The start of something new

di CatWhiskers
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Someone called Phil ***
Capitolo 2: *** Make a wish ***
Capitolo 3: *** One in a thousand ***
Capitolo 4: *** A lucky morning ***
Capitolo 5: *** Do I deserve this? ***
Capitolo 6: *** Something is changing ***
Capitolo 7: *** Follow your instinct ***



Capitolo 1
*** Someone called Phil ***


SOMEONE CALLED PHIL

 
Dan P.O.V.


“Brip Brip! Brip Brip!”.

Zittisco la sveglia con un pugno e mi giro dall’altra parte, godendo del calore emanato dalle coperte  ancora per qualche minuto. Odio questa dannatissima sveglia con le impostazioni in giapponese che suona pure di domenica. Chiudo a forza gli occhi cercando di recuperare gli ormai dispersi frammenti del sogno che stavo facendo, ma invano. Ormai vedo solo macchie colorate intervallate da scene confuse. Perfetto, e anche questo sogno è andato. Sbuffo e apro gli occhi, rimanendo a fissare il soffitto per un tempo che pare un’eternità.

“Lo stavo sognando di nuovo…”.

Era già la terza volta questa settimana che sognavo la stessa identica cosa, e sempre sul finale venivo interrotto da qualcosa o qualcuno. Phil Lester. AmazingPhil diciamo. Da quando ho scoperto il suo canale su YouTube non faccio altro che guardare, riguardare e riguardare di nuovo i suoi video. Sono semplicemente fantastici, e per di più gli piacciono le stesse cose che piacciono a me! Ormai è diventato il mio passatempo principale passare ore su YouTube e Twitter per seguire quello che fa, e devo dire che la cosa non mi dispiace per niente: spendere la maggior parte della giornata in compagnia di qualcuno che ti capisce e col quale hai un sacco di cose in comune su Internet è mille volte meglio che passare del tempo nella vita vera con persone che non ti apprezzano e anzi non aspettano altro ce farti sentire uno schifo. Idioti.

-Dan! Sei sveglio?- sento urlare fuori dalla porta della mia stanza. È mia madre.

-Ti ricordi che oggi ho promesso a tua zia che saremmo andati a farle visita vero?

Alzo gli occhi al cielo e un sospiro di disappunto esce dalla mia bocca.

-Mamma davvero? Devo venire per forza? Oggi Phil ha detto che…

-Phil può anche aspettare, Daniel. Adesso sbrigati e preparati o faremo tardi.

Sbuffando sposto con un gesto le coperte da dosso e scivolo giù dal letto, stiracchiandomi e accendendo subito il PC per controllare se Phil aveva postato qualcosa nel frattempo.

“Ah, cavolo, c’è ancora il post di ieri sul video che dovrebbe uscire oggi” penso tra me e me, sperando con tutte le forze che sia di ritorno a casa in tempo per vederlo e riuscire a commentare tra i primi 50. Controllo velocemente il mio commento che gli ho lasciato sul suo ultimo video.

-Oddio mi ha risposto!- urlo saltando all’indietro, portandomi le mani sulla bocca per lo stupore.

Fisso imbambolato lo schermo del mio PC senza battere ciglio per due minuti buoni prima di avvicinarmi tremante alla tastiera e premere i tasti per rispondere al suo commento. Non ci credo ancora, leggo e rileggo quelle due righe di messaggio con il cuore che batte a mille.

Dan Howell: “Ehi fantastico anche io adoro i MUSE! Mi stai ancora più simpatico di prima <3 “

AmazingPhil: “Ahahah grazie ^-^ i MUSE sono spettacolari, sono contento che qualcuno che mi segue li ascolta! Magari ci vediamo in qualche concerto :) “

Dan Howell: “ YAY sicuramente! ^-^ “

Con le dita ancora tremanti, premo “Invio” e rimango a guardare il mio commento sotto il suo.

Phil ha risposto ad un mio commento. Oggi è il giorno più bello della mia vita…

-DANIEL SE NON TI SBRIGHI VENGO A PRENDERTI E TI TRASCINO VIA CON LA FORZA!- sento mia madre urlare dal piano di sotto.

-Arrivo arrivo!- urlo in risposta inciampando nei miei stessi passi per la paura che mia madre mi uccida sul serio.

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Capitolo 2
*** Make a wish ***


MAKE A WISH

Dan P.O.V.

