Fate Stay Night- There are no limits

di Evil Ulquiorra
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Giorni d'inverno ***
Capitolo 3: *** La Guerra del Santo Grall ***
Capitolo 4: *** La prima battaglia ***
Capitolo 5: *** Nuove alleanze ***
Capitolo 6: *** Senso unico ***
Capitolo 7: *** Ruler ***
Capitolo 8: *** Comincia la festa ***
Capitolo 9: *** Le creature del buio ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Salve a tutti! Benvenuti nel concorso Fate Stay Night- There are no limits.
Leggete il proologo( obbligatorio per conoscere la storia) e poi, proseguite alle regole della fic.

 
 
Prologo:
 
Quando le persone parlano dell'occulto, o discutono le teorie riguardanti dimensioni alternative oltre i semplici limiti della comprensione umana, la maggior parte delle volte si riferiscono a un potere al di fuori del mondo così come lo conosciamo. Alcuni lo chiamavano Dio, alcuni  lo chiamano Verità, e altri ancora lo chiamano la torre di Akasha, l'origine di tutte le cose. Non importa con quale titolo le persone lo etichettino, è stato grazie alla ricerca di questa realtà illusoria', che alcuni essere umani cominciarono a praticare la magia,dandò così origine alla varie famiglie di arcani ormai sparse per il mondo.
Gli Eizberns ,uno dei clan più antichi del nostro tempo, proposero la riproduzione del 'Santo Graal', un contenitore onnipotente,  oggetto di molte storie e tradizioni ,in grado di realizzare qualsiasi desiderio, con il quale avrebbero potuto accedere alla coscienza di Akasha. Di fronte alla  possibilità di convocare un simile dispositivo,  altre due famiglie, che da questo momento in avanti sarebbero state riconosciute come le famiglie fondatrici, offrirono le loro conoscenze segrete al fine di svolgere il Rituale.
Gli Einzberns avrebbero fornito la 'nave' del Graal, che, a sua volta, si sarebbe manifestato entro le barriere del terreno di proprietà della famiglia Tohsaka, uno dei pochi posti in grado di supportare un rito di questa portata, in età moderna. Dopo l'attivazione, il Graal avrebbe quindi selezionato sette magi, o 'Master' che possedevano la capacità di accedere al suo potere, dividendo tra  loro l’elevato importo di prana, e permettendo loro di evocare Spiriti Eroici chiamati "Servi", guerrieri leggendari concessi dal Trono degli eroi e lì mandati a causa delle gesta di cui erano stati partecipi durante la loro vita precedente.
Tuttavia, i Magi impararono troppo tardi che, pur essendo Onnipotente, il Santo Graal non poteva che concedere il desiderio di una sola persona. Di conseguenza, nel momento in cui questa verità venne alla luce, i legami di cooperazione che erano stati  linfa vitale del rituale furono messi da parte e i clan iniziarono a combattere tra di loro, in una guerra sanguinosa  e cruenta ,al semplice  scopo di garantire al vincitore il premio tanto ambito…
Per prendere parte alla sfida, ogni master evocava lo spirito di un grande eroe del passato, il Servant, a cui si legava tramite un patto rappresentato da tre simboli chiamati Magie di Comando.
Il Servant manteneva una certa indipendenza, ma era comunque asservito alla volontà del suo Master, che poteva costringerlo a compiere determinate azioni sacrificando una delle Magie di Comando; se venivano utilizzate tutte e tre, però, il patto veniva sciolto.
Le prime Guerre del Santo Graal si erano rivelate delle stragi; i maghi che vi prendevano parte, guidati solo dalla sete di potere, avevano dimenticato i propri doveri, e si preoccupavano solamente di vincere, indipendentemente dalla sorte che toccava alla città in cui si svolgeva la guerra. Per questo, dalla terza volta in poi, venne nominato un osservatore che aveva il compito di far rispettare il regolamento ,al fine di evitare inutili spargimenti di sangue.
Se un Master esauriva le sue magie di comando perdeva il controllo sul suo Servant, sciogliendo di fatto il patto che li legava insieme ,e quest'ultimo era destinato a scomparire .
A differenza di quanto si potrebbe pensare, l'uccisione di un Servant non segnava la sconfitta anche del suo Master.
Questi ,infatti, poteva stringere un patto con un Servant che aveva perso il proprio Master, e quindi, in virtù di questo, era da reputarsi prudente uccidere entrambi gli avversari, per evitare di doverli affrontare  in futuro.Il Santo Graal si poteva ottenere solo partecipando attivamente alla Guerra: la reliquia rifiutava di andare nelle mani di un Master che si era tenuto lontano dai combattimenti, nell'attesa che gli altri avversari si uccidessero tra di loro.
Dal momento che chiunque assisteva allo scontro fra due Master era destinato ad essere ucciso per mantenere il segreto sulla Guerra del Santo Graal, molti Master preferivano combattere di notte.
 

 
Torino, Italia:                           
 

Nella stanza di un'elegante villa costruita in cima a una piccola collina nel quartiere più pulito nella zona sud di Torino, tre uomini stavano l’uno di fronte all'altro.
<< I segni che sono apparsi sulla mano destra sono chiamati 'Sigilli di comando>>cominciò uno di loro, la sua voce morbida e suadente mentre affrontava gli altri due, ciascuno dei quali caratterizzato dagli ornamenti della Chiesa cattolica
<< Sono la prova che sei stato scelto dal Santo Graal, e costituiscono le qualifiche che ti concedono il diritto di controllare un Servant >>
La persona che aveva parlato era Tohsaka Tokiomi, attuale capo della famiglia Tohsaka, una delle tre famiglie fondatrici dietro l'ormai famigerata Fuyuki Graal War. Gli altri due membri consistevano in Padre Kotomine Risei, un vecchio 'amico' della famiglia Tohsaka, e suo figlio Kirei, al quale le parole di Tokiomi erano dirette.
Kirei dovette ammettere che , per un amico di suo padre, l'eccentrico Tokiomi era sorprendentemente giovane, forse poco più vecchio di Kirei stesso, anche se la sensazione di calma e fiducia che emanava parlava da sola di un tipo di esperienza che il parroco aveva percepito solo dai membri di alto livello dell'Agenzia di sepoltura.
E 'stato sorprende davvero come ,anche per gli standard dei Magi giapponesi, il Tohsaka appariva un uomo di tale  illustre lignaggio.Ciò che sorprese, o meglio incuriosì Kirei, era la disinvoltura con la quale aveva rivelato la sua identità di Magus.
Tipicamente, i Magi cospiravano e interagivano esclusivamente con altri maghi, preferendo la sicurezza dell'Associazione Magus, per evitare la concomitanza con gli esecutori della Chiesa. Recentemente, le parti avevano deciso una sorta di 'cessate il fuoco-', al fine di mantenere la pace, sulla scia dell'ultima guerra mondiale, ma ,anche così, era assai abbastanza raro che sia  membri della Santa Chiesa che cittadini provenienti  dal gruppo Magus si riunissero  nello stesso edificio per instaurare una conversazione civile riguardo a uno dei rituali più blasfemi conosciuti al giorno d’oggi.
 Il Tohsaka,però, era un'eccezione,  dopo aver fatto voto di mantenere buoni rapporti con la Chiesa, in particolare la famiglia Kotomine, una relazione che era stata mantenuta attraverso generose donazioni che andavano in entrambe le direzioni fin dagli inizi della Guerra del santo Graal.
Risei aveva conosciuto il nonno di Tokiomi e aveva supervisionato il precedente conflitto.
Ora, nel declino dei suoi anni, era piuttosto ansioso di vedere il rituale a buon fine, e non poteva che essere più felice quando Kirei , venuto da lui nella notte precedente, aveva rivelato le emersioni sul dorso della mano che lo avevano identificato come uno dei 'Masters' scelti dal Graal. A tale motivo, aveva immediatamente contattato Tokiomi.
<< Le tre famiglie fondatrici: Einzbern, Matou e Tohsaka sono sempre inclusi tra i partecipanti>>  continuò Tokiomi con un cenno del capo, alzando la mano destra per rivelare un insolito tatuaggio a tripla punta
<< Come l'attuale erede della famiglia Tohsaka, parteciperò alla prossima battaglia>>                                                                                                 
Kirei non disse nulla, ma ,interiormente, si irrigidì, guardando l'uomo di fronte a lui con circospezione. Mentre dubitava che suo padre avrebbe accettato l’incontro se Tokiomi avesse avuto la minima intenzione di attaccarlo, era sempre stata sua politica non abbassare mai la guardia
<< Sono molto curioso riguardo a questi 'Servi che avete menzionati in precedenza. >> Mormorò, guardando l'uomo più anziano con attenzione
<< Hai detto che erano Spiriti Eroici evocati e utilizzati come famigli?>>
<< So che può sembrare difficile da credere, considerando la vostra educazione>> commentò Tokiomi, sospirando come se la sola idea annegasse nel ridicolo
<< sette guerrieri tra le fila degli spiriti eroici che esistevano sin dall'epoca degli Dei vengono catapultati nel presente e abbinati con Sette Maestri al solo scopo di sfidarsi in una sanguinosa battaglia per la supremazia .Questo è  ciò che  la Guerra del santo Grall è >>
<< E noi acconsentiamo  tutto questo?>> domandò kirei, rivolgendosi non solo a Tokiomi, ma anche a suo padre, che aveva mantenuto il suo silenzio fino ad ora
<< In un luogo in cui vivono migliaia di cittadini?>>
Era assai ben noto ,ancor prima che venisse approvato il cessate il fuoco tra la chiesa e l'Associazione Magus,che  tutti magi avevano sempre svolto le loro pratiche in segreto ,per evitare di attirare l'attenzione su di sé. In quest’ epoca moderna, in cui la scienza e la tecnologia avevano rapidamente sostituito la magia, come la forza più diffusa sul pianeta,  rivelare la propria esistenza come un mago era equivalente al suicidio, anche senza tener conto delle disposizioni della Santa Chiesa.
<< Dopo la prima guerra del santo Grall fu stipulato un accordo in modo che i membri della Santa Chiesa avrebbero potuto inviare un supervisore per mantenere al minimo i potenziali danni derivanti dal conflitto>> rispose l’uomo, sorprendendo il figlio
<< E 'nostro dovere non soltanto  nascondere tutte le possibili tracce che potrebbero compromettere l'esistenza della guerra, ma anche garantire che i magi facciano altrettanto>>
<< La Chiesa sta servendo come un arbitro in un conflitto tra magi?>> ripetè Kirei, certamente stordito dalla rivelazione, anche se tentò di nasconderlo.
<< è Proprio perché si tratta di un conflitto tra maghi che lo facciamo>>  rivelò Risei
<< Allo stato attuale, non ci sarebbe nessuno nell’Associazione dei Magi qualificato ad assumere il ruolo di un arbitro imparziale, a causa delle implicazioni politiche. Semplicemente, non c'era altra scelta che ricorrere ad un'autorità esterna come la Chiesa>>  
Annuì solennemente
<< Inoltre, come certamente saprai, noi della Santa Chiesa possiamo chiudere gli occhi davanti a un rituale che coinvolge un cosiddetto 'Santo Graal' anche se ,a dire il vero, abbiamo avuto la prova definitiva che il Graal di Fuuyuki differisce dalla sacra reliquia di cui narrano le scritture>>
Questo  ,certamente, spiegava il motivo per cui la chiesa aveva permesso lo svolgersi delle guerre precedenti. Normalmente, i cattolici non sarebbero rimasti inattivi di fronte a un tale tesoro, e Kirei aveva pochi dubbi che   avrebbero avuto alcun ritegno nel sottrarre  il Graal dalle mani dei Magi, cessate il fuoco meno.
<< Tuttavia, non potevamo semplicemente ignorare un dispositivo in grado di esaudire qualsiasi desiderio>> ammise il parroco, con un cipiglio turbato
<< Chissà quali disastri potrebbe causare se dovesse finire nelle mani sbagliate>>
<< Quindi, è meglio per noi assicurarsi che il Graal finisca almeno nelle mani" giuste",come una sorta di piano B>>continuò Tokiomi.
<< Mentre i Tohsaka sono, infatti, Magi,  hanno una lunga storia di amicizia con la Chiesa>> proseguì Risei, confermando i sospetti del figlio
<< Posso anche garantire per il personaggio di Tokiomi-kun e, per di più, le sue intenzioni nei confronti  del Graal sono piuttosto chiare>>
<<  Raggiungere Akasha è l'unico desiderio della famiglia Tohsaka>> confermò l’uomo
<< Purtroppo, gli Einzbern e i Matou hanno ormai dimenticato da tempo il desiderio a cui una volta anelava la nostra gente>>
<< Allora, io parteciperò alla prossima guerra del Santo Graal per assicurare la vittoria di Tohsaka Tokiomi>> dedusse Kirei, guadagnandosi un cenno dal padre e un sorriso da Tokiomi.
<< Naturalmente, per salvare le apparenze, agiremo come nemici in lotta per il Graal >>
Chiuse il volto in un espressione felina
<< Ma sotto la superficie uniremo le forze per sconfiggere i restanti cinque Maestri, e ,così facendo, per raggiungere una vittoria certa>>
Sorrise ,nel momento in cui Risei annuì in accordo
<< Kirei-kun, sarete trasferito dalla Santa Chiesa all’Associazione, dove diventerete il mio apprendista>>
<< Sono già stati emessi gli ordini ufficiali>> confermò il padre, tirando fuori una lettera di notifica che portava la firma congiunta sia della Santa Chiesa che dell'Associazione Magus, indirizzata al suo unico figlio.
<< Andrai in Giappone a studiare la magia>>  continuò Tokiomi
<< Lì, diventerai un mago abbastanza forte da evocare un servo e combattere nella guerra,esattamente  fra tre anni>>
Sorrise a Kirei
<< Allora…avete altre domande?>>
<< Solo una>> ammise il giovane, volgendo la propria attenzione nei confronti dell’uomo
<< Qual’ è ,esattamente, la volontà del Graal, nella scelta dei Maestri?>>
Tokiomi sbatté le palpebre, certamente non preparato per rispondere a un simile argomento, e Kirei dovette ammettere che sentì un piccolo scoppio di realizzazione nel pulire il sorriso compiaciuto dalla faccia dell'uomo. Il momento ,tuttavia,fu assai di breve durata poiché  Tokiomi riacquistò in fretta e furia la sua compostezza,
<< Il Graal preferisce scegliere i Maestri che ne hanno più bisogno>> ha ammesso, sorridendo con calma
<< Questo vuol dire che tutti i Maestri selezionati hanno un motivo per desiderare il Graal?>> domandò il giovane Kotomine, cercando di mantenere il suo tono di voce inalterato, capacità che aveva ormai perfezionato negli anni  in quanto membro del ottavo Sacramento.
<< Non necessariamente>>> Contrastò Tokiomi , il suo tono sprezzante
<< Ci sono stati casi ,in passato, in cui gli incantesimi di comando sono apparsi su persone che non si aspettavano di essere scelti>> 
Puntò lo sguardo in direzione del parroco
<<  Kirei-kun, vedo che sei ancora sconcertato dal fatto che VOI, di tutte le persone, siate stati scelti>>
al cenno di Kirei ,decise di continuare
<< Certo, è sorprendente, considerando  che il vostro unico legame con il Graal  è costituito dal semplice fatto di essere il figlio del precedente Sovrintendente>>
chiuse il volto in un espressione compiaciuta
<< No,…forse sarebbe meglio dire che è la ragione per cui siete stati selezionati. Forse il Graal vuole che la Santa Chiesa si unisca alla famiglia Tohsaka. In altre parole, il Graal mi sta offrendo non uno ma ben due maestri, e, per questo motivo, siete  stato scelto come partecipante>>
Sorrise con arroganza al più giovane Kotomine
<< Questa spiegazione ti soddisfa?>>
In realtà non lo faceva .
A rigor di ciò, Kirei non era mai stato  il tipo da esprimere le sue opinioni su qualsiasi argomento, a meno che quest’ultimo non fosse direttamente coinvolto con la  dottrina della Chiesa. Eppure, da quel poco che era riuscito a intuire dalla personalità arrogante del patriarca Tohsaka, era assai chiaro  che non avrebbe mai potuto ricevere una risposta migliore.
<< Ho un piccolo compito di cui prendersi cura presso la Torre dell'Orologio. Sarò costretto a fermarmi in Gran Bretagna per qualche giorno>> continuò Tokiomi
<<  Prenderete il prossimo aereo per il Giappone entro le 9:00 di domani mattina e alloggerete presso la tenuta Tohsaka con il resto della mia famiglia>>
<< Capito>> rispose Kirei, chiedendosi che tipo di accoglienza  un ex membro degli Esecutori avrebbe mai potuto ricevere in casa di un mago, per poi annuire e oltrepassare suo padre ,prima di congedarsi, uscendo dalla villa e cominciando a incamminarsi lungo il sentiero che adornava la collina, il vento del mar Mediterraneo che attraversava il vuoto dell’aria, mentre, pigramente, strofinò il dorso della mano, i sigilli di comando rossi e lucenti come il sangue, alla debole luce dell’alba.



Allora,iniziamo questo concorso. Ecco le regole:
  • In questa storia,franno la comparsa sette servi per ogni classe,quindi,un totale di 49 servi. Le classi a disposizione sono:
  • Saber: servi specializzati nell’uso della spada
  • Rider: servi specializzati nel combattimento attraverso l’uso di mezzi di trasporto,che siano cavalli,carri,auto ,moto ecc…
  • Archer: servi specializzati nel combattimento attraverso l’uso di proiettili,che siano freccie,colpi di pistola ecc…
  • Berseker: servi che hanno perso la propria sanità mentale in un determinato momento della loro vita precedente.
  • Caster: servi specializzati nell’uso della magia
  • Assassin: servi specializzati nell’uccidere
  • Lancer: servi specializzati nel combattimento attraverso le lance.
 
I servi potranno essere scelti tra i personaggi di film( Fantasy,Fantascienza,Horror,Avventura,Animati),serie tv,cartoni,anime,fumetti,romanzi ecc…
Non sono permessi personaggi come Dei o altre entità onnipotenti, così come personaggi da Dragon Ball e Superman.
Una volta scelti i servi,scrivete la loro identità,così come la loro classe,in una recensione e io li confronterò con gli altri e sceglierò i migliori,che,di conseguenza,verranno utilizzati nella fic.
I maestri,invece,sono tutti personaggi dell’universo di Type Moon,ma,anche se non li conoscete,non dovrete preoccuparvi,saranno fornite immagini per il loro aspetto e retroscena per le loro storie passate. Ecco le foto di:
-Kotomine Kirei:

https://www.google.it/search?q=kotomine+kirei+fate+zero&biw=1366&bih=667&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=hn6ZVcDoB4KhyAOO2Jz4Aw&ved=0CAYQ_AUoAQ#tbm=isch&q=kotomine+kirei&imgrc=jRHf9mgqdBhP1M%3A

-Tokiomi Tohosaka:
1366&bih=667&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=hn6ZVcDoB4KhyAOO2Jz4Aw&ved=0CAYQ_AUoAQ#tbm=isch&q=tokiomi+tohsaka&imgrc=MXfQMikfshF7SM%3A

-Kotomine Risei:
https://www.google.it/search?q=kotomine+kirei+fate+zero&biw=1366&bih=667&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=hn6ZVcDoB4KhyAOO2Jz4Aw&ved=0CAYQ_AUoAQ#tbm=isch&q=kotomine+risei&imgrc=tXwcHv_owsaVTM%3A

Oltre quelli scelti da voi,ecco i servi che compariranno automaticamente nella fic,scelti da me personalmente, accompagnati da un video tribute. Alcuni sono video musicali,altre scene in italiano provenienti dalle rispettive opere.

Saber : - Kirito( Sword Art Online )- https://www.youtube.com/watch?v=sA4CGTjAULQ
Rider:  -Il Dottore ( Doctor Who )- https://www.youtube.com/watch?v=V77xhIQOwD0                
            -Jack Sparrow ( Pirati dei Caraibi )- https://www.youtube.com/watch?v=mkS6wBpOZlo   
            - Mad Max ( Mad Max-Fury Road )- https://www.youtube.com/watch?v=QqQDWc-6R84
 
 Archer:  -Legolas ( Il signore degli Anelli )- https://www.youtube.com/watch?v=132WIdxvgdo


Caster:  - Lelouch VI Britannia ( Code Geass )- https://www.youtube.com/watch?v=GJVQHs3DCoE                                 - Loki ( Avengers)-  https://www.youtube.com/watch?v=zcllCKv78xE

Assassin: -  Agente Smith ( Matrix )- https://www.youtube.com/watch?v=DoANmDxZFO0  
                   - T-1000 ( Terminator 2 )- https://www.youtube.com/watch?v=K5n3p97-tuQ
 
                   -Akame ( Akame Ga Kill )- https://www.youtube.com/watch?v=-QzRUzPDdoY


Berseker : - Hulk ( Avengers)- https://www.youtube.com/watch?v=YIPg3OZuRNU  
                                    - Klaus ( The Vampire Diaries )- https://www.youtube.com/watch?v=D9QxLEadQ2U
 
 Lancer : - Ulquiorra ( Bleach )- https://www.youtube.com/watch?v=DufiSwmkH-E
 
                 - Principe Nuada ( Helboy-The Golden Army )- https://www.youtube.com/watch?v=_cOOc-7SmUg
 
Quindi,in totale, potete scegliere 35 servi . Potete anche scegliere personaggi appartenenti allo stesso film ,ma devono appartenere a classi diverse.
Dopo che avrete lasciato le recensioni, pubblicherò il prossimo capitolo entro un mese. Nel frattempo, creerò una storia che si adatti ai personaggi che verranno scelti.
Mi raccomando, partecipate in molti !!!

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Capitolo 2
*** Giorni d'inverno ***


Salve a tuuti,ecco il primo capitolo di Fate- There are no limits ! I personaggi scelti fino ad ora saranno elencati alla fine del chappy ( vi sono ancora dei posti liberi )

5 anni dopo gli eventi narrati nel prologo

Dei duemila abitanti del centro di Fuyuki, solo trecento sopravvissero al fuoco, quasi tutti nel quadrante nordorientale della giurisdizione.
Al calare della notte, quando la fuligginosa oscurità della città sarà completa, ce ne saranno a mala pena cinquanta.
Quando sabato mattina il sole comincerà a brillare attraverso l’unico settore del quartiere che non era diventato completamente nero,la popolazione del centro di Fuyuki sarà ridotta ad appena quattro individui.
Il cielo giallastro continuò a mutare colore e l’uomo ebbe appena un minuscolo attimo per elaborare il tutto: ora siamo sotto la lente d'ingrandimento, pensò.
Una seconda esplosione polverizzò la maggior parte delle impalcature, catapultando nella volta le imposte ,inclinando i paletti che conducevano al sentiero del parco, strappando le porte dai cardini e facendo smuovere le tende nel raggio di due chilometri.
Come spari nella notte, altri scoppi rieccheggiarono nell'oscurità.Il fuoco percorse la diagonale prevista dalla figura, spazzando via l'emisfero destro del quartiere.
Quando morirà lo farà con straordinaria velocità,pensò. Quello che le fiamme si portavano via era ossigeno;quello che si lasciavano dietro era metano, formaldeide, acido cloridico, anidride carbonica,monossido di carbonio e tracce di vari gas altrettanto nocivi. Anche nuvole soffocanti di particolato:legno,alberi e, naturalmente, persone vaporizzate.
Quello che lasciavano dietro di loro era veleno.
Kiritsugu alzò lo sguardo appena in tempo per osservare sbuffi di fumo nero attraversare le bianche fumate di cenere biancastra che risalivano nel pallido plenilunio.
Dopo appena qualche minuto di agonia, iniziò a percepire la fresca aria della pianura esterna. Quando uscì dalla struttura la scena che gli si presentò davanti fu talmente al di la di qualunque immaginazione, che riprecipitò nell'infanzia e per almeno un paio di minuti rimase fermo e immobile.
A ovest, il cielo era un inferno rosso arancione ,circondato da nuvole turbolente, nere come la pece.
Ben presto l'aria fu già satura del puzzo di combustibile.
Nelle profondità della notte, rieccheggiò il rombo di dieci ferriere in piena attività. Direttamente sopra di lui,la volta era arricchita da stormi di uccelli in fuga.
In quel momento, l'attenzione del magus killer venne rivolta nei confronti del grattacielo più vicino. L’uomo rimase come pietrificato alla vista delle enormi strutture di sostegno ,mentre queste iniziarono velocemente a precipitare lungo il terreno erboso.
Non passarono che un paio di minuti e l’intero edificio crollò in ogni sua più piccola parte, liberando ceneri e schegge infuocate, una volta che la sua immagine si volatilizzò nella polvere scatenata dall'esplosione.
Il mago faceva assai fatica a mantenere gli occhi aperti, in tutta quella fuliggine ,ma pareva ancora avere un udito completamente funzionante.
Un suono assai curioso richiamò l'attenzione del magus killer. Kiritsugu scrutò con attenzione le varie macerie sparse per la strada, nel tentativo di individuare l'origine di quel lamento.
Potete immaginare la sua sorpresa quando scoprì che a emettere quel pianto altri non era che un piccolo bambino dalla capigliatura rossa, probabilmente, non più grande di sette anni, con il capo rivolto verso il terreno, e il corpo intrappolato sotto una pesante asse in legno.
L’uomo non perse tempo e iniziò a correre in direzione del giovane. Questi volse lo sguardo in direzione della figura e dilatò le pupille
<< Ti prego...aiutami>>
Il magus killer annuì con fermezza e iniziò a issare il detrito con tutta la forza che aveva in spalle. Quando il tronco iniziò lentamente a spostarsi ,il bambino emise un gemito e fissò Kiritsugu dritto negli occhi. Poi, la luce lo investì.

Sigla iniziale ( Tratta da Fate Stay Night UBW )https://www.youtube.com/watch?v=tcmDJGcd75o



Giorni d'inverno - parte 1

6 mesi dopo

I giorni passavano, ma la pioggia non cessava.
Emya Kiritsugu non riusciva a ricordare l’ultima volta che aveva piovuto così tanto.
Guardò fuori,verso l’oceano piatto e uniforme. L’orizzonte era come una linea d’argento vivo tra la superficie dell’acqua e le incombenti masse nuvolose.
Laggiù sembrava profilarsi una pausa giorni di scrosci ininterrotti, ma di più non si sapeva. Poteva anche scendere la nebbia.
L’oceano pacifico mandava quello che voleva, in genere senza preavviso.
Affacciato ai piedi dell’unica porte presente nella cucina ,vi era Emya Shirou, figlio adottivo di Emya Kiritsugu, il volto chiuso in un cipiglio leggermente deluso
<< è sveglio>>mormorò,volgendo la propria attenzione nei confronti di una giovane donna che aveva appena fatto capolino nella stanza.
Taiga Fujimura, amica di famiglia, sbirciò al di fuori dell’entrata
<< Oh,lo so. Si è alzato presto>>sussurrò, porgendo al bambino un espressione divertita
<< Ora che facciamo?>>domandò l’altro, la mano destra occupata da una striscia di carta al di sopra della quale vi era dipinta la scritta BUON COMPLEANNO.
La donna si strinse nelle spalle
<< Vatti a vestire, penso a qualcosa, ok?>>
<< Ok>>
E,detto,questo,il giovane fuoriuscì dall’ala.

Dieci minuti dopo, la voce del figlio attirò l’attenzione dell’uomo
<< A dopo papà !>>
<< A dopo, Shirou>>ridacchiò lui, osservando il bambino ,mentre questi si faceva strada verso l’uscita, la cartella di scuola sulle spalle.
Taiga arrivò poco dopo, sedendosi accanto a lui
<< Ti ha fatto uno striscione>>commentò.
Al sentire tali parole, il mago non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Cosa?>><< Per il compleanno>>continuò lei.
A questo punto, l’ex magus killer si portò ambe le mani alla testa, emettendo un gemito di frustrazione
<< Ci ha lavorato tanto>>ridacchiò l’altra, visibilmente divertita dalla reazione del suo mentore.
Volse lo sguardo in direzione dell’uomo
<< Oggi andiamo da mio padre, prendo lui a scuola, torniamo a casa, e poi una torta come si deve, ok?>>
Kiritsugu annuì comprensivo.

                                                                                                                    * * *

La casa di Emya Kiritsugu si trovava nella parte meno attraente di Fuyuki.
Su un lato della strada principale si apriva un sentiero infestato di erbacce, grande appena per far passare un’automobile e adatto a distruggere gli ammortizzatori.
Dopo alcune centinaia di metri, il sentiero terminava in una radura circondata da alberi antichissimi.
La casa, una baracca malridotta con una stalla diroccata e vuota, sorgeva proprio la in mezzo. Dalla città non si vedeva, bisognava conoscere la strada. 
Jason Sanderson ,messaggero della Torre dell’orologio, attraverso l’erba alta del giardino con passo felpato.
Salì i pochi scalini della misera veranda e bussò. Nessuno pareva essere in casa.
Girò alcune volte intorno al complesso. Si sentiva deluso, senza riuscire a spiegarsi il perché. In fondo non era sicuro se avrebbe trovato qualcuno.
Pensò di andarsene. Un tentativo l’aveva fatto, no? Tuttavia, non poteva.
Gli venne in mente l’immagine di un uomo che suona il campanello di un negozio di pozioni e se ne va subito perché non gli viene aperto all’istante. I suoi piedi lo ricondussero alla porta d’ingresso. Spinse la porta ,che si aprì in un leggero cigolio.
Da quelle parti era normale lasciare la casa aperta. Un pensiero gli strappò un brivido. Anche in un altro posto si viveva così.
Per un momento si bloccò , indeciso, poi entrò.
L’uomo vide una stanza semplice ma accogliente, alle cui pareti erano appese maschere indiane e arazzi. Intorno a un tavolo basso di legno, c’erano sedie intrecciate e colorate. Coperte della cultura cinese decoravano un sofà. Due scaffali erano pieni di ogni possibile oggetto di uso quotidiano, ma anche di sonagli di legno che i giapponesi usavano nelle cerimonie e nei canti rituali.
Non c’era un televisore.
Due piastre indicavano che quella camera serviva anche  da cucina. Un passaggio conduceva a un totale di altre due stanze, probabilmente le camere da letto.
Per un momento ,l’inglese fu tentato di guardarsi intorno.
Continuava a chiedersi perché fosse lì.
Quella casa lo risucchiava in un buco temporale, verso un passato che lui non era sicuro di voler rivedere, quando era ancora un semplice mago agli antipodi della società.
Fissò una grande maschera che sembrava tenere d’occhio tutta la stanza. La maschera lo guardava.
Si avvicinò.
Molte maschere indiane avevano i tratti somatici simbolicamente portati all’eccesso. Occhi enormi, sopracciglia oltremodo pronunciate, nasi a becco.
Quella era fedele all’immagine di un volto umano. Mostrava il viso tranquillo di un giovane col naso dritto e le labbra tonde e piene, una fronte alta. I capelli erano infeltriti, ma sembravano veri. Se si prescindeva dal fatto che le pupille erano bucate, in modo che chi la portava potesse vedere, gli occhi col bulbo dipinto di bianco apparivano sorprendentemente vivi.
Guardavano tranquilli e severi, quasi come in trance. Sanderson rimase immobile davanti alla maschera. Ne aveva viste a bizzeppe di quegli oggetti.
Le tribù incontrate nei vari luoghi in cui aveva viaggiato le preparavo con legno di cedro, corteccia e cuoio e si potevano comprare in qualsiasi negozio di souvenir.
Ma una maschera del genere non si trovava nei negozi di souvenir
<< è dei Pacheedaht>>
Si girò.
Emya kiritsugu era proprio dietro di lui,la pistola puntata nella sua direzione
<< Per un uomo che afferma di essere andato in pensione sei bravo ad avvicinarti di soppiatto>> disse Sanderson.
<< Grazie>>
Il giapponese, mantenne un espressione fredda e distaccata
<< Non posso restituirti il complimento. Per essere un membro della Torre dell’orologio sei davvero pessimo. Probabilmente avrei potuto farti fuori e non te ne saresti nemmeno accorto>>
<< Da quanto tempo siete stato dietro di me, se posso chiedere?>>
<< Sono appena entrato. Non faccio giochetti, dovresti saperlo>>
Il magus killer fece un passo all’indietro e fissò l’uomo dritto negli occhi
<< Che cosa vuoi?>>sibilò, ricevendo un cenno da parte dell’interlocutore
<< La prego, si sieda>>
Nonostante il tono di voce dell’uomo, Kiristugu capì all’istante che si trattava di un ordine.
Fece come gli era stato detto.
Il vecchio estrasse dal cappotto un fascicolo di fogli ordinatamente ripiegati, spesso sui trenta centimetri. L’uomo fissò il messaggero in confusione, prima che questi tornò a volgere lo sguardo in direzione del mercenario
<< Come può vedere dalla quantità di carte, la tenevamo d'occhio da diverso tempo, signor Emya. A quanto pare, lei sta vivendo due vite distinte. In una di queste lei è Emya Kiritsugu, programmatore per una rispettabile società informatica. È  iscritto alla previdenza sociale, paga regolarmente le tasse e... aiuta le vecchiette gettando per loro l'immondizia>>
Una volta sfogliato più della metà del rilegato, appuntò una pagina in cartoncino rosso, introducendone la seconda parte
<<  L'altra vita lei la passa uccidendo persone. È  una celebrità tra i maghi con il soprannome di Magus killer, e di fatto ha commesso ogni crimine  concepibile e attualmente perseguito dalla Torre dell’orologio>>
Chiuse il fascicolo e fissò il giovane dritto negli occhi
<< Una di queste vite ha un futuro. L'altra invece no. Dipende tutto da come risponderà alle mie domande>>
L’uomo rimase fermo e immobile, il volto chiuso nella sua solita espressione vuota. Dopo circa una ventina di secondi, prese un respiro profondo
<< Proceda>>ordinò.
Sanderson annuì di rimando ,estraendo un  foglio bianco e una penna dalla faretra dei pantaloni
<< Emya Kiritsugu, è stato o no un ex partecipante del conflitto noto come la Quarta guerra del Santo Grall ?>>
la risposta del mago fu quasi immediata
<< Sì >>
Il vecchio appuntò il tutto sul pezzo di carta, prima di volgere la propria attenzione nei confronti dell’ex magus killer
<< è stato coinvolto, completamente o in parte, o direttamente responsabile, della catastrofe che influenzò la città di Fuyuki nei tempi successivi allo scontro? >>domandò, il tono di voce cucito da una leggera punta di curiosità.
Questa volta, Emya Kiristugu non potè fare a meno di trasalire
<< Sì >>sussurrò.
Al sentire tali parole, il messaggero non potè fare a meno di alzare la testa, dimenticandosi di appuntare la risposta
<< La prego di elaborare>>ordinò.
L’uomo distolse leggermente lo sguardo, prima di prendere un respiro profondo
<< C’era…un ‘entità oscura, racchiusa, all’interno del Grall>>borbottò, ricevendo un espressione visibilmente confusa da parte dell’intermediario
<< Qualcosa di…mostruoso. È l’unico termine con la quale posso identificarla. Un essere di rabbia, odio, vendetta…l’incarnazione del male stesso>>
Fece una pausa per riprendere fiato
<< Un essere in grado di porre fine alla civiltà umana così come la conosciamo…sigillato in una coppa onnipotente>>
Volse la propria attenzione nei confronti del vecchio
<< Ho ordinato al mio servo di distruggere il Grall. L’incendio è stato il risultato ti tale azione>>terminò.
Sanderson osservò l’uomo con attenzione, nel tentativo di adocchiare un minimo segno che potesse determinare la falsità di tali informazioni.
Quando non ne trovò alcuno, incrociò ambe le mani, posandovi sopra la testa
<< Continui>>

                                                                                                                       * * *

<< Ne sei sicuro? Forse stava mentendo >>
<<  No, era sincero>>rispose Sanderson, il telefono ancora attaccato all’orecchio.
La voce dall’altro capo del cellulare rimase in silenzio per circa un minuto buono, prima di riprendere a parlare
<< Suppongo che dovrei ringraziarlo di persona>>mormorò.
Il vecchio mago inarcò un sopracciglio
<< Come procediamo ?>>
<< Annullate la Guerra di Fuyuki>>
Al sentire tali parole, l’uomo non potè fare a meno di dilatare le pupille
<< Come ,scusi?>>
<< Mi hai sentito. Il Grall è un fallimento. Nel nostro mondo non c’è posto per un simile oggetto>>
Sanderson rimase fermo e immobile, nel tentativo di assimilare la risposta della donna
<< Lo sa che effetto avrà questo sulla comunità magica?>>
<< Sono più che propensa a correre il rischio>>ribattè l’altra, il tono di voce mortalmente serio.
Sanderson annuì comprensivo
<< Che mi dici del bambino?>>domandò la voce, visibilmente incuriosita.
Il vecchio mago si strinse nelle spalle
<< Dice di averlo trovato durante l’incendio>>
<< Capisco. Fa quello che devi>>ordinò
<< Certo, mia signora>>
E,detto questo, l’uomo interruppe il contatto.
Volse la propria attenzione nei confronti di Kiristugu
<< Allora?>>domandò questi, visibilmente teso.
Sanderson chiuse il volto in un sorriso divertito
<< Congratulazioni, Emya ,sembra che lei abbia salvato il mondo. Chieda qualsiasi cosa e, se sarà in nostro potere, la avrà>>
L’ex magus killer fissò l’uomo con un espressione di puro shock.
Recuperando il suo stato emotivo, prese un respiro profondo
<< Voglio solo essere un buon padre. Desidero che la Torre dell’orologio non prenda più contatti con la mia famiglia>>
Leggermente sorpreso dalla risposta dell’uomo, il vecchio mago annuì lentamente, prima di voltarsi, in direzione dell’uscita
<< Certamente>>mormorò.
Stava per compiere un passo, ma la mano di Kiritsugu lo fermò appena prima che potesse terminare l’azione
<< Che fine hanno fatto ? Gli Einzmbern, intendo>>domandò, il tono di voce ornato da una lieve punta di malinconia.
Sanderson sembrò esitare un attimo, prima di riprendere a parlare
<<  Spariti, così come i Matou. Li abbiamo cercati per mesi, senza trovarne la minima traccia>>
<< Capisco>>sussurrò l’altro, visibilmente rassegnato.
Un silenzio scomodo calò tra i due,per poi essere interrotto dalle parole del messaggero
<< Arrivederci>>salutò, alzando leggermente il cappello e fuoriuscendo dall’abitazione.
Appena due settimane dopo essersi trasferiti nella nuova casa , Kiritsugu iniziò a sentirsi male.


4 anni dopo

Kiritsugu fissò il cielo stellato, gli occhi adornati da un espressione malinconica. I dolori stavano peggiorando.
La maledizione derivante dal fatto di aver distrutto il Grall lo stava lentamente consumando
<< Ehi ,vecchio>>
La voce di Shirou richiamò l’attenzione dell’uomo
<< Se devi dormire fallo nel tuo letto>>continuò l’altro, suscitando un sorriso da parte del padre
<< Ah…giusto. No,va tutto bene>>ridacchiò, volgendo lo sguardo in direzione della luna
<< Quando ero piccolo…volevo essere un eroe>>mormorò.
La testa rossa fissò il genitore con fare sorpreso
<< Cosa? Tu volevi essere un eroe? Ti sei arreso?>>
<<  Sì >>sussurrò questi, il volto chiuso in un espressione di rammarico
<< è un peccato. Essere un eroe è una cosa a tempo limitato. Quando cresci è difficile ritenerti tale. Non sono nemmeno riuscito a salvare la persona più importante della mia vita>>continuò.
Al sentire tali parole, il giovane non potè fare a meno di dilatare le pupille
<< Chi era?>>domandò, leggermente incuriosito.
Per un attimo, Kiritsugu valutò se rispondergli o meno
<<  Ilyasviel Von Einzbern,mia figlia. Lei…lei è tua sorella>>borbottò
<< è ancora viva?>>continuò l’altro, il tono di voce ornato da una lieve punta di preoccupazione.
L’ex magus killer annuì esitante
<< Sì. Tuttavia…io non riesco a trovarla>>mormorò.
Il silenzio calò inesorabile, nelle profonità del giardino, prima di essere interrotto dalle successive parole di Shirou
<< Visto che tu non puoi farlo…lo farò io>>dichiarò questi
<< Ora sei un adulto, non puoi farlo . Ma io posso>>ridacchiò, volgendo lo sguardo in direzione del padre
<< Lascia fare a me. Diventerò un eroe…e troverò mia sorella>>
Kiritsugu rimase fermo e immobile, l’attenzione rivolta nei confronti del figlio. Appena pochi secondi dopo, non potè fare a meno di chiudere il volto in un sorriso genuino.

Intorno alle dieci, la nausea dell’uomo aumentò e a essa si aggiunse un leggero mal di testa. Poco dopo, si accorse che aveva difficoltà a concentrarsi.
Emya Kiritsugu era un professionista e sapeva quand’era il momento di gettare la spugna.
Si sentiva davvero male, così affidò a Taiga la responsabilità di mettere a letto Shirou. Le disse che voleva fare una breve passeggiata nel giardino sul retro della casa.
Il giardino comunicava direttamente con la cucina. Era di una bellezza eccezionale, durante la bella stagione.
Era là che gli ospiti venivano ricevuti, prendevano l’aperitivo ,per poi essere condotti nella casa attraverso la cucina, dove veniva offerta loro una breve dimostrazione delle incredibili capacità di cuoco di cui era dotato Shirou.
Adesso il giardino era deserto, discretamente illuminato. Kiritsugu passeggiò avanti e indietro per qualche minuto. Nonostante l’aria fresca, respirava a fatica e sentiva un’enorme pressione sul petto. Gli sembrava di avere le gambe di gomma.
Per precauzione si sedette a uno dei tavoli di legno e ripensò agli avvenimenti di questa sera.
Avrebbe bevuto un sorso d’acqua e sarebbe stato subito meglio. Si risollevò, ma il mondo intorno a lui vorticava.
Si sentiva bruciare, il suo campo visivo si era ristretto e gli sembrava di guardare in una spirale.
Devi alzarti, pensò. Devi alzarti e andare a controllare Shirou.
Avanzò a fatica, strisciando sui piedi, ma prese la direzione opposta. Dopo due passi, non ricordava più che voleva tornare in casa.
Non sapeva più nulla e non vedeva più nulla.
Crollò sotto gli alberi che circondavano il giardino e morì.


Giorni d'inverno - seconda parte

5 anni dopo

Emya Shirou fu strappato al sonno da un suono acuto.
Cercò tastoni la sveglia, finchè non si rese conto che era il telefono.
Si sollevò, imprecando, e stropicciandosi gli occhi. Ma il suo senso dell’orientamento sembrava non volersi attivare e lui ricadde all’indietro.
Gli girava la testa.
Cos’era successo la sera prima? Aveva fatto gruppo con gli studenti della scuola, per la festa di metà anno. C’erano anche alcuni insegnanti.
Erano partiti con l’intenzione di andare a cena all’Anteiku, un ristorante situato all’interno di un magazzino dismesso nei pressi del Fuyuki Bridge, l’antico ponte della città. All’Anteiku proponevano raffinati piatti di pesce e alcuni buoni vini. Alcuni ottimi vini, in base alle testimonianze degli insegnanti, ricordò.
Erano rimasti seduti a un tavolo vicino alle finestre e avevano guardato il fiume Nidelva, coi moli e con le piccole imbarcazioni private, osservando come scorresse lentamente verso il mare. Qualcuno si era messo a raccontare barzellette .
Poi, come dal nulla, quello che era successo una volta giunto a casa, gli tornò in mente.
Si era allenato col rinforzo ed era svenuto sul letto, a causa dello sforzo utilizzato nella proiezione.
Ho diciassette anni, pensò con un sospiro, mentre si alzava faticosamente a sedere. Ormai dovrei essere in grado di fare cose del genere.
Intanto il telefono continuava a suonare, cocciuto.
Con gemiti esagerati, se ne rendeva perfettamente conto-esagerati soprattutto perché non c’era nessuno a udirli- ,si tirò in piedi e ,nonostante le vertigini, riuscì ad arrivare in salotto.
Aveva lezione quel giorno? Il pensiero lo colpì come un pugno. Terribile!
Un immagine mostruosa: stare davanti agli insegnanti con l’aspetto di un adolescente- bhè,in fondo lo era-,quasi incapace di tenere la testa eretta.
Avrebbe giocherellato col colletto dell’uniforme, almeno finchè non sarebbe riuscito a schiodarsi la lingua.
Si sentiva la bocca impastata e gli sembrava di essere totalmente incapace di muoversi e di articolare verbo.
Quando infine sollevò la cornetta, ricordò che era sabato e il suo umore migliorò di colpo
<< Shirou Emya>>disse con voce sorprendentemente limpida.
<< Mio Dio,ce ne hai messo di tempo a rispondere>>
Era Ayako Mitsuzuri ,il capitano della squadra di tiro con l’arco.
Shirou strabuzzò gli occhi e si lasciò cadere nella poltrona di fronte al televisore
<< Che ore sono?>>
<< Sono le sette emmezzo, perché?>>
<< è sabato>>
<< Lo so che è sabato. Qualcosa non va? Hai una voce…>>
<< Non sono particolarmente in forma. Cosa vuoi da me ,a quest’ora sconsiderata?>>
Ayako ridacchiò
<< Volevo convincerti a venire a Tyholt>>
<< Il porto? E che diavolo dovrei venirci a fare?>>
<< Pensavo che sarebbe stato carino fare colazione insieme. Issei sarà a Kioto per qualche giorno e gli farebbe certamente piacere vederti>>
La studentessa fece una pausa, quindi riprese
<< Inoltre…volevo chiederti una cosa>>
<< Che cosa?>>
<< Non al telefono. Vieni?>>
<< Dammi un’ora>> disse il ragazzo, sbadigliando con tanto vigore che pensò di essersi slogato la mascella.
Sempre in preda alle vertigini, s’infilò sotto la doccia. Dopo una mezz’ora passata a sbuffare sotto il getto d’acqua, cominciò a sentirsi relativamente meglio.
Era come se l’allenamento avesse fiaccato le sue capacità sensoriali. Gli sembrava che la sua immagine allo specchio si sdoppiasse.
C’era da chiedersi se in quelle condizioni sarebbe riuscito a camminare.
Tra poco l’avrebbe saputo.
Fuori c’era il sole e faceva caldo. La via era quasi deserta. Nella luce del primo mattino, i colori delle case e il verde degli alberi splendevano con particolare intensità.
La residenza Emiya era situata sulla cima di una collina. Se si dovesse visitarla, chiunque sarebbe rimasto piuttosto sorpreso del fatto che l'umile Emiya Shirou vivesse in una casa così fantasiosa.
Ad essere onesti, il mantenimento di quest’ultima non era poi molto, nonostante le sue dimensioni. Il padre adottivo aveva contrattato la maggior parte degli affari, mentre il resto delle fatture  mensili venivano curate dal padre di Taiga.
Considerando che il vecchio non era altri che  il capo della yakuza di Fuyuki, Shirou era abbastanza sicuro che non avrebbe dovuto preoccuparsi di nulla....anche se ,doveva ammettere, era piuttosto snervante quando la maggior parte delle persone sgradevoli presenti nel suo quartiere, una volta occhieggiato il giovane, lo riconoscevano attraverso brevi cenni del capo.
Poi di nuovo, era ormai  abituato a ricevere quei saluti.
Senza contare che quelle stesse persone sgradevoli l’avevano sempre pagato piuttosto bene per la riparazione di moto e auto.
Nuvole rosa sfilavano lungo l’orizzonte e il cielo cominciava lentamente a schiarirsi.
Nell’acqua, liscia come uno specchio, si riflettevano le montagne vicine con tonalità scure, le case ,le barche. Di lì a poche ore sarebbero apparsi i primi turisti.
Shirou andò sino alla fine del pontile dov’era ormeggiato una piccola imbarcazione da pesca,si appoggiò al parapetto di legno e guardò per un po’ il mare aperto. Amava quella piacevole sensazione della natura che si sveglia prima degli uomini.
Lì non c’era nessuno che lo infastidisse.
....
<< è bello non è vero?>>
La voce di Ayako attirò l’attenzione del giovane.
Volse la propria attenzione nei confronti della studentessa
<< Il mare, intendo>>continuò lei, notando il cipiglio che era andato a formarsi sul volto del compagno.
Questi non potè fare a meno di chiudere il volto in un sorriso divertito
<< Già>>sussurrò.
Volse lo sguardo in direzione dell’amica
<< Allora, di cosa volevi parlarmi ?>>domandò, visibilmente incuriosito.
La giovane distolse lo sguardo, apparentemente imbarazzata
<< Volevo porgerti un invito>>
Al sentire tali parole, la testa rossa non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Non potevi semplicemente dirmelo al telefono ?>>
Ayako arrossì di rimando
<< Certe cose devono essere dette a viso aperto>>sussurrò.
Alzò la testa, fissando l’adolescente dritto in quelle pupille color rame, e prese un respiro profondo
<< Shirou Emya…vuoi uscire con me?>>
Il tempo parve fermarsi.
Pensando di aver sentito male, Shirou rispose nell’unico modo in cui era in grado
<< Cosa?>>
<< Domani sera,prima dell’inizio della scuola. Mi piacerebbe passare la serata con  te>>continuò l’altra, visibilmente irritata dalla reazione del compagno.
Questi esitò un momento
<< Mi stai invitando a un appuntamento>>
<< Credo che lo si possa definire tale>>ridacchiò la giovane.
<< Bhe…certo, perché no…>>
non ebbe neanche il tempo di terminare la frase ,che sentì qualcosa di morbido premergli sulla guancia destra.
Ayako doveva appena averlo baciato, pensò.
Il tutto fu seguito da una marcata sfumatura rossa che andò via via ad adornare il volto del diciassettenne
<< Incontriamoci alle cinque, davanti a scuola, ho comparto i biglietti per andare a vedere Venerdì 13>>continuò l’altra, terminando la frase con un occhiolino divertito.
Shirou non potè fare a meno di annuire stordito.
Fu solo cinque minuti dopo, quando il sole era ormai alto nel cielo, che si accorse che la ragazza era ormai partita, lasciandolo solo in mezzo al porto. In fondo, questa giornata era cominciata bene.

