Black Rose

di Mei91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** DISASTRI ***
Capitolo 3: *** torniamo a casa ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 

Buon giorno ragazzi e ragazze, eccomi qua con questa breve storia. Sta mattina mi sono svegliata e ho pensato, voglio fare un piccolo regalo di ringraziamento a una lettrice che mi ha aiutata e mi ha spinta a migliorarmi, questa lettrice è MERYL WATASE.  Spero solo che possa farti piacere. Meryl grazie di tutto. E’ grazie a te che ho ritrovato la voglia di migliorare sempre le mie storie e di renderle gustabili. Quindi questa piccola storia di non molti capitoli, massimo 5 la voglio dedicare a te.

Per il resto spero che questo prologo possa piacervi e che mi facciate sapere che ne pensate. Un kiss Mei.

 

 

PROLOGO.

 

 

 

 

Un lieve bussare alla porta dello suo studio fece sollevare a Naruto lo sguardo dalle scartoffie che stava esaminando e fulminò la porta con sguardo truce. Aveva chiesto di non essere disturbato ma a quanto pare non lo avevano ascoltato. Naruto ringhiò un “avanti” con mal celato fastidio.

L’espressione dell’Hokage cambiò immediatamente non appena la figura dietro la porta si rivelò.

Sasuke Uchiha, suo migliore amico dai tempi dell’infanzia e marito del miglior ninja medico del mondo nonché sua migliore amica Sakura Haruno.

“Temeee!” esordì entusiasta Naruto vedendolo dopo tanto tempo.

Sasuke Uchiha era spesso in missione ovviamente per ordini dati da lui stesso, ma quella volta Sasuke gli aveva chiesto di partire per una missione personale, ovvero quella di cercare suo fratello Itachi e lui era stato più che lieto di accettare quella richiesta. Itachi Uchiha andava riportato a Konoha e fattagli festa dovuto a un eroe/martire del suo calibro, ma sembrava che l’Uchiha maggiore non ne volesse sapere di farsi ritrovare.

“Allora?” chiese l’Hokage.

Sasuke come al solito non disse nulla, prese una sedia e si sedette difronte a Naruto. L’Uchiha era l’unico a poter avere con lui quegli atteggiamenti. Era l’unico a cui Naruto permetteva di parlargli come un amico e non come il proprio Hokage. Questa “Grazia” chiamiamola così, Naruto la permetteva solo a lui e a sua moglie, che spesso e volentieri lo picchiava chiamandolo baka.

“L’hai trovato?” chiese ancora l’Hokage ma l’Uchiha non gli rispose.

“Sasuke…avanti...” sbottò stufo Naruto dal mutismo dell’amico.

Sasuke chiuse gli occhi e sospirò.

“Si, l’ho trovato e gli ho anche parlato!” sbottò freddo e controllato Sasuke togliendosi il mantello nero.

“Non vuole tornare a casa almeno fino a quando la missione del suo capo non è terminata!”

“Cosa? No, non dirmi che Itachi fa parte di un’altra organizzazione tipo L’Akatsuki!” sbottò Naruto battendo un pugno sulla scrivania. Sasuke inarcò un sopracciglio.

“No, peggio”

“Che c’è di peggio?” chiese Naruto.

“Si è alleato a Black rose!” disse indifferente Sasuke e Naruto sospirò.

“Accidenti a Black rose. Certo ci rende un favore enorme a scovare assassini e complottatori contro Konoah, ma Black rose ha anche un'altra missione e noi non sappiamo qual è. Non mi fido Sas’ke, perché tuo fratello è con Black rose? Ti ha detto qual è la sua missione?” chiese l’Hokage.

“Itachi? Mio fratello secondo te mi dice qual è la missione del suo capo? È uno dei ninja più fedeli alla missione che si conosce e se è un segreto stanne certo Itachi preferisce morire anziché tradire la missione.”

“Ti ha almeno detto chi lo ha portato di nuovo in vita?”

“Black rose!” dichiarò atono Sasuke

“E chi è Black rose!” urlò Naruto e Sasuke alzò le spalle.

“Perché sei così tranquillo tu? Sasuke...”

“Naruto…Itachi è vivo. Mi basta questo per il momento. Scoprirò chi è Black rose, ma non oggi. Porterò quel ninja a Konoha e lo farò parlare, ma al momento Naruto, voglio godermi la sensazione di sapere mio fratello vivo. Perdonami se al momento non me ne frega niente se Itachi è alleato a un nostro nemico/alleato. Perché Black rose è indefinibile. Non sappiamo se alleato o nemico in quanto ha portato in vita sia mio fratello, ma anche Obito e Rin” esclamò Sasuke.

“Che cosa??? Obito? E dove è adesso?” chiese Naruto. Sasuke si alzò dalla sedia.

“Con Itachi e Black rose.” Esclamò Sasuke dirigendosi alla porta.

“Teme…” lo chiamò Naruto e Sasuke si bloccò dandogli le spalle.

“Scusa” sussurrò Naruto.

“Per cosa?”

“Per non averti chiesto come stavi? Per non aver pensato a come ti sei potuto sentire …con Itachi e.”

“Bene, Naruto. Bene. Non so perché ma saperlo vivo mi toglie un peso dal cuore!” esclamò freddo l’Uchiha. “Vado da mia moglie” esclamò Sasuke aprendo la porta. Naruto sorrise felice per l’amico.

“Non è in ospedale Sas’ke!” urlò Naruto e Sasuke si bloccò.

“Dov’è Sakura?” chiese Sasuke girandosi verso l’amico. Il suo sguardo tra il preoccupato e il tranquillo.

“Mi ha chiesto una settimana di ferie per andare alle terme fuori paese con delle amiche che venivano da Suna” spiegò Naruto.

“Amiche da Suna? Chi?” chiese Sasuke

Naruto scosse la testa in segno di negazione.

“Boh, ultimamente Sakura è strana.”

“Eh?”

“Ha scuse assurde tipo, shopping con le amiche di Suna, terme con le amiche di Suna, Week and a sciare con mia moglie e Ino. Insomma…”

“Sciare?? Sakura?” esclamò Sasuke confuso inarcando un sopracciglio.

“E quando torna?”

“Sta sera dovrebbe tornare! “Esclamò Naruto.

Sasuke era più confuso che mai. Sakura non era mai stata il tipo di donna che badava a quelle frivolezze, ma non gli dette molto peso comprendendo che forse la moglie aveva iniziato a comportarsi così perché il mondo era finalmente in pace e si poteva rilassare. Tutto era tranquillo a parte Black rose.

“Teme?” lo chiamò Naruto e Sasuke sollevò il viso per guardarlo negli occhi.

“Senti, non ce la faccio più a stare chiuso qua dentro, ti va di fare un allenamento al campo? “Chiese Naruto.

Sasuke annuì.

“Porto quei criminali lasciatici da Black Rose alle porte di Konoah in prigione e ti raggiungo. Anche io ho bisogno di sgranchirmi!” esclamò l’Uchiha.

“Ti aspetto la, grazie Sas’ke! Chi me lo ha fatto fare a voler fare l’Hokage!” borbottò Naruto mentre tornava a firmare i documenti.

Sasuke lo guardò con un ghignò.

“L’hai sognato per una vita dobe, ora ti tieni il ruolo d’Hokage!” ghignò L’Uchiha divertito.

“Vuoi fare a cambio? Io Ambu tu Hokage?” chiese Naruto speranzoso.

“No!” esclamò l’Uchiha prima di sparire dietro la porta.

“Temeeeee” urlò rassegnato Naruto.

 

Black rose guardò tornare al covo Itachi e Obito e sorrise loro. La sua missione personale era quella di scovare chiunque tramasse per distruggere Konoah e chi dopo un anno dalla fine della guerra continuava a maledire e buttare fango sul nome degli Uchiha. Avrebbe dato vigore a quel Clan tanto potente ma anche pieno d’amore e sacrifici. Avrebbe spiegato il perché del colpo di stato organizzato nel passato che aveva costretto Itachi Uchiha a sterminare il proprio Clan.

