Teen Wolf Online

di Werewolf_Stiles
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -Accenzione- ***
Capitolo 2: *** Il virus ***
Capitolo 3: *** Lupi mannari ***
Capitolo 4: *** Immune ***
Capitolo 5: *** I ricercatori ***
Capitolo 6: *** L'imboscata ***
Capitolo 7: *** Spiegazioni ***
Capitolo 8: *** L'incubo ***
Capitolo 9: *** Il drago dagli occhi rossi ***
Capitolo 10: *** Dispute ***
Capitolo 11: *** Nogitsune ***
Capitolo 12: *** L'inizio della fine ***
Capitolo 13: *** Il popolo dei Ghoul ***
Capitolo 14: *** -L'unico modo è dividerci- ***
Capitolo 15: *** Il sogno ***
Capitolo 16: *** Un piccolo aiuto ***
Capitolo 17: *** Il labirinto ***
Capitolo 18: *** -Tu sei mio fratello...Stiles- ***
Capitolo 19: *** Occhi rossi ***
Capitolo 20: *** Pozione existence ***
Capitolo 21: *** Scomparsa ***
Capitolo 22: *** Prigionieri ***



Capitolo 1
*** -Accenzione- ***


Era un freddo pomeriggio d'inverno a Beacon Hills, e Stiles, abitualmente, si trovava davanti al suo pc, quando suo padre non lo chiamò dal fondo del corridoio: "Stiles, vado in centrale, ci vediamo più tardi!" "Ok papà!" rispose lui con aria distaccata, poi fermò il battito delle sue dita sulla tastiera e finché non sentì la porta principale del piano di sotto chiudersi a chiave, non si mosse. Con uno scatto si spostò con la sua sedia, facendola roteare fino al bordo del suo letto, per poi farla sbattere violentemente, e abbassandosi prese uno scatolone da sotto il suo letto: lo apri con un paio di forbici appuntite, e al suo interno trovò il Nevergear, ovvero un casco per entrare in un gioco nella realtà virtuale. Stiles lo aspettava da tanto, e non esitò un secondo a collegarlo al computer dove si trovava già installato il famoso gioco -Sword art online-. Il ragazzo in preda all'eccitazione, si distese sul suo letto borbottando semplici parole "Ok, ok...daii, andiamo, andiamo...ANDIAMOO!" poi si infilò in testa il casco, e pronunciando la parola -ACCENZIONE-, Stiles in ben 5 secondi si ritrovò in un'immensa piazza. Li a poco a poco comparvero altri giocatori, tutti eccitati per il nuovo gioco: Stiles era sconvolto dal paesaggio in alta definizione che si estandeva intorno a lui, alle sue spalle c'era un'immensa villeggiatura con colline di un verde brillante, e in alto c'era un enorme sole che emanava calore quasi come quello reale, tanto che Stiles, guardandolo con gli occhi spalancati, quasi non diventò cieco; davanti a lui c'era questa piazza dove, pensava, si riunivano tutti quelli che si erano collegati, e come non notare la maestosa entrata della città, fatta tutta in pietra con delle porte di legno completamente spalancate che emanavano accoglienza a tutti i giocatori. Stiles stava per andare verso le porte quando si senti vibrare la testa, come se qualcuno gli stesse scuotendo il cervello dall'interno, poi notò che aveva un messaggio nel suo menu, così con semplice gesto del dito destro dall'alto verso il basso, apri la sua barra, dove venivano riportate tutte le informazioni sul suo stato sia del gioco e del suo corpo reale, la percentuale di energie, gli oggetti che avrebbe ottenuto, eccetera...poi cliccò su un pulsante che lampeggiava e subito si attivo un video messaggio "Salve giocatore, benvenuto in Sword Art Online, un gioco nella realtà virtuale che cambierà completamente la tua vita, il mio nome è Peter Hale..." a quel nome Stiles spalanco gli occhi, davanti a lui c'era proprio Peter Hale, il fondatore del gioco, un genio di fama mondiale e unico grande idolo di Stiles Stilinsky! "...sono il fondatore di questo gioco, e ho il compito di spiegarti in breve come funziona e quali sono le regole principali: Sword Art Online è formato da 100 piani, e lo scopo di ogni giocatore è di conquistarli tutti, anche se la difficoltà aumenta ad ogni piano; un piano si conquista sconfiggendo un feroce boss, ma non potrai fare tutto da solo, per questo dovrai creare un party con altre persone, vuol dire che con il passare del tempo conoscerai nuovi giocatori, e con loro potrai creare una grande ed imbattibile squadra!. Più andrai avanti, più il tuo livello si alzerà..." poi fini con lo spiegare le tante tipi di regole del gioco finché non concluse "...questo è quanto, benvenuto a Sword Art Online, giocatore, e buon divertimento!" poi il video scomparve, e il ragazzo si avviò verso le porte. La piccola città era colma di giocatori e giocatrici di ogni genere che passeggiavano lungo le strade: c'erano così tante bancarelle e negozi li, con moltissime cose interessanti: Stiles voleva comprare un'arma, e vagando per le strade, finalmente notò un'interessante spada argentea, con il manico nero, e gli ricordava molto la sua mazza da baseball a cui era molto affezzionato: "Vedo che ti interessa la Claymore, eh? O come la chiamano ora -la Saetta argentea-..." era Scott, il miglior amico, anzi, quasi fratello di Stiles, anche lui fan dei giochi virtuali: "Scott! Era ora che ti facessi vivo! Gli altri dove sono?" "Sono in giro, anche loro stanno cercando delle armi...comunque, prima che qualcuno la prenda al posto tuo, ti consiglio di comprarla amico" Dopo qualche minuto arrivarono Allison e Isaac, altri due loro amici: "Ehi, Stiles...bella la tua nouva spada!" "Grazie, Allison, anche il tuo nuovo arco!" "Vi volevo presentare Lydia, una mia compagna di classe che ho convinto a giocare con noi!" una ragazza dai capelli rossi si avvicinò al gruppo, accennando un semplice -Ciao a tutti-...Stiles rimase a bocca aperta, il suo battito iniziò ad aumentare, e, anche se non poteva essere possibile, gli sembrava quasi di sudare "...Stiles, ti senti bene? Stiles!" gridò infine Isaac: Stiles lo guardo tutto rosso in viso dicendo "No...cioè si, ecco si...emh..." voleva davvero scavarsi una buca, tanto che alla fine si accorse che tutti, compresa Lydia, lo stavano fissando. Erano le 5 del pomeriggio, e la squadra era riunita a parlare su un grande prato, quando Stiles sentì fischiarsi le orecchie, così forte e improvvisamente che sussultò all'impatto, poi si accorse che non era l'unico, anche tutti gli altri stavano granché, poi accade l'imprevedibile: vennero tutti teletrasportati forzatamente al centro della piazza dove erano stati quel pomeriggio, dove si trovava l'entrata della città, e non solo loro, ma tutti i giocatori che si erano collegati oggi, Stiles riuscì anche a riconoscere qualche viso. Scott e Allison si tennero la mano, stringendola, mentre Isaac si guardava intorno "Io direi di scollegarci..." disse infine, tutti annuirono, aprirono la loro barra ma videro che il tasto per il logout non c'era!; in un attimo i ragazzi si gurdarono con sguardi colmi di terrore, finché non vennero interrotti da un altro fischio nelle orecchie più doloroso di prima: al di sopra di loro si apri un altro videomessaggio, era Peter Hale. "Buonasera, giocatori" iniziò a dire "...state tutti tranquilli, non fatevi prendere dal panico. Penso che ormai tutti vi siate accorti che il tasto per il logout non c'è più, e vi assicuro che non è un bug del gioco...dovete sapere che ho appena installato un VIRUS, che comporterà vari cambiamenti: potrete uscire dal gioco solo se completate tutti e 100 i piani, e se verrette uccisi qui, nella realtà il vostro cervello andrà in frantumi causando una morte istantanea, e se qualcuno nella realtà cercasse di rimuovere il Nevergear, farete la stessa fine!. Ma i cambiamenti non sono ancora finiti: il virus ha anche portato dei cambiamenti alla vostra struttura fisica e psichica, e di questi cambiamenti ve ne accorgerente al più presto...alcuni potrebbero essere immuni, ma questi verrano rintracciati ed eliminati al più presto!. Vi starete sicuramente chiedendo il perché di tutto questo: io voglio creare una nuova generazione, una nuova razza, comandata da me, dalla scienza, e invogliarvi a giocare a Sword art online è stata l'unica possibilità per ottenere delle cavie, quindi congratulazioni, e ben venuti al vero Sword art online...ah, dimenticavo, le cure per il virus le troverete solo al 100° piano...buona fortuna a tutti!". Ciao! Questa è la mia prima fanfiction, un crossover della serie tv Teen Wolf e dell'anime Sword Art Online (puo contenere spoilers)...accetto qualsiasi commento, critica o consiglio, fatemi sapere com'è!...spero vi piaccia :). Seguitemi anche su instagram: teen_wolf_online

