Three Times The Hummel Verse

di Bertrand42
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** Confessions ***
Capitolo 3: *** Drunken Hummels ***
Capitolo 4: *** Teasing Siblings ***



Capitolo 1
*** Prologue ***


Disclaimer: I personaggi non mi appartengono (e credo che dovreste essere grati per questo), ma sono della FOX, Chris Colfer o di chiunque siano. La storia non è scritta da me, ma da quella genia di ShannonN001 (https://www.fanfiction.net/u/5856168/ShannonN001). 

 

 

Burt Hummel era entusiasta. Stava per avere tre gemelli. Elizabeth era entrata nella sua stanza d'ospedale circa un'ora prima e i suoi bambini stavano venendo al mondo. Avevano deciso di non volere sapere il sesso dei bambini prima del tempo perché già di per sé avere dei bambini era una benedizione. La sorpresa di scoprire il loro sesso quando nati era solo la ciliegina sulla torta.

 Un'ora dopo un bambino era venuto alla luce. Decisero di chiamarlo Christopher Paul Hummel. Dopo un paio di minuti, un altro maschietto stava piangendo. Lo chiamarono Kurt Elijah Hummel. Finalmente, anche l'ultimo nacque. Un piccoletto chiamato Carson Jay Hummel.

 Burt osservò la sua nuova famiglia riposare tra le braccia della moglie e notò che i tre gemelli erano esattamente identici. Dagli occhi ai nasi, dal colore dei capelli alla statura.

 "Sono bellissimi." Disse con le lacrime agli occhi. "Ma come faremo a distinguerli?"

 Elizabeth sorrise al marito e gli allungò Kurt da tenere in braccio. "Sarà difficile all'inizio," iniziò, guardando i due bambini tra le sue braccia. "Ma quando cresceranno e avranno delle personalità tutte loro scommetto che sarà davvero facile. So che in fondo sono molto diversi."

 Anche se Elizabeth lo aveva detto con noncuranza, non avrebbe potuto avere più ragione. Quando portarono i bambini a casa per la prima volta, ognuno reagì al cambiamento in modo diverso. Chris era eccitato riguardo qualunque cosa. Quando fu cresciuto, volle solo toccare e vedere tutto. Kurt invece era nervoso. Avrebbe sempre seguito i suoi fratelli come se avesse voluto essere protetto. Se lasciato solo per troppo tempo, piangeva, e preferiva essere circondato da cose che gli erano familiari. Mentre Carson non si interessava di nulla. Nulla lo sorprendeva o lo spaventava e il miglior modo in cui poteva essere descritto era non particolarmente toccato dal mondo.

 Quando i bambini andarono all'asilo nido, le loro personalità spiccarono e diventarono molto evidenti. Una volta imparato a leggere e scrivere, Carson si ritrovò amante della scrittura di storie. Dopo la scuola si sarebbe seduto al tavolo della cucina a scrivere le fiabe che aveva pensato per poterle così condividere con la famiglia a cena.

 Chris amava guardare la tv ma non come gli altri bambini della sua età. Gli piaceva osservare gli attori e il loro modo di recitare un particolare ruolo. Dopo aver visto una serie tv o un film, avrebbe ripetuto le sue scene e frasi preferite costantemente a chiunque lo avesse ascoltato.

 Confrontato a Chris e Carson, Kurt spiccava con maggior violenza. Nonostante fossero completamente identici, Kurt amava vestiti più alla moda. Spesso lo beccavano a frugare nell'armadio di mamma e adorava aiutarla a scegliere il miglior trucco da indossare per diverse occasioni. Era anche una persona più dolce rispetto agli altri due. Amava avere dei piccoli tea-party con Elizabeth ed era davvero pignolo sul suo cibo.

 Burt si preoccupò un po' per quello che avrebbe potuto significare questo comportamento di Kurt ma quando espose i suoi pensieri a sua moglie si sentì in colpa. Lei gli disse di non preoccuparsi perché non importava il modo in cui sarebbero cresciuti. Loro li avrebbero comunque amati.

 Quando i bambini avevano 8 anni Elizabeth si ammalò. Rimase malata per qualche mese prima di morire. Il suo funerale fu bellissimo, con tutti i suoi amici e famigliari venuti a condividere memorie per prolungarne il ricordo.

 Le cose cambiarono dopo quello. Ma i ragazzi continuarono a crescere. E le loro storie continuarono.

