The Flower's Events: L'Inizio

di AniaS
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 Capitolo ***
Capitolo 2: *** 2 Capitolo ***
Capitolo 3: *** 3 Capitolo ***
Capitolo 4: *** 4 capitolo ***
Capitolo 5: *** 5 capitolo ***
Capitolo 6: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** 1 Capitolo ***


                           

 

                                The Flower's Events: L'inizio

 

                                                         

                         

 

Capitolo 1

 

Tutto nella nostra vita ha un inizio

e il nostro compito è fare in modo

di non arrivare alla fine senza nessun

rimpianto

Emmaline Colber Monaldi

 

Il mondo va avanti, invece io sono rinchiusa in questa camera color blu marino con una stampa del Big Bang in capo al letto, la mia libreria è piena zeppa di libri, che ho letto e riletto nel corso di questi 365 giorni.

Stamattina sono 366 giorni da quando i miei sono morti in un incidente stradale, per colpa di un inutile ubriaco che mi ha strappato in un secondo le mie radici, mentre lui è ancora vivo.

Mi alzo e vado verso lo specchio e vedo solo il fantasma di me stessa, i miei ricci definiti di un tempo sembrano paglia secca, i miei occhi di un azzurro accesso sono spenti e cerchiati di viola, e le mie curve una volta piene sono state svuotate dal dolore che provo da ben 366 giorni; faccio una smorfia di disgusto e poi chiudo gli occhi e vado verso la mia sedia/ armadio e  prendo dei pantaloni neri di una tuta e una felpa oversize grigia, le indosso velocemente e poi prendo un deodorante e lo spruzzo.

Mi accuccio sotto al letto, e guardando attentamente vedo le mie converse nere e le indosso, prendo anche  le chiavi della mia macchina, un fiat 500 suite, e anche quelle di casa.

Ritorno allo specchio e mi concentro su questo groviglio di capelli  sistemandoli  in uno cignon morbido, con qualche ciocca fuori posto, ma non mi interessa, esco dalla camera  e  scendo  in cucina, mi affondo sulla moka e la mia tazza persola e verso la mia dose di caffè, quell’oro nero liquido che già pregusto dall’odore del caffè forte, quando mi giro vedo  mia sorella seduta sul tavolo piccolo della nostra cucina.

«Buongiorno!» mi augura sorseggiando il suo succo di limone, è davvero convinta che questo aiuta  ad eliminare i grassi dal suo corpo.

«Buongiorno Elle!» le rispondo apatica, e con la voglia di fuggire da quella casa

«Non ti fermi a mangiare qualcosa?» mi invoglia mia sorella facendo volteggiare sul mio naso un pain au chocolat

«No grazie, devo correre!» rifiuto il dolce e qualsiasi cosa solida e mi allontano da quella tentazione

«Maggie devi mangiare qualcosa, mancano anche a me!» esplode furiosa di fronte al mio ennesimo rifiuto a qualcosa di solido e nutriente

«Elle, ti prego non è il momento.»  sbuffo irritata

«Maggie devi farti aiutare, non puoi rifiutare di vivere, proprio per questo motivo ho accetto l’invito per l’apertura del nuovo albergo questo sabato sera!» mi informa con un ghigno  mentre io mi sono già allontanata dalla sala da pranzo e anche da quella casa che mi sta soffocando.

Salgo in macchina e prendo il cellulare ed invio un messaggio



A: Theo BBF

Da: Maggie Bitch

Data: 22/04/02 ora 10:30

Stai dormendo?

Se la domanda è si o no, non mi interessa, ti aspetto davanti alla barcaccia.

Risp

 

A: Maggie Bitch

Da: Theo BBF

Data: 22/04/02 10:40

Mi sono appena svegliato, dammi il tempo per farmi una lauta colazione e una doccia e ti raggiungo.

Non fare niente

TVB

 

A: Theo BBF

Da: Maggie Bitch

Data: 22/04/02 11:00

Cerco un parcheggio e vado in banca, dobbiamo fare shopping, mia sorella ha avuto la geniale idea di accettare l’invito per l’apertura di quello albergo di lusso in centro…

Fai presto Theo

 


Quando arrivo nel parcheggio coperto,comincio a girarlo per trovare un piccolo posto libero, e dopo dieci interminabili minuti, lo trovo, e con qualche manovra riesco a parcheggiare con dovere e scendo velocemente e prendendo la borsa enorme bianca ed oro che apparteneva a mia madre, vado nella macchinetta per il tagliando e dopo aver  infilato almeno quattro euro, speriamo che bastino,questa nuova moneta la odio, ma è un’altra cosa che non si può cambiare, come la morte dei miei genitori e il mio stato di apatia, 366 giorni sembrano niente, ma quanti cambiamenti ho dovuto patire.

