Agenti 007! No, veramente 005 iditoi!

di ZerrieShipper
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 – Un’ ombra nel buio ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 – Siete ridicoli! ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 – La fuggitiva ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 – Salvataggio! ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 - Addestramento ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 - Problema svelato ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 - Separazione ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 - Nessuno ti giudicherà ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 - Confini ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 – Un’ ombra nel buio ***


Un’ ombra nel buio





Perché devo sempre partecipare a queste stupide feste organizzate da mio padre, che puntualmente non viene, perché troppo impegnato con il suo lavoro da commercialista.                         
Così lascia sempre a me il compito da padrona di casa, di accogliere ospiti che ovviamente non conosco?
Mi chiedo io, perché non può fare il padrone di casa il mio fratellastro che conosce tutti?
E invece no il biondino in questione se ne sta a chiacchierare e a scherzare con il MIO migliore amico cuccioloso e bene educato e non mi filano di striscio!
Meglio che vada a controllare se in cucina è tutto apposto.
Attraverso tutto l’atrio, la sala da pranzo e arrivo nell’immensa cucina, riuscendo a schivare tutte le persone con bicchieri stracolmi di spumante che metterebbero a rischio il mio stupendo vestito rosa confetto che detto fra noi, odio profondamente perché mi strizza le tette. Quando entro però noto che il nostro cuoco di famiglia Alfred è stato rimpiazzato da un baldo giovane dai capelli ricci e gli occhi verdi
< E tu chi sei? > - è impossibile che mio padre abbia scelto un ragazzo dell’età di Niall e Liam
< Sono il cuoco non si vede? > - fa anche lo spiritoso il tizio
< Ah.ah.ah quanti anni hai? > -
< Mi dispiace piccola sono troppo grande per te > - scoppia a ridere da solo, mentre io lo guardo male
< Dimmi quanti anni hai e smettila di fare lo spiritoso se non vuoi essere licenziato seduta stante.. oppure preferisci la castratura? Scommetto che anche se sei alto due metri riesco a batterti > - dico sicura di me.
Lo posso distruggere in due secondi, ho fatto qualsiasi tipo di arte marziale da quando ho cinque anni, ho battuto per fino mio padre che è un colosso.
< Hai fegato ragazzina, comunque ne ho diciannove se proprio vuoi saperlo > - immaginavo
< Bhe io ne ho diciassette, non c’è poi così tanta differenza.. con questo non voglio dire che voglio uscire con te > - ridacchia per il mio imbarazzo, così sbuffo e me ne vado.
Quando esco mi vengono incontro mio fratello, perché si, è il mio fratellastro, ma io gli voglio bene come se fosse mio fratello e il mio migliore amico.
< Cosa è successo? Ti abbiamo vista uscire abbastanza nervosa dalla cucina > - chiede Niall
< Cosa è successo? Nostro padre si è rimbecillito! Ha assunto un idiota al posto del buono e vecchio Alfred! > - i due si guardano e scoppiano a ridere, mah, chi li capisce è bravo e va fatto santo!
Li lascio da soli a ridere e mi dirigo al tavolo degli aperitivi e devo dire che gli trovo ottimi, non è poi così idiota il cuoco riccio di prima, a meno che non gli abbia ordinati.
< Mi scusi signora non volevo rovesciarle il vino sul vestito > - sento una voce maschile dietro di me e mi giro, per scoprire che il vestito della signora Tunner, la mia vicina di casa per precisare è tutto macchiato di vino rosso e un cameriere le è davanti e cerca di consolarla 
< Che succede qui? > - domando avvicinandomi
< Questo giovanotto mi ha appena rovesciato il vino addosso Liz! Credo proprio che me ne andrò a casa > - la signora se ne va furiosa e io non posso fare a meno di guardare male il cameriere castano dagli occhi azzurri che non ho mai visto lì
< Mi scuso non è colpa mia se sono stato spinto > - non posso smettere di guardare i suoi occhi, esprimono tenerezza
< Non importa succede.. ma che non ricapiti più > - è anche un bel ragazzo, se ci uscissi insieme mio padre mi farebbe seguire da Niall o Liam,
Ho già scelto un ragazzo affidabile con cui ti sposerai, è inutile che perdi tempo dietro ai ragazzi ” dice ogni santissima volta che qualcuno mi chiede un appuntamento.


Mi ripeto stupide feste organizzate da mio padre, a cui puntualmente non si presenta, ma alle quali devo partecipare lo stesso!
Guardare fuori dalla finestra è l’unica cosa che mi distrae da tutto, guardo le stelle e mi ritrovo ogni volta a pensare a mia madre, quando è morta ero ancora troppo piccola. Ricordo che mi diceva che quando mi sentivo triste dovevo guardare la luna e..
< AAAAAAAAAAAAAAAH!! > - Liam e Niall si precipitano su di me 
< Che cosa succede Liz? > - domanda Liam scuotendomi
< Ho visto un’ombra! Era strana, sembrava una persona con qualcosa di strano in testa, era come una rampa di lancio per lo skate > - i due si guardano e scoppiano a ridere, per poi lasciarmi perdere andandosene da qualche altra parte.
Voglio sapere chi o cosa era quello che ho visto, o questa notte non dormirò.
Sto per uscire ma vengo fermata
< Dove stai andando? > - è il cameriere di prima
< A prendere una boccata d’aria > -
< Meglio di no, è pericoloso > - sto per chiedergli cosa sia pericoloso ma vengo interrotta dall’arrivo del cuoco
< Louis abbiamo visto qualcosa di sospetto, andiamo a controllare > - mi guarda mi fa l’occhiolino e poi corre verso la porta di uscita sul retro.
In quell’esatto istante la luce si spegne e la casa finisce al buio, così mi trovo costretta ad urlare, ma il cameriere che ho scoperto si chiama Louis mi tappa la bocca
< Shh.. non deve sentirci nessuno > - con tutti gli invitati che c’erano nessuno urla, c’è un silenzio di tomba, sto per emettere un altro suono quando qualcosa mi colpisce in testa e svengo..






Ecco la mia nuova ff, spero vi piaccia anche se è solo il primo capitolo, lasciatemi una racensione se volete, mi farebbe piacere
Un bacio Bana xx

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 – Siete ridicoli! ***


Siete ridicoli!


Che dolore allucinante alla testa, ma che è successo? E dove mi trovo? Ho freddo e il luogo dove sono distesa è così duro che sembra un sasso.
Apro gli occhi lentamente e dopo avere abituato i miei occhi alla poca luce, scopro che mi trovo in una grotta e apparentemente sono sola.. a questo punto credo che la cosa migliore da fare sia mantenere la calma
< Dove cazzo sono?! > - appena urlo sento un punto preciso dietro la testa bruciare, porto la mano sul punto esatto e sento un bernoccolo che sembra stia sparendo.
< Piccola con la botta in testa che ti ho dato ti conviene distenderti nuovamente > - mi giro spaventata accorgendomi solo ora della presenza di un ragazzo al mio fianco.
È completamente il mio opposto, io occhi azzurri, lui castani con sfumature d’orate, io bionda, lui moro, io bassa, lui alto, io uno stecchino, lui abbastanza muscoloso, io pallida, lui di una strana colorazione ambrata.
< E tu chi sei? > - domando facendo un passo indietro appena lui ne fa uno avanti
< Nessuno di importante, ti basta solo sapere che sono quello che ti ha portato via da quella noiosissima festa > - continuo ad indietreggiare finché non tocco la parete rocciosa, venendo così costretta a fermarmi.
Solo adesso ammiro il moro per bene, accorgendomi del suo modo di vestire un po’ strambo, visto cha indossa una tuta nera attillata e che i suoi capelli sono alzati in una specie di rampa di lancio per lo skate come..
< Oddio! Sei tu l’ombra che ho visto alla festa! > - il ragazzo dal nome ancora sconosciuto mi sorride beffardo
< Oh si piccola ero io, mi dispiace di averti spaventata, ma non pensavo mi vedessi > - poi mi prende la mano e dopo avere baciato il dorso dice con fare sensuale
< Comunque mi presento; sono Malik, Zayn Malik. Nel mio settore mi chiamano l’Agente 165616 ma tu puoi chiamarmi stasera > - rimango ipnotizzata dai suoi occhi e a quanto pare lui se ne è accorto perché comincia a ridacchiare; così tossisco facendo finta di niente
< Agente? Cosa saresti una specie di criminale o una roba del genere? > - la mascella gli arriva al pavimento
< Hai presente James Bond? > - annuisco cercando di convincere anche me, dovrei conoscerlo?
< Ecco io sono una spia, lavoro per la CIA > - scoppio a ridere, come può la CIA prendere un tipo come lui?
< E sentiamo, visto che sei una spia.. perché mi hai portato via dalla festa? > - un po’ di spiegazioni me le merito no?
< Era troppo pericoloso per te stare lì, avevamo il sospetto che qualcuno potesse intrufolarsi > - in quel momento mi tornano in mente il cuoco e il cameriere, devo ammetterlo, quei due sembravano veramente molto strani
< Molto probabilmente se io ti spiegassi non capiresti niente, perciò aspettiamo gli altri che sono andati a dare un’occhiata il giro > - altri? Ci sono altri come questo qui? Sono messa proprio bene.
Un’ora dopo non sono ancora  riuscita a sapere qualcosa di più sul suo conto e mi ritrovo a sbuffare per l’ennesima volta in cinque minuti
< Quando pensi che arrivino? > - non che mi interessi conoscere altri tizzi come lui, vorrei solo avere un po’ più di compagnia e magari qualcuno che apra lo bocca non solo per provarci con battutine del cazzo. Se ci fosse Liam..
< Oddio! E Liam e Niall? Saranno molto preoccupati per me! Quando potrò rivederli? > - mi alzo cominciando ad andare verso l’uscita ma il moro mi ferma per un polso
< Calma piccola, li vedrai molto presto.. sono sicuro che non sono preoccupati per te > - come fa ad esserne certo?
< Siamo tornati! > - esclama una voce alle mie spalle facendomi girare
< Voi? > - domando sbigottita vedendo il cuoco e il cameriere che mi pare si chiami Louis, venire verso di me e Zayn
< Oh ti sei svegliata finalmente! > - esclama il riccio per poi aggiungere
< Non mi sono ancora presentato come si deve.. piacere, sono Styles, Harry Styles > - lo interrompo
< Perché tutti vi presentate in questo modo alquanto ridicolo? > - i tre fanno una faccia oltraggiata
< Tralasciando il fatto che hai appena insultato il nostro modo di presentarci, non mi hai lasciato concludere.. stavo dicendo? Ah si, sono Styles, Harry Styles. Nel mio settore mi chiamano l’Agente 165998 anche se io avrei preferito l’Agente 593 > - ho quasi paura a chiedergli perché, ma alla fine la mia curiosità prevale
< Vieni cinque minuti con me che fra nove mesi saremo in tre > - che cazzo di risposta è questa? Pervertito del cazzo, sia lui che il suo amico.
Louis gli da un gomitata sulle costole così da farlo scansare
< Visto che trovi ridicolo il modo di presentarci.. piacere Louis Tomlinson, oppure l’Agente 155204 > - mi offre la mano che io prontamente stringo, mentre osservo attentamente i suoi occhi
< A parte il fatto che non ricorderò mai i numeri che mi avete detto.. e che non sembrate molto convincenti come spie, adesso che siete arrivati tutti vorrei che qualcuno mi spiegasse la situazione > -
< Tu non ti sei ancora presentata! > -
sbotta il riccio interrompendo il discorso che il moro stava per iniziare
< Dai Hazza tanto lo sai il suo nome > - lo rimprovera Louis. Come, come, sanno chi sono? Meglio non fare domande, mi spiegheranno tutto fra poco suppongo
< Stavate per raccontarle tutto senza di noi? > - dice una voce troppo famigliare dietro di noi.
Mi giro e mi catapulto letteralmente verso il mio Liam e il mio Niall
< Allora siete vivi?! Oddio non sapete che stress stare con questi tre, per fortuna che siete arrivati così mi portate a casa > - i due si guardano dispiaciuti
< Mi dispiace scricciolo ma a casa non ci possiamo tornare.. forse è meglio se ti spieghiamo le cose come stanno > - mi dice Niall incoraggiandomi a sedermi. Non so perché ma ho questa strana sensazione che mi nascondino qualcosa di molto grande
< Non voglio girarci intorno, per cui te lo dico chiaro e tondo, apri bene le orecchie Liz.. tuo padre non è un commercialista bensì un agente segreto che lavora per la CIA e Liam, Harry, Zayn, Louis e io siamo i suoi cadetti. Non ti sei mai chiesta come mai io fossi il tuo fratellastro? > - scuoto la testa
< I miei lavoravano con tuo padre e tua madre, erano molto uniti.. tutte le missioni le svolgevano insieme, partivano sorridenti e tornavano trionfanti.. ma poi un giorno solo uno dei quattro tornò, tuo padre era stato l’unico a salvarsi. Da quel giorno io divenni il tuo fratellastro, perché aveva giurato ai miei che se gli fosse successo qualcosa si sarebbe preso cura di me > - fece una pausa, nella quale io gli accarezzai un braccio in modo da farlo continuare
< Chi ha ucciso i miei e tua madre però voleva vendicarsi di tuo padre, perché lo aveva sfigurato e quindi giurò che se un giorno tu fossi finita nelle sue mani ti avrebbe uccisa.. cosa poteva fare tuo padre se non insegnarti tutto quello che sapeva per fare si che ti potessi difendere? Secondo te perché non si fidava di nessun ragazzo con cui uscivi? Aveva paura che fosse una trappola, per questo ha già scelto il tuo futuro marito tra i suoi più affidabili collaboratori > - adesso capivo tutto, tutte le volte che mi lasciavano con le tate, l’improvviso incidente di mia madre, le lezioni sulle arti marziali, i viaggi continui, Niall e Liam sempre appiccicati come due cozze anche quando dovevo andare in bagno
< Quindi Liam.. l’amicizia tra te e me è sempre stata solo una farsa? Era solo un modo per tenermi d’occhio? > - mi pizzicano gli occhi al solo pensare a tutte quelle bugie
< No, no Liz ti ho sempre voluto molto bene, no ho mai mentito sulla nostra amicizia > - avevo appena realizzato che la mia vita è stata un enorme menzogna
< Perché? Perché me lo state dicendo adesso? > - una mano mi accarezza i capelli, ma non mi giro per vedere di chi si tratta< Tuo padre conosce una formula, che potrebbe dar vita all’arma più potente su tutta la terra.. chi ha ucciso tua madre e i genitori di Niall vuole quella formula, così ha rapito tuo padre ma sa che neanche sotto tortura la rivelerebbe.. ma se avesse tra le mani la sua figlioletta tutto cambierebbe, per questo anche Louis, Harry e Zayn sono stati chiamati per sorvegliare casa nostra.. ti abbiamo portato via perché era troppo pericoloso lasciarti là > - mio padre è stato rapito, non potevo permettere che anche lui venisse ucciso
< Adesso ti portiamo alla base della CIA, lì sarai al sicuro e ci saranno molti agenti a proteggerti; mentre noi andremo a liberare tuo padre > - interrompo Harry,
< Io so proteggermi da sola, verrò anch’io a salvare mio padre >




