto, sposto lo sguardo sulla parte destra della camera e..
“Blanco!? Che ci fai tu qui!?” chiedo confusa, lui e Rugge si odiano. Nessuno dei due risponde, si limitano a fissarmi senza proferire parola..
“Allora?” chiedo nuovamente
“Io stavo andando, ci vediamo stasera” dice Jorge uscendo velocemente dalla porta, guardo Rugge
“Non posso” dice prontamente
“Non puoi cosa?” chiedo
“Non posso dirti perché Jorge era qui” risponde lui
“Scherzi!? Sono la tua migliore amica!” esclamo
“E proprio per questo ti adoro” dice alzandosi e abbracciandomi facendomi dirigere verso l’uscita “Prima o poi te lo dirò, adesso andiamo” dice chiudendo la porta della camera alle sue spalle, io sbuffo e lo seguo.

La festa è iniziata e tutti ci stiamo divertendo tantissimo. Sono in pista a ballare con Mer e Cande quando Lodo si avvicina a me tirandomi in disparte..
“Quando diamo inizio all’operazione…all’operazione…non mi viene nessun nome in mente!” sbotta facendomi ridere
“Non ora, è ancora troppo presto e Savannah è troppo attenta..” dico scrutandola, Lodo fa lo stesso
“Non ci sarà modo di farla distrarre” replica mia sorella..ed è lì che mi viene in mente un’idea geniale
“Forse un modo c’è..” dico attirando l’attenzione di Lodo che mi guarda curiosa, mi allontano da lei e vado al centro della sala, il DJ abbassa il volume della musica..
“Che succede?” chiede Facu confuso, tutta l’attenzione è su di me
“Si gioca” rispondo con un sorriso malizioso
“A..?” chiede una ragazza dai capelli rossi in fondo alla pista
“Non ho mai” rispondo entusiasta
“Adoro quel gioco!!” urlano all’unisono Rugge,Cande e Mer
“In che consiste?” chiede un gruppo di ragazzi avvicinandosi..tutti gli altri, compresa Savannah, fanno lo stesso
“Mettetevi in cerchio” dico, tutti fanno come dico e si forma un cerchio enorme per tutta la sala. Mi allontano dal centro e mi dirigo al tavolo degli alcolici. Prendo una bottiglia di vodka e tanti bicchierini. Li distribuisco a tutti e torno al centro per spiegare il gioco..
“Funziona così..” inizio “a turno ognuno dice qualcosa che non ha mai fatto, ad esempio : non ho mai giocato a pallavolo. Chi anche solo una volta nella sua vita ha giocato a pallavolo, deve bere”
“Ok quindi se io non ho mai fatto quello che viene detto non devo bere, se invece l’ho fatto devo bere. E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO MENTIRE.” dice Matteo
“Esatto” dico “Chiaro per tutti?” aggiungo, parte un ‘si’ generale così iniziamo a giocare. Il mio obbiettivo? Dire cose che so che Savannah fa giornalmente per farla ubriacare e poter prendere le foto.
“Inizi tu” dico indicando Mer che è la prima del cerchio..
“Non mi sono mai tinta i capelli” dice la bionda, alcuni bevono compresa Savannah. Mer mi sta aiutando senza neanche saperlo. Adesso è il turno di Cande..
“Non ho mai visto un video porno” dice la rossa suscitando una risata generale, quasi tutti bevono esclusa Savannah, cosa che non mi sorprende.
“Non ho mai marinato la scuola” dice Matteo. Il bicchiere di Savannah è quasi ancora completamente pieno. I miei amici non mi stanno aiutando affatto. E’ il mio turno..
“Non ho mai fatto sogni erotici su mio fratello” dico guardando Savannah con aria di sfida. So cose del suo passato che nessuno sa. Vedo il suo sguardo infuriato. Alzo un sopracciglio e la vedo bere, ma non è l’unica. Adesso è il suo turno..
“Non sono mai andata a letto con due persone diverse nel giro di 24h” dice soddisfatta guardandomi, tutti gli occhi sono puntati su di me
“E non me ne vergogno” replico soddisfatta e bevendo il mio drink. Un “UOOO” generale si espande per la sala e incrocio lo sguardo di Jorge che sta ridendo negando con il capo. Savannah è sempre più arrabbiata.
“Tocca a me!” esclama la migliore amica di Savannah “Scusa tesoro..” aggiunge rivolgendosi a Savannah “ma devo farlo.. Non sono mai andata a letto con Jorge Blanco” conclude, il mio cuore perde un battito. Lo sguardo di Savannah si sposta velocemente da una ragazza all’altra, arrivando al mio. Incrocio lo sguardo di Mer. Savannah guarda Jorge per poi tornare su di me. Alcune delle ragazze in sala stanno bevendo mentre io sono pietrificata. Sento due occhi puntati su di me e mi volto. Jorge mi sta fissando in preda a un attacco di panico credo. Ci guardiamo a lungo non sapendo cosa fare..


*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Sono tornataaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!! Italia dolce Italia! Ay no mi manca Londra! okok, non deprimiamoci. Finalmente questa storia va avanti, con poche risposte e taaaante domande! Beh siamo solo al nono capitolo, c’è tempo per le risposte! Comuuunque devo correre a farmi la doccia quindi non posso commentare il capitolo, spero che in queste due settimane non vi siate dimenticati di questa storia! Scusate se ci sono errori ma non ho avuto tempo di rileggere il capitolo! Spero di leggere tante recensioni, mi raccomandoo! Un bacione a tutti e alla prossimaa! <3

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Una signora dai capelli neri entra interrompendo il gioco...
“Mamma !? Ti avevo detto che non dovevi farti vedere! Vai via!” sbotta Savannah, sua madre si scusa e si allontana. Il gioco continua e Savannah è sempre più ubriaca. Ho avuto un’idea geniale. Incrocio lo sguardo di Lodo e le faccio cenno di allontanarci.. ci assicuriamo che nessuno ci stesse guardando ed entriamo in casa per poi salire le scale dirigendoci verso la camera di Savannah.
“Entro io, tu rimani qui e avvisami se arriva qualcuno” mi dice lei
“Sicura?” chiedo, lei annuisce per poi scomparire dietro la porta della stanza di fronte a noi.
"Che combinate?" la voce di Jorge mi fa sussultare
"Sei cretino!?" sbotto, lui ride
"Aspetta fammi indovinare .. Hai fatto ubriacare Savannah per poter recuperare le foto"
"Wow, che genio! Vuoi anche l'applauso?"
"Come siamo antipatiche" mi dice lui, scrollo le spalle e scivolo con la schiena contro il muro fino a sedermi, lui mi guarda
"Posso farti compagnia?" mi chiede
"Come vuoi" rispondo io, lui si avvicina e si siede accanto a me
"Non avevo mai visto Savannah ubriaca" dice fissando il vuoto davanti a lui
"C'è sempre una prima volta" replico
"È davvero divertente" aggiunge lui, ci guardiamo e scoppiamo a ridere
"L'hai tradita altre volte?" gli chiedo tornando seria, lui mi guarda
"Devo rispondere sinceramente o facendo la parte del fidanzato perfetto?"
"Quella parte non ti riesce bene, quindi rispondi sinceramente" rispondo
"Si" dice seccamente, io nego con il capo
"Fai poco la santarellina. Se non fosse per ragazze come te che vanno con quelli fidanzati noi non tradiremmo le nostre ragazze" aggiunge, spalanco la bocca
"Oh ma fammi il piacere! Non avete giustificazioni, semplicemente ragionate con il .."
"Beh si, come darti torto" mi interrompe, roteo gli occhi e il mio sguardo si posa sulla sua spalla sinistra dove vedo una cicatrice. Jorge se ne accorge e si copre subito con la maglietta.
“Come te la sei fatta?” chiedo
“Non voglio parlarne” risponde freddamente.
 Vedo Lodo uscire dalla stanza con una busta in mano: ce l'ha fatta.
"Jorge vai via, lei non sa che tu sai" lui annuisce e fa come gli dico senza che Lodo lo veda. La mora si avvicina a me con un sorriso smagliante, ci battiamo il cinque e torniamo dagli altri.
La festa continua. Le foto sono al sicuro nella mia borsa e tutto fila liscio...come non detto. Lodovica si sta dirigendo verso di me in preda a una crisi isterica..
"Che è successo??" chiedo preoccupata
"Sono le 2:00 !!! La mamma aveva detto di essere a casa massimo all'una Martina!" roteo gli occhi
"Non è la prima volta che le disobbedisco" dico continuando a ballare
"Tu no, ma io si ! Ti prego Tini andiamo" mi implora, l'afferro per un braccio e la trascino con me
"Dove stiamo andando?" mi chiede
"Alla macchina Lodovica, torniamo a casa" le rispondo.
Saliamo in macchina ed estraggo le chiavi dalla borsa..
"Ci ammazza ci ammazza ci ammazza" continua a ripetere mia sorella, sbuffo
"Lodovica o ti calmi o te ne torni a piedi, chiaro!?" sbotto, lei annuisce. Provo a mettere in moto ma la macchina non ne vuole sapere. Esco e vado a controllare il motore.
"Oh perfetto, siamo fottute" dico vedendo che il motore è andato, Lodovica sta per dire qualcosa ma una voce familiare la precede
"Serve un passaggio?" Jorge è appoggiato alla sua macchina e fa dondolare le chiavi sul suo indice destro. Lo guardo per qualche secondo..
"Facciamo veloci" dico per poi dirigermi di corsa verso di lui e salire sulla sua macchina, Lodo fa lo stesso.



"Che onore. Le due sorelle Stoessel nella mia macchina" scherza lui, lo ignoro
"Non hai musica?" chiedo
"Il cassetto sotto di te" risponde lui, allungo la mano e prendo un CD dal cassetto da lui citato. Lo inserisco e parte la prima canzone : chasing cars.
"Ti piace proprio tanto questa canzone perché devo dire" dico ricordandomi dell'altra sera
"A te non piace?" mi chiede
"Si è bellissima" rispondo, lui mi sorride e io gli rispondo con un cenno del capo.

"Arrivati" dice accostando la macchina. Lodo scende velocemente ringraziando Jorge e corre verso la porta d'ingresso ..
 "Non vieni??" mi chiede notando che ero rimasta in macchina
"Si ora arrivo, inizia ad andare" rispondo, lei annuisce ed entra in casa.
"Che c'è non sai stare senza di me ?" scherza Jorge
"Non voglio vedere mia madre Jorge" rispondo seria, lui capisce che non ho voglia di scherzare, annuisce e mette in moto
"Dove andiamo?" chiedo
 "Lontano da tua madre" risponde partendo dirigendosi non so dove.

È da una mezz'oretta che siamo in macchina. Nessuno dei due ha spiccicato parola. Jorge si ferma e scende dalla macchina invitandomi a fare lo stesso..
"Siamo in spiaggia" dico notando dove ci trovavamo
"Wow, sei intelligente" dice lui facendomi ridere e sedendosi vicino la riva. Faccio lo stesso.
"Ti do fastidio se fumo?" chiedo, lui nega con il capo. Prendo una sigaretta dalla borsa, l'accendo e inizio a fumare. Noto che Jorge mi sta fissando..
"Che c'è ?" chiedo "Il fumo uccide" risponde, io rido
"Si muore lo stesso" replico
"Hai ragione"
"Lo so"
 "Ma non dovresti fumare ugualmente" aggiunge
"Oh andiamo, ti preoccupi per me?"
"Io mi preoccupo per tutti" risponde, rido
"Sai Blanco non sei tanto male, potremmo addirittura diventare amici" dico
"Che onore" ironizza lui, roteo gli occhi e continuo a fumare. Lui si alza, si toglie la maglietta e si sbottona i pantaloni.
"C-che fai?"
"Che c'è Stoessel ti scandalizzi?"
"Dai sono seria"
"Il bagno" risponde
"Adesso? Sei pazzo?"
"Vuoi unirti a me?" chiede tendendomi la sua mano destra, io scuoto la testa
"Andiamo Stoessel, ci divertiamo!" esclama lui. Afferra la mia mano e mi trascina con lui.
"Jorge no! Ho detto di no!" urlo invano. È nettamente più forte di me. Ormai siamo in acqua, completamente bagnati. Lui si diverte mentre io metto il broncio con le braccia incrociate sotto il mio seno, lui ride e si avvicina a me..
"Dai Stoessel non fare l'offesa" dice circondando la mia vita con il suo braccio sinistro, io non mi smuovo nemmeno di un millimetro
"Ho freddo!" sbotto, un sorriso malizioso si estende sul suo volto. Mi attira a sé ed istintivamente poggio le mie mani sul suo petto..
"Ci sono tanti modi per riscaldarsi" sussurra poggiando la sua fronte sulla mia. Il mio battito inizia ad accelerare.
"Tipo?" chiedo fissando le sue labbra bagnate. Lui fa lo stesso. Si avvicina ancora di più e le nostre labbra si sfiorano, a quel tocco rabbrividisco. Ci guardiamo per qualche secondo e le sue labbra premono sulle mie. La sua lingua bagna il mio labbro inferiore e schiudi la bocca per permetterle il passaggio. Le mie braccia circondano il suo collo e lo attiro a me il più possibile mentre le sue mani si spostano sul mio fondoschiena. Le mie mani accarezzano l'attaccatura dei suoi capelli bagnati mentre le sue labbra si spostano sul mio collo..
"Jorge.." ansimo io
 "Ssh" mi zittisce lui.
 Le sue labbra scendono ancora fino ad arrivare alla scollatura della mia maglietta dove sento una leggera pressione. So che domani avrò un segno che dovrò spiegare a Mer. Risale tornando a divorare le mie labbra e il mio desiderio di lui si fa sempre più forte. Le sue mani si spostano sotto la mia maglietta e mi accarezzano i fianchi fino ad arrivare al mio seno. Mi sta facendo impazzire.
"Jorge..basta.." ansimo, lui ride e si allontana
"Visto Stoessel? Che ti dicevo?" torno sul Pianeta Terra e prima di rispondergli butto un occhio sul bagnasciuga e noto che non c'è più la mia borsa
"Che c'è? Ti ho lasciata senza paro.."
"JORGE LA MIA BORSA" sbotto uscendo di corsa e fiondandomi dove avevo lasciato la mia borsa. C'è solo il mio cellulare.
"Cosa avevi dentro? Le sigarette? Te le ricompro" dice lui alle mie spalle
"Le foto Jorge, LE FOTO!"


*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Chiedo venia chiedo venia chiedo venia! Non era mia intenzione aggiornare così tardi. Ma l’altro giorno quando stavo per aggiornare si è cancellato tutto il capitolo così l’ho dovuto riscrivere. E’ stato un trauma, ve lo assicuro. Beeeene Lodo e Tini finalmente riescono a recuperare le foto, forse…
Voglio sapere cosa pensate di quella cicatrice che vede Tini sulla spalla di Jorge.. a cosa è dovuta secondo voi? E perché Jorge non vuole parlarne? Ma soprattutto… chi avrà preso la borsa?
Non vedo l’ora di leggere le vostre opinioni! Recensite in tanti e alla prossimaaaa! Un bacione.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


"Stoessel tranquillizzati" dice Jorge notando il mio stato d'ansia
"Come faccio a tranquillizzarmi Jorge!?" sbotto mettendomi le mani tra i capelli e camminando avanti e indietro
"Magari non cercavano le foto, magari.."
"Jorge il mio cellulare è qui ! Se l'hanno lasciato significa che volevano le foto! Dio adesso come lo spiego a Lodovica.. È tutta colpa tua!" urlo contro Jorge, lui spalanca gli occhi
"Mia!?"
"Sì, tua! Tu mi hai costretta a fare il bagno!"
"Ma stai scherzando!? Sei tu che non sei stata attenta !" anche lui sta alzando il tono della voce
"Voglio andare a casa!"
"Bene, vai!" sbotta lui allontanandosi da me e dirigendosi verso la macchina
"Blanco non puoi lasciarmi qui!!" urlo affinché possa sentirmi
"Ah no? Guarda un po', lo sto facendo!" urla abbassando il finestrino. Mette in moto e va via. Lurido bastardo. Cerco di mantenere la calma e pensare con lucidità. Chiamerò Mechi.
Io :" Mer.. Mer mi senti?" sento confusione
Mer :"Sì Tini, dimmi!" urla lei
Io :"Mi devi aiutare. È successo un casino"
 Mer :"Dove sei?"



Mer è venuta a prendermi. Adesso sono in macchina con lei che mi sta riaccompagnando a casa e ho appena finito di raccontarle tutto, ovviamente non accennando minimamente il fatto delle foto.
"Quindi ti hanno rubato la borsa mentre eri occupata a pomiciare con Blanco?" chiede una volta concluso il mio racconto
"Beh tecnicamente ..."
"Si" conclude lei
"Cosa avevi dentro?" mi chiede
"Nulla di importante , sigarette e cose così" rispondo cercando di essere il più credibile possibile
"E perché ti ha lasciata qui?" mi chiede. Cazzo, non avevo pensato a cosa dirle in tal proposito.
"Lo sai Mer, è un coglione" rispondo, lei acconsente col capo ma non mi crede, lo so, la conosco.



Mi sveglio sentendo il profumo di pancakes, mi precipito in cucina con un sorriso smagliante..
"Tu che sorridi? Cosa è successo?" chiede mia madre, roteo gli occhi
 "Ho sentito il profumo dei pancakes" rispondo acidamente, lei esce dalla cucina e rimaniamo solo io e Lodo.
"Beh? Cosa avevi ieri sera?" mi chiede
"Niente, dovevo dire una cosa a Jorge" rispondo
"Mh, okay.. Le foto?"
Merda merda merda.
"Sono .. Sono al sicuro, tranquilla" rispondo fingendo un sorriso. Non posso dirglielo. Devo risolvere questa situazione senza il suo aiuto.
 "Andiamo a scuola, è tardi" dico alzandomi, Lodo mi segue ed usciamo di casa.

Sto passeggiando per i corridoi con Mer e Cande, mi stanno raccontando com'è andata la festa ieri dopo che me ne sono andata..
 "Non ci credo. Savannah ha continuato a bere?" chiedo incredula
"Si! Avresti dovuto vederla! Era fuori di sè!" risponde Cande divertita.
 Ci avviciniamo agli armadietti e ci fermiamo li continuando a parlare..
"Ora che ci penso.. Anche Jorge è sparito dopo un po'" dice Cande, Mer mi guarda e io la fulmino con lo sguardo come a dire 'taci'
"Come stanno le mie ragazze preferite?" per fortuna arriva Ruggero a salvarci da quella situazione. Con lui ci sono anche gli altri. Incominciamo tutti a parlare tra di loro mentre Rugge mi tira in disparte allontanandosi dagli altri..
"Che ti prende?" chiedo confusa
"Niente, volevo sapere se stessi bene" risponde lui, aggrotto la fronte
 "Sai.. Per il fatto di Luca.."
"Rugge ormai è passato" lo interrompo "sono stati solo dei giorni no, Luca ormai non fa più parte della mia vita" aggiungo
"Va bene, meglio così" replica lui. Il suo sguardo si sposta dietro di me e noto che si sta mordendo il labbro inferiore. Mi volto per capire cosa o meglio chi stesse guardando.
"No, non ci credo!" esclamo
"C-che?" balbetta lui tornando sul pianeta terra
"Sabrina !? Sei serio!? La migliore amica di Savannah!?"
"Oh Tini andiamo.. È così sexy" dice tornando a guardarla, lo colpisco sul braccio sinistro
"Ahia!!" esclama lui
"Smettila! Non ti piaceva Lodo!?"
"Certo che mi piace Lodo.. Ma dato che lei non mi vuole, intanto potrei consolarmi con quella bomba sexy di Sabrina"
"È un'oca stupida!" sbotto, lui ride
"Non deve essere intelligente, basta che ci sappia fare a letto" assumo un'espressione disgustata
"Maschi. Siete tutti uguali" dico schifata e facendolo ridere. Prima che potesse rispondermi vedo Jorge in lontananza..
"Scusa, devo andare" dico a Rugge correndo velocemente verso Jorge. Lo afferro per un braccio e lo trascino nella classe più vicina prima che qualcuno ci possa vedere..
"Uo che ti prende? Vuoi picchiarmi per quello che ho fatto ieri? Ascolta mi dispiace non era mia intenzione lascia..."
"Smettila cretino!!" lo interrompo, lui si zittisce
"Dobbiamo trovare chi ha rubato la mia borsa" aggiungo, lui sgrana gli occhi
"Dobbiamo !?" chiede
"Si Jorge , dobbiamo , noi, io e te, insieme"
"Io che c'entro!?" chiede confuso
"Continuo a sostenere che sia colpa tua. Quindi mi aiuterai" rispondo, lui sbuffa
"Ancora con questa storia!"
"Senti non voglio litigare. Lodo non sa niente di tutta questa storia e non deve saperlo. Devo trovare chi ha rubato la mia borsa e recuperare quelle fottute foto, e tu mi aiuterai" dico essendo il più seria possibile
 "Va bene" risponde lui prontamente
"C-cosa?"
"Ho detto va bene" ripete lui
"Oh.. È stato più facile del previsto" dico soddisfatta incrociando le mie braccia sotto il seno
"Placa la tua gioia Stoessel. Voglio qualcosa in cambio" ecco, me lo sarei dovuta aspettare
"Cosa?" chiedo non sicura di voler ascoltare la sua risposta
"Jorge" una voce proveniente dalla porta cattura la nostra attenzione. È Savannah.
"Andiamo?" gli chiede senza degnarmi di uno sguardo. Ha due occhiaie che le arrivano ai piedi e la mano destra sulla rispettiva tempia. Mi avvicino alla porta e prima di uscire mi fermo..
"Che succede Savannah? Mal di testa?" chiedo con un sorriso soddisfatto, lei mi fulmina con lo sguardo ed io esco ridendo.



"Sabrina? Davvero?" mi chiede Mer dopo che le ho raccontato di Rugge. È seduta sul mio letto mentre io sono seduta di fronte a lei sopra la scrivania. Dovremmo studiare.. Già, dovremmo.
"Si! Ti giuro mi fa schifo!"
"Beh, è ovvio che se nota quelle come lei non noterà mai me"
"Che vuoi dire?" chiedo
"Voglio dire che .. dai, Tini.. non posso competere con una ragazza sexy come lei" mi risponde
"Se mostrassi tette e culo come fa lei, saresti mille volte meglio" replico, Mer ride
"Non ho le sue forme" roteo gli occhi
"Sarà, ma per me rimane una troietta da quattro soldi. Non capisco come possa essere la migliore amica di Savannah, hanno ideali di vita completamente opposti!" dico, Mer scrolla le spalle e noto tristezza nei suoi occhi
“Mer, basta stare male per lui. Non ne posso più di vederti così. Usciamo, conosciamo gente.. vedrai che incontrerai qualcun altro”
“Non funziona così, chiodo scaccia chiodo è una cazzata” replica lei
“No, non lo è. E comunque non sto dicendo che devi per forza trovarti un ragazzo. Anche solo uscire, svagare..aiuta. Tu appena c’è un problema ti chiudi in casa scappando, non funziona così. I problemi si affrontano” prima che potesse rispondermi bussano alla porta..
“Chi è?” chiedo, nessuno risponde. Mi avvicino ed apro..
“Ehy! Tu sei..”
“Alba” conclude la ragazza dal sorriso smagliante di fronte a me
“Cosa..cosa ci fai qui?” chiedo parecchio confusa
“Scusa se piombo qui così..avrei bisogno di parlarti” mi risponde, aggrotto la fronte
“Va..va bene, entra” le dico facendola passare
“Io vado, ci sentiamo dopo” dice Mer salutando Alba con un cenno del capo e me con un bacio sulla guancia, poi esce dalla porta.
“Prego, siediti..” dico facendole spazio sul letto, lei si siede
“Ecco.. so che non abbiamo ancora confidenza solo che io sono una persona che si preoccupa facilmente per gli altri. L’altra sera alle giostre..ho detto qualcosa di sbagliato? Ho visto la tua reazione e non sono riuscita a darmi delle spiegazioni..” sorrido, è così dolce
“No, Alba, non hai detto niente di sbagliato. Semplicemente non stavo molto bene. Stai tranquilla, davvero” rispondo accarezzandole il braccio sinistro, lei mi sorride
“Va bene, meglio così..” replica lei “Adesso beh.. io andrei, scusa il disturbo”
“No!” la blocco io “Resta, dai.. facciamo due chiacchiere” aggiungo.


E’ sera tardi. Alba se n’è andata.. abbiamo parlato tutto il pomeriggio e non ha smesso neanche per un secondo di farmi domande su Facu. Ma, a parte questo, sembra davvero una ragazza simpatica. Domani pranzerà con noi.
Sono sul divano a vedere un film quando sento bussare alla porta d’ingresso. Perché bussano invece di suonare? E soprattutto..chi è a quest’ora? Mi alzo e mi avvicino alla porta, sbircio dallo spioncino, apro..
“Che ci fai qui!?” chiedo immediatamente
“Oh, buonasera anche a te” risponde Jorge ironicamente
“Blanco, sono seria, che vuoi?” chiedo, lui entra
“Oh ma si Jorge, entra pure” ironizzo chiudendo la porta
“Bello questo film!!” esclama guardando la TV
“JORGE!” sbotto facendolo spaventare
“Ok,ok .. sono tornato in spiaggia stasera e ho controllato la zona per vedere se ci fossero indizi..”
“Beh?” chiedo
“Ho trovato questo” risponde tirando fuori dalla tasca un braccialetto
“Un braccialetto?”
“Non è un braccialetto qualsiasi” risponde guardandomi negli occhi.. “So di chi è” aggiunge.


*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Sciaaaaaaaaau belli! Come state? Io abbastanza bene, anche se siamo già al 12 agosto. WTF, perché il tempo passa così veloce?
Anywayyyyyy, che ne pensate del capitolooo? Jorge accetta di aiutare Tini e trova un braccialetto sulla spiaggia affermando di sapere a chi appartiene.. chi sarà maiiii?
Piccola conversazione tra Ruggero e Tini dove Rugge fa..mh..apprezzamenti sulla migliore amica di Savannah. Come finirà questa storia? E infine Alba si presenta a casa di Tini chiedendo spiegazioni sull’altra sera, che carina.
Beeeene, per today è tutto. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e recensite in tanti mi raccomandoo! UN BACIONEEEEEEEEEEE!

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


“Francesca!”
“Francesca?” chiedo confusa
“Si, è di Francesca! Il capo delle cheerleader”
“CHE COSA!?” sbotto
“Ssssh” mi zittisce lui “Sveglierai tutti!” aggiunge
“Jorge ti rendi conto del fatto che Francesca , capo delle cheerleader, è in possesso delle foto di mia sorella!? E poi perché avrebbe dovuto prenderle? Non capisco…”
“Dobbiamo scoprirlo” dice lui
“Fosse facile..” rispondo abbattuta “E tu che ne sai che è suo?” chiedo
“Beh, me lo ricordo.. è stato un problema quella notte” mi risponde
“Che problemi può dare un braccialetto?” chiedo
“Vuoi davvero che te lo racconti?”
“No, fai finta che non ti abbia detto niente” rispondo disgustata immaginandomi una delle sue solite risposte
“Come pensavo” replica lui
“Bene, quindi sappiamo che il braccialetto è suo. Ma adesso come facciamo a scoprire di più?”
“Oh .. a questo non avevo pensato”
“Martina? Martina sei tu?” sento la voce di mia madre avvicinarsi
“Vai via!!!” sbotto spingendo Jorge fuori dalla porta
“Martina.. che succede?” chiede mia madre arrivando in salotto
“Niente, parlavo da sola” rispondo fingendo un sorriso
“Da sola?”
“Si mamma, da sola.. che c’è? Non lo hai mai fatto?” chiedo spegnendo la TV
“Vado a dormire, buonanotte” aggiungo salendo le scale
“Notte..” replica lei.


“Quindi finisce così? Tu parti e non ci rivedremo mai più?” chiedo mentre Luca lascia l’ultima valigia nel portabagagli
“Martina..” dice prendendomi le mani, abbasso lo sguardo “Guardami..” aggiunge, così faccio
“Io sarò in Spagna mentre tu sarai qui a Buenos Aires. Reggere una relazione del genere porterebbe solo del male ad entrambi. Finirla è la soluzione migliore, soffriremo ma passerà. Tu troverai un altro ragazzo e io..”
“Tu cosa?” lo interrompo “Troverai un’altra?”
“Non so se troverò un’altra, l’unica cosa che so è che ti amo”
“Cazzate” dico istintivamente , lui ride
“Pensi che se non ti avessi amata avrei trascorso tre anni della mia adolescenza con te? Sei stata la prima  ragazza che ho amato e che amo e non ti dimentico per nulla al mondo” le lacrime iniziano a rigarmi il viso
“Non piangere, ti prego..” dice lasciandomi le mani e facendomi sprofondare in uno dei suoi abbracci che mi riempiono l’anima.
“Ti prego, non te ne andare” dico tra un singhiozzo e l’altro, lui mi stringe forte a sé..


