-Sarai sinceramente, profondamente nel mio cuore

di Anto_9
(/viewuser.php?uid=821038)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Estate ***
Capitolo 2: *** Lavoro e conoscenze ***
Capitolo 3: *** Falsi adii ***
Capitolo 4: *** Scoperta ***
Capitolo 5: *** Pace ***
Capitolo 6: *** Una brutta serata ***
Capitolo 7: *** -Indecisione ***



Capitolo 1
*** Estate ***


Tini Pov. Questa non è una storia d’amore come le altre, è la nostra storia, mia e di Jorge . Ormai sono passati 40 anni e con tutte le complicazioni che abbiamo avuto, le litigate , le lacrime ,le urla, le bugie....ma soprattutto quella fottuta distanza…….il mio cuore appartiene ancora a lui. Iniziò tutto Nell’agosto del 2014. . Finalmente era arrivata l’estate, la scuola era finita ,niente più compiti ma solo feste, divertirsi , bere e tutte queste cose che si fanno durante le vacanze estive. In realtà io facevo tutte le cose opposte, non amavo andare alle feste, o almeno non mi invitavano… ero una adolescente molto riservata e soprattutto ero astemia. Per stare bene mi bastava un bel libro romantico, magari di Nicholas Sparks, e il mio amato ipod,.Quell’estate ero partita con la mia famiglia, mia madre Mariana e mio padre Alejandro e i miei 2 fratelli minori, Francisco e Marco. I miei genitori avevano deciso di passare una vacanza tranquilla e rilassata in famiglia , eravamo partiti per il Messico più precisamente a Guadalajara capoluogo dello Stato di Jalisco .Avevamo prenotato in un Hotel che si chiamava "La playa dell’amor" , quel nome mi colpì subito. Dopo 7 ore di volo da New York qui in Messico, prendemmo un taxy che ci portò d’avanti all’albergo , appena scesi rimasi paralizzata, non avevo mai visto un posto così bello. C’èra un lungo viale pieno di piante e fiori coperto da una volta di vetro, che ci portava dentro alla reception, sembrava un giardino incantato -Tini..tini ma che ti prende?-Mia mamma mi chiamò ridendo ,davvero ero rimasta incantata -No..non niente….è solo che questo posto è così..così bello-dissi entusiasta –vedo che tu e papà non abbiate badato a spese-le diedi una spinta. Io e mia madre eravamo molto legate,ci raccontavamo tutto, per me era bellissima una donna con capelli neri , occhi azzurri con una corporatura magra. -Beh si..io e tuo padre vi volevamo far passare una estate che non l’avreste mai dimenticata- mi accarezzò le spalle -Beh come inizio non era niente male –risi -Dai ora andiamo- presi la mia valigia e andaì, non vedevo l’ora di vedere le nostre camere, presi mia madre per il braccio trascinandola letteralmente dentro. Appena entrati non credevo ai miei occhi, quel posto era di una bellezza unica, c’èra il banco per le informazioni proprio difronte all’entrata, sui lati c'erano divani e poltrone davvero stupende , con delle porte finestre sulla sinistra che davano la vista sulla piscina; tutto era così perfetto. Immersa tra i miei pensieri venni interrotta da una voce maschile, era un dipendente dell'albergo che ci portava il vassoio dei drink. -Benvenuti al hotel PLAYA DEL AMOR..,io sono Jorge, gradite un…-Avevo lo sguardo fisso sul pavimento, sentì il suo sguardo su di me, ero totalmente imbarazzata ma non riuscì a non alzare lo sguardo e i miei occhi incontrarono i suoi verde smeraldo. Sapete quando si dice che tutto in torno a voi sparisce, vi manca la terra da sotto i piedi,le farfalle nello stomaco ,il cuore battere all’impazzata... Beh queste cose le sentivo tutte in quel preciso momento. UNA STORIA NATA DA UNA BUGIA, DIVISA DALLA DISTANZA E UNITA DALL'AMORE. SIAMO MARTINA E JORGE.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Lavoro e conoscenze ***


-Jorge Pov. Era iniziata un'altra noiosa e lunga giornata di lavoro. Lavoravo come cameriere in uno degli hotel più importanti del messico, ovvero "hotel La playa dell'amor",un giorno mi sarebbe piaciuto avere un hotel tutto mio. Odiavo lavorare come cameriere, mi trattavano come se fossi uno sguattero, se mi avrebbero chiesto di scesgliere se lavorare o stare in una gabbia di leoni, credetemi avrei scelto i leoni. Ma purtroppo non avevo scelta, dovevo aiutare la mia famiglia, che in quel momento stavavivendo una situazione economica molto difficile. Mia mamma era disoccupata e mio padre era appena stato licenziato, eravamo 3 fratelli, io sono il primo avevo 23 anni, dopo di me viene Ruggero che aveva 19 anni, era più piccolo di me di 3 anni e infine viene Daniel che aveva 15 anni,loro dovevano finire la scuola non potevano lasciare tutto, quindi mi sacrificai io mentre mio padre cercava un altro lavoro ma non era facile. Mia mamma lavorava ma era difficile crescere 3 figli maschi e nello stesso tempo lavorare, quindi si licenziò per occuparsi di noi. Quella mattina di agosto mi svegliai con dei raggi di sole che mi accecavano gli occhi, sospirai passandomi la mano sulla faccia, Erano le 6:30 e dovevo essere a lavoro per le 7:30. Mentre mi alzai e mi incamminai per fare colazione inciampai in una delle scatole di cartone –Cazzo-mormorai. Avevamo scatole sparse per casa orami da 1 mese, dovevamo trasferirci in un'altra casa, quella che avevamo non ce la potevamo più permettere. Andai in cucina, ovviamente ero sveglio solo io a quell'ora, presi un bicchiere di latte e mi lavai e mi vestì velocemente per poi uscire da casa. Arrivai al lavoro in tempo, per fortuna non era tanto distanze da dove abitavo. Appena arrivai agli spogliatori dei dipendenti incontrai un mio collega ma anche uno dei miei amici si chiama Facundo –Hey amico- mi salutò pugno contro pugno –hey- feci un breve un sorriso mentre aprì il mio armadietto per mettermi la divisa –Oggi cosa ci tocca fare?-chiesi mettendomi la maglietta, facundo rise –Beh una delle cose che odi fare di più-mi fermai a pensare un'attimo, appena capì cos'era,lo guardai –No..non dirmi-mi interruppe e annuì -Accoglienza- Chiusi gli occhi e buttai indietro la testa-No...no!