Vacanze Italiane

di Betty
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le vacanze iniziano ***
Capitolo 2: *** Questa è la mia casa ***
Capitolo 3: *** Amici? ***
Capitolo 4: *** Piccole Rivelazioni ***
Capitolo 5: *** Stai con me? ***
Capitolo 6: *** Mi vuoi sposare? ***
Capitolo 7: *** Mi vuoi bene? ***
Capitolo 8: *** Un bebè in arrivo ***
Capitolo 9: *** Benvenuto Black ***
Capitolo 10: *** Tom scopre la verità ***
Capitolo 11: *** Tutto alla luce del sole ***
Capitolo 12: *** Sposami.... subito! ***



Capitolo 1
*** Le vacanze iniziano ***


CAPITOLO 1

VACANZE ITALIANE

CAPITOLO 1

Le vacanze iniziano

"Maledizione!" esclamò la ragazza mentre correva verso l'aeroporto, riuscì a scansare diverse persone poi finalmente arrivò al terminal dove vide una piccola comitiva in attesa di qualcuno. Quel qualcuno era lei.

"Siete sicuri che ci sarebbero venuti a prendere?" chiese Benji diffidente.

"Certo, Tom mi ha assicurato che avrebbe mandato una persona di fiducia" rispose Holly

"Però è in ritardo si lamentò" Bruce

"Stai zitto! Siamo qui in vacanza non cominciare a stressarmi!" disse Patty dando un colpo in testa al ragazzo.

"Ma come ti permetti adesso ti faccio vedere io" Bruce sembrava arrabbiato.

"Bruce non vorrai picchiare la mia ragazza?" chiese Holly

"No, volevo solo farle il solletico!"

"Giù le mani!" esclamò Patty.

La loro discussione fu interrotta da una ragazza che disse in perfetto giapponese: "Scusate state aspettando Tom, Tom Becker?"

"Sì. Ma tu chi sei?" chiese Benji

"Sono Sarah Parker, la cugina di Tom. Scusate il ritardo ma c'era un bel po’ di traffico"

"Una ragazza carina come te la perdoniamo subito." Disse Bruce osservando Sarah. La ragazza era alta circa come Patty anche se non aveva le forme prosperose dell'altra era pur sempre carina. Capelli castani lunghi fino sotto le spalle e occhi verdi.

"Tu sei Bruce, vero?"

"Come fai a saperlo?" chiese il ragazzo

"Tom mi ha detto che se uno ci provava quello era Bruce!" disse con un sorriso.

Tutti scoppiarono a ridere tranne l'interessato.

"Lascia che mette le mani addosso a Tom e lo stritolo!" disse Bruce rosso come un peperone.

"Non ti conviene toccarlo ti scotteresti!"

"E' messo molto male?" chiese Patty

"Sembra un aragosta! E' tutto rosso e sta perennemente a mollo in una piscina di plastica sotto al portico di casa." Disse Sarah.

"Si è preso proprio una bella scottatura" disse Benji

"E già!" confermò Sarah.

Poi la ragazza li osservò e disse: "Ma dove sono gli altri? Non dovevate essere di più?"

Patty disse: "Diciamo che causa di forza maggiore li hanno fatti convolare da altre parti!"

"O sono in vacanza con la famiglia o con la fidanzata" disse Sarah.

"Propendiamo per la seconda!" disse Patty "Ma Evelyn è andata in bagno, anzi è via già da un bel po’"

"Speriamo che non si sia persa" disse Holly

"Cosa? Come? La mia Evelyn persa? Dove? Quando?" disse Bruce tutto agitato.

"Magari ha trovato un tipo più affascinante di te ed è scappata con lui. Non posso darle torto!" esclamò Benji.

"Non dirlo neanche per scherzo queste cose hai capito! La mia Evelyn.." Bruce fu interrotto da una ragazza che gli disse: "La mia Evelyn cosa?"

Bruce si girò la abbracciò e cominciò a farfugliare "Lo sapevo che non eri scappata con un altro. Io ti amo non puoi lasciarmi!"

Evelyn se lo stacco di dosso e gli disse: "Bruce che ti prende, sono solo andata in bagno che naturalmente era pieno. Mi sa che il fuso orario ti ha fatto male."

"Eve, ti presento Sarah. E' la cugina di Tom" disse Patty

Le due ragazze si strinsero la mano poi Holly propose che forse era ora di andare.

Il viaggio in macchina fu allegro, Sarah guidò la monovolume fino alle colline Toscane dove lei e Tom avevano acquistato un vecchio casolare e lo stavano rimettendo a nuovo.

Quando arrivarono scaricarono le valigie e Sarah accompagnò i ragazzi dal cugino poi rientrò in casa per lasciarli un po’ soli.

"Ragazzi! Come state?" chiese Tom sdraiato nella piscina gonfiabile naturalmente posizionata all'ombra sotto il porticato.

"Meglio di te, sembri un aragosta!" esclamò Benji

"E' la stessa cosa che dice Sarah" disse ridendo Tom.

"Allora cosa ci racconti di bello?" chiese Holly

"Ci sono importanti novità!"

"Ti sei fidanzato!" esclamò Patty battendo le mani.

"Tu sempre a pensare a quelle cose" le disse Bruce

"Ma a 22 anni è ora di trovarsi un fidanzata" rispose Patty.

In breve i due cominciarono a bisticciare e furono interrotti da Holly che urlò "Adesso basta!"

I due si zittirono così Tom poté parlare.

"Bruce mi dispiace per te ma Patty ha ragione, mi sono innamorato e fidanzato!"

"Cosa ti avevo detto!" disse Patty a Bruce facendogli la linguaccia.

Il ragazzo girò la faccia dall'altra parte e non rispose.

"E adesso dov'è?" chiese Benji.

"Laura è andata a fare la spesa, è un amica di Sarah e l'aveva invitata qui per le vacanze. E' stato subito un colpo di fulmine"

Furono interrotti da Sarah che aveva portato da bere: "Vi ho portato del thè freddo."

"Grazie" dissero in coro i ragazzi. Sarah dopo aver servito da bere se ne stava tornando in casa ma Benji cercò di fermarla: "Resta qui con noi."

"Non vi voglio disturbare e poi devo finire dei lavori." Disse poi rientrò in casa.

- Che ragazza strana - pensò Benji

"Non prendetevela, Sarah è abituata a stare da sola, le ci vuole sempre un po’ per abituarsi alle persone"

"Se lo dici tu" gli rispose Benji.

"Sono a casa" disse Laura entrando dalla porta con due sacchetti dalla spesa in mano.

"Sarah dove ti sei cacciata vieni a darmi una mano!"

Sarah sbucò dalla cucina e sorrise vedendo Laura piegata sotto il peso delle borse, infatti la ragazza era piuttosto minuta anche se aveva tutte le curve al posto giusto. "Ti devo sempre dare una mano!" disse sbuffando la ragazza e fingendosi arrabbiata.

"Dai che ti diverti a farmi vedere quanto sei forte!" le rispose Laura.

"Non sono poi così forte e poi io mi tengo in esercizio."

Dopo aver scaricato la spesa Laura si accorse dei ragazzi che erano con Tom.

"Sono arrivati! Ma non dovevano essere di più?" chiese

"Cinque sono più che sufficienti, Tom gli avrà già spiattellato che sei la sua ragazza quindi ti conviene andarli a conoscere."

Laura era molto più spigliata di Sarah con le persone e si diresse verso il gruppo, però prima di uscire si girò e chiese a Sarah: "Che lingua parlo? L'italiano non lo sapranno, l'inglese o il giapponese?"

"Giapponese, fagli vedere che brava insegnante sono stata!" esclamò Sarah con un sorriso.

Laura annuì e si diresse verso i ragazzi.

"Eccoti qui!" esclamò Tom "Ragazzi vi presento Laura, la mia ragazza!"

"E' un piacere conoscervi, Tom mi ha parlato tanto di voi." Disse Laura dando la mano ai ragazzi.

"Il piacere è nostro. Sai non avevamo mai visto il nostro Tom così felice!" disse Patty

"Perché sei così felice?" chiese Laura al ragazzo.

"Sono felice perché sto con te!"

"A meno male pensavo che avevi un'altra!"

I ragazzi restarono un attimo senza parola poi Benji iniziò a ridere.

"E' un miracolo qualcuno che capisce le mie battute oltre a Sarah!" disse Laura felice.

Sarah era andata nella sua stanza per cercare un po’ di tranquillità, ci metteva sempre un po’ ad abituarsi alle persone, forse perché fin da piccola era sempre stata sola, emarginata perché era per metà giapponese e per metà italiana. La sua amica fin da quando aveva tre anni era stata Laura, con gli anni la loro amicizia si era rafforzata ed era felice che aveva trovato in Tom l'uomo dei suoi sogni. Ora erano anche parenti.

"Basta poltrire, fra un po’ è ora di cena, mi conviene andare a preparare qualcosa"

Corse da basso e sulle scale si scontrò con Laura.

"Tu devi sempre sparire! Dobbiamo preparare le camere per stanotte!"

"Va bene, ma la cena?" chiese Sarah

"Ci pensano Patty ed Evelyn"

"Speriamo bene!" esclamò Sarah

"Non ti fidi?" chiese Laura con un sorriso.

"Sì, sì mi fido. Però nel caso c'è del riso freddo in frigo."

"Andiamo, diffidente dobbiamo preparare tre camere"

"Così le coppie dormono insieme quindi le mettiamo nelle stanze grandi con il balcone e Benji dove lo mettiamo?" chiese Sarah

"E' vero che c'è l'imbarazzo della scelta, ma io vorrei metterlo nella stanza accanto alla tua" disse Laura.

"E perché?"

"Perché è l'unica veramente finita, le altre hanno tutte qualcosa da mettere a posto. Non vorrai fare brutta figura." Disse Laura sapendo di toccare il tasto esatto.

"Questo non sia mai! La casa è da mettere a posto ma sarà bellissima finita." Disse Sarah convinta.

"Quindi lo mettiamo da parte a te?"

"Va bene! Così non sentiremo dei rumori strani di notte, visto che voi coppie dormite dall'altra parte del casolare!"

"Sei invidiosa?"

"Non dire scemenze! Sbrighiamoci che ho fame, anche se non so quello che mangerò!" disse Sarah all'amica che la seguì verso la prima stanza.

Dopo circa mezzora le stanza erano pronte, Sarah più affamata di prima e Laura felice come una pasqua perché avevano finalmente compagnia.

Si diressero verso la cucina, di certo non si aspettavano lo spettacolo che gli si parò davanti agli occhi.

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Questa è la mia casa ***


CAPITOLO 2

CAPITOLO 2

Questa è la mia casa!

Sarah restò a bocca aperta ai fornelli non c'erano Patty ed Evelyn ma bensì Tom, Benji, Holly e Bruce, delle due ragazza non c'era traccia e la cucina era un disastro.

"Cosa state facendo nella mia cucina?" chiese Sarah.

"Cuciniamo!" disse Holly

"Siete capaci? Voglio dire Tom è bravino ma voi…" chiese Laura.

"Certo che siamo capaci e poi abbiamo scommesso con le ragazze che sappiamo cucinare meglio di loro" disse Bruce.

"Ecco perché non ci sono!" disse Laura.

"E' meglio se esco!" esclamò Sarah vedendo la sua povera cucina tutta sporca.

Sotto al portico trovò Patty ed Evelyn che parlavano allegramente, Sarah si avvicinò a loro e disse: "Mi stanno conciando la cucina che fa schifo! Non capisco perché stanno cucinando loro!"

"Bruce si lamentava perché diceva che non sappiamo cucinare così gli ho proposto di preparare loro la cena per vedere se erano più bravi di noi." Disse semplicemente Patty.

"Non potevate chiamare me per cucinare? Era meglio!" Sarah si stava arrabbiando

"Ma è giusto che facciano qualcosa anche loro!" disse Evelyn.

"Gli uomini è meglio che stiano fuori dalla cucina, avete visto come me l'hanno ridotta! Adesso ci vorrà un esercito per pulirla!" disse alzando il tono di voce Sarah.

"Ma la puliamo noi, non ti preoccupare!" disse Patty non capendo perché Sarah si stesse arrabbiando.

"Allora visto che la fate così semplice perché non mi aiutate anche a pulire la stalla, a montare lo steccato, a dipingere le imposte… perché io qui sto cercando di mettere in sesto questa casa! La mia casa! E voi me la state rovinando!" la ragazza poi prese e corse via.

Patty ed Evelyn erano rimaste allibite, anche i ragazzi sentendo Sarah urlare erano usciti ed avevano assistito alla scena.

"Non pensavo….insomma non voleva farla arrabbiare.." Disse Patty rivolta agli altri.

"Non è colpa tua. Lei è così possessiva verso questa casa, è la sua prima vera casa." Disse Laura.

"In che senso?" chiese Benji

"I suoi sono divorziati e per anni ha dovuto fare avanti e indietro da una casa all'altra. Quando abbiamo acquistato questa casa lei si è buttata anima e corpo nella ristrutturazione ed è molta gelosa di tutto quello che ha fatto." Spiego Tom.

"Sarah fa la disegnatrice, tutti gli interni lì ha progettati lei. Questa casa è una parte di lei" disse Laura guardando verso la stalla dove si era rifugiata la ragazza. All'improvviso sentirono uno scalpiccio e videro Sarah in groppa ad uno stallone nero che correva velocissimo.

"Caspita che bel cavallo!" esclamò Benji

"E' Thunder, il cavallo di Sarah. Lo sapevo che per calmarsi avrebbe fatto una cavalcata" disse Laura.

"E' meglio se mangiamo, tanto prima di sera Sarah non torna." Disse Tom

A tavola l'argomento principale fu Sarah, Patty ed Evelyn si sentivano in colpa e volevano sapere come rimediare al loro errore.

"Diciamo che Sarah e un po’ come era Benji qualche anno fa. Preferisce stare da sola a leggere o a disegnare, però se cominci a conoscerla è un uragano di idee e raramente non ti diverti con lei. Il suo scopo adesso e riuscire a fare un piccolo allevamento di cavalli, oltre a Thunder ci sono Lady e Daisy. Lady è in attesa di un puledro" Tom era entusiasta dell'idea della cugina e ne parlava più che volentieri.