Osservo annoiato fuori dal finestrino le strade di campagna che scorrono in fretta davanti ai miei occhi e mi lascio sfuggire l’ennesimo sospiro: quanto vorrei essere a casa in questo momento, davanti al pc a guardare i video di Phil. Quel ragazzo, davvero, sembra avermi stregato, non passa giorno senza che non guardi almeno un suo video o legga un suo commento.

Quanto mi piacerebbe essere suo amico, ma purtroppo non accadrà mai.

Dopo ore e ore di strada, finalmente posso scendere dall’auto e sgranchirmi un po’ le gambe, respirando a fondo l’aria pulita della campagna. Devo ammetterlo, dopotutto questo posto mi piace, ci ho passato buona parte della mia infanzia e un po’ di pace e silenzio non mi faranno certo male. Però c’è qualcosa che non mi fa godere appieno quel panorama fantastico, è come una zanzara fastidiosa che continua a ronzarti attorno e punzecchiarti. La mancanza di internet per uno come me è insopportabile, e nemmeno il panorama più mozzafiato può distogliere dai miei pensieri l’assenza di connessione.

-Daniel, vieni la zia vuole salutarti!- sento urlare da mia madre.

Con le poche energie positive che mi animano, mi trascino verso la porta di casa e mi preparo a passare un’intera giornata in compagnia dei miei strampalati parenti.
 
***
 
La sera è scesa presto oggi, ormai non si vede più nulla fuori dalle finestre a parte il buio più totale. Mentre mia madre finisce di salutare e abbracciare la zia, osservo con curiosità delle vecchie foto che adornano con delle cornici argentee il caminetto nel salotto. In una riconosco subito mia mamma e sua sorella, sono praticamente identiche, in un’altra i miei zii il giorno del loro matrimonio. Poi vi è una piccola cornice azzurrina con la foto di un bambino all’incirca sui 5 anni.

-Quello sei tu Daniel- mi spiega la zia, apparendo alle mie spalle.

Sobbalzo leggermente per la sorpresa, e annuisco in risposta.

-Sai, da piccolo dicevi sempre che da grande volevi diventare un astronauta- continua lei, sorridendo mentre osserva la foto.

-Beh, i sogni cambiano, ora come ora non credo che l’astronauta sia ancora il mio sogno- rispondo scherzando.

-E quali sono i tuoi sogni ora Daniel?- mi domanda con un tono a metà tra il serio e il curioso.

Incontrare Phil Lester” penso subito, ma dalle mie labbra non esce alcun suono.

La zia mi prende le mani e le stringe forte fra le sue.

-So che sei in una fase difficile della tua vita, l’adolescenza è piena di gioie, novità, scoperte e sogni che a volte non si riesce nemmeno a contare, ma ricordati che non tutti i sogni sono destinati a rimanere tali: a volte si può anche renderli realtà, se solo ci si impegna e lo si desidera con tutto il cuore.

Quelle parole mi lasciano a bocca aperta, come se fosse riuscita a leggermi nella mente. Rimango immobile mentre mi lascio avvolgere da un caldo abbraccio di mia zia:

-Mi raccomando Daniel, fai di tutto per essere felice- mi sussurra.

-Lo farò, grazie zia- rispondo con un filo di voce, prima che mia madre e mio padre mi chiamino, pronti per partire.

Lascio la casa della zia con una sensazione agrodolce addosso, come se ci fosse qualcosa di terribilmente triste che proprio non riesco a mandar giù.

Saranno state le parole della zia? Non credo, in fondo quello che ha detto è vero, nulla è impossibile… forse.

Per tutto il viaggio di ritorno, non faccio altro che pensare alle sue parole e al viso di Phil mentre “Welcome to the black parade” risuona nelle cuffie del mio lettore mp3.

Chissà se anche lui ha un sogno impossibile come il mio, oppure se ne ha già realizzato qualcuno. Di certo, non saranno stati così stupidi come il mio.

Incontrare un ragazzo che hai visto su YouTube e che nemmeno ti conosce. Grandioso, anche a pensarci suona stupido.

Mi copro il viso con il cappuccio della felpa e lascio che le note della canzone mi cullino fino a che il sonno non ha la meglio su di me.
 