 

Note Autrice: Questa era l'introduzione a tutte le mini-storie che seguiranno. Non ci sarà alcun tipo di ordine e sono accettati suggerimenti. Lasciate una recensione, se vi va! 

 

Note Traduttrice: Buonsalve a tutti! Personalmente ho amato questa storia e ho voluto provare a tradurla per far sì che anche altri potessero amarla come ho fatto io. Lo so che la traduzione non è delle migliori, è la prima volta che traduco una storia ^^". Infatti sto cercando un beta, se ci sono volontari che si facciano pure avanti *silenzio tombale*. Vi lascio il link alla fanfiction originale, se avete tempo dateci un'occhiata, merita davvero https://www.fanfiction.net/s/11146813/1/Three-Times-The-Hummel-Verse Se avrete voglia di lasciare una recensione, anche solo per dirmi di darmi a qualcosa di utile all'umanità, sarò ben felice di inviarla all'autrice.

Alla prossima!

 

 

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Capitolo 2
*** Confessions ***


"Davvero Kurt? Glee Club?" esclamò Carson appena Kurt fu a casa. Era nel bel mezzo della scrittura di una storia per il giornale scolastico quando aveva ricevuto un sms da Chris che gli diceva di aver visto il nome di Kurt nella lista di iscrizione. "Capisci che è la morte sociale, vero?"

"Oh per favore, come se fossi popolare ora." disse Kurt sarcasticamente. "Papà voleva che mi unissi a un club ed è quello che ho fatto. Almeno sono entrato in un club a cui sono interessato." Si avvicinò a Carson e si sedette accanto a lui al tavolo della cucina. Carson continuò a fissarlo come se fosse uscito di senno. "Senti, Carson, mi piace cantare e mi sono iscritto a un gruppo di canto, non è un grande scoop."

"No credo di no, ma stai praticamente annunciando di essere gay. Nessun ragazzo sano di mente si unirebbe a quel club." Carson si pentì immediatamente delle sue parole. Kurt abbassò lo sguardo in silenzio. Senza degnare di uno sguardo suo fratello, se ne andò dalla stanza. "No aspetta Kurt! Non intendevo questo! Mi dispiace!" gli gridò, ma il ragazzo non tornò indietro. Il rumore della porta di ingresso che si apriva e sbatteva subito dopo lo fece sobbalzare. Aveva sperato che Kurt non se ne andasse; voleva provare a scusarsi ancora.

Invece Chris entrò in cucina appoggiando la borsa sull'isola della cucina. "Hai già provato a parlargli?"chiese mentre si sedeva accanto al fratello.

"Sì... E credo di aver fatto una gran cazzata." Chris spalancò gli occhi.

"Che hai fatto?" sussurrò aspramente, facendo sussultare Carson. 

"Potrei aver accennato al fatto che solo un gay sarebbe entrato in quel club." Carson non poté guardare Chris negli occhi mentre lo diceva. Sapeva perfettamente come avrebbe reagito.

"CHE?" Chris non tentava più di rimanere calmo come prima. Si alzò di scatto e iniziò a camminare intorno alla stanza. "Idiota! Perché gliel'hai detto quando sai che è gay? Lascialo in pace! Ugh! Lo so che non è ancora dichiarato ma lo sapevi!" Chris si abbandonò di nuovo sulla sedia e si prese la testa tra le mani. "L'avresti detto anche a me se mi fossi iscritto al club?" sospirò, senza alzare lo sguardo.

Carson lo guardò, incerto su cosa dire. "Cosa intendi?"

Chris alzò gli occhi, rossi di lacrime trattenute. "Avresti detto a me quello che hai detto a Kurt se mi fossi unito al Glee?"

"Mmh. Probabilmente. Non ci stavo davvero pensando. L'ho solo detto." Carson si sentiva terribilmente in colpa ed ora era anche confuso. Perché Chris si comportava in modo così strano? "Perché? Vuoi iscriverti anche tu?"

"No ma come ragazzo gay sono davvero offeso dalle tue accuse." Urlò Chris, sorprendendo Carson e sé stesso. Gli occhi di entrambi i ragazzi si spalancarono alla confessione. Chris non aveva intenzione di rivelare come davvero si sentisse; voleva solo che Carson capisse che quello che aveva detto era sbagliato. Solo adesso che la verità era venuta a galla era un po' spaventato dalla possibile reazione del fratello.