-Odiavo fare accoglienza ,dovevo rimanere ore con un vassoio di drink vicino all'entrata, e avere sempre un fottuto sorriso, e io non sorridevo mai, specialmete in quel periodo della mia vita. Facundo mise una mano sulla mia spalla –Io vado ci vediamo là- -sisi- dissi con voce scocciata. Andai in cucina a prendere i drink, dandomi una ultima occhiata mi sistemai e andai. Facundo e altri colleghi erano già la, c'èrano persone ad ogni entrata,io stavo a quella principale. Mi sistemai al mio posto e dopo pochi secondi vennero le prima persone seguite fa tante altre, il mio compito era di sorridere e dire -Benvenuti al hotel PLAYA DEL AMOR..,io sono Jorge, gradite une sorridere, e dovevo fare questo fino alle 18:00 dopo di che mi toccava fare il cameriere alla cena.Guardai l'orologio e vidi che erano le 12:00 a quell'ora avevamo 15 minuti di pausa, andai dal mio capo "Diego Ramos" odiavo quell'uomo non ci permetteva di fare niente, ma cercavo di essere sempre gentile, cosa che mi era difficile con lui, ma non volevo perdere il posto di lavoro anch'io. Sospirando andai verso il banco informazioni dove stava parlando con un 'altro dipendente dell'albergo .-Mi scusi signore-dissi a bassa voce, lui si giro–Blanco- appoggiai il vassoio sul bancone e misi le mani dietro la schiena –Mi scusi il disturbo ma sono le 12:00 e di solito prendiamo una piccola pausa a quest'ora e qui-mi interruppe –Signor Blanco per caso mi sta chiedendo d fare una pausa?- guardai in basso, non avevo paura di niente ma lui mi facevo terrore-no....beh si-misi una mano dietro la nuca, face una breve risata –Blanco mi dispiace informarla che non la consento di fare una pausa- sgranai gli occhi –Ma come? Perché?- alzai un poco il tono –Blanco non alzi la voce con me- sospirai –Okay mi scusi ma perché?- -La ragione è che lei ora sta facendo accoglienza e già la dovrei licenziare per aver lasciato la sua posizione- -Ma a noi ci è diritto di avere una pausa e- mi interruppe di nuovo, stavo per perdere la calma –Blanco basta discutere se non vuole che la licenzio- rimasi in silenzio –Bene ora prende il suo vassoio e la accompagno alla sua posizione-mi spinse col sua mano sul mio collo, ero stanco, stanco di quel lavoro, di quelle persone di tutto. Appena arrivai vidi una famiglia arrivare, avevo lo sguardo abbassato e con un tono basso –Benvenuti all—Blanco alza la voce e la testa-mi stinse il braccio, mi uscì un gemito per il dolore –Okay,okay- mormorai, -Benvenuti al hotel PLAYA DEL AMOR..,io sono Jorge, gradite un.- Mentre dicevo la solita frase,appena alzai lo sguardo i miei occhi caddero su altri che non avevo mai visto prima ,erano stupendi,marroni con attorno un trucco leggero,ero rimasto letteralmente incantato, infatti il signore Ramos mi richiamò –BLANCO- urlò ,sgranai gli occhi mi girai velocemente verso di lui-si?- Si vedeva che stava per esplodere –I signori stanno aspettando che lei gli da un caldo benvenuto e magari un drink-indico la famiglia,–Ah si...-non mi ero accorto che mi ero fermato vedendo quella ragazza, era bellissima, con una corporatura esile capelli biondi con qualche sfumatura castana, occhi ovviamente bellissimi e aveva un vestitino a fiori.- Scusate vi do il benvenuto e gradite questi meravigliosi drink?-per la prima volta sorrisi senza volere, e come sei quei occhi mi portarono felicità. Guardondola sentì una voce maschile –Grazie per il benvenuto io sono il seignor Stoessel lei è mia moglie e loro sono i miei figli-capì che era il padre,-Prego vi accompagno alla reception per vedere la vostra camera, seguitemi- disse Ramos, tutti si incamminarono con lui, ovviamente anche la ragazza che mi prima di andare mi diede uno sguardo. Finito, per fortuna, il turno dovevo cambiarmi per la cena, ne approfittai per indagare un po' su quella ragazza, sapevo solo che il suo cognome era Stoessel. Cercai su google il suo cognome e mi uscirono molte pagine, ne apri una su scritto "Alejandro Stoessel, New York, imprenditore, sposato con la stilista di successo Mariana Muzlera con cui ha avuto 3 figli." –Oh no- mormai, Suo padre era un imprenditore la madre una stilista famosa, in pratica era ricca, poi ci sono io che possiamo dire che non mi potevo permettermi nemmeno delle scarpe. Odiavo la mia vita

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Falsi adii ***


Tini Pov. Erano passate un paio d'ore da quando ero arrivata in Messico,ancora non ci potevo credere di trovarmi in quel posto meraviglioso.La mia stanza era bellissima,ampia e di lusso,ammiravo da ore la bellissima vista che affacciava sul mare della città.Venni interrotta tra i miei pensieri,era mia mamma con un vestito elegante. -Tini ancora ti devi preparare?-Disse mentre si stava mettendo gli orecchini -No..è che....-Mi ero completamente dimenticata della cena -Martina!-Mamma mi chiamava cosi solo quando era arrabbiata -Lo so,lo so! 5 minuti e sono pronta-alzai le mani,lei sospirò -Vabbene ma solo 5 minuti...noi ci avviamo nella sala del ristorante,ci troverai lì-Annuì e dopo di che lei uscì.Mi affrettai a trovare un vestito carino per la cena,era un vestito d velluto,turchese e avanti era corto e dietro lungo,adoravo quel vestito. In mezzo al tutto il caos della mia valigia ancora disfatta.Mi truccai velocemente,sistemai i capelli,indossai le scarpe e dopo 5 minuti corsi fuori dalla stanza per raggiungere il più velocemente la mia famiglia. Ero appena arrivata al tavolo con l'affanno per la corsa appena fatta -Tini vedo che sei venuta in tempo!-disse mio padre -Ho fatto in più in fretta che potevo-Dissi ancora il l'affanno -Beh finalmente! abbiamo fame!! -Disse Sam sbattendo i pugni sul tavolo -Okay,okay scusatemi-alzai le mani in segno di arresa,mi sedetti-ora ordiniamo-venne subito una cameriera. -Buonasera,mi chiamo Stephie e sono la vostra cameriera,siete pronti per ordinare?