“Martina!! Martina !!”
Mi sveglio di soprassalto con il cuore a mille. Mi tocco il viso, sto piangendo. Guardo davanti a me e vedo mia madre con seduta sul mio letto con un’espressione preoccupata..
“Ma-mamma..” balbetto
“Stai tranquilla, era solo un brutto sogno..” mi rassicura lei accarezzandomi il braccio. Un sogno? Magari fosse stato un sogno. Era un ricordo, il che è mille volte peggio. Mollo il braccio dalla sua presa..
“Sto..sto bene, puoi andare” dico asciugandomi le lacrime
“Ma..Martina”
“Vai via!” sbotto, mia madre mi guarda per qualche secondo in silenzio..poi si alza e se ne va. Prendo il cellulare e vedo l’ora : le 3:35. Domani c’è scuola ma sono sicura che non riuscirò a dormire adesso. Apro whatsapp e controllo se qualcuno è online.. Ruggero.
Io:” Come mai sei sveglio?”
Rugge :”Potrei chiedere la stessa cosa a te”
Io :”Brutto sogno”
Rugge :”Luca?”
Io :”Tu invece?”
Rugge :”Pensieri”
Io :”A che pensi?”
Rugge :”A quanto sei bella”
Io :”Ahahahah, cretino”
Rugge :”Vai a dormire Martu”
Io :”Odio quando mi chiami così *faccina arrabbiata*”
Rugge :”Lo so *linguaccia*”
Vedo che passa offline così decido di spegnere anch’io.

“Buongiorno” dico sedendomi al tavolo con gli altri. Siamo a mensa.
“Buongirono” rispondono tutti all’unisono
“Come va?” mi chiede Rugge in modo che potessi sentirlo solo io
“Meglio, grazie” rispondo, lui mi sorride e io faccio lo stesso.
“Salve” Jorge si siede accanto a me facendo calare il silenzio
“Blanco.. che fai?” chiedo confusa
“Mi siedo con voi.. Diego, vieni” dice girandosi per chiamare il suo migliore amico, che prontamente lo raggiunge.
“Da quando in qua voi due vi parlate?” chiede Samu scioccato
“Da.. da un po’” rispondo nervosamente “Comunque nessuno ti dà il permesso per sederti qui” aggiungo voltandomi verso Jorge
“Oh andiamo.. ascoltate” dice rivolgendosi a tutti “Mi dispiace per essermi comportato male con voi. Non sono una cattiva persona come non lo siete neanche voi, questa rivalità non ha senso. Tregua?” aggiunge. Tutti lo guardano scioccati mentre io nego col capo ridendo, ma che ha intenzione di fare?
“Si ragazzi.. in fondo non li conosciamo bene. Diamo loro una possibilità..” dice Rugge, lo guardo sconvolta
“Sei serio?” dice Facu, mi volto verso di lui e vedo che ha la mia stessa espressione.
“Per me va bene, i bei ragazzi sono sempre ben accetti” replica Mer facendomi ridere
“Abbiamo fatto entrare Alba..” dice Cande voltandosi verso quest’ultima e sorridendole “Perché non provare anche con loro?” aggiunge, sembrano tutti d’accordo, compresa Alba che non capisce bene la situazione.
“Ad una condizione” dico
“Si Stoessel?” chiede Jorge voltandosi verso di me e prendendo una patatina dal mio piatto. Osservo il suo movimento e poi torno a guardarlo negli occhi.
“Savannah non può entrare nel nostro gruppo” dico allungando la mia mano destra verso di lui, ride
“Ci sto” dice stringendomi la mano.

“Oh beh, le cose si fanno interessanti” dice Mer comparendo al mio lato e prendendomi sotto braccio
“Che?” chiedo confusa
“Blanco nel nostro gruppo.. sarà difficile nascondere la vostra..”
“La nostra niente” la interrompo “Te l’ho già detto Mer, tra me e Jorge non c’è nulla” aggiungo, lei scoppia a ridere
“Ma sei scema!?” sbotto
“Dai Tini a me non puoi prendere per il culo”
“Piuttosto..” dico cambiando discorso “Vogliamo parlare di come ti guardava Diego?” aggiungo, la bionda arrossisce
“Ma smettila..” dice toccandosi nervosamente i capelli, rido
“Tini..” mi volto sentendo la voce di Cande
“Possiamo parlare?” mi chiede, annuisco con il capo
“Da sole” aggiunge guardando Mer, la bionda alza le mani e si allontana lasciandoci sole
“Dimmi tesoro” dico a Cande sorridendo, ma lei mi sembra abbastanza seria
“Ascolta non so se ti ho fatto qualcosa” inizia a parlare “Anzi lo so, non ti ho fatto assolutamente niente, ed è proprio per questo che non capisco il tuo comportamento” sono confusa
“Ma di che parli?” chiedo
“Di te Martina!” Martina? E’ davvero arrabbiata. “Ultimamente stiamo trascorrendo pochissimo tempo insieme mentre prima stavamo insieme 24h su 24. Sei strana, non mi parli. O meglio stai sempre attenta a ciò che dici.. se non ti conoscessi direi che mi stai nascondendo qualcosa” cazzo. Rimango in silenzio non sapendo cosa dire..
“E’..è così? Mi stai nascondendo qualcosa!?”
“Cande io..”
“Pensavo fossimo migliori amiche!” sbotta
“Lo siamo!” replico, ci guardiamo negli occhi per qualche secondo..
“No Tini.. non lo siamo” dice Cande per poi andarsene. Non posso credere a ciò che è appena successo.

Sono a casa e mi sto preparando per la festa di stasera a casa di..ok non so di chi sia. Matteo mi passa a prendere tra una decina di minuti. Bussano alla porta..
“Come sto?” chiede Lodo entrando. La guardo. Indossa un vestito nero aderente, arriva poco sopra il ginocchio. I tacchi dello stesso colore. I capelli mossi, e due orecchini a cerchio. Sorrido..
“Sei bellissima” le dico, lei sorride di rimando, poi mi guarda
“Quel top a me starebbe malissimo” dice
“Perché?” chiedo
“Perché sono piatta Martina!” risponde facendomi ridere. Io indosso un paio di pantaloncini neri a vita alta, un top bianco con la scollatura a cuore e i tacchi neri.
“Non so come farmi i capelli” dico guardandomi allo specchio
“Lisci, assolutamente” replica Lodo sedendosi sul letto. Faccio come mi dice e prendo la piastra..
“Tini, stai.. stai bene?” chiede
“Sì, perché?”
“Per stanotte.. poi sei tornata da scuola ed eri strana” risponde
“Ho litigato con Cande, ma non voglio pensarci” replico
“E basta? Non c’è nient’altro che non va?” che vuole sapere? Il perché mi sono svegliata piangendo? Beh se lo può scordare.
“No, solo questo” rispondo fingendo un sorriso, lei sorride di rimando.


“Sembra che Jorge e Diego facciano sul serio.. è tutta la sera che stanno con gli altri” dice Mer mentre io aspetto il mio drink al bancone
“Ma..Savannah?” chiedo
“Non lo so, non l’ho vista” risponde la bionda
“Oh beh.. stasera ci sarà da divertirsi”
“Che?” chiede Mer confusa, io rido
“Scommetto quello che vuoi che stasera finisci a letto con Diego” rispondo
“Ma che dici!!” sbotta lei
“Ma vedi come ti guarda? E’ il tipico sguardo da ‘saltami addosso’ “ replico, lei ride
“Quanti ne avevi bevuti già?” mi chiede una volta preso il cocktail, roteo gli occhi
“Che importa! Dai andiamo dagli altri” rispondo dirigendomi verso i nostri amici.

“Dai Facu smettila!” mi lamento mentre lui mi fa il solletico. Mi gira la testa..
“Ma quanto hai bevuto?” chiede Diego ridendo
“Poco” rispondo
“Si, certo” replica Mer
“Oh andiamo Mer non fare la pesante!” dico alzandomi. Pessima idea. Facu mi afferra..
“Dovresti rimanere seduta..” dice reggendomi
“Voglio una sigaretta.. dov’è la borsa? Ah non ho la borsa! Me l’hanno rubata.. e sai cosa c’era dentro? Non potrai mai crederci! C’erano le..”
“Ok basta così!” urla Jorge alzandosi “Facu lascia, faccio io” dice, adesso è lui a reggermi..
“Andiamo chiacchierona” dice iniziando a camminare e trascinandomi con lui
“Dove andiamo?” chiedo.

Siamo nel parcheggio, lontani dalla festa..
“Menomale che ci sei tu! Qui si sta molto più tranquilli” dico appoggiandomi alla sua macchina, lui ride
“Forse hai esagerato con i drink..” replica
“Non ho esagerato!”
“Come vuoi” dice continuando a ridere. Quel sorriso. Prendo il suo viso tra le mani e premo le mie labbra sulle sue, lui si stacca velocemente..
“Uo, che fai?” chiede
“Hai ragione, potrebbero vederci” dico guardandomi intorno. Apro la sua macchina,  lui si siede al posto del passeggero e io a cavalcioni su di lui. Chiudo lo sportello.
“Ecco, adesso siamo soli” dico tornando a baciarlo
“Stoessel.. sei ubriaca” dice allontanandomi afferrandomi dai polsi , roteo gli occhi
“E quindi?”  chiedo
“E quindi ti assicuro che in realtà non vorresti” risponde
“E io ti assicuro che in realtà vorrei” replico, i suoi occhi si spostano dai miei alla mia scollatura, rido “E lo vuoi anche tu” aggiungo per poi baciarlo. Le sue mani mollano i miei polsi e si spostano sui miei fianchi. Sbottono la sua camicia mentre lui abbassa la cerniera del mio top facendolo cadere sul sedile..le sue labbra si spostano sul mio collo e il mio corpo va in fiamme.. “Fammi tua” sussurro ansimando..

Jorge si sta riabbottonando la camicia mentre io sono seduta sul sedile del conducente..
“Wow” esclama
“Che c’è?” chiedo
“Dovresti ubriacarti più spesso” risponde facendomi ridere. La conversazione viene interrotta dalla suoneria del suo telefono..risponde.. “Si?... Cosa?... COME!?... Stai scherzando?... Arrivo subito!!”
“Che succede?” chiedo
“Dobbiamo tornare alla festa. Diego e Ruggero sono in piena rissa”
“Una rissa!? Tra chi!?” chiedo aprendo lo sportello
“Tra loro due!”


*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Ciaao a tuttiii, come va? Capitolo pieno di sorpreseee, e adesso che combinano Rugge e Diego?
Chiedo scusa per avervi fatto aspettare tanto ma purtroppo non sono una di quelle “autrici” che aggiorna ogni sabato, o ogni domenica o ogni giorno.. purtroppo non so dirvi un giorno in cui aggiorno perché io scrivo quando ne ho voglia. Non riesco a prefissarmi un giorno per aggiornare perché scrivere non sarebbe più un piacere. Quindi vi chiedo scusa se a volte vi faccio aspettare di più, ma per scrivere ho bisogno di ispirazione! Ahah spero che questo capitolo vi sia piaciuto e aspetto di leggere le vostre recensioni! Un bacione :*

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Torniamo alla festa e ci dirigiamo di corsa verso gli altri che stanno cercando di separare Rugge e Diego..
"Non la devi toccare bastardo!" urla Diego sferrandogli un pugno in pieno viso
"Non devo chiedere di certo il permesso a te!" replica Rugge facendo lo stesso.
Jorge si intromette e riesce finalmente a separarli, prende Diego con sé e si allontanano.. Io mi avvicino a Rugge..
"Che cazzo è successo!?" chiedo, lui mi guarda
"Andiamo via di qui" mi risponde, lo seguo.
Io e Rugge stiamo camminando verso casa e mi sta raccontando ciò che è successo..
 ".. Quindi mi sono avvicinato a Sabrina e lui è impazzito"
"Ma sei cretino!?" sbotto, lui è confuso
"Tutti sanno che Diego e Sabrina vanno a letto insieme"
"Beh io non lo sapevo. E comunque non stanno insieme, quindi non stavo facendo niente di male" replica lui "E poi lui si stava strusciando con Mechi, quindi" aggiunge, io rido
"Che c'è?" chiede
"Ruggero Pasquarelli tu sei geloso" rispondo
"Che !?"
"Voce acuta? Sei serio? Sei palesemente geloso"
"Martina non ho motivi per essere geloso" dice lui seriamente
"Si lo so però.."
"Però niente. Non sarà di certo un coglione come Diego ad impedirmi di entrare nelle mutandine di Sabrina" replica, assumo un espressione disgustata
"Come vuoi, ma Lodo?"
"Lo sai a lei non piaccio, mi sono stancato di correrle dietro" mi risponde
"Ne sei sicuro?"
"Che vuoi dire ? Le piaccio?" mi chiede
"Non lo so, dicevo solo per dire" rispondo nervosamente
"Va bene.." replica lui.

Mi sveglio con un mal di testa tremendo. Prendo il cellulare e guardo l'ora: le 8:40, cazzo! Mi alzo, mi lavo e mi cambio nel giro di 10 minuti ed esco di casa senza che mia madre mi veda. Ho perso la prima ora , entrerò a seconda. Entro in classe e prendo posto..
"Che è successo?" mi chiede Mer
"Non mi sono svegliata" rispondo poggiando la testa sul banco
"Mal di testa Stoessel?" mi chiede Jorge girandosi dal banco davanti al mio
"Stai zitto Blanco" rispondo facendo ridere lui e la mia migliore amica. Il professore entra e fa l'appello, i miei occhi si chiudono..

"Stoessel? Stoessel!?" Mi sveglio di soprassalto
"Presente!" urlo, ma davanti a me vedo solo Jorge che scoppia a ridere, la classe è vuota.
"Ti sei fatta una bella dormita" mi dice lui
"Il professore non si è accorto di nulla?" chiedo
"No, lo sai quanto è rincoglionito" risponde, io rido
"Stoessel riguardo ieri sera.."
"Ascolta" lo interrompo "hai ragione, l'attrazione fisica tra di noi è forte e difficile da controllare. Quindi possiamo andare a letto, ma ad una condizione" aggiungo
"Cioè?" chiede
"Io posso andare con altri ragazzi e tu con altre ragazze. Nessuno dei due si deve innamorare" rispondo
"Scopamici intendi?"
"In poche parole, sí" rispondo
"Non ti importa che io sia fidanzato?" mi chiede. Mi importa? Forse si. Ma non mi fermerà.
"No, non mi importa" rispondo
"Okay.." dice lui
"Okay.." replico io. Cande entra in classe e si blocca vedendomi..
"Scusate, pensavo non ci fosse nessuno" dice per poi uscire velocemente
"Cande aspetta!" urlo correndole dietro, riesco a raggiungerla e la blocco
"Martina non ti voglio parlare" dice senza guardarmi negli occhi
 "Davvero? Non mi guardi nemmeno?"
"Tini davvero, che vuoi?" adesso mi sta guardando
"Mi manchi" dico, lei ride
"Cande, credimi"
"Crederti? Perché dovrei? Da un po' di tempo a questa parte non fai altro che mentirmi" dice per poi andare via. Questa situazione mi sta uccidendo.


Ho lasciato i libri nell’armadietto e adesso mi sto dirigendo verso l’uscita..
“Ho novità” dice Jorge apparendo al mio fianco
“Novità su?” chiedo
“Il braccialetto” risponde
“Dimmi tutto”
“Non è di Francesca” dice lui
“Come non è di Francesca!?” sbotto
“Cioè sì, è di Francesca ma lei lo aveva perso” mi spiega
“Ok.. e tu che ne sai?” chiedo
“Me l’ha detto lei. Le ho detto che l’avevo trovato per terra a scuola e lei mi ha detto che non lo trovava da mesi” risponde
“Quindi.. siamo di nuovo a zero” affermo
“Non proprio..” replica Jorge, lo guardo confusa
“Affianco a lei c’era Sabrina..”
“Sabrina la migliore amica della tua fidanzata?” chiedo, lui annuisce
“Ok, continua” aggiungo
“Non lo so Tin..Martina, aveva uno sguardo strano”
“Che intendi?” chiedo
“Quando ho tirato fuori il braccialetto si è pietrificata. Come se avesse visto un fantasma..”
“Mh..pensi che lei c’entri qualcosa?”
“Non lo so, ma ho intenzione di scoprirlo” afferma allontanandosi
“E come?” chiedo alzando la voce in modo tale che potesse sentirmi
“L’hai detto tu..è la migliore amica della mia fidanzata” risponde strizzandomi un occhio,  poi sparisce tra la gente.

Sto tornando a casa da sola, Lodo non è venuta a scuola, non si sentiva molto bene. Rifletto su tutto ciò che sta accadendo in questo periodo: Jorge, Savannah, le foto, Cande.. Luca..
“Martina!” una voce mi richiama facendomi voltare, è Alba. Le sorrido e mi fermo aspettando che mi raggiungesse, poi continuiamo a camminare..
“Tutto bene?” chiedo
“Sì, a te?”
“Lo stesso.. come mai da queste parti?”
“Sto andando da Cande” risponde la riccia, al sentire quel nome il sorriso sul mio volto sparisce
“Che..che c’è?” chiede Alba
“Niente, solo..abbiamo litigato” rispondo fingendo un sorriso
“Come mai?”
“Varie cose.. si aggiusterà tutto, tranquilla”
“Lo spero” replica lei “Con.. con i ragazzi come va?” mi chiede cambiando improvvisamente discorso, rido
“Mh, come sempre direi.. perché me lo chiedi?”
“Così.. ho saputo che hai avuto una storia importante” risponde, il mio cuore perde un battito
“Da chi.. da chi l’hai saputo?” chiedo
“Ecco..voci..sai com’è” risponde. Voci? In pochi sapevano della nostra storia. Deve averlo sentito da qualcuno che conosco. Decido di non insistere.
“Sì, ma ormai è acqua passata” replico
“Oh..quindi ti sei dimenticata di lui?” mi chiede, adesso sono davvero confusa.
“Perché tutte queste domande?” chiedo acidamente, lei assume un’espressione dispiaciuta..
“Sc-scusa Alba, non volevo risponderti male.. è che.. non mi piace molto parlare di questo” aggiungo, lei sorride
“Certo, hai ragione.. scusa tu” replica, ricambio il sorriso.

Sto vedendo la TV con Lodo, abbiamo appena finito di cenare..
“Senti Lodovica cambia”
“Perché!? Questo film è bellissimo!” esclama lei
“Ma per favore, è una grandissima presa per il culo! Lei famosa, lui no, si innamorano e si sposano? Ma dai!” sbotto
“Come vuoi! Apatica del cazzo!”
“Ehi datti una calmata!”
“Martina..” la voce di mia madre ci interrompe
“Che c’è?” chiedo acidamente
“Io e tuo padre vorremmo parlarti” mi risponde, adesso è affiancata da mio padre, entrambi guardano Lodo
“Ho capito, salgo” dice la mora per poi salire le scale
“E’ successo qualcosa?” chiedo mentre loro si siedono, nessuno dei due mi risponde
“Martina.. abbiamo parlato con alcuni genitori di tue compagne di scuola e..”
“E cosa?” chiedo annoiata
“E ci hanno detto che la tua nomina non è una..una delle migliori” termina mio padre suscitando una mia risata
“Che vuoi dire?” chiedo
“Voglio dire che.. molti dicono che non ti piace essere fidanzata..insomma..ti piace frequentare tanti ragazzi e..”
“Vuoi dire che mi danno della puttana?” chiedo, mia madre sgrana gli occhi
“Non usare questi termini!” sbotta, mio padre si limita a tacere e guardare il pavimento
“Mi fate capire qual è il punto del discorso?” chiedo
“Martina prima il preservativo, adesso questo.. noi siamo preoccupati” risponde mia madre
“Preoccupati? Preoccupati per cosa? Ho 18 anni e mi godo la mia adolescenza, cosa c’è di male?”
“Non è bello quello che fai..” risponde mio padre, io rido
“Voi non facevate sesso alla mia età?” entrambi diventano rossi come due peperoni dall’imbarazzo, decido di non voler più affrontare questo argomento. Roteo gli occhi e mi alzo dirigendomi verso le scale..
“Martina non abbiamo finito!” sbotta mia madre
“Mamma, ripeto.. finché non rimango incinta non c’è da preoccuparsi” dico entrando in camera mia.

“Hai davvero detto queste cose ai tuoi?” chiede Mer dopo che io le ho finito di raccontare ciò che è successo. Siamo in macchina e stiamo andando a casa di Facu per vedere un film.
“Sì” rispondo ridendo, Mer nega con il capo
“Sei pazza Martina Stoessel” afferma
“Hai chiarito con Cande?” mi chiede
“No..” rispondo amareggiata
“Dovresti dirglielo Tini..”
“Lo so ma.. ho paura del suo giudizio. Lo sai com’è Cande! Insomma.. le voglio un bene dell’anima però.. non è mai stata d’accordo con le mie decisioni” dico
“E quindi? E’ la nostra migliore amica. Anche se non è d’accordo deve saperlo, non è bello mentirle così” replica la bionda, io mi limito a tacere.
Giro lo sguardo e vedo lontane due figure maschili familiari..
“Mer.. quelli li conosciamo?” chiedo indicando la parte destra della strada con il mio indice sinistro. Mer si avvicina di più a loro per illuminarli attirando così la loro attenzione..
“Jorge? Ruggero? Che ci fanno insieme?” chiede Mer, ed è proprio quello che vorrei sapere anch’io. Scendo dalla macchina e mi dirigo velocemente verso di loro..
“E’ la seconda volta che vi trovo insieme. Voi e due vi odiate. Volete dirmi cosa succede!?” chiedo prima guardando Jorge, poi il mio sguardo ricade su Ruggero
“Ecco.. Martina noi volevamo dirtelo da tempo ma non avevamo mai trovato il coraggio..” inizia Jorge
“Andiamo, ditemi cosa succede” replico, Ruggero mi guarda intensamente
“Martina noi.. noi siamo gay”
“Coglione!” sbotto colpendolo, i due scoppiano a ridere
“Smettetela di ridere! Io sono seria!” urlo
“Oh andiamo Stoessel, quanto sei impicciona. Piuttosto dateci un passaggio” dice Jorge salendo in macchina di Mer
“Ruggero, sono seria”
“Abbiamo già fatto questo discorso.. non posso dirtelo. Quando potrò, te lo dirò” dice lui prendendomi sotto braccio
“Ti odio” replico per poi salire in macchina.

Siamo arrivati a casa di Facu, Mer parcheggia e scendiamo dalla macchina. Stiamo per suonare il campanello ma blocco Jorge mentre Rugge e Mer continuano a camminare..
“Che c’è Stoessel?” mi chiede, io sto fissando un punto alla nostra sinistra, adesso lui fa lo stesso
“Quella è..”
“Sabrina” diciamo all’unisono
“C’è qualcun altro con lei..” noto, ci spostiamo leggermente per riuscire a vedere meglio..
“LODO!?”


*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Beeeene è tardi e devo assolutamente spegnere quindi lascio tutti i commenti a voi! Spero che il capitolo vi sia piaciuto, un bacione e ci sentiamo prestissimo :*

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


"Che ci fa Lodo con lei!?" sbotto
"Sta giù!" dice Jorge facendomi abbassare con lui, adesso siamo coperti da un cespuglio
"Riesci a capire ciò che dicono?" gli chiedo, lui nega con il capo
 "Sembra che stiano scherzando.." nota lui
"E adesso si abbracciano anche!" urlo attirando la loro attenzione
 "Ssssh!" mi zittisce Jorge tappandomi la bocca con la sua mano destra. Il suo viso è a pochi cm dal mio e i miei occhi si specchiano nei suoi. Fa scivolare via lentamente la mano mantenendo il contatto visivo, le sue labbra sfiorano le mie e un brivido percorre il mio corpo. Cazzo quanto vorrei baciarlo. Scuoto la testa tornando alla realtà e mi allontano da lui..
"A-andiamo.. Rugge e Mer ci stanno aspettando" dico, lui non risponde e mi segue.§



Stiamo guardando il film. Rugge, Mer, Cande e Facu sono sul divano centrale.. Samu, Matteo, Alba e Diego su quello di sinistra ed io e Jorge su quello di destra. Il film non mi piace così decido di parlare con Jorge..
"Savannah che dice?" sussurro in modo tale da non disturbare gli altri
 "Riguardo a cosa?" mi chiede lui
"Riguardo al fatto che tu adesso faccia parte del nostro gruppo" rispondo, lui ride
"Ti dico solo che è motivo di discussione da giorni" replica lui
"Perché lo fai allora?" chiedo, lui sposta lo sguardo su di me e poi torna a guardare il film
"Perché siete simpatici Stoessel" risponde. I suoi polpastrelli stanno accarezzando il mio braccio sinistro.. La sua mano si sposta sul mio ginocchio e sale lentamente..
"Blanco..che cazzo fai?" sussurro guardando i ragazzi. Fortunatamente sono tutti troppo concentrati sul film. Lui ride mentre la sua mano continua a salire infilandosi sotto la mia gonna e raggiungendo l'interno coscia dove disegna tanti piccoli cerchi. Il mio corpo viene precorso da una scossa e il mio respiro si fa pesante..
"Jorge..smettila"
"Che c'è non ti piace?" chiede lui ridendo. Non mi piace? Certo che mi piace. Mi stai facendo impazzire. Ti odio. La sua mano sale ancora di più e adesso gioca con i miei slip. Il mio corpo va in fiamme.
"Vado un attimo in bagno" dice Jorge ad alta voce facendomi spaventare. Torno sul Pianeta Terra. Lui si alza e va al piano di sopra, brutto bastardo non la passerà liscia. Aspetto qualche minuto e poi mi alzo anche io..
"Scusate, devo rispondere al telefono" dico, poi mi allontano e salgo le scale. Arrivo in cima e vengo immediatamente afferrata per un polso. Jorge mi attira a sé per poi sbattermi con foga contro il muro, le nostre labbra si sfiorano..
"Ci hai messo un po' a salire" sussurra
"Sta zitto e baciami" replico. Le sue labbra si fiondano sulle mie. Lo bacio con foga e lo attiro ancora di più a me, sento qualcosa di duro premere contro la mia coscia. Apro la porta alla mia destra e trascino Jorge dentro con me..
"Mi stavi facendo impazzire" dico per poi chiudere la porta alle mie spalle e riempire il suo collo di baci
"Era quello l'intento" replica lui soddisfatto e capovolgendo la situazione. Adesso il mio collo è in suo possesso e le sue mani accarezzano il mio seno infilandosi sotto la maglietta..
"Non hai il reggiseno.." dice con voce maliziosa mentre le sue labbra tornano a divorare le mie. A quel tocco le mie unghia premono sulla sua spalla scivolando fino al suo fondo schiena.
"Che fai con quelle mani?" chiedo staccandomi
"Ce le ho sui tuoi fianchi.." risponde lui confuso
"Appunto.. Che ne dici di metterle in un posto più utile?" replico mordendo poi il suo lobo sinistro, lui ride e improvvisamente le sue mani afferrano saldamente i miei glutei..
"Adesso va meglio" sussurro. Con un salto circondo la sua vita con le mie gambe e lui indietreggia di qualche passo tornando a baciarmi. Mi fa stendere sotto di lui e le sue labbra si spostano sul mio collo. Ansimo mentre la sua mano destra percorre tutto il mio corpo infilandosi infine nei miei slip. A quel tocco non riesco a contenere un gemito.. "Ssh, non devono sentirci" sussurra lui
"Jorge.." ansimo mentre le sue dita si muovo tra i miei slip
"Jorge non ce la faccio più.." continuo ad ansimare, non ho mai desiderato niente come desidero lui in questo momento
"Qui non possiamo..potrebbe entrare qualcuno" replica lui a pochi cm dalle mie labbra. Torno a baciarlo con foga mentre le sue dita si muovono sempre più velocemente. Lascia una scia di baci sul mio braccio destro fino ad arrivare al polso che bagna con la sua lingua. Raggiungo il massimo del piacere e non riesco a trattenere un gemito. Jorge torna velocemente a baciarmi per far si che non ci sentisse nessuno.
"Non ti fermare.." quasi lo imploro, come se avessi un estremo bisogno di lui. Le sua dita si muovono sempre più lentamente fino a cessare del tutto il movimento ed uscire dai miei slip. Il mio battito torna pian piano regolare così come il respiro..
"Wow" esclamo suscitando la sua risata
"Non ringraziarmi" dice lui strizzandomi un occhio per poi alzarsi ed uscire dalla porta.




"Un ditalino? Tutto qui?" chiede Mer mentre mi riaccompagna a casa
 "Beh.. sí" rispondo
"Ne stavi parlando come se aveste avuto un avventura selvaggia" mi prende in giro la bionda, io rido
"Te lo assicuro Mer, se ne parlo così è perché ci sa fare..anche solo con le mani!" replico, lei ride
"Dovrò provare per crederci" scherza lei, è proprio la mia migliore amica.

Entro in casa e Lodo è seduta sul divano guardando la TV, decido di farle compagnia ..
"Com'è andata la serata?" mi chiede una volta essermi seduta accanto a lei
"Benissimo direi" rispondo soddisfatta, lei mi guarda confusa
"È successo qualcosa?"
"Che? No, niente" rispondo prontamente, Lodo scrolla le spalle
"Tu.. Tu invece che hai fatto?" chiedo curiosa di ascoltare la sua risposta
"Sono stata a casa, niente di che" risponde mia sorella prontamente. Non ci credo, mi sta davvero mentendo ? Mi volto e la guardò intensamente negli occhi.
"Che ti prende?" chiede lei spostando poi lo sguardo sulla TV
"Non mentirmi Lodovica"
"Mentirti? Su cosa ti starei mentendo?"
"Smettila!" sbotto
"Martina mi stai davvero spaventando adesso" dice lei spegnendo la TV
 "Non sei stata a casa, non dire puttanate" replico, Lodo sbianca in viso
 "Eri con Sabrina, ti ho vista" aggiungo
"Che fai adesso? Mi spii?"
"Lodovica non è una persona di cui potersi fidare!" inizio ad alzare la voce
"La vuoi smettere di decidere della mia vita come fossi una bambina !? Non sopporti Sabrina solo perché è la migliore amica di Savannah! Beh, sono due persone completamente diverse!"
"Tu davvero ti fidi di lei!?" chiedo
"Sí, sí Martina io mi fido di lei. E non mi importa della tua opinione" conclude salendo poi in camera sua. Non immagina il grandissimo errore che sta commettendo.