                                                                                                                    * * *

Shirou attraversò lentamente il parco conducente alla chiesa Kotomine.
La struttura era l’unico centro religioso presente nella zona ed era direttamente collegata all’unica via conducente nel quartiere del giovane.
L’intero complesso era gestito da Kirei Kotomine, un prete cattolico dalla personalità travagliata.
La testa rossa era solito sedersi nella panchina posta di fronte all’edificio, ammirando gli uccelli che aleggiavano tra gli alberi dei giardini.
Il tutto gli regalava un certo senso di pace e tranquillità
<< Sei il figlio di Emya Kiritsugu, non è vero?>>
Il suono di quella voce lo fece trasalire.
Shirou si girò di scatto, appena in tempo per vedere la figura di Kotomine Kirei in persona farsi strada nella sua direzione.
Questi alzò ambe le mani, in segno di resa
<< Va tutto bene, segreto professionale>>commentò, sedendosi accanto al giovane
<< Qualsiasi cosa dici durante il sacramento della confessione resta tra noi. Potresti aver ucciso dieci persone e non lo direi a nessuno>>
<< E le sembra corretto ?>>ribattè l’altro, in tono freddo.
Il prete si strinse nelle spalle
<< è quello che è>>mormorò.
Il silenzio calò inesorabile, nelle profondità del parco.
Shirou aveva sempre avuto una strana sensazione nei confronti dell’uomo. Non che gli stesse antipatico, al contrario, la maggior parte delle conversazioni instaurate con il cattolico erano solite a essere piuttosto piacevoli e illuminanti.
Detto questo, il giovane aveva sempre percepito una sorta di malizia ,nella voce di Kirei, un senso di vuoto che ne adornava gli occhi, arricchito da una lieve gioia per le sventure altrui.
Dopo che quel breve lasso di tempo giunse al suo termine, prese un respiro profondo
<< Devo andare al lavoro>>
<< Sì, anch’io>>continuò il prete, alzandosi dalla panchina.
Poco prima che Shirou potesse fare lo stesso, l’uomo volse la propria attenzione nei confronti dello studente
<< Non sarebbe male una tazza di caffè, prima d’iniziare. La camera di commercio ci ha donato una di quelle…belle macchine per il caffè espresso e cose così. Fa un ottimo latte macchiato, se può interessarti>>
Per un attimo, il giovane sembrò realmente prendere in considerazione tale offerta
<< Magari un’altra volta>>mormorò.
Cominciò a incamminarsi in direzione del quartiere, ma la voce di Kirei richiamo la sua attenzione
<< Sembrava che avessi molti progetti. L’ultima volta che sei staro qui, intendo>>
Al sentire tali parole, il giovane non potè fare a meno di trasalire leggermente
<< Sicuro che non ti va un latte macchiato ?>>continuò l’altro, il volto chiuso in un sorriso divertito.
L’adolescente strinse i pugni e riprese a camminare
<< Si riguardi ,padre>>sussurrò .
E, detto questo, sparì dalla vista del parroco, asciandolo solo nel giardino della chiesa.

                                                                                                                          * * *

01:00 di notte

Durante la notte, Shirou Emya fu nuovamente svegliato dal suono di un telefono.
Visibilmente adirato ,per essere stato chiamato a un ora così tarda, emise un gemito di frustrazione, afferrando la cornetta
<< Pronto?>>
<< Pronto?>>
A rispondere fu una voce artefatta. Il giovane non riuscì a capire se si trattasse di un uomo o di una donna
<<  Ehm,sì?>>
<< Chi parla?>>
L’adolescente inarcò un sopracciglio
<< Lei con chi vuol parlare?>>
<< Che numero ha lei?>>domandò l’altro.
Al sentire tali parole, il rosso non potè fare a meno di stringere gli occhi
<< Mi dica che numero voleva fare>>
Dopo appena un paio di secondi, la voce tronò
<< Non lo so>>
<< E allora mi sa che ha sbagliato>>
<< Davvero?>>
<< Non importa, può succedere>>
E, detto questo, attaccò la cornetta del telefono. 
Tuttavia, non passarono che appena un paio di minuti che l’oggetto suonò una seconda volta.
Con un gemito di frustrazione, la testa rossa afferrò la cornetta
<< Pronto?>>
<< Ah,mi scusi ,credo di aver sbagliato di nuovo>>
Era la voce. La stessa voce di prima, indovinò
<< Perché ha richiamato, allora?>>
<< Per scusarmi>>ridacchiò l’altro.
Il giovane annuì esitante
<< Va bene, è perdonato,addio...>>
<< Aspetta, non riattaccare! Voglio parlare con te ancora un po’>>
<< Non sono la voce amica, mi dispiace>>ribattè Shirou, visibilmente infastidito.
La voce non sembrò dargli ascolto e riprese a parlare
<< Cosa sei disposto a fare per seguire il tuo desiderio ?>>
Questa volta, il tempo parve fermarsi
<< Come ,scusi?>>
<< Per soddisfare il desiderio egoistico di tuo padre, Emya Kirtsugu…ritrovare la sua adorata figlia>>
L’adolescente non potè fare a meno di trasalire
<< Ma cos’è ,uno scherzo?>>
<< Rispondimi. Cosa saresti disposto a fare per trovare tua sorella ?>>ripetè l’altro.
Il silenzio calò inesorabile, nelle profondità della casa.
Dopo circa un minuto buono, il giovane non potè fare a meno di rispondere
<< Ciò che è necessario>>sussurrò.
La persona dall’altra parte del ricevitore rimase in silenzio, prima di scoppiare in una risata divertita
<< Risposta corretta. Buona fortuna!>>
E poi, come dal nulla, l’aria esplose.
Una luce come Shirou non ne aveva mai viste squarciò l’oscurità della notte, proiettando ombre e immagini distorte.
Una densa coltre di polvere e detriti iniziò a propagarsi per tutta la camera.
Appena pochi secondi dopo, un gemito di dolore attirò l’attenzione del  mago tirocinante
<< Ahi,ahi,ahi>>
Ad uscire dalla nuvola di polvere fu la figura di un giovane adolescente, probabilmente non più grande di Shirou, vestito in un cappotto nero come la notte, ornato da striature d’argento. Aveva i capelli color pece, così come gli occhi, e un paio di orecchie a punta, simili a quelle di un elfo.
Sulla schiena vi erano stagliati una coppia di foderi, ciascuno dei quali occupati da una spada in ossidiana
<< Uff ! Qualcosa dev’essere andato storto con la convocazione>>mormorò il servo, volgendo la propria attenzione nei confronti di Shirou.
Una volta adocchiato lo studente, chiuse il volto in un sorriso divertito
<< Adesso dimmi…come ti sembro?>>
La testa rossa fece per ribattere, ma venne prontamente interrotta dalle parole della creatura
<< No,no, no, no,no,no,non dirmelo ! Vediamo, due braccia ,due mani…un po’ debole il tubercolose dorsale>>commentò, torcendosi il polso del braccio destro.
Si portò ambe le mani alla testa
<< Capelli! Evvai, non sono calvo! Anche una bella pelle, a dir la verità>>
Cominciò a guardarsi intorno
<< Uhm, sono dimagrito troppo. È strano, dammi tempo, devo abituarmici>>
In quel preciso istante, un pensiero sembrò attraversargli la mente. Si portò la mano destra all’orecchio, toccandone la parte superiore
<< Orecchie a punta…uhm, dev’essere l’avatar che ho usato in Alfheim Online . Non  fa  niente, andrà più che bene>>mormorò.
Puntò lo sguardo in direzione di Shirou
<< Ora, tolti di mezzo i convenevoli…chiedo a voi, siete il mio maestro>>
<< Cosa?>>domandò l’altro, visibilmente sorpreso. Il servo si strinse nelle spalle
<< Sì ,lo so, sono confuso così come lo sei tu>>
Shirou non ebbe neanche la possibilità di rispondere, poiché un dolore acuto lo investì alla mano destra, costringendolo ad afferrarla.
Abbassò lo sguardo e vide che un modello runico a forma di spada era stato disegnato sulla parte superiore del dorso. I segni brillavano in un arcobaleno di colori, per poi si stabilirsi lungo una tonalità rosso acceso, appena un paio di secondi dopo .
Il cavaliere fissò il tutto con fare incuriosito, prima di chiudere il volto in un sorriso compiaciuto
<< Ottimo, il contratto è completo>>
Compì un inchino aggraziato
<< Servo Saber, al vostro servizio>>
Inarcò un sopracciglio, prima di stringersi nelle spalle
<< A pensarci bene, puoi chiamarmi Kirito. Non credo che qui qualcuno avrà famigliarità con la mia leggenda>>
<< Kirito?>>domandò Shirou.
Che diavolo stava succedendo !?

                                                                                                                 * * *

Il famiglio si trovava dinanzi a un grande cancello di metallo, apparentemente chiuso, ma senza serratura ne catena.
Oltre esso, si scorgeva un rigoglioso giardino con tanto di erba all'inglese, perfettamente curato.
Era circondato da siepi alte circa tre metri e mezzo che oscuravano la visuale su quello che c’era fuori.
Al centro, una grossa fontana circolare sprizzava acqua allegramente.
Oltre la fontana, il tutto finiva con un'altra siepe, apparentemente senza uscita.
Sullo sfondo, poco distante, si vedeva un'incredibile costruzione: la villa.
Torreggiante nella Miyamachou di Fuyuki City era il palazzo Tohsaka, i due piani dell'edificio in stile occidentale  fungenti come la casa ancestrale del clan di magi più influente dell’intero arcipelago.
Era nelle cantine del palazzo che Rin Tohsaka, figlia di Tokiomi Tohsaka, aveva  mantenuto la sua bottega, e dove, attualmente, l’unico membro rimasto di una delle famiglie fondatrici , aveva gli occhi azzurri bloccati su quello che, all’apparenza, poteva benissimo passare per un semplice orologio a pendolo.
La  differenza fondamentale ,tuttavia, consisteva nel semplice fatto che tale oggetto non era altro che uno dei tanti cimeli appartenuti alla linea Tohsaka, costruito in modo che l'inchiostro che scorreva lungo la stringa fungesse come mezzo di scrittura per stilare l'ultimo messaggio diretto alla Torre dell’Orologio.
Naturalmente ,sarebbe stato molto più efficiente, e decisamente più conveniente, se avesse semplicemente comprato un fax, o anche un telefono.
Detto questo, nessun Magus dotato della capacità di Rin avrebbe mai dato voce al desiderio di prendere la via più facile, specialmente se detta via consisteva nel rivolgersi alla volgare 'Tecnologia' del cosiddetto mondo 'moderno'.
Al momento, la situazione era critica.
Potete immaginare la sua sorpresa quando, appena due giorni fa, un totale di ben tre magie di comando aveva appena preso posto sul dorso della sua mano destra, nonostante fosse un fatto ormai ampiamente noto tra la comunità magica che la guerra del Santo Graal era stata annullata circa dieci anni prima dalla Torre dell’Orologio in persona.
In quanto unica superstite delle famiglie reggenti di Fuyuki ,era suo compito richiamare l’attenzione dell’associazione stessa, con la speranza che avrebbero inviato un esecutore, al fine di far fronte a tale mistero.
Detto questo, nessun mago che si rispetti avrebbe affrontato una simile situazione a viso aperto, senza preoccuparsi delle conseguenze.
Motivo per cui aveva già preparato un cerchio runico con il quale avrebbe richiamato un servo in grado di sostenerla contro eventuali minacce.
Aveva completato il rituale alla perfezione e compì un passo all’indietro, non appena i suoi occhi entrarono in contatto con un’ ombra distorta che cominciò  farsi strada oltre il fumo creatosi durante la convocazione.
Davanti a Rin si ergeva la figura di un uomo straniero, probabilmente inglese, indossante un completo di colorazione blu, adornato da un trench.
Aveva capelli castani dalla conformazione ribelle e un paio di occhiali sulla punta del viso
<< Allora, vediamo dove siamo finiti>>
Il servo cominciò a guardarsi intorno, con fare incuriosito
<< Giappone, mattina, no! Sera  >>
Annusò l’aria come un cane da tartufo
<< Anno…2015 o giù di lì>>mormorò.
Rin rimase ferma e immobile, prima di compiere un paio di colpi di tosse
<< Uh, uh>>
Il servo si voltò di scatto e dilatò le pupille, una volta che i propri occhi entrarono in contatto con quelli della studentessa
<< Oh, ciao ! Non mi ero accorto che tu fossi…lì>>
<< Ehm, salve>>salutò l’altra, con fare imbarazzato, prima di volgere la propria attenzione nei confronti del britanno
<< Posso sapere chi sei?>>domandò, visibilmente confusa.
Questi chiuse il volto in un sorriso divertito
<< Sono il Dottore>>
La giovane non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Il nome, non la professione>>
<< Il Dottore>>
<< Cognome?>>
<< Il Dottore>>
La strega riuscì a mantenere un espressione impassibile
<< Tu ti chiami “il Dottore”?>>
<< Esattamente>>
<< Non è un nome, è una condizione mentale>>
<< Pensi che sia strano ?>>ridacchiò l’altro, ricevendo uno sguardo infastidito da parte dell’adolescente
<< No, mi sembra solo stupido>>
<< Odi le cose stupide ?>>
<< Sì>>ribattè lei.
Dopo un momento di esitazione, l’uomo compì un passo in avanti
<< Come ti chiami?>>domandò, il tono di voce leggermente paterno.
Per un attimo, La capofamiglia valutò se rispondergli o meno
<< Rin. Rin Tohsaka>>
Il servo annuì, con fare comprensivo
<< Bel nome. Rin. Dovresti proprio tenerlo>>commentò.
Un silenzio imbarazzante calò, nelle profondità della cantina
<< Bene, non c’è molto tempo !>>gridò l’uomo ,sorprendendo la giovane.
La creatura compì un inchino aggraziato
<< Servo Rider,al vostro servizio. Chiedo a voi, siete il mio maestro?>>
<< S-sì, sono io!>>balbettò l’altra, ripresasi dallo spavento.
Il servo la osservò da capo a piedi, per poi chiudere il volto in un sorriso eccitato
<< Bene! Come ho detto prima, io sono il Dottore. Mi raccomando, non fare domande stupide…e non ti allontanare>>
Si voltò di colpo, sbattendo contro uno dei pali presenti nella camera. Rin fissò il tutto con fare attonito, prima di correre vicinò alla figura inconscia del proprio servo
<< Tutto bene?>>domandò, visibilmente preoccupata.
L’uomo emise un  gemito di esasperazione
<< è soltanto l’inizio. Poi migliorerà>>

                                                                                                                               * * *

Davanti alla coppia di figure ,si stagliava una piccola vallata non più grande di un paio di campi da tennis.
Alberi ricoperti di soffici cristalli bianchi si levavano al cielo, quasi volessero lacerare le nubi. C'era una pista zizzagante di erba fresca unita a una coltre di neve semisciolta che, giallastra, penetrava nel terreno.
Attorno a quella macchia verde stava un gruppo di cervi che ,come fantasmi, comparivano a centinaia dalla nuvola di nebbia umida, per poi ritirarsi nell'oscurità della foresta.
Uccelli di ogni tipo danzavano nelle vene capillari di nera acqua scintillante ,confluenti ognuno in un piccolo laghetto semighiacciato posto al centro della radura.
Era una visione bellissima.
Dietro a quello spettacolo naturale, invece, si ergeva la villa d’addestramento della famiglia Matou, ricolma dei suoi segreti più oscuri.
  Zouken Matou ,un uomo vecchio e decrepito a capo di una delle famiglie di maghi più importanti dell’intero pianeta, puntò lo sguardo in direzione del nuovo arrivato.
Questi consisteva in un uomo vestito in un abito militare di colorazione nera, perfettamente fuso con l’ambiente circostante, la cui faretra era occupata da una lunga serie di pistole e armi da taglio, così come la parte posteriore dell’uniforme, adornata da un  paio di catane disposte a immagine di una X.
Ma la cosa più interessante era il volto, caratterizzato da una maschera la cui parte sinistra, anziché essere nera come il resto del completo, appariva di una colorazione più simile all’arancio bruciato
<< Allora?>>domandò il capo-clan, visibilmente impaziente.
La figura prese un respiro profondo
<< Il segnale è stato inviato. Sono stati scelti 49 maestri>>
<< Così presto? Bhe, questo è…inaspettato. Avrei preferito riposare un po’>>
Volse la propria attenzione nei confronti del servant
<< Qualcosa ti preoccupa, Assassin?>>
L’uomo sembrò esitare un momento, prima di recuperare la sua compostezza
<< Qualcosa non quadra. Alcuni concorrenti, come posso dire…non sono esattamente umani. E poi c’è quella nebbia…>>
<< Ti preoccupi troppo, Deathstroke. Il clan Matou pianifica questa guerra da più di dieci anni. La nebbia è solo un…piccolo effetto collaterale. Inoltre, finchè avremo Sakura, la nostra vittoria è assicurata>>ridacchiò, leggermente divertito.
Puntò lo sguardo in direzione della città
<< Shinji ha completato il suo compito?>>
Il servo annuì di rimando
<< Non sembri molto felice>>osservò
<< Il dolore inutile non rientra nella mia professione>>ribattè l’altro, con fare impassibile.
Al sentire tali parole, il vecchio non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< è necessario>>
<< Tuo nipote non dovrebbe trattarla in un modo così ripugnante>>continuò l’uomo, il tono di voce ornato da una lieve punta di disgusto.
Volse la propria attenzione nei confronti del master
<< Ad ogni modo, il sacerdote è entrato in possesso di un altro servo. Il corpo del master precedente sta alimentando l’archer della quarta guerra, insieme a una decina di orfani>>
Zouken annuì comprensivo
<< Ci occuperemo di Kirei a tempo debito>>sussurrò.
Alzò lo sguardo, finchè non ebbe i propri occhi a contatto con quelli della creatura
<< Prepara i mie nipoti per la convocazione>>ordinò.
 L’assassino compì un inchino beffardo, prima di scomparire nelle ombre.


Com’era? Spero bello! Ok,qui sotto le immagini dei personaggi umani apparsi, per dare ai lettori che non li conoscono un idea del loro aspetto:
Kiritsugu Emya : http://i.imgur.com/UbbBOte.png
Shirou Emya: http://i.imgur.com/PYRAk8D.jpg
Taiga Fujimura: http://cyclopsphoto.ca/temp/fujimura_taiga.jpg
Ayako Mitsuzuri: http://vignette3.wikia.nocookie.net/typemoon/images/e/ea/Fsn_Ayako_(anime).jpg/revision/latest?cb=20141116063153
Kotomine Kirei: https://tsuzukusekai.files.wordpress.com/2012/07/kirei_smirk.jpg
Rin Tohosaka : https://jikman.files.wordpress.com/2014/10/tohsaka-rin-fate-stay-night.jpg
Zouken Matou : http://i3.minus.com/ibeDgoRXLb681K.JPG

Mentre qui abbiamo le caratteristiche dei primi servi incontrati eccetto le loro abilità,perché voglio che siano una sorpresa. Ogni servo sarà accompagnato da un video tribute, affinchè i lettori possano vederli in azione.

Kirito
Classe: Saber
Master : Shirou Emya
Opera : Sword art online ( anime )
Tribute : https://www.youtube.com/watch?v=cxp6b7tt9mw
 
Il Dottore ( Decima rigenerazione)
Classe : Rider
Master : Rin Tohosaka
Opera : Doctor who ( serie tv )
Tribute : https://www.youtube.com/watch?v=MLn1IuAyKaI
 
Deathstroke
Classe : Assassin
Master : Zouken Matou
Opera : universo Dc ( serie tv, fumetti, cartoni )
Tribute : https://www.youtube.com/watch?v=Ojq_i9Ddftk
 

Per chi vuole sapere quali servi sono stati scelti fino ad ora,legga qui sotto:

Saber:
- Kirito ( Sword Art Online)
- Sephirot ( Final Fantasy)
- Percy Jackson ( Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo)
- Castiel ( Supernatural)
- Spartacus ( Spartacus)

Rider :
- il Dottore ( Doctor who)
- Mad Max ( Mad Max - Fury roaf)
- Jack Sparrow ( Pirati dei caraibi)
- Ghost Rider ( Ghost Rider )

Archer :
- Legolas ( Il signore degli anelli)
- Occhio di falco ( Avengers)
- Katniss Evergreen ( Hunger Games)
- Death Kid ( Soul Eater)
- Gilgamesh ( Fate Stay Night UBW)

Caster :
- Zero ( Code Geass)
- Loki ( Avengers )
- Elsa ( Frozen)
- Emma Swan ( C'era una volta )
- Brago ( Zatchbell )
- Malefica ( Maleficient)

Berseker :
Accellerator ( To aru no raligun, Certain magical index)
Hulk ( Avengers )
Klaus ( The Vampire Diaries )
Kempachi Zakari ( Bleach )

Assassin :
- Agente Smith ( Matrix )
- Sebastian ( Black Butler )
- James Bond ( 007 )
- Akame ( Akame Ga Kill)
- T-1000 ( Terminator 2 )
- Deathstroke ( Dc universe )
-  Kurumi Tokisaki ( Date a lieve )

Lancer :
- Cao Cao ( Highschool DXD)
- Verme grigio ( Il trono di spade )
- Ulquiorra ( Bleach )
- Nuada ( Hellboy 2 )

Servo extra : Irina Shidou ( Highschool DXD)
Qui,invece,pubblicherò il link di una serie parodistica demenziale con il titolo Carnival Phantasm,un anime sottotitolato in italiano in cui i personaggi di Type Moon,che utilizzerò come Master nella serie,si trovano a dover affrontare situazioni umoristiche al limite del ridicolo. Questo anime può servire per darsi un idea dell'aspetto dei personaggi,così come le loro voci. Inoltre,eccetto Gilgamesh,nessuno dei servi presenti comparirà nella storia, solo, gli umani,così come i gatti che vedrete  all'inizio del video ( creati come mascott di questo mini - anime ) . Ad ogni capitolo,pubblicherò un nuovo episodio: https://www.youtube.com/watch?v=iJ4A6kDzM3E.



Alla prossima!!!
 

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Capitolo 3
*** La Guerra del Santo Grall ***


La sera in cui la peggiore ondata di calore della storia di Tokio finalmente si allentò, l'intera regione del Kanto fu battuta dai più violenti temporali che gli agricoltori della zona avessero mai visto. Gran parte di loro vivevano nelle zone presso i laghi della contea e videro il primo dei temporali farsi strada verso Ikari Drive attraverso la superficie dell'acqua ,poco prima che facesse buio.
I serpeverdi sull'altra costa avevano un aspetto polveroso e abbattuto.
Verso occidente ,grandi nubi purpuree si andavano ammassando lentamente come un esercito. Dentro di loro saettavano lampi.
L'aria prese ad agitarsi a raffiche prima sollevando le chiome come fruscelli, per poi farle ricadere.Un cestino inciampò sul terreno fangoso, s'inclinò, si raddrizzò, affrontò con coraggio i gorghi infidi e proseguì per la sua rotta giù verso il sentiero che conduceva al sobborgo.
La pioggia era tutt'altro che cessata ma la sua violenza si andava lentamente allentando .
All'interno dei sistemi di irrigazione costruiti lungo le campagne, il diluvio era traboccato dai canali di scolo ostruiti da rami, massi e grossi giacimenti di melma appiccicosa.
L'acqua aveva dapprima scavato frammenti nella pavimentazione per poi strappare ingenti zolle di terreno che iniziarono a traghettare fino ai bacini come zattere in miniatura .
In mezzo a quella devastazione ,un improvviso scoppio di luce illuminò il quartiere. In quel momento,saette e scariche di natura elettrica iniziarono ad aleggiare per la strada,sollevano cocci in ogni direzioni.
Scoppi e rintocchi risuonarono per tutta la lunghezza della villetta , mentre le finestre andavano in frantumi ,riversando pezzi di vetro sul ciglio del marciapiede.
Dalla sfera, fuoriuscì un uomo vestito in un abito da monaco. Lunghi capelli bianchi ne adornavano la testa, mentre un paio di occhiali neri ne incorniciavano il volto. La figura chiuse le labbra in un  sorriso agghiacciante,rivelando file di denti seghettati.
Poi,cominciò a camminare in direzione della citta di Fuuyuki.

opening : https://www.youtube.com/watch?v=wX_pt-AeYHM


La Guerra del Santo Grall - parte 1

Ayako camminava lentamente per le strade di Fuuyuki,in direzione della propria abitazione.
Da quando i suoi genitori erano morti, a causa di un incidente stradale,aveva cominciato a vivere da sola. Il tempo andava via via peggiorando.
Poco prima di raggiungere la casa,tuttavia,incappò in una figura vestita con stracci e abiti di seconda mano,una pistola saldamente tenuta nella mano destra
<< Portafoglio. Su,svelta!>>urlò l’uomo, puntando l’arma in direzione dell’adolescente.
Questa alzò ambe le mani,in segno di resa
<< Calma>>
<< Ora!>>
<< Non ti agitare>>continuò lei,il tono di voce perfettamente calmo.
Estrasse il portafoglio dalla tasca dei pantaloni,porgendolo al barbone.
Il delinquente afferrò l’oggetto,per poi volgere la propria attenzione nei confronti della mano destra
<< Anche il bracciale>>ordinò.
Compì un balzo in avanti ma venne prontamente interrotto da un rapido calcio alla testa.
Sibilò nel dolore
<< Piccola cagna>>ringhiò, alzando la colt.
Poco prima che potesse sparare,tuttavia, accadde qualcosa di impensabile.
Una luce rossa come la giovane non ne aveva mai viste,cominciò a propagarsi lungo la mano sulla quale era riposto il bracciale. Quasi contemporaneamente,l’aria intorno a loro esplose,in un rieccheggiare di scoppi e detriti.
Si voltarono in direzione del fenomeno.
Davanti al duo, aveva appena preso forma l’immagine di un uomo alto circa un metro e ottanta, il corpo avvolto in una tuta nera come la notte, una maschera blu che gli adornava il volto.
Il senzatetto dilatò le pupille
<< Ma che diavolo…>>
Con inaspettata rapidità,la figura estrasse una pistola dalla tasca della giacca,per poi puntarla in direzione del delinquente.
Sparò un colpo e l’uomo  venne colpito alla spalla.
Il barbone lanciò un grido di dolore e fece fuoco.Il servo sentì fischiare il proiettile a un centimetro dall’orecchio ,ma non si ritrasse. Anche lui aveva una sentinella della sopravvivenza,che lo aveva servito con estrema devozione per anni,e ora gli stava dicendo che se avesse indietreggiato sarebbe stato colpito.
Sparò di nuovo.
L’uomo urlò una seconda volta, mentre il proiettile gli squarciava la pancia.
Uno spruzzo di sangue investì il volto di Ayako ,proiettato da quello che sperò con devozione fosse l’ultimo respiro del criminale. Il servant spinse il ladro all’indietro.
Nel fascio di luce dell’unico lampione presente,l’uomo si allontanò barcollando. Il sangue gli sgorgo tra le dita.
Annaspò, nel tentativo di aggrapparsi a qualcosa, e cadde in ginocchio.
La creatura volse la propria attenzione nei confronti del barbone
<< Siamo spesso da biasimare in questo,ed è provato che con un’aria devota e un’azione virulenta zuccheriamo lo stesso diavolo>>
L’uomo tossì una terza  volta
<< Ma che vuol dire?!>>
Il servo puntò la pistola in avanti
<< Era Shakspere,idiota>>
Premette il grilletto e l’uomo crollò a terra.
Lo spirito fissò il tutto con fare impassibile,prima di volgere la propria attenzione nei confronti di Ayako.
<< Posso assicurarti che non intendo farti alcun male>>
La ragazza compì un passo all’indietro
<< Chi sei?>>domandò,mantenendo una posizione difensiva.
La creatura inclinò leggermente la testa
<< Chi ? "Chi" è soltanto la forma conseguente alla funzione. Ma ciò che sono è un uomo in maschera>>
<< Sì,questo lo vedo>>mormorò l’altra,il tono di voce ornato da un lieve pizzico d’irritazione.
L’uomo si strinse nelle spalle
<< Certo, non metto in dubbio le tue capacità di osservazione. Sto semplicemente sottolineando il paradosso costituito dal chiedere a un uomo mascherato chi egli sia>>
Suo malgrado, Ayako non potè fare a meno di chiudere il volto in un sorriso divertito.
Osservano la reazione della giovane,il servant alzò gli occhi al cielo stellato
<< Ma, in questa notte estremamente fausta, permettimi dunque, in luogo del più consueto nomignolo, di accennare al carattere di questa " dramatis persona ">>
Allargò ambe le braccia in un gesto teatrale, facendo scorrere il mantello
<< Voilà ! Alla vista un umile veterano di Britannia, chiamato a fare le veci sia della vittima che del violento dalle vicissitudini del fato. Questo viso non è vacuo vessillo di Vanità, ma semplice vestigia della voxpopuli, ora vuota, ora vana. Tuttavia questa visita alla vessazione passata acquista vigore, ed è votata alla vittoria ! Sugli uomini virulenti che aprono al vizio, garanti della violazione vessatrice e vorace della volontà!>>
Il tutto accadde in pochi secondi. Estrasse una lunga spada dalla faretra dell’uniforme,scavandone la punta nel calcestruzzo del muro più vicino, incidendone la lettera Z
<< L'unico Verdetto è Zero,il nulla,la fine. Un mondo pulito dal quale poter ricominciare>>sussurrò.
Ridacchiò divertito,prima di volgere la propria attenzione nei confronti della studentessa
<< In Verità questa Vichyssoise verbale vira verso il ridicolo, quindi permettimi di aggiungere che è un grande onore per me conoscerti… e che puoi chiamarmi Zero>>
Ayako rimase ferma e immobile,osservando il tutto con fare impassibile.
Dopo circa un minuto buono,prese un respiro profondo
<< Per caso sei un pazzo?>>domandò,leggermente esitante.
L’uomo mascherato si strinse nelle spalle
<< Sono certo che qualcuno lo dirà. Ma con chi,se posso chiedere,ho il piacere di parlare?>>
La giovane si ricompose quasi subito
<< Ayako. Ayako Mitsuzuri>>
Zero annuì contemplativo,volgendo lo sguardo in direzione della mano sulla quale erano spuntate le magie di comando
<< Ottimo,il contratto è completo>>dichiarò.
Volse la propria attenzione nei confronti della bruna e prese un respiro profondo
<< Mi serve del sangue di pollo, 12 biscotti alla marmellata,una tazza di tè…e una scacchiera>>
Al sentire tali parole,la studentessa non potè fare a meno di pensare a una sola domanda: in cosa diavolo si era cacciata?!

                                                                                                              * * *

Residenza Emya

Il servo cominciò a guardarsi intorno,con fare eccitato
<< Posso avere una mela? È l’unica cosa a cui riesco a pensare: le mele! Credo proprio di avere le voglie. Non ho mai avuto le voglie,prima d’ora>>
Visibilmente sorpreso dalle parole del giovane, Shirou afferrò uno dei frutti dalla credenza presente in cucina, porgendolo alla creatura.
Questa non perse tempo e ne addentò la parte superiore,prima di volgere al compagno un sorriso genuino
<< Grazie,signor…>>
l’adolescente inarcò un sopracciglio,per poi dilatare le pupille
<< Oh, Shirou. Emya Shirou>>dichiarò.
In quel preciso istante ,Fujimura Taiga attraversò la porta del salotto,puntando lo sguardo in direzione della coppia,gli occhi leggermente socchiusi
<< Shirou…c’è un ragazzo nella cucina>>osservò.
La testa rossa trasalì visibilmente
<< è solo un sogno, Fuji-nee>>
La tigre di Fuuyuki sembrò esitare un attimo,prima di annuire lentamente
<< Oh…va bene>>mormorò.
Afferrò una lattina di birra dal frigorifero e tornò in camera da letto,lasciando Kirito visibilmente confuso
<< Chi era?>>domandò,leggermente incuriosito
<< Il mio tutore>>ribattè l’altro,stringendosi nelle spalle.
Il servant annuì comprensivo e prese un respiro profondo
<< Te lo dico in modo diretto. Shirou…tu sei stato scelto come master.  Vedi le stigmate che ti sono apparse sul dorso della mano?>>
<< Intendi queste?>>osservò Shirou, indicando i segni sulla parte superiore della mano destra.
Il giovane annuì di rimando
<< Esatto,sono la prova della tua identità di master. Inoltre,sono anche incantesimi in grado di controllare un servant. Per questa ragione,finchè li avrai,io sarò a tua completa disposizione>>
<< Che intendi con “ finchè li avrai ? ”>>domandò l’altro,cercando di avvolgere la propria mente attorno alle informazioni appena ricevute
<< Gli incantesimi di comando sono ordini assoluti. Anche nel caso in cui un ordine andasse contro la sua volontà,usando quei sigilli,un servant sarebbe costretto ad obbedirti. Ad ogni modo,gli ordini assoluti sono solamente tre,per cui cerca di non sprecarli. Una volta finiti,potresti essere in grave pericolo>>ribattè il servo.
Al sentire tali parole,l’adolescente non potè fare a meno di dilatare le pupille
<< In pericolo?>>
<< è così. Che un master sconfigga gli altri master è il fondamento della Guerra del Santo Grall. Così facendo,il master che avrà sconfitto gli altri partecipanti potrà mettere le mani sul Santo Grall ,che si dice sia in grado di esaudire qualsiasi desiderio>>
<< A-aspetta un attimo! Cosa sarebbe questo Santo Grall?>>
Lo spadaccino si strinse nelle spalle
<< Vedi,ti sei ritrovato coinvolto in un rituale vecchio di molti secoli. È chiamato Guerra del Santo Grall ,e coinvolge sette master. In pochee parole…è un massacro tra maghi>>
<< Un …massacro?>>borbottò l’altro.
Il giovane annuì esitante
<< Proprio così. Per quanto riguarda me,puoi considerarmi un famiglio evocato dal Grall per aiutarti a vincere la guerra>>

Il silenzio calò inesorabile,nelle profondità della cucina.
Dopo che quel breve lasso di tempo giunse al suo termine, Shirou prese un respiro profondo
<< E…questo Santo Grall…sarebbe veramente in grado di esaudire qualsiasi desiderio ?>>
<< Così mi è stato detto>>commentò Kirito.
Al sentire tali parole,la testa rossa non potè fare a meno di digrignare i denti
<< No>>sussurrò .
Il servant fissò il tutto con fare incuriosito
<< Come ,scusa?>>
<< Non potrei mai uccidere una persona per qualcosa del genere. Il mio desiderio…non ne vale la pena>>ribattè l’altro.
L’adolescente rimase fermò e impassibile,prima di chiudere il volto in un sorriso divertito
<< Sei un ragazzo di buon cuore, Emya Shirou. Ad ogni modo… le informazioni che ho ricevuto riguardo a questa guerra sono… preoccupanti>>mormorò.
La testa rossa inarcò un sopracciglio
<< Che intendi dire?>>domandò,il tono di voce leggermente adirato.
Il servo sembrò esitare un attimo
<< Bhe,in origine,il numero di partecipanti che potevano entrare a far parte del conflitto si limitava a un totale di sette master. In questa guerra…ne sono stati scelti ben 49>>
<< 49 ?!>>esclamò l’altro, visibilmente scioccato.
Il giovane annuì di rimando
<< E non è la parte peggiore. Vedi, nelle guerre precedenti non era necessario uccidere i maestri,al fine di convocare il Grall. Era sufficiente liberarsi dei servant>>
Fece una pausa per riprendere fiato
<< In questa guerra,tuttavia… il Grall apparirà solo quando ogni singolo master di questa città troverà la morte>>

                                                                                                                        * * *

A  cinque kilometri di distanza, Rin Tohosaka fissò il proprio servo con fare esitante.
Da poco più di mezz’ora,ormai,lo spirito aveva cominciato a camminare per tutta la città,fermandosi ad ogni libreria disponibile e comprando più libri di quanti lei potesse realmente permettersi.
Un po’ di ipnosi aveva risolto la maggior parte del problema.
Giunti nei pressi della chiesa Kotomine, ove avrebbe dovuto ricevere l’esecutore inviato dall’associazione, prese un respiro profondo
<< Che cosa sei?>>
Al sentire tali parole,la creatura non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Cosa ? Che domanda sgarbata>>commentò,volgendo la propria attenzione nei confronti della giovane
<< Io…non sono una cosa>>continuò.
La strega compì un passo in avanti
<< Allora,chi sei?>>domandò,con fare incuriosito.
Il Dottore osservò la master da capo a piedi,prima di chiudere il volto in un sorriso eccitato
<< Vuoi sapere chi sono? Va bene, te lo mostrerò>>
Afferrò la mano dell’adolescente
<< Quando sei un ragazzino e ti dicono per la prima volta che la terra gira, tu non riesci a crederci poiché tutto sembra essere fermo e immobile>>iniziò.
Volse lo sguardo in direzione della giovane
<< Io riesco a sentirlo>>sussurrò
<< Sento il movimento. Il terreno che abbiamo sotto i nostri piedi gira a migliaia di miglia l’ora. L’intero pianeta si muove intorno al sole alla velocità di 67 miglia all’ora, e io riesco a sentirlo. Stiamo cadendo attraverso lo spazio, aggrappati alla superficie di questa minuscola roccia, e se lasciamo la presa…>>
come a un segnale,l’uomo ritrasse la mano,lasciando Rin visibilmente scioccata.
Vedendo l’espressione che era andata a formarsi sul volto della sedicenne ,la creatura ridacchiò
<< Allora,com’è stato?>>domandò,il tono di voce leggermente divertito.
La strega rimase ferma e immobile,prima di prendere un respiro profondo
<< Molto…interessante>>commentò.
Volse la propria attenzione nei confronti del servant e questi incrociò ambe le braccia
<< Ad ogni modo...hai capito chi sono?>>
Rin scrutò la figura da capo a piedi,per poi inarcare un sopracciglio
<< Sei un alieno>>
<< Già>>
<< Quindi,vieni da un altro pianeta?>>
<< è così>>
<< … >>
<< … >>
<< Sembri umano>>osservò.
Al sentire tali parole,lo spirito eroico non potè fare a meno di chiudere il volto in una smorfia
<< Ohi,non sono io che sembro umano,sei tu che assomigli a un signore del tempo !>>
<< Signore di cosa?>>
<< Oh,scusa è il nome della mia specie>>continuò l’altro,ricevendo uno sguardo confuso da parte della strega
<< Quindi,cosa vuol dire,puoi controllare il tempo?>>
<< Controllare il tempo ? No, che idea ridicola ,sarebbe assurdo. Tuttavia,posso attraversarlo>>
Estrasse uno strano oggetto dalla tasca del cappotto.
Una sonda d’argento,caratterizzata da una forma cilindrica,simile a quella di un cacciavite,la cui punta era ornata da un bagliore di colorazione blu.
Puntò il tutto in avanti ,senza alcuna ragione apparente, confondendo la sedicenne.
I lampioni cominciarono a tremolare, per poi esplodere.
Poi, come dal nulla, qualcosa cominciò a fuoriuscire dall’asfalto della strada, inondando la piazza con  uno scoppio di energia verde, oscurando la visione di Rin e facendola cadere sulla schiena, mentre Rider compì un passo in avanti, il volto chiuso in un sorriso divertito.
Quando la luce iniziò a dissiparsi, il magus riuscì a  ottenuto una buona occhiata di quello che aveva davanti e rimase senza fiato, in stato di shock.
Di fronte a lei ,infatti,si ergeva imponente l’immagine di una cabina della polizia di  Londra,alta circa un paio dimetri,caratterizzata da una colorazione blu notte, apparentemente vecchia di circa 50 anni, considerando che la scritta  adornante l’insegna superiore mostrava i numeri dell’anno 1963
<< Con questa>>continuò l’altro,posando una mano sulla fiancata della macchina.
Rin osservò il tutto con fare incredulo
<< Cos’è?>>
Il volto dell’uomo parve illuminarsi
<< Si chiama Tardis. Tempo E Relativa Dimensione Nello Spazio. Bell’abbreviazione,non trovi?>>
<< Cos’è?>>
<< è la mia nave>>
<< La tua nave è una cabina della polizia ?>>
<< Sì,Perché? Cos’ha che non va?>>
<< è ridicola>>
<< Ohi,non offendere la mia nave !>>ribattè l’altro,avvolgendo lo strano oggetto con ambe le braccia. 
Chiuse le labbra in un sorriso fiducioso
<< E poi,non è mica  una nave qualunque>>continuò
<< Davvero? E che cos’ha di tanto speciale ?>>domandò Rin,visibilmente scettica.
L’uomo prese un respiro profondo
<< è una macchina del tempo>>
<< ... >>
<< … >>
<< Cosa? Una vera? Hai una vera macchina del tempo?>>
Al sentire tali parole,il servant non potè fare a meno di stringersi nelle spalle
<< Bhe,perché non guardi di persona ?>>e,detto questo,la figura schioccò le dita.
Come a un segnale,le porte della cabina cominciarono ad aprirsi,rivelandone gli interni.
Non potendo più trattenere la sua curiosità, la giovane strega fece un passo in avanti. Ciò che vide,le mozzo il fiato.
Volse la propria attenzione nei confronti del servant e questi le inviò un sorriso divertito
<< Lo so>>

Davanti a Rin ,infatti,si ergeva una stanza grande quanto la sua casa,perfettamente contenuta in una cabina di legno non più grande di un auto.
La parte centrale della camera era occupata da un nodo centrale ricco di relè e altri oggetti dalla forma bizzarra.
Questa…cosa,qualunque cosa fosse…era più grande all’interno! Molto,ma molto più grande all’interno!
Puntò lo sguardo in direzione dello spirito eroico e prese un respiro profondo
<< Perché c’è scritto cabina del telefono?>>
Rider inarcò un sopracciglio
<< Scusa,come?>>
<< Fuori,c’è scritto cabina della polizia. Perché hai etichettato una macchina del tempo come cabina della polizia? Perchè non macchina del tempo? È troppo ovvio?>>
<< Bhe,vedi…>>
<< Ora che mi ci fai pensare,cos’è una cabina della polizia,i poliziotti girano nelle cabine? E tu sei un poliziotto?>>
L’uomo fece per rispondere ma venne prontamente interrotto dal successivo intervento della giovane
<< No,guarda che capelli. A dirla tutta…guarda che capelli! Non ti guardi mai i capelli e pensi” bleah,non si fermano mai”oppure,"guardatemi,porto un cappotto tutto il tempo,vi prego,sparatemi ! ">>
Si fermò di colpo,facendo una pausa per riprendere fiato
<< Sto farfugliando?>>
<< Un pochino,sì>>osservò l’altro,il volto adornato da un espressione impassibile.
La strega si strinse nelle spalle
<< Bhè,la domanda resta>>continuò.
Il servant rimase fermo e immobile,prima di prendere un respiro profondo
<< Bhe,non è davvero una cabina della polizia,che,a proposito,è uno speciale tipo di cabina telefonica che usavano i poliziotti>>
La master annuì di rimando
<< Ok,cabina del telefono. C’è una luce sopra,devi cambiare la lampadina?>>
<< Rin, fermiti ! Respira>>ordinò l’altro,afferrandola per le spalle.
Rin rimase ferma e immobile,annaffando leggermente.
Dopo appena una decina di secondi,tuttavia,riprese a parlare
<< Perché l’aria non esce? È di legno! Hai una macchina del tempo fatta di legno…>>
<< è un camuffamento. è mascherata da cabina telefonica del 1963. Ogni volta che un Tardis si materializza in un posto nuovo,nel primo nanosecondo dell’atterraggio analizza il circondario,calcola una mappa dodecadodimensionale di tutto quanto nel raggio di mille miglia e determina con quale guscio esterno si mimetizzerebbe meglio con l’ambiente >>continuò l’uomo,il volto adornato da un sorriso orgoglioso .
Quel sorriso,tuttavia,fu assai di breve durata
<< E poi si maschera da cabina della polizia del 1963>>terminò.
Al sentire tali parole,la strega inarcò un sopracciglio
<< Oh,perché?>>
<< Probabilmente un piccolo guasto. A dire il vero,ho sempre voluto controllare>>
<< Cioè…è una cabina della polizia tutte le volte>>ripetè l’altra.
Rider sembrò pensarci un attimo,prima di annuire lentamente
<< Sì,immagino di sì,ora che me lo fai notare>>commentò.
Rin osservò il tutto con fare impassibile
<< Da quanto tempo lo fa?>>domandò,il tono di voce ornato da una lieve punta di sospetto.
Rider ebbe la decenza di sembrare imbarazzato
<< Oh…non molto >>

                                                                                                                  * * *

Lunedì ore 8:00

Preso la scuola secondaria di Fuyuki,Taiga Fujimura fissò impassibile la coppia di adolescenti di fronte a lei
<<  Fammi capire bene…vi siete incontrati a una convention di videogiochi>>cominciò la donna.
Il servo annuì di rimando
<< Tu eri iscritto a un torneo in cui 49 partecipanti si affrontano ogni notte per raggiungere un premio noto come...>>
<< Il Santo Grall>>
<< Giusto,il Santo Grall. E Shirou,notando com’eri determinato a vincere ,decise di prendere parte al concorso,diventando il tuo secondo in comando ?>>
<< Esattamente>>confermò Kirito.
L’insegnate emise un sospiro esasperato
<< Beh,suppongo che sia meglio dell’idea di  andare in giro vestito come un supereroe a combattere il crimine>>
<< Supereroe?>>domandò il giovane,visibilmente incuriosito.
Taiga si strinse nelle spalle
<< Shirou è sempre stato il tipo di persona che non può fare a meno di aiutare gli altri. Uno che salva i deboli e punisce i forti. In un tema fatto da bambino scrisse: il mio sogno è diventare un paladino della giustizia!>>
Al sentire tali parole,lo spirito eroico non potè fare a meno di inviare al proprio master un sorriso divertito
<< Che bambino ammirevole>>commentò.
La testa rossa incrociò ambe le braccia
<< Questo è successo per colpa tua,sorellona. Vedendo un’adulta senza speranza come te , qualunque bambino avrebbe pensato a queste cose. E se non ti piace sentirtelo dire,prova a farti la cena da sola,per una volta>>
La donna trasalì leggermente
<< Tu sei il male,Emya Shirou>>sussurrò,ricevendo una risata da parte dei presenti.

In quel preciso istante,la voce di un’altra persona attirò l’attenzione del sedicenne
<< Ohi,Emya !>>
Shirou si voltò,porgendo al compagno un sorriso gentile
<< Oh,ciao Issei. Pensavo che fossi a Kioto>>
Il giovane dai capelli corvini si strinse nelle spalle
<< Abbiamo avuto dei problemi,siamo stati costretti a rimandare il viaggio>>ribattè,prima di volgere lo sguardo in direzione di Kirito che,nel frattempo,stava intrattenendo un gruppo di ragazze
<< Dimmi, Emya…quel tuo amico…stava dicendo la verità?>>domandò,visibilmente incuriosito.
La testa rossa annuì esitante
<< Certo,perché dovrei mentire su una cosa del genere?>>
<< Bhe,se lo dici tu. In fondo,aiutare il prossimo è sempre stata la tua passione>>commentò
<< Si può anche esagerare nel fatto di essere disponibili,suppongo. Va bene aiutare gli altri,ma non pensi che dovresti scegliere meglio i tuoi amici?>>
Al sentire tali parole,il magus adolescente non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio. Issei,d’altra parte ,prese un respiro profondo
<< Emya…credo che tu accetti troppo facilmente le richieste altrui>>
<< Ti sembro così privo di criteri?>>domandò l’altro,visibilmente irritato.
Issei annuì di rimando
<< Sì. Rendi troppo facile sfruttarti a persone prive di considerazione. Penso che ogni tanto faresti bene a rifiutare le richieste altrui>>
<< Ma che dici? Aiutare gli altri è una buona azione,no? Non è qualcosa che il figlio di un sacerdote dovrebbe rimproverare,no?>>
<< Vero. Però, Emya,tu esageri nel farlo. Di questo passo,finirai per restare schiacciato>>continuò.
La testa rossa distolse lo sguardo
<< Farò tesoro dei tuoi consigli>>sussurrò.
E ,detto questo,afferrò Kirito per la spalla,cominciando a trascinarlo lontano dal club di Kendo.

                                                                                                                             * * *

La coppia di adolescenti  camminò con passo felpato in direzione del campus.
Emya era rimasto visibilmente scosso dalle parole di Issei.
” Che c’è di male nel voler aiutare gli altri?”pensò.
“è così difficie credere che io voglia solo la felicità delle persone che mi stanno attorno?”.
Osservando il cipiglio contrariato che era andato a formarsi sul volto del proprio master, Kirito non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Shirou,ti senti bene?>>domandò il servo,visibilmente preoccupato.
La testa rossa annuì lentamente
<< Sì,sì,sono solo un po’ stressato >>mormorò.
In quel preciso istante,una voce straniera attirò l’attenzione di entrambi
<< Mi scusi?>>
La coppia si voltò.
Dietro di loro,aveva appena preso piede la figura di un adolescente caucasico,probabilmente europeo,vestito in un elegante abito di colorazione rossa.
Affianco a lui,vi erano due individui dall’aspetto bizzarro,uno probabilmente di età superiore ai sessant’anni,apparentemente russo,l’altro un uomo dalla capigliatura nera,indossante una giacca in cotta di maglie
<< Salve. Potrebbe indicarmi l’hotel più vicino?>>domandò il giovane,la propria attenzione rivolta nei confronti di Shirou.
Il magus dilatò le pupille
<< Oh,certo,signor…>>
<< Leonard B.Harwey,ma puoi chiamarmi Leo>>
<< Emya Shirou. È un piacere conoscervi>>
Puntò lo sguardo in direzione dei due uomini,suscitando una risata da parte dell’adolescente
<< Oh,questi sono Dan e Julius,le mie guardie del corpo>>
<< Molto piacere>>salutò il vecchio,offrendo al duo un rapido inchino.
Quello più giovane,invece,rimase fermo e impassibile
<< Julius non parla molto>>sussurrò Leo,il volto chiuso in un sorriso malizioso
<< Ad ogni modo,per quanto riguarda l’hotel…>>
<< Oh,giusto!>>esclamò Shirou,battendosi una mano sulla fronte.
Indicò il quartiere più vicino
<< Continuate a camminare per cinquecento metri verso il centro,troverete un albergo sulla destra>>
<< Troppo gentile>>ringraziò l’altro
<< Spero di rivedervi presto, Emya Shirou>>commentò,prima di cominciare a incamminarsi nella direzione indicata dalla testa rossa,le guardie del corpo al seguito.
Kirito,nel frattempo,aveva mantenuto il silenzio,apparentemente turbato dalla presenza del trio.
Visibilmente sorpreso dall’atteggiamento del compagno,il sedicenne inarcò un sopracciglio
<< Kirito,tutto ok?>>
Il servo si voltò e fece per rispondere ,ma venne prontamente interrotto da un urlo agghiacciante.
Condividendo un rapido sguardo, sia Shirou che lo spadaccino non persero tempo. Cominciarono a correre.
Percorsero a mala pena un centinaio di metri,prima di trovarsi di fronte a uno spettacolo  raccapricciante.
Il corpo di un uomo,infatti,giaceva per terra,ricoperto di sangue,il petto squarciato da un buco grande quanto un pallone da calcio.
La testa rossa trasalì leggermente
<< è…>>
Deglutì, per poi volgere la propria attenzione nei confronti di Kirito.
Questi abbassò la mano destra sul polso dello sconosciuto. Dopo circa una decina di secondi,prese un respiro profondo
<< è morto>>sussurrò.

