Il Festival del Re Drago

di TheDevil
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** I Team A e B di Fairy Tail ***
Capitolo 3: *** Trasformazione ***
Capitolo 4: *** Nella Notte di Crocus ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Allora vi introduco dicendovi che anche se non ho finito quella storia “Sette anni di vuoto” perché ho ancora alcuni dettagli da mettere a posto e non riesco a trovare la quadratura del cerchio… Allora devo annunciarvi che probabilmente tra poco più di un mese comincerò un nuovo capitolo della mia Storia, quella che vivo in prima persona, perciò probabilmente Jacques dovrà essere riposto in un cassetto, e anche se non lo abbandonerò del tutto, potrebbero passare mesi tra un aggiornamento e l’altro… Però prima che accada voglio andare avanti il più possibile e per questo oggi comincio una nuova storia… Ricoprirà tutti i Dai Matou Embou e la Battaglia con i Draghi… Inizia lo spettacolo
 
Prologo
 
-Maledizione- urlò il mago dai capelli blu lanciando dall’altro lato della stanza la sua borraccia, rompendola in mille pezzi per poi camminare veloce fuori dalla stanza.
Aveva mancato per poco un secondo uomo, dai capelli mori e dagli occhi azzurri che a quello scatto di rabbia non fece una piega ma si limitò ad alzare le spalle, come a minimizzare il fatto che quell’idiota del suo testimone di nozze avesse rischiato di spaccargli la testa.
Si trovavano in quel momento in una grotta che avevano usato come rifugio, c’erano il mago dai lunghi capelli blu, due donne, una mora e l’altra rosata che parlottavano a bassa voce e in un angolo completamente fuori dal quadretto che si era creato, una bambina giocava con una bambola ma adesso il suo sguardo vagava dall’uomo alla donna come a farsi spiegare qualcosa, ma entrambi la ignorarono, finché quella si alzò e andò a tirare la mano dell’uomo.
-Papà, cosa ha zio Gerard?- chiese la piccola dopo aver attratto l’attenzione dell’uomo, che la guardò sorridendo per poi accarezzarle i capelli mori, anche se lo sguardo corrucciato della piccola che evidentemente non capiva la situazione lo fece sogghignare.
Viviane aveva ormai compiuto quattro anni ed era una bambina allegra e solare, molto curiosa riguardo al mondo e con un insolito sesto senso, sebbene fosse così piccola, per le relazioni tra le persone.
-Piccola, allo zio manca una persona molto importante- disse Meledy che era anche quella che dava più spiegazioni alla bambina.
-Meredy, non devi per forza dirgli tutto- sospirò Jacques, pronto a sorbirsi l’interrogatorio della figlioletta.
-E dov’è questa persona?- chiese Viviane, facendo alzare gli occhi al cielo a Jacques.
-Non lo sappiamo tesoro- anche Ultear aveva deciso di intervenire nella conversazione, dando manforte a quello che era diventato suo marito e che gli aveva regalato quel bellissimo gioiello –ed è per questo che Gerard è così nervoso.
-Zio Gerard ha la fidanzata- rise la bambina con la sua risata argentina.
Jacques accarezzò i capelli di Viviane, non ponendosi il problema di come spiegare a Viviane il rapporto tra Gerard ed Erza, un rapporto che lui con la sua magia aveva reso ancora più difficile, congelando la maga dai capelli rossi, insieme a tutti gli altri, in una bolla temporale per sette anni, e Gerard non glielo aveva mai fatto pesare.
Ma adesso la cosa era diventata curiosa, aveva sentito che Fairy Tail si sarebbe iscritta ai Dai Matou Enbou per riportare in alto il nome della gilda e che quindi tutti erano partiti per allenarsi, e aveva seguito tutti nella loro destinazione finale, deciso a dargli una mano qualora fosse stato possibile, e di tutti aveva seguito i progressi, tranne di un gruppo che si sarebbe allenato vicino a un famoso resort in una delle località balneari più famose del Regno di Fiore…
E poi puff, semplicemente scomparsi nel nulla, e lo aveva scoperto solo perché due tipi col tatuaggio della gilda lo avevano riconosciuto mentre si aggirava nei pressi dell’hotel e gli avevano raccontato tutto.
Se ne erano perse le tracce, come se non fossero mai esistiti e tra loro c’era anche Erza, inutile dire che Gerard l’aveva presa malissimo.
Intanto Viviane continuava a parlare della fantomatica fidanzata di Gerard ed Ultear continuava a rispondergli paziente, anche se in quei casi la mostriciattola diventava davvero troppo curiosa, chissà perché gli ricordava qualcuno.
Mentre però parlavano nella grotta che Crime Sorciere usava come rifugio, fu Gerard a rientrare, questa volta sorridendo e dicendo –Sono tornati- naturalmente non ci fu bisogno di specificare chi.
 
