Fatal clashes.

di ohcommander
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Alison DiLaurentis era la figlia quindicenne di Jessica e Kenneth DiLaurentis, i registi e i produttori cinematografici più famosi di Hollywood.  
Per questo era quasi sempre da sola a casa, ed Alison odiava la solitudine. Per questo, fin da piccola, ha sempre deciso di farsi tanti amici, per far sì che non rimanesse mai sola. Era quasi sempre fuori casa con la sua comitiva – Hanna, Noel, Mona, Sean e Toby. 
Si divertivano molto insieme, facevano figure di merda, parlavano del più e del meno, e molte volte fumavano anche insieme.  
La prima volta che Alison abbia mai toccato una sigaretta è stata un anno prima, quando aveva solamente quattordici anni. Lei e suo fratello, Jason, erano da soli in casa – come sempre – e vide Jason fumare la sua sigaretta notturna. 
Vuoi provare? le chiese Jason, vedendo che lo stava fissando. 
Dovrei? Non è troppo presto per provare? chiese Alison, un po' titubante. 
Cazzate borbottò Jason.  
O-ok disse alla fine Alison e Jason le porse la sua sigaretta. Alison fece un respiro per poi aspirarla e sentì immediatamente tutto il fumo andare nella sua gola per poi tossire fortementeMa fa schifo! esclamò Alison, disgustata. 
Tutti dicono così all'inizio, sorellina le disse Jason, divertito. 
Ed era vero – ma Alison non ne diventò completamente dipendente, fumava due-tre volte al mese con i suoi amici oppure quando ne sentiva il bisogno, ad esempio quando le mancavano troppo i suoi genitori, o qualcosa le era andato male. 
 
Alison, però, amava quello che facevano i suoi genitori. 
Non era una cosa che ammetteva spesso, ma lei amava quello che creavano i suoi genitori – amava le trame dei loro film e spesso parlava dei loro personaggi con loro. Quando dovevano iniziare i provini per un loro film, Alison ci andava sempre. Era una persona curiosa, e aveva le sue idee in testa. 
E tu, papà, come vorresti che fosse Violet Wood?  
Io e tua madre abbiamo pensato ad una ragazza o mora o con i capelli neri e la pelle leggermente un po' scura. Sai, tanto per cambiare e non avere come protagoniste sempre le solite ragazze perfette bionde disse suo padre. Senza offesa, ovviamente, tesoro 
Finalmente! E non ti preoccupare, sopravviverò scherzò Alison. 
Alison amava l'idea che avevano i suoi genitori di Violet Wood, perché anche lei se la immaginava più o meno così - non avevano però la stessa idea sul protagonista maschile, Richard Reed. 
Alison se lo era immaginato come un ragazzo riccio e con la pelle chiara, ma i suoi genitori avevano altro in mente.  
 
Quel giorno sarebbe stato l'ultimo giorno di provini, e sia lei che i suoi genitori pregavano che in quel giorno avessero trovato la Violet Wood perfetta. Certo, si erano presentate ragazze con i capelli neri e la pelle un po' scura, ma non convincevano né Alison né i suoi genitori. 
“La prossima” disse Kenneth. 
Quando Alison vide quella ragazza entrare, sentì da subito che forse sarebbe stata la Violet Wood perfetta, e più che altro, lo sperava. 
“Salve, sono Emily Fields” disse la ragazza. 
 
Alison lo leggeva nel suo sguardo, in ogni parola che recitava, in ogni espressione che sì, avevano trovato la Violet Wood perfetta, conoscendo anche le opinioni dei suoi genitori. 
“Le faremo sapere, signorina” disse soddisfatto Kenneth e la ragazza gli sorrise per poi andarsene. 
“Che ne dici, amore?” chiese Kenneth a Jessica. 
“Beh, tra tutte quelle che abbiamo visto, lei è sicuramente la più brava e la più adatta” gli rispose Jessica. 
“Quello che penso anche io. E tu, Ali? Che ne pensi?” 
“Io dico che è perfetta per questo ruolo” 
 
