La vittoria di Light

di PaperHero
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La vittoria di Light ***
Capitolo 2: *** Capitolo Extra: L'incontro ***



Capitolo 1
*** La vittoria di Light ***


La vittoria di Light
Eccoli lì uno di fronte all’altro: Near con la sua organizzazione e Light Yagami, colui che aveva seminato terrore tra la popolazione ma fatto anche calare la percentuale dei criminali, venendo rinominato Kira dalla gente e portando più sicurezza.

Molti paesi si erano ormai sottomessi alla sua azione di liberazione di quello che lui considerava il male della società, ma non tutti erano convinti della sua giustizia. E tra questi c’era Near, successore di L, che vedeva Light come un pazzo pluriomicida e non come un giustiziere. Ed era proprio per quel motivo che era intenzionato a fermarlo a tutti i costi e con qualsiasi mezzo a disposizione. Ma non sapeva che Kira aveva ancora qualche asso nella manica …

Near e Light, in quel momento, erano la calma fatta in persona e gli altri li guardavano con uno sguardo carico di terrore e con il cuore che batteva forte per la paura. Il momento era solenne: in quell’istante, si stava decidendo la sorte del mondo. Da una parte c’era la prospettiva di un mondo in cui l’azione di Kira sarebbe svanita e dimenticata mentre dall’altra quella di un regno oscuro dominato da un’inarrestabile e irrefrenabile Kira.                                 

Se ci pensavano, il panico saliva e si sentivano tremare le gambe, come se non potessero reggere il peso dei loro corpi e fossero di burro.

-State tranquilli. Non morirete!- li rassicurò Near, notando il loro stato d’agitazione – Ho fatto una sostituzione delle pagine. La persona che giustizia i criminali al posto di Kira scrive esattamente una pagina al giorno, quindi ho sostituito le pagine del quaderno a partire da quelle destinate a oggi, in modo da non morire, anche se fossero stati scritti i nostri nomi! - continuò, ricevendo l’attenzione da parte dei poliziotti intorno a lui


Ne sei proprio sicuro, Near? O forse devo dire Nate River?…
pensò Light, trattenendo a stento una risata malvagia, di scherno e di beffa verso quel ragazzino albino di fronte a lui ma mostrò per mezzo secondo un sogghigno, che non passò inosservato agli occhi attenti e vigili del nemico.


Nonostante il poco tempo, Near era riuscito a cogliere in quel sorriso sprezzante una muta sfida nei suoi confronti. Ma ormai la sfida era finita e aveva la certezza che avrebbe vinto, non mancavano altro che pochi minuti.

Sei minuti, per la precisione … rifletté mentalmente Near, e i suoi occhi mostrarono un’espressione di trionfo che lo fece sorridere compiaciuto.

Ma sei minuti sono tanti e potrebbe succedere di tutto …


Intanto da un’altra parte, in un albergo situato nel centro della città di Tokyo, Teru Mikami era impegnato a scrivere nomi su quello che in realtà era il vero e unico quaderno. Infatti, Light aveva previsto che Near lo avrebbe manomesso cambiando le pagine e si era assicurato di persona che Mikami avesse un quaderno falso mentre quello vero era rimasto nascosto in un posto sicuro e impensabile. Aveva poi detto a Mikami di scrivere i nomi dei poliziotti e del giovane detective sul Death Note non appena avesse ricevuto una sua telefonata dal cellulare di Misa, decretando cosi la loro fine e quella della partita.