La Guerra del Santo Grall - seconda parte

Le forze dell’ordine arrivarono poco dopo,seguite da un paio di ambulanze
<< Quindi…sei sicuro di non aver visto nessuno>>domandò il poliziotto, il volto chiuso in un espressione pensierosa.
Shirou scosse lentamente la testa
<< Sono arrivato troppo tardi>>sussurrò
<< Hai fatto quello che potevi>>ribattè l’altro,posando la mano destra sulla spalla del giovane.
In quel preciso istante,un paramedico si avvicinò al trio,volgendo la propria attenzione nei confronti dell’ufficiale.
Questi inarcò un sopracciglio
<< Allora?>>
<< La ferita al centro del costato è stata cauterizzata. Una grossa lancia,probabilmente>>
<< Capisco>>borbottò l’uomo,per poi puntare lo sguardo in direzione della testa rossa
<< Ti dispiacerebbe rispondere a qualche domanda?>>
<< Basta>>
Il poliziotto si voltò di colpo,appena in tempo per vedere la figura che lo aveva  interrotto.
Si trattava di un uomo piuttosto alto,di corporatura magra,il capo adornato da capelli corti e ispidi,così come un paio di occhiali da lettura sulla parte anteriore del volto.
Indossava un completo verde acqua
<< Lasciate un po’ di spazio al bambino. È evidente che sia rimasto traumatizzato dall’accaduto>>continuò l’uomo,il tono di voce freddo e impassibile.
Quando l’ufficiale acconsentì,l’insegnate volse la propria attenzione nei confronti degli studenti che si erano radunati attorno alla scena del crimine
<< A causa dei recenti avvenimenti,la scuola sarà chiusa fino a tempo indeterminato. Tornate alle vostre case,per favore>>
Si udì qualche esclamazione entusiasta,ma niente di più,probabilmente a causa delle circostanze.
Shirou porse all’uomo un sorriso genuino
<< Grazie mille, Kuzuki-sensei>>
<< Ti prego,non ringraziarmi. So cosa vuol dire vedere la morte per la prima volta>>ribattè l’altro,prima di scomparire tra la folla.
Affianco a lui,il paramedico attirò l’attenzione dello studente
<< Il tuo nome è Emya Shirou,non è vero?>>domandò,visibilmente incuriosito.
La testa rossa annuì di rimando e l’infermiere prese un respiro profondo
<< Gli incantesimi di comando sulla tua mano destra…>>
indicò il punto in questione
<< Ti consiglio di coprirli. È una guerra ,dopotutto>>
Al sentire tali parole,l’adolescente non potè fare a meno di trasalire . Quando il paramedico se ne fu andato, Kirito si avvicinò con passo felpato alla figura del compagno
<< Shirou,stai bene ?>>
<< No. L’uomo,la vittima,intendo…era un maestro. Probabilmente è stato ucciso da un servo>>
<< Un lancer>>ipotizzò lo spirito
<< C’è di più>>continuò l’altro
<< Il medico…sapeva che ero un partecipante della guerra>>
Lo spadaccino dilatò le pupille,prima di chiudere il volto in un espressione determinata
<< Shirou,d’ora in poi non dovrai lasciare la mia compagnia per nessun motivo,siamo intesi?>>
Il sedicenne non potè fare altro che annuire .
Kirito porse all’amico un sorriso rassicurante
<< Ora,andiamo a raccogliere provviste. Ci serviranno,nel caso decidessimo di rimanere barricati in casa>>
e,detto questo,cominciarono a incamminarsi in direzione del supermercato più vicino.

                                                                                                                      * * *

All’interno della chiesa Kotomine, Rin osservò il proprio servo con fare orgoglioso
<<  Rider…questo tè è eccellente>>
<< Superbo ,oserei dire>>confermò una figura dall’altro lato del tavolo.
Si trattava di una giovane donna dalla capigliatura blu,indossante un paio di occhiali al livello del volto,così come una divisa femminile da sacerdote
<< Sicuro di non voler aderire al mio tè club,Rider –san ?>>
Lo spirito cominciò a grattarsi la testa timidamente
<< Temo che diventare uno studente non sia tra mie priorità>>
<< Chi può dirlo ,Rider ?>>commentò una voce.
Il trio si voltò.
All’interno della stanza aveva appena preso piede la figura di Kotomine Kirei,il volto chiuso in un sorriso divertito
<< Se un maestro si nasconde nella scuola,come sospettiamo,l’infiltrazione potrebbe rivelarsi necessaria>>
Al sentire tali parole,Rin non potè fare a meno di stringersi nelle spalle
<< Penso che si tratti di Emya Shirou. Dopotutto,è stato lui a ritrovare il cadavere. Probabilmente,un ‘azione al semplice fine di simulare la sua innocenza>>
<< Ne dubito. Un assino normale ? Forse. Ma un maestro…chiamare la polizia attirerebbe solo attenzioni indesiderate>>commentò la donna.
Kirei annuì compiaciuto
<< Ottima osservazione,Ciel –san. Ad ogni modo,assassino o no,sono convinto del fatto che Emya sia un maestro>>
<< Perché pensi questo,Kotomine-sempai?>>domandò l’altra,visibilmente incuriosita.
L’espressione dell’uomo divenne impassibile
<< Durante la mia permanenza nella città di Fuuyuki,circa dieci anni fa,la mia strada incrociò quella di uno dei partecipanti della quarta guerra,noto come il magus killer,un mercenario esperto nell’uccidere maghi. Il suo nome era… Emya Kiritsugu>>
<< Shirou potrebbe essere l’erede del suo lignaggio>>ipotizzò Rin.
Dopo circa una decina di secondi,volse la propria attenzione nei confronti del sacerdote
<< Kirei,sei riuscito a contattare l’associazione ?>>
<< Ho fallito. La nebbia sul confine della città rende impossibile a chiunque di raggiungere l’esterno. E sta cominciando a propagarsi per l’intera regione. Temo che siamo da soli…di fronte a una guerra per il Santo Grall illegale>>
<< Illegale ?>>domandò Rider,visibilmente confuso.
Affianco a lui,la strega annuì di rimando
<< La guerra è stata annullata dall’associazione dieci anni fa. Chiunque sia il responsabile di questo, sta agendo oltre i limiti delle nostre leggi>>
<< Questo spiega il motivo per cui le regole impiantate nella mia mente siano così diverse>>mormorò.
Davanti alla coppia,Ciel chiuse il volto in espressione seria
<< Ve l’ho detto,Roa è la chiave. Non è un caso che si sia manifestato nella stessa città in cui sta accadendo tutto questo>>
Il Dottore inarcò un sopracciglio
<< Roa?>>
<< è della prima generazione di vampiri. Un progenitore. Probabilmente,il più antico>>lo informò Kirei
<< Il vampiro più antico del mondo si trova in questa città?>>domandò l’altro,visibilmente eccitato.
L’esecutrice si strinse nelle spalle
<< Così sembra>>commentò.
Volse la propria attenzione nei confronti del sacerdote
<< Ad ogni modo,suggerisco di indagare ulteriormente sulla figura di Emya Shirou. Potrebbe rivelarsi un nemico,così come un fututo alleato>>
L’uomo annuì di rimando
<< Mi sembra il percorso d’azione più logico>>

                                                                                                              * * *

Shirou guardò la lista di generi alimentari e vide che avevano preso tutto…no,quasi ma non proprio.
In fondo,come per un ripensamento,aveva aggiunto: bottiglia di lancers ? Gli sembrava una buona idea.
Un paio di bicchieri di vino avrebbero potuto placare le domande di Taiga,pensò.
Mentre tornava indietro ,passò accanto alla grande doppia porta che dava nell’area di deposito e sentì il ronzio di un generatore.
Pensò che,evidentemente , era abbastanza grande da alimentare i frigoriferi,ma non sufficiente a far funzionare le porte e i registratori di cassa,così come le altre attrezzature elettriche.
Pareva che lì dentro ci fosse un motociclo.
Faceva molto caldo nel supermercato, senza l’aria condizionata,e il sedicenne si chiese come mai nessuno del personale avesse pensato almeno di tenere le porte aperte.
Volse la propria attenzione nei confronti del compagno
<< Dimmi Kirito…qual’ è il tuo desiderio ?>>
Il servo dilatò le pupille ,rimanendo fermo e immobile.
Dopo appena una decina di secondi,cominciò a ridere.
La testa rossa inarcò un sopracciglio,il volto chiuso in un espressione visibilmente confusa.
Dopo appena un minuto buono,lo spadaccino si asciugò una lacrima dagli occhi
<< Mi dispiace , Shirou. È solo che,mi sono appena reso conto ,che sono finito in questa guerra senza alcun desiderio in mente>>commentò,per poi volgere la propria attenzione nei confronti del giovane
<< E tu,invece?>>domandò,il tono di voce ornato da una lieve punta di curiosità.
L’adolescente si strinse nelle spalle
<< Volevo solo ritrovare mia sorella. Tuttavia…non credo che un simile desiderio varrebbe la pena di tante morti>>
<< E che cosa farai,adesso?>>
Shirou sembrò pensarci un attimo,prima di prendere un respiro profondo
<< Ho intenzione di salvare tutti. Ogni singola persona coinvolta in questo conflitto…riuscirò a tenerli in vita>>

In quel preciso istante,una risata divertita rieccheggiò per tutta la lunghezza del corridoio.
Entrambi i giovani si voltarono.
Davanti alla coppia si era appena materializzata la figura di un uomo poco più che trentenne,dai lineamenti inglesi,vestito in un elegante abito di colorazione nera,così come i capelli. Occhi verdi come un  paio di smeraldi ne adornavano il volto ,mentre nella mano destra teneva saldamente un bastone con una pietra color zaffiro incastonata sulla punta
<< E io che pensavo che le mie battute fossero stupide>>commentò la figura,volgendo la propria attenzione nei confronti di Shirou.
Kirito compì un passo in avanti,pronto a materializzare la spada d’ossidiana
<< Dammi una sola ragione per cui non dovrei staccarti la testa>>
<< Ti va bene un trucchetto di magia?>>ridacchiò l’altro.
Il servo non ebbe neanche il tempo di rispondere,poiché l’immagine dell’uomo sparì all’istante,ricomparendo alle spalle del duo
<< Bhu !>>
Shirou emise un leggero sussultò,prima di voltarsi
<< Funziona sempre>>commentò l’uomo,il volto adornato da un sorriso divertito.
Quando l’adolescente dai capelli corvini estrasse la spada,la figura alzò ambe le mani,in posizione di difesa
<<  Ah-ta-ta-ta-ta-ta... Vediamo di non far scoppiare... un gigantesco pasticcio>>
Osservando il numero di persone presenti nel supermercato, Kirito,seppur a malincuore,fu costretto a ritrarre l’arma.
L’inglese ,nel frattempo,prese un respiro profondo
<< Penso che abbiamo cominciato con il piede sbagliato>>
Compì un leggero inchino
<< Servo Caster, al vostro servizio. Devo dire…che non mi aspettavo di incontrare un altro servo così presto>>
<< Che cosa vuoi?>>domandò l’altro,in tono freddo.
Il servant sembrò pensarci su
<< Uhm,vediamo,mio padre morto,un balletto… quattro pizze dentro un sacchetto>>
<< Cosa?>>
L’uomo si strinse nelle spalle,prima di indicare il corridoio dei generi alimentari
<< Fare la spesa per il mio maestro. Per Odino,come i potenti sono caduti>>mormorò.
Shirou annuì pensieroso
<< Quindi…non sei qui per combattere?>>domandò,con fare esitante.
La creatura inarcò un sopracciglio
<< Certo che no. Non ho motivo di iniziare una lotta durante il giorno. E poi…>>
afferrò un pacchetto di patatine dalla tasca dei pantaloni
<< Ci sono i saldi !>>esclamò,visibilmente eccitato.
Afferrò il contenuto del sacchetto e ne cacciò una parte in bocca
<< Voi mortali siete una pandemia. Consumate,uccidete,distruggete ,e vivete della morte e della distruzione dei vostri simili. Tuttavia… il vostro cibo sembra essere degno delle mie papille gustative,ve lo concedo>>commentò .
Shirou fece per controbattere ma venne prontamente interrotto dall’arrivo di una nuova persona
<< Emya?>>
Il giovane si voltò e dilatò le pupille
<< Kuzuki –sensei?>>
Di fronte al giovane,infatti,aveva appena preso forma la figura dell’uomo,accompagnato da una delle donne più belle che la testa rossa avesse mai visto,i capelli ornati da una colorazione  bionda . Indossava un elegante cappotto azzurro, così come gli occhi,incorniciati da un volto perfetto,simile a quello di una Dea.
Kirito non perse tempo ed estrasse la spada,ricevendo uno sguardo visibilmente sorpreso da parte del master
<< Kirito…>>
<< è un servo>>sussurrò lui.
La donna chiuse il volto in un sorriso divertito
<< Beccata. Tuttavia…servo è un termine crudele. Puoi chiamarmi Malefica>>
Shirou compì un passo all’indietro,volgendo la propria attenzione nei confronti dell’insegnante
<< Non posso credere che tu sia diventato un master>>
<< Il sentimento è reciproco. Beh,questo è un peccato. Issei sarà molto addolorato dalla tua morte>>
Affianco a lui,la serva annuì pensierosa
<< Un peccato davvero. Uccidere un ragazzo così adorabile…e con un servant così bello,per giunta>>
<< Le vostre parole mi onorano>>ribattè Kirito,porgendo ad ambe le figure un leggero inchino.
Visibilmente sorpresa dalla sua reazione,la strega ridacchiò
<< E c’è chi dice che la cavalleria è morta>>commentò.
Lo spadaccino le inviò un sorriso genuino,prima di prendere un respiro profondo
<< Ciò nonostante,se volete mettere le mani sul mio alleato…>>
puntò l’arma in direzione della donna
<< Dovrete prima vederla con me>>proclamò,in tono freddo.
Kuzuki scosse rapidamente la testa
<< Non abbiamo intenzione di cominciare una lotta,attirerebbe troppo l’attenzione. Siamo qui solo per acquistare generi alimentari. Chiamatelo una sorta di cessate il fuoco>>
<< Non dobbiamo combattere per forza,sensei>>mormorò Shirou.
L’uomo si strinse nelle spalle
<< Non ho scelta i materia, Emya. La mia priorità è sopravvivere…anche se questo significa che dovrò ucciderti>>sussurrò.
Un suono di passi riecheggiò alle loro spalle
<< Però,che bizzarra coincidenza. Una coppia di maestri che discutono in termini pacifici>>
Il suono di quella voce attirò l’attenzione dei presenti.
La testa rossa fu il primo a esprimere ola sua sorpresa
<< Leo? Sei…sei un maestro?>>domandò,con fare incredulo.
Il giovane annuì divertito
<< Sembra di sì>>commentò,volgendo lo sguardo nei confronti di una seconda figura posta alle sue spalle.
Quest’ultima consisteva in uomo piuttosto alto,probabilmente molto giovane,vestito in una giacca nera da motociclista,il capo adornato da lunghi capelli d’argento. Se non fosse stato per l’abbigliamento,chiunque avrebbe potuto scambiarlo per un angelo
<< Questo è Saber,il mio sottoposto>>continuò Leo,per poi puntare lo sguardo in direzione del gruppo.
Shirou annuì esitante
<< Quindi…sei il servo di Leo ?>>
<< In carne e ossa>>confermò l’altro,con un rapido inchino.
Kirito compì un passo in avanti
<< In questo caso…è un onore poter fare la conoscenza di uno spadaccino rivale>>ridacchiò,porgendo la mano destra in avanti.
Saber non perse tempo e glie la strinse,il volto chiuso in un sorriso impassibile.
Affianco al duo, Malefica represse a mala pena una smorfia
<< Una riunione tra cavalieri. Disgustoso>>
<< Il sentimento è reciproco,strega>>ribattè l’altro,in tono freddo.
Al sentire tali parole,Caster,che era rimasto in silenzio fino ad ora ,cominciò ad avvicinarsi al gruppo
<< Che sorpresa!>>esclamò,materializzandosi di fronte alla donna
<< Non pensavo che avrei incontrato un altro fraternizzante delle arti antiche>>
Afferrò la mano di quest’ultima,baciandone le nocche
<< Servo Caster,mia signora>>
Questa ridacchiò,con fare divertito
<< Povera me. Sono tutti i servi reduci di una tale bellezza?>>
E poi,partì la sirena antincendio .
Una coltre di gas,iniziò a propagarsi per  la città. La gente presente nel supermercato,servi e master compresi,inarcarono un sopracciglio,per poi volgere la propria attenzione nei confronti del quartiere visibile oltre le vetrate del supermercato.
Arrivò dall’ingresso del parcheggio su Jefferso Road e, anche così vicina ,non appariva diversa da una nebbia normale.
Era bianca e luminosa, ma brillante. Si muoveva in fretta e aveva bloccato gran parte della luce dei lampioni.
Dove prima vi erano gli oggetti ora cerano monetine d’argento nel cielo, così come una luna piena d’inverno, vista attraverso un sottile velo di seta.
Veniva veloce ma pigra.Avanzava imparziale sulle due corsie della strada asfaltata ,cancellandole dalla vista. Le auto furono inghiottite in un colpo.
Per un momento, il secondo piano dell’edificio accanto emerse da quel bianco, e poi scomparve anche lui. Il cartello TENERE LA DESTRA ,all’ingresso e all’uscita del parcheggio, scomparve, le lettere nere sul segnale parvero galleggiare per un momento nel limbo ,dopo che lo sfondo bianco sporco fu sparito.
Poi, presero a scomparire le persone.

<< Che succede?>>domandò Shirou,visibilmente preoccupato.
Kirito scosse la testa un paio di volte
<< Non ne ho idea>>

Accadde così in fretta. Il cielo blu scuro scomparve diventando prima un‘ ampia fascia, poi una striscia, poi una riga di penna, poi niente del tutto. Il bianco premeva contro il vetro dei finestrini. I civili arrivavano a vedere fino al bidone dei rifiuti che si trovava a un metro di distanza dal supermercato.  
Potevano vedere i paraurti anteriori delle macchine, ma non di più.
Circa un minuto dopo, Kuzuki volse la propria attenzione nei confronti di Shirou
<< Spero che tu sarai in grado di fare ciò che è necessario, Emya. In caso contrario…la tua morte verrà rapidamente>>sussurrò.
Cominciò a incamminarsi in direzione dell’uscita,seguito da Malefica. La donna si voltò un’ultima volta,porgendo al gruppo un sorriso malizioso.
Appoggiato contro uno degli scaffali, Caster non potè fare a meno di chiudere il volto in un sorriso sprezzante
<< Però,simpatia qui le parola d’ordine>>commentò,prima di smaterializzarsi.
La testa rossa nel frattempo,emise un sospiro di frustrazione
<< Sono davvero l’unico qui che pensa che sia possibile evitare un massacro?>>esclamò,visibilmente incredulo.
Leo, d’altra parte,annuì compiaciuto
<< Credo di capire perché sei stato scelto come master di un classe Saber. Il tuo cuore è puro,degno di un cavaliere>>
<< Allora perché vuoi uccidermi?>>domandò l’altro,in tono freddo.
Il giovane si strinse nelle spalle
<< Perché questa è la volontà del Grall. Dovremo lottare ,al fine di concederci le nostre rispettive esigenze. A rigor di ciò,non vi è assolutamente nulla che potrebbe impedirci di avere una conversazione pacifica>>terminò.
Volse la prorpia attenzione nei confronti dell’orologio presente nel supermercato
<< Meglio andare,Julius si starà preoccupando. Senza contare il fatto che il suo servo è un uomo dal grilletto piuttosto facile>>
Shirou dilatò le pupille
<< La tua guardia del corpo è un maestro?>>
<< Così come lo è Dan>>confermò l’altro.
Dopo circa una decina di secondi,l’adolescente prese un respiro profondo
<< Perché? Perché lotti per il Grall?>>
Leo sembrò pensarci un attimo
<< Ho le mie ragioni>>fu la sua risposta.
Puntò lo sguardo in direzione del proprio servant
<< Andiamo ,Sephirot>>ordinò.
Questi lo seguì,senza fare storie,porgendo un’ultima occhiata alla figura di Kirito.
Nessuno potè notare il sorriso divertito che cominciò a farsi strada attraverso il volto dello spirito.


Com'era ? Spero bello. Chi sarà il misterioso personaggio apparso all'inzio? Chi è questo Roa ? Che cosa sarà mai questa nebbia? Lo scopriremo nel prossimo capitolo di Fate Stay Limits!
Mi raccomando,recensite in molti,i vostri pareri sono fondamentali.
Spero di aver fatto bene la scena tra Rin e Il Dottore,ci tenevo particolarmente,così come l'enrata in scena di Zero ,isirata aa quella del personaggio V.

Intanto,ecco le foto dei nuovi personaggi umani:
Issei :https://31.media.tumblr.com/3ac115c495b02222cb3fb205c3c0a0fd/tumblr_inline_ng4imyGuPv1rpjv75.png
Leonard B. Harway : http://vignette1.wikia.nocookie.net/typemoon/images/1/1d/Leo.png/revision/latest?cb=20130525202506
Dan : http://vignette4.wikia.nocookie.net/typemoon/images/c/ce/Dan.png/revision/latest?cb=20130523130814
Julius : http://vignette4.wikia.nocookie.net/typemoon/images/d/de/Julius.png/revision/latest?cb=20111125172022
Kuzuki Soichiro : http://animemvc.com/Content/animes/fate_stay_night_unlimited_blade_works/soichiro_kuzuki_fate_stay_night_unlimited_blade_works.jpg
Ciel : http://www.zerochan.net/1126111#full

Mentre qui abbiamo le carte d'indentità dei nuovi servi apparsi :

Sephirot
Classe : saber
Master: Leonard B.Harwey
Opera : Final Fantasy ( anime)
Tribute : https://www.youtube.com/watch?v=fGvZhu79dRc
 
Zero ( Lelouch Vi Britannia)
Classe : Caster
Master : Ayako Mitsuzuri
Opera : Code Geass ( anime)
Tribute : https://www.youtube.com/watch?v=TMcuRA85_Nc
 
Loki
Classe : Caster
Master : sconosciuto
Opera : Avwngers ( film )
Tribute : https://www.youtube.com/watch?v=cGbQzoV4o1c
 
Malefica
Classe : Caster
Master : Soichiro Kuzuki
Opera : Maleficient ( film )
Tribute : https://www.youtube.com/watch?v=2XI4ybpu2k0

Qui,invece un altro episodio divertente di Carnival Phantasm,questa volta,con i personaggi di Tsukhime, compresa Ciel,che compariranno dal prossimo capitolo come master: https://www.youtube.com/watch?v=TZOF3AN_1ng
 
Alla prossima!!!



 

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Capitolo 4
*** La prima battaglia ***


Avviso: Due master di questa fic presentano lo stesso nome. Per differeniarli,utilizzero il nome scritto con le lettere maiuscole per uno,mentre, per l'altro utilizzerò, quelle minuscole.

Residenza Matou 

Sakura Matou si svegliò sull’eco di una lontana musica da camera,e di un profumo stuzzicante di cibo appena cucinato.
Aveva riposato splendidamente ed era affamata.
Il lieve spostamento d’aria provocato dal suo ingresso nella sala da pranzo mosse le fiammelle delle candele e degli scaldavivande.
La giovane donna aveva visto la stanza solo un paio di volte e la trovò meravigliosa,così trasformata! Luminosa,invitante.
Ai loro posti,alti bicchieri di cristallo che riflettevano la luce dei candelabri sulla tovaglia color panna , lo spazio ridotto a una misura più intima  da uno schermo di fiori che escludeva il resto del tavolo.
Il nonno aveva estratto l’argenteria dallo scaldavivande all’ultimo minuto,e quando la giovane dai capelli viola esaminò l’apparecchiatura al suo posto,sentì nel manico del coltello un calore quasi febbrile.
Zouken Matou volse la propria attenzione nei confronti della nipote
<< Ho saputo… che hai cercato di uccidere tuo fratello>>
La giovane rimase ferma e immobile,prima di annuire lentamente
<< è così>>sussurrò
<< Com’è andata?>>domandò l’altro,pur conoscendo già la risposta.
L’adolescente distolse lo sguardo
<< Missione fallita>>mormorò,ricevendo un sorriso agghiacciante da parte del vecchio.
Questi cominciò a girare per la stanza
<< Sai che dovrai ucciderlo, Sakura. Lo sai da anni>>commentò.
La strega abbassò lo sguardo,visibilmente irritata
<< Forse ho perso la mia opportunità>>
Il mago ridacchio,prima di volgere la propria attenzione nei confronti della nipote
<< Sai perché non sei riuscita a ucciderlo, Sakura?>>
La giovane sembrò pensarci su,per poi stringersi nelle spalle
<< Pessimo piano>>ipotizzò.
Zouken scosse la testa un paio di volte
<< Non sei riuscita a uccidere Shinji perché in fondo gli vuoi ancora bene. In amore abbandoni il buon senso ma nell’odio devi essere presente,per calcolare le tue azioni. Autorizzati a odiarlo>>
Chiuse il volto in un’ espressione seria
<< Credi che Shinji ti darà ciò che vuoi? Dovrai supplicarlo per il resto della vita. Supplicarlo ti è servito a qualcosa? È come rubargli la cioccolata e poi fargli fare quello che vuole>>
<< Cosa dovrei fare?>>domandò l’altra,visibilmente incuriosita.
L’uomo inarcò un sopracciglio
<< Quale risposta vuoi sentire, Sakura?>>
L’adolescente mantenne uno sguardo vuoto,prima di stringere ambe le palpebre degli occhi
<< Quello che sta succedendo…e quello che sta per succedere…è una risposta>>
Si fermò di colpo e prese un respiro profondo
<< Voglio un ammissione. Voglio che tu ammetta quello che sei>>
<< Pretendi che mi autodenunci come mostro…mentre tu rifiuti di vedere quello che cresce al tuo interno?>>
Al sentire tali parole,la giovane non potè fare a meno di trasalire.
Zouken,d’altra parte,inclinò leggermente la testa
<< Perché non fare appello al mio lato migliore?>>
<< Non sapevo che ne avessi uno>>ribattè l’altra,in tono freddo.
Il vecchio ridacchiò,leggermente divertito
<< Non si può essere consapevoli di un altro essere umano se non lo amiamo>>commentò
<< Attraverso l’amore  siamo in grado di vedere il potenziale dei nostri cari. Attraverso QUELL’amore …permettiamo ai nostri cari di vedere quel potenziale>>
fece una pausa per riprender fiato
<< Esprimendo quell’amore…il potenziale dei nostri cari diventa realtà>>
<< Tu non sei in grado di amare>>mormorò Sakura,il volto chiuso in un espressione stoica.
L’uomo sembrò pensarci un attimo,prima di stringersi nelle spalle
<< Forse hai ragione>>mormorò.
L’adolescente inarcò un sopracciglio,per poi voltarsi,in direzione dell’uscita più vicina
<< Vado a fare una passeggiata>>sussurrò.
Zouken decise di non fermarla.

Sigla iniziale  : https://www.youtube.com/watch?v=tcmDJGcd75o


La prima battaglia - parte 1

La vita di Sakura era sempre stata un continuo susseguirsi di atrocità e disperazioni. Era stata torturata fin da bambina,violentata da quelle stesse creature che avevano causato la morte di suo zio Karia e che,al contempo,costituivano la più alta fonte di guadagno della famiglia Matou.
I vermi magici erano creature piuttosto complesse. Assorbivano il prana e l’energia vitale derivante dalla nutrizione di organismi biologici,che fossero vivi o morti, dopodichè erano in grado di trasferire tale potere all’interno dei corpi umani.
Disgustoso,pensò lei

<< Bella passeggiata?>>
Il suono di quella voce la fece trasalire.
Si voltò.
Di fronte a lei,il volto chiuso in un sorriso agghiacciante,vi era un ragazzo non più grande di diciassette anni,il capo adornato da una capigliatura di colorazione blu,indossante una giacca da neve.
Shinji Matou, primogenito della famiglia Matou,cominciò a camminare con passo felpato in direzione di Sakura,le braccia occupate dal corpo di un cagnolino
<< Che cosa vuoi?>>domandò lei, in tono freddo.
L’adolescente,d’altra parte,inarcò un sopracciglio
<< Che cosa voglio?>>
Cominciò a picchiettarsi il mento con la mano libera
<< Che cosa voglio,che cosa voglio,che cosa voglio…>>
si fermò di colpo,volgendo la propria attenzione nei confronti della sorella
<< Io voglio…condividere-qualcosa-con te!>>
Al sentire tali parole,la giovane non potè fare  a meno di chiudere il volto in un espressione visibilmente confusa.
Shinji porse il cane in avanti
<< Lui è Pablo. Saluta,Pablo,dì ciao! Sakura,saluta Pablo>>
<< Ciao ,piccolo>>mormorò l’altra.
Il magus posò l’animale a terra,prima di volgere la propria attenzione nei confronti della parente
<< Seguimi >>ordinò.
Sakura fece come gli era stato detto.


L’istruzione ricevuta da Shinji era stata inconsueta,ma perfettamente adeguata alla vita che il padre aveva previsto per lui e al compito che lo aspettava. Da bambino ,aveva studiato in un convitto che suo nonno contribuiva in larga parte a mantenere e dove le sue frequenti assenze venivano regolarmente giustificate.
A volte,per intere settimane,la vera istruzione di Shinji veniva seguita dal vecchio Matou,che portava il ragazzo con sé ai recinti del bestiame,sui quali fondava la sua fortuna.
Zouken Matou era stato ,per molti aspetti ,un vero innovatore dell’allevamento dei vermi magici.
I suoi primi esperimenti con l’alimentazione a basso costo avevano precorso di cinquant’anni quelli della Torre dell’orologio.
Adulterava i pastoni degli invertebrati con setole di cinghiale,penne di gallina macinate e letame,in quantità considerate all’epoca al quanto spregiudicate. I vermi ne assorbivano i liquidi e l’energia residua,caricandosi di prana come delle batterie viventi.
Negli anni quaranta,era stato preso per un incosciente visionario da gran parte della comunità magica,quando,per farli ingrassare più in fretta,aveva tolto ai vermi l’acqua pulita,sostituendola con un beverone a base di rifiuti animali fermentati.
Non appena i profitti erano cresciuti a dismisura,la derisione era cessata e i suoi concorrenti si erano affrettati a imitarlo.
La leadersheep di Zouken Matou nell’industria del trasferimento di prana non si era fermata qui.
Aveva lottato vigorosamente  con i suoi fondi privati contro la legge per il trattamento indolore,facendone una pura questione economica,ed era riuscito a mantenere legale l’utilizzo del trasferimento anche sui bambini,nonostante il fatto che gli fosse costato caro dal punto di vista delle sovvenzioni governative.
Con Shinji al suo fianco,aveva diretto esperimenti su larga scala su come tenere immobili gli animali,per stabilire quanto a lungo li si poteva privare del cibo e dell’acqua prima di liberarli nelle fosse,senza che subissero una significativa perdita di energia magica.
Era stata la ricerca genetica sponsorizzata da Zouken a riuscire nell’intento di raddoppiare il trasferimento di prana degli animali, senza la concomitante perdita di liquidi che aveva tanto a lungo tormentato gli allevatori del Giappone.
Il vecchio aveva acquistato animali da riproduzione in tutto il mondo e finanziato numerosi programmi per lo studio della riproduzione tenuti all’estero.
Ma il buon funzionamento degli stabilimenti era soprattutto una questione di uomini, e nessuno l’aveva capito meglio di Zouken Matou,che era riuscito a domare i dirigenti sindacali quando avevano tentato di intaccare i suoi profitti con richieste salariali e di sicurezza sul lavoro. In questo campo,i suoi solidi rapporti con il crimine organizzato erano stati utili per trent’anni.
Arrivarono nei pressi di una fattoria e Shinji prese un respiro profondo
<< Dopo la morte di papà ,ho avuto una specie di illuminazione. Ho visto vermi esotici di tutto il mondo,così ho pensato" che cosa accadrebbe ,se mettessi insieme il meglio…di tutto quello che ho visto ?!">>
Spalancò le porte di legno,rivelando gli interni del complesso.
Sakura non potè fare  a meno di trattenere un sussulto
<< Hai costruito un labirinto. Mi vengono i brividi >>
<< Mi sento come Stradivari!>>ribattè l’altro,allargando ambe le braccia in un gesto teatrale.
All’interno del recinto,centinaia e centinaia di corpi cominciarono a dimenarsi,come risvegliatisi da un letargo lungo di parecchi anni
<< Nostro nonno era un pioniere nell’allevamento dei vermi magici,credo che sarebbe…sarebbe fiero del mio impegno>>osservò Shinji,lo sguardo fisso nei confronti degli animali.
Volse la propria attenzione nei confronti di Sakura
<< Il verme…non è come gli altri invertebrati. C’è una scintilla di intelligenza e un forte pragmatismo in queste creature>>
<< Evidentemente ti senti in sintonia con loro>>mormorò l’altra,ricevendo una risata da parte del fratello
<< La tua lingua diventa tagliente, quando hai paura, Sakura. Forte come un pony selvatico che si ribella al morso>>ridacchiò,colpendo la spalla destra della giovane con un pugno amichevole.
Volse la propria attenzione nei confronti del labirinto
<< La struttura è progettata per eccitare e scatenare antagonismo tra i vermi. C’è voluto un po’ per trovare il mix perfetto. Qualsiasi verme mangerebbe un uomo morto ,ma perché ne mangi uno vivo bisogna…educarlo,addestrarlo>>
Puntò lo sguardo in direzione del soffitto.
Il manichino era appeso al muro sotto il teschio di un cavallo,simile a un orribile pala d’altare. Le sue braccia erano spalancate sui due lati, all’altezza delle spalle,ben legate con corde a un unico ceppo,un pesante pezzo di quercia a forma di croce,tolto a un carretto di pony. Il ceppo correva dietro la schiena della figura come un giogo, ed era assicurato al soffitto con un gancio mobile.
Sotto di lui,un uomo sulla quarantina imbottì un paio di sacchi con i corpi di alcuni polli
<< Matzumoto ha esperienza in questo campo. Ha dato un uomo in pasto ai vermi,nei pressi della Cina,circa…vent’anni fa?>>
Il giapponese annuì di rimando.
Sakura,nel frattempo,fissò il manichino con fare attonito,prima di dilatare le pupille
<< Quello è uno dei miei completi>>sussurrò .
Affianco a lei,Shinji si strinse nelle spalle
<< Te ne compro uno nuovo>>mormorò.
Volse lo sguardo in direzione della figura e prese un respiro profondo
<< Noi,riempiamo i vestiti con la carne. Spruzziamo del profumo e facciamo sentire delle grida registrate. Naturalmente, quando sarà tutto vero…non ci sarà bisogno della registrazione>>ridacchiò.
Matzumotu lanciò i calzoni imbottiti ai vermi.
Le bestie balzarono in avanti come se fossero una sola.
A ogni gamba dei calzoni c’era posto solo per una decina,gli altri vennero allontanati a spinte.
Strapparono,grugnirono,tirarono e dilaniarono.
I polli morti dentro i calzoni vennero sbranati,con i vermi che scuotevano convulsamente la testa da una parte all’altra,facendone uscire le interiora. Una distesa ondeggiante di dorsi privi di spina dorsale.
Matzumotu aveva servito solo un leggerissimo stuzzichino,tre polli e un po di sangue. In pochi minuti,i calzoni furono ridotti a stracci e i vermi,sbavando,si voltarono verso l’entrata del labirinto.
Il corvo gracchiò,un soffio di vento fece crocchiare i rami sopra di lei,poi un urlo lacerò la notte.
Un urlo orribile,disperato,che si levò,cadde e finì in una supplica espressa con una voce così spezzata che sarebbe potuta essere di chiunque:<< uccidimi!>> e poi di nuovo un urlo.
Sakura capì che stava ascoltando una registrazione o una voce amplificata a un autoparlante.
Il rumore parve eccitare ancora di più i vermi che,quando videro il manichino al di sopra delle loro teste,urlarono e squittirono,iniziando a dilaniarlo.
Shinji osservò il tutto con fascino morboso,prima di posare ambe le mani sulle spalle della sorella
<< Non si tratta solo…di rendere orgoglioso il nonno,si tratta…di noi. Si tratta…della famiglia!>>
Fece una pausa per riprendere fiato
<< Voglio che tu sia fiera di me, Sakura. Tu sei tutto ciò che ho. E io…sono tutto ciò che hai>>terminò.
Al sentire tali parole, Sakura non potè fare a meno di abbassare lo sguardo.

                                                                                                                * * *

Residenza Emya

La coppia di adolescenti cominciò a farsi strada in direzione della cucina
<< Però,che giornata>>mormorò Shirou, appoggiandosi alla prima sedia che gli capitò a tiro.
Dopo appena un minuto buono tuttavia,trasalì leggermente.
Kirito osservò il tutto con fare sorpreso
<< Shirou,tutto ok?>>domandò,visibilmente preoccupato.
La testa rossa dilatò le pupille
<< Il campo delimitato ! >>esclamò,ricevendo uno sguardo confuso da parte dello spadaccino
<< Il che cosa?>>
<< Qualcuno è entrato in casa>>sussurrò.
E in quella frazione di secondo, quando il pericolo pareva temporaneamente lontano, il mondo andò in pezzi.
Il servo si sentì volare e non potè far altro che tenersi stretto con tutte le forze quella spada che era la  sola e unica arma a disposizione, e ripararsi la testa con le ambe braccia.
Udì le urla del suo master ,senza sapere che cosa stava succedendo…poi,il mondo divenne dolore e penombra.
Shirou era rimasto semisepolto nel crollo della camera, colpito da un tremendo attacco.
Capì dal vento freddo che il fianco della casa era esploso e un calore appiccicoso sulla guancia gli disse che stava sanguinando copiosamente.
Poi,sentì un grido lancinante che gli strappò le viscere, l'espressione di un dolore che ne le fiamme ne le maledizioni potevano provocare, e si alzò incerto, più spaventato di quanto non fosse ancora stato quel giorno.
Alzò la testa.
Di fronte a lui,vi era un ragazzo dall'aspetto alquanto malinconico: presentava una corporatura esile,così come un volto di colorazione bianca,al pari del marmo.
Occhi verdi come un paio di smeraldi ne adornavano il viso, mentre un paio di linee nere ne attraversavano verticalmente le guance, quasi a far sembrare che piangesse.
Indossava una giacca bianca, così come una spada legata alla vita ,il tutto completato da un hakama. La parte superiore della testa era occupata da una sorta di elmo con un corno ,che ne ricopriva la parte sinistra del cranio.
L’adolescente dilatò le pupille
" Che cos’è? Non riesco a distogliere lo sguardo!"
La creatura abbassò il capo,compiendo un passo in avanti
<< Perché il mio Gonzui abbia fallito nello strapparti l’anima,devi avere un po’ di potere spirituale ,nascosto ,da qualche parte. Sei un maestro?>>domandò,il tono di voce freddo e privo di qualsiasi emozione.
In quel preciso istante,una seconda figura attraversò lo squarcio creatosi nella parete della stana.
Si trattava di una giovane donna dalla capigliatura nera,il volto adornato da un paio di occhi rossi come il sangue.
Indossava una divisa color porpora,mentre,nella mano destra,teneva saldamente impugnata una spada da samurai.
La mora volse la propria attenzione nei confronti di Kirito, appena ripresosi dalla sorpresa  dell’attacco
<<  Quello dev’essere il suo servo>>osservò.
Al sentire tali parole,il giovane affianco a lei estrasse la punta della katana,ricevendo uno sguardo visibilmente confuso da parte della compagna
<<  Sono sorpresa. Non pensavo avresti sguainato subito la tua spada. Pensavo che ti avrei dovuto costringere a farlo. Quindi, questo significa che lo vedi come un degno avversario?>>
<< Al massimo, lo vedo come qualcuno che va distrutto>>ribattè l’altro,in posizione d’attacco.
Puntò lo sguardo in direzione dello spadaccino
<< Il mio nome è Ulquiorra Shiffer,quarto espada di Sosuke Aizen e Lancer di questa guerra>>
L’adolescente dilatò le pupille
<< Lancer,hai detto?>>
La giovane,d’altra parte,volse la propria attenzione nei confronti di Shirou
<< E per quanto riguarda il maestro ?>>domandò,in tono freddo.
Il servo non si voltò nemmeno a guardarlo
<< Akame,devi affinare i tuoi poteri percettivi . Dovresti essere in grado di capirlo con un solo sguardo. Quel tipo…è spazzatura>>
Questo fu tutto quello che il saber aveva bisogno di sentire.
Girò la testa in direzione della testa rossa e prese un respiro profondo
<< Shirou ,scappa!>>
Il mago trasalì,prima di annuire rapidamente e cominciare a correre. La samurai lo seguì a ruota.
Kirito cercò di fermarla ma venne prontamente interrotto dalla figura del lancer,che utilizzò il proprio corpo per sbarrargli la strada
<< la tua battaglia è con me>>sussurrò.

                                                                                                                             * * *
Altrove 

La tempesta fece calare sulla campagna l’oscurità prima del tempo. Lampi frequenti illuminavano i resti di quella giornata : pezzi d’ossa,membra umane e metalliche strappate via dai corpi a cui appartenevano,pezzi  di armi che avevano servito gli umani e altri appartenenti ai loro proprietari.
Sui resti organici e metallici si muovevano solo le nuvole e i torrenziali rovesci di pioggia. Anche gli uccelli e gli insetti erano fuggiti. In mezzo a quella distruzione totale si estendeva una macchia di fango. All’interno del condominio abbandonato, il soldato osservò i corpi insanguinati di fronte a lui.
Tese le orecchie e ascoltò con attenzione. L’intero ghetto era un continuo riecheggiare di grida e colpi d’arma da fuoco. Sembrava una guerra…no. Questa non era guerra, ricordò. Era un massacro.
Poi,come dal nulla,lo sentì. Un rumore lento e regolare ,quasi impercettibile.
Un suono di passi.
Il proiettile lo colpì dritto allo stomaco,facendolo cadere a terra.
Avanzando lentamente nei confronti del caduto,vi era una giovane adolescente di età,probabilmente,non superiore ai diciassette anni,indossante un abito gotico di colorazione rossa.
Capelli neri e lucenti erano riccamente legati in un paio di code,perfettamente in contrasto con una pelle bianca color panna.
Bella. Questo era l’unico aggettivo che poteva venire in mente al soldato,mentre osservò la figura di fronte a lui.
Ma la caratteristica più pronunciata della ragazza consisteva negli occhi,uno rosso come il sangue stesso,l’altro dorato e ornato dalle lancette di un orologio.
Il servo abbassò lo sguardo,un moshetto puntato nei confronti dell’uomo
<< Armi belle grosse…>>
prese a calci un fucile posto accanto alo corpo di uno dei soldati morti
<< Liste cifrate. Cosiddetti…sicari. E nessuno di voi…riesce a rispondere a una semplice domanda>>
posò il piede destro sulla schiena del ferito
<< Chi paga?>>
In tutta risposta,il mercenario emise un grido di dolore
<< Te lo chiedo di nuovo: chi ti ha mandato qui?>>domandò,il tono di voce morbido e suadente.
L’uomo deglutì a fatica
<< Te lo giuro,non l’ho mai visto,non ci ho mai parlato…>>
<< Lo so,sai,è quello che dicono tutti. Non so chi sia ,non so dove sia,è fatto tutto elettricamente,non posso aiutarti,ti prego ,morirò dissanguato,basta,fa male!>>
Al sentire tali parole,il soldato indietreggiò leggermente
<< E allora che vuoi da me?>>
La donna inclinò leggermente la testa,il volto chiuso in un sorriso sadico
<< La cena>>sussurrò.
Pochi minuti dopo,l’intero quartiere riecheggiò in un urlo strozzato.

                                                                                                                   * * *

Residenza Emya

Silenzio.
In quell'attimo fermo in cui il tempo sembrava non voler più scorrere,ciò che regnava era il silenzio.
Neri capelli ,paragonabili all'ossidiana, occhi scuri come pece, impugnavano una spada che mai nessuno avrebbe mai giudicato così potente. Era un giovane ragazzo a tener salda la presa su quella mitologica arma, Kazuto Kirigaya ,noto come Kirito, che con fierezza ed elegante imponenza mostrava la forza della sua calibur .
Di fronte a sè,vi era un uomo dagli occhi verdi e neri capelli ribelli che scivolavano tranquilli lungo le guance d’alabastro; impugnava una katana lunga più di un metro emmezzo .
Solo a guardarlo, poteva ben esser chiara la sua forza, quella supremazia e fierezza che solo lui, Ulquiorra Shiffer , l’arrancar della disperazione, poteva esprimere.
Due Spriti eroici, due anime di cavalieri si stavano affrontando in quell'apparente tranquilla notte  che riservava solo magia; entrambi con uno scopo, la conquista del Sacro Graal, quell'oggetto in grado di realizzare qualsiasi desiderio .
Il resto sembrava quasi esser diventato superfluo, non contava più nulla se non quella battaglia, una delle tante che per uno di loro si sarebbero susseguite fino alla vincita del conflitto. Si definisce duello il combattimento formalizzato tra due persone.
Nelle modalità in cui è stato praticato dal XV secolo in poi nelle società occidentali, un duello ricadeva sotto una precisa definizione: combattimento consensuale e prestabilito che scaturisce per la difesa dell'onore, della giustizia e della rispettabilità e che si svolge secondo regole accettate in modo esplicito o implicito tra uomini di medesimo ceto sociale e armati nel medesimo modo.
Solitamente il duello era estraneo alla legge ufficiale, che lo vietava o ,al più lo tollerava, ed era visto dai contendenti come un'azione sostitutiva della stessa legge, assente o ritenuta insoddisfacente ai fini della giustizia.
I contendenti erano generalmente accompagnati da due padrini, cui spettava il compito di organizzare il duello nel rispetto delle regole cavalleresche: il secondo e il testimone, cui spettavano in particolare i compiti di osservazione e vigilanza.
In particolari duelli il numero di secondi e testimoni poteva essere maggiore. era sempre richiesta la presenza di un medico.
Non vi erano medici,qui. C’era solo la morte. La consapevolezza che uno di loro non sarebbe uscito vivo da quella stanza.
I due servi si fissarono l’un l’altro, nessuno dei due pareva intenzionato a muovere un muscolo.
Kirito non potè fare a meno di trattenere il respiro. Mentre aveva percepito un live accenno di  shock nello scoprire che il presunto 'Lancer' della guerra avesse estratto una katana ,la creatura doveva avere sicuramente un asso nella manica.
"Tuttavia" pensò il giovane nervosamente ,mentre osservava l'arma di Lancer "Conosco poco i racconti leggendari, quindi è quasi impossibile per me cercare anche di indovinare la sua identità. La spada sembra piuttosto ordinaria… forse è la sua arma eccelsa? Se lo è, allora cosa fa? »
Spostò il piede destro di appena un centimetro, facendolo scricchiolare contro la ghiaia del giardino.
Questo ,a quanto pare,  è stato  il segnale che i due servant stavano aspettando.
Saber non perse tempo e caricò in avanti, la spada nascosta pronta a colpire, mentre Lancer alzò la katana con entrambe le mani ,nel tentativo di bloccare l’assalto.
Il terreno sotto il servo divenne ben presto incrinato sotto la forza del contraccolpo.
La creatura spinse l’arma verso l'alto prima di calciare Saber lungo la parte superiore dell’ addome, costringendolo a fare qualche passo indietro. Lancer compì un rapido affondo con la spada, pronto a perforare la testa del cavaliere. Questi inclinò il capo verso destra,evitando la punta dell’arma.
A rigor di ciò, il tutto non  impedì a Lancer di compiere una rapida rotazione su se stesso,protraendo la katana una seconda volta. Saber schivò il colpo,perdendo un ciuffo di capelli nel processo.
Ancora e ancora Lancer puntò l’arma in un rapido affondo in avanti,aumentandone l’intensità ad ogni tentativo di ferire l’avversario.
Il biter parò la maggior parte dei colpi attraverso la spada celata nelle ombre.
Con un grido di rabbia, roteò l’arma  spingendo l’arma avversaria verso destra,prima di compiere anch’egli un affondo .
La spada venne prontamente intercettata dalla lama del servant nemico.
Lancer  oscillò  la katana con rinnovato fervore, costringendo il giovane  a compiere un salto all’indietro.
Saber compì un rapido taglio a mezz’aria .
Il colpo fu abbastanza potente da provocare  un ampio squarcio nelle pareti poste come perimetro del campo di battaglia.
Polvere e detriti iniziarono a riversarsi sui due combattenti.
A causa della visuale temporaneamente annebbiata,la coppia di guerrieri tornò in una posizione di difesa.
Una volta che i loro sguardi si incontrarono,balzarono in avanti una seconda volta.
<< Che razza di lancer fa uso di una spada?!>>urlò.
Ulquiorra s’inchinò lievemente, poi scese rapidamente i gradini ed incalzò il cavaliere con tanta furia, che questi fu costretto a retrocedere di due passi. Per alcuni istanti ,nell’angusto corridoio, si udì solo lo stridore dei ferri.
Appoggiata contro la porta del salotto, una figura celata nelle ombre,con le braccia incrociate, assisteva al duello senza parlare, cercando di seguire con lo sguardo il fulmineo guizzare delle lame.
Kirito si batteva splendidamente, da spadaccino valente, parando con grande sangue freddo e vibrando stoccate ben dirette; dovette ben presto convincersi ,però, d’avere dinanzi un avversario dei più temibili e che possedeva dei muscoli d’acciaio.
Dopo i primi colpi, Lancer aveva riacquistato la sua calma.
Non attaccava che di rado, limitandosi a difendersi ,come se volesse prima stancare l’avversario e studiarne il  gioco.
Fermo sulle sue gambe , col corpo diritto, la mano sinistra avanzata orizzontalmente, gli occhi lampeggianti, pareva che giocasse.
Invano ,saber aveva cercato di spingerlo verso la scala con la segreta speranza di farlo cadere, vibrandogli una tempesta di stoccate.
Ulquiorra non aveva fatto un solo passo indietro ed era rimasto irremovibile, ribattendo i colpi con una rapidità prodigiosa, senza uscire di linea.
D’improvviso, però, si slanciò a fondo.
Battè di terza la lama dell’avversario con un colpo secco, legandogliela di seconda e facendogliela cadere al suolo.
Fu un colpo solo.
Kirito, trovandosi inerme, era diventato pallido e compì un balzo all’indietro.
La punta scintillante della lama di lancer lo mancò di poco. Il giovane non perse tempo e afferrò la lama a terra,parando un secondo affondo.
Ulquorria inarcò un sopracciglio
<<  Pensi che basti solo la forza per battermi? Sei troppo ottimista. O meglio, credo che i nostri concetti di forza siano troppo diversi. Lascia che te lo dimostri; questa è la vera forza >>
Alzò la mano destra. Per i primi cinque secondi non accadde niente.
Poi,come dal nulla,la punta del dito indice cominciò a illuminarsi di una debole luce verde. Lancer volse lo sguardo in direzione dello spadaccino
<< Muori come hai vissuto…spazzatura>>
E poi,quando il bagliore aumentò d’intensità,prese un respiro profondo
<< Cero>>
Il colpo sibilò nell’aria.
Il risultato, quando il fuoco nemico raggiunse l’adolescente, fu decisamente esaltante.
L’esplosione fu ancora più esagerata di quanto Kirito avesse inizialmente temuto.
Mentre le fiamme si sollevarono al cielo, iniziarono a udirsi le prime grida e le urla dei passanti che avevano percepito l’onda d’urto causata dal contraccolpo.
L’attacco  titanico squarciò il centro della notte. Una rossa palla di fuoco cancellò prima una delle staccionate poste lungo il perimetro dello casa,poi gli alberi adiacenti al traliccio e poi l'intero orizzonte da nord a sud.
Quando la polvere si levò,tuttavia,lo spadaccino era ancora in piedi,una coppia di spade illuminate poste di fronte a lui, a immagine di una X,i vestiti lacerati.
Ulquorria osservò il tutto con fare impassibile
<< Interessante. Forse sei più forte di quanto sembri>>commentò.
Saber non ebbe neanche il tempo di controbattere,poiché la creatura balzò in avanti,incontrando la propria lama con la sua.