Nel pomeriggio, Alison e Mona si erano organizzate per uscire insieme. 
“Oggi era l'ultimo giorno per i provini del film dei miei” disse Alison, aspirando la sigaretta per poi far uscire il fumo. 
“Ah, le solite cazzate che fanno ogni anno” disse Mona, facendo lo stesso. 
“Non è una cazzata” le disse Alison, continuando a fumare. “In realtà, è una cosa figa” 
“Sì ma ogni anno è la stessa storia” le disse Mona. “Ti sta sul cazzo la protagonista e finite per litigare senza che i tuoi genitori lo sappiano” 
Alison amava stare sul set quando dovevano registrare determinate scene, per vedere come venivano, se venivano come le aveva sempre immaginate lei leggendo la trama. 
Poteva sembrare dura all'apparenza, ma in realtà lo era solo con la gente che non le stava simpatica. 
“Ma quelle sfigate sono delle snob assurde, non puoi farmene una colpa” le disse Alison. “Invece pare che oggi abbiamo trovato una protagonista perfetta, che sorprendentemente, piace anche a me. Cioè, che ne so, sembra una tipa apposto” 
“Wow, finalmente trovi un'attrice bionda che non ti sta sulle palle” le disse Mona, ridendo. “Sono fiera di te” 
“Ma che hai capito, quest'anno è diverso” le disse Alison, sorridendo un po'. “Finalmente i miei si sono decisi a metterne una mora” 
“Ah, adesso ho capito” le disse Mona. “Hai un debole per le more” le disse Mona scherzando riferendosi sia a se stessa, sia a quella ragazza. 
“Ma zitta” disse Alison ridendo, e insieme a lei, rise pure Mona. “Più che altro quest'anno credo che avrò dei problemi con il protagonista maschile” 
“Cosa? Tu problemi con i protagonisti maschili? Ma se tutti i precedenti ci hanno provato con te e tu ci stavi pure!” esclamò Mona. 
“Certo, ma erano decenti e poi lo facevo per far rosicare quelle snob” disse Alison. “Questo non mi convince molto, invece” 
“Non ci credo molto. Sono convinta che tra qualche settimana già te lo sbaciucchierai rinfacciandolo alla protagonista” 
“Non ne ho idea, Mona. Ti ho detto, pare che quest'anno i ruoli si siano invertiti” disse Alison, spegnendo la sigaretta. “E poi questa ragazza sembra essere molto calma, ha una voce molto soffice, non come quelle cazzo di galline degli anni scorsi” 
“Può darsi Ali, ma ricordati che molte volte l'apparenza inganna” le disse Mona. 
“Lo so bene” le disse Alison. “Staremo a vedere” 
Alison era piuttosto incuriosita da quella ragazza, e la cosa bella è che non sapeva neanche lei il perché. 
 
Angolo autrice: 
Eccoci qua con una nuova ff! Vi piace l'idea? Pareri? Opinioni? :)

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Emily non veniva da una famiglia messa bene economicamente, sua madre ancora faticava a trovare lavoro, ma per fortuna c'era suo padre che qualcosa li faceva guadagnare. 
Per fortuna, sin da piccola, aveva sempre avuto la passione per il teatro. Aveva iniziato a 11 anni quando vide che una scuola di teatro aveva aperto nel suo quartiere e col passare del tempo di spettacoli ne aveva fatti tanti, fino ad arrivare a 14 anni e mezzo a fare un'apparizione di qualche secondo in un film che non aveva neanche avuto successo. 
E adesso, a 15 anni, sperava di essere stata presa nel ruolo di protagonista di un film dei migliori registi di Hollywood e si ripeteva che anche se non fosse stata presa per quel ruolo, era già un sogno anche solo fare i provini per dei film del genere. 
Qualche giorno prima aveva anche fatto qualche prova per la chimica con il presunto protagonista maschile, e non era andata tanto male. 
Quella Domenica Emily aspettava con ansia la chiamata per sapere se fosse stata presa, e Dio – non voleva illudersi, ma era più forte di lei.  
“Tesoro,” la interruppe Pam dai suoi pensieri. “Capisco che è una cosa importante, ma comunque vada sono orgogliosa di te” 
“Grazie mamma,” le sorrise Emily. “Ma la speranza e l'ansia non possono mancare” 
“Hai ragione” disse la madre sorridendole. “Ma voglio che tu sappia comunque che sono orgogliosa di te” e dopo queste parole decise di sedersi con lei e aspettare. 
Una ventina di minuti più tardi, finalmente il telefono squillò ed Emily entrò in panico. 
“Forza” disse Pam incoraggiandola ed Emily, un po' in ansia, rispose. 
“Pronto?” 
“Pronto? Lei è la signorina Emily Fields?” 
“S-sì, sono io” 
“Per noi è un piacere annunciarle che è stata presa nel ruolo di Violet Wood!” 
“Oddio io.. grazie mille!” 
“Se per lei non è un problema, domani iniziamo il primo giorno di riprese verso le otto di mattina” 
“Non è un problema, davvero, grazie! A domani mattina” 
Appena Emily staccò la chiamata sua madre la guardò in cerca di una risposta, anche se la risposta già la sapeva. 
“Sono stata presa!” esclamò Emily sorridendole. 
“Lo sapevo!” esclamò Pam per poi andarla ad abbracciare. 
 