“Rose..” la salutò Itachi.

“Itachi!” sorrise la ninja. Itachi le si avvicinò e l’abbracciò stretta. Di rimando anche lei lo strinse.

“Rose” sussurrò Obito salutandola.

“Ciao Obi Obi!” lo salutò

“Non chiamarmi Obi Obi!” sbottò Obito divertito.

Lei rise di cuore, poi si rivolse a Itachi.

“Come è andato l’incontro con Sasuke? Come ha reagito? Che ti ha detto?” chiese Rose.

Itachi scoppiò a ridere.

“Daiii. Frena Rose una domanda alla volta. Mi è parso commosso, quasi non riusciva a muoversi e devo dirti anche io ho sentito il magone in gola. Grazie Rose, grazie per avermi portato in vita.”

“Prego …prego…e poi ?? Poi che ti ha detto quando gli abbiamo consegnato i seguaci di Danzo?” chiese Rose

“Nulla.” Rispose tranquillo Itachi

“Come nulla?” esclamò lei sgranando gli occhi incredula.

“Non ha detto una parola.”

“Tipico di Sasuke né!” esclamò una voce di donna uscendo alle spalle di Rose.

“Si, tipico suo Fairy” esclamò Itachi annuendo.

“Si, infatti. Aspetta, ma che ore sono?” chiese Rose.

Obito con una tecnica ninja si fece spuntare un orologio sul palmo della mano poi esclamò.

“Le sette perché?? “chiese Obito.

“Ahhh Oh cazzo devo tornare a casaaa ahhh… mio marito mi arrostirà viva! Viaaa! Devo scappare! Ci vediamo la settimana prossima ragazzi, ciao ciao. Fairy, Light andiamo!” urlò Rose iniziando a correre seguita da le altre due donne incappucciate.

Itachi Uchiha si domandò perché in loro presenza quelle tre donne non si toglievano mai maschera e mantello, ma Itachi aveva un sospetto di chi in realtà era Rose, data la sua ultima reazione e sorrise divertito.

 

To be continued

 

Eccoci qua siamo giunti alla fine del prologo. Che ve ne pare? Un kiss mei

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Capitolo 2
*** DISASTRI ***


 

Signori e signore sarò breve perché sono stanca, spero che questo capitolo vi possa piacere e che non vi deluda. Spero che il nuovo cappi sia un pochino emozionate.  Fatemi sapere , aspetto con ansia i vostri pareri alla prossima MEI.

PS: Mery, spero che questo capitolo ti piaccia e ti dica un po’ di più. Un kiss mei

 

 

 


 Disastri

 

Black Rose se ne stava comodamente seduta sulla poltrona della grande sala del suo covo. Al suo fianco destro vi era seduta Light e intavolava con lei una conversazione sul da farsi nei giorni seguenti. Fairy invece stava seduta alla sua sinistra e si stava limando le unghia con la sua amata limetta. Black Rose attendeva l’arrivo di Itachi con il criminale che avevano catturato quella mattina.

Urla e insulti verso colui che stava svolgendo l’ordine che gli aveva dato lei, giunsero alle sue orecchie facendolo storcere il naso con un moto di disappunto. Light frenò il suo parlare quando si accorse che la sua interlocutrice non le stava più prestando la dovuta attenzione mentre Fairy sollevò il viso dalle sue unghia per puntarlo sulla porta che in quel momento si aprì rivelando la figura di Itachi e di Neji che tenevano, ognuno per un braccio, il malcapitato prigioniero.

Itachi puntò gli occhi nero pece, con quel criminale l’Uchiha non aveva nemmeno bisogno di utilizzare lo Sharingan, su di lei, sul suo capo Black Rose chiedendole silenziosamente che cosa ne dovesse fare di quell’ uomo.

Black Rose si mosse nervosamente sulla sedia portandosi due dita alla mascherina di pizzo che le copriva gli occhi per accettarsi che l’avesse indossata, poi lasciò andare un sospiro di sollievo. Lo sguardo che Itachi le aveva puntato addosso la diceva lunga.  Aveva la sensazione che le stesse chiedendo altro, oltre a cosa ne doveva fare di quell’uomo. Aveva la sensazione che Itachi sapesse chi in realtà era lei.

Scosse la testa come a mandare via quei pensieri stupidi.

Si convinse che non era praticamente possibile che l’Uchiha maggiore sapesse la sua vera identità, altrimenti mai al mondo le avrebbe permesso di mentire a suo marito continuando a perseverare sul quel progetto che lei e le sue amiche avevano in mente.

La giovane ninja aveva un nervo per capello e non appena poggiò lo sguardo su chi era l’artefice di quel nervosismo e quella paura, a stento trattenne la sua furia. Lo stesso non poté dire per Light, che non appena lo vide scattò in piedi pronta all’attacco, ma venne prontamente bloccata da Fairy.

“Tu, maledetto bastardo…tu hai toccato il mio uomo…tu...” urlò Light ringhiante e infastidita mentre si agitava tra le braccia dell’altra donna.

“Light, zitta!” ordinò Black Rose imperativa e la ragazza si calmò un attimo ma non prima di aver attirato l’attenzione di Neji.

“Light, vi sentite bene? Perché state reagendo così?” chiese dubbioso l’Hyuuga.

Black Rose fulminò Light con lo sguardo e quest’ultima chinò il viso nella spalla di Fairy singhiozzando silenziosamente.

“Bene, Bene, cosa abbiamo qua!” esclamò fredda e risoluta come il ghiaccio la giovane guida del covo mentre una vene le pulsava sulla fronte e faticava non poco a mantenersi calma e controllata.

Percepì Light attivare il Byakugan, stando ben attenta a non farsi notare da Neji ed esaminò i punti vitali del corpo del criminale pronta a stimolarli per poterlo uccidere.

“Fairy calma Light o sarò costretta a farvi uscire. Light, quello che pensi di fare non è la soluzione giusta, non siamo assassine, Light!” esclamò glaciale Black Rose e la giovane donna, comprendendo le motivazioni del suo capo, ritirò il Byakugan. Light sapeva che anche Black Rose era furiosa e forse addirittura più di lei, quindi decise di fidarsi ciecamente del suo capo lasciandosi andare alla spalla di Fairy che prontamente l’accolse coccolandola.

“Mi è giunta voce che hai ferito gravemente l’Hokage di Konoah, Naruto Uzumaki!” esclamò a denti stretti Black rose.

“Esatto! Peccato gli siano arrivati i rinforzi! Quel maledetto Uchiha, ucciderò anche lui è una promessa.” esclamò fiero l’uomo e Itachi Uchiha dovette ricorrere a tutta la sua forza per non spezzargli l’osso del collo mentre Black Rose si morse il labbro a sangue cercando di mantenere un contegno e non sganciare su di lui uno dei suoi poderosi pugni. Neji strinse convulsamente la mano libera a pugno cercando di trattenere quella rabbia a cui non sapeva dare un nome.

“Capisco, e come ci riusciresti ad uccidere l’Hokage?” chiese fredda Black Rose.

“Semplice, ho imparato la tecnica dell’estrazione dei Bijuu dal mio capo, che a sua volta in passato l’ha imparata da Madara Uchiha in persona!” esclamò fiero il criminale.

Black Rose sollevò il viso e catturò nel suo sguardo quello di Itachi, facendogli intendere di spezzargli la spalla e Itachi eseguì immediatamente, senza alcuna esitazione.

L’urlo disumano che uscì dalla bocca dell’uomo fu per Black Rose come un balsamo per la sua furia.

“Oh, mi spiace. Perdona il mio guerriero, mio caro, non sa controllare la sua forza. Tanti anni d’addestramento spesi inutilmente…ah Black Fire, impara a controllare la tua forza!”  Rimproverò Itachi Black Rose con fare teatrale.

“Mi perdoni Black Rose, sono cosi sbadato!” esclamò Itachi stando al gioco che aveva lanciato il suo capo.