  
Eccomi con il secondo capitolo, cosa ne pensate? chi ti voi aveva già intuito cosa realmente succedesse nella vita di Liz?
lasciatemi una recensione che mi fa sempre molto piacere cosa ne pensate, e scusatemi se vado di fretta ma devo aggiornare anche l'altra mia storia e
non ho molto tempo

ringrazio chi ha già recensito o aggiunto la storia nelle preferite e nelle seguite, chi ha già lasciato un suo parere e chi ha letto senza dire niente
ringrazio anche chi è arrivato fino a qui a leggere
un bacio Bana xx


 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 – La fuggitiva ***


La fuggitiva




< Io so proteggermi da sola, verrò anch’io a salvare mio padre > - chi credono di essere? Solo perché ho diciassette anni mentre loro probabilmente tutti venti e sono una donna pensano che non riesco a difendermi?
< Te lo puoi scordare Liz, è troppo rischioso, è come se ti buttassi direttamente nelle sue grinfie > - mi rimprovera Liam
< Ma non capite? Lui è mio padre e adesso che so la verità voglio salvarlo.. è quello che rimane della mia famiglia > - solo dopo mi rendo conto di quello che ho detto
< Intendo che ho già perso mia madre e non voglio perdere anche lui.. anche tu Niall fai parte della mia famiglia > -
< Si, avevo capito non ti preoccupare > - mi accarezza dolcemente una guancia e mi sorride, ma nei suoi occhi vedo lo stesso un velo di tristezza; così lo abbraccio
< Oh andiamo smettetela con tutte queste effusioni, dobbiamo partire immediatamente > - ci sgrida Zayn. Mi stacco dall’abbraccio con Niall
< Andiamo allora! > - mi metto davanti di loro dandogli le spalle, sento qualcuno sbuffare
< Tu non puoi venire, scusami piccola > - e poi BOOM tutto buio..


Apro di scatto gli occhi e mi ritrovo in una stanza bianca, completamente bianca. La testa mi fa ancora male e solo ora capisco che quel bastardo di Malik mi ha colpito nuovamente, per di più sullo stesso punto dell’altra volta. Giuro che gliela faccio pagare!
Mi alzo lentamente dal quel letto rigorosamente bianco e mi avvicino alla porta; nel farlo passo davanti ad uno specchio e mi accorgo di avere una tutta nera attillata che mette un po’ troppo in risalto le mie curve. Attaccato sul vetro c’è un foglietto, mi avvicino per leggerlo
                                    
“ Scricciolo, quando leggerai questo biglietto saremo ormai lontani e non potrai raggiungerci. Mi dispiace per la botta in testa, per l’abbigliamento che sicuramente non ti piace e mi dispiace per averti lasciata lì.
Probabilmente adesso mi odierai, ma veramente era troppo rischioso portarti con noi. Non ti preoccupare, salveremo tuo padre e torneremo tutti a casa sani e salvi. Promettimi che farai la brava e che ascolterai i collaboratori della CIA senza fare i capricci, perché non sei più una bambina.
Ci vediamo presto, ti voglio bene
Tuo Niall ”



Perfetto, adesso sono in questa stupida base, non conosco nessuno, mi fa male la testa, odio questa stupida tuta attillata, odio questa camera, odio non poter fare qualcosa per potere salvare mio padre e odio quella stupida finestra aperta da cui entra dell’aria fresca!
No, no, no, aspettate un attimo, rewind; quella finestra è aperta.
Corro immediatamente verso essa e mi affaccio per vedere fuori. Quello che mi si presenta davanti, è un salto nel vuoto di duecento metri; ritorno immediatamente dentro con la testa, sono veramente in alto!                                                              
Cosa faccio? Scalo il muro di duecento metri con il rischio di ammazzarmi o rimango rinchiusa qui ad aspettare con l’ansia e l’angoscia che tornino morti e che quindi non tornino proprio?
Comincio a riflettere camminando avanti e indietro per la stanza, fino a quando non vado a sbattere contro un armadio che essendo bianco non avevo visto.
Decido di aprirlo e quello che mi si presenta davanti è un’armeria vera e propria, c’è di tutto dalla pistola calibro 44 al fucile di precisione, con vari coltelli e delle corde. A fianco c’è anche un borsone nero abbastanza grande da farci stare dentro tutto. Ed è qui che ho l’illuminazione! Prendo il borsone, ci infilo dentro tutto alla perfezione e c’è anche abbastanza spazio per un sacco a pelo e del cibo in scatola, trovati in dei cassetti insieme a delle ventose fatte apposta per mani e piedi.
Dopo avere chiuso la porta a chiave, metto il borsone in spalla e le ventose su mani e piedi, per poi uscire dalla finestra e cominciare lentamente la discesa.
Quando i miei piedi toccano il suolo tiro un sospiro di sollievo, per poi cominciare a correre verso il fitto bosco. Non ho la più pallida idea di dove andare, credo che per ora mi limiterò ad allontanarmi da qua, in modo che non mi prendano e mi riportino dentro.
Sono due ore che sto camminando; pensavo che avrei trovato qualche indizio che mi indicasse la giusta via, ma niente di niente, solo tanti alberi, cespugli, terra, sassi, di nuovo terra, un’impronta di uno stivale, terra, sassi, erba.
Sbarro gli occhi e torno indietro per osservare meglio l’impronta e per metterla a confronto con la mia. È uguale, solo molto più grande.. sicuramente è di uno di quei cinque cretini.
Ad un tratto un rumore alla mia sinistra mi fa sobbalzare, estraggo il coltello che avevo infilato negli stivali e mi giro in quella direzione.
Ma a quel punto lo stesso rumore proviene dalla mia destra, poi un altro da dietro; mi giro intorno, spero che non siano agenti della CIA.
Infine un altro rumore proviene dall’alto e riesco a scansarmi giusto in tempo prima che qualcuno atterri proprio di fronte a me puntandomi una pistola in fronte
< Metti via quel coltello, non ti servirà a niente > - mi ringhia quella che scopro essere una ragazza, alta più o meno come me, ma sicuramente di età superiore alla mia. 
Hai degli occhi azzurri, che mi scrutano attentamente mentre rimetto il coltello al suo posto, che mi intimoriscono e dei capelli biondi splendenti.
Sembra me, ma non è me, i miei occhi sono tendenti al verde, mentre i capelli biondo cenere. Indossa una tuta uguale alla mia, solo con alcuni distintivi che la contraddistinguono; vuoi vedere che è un’agente della CIA e che adesso mi riporta indietro?
Cerco di scappare, sapendo che molto probabilmente non mi sparerà, ma dietro di me trovo un’altra ragazza, alta con dei capelli rosso scuro
< Dove credi di andare? > - a quel punto appaiono altre due ragazze, una con una pettinatura afro, mentre l’altra con dei capelli ondulati e.. blu scuro?
< Vi prego lasciatemi andare > - le imploro inginocchiandomi davanti a loro che mi guardano scettiche
< Chi sei? Hai la tuta della CIA, ma non ti abbiamo mai visto > - la rossa mi offre una mano per aiutare ad alzarmi
< Elisabeth Sully,  ma preferisco Liz > - rispondo pulendomi dalla terra, loro sgranano gli occhi
< Non può essere, ho appena aggredito la figlia del nostro comandante > - la blu mi abbraccia, per poi staccarsi
< Sei identica a lei Liz > - ma di che parla?
< Tua madre Liz ci ha insegnato tutto quello che sappiamo, le dobbiamo molto > - parla per la prima volta la afro. Mia madre?
< Ma voi chi siete? > - domando
< Non ha importanza, più che altro tu che ci fai qui? Non dovresti essere alla base sotto la protezione degli altri agenti? > - sento che di loro posso fidarmi
< Si dovrei.. ma sono scappata perché voglio salvare mio padre, e anche se Niall e gli altri hanno detto che è pericoloso e per questo mi hanno imbrogliato dandomi un colpo in testa e abbandonandomi alla CIA, io li sto inseguendo così da aiutarli > - ecco adesso mi riporteranno dentro
< Piccolina non riuscirai mai a trovarli da sola > - dice la rossa accarezzandomi i capelli. Una lampadina mi si accende in testa
< Aiutatemi voi allora! > - scuotono la testa
< Mi dispiace ma non possiamo, siamo appena tornate da una missione alquanto importante, è stata complicata perché a metà strada siamo state abbandonate da tre agenti che sono dovuti tornare indietro e abbiamo dovuto cavarcela da sole e poi dobbiamo fare il reso conto di tutta la missione.. però c’è qualcosa che potremmo fare per te > - mi si illuminano gli occhi. La bionda cerca qualcosa nel suo zaino e poi me lo porge, è un telefono cellulare; le guardo con un sopracciglio alzato
< Non è un cellulare, è un cerca persone, in questo caso agenti segreti. Basta che inserisci il numero dell’agente che cerchi e lui te lo troverà.. per esempio, tu stai inseguendo Niall, Liam, Louis e Harry > - come fa a saperlo? Io ho detto solo Niall
< E anche Zayn > - aggiungo annuendo
< Si, anche Zayn.. allora i loro numeri dovrebbero essere.. > - si mette una mano sotto il mento, per poi digitare velocemente sulla tastiera
< Niall 232677; Liam 61898; Louis 155204; Harry 165998 e Zayn 165616.. > - aspetta qualche secondo e poi
< Sei fortunata, sono solo ad un chilometro da qui > - una passeggiata insomma! Mi ripassa quella sottospecie di cellulare/bussola
< Basta che segui le varie lucine lampeggianti e arriverai da loro.. oh e un’altra cosa > - si toglie l’orologio rosso dal polso - che sembra adatto ad un uomo - e me lo porge
< Questo è un orologio con funzioni di sonnifero, che dura 24 ore, oppure anche come veleno, basta che decidi tu se premere il pulsante grigio che è quello del sonnifero o l’altro rosso > - lo indosso per poi nasconderlo sotto il tessuto nero.
< Grazie ragazze siete state molto gentili > - le abbraccio per poi correre via, nella direzione che indica la bussola, mentre con la mano le saluto.
Chissà se un giorno le rincontrerò e mi diranno i loro nomi..






