Chocola

di Hidan91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sogna ad occhi aperti sulle rive di un ruscello con i morsi dell'inverno - Incontro - ***
Capitolo 2: *** Una sera, nella foresta di ghiaccio.. ***



Capitolo 1
*** Sogna ad occhi aperti sulle rive di un ruscello con i morsi dell'inverno - Incontro - ***


“sogna ad occhi aperti vicino ad un ruscello con i morsi dell'inverno”

"Incontro"


Pierre era lì sotto la pioggia, in divisa scolastica. Era pallido e con gli occhi cerchiati di nero come se non dormisse da giorni. La sua pelle candida sembrava pallida e fredda e i suoi occhi liquidi e magnetici erano l’unica cosa rimasta di suo.

Ecco il Pierre di cui parlavano, il re del ghiaccio di un tempo doveva avere quello sguardo. Feroce, fiero ed estremamente triste.

 Chocola era sotto la pioggia, con la divisa fradicia e attaccata alla pelle. Poi si diresse come sempre alle scalinate per la vecchia scuola.
Nel farlo gli cadde il cuore di pietra arancione il primo che avesse colto in quel mondo nuovo, era un cristallo intagliato a forma di cuore, ruzzolo giù per i gradini tintinnando, fece per tornare indietro per prenderlo. Ma qualcuno fu più lesto.
“Ma guarda questa è un ambra!
bella come una stella all'ora del crepuscolo..”
“E’ caduta a me.” disse Chocola.
“Calma non te lo voglio rubare” disse il ragazzo ridacchiando. E le  porse la pietra che teneva sul palmo della mano, la ragazza distese il braccio e la prese
la sua mano era fredda come il ghiaccio,
come le foreste in inverno su Extra mondo pensò lei.
“Pierre” si presentò.
Chocola lo guardò diffidente, doveva essere uno del 4 o 5 anno, avvampò.
“Chocola. Chocola Kato”
Lo guardò meglio, era alto e con i capelli biondi la pelle era bianca e i suoi occhi erano grigi o azzurri. Chiari e freddi.
 
Poi ad un certo punto Chocola rimase a fissarlo, come se fosse stata stregata o colta all’improvviso da un ricordo
 
Quel ragazzo mi ricordava qualcuno.. ma chi?
“Ci siamo già visti.. può darsi?” disse lui anticipando il suo pensiero con un sorriso astuto.
“Sì, ma non ricordo dove”
“Io sì” disse lui, e sorrise. Uno di quei sorrisi che sciolgono la persone.
“Scusa” disse interrompendolo Chocola mossa dalla strana sensazione che aveva a stare vicino a quel ragazzo, era infastidita e aveva il presagio che non fosse una grande idea. “Devo andare a lezione”
Se ne andò.
Pierre la guardò allontanarsi e fece uno espressione divertita e si allontanò anche lui nel corridoio per andare nella rispettiva aula. 

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Capitolo 2
*** Una sera, nella foresta di ghiaccio.. ***


Un balzo in avanti –
La storia da questo momento ha fatto un balzo in avanti dall'incontro di Pierre di Chocola, i sospetti su Pierre sono aumentati. La ragazza è più cauta anche se testarda come sempre.. Anche se brevi come capitoletti per ora, ditemi pure cosa ne pensate in una recensione, accetto di buon grado anche le critiche, purché siano costruttive. E niente, buon proseguimento!

Una sera, nella foresta di ghiaccio..
Chocola vagò per la foresta di ghiaccio con dentro il cuore il gelo che i rami le foglie, le bacche e tutto quello che la circondava emanavano.
Era tutto fermo, inesorabilmente ghiacciato in un eterno e malinconico gelo.
“Come i suoi occhi” pensò.
Gli occhi di Pierre.
Vagò ancor un po’, finché un fruscio non destò la sua attenzione. Chocola sobbalzò.
“No.. è impossibile che sia lui.” Sospirò. “E’ solo il vento.”
“Lui chi?” Una voce. Quasi un sussurrò.
I capelli pallidi di Pierre sferzarono l’aria dolcemente sospinti da un refolo lieve di vento.
Il suo cuore parve cantare, prese a battere velocemente. La ragazza si voltò di scatto.
“Che ci fai tu qui?”
Pierre era comparso da dietro un albero dalla corteccia congelata. Si teneva appoggiato ad esso lievemente.
Era vestito di nero, pantaloni di pelle nera e camicia del medesimo colore.
“Cosa ci fai qui Pierre?” Ripeté la streghetta.
“Potrei farti la stessa domanda.”
Chocola strinse i pugni e sbuffò intestardendosi. “Però te lo fatta prima io!”
“Per cui cosa ci fai qui, Pierre cuor di ghiaccio?”
Lui ignorò quest’ultima frase.
“Beh tu non rispondi mai ad una delle mie” Rise lui. “Ero semplicemente venuto qua a fare una passeggiata mia dolce Chocola”
Rispose lievemente.
“Ora, di grazia, rispondi te ad una mia domanda.” disse avvicinandosi il ragazzo.
“Sentiamo..” disse in tono fermo Chocola.
“Cosa ci fai qua tutta sola? Senza nemmeno la scorta dei tuoi patetici cavalieri?”
Lo disse in un tono così gelido che a Chocola venne un improvviso brivido ma poi si trasformò in rabbia.
“Non sono affari tuoi.” Gridò, gli fece la linguaccia e corse via  nella foresta lasciandosi il ragazzo alle spalle.
Pierre fece un mezzo sorriso non aspettandosi certo questa reazione da una pretendente al trono e la guardò allontanarsi.
“Non si smentisce mai.”
 


Chocola tornò in fretta a casa con il fiatone per la corsa, era andata di nascosto nel bosco gelato su Extramondo dove andava da bambina. Pensò alla solitudine passata in quella foresta. Agli anni passati a vivere con il nonno. A lei da bambina..era così sola.
Chiuse la porta e si appoggiò ad essa facendosi scivolare lentamente per terra. Poi si rialzò, si tolse le scarpe e lentamente a piedi nudi percorse il corridoio, scalza e in punta di piedi fece le scale cercando di fare il meno rumore possibile per non svegliare Vanilla e i due ragazzi.
Pensò ancora a Pierre, al loro incontro nel bosco gelato. Ai suoi occhi.
Poi si lasciò quasi sfuggire un gridolino di rabbia. Non doveva avere quei pensieri. Non doveva!
Salì agilmente le ultime scale con un salto e si fiondo in camera, poi si buttò sull’enorme letto vestita, prima di sprofondare nel regno dei sogni.


 

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