E se tutto non fosse come sembra

di imperatrice91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno a casa Martini ***
Capitolo 2: *** Ricordi dal passato ***
Capitolo 3: *** Fantasmi ***



Capitolo 1
*** Ritorno a casa Martini ***


Maria scese in fretta e furia le scale. Era tornata a vivere a casa Martini dopo la brusca fine del suo matrimonio con Marco. Lui l’aveva tradita con Antonia, la sua college giornalista. La bella Martini non era riuscita a perdonarlo ed aveva preferito troncare il rapporto e tornare alla base, con la sua Palu’, di ormai 7 anni, ed I gemelli Daniele e Francesca, di quasi 2 anni.
< Palu, sei pronta che ti porto a scuola?>
< si, mamma. Un secondo che prendo lo zaino >
< ti aspetto in macchina >, ed usci’ dopo aver salutato tutta la famiglia.
Legati nei loro seggiolini i gemelli, Maria sfreccio’ via, come al solito in ritardo.
< mamma, quando riusciremo ad essere in orario? >
< ti prometto che da domani metto la sveglia prima >
< l’hai detto anche ieri! >
< non capitera’ piu’ >
Dieci minuti dopo le due donne arrivarono davanti a scuola, e dopo un bacio della mamma, la piccola si incammino’ verso l’entrata. Maria la saluto’ con un cenno di mano e poi parti’. Prima di entrare dal portone, Palu’ si volto’, diede uno sguardo alla strada… e  non poteva credere ai suoi occhi… sognava o era desta?  Decise di non dar conto alla sua vision, e corse in classe.
Nel frattempo Maria arrivo’ in clinica, fece scendere I piccoli, che ormai camminavano e correvano che era una meraviglia, e porto’ i due all’asilo interno. Subito dopo si affretto’ nel suo studio, dove gia’ il primo paziente la stava attendendo.

 

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Capitolo 2
*** Ricordi dal passato ***


~~Alle 13, Maria ando’ a prendere la figlia davanti a scuola. Dopo un bacio amorevole, le due si mossero verso casa. I due piccoli erano gia’ a destinazione, in quanto nonno Libero era andato a prenderli in clinica, per lasciare la nipote un po’ piu’ libera di dedicarsi al suo lavoro.
< come e’ andata a scuola, amore? >
< bene, mamma. Ho pochissimi compiti. >
< meglio cosi’, almeno mi aiuti con I bambini >
< si, ok. Ma dopo ho promesso a nonno Lele di andare con lui >
Palu’ assomigliava sempre di piu’ a suo papa’ Guido, per quanto riguarda il carattere. Sempre pronta ad aiutare tutti, in qualsiasi situazione.
Dopo essere arrivate a casa, Palu’ corse a salutare Lele, che stava spiegando una lezione di geografia ad Elena e Bobo’.  Non appena lui vide la bimba, la abbraccio’ di scatto.
< come sta la mia principessa? >
< bene. Lo sai che oggi abbiamo studiato tanto? >
< sono contento, cosi’ diventi intelligente come la tua mamma >
< …si ma anche come il mio papa’ >
Maria si senti’ gelare, aveva si superato bene la morte del marito Guido anni prima, ma ancora il ricordo era vivo nel suo cuore. Si incupi’ un po’.
< io vado in camera un attimo >
La bionda tiro’ fuori la scatola dei ricordi, nella quale aveva conservato gelosamente ogni singola fotografia ed ogni singolo oggetto con il marito. Ogni tanto, nonostante fosse stata sposata con un altro uomo, amava tirare fuori quelle immagini e guardarle: non poteva farne a meno, Guido era stato l’amore della sua vita, e lo sarebbe stato per sempre. Le lacrime iniziarono a scorrere sul viso, ma se le asciugo’ subito.
< non devo essere triste, non devo >
A quel punto entro’ la piccola Zanin, con un foglio tra le mani.
< mamma, ho fatto un disegno per te, cosi’ sei felice. Ci siamo io, te, i gemellini in un parco a giocare >
< e’ bellissimo, grazie. Abbracciami forte >
E si lasciarono andare ad un gesto pieno d’amore.
 

