star trek assemble : ep . 57: Deception di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** il capitano barbosa ***
Capitolo 2: *** i romulani ***
Capitolo 3: *** arrivano i federali ***
Capitolo 4: *** il prigioniero ***
Capitolo 5: *** il sabotaggio ***
Capitolo 6: *** arriva la farragut ***
Capitolo 7: *** john reese ***
Capitolo 1 *** il capitano barbosa ***
“Armate i siluri terra aria.”Ordinò il capitano Barbosa .
”Sissignore.”Fu la risposta sempre efficiente dei suoi uomini.
Barbosa era capitano dell’avamposto federale su Eridani Beta nove , pianeta disabitato su cui la federazione aveva costruito,un anno fa, una base . Si trovava al limite della zona neutrale tra la federazione e l’impero romulano :era in una posizione davvero privilegiata. Ovviamente la base era stata spacciata per un posto d’osservazione scientifico, armato solo a scopo difensivo . Con vicini come i romulani bisognava sempre mantenere lo stato di allerta. Ma le armi c’erano ed erano pesanti. Batterie di cannoni phaser, siluri teleguidati ad alto potenziale d’impatto, e truppe di terra armate di tutto punto. Barbosa sapeva perfettamente che i romulani volevano espandersi e presto o tardi avrebbero sconfinato cercando di insediarsi sull’avamposto . Loro erano pronti a difenderlo con ogni mezzo. Aveva atteso che quel giorno arrivasse, in perenne stato di tensione, e ora ,che finalmente, aveva davanti quel bird of prey . Poteva scaricargli contro tutta la sua rabbia. La nave romulana si era disoccultata dal nulla iniziando l’attacco senza preavviso . La base aveva patito i danni del primo colpo inaspettato, ma subito Barbosa aveva fatto alzare gli scudi e ordinato il contrattacco. Nel frattempo aveva avvertito il suo ufficiale alle comunicazioni di lanciare un Sos. Sapeva già che l’enterprise era in zona e se fosse riuscita ad arrivare, alla massima velocità,per il bird of prey non ci sarebbe stata via di scampo. Ma anche senza l’aiuto dell’enterprise le cose per l’avamposto si stavano mettendo bene. I siluri stavano andando a segno indebolendo gli scudi della nave. La fanteria era già uscita all’aperto per schierarsi a difesa della base. Barbosa sapeva che i romulani avrebbero mandato giù i loro soldati per tentare di espugnare la base anche via terra. Ben presto si aprì un ‘altro fonte quello via terra e la battaglia infuriava a colpi di phaser .
”Rapporto.”Ordinò Barbosa .”
”I siluri sono andati tutti a segno ,gli scudi della nave romulana scendono.Però anche i nostri sono prossimi al cedimento.”Rispose l’ufficiale tattico allarmato. |
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Capitolo 2 *** i romulani ***
”Notizie dell’enterprise.?”Chiese Barbosa speranzoso.
L’ufficiale alle comunicazioni esitò ,intento a scandagliare i messaggi che riceveva. Si voltò verso il suo capitano con entusiasmo .
”Arrivano! Per i romulani è la fine.”
Barbosa non voleva esultare troppo per non dare false speranze ai suoi uomini.”Tutta l’energia agli scudi ora la nostra priorità è resistere fino all’arrivo del’enterprise.”
”I nostri soldati guadagnano terreno. L’ufficiale medico riferisce di feriti ,ma ci sono molti romulani già a terra.” Il primo ufficiale coordinava tutte le notizie da i due fronti di battaglia e riferiva con efficienza al suo capitano.
Un ulteriore colpo di phaser dal bird of prey fece tremare la struttura. Pezzi di soffitto caddero a terra mancando per poco i militari seduti alle consolle. Barbosa stava per ordinare di evacuare quando all’improvviso tutto tacque. La base rimase immersa in un silenzio quasi surreale per pochi interminabili minuti . Il capitano restò immobile in attesa di un segno di vita da parte dei nemici, quando l’ufficiale alle comunicazioni gridò: “E’ arrivata ! E’ l’enterprise ci chiama!”