Allora!!!! contente che io abbia aggiornato prima??
mi piace questo capitolo e a voi?
la storia vi piace? no, perchè ho notato un calo di recensioni e così ho pensato che magari non vi sia piaciuto il capitolo precedente
magari vi ho deluse in qualcosa?
se non vi piace la storia ditelo subito che la cancello prima che entriamo nella vera storia piena di colpi di scena!

passando alla storia, Liz è stata portata alla base, ma è riuscita a scappare anche se non sapeva dove andare.
poi però a quanto pare è stata graziata dalla fortuna e ha incontrato quattro misteriose ragazze che conosco sua madre e i ragazzi
chi sono secondo voi?
e perchè l'hanno aiutata così tanto nonostante abbiano fatto solo adesso la sua conoscienza?
sono aperte le scommesse!!

ringrazio chi ha inserito la storia nelle preferite/seguite/da ricordare, chi ha recensito e chi ha semplicemente letto.
per chi segue anche le altre due storie, deve aspettare un po' prima che venghino aggiornate; mi dispiace fare aspettare

passate da questa storia: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1954129
e magari le lasciate anche una recensione, è una storia abbastanza carina. a me piace particolarmente, è diversa dalle solite storie.
per ora ha solo tre capitoli.

love you all so much
Bana xoxo

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 – Salvataggio! ***


Salvataggio!



I miei piedi chiedono aiuto! È da un giorno che cammino e devo ancora raggiungere Niall e gli altri; per fortuna che per la notte si sono fermati così posso inseguirli senza che loro mi distaccano tanto.
Ormai si sta facendo buio e non vedo più dove metto i piedi, rischio di cadere e rompermi una caviglia è meglio fermarsi.
Trovo un posto abbastanza isolato e tiro fuori il sacco a pelo e senza mangiare - data la troppa stanchezza – mi infilo dentro e mi copro al meglio. Ripartirò domani mattina all’alba..

I raggi del sole mi colpiscono in pieno viso facendomi aprire gli occhi di scatto. All’alba non dovrebbe esserci il sole alto nel cielo, quanto cazzo ho dormito?
Guardo l’ora sull’orologio rosa, è mezzogiorno! Ero veramente sfinita ieri e adesso scommetto che sono molto più distaccati.. e pensare che mancava poco!
Mi alzo in piedi e arrotolo il sacco a pelo per poi infilarlo nello zaino. Decido che è meglio mettere qualcosa sullo stomaco, così da non fare sentire come brontola.
Finito di mangiare quel disgustoso cibo in scatola recupero tutto e nascondo le mie tracce; poi mi dirigo ad un ruscello che ho visto ieri sera per rinfrescarmi.
Quando sono pronta per ripartire, controllo la loro posizione e come sospettavo, si sono allontanati ma non di molto. Probabilmente sono partiti mezz’ora fa.
Mi sento così riposata che penso potrei mettermi a correre e diminuire la distanza che mi separa da Niall e Liam e infatti è quello che faccio.
Comincio a correre esaminando il terreno velocemente per non cadere. Correre mi ha sempre aiutato a pensare, il vento che ti scompiglia i capelli, percorrere una distanza in breve tempo, è fantastico, mi dà l’impressione di essere libera.
Forse amo correre semplicemente perché l’unica cosa a cui mio padre ha partecipato della mia scuola media è stata la corsa campestre.
Mi ricordo come fosse ieri il sorriso pieno di orgoglio - perché ero arrivata prima – che aveva stampato sul volto e poi quell’abbraccio pieno d’amore.
Una lacrima scende veloce rigandomi la guancia, rallento la corsa, fino a che non mi fermo e mi accascio a terra cominciando a piangere.
Non può morire! È vero, non sarà stato uno di quei padri sempre presenti, ma per me lui è importante e non voglio perderlo.
Asciugo le lacrime sfuggite al mio controllo e mi rialzo. Guardo la posizione degli altri e noto che sono fermi, ma se sono partiti da poco? Non possono essere già stanchi!
Ho un brutto presentimento, è meglio che mi muova..

Mancano trenta metri ai ragazzi, che non si sono ancora mossi. Ad un tratto sento uno sparo che mi fa accapponare la pelle; velocemente mi arrampico su un albero e mi guardo intorno.
Ciò che vedo fa fare un tuffo al mio cuore, Niall, Liam e gli altri stanno avendo un incontro ravvicinato con una decina di uomini dal volto coperto.
Come armi oltre a delle pistole e a coltelli, usano le gambe, i gomiti e la testa; credo se le stiano dando da più di venti minuti, ma nessuno sembra averla vinta.
I nemici sono troppi, infatti ad un tratto due si avventano su Liam, uno lo tiene da dietro mentre l’altro gli punta una pistola alla testa.
La mia mano scatta veloce verso la cintura, afferro la mia calibro 44 e la punto contro l’uomo che sta per uccidere il mio migliore amico, che intanto ha chiuso gli occhi.
BOOM!
Lo sparo riecheggia nell’aria, l’uomo che prima si trovava davanti a Liam si accascia al terreno mentre quest’ultimo riapre gli occhi e velocemente si libera della presa dell’altro uomo e gli gira la testa spaccandogli l’osso del collo.
Ho appena visto due uomini morire davanti ai miei occhi, il quale uno sono stata io ad ucciderlo.. che cosa diventerò continuando questo viaggio?
Liam intanto si gira in cerca del suo salvatore, ma vede che tutti sono impegnati con qualche nemico. Poi senza preavviso si gira nella mia direzione e io mi abbasso nascondendomi tra i rami, non credo mi abbia visto.
Sposto lo sguardo verso Niall che se la cava alla grande con i coltelli uccidendo tre degli otto restanti uomini in nero, mentre Louis usa una bomba a mano per ucciderne altri tre che stavano scappando ed erano già abbastanza lontani.
In meno di due minuti rimangono solo due uomini, che vengono uccisi da Harry e Zayn.
È meglio che fugga prima di farmi scoprire; scendo dall’albero e comincio a correre nella direzione da cui sono arrivata. Purtroppo non guardo dove metto i piedi e inciampo su una radice cadendo così rovinosamente a terra.
Alzo leggermente la testa
< Per fortuna Liam non si è accorto di me > -
< Si è accorto > - una voce maledettamente famigliare mi arriva all’apparato uditivo. Alzo del tutto la testa percorrendo con lo sguardo il ragazzo di fronte a me dalle scarpe fino agli occhi.
Liam mi porge una mano e mi aiuta ad alzarmi
< Non dovevi venire Liz! > mi guarda male
< Lo so scusa, ma è stato più forte di me, perdonami Liam > - lui mi abbraccia lasciandomi di stucco
< Grazie per avermi salvato > - mi sussurra all’orecchio.
Per un minuto rimaniamo abbracciati a sussurrarci “ ti voglio bene ” a vicenda, poi lui interrompe il momento
< Sai, sapevamo che eri scappata, ci hanno avvisato subito appena l’hanno scoperto > -
< Potevate aspettarmi allora! > - brutti stronzi!
< Speravamo ti stancassi, ma a quanto pare sei molto motivata > - certo che lo sono!
< Dai, raggiungiamo gli altri.. poi dovrai spiegarci come hai fatto a trovarci > - detto questo ci dirigiamo all’accampamento..