La stanza era buia ma leggermente illuminata dalla luce dei lampioni che attraversava le finestre.
Il giovane  si guardò intorno e sentì alcuni passi.
Preso dal panico, non perse tempo e si accasciò dietro uno degli scaffali in cui erano riposti dei libri.
Per un attimo pensò di essere al sicuro. Poi, la testa rossa si porse oltre lo scaffale, per avere una migliore visuale della zona.
Il giovane udì un rintocco che crebbe e si spense lentamente, seguito da un respiro lento e impercettibile. Poteva essere anche il vento ,eppure sapeva che non lo era.
Il  magus si porse nuovamente  in avanti e tornò a fissare l’entrata.
Nell’oscurità della sala vide la verde superfici rettangolare di un tavoli. Fra questi una donna orientale si muoveva agevolmente ,silenziosa come uno spettro, ad eccezione del leggero rintocco provocato dai suoi passi.
Il silenzio fece rabbrividire Shirou.
Doveva aver percepito la sua energia vitale,pensò. Appena un paio di secondi dopo,tuttavia il servant sembrò dissiparsi nell’aria
<< Trovato>>
Il mago si bloccò di colpo, all’udire di quella voce.
Una lacrima di sudore gli attraverso la fronte e cadde sul pavimento della stanza .
Girò lentamente la testa e fece alcuni passi indietro, alla vista della figura che gli si era appena parata davanti agli occhi.
Akame alzò la spada al d sopra della sua testa
<< Non temere,la tua morte verrà rapidamente. Per favore,mantieni la calma,mentre ti viene estratta la vita>>
Shirou non  perse tempo. Chiuse gli occhi e afferrò il primo libro che gli capitò a tiro,sbattendolo contro la testa della mora. Questa,visibilmente sorpresa dall’azione,indietreggiò lentamente
<< Fa male>>sussurrò. Ed era vero.
Di norma,nemmeno i proiettili di una pistola avrebbero potuto scalfire un servo. Shirou,tuttavia,aveva rinforzato il libro attraverso la magia,rendendolo particolarmente resistente. Sentì le forze che cominciarono ad abbandonarlo.
Il consumo d'energia doveva essere stato notevole,pensò.
Si alzò di colpo,pronto a correre,ma l’immagine di una figura gli si parò davanti
<< Vuoi scappare? No. Io non lo permetterò>>
Di fronte all’adolescente,infatti,si era appena materializzato un uomo dalla capigliatura bianca,indossante un abito da monaco,così come un paio di occhiali da sole.
La testa rossa strinse ambe le palpebre degli occhi
<< Immagino che tu sia il suo maestro. Dov’è l’altro?>>
<< Nella mia testa. Lui è il master di quel tizio,lancer,ma non può ancora uscire. La luna è troppo piccola>>ridacchiò l’altro,il volto chiuso in un sorriso folle.
L’adolescente compì un passo in avanti
<< Perché vuoi ucciderci? Per un desiderio?!>>
Il master scosse la testa un paio di volte
<< No,è a causa della voce . Mi ha promesso il mio posto indietro,sei avessi obbedito,mentre avrebbe donato un corpo autonomo all’altro tizio>>
Al sentire tali parole,il giovane compì un passo all’indietro
<< Tu sei pazzo>>sussurrò.
L’espressione dell’uomo si rabbuiò all’istante
<< Il mio maestro ha il marchio della verità. Le tue menzogne non possono più infettarmi. Ora siamo protetti da qualcuno con un potere maggiore di chiunque altro !>>
Volse la propria attenzione nei confronti di Akame
<< Uccidilo>>ordinò.
La donna annuì di rimando,protraendo la lama in avanti. Poi,accadde l’impensabile.
Vi fu un lampo di luce bluastra.
Lo sentì arrivare: un mugolio crescente da un altro mondo che giungeva dal lato ovest della città, un mmmm che crebbe fino a diventare un MMMMM nello spazio di pochi secondi. Qualcosa si schiantò rumorosamente sulla strada ,scalzando pezzi d’asfalto,prima di rotolare vorticosamente nell’erba alta a sinistra del giardino. Una moto. Più precisamente,una Harley Davinson.
Il giovane scappò ,con la sensazione di muoversi a rallentatore. Vide uno dei suoi piedi in una vecchia scarpa da ginnastica allungarsi in avanti e scendere sul terreno. Poi, scomparve dietro di lui ,mentre avanzava l’altro piede.
Tutto accadeva lentamente. Come guardare il replay di un giocatore di baseball che cercava di rubare la seconda base.
Shirou Emya corse per la vita. Cinque metri più avanti,la grande mano calda diventò una mano fantasma,anche se l’odore di benzina infuocata era forte e lo inseguiva,spinto da un venticello leggero. Il ragazzino corse per un’altra cinquantina di metri,poi si fermò a guardare. Ansimava. Non pensava fosse per la corsa,anche se era decisamente fuori forma.
Pensava che fosse a causa del terrore e dello sgomento.
A guidare quel veicolo,era una creatura fuoriuscita dal più nefasto degli incubi.
Uno scheletro indossante una giacca da motociclista,il corpo circondato da fiamme rosse e nere,al pari della pece
<< Il male! Il suo segnale proviene da qui !>>urlò il servo,atterrando di fronte alla figura di Akame.
Affianco a lei,il master dilatò le pupille
<< Lucifero! Il bambino ha fatto arrivare Lucifero in persona! E ora, per le mie azioni ,devo sopportare la furia di Satana. Ma sappi,o malvagio,che il tuo male non mi tenterà. La mia fede sarà la tua caduta. Io sconfiggerò il tuo male,poi ti guarderò implorare perdono!>>
La creatura puntò lo sguardo nei confronti dell’uomo,uno sguardo freddo e privo di vita
<< Folle,io sono Ghost. Io proteggo gli innocenti da quelli come te. Dodici persone hanno trovato la morte per mano tua. Pagherai per i tuoi crimini>>
<< Bestemmiatore! Ho avuto a che fare con quelli come te! Negate sempre ciò che siete…volete ingannarci!>>
<< La tua pazzia non ti salverà>>sussurrò l’altro,estraendo una catena dalla faretra della giacca
<< Devi soffrire per il male che hai fatto>>
<< Male? Lucifero che parla del male che ho fatto io! Come osi giudicarmi? È feccia…perdonami maestro…come te,che dev’essere distrutta>>gridò,compiendo un balzo in avanti,gli occhi rosso sangue.
Il servo infuocato allargò ambe le braccia
<< Forza,accomodati>>
E poi,la camera risuono dei rintocchi di quella battaglia.
La creatura afferrò l’uomo al livello della collottola, scaraventandolo sul pavimento di legno e sollevando ingenti quantità di detriti.
Il maestro emise un gemito,poco prima di essere inviato direttamente contro la parete opposta della sala.
Akame non perse tempo e sguainò la spada,inserendola nel costato della bestia.
Questi fissò la donna una decina di secondi,la testa inchinata,in lieve curiosità,prima di afferrare l’oggetto con ambe le mani.
Visibilmente sorpresa dall’azione dell’avversario,la giovane dilatò le pupille,per poi essere colpita da un poderoso calcio allo stomaco.
Il colpo fu sufficiente a farla indietreggiare.
La donna saltò in avanti ed alzò la katana una seconda volta.
Ghost fece lo stesso con la catena.
Dalla punta dell'oggetto fuoriuscì una lunga frusta di fuoco che andò ad avvolgersi intorno al collo della serva e la tirò verso uno dei banchi.
Akame cadde pesantemente sul mobile e sbattè la testa contro il muro. Il master della spadaccina non perse tempo e avanzò in direzione del demone.
Questi ,dopo aver intuito le intenzioni del giovane,fece un saltò e rimase sospeso a mezza'aria. Compì una rapida piroetta su se stesso e lanciò un proiettile di fuoco ,che venne prontamente evitato dal magus.
Lo scheletro ricadde delicatamente a terra, con la testa chinata verso il basso, e si rimise in posizione di difesa.
Akame, stesa contro la parete della sala fece lo stesso e diede cenno al compagno di seguirlo.
Ghost girò leggermente la testa da parte a parte dell'aula e allungò la mano,facendo segno alla coppia di farsi avanti.
Entrambi gli avversari,tuttavia,non ebbero il tempo di contrattaccare,poiché la figura di Kirito attraversò la camera,fuoriuscendo dall’unico muro rimasto intatto.
Il saber riuscì a mantenersi in posizione eretta,le spade saldamente tenute in ambe le mani.
Ulquiorra lo seguì subito dopo,camminando lentamente,come se la situazione intorno a lui non lo interessasse nemmeno.
Non appena i suoi occhi entrarono in contatto con quelli del servo infuocato,tuttavia,assunse una posizione d’attacco
<< Chi sei ?>>domandò,visibilmente incuriosito.
Quando la creatura non rispose,provò di nuovo
<< Non mi hai sentito? Ho chiesto di identificare te stesso>>
Ghost inclinò leggermente la testa,prima di porgere un braccio in avanti.
Quest’ultimo cominciò a illuminarsi di una luce abbagliante.
Ulquiorra fece lo stesso con il proprio,preparandosi  a utilizzare un Cero.
Poco prima che ambe i servi potessero completare l’attacco ,tuttavia,la voce del master risuonò alle loro spalle
<< Lancer,ce ne andiamo>>ordinò.
La creatura dilatò le pupille,volgendo la propria attenzione nei confronti dell’uomo.
Dopo circa un paio di secondi,tuttavia,annuì di rimando
<< Come desidera, Roa-sama>>
E,detto questo,il trio si smaterializzò nel nulla.
Ghost mantenne una posizione di difesa,non del tutto sicuro se dovesse abbassare la guardia o meno.
Quando non accadde nulla,rivolse la propria attenzione nei confronti di Shirou
<< C’è un poso in cui possiamo parlare?>>

                                                                                                                              * * *

La prima battaglia - seconda parte

La giovane donna fissò estrefatta la scena che si svolgeva all’interno della sfera di cristallo.
La situazione non era delle migliori.
SHIKI non aveva uno,ma ben due servi!
Peggio ancora,uno dei due,probabilmente un lancer,pareva molto più potente di qualsiasi  spirito eroico che,fino ad ora,era stato convocato.
E le brutte notizie non finivano lì. Cominciò a camminare in direzione del proprio appartamento.
Una volta fu sul punto di far saltare la sua copertura e rivelare la sua presenza,quando un movimento tra le macerie la portò a puntare la propria mano in quella direzione.
Fortunatamente non sparò. Il gatto uscì fuori dal mucchio di detriti la fissò imperiosamente,frustò l’aria con la coda e saltò via nella direzione opposta.
Si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo ed aprì la porta.
Ad accoglierla,fu una giovane donna dalla capigliatura rossa,vestita in un abito da cameriera
<< Bentornata, Akiha-sama>>dichiarò questa,inchinandosi leggermente.
L’adolescente dai lunghi capelli neri annuì in riconoscimento,prima di prendere un respiro profondo
<< Koaku-san ,ho una terribile notizia>>sussurrò.
Al sentire tali parole,la governante inarcò un sopracciglio
<< Si tratta di SHIKI. Lui…è un maestro. Roa sta utilizzando il suo corpo come un contenitore. E non è la parte peggiore>>
Chiuse il volto in un espressione visibilmente rassegnata
<< Ha due servi>>
<< Davvero?>>domandò una voce,dall’altro capo della stanza.
Una ragazza dalla capigliatura nera,vestita in un elegante abito rosso di fattura gotica,cominciò a farsi strada all’interno della camera
<< Dev’essere il motivo per cui è fuggito in questa città . Evidentemente,è stato selezionato come un master prima del vostro reclutamento>>
<< C’è di più>>continuò l’altra.
Il servo annuì di rimando
<< Vai avanti>>ordinò.  
Akiah esitò un momento
<< Uno dei maestri è il mio vecchio compagno di classe Emya Shirou. Anche lui sembra possedere più di un servo>>
<< Interessante. Bhe,a meno che non sia uno psicopatico con tendenze demoniache,credo di poter escogitare qualcosa per avvicinarlo>>
<< Tieni a freno la lingua,donna. Le tue  parole sono degne del più mero degli assassini. Seduzione e inganno sono armi prive di onore>>
A pronunciare tali parole,fu un uomo dalla capigliatura d’argento,indossante un abito da guerriero,la mano destra occupata da una lunga lancia. Il volto pareva adornato da una serie di profonde cicatrici,mentre un paio di orecchie  punta occupavano ambe i lati della testa
<< C’è un solo modo per uscire da questa guerra. Un combattimento all’ultimo sangue>>continuò questi
<< Non dovresti essere con Shiki?>>domandò Akiah,visibilmente irritata.
Il servo le rivolse uno sguardo freddo
<< Il mio maestro ha insistito sul fatto di voler passare un po’ di tempo per conto proprio. Non la ritengo una strategia valida, ma la parola del mio signore è legge>>
<< E se venisse attaccato mentre tu sei qui?!>>
<< Qualora la situazione si verificasse, gli basterebbe fare uso di un incantesimo di comando>>ribattè l’altro,con fare indifferente.
La donna inarcò un sopracciglio
<< Non sembra che tu stia prendendo questa faccenda molto seriamente>>mormorò.
Al sentire tali parole,la creatura compì un passo in direzione della magus
<< L’unica cosa che non prendo sul serio,bimba…sei tu>>sibilò
<< Il tuo parlare mi annoia. La tua condotta è quella di un bambino lamentoso. E a quanto pare,non sei nemmeno in grado di tenere al guinzaglio i tuoi parenti>>
Al sentire tali parole, Akiah non potè fare a meno di trasalire. Visibilmente soddisfatto dalla reazione dell’adolescente,il lancer prese un respiro profondo
<< Terrò fede al mio patto,umana…se tu,mi porterai il Grall. Ma se per casso dovessi fallire…le stelle si bagneranno  del tuo sangue impuro>>
<< Ara-ara. Stai per caso minacciando uno dei miei master,lancer-san?>>domandò l’altro servo,il tono di voce gioviale ma mortalmente freddo allo stesso tempo
<< Non è una minaccia>>ribattè l’altro.
Volse la propria attenzione nei confronti della giovane
<< è una promessa>>sussurrò.
E,detto questo,si smaterializzò nel nulla.

                                                                                                                           * * *

Deserto.
Come tutti i porti del mondo,anche quello di Fuuyuki era un cosmo autonomo di dimensioni enormi in cui sembrava non mancare nulla,se non la possibilità di orientarsi.
Alle spalle delle tre figure ,vi era il deposito dei container con le montagne spigolose delle casse dai colori irreali. Gru ferme si stagliavano contro il cielo blu argento della sera.
I profili dei cargo per le automobili si delineavano come gigantesche scatole da scarpe. E poi navi portacontainer,cargo ed eleganti navi frigorifero bianche. Alla loro destra,si trovavano i magazzini.
Un po’ più in avanti, vi erano tubature che scorrevano l’una sull’altra,lamiere e parti di sistemi idraulici. Ancora più avanti iniziava la zona dei bacini galleggianti. La brezza portava fin là l’odore delle vernici.
Una delle figure colpì la più bassa con un rapido pugno alla mascella,facendola ruzzolare contro uno dei muretti
<< Non sei più veloce come una volta ,eh Kiara ?>>
Il giovane si alzò di colpo,il labbro sanguinante,allargando ambe le braccia in un gesto amichevole
<<  Gin,non sapevo che fossi tu!>>esclamò,ricevendo un secondo colpo.
Il membro della yakuza lo afferrò per il colletto
<< Te lo ripeto. Li hai i nostri soldi?>>
<< Oh,sì,i vostri soldi! I vostri soldi,i vostri soldi…te lo giuro,li avevo proprio qui un minuto fa>>
<< E allora sei in ritardo di un minuto di troppo>>commentò l’uomo,estraendo una pistola dalla tasca dei pantaloni,puntandola nei confronti dell’adolescente.
Questi cominciò a piagnucolare
<< Gin,Gin ,ti prego ,non serve a niente tutto questo. Chi si prenderà cura dei miei figli ?! >>
<< Tu non hai figli>>
<< Li faccio subito!>>
il suono della revolver fu tutto quello che gli serviva per zittirsi.
Il mafioso,un uomo grassoccio sulla cinquantina,compì un passo in avanti
<< Oh,non preoccuparti,nessuno sentirà la tua mancanza>>
<< Io non lo fare se fossi in te>>
Il suono di quella voce attirò l’attenzione dei presenti.
Si voltarono.
Dietro di loro,aveva appena preso forma la figura di un uomo dall’aspetto caucasico,vestito in un elegante giacca di colorazione nera,così come i pantaloni
<< Potresti mancare il suo cuore. Mira in mezzo agli occhi,così di beccherai uno spruzzo uniforme>>continuò questi,ricevendo uno sguardo visibilmente confuso dalla coppia di strozzini
<< E tu chi cazzo sei?>>
<< Mi chiamo Klaus. Diciamo pure,un intenditore di morte. Ma pare che nessuno vada più orgoglioso di quest’arte,è così raro imbattersi…in un omicidio pulito,oggi giorno>>
Gin non perse tempo e puntò la pistola in direzione del nuovo arrivato
<< Hai due secondi per fare le valige,o dividerai una bara con questo deficiente>>
<< Oh,io ho già una bara tutta mia>>ridacchiò l’altro.
Il giapponese alzò la pistola e sbloccò la sicura.
I proiettili attraversarono l’aria con una velocità di circa 300 km/h.
Un sibilo leggero,un flotto di sangue,e la testa dell’uomo esplose,ma solo all’interno,poiché l’oggetto non era che un piccolo calibro,utilizzabile solo per un’arma silenziosa. Il tutto accadde nella frazione di a mala pena un secondo.
Lo straniero cadde a terra,gli occhi spalancati ,apparentemente privi di vita.
Gin osservò il tutto con fare impassibile,prima di prendere un respiro profondo,volgendo la propria attenzione nei confronti di Kiara
<< Il tuo turno>>
<< Scommettiamo che sei rimasto senza proiettili,eh,amico?>>
il click dell’arma fu l’unica risposta che gli serviva
<< Oh,cazzo>>
<< Ne ho tenuto uno speciale proprio per te>>dichiarò l’uomo,le labbra arricciate in un sorriso freddo

<< Interessante>>
Il tempo parve bloccarsi.
La coppia di sicari si voltò,seguita da Kiara.
Completamente inerme,il volto chiuso in un ‘espressione divertita,vi era Klaus,il punto nel quale era stato colpito dalla pallottola completamente rigenerato
<< Sono stato accoltellato,impiccato,dilaniato,bruciato,perfino schiacciato con una golda,una volta,ma non mi avevano mai sparato in testa,prima d’ora>>
Sputò qualcosa nella mano destra. Aprendo il palmo,il trio di uomini osservò con orrore come l’oggetto in questione si rivelò a loro. Quest’ultimo consiteva nello stesso proiettile sparato dalla revolver ,intriso di un leggero strato di sangue
<< Da un po’ di prurito. Però,devo dire che hai una bella mira. Ma la prossima volta…>>
compì un balzo in avanti,affondando il braccio nel petto di Gin
<< Mettici un po’ più di cuore>>sussurrò.
Passarono appena un paio di secondi.
Il sangue fuoriuscì copioso dalla cassa toracica del sicario.
Il suo compagno non ebbe neanche il tempo di reagire.
Sentì i denti dell’originale farsi strada attraverso la giugulare.
Entrambi gli uomini morirono nello stesso istante.
Kiara fissò la scena con fare attonito,prima di emettere un urlo strozzato.
Corse. Corse più veloce che poteva. Senza mai fermarsi, senza mai guardare indietro. Perché sapeva che, se si fosse fermato, anche solo per un istante…sarebbe morto.
Svoltò l’angolo del primo portacontainer .
Iniziò a percorrere esitante il corridoio che gli si era appena parato davanti e analizzò con cura il luogo in cui era capitato. Era all’apparenza un edificio vecchio e abbandonato in contatto con la linea fognaria della città.
Numerosi tubi in rame e elencati  in ordine decrescente, infatti, ne percorrevano il soffitto e parte del fondo quasi come briciole di pane indicanti l’uscita di un  sentiero.
Le pareti della struttura erano ricoperte da muschio e strati di muffa mentre miriadi di ragni e scarafaggi ne attraversavano le crepe e gli anfratti come mosche.
Poi,come dal nulla,udì un suono di vetri infranti.
Alzò lo sguardo
<< Oh,mio Dio!>>
Lo straniero calò lentamente sul pavimento,la finestra rotta lasciata alle sue spalle.
Puntò lo sguardo in direzione di Kiara e questi compì un passo all’indietro
<< Ehi,amico…ehi,amcio,non so come fai a conoscermi ma…è tutto a posto,creimi! Io non ho visto niente,ok? Perciò puoi risalire dritto da quella finestra,io non dirò niente,perché,perché…perché come faccio a dirlo se non ti ho visto? Insomma, sono ceco! Ho le lenti a contatto! Sono astigmatico,amico,io non ci vedo proprio,infatti,dove sei? Eh,dove sei?>>
Nonostante la reazione dell’uomo,il servo riuscì a mantenere un sorriso composto
<< Ti ho visto al molo,ragazzo. Sei un bugiardo,un ladro e un imbroglione>>
<< No,quello era mio fratello Makoto! Io sono la pecora bianca della famiglia>>ribattè l’altro,agitando ambe le braccia con fare disperato.
La creatura inarcò un sopracciglio
<< Bhe,questo è un peccato. Perchè è la parte di tè che mi serviva>>sussurrò.
Al sentire tali parole,il malvivente non potè fare meno di deglutire
<< Ehi,andiamo,fratello,non vorrai bere il mio sangue,vero? Se hai fame,ti porto in un ristorante a due isolati da qui che fa un sushi con i fiocchi>>
<< Ho già mangiato giapponese>>mormorò lo spirito,stringendosi nelle spalle.
Kiara si voltò di colpo,pronto a scappare,solo per ritrovarsi di fronte la figura del caucasico
<< Mi farai venire il dubbio che io non ti piaccia. Non è mica questo che vogliamo,non è vero?>>
il giovane scosse la testa rapidamente,il volto rigato dalle lacrime.
Klaus non perse tempo e afferrò il mento dell’individuo,fissandolo dritto negli occhi
<< Ora…farai esattamente quello che ti dico>>

                                                                                                                 * * *

Sebastian Michaelis,servo assassin della quinta guerra,fissò con occhi critico i dodici astici posti di fronte a lui.
La qualità era un fattore decisivo.
I crostacei arrivavano ovviamente dalla Bretannia,ma bisognava fare attenzione,perché c’erano esemplari splendidi e altri meno attraenti. In breve,dovevano necessariamente avere alcune caratteristiche ben precise perché,al momento della consegna,un cliente come Sebastian fosse  soddisfatto. Il servo prendeva gli astici l’uno dopo l’altro,li girava e li rigirava,scrutandoli.
Gli animali erano disposti in gruppi di sei in casse di polistirolo,rivestite con una specie di felce.
Si muovevano appena,ma naturalmente erano vivi,come doveva essere. Le loro chele erano legate.
<< Bene>>commentò l’uomo.
Era la miglior lode che potesse tributare. In effetti era molto soddisfatto di quegli astici. È vero ,erano piccoli,ma per le loro dimensioni erano molto pesanti e avevano una splendida corazza blu scuro. Tranne gli ultimi due
<< Troppo leggeri>> osservò.
Il commerciante aggrottò la fronte,prese uno degli astici che aveva ricevuto l’approvazione di Sebastian e uno degli altri e li soppesò,uno per mano<< Ha ragione,signor Michaelis>>ammise sbigottito.
<< Mi devo scusare>>
Stava lì come una statua della giustizia del mercato del pesce,gli avambracci piegati ad angolo e e mani distese
<< Ma non c’è molta differenza. Una piccolezza,vero?>>
<<  Suppongo di sì>>
<< Posso tornare indietro e…>>
<< Non si preoccupi. Dovrò solo capire quale dei miei maestri avrà lo stomaco più piccolo>>
Il commerciante si scusò ancora.
Si scusò nell’uscire e ,verosimilmente, aveva continuato a scusarsi anche durante il viaggio di ritorno,mentre Sebastian era già  nella splendida cucina della villa e si occupava della cena serale.
Aveva messo gli astici in una vasca con acqua fresca,dove se ne stavano immobili,apatici.
Passò un’ora e il servo decise di scottare gli animali. Aveva preparato un calderone d’acqua.
Era consigliabile lavorare in fretta gli astici vivi, dato che gi animali in cattività tendevano a deteriorarsi internamente.
Scottarli non voleva dire cuocerli,bensì ucciderli con l’acqua bollente. Più tardi,poco prima di essere serviti,venivano cotti a fuoco lento. Sebastian attese finchè l’acqua non raggiunse il bollore,presse i crostacei dalla vasca e li infilò velocemente nell’acqua, a testa in giù.
L’aria usciva dai vuoti della corazza con uno stridio ben udibile.
Li metteva l’uno dopo l’altro nel calderone e poi li tirava subito fuori.
Il nono e il decimo morirono.
La mano di Sebastian prese l’undicesimo e lo mise nell’acqua bollente. Dieci secondi sarebbero bastati.
Senza badarci troppo, tirò fuori l’animale col grande mestolo...e gli sfuggi un imprecazione,quando la porta della casa sbattè di colpo,facendoglielo ricadere dentro e spaccandolo in due.
Si voltò,pronto a rimproverare i nuovi arrivati,ma si bloccò quasi subito,non appena i suoi occhi entrarono in contatto con l’immagine di un Ulquiorra sostenete sulle spalle il corpo martoriato e visibilmente ferito del suo maestro
<< Cos’è successo?>>domandò,visibilmente incuriosito.
Il lancer esitò un momento
<< Abbiamo incontrato delle…complicazioni>>
Il servo annuì in comprensione
<< Riponetelo sul divano>>ordinò. E così fece.
Akame li seguì a ruota. Sebastian prese un respiro profondo,prima di posare delicatamente ambe le mani sul petto del magus,cominciando il processo di guarigione
<< Non mi sono ancora abituato a questo corpo>>commentò l’uomo,alzando il braccio destro,così che potesse vederlo
<< Tutto mi sembra irreale. Alieno>>continuò.
Prese un respiro profondo
<< Mi ci vorrà un po’ per adattarmi>>
<< com’eri ,prima di diventare così ?>>domandò Akame,il volto chiuso in un espressione impassibile.
Il vampiro volse la propria attenzione nei confronti della spadaccina
<< Ti saresti spaventata>>sussurrò,ricevendo uno sguardo di sorpresa da parte del servo.
Puntò lo sguardo in direzione di Sebastian
<< Ci sono delle novità?>>domandò,il tono di voce ornato da una lieve punta di stanchezza
<< Ho ricevuto una telefonata da parte del nostro benefattore>>ribattè l’altro.
Al sentire tali parole,la creatura non potè fare a meno dilatare le pupille
<< Che cos’ha detto?>>
<< Il nostro alleato sarà qui a momenti>>continuò l’assassin,terminando il processo di guarigione.
In quel preciso istante,il campanello della porta suonò.
Roa emise un sospiro esasperato
<< Parli del diavolo…>>
Cominciò a incamminarsi in direzione dell’uscio e spinse i cardini di legno.
Di fronte all’abitazione,aveva appena preso piede la figura di un uomo piuttosto altro,dai corti capelli grigi,vestito in un abito da prete.
Un paio di occhi rossi come il sangue ne adornavano il volto,così come una marcata serie di cicatrici.
Il nuovo arrivato porse al vampiro un ghigno agghiacciante
<< Salute a voi, Roa,serpente di Akasha. È così bello poterti rivedere>>
L’antenato rimase fermo e immobile,prima di arricciare ambe le labbra in sorriso soddisfatto
<< Chaos>>

                                                                                                                * * *
All’interno della residenza Emya,tre figura stavano l’una di fronte all’altra,seduti a un tavolo di legno
<< Così…è stato il tuo maestro a mandarti qui?>>domandò Shirou,il tono di voce visibilmente diffidente.
Il servo di fuoco annuì lentamente
<< è così. Il mio padrone mi disse che non aveva intenzione di uccidere qualcuno per raggiungere un mero desiderio,così mi ha inviato a questo indirizzo. Attualmente,sto mantenendo una forma fisica grazie al’energia contenuta nella nebbia che avvolge la città>>
Per un minuscolo attimo,la creatura sembrò chiudere il volto in un sorriso divertito
<< Pare che tu abbia un angelo custode>>commentò.
Dall’altra parte del mobile,Kirito si porse in avanti
<< E chi sarebbe questo…  maestro benevolo?>>
<< Il mio signore è un essere umano di buon cuore,ma non è stupido. Mi ha ordinato attraverso un sigillo  di non rivelare la sua identità>>continuò l’altro,prima di volgere la propria attenzione nei confronti della testa rossa
<< Sembri turbato>>osservò.
Questi trasalì leggermente,per poi prendere un respiro profondo
<<  Non per esere scortee,ma…potresti ,non so…smetterla di andare a fuoco ? >>
La creatura inclinò leggermente la testa,prima di annuire rapidamente
<< Certo,perdonate la mia maleducazione>>
e,detto questo,le fiamme attorno al corpo dell’essere cominciarono a ritirarsi,per essere sostituite da uno strato di pelle che cominciò a ramificarsi attorno alle ossa dello scheletro.
Dopo appena un minuto buono,la figura del servo aveva appena lasciato posto a quella di un uomo di mezza età,vestito in un abbigliamento da motociclista
<< Ah,così va meglio>>ridacchiò questi,cominciando a stiracchiarsi. Kirito annuì di rimando
<< Sono d’accordo>>commentò.
Il servò puntò lo sguardo in direzione di Shirou
<< Ad ogni modo…facciamo  il contratto?>>domandò,visibilmente impaziente.
Pareva quasi che la personalità stessa  del demone fosse mutata all’improvviso.
Il giovane magus girò lo sguardo nei confronti dello spadaccino,e questi si strinse nelle spalle
<< Perché no? Un alleato in più potrebbe rivelarsi utile>>
L’adolescente annuì comprensivo
<< Molto bene. Che cosa devo fare?>>
Al sentire tali parole,il nuovo arrivato non potè fare a meno di chiudere il volto in un sorriso soddisfatto
<< Ripeti dopo di me. Io, Emya Shirou, accetto Rider come mio servo>>
Il master prese un respiro profondo
<< Io, Emya Shirou , accetto Rider come mio servo>>
<< Io,Rider,accetto Emya Shirou come mio maestro>>continuò l’altro.
Così com’era accaduto la notte prima,sulla mano destra del giovane cominciarono a prendere forma tre stigmate di colorazione rossa,che andarono ad aggiungersi alle magie di comando riservate a Kirito.
Ghost annuì soddisfatto
<< Molto bene,il contratto è completo>>dichiarò.
In quel preciso istante,i telefoni della casa cominciarono a squillare.
La testa rossa emise un sospiro rassegnato
<< Dev’essere per me>>mormorò,afferrando uno degli oggetti
<< Pronto?>><< Bentornato ,Shirou. Ecco un’anteprima dei prossimi avvenimenti>>
Il giovane dilatò le pupille,socchiudendo ambe le palpebre degli occhi
<< Maledetto. Perché non mostri la tua faccia ?>>sibilò.
La creatura ridacchiò
<< Oh,povero Shirou .  Pensi che tutto giri intorno a te ?
 Credi ancora di essere la star ? L’eroe senza paura che sconfigge il cattivo ?>>domandò ,con fare beffardo.
Il giovane strinse ambe le mani attorno al telefono
<< Non è un film,maledizione!>>
<< Lo sarà>>
<< Questa è gente innocente>>
<< Risparmiami la predica. Guadagnerai non poco da queste stragi,no? Avrai la possibilità di fare quello che hai sempre sognato: salvare le persone>>
<< Non a questo prezzo!>>ribattè l’altro,il volto chiuso in un’espressione di pura collera.
Dall’altra parte della cornetta,la voce non potè fare  a meno di ridacchiare una seconda volta
<< Bhe,non preoccuparti,anche il tuo momento arriverà presto. Morirai quando lo vorrò io,Emya Shirou,non un minuto prima. Fino ad allora…soffrirai >>
e ,detto questo,la telefonata si concluse.
Il magus rimase fermo e immobile,assimilando le parole che gli erano appena state rivolte.
Affianco a lui,sia Kirito che Ghost volsero al master un espressione visibilmente preoccupata.
Fecero per dire qualcosa ma vennero prontamente interrotti dal suono di un campanello.
In tutta risposta, l’adolescente abbassò la testa
<< E adesso che c’è?>>
Cominciò a farsi strada in direzione dell’uscio.
Quando aprì la porta,sentì il proprio respiro mozzarglisi in gola.
Dall’altra parte dei cardini, Rin Tohsaka volse al compagno di scuola un sorriso divertito
<< Due servi in una sola notte? Però, Emya-kun,vedo che non hai perso tempo>>



Com'era ? spero bello! Il mistero s'infittisce. Chi è la voce misteriosa dietro a tutto questo? se volete scoprirlo,ecco un suggerimento: è un villain appartenente al fandom di uno dei servi presenti in questa fic. Ed ecco che fanno la comparsa alcuni dei personaggi più cazzut* della storia,come  Ulquiorria e Ghost Rider, che spero vivamente abbiano fatto la loro bella figura.
I fan di Fate si saranno resi conto della differenza di personalità che caratterizza i personaggi di Sakura e Shinji,all'interno dell mia fic.
Dovete ricordare che,essendo stati in clandestinità per dieci anni,Sakura non potè più entrare in contatto con Shirou,diventando fredda e distaccata,mentre Shinji,senza la possibilità di esere uno studente popolare,fu costretto a fare uso del proprio cervello,diventando una sorta di Zouken versione 2.0.
Ecco le foto dei nuovi master . Quelli non presenti sono OC di mia invenzione( semplici comparse):

Sakura Matou: 
 http://img2.wikia.nocookie.net/__cb20141017160439/typemoon/images/c/cc/Matou_sakura.png
Shinji Matou:http://vignette3.wikia.nocookie.net/typemoon/images/d/df/Shinji_book.png/revision/latest?cb=20141029220846 
Akiah Tohno: http://gallery.minitokyo.net/view/256256
Koaku : http://i.imgur.com/lH6gv.jpg
SHIKI/Roa : http://vignette3.wikia.nocookie.net/typemoon/images/c/cb/Shiki2.png/revision/latest?cb=20140713054157
Chaos : http://vignette1.wikia.nocookie.net/typemoon/images/e/e5/Nrvnqsr.png/revision/latest?cb=20120402003827

Mentre qui,abbiamo le carte d'identità dei nuovi servi :

Ghost Rider
Classe: Rider
Maestr: Emya Shirou
Opera: Ghost Rider ( marvel univere )
Tribute: https://www.youtube.com/watch?v=6qoORE4PhGM
 
Ulquiorra
Classe : Lancer
Master: Roa
Opera: Bleach ( anime)
Tribute : https://www.youtube.com/watch?v=uXCgsxGtRUQ
 
Akame
Classe : Assassin
Master: SHIKI Tohno
Opera: Akame ga-kill!
Tribute : https://www.youtube.com/watch?v=YU1quTQZ7To
 
Kurumi Tokisaki
Classe : Assassin
Master : Koaku
Opera : Date a live ( anime )
Tribute : https://www.youtube.com/watch?v=QnJF2cksaqk
 
Nuada
Classe : Lancer
Master : Shiki Tohno
Opera: Hellboy 2 ( film)
Tribute : https://www.youtube.com/watch?v=Bdbp45sEEts
 
Klaus Mikaelson
Classe : Berseker
Master: sconosciuto
Opera : The vampire diaries - The Originals ( serie tv )
Tribute :https://www.youtube.com/watch?v=YH8D17NAkTc
 
Sebastian Michelis
Classe : Assassin
Master: Roa
Opera: Black Bulter ( anime )
Tribute : https://www.youtube.com/watch?v=kgbRluSuSOo

Come al solito,un divertente episodio di carnival pahntasmi,questa volta,con protagonisti Shinji e Sakura : https://www.youtube.com/watch?v=uRbwTniB0KY


Alla prossima !!!



 

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Capitolo 5
*** Nuove alleanze ***


Avviso : Che sia chiaro. Vi sono due personaggi con il nome di shiki,in questa fic. SHIKI( scritto in maiuscolo) è l’ospite del vampiro Roa,ed il master di Akame,Sebastian e Ulquiorra. Shiki( scritto in minuscolo) non è ancora comparso,ma è il master di Nuada e fratello della master di Kurumi,così come il protagonista dell’anime Tzukihime. Inoltre sono in crociera e non aggiornerò per altre due settimane. Internet costa un sacco per ccui non ho potuto rispondere alle recensioni del capitolo precedente. approfitto di questo momento per ringraziarvi tutti del vostro incessante supporto!!!

L´appartamento di ben 100 metri quadrati, tutto con travi a vista, era dotato di un grande soggiorno con due divani e una zona con  tavolo di lavoro,così come una credenza.
Dal soggiorno si accedeva alla zona pranzo con tavolo di legno e sei sedie, accanto alla cucina, completamente attrezzata per cucinare e godere della casa. La zona notte era dotata di una stanza da letto principale e una seconda stanza che si affacciava su una corte interna.
Il primo bagno era dotato di vasca e il secondo di una doccia. Luminosissimo, l´appartamento affacciava su una deliziosa e silenziosa piazzetta e sul luminoso e verde cortile interno.
Il mobilio era molto moderno e comodo, completato da televisioni a schermo piatto, lavastoviglie, lavatrice ed aria condizionata in tutte le stanze. Il salotto era composto da due spazi adiacenti uniti da ampie aperture.
Nella parte più interna si trovava una confortevole zona con divani e poltrone dove si poteva conversare amabilmente prendendo un tè o sorseggiando un bicchiere di ottimo Chianti. In questa zona vi era anche il caminetto, che nelle giornate autunnali o invernali meno soleggiate, oltre a riscaldare l’ambiente pareva riscaldare anche gli animi. L’altra parte era costituita da una lunga veranda, la cui parete esterna era formata interamente da finestre, sotto le quali correva una lunga panchina fiorita, così come la volle all’epoca la proprietaria stessa .
Come è facile immaginare da qui si godeva di una incredibile, splendida illuminazione e di una deliziosa vista sul colorato giardino della villa. Ayako addentò un pezzo di torta,il volto chiuso in espressione imbronciata.
Appena pochi secondi dopo,la figura di Klaus cominciò a farsi strada in direzione della master
<< Che cosa fai? Mangi per dimenticare?>>domandò,visibilmente divertito.
La giovane dai capelli castani emise un sospiro di rammarico,prima di annuire lentamente
<< Già. Ho appena perso la mia unica occasione per andare a un appuntamento con il ragazzo che mi piace>>mormorò.
Volse la propria attenzione nei confronti del vampiro
<< Unisciti a me>>
Questi annuì lentamente,prima di sedersi accanto a lei. In quel preciso istante,il corpo di Zero oltrepassò la porta,il volto coperto dalla sua solita maschera.
Puntò lo sguardo in direzione di Klaus
<< Allora?>>domandò.
Il servo presse un respiro profondo
<< Ho piazzato un essere umano a guardia di ogni maestro di cui siamo a conoscenza. Senza tetto,qualche ladruncolo…persone che non darebbero nell’occhio>>
<< Bene>>ribattè l’altro,per poi volgere la propria attenzione nei confronti della torta<< Non sapevo che gli apostoli della morte fossero in grado di nutrirsi di cibi umani>> commentò.
Al sentire tali parole,l’originale non potè fare a meno di emettere uno sbuffo
<< Oh, per favore,maestro. I vampiri di questo mondo sono… solo una disgustosa imitazione della mia specie. Non posso essere ucciso,sono immortale,bevo sangue per sopravvivere ,posso controllare la volontà delle persone che mi circondano…ma non devi mai più chiamarmi un apostolo della morte>>
<< Annotato>>ridacchiò il caster ,porgendo ambe le mani in posizione di difesa.
Puntò lo sguardo in direzione di Ayako e questa inarcò un sopracciglio
<< Seguitemi,voglio mostrarvi una cosa>>
E,detto questo,fuoriuscì dalla porta. La coppia fece come gli era stato ordinato.

Nuove alleanza - parte 1

Sakura fissò il cerchio di convocazione con fare impassibile.
Rimase ferma e immobile,lasciandosi cullare dal suono delle cicale.
E poi,una musica ultraterrena e bellissima pervase l’aria della camera. Era una musica che Sakura riconobbe, anche se l’aveva udita solo una volta prima di allora…il canto per richiamare un servo.
Per la strega fu la musica della speranza, la cosa più bella e benvenuta che avesse mai udito.
Gli parve che la canzone fosse dentro di lei.
Era la musica che la legava a questa terra,ed era quasi come se un amico fidato gli stesse parlando nell’orecchio. Naturalmente,sebbene la voce fosse la sua,si trattava semplicemente di una registrazione.
L’oscurità della sala cominciò a riempirsi di un familiare bagliore dorato. 
Due minuti dopo ,da dietro lo schienale del divano ,apparvero un paio di mani che si posarono sul tessuto color farina d’avena.
Un momento dopo,apparve la faccia di Zouken Matou,pallida e maniacale,con gli occhiali da signor Weatherbee di sghimbescio,sul naso adunco. 
Lentamente,come un cadavere enfiato che risale dal letto di un fiume fino a galleggiare a pelo d’acqua,chiuse il volto in un sorriso agghiacciante
<< Vedo che sei già a buon punto>>commentò,prima di volgere la propria attenzione nei confronti di una figura alle sue spalle
<< Assassin,d’ora in poi diverrai il servo di Sakura. Le vostre azioni saranno sue,così come la tua volontà>>
Il servant mascherato annuì di rimando
<< Come desidera,maestro>>
La strega,nel frattempo,mantenne uno sguardo fissò nei confronti del cerchio di convocazione.
Dalla nuvola di fumo ,che ne scaturì in seguito,iniziò a prendere forma la figura di una persona.
Lo spirito compì un passo al di fuori delle rune,cominciando a guardarsi intorno. Si trattava di un uomo apparentemente sui quarant’anni,indossante stracci e abiti fatti a mano,così come un paio di occhialoni da sole. Il collo era coperto da una sorta di sciarpa,mentre numerose armi fuoriuscivano dalle tasche dei vestiti.
La creatura posò ambe le pupille sul corpo della magus,prima di prendere un respiro profondo
<< Bhe,poteva andarmi peggio>>

     
                                                                                                        * * *

Residenza Emya

Shirou fissò l’adolescente con fare incredulo
<< Tohosaka, sei…sei un maestro?>>domandò,visibilmente scioccato.
Kirito volse la propria attenzione nei confronti del giovane
<< Davvero, Shirou? Una bella ragazza viene a farti visita durante la notte e questa è la prima cosa che chiedi?>>
Al sentire tali parole,entrambi gli studenti non poterono fare a meno di arrossire. Affianco alla coppia, rider chiuse il volto in un sorriso divertito
<< Questo ragazzo mi piace>>commentò.
Porse allo spadaccino un inchino aggraziato
<< Salve,sono rider,ma potete  chiamarmi il Dottore o” via da questo pianeta!” ,anche se non credo che l’ultimo sia proprio un nome>>mormorò a voce bassa.
Il servo inarcò un sopracciglio,prima di inviare all’uomo un sorriso di rimando
<< Molto piacere>>
Shirou,nel frattempo,fissò la strega con fare esitante.
Questa se ne accorse e cominciò a ridacchiare
<< Oh,non essere così diffidente,Emya-kun>>
<< Considerano il fatto che un maestro ha cercato di uccidermi appena mezz’ora fa,trovo il mio atteggiamento piuttosto in linea con la situazione attuale>>
Rin rimase ferma e immobile,per poi stringersi nelle spalle
<< Suppongo che tu non sia così incompetente come sembri>>borbottò,ricevendo uno sguardo visibilmente indignato da parte della testa rossa
<< Ad ogni modo, Emya- kun,vorrei parlare con te>>continuò lei.
Ghost approfittò di quel momento per rendere nota la sua opinione
<< Io penso che dovremmo accettare. Non sembrano avere intenzioni ostili. Posso approfittare di questo tempo per riparare la casa>>dichiarò,lo sguardo rivolto nei confronti della residenza.
Shirou emise un sospiro irritato,prima di prendere un respiro profondo
<< molto bene>>

                                                                                                                            * * *

L’hotel di lusso sorgeva in un panorama da sogno, che corrispondeva perfettamente all’immagine stereotipata del Giappone.
Da Kanto si prendeva la Hindyalay 99 lungo la seconda autostrada passante per Fuuyuki e si raggiungevano lo montagne: lì si trovava il gigantesco hotel,che sorgeva in mezzo a una foresta su un dolce pendio circondato da imponenti cime, che splendevano di bianco anche durante i mesi estivi.
Ora, a Gennaio,gli ospiti venivano lì prevalentemente per giocare a golf e per fare passeggiate. Si poteva esplorare la zona con la mountain bike, oppure essere portati sulle nevi esterne con l’elicottero. Lo chateau disponeva anche di un ristorante eccezionale e offriva ogni confort immaginabile.
un paio di livelli al di sotto di quel complesso, un totale di tre figure camminava tranquillamente all’interno di un’intricata rete di tunnel e corridoi che percorreva più di due quarti dell’intera regione .
Mentre zampettava lungo il bunker,il rumore dei passi attutito dal tappeto, Ayako non riusciva a levarsi dalla mente quello che era successo durante questi ultimi due giorni.
Seguì con lo sguardo il giovane caster che aveva evocato, pensando con divertimento alla scarsa conoscenza del genere umano che sembrava caratterizzarlo.
Era un eccellente soldato e uno straordinario stratega, ma pareva faticare a distinguer gli uomini dalle macchine. Sembrava quasi convinto che, nel corpo umano, ci fosse da qualche parte un settore da programmare in modo da essere sicuri che le istruzioni fossero eseguite.  Aveva provveduto a renderla partecipe di tutte le informazioni riguardanti questa guerra,così come quelle dedicate al mondo magico. Roba da pazzi,pensò<< Come sei riuscito a fare tutto questo in così poco tempo ?>>domandò,visibilmente incuriosita. Il servo ridacchiò,con fare divertito<< La capacità di evocare una manifestazione fisica di coloro che ti hanno servito nella vita passata può rivelarsi molto utile,in questi casi>>
Dopo qualche secondo, raggiunsero una grande porta. Situato sulla destra, vi era un pannello a riconoscimento vocale.
Il giovane si chino e prese un respiro profondo
<< Lelouch VI Britannia>>proclamò.
Il duo non ebbe neanche il tempo di compiere un passo, che un paio di mitragliatrici fuoriuscirono dal nulla ,lungo l’asse del soffitto, puntando nella loro direzione.
L'adolescente emise un sospiro irritato
<< E ospiti>>mormorò.
La coppia di armi si ritrasse, permettendo il passaggio della straniera.
La porta si aprì, e il giovane vi passò attraverso, seguito da Klaus e Ayako.
Afferrò un walkie talkie e ne schiacciò il pulsante d’accensione
<< Tutto a posto, fin qui. Ora tocca a te>>
<< Ha disattivato le linee di trasmissione? Siamo senza rete?>>domandò la voce di una donna.
L’ex principe britanno ridacchiò
<< La nostra base sta per diventare il primo esempio di energia pulita autosostenibile>>
<< Bhe, presumendo che il reattore di sakuradite  si inserisca e che funzioni>>
<< Lo presumo>>ribattè l’altro, con fare fiducioso.
Prese un respiro profondo
<< Illuminala>>ordinò.
L’impulso lasciò il centro di comando a trecento kilometri al secondo.
Il testo, preparato sul laptop da Sayoko,uno dei servi più fidati del caster, si spostò nella rete, configurato in una massa di dati digitali ,e fu trasformato in segnale luminoso da un diodo laser.
Poi fu sparato con una lunghezza d’onda di 1,5 millesimi di milllimetro infrarosso in un cavo a fibre ottiche, insieme con milioni di pacchetti dati. La fibra permetteva ai fasci luminosi di scorrere in un diametro doppio di quello di un capello e li rifletteva verso l’interno per non farli uscire.
A velocità folle,le onde sfrecciavano dal paese fino alla costa, attraversando ogni cinquanta chilometri in un amplificatore ottico, finchè la fibra non spariva in mare ,avvolta in un mantello di rame, impacchettata in diversi strati di filo metallico e di morbido isolante.
Sott’acqua,il fascio di cavi aveva lo spessore di un robusto avambraccio umano.
Correva sul fondo dello zoccolo continentale, sotterrato per essere protetto dalle ancore e dalle reti dei pescatori. Centinaia di migliaia di chilometri di cavi e fibre ottiche formava in tutto il mondo la spina dorsale dell’informazione.
La sfera terrestre era circondata da un intreccio di fili capaci di condurre la luce, in cui correvano in tempo reale i bit e i byte della società, della comunicazione, le telefonate, i video, la musica ,le e-mail…e la corrente. Ed ora,grazie al nuovo programma da lui personalmente creato, Lelouch Vi Britannia aveva accesso a tutto questo.
L’intera base si illuminò all’istante, rivelandone gli interni
<< Come le sembra?>>domandò Sayoko.
Il giovane si strinse nelle spalle
<< Sembra Natale. Ma con qualcosa…di me>>Non appena misero piede al di fuori dell’ascensore, iniziarono a udire una sinfonia di suoni.
Ronzii, borbottii, rumori metallici, ticchettii, come se fossero finiti in una fabbrica.
E allora li videro. Centinaia e centinaia di figure umanoidi camminavano lentamente per i corrodi di una struttura grane quanto il centro di Fuuyuki stesso, quasi come fosse una base futuristica descritta in un libro di fantascienza . Centinaia di persone, volsero lo sguardo in direzione dei nuovi arrivati, fermi e immobili, al fianco di un’apparente catena di montaggio.
Mentre gli intrusi li fissavano, un braccio robotico uscì dall’oscurità e selezionò un  teschio metallico. Spostandosi a sinistra, lo posizionò su un collo che si protendeva da uno scheletro artificiale in attesa.
Pochi secondi dopo, la figura di Zero riprese a parlare
<< Cominceremo subito. Questo è un inizio ma ci serve una cosa ,prima di poter cominciare il lavoro vero>>
Klaus puntò lo sguardo in direzione del personale
<< Tutti questi sono…>>
<< Me>>
Al sentire tali parole, il vampiro non potè fare a meno di dilatare le pupille
<< Io ho ciò che gli altri servi non avranno mai, armonia. Sono in contrasto, disuniti. Il potere del grall li ha istigati l’uno contro l’altro ,e quando cominceremo a dilaniare i loro successi,allora…la vittoria sarà nostra>>
<< E pensare che tutto questo,fino a 24 ore fa,non era altro che una linea fognaria>>commentò il vampiro,prima di volgere la propria attenzione nei confronti di alcuni segni rossi sparsi al di sopra di una roccia rimasta esposta rispetto al pavimento lucido
<< Dovresti pulire quel cerchio. Il sangue di pollo comincia a puzzare>>
<< Dovresti essere grato a quel cerchio,dopotutto,è attraverso di lui che sono riuscito a evocarti sotto la classe berseker. Potrebbe tornarci utile,in futuro>>
Il servo si strinse nelle palle
<< Suppongo che non dovrei lamentarmi>>mormorò.
In quel preciso istante,il cellulare nella tasca dell’originale cominciò a suonare.
Il servo afferrò l’oggetto,portandoselo all’orecchio. Dopo appena un minuto buono,puntò lo sguardo in direzione del master, il volto chiuso in un sorriso divertito<< Abbiamo un aggiornamento>>

