Over the time dance

di _Akimi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #Peppermint ***
Capitolo 2: *** #Our Song ***
Capitolo 3: *** #Princesses & Dragons ***
Capitolo 4: *** #Sunset ***
Capitolo 5: *** #Guitar ***
Capitolo 6: *** #Tennis ***
Capitolo 7: *** #Identity ***
Capitolo 8: *** #Sweetness ***
Capitolo 9: *** #Forest ***
Capitolo 10: *** #End ***



Capitolo 1
*** #Peppermint ***


#PEPPERMINT
500 parole

 
La osserva e la vede voltarsi un paio di volte. I capelli le ricadono dolcemente sulle guance arrossate e con le dita fini stringe la coperta calda.
Lily sa che ha paura di ammalarsi ed è per questo che sul viso della bionda si dipinge un sorriso divertito.
Le piace quella ragazza dai capelli color lime, le piace così tanto da sentire gli zigomi pizzicare e si rende conto di essersi messa a sorridere come una sciocca.
Non è da lei sorridere per così poco, eppure l'immagine di Gumi addormentata accanto le basta per sentirsi diversa, un'altra Lily probabilmente.

Sente il buon profumo che emana la pelle della ragazza. Le carezza affettuosamente il capo e quest'ultima si muove verso di lei, nascondendo la testa contro il petto morbido della compagna.
Vorrebbe dirle che non ha ancora raggiunto il mondo onirico, tiene semplicemente gli occhi chiusi e aspetta.
Vorrebbe chiederle di bisbigliarle qualcosa di dolce per aiutarla ad addormentarsi, ma sa che Lily non lo farebbe mai.
"Non sono mica una stupida ragazzina" - è questa la sua solita risposta. La fa stare male, anche se non vuole ammettere di essere così infantile. Lily le piace perchè schietta e ha una personalità forte. Dice di non temere niente, anche se Gumi sa bene che non è la verità, eppure ci crede anche lei. Le fa piacere sentire quel paio di occhi azzurri su di sé : la fanno sentire speciale e al tempo stesso le fanno comprendere che dietro a quella gelida apparenza, la compagna non fa altro che mostrarle il suo affetto a modo suo.


Quella notte non la lascia neppure per un attimo, appoggia il capo vicino al suo e l'avvolge con uno dei suoi abbracci possessivi, ma anche gentili.
Le mani di Lily sono sempre fredde e sa che Gumi vorrebbe riscaldarle con le proprie. A dire il vero, alla bionda non piace avere qualcuno così tanto vicino, ma per quella ragazza energica finisce sempre con sopportare di tutto.


-Finirai con l'ammalarti anche tu.-
Le bisbiglia con la voce impastata dal sonno. Gumi vorrebbe chiederle di rimanere così, anche se la mattina seguente sarebbero finite entrambe inchiodate a letto con un fastidioso mal di gola e una febbre non da poco.
-Io non mi ammalo mai.-
Sorride spavalda la bionda e sa che l'altra è arrossita. Sente il suo viso caldo contro il proprio torso e le viene spontaneo accarezzarle di nuovo i capelli passando le dita tra un paio di ciuffi verdi. Si abbassa un po' per schioccarle un bacio sulle labbra e vorrebbe domandarle quale buon profumo ha deciso di mettere quella sera.
Gumi,tuttavia, finisce con il borbottare qualcosa a riguardo dei medicinali che ha appena preso e che, molto probabilmente, condividerà con Lily non appena svegliate.


-La mente piperita è ottima per il raffreddore, potresti spalmarti anche tu un po' di unguento domani.-
Quelle parole non trovano una risposta da parte della bionda, ma Gumi spera segretamente di poter aiutare la compagna con le medicine.






ANGOLO DELL'AUTRICE
Sbarco nel fandom dei Vocaloid ovviamente con una yuri! Questa è una delle mie otp per eccellenza e ho tentato con una raccolta di flashfic.
E' la prima volta che ne scrivo una ed è anche la prima volta che scrivo al presente, quindi non rientra nel mio stile e sono un po' arruginita nello scrivere così. Tuttavia voglio tentare anche in questo modo e pubblicherò un totale di 10 flashfic distribuite per 5 giorni (quindi 2 al giorno, impegni permettendo)
Il titolo della raccolta è una canzone cantata dalle due assieme,  non so se sia molto conosciuta, temo di no, ma non è male. La consiglio!


