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di fangirl_1
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sorpresa ***
Capitolo 2: *** Arrivati a Los Angeles ***
Capitolo 3: *** realtà ***
Capitolo 4: *** love is..... LOVE ***
Capitolo 5: *** Problem ***
Capitolo 6: *** Complication ***
Capitolo 7: *** But... ***
Capitolo 8: *** Hey ***



Capitolo 1
*** Sorpresa ***


Sam non era più la stessa da un po' di tempo e Cat se ne era accorta. Aveva provato più volte a chiederle che cos'è che non andava ma la bionda le aveva ovviamente risposto in modo sgarbato e le aveva detto di non impicciarsi negli affari degli altri. Però quel giorno Cat si era accorta che l'amica stava ancora più male del solito. Così si era avvicinata alla ragazza che era sdraiata a pancia in giù sul divano e le aveva detto:"Dai Sam parliamone, lo so che c'è qualcosa che non va ma perché non me lo vuoi dire??" "E va bene" rispose la biondina "ti dico cos' ho a patto che tu non lo dica a nessuno" "Promesso" rispose la rossa con il suo solito tono da bambina. "Ti ricordi che un po' di tempo fa ti avevo parlato di un certo Freddie  Benson che abitava a Seattle, ecco, io è lui ci eravamo fidanzati un po' di tempo prima che Carly partisse e che io venissi qui a Los Angeles. Ora diciamo che un po' mi manca, non so perché ma è come se mancasse qualcosa e io so che quel qualcosa è lui". Cat la guardava, per la prima volta la sua migliore amica non aveva avuto paura di affermare le sue emozioni e di parlarne. Le rispose:"Ti capisco Sam, anche a me mancherebbe se l'avessi dovuto lasciare, ma dimmi un po', perché hai lasciato Seattle per venire qui?" "È una storia lunga..." La verità era che Sam non ne voleva parlare, o meglio non voleva ricordava perché il ricordo le faceva male, come le aveva fatto male partire. Quella sera la bionda se ne andò a letto molto presto così a Cat rimase via libera per mettere in atto un piano che da quel pomeriggio stava progettando. Così prese il cellulare dell'amica e cercò nei contatti il numero del ragazzo di cui Sam le aveva parlato. "Freddie Benson, Freddie Benson.... Ecco l'ho trovato!!" Digitò in fretta il numero sul suo cellulare poi attese. Dopo qualche secondo le rispose una voce assonnata:"Pronto, chi è?" 
Cat:"Ciao sono un'amica di Samantha Puckett, te la ricordi vero?" 
Freddie:"Come?? Tu sei un'amica di Sam?? Dov'è lei, sta bene??" 
Cat:"Si, si sta bene, ma ora non è il momento di parlare di questo, piuttosto questo weekend sei libero?"
Freddie:"Si..... Questo weekend non ho niente da fare. Perché?"
Cat:"Ti volevo invitare a passare due giorni qui a Los Angeles, sai, a Sam manchi molto e volevo farle una sorpresa..."
Il ragazzo non esitò un attimo e rispose:"Certo, certo verrò, dammi l'indirizzo"
Così, dopo che Cat le ebbe dato l'indirizzo del loro appartamento il moro riagganció il telefono e si buttò sul letto, non poteva crederci.... A Sam lui mancava?? Non pensava che la bionda provasse ancora qualcosa per lui ma invece era così. Cercò di addormentarsi ma non riusciva a far altro che pensare a lei. Allora iniziò a preparare le valigie, pensando solo alla sua polpettina, Samantha Puckett, colei che aveva sempre odiato, ma nello stesso tempo, sempre amato, ma aveva sempre avuto paura di dichiararlo.