“Buongiorno” dico sedendomi sulla panchina fuori scuola insieme agli altri
“Ieri sera non ti sei più fatta sentire, tutto bene?” mi chiede Rugge
“Sì sì, tutto bene” rispondo sorridendogli. Mi guardo intorno e noto la mancanza di Alba e Facu..
“Dove sono Alba e Facu?” chiedo
“Boh,  forse staranno giocando a scacchi” risponde Mer ironicamente
“Oppure stanno facendo una partita a briscola” l’asseconda Diego
“Io direi più a scopa” aggiunge Jorge suscitando una risata generale
“Ehi fate ridere anche noi” ecco arrivati Facu e Alba
“Parli del diavolo e spuntano le corna” dico mentre gli altri continuano a ridere
“Che? Ridevate di noi?” chiede Facu confuso, mi alzo e lo abbraccio
“Povero ingenuo Facu” lo prendo in giro
“Dai smettila!” replica lui allontanandosi , io rido. Il mio sguardo si sposta su Cande, vedo che si alza ed entra a scuola, decido di seguirla..
“Cande aspetta!” la blocco, lei si gira
“Che c’è?” mi chiede
“Solo perché sei arrabbiata con me, non significa che tu non debba stare bene con gli altri. Lascia i nostri problemi da parte” le rispondo, lei ride istericamente
“Sei seria!?” sbotta, adesso tutta l’attenzione è puntata su di noi
“Cande forse è meglio se parliamo da un’altra par..”
“Tu non fai altro che mentirmi e mi fai anche la predica sul come mi comporto con gli altri!? Al contrario di te che non te ne freghi niente, io sto vivendo malissimo questa situazione!” mi interrompe. Mi guarda intensamente negli occhi e poi nega con il capo “E’ incredibile quanto io mi sia sbagliata su di te per tutti questi anni, mi fai schifo” aggiunge, poi va via. Tutti continuano a guardare la scena mentre io rimango pietrificata a causa delle parole appena uscite dalla bocca di una delle mie migliori amiche..
“Non c’è niente da guardare!” urla Jorge facendomi sussultare, tutti tornano a fare ciò che stavano facendo
“Grazie ma.. non ce n’era bisogno” dico dandogli le spalle, ho gli occhi pieni di lacrime e non voglio che né lui né chiunque altro mi veda in queste condizioni. Sto per andarmene ma mi blocca afferrandomi il polso destro..
“Stoessel aspetta.. stai bene?” mi chiede, sto per rispondergli ma una voce stridula ci interrompe
“Jorge! Andiamo!” è Savannah
“Va’ Jorge” dico liberandomi dalla sua presa e corro in bagno.

Esco dal bagno asciugandomi le ultime lacrime. Sono tutti in classe, la campanella è suonata ed io non l’ho sentita. Mi sto dirigendo verso la mia aula ma sbatto contro un braccio che mi blocca la strada..indietreggio istintivamente..
“Sabrina.. che vuoi?” chiedo
“Ascolta puttanella..” inizia a parlare incrociando le braccia sotto il seno
“Tanto per cominciare, mi chiamo Martina” la interrompo, lei ride
“Ascolta.. Martina..”
“Adesso va meglio” dico soddisfatta
“Lo so che ieri mi hai vista con Lodo, non sei brava a nasconderti. So anche che tu sai dalle foto e che hai cercato di rubarle a Savannah ma..evidentemente non ci sei riuscita”
“Lo sapevo, sei stata tu a rubare la mia borsa” dico io, lei ride
“Oh no, tesoro mio. Non sono stata io, ma so chi è stato”
“N-non capisco, cosa vuoi da me?” chiedo, sono confusa
“La tua ingenua sorellina è convinta di aver trovato un’amica in me, ma non sa che potrei rendere pubbliche quelle foto quando voglio”
“Che cosa vuoi dai lei!?” sbotto
“Oh, oh calmina Stoessel” dice accarezzandomi il viso, mi sposto istintivamente, lei continua a ridere
“Aspetta che Lodo venga a scoprire tutto questo..” la minaccio
“Oh, è qui che arriva il bello, puttanella. Tu prova anche solo ad accennare a Lodo una parola di tutto questo e tutta la scuola saprà che a Blanco piace infilarsi nelle tue mutandine” , sbianco a quelle parole
“Oh, credevi davvero che io non lo sapessi? Sono più furba di quel che immagini Stoessel. Ci vediamo” dice per poi allontanarsi con estrema calma.


*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Ok ok lo soooo, non state capendo nulla LOL ma è quello l’intento ahah non dovete capire nulla, almeno per ora. Posso solo dirvi che dietro questa storia delle foto c’è molto più di quello che possiate immaginare, DAN DAN DANNNNN Quiiindi, ecco qui che entra in scena Sabrina. Sarà un personaggio abbastanza importante per questa storia. Non aggiungo altro perché altrimenti sicuramente spoilero qualcosa ahah vi lascio perché ho fretta, recensite in tanti e ci sentiamo prestiiissimo! Un bacioneee!

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


“Martina? Martina allora mi ascolti o no!?” sbotta Ruggero, torno alla realtà
“Eh?” chiedo, lui rotea gli occhi
“Quando ti deciderai ad ascoltarmi, avvisami” risponde arrabbiato per poi andarsene e lasciarmi sola agli armadietti. Il discorso con Sabrina mi ha spiazzata. Non ho idea di cosa fare.. nessuno può sapere di tutto questo, nemmeno Jorge.
“Ehy..che gli prende?” chiede Matteo raggiungendomi
“A chi? A Rugge?” lui acconsente con il capo, scrollo le spalle
“Non so, è strano” rispondo, lui ride
“Che ridi?” chiedo
“Beh, tu stamattina non sei da meno eh. Si può sapere che ti prende?”
“Niente, sono normale” rispondo prontamente, Matteo mi guarda a lungo
“Matteo, sono seria. Non mi prende niente, sto bene” aggiungo
“Come vuoi, andiamo a lezione?” mi chiede, annuiscono e iniziamo a camminare.

“Stavo pensando..” sento improvvisamente una voce accanto a me, sobbalzo dallo spavento
“Uo scusa Stoessel, non volevo spaventarti”
“Tranquillo Jorge, pensavo fossi.. lascia stare, dimmi”
“Stavo pensando che forse Sabrina ha realmente qualcosa a che fare con tutta questa storia” replica Jorge, il mio battito inizia ad accelerare
“P-perché?” balbetto, lui mi guarda stranito ma poi risponde
“Ho parlato con lei e..”
“COSA!?” sbotto interrompendolo, lui sbarra gli occhi voltandosi a guardarmi
“Ho parlato con Sabrina.. che c’è di male?” chiede, è confuso
“Cosa le hai detto!?”
“Martina va tutto be..”
“COSA LE HAI DETTO!?” urlo, Jorge alza le mani
“Calma. Le ho parlato del braccialetto” risponde, mi blocco
“Stai scherzando?” chiedo, lui ride
“Stoessel ma che ti prende?”
“Le hai davvero parlato del braccialetto?” chiedo
“Sì, ma non sospetta di nulla, stai tranquilla. E’ mia amica, abbiamo avuto una normale conversazione..” risponde
“Sei un grandissimo coglione!” sbotto
“Martina mi vuoi dire che cazzo succede?” chiede diventando serio
“Lascia stare Jorge, me la devo vedere io. Grazie per il tuo aiuto ma non mi serve più” rispondo
“Ma..”
“Jorge ho detto lascia stare!” esclamo, poi continuo a camminare.

Esco da scuola e mi dirigo verso la macchina. Apro lo sportello ma qualcuno lo richiude immediatamente, mi volto di scatto..
“Mer.. mi hai spaventata” dico con la mano sul petto
“Per così poco?” ride la bionda, poi guarda Lodo dall’altra parte della macchina e diventa seria
“Lodovica, lasciaci sole” quasi le ordina
“Mer, con calma” la riprendo. So che non la sopporta, ma è mia sorella e deve rispettarla. Mi volto verso la mora..
“Lodo ci puoi lasciare un attimo sole, per favore?” le chiedo, mia sorella acconsente e si allontana
“Dimmi” dico voltandomi nuovamente verso la mia migliore amica
“Che ti prende?” mi chiede, sbuffo
“Ma che avete tutti oggi!? Non ho niente Mer!” rispondo aggiustandomi nervosamente i capelli
“Sei seria? I capelli? Stai palesemente mentendo” dimenticavo che è la mia migliore amica e mi conosce meglio di chiunque altro..
“Mer, non è il momento. Lodo andiamo!” urlo le ultime due parole affinché mia sorella potesse sentirmi, mi sta raggiungendo quando vedo in lontananza Ruggero che mi saluta. Ricambio sorridendo e..aspettate. Quella appiccicata a lui è..è Sabrina!
“Che ci fa quella con Rugge?” mi chiede Mer, io li guardo a lungo e adesso anche quella stronza mi sta salutando con un sorriso soddisfatto
“E perché ti sta salutando?” aggiunge
“Non lo so Mer, non ne ho idea” rispondo per poi distogliere lo sguardo ed entrare in macchina con Lodo.

Sono in camera e sto studiando..si, studiando. L’anno sta per finire, l’estate si avvicina e non ho voglia di portarmi materie inutili. Insomma di solito esco, ma oggi non ne ho voglia quindi impiego il tempo studiando. Bussano alla porta, è Lodo..
“Posso stare un po’ qui?” mi chiede entrando
“Sì, certo” rispondo chiudendo il libro
“Stavi studiando?” chiede trattenendo una risata e sedendosi sul letto
“Incredibile ma vero” rispondo sorridendole, lei torna seria
“Che succede?” chiedo
“Sono stanca di.. vivere così”
“In che senso?”
“Nel senso che ho una vita piatta. Non succede mai nulla, sto sempre in casa e quelle poche volte che esco, esco sempre con te. Non ho amici, non mi diverto, e..”
“E..? Ruggero, vero?” chiedo, lei abbassa lo sguardo
“Lodo, non per mettere il dito nella piaga ma sei tu che decidi di stare male. Ruggero è chiaramente interessato a te e te l’ha dimostrato più volte” aggiungo
“Si ma abbiamo due interessi diversi” replica lei
“Cosa c’entra! Anche solo da un’avventura di una sola volta può nascere qualcosa. Chi te lo dice che poi lui non si innamora di te? Si sta scocciando di correrti dietro Lodo..”
“Lo so..” dice lei sofferente
“E poi non è vero che non hai amici! I miei amici ti adorano..”
“Tranne Mercedes e non so il perché” mi interrompe lei
“Poi hai Claudia” ignoro ciò che ha detto “Rosy, Federica..”
“Sabrina” aggiunge lei, deglutisco
“Devo..devo prendere un bicchiere d’acqua. Vuoi qualcosa?” le chiedo alzandomi, lei nega con il capo ed io esco dalla stanza dirigendomi in cucina.
Entro in cucina e mia madre si alza velocemente dalla sedia asciugandosi il viso. Mi blocco al vederla così.. non so cosa dire
“Ma-mamma è successo qualcosa?” chiedo balbettando
“No, no tesoro tranquilla” risponde lei fingendo un sorriso e uscendo velocemente dalla cucina. Lo so, avrei potuto trattenerla ma.. il rapporto con mia madre non è il massimo. Non sapevo cosa dirle.
Sto tornando in camera quando mi squilla il telefono, lo estraggo dalla tasca e rispondo..
Io:” Rugge, dimmi”
Ruggero:” Volevo chiederti se stavi bene. Ti ho vista strana oggi”
Io:”Sì, si Rugge sto bene”
Rugge:”Sicura? Vuoi che venga da te o..” sorrido
Io:” No Rugge” lo interrompo “sto bene”
Rugge:”Va bene piccina..”
Io:”Cosa..di chi era quella voce?”
Rugge:”Quale voce?”
Io:”Si è sentita una voce insieme al tuo ‘va bene piccina’ “
Rugge:”Ecco..sono con..”
Io:”Con?” ti prego non dirlo ti prego non dirlo ti prego non dirlo ti prego non dirlo
Rugge:” Sabrina”
Chiudo il telefono e corro in camera. Lascio il bicchiere d’acqua sulla scrivania e prendo velocemente le chiavi della macchina..
“Tini dove vai?” mi chiede Lodo
“Devo..devo fare un giro” rispondo fissando il vuoto
“Ma sta piovendo..e poi..sicura di stare bene?” mi chiede, non rispondo ed esco velocemente di casa.

Sono in macchina, musica, volume a mille. Le lacrime mi rigano il viso e mi sento impazzire. Non riesco più a reggere questa situazione. Le lacrime e la pioggia offuscano la mia visuale ma non rallento. Intravedo un’ombra poco lontana da me e freno di colpo, sbatto leggermente la testa al volante. Continuo a piangere, non riesco a smettere. Quell’ombra si avvicina sempre di più e riesco finalmente a riconoscerla: è Jorge. Si avvicina, abbasso il finestrino..
“Stoessel ma che fai!?” urla, il rumore della pioggia ci sovrasta. Non riesco a rispondergli, continuo a piangere. Lui fa il giro e sale in macchina. Alzo il finestrino evitando che entrasse altra pioggia. Mi volto verso Jorge che è completamente zuppo, perché era in strada? Vorrei chiederglielo ma non riesco, continuo a singhiozzare.
“Stoessel, Stoessel ti devi calmare. Finirai per sentirti male così!” sbotta, ma non fa altro che peggiorare la situazione
“Acqua.. ti serve dell’acqua” dice, inizia ad aprire cassetti, guardare sotto i sedili.. non trova nulla.
“Jo-Jorge..” continuo a singhiozzare
“Ehy, ehy Stoessel guardami” dice prendendomi il viso tra le mani, mi guarda a lungo mentre le lacrime continuano a fuoriuscire senza sosta dai miei occhi. Improvvisamente mi attira a se facendo sprofondare il mio viso nell’incavo del suo collo. Riesco a sentire il suo profumo. Mi stringe forte mentre continuo a singhiozzare..
“Sssh..” sussurra accarezzandomi i capelli. Piano piano il battito del mio cuore inizia a tornare regolare, così come il respiro. Lo sento sorridere e lentamente scioglie l’abbraccio, abbasso immediatamente lo sguardo..
“Devo sembrare un panda adesso..” dico con voce da pianto, lui ride
“I panda sono carini Stoessel” replica facendomi sorridere
“Mi vuoi dire che succede?” mi chiede, sospiro profondamente ed inizio a raccontargli tutto.
“Lo sapevo..” dice alla fine del racconto
“Ah e per giunta adesso Ruggero sta con lei e non ho idea di che cosa voglia fare quella zoccola” aggiungo
“Sa di noi e non lo dice a Savannah? La sua migliore amica? E’ così strano..” nota lui
“Lo so.. ma vuole usarlo per ricattarmi”
“Le hai fatto qualcosa?” mi chiede
“Che? No, non le ho fatto nulla” rispondo
“Neanche in passato?”
“Non che io sappia”
“Mh.. quindi adesso che si fa?” chiede
“Non lo so Jorge..” i miei occhi si riempiono di nuovo di lacrime
“Ehy, lo affronteremo insieme” mi rassicura, gli sorrido. Decido di cambiare discorso.
“Tu piuttosto.. che facevi per strada sotto la pioggia?” gli chiedo
“Ero a casa di Savannah e quando ho visto che stava iniziando a piovere ho deciso di tornare a casa.. ma non ho fatto in tempo” dice l’ultima frase ridendo e facendo ridere anche me.
“E che facevate a casa?” chiedo maliziosamente, lui ride
“Dai riaccompagnami a casa Stoessel, fai qualcosa di buono nella tua vita” risponde
“Lei non vuole vero?” chiedo esaltandomi
“Perché ti stai esaltando?” chiede
“Lo sapevo!” esclamo soddisfatta
“Stoessel ti devi calma..”
“Lo sapevo lo sapevo lo sapevo” canticchio
“Se non la smetti subito ti ammazzo!” sbotta lui, rido
“Ah povero Blanco, la tua ragazza ha le mutandine sigillate” lo prendo in giro
“Parti cretina!” dice, continuo a ridere e faccio come mi dice.

Sono arrivata a casa, parcheggio l’auto in garage e mi dirigo verso la porta di ingresso. Qualcuno è seduto sul gradino d’ingresso e si alza vedendomi arrivare..
“Cande, che ci fai qui?”


*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Hoooola, lo so è un po’ tardi per aggiornare ma sono strana lol devo prepararmi per i VMAs soooo non posso commentare il capitolo, volevo solo dirvi per non farvi entrare nel panico che la frase “L’anno sta finendo, l’estate si avvicina” non vuol dire “La storia sta finendo” LOL non so quanti capitoli saranno ma so che dovranno succedere ancora TAAAAAAAANTE cose, quindi tranquisss ahah vi lascio! Recensite in tanti e un bacione a tutti! Vi voglio bene.

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


“Posso entrare?” mi chiede timidamente, come se la confidenza che c’era tra noi non esistesse più
“Certo” rispondo. Apro la porta di casa ed entro seguita da Cande. La rossa saluta mia madre in cucina e poi saliamo in camera.
“Lodo.. sei ancora qui” dico entrando e notando che mia sorella è seduta ancora sul letto
“Si volevo so..oh, ciao Cande”
“Ciao” risponde Cande sorridendo
“Vi lascio sole” dice Lodo uscendo e chiudendo la porta.
“Tutto bene?” chiedo mentre Cande si siede sul letto, io sono appoggiata alla scrivania
“Sì, tutto bene..” risponde
“Capito..”
C’è imbarazzo tra noi seguito da qualche secondo di silenzio.
“Ascolta Tini so tutto!” sbotta all’improvviso
“Tutto… tutto cosa?” chiedo
“Di te e Jorge!” sgrano gli occhi
“Co-come lo sai?” balbetto
“Ho visto i vostri atteggiamenti, come vi guardate, le battute..C’è qualcosa tra voi, è evidente” risponde
“Non c’è nulla di serio. Ci divertiamo e basta”
“Ma.. è fidanzato” nota la rossa. Ma va, davvero Cande? Non lo sapevo.
“E’ proprio per questo che non te l’ho detto!” esclamo, è confusa. Così decido di spiegarle tutto dall’inizio.
“…e non te l’ho detto perché, beh.. 1.Non doveva saperlo nessuno 2.So che non ti piacciono questi miei atteggiamenti” concludo
“Tini ma sono la tua migliore amica! O almeno..credo di esserlo” dice alzandosi in piedi
“Certo che lo sei!” replico avvicinandomi a lei e prendendole le mani
“Avresti dovuto dirmelo. Lo sai che sono pronta ad appoggiarti in tutto..” sorrido al sentire quelle parole
“Scusami, mi sei mancata tanto” dico per poi gettarmi tra le sue braccia, lei mi stringe forte.


Sono seduta sul muretto della scuola fumando una sigaretta aspettando che inizino le lezioni, finalmente è venerdì. Accanto a me ci sono Mer e Cande, di fronte a me Rugge e Facu..gli altri sono già dentro.
“Buongiorno” dicono Jorge e Diego all’unisono  aggiungendosi a noi
“Stasera c’è una festa a casa di Davide” dice Diego
“Davide della squadra di basket?” chiedo
“Quanti Davide conosci Stoessel?” scherza Jorge, roteo gli occhi
“Venite?” chiede Diego
“Quante volte devo ripeterlo? Dove c’è alcool ci sono iooo!”  urla Rugge correndo verso l’entrata di scuola e agitando le braccia, scoppiamo tutti a ridere
“Ha risposto per tutti noi! Entriamo ?” chiedo, tutti acconsentono e ci alziamo dal muretto. Stiamo per entrare a scuola ma Jorge mi blocca..
“Stai bene?” mi chiede, annuisco sorridendo e poi entriamo.

“Non andiamo agli allenamenti della squadra di basket da secoli, perché dobbiamo andarci proprio oggi?” chiedo. Io, Mer, Cande e Alba stiamo andando in palestra, o meglio.. mi stanno costringendo ad andare in palestra
“Perché guardando si impara” risponde Mer
“Cosa vuoi imparare? A giocare a basket?” chiedo, le ragazze ridono
“Perché no” risponde Mer
“Perché lo sport fa bene!” aggiunge Alba
“Lo sport fa bene se lo si pratica, non se lo si guarda..” dico ridendo
“E perché guardare ragazzi sexy e sudati mentre giocano a basket fa sempre bene alla salute” replica Cande
“Ecco una spiegazione ragionevole!” esclamo, ridiamo tutte insieme ed entriamo in palestra.
Ci sediamo sugli spalti. Accanto a me c’è Rugge che a sua volta è seduto al lato di Jorge..
“Rugge non ti alleni oggi?” chiedo stranita
“No, non mi sento tanto bene” risponde. Guardo Jorge e lo noto che ha lo sguardo perso nel vuoto..
“Blanco” lo richiamo, lui si volta a guardarmi
“Tutto bene?” chiedo
“Sì, certo Stoessel” risponde con un sorriso smagliante
“Ehy ma ci sono dei ragazzi nuovi!” esclama Mer attirando la nostra attenzione
“Sì..speravo non ve ne accorgeste” replica Rugge. Adesso li stiamo guardando tutti. Sono tre: due sono biondi, con occhi chiari ma il fisico non è niente di che. L’altro ha i capelli neri, occhi azzurri e dei muscoli notevoli.
“Il moro è mio!” esclamo, scoppiano tutti a ridere. Lo sguardo del ragazzo si sposta su di me e ci guardiamo per qualche secondo, poi torna a giocare.
“Uo la Stoessel fa conquiste” scherza Jorge notando il nostro sguardo
“Modestamente” scherzo anche io
“Oh andiamo! Sono tre coglioni!” sbotta Rugge
“Ma dai, neanche li conosci” dice Cande
“Ci ho parlato prima. Sono davvero stupidi” replica il mio migliore amico
“ Non devono essere intelligenti, basta che ci sappiano fare a letto, ricordi? Tue parole mio caro Rugge” dico io
“Hai davvero detto così? Ruggero Pasquarelli mi fai schifo!” dice Cande con un’espressione disgustata e facendoci ridere
“Concordo con Rugg” replica Jorge per poi battere il pugno a Rugge
“Rugg? Nessuno lo chiama così” dice Mer
“Beh, io sì” risponde Jorge, Rugge lo guarda e gli sorride. La mia attenzione viene attirata dal morodicuimisonoappenainnamorata che alza la canotta per asciugarsi il sudore
“Guarda” inizia Mer
“I” continua Cande
“Suoi” aggiungo io
“Fottuti” ricomincia Mer
“ADDOMINALI” concludiamo all’unisono. I ragazzi ci guardano scioccati mentre noi contempliamo la bellezza di quel dio greco
“Blanco avrai concorrenza a scuola adesso” lo prendo in giro
“Oh con questo vuoi dire che tu hai visto gli addominali di Jorge?” chiede Rugge, sgrano gli occhi diventando nervosa
“Che? No..io..io volevo solo..volevo dire che..”
“Ehy piccina calmati” dice Rugge ridendo “stavo solo scherzando” aggiunge
“Oh, certo, scherzando..” dico tranquillizzandomi.

“Certo che se ti innervosisci così facilmente non ci metteranno niente a scoprirvi!” esclama Cande mentre usciamo da scuola
“Mi ha presa alla sprovvista!” sbotto, Mer ride
“Scusa..Martina” una voce mi richiama, mi volto e le mie amiche fanno lo stesso. CAZZO. E’-LUI.
“C-ciao..piacere sono Daniel” dice con un sorriso smagliante ed allungando la sua mano verso di me
“Martina, ma vedo che già lo sai ” rispondo afferrandola
“Sei uno dei nuovi ragazzi della squadra di basket, giusto?” chiedo sciogliendo la presa
“Sì, sono io” risponde “Ti ho vista oggi agli allenamenti e.. lasciati dire che sei bellissima” aggiunge, sorrido
“Stasera verrai alla festa?” mi chiede
“Dove c’è l’alcool ci siamo anche noi!” esclama Mer alle mie spalle, rido e Daniel fa lo stesso
“Lo prendo per un sì” aggiunge il moro
“Ci vediamo stasera” replico per poi andare via seguita dalle mie amiche..
“Martina Stoessel, sei il mio modello da seguire” scherza Cande.

Rugge è passato a prendermi e siamo appena arrivati alla festa. Raggiungiamo gli altri che sono seduti su dei divanetti ..
“Buonasera” diciamo all’unisono sedendoci con loro
“Ciaaaaaaaaaaao Tini sei arrivata finalmenteee!!” urla Facu
“Sul serio? E’ già ubriaco?” chiedo, Cande annuisce disperata e la sua espressione suscita una mia risata
“Buonasera ragazzi” , Sabrina. Tutti ricambiano il saluto tranne me e Jorge.
“Scusate se vi interrompo, posso rubarvelo per un po’?” chiede afferrando Ruggero per il polso. LURIDA BASTARDA LASCIALO STARE. Sto per alzarmi ma Jorge mi blocca, nessuno lo nota.
“Certo, divertitevi” risponde Samu, Rugge si alza e si allontana con la stronza.
“Jorge..”
“Ehy, tranquilla. Scopriremo cosa ha in mente” mi rassicura, annuisco
“Vuoi ballare?” mi chiede, sto per rispondergli ma una voce ci interrompe..
“Martina! Eccoti qui.. ti va di ballare?” mi chiede Daniel tendendomi la mano. Sorrido..
“Chiamami Tini” rispondo afferrandogliela ed allontanarmi con lui. Prima di confondermi riesco ad incrociare lo sguardo di Jorge che mi strizza l’occhio, faccio lo stesso.

Sto ballando con Daniel ma la mia attenzione viene attirata da Sabrina e Rugge che ballano a pochi passi da noi. Lei mi guarda con aria soddisfatta e io ho tanta voglia di strapparle quei capelli uno ad uno..
“Tutto bene?” mi chiede Daniel, annuisco sorridendo.
Scruto ogni loro movimento. Rugge sorride come un cretino guardandola mentre le mani di quella troia percorrono tutto il suo corpo. Daniel mi sta osservando, si volta a guardare Rugge e Sabrina..
“Ti piace quel ragazzo?” mi chiede
“Che? NO!” esclamo
“E perché non fai altro che fissarli?”
“Mi dispiace.. è solo che..ecco io..” sto cercando di formulare una frase di senso compiuto quando sento le sue labbra premere sulle mie. Bagna il mio labbro inferiore con la sua lingua e schiudo la bocca per permetterne il passaggio. Le sue mani si spostano dai miei fianchi al mio fondoschiena mentre le mie mani si spostano sul suo petto, si stacca rimanendo a pochi cm dal mio volto..
“Vuoi continuare a guardarli o..?”
“Preferisco continuare a fare quello che stavamo facendo” rispondo, lui ride e riprende a baciarmi. Anche questa volta mi bacia con foga, il bacio dura a lungo..
“Vieni con me” dice staccandosi e afferrando la mia mano
“Dove andiamo?” chiedo
“Dove possiamo stare soli..” risponde. Lo seguo e incrocio lo sguardo di Jorge che sta ballando con Savannah.
Entriamo in una stanza..
“Conoscevi già questa casa?” chiedo
“Sì, Davide è mio amico” risponde chiudendo la porta
“Allora..vieni spesso a vedere gli allenamenti?” mi chiede, rido
“Daniel non ti hanno mai detto che quando sei solo in una stanza con una ragazza dovresti fare tutto fuorché parlare?” chiedo, lui ride per poi fiondarsi sulle mie labbra..

IL MATTINO SEGUENTE
“Quindi ci sei andata a letto!” sbotta Mer
“Sssh, non urlare” la riprendo
“Tanto l’avevamo capito Stoessel” dice Jorge aggiungendosi alla conversazione con Rugge. Siamo usciti tutti insieme e stiamo aspettando che arrivino gli altri: andiamo a mangiare da Burger King.
“Certo che non ti fai proprio desiderare” aggiunge Rugge, spalanco la bocca tirandogli uno schiaffo, lui ride
“In poche parole la dai subito” replica Jorge facendo ridere Rugge e Mer
“Sicuro Blanco? Io non direi” dico alludendo al mio comportamento iniziale con lui, lo capisce e ride negando con il capo. Gli altri sono arrivati e stiamo andando a mangiare quando sento il mio telefono vibrare: è un messaggio:“Dobbiamo parlare. Sabrina.”



*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Amatemiiiiiiiiiiiiii, ho aggiornato a distanza di nemmeno un giorno, viva me! E’ che ieri notte non riuscivo a dormire così mi sono messa a scrivere LOOOL Devo andare a mangiare il gelato quindi mi limito a dirvi di non odiarmi per Daniel e soprattutto di non odiarmi perché non avete visto un Jorge geloso. Andiamo, siamo solo al capitolo 16, non può essere già geloso LOL Anyway, per qualsiasi domanda o consiglio o quello che volete.. su twitter sono xjortinifeels mentre potete anche trovarmi su ask come tiniftjorge. Vi ringrazio per seguire questa storia, significa tantissimo per me! Recensite in tanti e ci sentiamo presto, vi voglio bene!