 

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Capitolo 2
*** #Our Song ***


#OUR SONG
484 parole

Gumi sbircia dalla grande vetrata della sala di registrazione. Il vetro è oscurato ed è certa che Lily non possa vederla da lì, eppure, nonostante questa sicurezza, la ragazza non può fare altro che nascondersi sotto la scrivania ogni qualvolta la bionda ha gli occhi puntati verso la sua parte.
Si ripete che è una sciocca, che Lily non può sapere che qualcuno la stia spiando dalla postazione e la bionda pare troppo concentrata sul testo della sua canzone per concentrarsi su altro.


Così Gumi appoggia le mani sul tavolo in legno e alza di poco la testa. Da quella posizione può osservare l'espressione seria della cantante e non riesce a distogliere lo sguardo dalla sua figura : le labbra si muovono appena, ma il suo che fuoriesce da esse è forte,sicuro e si armonizza dolcemente con la base della canzone.
E' un pezzo inusuale per Lily, si trova a pensare Gumi.
Le parole lasciano trapelare una dolcezza che non appartiene alla bionda, parlano di una storia d'amore che aiuta la ragazza a sentirsi meglio e Gumi, per quanto trovi quel testo stupendo, sente il proprio cuore stringersi nel petto.


E' una canzone dolce, si ripete una volta.
Parla di amore, pensa ancora.


Ma non ha idea di chi abbia conquistato il cuore di Lily e trovare la verità la fa stare male. Non vorrebbe scoprire chi sia riuscito ad occupare la mente della bionda tanto da portarla a scrivere una canzone a riguardo.


Vorrei essere io.
Pensa ingenuamente, eppure sa che non è possibile. Lily è silenziosa, cinica al primo impatto e non prova timore nel dire ciò che pensa. Trova Gumi fastidiosa e litigano spesso quando si tratta di decidere che cosa cantare.
Nessuno vuole interferire nel loro rapporto e Megpoid pensa che infondo sia meglio così. Non c'è nulla di effettivo tra di loro : sono entrambi cantanti, colleghe, ma nulla di più.


Così, senza neppure volerlo, si trova rannicchiata sotto la scrivania, la testa nascosta tra le ginocchia e le spalle che si alzano appena ogni qualvolta cerca di trattenere le lacrime.
Sa che non è giusto piangere, che non le servirà a nulla perchè Lily rimarrà distante.
Ci sarà sempre un muro a dividerle proprio come la vetrata scura della sala di registrazione.


Gumi la vede.
Lily prosegue da sola.


Vuole rimanere lì, da sola senza pensare ad altro, anche se la mente è colma di immagini della sua amata : la vede arrabbiarsi, la vede lanciare occhiatacce alle persone che le passano davanti e vede anche i suoi occhi azzurri incontrare i propri.




-Speravo fossi qui.-
Una voce la distrae, ma è troppo stanca per alzare il capo ed incontrare lo sguardo di qualcuno.
-Ed è imbarazzante sapere che mi hai sentito cantare.-
Quegli occhi chiari la guardano, una mano si allunga verso di lei per porgerle un foglio.

Our song.
Quella è la sua canzone, eppure sullo spartito c'è scritto anche il suo nome.
Lily e Gumi, suonano bene assieme?




ANGOLO DELL'AUTRICE
Our song è una bellissima canzone di Lily come sempre non molto conosciuta. Il testo tratta effettivamente di una storia d'amore, ma non riguarda Gumi. Tuttavia ho pensato fosse carina l'idea che la cantasse per lei o perlomeno che facesse comprendere i suoi sentimenti per lei attraverso la musica.
Gumi è troppo dolcina e Lily è troppo orgogliosa per dire la verità.
Me le immagino così.