Carson era scioccato. Non era così che aveva immaginato il suo pomeriggio. Avrebbe solo voluto tornare a casa, fare i compiti e andarsene a dormire. Invece aveva offeso entrambi i suoi fratelli e uno dei due gli aveva confessato un segreto molto personale. 

Provò a dire qualcosa ma scoprì di non sapere cosa. Così si alzò dalla sedia e girò attorno al tavolo da suo fratello. Lo tirò in piedi e lo costrinse in un abbraccio. Le lacrime di Chris a stento trattenute iniziarono finalmente a scivolare sulle sue guance e sulla felpa di Carson. Rimasero così per quel che sembrò un'ora prima di separarsi. 

Chris cercò di pulire le tracce delle lacrime dalle guance ma Carson lo batté sul tempo. Gli sorrise incoraggiante e riuscì a parlare. "Sul serio, devo dire che mi hai sorpreso. Voglio dire, abbiamo sempre saputo di Kurt, ma tu non sei mai stato così ovvio. Non su questo. Tipo, letteralmente. Non ne avevo idea."

Chris si ritrovò a ridacchiare e sorridere. "Sì, nessuno me lo ha mai chiesto, quindi non mi sono mai sentito in dovere di dirlo." Fu il turno di Carson di ridere. Chris esitò un po' prima di chiedere "Amici come prima?"

"Certo. Perché non dovremmo?" Carson lo abbracciò di nuovo e Chris lo accolse grato. L'abbraccio non durò quanto il precedente, ma era meno di conforto e più di amore fraterno del primo. Quando Carson si scansò, era tornato serio."Adesso che mi scusato con un fratello è meglio che vada ad elemosinare il perdono anche dall'altro. Stai bene?"

"Mai stato meglio." rispose Chris sincero, con un sorriso da un orecchio all'altro. Carson ricambiò il sorriso e andò in cerca di Kurt. Chris rimase in cucina, ancora con il sorriso stampato in faccia, felice di aver finalmente rivelato a qualcuno di importante per lui il suo più grande segreto. 

Carson trovò Kurt nella sua stanza, a faccia in giù nel letto, con un cuscino sopra la testa. "Kurt possiamo parlare un secondo?"

"Non lo so." Arrivò una risposta masticata. "Hai intenzione di chiamarmi di nuovo gay?"

Carson sospirò. "Non c'è niente di male con l'essere gay Kurt. Sono davvero dispiaciuto per ciò che ho detto. Ho provato a vederla da un'altra prospettiva. Nel momento in cui l'ho detto sapevo già di aver detto una cazzata." Kurt levò la testa da sotto il cuscino e lo guardò.

"E' tutto a posto, Carson." Disse mentre scendeva dal letto e attraversava la stanza. "So cosa intendevi. L'ho sentito spesso a scuola. Pensavo solo di non sentirmelo dire anche a casa."

"Non dovresti sentirtelo dire per niente. Ascolta ho parlato con Chris e mi dispiace tanto. Sono dalla tua parte al cento per cento. Non mi importa se sei gay, etero, o qualcosa nel mezzo. E non giudicherò più un libro dalla copertina. Dovresti unirti al Glee Club. Penso che ti piacerebbe molto."

Kurt sorrise leggermente e Carson. "So che lo farà. Cioè, sarà una continua competizione per gli assoli e potremmo usare una forte voce maschile, ma credo che sarà comunque divertente." Carson era felice di sentire suo fratello così entusiasta per un club che ancora a malapena esisteva ancora. 

"Chi altro si è unito finora?" Chiese sinceramente curioso. 

Kurt continuò raggiante. "Beh c'è quell'odiosa di Rachel Berry, ma non credo che sarà troppo male. Quel ragazzo in sedia a rotelle. Non ricordo il suo nome in questo momento. La ragazza goth asiatica, Tina. E una ragazza molto simpatica di nome Mercedes. Penso che potremmo diventare davvero ottimi amici."

"Beh sono davvero felice per te." Disse Carson mentre avanzava per abbracciare Kurt. Lui ricambiò l'abbraccio e fece un passo indietro.

"Ehi, pensi che a Chris piacerebbe entrare? Anche lui sa cantare." 

Carson ridacchiò. "Solo perché sa cantare questo non significa che voglia entrare nel Glee, Kurt. E poi gli piace di più recitare. Ehi! Non hai intenzione di chiedermi se voglio unirmi anch'io?" Kurt scoppiò in una risata. " Per tua informazione, anch'io so cantare. Cioè, non voglio farlo, ma ne sono capace."