La giovane fece un cenno di ringraziamento col capo a Itachi e gli rispose con un altro cenno, poi puntò lo sguardo su Neji.

“Ice, ti lascio in consegna quest’ uomo. Sai che farne, dopo di che lascialo alle porte di Konoah, li ci penseranno loro!” iniziò la giovane spietata.

“Che cosa? Black Rose…no …no…a Konoah mi cattureranno…credevo…credevo…” iniziò il criminale ma lei sollevò una mano per zittirlo.

“Ice, procedi. Lasciami sola con Black Fire!” dichiarò risoluta non guardando nemmeno negli occhi il criminale.

Neji annuì e prima torturò per benino il criminale, poi, dopo che si ritenne soddisfatto, si fece accompagnare da Nagato e Yahiko alle porte di Konoah, dove lasciarono il corpo esamine ma vivo dell’uomo alle porte di Konoha, poi fuggirono veloci, e furtivi prima che Sasuke e gli Ambu e gli shinobi di Konoah li beccassero e li seguissero.

Black Rose sospirò afflitta continuando a fare avanti e indietro osservando la sua amica Light riversa a terra in un mare di lacrime. La paura le aveva attanagliato la gola quando aveva sentito da quell’ uomo le parole “Bijuu”” Estrazione” Imparato” e Black Rose non se la sentiva di dirle di calmarsi, perché se ciò fosse andato come il criminale aveva previsto, Light quel giorno sarebbe stata vedova. Black Rose si trovò a ringraziare mentalmente Sasuke Uchiha.

Rose si voltò lentamente verso una donna poggiata al muro e che per tutto il tempo non aveva aperto bocca. Konan se ne stava li, muta e silenziosa affiancata da Rin. Obito invece seguiva ogni minima persona in quella stanza con occhi vigili e attenti.

“Blue! Sun!” esclamò Rose e altre due donne incappucciate si fecero avanti. La prima donna, Blue, indossava un maschera di pizzo rossa e incorniciava i suoi grandi occhi castani e dal cappuccio faceva capolino una chioma castana.  La seconda donna, Sun, indossava una maschera di pizzo marrone e incorniciava i suoi occhi castani mentre dal cappuccio faceva capolino una chioma bionda.

“Dicci Rose!”

“Correte a Konoah, tenete il telefono a portata di mano. Aggiornatemi sulle condizioni di Naruto e dite a mio marito che ho avuto un contrattempo e che ritarderò circa un ora. Inventatevi qualsiasi scusa, ma prima di tornare a Konoah con Light voglio saperla preparata sulle condizioni di suo marito!” esclamò risoluta. Lei due donne annuirono per poi sparire.

“Konan, come sta Light?” chiese

“Sta bene Rose, solo non riesce a smettere di tremare.” Sussurrò la giovane donna dai capelli Blu.

“Maledizione, Blue, Sun, sbrigatevi!” imprecò la giovane ninja.

“Rose, stai bene?” chiese Itachi.

“No! Dannazione Naruto ha rischiato grosso Itachi. Ha rischiato grosso e ancora non sappiamo come sta!” sbottò la donna.

“Troveremo chi altri ha imparato la tecnica dell’estrazione dei demoni e li annienteremo…Rose…li proteggeremo…”

“Itachi se con Naruto questa mattina non c’era Sasuke…era morto…dobbiamo cominciare a mobilitarci sul serio”

“Si, ma mio fratello era con lui e non sappiamo di preciso come sono andate le cose, può essere che Naruto sta benissimo e noi ci stiamo preoccupando inutilmente!” mitigò Itachi

“Non mi interessa! Le cose cominciano a farsi gravi e io non ci voglio perdere mio marito e il mio migliore amico!” esordì seria Black Rose.

“Uhm, ok Rose, ma chi sono tuo marito e il tuo migliore amico?” chiese Itachi e Black Rose sussultò.

“Fatti miei!” esclamò furiosa Rose.

Itachi alzò le mani in segno di resa.

“Ok, ok, calma! Come non detto. Io vado! Mentre tu sei a casa noi qui escogiteremo qualcosa. Se ci sono novità ti chiamo. Riposati Rose e da quel che vedo al momento fremi alla voglia di andare a vedere come sta tuo marito e a stare un po’ con lui…

“Anche io!” Light ansiosa.

“Io pure!” esordì Fairy

Un messaggio fece vibrare il telefono di Rose, che lo prese e lesse sospirando di sollievo.

“Light, tuo marito sta benone e fa un casino perché vuole uscire dall’ ospedale ma finché la dottoressa Haruno non torna non può uscire!” esclamò euforica Rose mentre Light scoppiava a ridere sollevata.

“Vai, torna a casa Rose. Ti terrò informata!” esclamò Itachi con un sorriso.

“Si, Ok. Itachi grazie. Sta attento mi raccomando!” esclamò seria Rose e preoccupata. Lui annuì e lei insieme a Light e Fairy sparirono nel nulla.

“Lo farò Sakura, stai tranquilla!” esclamò al vento Itachi con un sorriso tranquillo, sapendo che lei non poteva sentirlo. Sorrise di nuovo sta volta orgoglioso della scelta del fratello. Aveva una cognata con gli attributi.

 

 

Quella mattina Sakura si svegliò esausta e senza un briciolo di forze in corpo. La sera precedente suo marito, Sasuke Uchiha, era ritornato da una missione fin troppo lunga ma nonostante ciò a lei non pesava, dati anche tutti i suoi impegni.

Infatti la rosa era completamente assorbita dalla miriade di impegni che aveva, tra l’ospedale, le giovani matricole, le missione e quel suo piccolo segreto che non la faceva dormire tranquilla la notte e che custodiva segretamente ne suo cuore. Sakura si sentiva più uno zombie che un essere umano.

Inoltre la sera precedente dopo essere tornata di corsa al villaggio, si recò in ospedale per fare una visita a Naruto e constatare che era sano come un pesce e quindi dimetterlo per la felicità di Hinata che se lo era trascinato a casa sbaciucchiandoselo tutto e mettendo il giovane Hokage in imbarazzo davanti gli amici. In tutto quell’ asso di tempo lei non aveva visto Sasuke, solo sul tardi un messaggio di Hinata le fece intendere che sia Naruto che Sasuke erano ancora al palazzo dell’Hokage. Infatti dopo che Naruto era stato dimesso dall’ ospedale, era stato irreperibile per circa due ore, dopo di che aveva convocato Sasuke, che era a una riunione con gli Ambu, nel suo palazzo e da allora non erano più usciti, nessuno dei due. Per farsi perdonare, anche perché Si, Sakura si sentiva in colpa nel mentire a suo marito, la giovane donna si prodigò e preparò una cenetta intima per due da leccarsi i baffi, con tutti i cibi di Sasuke preferiti. Infatti appena L’Uchiha era tornato a casa, era rimasto piacevolmente sorpreso nel notare la moglie con indosso un completino intimo sexy e quel grembiulino che le davano l’aria del dessert perfetto.  Sasuke aveva mangiato con gusto quello che lei aveva preparato ma non esibendosi in nessun complimento se non alla fine del pasto, quado si era alzato di scatto, l’aveva raggiunta e baciata con passione per poi finire col fare l’amore prima sul tavolo della cucina, poi sul divano e infine Sasuke aveva dato il meglio di sé in camera da letto sfinendola. Suo marito le era mancato terribilmente, ma la giovane donna non aveva considerato il fatto che, dopo la cenetta deliziosa che gli aveva preparato, Sasuke volesse riscuotere, non che la cosa a lei dispiacesse, i suoi diritti coniugali, facendo l’amore con lei fino a renderle impossibile muoversi.

Sakura si sentiva tutta rotta, non solo per le giornate sfiancanti che passava da qualche mese a quella parte, ma anche per il fatto che il marito avesse una potenza/resistenza e una virilità a dir poco allucinante. Non che se ne stesse lamentando, anzi, magari però se sulle spalle non avesse quel piccolo segretuccio forse avrebbe apprezzato ancora di più quelle sublimi attenzioni che il marito le dedicava.