-chiese gentilmente.Ordinammo tutti e dopo pochi minuti venimmo serviti ma,vidi avvicinarsi non più la cameriera ma un ragazzo,quel ragazzo. -Salve-sorrise mentre poggiava i piatti sul tavolo.Stava per porgermi il mio piatto di pasta quando inciampò nella tovaglia e mi rovescio tutto il cibo sul vestito.Non mi guardo subito,diventò prima paonazzo in volto,poi rimase silenzioso per qualche secondo -MI s-scusi...io-io non..non volevo...-Disse mentre cercava di riparare il suo disastro con un fazzoletto -No non preoccuparti.-Dissi nervosamente mentre mi alzai per andarmi a cambiare.Feci un paio di passi ma senti una presa sul mio braccio che mi bloccò. ***************************************************** Jorge Pov. Erano le 20:30 e come ogni lunedì sera mi toccava stare in sala a servire i clienti,era così stressante.A nessuno andava mai bene niente,avvolte diceano che la pasta era fredda o la carne era cruda,e io dovevo ritornate minimo 6 volte in cucina,era così stressante.Stavo aspettando che l'ordine che dovevo portare fosse pronto,all'improvviso mi sentì un tocco sulla mia spalla,mi voltai e vidi che era Stephie,eravamo stati inseme per 8 anni,ma diciamo che ci sono state delle incomprensioni,ve li spiegherò più in là. -Hey yoyi-Rise,ringhiai -Quante volte ti devo dire di non chiamarmi cosi! lo odio- Dissi irritato,lei alzò le mani -Hey calma,stavo solo scherzando,credevo che mi conoscessi dopo tutti questi anni-Alzai gli occhi -Beh si lo credevo anch'io-Sospirai -Ahh Jorge ancora con questa storia?-Agitò le mani in aria- -Si...Steph...si-Sospirai.-Beh ora devo andare-Mi stavo spostando ma lei mi fermò -No aspetta- -Che c'è ancora?-Mi stava facendo impazzire, non la volevo più vedere,ne sentire ne niente,ma come vi ho già detto vi spiegherò più in la -Mi devi fare un favore-sospirai -Cioè?- -Puoi portare quest'ordine per me?-mi mostrò un foglio,mi sembrò tremolante -I-io devo fare una cosa-si morse il labbro -Imaggino che cosa-Feci una finto sorriso -Beh non è quello che stai pensando-Feci un ghigno -Okay...qual'è il tavolo-Ero stanco di parlare con lei e sapevo che non se ne sarebbe andata finchè non dicevo di si -Numero 15...Grazie-Si toccò nervosamente e se ne andò -Bene..ora ho 2 tavoli da servire-Mormorai tra me e me,per fortuna che il tavolo che avevo io erano solo 2 persone,invece quello di Stephie erano 5,quindi dovevo portare 7 piatti....Mi considerai morto. Dopo pochi minuti tutti i piatti erano pronti,stavo cercando di prendere i piatti,ma non era un impresa facile. Facundo vedendomi in difficoltà mi venne vicino -Hey amico..ti serve un aiuto- -No..sono solo pochi piatti-Dissi in modo sarcastico-Certo che ho bisogno di una mano idiota!-urlai -Okay okay..non c'era bisogno di avere questi modi-Lo guardai in maniera scocciata -Vabbene scusa-Sbuffai-Ora tu porti questi al tavalo 21 io al tavolo 15,stephie mi aveva chiesto di servire qua-Sorrise-Che c'è?-dissi irritato -Stephiee-Mi spinse leggermente -Ma sei fuori...se mi rimetto di nuovo con lei mi dovrete portarmi al manicomio credimi-Ridemmo e uscimmo dalla cucina,Avevo 3 piatti nel braccio sinistro e 2 nel destro,non vedo bene cosa avevo d'avanti,pensavo solo a non far cadere i piatti,e per fortuna con tutta la mia esperienza in questo campo riuscivo a tenerli in equilibrio.Quando arrivai al tavolo 15 poggiai i primi 2 piatti al lato destra -Salve-sorrisi, presi un piatto dall braccio sinistro,mentre mi avvicinavo all'altra parte del tavolo,ma non vidi che a terra si trovava un fazzoletto di seta,ci scivolai sopra e buttai i piatto alla ragazza che all'impatto non la riconobbi,ero mortificato,pensai subito al signor Ramos,mi avrebbe sicuramente ucciso-MI s-scusi...io-io non..non volevo...- non sapevo cosa dire,con le mani cercavo di riparare al disastro che avevo creato -No non preoccuparti.- Disse la ragazze nervosamente,si alzò velocemente e sene andò,avevo paura che riferisse a Ramos qualcosa sul'accaduto -Scusatemi..buna...buona cena ecco-Sorrisi nervosamente per poi andare da quella ragazza,se avesse spifferato qualcosa,non so cosa avrei fatto. -Hey!-gridai prendendole in braccio in modo che si poteva girare,poi quei occhi familiari,quelle labbra carnose colorate di un dolce rosa,quei capelli mossi,era lei.-Tu..-dissi stupito,Lei mi guardò strano Nobody Pov. -Si?.-Martina fece una breve risata,riconobbe subito il ragazzo che aveva conosciuto prima,e come scodarsi di lui,i suoi occhi verdi,i suoi capelli,lui. Jorge si risvegliò dai suoi pensieri,scosse la testa,anche se era un pò attratto da lei,non poteva dirle niente su Ramos -Senti! Non devi dire niente su quello che è successo..è. stato solo un'incidente,se ti azzardi a dire qualcosa al qualcuno o te ne pentirai-Disse puntandole un dito contro,Martina non ci poteva credere a quello che sentiva,non si immaginava che un ragazzo così bello,con quei occhi verde smeraldo,fosse cosi arrogante -Scusami?-si mise le mani sul suo petto -MI hai sento...Se dici qualcosa a qualcuno la pagherai,specialmente se .. -cosa?-Jorge non sapeva cosa dire,non voleva far sapere che era un banale cameriere,cambio di scorso -niente- Martina alzò gli occhi a cielo.Jorge non sopportava quando qualcuno lo faceva Non alzare gli occhi con me-Disse irritato.Tini rimase di gesso,non ci poteva credere -Ma chi sei tu per dirmi queste cose? Non ti conosco nemmeno..-Fece una pausa-E se dobbiamo dirla tutta quella arrabbiata dovrei essere mio che hai buttato un piatto di pasta con la salsa sul mio vestito preferito rovinandolo -Agitò le mani,Jorge incrocio le sue braccia -Senti del tuo vestito non me ne fotte un emerito cazzo,m'importa solo di non far sapere niente a nessuno o sono guai-Martina non poteva spiegare come aveva cambiato idea sul quel ragazzo -beh e a me non me ne fotte un emerito cazzo di te-Si fermò mentre guardò il nome sulla sua targhetta-Jorge- -Beh ma non capisco perchè ti arrabbi così tanto? Vai in lavanderia tanto non devi spendere niente visto che hai papino e mammina che piantano soldi ogni giorno martina-Si insospettì -Hey-alzò il tono di voce -Tu..tu come fai a sapere queste cose-Fece una pausa,e avanzò il passo verso di lui-come fai a sapere il mio nome-Disse cercando di capire. Jorge non sapeva cosa dire,cercò di inventare qualcosa al momento -Beh..Tuo padre è un famoso uomo di affari e....e tua madre è una stilista e lessi cosi per caso il tuo nome su una rivista-Jorge si diede un genio mentalmente-Okay ora finiamola qua-Jorge si stava innervosendo -Ah..bene a mai più si spera-Martina si girò e se andò .Jorge era rimasto li fermo,sentiva una cosa strana nello stomaco,forse era senso di colpa,non lo sapeva,ma a quel punto non gli importava più di nessuno,aveva avuto troppe delusioni dalla sua vita.-A mai più-mormorò