”Energia allo schermo !”Ordinò Barbosa.
E il collegamento fu ripristinato giusto in tempo per vedere il bird of prey, che ferito a morte dai siluri dell’enterprise , esplodeva nello spazio nero ,in una fontana di colori sgargianti simile a un fuoco d’artificio. Gli uomini dell’avamposto di Eridani Beta nove sapevano che era finita: erano salvi!
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Il capitano Redkin della T’Kalha, aveva atteso a lungo la sua grande occasione. L’occasione di guadagnare, gloria e potere. Era stato al fianco del suo capitano con pazienza , soddisfando i suoi ordini con efficienza nell’attesa che il vecchio si ritirasse a vita privata e gli lasciasse il comando del bird of prey . Quando questo era successo,aveva dovuto rimanere nuovamente in attesa. Era l’attesa dell’occasione giusta per dimostrare il suo valore . Era un ‘attesa bruciante che lo divorava. Sperava ardentemente che un ‘astronave federale sconfinasse nella zona neutrale per poter ingaggiare battaglia. Ma questo non accadeva. Quei maledetti federali erano così ligi al dovere, così attenti al loro ridicolo regolamento. Non avrebbero mai attaccato per primi. Doveva essere lui a fare la prima mossa, a prendere l’iniziativa. E così fu. Quell’avamposto che gli umani avevano costruito su Eridani Beta nove , l’avevano provocatoriamente spacciato come base d’osservazione scientifica. Ma era ovvio che fosse lì a scopi militari, che fosse una minaccia per l’impero romulano. Se lui attaccava per primo era nel giusto. Si stava solo difendendo. La sua nave si disoccultò in orbita al pianeta e colpì la base federale con un colpo di phaser. Quello che Redkin non si aspettava era che gli umani fossero così pesantemente armati e così tenaci nella loro difesa. |
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Capitolo 3 *** arrivano i federali ***
La base non pareva cadere sotto i colpi dei phaser e dei siluri del bird of prey e per contro, loro, ricevevano bordate altrettanto potenti da parte del nemico. I loro scudi erano sul punto di cedere lasciandoli senza difese. Era arrivato il momento di giocarsi il tutto per tutto. Redkin ordinò ai suoi uomini di tentare di espugnare la base via terra. Li avrebbe guidati lui in persona, lasciando il comando del bird of prey al suo primo ufficiale. Le cose sulla superficie, però, non stavano andando meglio. Anche via terra gli umani parevano disposti a difendersi con le unghie e con i denti. Redkin capì che aveva commesso il tragico errore di sottovalutarli. Ora ne stava pagando il prezzo : avrebbe perso in modo indecoroso. Si lanciò nella mischia disposto a morire pur di ottenere una vittoria, ma un colpo di phaser lo raggiunse in pieno petto. Cadde a terra sul corpo di uno dei suoi soldati già morti. Il dolore era intenso e la pelle bruciava ma se aveva ancora un alito di vita l’avrebbe usato per fare più vittime che poteva. Ma la fortuna non era,quel giorno , dalla sua parte. Il campo di battaglia si illuminò all’improvviso. Erano i rinforzi che si teletrasportavano sulla superficie. Forse da una nave che era sopraggiunta a soccorrere l’avamposto. Redkin comprese che per il suo bird of prey non c’erano più speranze , forse era già esploso. Ma non si sarebbe lasciato prendere vivo. Afferrò il suo phaser con l’intenzione di suicidarsi, ma si accorse che gli umani non l’avevano ancora avvistato. E all’improvviso un’ idea si fece strada nella sua mente. Forse non tutto era perduto poteva ancora avere un ‘ultima disperata opportunità. Afferrò i gradi che scintillavano sulla sua divisa e rapidamente li scambiò con quelli del soldato su cui era caduto, che giaceva immobile,privo di vita, accanto a lui. Le loro divise erano sostanzialmente identiche. Grigio metallico, a parte quelle mostrine, che indicavano chi era in comando.Poi si lasciò cadere esausto al suolo. E attese, se quello che aveva sentito sugli umani e la loro stupida compassione era vero , non lo avrebbero lasciato li al suolo moribondo .
