In armonia con la natura di Monique Namie (/viewuser.php?uid=106217)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'Uragano ***
Capitolo 2: *** Oltre ***
Capitolo 3: *** Nord ***
Capitolo 4: *** Strade di foglie ***
Capitolo 5: *** L'attesa ***
Capitolo 6: *** Settembre la notte ***
Capitolo 7: *** L'universo in casa ***
Capitolo 8: *** Luoghi addormentati ***
Capitolo 9: *** Alberi di seta ***
Capitolo 10: *** Seabi ***
Capitolo 11: *** Pianeta ***
Capitolo 1 *** L'Uragano ***
L'uragano
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L'URAGANO
Tremano le stelle
fisse nella volta
oltre le nubi
vestite
di fuoco e roccia.
Ogni passo
è
una battaglia
contro il vento
una
lotta.
Corri veloce e
fuggi
dalla giostra
che stasera
è elettrica pure la pioggia!
Ma tu arrivi
sempre fra
le onde anomale
e sconvolgi il
ritmo
della sabbia e della voce,
porti conchiglie
lungo
le strade del male
e getti stracci
di
cielo nel cuore a cocci.
Mare forza dieci
intrecciato in vortici
fra le tue dita
fini
che reggono il mondo:
potresti vivere
in uno
di quei sogni esotici
di mostri marini
e
prìncipi acquatici
che si buttano
senza
aspettare un secondo
e albergano nel
cuore
ancora furibondo.
Note
autore:
Una poesia in versi liberi, scritta verso l'una e mezza di
notte ascoltando “ Hello
Hurricane” degli Switchfoot, mentre fuori pioveva.
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Capitolo 2 *** Oltre ***
L'uragano
oltre
Gocce di vapore
sulla finestra a cristalli
sotto il letto
disfatto, intriso di sapore
d’autunno
malinconico senza tempo.
La luce esterna non
basta ad illuminare:
una vecchia lampada
rossa accendo
mentre ammiro quei
frammenti d’acqua
ancorati al vetro come
tanti coraggiosi scalatori.
Sembra che la natura
attraversi la parete
e riempia la mia stanza di cose invisibili
dall'animo solitario appena percepibili.
Note
autore:
L'immagine che ho postato sopra è la causa principale della
nascita di questa poesia. Stavo tranquillamente cercando nuove foto da
inserire nella mia collezione, quando sono rimasta folgorata da questa:
l'ho vista e mi ha colpita così tanto che ho dovuto
scriverci subito qualcosa.
"Oltre" di Monique Namie
è distribuito con Licenza Creative
Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0
Internazionale.
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Capitolo 3 *** Nord ***
L'uragano
NORD
Il muschio sulle scale
conserva i solchi dei miei piedi
e profuma di pioggia,
di giornate settembrine
e di cieli cinerei parlanti.
Le radici sul pavimento
sollevano botole segrete
dove sta nascosto un tesoro
che ha valore solo per me:
pagine antiche e sguardi.
La brina sul muro
riveste la mia casa d'argento
e rivela impronte di mani
che a tentoni hanno percorso
sale da ballo in festa.
Note
autore:
Tre strofe da cinque versi ciascuno, per tutto il resto non ho voluto
pormi regole.
L'ispirazione per questa poesia, se non ricordo male, credo me l'abbia
fornita una di quelle giornate in cui aprendo la finestra verso nord mi
sono trovata davanti un velo di nebbia che copriva l'orizzonte.
"Nord" di Monique Namie
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Capitolo 4 *** Strade di foglie ***
L'uragano
Strade
di foglie
Il cielo è una
pellicola blu sullo stagno.
Si può
camminare nel fango
senza rimanere
intrappolati,
senza essere dal peccato sporcati.
Siamo
come strade di foglie
abbandonate nella
campagna
e scavando
disseppelliamo orologi
che segnano orari
diversi,
tempi lontani.
Il cielo ci osserva
frastornato
nel nostro incessante
peregrinare
e gli orologi
s’incastrano perfettamente
in alberi secolari
e monti millenari.
Possiamo continuare a
camminare
sulle nostre strade di
foglie.
