You and I... Always and Forever

di Timida Scrittrice
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1 Capitolo ***
Capitolo 3: *** 2 Capitolo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo.

È strano sentire la mancanza di qualcosa che sei stata tu ad allontanare? Devo essere sincera, non vedere Jamie per ben due anni non è stato qualcosa di orribile, cioè all'inizio la sua mancanza la sentivo e mi sembra una cosa abbastanza normale, ci tenevo a lui, però giorno dopo giorno mi abituavo alla sua assenza e mi sono detta che la nostra storia era ormai passata. Lui è andato avanti. Io sono andata avanti. Noi siamo andati avanti. Ma poi l'ho rincontrato e tutte le mie certezze si sono sbriciolate in un secondo. È bastato incontrare i nostri sguardi dopo tanto tempo per mandarmi in confusione. I suoi splendidi occhi azzurri che mi hanno stregato quando ci siamo conosciuti e che continuano a stregarmi, anche se ora tutto è finito. Ci siamo rincontrati al mio compleanno qualche giorno fa e abbiamo ricominciato a sentirci. Lui mi chiama sempre alla stessa ora. Tutti i giorni. Non mi aspettavo che venisse. È venuto pure Kevin, però...

È bello riprendere i contatti. È bello ricominciare a ridere con lui. È bello riparlare con lui. Parliamo dei nostri prossimi progetti... di come sta andando avanti la nostra vita... di quello che successo negli ultimi anni e... di altre varie cose.

Stavo ridendo con Jenny, una delle mie migliori amiche, quando ho visto Kevin. Appena l'ho visto sono andata ad abbracciarlo:abbiamo parlato del più e del meno, poi Jenny mi ha trascinato a fare fotografie. Faccio più fotografie quando sto con lei, che quando sono a lavoro. «Fai la sexy, Collins!»mi ha ordinato e io ho incominciato a scimmiottare pose sensuali.«Devi sfoggiare il tuo nuovo look, ragazza.»

Ho riso e proprio in quello stesso momento vedo il ragazzo che fino a qualche anno fa aveva rubato il mio cuore. Appena il mio sguardo si è posato su di lui, gli corro incontro, saltandogli addosso e abbracciandolo, mentre lui mi sollevava e io ho sentivo i miei piedi che non toccavano più terra.«Jamie, ma che ci fai qui?»gli ho chiesto, stringendolo forte. Non mi interessa, sono felicissima di vederti, ho pensato nel momento stesso in cui ho posto la domanda.

«Vuoi che me ne vada?»mi aveva chiesto sorridendo. Mi sono scostata un po' per guardarlo in faccia.

«Sai benissimo che non voglio, Jay.»gli ho risposto sincera. Gli ho sorriso, prima di abbracciarlo ancora più forte.

«Okay, Collins, non mi sciupare.»ha detto scherzando. Quando mi sono scostata da lui e i nostri sguardi si sono incontrati, quasi annegavo in quell'oceano che ha al posto degli occhi. «Emh...»

Mi sono allontanata da lui.«Se te lo stessi chiedendo... no, non mi sei mancato per niente Bower.»

«Perché non ho avuto anch'io questa accoglienza?»ha chiesto poi Kevin in tono fintamente ferito. Distolgo lo sguardo da Jamie per posarlo su Kevin. Stavo per rispondere, ma...

«Jamie Bower è sempre Jamie Bower, fratello.»Jamie si era intromesso, parlando per me, anche se non era esattamente la risposta che avrei dato.

Sorrido, pensando a quella giornata. Mi sono divertita. Il telefono rompe il silenzio che c'è nell'appartamento. Prendo di malavoglia il telefono, guardando chi mi sta chiamando. È Jamie!

«Ehi, Jay!»

#Angolo Autrice:

Ciao, nuova storia!

Questa è Jamily ♡ Io li adoro insieme. Spero che vi piaccia!

Non so come sia uscito... umh, però vi piace? Non vi piace? Spero che commentiate. Qualunque cosa. Vi saluto, ciao!#

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Capitolo 2
*** 1 Capitolo ***


1 Capitolo

Mi avvicino furtivamente alle spalle di Jamie. Jamie è al telefono, ma sentendo il tono della sua voce capisco che non è una telefonata di lavoro, quindi non mi faccio scrupoli ad importunarlo. Mi alzo sulle punte dei piedi per coprirgli gli occhi con le mie mani. Lo sento sorridere, prima di dire un "ci sentiamo" veloce e riattaccare.

Si gira velocemente così che io sia tra le sue braccia. Succede così velocemente che quasi non me ne accorgo. Allaccio le mie braccia attorno al suo collo, sorridendogli.

«Ero al telefono»mormora.