Mi reco velocemente ad uno sportello bancario e dopo aver prelevato una piccola somma, mi reco  verso la barcaccia e con sorpresa vedo la figura di Theo divertito, con la sua chioma biondo rossiccio scompigliata dal vento e quegli occhi verdi smeraldo, e le sue labbra strette  che mi stanno scrutando con disgusto

«Maggie, una tuta?» mi chiede scioccato dal mio abbigliamento

«È la prima cosa che ho visto sulla mia sedia/armadio!» rispondo infastidita dalla sua reazione

«Con questo tuo corpo ti puoi permettere di tutto e scegli una tuta e una felpa oversize!» mi sgrida scioccato e poi mi porta a braccetto e ci dirigiamo verso via Condotti, la via preferita di Theo, lo conoscono tutti i negozianti

«Allora sai qualcosa di questa inaugurazione?» chiedo per distendere questo silenzio imbarazzante

«Io ho visto l’hotel ieri è una meraviglia, sabato sera verrà svelato anche il nome definitivo, sull’invito c’è scritto serata in maschera!» mi spiega tutto eccitato per questa festa

«Bene, speriamo che questa serata non si propaga per lungo tempo!» sbuffo pensando a quanti shortini devo farmi per divertirmi in una serata di gala in maschera, deve avere un organizzatore di eventi fermo negli anni 90.

«Sei la solita guastafeste, ora cominciamo a trovare un abito lungo e seducente, questo tuo nuovo corpo ha bisogno di un stupefacente abito da sera!» comincia un discorso interminabile su quale modello e quale negozio dobbiamo andare per primo

«Theo non rendere lo shopping una tortura!» gli prego facendo degli occhioni dolci

«Sarai stupenda e mi ringrazierai domenica mattina!» mi riprende divertito, dalla mia preghiera disperata uscita dalle mie labbra, preferirei qualsiasi cosa anche mangiare qualcosa di solido ma non lo shopping con Theo in via condotti.

 


Buongiorno Ragazze

Sono tornata è ho deciso di scrivere questa storia dopo che ho pubblicare il prequel di una mia storia che sto scrivendo su Wattpad...

Spero che piaccia, perchè io sono orgogliosa del mio progetto.

Spero in qualche riscronto positivo

                                              AniaS

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Capitolo 2
*** 2 Capitolo ***


                                                                     

 

Capitolo 2

Indossare una maschera

aiuta a nasconderti dal mondo

e a volte a rendere speciale

gli eventi più importanti

della vita

Maggie Monaldi

 

Mi guardo allo specchio e la persona che vedo riflessa non sono io, questa donna sofisticata non sembra la stessa ragazzina di stamattina che indossava un pigiama anonimo.

Questa donna, che tenda anche di sorridere al suo riflesso, indossa un lungo vestito blu notte con il corpetto è intrecciato da dei fili argentati che arrivano fino al collo, indossa degli splendidi zaffiri ai lobi degli orecchi e  sugli occhi ha applicato i colori sfumati del blu e una bocca rossa come il peccato, i capelli lisci come la seta che percorrono la schiena, mi piace questa donna.

Quando scendo le scale, mi reco in soggiorno e mi ritrovo mia sorella con un vestito vaporoso e corto rosa pallido, i suoi capelli sono ricci e le circondano il viso e gli occhi sono definiti dai toni caldi e neutri.

Quando mi guarda rimane sorpresa del mio abito e del mio aspetto elegante, da più di 365 giorni indosso solo quello che mi capitava e tendo a non mangiare  per giorni, mi sostengo solo con la caffeina e le bibite gassate e avvolte delle barrette energetiche, è guardandomi prima allo specchio mi sono fatta una promessa che devo assolutamente uscire da quel baratro perché questa non è vita.

«Sei bellissima Maggie!» disse mia sorella facendomi un complimento

«Grazie Elle, anche tu sei bellissima!» replico facendo un complimento a mia sorella

«Bene, Theo e Vicky ci aspettano, hanno prenotato un limousine!» mi sollecita mia sorella cominciando a saltellare verso l’uscita, prima di finire prendo la pillola anticoncezionale,e poi chiudo la porta ed entro nella limousine e mi ritrovo una rossa con occhi da gatta  con indosso un abito aderente argento, plautou bianchi e una maschera veneziana bianca mentre Theo ha un completo nero con il fazzoletto del taschino blu, e una maschera nera senza fronzoli, entrambi senza parlare ci consegnano due pacchetti neri, li apriamo e io mi ritrovo una maschera di pizzo blu e argento, mentre mia sorella una maschera decorata delle sfumature del rosa e bianco, ci aiutano ad indossarle e finalmente siamo tutte perfette.

Il viaggio in macchina dura poco, la mia tensione mi sta facendo sudare le mani, sono leggermente nervosa.