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Capitolo 2
*** Arrivati a Los Angeles ***


Quella notte Freddie non riuscì a dormire, continuava a pensare alla sua Sam, l'aveva lasciato, era scappata, ma lui non aveva fatto niente per impedirglielo e dopo non era andato a cercarla. Credeva fosse arrabbiata per questo, ma in realtà, dalla telefonata della sua strampalata amica aveva scoperto che in realtà non era cosi, che in realtà a lei, lui mancava. Il mattino dopo, nell'appartamento di Freddie regnava il disordine più totale. Ad aumentare il caos si era aggiunta pure la madre che, nonostante il figlio avesse già 19 anni, era come sempre iperprotettiva. Il ragazzo cercava la roba per finire le valigie iniziate la sera prima e la madre cercava di rifilargli uno sciroppo contro il mal d'auto. Dopo un'interminabile ora l'ex tecnico, era nell'atrio del Bushwell Palace, pronto per partire con la sua valigia in mano. Salutò la mamma e salì in auto, pronto per rincontrare, dopo 3 anni, la sua biondina preferita, Sam Puckett. Il viaggio andò bene, ci mise circa 3 ore, ma ne valse la pena, perché appena fu arrivato all'indirizzo che aveva ricevuto per telefono, non si preoccupò neanche di tirare fuori la valigia dal bagagliaio e corse subito a suonare il campanello della stramba casa dove in teoria doveva abitare la sua vecchia amica. "Dlin Dlon", Cat ripeté. Corse ad aprire la porta mentre sentiva la voce dell'amica che le chiedeva:"Chi è Cat? Aspettavi qualcuno??" "Si, aspettavo un amico, ma tu sta pure lì in camera, non c'è bisogno che vieni di qui". Questa affermazione insospettì la ragazza che allora decise di dare solo una sbirciatina all'ospite di Cat. Nello stesso momento la rossa apriva la porta a Freddie e lo zittiva dicendo:"Non dire niente, Sam non sa ancora che sei qui, devi nasconderti così io intanto glielo spiego." Disse tutto questo senza respirare perché ci teneva a fare una sorpresa all'amica. Il ragazzo non disse niente ma non fece tempo a nascondersi che fu interrotto da una voce che purtroppo conosceva anche fin troppo bene:"FREDDIE????!!!!" era la voce di Sam, stupita ma contenta. Il ragazzo si voltò e la vide, vide il motivo del suo viaggio, quello che pensava fosse il motivo della sua esistenza, SAM. Le corse in contro e l'abbracciò, sentiva il suo profumo, il suo calore e sentiva soprattutto che lei rispondeva con molto entusiasmo. Anche la bionda sentiva tutte queste cose nel suo Freddie, il motivo per cui era scappata da Seattle, il motivo per cui era stata molto male e molto bene. Intanto Cat li osservava con tenerezza, ormai non le importava se l'amica avesse scoperto la sorpresa prima che lei avesse fatto in tempo a rivelargliela perché pensava che fossero proprio una bellissima coppia insieme, così decise di lasciarli soli:"Emm.... Scusate se vi interrompo, io esco.... Ho un impegno...." E detto questo si sbatté la porta alle spalle.

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Capitolo 3
*** realtà ***


Cat li osservava con tenerezza, ormai non le importava se l'amica avesse scoperto la sorpresa prima che lei avesse fatto in tempo a rivelargliela perché pensava che fossero proprio una bellissima coppia insieme, così decise di lasciarli soli:"Emm.... Scusate se vi interrompo, io esco.... Ho un impegno...." E detto questo si sbatté la porta alle spalle. I due furono riportati alla realtà da quel rumore. Si guardarono per qualche secondo poi fu il ragazzo a parlare:"Scusami Sammy" "Ma di che cosa, anzi scusami tu... Non sarei dovuta scappare da Seattle ma non sarei riuscita a sopportare la mancanza di Carly e poi tu eri innamorato di lei, vi ho visti quando, prima che lei partisse vi siete baciati". La ragazza non si stupì dell'espressione dell'amico che in fretta rispose:"No Sam, sei tu che mi devi scusare, non avrei dovuto farti scappare, avrei dovuto fermarti poi... È stata lei a baciarmi e io non ho provato niente, sapevo che non sarebbe dovuta essere lei la ragazza che dovevo avere davanti, dovevi essere tu..." Queste ultime parole le disse quasi sussurrando, come se non volesse farsi sentire dalla bionda, ma per sua sfortuna, o fortuna, lei lo sentí benissimo. Si avvicinò a lui e nello stesso momento lui si avvicinò a lei, e senza accorgersene si trovarono uniti in un bacio, quel bacio che aspettavano da tempo, che avevano sempre avuto paura di chiedere all'altro e di mostrare agli altri. ANGOLO AUTRICE: scusate se vi ho fatto aspettare un sacco per questo capitolo, ma in queste settimane sono occupatissima con la scuola e non ho potuto scrivere (infatti anche questo capitolo è cortissimo, ma prometto che i prossimi saranno più lunghi). Recensite in tanti, mi vanno benissimo anche recensioni critiche o neutre.