" Grazie Carson." Disse Kurt allegro. Carson non capiva se era per lo scherzo o solo per avergli parlato ed essersi scusato in generale, ma era felice di essere riuscito a farlo sorridere. 

"Papà sarà presto a casa. Non vedo l'ora di dirgli che dono entrato in un club! Ora non potrà più portarmi via la mia macchina da cucire." disse Kurt con un ghigno.

"Che Dio ce ne scampi!" Disse Carson cercando di trattenere le risate. "Forza ti aiuto con la cena." Scesero insieme di sotto in cucina. Chris era seduto al tavolo facendo i compiti. Quando entrarono alzò lo sguardo e lo incrociò con quello di Carson. Ricambiò il sorriso e tutto tornò nella norma delle loro serate. Tutti equamente felici.

 

Note Autrice: Ehi! Ho pensato di avere il bisogno di scrivere come Chris si è dichiarato. Penso che come lo ha fatto Kurt rimarrà canon. Quel momento è semplicemente tropo bello per essere cambiato. Spero che vi sia piaciuto, magari lasciate un piccola recensione e qualche idea per un nuovo capitolo!

 

Note Traduttrice: Salve a tutti! Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno inserito tra le ricordate e le seguite e anche chi ha recensito lo scorso capitolo! Spero che vi sia piaciuto, per qualsiasi errore/orrore non esitate a farmelo sapere anche con una minuscola recensione :) Spero di riuscire ad aggiornare il più presto possibile, comunque credo di pubblicare un capitolo a settimana almeno per adesso che la scuola non è iniziata. 

Alla prossima! :D

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Capitolo 3
*** Drunken Hummels ***


"Per favore, promettetemi che se verrete, vi comporterete da persone normali." Implorò Kurt mentre camminava per la stanza preparandosi per la festa. Era stato invitato ad un party a casa di Rachel per un raduno del Glee. (Beh, aveva ricattato Finn con la cronologia del suo computer per essere portato. Ma dopo averlo ricattato aveva chiamato Rachel per accertarsi se poteva portare un amico.) Anche se ora frequentava la Dalton i suoi amici volevano lo stesso che venisse. Aveva anche convinto Blaine ad accompagnarlo. Solo come amico, ovvio.

"Certo Kurt! Non mi sognerei neanche di comportarmi in altro modo." Disse Carson sarcasticamente. Chris roteò gli occhi al commento e si fece serio.

"Rilassati Kurt. Io non ho intenzione di fare niente di stupido. Voglio solo uscire." Kurt sorrise a Chris e fissò Carson.

"Ci sarà dell'alcool?" Chiese Carson, cercando di sembrare innocente.

"Non lo so ma spero di no. Se ci sarà io sarò il guidatore designato." Kurt si accostò allo specchio per ricontrollare che il suo outfit fosse perfetto. Indossava un paio di jeans neri attillati e una camicia rossa con una specie di cinghia sulla spalla. Chris e Carson dall'altra parte indossavano solo dei jeans scoloriti e delle magliette. La maglia di Chris era nera e con lo scollo a V e quella di Carson era una vecchia a righe nere e blu, colore che era il suo marchio di fabbrica.

"Ok allora direi di andare. Sei pronto Kurt?" Chiese Carson impaziente.

"Sì, vai a vedere se Finn è pronto e andiamo. Passiamo a prendere Blaine per strada."

"Oooo" Lo presero in giro entrambi i fratelli mentre lasciavano la stanza. Kurt sospirò e si chiese se non avesse fatto un errore ad invitarli.

**

"Oh Kurt sono così felice che tu sia riuscito a venire! Ciao Blaine, Finn, Chris e Carson!" Squittì Rachel quando tutti furono entrati. "La festa è di sotto. C'è da bere e da mangiare anche lì."

Scesero le scale diretti al seminterrato e videro che tutti i componenti del Glee erano già lì. In quel momento tutti si dispersero in giro per la stanza. Carson si avvicinò a Puck, che gli diede un pugno amichevole e fece un commento sulla sua maglia a righe. Chris andò a sedersi sul retro del palco con Tina e Mercedes. Blaine rimase sulle scale a parlare a Rachel sul suo non essere un Usignolo alla festa. Finn e Kurt rimasero un po' in disparte guardandosi intorno. C'era un patetico tavolo con sopra dei biglietti con su scritto "Biglietti Drink".