 Grazie l’organizzazione di mia sorella arriviamo in orario, quando scendiamo dalla limousine siamo trattate come delle persone vip, ci sono almeno due fotografi e il red carpet, entrando nell’albergo vengo immerse in quella sensazione di lusso e accoglienza, veniamo accompagnate da un cameriere che ci consegna un flute di champagne francese, è ghiacciato al punto gusto scende fino allo stomaco , mi inebrio in quel aspro e fruttato, adoro perdermi nell’alcool quando devo essere divertente quando vorrei semplicemente urlare.

La sala delle feste è riccamente decorata con degli affreschi al muro, c’è un palchetto dove si sente una musica dolce suonare, ci sono gli archi, un piano e una piccola band che ci delizia in questa serata, io invece arrivo velocemente al bar e ordino un martini con un oliva, e vengo servita da un bellissimo e sexy barman, ascolto le varie conversazione intorno a me, e prendendo un altro martini vado verso Theo, prima di raggiungerlo noto che è intento a flirtare con un bel bocconcino quindi mi allontano, ancora una volta sono solo  una ingrata spettatrice di questa felicità, sento l’ansia che si impadronisce del mio corpo, sorseggio velocemente il secondo martini, e lo poggio sul  primo tavolo che vedo e poi guardando la sala corro verso il giardino e ritorno a respirare, la brezza della notte entra ed esce dai miei polmoni,asciuga il sudore, e mi fa svolazzare il vestito, comincio a camminare verso la fontana dai mille colori quando vengo fermata da una figura imponente maschile

«La serata è terribile?»mi domanda sarcastica una voce roca maschile

«La serata è perfetta, ma penso che non fa per me!» preciso mentre rimango ammaliata da quell’uomo con un completo blu scuro aderente su quelle gambe muscolose e una camicia bianca, indossa una semplice maschera color nero

«E perché non fa per lei?» chiede incalzante

«Sono più una tipa riflessiva!» mi autodefinisco con delle semplici parole il dolore che invade da più di 365 giorni

«Posso accompagnarla all’interno per farla divertire!» mi propone con quel tono di lussurioso

«Perché no!» accettando quella proposta, voglio scrollarmi di dosso tutta la tristezza di quest’anno maledetto, voglio perdermi in questo meraviglioso e misterioso uomo.

Mi  circonda con il braccio il fianco, e baciandomi sul collo mi porta all’interno e prende due flute di champagne e poi cominciamo a chiacchierare del più e del meno e ci stuzzichiamo a vicenda fino a quando non mi porta a ballare sulla pista un dolcissimo lento, ci guardiamo negli occhi e sorridiamo come due imbecilli e lui si lecca il labbro inferiore, mentre io comincio a  morderlo, e sapete una cosa la tensione sessuale esiste, la sento, e sono li a godermi di questo breve ma intenso momento.

In pochi secondi lui si avvicina al mio viso e comincia a baciarmi tendendomi stretta a lui e movendoci a ritmo di musica; adoro quando gli uomini sanno ballare.

La sua lingua percorre le mie labbra e facendomi gemere, intrufola la sua lingua e la intreccia alla mia e fa diventare quel bacio casto ad un bacio passionale e vietato ai minori di 18 anni, mi fa togliere il respiro,ed è così bravo da farmi eccitare con solo un bacio.

Quando si stacca dalle mie labbra, i suoi occhi scuri sono illuminati dal desiderio e accarezzandomi il labbro inferiore con il suo pollice, mi fa un sorriso sghembo e poi si avvicina al mio orecchio e soffia facendomi venire i brividi

«Miss vuole approfondire la conoscenza nella mia suite?» mi propone seducente

«Si!» sussurro velocemente senza pensare a niente mi sto godendo questa magnifica sensazione di eccitamento e divertimento che mi sta donando  questo meraviglioso sconosciuto.

 


 

Autrice

Buongiorno a tutti voi, finalmente ho trovato un attimo di tempo per correggere questo capitolo, se ci sono ancora qualche errore, la  causa è la stanchezza mentale e fisica, domani cominciano i corsi universitari e il mio corpo ma soprattutto la mia mente si rifiutano ancora di questa novità.

Mie cari lettori silenziosi, cominciate a fare casino, scrivete qualche piccolo commento anche negativo, si sono disperata, su wattpad la storia principale sta andando benino, se siete incuriosite ma soprattutto avete un account su wattpad, correte a leggerlo il link è https://www.wattpad.com/162321540-the-flower%27s-events-la-vendetta-prologo

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Capitolo 3
*** 3 Capitolo ***


 

                                                                         

Capitolo 3

Bisogna fare delle pazzie

Abbiamo solo una vita e

non possiamo rimpiangere

le occasioni perse.

