A special love

di AlessandraMalfoy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** {Incontro} ***
Capitolo 2: *** *Un nuovo inizio* ***



Capitolo 1
*** {Incontro} ***


Salve a tutti! Questa è la mia prima storia concentrata su Twilight.

 All’inizio volevo fare un paring Carlisle/nuovo personaggio, però poi ci ho ripensato e ho deciso di fare Emmett/nuovo personaggio.

 Spero che questa storia vada bene.

 Non sono tanto brava nel fare delle storie su Twilight, quindi chiederò a Dry (il mio furetto bianco che adesso si trova vicino a me), di incrociare le zampe.

 Ditemi cosa ne pensate e se debba cambiare qualcosa.

 Buona lettura,

 

Alexandra


A special love

 

{Incontro}

 

 [ Emmett pov ]

 
Sono nella mia camera a riflettere sugli eventi terminati qualche settimana fa.

 Ormai la battaglia contro i Volturi è terminata nel miglior modo possibile, tranne che per la mia Rose, ormai non c’è più.

Durante la caccia ai neonati lei si è divisa da noi ed è andata a cercarne per conto suo.

Ed è allora che è stata assalita da quei mostri.

 Non me lo perdonerò mai.

 Ormai non vivo più. Senza i suoi sorrisi, le sue coccole, io non ci sono più.

 Toc toc

  Avanti – dico alzandomi a sedere sul letto.

  -Ciao fratellino. – mi dice Alice entrando dalla porta.

 - Ciao. – le rispondo – che cosa c’è?

 -Vedi, io, Edward e Jasper abbiamo organizzato una battuta di caccia all’ultimo momento, vuoi venire con noi?

 - No, non c’è la faccio. – le rispondo ributandomi sul letto.

 - Andiamo Em, è da quando Rosalie non c’è più che non esci più di casa. Esme è super preoccupata per te, così come noi tutti. Ti prego, facci questo favore. Dov’è finito il nostro Emmett?

 Rifletto qualche secondo su quello che mi ha appena finito di dire Alice.

E’ vero, questo non sono io.

 Penso che se Rose fosse ancora viva non le piacerebbe che io fossi mezzo “morto”.

 - D’accordo Alice – le rispondo sbuffando – come vuoi.

 La mia adorata sorellina mi sorride, mi afferra per mano e mi porta di sotto, dove vedo tutta la mia famiglia al completo, sorridendo nel vedermi scendere.

 Soprattutto Esme, che mi abbraccia molto forte.

 Se fosse ancora un’umana, penso che piangerebbe dalla felicità.

 - Oooh … ecco qui il nostro prigioniero – mi dice Edward dandomi una pacca sulla schiena.

 - Basta ragazzi, lasciatelo stare poverino. Si è appena ripreso, aspettate un po’ prima di prenderlo in giro come al vostro solito.

  -Carlisle ha ragione figli miei. - concordò Esme con suo marito.

- Va bene, va bene – ci interrompe Alice – lasciate le smancerie che io ho un po’ di fame.

 

 Siamo a cacciare fuori da circa due ore.

 Abbiamo deciso di andare molto lontano, nella foresta di MoodLood, soprattutto perché lì c’erano moltissimi animali selvatici … soprattutto tantissimi orsi, era da qualche settimana che non ne assaggiavo uno.

 - Hei Emmett – mi chiama Jasper avvicinandosi con Alice e Edward – ti sei sfamato abbastanza?

 - Certo amico, è da qualche settimana che non ho mangiato così bene.-

 - Hei ragazzi! – esclama Alice – guardate la su … - finisce indicando il cielo.

 Alzammo tutti il volto.

 - Che bello, una stella cadente! – dice Jasper.

 “ E’ bellissima. – pensai – Quanto vorrei … “

 - Ragazzi … - ci chiama Edward con voce tremante – voi non pensate che si avvicini troppo a noi?

 - E’ vero! – esclamai.