Mr. gigolò, come chiamava lei il marito nei suoi più intimi pensieri, nel sesso era miracoloso, altruista, forte, virile e chi più ne ha più ne metta e lei da quando lo aveva sposato camminava “tre metri sopra il cielo”

Sasuke, quando si dedicava a lei, le si dedicava anima e corpo. Aveva fatto l’amore con lei tutta la notte, concedendole di addormentarsi solo a mattina inoltrata. L’aveva fatta sentire, amata, protetta, coccolata.

Sakura si corresse, per definire come si sentiva non bastavano tre metri sopra il cielo, lei era al settimo cielo.

Si sentiva la donna più fortunata del mondo. Suo marito era cambiato tantissimo da dopo la guerra, specialmente con lei, anche se spesso e volentieri restava il solito freddo, controllato, asociale, e monosillabico Sasuke Uchiha, lei riusciva a percepire il cambiamento che era avvenuto dentro di lui. Percepiva quanto per lui lei gli avesse reso la vita completa e degna di essere vissuta Lei e solo lei aveva questo onore.

Però questa scoperta causò dentro il suo giovane cuore perdutamente innamorato, la voglia di ridare onore, prestigio, valore, al clan di suo marito. Quel clan che era stato vittima indiscussa di sacrifici e che dopo la guerra molti criminale pensavano ancora di annientare cercando anche di uccidere i pochi membri del clan rimasti e infangare ancor di più il buon nome del clan Uchiha e soprattutto il nome di Itachi Uchiha. Per non parlare del fatto che questi stessi criminali cercavano di annientare, distruggere, uccidere, la potenza più forte delle terre ninja ovvero Konoah e il suo Hokage, ovvero la forza portante di Kurama, Naruto Uzumaki e ciò faceva saltare i nervi a lei e a Hinata in particolar modo e come se non bastasse questi stessi criminali avevano deciso, che chiunque aiutasse l’Hokage nel progetto di pace che aveva per il mondo ninja andava ucciso e ciò faceva imbufalire non poco Ino.

Quando lei e le sue amiche si erano riunite per parlare di questi problemi erano nate Black Rose, Light, Fairy e solo in seguito si erano aggiunte anche Sun e Blue. Inoltre grazie agli insegnamenti di Tsunade che poi lei aveva approfondito, aveva scoperto una tecnica medica proibita che poteva riportare in vita i morti e quindi agendo di nascosto, lei con il supporto delle sue amiche che nel momento del bisogno le infondevano il chakra necessario a continuare, aveva riportato in vita, Itachi, Neji, Yahiko, Nagato, Konan, Obito e Rin, gli unici degni di questa tecnica.

Loro non conoscevano la loro vera identità, ma avevano lo stesso giurato di proteggerle e di aiutarle nella loro missione/obiettivo, qualunque esso sia.

“Sakura!” esclamò la voce di suo marito e lei voltò semplicemente la testa verso di lui tanto era impossibilitata a muoversi.

La rosa arrossì dalla punta dei capelli fino alla punta dei piedi, non appena Sasuke entrò nel suo campo visivo. L’Uchiha si era appena fatto una doccia, aveva i capelli ancora leggermente umidi, il petto muscoloso era lasciato scoperto mentre i fianchi erano coperti da un piccolo asciugamano lasciando scoperte le gambe lunghe, toniche e muscolose. A Sakura venne l’acquolina in bocca non riuscendo a credere che quell’ adone fosse suo.

“Sakura!” la chiamò nuovamente l’Uchiha

“Ciao…” lo salutò e lui sta volta si avvicinò e salendo sul letto, sdraiandosi al suo fianco, poi la prese per la vita e Sakura gemette di dolore.

“Ahi ahi ahi ahi!” gemette la rosa.

“Sakura che hai?” chiese l’Uchiha preoccupato.

“Che ho? Uchiha malevolo sta notte mi hai massacrata! Ma da dove l’hai tirata fuori tutta questa potenza eh!” si lamentò Sakura, ma sul viso aveva un sorriso che andava da un orecchio all’ altro.

Sasuke ghignò soddisfatto di se stesso.

“Non ho ancora finito donna!” esordì tra il serio e il divertito Sasuke.

“Kami, aiutatemi!” rise Sakura arpionando le spalle del marito e baciandolo con passione.

“Non pare ti dispiaccia!” sussurrò l’uomo

“Non mi dispiace per niente amore, ti amo da morire lo sai no Sasuke?” chiese Sakura.

“Si, lo so e sei noiosa!”

Sakura sollevò gli occhi al cielo. I soliti modi Uchiha, pensò prima di tornare a baciare il marito, poi un ultimo pensiero.

< Anche oggi salto il lavoro e la riunione con il covo. Sorry Itachi!> poi si lasciò completamente andare alle carezze del marito.

 

 

Black Rose correva abile e leggiadra tra gli alberi e i prati nelle vicinanze di Konoah seguita dagli Ambu di del villaggio della foglia, dagli shinobi semplici e da Sasuke Uchiha e Naruto Uzumaki. La ninja più ricercato di Konoah era affiancata da le sue più fedeli amiche, Light e Fairy evitando gli attacchi che i ninja del villaggio le lanciavano. Il viso di Black Rose coperto dalla sua fedele mascherina di pizzo nera, metteva i risalto i suoi splendidi occhi verdi ma al contempo li celava rendendo difficile riconoscerla. Il capo era coperto dall’ enorme cappuccio nero e che scendeva lungo e spalle andando a formare un mantello. Anche Light e Fairy indossavano lo stesso mantello ed erano coperte da capo a piedi.

Black Rose si bloccò di scatto quando vide dei ninja della foglia venirle da davanti ma anche da entrambi i lati, sia da destra che da sinistra. La giovane si trovò spalle contro spalle con le sue due amiche, diede un occhiata dietro di se e vide Naruto e Sasuke. Un’espressione di dolore le si dipinse sul volto domandandosi il perché volessero fermarla. Lei non aveva fatto nulla di male.

“Dannazione!” esclamò la donna

“Siamo in trappola Rose, che facciamo?” chiese preoccupata Light.

“Ah dove sono gli aiuti quando servono. Yahiko dannazione a te!” ringhiò Fairy.

Light indossava una mascherina di pizzo bianco e dava la sensazione che i suoi occhi non esistessero tanto si mimetizzavano con la maschera, lei però si accorse delle increspature agli occhi di Light.

“Light, attenta non farti vedere in viso!” esclamò preoccupata Rose.

“Dannazione Rose, non possiamo usare nessuna nostra tecnica senza essere scoperte!” ringhiò Fairy.

“Tsk” esordì Rose

“Ehi, finiscila di assorbire gli atteggiamenti di tuo marito, dipendiamo da te Rose. Siamo tutte nella stessa situazione!” esordì infuriata Fairy.

“Scusa Fairy” si scusò Rose non sapendo come tirarsi fuori da quella situazione e nel frattempo evitò l’attacco combinato di Rock lee e Sai.

“Black Rose, sono Naruto Uzumaki, Hokage di Konoah, arrenditi e sarò caritatevole con te e le tue complici. Non ti farò uccidere!” urlò Naruto.

“Oh, ma che gentile vostra altezza!” esordì infuriata Rose. Naruto inarcò un sopracciglio.

“Te ne starai a vita in prigione se ti arrendi, ti prometto che non ti farò uccidere!” urlò ancora Naruto.

Black Rose inarcò un sopracciglio poi si voltò verso Light.

“Ho un marito scemo, lo abbiamo assodato Rose!” urlò Light

“Smettila di fare il paciere e il clemente Naruto, Black Rose è un criminale e va giustiziato! “Urlò Sasuke

“Sono una donna coglione!” urlò Black Rose a Sasuke infuriata,

“Ah!” incassò il colpo l’Uchiha e per Rose fu una mazzata, possibile che non mostrasse nessuna femminilità con quel mantello. Rose osservò L’Uchiha con dolore.

