Anche i Demoni piangono

di Alyke diAngelo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Anche i Demoni piangono ***
Capitolo 2: *** parte 2- ricordi ***



Capitolo 1
*** Anche i Demoni piangono ***


DEMONS AND ANGELS                                                                  [AU]  [demon!Nico] [angel!Annabeth] [dark, introspettivo, triste]
 
Sai, Percy, che ogni demone, proprio come ogni angelo, è affidato a una persona? Sono Nico. Nico di Angelo. Ironico, il mio cognome, dal momento in cui sono il tuo demone.
Forse non ti accorgi, ogni sera, quando spegni la luce per dormire, che io sono lì, appoggiato allo stipite della porta che hai troppa paura di lasciare chiusa.
Il mio compito sarebbe quello di turbare i tuoi sogni, di perseguitarti con l’ombra delle mie ali nere, ma vederti dormire, con la bocca semiaperta da cui esce il solito rivolo di bava, non riesce a non strapparmi un sorriso ogni volta.
Io non ti farei mai del male, Percy… piuttosto mi farei uccidere al posto tuo. Perché sono diciotto anni che ti guardo dormire, diciotto anni che amo guardarti dormire, e diciotto anni che amo te.
 
A questo punto ti chiederai perché non m i hai mai visto… la risposta è semplice. Le mie ali saranno anche grandi e nere, ma sono veloci e silenziose, come il buio, come me. Sono sembre riuscito a scappare da te, quando accendevi la luce. Ma non stavolta. Hai forse percepito la mia presenza? Ti volti di scatto verso di me, e la tua bocca è contorta in una smorfia di terrore. Che c’è? Hai paura dei miei artigli? I tuoi occhi… non li avevo mai visti… sono sempre stati così verdi e profondi? Muovo un passo verso di te, e tu ne muovi uno indietro, cercando una via di fuga da me.  Il tuo sguardo è terrore puro. Davvero ti faccio così paura?
Mi chiedi chi io sia, e sorrido, mostrando i miei denti affilati. Ti spiego che sono colui che turbava il tuo sonno quando eri bambino e che lo proteggeva dagli incubi mentre crescevi.
Come ipnotizzato dal mio raconto ti avvicini, e sfiori la mia ala. Mi ritraggo, ustionato da quel contatto. Il dolore mi acceca e sento brividi che arrivano fino alla spina dorsale, facendo contorcere il mio esile corpo. Folle, vero? Non posso essere toccato dalla persona che amo. Noi Demoni non siamo come gli Angeli. Noi siamo il buio. E il buio non è fatto per essere ammirato. Il buio è qualcosa di cui aver paura, da evitare, da combattere. Ma il buio è sottovalutato. Quante cose importanti accadono, al buio? Anche noi siamo sottovalutati, forse perché siamo parte integrante del buio, chi può dirlo…
Appena il dolore all’ala inizia a svanire, mi chiedi se questo è solo un sogno. E io sento un dolore ancora più forte di prima. Questa volta al torace, dove l’unica cosa che avevo sentito era stata la sensazione di non riuscire a smettere di far frullare le mie ali, la prima volta che ti ho visto.
Ti rispondo che sì, è solo un sogno. Non potrei sopportare di vederti crescere ancora, con la consapevolezza di avere una creatura morta costantemente accanto.
Tu torni nel letto, come stordito, e tiri su le lenzuola.
E io torno allo stipite, sperando che si possa uscire da una vita nello stesso modo in cui si esce da una stanza.
 