                                                                                                                      * * *
La neve iniziò a cadere lungo il perimetro del parco con la stessa intensità di una debole pioggia estiva.
Non era più la raffica incontrollata che aveva accompagnato le giornate invernali della periferia di Fuuyuki ,da quando le scuole erano state chiuse a causa degli omicidi.
Era una nevicata uniforme che accarezzava dolcemente il terreno della regione,ricoprendone la parte superiore con un sottile strato di cristalli bianchi ,ognuno così distinto dagli altri eppure così simili all'occhio umano che molta gente si stupiva di come un qualcosa creato dalla natura stessa potesse eguagliare un tale livello di perfezione artistica. E ogni singolo di quei fiocchi era arte allo stato puro.
Ma per i bambini,o meglio ,per la maggior parte di loro,quella bianca fumata altro non era che il più lieto dei passatempi,un dono meraviglioso con cui potersi tenere occupati durante il pomeriggio.
Le quattro figure camminarono lentamente per le strade del ghetto,fermandosi circa all’entrata dei giardini. Rin prese un respiro profondo,volgendo la propria attenzione nei confronti di Shirou
<< Emya-kun,andrò dritta al punto. Desidero il vostro aiuto per fermare questa guerra>>
Al sentire tali parole,sia la testa rossa che Kirito non poterono fare a meno di dilatare le pupille
<< Come secondo proprietario della città di Fuuyuki,sono consapevole di tutto ciò che accade nell’ambito del mondo soprannaturale. Ecco perché so per certa…che questa battaglia è illegale>>continuò,suscitando uno sguardo visibilmente sorpreso da parte del mago
<<< Illegale ,hai detto?>>
<< L’associazione terminò la guerra del Santo Grall subito dopo la fine del quarto conflitto. Chiunque abbia orchestrato tutto questo sta agendo oltre i limiti delle leggi imposte dall’associazione>>li informò rider.
Rin annuì in assenso
<< Questo spiega il motivo per cui le regole che coinvolgono il rituale siano così diverse. Il responsabile voleva essere sicuro che,alla fine della guerra,sarebbe rimasto un solo partecipante>>
<< Per quale motivo,vi è un così alto numero di servi?>>domandò Kirito.
La strega si strinse nelle spalle
<< Non ne sono sicura. Probabilmente,questo nuovo grall ha bisogno di moltà più energia del precedente,per potersi ricaricare>>
Shirou rimase fermo e immobile,a contemplare la figura della studentessa.
Dopo circa una decina di secondi,prese un respiro profondo
<< Perchè mai vorresti fermare la guerra? Sei un maestro,dopotutto>>
La giovane inarcò un sopracciglio
<< Come unico erede del clan Tohosaka è mio dovere vincere la guerra per ristabilire l’onore della mia famiglia. Tuttavia,in quanto membro dell’associazione…non posso lasciare che una cosa del genere rimanga impunita>>sussurrò.
Puntò lo sguardo in direzione del compagno di classe
<< Sai,ho utilizzato uno dei miei famigli per osservarti,Emya-kun. È evidente che tu sia stato trascinato in questo rituale contro la tua volontà>>
fece una pausa per riprendere fiato
<< Per cui,te lo chiedo di nuovo. Emya Shirou…vorresti aiutarmi ha fermare il conflitto  noto come La Quinta Guerra Del Santo Grall ?>>
La testa rossa fissò il mago dritto negli occhi,nel tentativo di rilevare anche il minimo segno che potesse determinare se mentisse o meno.
Quando non ne trovò alcuno, prese un respiro profondo…

<< Bhe,questa è una sorpresa>>
Il suono di quella voce attirò l’attenzione dei presenti.
Si voltarono. E poi lo udirono. Un cupo grugnito e i passi strascicati di piedi giganteschi.
All’estremità del parco,qualcosa di enorme avanzava verso di loro.
Si ritirarono di alcuni metri e lo stettero a guardare ,mentre si ergeva da una pozza di luce lunare. Fu una visione straziante.
Alto più di tre metri,aveva la pelle color verde,il coro bitorzoluto come un sasso,con in cima una testa piccola  adornata da un ciuffo di capelli neri come la notte.
Le gambe erano corte e tozze ,al pari di tronchi d’albero,al contrario delle braccia,decisamente più massicce.
Uno straccio di colorazione viola ne occupava la parte inferiore del bacino.
Affianco alla bestia,invece,vi era la figura di una bambina,probabilmente non più grande di dodici anni,vestita in un elegante cappotto.
Aveva la pelle pallida come la neve,così come i capelli,mentre il volto di porcellana era adornato da un paio di occhi rossi e lucenti.
La giovane chiuse il volto in un sorriso gioviale,puntando lo sguardo in direzione di Shirou
<< Buonasera, oni-chan. Questa è la prima volta che c’incontriamo>>
Al sentire tali parole,la testa rossa non potè fare a meno di trasalire. Chi era questa bambina?
Quest’ultima,nel frattempo,volse la propria attenzione nei confronti del secondo mago
<< Molto piacere,Rin. Il mio nome è illya. Illyasviel von Einzbern. Conosci il nome Einzbern,no?>>
<< Einzbern>>sussurrò l’altra,ricevendo uno sguardo di puro shock da parte del giovane.
Non può essere,pensò. Quella…è Illya?
Poco prima che potesse parlare ,tuttavia,la voce di Rin attraversò il vuoto del parco
<< è incredibile. Parlando di forza pura e semplice,sembra addirittura superiore a Saber>>osservò,lo sguardo volto in direzione della creatura.
Affianco a lei,rider cominciò lentamente a grattarsi la testa
<< Che situazione spaventosa. Lui da solo…potrebbe affrontarne altri sei>>
<< Insomma,non è un nemico che si possa affrontare con la forza bruta, eh?>>
L’alieno porse al master un sorriso divertito
<< Penso di potermi inventare qualcosa. Tenetelo occupato il più tempo possibile>>
<< Qui siamo in tre. Se si tratta solo di resistere possiamo farcela>>ribattè l’altra,con fare fiducioso.
Il dottore annuì di rimando,tornando alla forma astrale. Rin volse la propria attenzione nei confronti di Shirou
<< Emya-kun. Sta a te decidere se fuggire o combattere. Però…se possibile…preferirei che tu cercassi di fuggire>>sussurrò.
Il giovane dilatò le pupille,deglutendo a fatica. La situazione dev’essere critica,pensò.
Illya,nel frattempo,chiuse il volto in un’espressione annoiata
<< Avete finito di consultarvi? In tal caso…possiamo iniziare>>
Sia la strega che la testa rossa,compirono un passo all’indietro,pronti a ricevere l’attacco.
In quel preciso istante,la figura di un adolescente dai capelli corvini cominciò a camminare in direzione dei nuovi arrivati.
Shirou fissò il tutto con fare incredulo
<< Kirito?>>domandò,visibilmente preoccupato.
Il servo sembrò non prestargli la minima attenzione e si fermò ,a pochi passi dalla coppia.
Appena dieci secondi dopo,lo spirito s’inginocchiò,porgendo  la mano destra in avanti
<< è un piacere conoscerti,Illya-chan>>
SMAK!
Dietro di lui,la testa rossa sentì un sonoro schiaffo.
Si volto
<< Ehm,Rin?>>
La strega aveva colpito se stessa in pieno volto ,borbottando qualcosa riguardo a servi idioti e privi di cervello
<< Ehm,non importa>>commentò il giovane,con fare esitante.
Kirito ,nel frattempo,puntò lo sguardo in direzione della bambina,il volto chiuso in un sorriso gentile
<< Ora,perché mai una principessa come te rischierebbe di passeggiare a un ora così tarda ? Non è sicuro qui,sai? Ci sono persone spaventose a vagare per le strade,di questi tempi>>
volse la propria attenzione nei confronti di Rin
<< Come quel diavolo rosso laggiù>>sussurrò.
La magus in questione arrossì visibilmente,ricevendo una sonora risata da parte della strega più giovane
<< Mi piaci molto,saber>>ridacchiò  lei,prima di dilatare le pupille
<< Oh,la ricreazione è finita. Sella e Leysritt stanno cominciando a preoccuparsi>>
Prese un respiro profondo
<< Sistemali…berseker>>
e poi,come dal nulla,il ruggito del servant riecheggiò per tutta la lunghezza della città.
Kirito girò la testa in direzione di Shirou
<< I negoziato sono falliti!>>urlò,prima di compiere un balzo in avanti.
Nessun grido di battaglia, ne da parte sua, ne dalla bestia.
Nessuna sfida.
Nessuno scherno.
Solo odio reciproco e inevitabile.
Il saber alzò la spada, ma si trovò davanti il berseker ancora prima che potesse rendersi conto della situazione.
È veloce,pensò. Molto veloce.
Colpì con tutta la forza che aveva e s’illuse che bastasse quella stanca ira a sostenerlo : invece la creatura fece qualcosa che lo sorprese. Scardinò la portiera di una delle macchine più vicine,utilizzandola per bloccare il suo attacco, in un gesto di disarmante disinvoltura.
A Shirou gli ricordò innumerevoli film di cappa e spada: braccio alto, lama verso il basso, e adesso il berseker avrebbe tracciato un arco, facendogli saltare via di mano l’arma e concludendo con un affondo. E tanti saluti.
Per fortuna scoprì di non averci azzeccato. Il gigante avrebbe forse voluto davvero compiere una prodezza del genere, ma nonostante il fisico da palestrato cedette al goffo impeto dell’attacco e finì contro un camion della spazzatura,a causa di un poderoso calcio da parte di Kirito.
Rin approfittò della situazione e porse il braccio destro in avanti. Il proiettile di luce centrò la creatura in pieno volto, mandandola contro il muretto del vialotto. Kirito ne approfittò per lanciare una fugace occhiata al suo avversario. Aveva una resistenza impressionante. Sembrava quasi che non avesse nemmeno sentito il colpo.
Si chinò una seconda volta, per evitare la spada dell’avversario e gli sferrò un colpo basso allo stomaco. Il servo lo sentì appena e affondò un poderoso pugno in direzione del giovane.
Questi utilizzò ambe le lame per pararlo. Il terreno sotto di  lui cedette,generando un onda d’urto che mandò in tilt la maggior parte degli apparecchi elettronici.
<< Impossibile>>sussurrò Rin,osservando il tutto con fare incredulo.
Dall’altra parte della strada,Illya non potè fare altro che chiudere il volto in un sorriso sognante
<< Wow! Sapevo che non saresti morto così facilmente,saber>>
<< Felice che tu abbia un opinione così alta nei miei confronti>>mormorò l’altro,cercando di mantenere un espressione tirata.
La strega ridacchiò
<< Mi raccomando,berseker,non trattenerti. Voglio testare la forza di questo servo>>
La creatura urlò, balzò in avanti  , con la gamba piegata in un angolo assurdo, un osso verde che spuntava tra la pelle insanguinata,dove il saber l’aveva colpito
L’adolescente, comunque, non aveva intenzione di cedere.
Afferrò la spada e ne calò la spranga sul corpo del mostro, e ancora, e ancora, con una forza e una rabbia per nulla in linea con il suo personaggio precedente.
La città di Fuuyuki risuonò nel riecheggiare di colpi di spada e urla bestiali.

Nuove alleanze - parte 2

<< Aragoste in salsa di vongole e frutti di mare>> presentò Sebastian,posando il vassoio di fronte alla coppia di maestri. Chaos annuì in ringraziamento,porgendo all’amico un sorriso a trentadue denti
<< Devo dire,Roa,che all’inizio  ero un po’ preoccupato ,ma sembra che i tuoi servi non siano nulla se non fedeli alla nostra causa>>
<<  Così sembra>>mormorò l’altro,prima di volgere al compagno uno sguardo incuriosito
<< Dov’è il tuo ?>>
La creatura si strinse nelle spalle
<< Sta facendo un giro di ricognizione. È un berseker>>continuò.
Il vampiro annuì compiaciuto.
Un servo della classe berseker sarebbe stato molto utile,pensò. Chaos,nel frattempo,addentò un pezzo di carne,per poi prendere un respiro profondo
<< Ho saputo…che la principessa dei veri antenati è riuscita ad attraversare la nebbia che avvolge la città>>
Al sentire tali parole,il progenitore non potè fare a meno di dilatare le pupille
<< Arcueid?>>
<< A quanto pare>>mormorò l’altro,con fare disinvolto.
Roa inarcò un sopracciglio
<< Hai intenzione di assorbirla ?>>domandò,visibilmente interessato.
L’alchimista scosse la testa un paio di volte
<< Il nostro comune benefattore me l’ha vivamente sconsigliato>>ribattè lui,ricevendo un sorriso agghiacciante da parte del vampiro
<< In questo caso…la ucciderò>>
La creatura puntò lo sguardo in direzione dell’amico
<< Saresti disposto a compiere un azione così drastica?>>
<< La voglio uccidere. Voglio che resti morta. Voglio che si trasformi in neve…e si disperda ai quattro venti>>
Chaos chiuse il volto in una smorfia
<< Andrebbero adottate le vecchie regole. Combatteresti come un mortale,un po’ troppo rischioso,non credi?>>domandò,il tono di voce leggermente beffardo.
Il progenitore ridacchiò,visibilmente divertito,prima di porgersi in avanti
<< Vi dirò una cosa che vi gelerà il sangue. Non importa quale sia il vantaggio che abbiamo accumulato su di loro…ne quanti sono passati alla parte oscura. Niente riesce a spegnere la loro capacità di sperare. Se l’attaccano l’un l’altro come l’influenza a scuola>>
Fece una pausa per riprendere fiato
<< Stiamo perdendo,Chaos. Stella dopo stella,stiamo perdendo>>sussurrò.
Il resto della cena proseguì in silenzio.

                                                                                                                      * * *

Si lanciarono giù per il pendio che conduceva alle fognature .
Shirou rotolò su una spalla,ricadde sulla schiena e scivolò nei cespugli con le gambe spalancate a V.
Ci fu un grido. Un tonfo. Silenzio.
Si voltò in direzione della compagna e vide che questa si trovava ad appena due passi dietro di lui. Tenendola d'occhio ,scavalcò un albero abbattuto e cominciò a scendere come meglio poteva per il resto del pendio,in un roco ansimare. Aveva una fitta al fianco. La lingua gli faceva un male terribile.
Ora i cespugli erano alti quasi quanto lui. L'odore misto di piante selvatiche e sporcizia gli riempì il naso.
Sentiva un gorgoglio d'acqua corrente nei paraggi,seguito da un chiacchericcio intorno alle pietre. I suoi piedi allora sdrucciolarono e ripartì,rotolando e slittando,picchiando il dorso della mano su un sasso aguzzo,passando fra spini che gli strapparono pezzetti di cotone dalla giacca e minuscoli lembi di pelle dalle mani e dalle guance.
Concluse il suo viaggio bruscamente,ritrovandosi seduto con i piedi nell'acqua. Il ruscello sinuoso scompariva in una macchia d'alberi alla sua destra,un posto buio come una grotta. Rivolse la propria attenzione nei confronti del ragazza e questa cominciò ad ansimare.
In quel preciso istante,la vegetazione intorno a loro esplosse. Ne uscirono Kirito e berseker,i volti chiusi in un espressione di pura intesa.
L’adolescente volse la propria attenzione nei confronti della coppia
<< Correte!>>urlò ,allontandoli entrambi con una spinta.
Poi si girò di scatto,pronto ad affrontare il mostro.
La creatura si fermò,i piedi divaricati nell’acqua. Kirito estrasse entrambe le spade una seconda volta e le brandì ,una in ogni mano.
Non aveva tempo di pensare,così corse incontro al berseker,le lame puntante in direzione dei suoi arti inferiori.
Il servo dimenò le braccia contro il saber,ma lui riuscì a evitare i colpi,e i pugni della creatura a mala pena riuscirono a  sfiorarlo .
Allora, Kirito affondò ambe le spade nella gamba sinistra del gigante,ma invano. Il berseker aveva una pelle spessa e coriacea e le lame la scalfirono appena.
Il mostro quasi non si accorse di essere stato colpito.
Poi ,il servant abbassò lo sguardo sullo spadaccino,emettendo un ringhio buio e cupo,lo afferrò per la vita e lo scagliò nel torrente.
Kirito precipitò sul letto fangoso e si girò subito su un fianco,la testa che pulsava e l’intero corpo dolorante per il contraccolpo.
La bestia si preparò di nuovo ad attaccarlo. Il giovane si guardò il fianco,ora coperto di sangue.
La profonda ferità sotto le costole si era riaperta.
Vi premette una mano,e questa si rigenerò all’istante,appena un paio di secondi dopo. In un attimo,il gigante verde fu sopra di lui,il volto così vicino da arruffargli i capelli con il fiato orrido e rovente. Lunghi denti gialli spuntavano da sotto il labbro superiore.
La creatura si preparò a sferrare un pugno e Kirito chiuse gli occhi,pronto a riceverlo

<< Allontanati !>> gridò una voce.
Il saber riaprì gli occhi.
Rin stava correndo nel torrente,l’acqua che le sciabordava le caviglie.
Aveva il braccio destro teso dritto davanti a se,illuminato di una debole luce color turchese.
<< Non fatelo>> urlò Kirito.
Sentiva il dolore in tutto il corpo. Cercò di rialzarsi ,ma una fitta alla testa glielo impedì.
Il bersker si allontanò da lui,ora concentrato sulla giovane strega. Proseguì lungo il torrente, finchè non fu a pochi passi dalla magus,che lo fissava dritto negli occhi.
Alzò l’avambraccio e Kirito,benché lontano,vide che stava tremando.
<< Non abbiamo ancora finito !>>esclamò questi,attirando l’attenzione del gigante. Il mostro si fermò a pochi metri da Rin.
Si girò goffamente,sbattendo gli occhi con un espressione ottusa,per vedere che cosa avesse provocato quel rumore.
Le sue pupille videro Kirito. Esitò,poi decise di dirigersi verso di lui.
<< Prenditela con qualcuno della tua taglia!>> urlò Shirou,dall’altro lato del torrente,scagliandogli contro un tubo di metallo rinforzato.
Sembrò che il mostro non si fosse neanche accorto del corpo contundente che lo aveva colpito alla spalla,ma che avesse udito il grido.
Si fermò di nuovo, volgendo la propria attenzione nei confronti della testa rossa e dando il tempo a saber di afferrare ambe le spade.
A quel punto,il giovane dai capelli corvini fece una cosa al tempo stesso molto stupida ma molto efficace.
Prese la rincorsa,spiccò un salto e cercò di aggrapparsi al corpo della bestia,cingendolo con le braccia. Il servant non si accorse che Kirito gli si era attaccato ma nemmeno lui potè ignorare la lama d’ossidiana che gli venne infilata attraversò i muscoli della spalla.
Ululando di dolore,il mostro cominciò a roteare su se stesso e a menar colpi,con saber sempre aggrappato alla schiena.
Da un momento all’altro, avrebbe potuto scrollarselo di dosso o assestargli un tremendo colpo alla testa. Allentò la presa e atterrò in posizione eretta sul letto del torrente. Allora, invece che tentare di ritirarsi, Kirito gli si buttò addosso.
Forse il corpo del suo nemico era più pesante, dall’alto dei suoi atletici tre metri, ma il berseker doveva sentirsi peggio di un astronauta che dalla scarsa gravità lunare veniva catapultato nel giro di un secondo sulla superficie terrestre: non resistette all’assalto e scivolò a terra, trascinandolo con sé.
Il saber si rialzò in fretta.
Sebbene non fosse forte come il suo avversario era comunque un servo. Nelle orecchie gli risuonò il rumore delle ossa spezzate , e prese un respiro profondo.
E solo una rissa come un’altra, pensò.
Il gigante ai suoi piedi si sollevò. Sul suo volto balenò la rabbia e la furia che lo spadaccino aveva scorto tante volte.
E lui chiuse gli occhi e colpì il servo prima che si alzasse. Tornò subito a guardare: la bestia era a terra, le mani contro lo stomaco, il volto chiuso in uno sguardo di pura collera.
L’adolescente colpì ancora,questa volta,utilizzando la spada.
E no, non era affatto come lo  aveva immaginato.
Continuò a combattere, ma non era facile, non era pulito, non era una soddisfazione, era solo disperazione, e ogni volta che la carne cedeva sotto la sbarra di ossidiana e le ossa si frantumavano, quello stesso dolore lo aggrediva. Avrebbe continuato a occhi chiusi, se avesse potuto. Avrebbe smesso, se non avesse saputo che l’avversario non avrebbero avuto la stessa pietà, lo stesso orrore che raggiava su di lui. Era una guerra, e adesso sapeva quanto davvero fosse terribile, inaccettabile e devastante, il pensiero o muori tu o muoio io.
Tuttavia…si fermò, prima che potesse andare oltre. Aveva assestato un totale di diciassette colpi,tutti attraverso lo stomaco del berseker.
Il sangue color verde cominciò a zampillare copioso dalle ferite inferte. Appena un minuto dopo,la figura del gigante cedette sotto il proprio peso,riversandosi nel terreno fangoso.
Rin fissò il tutto con fare incredulo
<< è…è morto?>>domandò,visibilmente scioccata.
Dall’altra parte del fiume, Illya emise uno sbuffo divertito
<< Per favore. Ci vuole molto più di questo per battere il mio berseker>>
E poi accadde. Le ferite sul corpo della bestia cominciarono a rigenerarsi.
I punti in cui il sangue verde era entrato in contatto col terreno cominciarono a ricoprirsi di un leggero strato di muschio.
Con grande orrore dei presenti,la figura del servo cominciò a rialzarsi.
Rin dilatò le pupille,prima di volgere la propria attenzione nei confronti di Illya
<< è il momento>>sussurrò.
Essendo stata momentaneamente privata del proprio servo,non sarebbe riuscita ad evitare l’attacco di un master nemico,pensò.
Porse il braccio destro in avanti e questo cominciò a illuminarsi di una debole lue di colorazione azzurra.
Il proiettile di luce attraversò l’aria come un colpo di pistola.
La piccola strega non se ne accorse in tempo.
Girò la testa ,ma era già troppo tardi. L’incantesimo l’avrebbe uccisa.
...
Poi,accadde qualcosa d’impensabile. Shirou balzò in avanti,mettendosi tra lei e l’attacco.
La testa rossa dilatò le pupille e sentì la carne del fianco lacerarsi, in un scricchiolio quasi impercettibile.
Sentì il sangue sgorgare copioso dalla ferita appena aperta e riversarsi lungo il torrente come pioggia battuta.
Si levò un grido terribile
<< Emya-kun!>>
Rin vide il volto del mago perdere quel poco di colorito che gli era rimasto e compì un balzo in avanti
<< Emya-kun,perché diavolo l’hai fatto?!>>
L’adolescente tossì un paio di volte,nel tentativo di riprendere fiato
<< Perché lei..lei è mia sorella>>sussurrò.
La strega dilatò le pupille,seguita di Illya
<< Cosa?>>domandò,con fare incredulo.
L’Eizembern,d’altra parte,compì un passo all’indietro
<< Oni-chan…>>
<< Ho promesso a mio padre che l’avrei trovata. Non posso…io non posso perderla ora>>continuò l’altro,volgendo la propria attenzione nei confronti della bambina.
Cominciò a incamminarsi in direzione di quest’ultima ,ma un grido da parte di Kirito interruppè il suo cammino
<< Shirou !>>
La testa rossa sbattè ambe le palpebre un  paio di volte ,prima di innalzare il capo.
Sentì uno sbuffo caldo e umido accarezzargli la punta dei capelli.
La testa del berseker gli stava sopra, dondolante da una parte all’altra ,mentre la guardava con quelle pupille nere e senza vita , le zanne scoperte. L’enorme creatura  alzò il braccio sinistro,pronto a calarlo sulla sventurata vittima.
Shirou chiuse gli occhi, aspettando il colpo che avrebbe messo fine alla sua vita. Tuttavia,quest’ultimo non arrivò ma.
Nel parco si diffuse uno stridio acutissimo e ininterrotto.
Il servant si girò immediatamente verso la fonte di quel rumore,barrendo e levando il capo. Sembrava agitato e confuso.
La creatura sbattè la testa e compì un paio di passi all’indietro. Sembrava un cane in preda al panico.
Illya,nel frattempo ,dilatò le pupille
<< berseker,ce ne andiamo>>ordinò.
La bambina iniziò a correre nelle profondità della foresta ,seguita dal gigante.
Entrambe le figure svanirono nelle ombre. Rider apparve pochi secondi dopo,le mani saldamente tenute attorno al cacciavite sonico.
Rin non perse tempo e volse al Dottore un’espressione visibilmente incuriosita
<< Che cos’era?>>
Il servant puntò lo sguardo in direzione dell’oggetto metallico
<< Un impulso sonico. Ho dovuto calibrarlo in modo che potesse essere percepito solo dal nostro caro berseker>>
<< Però,sai renderti utile>>ridacchiò l’altra,ricevendo un sorriso da parte del cavaliere.
Dietro di loro, Shirou mantenne uno sguardo fissò nei confronti del punto in cui erano svaniti Illya e la creatura .
Sentì il calore diffondersi nei pantaloni. Si era pisciato addosso.
Provò imbarazzo e paura .Ma sapeva che doveva fare qualcosa.
Gli tremavano le mani,ma ciò non gli impedì di rialzarsi,aiutato da Kirito.
Puntò lo sguardo in direzione della strega e prese un respiro profondo
<< Rin>>
L’adolescente si voltò,seguita da rider.
Emya chiuse il volto in un’espressione determinata<< Ho deciso. Io…ti aiuterò>>
 
                                                                                                                                 * * *

Poco prima delle sei,sulla città di Fuuyuki ,aveva cominciato a scendere uno strano crepuscolo.
L’orizzonte meridionale si andava  ingombrando di nuvole, e da quella direzione giungevano, attraverso boschi e campi, cupi rimbombi lontani.
Le nubi viaggiavano verso la cittadina,gonfiandosi via via che si avvicinavano.
Governata da una fotocellula,l’illuminazione stradale entrò in funzione con mezz’ora d’anticipo sull’orario consueto.
La confusione regnava nel complesso,invaso da veicoli della polizia statale e unità mobili della televisione.
Nell’aria surriscaldata s’intrecciavano le comunicazioni via radio
<< Però,non sei un tipo molto loquace>>commentò Sakura,lo sguardo volto nei confronti del suo nuovo servo.
Questi non la degnò nemmeno di uno sguardo,mantenendo un’espressione impassibile
<< Dimmi…come ti chiami?>>domandò,visibilmente incuriosita.
L’uomo sembrò decidere se rispondere o meno.
Dopo circa un minuto buono,tuttavia,prese un respiro profondo
<< Max>>sussurrò.
L’adolescente inarcò un sopracciglio
<< Max? Davvero?>>
Puntò lo sguardo in direzione della strada
<< Non ho mai sentito parlare di uno spirito eroico di nome Max>>
<< Non mi sorprende>>ribattè l’altro.
La strega cominciò a rallentare il passo
<< Che vuoi dire?>>
<< Il mondo da cui provengo…è molto diverso da quello in cui mi trovo ora>>continuò il servo.
Al sentire tali parole,l’adolescente non potè fare a meno di chiudere il volto in un’espressione perplessa
<< E questo che significa ?>>
<< Penso di essere finito in una terra parallela>>fu la sua risposta.
A questo punto,la strega riuscì a trattenere un sussulto
<< In che senso, una terra parallela?>>domandò,visibilmente scioccata.
Il rider si strinse nelle spalle
<< Oh,andiamo, l’avrai sicuramente visto in qualche film,una sorta di alternativa al vostro mondo,tutto è uguale ma leggermente diverso,tipo,non lo so,i semafori sono blu e Richard Nixon non è mai stato eletto>>
Volse la propria attenzione nei confronti di Deathstroke
<< Credo che il nostro caro assasino ,qui,sia giunto alla medesima conclusione>>commentò.
Sakura puntò lo sguardo in direzione del servo e questi cominciò a grattarsi la testa,con fare imbarazzato
<< Ammetto che il pensiero potrebbe aver… sfiorato la mia mente>>borbottò.
In quel preciso istante,la figura di Max interrupè il loro cammino.
La giovane Matou inarcò un sopracciglio
<< Perché ti sei fermato?>>
<< Due persone. Un master e un servant. Uomo e donna…probabilmente. Cento metri alla nostra destra>>ribattè l’altro,in tono freddo.
La strega dilatò le pupille,prima di prendere un respiro profondo
<<< Assassin>>
Lo spirito eroico annuì di rimando,prima di scomparire tra le ombre.  
Rider rimase fermo e immobile,la mano posta sulla prima arma che gli capitò a tiro.
Tese le orecchie e ascoltò.
Niente. Non un sospiro. Non un passo. Nemmeno il riecheggiare degli uccelli.
Nelle profondità del quartiere, era calato un improvviso e innaturale silenzio.
E allora capì. Un’arma eccelsa.
Sentì la punta della freccia premergli nella parte posteriore del collo, ma riuscì a mantenere un’espressione impassibile
<< Tocca quella pistola e sei morto>>sussurrò una voce.
Si voltò,ritrovandosi la lama ad appena un millimetro dalla pelle che rivestiva il cranio.
Di fronte a lui si ergeva la figura di un uomo dalla lunga capigliatura bionda,il volto adornato da un paio di occhi azzurri,indossante abiti di colorazione verde.
In ambe le mani,tendeva un arco di legno,la freaccia puntata in direzione del servo.
La creatura cominciò a guardarsi intorno,prima di prendere un respiro profondo
<< Faccio appello a chi vive nelle ombre. Mostrati o il tuo compagno morirà>>
Appena un minuto dopo,assassino fuoriuscì dall’oscurità di un vialotto
<< Per essere in grado di percepire la mia energia anche quando sono nella mia forma astrale,devi avere dei sensi piuttosto sviluppati>>commentò.
L’attenzione di Sakura,tuttavia,non era rivolta alla scena che si stava svolgendo di fronte a lei,quanto,piuttosto,in direzione di una ragazza minuta dai capelli castani che stava a pochi passi dalla figura del nuovo servant
<< Fermi>>ordinò.
Fissò la giovane da cima a fondo,prima di inarcare un sopracciglio
<< Tu non sei umana. Che cosa sei ,se posso chiedere?>>
L’adolescente trasalì leggermente,per poi prendere un respiro profondo
<< Sono un apostolo della morte>>sussurrò.
Sakura rimase ferma e immobile,inclinando leggermente la testa
<< Affascinante>>commentò.
Al sentire tali parole,il vampiro non potè fare a meno di dilatare le pupille
<< Non hai paura?>>domandò,visibilmente sorpresa.
La strega chiuse i volto in un ‘espressione leggermente confusa
<< Perché dovrei ?>>
<< Bhe…perché sono un abominio>>
<< Ance se ciò fosse vero,io sarei sempre un abominio peggiore di quanto tu potesti mai essere>>ribattè l’altra.
La studentessa inarcò un sopracciglio
<< Davvero? Perché?>>
<< Non mi va di parlarne>>dichiarò,il volto chiuso in un’espressione di pura rabbia.
 La giovane trasalì leggermente,per poi abbassare leggermente la testa,nel tentativo di nascondere il proprio imbarazzo
<< Mi dispiace,non volevo metterti a disagio>>mormorò.
Dopo circa un minuto buono,tuttavia,rivolse la propria attenzione nei confronti di Sakura
<< Bhe,visto che siamo entrambi degli abomini…potremmo,non so…essere amici?>>
<< Amici?>>domandò l’altra,il tono di voce ornato da una lieve punta di curiosità
<< O alleati,se preferisci>>continuò lei.
Deathstroke approfittò di quel momento per rendere nota la sua opinione
<< Suggerisco umilmente di accettare l’offerta. Un paio di servi in più potrebbero rivelarsi utili>>osservò.
La strega sembrò pensarci su,prima di annuire lentamente
<< Ok>>
<< Davvero ?! >>
<< Tuttavia…>>
compì un passo in avanti,finchè non ebbe il proprio volto ad appena un paio di centimetri da quello della studentessa
<< Se per caso dovessi tradirmi ,io…ti ucciederò>>sussurrò.
Nonostante la minaccia velata,il vampiro sostenne lo sguardo,per poi prender un respiro profondo
<< Va bene>>mormorò, volgendo la propria attenzione nei confronti del proprio servo
<< Questo è Legolas,della classe Archer>>
<< Molto lieto>>dichiarò l’altro,compiendo un inchino aggraziato, e abbassando l’arma
<< Il mio nome è Satsuki Yumizuka 
>>continuò lei,ricevendo un cenno dalla magus
<< Matou Sakura. Dimmi,qual è il tuo desiderio per il Grall?>>
L’apostolo sembrò esitare un attimo,prima di arricciare ambe le labbra in un sorriso malinconico
<< Sono arrivata in questa città per trovare qualcuno>>
< Qualcuno,hai detto?>>
<< Una persona molto importante per il mio cuore>>
La strega annuì comprensiva
<< Capisco>>dichiarò.
Puntò lo sguardo in direzione della coppia di servant alle sue spalle
<< Proseguiamo>>ordinò.
E così fecero,seguiti dai loro nuovi compagni.

                                                                                                                    * * *

Kotomine Kirei era alla finestra del tinello sopra la chiesa ,con le mani dietro la schiena,a contemplare Fuuyuki.
L’appartamento di appena un locale alle sue spalle avrebbe fatto inarcare parecchie sopracciglia in città,perché non conteneva niente.
Non un letto,non un elettrodomestico,non una sola seggiola.
Gli armadi a muro erano aperti e vuoti.
Qualche batuffolo di polvere rotolava pigramente sui pavimenti privi di tappeti,spinto da una lieve corrente che soffiava nella casa all’altezza delle caviglie.
L’unico elemento di arredamento ara appeso alle finestre: brutte tendine a scacchi.
Era l’unica cosa che contava,perché erano l’unica cosa che si vedesse dalla strada.
In quel momento, la città dormiva e i negozi erano al buio,le abitazioni erano celate nelle ombre,e l’unico movimento in tutto il parco era il semaforo lampeggiante all’incrocio con il quartiere nel quale abitava Emya Shirou.
Il prete contemplava la città con occhi affettuosi.
Oh, non era ancora la sua città,ma lo sarebbe stata di lì a non molto. Si era già assicurato una prelazione. Loro non lo sapevano…ma lo avrebbero saputo. Eh,sì.
Kotomine kirei si considerava un elettricista dell’animo umano.
In una città come Fuuyuki,le scatole dei fusibili erano tutte allineate e facilmente accessibili ,non c’era che da aprirle…e cominciare a fare collegamenti.
Si collegava un Emya Shirou a una giovane Rin Tohosaka con i cavi di altre due scatole,mettiamo ,per esempio, quelle di una donna disperata come Sakura Matou e di un verme come Zouken. Poi, si collegavano altre persone nella stessa maniera.
A un certo punto si collaudava uno di quei favolosi collegamenti ,per assicurarsi che tutto funzionasse,quindi non c’era che da mettersi comodi e spedire una scarica nei circuiti di tanto in tanto ,per mantenere vivo l’interesse.
Per mantenere la situazione in caldo. Ma soprattutto, ci si metteva comodi ad aspettare che tutto fosse pronto… e poi si dava corrente.Tutta la corrente. Tutta in una volta.
Era necessaria solo la capacità di comprensione della natura umana.
<< Naturalmente, è in realtà una questione di domanda e offerta>> considerò a voce alta,mentre contemplava la città addormentata.
E perché? Bhe..,perché sì,in fondo.
La gente pensava sempre in termini di anime,e naturalmente di quelle ne avrebbe prese quante più possibile.
Erano per Kotomine Kirei come i trofei per il cacciatore,il pesce impagliato per il pescatore.
Da ogni punto di vista pratico avevano scarso valore,per lui,di questi tempi. Tuttavia,ne rastrellava lo stesso più che poteva. Se non lo avesse fatto,non sarebbe stato al gioco.
In verità, lo stimolo gli veniva soprattutto dal divertimento,non dalle anime. Puro e semplice divertimento.
Diventava l’unico scopo ,dopo qualche tempo ,perché quando gli anni sono lunghi si cerca svago dove si può.
Kirei si staccò le mani da dietro la schiena,quelle mani che provocavano il ribrezzo in tutte le persone tanto sfortunate da provarne i crepitante contatto,e se le strinse con forza,le nocche della destra schiacciate nel palmo della sinistra.
Ridacchiò,per poi camminare all’interno dell’ufficio.
Oltre a una foto della chiesa di Fuuyuki con dietro la cassaforte,sulle pareti dello studio parrocchiale c’erano un gran numero di targhe in riconoscimento di svariate iniziative a beneficio della comunità.
C’erano anche una fotografia di Kirei che stringeva la mano al sindaco della città e un’altra in cui la stringeva ad uno dei suoi consiglieri,in occasione di una raccolta di fondi promessa da quest’ultimo per un’organizzazione di sostegno ai bambini sopravvissuti all’incendio di dieci anni fa.
C’era persino una fotografia in cui il prete si scambiava una stretta di mano con un membro della torre dell’orologio,un certo Sanderson.
L’unico oggetto situato al di sopra della scrivania era una bibbia rilegata in pelle di cuoio .
In quel preciso istante,una seconda figura attraversò la porta dell’ufficio.
Si trattava di un bel giovane dalla capigliatura dorata,probabilmente straniero,vestito in una giacca sportiva di colorazione nera,così come i pantaloni.
Il viso dai lineamenti esotici era adornato da un paio di occhi rosso come il sangue,attraversati da un paio di pupille dalla conformazione quasi rettile
<< C’è l’accenno di un sorriso sul tuo volto,sacerdote. Eppure,non è qualcosa che ti piace mostrare agli altri>>commentò l’uomo,il volto chiuso in un espressione visibilmente divertita.
Al sentire tali parole, Kirei non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< è questa l’impressione che ti ho dato?>>
<< Sì,proprio questa. È stato un sorriso adatto,per un impudente come te. Hai ricevuto notizie piacevoli, Kirei?>>
Il prete ridacchiò
<< In un certo senso. È stato come incontrare nuovamente una vecchia conoscenza. Non posso che esserne felice>>commentò.
Volse la propria attenzione nei confronti del servo
<< Come avevi detto,la guerra del santo Grall ha avuto inizio dopo soltanto dieci anni. In quanto supervisore,tutto quello che desidero è il compimento di un miracolo: il completamento del santo Grall>>
<< Anche a costo di trasformare questa terra in un inferno?>>domandò l’altro.
Il sacerdote si strinse nelle spalle
<< Questo non è qualcosa che mi riguarda. Scontri,uccisioni e tradimenti sono compiti riservati ai master>>
<< E in che modo tu saresti diverso dagli altri partecipanti ? >>
Il suono di quella voce attirò l’attenzione della coppia.
Al centro della camera aveva appena preso posto la figura di un uomo dai lineamenti cinesi,vestito in un apparente divisa scolastica,i capelli neri come la pece,issante nella mano destra un’alabarda di colorazione dorata.
Kirei chiuse il volto in un sorriso beffardo
<< Ah,lancer che piacere unirti a noi,pensavo ti avessero rapito>>commentò,ricevendo uno sguardo irritato da parte del servo
<< Com’è andata la tua piccola …gita turistica,se posso chiedere?>>domandò,il tono di voce leggermente incuriosito.
L’uomo strinse ambe le palpebre degli occhi
<< Uccidere persone innocenti per potermi ricaricare di prana. Come sono caduto in basso>>
<< Vedo che sei insoddisfatto del tuo contratto con me,lancer>>osservò il prete,leggermente divertito.
Il servant volse la propria attenzione nei confronti del master
<< Non sai quanto>>sussurrò.
Dopo circa una decina di secondi,tuttavia,prese un respiro profondo
<< Comunque sia,non ho altra scelta se non quella di seguirti>>continuò,ricevendo una risata da parte dell’altro servo
<< Immagino sia naturale per gli esseri inferiori attaccarsi ai loro superiori. Se desiderano mantenere il loro livello, non hanno altra scelta che obbedire. Non c'è mai fine, a questa catena. All'inizio si è pieni di  utopie, ma poi, per levare questo peso, si cerca di trovare qualcuno sempre più bravo. E i forti ricercano altri ancora più forti, così da potersi rifugiare sotto la loro ala. Ecco come sono nati gli dei. Ma non fate errori,non sono altro che mere imitazioni. Da questo momento in avanti, assisterete alla potenza del dio in cui ripongono fiducia. Diverrò quel dio in cui non possono fare a meno di credere>>
Volse la propria attenzione nei confronti di Kirei
<< Ad ogni modo,ho notato un paio di abomini in giro per la città. Stanno continuando a uccidere i miei sudditi>>
fece una pausa per riprendere fiato
<<  Questo  è un atto che non posso tollerare>>terminò.
Al sentire tali parole,lancer non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Da quando ti importa delle persone comuni, goldie?>>
<< Folle! Io sono il re di questo mondo! Uccidere anche il più mero dei miei sudditi ,senza il mio consenso ,equivale a un atto di tradimento!>>
Dall’altro lato della camera,il sacerdote  compì un passo in avanti
<< Allora…mi concederai il permesso per eliminare alcuni membri del tuo popolo?>>domandò,visibilmente esitante.
La creatura annuì di rimando
<< Certamente, Kirei. Come mio seguace più fedele ti sei più ch guadagnato il  diritto di usufruire di tale favore>>
<< I miei ringraziamenti, Gilgamesh…re degli eroi>>
Detto questo,il master puntò lo sguardo in direzione dell’altro servo
<< Lancer,ho un incarico per te>>
<< Sentiamo>>commentò questi,con fare disinvolto.
L’uomo prese un respiro profondo
<< Trova Emya Shirou e Zouken Matou. Una volta fatto questo…uccidili entrambi,senza alcuna esitazione>>
<< Ricevuto>>ribattè l’altro,scomparendo in un filo di polvere dorata. Il re di Uruk osservò il tutto con fare incuriosito
<< Capisco il tuo interesse per il personaggio di Emya Shirou, Kirei,ma perché mai indirizzeresti la tua attenzione nei confronti di quel verme ?>>
<<  Ho un vecchi conto in sospeso con il vecchio Matou>>sussurrò  l’uomo,il volto chiuso in un espressione fredda come il marmo.
In quel preciso istante,la figura di Ciel oltrepassò la porta dello studio
<< Kotomine –sempai,ho ricevuto un aggiornamento da parte dei miei famigli. Pare che Aoko Aozaki sia arrivata in città…>>
si fermò di colpo non appena i suoi occhi entrarono in contatto con quelli di Gilgamesh
<< Oh,mi dispiace,non sapevo fossi occupato ad ascoltare una confessione>>
Kirei ridacchiò,visibilmente divertito
<< Questo non è il caso, Ciel-san. Il mio vecchio amico,qui,ha gentilmente accettato di offrirci il suo aiuto per quanto riguarda il nostro piccolo problema con il vampiro noto come Roa>>
Affianco al sacerdote,il giovane annuì in assenso
<< Il mio nome è Gilgamesh,faresti meglio a tenerlo bene a mente. Gioisci,donna,poiché ero annoiato e ho deciso di prestarvi i mie servigi>>continuò.
L’adolescente  chiuse il volto in un sorriso genuino
<< Questo è molto generoso da parte vostra,Gilgamesh –san>>
Kirei approfittò di quel momento per deviare il discorso
<< Hai detto che un altro mago è arrivato in città,ciel-san ?>>
L’esecutrice annuì in assenso
<< Così come la principessa dei veri progenitori. Pare che si riuscita a creare un passaggio per attraversare la nebbia>>commentò.
Al sentire tali parole,il falso prete non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Davvero? Bhe,questa è un ottima notizia…>>
si fermò di colpo,volgendo la propria attenzione nei confronti dell’unica finestra presente nella sala.
Visibilmente sorpresa dalla reazione dell’uomo,la giovane inarcò un sopracciglio
<< C’è qualche problema ?>>domandò,leggermente tesa.  
Fu allora che sentì ringhiare.
Il cuore gli balzò in gola. Indietreggiò di un passo,con i muscoli tesi come fili di ferro.
Il cane nero sfondò la vetrata come fosse cartapesta,riversandone i cocci sul terreno. Il primo pensiero della donna fu quello di una bambina capitata al’improvviso nel mezzo di una fiaba:lupo.
I grandi occhi rossi della creatura erano arrossati,instupiditi e rimpiccioliti,più simili a occhi da maiale che da  membro della razza canide.
Il suo mantello era imbrattato di fango verdastro. Il suo muso era raggrinzito in una terribile parodia di un ghigno che paralizzò Ciel per l‘orrore.
Kirei non perse tempo, e materializzò un totale di tre lame dalle nocche di ciascuna mano. Black keys,questo era il nome riservato a quelle armi.
La punta delle spade affondò nel corpo della bestia,riducendola a una massa nera e informe
<< Sembra che Chaos abbia deciso di ignorare il suo istinto di sopravvivenza e attaccarci direttamente>>commentò,lo sguardo rivolto nei confronti della pozza.
Al di fuori della chiesa,iniziarono a udirsi una lunga serie di ruggiti e altri suoni di origine animale. E non solo.
C’era anche una firma d’energia. Una molto potente,per giunta.
Il sacerdote dilatò le pupille
<< Un servo?>>

                                                                                                                    * * *

Il quartiere cominciava a farsi degradato. Un terzo degli edifici aveva porte e finestre sbarrate da tavole di legno,e lungo i marciapiedi c’erano file di macchine bruciate. Giovani uomini ciondolavano davanti ai bar e ai negozietti. Alcuni bambini giocavano attorno a un materasso in fiamme.
Una bassa impala con a bordo quattro giapponesi s’infilò nello scarso traffico e proseguì lentamente dietro a un furgone.
Aoko Aozkai,una giovane donna dalla capigliatura nera,camminò lentamente per le strade della città,seguita dalla figura di un uomo vestito in abiti vittoriani.
Questi puntò lo sguardo in direzione della magus
<< Così sei il mentore di uno dei protagonisti? Il Chirone del tuo Achille?>>
La donna inarcò un sopracciglio
<< Non capisco cosa vuoi dire,Shakespeare>>
Il servo dilatò le pupille,chiudendo il volto in un sorriso divertito
<< Non è ovvio? Egli è uno dei potenziali eroi per questa storia>>
<< E cosa potrebbe mai rendere Shiki un protagonista ?  Non è un po’ troppo giovane?>>
<< Molte storie si basano sull’azione di giovani eroi dotati di poteri unici e inimitabili. Spero solo che il tuo allievo non abbia la personalità di Macbhet . Diavoli dell’inferno,posso già sentire l’odore di una tragedia in arrivo>>
Al sentire tali parole,la giovane non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Quindi,visto che Shiki è l’eroe…chi è l’antagonista ?>>
<< Bisogna saper interpretare i segni , Aoki-san. Un antagonista è tutto ciò che il protagonista ha deciso di rinnegare>>ribattè l’altro,ricevendo uno sguardo imbronciato da parte della strega
<< Perché non posso essere io la protagonista?>>domandò,visibilmente accigliata.
Il caster ridacchiò
<< Poiché il vostro studente è un candidato migliore. Avendo evocato un servo in grado di rompere la quarta parete, è evidente il ruolo che dovrai interpretare in questa storia>>
<< E sarebbe ?>>
<< Non è ovvio? Tu sei il mentore del protagonista. Lo guiderai nei neandri più oscuri della propria nima,fornendogli l’aiuto e le competenze necessarie,fino a quando,in un inevitabile discesa drammatica del ritmo narrativo,perderai la vita in un mero tentativo di salvare qualcuno. A quel punto,in un impeto di furia,il protagonista dichiarerà il suo amore eterno per te,giurando vendetta nei confronti del tuo assassinio>>
<< Sei consapevole del fatto che Shiki sia almeno dieci anni più giovane di me,non è vero?>>
Il servo annuì di rimando
<< Ecco perché proclamerà il suo amore eterno per te quando sarai in punto di morte,e non prima>>
<< Non credo che Shiki sia attratto da donne più anziane d lui>>commentò lei,il volto chiuso in un sorriso divertito.
Volse la propria attenzione nei confronti dell’uomo
<< Comunque sia,ho affittato un appartamento per due>>
In quel preciso istante,un sonoro tonfo attirò l’attenzione della coppia.
Cominciarono a camminare nella direzione da cui era provenuto il rumore.
A destinazione raggiunta,il caster non potè fare a meno di tossire,con fare esitante
<< Mi rimangio tutto. Hai buone potenzialità per diventare una dei protagonisti>>
Puntò lo sguardo in direzione della scena in questione
<< Potrebbe essere una commedia nera. Forse noi siamo gli unici personaggi sani di mente. Oh, posso già sentire le risate del pubblico !>>
<< Shakespeare…zitto>>


Com’era? Spero bello!
Che cos'avranno visto di così sconvolgente i nostri nuovi arrivati? Lo scopriremo nel prossimo chappy!!!
E così fa la sua comparsa uno dei miei  personaggi anime preferiti,Gilgamesh,l’unico servo preso direttamente dall’anime di Fate stay night,perché totalmente bad-ass. Hulk non ha bisogno di presentazioni,spero davvero che il suo combattimento sia stato suggestivo. Zero,o meglio,Lelouch Vi Britannia,ci mostra uno dei suoi poteri,ovvero,quello di evocare coloro che l’anno servito nella vita passata. Considerando  il fatto che sia stato imperatore del mondo per più di un anno…queste persone sono un bel po’. Ed in più,è il maestro dell’ibrido immortale noto come Klaus ( non ho mai detto che i servi non potessero evocare altri  servi eheh). 