-Mi pare che il luogo sia questo- disse Erza che camminava davanti a tutti, erano giunti al bosco dopo essere tornati dalla cena offerta dagli spiriti stellari e avevano ricevuto un messaggio, portatogli da un piccione viaggiatore, un modo inconsueto di portare messaggi.
-Uff non c’è nessuno, sarà stato uno stupido scherzo- si lamentò Gray, subito dietro Erza, guardando il limitare del bosco oltre lo strapiombo, su cui si intravedevano le rovine di un ponte distrutto.
-Ma come nessuno scontro?- si lamentò Natsu.
-Beh meglio così- sospirò Lucy, poco desiderosa di entrare in una battaglia, ma appena finito di parlare, il ponte cominciò a ricostruirsi, un chiaro invito a proseguire oltre lo strapiombo, ma ancora insicuri sul rischio che correvano attraversando quel ponte, Gray spinse avanti Natsu, in modo da utilizzarlo come cavia.
Il gruppo continuò a camminare per il sentiero nel bosco –Vieni fuori ovunque tu sia!- gridò Natsu.
-E se si tratta di un avversario forte, tanto meglio per il nostro addestramento- rincarò Erza.
-Credi che io sia abbastanza forte- disse una voce profonda, attirando su di sé e sul suo gruppo tutte le attenzioni dei maghi di Fairy Tail.
Al limitare della finestra cinque figure erano incappucciate in mantelli scuri da viaggio e parevano aspettarli in silenzio, una delle cinque figure era in braccio a un’altra, sicuramente un infante.
La voce era conosciuta, ma veniva dal secondo del gruppo, mentre il primo si toglieva il cappuccio, mostrando i suoi capelli blu e il tatuaggio sul volto.
-Non sei cambiata Erza- disse Gerard con dolcezza, poi riprese –Credo che tu abbia già saputo della mia fuga, anche se non ne avevo intenzione.
-Siamo stati noi a farlo evadere- disse Ultear, la donna che stava alle sue spalle
-Noi? In realtà ho fatto tutto io- disse Jacques, mostrando anche il suo volto, mentre Meredy sorrideva alle spalle di tutti, Jacques scoprì anche il volto della piccola che gli stava in braccio, con il viso nascosto nell’incavo del suo collo.
-Abbiamo fondato una gilda indipendente per riscattare i nostri peccati- spiegò Ultear –Crime Sorciere-.
-Ho sentito parlare di voi- disse il grassone del gruppo di Fairy Tail –Voi siete la gilda che ha sbaragliato negli ultimi anni tutte quelle gilde oscure.
Le presentazioni continuarono ancora per un po, mentre Viviane cominciava a mostrare interesse per i ragazzi che avevano di fronte, soprattutto per Erza, pareva che i suoi capelli rossi e lo sguardo deciso fossero una calamita per la bambina.
-Ma non siamo venuti qui per presentarci- spiegò Ultea.
-Ogni anno quando si svolgono i Giochi percepiamo un’immensa forza magica, simile a quella di Zeref, vogliamo che indaghiate a fondo sulla faccenda- spiegò Jacques, tenendo a bada la bambina.
-Naturalmente non lo faremo gratis, con la mia “arca del tempo” potrò alzare le vostre abilità- disse e allo sguardo incuriosito di tutti si lanciò nello spiegare in parole povere cosa fosse Second Origin a tutti.
Alla fine della spiegazione però Natsu si lanciò ad abbracciare Ultear, ringraziandola, ma non riuscì a stringerla, a causa della scarpa lanciatagli da Jacques giusto in fronte.
-Ehi non ti avvicinare a mia moglie- disse.
-Non ci credo è geloso?!?- dissero due delle ragazze del gruppo all’unisono.
-Ah non parliamone- sospirò Ultear.
-Non è colpa mia, potresti anche metterti un abito più coprente per combattere invece che quel coso- disse Jacques, riferendosi al bosy che copriva Ultear.
Cominciarono la sessione Second Origin, con Natsu che a terra si dimenava dal dolore, mentre Gray e Lucy commentavano quello che vedevano –Sicuri che vada tutto bene?- chiese Gray, mentre Natsu rantolava.
-Si- rispose Jacques –il dolore è l’unico modo-.
Non era vero, anche la disperazione poteva essere causa dello sbloccare Second Origin, ma quella era una condizione naturale e l’unico modo che Ultear aveva trovato per sostituire al senso di angoscia era stato il dolore: perdere la cognizione di sé e reagire, questo era il vero modo per sbloccare Second Origin.
Jacques guardò Viviane che giocava a rincorrere Happy, e si divertivano un mondo, solo che alla fine Happy usò le sue ali per sfuggire alla bambina, solo che lei lo guardò per un attimo, per poi dal nulla creare a sua volta ali di candide piume bianche e portare il gioco nell’aria.
Tutti coloro che non erano abituati allo spettacolo rimasero a bocca aperta e Lucy si avvicinò a Jacques, chiedendogli: -Usa già la magia?-.
-E’ un talento naturale, non ho dovuto insegnarle nulla- ghignò Jacques.
-E’ davvero una bambina bellissima, assomiglia tanto alla mamma- disse Wendy, anche lei attratta dalla figura di Jacques, il quale sorrise.
Non potevano sapere che Jacques stava seguendo grazie a un collegamento sensoriale di Meredy, una conversazione tra Gerard e Erza che si erano staccati dal gruppo e adesso erano molto vicini, non potè quasi reprimere una risata di gioia e poi uno sbuffo di impazienza, seguito dall’incredulità.
-Scemo, scemo, scemo, scemo, scemo- ripeteva Ultear, anche lei a spiare quella conversazione di Gerard, che poveretto non sapeva a cosa andava incontro appena avrebbero trovato qualche secondo per parlare tra di loro.
Mentre Ultear somministrava a tutti la loro dose di Arc of Time e tutti rantolavano dal dolore si fece sera e con essa il momento di tornare a casa.
Erano davanti a una casetta dove tutti i membri di fairy tail urlavano in preda al dolore, tranne Erza che non aveva risentito di nessun danno da Second Origin e adesso se ne stava davanti casa e si salutavano.
-Ci rivederemo Erza- disse Gerard voltandogli le spalle, seguito da Meredy e Ultear.
-Salutami quella testa di legno di Laxus- disse Jacques, sorreggendo Viviane che nel frattempo si era addormentata, per poi raggiungere i compagni, dove era già cominciata la tirata nei confronti di Gerard.
Jacques sogghignò, magari potevano anche essere dei ricercati ma almeno si divertivano parecchio.   
 
  
   

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Capitolo 2
*** I Team A e B di Fairy Tail ***


Salve a tutti, ecco il nuovo Capitolo della storia… E’ introduttivo, giusto per entrare a Crocus, ci sono delle scene riadattate dall’anime e scene nuove… Beh buona lettura.
 