All'improvviso una folla si radunò sulle scale. Mentre tutti cercavano di andarsene, Puck e Carson presero da parte Rachel per parlarle. Quando lei urlò qualcosa a proposito di alcool tutti quelli che avevano provato a svignarsela si radunarono di nuovo intorno al tavolo. Carson e Puck tirarono fuori enormi quantità di alcool e allora la vera festa iniziò.

Dopodiché tutto diventò un po' confuso per tutti tranne che per Kurt e Finn, gli unici due a non bere. Era piuttosto divertente vedere l'intero Glee Club ubriacarsi. Quando Rachel iniziò ad appiccicarsi a Finn, lui decise di spiegarle i tipi di ubriachi. Kurt lo ascoltò mentre divideva i loro amici in categorie. Brittany iniziò a spogliarsi per Artie sulla lavatrice nell'angolo. Mercedes, Tina e Chris ridevano istericamente. Quinn, Lauren, Puck e Carson erano nel bel mezzo di una discussione piuttosto accesa sul divano. Mentre Kurt li osservava, Quinn afferrò Carson per la maglietta e lo tirò verso di lei, premendo le loro labbra insieme.

"Chi vuole giocare al gioco della bottiglia!" Gridò Rachel, attirando l'attenzione degli altri. Tutti sembravano entusiasti mentre formavano un cerchio nel centro della stanza.

Dopo qualche round Rachel finì per baciare Blaine per decisamente troppo tempo se l'avessero chiesto a Kurt. Ad Artie toccò baciare un Chris completamente ubriaco. Carson e Quinn abbandonarono il gioco a metà per divertirsi sul divano per conto loro. Quando fu il turno di Puck, la bottiglia si fermò su Kurt. Fu a dir poco imbarazzante ma in fondo a Kurt non importava e Puck dichiarò che baciare un ragazzo non era così male.

Quando il gioco fu finito Blaine e Rachel andarono sul palco a cantare e tutti gli altri iniziarono a ballare nel mezzo della stanza. Kurt rimase seduto da un lato a osservarli. Non era troppo felice che Blaine e Rachel fossero diventati così intimi.

Carson e Quinn scomparvero a metà della canzone, entrambi che correvano su per le scale. Chris aveva smesso di bere dopo aver baciato Artie e ora sedeva sul divano con aria annoiata.

"Ehi Kurt" Disse Finn una volta che la canzone fu finita, "Vuoi che ce ne andiamo? Non so dove sia Carson e Chris sembra sul punto di svenire."

"Va bene vado a recuperare Blaine." Kurt iniziò a girare per la stanza alla ricerca dell'Usignolo. Quando finalmente lo trovò, Kurt era davvero infastidito. Si stava versando un altro drink con Rachel appiccicata al suo fianco.

"Ehi Blaine," Disse Kurt mentre si affrettava verso di lui. "Ascolta, noi ce ne stiamo andando. Vuoi venire con noi o chiamare i tuoi per un passaggio?" Kurt sapeva che Blaine non avrebbe mai chiamato i suoi genitori per farsi venire a prendere, ubriaco o no.

Il ragazzo spalancò gli occhi e scosse la testa in fretta. "No! No, sono pronto ad andare." Si voltò verso la ragazza spalmata sul suo braccio. "Ciao Rachel."

"Ciao Blainey!" Urlò lei.

Una volta che lo ebbe mollato, Kurt iniziò a trascinarlo su per le scale. Quando arrivò in cima, Finna era sulla porta d'ingresso e sembrava confuso. "Amico, dov'è Carson?" Kurt sospirò.

"Ok, vado a cercarlo. Tu porta Blaine e Chris sull'auto." Disse Kurt mentre iniziava a girare per casa alla ricerca di Carson. Aveva un sospetto su dove fosse, ma decise di dare al fratello il beneficio del dubbio e cercarlo nel resto della casa prima. Quando realizzò che aveva cercato in un tutti gli altri posti, non poté più evitare di cercare nella camera da letto.

Quando spalancò la porta rimase sorpreso e non sorpreso allo stesso tempo. Aveva beccato Carson e Quinn nel mezzo della loro accesa sessione di pomiciamento. Carson non aveva più la maglietta e i bottoni della camicetta di Quinn erano tutti slacciati.