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Capitolo 3
*** One in a thousand ***


ONE IN A THOUSAND

Quando riapro gli occhi, riconosco il vialetto di casa nostra e il rintocco del campanile in lontananza. Dev’essere davvero tardi. Con le ultime energie rimaste mi trascino nella mia stanza e chiudo la porta a chiave, pronto per andare a dormire. Prima di mettermi a letto afferro il pc e faccio un ultimo controllo sul canale YouTube di Phil per vedere se ha caricato qualche video, e con mia enorme sorpresa l’ha caricato davvero! Mi metto a sedere fra le morbide coperte e infilo le cuffie per evitare che qualcuno senta. Come al solito il titolo è enigmatico e divertente, e come immagine c’è Phil con una camicia a quadretti gialli e neri.

Wow” penso, e sento le guance avvampare, “È davvero carino”…

Premo “Play” e mi metto ad ascoltare in religioso silenzio.

-Hey ragazzi come state?- urla Phil, con il suo solito gesto della mano come saluto, -Sono riuscito a caricarvi il video nonostante i miei impegni con gli studi degli ultimi giorni…. La noia- prosegue, mostrando dei fogli scarabocchiati e un libro di inglese.

-Ad ogni modo, oggi volevo parlarvi di una cosa fantastica che mi è successa ieri: stavo camminando tranquillamente per strada quando all’improvviso BUM, nella vetrina di un negozio di cd ho trovato questo, sì proprio questo gioiellino, a sole 5 sterline!- annuncia felice, alzando davanti lo schermo una copia dell’ultimo cd dei MUSE e stampandosi in volto un’espressione di felicità allo stato puro.

-Giuro è stato fantastico, sono corso dentro il negozio e il tizio mi ha spiegato che stavano facendo una promozione speciale per l’inaugurazione del negozio, così ho approfittato e l’ho comprato subito YAY- esulta, rivolgendo alla camera un sorriso che mi ha fatto sorridere a mia volta.

Phil in questo video è ancora più bello del solito” penso tra me e me, prima di continuare a guardare il video.

-Mi sono reso conto che buona parte dei miei video sono pieni di riferimenti ai MUSE, dovrebbero nominarmi “Promotore ufficiale della band”- ride, coprendosi la bocca con la mano, -Comunque beh ormai dovreste sapere che io li adoro, e adoro anche chi di voi li segue … vi meritate un mega abbraccio.

Phil si alza e si sporge verso la telecamera facendo finta di abbracciare qualcuno, accompagnando il gesto con uno dei suoi soliti versi di animali/dinosauri/creatura aliena che rendono il tutto ancora più adorabile. I miei occhi brillano e sento le mie braccia muoversi  per accogliere il suo abbraccio, ma realizzo in fretta che lui non è davvero davanti a me e quello che vedo è solo la sua immagine in un apparecchio di plastica e circuiti. L’entusiasmo svanisce quasi all’istante.

-Dovrei smetterla di abbracciare la telecamera o rischio di farla cadere- prosegue, sistemando l’inquadratura, -però, dal momento che non ho molti amici da poter abbracciare dal vivo e siccome voi siete estremamente importanti per me, nel frattempo abbraccio voi virtualmente- conclude con un sorriso, prima di passare ai saluti finali e invitarci al suo prossimo video.

Le sue prole mi lasciano l’amaro in bocca. Forse anche lui allora ha dei sogni che non si sono realizzati, e non molto diversi dai miei. Entrambi sogniamo di incontrare qualcuno che può diventare nostro amico, con gli stessi interessi e gli stessi gusti. Forse mia zia aveva ragione, basta solo volerlo ed impegnarsi a fondo e un sogno può diventare realtà.
Mi sistemo bene e inizio a digitare sui tasti del pc, lasciando un commento sotto il video:

Dan Howell: “Non dire così, sei forte! Sono sicuro che ti farai un sacco di amici, hai dei gusti fantastici e sembri un tipo simpatico! Oh, e se vuoi puoi sempre parlare con me :p”.

Premo invio e il mio commento appare in cima alle altre centinaia che prima di me hanno visto il video.

“Un commento fra altri mille, chi voglio prendere in giro… beh, tentare non nuoce”  penso tra me e me.
 