*Si nasconde* scusateeee!!! mi dispiace tantissimo per avere aggiornato solo adesso e per avere scritto questa merdetta,
lo so, non si può definire capitolo, è troppo corto e fa schifo.
mi dispiace, solo che mi sono presa indietro con i compiti e non ho potuto scrivere e quindi neanche aggiornare.
ho visto che alcune mi hanno abbandonato a causa della mia assenza e questo fa male, perchè quando si segue una storia, se ti piace veramente dopo non puoi smettere di leggerla. 
pensate ad esempio ad una catena di libri, leggi il primo e ti appassioni talmente tanto che non vedi l'ora di leggere il continuo, ma magari questo esce dopo un anno; a quel punto cosa fai, abbandoni la storia perchè non hai pazienza di aspettare?

comunque credo che lo scorso capitolo non vi sia piaciuto molto, le recensioni sono calate, vi fa così schifo questa storia?
lo so che per ora è noiosa e che non è ancora successo niente che riguardi la storia tra la protagonista e il co-protagonista, ma vedrete che fra poco si farà tutto più interessante.
lo so, lo so, non fare promesse che poi non puoi mantenere..

per chi segue anche l'altra mia storia "vita da star" dovrà aspettare perchè il capitolo è veramente lungo e sono neanche a metà
baci Bana x

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 - Addestramento ***


Riassunto: Liz Sully è una ragazza di diciassette anni che ha avuto tutto dalla vita, le manca solo una madre persa quando era piccola e un padre che apparentemente viaggia molto per lavoro, fa il commercialista o almeno questo è quello che crede lei. Una sera durante una cena organizzata da suo padre, il quale però non è presente, dopo aver conosciuto due stravaganti ragazzi, vede un'ombra nel buio del giardino e qualche minuto dopo la casa piomba nell'oscurità. Liz in preda al panico comincia ad urlare, ma qualcosa la colpisce in testa e lei sviene. Quando si risveglia è in una grotta e qui viene raggiunta dal fratello, dal migliore amico, dai due stravaganti ragazzi e dall'ombra che aveva visto che altro non era se una persona come lei. I ragazzi le spiegano allora una verità sconcertante, suo padre è un'agente segreto che lavora per la CIA e anche loro lo sono; le dicono che suo padre è stato rapito e che anche lei è in pericolo, l'unica soluzione è portarla alla base operativa della CIA. Ma la ragazza non la vede in questo modo e trovando delle armi nell'armadio della stanza in cui è rinchiusa riesce a fuggire e comincia a cercare il gruppo che l'ha abbandonata. Nel farlo si imbatte in un gruppo di ragazze anche loro agenti segreti della CIA; Liz pensa che la riporteranno alla base ma straordinariamente non lo fanno e in più le regalano una bussola in grado di localizzare gli altri agenti e un orologio spara aghi. A quel punto può riprendere la sua ricerca, che la porta ad arrivare giusto in tempo per salvare i ragazzi nascosta in un albero; cerca poi di allontanarsi in fretta per non essere scoperta ma sfortunatamente inciampa e Liam la trova..






Addestramento





< Sei una testa calda Liz! Ti avevo detto che dovevi rimanere alla CIA! Non puoi sempre fare di testa tua > - Niall mi sta brontolando da praticamente tutto il giorno
< Dai Niall smettila adesso, ormai è qui > - viene in mio soccorso Liam
< Vuole solo rivedere il suo papà vivo > - aggiunge Louis, beccandosi un’occhiataccia da Niall
< Possiamo sempre dividerci e mentre tre vanno avanti, gli altri due la riportano indietro > - propone Harry.
< Il tuo piano Harry è da suicidio, non riuscite a difendervi contro dieci uomini, la prossima volta ne manderanno di più e a quel punto sarete morti.. e comunque io rimango con voi > - dico io, riuscendo finalmente a dire qualcosa
< Hai ragione, ma anche continuare il viaggio con noi è un suicidio.. non sei addestrata > - dice Zayn, che in confronto all’altro giorno, appena mi ha visto si è incupito
< Io sono più che addestrata > - fa spallucce
< Come ti pare, non mi fa differenza se ci lasci le penne o meno > - ma ce l’ha con me?
< Ok, smettiamola, dobbiamo continuare il viaggio e ormai è troppo tardi per portare indietro Liz, dovevamo farlo subito appena abbiamo scoperto che era scappata > - conclude la discussione Louis. Gli altri, tranne Zayn, lo guardano male
< Come puoi proprio tu dire così? > - chiede mio fratello. Poi mi guarda, ricambio lo sguardo con una faccia che chiede spiegazioni, che problemi ci sono se dice così?
Louis tace, in segno di resa alza le mani ed esce dalla tenda in cui ci troviamo.
< Credo che ormai sia deciso, resterò con voi > - gli altri annuiscono per poi uscire, tutti tranne Zayn che guardandomi schifato aggiunge
< Non durerai un giorno con noi > - ed esce lasciandomi sola. Che problemi ha con me?


Il grosso tronco su cui sono seduta non è proprio comodo, ma d’altronde dovevo immaginarlo che non sarei vissuta nel lusso.
I ragazzi di fronte a me, invece, sembrano abituati a tutto questo. Harry per esempio sonnecchia nel suo sacco a pelo vicino al fuoco, Niall intaglia un bastone, creando una lancia appuntita in grado di trapassare anche un corpo robusto. Louis, è andato a raccogliere legna qui intorno e Zayn mastica una gomma americana fissandomi insistentemente; ma allo stesso tempo sembra perso nei suoi pensieri, come se stesse guardando oltre il folto bosco. Liam invece è sparito chissà dove dentro la sua tenda cinque minuti fa
< LIZ! > - proprio la sua voce mi fa saltare in aria
< Cazzo che paura! > - esclamo facendolo ridere
< Smettila di ridere cretino.. che vuoi? > - si asciuga le lacrime e ritorna serio, si siede al mio fianco.
< Zayn ha ragione, non sei addestrata. Hai bisogno degli insegnamenti di tuo padre, ma visto che lui non è qui ti insegneremo noi > - lo guardo sbigottita
< Voi? > - scoppiò a ridere facendo girare Niall a guardarmi e sveglio Harry
< Smettila di ridere Liz, è una cosa seria.. si noi ti insegneremo. Come già ti è stato detto, a noi ha insegnato tuo padre e ognuno di noi si è specializzato in qualcosa > - fa una pausa
< Tuo fratello è particolarmente bravo a maneggiare coltelli e altri oggetti appuntiti. Harry è esperto di armi e bombe a mano, ha una mira infallibile. Zayn è il più agile nei movimenti, la sua specialità è la corsa e l’unica arma che usa è il suo corpo; Io sono il più forte fisicamente e il più saggio, ma è Louis la mente della squadra, è lui che decide dove andare, è il pupillo di tuo padre > - quindi saranno loro a insegnarmi
< Comincerai domani mattina con me alle prime luci dell’alba, poi toccherà a Harry, pranzerai con Niall, smaltirai il cibo con Zayn ed infine avrai perle di saggezza da Louis > - alle prime luci dell’alba? Ma siamo fuori?
< Credo che allora andrò a dormire > - mi sorride furbo
< Si vai a dormire Liz, Niall ti sveglierà per l’ultimo turno di guardia > - il che cosa? Turno di guardia? Ma se non ho neanche mai fatto una notte in bianco!
< Ok, allora notte > - mi dirigo incazzata verso la tenda del biondo, entro nel mio sacco a pelo e penso che lo sto facendo per papà.


Una grande mano mi scuote, facendomi sussultare
< Liz ti sei addormentata durante il turno di guardia non ci credo! > - i miei occhi appena, appena aperti riconoscono il viso di Liam, ma troppo stanchi si richiudono. Le mie orecchie sentono dei passi come di qualcuno che si allontana e poi silenzio. Poi di nuovo il rumore di passi che si avvicinano lentamente e poi..
SPLASH!                                                                                                                                                                          Mi alzo di scatto cominciando a saltellare per riscaldarmi,
Liam mi passa un asciugamano ridendo
< L’hai voluto tu Elisabeth > - questa me la lego al dito!
< Te la farò pagare Liam, te lo giuro! > - mi guardo intorno, trovando un rametto vicino ai miei piedi, lo prendo e lo scaglio contro Liam. Purtroppo quest’ultimo lo schiva giusto in tempo e comincia a correre verso il fitto bosco.. culo spacciato!
< Muoviti Liz più il tempo passa, più gli esercizi aumentano > - che cosa?!
< Aspetta Liam, aspettami > - perché sono venuta? Giusto, lo sto facendo per papà..


Punto, miro, fuoco.. non faccio centro per l’ennesima volta
< Oh Liam sono negata con tutti questi oggetti spara fuoco, andiamo a fare colazione per favore! > - mi lamento guardandolo con la faccia più cucciolosa che riesco a fare
< Liz proprio non capisco! Ieri hai ucciso un uomo, l’hai colpito in testa non hai sbagliato mira e adesso invece non colpisci neanche un grosso tronco d’albero > - ma è sordo? Gli ho detto che sono negata!
< A meno che.. > -
< A meno che? > - mi guarda furbo
< Liz non servi a niente in questa missione, non hai una buona mira, la saggezza non è proprio il tuo forte, inciampi facilmente e sei un po’deboluccia > - ripeto.. che cosa?!
< Vorrei ricordarti che ad ogni campionato di arti marziali a cui ho partecipato sono sempre arrivata prima, ieri sono inciampata perché non mi ero accorta di una grossa radice e forse non sarò il massimo della saggezza, ma ho sempre avuto ottimi voti a scuola! > - gli urlo contro, mi sto alterando
< Rimane sempre il fatto che non hai una buona mira > - adesso sono veramente incazzata!
< Allora tanto vale che vado a fare colazione! > - alzo il fucile che ho in mano verso la lattina e sparo un colpo a caso per poi subito andarmene, ma mi blocco quando sento un rimbombante TIIN.. l’ho colpita, l’ho colpita? L’ho colpita! Guardo Liam che ha uno sguardo beffardo come a dire “ Ce l’ho fatta a farti sparare correttamente ”
< Sparare è provare emozioni Liz, per questo Liam ti ha fatto arrabbiare > - mi giro verso Harry che è appoggiato ad un albero
< Fratello le armi sono il mio campo, avresti risparmiato un sacco di tempo se avessi lasciato fare a me > - Liam gli rivolge uno sguardo di scuse e poi ci lascia, lo guardo mentre se ne va
< Bene! – si sfrega le mani – mai preso in mano un arco? > - oh fantastico diventerò la protagonista di Hunger Games..