"Strade di foglie" di Monique Namie
è distribuito con Licenza Creative
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Capitolo 5 *** L'attesa ***
L'uragano
L'ATTESA
Beati i
fiori dai gambi esili che oscillano
sotto i raggi del
nostro sole filtrati dal vento,
beati loro
perché evitano schegge di vetro
come faville infuocate
che trafiggono il legno.
La notte, la lancetta
ha già compiuto qualche giro:
io aspetto un
messaggio segreto da gettare nel fuoco,
eppure nemmeno la
dinamica di un sospiro
desidera buttare ore
preziose di vita nel vuoto.
Beati gli angeli che
non sanno cos'è l'orizzonte
perché in
realtà non c’è fine e non
c’è dolore:
l’orologio
pare fermo per i figli delle stelle
che immobili
sgretolano fragili fogli di roccia.
Mi piace aspettare
come il mare in tempesta;
le onde nere che
sovrastano castelli di sabbia,
sospinte dalla
gravità colano a picco negli occhi
e sugli scogli
levigati dal tempo, io rinasco.
Note
autore:
Questa l'ho scritta più o meno nello stesso
periodo in cui stavo pubblicando la raccolta " Dammi
un motivo".
Più sotto voglio provare a dare qualche chiave di lettura
fingendomi estranea al
testo. :)
Anche in questo caso l'ermetismo è tanto: c'è un
paragone
con i fiori mossi dal vento di giorno che evitano di essere colpiti
delle schegge di vetro (= qualsiasi cosa provochi ferite all'anima) e
uno
scorcio di vita notturna, in cui una persona aspetta di ricevere un
contatto, probabilmente da qualcuno che ama. Le ultime due strofe sono
un tentativo di dare valore al tempo perso ad aspettare.
"L'attesa" di Monique Namie
è distribuito con Licenza Creative
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Capitolo 6 *** Settembre la notte ***
Settembre la notte
Settembre la notte
La notte respira
nel frinire delle
cicale.
S’odono
lontane canzoni
fra i merletti ricamati
sulle tende
e il letto è
freddo,
ma non è per
il sole che s’inchina
né per
l'estate morente o per il vento,
è che la
notte riavvolge il nastro.
La candela torna intera,
danzano le ancelle come
dee
e il legno
ringiovanisce sull’incenso.
L’esistenza,
come un mare
in burrasca dentro al
cuore,
come una tavolozza di
colori
riversata negli occhi.
Brucia.
E io rivivo, la notte.
Note
autore:
Una poesia scritta di getto verso metà settembre.
Mi ero appena coricata, dalla finestra socchiusa della mia
camera entrava il canto delle cicale e una leggera brezza
muoveva le tende: un'atmosfera bellissima fuori dal tempo. Ho preso un
foglio, la
matita e mi son messa a scrivere. :)
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Capitolo 7 *** L'universo in casa ***
L'universo
in casa
I corridoi di questa casa
sono gli argini d'un
fiume
e il pavimento verde,
un tappeto
che sa di pioggia e
nebbia.
Dal caminetto escono
farfalle
sgargianti come fuochi
la notte.
Nella vecchia TV in
bianco e nero
s’è
costruito la tana un topolino.
Mazzi di rose e ceste
di frutta
come quadri di natura
morta
dalle essenze intense
di sole e sale.
E il vento culla gli
alberi nel giardino,
mentre
dall’altra parte del mondo
un tornado li abbatte
violento.
Sembra
esserci l’universo intero
dentro i vasi di fiori
sul davanzale.
Le finestre, come
grandi occhi
di questa modesta
residenza:
universi bui di freddo
e ghiaccio
in cui la vita sboccia
lo stesso.
L’amore
non teme di stare all’addiaccio.
"L'universo in casa" di Monique Namie
è distribuito con Licenza Creative
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Capitolo 8 *** Luoghi addormentati ***
Luoghi addormentati
Luoghi
addormentati
È cresciuto un ginkgo nella hall
dell’albergo,
il vento ha corroso le scale,
la pioggia ha arrugginito le porte delle sale,
e le finestre
già da tempo sono state divelte.