Erano passati i sei minuti e ormai mancavano appena quaranta secondi. Questo significava che la vittoria di Kira era sempre più vicina e che Near sarebbe stato sconfitto …


Povero illuso, avevo già previsto le tue mosse. Tu non sei L e lui era l’unico che poteva fermarmi ma è morto anni fa purtroppo
pensò Light, trattenendosi ancora dal ridere.
In quel momento doveva mantenere la calma: avrebbe atteso la morte di Near per festeggiare come si deve la riuscita del suo piano. Mancavano appena trenta secondi …

-E’ strano. Sei troppo tranquillo per star per perdere Light  Yagami. O forse dovrei dire, Kira?- ruppe il silenzio, la voce calma e decisa di Near. 
- Hai ragione, Nate River.  Sono calmo perché avevo già previsto le tue mosse e sapevo che avresti sostituito il quaderno. Per questo, avevo badato a nascondere il vero Death Note in un luogo sicuro-  rispose con tono calmo Light, godendo dell’espressione di puro stupore che si era dipinta sul volto di quel ragazzino. Sapeva bene che le sue parole valevano come una confessione e che avrebbero ottenuto quell’effetto ma era proprio quello che voleva …                                                              

Venti secondi ….

Anche i poliziotti rimasero senza parole e Near, dissimulando il proprio stupore, chiese:- Le tue parole hanno lo stesso valore di una confessione, Light. Hai detto di aver nascosto il quaderno in un posto sicuro. Posso sapere dove?-                                                              
Light decise di rispondere: in fondo, restavano a malapena dieci secondi. Si avvicinò a Near e gli sussurrò a un palmo dall’orecchio:- Nella tomba di Elle-.
Si allontanò e vide gli occhi di Near spalancarsi dalla sorpresa per poi mostrare un’espressione sofferente e portare la mano al petto, segno che l’arresto cardiaco era già in atto e lo stesso accadde ai poliziotti, che caddero a terra morti. Mancava solo Near che ebbe il tempo di vedere Light guardarlo con un sorriso malvagio e dire con tono sinistro:- Ho vinto- prima di esalare l’ultimo respiro e lasciare questo mondo.

Zero …    
                                                           


Il silenzio regnò nella stanza ma fu squarciato dalla risata piena di gioia di Light  Quest’ultimo si sentiva felice come non mai: li aveva battuti tutti … L, Mello e adesso Near … Doveva ringraziare la sua mente geniale e Misa e Mikami, i suoi sottoposti, che l’avevano aiutato nella riuscita del piano.

Quando la risata cessò, Light mantenne un ghigno sulla faccia e usci dalla porta, seguito dallo shinigami Ryuk, che era divertito da tutto questo. Ma …                                 
-Peccato, è tutto finito - si lamentò, come un bambino a cui avevano appena sottratto un giocattolo nuovo                                                                                  
-Oh, no. Mio caro Ryuk, questo è solo l’inizio- lo consolò Light, incamminandosi verso quella che sarebbe stata l’era di Kira …        
Ryuk sorrise alle sue parole: gli umani erano proprio uno spasso …

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Capitolo 2
*** Capitolo Extra: L'incontro ***


L'incontro

Per prima cosa. ringrazio summer_moon per la recensione lasciata alla storia e tutti coloro che hanno semplicemente letto, grazie. Ho deciso di aggiungere questo capitolo extra per chiarire i vostri dubbi su come Light sia riuscito a scoprire il vero nome di Near e a ucciderlo. Spero che vi piaccia e buona lettura!                                                          
Ps: Se ne avete voglia, lasciate una piccola recensione. Ciao

L'INCONTRO

-Il tuo piano è stato geniale, Light. Dovresti essere fiero di te stesso- disse Ryuk, mangiando una mela e guardando il ragazzo, impegnato ad ascoltare le notizie trasmesse dalla televisione e a scrivere nomi sul Death Note.                                                                                         
Erano appena tornati dall’incontro con Near al vecchio magazzino e, raggiunto l’appartamento che condivideva da due settimane con Misa, in quel momento fuori per fare la spesa, Light si era messo subito a lavoro mentre lo Shinigami si era messo comodo sul divano del salotto.                                                                                           
Il ventitreenne non rispose alle sue parole ma, accennando un sorriso, ripensò a com’era stata possibile la riuscita del suo piano …