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Scoperta ***


-Sarai sinceramente,profondamente nel mio cuore |Cap.4| Tini Pov. Camminai con passo svelto nella mia suitte .Ma chi si credeva di essere quello? Non ci conosciamo nemmeno e mi ha tratatta malissimo,insomma lui mi ha sporcato il mio vestito preferito o sbaglio? lui mi dovrebbe venire a chiedere scusa e invece cosa fa? Si arrabbia con me e che non devo dire niente a nessuno.Feci un grido di rabbia mentre mi cambiavo,presi dei semplici jeans con un top bianco tanto non mi andava di fare attività con gli animatori dell'hotel.Lo so era la prima sera qua in Messico e i mei genitori vogliono che stiamo tutti insieme ma come posso stare li a giocare quando potrebbe passare quello stronzo di joy,jorge come si chiama.la vacanza non poteva iniziare peggio,ma la cosa che ho capito stasera e che la prima impressione non conta.Si poteva dire che il primo giorno che ho incontrato lui era cosi bello,non che non lo fosse prima ma era diverso,poi era cosi calmo e non arrabbiato . Ahhh e quei dannati occhi verdi! Basta mi stava facendo impazzire e non valeva la pena perdere del tempo con lui. Dopo un pò sentì bussare la porta. -Tini tesoro posso?-Mi tranquillizzai sentendo la voce di mia mamma.Si perchè pensavo potesse...insomma potesse essere lui. -Si certo-entro e sembro incredula -Ma per caso qui dentro è entrato un uragano!-Guardai tutta la stanza e sinceramente aveva ragione,mentre era avvolta tra i miei pensieri non mi ero accorta che avevo la stanza sotto sopra -Eh no e..e che mi stavo distando la valigia però poi ho pensato di nuovo di metterla apposto-Era impossibile come potevo trovare tante scuse contemporaneamente in così poco tempo -Ah si?-Incrocio le braccia e si avvicino-e perché?!-Sgranai gli occhi non poteva aver capito qualcosa -Beh perché...Infondo stiamo qui solo una settimana no?? Perciò ho pensato era inutile mettere tutte le mie cose fiori- -Ah non te l'ho detto?-Si diede un leggero colpo sulla testa -Detto cosa mamma?- La imitai incrociando le braccia e avanzando un passo -Tini tuo padre è riuscito a cancellare i suo impegni e noi ti abbiamo visto così contenta di stare qui,ovviamente è così pure per i tuoi fratelli,comunque abbiamo deciso di fermarci ancora ha tra settimana...Contenta?!-sgranai gli occhi -C-cosa?? Tu vuoi che io stia intrappolata con quel mostro per 3 settimane?!-Mi insultai mentalmente per non essermi fermata -Allora il problema è lui...- -io non so di cosa tu stia parlando mamma-Mi grattai la nuca imbarazzata -Andiamo tini a me puoi dire tutto-Si sedette sul letto picchiettando affianco a lei in modo da farmi sedere.Sapevo che mia madre sarebbe riuscita a farmi dire tutto perciò non accertai subito -Allora mi fa rabbia che al primo incontro è stato così carino così dolce invece ora mi ha urlato contro ma è lui che mi ha buttato il cibo vestito,Che tra l'altro era ragù perciò impossibile da togliere.Ma comunque non aveva il diritto di trattarmi così.-lei rise-Che hai da ridere mamma??- -Tini e tu per questo non vuoi scendere?- -Beh mi sembra più che ragionevole- -almeno parlaci chiarisci o ti rovinerai la vacanza! Insomma dovrai starci per 2 settimane e sono sicura che avrà avuto le sue ragioni! perché non vai a parlargli ora? Dai e poi una seconda chance si da a tutti-Sorrisi,amavo mia mamma sapeva sempre risolvere i miei problemi. -Forse hai ragione-sospirai -Come sempre tesoro-Ridemmo -Sisi però non ti montare la testa.! ciao mamma!-Detto questo chiusi la porta e andai giù ----------------------------------------- Lo stavo cercando da mezz'ora ma niente non c'era.Cercai in tutte le parti dell'albero ma niente!Mi mancava solo una sala e se non c'era davvero non saprei cosa avrei fatto! Entro nella sala dei giochi dove si trova pure un enorme bar e lo vidi! era lo seduto a bere quella che credo fosse scotch.Mi feci forza e coraggio e andai vicino a lui -Hey-sorrisi,lui mi guardò e sospirò -Che vuoi?-Disew prendersi un'altro sorso dal suo bicchiere.Io presi un fazzoletto bianco e lo agitai vicino al suo viso -Ahh pace?-sembravo una emerita idiota ma volevo godermi quella vacanza -Tu non stai bene-Scosse la testa- -No senti jorge-feci una pausa-ti chiami così giusto?-Risi e lui annui-Bene...allora Jorge non voglio iniziare la vacanza e avere subito un nemico- Lui mi interruppe -Stai parlando come una bambina-Serrai un pugno e feci un respiro profondo! Non erano passati nemmeno 3 minuti e già mi stava esaurendo -Fammi parlare?!-Dissi tutta di un fiato-Allora perciò possono dimenticare quello che è successo?!- -Stai sbagliando-okay ora ero al limite -Ore che c'è?- -Stai sbagliando perché sono io quello che ti devo chiedere scusa!-Ero rimasta a bocca aperta-scusami per il vestito e che ne ho passate tante oggi-Lo guardai e in un certo senso provai pena -Lo posso immagine com'è lavorare..pensa che mio p-mo bloccò -C-cosa?? Ma io non lavoro qua!-Mi sbalordì sentendo questa risposta! Eppure all'accoglienza aveva il vassoio in mano -Allora perché hai la divisa e servivi i tavoli?- -Oh no sono il figlio del proprietario e certe volte..quando ne ho voglia lo aiuto.-Non sapevo cosa dire ma mi sembrò una spiegazione ragionevole *ANGOLO AUTRICE* Ragazze con la varicella,il caldo e il sudore sono riuscita a scrivere il capitolo solo per voi! Perchè sono contenta che il precedente capitolo vi sia piaciuto molto e non volevo che dovevate aspettare tanto! Per voi perche Jorge ha mentito a Martina? E Tini cosa farà quando saprà la verità? Per sapere mettete tanti mi piace e commenti per piacere!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Pace ***