 

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Capitolo 3
*** #Princesses & Dragons ***


#PRINCESSES & DRAGONS
500 Parole



 
Lily si mette a giocare con la sabbia. Non le piace prestare i suoi giocattoli ad altri bambini anche se sa che finirà con il dare il suo secchiello e paletta ad uno dei ragazzini che sta giocando vicino a lei.
Sono rumorosi, parlano troppo e questo non la fa concentrare.
Vorrebbe costruire il castello più maestoso di tutta la spiaggia, ma per quanto si impegni, finisce sempre con il creare una torre troppo storta o trova la fossa attorno alla fortezza troppo piccola. Vorrebbe creare una reggia degna di una qualche importante regina, anche se lei preferisce definirsi una guerriera.
Non le piacciono un granché le storie sulle principesse e sulle fatine magiche, preferisce i racconti con un po' di azione : adora i draghi, spera di poterne vedere uno dal vivo e di poter accudirlo come se fosse un animale domestico. Sua madre le ripete spesso che non è possibile, ma continua a crederci.
Vuole avere una creatura epica come quella, vuole avere una spada lucente con cui sconfiggere qualche malvagio goblins e vuole avere anche un castello tutto per sé.


Non voglio dividerlo con nessuno - pensa possessiva la bambina mentre si impegna a scavare con le mani per rendere il fosso ancora più profondo.
Voglio che qualcuno di loro cada dentro qui così si accorgeranno di quanto sia pericoloso il mio regno - si ripete ancora lanciando un'occhiata poco rassicurante verso il gruppo di bambini che sta giocando come lei.


Tra di loro vede due gemelli, hanno entrambi i capelli biondi e litigano spesso perché sono obbligati ad usare gli stessi giochi.
C'è anche una bambina silenziosa, ha un costume rosa ed ascolta la sua amica dai capelli azzurri parlare di qualche strano cartone.
Lily non fa molto caso alle sue parole perchè ha già distolto lo sguardo da loro osservando due ragazzini mangiare una coppia di gelati dai colori accesi.


Non condividerebbe un ghiacciolo con nessuno, è questo quello che in realtà pensa guardando quei bambini.
Non vuole che le rompano il suo secchiello preferito e non vuole neppure parlare di qualche stupido cartone visto alla tv.


-La mia bambola ha bisogno di un castello, ma io non riesco a costruirne uno così...-
Qualcosa la distrae. E' una voce acuta, al primo impatto fastidiosa, ma non appena si volta dalla parte da cui essa proviene, Lily viene accecata da un sorriso timido di una bambina.
Ha i capelli di un inusuale color smeraldo e i suoi occhi grandi la fissano, aspettando una risposta.


Lily non vorrebbe fare eccezioni. E' chiaro che quella che la bambina ha in mano è una principessa. Lo capisce dal vestito scintillante che indossa e poi osservando meglio la ragazzina davanti a sé dubita che sia una fanatica di draghi come lei.
-Non è un palazzo per principesse,ma...-


La bambina non da più retta alle sue parole e si siede di fianco a lei Le sorride di nuovo e Lily finisce con non dire più nulla, preferendo evitare inutili discussioni.
-Sono Gumi! Posso giocare con te,vero?-
 

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Capitolo 4
*** #Sunset ***


#SUNSET
500 Parole


 
Gumi si sporge sulla ringhiera e guarda in silenzio il cielo rossastro sopra la sua testa.
Adora quel momento della giornata : può osservare il tramonto senza essere disturbata e può finalmente vedere Lily rientrare a casa dal suo abituale corso di canto.
La bionda ha l'abitudine di alzare il capo verso la camera della compagna, è in attesa sul suo balcone per poi agitarsi non appena i loro sguardi si incontrano.


Gumi adora l'espressione che si dipinge sul volto dell'altra ragazza : pare scocciata, ma sa che è felice di vederla. Non vuole ammetterlo, ma ogni venerdì pomeriggio, finite le attività extrascolastiche, non vede l'ora di potersi fiondare in strada e correre a perdifiato verso la costa.
La via di Gumi è quella più vicina al mare e alterna l'ondeggiare del mare riflesso nelle iridi con le piccole case bianche che le accecano gli occhi.