La mattina seguente, Alison decise di saltare scuola – come sempre nei primi giorni di riprese – perché, come tutti gli anni, voleva interagire con i protagonisti e gli altri attori ed assistere alle prime scene. 
“Ehi bellezza!” esclamò all'improvviso il protagonista che interpretava Richard Reed. Era bello, ma Alison preferiva un diverso tipo di ragazzo per quel ruolo. 
“Ti conosco?” gli chiese Alison, piuttosto scocciata. 
“Sono Oliver. Tu sei la figlia dei DiLaurentis, vero?” le chiese Oliver. 
“Sì” rispose secca Alison. Quella domanda gliel'avevano fatta circa un milione di volte. 
“Okay, vedo che non sei di buon umore, magari parliamo dopo” le disse Oliver facendole l'occhiolino. 
Alison lo guardò, sconvolta. Se prima non era convinta su di lui, adesso non lo poteva neanche vedere. 
Alison non ebbe il tempo di conoscere la protagonista, visto che stavano iniziando le riprese, ma almeno poteva osservarla. 
Il più delle volte, capiva com'era fatta una persona anche pur non conoscendola – lo vedeva dai gesti, dagli sguardi, dalle parole, dall'atteggiamento e vedendola recitare, riuscì a capire che era una ragazza troppo per bene – ed era strano, perché tutte le protagoniste dei film precedenti erano delle galline snob, invece adesso era cambiato tutto. 
 
Dopo quattro ore intense sul set, finalmente c'era la pausa pranzo, dove il cast, la crew e i produttori si riunivano per mangiare e chiacchierare insieme. Forse Alison avrebbe avuto finalmente l'occasione di parlare con quella ragazza. 
Nel frattempo, dopo aver chiacchierato un po' con i suoi genitori, Alison era concentrata sul suo panino. 
“Posso?” le disse all'improvviso una voce dietro di lei, e la riconobbe subito. Era quella voce soffice e gentile, anche un po' timida. Alison si girò per guardarla e capì che si stava riferendo al posto accanto a lei. 
“Certo” le disse Alison, sorridendole.  
“Io sono...” provò a dire Emily.  
“Emily” le disse Alison, interrompendola. “Io sono Alison – sì, la figlia di Kenneth e Jessica” 
“Oh” le disse Emily, sorpresa. “Giusto” 
“Come mai quella faccia?” le chiese Alison.  
“Ricordo di averti vista in tv a qualche premiere con Kenneth, Jessica e presumo tuo fratello, solo che al momento non pensavo che fossi tu” le disse Emily. “Sai, di solito i figli di persone ricche non sono molto gentili, lo dico per esperienza” 
“Beh, questo fa di me un'eccezione allora?” le chiese Alison, ironizzando la cosa. 
“Credo proprio di sì” disse Emily sorridendole timidamente ed Alison distolse lo sguardo, sorridendo un po' di nascosto, per poi continuare a mangiare il suo panino. 
 