Qui sotto ecco le foto dei nuovi master

Aoko Aozaki : http://www.zerochan.net/1110900#full
Satsuki Yumizuka : http://i.imgur.com/JavIc9V.jpg

Mentre qui le nuove carte d'identità dei servi 

Hulk
Classe : Bersker
Master : Illyasviel von Einzbern
Opera: Marvel Universe
Tribute : 
https://www.youtube.com/watch?v=fdEZ-LzQpr8


Gilgamesh
Classe : Archer
Master : Kotomine Kirei
Opera:  Fate serie
Tribute :
 https://www.youtube.com/watch?v=CGb1dhlsnVY

 
 
Legolas
Classe : Archer
Master : 
Satsuki Yumizuka 
Opera:  Il signore degli anelli
Tribute : 
https://www.youtube.com/watch?v=PzhnWCcKURs


Shakespeare
Classe : Caster
Master : Aoko Aozaki
Opera: Universo letterario
Tribute : 
http://1.bp.blogspot.com/-mg-0s1Rn5Qo/USpNxRDP5cI/AAAAAAAAAKg/NPEirHGafVs/s1600/shakespeare-in-love-film-review-shelf-heroes.jpg

 Cao Cao
Classe : Lancer
Master : Kotomine Kirei
Opera : Highschool DXD ( light novel )
Tribute :  
http://fdzeta.com/imgcache/618640dz.jpg  ( solo foto poiché il suo personaggio non ha ancora ricevuto una trasposizione anime)
Grazie mille per la lettura e…a presto!

 

 

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Capitolo 6
*** Senso unico ***


Eccomi qui,in ritorno  dalla crociera !!! Ho notato che tra i miei lettori siano molto pochi a conoscere l'anime di fate stay night. Consiglerei a tutti di quardarlo,perchè è stupendo ma,nel caso non vi fidiate ciecamente delle mie parole ecco due video tribute delle rispettive due stagioni,per stuzziacrvi la curiosità :
Fate/Zero : 
https://www.youtube.com/watch?v=qy21jmU-KPc
Fate Stay Night UBW : https://www.youtube.com/watch?v=fgnLWheryEY



Toho Shiki camminava incespicando lungo un’affollata strada del centro città,un biglietto da cento yen stretto nella mano tremante.
L’adolescente barcollava a ogni passo e si batteva la testa con il palmo libero,ma in apparenza sapeva esattamente dove dirigersi.
Infine, entrò vacillando in una farmacia a prezzi scontati,dalle vetrine tappezzate di cartelli che offrivano grandi occasioni.
Tremante,sospinse la banconota sul bancone,verso il commesso
<< Advil. L’aspirina mi distrugge lo stomaco>>
L’altro arricciò il naso, alla vista del giovane. Ma gli affari erano pur sempre affari.
Allungò la mano verso lo scaffale degli analgesici e ne estrasse la confezione di Advil più piccola che avesse
<< Per portarle via sarà meglio che ci aggiunga altre cento yen>>
Shiki lasciò sul bancone l’unica banconota che possedeva e fece per afferrare la scatola,ma il commesso la ritirò
<< Mi hai sentito ,amico. Altre cento yen>>
<< Ho solo questo. La testa mi sta scoppiando>>sussurrò.
Con una prontezza sorprendete,lo studente si abbattè sul balcone e afferrò il medicinale. Il commesso cercò di sottrarglielo,ma il magus tenne duro.
Dannazione a questo viaggio,pensò.
Nel tentativo di catturare il fratello SHIKI, Akiha aveva costretto il giovane con lo stesso nome a seguirlo in questa folle ricerca. Appena un giorno dopo dal loro arrivo in città,erano stati scelti come partecipanti della Guerra del Santo Grall.
Nella colluttazione che ne seguì,il barattolo di caramelle si rovesciò e un espositore di vitamine finì al suolo.
<< Lascia perdere, Toru!>> gridò il farmacista dal retro del negozio;poi aggiunse,dirigendosi verso il telefono
<< Me ne occupo io>>
Mentre quello componeva il numero,il commesso mollò la presa. In preda a un affanno convulso, Shiki lacerò il sigillo della confezione,annaspò intorno al tappo del flacone e rovesciò nella mano le compresse,alcune delle quali rotolarono sulle piastrelle.
Una volta fatto questo, cominciò a correre. I dolori erano partiti appena mezz’ora fa e stavano prontamente diventando insopportabili.
Accidenti a quegli stupidi occhi.  Accidenti a tutto!
Dopo circa una ventina di minuti,si fermò di fronte a una figura. Si trattava di una giovane ragazza,vestita in un abito di colorazione bianca,il capo adornato da capelli biondi. Il rumore era diventato insopportabile.
Estrasse il coltello dalla tasca dei pantaloni,un pugnale azoth appartenuto alla famiglia Toho per secoli, e lo affondò nel ventre della donna.
Questa dilatò le pupille.
Poi,più niente.

opening :
 https://www.youtube.com/watch?v=R7L1QOjv1d0



Sesnso unico - parte 1

Chiesa Kotomine

Erano passati vent’anni dall’ultima volta in cui Ciel aveva visto una delle bestie di Chaos,ma non si era affatto dimenticata che faccia avessero.
Erano apparsi come spettri,comandati da un cane nero come la notte. I fianchi gli si alzavano e abbassavano negli spasmi convulsi e mozzati della respirazione.
Dalle fauci gli colava la bava in un flusso costante.
La povera creatura roteava gli occhi ,come se non sapesse come fermarli, e avanzava vacillando,come se qualcuno gli avesse spalancato la bocca e gli avesse versato dentro un’intera bottiglia di whisky d’infame marca. Al suo seguito,vi erano leopardi,tigri,orsi,insetti di ogni forma e dimensione.
Perché questo era Chaos: un alchimista che aveva fuso il proprio corpo con un totale di 666 specie diverse di animali,diventando un progenitore della razza vampira
<< Esecutore>>cominciò l’uomo,lo sguardo rivolto nei confronti di Ciel
<< Dov’è la settima scrittura?>>
<< Al sicuro>>ribattè lei,in tono freddo.
La creatura ridacchiò
<< In questo caso…non siete una minaccia>>
<< Presumo che  sia stato Roa a mandarti,non è così ?>>domandò Kirei,il tono di voce ornato da una lieve punta di curiosità.
Il progenitore annuì di rimando
<< Deduzione corretta>>confermò,per poi puntare lo sguardo in direzione della magus
<< Hai ancora intenzione di ucciderlo, Ciel? La morte del serpente non riporterà certo la tua famiglia indietro>>
<< Dev’essere punito per tutto il male che ha compiuto !>>gridò lei,materializzando dal nulla un totale di sei black keys.
Chaos osservò il tutto con indifferenza, volgendo la propria attenzione nei confronti del resto dei presenti
<< Kotomine Kirei>>salutò,con un rapido cenno del capo.
Girò la testa in direzione del servant
<< Gilgamesh,re degli eroi>>
<< Vedo che conosci il mio nome,abominio>>sogghignò l’altro,prima di stringere ambe le palpebre degli occhi
<< Tale insolenza dev’essere messa al suo posto>>sussurrò.
Percependo la minaccia nascosta da tali parole,la creatura mostrò i propri sigilli di comando,rossi e lucenti lungo il polso della mano destra
<< Berseker>>ordinò.
In quel preciso istante,uno scalpitare di passi riecheggiò per tutta la lunghezza della chiesa
<< Ma tu guarda. Mi sono preso la briga di venire fin qui… e per cosa? Per un perdente di serie B ? >>
Il suono di quella voce attirò l’attenzione dei presenti.
Alle porte del maniero,infatti,aveva appena preso posto la figura di un adolescente dalla carnagione pallida,magro come uno scheletro,il capo ornato da capelli bianchi al pari della neve.Occhi rossi come il sangue dardeggiarono nell’oscurità,facendo luce su di un  abbigliamento keshual costituito da una maglietta nera e pantaloni color sabbia.
Il servant volse lo sguardo in direzione di Gilgamesh
<<  E tu  ? Chi diavolo dovresti essere?>>domandò,il volto chiuso in un’ espressione visibilmente annoiata.
La reazione dell’archer fu quasi istantanea
<< Osi rivolgermi una domanda? Tu,un semplice bastardo !? >>
L’aria intorno all’uomo cominciò a tremare,lasciando il posto a una lunga serie di cerchi dorati,dalla forma distorta
<< Se non sei in grado di cogliere la mia persona…attraverso la gloria e l’investitura che mi connotano…allora non ha senso che un bifolco come te continui a vivere!>>
Da ciascuno dei portali,fuoriuscì la punta di un arma. Spade,asce,mazze chiodate…la lista sarebbe potuta andare aventi per molte ore.
Gilgmesh volse la propria attenzione nei confronti del prete
<<  Kotomine,come sono le abilità di quel servant?>>
<< Deboli. La sua forza fisica è a malapena superiore a quella di un essere umano>>osservò l’altro,ricevendo un sorriso compiaciuto da parte di Ciel.
La strega ridacchiò
<< Sembra che abbiamo avuto fortuna,allora>>
Di fronte a loro,berseker inarcò un sopracciglio,prima di emettere un sospiro
<< Patetica. Se lo credi davvero, meriti un abbraccio compassionevole>>
Scrocchiò il collo un paio di volte
<< è vero,la mia forza fisica non corrisponde certo a quella degli altri servant. Tuttavia…ciò non significa che io non possa uccidervi,neh ?! >>
e poi accadde.
Sbattè violentemente il piede sinistro lungo l’asse del pavimento.
L’onda d’urto frantumò le vetrate di ben cinque isolati,comprese quelle poste sulle pareti della chiesa.
La terra tremò violentemente.
Numerose crepe cominciarono a protrasri dal punto in cui il servo aveva compiuto l’attacco,ramificandosi al pari di una ragnatela,sollevando pezzi di marmo e detriti.
Le assi di legno che costituivano l’impalcatura dell’edificio,così come il colonnati,vennero ridotti in frantumi,sollevando polveri e schegge di legno.
Gilgamesh non perse tempo e schioccò le dita della mano destra. Numerose armi partirono dal gruppo di portali,al pari di proiettili,lucenti e dorate alla debole luce della luna che filtrava dalle aperture del maniero. Ciascuna di loro andò a conficcarsi lungo la zona in cui Chaos e berseker avevano mantenuto la propria posizione.
Centinaia di esplosioni riecheggiarono per tutta la lunghezza del parco,costringendo Ciel e Kirei a coprirsi ambe le palpebre degli occhi,nel tentativo di proteggersi dalla nuvola di detriti.
Il re degli eroi sorrise con fiducia,prima di dilatare le pupille. In mezzo a tutta quella devastazione,completamente illeso,vi era il corpo di berseker,il volto chiuso in un sorriso sanguinario.
La rabbia dell’archer non ebbe alcuna difficoltà a manifestarsi
<< Osi beffarti,della mia persona,bastardo? Allora desideri proprio morire in fretta!>>
Un’altra serie di portali cominciò a prendere forma alle sue spalle,illuminando il resto della navata centrale
<< Vediamo quanto riuscirai ad arrancare con la tua volgare cleptomania. Avanti…provamelo!>>
e fu allora, che l’inferno sembrò riversarsi in quel piccolo angolo di mondo che costituiva la chiesa di Fuuyuki.
La prima spada,lunga più di un metro emmezzo,attraversò l’aria come un colpo di pistola,emettendo un sibilo prolungato.
Il servo avversario rimase fermo e immobile,lasciando che l’arma lo colpisse in pieno petto. La lama,tuttavia,non affondò mai nel costato dell’adolescente,al contrario,sembro rimbalzargli contro,andando a infrangersi lungo la punta di una successiva alabarda,esplodendo al semplice contato.
Berseker non perse tempo,roteò su se stesso,afferrò una terza spada e la utilizzò per intercettare la traiettoria di un totale di altre cinque armi,ciascuna delle quali si ridusse a un cumulo di polvere dorata.
Un’altra coppia di alabarde attraversò il vuoto dell’aria. Il giovane tuttavia,mantenne una posizione di difesa,lasciando che le lame esplodessero.
La sua figura fuoriuscì dalla nuvola di cenere appena un paio di secondi dopo,camminando come se niente fosse.
<< Incredibile>>sussurrò Ciel.
Gilgamesh ,nel frattempo,non appariva più così fiducioso. Forse ho finalmente trovato un degno avversario,pensò.
Bersker,nel frattempo,conficcò la spada restante nelle piastrelle del maniero,prima di prendere un respiro profondo
<< Ora tocca a me>>
e,detto questo,colpi leggermente la parete che costituiva la facciata laterale della chiesa.
In un primo secondo non  accadde niente. Poi,come dal nulla,l’intera struttura esplose in un riecheggiare di detriti e pezzi di calcestruzzo.
Kirei evitò i proiettili,seguito da Ciel,mentre l’archer materializzò un portale di fronte a lui,assorbendone le schegge al suo interno.
Il sacerdote compì una capriola a mezz’aria,materializzando alcune black keys e lanciandole in direzione dell’avversario.
Questi,semplicemente,porse la mano in avanti,fermandoli a mezz’aria
<< Troppo lento>>commentò,il tono di voce ornato da una lieve punta di divertimento.
Sbattè il piede sinistro una seconda volta. Il terreno che costituiva il pavimento della chiesa sembrò sollevarsi,seguitò dall’onda d’urto
<< Non ci siamo proprio. Con quella velocità…non mi prenderai manco tra un secolo>>
Kirei venne sbalzato contro la parete opposta della camera,mentre Gilgmashe saltò a mezz’aria,evitando di essere investito dalla potenza pura del contraccolpo.
Ciel fissò il tutto con fare attonito
<< Kotomine-sempai !>>urlò,per poi cominciare a correre nella sua direzione.
Berseker la seguì a ruota,camminando con passo lento e disinteressato
<< Te la stai dando a gambe,nhe? Mettersi a sculettare in quel modo…stai cercando di distrarmi ,per caso?>>
Appena pochi minuti dopo,l’intero quartiere riecheggiò in una lunga serie di esplosioni.

                                                                                                                     * * *

Rin volse la propria attenzione nei confronti di Shirou,il volto chiuso in un sorriso genuino
<< Ci metteremo in contatto presto, Emya-kun. Fino ad allora…prenditi cura di te>>
e,detto questo,cominciò a camminare in direzione del centro città,la figura di rider al seguito.
La testa rossa non potè fare a meno di emettere un sospiro irritato
<< Questa giornata sta diventando ogni minuto sempre più pazza>>mormorò,ricevendo una piccola risata da parte di Kirito.
Camminarono per circa una decina di minuti,lo sguardo sempre vigile,nel tentativo di intercettare qualsiasi segno che avrebbe potuto indicare la presenza di un master nemico.
Non appena attraversarono uno dei quartieri meno popolati della zona,tuttavia,un suono stridulo attirò l’attenzione della coppia.
Ciò che videro,una volta girato l’angolo dal quale era provenuto il rumore, per poco non regalò all’adolescente un coniato di vomito.
Di fronte alla coppia,inginocchiato lungo una pozza di sangue,vi era un giovane dai capelli corvini,indossante un paio di occhiali,la mano destra saldamente tenuta attorno al manico di un pugnale. Affianco all’individuo,vi era il tronco mozzato di una donna,il volto chiuso in uno sguardo di puro shock.
Shirou strinse i denti ,compiendo un passo in direzione del killer
<< Bastardo. Perchè l’hai uccisa?>>domandò ,in tono freddo.
Il suono di quella voce attirò l’attenzione dello studente e questi non potè fare a meno di dilatare le pupille ,alla vista del suo vecchio amico d’infanzia
<< Emya?>>mormorò,come se la situazione attuale non lo interessasse nemmeno.
Volse lo sguardo nei confronti della donna
<< Io…l’ho uccisa?>>
<< Sì. Rispondimi , Toho Shiki ! >>
L’adolescente blazò in avanti,affondando un pugno nella guancia del giovane  e mandandolo a finire contro un bidone della spazzatura.
Poco prima che potesse fare qualsiasi altra cosa,tuttavia,la figura di kirito gli si parò davanti,intercettando la lancia dell’aggressore.
Il servo dalle sembianze elfiche era comparso dal nulla,eludendo i sensi dello spadaccino.
Mentre la coppia di spiriti era impegnata in una situazione di stallo, Shirou puntò lo sguardo in direzione di Shiki
<< Perché l’hai uccisa?>>domandò di nuovo,solo per ricevere un urlo indignato alle sue spalle
<< Ehi,non mi ha mica ucciso. Mi ha semplicemente tagliato a metà !>>
Il tempo parve fermarsi. Shirou sentì il fiato mozzarglisi in gola e cominciò a voltarsi. Poi,come dal nulla,lo sentì. Un rumore lento e regolare ,quasi impercettibile. Impercettibile per un qualsiasi essere umano… ma non certo per uno come lui.
Volse la propria attenzione nei confronti del cadavere. In mezzo al marciapiede,i capelli dorati e lucenti alla debole luce dei lampioni,vi era la stessa ragazza che era appena stata tagliata in due. E allora capì.Un ritmo di due colpi.Il battito di un cuore in movimento.
Quella persona, nonostante fosse stata colpita da un coltello in pieno petto, era ancora viva !
<< Ho qualcosa in faccia?>>domandò lei,visibilmente confusa.
L’adolescente compì un passo all’indietro
<< Ehm,non per essere scortese ma…non dovresti essere,che ne so…morta?>>
La creatura inarcò un sopracciglio
<<  Perché dovrei ?>>
<< Shakespeare…zitto>>
Il suono di quella voce attirò l’attenzione dei presenti.
A pochi metri da loro,avevano appena preso posto la figura di una giovane donna dalla lunga capigliatura nera e quella di un uomo vestito in abiti vittoriani.
Shiki fu il primo a riconoscere un membro della coppia
<< Sensei?>>
<< Shiki!>>
poco prima che questi potesse rispondere ,sentì un poderoso calcio al livello del volto
<< Come puoi essere il protagonista di una commedia nera ?! Pensavo di averti cresciuto meglio di così !>>esclamò l’altra,il volto chiuso in un’espressione visibilmente irritata.
Kirito, nel frattempo,cercava di contrastare gli attacchi del lancer
<< Io qui avrei bisogno di aiuto!>>
<< Silenzio!>>ribattè la donna ,scatenando un ‘ondata di energia.
L’effetto fu quello sperato,poiché la coppia di guerrieri si fermò di colpo.
Aoko volse la propria attenzione nei confronti dei due servi
<< Nessuno qui farà del male a nessuno,sono stata chiara?!>>

Il silenzio calò inesorabile,nelle profondità del quartiere,prima di essere interrotto dalle successive parole di Shiki
<< Ehi ,tu>>mormorò,lo sguardo rivolto in direzione della donna tagliata a metà. Questa lo guardo curiosamente.
Consapevole di avere la sua attenzione,lo studente prese un respiro profondo
<< Non sei arrabbiata con me,vero? Perché,sul serio,non potrei mai perdonarmi se lo sei!>>

                                                                                                                    * * *

Bersker osservò con fare disinteressato la scena di fronte a lui . Sia Ciel che Kirei avevano il respiro pesante,mentre Gilgamesh sembrava avere difficoltà a mantenere la concentrazione.
Chiuse il volto in un sorriso agghiacciante
<< Che ne dite di un indovinello? Così,tanto per ammazzare il tempo !>>
Assestò un pugno lungo l’asse della prima colonna che gli capitò a tiro. I pezzi di marmo saettarono in direzione del gruppo,prima di essere intercettati da alcune delle spade di archer.
La creatura mantenne uno sguardo freddo,per poi prendere un respiro profondo
<< Domanda: io, Accelerator,che cosa sto facendo?>>
Ciel non perse tempo e sparò un totale di tre black keys nei confronti dell’avversario. Così com’era successo per quelle utilizzate dal prete,le lame rimbalzarono e una di queste andò a conficcarsi direttamente nella sua spalla sinistra, facendole emettere un sibilo di dolore.
Puntò lo sguardo in direzione dell’adolescente
<< Ri…flessione?>>tentò.
Il servo annuì di rimando
<< Quasi!>>esclamò,prima di volgere la propria attenzione nei confronti del trio
<< Anche se normalmente la imposto per riflettere,la mia capacità non si limita certo a qualcosa di così banale>>
Compì alcuni passi in avanti
<< La risposta corretta è…manipolazione vettoriale>>dichiarò.
Prese a calci una vecchia cassa di legno,e questa si sollevò da terra. Le bottiglie di vetro poste a l suo interno reagirono come proiettili e Ciel fu costretta ad evitarli
<< Movimento>>sussurrò.
Schioccò le dita e una forte raffica di vento intercettò la figura della strega,sbattendola contro una delle panche presenti nella navata
<< Calore>>continuò.
Fece una pausa per riprendere fiato
<< E infine…corrente elettrica>>
una scarica di luce bianca attraversò il vuoto della sala,venendo prontamente intercettata da uno dei portali di  Gilgamesh
<< Posso modificare ogni tipo di vettore con cui entro in contatto>>ridacchiò,puntando lo sguardo in direzione del servo dorato.
Questi dilatò le pupille,prima di chiudere il volto in un sorriso fiducioso
<< In questo caso…la soluzione è semplice>>commentò,facendo segno alla coppia di esecutori
<< Kirei,donna…dietro di me>>ordinò.
Il duo fece come gli era stato detto. Dall’altra parte della sala, Accelerator non potè fare a meno di scoppiare in una risata agghiacciante
<< Non capisci proprio di essere più debole,nhe? Visto che hai così tanta voglia di morire…se vuoi,posso trasformarti in un’opera d’arte di tutto rispetto>>
Allargò ambe le braccia
<< Scegli la mano che ti piace di più. La userò per invertire il tuo flusso sanguigno e bioelettrico!>>esclamò,per poi compiere un passo in avanti
<< Quale preferisci? Sinistra? Destra?>>
cominciò a correre in direzione del trio
<< Entrambe?!>>
Poco prima che potesse entrare in contatto con il servo avversario,tuttavia,un muro altro più di dieci metri,costituito da centinaia dei portali di Gilgamesh ,si materializzò dal nulla di fronte a lui.
L’adolescente non si fermò,sicuro che avrebbe presto eliminato l’ostacolo in questione. Tale convinzione si trasformò ben presto in pura sorpresa quando,anziché attraversare la barriera come se fosse burro,il corpo del giovane andò a sbatterci contro,facendolo indietreggiare
<< Ma che…>>sussurrò,prima di porgere un braccio in avanti,nel tentativo di controllare le molecole dell’oggetto. Tuttavia,non appena le dita della mano destra entrarono in contato con la superficie dorata,questa sembrò respingerle
<< Cos’hai fatto?>>domandò,la voce rivolta nei confronti di coloro che si trovavano dall’altra parte della struttura.
Gilgamesh ridacchiò,con fare divertito
<< Fool! Pensavi davvero che mi sarei fatto sconfiggere da un bastardino come te ?>>
Al sentire tali parole,la rabbia del berseker cominciò a salire di alcune tacche.
Consapevole dello stato d’animo in cui versava il servant nemico,il re di Uruk prese un respiro profondo
<< La tua capacità di controllare i vettori è impressionante,te lo concedo. Tuttavia…una simile capacità non può nulla ,se paragonata alla porta di babilonia,poiché quest’ultima non ha dimensione. Nessuna lunghezza,nessuno spessore,così come nessuna direzione. Semplicemente…esiste>>terminò.
Accelerator inarcò un sopracciglio,per poi chiudere il volto in una smorfia
<< Tsk! In questo caso…siamo in una situazione di stallo. Tu non puoi toccare me e io non posso fare lo stesso con te>>mormorò.
Cominciò a guardarsi intorno. Appena una decina di secondi dopo,tuttavia,una realizzazione sembrò colpirlo in pieno petto.
<< A meno che…>>
Puntò lo sguardo in direzione del pavimento,attraverso il quale i suoi attacchi precedenti avevano realizzato un profondo squarcio.
Al di fuori dell’apertura,milioni di granelli candidi come la neve aleggiavano nell’aria,fuoriuscendo da alcuni sacchi di yuta ammassati l’uno sull’altro
<< Sembra proprio che in quel seminterrato ci fosse della farina>>ridacchiò.
Archer inarcò un sopracciglio,disperdendo la barriera.
Berseker,d’altra parte,aveva l’aria di essere completamente rilassato
<< Questa serata è piacevolmente priva di vento. Potrebbe essere un tantino pericoloso!>>continuò ,prima di volgere la propria attenzione nei confronti del servo
<< Ehi,rifiuto. Hai mai sentito parlare…di un esplosione di polvere ?>>
Schioccò le dita.
La palla di fuoco ridusse la chiesa in cenere ,appena una frazione di secondo dopo.
Sulla cima di una collinetta, Chaos osservò il tutto con fare divertito.


Senso unico - parte 2

All’interno della residenza Emya, Shirou fissò la donna di fronte a lui,completamente rigenerata
<< Non per essere scortese,ma…che cosa sei,esattamente?>>domandò,visibilmente incuriosito.
La creatura gli rivolse un sorriso genuino
<< Oh,perdonate la mia maleducazione>>
Si alzò dal posto a sedere,compiendo un leggero inchino
<< Il mio nome è Arcueid,meglio nota come la principessa dei veri progenitori>>cominciò,prima di prendere un respiro profondo
<< In poche parole…sono un vampiro>>terminò.
Al sentire tali parole,la testa rossa non potè fare a meno di dilatare le pupille,seguito dalla figura di Shiki
<< Stai scherzando,vero?>>
<< Temo di no. Potrà sembrarti assurdo,ma umani e vampiri hanno sempre convissuto,fin dall’alba dei tempi>>
Osservando lo scetticismo della coppia,la bionda emise un sospiro rassegnato
<< Credo che una lezione di storia sia in ordine>>mormorò,prima di prendere un altro respiro
<< I  veri progenitori,di cui faccio parte, sono vampiri nati contemporaneamente al genere umano, del quale condividono l'aspetto. Dalla vita eterna e dalla grande resistenza fisica a quelle che sono considerate le debolezze della razza vampira ,come aglio, croci e luce del sole, i veri progenitori non hanno alcuna necessità di bere sangue umano, nutrimento che spesso li ripugna. Alcuni, nel corso della storia, hanno tuttavia trasgredito a questo dogma, incapaci di resistere ad un istinto naturale di bevitori di sangue, ed hanno perciò perso il loro status di privilegiati>>
Fece una pausa per riprendere fiato
<< è per questo che sono qui,per catturare uno di loro. Il suo nome è Roa>>
<< Il serpente di Akasha ? >>domandò Aoko,ricevendo un cenno da parte della donna
<< Lo stesso>>confermò lei.
La mora non potè fare a meno di chiudere il volto in un’espressione contemplativa
<< Uhm.. la sua presenza spiegherebbe l’alta concentrazione di apostoli della morte nella zona>>
<< Apostoli della morte?>>chiese Shiki,visibilmente confuso.
La donna annuì di rimando
<< Vampiri di seconda generazione. Un tempo umani, a causa del morso di un progenitore, sono stati trasformati in vampiri anch'essi. Rispetto ai loro "iniziatori" hanno tuttavia alcune debolezze che li rendono schiavi del bisogno di sangue umano e deboli alla luce del sole. Rispetto ai veri progenitori, la cui vita può dirsi effettivamente eterna, gli apostoli della morte sono creature che, sebbene di potere superiore, condividono con gli uomini i rischi di una vita finita. Possono assoldare come propri schiavi dei non morti o dei famigli, dei cadaveri viventi i primi, mentre delle creature magiche-demoniache i secondi. La torre dell’orologio mi aveva inviato in questa città per smaltire alcuni apostoli canaglia,accusati di aver ucciso più di un centinaio di abitanti>>continuò, ricevendo uno sguardo visibilmente sorpreso da parte dell’adolescente.
Volse la propria attenzione nei confronti di Arcueid
<< Ad ogni modo, il fatto che tu sia un progenitore,potrebbe spiegare il motivo per cui Shiki abbia cercato di ucciderti>>commentò,per poi prendere un respiro profondo
<< Nel mondo soprannaturale,alcuni individui, grazie a forze occulte, sono entrati in possesso - volontariamente o meno - della capacità di vedere le Linee della morte. Queste attraversano  l'intero creato, anche gli oggetti inanimati ,in quanto  derivati o parti di un processo di trasformazione della materia in quanto viva e ,pertanto ,destinata prima o poi a perire. I detentori di questo potere sono perciò in grado di scorgere le invisibili linee spezzate che, se calcate, possono portare una qualsiasi entità alla morte>>
Puntò lo sguardo in direzione di Shiki
<< Questo potere, sebbene immenso e letale, è una vera e propria maledizione,in quanto mette il possessore costantemente di fronte all'angosciosa rivelazione della fragilità umana ed universale>>
Fece una pausa per riprendere fiato
<< Shiki è uno dei pochi individui conosciuti ad essere nato con tale abilità. Essendo entrato in contatto con un’entità immortale,i suoi occhi potrebbero aver reagito in maniera aggressiva,provocando la reazione di cui ciascuno di noi è stato partecipe>>terminò.
Shirou rimase fermo e immobile,assimilando il tutto con fare incredulo.
Dopo circa una ventina di secondi,tuttavia,rivolse la propria attenzione nei confronti dello studente
<< In questo caso…>>
cominciò,prima di alzarsi
<< Mi dispiace di averti colpito>>terminò,compiendo un inchino .
L’adolescente arrossì leggermente
<< Ah,nessun problema !>>esclamò,agitando ambe le braccia.
Affianco a loro, Aoko chiuse il volto in un sorriso divertito
<< Bene,vedo che le incomprensioni sono state chiarite>>commentò,per poi puntare il proprio sguardo in direzione della testa rossa
<< Emya-kun…ho bisogno di un posto per dormire>>
L’adolescente inarcò un sopracciglio,nel tentativo di comprendere il motivo per cui aveva detto una cosa simile rivolta nei suoi confronti.
Dopo circa un minuto buono,tuttavia,trasalì visibilmente
<< No,assolutamente no!>>
<< Eeeeeh !? Ma Shirou,io sono un ospite di questa città ! Non dovresti,chessò…mostrarmi la benevolenza e il rispetto dei suoi abitanti?>>
<< Tecnicamente,in questa situazione,faresti la figura di Gelserico alle porte di Roma,prendendo ciò che appartiene di diritto ad altri>>
<< Zitto, Shakespeare>>sibilò,ricevendo uno sguardo divertito da parte del caster. 
Volse  lo sguardo nei confronti del giovane,sfoderando i suoi occhi da cucciolo più convincenti. Shirou si ritrasse,per poi prendere un respiro profondo
<< Suppongo che non sia un problema>>mormorò.
Le labbra della donna si arricciarono in un sorriso di pura soddisfazione.
Affianco a lei, Shakespeare non potè fare a meno che emettere un sospiro rassegnato
<< Continuo a pensare che sia una cattiva idea. Un ragazzo e una ragazza che vivono da soli nella stessa casa ? Nessuno qui ha letto una delle mie commedie?!>>

                                                                                                                   * * *

Sebastian versò il vino nei contenitori e,per stuzzicare l’appetito,offrì al gruppo di servi un minuscolo amuse-gueule,un’ostrica belon e una fettina di salsiccia.
In quanto a lui,voleva starsene con mezzo bicchiere di champagne in mano, ad ammirare l’insieme della tavola. L’altezza dei candelabri era quella giusta.
Illuminavano le profondità della sala ,e lui non doveva temere che qualcuno si bruciasse.
Il maggiordomo prese un respiro profondo
<< Considera ogni giorno come se fosse l’ultimo. L’ora che non speravi si aggiungerà come gradita sorpresa. Quanto a me,quando vorrai divertiti vieni a trovarmi,ho la pelle ben curata. Sono pinguo e lucido: un maiale del gregge di Epicuro>>terminò.
Dall’altra parte del tavolo, Accelerator non potè fare a meno di chiudere il volto in un’espressione visibilmente annoiata
<< E così,adesso,scopriamo che saccheggi anche versi da Orazio e le sue epistole>>commentò.
Il servo dilatò le pupille
<< Molto bene,berseker. Confesso che non ti avrei mai preso per una persona intellettuale>>
L’adolescente emise un grugnito di rimando
<< Per favore. Ho vissuto tutta la mia vita in una città costituita per il 90% di scuole>>lo informò,prima di volgere a propria attenzione nei confronti dell’assassin.
Questi prese un vassoio dalla credenza e lo mise nello spazio vicino ai piatti,poi spinse un carrello vicino al tavolo.
Sopra di esso vi erano una coppia di tegami,il fornelletto e i condimenti in piccole coppe di cristallo.
Accese il fornelletto e cominciò con il mettere un bel pezzo di burro charante nella casseruola fait-tout,facendolo girare sul fondo. Quando fu di un marrone nocciola,passò la casseruola sopra un trepiede.
<< Routie de quis: stinco in crosta di creta. E…>>
colpì il mattoncino un paio di volte,rompendone l’involucro
<< Un delizioso osso buco>>terminò,prima di rivelarne gli interni.
Cominciò a tagliare il manzo all’altezza dell’articolazione
<< Adoro cucinare con la creta. Rende il piatto più succulento. E aggiunge un po’ di…teatralità alla cena>>commentò,prima di chiudere il volto in un sorriso divertito
<< Veniamo dalla creta ,torneremo alla creta>>continuò,porgendo il pezzo di carne nel piatto di Akame.
La giovane donna ne addentò la parte superiore,per poi puntare lo sguardo in direzione dell’assassin
<< I miei complimenti allo chef>>dichiarò,ricevendo un cenno di gratitudine da parte della creatura.
Dopo appena un paio di minuti,tuttavia,prese un respiro profondo
<< devo ammetterlo Assassin,la tua cucina è sicuramente degna dei ristoranti più pregiati ma…stare qui,confinati in questa casa…sta cominciando a diventare noioso>>mormorò.
Affianco a lei, Accelerator inarcò un sopracciglio
<< Cosa suggerisci ?>>domandò,con fare incuriosito.
La samurai si strinse nelle spalle
<< Propongo di pranzare in uno di quei piccoli chioschi che stanno lungo le strade del centro cittadino. Com’è che li chiamano? Mc..Mc…>>
<< Mc Donald?>>offrì il servo,ricevendo uno sguardo di puro apprezzamento da parte della compagna
<< Quello!>>esclamò lei.
Ulquiorra,d’altra parte,mantenne un’espressione diffidente
<< Roa-sama ci ha ordinato di stare qui>>osservò.
Accellerator inviò all’arrancar un sorriso d’intesa
<< Ci ha anche di detto di fare come se fosse a casa nostra>>continuò lui.
Akame annuì in assenso
<< Andiamo, Ulquiorra-kun! Voglio solo avere un po’ di divertimento>>
La creatura sembrò pensarci su,prima di prendere un respiro profondo
<< Sebastian ha impiegato  più di due ore per preparare questo piatto…>>
<< ah,non preoccuparti lancer,lo conserverò per la cena di stasera>>ribattè l’altro,infrangendo l’unica possibilità di disdire una tale richiesta.
Ulquiorra chiuse il volto in un’espressione visibilmente determinata
<< Molto bene. In questo caso avremo del…divertimento>>

                                                                                                                                   * * *

Il giorno più caldo dell’inverno volgeva all’inizio e un silenzio di tomba regnava al di sopra delle abitazioni di Kaido,un piccolo quartiere situato lungo la periferia di Fuuyuki. Le foglie degli alberi ,di solito scintillanti, sostavano impolverite lungo i rami dei rispettivi alberi, ammassati nei vialetti, e i prati un tempo verde smeraldo si stendevano incantrapecoriti e giallognoli a causa della siccità.
Il tutto era accaduto in una notte, nonostante avesse piovuto la sera prima. le funzioni biologiche delle piante sembravano impazzite.
In mancanza delle loro consuete occupazioni, gli abitanti dell’insediamento si erano rintanati nella penombra delle loro case, con le finestre spalancate nella speranza di indurre una brezza inesistente a entrare.
A passeggiare tranquillamente lungo il perimetro del marciapiede, vi era Shirou Emya,accompagnato dalla figura di Kirito,così come da quella di Ghost,ovviamente in forma umana.
In quel preciso istante,la voce di Shakespeare risuonò alle spalle del gruppo
<< Salute a voi,protagonista. Vi dispiace se mi unisco alla vostra compagnia? Il mio maestro è occupato con il suo Achille e ho voglia di testimoniare le vostre gesta>>
La testa rossa inarcò un sopracciglio,prima di annuire lentamente
<< Ehm…certo,perché no?>>

Percorsero il centro città in totale silenzio.
Appena pochi minuti dopo,il giovane magus puntò lo sguardo in direzione del nuovo arrivato
<< Per quale motivo mi hai chiamato protagonista?>>
Il caster lo guardò come se fosse la cosa più ovvia del mondo
<< Poiché voi siete il protagonista di questa storia>>fu la sua risposta,prima di stringersi nelle spalle
<<  O quello…o siete il principale antagonista,nel caso in cui le azioni di uno degli avversari si rivelassero più altruistiche delle vostre>>
<< Non capisco. Che cosa lo rende un protagonista?>>domandò Kirito,visibilmente incuriosito.
La creatura si portò una mano al volto
<< Come può qualcuno non conoscere l’ovvio? Amici,romani,concittadini…prestate le vostre orecchie! Protagonista è il personaggio attorno al quale è costruita l’intera vicenda,l’incarnazione di gloria e tragedia! E il vostro master è un forte candidato per ricoprire tale ruolo>>
Al sentire tali parole, Ghost Rider non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Non siamo in una storia. E sono abbastanza sicuro di non essere un personaggio>>
<< Vallo a dire a Stan-lee>>
<< Chi?>>
<< Non importa>>ribattè l’altro,prima di volgere la propria attenzione nei confronti del magus
<< Comunque sia,il tuo maestro ha ben due servi,è corso in aiuto di una giovane donna in difficoltà,opponendosi alle azioni di un altro potenziale protagonista. Il suo sogno di diventare un eroe della giustizia è un altro ottimo punto a favore. La trama di questa fic ti proteggerà fino alla fine>>
<< Certo,perché con Machbett ha funzionato così bene. Per non parlare di Romeo e Giulietta>>commentò Shirou,con fare sarcastico.
Il servo annuì compiaciuto
<< Finalmente qualcuno che ha letto il mio lavoro! Comunque sia,i personaggi appena citati erano protagonisti di tragedie. Penso che tu sia più un protagonista comico. Riceverai il tuo lieto fine alla fine di questa storia,dopo una lunga serie di umiliazioni,commenti sarcastici e scherzi grossolani>>
<< Ne dubito fortemente>>mormorò il giovane,prima di fermarsi di fronte alle porte di un Mc Donald. Shakespeare fissò il menù attaccato alla parete del chiosco
<< Che cos’è un…hamburger? È un tipo di frutta ?>>
<< è un panino>>lo informò Kirito.
In quel preciso istante,un ‘immagine posta al di sopra del ricettario attirò l’attenzione del caster
<< Per Giove,sono queste le patate del nuovo mondo!? Miss Aozaki mi ha detto che sono state importate direttamente dal continente che voi chiamate… America>>
Si portò una mano al mento,osservando con attenzione il resto dei piatti
<< Però,gli esseri umani di questo tempo hanno dei gusti piuttosto strani>>commentò.
<< Bhe,questo è inaspettato>>Il suono di quella voce attirò l’attenzione dei presenti.
Shirou si voltò,poco prima di dilatare le pupille
<< Tu!>>esclamò,seguito da Kirito e rider.
Caster fissò la scena con fare incuriosito.
Di fronte al trio,comodamente seduti ad uno dei tavoli posti al di fuori del chiosco,vi erano le figure di Ulquiorra e Akame,accompagnate da quelle di un giovane dai capelli bianchi,così come un maggiordomo dagli occhi rosso sangue.
Appena un minuto dopo,un adolescente dall’aspetto cinese ,issante una lancia dorata sulla spalla destra, attraversò la porta,prima di passare la testa da parte a parte dei rispettivi gruppi
<< è un momento inopportuno?>>

                                                                                                                             * * *

Akiah Toho staccò le labbra dal collo della cameriera,il sangue ancora gocciolante sul pezzo di stoffa che portava in grembo.
Affianco a  lei, Koahku volse la propria attenzione nei confronti della padrona
<< Akiah-sama…ti senti meglio ? >>
<< Solo dal punto di vista fisiologico>>mormorò questa,prima di prendere un respiro profondo
<< Mio fratello è tornato?>>domandò,il tono di voce ornato da una lieve punta di preoccupazione.
La serva dai capelli rossi scosse rapidamente la testa
<< Hishui è ancora in attesa. Ho mandato Kurumi ad indagare>>
<< Non è da Shiki essere in ritardo>>osservò l’altra,ricevendo un sorriso divertito da parte della strega
<< Potrebbe aver incontrato un amico lungo la strada>>
<< Ne dubito>>continuò lei,per poi puntare il proprio sguardo in direzione della donna
<< Sarebbe piuttosto facile uccidermi ora. Per quale motivo stai esitando?>>
<< Akiah-sama?>>domandò l’altra,visibilmente confusa.
L’adolescente emise un sospiro irritato
<< Non sono cieca Kohaku. Ora hai un servo. Uccidimi…e potrai vendicarti dei Toho,per quello che hanno fatto alla tua famiglia >>sussurrò.
La cameriera rimase ferma e immobile,nel tentativo di trattenere la propria ansia. In quel preciso istante,la figura di una seconda domestica attraversò la porta della camera,incurante della situazione che si stava svolgendo al suo interno
<< Akiha-sama,qualcuno vuole parlare con te>>la informò,porgendogli un cellulare.
La giovane donna inarcò un sopracciglio,prima di portarsi la cornetta all’orecchio
<< Pronto?>>
<< Ah,Toho Akiah . Come ci si sente a diventare come il tuo caro fratello? Dev’essere doloroso>>
La strega trasalì,stringendo ambe le palpebre degli occhi
<< Come fai a saperlo? Sei un Toho? Sei una spia?>>
<< Nessuna di loro. Ma torniamo agli affari. Vuoi che il tuo piccolo fratello viva?>>
Al sentire tali parole,la mora sentì il proprio fiato mozzarglisi in gola
<< Che cos’hai fatto?>>domandò,in tono freddo.
La voce ridacchiò
<< Ancora niente. Diamine,quanto mi piacerebbe poter vedere il tuo volto segnato dalla paura. La vostra disperazione mi diverte>>
<< Che cosa vuoi?>>
<< Non preoccuparti,lascierò andare tuo fratello, ma solo alle mie condizioni. Voglio semplicemente che tu uccida qualcuno per me. Un mezzo demone come te non dovrebbe aver alcun problema con questo,no? Ce l’hai nel sangue>>continuò.
Akiah rimase ferma e immobile,prima di prendere un respiro profondo
<< Dimostrami che lui è con te>>sibilò.
La persona dall’altro capo della linea emise un sospiro irritato
<< Molto bene,myladi>>
In quel preciso istante,la voce del fratello risuonò nell’apparecchio
<< A-Akiah>>
<< Shiki !>>
Sentì le lacrime cominciare a frasi strada attraverso gli occhi
<< Sei vivo>>
<< Non per molto , Akiah! È uno studente,Ryuudo Issei…>>
un suno di ossa spezzate interruppè il contatto.
Fu presa dal panico
<< Shiki? Shiki?!>>
<< Temo che in questo momento non possa rispondere>>ridacchiò la voce,ricevendo uno sguardo freddo da parte della magus
<< Issei…ti troverò…e te la farò pagare>>
<< Ne dubito fortemente. Ora,farai ciò che ti ho chiesto? Ho preferisci che ti cominci a inviare le appendici tagliuzzate del vostro caro fratellino? Ho molti arti tra cui scegliere>>
Akiah dilatò le pupille,prima di prendere un respiro profondo
<< Chi vuoi che uccida?>>domandò,il tono di voce rassegnato
<< Tohosaka Rin. La voglio morta,insieme al suo servo. Mi metterò in contatto una volta terminato il lavoro. Buona fortuna!>>
e fu lì,che la comunicazione venne interrotta.
La strega lasciò cadere la cornetta,volgendo la propria attenzione nei confronti della coppia di cameriere
<< Shiki è stato rapito. Il responsabile è uno studente di questa città. In cambio della sua liberazione vuole che io uccida Rin Tohosaka…e il suo servo>>continuò.
Koahku trasalì leggermente,prima di chiudere il volto in un’espressione determinata
<< Vi presterò Kurumi. Potrebbe essere utile,contro un altro servant>>osservò.
La giovane sembrò pensarci su,per poi scuotere la testa un paio di volte
<< No…ho un’idea migliore>>

                                                                                                                 * * *

Clint Burton, o Occhio di falco,come lo chiamavano nella sua vita precedente,fissò il servo di fronte a lui,un certo Spartacus della classe saber.
L’uomo in questione aveva evocato un gruppo di froci guerrieri,probabilmente compagni d’armi del periodo in cui camminava ancora nella terra dei viventi,e il membro della classe archer stava disperatamente cercando di mantenere una situazione di vantaggio.
Alzò l’arco al livello del volto . Con uno scatto del polso conficco la freccia del petto di uno degli avversari,proprio accanto al cuore.
L’uomo si accasciò a terra,scomparendo in una nuvola di polvere dorata, poi l’archer estrasse altre due frecce e le brandi in aria,entrambe nella mano destra.
Spartacus avanzò,cauto. Teneva di traverso la spada sguainata,in attesa di avvicinarsi a collo di Clint.
Gli altri due suoi compagni si avventarono su di lui.
L’uomo ne colpì uno sulla testa con il manico dell’arma. Il servo barcollò all’indietro,momentaneamente stordito. Si portò una mano sui capelli,nel punto in cui si era aperta una ferita. Clint cercò di colpire anche l’altro,ma quello lo aggredì al fianco.
L’arciere continuò a combattere,parando ogni colpo con la punta di un coltello. Con la coda dell’occhio vide Spartacus sollevare una spada. Lui fu più veloce.
Sparò una freccia. Con sua grande sorpresa,tuttavia,il saber la afferrò a mezz’aria,chiudendo il volto in un sorriso beffardo.
Poi accadde. La freccia esplose ,facendolo indietreggiare di alcuni passi.
Entrambi gi avversari si fissarono l’un l’altro,pronti a caricare una seconda volta.
In quel preciso istante,un portale d’oro si materializzo dal nulla in mezzo al campo di battaglia. Ne fuoriuscì un adolescente dalla capigliatura dorata,vestito in abiti sportivi,seguito dalla figura di un prete.
Il nuovo arrivato cominciò a guardarsi intorno,prima di prendere un respiro profondo
<< Bastardo>>

Com'era ? Spero bello ! Ed ecco che fa la sua comparsa uno dei personaggi anime più potenti che siano mai stati concepiti dalla mente umana : Il solo,inimitabile...Accelerator!!!
Goku? Browley ? Superman ? Non sono altro che insetti contro il suo potere quasi onnipotente. Davvero,ci sono pochissimi personaggi esistenti che potrebbero tener testa a questo anti-eroe,il protagonista del suo anime,ed uno dei cattivi,ne sono un esempio,poichè hanno il potere di annullare gli altri poteri ( anche così,lui riuscirà ugualmente a finire lo scontro in parità con il primo e a uccidere il secondo). Vi consiglio vivamente di vedere il suo anime,ma se non siete convinti,guardatevi il video tribute di questo magnifico character :)
qui sono riportate le foto dei nuovi personaggi :
Toho Shiki

Mentre qui abbiamo le carte d'identita dei nuovi servi :

Accelerator
Master : Chaos
classe : Berseker
Opera : To Aru Kagaku no Raligun S , Certain Magical Index ( Anime )
tribute : 
https://www.youtube.com/watch?v=t6AqyG6WrJQ

Clint Barton ( Occhio di falco )
Master : sconosciuto
classe : Archer
Opera : Avengers ( Film )
tribute : 
https://www.youtube.com/watch?v=EGy9LP67o0E

Spartacus
Master : sconosciuto
classe : Saber
Opera : Spartacus ( serie tv )
tribute : 
https://www.youtube.com/watch?v=W4DV2tHF-xo


E,come al solito, due divertenti episodi di carnival phantasm,con molti dei personaggi apparsi in questa fic, come Shiki,Chaos,Shirou,Arcueid,Illya,Gilgamesh ecc...
ep 1 : 
https://www.youtube.com/watch?v=qGcKJ_ubKao
ep 2 : https://www.youtube.com/watch?v=ZKaXUeUtUtA

Alla prossima !!!
 