I Team A e B di Fairy Tail

Crocus è la Capitale del Regno di Fiore ed è una delle città più belle al mondo, soprannominata la città dei Fiori, e come può una città del genere non solleticare la curiosità di una bambina di quattro anni? E anche se Ultear si era dimostrata parecchio restia a permettere ai due di girare liberamente per la città, anche se alla fine Jacques l’aveva spuntata spiegandogli come le ricerche che il Concilio faceva su di lui fossero blande, e che in caso di problemi avrebbe comunque potuto risolverli con la forza.
Si era guadagnato un’occhiataccia, per poi prendere Viviane in spalla e cominciare a camminare per le vie della città, confondendosi con gli innumerevoli turisti che erano venuti a godere il festival di magia annuale.
-Guarda papà- urlò Viviane, tirandogli i capelli e indicando una bancarella dove si vendevano collane fatte interamente di fiori intrecciati, non ci voleva certo un genio per capire cosa volesse.
Si avvicinò alla bancarella dove una donna dal sorriso gentile, mostrò alcune delle collane di fiori più belle, facendo brillare gli occhi di Viviane, che non riusciva a scegliere.
-Perché non prendi questa?- chiese Jacques indicando una delicata ghirlanda di fiori rosa, ma Viviane gonfiò le guance e scosse la testa, indicandone una fatta con fiori dai petali azzurri, così Jacques la prese e gliela mise al collo, facendo ridere la bambina.
-Sua figlia ha ottimi gusti- disse la donna ridendo a quella scena –quella è una delle ultime rimaste di quel colore.
-Si, vedo che gli affari vanno bene- rispose Jacques, porgendo il pagamento alla signora che intascò ringraziandolo e aggiungendo :-Ogni anno è sempre così, anche se il torneo è diventato un po’ noioso visto che Sabertooth è la gilda numero uno, anche se quest’anno ho visto che parteciperanno anche Jura e Leon per Lamia Scale, è possibile che abbiano una chance.
-Fairy Tail- disse Viviane, interrompendo la signora che parlava e facendo voltare lo sguardo del padre.
-Cosa hai detto piccola?- chiese di nuovo la Signora.
-Vincerà Fairy Tail, sono amici del mio papà e della mia mamma…- ripeté la bambina come se fosse la ragione più ovvia del mondo.
-Fairy Tail è arrivata sempre ultima, certo ricordo che una volta avevano maghi fortissimi, mi ricordo di uno che aveva battuto il capo di Oracion Seis, ma sono passati tanti anni ormai.
Jacques sorrise a quelle parole, ringraziando la donna per la corona di fiori che adesso Viviane portava sulla testa, cominciò a camminare per le vie della città, mentre Viviane continuava a guardarsi intorno, in silenzio e con gli occhi che brillavano, fino a quando qualcosa non attirò la sua attenzione e Viviane gli tirò i capelli.
-Piano piccola peste, mi fai male- si lamentò Jacques, ma Viviane non lo ascoltò, indicandogli un gruppetto di persone conosciute.
Natsu, Lucy, Wendy e Gray erano seduti a terra evidentemente sfiniti –Ehi ragazzi, cosa ci fate sdraiati a terra?- chiese Jacques, mentre si avvicinava e Viviane salutava con la mano.
-Siamo sfiniti- rispose Gray per tutti –siamo sicuri che Second Origin abbia fatto il suo dovere?- chiese Gray.
Jacques sorrise, annuendo –Il vostro potere magico è sicuramente aumentato- rispose.
-Anche tu hai avuto questi problemi?- chiese Gray.
-No- fu costretto ad ammettere Jacques –io ho avuto la stessa reazione di Erza- la quale intanto guardava con sguardo feroce i suoi compagni stesi al suolo.
-Ah finalmente siete arrivati- un gruppo di persone gli si fece incontro, davanti a loro Master Makarov, con sulle spalle una bambina, che guardava Viviane con curiosità.
-Master- lo salutò Jacques, e il vecchio gli rispose con un cenno del capo, per poi dire –Ho sbrigato io tutte le pratiche, voi dovrete solo mostrarmi la forza di Fairy Tail.
Un rumore dall’altro lato della strada fece voltare tutti, mentre le persone che avevano sentito quel nome cominciavano a ridere, asserendo come Fairy Tail fosse finita ultima negli anni addietro.
Quelle risate parvero disturbare Viviane soprattutto che fece comparire le sue ali e atterrare davanti al gruppo di uomini che ancora stavano ridendo e li guardò dal basso con aria minacciosa per una bambina di quattro anni per poi dire:- Vincerà-
Tutto il gruppo rise ancora più forte, con Viviane che stava per scoppiare in un pianto, quando Jacques le poggiò una mano sulla testa accarezzandola e guardando il gruppo di persone con rebbia, questi si diedero alla fuga.
Lucy si inginocchiò di fronte alla bambina e le chiese: -Viviane perché credi che vinceremo?-.
La bambina non rispose a parole, ma scosse la testa e sorrise, guardando poi con curiosità la bambina che se ne stava in braccio ad Alzack e che ricambiava lo sguardo curioso con uno ciao con la manina.
-Ha poteri divinatori?- chiese il master, più per speranza che per convinzione, a Jacques dopo che l’attenzione della piccola si era spostata su Asuka che intanto era scesa a terra e adesso cominciavano a fare amicizia.
-Potrebbe- disse Jacques, portando una mano sotto al mento –in fondo è figlia di Ultear che è una maga del tempo, qualcosa deve aver preso, ma io non ci farei troppo affidamento se fossi in voi- disse, deprimendo all’istante sia Lucy che il Master che avevano sperato in una favorevole previsione ed ottenere il titolo di Gilda numero Uno di Fiore… Oltre ai trenta milioni di Jewels .
-Jacques, sei qui con tutto il gruppo?- chiese Erza, entrando a sua volta nella conversazione.
-Naturalmente, sono tutti nascosti- disse sorridendo –sto per incontrare Gerard, quindi, Viviane andiamo via adesso- la richiamò Jacques.
La bambina guardò prima Asuka e poi il padre, indecisa se dire qualcosa o seguire docilmente il padre, ma Biska, evidentemente abituata a comprendere sua figlia, si inginocchiò di fronte a Viviane e le chiese -Vuoi restare un altro po’ con Asuka?- ricevendone un cenno d’assenso con il capo.
Jacques non sapeva bene cosa dire o fare, quando anche il Master prese la parola :-Jacques, puoi lasciarla con Biska e Asuka, e se vuole potrà seguire il torneo con noi, fidati è in buone mani.
Jacques, indeciso prese la figlia in braccio –Vuoi restare? Sai che papà e mamma sono in missione e avranno da fare…
La bambina sorrise come segno d’assenso e scese dalle braccia del padre che le baciò la testa, prima di salutare tutto il gruppo e andare via, in un vicolo laterale, dove fece apparire le sua ali, in modo da volare fino all’albergo dove si era rintanato Gerard.
Jacques bussò alla porta e si ritrovò davanti una scena curiosa: Gerard seduto su uno dei cinque letti presenti nella stanza e Laxus sdraiato su un altro, che non si rivolgevano la parola, anzi si ignoravano bellamente.
-Che allegria- sbuffò Jacques che ricevette uno sbuffo esasperato da Laxus che si voltò dall’altra parte, mentre Gerard si voltava e gli sorrideva nel suo modo tranquillo -Hai scoperto qualcosa?- gli domandò.
-Calma assoluta, come tutti gli anni, prima del torneo, c’è solo una grande concentrazione di energia magica, ma è normale visto che tutti i maghi più potenti del Regno sono qui.
Gerard annuì con il capo, poi intervenne anche Laxus –Non capisco perché non vuoi che partecipi a questa missione.
-Se mi servisse il tuo aiuto, sta sicuro che te lo chiederò, per adesso pensa a vincere il torneo- gli disse Jacques, incrociando le braccia.
-E poi ancora non capisco perché io ho chiesto te e mi hai mandato Gerard- si impuntò Laxus.
-Perché io so usare la magia di Mistogun- rispose Gerard al suo posto –e Jacques è il più recettivo di noi nell’individuazione della magia oscura, quindi non può rimanere nello stadio per tutto il tempo, preferisco che cerchi Zeref nella città.
-E’ lui il master della mia Gilda… Dai, non mi sembra che ti sia andata troppo male no?- sorrise Jacques.
Laxus sbuffò di nuovo e si distese sul letto, chiudendo gli occhi, mentre dalla porta proveniva un leggero bussare e si affacciarono Mirajane e Gajeel, la prima salutò Jacques con un sorriso, il secondo con un ringhio.
-E questa è la squadra? Scusa Laxus, ma se fosse scesa in campo Crime Sorciere non avreste avuto scampo.
Ancora uno sbuffo da parte di Laxus e ancora un ringhio da parte di Gajeel, e come sempre un sorriso da parte di Mira, la quale però chiese :- Quando potrò conoscere Viviane?
-E’ rimasta con il Master, credo che potrai conoscerla domani… Adesso vi saluto, devo fare ancora un giro in città… In bocca al lupo per il torneo.
E detto questo uscì dalla finestra con le sue ali, mentre il sole calava e il torneo si avvicinava al suo inizio, mentre sulla collina a Nord della città, due donne aspettavano che Jacques tornasse per sentire le ultime novità.
Jacques atterrò dinnanzi a loro e baciò Ultear sulla guancia –Ho lasciato Viviane con Fairy Tail, se ne occuperanno loro, sarà al sicuro.
-Bene- disse Ultear, stringendogli la mano, come tutti gli anni, quel torneo non gli piaceva affatto, anche se una morsa alla bocca dello stomaco le preannunciava che questa volta, qualcosa sarebbe stato completamente diverso, forse un presagio di quello che sarebbe accaduto.

