YesGirl

di Fallen Star
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo primo ***
Capitolo 2: *** Capitolo secondo ***
Capitolo 3: *** Capitolo terzo ***
Capitolo 4: *** Capitolo quarto ***
Capitolo 5: *** Capitolo quinto ***



Capitolo 1
*** Capitolo primo ***


YesGirl !


Tutto cominciò quel giorno, quando nella mia cameretta, i deboli raggi del sole appena nato,mi sfioravano il viso e gli inusuali capelli rosa.
Ero sul letto, le lenzuola buttate da qualche parte.
Con il braccio mi oscuravo gli occhi, ero sveglia da tempo, ma preferivo l’oscurità a quella luce.
Che cosa assurda!
Assurda come questa maledetta situazione.
Il buio e la luce.
La notte e il giorno.
Sasuke e Naruto.
Lui e l’altro.
Entrambi qui.
Sasuke, il mio sogno proibito.
Naruto, beh a lui sono io il suo.
Ma cosa voglio adesso?
La luna o il sole?
<< Sakura !>> chiamò mia madre dal piano inferiore, interrompendo il flusso dei pensieri << Svegliati o farai tardi al lavoro! >>
Uffa, sempre la solita antifona … Lavoro, lavoro,lavoro, ma la vita non è fatta solo di quello.
A gran velocità mi cambiai per poi andare in fretta fuori casa, ero terribilmente in ritardo .
Chiusi la porta e mi ritrovai dinanzi l’unica persona che non avrei voluto vedere, non adesso.
<< Naruto, cosa ci fai qui? >> che seccatura proprio oggi lo dovevo vedere? Anche se era ormai più di un mese che lo evitavo come la peste.
<< Passavo di qua >> rispose alzando le braccia dietro la testa, com’era carino quando lo faceva, così tenero << Ti posso accompagnare al lavoro? >>.
<< No,sono in ritardo e voglio restare un po’ da sola >> finii con quella scusa che per me era diventata una prerogativa, mi rendo conto che probabilmente assomigliavo più a una vecchia zitella che a una ragazza, ma non riuscivo a fare altrimenti.
<< Non va bene neppure se faccio il bravo, in silenzio?- >> domandò speranzoso come al suo solito.
Credo che il mio sguardo fu più che eloquente.
<< Ok! >> esclamò con tono rassegnato,per poi alzare una mano per salutami, mentre tacito ritornava sulla sua strada.
Continuai anch’io per la mia, quando fui sicura di non sentire più i suoi passi, decisi che potevo anche ritornare me stessa abbandonando quella gelida maschera che non mi si addiceva. Nella mia mente si ripetevano quelle scene e ogni attimo in più sentivo il mio cuore battere più forte, dovetti metterci una mano sopra, credendo di rallentarlo. Cercavo di calmarmi, quella situazione era ormai insostenibile, ma ero ben cosciente che l’unico che avrebbe potuto riuscirci era il biondo che avevo appena allontanato.

Finalmente era finito l’orario di lavoro,non vedevo l’ora di farmi una doccia per poi buttarmi sul letto,ero stanca.
<< Hey Sakura-chan!>>
Ma era una persecuzione o cosa?
<< Cosa fai adesso?Vai a casa?Posso …? >> chiese in attesa di una qualsiasi risposta.
<< Vado a casa, ho bisogno di riposarmi … mi fa male la testa,non riesco proprio a sostenere una chiacchierata >> dissi incamminandomi.
Lui era rimasto imbambolato, ma dopo non troppi passi era lì al mio fianco, come sempre … Forse per questo non riuscivo a fare a meno di lui, perché Naruto era sempre pronto per la sua Sakura-chan, per me.
Percorremmo gran parte del percorso in assoluto silenzio, solo il vento sibilava sui nostri visi.
<< Sakura-chan? >> mi chiamò infrangendo quella piacevole quiete.
<< Naruto, io... >> non mi riusciva completare la frase, quella sua vicinanza mi faceva male.
<< Vorresti stare da sola … >> completò per me , dopo qualche attimo di silenzio << Ho fatto qualcosa di male? >> disse, guardandomi di sottecchi.
E adesso? Come glielo dicevo che lui non aveva fatto niente e che quella che aveva sbagliato ero io. Sempre se accorgersi che ti piace il tuo migliore amico è un errore.
Negai facendo un cenno col viso. E così ritornammo come prima; lui che camminava portando le mani dietro la testa e con il viso pensieroso, e io che non facevo altro che osservarmi le scarpe che d’improvviso mi sembrarono più interessanti del solito.
Fuori casa lo salutai con velocità e poi rientrai .
Ero già pronta a gustarmi il pomeriggio del giorno dopo, mi sarei sicuramente rilassata, non facevo altro che pensare al lavoro, ero troppo stressata; così le ragazze avevano deciso di organizzare a casa di Ino. E poi non lo avrei visto, Naruto,da quel che capì, doveva andare fuori dal villaggio, così sarei riuscita a tener fede a quel patto mi ero promessa di mantenere, mai litigare con un’amica a causa di un ragazzo. Mi è bastato quando successe con Ino-pig , adesso non avrei voluto ferire Hinata.
La giornata passò in fretta, sia al lavoro, sia a casa tra qualche lavoretto veloce e la doccia. Ben presto mi ritrovai a casa Yamanaka. C’erano tutti, ragazze e ragazzi, tutti tranne lui, forse è per questo motivo che in fondo mi sentivo un po’ triste .E come me, lei.
Stavo mordicchiando un panino mentre i ragazzi sistemavano il lettore dvd, dovevamo vedere un film. Quando all’improvviso suonò il campanello, dovevano essere le pizze a detta della padrona di casa, così andai.
Aprii la porta e mi ritrovai a pochi centimetri da quel viso, da quegli occhi così profondi …
Mentre ero ferma a contemplarlo, in attimi che mi sembrarono lunghissimi, la mia agognata merenda scivolò dalle mani, la vedevo già spiaccicata a terra, quando lui con velocità la prese al volo, evitandogli un’indegna fine sul pavimento.
<< Yo, Sakura-chan! >> mi salutò << Non sai che il cibo non si butta? >> mi disse dando un morso al panino e portandoselo con sé di là.
Rimasi qualche momento imbambolata << Hey il panino!>> ribattei inviperita, rincorrendolo.

Quelle ore passarono in fretta e allo stesso modo si fece buio, così i ragazzi decisero di farmi accompagnare a casa dall’Uzumaki. Sotto lo sguardo freddo di Hinata ci avviammo a casa.
Era incredibilmente piacevole camminargli vicino e parlare come avevamo sempre fatto.
<< Carino il film !>> esclamò.
<< Tsk! Non dove essere così difficile dire sempre di si. Sicuramente molte volte lo avrebbe detto, se non fosse stato che era abituato a negare >> ribattei sicura
<< Dici? >> mi guardò in modo strano, mentre annuì << Allora perché non facciamo una scommessa? Dovrai dire sempre si, a chiunque. Il premio sarà a scelta del vincitore >> sghignazzò << Sono sicurissimo di vincere!>> esclamò contento
<< Ah si? E cosa ti fa pensare che io accetterò? >> gli chiesi alquanto irritata.
<< Hai forse paura di perdere,Sakura-chan?>> disse sottolineando il mio nome << Non ti facevo codarda >> finì guardandomi di sottecchi.
Non so quante volte l’ho maledetto in quel momento, se c’è una cosa che non sopporto è quando mi danno della vile. << No >>sbottai << certo che no! >> terminai con stizza,per poi prendergli la mano, stritolarla nella mia, come conferma del patto ormai avvenuto, rifugiandomi subito in casa.
Chiusa la porta mi accasciai dietro a questa, immaginando il sorriso che , come sempre,illuminava il suo viso .
Non mi ero mai data tante volte della stupida,mentre sentì i passi avvicinarsi alla porta e poi una voce …
<< Ciao Sakura-chan >>mi salutò e si allontanò, ma potei percepire dalla voce che le sue labbra erano tirate in un dolce sorrisino, che subito venne a fare capolino anche sul mio di viso.

Quella notte non dormii granché, non sapevo cosa aspettarmi, non per niente era il ragazzo più imprevedibile di Konoha. Quando finalmente mi abbandonai a Morfeo, quella maledetta sveglia mi aveva fatto ridestare da quel brevissimo sonno . E così ricominciava un altro giorno in cui ero incazzata con il mondo,infondo ero diventata come quello del film.
In poco fui pronta, arrivata alla porta mi bloccai con la mano sul pomello di questa, un dolore mi attanagliava lo stomaco. Decisi di uscire, sicura di ritrovarmelo ancora una volta all’uscita.
Chiusi gli occhi e superai la soglia tenendoli ben stretti.
Mi stupii non poco quando realizzai che non c’era come tutti i giorni e così mi avviai silente al lavoro, con uno strana sensazione mista a delusione.
Proseguivo lungo la strada che portava all’ospedale,quello stupido non era venuto a cercare di accompagnarmi come al solito.
Che nervi!
Ormai lo vedevo in lontananza, quell’edificio in cui passavo tutti i santi giorni;già ero stressata di mio , poi ci si metteva pure l’Uzumaki , sicuramente di lì a poco avrei chiesto al Nara le sue preziose sigarette.
Due sagome iniziarono a mostrarsi ai miei occhi e involontariamente sorrisi.
Naruto era lì, stava parlando tutto eccitato con Shizune quando, una volta ringraziatala, si allontanò da lei, che continuava a guardarlo divertita –maledetta io mica le guardavo il suo Kakashi?- si girò verso la castana gridando un “ci conto” che probabilmente si sentì fino a Suna.
Continuai a camminare, mentre lui era intento a correre e sorridere –naturalmente gli uomini due cose insieme non possono farle – che non mi vide e mi cadde letteralmente addosso. Ecco un pessimo modo per iniziare la giornata, troppe cose storte:
-notte insonne
-inesistente tentativo di fare tragitto insieme
-sguardo dolce di Shizune
-caduta nel fango
Cosa c’è di peggio nella vita?La giornata non poteva andare peggio di così.
<< Ciao Sakura-chan! >> mi aiutò ad alzarmi.
Grugnito di risposta.
<< Sei di cattivo umore? >>chiese.
<< Peggio! >> risposi altamente inviperita.
<< Mi spiace Sakura-chan >>rispose passandomi la mano tra i capelli,come ai bimbi << non posso farti compagnia,devo andare dall’Hokage >> continuò allontanandosi << ricordati della scommessa,eh! Sayounara >> e vidi la sua immagine scomparire tra la folla.
<< Tsk, e come potrai mai sapere se la rispetto o meno? >> mi ripetevo sorridendo, in fondo era rimasto un sempliciotto.
Ore dopo …
<< Maledetto bastardo!!! >>gridai con disprezzo verso la mia d’ingenuità.
Aveva avvertito l’intero ospedale!