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Capitolo 7
*** Ruler ***


Il martedì di quella stessa settimana si presentò all’insegna del bel tempo e dell’alta temperatura .
Gli abitanti di Fuuyuki brontolavano per il caldo e, ritrovandosi in gruppo al parco, sulle panchine di fronte al municipio, tutti dichiaravano che non era naturale.
Probabilmente era colpa di quei farabutti degli americani,o del buco nello strato di ozono di cui si faceva un gran parlare alla tv.
Alcuni fra i più anziani affermavano che quando erano giovani loro,non succedeva mai ci fossero più di venti gradi alle sette del mattino, nella seconda settimana di Gennaio.
Ovviamente non era vero ed erano ben pochi fra loro a non saperlo. Ogni due o tre anni accadeva che  un’estate indiana si prendesse un bel po’  di libertà , cosicchè ,per quattro o cinque giorni, sembrava di essere a metà luglio.
Poi, un bel mattino, ci si svegliava con i brividi addosso e la sensazione di aver preso l’influenza, e, affacciandosi alla finestra ,si trovava il prato davanti a casa duro di brina e qualche fiocco di neve  a far mulinello nell’aria gelida.
Tutto questo lo sapevano, ma il tempo era un argomento di conversazione troppo ghiotto perché a qualcuno venisse in mente di guastarlo confessando.
Nessuno aveva voglia di mettersi a discutere. Le discussioni non erano una buona idea quando prendeva a fare così caldo fuori stagione, perché gli animali manifestavano la tendenza a surriscaldarsi e se gli abitanti di Fuuyuki avevano bisogno di un monito sulle possibili conseguenze di uno scontro fra animali surriscaldati, non avevano che da andare al parco.
Tuttavia, quel giorno, le persone che si erano recate nella zona erano state partecipi di uno spettacolo assai diverso.
Una gruppo costituito da quattro di uomini aveva cominciato a darsi battaglia,senza esclusione di colpi.
Uno di loro indossava abiti di fattura romana, mentre l’altro, apparentemente straniero, issava nella mano destra un arco dalla struttura moderna. Gli altri due sembravano normali cittadini.
Circa mezz’ora dopo l’inizio di quel combattimento, avevano fatto la loro comparsa un’altra coppia di figure, apparentemente sbucate dal nulla, una delle quali pareva molto simile a un prete.
Gilgamesh cominciò a guardarsi intorno, visibilmente irritato
<< Quel bastardo…come osa tentare di uccidere il suo sovrano ?>>
<< Ehi,voi,noi saremmo impegnati in un combattimento qui!>>esclamò Burton, accompagnato dal cenno di una donna
<< Vi consiglio di farvi da parte. Potreste finire nel fuoco incrocia…>>
<< Chi ti ha dato il permesso di aprire bocca, stupido bastardo ?! Ti trovi in presenza di un re ,qui !>>
Spartcus,d’altra parte,emise un sibilo sprezzante
<< Va a farti fottere. Ho combattuto sovrani da quando sono nato. Non mi dispiacerebbe aggiungerne uno alla lista>>
<< Abbassate le armi!>>
Il suono di quella voce attirò l’attenzione dei presenti.
Di fronte al gruppo, avevano appena preso posto un totale di cinque agenti di polizia, le pistole puntate in direzione dei servi
<< Siete tutti in arresto! Abbassate le armi e mettetevi in ginocchio>>continuarono.
Il silenzio calò inesorabile, nelle profondità del parco.
Kirei non potè fare a meno di trattenere un brivido. Mossa sbagliata, pensò.
Dopo circa un minuto buono, Gilgamesh prese un respiro profondo
<< In ginocchio,hai detto? Sembra proprio che le persone di quest’epoca abbiano dimenticato il vero significato della parola “ terrore ”>>sussurrò.
Una lunga serie di portali cominciò a materializzarsi al di sopra dei giardini
<< Penso di essere stato fin troppo clemente. Uomini,donne,bambini…tutti voi temerete l’ira di Gilgamesh,il re di Uruk!>>
e, in quel momento, quando centinaia di armi attraversarono il corpo di Spartacus, così come quello di tutte le persone presenti nel parco, il saber si rese conto che forse insultare il servo non era stata la migliore delle idee.

opening ( nuova ) : 
 https://www.youtube.com/watch?v=39K8r9Lt3wk


Ruler - parte 1

Kirito fissò il gruppo di servi di fronte a lui, il volto chiuso in un’espressione fredda e distaccata
<< Perché siete qui? Così ansiosi di un’altra lotta?>>
<< Non siamo qui per uccidere, l’imbattersi in voi è stato un evento del tutto casuale. Facciamo finta di non esserci mai incontrati>>ribattè Ulquiorra,ricevendo uno sguardo visibilmente sorpreso da parte dello spadaccino
<< Pensi davvero che ti lasceremo andare? Dopo tutto quello che hai fatto al nostro maestro?!>>
Il lancer inarcò un sopracciglio
<< Volete iniziare una battaglia proprio qui? In un luogo pieno di civili innocenti?>>
Al sentire tali parole,il giovane trasalì leggermente, prima di abbassare a lama.  Ghost rider,d’altra parte,puntò lo sguardo in direzione di Akame
<< Ah,così tu sei l’assasin della scorsa notte. Dov’è il tuo maestro? Morto per le ferite, immagino>>
<< Sta riposando. Ci vuole molto di più per uccidere un progenitore>>ribattè l’altra, continuando a mangiare come se niente fosse.
La creatura inarcò un sopracciglio, volgendo la propria attenzione nei confronti di Sebastian
<< E tu chi sei?>>
<< Io? Sono solo un diavolo di maggiordomo>>ridacchiò questi.
Il servo si grattò la testa, per poi voltarsi in direzione di Accelerator
<< Il che lascia il nostro piccolo albino laggiù>>
Il giovane rimase fermo e immobile, il volto chiuso in un’espressione annoiata, per poi emettere uno schiocco di lingua
<< Berseker>>mormorò.
Kirito dilatò le pupille, visibilmente sorpreso dal fatto che un ragazzo così minuto potesse essere il membro di una delle classi di servi più forti al mondo.
Puntò lo sguardo in direzione dell’uomo cinese
<< E tu?>>
Il giovane compì un inchino beffardo
<< Cao Cao, servo lancer, al vostro servizio >>
<< Il leggendario comandante della guerra dei tre regni ?>>domandò Shakespeare, prima di arricciare le labbra in un sorriso fiducioso
<< Ah, capisco.  Discendente?>>
<< Aggiungi un pizzico di realtà alternativa e ci siamo quasi>>ridacchiò l’altro, ricevendo un cenno del capo da parte del caster
<< Buona scelta, King Kurama >>
<< Chi ?>>
<< Oh, non importa>>continuò questi.
Il lancer lo fissò con sospetto, volgendo la propria attenzione nei confronti di Kirito
<< A proposito, conoscete un ragazzo di nome Emya Shirou ?>>
La testa rossa in questione compì un passo in avanti, attirando lo sguardo del cinese
<< Sono io, perché?>>
<< Oh, niente, il mio maestro mi ha solo ordinato di ucciderti>>
Al sentire tali parole, sia saber che ghost rider assunsero una posizione di battaglia.
Cao Cao alzò ambe le mani, in posizione di difesa
<< Suvvia, non essere così teso. Non sono certo venuto qui per iniziare una lotta>>ridacchiò.
Poi, come dal nulla, una voce sconosciuta  attirò l’attenzione dei presenti
<< Salve a tutti, sono Irina Shidou, servo ruler di questa guerra>>

                                                                                                               * * *

Elsa Fine, regina di Arenedelle e servo caster della quinta guerra, fissò il giovane di fronte a lei. Isemi gli sembrò perfettamente sveglio.
Era l’ala pediatrica dell’ospedale e il letto era piccolo; ciononostante il bambino sembrava sperduto in uno spazio enorme. Il suo corpo creava solo un modesto innalzamento del lenzuolo, dando l’impressione che di lui ci fosse solo la testa posata su un lindo guanciale bianco.
Il suo volto era molto pallido.
Sotto gli occhi aveva ombre violacee, scure quasi come lividi. La fissava con placida indifferenza.
Un ricciolo bianco gli era scivolato al centro della fronte come una virgola.
Elsa andò a prendere la sedia che c’era vicino alla finestra e la collocò accanto al letto, con i fianchi a sbarre alzati , onde a evitare che il piccolo paziente potesse cadere fuori. Il master non mosse la testa, ma spostò gli occhi ,seguendo i suoi movimenti
<< Come ti senti?>> domandò la strega, il volto chiuso in un sorriso amorevole
<< Ho la gola secca>> bisbigliò il giovane.
Sul tavolino c’erano una caraffa e due bicchieri.
Elsa gli versò gli versò dell’acqua e si chinò per passargliela sopra le sbarre.
Il bambino cercò di alzarsi a sedere e non ci riuscì. Ricadde contro il guanciale con un debole sospiro che addolorò la caster.
Mentre infilava la mano dietro la nuca del ragazzo per aiutarlo a sollevarsi,gli tremò la mano e qualche goccia cadde sul cuscino.
In quel preciso istante, la figura di un medico entrò nella stanza
<< Come sta?>>domandò lei, visibilmente preoccupata.
L’uomo porse alla giovane un sorriso triste
<< è stabile ma ancora molto debole>>
La strega annuì comprensiva, prima di prendere un respiro profondo
<< Dov’è sua sorella?>>
<< Lei e archer stanno facendo una piccola perlustrazione in città. Non arriveranno prima di stasera>>terminò.
Poi accadde.
Lo schermo presente nella stanza iniziò a tremolare.
Il vecchio medico inarcò un sopracciglio, lo sguardo fisso nei confronti dell’apparecchio
<< Qualcosa non va>>

                                                                                                     * * *

In tutta la città, le televisioni, così come gli enormi schermi che affacciavano lungo i vari edifici pubblicitari disposti nei centri città, iniziarono a vibrare.
Le varie effige che costituivano programmi, film e serie tv, cominciarono a lasciare il posto a un’immagine distorta e priva di alcuna forma, per poi rivelare la figura responsabile di quella notte scellerata.
una giovane donna dalla capigliatura castana, comodamente seduta di fronte a una scrivania in stile ottocentesco, fissava l’obbiettivo della videocamera, un paio di ali bianche che ne adornavano la schiena.
<< Ripeto,il mio nome è Irina Shidou e sono il servo ruler di questa guerra. Il messaggio che segue è rivolto a tutti gli abitanti della città di fuuyuki>>
Al sentire tali parole, Legolas non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Ruler? Le regole impiantate nella mia mente non fanno alcun riferimento a un servo di questo tipo>>
<< Assassin,sai qualcosa di questo?>>domandò Max,lo sguardo rivolto nei confronti del servo.
Il mercenario si strinse nelle spalle
<< Se Zouken ne era a conoscenza ha pensato bene di non informarmi>>commentò, per poi puntare lo sguardo in direzione del televisore più vicino
<< Questa è una dichiarazione di guerra, signori. Il rituale che coinvolge il santo Grall di Fuuyuki è ufficialmente iniziato. 49 servi sono stati scelti per accompagnare 49 master. Alcuni di loro hanno già perso la vita.   Kanji Narukami,Monji Gatou, Gai Gatou, Rani VIII,Martin Demoray, Sagara Hyouma, Ayane Fujikara, questi sono i nomi dei master deceduti fino ad’ora. Altrattanti servi li hanno seguiti nella tomba : Orlando ,della classe berseker. Yu gi oh,della classe caster. Spartacus e Jhon Snow, della classe saber. Clint Burton, della classe archer, Black canary, della classe lancer. T-800 della classe rider>>

                                                                                                                     * * *

Rider fissò il tutto con fare attonito
<< Rin…>>
<< Lo so. Uno di loro è il maestro trovato nei pressi della scuola. Riconosco un compagno di classe>>sussurrò, stringendo ambe le palpebre degli occhi.
Dopo un momento di pausa, il servo riprese a parlare
<< Nonostante questo…il grall non è ancora soddisfatto>>

                                                                                              * * *

<< Maestri,servi…tutti voi siete stati scelti dal Grall perché avete un desiderio da rivolgergli>>
All’interno di una tavola calda, Julius emise un sbuffo di rimando
<< Ovviamente. Per quale altro motivo qualcuno di loro dovrebbe rischiare la vita?>>
<< Immagino che alcuni servi vogliano solo affrontare avversari di tutto rispetto>>commentò una voce alla sua destra.
Comodamente seduto a sorseggiare un bicchiere di scotch vi era un uomo in giacca e cravatta, dalla capigliatura bionda, il volto adornato da un paio di occhi azzurri.
Sulla tasca ascellare del completo aveva cucito il numero 007
<< è questo quello che pensi, assasin?>>domandò l’uomo, ricevendo un cenno da parte del servo
<< Ne sono più che convinto>>ribattè l’altro.
Al centro della sala, un giovane dalla carnagione scura si strinse nelle spalle
<< Per quanto riguarda me,il mio desiderio è già stato esaudito. Volevo solo prestare i miei servigi a un uomo dall’animo nobile come il vostro,ser Blackmore>>
Affianco a Julius,la guardia del corpo emise una risata divertita
<< Le tue parole onorano un vecchio cavaliere, lancer>>

<< è tempo di ricordarvi le regole di questo conflitto>>continuò Irina, attirando l’attenzione dei presenti
<< Sembra che sia il momento per una piccola lezione>>mormorò assasin, portandosi il bicchiere alle labbra
<< Per prendere parte alla sfida, ogni master deve evocare lo spirito di un grande eroe del passato, il Servant, a cui è in grado di legarsi tramite un patto rappresentato da tre simboli chiamati Magie di Comando.Il Servant mantiene una certa indipendenza, ma è comunque asservito alla volontà del suo Master, che può costringerlo a compiere determinate azioni sacrificando una delle Magie di Comando; nel caso vengano  utilizzate tutte e tre,  il patto viene automaticamente sciolto>>
Fece una pausa per riprendere fiato
<< Tuttavia…il Grall ha apportato una regola all’ultimo minuto>>

                                                                                                                        * * *

All’interno del tempio Ryoudon, situato nei pressi della parte più alta della citta, Soichiro Kozuki non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Sette servi sono già morti?>>
<< Sembra di sì>>osservò Malefica, lo sguardo fisso nei confronti dello schermo.
Ruler, nel frattempo, prese un respiro profondo
<< La guerra dovrà essere completata entro un limite di diciotto giorni. In caso contrario…il Grall ucciderà tutti i partecipanti, che siano servi o master>>continuò.
L’uomo dilatò le pupille
<< un limite di tempo? Bhe,la situazione è diventata…preoccupante>>

                                                                                                                            * * *

Zouken strinse i denti, gli occhi rossi dardeggianti nell’oscurità
<< Sette servi? E nessuno di loro è stato raccolto da Sakura o dal vostro fantoccio, Eizembern ?>>
Affianco a lui, un vecchio dalla carnagione pallida, indossante abiti russi, scosse prontamente la testa
<< Sembra che tutte le anime siano state reindirizzate al terzo contenitore>>
<< E il servo ruler?>>
<< Una creazione del Grall,così come la nebbia. Il grado di autonomia fornitogli sembra incidere pesantemente sugli eventi del conflitto>>osservò.
La creatura strinse ambe le palpebre degli occhi, prima di volgere la propria attenzione nei confronti dell’uomo
<< Eizembern…hai per caso complottato alle mie spalle?>>domandò, il tono di voce ornato da una live e punta di avvertimento.
L’anziano inarcò un sopracciglio
<< Certo che no! Ora che ci penso…potrei chiederti la stessa cosa. 49 servi? Davvero? Penso che 14 sarebbero stati più che sufficienti per esaudire i nostri rispettivi desideri>>
<< Il  nuovo Grall sembra instabile. Ha bisogno di molta più energia del previsto>>terminò.
Puntò lo sguardo in direzione dello schermo
<< Ad ogni modo, come sta la nostra carta vincente?>>
<< Sta raccogliendo prana da più di una settima. Come ci si aspetterebbe da un membro della classe berseker, dopotutto>>
<< Bene>>commentò l’uomo, ricevendo l’attenzione del vecchio
<< E per quanto riguarda Angra Manyum ?>>
<< Il catalizzatore è pronto. Potrò evocarlo entro un paio di giorni al massimo>>
Al sentire tali parole, il magus non potè fare a meno di chiudere il volto in un sorriso fiducioso
<< La fortuna comincia finalmente a girare>>ridacchiò.

                                                                                                                          * * *

<< Questa nebbia è stata creata dal Grall al fine di fornire un apporto illimitato di prana ai servi di questa guerra. Inoltre, impedirà a qualsiasi cosa di oltrepassare i confini della città di Fuuyuki>>
Arcueid volse allo schermo un’espressione visibilmente indignata
<< Ehi! Ho oltrepassato la nebbia, no?>>
<< Sei un vampiro. Non credo che conti>>mormorò Shiki,dall’altro capo del tavolo
<< A tal motivo…le battaglie durante il giorno non saranno più un problema>>continuò ruler, ricevendo uno sguardo visibilmente scioccato da parte del giovane
<< Che cosa?>>
<< è una follia!>>esclamò Aoko,lo sguardo fissò in direzione del televisore
<< Come può uno spirito eroico suggerire una cosa del genere?>>
<< La fine della guerra impedirà la distruzione della città . In molti moriranno ma altrettante persone potrebbero salvarsi>>commentò Nuada
<< Se volete la mia opinione, lo ritengo il corso d’azione più sensato. Dubito che il servo ruler abbia scelta in materia>>
<< Ogni vita è preziosa. Combattere per un simile oggetto…non ne vale la pena>>sussurrò la magus.
Il servo si strinse nelle spalle
<< Non ha importanza. Al fine di proteggere il mio maestro, dovrai morire per mano della mia lancia>>continuò, ricevendo un sorriso da parte della strega
<< Sei un tipo leale, dopotutto>>
La creatura inarcò un sopracciglio, prima di prendere un respiro profondo
<< Odio gli umani per quello che hanno fatto al mio popolo. Tuttavia…l’onore è qualcosa a cui non potrò mai rinunciare>>

                                                                                                               * * *

<< Mi aspetto che le perdite tra i non partecipanti della guerra siano ridotte al minimo. In caso contrario, sarò costretta a prendere provvedimenti>>
Jack Sparrow, servo rider di questa guerra, emise un sospiro rassegnato
<< Una guerra durante il giorno? Ho bisogno di un’altra bottiglia>>mormorò, ricevendo un cenno del capo da parte dell’ uomo che stava alla sua destra.
<< Questo è preoccupante>>osservò il saber, prima di chiudere ambe le palpebre degli occhi
<< Così tanto spargimento di sangue…e così tante persone bisognose di protezione. Come se condividere il tempio con la strega non fosse già abbastanza>>
<< Coraggio Castiel, ho in mente la medicina perfetta per tirarti su di morale>>ridacchiò l’altro, versando un liquido di colorazione rossa nel bicchiere più vicino
<< Ecco,tieni, un po’ di rum butta via tutti i brutti pensieri>>continuò, porgendo l’oggetto nei confronti del servo.
L’angelo gli rivolse un espressione visibilmente confusa
<< Questa è una bevanda di perdizione. Non dovrei bere una cosa simile>>
<< Bhe,se vuoi la mia opinione personale…>>cominciò l’altro,prima di buttare giù un'altra bottiglia di alcol
<< La perdizione… è uno dei vantaggi>>

                                                                                                                             * * *

<< in quanto servo ruler,è in mio potere istituire una tregua temporanea che durerà per il resto della giornata. I combattimenti potranno continuare entro l’alba di domani mattina>>
<< Però,questa guerra è diventata piuttosto interessante>>commentò Accelerator, il volto chiuso in un sorriso agghiacciante.
L’angelo prese un respiro profondo
<< Inoltre, è mio dovere informarvi che Gilgamesh,l’archer del conflitto precedente, è sopravvissuto al rituale e, in questo momento,sta vagando libero per la città di Fuuyuki insieme al suo maestro, Kotomine Kirei. La morte di uno di loro sarà ricompensata con un totale di tre magie di comando>>continuò, prima di chiudere il volto in un sorriso amichevole
<< Buona fortuna!>>
e fu lì, che la trasmissione s’interruppe.


Ruler - parte 2

Sebastian rimase fermo e immobile, prima di scoppiare in una risata divertita
<< Cavoli,non mi sentivo così eccitato dai tempi  della rivoluzione francese!>>esclamò, richiamando l’attenzione da parte di Shirou
<< Non vi permetterò di fare del male a nessuno>>sussurrò questi, ricevendo un sopracciglio inarcato da parte dell’assassin
<< Perché no? La guerra!>>
scosse la testa un paio di volte
<< Brutto nome,si rende male,non piace,ma quando succede…è come Alì contro Foreman. Bhe…su vasta scala. Abbiamo buone possibilità>>
Puntò lo sguardo in direzione del magus
<< E quando i nostri vinceranno…e lo faranno…potremo finalmente veder realizzati i nostri sogni. Che c’è di male in questo?>>
<< è cosa accadrà alle persone ,durante i vostri combattimenti?>>domandò l’altro,il tono di voce freddo come il marmo.
Accelerator ridacchiò, visibilmente divertito
<< Bhe,non si fa una frittata senza rompere qualche uovo. In questo caso…dei camion interi pieni di uova>>
Vicino al gruppo, Cao Cao annuì di rimando
<< Ragazzo,sei un maestro. Uccidere o essere uccisi, questa è la legge del Grall>>
<< Il mio desiderio…non vale la pena di tutte queste morti>>sussurrò Shirou, prima di chiudere il volto in un espressione determinata
<< Ho deciso di combattere in questo conflitto non per il mio interesse personale ma per proteggere ciascuno dei partecipanti !>>
<< Non potrai salvarli tutti, Emya Shirou>>ribattè Ulquiorra, attirando l’attenzione dei presenti
<< Il mondo è imperfetto, pieno di ingiustizie e di pericoli. Salvare tutti è praticamente impossibile. Questo non è altro che un folle ideale e sarà la tua rovina. È un pensiero che vi condurrà alla disperazione e ti consiglio vivamente di trovare un altro motivo per combattere>>
<< Potresti utilizzare il Grall per riportare in vita coloro che verranno uccisi nella guerra>>commentò Ghost,nel tentativo di alleggerire l’umore del maestro.
Al sentire tali parole, Cao Cao non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Uccidere  persone solo per poterle riportarle in vita ? Mi sembra, non lo so…un po’ strano>>borbottò.
Ulquiorra annuì in accordo
<< Se decidessi di seguire una simile linea d’azione…il sentiero di sangue che lascerai alle tue spalle ti farà a pezzi…dall’interno>>sussurrò.
Si alzò dal posto a sedere, seguito dal resto dei suoi compagni
<< Ricorda le mie parole Emya Shirou. Non puoi salvare tutti…nemmeno da loro stessi>>
e, detto questo, cominciarono a incamminarsi in direzione della periferia più vicina.
Dietro di loro, il lancer emise uno sbuffo divertito
<< Sai che bello averlo come compagno di classe>>

                                                                                                                  * * *

porto di Fuuyuki

Di fronte alla coppia si ergeva imponente l’immagine di una nave da trasporto, ricoperta da un telaio di colorazione dorata, ornata da un paio di pale verdi lungo i fianchi della poppa.
Kirei fissò il tutto con fare impassibile
<< Gilgamesh…cos’è questa?>>
Il servo chiuse il volto in un sorriso fiducioso
<< Vitama, Kirei, la mia nave personale. Fu distrutta dal berseker dell’ultima guerra ma sono riuscito a ripararla nel mio tempo libero>>lo informò, ricevendo un leggero cipiglio da parte del prete
<< è giunto il momento di mostrare a questi bastardi il vero potere della tecnologia babilonese! Voleremo sui corpi smembrati e dilaniati dei nemici che ci lasceremo dietro>>
<< Questa nave può volare?>>domandò l’altro, visibilmente sorpreso, prima di annuire in comprensione
<< Ah,capisco. è una nave volante>>mormorò.
Il servo gli inviò uno sguardo visibilmente infastidito
<< Non è UNA nave volante, Kirei>>
<< La prima?>>
<< Non è nemmeno la prima. Quello non era altro che un pezzo di spazzatura che uccise la metà dei piloti collaudatori e distrusse un piccolo villaggio sulla costa>>continuò .
Allargò ambe le braccia, in un gesto teatrale
<< Questa è la migliore nave volante della storia, l’unica degna di essere cavalcata da Gilgamesh,il re degli eroi ! >>
Volse la propria attenzione nei confronti del mezzo<< Con essa sarò in grado di distruggere questa città in pochi minuti. Vitama…risvegliati!>>
     …
<< … >>
<< ... >>
     …
non accadde niente
<< Svegliati, stupida macchina!>>
<< Non violerai la mia tregua, Gilgamesh>>
Il suono di quella voce attirò l’attenzione di entrambi.
Sospesa nel cielo, vi era la figura di una giovane donna, il corpo sostenuto da un paio di ali bianche come la neve
<< Sono Irina Shidou, amministratrice di questa guerra. Ho istituito una tregua temporanea fino a mezza notte>>
<< Taci, donna! Come osi comandare il re degli eroi ?>>ringhiò l’altro, ricevendo un bagliore freddo da parte dell’angelo
<< Come osi mettere in dubbio la volontà del Grall,re dei folli? Sei un estraneo e un fuorilegge, niente di più e niente di meno>>
Chiuse ambe le palpebre degli occhi, prima di prendere un respiro profondo
<< Nonostante questo…il Grall vi ha offerto la possibilità di vincere il conflitto>>
<< Una possibilità di vincere?>>domandò Kirei, visibilmente incuriosito
<< Non ho alcun desiderio per il Grall>>
<< Bhe,sembra che il tuo servo ne abbia uno>>ribattè l’altra, stringendosi nelle spalle.
Volse la propria attenzione nei confronti di Gilgamesh
<< Ad ogni modo, i tuoi poteri saranno soppressi fino alla fine della tregua>>
<< Tu…>>
<< Signorina Shidou,potrei farle una domanda?>>interruppè Kirei,attirando lo sguardo della donna
<<  Non ho intenzione di rispondere a qualcuno come voi, Kotomine  Kirei. Hai abbandonato la via del signore in favore della distruzione, qualcosa che non potrò mai perdonare>>
<< Per favore, voglio solo che  rispondiate a una semplice domanda. Insisto>>
L’angelo lo fissò intensamente, prima di emettere un sospiro rassegnato
<< Molto bene>>sussurrò.
Il prete annuì in ringraziamento, per poi prendere un respiro profondo
<< Perché sono nato così?>>domandò, ricevendo un’espressione visibilmente sorpresa da ambe i servi
<< Perché sono…diverso?>>
Irina rimase ferma e immobile, prima di chiudere il volto in un sorriso compassionevole
<< Kotomine Kirei, purtroppo non posso rispondere a una simile domanda, solo Dio ha il potere di comprendere la verità celata nel vostro cuore.  Tuttavia…rammenta le mie parole. Il cammino per la salvezza è ancora disponibile. Hai solo bisogno di trovarlo>>
e, detto questo ,la figura scomparve, lasciando l’uomo a contemplare le parole pronunciate dall’angelo.
Gilgamesh, nel frattempo, strinse ambe le palpebre degli occhi
<< Quella donna. Una volta finito tutto questo, ho intenzione di violarla personalmente>>
 
                                                                                                                       * * *

Osservando la trasmissione, Rin non potè fare a meno di chiudere il volto in un’espressione visibilmente irata
<< Quel prete maledetto! Vuoi farmi credere cha ha avuto un servo per tutto questo tempo?!>>
In quel preciso istante, la figura del Dottore attraversò la porta della stanza, seguita da quella di una giovane donna.
La strega assunse all’istante una posizione di difesa.
La nuova arrivata compì un passo all’indietro
<< Rilassati ,non sono qui per combattere. Il mio nome è Akiah toho e vengo da te per un aiuto>>dichiarò .
La magus inarcò un  sopracciglio.
Volse la propria attenzione nei confronti del servo
<< Rider! Qual è il significato di tutto questo ?>>
L’uomo cominciò a strofinarsi la parte posteriore della testa
<< Perdonami,non ho potuto resistere>>ridacchiò,prima di puntare lo sguardo in direzione di Akiah
<< Ho incontrato il vostro assassino, al piano di sotto. Una persona assolutamente piacevole, oserei dire>
<< Assassino?>>domandò Rin, visibilmente allarmata.
La creatura alzò ambe le mani, nel tentativo di calmarla
<< Rilassati Rin,non sono qui per ucciderti>>
<< … >>
<< ... >>
<< ... >>
<< Bhe,tecnicamente sì ma il fatto è che non vogliono farlo!>>esclamò, ricevendo un espressione impassibile da parte della master.
Questa emise un sospiro rassegnato, per poi volgere la propria attenzione nei confronti della nuova arrivata
<< Per prima cosa, dov’è il tuo servo ?>>
<< Non è il mio servo, io fornisco solo un apporto di prana aggiuntivo. Attualmente sta controllando la casa in forma astrale>>continuò, prima di prendere un respiro profondo
<< Parlando d’affari. Qualcuno ti vuole morta e ha rapito mio fratello al fine di costringermi a uccidere te e il tuo servo>>
<< Che cosa?>>domandò l’altra ,visibilmente sorpresa.
La strega annuì di rimando
<< Il colpevole è probabilmente un maestro. Poco prima di essere stordito durante una telefonata, tuttavia ,mio fratello è riuscito a spifferarmi il nome del suo assalitore>>
Fece una pausa per riprendere fiato, chiudendo il volto in un’espressione fredda e distaccata
<< Si tratta di Issei  Ryuudo,uno studente del quinto anno>>
Al sentire tali parole, Rin rimase ferma e immobile, lo sguardo puntato in direzione della mezzo demone.
Dopo circa una decina di secondi ,tuttavia, cominciò a ridacchiare ,per poi scoppiare in una risata in piena regola.
Il tutto andò avanti per un minuto buono, prima di essere interrotto da un slecca del Dottore.
La strega trasalì e prese un respiro profondo
<< Sul serio? Issei mi vuole morta?>>
<< A quanto pare>>mormorò l’altra, ricevendo uno sguardo visibilmente sorpreso d parte della master
<< Wow, sapevo di non essergli mai piaciuta, ma…>>
Volse la propria attenzione nei confronti di Akiah
<< Ad ogni modo, perché informarmi? Perché non uccidermi ora?>>domandò, il tono di voce ornato da una lieve punta di sospetto.
La strega scosse la testa un paio di volte
<< Non ho mai avuto fiducia nei rapitori. Probabilmente ucciderà me e mio fratello non appena avrò completato la missione. Ho un piano ma…ho bisogno del vostro aiuto>>sussurrò.
Rin osservò la donna da capo a piedi,nel tentativo di localizzare anche il minimo indizio che potesse dimostrare  se stesse mentendo o meno.
Quando non ne trovo alcuno, prese un respiro profondo
<< Sentiamo>>

                                                                                                           * * *

Koaku fissò il mercato di fiori davanti a lei, ripensando agli eventi che erano accaduti di recente.
La sua stima di sé, che non era mai stata alta, era precipitata a profondità ancora sconosciute.
Sapeva meglio di chiunque altra donna che i maltrattamenti non devono essere necessariamente amministrati con le mani, perché abbiano effetto. Uomini e donne sapevano ugualmente ferire con la lingua e bisogna riconoscere che il patriarca Toho era un vero maestro con quel particolare strumento. Le aveva inflitto mille tagli invisibili con i lati affilati della sua nel corso di quella miserabile vita come domestica del magus.
Da più di cinque anni cercava di rassegnarsi alla lugubre prospettiva di altri trenta o quarant’anni al fianco di quell’uomo, che era progressivamente passato nei suoi confronti dalla collera al gelido sarcasmo e alla totale indifferenza.
Per quel che lo riguardava, avrebbe potuto essere un mobile fra i tanti sparsi per la casa… a meno che naturalmente gli finisse tra i piedi.
Le dava della stupida, quando succedeva, cioè quando la cena non era pronta per lui quando lui era pronto a cenare, quando il pavimento del suo studio gli sembrava sporco, persino quando trovava le pagine del giornale ricomposte nell’ordine sbagliato al momento di sedersi al tavolo della prima colazione. Allora le diceva che se le fosse cascato il culo, non avrebbe nemmeno saputo dove cercarlo.
Le diceva che se avesse avuto polvere nera al posto del cervello,non sarebbe stata capace di soffiarsi il naso senza un detonatore.
Dapprincipio, aveva cercato di difendersi da quegli attacchi, ma lui aveva sempre spazzato via le sue difese come fossero le mura di un castello di cartone.
Se si lasciava prendere dall’ira per le sue reazioni, lui la soverchiava con un’esplosione di cieco furore che la riempiva di terrore.
Per questo l’aveva ucciso, avvelenando la sua zuppa di pesce, ed era diventata la domestica di Akiah Toho,sua figlia legittima ed erede del famoso lignaggio.
Eh sì, ne aveva fatta di strada da quel giorno, pensò.

<< Che meraviglia>>
Il suono di quella voce attirò l’attenzione della donna.
Si voltò di colpo.
Affianco a lei, aveva appena preso posto la figura di un uomo poco più che trentenne, indossante abiti da ufficio, il volto elegante adornato da un paio di occhi verdi
<< I fiori, mia signora>>continuò questi, ricevendo un ‘espressione visibilmente confusa da parte della rossa
<< Mia signora?>>domandò l’altra, prima di inarcare un sopracciglio
<< Ma lei…da dove viene?>>
<< Da molto lontano>>ribattè l’altro, il volto chiuso in un sorriso affascinante.
La cameriera arrossì leggermente, per poi distogliere lo sguardo
<< Bhe,b-buonasera>>balbettò, cominciando a incamminarsi in direzione del centro.
Dietro di lei, il giovane prese un respiro profondo
<< Perché pensare a questa vita separata dalla prossima…quando l’una nasce nell’altra>>
Al sentire tali prole, la rossa si bloccò di colpo, volgendo la propria attenzione nei confronti dell’uomo
<< è la mia poesia preferita>>sussurrò.
Questi compì un passo in avanti
<< Ci ricorda il desiderio. L’anelito di un’anima per l’altra>>terminò.
La governante rimase ferma e immobile, come ipnotizzata dai lineamenti di quella strana figura.
Dopo un momento di esitazione, porse la mano in direzione del giovane
<< Sono Koaku>>
Questi ne afferrò le dita, posando un delicato bacio sulla punta delle nocche
< Loki>>ribattè lui, ricevendo un sorriso da parte della strega.
Cominciò a fissarla da capo a piedi, prima di annuire, apparentemente soddisfatto
<< Tu hai cuore, lady Koaku>>
La rossa inarcò un sopracciglio
<< Cosa?>>domandò, visibilmente confusa.
E poi, il mondo divenne nero.
 
Com’era ? Spero bello ! Per i fan di Occhio di falco e Spartacus…per favore,non uccidetemi !!!
Di sotto,ecco riportata la foto del nuovo master:
Isemi : http://typemoon.wikia.com/wiki/Isemi?file=Fate_Protype_Rider_unamed_Master.png
Mentre qui abbiamo le carte d’identità dei nuovi servi :

Elsa
Classe: Caster
Master : Isemi
Opera : Frozen ( film )
Tribute : https://www.youtube.com/watch?v=wob8zIPrJhE
 
Castiel
Classe : Saber
Master : sconosciuto
Opera : Supernatural ( serie tv )
Tribute : https://www.youtube.com/watch?v=jd5MRvTcLKA
 
Jack Sparrow
Classe : Rider
Master : sconosciuto
Opera : Pirati dei Caraibi ( film )
Tribute : https://www.youtube.com/watch?v=w7mos7tNJK4
 
Irina Shidou
Classe : Ruler
Master : nessuno
Opera : High School DXD ( anime )
Tribute:http://vignette1.wikia.nocookie.net/highschooldxd/images/c/c2/Irina_Appears_as_an_Angel.jpg/revision/latest?cb=20150404235401
 
Verme grigio
Classe : lancer
Master : Dan Blackmore
Opera : Il trono di spade ( serie tv )
Tribute : http://img2.wikia.nocookie.net/__cb20130429062009/gameofthrones/images/b/b7/Grey_Warm.png
 
James Bond ( Daniel Craig )
Classe : Assassin
Master : Julius
Opera : Casinò Royale ( film )
Tribute : https://www.youtube.com/watch?v=jTzSh-bUnwQ
 
 Alla prossima !!!
 



 

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Capitolo 8
*** Comincia la festa ***



Il sole stava tramontando. La pura ,incolore vastità del cielo si stendeva lassù, indifferente a lui e alle sue sofferenze.
Shirou si sedette all’ingresso della casa e inspirò a fondo l’aria pulita. Il solo fatto di essere vivo e vedere il sole scomparire dietro la collina candida di neve scintillante avrebbe dovuto essere il tesoro più grande della terra, ma non riusciva ad apprezzarlo: aveva i sensi storditi dallo scontro della scorsa notte, così come dalle parole pronunciate da Ulquiorra. Guardò la città.
Campane lontane rintoccarono nel silenzio luminoso.
Aoko approfittò di quel momento per compiere alcuni passi nella sua direzione
<< Emya-kun…credo di aver capito il tuo problema>>
<< Sono  il peggior mago ad aver mai camminato su questa terra ?>>domandò l’altro, visibilmente abbattuto.
La strega ridacchiò leggermente
<< No, non proprio>>commentò, prima di sedersi accanto a lui
<<  Vedi,ho analizzato i circuiti magici presenti nel tuo corpo. In genere è attraverso quest’ultimi che un essere umano è in grado di praticare le arti arcane. Ogni circuito magico è collegato a sua volta a un centro spirituale definito origine, che costituisce l’elemento chiave della magia utilizzata. È molto raro ma,in alcuni maghi,l’origine dei circuiti magici è talmente radicata che causa un elevato incremento di capacità specifiche, a dispetto di una minore comprensione nell’utilizzo di altre facoltà>>continuò, ricevendo uno sguardo visibilmente sorpreso da parte del giovane .
Fece una pausa per riprendere fiato
<< Io avevo il tuo stesso problema. L’origine dei miei circuiti risiedeva nella distruzione. Ero un eccellente combattente ed ero specializzata nell’utilizzo di esplosioni e incantesimi offensivi. Nonostante questo, ero totalmente incapace di praticare una qualsiasi magia di diverso tipo>>
Volse la propria attenzione nei confronti della testa rossa ,prima di prendere un respiro profondo
<< Al contrario…il tuo potere sembra influire pesantemente sul rinforzo e sulla creazione>>
<< Non sembra molto utile in battaglia>>commentò l’altro,il volto chiuso in un leggero cipiglio.
La strega,d’altra parte,si strinse nelle spalle
<<  Non sottovalutare te stesso Emya-kun. Baracca Obama faceva parte della razza di persone più discriminata del pianeta e, nonostante questo, è riuscito a diventare l’uomo più potente del mondo>>osservò, per poi aiutarlo ad alzarsi
<< Ad ogni modo, è il momento della nostra ricognizione. Ci sono state molte sparizioni nei pressi della metropolitana più vicina>>
<< Verrò con voi!>>esclamò Arcueid, dall’altro lato della camera
<< Potrebbero esserci degli apostoli nella zona, dopotutto. Shiki,qual è la via più veloce per arrivare al centro?>>domandò, lo sguardo rivolto nei confronti dell’adolescente.
Questi sembrò pensarci su
<< Oh, prendete la Extinton,sulla terza strada>>
<< Shiki !>>
Al sentir pronunciare il suo nome, il giovane compì un passo all’indietro, portandosi ambe le mani in posizione di difesa
<< Va bene, “ prendiamo ”,prendiamo la Exinton>>mormorò.
Aoko chiuse il volto in un sorriso divertito
<< Allora è deciso! Shiki, Arcueid e Lancer pattuglieranno il centro ,mentre io, Shirou e il resto dei servi controlleremo la metropolitana>>
<< Ok !>>

opening : https://www.youtube.com/watch?v=39K8r9Lt3wk


Comincia la festa - parte 1

Max fissò interdetto il veicolo di fronte a lui, il volto chiuso in un’espressione visibilmente irritata
<< Assassin…mi rifiuto di guidare una cosa simile>>
Al sentire tali parole, il mercenario non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Perché? L’utilizzo di una bici sarebbe una copertura eccellente>>osservò, ricevendo uno sguardo da parte del rider
<< Assassin,ho cavalcato veicoli che farebbero impallidire la gente di quest’epoca. Usare una bici sarebbe solo…imbarazzante>>
<< In questo caso…>>cominciò l’altro, prima di volgere la propria attenzione nei confronti di una moto dall’altro capo della strada.
L’uomo arricciò le labbra in un sorriso eccitato
<< Ora sì che si ragiona>><< In effetti è un bel cavallo>>commentò Legolas, accarezzando il dorso del veicolo
<< Come si chiama?>>domandò, visibilmente incuriosito.
Deathstroker sembrò pensarci su
<< Il suo nome è Ducati 999. L’ho avuta a un prezzo scontato>>ridacchiò, porgendo un oggetto metallico in direzione dell’arciere
<< E quello?>>domandò questi, lo sguardo fisso nei confronti dell’arma.
La creatura si strinse nelle spalle
<< Un fucile d’assalto Hecler, ottimo per colpire i nemici da una certa distanza>>
<< Penso che terrò il mio arco>>ribattè l’altro, ricevendo un’espressione piatta da parte del mercenario
<< Fa come vuoi>>mormorò questi, prima di accarezzare la parte superiore della carabina
<< Io e te stiamo per andare molto d’accordo>>sussurrò.
Affianco a lui, l’elfo non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Sembra quasi che tu sia ossessionato con l’uccidere la gente>>osservò.
Il serial killer annuì di rimando
<< Ovviamente,è l’unica cosa che so fare. Ma non fraintendere, non provo alcun piacere nel porre fine a una vita, semplicemente è il mio lavoro>>
L’arciere fece per ribattere ma si fermò di colpo, volgendo la propria attenzione nei confronti del centro città. Max compì un passo in direzione della creatura
<< Legolas, cosa vedono i tuoi occhi da elfo?>>
L’archer strinse ambe le palpebre degli occhi, prima di prendere un respiro profondo
<< è il nostro bersaglio>>fu la sua risposta.
Assassin caricò la doppietta del fucile
<< Cominciamo a giocare?>>

                                                                                                              * * *

Akiah fissò il cadavere di fronte a lei, un pugnale insanguinato saldamente tenuto nella mano destra.
Dopo circa un minuto buono, afferrò il cellulare, premendo il tasto di chiamata sull’ultimo numero registrato dall’apparecchio
<< è fatta>>sussurrò, ricevendo una risata divertita da parte dell’interlocutore
<< Devo dire, Akiah,che sono impressionato. Sei proprio figlia di tuo padre>>
<< Dov’è mio fratello?>>ribattè l’altra, il tono freddo e privo di alcuna emozione
<< Proprio qui>>continuò la voce
<<….>>
<< …>>
<< A-akiah>>
<< Shiki !>>
un suono di ossa scricchiolanti attraversò la cornetta.
Appena un paio di secondi dopo, il rapitore riprese a parlare
<< Vediamoci al tempio Ryuudon, entro mezz’ora al massimo. Portami il cuore di Tohosaka Rin,per essere sicuri. Se stai mentendo, me ne accorgerò>>
e, detto questo, la telecomunicazione s’interruppe.
La strega rimase ferma e immobile, prima di emettere un sospiro di sollievo
<< Utilizzare uno dei tuoi cloni per impersonare Rin è stata un mossa veramente geniale, assassin>>
In quel preciso istante, il cadavere ai piedi della giovane scomparve tra le ombre della sala. Appena pochi secondi dopo, la figura del servo attraversò la porta conducente alla camera
<< Ara-ara, Akiah-sama, sto solo facendo  il mio lavoro>>dichiarò questi, il volto chiuso in un sorriso malizioso.
La strega annuì comprensiva, prima di stringere ambe le palpebre degli occhi
<< Assassin…no…Kurumi. Nel caso non uscissi viva da tutto questo…per favore, prenditi cura di Koaku>>sussurrò.
Al sentire tali parole, la giovane non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< è il mio maestro. Sarò più che felice di assolvere un tale compito>>
<< Grazie>>ribattè l’altra, visibilmente rilassata.
La creatura non perse tempo ed afferrò il braccio della mezzo demone.
Successe tutto in un attimo.Per Akiah fu come se una forza irresistibile l' avesse agganciata al livello dello stomaco,strattonandola in avanti. I suoi piedi si staccarono dal suolo,avvertì lo spirito  al suo fianco,spalla contro spalla ,e poi sfrecciò in un ululato di vento e di colore corticante.
Dopo appena una frazione di secondo i suoi piedi toccarono bruscamente il suolo. 
Volse la propria attenzione nei confronti dell’assassin
<< Ci siamo appena teletrasportati?>>
Il servo annuì di rimando
<< Sì, e con estremo successo, oserei dire. Quasi tutti vomitano, la prima volta>>ridacchiò questa, prima di cominciare a incamminarsi in direzione del tempio, seguita dalla strega.
Saliti la maggior parte dei gradini, il resto della strada venne prontamente sbarrata dall’arrivo di una di una nuova figura. Si trattava di una giovane donna dalla capigliatura rossa, il volto lentigginoso adornato da un paio di occhi azzurri. Indossava una tuta militare di colorazione nera, mentre, in ambe le mani, teneva saldamente impugnato un arco di natura metallica
<< Sei tu il guardiano di questo tempio>>domandò Kurumi, ricevendo un cenno da parte dello spirito
<< Il mio nome è Katniss Evergreen e sono il servo Archer di questa guerra>>
L’assassin compì un passo in avanti
<< Abbiamo alcuni affari da sbrigare con il maestro che abita qui>>cominciò, ricevendo un’espressione visibilmente scettica da parte della rossa
<< Come posso fidarmi di voi ?>>
Kurumi si strinse nelle spalle
<< La tregua sarà in atto fino a mezza notte. Non abbiamo alcun motivo per impegnarci in uno scontro>>osservò.
L’archer rimase ferma e immobile, a contemplare le parole della giovane. Dopo circa una ventina di secondi ,prese un respiro profondo
<< Molto bene, proseguite pure>>
Al sentire tali parole, l’assassin non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Davvero? Tutto qui?>>domandò, leggermente incuriosita.
L’arciere si strinse nelle spalle
<< Confesso che il benessere del mio maestro non è di mia preoccupazione>>
<< E chi sarebbe, se posso chiedere?>>
<< Una strega. Ve ne accorgerete una volta incontrata>>continuò lei, prima di farsi da parte.
Kurumi volse la propria attenzione nei confronti di Akiah e questa cominciò a seguirla. Una volta arrivati di fronte alle porte del tempio, spalancarono ambe i cardini.
La scena che si trovarono davanti avrebbe fatto impallidire Monty Pithon. Di fronte alla coppia, circondato da decine di bicchieri, vi era la figura di un uomo vestito con abiti  da pirata, la capigliatura rasta adornata da un cappello nero come la pece. Sembrava ubriaco, a giudicare dalle borse sotto gli occhi.
Affianco a lui, sedeva comodamente un bel giovane, indossante un trench inglese
<< Come diavolo fai ad essere ancora sobrio ?>>domandò il primo, ricevendo uno sguardo visibilmente confuso da parte dell’altro.
Questi inarcò un sopraccigli, stringendo ambe le palpebre degli occhi
<< Forse comincio a sentire qualcosa>>commentò.
Rimase fermo e immobile per circa una decina di secondi, prima di emettere un leggero rutto
<< No,è passato>>
<< Molto bene, hai vinto. Il che vuol dire…>>cominciò l’altro, prima di estrarre una spada dalla faretra  della giacca
<< è il momento per un duello di scherma!>>
<< Jack ho deciso di competere con voi a causa della tua insistenza. Tu hai vinto hai videogiochi e io alla gara di bevute, per cui siamo pari>>
<< Mai !>>continuò l’uomo, ricevendo un’espressione visibilmente infastidita da parte dell’angelo
<< Ora capisco perché la metà del tuo equipaggio a deciso di ammutinarsi>>borbottò questi, volgendo la propria attenzione nei confronti delle nuove arrivate
<< Sembra che abbiamo compagnia. Siete in cerca dei sacerdoti pagani? Se avete bisogno di una confessione, sarò più che disposto ad ascoltare i vostri tormenti>>
Poco prima che una di loro potesse rispondere, Rider coprì la distanza che lo separava dalla coppia, il volto chiuso in un sorriso impertinente
<< Salute a voi ,belle signore. Il mio nome è Jack Sparrow>>
baciò la mano destra di ambe le giovani
<< Capitan Jack Sparrow>>continuò, prima di volgere la propria attenzione nei confronti del compagno
<< Castiel, penso che sia la tua grande occasione !>>
<< Ho fatto un voto di castità>>borbottò l’altro, arrossendo leggermente.
Akiah non potè fare  a meno di prendere un respiro profondo
<< Kurumi…come possono questi due essere consiiderat spiriti eroici ?>>
<< Ho smesso di pormi certe domande molto tempo fa, Akiah-sama>>
In quel preciso istante ,una presenza oscura si materializzò dal nulla alle spalle della coppia
<< Rider…avete ancora un minuto di vita. Ti consiglio di farne buon uso>>sussurò una voce, provocando un brivido lungo la schiena del pirata.
Al centro del cortile, il capo adornato da un paio di corna, aveva appena preso posto la figura di Malefica, il volto chiuso in uno sguardo visibilmente irato
<< Ho accettato il fatto che i nostri maestri fossero vicini di casa. Sono stata in silenzio quando hai fatto ubriacare archer abbastanza da farle cantare  “ A caccia di streghe ” di fronte a me. Cavoli, ho anche mantenuto la calma quando ti sei presentato nudo davanti alla mia porta per chiedermi di farti usare i servizi igenici !>>
Puntò lo sguardo in direzione del servo e questi compì un passo all’indietro
<< Eppure… hai interrotto la mia cena romantica con Soichiro…>>continuò, materializzando un bastone nella mano destra
<< Per questo io…ti ucciderò>>sussurrò.
Volse la propria attenzione nei confronti di Akiah
<<  Per non parlare di questo! Che diavolo sta facendo archer? Dovrebbe essere una sentinella ! >>esclamò, prima di emettere un sospiro rassegnato
<< Non sono in vena di una lotta. Solo, per favore…andatevene>>
<< Siamo qui per incontrare un certo Ryooudo Issei>>cominciò Akiah, ricevendo uno sguardo visibilmente sorpreso da parte di Castiel
<< Che affari avete con il figlio del mio maestro ?>>domandò,il tono di voce ornato da una lieve punta di sospetto.
La strega strinse ambe le palpebre degli occhi
<< Ha rapito mio fratello>>
...
Il silenzio calò inesorabile, nelle profondità del giardino. Dopo circa un minuto buono, Malefica prese un respiro profondo
<< Castiel, qual’ è il significato di questa farsa?>>
<< Sono sorpreso così come lo sei tu. Issei è un bravo ragazzo, non potrebbe mai fare una cosa simile>>
<< Ha contattato  la mia signora appena pochi minuti fa>>ribattè Kurumi, prima di dilatare le pupille
<< Capisco. Le voci erano contraffatte>>sussurrò.
Al sentire tali parole, la master non potè fare a meno di trattenere un sussulto
<< Se questo è vero…>>
<< Cero>>
e poi il mondo divenne buio e penombra
 
                                                                                                                      * * *

Il Dottore fissò la scalinata di fronte a lui, la mano saldamente tenuta attorno al cacciavite sonico
<< Rin, ho bisogno di un incantesimo in grado di incrementare la mia prestazione fisica. Qualcosa che riesca ad aumentare forza e velocità>>
Al sentire tali parole, la strega inarcò un sopracciglio, prima di prendere un respiro profondo.
Posò ambe le mani sul petto del rider e queste cominciarono a illuminarsi di una debole luce color viola.
Appena un minuto dopo, la strega interruppè il rituale, volgendo la propria attenzione nei confronti del servo
<< Un incantesimo di rinforzo. Sarai in grado di tenere testa al membro di una classe saber, anche se solo per pochi minuti. Spero solo che tu abbia qualche esperienza nel combattimento corpo a corpo>>
<< Credo di potermela cavare>>ridacchiò l’altro, per poi cominciare a incamminarsi in direzione del tempio.
Raggiunsero la figura di archer, appena dieci minuti dopo la loro partenza.
La giovane sbarrò la strada ad ambe i nuovi arrivati, puntando una freccia nei confronti della coppia
<< Sono Katniss Evergrenn, servo archer e guardiana di questo luogo>>
Rider, d’altra parte, alzò la mano destra ,in posizione di difesa
<< Siamo qui per incontrare una delle persone che risiedono nel tempio>>cominciò, nel tentativo di placare l’ostilità della donna.
Poco prima che questa potesse rispondere, tuttavia, l’intera zona risuonò in un boato. L'alieno si voltò, appena in tempo per vedere una nuvola di detriti e polvere avanzare verso di loro. Come d’istinto girò la testa verso Rin e la strinse a se, facendole scudo col proprio corpo. La giovane chiuse gli occhi e si tappò il naso per non respirare. Poi una serie di esplosioni cominciarono a rieccheggiare per tutta la scalinata.
<< Qualcosa non va>>commentò la master, prima di compiere un passo in avanti
<< Temo di non potervi far proseguire oltre>>
Il suono di quella voce attirò l’attenzione dei presenti.
Appollaiato sul ramo di un albero, vi era la figura di un uomo, indossante una tuta di colorazione viola, completa di mantello, il volto adornato dalla presenza di una maschera
<< Mi presento, il mio nome è Zero e sono il servo caster di questa guerra>>dichiarò, prima di compiere un inchino beffardo.
Rin strinse ambe le palpebre degli occhi
<< Capisco. Quindi questa era tutta una trappola>>sussurrò.
Il nuovo arrivato si strinse nelle spalle
<< Non ad ‘opera mia, ve l’ assicuro. Tuttavia…sono stato più che felice di cogliere al volo l’occasione>>
<< Così facendo romperai la tregua>>commentò rider.
La creatura inclinò leggermente la testa
<< Se proprio devo>>
<< Quando mai rompere qualcosa a portato a nulla di buono ?>>doamandò l’altro, ricevendo un sopracciglio inarcato da parte dell’interlocutore
<< Chiaramente non hai mai fatto un omelette >>ribattè questi.
L’alieno emise uno sbuffo di rimando
<< Cavolo, avrei dovuto prevederlo>>borbottò.
Rin,d’altra parte, puntò lo sguardo in direzione del servo
<< Sei ancora in tempo per cambiare idea>>
Al sentire tali parole, il caster rimase fermo e immobile, prima di scoppiare in una risata divertita
<< Ah, Tohosaka Rin,la vera donna del signore…che finge di poter vivere senza padre. Purtroppo non posso fisicamente vomitare ma…>>
<< Basta!>>urlò l’altra, il volto chiuso in un espressione visibilmente irata
<< Rispondimi, caster. Come puoi sperare di combattere due servi contemporaneamente?>>domandò, lo sguardo fissò nei confronti del servo.
L’uomo mascherato si strinse nelle spalle
<< Sono contento che l’abbia chiesto, coglierò l’occasione per spiegare il mio piano malvagio>>
E poi lo sentirono.
Un suono di passi che rieccheggiò alle loro spalle.
Si voltarono.
Di fronte a loro, aveva appena preso posto la figura di un giovane caucasico, vestito in un elegante giacca di colorazione nera. Nella mano destra, teneva saldamente impugnata l’elsa di una spada
<< Buona sera ,mie signore>>salutò ,la propria attenzione rivolta nei confronti d Rin e Katniss
<< Temo di essere qui per uccidervi entrambe>>continuò.
La strega compì un passo all’indietro, prima di puntare lo sguardo in direzione del Dottore
<< Rider>>
Il servo si strinse nelle spalle
<< Come vuoi>>commentò, voltandosi in direzione del berseker.
Chiuse il corpo in una posizione d’attacco, prima di prendere un respiro profondo
<< Krav maga!>>
Il vampiro inarcò un sopracciglio
<< Krav ma che?>>
<< è karate israeliano>>
e poi balzò in avanti.