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


“Alla buon’ora” dice Sabrina vedendomi arrivare
“Che vuoi Sabrina?” chiedo acidamente
“Il tuo amichetto, Ruggero” serro i pugni
“Che vuoi da lui?” chiedo a denti stretti, lei ride
“Oh questi non sono affari tuoi. Devi solo convincerlo” risponde
“Non credo tu abbia bisogno di me per questo” replico
“Martina, forse non sono stata chiara: o mi aiuti, o le foto di tua sore..”
“Ho capito!” sbotto interrompendola, lei sorride soddisfatta
“Perfetto. Parla con Ruggero” dice per poi andarsene. Mi accascio a terra coprendomi il viso con le mani. Non so che fare, non reggo più questa situazione. Sento qualcuno afferrarmi per i polsi, mi tiro su..
“Jorge tu.. tu eri qui?” chiedo, lui annuisce
“Sta’ tranquilla. Non toccherà Ruggero” mi dice, nego con il capo
“Ci riuscirà Jorge. E non capisco cosa voglia da lui, né cosa voglia da me!” replico, Jorge sospira e molla la presa dai miei polsi
“Sicura di non averle fatto nulla in passato? Sembra.. sembra che voglia portarti via tutto ciò che hai” mi dice
“No Jorge non le ho fatto nulla!”
“Magari qualcosa che non sai..”
“C’è qualcun altro!” sbotto
“Eh?” chiede confuso
“C’è qualcun altro che ha a che fare con questa storia. Al momento ero troppa sconvolta e confusa per concentrarmi su ciò che mi ha detto..”
*FLASHBACK*
“Lo sapevo, sei stata tu a rubare la mia borsa” dico io, lei ride

“Oh no, tesoro mio. Non sono stata io, ma so chi è stato”
*FINE FLASHBACK*
“Qualcun altro ha rubato la borsa quindi qualcun altro sa di noi..” dice Jorge, annuisco
“Esatto, ha un complice..o una complice”
“Ma chi..?” chiede Jorge, silenzio
“Non ne ho idea” rispondo
“Lo scopriremo” replica Jorge.


“Il ballo di fine anno”
“La voce del preside a prima mattina equivale ad una martellata nei coglioni” dice Facu facendoci ridere. Il fine settimana è andato bene, se così si può dire. Io e Jorge abbiamo cercato di scoprire qualcosa sul presunto complice di Sabrina ma niente. Adesso siamo in Aula Magna e il preside ci sta allegramente deliziando di uno sei suoi discorsi sul ballo di fine anno.
“Il ballo di fine anno è uno degli eventi più attesi da voi ragazzi”
“Sul serio?” dice Rugge rivolgendosi a me, rido
“Quest anno sono lieto di informarvi che la vostra rappresentate d’istituto Savannah ha deciso di organizzare ogni minimo dettaglio..”
“Evviva” dice Mer sottovoce, ma io riesco a sentirlo comunque
“Il ballo si terrà venerdì prossimo nella solita sala delle feste. Spero vi divertiate tutti, grazie per l’attenzione” conclude il preside
“Ok, pensiamo alle cose serie” dice Facu girandosi verso di noi
“Io quest’anno punto su Savannah. Dopo averla vista ubriacarsi con così poco sono sicuro di vincere” aggiunge, Jorge e Diego sono confusi
“Di che parlate?” chiedono
“Ogni anno versiamo alcool nel punch e scommettiamo su chi si ubriaca per primo” spiego loro, scoppiano a ridere
“Cazzo siete dei geni” dice Diego
“Lo sappiamo” si vanta Ruggero
“Ecco perché ha quel sapore strano..” dice Jorge, scoppiamo tutti a ridere.

“Adesso dobbiamo andare ad ogni fottuto allenamento?” chiedo mentre le ragazze mi trascinano ancora una volta in palestra
“Ovvio, devo fare colpo sul biondino” risponde Mer
“E poi tu non vuoi rivedere Daniel?” chiede maliziosamente Cande
“Che? Ho raggiunto il mio obbiettivo, non mi interessa più adesso” rispondo ridendo, come se Cande non mi conoscesse
“Giusto” nota la rossa
“Come fai a non affezionarti?” chiede Alba, la guardo
“L’ho imparato col tempo” rispondo, si riesce a percepire dolore nella mia voce.
Entriamo in palestra e raggiungiamo Jorge sugli spalti.
“Vieni a vedere ogni allenamento?” gli chiede Mer sedendosi accanto a lui, io mi siedo accanto alla bionda
“Sì” risponde Jorge seccamente, Mer mi guarda interrogativamente, scrollo le spalle.
I ragazzi stanno facendo riscaldamento , vedo Daniel venire nella nostra direzione..
“Oh no. Perché sta venendo qui?” dico, Jorge ride
“Adesso ci divertiamo” dice Mer, la guardo male
“Ehy Martina” dice una volta arrivato ai piedi degli spalti, accenno un sorriso
“L’altra sera sei sparita e..stavo pensando se..se ti andava di rivederci” dice, cazzo. Gli occhi delle mie amiche e di Jorge sono puntati su di me.
“Ecco.. sono stata davvero bene l’altra sera ma.. pensavo finisse lì” dico, cazzo sono pessima a scaricare le persone. Sento la risata di Jorge e Cande..
“Allora è vero ciò che si dice in giro” replica Daniel, è diventato davvero serio
“Cioè?” chiedo quasi sfidandolo
“Che sei una puttana” risponde, sto per rispondergli ma vedo Jorge alzarsi di scatto, lo blocco prima che potesse fare qualcosa
“Oh, è il tuo fidanzatino?” chiede ridendo, lo guardo e poi sposto il mio sguardo su Jorge
“Me la so cavare da sola” gli dico, lui torna a sedersi. Il suo scatto di ira ha attirato l’attenzione di tutti i presenti. Vedo Savannah sull’uscio della porta della palestra, Jorge nota la sua presenza e la raggiunge andando via.
“Sai Daniel..” dico tornando a parlare con lui “forse è vero quello che si dice in giro. Forse sono davvero una dai facili costumi. Essendo così, come puoi ben immaginare sono stata con tanti ragazzi e ho visto tante..come dire.. dimensioni” lo guardo negli occhi per qualche secondo “e direi che sulle tue c’è ancora da lavorare” concludo, tutti scoppiano a ridere mentre Daniel mi dà le spalle andando via..
“Martina Stoessel io ti amo” sento la voce di Mer dietro di me, lancio un’occhiata a Ruggero che si stava allenando. Lui e il resto della squadra sono piegati in due dalle risate.. “Ti amo” mi mima con le labbra, scoppio a ridere anch’io.

“Chi inviterai al ballo?” chiedo a Ruggero appena esce dallo spogliatoio, sussulta
“Mi stavi aspettando qui fuori come una stalker psicopatica?” scherza, lo colpisco sul braccio, ride
“Non lo so ancora, perché?” mi chiede, scrollo le spalle
“Per sapere” rispondo
“Tu quanti inviti hai già ricevuto?” ,simpatico lui
“La bellezza di… zero inviti” rispondo, ridiamo
“Matteo ti inviterà come ogni anno” replica
“Dovrebbe smetterla di venirmi dietro. Non l’ha capito ancora che non voglio niente di serio?”
“Oh, è per questo che vai a letto con Jorge?” chiede, sgrano gli occhi
“Sul serio pensavi non me ne fossi accorto?” aggiunge ridendo
“Come.. come hai fatto?”
“Ti conosco” risponde
“Qualcun altro lo sa?” chiedo, nega con il capo
“Questa storia va di male in peggio” replico fissando il vuoto
“Che vuoi dire?” mi chiede
“Niente!” rispondo prontamente
“Quanta pazienza” lo sento sussurrare
“Eh?” chiedo confusa
“Niente, lascia stare” risponde

Sono a casa a vedere la TV, suonano alla porta..
“Vado io!” urlo, mi alzo ed apro la porta
“AAAAAAAAAAAAAH” urla Mer entrando, dietro di lei c’è Cande, la guardo come a dire ‘cosa è successo?’ , lei ha la sua solita espressione disperata che mi fa scoppiare a ridere
“Che è successo?” chiedo chiudendo la porta
“MI HA INVITATA. CAPISCI? MI-HA-INVITATA-AL-BALLO” Mer scandisce ogni parola
“Ma chi?” chiedo, la bionda mi guarda
“Ruggero!?” chiedo, Mer annuisce
“AAAAAAAAAAAAAAAAAH” urlo per poi abbracciarla
“Oh no, anche tu” si dispera Cande sedendosi. Sto urlando con Mer quando tutt’un tratto realizzo..
“Aspetta” dico
“Come aspetta? Perché hai smesso di saltellare con me?” chiede la bionda fermandosi anche lei
“Ha invitato te? Cioè.. non un’altra persona?”
“Già..dovresti essere contenta”
“Lo sono!” sbotto “Raccontami tutto” aggiungo.
Mer mi sta raccontando tutto ma io non posso far altro che pensare a Sabrina. Perché non ha invitato lei?

Le ragazze se ne sono andate, ho chiamato Jorge e gli ho raccontato tutto, lui si è limitato a dirmi ‘stai tranquilla’. Ma io non sono tranquilla proprio per niente. Sento dei rumori provenire dalla cucina così decido di andare a vedere chi è..
“Mamma? Tutto ok?” chiedo entrando
“Sì, sì sto solo cercando..sto solo cercando una cosa” mi risponde mentre rovista dappertutto
“Mamma fermati” , lei fa come le dico
“Dimmi cosa succede” aggiungo, lei sospira
“Tuo padre.. tuo padre ha fallito con un affare in ufficio. Eravamo in difficoltà economiche e questo ci avrebbe aiutati molto. Puntavamo tutto su quest’affare, pensavamo di avercela fatta invece..”
“Siamo al verde” concludo io per lei, annuisce
“Non..non abbiamo più niente?” chiedo
“Ciò che ci serve per pagare le spese della casa per qualche altro mese, ma niente di più” risponde, scoppia a piangere. Forse dovrei abbracciarla, o dirle qualcosa di rassicurante ma non so che fare.
“Mamma..non piangere” dico
“Lodovica non deve saperne niente, non voglio che si preoccupi” replica, annuisco
“Ascolta mamma mi troverò un lavoro, vi aiuterò giuro. Ma, per favore.. non piangere” dico
“Tesoro non devi..”
“Sì, devo. Voglio aiutarvi. Adesso va’ a riposare, ne parliamo meglio domani” aggiungo, mia madre sorride e sale in camera sua.
Sto per entrare anch’io in camera ma Lodo mi blocca..
“Tini..” , ha gli occhi gonfi
“Lodo che succede? Perché stai piangendo??” chiedo preoccupata
“E’..è vero che Ruggero ha invitato Mercedes al ballo?” chiede, sospiro sollevata. Pensavo fosse successo qualcosa riguardante le foto.
“Sì..” rispondo, scoppia a piangere
“Lodo..ti ripeto, dovresti parlarci. Ruggero è il mio migliore amico, lo conosco, è so per certo che la cotta per te non gli è passata” le dico, lei non mi crede. Decido di farle leggere una conversazione avuta con Ruggero un po’ di tempo fa..
“Aspetta, vado a prendere il compu… cazzo!”
“Che c’è?” chiede confusa
“Ho lasciato il computer a scuola! Devo andarlo a prendere” dico, prendo le chiavi della macchina
“Ma.. Tini la scuola adesso è chiusa”
“Non per me, ho tutte le chiavi” dico, Lodo è scioccata
“Come hai fatto ad averle!?” mi chiede
“Ecco..io e il bidello..”
“Ok, ho capito” dice disgustata per poi entrare in camera, rido.

Sono arrivata a scuola. Fortunatamente sono riuscita ad entrare senza problemi e ho preso il computer. Amo la scuola di notte, trasmette pace. Sto per andare via quando sento un rumore provenire dalla palestra, decido di andare a vedere di cosa si tratta, anche se sono spaventata. Apro lentamente la porta della palestra, quest’ultima è illuminata dalla luce della luna perciò riesco a vedere abbastanza bene. Volto lo sguardo dalla destra alla sinistra della palestra, vedo qualcuno in piedi davanti al canestro che stringe un pallone tra le mani. Provo ad aprire di più la porta..pessima idea. La porta scricchiola attirando l’attenzione di quel ragazzo. Si volta e..
“Jorge? Che ci fai qui?” chiedo
“Io? Che ci fai tu?” chiede a sua volta, è nervoso
“Avevo..avevo dimenticato il computer” rispondo
“Come hai fatto ad entrare?” chiede
“Storia lunga” rispondo “Adesso mi dici che ci fai tu qui?” chiedo, lui abbassa lo sguardo. Si siede a terra con il pallone tra le gambe, mi avvicino a lui e faccio lo stesso, senza pallone però. Vedo nel suo sguardo qualcosa di strano, di diverso
“Jorge stai bene?” chiedo
“Vengo qui ogni sera” dice, vorrei fare domande ma lo lascio parlare “Vengo qui ogni sera con la speranza di trovare quel fottuto coraggio per tirare quel fottuto pallone. O anche solo per palleggiare” aggiunge, sono confusa. Mi guarda e lo capisce..
“Come hai potuto vedere dalla foto in camera mia, giocavo a basket” dice, ricordo quella foto “Il 13 maggio 2013 avevo la finale di campionato. Ero il capitano della squadra, puntavano tutti su di me. Mancavano 15 secondi alla fine ed eravamo sotto di uno,  la rimessa era nostra. Passano la palla a me, 10 secondi. Corro il più veloce che posso per tutto il campo, riesco a tenere palla, 5 secondi. Penetro in aerea, destro, sinistro e..” si blocca, sento dolore nella sua voce
“E cosa è successo?” mi azzardo a chiedere, mi guarda
“Salto per tirare ma vengo stoppato, con violenza. Cado a terra, sento un *crack* “ alza la manica sinistra della maglietta, la cicatrice “Mi sono fratturato gravemente l’omero, più qualche problema alla spalla” una lacrima riga il suo viso. Afferro istintivamente la sua mano e la stringo forte, i suoi occhi si specchiano nei miei..




*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Hola holaaaaa! Non ho molto tempo perciòòò spero che il capitolo vi sia piaciuto, ringrazio tutte coloro che recensiscono e scusate se non rispondo a tutte le recensioni ma sappiate che le leggo UNA AD UNAAAA! Grazie anche per continuare a seguire questa storia, la trama si fa sempre più avvincente. Fatemi sapere che ve ne pare del capitolo e ci sentiamo presto,chauuu

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


"Sai pensavo che mi sarebbe passata" dice tornando a guardare il parquet, continuo a stringere forte la sua mano..
"Pensavo fosse la paura dell'inizio, invece.. Sono passati due anni e sono ancora bloccato, anzi, terrorizzato. Ogni volta che prendo il pallone in mano rivivo quella scena.." riesco a percepire il suo dolore
"Ogni ferita non si cicatrizza mai del tutto. Ci lascia un segno. E non intendo sulla pelle, intendo dentro" dico spostando il mio dito dalla sua cicatrice al suo cuore, lui segue il mio movimento con lo sguardo e poi torna a guardarmi negli occhi, gli sorrido
"Non è stato, non è e non sarà facile..ma sono sicura che un giorno troverai quel coraggio" aggiungo, lui ride
"Perché ridi?" chiedo
"Perché non capisco per quale motivo non mostri anche questo lato di te alle persone" risponde
"Le persone importanti per me lo conoscono, è questo ciò che conta" replico
"Stai dicendo che sono importante per te?" scherza
"Non ho detto questo Blanco, non montarti la testa" scherzo a mia volta, lui sorride
"Sei..sei l'unica a saperlo" mi dice, rimango sorpresa
 "Savannah?" chiedo
"Savannah come tante altre persone sa dell'infortunio, ma non sa di ciò che ho passato e che continuo a passare" risponde, lo guardo per qualche secondo
"Perché stai con lei?" mi azzardo a chiedere, lui ride
"Credo di averti detto già troppo stasera" risponde facendo ridere anche me
"Tu invece Stoessel.. Che mi dici di te?" mi chiede, scrollò le spalle
"Non c'è molto da sapere" mento
"Sono sicuro che c'è più di quanto chiunque possa immaginare" replica, decido di cambiare discorso
"Questo posto è bellissimo di notte" dico guardandomi intorno
 "Già.. Illuminato dalla luna poi è fantastico" replica lui. Appena lo vedo distratto gli strappo il pallone dalle gambe ed inizio a correre verso il canestro..
"Ehy che fai!" sbotta per poi iniziare a rincorrermi
"Stoessel non puoi correre con la palla in mano senza palleggiare!" esclama
"Come sei pignolo!" lo prendo in giro, arrivo sotto canestro e tiro, segno..
"Attenzione Martina Stoessel nuova campionessa di basket" scherza lui. Mi circonda da dietro con le sue braccia per poi sollevarmi dal pavimento e farmi girare. Giriamo così veloci da cadere a terra, lui sopra di me. Scoppiamo a ridere per poi tornare seri guardandoci negli occhi. Nessuno dei due si azzarda a baciare l'altro, questo è stato un momento diverso dagli altri e credo che nè io nè lui vogliamo rovinarlo. Torna a sedersi e faccio lo stesso. Lo guardo per qualche secondo, sospiro..
"Si chiama Luca" dico, sorride come a dire 'lo sapevo' , guardo il parquet
"Siamo stati insieme per tre anni. Mia madre lo odiava quindi abbiamo dovuto tenere tutto nascosto"
"Per tre anni?" chiede meravigliato, annuisco
"Ci amavamo, o almeno.. Io lo..amavo da morire" non sono sicura su che tempo usare
"pochi sapevano di noi.. La sua più grande passione era il calcio, ha avuto una proposta dalla Spagna ed è partito, decidendo di lasciarmi"
"Per questo non sei mai stata fidanzata.." nota lui, annuisco "Sei stata troppo male" aggiunge
"Davvero troppo" replico.
Vorrei sfogarmi su tante altre cose ma non me la sento, non ancora..
"Dovremmo andare" dico
"Sí, andiamo" replica lui alzandosi.

“Quindi tu e Blanco avete trascorso la notte raccontando la vostra vita e non facendo altro?” mi chiede Mer mentre raggiungiamo gli armadietti
“Già” rispondo
“Sai questo cosa vuol dire?” aggiunge la bionda, nego con il capo
“Che ti stai affezionando” risponde Cande, sgrano gli occhi
“Che!? No!” sbotto “Semplicemente è un buon amico!” aggiungo
“Mh, io non me la bevo” dice Cande
“Nemmeno io” l’asseconda Mer
“Beh è così” replico arrabbiata
“Ehy , non fate incazzare la mia piccina” dice Ruggero aggiungendosi a noi e circondando il mio collo con il suo braccio, sorrido
“Difendimi tu Rugge, queste qui sono due stronze” scherzo, lui mi stringe forte..
“Oh, ho saputo che tu e Mer andrete al ballo insieme” dico, la bionda mi fulmina con lo sguardo, Rugge sorride guardandola
“Yes, Mercedes Lambre avrà l’onore di essere accompagnata da me” si vanta il mio migliore amico, la bionda spalanca la bocca
“Vuoi vedere come rimani senza ragazza caro Rugge?” lo prende in giro
“Ah si?” chiede Rugge staccandosi da me e avvicinandosi a lei
“Si!”  risponde Mer incrociando le braccia sotto il seno
“Mi ami troppo per lasciarmi andare da solo” replica Rugge sorridendo per poi abbracciarla
“Eh no adesso mi lasci!” urla Mer dimenandosi, sorrido nel vederli
“Dov’è Lodo? Non sta più con noi?” mi chiede Cande mentre continuiamo a camminare
“Penso sia con le sue amiche” rispondo
“Cresce anche lei” replica la rossa, sorrido
“Mi concederesti l’onore di essere la mia accompagnatrice per il ballo?” Matteo è in ginocchio davanti a me con un mazzo di fiori, io e Cande scoppiamo a ridere
“Coglione che sei!” dico, ride anche lui per poi alzarsi
“Non dicevo a te tesoro, dicevo a Cande” dice una volta in piedi, ok non me l’aspettavo
“Certo mio cavaliere” risponde Cande, i due ridono. Ruggero si avvicina al mio orecchio..
“Ok, forse mi sbagliavo” sussurra, lo guardo male
*FLASHBACK*
“Matteo ti inviterà come ogni anno” replica
“Dovrebbe smetterla di venirmi dietro. Non l’ha capito ancora che non voglio niente di serio?”
*FINE FLASHBACK*
Lo colpisco con il gomito e lui ride..
“Oh bene, adesso non ho un accompagnatore” dico
“Samu?” chiede Matteo
“Non verrà, lo sai che odia il ballo di fine anno. Stessa cosa vale per Toti” rispondo
“Martina Stoessel, la più popolare della scuola è rimasta senza accompagnatore” mi prende in giro Facu
“Attenzione gente, evento che non si verificava dal lontano 2011” l’asseconda Rugge
“Vi odio!” sbotto, scoppiano tutti a ridere
“Che succede?” chiedono Jorge e Diego unendosi alla conversazione
“Martina è rimasta senza accompagnatore per il ballo” risponde Mer
“Sceeeeemaa!” mi prende in giro Jorge, lo guardo male
“Ehy entra con me” dice Diego
“Sabrina?” chiedo
“Non viene” risponde, guardo Jorge, ha la mia stessa espressione confusa
“Perché non viene?” chiede all’amico, Diego scrolla le spalle
“Ha detto che non ne ha voglia” risponde.

“Che ne dici del negozio della nonna?” chiedo. Sono seduta al tavolo con mia madre..
“Non possono assumere nessuno, lo sai” risponde
“Mh.. il bar all’angolo? Ho letto che cercavano un dipendente” dico
“L’hanno trovato stamattina” replica lei
“Non ci sono molte cose che tu possa fare tesoro. Studi ancora, a parte lavori semplici non puoi fare nulla” aggiunge
“Ci sono!” sbotto, sussulta
“Cosa?” mi chiede
“So dove posso lavorare, domani mattina parlerò con Cande” rispondo.


“Ti prego ti prego ti prego”
“Tini non lo so..lo sai che i miei ti odiano” dice Cande
“Lo so, ma quel lavoro mi serve davvero” replico. I genitori di Cande hanno un pub in centro e cercano da tempo una barista..
“Si tratterebbe di quattro giorni a settimana” mi dice
“Va benissimo!” esclamo, sospira
“Va bene, ci parlerò” dice, sorrido e l’abbraccio
“Grazie, sei il mio angelo” dico
“Lo so, lo so”
“Ragazze scusate..” ci interrompe Jorge, sciogliamo l’abbraccio
“Possiamo parlare?” chiede rivolgendosi a me
“Okay, vado” dice Cande, si allontana
“Dimmi”
“Devi tenerle testa” dice
“Eh?” chiedo
“Sabrina sta facendo tutto questo per confonderti, ne sono sicuro. Pensa di averti in pugno, devi farle capire che non è così” risponde
“Come?”
“Beh sicuramente non sottomettendoti a lei. Esci fuori il carattere, non permetterle di usarti come le pare e piace” mi dice
“E se..”
“E se niente” mi interrompe “Fidati, la conosco. Non avrà mai il coraggio di sputtanare le foto di tua sorella. Tu tienile testa e basta” aggiunge “Di carattere ne hai da vendere, tiralo fuori” conclude
“Grazie” dico sorridendo
“Ultimamente stiamo facendo troppi discorsi seri..” nota lui
“E’ vero.. dovremmo davvero smetterla” replico
“Non è poi.. non è poi così male” dice quasi sussurrando
“Eh?” faccio finta di non aver capito
“No, niente. Ho un’idea” dice
“Sarebbe?” chiedo, la sua espressione diventa maliziosa
“Le lezioni sono finite e..ho casa libera” sussurra l’ultima frase avvicinandosi..

Sto tornando da casa di Jorge, è quasi ora di cena. Questa volta non abbiamo parlato molto, anzi non abbiamo parlato affatto. Però ammetto che non riesco a non pensare all’altra notte, c’era qualcosa di diverso in noi..
“Tini!” la voce di Lodo mi distoglie dai miei pensieri
“Ehy” mi fermo aspettando che mi raggiunga, continuiamo a camminare
“Dov’eri?” chiedo
“Da Claudia” risponde nervosamente
“Stai mentendo” affermo prontamente
“Che!?”
“Voce acuta, stai mentendo” dico, sbuffa
“Ok non ero da Claudia” dice
“Ma va” la prendo in giro “Dai, dov’eri?” le chiedo
“Ho..ho conosciuto un ragazzo” risponde
“Raccontami tutto!!” dico euforica
“Non posso” replica smozzando il mio entusiasmo
“Come non puoi?”
“No.. ti dico solo che è più grande”
“Attenzione, Lodo rubacuori”dico ironica, lei ride


Sono in camera, sdraiata sul letto e auricolari nelle orecchie. Solita playlist..adesso sto ascoltando “Warrior” di Demi Lovato, è una canzone che ha segnato un periodo importante della mia vita. Canticchio il ritornello..
“Now I'm a warrior
Now I've got thicker skin
I'm a warrior
I'm stronger than I’ve ever been
And my armor, is made of steel, you can’t get in
I'm a warrior
And you can never hurt me again”
“Ho sempre pensato che la gente dovrebbe ascoltare la tua voce” la voce di Ruggero mi fa spaventare, mi siedo sul letto
“Che ci fai qui?” chiedo, lui entra e si siede accanto a me
“E’ da un po’ che non stiamo da soli” dice, sorrido
“Hai ragione” replico
“Dicevo davvero sul fatto della voce” aggiunge, roteo gli occhi
“Ho una voce come quella di tante altre persone Rugge” dico riponendo gli auricolari nel cassetto
“Non sono d’accordo” dice, scrollo le spalle
“Pazienza” replico
“E per quanto riguarda la canzone invece?” mi chiede
“Cos’hai contro quella canzone?” chiedo a mia volta, lui ride
“Non ho niente contro la canzone. Solo, so che periodo della tua vita ha segnato e il fatto che continui ad ascoltarla mi preoccupa” risponde, sospiro
“Non c’è niente di cui preoccuparsi”
“E’ ancora nel cassetto vero?” mi chiede
“C-cosa?” divento nervosa, lui mi guarda e poi apre il cassetto, prende qualcosa
“Questa” dice mostrandomi la foto che aveva appena preso, gliela strappo dalle mani
“Tini, pensavo l’avessi superata” aggiunge
“L’ho fatto!” sbotto
“E perché hai ancora una foto con Luca nel tuo cassetto?” mi chiede
“Mai sentito parlare di ricordi?”
“Se i ricordi fanno male dovrebbero essere cancellati” dice, questa frase è come una pugnalata al cuore. Sto per rispondergli ma squilla il telefono, rispondo
Io:”Si?”
x:”Sono Jorge. Dobbiamo vederci, ora”


“Perché non mi hai chiamato col tuo telefono?” chiedo arrivando fuori casa di Jorge
“Non ha importanza, devi ascoltarmi”
“Jorge mi stai spaventando..che succede?” chiedo
“Daniel”
“Cosa Daniel?”
“Daniel è il complice di Sabrina. E sta uscendo con tua sorella. Devi fermarla prima che..”
“Oh ma complimenti” una voce interrompe Jorge, ci voltiamo
“Complimenti Blanco, sei un vero detective” lo prende in giro Daniel, serro i pugni
“Brutto bastardo!” urlo, sto per buttarmi su di lui ma Jorge mi blocca
“Sai, pensavo tua sorella fosse come te, invece non apre le gambe neanche se la paghi” sto per scoppiare, non sopporto che parli così di mia sorella “Però dopo aver visto quelle foto..beh devo togliermi la soddisfazione di portarmela a letto” aggiunge, inizio a tremare per il nervosismo, Jorge mi tiene stretta a sé “Quindi tu la convincerai” continua Daniel..
“Tu non devi toccarla!” urlo, la mia voce è tremante, lui ride
“Se non farà ciò che voglio, quelle foto saranno sul cellulare di tutti, trova un modo per convincerla Martina” dice andandosene, voglio rincorrerlo ma Jorge non molla la presa
“Jorge lasciami! Lasciami!” urlo
“Che vuoi fare, eh? Picchiarlo? Pensi di risolvere qualcosa così!?” urla sovrastandomi, non ho la forza per rispondergli. I miei occhi si riempiono di lacrime, questa situazione sta diventando troppo grossa da gestire
“Ti prego, aiutami” dico a denti stretti per non far scendere le lacrime, lui molla la presa abbracciandomi, mi stringe forte a sé..



*ANGOLO DELL’AUTRICE*
DAN DAN DANNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNN! Scoperto il complice di Sabrina, ve lo aspettavate? Povera Tini non riesce più a gestire la situazione L ma c’è Jorge pronto ad aiutarla *faccina soddisfatta* Come continuerà questa storiaaaa? Beh, continuate a leggerla per scoprirlo LOL Ringrazio di cuore per tutte le recensioni bellissime, vi voglio bene e sono felice che questa storia vi piaccia! Mi scuso per eventuali errori ma non ho avuto tempo di rileggere. Vi mando un bacio, fatemi sapere che ne pensate del capitolo!