Benji però lo interruppe: "Cosa vorresti dire che mi assomiglia?"

"Intendo dire che anche tu evitavi gli altri per proteggerti dalle delusioni, per evitare di soffrire; lei fa lo stesso, ci vuole del tempo per conquistare la sua fiducia ma una volta ottenuta non puoi trovare amica migliore."

Avevano finito di cenare ma di Sarah non c'era traccia, Benji allora propose di andarla a cercare.

"Vado io, so cavalcare, basta solo che mi indichi un po’ dove devo andare."

"Solitamente va verso il laghetto che c'è in quel bosco." Disse Laura indicando degli alberi alla destra del casolare.

"Non è meglio se qualcuno viene con te?" chiese Patty

"Sono sicuro che loro due si intenderanno" disse Tom.

"Dopotutto ci assomigliamo, no?" la rassicurò Benji.

Sarah si trovava sul bordo del laghetto, aveva steso una coperta per terra e si era sdraiata, pensava al suo comportamento poco amichevole e si sentì un pò in colpa. Cosa doveva farci, se era così gelosa della sua casa? Loro non potevano capire. E lei non voleva spiegargli, non doveva spiegargli niente. Era casa sua? E allora non poteva arrabbiarsi?

Nel cielo già da un po’ erano comparse le prime stelle e Sarah decise che era ora di tornare a casa, anche perché aveva veramente fame. I suoi pensieri furono interrotti dal nitrire di Thunder e subito dopo sentì lo scalpicciare di zoccoli, Lady non poteva essere, quindi era Daisy ma chi la stava cavalcando?

Vide spuntare la cavalla con in groppa una figura abbastanza imponente, non poteva essere Tom, questo aveva le spalle troppo larghe, poi lo riconobbe era Benji.

"Finalmente ti ho trovato!" esclamò il ragazzo. "A casa sono tutti preoccupati per te!"

"Non ne sarei così sicura, dopo il mio show di questo pomeriggio come minimo non mi rivolgeranno più la parola." Disse Sarah accarezzando il muso del suo cavallo.

Benji smontò e le si avvicinò "Ne vuoi parlare?" le chiese.

"E di cosa? Neanche ti conosco?" rispose Sarah sulla difensiva.

"Tom ha detto che ci assomigliamo, vorrei scoprire se è vero!"

Sarah sorrise dolcemente e disse: "Anche a me Tom ha detto la stessa cosa. Ha detto che siamo simili."

"Fino a prima di incontrare Holly, Tom e gli altri ero solo un ricco ragazzino viziato. I miei erano sempre in viaggio e sono sempre stato solo a parte il mio tutore Freddy. Mi sono isolato e evitavo di allacciare qualsiasi amicizia, pensavo che non ce ne fosse bisogno. Mi sbagliavo, tutti abbiamo bisogno di amici, anche tu."

"Forse ci assomigliamo, ma a me piace stare da sola. E poi ho degli amici, come si dice, pochi ma buoni. Il problema è il mio carattere, sono gelosa delle mie cose, ho sempre lottato per averle e perciò le difendo come posso."

"Nessuno è perfetto! Ma le persone che ti vogliono bene ti accettano per come sei. Io sono stato accettato all'inizio solo da Holly e poi dagli altri però ho cercato anche di cambiare."

"Vorresti dire che devo cambiare quello che sono?" chiese Sarah.

"No, devi solo migliorarti!"

Sarah non rispose subito, montò a cavallo e si girò verso il ragazzo: "Non sapevo fossi un filosofo, Tom non me lo aveva detto!"

"Perché non lo sa nessuno, ti prego quindi di non dirlo in giro, mi rovineresti la reputazione!" disse Benji sorridendo e salendo a cavallo a sua volta.

"Torniamo a casa, ho una fame!" disse Sarah.

"Ti abbiamo lasciato qualcosa, non ci crederai ma abbiamo cucinato benissimo e ti abbiamo anche pulito la cucina!"

"Tu hai mangiato quello che hai cucinato vero?" chiese Sarah

"Sì, perché?"

"Non sei ancora morto e sembra che stai bene, quindi penso che mi azzarderò a mangiare quello che mi avete lasciato."

"Spiritosa!" disse Benji poi partirono al galoppo.

"Ma dove saranno finiti?" chiese Tom.

"Sarà scoppiato il colpo di fulmine e saranno scappati insieme verso destinazioni ignote!" disse Laura con tono melodrammatico.

La sua battuta fece sorridere il ragazzo che disse: "Per favore, Benji Price come cugino, mi basta già Sarah da sopportare."

"Secondo me, tra quei due scoppia l'amore!" disse Laura sicura.

"Non conosci Benji, a parte gli amici, non è per i rapporti duraturi." Disse Holly

"Concordo, ma si sa l'amore cambia le persone. Guarda te!" disse Patty

Holly arrossì e le disse: "Adesso cosa centro io?"

"Su raccontami perché dici così!" chiese Laura a Patty.

"Devi sapere che il signorino qui presente non mi guardava neanche di striscio, per lui esisteva solo il pallone."

"Non è vero!" si intromise Holly

"Holly non dire le bugie!" lo rimproverò Tom.

"E poi come ha fatto ad accorgersi di te?" chiese Laura.

"Mi sono messa con un altro e lui si è scoperto geloso ed innamorato." Concluse Patty

"Così tu, che non amavi l'altro ma Holly, l'hai mollato e ti sei messa con il tuo amore di tutta la vita! Che storia romantica!" Laura si era fatta prendere dall'entusiasmo.

"Più o meno è andata così" confermò Patty.

Sarah e Benji erano sulla porta di casa e Benji aveva cominciato a ridere: "Che storia romantica! Holly era l'unico fesso che non si era accorto che Patty moriva d'amore per lui! Roba da non credere!"

"Siete tornati! E il mio Holly non è un fesso, forse era un po’ distratto." Disse Patty

"Se ti fa felice, diciamo così!" le rispose Benji.

Sarah si intromise nel discorso. "Scusate io vorrei dirvi un paio di cose. Ma vorrei che ci foste tutti."

Tom andò a chiamare Bruce ed Evelyn che erano in cucina per sistemare le ultime cose.

"Siete tornati, vi avevamo dati per dispersi!" esclamò Bruce rivolto a Benji

"Come vedi siamo sani e salvi!" rispose il ragazzo.

"Comunque, vi devo chiedere scusa, purtroppo ho un brutto carattere e sono molto gelosa delle mie cose. Cercherò di calmarmi un attimo, anche perché non posso sempre andarmene all'ora di cena, ho una fame!"

"Sarah Parker, sei sempre la solita! La cena è di là, pronta." Disse Laura

"Meno male! Ancora un po’ e svenivo!" disse la ragazza correndo verso la cucina, dietro di sé sentì le risate dei ragazzi e sorrise contenta che l'avessero perdonata.

Doveva ammettere che la cena non era niente male, era tanto che non mangiava piatti giapponesi e ne fu contenta, lavò i suoi piatti e si diresse verso il salotto dove non c'era nessuno, cominciò a girare per la casa ma era vuota.

- Saranno andati a farsi un giro, è meglio se vado a dare un'occhiata ai cavalli - pensò Isa dirigendosi verso la stalla.

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Amici? ***


CAPITOLO 3

CAPITOLO 3

Amici?

Benji stava accarezzando Lady che sembrava gradire molto le sue attenzioni, era una splendida cavalla coloro cappuccino con una macchia bianca in mezzo alla fronte.

"Sei proprio una bellezza. E fra un po’ diventerai anche mamma. Deve essere emozionante avere un figlio." Il ragazzo si rivolgeva all'animale come se fosse una persona, poi cominciò a strigliarla anche se era già perfetta.

Sarah lo trovò lì che coccolava la cavalla come se fosse sua, in quel momento il ragazzo non era più uno dei portieri più bravi del mondo, era solo un uomo che amava profondamente gli animali. Si notava dai suoi gesti così delicati, così affettuosi, dalla sua espressione orgogliosa e felice.

"Se un giorno guarderai una donna come adesso stai guardando Lady, lei capirà subito che ti sei innamorato!" disse la ragazza.

Benji sussultò e si voltò guardando in modo strano Sarah. "Perché dici così? Cos'hai letto nei miei occhi?"

"Amore, passione, orgoglio, dolcezza. Insomma tutto quello che una donna vuole vedere negli occhi di colui che ama." Sarah parlava guardando sempre negli occhi il ragazzo.

"E' quello che vorresti vedere tu negli occhi di un uomo?" chiese Benji

"Sì, è tutto quello che chiedo dalla vita, amare ed essere amata. Quando troverò l'uomo giusto per lui voglio essere fidanzata, amante, amica, confidente.." Sarah fu interrotta da Benji

"..vuoi essere una parte di lui? Vuoi appartenere a lui senza dipendere da lui, essere la sua metà mancante, il suo complementare."

"Sì, forse siamo più simili di quanto crediamo" disse a bassa voce Sarah.

"Può darsi, come può darsi che siamo due metà divise che forse si stanno per riunire." Benji si avvicinò a Sarah e le accarezzò una guancia.

"Io.." Il ragazzo fu interrotto dalle urla degli amici che lo cercavano.

"Benji, vieni fuori. Ti va di fare una partitella?" gridava Bruce.

"Bruce non continuare ad urlare, se è andato a farsi un giro non ti sente." Disse Patty.

"Maledizione!" esclamò Benji, l'atmosfera ormai era stata rovinata e Sarah rendendosi conto di quello che stava per fare Benji si era allontanata di colpo ed era uscita di corsa dalla stalla.

"Ragazzi siamo qui, stavamo coccolando un po’ la futura mamma!" urlò Sarah per attirare l'attenzione degli amici; per il momento era meglio non trovarsi da sola con lui.

Benji non riusciva a dormire, ma che cavolo gli era venuto in mente! Insomma perché si sentiva così attratto da quella ragazza?

La conosceva da neanche un giorno, ma era così perfetta per lui, erano sulla stessa lunghezza d'onda.

"Basta!" disse ad alta voce ed alzandosi, decise di prendere una boccata d'aria e andò alla finestra e lì la sentì, la sentì piangere.

"Lo sapevo l'ho spaventata! Idiota che non sei altro!" così dicendo uscì dalla sua stanza e si piazzò davanti alla porta di quella di Sarah, bussò lentamente ma non ottenne risposta, si fece coraggio ed abbassò la maniglia, era aperta.

Quando entrò vide che Sarah stava piangendo nel sonno, le si avvicinò piano e cercò di svegliarla, lei aprì gli occhi di scatto spaventata.

"Sarah, sono io Benji! Stavi piangendo e così sono venuto a vedere cosa avevi"

"Io, ho fatto solo un brutto sogno, non è niente" Sarah osservò il ragazzo che indossava solo i boxer, il torace scolpito e le braccia muscolose lo rendevano molto bello.

"Ne vuoi parlare?" le chiese Benji.

Sarah si alzò dal letto e si accostò alla finestra, indossava dei pantaloncini azzurri e una maglietta larghissima. "Non era niente. A te non capita mai di fare degli incubi? Se lo vuoi sapere non mi ricordo neanche quello che ho sognato. Torna a dormire, mi dispiace di averti svegliato"

"A dire la verità non riuscivo a dormire, non vorrei averti spaventato questa sera, insomma non volevo fare niente di male.."

"Benji, adesso ho bisogno di un amico e se vuoi esserlo sono convinta che andremo molto d’accordo" disse Sarah sorridendogli e sedendosi da parte a lui sul letto.

"Non ce l'hai con me?"

"No, perché dovrei? Allora amici?" chiese Isa allungando la mano.

"Amici!" Benji le prese la mano tra la sua e in quel momento credette che l'amicizia tra loro era il sentimento più importante.

Il mattino dopo Holly si svegliò presto voleva fare una sorpresa a Patty, cercando di non fare rumore andò verso la cucina a prepararle la colazione. Entrò in cucina e si trovò davanti Sarah e Benji che parlavano tranquillamente.

"Siete già in piedi sono solo le sette?" chiese Holly

"Andiamo a vedere dei cavalli che volevo comprare. A dire la verità volevo andare da sola, ma lui dice che se ne intende." Gli rispose Sarah

"Guarda che se non prenderai delle fregature la dovrai a me!" disse Benji

"E tu? Cosa ci fai già in piedi?" chiese Sarah a Holly.

"Volevo preparare la colazione per Patty."

"Cosa hai bisogno?" chiese la ragazza imperterrita.

"Succo d'arancia, caffè e un paio di brioche." Holly non capiva dove voleva arrivare la ragazza.

In un attimo Sarah prese un vassoio e tutto quello che aveva chiesto Holly era pronto.

"Oggi ti è andata bene che ho preparato la colazione per un reggimento di soldati così ti do quattro brioche invece di due." Disse Sarah.

"Come mai tutta questa efficienza?" chiese Benji alla ragazza.

"Pensa se mentre Holly le preparava la colazione Patty si sveglia e vide qui in cucina, la sorpresa è rovinata. Invece così ha già tutto pronto e la sorpresa riesce bene."

"Grazie, vado!" esclamò Holly

"Holly un'ultima cosa. Non dire che ho preparato tutto io, prenditi un po’ di merito." Disse Sarah.

"Ok!" rispose il ragazzo sparendo dietro la porta della cucina.

"Per oggi la mia buona azione l'ho fatta, adesso possiamo andare a vedere questi cavalli."

"Meno male che mi sono svegliato prima se no tu te ne andavi da sola!" esclamò Benji.

"Non sarebbe la prima volta" disse di rimando Sarah.

"Vuoi sempre avere l'ultima parola?"

"Certo!"

Patty si sveglio sentendo un delizioso profumo di brioche calde, aprì gli occhi e vide Holly che la guardava con sguardo adorante con in mano un vassoio con la colazione.

"Buongiorno amore, ti ho preparato la colazione" disse il ragazzo con un sorriso.

"Che tesoro!" disse Patty sedendosi e facendo segno a Holly di appoggiare il vassoio.

"Spero che sia tutto di tuo gradimento"

"Certo, ho una fame!" disse Patty che cominciò a gustare una brioche calda.

Holly la imitò per loro la giornata era iniziata veramente bene.