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Capitolo 2
*** Il virus ***


La schermata del video andò in frantumi digitali, e nella piazza iniziarono a sentirsi grida di terrore,  di rabbia, di sconforto. Stiles e gli altri avevano paura, perché non sapevano cosa fare, dove andare...finché i loro sguardi di terrore non si posarono su delle viscide e strane larve giganti con tentacoli meccanici che presto circondarono tutti i giocatori, uno si era anche avvicinato al loro gruppo: ben presto si alzarono urla nella folla, come se qualcosa di terribile stava succedendo, ne Stiles ne gli altri riuscivano a capire, finché non accadde proprio vicino a loro, quattro giocatori erano stati eliminati. Stiles ripensò all'avvertimento di Peter Hale "gli immuni al virus saranno eliminati" quindi i giocatori uccisi da quei...cosi...erano immuni. Dovevano fuggire. Nascondersi. Stiles non sapeva che fare, guardò gli altri che avevano la sua stessa espressione, finché la creatura viscida non prese Scott per una gamba: "SCOOOOTT!" urlò Allison in preda al panico, Stiles senza pensarci due volte prese la sua spada e si avviò, correndo, verso la larva gigante, ma prima che lui potesse colpire il braccio meccanico che tratteneva il ragazzo, la creatura lo lasciò andare senza esitare. Stiles per un attimo rallento, poi corse verso l'amico: "Scott...hey amico stai bene?!" "Penso di si, ma non ho ancora capito perché quella cosa mi ha lasciato andare..." "Non c'è tempo per rifletterci dobbiamo nasconderci subito!" urlò Isaac agli altri, così iniziò a correre verso le porte enormi porte della città. Stiles era in preda al panico, vedeva così tante persone soffrire che gli ritornò il pensiero di sua madre morta quando lui era più piccolo, e quasi gli vennero le lacrime agli occhi per lo sconforto e la tristezza. Dopo aver superato la città si ritrovarono in mezzo a un grande bosco, dove finalmente erano soli "Spero che abbiate qualcosa da mangiare, perché sto morendo di fame" disse Stiles, con un tono di preoccupazione nella sua voce, ma tutti guardarono in basso e fecero capire al ragazzo che non avevano nulla, poi Lydia, la nuova ragazza che fino ad ora non aveva parlato gli disse: "Ho solo qualche mela, ecco prendine una" gli porse una mela, ed entrambi i ragazzi, guardandosi negli occhi, divennero rossi. Un colpo di tosse da parte di Isaac risuono, allora Stiles si svegliò di scatto:"Oh si, ecco, grazie mille Lydia..." disse con tono timido, i suoi occhi si incrociarono di nuovo con quelli verdi smeraldo della ragazza "Figurati!" disse lei, con un sorriso smagliante sulla bocca. Riuscirono ad accendere un fuoco e tutti si sedettero intorno ad esso, finché non si addormentarono. Stiles si svegliò di scatto, dei rumori di grida acuti lo avevano svegliato, così si girò verso gli altri e vise Scott e Isaac che si contorcevano per il dolore: Stiles corse verso Allison e Lydia che si trovavano vicino ai ragazzi :"Cosa succede?!" disse ad Allison, che aveva le lacrime agli occhi "Non ne abbiamo idea, ci siamo svegliate per i loro lamenti, e l'unica cosa che riescono a dire è che hanno dolore in tutto il corpo!" potrebbe essere un effetto del virus di cui parlava Peter Hale, pensò Stiles, poi disse: "Lydia, Allison, avete delle pozioni-guarigione?" le ragazze frugarono nelle loro tasche e diedero a Stiles ciò che gli aveva chiesto, poi cercò di farle bere ai ragazzi: "St...Stiles" disse Scott con una voce dolorante "...è meglio se" i suoi occhi erano socchiusi e quando li aprì di scatto Stiles, terrorizzato, vide i suoi occhi di un giallo brillante "...SE SCAPPATE!" disse con una voce del tutto diversa dalla sua, più cupa, più feroce.

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Capitolo 3
*** Lupi mannari ***