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


“Dobbiamo dirlo a Lodo” dice sciogliendo l’abbraccio, mi asciugo le lacrime
“Che!? Sei pazzo!” sbotto
“No, Stoessel non sono pazzo. Lodovica deve saperlo, dobbiamo trovare una soluzione”
“Che genere di soluzione?” chiedo, improvvisamente i suoi occhi si illuminano
“Che.. che c’è?” chiedo nervosa
“Ho avuto un’idea!” esclama, mi afferra la mano e mi trascina con sé
“Dove stiamo andando??” chiedo
“Cammina e stai zitta!” risponde

“Quindi voi mi state dicendo che dopo che abbiamo recuperato le foto, le hai perse di nuovo, o meglio..qualcuno te le ha rubate. Jorge sapeva tutto questo e ha deciso di aiutarti, Sabrina sta fingendo di essere mia amica e per giunta ti ricatta, Savannah non si capisce se sappia o no, Daniel è complice di Sabrina e vuole portarmi a letto altrimenti manderà le foto a tutti” dice Lodo tutt’ad un fiato dopo che io e Jorge le abbiamo raccontato tutto
“Ecco…si” diciamo all’unisono
“Non so se piangere o picchiarvi” replica
“Calma, abbiamo un piano. O meglio, Jorge ha un piano” dico indicandolo
“Sarebbe?” chiede la mora
“Devi andare a letto con Daniel” risponde
“CHE!?” sbottiamo al’unisono
“Non pensavo fosse questo il piano!” aggiungo
“No, aspettate. Devi solo far finta di andare con lui” , io e Lodo lo guardiamo confuse
“Devi far finta di starci, magari alla festa di sabato prossimo. Io e tua sorella saremo nella stanza, tu devi solo riuscire a farlo spogliare. Gli faremo delle foto e lo ricatteremo : se non ci aiuta a recuperare le foto da Sabrina noi facciamo girare le sue”
“Jorge Blanco, sei un fottuto genio” dico a bocca aperta
“Lo so, lo so” si vanta lui
“C’è un problema” dice Lodo
“Un altro!?” chiediamo esasperati io e Jorge
“Ecco io.. non so come fare per..sedurlo..insomma.. non ho mai..” cerca di dire  timidamente, io rido
“Lodovica Comello, i ragazzi ragionano con il cazzo”
“Vero” mi asseconda Jorge, lo guardo male
“Basterà metterti una maglietta leggermente più scollata ed una gonna un po’ più corta e sarà ai tuoi piedi. E se non dovesse funzionare, ti insegno io qualche trucchetto” aggiungo
“Oh sì, lei è brava” dice Jorge, sgrano gli occhi
“Non perché io l’abbia provato!” sbotta immediatamente “Solo per..solo per sentito dire” aggiunge gesticolando nervosamente , scoppio a ridere e Lodo con me
“Tranuillo Jorge, non avevo mica pensato male” dice mia sorella, lui sorride goffamente
“Fino a sabato che si fa?” chiedo
“Niente, nessuno muoverà un dito. Intesi?”
“Intesi” rispondiamo io e Lodo all’unisono.


“Ho buone notizie per te” dice Cande chiudendo il mio armadietto, mi spavento
“Sei pazza!? Mi sono quasi presa un infarto!” urlo, rotea gli occhi
“Solita esagerata. Dicevo.. ho buone notizie per te”
“Sentiamo..”
“Ho parlato con i miei ed hanno deciso di aiutarti. Inizi settimana prossima, ovviamente con il fatto che mancano due settimana all’inizio dell’estate possono assicurarti solo questi 15 giorni al pub. Dopodiché molto probabilmente continuerai a lavorare per loro, ma vi sposterete al bar sulla spiaggia…sai, quello solito. E… tutto qui” , un sorriso smagliante si estende sul mio volto, mi getto tra le sue braccia
“Grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie..”
“Ehy ho capito” mi interrompe sciogliendo l’abbraccio, mi sorride
“Ti devono servire proprio tanto quei soldi per lavorare anche d’estate eh” aggiunge
“Già.. lo sai quanto amo l’estate” replico, iniziamo a camminare verso l’aula
“Ragazzi su ragazzi” mi prende in giro lei
“Esagerata!” esclamo
“Scherzi? L’estate scorsa ne rimorchiavi uno a serata!” , rido
“Ehy il lavoro sarà durante il giorno, la sera sono libera di fare la bad girl” scherzo, lei ride
“Di che parlate?” chiede Mer aggiungendosi alla conversazione, Rugge è con lei
“Di quest’estate” rispondo
“AAAAH non vedo l’ora! Mancano solo due settimane alla fine della scuola e soprattutto..al ballo!!” si esalta la bionda
“A proposito del ballo.. problema vestito” dice Cande
“Non ne parliamo” l’assecondo
“DRAMMA” replica Mer
“Voi siete pazze” questo è Ruggero
“Shopping oggi pomeriggio?” chiedo
“Yep, chiediamo ad Alba di venire con noi?”
“Sì, buona idea” rispondo alla bionda
“Ehy fa’ venire anche Lodo” dice Cande, acconsento
“I ragazzi sono ammessi?” chiede Rugge
“NO!” sbottiamo tutte e tre all’unisono, lui alza le mani in segno di resa. Dall’altra parte del corridoio incrocio lo sguardo di Jorge che sta camminando mano nella mano con Savannah, con loro ci sono anche Diego, Sabrina ed altri della squadra di basket. Jorge ci saluta alzando la mano destra, noi facciamo lo stesso..
“Certo che quando c’è Savannah non si può avvicinare a noi” nota Cande
“Già.. non la sopporto” dice Mer
“Devi vedere io..” aggiungo, poi entriamo in classe.

“Questo?” chiede Mer uscendo dal camerino, guardo Cande ed ha la mia stessa espressione schifata
“Non mi piace” dice Alba
“Nemmeno a me” l’asseconda Lodo, Mer la guarda male e io le faccio segno di trattarla bene
“Tini? Cande?” ci chiede la bionda
“Sembri mia nonna” rispondo
“Con un pigiama addosso aggiungerei” mi asseconda Cande, ridiamo mentre Mer rientra disperata nel camerino
“Provo l’ultimo!” urla da dentro, volto lo sguardo e vedo un vestito nella vetrina di fronte
“DEVO PROVARLO!” sbotto, Cande si spaventa
“Che?” chiede
“Quel vestito” rispondo indicandolo “Devo provarmelo” aggiungo, mi alzo
“Vado e torno subito” dico per poi uscire dal negozio.
Entro e chiedo alla commessa di provare il vestito, mi mostra dove sono i camerini ed entro nell’unico libero. Mi levo i jeans per poi liberarmi anche dalla canotta. Infilo il vestito da sotto, poi una bretella e successivamente l’altra. Cerco di alzare la zip ma è al quanto difficile, dato che si trova sul fondoschiena..
“Serve aiuto?” chiede Jorge entrando e chiudendo immediatamente la tenda dietro di lui, sobbalzo
“Sei impazzito!?” urlo
“Sssh, in teoria non si potrebbe stare in due in camerino” risponde, il suo corpo quasi schiaccia il mio e i nostri visi sono a pochi cm di distanza, questo camerino è minuscolo
“Blanco, esci” dico seria, lui ride
“Dai girati, ti aiuto con la zip” replica, roteo gli occhi e faccio come mi dice
“Jorge dovresti alzarla, non abbassarla” dico, lui ride per poi lasciare dei dolci baci sul mio collo, chiudo gli occhi istintivamente e getto indietro la testa. Le sue mani accarezzano i miei fianchi. Mi volto lentamente cercando le sue labbra, lui si allontana di quale millimetro lasciando in me il desiderio di assaporarle, ridacchia. Mi allontano improvvisamente, mi guarda stranito..
“Jorge tu..tu sei fidanzato” dico quasi come se solo adesso me ne stessi rendendo conto, lui è confuso
“S-sì.. pensavo non fosse un problema, ne avevamo già parlato” replica
“Certo che è un problema!” sbotto
“Ma che..”
“Non può non essere un problema!” lo interrompo “Tu sei fidanzato e non è giusto nei confronti di Savannah ma soprattutto nei miei! Non sopporto vederti con lei, questa cosa non può andare avanti!” aggiungo. COSA- HO- APPENA- DETTO!? Chi è quella che ha appena parlato!? Sicuramente non sono io. Jorge rimane impalato davanti a me senza spiccicare parola, e ci credo. Ho sorpreso me stessa, figuriamoci lui..
“Stoessel io..”
“Fai.. fai finta che non ti abbia detto niente. Questa cosa non può funzionare, lasciamo perdere tutto”
“Ma almeno fammi..”
“Jorge, ho detto basta. Esci per favore” dico seria, lui mi guarda per qualche secondo e poi fa come gli dico. COSA E’ APPENA SUCCESSO?

“Ok quindi tu mi stai dicendo che hai dichiarato amore a Blanco?”
“CHE!?” sbotto “Mer no!” dico, la bionda ride
“Ti sei resa conto che non lo vuoi solo per..quello” dice Cande
“No! Cioè..forse”
“Ecco” dicono all’unisono Mer e Cande
“No ragazze, non può essere. Io mi ero ripromessa dopo Luca di non innamorarmi di nuovo. Questa cosa per Jorge sta iniziando a diventare troppo forte, se continuo così finisco per innamorarmi e non posso”
“Ma che discorso è? Solo perché Luca ti ha fatta soffrire, non significa che Jorge farà lo stesso” dice Cande
“Non c’entra. Jorge è fidanzato e per giunta prova solo attrazione fisica per me”
“Ne sei così sicura?”
“Certo. E comunque non potrebbe funzionare, bloccherò questa cosa finché sono ancora in tempo” aggiungo
“I sentimenti non si possono controllare” dice Cande
“E’ proprio questo il punto. Non provo ancora un sentimento per lui, quindi chiudo il tutto prima che io arrivi a provare determinati sentimenti” replico
“Come vuoi” dice Mer

Ho raccontato a mamma del lavoro ed è stracontenta, spero vada tutto per il meglio. Sto vedendo la TV e non riesco a smettere di pensare a ciò che è successo oggi, tutto ciò finirà male, devo smetterla. Devo evitare Jorge il più possibile. Suonano alla porta, mi alzo e vado ad apire..
”Blanco? Che ci fai qui?” chiedo
“Riguardo a ciò che è successo oggi..”
“No, Jorge” lo interrompo “fai finta non sia successo niente, non dovevo dirti quelle cose”
“Fammi parlare!” sbotta, rimango in silenzio
“Io e Savannah stiamo insieme solo perché sono costretto dai miei. La mia è una famiglia particolare. Io non ho mai voluto stare con lei.. le voglio un bene dell’anima ma no, Stoessel, non la amo.”








*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Chau a tuttiiii! Purtroppo non ho tempo quindi lascio tutti i commenti a voi. Volevo solo dirvi che dopodomani parto per Verona, andrò al Violetta live e AAAAAAAAAAAH quanto sono felice. Anyway, ve lo dico perché finché non torno non potrò aggiornare. Tornerò il 12, poi ricomincerà la scuola sooo… non so quando aggiornerò ahaha scherzo, appena torno da Verona mi metto a scrivere, ma fino ad allora dovrete aspettare. Un bacione e recensite in tantiiii!

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


“Non capisco perché tu mi stia dicendo tutto questo, non mi interessa” dico seccamente, lui ride
“Non è vero che non ti interessa, altrimenti non mi avresti fatto quella scenata di gelosia” replica, sgrano gli occhi
“Scenata di gelosia!? Io!?”
“Sì, tu Stoessel” risponde, lo colpisco sul braccio destro
“Mi picchi perché sai che ho ragione o..?” , lo colpisco di nuovo
“Okay sto zitto..” aggiunge, sorrido
“Se non la ami, dovresti lasciarla. Esci fuori le palle e affronta la situazione” dico
“Non te l’ho detto per questo, te l’ho detto perché..”
“Dovresti andare” lo interrompo, lui rimane in silenzio per qualche secondo a guardarmi e poi abbassa lo sguardo
“Sì, certo. Come rimaniamo?” mi chiede
“Amici, niente di più” rispondo, lui acconsente e poi va via. Chiudo la porta appoggiando le mie spalle su quest’ultima, sospiro. Perché mi sono sentita così felice all’ascoltare la frase ‘Non amo Savannah’ ?
“Chi era alla porta tesoro?” mi chiede mia madre, cerco di riprendermi
“Un..un mio amico” rispondo nervosamente, lei sorride
“Sicura fosse solo un amico?”
“Sì!” sbotto
“Okay..” replica lei tornando in cucina.

Mi giro e rigiro nel letto, sono le 2:50 e i pensieri non mi fanno dormire. Mi infilo il pantalone di tuta, le scarpe da ginnastica e una felpa e decido di andare a fare un giro.
Le parole di Jorge risuonano nella mia testa, non capisco perché stia dando tanta importanza a questa cosa. Ho bisogno di calma, di tranquillità: decido di andare a scuola. Come ho già detto, amo la scuola di notte.
Arrivo ed entro facendo il massimo silenzio, cammino per i corridoi godendomi la pace ed il silenzio. Improvvisamente sento dei rumori provenire dalla palestra, decido di andare a vedere anche se penso di sapere già di chi si tratta, spero di sbagliarmi. Entro e lo vedo, di fronte al canestro con un pallone tra le mani, illuminato solo dalla luce della luna, sorrido..
“Ehy capitano” dico, lui si volta a guardarmi, è sorpreso
“Che ci fai qui?” mi chiede, scrollo le spalle raggiungendolo
“Avevo bisogno di un po’ di tranquillità, tu?”
“Lo stesso” risponde, mi guarda attentamente da capo a piedi
“Oh..si, mi sono messa le prime cose che ho trovato” dico quasi giustificandomi, non è da me vestirmi così, con tute o scarpe da ginnastica. Io sono quella alla moda, o almeno fingo di esserlo..
“Sei bellissima” mi dice, ci guardiamo per qualche secondo negli occhi e poi distolgo velocemente lo sguardo dirigendomi sotto canestro..
“Ci sei riuscito?” gli chiedo, lui nega con il capo
“Riprovaci” gli dico, lui ride nervosamente
“Sono anni che ci provo ormai” replica, mi avvicino nuovamente a lui prendendogli il pallone dalle mani
“Che fai?” mi chiede
“Insegnami a tirare” gli dico
“Che?” chiede confuso
“Insegnami a tirare!” ripeto, mi volto e appoggio la mia schiena sul suo petto. Sta fermo per qualche secondo e poi sento la sua mano destra appoggiarsi sulla mia lentamente, fa lo stesso con la sinistra e le sposta in posizione di tiro..
“Piega le gambe” sussurra, sento il suo fiato sul mio collo ed un brivido mi percorre la schiena. Faccio come mi dice..
“E adesso..su” aggiunge accompagnando il movimento delle braccia, la palla ruota in aria fino ad entrare perfettamente nella retina, sorrido. Mi volto e lo guardo negli occhi, il mio viso è a pochi cm dal suo, mi guarda..
“Perché ridi?” mi chiede
“Ce l’hai fatta” rispondo
“Eh?”
“Sei riuscito a tirare” replico, i suoi occhi si spostano da me al canestro, dal canestro al pallone e dal pallone nuovamente a me che continuo a sorridere come un ebete..
“Ce l’ho fatta..” dice sussurrando, come se dovesse ancora realizzare
“CE L’HO FATTA!” aggiunge urlando, rido e le sue braccia circondano la mia vita sollevandomi da terra, circondo il suo collo con le mie braccia e lo stringo forte a me..
“Ce l’hai fatta capitano!” esclamo, lui ride e mi riposa a terra
“Perché mi chiami così?” mi chiede, scrollo le spalle
“Mi piace” rispondo specchiandomi nei suoi occhi
“Anche a me piace” replica, annuisco sorridendo. La sua espressione diventa improvvisamente seria facendomi preoccupare..
“Che.. che c’è?” chiedo
“Ho solo fatto un tiro. Chi mi dice che riuscirò a giocare di nuovo? Mi sono esaltato per nulla! Sono veramente uno stu..”
“EHY!” sbotto interrompendolo, lui si blocca
“E’ già un grandissimo passo in avanti, datti tempo” aggiungo, lui sembra essersi calmato
“Grazie per.. tutto questo” mi dice, scrollo le spalle
“Gli amici servono a questo” replico.

DUE SETTIMANE DOPO

E’ l’ultimo giorno di scuola. La festa dove dovevamo mettere in atto il nostro piano è stata rimandata, per ora Lodo sta cercando di assecondare Daniel per non fargli sospettare nulla. Oggi è venerdì, il giorno del ballo. Sabrina sembra essere sparita, Jorge si è allontanato un po’ da noi ragazzi, Mer e Rugge si stanno avvicinando sempre di più e lei è felice, quindi sono felice anche io. Alba.. Alba è strana. Non so cosa le prende, a volte sparisce, non si fa sentire e poi torna come se nulla fosse. Ho iniziato a lavorare e va tutto per il meglio, i genitori di Cande stanno cambiando idea su di me. Adesso siamo in classe, ultima ora, aspettando che suoni la campanella per essere finalmente liberi..
“Ma non suona più?” chiede Facu
“Gambandé, abbi pazienza” risponde scocciato il prof, ridiamo
“Dovremmo fare tipo ‘estate, estate, estate’ come in High School Musical 2” aggiungo guardando il mio amico, la classe ride
“Assolutamente sì!” esclama Rugge
“Ci sto!” lo asseconda Mer
“Provateci e vi sospendo” il prof smozza la nostra euforia
“Ma è l’ultimo giorno di scuola, non può sospenderci” dice Samu
“Certo che posso” replica il prof.. *DRIIIIN*
“E’ suonata, andate in pace” dice alzandosi e andando via, ridiamo
“FINALMENTEEEEE!!” urliamo tutti insieme, ci abbracciamo e poi usciamo dall’aula dirigendoci verso l’uscita..
“Cosa non vi ho detto!!” sbotta Facu all’improvviso
“Cosa non ci hai detto?” chiede Cande
“Gira voce che Blanco e Savannah si siano lasciati” risponde, il mio cuore perde un battito ma cerco di non darlo a vedere
“Che? Davvero?” chiede Rugge, ma il suo tono della voce è strano, come se lui lo sapesse già, lo guardo ma lui evita il mio sguardo..
“Sì, ne parlano tutti a scuola” risponde Facu
“Si sa il perché?” chiede Cande
“No, ma sembrano essere rimasti amici” replica Facu
“Sono amici d’infanzia” mi lascio scappare, tutti tranne Mer e Cande mi guardano straniti
“E tu che ne sai?” mi chiede Rugge
“Ehm..me lo disse Jorge un po’ di tempo fa. Adesso andiamo che ci dobbiamo preparare per il ballo!” cerco di scappare da quella situazione trascinando con me Mer e Cande..
“Mechi alle 21:00 pronta!” le urla Rugge, lei acconsente e andiamo via.



“Sei pronta?” mi chiede Mer mentre mi aspetta con Cande in camera
“No! Questo vestito è orribile!” sbotto dal bagno
“Questo perché dovevo comprarmi QUEL vestito, però poi..”
“Però poi Blanco ti ha distratta entrando nel camerino” conclude Cande
“Simpatica” dico
“Dai Tini esci, almeno fatti vedere”
( http://data.whicdn.com/images/19964299/Jezebel-Magazine-Shoot-nina-dobrev-13184843-299-400_large.jpg )
“Oddio ma sei bellissima” dice Cande vedendomi uscire
“E’ troppo.. semplice per me” dico continuando a guardarmi
“Si può essere belle anche senza vestirsi da puttane eh” dice Mer, la guardo male ma so che sta solo dicendo la verità
“No, mi cambio”
“NO!” sbottano all’unisono, mi blocco
“Sei bellissima, i ragazzi ci stanno aspettando e dobbiamo andare” dice Mer, roteo gli occhi e andiamo via.


“Prego mia signora” dice Rugge tendendo la mano a Mer e facendola scendere dall’auto, Matteo fa lo stesso con Cande ed io e Diego scendiamo per conto nostro..
“Sei davvero carina stasera” mi dice mentre entriamo a scuola
“Grazie, anche tu non sei niente male” replico sorridendo, lui ricambia il sorriso
“Si sa qualcosa di Sabrina?” chiedo, lui nega con il capo. Mi volto e vedo entrare nella sala Jorge accompagnato da Savannah, lui è..bellissimo. NON DEVO PENSARCI..
“Oh, a quanto pare non si sono lasciati” sento la voce di Mer alle mie spalle
“Già, a quanto pare no” dico continuando a fissarli, incrocio lo sguardo di Jorge e guardo subito altrove cominciando a parlare con i ragazzi ma lui ci raggiunge accompagnato da Alba e Facu..
“Buonasera” dice Jorge, tutti lo salutano e fanno lo stesso con gli altri
“Allora, fatte tutte le scommesse?” chiede
“Certo, io continuo a puntare su Savannah” risponde Facu, lui ride
“Io punto su.. me stessa” dico per poi avvicinarmi al tavolo, Jorge mi segue
“Ehy, tutto bene?” mi chiede
“Sì, certo, perché?” mi rendo conto di avergli risposto con acidità, mi guarda stranito
“Sicura?” ribadisce
“Sì, sicura. Vado a ballare, ci vediamo dopo” rispondo per poi buttarmi in pista raggiungendo i miei amici, continuo a sentire il suo sguardo addosso.

Mi gira un po’ la testa per la confusione, così decido di uscire dalla calca ed andare a prendere un po’ d’aria. Esco e mi siedo (con un po’ di difficoltà per via del vestito) sul solito muretto, prendo una sigaretta e l’accendo..
“Quella roba ti uccide” dice Jorge sedendosi accanto a me, ma quando è arrivato?
“Ancora? Ti ho già detto che tanto moriamo comunque” replico, guardiamo entrambi di fronte a noi
“Come si sta comportando Diego?” mi chiede
“Bene, un perfetto cavaliere” scherzo, lui ride
“E..Savannah? Giravano voci vi foste lasciati” STUPIDA MARTINA. PERCHE’ TIRI IN MEZZO QUESTO ARGOMENTO.
“E’ così” replica
“Che?” mi volto di scatto a guardarlo, lui fa lo stesso
“Ci siamo lasciati. O meglio, io ho lasciato lei”
“E perché.. siete al ballo insieme?” chiedo, sono confusa
“Perché l’avevo invitata, non potevo farla andare da sola. E comunque siamo rimasti in buoni rapporti, ti ho detto..siamo amici da sempre” dice, sento qualcosa allo stomaco
“I tuoi?” chiedo, lui ride amareggiato
“Ti dico solo che adesso sono da mia zia, non mi  hanno più voluto vedere” risponde
“Perché volevano così tanto che stessi con lei?”
“Perché lei ha i soldi. La sua famiglia ha i soldi, mio padre è in affari con suo padre e.. ti ho già detto che hanno i soldi?” rido
“E’ così importante?” chiedo
“Per loro, sì” risponde
“Non pensano a ciò che provi tu?” chiedo, lui mi guarda
“No, non importa loro proprio per niente” risponde, gli sorrido e ricambia il sorriso
“Mi dispiace.. e Savannah come l’ha presa?”
“Mh.. pensavo peggio. Lo ha accettato, credo..” dice, rido
“E tu come ti senti?” gli chiedo, mi guarda
“Bene, Stoessel” risponde sorridendo, ricambio il sorriso. Mi guarda da capo a piedi..
“Questo vestito non è da te” dice
“E’ esattamente ciò che ho detto io!” esclamo, lui ride
“Rimango dell’idea che con il felpone e i pantaloni di tuta sei una principessa” scherza, gli do una leggera spinta ridendo
“Sul serio Stoessel, eri bellissima” aggiunge, ci guardiamo e i miei occhi si specchiano nei suoi. Lascio scivolare lentamente la sigaretta tra le mie dita fino a farla cadere..lui scende dal muretto posizionandosi di fronte a me, le sue mani afferrano i miei fianchi facendomi avvicinare a lui, a quel tocco rabbrividisco. Poggia delicatamente la sua fronte sulla mia e lo sento sorridere, sorrido inevitabilmente a mia volta. Le sue labbra si avvicinano lentamente alle mie, facendosi desiderare fino a premere le une sulle altre. Quanto mi mancava. Le sue labbra si muovono lentamente tra le mie, con una dolcezza mai provata fino ad ora. Le mie mani si posano sul suo viso e lo avvicino ancora di più a me. Si stacca di pochi cm leccandosi le labbra..
“Tabacco” sussurra
“Se ti dà fastidio possiamo..”
“Oh no” mi interrompe per poi fiondarsi di nuovo sulle mie labbra, sorrido a quel tocco e sento che lui fa lo stesso. Morde il mio labbro inferiore lasciandomi qualche segno, ma non mi importa. Circondo il suo collo con le mie braccia e i nostri petti si scontrano, mi stringe forte a sé.. mi stacco improvvisamente facendolo allontanare, lui ha ancora gli occhi chiusi, li riapre dopo qualche secondo..
“Che c’è?” mi chiede, scendo dal muretto e cammino velocemente verso l’entrata di scuola
“Non dovevamo farlo, fai finta non sia mai successo” dico, lui mi segue
“Stoessel aspetta.. aspetta!” sbotta riuscendo a bloccarmi, mi volto a guardarlo
“Non è vero che non dovevamo. L’abbiamo fatto perché ce lo sentivamo entrambi. E lo so che hai paura, hai paura di stare male. Posso capirlo. Ma non precludere a te stessa la possibilità di provare cose che non provi da tanto, di essere felice..” ascolto attentamente le sue parole
“Mi piaci, Stoessel. E non ti nascondo che sei uno dei motivi per cui ho chiuso con Savannah. Sei una persona che mi fa uscire fuori di testa, nascondi così tante cose ed io vorrei scoprirle una ad una ed entrare nella tua vita sempre di più. Sei un mistero, ed è ciò che mi piace di più di te. Non ti sto chiedendo di sposarmi, ti sto chiedendo di darci un’opportunità. Frequentiamoci, vediamo come vanno le cose. Se son rose, fioriranno. Altrimenti sarà come se non fosse successo niente. Lo so che anche tu provi qualcosa per me, un interesse che va oltre l’attrazione fisica, lo sento. Allora che dici.. proviamo?” conclude, ci guardiamo per qualche secondo negli occhi, sorrido..
“Proviamo.”



*ANGOLO DELL’AUTRICE*
YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEI LO SO CHE SIETE CONTENTE E MI AMATE YEYEYEYEYEY Anyway, non ho PER NIENTE tempo. Quindi lascio i commenti a voi e scusate per l’assenza! (Il concerto è stato fantastico) Vi voglio bene, aspetto di leggere le vostre recensioni! Un bacioneeee!

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


“Però non stiamo insieme!” sbotto, lui ride
“No, Stoessel.. siamo..impegnati” replica
“Quindi.. impegnati nel senso che io non mi sento con altri e tu non ti senti con altre?” chiedo, lui sorride quasi come se gli facessi tenerezza
“Sì” risponde semplicemente
“E Savannah?” chiedo
“Ti ricordo che ci siamo lasciati”
“E.. il resto della gente?”
“Che ti importa di ciò che pensano?” mi chiede a sua volta
“Insomma io e te siamo sempre stati quelli che si odiavano e adesso.. vederci insieme, cioè insieme non nel senso di insieme perché abbiamo detto che io e te non stiamo insieme, insieme nel senso che..”
“Ehy!” mi interrompe, riprendo fiato
“Se ti importa di ciò che pensano gli altri, possiamo tenerlo nascosto” aggiunge
“NO!” sbotto, lui si spaventa
“Non voglio.. non voglio nasconderlo, non di nuovo”  dico
“Meglio così allora” replica
“Quindi..adesso come ci comportiamo?” chiedo, lui ride
“Stoessel non farti tutte queste paranoie! Comportati come vuoi comportarti e fregatene, lo hai sempre fatto” risponde
“Giusto..” affermo, gli do un leggero bacio sulle labbra per poi correre verso l’ingresso
“Dai andiamo!” esclamo, lui rimane impalato a guardarmi per qualche secondo ma poi mi segue
“Come fai a correre su quei trampoli!?” urla raggiungendomi..


“Ok adesso ti calmi e mi dici cosa è successo” , Mer mi ha trascinata con lei nel bagno della scuola e non ho idea di che cosa le prenda, mi sorride
“Che cazzo ridi!” sbotto, lei continua a sorridere
“Mercedes Lambre se non mi dici cosa è successo giuro che..”
“CI SIAMO BACIATI” mi interrompe, spalanco la bocca
“COME QUANDO DOVE PERCHE’!?” chiedo
“Quando sei uscita ti ho seguita per vedere come stavi, quando ho visto che eri con Jorge stavo tornando indietro ma mi sono scontrato con Rugge che aveva avuto la mia stessa idea. Siccome non voleva tornare dentro mi ha chiesto di andarci a fare una passeggiata e gli ho detto di sì. Stavamo parlando del più e del meno, poi ha iniziato a farmi complimenti dicendo cose tipo ‘sei bellissima’ ecc..”
“Aw” dico nel mezzo del racconto
“Poi gli ho chiesto di Sabrina e lui mi ha detto che non era una persona della quale potersi fidare e che quindi aveva lasciato perdere e che da un po’ di tempo aveva un’altra ragazza in testa, gli ho chiesto chi fosse e lui mi ha baciata”
“OH MIO DIO” scandisco ogni singola parola, la bionda ride
“LO SO. Io ero tipo ‘oddio e adesso che faccio?’ “
“Ehm.. ricambiavi il bacio forse!?” dico ironica
“Infatti è ciò che ho fatto” risponde anche lei ironicamente
“Com’è.. com’è stato?” le chiedo, i suoi occhi brillano e l’abbraccio stringendola forte
“Mer sono così felice, aspettavi questo momento da..”
“Dalla quinta elementare” conclude lei, sciolgo l’abbraccio e le sorrido
“E adesso?” chiedo
“E adesso non lo so, dopo ci hanno interrotti e non ne abbiamo parlato” mi risponde
“Non assillarlo, sappiamo com’è Rugge.. aspetta che ti parli lui” le dico, lei annuisce e poi torniamo in sala.