"Ehi Car, noi andiamo. Forza." Disse Kurt, volendo evitare di avere una lunga conversazione o litigata in quel momento. I due si separarono piuttosto bruscamente con dei gridolini di shock.

"Davvero Kurt! Ottimo tempismo!" Sputò Carson mentre si alzava dal letto. Iniziò a cercare la propria maglia in giro per la stanza ma ci rinunciò in fretta.

"Sì, non avrei potuto scegliere un momento migliore nemmeno se ci avessi provato." Disse Kurt asciutto. "Dai." Con questo, i due ragazzi lasciarono Quinn da sola nella stanza e si diressero verso l'auto che li aspettava.

Durante il viaggio di ritorno Finn parlò a Kurt. "Ehi, portiamo Blaine a casa adesso? Perché non credo sia una grande idea."

Kurt guardò sui sedili posteriori dell'auto e vide Blaine ridacchiare indicando qualcosa fuori dal finestrino. "Sì hai ragione. Può passare la notte noi. Non è un gran problema."

Finn rimase in silenzio un momento. "Dove dormirà?"

"La faccenda non è grande come la fai sembrare Finn" Disse Kurt acidamente. Quando arrivarono a casa, ognuno prese una strada diversa. Finn e Carson trascinarono Chris su per le scale e nella sua stanza mentre Kurt aiutava Blaine a scendere per arrivare nella sua. Non aveva intenzione di far dormire Blaine sul divano perché poi quando si sarebbe svegliato avrebbe avuto anche il mal di schiena, oltre al mal di testa da doposbronza.

L'ultima cosa che Kurt sentì quella notte fu il leggero russare di Blaine accanto a lui nel letto.

**

La mattina seguente fu piena di sorprese per Burt. La più grande fu quando entrò in camera di Kurt e scoprì che non era solo. Dopo aver lasciato la stanza con una certa fretta Burt decise di andare a controllare gli altri figli. Finn era già in cucina a fare colazione. Sembrava davvero stanco. Poi andò di sopra per vedere le altre due stanze. Capitò da Chris per primo, solo per trovare un letto vuoto e sentire il rumore di qualcuno che vomita dal bagno. Un volta che Burt gli ebbe dato un po' d'acqua, attraversò il corridoio per vedere in che condizione fosse Carson.

Quando entrò, trovò Carson sveglio che si stava vestendo per la giornata. Aveva già i pantaloni addosso e stava scavando in una pila di vestiti sul pavimento per trovare una maglia. "Ehi figliolo, come ti senti stamattina?"

Carson ridacchiò. "Meravigliosamente, papà."

"C'è una ragione al fatto che Chris stia male di stomaco, o una ragione per cui Blaine abbia passato la notte in camera di Kurt? Tu ne sai qualcosa?"

Carson spalancò gli occhi, e poi scoppiò a ridere. "Aspetta, aspetta. Kurt ha lasciato dormire Blaine in camera sua? Fantastico, impagabile! Quindi hanno anche condiviso il letto?" Carson continuò a ridere, lasciando Burt se possibile ancora più confuso.

"Ok quindi sembri sapere che Blaine ha passato la notte qui. Perché?" Disse, sempre cercando delle risposte e in quel momento Carson sembrava l'unico in forma per dargliene.

"Sì, siamo tutti andati alla festa di Rachel ieri sera. Era tardi e Blaine non voleva tornare a casa sua quindi lo abbiamo lasciato crollare qui." Disse Carson, finalmente tirando fuori una maglietta dal mucchio. Dopo una piccola pausa, aggiunse "Oh, e Chris probabilmente sta male per l'alcool. Ora, prima che tu dica niente, Kurt e Finn non hanno bevuto e siamo stati tutti responsabili."

Burt era senza parole. "Ok beh quando sei pronto vieni al piano di sotto, dobbiamo fare una riunione di famiglia." Carson gemette ma annuì.

Di sotto, Kurt e Blaine avevano raggiunto Finn in cucina. Kurt stava girando per la stanza mentre preparava la colazione per Blaine e per sé. Blaine invece si era addormentato sul tavolo della cucina. Presto Carson si unì a loro a prese posto accanto a Finn. Chris fu l'ultimo ad entrare in cucina, con un colorito verde e malaticcio.

