Winx Club - Ancora una volta insieme

di p i e t e r s e
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una cosa inaspettata ***
Capitolo 2: *** Visite a sorpresa ***
Capitolo 3: *** La mappa è la via ***
Capitolo 4: *** Una battaglia senza esclusione di colpi ***
Capitolo 5: *** Evasione ***



Capitolo 1
*** Una cosa inaspettata ***


U N A  C O S A  I N A S P E T T A T A

Quel giorno era l'anniversario della morte del fidanzato e dei genitori di Aisha. «E' passato un anno, e pure sembra che sia accaduto proprio ieri.» pensò ad alta voce la ragazza, sul terrazzo del palazzo che si affacciava sul mare. «Io non ce la faccio a reggere un regno da sola, senza qualcuno che mi supporti, che mi ami! Ho perso tutto quello che avevo: Nex, i miei genitori...le Winx!» continuò la fata con le lacrime che le bagnavano la guance, per poi sfiorarle la bocca carnosa. A questo punto, governava Andros solo per il titolo ereditario, ma se avesse potuto avrebbe abbandonato tutto e si sarebbe gettata in acqua per restarci, fino a diventare schiuma del mare. Quel dolore era troppo forte, era come una pugnalata atroce dentro un'anima triste, debole e consumata come la sua. Non sapeva più fino a che punto avrebbe potuto resistere a quella malinconia. Tutta quella forza, quella determinazione e quella felicità erano andate perse come foglie spinte dal vento in autunno. Il suo desiderio era stare sola, non voleva nessuno che le stesse col fiato sul collo. Dopodichè, si recò nella sua stanza, si distese sul letto e cercò di prendere sonno.          
                 
Intanto, a Solaria, Stella stava lavorando ad una nuova creazione. «Questo vestito è perfetto per la collezione autunno-inverno! Sono arci convinta che i miei fans lo adorerranno. Devo solo cucire questa manica qui, e il gioco è fatto!» affermò con tono orgoglioso la fata. Si alzò dalla sedia, e si diresse verso un mobile di legno affisso alla parete. Lo aprì, e dopo qualche secondo, prese dell'attrezzatura da cucito. Mentre stava per chiudere il mobile, notò una foto impolverata sul secondo scaffale che raffigurava lei e le Winx sorridenti, riunite in un abbraccio di gruppo. Prese la foto per osservarla meglio, e dal suo occhio destro scesa una lacrima. Le mancavano quei tempi in cui il Winx Club era consciuto da tutti come un team di amiche magiche che combattono il male. Dopo qualche riflessione silenziosa, ripose la foto dov'era, chiuse il mobile e ritornò al suo capolavoro. Ma proprio quando stava per iniziare a cucire la parte mancante, il suo magic-phone cominciò a suonare. «Pronto? Chi è?» domandò la fata «Stella! Stella! Sono io, Bloom!» «Oddio! Bloom! Amica mia, da quanto tempo! Mi manchi così tanto, mi mancate tutte voi!» esclamò Stella in un mare di lacrime «Per me è lo stesso, Stella. Ma forse potremo incontrarci nuovamente. Devi sapere che prima ho chiamato anche le altre, e dopo litri e litri di lacrime, abbiamo deciso di fare una cosa tutte insieme, insieme come il Winx Club!» spieghò la fata della fiamma del drago «Non vedo l'ora! Di cosa si tratta?» domandò eccitata Stella.

Nel frattempo, ad Andros, Aisha stava riposando quando davanti ai suoi occhi apparve Nex in un posto buio e sinistro, che la rimproverava del fatto che avrebbe potuto impedire la sua morte, quella dei suoi genitori. La rimproverava del fatto che non fa mai abbastanza, che resta solo a guardare, e che pur di salvar sè stessa, lascia morire gli altri, proprio come ha fatto con Nabu. Le fece notare di quanto egoista sia, di quanto riesca a pensare solo a sè stessa. «No! No! Non è vero! Ti prego, smettila! Questo non è vero! No! No! No!» urlò la fata a squarciagola, sbracciandosi qua e là. Aisha si risvegliò di scatto particolarmente agitata e non potette credere a suoi occhi: proprio di fronte a sè vide quello che non si sarebbe mai aspettata di vedere...