Sono in macchina con Jorge e mi sta riaccompagnando a casa..
“Posso accendere la radio?” chiedo, lui annuisce. Accendo e cambio stazione fino a che non sento una canzone familiare..
“Chasing cars” diciamo all’unisono, ridiamo
“E’ destino Stoessel, deve essere la nostra canzone” dice tornando a guardare la strada
“Ci sto” replico, parte il ritornello ed inizio a cantare.. Jorge blocca improvvisamente la macchina in mezzo alla strada..
“Che fai!?” chiedo spaventata, lui mi sta fissando
“Blanco non puoi fermarti in mezzo alla strada!” aggiungo
“Canti?” mi chiede
“Eh?” sono confusa
“No dico, tu canti?” chiede
“No” rispondo
“Beh sembrerebbe il contrario” replica. Maledetta me che mi sono messa a cantare davanti a lui..
“Sembra male”
“Stoessel hai appena cantato, davanti a me, e devo dire che ti riesce anche bene” dice
“Perché tutta questa sorpresa?” chiedo, lui scrolla le spalle
“Non pensavo sapessi cantare” risponde
“Non so cantare!” esclamo, lui sta per ribattere ma arriva una macchina dietro di noi, così riprende a camminare dimenticandosi della conversazione che stavamo tenendo.
“Arrivati” dice accostando, mi sporgo verso di lui per lasciargli un dolce bacio sulle labbra..
“Grazie” sussurro allontanandomi leggermente, lo sento sorridere per poi sentire nuovamente le sue labbra premere sulle mie, si allontana poggiando la sua fronte sulla mia..
“Di niente” sussurra a sua volta.. mi metto a cavalcioni su di lui –goffamente per via del vestito- circondando il suo collo con le mie braccia, ci guardiamo per qualche secondo, solleva il braccio destro spostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio, sorride..
“Che c’è?” chiedo sorridendo a mia volta
“Sei bellissima” risponde seriamente, roteo gli occhi
“Quanto sei sdolcinato” scherzo, lui ride
“Dovresti essere un po’ più romantica” replica, arriccio il naso
“Troppo romanticismo stomaca” dico
“Non hai tutti i torti” mi asseconda
“Capitano ti ricordo che io ho sempre ragione” scherzo
“A proposito.. domani i ragazzi fanno un amichevole ai campetti della chiesa, andiamo a vederli? Vengono anche Mer, Cande e Alba”
“Certo, giochi?” chiedo
“No cutie, non ci provare” risponde capendo a cosa stavo alludendo
“Cutie?” chiedo
“Che c’è? Solo tu puoi darmi soprannomi?” replica,ridacchio
“Addirittura in inglese, mi piace” dico, lui sorride. I suoi occhi si spostano dai miei alla mia scollatura..
“Ehy!” sbotto colpendolo
“Preferisci che faccia il romantico?”
“Oh no, così va bene” rispondo per poi baciarlo sorridendo, lui ricambia immediatamente il bacio posando le sue mani sui miei fianchi. Bagno il suo labbro inferiore con la mia lingua e lui schiude la bocca permettendone il passaggio. Giocherello con la sua cravatta per poi sbottonare lentamente la sua camicia. Lascio dei piccoli baci sul suo collo fino ad arrivare al suo petto, poi risalgo tornando a divorare le sue labbra, sento qualcosa di duro premere sul mio interno coscia. Le sue mani stringono i miei fianchi quando arrivo all’ultimo bottone aprendo con foga la camicia. Le mie mani percorrono il suo busto fino ad arrivare alla cintura dei pantaloni, la slaccio introducendo la mia mano destra in quest’ultimi facendo irrigidire improvvisamente Jorge, non se l’aspettava. Torna a rilassarsi e le sue mani si spostano sulla mia schiena accarezzandola per poi abbassare la zip del vestito. La mia mano giocherella con il bordo delle sue mutande per poi entrarvi, lo sento gemere a quel gesto, rido soddisfatta per avere il controllo della situazione..
“Ma che ti prende stasera?” chiede prendendo fiato per poi tornare sulle mie labbra. La mia mano si muove all’interno dei suoi slip mentre lui cerca con foga di sfilarmi il vestito, ma è una missione impossibile. Sorrido per la sua goffaggine..
“Prova da sotto” sussurro tra un bacio e l’altro. Le sue mani si spostano sulle mie cosce fino ad arrivare al mio fondoschiena sotto il vestito. Sto per sfilargli i pantaloni ma lui mi blocca..
“Che ti prende?” chiedo
“Non ho.. il preservativo” risponde, sgrano gli occhi
“Scherzi? E quando pensavi di dirmelo? Dopo che mi fossi eccitata ancora un po’!?” replico, lui ride
“Stavo per dirtelo ma ero preso.. da altro” conclude abbassando il suo sguardo verso la mia mano che era ancora dentro i suoi boxer, la estraggo velocemente e torno al mio posto
“Quindi..”
“Quindi stanotte ti toccherà accontentarti della tua mano se vuoi divertirti” dice
“CHE SCHIFO!” sbotto, lui ride. NON CAPISCO COSA CI TROVI DI DIVERTENTE IN QUESTA SITUAZIONE. Squilla il telefono e rispondo..
Io:”Lodo? Dimmi”
Lodo:” Tra quanto torni?”
Io:” Sono qui fuori, perché?”
Lodo:” Entra”
Io:”Okay arrivo”
Chiudo la telefonata..
“Devi andare?” mi chiede Jorge, annuisco, apro lo sportello della macchina e sto per scendere ma Jorge mi blocca..
“Che fai non mi saluti?” chiede
“Non te lo meriti!” sbotto chiudendo lo sportello, abbassa il finestrino
“Ci vediamo domani cutie, buonanotte” urla ridendo affinché potessi sentirlo.
Entro in casa e Lodo mi sta aspettando sul divano del salone, la raggiungo..
“Che succede?” chiedo
“Sono vere? Le voci?” mi chiede a sua volta
“Che voci?” sono confusa
“Di te e Blanco! Che vi state frequentando” risponde
“Wow, è successo neanche tre ore fa e già girano voci?”
“Martina sono seria!” sbotta
“Sì, sono vere. Ma che t’importa?” chiedo
“Le foto, Savannah”  risponde, sospiro
“Lodo, Savannah non è più un problema per le foto. Adesso tu concentrati solo su Daniel, giocati questa carta nel miglior modo possibile. Domenica alla festa faremo di tutto per riuscire nel nostro intento, te lo prometto” replico, lei sorride
“Ho visto anche.. Mechi e Rugge” dice, cazzo.
“Come hai fatto a vederli? Non eri dentro quando loro sono usciti?” chiedo, lei nega con il capo
“Ce ne sono mille di ragazzi lì fuori Lodo, sii forte” le dico, lei mi ringrazia e poi va a dormire. Io faccio lo stesso pensando a tutto ciò che è successo stasera. Io e Blanco.. chi l’avrebbe mai detto? E la parte migliore è che..mi sento bene come non mi sentivo da tempo.



“Buongiorno!” esclamo sorridente entrando in cucina
“Ok, questo sorriso a cosa è dovuto?” chiede mia madre
“Quale sorriso?” chiedo a mia volta continuando a sorridere come un’ebete. MARTINA SMETTILA.
“E’ per quel ragazzo? Quello dell’altra volta?” chiede mia madre
“NO!” sbotto immediatamente, lei ride, chiaramente non ci crede
“Oggi vai a lavoro?” chiede mio padre
“Yes, però prima vado a vedere l’amichevole dei ragazzi” rispondo
“Puoi portare anche Lodo con te? Da ieri sera è strana, magari si distrae” dice mia madre
“Certo” ribatto.
Io e Lodo siamo arrivate al campetto, raggiungiamo gli altri, saluto Mer e Cande e poi mi avvicino a Jorge dandogli un veloce bacio a stampo. Mi volto e sono circondata dall’espressione scioccata di tutti, tranne di Mer e Cande a cui avevo già raccontato tutto. Mi volto verso Ruggero e vedo che anche lui non sembrava a fatto sorpreso, non capisco come mai..
“Che.. che c’è?” chiedo come una stupida
“Voi due” dice Facu
“Da quando?” chiede Alba
“Forse ho le allucinazioni” dice Diego
“E’ una candid camera?” chiede Samu
“Ecco noi.. ci frequentiamo” dico
“Esatto” mi asseconda Jorge , tutti hanno ancora quell’espressione che inizia a darmi i nervi. Jorge sta raccontando loro tutto –omettendo la nostra relazione clandestina mentre lui era fidanzato- e decido di prendere Ruggero in disparte..
“Che succede?” mi chiede
“Ho visto la tua faccia. Era come se già lo sapessi” rispondo
“Che?”
“Rugge sai di cosa sto parlando. Mi stai nascondendo qualcosa?”




*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Come sempre ho POCHISSIMO tempo quindi mi limito a chiedere scusa per eventuali errori ma non ho potuto rileggere il capitolo. Recensite in tanti e ci sentiamo presto. Scusate ma devo davvero scappare. Un bacione enorme!

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


“Non ti sto nascondendo nulla” risponde con estrema calma
“Non ti credo” replico prontamente
“Non è un problema mio questo”
“Rugge sul serio..sai qualcosa che io non so?” chiedo
“Ti ho detto che non ti sto nascondendo nulla, piuttosto adesso dimmi cosa ti ha detto Mechi” risponde cambiando discorso, è evidente che mi stia mentendo
“Riguardo a cosa?”
“Al ballo, è la tua migliore amica, so che ti ha detto qualcosa”
“Mi ha detto quello che è successo.. tu adesso cos’hai intenzione di fare?” gli chiedo
“Non lo so.. a me lei piace, però..”
“Però pensi ancora a Lodovica” concludo, lui annuisce
“Rugge, tu sei il mio migliore amico ma anche Mer lo è. Non farla soffrire.. se sei innamorato di Lodo, parlale una volta per tutte e dille come stanno le cose. Non prendere in giro Mer, non se lo merita” dico
“Non sono innamorato di Lodovica” , lo guardo male
“Sul serio! Andrò avanti con la mia storia con Mer, mi piace e non voglio lasciar perdere” aggiunge, alzo le mani
“Come vuoi, spero solo che tu stia seguendo il cuore”
“Piuttosto.. tu e Jorge?”
“Io e Jorge cosa?” chiedo come a dire ‘come se tu già non lo sapessi’
“State insieme” risponde
“Non stiamo insieme, ci stiamo solo frequentando”
“Il che equivale a dire : stiamo insieme” mi prende in giro, roteo gli occhi
“No, equivale a dire : ci frequentiamo. C’è differenza” replico
“La differenza sarebbe?” chiede, temporeggio
“C’è differenza e basta. Adesso torniamo dagli altri” dico per poi dargli le spalle e raggiungere gli altri
“Fai schifo!” sbotta Facu, sbarro gli occhi
“Perché non me l’hai detto!? Sono il tuo migliore amico!” aggiunge
“Ehy, UNO dei suoi migliori amici” lo corregge Rugge facendomi sorridere, gelosone
“Andiamo Facu, non potevo” gli dico, lui mette il broncio scatenando una risata generale
“E io dovrei essere il tuo di migliore amico!” sbotta Diego guardando Jorge, quest’ultimo ride
“Dai bro non fare la femminuccia” dice Jorge
“Mi stai dando della femminuccia!?” interviene Facu
“OK BASTA!” Cande placa tutti con la sua voce soave
“Candelaria mi hai rotto un timpano!” esclamo colpendola, lei ride
“Andate a giocare e scaricate la tensione, susu” aggiunge la rossa, i ragazzi fanno come dice mentre io, Jorge, Mer, Cande e Alba ci sediamo sulla panchina.
La partita è iniziata e stiamo parlando del più e del meno quando..
“OH MIO DIO, ti ha dedicato un canestro!” sbotta Cande guardando Mer che diventa rossa dall’imbarazzo
“Aw, l’amour” la prendo in giro, lei mi guarda male. Ruggero si avvicina a noi e lascia un dolce bacio sulle labbra della bionda..
“Era per te” le sussurra per poi tornare a giocare, sorrido guardandoli
“Te l’avevo detto che era per te!” esclama Cande rovinando il momento, ridiamo. Mi volto verso Jorge e noto il suo sguardo perso nel vuoto, appoggio la mia mano sulla sua riportandolo sul Pianeta Terra, mi guarda e sorride come a dire ‘grazie’ , ricambio il sorriso..
“Vado a farmi due passi, torno subito” mi dice alzandosi
“Vengo con te” replico prontamente, mi alzo e lo seguo.
“Scusa è che..”
“Non ti fa bene vedere giocare gli altri, lo so” dico, lui annuisce
“Io ti giuro che vorrei riuscirci, ma poi quando mi trovo con un pallone in mano..mi blocco” dice, mi fa tenerezza
“Ehy ti ricordo che l’altra sera ci sei riuscito” replico
“Sì ma è stato solo grazie a te. Da solo non ci sarei mai riuscito..”
“E’ comunque un passo in avanti. Te l’ho già detto capitano.. ci vuole tempo. Ce la farai”
“Promesso?” mi chiede
“Promesso” rispondo sorridendo, lui ridacchia
“Ieri sera alla fine ti sei divertita per conto tuo o..?”
“SMETTILA!” sbotto, lui scoppia a ridere
“Te la farò pagare” aggiungo
“Sto tremando” mi prende in giro lui, roteo gli occhi
“Non ti conviene sfidarmi” dico
“Questa sarebbe una minaccia?” chiede
“Un avvertimento” rispondo soddisfatta, lui ride negando con il capo
“Non ho paura di te Stoessel”
“Beh, dovresti” dico. Sta per rispondermi quando vediamo in lontananza Savannah che si avvicina velocemente a noi..
“Possiamo correre?” mi chiede
“No, ormai è troppo vicina” rispondo
“Jorge..” dice Savannah una volta averci raggiunto, sposta lo sguardo su di me
“Martina..” aggiunge, rispondo con un cenno del capo
“Dovrei.. dovrei parlarti” balbetta guardando Jorge, lui guarda me come a dire ‘posso?’ , annuisco con il capo. Si allontana con lei mentre io faccio retro front per tornare dagli altri, sbatto contro qualcuno..
“Alba! Che ci fai qui? Ci stavi seguendo?” chiedo confusa, lei è nervosa
“N-no..volevo..volevo parlarti” balbetta
“Dimmi” la sprono
“Ecco io.. io volevo sapere..ecco..”
“Volevi sapere..?” chiedo
“Quel ragazzo.. quello con cui hai avuto una storia..”
“E tu che ne sai?” la interrompo
“Te l’ho detto.. voci” risponde, non le credo
“Vabe.. quel ragazzo?”
“Ecco l’hai.. l’hai dimenticato?” mi chiede, il mio cuore inizia a battere forte
“Che t’importa?” chiedo a mia volta
“Ecco.. anche io esco da una storia seria e vedi.. con Facu..” , ora ho capito
“Alba ci vuole tempo, lo dimenticherai, stai tranquilla”dico
“Quindi l’hai dimenticato?” mi chiede nuovamente, la guardo negli occhi e sospiro
“No..” aggiunge, sto per rispondere ma una mano si intreccia nella mia facendomi voltare, è Jorge, mi sorride
“Ho interrotto qualcosa?” chiede
“No” rispondo prontamente sorridendo, torniamo dagli altri.

“Ho chiesto ai miei per quest’estate..” dice Cande mentre mi riaccompagna a casa
“E?” chiedo
“Puoi lavorare al loro bar sulla spiaggia” risponde, le sorrido
“Non so come ringraziarti, giuro che mi stai aiutando tantissimo” dico
“E’ un piacere..però ho detto loro che ti devono concedere almeno una mezzoretta di pausa per farti un bagno con noi” replica, rido
“Spero ti abbiano detto di sì” dico
“Ovvio” dice lei
“Oh e mi hanno detto che hanno assunto anche un nuovo ragazzo, quindi lavorerai con lui” aggiunge “Spero non sia un problema per.. per Jorge”
“Che? Non stiamo mica insieme” dico
“Ma siete impegnati. Il che vale a dire che non puoi andare con chi vuoi Tini.. ascolta se questa situazione non ti sta bene puoi benissimo dirglie..”
“Non ho detto che non mi sta bene!” la interrompo “Era solo una battuta” aggiungo, lei sospira
“Va bene” mi dice


“Com’è andata la giornata tesoro?” mi chiede mia madre una volta rientrata a casa, è sul divano con mia sorella a vedere la TV
“Abbastanza bene” rispondo sedendomi con loro
“Tra poco escono i quadri” mi dice mia madre abbassando il volume
“Non mettermi ansia” replico
“Devo aspettarmi qualche sorpresa?” mi chiede, roteo gli occhi
“No, ma’..lo sai che quest’anno ho studiato” rispondo
“Mh, ne sei così sicura?”
“Sì!” sbotto
“Vedremo” replica per poi andare in cucina
“Che palle” dico una volta che si è allontanata, Lodo ride
“Lo sai che se ti porti qualche materia ti ammazza, vero?” dice mia sorella, la guardo male, alza le mani in segno di difesa
“Dico solo la verità” aggiunge
“Lo so, ma non succederà” dico, lei annuisce
“Hai sentito di Sabrina?” mi chiede, la guardo confusa
“No, che cosa?”
“E’ sparita da giorni, nessuno sa dove si sia cacciata” risponde, avverto la sua preoccupazione
“Ehy, tranquilla. Non succederà niente di male. Alla festa metteremo in atto il nostro piano ed andrà tutto per il meglio” la rassicuro, lei mi sorride. Suona il campanello, mi alzo e vado ad aprire..
“Capitano.. che ci fai qui?” chiedo
“Devo parlarti” risponde
“Ok, andiamo di sopra” replico, chiudo la porta e mi dirigo verso le scale, Jorge saluta mia sorella e poi mi segue. Apro la porta della stanza, lo faccio entrare e poi la chiudo alle mie spalle..
“Che dovevi di..” , non faccio in tempo a terminare la frase che le sue labbra sono sulle mie. Mi sbatte con foga contro la porta e le sue mani stringono il mio viso. Lo allontano leggermente..
“Che ti prende?” chiedo ridendo
“E’ da ieri sera che aspetto” risponde per poi avventarsi nuovamente sulle mie labbra, rido. Con un salto avvolgo la sua vita con le mie gambe e le sue mani afferrano saldamente i miei glutei. Cammina verso il letto senza dar fine a quel bacio pieno di desiderio. Mi fa stendere sul letto, lui sopra di me. Le sue labbra si spostano sul mio collo fino ad arrivare al primo bottone della camicetta, risale tornando a divorarmi le labbra mentre mi sbottona con foga la camicia. Le sue mani si spostano sotto il mio reggiseno, il respiro inizia a farsi pesante. Le sue labbra adesso mordicchiano il mio lobo sinistro mentre io sono intenta a liberarlo da tutti gli indumenti che ha indosso. Si allontana allungando un braccio verso il comodino per prendere il preservativo, torna su di me. Sbottona il mio jeans per poi sfilarlo insieme agli slip. Afferro il suo viso tra le mani per poi tornare a baciarlo mentre la sua mano destra percorre il mio corpo fino ad arrivare alle mie parti intime, ansimo. Improvvisamente non sento più la sua pelle sulla mia lasciandomi un senso di vuoto, apro immediatamente gli occhi, adesso è in piedi davanti a me..
“Che cazzo fai!?” sbotto
“Non dovevi ‘farmela pagare’?” chiede imitandomi “Non riesci a resistermi” aggiunge. Lo afferro da un polso facendolo cadere nuovamente sul letto, adesso sono a cavalcioni su di lui. Mi piego in avanti per lasciargli dei piccoli baci sul collo. Le mie labbra scendono lentamente percorrendo ogni cm del suo corpo, passo la mia lingua intorno al suo ombellico, continuo a scendere arrivando fino a poco sotto l’ombellico e sento la sua erezione premere su di me e i suoi addominali contrarsi, getta la testa indietro, lo sento ansimare. Continuo a scendere lentamente per poi staccarmi improvvisamente nello stesso identico modo in cui aveva fatto lui, spalanca gli occhi..
“Perché non hai continuato!?” chiede
“Chi era quella che non riusciva a resisterti caro?” replico soddisfatta, mi guarda per qualche secondo
“Ok hai vinto” dice per poi attirarmi nuovamente a lui, sorrido soddisfatta. Le sue labbra premono sulle mie e lo sento entrare dentro di me. Affondo le mie unghia nelle sue spalle e assecondo i suoi movimenti, non riesco a trattenere un gemito, dimenticandomi che di sotto c’erano mia sorella e mia madre che avrebbero potuto sentirmi. Mi bacia con sempre più foga, come se non ne avesse mai abbastanza.  Si stacca dalle mie labbra avvicinando la sua bocca al mio orecchio. Sento il suo fiato caldo abbattersi sul mio collo. Le spinte aumentano sempre di più fino a farmi raggiungere il massimo del piacere..
“Non fermarti” ansimo
“Non ne ho la minima intenzione” ansima a sua volta, non riesce a non fare il cretino nemmeno in queste situazioni. Sento il suo respiro farsi sempre più pesante e le spinte aumentare ancora di più. Geme arrivando anche lui all’orgasmo. Rallenta lentamente il ritmo per poi buttarsi al mio fianco, esausto..
“E’ proprio vero che l’attesa aumenta il desiderio” afferma, scoppio a ridere.

Io e Jorge siamo stesi sul letto e parliamo del più e del meno. Ci siamo ricomposti per  paura che qualcuno potesse scoprirci...
“Quindi..cosa ti ha detto oggi Savannah?” gli chiedo mentre lui disegna dei piccoli cerchi sulla mia spalla sinistra
“Va via” risponde
“In che senso?”
“I genitori la portano via da qui, da Buenos Aires. Hanno saputo della nostra rottura e suo padre si è incazzato con il mio, non vogliono avere più niente a che fare con noi e soprattutto non vogliono che Savannah si avvicini di nuovo a me..” risponde
“Jorge.. mi dispiace.. se è colpa mia..”
“Non è colpa tua” mi interrompe “Andava fatto già da tempo. Papà non è solo in affari con lui quindi si sistemerà tutto, tranquilla cutie. Tu mi piaci, parecchio, e non voglio lasciar perdere. Non mi interessa di ciò che pensano loro” aggiunge, sorrido guardandolo e lui ricambia il sorriso. Afferra dolcemente il polso sinistro portandolo alle sue labbra per lasciarvi un piccolo bacio, osservo quel movimento. Le sue labbra si staccano, vedo i suoi occhi intenti a fissare qualcosa..
“Che.. che c’è?” chiedo nervosamente
“Queste cicatrici, sul polso.. cosa sono?” mi chiede.



*ANGOLO DELL’AUTRICE
CIAO A TUTTI A TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!! Scusate il ritardo ma, come ben sapete è iniziata la scuola e sarà un po’ più difficile aggiornare, ma tranquilli che non abbandono questa storia per nulla al mondo. Beeene, capitolo interessante eheh Alba.. non me la conta giusta, e a voi? I genitori di Savannah hanno deciso di allontanarla da tutto ciò che riguarda Jorge, sarà la giusta decisione? Che fine ha fatto Sabrina? Ruggero nasconde davvero qualcosa? E soprattutto.. come andrà questa storia con Mer? Si è davvero dimenticato di Lodo? E Tini si è dimenticata di Luca? E quelle cicatrici? QUANTE DOMANDE. Per avere risposte non vi resta che.. CONTINUARE A LEGGERE! Recensite in tanti e alla prossimaaaaa, vi voglio bene, un bacionee!


 

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***


“Quali..quali cicatrici?” chiedo nervosamente mettendomi a sedere sul letto
“Come quali Martina, quelle che hai sul polso” risponde Jorge facendo lo stesso
“Ah..quelle..quelle sul polso. Non ti ricordi? Me le sono fatte la sera in cui mi hai quasi presa sotto” replico cercando di ironizzare
“Non dire cazzate. Quella sera ti sei graffiata il braccio, non il polso..me lo ricordo bene” dice
“Ricordi male” replico
“Senti Stoessel mi ricordo bene quella notte, non prendermi per il culo” sta iniziando ad innervosirmi ma io riesco a concentrarmi solo sul suo –mi ricordo bene quella notte-
“Non ho niente da dirti!” esclamo
“Bene, come vuoi” dice alzandosi e dirigendosi verso la porta
“Ma che fai?” chiedo
“Me ne vado. Quando ti deciderai a dirmelo, ne riparliamo” risponde per poi uscire infuriato. Fanculo.


“Tini, chi era il ragazzo di ieri sera?” mi chiede mia madre mentre facciamo colazione
“Un amico” rispondo, Lodo ride e la fulmino con lo sguardo
“Sicura fosse solo un amico?”
“Si mamma, e anche se fosse altro sicuramente non lo direi a te. Lodo, andiamo” dico alzandomi
“Dove andate?” chiede mia madre
“A mare con gli altri, torniamo stasera” rispondo, poi usciamo e ci dirigiamo verso la macchina..
“E’ successo qualcosa ieri sera?” mi chiede Lodo
“No, non è successo nulla. Perché?” chiedo a mia volta
“Ho visto Jorge uscire incazzato quindi ho pensato che..”
“Non è successo nulla” la interrompo, lei acconsente e saliamo in macchina.

Siamo arrivate in spiaggia e siamo seduti con gli altri ai tavolini del bar..
“Tini quando inizi a lavorare?” mi chiede Facu
“Dopodomani” rispondo seccamente, oggi non sono dell’umore
“Abbiamo saputo di questo nuovo ragazzo che lavorerà con te..” mi prende in giro Rugge, roteo gli occhi e vedo Mer dargli una gomitata come a dire ‘smettila’. Il mio sguardo si incrocia con quello di Jorge che è ancora infuriato..
“Uhuhuh, pazzie a lavoro” lo asseconda Matteo
“Matteo ti ricordo che adesso Tini è impegnata” replica Samu guardando me e Jorge
“Uh, allora la cosa si fa più interessante” dice Facu
“Roba di gelosia” scherza Matteo
“SMETTETELA!” sbotto facendo zittire tutti
“Ehi piccina calma” dice Rugge, lo guardo male
“E’ successo qualcosa tra di voi?” chiede Matteo a me e Jorge, nessuno dei due fiata
“Oookay, vi lasciamo soli. Andiamo a fare il bagno” dice Facu per poi alzarsi seguito da tutti gli altri, io e Jorge rimaniamo soli..
“Potevi almeno salutarmi” dico
“Perché avrei dovuto?” mi chiede
“La vuoi smettere!? Sembri un bambino!” esclamo
“Ah io!? Non sono io quello che ti nasconde le cose!” replica
“Ma devi sapere per forza tutto!? Non sei il mio ragazzo quindi smettila di comportarti come tale!” sbotto guardandolo negli occhi, lui mi guarda per qualche secondo per poi alzarsi e raggiungere gli altri. Sono davvero un’idiota.

“Gli hai davvero detto così?” mi chiede Mer una volta aver raccontato a lei e Cande ciò che gli avevo detto, abbasso lo sguardo
“Sei una cretina!” aggiunge Cande
“Lo so, non c’è bisogno di infierire” dico guardandola male
“Ma perché vi siete incazzati?” mi chiedono, cazzo. Non avevo pensato a questo.
“Puttanate” rispondo, mi guardano per qualche secondo
“Davvero, le solite cose” aggiungo
“Vabbe.. comunque sia DEVI parlarci” mi dice Cande
“Lo so, ma tanto è inutile”replico
“Io direi che prima di parlarci devi fare chiarezza Tini..” dice Mer
“In che senso?” chiedo
“Devi capire cosa provi davvero per lui” risponde la bionda, abbasso lo sguardo
“Lo sappiamo che dopo la storia di Luca è difficile Tini ma.. non aver paura di essere felice di nuovo” aggiunge la rossa
“Non posso innamorarmi di Jorge” dico fissando il vuoto, sento le mie amiche sorridere
“Non puoi controllarlo” dice Mer quasi come se le facessi tenerezza
“Sì, posso. L’ho fatto fino ad oggi e continuerò a farlo” replico
“Io credo che a Jorge non andrà bene in eterno questa storia dell’essere ‘solo impegnati’ “ dice Cande facendo le virgolette
“Io vedo qualcosa di speciale tra di voi Tini.. è l’unico che è riuscito a sbloccarti dopo la storia di Luca. Un motivo ci sarà, no?” aggiunge la rossa
“Concordo” replica Mer. Decido di non voler affrontare più quella conversazione così decido di andare via.

Sono in macchina, ho chiesto a Cande di riaccompagnare lei Lodo a casa. Sto ascoltando ‘warrior’ di Demi Lovato ed ecco che arriva la parte che mi fa sempre lo stesso effetto da anni..* I've got shame, I've got scars that I will never show..I'm a survivor, in more ways than you know *. Il mio sguardo si sposta sul mio polso, I ricordi riaffiorano la mia mente e non riesco a trattenere le lacrime. Accosto la macchina alzando il volume della radio, mi copro il viso con le mani singhiozzando. Mi sembra di essere tornata indietro a mesi fa, è un incubo. Rimetto in moto sapendo esattamente dove andare.