Erano appena le quattro del pomeriggio, e finalmente dopo otto ore, il primo giorno di riprese era terminato. 
Alison stava per andarsene, ma quando intravide Emily che si stava preparando per andare via, decise di fermarsi ed avvicinarsi a lei. 
“Come ti trovi con Oliver?” le chiese Alison dal nulla e vide Emily girarsi un po' sorpresa. “Non volevo spaventarti” 
“No, tranquilla” le disse Emily. “Comunque, per adesso abbastanza bene” 
“Abbastanza?” le chiese Alison. 
“Diciamo che è ancora presto per avere un'opinione” le disse semplicemente Emily. 
“Te lo dico io, quello ti farà alterare i nervi” 
“Lo conosci?” le chiese Emily, curiosa. 
“Non tanto, ma stamattina ci ha provato con me ed è stato irritante” 
“Capisco, si vedrà” le disse Emily. “Verrai anche domani?” 
“Penso di sì” le disse Alison. “Sai, non manco mai ai primi giorni di riprese” 
 
Emily tornò a casa, stanca e sfinita, ma davvero contenta perché il suo sogno si stava realizzando. 
“Tesoro!” esclamò Pam sentendola rientrare. “Com'è andata?” 
“Benissimo! La cosa è stata pesante, ma davvero, non c'è niente di cui lamentarmi” le disse Emily, contenta. 
“Non sai quanto io sia contenta! E hai già fatto amicizia con qualcuno? Magari con il protagonista maschile?” le chiese Pam, stuzzicandola. 
“Mamma, è solo il primo giorno! Ci sarà modo per conoscerci a fondo poi,” le disse Emily. “Non è andata tanto male come primo giorno, ho parlato un po' con Alison DiLaurentis” 
“Alison Di... Oddio!” esclamò Pam. Quella Alison DiLaurentis? 
“Sì, lei mamma” le disse Emily, ridendo per la sua reazione. 
“Come ti ha trattata?” 
“Stranamente bene, forse potremo anche diventare amiche, chissà” le disse Emily, e la cosa sinceramente sorprendeva anche lei. 
“Una figlia di papà gentile? Sto sognando?” le chiese la madre. 
“Non credo proprio” le disse Emily, ridendo. 
 
Dopo le riprese, Alison aveva appuntamento con Mona e Hanna. 
“Allora,” iniziò Mona. “Com'è andato il primo giorno di riprese, principessina?” 
“Hai già stretto amicizia in quel modo con il protagonista maschile?” le chiese Hanna, ridendo. 
“Non siete divertenti!” esclamò Alison, sorridendo. “Comunque no, quest'anno il protagonista maschile mi sta sulle palle in un modo esagerato” 
“E che mi dici della moretta?” le chiese Mona. 
“Quale moretta?” chiese Hanna, confusa. 
“In pratica pare che i ruoli di sempre si siano invertiti quest'anno. Le sta sul cazzo il protagonista maschile e sopporta la protagonista femminile” 
“La fine del mondo è vicina” disse Hanna, ridendo. 
“Beh, sulla moretta, Mona, avevo ragione” disse semplicemente Alison. “Sicuramente è diversa tra tutte le protagoniste femminili che ho conosciuto. Prima di tutto è gentile, e la sua voce non mi dà sui nervi, anzi.. e poi come primo giorno è stata l'unica attrice che ho sopportato” 
“Beh, buon per te Ali” le disse poi Hanna. “Mi dispiace solo per il protagonista maschile, com'è che si chiama?” 
“Oliver” 
“Beh, visto che è la prima volta che un protagonista maschile ti sta sulle palle, credo che dovrebbe stare attento” le disse Mona, ridendo. 
“Dovrebbe eccome” disse semplicemente Alison, per poi accendersi una sigaretta e Hanna e Mona fecero lo stesso.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