“Mi correggo Rose, tuo marito è anche peggio!” esordì Light infuriata e lei si ritrovò ad annuire.

“Naruto io penso alla donna che chiamano Fairy! La catturo io!” urlò Sai e Fairy incassò il colpo per poi lanciargli un Kunai e ferendolo alla spalla.

“Sei un idiota SAI!” urlò la donna facendo inarcare un sopracciglio al moro e beccandosi un occhiataccia da parte delle amiche.

“Abbiamo mariti coglioni è assodato!” sbottò Fairy.

“Fairyyyyyy! “Urlarono Rose e Light

Fairy s fece piccola.

“Scusate…ma ci sono rimasta male. Questa me la paga!”

“Anche noi Fairy ma ci siamo date un contegno, tu hai dato di matto!” sbottò Rose.

“Avete dei mariti? Avete delle famiglie e siete delle assassine?” chiese Naruto.

“I vostri mariti non ve lo mettono il guinzaglio!” esclamò Sasuke

“A quanto pare mio marito è troppo coglione per accorgersi di quello che faccio!” urlò infastidita Sakura

“Allora per marito hai un coglione patenta che non vale una mazza!” urlò Sasuke.

Rose per poco non si soffocò con le risate.

“Niente da ridere in proposito Sas’ke!”

Sasuke preparò il chidori in una mano poi saltò addosso a Black Rose, che in quel momento era distratta, pronto ad ucciderla.

“La prossima volta, chiedi a tuo marito di proteggerti meglio!” ghignò Sasuke

“Mio marito mi sta uccidendo!” sospirò triste lei.

“Tsk”

Sasuke preparò a lanciare il chidori, ma in un attimo venne sbalzato via.  Black Rose e le sue amiche furono accerchiate da sei figure.

“Non la ucciderei se fossi in te Otouto Ne moriresti scoprendo chi è Black Rose!” esclamò Itachi.

Black Rose si guardò attorno incredula. C’erano tutti e tutti attorno a loro a proteggerle,

Itachi, Neji, Konan, Obito, Rin, Yahiko,  Nagato.

“Nagato!” urlò Naruto

“Ciao Naruto!” lo salutò sollevando una mano

“Sei vivo?” chiese Naruto

“E vegeto!” concluse per lui Nagato

“Ma chi?”

“Black Rose!” concluse Nagato sorridendo.

“Tu Obito?” chiese Naruto.

“Quelli che siamo qua siamo stati portati tutti in vita da Black Rose!” sospirò.

“Proteggiamo queste donne anche a costo della nostra vita…” sussurrò una voce che fece gelare il sangue nelle vene a tutti,

“NEJI!”

“Ciao testa quadra, sei diventato Hokage eh!”

Sasuke continuava a guardare Itachi incredulo. Poi Itachi sospirò.

“Konan, prendi un attimo il mio posto!”

La donna annuì e prese il posto di Itachi che indietreggiò di qualche passo raggiungendo Black Rose e aiutandola ad alzarsi.

“Stai bene? Basta mentire Sakura, digli la verità! Capirà!” sussurrò Itachi al suo orecchio sgranando gli occhi.

“Lo sapevi?”

“L’ho sempre saputo cognatina! Nessuno si dà tanto da fare per gli Uchiha se non ha un interesse personale e il tuo interesse personale è mio fratello. Parli piccola!” esclamò Itachi, poi la esortò a seguirlo, mentre Konan li faceva passare.

“Lo sai che ti sei insultato per benino otouto?” rise Itachi.

“Tsk, quando mai!”

“Quando hai insultato per benino il marito di Black Rose!” gli spiegò calmo Itachi

“Bè, mica sono suo marito…

“Si che lo sei!” sussurrò Black Rose e Sasuke sollevò un sopracciglio, poi lentamente la donna si abbassò il cappuccio e si tolse la maschera.

“Black Rose, Sas’ke è …” iniziò Itachi.

“Sakura! “balbettò Sasuke.

“Esattamente” rise Itachi, mentre Sakura trovava dannatamente interessante il prato sottostante e  le guance erano tinte di bordò.

“Aspetta, se tu sei Sakura, Light e Fairy sono…” iniziò Sai.

Le due donne si tolsero il cappuccio e la maschera e il silenziò regnò sovrano per lungo tempo, troppo tempo.

 

To be continued.

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Capitolo 3
*** torniamo a casa ***


Eccomi qua signori e signore, ecco a voi l’ultimo cap di Black rose.

 

 

 

Sasuke, Naruto e Sai osservarono le tre donne davanti a loro ammutoliti. Non erano in grado di spiaccicare nemmeno una parola.

“Hi…Hinata…Perché?” sussurrò l’Hokage tremante. Hinata abbassò il viso in lacrime mentre Neji indietreggiava e metteva una mano sulla spalla della cugina come a cercare di darle un conforto.

“Ino Chan…” balbettò incredulo Sai.

Anche Ino abbassò il viso afflitta e di conseguenza Yahiko indietreggiò dal cerchio che avevano creato e le circondò le spalle con un braccio.

“Su…su…non piangere!” sussurrò Yahiko. Ino non disse una parola, solo voltò la testa verso Yahiko e nascose il viso nell’ incavo del suo collo.

Sakura invece si era stretta a Itachi, e aveva nascosto il viso nel petto del cognato. Le lacrime che minacciavano di uscirle dagli occhi e ormai era fermamente convinta di aver perso per sempre suo marito Sasuke. Quello stesso marito che aveva faticato una vita intera per avere.

“Sakura…” sussurrò gelido e spietato Sasuke.

Sakura scosse la testa, si asciugò quelle poche lacrime che non era riuscita a trattenere, poi mise le mani sul petto di Itachi e si allontanò da lui per rimettersi il cappuccio in modo tale che le coprisse il viso.

“Torniamo al covo, Itachi. Ho bisogno di stare sola!” esclamò la rosa mentre Ino e Hinata si Nascondevano rispettivamente dietro Neji e Yahiko per nascondere le lacrime, annuendo con vigore alle parole di Sakura.

 Sakura prese a camminare lentamente e a sguardo chino.

Sasuke non riusciva a smettere di guardare la sua mano. Se Itachi non fosse intervenuto per tempo, a quest’ora lui avrebbe ucciso sua moglie. Il giovane Uchiha si trovò a ringraziare di vero cuore il fratello.

Un urlo lo destò dai suoi pensieri.

“Ma Diamine! Sakura! Ferma dannata donna! Parlagli! Parla con tuo marito Sakura!” urlò Itachi mentre la sua voce si faceva sempre più distante visto che aveva preso a seguire sua moglie che camminava lenta verso il covo.

“Eddai Sakura! OH Kami…anche voi! Hinata, Ino!  Smettetela e parlate con i vostri mariti!” continuò Itachi. Sasuke, Naruto e Sai, fermarono tutti i ninja che avevano preso a seguirle, poi a passi controllati seguirono le loro mogli sentendo i loro discorsi.

“Dai INO!” Borbottò Yahiko. “Cavolo donna da Fairy sei più coraggiosa, non ti facevo così fifona!” esclamò Yahiko.

“Sta un po’ zitto Yahiko!” urlò Ino.

Sai si irrigidì.

“Hinata, forse Naruto se gli parli…” Iniziò Nagato.

“Wo frena ragazzine, togli quel byakugan.” protestò Nagato mettendole una mano sulla spalla.

“Scusa.” Biasciò solo Hinata.

“Sakura almeno tu! La finisci di fare scema! Dimmi quanti anni è che ami Sasuke?” chiese Itachi.

“Dieci anni” biasciò lei trattenendo i singhiozzi.

“Da quanto siete marito e moglie?” chiese ancora Itachi.

“Due anni, undici mesi, tre giorni e sette ore!” sussurrò lei inconsciamente. Sasuke quasi si soffocò. Sua moglie teneva il conto del tempo che passava con lui, quasi temesse di perderlo.

“I mortacci donna, sai anche i minuti per caso?” chiese Itachi e Sakura osservò per un attimo l’orologio che aveva sul palmo

“30 minuti” sussurrò infine.