Maggie Monaldi

 

Velocemente usciamo dalla sala delle feste entriamo nel primo ascensore libero che troviamo e nessuno dei due riesce a tenere le mani a posto, ci tocchiamo le mani, lui mi accarezza il fianco, tenendomi stretta a lui, sorridiamo e ci diamo dei baci casti, visto che anche in questa scatola di latta  ci sono  altre  persone, io aspetto con ansia il momento che quattro mura di un albergo di lusso da sola con lui, voglio diventare una donna diversa, voglio provare la sensazione di abbandonarmi tra le sue braccia, e pensare solo al semplice piacere fisico.

Quando il campanellino del mio ascensore  ci informa che siamo arrivati al nostro piano, lui mi prende la mano e mi fa uscire da quell’ascensore,e poi mi trasporta verso la fine del corridoio e apre velocemente con una card magnetica la camera ed entriamo furtivamente  nella suite.

Mi incastra alla prima parete disponibile e mi da un altro bacio che mi fa tremare le gambe, mi sorride facendomi una carezza sul viso

«Ti fidi di me piccola?» mi domanda dolcemente

«Si!» rispondo tutto d’un fiato

«Seguimi!»  si va largo e accedendo la luce vedo  una bellissima suite con un piccolo soggiorno  color beige e un tavolino basso con sopra di un vaso di orchidee color viola, mi fa entrare velocemente nel letto Kinge size con un baldacchino decorate con delle travi scolpite a mano  e un copriletto di seta argento con un logo finemente decorato.

  Rimango meravigliata da questo lusso ricercato  ma tutto diventa superfluo quando sento le  sue labbra che tracciano  il mio collo, lasciando un scia di bollenti baci  fino alle scapole.

Portandomi verso il letto, mi fa sedere e prende delicatamente la caviglia e con uno sguardo malandrino mi slaccia i sandali gioiello, e mi porta versa il centro del letto facendomi sdraiare per guardare cosa altro si inventa per far aumentare il riscaldamento di questa suite.

 Alzandosi con una maestria, incatena il suo sguardo torbido al mio esitante, e come un felino  si toglie la giacca, e si sbottona la camicia senza toglierla, mi guarda e con passo felpato ma che mi fa bagnare, viene verso di me e continuando a baciarmi sempre con la lingua sento le sue mani che si fanno strada sulla mia schiena e cerca di slacciare il vestito e quando me lo fa scivolare lungo il corpo con un ghigno sexy lancia il vestito per terra.

 Mi ritrovo solo con il corsetto di seta nera abbinato con delle culotte  sempre di seta e dello stesso colore, mi fa alzare e poi si  inchina verso di me e mi fa scivolare le culotte e mi palpeggia il sedere e mi bacia sulle gambe e sulle cosce facendomele allargare e insinua un dito all’interno e comincia a muoverlo fino a farmi bagnare poi toglie velocemente il dito facendomi riprendere il respiro e lui si alza e mi sussurra

«Leccalo!» mi ordina portandomi il suo indice alla bocca

Io lo lecco e sento il mio sapore è dolce e speziato, mi piace, lo lecco succhiandolo imitando una fellazio, sento la rottura del suo respiro, e a malincuore lui toglie il dito, e mi morsica lentamente il lobo dell’orecchio.

 Mi toglie velocemente il corsetto e mi libera il seno e sento un tono di ammirazione per il mio corpo, mi fa distendere di nuovo sul letto e posizionandosi sopra di me e dopo un bacio veloce.

 Comincia a torturarmi il seno destro,  con quelle sue mani adatte per le mie forme  mi massaggia dolcemente, ogni mia cellula e intenta a memorizzare questo momento estasiante, vedo il suo sguardo che mi infiamma le mutandine e fa irrigidire i capezzoli, lui li nota e facendo un piccolo ghigno  scendo con il viso sul mio seno e comincia a morderli con decisone facendomi gemere leggermente, dopo si concentra sull’altro seno fino a rendermi piena di desiderio per lui, gli stringo i capelli sono lisci e morbidi al tatto e lui si concentra ancora di più sul mio seno fino a rendermi gelatina tra le sue mani, come prima volta mi sembra perfetta.

«Piccola vogliamo tenere la maschera!» mi propone indecente

«Si Mr Black!» rispondo prendendo leggermente fiato, e rimanendo ammaliata da quel corpo dominante

«Ti farò impazzire piccola, mi piace Mr Black!» esclama divertito e rendendomi fremente di passione

«Non fare promesse che non puoi mantenere Mr Black» lo riprendo divertita

«Mia piccola Miss, ti farò godere e ti farò rimpiangere questa battuta!» mi promette cominciandosi a togliere la camicia e beandomi da quell’immagine, un petto ben definito, i pettorali si intravedono dando un sensazione di perfezione, mi sorride guardando la mia espressione sono sicura che ho una la bocca aperta e gli occhi languidi.

