Histoires de quatre saisons
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Automne ***
Capitolo 2: *** Hiver ***
Capitolo 3: *** Printemps ***
Capitolo 4: *** été ***
Capitolo 1
*** Automne ***
 
Nome autore EFP: Sarei P h o b i a, ma vista la sospensione del mio account principale pubblicherò la raccolta su Seele Gletscher Sanguinem, ennesima donazione di sangue forzata da parte dei vampiri. Yuichiro era già tornato nella dimora assegnata insieme ad Akane e gli altri bambini, non proprio deboli in confronto al dolore che doveva subire il moro, che appena tornato nel rifugio si mise subito sul soppalco e schiacciò un pisolino. Quell'autunno era abbastanza freddo, si mise le coperte per proteggersi dal vento che passava tra le finestre, però era quasi inutile viste le coperte mai pesanti per loro, era come se fossero in un campo di concentramento... soprattutto con l'altro ragazzo che tornò molto più tardi degli altri. Mika tornò stanchissimo a casa, ma con un sacco pieno di castagne donate gentilmente dal vampiro Ferid, che lo aveva ringraziato in quel modo in cambio del sangue. Yuichiro, appena sentì la porta aprirsi si svegliò e, vedendolo, scese dal soppalco e gli andò incontro subito, aiutandolo con la cucina. « Maledetto te che ci sfami sempre, fai fare qualche cosa pure a me invece di subire tutto tu il male... » disse Yu praticamente preoccupato, ma non voleva mostrarlo per “dimostrarsi più forte” in confronto a lui. « Y-Yuu-chan, non c'è bisogno che ti stanchi, già ci sono io. » ribatté Mikaela, ma non poteva andargli incontro quella volta perché vedeva l'altro veramente preoccupato per lui. Yuichiro era veramente alle strette con la cucina, però riuscì a cavarsela e portò i piatti a tavola. C'era una differenza: il piatto di riso e castagne del biondo era più generoso degli altri. « Hey! Perché Mika ne ha di più di noi?! Vuoi farci morire di fame Yuu-sama?! » chiese rabbioso un bambino, non aveva ancora nella mente il concetto di merito e non merito a quell'età, quindi il moro dagli occhi versi glielo spiegò così: « Sta già perdendo il suo sangue, ora se non diventa più forte non saremo mai liberi come un tempo, come vorremmo io e lui. »
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Capitolo 2
*** Hiver ***
Nome autore EFP: Sarei P h o b i a, ma vista la sospensione del mio account principale pubblicherò la raccolta su Seele Gletscher Neve amara quella, bianca e candida, ma da horror per il povero ragazzino. Stava camminando in mezzo al freddo, il suo cuore era come se fosse ghiacciato, senza un animo caloroso. Le sue salate lacrime si mischiavano con il ghiaccio, non ne voleva sapere degli altri, odiava essere con dei signori più grandi, sopravvissuti al virus, che cercavano di dargli aiuto dopo il disastro successo nel confine tra Sanguinem e il mondo umano. Mika era rimasto lì, giaceva ancora a terra quando Yuichiro scappò dai vampiri e dai suoi amici, però anche con la volontà del biondo, si sentiva un traditore per non aver fatto il possibile per lui. Era impossibile sopportare quel peso, voleva vendicarsi in tutti i modi possibili con gli artefici del loro omicidio. Cadde sulla neve parecchie volte, le sue gambe non ce la facevano più a stare in piedi. La resa avvenne più tardi, quando restò a terra per molti minuti, non accettando l'aiuto del suo superiore: Guren. « Sei sicuro di non volere la mia sciarpa? » gli chiese, ma Yu lo ignorò, continuando a camminare nonostante le gambe non glielo volevano permettere. Un'altra caduta, sempre più freddo e quella volta il moro non poteva ignorarlo: prese la sciarpa, controvoglia, e se la mise al collo. Odiava quella situazione, più di altra cosa dei suoi pensieri nella sua piccola mente da dodicenne, però il caldo era quello che voleva ed era costretto a sopportare la presenza di quell'adulto così serio e vendicativo all'apparenza. Gli porse poi una mano, convinto, e gli disse semplicemente: « Ti ridarò quello che hai perso, perché non lo noti, ma è ancora lì ad aspettarti. »
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Capitolo 3
*** Printemps ***
Nome autore EFP: Sarei P h o b i a, ma vista la sospensione del mio account principale pubblicherò la raccolta su Seele Gletscher Il rumore della porta svegliò il ragazzo sedicenne, alla vigilia della sua prima battaglia contro gli umani. Quella volta Ferid gli aveva portato la colazione a letto, poi se ne andò subito dopo, sempre con quel fare molto odiato dal biondo, soprattutto quando si era appena svegliato. Quel giorno sarebbe stato l'ultimo di solitudine, l'ultimo di “prigionia” per lui senza Yuichiro, il quale credeva che Mika fosse morto in quella fuga, dimostratasi brutale per colpa, appunto, di quel vampiro dai capelli lilla. Mikaela si mise seduto e si stiracchiò, vide anche la colazione che gli era stata portata: cornetto al cioccolato, latte e dei biscotti. “Tzé, quando finirà Ferid di fare il falso preoccupato?” chiedeva tra sé e sé, ma era certo di non avere una risposta, specialmente da un tipo losco come lui. Mangiò pezzo per pezzo la colazione, il cielo era ancora nuvoloso dopo la nottata ricoperta da fulmini e tuoni, però nonostante tutto il biondo era riuscito lo stesso a dormire. Guardò fuori dalla finestra, il cielo si stava schiarendo piano piano, l'arcobaleno si stava mostrando davanti a tutti, ed in quel momento cominciò ad avere speranza nel rivedere il suo vecchio Yu, diventato soldato solo per vendicarsi della sua presunta morte. Sto sperando, ma sono sicuro che ti rivedrò, Yuu-chan... |
Capitolo 4
*** été ***
 Nome autore EFP: Sarei P h o b i a, ma vista la sospensione del mio account principale pubblicherò la raccolta su Seele Gletscher Yu stava perdendo del sangue, ma non si era fatto male da solo: vedeva Mika impazzito, non poteva fare altro che offrirglielo per calmarlo, anche contro la sua volontà. Gli teneva la nuca tra le mani,voleva calmarlo a tutti i costi, anche se sarebbe andato in una parte sbagliata della battaglia, ma in quell'istante pensava solo a lui: a quanto soffriva dopo quattro anni di assenza, ed era in quel momento che si poterono abbracciare considerando l'altro una vera famiglia. Mikaela piangeva dalla felicità mentre Yuichiro gli accarezzava il capo, finalmente potevano stare soli in quel posto, senza che nessuno li disturbasse o qualcosa andasse contro nei loro poveri corpi da sedicenni, sottoposti a ferite di ogni tipo. « D-Dimmi che sei veramente tu, Yuu-chan! » urlò il biondo. « Tranquillo, non sono un fantasma che ti vuole far paura, sono ancora vivo e vegeto. » l'altro cercò di tranquillizzarlo, ma la sua felicità era troppo in confronto. Il vampiro sentiva caldo, non era solo l'estate che si faceva sentire, ma anche il corpo ancora umano del moro. « Il tuo corpo è così caldo, mentre il mio è stato lasciato a marcire nel freddo... » affermò il biondo, ancora fermo in quella posizione per sentire meglio le sue parole. « L'importante è che tu ci sia ora, non ha valore la forma. » L'estate rese caldo il loro cuore. |