NEL PRECEDENTE CAPITOLO: -C-cosa?? Ma io non lavoro qua!-Mi sbalordì sentendo questa risposta! Eppure all'accoglienza aveva il vassoio in mano -Allora perché hai la divisa e servivi i tavoli?- -Oh no sono il figlio del proprietario e certe volte..quando ne ho voglia lo aiuto.-Non sapevo cosa dire ma mi sembrò una spiegazione ragionevole |Cap. 5| Jorge Pov. Oh no cosa cazzo avevo fatto?! Insomma ora che le cose si erano chiarite non volevo che pensava a me come un povero poveraccio che per vivere e aiutare la sua famiglia deve lavorare come cameriere a 21 anni.Okay era la verità ma non volevo fare brutta figura,insomma era figlia di un milionario e di una stilista d'alta moda,e come servire un hamburger con caviale per contorno! ORRIBILE.Per fortuna lei sembrò crederci -Oh..carino da parte tua-Fece un piccolo sorriso,mi diedi un cinque mentalmente per questa perfetta scusa inventata in 3 secondi. -Beh cosa non farei per la famiglia-Ridemmo -Già..-Dopo il suo meraviglioso sorriso si era speso -Hey come mai quel faccino ora?-Sorrisi,tini scosse la testa -Niente..è che avvolte penso che ai miei importa più della loro carriera che di me-annui-Tu mi capisci no? Credo che ad ogni figlio si dovrebbe meritare amore,insomma non dico che non ho un bel rapporto con i miei genitori,si insomma mia madre è la mia migliore amica però è questo il punto,si comporta troppo da ragazzina per fare la madre mentre..-Dopo mezz'ora che stava blaterando si fermò,non so perchè ma adoravo il suono della sua voce e il modo in cui parlava senza fermarsi un secondo.-S.-scusami-Fece una risatina nervose e si nascose una ciocca di capelli dietro l'orecchi-scusami parlo troppo- -Mi piace ascoltarti-MA CHE COSA HO DETTO? Perchè non controllo mai quello che dico? Ahh sicuramente avevo fatto una figuraccia. -Ah beh grazie credo-Disse con una espressione confusa-Beh ora devo andare ci vediamo in giro no?-Si alzò prendendo la sua borsetta sicuramente di Chanel o Gucci -Certo-Dissi sorridi e per quella volta dissi la verità.Dentro di me davvero la volevo rivedere,stavo bene con lei.Poi in fondo tra qualche giorno sarebbe partita perciò che male c'èra se diceva una piccola bugia? Tini Pov. Stavo camminando nel corridoio dell'hotel.Mentalmente mi stavo dando della stupida,ma perchè mi ero lasciata così andare? Insomma sicuramente avevo fatto una figura di merda,maledì la mia parlantina.Non so con Jorge stavo bene,eppure lo conoscevo da poche ore e non sono state delle migliori,ma stavo così bene.Ero arrivata fuori al giardino dell'albergo dove si trovava una enorme piscina con un teatro che serviva per gli animatori che proprio in questo momento stavano facendo uno spettacolo,io mi siedo silenziosamente vicino a mia madre. -Hey mamma-Mi sedetti posando la borsa-Che mi sono persa-Lei mi guardò strano -Niente di che tesoro...ma come mai quel sorriso?-Oddio non mi ero accorta che stavo sorridendo.Era possibile che lo avevo da quando ho parlato con Jorge? -Q-quale sorriso mamma?-Feci una finta risatina -Okay afferrato il messaggio non lo vuoi dire-Ma come faceva a capire dannatamente tutto?! -Ma cosa mamma? VA BENE LASCIA STARE-mi stava incominciando ad innervosire,voleva fare l'amica che voleva consigliare la propria migliore amica,ma non capiva che invece doveva fare solo la madre e che le madri devono fare queste cose? -Okay okay calmati tigre-Disse alzando le mani in segno d'arresa -Bene-Inziai a godermi quello spettacolino ma era di una noia mortale.-Torno subito mamma-Mi alzai per prendermi un bicchiere di thè freddo al bar,lo ammetto in me speravo che incontrassi di nuovo Jorge,ma non perchè mi piaceva ma solamente mi piaceva la sua compagnia NON PENSATE MALE!.Arrivata al bar notai che non c'èra ci rimasi un pò male ma sapevo che lo riavrei rivisto.Perciò presi il mio bicchiere con il thè e me ne andai,ma non nel giardino avevo preferito andarmi a farmi una passeggiata fuori dall'hotel per vedere un pò fuori.Il Messico era davvero bello.Tutte le luci illuminate,le persone era tutto perfetto.Non mi ero allontanata troppo ero a pochi metri di distanza dal'albergo.Stavo camminando ad un'tratto senti delle urla che gridavano aiuto,capi' che venivano da un vicolo più avanti.Corsi e vidi Jorge a terra con il sangue che li calava dal viso. *ANGOLO AUTRICE* Oh no! cosa sarà successo a Jorge? Per voi ha fatto bene a mentire? Chi sa cosa accadrà? Ps:scusate il ritardo

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Una brutta serata ***