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Capitolo 4
*** love is..... LOVE ***


"No Sam, sei tu che mi devi scusare, non avrei dovuto farti scappare, avrei dovuto fermarti poi... È stata lei a baciarmi e io non ho provato niente, sapevo che non sarebbe dovuta essere lei la ragazza che dovevo avere davanti, dovevi essere tu..." Queste ultime parole le disse quasi sussurrando, come se non volesse farsi sentire dalla bionda, ma per sua sfortuna, o fortuna, lei lo sentí benissimo. Si avvicinò a lui e nello stesso momento lui si avvicinò a lei, e senza accorgersene si trovarono uniti in un bacio, quel bacio che aspettavano da tempo, che avevano sempre avuto paura di chiedere all'altro e di mostrare agli altri. Rimasero attaccati per quasi un minuto, ma a loro sembrò un eternità. Quando finalmente si lasciarono, si guardarono ancora una volta negli occhi. Ghiaccio e fuoco, estate e inverno, caldo e freddo. Loro erano opposti, in tutti i sensi, ma si sa che gli opposti si attraggono. Con quel bacio involontario si erano detti tutto, tutto quello che non avevano mai avuto il coraggio di dirsi. "Oh no!!" Freddie si era ricordato di aver lasciato la valigia in macchina e per sbaglio aveva chiuso dentro le chiavi quindi non c'era la possibilità di riprenderle ne di aprire la macchina. "Che c'è?" chiese Sam spaventata, "Ho lasciato le chiavi nel baule e ora non posso aprire la macchina per prendere la valigia!!". "E ora cosa hai intenzione di fare?" "Provo a chiamare un mio amico che vive qui a Los Angeles e vedo se lui può aiutarmi" e detto questo uscì dall'appartamento lasciando la ragazza sola con i suoi pensieri. Non ci credeva di aver appena baciato Freddie, il ragazzo dei suoi sogni e che lui avesse ricambiato e in più fosse venuto da lei per ritrovarla, perché anche a lui, lei mancava. Fu scossa da questi pensieri dall'ex tecnico che tornava in casa. "Ha detto che potrà venire domani, ma stanotte io come faccio senza vestiti?" "Non so... Io qui in casa non ho niente, se vuoi possiamo uscire e andare a comprare una maglietta e un paio di pantaloni, giusto per oggi..." disse Sam incerta. "Ok per me va bene, ma dovremo andare a pie....", non fece in tempo a finire la frase che la ragazza si stava già mettendo il casco della moto e stava prendendo le chiavi. "Su forza, che ci fai li impalato?? E poi cos'hai da guardare??" Freddie non si era accorto che si era fermato a guardare la bellezza di Sam, della sua Sam, con un'espressione ebete sulla faccia. "Si, si arrivo" e detto questo uscì chiudendosi la porta alle spalle.