Mi trascinavo lungo la strada, non avevo mai lavorato tanto, tra Ino e quella despota di Tsunade, che ci aveva raggiunte dopo , avevo fatto il lavoro di tutte. L’unica cosa che mi dava la forza di camminare –se così si può dire- era il pensiero del letto che mi aspettava; come minimo avrei dormito per due giorni.
Arrivata a casa, dopo un buon bagno mi rintanai nel letto, non prima di aver attaccato un messaggio di morte per i temerari che avrebbero attraversato quella soglia.
Erano ormai diverse ore che mi giravo e rigiravo nel letto, ancora un po’ e sarei diventata un bell’involtino primavera .
Se non altro scoprii una cosa;mai e poi mai bisogna mettersi nel letto quando si è troppo stanchi, non ci si addormenta.
Ad un tratto sentii le palpebre cedere, un fugace sguardo all’orologio e poi finalmente, l’atteso oblio.
Non avrei mai immaginato di addormentarmi così tardi,era già l’una di notte, adesso non mi sarei più svegliata per un bel pezzo …

Una leggera brezza rinfrescava la stanza attraverso la finestra aperta, meglio, il sonno era conciliato ancora di più, se non fosse che c’era qualcosa che mi solleticava la guancia. Dopo un po’ schiusi leggermente gli occhi e vidi una zazzera bionda, quando percepii un dito percorrermi con delicatezza i contorni del viso e poi quello delle labbra, non riuscii a sopprimere un brivido.
Maledizione, sentivo sempre di più il desiderio di tirarlo verso di me, per poi baciarlo con quanta passione avevo … Ok!Stavo delirando; se non altro avevo la scusa che stavo dormendo, a proposito stavo dormendo davvero, quindi …
<< Brutto idiota! >> gli gridai com’ero solito fare << Mi ero appena addormentata! >> rinfacciai inacidita.
<< Il buongiorno si vede dal mattino,eh? >> disse sarcastico << Passata una buona giornata al lavoro? >> chiese con ingenuità.
Ma che bell’ angelo cornuto che mi si presentava dinanzi.
Scrocchiai una mano per risposta, pronta a ringraziarlo del “bel regalino” fatto, con un bel destro sul grugno.
<< Sempre la solita, vabbè, non c’è tempo per i convenevoli, fai presto che abbiamo fretta, vestiti >> e sparì.
Pensai subito all’Hokage e mi vestii in un nanosecondo, dopodiché lo raggiunsi.
Ci avviammo correndo, ma dopo mi resi conto che eravamo diretti dal Godaime, ma precisamente sul suo faccione. Era ancora notte quando arrivammo,passarono poco più di 10 minuti, in cui non facevo altro che imprecare per aver accettato quella stupida scommessa, mentre lui tutto contento faceva il numero 13 con le mani … i giorni della mia tortura,oltre quello,ovviamente.
Mi sedetti aspettando un qualcosa che non sapevo neppure io cosa fosse o forse era solo per placare l’istinto di ucciderlo seduta stante, lui fece lo stesso.
Inoltre mi aveva svegliata senza motivo, ma quando vidi i raggi del sole fare capolino a est, rimasi estasiata. Non immaginavo che Konoha fosse così bella all’alba, quando la luce del giorno iniziava lentamente ad illuminare i tetti delle case.
<< Bello vero? E ogni giorno c’è qualche sfumatura diversa che rende l’aurora speciale >> disse, continuando a guardare quello spettacolo.
Non capii subito quello che voleva dirmi, forse perché ero ancora intontita dal sonno che aveva ripreso a fare capolino . La stanchezza aveva preso possesso del mio corpo tanto che non rispondeva più ai miei comandi, e così pure il braccio su cui facevo peso di lato, mi abbandonò.
Così a causa della gravità e del fato,la mia spalla si appoggiò alla sua e dopo non troppi secondi delle braccia mi avvolsero, non capii se fossero quelle di Morfeo o di Naruto. Dilemma irrisolvibile per la mia mente offuscata, ma di una cosa sono certa, non avevo mai dormito meglio.

Quando mi risvegliai molte ore dopo, costatai che neppure nel mio bene adorato letto avevo dormito meglio di quella posizione.
Rimasi a fissare il soffitto, distesa sul tatami, pensavo ancora alla frase che mi aveva detto Naruto, aveva varie interpretazioni, ma riuscì a decifrarne solo tre ,ed erano pure troppe per il mio cervello confuso …
1) L’alba è bella,sempre … interpretazione da bambina, esclusa.
2) Naruto è come il sole, ogni giorno c’è in lui qualcosa di diverso che lo rende speciale … ok, questa è l’interpretazione della mia mente malata … respinta anche questa.
3) Ogni giornata ha qualcosa di nuovo che vale la pena di essere vissuto appieno, così come ogni cosa che inizia e finisce … Questa è la più accettabile,forse è un modo per dire di essere più ottimista,poiché sono diventata funerea … ma poi perché l’alba? Qualcosa che inizia … - ci stavo rimuginando troppo, ma probabilmente aveva capito che qualcosa era iniziato, tra noi.
Di nuovo il giorno era cominciato, ma questa volta era meno oscuro del solito, una ventata d’ottimismo aveva fatto capolino in questa nuova me, ed ero felice.


Ciao a tutti! Questa è la prima volta che scrivo in questa sezione, ma devo ammettere che questo manga mi ha preso troppo e non sono riuscita ad astenermi dal creare una fanfic.Questa storia nasce dopo aver visto milioni di volte il trailer del film YesMan , è quindi iniziata la stesura e poi ho ascoltato il consiglio del mio onee-chan che diceva di dividerla in capitoli. Spero che vi piaccia come inizio e che questi minuti spesi non siano stati noiosi . Fatemi sapere che ne pensate. Sayounara ^^

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Capitolo 2
*** Capitolo secondo ***


YesGirl


Capitolo secondo

Quel giorno iniziò come tanti altri se non fosse stato per quel sorriso che albergava sul mio viso. Situazione che non si ripeteva da molto tempo.
Non ci misi molto per prepararmi e per uscire dopo un’abbondante colazione ma insolito era un messaggio lasciato fuori la porta, per me.
L’aprii con un pizzico di curiosità mentre velocemente scorrevo quelle poche righe di … Konohamaru? Mi chiedeva di evitare Naruto lungo il tragitto che portava al lavoro. Naturalmente accennava alla scommessa da mantenere. Talvolta mi domandavo come facesse l’intero il villaggio a sapere di quella sciocchezza, il mio compagno di squadra aveva attaccato dei manifesti?
In ogni caso non avevo molta scelta, un po’ per il patto, un po’ per evitare un altro ritardo decisi di accettare.
Con un’andatura sostenuta m’incamminai, ovviamente avrei voluto sapere cosa aveva in mente il ragazzino,ma non era lecito sapere, non ora.
Passo dopo passo mi avvicinavo sempre di più,se non fosse stato per una zazzera bionda che aveva attirato la mia attenzione … Attenzione non reciproca …
La giornata era già insolita di suo ma adesso si esagerava,da quando Naruto m’ignorava? Mi ripetevo che forse non era poi così ingiusto curiosare un po’ per vederci più chiaro.
M’acquattai su un ramo di un albero, era qualche metro più avanti di lui e avevo la visione completa del suo viso. Perché aveva gli occhi sbarrati? E la faccia sconvolta da chissà quale visione. Insomma, non aveva quell’espressione neppure quando mi aveva visto tre anni fa in costume … Ma cosa stava contemplando, non riuscivo proprio a spiegarmelo.
Diedi un’occhiata anche un po’ più in là e il mio viso divenne come il suo se non peggio.
O vedevo doppio oppure iniziavo a creare copie senza rendermene conto. Perché se quella era la risposta,per quale motivo il mio Bunshin stava ammiccando a quell’idiota? Rimasi imbambolata a fissare l’altra me, mentre incitava Naruto ad avvicinarsi a lei, con un dito e lo chiamava sensualmente.
Lui si avvicinava a me, cioè a lei, e le aveva poggiato anche le mani sulle spalle , proprio quando tutta rossa aveva posato le dita sulle sue labbra
Cavolo, la situazione non era delle migliori. Adesso cosa sarebbe successo?
Solo il tempo di un “puff” per poi vedere una nuvoletta intorno a quel corpo, fremevo dalla curiosità, ma non capivo chi potesse essere lì.
Ben presto i capelli rosati furono sostituiti da quelli corvini della ragazza dagli occhi di ghiaccio, Hinata.
Il mondo stava andando al rovescio, lei non avrebbe mai avuto il coraggio di farlo o forse si?
Lo vidi indietreggiare incerto, resosi conto che lì c’era la sua amica; ma la sorpresa non finì lì… un’altra me, la seconda, si avvicinava ai due guardando minacciosa il biondo e crocchiando “delicatamente” una mano,facendolo sobbalzare al sol rumore, pronta a far tornare le cose nella norma.
Almeno speravo che lo facesse anche per me, poiché mi sentivo strana a vedere la Hyuga che era riuscita mostrare il coraggio che non avevo, mi sentivo ribollire, una sensazione mi attanagliava la bocca dello stomaco a pensarli insieme.
Naruto adesso era a terra inginocchiato a chiedere scusa per una cosa che non aveva fatto, iniziò a tremare , quando quella che lui chiamava Sakura-chan continuava a far scricchiolare , minacciosa, le mani.
Un mix di sensazioni differenti e contrapposte era tutto ciò che riuscivo a provare, ma tutto si spense con un bagliore improvviso seguito da un “click” e da fresche risate divertite.
Riconobbi subito il suo modo di sghignazzare, Konohamaru cercava di soffocare il riso che non lo abbandonava , seguito a ruota dai suoi compagni di squadra.
Tutto allegro iniziava a deridere Naruto per il suo comportamento, sfruttando come prova la sua foto accucciato per terra, in versione implorante.
Mi allontanai sollevata, ma non riuscì a trattenermi dal sorridere ripensando a quando Naruto aveva iniziato a rincorrere quella piccola peste,erano buffissimi, sembravano bambini.

Qualche ora dopo, con mia grande sorpresa, vidi il nipote del Terzo mostrarsi al mio capezzale, dispiaciuto.
Così per suo conto dovevo andare dall’Uzumaki a chiedergli se poteva andare all’Ichiraku, poiché questo aveva messo il broncio dopo lo scherzetto.
Poco dopo lo vidi << Naruto >> lo chiamai con una dolcezza che mi sembrava lecita,benché non consona alla solita Sakura.
<< Sakura-chan? >> si voltò sorpreso interrompendo la sua passeggiata.
Annuii sorridendo.
Mi si avvicinò lentamente e così come questa mattina, poggiò la sua calde mani sulle mie spalle, che furono scosse da un brivido , in poco si ritrovarono a fare una veloce scalata per poi posarsi sul mio viso.
Appoggiai una mano sulla sua, nel vano tentativo di riavere il controllo della situazione che sfuggiva, inesorabilmente.
Mi osservò con i suoi grandi occhi,penetranti … Potei scorgere molti dettagli delle sue profondi iridi, la distanza tra i nostri volti diminuiva notevolmente.
Le mie guance presero fuoco, così come i battiti del mio cuore, incontrollati.
Chiusi gli occhi, aspettando il termine di quello snervante indugio; ero in attesa di un qualcosa di troppo forte per poter descrivere.
Quando sentì il suo respiro sulle mie labbra non riuscivo più a controllarmi ma m’imposi di farlo, le sue mani giocavano con le ciocche dei capelli, quando …
<< T’ho sgamato Konohamaru >> ghignò sadico, prima di farmi una bella tirata d’orecchie.
Buio, non ci vidi più, aprì di scatto gli occhi e gli donai il pugno più potente che gli avessi mai regalato.
Desideravo qualcosa di forte,si, ma non fino a quel punto!
<< Baka!!!! >> gli gridai mentre lo vedevo volare verso l’edificio dell’Hogake e infruttuosamente chiedeva scusa.

Stranamente capì di restare lontano da me, almeno quel giorno.