Cinque giorni prima …

-Come sarebbe a dire che hai incontrato un ragazzo albino in città?- chiese Light, cercando di mantenere un tono e una faccia indifferenti mentre Ryuk, alle sue spalle,  sghignazzava divertito – Ti ha detto qualcosa?- aggiunse, ignorandolo: aveva questioni più urgenti da risolvere …           
-Si, ha invitato Misa a prendere una cioccolata calda in centro questo pomeriggio. E’ stato carino, non è vero Light?-rispose lei con tono tranquillo e simile a quello di una bambina, non rendendosi conto della gravità della situazione in cui si erano cacciati grazie alla sua ingenuità. Come al solito, doveva pensarci lui ...                                                                                         

Dannazione! Questo non doveva accadere! Non … un momento! Se Near, l’aveva invitata, voleva dire che si sarebbero rincontrati quindi … Si! Ecco la soluzione! Come mai non ci aveva pensato subito? Doveva controllarsi o non avrebbe mantenuto la solita freddezza che lo contraddistingueva dagli altri

La rabbia sparì e sul suo volto comparve un ghigno. Rimasta stupita dal repentino cambiamento d’umore del ragazzo, Misa chiese:- Light non sei più arrabbiato con me?-                                                                                                 
-Non potrei mai essere arrabbiato con te, amore. Anzi, ti devo chiedere un favore- la rassicurò, con tono dolce                                                           
-Oh, Light. Chiedimi tutto ciò che vuoi. Farò di tutto per vederti felice- gli saltò al collo, abbracciandolo                                                                            
- Grazie. Per prima cosa, devi toccare questo- iniziò a dire lui, tirando fuori il suo Death Note          
Appena lo ebbe in mano, alla ragazza ritornarono tutti i ricordi legati al quaderno e agli Shinigami. Alzò lo sguardo e, quando vide Ryuk, lo salutò con un gran sorriso, venendo ricambiata      
-Fatto. Adesso cosa devo fare, tesoro?- domandò lei, riavvicinando a Light         
-Non vorrei che lo facessi ma non c’è altra scelta. Devi fare un'altra volta lo scambio degli occhi- spiegò lui, con tono fintamente dispiaciuto e abbassando la testa per rendere ancor più credibile la scena.                
“Ah ah ah. Sei un attore nato, Light. Sei una volpe” pensò Ryuk, guardando la scena davanti a lui. Sapeva bene che al ventitreenne non gli importava niente di quella ragazza e che, se la trattava con dolcezza, era solo per assecondarla e fargli eseguire le sue richieste senza che obiettasse.
– Oh, Light. Come ti ho già detto, farei di tutto per vederti felice. Se devo dimezzare ulteriormente la mia vita per farlo, allora lo farò- cercò di rincuorarlo, accarezzandogli una guancia con affetto                                                                                                                       
Obiettivo raggiunto … pensò Light, mentre la stringeva a se per aiutarla a sopportare il dolore dello scambio degli occhi
– Grazie, Misa. Quando incontrerai il ragazzo, memorizza il suo nome e non appena torni me lo dici, ok?-  
-D’accordo- promise Misa, lasciando l’appartamento.

Fu cosi che quel pomeriggio, Near e Misa si rincontrarono per prendere la cioccolata calda. Grazie alle sue abilità, il detective non sospettò di lei e, dopo aver scoperto il suo vero nome, lo riferì al fidanzato.

28 Gennaio 2012 …

-Però non mi è ancora chiara una cosa … - rifletté Ryuk, finendo la mela                                                          
Light si riscosse dai suoi pensieri e, sbuffando e smettendo di scrivere per un attimo, disse: -Ovvero?-    
-Se sapevi già il vero nome di Near perché non l’hai ucciso subito? Avresti chiuso la partita in un lampo invece di perdere tempo-                                 
-Perché? Proprio per questo, Ryuk. Sarebbe stato troppo facile, noioso e veloce. Volevo vedere la faccia di quel ragazzino impertinente quando avrebbe scoperto la realtà e godere della sua dipartita- spiegò Light, ghignando e lo stesso fece Ryuk                                            
-Ragazzi, sono tornata!-si senti la voce di Misa provenire dall’ingresso.  Era ora di festeggiare …                                                                                           

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