6 ore dopo


Ho fame, non ho ancora fatto colazione ed è passata l’ora del pranzo da un po’
< Fratellino quando pranziamo? > -
< Prima di tutto per te sono fratellone, secondo quando avrai finito di affilare tutti i coltelli > - dice continuando a lisciarne uno
< Ma sono tanti e.. > -
< ..e devono essere tutti affilati, se vuoi ucciderli i tuoi nemici > - mi sono tagliata venti volte! Credo che siano piuttosto affilati a questo punto no? E poi stiamo perdendo tempo, papà è in pericolo, sotto tortura chissà dove e noi ce la spassiamo ad affilare lame già abbastanza affilate!
< Horan sono passate le tue ore a disposizione, adesso lasciami divertire con lei > - io e il biondo ci giriamo a guardare Zayn. Il moro in questione è appena uscito dalla sua tenda a torso nudo e forse, dico forse gli faccio una radiografia completa, soffermandomi un po’ troppo sui pettorali
< Chi è Horan? > - chiedo per sviare lo sguardo da lui
< Era il cognome di mio padre scricciolo, quindi non credi sia io? > - chiede il biondo
< Ma tu sei Niall Sully come me.. > - scuote la testa
< Non nel mio mondo > - mi bacia la guancia e poi se ne va lasciando me e TorsoNudoMan da soli e in un silenzio imbarazzante
< Allora cosa mi insegni? > - chiedo per smorzarlo
< Niente > - ah niente, niente?!
< Come niente? > - non so se essere più scioccata per la sua affermazione o più scocciata per il suo cambio di comportamento nei miei confronti da quando gli ho raggiunti
< Niente, tutto quello che dovresti sapere lo sai già, ho letto il fascicolo su Elisabeth Sully > - ho un fascicolo personale? Wow forte!
< Quindi posso mangiare adesso? > - comincia ad avvicinarsi lentamente a me
< No, adesso.. combattiamo! > - combattere? Non faccio in tempo a realizzare che già mi attacca dall’alto. Prevedo subito la sua mossa, così lo blocco e cerco di colpirlo sull’addome, ma prende la mia gamba giusto in tempo e sbilanciandomi cado a terra.
Ho combattuto con ogni tipo di persona e conosco i tipi come lui, sfortunatamente se come dice ha letto un fascicolo su di me, sa come mi muovo, quindi non mi resta che studiarlo.
Mi rialzo e mi metto in posizione di difesa, stessa cosa fa lui, e cominciamo a girare intorno. Con lo sguardo cerco qualche punto debole ma non ne trovo, forse perché sono distratta dai pettorali unti di sudore o forse perché semplicemente non ne ha
< So cosa stai facendo, mi stai studiando per cercare i miei punti deboli, purtroppo per te non ne ho neanche uno > - non è possibile! E se anch’io mi togliessi la maglietta della tuta? Forse lo distrarrei come lui sta facendo con me, Liz sei un genio! Comincio a togliermi la maglietta
< Non mi distrarrai togliendoti la maglietta > - mi fermo a guardarlo, come fa a intuire tutto?
< Innanzitutto la sto togliendo perché ho caldo e secondo se anche fosse perché no? > - fa spallucce
< Non son affari tuoi ragazzina > - ragazzina?
< Allora la levo! > - detto fatto. Lui spalanca occhi e bocca, colpito e fra poco anche affondato!
< E quello dove l’hai preso?! >
-







Ecco qua come promesso un nuovo capitolo, mi scuso ancora per il ritardo
anche se mi rendo conto che chiamarlo ritardo è dire poco.
Spero vivamente che mi perdoniate e mi dispiace di aver perso molti lettori,
ringrazio di cuore quelli che sono rimasti anche dopo questo tempo, conta molto per me.

Parlando della storia, spero di non aver deluso le aspettative.
Domanda: ovviamente ci sarà la storia d'amore perchè quella non può proprio mancare, voi quale coppia preferite?
Liam/Liz, Harry/Liz, Niall/Liz, Zayn/Liz, Louis/Liz

Per chi segue anche le altre mie storie, arriverà presto un nuovo capitolo anche di quelle

Grazie per essere arrivate fino a qui
Con affetto
ZerrieShipper xx

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 - Problema svelato ***



Problema svelato






< E quello dove l’hai preso? > - quello cosa? Il moro si fionda in avanti e prima ancora che possa scappare mi prende il braccio e abilmente me lo blocca dietro la schiena
< Forza dimmelo! Dove l’hai trovato? > - mi strattona il braccio così forte tanto da farmi male
< Zayn mi fai male! > - i suoi occhi sono come una scintilla rossa che mi guardano inferociti.
Mi libera il braccio e penso che le mie lamentele siano servite, ma poi mi mette una mano sul collo e stringendolo mi spinge all’indietro fino a che non mi sbatte contro un albero
< L’hai preso dal suo cadavere? E’ colpa tua se lei non c’è più! E adesso farai anche tu la sua fine non m’importa una cazzo chi sei! > - stringe sempre di più urlando parole senza senso, mi manca l’aria, cerco di liberarmi ma è troppo forte.
Poi mi ricordo dell’orologio speciale che mi è stato regalato “ il pulsante grigio è quello del sonnifero ” aveva detto la ragazza; così vado per premerlo e quando le forze stanno per venirmi meno ci riesco. La presa su di me si allenta e il moro fa un passo indietro, poi crolla a terra.
Due secondi dopo appare Harry con della legna in braccio, dalla parte opposta della radura; il ragazzo sta fischiettando ma poi mi vede inginocchiata a terra che tossisco, così lascia perdere la legna e mi corre incontro.
< Liz! Che succede? Perché Zayn non da cenni di vita? Perché sei mezza nuda? > - mi aiuta ad alzarmi, mi passa un braccio dietro la schiena e si mette il mio sulle spalle
< Zayn.. lui mi ha attaccata.. diceva cose strane.. mi sono difesa con questo > - gli mostro l’orologio
< L’hai ucciso? Spero tu abbia premuto il pulsante grigio – ride – in ogni caso, ci serve Louis > - si mette due dita in bocca e poi fischia.



< Non possiamo permettere che dorma per un giorno, dobbiamo svegliarlo.. non capisco perché tu l’abbia fatto Liz > - sbuffo per l’ennesima volta
< Era autodifesa Liam! Cosa dovevo fare? Lasciare che mi uccidesse? > -
< Potevi scegliere un’altra via per fermarlo, tipo dirgli dove hai trovato l’orologio > - si certo come se fosse facile
< Non mi ha lasciato parlare e poi non sapevo nemmeno di cosa stesse parlando Niall! > - se avessi saputo prima che parlava dell’orologio non mi sarei mai tolta la maglietta
< Smettetela di rimproverarla, ormai il dato è tratto, dovrò svegliarlo io > -
< Si può svegliare? Come? > - chiedo a Louis, mentre lo ringrazio mentalmente
< Si, è possibile svegliarlo con l’adrenalina, ma è meglio che tu ti allontani non vorrei attaccasse di nuovo > - sospiro
< No, voglio chiarirmi con lui, una volta per tutte > - Louis annuisce un cenno di assenso. Poi prende da un borsone una siringa, con la mano scopre un lembo di pelle di Zayn
< Odio doverlo fare > - e poi impianta la siringa nel corpo del moro, che apre gli occhi immediatamente.
Si guarda intorno e quando mi vede fa una smorfia; invece quando il suo sguardo cade su Louis
< Grazie amico – ride – battuto dalla mia stessa arma > - guardo i ragazzi e loro capiscono: voglio parlarci da sola
< Allora Zayn, se è tutto a posto, noi riprendiamo le nostre mansioni > - e uno alla volta si alzano e spariscono nel fitto bosco.
Forza Liz, lo sai che uno di loro si è sicuramente appostato qui vicino, non hai nulla di cui temere
< Cosa intendevi con “ battuto dalla mia stessa arma ”? Ce ne hai uno anche tu? > - mi guarda malissimo
< Intendo che quell’orologio è mio e lo voglio indietro, non ti appartiene! > - rosa? Un orologio rosa?
< Non è tuo, me l’ha dato una ragazza! > - i suoi occhi si illuminano
< Chi? Com’era? Com’era questa ragazza? > - mi afferra per le braccia e mi scuote
< Era bionda, con gli occhi azzurri e più o meno alta quanto me, ed era insieme ad altre tre ragazze.. > - Zayn sorride e poi mi abbraccia
< E’ viva! E’ viva! Imprigionata da qualche parte ma è viva per ora.. dobbiamo muoverci! > - si stacca da me
< Ma chi è viva? > - domando
< Perrie! La mia ragazza! Cioè.. no, è la mia ex > - detto questo prende e se ne va.
Mi guardo il braccio
< Hai dimenticato.. il tuo orologio > - ma ormai è lontano e non mi sente
< Tranquilla non lo vuole più indietro, adesso che sa che è stata lei a dartelo > - Louis si siede al mio fianco
< E’ un bravo ragazzo Liz, non ce l’ha con te in fondo vuole solo dare la colpa a qualcuno della scomparsa di Perrie > - mi sorride
< Sei quella più facile da incolpare.. se non fosse stato per venire a proteggere te, lui sarebbe rimasto con lei e avrebbe potuto aiutarla e poi non si sarebbero lasciati.. ma ti racconterà lui se vuole > - adesso capivo perché era così strano
< Quindi loro sarebbero scomparse? > - chiedo
< Non sono rientrate alla base operativa e non si hanno loro notizie, quindi è ovvio presumere che siano state rapite da Ston Molin > -
< Chi? > -
< E’ il nome di quello che ha rapito tuo padre, si dica venga dal latino antico, per questo è un po’ strano > - latino antico? Io faccio già fatica a studiare quello moderno
< E cosa dovrebbe significare? > - secondo me se l’è inventato
< Traditore > - traditore? Di cosa? Perché? Ha tradito qualcuno? La moglie? Un amico?
Sto per chiederlo ma
< Basta domande, andiamo voglio mostrarti una cosa.. > - si alza e mi porge la mano per aiutarmi ad alzare. L’afferro e sento che ha una presa forte, deve essersi allenato fin da bambino. Cominciamo a camminare e ci inoltriamo tra gli alberi
< Poco fa ho notato che hai una presa molto forte.. perfino più forte di quella di Liam.. ti alleni da molto per la CIA? > - chiedo, sperando di non essere invadente, capitemi sono una persona molto curiosa
< Ehm.. si.. ma non mi ha allenato la CIA ma mio zio > - oh allora
< E i tuoi genitori? Anche loro sono agenti segreti? Saranno fieri di te > - è a quel punto che si ferma e stringe i pugni
< I miei genitori sono morti, o almeno sono scomparsi durante una vacanza in crociera, mi hanno lasciato da solo quand’ero piccolo e lo zio mi ha preso con se.. è tutta la mia famiglia, lo adoro e vorrei essere come lui un giorno > - gli brillano gli occhi solo a nominarlo
< Beh se è una brava persona come il nipote non credo tu ci sia molto lontano.. dove si trova adesso? > - il ragazzo mi guarda tornando con uno sguardo senza espressione
< E’ in Canada che mi aspetta > -
< Te ne vai dalla CIA? > - come farebbero gli altri senza di lui?
< No, no, questo mai e poi lui lo sa che voglio ripristinare l’onore dei miei genitori, più che altro spera che io lo aiuta con il lavoro > - cioè dovrebbe fare il pescivendolo? Glielo chiedo e lui si mette a ridere
< Perché dovresti ripristinare l’onore dei tuoi genitori? > - mi guarda sorridendo, Dio che sorriso e quegli occhi poi
< Fai sempre tutte queste domande tu? > - ride da solo e non mi parla più finché non arriviamo in un promontorio dopo aver camminato in salita per dieci minuti
< Ecco ci siamo da qui si dovrebbero vedere bene > -guarda verso l’alto e io lo seguo con lo sguardo
< Che cosa si.. > - rimango a bocca aperta, davanti ad uno splendido spettacolo di stelle che brillano sopra le nostre teste
< Sono bellissime > -
< Già, veramente magnifiche.. e devi studiarle > - lo guardo decisamente scioccata
< Cosa? Perché? No.. > -



                                                                                                     * * *



< Signore! Signore! > - dalla porta fa il suo ingresso un uomo sulla trentina
< Dimmi Ben > -  dice il misterioso uomo vestito di nero
< Il piano funziona, la ragazza si è messa in marcia con loro > - lo sguardo gli brilla di malizia
< Questo significa che fra qualche settimana saranno tutti qua.. > - ride, una risata che riecheggia per tutta la stanza
< Hai sentito Sully? La tua cara figlioletta sta arrivando e io farò in modo di accoglierla come si deve > - si sfrega le mani e si avvicina all’uomo
< Non la devi toccare! Non ti permettere! Se no io.. io.. > - l’uomo che è inginocchiato sputa sul viso dell’altro
< Tu cosa Sully? Non puoi fare niente, sappiamo tutte le loro mosse, siete caduti in trappola, tu per primo e adesso sei qui e non puoi avvisarli, nessuno può! Moriranno tutti! > - dice, pulendosi con la mano e dando successivamente un calcio sul viso dell’altro facendolo svenire
< Signore c’è un problema > - si avvicina di nuovo Ben
< Che problema c’è adesso? > - chiede ringhiando
< Quelle ragazze che dovevamo fare saltare in aria.. i loro corpi non sono stati ritrovati >
< Non importa.. se si faranno vedere faranno la stessa fine dei loro amichetti > - la sua risata rimbomba nuovamente e non accenna a fermarsi









Finalmente sono riuscita ad aggiornare! Lo so che vi avevo detto che avrei aggiornato prima, ma ho avuto dei
problemi con il computer, se fosse stato per me avrei già aggiornato da due settimane.