Ebbene, Percy, magari tu non crederai in me, ma ti dirò un segreto: anche i demoni piangono. E io ora sto piangendo.  Queste tante lacrime che mi scendono alle labbra hanno un sapore ferroso e dolciastro. È il sapore del mio sangue. Il mio sangue che ribolle di tristezza e rabbia.
All’improvviso, una luce abbagliante inonda la tua stanza. Sapevo che sarebbe arrivata. Annabeth, il tuo Angelo. Ti passa una mano davanti agli occchi, e tu li chiudi tornando a sognare davvero. L’angelo biondo ti da un bacio sulla fronte, e le tue labbra si increspano in quel sorriso che io tanto amo.  Annabeth mi rivolge un’occhiata trionfante, prima di spiegare le candide ali piumate e uscire dalla finestra che tu tieni sempre aperta.
Ha ragione.  Nessuno ama un demone.
Gli Angeli si amano.
I Demoni si temono.
Ed è questo che sono io: solo un demone con le ali rugose e le corna affilate.
E tu non mi amerai mai. Tu amerai lei. E io rimarrò per sempre solo con le mie lacrime di sangue.
 
[689 Parole, se il contatatore non mi inganna]
 
 
 
ANGOLO AUTRICE: Hey scialve!!! Sono tornata… questa è forse una delle fanfic più belle che abbia mai scritto, quindi ora un paio di delucidazioni su come è nata, visto che potrebbe sembrare una cavolata campata per aria…
1) tutto è nato in un remoto angolino del mio brain. Una notte non riuscivo a dormire, e siccome il mio letto ha da Una parte la finestra e da una parte la porta, ho immaginato “come sarebbe se scoprissi che hai un angelo e un demone che vegliano su di te, senza che tu te ne accorga?” subito seguito da un “certo che Nico ha le fattezze da demone(nel senso buono, Nico, lo sai che ti amo) e Annabeth quelle di un angelo”… ho rovesciato i caratteri di entrambi e… è uscito questo scempio bellissimo racconto.
2) le manie di Percy (porta e finestra aperte, guardarsi intorno prima di spegnere la luce…) sono in realtà le mie manie. È imbarazzante, ma è vero. Quindi ho creato un Percy che mostra il suo lato più fragile e un ribaltamento tra Angeli e Demoni…. Yay---
Ringrazio in anticipo quelli che seguiranno, recensiranno, eccetera eccetera… P.s. ho modificato il titolo perchè Ceci (ciao cricetaaaa) mi ha fatto notare che stava meglio... Grassias❤
Baci e cheesecakes ai frutti di bosco, not_the_end_of_a_fandom (che tra poco cambierà nome in Alyke diAngelo)

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Capitolo 2
*** parte 2- ricordi ***