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Il capitano James Tiberius Kirk dell’USS Enterpise aveva prontamente risposto alla chiamata di soccorso. Sapeva dell’avamposto che la federazione aveva costruito su Eridani Beta nove e sapeva che era costantemente minacciato dalla vicinanza dei romulani. Ma era anche adeguatamente rifornito di armi. Dopotutto la natura della sua esistenza era quella. Benchè fosse spacciato per una base di ricerca scientifica era stato approntato con lo scopo di fornire una prima linea di difesa verso l’ostile impero romulano. Per questo l’sos non lo sorprese , ma neppure lo allarmò. |
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Capitolo 4 *** il prigioniero ***
Kirk ordinò a Sulu di procedere verso l’avamposto alla massima velocità ma era certo che nel frattempo il capitano Barbosa, che era al comando , sarebbe riuscito ad opporsi fermamente all’attacco. Appena arrivarono, ciò che trovò non deluse le sue aspettative. La base se pure danneggiata era ancora in piedi e il bird of prey era in serie difficoltà. Fece sbarcare una squadra di uomini della sicurezza agli ordini di Sulu, armati di fucili phaser, mentre lui contrattaccava a bordo dell’enterprise. Poche bordate di siluri fotonici furono sufficienti per ridurre in rottami, alla deriva, il bird of prey. Mentre guardava la nave nemica esplodere arrivavano anche buone notizie dalla superficie. I romulani erano stati annientati e tra i corpi rimasti al suolo era stato ritrovato un solo superstite.
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“Come sta il nostro sgradito ospite ?”Chiese kirk .
Era sceso in infermeria insieme a Loki e aspettava che il dottore terminasse la medicazione.
“ Ha una profonda ustione dove è stato colpito dal phaser. Fortunatamente la fisiologia romulana è praticamente identica a quella vulcaniana. L’esercizio praticato su Spock mi torna utile.”Confessò McCoy ridacchiando .”
”Ma può parlare?”Chiese Loki.
”Si per ora è cosciente, ma poi dovrò sedarlo. “
”Andiamo a dargli il benvenuto. “Suggerì il capitano prendendo sotto braccio Loki e spingendolo verso la sala di degenza. Il romulano giaceva nel letto con gli occhi socchiusi.”Sono il capitano James Tiberius Kirk dell’Uss Enterpise e il mio secondo ufficiale comandante Loki. Lei è nostro prigioniero. “
Lo informò senza troppe cerimonie .Il romulano aprì appena le palpebre. Forse il dottor McCoy non aveva dosato bene gli antidolorifici perchè pareva realmente sofferente.
”Mi torturerete?”Chiese con un filo di voce.
”Chi le ha dato queste informazioni? I vostri servizi segreti non sono molto attenti alle nostre usanze. Da noi la tortura è vietata ...a differenza che da voi credo.”Obbiettò il capitano seccamente.
Il romulano storse la bocca in quello che pareva essere un sorriso ironico.”Tanto da me non ottereste nulla” |
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Capitolo 5 *** il sabotaggio ***
“Capisco,vi avranno addestrato a resistere a qualunque forma di interrogatorio.”Ipotizzò Kirk .
”No è che io non conto nulla. Mi chiamo Redkin , sono solo un semplice soldato .Mi hanno mandato allo sbaraglio, ma l’ho fatto volentieri, per la gloria dell’impero."
“Avrei fatto lo stesso. Non creda che non apprezzi la sua forza di volontà signor Redkin, ma siamo comunque in guerra. Avete attaccato un nostro avamposto,senza motivo. Sarà comunque interrogato. Abbiamo bisogno di capire perchè il suo capitano abbia compiuto un gesto così sconsiderato. Dopotutto tra i nostri popoli vigeva una tregua. Dobbiamo capire se il suo capitano l’ha interrotta di sua volontà o gli è stato ordinato. E per quale motivo.”Gli spiegò Kirk.
”Come vi ho detto da me non saprete nulla, perchè non so nulla,ero veramente l’ultima ruota del carro, ed è ironico che io sia stato l’unico a sopravvivere. Ma voi chiedetemi pure quello che vi pare.”