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Capitolo 2
*** Visite a sorpresa ***


V I S I T E  A  S O R P R E S A

La fata dei fluidi scoppiò a piangere e si coprì la faccia con le mani, incredula di quello che avesse appena visto. «Spero siano lacrime di gioia queste!» divulgò Stella con tono ironico «Sei felice di vederci, Aisha?» domandò Flora poggiando la sua mano sulla guancia della ragazza, la fata annuì ancora con la faccia coperta. Le Winx la circondarono sedendo sul suo letto «Dal momento che oggi è l'anniversario di quell'evento, abbiamo pensato di farti visita.» spiegò Musa scoprendo la faccia della ragazza «Sapevamo che avevi bisogno di noi, e, credici, ci dispiace immensamente di non esserci state tutto questo tempo!» continuò Tecna. La fata non resistette e abbracciò intensamente le amiche. «Ragazze, davvero, mi avete reso la persona più felice del mondo. Non sapete quanto avessi bisogno di voi! Dopo la battaglia contro Kalshara e Brafilius, abbiamo perso ogni contatto l'una con l'altra; ma adesso, almeno oggi, voglio passare la giornata in vostra compagnia!» dichiarò Aisha con voce secca e asciutta «Ci puoi contare, Aisha! Adesso siamo tutte qui, e siamo qui per te!» proferì Bloom, e dopo le parole della ragazza, scoppiarono tutte in un abbraccio di gruppo.

Intanto, nelle profondità delle acque cristalline di Andros, qualcosa di sinistro si muoveva. Una strana sirena, diversa da tutte le altre. Aveva una coda viola con squame luccicanti, conchiglie arancioni che le coprivano il seno, lunghi capelli blu indaco che le incorniciavano il viso e occhi color ambra. «Perchè lo hai fatto? Perchè? Che cosa vuoi da noi, Sheryl?» domandò una voce roca, probabilmente quella di un uomo «Dà tempo al tempo, te lo dirò, ma non ora. Adoro essere misteriosa.» rispose la sirena nuotando senza un perchè fuori alla cella del prigioniero. «Giuro che sei ha fatto loro del male, io....» «Tu cosa? Cosa farai? Sono proprio curiosa. Sei intrappolato qui dentro, senza via di fuga; mentre io mi godo le acque limpide di questo meraviglioso mondo!» interrupe Sheryl, facendo una giravolta su sè stessa. «Te ne pentirai, credimi!» disse il prigioniero «Mi hai stancato con i tuoi discorsi moralisti! Prendi questo!» esclamò la sirena, scagliando contro la vittima un potente tornado che attraversò le sbarre, facendole perdere i sensi. «Ti farò sputare il rospo vecchiaccio, e come se lo farò!» proferì la sirena con aria determinata e minacciosa.

Nel frattempo, le Winx stavano chicchierando dei tempi passati quando erano ancora un team «Vi ricordate l'avventura contro gli Stregoni del Cerchio Nero sulla terra? Un'esperienza bellissima, e allo stesso tempo complicata.» ricordò Tecna «Come no! Io non potrò mai scordar quel momento in cui combattemmo contro le Trix per salvare Alfea ai primissimi tempi. Quella è stata la vittoria più bella di tutte!» affermò Musa «Io non facevo ancora parte del gruppo allora, ma me lo posso immaginare. Un'altra cosa che mi rimarrà sempre impressa nella mente è quella volta in cui eravamo nella mia palestra ad allenarci per salvare la scuola di Linphea, e Roy e Nex...» la fata si interrupe dopo aver nominato quel nome «Ehm..ehm..vi ricordate quella volta in cui feci quasi diventare Flora cibo per uccelli?» disse Stella con tono imbarazzato, cercando di cambiare discorso. «Tesoro, da quand'è che non mangi e non dormi? Ti vedo molto dimagrita, e hai delle occhiachie da far paura.» domandò Flora con aria premurosa «In questo periodo, mi si è chiuso lo stomaco. E se dormo, sogno in continuazione loro.» rispose Aisha con aria smarrita. Flora, a queste parole, fece apparire una tazza di tè caldo e lo offrì all'amica «Grazie, a quanto vedo, sei la solita premurosa di sempre.» ringraziò la fata dei fluidi. «Che ne dite se andiamo a prendere una boccata d'aria fuori? In questa stanza non si respira.» consigliò Bloom, tutte le Winx annuirono.