Eve, propose a Bruce di fare una passeggiata fino al laghetto e poi fare un picnic, alla prospettiva di gustare tutto i suoi buonissimi manicaretti accettò la proposta all'istante.

Eve invece pensava al fatto che sarebbero stati un po’ soli in un posto magnifico, anche se le idee erano diverse il fine era pur sempre quello.

Laura trovò la nuova amica impegnata in cucina a preparare tutto il necessario.

"Picnic?" chiese Laura

"Sì, andiamo a laghetto di cui avete parlato ieri. Insomma qualcosa di romantico." Disse Eve.

"Bruce sarà felice di mangiare tutto questo ben di dio."

"Quello è poco ma sicuro!" disse Eve ridendo subito dopo.

"Che allegria! Mi ha detto Bruce che andate a fare un picnic" disse Tom rivolto ad Evelyn

"Sì"

"Allora la casa resta vuota, perché noi andiamo a fare un po’ compere."

"Noi chi?" chiese Laura.

"Io, te, Patty e Holly. Ti volevo portare nel nuovo centro commerciale che hanno aperto." Disse Tom

"Quello enorme? Dove ci sono una casino di negozi di vestiti e scarpe." Disse Laura entusiasta.

"Sì quello."

"Vado a prepararmi e a prendere la carta di credito" disse Laura correndo in camera.

"Meno male che paga lei, se non ti mandava in rovina." Disse Bruce che era appena entrato in cucina ed aveva seguito il discorso.

"Dovete sapere che Laura è un'affermata stilista, però gli abiti per lei, preferisce comprarseli, che disegnarli. Dice sempre che lei non è ispirante." Rivelò Tom.

"Se lo dice lei ci crediamo" disse Bruce.

Benji e Sarah stavano osservando un bel cavallo pezzato, il venditore stava mostrando gli zoccoli.

"E' un bel cavallo!" disse Benji

"Sì" disse senza entusiasmo Sarah.

"Non ti convince, vero?"

"E' un bel cavallo ma per il mio allevamento cerco qualcosa di speciale. Andiamo a quel recinto là!" propose la ragazza.

Benji vide meglio quello che aveva adocchiato Sarah da lontano un bello stallone marrone chiaro, aveva un ossatura imponente, insomma un bellissimo cavallo.

"Che occhio che hai! E' proprio bello!" disse Benji.

Sarah lo studio un po’ chiedendo al venditore varie indicazioni e dopo circa mezz'ora di contrattazione Sarah aveva acquistato il cavallo.

"Hai fatto un affare, ma come si chiama?" chiese Benji.

Sarah guardò i documenti e gli rispose "King. Nome importante, per un bel cavallo. Vero tesoro?" la ragazza diede una pacca affettuosa sul muso del cavallo che nitrì felice.

"Andiamo a casa, Daisy sarà felice di avere finalmente un compagno"

Sarah e Benji caricarono il cavallo sul rimorchio apposito e partirono.

"Per che ora arriveremo a casa?" chiese Benji.

"Se ci va bene poco prima di cena. Però ora che sistemiamo King ci metteremo un bel po’, sperando che Thunder lo accetti e non faccia storie."

"O viceversa"

"Esatto" confermò Sarah.

"A me sembra un cavallo tranquillo, non pensò che ci darà problemi." Disse Benji.

"Ci darà problemi?!?" ripeté Sarah.

"Sì! CI darà problemi, perché voglio darti una mano a curare i cavalli, non puoi dirmi di no. Quattro cavalli sono tanti da seguire per uno sola, in due faremo tutto meglio e più in fretta."

"Hai ragione. Comunque i cavalli sono cinque." Ammise Sarah.

"Giusto, fra un po’ ci sarà anche il piccolo di Lady." Benji sorrise al pensiero del puledro.

Il viaggio andava a rilento perché con il carico che avevano non potevano di certo correre, ci si mise anche il traffico intenso così i due ragazzi arrivarono a casa verso le dieci. Naturalmente stanchi morti e purtroppo il lavoro non era ancora finito.

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Capitolo 4
*** Piccole Rivelazioni ***


CAPITOLO 4

CAPITOLO 4

Piccole rivelazioni

Appena Benji e Sarah arrivarono Laura corse fuori casa per andare a vedere il nuovo acquisto, quando Sarah fece scendere il cavallo dal rimorchio erano arrivati anche gli altri che guardavano con ammirazione il cavallo.

"Dici che Thunder farà delle storie?" chiese Tom a Sarah.

"Forse all'inizio sì, ma poi penso che si calmerà o almeno spero."

"Però e meglio se lo portiamo solo noi due nella stalla, troppe persone potrebbero innervosirli." Disse Benji.

"Concordo" disse Laura.

"Quando avete finito di mettere a posto il cavallo in forno ci sono due pizze, dovete solo farle riscaldare. Noi andiamo." Disse Patty

"Dove andate?" chiese Sarah

"Al cinema, danno l'ultimo film con Brad Pitt!" disse Eve.

"Cosa avrà quello lì, lo sapete solo voi donne." Borbottò Bruce.

"Sei geloso! Ti piacerebbe essere come lui!" gli disse Patty.

"Io sono molto meglio!"

"Non dire scemenze!" lo rimbecco Patty

"Patty, perché devi sempre provocarlo?" chiese Holly sconsolato.

"Perché è il mio divertimento preferito. Adesso andiamo che si fa tardi!"

"Ragazzi a che ora comincia il film? Alle 23 in punto, è l'ultimo spettacolo." Disse Eve.

"Allora buona visione e sbrigatevi!" disse Benji.

Sarah e Benji osservarono i ragazzi dirigersi verso il casolare per prendere le ultime cose, poi Sarah chiese al ragazzo: "Come mai hai voluto sapere a che ora iniziava lo spettacolo? Volevi andare con loro?"

"Non sono matto! Glielo chiesto perché quel film dura quasi 3 ore e come minimo Bruce si addormenta nella prima mezz'ora di proiezione ." Disse Benji pensando alla scena di Bruce che russa e di Evelyn che cerca di farlo smettere.

"Vuoi dire che staremo in pace e tranquillità fino a notte fonda?" chiese Sarah.

"Esatto, a meno che si stanchino di vedere il film."

"Ma sei matto una ragazza non può lasciare solo Brad Pitt così di punto in bianco!"

Benji rise della battuta e insieme accompagnarono King nella stalla.

Come aveva pensato i due maschi all'inizio cominciarono a nitrire per vedere chi fosse il più forte, King scalpitava e Thunder si alzò sulle zampe posteriori per far vedere chi fosse il capo. Si capisce che la dimostrazione funzionò perché King abbasso la testa e smise sia di nitrire che di scalpitare.

Aveva deciso chi era il capo, Sarah accompagnò King nel suo scomparto, naturalmente lontano da Thunder, che in quel momento era coccolato da Benji.

"Pensavo che avrebbero fatto qualche danno" disse Benji mentre distribuivano il fieno e mettevano l'acqua degli abbeveratoi.

"Se devo dirti la verità, lo sapevo che Thunder gli avrebbe fatto capire la sua superiorità. Lui è speciale." Disse Sarah avvicinandosi al cavallo ed accarezzandolo.

"Te l'hanno regalato?" chiese Benji.

"No, l'ho comprato che era ancora un puledro, con i miei primi guadagni."

"Fai la disegnatrice, vero?"

"Si, ma ti hanno detto cosa disegno?" disse sorridendo Sarah.

"Se non mi sbaglio hai disegnato gli arredamenti della casa, quindi.."

"Pensi male perché io disegno cartoni animati e fumetti. E a dirla tutta, lavoro molto per il Giappone."

"Tu disegni cartoni animati? Non l'avrei mai detto!" esclamò Benji.

"Quand'ero piccola, ero molto sola e mi rifugiavo nel mio mondo magico, quello dei cartoni. Penso che ogni bambino ha il diritto di sognare per evadere dalla realtà, per divertirsi e per questo che mi piace inventare storie che poi sono diventate cartoni." Sarah parlava senza smettere di lavorare, era stanca anche se non lo voleva dare e vedere.

"Anche per me il calcio è stato una valvola di sfogo, ho trovato degli amici, amici veri, che mi sono sempre stati accanto. Adesso che gioco in Germania mi mancano ed ho sempre paura di perderli, ma ogni volta che ci rivediamo è come se non ci fossimo ma divisi."

"Se non mi sbaglio giochi nel Bayer Monaco"

"Sì è già un po’ di anni che gioco in Germania mi piacerebbe cambiare un po’"

"Puoi sempre venire qui in Italia, pensò che ci siamo un bel po’ di squadre che farebbero carte false per averti."

"Ho avuto delle proposte da Milan, Inter e Juventus, ma devo pensarci. Mi trovo bene in Germania, dovrei avere un motivo valido per venire qui in Italia." Benji guardava la ragazza e pensò che un motivo valido poteva essere lei.

"Se hai l'opportunità di scegliere, puoi benissimo prendere tempo e vagliare tutti i pro e i contro. Non tutti hanno la tua fortuna; finalmente ho finito!" esclamò la ragazza.

"Ci mangiamo qualcosa e poi a dormire? Io sono sfinito."

"Io pure!" concordò Isa.

Mangiarono le pizze e poi andarono a dormire esausti.

Quando Benji si svegliò nella casa c'era il silenzio assoluto. - Ci credo chissà a che ora saranno arrivati dal cinema - pensò Benji.

Andò in cucina a vide che qualcuno aveva già fatto colazione, perché si era premurato di preparare spremute varie e le caffettiere erano pronte, per non parlare delle brioche calde nel forno.

"Questa è stata Sarah" disse ad alta voce.

"E dici bene, ce ne hai messo di tempo per alzarti!" disse una voce alle sue spalle.

"Ma quante ore dormi a notte?" chiese il ragazzo.

"Non più di sette." Rispose Sarah, indossava un paio di jeans e una canottiera rossa che le lasciava scoperta la pancia.

"Che ore sono?"

"Le dieci e mezza! Hai dormito quasi 10 ore, eri proprio stanco!"

"Infatti! E tu a che ora ti sei alzata?"

"Verso le otto, avevo del lavoro da spedire agli editori. Adesso almeno ho tutta la giornata libera."

"Cosa vuoi fare?" chiese Benji.

"Non ne ho la minima idea, anzi no devo andare a fare la spesa, perché mi avete decimato la dispensa!"

"E' stato Bruce!" protestò Benji.

"Poverino, date sempre la colpa a lui! Allora vuoi venire con me o te ne stai qui?"

"Non ho ancora fatto la doccia!"

"Allora ti do mezz'ora e poi io parto!" disse Sarah uscendo dalla cucina.

Benji corse di sopra e in un quarto d'ora era lavato e profumato. "Eccomi!" disse a Sarah che era seduta sotto al portico a leggere un libro.

"Lo sapevo che dovevo darti dieci minuti! Andiamo che è già tardi"

Gli altri si alzarono quasi tutti dopo le due, mangiarono qualcosina e poi decisero di andate alla piscina comunale per farsi un bagno.

"Ragazzi fa un caldo!" esclamò Bruce.

"Basta andare in acqua" disse Tom, poi lui e Holly presero il ragazzo e lo buttarono in acqua. Bruce però riuscì a trascinarsi dietro anche Tom che cominciò a ridere a crepapelle.

"Tom Becker, esci subito di lì e vieni all'ombra!" urlò Laura facendo girare tutte le persone intorno a loro.

"Su Tom, vai dalla mammina!" lo scherzò Bruce.

Tom uscì dall'acqua e andò a sedersi sotto l'ombrellone con fare offeso. "Lo faccio per te, ti è appena passata la scottatura, se vai in acqua come minimo ti ustioni!"

Il ragazzo le sorrise e disse: "Lo so che lo dici per il mio bene, però potevi evitare di urlare."

"Scusami è vero!" gli rispose Laura.

"Ragazzi mi è venuta fame, chi viene con me al bar?" chiese Bruce.

"Tu non cambierai mai!" disse Patty

"Non ti rispondo neanche!- disse acido a Patty poi continuò - Eve tu vuoi qualcosa?" chiese dolcemente alla ragazza.

"Un gelato, sceglilo pure tu"

"Va bene amore"

"Che teneri. Dai Tom vai anche tu così mi prendi un ghiacciolo alla fragola" disse Laura

"Ma non dovevo stare all'ombra?"

"Infatti nel bar c'è l'ombra!"

"Ragazzi mi aggrego anch'io, Patty ti porto qualcosa?" disse Holly.

"Un ghiacciolo anche a me."

"OK, noi andiamo!" disse Bruce correndo verso il bar.

Le ragazze dopo pochi minuti furono avvicinate da tre ragazzi che ci provavano, siccome Patty ed Eve non capivano l'italiano dovette toccare a Laura spiegare che erano già in compagnia, quei tre erano abbastanza insistenti e non volevano andarsene, purtroppo per loro tornarono Tom, Holly e Bruce. I tre vedendoli arrivare con sguardi assassini se la diedero a gambe levate.

"Vi lasciamo sole dieci minuti e subito vi corteggiano" disse Holly geloso.

"Cosa ci vuoi fare, non è colpa nostra se siamo così belle!" disse Laura

"Sei proprio modesta!" le disse Tom.

"Ho solo detto la verità!" si difese Laura.

"Ragazzi ci sono degli alberi che fanno ombra su quel lato della piscina, perché non andiamo tutti a farci un bagno. Tanto Tom resta all'ombra!"

"Andiamo, ho un caldo." Disse Bruce.

"Bruce ti sei appena mangiato un trancio di pizza!" obiettò Holly.

"Guarda che io ho lo stomaco di ferro."

"Non vi preoccupate, l'erba cattiva non muore mai!" disse Patty rivolta al ragazzo.

"Vedi sono immortale, lo dice anche una strega!" disse Bruce.

"Ma come ti permetti, se ti prendo!" Patty cominciò a rincorrere Bruce per tutta la piscina provocando l'ilarità di molte persone.

Sarah e Benji dopo aver fatto la spesa girarono un po’ per il centro commerciale, ad un certo punto si ritrovarono davanti ad una gioielleria, in vetrina c'era esposta una catenina in oro bianco, con un ciondolo a forma di goccia .

"E' bellissimo!" esclamò Sarah

"Sì hai ragione!" disse Benji, immaginando il gioiello al collo della ragazza.