Non so da cosa sono spinta, penso l’istinto, e lo capovolgo, mettendomi sopra di lui e lo bacio mordendogli il labbro e leccandolo con la lingua, poi mi chino sul suo petto e comincio a fare una scia di baci languidi, lo sento irrigidirsi ed emettere dei gemiti rochi che mi fanno eccitare, comincio a muovermi, sopra di lui in modo circolare, e sorrido maliziosa mordendomi il labbro, mi porta di nuovo sotto di lui e si  toglie velocemente il pantalone e i boxer e poi prende un preservativo, sul cassettino, lo apre con i denti e lo posiziona facendo scenderlo per tutta la sua lunghezza e alleggia una domanda silenziosa

“Sei pronta piccola!”

 Annuisco velocemente e lui prendendomi le mani, me le stringe e con un solo movimento entra dentro di me, rompendomi l’imene, facendomi sentire un dolore forte al basso ventre.

Lui si ferma, pensando che sia stato troppo irruento, e allora lo spingo io verso di me e comincio leggermente a gemere, e lui prendendo in coraggio comincia a muoversi sempre più velocemente mi stuzzica i capezzoli facendomi bagnare e gemere, facendomi sentire una gelatina.

 Mi intreccia le mani e incatena  gli occhi e comincia a sussurrare delle parole che non riesco a comprendere, il mio corpo incomincia ad irrigidirsi, sento che anche Mr Black sta arrivando su questo  precipizio di piacere e  comincia a baciarmi languidamente mentre si muove freneticamente fino a quando non comincio ad urlare per il mio primo ed intenso orgasmo che Mr Black mi sta regalando,  urlando sulla sua bocca e in pochi secondi anche lui comincia ad avere un orgasmo e viene velocemente, si accascia su di me e nasconde la sua faccia tra i miei capelli e intorno alla stanza alleggia il profumo di pino, zucchero, sudore e sesso.

Non so se sono passati minuti o ore, ma sento il suo corpo che si alza ed esce velocemente dal mio corpo dandomi quella sensazione di vuoto, che viene spazzata quando lui mi abbraccia e mi porta sul suo petto e accarezzandomi  i capelli, sento le sue labbra sul mio orecchio

«Sei perfetta piccola, domani mattina ci conosciamo con nome e cognome, ti voglio nella mia vita! Non scappare» dichiara dolcemente facendomi sentire a casa.

Dopo più di 365 giorni, sento quel calore che un ubriaco mi ha tolto senza nessuna ragione.

Mi accoccolo sul suo petto, gli schiocco un bacio e senza parlare mi addormento per la prima volta senza ripercorrere quel maledetto giorno, ma con la speranza che il sole da domani ritorni a sorgere nella mia vita.

 

 


 

 

Buonasera Ragazze,

Dopo quell’ignobile recensione della scorsa settimana, mi sono sentita accusata ingiustamente, ripeto la mia stessa risposta, è da più di un anno che non scrivo e a malapena leggo, per di più su Hunger Games e Harry Potter, quindi mia cara non ho copiato niente anche perché questa piccola storia è solo un prequel di una storia che viene pubblicata sempre da me su Wattpad…

Ora lasciando questa spiacevole vicenda, vi avverto che mancano solo tre capitoli, e se vi è un riscontro positivo penso di pubblicare la storia principale anche qui, quindi non voglio elemosinare recensioni ma mi basta anche inserire nei preferiti, seguite e ricordate per capire se riscuote un successo positivo, oltre a quello negativo ;P

Ci vediamo la prossima settimana con il nuovo capitolo e qui inserisco anche il link Qui  della storia su Wattpad dove suggerisco di votarla se vi piace.

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Capitolo 4
*** 4 capitolo ***


 

Capitolo 4

Il destino gioca sempre

un brutto tiro e allora

ti devi rialzare e

riprendere la tua strada

Mr Black

Sento i raggi del sole che mi infastidiscono giocano con i miei occhi, mi vogliono far svegliare, ma io mi sto godendo questo momento di tranquillità, di pace con il mondo, è la prima volta dopo anni che posso sentire la leggerezza del peso che porto sulle spalle da molti anni, e anche di quella vendetta che sta logorando la mia mente.

La suoneria del mio cellulare da il colpo di grazia, e svegliandomi mi godo per qualche secondo quella magnifica piccola donna che mi ha scelto, la mia donna perfetta, cerco di non svegliarla e scosto leggermente le lenzuola e mi piace quel suo piccolo sedere che mi sta tentando di svegliarla e perdermi con lei e non farla uscire da questa stanza, forse  solo per mangiare qualcosa, visitare la sua famiglia e poi ritornare nella mia suite.