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Capitolo 3
*** Trasformazione ***


Salve a tutti, ecco il nuovo Capitolo della mia storia… Beh devo dire che mi ha messo in difficoltà, spero che lo apprezziate, perciò buona lettura… E vi anticipo che ci sarebbe bisogno di aggiungere delle note, ma mi scoccio, per ogni dubbio potete scrivermi J
 

Trasformazione
 

Il primo giorno del torneo dei Maghi si era svolto senza alcun poblema per gli organizzatori, ma aveva lasciato con un pugno di mosche Fairy Tail sia A che B che adesso si trovavano negli ultimi due posti della classifica dopo la sconfitta di Lucy da parte di Raven Tail e la sconfitta di Gerard da parte di Jura (con l’intervento di Ultear).
Il secondo giorno era cominciato sulla falsa riga del primo e nella prova d’abilità, i due Dragon Slayer di Fairy Tail si erano ritrovati nelle retrovie della gara sui carri, afflitti dalla chinetosi che colpiva tutti i Dragon Slayer, Laxus compreso (informazione colta e immagazzinata da Jacques che se ne era rimasto per tutto il tempo delle gare tra il pubblico.
Il duello successivo tra il mago di Raven Tail e il mago di Lamia Scale era finito con una dimostrazione di crudeltà che aveva lasciato tutto il pubblico di stucco e in silenzio, ad attendere l’annuncio dell’incontro successivo che sarebbe stato l’ultimo per quel giorno.
-I protagonisti del prossimo incontro saranno… - con una pausa teatrale per aumentare la suspance del pubblico, poi l’annunciatore rivelò il primo nome: -Bacchus di Quatro Cerberus- e il nome del potente mago, che quel giorno aveva già vinto la corsa sui carri suscitò l’ovazione del pubblico.
-Contro Elfman di Fairy Tail- il nome dell’omone fu accolto da un mormorio del pubblico che si domandava quanto avrebbe retto contro il famoso Bacchus.
Per nulla spaventato, questi ricevette la buona fortuna da Erza e si avviò nell’arena, dove giunse dopo aver attraversato il corridoio dello spogliatoio, raggiungendo il suo contendente che lo aspettava sdraiato al suolo.
Elfaman rimase eretto davanti a lui, con i pugni serrati, aspettando che l’arbitro segnasse il via dell’incontro, ma Bacchus non era dello stesso avviso, e cominciò a provocarlo.
-Ehi, che ne dici se io e te facciamo una scommessa?- chiese il falco ubriaco, e anche se non ottenne alcuna reazione da parte dell’omone, continuò il suo discorso, come se avesse ricevuto l’assenso –Le tue sorelle sono entrambe bei bocconcini, se vinco io saranno mie, entrambe, nello stesso istante.
Le parole del falco vennero accolte con repulsione da tutta la gilda di Fairy Tail, ma non da Elfman che continuò a fissare il falco ubriaco con sguardo freddo, come se non gli interessassero le sue parole, per poi chiedere –e se vinco io?-
Le sue parole vennero accolte dalla risata del falco, incredulo che quel bestione fosse così sicuro di vincere da rischiare le sue sorelle:- Se vinci tu cambieremo il nome della gilda da Quatro Cerberus a Quatro Puppies-.
-E andrai a chiedere scusa in ginocchio a Cana per quello che le hai fatto ieri- disse Elfman affilando lo sguardo.
-Come vuoi, la mia anima sta fremendo.
Elfman lo guardò con un pigro sorriso, rispondendo :-Smetterà presto Bacchus… Te lo garantisco.
Il silenzio dei due combattenti fu distrutto dall’annunciatore che diede il via al duello, scatenando il rumore del pubblico che coprì il grido di una bambina, udibile solo da una manciata di persone che le stavano attorno :- Vai Papà.
 