 

 Neanche a dirlo, dopo circa dieci minuti si è formato un enorme cratere nel mezzo della foresta.

 - Chi è il coraggioso che vorrà entrare la dentro? – chiede Alice guardandoci.

 - Scommetto che tu hai già visto chi ci andrà! – risponde Jasper abbracciando la sua adorata mogliettina.

 Alice gira la testa verso di lui e gli sorride dicendogli – Certo amore … - poi girandosi verso il suo fratellone continua – vero Emmett?

 Quest’ultimo la guarda stupito, poi incrociando le braccia e con tono arrabbiato le risponde: - Perché ci devo andare io?

 - Perché l’ho visto.

 - Non è giusto.

 - Rassegnati Em, lo sai che in un modo o l’altro te lo farebbe pagare – mi dice Edward.

 Respiro profondamente, questo, fin da quando ero uomo, mi aiutava a tranquillizzarmi di fronte ad una difficoltà.

 Scendo nel cratere, restando meravigliato.

 Mi sarei aspettato di vedere un enorme sasso grigio.

 Invece vedo una ragazza. E’ bellissima. Indossa un lucente vestito argentato e lungo. Ha dei lunghi capelli rossi fatti a boccoli, che scendono delicatamente sulle spalle.

 Mi avvicino di più e la osservo meglio.

 Ha il volto pallido e vicino al naso, ricoperto di piccole lentiggini.

 Proprio in questo momento apre gli occhi e mi specchio nelle sue irridi verde smeraldo.

 E’ stupenda.

 Mi guarda in modo spaventoso e alzandosi a sedere comincia ad arretrare.

 - Ferma, non ti voglio fare del male. – le dico avvicinandomi a lei.

 Si ferma e si alza in piedi.

 E’ alta, sarà sui 170 cm.

 - Io mi chiamo Emmett – continuai – tu come ti chiami?

 Prima di rispondermi si morde il labbro. Forse starà pensando se potrebbe fidarsi di me. Ma dopo qualche minuto la vedo aprire la bocca rosea e mi risponde:

 - Piacere, io mi chiamo Yvaine.

 Ha una voce melodiosa.

 La vedo avvicinarsi di più a me e mi stringe la mano.

 -Emmett! … Tutto bene laggiù? – chiede Edward, saltando nel cratere con Jasper e Alice.

 Appena Yvaine li vede, si nasconde dietro di me.

 - Non avere paura – le dico guardandola in volto – non ti vogliono fare del male. Loro sono i miei fratelli … Edward, Alice e Jasper.

 La vedo esitare, ma poi facendo un respiro grande si mette di fianco a me.

 - Piacere, io mi chiamo Yvaine.-

 - Sei una stella? – chiede Alice.

 - Sì. – risponde Yvaine tremando.

 La prendo per mano. Non so cosa mi abbia spinto a fare una cosa del genere, però adesso la vedo più tranquilla.

 - Come hai fatto ad arrivare fin qui? – chiede Edward.

 - Non lo so. – risponde lei scuotendo la testa – ero la su a pensare ai fatti miei, quando sono caduta.

 - Sarebbe meglio andare da Carlisle. Lui forse sarebbe cosa fare. –dice Jasper.

 - Chi è Carlisle?

 - Lui è nostro padre. E’ un dottore ed è anche molto intelligente. - Le rispono sorridendo. – non ti farà del male. Devi fidarti di me.

 Lei mi fa un segno d’assenso. La prendo in braccio e tutti i quattro ci dirigiamo verso casa.

 

 

 

 
Note dell’autore:
Buonasera a tutti!

Come avevo promesso ecco una storia su Twilight.

 

Non so quando l’aggiornerò, perché come già detto sono molto pigra nello scrivere al computer.

Ditemi se vi è piaciuta e se devo cambiare qualcosa.

P.S. Grazie a NeverThink per avermi spostato la storia. Come ho già detto anche nelle altre fiction, non posso più aggiungere altre storie perché il computer non funziona e non so neanche il perché.