Gira l'angolo e la vede sempre lì : stringe la ringhiera in ferro con forza e ha il busto in avanti così da poter vedere la fine della strada che le divide.
-Riri-chaan!-
Urla così forte, la gola le fa male, ma non le importa. Vuole che tutti i passanti possano sentirla. Vuole che Lily le risponda allo stesso modo, con lo stesso tono di voce, ma sa già che la ragazza non lo farebbe mai.
Non è timida, ma non esprime le proprie emozioni apertamente : è questo ciò che più le piace di lei.


-Come sono andate le lezioni?-
Aspetta che sia sotto il suo balcone e la vede sorridere appena a quella domanda. Stringe lo spallaccio dello zaino tra le dita e si sistema il ciuffo ribelle che le copre la fronte.
-Il professore ha detto che mi farà cantare un mio pezzo al saggio.-
Non sembra contenta, o meglio, finge di non esserlo.
Gumi la conosce bene e non vede l'ora di poter occupare un posto in prima fila per sentirla suonare. Adora vederla strimpellare la sua chitarra e adora ancora di più sapere che quel pezzo è opera sua.


-Vorrei che venissi, infondo mi hai sentito suonare per pomeriggi interi.-
E' vero, Megpoid è andata spesso a casa sua solamente per vederla esercitarsi e non si è mai annoiata, eppure quella proposta la fa arrossire.
Se lo aspettava certamente, ma non sa più come risponderle.
Forse dovrebbe dire che lo desiderava già da tempo o forse, conoscendo il carattere dell'altra, è meglio limitarsi ad una semplice affermazione.


-Posso,davvero?-
Lo domanda come una bambina, le guance imporporate e le mani che le tremano appena.
Quello per lei non è un semplice invito, spera di poter sentire altro da Lily.
Voglio che tu sia lì Gumi - E' importante che tu mi venga a vedere perchè...
Queste sono parole che riempono la mente della ragazza sul balcone, ma non vuole andare oltre, non può andare oltre.


-Gumi.-
La chiama e ancora una volta si guardano.
-Voglio vederti davanti al palco tra due settimane.-
E' schietta, ma è anche questo ciò che l'ha fatta invaghire di lei. Vorrebbe dirglielo, ma forse dovrà attendere un altro venerdì pomeriggio...
 

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Capitolo 5
*** #Guitar ***


#GUITAR
500 Parole

 

Lily è appoggiata al bancone del negozio, sfoglia annoiata una rivista mensile di musica : da quando ha cominciato a lavorare nel negozio di strumenti musicali della città si è decisa a voler comprare una Les Paul che è conservata in vetrina.
E' di colore verde mela, non è il suo preferito, ma non le importa un granché. Crede che valga la pena spendere soldi per un pezzo prezioso del genere e vuole chiedere al suo capo di conservarla per la fine dei suo contratto di tre mesi.
E' una richiesta che - molto probabilmente - lo farà infuriare, ma sogna da quando è bambina di poter avere una chitarra tutta per sé e non vuole chiedere ulteriore denaro ai propri genitori per una propria passione.
Proprio per questo si ritrova ora in quel negozio vendendo dal mattino all'orario di chiusura vinili di tutti i tipi e strumenti di qualsiasi genere musicale.


Non le piace, a dire il vero, parlare troppo con i clienti, ma è obbligata ad interagire con loro. Si deve mostrare disponibile e sorridente, cosa che non le viene piuttosto bene ed è persino troppo schietta per mentire davanti a degli sconosciuti.


-Salve!Di che cosa ha bisogno?-
Allontana quei pensieri dalla testa e si sforza di sorridere non appena la porta del negozio si apre.


-Scusi il disturbo, cercherei una chitarra...-
La ragazza si passa una mano dietro la nuca e sorride imbarazzata. I suoi occhi sono di un verde luminoso e le gote appena arrossate le rendono il viso un po' meno pallido.
E' carina - pensa Lily, ma le sue parole non la tranquillizzano per nulla. Spera che non si stia riferendo alla sua Les Paul, anche se non è scritto che appartiene alla ragazza bionda.