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Capitolo 5
*** Problem ***


I due ragazzi erano usciti di casa da ormai due ore e Cat era già tornata, non vedendoli non si era preoccupata, dopotutto lei per prima pensava che sarebbero stati benissimo insieme. Dopo qualche ora Sam e Freddie rientrarono nell'appartamento di Los Angeles, avevano le braccia cariche di borse piene di vestiti di ogni genere, da uomo ma anche da donna. "Perché siete andati a fare.... Shopping??" La rossa aveva perso la calma che di solito la caratterizzava. "Oh.... Freddie ha dimenticato la valigia in macchina e l'ha chiusa dentro, così abbiamo pensato di andare a comprare un paio di cose per la notte...." "Un paio di cose?? Queste le chiami un paio di cose Sam??? Mi avrai svuotato la carta di credito!!" Cat era arrabbiata con la bionda, è tutta la sua compassione per la coppietta era sparita. "Scusami Cat, ci siamo fatti prendere la mano" disse Sam lanciando uno sguardo tenero al ragazzo. "Si Cat, Sam ha ragione, scusaci" anche Freddie era dispiaciuto ma non si era aspettato una reazione del genere dall'amica un po' pazza della sua biondina. "Fa niente vi perdono, appoggiate tutta quella roba qui sul divano." "Ok Cat" Sam era sollevata, aveva schivato un litigio con la sua migliore amica. Da quando l'aveva conosciuta, cercava di non litigare con Cat, dopotutto le era stata vicino quando era scappata da Seattle e lì a Los Angeles era l'unica amica che aveva, oltre a Dice e Goomer ovviamente, ma loro non potevano capire i suoi problemi di ragazza. "Beh Sam, hai speso tutto il nostro stipendio ma almeno mi avrai comprato qualcosa!" Rise Cat. "Mmmmm..... Si...... Vediamo...." La bionda si mise a cercare tra i sacchetti "Ecco tieni!" E le porse un giubbotto di pelle nera. "Ma io non mi metterò mai questa roba!! È da maschio!! E poi non ha neanche un fiocchetto o dei brillantini!!!" "Cat... non cambierai mai!!". I tre ragazzi risero e nell'appartamento di Los Angeles nessuno avrebbe potuto neanche immaginare quello che sarebbe successo quella sera. Le due ragazze si preparavano per andare a dormire. Sam era in bagno e Cat in camera. Freddie stava cercando di aprire il divano-letto dove avrebbe passato la notte. La rossa stava indossando il suo pigiama rosa a pois quando sentì un grido. Proveniva dal bagno. Non ci pensò un attimo, uscì correndo dalla camera da letto e corse verso il bagno, Freddie fece lo stesso. "Cat che succede?? Quella era Sam??" "Ho paura di si Freddie!" gli disse la ragazza quasi piangendo. Spalancò la porta del bagno e la vide. Sam era sdraiata sul pavimento, indossava solo l'accappatoio perché evidentemente era appena uscita dalla doccia. Respirava a fatica e continuava a sussurrare qualcosa. Freddie la sollevò da terra delicatamente "Cat vai a prenderle dei vestiti, muoviti io intanto la carico in.... Oh no! La macchina è ancora chiusa!! Sarà meglio chiamare qualcuno!"

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Capitolo 6
*** Complication ***


Freddie sollevò Sam dal pavimento, stando ben attento a non scoprirla, dopotutto indossava solamente un accappatoio nero. "Sam! Sam! Riesci a sentirmi?". La bionda non rispose, teneva gli occhi chiusi, non riusciva quasi più a respirare, tantomeno a parlare, ma nonostante tutto Freddie non poté non notare quanto fosse bella anche in una situazione come quella, con il trucco sbavato, i capelli in disordine.... "Forza Freddie, vieni, chiederemo un passaggio a Goomer" disse la rossa ansante, teneva in mano una borsa dalla quale usciva un lembo di una maglietta e di un paio di pantaloni. "Goomer? Chi è Goomer?" "Oh... Un amico". Uscirono di casa correndo, Cat per prima, Freddie con Sam tra le braccia che iniziava a pesargli. "Ecco, lui abita qui" Disse la ragazza indicando la porta di un appartamento "Gli chiederemo se ci può dare un passaggio in fretta fino all'ospedale" E dicendo questo suonò il campanello. "Chi è che ha suonato?" Un uomo andò ad aprire la porta. Appena lo vide Freddie pensò che fosse un gigante e arretrò di un passo senza neanche accorgersene. "Sei stata tu Cat? Oh... Perché Sam è in braccio a quel tizio?" "Goomer non c'è tempo per spiegare ora, prendi la Goomer-mobile e portaci all'ospedale, Sam non sta bene" "Oh... Ok..." "SUBITO GOOMER!!" Cat aveva perso quella poca calma che le rimaneva. L'uomo intanto la guardava spaesato come se quella che aveva davanti non fosse realmente la sua vicina di casa. "Ok vado, vado" disse spaventato, entrò nel piccolo appartamento, prese delle chiavi, uscì e si diresse verso il garage seguito a ruota dalla rossa e dal ragazzo. Arrivati davanti ad una vecchia macchina Freddie caricò con cautela la bionda sul sedile posteriore accanto alla quale si sedette Cat, il ragazzo si sedette sul sedile del passeggero e Goomer si mise alla guida, partendo subito a razzo appena muse in moto la macchina. Sfrecciavano per le trafficatissime strade di Los Angeles quando... "Cat dovresti vestirla, non possiamo portarla in ospedale con solo l'accappatoio addosso" "Oh... Si... Hai ragione Freddie, la-la vesto subito" La rossa era spaventata, aprì la borsa ed estrasse da essa i vestiti che aveva recuperato dall'armadio dell'amica, le sfilò l'accappatoio controllando che i ragazzi davanti non stessero sbirciando e le infilo prima i pantaloni poi la maglietta. Freddie si sforzò di non guardare dallo specchietto retrovisore nonostante la tentazione fosse veramente forte, che cos'è che era successo alla sua biondina, perché poi se ne era andata da Seattle, loro si amavano... "Eccoci arrivati" disse Goomer parcheggiando davanti ad un imponente edificio che doveva essere l'ospedale. I ragazzi portarono dentro Sam. Freddie non ricordava molto di quello che successe dopo. Si scoprì che Sam aveva avuto un attacco di cuore ma grazie alla freddezza e al sangue freddo di Cat e di Freddie era riuscita a schivare il peggio. Era entrata in coma qualche ora dopo e ora giaceva tranquilla nella camera numero 17 del terzo piano dell'ospedale. Freddie la guardava meravigliato, era bellissima e se ne accorgeva ogni minuto di più. Le prese la mano, era fredda e la carnagione era chiarissima. Ad un tratto le macchine a cui la bionda era collegata si misero a suonare BIP BIP BIP BIP BIP sempre più forte, sempre più veloce. Il ragazzo non sapeva che fare era preso dal panico