«Ringraziami che ti porti anche il pranzo, brutto ingrato!» esclamò Sheryl nei confronti del prigioniero «Non voglio la colazione! Voglio solo che tu libera Niobe e Nex da quel sonno magico!» dichiarò Teredor «E perchè dovrei? Finchè tu non mi dirai dove si trova lo Scrigno di Pludmain, tu, tua moglie e il fidanzatino là marcirete qui dentro!» protestò Sheryl «Non te lo dirò mai, strega!» esclamò Teredor «Un momento...se non me lo vuoi dire tu, me lo dirà qualcun'altro!» dichiarò Sheryl con aria misteriosa, per poi andarsene con un risata malefica e il pranzo di Teredor. «No! No! No!» urlò invano Teredor sbirciando fra le sbarre della cella. Il Re di Andros sospirò, indietreggiò, e guardò disperatamente gli altri due prigionieri nella cella adiacente, svenuti.

Mentre passeggiavano lungo la riva del mare di Andros, Stella notò qualcuosa di strano per terra «Guardate ragazze!» esclamò a squarciagola la fata del sole splendente «E' una mappa!» fece notare Tecna «Una mappa per arrivare a che cosa?» domando Musa. «Stella, fà dare un'occhiata.» proferì Aisha. Dopo qualche secondo, avendola scrutata bene, Aisha spiegò «Ora ho capito! E' una mappa per arrivare allo Scrigno di Pludmain, uno Scrigno contenente un potere fuori dal comune, con il quale si è capaci di fare qualsiasi cosa. Il mago Pludmain decise di custodirlo qui, su Andros.»

«Bravissima fata! Non sai nemmeno quanto tu mi stia aiutando!» disse Sheryl, spiando le Winx con un occhio magico.

 

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Capitolo 3
*** La mappa è la via ***


L A  M A P P A  È  L A  V I A

Le Winx si riunirono per capire meglio cosa indicasse di preciso la mappa nella sala principale del palazzo. «Il creatore della mappa ha preso il palazzo di Andros come punto di partenza.» fece notare Aisha «Sembra fatta proprio al caso nostro!» intervenne Musa. «Allora..la mappa dice che dobbiamo partire dal cortile sul retro della struttura, proseguire sempre dritto, per poi girare a destra. La freccia prosegue in un cerchio verde scuro con dei piccoli pallini verde chiaro: significa sicuramente che dovremo attraversare il boschetto proprio qui dietro. E...oh, qui la freccia di riferimento viene coperta da strane sfumature blu. Non so che significhi...» proclamò la regina di Andros dubbiosa «Significa che il percorso per lo Scrigno di Pludmain prosegue sott'acqua.» dichiarò Tecna. Le fate si guardarono l'una con l'altra per qualche istante, quando il silenzo fu interrotto da Stella «Non ditemi che dovremo trattenere il respiro tutto quel tempo sott'acqua, io non ho dei polmoni così resitenti.» «Ma no Stella, secondo te! Vi ricordate quando Valtor mi sottrasse la vista, e per raggiungere la regina Ligea sott'acqua, creai intorno a noi una barriera per proteggerci dal gelo dell'acqua e a trasformare quest'ultima in ossigeno? Bene, faremo allo stesso modo!» dichiarò Aisha «Bei tempi quando avevamo il Sirenix, ragazze.» esclamò Stella, provocando una risata da parte di tutte le Winx.

«Sciocche fatine, davvero credete che quel potere sarà vostro? Oltre ad essere igenue, siete anche divertenti. Quel potere deve essere e sarà mio, così da potere dirigere questo regno! Il potere di questo pianeta è sottovalutato ma le sue acque, le sue sirene, e i suoi pesci sono estremamente potenti. L'energia di questo pianeta, ogni singola cosa che lo caratterizza non va sminuita. Questo pianeta dentro di sè racchiude un grandissimo e potentissimo potere, e ne assegerete un pizzico quando sarò io a governarlo!» esclamò più determinata che mai Sheryl, spiando le ragazze.  