Il telefono comincia a squillare facendomi scoppiare la testa così cerco il pantalone e prendo prima che la suoneria faccia svegliare la mia Miss Blue

«Dam, che cazzo hai fatto?» urla la voce femminile

«Tory, ho solo trovato la donna perfetta!» rispondo come uno sciocco innamorato

«Sai come si chiama?» chiede la mia cugina incuriosita

«No, abbiamo fatto sesso con le maschere addosso!»  affermo sinceramente, ricordando il muoversi fremente dei nostri corpi

«Beh, mio caro è Margherita Monaldi, ti ricorda qualcosa?» sibilla

«Non  mi dire  che è la futura imprenditrice della “Le Vigne di Monaldi e soci”?» chiedo preoccupato

«Si, e Dam, te la devi togliere di mezzo! Non è ancora arrivato il momento di mostrare le carte» mi ordina mia cugina mentre, io chiudo la chiamata senza rispondere e guardo la prima donna che mi ha conquistato, mi sento come un cretino che si è innamorato del nemico.

Tra tutte le donne di Roma, sono incappato nella mia nemica giurata? La sua famiglia ha distrutto la mia, la voglia di vendetta mi ha portato via mia madre, mio nonno, e infine quello scellerato di mio padre.

La guardo, e la vedo dormire, e anche se il suo nome mi è nemico, non posso che eccitarmi di aver posseduto quel corpo voluttuoso.

Mi vesto frettolosamente, prendo il suo vestito, e l’intimo e li sistemo  su di una poltrona di fronte al letto e poi prendo la borsa e comincio a scovare i suoi documenti, e mi ritrovo la patente, la carta di identità, e il cellulare un po’ trascurato, le tolgo la maschera e le accarezza lentamente il volto, quei lineamenti ancora non ben definiti, ma già aristocratici, quel piccolo nasino alla francese, e quelle labbra carnose e rosse, un tentazione per ogni uomo consenziente, ma non posso perdermi in queste sciocchezze.

 

Guardando i polsi della mia camicia, vedo che non ha i gemelli, e comincio a cercarli visto che hanno le iniziali del mio nome e cognome, e alzando le lenzuola vedo una macchiolina rossa, e capisco  che Margherita Monaldi, ha scelto uno sconosciuto  per la sua prima volta, e io le sto inferendo una pugnalata dolorosa al cuore, ma questo è uno dei molti lati della mia vendetta, e non posso guardare niente e nessuno, neanche un bel faccino, un giorno mi ringrazierà del dolore che le sto inferendo oggi, e io ringrazierò lei quando vedrò i resti della sua famiglia cadere come le tessere di un domino segreto.

La copro con le lenzuola, e poi frettolosamente  me ne vado fuori  allontanandomi da quella maledetta stanza e da quella sirena tentatrice.

Arrivo davanti al coursiege e subito servile si avvicina e per non perdere tempo comincio a dettare degli ordini

«Penso che arriverà una chiamata a breve dalla mia suite, è una donna, Miss Monaldi, ogni suo ordine deve essere esaudito, anche se ha bisogno di una cameriera o dei soldi per il taxi!» ordino con tono distaccato

«Ai suoi ordini Mr Lefreve» scatta sull’attenti

«Bene, potresti ordinarmi la solita colazione?» domando con un tono più pacato

«Si Mr Lefreve»

Dopo qualche minuto sedendomi su un tavolino di fronte alla porta di ingresso, una cameriera mi porta la mia colazione, la solita tazza di caffè americano, con le uova sbattute e il bacon, in fin dei conti sono stato educato come un inglese, anche se ho origini francesi, ma amo iniziare la colazione con la classica cucina inglese, stamattina oltre a questo voglio solo il silenzio, e guardare cosa ho combinato, e decidere i prossimi passi.

Passa più di un ora e ad un cenno del corsiege capisco che si è svegliata, e mima che ha chiesto il taxi, io faccio un cenno di consenso e poi lo vedo che continua la conversazione velocemente chiudendo la chiamata e facendo un’altra veloce.

Se ne sta andando.

 

La guardo allontanarsi con la testa alta, anche se indossa un vestito da sera in piena mattina, noto che molte persone la stanno guardando, di sicuro sarà giudicata come una poco di buono, invece lei ha solo sbagliato a fidarsi di un Mr Bastardo come me.

E guardandola salire sul taxi mi prometto solo una cosa, ci rincontreremo di nuovo, e stavolta cominceremo con il piede giusto e la conquisterò senza maschere.

Margherita Monaldi non so quando non so come ma ti riconquisterò e sarai mia per sempre, e sarai solo una Lefreve, dopo aver ridotto a lastrico l’azienda dei Monaldi.