Ben presto anche Isaac aprì i suoi occhi, ed anche i suoi erano di un colorito brillante; Stiles, Lydia e Allison si allontanarono di scatto mentre i due si erano alzayi di scatto: non avevano più un aspetto umano, sembravano...lupi, avevano zanne e artigli affilati e la loro faccia era quasi ricoperta di peli. Stiles e le ragazze iniziarono a correre per il bosco, mentre i due mostri li stavano inseguendo, il ragazzo pensava continuamente alle parole di Peter Hale, lui e le due ragazze erano immuni, non si erano trasformati in nulla, oppure gli effetti non si erano ancora manifestati?. I suoi pensieri furono interrotti da un urlo lacerante, disumano, che non aveva mai sentito prima, l'urlo era quello di Lydia. Poi un campo di forza invisibile si scontrò verso i due lupi, che caddero a terra, dopo di ché si alzarono di scatto, e Isaac, o quello che era, con una forza incredibile staccò un albero dal terreno e lo scagliò contro i tre ragazzi: Lydia lanciò un altro urlò disumano, e il tronco si scontrò contro un altro campo di forza generato dalla sua voce. Si sentì un altro urlo, diverso però da quello di Lydia, più marcato, quasi come quello di un lupo...mannaro. Isaac e Scott si girarono di scatto e iniziarono a correre verso il richiamo presumibilmente da parte di un altro lupo. Ora la foresta era silenziosa, non si sentivano ne ululati, ne urli disumani, ma nessuno dei tre osò muovere un muscolo, finché Lydia non cadde a terra svenuta; Stiles corse subito da lei, per poi prenderla in braccio: "Dobbiamo trovare un posto più sicuro, magari al coperto..." disse poi ad Allison, che aveva il viso rigato dalle lacrime: "Stiles, Scott e Isaac..." "SCOTT E ISAAC NON SONO PIÙ LORO!" Stiles si pentì subito di averle urlato così, ma poi, guardando Allison con gli occhi rossi per le lacrime, scoppiò a piangere anche lui. La notte era passata, si intravedeva il sole scorgere tra le montagne lontane del paesaggio, Stiles, Allison e Lydia si erano accampati sotto un enorme albero non molto lontano dal loro accampamento iniziale; di Scott e di Isaac nessuna traccia, e questo preoccupava molto i ragazzi, non sapevano nemmeno se sarebbero rimasti dei lupi, o peggio, se le larve viscide l'avessero portati via, poi un suono catturò l'attenzione di Stiles, proveniva dai cespugli alla loro destra, così estrasse la spada, dicendo:"Chi sei, fatti vedere!" puntò la lama dritto verso due ragazzi più grandi di loro, che stavano uscendo lentamente dal cespuglio:"Vi vogliamo aiutare..." disse l'uomo, aveva capelli corti marrone scuro e occhi chiari "...davvero, non vi vogliamo far del male" disse invece la ragazza, un po scura di pelle, dai capelli neri e lunghi. "E chi ci dice che possiamo fidarci di voi?!" disse Allison "Dovete, sappiamo molte cose di questo gioco, noi facevamo parte dei programmatori del gioco, ci siamo connessi giusto per aiutare i nuovi giocatori più piccoli e per controllare se c'era qualche problema, ma dopo l'annuncio di quello stronzo e l'arrivo di quelle viscide creature, siamo scappati nella foresta, come voi, finché..." la donna smise di parlare e gettò uno sguardo preoccupato all'uomo, che continuò a parlare:"...finché non mi sono trasformato in quello che sembrava un lupo mannaro"; Stiles, Lydia e Allison si guardarono allibiti, quindi c'era una speranza che Scott e Isaac siano ritornati come quelli di prima? "E c'è anche un altro motivo..." disse la donna "E cioè?" chiese Allison, la donna con un sorriso rispose:"Sappiamo dove sono i vostri amici".

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Capitolo 4
*** Immune ***


"Vi conviene seguirci, i due ragazzi questa mattina hanno chiesto di voi, così siamo venuti a cercarvi" continuò la donna "...comunque io sono Braeden, e lui è il mio ragazzo, Derek" rimasero in silenzio aspettando la risposta da parte dei tre ragazzi:"Verremmo con voi, ma se tutto quello che ci avete detto erano solo stronzate, ne pagherete le conseguenze" disse Stiles con un tono serio, Braeden annui e così i tre ragazzi li seguirono. Dopo mezz'ora di cammino, arrivarono in una piccola vallata dove al centro c'era un enorme albero tagliato, e sulla destra c'era una piccola grotta, da dove uscirono due ragazzi: Scott e Isaac. "Scott!" urlò Allison gettandosi fra le sue braccia e dandogli un lungo ed appassionante bacio, dopo di che Stiles e Scott si guardarono per un minuto, e con un gran sorriso si abbracciarono come per dire "grazie di essere vivo!". Braeden e Derek offrirono qualcosa ai tre ragazzi poi iniziarono a raccontare:"Come vi avevo già detto, noi facevamo parte dei programmatori del gioco, e ci avevano incaricato della sicurezza dei giocatori, così abbiamo deciso di connetterci anche noi, in modo da aiutare qualsiasi giocatore in difficoltà.." iniziò Braeden:"Ma poi, come avete visto c'è stato quel messaggio del cazzo da parte di Hale, cosi ci siamo nascosti nel bosco, e Derek nel bel mezzo della notte iniziò ad avere dei dolori atroci, e quando ho visto i suoi occhi gialli ho cercato di scappare, ma non era come pensavo, perché quando lo vidi, Derek era spaventato quanto me e non era vorace com'è accaduto ai vostri amici..." "...il fatto è che forse ho capito come ci si puo controllare durante una trasformazione" continuò Derek "...mentre sentivo quell'enorme dolore in tutto il corpo, pensavo costantemente a Braeden e di cosa sarei stato capace di fargli incosapevolmente, finché non mi trasformai, ma non ebbi nessun tipo di impulso, voglia di sangue, di distruzione...insomma ero semplicemente IO" ci fù un breve silenzio, poi continuò "...poi sentimmo degli ululati, e ben presto i due vostri amici ci furono addosso..." "...del resto non preoccupatevi, l'importante è che siamo tutti vivi e vegeti; comunque, abbiamo scoperto accedendo in alcuni file non ancora criptati da Hale, che il virus ha cambiato il nostro sistema nel gioco, quindi il virus, mediante il dna del giocatore puo avere effetti diversi, e quindi i giocatori possono essere divisi in varie categorie...purtroppo non abbiamo scoperto di quali tipi si trattano, ma se aprite la vostra barra, in alto a sinistra, sotto il vostro nome c'è scritta la vostra categoria, e cliccandoci potete avere informazioni su di essa..." così Scott, Isaac, Stiles, Allison e Lydia aprirono la loro barra all'unisono:"Lupo mannaro?!...mezzo uomo, mezzo lupo. Trasformazione: costante, controllabile. Voracità: elevata, aumenta durante le notti di luna piena. Forza: molto elevata. Intelletto: medio" dissero insieme Scott e Isaac, guardandosi con sguardi interrogativi; "Ca-cacciatrice?...virus lieve. Capacità combattiva: molto elevata. Forza: media. Intelletto: elevato." lesse sorpresa Allison, "Ba...cosa?!...Banshee? Ma cosa diavolo è?...Capacità poteri: molto elevata, genera campi di forza con il suono elevato della voce, riesce a percepire la...morte. Potere guaritore. Capacità combattiva: elevata. Forza: media. Intelletto: elevato. " poi tutti guardarono Stiles, per vedere a quale categoria apparteneva, ma dopo aver letto lo sguardo cupo del suo volto, tutti guardarono a terra come se avessero capito, infine il ragazzo lesse:"Immune...elemento da eliminare". Per questo ieri notte non si era trasformato come Scott e Isaac, lui era immune, doveva essere eliminato. Aveva avuto solo un colpo di fortuna a non essere preso dalle larve viscide. Nel gruppo calò un silenzio innaturale, tutti guardavano Stiles, il semplice ragazzo sempre pronto a battersi per i suoi amici, colui che sempre ha il sorriso sulle labbra nonostante il suo passato e colui che ha quell'ironia così spontanea che è difficile non amarlo; "Stiles, ascoltami bene..." il silenzio fu interrotto dalla voce di Scott "...non importa se sei immune, un semplice...umano, tu per noi sei importante e non lasceremo mai che ti prendano per ucciderti...io non glielo permetterò." Stiles lo guardò con gli occhi sofferenti, e abbozzò un sorriso, per dire che stava bene, anche se non era vero. La notte scese dolcemente, quasi sembrasse reale, Isaac, Scott e Derek si stavano studiando in modo da non ritrasformarsi durante la notte, Allison stava provando qualche tiro con il suo arco, mentre Stiles e Lydia erano seduti ai lati dell'enorme albero tagliato:"Hai freddo?" chiese Stiles a Lydia vedendola cingersi la vita con le braccia tremanti:"No...sto bene" mentì la ragazza, ma lui la coprì lo stesso con la sua giacca, nonostante il rifiuto, e a quel gesto Lydia smise di tremare:"Grazie, davvero" "Figurati" rispose Stiles con la voce più dolce mai sentita "...posso dirti una cosa?" chiese la ragazza "...io sarei felice di essere umana" gli occhi di Stiles osservarono attentamente le parole che uscivano dalla sua bocca, poi tornarono a guardare per terra, e Lydia, vedendolo triste cercò di rimediare:"Vedi, quello che intendo io è che è molto meglio mantenere la propria umanità piuttosto che essere delle creature mitologiche e dei pazzi che urlano generando campi di forza...noi non permetteremo MAI che ti uccidano, sarà l'ultima cosa che faremo." Stiles posò i suoi occhi su quelli di Lydia, colmi di speranza e compassione...così l'abbracciò forte come non l'avesse mai fatto a nessuno, mormorando un semplice "Grazie", iniziò poi a sentire caldo, un caldo strano, mai provato, un caldo piacevole, difficile da scordare, così una volta staccatosi da lei, la guardò di nuovo sulle labbra e gli venne voglia di baciarla: anche il viso di Lydia si era fatto un po caldo, ma non era caldo come se avesse la frebbre...sarà che anche lei provasse quel calore piacevole? Che entrambi provassero qualcosa?...fu Stiles a fare il primo passo, con quella voglia irresistibile di posare le sue labbra sulle sue, di assaporarne il sapore e la loro consistenza, così si avvicinò piano, guardandola sempre negli occhi, aspettandosi di vedere uno sguardo sconvolto, ma invece vide degli occhi così passionevoli, così desiderosi...le loro labbra erano quasi al punto di toccarsi, ma vennero interrotti da una voce assordante e scherzosa:"Bene ragazzi, credo proprio che sia giunto il momento di dormire, è tardi per voi!" disse Braeden; i due si guardarono sconvolti e quel calore piacevole che provavano venne sostituito da un calore insopportabile: l'imbarazzo "Buonanotte Stiles." disse alla fine Lydia, rossa in viso:" Eh, come? Ah si! Bu-buonanotte Lydia".