La mattina seguente, Emily era un po' elettrizzata all'idea di ritornare sul set. 
Forse perché il tutto le pareva ancora un sogno, forse perché finalmente stava stringendo amicizia con delle persone al di fuori dalla scuola – non si sarebbe mai sognata di poterci riuscire vista la sua timidezza – o forse perché il tutto in generale era veramente meraviglioso. 
Doveva solo stringere di più col suo co-protagonista; Oliver, ma per il resto davvero non c'era niente che andasse storto. 
Appena Emily arrivò, intravide Alison su degli scalini. Era indecisa se andare a salutarla oppure no, ma nel frattempo Alison già si accorse di lei. 
“Ehi” le disse Alison, sorridendole. 
“Ehi” le rispose semplicemente Emily, non sapendo che dire. 
“Ti va di uscire un po' fuori con me? Hanno detto che le riprese iniziano tra 5 minuti” le chiese Alison ed Emily annuì timidamente. 
Emily seguiva Alison anche perché non conosceva ancora benissimo quell'ambiente, fino a quando Alison non si sedette su una panchina ed Emily fece lo stesso. 
Quando Emily vide Alison accendersi una sigaretta all'inizio si sentì un po' a disagio, perché non era molto abituata ad avere gente attorno a lei che fumasse, visto che la sua famiglia era una perbenista. 
Poi, però, osservandola per qualche secondo, osservare il modo in cui metteva la sigaretta tra la sua bocca e osservare il modo in cui l'aspirava, pensò qualcosa di talmente strano. Pensò che.. che fosse molto sexy il modo in cui lo faceva – ma subito dopo scosse la testa lentamente, scacciando via quei pensieri strani. 
“Allora, Emily Fields” iniziò Alison il discorso. “Hai tre minuti scarsi per raccontarmi qualcosa di te” 
“Credimi, non ho molto da raccontare” disse Emily, sorridendole un po'. 
“Tutti hanno qualcosa da raccontare” disse Alison, guardandola. 
“Beh, a volte capita qualche eccezione” disse Emily, avendo il coraggio di ricambiare lo sguardo. 
“Sai, forse non hai tutti i torti” le disse poi Alison. “Perché secondo me, Emily, tu sei un'eccezione di quelle rare” 
Emily la guardò, confusa. Cosa voleva dire? Era un complimento o un'offesa?  
“Positiva, ovviamente” disse poco dopo Alison, come se le stesse leggendo nella mente ed Emily le sorrise. 
Conosceva Alison solo da un giorno ma già le piacevano alcuni suoi modi di fare, era schietta e diretta ed Emily aveva sempre desiderato essere così. 
“Tra un minuto iniziano le riprese, devo rientrare” le disse poi Emily. 
“Okay vai, io finisco qui” disse Alison indicando la sigaretta ed Emily annuì per poi rientrare. 
 
Erano le quattro del pomeriggio ed Alison era un po' infastidita, perché durante la pausa pranzo non aveva avuto la possibilità di parlare con Emily perché quel cazzo di Oliver si era seduto in mezzo a loro solo per rimorchiare con Alison, per poco non gli avrebbe vomitato in faccia. 
Perciò, aspettò che Emily preparasse la sua roba per poi andarle a parlare un po'. 
 