Poco importa, lei è la prima ad aver deciso di comprarla ed è disposta ad inventarsi qualcosa pur di non vedere la nuova arrivata portar via la preziosa chitarra.
Eppure, nonostante vorrebbe mentire dicendole che non è alla sua portata, si ritrova ad osservare silenziosamente il catalogo degli strumenti per vedere quale sia il prezzo.
Il volto della cliente, probabilmente sua coetanea, si illumina seguendo il dito della bionda che scorre sulla pagina bianca.
Ne desidera una da molto tempo, spera di poterla strimpellare e di formare una piccola band in futuro.


-Potresti comprare la Les Paul in vetrina...-
Non sa perchè l'ha detto, ma quella chitarra sembra perfetta per quella ragazzina verde. Le ricorda lei, anche se non sa nulla riguardo il suo conto. Forse non è neppure una brava chitarrista e dall'espressione che si dipinge sul suo volto Lily pensa di aver fatto centro.


-No!Non sono così brava, preferirei qualcosa di più semplice.-
Lily esulta, non esternamente, ma è il suo spirito a rallegrarsi quando si rende conto che la Chitarra può essere ancora sua.
O forse si sbaglia, in realtà è il suo cuore a battere più veloce del dovuto e i suoi occhi si posano di nuovo sul viso della cliente.


-Almeno provala, ne vale la pena, te lo assicuro.-
Accenna un sorriso e questa volta è sincero.
 

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Capitolo 6
*** #Tennis ***


#TENNIS
400 Parole
Se ti piace così tanto devi dirglielo,no?!-
Rin le strilla nell'orecchio e la fa sentire ancora più in imbarazzo. La ragazzina bionda trova la questione troppo semplice, ma non comprende come Gumi si senta davvero.
Passa troppo tempo ad osservare la ragazza giocare : le piace come tiene la racchetta tra le mani, come si lega i capelli lunghi quando inizia a sentire troppo caldo e le piace il vestito bianco che indossa.
Io odio i vestiti, ma questo è sportivo - lo dice spesso ed insiste nel ripetere che non basta uno di quelli per essere una vera tennista.


A dire il vero, a Lily non piace un granché il tennis, preferisce il calcio, ma non ci sono molte ragazze che lo praticano.
Pare una sciocchezza, ma è proprio per questo che vorrebbe lasciare il club. Eppure, quando si volta verso gli spalti, la vede sempre lì.
Le sorride, agita la mano per salutarla e arrossisce quando Lily la vede esultare per una delle sue belle battute.


E' un'amichevole quella che sta giocando contro una ragazza dai capelli rossi, eppure Gumi non smette di alzarsi e saltellare in giro per poterle fare il tifo.
Vorrebbe urlarle altro oltre il semplice -Vai così,Riri-san!- e anche Rin accanto si accorge quanto la ragazza dai capelli verdi si stia trattenendo.
Crede che sia una sciocca a nascondere i suoi sentimenti, ma comprende anche il motivo di quel segreto.
Ha paura di essere giudicata, ha paura che Lily possa allontanarla e il loro rapporto non è mai stato perfetto : Gumi sa di essere insistente e la bionda non è una ragazza molto paziente, eppure le due sono sempre state vicine.


-Quando vince le devi per forza dare un bacio!-
Rin le bisbiglia e le sfiora la guancia, anche se spererebbe di vedere Gumi andare oltre ad un semplice bacio sulle gote.
Non sono più bambine ed è proprio per questo che vorrebbe vederla più sicura di sé. Infondo, pensa spesso la bionda, è certa che Lily sia interessata a Megpoid e che sia semplicemente troppo orgogliosa per ammetterlo.


-Ma anche CUL è brava, quindi non è detto che sarà lei la vincitrice!-
Esclama arrossendo, anche se dentro di sé spera che la ragazza possa vincere così da poter correre sul campo e nascondere la testa contro il suo petto.
Vuole congratularsi con lei, potersi nascondere tra le sue braccia ed è disposta ad accontentarsi di questo, preferendo immaginare un bacio sulle labbra come un dolce sogno irrealizzato.
 