Carole era già partita per andare al lavoro quindi Burt decise di iniziare. "Ok penso che la mia prima domanda sia perché voi tre avete deciso di bere." Diresse la domanda a Chris, Carson e Blaine. "La seconda perché tu non stai male come gli altri Carson?"

Carson infatti sembrava perfettamente a posto, nemmeno lontanamente stanco. "Beh papà questo perché io non ho i postumi della sbornia. Un vantaggio che ho imparato ad amare. E abbiamo deciso di bere perché è divertente. Siamo stati responsabili e Finn ci ha portati a casa."

Burt sospirò, ma decise di continuare la discussione quando Carole fosse stata a casa. " Non finisce qui, intesi? Ne riparliamo dopo. Perché uno di voi non porta Blaine a casa?"

Una volta che Burt fu uscito, tutti si girarono a fissare Carson. "Perché non stai male?" Chris cercò di gridare. Sembrava ancora stare male e senza dubbio era geloso della reazione del fratello all'alcool. "So per certo che hai bevuto più di me."

"Io non sto male nel doposbronza e basta. Se lo facessi, sarei stato in un mare di guai un paio di settimane fa quando ho passato la notte da Puck." Alle parole di Carson le bocche dei presenti si spalancarono.

"Comunque. Avremo la nostra punizione più tardi." Disse Kurt mentre aiutava Blaine ad alzarsi. "Lo accompagno a casa." E con questo Kurt lasciò la stanza. Chris salì le scale per tornare nel suo bagno e Finn e Carson rimasero nel salotto.

"Quindi, tu e Quinn." Dichiarò Finn. Carson rise al tono del ragazzo, perché era ovvio che non gli stava ponendo una domanda.

"Era solo per divertimento, Finn. Non mi piace in quel modo. Secondo la mia opinione ha avuto troppi problemi." Finn si rilassò a quelle parole e si alzò per accendere la TV. Tutti tentarono di godersi quel che potevano della giornata prima che Carole tornasse a casa. Punizioni li aspettavano.

Note Autrice: Per favore lasciate una recensione! E sentitevi liberi di dare suggerimenti sulla storia. Oh, e qualcun altro pensa che Carson e Quinn sarebbero una gran bella coppia?

Note Traduttrice: Hola! Grazie a tutti quelli che hanno recensito gli scorsi capitoli e anche l'altra storia che ho tradotto (pubblicità occulta xD), ovviamente grazie anche alla mia fantastica beta gaialor95 :)

Al prossimo capitolo!

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Capitolo 4
*** Teasing Siblings ***


"Oohh. Qualcuno è innamorato!" Lo prese in giro Carson quando Kurt si chiuse la porta alle spalle. 

"Zitto Carson." Ribatté, entrando in cucina per cercare qualcosa da mettere sotto i denti. 

"Ah! Non l'hai negato!" Esclamò Carson, seguendolo. Chris e Finn erano seduti al tavolo della cucina facendo i compiti ed entrambi alzarono lo sguardo all'entrata degli altri due. 

"Perché mi assali sempre quando torno da un appuntamento, Carson?" Kurt aprì il frigorifero e tirò fuori della lattuga per prepararsi un'insalata. "Io non ti stresso ogni volta che esci con qualcuna." 

"Questo perché sai benissimo che non mi interesso sul serio alle ragazze con cui esco. Gli vuoi tanto tanto bene?" Disse cercando di essere divertente.  

"No, non ci siamo detti che ci amiamo." Disse Kurt, senza alzare lo sguardo da dove stava tagliando la verdura. 

"Perché no?" Domandò Finn, intromettendosi nella conversazione. 

"Perché non è così che funziona, ragazzi, usciamo insieme soltanto da un mese." Kurt era visibilmente irritato dalle domanda. Chris lo notò e provò a cambiare argomento. 

"Smettetela, ragazzi. Carson, papà sarà a casa tra poco, hai portato fuori la spazzatura come ti aveva chiesto?" Carson gemette e lasciò la stanza. Kurt rivolse a Chris un sorriso grato. 

La cucina piombò nel silenzio mentre Finn e Chris riprendevano i loro compiti e Kurt continuava a prepararsi l'insalata. Al suono della porta che sbatteva tutti sobbalzarono. "Sono a casa!" Gridò Burt. 

"In cucina papà!" Gli gridò Kurt in risposta. Burt apparve nel vano della porta. 