 

 



 

Buongiorno Ragazzi, ecco a voi il quarto capitolo, per chi sta leggendo la mia storia su Wattpad, ritrova un vecchio amico, e incomincia a capire anche alcune cose.

scrivere questo capitolo è stato abbastanza difficile, ma la difficoltà maggiore è stato controllarlo, c’erano alcune parti che non mi convincevano, altre che mi sembravano dei grossi spoiler, Damien è un personaggio difficile da inquadrare, la mente maschile è così complicata a volte, e non penso che il genere maschile pensa solo al Sesso al cubo, giusto? (Scusate il gioco di parole)

Vi invito di nuovo a leggere la mia storia su wattpad e se vi piace cliccate una stellina , invece qui una piccola recensione o qualcosa che mi fa capire che stiamo sulla strada giusta, ci manca solo 1 Capitolo e l’epilogo, fatemi sapere se volete che pubblico The Flower’s Events: La Vendetta anche su Efp.

Buona Domenica a tutti voi

Un Bacio

               AniaS

 

 

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Capitolo 5
*** 5 capitolo ***


 

 

Capitolo 5

Sei hai fatto una cazzata

raccogli le tue cose e

impara dai tuoi errori

Maggie Monaldi

 

Il sole del mattino mi sta facendo innervosire, così scosto le coperte mi metto a sedere sul letto e aprendo gli occhi mi ritrovo da sola in un letto enorme sfatto, il mio vestito appoggiato in maniera perfetta su quella poltrona anche le scarpe sono ben allineate e infine sul comodino c’è la mia borsa con i documenti in bella vista.

Scosto le lenzuola e sono li nuda, e cerco di capire il perché, prima mi scopa e mi dice che rimane qui domani mattina e poi mi ritrovo sola in questa maledetta camere d’albergo, le lacrime cominciano a scendere dal mio viso e quella rabbia e dolore che in quest’anno mi hanno reso apatica si dissolve, comincio anche ad urlare e poi tra le lacrime chiamo il servizio in camera

«Mi scusi non so da dove chiamo, il mio compagno è andato via!» parlo velocemente asciugandomi alla bene e meglio le lacrime

«Signorina Monaldi, il signore ha espressamente chiesto di esaudire qualsiasi suo desiderio!» mi risponde ossequioso un dipendente all’altro capo del telefono

«Vorrei un taxi!» ordino lapidariamente asciugandomi alla bene e meglio le lacrime sul mio viso

«Va bene Signorina Monaldi!» mi risponde e chiude la chiamata

Vado in bagno e mi faccio una lunga doccia calda usando gli omaggi dell’albergo, devo togliermi questo odore di dosso, da un anno a questa parte la sfiga mi sta proprio perseguitando ma avere la prima volta con uno sconosciuto che poi ti lascia da sola in questa camera ha superato proprio il record della sfiga!

Mentre sto indossando l’intimo, il mio cellulare comincia a squilla e la suoneria mi avverte che è Theo che mi sta chiamando

«Buongiorno Raggio di Sole!» ha una voce entusiasta, ha fatto sesso

«Buongiorno Nuvola Nera!» rispondo catatonica e disperata

«Dove sei?» mi chiede velocemente passando da un tono felice e appagato ad uno timoroso e preoccupato

«Sono in una stanza di un albergo; ho fatto sesso per la prima volta con un uomo con una maschera e non so il suo nome ma lui mi conosce ha rovistato nella mia borsa!» spiego cominciando di nuovo a singhiozzare, sento un dolore nel petto

«Tesoro, calmati, prendi un taxi e farti portare a casa!» mi propone calmandomi

«Ora mi sistemo e scendo a prendere il taxi, Theo ho combinato un casino!» mi dispero

«Prendi un respiro profondo e spacca il mondo Maggie!» mi incoraggia  Theo

«Va bene, ora scendo e spacco il mondo!» ripeto con convinzione e chiudo la chiamata indosso le scarpe mi lavo il viso eliminando le ultime tracce del pianto, prendendo una borsa e faccio un lungo profondo respiro esco fuori dalla suite.

Scendo e mi avvicino alla direzione e spostando una ciocca di capelli suono il campanello, arriva velocemente, un giovane coirsiege che mi fa un sorriso professionale

«Signorina desidera?» mi chiede in tono professionale

«Sono la signorina Monaldi suite 300, ho chiesto un taxi!» spiego inclinando la testa, all’uscita della suite mi sono segnata mentalmente il numero della camera, fa parte della missione testa alta e spacca il mondo,

«Il taxi è appena arrivato signorina Monaldi!» mi informa in modo professionale e io esco fuori e  prendo il taxi e do l’indirizzo della casa dei Campbell e mi godo questo viaggio della vergogna e mi prometto di non fare mai più una pazzia come questa.