Baci

AlessandraMalfoy

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** *Un nuovo inizio* ***


 

A special love







* Un nuovo inizio *




Yvaine

E’ bellissimo stare sulle sue spalle, mentre corre a tutta velocità per la foresta in direzione della sua casa.

Sento il suo profumo invadere tutto il mio corpo trascinandomi in un abisso senza fine.

Non so cosa, in questo momento, mi succede, però so che è una cosa bellissima.

- Stai bene lassù- mi chiede il ragazzo di nome Emmett voltandosi con la testa.

- Si grazie. - rispondo con un timido sorriso e un filo di imbarazzo.

- Figurati, comunque arriveremmo tra poco a casa nostra e lì potrai riposarti.

- Grazie, ma non dovete fare tutto questo per me. - dico mettendo il mento sulle sue ampie spalle per vederlo meglio.

- Ti sbagli invece - mi dice mentre il suo sorriso scompare - a noi piace aiutare l'agente. -
 
- Siamo arrivati! - esclama Alice.

Guardo davanti a me.

La casa è bellissima, grande e bianca immersa nel bosco.

Davanti alla porta, Emmett mi fa scendere.

Quando entro dentro, vedo un mucchio di persone che mi guarda con una faccia stupita.

Come dar loro torto. Non si possono vedere tutti i giorni delle stelle cadenti che camminano sulla terra.

- Benvenuta cara. - mi dice una donna dai capelli marroni a boccoli e dal sorriso gentile. - Io sono Esme Cullen. -

Le afferro la mano che mi ha offerto stringendola e poi rispondo a mia volta:
 
- Piacere io mi chiamo Yvaine Shine Clewford. -

- Io invece sono Carlisle, il capofamiglia, mentre loro sono Bella, Renesmee, e Jacob. -

- Sono felice di fare la vostra conoscenza. -

- Anche noi, cara, ma adesso sarai stanca, quindi Alice ti accompagnerà nella tua stanza, ti farai una bella dormita e poi ci racconterai tutto, va bene? -

- Certo Esme, però, io sono una stella, quindi non posso dormire di notte. -

- Ah, quindi tu dormi di giorno? - mi chiede Emmett e io a quel sorriso mi imbarazzo e annuisco. - che figata!

- Em, tu ogni cosa strana la trovi eccitante. - dice Jasper avvicinandosi a lui.

- Avete finito con le domande, perchè io, vorrei occuparmi della nostra ospite.- dice Alice tirandomi per una manica verso il piano di sopra.

- Mi raccomando Alice, non esagerare con lei, se no dopo scappa a gambe levate! - esclama Edward dirigendosi verso il piano di sopra.

- Sta zitto Ed e fatti gli affaracci tuoi! - gli risponde di rimando.

Alice mi porta in un'immensa stanza.

Dentro vedo due porte: una che conduce verso un maestoso bagno azzurro e un'altra che Alice mi dice che avrei visto tra poco.

- Ecco qui Yvaine. Spogliati ed entra nella vasca, intanto io vado a prendere dell'intimo. - mi dice uscendo dal bagno.

Che bene che si sta nell'acqua calda.

Mi rilassa tutta.

Alice, ha messo dentro dell'bagnoschiuma al profumo di pesca, e nella stanza si diffonde con armonia sovrastando ogni altro odore.

- Eccomi qui! - esclama entrando in bagno con dell'intimo azzurro.

- Senti Alice, di chi è questa meravigliosa stanza? - chiedo incontrando il suo sguardo.

- E' tua, tesoro. - mi dice, poi ridendo alla mia faccia buffa continua - avevo già previsto questa cosa, quindi io e Esme, avevamo deciso di prepararti una stanza apposta per te.

- Non dovevate e comunque, come facevi a sapere che avresti incontrato me? - domando con maggiore curiosità.