“Cavolo…te vivi proprio in funzione di mio fratello” iniziò Itachi.

Il gruppo di Black Rose non si era accorto che i mariti le stavano seguendo.

“Non ci credo Sakura! Non puoi rinunciare così! Non hai mi ucciso nessuno…ogni ninja che tramava contro gli Uchiha o contro mio fratello…” Iniziò Itachi ma Sakura lo fermò.

“La pianti Itachi? Evita di farmi la paternale ok! Non avrò ucciso nessuno, avrò aiutato anche Konoah, ma ho fatto la cosa che più detesto al mondo. Non me lo perdonerò mai!” esclamò risoluta Sakura.

“Cosa?” chiese Itachi bloccandola dal camminare.

“Ho mentito alla mia ragione di vita. Ho mentito a l’unica persona che alimenta il mio corpo e la mia anima…Sasuke. E ora l’ho perso quindi se ti chiedo di lasciarmi sola Itachi, fammi il sacro santo piacere di metterti un tappo in bocca e lasciarmi annegare nel mio dolore. Grazie.” Esclamò Sakura arrabbiata riprendendo a camminare.

Sasuke si irrigidì. Naruto e Sai compresero le motivazioni di Sakura. Anche se aveva sbagliato a erigersi a paladina della legge, lei aveva fatto qualcosa che sia Naruto e Sai sapevano lei detestasse. Mentire a suo marito.

“Cavolo Sakura, Sasuke capirà! Lo hai fatto per il bene del villaggio…” cercò di protestare Itachi.

“Non solo…” Iniziò Sakura “Ma Sasuke non capirà!”

“Eh?”

“Itachi, Sasuke ha passato la vita nelle menzogne, e mi ero ripromessa che mai al mondo gli avrei mentito e invece che faccio da tre mesi a questa parte? Gli mento in continuazione e....”

“Sakura mi hai riportato in vita…hai fatto tanto per mio fratello…non lo perderai!”

“Silenzio! Tu non lo conosci! Non mi perdonerà mai! L’ Ho perso!” urlò la rosa.

“A quanto pare, moglie, sei tu che non mi conosci!” esclamò Sasuke attirando l’attenzione di tutto il gruppo saltando giù dall’ albero per raggiungerla. “Ho solo una domanda Sakura!” esclamò Sasuke e Sakura si bloccò tremante.

“Chi diavolo ti dice che mi hai perso?” sbottò freddo l’Uchiha e imbarazzato. Itachi ghignò e si fece da parte.

“Come?” esclamò Sakura voltandosi verso il marito in perfetto stato di shock.  Sasuke indicò Naruto e Sai con le mogli in lacrime tra le braccia che le baciavano con passione.

“Perché devi mettermi in bocca atteggiamenti che non ho mai detto o fatto. Cazzo Sakura, Itachi è vivo, ti rendi conto del regalo che mi hai fatto e ti pare una bazzecola? ” esclamò Sasuke fiero. Sakura iniziò a tremare come una foglia e se non fosse stato per lo scatto veloce di Sasuke, si sarebbe trovata svenuta per terra.

“Dannazione donna sei scheletrica!  “Urlò Sasuke attirando l’attenzione di Sai e Naruto così come quella di Ino e Hinata. Sasuke si rivolse a Itachi.

“Da quant’è che non manga? Perché diavolo ha tutte queste cicatrici sul corpo? Non me ne sono accorto ieri sera?  Come si deve…oddio ma questa ferita?” esclamò Sasuke intravedendo la ferita al petto. Oh merda il combattimento di ieri…te l’ho fatta io! Cazzo Sakura. Mi spiace.  Sta mattina quando hai fatto l’amore con me e ti sei lamentata per il dolore…” iniziò Sasuke abbassando la voce “non era per il mio essere impetuoso vero?” chiese Sasuke.

Sakura non riusciva a respirare, guardava il marito e lo vedeva sfocato.

“Sa..su..ke..” balbettò prima di svenire tra le braccia del marito.

“Sakura!” urlò “Itachi che diamine ha?”

L’ Uchiha maggiore sospirò.

“A casa in questi tre mesi l’hai mai vista mangiare?” chiese Itachi e Sasuke scosse la testa in segno di negazione. “Solo qualche yogurt, ma pensavo mangiasse all’ ospedale.”

Itachi scosse la testa in segno di negazione.

“E’ praticamente tre mesi che tua moglie si alimenta solo a yogurt, perché se anche al covo le offrivamo del cibo, lei diceva di non avere appetito.” Concluse Itachi a occhi chiusi e afflitti.

“Ma perché…” esclamò l’Uchiha minore e Itachi aprì di scatto gli occhi guardando truce il fratello.

Hinata si staccò dal marito.

“Mio dio. Konan, corri da Sakura non riesce a respirare e....”

Konan corse da Sakura e la prese tra le braccia.

“Stupida…stupida donna sono tre mangi che non mangi …perché dia…”

“Konan!” la richiamò Itachi.

“Cerca di capirla Konan, lei è stata quella che ha sofferto più di tutti in quanto Sasuke è la sua stessa vita! Lo ha spiegato lei proprio un attimo fa. Non sopporta mentire a suo marito e queste sono le conseguenze” esclamò Yahiko. Sasuke strinse i denti e carezzò i capelli della moglie. Itachi dal canto suo le prese una mano

“Piccola donna, quanta forza possiedi? Hai perso ogni tua energia ora che se tra le braccia di tuo marito. Perché…ha rinunciato proprio or...”

“Non ha rinunciato Itachi San, solo che Sasuke è qua e Sakura a Sasuke affiderebbe la sua vita. L’ adrenalina l’ha abbandonata sapendo Sasuke qui con lei.” Esclamò Hinata mentre arpionava la vita di suo marito.

“La capisco molto bene, anche io mi reggo a malapena in piedi!” esclamò ancora Hinata e Naruto prontamente la prese in braccio.

“Si, certo intanto ora è svenuta. Che facciamo? Tra poco arrivano al covo i criminali che cospirano contro il Clan Uchiha e si aspettano di trovare il capo non una ragazzina svenuta!” esclamò Konan, il suo atteggiamento sembrava ostile nei confronti di Sakura, ma Itachi la conosceva bene, la giovane donna dai capelli blu si era legata a sua cognata, e aveva paura di perderla.

“Konan! Quella ragazzina è mia cognata e tu non ci hai vissuto a stretto contatto come ci ho vissuto io. Non la vedevi quasi contemplare la propria fede, non la vedevi accasciarsi a terra per le fitte di dolore al petto tanto le mancava suo marito, marito a cui non poteva dire la verità…non ti permettere di parlare di Black Rose… Ehm Sakura, mia cognata in questo modo, perché di certo non puoi capire cosa si prova a provare repulsione per il cibo tanto hai lo stomaco chiuso e il dolore è l’unico regnante!” esordì Itachi tetro.

“Ben detto Itachi Kun!” esclamò Yahiko.

“Co…cosa devo fare?” balbettò Sasuke.

“Stringila Sas’ke, tienila stretta a te! Fargli capire che ci sei!” sussurrò Hinata appiccicata a Naruto

“Fa l’amore con lei!” concluse Ino. Sasuke arrossì.

“Ma se è svenuta!” esclamò Sasuke. Ino sospirò.

“Appunto, fai l’amore con lei. Lei farai male Sasuke, perché da quel che percepisco nel chakra di Sakura e come se lo shock è stato troppo forte e lei non riesce ad uscire da questa specie di trans.” Iniziò Ino.

“Perché dovrei farle male, Oca!” urlò Sasuke e Itachi sussultò tanta era la furia del fratello.

“Gran pezzo di Baka, secondo te mi piace dirti che devi fare male alla mia migliore amica, ma Sakura non è eccitata pezzo di scemo, è normale che la ehm...sì cioè penetrazione le farà male, ma magari il dolore può essere un punto per farla svegliare. Si, so che mi stai dicendo basta ferirla, ma non ha solo bisogno del dolore per svegliarsi, ma anche di te! Gran pezzo di scemo patento!” urlò Ino indignata.