Il giorno seguente, quando avevo ormai lasciato alle mie spalle le mura ospedaliere, la prima cosa che vidi fu il suo sorriso. Osservavo le sue labbra, come se pendessi da queste, mentre chiedeva scusa per il giorno precedente,mi domandai se fossi mai riuscita a raggiungerle.
<< Allora? >> mi chiese guardandomi stranito.
Mi girai verso di lui, non capendo cosa volesse.
Sorrise << La mano >> mi ripeté osservandomi vittorioso,allungando la sua verso di me.
Più passava il tempo e più volevo ritirarmi da quella scommessa, ma non sapevo cosa avrei dovuto aspettarmi da lui, in fondo era stato un allievo del grande Jiraya-sama.
Grugnii e lui me la prese, lo vedevo sorridere divertito per il mio imbarazzo mentre percorrevamo la strada principale di Konoha, ma benché fingeva di essere tranquillo notai la rigidità dei suoi gesti e fu impossibile non sorridere a mia volta.
Arrivammo a quello che per lui era il “ tempio Sacro della cucina” , l’Ichiraku. Un appuntamento con i fiocchi. Avrei sfidato chiunque, che non sapesse la situazione, a non scambiarci per una coppietta alle prime armi.
Fu una cena divertente, giocammo, parlammo, facemmo tutto ciò che era nostro solito, anche se per un attimo lo vidi titubante,lì capì che avrebbe voluto dirmi qualcosa, ma non riuscì a capire cosa.
Il tempo passava troppo in fretta in sua compagnia e solo in quel momento mi resi conto che avrei voluto fermare le lancette che segnavano il corso dei secoli.
Mi maledivo da sola,ma dovevo scappare a casa. Lo vidi rivolgere lo sguardo allo stesso orologio da cui avevo guardato,capì subito. Si alzò e fece lo stesso con me, spostando anche la mia sedia.
Sapevo che aveva da fare ma aveva insistito per accompagnami e io non avevo continuato,infondo era ciò che volevo.
<< Sakura-chan >> mi chiamò con quell’aria strana.
<< Mh? >>mugugnai in attesa.
<< Sai io… >> lo vidi prendere una pausa, in cui con chiarezza intuì che stava per dire qualcosa d’importante << Volevo dirti che … >> guardò il cielo in attesa d’ispirazione,invano << Sei molto carina >> concluse in un soffio, arrossito.
Lo guardai di sottecchi e rimasi in silenzio,sperando che il viso perdesse il prima possibile il troppo colore. Se non altro arrivammo ben presto sotto casa,ormai la porta era spettatrice continua dei nostri teatrini quotidiani.
<< Bhè allora ciao Nar… >> mi apprestai a salutarlo ma non riuscì a completare,si era avvicinato per baciare la mia enorme fronte e sorrise allontanandosi appena << Ho sempre desiderato farlo >> ammise imbarazzato e così andarono a farsi benedire tutte le intenzioni di rispondere con un pugno.
Non era possibile che quando mi ronzava intorno arrossivo come un’idiota ogni tre secondi,oh mi sarei dovuta vendicare in grande stile,rendendogli pan per focaccia,si.
<< Vabbè, buonanotte Sakura-chan >> alzò un braccio per salutare,quella era la mia occasione. Lo tirai verso di me, mi alzai sulle punte fino a raggiungere il suo orecchio << Buonanotte Naruto >> sussurrai con voce,forse, un po’ troppo rauca; osai, gli diedi un leggero morso al lobo e lo sentì fremere quando per un attimo i nostri visi si portarono a pochissimi millimetri,mentre lentamente mi staccavo.
Lo guardai e sorrisi al suo rossore,ma lui ben presto si girò di lato per evitare ulteriore imbarazzo.
Ancora un po’ e mi sarei avvinghiata addosso,era meglio porre fine al tutto,gli passai affettuosamente una mano tra quei capelli ribelli e mi rintanai in casa.
Avrei voluto stuzzicarlo un po’ ma quello era un gioco pericoloso per entrambi. Arrivata in camera mi buttai sul letto,nella mia mente avevo sempre le immagini di noi,m’inebriava ancora il suo odore,percepivo ancora quella strana sensazione e i battiti forsennati non né volevano sapere di calmarsi quando pensavo che ero davvero stata a un passo da un suo bacio . Dopo un po’ la stanchezza si era fatta sentire e mi aveva portato nel mondo di Morfeo.

Per la quinta volta, dopo l’inizio di quell’assurda scommessa , il sole era sorto e come tutti gli altri giorni mi domandavo cosa sarebbe successo, tutto era una piacevole incognita.
E’ sempre stato così, quando si lavora, non si pensa a nulla, non ho mai pensato a nulla, allora perché non facevo altro che domandarmi come mai Naruto non fosse venuto, anche solo per una sciocchezza, a trovarmi?Oltre l’orario di lavoro era d’obbligo stare con lui, soprattutto da quando avevamo fatto quella scommessa.
Allora qualcuno mi risponda, perché non era neppure da Teuchi a ingozzarsi come al solito? E perché invece di tornarmene a casa mi ero dedicata alla sua ricerca?Non riuscivo a capire,non capivo perché mi comportavo così, sapevo che mi piaceva ma non mi ero mai presa il disturbo di cercarlo,forse perché era sempre lui che veniva da me e , adesso che lui non c’era, sentivo il bisogno della sua presenza.
Mentre ero presa nelle mie elucubrazioni mentali,scivolai tra le braccia del ragazzo più bello del villaggio, a detta di molte ragazze,nonché mio compagno di team, il mitico Sasuke Uchiha.Ben presto il mio sguardo scivolò sulla figura al suo fianco,Ino mi guardava in modo truce << Guarda chi si vede, Fronte Spaziosa?Cosa ci fai qui?>> Sorvolai la frecciatina,ma non sapevo come rispondere alla seconda domanda; non potevo mica dirle , candidamente, sai sono alla ricerca disperata di quel baka di Naruto,no, mi avrebbe preso in giro per tutta la vita << Ino-pig>> salutai,trascurando le sue domande,mentre mi rivolgeva uno sguardo scocciato, non avevo né tempo ,né voglia, così mi dedicai al giovane Uchiha << Sas’ke-kun >> sapevo che le dava fastidio quando lo chiamavo così, ma non riuscivo ad evitare un sorrisino alla vista della sua faccia,2 a 1 per me,molto meglio della sua battutina,sghignazzai. Lui mugugnò in attesa che continuassi << Sai dov’è quel baka? >> non aveva bisogno di presentazioni, il baka per eccellenza era uno e tanto bastava << L’ Hokage mi ha detto di allenarmi con lui >> mentii spudoratamente affrettandomi ad aggiungere questo particolare per evitare fraintendimenti, Ino già era pronta a ribattere << Al solito campo, si sta allenando >> finì l’altro senza troppi preamboli << Ah… >> che idiota avevo girato mezza Konoha ma non avevo pensato al campo d’allenamento, così li salutai e in fretta mi portai sulla strada

Lo vedevo mentre con i suoi Kage faceva degli attacchi combinati contro il maestro Kakashi e Jiraya-sama.Era veramente sexy con i capelli sudati che gli ricadevano sugli occhi, la casacca della tuta era gettata sotto un albero vicino a delle bottigliette d’acqua-
Ci credete se vi dico che per tutto il tempo ho fissato il ciondolo del Primo? No? Fate bene, neppure io ci crederei. Difatti la mia attenzione era catalizzata sul suo corpo perfetto, sui pettorali pieni che veniva voglia di accarezzarli anche da quell’enorme distanza che ci divideva e dalla sua schiena levigata dai lunghi allenamenti,per non parlare del pantalone che si era attaccato sulle sue cosce tornite e faceva risaltare il suo sedere alto e sodo … Oddio, ero diventata una pervertita ci mancava solo la tecnica hentai e poi siamo apposto. Sentì le mie guancie prendere fuoco per dei pensieri non proprio puri sul mio compagno di squadra.
Alla fine ero arrivata ma non sapevo cosa fare, di certo non potevo rimanere tutto il tempo lì, con Jiraya-sama che mi fissava inebetito e Kakashi-sensei che sorrideva, ma cosa aveva da sorridere?Li vidi parlottare un po’ e poi scomparvero in uno sbuffo di fumo,bhè se non altro qualcuno di meno tra i piedi. Lui si girò e mi vide,mi salutò con uno dei suoi solari sorrisi a cui risposi anch’io, mi fece cenno di avvicinarmi e così feci.
A distanza non lo avevo notato ma aveva la pelle bruciata, tipico di quando utilizzava la Volpe,anche se adesso la controllava fino alla sesta coda, dalla quarta in poi la sua epidermide andava farsi benedire. Ci sedemmo vicino all’albero dove stava,ancora, abbandonata la felpa e iniziò a bere,per poi donarmi un po’ della sua attenzione << Come mai qui? >> mi domandava mentre si tamponava leggermente con un asciugamano, per asciugarsi dal sudore e non farsi male per via delle ferite aperte.
<< Lascia ti aiuto >> dissi in un soffio avvicinandomi e presi a continuare << Stenditi >> gli dissi calma mentre con una mano lo facevo stendere delicatamente << Nee Sakura-chan farlo qui è imbarazzante >> ridacchiò malizioso << Idiota! >> contraccambiai con un bel pugno sulla zucca vuota << Voglio solo curarti col chakra! >> mi giustificai imbarazzata.
Iniziai a lavorare il mio chakra e poi lo passai nel suo corpo. Da poco la Godaime mi aveva insegnato una nuova tecnica per sprecare meno chakra, distribuirlo in modo uniforme sui punti più colpiti e così feci,a dirla tutta era una scusa per poter accarezzare il suo petto,sfiorandolo. Lo vidi con gli occhi chiusi,come per assaporare appieno quelle piacevolissime sensazioni.
Allungò una mano per raggiungere una bottiglietta che era vicino a me,sbagliò leggermente la mira e anziché prendere il collo di quest’ultima,aveva preso il mio fianco … grave errore,iniziai a ridere come una pazza, perdendo la faccia professionale che fino a poco prima albergava sul mio viso.
Si alzò di sbotto << Non sapevo che soffrissi il solletico >> disse stupito << Si, ma fa finta di non saperlo >> risposi alla fine con un po’ di contegno << Ah no? Perché? >> continuò indagatore,mentre vedevo una sua mano avvicinarsi di nuovo.
Mi alzai in fretta e lui con me,prese a rincorrermi come un pazzo e davanti a lui correvo cercando di non farmi raggiungere,inesorabilmente ridevo perché ogni tanto arrivava a sfiorarmi e poi faceva delle facce assurde tipiche di lui. Quando mi raggiunse, per la troppa foga della corsa caddi in una fossa in cui si era raccolta l’acqua delle ultime piogge, me lo trascinai nella caduta facendolo cadere con i suoi biondi capelli,che divennero scuri a causa del fango. Si vendicò lanciandomi delle palle di limo … passammo il pomeriggio facendoci il solletico in quell'affossamento che faceva da piccola vasca e ricoprendoci di fango come i bambini.


Ciauuuuu ragazzuole scusate l’enorme ritardo ma ho avuto molto da fare anche se il ritardo per me è normale -_-" per farmi perdonare di questa lungo periodo ho scritto questo capitolo più lungo dell’altro,nonché penultimo capitolo di questa storia che doveva finire con questo, ma mi sono divertita ad analizzare meglio alcune scene (in particolare quelle di Naruto *sbav*).Sono abbastanza soddisfatta del capitolo,anche se ho l’impressione che ci sia qualche verbo sbagliato,speriamo di no. Comunque volevo ringraziare coloro che hanno commentato il primo capitolo:
Volpina90,Auron_san,yuna92 & SAKURA-CHAN… grazie a tutte,al prossimo chappy.^^
Buona Pasqua a tutti e sentite condoglianze per chi aveva parenti e/o amici in Abruzzo.