Jorge era sdraiato per terra con il sangue che calava sul suo viso. Sbranai gli occhi quando si posarono su di lui,stavo andando nel panico,non c'èra nessuno per chiedere aiuto,era solo un vicoletto stretto dove stavano i bidoni della spazzatura del ristorante dell'albergo. Mi misi le mani tra i miei capito -Oh cazzo- mormorai,Jorge dava dei gemiti di dolori,si toccava il suo addome,mi avvicinai in fretta affianco a lui mettendomi in ginocchio e li presi la testa per poi posarla delicatamente sulle mie ginocchia.I miei occhi si inondarono di lacrime.-Jorge! Jorge cazzo stai bene?- Lui mi guardo diritto dei miei occhi,Dio quei occhi verdi mi facevano un'effetto che non potevo spiegarlo. -M..M..martina-Balbettava,non riusciva a parlare dal dolore,gli misi una mano sulla bocca -Shh..non parlare,starai bene! Chiamo immediata mente un'ambulanza-Non feci nemmeno in tempo di prendere il mio cellulare che mi tocco la mano. -TU...-Si blocco per una fitta nello stomaco-Tu devi..sparire..-Spalancai la bocca. -Non ci penso proprio a lasciarti da solo-Così presi il cellulare e composi il numero,ma Jorge che con un piccolo sforzo riuscì a prendere il cellulare e lo lanciò vicino al muro,dove si ruppe in mille pezzi.Ero scioccata,non riuscivo a parlare -Ma..Jor-Non riuscì in tempo a finire la frase che mi parlò sopra -Niente Ma! VATTENE CAZZO-Mi sgridò stringendo gli occhi dal dolore,decisi di andarmene perchè non volevo che si agitasse e provocare un'altro problema.Cosi mi alzai senza dire una parola e corsi verso l'hotel.Scossi la testa ma come faceva a rovinare sempre tutto?. Jorge Pov. Martina era appena andata via per mio volere.Non doveva andare così stasera.Avevo appena finito il turno di lavoro,stavo per timbrare l'uscita e poi andare a salutare a Martina che avevamo chiarito quel malinteso,poteva nascere una bella amicizia.Ma appena presi il cartellino per farlo timbrare Facundo vene vicino a me parlandomi a bassa voce -Jorge...c'è qualcuno che ti vuole vedere nel retro della cucina-Annui e se ne andò.Avevo idea di chi fosse ma speravo davvero che mi sbagliassi.Mi diressi verso la porta per uscire,feci una smorfia per il brutto odore delle pattumiere,non c'èra ancora nessuno,ma appena mi girai vidi una figura che mi era familiare. -Angelo-dissi sospirando-Qual buon vento?-Anche se sapevo la ragione per cui era venuto a cercarmi .Ah avanti Jorge,non fare il finto tonto-Si avvicinò di più a me-Sai che giorno è oggi? -Si,il giorno il cui partirai per andare a fanculo? sai me ne hanno parlato e so che è davvero un bel posto?-Dissi sarcasticamente,dopo di che mi diede un pugno sul naso,okay stavo esagerando ma era più forte di me,odiavo quel tipo.Mi misi la mano sul naso e vidi che stava colando una sostanza rossa che sicuramente era sangue.-Però,bel gancio destro-Feci un ghigno -Non scherzare con me Blanco se non vuoi finire con la tua fottuta testa nel muro-Disse agitando le man-Ma visto che non vuoi tanto giocare te lo dirò io.Oggi è il 31 luglio,ovvero la fine del mese-fece una piccola pausa-ti dice qualcosa?- Cazzo se lo sapevo che era la fine del mese,Jack era quello che ci ha affittato la casa,ciò voleva dire che dovevo dare il soldi dell'affitto a lui,ma non ci dovevo dare i soldi solo di luglio,ma i soldi di aprile,maggio e giugno.Nella mia famiglia come sapete lavoravo solamente io.Mio padre era stato licenziato ed era cosi demoralizzato che non c'è la faceva a cercare un'altro lavoro,mia madre era una casalinga ma non poteva cercare un lavoro perchè si doveva occupare di me e dei miei fratelli e ovviamente della casa,mentre i miei fratelli dovevano ancora finire la scuola quindi non possono lavorar.Guadagno solo 600$ al mese,e non mi compro niente per me,pago le tasse,pago le rette per la scuola ai miei fratelli,faccio la spesa per sfamarli.L'affitto costava 1.500$ che era un prezzo molto alto per dove vivevo ad Acapulco,una delle città più pericolose del Messico,ma non vivo proprio in città,ma in un vicolo,potete immaginare come vivevo.Se vi chiedete come ho fatto a pagare prima di aprile e che ho fatto dei debiti a persona che ancora dovevo ripagare.Ero talmente coinvolto nei miei pensieri che mi scordai della sua presenza-Allora Blanco, Hai i soldi?-Lo guardai diritto negli occhi,gli volevo dare un bel calcio nelle palle,ma non volevo essere ucciso,cos' mi ero ripetuto a me stesso di restare calmo e di parlare con calma. -Avanti Angelo,sai la mia situazione non puoi aspettare un'altro pò?-Jack sganò gli occhi- -Un'altro pò?-Alzò le sopracciglia venendo verso di me-Un'altrò pò-ripetè ridendo-Jorge ti ho dato 3 fottuti mesi! ORA BASTA! Sono stanco delle tue scusa.Entro stasera tu e la tua famiglia sarete fuori casa-Rimasi paralizzato,non poteva essere,non potevo lasciare che la mia famiglia non avesse un tetto. -NO! NO Jack per favore,Pagherò tutti i 6,000$ Dammi ancora almeno una settimana-Misi le mani in segno di preghiera,fece un ghigno. -E come pensi di fare-Non avevo idea,ma in 3 secondi mi venne un pensiero che non volevo dire ma mi sembrava l'unica cosa da dire. -Conosco una ragazza ricca...-Lui incominciò a ridere -Oh grande!-Sbattè le mani- Il piccolo Jorge Blanco che deruba una ragazza ricca,non lo posso certo impedire-SI fermò a guardarmi divertito,io ero in mobile,sapevo della stronzata che avevo detto,non so se lo avrei fatto per da vero,ma almeno avevo un'altro pò di tempo.-Okay Blanco,Solo un'altra settimana,dopo di che se non ho i miei soldi vi caccio di casa..e poi ci sarebbe un'altra cosa..-Sorrise compiaciuto -Cosa?-Si grattò il mento compiaciuto -Beh ti darò un piccolo assaggio-Fece uno schiocco con le dita,io mi guardavo in torno,non sapevo cosa diamine stava succedendo.Lui se ne andò e dopo 3 secondi vennero 2 Uomini pieni di muscoli,altri e calvi. -C-cosa volete da me?