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Capitolo 4
*** A lucky morning ***


A LUCKY MORNING

Un’altra mattinata di pioggia mi accoglie appena sveglio, e già il mio umore scende sotto i tacchi. Oggi fortunatamente niente scuola, almeno una nota positiva in questa orrenda mattinata c’è. Molto pigramente mi alzo, mi stiracchio, scendo a fare colazione e risalgo in camera pronto ad affrontare per la ventesima volta un dannatissimo livello di Sonic che proprio non riesco a superare. Entro in stanza e un pensiero mi attraversa la testa:

Chissà se avrà letto il mio commento” penso, restando immobile sull’uscio della mia stanza fissando il pc ancora semichiuso vicino al letto.

Con un’aria dubbiosa mi chino per raccogliere il pc e lo accendo. Pochi minuti dopo sono già sul canale YouTube di AmazingPhil a spulciare fra i commenti del suo video di ieri.

Tanto è inutile che ti dai false speranze, Dan, non l’avrà nemmeno notato” ecco quello che il mio cervello mi ripete incessantemente, ma non voglio demordere: anche se è una possibilità su mille, c’è pur sempre una possibilità. E con mia enorme sorpresa, proprio sotto il mio commento di ieri sera, postato alle ore 11:40, c’è una risposta, pubblicata alle ore 11:50 :

AmazingPhil: “grazie mille *w* Mi fa piacere che qualcuno mi apprezzi così come sono, mi farebbe piacere parlare con te qualche volta ^-^”.

Mi ci vogliono alcuni istanti per realizzare quello che è appena successo. Non solo Phil ha letto il mio commento, ma ha anche risposto e mi ha ringraziato. Con l’incredulità stampata in volto, scorro con lo sguardo tutti gli altri commenti lasciati da altri utenti sotto il suo video, ma di risposte di Phil se ne vedono ben poche: una è al commento di un certo KickThePJ, un altro youtuber, e un’altra a un commento idiota degli Smosh.

Ha risposto solamente a me fra tutti questi commenti?” mi balza subito in testa, mandandomi in fibrillazione per un attimo. Il mio cervello si appanna e mi sento come sotto l’effetto di una qualche strana droga, sento un formicolio impossessarsi delle gambe e una sensazione di calore si irradia nel petto. Mi sento come dentro una fiaba, dove la mia fata madrina ha espresso il mio desiderio ed ora tutto gira per il verso giusto.

Decido di controllare Twitter dopo secoli che non ci salivo più. Digito febbrilmente sulla tastiera ed effettuo il login.

“Magari ha postato qualche tweet, oppure mi ha scritto”.

Niente. Nessun tweet particolare, nessun messaggio. L’ultimo suo tweet risale a due giorni fa, annunciando uno dei suoi video precedenti. Fisso lo schermo un po’ amareggiato, ma poi penso:

“Non devo essere triste, non può essere che risponda ad un mio messaggio e contemporaneamente mi scriva anche su Twitt…”

BLIP BLIP.

La linea dei pensieri viene interrotta dal suono di una notifica. È un messaggio!
Con la bocca aperta e i polmoni incapaci di funzionare, clicco sull’icona e i miei occhi cadono immediatamente sul mittente del messaggio.

AmazingPhil: “Hey, ciao! ^-^”
 

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Capitolo 5
*** Do I deserve this? ***


DO I DESERVE THIS?

Mi porto le mani alla bocca per soffocare un urlo. Sgrano gli occhi e fisso quelle poche parole incredulo. Phil Lester, AmazingPhil, mi ha davvero scritto? Con le dita tremanti digito sulla tastiera:

-Ciao! Ma sei davvero Phil, AmazingPhil di YouTube? :o

Dopo pochi istanti ricevo una notifica di risposta:

-Sì ^-^ allora tu sei davvero il Dan che ogni tanto commenta sotto i miei video! Ti ho trovato yay :D

-Sì sono io! Oh wow sto per avere un collasso…

-Ahahaha se faccio questo effetto dovrei nascondermi :p

-NONONO SCHERZAVO, intendevo dire che sono un po’ emozionato e incredulo che tu mi abbia scritto davvero… ti seguo da tanto e ho sempre voluto poter parlare con te!

Quando premo “Invio”, sento un formicolio, un po’ come quando si sentono le farfalle nello stomaco quando ci si innamora.

È questo allora quello che si prova quando un sogno si realizza.