Passando alla storia, vi dico che un po' alla volta si verrà a conoscenza della storia di tutti i ragazzi,
per adesso abbiamo solo un pezzetto di quella di Niall e di Louis.

Devo dire che mi sto pentendo di aver cominciato a pubbliccare questa storia,
non mi sembra susciti molto interesse e sinceramente - anche se è già sviluppata del tutto nella mia testa -
penso che la bloccherò per riprenderla più avanti quando la mia storia principale, " Vita da star "
per chi non
la seguisse, sarà terminata. Voi che ne pensate?

Mi pare di aver detto tutto, quindi mi dileguo
Baci
ZerrieShipper x


Oh dimenticavo! grazie come sempre a chi recensisce e a chi mette la storia nelle solite 3 categorie..

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 - Separazione ***


Separazione





Sono passate due settimane da quando ho cominciato le ricerche di mio padre e tutti sanno che in due settimane può succedere di tutto.
I primi giorni sono stati difficili a causa delle alzatacce, dei turni di guardia e via dicendo, ma poi ho preso i ritmi degli altri e adesso riesco a svegliarmi per prendere il posto di Niall alla guardia senza che sia lui a farlo, per restare sveglia credo ci vorrà più allenamento.
A proposito di questo, insieme a Liam e Harry la mia mira è migliorata molto, il riccio ogni volta dice che ormai sono come un’aquila reale.. pff adulatore.
Niall continua a farmi affilare coltelli, ma una volta abbiamo giocato al tiro assegno e no, non avevamo le freccette; ovviamente ha vinto lui e mi è toccato fare il suo turno di guardia.
Con Zayn va abbastanza bene, lui mi ha raccontato che vuole a tutti i costi ritrovare la sua ragazza e chiederle di sposarlo in modo che se uno dei due dovesse morire in missione sarebbero comunque uniti per sempre, l’ho trovata una cosa molto romantica ma non gliel’ho detto, invece ho cercato di spiegarli che il prete dice “ fin che morte non vi separi ” ma non ha voluto sentire ragioni così siamo passati a parlare di arti marziali.
Tra i cinque quello con cui mi sono trovata meglio è stato Louis, è un ragazzo molto sveglio, intelligente e poi come gli altri è bellissimo. Credo di essermi presa una cotta.
Sembra proprio che mio padre abbia scelto dei modelli come suoi allievi e uno per fortuna è un mezzo Einstein così so già a chi affidarmi se un serpente mi morde.
Tornando a Louis, mi ha fatto studiare le stelle per orientarmi di notte quando non c’è il sole. A dir la verità non so orientarmi nemmeno con quello ma ho preferito non fare brutta figura dicendoglielo.
Tutti hanno cercato di farmi sentire a mio agio, per esempio quando troviamo un fiume cogliamo subito l’occasione per lavarci e loro mi lasciano andare per prima e poi vanno a farsi un giro per un’oretta lontani dal fiume. Si, loro si lavano tutti insieme e anch’io vado ad esplorare in giro per lasciargli un po’ di privacy; anche se Harry mi ha detto che non c’è problema se lo vedo nudo.. quella volta si è preso quattro sberle sul collo.
Ho provato a chiedergli se sapevano qualcosa del ragazzo che mio padre avrebbe scelto come mio marito ma loro hanno cambiato discorso.
Non ci sono stati altri attacchi per fortuna, non volevo assistere ad altre stragi anche se prima o poi capiterà.

Oggi andiamo di fretta, perché Zayn, che va sempre a controllare che nessuno ci segua, ha detto che a 20 km da noi si sono apostati degli scagnozzi di Ston Molin e quindi dobbiamo fare il bagno insieme. Inizialmente non volevo farlo ma poi ho pensato che erano due giorni che non mi concedevo un bagno e ho deciso di andare dietro delle rocce, in un punto dove sentivo Harry adularsi da solo, Liam e Niall giocare a tuffarsi e Zayn e Louis parlare di pianificazioni.
Ho sentito che hanno deciso di dividerci per confondere i nemici, ma io non voglio che accada! Può essere pericoloso, non voglio che uno di noi ci lasci le penne
< Liz è abbastanza allenata, per una settimana può cavarsela > - dice Louis
< Lo so amico, ma suo padre ci ha sempre detto che l’unione fa la forza > - ribatte Zayn.
< Ti prego fidati di me, i miei piani hanno mai portato alla morte? > - ribatte l’altro
< No, ma.. e va bene! > - sento che si allontanano, probabilmente vanno a spiegare il loro piano agli altri.
Decido che è meglio uscire così passando dietro le rocce arrivo dietro la piccola cascata dove ho scoperto c’è una grotta ed è lì che mi vesto con la tuta che ho usato i primi giorni.

< Ognuno andrà da solo per una settimana e poi ci ritroveremo a Vancouver, speriamo che nessuno venga trovato da solo > - ci abbracciamo tutti. Niall mi sussurra di stare attenta e di affilare i coltelli ogni sera. Harry mi supplica di non dare fuoco al bosco, Liam lo rimprovera dicendogli di fare il serio e poi aggiunge guardandomi di sparare con il silenziatore e di allenarmi nel poligono di tiro quando mi alleno. Zayn mi suggerisce di nascondermi nei tronchi degli alberi cavi, la notte e Louis di guardare le stelle e di non fidarsi di nessuno, lo ripete due volte.
Poi ognuno prende strade differenti..

Passo i primi due giorni a girare per i boschi nascondendomi la notte negli alberi cavi e correndo di giorno senza mai fermarmi. In questi giorni non ho sentito nessuno dei ragazzi.
Al pomeriggio del terzo giorno arrivo ad una cittadina al confine tra Stati Uniti e Canada e decido di fermarmi in un motel lungo la strada, do un nome falso per non essere rintracciata ed uso una parte dei soldi che mi hanno dato i ragazzi.
La camera è piccola, ha due letti e un piccolo bagno ma mi basta anche se dovrò cercare un supermercato per mangiare o un fast food. Mi vesto con dei jeans attillati e una camicetta a fiori e dopo aver nascosto il borsone con le armi e aver preso una pistola con il silenziatore e essermela messa in borsa rubata giorni prima, esco dalla stanza e mi dirigo nel centro del paesino.
In poco tempo trovo un venditore di panini ambulante e compro un hot dog che finisco nel giro di due minuti, compro anche dell’acqua.
Ad un tratto mi pare di essere osservata così mi guardo intorno ma non vedo nessuno di sospetto e ricomincio a camminare in cerca di un negozio di vestiti, ma ho sempre il sesto senso di essere seguita così cerco un vicolo buio e mi ci fiondo dentro.
Mi appiattisco alla parete, regolarizzo il respiro e aspetto. Non mi sbagliavo, infatti sento dei passi che si fermano proprio all’entrata del vicolo, poi un’ombra ci entra e prima che mi veda sferro un pugno sul viso. La persona si piega con le mani sul naso e urla di dolore
< Cazzo Liz mi hai quasi rotto il naso > - parla una voce che inizialmente non riconosco, non mi è ancora molto famigliare ma poi la risposta mi appare chiara come la neve
< Louis! Oh scusami non pensavo fossi tu! Cavolo potevi fare a meno di seguirmi! E poi perché mi seguivi? > - usciamo fuori dal vicolo e comincio ad esaminare la sua faccia
< Ti spiego dopo ma prima mi serve del ghiaccio > - annuisco e prendendolo per un braccio lo porto al motel

 
                                                                                    ***

Piove. Non vedo niente, le gocce di pioggia mi impediscono di tenere gli occhi aperti del tutto.
Sto correndo, sono inseguito, mi hanno quasi preso. Sono terrorizzato, sono da solo, nessuno può aiutarmi. Loro sono in cinque e sono armati fino ai denti. Hanno distrutto il mio accampamento. Sono senza fiato, non ce la faccio più. Ragazzi dove siete? Ho bisogno di voi.
E poi la sento, una fitta tremenda alla gamba.
Cado a terra tra le erbacce e le radici, sbatto la testa, due secondi dopo è già impregnata di sangue. Ne sento l’odore ferroso, fa schifo, intorno a me gira tutto, sto per vomitare.
Alzo la testa per guardare la gamba, una freccia la trapassa. Fa male, la gamba, la testa, tutto. Uccidetemi, non riuscirò a sopportare a lungo il dolore. Piango, non riesco a fare altro.
Vedo tutto annebbiato, cinque ombre mi si avvicinano e qualcosa mi colpisce lo stomaco.
Una, due, tre volte, poi perdo il conto. Comincio a sputare sangue.
Ecco arriva, questa è la mia fine. Non avrò mai una moglie, dei figli, dei nipoti.
Non vedrò più i miei amici, non vedrò mai più il sole, l’alba e il tramonto. E le stelle
Questa è la mia fine, non me la merito. Io sono un eroe, non voglio morire così.
Ho male ovunque, ma hanno smesso di colpirmi, non mi danno il colpo di grazia?
< Lasciamolo morire lentamente > - sento appena quelle parole. Lentamente? E’ la morte più dolorosa. Che gran bastardi!
Le ombre se ne vanno, ne sento i passi. Devo riuscire a prendere la radiolina, se riesco a contattarli possono aiutarmi. Forse riescono a raggiungermi, forse no, ma almeno sentirei le loro voci per l’ultima volta. Allungo la mano verso la tasca dei pantaloni con molta difficoltà, manca poco. Ce la posso fare.. no, non ci riesco.
Addio mondo

                                                                                        ***

< Signore, ne abbiamo eliminato uno >
< Bene.. eliminate anche gli altri >
< Ma signore la ragazza non è più sola, non dovrebbe essere eliminata? > - Ston Molin colpisce con forza il suo subalterno
< No idiota! Lei ci serve viva! La potrai uccidere solo alla fine di tutto > -







Come ho già detto in un'altra storia, mi dispiace di non aver aggiornato prima
ma mi sono ritrovata ad agosto con tutti i comipiti da fare, lo so sono un'idiota

colpo di scena, i sei ragazzi si sono separati ma poi Louis e Liz si sono ritrovati
quest'ultima si è presa una cotta per lui

e qualcuno di loro a quanto pare è stato massacrato di botte
accidenti chi sarà?