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Capitolo 3
*** Capitolo terzo ***


YesGirl

Capitolo terzo

Quella mattina mi ero svegliata presto ed ero andata a lavoro, non so il perché ma mi sentivo particolarmente in carica o forse ero ancora di buon umore per il pomeriggio appena passato con Naruto; sembrava strano ma guardando il sole sorgere dal tetto dell’ospedale mi sembrava di essere riscaldata da un suo abbraccio e al sol pensiero mi veniva da sorridere.
Mi piaceva restare lì da sola a fantasticare su cose che non avevo il coraggio di rivelare neppure alla mia più cara amica.
<< Fronte spaziosa?! >> una voce alle mie spalle mi chiamò << Parli del diavolo… >> mi dissi sorridendo << Che ci fai quassù sola soletta? Aspetti qualcuno? >> mi chiese indagatrice, in attesa di una risposta che avesse potuto soddisfare la sua voglia di pettegolezzi.
<< Si, magari >> dissi in un soffio perdendomi in quella sfera di luce che si alzava sempre di più per andare a conquistare il cielo.
<< Cosa? >> ripeté sogghignante, osservando il mio sguardo perso nel nulla << Niente, questa notte non riuscivo a dormire molto e così ho pensato di venire prima >> risposi sentendomi quasi un’eroina che sacrificava il proprio letto per il lavoro… .
<< Sai di essere poco credibile come attrice? E poi non è che stavi aspettando un biondino? Ah ricordati della scommessa >> concluse con una linguaccia << Non vale! In questo modo sono costretta a dirti di si >> le dissi guardandola di traverso << Vuoi dire che non è vero ? >> mi domandò alzando un sottile sopracciglio.
Cercai di evitare i suoi occhi,lei era in grado di leggermi dentro anche senza il bisogno di jutsu.
<< Piuttosto qual è il motivo per cui ti trovi qui? Non sali mai sul tetto. >> conclusi cercando di glissare sul precedente argomento << Sto organizzando la festa in paese per il Tanabata >> mi disse con sguardo sognante,soddisfatta dei suoi precedenti operati con elogi da parte dell’Hokage.
<< Sono contenta per te, solo questo? >> chiesi sperando di liquidarla al più presto per evitare altre domande spiacevoli << Bhè ecco… >> la vidi tergiversare << mi trovo un po’ in ritardo con gli addobbi >> disse in un soffio e io ne approfittai per appoggiarmi di spalle alla ringhiera per guardarla diritto negli occhi << Sasuke,vero? >> nei suoi occhi balenò un lampo d’imbarazzo << Chissà come avete passato questo tempo?>> chiesi allusiva, abbozzando un sorriso malizioso mentre le sue gote si coloravano di un rosso acceso.
Mi feci una sana risata alla sua reazione << Dai, hai recuperato il tempo perduto >> le sorrisi e incrociai le gambe,lei si zittì ancora un attimo ma poi riprese col suo discorso, odiandomi probabilmente per come l’avevo sgamata << Manca poco ma avrei bisogno di qualche braccio in più,siamo in ritardo e Tsunade vuole sempre che le feste di paese siano perfette >> mi diedi qualche attimo per pensare, non avevo programmi per qualche giorno quindi avrei potuto accettare senza problemi, ma volevo vederla implorarmi un po’,da buona ex nemica << E poi potresti approfittarne per stare un po’ di più insieme al tuo fidanzatino,lui ha già accettato, a domani. >> concluse ritornando nell’ospedale ridacchiando …
<< Eh? Nar… Inoooooooo! >> .

Il tempo sembrava non passare mai, forse perché non facevo che desiderare di rivederlo, mi sembrava di non vederlo da secoli e il sol pensiero che avrei potuto accarezzare il suo viso da lontano, bastava a riempirmi il cuore di gioia.
<< Inooo! >>piagnucolava Naruto << Mi avevi detto che le cose da fare erano poche, ma qui non è stato fatto proprio niente >> lo sentivo lagnarsi da lontano e in fondo mi ritrovavo a dargli ragione, bisognava fare ancora molte cose << Non lamentarti Dobe >> rispose asciutto Sasuke mentre lo silurava con lo sguardo << Hey Teme, ho tutto il diritto di lamentarmi,sei tu che hai intrattenuto la tua ragazza distogliendola dalle decorazioni per le lenzuola >> grugnì in segno di disapprovazione << Si, ma io ho qualcuno da portarmi a letto. Quindi lavora e non dar fastidio,stupido Dobe >> lo vidi guardarlo con saccenza mentre un Naruto ormai imbufalito lo stava letteralmente caricando…
Mai ferire l’orgoglio di un uomo, si finisce a botte… Detto fatto!
Vidi da lontano la lunga e bionda coda di Ino avvicinarsi, attirata dal rumore della folla che si era attorniata intorno ai due. Feci un balzo dalla rampa della scala su cui mi trovavo per atterrare proprio in mezzo ai due << Baka! >> dissi ad un Naruto un po’ stranito e tirandolo per un orecchio lo portai fuori da quel cerchio di persone.
Fermatici poco lontano lo sentì mugolare qualcosa << Meglio un orecchio arrossato che la furia di Ino…Altro che Sasuke dopo >> gli dissi e lo sentì azzittirsi.

<< Ragazzi! Ragazzi, attenzione! >> trillava Ino. Da brava despota chiamava l’attenzione di tutti i presenti schiavizzati a volontari per le ultime direttive,bacchettando con autorità sulla lavagnetta con la mappa del villaggio e le rispettive spartizioni tra le coppie.
<< Quindi >> la giovane dittatrice alzò di un tono la voce battendo con maggior forza la bacchetta sulla lavagnetta per attirare l’attenzione di qualcuno che iniziava a distrarsi << Quindi… la zona 4 va a Hinata e… >> abbassò lo sguardo su una lista scritta in precedenza << Nar… >> mi sentì mancare un battito al pensiero di loro due da soli per tutto il resto della serata, quando notai lo sguardo divertito di Ino << Scusate mi correggo,sarà il nostro Kiba ad andare con Hinata, Tem pensa tu a quello sfaticato di Shikamaru, andrete nella zona 5 >> un grugnito da lontano fece percepire la presenza del codinato.
<< Non ti lamentare tu >> sorrise la Yamanaka << nella zona 6 ci saremo Sasuke ed io e nell’ultima zona ci sono Naruto e Sakura >> concluse compiaciuta.
Aspettai qualche attimo nella piazza e potei notare la gioia di alcuni e lo sconforto di altri nell’allontanarsi dal luogo di partenza, Ino era letteralmente saltata al braccio di Sasuke e lui lasciava fare tranquillo, Temari e Shikamaru camminavano l’uno accanto all’altro sfiorandosi appena le dita e stuzzicandosi come loro solito,felici. Hinata camminava per la sua strada tutta triste mentre Kiba le mise un braccio sulla spalla per consolarla,accompagnato da qualche battutina stupida nel tentativo di farla sorridere. E io? Sinceramente non sapevo come mi dovevo comportare. Mi girai e vidi l’Uzumaki che cercava un modo per prendere sia il mio che il suo zaino,entrambi molto voluminosi. A guardarlo mi sentii importante, lui era in grado di farmi sentire speciale con un semplice sguardo o un gesto pieno di …Amore? Al pensiero la cosa mi spaventava, sapevo di provare qualcosa per lui, ma è questo amore?
Decisi che in quel preciso istante non potevo perdermi nelle mie elucubrazioni mentali e quindi mi avviai verso gli zaini che Naruto era riuscito finalmente a prendere … Se sarà amore prima o poi lo capirò, adesso ho solo intenzione di potermi godere questa mezza giornata in sua compagnia e non dover pensare se è giusto o meno seguire il mio cuore.

<< Eccoci arrivati Naruto, qui dobbiamo finire di attaccare le lanterne e poi il più è fatto >> gli dissi in base alle direttive di Ino << però dovresti prendere la scala altrimenti non possiamo sistemare >> .
<< Ok, Sasuke dovrebbe averla lasciata nelle vicinanze, vado e torno subito >> disse veloce con un sorriso, allontanandosi.
Ero presa dal sistemare altre cose mentre Naruto non faceva che andare avanti e dietro << Baka che stai combinando? >> chiesi leggermente stizzita da suo andirivieni.
<< Sakura-chan non riesco a trovare la scala...Non ci si può fidare di quello stupido teme! >> inveiva come al solito contro Sasuke << E adesso? >> gli chiesi guardandolo .
Lui sembrò pensarci su, in attesa di un'illuminazione...D'improvviso puntò i suoi grandi occhi azzurri nei miei, sembrava scrutarmi dentro e il suo sguardo fu in grado d'imbarazzarmi. << Sakura-chan ti fidi di me? >> mi sorprese quella domanda ma ricambiai nuovamente il suo sguardo.
<< Certo. >> gli risposi con un sorriso, scommessa o non scommessa la mia risposta non sarebbe cambiata, mi fidavo di lui più di me stessa.
<< Allora salta su >> fece indicandomi le sue spalle. Pensavo schezasse,allora mi avvicinai e gli diedi un leggero schiaffetto sul braccio,non ebbi il tempo di accorgemene che lui subito creò un Kage Bushin che mi bloccò e lui ne approfittò per infilare la testa tra le mie gambe, per sollevarmi. In quell'esatto istante lo riempii talmente di tanti calci da procurargli un gran numero di ecchimosi sulla schiena e sui fianchi, nonostante continuassi a divincolarmi, lui rideva << Baka, fammi scendere prima che ti faccio male sul serio >> minacciavo tra un pugno e l'altro,mentre lui persisteva a ridere mettendo a dura prova la mia pazienza.
<< Nee Sakura-chan stai tranquilla,non ti farò cadere. Parola mia! >> detto questo creò altre 4-5 cloni che ci facevano da base, permettendoci di raggiungere l'altezza desiderata. Dopo un inizio a suon di tremolii, scarsa stabilità e qualche movimento stupido da parte di quell'intera pila di baka, riuscimmo a raggiungere un precario equilibrio che ci permise di lavorare di gran lena...Chissà se anche gli altri stavano facendo qualcosa o noi eravamo gli unici stupidi.
Fatto sta che nonostante avessimo creato una torre umana eravamo riusciti a sistemare quasi tutti i lampioncini e tra me e tutti quei Naruto si era creato un'incredibile sintonia; Naruto si sa, è uno zuccone,però se c'è una guida al suo fianco il suo aiuto diventa molto utile e produttivo.
<< Hey Naruto quanti ne mancano? >> chiesi scocciata, erano ore che facevamo sempre le stesse cose, ormai era prossimo l'imbrunire.
<< Sakura-chan non ci crederai >> esclamò mentre anche le restanti copie si ponevano la stessa domanda << Ne manca una, solo una e per oggi abbiamo finito >> la sua voce era raggiante, probabilmente stava già pensando che di lì a breve sarebbe andato a mangiare.
<< Bene, allora passa >> asserii anch'io contenta della fine di quell'incubo dalla forma di lanterne cartacee. Il Naruto clone lanciò l'ultimo lumino e nel tentativo di afferrarlo al volo fui costretta a sbilanciarmi un po' troppo.
Non ebbi molto tempo per realizzare, ma per seguire il mio movimento tutta quella pila di Naruto fu costretta ad uno svelto movimento che fece incespicare il primo. Un po' per il mio peso,un po' per quello di Naruto, avevamo fatto scomparire tutti i bushin che bene o male avevano attutito la caduta . Risultato del capitombolo?
Naruto mi aveva fatto da scudo e adesso, nonostante fossimo a terra, mi stringeva tra le sue braccia per proteggermi. E difatti non mi era mai capitato di sentirmi così, talmente protetta che nulla avrebbe potuto scalfirmi finché fossi rimasta lì; così seppur involontariamente mi accoccolai lì,sopra al suo petto. Sentivo il suo cuore, il battito era forte, come un tamburo, ma non percepivo il suo fiato su di me.
A malincuore mi spostai per avvicinarmi al suo viso e constatai nuovamente l'assenza di respiro.
Non mi spaventai più di tanto,la botta poteva aver momentaneamente bloccato il suo flusso respiratorio.
Mi misi a cavalcioni su di lui, mi presi il lusso di sfiorargli le labbre con un dito,schiudendole leggermente .
Quella della respirazione bocca a bocca era una cosa molto semplice, eppure in quel momento mi sentii un nodo alla gola. Cercai di calmarmi, non lo stavo baciando,lo stavo solo rianimando.
Gli tappai il naso.
Mi avvicinai lenta alle sue labbra e non appena s'incastrarono, nonostante l'emozione, pompai molto professionalmente aria nei suoi polmoni.
Quasi subito il respiro aveva ripreso, i suoi occhi erano chiusi mentre schiudevo i miei. Avevo finito il mio compito, mi stavo per allontanare...
Le nostre labbra si erano appena staccate quando una mano premette sul mio collo riportandomi giù.