ANCHE I DEMONI PIANGONO- PARTE 2 È in momenti come questo che tutta la tua vita ti scorre davanti. Come un sogno, troppo lontano per essere afferrato. Poi, tutto inizia a girare forte, sempre più forte. Sento di nuovo quel sapore dolciastro e le mie gambe cedono. Non so cosa stia succedendo. Mi prendo tra le mani la testa, scoprendola febbrilmente calda, e premo i palmi delle mani sugli occhi, tentando di alleviare il dolore con altro dolore. Ad un tratto, un’idea prende forma nella mia mente contorta. Ma certo. Come ho fatto a non pensarci… che ingenuo… la punizione. Questa è la mai punizione per essermi mostrato a te, Percy. È un momento, un solo, piccolo, inutile momento di pace, e poi tutto riprende a vorticare. Rivedo molti momenti della mia vita. Poi, tutto si ferma di nuovo, e vengo inghiottito da un ricordo che speravo aver rimosso. Ero morto. Questa era la mia unica certezza. Sentivo ancora l’odore del sangue, la ferita sulla testa bruciare, eppure al tatto non percepivo nulla. Un uomo alto mi si avvicinò a grandi passi e con le braccia spalancate, come a volermi attirare in un abbraccio. O in una tagliola. Era magro, l’uomo, con il volto scavato coperto da una barba ispidae scura. Aveva profondi occhi marroni, di quel marrone che non sai se è marrone o nero(RIPETIZIONE VOLUTA DALL’AUTRICE NdA). Già allora non pensavo che Dio fosse così. Mi sorrise e mi prese per mano, conducendomi in una stanza buia e sporca, con una sola finestra, molto in alto. Allora ero solo un ragazzino. Non potevo sapere. Mi spiegò molto dolcemente, in modo quasi paterno, che alcuni, dopo la morte, potevano diventare demoni anziché Angeli. Forse perché ero ancora confuso dallo stato di sbalordimento post-morte, forse perché ero soltanto un ragazzino affabile, mi illusi di essere in grado di sopportare questo fardello. Mi sbagliavo, Percy. L’uomo rise e si allontanò da me e tutto iniziò a girare. Fui cieco per qualche secondo, poi al luce tornò e vidi con fin troppa chiarezza cosa stava succedendo. Mi accasciai in ginocchio sul pavimento ruvido. Le lacrime iniziarono a scendermi sulle guance, le sentivo bruciare come il fuoco sulla benzina. Iniziai a urlare, un urlo sguaiato, disumano1 , mentre sentivo il dolore atroce che si estendeva fino alla schiena. La veste bianca che avevo addosso da quando ero arrivato si stava riempiendo di sangue. Sentivo quell’odore, quel tanfo rugginoso che mi ingorgava le narici, inebetendomi i sensi. Poi, ad un tratto, tutto si fermò bruscamente. Percy, non hai idea di quanto fossi sollevato. Mi toccai la schiena e percepii due sporgenze fredde e rugose. Ali. Ali nere e ruvide. Mi guardai la veste. Ora era nera. Come la pece, come il carbone, come l’angolo più buio dell’inferno. In un attimo, tutto si dissolse e si ricompose in un altro ambiente. Era la tua camera, Percy. La tua camera diciotto anni fa. Tua madre ti diede quel bacio sulla fronte e io mi sentii invidioso, senza davvero sapere il perché. Tu eri lì, con quei capelli corvini che sprizzavano da tutte le parti e gli occhi verde mare che si chiudevano per il sonno. “Ma Mamma” sbadigliò quel bambino di sei anni, mentre gli angoli della mia bocca si alzavano, provocandomi una sensazione del tutto nuova, “Io non ho sonno…” Fu allora che conobbi Annabeth per la prima volta. I capelli biondi dolcemente raccolti in una coda di cavallo, gli occhi grigio tempesta che ti penetravano l’anima, leggendoti dentro, tutti i tuoi segreti e le tue paure. Appena tua madre ti augurò buonanotte uscendo dalla stanza e spegnendo la luce, lei entrò furtiva dalla finestra, contorcendo le ali con un fruscio per non fare rumore. Il mio sorriso scomparve. I tuoi sogni sono cullati dalle note che la sua voce emette. Quella maledetta canzone. Ho provato, una volta, a cantare per te, ma tutto ciò che è uscito dalla mia bocca è stato uno stridulo verso gutturale, come un violino scordato suonato da Edward mani di Forbice. A questo punto, Percy… non ho più molto da dire. Forse un giorno non lontano mi affideranno a un'altra persona. Forse mi dimenticherò di te. Lo spero, alla fine. Addio, Percy. Ti ho voluto bene. Ti ho amato. Non dimenticarti mai di quel sogno in cui c’era un brutto demone con le corna affilate e le ali rugose, ti supplico. Addio, Percy. Forse un giorno anche tu sarai un demone, e allora ci rivedremo. Fino ad allora… Addio, Percy. ANGOLO DI ALYKE: Ok. le ore di scienze mi hanno mandato in pappa il cervello, quindi ecco che è uscito questo coso... spero vi piaccia, nel caso lasciate una recensioncina, eh... mi raccomando! ringrazio tanto tanto Maico, Cianfri, Nessieteunissen, IlaTonks99, Marylovesmusic e Sarah Lorence per le recensioni e tutte voi anime pie che avete messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate!!! baci, fiori e cheesecakes ai frutti di bosco, Alyke <3 P.s. mi scuso ma sono una capra e non so come andare a capo per lo spazio autore... -.- perdonatemi 1: non mi ricordo dove l'ho letta, ma non è mia sicuro.

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