Le sei fate in breve tempo raggiunsero il punto preciso della riva che si affacciava su quella zona di mare, basandosi sulla mappa. «Allora, ragaz...» Aisha venne interrota da Flora «Aisha, ma ci spieghi perchè stai facendo tutto questo? Perchè stai creando questo ambaradan per trovare quel potere? A che ti serve?» «Se davvero con questo potere sei capace di far qualsiasi cosa, forse ho ancora un'altra chance di trascorrere la mia vita con Nex, e i miei genitori. Voglio assolutamente provar a farli ritornare in vita. Tentar non nuoce, no?» spiegò la fata con tono speranzoso. Le fate non fecero a meno di farsi scappare un sorriso in segno di approvazione, e abbracciarono l'amica. «Forse il Dono Nero non è l'unica via per strappare dalla morte una persona; ma probabilmente, proprio come questo, il potere che lo Scrigno di Pludmain racchiude vuole essere utilizzato una volta sola. Quindi dobbiamo affrettarci, prima che lo prenda qualcun'altro.» dichiarò la fata. ''MAGIC WINX, BUTTERFLIX!'' invocò Bloom.

«Allora, Aisha, cosa dice la mappa?» chiese Bloom «Dice che dobbiamo andare ancora più in profondità, e che troveremo una caverna, la quale dovremo attraversare. Ci porterà dritto dritto allo Scrigno di Pludmain.» rispose la fata dei fluidi indicando il basso.  «State attente, ragazze! Più andiamo in profondità e più troviamo amici indesiderati!» dichiarò Tecna. All'improvviso, come non detto, meduse circondarono le Winx e lanciarono scosse elettriche rilevanti. «Attenzione ragazze! Triade sonora!» tentò Musa invano, dal momento che le meduse schivarono appieno l'attacco «Raggio spledente!» «Richiamo della natura!» tentarono Stella e Flora, ma le meduse schivarono anche questi. «Però! Questi cosi sono davvero agili!» dichiarò Bloom «Puoi dirlo forte!» affermò Aisha, impegnata ad evitare una scossa elettrica.  «Ferme ragazze! Vi ricordate quando usai quel famoso trucchetto, per sconfiggere il mostro al Pilastro del Controllo? Prima assorbii il potere delle meduse, e poi attacai il mostro. Potrei fare lo stesso, no?» propose la fata della tecnologia «Sei grande Tecna!» esclamarono in coro le Winx «D'altronde è anche la tecnica che ci fece apprendere Wizgiz: combattere il fuoco con il fuoco. Me lo ricordo come se fosse ieri.» concluse Bloom. Quindi, Tecna istigò relativamente le meduse nemiche, e, dopo qualche istante, i mostri attaccarono la fata in questione. Tecna, a questo punto, assorbì tutta l'elettricità che le meduse le avevano lanciato, si fece forza e scagliò contro le meduse il loro stesso incantesimo, in modo forte e aggressivo. Le meduse non erano più un problema.  «Sei stata bravissima Tecna!» dichiarò Musa, abbracciando l'amica. 

Neanche senza farlo apposta, i movimenti delle Winx le avevano condotte proprio davanti alla caverna che nascondeva lo Scrigno di Pludmain. «Ce l'abbiamo fatta! Siamo arrivate!» esclamò Aisha. Mentre la fata stava per addentrarsi nell'oscura caverna, venne colpita da un incantesimo potente, che la fece svenire al suolo. «AISHA!» esclamarono in coro le cinque amiche preoccupate. Proprio quando Bloom stava per dirigersi in soccorso verso l'amica, un'onda di energia spinse quest'ultima nella direzione opposta, allontandola dalle Winx. Le fate erano più confuse che mai, quando videro una strana figura. «Ciao Winx!» esclamò Sheryl «E tu chi saresti?» domandò Stella con aria sfacciata «Sono quella che vi impedirà di prendere lo Scrigno di Pludmain! STATE PRONTE!» divulgò la sirena, preparandosi per combattere.

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Capitolo 4
*** Una battaglia senza esclusione di colpi ***