“Allora, come è andata oggi? Presumo alla grande” le disse Alison. 
“Proprio niente male come secondo giorno” le disse Emily sorridendo. 
“Mi dispiace per prima..” disse Alison. “Per.. Oliver. Mi sta veramente dando sui nervi” 
“Non preoccuparti Ali” le disse Emily, ma non appena si rese conto del soprannome che le aveva dato non conoscendola ancora benissimo, entrò in panico. “Io.. Scus-” 
“Non scusarti. Tutti mi chiamano Ali qui, e in più tu lo dici in un modo che.. mi piace” disse Alison, stranita dalle sue stesse parole. Ma era così. Lo aveva detto in un modo così dolce.. ed aveva amato il modo in cui Emily era entrata in panico solo per un soprannome anche perché ad Alison venne confermata più volte la dolcezza di questa ragazza. 
Emily arrossì a quell'affermazione e non sapeva più che dire. 
“Per curiosità,” riprese Alison il discorso. “Com'è il tuo rapporto con Oliver?” 
“Beh, si può dire che se non recitassimo insieme sarei un'estranea per lui” disse Emily alzando le spalle. “Quando non giriamo o siamo in pausa o sta al telefono o trova qualsiasi scusa per avvicinarsi a te” 
“Mi sta sempre sul fiato sul collo.. continuo a ripetere che lui non è adatto per niente ad interpretare un ragazzo come Richard Reed” le disse Alison. “Sai, io sono dell'idea che un personaggio debba essere interpretato da un attore che gli è più vicino sia fisicamente, ma soprattutto caratterialmente” 
“E tu credi che non sia adatto?” le chiese Emily per saperne di più. 
“No” le disse prontamente Alison. “Richard Reed è un ragazzo avventuroso, romantico... Oliver? Quello è solo una testa di cazzo, credimi” 
“E.. cosa ne pensi di me? Cioè.. di Violet Wood?” chiese Emily, timidamente. 
“Ti dirò Emily, in passato i miei genitori hanno creato trame fantastiche proprio come questa e la protagonista è stata sprecata per delle ragazze stronze, snob, antipatiche e false.. e sono contenta che per la prima volta come protagonista siano state scelte ragazze come te” le disse Alison. 
“Come me?” chiese Emily, confusa. 
“Educate, dolci, oneste.. persone degne di interpretare personaggi venuti fuori dalla mente dei miei genitori” disse Alison, perdendosi un po'. “Ovviamente questo vale anche per i ragazzi.. i ragazzi degli altri anni diciamo non erano proprio all'altezza, ma erano sopportabili. Quest'anno invece credo proprio che ci sia qualche problema” 
“Ci tieni molto a quello che creano i tuoi genitori, vero?” le chiese Emily. 
Alison annuì. “Come se lo creassi io.. sai Emily, grazie ai miei genitori è come se fossi un po' cresciuta con il teatro cinematografico, con i copioni, con le sceneggiature... e tutto quello che fanno loro lo sento anche mio” 
Emily la guardò, incredula. Alison si stava aprendo con lei conoscendola da stento un giorno.. Alison DiLaurentis. Doveva ammettere però che non le era dispiaciuto affatto scoprire questo lato di lei, al contrario.. l'ammirava molto. 
“Ti piace recitare?” le chiese poi Emily, dopo quell'affermazione. 
“Sì, mi piace.. ma sai, desidero diventare come i miei genitori.. una regista e produttrice cinematografica, mi hanno trasmesso questa passione fin da piccola” le disse Alison, sorridendole. 
“Sono sicura che ci riuscirai” le disse Emily. “A realizzare il tuo sogno” 
Alison la guardò e si chiese come potesse una sola persona avere tutto quel bene dentro. Come potesse desiderare il suo bene conoscendola solo da un giorno, come potesse essere così diversa dalle altre. Le altre erano quel che erano, ma quello che Alison percepiva di più e le dava più fastidio era la loro invidia nei suoi confronti. Invidia perché era figlia di persone importanti e quest'invidia la dimostravano facendo quel che facevano. Emily no, invece. Alison ovviamente era consapevole di quante persone fantastiche ci fossero nel mondo, ma nel campo cinematografico ma soprattutto nel campo “Hollywood” non aveva conosciuto altro che gente falsa, che si nascondeva dietro ad una maschera. 
E invece Emily Fields aveva appena mandato a puttane tutto.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Nei giorni seguenti purtroppo Alison dovette ritornare a scuola, ma appena usciva, subito dopo andava sul set anche se aveva la possibilità di parlare con Emily solo dopo finite le riprese. 
Per andare sul set e soprattutto per vedere Emily, Alison non stava neanche più vedendo i suoi amici se non a scuola e lei stessa era stranita del suo comportamento. 
Ma cosa ci poteva fare? Quella ragazza le emanava molta, tanta curiosità e in più si trovava più che bene con lei e sperava che Emily si aprisse di più. 
“Bella botta oggi eh?” ormai Emily era abituata a sentire alle spalle la voce di Alison non appena si preparasse per andare a casa. 
Eh sì, finalmente Richard e Violet si stanno avvicinando 
Loro sì, ma Oliver ed Emily? Non credo le disse Alison. 
Non c'è molto da dire disse Emily alzando le spalle. Non ci interessiamo né in amicizia né in altro, capita 
Eh, in un certo senso sei fortunata disse Alison, sbuffando. Giuro che non trovo più motivi per non mandarlo a fanculo 
Grazie, mi hai salvata disse Emily ironicamente, sorridendo. 
Eh sì Fields, l'hai scampata grossa le disse Alison, ridendo anche lei. 
Emily sorrise ancora di più quando vide Alison ridere. Provò una strana sensazione, non la prima in quei giorni, non sapeva cosa provasse esattamente. Pensò che avesse uno dei sorrisi più belli mai visti in vita sua. 
Che ne dici di fare un giro con me? chiese poi Alison, per poi prendere un oggetto dalla sua borsa. Ho portato anche la Polaroid! 
Dio, ho sempre sognato averne una Emily guardò incredula l'oggetto. Avviso mia madre e poi possiamo andare 
 