«L'ho notato»rispondo.

«Avrebbe potuta essere una telefonata importante.»mi dice.

«Allora avresti dovuto ignorarmi e continuare a parlare.»

Mi bacia. Un bacio che dura poco. Troppo poco. Mi passa il pollice sul labbro inferiore, dopo aver diviso le nostre bocche.

«Lil, lo sai che è impossibile ignorarti per me»gli sorrido dolcemente. La dolcezza è una delle cose che amo di più in Jamie. Si avvicina di più al mio viso. «Sei troppo bella»sussurra.«E io sono troppo innamorato di te per ignorarti.»dice. Mi alzo di nuovo sulle punte dei piedi, stringendolo a me, avvicinando le nostre bocche, ma prima che possa unirle... la sveglia suona. Un altro sogno. Un altro sogno del periodo in cui io e Jamie stavamo insieme. Dio, che bel sogno!

Mi passo una mano tra i capelli corti e arruffati dal sonno, dopo essermi messa seduta sul materasso. Sospiro. Devo smetterla di fare questi sogni. Lui è fidanzato. Sta con Matilda ed è felice. E comunque non posso dimenticare il motivo per cui ci siamo lasciati. Tra noi due non può funzionare. Sospiro di nuovo, scendendo dal letto. Mi faccio una doccia, mi vesto, faccio colazione per poi uscire. Devo vedere Jenny.

Sono troppo innamorato di te...

«Lily!»

«Eh?»dico, dopo essere saltata in aria per la voce melodiosamente non melodiosa di Jenny.

«Ti ho chiesto se hai già fatto colazione»mi dice.

«Sì, cioè no... cioè sì.»

«Ti senti bene?»mi chiede squadrandomi.

«Si»scuoto la testa.«No.»ametto. Si siede sul suo divano di fianco a me.

«È successo qualcosa?»chiede preoccupata.

«No... non qualcosa di grave.»

«Di che si tratta?»

«Di... Jamie»sussurro così piano il suo nome che Jenny si deve avvicinare per sentire.

«Dimmi tutto.»

Le racconto tutto. Lei si limita a commentare e a fare una smorfia quando nomino Matilda. Quando ho finito di raccontare, lei non mi dice niente. Si limita a guardarmi con i suoi occhi color del ghiaccio. Sto per invitarla a dirmi quello che pensa di questa storia, ma lei mi precede. «Riprenditelo, no?»

«Jenny»alzo gli occhi al cielo.«È fidanzato.»

«Tu lo ami?»mi chiede. Tono grave. Sguardo serio. Vuole una risposta sincera.

«Io... non lo so»rispondo, perché è vero. Non lo so. «Cosa vuol dire che non lo sai?»esclama. Odia il "non lo so". Non lo sopporta. Per Jenny il "non lo so" è solo una scusa per non rispondere realmente a una domanda. Un modo per non dire una bugia, ma nemmeno dire la verità. Ma, è vero, io non lo so. Non so che rispondere. Che cosa sento veramente per Jamie?

Vado a casa cercando di rispondere a questa domanda e non dovrebbe essere difficile. La questione è: lo amo o non lo amo? Lo amo sì o no? Sí... no... non lo so.

È successo qualcosa? Sembri... felice, mi aveva detto mia madre quando ero andata da lei a dirle che c'era Jamie. Ho pensato subito a Jamie.

Io ho sempre pensato di essere felice... anche senza Jamie: ho un lavoro che amo, una famiglia che mi ama, amici che adoro e che loro fanno altrettanto... non è questa la felicità? Sì, io non sono infelice senza Jamie. Forse ho nostalgia dei bei momenti passati insieme, questo sì, ma non sono infelice e non mi sento incompleta senza di lui. Non penso che, senza di lui, mi manchi un pezzo di me. Mi è mancato, sì, ma questo è quanto.

Quando torno a casa, scopro di avere dei messaggi non letti.

Pensa a quello che ci siamo dette -J

So che probabilmente stai dormendo, ma ti andrebbe di venirmi a trovare? Mi mancano le tue alzate degli occhi al cielo. x

Mi porto la mano alla bocca. Gli manco. Gli manco. Gli manco! Gli manco certamente solo come amica, ma gli manco e vuole rivedermi. Questa notizia mi riscalda il cuore. Ricordati perché vi siete lasciati.

Sí, ho voglia di rivedere Londra. x

«E te»aggiungo ad alta voce, ma non lo scrivo. Devo comprare al più presto un biglietto per Londra.