"Non è cosa nostra, noi ci limiteremo a riportarla al quartier generale appena avremo messo in sicurezza la base.“
”Siamo ancora in orbita?” Kirk annuì poi fece per allontanarsi.
”Il suo ufficiale non parla ?”Chiese il romulano incuriosito fissando gli occhi penetranti di Loki.
”Non è suo compito .“Si limitò a sibilare Kirk e afferrato Loki sotto un braccio si allontanò con lui.
Il romulano si accasciò esausto sul cuscino, chiuse gli occhi e parve sprofondare in un sonno pesante.
”Che ne pensi?”Chiese Kirk quando furono in corridoio.
”Spock direbbe” interesante.””Si limitò a commentare Loki sibillino.
”Devo parlare con McCoy .“Aggiunse lasciando Jim e facendo ritorno in infermeria.”Poi chiamerò Harold. “Borbottò quasi fra se”
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Quando Redkin si risvegliò era notte fonda. Doveva agire ora ,se voleva portare a termine il suo piano. Era ancora intontito per le cure ricevute e per i farmaci che gli avevano somministrato ma doveva farsi forza. Si alzò dal letto e controllò la porta. Non c’era una guardia. Questi umani erano persino più tonti di quello che aveva sentito dire. Tuttavia non poteva fidarsi a camminare per i corridoi, avrebbe potuto incrociare un guardiamarina che casualmente passava di li e sarebbe stato scoperto. Scelse la via più tortuosa e dolorosa. Si inerpico, strisciando nel condotto di areazione. Aveva una meta precisa. Non conosceva la strada esatta per raggiungere la sala macchine, ma ogni volta che raggiungeva una grata si sporgeva per vedere se era nel posto giusto. Sudando e stringendo i denti per vincere il dolore e la fatica, arrivò dove voleva. La sala macchine era quasi deserta. C’era solo un marinaio di turno che sonneccchiava adagiato su una sedia. Redkin non avrebbe mai sognato di trovarsi di fronte un ‘occasione così ghiotta , senza nessun ostacolo sulla sua strada. Ora doveva solo calarsi e agire repentinamente. |
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Capitolo 6 *** arriva la farragut ***
“Il capitano Barbosa è in linea.” Annunciò Uhura .
”Sullo schermo.”Ordinò Kirk .”Buone notizie capitano sta arrivando la Farragut con tutto il materiale e il personale per ricostruire la base e le nuove armi che la renderanno l’avamposto più sicuro del settore.”
Barbosa sorrise soddisfatto.”Stiamo curando i nostri feriti , ma non abbiamo avuto vittime e per me questa è la più grande vittoria che potessi desiderare.”
”La ammiro capitano, vivere in una continua situazione di allerta non è da tutti . Lei è una persona straordinariamente padrona dei suoi nervi.”Si complimentò Kirk ed era sincero.
”La ringrazio partite subito?”Chiese Barbosa.
”Appena la Farragut sarà qui , tra pochi minuti.”Confermò Kirk .
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“Buongiorno.” Loki entrò in infermeria e vide che il prigioniero aveva gli occhi semichiusi, pareva sonnecchiare ma era chiaramente vigile.
Infatti appena entrò si tirò su a sedere , aprì gli occhi e lo fissò incuriosito.”
Allora parla.” Borbottò ironico.
Loki scoppiò a ridere.”Ho imparato a parlare solo quando è necessario. “Rispose.”Come ha passato la notte? Tutto tranquillo?”
Il romulano pareva perplesso.”Voi umani siete davvero strani, vi preoccupate persino della salute di chi ha appena tentato di sterminarvi. O forse più che strani dovrei dire patetici.”
”E’ vero gli umani , a volte sono premurosi , più del necessario. Fino a sembrare deboli. Ma io non lo sono. Ne umano , ne premuroso , ne debole .”Precisò Loki , la sua voce si fece tagliente.
Il romulano ora lo guardava con più interesse e un filo di preoccupazione, chiedendosi chi fosse in realtà questo misterioso straniero e che ruolo avesse veramente sulla nave.