Quando arrivo a casa dei Campbell e Theo mi aspetta all’entrata e io mi fiondo nel suo caldo abbraccio cominciando a piangere, e consumando tutte le lacrime che avevo accumulato in questi 12 mesi.

«Maggie sfogati, caccia tutto questo dolore!» mi abbraccia cullandomi e consolandomi

«Theo, cosa ho combinato?» domando pentendomi di essermi donata ad uno sconosciuto

«Hai fatto una pazzia come tutti, e finalmente sei riuscita ad uscire da quello stato di apatia, sono fiero di te!» mi consola Theo con quel tono tra l’orgoglioso e il dolce

«Quella casa mi soffoca!» confesso vergognandomi dei miei pensieri

«Finalmente hai detto la verità, vuoi cambiare aria, allora vieni con me a Londra, finisci i tuoi studi in management e poi apriamo quella agenzia di organizzatori di eventi, siamo bravi insieme.» mi propone entusiasta della sua idea

«Ed Elle?» chiedo preoccupata di lasciarla sola in quella enorme e soffocante casa

«Elle e Vicky vorrebbero iscriversi in un college sempre a Londra e poi la specialista in ginecologia!» mi spiega Theo dei loro piani

Allora rimango seduta con una calda tazza di tè tra le mani e guardo il fondo di quella tazza sperando che mi possa dare lui una risposta e alla fine alzo gli occhi e li immergo in quel verde di Theo e finalmente ho trovato la risposta

«Voglio intraprendere questa avventura Theo!» lo grido con tutto l’entusiasmo che si sta propagando nel mio cuore e nella mia mente.

**************

Buongiorno a tutti, ho pubblicato con un giorno in anticipo, mi chiedete il perché?

Non lo so, forse perché questo è il penultimo capitolo!

Eh si avete capito bene, questo è il mio penultimo capitolo a breve, ci sarà l’epilogo.

Sto scrivendo un’altra storia che pubblicherò qui, invece se volete la storia che  sto pubblicando su Wattpad, ben una recensione un messaggio e valuto questa opzione.

Domani ci sarà l’epilogo e la prossima settimana cominceremo con una nuova storia.

Ora un caloroso bacio a tutti

                         AniaS

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Capitolo 6
*** Epilogo ***




Epilogo
Quando hai bisogno di un
cambiamento devi avere
il coraggio di farlo.
Maggie Monaldi
 
Sono passati sette anni da quella tragica mattina, ora mi godo il clima mite londinese mentre finisco di sistemare i centrotavola per la serata d’apertura  dell’agenzia.
 Io e Theo siamo orgogliosi del nostro bambino, oggi guardandomi allo specchio posso dire di riconoscermi, sono una donna d’affari e che sa con chi vuole una relazione,non uno sconosciuto con la maschera, che prima ti tiene stretta al suo corpo e poi ti lascia come una bambola di pezza, ancora oggi sento quella sensazione di vergogna che non se ne mai andata del tutto dal mio corpo.
Ora sono io quella che fugge dopo una bella scopata, le mie relazioni durano solo 3 mesi, e poi sono una donna votata al senso del lavoro, mi concedo ogni sabato, e se il sabato devo lavorare, la domenica c’è una bevuta di solo noi quattro.
Per cinque anni siamo stati coinquilini , poi abbiamo deciso di prendere vie separate, visto che quell’appartamento era piccolissimo così io ed Elle abbiamo comprato un piccolo appartamento a Notting Hill invece Theo ne ha trovato uno Soho invece Vicky ha trovato una casa vicino a Bloomsbury  a pochi passi dal loro studio ginecologico.
Stasera tutta la società bene londinese si sono riuniti per festeggiare e criticare la festa che abbiamo dato in onore dell’apertura del nostra agenzia, quando Theo in suo splendore mi porge un flute di champagne, lo fa tintinnare con il mio
«Alla nostra agenzia!» fa un brindisi con il suo sorriso splendente
«Alla nostra vita!» propongo guardando d’avanti.
Questo è l’inizio di una nuova avventura, con la promessa di guardare avanti, come quel tipo biondo che mi sta fissando, stasera non dormirò da sola e non in casa mia, bevo lo champagne e poi vado verso la mia preda.
                                                                 Fine
 

************** 
Buongiorno miei cari, siamo arrivati all’epilogo di questa mia breve storia, sto pensando di scrivere qui una storia nuova e sempre romantica.
Vi invito tutti a iscriversi nel mio gruppo di face book https://www.facebook.com/groups/402708826459698/
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E anche a leggere il seguito su Wattpad di questa storia https://www.wattpad.com/162321540-the-flower%27s-events-la-vendetta-prologo
 
Alla prossima storia
AniaS 

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