"Ehi, tu non avevi un appuntamento con Blaine stasera, Kurt?" Kurt si seppellì il volto tra le mani e Finn scoppiò a ridere. "Cosa?" Chiese Burt, visibilmente confuso. 

"Ti abbiamo battuto sul tempo, papà." Replicò Chris. "Carson l'ha già interrogato. Lascialo stare." Carson rientrò nella stanza al menzionare del suo nome. 

"Ho buttato la spazzatura, papà." 

"Grazie, figliolo. Cosa c'è per cena, Kurt? Carole esce dal lavoro tra dieci minuti, vuoi che le chieda di prendere qualcosa al take-away mentre torna a casa?" 

"Certo, ma ho intenzione di mangiare questa insalata adesso. Sto morendo di fame." Disse Kurt mentre prendeva il suo piatto e si sedeva al tavolo accanto a Chris. 

"Cosa, il tuo ragazzo non ti dà da mangiare?" Domandò Chris, facendo scoppiare a ridere Finn e Carson. 

"Oh, ci risiamo." Sospirò Kurt, sembrando di nuovo parecchio seccato. "Passiamo la maggior parte dei nostri pomeriggi al caffè, dove beviamo caffè. Il caffè non riempie lo stomaco!" 

"Ok ragazzi, lasciate stare vostro fratello. Parlando di appuntamenti, com'è andato il tuo ieri?" Disse Burt, cercando di ripagare i ragazzi con la loro stessa medicina.  

Finn sembrò contorcersi sulla sedia. "Bene credo. Ogni volta che usciamo in pratica mangiamo e la ascolto parlare." Tutti nella stanza iniziarono a ridacchiare, facendo arrossire Finn. "Mi piace Rachel, ma la nostra relazione è così a senso unico.." 

"Ecco, Carson. Un altro da assillare con le tue domande sugli appuntamenti." Disse Kurt con la bocca piena di lattuga. 

"Non ho domande sugli appuntamenti. Mi piace solo vederti a disagio quando ti infastidisco." Replicò Carson sulla difensiva. 

"Beh, Carson, chi è stata l'ultima persona con cui sei uscito?" Chiese Burt, curioso. Carson tendeva a tenersi per sé informazioni del genere e lui non aveva idea a chi potesse essere interessato. 

"Mmh, fammi pensare. L'ultima ragazza con cui sono uscito è stata quella nuova, Sugar. Era fastidiosa come una zanzara. Non posso più sopportare di starle intorno." 

"Nessuno ci riesce, amico. Per quanto tempo siete usciti?" Domandò Finn. 

"Eh, due settimane forse. E' stato tutto quello che ho potuto sopportare." Disse mentre si sedeva dall'altro lato di Finn. 

"Bene. E' il tuo turno, Chris." Annunciò Burt, felice di essere riuscito a dare a tutti i figli l'attenzione che loro avevano dato a Kurt. 

Chris guardò Burt di sbieco. "Io? Ma non ho attaccato Kurt, al massimo l'ho difeso." 

"E' solo in parte quello che sto facendo. Gli altri lo hanno detto. Sono solo generalmente interessato." 

"Oh ehm, non mi vedo con nessuno per ora." Rispose imbarazzato, evitando accuratamente le occhiate degli altri. 

"Beh c'è qualcuno a cui sei interessato?" Gli chiese Kurt gentilmente. Non voleva spingere il fratello, era solo curioso di sapere chi aveva catturato la sua attenzione. 

Chris rimase zitto per qualche secondo, prima di rispondere timidamente. "Non proprio. I ragazzi del McKinley non sono proprio il massimo. Sono solo un branco di Neanderthals." 

"Ok, non ficchiamo il naso. Chiamo Carole e le chiedo se può comprare la cena." Disse Burt prima di lasciare la cucina, lasciando i quattro ragazzi da soli a fissarsi. Un silenzio imbarazzato aleggiò nella stanza.  

Carson fu il primo a parlare. "Quindi neanche voi riuscite a sopportare Sugar, eh?" 

Degli improvvisi scoppi di risa dissolsero ogni traccia di disagio. 

 

Note Traduttrice: Ok sorry lo ammetto sono in ritardo ^^"" Però non è colpa mia *dà la colpa alla scuola e ai nuovi prof che la odiano* Grazie in anticipo a chiunque lascerà una recensione! (Per favoreeee!!! Piccola piccola!! *occhi da cucciolo*)  

(Grazie anche alla mia beta, gaialor95, obviously ;))

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