”Lei non è umano, perchè sta insieme a loro, perchè obbedisce ai loro ordini? Non si sente svilito ?”
”Ho imparato a mie spese che il modo più semplice per dominarli non è con la violenza, ma con l’intelligenza e l’astuzia .”
Il romulano sogghignò .Questo individuo si reputava superiore , ma neppure lui aveva idea di che cosa lo aspettava.
”Dove mi portate ?”Chiese.
”Fino a ieri sera pensavo di doverla condurre al quartier generale , ma poi mi hanno detto che sta arrivando qualcuno con la Farragut a prelevarla.Lui la prenderà in consegna e noi ripartiremo per la nostra missione “rispose tranquillamente Loki . |
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Capitolo 7 *** john reese ***
La chiave era quella . Ripartire. Dovevano solo ripartire e sarebbe stata la loro fine .Pregava che l’altra nave la Farragut fosse così vicina da essere spazzata via dall’onda d’urto. Non poteva che attendere, la loro fine e la sua. Ma ne valeva la pena. Essere ricordato come colui che aveva distrutto l’enterprise , la gloriosa nave ammiraglia della flotta astrale , l’avrebbe reso immortale nei secoli. Se doveva barattare la gloria con vita , l’avrebbe fatto. Il comunicatore di Loki trillò.
”Ah ecco, questo serve per segnalarmi che la persona che la prenderà in custodia è arrivata. E’ appena sbarcato, quindi ora ripartiamo. Vi lasceremo alla prima base spaziale sulla nostra rotta e da li raggiungerete il luogo dove lei soggiornerà per un lungo tempo.”
Redkin strinse con le mani il lenzuolo fino a che le nocche gli diventarono bianche. Era il momento. Attese , pronto alla sua gloriosa fine. Ma nulla accadde. Non potè trattenersi da lanciare uno sguardo perplesso a Loki. Lui ora sogghignava soddisfatto come un gatto che ha appena afferrato un topo per la coda.
”Non ci speri, non accadrà nulla. E non sia sorpreso .Sapevo che non era chi diceva di essere sin dal primo momento che l’ho vista. Sapevo che aveva in mente qualcosa.”Gli rivelò .
”Come ?”Chiese il romulano livido di rabbia.
”Gliel’ho detto, non sono umano. Ho questa capacità, empatica,di sapere quando la gente mente. E’ per questo che il capitano mi ha portato con se quando l‘ha interrogata.”
Redkin non si aspettava una simile astuzia, non da parte degli umani che considerava creature inferiori. ”Mi ha controllato e ha fatto riparare il guasto che ho provocato ai motori?”
”Non è stato necessario. Ieri sera quando si è è addormentato l’ho fatta spostare. Non ha mai sabotato nulla, in realtà . Computer fine simulazione. “Ordinò .
Dopo un breve tremolio l’ambiente che li circondava scomparve. Rimase solo il letto in cui il romulano giaceva al centro di una stanza completamente grigia e spoglia.
”Che diavoleria...?”Redkin fissava il nulla attorno a se con la bocca spalancata.”Sala ologrammi. Dal momento in cui si è addormentato lei è stato in una sala ologrammi. Ha sabotato una nave olografica.Affascinante non trova?”
Redkin non poteva neppure concepire che quella creatura che aveva di fronte fosse tanto più astuta e intelligente di lui. In quel momento la porta si spalancò ed entrò un uomo alto e massiccio dal volto duro e squadrato. Loki gli andò incontro e i due si abbracciarono come vecchi amici che non si vedevano da tempo.
” John Reese come stai?”Chiese Loki mentre lui gli dava due pacche sulle spalle.
”Non c’è male. Harold ti saluta e ti ringrazia a nome della sezione 31.”
Loki annuì .“Ti lascio col nostro prigioniero.”Lanciò un ultimo sguardo al romulano che ora era visibilmente preoccupato. Allontanandosi pensò che la sua permanenza insieme a Reese sarebbe stata un ‘epserienza decisamente sgradevole. |
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