Busso alla porta..
“Chi è?” chiedono, non rispondo. La porta si apre, ho gli occhi gonfi. Guardo Jorge per qualche secondo per poi buttarmi tra le sue braccia affondando il viso nel suo petto, non posso evitare di scoppiare nuovamente in lacrime. Lui mi stringe forte a sé appoggiando il suo mento sulla mia testa, mi accarezza i capelli..
“Non piangere..” sussurra, lo stringo ancora più forte come se avessi un estremo bisogno di lui. Sciolgo con fatica l’abbraccio afferrando la sua mano..
“Vuoi parlarne?” mi chiede, annuisco. Saliamo in camera.
“E’ iniziato tutto quando Luca se n’è andato..” inizio a raccontare sedendomi sul letto, lui si siede di fronte a me “Ero in camera, stavo studiando..o meglio cercavo di studiare. I pensieri mi stavano uccidendo.. stavo giocherellando con le forbici e presa dalla distrazione mi tagliai..” copro il mio polso sinistro con la mano destra, quasi come se me ne vergognassi “improvvisamente sentii i pensieri svanire perché la mia mente era concentrata sul dolore fisico che mi aveva causato il taglio, era la prima volta dopo tanto tempo che riuscivo a distogliermi dai quei pensieri. E da quel giorno.. da quel giorno i tagli sono aumentati. Ogni volta che stavo male mi sembrava l’unica via d’uscita, non avevo forza, ero fragile..” ricomincio a piangere, Jorge non proferisce parola..
“Io.. io mi vergogno per ciò che ho fatto. Non posso credere di essere arrivata a tanto ma.. Luca era il mio tutto, era la mia felicità e mi aveva lasciata in quella maniera, con una stupida scusa. Io..”
“Come hai fatto a smettere?” mi chiede interrompendomi , trovo finalmente il coraggio di guardarlo negli occhi
“La mia famiglia. Vedevo la mia famiglia preoccupata, ero dimagrita tanto, forse troppo. Non uscivo, non parlavo.. loro stavano male. Mia sorella piangeva per me, mia madre anche.. non potevo fare loro del male” rispondo
“Chi lo sapeva?” mi chiede, deglutisco
“Nessuno” rispondo seccamente. Mi attira a sé stringendomi forte..
“Non posso credere che quello stronzo ti abbia ridotto in quella maniera” dice, sorrido
“Ti prego, giurami che non lo farai mai più. Tu sei qualcosa di così prezioso.. non devi farti del male” aggiunge sciogliendo l’abbraccio
“E’ acqua passata ormai..” dico
“Ecco perché portavi sempre tutti quei bracciali..” nota lui, sorrido
“Lo hai notato?” chiedo, lui annuisce
“Fai attenzione ai dettagli capitano” dico
“Solo quando mi importa davvero di qualcosa” replica guardandomi negli occhi intensamente. Forse Mer e Cande avevano ragione. Forse mi sto davvero innamorando di Jorge.

*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Scusate ma non ho affatto tempo per commentare il capitolo. Spero di  aver trattato un argomento così importante in maniera corretta, ammetto di non saperne molto a riguardo infatti ho cercato di ridurre il dialogo il più possibile. Se sono stata offensiva o irrispettosa chiedo scusa. Alla prossima, bacioni!

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


“Buongiorno” sussurra Jorge al mio orecchio lasciandomi un dolce bacio sulla tempia sinistra, sorrido e mi volto per poi infilare la mia testa nell’incavo del suo collo
“Buongiorno” mi lamento, lui ride stringendomi a sé
“Che ora è?” chiedo
“Le 10:00, ti ricordo che devi andare a lavorare e poi stasera c’è la festa” risponde
“E se rimanessimo tutto il giorno a letto?” chiedo, lo vedo sorridere
“Che c’è?” chiedo
“Niente, mi piace che parli al plurale” risponde, sorrido a mia volta
“Vado!” esclamo alzandomi di colpo e lasciandogli un dolce bacio sulle labbra
“A stasera” aggiungo
“Alle 21:00 pronta!” urla prima che potessi uscire dalla stanza.

Al lavoro è andata tutto bene, domani arriva il ragazzo nuovo e non ho nessun buon presentimento. Mi sto preparando per la festa, stasera entriamo in scena con l’operazione  –recuperofoto-  lo so, non avevo tempo per pensare ad un nuovo nome. Bussano alla porta..
“Lodo non è il momento!” urlo, la porta si apre ugualmente. Mi volto e..
“Alba? Che ci fai qui?” chiedo confusa, lei entra avvicinandosi a me
“Quindi stasera verrai..” dice guardandosi intorno
“S..sì, cosa c’è di strano?” chiedo sempre più stranita, lei mi guarda per qualche secondo, è in difficoltà
“Pensavo di avere più tempo..” sussurra quasi come se stesse parlando tra sé e sé
“Alba.. tempo per cosa? Non capisco..” affermo
“Non puoi venire stasera”
“Che? E perché? Ahah”
“Perché… Tini io..”
“Tu?” chiedo
“Io..devo dirti una cosa” risponde, sono preoccupata
“Cosa?”
“Ecco io.. io sono..”
“Tini!” Lodo ci interrompe entrando nella stanza
“Lodo non è il momento!” sbotto
“No, lascia stare. Vado.” Alba approfitta della situazione scappando dalla stanza, non capisco cosa sta succedendo
“Che voleva?” chiede Lodo
“Non ne ho idea. Tu che vuoi piuttosto?” chiedo a mia volta
“Come sta?” chiede mostrandomi il vestito che indossa
“Sei bellissima!” rispondo “Mi raccomando.. metti in atto tutto ciò che ti ho insegnato. Io e Jorge saremo lì” aggiungo
“A proposito di te e Jorge..” cambia discorso
“Cosa?” chiedo nervosa, lei ride
“Ti stai innamorando di lui, vero?” mi chiede
“Eh? Innamorami di lui? Stai scherzando?”
“Tini stai sorridendo” mi fa notare lei, torno seria
“Lodovica smettila!” sbotto, lei ride
“Sono davvero contenta” replica
“Contenta per cosa? Non ci dobbiamo mica sposare!”
“Sono contenta che finalmente qualcuno è riuscito a farti provare dei sentimenti” dice, sorrido
“Dai smettila, andiamo!” esclamo per poi trascinarla fuori dalla stanza e dirigerci verso la macchina.

“Dov’è Lodo?” mi chiede Jorge durante la festa
“Con Daniel, mi invia un messaggio quando dobbiamo entrare in scena noi” dico euforica
“La smetti di esaltarti?” chiede
“Dai è troppo eccitante!! Sembra tipo uno di quei telefilm…”
“Sei pazza” mi interrompe, rido
“La sapete l’ultima?” dice Facu ad alta voce
“Cosa?” chiede Mer
“Stamattina ho visto Sabrina vicino casa mia” risponde il nano, io e Jorge ci guardiamo
“E’ tornata?” chiedo
“A quanto pare” mi risponde Facu
“Quella ragazza mi inquieta” dice Rugge
“Era da sola?” chiede Cande
“Sì” le risponde Facu
“Stava parlando al cellulare” aggiunge
“Ti ha visto?” chiede Matteo, Facu nega con il capo
“Chissà se è qui stasera” dice Rugge
“Che ti importa?” gli chiede Mer, gelosona
“Niente” le risponde il mio migliore amico per poi lasciarle un dolce bacio sulle labbra, sorrido a vederli ma una gomitata di Jorge mi riporta sul Pianeta Terra
“Perché è tornata!?” sussurra in modo tale che potessi sentirlo solo io
“Temo che lo scopriremo presto” rispondo facendo lo stesso.

Stiamo ballando quando sento il mio cellulare vibrare, è Lodo..
“Lodo: INIZIAMO.”
Trascino Jorge fuori dalla folla..
“Mi ha mandato un messaggio” gli dico mostrandogli lo schermo
“Iniziamo!? Cosa mi sta a significare iniziamo!? Da dove? Dove sono?”
“Calmati!” sbotto, è più agitato di me. Il mio cellulare vibra di nuovo..
“Lodo: CAMERA DI SOPRA ACCANTO AL BAGNO. ENTRATE PRIMA CHE ARRIVIAMO NOI.”
“Camera di sopra accanto al bagno!? Come se conoscessimo questa casa!” roteo gli occhi, la sua ansia mi innervosisce. Lo afferro dalla mano destra e lo trascino con me.
Saliamo le scale e ci troviamo davanti ad un corridoio con otto porte, quattro alla nostra destra e quattro alla nostra sinistra. Mi guarda come a dire ‘ecco vedi, avevo ragione. Adesso come la troviamo?’ , rido.
“Ok calma, apriamole tutte” dico “Io inizio da destra e tu da sinistra” aggiungo, lui annuisce. Apre la porta alla sua sinistra..
“Ufficio” dice, apro la prima porta alla mia destra..
“Specie di magazzino” dico, ora tocca a lui
“Camera da letto e..” apre la successiva “camera da letto, niente bagno. Non è questa” aggiunge. Tocca a me..
“AAAAH!!!” urlano due ragazzi appena apro la porta
“Uh, scusate” dico richiudendo la porta
“Ragazzi che si danno da fare” aggiungo, Jorge ride. Apro la successiva..
“Bagno” dico guardandolo, apro quella affianco
“E’ questa!” esclamo, entriamo velocemente.
“Dove ci nascondiamo?” chiedo
“Quella poltrona, è perfetta” risponde lui dirigendosi verso quest’ultima, lo seguo e ci nascondiamo. A distanza di pochi minuti la porta si apre, sono Lodo e Daniel.
“Tranquilla, chiudo a chiave” le dice lui estraendo una chiava dalla tasca destra. Mentre è intento a chiudere la porta mi faccio vedere da Lodo per tranquillizzarla, è troppo nervosa..
“Tutto bene?” le chiede Daniel una volta chiusa la porta, mia sorella annuisce sorridendo. Lui si avventa sulle sue labbra e chiudo istintivamente gli occhi..
“Non posso guardare” sussurro, Jorge ride
“Dai scema, devi stare pronta con il telefono!” sussurra a sua volta, così apro – con fatica – gli occhi ed estraggo il cellulare dalla tasca, schiaccio su fotocamera. Lui le sta sbottonando la camicia ma lei lo blocca, si staccano..
“Prima io” sussurra mia sorella a pochi cm dalle sue labbra, esattamente come le avevo detto di fare.
“Scommetto che questa è stata una tua idea” sussurra Jorge, rido strizzandogli l’occhio destro. Lodo si abbassa lentamente lasciando dei baci sul suo petto, afferra la cintura e la slaccia passando lentamente una mano sulla protuberanza dei suoi jeans, lui ansima. Sfila con foga i suoi jeans per poi passare agli slip, adesso lui è completamente nudo..
“Oh beh, non me lo ricordavo così..”
“SCATTA LA FOTO E BASTA!” sbotta Jorge interrompendomi
“Chi c’è!?” Daniel si alza nervosamente tirandosi velocemente su i pantaloni, fortunatamente non prima che io riuscissi a scattare qualche foto. Io e Jorge ci alziamo soddisfatti..
“Ma cosa.. voi siete pazzi!” esclama lui, incrocio le braccia sotto il seno
“Adesso, se ti azzardi a far vedere anche solo mezza foto di mia sorella a qualcuno, queste faranno il giro di tutta la città” dico mostrandogli le foto che gli avevo appena fatto, sgrana gli occhi, so che in questo momento mi vorrebbe uccidere
“Tu brutta..” si sta avvicinando a me ma Jorge lo blocca afferrando saldamente il suo braccio sinistro
“Tu brutta cosa?” chiede con voce minacciosa, Daniel retrocede
“Lasciami bro, mi fai male!” sbotta
“Tu non ti avvicinerai mai più né a Martina né a Lodovica, sono stato chiaro?” dice, Daniel annuisce e Jorge molla la presa
“Io non ho le tue foto. Sabrina mi ha detto di dirvelo solo per ricattarvi. In realtà le ha lei e le ha sempre avute lei” dice Daniel, lurida bastarda. Voglio decapitarla.
“Adesso se volete scusarmi, torno alla festa” aggiunge per poi uscire dalla porta
“Un problema in meno” dice Jorge
“Rimane Sabrina” replico
“E’ tornata” aggiungo guardando Lodo, ha gli occhi lucidi. Sto per abbracciarla ma Jorge mi precede..
“Tranquilla Lodo, si sistemerà tutto” le dice stringendola, lei fa lo stesso. Sorrido guardandoli.
“Grazie Jorge” dice mia sorella sciogliendo l’abbraccio, poi torna alla festa..
“Che c’è?” mi chiede Jorge notando che lo stavo ancora guardando
“Niente” dico scrollando le spalle
“Mi piace che tu sia così protettivo con mia sorella” aggiungo
“E con me” dico avvicinandomi
“Grazie per prima” concludo
“Quando vuoi cutie” replica, lo bacio.
“Quanti baci oggi” scherza lui, rido
“Mi sono svegliata affettuosa” dico
“Perché non ti svegli così ogni mattina?” scherza, lo colpisco
“Ecco, questa è la Tini che conosco” aggiunge facendomi ridere. Sto per rispondere ma il mio telefono squilla, è Mer..
Io:”Mer, dimmi”
Mer:” Tini devi scendere, c’è qualcuno che ti cerca”
Io:” Chi?”
Mer:”Non lo so, scendi”
Chiudo la telefonata e riferisco a Jorge ciò che Mer mi aveva detto. Usciamo dalla stanza tornando alla festa. Raggiungiamo gli altri, noto che Alba si è unita a loro.
“Alba..ciao. Mer chi mi cercava?” chiedo, la bionda sta per rispondermi ma Alba la precede
“Tini io.. avrei voluto dirtelo in un’altra maniera. Giuro che mi dispiace tanto..mi dispiace davvero tantissimo..” balbetta Alba
“Ma di che stai parlando? Cosa sta succedendo?” chiedo confusa, vedo che tutti girano lo sguardo verso l’ingresso della villa a pochi passi da noi. Faccio lo stesso. No. Non può essere. Non può essere vero.




 

*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Scusate per il disastroso ritardo ma questa scuola mi distruggeee! Ho trovato un’oretta libera per finire il capitolo ma adesso devo andare a studiare quindi vi lascio. Scusate davvero ma ho pochissimo tempo per scrivere. Spero  che continuiate ugualmente a seguire la storia. Recensite in tanti e ci sentiamo presto (spero!). Un bacioneeee!

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


Corro verso di lui circondando con un salto la sua vita con le mie gambe, avvolgo le mie braccia intorno al suo collo e lui mi stringe forte a sé..
“Amore mio..” lo sento sussurrare, sorrido. Delle lacrime rigano il mio viso senza che me ne accorga, inspiro profondamente : il suo profumo. Dio quanto mi mancava. Sposto  di poco il viso in modo tale da poterlo baciare. Quelle labbra, il suo sapore, come ho fatto a vivere senza questo per così tanto tempo?
Torno alla realtà. Mi stacco da lui poggiando nuovamente i piedi a terra, adesso non sorrido più. Non riesco a realizzare ciò che è appena successo. Sono di fronte a lui, muta, con le lacrime agli occhi. Lo guardo profondamente, anche lui sta piangendo. Mi volto verso i miei amici, noto che Jorge non c’è. Guardo Mer e lei mi fa segno come a dire ‘se n’è andato’. Mi volto nuovamente..
“Luca..che ci fai qui?” chiedo con la voce che trema, lui sorride
“Sono tornato.. sono tornato per restare” mi risponde lui. La sua voce. Credo che il mio cuore stia per avere un infarto.
“Perché? Perché qui? Perché adesso? Io.. io non capisco. Poi, Alba? Cosa c’entra con tutto questo?” si avvicina afferrandomi la mano destra, mi irrigidisco a quel tocco, il mio cuore batte all’impazzata
“Possiamo allontanarci da qui? Ti spiegherò tutto” mi dice lui, annuisco ed usciamo dalla villa.


“Come stai?” mi chiede mentre camminiamo lungo il marciapiede, sembra tutto così surreale
“Relativamente bene” rispondo
“Relativamente?” chiede lui ridendo, rido anch’io
“Quanto sei bella quando sorridi..” aggiunge, torno seria, i suoi complimenti. Possibile che mi facciano ancora lo stesso effetto?
“Perché sei tornato?” gli chiedo, lui sospira
“E’ una storia lunga” risponde
“Ho parecchio tempo” replico
“E’ cominciato tutto qualche mese fa.. Al contrario di ciò che tu possa pensare, non ti ho dimenticata. E non ho smesso di pensare a te neanche per un secondo. Sono riuscito a sopportare la situazione, sì, stavo male. Ma riuscivo ad andare avanti. Qualche mese fa ho ritrovato..ho ritrovato questo” dice prendendo dalla tasca un braccialetto.. o meglio, il nostro braccialetto. Sorrido nel vederlo, mi riporta alla mente così tanti ricordi.. “Quando l’ho visto, ho ripensato a tutto ciò che abbiamo vissuto insieme. E non sono più riuscito a reggere quella situazione.. avevo bisogno di vederti, di abbracciarti, di baciarti, di sentire il tuo profumo..” lo bacerei, ma non posso “però.. non volevo tornare. Avevo paura. Paura di come avresti reagito, di come l’avresti presa.. così.. ho mandato qui mia cugina, Alba”
“E’ tua cugina!?” lo interrompo, lui annuisce
“Parlavamo tutti i giorni, ogni secondo. Lei mi aggiornava su tutto..” su tutto? Quindi anche su Jorge?  “Mi ha detto che mi avevi dimenticato, che eri cambiata. Che andavi con uno diverso ogni settimana se non ogni giorno, che non ti importava più di niente e di nessuno se non dei tuoi amici di sempre, che rispondevi male ai professori, che marinavi la scuola..Giuro, ho pensato non parlasse di te.”
“Se ti ha detto tutte queste cose, perché sei tornato?” gli chiedo , lui mi guarda
“Perché qualche giorno fa, mi ha detto che ti ha rifatto quella domanda: l’hai dimenticato? Tu non le hai risposto, ha detto che ha visto qualcosa nei tuoi occhi, qualcosa che non riusciva a spiegarsi” abbasso lo sguardo “E ho pensato che tu puoi essere cambiata quanto vuoi, puoi essere andata con quanti ragazzi ti pare.. ma ciò che abbiamo vissuto io e te è troppo forte per essere dimenticato” aggiunge
“Quindi sei tornato solo perché avevi la certezza che io ci sarei stata? Se non l’avessi avuta non saresti tornato?” chiedo, lui nega con il capo
“No, sono tornato perché senza te era tutto una fottuta merda. Sono tornato perché ho bisogno di te.. perché ti amo” aggiunge fermandosi, facendo fermare anche me. Si avvicina per baciarmi ma giro la testa, le sue labbra si scontrano con la mia guancia, sospira.
“E’ troppo presto. Io.. ho bisogno di assimilare la cosa. Non ci sto capendo un cazzo” dico allontanandomi  “Ero appena riuscita ad andare avanti.. e poi.. e poi torni sconvolgendomi la vita” aggiungo
“Se te l’ho sconvolta è perché non ti sono proprio indifferente, no?” dice cercando il mio sguardo, lo trova. I suoi occhi.
“Devo.. devo andare” dico, scappo.

Cammino per strada da sola. Non riesco a credere a ciò che è appena successo. Il mio primo amore, colui che mi ha distrutta ma allo stesso tempo l’unico che è riuscito a farmi sentire viva.. pensavo di averlo perso per sempre, ero riuscita ad accettarlo, stavo provando ad andare avanti. E adesso torna facendo crollare tutto ciò che avevo costruito. Tutta la forza, il coraggio.. mi sento di nuovo quella ragazza fragile e vulnerabile di una volta.
Suono a casa di Mer, mi apre..
“Tini è tardissimo, dove eri finita?” mi chiede
“Posso entrare?” le chiedo a mia volta, annuisce lasciandomi passare. Salgo in camera sua, mi siedo sul suo letto, ci guardiamo. Sto per aprire bocca ma Mer si getta su di me abbracciandomi. Ricambio immediatamente l’abbraccio, ne avevo tanto bisogno. Rimaniamo così per qualche minuto, non ho la forza di staccarmi; è lei a farlo..
“Non oso nemmeno immaginare come ti senti in questo momento” dice, non riesco a parlare. So che se anche solo ci provassi, scoppierei a piangere e non posso, non posso essere debole.
“Quel grandissimo figlio di puttana. Ma che è tornato a fare? Pensa che tu possa dimenticare tutto il male che ti ha fatto!?”
“Mer.. hai visto la mia reazione quando l’ho visto.. non.. non so come gestire questa situazione” balbetto
“Tesoro, la tua reazione è stata più che normale. Luca è stato il tuo primo amore, solo Dio sa quanto tu abbia sofferto per lui. Piuttosto, cosa ti ha detto?” mi chiede
“Che è tornato per restare, che mi ama, che non mi ha mai dimenticato..”
“E se lo ricorda dopo tutto questo tempo!?” sbotta
“Mer, calmati..” la tranquillizzo
“Non posso! Quel pezzo di merda! Perché !? Proprio adesso che stavi voltando pagina!”
“A proposito.. Jorge?” chiedo quasi come se fossi spaventata dalla risposta della mia migliore amica
“Jorge .. Jorge vi ha visti ed è andato via con un’espressione che sinceramente non riesco neanche a descriverti” mi risponde, mi sento terribilmente in colpa
“In fondo.. ci stavamo solo frequentando, no?” , la bionda ride
“No, Tini.. io credo che lui provasse dei sentimenti per te” mi risponde
“Ma va. Comunque sia devo parlargli, sono.. sono stata una stronza” dico
“Vorrei poterti dire il contrario ma sì, sei stata una stronza” replica “Ma hai solo fatto ciò che ti diceva il cuore, hai reagito d’istinto, non devi fartene una colpa” aggiunge
“Posso rimanere qui a dormire?” le chiedo, lei sorride
“Ma certo, scema” risponde.


Apro gli occhi, guardo l’ora : le 05:30. Mer, ovviamente, sta dormendo. Mi alzo, mi lavo, mi vesto ed esco di casa. Credo che quest’ora sia fantastica. Il sole sta sorgendo, le strade sono deserte e l’aria non è né troppo fredda né troppo calda. Cammino continuando a pensare a tutto ciò che sta succedendo, non riesco a crederci, a realizzare. C’è un’unica persona con cui voglio parlare in questo momento.
Busso alla porta rendendomi conto solo dopo che sono le sei del mattino. Passa un po’ di tempo ma la porta si apre..
“Stoessel, che ci fai qui?” chiede Jorge con un’espressione e una voce da –masonoleseidelmattino-
“Io.. volevo parlarti” rispondo
“Non abbiamo niente da dirci” replica freddamente, è arrabbiato
“Beh forse tu no, ma io sì” dico
“In tal caso non ho voglia di ascoltarti” risponde mettendomi in difficoltà
“Ma Jorge..”
“Torna a casa Stoessel” mi interrompe per poi chiudermi la porta in faccia.

Sono a casa, nel mio letto. Sto pensando. Jorge era così arrabbiato, ma perché? Capisco che ci stavamo frequentando ma.. non era nato niente di ancora così forte. Ma soprattutto sto pensando a Luca, a questa situazione, non so come comportarmi. E’ ora di andare a lavoro così mi vesto ed esco nuovamente di casa.

“Buongiorno” dico ai genitori di Cande
“Buongiorno cara” mi rispondo all’unisono
“Il tuo collega di lavoro sta per arrivare” aggiunge sua madre. Oh già, quasi dimenticavo. Il nuovo arrivato.
“Va bene” rispondo sorridendo. Sto sistemando le cose quando..
“Che coincidenza” , quella voce è inconfondibile. Mi volto..
“Luca.. che ci fai qui?”chiedo
“Lavoro” risponde
“Dimmi che stai scherzando” dico, lui ride
“No piccola” al sentire quel nome il mio cuore perde un battito, mi irrigidisco, lui se ne rende conto
“Tutto bene?” mi chiede avvicinandosi, indietreggio
“Non toccarmi” dico fissando il vuoto, i miei occhi si riempiono di lacrime. Non riesco più a trattenermi. Mi sento impazzire.
Mi slaccio con foga il grembiule e scappo via, Luca mi chiama ma continuo a correre. Voglio andare via di qui.
Cammino mentre le lacrime mi rigano il viso, i pensieri mi uccidono. Mi tocco nervosamente i capelli, sento mille voci nella mia testa. Le cicatrici sul mio polso sembrano essersi riaperte. E’ tutto così irreale. Dev’essere un incubo. Non riesco a reggere tutto questo. Di nuovo.
Sento delle mani afferrare i miei polsi. Mi volto di scatto incrociando degli occhi verdi. La mia vista è offuscata dalle lacrime, ma so perfettamente di chi si tratta. Sto tremando, faccio fatica a respirare. Provo a dire qualcosa, ma non ci riesco. Jorge mi attira a sé stringendomi forte, cerca di tranquillizzarmi ma è come se non riuscissi a sentire le sue parole. E’ tutto così confuso. Tremo tra le sue braccia.






*ANGOLO DELL’AUTRICE*
E adesso tutte direte “lo sapevoooooooooooooo”. Ebbene sì, molte di voi lo avevano immaginato come è ovvio che sia ahah So che per il momento è tutto molto confuso, ovvero non state capendo quasi nulla, ma ovviamente ci vuole tempo per sviluppare al meglio anche questa parte della storia ahah Lascio a voi i commenti, per favore non odiatemi troppo. Un bacione enormeeee!

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***


“Stoessel calmati.. ti devi calmare” dice continuando a stringermi forte, faccio fatica a respirare. Continuo a tremare e sembra mancarmi l’aria. Jorge scioglie l’abbraccio fiondandosi sulle mie labbra, trattengo il fiato inevitabilmente. Si stacca dopo qualche secondo, il mio battito è tornato regolare come il mio respiro..
“Perché l’hai fatto?” chiedo con gli occhi ancora pieni di lacrime
“Una volta ho letto che trattenere il respiro può fermare un attacco di panico..quando ti ho baciata, hai trattenuto il respiro”
“L’ho fatto?” chiedo
“Sì..” risponde lui
“Grazie..” replico
“Senti mi dispiace, per stamattina..”
“No ascolta io..”
“Fammi parlare” mi interrompe, mi zittisco “Mi dispiace, non avrei dovuto trattarti in quella maniera. Sei venuta a casa mia all’alba, cercando di spiegarmi e io non ti ho nemmeno lasciata parlare” aggiunge
“Hai le tue buone ragioni..” dico
“Su questo non ci piove. Ma comunque avrei dovuto lasciarti parlare, quindi ti chiedo scusa e..se vuoi, ti ascolto” dice lui, la sua voce riesce a calmarmi sempre di più
“E’ tornato Luca” sono un’idiota
“Beh sì, l’ho notato” dice ironizzando, ma so che non ha voglia di scherzare, riesco a capirlo dalla sua espressione
“Questa cosa mi.. mi ha mandato in una confusione totale. Mi sembra di essere tornata a tanto tempo fa e.. è orribile. Mi dispiace per aver avuto quella reazione appena l’ho visto..”
“Hai fatto ciò che ti sentivi di fare”
“Sì, ma non è stato corretto nei tuoi confronti. E’ che sembrava tutto così surreale.. lui.. lui è stato il mio primo amore ed io..”
“Sì, non c’è bisogno di ripeterlo” mi interrompe infastidito
“Jorge io in questo momento non so che cosa cazzo penso, o sento..”
“Sei ancora innamorata di lui, non è così?” mi chiede, sto per rispondergli ma..
“Tu devi essere Jorge”, Luca ci interrompe. Ci voltiamo verso di lui, adesso so che è a conoscenza di tutto.
“Sì, sono io” dice Jorge con un tono così serio quasi da farmi paura, Luca ride incrociando le braccia sotto il suo petto..
“Ho sentito parlare di te, sei la nuova fiamma di Tini” dice il mio ex- ragazzo
“Più o meno” replica Jorge con tono di superiorità
“Lo sai che lei è ancora innamorata di me, vero?”
“Oh beh questo sta a lei dirlo, tu non c’entri niente in questa discussione” , Luca ride
“Sparisci o ti faccio sparire io” dice con tono minaccioso
“Sto tremando” replica Jorge avvicinandosi a lui
“Smettetela!” sbotto, entrambi si voltano verso di me
“Luca, questa è una questione tra me e Jorge e dobbiamo risolverla io e lui. Tu non c’entri niente, vai via” aggiungo, Jorge torna a guardare Luca con aria soddisfatta
“Ci vediamo dopo piccola” mi dice teneramente per poi andare via, Jorge sta per aprire bocca ma lo precedo
“Accompagnami a casa, ti prego” dico con la voce tremante, lui annuisce.


Sono sdraiata sul mio letto. Jorge mi ha accompagnata a casa senza dire una parola, ha capito che non avevo voglia di parlare, ma so che prima o poi devo arrivare ad una decisione. E’ vero, provo ancora cose forti per Luca ma Jorge non mi è indifferente come pensavo sarebbe stato. Bussano alla porta, quest’ultima si apre senza darmi il tempo di proferire parola..
“Luca, che ci fai qui?” gli chiedo
“Dobbiamo parlare, non puoi scappare in eterno” risponde, so che ha ragione. Lo invito a sedersi sul letto e fa come gli dico, si guarda intorno e lo vedo sorridere..
“Che c’è?” chiedo, lui mi guarda
“Non è cambiato nulla” risponde, sorrido istintivamente per poi tornare seria dopo qualche secondo
“Luca io sono stata male, tanto. Non mi aspettavo un tuo ritorno, ero riuscita ad andare avanti..”
“Come? Scopandotene uno ogni giorno?” mi interrompe
“Posso finire?” chiedo infastidita, lui si zittisce annuendo
“E’ vero, non mi sei indifferente, affatto. Questo tuo ritorno mi ha spiazzata. Ma non so che fare. C’è Jorge e..”
“Oh ma andiamo!” mi interrompe “Quello che provi per me è molto più forte di ciò che provi per lui” aggiunge, non posso contraddirlo
“Io e lui stavamo costruendo qualcosa e..”
“Guardami negli occhi” mi interrompe nuovamente prendendomi le mani, si avvicina..
“Guardami negli occhi e dimmi che non senti ciò che sentivi mesi fa, che ti sei dimenticata delle nostre nottate passate a parlare al telefono, dei nostri baci, delle nostre carezze, dei nostri abbracci, dei nostri ti amo, delle giornate passate a nasconderci dai tuoi, delle nostre notti insieme.. dimmi che ti sei dimenticata di tutto questo, e io sparirò dalla tua vita per sempre” aggiunge, lo guardo per qualche secondo, il mio sguardo si sposta sulle sue labbra.. Dio quanto vorrei baciarlo. Abbasso lo sguardo..
“Non posso dirtelo” sussurro, lo sento sorridere. Mi attira a sé stringendomi forte, vorrei staccarmi ma non ne ho la forza. Ho un fottuto bisogno di lui, anche se non vorrei fosse così. Inspiro il suo profumo lasciandogli un dolce bacio sul collo, sciolgo l’abbraccio..
“Come hai fatto ad entrare? Non c’è nessuno a casa” chiedo
“Le chiavi di riserva sono sempre dietro la pianta” risponde, rido
“Te lo ricordi” noto, lui annuisce sorridendo
“In Spagna hai.. hai conosciuto qualche ragazza?” gli chiedo con paura di sentire la sua risposta
“Ti mentirei se ti dicessi di no. Ma non ho avuto nessuna storia, non riuscivo a levarti dalla mia testa” risponde, mi sento sollevata
“Luca, non sei più l’unico” dico mettendo in chiaro la situazione
“Jorge non mi è indifferente. Ci tengo parecchio a lui e non ho ancora fatto chiarezza nei miei sentimenti” aggiungo “Ho comunque bisogno di tempo, è successo tutto così velocemente..” concludo
“Ti capisco piccola, ti do tutto il tempo che vuoi” replica.