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Capitolo 5
*** I ricercatori ***


*rumoridispade**schocchidifrecce**ruggiti*urla*..."SCOTT, ATTENTO!" il boss del 50° piano lo stava per colpire alla gamba destra con la sua lunga coda di pietra, ma il ragazzo, anzi, il lupo, la schivò con un semplice ed agile salto, poi si avventò verso la sua mostruosa e orrenda faccia, provocandogli così, con i suoi artigli affilati, un profondo taglio sulla guancia sinistra; ormai mancava poco, gli restava solo il 10% di vita, e avrebbero potuto ottenere il passaggio al piano 51...lo schema da combattimento consisteva: Lydia, la banshee, si trovava in fondo, visto che aveva dei poteri guaritori, perciò in caso di emergenza guariva i combattenti ed interveniva con un campo di forza; Allison e Braeden difendevano con i loro archi, come cacciatrici erano molto abili con vari tipi di armi, ma in particolare Allison era molto legata ad arco e frecce; Isaac, Scoot e Derek, ovvero i tre lupi mannari, erano i più forti, quindi era loro compito attaccare maggiormente il boss; poi c'era Stiles, l'umano, non aveva un ruolo ben preciso nella squadra, in casi estremi poteva affiancare i tre lupi, ma ora si trovava accanto a Lydia, estremamente scocciato della sua posizione:"Isaac non sta in ottima forma, dovrei andare a sostituirlo..." disse poi a Lydia:"Non mi sembra opportuno Stiles, gli manca solo il 6% di vita e stiamo vincendo alla grande, quindi rimani in posizione..." Stiles era stufo della sua posizione, voleva combattere, voleva annientare lui il boss...sicuramente gli avevano dato quella posizione per..."Aah! Al diavolo!" dopo quelle parole Stiles corse verso il boss ignorando i richiami di Lydia: era il momento, l'attimo che gli permise di usare la sua nuova abilità di salto, così staccò i piedi da terra, arrivando alla testa del boss, trafiggendola con la sua lucente Claymore, ma l'entusiasmo di Stiles non durò a lungo; con un colpo secco, prima che il boss finisse il mille pezzi scaglio un colpo molto forte con la coda al fianco sinistro di Stiles che lo scaraventò a terra. Mentre il boss, ormai sconfitto, si consumava lentamente in piccoli coriandoli digitali, tutti i guerrieri guardavano Stiles che giaceva a terra, immobile:"STILES!" gridò Scott, che si era appena ritrasformato in umano, e corse verso l'amico il più veloce che poteva:"Sco-Scott...tranquillo, sto bene..." disse Stiles mentre cercava di rialzarsi da terra:"Ma cosa ti venuto in mente?! Sei impazzito?? Lo sai che non posso guarirti!" gli gridò Lydia, seguita da Scott, che in viso aveva un'espressione molto preoccupata, infatti gli immuni nel gioco venivano considerati come degli estranei, come se non gli appartenessero, quindi qualsiasi rimedio di guarigione non poteva funzionare:"Sentite, sto bene, non serve farmi la predica, non siete mia..." al pensiero della madre, gli occhi di Stiles si fecero improvvisamente tristi, poi riprese:"...ho ucciso il boss, no? Ora perché non ce ne andiamo a mangiare qualcosa al 51° piano per festeggiare? Ho una fame da lup...emm...da cani!" cercò di cambiare argomento, ma all'inizio non abboccò nessuno:"Emh, se permettete anche io sono affamato" disse Isaac, con la sua solita espressione franca e senza alcuna preoccupazione:"Isaac! Sei sempre il solito..." lo rimproverò Allison con aria scocciata ma divertita:"Già, forse è il caso di mettere qualcosa sotto i denti, dopo tutto ce lo meritiamo!" disse soddisfatta Braeden, così tutti si avviarono verso l'uscita della stanza del boss del 50° piano:"Stiles, posso parlarti?" chiese Scott, e Stiles, capendo che il suo "piano di evaquazione" non aveva avuto successo con tutti, si limitò ad annuire avvicinandosi all'amico:"Ne abbiamo già parlato, Stiles...lo sai che se ti succede qualcosa di grave ne io, ne Lydia, nessuno potrebbe aiutarti?!" "Ascolta, non sono stupido, ok? Me l'hai già detto troppe volte...mi sono stufato di stare sempre in disparte mentre voi vi divertite, e ti ripeto per l'ennesima volta che non dovete preoccuparvi di me..." "E invece io mi preoccupo tantissimo per te! Tutti noi, Stiles, facciamo l'impossibile! Abbiamo scelto di non far parte di una gilda, di vivere senza alcun aiuto, solo per te...lo sai..." "Scott, ti ripeto che non sono stupido, cerco solo di comportarmi normalmente..." "Farti ammazzare è un comportamento normale?! Stiles, perché continui a rovinare tutto?" "Rovinare tutto?! Senti io posso benissimo cavarmela da solo, ho degli ottimi livelli di combattimento, di abilità e di..." "NON ME NE FREGA NULLA DELLE TUE ABILITÀ,STILES! TU NON SEI FORTE, NON SEI IN GRADO DI COMBATTERE CON NOI, TU SEI UN UMANO!" Stiles rimase scioccato dalle parole di Scott, era stato proprio il suo migliore amico a dirle?! Il ragazzo notò il pentimento dell'amico dai suoi occhi, ma ormai era troppo tardi:"Non sono in grado eh? Lo vedremo." voltò le spalle a Scott e a tutti gli altri che sicuramente avevano sentito la loro discussione, e se ne andò. Scott non aveva poi tutti i torti, erano già passati due anni da quando si erano collegati per la prima volta, ed immuni ne sono rimasti veramente pochi, quasi considerati rarissimi; molti nel corso del tempo si sono suicidati per la paura, altri hanno preferito arruolarsi con le truppe di "ricerca" sotto comando di Peter Hale, con il compito di catturare gli immuni ed ucciderli, e altri ancora per rafforzarsi e cercare di arrivare al 100° piano decisero di creare delle vere e proprie gilde enormi, persino al gruppo loro gli era stato chiesto di entrarne a far parte, ma hanno sempre rifiutato, tutto questo per Stiles, in modo da mantenere segreto il vero stato del ragazzo.Mentre camminava nel bosco, Stiles ripensava continuamente al discorso tra lui e Scott, quasi che voleva voltarsi e correre verso di lui per chiedergli scusa di tutto, quando senti un rumore alle sue spalle...un nitrito...cavalli...potevano significare solo una cosa: le truppe di ricerca. "Hey, pivello! Tutto solo?" gli chiese una voce alle sue spalle, merda, erano davvero i ricercatori, se avessero scoperto che era un umano lo avrebbero portato alla Città d'inizio per giustiziarlo "Allora, ti giri o no? Siamo qui!" a Stiles tremavano le mani, ma doveva dare l'aria più disinvolta possibile per scamparla:"Si, certo!...wow che bei cavalli, signor?" "Signor Sonoiltuopeggiorincubo...ora, sai cosa devi fare, fammi vedere la tua barra!" "Oh beh certo!" Stiles premette sulla sua barra, la sua categoria era stata truccata da Braeden, per non far scoprire ai ricercatori del suo vero stato "Un lupo eh?...e allora non ti dispiacerebbe se creassimo un party giusto per controllare se non è un falso stato il tuo" merda, sapeva del trucco? No, era impossibile! A meno che non sia anche lui un membro come Derek e Braeden. Sulla sua barra comparve la richiesta di autorizzazione al party, ma lui non sapeva cosa fare, se fosse scappato l'avrebbero sicuramente preso per i cavalli troppo veloci, se avesse accettato la richiesta avrebbero sicuramente scoperto che era un umano:"Allora, ti vuoi muovere?!" avvicinò il dito tremolante al pulsanto di accetazione, ma quando clicco, non accadde nulla:"Deve esserci un bug cazzo!...tu non muoverti, hai capito pivello?! Voi altri trattenetelo, fino al mio ritorno, sono sicuro che c'è sotto qualcosa..." "Beh, fa pure...non ho nulla da fare..." Stiles aveva avuto un enorme colpo di fortuna, tanto ché pensava davvero di rimanerci secco, ora doveva solo trovare il modo per scappare dagli scagnozzi di quel tipo. 