Salve a tutti sono ritornata :)
Ho deciso di rendere questa fic meno striminzita, per cui dato che mi sono dedicata un po' più ai dettagli sarà un pochino più lunga del previsto. Secondo i pronostici doveva finire con questo capitolo ma ho deciso di allungarla un pochino per cui durerà un'altro paio di capitoli al massimo.
Spero che nonostante tutto il tempo che vi ho fatto aspettare ne sia la pena, ringrazio tutti coloro che leggono e recensiscono la fiction.
Grazie di cuore. Siete la vera forza di ogni scrittore .
Spero di sapere cosa ne pensate.
Alla prossima :)

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Capitolo 4
*** Capitolo quarto ***


YesGirl
Capitolo quattro

Non mi aspettavo di riuscire ad essere così professionale, non lì, non in quel momento e non con lui.
Le nostre labbra si erano incontrate per la prima volta ed ero riuscita a non cedere ai miei bassi istinti. Però si sa... gli istinti si riescono a placare solo la prima volta e quando lui, con una mano mi aveva riportato giù, avevo ceduto.
L sue labbra erano così morbide e carnose. Naruto aveva premuto la mia bocca sulla sua, dopo un po', con la sua calda lingua aveva goffamente lambito i contorni delle labbre e lì, seppur involontariamente, avevo schiuso le mie.
Non se l'era fatto ripetere due volte, con un guizzo veloce, era venuto a cercare la mia lingua.
Solo in quel momento potei sentire il suo sapore.
E mi piaceva. Tanto.
Non riuscivo a ragionare in quel momento, difatti la mia mano andò a conquistare i suoi biondi capelli, mantenendo quel contatto più vivo che mai .
Ero felice.
Davvero.
Come non lo ero mai stata.
Dopo non so quanto tempo, sentii un rumore che mi riportò alla realtà. In quell'attimo realizzai che eravamo in strada e che tutti avrebbero potuto vederci.
Mi ritrovai a pensare ad Hinata e solo in quel frangente mi staccai da lui di botto. Mi sentii davvero una stronza e prima ancora che Naruto potesse anche solo realizzare, mi ero alzata ed ero corsa via. Lui, ancora a terra, fece appena in tempo ad aprire i suoi occhi prima di vedermi scomparire dalla sua visuale.
Quel giorno sparii da tutto e tutti, rimasi da sola in camera mia per tutto il tempo.
Mi ero tanto affannata a non cadere in errore che alla fine ero caduta in tentazione.
Per quanto la colpa potessi razionalmente attribuirla a Naruto, mi sentivo l'unica vera colpevole di tutta quella situazione. La notte era passata ma non avevo voglia di fare nulla, né di andare a lavoro né di vedere qualcuno. Anche mia madre aveva percepito che c'era qualcosa che non andava e non si arrischiava ad entrare più di tanto.
<< Il mondo gira male >> pensai << un attimo prima voli in Paradiso e l'attimo dopo vieni catapultato all'Inferno. >>
Ero tormentata da quei sensi di colpa, se fossi stata Hinata non avrei esitato a considerarmi un'infida, cosa che già facevo. Se avessi saputo che lei aveva baciato Naruto, con tale foga poi, probabilmente non avrei voluto nemmeno più guardarla in faccia.

Ricordo ancora quando qualche anno or sono, ci incontrammo tutte le ragazze che appartenevano agli 11 di Konoha. eravamo da Ino, come al solito, quando dopo aver mangiato, parlato e mangiato ancora - eh si, anche noi mangiavamo -, tra uno smalto e un altro, proprio la Yamanaka propose di sancire un patto tra noi, cosicché almeno le ragazze sarebbero sempre state unite tra loro.
In quell'occasione cacciò, chissà da dove, una pergamena e una piuma d'oca - per rendere il tutto più serio ed ufficiale- diceva lei, e con tutte le altre stilammo quello strano patto con tanto di firma e sigillo di cera.
C'era una clausola, nel bene o nel male, una sola cosa non doveva mai mancare: la sincerità.
In quell'occasione ognuna di noi aveva parlato delle cotte e dei sentimenti che si provavano nei confronti di alcuni ragazzi. Ten senza troppi preamboli ed imbarazzi, nonostante la presenza della cugina, ammise la sua cotta per l'algido Neji.
Hinata quasi ci rimase dopo quella dichiarazione, non perché ciò che aveva detto Ten Ten fosse inaspettato, quanto per la schiettezza con cui l'aveva fatto, probabilmente lei non ne avrebbe avuto il coraggio.
<< Hinata tocca a te >> fece Ino, spiegandole il senso rotatorio con cui prendevamo parola, con la rotazione del dito. In quel momento la giovane Hyuga arrossì, forse al sol pensiero di confessare, per cui le ragazze la incitarono. Ten e Ino, che la sapevano lunga a riguardo, fecero il nome di Naruto e lì, il suo viso prese letteralmente fuoco.
Fu facile capire la risposta.
Quando toccò ad Ino, si fece qualche scrupolo anche solo a dire quel nome, quasi come se temesse di rivivere sensazioni ed emozioni appartenenti al passato.
<< Sasuke >> dichiarò svelta e ne fui sinceramente contenta.
In lei avrebbe trovato la donna perfetta per lui, preferii mettermi da parte.
<< E tu, Sakura? >> chiese svelta Hinata in seguito al silenzio della Yamanaka << Nessuno >> risposi calma e lì ci fu un po' di sano sbigottimento.
<< E Sasuke? >> disse Ino << Ho capito che non fa per me, gli voglio un gran bene >> subito la mia migliore amica riprese << Fronte spaziosa non è che dici questo per me? >> sorrisi e aggiunsi << Ti dai troppa importanza >> seguito da una linguaccia.
Nessuno immaginava, me compresa, che stavo iniziando seriamente a considerare Naruto, già all'epoca per me era il mio migliore amico, compagno di team e l'unica persona in grado di capirmi meglio di tutte le altre. E gli volevo davvero bene ma lo interpretavo come un bene fraterno e invece, poco a poco, era entrato nel mio cuore e lo stava legando indissolubilmente a lui.
Prima o poi ne avrei dovuto parlare con qualcuno, ne sentivo il bisogno impellente.


Quel pomeriggio fui costretta ad uscire per prendere le corna dei cervi dei Nara, in ospedale stavano per finire e così avevo deciso di anticiparmi qualcosa per l'indomani.
Il chiacchiericcio della gente mi aveva messo di buon umore, facendomi dimenticare dei miei pensieri. Stavo ritornando a casa e a dirla tutta ero pressoché arrivata, avevo svoltato angolo e già riuscivo a vederla, quando percepii una mano posarsi sulla mia spalla.
Sentivo che era Naruto.
Non so perché, forse dal calore del suo tocco o forse per il modo in cui mi aveva inchiodato lì.
Rimasi immobile, di spalle, in attesa di una sua parola.
<< Yo Sakura-chan >> mi salutò allegro, gioia che scomparve in poco, dato il mio mutismo.
Percepii il suo silenzio e feci per avviarmi verso casa,staccandomi dalla sua mano con un leggero strattone.
<< Sakura-chan aspetta. Volevo salutarti prima di partire per Suna, pare che Gaara mi voglia lì per un po' >> .
A quella scoperta ci rimasi male, non lo volevo al mio fianco per non tradire ancora Hinata ma saperlo così lontano da me, me ne faceva ancor di più.
Perfino di più di perdere l'amicizia della Hyuga.
<< Quando tornerai? >> fu l'unica cosa che gli chiesi.
<< Penso nel giro di una settimana. Pare che perderò tutti questi giorni in un cui sarai più disponibile col mondo >> lo sentii sorridere e la cosa fece rilassare anche me.
<< Già >> sorrisi anch'io, non sarei stata più tanto magnanima al suo ritorno.


Non appena rientrai nelle mura domestiche sentii la solitudine assalirmi.
Neanche tra le confortanti pareti di casa mia mi sentivo realmente bene e da medico non trovavo spiegazioni, ma da ragazza innamorata sentivo semplicemente il bisogno di avere quello stupido ragazzo biondo al mio fianco anche solo per litigarci.
Era diventato inspiegabilmente indispensabile per me e per la mia felicità.