-Si guardarono e risero avvicenda,dopo di che uno di loro mi prese e mi giro prendendomi il retro della mia maglietta e mi sbatterono con la faccia al muro,provocandomi un dolore che non potevo spiegare,urlai fortissimo dal dolore.Dopo pochi secondi l'altro tipo mi diede un calcio nelle parti basse,al quel colpo caddi a terra e mi iniziarono a prendere a pugni e a calci in ogni parte del corpo.Dopo un pò smisero e mi diedero uno sputo -E questo è niente a quello che ti faremo se non rispetti la scadenza-Detto questo se ne andarono.Ed è stato questo il motivo per cui Martina mi aveva trovato cosi,e la ho mandata via perchè non volevo che qualcuno la vedesse e le potesse far male,l'ho ammetto non volevo veramente che andasse via,avevo bisogno di aiuto,ma vedendo anche quei occhi marroni e pensare che la dovrei derubare,non c'è lo fatta.Mi sentivo un mostro per come 'avevo trattata ma non sapevo cos'altro fare.Avvolto nei miei pensieri non mi ero accorto che ero svenuto,avevo persi i sensi,e quando apri gli occhi,ero stordito ma capì che mi trovavo in una stanza di un'ospedale.Con molta calma girai la testa per esplorare la stanza,e vidi una di figura dormire su una poltrona,vedevo ancora sfocato ma non ci misi molto a capire che era Martina.Ma perchè cazzo non mi ha ascoltato,non volevo darli spiegazioni,anche perchè in questo stato non saprei come avrei fatto ad inventarmi una scusa in 3 secondi come l'ultima volta.Era così bella quando dormiva,okay sorrisi a quel pensiero,ma non ci poteva mai essere niente,lei era ricca e io..come avrete capito le 2 cose non coincidono. All'improvviso sent' la porta aprirsi e cosi svegliando Tini,mi sistemai bene nel letto e vidi un uomo di colore con un camice bianco camminare verso di me. -Salve signor Blanco-Mi diede la mano-Io sono il dottor Martinez- -Piacere-Martina verso di noi presentandosi al medico-Salve io sono Martina Stoessel- Lui sorrise -Non mi dirmi che tua madre è Mariana Stoessell?-Tini rise-Si perchè?- -Oh on ci credo mia moglie va sempre alle sue sfilate quando viene in Messico e ha tutti i suoi vestiti-Risero ma a nessuno sembrava che importasse di me,come al solito,è matematico persone ricche battono persone povere.-Beh lei è la fidanzata del signor Blanco?-Ci guardammo per un'attimo,ma lei risposte-No,no sono soltanto un'amica--Ah mi scuso per aver sbagliato-fece una pausa per prendere la cartellina attaccata al mio letto-Allora lei Signor Blanco lei ha avuto parecchie lesioni,sia interno e sia esterne,poi abbiamo fatto parecchie ecografie e esami,ha perso molto sangue,e per fortuna che siete venuto qua! E ha sbattuto forte la testa lo sa?-Annuì-Beh ma lei è fortunato,non è niente di grave,e per grazia di Dio no ha portato emorragie interne e niente ossa rotte,domani mattina può già uscire-Ci sorrise,ero davvero felice di saper che stavo bene-Grazie mille dottore-Sorrisi e gli strinsi la mano e così fece anche Martina -Beh è solo il mio lavoro,ah prima di andare domani mi deve cercare e le devo far firmare un foglio che dice che io l'autorizzo ad uscire-Detto questo uscì dalla stanza,e così rimanemmo solo io e Martina mi guardo e inizò a parlare-Tu non dire niente,devi riposare quindi fà parlare solo me-Sorrisi ed annuì-Allora non in arrabbiare ma ho chiamato io l'ambulanza,lo so che non volevi ma era l'unico modo per salvarti-Era vero se non lo avesse fatto probabilmente sarei morto,non sapevo come ringraziarla-Poi siamo venuti qua e sono stata qui tutto il tempo,e ho avuto tempo per pensare e riflettere e ho scoperto cosa ti è successo e ho capito anche il perchè - -Questo cosa vuol dire?-Ero preoccupato e se avesse chiesto a Facundo o al direttore che ero molto,ma molto povero e che lo avevo mentito? -Jorge vuol dire che so tutto-Oh cazzo,ma come avrà fatto?! *ANGOLO AUTRICE* Eccomi qua! Spero di averlo reso più lungo il capitolo! Allora la storia si sta facendo interessante! Cosa ne pensate? Jorge riuscirà a pagare ad Angelo? Cosa avrà scoperto Martina? Avanti! voglio leggere tutto quello che pensate! Grazie per le belle recensioni! Appena avrò tempo leggerò anch'io tutte le vostre storie! <3 E e soprattutto grazie per tutte le 1,372 letture! Vado avanti solo grazie a voi! Beh che dire vi amo e ci vediamo al prossimo capitolo <3 -Anto

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** -Indecisione ***


-Sarai sinceramente,profondamente nel mio cuore. Nel capitolo precedente: - -Questo cosa vuol dire?-Ero preoccupato e se avesse chiesto a Facundo o al direttore che ero molto,ma molto povero e che lo avevo mentito? -Jorge vuol dire che so tutto-Oh cazzo,ma come avrà fatto? |Cap.9| -Cosa sai?-Chiesi curioso -Ah Jorge! So cosa hai fatto e lo trovo molto eroico!-Si? e da quando mentire e non pagare le rate è da eroi?. -Io non credo-feci una piccola risata. -Ma come? Insomma dovresti essere orgoglioso di te stesso-Mi spinse leggermente -Per aver fatto una cosa del genere?-Okay,non stavo capendo niente.Forse i ricchi il mentire era una cosa nobile,boh. -Cioè io non ho mai visto nessuno che picchia dei ladri che volevano rubare nel'hotel-Disse con un sorriso bellissimo. -Si-dissi abbassando la testa.Un momento,cosa aveva detto-Aspetta...cosa?- -Si-Mi guardò strano-Insomma ho chiamato Facundo è mi ha raccontato tutto,davvero no ho mai visto nessuno fare quello che hai fatto tu-Detto questo mi bacio la guancia-Ora scusami ma devo andare,o mia mamma penserà che mi hanno ripatia-ridemmo -Certo,grazie di tutto tini- -Di niente ci vediamo in giro-Detto questo mi lasciò da solo.Okay Facundo aveva avuto una bella idea,ma non so,in me avrei voluto dire la verità,mi sentivo in colpa perchè tini con me era stata un angelo.MA PERCHE' AVEVO MENTITO?.Dopo la mia discussione mentale bussò mia madre. -Tesoro mio! Stai bene?-Disse stritolandomi tra le sue braccia. -Certo,anche se mi stai affogando-ridemmo e mi lasciò. -Hai ragione scusami,è..è che ho temuto il peggio-Mi accarezzò la guancia con le lacrime agli occhi -E tutto passato mamma,guardami sto una meraviglia-Sorrisi -Si ma con un occhio nero e cerotti per tutto corpo-Abbassò lo sguardo-Facundo mi ha raccontato tutto....Angelo?-Mi guardo e annui-Ahh Jorge mi dispiace così tanto-Si mise a piangere. -Ma per cosa-Si asciò le lacrime. -Per non essere una madre perfetta,insomma di solito i genitori si preoccupano di lavorare,portare da mangiare a casa e pagare l'affitto,non i figli,insomma tu dovresti andare al collage,uscire con gli amici e tutte queste cose che fanno gli adolescenti,ma non occuparsi di tutti e portare lo stipendio a casa,guardati lavori sodo e non ti puoi permettere delle scarpe-Disse tutte queste parole senza riprendere fiato,mi spezzava il cuore vederla così. -Mamma,hey è tutto okay,io sto bene e non mi interessa avere delle scarpe nuove,a me bastate voi! E inoltre sei la mamma più perfetta del mondo,insomma hai rinunciato al tuo lavoro per crescere i tuoi figli-Sorrise in un mare di lacrime-Mamma non sono ricco ma ho tutta la richezza con te e con papà e quei 2 mocciosi-ridemmo-Staremo bene,te lo prometto- -Non sai come sono orgogliosa di te amore-Mi abbracciò,non esiste un momento più bello di un abbraccio della propria mamma,e come stare tra le nuvole,chiamatemi babboncione o mammone ma io amavo mia madre.