-Anche io ho sempre voluto poter parlare con qualcuno che avesse i miei stessi interessi, ma non ho trovato molte persone… o almeno, non come te, i tuoi commenti mi fanno sempre sorridere :)

-Un po’ come i tuoi video :)  e poi beh ti piacciono i MUSE, per me sei il migliore! ;)

-Ahahha anche per me! ^-^

Continuammo a scriverci per due ore buone, poi dovetti salutarlo per via dei suoi impegni universitari, ma con la promessa che ci saremmo sentiti più tardi. Mi scollegai da Twitter e mi gettai di peso sul letto.

Wow… che cosa incredibile. Chi l’avrebbe mai detto? Io, Daniel James Howell, un normalissimo ragazzo (anche un po’ sfigato e mooolto sotto lo standard di bellezza dei ragazzi della mia età), sono riuscito a parlare con uno dei miei idoli, e stavolta non nei miei sogni! Sento le labbra piegarsi in un sorriso e quella strana ma piacevole sensazione solleticarmi ancora lo stomaco. Mi sento così felice che penso quasi sia sbagliato tutto ciò. In fondo, lui dovrebbe parlare con persone famose come lui, non con un patetico ragazzino stalker come me. Non mi merito tutto questo.

“Oh, ci risiamo, ecco che arriva un altro momento di crisi” penso tra me e me, stringendo forte il cuscino. Per la prima volta in vita mia mi sono sentito felice, perché non dovrei meritarmi questa opportunità? Decido di staccare la spina ai pensieri almeno per un po’, e lascio che il sonno mi trascini con sé.
 
***

Mi sveglio di soprassalto con la bocca ancora aperta per l’urlo che ne è appena uscito: stavo solo sognando. Mi asciugo la fronte sudata con il palmo della mano e do un’occhiata veloce alla sveglia sul comodino.
Sono le 3 del pomeriggio passate. Per quanto ho dormito? 3 ore? 4? Non ne ho idea.
Mi alzo lentamente dal letto e scendo al piano di sotto mosso dall’incontrollabile morsa di fame allo stomaco. Appena metto piede in cucina mi rendo conto che il silenzio che domina in casa ha una spiegazione logica: sul bancone trovo un biglietto sul quale mia madre mi ha avvisato che è uscita a fare la spesa e che sarà di ritorno verso sera. Grandioso, ho la casa libera!
Per prima cosa, apro il frigo e afferro tutto quello che il mio cervello ritiene adatto per finire dentro due fette di pane. Burro di arachidi, marmellata, cioccolato e panna spray.
Altro che MasterChef, io sono meglio!
Dopo essermi preparato una merenda “leggera”, torno nella mia stanza e riaccendo il pc per collegarmi a Twitter, speranzoso che Phil abbia già terminato le sue lezioni. Proprio mentre sto digitando la password, il cellulare sul comodino vibra: è un messaggio. Incuriosito, lo afferro al volo e leggo il mittente. Immediatamente spalanco gli occhi e leggo:

Emily: “Hey Dan, sono Emily, come stai? È da un sacco che non ci vediamo! Hai da fare stasera? ;) “
 

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Capitolo 6
*** Something is changing ***


SOMETHING IS CHANGING

Emily.
Tra tutte le persone che avrebbero potuto scrivermi, doveva essere proprio la ragazza di cui tutti sanno che ho una cotta universale, e che tutti sanno essere una delle ragazze più belle della scuola che mai si sarebbe filata uno come me? La dea bendata ha forse bevuto troppo ieri sera?!

-Ciao Emily! No stasera sono libero, se ti va possiamo vederci?

Nella mia testa il tono del messaggio risulta diverso da come probabilmente lo interpreterà lei, per me suona come una domanda alla domanda stessa, del tipo “Va bene se ti chiedo di vederci o faccio la figura dello sfigato che ti sbava dietro e non aspettava altro?”. Fortunatamente, lei sembra non aver colto questa sottigliezza e ci siamo dati appuntamento alle nove in piazza giù in centro.
Grandioso. Devo segnarmi questa data sul calendario per quando deciderò di  giocare alla lotteria o qualcosa del genere. Dopo aver salutato Emily, apro Twitter e con mia grande gioia trovo una notifica nei messaggi.

-Di ritorno dalle lezioni! Aaaaah finirò con l’impazzire! Xp

Sorrido mentre rispondo, e il sorriso non mi abbandona per le seguenti ore di discussione con Phil. Parliamo del più e del meno, scuola, musica, film, videogiochi… è impressionante come qualcuno abbia così tante cose in comune con me. Forse non sono l’unico strambo sulla faccia della terra allora. Man mano che parliamo, sento che acquisisco confidenza e sicurezza, gli chiedo cose che prima non mi sarei mai sognato nemmeno di pensare di domandargli, e lui fa altrettanto. Ad un certo punto, un suo messaggio mi manda in tilt per un attimo:

-Hey se ti va possiamo chiamarci via Skype qualche volta, sembra divertente no? 