"Cavolo ma che prezzo" disse Sarah scorgendo il cartellino. "Non potrei mai permettermi un gioiello del genere!"

Sorpassarono la vetrina e si stavano avviando verso la macchina quando Benji disse: "Hai preso la coca cola?"

"Cavolo! Mi sono dimenticata!" esclamò Sarah.

"Vado io, tu comincia ad andare in macchina a carica la spesa" disse Benji.

"Ok, ma non metterci tanto!"

Benji corse ancora nel centro commerciale però Sarah dovette aspettarla una buona mezz'ora.

Arrivo di corsa carico di bottiglie.

"Ce ne hai messo di tempo!"

"C'era un casino di gente. Andiamo a casa che ho un caldo!"

"Come desidera padrone!" disse Sarah per prenderlo in giro.

 

 

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Capitolo 5
*** Stai con me? ***


CAPITOLO 5

CAPITOLO 5

Stai con me?

Le due settimane successive volarono letteralmente, Benji aiutava Sarah in qualsiasi cosa, con i cavalli, a riparare la staccionata, a fare tutti i piccoli lavoretti.

"Ragazzi non possiamo continuare così!" sbottò Laura mentre guardava Sarah e Benji uscire a cavallo.

"Cosa vorresti dire?" chiese Bruce, erano tutti seduti all'ombra del portico a bere qualcosa di fresco. Ormai giugno stava per finire ed il caldo si faceva opprimente.

"Voglio dire, guardate quei due, passano quasi tutto il tempo insieme; Benji ogni volta che lei non lo guarda la osserva con due occhi così innamorati e lei non si vuole rendere conto di quello che prova!" disse Laura con enfasi.

"Cosa vorresti fare?" chiese Patty

"Devo riuscire a far capire a Sarah che è innamorata di Benji."

"Ma se non si accorge lei, dovresti dirglielo tu?" disse Bruce.

"Scusate ma anche Holly si è accorto di amare Patty quando ha pensato di perderla" Laura era inarrestabile.

"Hai ragione ma dove lo troviamo uno che corteggia Sarah?" Chiese Eve.

"Non avete capito per loro non ci vuole la gelosia, ci vuole l'attimo giusto. Proporrei di partire per la casa al mare dei miei, tanto è a solo un'ora da qui."

"Cosa cambia da qui a là?" chiese Holly.

"Che testone cambia che partiamo noi sei, mentre loro due restano qui, da soli!!!" Laura stava quasi per picchiare il povero Holly.

"Laura ha ragione, qualcuno dovrà badare ai cavalli e Sarah quindi non verrà con noi e Benji di certo non la lascia sola" disse Patty.

"Grande idea!!" disse Bruce sghignazzando.

Quando Benji e Sarah tornarono per cena, trovarono tutto il salotto pieno di valigie

"Ma cosa sta succedendo?" chiese Sarah e Laura che era sbucata dalla cucina.

"Partiamo!" rispose evasiva.

"E di grazia mi vorresti dire dove andate?" Sarah si stava spazientendo.

"Alla mia casa al mare, andiamo tutti, compresi voi due."

"Non se ne parla! Chi li cura i cavalli? Io resto qui!" disse Sarah.

Laura guardò Benji che rispose: "Non può stare qui da sola a fare tutto, resto con lei."

"Fate come volete, ma se volete raggiungerci sapete dove siamo. Partiamo domani mattina" Disse Laura poi tornò in cucina.

I due ragazzi andarono di sopra a farsi una doccia ma a Sarah l'idea di Laura puzzava un po’.

"Hanno abboccato!" esclamò Laura agli altri.

"Evvai!!!" disse Patty.

"Quanto staremo via?" chiese Eve

"Tre settimane saranno sufficienti?" chiese Tom

"Dategli un paio di giorni e già si ameranno alla follia!" disse convinta Laura.

Il giorno dopo un po’ di trambusto i ragazzi partirono.

"Mi raccomando fate i bravi!" disse Laura

"Questo lo devo dire a voi! Noi qui abbiamo da lavorare!" le disse Sarah.

"Ciao!!" dissero poi partirono a tutta velocità.

"Speriamo che arrivino tutti interi, con Laura al volante non si sa mai!" disse Sarah un po’ preoccupata.

Come al solito la giornata passò veloce tra un lavoro e un altro e verso sera Benji propose alla ragazza di andare in paese a mangiare, in qualche bel ristorante.

"Perché no?" rispose la ragazza.

Benji verso le otto stava guardando la tele e sentì Sarah scendere dalle scale si girò e rimase di stucco, la ragazza indossava un vestito tipo sottoveste, le arrivava poco sopra le ginocchia, era azzurro con dei fiorellini bianchi, i sandali bianchi completavano il tutto. Aveva i capelli sciolti, erano leggermente mossi e ancora umidi.

"Sei molto bella" le disse.

"Anche tu stai molto bene vestito così" Benji indossava un paio di pantaloni di lino beige e una camicia bianca a maniche corte sempre di lino, aveva i primi tre bottoni aperti che mostravano ogni tanto i pettorali scolpiti.

"Andiamo!" le disse Benji prendendole la mano.

Quando uscirono Sarah si diresse verso il retro della casa per andare a prendere l'auto, Benji rimase di stucco quando vide la ragazza guidare un bel Bmw cabrio blu notte.

"E questa dove salta fuori?" chiese

"E' la mia macchina, la tengo nel fienile, perché di solito uso la monovolume di Laura."

Benji salì in macchina e partirono in direzione del paese.

I ragazzi stavano cenando sulla terrazza, il pensiero di Laura era rivolto alla sua amica e sperava che si svegliasse un attimo e capisse cosa provava per Benji.

"Secondo voi come sta andando?" chiese Patty agli altri

"Saranno a casa a consumare una romantica cenetta di fuori a lume di candela!" disse Laura.

"Se li chiamiamo per sentire un po’ come va" propose Holly.

"Rovinereste l'atmosfera, zuccone!" lo rimproverò Patty.

"Speriamo bene." Disse Tom.

Il ristorante era piccolo ma accogliente, i due ragazzi parlarono continuamente del lavoro, degli amici, di loro.

"Non mi sono mai trovata così bene con nessuno. A parte Laura!" confessò Sarah a Benji alla fine della cena.

Benji non le rispose, la osservava con quello sguardo che Sarah aveva già visto una volta ed ebbe paura, paura di soffrire e di non essere capace di ricambiare quei sentimenti con la stessa intensità.

"E' meglio se andiamo, sta arrivando un temporale!" disse Sarah per cercare di sfuggire al ragazzo.

"Sarah non puoi sempre scappare! Di cosa hai paura?" chiese Benji mentre la seguiva verso la macchina.

"Ho paura del temporale, in estate sono molto forti. Dobbiamo sbrigarci se non vogliamo restarci in mezzo" la ragazza saltò in macchina e non parlò più fino a quando non arrivarono a casa e le prime gocce cominciavano a cadere.

"Vado a cambiarmi, i cavalli si spaventeranno con questo tempo." Sarah non guardò neanche il ragazzo mentre gli diceva quello che doveva fare.

"Ti do una mano" disse Benji rassegnato dal comportamento della ragazza.

Dopo pochi minuti entrambi si trovavano sulla porta di casa pronti per correre verso la stalla, il temporale era più brutto del previsto e Sarah era veramente preoccupata per la reazione dei cavalli.

"Pronta a farti una corsa?" chiese Benji

"Tanto anche se abbiamo gli impermeabili ci bagniamo lo stesso" disse Sarah.

I cavalli erano calmi, anche se ogni tanto i tuoni li facevano nitrire. "E' tutto a posto! Torniamo in casa." Disse Benji.

Sarah controllò uno per uno i cavalli per accertarsi che tutto andasse bene come realmente sembrava, a dire la verità non voleva tornare in casa, da sola con lui.

"Sarah, stanno bene. Torniamo in casa!" disse Benji.

"Forse è meglio se resto qui stanotte."

"Non se ne parla neanche! Tu adesso muovi il culo e vieni in casa!" Benji si stava arrabbiando.

"Chi ti credi di essere? Io faccio quello che voglio!" disse Sarah voltandogli le spalle.

Benji allora se la carico in spalla come un sacco di patate e la portò in casa mentre la ragazza gli tempestava la schiena di pugni.

"Lasciami giù, brutto zoticone che non sei altro!!!" urlava Sarah, ma il ragazzo sembrava non sentirla e solo dopo essere entrati in casa la depositò per terra.

"Non provare mai più a fare una cosa del genere! Capito?" urlò Sarah mentre si rialzava da terra e andava verso la porta.

"Dove credi di andare?" chiese Benji

"Lontano da te!" esclamò Sarah.

"Ti faccio così paura? O hai paura di quello che provi?" il tono ironico di Benji fece andare su tutte le furie la ragazza.

"Non ti rispondo neanche, addio!" Sarah aprì la porta ma Benji le afferrò un braccio, la fece girare e la baciò.

Sarah rimase un attimo stordita, poi cercò di staccarsi da Benji ma lui non voleva lasciarla andare, all'improvviso si ritrovò a ricambiare il bacio, non voleva ma era come se il suo corpo agisse da solo.

Quando Benji la lasciò libera dal suo abbracciò le disse: "Non devi avere paura di me, voglio solo stare con te."

"Non ho bisogno di nessuno!" disse Sarah.

"Ne sei così sicura?"

"Sì" disse la ragazza a bassa voce.

"Perché non mi vuoi? Stiamo bene insieme, non capisco dov'è il problema."

"Sono io il problema, non capisci? Ho paura di perdere anche te, prima o poi. L'amore è fragile basta poco per dividere due persone, l'amicizia invece è un sentimento più forte."

"E' sempre amore, l'amicizia si basa sull'amore, sull'affetto tra due persone." Disse Benji

"Ho visto i miei, sono passati da un amore totale ad un odio reciproco, non voglio finire così anch'io"

"Noi due non siamo loro, io ti voglio bene, non posso dire di amarti, ma voglio provare. Perché devi scappare dai tuoi sentimenti?"

"Ho paura" ammise Sarah, non riusciva a guardarlo in faccia.

Benji le si avvicinò e la abbracciò "Ci sono io con te, non ti prometto che staremo insieme per sempre, viviamo giorno per giorno. Però se non ti senti ancora pronta, aspetterò."

"E quando tu tornerai in Germania? Cosa faremo?"

"E se pensassimo solo al presente? Ho ancora due mesi di ferie e voglio sfruttarli al massimo con te."

Sarah era ancora dubbiosa "Benji, non lo so. Insomma cosa faremo quando queste vacanze saranno finite? I rapporti a distanza non penso che siano il mio forte."

"Sei una delle poche persone che conosce che mi dice le cose in faccia, da un lato è meglio ma dall'altro mi spiazzano."

"Ti ho detto solo quello che penso adesso, forse ho bisogno di tempo. Dammi solo qualche giorno e poi riprendiamo questo discorso." Disse Sarah.

"La pazienza è la virtù dei forti, dicono" esclamò Benji.

"Allora vedremo se non sei solo forte fisicamente" disse la ragazza poi si avviò verso la sua stanza.

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Capitolo 6
*** Mi vuoi sposare? ***


CAPITOLO 6

CAPITOLO 6

Mi vuoi sposare?

Il buio avvolgeva la stanza che dava sul mare solo il rumore delle onde spezzava il silenzio che si era creato da pochi istanti.

"Tom, mi amerai per sempre come adesso?" chiese Laura al ragazzo.

"Certo, anzi ti amerò ogni giorno di più perché da quando ti conosco hai riempito la mia vita."

I due ragazzi erano abbracciati nel loro letto, il mondo all'esterno non esisteva in quel momento, c'erano solo loro due e il loro amore.

"Sai un cosa, mi piacerebbe che tu venissi in Giappone con me, per conoscere mio padre. Ormai non gira più per il mondo a parte quando danno qualche sua mostra, gli piacerai!"

"Come fai ad esserne così sicuro?" chiese Laura.

"Mi fai felice e per questo gli andrai a genio."

"Anche tu mi fai felice, mi fai sentire viva. Ti amo ricordatelo per sempre!"

"Ti amo anch'io!" Tom si avvicinò a Laura per baciarla quando un urlò li fece spaventare.

"Sìììììììììììììììììììììì!!!!!!"

"Cosa succede?" disse Tom mentre si alzava e correva verso la terrazza da dove era arrivato l'urlo.

Bruce ed Evelyn erano corsi anche loro a vedere cosa fosse successo, i quattro ragazzi videro Holly e Patty abbracciati e la ragazza piangeva.

"Cosa gli hai fatto? Brutto stupido?" chiese Laura sul piede di guerra.

Patty si staccò dal ragazzo sorrise e disse: "Mi ha chiesto di sposarlo!!!"

"Non ci posso credere!" esclamò Evelyn

Laura si tuffò addosso all'amica "E' fantastico, allora Holly non è così stupido!"

Evelyn si unì alle due ragazze e Patty mostrò l'anello che le aveva dato Holly.

"Caspita amico, chissà quanto lo avrai pagato!"

"Bruce, ne valeva la pena. Dovevate vedere la faccia che ha fatto a momenti sveniva" disse Holly

"Amico spero che ci inviterai alle nozze, anche perché Bruce non aspetta altro" disse Tom.

"Che domande! Adesso se non è troppo disturbo vi portate via le due furie, così posso parlare un po’ con Patty."

"Sì certo hai ragione" disse Bruce poi continuò "Eve, andiamo a dormire! Veloce!" la prese per mano così la ragazza non poté sottrarsi all'ordine.

"Laura, andiamo anche noi" disse Tom

"Ma io non ho sonno!" rispose Laura.

"Amore, la vuoi capire di lasciare soli Holly e Patty!"

"Ah già, scusate. Andiamo Tom, sbrigati!" Laura si mise a trascinare il povero Tom verso la loro stanza.

"Patty, che ne dici se parliamo un po’, dobbiamo decidere un po’ di cose" disse Holly

"Ma abbiamo tutto il tempo"

"Voglio sposarti prima che cominci il campionato, quest'anno vado a giocare in Spagna nel Real Madrid e voglio iniziare questa nuova vita con te, come marito e moglie."

"Io, non so cosa dire ci sono un casino di cose da organizzare, gli invitati, il vestito, dove ci sposiamo…" Patty cominciava ad agitarsi.