U N A  B A T T A G L I A  S E N Z A  E S C L U S I O N E  D I  C O L P I

«Non riuscirai ad intralciare il desiderio di Aisha, strega!» esclamò Bloom lanciando una freccia fuoco, che il nemico schivò senza enormi difficoltà. «Perchè voi fate dovete essere sempre così moraliste? Che nervi! Prendete questo!» proferì Sheryl, creando mille potentissime sfere di energia oscura, che stravolsero completamente le Winx. Musa, col viso sporco e ferito, fu la prima a spiccare nuovamente il volo e divulgò «Sai, non c'è dolore peggiore che perdere le persone alle quali più vuoi bene! E io ne so qualcosa...preparati strega: urgano di note!» e, con tutta sè stessa, creò un potente vortice, dal quale risuonava una melodia fastidiosa per la sirena malvagia. Distrubata da quel suono tremendo, cadde per un brevissimo lastro di tempo sotto schock. Dopo essersi ripresa, continuò a combattere «Non sai con chi hai a che fare, fatina! Ti faccio vedere io!» però, mentre Sheryl stava agitando le mani per creare un incantesimo che ferisse Musa, sentì qualcosa attorcigliarsi intorno alla sua coda fino a raggiungerle le braccia «Braccia della terra!» invocò Flora, e davanti a sè vide Tecna «Raggio prismatico!» che le beccò in pieno la fronte. La sirena, a questo punto era stordita, sdraiata al suolo. Ad un certo punto, però, avvertì qualcosa di bollente che le ustionò la schiena «Fuoco imponente!» «Metiorite splendente!» che colpì la fata, subito dopo il suo tentativo di alzarsi di scatto a causa di quel bruciore. Bloom e Stella l'avevano stesa.

Le Winx rimasero a fissarla per qualche secondo, fino a quando «Non reagisce, guardate!» fece notare Tecna «Siamo troppo forti, perfino per lei!» dichiarò Stella fiera di sè, agitandosi i capelli. «E' stato troppo facile. Intendo, questa è la prima volta che abbiamo impiegato così poco tempo per sconfiggere un nemico.» divulgò Bloom alzando la sopracciglia sinistra «Bloom ha ragione! Questa storia non mi convince!» affermò Musa «Ragazze non è colpa nostra se ci hanno fatto belle e brave!» esclamò Stella con tono borioso. «Stella non ha tutti i torti! Ora, l'unica cosa da fare è prenderci cura di Aisha!» replicò Flora. Le Winx, dopo le parole della ragazze, raggiunsero l'altra parte del territorio delle profondità dove era presente Aisha distesa. Mentre Flora si stava avvicinando per rianimarla, sentì che qualcosa le bloccava la respirazione, così come tutte le altre. «Non dovevate dar retta alla biondina! Non ci vuole così poco per sconfiggere Sheryl, bellissima sirena e futura sovrana di Andros!» e cercò di strozzare le Winx con alghe magiche. I colli delle Winx si assotigliavano sempre di più, e i loro visi si coloravano di uno strano color violetto, ma la strega dimenticò un particolare: Flora. Alla fata era rimasta ancora un pizzico di energia per interrompere l'incantesimo e così fece, provocando una caduta libera a tutte le Winx, compresa lei, estremamente deboli. A questo punto, tutte le altre Winx fecero da cornice al corpo di Aisha. «Sciocche fatine, almeno avete assaggiato un 'pizzico' del mio potere!» «N-n-noi...non te...lo permetteremo...» sussurò Bloom affannata, con le ultime energie che le rimanevano.

La strega annuì inronicamente e si diresse a tutta velocità nella caverna dove è costudito lo Scrigno di Pludmain. «Sì! Sì! Finalmente ho quello che ho desiderato da sempre! Con questo, posso lasciar evadere quel peso morto di Teredor, insieme ai suoi amichetti là!» divulgò Sheryl, mentre nuotava verso l'estremità della caverna. Una volta raggiunta, notò subito che era presente solo un piano d'oro con sopra un cuscino, accompagnato da una lettera. Sheryl, confusa, aprì la lettera e ne lesse il contenuto:

SEI ARRIVATA TROPPO TARDI!

«Cosa? Deve essere uno scherzo vero?» si domandò la sirena incredula a quello che avesse letto. Inzio ad agitarsi, giorovando qua e là...
«NO!!!!» urlò sguaiamente la malvagia.