-Certo! Se mi lasci il tuo contatto dopo ti aggiungo!

L’occhio cade sull’ora e mi rendo conto che se voglio arrivare in tempo all’appuntamento dovrei iniziare a prepararmi.

-Hey io dovrei andare, stasera ho una specie di appuntamento, ci sentiamo domani su Skype?

Avrò fatto bene a dirgli che ho un appuntamento? O penserà che parlare con lui mi annoia e l’ha presa come una scusa? Mentre mi maledico per avergli scritto di avere un appuntamento, l’ansia per la sua risposta sta raggiungendo livelli insostenibili. Poi, finalmente, arriva la risposta:

-Ohh buona fortuna con l’appuntamento allora :p certo domani appena torno dai corsi ci sentiamo, buona serata ^-^ oh, mi raccomando sii te stesso e segui quello che il tuo istinto ti dice di fare! Per qualsiasicosa ricordati che io ci sono :)

Tiro un sospiro di sollievo e lo saluto prima di disconnettermi. Devo seriamente smetterla di farmi tutte queste paranoie, lui non è come me: lui è semplice, sincero, gentile, generoso e divertente, io sono paranoico, insicuro, dubbioso e riservato. Ancora mi chiedo quale fortuna ho avuto a poter parlare con lui.

Dopo una cena abbastanza veloce mi faccio una doccia, indosso jeans neri e una camicia bianca con una felpa scura, una spruzzata di profumo e mi sistemo i capelli con la piastra. Prima di uscire di casa mi guardo allo specchio e osservo attentamente l’immagine che vi è riflessa: questo Dan non somiglia per niente al Dan di qualche tempo fa. Lo sguardo soprattutto sembra essere l’aspetto che più di tutti ha subito un cambiamento, ha un qualcosa di strano, più sereno e rilassato. Sospiro e mi gratto la testa continuando ad osservare il mio riflesso. Dentro di me sta succedendo qualcosa, me lo sento, un momento sono felice e un attimo dopo mi domando quale sia il senso di tutto quello che mi sta accadendo. E tutto è iniziato da quando Phil mi ha scritto. Non mi ero mai sentito così felice, tutto mi sembra diverso… io mi sento diverso.

Phil…. Io…credo di...

 Improvvisamente il cellulare squilla, riportandomi alla realtà:

-Hey Dan, io sono quasi arrivata, tu dove sei?

Oh cavolo, sono in ritardo.

-Ehmmmm arrivo sono…. Un attimo bloccato nel traffico ma sto arrivando, tu aspettami lì!

-Va bene, a tra poco allora- cinguetta prima di riagganciare.

Una sistematina veloce ai capelli, un bel respiro ed esco dalla porta di casa.
 

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Capitolo 7
*** Follow your instinct ***


FOLLOW YOUR INSTINCT

Corro all’impazzata fra le alte file di palazzi che si stagliano accanto a me, dribblando fra i passanti che mi guardano stupiti e beccandomi anche qualche insulto per la mia andatura troppo scalmanata. La verità è che sono la persona più maldestra del mondo e spesso e volentieri inciampo in borse, ombrelli e persone. Cinque minuti dopo le nove sono ormai a pochi passi dalla piazza, quindi rallento e riprendo fiato, respirando a pieni polmoni cercando di recuperare almeno quelle poche energie giusto per salutare Emily e non annaspare ansimandole davanti. Pochi passi e finalmente arrivo in piazza, e proprio sotto un lampione la vedo: Emily. Anche lei sembra avermi notato perché si avvicina a passi svelti agitando una mano a mo’ di saluto.  Ora che è più vicina, posso constatare quanto sia cambiata dall’ultima volta che l’avevo vista, qualche mese fa, prima delle vacanze estive. I capelli neri che le incorniciano il viso fanno da contrasto con i suoi meravigliosi occhi azzurro cielo, contornati da una linea di eyeliner nero. Indossa un semplice vestitino blu scuro con una felpa e delle Converse, tipico da una ragazza come lei. Nonostante sia considerata una ragazza “popolare”, in realtà sotto sotto è una grandissima nerd appassionata di fumetti e videogiochi. Non nascondo il fatto che ho una cotta per lei da anni ormai, ma non ho mai avuto il coraggio di chiederle di uscire. Beh, di certo con tutti i ragazzi che le ronzano sempre intorno non avrei mai avuto l’occasione e nemmeno la possibilità di una risposta affermativa, ma stasera le cose sembrano essere diverse…

-Ciao Dan, ti trovo bene!- mi saluta sorridendo.