“Sei seria? Siete tornati insieme” mi chiede Mer
“Io lo ammazzo” aggiunge Cande
“Non siamo tornati insieme” intervengo
“Tini non puoi esserti dimenticata di tutto il male che ti ha fatto” dice Mer, abbasso lo sguardo
“Non me ne sono dimenticata” dico “Come non mi sono dimenticata di tutto il bene che mi ha fatto” aggiungo, la bionda rotea gli occhi
“Non sono d’accordo con ciò che stai facendo” dice
“Non posso nascondere ciò che provo per lui!” sbotto
“E poi, pensaci. In Spagna non è stato con nessuna ragazza, ha ancora il mio braccialetto, ha lasciato la sua vita lì solo per tornare da me.. non mi ha mai dimenticata” aggiungo
“Io non la penso così” replica la rossa
“Nemmeno io” l’asseconda Mer
“Dite così solo perché non avete provato ciò che ho provato io!” esclamo
“No, Tini. Diciamo così perché sappiamo quanto male sei stata e sì, lo amavi. Ma adesso è solo una fottuta ossessione, non puoi ancora amare una persona che ti ha ridotta in quello stato!” urla Mer
“Non capirete mai!” urlo ancora più forte per poi andare via.

Sto camminando per strada, con le cuffie nelle orecchie, pensando. Sbatto contro qualcuno..
“Scusa!” esclamo prima di alzare lo sguardo, sorrido vedendo di chi si tratta
“Fai più attenzione Stoessel” mi dice Jorge ricambiando il sorriso
“Come stai?” mi chiede tornando serio
“Meglio, grazie” rispondo “Per tutto” aggiungo, lui scrolla le spalle
“Quando vuoi” replica
“Perché sei così disponibile con me?” chiedo, lui mi guarda
“Sono una brava persona” risponde dopo qualche attimo di silenzio “E odio vederti stare male” aggiunge, sorrido
“In che situazione siamo?” gli chiedo
“Ah beh questo devi dirmelo tu” risponde, non ha tutti i torti
“Io.. io sono..”
“Confusa, lo so” mi interrompe “Ti capisco, ma devi decidere Stoessel” aggiunge
“Lo so, ho solo.. bisogno di tempo”
“Lo ami ancora?” mi chiede, le parole di Mer risuonano nella mia testa…
*“No, Tini. Diciamo così perché sappiamo quanto male sei stata e sì, lo amavi. Ma adesso è solo una fottuta ossessione, non puoi ancora amare una persona che ti ha ridotta in quello stato!”*
“Non.. non lo so” rispondo sinceramente
“Devo andare” risponde, poi va via senza darmi possibilità di replicare.
“Cosa vi siete detti?” mi chiede Rugge
“Rugge, da dove salti fuori?” chiedo ridendo
“Non ha importanza, rispondi alla mia domanda”
“Niente.. io non ci sto capendo niente” dico, lui mi abbraccia
“Se vuoi prendo a pugni quel pezzo di merda” mi dice facendomi sorridere
“Non ce n’è bisogno” replico sciogliendo l’abbraccio
“Tini solo.. non prendere in giro Jorge” mi dice, da quando gli importa di Jorge?
“Perché mi dici così?” chiedo
“Tu non farlo e basta, ci tiene di più a te di quanto tu possa immaginare” mi risponde.

E’ sera e sto uscendo di casa per vedermi con Luca. Sto per salire in macchina ma qualcuno mi ferma, mi volto e..
“Sabrina..” dico quasi scioccata
“Devi essere contenta” dice lei
“Per cosa?” chiedo
“Luca è tornato, dichiarandoti amore e dicendoti di non averti mai dimenticata.. cazzate!” sbotta lei, sono confusa e devo ammettere che mi fa un po’ paura
“Che.. che vuoi dire? Non capisco..”
“Non capisci? Vediamo se adesso ti è più chiaro: io e Luca siamo stati insieme durante tutto il periodo della sua permanenza in Spagna.”





*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Scusate ma devo assolutamente scappare!!! Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo, un baciooooo! ps: per le amanti di teen wolf, so che avete amato la parte iniziale LOL 

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Capitolo 27 ***


“Che cosa stai dicendo?” chiedo
“La verità” mi risponde Sabrina
“Sei ridicola” replico
“Sei libera o meno di credermi, Luca non è la persona che credi” mi dice lei per poi andare via. Salgo in macchina, Luca mi deve delle spiegazioni.

“Ehi” mi dice sorridendo quando mi vede arrivare, sta per salutarmi ma lo blocco
“Devi dirmi qualcosa?” gli chiedo
“Qualcosa del tipo?” mi chiede a sua volta, lo guardo per qualche secondo
“Sabrina” dico, lui abbassa lo sguardo
“Allora è vero..” aggiungo
“Ascolta ti posso spie..”
“NO!” sbotto interrompendolo “Mi avevi detto di non essere stato con nessun’altra!” aggiungo
“L’ho fatto solo perché volevo cercare di dimenticarti!”
“Luca tu mi hai lasciata perché non volevi un rapporto a distanza e hai passato i mesi in Spagna stando con una ragazza che abita nella mia stessa fottuta città”
“Ma perché con lei la distanza non era un problema! Non l’amavo! Non sentivo la sua mancanza!”
“Ma stai scherzando!?” urlo “Ma che discorso è!? Fai schifo!” faccio per andare via ma lui mi blocca
“Ascolta posso farmi perdona..”
“No!” lo interrompo nuovamente, lo guardo per qualche secondo “Non sei più la persona di cui ero innamorata” aggiungo per poi riuscire a liberarmi della sua presa e finalmente andare via.

In questo momento provo tante cose, delusione soprattutto. Credevo di conoscerlo, ma in realtà non è così. Vorrei piangere ma non ci riesco, sono bloccata.
Scendo dalla macchina e mi dirigo decisa verso la porta, busso..
“Stoessel.. che ci fai qui?” mi chiede Jorge aprendola
“Ci sono i tuoi?” chiedo a mia volta, lui nega con il capo. Mi avvento sulle sua labbra avvolgendo le mie braccia intorno al suo collo. Lui indietreggia istintivamente afferrando i miei fianchi, si allontana leggermente..
“Che è successo?” mi chiede
“Niente” rispondo prontamente per poi tornare a premere le mie labbra sulle sue. Le mie mani accarezzando il suo petto arrivando alla cintura dei suoi pantaloni, la slaccio lasciandola cadere a terra. Li sbottono con foga, sto per proseguire ma lui mi blocca allontanandomi con forza..
“Ripeto, che è successo?” mi chiede nuovamente, lo guardo negli occhi, sospiro
“L-Luca..è stato con Sabrina” rispondo
“In che senso?” chiede lui confuso
“Durante tutto il periodo della sua permanenza in Spagna lui.. lui è stato con Sabrina” rispondo, nega con il capo
“Che c’è?” chiedo
“Il lupo perde il pelo ma non il vizio Stoessel. Se si è comportato di merda con te una volta, continuerà a farlo” mi risponde lui
“Lo so, ora.. ora l’ho capito” replico
“E come stai?” mi chiede, scrollo le spalle
“Bene” rispondo, lui ride
“Davvero io.. io starò bene” aggiungo
“Lo spero davvero” dice guardandomi negli occhi
“Ma io non sono la ruota di scorta di nessuno” aggiunge dopo qualche secondo
“No Jorge, tu non sei mai stato la seconda scelta” , lui ride
“Ah no? Martina hai appena saputo che Luca ti ha mentito nuovamente e la prima cosa che hai fatto è stata venire da me. Per cosa poi? Fare sesso”
“Ok, detta così può sembrare che tu lo sia ma ti giuro che io.. io non ho mai smesso di pensarti in questi giorni” trovo il coraggio di replicare, non sono brava con le parole
“Ascolta Luca è stato il mio primo amore, è piombato nuovamente nella mia vita così e mi ha spiazzata, non sapevo come reagire. Sono stati giorni difficili, credimi se ti dico che non stavo capendo più niente. Ma adesso, dopo avermi dimostrato ancora una volta che schifo di persona è, non ho più il minimo dubbio : non voglio avere più niente a che fare con lui” aggiungo
“Stoessel io non voglio più che il rapporto tra di noi sia lo stesso di prima, questa storia degli ‘scopamici’ non mi va bene, non più” replica sorprendendomi
“So che forse non ti aspettavi da me queste parole, non ti aspettavi che io mi sarei affezionato a te ma è stato così, è così. Quindi, per favore, basta. Io so che tu sei ancora innamorata di lui, vai da lui, parlaci, chiarisci, fai quello che vuoi ma smettila di prendermi per il culo” aggiunge
“Non ti ho mai preso per il culo!” esclamo
“Ah no!? Mi hai fatto credere che tra noi ci potesse essere davvero qualcosa e invece..”
“C’è!” lo interrompo “C’è qualcosa!” aggiungo. Ci guardiamo a lungo negli occhi, il battito del mio cuore accelera e non riesco a sostenere ancora il suo sguardo..
“Vai via” mi dice
“Jorge..ma io..”
“Tini vai via, per favore” mi interrompe, faccio come mi dice.


“Stasera si esce!” esclama Mer
“Non ne ho voglia” dico sedendomi sul letto
“E’ proprio per questo che usciremo. Basta stare male, stasera ci si diverte!” esclama la bionda, Cande l’appoggia..
“Ragazze, sul serio, non ne ho voglia” replico
“Tini, sul serio, non ci interessa” scherzano le mie amiche riuscendo a strapparmi un sorriso
“Dove si va?” chiede Rugge entrando in camera
“Ehy stavi origliando?” gli chiede Mer, lui ride
“Al karaoke!” esclama Cande
“CHE!?” sbotto “NO!” aggiungo
“Oh sì” dice Mer
“Karaoke sia” le asseconda Rugge
“Ma..”
“BASTA!” mi interrompono i tre all’unisono facendomi sussultare
“Si fa come diciamo noi e basta” dice Rugge…tre contro uno, hanno vinto loro.


“Dove siete?” chiedo a Mer al telefono, sono arrivata al locale..
“Ti ho vista! Vieni più avanti sulla destra!” mi risponde la bionda, faccio come mi dice e riesco finalmente a trovarli. Saluto tutti per poi sedermi accanto a Rugge, prendo il cellulare e inizio a giocarci mentre gli altri parlano del più e del meno..
“Tini” mi chiama Rugge, alzo lo sguardo
“Dimmi” rispondo
“E’ per Luca?” mi chiede
“No” rispondo convinta sorprendendo addirittura me stessa, Rugge è sorpreso quasi quanto me
“..e per cosa allora? Mi aspettavo mi dicessi di sì ahah”
“Io.. non ho niente Rugge, tranquillo”  replico per poi tornare sul cellulare..

Sono passate un paio d’ore e non vedo l’ora di tornare a casa, voglio stare da sola.
“Perfetto, grazie mille a Elisa per questa fantastica canzone! Chi è il prossimo che vuole venire a cantare?” chiede il presentatore con una voce squillante, che a dirla tutta mi infastidisce
“Tini!” urla Rugge, sgrano gli occhi
“Tini? Chi è Tini?” chiede il presentatore
“Lei!” dicono tutti i miei amici all’unisono indicandomi, vorrei morire
“Tini! Vieni!” esclama il presentatore
“No..io..io non can..” cerco di parlare ma Rugge mi ha già trascinato sul palco, il presentatore mi passa il microfono per poi lasciarmi da sola. I riflettori sono puntati su di me. Lo sguardo della gente. Sento la musica partire…
*Wrapped up, so consumed by
All this hurt
If you ask me, don't
Know where to start*

Inizio a cantare rendendomi conto che questa canzone al momento non potrebbe essere più adatta di così…
*Anger, love, confusion
Rolls the gold nowhere
I know that somewhere better
Cause you always take me there*

Alzo finalmente lo sguardo incrociando quello del pubblico, sorrido..

*Came to you with a broken faith
Gave me more than a hand to hold
Caught before I hit the ground
Tell me I'm safe…*

Sento una voce aggiungersi alla mia…

*…you've got me now*

Mi volto incrociando lo sguardo di Jorge. Il mio cuore inizia a battere ad una velocità esagerata, mi sorride e io ricambio il sorriso..

*Would you take the wheel
If I lose control?
If I'm lying here
Will you take me home?*

Afferra la mia mano ed osservo ogni suo piccolo movimento per poi tornare a specchiarmi nei suoi occhi..

*Could you take care
Of a broken soul?
Will you hold me now?
Oh, will you take me home?
Oh, will you take me home?
Oh, will you take me home?
Oh, will you take me home?
Oh, will you take me home?*

La musica cessa così come le nostre voci, sospiro sostenendo il suo sguardo…lui mi attira a sé avventandosi sulle mie labbra. La gente applaude, ma per me il resto del mondo scompare. Ciò che sto provando in questo momento è indescrivibile. E’ come se il tempo si fosse fermato, siamo solo io e lui. Io, lui e un sentimento che cresce ogni giorno di più.


*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Pensavate di esservi liberate di me? I’M BACK BITCHES.

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Capitolo 28 ***


Ci stacchiamo lentamente mentre le gente continua ad applaudire, apro gli occhi specchiandomi nei suoi, lui mi sorride..
“I-io..” balbetta
“Non dire niente” lo interrompo.
Afferro la sua mano e scendiamo dal palco raggiungendo i nostri amici..
“Non sapevo sapeste cantare!” esclama Matteo
“Neanche io sapevo che lui sapesse cantare” replico
“Tini tu hai una voce..”
“Fantastica” dice Jorge guardandomi, sorrido
“Noi andiamo” dico salutando tutti, Jorge fa lo stesso e poi mi segue.

“Allora..con Luca?” mi chiede Jorge mentre camminiamo verso casa
“Ho chiuso con lui, pensavo di avertelo già detto” rispondo
“Volevo solo esserne sicuro” replica sorridendo
“Non ho ancora parlato con Sabrina da quando mi ha avvisata di Luca..ci sono così tante cose in sospeso” dico preoccupata
“Se vuoi domani andiamo a parlarci insieme e risolviamo questa storia una volta per tutte” mi rassicura Jorge, annuisco
“Hai parlato con Alba?” mi chiede, nego con il capo
“Dovrai parlarle prima o poi” aggiunge
“Lo so, è solo che.. non lo so Jorge, voglio lasciarmi questa storia alle spalle”
“Ma lei non c’entra niente.. ha solo cercato di aiutare suo cugino, chiunque lo avrebbe fatto, parlaci, fidati..”
“Va bene, lo farò” replico
“Come faresti senza di me?” si vanta ironicamente facendomi ridere
“Sarei totalmente persa” rispondo ironizzando anch’io
“Non sapevo cantassi” cambio discorso, lui scrolla le spalle
“A volte, quando mi va” replica
“Hai talento” dico
“Sicuramente non quanto te.. perché ti ostinavi a non voler cantare?” mi chiede
“La musica, il canto.. mi hanno accompagnata in..quel periodo della” quasi mi vergogno a parlarne “..da quando sono riuscita ad uscirne non ho più voluto cantare.. il canto è sempre stato come un punto che ha messo fine ad un periodo della mia vita” aggiungo
“Può essere anche un punto da cui ripartire” controbatte Jorge, lo guardo
“Sì, può esserlo” replico, sorrido.
“Arrivati” dice Jorge una volta davanti alla porta di casa mia
“Grazie per stasera” dico avvicinandomi
“Quando vuoi cutie” sussurra lui. Premo le mie labbra sulle sue afferrando il suo viso tra le mie mani, le sue mani si poggiano sui miei fianchi. Giuro che solo ora mi rendo conto di quanto io abbia bisogno della sue labbra, del suo sapore. Le sue mani scendono lentamente mentre io lo attiro sempre più a me. Le sue labbra si spostano sul mio collo dove lascia dei piccoli baci facendomi rabbrividire..
“Vuoi..vuoi entrare?” chiedo, lui ride staccandosi da me
“Stoessel tu non sai quanto vorrei, davvero non ne hai idea ma..” rido “il nostro rapporto è stato un continuo fare sesso e voglio che sia diverso. Quindi finché non ne avrò la certezza, dovrei fare a meno della mia yoyiconda” aggiunge
“Come l’hai chiamata?” chiedo scoppiando a ridere
“Blanco ti prenderò in giro a vita” aggiungo per poi entrare senza dargli il tempo di rispondere.

Una volta entrata a casa, noto mia madre seduta sul divano così decido di raggiungerla..
“Ehy” le dico sedendomi accanto a lei
“Ehy..che sorriso! E’ successo qualcosa?” mi chiede, nego con il capo
“Come mai ancora sveglia?” le chiedo
“Pensieri..” mi risponde
“Ancora per i soldi? Pensavo che il mio aiuto stesse servendo a qualcosa..”
“Sta servendo, tesoro” dice afferrando la mia mano “Ma purtroppo non è sufficiente” aggiunge
“Posso cercare un altro lavoro se vuoi, io..”
“No!” mi interrompe “Fai già troppo. Queste sono cose che riguardano me e tuo padre, stai tranquilla.. ne usciremo fuori”
Sto per risponderle ma la porta di casa si apre improvvisamente e mia sorella entra correndo in lacrime dirigendosi verso la sua camera, guardo mia madre..
“Ci penso io” dico per poi seguirla.
Entro in camera sua chiudendo la porta alle mie spalle..
“Che è successo?” le chiedo sedendomi accanto a lei sul letto, lei continua a piangere, cerco di calmarla accarezzandole le schiena..
“Sa-Sabrina è tornata ed io..io..” singhiozza
“Tu non devi avere paura di niente perché ci sono io a proteggerti!” la interrompo, lei mi abbraccia
“Tini io non so perché ho fatto quello che ho fatto, ma non mi sono mai pentita così tanto di qualcosa come che per questo” mi dice continuando a piangere, la stringo forte
“Lo so, piccina.. ma davvero io e Jorge ti aiuteremo, non ti succederà niente, te lo prometto!”
“Grazie io.. io non so come ringraziarti” dice sciogliendo l’abbraccio, scrollo le spalle
“Non devi ringraziarmi, siamo sorelle” replico, lei mi sorride e le asciugo l’ultima lacrima che le rimaneva sul viso..
“Adesso dormi che è tardi, domani andrà meglio, vedrai” aggiungo alzandomi dal letto e rimboccandole le coperte. Esco e vado in camera mia, buttandomi immediatamente sul letto. Prendo il telefono : le 03:45. Apro whatsapp, vado sulla sua chat : ultimo accesso alle 03:40, gli scrivo..
- Tini: Dormi?
Lui passa immediatamente online
- Jorge: Non proprio
- Tini: Cosa ti impedisce di dormire, Blanco?
- Jorge: Pensieri
- Tini: A che pensi?
- Jorge: A te
sorrido
- Tini: Io ti avevo detto di entrare, caro
- Jorge: Devi guadagnare la mia yoyiconda Stoessel
- Tini: Smettila di chiamarla così, ti prego
- Jorge: Ahahahah eh va bene
Aspetto qualche minuto, fisso lo schermo..
- Tini: Vieni qua
- Jorge: E poi?
- Tini: E poi ti abbraccio
- Jorge: E poi?
- Tini: E poi ti bacio
- Jorge: E poi?
- Tini: E poi ci addormentiamo abbracciati
Passa qualche minuto, lui è sempre online
- Jorge: Hai presente quella sensazione di vuoto tra le braccia?
- Tini: Sì
- Jorge: Ecco, io mi sento esattamente così adesso e ci siamo lasciati solo qualche minuto fa… ma che mi stai facendo Stoessel?
Sorrido
- Tini: Buonanotte capitano
- Jorge: Buonanotte cutie
Poso il cellulare sul comodino e mi metto a dormire.

IL MATTINO SEGUENTE
*squilla il telefono*
Apro faticosamente gli occhi allungando il braccio sul comodino, rispondo senza nemmeno vedere chi è..
Tini:” Pronto?” dico con voce assonnata
Ruggero:” Tini, dobbiamo vederci. Adesso.”
Tini:” Rugge..che è successo?”
Ruggero:” Vediamoci tra mezz’ora alla piazzetta, corri.”



*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Sono felicissima di essere tornata. Purtroppo non ho tempo per commentare il capitolo quindi lascio a voi e spero che vi sia piaciuto. Le vostre recensioni all’ultimo capitolo mi hanno riempita di gioia, pensavo non ve ne importasse più nulla di questa storia. Un bacione e ci sentiamo presto. Vi voglio bene.

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** Capitolo 29 ***


“Che cazzo è successo?!” chiedo arrivando correndo in piazzetta, Rugge è seduto alla solita panchina
“Tini!” mi dice sorridendo
“Tini? TINI!? Ruggero tu mi hai chiamato in panico a prima mattina e mi hai detto di venire qui correndo..e adesso mi dici ‘Tini’?! E per lo più sorridendo?!”
“Era uno scherzo”
“UNO SCHERZO!?” sbotto
“Hai perso il senso dell’umorismo?” ironizza, mi metto le mani tra i capelli e mi siedo accanto a lui
“Questo scherzo a che pro?” chiedo
“Mi mancavi, volevo stare un po’ con te” mi risponde, lo guardo
“Scherzi? Non potevi semplicemente dirmi ‘Mi manchi voglio vederti’ ?”
“Sarebbe stato noioso” mi risponde ridendo, roteo gli occhi
“Quindi….con Jorge…..?”
“Con Jorge cosa?” chiedo, arrosisco
“Stai sorridendo!!!” sbotta lui
“Non è vero!” controbatto
“Tini innamorella, Tini innamorella, Tini innamorella…”
“SMETTILA!” , lui ride
“E’ bello vederti così” dice
“Così come?”
“Felice”
“Rugge smettila, sto normale”
“Come vuoi..”
Mi arriva un messaggio, prendo il telefono. E’ Jorge. Sorrido.
Jorge: Mi stai pensando?
Tini: Egocentrico

“Chi è?” mi chiede Rugge
“Jorge” rispondo mantenendo lo sguardo fisso sul telefono
“Tini innamore…”
“ZITTO!” sbotto guardandolo, lui ride
Jorge: Lo prendo per un sì
sta scrivendo…
Jorge: Dove sei?
Tini: In piazzetta con Rugge
Jorge: Vieni qui, i miei non ci sono
Tini: Perché dovrei venire?
Jorge: Perché ho troppa voglia di vederti

Sorrido. Blocco il telefono.
“Io vado” dico a Rugge
“Ma...” mi guarda, sorride “..vai” aggiunge
“No, scusa, hai ragione. Hai detto che volevi stare con me, scusa, stavamo dicen..”
“Tini” mi interrompe “Vai, davvero, penso che mi vedrò con Lodo”
Sorrido, gli do un bacio sulla guancia e vado via.


Sto per suonare il campanello ma Jorge apre la porta prima che potessi farlo..
“Che fai? Mi spii?” chiedo, lui rotea gli occhi
“Ho sentito la macchina, cretina” risponde, rido e gli do un bacio veloce per poi entrare.
“A cosa devo questo invito?” chiedo mentre Jorge chiude la porta alle mie spalle
“Te l’ho detto, no? Avevo voglia di vederti” risponde
“TROPPA voglia di vedermi” preciso citando il suo messaggio
“Non te la tirare” dice spostandosi in salone, lo seguo
“Io non me la tiro, sei tu che hai perso follemente la testa per me”
“Non ti scriverò mai più niente di dolce” dice sedendosi sul divano con la sua solita espressione arrabbiata, sorrido: mi fa tenerezza. Mi siedo accanto a lui e lo abbraccio..
“Anche io avevo troppa voglia di vederti” dico, lo sento sorridere, mi stringe
“Allora, dobbiamo andare a parlare con Sa..?”
“No” lo interrompo
“Ma cutie..devi affrontarla prima o poi”
“Prima o poi, non oggi. Adesso voglio solo stare con te, per favore” dico guardandolo, lui annuisce
“Che vogliamo fare?” mi chiede alzandosi
“Perché ti sei alzato?”
“Per prendere iniziativa”risponde con un’espressione convinta, mi fa ridere
“Vediamo un film” dico, rotea gli occhi
“Che noia” dice con aria scocciata
“E dai e dai e dai e dai e da..”
“OK!” sbotta, sorrido soddisfatta
“Ma lo scelgo io” aggiunge, sbuffo
“Ok, ma non horror” rispondo, lui si avvicina allo scaffale dei DVD
“Questo no…questo no…questo forse..questo no…” lo sento parlare mentre scorre i vari dischi..
“QUESTO!!” urla facendomi sobbalzare, me lo porge
“The first time.. ma è quello con Dylan O’Brien?” chiedo, lui annuisce
“Gran pezzo di figo, ci sto” esclamo, lui ride prendendomi il DVD dalle mani e avvicinandosi al lettore per inserirlo..
“Anche lei non è mica male comunque” dice una volta inserito il disco e tornando a sedersi accanto a me, gli tiro una gomitata.


“Comunque non ha senso! Tu andresti a dormire a casa di una che conosci da 10 minuti, per strada tra l’altro? Che ne sai che non è una serial killer e non ti vuole uccidere? E’ proprio un film” quasi mi arrabbio
“Sei ridicola. Quante volte sei andata a casa di uno che conoscevi da neanche dieci, ma cinque minuti?”
“Non c’entra niente!” sbotto “Non sono mai rimasta a dormire” aggiungo
“E’ la stessa cosa. Potrebbe ucciderti comunque!” controbatte Jorge, sbuffo.
Il film prosegue, Jorge mi sta facendo i grattini. Lo guardo. Quanto è bello. Ed è mio. Solo mio. Gli passo una mano tra i capelli, il suo sguardo si sposta su di me, sorride e sposta nuovamente gli occhi sul televisore. La mia mano continua ad accarezzarlo dolcemente scendendo dai capelli al suo braccio sinistro, fino ai suoi addominali che si contraggono quando sentono il mio tocco.. il mio sguardo è ancora fisso su di lui. La mia mano scende ancora, infilandosi nei suoi pantaloni. Il suo sguardo si sposta su quest’ultimi e poi su di me. Mantengo il contatto visivo mentre la mia mano supera anche i suoi slip, lui sospira..
“Stoessel..”
Lo zittisco baciandolo, lui ricambia senza esitare. Le sue mani stringono i miei fianchi e mi fa stendere dolcemente sotto di lui. La mia mano continua a giocare nei suoi pantaloni mentre le sue dita accarezzano la mia schiena. Ci stacchiamo, sorrido per poi baciarlo nuovamente. Le sue labbra si spostano sul mio collo lasciando una scia di baci che mi fanno rabbrividire. Lo voglio. Adesso. Sto per togliergli i pantaloni ma lui mi ferma, le sue labbra si staccano dal mio collo e torna a guardarmi..
“No..” dice tornando a sedersi
“No? Cosa no? Come no?” chiedo facendo lo stesso
“Te l’ho detto Stoessel.. niente sesso per ora” risponde riabbottonandosi il pantalone
“Jorge..spero tu sappia che mi stai facendo seriamente impazzire” dico con uno sguardo da pazza assassina, infatti lui ride
“Che c’è cutie? Non sai resistermi?” chiede avvicinandosi nuovamente, lo respingo arrabbiata
“Sei uno stronzo!” sbotto, lui ride e si butta su di me facendomi sdraiare nuovamente, bloccandomi le braccia. Mi dimeno cercando di respingerlo, lui continua a ridere. Mi calmo, lo guardo..
“Tu pensi che per me sia facile? Non hai nemmeno idea di cosa ti farei in questo momento, tu mi fai perdere la testa dal primo giorno in cui ti ho vista, ti ho sempre desiderata. Ma è sempre stato questo: sesso. Solo questo. E non voglio più che sia così. Non voglio più solo il tuo corpo. Voglio la tua mente, il tuo amore, le tue emozioni. Voglio te, in tutte le tue sfaccettature”
Lo guardo a lungo senza proferire parola, sorrido e lo bacio dolcemente, lui ricambia
“Sarò tua solo se tu sarai mio, capitano” sussurro
“Sono già tuo” sussurra a sua volta
“Lo sono sempre stato” aggiunge.


*ANGOLO DELL’AUTRICE*
I’M BACK BITCHESSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS. Vi ho fatto aspettare così tanto che mi odio da sola, quindi non vi biasimo se davvero mi odiate. Purtroppo ho avuto dei mesi un po’ altalenanti, per fortuna adesso mi sento meglio e con tanta tanta voglia di scrivere. Questo capitolo non è molto lungo, ma mi sembrava giusto tornare così. Con un capitolo dedicato estremamente a loro. Ci sono ancora tante domande senza risposta che verranno svelate prima o poi LO
Grazie per esserci ancora, le vostre recensioni al mio avviso mi sono servite veramente tanto. Grazie. Spero ci siate ancora e se no, grazie per aver seguito la storia fino ad adesso. Ci sentiamo presto, non si molla un cazzoooooo!!!!!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3173784