“Calmati cara, perché questa furia?” chiese Sai.

“Ahhh Sai fatti un corso accelerato di sentimenti. Grrr” urlò Ino. Yahiko per poco non rise di cuore.

“Ehi Nagato, ma a quei due ce li vedi come marito e moglie?” chiese Yahiko divertito osservando Ino e Sai. Nagato ridacchiò.

“No per niente, ma chi si assomiglia si piglia!”  Dichiarò divertito Nagato.

“Te dici che quei due si assomigliano? A me sembrano gli opposto!”

“EH be, ce anche il detto gli opposti si attraggono!” esclamò Nagato indicando Naruto e Hinata. Lui esuberante, lei timida.

“Mi dà che non hai tutti i torti!” rise Yahiko.

“Shh piantatela voi due!” esclamò Neji. “Quella è mia cugina e devo ancora valutare se Naruto testa quadra va bene per lei!” urlò Neji,

“Eh? Ma fatti i cazzi tuoi Neji!” urlò Hinata e a Naruto arrivò la mascella per terra.

“Hinata, l’influenza del dobe ti fa male!”

“NO a farmi male è l’influenza di mio cugino! Porca miseria…Ino…se Ten Ten. scopre che Neji è vivo le becca un infarto!” urlò Hinata.

“Eh? MA Ten ten era con noi. Ci stava aiutando con Black Rose!” Esclamò Naruto. “Ha visto Neji!”

“Ohhhh porca paletta. Abbiamo fatto tanto per tenere nascosto a Blue, Neji e…”

“Aspetta, frena Ino. Blue era Ten Ten? Ma perché era dalla parte della foglia?”

“Glielo ha ordinato Rose, diceva che le serviva la copertura a Konoha e Ten Ten era la persona adatta, mentre Sun, ovvero Temari ci copriva a Suna!” esclamò Ino.

“Aspettate… non ci sto capendo nulla” Iniziò Naruto.

“Ah va bè, questo non è importante ora l’importante è…” iniziò Hinata.

“Siamo quasi arrivati al covo, otouto fai riprendere come meglio puoi tua moglie, io intrattengo gli ospiti. Sei con me Ice?” esclamò Itachi interrompendo il parlare degli amici e rivolto a Neji che sorrise.

“Certo Black Fire!” concluse l’Hyuuga.

“Ice? Black Fire?” chiese Naruto

“Nomi in codice Naruto, proprio come Black Rose: rosa nera!” concluse Nagato sorridente.

Arrivati al covo…Sasuke seguì Yahiko mentre notò il fratello e Neji incappucciarsi per andare ad accogliere i criminali. Yahiko aprì la porta di una stanza del covo e Sasuke notò che in quella stanza non c’era nulla, semplicemente un letto e una finestra. Yahiko camminò lento verso l’armadio della rosa e tirò fuori una casacca. Sasuke si irrigidì.

“Curala e mettile il pigiama, io devo raggiungere Itachi e Neji” concluse Yahiko porgendole la maglietta.

“Ecco dov’era finita…” sussurrò L’ Uchiha stringendo la moglie al petto.

“Cosa?” chiese Yahiko.

Sasuke sorrise e carezzò il viso della moglie.

“Quella è la parte superiore del mio Kimono da nukenin. Mi sa che la mia mogliettina credeva che non l’avessi più cercata e me l’ha rubata!” sussurrò L’ Uchiha.

Yahiko sorrise.

“Sai non se ne separa mai. Quando è qua al covo la tiene sempre addosso, quasi fosse il suo più grande tesoro.” Sussurrò Yahiko.

“Per Sakura lo è, perché è qualcosa che appartiene a me e che ho indossato per anni.  “Sussurrai commuovendomi un po’. “Io sono il. Il…”

“Suo più grande tesoro. Si lo sappiamo!” concluse Yahiko con un sorriso. “L’ Unico ad essersi accorto che quella casacca era importante per Sakura fu Itachi...”

“Immagino perché collegò quella casacca al vestiario che indossavo quando …quando l’Ho Ucciso.” Sussurrò ad occhi chiusi Sasuke e Yahiko annuì.

“S..sa…su…ke” balbettò Sakura stringendosi al marito. L’Uchiha abbassò il viso sulla moglie ma lei era ancora svenuta eppure lo stringeva come se fosse la sua ancora di salvezza.

Yahiko corse da Sakura pronto ad abbracciarla, ma Sasuke lo fulminò con lo sguardo.

“Non ce bisogno, ci penso io!” esclamò Sasuke. Yahiko annuì.

“Stai attento cerca di farle male in modo moderato!” esclamò prima di uscire dalla stanza.

Quasi Sasuke ringhiò, poi molto lentamente si diresse sul letto e la spogliò del tutto, lasciandola completamente nuda. Ma adesso sorgeva un problema, lui non riusciva ad eccitarsi lì con la moglie priva di sensi.

“Oh Sakura non farmi fare questo, ti prego apri gli occhi!” sussurrò L’ Uchiha, ma la giovane donna non accennava al minino risveglio.

Sasuke la baciò con passione ma Sakura non reagì.

“Dannazione! Perché devo fare questo! Sakura non farmelo fare!” esclamò Sasuke prendendo un Kunai e ferendola sul braccio per vedere se magari trami te il dolore la moglie reagiva, ma nulla SaKura se ne stava stesa sul letto priva di sensi.

“Dannazione a te donna, questa me la pagherai!” esclamò l’Uchiha prima di denudarsi del tutto e cominciare a massaggiarsi il membro per eccitarsi.

La cosa fu più complicata del previsto, infatti Sasuke era grondante di sudore, ma alla fine ci era riuscito.

“Me la pagherai è un promessa, scema!” esclamò Sasuke prima di aprire le gambe della moglie, prendere il proprio pene tra le mani per aiutarsi, poi lentamente lo infilò dentro una Sakura dannatamente asciutta. Strinse un occhio per il dolore che causò anche a lui, poi spinse forte dentro di lei e l’urlo agonizzante di Sakura gli perforò i timpani.

“Ahiiiiiiiiiii!” urlò la rosa spalancando gli occhi colmi di lacrime.

“Scema! “Urlò Sasuke accasciandosi su di lei. “Cretina!” balbettò ancora Sasuke nascondendo il viso nel collo della moglie.

“Sasu…ke?”

“E chi se no!” esclamò l’Uchiha.

“N..non ti ho perso?” chiese titubante Sakura.

“Mai!”

Sakura iniziò a piangere e arpionò le spalle del marito iniziando a ripetere il suo nome come una cantilena. Sasuke sentì che poco a poco Sakura si stava bagnando. Lento iniziò a spingere dentro di lei. Sakura gemette e lo strinse forte.

“Se me ne avessi parlato…ah Sakura. Perché esci di senno quando si tratta di proteggermi!” sbottò ansante l’Uchiha. Sakura lo costrinse a scostare il viso dalla sua spalla per guardarlo negli occhi, poi lo baciò.

“Dei…” ansimò Sakura “Sei davvero qui con me e senza segreti?” chiese Sakura. Sasuke annuì e aumentò il ritmo delle spinte.

“Si”

Sakura lo arpionò.

“I…Itachi e gli altri?” balbettò Sakura

“Da…da quello che ho capito ad accogliere i cospiratori …contro gli U…Uchiha, qualcosa di simile!” balbettò Sasuke.

“Ahh! I criminali! Devo andare!” esclamò Sakura gemendo e tentando di alzarsi, ma così facendo andò con il bacino incontro al marito e urlò estasiata.

“Tu ora non vai da nessuna parte! Non ti rendi conto nemmeno tu di quanto in questo momento hai bisogno di me, vero Sakura? Il tuo cuore non se ne vuole andare da questa stanza!” sussurrò l’Uchiha con un ghignò e Sakura nascose il viso nella sua spalla.

“Uhm.”