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Capitolo 6
*** L'imboscata ***


Mentre aspettavano il ritorno del capo, gli altri uomini decisero di legare a un albero Stiles per non farlo scappare...mossa astuta, ma non troppo: Stiles aveva con se, nascosta nella manica della maglia una lama di emergenza, che avrebbe potuto utilizzare per tagliare la corda che tratteneva le sue mani; quando i soldati, probabilmente cacciatori, erano distratti per i fatti loro, Stiles iniziò a tagliare il più veloce possibile, con la paura che il capo dei ricercatori potesse tornare. Dopo qualche minuto, si sentì il rumore di rami che si rompevano, calpestati...era tornato, ma Stiles non aveva ancora finito, così per non farsi notare cercò di tagliare in modo svelto, ma silenziosamente:"Bene, ho riparato il bug, ora accetta la..." improvvisamente un fumo nero si abbattè in mezzo al gruppo, e questo diede tempo a Stiles di liberarsi:"Sono streghe!...state tutti vicini!" streghe? Perché le streghe avrebbero dovuto infastidire i ricercatori?...Stiles si era finalmente liberato, quando però senti le urla strazianti di due uomini, ma non riusciva a vedere niente con quel fumo nero, così, facendo fatica a capire da che parte andare, cercò un cavallo per scappare; altre urla...a Stiles balenarono molte domande in testa, ma soprattutto, voleva sapeva il motivo ben preciso per cui le streghe avevano preso di mira proprio loro, forse per vendetta? Si ma non spiega l'utilizzo del fumo nero accecante...dovevano nascondere qualcosa, o prenderla, o...salvarla...che stavano cercando di salvare Stiles? Ma per quale motivo? Lui non aveva mai conosciuto, nel corso dei due anni, una strega, ma ne aveva solo sentito parlare: erano prevalentemente donne, facevano parte di un'unica gilda molto ampia che si nascondeva tra le montagne o nei sotterranei di qualche città o castello, insomma non avevano un luogo stabile. Stiles riuscì a trovare un cavallo, montò, e corse via, cercando di togliersi dalla testa le ultime urla strazianti degli uomini, ormai felice di averla nuovamente scampata...non gli importava delle streghe, voleva solo trovare i suoi amici, aveva bisogno di loro, ma improvvisamente sentì un dolore lancinante dietro alla schiena. Stiles, d'istinto, lasciò le redini, e cadde dal cavallo, sfortunatamente, di schiena, gridando per la fitta di dolore...non riusciva a muoversi, poteva solo gridare e chiamare aiuto,  le lacrime gli uscivano con un rubinetto aperto, quando però senti una mano fredda sulla sua schiena:"Nessuno ti aiuterà, Stiles, NESSUNO!" era una strega, ma come faceva a sapere il suo nome:"P...per-perché?!" riusci a dire tra un lamento e un altro:"Tu rivoluzionerai Sword art online, tu sarai in grado di proclamare giustizia..." con un netto e deciso movimento, la strega estrasse dalla schiena di Stiles un pugnale, che emanava una strana polvere nerastra, seguito poi da un altro urlo di Stiles, ancora più stranziante e dal sangue che sgorgava dalla ferita:"Tu, Stiles Stiliski, con questa nuova cura, sarai in grado di..." "NOOO!" la voce di una ragazza risuonò da dietro Stiles, che, per lo stordimento, non riusciva a vederla bene: la sconosciuta si avventò sulla strega, ma prima che la colpisse con la sua possente Katana, essa spari nel nulla. Stiles stava perdendo molto sangue, provava a tenere premuto sulla ferita, ma era quasi impossibile fermare l'emorraggia, si sentiva affaticato, spossato, come se il mondo gli stesse crollando addosso...la sconosciuta si avvicinò, mormorando qualcosa che Stiles non riusciva a comprendere, poi divenne tutto buio. Lentamente aprì gli occhi, era in una...casa? Si, esatto, un piccolo chalet di legno di collina che emanava molta accoglienza: era su un letto, non si era mai sentito così riposato in questi due anni, stava davvero bene...ma poi ricordò tutto, il fumo nero, le grida, il dolore lancinate alla schiena, la strega e la...sconosciuta! Sicuramente si trovava in casa sua, e a quel pensiero Stiles divenne completamente rosso in viso. Cercò di alzarsi, ma una stretta di dolore tolse il fiato a Stiles, notò infatti sotto la maglietta una grande fasciatura "Sicuramente migliori di quelle che fa Isaac!" pensò ridendo silenziosamente:"Finalmente ti sei svegliato" nella stanza dove si trovava Stiles entrò una ragazza, presumibilmente quella che l'aveva salvato la notte prima: coreana, ma non era molto alta, aveva un'aria piuttosto agile, capelli mori e lunghi, e occhi marroni grandi e penetranti:"Chi sei? E perché mi hai salvato ieri notte?" chiese il ragazzo tutto serio:"Prima di tutto ti ho salvato una sera fa e non ieri notte...e io mi chiamo Kira, piacere di conoscerti...Stiles, giusto?" disse Kira nell'aria più timida che Stiles potesse mai immaginare:"Si, sono Stiles...ora però dovrei andare, i miei amici si staranno preoccupando..." disse il ragazzo cercando una scusa per svignarsela, ma quella bugia gli fece ricordare della discussione tra lui e Scott, di come se ne andò senza nemmeno avere un po di pietà per lui e per i suoi compagni, in fondo si erano solo preoccupati..."Mmm, ecco non credo che tu possa andare dai tuoi amici, il fatto è che prima ti devo dire un po di cose di estrema importanza..." "Senti, devo andare...le tue cosucce di estrema importanza me le dirai un altro giorno ok?" poi cercò nuovamente di rialzarsi, ma qualcosa al collo gli impedi di proseguire, la sua Katana:"Ascolta Stiles, sto cercando di essere il più gentile possibile, ma questa è una cosa davvero importante e per questo dovremmo organizzarci per la pratenza di domani..." "Partenza?! Di quale partenza stai parlando?! Io con te non vado da nessuna..." "Devi, Stiles...c'è in gioco la nostra vita...c'è in gioco il futuro di Sword Art Online! Quindi ti supplico non opporre resistenza, o le cose potrebbero farsi molto più complicate!..." la sua voce più andava avanti più sembrava quasi disperata, come se avrebbe fatto di tutto per convincere quel ragazzo, e a Stiles non gli sembrava stesse mentendo:"Va bene, verrò con te...a una condizione, anche i miei compagni verranno".