 
 

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Capitolo 7
*** #Identity ***


#IDENTITY
454 PAROLE
Lily osserva in silenzio il sorriso luminoso sul volto di Gumi.
E' graziosa, dannatamente graziosa. Vorrebbe poter vedere quell'espressione sul suo viso ogni giorno, ma sa che essere felice non è così semplice.
Percepisce spesso l'imbarazzo e il disagio dell'altra ragazza; si parlano poche volte e Megpoid rivela raramente dettagli della sua vita privata.
Dalla sua parte, la bionda non riesce ad essere espansiva con nessuno e la situazione peggiora quando si trova in presenza della collega : le due non si scambiano neppure uno sguardo, nessun sorriso o saluto, solamente un paio di parole bisbigliate a bassa voce.


C'è molto di non detto nascosto dietro ai loro sguardi evasivi. Manca il coraggio, l'impulsività e la voglia di rischiare per qualcosa di importante : Lily teme il cambiamento e il pensiero che Gumi possa farsi ancora più lontana diventa insopportabile di giorno in giorno.
Preferisce rimanere in quel limbo indecifrabile, preferisce vedere la ragazza sorridere ad altri. Le basta la vista della collega che ama ciò per cui lavora.


Megpoid ha la fortuna di poter conciliare la sua più grande passione alla sua professione, è questo quello che pensa spesso Lily.
Anche per lei la situazione non è molto diversa, eppure, nell'ultimo periodo, è più impegnata a pensare quando sia doloroso non poter essere qualcosa di diverso, provare qualcosa di diverso.


Si rende conto che questo suo malessere si ripercuote anche sul suo lavoro. Non riesce più a concentrarsi perché l'immagine dolce della ragazza dai capelli color lime colma spesso la sua mente. Non solo nel mondo onirico, ma anche da sveglia.
Immagina quanto possa essere melodiosa la sua voce, quanto possa essere piacere sentire una sua timida carezza sul capo e quanto possa essere bello stringerla tra le proprie braccia.




Eppure si rende conto anche di quanto sia reale e dolorosa la verità : se non avrà mai il coraggio di parlare, di andare da lei per discutere dei propri sentimenti, allora quei pensieri sono destinati a rimanere illusioni.
Crede di avere qualche speranza con lei, ma Lily conosce bene i propri limiti. Sa che non è brava con le parole, sa che non è abile nel organizzare i propri sentimenti perchè non riesce mai a trovare il mondo giusto per esprimerli.
Risulta sempre troppo impulsiva o in alternativa, sempre troppo razionale. Non esiste mezzana via per lei ed è questo ciò spesso la scoraggia.
E' sicura di sé, ma non sembra mai abbastanza per potersi avvicinare a Gumi. Si rende conto che manca quell'impegno a voler scoprire una nuova parte di sé e Lily non è ancora certa di voler abbandonare la propria freddezza.
Sa che ne vale la pena se si tratta di Gumi, ma è più difficile di quanto possa sembrare e così si accontenta ancora una volta di guardarla da lontano.


 

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Capitolo 8
*** #Sweetness ***


#SWEETNESS
408 Parole
Gumi si nasconde sotto la coperta calda avvolgendo poco dopo Lily in un abbraccio rassicurante.
Nessuna delle due ama i campeggi, ma per volere della scuola si sono ritrovate a condividere un sacco a pelo assieme.
Il cuscino è troppo piccolo per entrambe, Lily infatti sente un ciuffo di capelli dell'altra ragazza sfiorarle la guancia. Le da fastidio, ma non dice nulla per non disturbarla.


Lo sguardo di Megpoid lascia trapelare la stanchezza che ha assalito poco a poco la sua mente, ma anche il suo corpo. Le sembra facile poter chiudere gli occhi e addormentarsi, ma finisce con il girarsi un paio di volte senza smettere di sbadigliare.
E' imbarazzata ed è ancora più imbarazzata ad ammettere di sentirsi a disagio con Lily di fianco a sé.
Le piace sentire il calore che emanava il corpo della bionda, ma è proprio per questo che non vorrebbe fraintendere il comportamento della compagna. E' sicura che Lily non voglia condividere la coperta con lei, lo si capisce dal modo in cui evitava il suo viso, dal modo in cui sbuffa ogni qualvolta la sente girarsi.
Vorrebbe dirle di stare ferma una volta per tutte, ma non appena si volta dalla sua parte, la vede stropicciarsi gli occhi come una bambina. Le guance arrossate e un sorriso innervosito dipinto sul viso.