spero che questo capitolo vi piaccia

pensate che dovrei mettere il raiting rosso? per via che si parla anche di morte e via dicendo?
ci stavo pensando da un po', ma non sono convinta

grazie per continuare a seguire questa storia, spero che non la troviate macabra

per chi segue "vita da star"
dovrà aspettare per l'aggiornamento perchè il capitolo è molto lungo

stavo anche pensando di mandare avanti solo una delle mie tre storie,
così di concentrarmi solo su una e di concluderla per poi passare ad un'altra
e non finire come l'anno scorso che non ho aggiornato per nove lunghi mesi.
la mia scelta ricadrebbe su questa perchè ho già tutto in mente e non dovrebbe essere poi così lunga,
probabilmente saranno una ventina di capitoli.
"He will be mine" voglio che sia corta, ma non ho ancora pensato a tutto e "vita da star" so già che sarà lunga.
Fatemi sapere cosa ne pensate a riguardo

ci vediamo alla prossima
ZerrieShipper x



 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 - Nessuno ti giudicherà ***


Nessuno ti giudicherà






< Louis per me dovremmo provare a contattare gli altri, almeno per sapere come stanno o se anche loro sono stati attaccati > - voglio sapere se mio fratello sta bene, se il mio migliore amico sta bene e se Harry e Zayn stanno bene.
Louis mi ha raccontato che è venuto a cercarmi, perché hanno cercato di ucciderlo nel sonno e pensava che io fossi in pericolo più degli altri. E se anche loro fossero stati attaccati? E se non ce l’avessero fatta? No, Liz, loro sono coraggiosi e forti, nessuno può batterli!
< E va bene se questo ti può tranquillizzare > - mi sorride, certo che è proprio bello..
< Si, sarei più tranquilla grazie > - è così dolce e premuroso con me, il fatto che sia venuto a cercarmi poi mi fa sciogliere il cuore
< Liam l’ho chiamato stamattina prima di cominciare a cercarti, ha detto che non l’ha seguito nessuno, secondo lui, non è uno degli obbiettivi principali di Ston Molin, ucciderlo > - questo mi rende molto più rilassata, almeno lui sta bene
< Chiamo Harry okay? > - accenno un si con la testa. Il mio amico prende la sua radiolina, digita il codice del riccio e poi mette il vivavoce. Aspettiamo in silenzio per qualche minuto, poi una voce roca ci risponde dall’altra parte
< Ehi Tommo è successo qualcosa? > - chiede un po’ preoccupato
< Hanno cercato di uccidermi nel sonno ma sto bene, sono andato a cercare Liz e l’ho trovata, adesso è qui con me.. ci chiedevamo se hai subito attacchi anche tu? > - conosco Harry da meno di un mese, ma mi sono già affezionata molto a lui e sentire la sua voce è molto rassicurante
< No, anche se ogni tanto mi pare di essere seguito.. hai già contattato qualcun altro oltre a me? > - non ho mai pensato al riccio come uno che si preoccupa per i suoi amici, ma quella che sento nella sua voce è proprio preoccupazione
< Si, Liam ha detto che sta benissimo.. tu hai sentito qualcuno? > - Louis, lui non sembra preoccupato, anzi ha una strana scintilla negli occhi come, come.. non ho mai visto sulla faccia di nessuno quell’espressione
< Nialler ha quasi raggiunto Vancouver, non so come abbia fatto ma è stato velocissimo.. voi quanto tempo pensate di metterci ad andare fino a lì? > - Niall sta bene! Mio fratello sta bene! Sto per mettermi a piangere dalla gioia ma provo a trattenermi, non voglio sembrare una bambina
< Dovremmo fare un giro più lungo, forse siamo lì fra una decina di giorni > - una decina di giorni sola con lui? Oddio!
< Adesso chiamo anche Zayn, se ci sono problemi ti richiamo okay? – si sente un “si” deciso dall’altra parte – stai attento Harry > - la chiamata si interrompe lì.
Osservo la sua faccia, quell’espressione non se ne è andata
< Non sei preoccupato per i tuoi amici? Non sei preoccupato che gli succeda qualcosa? > - si gira a guardarmi con quei due pezzi di cielo che ha al posto degli occhi
< No, perché dovrei? Loro sanno cavarsela benissimo da soli; forse tu conosci il Liam e il Niall di tutti i giorni, ma io conosco le loro versioni da agenti segreti, non si arrendono tanto facilmente e poi non sono stupidi vedrai che andrà tutto bene > - orgoglio, ecco cosa c’è nel suo sguardo, è orgoglioso dei suoi amici
< Però sei venuto a cercare me > - arrossisco mentre lo dico. Si volta dall’altra parte
< Con te è diverso > - “con te è diverso” che cosa significa? Che pensa che io sia una debole? Che non riesco a difendermi? Sto per chiederglielo ma lui mi precede
< Adesso chiamo Zayn > - ripete le mosse usate per chiamare Harry. Questa volta continua a suonare a vuoto per molti più minuti e alla fine Louis riattacca. Riproviamo altre quattro volte ma non riceviamo nessuna risposta. Perché non risponde?
Louis sembra turbato e quella sicurezza che aveva fino a qualche minuto fa è scomparsa
< Dobbiamo andarlo a cercare > - dico decisa. Faccio per alzarmi dal mio letto, ma la sua mano sul mio polso mi blocca
< No! C’è sicuramente un motivo specifico se non risponde, non possiamo andarlo a cercare, sono sicurissimo che stia bene, forse, forse.. forse.. > - il suo viso si fa cupo. Gli circondo le spalle con un braccio o almeno ci provo
< Ok, ho capito, non serve che fai il duro per darmi sicurezza > - mi guarda facendo un sorrisetto che non gli appartiene, un sorrisetto più da Harry
< Anche tu puoi piangere Liz, ho visto come hai trattenuto le lacrime prima.. siamo solo io e te qui, nessuno ti giudicherà se lo fai > -

                                                                                ***

Minuti, ore, giorni da quanto sono qui? Da quanto sono morto?
No, non sono morto.
Posso ancora sentire il vento sfiorarmi i capelli, i grilli cantare, l’acqua scorrere. Non sento il male invece, quello è sparito.
Non ricordo come, ne quando mi sono spostato, ma adesso sono disteso su dell’erba soffice, non su delle grosse radici e del terriccio bagnato.
Una piccola immagine mi ritorna alla mente, l’immagine sfuocata di qualcosa di giallo, splendente come il sole. Probabilmente era solo un sogno e anche l’attacco, ho immaginato tutto.
Apro gli occhi e mi metto a sedere.. no, non era un sogno, la gamba sinistra è fasciata sul polpaccio.
Indosso solo dei pantaloncini, per cui riesco a vedere le bende che mi ricoprono l’intero stomaco e un pezzo di torace. Mi tocco la testa, c’è una fasciatura anche lì; la domanda adesso è, chi è stato? Chi mi ha guarito e fasciato? Chi ha estratto la freccia e mi ha portato qui?
La testa mi gira ancora, ma riesco ad alzarmi in piedi e ad avvicinarmi a dei borsoni poco lontani da me. Mi inginocchio vicino e ne apro uno, dentro ci sono vestiti e cibo. Ne apro un altro e ci trovo fasciature, antidolorifici e altre cose per il pronto soccorso; apro anche l’ultimo, qui ci sono armi, munizioni e la mia radiolina.
L’afferrò in tutta fretta e digito il primo codice che mi viene in mente, aspetto qualche minuto e poi la sento, la sua voce famigliare, sorrido contento
< Ho urgentemente bisogno di te tesoro, vieni a prendermi? > -


                                                                                      ***

< Signore il ragazzo non è più dove doveva essere > - Ston Molin afferra la sua pistola e la punta contro uno dei suoi seguaci
< Cosa vuol dire che non è dove doveva essere? > - chiede sputacchiando da tutte le parti
< Non lo sappiamo Signore, oggi siamo tornati sul luogo dove è stramazzato a terra, per bruciare il corpo, ma il corpo non c’era > - il viso di Ston Molin si fa tutto rosso, poi viola, poi verde
< Mi stai dicendo che si è volatilizzato così da solo? Pensavo di aver detto di farlo sparire subito! > - il seguace non riesce a rispondere, perché in pochi secondi si ritrova una pallottola in mezzo alla fronte
< Bruciate il suo corpo e poi andate a cercare quell’agente da quattro soldi! > -









Ed ecco un nuovo capitolo!
Lo so, sono in ritardo, di nuovo, tanto per cambiare
Vado di fretta per cui sarò breve,
sono impegnatissima con la scuola, non ho un attimo di tregua,
quindi è probabile che aggiornerò sempre in ritardo e con dei capitoli brevi come questo.
mi scuso già in anticipo, lo so, dovrei vergognarmi di essere sempre in ritardo
un bacio
ZerrieShipper xx

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 - Confini ***


 

Confini








Il giorno dopo all’arrivo di Louis, ci dirigiamo fuori dal confine canadese per seguire un’altra strada, più lunga ma più sicura, infatti non abbiamo subito attacchi da allora.
Ormai sono passati tre giorni e siamo nuovamente vicini al confine; il mio compagno di viaggio vuole attraversarlo domani.
Per rimanere all’interno dei dieci giorni, infatti, abbiamo bisogno di camminare molto velocemente ma non possiamo dare nell’occhio per cui giriamo solo di giorno come turisti e se ci fermiamo in un motel ci registriamo come fratelli.
Si, fratelli, certo. Come se non volessi essere classificata con un altro nome. Liz che cavolo stai dicendo, non devi pensare a Louis in nessun altro modo. È che è così bello, intelligente, coraggioso e poi con lui mi sento al sicuro. Ok, la smetto di parlare della mia cotta per Louis e mi concentro sulle cose importanti
< Liz, concentrati sulle cose importanti invece di esplorare il tuo mondo dei pensieri > - mi sgrida Louis facendomi arrossire
< Scusa > - abbasso lo sguardo imbarazzata. Odio quando mi riprende, mi fa sembrare una bambina. Forse lui si accorge del mio cambiamento d’umore perché mi appoggia una mano sulla spalla e mi dice
< Senti non volevo sgridarti, ma è facile farsi male quando si è distratti e non voglio che ti capiti nulla, perché.. > - perché? Dillo Louis, dillo che tieni a me come se fossi la tua ragazza, ti prego ne ho bisogno
< ..sei sotto la mia protezione e Niall e Liam potrebbero picchiarmi se ti facessi veramente male > - stupido come un mulo!
< Ok starò attenta > - rispondo stizzita e prendendo a camminare velocemente sulle pietre della riva del fiume dove ci siamo fermati per riempire le borracce di acqua fresca. E’ sera tardi e per la milionesima volta dobbiamo ripararci nel bosco, perché è troppo pericoloso andare in città. Secondo me è più pericoloso stare qui con i lupi, gli orsi e le vipere.
< Liz, vai piano o rischi di scivolare > - lo sento dire mentre mi rincorre per cercare di fermarmi.
Nel girarmi per guardare dov’è metto male il piede sulla prossima roccia e perdo l’equilibrio ritrovandomi in pochi secondi tra le rapide del fiume. Non riesco a stare a galla e finisco per sbattere la testa contro la sponda rocciosa e perdo i sensi.