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Capitolo 7
*** Spiegazioni ***


"Ok, ma non possiamo perdere molto tempo...sai dove si trovano?" "Probabilmente ma non ne sono così sicuro...però possiamo provare"; 24° piano, Kira e Stiles atterrarono con il teletrasporto sulla piazza principale, poi proseguirono, svoltando in varie viuzze:"Ma dove stiamo andando?" chiese curiosa la ragazza:"Shh! Fa silenzio, probabilemnte sanno che sei qui" "Ma chi...?" non fini a dire la frase che due lupi si avventarono contro di lei, cercando poi di bloccarla per scoprirle il collo, in modo che la creatura possa agire, tranciandogliela; il lupo stava per agire, ma si fermò di scatto quando sentì dietro di lui una voce che diceva "No, Isaac...Fermo!", era quella di Stiles, che aveva riconosciuto l'amico, poi riusci anche a riconoscere anche Scott, il lupo che tratteneva Kira. "Stiles...!" disse con aria sorpresa Scott, vedendo l'amico davanti a lui:"Hey...cosa c'è? Hai visto un fantasma per caso?" scherzò Stiles, così Scott andò da lui abbracciandolo fortissimo, mormorando tra i singhiozzi:"Ti prego Stiles, perdonami...lo sai che quelle cose che ti ho detto non le penso davvero...mi dispiace!" "Amico, tranquillo non fa nulla...non ti sembra, ecco, una reazione un po eccessiva? In fondo sono stato via solo una notte..." "Stiles lo sappiamo, ma..." disse Isaac avvicinandosi con lo sguardo preoccupato:"...ieri, mentre ti stavamo cercando, sulla barra, nella sezione del party, abbiamo notato il tuo stato...ed era completamente scomparso...pensavamo fossi...morto...". "Cosa?! Il mio stato?...ma non è scomparso!" Stiles controllò subito sulla sua barra: il suo stato c'era ancora, ma la categoria -umano- era completamente scomparsa:"...la mia cateogoria, non c'è più!" "Oh no..." mormorò Kira:"Oh no...cosa?!" ribattè il ragazzo:"Stiles, si sta facendo davvero tardi...chiama tutti i tuoi amici e poi partiamo..." "Cosa? Partiamo? Stiles, la conosci? Di cosa sta parlando?!" domandò Scott nervosamente:"Vi spiegheremo strada facendo ma ora dovete venire con noi..." "Non andiamo da nessuna parte, chi sei tu per decidere cosa dobbiamo fare...Stiles, dimmi che cosa sta succedendo?!" "Lui non centra nulla, Stiles si trovava solo nel luogo sbagliato al momento sbagliato..." "Ma di cosa sta parlando Stiles?!" il ragazzo era confuso, troppe domande senza resposte, troppa confusione...troppo...:"Stiles...?" si, eccola, quello che gli occorreva ora era solo lo sguardo dei suoi occhi verdi smeraldo posati sui suoi color nocciola, la sua pelle morbida e liscia che lo avvolgeva in un abbraccio, e quel bacio che desiderava da tanto...Lydia era proprio li, davanti a lui, e non aspettò neanche un secondo ad abbracciarlo il più forte possibile, realizzando così il piccolo desiderio di Stiles. Le acque tra Scott e Kira si erano finalmente placate, così, entrarono nel loro "nascondiglio segreto": era una locanda abbandonata dove passavano molto del loro tempo, sopratutto la notte, dove tenevano tutte le provviste e le armi, insomma era il loro quartier generale; Stiles venne accolto dall'abbraccio di Allison e dalla solita battuta stile Derek:"Ah sei vivo allora!", poi si sedettero tutti intorno un vecchio e grande tavolo e con gli sguardi posati sulla sconosciuta:"Ok, cercherò di essere breve: mi chiamo Kira, sono una categoria Kitsune, non so se ne avete mai sentito parlare, ma, come le streghe, siamo ampie gilde che preferiscono stare per i fatti loro...già da molto tempo streghe e Kitsuni non vanno molto d'accordo, tanto che più volte le streghe hanno tentato di assediare diverse nostre terre, per un motivo del tutto sconosciuto...fino ad ora..." fece una breve pausa, poi riprese:"...le streghe sono riuscite ad inventare un altro virus, o come la chiamano loro, una cura in grado di cambiare del tutto lo stato di un giocatore, prendendone anche il controllo, o qualcosa del genere, e penso che nel periodo delle loro invasioni tra le Kitsuni, stessero cercando il soggetto adatto alla loro cura...ma poi hanno trovato la rara categoria umana, ed ecco che sei arrivato tu, Stiles...quando quella strega ti ha trafitto con quel pugnale che emanava quello strano fumo nero, non solo ti ha provocato una grave ferita, ma anche il contagio della loro cura..." "Aspetta, aspetta, aspetta...quindi io uno di questi giorni potrei anche trasformarmi in uno zombie delle streghe in grado di distruggere il gioco?!..." chiese Stiles:"...si, ma potrebbe succedere anche di peggio...potresti essere tu quello che comanderà le streghe...ma questo è tutto da vedere, quindi non preoccuparti..." no, Stiles era molto preoccupato, sarebbe presto diventato una macchina da guerra o peggio, che avrebbe potuto fare? Al pensiero di far del male ai suoi amici gli venne quasi la nausea:"La creatura che potresti diventare la chiamiamo Nogitsune, la volpe del caos, ostile, vendicativa, capace di distruggere tutto e tutti, e se lo diventerai il tuo unico pensiero sarà quello di distruggere tre sigilli..." "Sigilli?" chiese Isaac curioso:"Quando ero con la compagnia ho sentito parlare di questi tre sigilli, se non sbaglio sono oggetti che se distrutti ci si puo impossessare del gioco..." affermò Derek:"Esatto" rispose Kira: "Ma come fanno a saperlo?! Sono informazioni top secret, che solo noi della compagnia sappiamo..." disse Braeden preoccupata:"A quanto pare non siete gli unici..." "Infatti, quando i ricercatori mi hanno trovato, il loro capo sapeva del trucco sul mio stato..." "Aspetta un attimo, Stiles sei stato localizzato dai ricercatori?!" disse Scott...Stiles non ci aveva pensato, era troppo intento a scappare che non aveva pensato nemmeno ai pericoli che correva: se lo avevano localizzato, sicuramente ora tutti i ricercatori, di tutti i piani conquistati, lo stavano cercando:"Si ...ma non so se hanno scoperto il mio vero stato, infatti le streghe ci hanno attaccati proprio mentre il loro capo stava per controllarlo" ipotizzò Stiles, anche se sapeva benissimo che il suo nome si trovava comunque sulla lista nera. "Non so quanto tempo ci vorrà per la tua trasformazione, per questo dobbiamo subito partire: al piano 48 oltre le montagne c'è una piccola casa su un lago, dove vive una potente Kitsune, credo sia anche lei un membro della compagnia, e forse era la più vicina ad Hale...non so se sapeva anche del suo virus, ma due anni fa decise di ritirarsi da sola in quella casa sul lago per vivere in pace...lei potrebbe sapere quale sia l'antidoto" ci fu un breve silenzio, poi Derek intervenne:"È un viaggio molto rischioso, ma io ci sto" "Anch'io" seguì Braeden:"Ci sono" Isaac:"Anche noi" dissero mano nella mano Allison e Scott...mancava solo Lydia, che, guardando Stiles con compassione e speranza, disse dolcemente:"Conta pure su di me, Stiles".

