Don't change me

di FlowerS666
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Biografia breve ***
Capitolo 2: *** The first time I met you ***



Capitolo 1
*** Biografia breve ***


Il mio nome è Darin, e questa è la mia storia. Anzi, solo una parte della mia storia, precisamente, quella più importante. Come in ogni storia che si rispetti, dovrei dire che sono un comunissimo studente delle superiori, frequento un istituto di cucina e per fortuna sono già all'ultimo anno. Sarebbe stato piacevole raccontarvi gli altri quattro anni della mia vita scolastica, ma vi farò un breve riassunto: In prima ho imparato a lavare i piatti, ed ora sto imparando ad asciugarli. Divertente, no? Comunque, ho degli interessi per molti "fuori dalla norma", ma questo solo perché abito in una cittadina dove gli abitanti si possono definire delle capre anzicché persone, ma tralasciando questo dettaglio, sono riuscito a farmi molti amici. Vivo a Thorsad, e il mio hobby preferito sono gli mmorpg (massively multiplayer online role-playing game) e per farla breve anche quì: Uccidi mostri - Guadagna esperienza - Crea un equipaggiamento - Confrontati in battaglie corpo a corpo con altri giocatori connessi - Sali di livello. Molte delle mie amicizie sono nate quì, amicizie che però non hanno segnato particolarmente la mia vita, eccetto una: Kate. Gli altri sono quasi tutti un ammasso di pixel con cui cazzeggiare. La mia migliore amica "reale" si chiama Ruby, e viviamo nella stessa città, anche se non frequentiamo lo stesso istituto. Per il resto, ho tanti, tantissimi amici maschi, e sapete perché? Si sono tutti presi una cotta per me. Beh, dopo questa affermazione credo si sia capito che non sono un comune etero, bensì un ragazzo bisessuale. (Speravate dicessi gay, eh? E invece no). Ho scoperto di esserlo i primi anni delle superiori, e non è stato facile accettarlo. Non ero omofobo prima di allora, pensavo semplicemente "se qualcuno è gay, vabbene, l'importante è che non sono io". Inoltre ho avuto alcuni compagni di classe omofobi che lanciavano frecciatine appena potevano, anche se alla fine sono riuscito a farmi rispettare. Ma.. la cosa più difficile.. è che i miei genitori, quando provai a capire se erano pro o contro l'omosessualità, mi dissero "se diventi gay, puoi anche buttarti giù da una finestra". Non credo riuscirò mai a farli ragionare, ma è solo uno dei motivi per il quale, non vorrei mai e poi mai innamorarmi.

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Capitolo 2
*** The first time I met you ***


1 Giugno, 2015 La scuola era finalmente terminata, e finalmente si respira l'estate al di fuori di quei freddi banchi di scuola. Ero con Ruby, ed eravamo impazienti di tuffarci tra le onde del mare di Thorsad, l'unica cosa davvero spettacolare della zona. Ruby: << Oggi verranno anche Randy, Paul e Jhonathan >> Darin: << Ah fantastico.. lo sai che tutti e tre ci provano con me, vero? >> dissi con aria maliziosa Ruby: << Ti divertirai. >> Esclamò Ruby facendomi l'occhiolino Darin: << Ti adoro. >> risposi. Arrivati a destinazione, entrambi gli invitati erano presenti.. cioè.. entrambi.. e non solo Darin:<< Ehy Randy, Ciao Paul! Holà Jhon! E... tu.. >> Eric: << Piacere, Eric >> In quel momento non ero più me stesso, una reazione folle mi suscitò il solo guardarlo negli occhi: trattenni il respiro, la situazione attorno a me era confusa e disorientata e.. per la prima volta nella vita avevo perso il controllo degli avvenimenti a me circostanti; era come se mi stessi svegliando da un sogno. Il tutto durò almeno una decina di secondi, quando ripresi i sensi volevo morire per l'imbarazzo. Eric: << Tutto apposto? >> Eric mi strinse il polso per controllare se stessi per svenire, e il suo tocco ruscì ad imbarazzarmi il triplo. Darin: << S-Sto bene.. credo.. non lo so? Me lo dici tu? >> Deliravo, balbettando. Eric: << Ahaha? >> Rise Eric stranito dalla mia reazione. Eric: << Ruby credo sia tardi, torno a casa >> dissi con una fretta tale che subito dopo scappai senza nemmeno ascoltare la sua risposta Ruby: << Aspet.. vabbene.. siamo rimasti solo noi a quanto pare.. >> disse Ruby sospirando Correvo verso casa, cercando di non pensare a niente. Una volta arrivato, mi infilai sotto le coperte, anche se faceva caldo. Fuori c'erano almeno 30 gradi, ma.. credo che in quel momento ce ne fossero di più nel mio battito cardiaco. Dopo dieci secondi mi sentii soffocare, buttai violentemente giù le coperte e corsi a prendermi un bicchiere d'acqua ghiacciata. Finalmente ero calmo, ma la quiete durò un minuto contato, perchè subito dopo c'era lui: migliaia di diapositive nella mia mente di ogni suo singolo movimento, espressione, parola pronunciata ma subito dopo ho pensato: TI PREGO, SCOPAMI. Eggià, sembrerà assurdo e bizzarro che dopo una reazione del genere abbia fatto pensieri sconci su di lui, però non sono mai stato tipo da cotte, mi sono sempre divertito a "giocare" con tutti, perché stavolta doveva essere diverso? Ammetto che io non abbia mai provato mai niente del genere in tutta la vita, sarà che mi attrae di più fisicamente? D'altronde era bellissimo.. biondo.. occhi marroni.. slanciato e con delle labbra grosse e carnose, che si abbinano perfettamente con i suoi occhi e la sua forma del viso come il nero e il bianco si abbinano perfettamente insieme in ogni capo d'abbigliamento. Lo aggiungo agli amici, non parliamo molto, in dieci minuti sono riuscito ad ottenere un appuntamento insieme a Ruby e gli altri. La luna era calata in cielo, ma non riuscii a prendere sonno. << Lo contatto o non lo contatto? >> mi chiedevo ripetutamente nonostante fossero le tre di notte. Mi sono alzato, preparato una camomilla e rimesso a letto << Con un pò di fortuna riuscirò a dormire prima o poi >> Volete sapere se ci sono riuscito? Ma certo che ci sono riuscito! All'incirca alle 6 di mattina, e quattro ore dopo è suonata la sveglia. Mamma: << Darin alzati, sono le 10 >> Darin: << Cinque minuti mamma.. >> La mamma mi tira giù le coperte e dopo inizia a passare quell'aggeggio infernale (detto anche aspirapolvere) nella mia camera. Mi alzo e con rabbia sbatto la porta della camera. Lei si arrabbia, ma per stavolta non mi dice nulla. Faccio colazione, e mentre inzuppavo il terzo biscotto mi torna in mente tutta la giornata di ieri come fosse un film proiettato alla velocità della luce: oggi era il grande giorno Il biscotto stava per andarmi di traverso, ma per fortuna ero ancora vivo. << Oggi è il grande giorno.. cosa indosserò? Cosa gli dirò appena lo rivedrò? >> Queste e tante altre domande mi stavo ponendo, ma ho messo un freno e sono corso a prepararmi. E questa.. è stata la prima volta che ti ho incontrato.

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