Il Giorno Prima
Anche se le gare erano andate male, a nessuno della Fairy Tail importava più di tanto e quella locanda che era diventato il quartier generale della piccola gilda e mentre tutti urlavano e festeggiavano, due bambine se ne stavano da parte a mangiare la loro porzione di carne; Viviane che aveva da poco conosciuto tutta la gilda, si guardava intorno attratta dal carisma di quei maghi, cari amici del suo papà.
-Neh Viviane, ti piace la cena?- chiese Biska che sedeva accanto a sua figlia, ottenendo un sorriso dalla piccola che continuava a guardarsi intorno alla ricerca di qualcuno.
-Dov’è zio Laxus?- chiese la piccola, allungando il collo.
Biska si guardò intorno, notando il biondo insieme a Freed a bere una birra, mentre veniva deriso da Gajeel che lo sfidava a cominciare una rissa con lui e Natsu, anche se il drago dei fulmini pareva disinteressato alla cosa, e così glielo indicò, facendo nascere sulla boccuccia un grosso sorriso, anche se prima che potesse alzarsi per raggiungere lo zio acquisito, la porta della stanza venne aperta rumorosamente, facendo entrare un uomo che si tolse immediatamente il cappuccio, mostrando il suo volto.
-Ehi perdenti siete tutti qui?- urlò una voce profonda dell’ uomo appena entrato dalla porta che sorrise a tutti, prendendoli in giro e afferrando a vola la figlia che gli era volata tra le braccia appena l’aveva visto, mentre lui le chiedeva :-Ti sei divertita?- lei annuiva vigorosamente.
-Ohi Jacques, come vanno le cose?- chiese il Master, informato della missione di Jacques, il quale scosse la testa per fargli capire che non erano giunti a nessuna conclusione, poi si volse verso la maga dai capelli verdi, ringraziandola di essersi presa cura di Viviane, ricevendo un assenso.
-Jacques- una voce conosciuta lo fece rabbrividire alle sue spalle, dove Mira era arrivata di soppiatto.
-Ciao Mira- disse Jacques, subodorando la traccia di minaccia nella voce della demone, mentre Viviane si stringeva più forte al suo collo.
-Posso sapere cosa hai detto a Viviane? E’ affettuosa con tutti, mentre appena mi avvicino sembra che voglia scappare- disse l’albina, mentre Jacques rimaneva perplesso, poiché sua figlia non si era mai comportata a quel modo, anzi era fin troppo espansiva con gli estranei, ma mentre si avvicinava, sentiva che Viviane continuava a stringersi più forte al suo collo, come se cercasse protezione.
-Jacques, combattiamo!- urlò Natsu, catapultandosi contro di lui, che lo rispedì indietro con un potente calcio volante, che lo mandò a sbattere contro  la parete opposta.
-Il vincitore è Jacques, aye- urlò Happy, autoelettosi giudice di gara.
Mentre la scena si svolgeva, in un altro lato della stanza, Kana aveva appena battuto Bixlow ed Evergreen ad una gara di bevute, anche se non era stata una idea molto intelligente da parte loro accettare una sfida da parte dell’ubriacona della gilda, la quale alzò la mano nella sua direzione appena si accorse che c’era anche lui e lo invitò a gran voce ad unirsi a lei.
-Ehi Jacques, che ne dici se mi sfidi?- urlò la mora.
Jacques ghignò sornione alla richiesta della maga, ma poi disse –Non posso, sai, che esempio darei a mia figlia se mi ubriacassi davanti a lei?-.
-Ehi bambola, mi sembri una che resiste bene all’alcol, ti va una sfida?-
L’uomo avea capelli neri e il torso nudo, con dei pantaloni di pelle marrone e gli avambracci coperti da una sorta di armatura di metallo, una tenuta che non lasciava dubbi su chi fosse l’uomo che si era appena presentato al tavolo, ma Jacques decise che non fossero affari suoi, voltandosi verso il tavolo di Laxus, seguito da Viviane che gli trotterellava da presso.
-Ehi Laxus, come vanno le sconfitte?- disse Jacques prendendo il posto di Gajeel a prendere in giro Laxus.
-Va al diavolo- sbuffò il biondo, mentre Viviane lo guardava sorridendo a quelle parole, mentre il biondo cercava di ignorarla, quella mocciosa gli piaceva, ma non lo avrebbe mai ammesso –Hai qualche novità?- chiese Laxus, cambiando argomento.
-Nessuna- rispose Jacques.
Un grosso tonfo attirò l’attenzione di Jacques e di Laxus che si voltarono nello stesso istante, in tempo a vedere Kana riversa supina al suolo, stroncata dall’alcol ingerito nella gara con il mago che l’aveva sfidata, mentre i membri di Fairy Tail sussurravano tra di loro sulla rarità dell’evento, Bacchus sfilò alla ragazza il bikini e lo fece roteare tra le sue mani, asserrendo che lo prendeva come trofeo.
Un comportamento che non poteva essere accettato dai membri più anziani di Fairy Tail che si avvicinarono minacciosi all’uomo, che li evitò facilmente, sebbene completamente ubriaco e tentò di colpirli con i palmi delle mani, ma venne bloccato dalle braccia di Jacques che lo guardava con furia omicida negli occhi.
-Oh, ma guarda un po’ c’è un uomo vero tra questi pezzenti.
-Vattene- disse Jacques, liberandogli le mani e spingendolo verso la porta –e ricorda che sei un uomo fortunato.
-E perché sarei un uomo fortunato?- lo provocò l’uomo ridendo.
Jacques lo fulminò con lo sguardo –Qualche anno fa non saresti uscito vivo da questa locanda- disse, togliendosi il mantello, coprendo Kana e ignorando l’uomo che se ne andò ridendo.
 