"Calmati, io ho già pensato ad un po’ di cose."

"Che cosa eccitante, la mia migliore amica si sposa!" disse Eve a Bruce.

"E chi l'avrebbe mai detto? Holly si è svegliato!" disse Bruce.

"Bruce, non se contento per loro?"

"Certo! In tutti questi anni ho cercato in mille modi di far capire a Holly che Patty era innamorata di persa di lui e adesso le ha chiesto di sposarla. Ci ha messo più o meno 10 anni per capire quanto le volesse bene."

"Non tutti hanno il tuo stesso charme!" disse Eve ridendo.

"Almeno io non ho perso tempo, perché ogni momento senza di te non aveva senso. Lo so che vorresti sposarti anche tu, ma non mi sento ancora pronto."

"Bruce io non ti ho chiesto niente, a me va bene anche così." Disse Eve

"Non mentirmi, ti ho vista come guardavi l'anello di Patty e qualche volta ho sentito i discorsi che fate voi ragazze…"

"Ma questo non vuol dire che voglio sposarmi subito."

"Però ti piacerebbe" Bruce non voleva proprio arrendersi.

"Sì mi piacerebbe sposarmi! Ma non ora." disse Eve

"E' già un po’ che ci penso, ti piacerebbe se andassimo a vivere insieme. Non è un matrimonio ma quasi."

"Bruce dici davvero, vuoi che andiamo a vivere insieme?" Eve era molto sorpresa.

"Sì, sempre se tu sei d'accordo."

"Non vedo l'ora!" disse la ragazza abbracciandolo.

"Appena torniamo a casa ci mettiamo alla ricerca di un appartamento" Bruce non era mai stato così serio.

"E chiederemo a Sarah se ci da qualche consiglio per arredarlo." Continuò Evelyn eccitata.

"Ti amo, con tutto il mio cuore e con tutta la mia anima!" disse Bruce.

"Io di più! Non lasciarmi mai!"

"Ti starò attaccato come una cozza allo scoglio!" disse Bruce con un sorriso.

Evelyn rise della battuta e lo baciò con tutto l'amore che provava.

Il mattino dopo tutti i ragazzi discutevanodel matrimonio di Holly e Patty, i due interessati però non riuscivano a parlare perché Eve e Laura non smettevano un attimo di fare casino seguite a ruota da Bruce. Patty allora prese in mano le redini della situazione ed urlò: "Silenzioooo!!!"

Tutti si zittirono e Patty con un sorriso disse: "Bene adesso che posso parlare vi dirò quello che abbiamo deciso io e Holly ieri sera."

"Vi preghiamo di non interromperci fino alla fine!" disse Holly guardando Laura che fece finta di non capire che il ragazzo stesse parlando di lei.

"Siccome a settembre Holly inizia a giocare nel Real Madrid, abbiamo deciso di sposarci prima della fine dell'estate."

"Dove vi sposerete?" chiese Laura.

"Ti prego non interrompere" disse Holly poi continuò - "Ci vogliamo sposare qui in Italia, al casolare di Tom"

"Per gli inviti ho pensato a te Evelyn, potresti prepararli e spedirli tu, sempre se non ti dispiace." Disse Patty.

"Con piacere, basta che mi dai la lista e al resto ci penso io." Disse Eve.

"L'abito mi piacerebbe se me lo disegnassi tu Laura"

"Patty sarà un onore, ti prometto che sarai la più bella sposa di questo secolo!" disse Laura con enfasi.

"Il giorno lo decideremo fra un po’, giusto il tempo per organizzare le prime cose." Disse Holly.

"E tutto per il momento?" chiese Tom.

"Un'ultima cosa, mi farebbe piacere se voi due mi fareste da damigelle, naturalmente chiamerò anche Jenny ed Amy." Disse Patty rivolta a Laura ed a Evelyn.

"Non potevi farci più felici!" esclamò Eve.

"Devo mettermi al lavoro anche le damigelle hanno bisogno un abito!" disse Laura e dopo aver abbracciato Patty si rintanò nel suo studio.

"La presa sul serio" disse Holly

"Quando si tratta di lavoro, nessuno la ferma!" disse Tom.

Finita la colazione i ragazzi decisero di andare in spiaggia, Laura si portò appresso il suo blocco da disegno nel caso le fosse venuta qualche idea.

Patty all'improvviso si alzò e disse: "Dobbiamo avvisare Benji e Sarah!"

"Lo puoi fare quando rientriamo, visto che anticipiamo la partenza." Disse Bruce.

"Non vorrai disturbare quei due piccioncini, adesso staranno facendo una cavalcata verso il laghetto e poi…" disse Laura lasciando la frase in sospeso.

"Lavori troppo di fantasia" le disse Tom.

"Sarà, ma quei due prima o poi si metteranno insieme. In questi giorni sarà successo qualcosa!"

"Non è detto, non farti illusioni sia Benji che Sarah sono due ossi duri, come minimo avranno litigato almeno una volta." Disse Patty.

"Per me Benji ci ha provato!" disse Bruce.

"Sì e Sarah lo ha respinto!" ironizzò Holly.

Non sapevano che le cose era andate esattamente in quel modo.

"Ma cosa ne volete sapere vuoi uomini! Per sapere com'è andata dobbiamo aspettare di tornare a casa!" disse Laura.

"A proposito quando torniamo visto che anticipiamo la partenza?"

"Facciamoci almeno dieci giorni, tanto possiamo fare qualcosa anche da qui." Disse Holly.

"Per me va bene!" disse Tom e anche gli altri accettarono senza problemi.

 

 

 

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Capitolo 7
*** Mi vuoi bene? ***


CAPITOLO 7

CAPITOLO 7

Mi vuoi bene?

Sarah non aveva chiuso occhio tutta notte e decise per quel giorno di non vedere Benji, si alzò molto presto e preparò qualcosa da mangiare poi partì in sella a Thunder.

Benji si svegliò in tempo per vedere Sarah correre via in groppa a Thunder poi notò il biglietto sul tavolo della cucina.

"Ho bisogno di pensare, starò via tutto oggi ti prego di non venirmi a cercare. Sarah."

"Perfetto e io che cavolo ci faccio qui tutto solo?" disse ad alta voce.

Il ragazzo si guardò intorno e si ricordò che per quel giorno avevano deciso di dipingere la staccionata del recinto dove avrebbero messo i cavalli.

- Posso farlo anche da solo! - pensò Benji ed uscì per iniziare a lavorare.

Sarah cavalcò a lungo poi decise di tornare verso il laghetto, legò Thunder ad un albero, prese dallo zaino il suo salviettone e lo stese per terra e ci si sedette sopra.

"Oggi faccio vacanza, mi prendo il sole e non penso a niente" disse la ragazza al cavallo.

Le sue intenzioni erano buone ma appena chiuse gli occhi il suo pensiero volò a Benji, cavoli! Non doveva pensare a lui, alle sue mani al suo bacio.

Perché doveva trovarsi in una situazione del genere? Appena finita l'estate lui sarebbe tornato in Germania e lei sarebbe rimasta lì a soffrire e non voleva. Sua madre una volta le aveva detto che chi non aveva mai tentato non aveva mai vissuto, di cosa stavano parlando? Forse di qualche cavolata, come al solito.

Stava bene così da sola! Anche se invidiava la felicità degli altri, doveva trovare dei lati negativi in Benji, era… era… insomma qualche difetto deve pur avercelo! Sarah ripensò che da quando lui era arrivato si sentiva più felice, quasi euforica, gli piaceva la sua compagnia, la sua risata, il suo sguardo, le sue labbra… si addormentò con l'immagine di Benji davanti agli occhi.

"Dove diavolo è?" disse Benji guardando King.

"Ma c'era bisogno di andare chissà dove per pensare? Sono già le tre ed è via da questa mattina alle otto, ma adesso la vado a cercare, non mi interessa se si arrabbia io sono troppo preoccupato per lei."

King nitrì come per dargli ragione e il ragazzo sorrise dicendo: "Lo sapevo che eri della mia stessa opinione" Benji sellò il cavallo e partì alla ricerca di Sarah.

Decise di provare ad andare verso il laghetto e come aveva supposto, era lì, sdraiata su un salviettone sembrava che stesse dormendo, indossava un due pezzi rosso che mostrava tutta la sua bellezza. Le si avvicinò lentamente e dopo essersi seduto cominciò ad osservarla.

Sarah si svegliò con la sensazione che qualcuno la stesse guardando, quando aprì gli occhi vide vicino a lei un uomo, si alzò di scatto allontanandosi spaventata.

"Sono io" disse Benji.

"Ma sei scemo! Mi hai fatto prendere un colpo!" replicò Sarah.

"Scusa non volevo spaventarti."

"Cosa ci fai qui? Ti avevo chiesto di lasciarmi sola"

"Ero preoccupato." Disse Benji

"Preoccupato? E perché?" chiese Sarah.

"Sbaglio o non mi hai sentito arrivare? Avrebbe potuto essere qualche malintenzionato, avrebbe potuto farti del male."

"Che tragico!" esclamò Sarah.

"Se io sparissi tu non ti preoccuperesti per me?"

"Certo che no, sei grande e vaccinato." Disse Sarah che indietreggiò per mettere distanza tra lei e il ragazzo visto che si era alzato in piedi e si avvicinava a lei.

"Quindi non ti importa niente di me?"

"Non ho detto questo! Tu per me…"

"Continua, ti prego" la incitò Benji

"Tu, sei un…. un amico" disse Sarah senza convinzione.

"Ne sei così sicura?"

"Sì, certo" disse Sarah, Benji continuava ad avvicinarsi a lei che però gli si allontanava.

"Sarah ti conviene fermati e finirai.." non finì la frase che la ragazza inciampò su una radice che sporgeva fuori dal terreno e finì in acqua.

"..in acqua" Benji si avvicinò alla riva per aiutarla ma la ragazza era già uscita da sola ed era abbastanza arrabbiata.

"Da quando ti ho incontrato, non hai fatto altro che sconbussolarmi la vita, non mi lasci sola un attimo, mi vuoi sempre aiutare, devi smetterla di fare tutto questo, devi smetterla di essere così carino con me, devi lasciarmi in pace! Perché se andiamo avanti così potrei anche.." Sarah interruppe la sua sfuriata rendendosi conto che di quello che stava per dire.

"Potresti anche?"

"Innamorarmi di te" disse Sarah poi si rituffò in acqua per sfuggire allo sguardo del ragazzo.

Benji non aspettò un attimo si tolse la maglietta e le scarpe e si tuffo in acqua raggiungendo la ragazza.

"Questo vuol dire che ti piaccio?" chiese con un sorriso Benji

"Vattene!" disse secca la ragazza.

"Perché cerchi di allontanarmi? Non ti sei accorta di quello che hai detto?" chiese Benji deluso.

"So benissimo quello che ho detto, ma non voglio soffrire per te!"

"Dimmi la verità, adesso mentre ti stai auto convincendo che io ti farò soffrire, come ti senti?"

"Male, sto male! Sto male perché vorrei non aver così paura di te e di quello che provo."

"Mi vuoi bene?" chiese a bruciapelo il ragazzo.

Sarah rimase zitta un attimo poi sorrise e gli rispose:

"Un pò, ma cerca di tenere i piedi per terra, capito?"

"Come vuoi tu principessa, adesso posso baciarti?"

"Dovrei dirti di no, ma possiamo fare un eccezione" disse Sarah avvicinandosi al ragazzo e baciandolo lasciandolo sorpreso.

Quando i due ragazzi si staccarono Benji tentò di parlare ma Sarah lo zittì: "Non dire niente godiamoci questi momenti, avremo tanto tempo per parlare. Adesso voglio dimenticarmi delle mie paure e stare con te."

I due ragazzi uscirono dall'acqua e si stesero sul salviettone, Benji non riusciva a crederci accarezzò la guancia di Sarah e la baciò ancora e ancora.

"Non resisto! Adesso chiamo Sarah e gli chiedo come va." Disse Laura.

"Certo che sei curiosa! Non puoi aspettare quando torniamo?" chiese Bruce.

"Io non sono curiosa, mi interesso solo della vita amorosa della mia migliore amica. Lo faccio perché le voglio bene."

"In poche parole sei una bella curiosona!" disse Patty ridendo.

"Pensate quello che volete, io adesso li chiamo!"

Laura prese il telefono e compose il numero, ma dall'altra parte non rispose nessuno la ragazza lasciò un messaggio nella segreteria telefonica.

"Non c'è nessuno!" disse delusa.

"Lau, sono le quattro del pomeriggio, magari stanno facendo qualche lavoro di fuori." Disse Tom

"O magari non avevano voglia di rispondere perché stavano facendo qualcosa che non volevano interrompere" disse Holly mentre giocava con la play - station.

"Holly, ma allora non sei così rimbambito!" esclamò Laura.

"Non rispondo a queste insinuazioni!" disse il ragazzo non staccando gli occhi dallo schermo.

"Che ne dite di lasciare in pace quei due e di andarcene in spiaggia?" chiese Evelyn.

"Va bene, proposta accettata" disse Tom.

"Concordiamo anche noi!" disse Patty parlando anche per Holly.

"Ma io devo finire la partita!!!" disse il ragazzo.

"Quel videogioco di farà rincitrullire!" disse Patty di rimando.

"Come se non lo fosse già!" commentò sottovoce Laura.

"Scusa hai detto qualcosa?" chiese Bruce.

"No, no forza andiamo in spiaggia!" disse Laura prendendo la sua roba e dirigendosi verso la porta.

"Tom ma come fai a sopportarla?" chiese Bruce.

"Nello stesso modo in cui Eve sopporta te!" rispose Tom.

"C'è un messaggio in segreteria!" disse Benji a Sarah.

La ragazza uscì dalla cucina e si avvicinò al telefono, erano rientrati circa un ora prima ma non aveva fatto caso se ci fossero messaggi.

"Sarà Laura!" disse Sarah poi sentì il messaggio.

"Ciao Sarah, tutto bene? Noi stiamo benissimo e ci sono delle grandi novità ti diciamo tutto quando torniamo. Se hai qualcosa da dirmi, chiamami, non farti problemi il numero ce l'hai! Ciao."