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Capitolo 5
*** Evasione ***


E V A S I O N E

La prima a svegliarsi da quel sonno terribile fu Aisha «Ma...ma...cosa mi è successo?» si chiese la fata ancora stordita «Un momento...dove sono le altre? Non capisco...» e non appena vide le sue amiche stese, inziò ad agitarsi «Amiche mie! Ragazze! Che vi hanno fatto?! Winx, svegliatevi, per favore, Winx! Oh santo cielo!» esclamò la regina di Andros con una preoccupazione a mille. Cominciò a scuotere le Winx una per una come se fossero bambolotti, schiaffegiava loro la faccia, ma tutto era invano. A questo punto, Aisha, preoccupata più che mai, decise di inviare una richiesta d'aiuto; proprio mentre stava per allontanarsi, sentì che una mano le afferrò il piede destro: era Flora. «Oh, Flora! Per fortuna! Stavo per perdere le speranze! Cosa vi è successo? E' stata quel demonio di Sheryl?!» domandò la fata dei fluidi agitatissima, abbracciando Flora a sè «Ehm...ehm...sì, sì. E' stata Sheryl. Il suo potere ci ha preso alla sprovvista, e con alghe magiche ha cercato di strozzarci. Per fortuna, mi era rimasto ancora un pizzico di energia per annullare l'incantesimo. Ma, una volta spezzato, eravamo talmente deboli che siamo lentamente precipitate al suolo come piume.» «Giuro che se la prendo...» Aisha fu interrotta dalla fata della natura «Lascia stare Sheryl per un secondo. Ora abbiamo altro a cui badare: le altre Winx!». Flora, una volta recuperata tutta l'energia di cui era dotata, invocò un incantesimo di guarigione, sfiorò il corpo di ogni Winx, e le fece riprendere. «Oh, grazie mille Flora!» esclamò Musa, stringendo la fata  a sè «Finalmente! Sembrava quasi fossimo morte.» proferì Stella, convinta di quanto avesse appena detto. Dopo essersi completamente ristabilizzate del tutto, Tecna domandò «Ragazze, un momento! Dov'è quella strega di Sheryl?» «Questa sì che è una bella domanda, Tecna!» affermò Bloom «Sono sicura che abbia abbandonato le profondità, dopo aver  preso lo Scrigno di Pludmain!» dichiarò Musa «No! No! Non può essere! Era la mia unica chance di riavere Nex e i miei genitori al mio fianco!» esclamò Aisha con la faccia coperta dalle mani, piangendo. Dopo attimi di silenzio, «Io direi di andare a controllare. Non si sa mai!» propose Stella, tutte le Winx annuirono, nonostante Aisha che lo fece forzatamente. Una volta addentratesi nell'oscura caverna, le Winx notarono che c'erano rocce e sassi sgretolati in mille pezzi ovunque, le ragazze sarebbero state felici di scoprirne il motivo, ma non ci badorono più di tanto. «Ragazze, stiamo per raggiungere l'estremità!» affermò Flora, indicando dritto. «Eccoci qua. Ma non vedo nessun Scrigno di Pludmain.» dichiarò Stella «Che significa che è riuscita prenderlo prima di noi!» proseguì Aisha, con tono scoraggiato, fino a quando Bloom non notò un particolare «Winx! Guardate!» esclamò la fata della fiamma del drago, puntando il dito al suolo «E' una lettera! Vediamo di cosa si tratta.» divulgò Tecna, decisa di quello che avesse appena detto. Una volta aperta la lettera, vedendo la faccia scioccata di Tecna, Musa domandò «Che hai letto Tecna?» «Ragazze, forse noi e Sheryl non eravamo le uniche persone a voler ottenere lo Scrigno di Pludmain.»

Intanto, Sherly fece nuovamente visita a Teredor e su tutte le furie esclamò «Dimmi dove si trova lo Scrigno di Pludm...» la sirena si interruppe subito dopo che si rese conto che stava parlando a vuoto, dal momento che la cella era stata tagliata in due e al suo interno non era presente il Re di Andros. «Com'è possibile?! Come è riuscito a fuggire? Come? Come?» si domandò ad alta voce Sheryl, girovagando su sè stessa...fino a quando non vide un grande coltello affilato sul suolo della prigione. La sirena lo prese in mano, non capendo cosa stesse succedendo, e dopo qualche minuto, fece il punto della situazione e tutto le risultò chiaro: quella volta, quando Sheryl se ne andò via col pranzo di Teredor in mano, il coltello le deve essere caduto accidentalmente dal vassoio, senza rendersene conto. Il coltello era il medesimo. «Che stupida che sono! Sono stata proprio io ad aiutare Teredor ad evadere!» esclamò Sheryl, più infuriata che mai.

NOTE: Scusate se il capitolo è cortino, ma, essendo iniziata la scuola anche per me, non ho un più così tanto tempo per scrivere. Forse, è già tanto che abbia trovato il tempo per farlo! Spero comunque che il capitolo sia di vostro gradimento.

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