La mattina successiva, dopo tanto tempo, avevo smesso di prendere la vita con leggerezza, tutto mi sembrava grigio, noioso.
A dispetto delle mie previsioni, in ospedale quel giorno non si lavorò poi molto, difatti Ino era intenta a mettere lo smalto e io mi accingevo a guardare fuori dalla finestra, malinconica.
<< Fronte spaziosa che hai? >> fece lei posando il suo sguardo su di me, lo sentivo.
<< Niente >> risposi lapidaria.
Stette un attimo in silenzio, soffiando sulle unghie laccate per farle asciugare << Hai sentito? Pare che il Kazekage abbia richiesto la presenza di >> la interruppi << Di Naruto... Lo so >> completai asciutta, scrutando qualche nuvola che si posava dinanzi al sole.
<< Allora è per questo che sei così giù >> percependo la risposta mancata, buttò la chiacchierata su frasi di circostanza pur di tenerla viva, la giornata era troppo noiosa.
<< Come mai non sei venuta ieri? Ti sentivi poco bene? Solito ciclo doloroso? >> scherzò.
<< Sto bene >> per evitare domande curiose decisi di cambiare argomento << Comunque come procedono i preparativi per la festa ? >> feci disinteressata.
<< Oh quelli? Bene, manca poco ormai. Sono riuscita a schiavizzare un gruppo di genin che fanno tutto il lavoro. >> a quella frase sorrisi, chissà cosa aveva promesso loro per far muovere un intero battaglione di ragazzi.
<< A proposito... Come mai l'altro giorno hai piantato in asso Naruto? >> mi domandò a bruciapelo e lì, come un fiume in piena le spiegai tutto quello che era successo.
<< E quindi? Cos'hai fatto?>>.
<< Quando ho realizzato che mi aveva baciata sono scappata >>.
<< E perché? >> mi chiese quasi sbigottita.
<< Temo che mi voglia prendere in giro e ... Ino ho paura di essermi innamorata di lui >> presi un attimo fiato, mi spaventavano quelle sensazioni che mi faceva provare.
<< Ma chi? Naruto? >> mi guardava come se avessi appena preso una botta in testa.
<< Guardami bene >> ribattei << Non sono bella quanto te, non sono affascinante come Temari, non riesco ad essere combattiva come Ten Ten, non ho gli occhi dolci di Hinata e i miei seni sembrano palline da ping pong rispetto ai suoi >>.
La Yamanaka si alzò per mettermi una mano sulla bocca fermandomi.
<< Scema ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Naruto ti ama per come sei, ti ha sempre amato per come sei. Possibile che non te ne sia mai accorta? Non ha fatto che cercare i tuoi occhi per tutto questo tempo. Forse non sarai perfetta, né bellissima, né tanto meno i tuoi occhi sono speciali, ma per lui sei unica così >> non riuscii a trattenere una lacrima, secondo lei Naruto mi amava e questo mi bastava per essere felice; lo sguardo serio di Ino si addolcì e mi accarezzò la guancia con fare materno.
<< Grazie Ino-chan >> le dissi con gratitudine.
Lei mi sorrise e riprese << Quindi adesso gli parlerai? >> il mio sguardo si rabbuiò << Vorrei ma non posso >>.
Mi guardò stranita << Perché? >>.
<< Come se non lo sapessi... Hinata >> ammisi << Non voglio ferirla, né ritrovarmi nella stessa situazione di qualche anno fa >>.
I suoi occhi azzurri si volsero al cielo per pensare << Se ti vuole bene capirà e ti lascerà provare con Naruto senza rancori>> si prese qualche attimo << D'altronde anche tu hai fatto la stessa cosa con me e mi hai dato l'opportunità di essere davvero felice >>.
Non c'era bisogno di parole, per me era più importante lei di Sasuke e non avevo mai rimpianto quella scelta.
Poco dopo sopraggiunse Tsunade e ci fece sgobbare come matte per tutto il giorno, facendoci pagare la mia assenza ingiustificata del giorno prima.
Per tutto il giorno nella mia mente risuonavano le parole di Ino.


Anche il giorno successivo la shishou mi aveva incastrato. Nell'ospedale tutti perdevano tempo nelle cose più disparate tranne io che ero costretta a correre tra un piano e l'altro a sbrigare le sue faccende, sembrava tanto che ci si mettesse d'impegno pur di non farmi vivere un attimo tranquilla.
Quel giorno di tempo per pensare non ce n'era, da brava automa rispondevo sempre e solo "si" a qualsiasi ordine o piacere rivoltomi, insomma mi stava bene tutto pur di non dover stare continuamente a cercare quei grandi e ingenui occhi azzurri nel viso di un'altra persona.
Non m'incrociai neppure una volta con Ino e la cosa mi dispiacque molto, trovavo assai confortante la tua presenza.
Dopo avermi fatto sgobbare per mezza giornata, la signorina Tsunade mi aveva convocato nel solito campo di allenamento. Appena arrivata notai il suo sguardo... di fuoco.
Ce l'aveva proprio con me, sembrava tanto dirmi " Guai a te se ti lamenti".
Nonostante i suoi cinquant'anni suonati, la shishou, aveva un'energia fuori dal comune e quando decideva di addestrarti lo faceva fino allo sfinimento.
Era parecchio che non mi esercitavo in un sano combattimento e un pochino arrugginita mi sentivo, erano lontani i tempi in cui tutti i giorni scendevo nel campo con Naruto.
Da quando avevamo iniziato a combattere quella donna saettava da un posto all'altro nel tentativo di riuscire a colpirmi,continuava con calci e pugni a ogni dove.
Dopo aver parato la maggior parte dei suoi attacchi ed essermi immediatamente rialzata ogniqualvolta che andava a segno, mi rivolse uno sguardo compiaciuto << Brava Sakura, così ti voglio. Un bravo medico e una buona combattente >> .
In quel momento mi parve di capire che non voleva che mi lasciassi superare da nessuno, né Ino, né gli altri, ma soprattutto di non lasciarmi mettere troppo in ombra da Sasuke e Naruto, d'altronde si sa, loro sono un caso tutto particolare.
Tsunade, dopo avermi massacrata per quasi dodici ore ininterrotte, decise di darmi una tregua, sia dai pugni, sia dalle scartoffie e operazioni che mi aveva riservato per quella giornata.
Stavo finalmente per lasciare l'ospedale, non mi sembrava vero... Quasi mi aspettavo un nuovo attacco o una nuova operazione ad un passo dall'uscita.
Solo quando avevo lasciato quelle mura che trasudavano fatica e sudore da ogni anfratto, mi parve d'intravedere il riposo.
Tacita stavo per la mia strada, ogni tanto mi chiedevo cosa stava facendo Naruto a Suna e soprattutto quando lo avrei rivisto, quello zuccone mi mancava più di quanto mi sarei aspettata. D'un tratto vidi una giovane donna dagli scuri capelli lunghi e lì le parole di Ino risuonarono nuovamente nella mia testa.
Mi feci forza e coraggio e mi avviai verso la dimora degli Hyuga, destinazione: casata principale.
Incontrai Hanabi e dopo una chiacchierata veloce chiesi di Hinata e lei senza troppi preamboli m'indicò il luogo dove l'avrei sicuramente trovata.
Le sue informazioni erano corrette, Hinata si stava allenando col padre. Da quando lei aveva dimostrato di essere una valente ninja, il padre l'aveva rivalutata e aveva preso ad allenarla seriamente.
In attesa che finisse mi ero seduta poco lontano, iniziavo a pensare a mille modi per spiegarle il perché della mia visita ma mai nessuno mi sembrava convincente o almeno non riuscivo a trovare le parole adatte.
Mi resi conto che non sapevo cosa pretendere da Hinata e dalle mie parole, ero in preda alle mie elucubrazioni mentali che proprio lei richiamò la mia attenzione.
<< Ciao Sakura >> fece accogliendomi con un timido sorriso << Come stai? >>.
Mi stupii quella sua frase, nonostante un lieve rivolo di sangue le scivolasse dalle labbra, chiedeva di me.
<< Sto bene >> le dissi un po' in difficoltà, come faceva a pensare sempre agli altri...? << Posso? >> le chiesi facendole capire che volevo curarla col chakra.
Accennò un sorriso leggero, socchiudendo leggermente gli occhi, con dolcezza.
Si pose di fronte a me e mi guardò con gratitudine, ogni gesto che faceva era intriso di grazia, al suo confronto mi sentivo un elefante.
Si sedette sul muretto che dava sulla tenuta del suo clan e m'invitò, con un gesto della mano, a mettermi al suo fianco << Mi fa piacere vederti, ultimamente non abbiamo avuto molto modo di stare insieme >> rivolse il suo sguardo su di me e, nonostante il colore ghiaccio dei suoi occhi, percepii calore << Già, lo so. In questo periodo ho avuto molti più impegni del solito >> sorrisi, nella mia mente balzò l'immagine di Naruto.
D'un tratto non sapevo più che dirle e mi ritrovai senza parole.
<< Sakura, cosa ti porta qui? >> il suo tono era gentile a dispetto delle sue parole.
Era arrivato il momento della verità.
Non sapevo come iniziare, per cui decisi di non pensarci più di tanto << Hinata voglio essere sincera, credo di provare un sentimento per Naruto >> dissi tutto d'un fiato, m'imbarazzò ammetterlo soprattutto a lei.
Stette un attimo in silenzio e sempre guardando lontano aggiunse << Non credo che dovresti dirlo a me. Ti ringrazio per la tua sincerità ma non sono la sua ragazza né gli solo vicina al punto tale da poter mettere una buona parola per te >> le gambe a penzoloni picchiettavano nervosamente sul muro mentre diceva quelle parole << purtroppo non posso esserti d'aiuto >> si girò verso di me quasi dispiaciuta.
Quella ragazza era perfetta, bella, buona e brava... Come poteva non amarla quello stupido di Naruto?
<< Hinata so che non è giusto e che non ho alcun diritto di parlarti in questo modo, tu ami Naruto da sempre e... >> m'interruppe << Sakura in amore non conta chi viene prima o dopo, né se una cosa è giusta o meno... Succedono solo le cose che devono. Non sarà certo una gara a chi arriva prima a stabilire chi dev'essere amato, non sono le ragioni della logica a prevalere ma solo quelle del cuore >> la sua voce bassa si fece ancora più fievole << Ed io non rientro certo in queste >> soffiò via con tristezza.
Le presi una mano e la strinsi nella mia << Hinata di tutta quest'ingarbugliata situazione, l'unica cosa di cui sono certa è che lui è nel mio cuore ormai >> lei si morse un labbro quasi per giustificare quelle leggere lacrime che si erano insinuate nei suoi grandi occhi.
<< Sakura a me interessa la sua felicità, non con chi la raggiunge >> fece tirando lievemente le labbra in una smorfia.
<< Hina-chan anch'io desidero unicamente di vederlo sorridere,sempre >> ormai lo avevo capito, vederlo felice, mi rendeva felice.
<< Spero che tu riesca >> una veloce stilla percorse le sue gote << dove io non ho avuto neppure l'opportunità di provare a fallire >>.
La tirai a me e la strinsi forte, incurante di essere su di un alto muretto, lì c'era la mia amica e non la rivale in amore.

Il giorno successivo, a dispetto delle mie previsioni, mi svegliai meglio del solito.
Mi mancava sempre il mio baka, però mi sentivo come se mi avesse abbandonato quel macigno che mi portavo dentro da un po'.
Hinata mi avevo dato la sua benedizione.
Quella mattina mi aspettava un'altra giornata infernale, ancora ospedale e combattimento con la shishou, quella donna mi voleva massacrare probabilmente.
Nonostante tutto ero riuscita a sopravvivere ancora ai suoi pugni, in ospedale avevo visto Ino solo per un attimo e mi era parsa nervosa, anche se il reale motivo mi sfuggiva, l'unica cosa che avevo capito è che la felicità di Shikamaru c'entrava qualcosa.
In ogni caso mi avrebbe spiegato meglio all'uscita dell'ospedale...Porcell-Ino si stava facendo attendere un po' troppo quella sera.
<< Sakura scusa >> fece affannata scendendo gli ultimi gradini per raggiungermi << Shizune mi sta massacrando >>.
<< Non mi ci far pensare...Se non fosse assurdo penserei quasi che Tsunade e la sempai abbiano scommesso su chi di noi resiste di più a questi allenamenti >> la guardai sudando freddo, quelle due erano capaci di tutto.
<< Ti farò sapere meglio domani, la tecnica del capovolgimento spirituale può essere molto utile nella vita reale >> fece lei, ridacchiando.
<< Preferisco non pensarci. Comunque che mi stavi dicendo stamattina? Shikamaru...? >>
<< Già... è tornata quella rompipalle >> fece scocciata << non la sopporto! >>.
La guardai scettica << Ma di chi parli? >> .
La Yamanaka mi rivolse uno sguardo non proprio benevolo << Della signorina "Sono la migliore kunoichi di Suna" >> disse facendole il verso.
<< Ah Temari! >> m'inchiodai alzando appena una mano, mentre con l'altro braccio diedi una leggera gomitata ad Ino che continuava a prenderla in giro, per farla zittire.
<< Salve ragazze >> salutò la giovane in questione, dandomi un caldo abbraccio.
Era parecchio che non ci si vedeva.
Staccatasi da me fece appena un cenno del capo, neanche troppo visibile, per salutare la mia compagna...
Quelle due non si sopportavano...c'era poco da fare.
Le dita della Sabaku erano ancora semi intrecciate a quelle di Shikamaru mentre lei parlava << Quindi ragazze questo è il mio unico giorno di riposo dato che dovrò fare da bambinaia dopo >> disse a malincuore << Ci vediamo >> ci fece un occhiolino e diede uno strattone al Nara << Forza pesaculo!>> lo incitò mentre un leggero riso saliva sulle labbra del ragazzo fintamente seccato.
Sinceramente non ascoltai molto le sue parole, ero troppo presa dal guardare quei piccoli gesti con cui si dimostravano il loro amore.
Anche loro avevano raggiunto la felicità.
Chissà quando sarebbe toccato anche a me.
<< Sakura, Sakura >> Ino richiamò più volte la mia attenzione.
<< Si? >> mi girai verso di lei.
<< Sasuke mi ha fatto una sorpresa, è venuto a prendermi >> fece con voce concitata.
<< Mi trovavo su questa strada per caso >> disse lui nel vano tentativo di sviare la sua fidanzata << Non faccio queste smancerie >> grugnì un po' imbarazzato.
Li salutai veloce e me ne tornai a casa.
Avevo proprio bisogno di un galante incontro col mio letto.