"Sospetta già qualcosa" disse Benji

"Lo sapevo che il viaggio era una scusa per lasciarci soli" disse Sarah.

"E non sei contenta?" disse Benji abbracciandola.

"Sì, però vorrei che loro non sapessero niente di noi. Sai voglio essere sicura." Disse Laura evitando di guardarlo in faccia.

"Sicura di cosa?"

"Di noi!"

"Va bene, così almeno facciamo dannare Laura per un po’ perché crederà non è riuscita nel suo scopo!" disse Benji.

"Grazie" disse Sarah poi lo baciò delicatamente sulle labbra.

"Non c'è di che. Non richiami Laura?"

"Prima ceniamo poi la chiamo. Facciamola penare un po’!" disse Sarah sorridendo.

"Sei tremenda!"

"Mai quanto te!" così dicendo andò verso la cucina per finire di preparare la cena.

 

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Capitolo 8
*** Un bebè in arrivo ***


CAPITOLO 8

CAPITOLO 8

Un bebè in arrivo.

"Pronto?" disse Laura

"Ciao Lau, sono io" disse la voce dall'altra parte della cornetta.

"Sarah! Come va? Tutto bene? E' successo qualcosa di interessante?" chiese la ragazza tutto d'un fiato.

"Bene, qui si lavora, come sempre del solito. Voi vi state divertendo?"

"Certo, ci sono grandi novità!" intorno a Laura intanto si erano radunati anche gli altri per sentire le ultime notizie.

"Raccontami, sto morendo dalla curiosità" disse Sarah.

"Non posso o Patty mi ammazza! Ma sei sicura che lì da te non è successo niente, dico proprio niente. Pensaci"

"Laura se fosse successo qualcosa di strano te lo direi, a parte il caldo e qualche temporale abbastanza violento, qui va tutto bene." Sarah guardava Benji che si contorceva dalle risate mentre ascoltava dal vivavoce.

"Allora ti lascio andare. Però se succede qualcosa dimmelo!! A proposito torniamo fra una decina di giorni. Ciao e fai la brava!"

"Ma cosa dovrebbe succedere???" chiese Sarah ma non ottenne risposta perché Laura aveva attaccato.

"Che tipo!" esclamò Benji

"Cosa ci vuoi fare, è convinta che la sua missione sia quella di trovarmi l'anima gemella." Disse Sarah con un sorriso

"Dici che questa volta ci ha azzeccato?" chiese Benji.

"E chi lo sa, lo vedremo con il tempo" disse Sarah.

Benji si sedette vicino alla ragazza e la abbracciò: "Me la darai vinta prima o poi?" chiese.

"Non lo so, dipende."

"Dipende da cosa?"

"Da quando mi stancherò di punzecchiarti." Rispose Sarah con un sorriso.

"Promettimi che non smetterai mai di punzecchiarmi perché tu mi piaci anche per questo!" disse Benji.

"Davvero! Ma sei un uomo da sposare!"

"Ti prendo in parola?"

"Vedi te! A proposito prima Laura ha parlato di alcune novità che riguardavano Patty."

"Sì ho sentito, chissà cosa ci dovrà dire" disse Benji.

"O si sposa con Holly o è incinta!" disse sicura Sarah.

"Come fai ad essere così sicura che sia una di queste due cose?"

"Istinto femminile! Una cosa che voi uomini non capirete mai!"

"Sai cosa mi dice il mio istinto maschile?"

"Illuminami!"

Benji si lanciò sulla ragazza e la baciò con passione, Sarah rispose al bacio felice.

"Devo dire che anche il tuo istinto è da prendere seriamente in considerazione!" disse la ragazza ridendo e tornando a baciare il suo Benji.

Laura e Tom stavano facendo una passeggiata sulla spiaggia, la ragazza era molto pensierosa.

"Cosa c'è che non va?"

"Mi nasconde qualcosa!" rispose Laura a Tom.

"Chi?"

"Sarah! Di chi vuoi che stia parlando?"

"Aveva un tono di voce strano?" disse Tom.

"No, era normalissima, ma mi mentiva!" insisté la ragazza.

"E come fai a dirlo?" chiese Tom senza perdere la pazienza.

"Perché quando non ci vediamo per qualche giorno poi lei mi racconta tutto quello che le è successo nei minimi particolari. Ha sempre fatto così, ma questa volta no!"

"Quindi deduci che ti stava mentendo."

"Tom io non deduco niente, sono sicura al 100%!" disse Laura.

"Vado in fiducia, tu mia cugina la conosci molto meglio di me! Adesso archiviato l'argomento - Cerchiamo di far mettere insieme Sarah e Benji - possiamo parlare un po’ del nostro viaggio in Giappone?" chiese Tom

"Certo amore! Quindi, possiamo partire subito dopo il matrimonio di Holly e Patty, andiamo a trovare tuo padre e poi ci facciamo un bel giretto per tutto il Giappone! Idea fantastica, non trovi?"

"Laura, amore, ti voglio ricordare che io ho un lavoro che inizia a settembre, se non mi presento per il campionato avrai un fidanzato disoccupato!" disse Tom

"Hai ragione il Paris Saint Germain non può fare ameno di te! Però devi anche dire che ci vedremo poco appena inizierà il campionato. Io non sempre potrò venire a Parigi, il mio lavoro è qui in Italia"

"Lo so. Purtroppo; però non pensiamoci adesso. Per il viaggio possiamo fare in questo modo, dopo il matrimonio andiamo in Giappone e poi lì organizziamo giorno per giorno cosa fare. Ti va bene?"

"Tom, lo sai che io ti seguirei ovunque." Disse Laura.

"Sicura?" chiese Tom

"Certo! Io ti amo!" disse dolcemente la ragazza.

"Ti amo anch'io, non sai quanto! Promettimi che non mi lascerai mai!"

"Stai scherzando, uno come te che mi sopporta non lo trovo più, neanche se lo cercassi su tutta la faccia della terra!" disse Laura abbracciandolo e dandogli un bacio.

"Non ti preoccupare che anch'io una come te non la trovo più!" disse Tom ridendo.

"La devo prendere come un offesa?" chiese Laura con un sorriso.

"E perché? Sei unica come faccio a trovare una uguale a te?"

"Smorfioso, ti sei salvato in corner!" disse Laura.

"Dici? A me sembra di aver fatto goal!" Tom baciò la ragazza per confermare le sue parole.

Il suono insistente del telefono svegliò del tutto Sarah, che cercò tastoni il cordless.

"Pronto?" disse con voce assonnata.

"Sarah! Sono io, ho un piccolo problema"

"Laura ma sono le quattro del mattino!" disse Sarah guardando la sveglia.

"Lo so che sono le quattro, non ti avrò interrotto mentre stavi facendo qualcosa di intimo.."

"Laura, piantala con questa storia! Cosa hai di così importante da dirmi per svegliarmi a quest'ora" la interruppe Sarah.

"Credo di essere incinta!" disse Laura

A quel punto Sarah si svegliò del tutto "Credi o sei sicura?"

"Insomma, ho qui davanti il test di gravidanza ma non ho il coraggio di guardare l'esito."

"Perché hai paura?"

"Perché se sono incinta e Tom non vuole questo bambino, cosa faccio?" chiese Laura.

"E se Tom lo volesse?"

"Sarah siamo insieme da troppo poco tempo, insomma un figlio è una cosa importante!"

"Laura e tu cosa vuoi?"

"Sarebbe bello, un figlio, mio e di Tom. Sarebbe meraviglioso!"

"Allora cosa aspetti? Guarda quel cavolo di test!" disse Sarah ansiosa.

"E' blu!"

"Laura io non ho le spiegazioni sotto mano, cosa vuol dire blu?"

"Sono incinta!" disse Laura a bassa voce.

"Ma è fantastico!" urlò invece Sarah.

"Come faccio a dirlo a Tom?" chiese Laura abbastanza agitata.

"E io che ne so, non ho esperienza in questo campo" disse Sarah.

"Forse mi conviene andare a dormire, domani ci ragiono sopra."

"Laura è già domani e ti ricordo che fra un paio di giorni tornate"

"Allora ci vediamo, ciao!" disse Laura poi attaccò senza attendere che Sarah la salutasse.

"Sempre la solita!" disse Sarah con un sorriso.

"Cos'è successo?" chiese Benji appoggiandosi alla spalliera del letto. Infatti i due ragazzi dormivano insieme anche se avevano deciso di aspettare prima di fare l'amore.

"Cos'hai sentito?" chiese Sarah

"Ho sentito, Laura, bambino e Tom. Quindi posso dedurre che Laura o ha trovato un bambino per strada o è incinta" disse Benji.

"E' giusta la seconda!" disse Sarah con un sorriso "Sono troppo felice per loro!"

"Secondo te, adesso Laura lo starà dicendo a Tom."

"Secondo me no. Deve ancora accettare lei l'idea di diventare mamma. Mi raccomando tu non sai niente, capito! Perché se Laura non ha ancora detto niente a Tom e tu cadi fuori a dirglielo di spezzo le gambine!" disse Sarah seriamente.

"Mi fai paura! E' meglio se torno a dormire!" disse Benji e in men che non si dica si riaddormentò.

Sarah si accucciò accanto a lui e lo abbracciò, in pochi attimi anche lei si addormentò profondamente.

 

 

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Capitolo 9
*** Benvenuto Black ***


CAPITOLO 9

CAPITOLO 9

Benvenuto Black

Laura quella mattina non aveva aperto bocca facendo preoccupare tutti, specialmente Tom; la sera prima era uscita con la scusa di andare a comprare delle aspirine perché aveva il mal di testa, ma poi quando era tornata le aspirine non le aveva.

- Cosa c'è che non va? Perché mi stai nascondendo qualcosa? - pensò il ragazzo guardando Laura mangiare svogliatamente una brioche.

"Laura stai per caso male?" chiese Patty preoccupata.

"No, mi fa male la testa, tutto qui" rispose Laura

"Anche ieri sera avevi mal di testa" constatò Bruce.

"Forse è meglio se posticipiamo la partenza almeno fino a quando tu non starai bene" propose Holly.

"Ragazzi è solo un mal di testa! Non sto morendo, domani partiamo e basta!" disse Laura alterata.

Gli altri erano rimasti ammutoliti davanti alla sua reazione "Scusatemi, vado a riposare stanotte ho dormito poco." La ragazza si diresse verso la camera mentre Tom la seguiva con lo sguardo.

"Tom, ma cos'ha?" chiese Bruce.

"Non ne ho la minima idea!" rispose il ragazzo preoccupato.

"Sarà solo stanca, anche se per una persona iperattiva come lei questo comportamento è un po’ strano." Disse Evelyn.

"Se non vuole parlare con me, sicuramente lo farà con Sarah. Quando saremo a casa vedrete che si stimerà tutto." Disse Tom anche se non era molto convinto.

Sarah si svegliò sentendo sbattere la porta della camera e si ritrovò davanti Benji con in mano un vassoio con la colazione.

"Sei un amore!" disse Sarah felice.

"Lo so, modestamente!" rispose il ragazzo sorridendo.

"Vieni qui, che ho una fame da lupi."

Benji si avvicinò al letto e posizionò il vassoio poi si sedette anche lui e cominciò a fissare la ragazza che si era letteralmente buttata su una brioche.

"Cosa c'è?" chiese Sarah.

"Forse stanotte ho sognato, ma mi sembra di aver sentito che Laura è incinta." Disse Benji.

"Non hai sognato, ha chiamato alle quattro di questa mattina perché non aveva il coraggio di guardare il risultato del test. Aveva bisogno di una piccola spinta."

"Allora dobbiamo prepararci a fare regali sia per un possibile matrimonio, che per una nascita." Disse Benji.

"Non ci pensare adesso" Sarah si interruppe sentendo uno strano nitrito "A proposito di nascite, mi sa che Lady ha deciso di far venire al mondo il suo piccolo."

"Cavoli!" esclamò Benji alzandosi dal letto e vestendosi di fretta per andare nella stalla, Sarah intanto chiamò il veterinario e mentre si vestiva riuscì a finire il suo caffè e si mangiò anche la brioche di Benji.

Il ragazzo trovò la cavalla stesa sul fieno e si accorse che non sapeva cosa fare, in suo aiuto arrivò Sarah "Ho chiamato il veterinario, sarà qui tra un quarto d'ora."

"Cosa possiamo fare?" chiese Benji

"Niente!" esclamò Sarah.

"Come niente, questa poverina sta soffrendo!"

"Benji, è una cosa naturale, stiamo calmi e aspettiamo il veterinario."

"Stiamo calmi è una parola" esclamò Benji mentre cominciava a camminare avanti e indietro per la stalla.

"Laura, posso entrare?" chiese Tom

"Certo questa è anche la tua stanza" disse Laura con un sorriso.

"Amore, lo sai che se c'è qualcosa che non va me lo devi dire"

"Va tutto bene" disse Laura senza convinzione.

"Non mentirmi"

"E che.. insomma… in effetti ho un piccolo problema, cioè non è un problema…"

"Laura arriva al punto del discorso"

"Non riesco a disegnare qualcosa di decente per Patty" mentì Laura.

"Ma io ho visto i tuoi schizzi, sono bellissimi!"

"Non mi soddisfano!"

"L'artista sei tu, ma non te la devi prendere così, vedrai che riuscirai a disegnare il più bel abito da sposa di tutto il mondo!"

"Tom così mi fai arrossire!" esclamò Laura

"Laura tu che arrossisci, di solito sei tu che fai arrossire gli altri!"

"Sono così sfacciata?"

"No, sei adorabile!" disse Tom poi le diede un leggero baciò sulle labbra e continuò dicendo "Adesso ti lascio riposare, vedrai che dopo ti sentirai meglio!" ed uscì dalla stanza.

- Stupida! Stupida! Stupida! Perché non glielo hai detto? - pensò Laura.

"Questo veterinario sta arrivando in bicicletta?" chiese Benji nervoso.

"Stai calmo, altrimenti agiti anche Lady!" gli disse Sarah.

"Come fai a startene lì così?"

"Fra poco arriva! Non sembri proprio il famoso portiere con il sangue di ghiaccio. Come ti chiamano? SGGK?" chiese Sarah con un sorriso.

"Sì mi chiamano così. Ma vedi in campo è una cosa ma qui sta per nascere una creatura! E' completamente diverso!"