-Non ci sono dubbi si tratta di un combattimento a senso unicooooooo- urlò la voce dell’annunciatore al pubblico che assisteva in uno sbigottito silenzio allo spettacolo: il favorito Bacchus, era a terra, in ginocchio e con il fiatone di fronte al gigante albino e solo il pubblico con il marchio di Fairy Tail riusciva a capire quello che in realtà stava accadendo: Non Elfman, ma Jacques era sceso in campo per la loro gilda, e sebbene il confronto pareva essere impari, c’era la preoccupazione che l’uomo potesse essere scoperto.
-Quanto è diventato forte in questi sette anni Jacques se riesce a mettere in difficoltà un mago di classe S senza nemmeno utilizzare la magia- disse uno dei maghi.
-Non è così- disse Master Mavis, seduta come suo solito su una delle feritoie che si innalzavano sull’arena, per poi spiegare –Jacques combatte trasformando istantaneamente la parte del corpo che colpisce l’avversario, ma è così veloce che quasi nessuno riesce a vederlo.
Laxus da parte sua, aveva intuito in che modo Jacques stesse combattendo, capendo anche il perché Mavis fosse stata eletta primo Master, anche se rimaneva arrabbiato con Jacques.   
Mentre i discorsi tra i maghi continuavano l’incontro proseguiva e Bacchus cercava con i suoi colpi di raggiungere Elfman-Jacques che tuttavia riusciva a pararli poco prima che lo colpissero, rispondendo con pugni e calci precisi, respingendo ancora una volta l’attacco del falco.
-Che delusione- sbuffò Jacques, incrociando le sue enormi braccia –hai qualcosa altro da mostrarmi prima che la faccia finita?- chiese.
-Taci- disse Bacchus, partendo di nuovo all’attacco, ma Jacques parò i colpi del suo avversario con le mani, bloccandogliele per poi colpirlo alla testa con un diretto destro che lo lasciò intontito al suolo per qualche secondo, mentre Jacques indietreggiò di qualche passo.
-Il tuo stile di combattimento ha qualche lacuna, e visto che ho ancora venti minuti per distruggerti, posso spiegartele- disse Jacques, guardando il suo avversario, per poi colpirlo con un calcio allo stomaco, sollevandolo dal suolo di qualche centimetreo.
-Prima osservazione, i tuoi attacchi sono troppo prevedibili, per una persona più veloce di te, sono facili da schivare, parare e contrattaccare- disse, colpendo di nuovo e lanciandolo di nuovo lontano.
-Prevedibili eh? Vedremo adesso cosa ne dici- e senza aggiungere altro, stappò la fiaschetta che aveva poggiato al suolo prima dell’inizio dell’incontro e se la scolò in un solo sorso.
-Attento Elfman arriva!- urlò Erza dalla sua postazione, mentre un proiettile umano si lanciò verso Jacques colpendolo ripetutamente con i palmi delle mani, lanciandolo all’indietro, fino a schiantarsi contro le pareti, ma ci mise poco a rialzarsi, stavolta con un sorriso prima di passarsi la mano tra i capelli.
-Allora piaciuto il colpo del falco ubriaco?- chiese Bacchus ridendo.
-Sai odio le persone che mi interrompono mentre parlo- disse scattando fulmineo verso Bacchus e colpendolo prima allo stomaco, poi al volto, schiantandolo al suolo, poi proseguì –La tua forza deriva dall’alcol, e se è vero che trasformando l’alcol in energia diventi più forte, ma i tuoi riflessi non riescono a reggere gli avversari troppo veloci come me- e lo colpì di nuovo, questa volta parato da Bacchus che si rilanciò all’attacco, roteando su se stesso e venne bloccato da Jacques che lo afferrò per gli avambracci, e con tutta la forza possibile gli diede una testata che ammutolì tutto il pubblico presente allo stadio, visto che Bacchus si accasciò sulle ginocchia e parve impossibilitato a proseguire il combattimento, anche se si rifiutava di cadere definitivamente al suolo.
-E per finire, la tua tecnica ti porta a confrontarti troppo direttamente con il tuo avversario, ma questo non lo sentirai, non per adesso- e detto ciò lo spinse in avanti in modo da farlo accasciare al suolo.
Un boato inaudito scosse lo stadio a salutare i dieci punti di Fairy Tail A, mentre il protagonista di quello scontro si volse verso Fairy Tail, lanciando un bacio alla figlia che batteva le mani con più ardore di tutti.
-Sai, ieri te lo dissi, oggi te lo ripeto, sei un uomo fortunato, con quella scommessa hai rischiato di essere ucciso anche da un’altra persona- E lo abbandonò alle cure dei suoi compagni che lo soccorrevano
Più tardi, Elfman (quello vero) venne ritrovato in infermeria, curato da Polyuscha che se lo era trovato davanti alla porta e anche se aveva saputo che Fairy Tail aveva ottenuto la vittoria si era infuriato per essere stato soppiantato a quel modo, ma il fatto che si fosse verificata una palese violazione delle regole, lo costrinsero ad accettare la cosa per il bene di Fairy Tail.
Dall’altra parte della città Jacques aveva raggiunto Ultear e Meredy e con loro c’era Gerard per indagare su un picco di magia che si era innalzato dal Castello che sorgeva al centro della Città.   

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Capitolo 4
*** Nella Notte di Crocus ***


Buonasera a tutti, ecco un nuovo Capitolo della nostra storia… Eh beh non ho molto da dirvi, perciò buona lettura…
 