“Finiamo e andremo insieme” sussurrò Sasuke iniziando a spingere ancora più forte fino a che entrambi non urlarono il proprio piacere.

Cercando di riprendere fiato Sakura si staccò dal marito che la osservò, ma appena si staccò da lui le si accapponò la pelle e lo stomaco fece i capricci. Sasuke comprese immediatamente e strinse la moglie a se mettendole la sua casacca da nukenin, poi si alzò dal letto e la prese in braccio.

“Non sei pronta. Hai bisogno di stare a contatto con me!” esclamò calcolatore Sasuke. Si rivestì immediatamente e si mise uno dei mantelli di Black Rose, poi fece lo stesso con la moglie. La rivestì e le mise il mantello.

“Andiamo!” esclamò prendendola in braccio.

“Sasuke…” Iniziò la rosa e Sasuke scosse la testa in segno di negazione.

“Non Sasuke, Black Rose, ma Dark Hell!” ghignò maledico Sasuke. Sakura rabbrividì.

“Ah però certo che con i nomi in codice non ci vai leggero!” rise la donna. “ E sentiamo, come ti devo presentare?” chiese Sakura.

“Come tuo marito!” esordì spietato Sasuke.

“Ti amo Dark Hell”

“Si, lo so. Ora andiamo Black Rose” esclamò Sasuke prendendola in braccio.

 

Un leggero bussare alla porta distrasse Itachi dall’ascoltare i piani di vendetta di quei criminali contro gli Uchiha, l’ultimo rimasto, ovvero suo fratello perché tutti credevano che lui fosse morto. Itachi sgranò Gli occhi nel notare le due figure entrare nella stanza e Black rose in braccio a quell’uomo.

“Ehi” Iniziò la sua protesta Itachi, ma Sakura sollevò una mano per zittirlo e fece segno all’ uomo di metterla giù.

“Bene, scusate il ritardo! Ho avuto un imprevisto!” disse gelida e spietata tanto che Sasuke quasi non la riconobbe.

“Black Rose?” chiese l’uomo con una bandana in testa.

“In persona!” esclamò lei.

“E lui?” chiese l’uomo.

Sakura ghignò.

“Lui? Lui è Dark hell, mio marito!” esclamò Sakura. Itachi si rilassò all’istante. Nessuno doveva toccare sua cognata, era di proprietà di suo fratello.

“Bene, il nostro piano sta nel catturare, torturare e infine uccidere quel dannato ultimo Uchiha visto che quel pallone gonfiato di Itachi Uchiha si è fatto uccidere da suo fratello e collaborava anche con quello psicopatico di Madara Uchiha. Voglio mettere la parola fine a quel maledetto Clan, poi mi prenderò i suoi occhi!” esclamò L’uomo. “Ho bisogno del vostro aiuto Black Rose per escogitare una trappola per catturare l’Uchiha.”

Gli occhi di Sakura divennero di ghiacciò, schioccò le dita e i suoi uomini accerchiarono l’uomo più il suo complice, bloccandoli con il proprio chakra.

“Ehi che diavolo significa!” esclamò l’uomo.

“Se credi che ti permetta di toccare mio marito e mio cognato, hai sbagliato donna!” urlò spietata Sakura. Sasuke sorrise e le mise le mani sulle spalle per calmarla.

“Non ho minacciato Dark hell. Ne suo cognato!” esclamò l’uomo.

“Direi che invece lo hai fatto e se ce una cosa che Black Rose non sopporta e che le si tocchi la famiglia!” esclamò una voce. Sakura e Sasuke si irrigidirono così come l’uomo.

“Naruto Uzumaki, l’hokage di Konoah?” balbettò incredulo l’uomo.

“Sta volta non riuscirai a salvare il tuo amichetto Uchiha!” esclamò l’aiutante dell’uomo.

“Mi salvo da solo grazie!” esclamò Dark Hell.

“Non stava minacciando te! Sei il marito di black rose, non uccidiamo la famiglia dei nostri alleati!” esclamò L’uomo.

La risata di Sakura fece tacere tutti.

“Sono tre mesi che ti aspetto mio caro, sono tre mesi che ho patito l’inferno mentendo a mio marito ed ora…” si fece scrocchiare le dita. “Mi vendicherò per bene. Nessuno tocca mio marito o getta fango sul suo Clan, mi sono spiegata!” urlò Sakura.

“Non ho minacciato Dark Hell ripeto!”

Sakura si voltò verso Dark Hell.

“Dark hell, Black Fire, volete rivelare la vostra identità?” chiese Sakura. Sasuke e Itachi Ghignarono.

“Con piacere Black Rose!” esclamò Itachi abbassandosi il cappuccio.

“Per le trombe dell’inferno...Itachi Uchiha” esclamò l’aiutante dell’uomo.

“Se tu sei Itachi Uchiha…tu….” Balbettò L’uomo voltandosi tremante verso Dark hell.

“Sei…”

Sasuke si tolse il cappuccio rivelando la sua identità e lo sharingan attivo.

“Sasuke Uchiha!” urlarono l’uomo e il suo aiutante. Sasuke si scrocchiò le dita, mentre Naruto ghignava.

“Black Rose, tuo marito, come lo chiami tu è già sposato con una ninja di Konoah….lei si chiama …” iniziò l’uomo.

“Sakura Haruno! So come mi chiamo!” esclamò Sakura abbassando il cappuccio e togliendosi la maschera.

“Cosa? Black Rose è la ninja leggendaria di Konoah, colei che ha distrutto il mio clan facendo arrestare da Konoah tutti i miei scagnozzi!” urlò l’uomo.

“In persona!” esordì Sakura.

“Sei morta troia!” urlò l’uomo partendo all’ attacco contro Sakura.

“Sharingan ipnotico!” esordì Sasuke e l’uomo urlò e si dimenò per terra in preda a una delle peggiori illusioni che Sasuke avesse mai creato.

“Tutto puoi toccarmi, tranne che la famiglia! Addio!” esordì Sasuke dando le spalle all’ uomo, circondando con braccio le spalle della moglie e avviandosi nell’ altra stanza.

“Itachi, ti lascio il suo aitante fanne quello che vuoi!” esclamò Black Rose.

“Ma..Konoah…”

“Sono l’Hokage, ma forse tu non mi conosci come mi conosce Sasuke che ha subito percepito il mio segno di mettere k.o quell’uomo, tu puoi fare lo stesso e da oggi voi tutti siete reintegrati a Konoah” ghignò Naruto circondando le spalle di Hinata e seguendo Sasuke.

Itachi rise.

“Non sia mai che disubbidisca a un ordine dato dal mio Hokage!” esclamò Itachi attivando lo sharingan. L’ aiutante dell’uomo se l’era fatta addosso, poi Itachi rinchiuse l’aiutante in un genjitsu. Poi anche lui insieme a tutti il gruppo seguì Naruto.

Fuori dal covo Sasuke e Sakura vennero raggiunti da Naruto e Hinata, Itachi, Konan, Ino, Sai, Neji, Yahiko, e Nagato.

“Meglio non farti arrabbiare eh!” la provocò Sasuke.

“Se mi toccano la famiglia li distruggo!” esordì Sakura mentre Sasuke la prendeva tra le braccia.

“Lo terrò a mente!”

“E fai bene! Ora portami a casa e amami!” esordì Sakura.

“È un ordine!” chiese Sasuke divertito.

“Un imposizione! Se non lo fai poi andrai in bianco per tre mesi!” esordì crudele Sakura. Sasuke rise di cuore mentre Itachi ridacchiò divertita.

“Non sia mai che non assecondi l’ordine della mia signora. Andiamo a casa!” esclamò Sasuke prima di baciarla.

Naruto sorrise.

“Ha ragione il teme, andiamo a casa! Tutti!” concluse fiero osservando prima Itachi, poi Neji, poi Yahiko, poi Konan e infine Nagato.

The end

 

Essi siamo alla fine ragazzi. So che avevo detto cinque capitoli, ma la storia mi piace così, con questo finale, spero che vi sia piaciuta alla prossima Mei

 

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