Furono interrotti dall'arrivo del veterinario.

"Eccomi Sarah ho fatto più in fretta che potevo!" disse l'uomo sulla quarantina.

"Grazie Mario, come vedi la nostra Lady ha un po’ di fretta"

L'uomo si abbassò a disse: "Ci siamo quasi, si vedono gli zoccoli."

"Le dai una mano?" disse Sarah.

"Sì adesso cerco di aiutare il puledro"

Benji osservò il veterinario che lavorava vide del sangue e le zampe del puledro, all'improvviso si fece tutto buio.

Sarah vide Benji impallidire e poi cadere a terra "Oh Dio!" esclamò.

"Mi sa che il tuo amico non ha mai visto nascere un puledro!" scherzò Mario.

Sarah si avvicinò a lui e lo trascinò sulla paglia, si era fatto un piccolo bernoccolo in testa ma non era niente di grave, la sua attenzione poi fu attirata dal puledro che era appena nato.

La madre cominciò a pulirlo e il piccolo provò subito a mettersi in piedi anche se con un po’ di fatica.

"E' un bel maschio, forte e robusto degno erede di suo padre!" disse il veterinario.

Sarah osservò il piccolo nero e con una macchia bianca in mezzo agli occhi, già gli voleva bene.

"Adesso vado, ho già da fare tre visite questa mattina" disse il veterinario.

"Grazie Mario, appena posso passo da te così mi dai il conto" disse Sarah.

"Non ti preoccupare, ci vediamo!"

Appena l'uomo fu uscito dalla stalla la ragazza si avvicinò ai due cavalli "Lady, come lo chiamiamo il tuo piccolo?"

La cavalla alzò la testa e nitrì felice. "Dovrei imparare il tuo linguaggio"

Sarah cominciò a pensare ad un nome ma non aveva idee si riscossa dai suoi pensieri quando sentì Benji lamentarsi.

"Cosa è successo?" chiese il ragazzo appena capì dove si trovava.

"Sei svenuto, appena hai visto un po’ di sangue sei caduto a terra come un sacco di patate!" disse Sarah ridendo.

"Cosa ridi mi sono fatto anche male!" rispose Benji.

"Su, è un bernoccolo microscopico. Vieni a vedere il piccolo"

Benji si alzò ed osservò il puledro che veniva allattato dalla madre.

"Come lo chiamerai?" chiese Benji

"Non lo so! Non mi viene in mente niente!" rispose Sarah.

"Chiamalo Black. Lo so che è banale ma gli si addice." Propose Benji.

"E sia, benvenuto al mondo Black" disse Sarah accarezzando il puledrino.

 

 

 

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Capitolo 10
*** Tom scopre la verità ***


CAPITOLO 10

CAPITOLO 10

Tom scopre la verità

"Finalmente siamo a casa!" esclamò Laura felice anche se non era ancora riuscita a risolvere il suo "piccolo" problema

"Ma non c'è nessuno! Qualcuno ha avvisato quei due che tornavamo oggi?" chiese Patty.

"Certo! Ho chiamato io Sarah!" rispose Laura.

"Siete già arrivati? Vi aspettavamo per questa sera!" esclamò Benji affacciato ad una finestra del piano superiore.

"Meno male che li avevi avvisati tu!" disse Bruce.

"Piccolo cambio di programma!" esclamò Laura "Dov'è Sarah?" chiese poi al ragazzo.

Benji diventò tutto rosso anche se gli altri non lo notarono. "Deve essere ancora a letto, adesso vado a svegliarla!" disse tutto d'un fiato poi sparì.

"Ho già capito che non ci aiuterà con le valigie!" disse Holly.

"Concordo con te amico!" disse Tom.

Sarah si era catapultata in camera sua a vestirsi, fortunatamente Benji era sveglio e aveva sentito i ragazzi arrivare altrimenti avrebbero scoperto tutto. Dopo pochi minuti i due ragazzi raggiunsero gli altri.

"Com'è andata la vacanza?" chiese Benji.

"Benissimo, pensa che Holly mi ha chiesto di sposarlo!!!!" disse Patty al settimo cielo e mostrando l'anello di fidanzamento.

"Sono felice per voi!" disse Sarah abbracciando la ragazza.

"Che notizia! Ce ne sono per caso altre?" chiese Benji.

Per quella domanda si prese un bel calcio da Sarah e un occhiataccia da Laura.

"No, per il resto tutto tranquillo!" disse Tom non accennando allo strano comportamento di Laura.

"Qui invece è successa una cosa bellissima!" disse Sarah.

"Tu e Benji vi siete innamorati?" chiese Laura.

"No!" risposero insieme Sarah e Benji.

"E allora cosa può essere accaduto di così bello?" continuò la ragazza.

"Lady ha avuto un bellissimo puledro!" disse con orgoglio Sarah.

"Si chiama Black. Se volete vi portiamo a vederlo." Propose Benji.

La proposta fu accolta con entusiasmo e mentre si dirigevano verso la stalla Sarah trattenne Laura perché doveva chiederle un cosa molto importante: "Gliel'hai detto?"

"Io, non ho avuto il coraggio! Insomma non è una cosa così semplice da dire!" si difese Laura.

"Cosa ti passa per la testa?" urlò Sarah facendo girare tutti gli altri.

"Ragazzi non fateci caso, non è tanto a posto di testa!" disse Laura poi diede uno spinta a Sarah e le disse: "Volevi farlo sapere anche in Australia?"

"Scusa! Non volevo urlare!" disse Sarah.

"Scusa accettate, però hai ragione lo deve sapere!" disse Laura poi raggiunse gli altri nella stalla.

- Speriamo bene!- disse Sarah prima di seguire gli altri.

Durante la cena l'argomento principale furono le nozze di Patty e Holly, le ragazze poi erano elettrizzate all'idea che avrebbero organizzato un matrimonio. Bruce non faceva altro che prendere in giro Holly "Ormai sei condannato, dovrai vivere tutta la vita con quella strega!"

"Strega a chi? Stupido scimmione!" disse Patty avendo sentito il complimento di Bruce.

"Stavo scherzando! Come sei permalosa!"

"Almeno io e Holly ci sposiamo tu vuoi fare l'eterno cascamorto?"

"No, a dire la verità io ed Eve appena torniamo in Giappone andiamo a vivere insieme!" disse Bruce lasciando stupiti tutti.

"Stai scherzando?" chiese Benji.

"E' vero! Andiamo a vivere insieme, per il matrimonio ci sembra ancora presto" disse Evelyn.

"E' meraviglioso! Sono contentissima con te!" disse Patty abbracciando l'amica.

"Prima mi insulta e poi è contenta per noi. Valla a capire quella ragazza!" borbottò Bruce.

"Lo sai che in fondo ti vuole bene!" gli disse Holly.

"In fondo, ma molto, molto in fondo!" puntualizzò Benji con una risata a cui si unirono anche gli altri ragazzi.

"Cosa avranno da ridere quei quattro?" chiese Laura.

"Chi li capisce è bravo!" disse Sarah.

"Sarah, lo sai che ho come l'impressione che tra te e Benji c'è qualcosa." disse Patty.

"Visto che anche lei lo ha notato!" intervenne subito Laura.

"Notato cosa? Devi piantarla, io sto bene così. Noi due siamo solo amici e basta!" disse Sarah seriamente.

"Sarah, non ti sarai arrabbiata? Non puoi arrabbiarti con me, specialmente nel mio stato può fare male!" disse Laura accorgendosi troppo tardi di quello che aveva detto.

"Che stato?" domandò Tom che aveva sentito la frase della ragazza.

"Insomma mi sento un po’ giù di morale e quindi ho bisogno di un clima allegro e disteso!" disse la ragazza arrossendo.

"Ragazza non prendermi in giro! Adesso vieni fuori perché noi due dobbiamo parlare!" disse Tom alzandosi e spingendo la ragazza di fuori.

"Chissà cosa intendeva Laura?" disse Holly.

"Un modo per saperlo in anteprima c'è." Disse Bruce.

"Origliare? Idea stupenda!" disse Patty prendendo Holly per un braccio e correndo vicino alla finestra aperta per sentire i due ragazzi che parlavano fuori in veranda.

"Andiamo, non vorrete restare qui?" disse Bruce rivolto agli altri.

In pochi secondi tutti i ragazzi erano radunati vicino alla finestra dove potevano sentire Tom e Laura parlare.

Sarah e Benji sapevano già tutto ma non volevano perdersi la scena

"Laura, cosa c'è che non va?" chiese Tom.

"Lo sai, te l'ho detto al mare!"

"Non prendermi in giro!" disse Tom seccato.

"Non ti sto prendendo in giro, e che … non riesco a dirtelo!" disse Laura non riuscendo a guardare negli occhi il ragazzo.

"Cos'hai? Non mi ami più?"

"No, questo mai!"

"Sei ammalata?" chiese Tom angosciato.

"No! Cioè sì! Non è una malattia.."

"Laura ti prego dimmi cos'hai!" disse Tom stringendo le braccia della ragazza.

"Io.. io sono incinta!" disse Laura.

"Cosa!!!!!" urlarono Patty, Holly, Bruce ed Evelyn in coro sbucando fuori da dietro la finestra.

"Laura, non preoccuparti te li portiamo via subito" disse Sarah prendendo Patty ed Evelyn e trascinandole via, mentre Benji faceva lo stesso con Holly e Bruce.

Tom non si era mosso, guardava Laura con uno sguardo strano poi disse a bassa voce: "Aspetti, cioè aspettiamo un bambino."

"Sì, io non ho fatto apposta, insomma è successo!" si giustificò Laura.

"E' meraviglioso!"

"Io non voglio incastrarti.. scusa cos'hai detto?"

"Ho detto che è meraviglioso!" disse Tom abbracciando la ragazza.

"Non sei arrabbiato con me?" chiese Laura

"Perché? Sono l'uomo più felice del mondo!" disse Tom baciando la ragazza.

"Davvero, non mi stai prendendo in giro?" chiese Laura

"Perché mai, ti amo e mi darai un figlio! Cosa posso desiderare di più dalla vita?" Tom abbracciò la ragazza e continuò "Ci sposeremo presto"

"No, non voglio che tu mi sposi solo perché aspetto un bambino, possiamo stare insieme anche così!" disse Laura staccandosi da Tom.

"Facciamo un patto, decidi tu quando ci sposeremo però verrai a vivere con me a Parigi."

"E il mio lavoro?" chiese la ragazza.

"Il tuo lavoro lo potrai fare anche a Parigi, dopotutto conosci l'ambiante e le persone giuste e se ce ne fosse bisogno potrai venire qui quando vuoi." Disse Tom.

"Sai è una proposta allettante, dovrò studiarla con attenzione!" disse Laura seria, poi rise vedendo la faccia sconvolta di Tom. "Amore, stavo scherzando! Certo che verrò con te, ti seguirei fino in capo al mondo!" poi lo abbracciò.

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Capitolo 11
*** Tutto alla luce del sole ***


CAPITOLO 11

CAPITOLO 11

Tutto alla luce del sole

"Non ci posso credere, diventerai padre!" disse Holly rivolto a Tom.

"A dire la verità non riesco a crederci neanche io" rispose il ragazzo.

"Questa vacanza si è rivelata molto proficua per la nostra vita privata" disse Bruce.

"Cavoli, che paroloni!" disse Benji.

"Cosa credi, non sono così stupido!" disse Bruce.

"Bruce, non volevo prenderti in giro!" gli ripose Benji.

"Scuse accettate solo se mi dici se tra te e Sarah c'è qualcosa!" disse Bruce.

"Che curioso!" disse Holly.

"Perché tu non vorresti saperlo?" continuò Bruce.

"Benji, siamo tutti curiosi!" esclamò Tom

"Lo ripeto fra noi non c'è niente!" disse Benji risoluto.

"Quando fai così vuol dire che c'è sotto qualcosa!" disse Holly.

"Ma perché dovete tormentarmi?" chiese Benji disperato.

"Lo facciamo per te! Ci piacerebbe tanto che ti sistemassi con una ragazza e con Sarah vai molto d’accordo. O mi sbaglio?" disse Bruce.

"Come vi devo ripetere che noi siamo solo amici!" disse Benji.

"Però tu la ami" intervenne Tom.

"Io.. no! Credo…" disse Benji a bassa voce.

"La ami, lo sapevo!" disse Bruce.

"Mi sono stancato di stare sotto interrogatorio, vado a farmi un giro" disse Benji bruscamente.

"Quei due non me la raccontano giusta, per me stanno insieme ma non ce lo vogliono dire!" disse Laura sbucando alle loro spalle.

"Non dirmi che ci hai spiati" disse Tom.

"Infatti non è così, ero venuta a chiedervi se volevate un caffè e ho sentito la vostra conversazione."

"Va bene, facciamo finta di crederti" disse Bruce.

"Ma è vero!" protestò Laura poi se ne tornò in salotto con le altre.

"Perché discutevi con i ragazzi?" chiese Sarah all'amica quando la vide rientrare.

"Niente di importante, comunque loro hanno fatto arrabbiare Benji!"

"Cosa gli hanno detto?" chiese Sarah.

"Non so…" disse vaga Laura.

"Lau, lo so che hai sentito i loro discorsi, sei stata via un bel po’!"

"Sarah, tu mi conosci troppo bene! Tornando al nostro Benji, quei tre sveglioni di là lo hanno bombardato di domande su cosa avete fatto voi due qui da soli per tutto questo tempo. Devo dire che Benji non ha detto parola su questi giorni, ma ha ammesso che ti ama!" disse Laura trionfante.

Sarah impallidì e disse: "Che cosa ha detto a quelli là?"

"Ha detto che ti…" ripeté Laura ma fu interrotta da Sarah.

"Ho capito cos'ha detto! Quello stupido.." Sarah smise di parlare e usci in cerca di Benji.

"Ragazzi che caratterino!" disse Evelyn.

"Anche lei è innamorata cotta!" disse Laura con un sorriso.

"E dimmi come fai ad esserne così sicura?" chiese Patty

"Semplice, la conosco troppo bene."

"Se lo dici tu!" disse Evelyn dubbiosa.