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Capitolo 8
*** L'incubo ***


Era il crepuscolo, l'ora prestabilita per la partenza, tutti erano felici, come se prima non fosse successo nulla, ma Stiles lo sapeva, lo notava...nel profondo dei loro sguardi si vedeva quella nota di preoccupazione, paura delle persone che avrebbero potuto incontrare, paura di perdere qualcuno, paura di morire. Al 48°piano la notte stava per calare, e la squadra era ormai a pezzi, tanto che decisero di accamparsi ai piedi di un grande albero:"Hey Scott...come va?" Stiles aveva bisogno di parlargli, da quando se ne era andato non avevano più parlato come facevano una volta:" Tutto bene, credo...tu?" "Beh, sapere che prima o poi mi trasformerò in un pazzo omicida mi da la nausea, ma per il resto sto bene...Scott, ti devo delle scuse..." "Tu non devi scusarti ma io, è solo colpa mia se sei stato localizzato dai ricercatori, se sei stato colpito dal virus delle streghe...insomma è un errore che non si perdona facilmente..." "Avrei dovuto ascoltarti, invece non ho fatto altro che seguire il mio istinto, e a cosa mi ha portato?...io voglio essere come voi, combattere, farmi male senza provocarmi perdite di sangue, essere guarito da Lydia...insomma, in questo modo sono troppo vulnerabile, e mi sento come se fossi l'anello debole del gruppo, anzi lo sono! Non sono in grado di combattere...Scott, io non posso farcela" "Stiles, non è vero...non devi mai sentirti l'anello debole del gruppo, tu sei forte quanto noi, anzi più forte...non conta la categoria, ma quello che si ha dentro, e tu non hai solo quel maledetto virus, ma hai più di quanto pensi, io ucciderei per te, nessuno può toccarti, te lo prometto...amico mio" Stiles, dopo quelle parole, abbracciò forte l'amico...lui ne era sicuro, Scott non l'avrebbe mai abbandonato, e sapeva benissimo che si sarebbe sacrificato all'istante per i suoi amici. Le ultime luci del giorno scomparirono dietro le possenti montagne, e la notte avvolse i viaggiatori, facendoli addormentare ai piedi dell'albero; tutti erano sprofondati in un sonno dolce e profondo, ma per Stiles, purtroppo non fu così, imprigionato in un incubo: si trovava davanti uno strapiombo, e guardava il panorama mozzafiato, ma in lui c'era qualcosa di strano, lo sentiva dentro, dappertutto, come un qualcosa di oscuro, e gli unici sentimenti che riusciva a provare era rabbia, invidia...divertimento...divertimento per cosa? Poi improvvisamente sentì un sossurro quasi innaturale che diceva:"Stiles, girati" e lui senza nemmeno volerlo eseguì subito l'ordine, poi vide l'orrore: Scott, Lydia, Allison e tutti gli altri giacevano immobili, i loro vestiti erano quasi ridotti a brandelli ed erano ricoperti da delle scure macchie rosse; i loro sgurdi guardavano nel vuoto, come se non avessero anima...erano tutti morti, ma Stiles non era triste, anzi, gli piaceva, provava divertimento a guardarli, così un gigno strano, malato, fuoriuscì dalla sua bocca. Non era Stiles. Era il Nogitsune. Si guardò le mani, anche esse sporche di sangue, il loro sangue, poi sentì di nuovo quello strano bisbiglio nella sua testa:"Stiles....sei stato tu....Stiles....Stiles....distruggi il fiore Stiles....distruggilo....diventerai potente.....SVEGLIATI STILES!" Stiles si svegliò, urlando terrorizzato, ed ebbe ancora più paura quando notò che era solo e non era più ai piedi dell'albero, ma si trovava davanti ad uno strapiombo. Scott si svegliò di scatto, aveva sentito delle urla nei paraggi, e sentiva un forte odore di...terrore, poi rivolse il suo sguardo ad Allison, bella come sempre, anche quando dorme, poi si girò verso Lydia, ma notò una cosa strana, Stiles non c'era. "Pss!...Scott, dov'è Stiles?" Kira si era già alzata:"Non lo so, ho sentito delle urla proprio...dobbiamo trovarlo subito!" Scott aveva paura per lui, non sapeva dove fosse, e l'unica cosa che poteva fare era seguire quello strano odore:"Sento qualcosa...seguimi!" i due ragazzi, equipaggiati delle proprie armi si addentrarono nel bosco: l'odore era sempre più forte, sentiva che Stiles si trovava li vicino, e doveva trovarlo; improvvisamente Kira fermò Scott, indicando verso sinistra, dove tra gli alberi si intravedeva uno strapiombo, così, fuoriuscirono in una piccola parte del bosco senza alberi che finiva con un alto e pericoloso pendio, e davanti ad esso videro la sagoma di un ragazzo: Stiles; appena lo vide, Scott si precipitò verso di lui, chiamandolo, ma il ragazzo non si mosse, poi quando si avvicinò a lui vide che stava piangendo, e le sue mani erano sporche di un color rosso brillante...sangue:"Stiles...Stiles! Ti prego amico, di qualcosa!" continuava a gridargli, prendendolo per le spalle e scuotendolo, ma lo sguardo del ragazzo era sempre posato a terra, rigato dalle acide lacrime che gli scendevano sulle guance, quando però poi alzo la testa e i suoi occhi gonfi e rossi si posarono su quelli di Scott:"Scott, sono stato io, io vi ho uccisi..." a quelle parole Scott divenne pallido, che cosa gli stava succedendo?!:"Stiles qualunque cosa tu abbia visto non è reale, siamo tutti vivi...guardami cazzo Stiles...sono qui davanti a te!" "Forse è meglio che lo riportiamo all'accampamento" affermò Kira e Scott annuì, così lo presero per le braccia e lo trasportarono fino al grande albero. Stiles si sentiva disorientato, le sue mani anche se lavate emanavano ancora un forte odore di sangue, non si sentiva quasi più lo stesso, anzi, non era nemmeno sicuro fosse lui...capì poi che era più vulnerabile al Nogitsune quando dormiva, e per questo motivo non poteva riposare...aveva solo bisogno di quella dannata cura, poi tutto sarebbe andato per il meglio; sentiva Scott e Allison discutere, visto che il lupo li aveva abbandonati così insieme a Kira senza dire nulla a nessuno...poi senti dei passi verso di lui, e la voce dolce di una ragazza:"Stiles, come stai?" Lydia si era seduta accanto a lui:"Io...io...non lo so, so solo che dobbiamo sbrigarci..." disse il ragazzo:"Devo dirvi una cosa..." Lydia chiamò tutti a rapporto che si sedetto in ascolto davanti a Stiles:"Ieri notte credo di aver avuto una visione del primo sigillo...è un fiore bianco, un fiore magnifico, credo sia una skill potentissima di guarigione, e c'è solo un modo per distruggerlo: il sangue di un Nogitsune, e in questo modo il fiore diventerà come tutti gli altri e più facile da eliminare...non so dove si trova, ma so che dobbiamo sbrigarci a trovare un antidoto..." "Va bene Stiles, partiremo subito!" disse Braeden, così tutti presero le loro cose e ripartirono verso le montagne.