Allora le disse Alison. In tutti questi giorni non ho fatto altro che parlare di me, vorrei sapere di più su di te 
Beh, sospirò Emily. Se vuoi proprio saperlo... 
Certo che voglio le disse Alison, guardandola. 
Mio padre non c'è quasi mai a casa perché purtroppo fa il militare e fa questo lavoro pericoloso non solo per il suo istinto protettivo, ma anche per farci arrivare a fine mese disse Emily abbassando lo sguardo. Diciamo che recitare per me, oltre a una passione, è anche una specie di salvezza... spero davvero che questa sia la volta buona 
Alison ci rimase male a vederla così. 
Ehi le disse Alison. Guardami  
Emily sospirò per poi guardarla. 
Non c'è niente di cui vergognarsi, capito? le disse Alison, seriamente. 
Lo so è che.. a volte ci sto male sospirò Emily. Per tutto. Per mio padre, per mia madre.. mi sento responsabile ed ogni volta che penso che sia la volta giusta non lo è  
Emily, non c'è nulla per cui tu ti possa sentire responsabile. La colpa non è tua, non è di nessuno.. è andata così le disse Alison, sinceramente. Ma credimi, non è per illuderti.. tu hai talento, tanto talento, non immaginerei altra Violet Wood perfetta. Con questo film spaccherai, ricordati queste parole 
Emily le sorrise debolmente. Era contenta di aver conosciuto e trovato una persona così.. sembrava che ad Alison importasse veramente di lei. 
Grazie le disse Emily, sinceramente. 
Non devi ringraziarmi le disse Alison. Ti prometto che tra un anno e anche meno il tuo nome sarà su tutti i giornali, su tutte le tv, su ogni cosa perché sarai la protagonista di un film di successo, sei bella, brava.. non hai niente a sfavore. Te lo prometto, Emily 
Emily la guardò, un po' sorpresa. 
Come mai mi dici tutte queste cose? le chiese Emily. 
Lo so, Emily, anche io sono sorpresa di me stessa disse Alison ridendo. Anche se non ti conosco da molto, so che sei una persona speciale. Ne ho poche di persone speciali nella mia vita, ma soprattutto ne ho poche con cui vado d'accordo e non posso lasciarmele scappare 
Quindi ti dovrò sopportare a vita? disse Emily, ironicamente. 
Beh, se la metti così.. disse Alison facendo la finta offesa. 
No, scherzo le disse Emily, sorridendo. Anzi, sarei onorata di doverti sopportare a vita 
Ti sei salvata in calcio d'angolo, Fields le disse Alison sorridendo per poi continuare a camminare. 
 
Mamma, sono a casa! esclamò Emily. 
Tesoro! esclamò Pam. Com'è andata oggi? 
Bene, mamma, come sempre le disse Emily, sorridendole. 
E con Alison DiLaurentis? Ancora non ci credo che sia tua amica!  
Bene mamma, è una ragazza.. forte le disse Emily. 
E quella foto che hai in mano cos'è? chiese Pam, curiosa. 
Questa? chiese Emily indicando la foto che le due ragazze si erano fatte qualche ora prima con la Polaroid di Alison. Oh, è una foto che ci siamo fatte io e Alison oggi 
Pam si avvicinò per vedere la foto. Beh, è proprio una bella ragazza, non trovi? 
Emily guardò nuovamente la foto, certo che Alison era una bella ragazza, anzi, era anche di più.  
 
Alison rientrò in casa.  
Doveva fare i compiti ma per prima cosa doveva sistemare un po' la sua camera. 
Mettendo a posto, ritrovò un pacco di sigarette che ancora doveva essere finito. 
Alison si rese conto che l'ultima volta che aveva fumato era stata pochi giorni prima, sulla panchina con Emily ma guardandolo si rese conto che non stava fumando perché non ne aveva bisogno, almeno non in quel momento.  
Sorrise ripensando al pomeriggio trascorso con Emily, quella ragazza stava facendo uscire un lato di lei un po' nascosto. Forse per la sua sincerità, dolcezza.. non sapeva per che cosa, ma Emily la stava rendendo solo un pizzico più dolce.  
Non sapeva cosa la spingeva ogni giorno a stare sul set a guardare scene che sapeva a memoria, ricordando di quando le aveva lette.. forse era perché ci teneva a quel film? O forse perché voleva vedere a tutti i costi Emily? Non lo sapeva neanche lei, e le domande la stavano sopprimendo. 
Alison sbuffò, decidendo di non pensarci più. Finì di mettere la camera a posto e iniziò a fare i compiti.

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