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Capitolo 7
*** But... ***


Ad un tratto le macchine a cui era collegata la ragazza si misero a suonare BIP BIP BIP BIP BIP sempre più forte, sempre più veloce. Il ragazzo era preso dal panico, non sapeva cosa fare. La porta della camera numero 17 si aprì e venne sbattuta con forza da un infermiera seguita da due dottori. "Esci ragazzo, ci sono delle complicazioni!" era l'infermiera che allontanava Freddie mentre i due dottori iniziavano a trafficare con le macchine e Sam che giaceva immobile sul lettino, apparentemente ignara di quello che stava succedendo intorno a lei. "Ma.... Lei non può...." "Si che posso invece, esci forza!". Il ragazzo, rassegnato, uscì a testa bassa dalla stanza. Fuori non c'era più nessuno, il corridoio era completamente deserto, anche Cat e Goomer che erano venuti a trovare la ragazza se ne erano andati ma Freddie non aveva intenzione di abbandonare la sua Sam, non un'altra volta, così si sedette su una sedia di plastica, con la testa tra le mani e senza accorgersene si addormentò. Fu svegliato un'ora dopo dalla stessa infermiera che lo aveva buttato fuori. "È lei Freddie Benson?" "Si, so-sono io" rispose con la voce ancora impastata dal sonno."Ora se vuole può entrare" disse facendogli cenno verso la porta "Posso?" "Si..." Non se lo fece ripetere due volte. Si alzò e corse verso camera numero 17. Entrò sbattendo la porta e si sedette di fianco al lettino dove la bionda era sdraiata con gli occhi chiusi. "Sam...." Prese la mano della ragazza e la strinse. Senza accorgersene, una lacrima gli rigó il volto, aveva iniziato a piangere. "Sam, non puoi farmi questo! Sam...." Disse quasi sussurrando con la voce rotta dal pianto. "F-Freddie...." La bionda aveva aperto gli occhi. "Sam! Sam! Stai bene? Mi senti?" "Si, cr-credo di si" "Ohh.... Lo sapevo! Lo sapevo che tu.... Insomma, che tu...." "Mamma gioca per vincere Freddie" Il ragazzo era al massimo della contentezza, la sua Sam stava bene! Non ci pensò un attimo, si alzò e si avvicinò alla ragazza con l'intento di baciarla ma lei, capendo le intenzioni del moro, mise una mano davanti alla faccia per allontanarlo. "Perché Sam? Non mi hai fatto mica venire qui a Los Angeles perché tu mancavo e poi..." "No Freddie tu non capisci, io non posso stare con te! Sarei solo un modo per farti dimenticare Carly, vero? Tu mi vuoi solamente per dimenticare lei, solamente perché sai che non l'avrai mai, giusto?" Improvvisamente il suo tono si era fatto più aggressivo ed era ritornato come quello della Puckett di una volta. "Tu devi dimostrarmelo Freddie, devo capire se davvero tieni a me o se hai fatto tutto questo solo per stare bene". A quel punto il ragazzo non ce la fece più, prese tra le mani la testa della ragazza e la baciò, ci mise tutto quello che riusciva a provare cercando di trasmettere a Sam quello che lui provava davvero. Quando si staccarono il ragazzo chiese un po impaurito "Questo ti basta Sam? Ti basta sapere che non ho dormito per due giorni per rimanere al tuo fianco sempre? Ti basta sapere che ieri ho acquistato un appartamento qui a Los Angeles con i soldi che ho ricavato dalla vendita del mio vecchio a Seattle? E ti basta sapere che l'ho fatto solo per te?". E poi successe l'indicibile, sul volto di Sam Puckett scese un lacrima, un fredda, salata lacrima, e dopo di quello ce ne furono altre. Freddie non sopportava di vederla così ma capì che la cosa giusta da fare era lasciarla sfogare. Dopo qualche giorno Sam tornò a casa, stava decisamente meglio soprattutto perché ora lei e Freddie erano ufficialmente fidanzati. Ma il bello doveva ancora venire e solo Freddie sapeva quello che sarebbe successo...