Comincia la festa - parte 2

Faceva freddo e la luna brillava alta nel cielo.Shiki fissò la strada di fronte a lui,gli occhi ornati da una lieve punta di rammarico.
<< Arcueid>>cominciò, ricevendo l’attenzione del vampiro
<< Volevo solo scusarmi. Per averti ucciso, intendo>>
La donna non potè fare a meno di chiudere il volto in un sorriso gentile
<< Non preoccuparti Shiki. Considerando la tua situazione ,non ho alcun rancore nei tuoi confronti>>
Completamente indifferente alla conversazione che si stava svolgendo alle sue spalle, Nuada si bloccò di colpo ,lo sguardo fisso in direzione del quartiere più vicino
<< Cosa c’è?>>domandò il master, visibilmente preoccupato
<< Ho sentito qualcosa>>ribattè l’altro, prima di stringere ambe le palpebre degli occhi.
Appena un minuto dopo, lo sentì arrivare
<< State giù!>>

L’esplosione attraversò l’intera zona, riducendo in cenere la vegetazione circostante e sollevando pezzi d’asfalto . I lampioni vennero scardinati dal marciapiede, mentre cocci e detriti volarono in tutte le direzioni, al pari di colpi di pistola.
In cima a un grattacielo, Deathstroker puntò il fucile nei confronti della zona appena colpita
<< Jackbott>>ridacchiò, prima di dilatare le pupille.
Il lancer fuoriuscì dalla colonna di fumo, apparentemente illeso, seguito dalla figura di Shiki e Arcueid
<< Sembra che sia ancora vivo>>osservò, ricevendo una pacca sulla spalla da parte di Legolas
<< Non preoccuparti. La prima freccia era solo un colpo d’avvertimento>>
Il servo annuì comprensivo, afferrando un walkie taolkie dalla tasca dell’uniforme
<< Rider, è il momento>>sussurrò.
Fedele alla sua parola, la creatura attraversò la strada in sella alla Ducati, afferrando l’adolescente dal colletto della camicia.
Nuada non perse tempo e partì all’inseguimento
<< Lascia andare il mio maestro>>ringhiò, colpendo l’asfalto con la punta della lancia. l'onda d'urto provocò uno slittamento del veicolo, costringendo l’avversario a frenare.
Al seguito della coppia, Arcueid volse la propria attenzione nei confronti del cielo
<< In arrivo!>>
e poi,una seconda freccia esplose al centro del quartiere.

                                                                                                                              * * *

Il magnifico Fuuyuki Park era un’oasi di innata bellezza incuneata nel cuore della città. Si dipartiva in una striscia sottile del fiume Anzo, all’altezza del municipio, per poi puntare verso nord, dove si allargava in una vasta distesa alberata, nel settore nordoccidentale del complesso.
Era una foresta naturale, disseminata di sentieri ,piste ciclabili, percorsi per cavalli, piazzole per pic nic e vestigia del passato.
A nord est del parco, dove la boscaglia finiva, Shirou Emya, seguito dal resto dei suoi compagni, attraversò il sentiero delimitante i giardini.
Aoko si voltò, incontrando lo sguardo di Ghost. Questi aveva cominciato a guardarsi intorno con fare sospettoso,  come se qualcosa lo avesse turbato profondamente
<< Qualcosa ti preoccupa, rider ?>>
Il servo inarcò un sopracciglio, prima di prendere un respiro profondo
<< è strano. Avremo già dovuto incontrare qualche poliziotto . Sapete, a causa degli omicidi e tutto il resto>>commentò.
La strega sembrò pensarci un attimo, prima di stringere ambe le palpebre degli occhi
<< In effetti, ora che ci penso…>>
Volse la propria attenzione nei confronti dell’abitazione più vicina .
Camminò con passo felpato oltre il giardino delimitante la casa, sbattendo la porta d’ingresso con un poderoso calcio
<< Sensei, che diavolo sta facendo ?!>>domandò Shirou, visibilmente scioccato.
La donna sembrò non prestargli la minima attenzione e scomparve all’interno della dimora, per poi fuoriuscirne appena un paio di minuti dopo
<< è vuota >>sussurrò.
Ripetè la stessa azione più e più volte, esplorando ogni singola casa del quartiere
<< Sono tutte vuote>>continuò, ricevendo un’espressione di pura sorpresa da parte del gruppo
<< Non è possibile! Come possono trecento persone sparire nel nulla ?>>
<< E se fossero state raccolte?>>commentò Kirito, attirando l’attenzione del maestro
<< Raccolte, dici?>>
Il saber annuì di rimando
<< Shirou,i servi sono entità spirituali che si nutrono di anime umane. Uno di loro potrebbe aver catturato gli abitanti del quartiere per incrementare il suo potere>>ipotizzò.
Il pensiero in sé era terrificante.
La testa rossa fece per controbattere, ma venne prontamente interrotto dall’arrivo di un’altra coppia di figure. Una giovane ragazza dalla capigliatura viola attraversò il centro della strada, seguita da una ragazza mora.
Il magus non perse tempo e cominciò a camminare nella loro direzione
<< Ehi, voi !>>
Il duo si fermò, volgendo la propria attenzione nei confronti dell’adolescente
<< State bene?>>domando questi, visibilmente preoccupato.
La giovane dai capelli viola inarcò un sopracciglio
<< Certo, perché non dovremmo?>>
<< è in atto il coprifuoco. Più di trecento persone sono sparite nel nulla>>la informò Kirito, ricevendo uno sguardo di pura sorpresa da parte della più piccola
<< Sparite, hai detto?>>
<< Abbiamo visto un  paio di uomini dirigersi verso la metropolitana>>commentò la prima, ricevendo un cenno da parte di Shirou
<< Dovreste tornare a casa, non è sicuro stare qua fuori. Se volete possiamo accompagnarvi>>
La giovane sembrò pensarci su ,ma scosse prontamente la testa
<< Apprezziamo l’offerta ,ma siamo più che in grado di cavarcela da sole>>
La testa rossa fece per protestare, ma venne prontamente interrotto dalla voce di Aoko
<< Emya, non è il momento di mettersi a discutere>>sussurrò lei, il tono di voce freddo e distaccato.
L’adolescente trasalì leggermente, prima di volgere la propria attenzione nei confronti della coppia
<< Promettetemi di fare attenzione>>
<< Senz’altro>>ribattè l’altra.
Il gruppo proseguì oltre il confine che separava il quartiere dalla metropolitana.
Quando se ne furono andati, Mitzusuri puntò lo sguardo in direzione dell’amica
<< Sakura, ti senti ben?>>
<< Penso che fossero dei maestri>>osservò la giovane, suscitando un’espressione comprensiva da parte della mora
<< L’ho notato>>commentò lei, prima di stringere ambe le palpebre degli occhi
<< Non dobbiamo far loro del male, vero? Sembravano brave persone>>
<< Il ragazzo…mi ha dato una strana sensazione>>sussurrò la magus.
Al sentire tali parole, il vampiro non potè fare a meno di arricciare le labbra in un sorriso divertito
<< Oooooh. Amore ha prima vista?>>
<< No, non è questo. Avevo…paura>>continuò lei
<< Paura, hai detto ?>>domandò l’altra, visibilmente sorpresa
<< Non mi sembrava un tipo molto spaventoso>>
<< Aveva un’aura familiare. Sembrava quasi…Angra Manyum>>mormorò la strega, suscitando l’interesse dell’amica
<< Chi?>>
<< Uno spirito maligno>>continuò, prima di portarsi una mano al mento
<< Forse il nonno ha fatto un terzo contenitore senza dirmelo>>ipotizzò.
Dopo circa una decina di secondi, volse la propria attenzione nei confronti di Mitzusuri
<< Ad ogni modo ,penso che dovremmo tornare a casa. Shiki sarà in nostro possesso da un momento all’altro>>
<< Lo fai suonare come se lo stessimo rapendo>>mormorò l’altra, ricevendo un sopracciglio inarcato da parte della studentessa
<< Non è così ?>>
L’apostolo scosse prontamente la testa
<< Ho intenzione di proteggerlo. Dopotutto…è la persona per cui sono qui>>

                                                                                                                             * * *

Shirou scese le scale della metro con fare incerto, ma era ancora molto buio, per non parlare di sporco.
Uno spesso strato di polvere scricchiolava sotto i loro piedi e il naso del giovane colse sotto l’odore di umido e muffa qualcosa di peggio, come carne andata a male. Grosse tubature arrugginite, piene di ragnatele, strisciavano alla rinfusa lungo il soffitto.
Quando una delle caldaie si mise d’improvviso in azione, Aoko quasi urlò di terrore.
Il flusso di adrenalina negli arti e nel cuore fu doloroso, per un momento quasi paralizzante. Anche lì c’erano giornali, vide Shirou. Montagne di pacchi. I topi ci avevano fatto il nido a migliaia. Intere famiglie osservavano gli intrusi con diffidenti occhi color rubino. Si allontanarono dall’ascensore, poi si fermarono a metà della cantina, sul pavimento di cemento crepato.
Attaccata a un palo c’era una grossa scatola di fusibili, e appoggiati a terra una serie di attrezzi.
Non si fidavano a fare uso di qualsiasi incantesimo, altrimenti sarebbero stati intercettati dagli altri master.
Il giovane afferrò un piede di porco e riprese a camminare, seguito dai compagni. Arrivati quasi alla parte opposta della metro, videro lo scarico dell’acqua piovana. Lo raggiunsero, chiedendosi se qualcuno li stesse seguendo.
Stava per cominciare a togliere gli oggetti ,quando gli venne in mente un’altra idea.
Raggiunse i giornali, che coprivano come detriti tutto un lato della cantina. Poi scovò nella spazzatura una scatola schiacciata di fiammiferi. Ne rimanevano tre.
Strappò un foglio e lo arrotolò. Se l’infilò sotto il braccio e sfregò un legnetto.
Il primo si spense per la corrente d’aria. Il secondo gli scivolò dalle dita tremanti e si spense sul cemento umido. Il terzo rimase acceso.
Lo accostò alla carta e si alzò una fiamma gialla.
Un topo, forse intuito quello che stava per succedere, gli scappò fra i piedi e sparì nel buio.
Poi le vide. Chiazze rosse che percorrevano i le scale conducenti al piano inferiore
<< C’è del sangue>>osservò.
Affianco a lui, Shakespeare non potè fare a meno di annuire rapidamente
<< Ovviamente. Dev’essere la trappola di uno degli antagonisti>>commentò.
Aoko fu la prima a svoltare il corridoio, ma si bloccò di colpò, poco prima che potesse proseguire
<< Shirou, non guardare. Per favore>>sussurrò.
Il giovane la ignorò completamente.
Passato l’angolo si pentì all’istante di averlo fatto.
L’intera sala, così come la linea metropolitana, era ricoperta di sangue e viscere. Decine di corpi erano ammassati al centro del complesso, i volti chiusi in espressioni di puro terrore.
La testa rossa, a mala pena, riuscì a trattenere un coniato di vomito
<< Ti avevo avvertito>mormorò la strega, prima di cominciare a guardarsi in torno
<< Qualcuno ha trasformato questa metropolitana in un mattatoio>>
<< Fermi!>>Il suono di quella voce attirò l’attenzione dei presenti.
Dalle ombre della camera, vestito in un elegante completo di colorazione nera, fuoriuscì la figura di un uomo alto e tarchiato, il volto adornato da un paio di occhiali da sole
<< Sono l'agente Smith della C.I.A, Stati Uniti. Sono qui per mettere ciascuno di voi in uno stato d’arresto>>
Al sentire tali parole, Aoko non potè fare a meno di incrociare ambe le braccia
<< Siamo in Giappone. Lei non ha alcuna autorità qui>>
L’uomo si strinse nelle spalle
<< Oh,io non sono veramente qui, il che significa che se vi ammazzo tutti nessuno potrà mai darmi la colpa. Ho motivi per credere che siate coinvolti in attività terroristiche>>
<< è una follia. Siamo solo dei semplici studenti>>ribattè Shirou,il tono di voce ornato da una lieve punta d’irritazione.
Il nuovo arrivato inarcò un sopracciglio
<< Non vi dispiace se confermo, vero?>>
<< Certo che no !>>continuò l’altro, ricevendo un cenno d’assenso da parte dei compagni.
L’agente annuì compiaciuto
<< Molto bene>>commentò, prima di volgere la propria attenzione nei confronti di una figura che aveva appena camminato alle sue spalle.
Il gruppo si bloccò di colpo.
Affianco a Smith aveva appena preso posto il volto di un uomo apparentemente uguale a lui in tutto e per tutto ,abiti compresi.
Per un attimo, Shirou sperò che si trattasse di un gemello. Tale speranza, tuttavia, venne presto rivolta in frantumi, non appena un totale di altre quattro figure attraversò il vuoto della sala ,ciascuna delle quali pareva una perfetta copia dell’agente.
<< Allora, che cos’abbiamo?>>domandò il primo, lo sguardo fissò nei confronti dei nuovi arrivati.
Uno di loro estrasse un piccolo taccuino dalla tasca della giacca e cominciò a sfogliarlo
<< Emya Shirou, studente del quarto anno e master di un membro della classe saber>>
<< e un rider !>>aggiunse un altro, ricevendo un cenno da parte dell’uomo
<< Giusto, e un rider>>commentò questi.
L’agente Smith annuì comprensivo, volgendo la propria attenzione nei confronti  del magus
<< Un momento solo, sarò subito da voi>>
Girò la testa in direzione del clone
<< Che mi dici dell’altra>>domandò, il tono di voce fermo e professionale.
La figura girò un’altra pagina del taccuino
<< Aoko Aozaki, vagabonda e master di Shakespeare, caster della quinta guerra>>terminò, suscitando un ‘espressione visibilmente scioccata da parte della strega in questione.
Ciascuno dei servi volse la propria attenzione nei confronti del gruppo, i volti chiusi in un sorriso amichevole
<< Bene, sembra che sia tutto in ordine. Ragion per cui…>>
Il tutto accadde in appena una frazione di secondo.
Estrassero una calibro 45 dalla faretra della giacca e premettero il grilletto
<< Shirou !>>
Rider fu il più veloce. Scostò il corpo del giovane, utilizzando la frusta infuocata per sbaragliare la pioggia di proiettili.
Completamente mutato nella sua forma demoniaca, puntò lo sguardo in direzione degli agenti.
Quello in cima alla fila prese un respiro profondo
<< Avete il diritto di morire in silenzio, tutto quello che direte potrà essere usato contro di voi all’altro mondo >>
In tutta risposta, sia Kirito che Ghost assunsero una posizione d’attacco. Il servo, d’alta parte, volse la propria attenzione nei confronti di una delle copie
<< A me sembra che stiano opponendo resistenza all’esecuzione, tu che dici Smith ?>>
<< Non saprei Smith,in fin dei conti…>>
<< sono solo umani>>
e poi,si scatenò l’inferno.

Com'era? spero bello!!! Ed ecco che fa la sua comparsa quello che sarà,probabilmente,l'assassin più potente di questa guerra,ovvero,il temibile agente Smith,un cattivo così figo che anzichè ucciderlo nel primo film di Matrix l'hanno moltiplicato per 7 000 000 000 di volte !!! Dico sul serio,ha preso possesso del corpo di ogni singola persona sul pianeta. Intanto,gli altri servi si cominceranno a darsi delle belle mazzate. Aspettatevi due capitoli di puro combattimento. Per chi sia rimasto sorpreso dal fatto che il Dottore sappia combattere corpo a corpo con un servo,ricordate che il nostro caro signore del tempo,durante molte delle sue rigenerazioni,era un esperto di arti marziali e combattimento con la spada. Se vi state chiedendo come combatterà contro un avversario come Klaus,ho preso ispirazione dalla tecnica corpo a corpo di Kuzuki ( master di Malefica ) durante l'episodio di Fate Stay Night in cui,sebbene fosse umano,grazie a un incantesimo di rinforzo riuscì a tener testa al membro di una classe saber. ecco un video per farvi vedere il combattimento :  
https://www.youtube.com/watch?v=0plnjolg53A
E voi,per quale servo fate il tifo ?

Ecco la carta d'identità di Smith

Agente Smith
Classe : Assassin
Master : sconosciuto
Opera : Matrix
Tribute :  https://www.youtube.com/watch?v=KlS4jTLIvt4



Mentre qui,un altro paio di divertenti episodi di Carnival Phantasm,con protagonisti i personaggi di Fate Stay Night e Tsukihime ( i maestri ) : 

ep 1 : https://www.youtube.com/watch?v=kZg7EaQMosY
ep 2 : https://www.youtube.com/watch?v=ikdeef4haRY

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Capitolo 9
*** Le creature del buio ***


La nuvola di polvere di  si dissolse nell’aria. Akiah aprì leggermente gli occhi e iniziò a tossire.
Si guardò intorno.
Nella zona sembrava non esserci anima viva. C’era solo uno fischio acuto che le martellava costantemente il timpano ,senza mai accennare a fermarsi. Si mise le mani sulle orecchie e il suono cessò ,per poi ricominciare non appena se le tolse dal capo.
Era confusa. Confusa e spaventata. Aveva visto l’attacco scendere su di lei eppure era ancora viva.
Poi ricordò: qualcuno l’aveva salvata!
Si girò in direzione delle macerie. Kurumi stava al centro del cortile, visibilmente ferita, il sangue gocciolante dai vestiti. Nonostante questo, aveva il volto chiuso in un sorriso divertito. Castiel era affianco a lei, completamente indenne, lo sguardo fisso nei confronti di Ulquiorra.
Questi compì un passo in direzione della coppia, gli occhi posati sulla figura dell’angelo. La creatura non si lasciò intimidire e lanciò un incantesimo .
Il proiettile di luce bianca attraversò l'aria con un sibilo prolungato ma venne prontamente deviato da un rapido gesto dell’avversario.
Ulquiorra levò la mano destra e un getto di luce verde sfrecciò in direzione dell'angelo, che si voltò e svanì in un guizzo del cappotto .Per alcuni secondi l'immagine dell'uomo venne sostituita da una figura distorta e innaturale che ,come un vortice nero, si materializzò alle spalle del lancer.
Ulquiorra non si scompose e sparò contro Castiel un altro cero, ma lo mancò e colpì invece un albero al centro del giardino che, dopo aver preso fuoco, esplose in una miriade di schegge e frammenti. Il saber mosse appena la mano sinistra. Ne scaturì un incantesimo così forte che ,al suo passaggio, Akiah potè sentire l'ondata di calore scavargli nella superficie della pelle. Stavolta, per respingerlo, l’arrancar fu costretto a evocare dal nulla una scintillante spada argentea. Il proiettile, quale che fosse, non provocò danni visibili alla protezione, ma ne trasse un rintocco assordante, molto simile a un gong.
Un altro zampillo di luce verde scaturì dall’indice di Ulquiorra. L’angelo compì una rapida piroetta su se stesso, evitando il colpo, ed estrasse una spada ,muovendola in avanti a imitazione di una frusta. Una lunga fiamma sottile partì dalla punta e volò in direzione dell'avversario. Questi porse ambe le mani in un movimento quasi di preghiera e le allargò come per respingere l'incanto. In effetti ,l'effetto del gesto fu proprio quello poiché la casa iniziò a tremare, una volta che l'onda d'urto ebbe dissolto le fiamme nel vuoto del giardino.
Un fiotto di luce verde sgorgò dalla mano di Ulquiorra, mentre uno di luce bianca esplodeva da quella di Castiel: s'incontrarono a mezz'aria e ,all'improvviso, il braccio dell’angelo prese a vibrare come percorso da una corrente .La mano sinistra gli si serrò attorno: nemmeno volendo l'avrebbe potuta lasciare...e un sottile raggio di luce ora univa i due corpi, ne verde ne bianco ma di un coloro ugualmente chiaro, quasi al pari di un raggio di sole. E Akiah, seguendo il raggio con sguardo attonito, vide che anche le lunghe dita bianche del lancer stringevano una spada che tremava e vibrava.
In quel momento, saette e scarica di natura elettrica iniziarono ad aleggiare per la zona, sollevano cocci in ogni direzioni.
Scoppi e rintocchi risuonarono per tutta la lunghezza della villetta , mentre le finestre andavano in frantumi ,riversando pezzi di vetro sulle assi del pavimento.
Castiel iniziò a indietreggiare e sentì la schiena accasciarsi contro la parete più vicina. Emise un sibilo prolungato e iniziò a roteare il braccio in rapide e veloci contrazioni a spirale.
Entrambi gli attacchi assunsero la forma di una tromba d'aria ,nera come la pece, ed esplosero in una miriade di granelli.
Si udì un battito d’ali.
La coppia di spiriti scomparve nel nulla, per poi incontrarsi a mezz’aria, le spade volte l’uno nei confronti dell’altro.
Poi,il cielo divenne un continuò rimbombo di scoppi e onde d’urto.

  opening : https://www.youtube.com/watch?v=39K8r9Lt3wk

Le creature del buio - parte 1

Forte. Questo era l’unico aggettivo in grado di descrivere il berseker. Una macchina da guerra pura e semplice.
Klaus affondò il pugno lungo il fianco del rider. L’uomo in questione evitò l’attacco per un pelo. L’intera scalinata cominciò a inclinarsi sotto la pressione derivata dall’onda d’urto.
Il vampiro compì una rapida steccata con la spada, cercando di dilaniare la figura dell’alieno. Questi si piegò all’indietro, perdendo un ciuffo di capelli nel processo.
Scattò in avanti, utilizzano il ginocchio per deviare un secondo affondo . Tuttavia, l’originale non aveva intenzione di perdere terreno così facilmente e gli diede un pugno. Il rider sbattè violentemente contro un albero, con il sapore del sangue che  gli riempiva la bocca e la gola, ma rimase in piedi.
Klaus chiuse il volto in un sorriso divertito
<<  Però,per essere un servo della classe cavliere, te la cavi piuttosto bene nel corpo a corpo>>
L’alieno sorrise a sua volta
<< E non hai ancora visto niente>> ridacchiò.
Balzò in avanti.
Il tempo parve rallentare. Klaus saltò anch’egli, protraendo la lama.
L’uomo prese un respiro profondo
<< Primo: inibire il bersaglio>>e così fece.
Utilizzò il cacciavite sonico per disarmare l’avversario
<<  Poi, bloccare gancio alla cieca>>continuò.
Nel tentativo di afferrare l’arma,il vampiro compì una rapida rotazione su se stesso, il braccio issato al livello del volto. Il rider riuscì a deviarlo con un rapido taglio della mano sinistra
<< Opporre un diretto alla guancia sinistra>>
Il pugno attraversò il vuoto dell’aria come un colpo di pistola, andando a infrangersi lungo il volto della creatura
<< Scombussolare>>
Allargò ambe le braccia e, poco prima che il berseker potesse riprendersi dal colpo, schiaccio le mani attorno al cranio dell’essere, inclinandone le articolazioni fisse
<< Inebetito, sfodererà un contraccolpo micidiale. Sfoderare blocco di gomito>>
Klaus balzò in avanti, compiendo un ulteriore affondo. Il servo utilizzò il braccio destro per deviare l’assalto, utilizzando un ulteriore pugno per farlo indietreggiare.
<< Bloccare sinistro bestiale e indebolire mascella>>
Altri due colpi alla testa risuonarono nelle profondità del tempio
<< Ora…frattura>>
Il calciò affondò lungo il ventre del berseker, costringendolo a compiere un balzo all’indietro. Si riparò con un braccio, ma l’alieno lo colpì al gomito e glielo spezzò, poi alla testa, mandandolo a sbattere contro un albero.
Quando il vampiro si ricompose, il braccio aveva una piega strana. Stava già guarendo e le ossa avevano appena cominciato a ricomporsi sotto la pelle.
Appena un minuto dopo, il vampiro era tornato come nuovo.
Volse la propria attenzione nei confronti del dottore e questi emise un sospiro rassegnato
<< Così non vale, però>>

                                                                                                                        * * *

 

Malefica non perse tempo e corse all’interno del monastero. Una volta giunta nella camera cerimoniale, volse la propria attenzione nei confronti del master
<< Caster, c’è qualche problema?>>domandò l’uomo ,il volto adornato da un leggero cipiglio.
La strega annuì di rimando
<< Maestro, siamo sotto attacco. Dobbiamo evacuare subito>>
Soichiro annuì comprensivo, volgendo la propria attenzione nei confronti di un’anziana signora alle sue spalle
<< Konoka, prendi Issei e suo padre. Ci ritroviamo davanti al parcheggio entro cinque minuti>>
E poi accadde. Un forte rumore risuonò nel silenzio.
La bottiglia da cui la donna stava bevendo gli esplose in mano. Spaventata ,Konoka fissò i frammenti di vetro e la preziosa bevanda che ora gocciolava dal suo palmo aperto. C’era del sangue sul suo collo, dove alcune delle schegge l’avevano colpita.
Il soffitto esplose.
Le dita che affondarono nell’apertura erano enormi, potenti e metalliche. Afferrando una frastornata Konoka,la sollevarono oltre il foro del tetto.
Correndo verso la porta principale, un uomo volse lo sguardo in direzione di malefica urlò
<< Maledetta ! Sei stata tu a portarlo qui!>>
Spezzando un altro punto del tetto che cedeva sempre più rapidamente, un secondo artiglio meccanico mancò l’accusatore ma agguantò un altro uomo che correva per il corridoio.
Malefica non ebbe bisogno di dire al suo master di iniziare a correre. Stavano già fuggendo come gazzelle verso l’entrata. Intorno a loro c’era il caos, mentre i residenti rimasti si sparpagliavano in cerca di una qualsiasi altra uscita e i due artigli cercavano altre prede.
Una volta usciti dall’edificio, la donna e l’uomo si girarono per inquadrare il nemico. Vera meraviglia meccanica, la macchina era molto più alta e grossa di un uomo.
Braccia e gambe potenti spuntavano dal suo corpo, insieme a un assortimento di sensori. Solo alcuni di essi controllavano i dintorni attraverso il normale spettro visivo ; altri sfruttavano gli infrarossi e gli ultravioletti. Le membra di uno scintillante metallo scuro cingevano Konoka e l’altro prigioniero in una morsa feroce.
Le persone fuggivano urlando in ogni direzione. Molte corsero verso un parcheggio pieno di veicoli, alcuni dei quali erano stati faticosamente ripuliti e aggiustati.
Sporgendosi sulle gambe dritte come travi oltre il tetto sfondato del tempio, il knightmare lanciò contro i veicoli una potente scarica che li tramutò in un’abbagliante palla di fuoco. L’uomo e i suoi compagni morirono all’istante.
Kurumi e Akiah volsero lo sguardo nei confronti del nuovo arrivato
<< Chi sei?!>> esclamò la master, ricevendo l’attenzione del robot.
Dalla cabina di pilotaggio, ne uscì una voce maschile
<< Il mio nome è Jeremiah Gottwald, comandante dell’armata di Lord Zero e voi, signore, avete un GROSSO problema>>
Porse la mitragliatrice in avanti e sparò.
La strega e Kurumi rotolarono insieme dietro a una delle colonne presenti nel porticato del giardino,mentre un tripudio di proiettili di grosso calibro polverizzava il terreno dove si trovavano fino a un secondo prima.

Lo spirito chiuse il volto in un sorriso predatorio

<<  Ara ara, Jeremiah-san, nessuno ti ha mai detto che una signora non si tocca nemmeno con un fiore ?>>
Alzò il braccio destro
<< Vieni fuori…ZAKIEL! >>
E poi apparve. Un enorme orologio vittoriano, grande quanto un macchina, si materializzò dal nulla alle spalle della giovane.
Il servo estrasse un paio di pistole da sotto il vestito, puntandosene una alla testa
<< Dalet>> sussurrò.
Il colpo sembrò attraversarle il cranio, eppure, non una sola goccia di sangue colò lungo il terreno fangoso. Al contrario, le ferite sul corpo dell’assassin cominciarono a rigenerarsi, così come gli strappi presenti sull’abito astrale.
Il robot sparò di nuovo.
Kurumi non perse tempo e porse il moschetto in avanti, puntandolo in direzione della raffica
<< Zayn>>
La massa di proiettili si fermò a mezz’aria, dando alla giovane il tempo di scansarsi.
Visibilmente sorpreso dalla svolta degli eventi, Jeremiah tentò un nuovo assaltò. Qualcosa atterrò sulla fiancata del robot, attirando l’attenzione del pilota.
Sulla schiena della macchina, aveva appena preso posto la figura di Katniss Evergrenn
<<  Non permetterò il massacro di innocenti>>dichiarò questa, sfilandosi l’arco dalla spalla. Il servo  puntò una freccia contro una delle braccia metalliche e sparò un colpo. L’esplosione fu istantanea, e mandò in tilt l’arto del frame. Nonostante l’uomo cercasse di scrollarsela di dosso, l’archer riuscì a evitare ogni colpo, schioccando un altro paio di attacchi lungo il telaio del mecha, procurandogli ingenti danni .
La patriarca della famiglia Toho fissò il tutto con fare incredulo.

<< Akiah, sono tornato!>>
Il suono di quella voce attirò l’attenzione della master.
Si voltò, prendendo una rapida occhiata del nuovo arrivato
<< SHIKI…tu hai organizzato questo?!>>
<< Avete indovinato, signora!>>esclamò il vampiro, il volto chiuso in un sorriso folle.
La strega strinse ambe le palpebre degli occhi
<< Perché? Perché lo stai facendo ?!>>
Il mezzo demone ridacchiò, visibilmente divertito
<< La voce me l’ha promesso. Una volta finita questa guerra…saremo di nuovo una famiglia>>
<< Non ti perdonerò mai, per tutte le persone che hai ucciso>>ribattè l’altra, il tono di voce freddo e distaccato.
Al sentire tali parole, il progenitore si fermò di colpo, assumendo un’espressione indifferente
<< Chaos…sistemali>>ordinò.
In quel preciso istante, una tigre nera come la notte, seguita da una decina di cani ,fuoriuscì dalle ombre, cominciando a correre in direzione di Kurumi.
Poco prima che potessero proseguire oltre, tuttavia ,una lunga serie di esplosioni rieccheggiò nelle profondità del parco. Le creature vennero ridotte ad un ammasso di poltiglia informe, mentre profondi crateri segnarono il passaggio in cui gli attacchi le avevano colpite.
La coppia di adolescenti si voltò.
Di fronte a loro, il volto chiuso in un sorriso fiducioso, vi era la figura di Jack Sparrow, la mano destra saldamente tenuta attorno all’elsa di una spada.
Attorno a lui, sollevati a mezz’aria, centinai di cannoni cominciarono a prendere forma, grigi e lucenti alla debole luce della luna
<< Signore, vi consiglio di andarvene>>commentò l’uomo, prima di schioccare le dita. Un’altra serie di colpi attraversò il vuoto del cortile.
Alcuni degli attacchi andarono a infrangersi contro il knightmare di Jeremiah, permettendo ad archer di allontanarsi.
Il robot venne sbalzato all’indietro, finendo contro la parete opposta del traliccio.
Il resto delle palle di cannoni venne diretto contro SHIKI, che fu costretto a teletrasportarsi .
Kurumi volse la propria attenzione nei confronti della master
<< Propongo di ritrarci, Akiah-sama. Lasciamo pure che si scannino tra loro>>
<< Oh,no ,non  lo farete>>ridacchiò una voce, in cima al tetto del monastero.
Il gruppo di figure alzò lo sguardo, appena in tempo per vedere l’immagine di un uomo materializzarsi dal nulla al di sopra della copertura, il corpo adornato da una corazza di colorazione verde. La testa era ornata da un bizzarro copricapo dotato di corna, mentre, nella mano sinistra, teneva saldamente l’alabarda di uno scettro dorato dalla punta fluorescente.
Il servo compì un inchino beffardo
<<  Mi presento, sono Loki, servo caster di questa guerra>>
Affianco a lui,si avvicinò la figura di una persona che Akiah conosceva molto bene.
La strega dilatò le pupille, visibilmente scioccata
<<  Koaku>>sussurrò, ricevendo uno sguardo vuoto da parte della cameriera. Questa alzò la mano destra, mostrando i sigilli di comando
<< Kurumi…uccidi tutti i presenti>>
E poi accadde.
Si udì uno sparo. Katniss non ebbe neanche il tempo di reagire. Il proiettile le attraverso il cuore, uccidendola all’istante. Il corpo dell’archer cominciò a smaterializzarsi ancora prima di toccare terra.
Sia Akiah che rider si voltarono, gli cocchi fissi nel punto da cui era partito l’attacco. Kurumi volse la propri attenzione nei confronti della coppia.
E poi, partirono altri spari.


Le creature del buio - parte 2

Kirito calò la spada dall’alto verso il basso, deviando un pugno da parte dell’avversario e l’affondò di punta contro il suo stomaco. E gridando gli impresse la forza di tutto il suo peso, spingendo il servo contro una colonna. Il corpo dell’assasin cedette, e il prana gli schizzò dalla bocca con un  rantolo soffocato.
Il fuoco gli corse lungo il busto.
L’adolescente si scostò, osservò la creatura che grugniva.
Più in la, Ghost decapitò con la catena un altro degli agenti, che ancora correva mentre cadeva all’indietro ,al centro del passaggio tra la metropolitana e io banchi.
Senza staccargli gli occhi di dosso, Kirito infilò la mano sisnistra nella tasca della giacca e tirò fuori un pugnale, lanciandolo in direzione degli assalitori.
Uno di loro se ne accorse e lo afferrò a mezz’aria.
Affianco alla coppia, Aozaki combatteva e intanto cercava di capire come stessero andando le cose.
Male.
All’inizio i servi erano almeno il doppio. Ora, dalla dozzina di agenti che avevano eseguito Kirito e Ghost ,capì che qualcosa non andava. Erano circa il triplo. 
Si voltò, una coppia di assassin cominciò a disperdersi in polvere. Un ‘altro giaceva su uno dei blocchi, sdraiato come un barbone su una panchina, un braccio rilasciato fino a terra, il prana che colava lungo l’arto fino a disegnare un bizzarro test di rorshark sulle piastrelle. E sotto i suoi occhi Ghost ne uccise un quarto, dividendolo a metà con un fendente rabbioso, che dalla spalla lo aprì fino al ventre. Ed erano trascorsi quanti minuti?
Il pavimento tra le file delle panchine e l’entrata dell’ascensore più vicino era rosso di sangue e disseminato di corpi. Eppure, continuavano ad arrivare. Senza mai fermarsi, come un’onda di maremoto. E intanto, la coppia di servi cominciava a diventare stanca. I loro gesti erano lenti per la fatica, ma meno impacciati, più fluidi, gli attacchi più letali.
Kirito, nel frattempo, balzò in avanti. E non contavano la stanchezza che gli incurvava le spalle, ne la voglia di fuggire dove quella realtà devastante sarebbe sembrata solo un incubo.
Aggiustò la presa sulla spada, sbuffò per allontanare dagli occhi una ciocca umida di sudore e cercò il prossimo nemico.
L’assassin sollevò la pistola e sparò un paio di colpi. Lo spadaccino riuscì a intercettare ogni pallottola. Il servo colpì un balzò in avanti e calò l’arma verso la testa del saber, ma Kirito afferrò l’elsa per l’estremità e bloccò la traiettoria del colpo.
Subito, l’agente Smith ritirò il braccio e lo usò per disegnare un arco parallelo al terreno, all’altezza del suo stomaco. Lui saltò all’indietro, e il pugno lo sfiorò. Le nocche tagliarono la giacca, come se fossero fatte d’acciaio.
Ora di contrattaccare, pensò.
Kirito mirò al braccio, ma l’assassin si spostò rapido, con la pistola che compiva un arco, per poi avvicinarsi come a rallentatore.
Ma prima di colpirlo, cozzò contro la catena di Ghost.
  
                                                                                                                      * * *

Malefica corse lungo il corridoio che conduceva all’uscita del tempio, seguita dalla figura del proprio master.
In quel preciso istante, un suono di passi attirò l’attenzione dell’uomo.
Si fermò, seguito dalla strega. Questa volse all’insegnate un’espressione visibilmente confusa
<< Soichiro-sama?>>
Si udì un sibilo e il corpo del mago venne tagliato in due, sotto lo sguardo attonito della donna
<< No!>>
Questa balzò in avanti, nel tentativo di soccorrere l’uomo, ma venne prontamente interrotta da un secondo attacco.
La spada di Akame le attraversò il ventre nella frazione di un secondo, facendola crollare a terra.
La strega tossì sangue, l’attenzione rivolta nei confronti del cadavere che giaceva ad appena un paio di passi da lei
<< Maestro…>>sussurrò, prima di puntare lo sguardo nei confronti dell’assassin
<< Perché?>>domandò, il tono di voce visibilmente rassegnato.
La samurai compì un passo in avanti
<< Ho bisogno del Grall per salvare i miei amici>>ribattè questa, alzando la katana al livello del volto
<< Niente di personale>>
e in quel momento, gli occhi di Malefica divennero rossi di rabbia. L’intero tempio risuonò in un ruggito.

                                                                                                                                        * * *

 

Ghost rider andò incontro ad uno degli agenti, a passi veloci.
Il servo si voltò a fissarlo. E lo attese.
Gli altri agenti si tenevano il più lontano possibile da lui e nessuno lo infastidì.
La creatura levò la pistola di fronte a se ,e sparò . Il rider balzò in avanti. Alzò la catena verso il volto dell’uomo. Ma invece di sentire la carne, incontrò la resistenza di un corpo di ferrò. L’agente aveva afferrato una sbarra di metallo. Entrambe le armi stridettero, mentre il l’uomo si scostava di lato.
Era veloce. Molto veloce, a dire il vero.
Il demone finì in avanti per l’impeto dell’assalto, ma riuscì a mantenersi in equilibrio. Si voltò d’istinto, perché non sapeva niente di scherma ma sapeva tutto del desiderio di uccidere, e infatti Smith tentò di affondarli un pugno nella schiena. Il rider si lasciò cadere e la mano gli passò davanti al viso.
L’uomo si protese in avanti e, nello slancio, strinse i guanti, la mano avvolta nelle fiamme, e lo colpì alla gamba, una,due volte, prima che l’assassin si ritrasse con una smorfia di dolore e odio, il volto sudato.
Lo spirito si rialzò, cercando uno spiraglio per attaccare di nuovo. Non si sarebbe fermato finchè non lo avesse visto devastato sotto i suoi colpi. Non era stanco. E non lo sarebbe stato per un po’. Non aveva paura, poiché lui non avrebbe mai potuto averne. Era Ghost rider,lo spirito della vendetta fatto a immagine e somiglianza del diavolo stesso. Morte e dolore reincarnate sotto un ‘aspetto fisico e tangibile.
L’agente attaccò con un affondo. Il demone lo deviò con il braccio destro, schiacciando le ossa dell’avversario contro il pavimento, la pietra che scricchiolava con un suono stridulo. Era l’occasione per un altro pugno; ma l’uomo gli afferrò il braccio, e mentre si guardavano, spalla contro spalla, dalle su dita iniziò a sprigionarsi una strana sostanza di colorazione argentea. E per la prima volta, dopo molti anni, Ghost rider provò dolore.
Il calore lo graffiò.Le mani di Smith calarono sulla sua faccia. Materiali, eppure bruciavano. Come il fuoco dell’inferno, fu lo scontatissimo paragone che gli venne in mente, ma forse non era così scontato, in quel caso.
Forse era adatto. Non si sarebbe stupito di scoprire che l'inferno contemplava qualcosa di molto simile a quello che lui stava provando ora. L’assassin era davanti a lui. Con una mano copriva gli occhi, eppure il rider vedeva: piastrelle scheggiate, quadratini bianchi e verdi che s’interrompevano per lasciare il posto all’intonaco mezzo scrostato e alle macchie di muffa. Tutte immagini chiarissime, eppure distorte ,quasi gonfie, come se stesse guardando attraverso un telo di plastica.
Ma il peggio  era la mano che gli copriva il naso e la bocca, e gli impediva di respirare.
Era rovente.
Non lo bruciava ma era come affacciarsi a sbirciare dentro una fornace. Lottò per togliersela di dosso. Le immagini si confusero:  si sentiva soffocare ed era solo in un corridoio, contro una colonna ardente. Smith sorrise. Presto avrebbe avuto un altro clone. E non un clone qualunque. Un rider! E fu allora, che la sostanza nera entrò sotto la sua pelle. Il demone si agitò per liberarsi, sbattè contro qualcosa con la schiena e la testa, ma quel calore appiccicoso come melma non se ne andava, simile a fumo di sigarette, che si attacca a vestiti e capelli.
Luce.
Tossì, con le fiamme e che lo accecavano insieme al sudore, scivolò sul pavimento lucido e Dio che dolore!
Poi l’aria fresca e umida tornò a riempirgli la gola e il naso, in un fiotto inaspettato.
L’oppressione lo abbandonò, anche se rimase il panico, martellante e confuso,  e quella viscida cosa che gli comprimeva la mente e si infilava ovunque si ritirò di colpo.
Si strofinò gli occhi con una mano, tutto ondeggiava come se avesse bevuto troppo: pareti e pavimento in prospettiva strana ,sangue schizzato per terra e… fiamme.
Le aveva addosso ,sulle mani, in un vortice aggressivo che lo bruciava . Ed erano blu.
Scomparvero così rapide da fargli dubitare di averle viste sul serio. Era riuscito a liberarsi.
Intorno a lui, l’intera zona era ridotta in cenere. Della figura di Smith nessuna traccia.
Si voltò.
Kirito stava combattendo contro un altro gruppo di avversari. Non perse tempo ed estrasse la catena, interferendo con un colpo da parte di uno degli assassin.
Affiancò il compagno, schiena contro schiena, seguito da Shirou e Aoko.
Intorno a loro ,i cloni cominciarono a circondarli.


                                                                                                                           * * *
 

La lunga lancia di Nuada scattò in avanti. Deathstroke parò la punta con  la corazza, deviò l'asta e andò al contrattacco, la grande spada che mandava  lampi.
Il lancer danzò lontano, illeso.
Di nuovo, la sua lancia scattò  in avanti. L’assassin cercò invano di spezzarla.
La lancia saettò di nuovo.  Il metallo strisciò contro il metallo. Il rosso scivolò sulla corazza del mercenario, squarciando la sovratunica e scavando un lungo solco scintillante nel grigio acciaio. L’elfo vibrò un rapido colpo al ventre dell’uomo.
Nessun effetto.
Deathstroke mulinò un fendente, ma mancò il bersaglio.
La lunga lancia scavalcò la sua spada.
Simile alla lingua di un serpente, sibilò avanti e indietro, avanti e indietro. Finta bassa, impatto alto, colpo all'inguine, allo scudo e agli occhi.
La feritoia nell'elmo dell’assasin era sottile, il che limitava notevolmente il suo campo visivo. Un vantaggio che Nuada stava sfruttando al massimo, assieme alla sua rapidità di movimenti e alla lunghezza della sua arma. Andò avanti in quel modo per quello che parve un tempo lunghissimo.
I duellanti si mossero sullo spiazzo avanti e indietro, a spirali strette, ampie e scalene. Il mercenario era rapido, agile quanto il suo avversario, e riuscì a ferirgli la spalla destra.
Una striscia di sangue si riversò sull’asfalto. L’assassin prese a falciare il vuoto e la lancia dell’elfo continuava a  cercare di colpirlo: braccio, gamba, due volte alla tempia…ogni affondo pareva del tutto invano.
Anche la corazza di Deathstroke incassò la sua parte di attacchi. Sotto tutti quei colpi, le cromature di rame cominciarono a riapparire sotto il disegno rosso e nero che l’aveva adornata fino ad’ora.
Di quando in quando, entrambi i servi grugnivano.
Una volta, Shiki credette di udirli imprecare, ma per il resto continuarono a combattere in un tetro silenzio, l’asfalto della strada che si spaccava sotto la forza delle loro onde d’urto. L’intera zona era diventata un campo di battaglia.
A pochi metri dalla coppia ,anche Max e Arcueid erano impegnati in un combattimento corpo a corpo. Nonostante l’avversario fosse la principessa dei veri antenati in persona,il rider era riuscito a mantenere una posizione di vantaggio per quasi tutta la durata dello scontro, utilizzando una lunga catena con gancio come arma.
Nel frattempo, sia Deathstroke che l’elfo continuarono a menare colpi.
Quella lancia era più lunga della lama dell’assassin di almeno due piedi, più che sufficiente per tenerlo a distanza. Il mercenario falciava ogni volta che Nuada attaccava, cercando di mozzare l’arma, ma era come cercare di mozzare le ali a una mosca in volo.
In quel preciso istante, un’altra freccia di Legolas andò a infrangersi contro la schiena dell’elfo, mandandolo a finire contro un muro.
Per i suoi attacchi, l’archer caricava l’arco attraverso un proiettile di mana ricavato direttamente dall’aria circostante.
Essere colpito da uno di quei cosi, equivaleva ad essere investiti da un treno in corsa.
Nuada sputò sangue e tento di rialzarsi, ma venne prontamente interrotto dalla spada di Deathstroke, che lo infilzò lungo il fianco, facendolo barcollare all’indietro.
Evitò un secondo colpo, compiendo una capriola a mezz’aria e atterrando vicino a Shiki, seguito da Arcueid.
Sia Max che l’assassin cominciarono ad avvicinarsi.
L’elfo volse la propria attenzione nei confronti del giovane
<< Maestro, non riusciremo ad andare avanti per molto. Siamo in inferiorità numerica… e con le spalle al muro>>sussurrò .
Lo studente deglutì leggermente, seguito da un ringhio da parte della vampira. Il servo prese un respiro profondo
<< Maestro, avrei preferito non usarla così presto, ma…chiedo il vostro permesso di usare la mia arma eccelsa>>
Visibilmente sorpreso dalle parole della creatura, l’adolescente non potè fare a meno di dilatare le pupille
<<  Procedi>>ordinò.
L’elfo annuì di rimando, chiudendo il corpo in una posizione di preghiera
<< Sono Nuada Un Rama, ultimo discendente della casata dei Balor, signore degli elfi e legittimo sovrano di questo mondo>>
La terrà attorno al gruppo cominciò a tremare, suscitando la sorpresa degli avversari
<< Faccio appello a coloro che ci Hanno protetto dalle ombre. Settanta volte settanta soldati. Anime guerriere…racchiuse in un corpo che non potrà mai invecchiare>>
Decine di figure iniziarono a fuoriuscire dall’asfalto. Corpi dorati e lucenti alla luce del mattino, grandi due volte un essere umano. Occhi rossi al pari del sangue, incastonati in un volto freddo come il metallo stesso
<< Vieni a me…ARMATA D’ORO!>>


Com'era ? Spero bello!!!
Per chi è un osservatore attento,saprà di sicuro a chi mi sono ispirato per lo stile di combattimento del Dottore. E sì,Zero è in grado di evocare non solo gli uomini che lo hanno servito,ma anche le armi utilizzate dai suoi sottoposti,robot da combattimento compresi.
Nel prossimo capitolo avremo il finale di tutti questi scontri, Max userà la sua arma eccelsa per combattere l'armata d'oro ( vediamo se indovinate di cosa si tratta eheh) e avremo l'arrivo di un nuovo personaggio che si unirà a Kirito e Ghost contro Smith. Riuscirà Kurumi a liberarsi dall'incantesimo mentale dell'infido Loki? Lo scopriremo nel prossimo capitolo !!!

 

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