-Okay ora andiamo a casa-E cosi mi aiutò ad alzarmi,firmò il permesso di uscita e ci dirigemmo a casa dove mi riposò tutto il giorno. Tini Pov. Mi ero appena svegliata,erano le 11:00,probbalmimente avrò perso la colazione e i miei si sono arrabbiati ma la sera prima non avevo chiuso occhio,pensavo a Jorge e che ha dovuto finire in ospedale per due criminale.Volevo sapere come stava,sentirlo non so in me avevo bisogno di vederlo.Mi alzai e mi cambiai così scesi giù alla piscina dove quasi sicuramente si trovava la mia famiglia,e mentalmente mi preparai per tutte le grida dei miei genitori.Ero appena scesa e avevo ragione,si trovavano sul lettino della piscina. -Martina Alejandra Stoessel-Come immaginavo erano arrabbiati-Ma dove eri finita? Ero sul punto di chiamare la polizia.-Disse mamma,io alzai le mani in segno di difesa. -Mamma,Papà prima che vi arrabbiate di più vi devo dire il motivo perchè ho fatto così tardi- -Sarebbe?- -Ho aiutato un amico e voi m i avete sempre detto di aiutare il prossimo-Mio padre rise -Siamo qui solamente da 2 giorni e già hai un "amico"-Chiese alzando un sopracciglio -Si è il figlio del proprietario dell'hotel si chiama Jorge--Mia madre scosse la testa. -Quello che la prima sera ti versò il piatto di pasta sul tuo vestito preferito?-Rise-Pensavo che lo odiassi,e poi non faceva il cameriere?- -Si lo odiavo ma abbiamo chiarito come persone mature,e poi quella sera ci ha serviti perchè dava una mano al padre.Hai visto è proprio un bravo ragazzo-Sorrisi innocente mente. -Ah si?..e come mai aveva bisogno di aiuto?- -Oh bhè,ieri dei ladri avevano tentato di rubare nell'albergo e lui come un eroe ha lottato contro loro,ma erano troppo forti e lo hanno praticamente distrutto,l'ho trovato ricoperto di sangue e dolorante,e così ho chiamato un'ambulanza,e sono andata io perchè non sapevo il numero dei genitori.- -Okay l'ho ammetto sei stata proprio brava,ma ciò non toglie che non ci hai avvissati e ci hai fatto morire di paura!- -Hai ragione scusa,comunque sono preoccupata non mi ha fatto sapere niente- -Beh perchè non lo chiami?- -Non ho il suo numero e non credo che oggi venga a lavoro,chiederei il numero al padre ma non so che aspetto abbia-Feci una piccola pausa.Aspettate un'attimo-mi illuminai-conosco il suo amico,ora vado a cercarlo- -Tini che ne pensi di invitarlo a cena cosi lo conosciamo e poi lo vorrei ringrazziato per diciamo salvato l'hotel,potremmo cenare proprio qui-Risero -Beh potrei provare a chiederlo-Okay ora vado.Andai a cercare il suo amico ma non ricordo come si chiamava,cercai da per tutto e dopo una bella mezz'ora lo trovai al bar. -Hey ciao! Sei l'amico di Jorge?- -Si ah e chiamami Facundo-Sorrisi-A e tu sei la ragazza di ieri sera- -SI..sai come sta?-Scosse la testa -No..non ho avuto il tempo di contattarlo,se vuoi ti do il numero così potrai chiederlo dirattente a lui-Sorrisi -SII grazie mille-E così me lo diede e lasciai la stanza e andai fuori al giardino dell'albergo e composi il numero. Jorge Pov. Mi ero appena svegliato,ero dolorante ma meglio di ieri,le ferita sembravano lievi.Avevo avvisato all'hotel che ero ferito ma senza dire i particolari,mi avevano dato 3 giorni di permesso.Ero da solo in casa,mio padre era andato alla ricerca di un lavoro,ma di questi tempi era impossibile,mentre mia madre ara andata ad accompagnare i miei fratelli a scuola.mi alzai per andare a prendere un bicchiere d'acqua,dopo pochi secondi sentì il mio cellulare squillare. Pensai fosse facundo. -Cosa vuoi?-Dissi scocciato,insomma ero appena sveglio. -Come?-Ma era una voce femminile,da lì capì che era Martina. -Tini?- -Si-Scommeto che stava sorridendo -Ma come hai fatto?-Dissi confuso -Facundo- -Ovviamente-Risi mentre facevo i chiilometri per la casa,lo facevo sempre quando parlavo al telefono. -Ho chiamato per sapere come stavi- -Meglio di ieri sicuramente,Credo che tornerò tra 3 giorni,passerò a salutarti e così darò pure una mano a mio padre-Non credevo che stavo mentendo ancora?! Cazzo ma perchè lo faceva -Ma quanto sei un bravo ragazzo?-Disse quasi meravigliata ma io non credevo di essere un bravo ragazzo,insomma mentivo,fumavo e facevo a botte. -Non sai quanto-dissi a denti stretti -Inoltre ho raccontato a mio padre e mia madre di quello che hai fatto e si volevano complimentare con te invitandoti a cena nell'hotel-Spalancai gli occhi, ero bloccato-Allora cosa ne dici?-Ma cosa dovevo dire,se accettavo ero fottuto,il signor German non mi poteva vedere a cena lì mi avrebbe licenziato di colpo,e se decidevano di andare a cenare fuori non potevo per lavoro,ma sembrava brutto dire di no,mi avrebbe preso per uno stronza.Era pià importante la sua famiglia e lei,o il lavoro?.Ovviamente il lavoro per aiutare la mia famiglia ma perche non riuscivo a dire no grazie?! -Okayyy-DIssi non convinto -Oh perfetto allora tra dopo domani alle 8,ci sentiamo rimettiti presto-Posò la chiamata.Ero rimasto in mobile con gli occhi sbarrati.MA COSA AVEVO FATTO ? E SOPRATTUTTO COSA FARO'? *ANGOLO AUTRICE* Eccolo qui! Pensavo che non lo avrei continuato dopo un mese! Ma invece no eccolo qui! Allora cosa farà Jorge? verrà scoperto e licenziato? Chi lo sa! Per scoprirlo Recensite dite tutto quello che volete! Grazie per le visite vado avanti solo grazie a voi! Vi voglio bene -Anto <3

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3164977