***
 
< Ce la fai a camminare da solo o vuoi che ti trascino come gli altri giorni? > - mi sento chiedere
< Ce la faccio, non ti preoccupare non sono una femminuccia isterica > - ribatto ghignando. In realtà ad ogni passo sento una fitta per tutto il corpo ma non voglio essere di peso per un altro giorno.
< Non c’è bisogno che tu faccia lo spavaldo con me, vedo come rabbrividisci ogni volta che tocchi il terreno, vieni appoggiati su di me > - sorrido sincero
< Grazie > -
< Secondo te Liz sta bene? > -
chiedo dopo attimi di silenzio
< E’ in gamba, se la caverà > -
 

 
***

 
< Uno, due, tre > - qualcosa si appoggia al mio petto e spinge sulla mia cassa toracica, facendomi contrarre il diaframma. Poi sento qualcosa di morbido appoggiarsi sulle mie labbra, sento il mio respiro uscire dai polmoni e circolare nell’esofago, ma non è il mio respiro, è acqua.
Tossisco fuori il liquido trasparente, sputacchiando in giro in cerca di aria pulita, per quanto possa essere pulita l’anidride carbonica che pullula nei nostri cieli. Apro gli occhi e ne trovo un paio azzurro ghiaccio fissarmi arrabbiati ma allo stesso tempo sollevati. La mano di Louis mi fa alzare la schiena e mi sento subito meglio
< Grazie per avermi salvata > - lo osservo e lui ricambia il mio sguardo
< Tu sei veramente una ragazzina.. > - alzo gli occhi al cielo e lo blocco, stanca di essere trattata come una stupida da lui
< Si lo so, una ragazzina stupida e incosciente che non si concentra abbastanza sulla missione.. > - questa volta è lui a bloccarmi, ma non con delle parole, no, mi blocca baciandomi. Mi prende il viso tra le mani e mi bacia. È un semplice bacio a stampo che però basta per farmi infiammare. Oddio mi ha baciata! Allora forse ci tiene a me. Sfortunatamente si stacca presto, prima che io cominci a ricambiare e si allontana
< Muoviti, dobbiamo ancora montare la tenda per colpa della tua bella pensata di tuffarti nel fiume a tarda notte > - mi dice freddo, distaccato. Il sorriso mi muore sulle labbra, è tornato come prima. Mi alzo e lo seguo barcollando e lui se ne accorge quindi torna indietro e mi prende per la vita.


Quando arriviamo in uno spiazzo erboso mi siedo su un tronco mentre lui monta la sua tenda e solo allora realizzo che tra tutte le mie cose, la mia non c’è
< Dove sono la mia tenda e il mio sacco a pelo? > - domando sperando non risponda quello che forse ho già intuito
< Quando sei caduta in acqua ce gli avevi ancora sulle spalle, ho dovuto sganciarli per riuscire a tirarti su, mi dispiace ti tiravano sotto acqua, ma non ti preoccupare puoi sempre dormire nella mia > - fantastico, avrei dovuto dormire con lui.
Quando finalmente posso andare a distendermi per rilassarmi dopo quella lunga giornata, mi rendo conto che forse dovrei togliermi i vestiti bagnati per non prendermi un malanno e anche Louis me lo fa notare
< Dovresti cambiarti i vestiti > - mi dice porgendomi una tuta della CIA che era dentro il mio borsone, ma come si permette di frugare tra le mie cose? Si vede che sono arrabbiata con lui vero? E forse è questo che mi fa dire
< Oh non servono dei vestiti puliti, io dormo nuda > - lui spalanca la bocca sorpreso, ma forse si accorge del tono falso in cui l’ho detto, perciò replica
< Anch’io dormo nudo, quindi non ci saranno problemi di imbarazzo tra di noi, no? > - scuoto la testa dandogli ragione. Quello che mi fa ridere è che in questi giorni che abbiamo dormito nella stessa camera d’albergo, nessuno dei due dormiva nudo, quindi entrambi sappiamo che stiamo bleffando. Louis intanto si toglie la maglia mettendo in bella mostra il suo petto scolpito, deglutisco, ma non è questo il momento di sembrare una debole, così mi alzo in piedi e sfilo lentamente i pantaloni cercando di sembrare sensuale. Ok, ho decisamente battuto la testa.
Se li sfila anche lui rimanendo solo con dei boxer neri, per poi guardami in attesa della mia prossima mossa. Prendo un respiro e alla fine mi tolgo anche la maglia mettendo in mostra il reggiseno nero e la mia terza di seno. Adesso non credo più sia una bella idea quella di spogliarmi. Louis mi lancia una breve occhiata e poi entra nel sacco a pelo che è abbastanza grande per tutti e due.
Guardandolo ripenso alle sue labbra sulle mie, non riesco a smettere di pensarci, è stato solo un attimo ma sono rimasta sfolgorata dal suo dolce tocco
< Perché mi hai baciata Louis? > - chiedo di getto e talmente a bassa voce che penso non mi abbia sentita, ma ovviamente in quella foresta tutto è così silenzioso che parlare è come urlare
< Per farti stare zitta > - fitta al cuore tremenda, ma non mi do per vinta
< Perché ti sei staccato? > - chiedo con il cuore in gola
< Perché stavi per ricambiare > - un mormorio ma lo sento lo stesso e cavolo quella risposta mi fa infuriare
< Santo cielo Louis ho una dannatissima cotta per te! È ovvio che io ricambi se mi baci. Se ne sono accorti tutti che ti muoio dietro! – poi sussurro più piano fra me e me – ho una cotta per te > - e non ci credo di averlo detto veramente, ma sono così arrabbiata con lui, che devo sfogarmi in qualche modo. Lui alza il busto di scatto
< Non puoi avere una cotta per me > - quasi urla
< Perché no? A causa di mio padre? Perché ha già scelto il ragazzo che sposerò? Non mi interessa niente di quel ragazzo, io voglio te > - cado sulle ginocchia sconvolta
< Non è tuo padre il problema, sono io, sono sbagliato per te, il mio lavoro è sbagliato per te > - batte un pugno per terra
< Probabilmente diventerò anch’io un agente della CIA, non vedo dove sta il problema > -
< Non te lo auguro, è il lavoro più brutto al mondo.. e se un giorno non dovessi tornare? Se ti dicessero che sono morto? Come reagiresti, cosa faresti dopo? > - quella domanda mi lascia di stucco e forse a ragione lui, non riuscirei a vivere senza di lui al mio fianco.. come sono esagerata
< Sei troppo bravo per lasciarti sopraffare e poi tutti muoiono prima o poi.. puoi dirlo Louis, puoi dirlo che non pensi che io sia alla tua altezza, perché tu sei dolce, gentile, buono, premuroso, intelligente, coraggioso, bello e invece io sono una stupida ragazzina lagnosa e permalosa, che si è immischiata in qualcosa di più grande di lei e lo so che è questo che pensi di me ma non riesci a dirmelo, perché come ho già detto sei troppo gentile > - e questo mi toglie completamente il groppo in gola. Finalmente sa tutto quello che mi sono tenuta dentro in questi giorni. Senza neanche guardare la sua reazione gli do le spalle e mi sgancio il reggiseno che è l’unico indumento che toglierei veramente per andare a dormire, infine mi infilo dentro il sacco a pelo con lui, continuando ovviamente a dargli le spalle, più per non fargli notare le mie lacrime che per non farmi vedere quasi completamente nuda da lui.
Lo sento tornare del tutto dentro il sacco e girarsi verso la parte opposta alla mia, incredibilmente sospiriamo insieme, poi mi addormento.


Mezz’ora dopo Louis si rigira verso di me e mi si avvicina il più possibile, sento il suo petto attaccarsi alla mia schiena, il suo braccio mi circonda la vita in modo possessivo e la sua mano si appoggia sul mio ventre prendendo a fare dei movimenti circolari intorno al mio ombelico. Sto per chiedergli che sta facendo, ma lui mi anticipa
< Non penso che tu sia una stupida ragazzina, Liz > - mi sussurra all’orecchio, per poi mordermi il lobo
< Non penso che tu sia lagnosa e va beh forse un po’ permalosa lo sei > - gli tiro una gomitata ma lui ridacchia schivandola
< Penso che tu sia una ragazza forte e indipendente, penso che sia tu quella gentile e premurosa e tutto il resto che hai detto di me e aggiungerei sveglia per avere solo diciassette anni > - mi lascia un bacio sotto l’orecchio facendomi sospirare e mi lascia senza fiato quando sento la sua mano risalire verso l’alto
< Sei così sexy Liz, mi fai impazzire e nemmeno te ne accorgi > - ringhia e subito dopo la sua mano si appoggia su un mio seno e lo stringe facendomi impazzire. Gemo stupefatta del suo gesto e inarco il bacino verso il suo, dal piacere. Anche lui è eccitato, lo sento
< Prendimi Louis > - chiedo gemendo di nuovo
< Non adesso > -


 
Mi sveglio di colpo e mi guardo intorno. Sono ancora nella tenda di Louis, ovviamente, ma lui non c’è. È stato tutto un sogno, non si sarebbe mai spinto così in là con me. La conferma mi arriva quando esco e lo trovo a parlare alla radiolina, che spegne appena mi vede
< Chi era? > - domando cercando di non arrossire pensando alle sue mani che.. Liz smettila per favore
< Dobbiamo muoverci, siamo in ritardo sulla tabella di marcia > - risponde lui solamente e sono sicura che vorrebbe aggiungere che è colpa mia se lo siamo.
Più lo guardo mentre arrotola il sacco a pelo, più mi chiedo se quello che è successo è vero o se me lo sono sognato
< Quindi quello che è successo stanotte.. > - lascio a lui il completamento della frase
< Cosa Liz? Di tu che riveli che hai una cotta per me? Te l’ho già detto come la penso, cerca di fartela passare > - una fitta al cuore mi fa appoggiare una mano sul petto
< Intendo quello che è successo dopo > - lui mi guarda sbigottito
< Dopo? Non è successo niente dopo > - e il mondo mi crolla addosso quando capisco che era veramente un sogno e che non si avvererà mai.

 
 
***

< Caro Sully ormai i tuoi cadetti e tua figlia sono nelle mie mani, mi dispiace eliminarli per colpa tua, ma se non vuoi aiutarmi con le tue conoscenze non può che finire così > -







Nuovo capitolo per questa ff, quanto mi odiate per il mio ritardo? Scusatemi
Sinceramente vorrei aver aggiornato prima e magari essere già alla fine della storia.
Non che questa storia non mi piaccia sia chiaro, solo che conclusa questa potrò concentrarmi interamente su "vita da star" che fra poco cambierà nome, penso.

Penso che questo sia in assoluto il capitolo più lungo mai scritto per questa storia. Come potete vedere sto velocizzando molto la storia, perchè appunto la sto facendo più breve possibile.
Ma santi numi Liz e Louis si sono baciati! E Liz fa sogni sconci *eh, eh*
Chi era stato ferito è stato salvato, da chi ancora non sia sa.
Fra non so quanti capitoli rivedremo la squadra riunita, forse, chissà che non succeda qualocos altro nel mezzo.
Intanto Ston Molin crede di avere la vittoria in pugno.

Lasciatemi qualche recensione per favore, siate buone

Alla prossima, baci e abbracci
ZerrieShipper xx

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