#Angolo Autrice:

Ciao, ciao. Mi avete chiesto il nuovo capitolo e il nuovo capitolo è arrivato. Nel prossimo capitolo rivedremo i nostri Jamily di nuovo insieme, siete contenti? Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, un bacio. x #

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Capitolo 3
*** 2 Capitolo ***


2 Capitolo

Sono cosí felice di tornare a Londra, di essere tornata a Londra... tornare a Londra é come tornare a casa, la mia casa, ed io amo la mia casa.

Il viaggio é durato sette ore, ma é stato piuttosto tranquillo; e adesso sono qui che cerco con lo sguardo Jamie. Quando i miei occhi si posano sulla sua figura alta, mi si forma un sorriso scemo sulla faccia e vedo il suo sguardo illuminarsi, quasi quanto- sono sicura- si é illuminato il mio. Diventa ogni giorno piú bello. Mi immagino come sono io in questo momento e cerco di non farlo, perché potrei prendere il foulard direttamente dal collo della signora di fianco a me per nascondermi. Già, é meglio che non ci penso.

Ha un sorriso meraviglioso, cosí meraviglioso che lascio le mie valigie incostudite per correre ad abbracciarlo. Nel preciso momento in cui mi butto tra le sue braccia, mi sciolgo. Ecco, questa, penso, questa é casa: il suo caldo abbraccio, il suo profumo, le sue mani sulla mia vita che mi sollevano... Il mio Jamie, il mio caro amico Jamie. Ti voglio bene... Sempre e per sempre.

Forse é ora di separarci, ma c'é un problema: non voglio. Sto così bene, qui. Comunque alla fine faccio terminare l'abbraccio e me ne pento subito. «Emh... forse dovremmo prendere le mie valigie.»

«E con questo intendi che io devo andarle a prendere, giusto?»mi chiede, il suo sorriso di quando a voglia di scherzare. Ridacchio, mettendogli una mano sulla sua spalla. «Oh, Jamie»sospiro, teatralmente. «Come mi conosci bene.»

Si allontana per andare a prendere i miei bagagli e io approfitto del momento per ricompormi e riuscire a respirare di nuovo.

«Allora»lo incalzo.«Com'é questo musical di cui mi hai parlato in quest'ultimo mese?»

«Sono assolutamente...»si strofina le mani sui jeans, cercando la parola giusta per descrivere questa esperienza con una smorfia davvero adorabile. Non ora, Lily Jane!«...terrorizzato.» Eh? «Cosa? Il grande Jamie Campbell Bower terrorizzato? Stento a crederci!» Accena un sorriso, ma sembra pensieroso.

«Lo capisco, Jay. É una cosa che non hai mai fatto; é normale.»

Si gira a guardarmi negli occhi. Uno sguardo serio che sembra cercare qualcosa, tipo una risposta. Ma che risposta dovrebbe volere da me?

«Lo so che mi capisci; lo fai sempre.» Mi stringe la mano tra le sue. Siamo sul suo divano, dopo aver posato le mie valigie nella stanza degli ospiti. Quella frase mi ha fatto smuovere lo stomaco. Lo sapevo che non dovevo mangiare il cibo dell'aereo, cavolo!

Tolgo la mano dalle sue. «Tu pure lo fai. Ci conosciamo da un po', ormai.»gli sorrido. Non voglio fargli pensare che sono a disagio. Non lo sono, cioé forse un po', ma lui non deve saperlo. «Grazie per avermi invitata.»

«Di nulla. Però mi aspetto che tu mi cucini i tuoi biscotti, eh!»

«Chissà perché ma non sono sorpresa da questa richiesta.»

«Ah, non ne ho idea!»esclama, portandosi entrambe le mani dietro la testa, mentre si mette comodo sul divano. Alzo gli occhi al cielo, sorridendo. «Ehi, non alzare gli occhi al cielo con me...anzi, fallo, mi é mancato.»

Parole dette cosí alla leggera non dovrebbero farmi battere il cuore in modo così forte. Mi alzo dal divano, ma, prima che possa voltarmi per andarmene, lui mi prende la mano- di nuovo!

«Dove vai?» mi chiede.

«Ho passato sette ore di volo in quell'aereo non facendo altro che bere tè. Ho dei bisogni, Bower!» corro in bagno, senza aspettare risposta, ma sento la sua risata che mi accompagna.

Chiudo la porta, prima di chiamare Jenny. Solo appena mi risponde mi viene in mente che abbiamo un fuso orario diverso. Oh-oh, si arrabbierà!

«Lil, ma che cazzo...?» «Che linguaggio forbito, Jennifer.»la interrompo.

«Non rompere»la sento sospirare, il che significa che si sta per addormentarsi di nuovo.

«Jennifer!»

«Cosa?!»risponde, seccata. «Mi sto rinnamorando di lui.»

Sento il rumore delle lenzuola che vengono spostate. «Racconta.»

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