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Capitolo 8
*** Hey ***


Dopo qualche giorno Sam tornò a casa, stava decisamente meglio soprattutto perché ora lei e Freddie erano ufficialmente fidanzati. Ma il bello doveva ancora venire e solo Freddie sapeva quello che sarebbe successo... Qualche giorno dopo la dimissione dall'ospedale di Sam, i due fidanzatini stavano passeggiando in un parco, poco lontano dall'appartamento delle due babysitter. Si tenevano mano nella mano e camminavano muovendo i piedi insieme, come se stessero facendo apposta, ma non era così. Ad un certo punto Freddie afferrò per i fianchi la ragazza, se la portò vicino e la baciò intensamente come se avesse paura che, se non l'avesse fatto, lei si sarebbe dimenticata di lui oppure che qualcuno gliel'avrebbe portata via. Quando si staccarono, Sam disse divertita: "Hey, che c'è? Hai paura che scappo?" "No.... È che.... Non lo so, ho sempre paura che tutto questo non sia reale, che tu te ne possa andare da un momento all'altro, e lasciandomi come se non fosse successo niente. Ho sempre paura che tu te ne possa andare con un altro e far finta che tra di noi non ci sia mai stato niente. Ho sempre paura che tu stia con me solo per compassione, che tu... " Ma il ragazzo non fece in tempo a finire di parlare perché la bionda si era già avvicinata a lui, troppo pensò. Ma ormai erano fidanzati, così si preparò per ricevere e ricambiare un bacio che però non arrivò mai. Sam si avvicinò sempre di più con la bocca all'orecchio del ragazzo e gli sussurrò con una voce molto sensuale: "Lo sai che ti ho sempre voluto, sempre, te e basta!". Quelle parole rimasero sospese, senza risposta, risuonando impertinenti nella testa del ragazzo. Lui lo sapeva, sapeva che la bionda voleva lui, ma c'era una parte del suo cervello che era fermamente convinta che la ragazza stesse con lui solo per compassione, solo per "gentilezza" (sempre se si poteva parlare di gentilezza, con Sam), solo per il discorso che lui le aveva fatto in ospedale. Ma cercò di lasciar perdere per un attimo tutti questi pensieri: "Emmm..... Sam.... Ti andrebbe di venire per un po' nel mio appartamento, ormai ho traslocato lì...." "Certo che voglio puffo!" "Bene... Vieni, è di qua". Così i due ragazzi si incamminarono per le stradine del parco,fino ad arrivare ad una strada ampia e trafficata, la attraversarono esi trovarono davanti ad un palazzo non molto alto nei confronti di quelli che gli stavano intorno, alti più di sessanta piani. Appena entrarono nell'atrio Sam si sentì strana, quel posto le ricordava incredibilmente Seattle, il Bushwell Palace e.... casa sua! Ma quella non era più la sua casa, ora lei era una cittadina di Los Angeles e il passato era passato. Salirono quattro piani con l'ascensore e si trovarono in un piccolo appartamento molto accogliente. Le tende alle finestre erano socchiuse, e creavano una leggera penombra nella stanza. "Ecco, non è molto, ma qui a Los Angeles i prezzi delle case sono assurdi, era quello che potevo permettermi." Ma un sussurro uscì dalla bocca della ragazza: "Fantastico!" "Cosa è fantastico?" "Tutto questo, io e te, questo appartamento, quello che sta succedendo, tutto!" Freddie si accorse subito che quello non era il comportamento tipico della