-Dovresti provare a dormire.- Lily le copre con un gesto fulmineo la spalla con la coperta. E' una gentilezza la sua, anche se non lascia trapelare affettività da quel movimento veloce. -Intendo dire, seriamente.-
Si gira verso di lei e le sistema un ciuffo dietro all'orecchio, vedendola nascondere una parte del viso arrossato contro il cuscino.
Sì, sa che Lily non è abituata mostrare così apertamente i suoi sentimenti, ma quei piccoli gesti improvvisi e forse minimali bastano per farla sentire speciale.


-Posso avvicinarmi un po' allora?-
-Non dovresti domandarmelo...-
Biascica vergognandosi per essere incapace di fare meglio di così : non è romantica e non riesce neppure a dimostrare quello che prova per lei, ma Gumi sembra felice di quella risposta e si avvicina poggiando il capo contro il suo petto.


-Anche se gli altri dicono il contrario, sei gentile Lily.Grazie.-
Le sorride e la bionda ricambia non trattenendosi dal darle un lieve bacio sulla guancia.
La trova adorabile e forse è proprio per la sua tenerezza che ha intenzione di tentare di più, cercando di non vergognarsi di essere meno rigida. Sa che sarà difficile, ma vuole provarci ed è convinta di questa decisione.




 

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Capitolo 9
*** #Forest ***


#FOREST
490 Parole
Lily la osserva in silenzio : le morbide forme di quella creatura attirano facilmente la sua attenzione. Vorrebbe richiamarla e chiederle quale sia sul nome, ma teme di spaventarla e preferisce così osservarla da lontano.
Si china verso il corso d'acqua e lascia che quest'ultimo le bagni le punte dei piedi. Li ritira subito indietro, forse perchè troppo fredda, pensa Lily.
Trova il suo modo di muoversi piuttosto goffo, ma è graziosa proprio per questo. E' una particolarità che Lily ha imparato ad apprezzare giorno per giorno e non si annoia mai ad osservarla nascosta dietro agli alberi robusti della foresta.


E' sicura che lei non sappia della sua presenza, la vede spesso voltarsi verso la sua parte, ma nessuna parola fuoriesce dalle sue labbra.
Lily non è certa che sia buona cosa uscire allo scoperto, pensa infatti che la ragazza possa allontanarsi per l'evidente disagio nello scoprire di essere spiata.
In ogni modo, la bionda non ha cattive intenzioni e vuole solamente scoprire qualcosa di più sul suo conto : non ha mai visto da così tanto vicino una di quella creature della foresta, elfi, questo dovrebbe essere il nome con cui tutti li chiamano.
Non sembrano molto diversi dagli umani, eppure Lily non riesce ad allontanare lo sguardo dalla sua figura.


-Non vuoi venire a fare un bagno assieme a me?-
La ragazza dalle orecchie a punta si alza lentamente per poi voltarsi dalla parte della foresta. Non la vede, ma sa che l'umana si è nascosta prontamente dietro al robusto tronco di un pino. Intravede un ciuffo di capelli biondo tra le foglie secche della foresta e sorride spontaneamente, trovando adorabile in modo in cui quella misteriosa sconosciuta cerchi di evitare di parlarle.
-Scusami, forse sarebbe meglio presentarsi prima.-
Timidamente abbassa lo sguardo e scosta un ciuffo color lime dietro all'orecchio che poco prima le ostacolava la vista.
Non aveva idea di come gli umani interagissero tra di loro e crede che la ragazza bionda sia intimorita, motivo in più per rimanere nascosta nella foresta.