-A-anche io Emily, ti sta davvero bene quel vestito- bisbiglio, ancora abbastanza confuso.

-Oh grazie, anche tu stai benissimo con la camicia, dovresti indossarla più spesso- ridacchia.

-Emily, ehm, non per essere scortese ma…

-Ti starai chiedendo perché ti ho chiesto di vederci stasera vero?- mi interrompe lei, terminando la mia frase con un tono che improvvisamente si era fatto più cupo e serio.

-G-Già… non che mi dispiaccia insomma, ma, ecco.. volevo sapere perché proprio oggi, dopo tutti questi anni dove non ci siamo nemmeno mai parlati…

Vedo un lampo di tristezza attraversarle il volto, e subito mi allarmo:

-Scusa ho detto qualcosa di sbagliato…?- chiedo preoccupato.

-No… hai ragione- risponde lei, abbassando lo sguardo. –Ed è proprio per questo che ti ho chiesto di uscire stasera, volevo rimediare in qualche modo a tutti questi anni in cui non ho fatto altro che ignorarti e fingere di essere qualcuno che non sono… io e te ci somigliamo molto sai?- mi confessa, con un sorriso triste in volto.

Rimango un istante a fissarla, cercando di elaborare quello che ho appena sentito.

-Emily, io non…

-Dan voglio ricominciare con te, vorrei poter cancellare tutti questi anni e ripartire da zero, ci stai?- mi domanda speranzosa.

Questa situazione mi mette davvero a disagio: se da una parte il mio cervello urla “Muoviti scemo cosa stai aspettando dille di sì!”, il cuore mi martella continuamente di domande tipo “Sei sicuro di volerlo davvero? Dopo anni passati ad essere trattato da zerbino e deriso?”. Poi mi vengono in mente le parole di Phil: “Sii te stesso e segui quello che il tuo istinto ti dice di fare!”.

Cosa ti dice il tuo istinto, Dan?

-Emily, ascolta- comincio, prendendole delicatamente una mano, -Devo confessarti una cosa: ho avuto una cotta per te fin dal primo giorno in cui ti ho vista, eri una ragazza fantastica, mi ricordo che quando eravamo più piccoli ti guardavo sempre da lontano per paura che tu ti accorgessi di me, e così è stato anche in questi anni di college. Sapevo che non avrei mai avuto una possibilità con te, e il fatto che tu mi ignorassi e mi trattavi come se non esistessi non faceva altro che rafforzare il mio sentimento di insicurezza e delusione. Non ero per niente felice in quel periodo.

-Dan…- sussurra, il sorriso che lentamente abbandona il suo viso.

-Ma non devi preoccuparti, ora sto bene, ho conosciuto una persona fantastica con la quale ho un sacco di interessi in comune e che mi fa sentire felice- dico sorridendo.

-Dan mi dispiace, io…

-Non devi essere dispiaciuta, tu hai fatto quello che ti diceva il tuo istinto, e io faccio quello che dice il mio, perciò scusa, ma non credo che tra di noi possa mai esserci qualcosa- ammetto, guardandola negli occhi con aria calma e serena.

Lei lascia la presa dala mia mano, una lacrima troppo pesante le riga la guancia.

-Forse è meglio che vada- bisbiglia con il capo chino per evitare il mio sguardo.

La guardo incamminarsi nella direzione opposta alla mia, incapace di aprire bocca. Il mio cervello mi sta urlando di chiamarla e dirle che era tutto finto, che non aspettavo altro che una seconda possibilità e finalmente avere accanto a me la ragazza che ho sempre sognato. Ma il cuore mi sta dicendo qualcosa di diverso.
Quando le prime gocce di pioggia iniziano a cadere, mi convinco che tutto ciò di cui ho bisogno, tutto quello che mi rende felice e che voglio accanto a me è solamente una cosa:

Phil.
 

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