Non posso più entrare.
Una mano di foglie ha sollevato il soffitto,
spargendo costose tegole come sementi
su lerci pavimenti di marmo incantato.
Resterei per ore a contemplare
come la natura ha tessuto un velo.
Resterei ancora ad osservare
per fotografare i semi nel loro germogliare.
Note autore:
All'inizio la poesia si chiamava "Luoghi abbandonati", ma con tutta la
natura insediata all'interno, ho pensato che l'aggettivo "abbandonato"
non era quello giusto. La presenza di piante, fiori e animali lo rende,
già di per sé, un posto molto popolato. Un posto
"addormentato", invece, attende che qualcuno torni e lo risvegli...
sì, un po' come La
bella addormentata nel bosco. :)
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Capitolo 9 *** Alberi di seta ***
Alberi
di seta
Stesi
su mosaici
di fiori,
a guardare
soffitti di stelle,
stanno gli alberi
di seta persiana1
con le cortecce
profumate;
si scambiano
pensieri
al ritmo del
vento,
e l’uomo
passa
loro accanto
senza vedere,
senza fermarsi ad
ascoltare...
Note
autore:
1- Alberi di seta persiana, è una storpiatura voluta di uno
dei
nomi comuni con cui è conosciuta l'Albizia
Julibrissin, ovvero Albero della
seta persiano.
Una volta io ne avevo tre nel giardino di casa e lì
chiamavo "ciuffi rosa". XD
Chiave di lettura:
il fatto che gli alberi siano stesi, lascia presupporre che siano stati
tagliati, ecco spiegata anche l'indifferenza dell'uomo che gli passa
accanto senza provare nulla.
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Capitolo 10 *** Seabi ***
Nature
seabi
Tu
che vivi nel bosco
in una palafitta di petali e bambù,
parlami della notte delle fate
e della cascata di diamanti blu.
Raccontami delle serenate sul trifoglio
accompagnate dai bisbigli delle api,
e il sapore del miele sulle radici in germoglio
del
salice che ti abbraccia come
foste amanti.
Senz’abito danzi nel grano,
seguendo
le note d'un'antica
melodia,
calzando sandali di juta e rampicanti.
Senz’abito ti avvicini alla soglia
d’un castello che ha perduto il suo stemma:
ti lasciano entrare col vento d'estate
nascosta nella polvere del polline
fra miliardi di stelle e steli di lavanda.
*
Note
autore:
La penultima poesia della racccolta.
Chiave di lettura:
la donna protagonista può essere vista come la
personificazione della Natura. Il
castello ha perduto lo stemma perché è
così vecchio che la famiglia originaria si è
estinta.
Spiegazione del
titolo: all'inizio la poesia era intitolata
" Senz' abito", ma non mi
sembrava suonasse poi tanto bene, così
ho unito le prime sillabe delle due parole per formare un nuovo nome. :)
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Capitolo 11 *** Pianeta ***
Pianeta
PIANETA
Mi indichi
nel cielo qualcosa di prezioso,
un mondo ovale dove ai
poli c’è un gioco:
un labirinto di
ghiaccio costruito senza scopo.
Mi ricordi che nella
Storia c’è qualcosa di doloroso,
ma oggi sulle armi son
cresciuti i fiori
mentre gli avversari
abbracciati alla terra
stringono forte le
mani dei
loro nemici,
contrastando il gelo in caldi gesti utopici.
Su quel pianeta che
gira attorno alle comete
- che il Sole le
divora
mentre lui le protegge -
non pioveranno
più dolenti frammenti di schegge.
Note
autore:
Eccoci
arrivati alla fine di questa raccolta incentrata sull'incontro tra uomo
e natura. Quest'ultimo testo è probabilmente quello
più fantascientifico, con vaghi elementi che possono essere
ricondotti al sottogenere post-apocalittico.
Se siete arrivati fin qui e almeno una tra le poesie pubblicate vi ha
trasmesso qualcosa di positivo, fatevi sapere.
Alla prossima! :)
"Pianeta" di Monique Namie
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