- Bè, vedi, come già avevi intuito, la nostra famiglia è formata da vampiri, e ognuno di noi ha una forza. - mi dice sedendosi sul sgabello vicino alla vasca.

- Ognuno?

- Sì, allora... io posso vedere quello che la gente decide, quindi se la loro decisione cambia, cambia anche la mia visione. Jasper può controllare le emozioni delle persone, Edward può leggere nella mente delle persone. - a quella frase ho già fatto un salto.

- Davvero Edward ha questo potere? – chiedo spaventata.

- Sì, perchè?

- Bè... ho pensato a delle cose che nessuno avrebbe dovuto sapere.

- Oh... non ti preoccupare per Ed, lui mantiene sempre i segreti di tutti. Comunque continuiamo, Bella ha il potere dello scudo, Renesmee, toccando le persone, può trasmettere delle immagini, poi  c'è Esme che ha l'amore materno, mentre Carlisle la compassione e in fine Emmett che ha la potenza. -

Al suono di quel nome il mio cuore si blocca.

Non so perchè fa sempre così, però so che mi rende più felice ed è per questo che comincio a brillare.

- Yvaine! - esclama Alice - ma tu brilli.

- Certo ... sono una stella!

- Già.... è vero. Comunque tesoro, adesso esci e indossa l'intimo che ti ho preparato, perchè dopo andremmo a vedere la stanza-armadio!

- Stanza-armadio?

- Sì! - mi dice, mentre io indosso l'intimo - ti ricordi quella porta bianca che ti avevo detto prima di entrare in bagno? - io annuisco con il capo - ecco... proprio quella.

Finisco il suo discorso trascinandomi nella stanza che era destinata a me, dirigendosi poi, verso la porta bianca.

Quando l'apre, rimango senza fiato. Qui dentro ci sono tantissimi vestiti, di più che in un mall.

- Sei rimasta senza fiato, vero? - domanda, mentre io annuisco - ti svelo un piccolo segreto. Io avevo già visto il tuo arrivo, e subito dopo ero andata a comprare per te tantissimi vestiti e accessori. -

- Questi vestiti sono per me? Non dovevi! -

- Non dire sciocchezze e andiamo a provarne qualcuno. -

Dopo quasi un quarto d'ora, finalmente sono vestita come vuole Alice. Ciò comprende:  dei jeans bianchi stretti con ricami floreali argentati e una maglietta bianca di setta con un fiocco sotto la linea del seno. Ho incalzato  delle ballerine bianche con due fiocchetti argentati ai loro margini, mentre i miei capelli erano radunati in dolci boccoli che scendevano liberamente sulle spalle.

Con a fianco Alice ci siamo immerse nel salotto dei Cullen.

Per prima cosa cerco con lo sguardo Lui, ma, per mia sfortuna non c'è.

-  Prego Yvaine, siediti - mi dice Carlisle interrompendo i miei pensieri, facendomi segno verso la poltrona vuota.

- Allora, penso che Alice ti abbia raccontato la verità su di noi, vero? -

- Si. -

- Bene, ma tu non puoi dirlo a nessuno, va bene? -

- Certo! -

- Ok, ma ora potresti dirci chi sei tu? -

Annuisco, ma prima di aprire bocca, lo vedo avvicinarsi e sedersi vicino a me. Faccio un grande respiro e poi dico - Mi chiamo Yvaine Shine Clewford, è sono una stella. Faccio parte della famiglia reale dei Clewford. Io sono la secondogenita. Il primogenito è mio fratello Marius, mentre ho altre due sorelle gemelle, Caroline e Carly. Mio padre, il re si chiama Thomas, mentre mia madre Anjelina. Come ho già detto, non so come sono arrivata qui, ma ricordo che prima di cadere ero nella Foresta Millenaria per una missione che mio padre mi aveva affidato. -

- Che genere di missione?- mi chiede Edward.