Nella Notte di Crocus 


Silenzioso come solo un’ombra sa essere, Jacques si aggirava per le vie della città di Crocus, girando la testa come se cercasse qualcosa, si voltò per sparire all’interno di un vicolo.
Il secondo giorno delle Olimpiadi Magiche si era concluso, ma lui dopo aver sconfitto Bacchus era sparito nel nulla e cercare tracce di quella energia magica che li aveva convinti a intervenire nella speranza di incontrare Zeref.
In perfetto orario, due figure lo stavano aspettando, una appoggiata ad una parete, l’altra seduta su una botte e con le braccia incrociate.
-Sei in ritardo- lo redarguì Laxus appena lo vide giungere coperto dal suo mantello scuro.
-Smettila Laxus- disse Makarov con le braccia incrociate –prima che cominciamo, devo dirti che hai sbagliato a mettere fuorigioco Elfman.
Jacques sorrise –Lo so, chiedo scusa, ma non avrebbe certo voluto che Mira e Lisanna finissero tra le grinfie di quell’ubriacone?- colpito e affondato, visto che il Master sbuffò e non disse nient’altro sull’argomento.
-Allora di cosa volevi parlarci?- chiese Laxus.
-Abbiamo un problema e non potete più contare su Mistogun domani, la zona è troppo estesa perché io possa controllarla da solo, mi serve che almeno lui possa muoversi liberamente e non c’è momento migliore che quello in cui sono tutti concentrati sui combattimenti- spiegò Jacques con fare pratico, illustrando il piano che Crime Sorciere aveva messo a punto.
-Avete qualche problema? Posso fare in modo che qualcuno della nostra gilda possa aiutarti nelle ricerche- disse Makarov, soppesando la possibilità, ma Jacques scosse la testa, rispondendo :- Non posso mettere in pericolo nessuno, faremo a modo nostro.
-Sembri preoccupato- disse Laxus con le sopracciglia aggrottate.
Jacques per un attimo soppesò l’idea di scrollare le spalle a quella richiesta di spiegazioni, ma poi si disse che Fairy Tail meritava di essere avvertita visto che li stavano aiutando, perciò spiegò il motivo della sua preoccupazione :- Né io e nemmeno Gerard riusciamo a percepire la strana magia nera che abbiamo percepito ogni anno…
Makarov abbassò lo sguardo meditabondo –Potrebbe essere una cosa positiva- disse infine, alzandosi dal barile su cui era seduto.
-Abbiamo preso in considerazione diverse ipotesi, ma riteniamo sia irreale che dopo anni di lavori la persona che utilizza questo tipo di magia possa semplicemente rinunciare…
L’obiezione di Jacques cadde nel silenzio della consapevolezza da parte dei due Dreyer che assentirono, in accordo con l’angelo, che continuò –Abbiamo pensato a due alternative: O il possessore di questa magia è una persona che non sta usando la magia, come un partecipante ancora non sceso in lotta, anche se ritengo questa ipotesi improbabile, perché negli anni passati abbiamo avvertito l’energia per tutta la durata del torneo.
-Oppure è un’oggetto o una fonte magica- continuò Jacques, esponendo l’alternativa che ritenevano più plausibile –e a quest’oggetto è stato aggiunto un filtro o qualcosa del genere che impedisce la fuoriuscita, comunque da domani cominceremo a indagare anche sugli organizzatori, non abbiamo altra scelta…
Ancora dei segni d’assenso da parte dei Dreyer, prima che Makarov decidesse che per quella sera aveva ascoltato abbastanza, lasciando i due uomini da soli.
-Hai fatto quello che ti ho chiesto?- chiese Laxus aprendo un occhio in direzione dell’angelo che scosse semplicemente la testa, rispondendo –Non ci sono state in questi sette anni, attività di Raven Tail che possano configurare quest’ultima come Gilda Oscura, ma sta in campana, da quello che ho potuto capire tuo padre è un gran coglione, senza offesa-.
-Figurati se mi offendo- disse Laxus alzandosi dal muro su cui si era poggiato e cominciò a camminare verso il suo Hotel, sventolando la mano in segno di saluto verso l’angelo che ricominciò il suo giro di perlustrazione, conscio che anche quella sera non avrebbe cavato un ragno dal buco.
Stava quasi per rinunciare a tutte le sue intenzioni, sperando di poter raggiungere la locanda dove alloggiava Fairy Tail, in modo da vedere sua figlia, ma poi, mentre si trovava in una delle strade principali della città, con le mani sprofondate nelle tasche, di fronte a lui camminava una ragazza.
Jacques la guardò prima distrattamente, poi quando furono ad un palmo di distanza si bloccò: aveva già notato la maga di Sabertooth ai giochi, eppure non ci aveva dato molto peso, ma adesso che se la trovava davanti venne catapultato indietro nel tempo.
La ragazza lo guardò interrogativa, indecisa se fuggire di fronte all’intensità di quello sguardo o aspettare che si decidesse a parlare.
-Ciao- disse Jacques –Scusa, ti stavo fissando, mi avrai preso per un maniaco…-.
La ragazza si distese in un caloroso sorriso –Ammetto che eri un po’ inquietante-.
-Scusa, ma non mi aspettavo di trovarmi di fronte a una delle maghe di Sabertooth, sono rimasto un po’ spiazzato, io sono Cletus- si presentò Jacques, tendendo la mano alla ragazza, notando gli occhi lucidi di questa, che però gli strinse una mano con un sorriso –Io sono Yukino- disse la maga.
Quel nome sciolse ogni dubbio dalla mente di Jacques, ricordando quando lo aveva sentito per la prima volta.
Erano passati molti anni, quando ancora era affiliato agli Oracion Seis, durante una di quelle missioni si trovava bloccato con Angel in uno di quegli umidi rifugi che utilizzavano, quando erano stati sorpresi da un temporale e si erano ritrovati da soli.
Si erano scambiati qualche confidenza e adesso una veniva prepotentemente a galla, quella in cui Angel gli rivelava di avere una sorella dispersa da qualche parte, ma mentre rimuginava su questi eventi del suo passato, dovevano essere passati degli attimi di troppo visto che Yukino aveva inclinato la testa e lo guardava con aria interrogativa.
-Scusa, è solo che mi ricordi una persona che ho conosciuto durante uno dei miei viaggi, avete lo stesso colore dei capelli e gli stessi lineamenti, mi ero perso semplicemente nei ricordi.
Per un attimo non ebbe alcuna reazione, ma poi Yukino si portò le mani davanti alla bocca e le lacrime cominciarono a riempire i suoi occhi, dando infine conferma a Jacques che ci aveva visto giusto.
-Dov’è adesso quella persona?- chiese con la voce rotta dall’emozione.
-Non lo so- mentì Jacques, poiché non era il caso di parlare di Angel con sua sorella minore, rivelandole che aveva preso una strada sbagliata, come lui del resto, e la vide di fronte a lui chinare la testa sconfitta.
-Ma sono sicuro che ti sta ancora cercando Yukino, quando abbiamo viaggiato insieme per un po’ parlava di te con affetto… E sono sicuro che un giorno vi rincontrerete.