Sarah entrò nella stalla ma non trovò Benji - dove si è cacciato- pensò, poi si diresse verso i cavalli e li coccolò per un po’ cercando di cancellare dalla mente tutto quello che la tormentava.

Avrebbe voluto tornare indietro quando stava bene anche da sola, invece adesso aveva bisogno di qualcuno accanto e quel qualcuno era Benji.

Non sapeva cosa provava esattamente per lui, gli voleva bene, ma amarlo, lei non era mai stata innamorata prima di allora, come faceva a capire se il suo era amore?

Sarah si sedette sul fieno e pensò a come si sentiva quando pensava a Benji o stava con lui, anche in quel momento il suo cuore cominciò a battere più velocemente e sentì una morsa allo stomaco, allora era amore?

La porta della stalla si aprì all'improvviso e entrò Benji anche lui pensieroso, non si era accorto della ragazza.

"Ciao!" disse Sarah.

"Anche tu qui. Ti hanno fatto l'interrogatorio anche a te?" chiese Benji.

"No, sono riuscita a scappare prima che iniziassero e così mi sono rifugiata qui, come sempre del resto!"

"Se è lecito posso sapere a cosa pensavi, eri così assorta?" chiese Benji sedendosi accanto a lei.

"Pensavo che forse…forse ti amo!" disse Sarah senza guardarlo.

Benji le prese il viso tra le mani e fece in modo che si guardassero negli occhi

"Ti prego ripetilo!"

"Mi sa che ti amo!" disse Sarah sempre più convinta.

Benji la abbracciò e le disse: "Ti amo, ti amo anch'io!" poi la bacio prima con dolcezza poi con passione. Quella sera i due ragazzi non tornarono nelle loro stanze a dormire.

Benji osservava Sarah accanto a lui e sorrise le spostò la paglia dai capelli e la accarezzò dolcemente, lei lo amava! Era stupendo.

Sarah si svegliò e non riusciva a capire dove fosse, poi i suoi ricordi si affacciarono tra la nebbia e sorrise felice, sentì la mano di Benji accarezzarle i capelli e il cuore le scoppiò di gioia, finalmente si era innamorata.

"Buongiorno amore"

"Ciao, dormito bene?" chiese la ragazza con un sorriso.

"Come un cavallo!"

"Ma che risposta è?"

"La prima che mi è venuta in mente" si giustificò Benji.

Il loro discorso fu interrotto dallo stomaco di Sarah che cominciò a brontolare, la ragazza alzò lo sguardo verso Benji "Andiamo a fare colazione? Ti prego ho fame?"

"L'avevo capito che eri affamata! Andiamo, oggi finalmente faremo felice Laura e Bruce"

"Da oggi faremo tutto alla luce del sole" disse Sarah.

All'improvviso la porta della stalla si aprì e i due ragazzi cercarono di coprirsi come potevano.

"Vi ho beccati!" esclamò raggiante Laura "Lo sapevo che tra voi c'era qualcosa! Io ho sempre ragione!"

"Laura! Esci subito di qui!" esclamò Sarah.

"Perché non vuoi che veda il tuo uomo nudo?" chiese con una punta di malizia Laura.

"Certo che non voglio!"

"Quindi ammetti che tu e Benji state insieme?" continuò imperterrita Laura.

"Sì stiamo insieme!"

"E allora perché non mi hai detto niente io sono la tua migliore amica!!!" disse Laura mentre cercava di trattenere le lacrime.

"Oh cielo, deve essere la gravidanza che ti rende così sensibile. Mi metto a posto e poi usciamo a fare una passeggiata così parliamo un po’" disse Sarah mentre si sistemava i vestiti.

"Va bene" disse Laura poi uscì e aspettò l'amica davanti alla porta.

"Benji ci vediamo dopo, ok?" disse Sarah dando un bacio a fior di labbra al ragazzo.

"Vorrà dire che le altre belve le affrontò da solo!" disse Benji rassegnato.

"Quella più dura tocca sempre a me" rispose la ragazza riferendosi a Laura.

"E dove lo mettiamo Bruce?"

"Ognuno ha le sue croci!" disse Sarah poi raggiunse Laura e insieme si diressero verso il laghetto, lì era abbastanza tranquillo per parlare.

 

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Capitolo 12
*** Sposami.... subito! ***


CAPITOLO 12

CAPITOLO 12

"Sposami…. Subito!"

Le due ragazze camminavano lentamente verso il laghetto mentre Sarah spiegava le ragioni per cui non si era confidata con la sua migliore amica.

"Volevo dirti tutto subito ma non ero sicura di quello che stavo facendo, non mi ero ancora resa conto che amo Benji. Ero sicura che se ti avessi detto qualcosa tu avresti già organizzato il mio matrimonio con lui."

"Sarah, non è vero!" disse Laura.

Sarah guardò l'amica che ammise "Forse in parte è vero, ti avrei disegnato un bel vestito da sposa e poi certe cose bisogna organizzarle prima. Non come Holly e Patty, a fare tutto di fretta c'è sempre qualcosa che va male. E' scientificamente provato!"

"Vedi, avevo ragione. Comunque ti avrei detto tutto questa mattina, solo ieri sera ho deciso che valeva la pena di rischiare con Benji, ho capito che non potevo soffocare il mio amore. Anche perché stavo più male." Disse Sarah.

"E' così che ti voglio! Ogni tanto bisogna rischiare, specialmente in amore come diceva quel tipo - chi non ha mai amato non ha mai vissuto -?"

"Sì diceva così, anche se non mi ricordo chi fosse" confermò Sarah.

"Visto che ci siamo chiarite e a noi basta poco, proporrei un salutare e rinfrescante bagno" disse Laura vedendo il laghetto tra il verde.

"Proposta accettata!" disse Sarah.

In pochi minuti entrambe rimasero in reggiseno e mutandine e si buttarono in acqua e giocarono come due ragazzine.

"Laura lo sai che ti si vede un po’ la pancetta!" esclamò Sarah.

"Diventerò una balena" si lamentò la ragazza.

"No! E anche se lo diventassi saresti la balena più affascinante del mondo"

"Adulatrice! Sai pensavo di disegnare una linea di vestiti pre-maman, almeno mi vestirò con classe anche se sarò una mongolfiera"

"Potresti anche disegnarti un vestito da sposa." Propose Sarah.

"Per il momento no. Non voglio sposarmi perché c'è un bambino di mezzo, voglio sposarmi perché lo voglio. Anche Tom è d’accordo, aspetteremo."

"Vorrà dire che farò prima da madrina al nascituro!"

"Ottima proposta, poi penseremo al tuo vestito come testimone della sposa. Però prima di sposarmi devo tornare ad avere la mia linea perfetta." Disse Laura.

"Questo vuol dire che anche io dovrò subirmi ore e ore di estenuante palestra?" chiese Sarah sconsolata.

"Guarda che le amiche si vedono nel momento del bisogno e io avrò bisogno di un aiuto morale e quindi sarai costretta a venire con me in palestra e in piscina. Ti può fare solo bene!"

"Cosa vorresti dire che sono grassa?"

"No, però puoi sempre migliorare!" disse Laura iniziando ad allontanarsi dall'amica.

"Se ti prendo ti faccio pentire di quello che hai detto" disse Sarah cominciando a rincorrere l'amica in acqua, con non poca fatica.

"Prova a prendermi!" disse Laura schizzandola.

"Vuoi la guerra? E la guerra sia!" Sarah iniziò a lanciare acqua addosso all'amica, le loro risate si persero nel verde del bosco.

 

Quattro anni dopo

"Sono un po’ agitato" disse il ragazzo agli amici

"Non ti preoccupare, in men che non si dica ti ritroverai felicemente sposato!" disse Holly.

"E' vero! Non farai in tempo a trattenere il fiato quando la vedrai, che il prete ti dirà che lei è tua moglie. Fidati di noi, ci siamo già passati!" disse Bruce.

"Voi adesso la fate facile, ma quando vi siete sposati eravate più agitati di me adesso. Lo so perché ho dovuto calmarvi entrambi, e se devo dire la verità non è stato per niente facile!" disse il ragazzo.

"Come sto?" chiese la sposa alle amiche.

"Sei perfetta!" disse Patty accarezzandosi il pancione.

"Divina!" confermò Evelyn

"Allora sbrighiamoci, non voglio aspettare un attimo di più!" disse la ragazza

"Scusa ma chi ti accompagna all'altare?" chiese Patty

"Che domande mio figlio!" rispose la donna guardando con un sorriso il piccolo Nicholas.

"Dai mamma, non facciamo aspettare il papà." Disse il bambino vestito con un piccolo smoking.

"Certo amore andiamo"

"Ragazze sbrighiamoci, stanno suonando la marcia nuziale!" disse un'altra ragazza spuntando dalla porta.

Tom vide entrare le damigelle e sorrise a tutte poi sorrise a Laura e a loro figlio che la accompagnava all'altare, avanzarono lentamente a causa dei pantaloni del bambino che lo impacciavano nei movimenti. Quando furono davanti a lui, prese la mano di Laura e arruffò i capelli a Nick. Si sistemarono davanti al prete con Nick tra di loro.

Laura strinse la mano di Tom e gli sorrise, finalmente si stavano sposando, era tutto perfetto anzi di più perché con loro c'era Nick il loro bambino.

La cerimonia fu veloce come aveva richiesto Laura, più che altro per non far annoiare i bambini che erano numerosi.

"..vi dichiaro marito, moglie e famiglia!" disse il prete guardando il piccolo Nick.

"E anche questa è andata" disse Benji a Sarah.

"Finalmente si sono sposati, Laura ci ha messo solo quattro anni per decidersi" disse Sarah con un sorriso.

"Zia Sarah, hai visto come sono stato bravo!" disse Nick correndo.

Sarah lo prese in braccio e gli diede un bacio sulla guancia "Il nostro ometto è stato bravissimo!"

"Perché tu e lo zio Benji non vi sposate?" chiese ingenuamente Nick.

I due rimasero un attimo disorientati dalla domanda allora il bambino continuò: "Vivete insieme come la mamma e il papà"

"Ma noi non abbiamo un bambino, quindi non ci sposiamo." Disse Benji con un sorriso e prendendo tra le braccia Nicholas.

"Non è vero, ieri la zia ha detto alla mamma che aspetta un bambino!" disse Nick eccitato.

Benji alzò lo sguardo verso Sarah che era impallidita all'improvviso, un bambino, un figlio loro non poteva crederci.

"Io.. volevo dirtelo ma c'era il matrimonio e poi… non voglio incastrarti, insomma.." balbettò Sarah.

"Nick vai dalla mamma che io e la zia dobbiamo parlare" disse Benji mentre depositava a terra il bambino poi si rivolse alla ragazza.

"Io sono già incastrato con te, da quando mi sono innamorato di questa bellissima creatura" disse prendendola tra le braccia.

Sarah stava per parlare ma Benji la zittì "Adesso tocca a me farti un discorsetto, oggi volevo che fosse una giornata speciale anche per un altro motivo" si frugò tra le tasche ed estrasse una scatolina, la aprì al suo interno c'era un anello in oro bianco con cinque diamantini disposti uno in fila all'altro "Oggi volevo chiederti di sposarmi, perché ti amo e non riuscirei più a vivere senza di te!"

Sarah osservò Benji metterle l'anello al dito e dei grossi lacrimoni si addensarono agli angoli degli occhi per poi scorrere sulle guance.

"Ma come io ti chiedo di sposarmi e tu piangi?" chiese Benji con un sorriso.

"Sono lacrime di gioia! Sì… ti voglio sposare!" rispose Sarah saltandogli al collo.

"Anche subito?" chiese il ragazzo.

"Sì anche se mi sembra un po’ impossibile" rispose sorridendogli.

"La parola impossibile non esiste nel mio vocabolario!" esclamò Benji poi diresse lo sguardo dietro a Sarah e continuò: "Laura quando tu e le altre avete finito di origliare mi dici se è tutto pronto?"

Laura sorrise e rispose: "Certo che è tutto pronto! La sposa è pregata di seguirmi."

"Ma cosa sta succedendo?" chiese Sarah.

"Ci sposiamo!" rispose sicuro Benji

"Come facciamo, mi serve un vestito.."

"Già pronto" disse Benji.

"I testimoni.."

"Ci siamo anche noi" risposero Laura e Patty

"Gli invitati ci sono già, quindi ti consiglio di muoverti!" disse Benji allegro e sospingendola verso Laura.

"Chi mi accompagna all'altare?" chiese Sarah

"Zia se vuoi lo faccio io!" propose Nick.

"Mi sembra un ottima idea!" rispose dolcemente la ragazza.

"Siamo qui riuniti… di nuovo per unire quest'uomo e questa donna nel sacro vincolo del matrimonio.."

"Padre non vorrei essere scortese ma gli invitati non si aspettavano questo e hanno un po’ fame, quindi se potrebbe accelerare un po’ le cose…" chiese Benji.

"Va bene!" disse il prete "Anch'io sono un po’ affamato!"

Dopo pochi minuti Sarah e Benji erano marito e moglie.

"Ti amo più della mia vita!" disse Benji alla ragazza.

"Io, anzi noi ti amiamo molto, ma molto di più!" disse Sarah accarezzandosi la pancia.

Alcuni anni dopo la piccola Michelle stava sfogliando l'album di nozze dei genitori e chiese alla madre.

"Mamma perché la zia Laura si è messa il vestito da sposa per il tuo matrimonio?"

Sarah sbucò dalla cucina e sorrise "Perché quel giorno doveva sposarsi solo lei!"

"In che senso?" chiese la bambina curiosa.

"E' una storia un po’ lunga, la vuoi ascoltare?"

"Lunga quanto?"

"Dipende da te, vuoi che ti parlo solo del matrimonio o da quando io e tuo padre ci siamo conosciuti?"

"Parti dall'inizio mamma, dimmi com'era papà" chiese Michelle

"Adorabile, proprio come adesso" rispose Sarah sorridendo a Benji che si era fermato sulla porta ad osservare le sue donne.

"E' iniziato tutto un'estate di tanti anni fa…"

FINE

Vorrei ringraziare le persone che mi hanno mandato le loro opinioni sia tramite le recensioni sia tramite e-mail. Non sono una brava scrittrice ma spero che il risultato vi sia piaciuto.

Alla prossima ispirazione, Betty

 

 

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