- Bè ecco, è da qualche anno che nel mio regno, cioè il Regno di Stardust, le truppe si preparano per una violentissima guerra condotta da Kleon, un mago oscuro molto potente. -

- Mago? - chiede Jasper - esistono davvero?-

- Sì, ma il nostro problema è il seguente: la nostra spia, aveva scoperto che Kleon avrebbe trovato il modo di radunare tutte le creature oscure e di conquistare il nostro mondo e anche il vostro attraverso un portale che poteva crearlo attraverso la magia.
Papà, allora, mi aveva affidato il compito di avvertire il Grande Consilio, ma non so come, mi sono catapultata qui. -

- Quindi, ci stai dicendo che potrebbe iniziare una guerra, qui nel nostro mondo? -

- Si. -

- Quanto tempo serve per creare questo portale? - mi chiede Alice

- Bè, per lui, essendo  un mago molto potente, circa un anno e mezzo. Sapete, è molto complicato da fare. -

- Che figata, allora combatteremo! -

- Il solito Emmett. - dice Bella.

Ha gli occhi luccicanti per la felicità. Alice mi ha detto che lui ha molta potenza, quindi adorava la guerra.

E’ così bello, mentre sorride all'idea di combattere.

Oddio ... - guardo Edward - mi sono dimenticata che lui legge nel pensiero. - lui guardandomi annuisce.

- Penso che abbiamo finito con le domande, adesso lasciatela riposare. - dice Esme attirando l'attenzione di tutti.

- Esme, ti sei dimenticata che io non riesco a dormire di notte? -

- Oh, già scusa cara. -

- Di niente. Piuttosto, potrei andare un po’ fuori? -

- Certo, ma non allontanarti troppo. -

- Va bene. -

Mi siedo sulle gradinate di legno del retro della casa.

Guardo il cielo.

Mi mancano tutti, persino le mie due sorelline pestifere.

- Ehi, ciao, disturbo? - dice una voce alle mie spalle.

Alzo lo sguardo, e per la millesima volta rimango stupefatta dalla bellezza di quella creatura.

- No, certo, siediti pure. -

- Grazie. -

Rimaniamo per qualche minuto in silenzio, fino quando lui non mi chiede:

- Ti manca la tua famiglia? -

Lo guardo un attimo.

- Si mi mancano da morire, tutti quanti. -

- Sai, noi vampiri non possiamo dormire mai, quindi  a me di notte mi piace guardare le stelle e sai qual'è la mia preferita? -

- No!-

- La stella polare. -

Feccio un sussulto. Davvero a lui piace la stella polare?

- Ah, e come mai ti piace?-

- Mi ha sempre attratto, è bellissima e poi mi piace perchè brilla tantissimo ... proprio come te adesso. -

...

- Un attimo, ma tu brilli!-

- Certo sciocchino, sono una stella! E le stelle quando sono felici brillano sempre. -

- Davvero? -

- Certo. -
 
- E come mai adesso sei felice? -

- Bè ci sono due motivi, ma ti voglio dire solamente uno: guarda la posizione della stella polare. -

Lui fa la stessa cosa con un sorriso sul volto, ma poco dopo il sorrisino sparisce

- Hey, ma dov'è la stella polare? ... Sei tu? - mi dice indicandomi con un dito.

- Sì, sono proprio io. -

- Che figata!-

Rido insieme a lui.

E’ molto bello stare in sua compagnia.

Passiamo la serata insieme, sotto il manto di stelle.

Ormai i raggi del mattino annunciano un nuovo giorno.

Sbadiglio, è tempo di andare a dormire.

- Scusami Emmett, ma ora devo andare a dormire. Sai le stelle dormono di giorno. -

- Ah, d’accordo. – E’ tristezza quella nella sua voce?

- Parleremmo ancora Yvaine? -

- Ma certo, domani sera staremmo ancora a chiacchierare. -

- D'accordo. Allora, buonanotte Yv! -

- Notte Em!-

Entro in casa.

Questo, per me, è davvero un nuovo inizio.



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