La dodicesima alba era sorta dall'inizio della scommessa con Naruto.
Non mi sembrava vero, era quasi finito tutto e non era ancora successo nulla di equivoco con l'Uzumaki.
Da quando lui era partito per Suna, avevano smesso di tartassarmi di lavoro, sia per le occhiatacce che ricevevano, sia perché temevano una mia vendetta al termine di quei quindici giorni.
La shishou non poté allenarmi perché era rimasta tutto il giorno in ufficio e quando nel pomeriggio portai qualche scartoffia negli uffici vicini a quelli dell'Hokage, la sentii sbraitare << Ma non posso prendermi questa responsabilità, altro che affari diplomatici >> la persona che era dentro borbottava per cui non capii chi fosse e me ne tornai a lavoro.
Riuscii a sgattaiolare un pochino prima del solito dagli incartamenti ospedalieri e mi feci un giro per il villaggio addobbato a festa.
Dopo un po' mi scocciai e mi avviai verso casa, non c'era nessuno a farmi compagnia .
<< Ho fameee. Dai fermiamoci all'Ichiraku e poi dopo facciamo tutto quello che vuoi >> mi voltai verso quella voce esuberante che subito avevo riconosciuto.
Naruto era tornato.
Il mio cuore esultò per la gioia.
Mi girai per salutarlo e lo vidi prendere la mano della ragazza con cui stava parlando per poi avviarsi da Teuchi.



Capitolo appena sfornato :)
Spero di sapere cosa ne pensate e che vi piaccia ;)
Dopo questa mega fatica (per me scrivere capitoli a "breve distanza" è sempre una sfacchinata) mi vado a vedere qualche puntata di Naruto :D
Ci vediamo tra qualche giorno con l'ultimo capitolo della fiction.
Non ho potuto fare a meno di notare che le persone che seguono la fic sono parecchie, è gradita una recensione per sapere cosa ne pensate.. Sono queste che danno la forza ad ogni autore di continuare :)
A presto,
Fallen Star

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Capitolo 5
*** Capitolo quinto ***