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Capitolo 3
*** Fantasmi ***


~~Finalmente era arrivata la domenica, un giorno da dedicare completamente alla famiglia. Solitamente a casa Martini, il pranzo era fatto in grande, con nonno Libero che cucinava per tutti. E cosi’, con l’aiuto di Bobo, inizio’ a preparare delle buonissime fettuccine al ragu’.
< mamma, posso chiederti una cosa? > disse Palu’, seduta di fianco alla mamma sul letto.

< ma tu lo hai mai visto il papa’? >
Una sbalordita Maria rispose: < in sogno tantissime volte, ed erano sogni bellissimi. Sai, Palu’, il tuo papa’ e la tua mamma si volevano tanto bene. Se ne sono sempre volute. Si sono sposati e poi hanno avuto te >
< lo so mamma. Ma io intendo se lo hai mai visto nella realta’ >
< amore, non e’ possibile vederlo. Il papa’ lo sai che sta in cielo, insieme alla nonna Elena. Pero’ tu puoi vederlo sempre nel tuo cuore, e nei tuoi sogni, quando chiudi gli occhi e dormi >
< no, mamma. Io ti dico che oggi ho visto papa’ >
< Palu’, probabilmente era qualcuno che ci assomigliava. Sai quante volte mi e’ parso di vederlo in giro? >
< e allora perche’ mi ha mandato un bacio? >
< lo so, anche a me piacerebbe che fosse cosi’, ma Guido e’ in cielo, tra gli angeli >
Convinta dalla mamma che quella era stata solo una suggestione, la piccola ando’ da nonno Lele, per il consueto momento giochi.
< allora, principessa. A cosa giochiamo? >
< nonno, io ho visto il mio papa’ >
< certo, quando dormi puoi sempre vederlo, ogni volta che vuoi >
< no, nonno. L’ho visto fuori dalla mia scuola, e mi ha anche mandato un bacio >
< ti sarai sbagliata, sara’ stato il papa’ di qualche altra bambina >
< nonno, non sono sciocca. Il mio papa’ lo riconosco, anche se non me lo ricordo. Ma dalle fotografie che mi ha fatto vedere mamma, ti dico che era lui! >
Il nonno fece finta di crederle, per non darle un dispiacere: < facciamo cosi’, domain ti accompagno io, e se lo vedo ci parlo >
< ok,grazie nonno. Sapevo che mi avresti aiutata. Ma non dire nulla alla mamma, non voglio che sta male >
< ok, sara’ il nostro segreto. Parola di capitano! >
< grazie capitan nonno! > e gli diede un bacio sulla guancia, andando poi in cucina. Lele cosi’ Sali’ da Maria, che era ancora in camera, distesa a letto.
< Maria, posso parlarti? >
< certo papa’, entra! >
< sono un po’ preoccupato per Palu’ >
< che e’ successo? Si e’ fatta male? > subito l’istinto di mamma prese il sopravvento.
< no, tranquilla. Ma…ecco… mi ha detto di avere visto Guido di fronte alla sua scuola >
< si, l’ha detto anche a me >
< ovviamente sappiamo che non puo’ essere Guido… ma la bambina si e’ convinta di questo >
< che cosa consigli di fare? >
< le ho detto che domani la porto io a scuola, cosi’ se lo vedro’ gli parlero’ io >
< dici che e’ la cosa migliore? >
< bisognerebbe portarla anche al cimitero, a piangere la scomparsa del padre >
< papa’, gia’ l’ho fatto >
< allora aspettiamo che le passi da sola questa cosa >
< va bene. Grazie papa’ >
< vado. Il pranzo e’ quasi pronto >
< ora scendo anch’io >
 

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