La maga dai capelli bianchi lo sorprese, lanciandosi tra le sue braccia in lacrime, lasciandolo stupefatto, la allontanò gentilmente, sorridendogli, poi disse –Dovresti ritornare a Sabertooth adesso, domani dovrai combattere no? E’ tardi!- parole che scatenarono ancora di più i singhiozzi della maga, mandando nel panico Jacques che non sapeva come cavarsi d’impaccio, cominciò a sventolare le mani, scusandosi dello slancio.
-Mi dispiace- si scusò Yukino tirando su col naso, comunque non devo tornare a Sabertooth, mi hanno appena cacciata dalla gilda- e raccontò per sommi capi quello che era successo.
Jacques ascoltò in silenzio lo sfogo della maga, scuotendo la testa, che differenza c’è tra Master Makarov e quel tale a capo delle Tigri e anche se lui non era un esperto di gilde, avrebbe potuto scommettere che i membri di Fairy Tail non avrebbero consentito a nessuno un trattamento del genere.
-Questo è tutto- disse Yukino.
-E adesso cosa farai?- chiese Jacques, curioso.
-Credo che mi metterò in viaggio e che cercherò uno scopo e mia sorella, grazie di tutto Cletus- disse la ragazza prendendo la sua valigia appoggiata a terra e cominciò a camminare, mentre Jacques la guardava camminare, ma poi decise che non era il caso di continuare con le menzogne… Almeno in parte.
-Yukino, aspetta- la richiamò Jacques, facendola voltare e gli disse :- Il mio vero nome è Jacques Offenbach, e sono un membro di Crime Sorciere… Se mai avessi bisogno, avrai sempre un amico in me.
Yukino nemmeno si fermò, ma si voltò nella sua direzione e gli sorrise, sventolando la mano in segno di saluto e Jacques si rimise il cappuccio, celando il volto.
Camminò lentamente per la città, dirigendosi verso l’albergo in cui soggiornava la gilda Sabertooth, indeciso se fare una piccola visita o andare via, facendosi i fatti propri, una scelta che venne fatta per lui, quando notò che Happy, se ne stava fuori dalla porta che sventolava la zampetta.
-Cosa ci fai qui?- chiese Jacques curioso.
-Natsu è entrato e…- ma non riuscì a continuare la frase poiché dal nulla apparve la figura di una donna che lo afferrò per la collottola e lo portò all’interno di un vortice, scomparendo alla vista di tutti.
Sorpreso Jacques sfondò la porta di legno che gli sbarrava il passaggio, entrando nella hall dell’albergo, e seguendo il trambusto arrivò in un ampia stanza dove Natsu stava sfidando un omone grande e grosso con il simbolo della gilda stampato sulla fronte, e proprio nel momento in cui stava per colpirlo con le sue fiamme e i fulmini di Laxus, Jacques scattò in avanti, frapponendosi tra lui e bloccandolo con una mano sola, mentre la ragazza che aveva visto poco prima tratteneva il suo Master.
-Minerva!- esclamò Master Yiemma sorpreso dall’interferenza.
-Jacques- esclamò Natsu, sorpreso a sua volta dall’intervento del mago.
-Ovviamente se questa situazione si protraesse, sono sicura che lei trionferebbe Master- disse la ragazza a cui era stato dato il nome di Minerva.
-Non se allo scontro partecipassi anche io- rispose Jacques, guardando minaccioso Minerva, ma tenendo ancora fermo per un polso Natsu che cominciava a dimenarsi per staccarsi dalla presa dell’angelo.
Il silenzio nella grande sala era irreale, anche se tutti i membri di  Sabertooth si preparavano ad intervenire.
-Mi ricordo di te, tu sei l’Angelo Vendicatore, il mago passato a Crime Sorciere- disse Rufus, il mago biondo che nel primo giorno di torneo aveva battuto Gray.
-Basta così, esiste una cosa che si chiama “apparenza” e che deve essere tenuta in piedi, perciò andatevene e faremo finta che non sia successo nulla.
Natsu aveva già cominciato a protestare ma fu colpito da Jacques con forza e lo piegò in due, costringendolo a inginocchiarsi sul pavimento.
-Accetto la tua offerta- rispose Jacques, una volta liberatosi da Natsu –Prima che vada però ridammi Happy- chiese e la maga lo fece apparire tra le sue mani, lasciandolo libero di raggiungere Natsu, scusandosi e spiegando come fosse stato catturato all’ingresso.
Natsu affiancò Jacques e i due si incamminarono verso l’uscita, raggiunti però dalla voce di Minerva che promise –Risolveremo la questione ai Dai Matou Enbou.
Fu Natsu a rispondere –Non perderemo con gente come voi, se siete una gilda, prendetevi cura dei vostri compagni.
-A me non interessa nulla dei Dai Matou Enbou… Ma puoi scommetterci che per quello che hai fatto a Yukino, verrò a prenderti alla fine dei giochi- disse Jacques, rivolgendo uno sguardo colmo d’ira e facendo in modo che il suo potere magico si avvertisse tutto intorno, in modo da rendere ancora più minacciose le sue parole.
Jacques e Natsu uscirono dall’edificio in silenzio, e fecero solo qualche passo, prima che Jacques afferrasse il dragon slayer per il collo e lo costringesse a girare in un vicolo, dove lo colpì due volte, inchiodandolo al muro e urlandogli contro.
-CHE DIAVOLO TI E’ SALTATO IN MENTE EH?- urlò Jacques strattonandolo dopo averlo colpito –TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE COMBINI? OPPURE IN QUELLA ZUCCA VUOTA CI PASSA SOLO ARIA?-
-Tu sai cosa hanno fatto a Yukino, si meritavano una lezione- disse Natsu, venendo colpito di nuovo da Jacques con un pugno alla mascella.
-E per fare questo hai messo in una posizione scomoda tutta la gilda, ti sei messo in pericolo e cosa ancora più grave HAI MESSO IN PERICOLO UN COMPAGNO CHE NON POTEVA DIFENDERSI… MA PENSI A QUELLO CHE FAI? EVIDENTEMENTE NO- disse Jacques, scaraventandolo al suolo –E se non mi fossi trovato in zona e non fossi intervenuto, cosa sarebbe accaduto eh? Avresti continuato a combattere? Poteva succedere qualcosa di davvero grave-.
Natsu si rialzò lentamente, non contraddicendolo, ma sfidandolo con lo sguardo, tanto che Jacques si avvicinò di nuovo e lo afferrò per il colletto e lo accusò di nuovo –Parli sempre dei tuoi compagni, di difendere, di essere una famiglia… La vera cosa che ti riesce è dare pugni, a volte è meglio non combattere… Ricordati questa lezione Natsu, e forse un giorno sarai qualcosa in più che un idiota capace di risolvere tutto con la forza.
-Hai ragione Jacques, starò più attento- disse alla fine Natsu, pulendosi un rivolo di sangue che gli scendeva dall’angolo della bocca dove Jacques lo aveva colpito.
-Bene, anche se per inciso avrei voluto aver avuto mano libera per fargli il culo… Adesso tornatene alla locanda e riposa, è possibile che domani tu debba combattere nel torneo… Io devo concludere il mio giro.
Jacques materializzò le sua ali e prese il volo, lasciando Natsu a leccarsi le ferite, non avrebbe voluto essere così duro con il drago del fuoco, ma dopo quella ramanzina forse avrebbe imparato a mettere da parte l’impulsività e a diventare il vero simbolo di Fairy Tail.

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