-Io sono Gumi e tu?-
Un paio di minuti di silenzio spaventano la ragazza dai capelli verdi. Pensa che non ci siano più speranze per convincere l'altra a parlarle e teme di averla fatta arrabbiare. Sa che tra gli umani e gli elfi non ci sia un buon rapporto, ma non le piace lasciarsi influenzare da stupide dicerie.


-Scusami, non volevo spiarti.-
Risponde finalmente l'umana allontanandosi dall'albero e celando evidentemente un'espressione imbarazzata dipinta sul volto.
-Pensavo che non te ne fossi accorta.-
Gumi con un cenno della mano le dice di non preoccuparsi ed ora è lei a perdersi nell'osservarla : le sembra un'umana stramba, ma è carina e spera di poter conoscerla senza vederla sempre nascosta nella fitta foresta.


-Sono Lily...è un piacere conoscerti.-
La bionda le accenna un sorriso e si avvicina lentamente a lei. Vorrebbe domandarle se è ancora valida l'idea di fare un bagno assieme, ma si imbarazza a chiederlo e preferisce osservarla di nuovo in silenzio.
 

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Capitolo 10
*** #End ***


#END
458 Parole

 

-Vorrei rimanere così per sempre.-

Gumi appoggia la testa sulla sua spalla e socchiude per poco gli occhi, beandosi del buon odore di salsedine che impregna l'aria.

-Smettila con queste romanticherie.-

Le risponde subito Lily, anche se non l'allontana,anzi, la stringe a sé e affonda una mano tra i capelli morbidi.

Sa che Gumi ha sognato quella vacanza da mesi e dopo un duro periodo di lavoro stare assieme in spiaggia è un modo rilassante per non pensare a nulla.

Hanno lasciato tutto all'improvviso ed è bastato un telo e un paio di vivande per potersi godere uno splendido manto stellato.

Non sono in estate quindi non è il miglior periodo per fare un bagno, eppure riescono a godersi anche le temperature fredde e il sentire l'acqua sfiorare i piedi non sembra turbare nessuno delle due.

 

-Non cambi mai,vero Lily?-

Le domanda giocherellando con un ciuffo di capelli chiaro. Non pretende che la compagna sia dolce con lei, anche se alle volte non le dispiacerebbe poter ricevere tenere attenzioni da parte sua.

Lily conosce bene la fidanzata e sa che non è per nulla una ragazza egoista. Preferisce non dire nulla ed evita di iniziare a discutere con lei per motivazioni sciocche. Tuttavia, la bionda vorrebbe vederla domandare più spesso, vorrebbe vederla chiederle di essere qualcuno di diverso almeno per una volta.

 

-Vorresti?-

Le risponde con tono tranquillo perdendosi ad osservare le onde che bruscamente si infrangevano contro gli scogli bianchi alla loro sinistra.

Vorrebbe sincerità, ma Gumi pare turbata da quell'improvvisa domanda ed evita di risponderle per lunghi, lunghissimi minuti.

Sa che quel silenzio mostra chiaramente i suoi dubbi e le sue paure, ma vorrebbe solamente dirle che ama Lily così com'è e che alla volte crede che sia proprio lei stessa a dover cambiareed essere una persona differente.

 

-No, mi domando solamente come sia possibile che due ragazze come noi stiano assieme.-

La sua voce trema e si maledice per essersi mostrata così vulnerabile davanti a lei. Sa benissimo che Lily la schernirà per questo, ma si stupisce nel sentire la sua mano scostarle la frangia per poi schioccarle un bacio umido vicino alle tempie.

-Me lo chiedo anche io, ma è questo è ciò che rende interessante il tutto. L'imprevedibile mi rende la persona che voglio essere davvero e non mi piace seguire le regole, lo sai bene.-

Ascolta le sue parole in silenzio e alza di poco la testa, dedicandole un sorriso timido.

Lily sa come farla sentire a suo agio ed è questo ciò che più le piace di lei.

-E non preoccuparti, stupida.-

Gumi si lascia di nuovo stringere da lei per poi mettersi a ridere. I suoi modi saranno sempre bruschi, ma proprio per le loro differenze non smetteranno mai di amare la loro improbabile relazione.

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