ragazza, ma lasciò perdere, c'era infatti un motivo per cui aveva voluto portarla lì. "Sam..." "Si, che c'è Freddie? Sembri agitato" Il ragazzo era sul punto di mettersi a tremare ma cercò di calmarsi, quello che stava per venire sarebbe potuto diventare il momento più importante della sua vita, e forse anche di quella della ragazza. "Sam, ecco, ci ho pensato molto, so che abbiamo solo 20 anni, ma tu puoi benissimo dirmi di no" la ragazza era un po' imbarazzata, non era brava con le risposte gentili ovviamente, ma le dispiaceva rispondere male a quello che ora era il suo ragazzo. "Sam" prese un profondo respiro "Mi vuoi sposare?". Silenzio, l'unica cosa che si sentiva era il traffico delle macchine per strada. In quell'atmosfera si sarebbe perfino potuto sentito il respiro del vicino di casa, se non fosse stato per la risposta che arrivò un po' in ritardo, dalla ragazza, paralizzata in una posizione un po' bizzarra, il respiro le si era fermato: "Freddie...." Non disse altro, si avvicinò a lui, lo prese per il colletto della camicia e se lo avvicinò con forza. Lo baciò, trasmettendogli un sacco di emozioni e ovviamente la sua risposta. Lui rispose con altrettanta passione. Freddie allora fece si che le loro lingue si incontrassero iniziando così una lotta. Poi il ragazzo prese a baciare il collo della ragazza e ogni suo lembo di pelle disponibile. La baciava, la mordeva, soffiava. Lei era felicissima, stava con il suo Freddie, lui le aveva appena fatto una proposta di matrimonio e lei, a modo suo, aveva accettato e ora stavano... Bhe, stavano facendo quello che stavano facendo. Il ragazzo le tolse la maglietta, e lei fece lo stesso con la sua camicia, poi fecero le stesso con i pantaloni. Freddie spinse Sam sul divano, senza smettere di baciarla, stava sopra di lei e la sentiva gemere. Tutto quello che successe rese estremamente felici entrambi. Tutte le loro paure e i loro dubbi erano svaniti. Si desideravano e basta. Passarono a cose più intime che non sto qui a raccontarvi e si ritrovarono nel letto del ragazzo, attaccati uno all'altra senza il coraggio di lasciarsi anche solo per un secondo. Dormirono così, accoccolati nella stanza di Freddie con le finestre, le tende e la porta chiusi per lasciare il mondo fuori dal loro piccolo universo. La mattina seguente Sam si svegliò, il ragazzo, il suo ragazzo era accanto a lei e le accarezzava i capelli dolcemente guardandola in modo tenero. "Possiamo sposarci a giugno?" "Ok, Puckett, tutto quello che vuole mamma" "In realtà mamma vorrebbe anche un panino" "Ma Sam, sono le dieci del mattino! E poi, abbiamo appena passato la notte più bella della nostra vita e tu mi chiedi un panino!?" "Mi sono svegliata così presto!!?? Sarà meglio che recuperi le ore di sonno". E detto questo si tirò la coperta sulla testa divertita dalla situazione. Il ragazzo la seguì e hi si ritrovarono entrambi nascosti sotto il lenzuolo bianco senza niente addosso. Tutto quello che Sam riuscì a pensare era quanto era fortunata. E ovviamente Freddie ebbe gli stessi pensieri. *******MY SPACE******* So che la storia non è niente di che ma scusate non mi veniva in mente altro. Comunque presto arriverà l'ultimo capitolo con un finale a sorpresa.

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