YesGirl
Capitolo quinto


Avevo appena sentito la sua voce, dopo quattro lunghi giorni che non lo vedevo, e avevo una voglia matta di vederlo giocare, ridere e perché no, anche vederlo fare lo scemo, mi stava bene tutto purché lo sentissi vicino a me.
Mi piaceva immaginarlo qui con me.
Mi guardai in giro per capire dove si trovasse e appena riuscii a intravedere la sua zazzera bionda, provai ad avvicinarmi, seppure in difficoltà a causa della gente riversata in strada e le bancarelle in allestimento per il Tanabata.
Ero finalmente giunta a pochi passi da lui che notai la sua mano prendere quella di una ragazza dai capelli castani, per tirarla verso di sé e poi entrare da Teuchi.
Mi fermai di colpo.
Ma lui non era il ragazzo innamorato di me che non vedeva altri che me?
Per istinto e un po' per gelosia, li seguii e li vidi occupare posto al bancone dell'Ichiraku su quegli sgabelli generalmente nostri. Li vidi mangiare vicini e scherzare tra un boccone e l'altro, questo mi diede particolarmente fastidio, ma preferii attribuire quella sensazione alla stanchezza accumulata nei giorni precedenti.
Decisi di allontanarmi, pochi attimi prima avevo sferrato un leggero colpo ad uno spigolo dell'edificio che era andato in frantumi.
Sarei passata l'indomani da Naruto, con la scusa di sapere come stava e come mai era tornata così presto da Suna, avrei fatto luce sul mistero della ragazza che lo accompagnava.
Il giorno successivo mi svegliai per nulla riposata, molto assonnata, feci una sana doccia fresca nel tentativo di darmi un aspetto migliore e mi preparai come al solito prima di raggiungere la casa dell'Uzumaki.
Il sole sarebbe sorto tra poco e già si percepiva l'afa che sarebbe sopraggiunta nel corso durante la giornata, d'altronde eravamo a luglio.
Arrivata alla sua porta, ravvivai un attimo i capelli e bussai un paio di volte in attesa di una risposta che tardava ad arrivare, riprovai più volte, finché spazientita decisi di prendere la chiave di riserva che metteva sempre sopra lo stipite e aprii.
Sperai vivamente di non trovarlo in mutande.
Entrai silenziosa mentre a tastoni avanzavo fra le cianfrusaglie della casa semibuia. Raggiunsi il letto un po' barcollante, era difficile evitare tutte le cose che quel baka lasciava per terra.
Riuscii a intravedere una sagoma che dormiva sul letto, finalmente avrei potuto parlargli.
Poggiai una mano sul materasso per una maggiore stabilità, mentre con l'altra vagavo alla ricerca della sua spalla. In quel buio ancora prepotente riuscii a trovare quella protuberanza che mi avrebbe portato alle risposte che cercavo, lo afferrai con decisa delicatezza- anch'io sapevo essere aggraziata- e la smossi appena, quel tanto per svegliarlo.
Quella spalla era stranamente morbida, troppo per i miei gusti.
La tastai meglio per capire... trasalii.
Era un... seno!
<< Ahhhhhhh maniaco! >> gridò la persona distesa sul letto.
Quello strillo mi fece spaventare e arretrai in fretta.
Fui subito raggiunta da un cuscino lanciato con troppa violenza che mi fece sbilanciare, quel tanto che bastava per perdere dei secondi preziosi.
La ragazza che avevo involontariamente palpato aveva preso a correre, con la grazia di un elefante, nell'appartamento di Naruto alla ricerca di un interruttore della luce; contemporaneamente s'illuminò la stanza del bagno e a quei passi aggraziati se ne aggiunsero altri fiacchi, probabilmente quelli dell'Uzumaki.
Riuscii a trovare la maniglia della porta, un istante prima di sentire l'interruttore della cucina, feci in tempo ad uscire che la lampadina della stanza fece il suo dovere.
<< Naruto! >> sentii quella stridula voce provenire dalla casa del mio amico << Vedi chi ha osato toccarmi >> la sentii strepitare. Non avevo idea di chi fosse quella ragazza, ma di una cosa era certa, già la detestavo.
Era così fastidiosa, con quella sua vocetta e quel suo essere nel letto di Naruto.
Non ero più in grado di sentire le loro voci poiché ero appena uscita del palazzo in cui abitava il futuro Hokage, ma ciò nonostante percepii la voce del mio più caro amico << Non c'è di che preoccuparsi>>.
Mi girai verso il balconcino del suo appartamento e lo vidi rientrare.
Sperai con tutto il cuore che non mi avesse visto o non avrei più avuto il coraggio di guardarlo in faccia.
Nonostante quel giorno fosse appena iniziato, desideravo con tutta me stessa che fosse già finito... ma purtroppo il sole aveva appena conquistato il cielo.
Stavo tornando a casa ma poi decisi di indirizzarmi direttamente verso l'ospedale, meglio distrarsi e forse il mio desiderio di uccidere l'Uzumaki si sarebbe placato.
Noi a Konoha ci accapigliavamo per lui e invece lui tornava da Suna con una ragazza nuova di zecca.
Meglio non pensarci e magari metterci una pietra sopra, definitivamente.
Anche se faceva molto male.
Gran parte della giornata nel nosocomio era trascorsa tranquilla, a metà giornata, Shizune-sempai mi aveva chiamato per avvertirmi che la shishou voleva parlarmi.
L'ora di pranzo non era ancora arrivata quando m'incamminai verso il palazzo dell'Hokage e una fame terribile mi logorava lo stomaco.
Arrivai dopo pochi minuti e giù sentivo le urla di Tsunade prima ancora di mettere piede nell'edificio. Doveva avere molte visite quella mattina, perché avevo sentito la porta sbattere e pochi attimi dopo si era riaperta, più delicatamente.
Solo Naruto osava chiudere la porta dell'ufficio dell'Hokage con violenza se qualcosa non gli stava bene.
Quello stupido-porta-ragazze-a-letto era l'unico.
Mi augurai di non incontrarlo tra i corridoi o lo avrei pestato ben benino.
Arrivata dinanzi all'ufficio, aspettai paziente che si liberasse, doveva esserci ancora qualcuno all'interno. Non dovetti attendere molto che vidi Juugo attraversare quella soglia, sorridente e pacato come al solito. Lui, come tutti i compagni dell'ex team Taka, apparteneva ormai a Konoha ed erano affidabili ninja.
Superai svelta il ragazzo mentre lui si avviava nel corridoio, ero curiosa di sapere come mai la shishou mi aveva convocato.
Psicologicamente mi preparai a un altro distruttivo allenamento.
Entrai e subito la donna dietro la scrivania arrivò al dunque, spiegandomi il perché della mia presenza lì.
<< Sakura sarò breve >> disse guardandomi con i suoi occhi nocciola << Ho bisogno di capire le tue potenzialità come ninja >> dapprima mi scrutò poi, con la sua sedia girevole, si voltò verso la grande vetrata alle sue spalle << Per questo motivo domani combatterai con Naruto >> sentenziò rapida.
Cercai di ribattere << Ma shishou... >> che lei subito si girò e tornò a fissarmi con uno sguardo di fuoco << Niente ma, così ho deciso e così sarà! >> disse battendo un pugno sulla scrivania, nervosa.
Probabilmente aveva già bevuto o qualcuno l'aveva fatta innervosire, per questo non me la presi più di tanto a quella sua reazione, c'ero abituata. << Se questo è tutto, allora mi ritiro >> feci un piccolo inchino e ritornai sui miei passi, le parole che le sfuggirono mi bloccarono con la mano sulla maniglia d'ottone.
<< Sakura non esiste solo la forza dei muscoli, spesso le nostre emozioni sono in grado di farci cacciare una forza ben superiore alle nostre capacità >> con la sua frase,appena sussurrata, abbandonai lo studio.
Naruto mi avrebbe stracciato lo stesso.
Avevo appena messo capo fuori dal fabbricato che Juugo mi si ripresentò dinanzi.
<< Ciao Sakura-san, anche tu sei stata convocata dall'Hokage? >>. Uscendo in fretta e furia non lo avevo notato, per cui nonostante le mie intenzioni di dileguarmi alla svelta - mi volevo allenare prima del combattimento- mi fermai giusto per qualche chiacchiera << Ciao Juugo, scusami per prima ma ero sovrappensiero,perciò non ti ho salutato >>.
Lui mi guardò e fece un leggero sorriso gentile << Allora per scusarti dovrai venire a pranzo con me >> disse puntando delicato i suoi occhi nei miei. Cercavo di prendermi tempo nella speranza che lui capisse che non potevo - e non volevo-.
<< Juugo ti ringrazio ma… >> cercai le parole giuste ma lui m'interruppe svelto << Sakura so che non puoi dire di no >> e poi m'indicò con un leggero cenno del capo qualcuno che era poco lontano da lui << Non vorrai far vincere quello lì? >> fece con una strana smorfia.
Avevo poco ascoltato le sue parole, forse troppo presa a guardare quello strano ghigno non suo, per cui diedi uno sguardo veloce alle sue spalle, per capire meglio. A meno di una decina di metri da noi, c'erano Naruto e quella odiosa ragazza che parlottavano tra loro e ridacchiavano di continuo,al ché lei mi guardò e lo prese sottobraccio, quasi sfidandomi con lo sguardo, si avvicinarono verso di noi e nella più totale indifferenza ci superarono.
Mi girai stizzita verso di Juugo, guardandolo quasi male per il nervoso << Ok, ci sto. Accetto volentieri >> il mio viso un po' tradiva quelle parole,però senza pensarci più di tanto lo seguii. Solo per un attimo mi voltai verso loro due mentre stavamo andando da Teuchi ed ebbi quasi l'impressione che Naruto stava girandosi dinanzi, in fretta, come se avesse cercato di sbirciare verso di noi. L'idea mi piacque, chissà, magari anche lui era geloso.
Ben presto arrivammo dal famoso Ichiraku e mentre eravamo intenti a chiacchierare nell'attesa che ci portassero il pranzo, Naruto e l'altra si sedettero lontano da noi, posizionandosi sui tavolini all'interno del locale, mentre noi eravamo sui ben noti sgabelli. Vidi lei volgere uno sguardo veloce presso di noi e ben presto tornò a prestare attenzione all'Uzumaki con cui stava parlando.
Poco dopo il mio pranzo era arrivato anche se il mio stomaco si era chiuso alla vista di quei due. Mangiai in fretta e con la stessa fretta mi accinsi ad uscire, non riuscivo a stare troppo a lungo nella stessa stanza con loro che di tanto in tanto ci lanciavano occhiatine fugaci.
Salutai Juugo con la stessa velocità con cui avevo mangiato il mio ramen, avevo intenzione di allenarmi per tutto il pomeriggio.
Sapevo bene che Naruto era più forte di me, ma se avessi avuto anche solo un'occasione per colpirlo avrei voluto farglielo ricordare a lungo.
Quando la sera arrivai a casa ero stanca morta, mangiai qualcosa e subito mi portai nel letto, ben presto giunse l'oblio.
Ancora una volta il sole era sorto illuminando poco a poco ogni singolo edificio di Konoha, quella mattina mi presi il lusso di rimanere nel letto un pochino più del solito, d'altronde mi aspettava una giornata molto lunga e faticosa.
Quando finalmente decisi di alzarmi, il sole dominava il cielo, guardai la sveglia di fianco al letto..Ero in ritardo!
Mi alzai in fretta, non mi sistemai neppure il letto e giunsi in pochissimo al campo che Tsunade aveva scelto per il nostro combattimento, un esaminatore da lei scelto avrebbe poi giudicato. Arrivata lì notai subito che Naruto non era ancora arrivato e la cosa mi stupii abbastanza, lui era sempre preciso su queste cose.
Sentii un risolino che mi parve familiare, mi girai e lo vidi che faceva un occhiolino ma non riuscii a vedere a chi.
Un attimo dopo era da me.
<< Yo Sakura-chan >> fece un cenno con la mano che a mia volta ricambiai con un movimento veloce del capo, avrei voluto fargli mille domande su quella giovane ragazza che si portava appresso da giorni ma non appena accennai, subito mi zittì parlando del combattimento.
- Infame – pensai << E l’esaminatore? Non lo aspettiamo? >>.
Sorrise sbieco << Non c’è bisogno, è già qui >>.
Lo guardai anche se non capii appieno, non vedevo nessuno, però non mi feci problemi e ci preparammo.
Seguimmo la procedura insegnata dal maestro Iruka e subito ci mettemmo in posizione di combattimento.
Entrambi con un forte slancio arretrammo di un paio di metri, studiandoci meglio.
Naruto si scagliò contro di me con qualche colpo di taijustu che facilmente parai. Lo allontanai con qualche bomba carta lanciata verso di lui tramite dei kunai, un grande polverone invase il campo d’allenamento.
Mi aspettavo un suo attacco dall’alto e non mi sbagliai, vidi un paio di sue copie attaccarmi con i rasengan. Il suo colpo andò a segno, ma mentre uno dei bushin era distratto nel colpire il tronco con cui mi ero sostituita, all’ultimo secondo creai un mio clone e con il suo aiuto, presi per le gambe l’altro bushin di Naruto e lo lanciai verso il vero Naruto, che avevo individuato da un pezzo.
Con qualche veloce piroetta all’indietro, lui evitò il suo stesso colpo mortale.
Pochi attimi e mi lanciò uno shuriken. Già conoscevo quell’attacco, si era sostituito con l’arma così che avrebbe potuto facilmente attaccarmi alle spalle, non appena lo avrei deviato.
Sapevo di avere il 50% di probabilità di sbagliare e di ferirmi ma dentro di me sentivo che quello lanciato era lui, Naruto.
Appena giunse a me l’arma, concentrai un’elevata quantità di chakra nel pugno destro e lo colpii.
Pochi secondi e comparve una nuvola di fumo, avevo indovinato!
Le scarpe di Naruto scivolavano sul terreno, spinte dal forte colpo rievuto.
Mi squadrò da lontano << Brava Sakura-chan, sei migliorata parecchio >> sorrise compiaciuto, ansimava appena.
Il tempo sembrava rallentato mentre combattevo con lui, si stava scagliando contro di me ad una velocità incredibile. Un pugno avanzava verso il mio viso, in una frazione di secondi cambiai il baricentro del mio corpo, spostando il peso da un piede all’altro.
Il suo braccio era un fascio di nervi quando riuscii a colpirlo nell'incavo del gomito, sbilanciandolo quel tanto che serviva per assestare un colpo al collo del piede portante, cadde a pancia in giù.
Fui il più veloce possibile nel movimento, gli afferrai una spalla e lo girai, affinché lo potessi guardare negli occhi. Mi sedette a cavalcioni su di lui.
Con una mano lo bloccai al suolo, trattenendolo col braccio, con l’altro lo minacciavo brandendo un kunai.
<< Va bene così >> una voce irritante mi fermò, mi voltai per guardarla.
<< E tu che ci fai qui? >> le domandai più inacidita che mai, lei non se lo fece ripetere due volte e gongolando asserì << Sono l’esaminatore dell’incontro >> ghignò.
Nonostante la stessi ancora guardando negli occhi, vidi con la coda dell’occhio che Naruto sorrideva, le sorrideva e lei ricambiava felice.
Sembravo calma ma dentro di me ribollivo di gelosia, feci un sorriso sghembo anch'io, per sentirmi partecipe a quel fastidioso gioco di sorrisi, nel nervoso strinsi un po’ in più il manico del kunai che tenevo nella mano, rompendone l’anello.
La tagliente lama si conficcò nel terreno, sfiorando la guancia di un Naruto meno ridente di qualche secondo prima.
Mi stava bene così, mi alzai e le rivolsi uno sguardo veloce mentre lei dava una mano a Naruto per alzarsi.
<< E’ finito l’incontro,no? >> chiesi, proprio in quel momento vidi le loro mani sfiorarsi prima di stringersi l’una nell'altra, percepii netta una fitta al cuore, avrei fatto di tutto per essere al suo posto.
Mi voltai indispettita verso la mia strada che sentii << Va bene così, ciao >>, risposi a quel mezzo saluto che sembrava tanto un modo per farmi andare via.
Colsi l’occasione al volo, mi sentivo di troppo.


Quel pomeriggio Ino aveva provato a farmi uscire, aveva capito che per me non era giornata e che mi sentivo tremendamente abbattuta. Quando aveva capito che ero irremovibile, provò a far leva sulla scommessa, ma a me non importava nulla, né della scommessa, né di altro.
Naruto era costantemente nella mia testa, ma purtroppo era affiancato dalla figura di quella maledetta che era sempre on lui…
Era evidente che stessero insieme, tutti quei sorrisi complici, gli sguardi, la premura dei loro gesti … Non c’era posto per me, nel cuore di Naruto.
Abbattuta sul mio letto, percepivo lo sguardo della mia migliore amica scrutarmi con attenzione, prima di avvicinarmi a sé in un delicato abbraccio.
<< Dai Fronte Spaziosa non fare così ... >> la sentii preoccupata.
<< Così come? >> le chiesi << Non vedi che sono normale? >> continuai abbacchiata.
Ino roteò gli occhi << Sai che stare con Sasuke è difficile? >> iniziò, risposi senza troppo interesse << Forse perché è egoista, egocentrico,freddo e calcolatore? >>.
La Yamanaka gonfiò il petto veloce ma si trattenne dal darmi una risposta con veemente acidità<< Forse un tempo era così… ma adesso è cambiato, con me è diverso >> sorrise soddisfatta, prese fiato e si concentrò nuovamente.
<< Con Sasuke è difficile perché è conosciuto in tutte le terre ninja, Sakura, ed è potentissimo. Questo mix di potenza e fama è micidiale con le donne, sai? >> sorrise prima di continuare << Ma per tenerlo stretto a me ho combattuto fino all'ultimo, anche quando ormai sembrava nelle braccia di un’altra >>.
Quelle sue parole suscitarono in me una grande voglia di combattere contro chiunque s’interponesse tra me e lui … noi eravamo la terra e il cielo e nessuno ci poteva dividere. Ma se lui non mi avesse amato o provato anche un fievole sentimento nei miei confronti, non ci sarebbe stata partita, un brivido scosse il mio corpo al sol pensiero e Ino capì.
<< Hey Sakura, Naruto è inn… >> la interruppi << Ino, Naruto se la sta spassando con quella moretta, non so se hai notato >> replicai inacidita.
Ino mi fece girare e mi guardò negli occhi << Non stare a guardare, dagli motivo di prenderti in considerazione, tessi la tua tela e portalo a te! >>.



Grazie per tutte le vostre recensioni, è sempre un momento di grande gioia leggere un vostro pensiero sulla storia :)
Grazie a tutti per la pazienza che avete nell’aspettare i capitoli, so che la frequenza è rada ma cercherò di postare più velocemente.
Promesso
Spero che il capitolo vi piaccia, ci vediamo alla prossima puntata . PS Ammetto che la storia doveva essere di 3 capitoli ma poi i personaggi hanno preso il sopravvento e agiscono di testa loro, per cui mi attengo anche io agli eventi XD In ogni caso credo che manchino pochi capitoli e potremo dire “Fine” anche a questa storia
Fallen Star

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