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Capitolo 9
*** Il drago dagli occhi rossi ***


"Stiles..." lo chiamò Scott, sicuramente voleva sapere il resto del suo incubo"...prima mi hai detto che -sei stato tu ad ucciderci-...ma cosa significa?" Stiles non aveva voglia di dirlo, non voleva pensarci, la cosa che gli faceva più paura non era la visione dei suoi amici morti, ma lui che ne era divertito...poi quella voce, sicuramente era di una strega, gli avrà provocato lei quell'incubo? Se fosse stato così, allora il virus stava agendo velocemente:"Stiles...che cosa hai visto?!" "I-io vi ho visti...eravate tutti...morti, Scott, tutti morti! Ed ero stato io, avevo le mani sporche del vostro sangue...e non ero triste, anzi mi piaceva vedervi soffrire! Scott, se un giorno io diventerò così, vi prego di lasciarmi andare, non dovete mai mettervi contro di me o potrei farvi del male...ti prego, promettimi che se mi trasformerò nel Nogitsune voi ve ne andrete senza esitare!" "Stiles, lo sai che non ti abbandonerei mai, quindi perfavore..." "PROMETTILO!...ti prego Scott, io non voglio guardarvi morire per mano mia!" "...va bene, Stiles" Scott mentiva, non si sarebbe mai permesso di abbandonare un membro del suo gruppo, specialmente Stiles. Il sole splendeva alto nel cielo, erano le 3 del pomeriggio e non avevano fatto nemmeno una pausa da quando erano partiti la mattina:"Ragazzi, c'è una grotta!...ci fermiamo un attimo?" disse Isaac, che sicuramente era allo stremo delle sue forze, in effetti avevano tutti bisogno di una pausa, così si fermarono all'ombra della grotta; dopo 10 minuti decisero di ripartire subito, quando:"Ragazzi...arrivo subito!" disse Isaac penetrando nella grotta:"Ma cosa devi fare ancora?!" affermò scocciato Derek:"Vuoi sapere davvero quello che devo fare?" rispose Isaac con un sorrisino di sfida:"Fa pure noi ti aspettiamo qui" concluse Scott; Isaac non la teneva più, non trovava un punto decente per farla, finché non trovò un sasso, ma uno strano rumore lo trattenne: veniva dal fondo della grotta, sembrava come un soffio, un lieve brontolio...un respiro...ma chi poteva mai respirare in quel modo? Un gigante forse?...davanti a sé c'era una strana pietra nerastra con una strana forma, e Isaac rinunciando alla ricerca dell'autore di quel respiro, diede un calcio a quella pietra e si voltò...appena lo fece quel rumore affannoso cessò, un silenzio tombale calò nella grotta, così per controllare decide di voltarsi, e rimase completamente pietrificato: era un vero e proprio drago, che con quei suoi occhi rossi e lucenti guardava Isaac peggio di un pasticcino!. Il ragazzo prese a correre verso l'uscita e quando raggiunse i suoi amici disse con semplicità:"Credo di aver fatto incazzare un drago..." "No ti prego, Isaac!" ribbattè Allison, un verso mostruoso risuonò nella grotta...era davvero un drago! Derek, Isaac e Scott si trasformarono in lupi, Allison aveva il suo arco, Braeden le due spade, Lydia si era messa in posizione in modo tale da generare un campo di forza...e Stiles? Non si sentiva pronto a combattere, gli girava la testa, ed era ancora in trance per quello che era successo la notte scorsa...ma non poteva lasciare i suoi amici da soli, doveva a tutti i costi proteggerli, così prese la sua magnifica Claymore e affiancò i tre lupi; eccolo, era proprio davanti a loro, un drago di classe 9, di un nero brillante che quasi si confondeva con l'oscurità della grotta, ma con degli occhi rossi lucenti e ipnotizzanti. Con un altro ruggito spaventoso si scagliò contro il gruppo, e loro partirono all'attacco...quando Stiles impugnò bene la sua spada, qualcosa lo trattenne nell'andare avanti, una voce:"Stiles...Stiles...." quella voce gli sembrava familiare:"Seguimi..." continuava a dire...Stiles si girò e vide che tra gli arbusti vi era una donna con un lungo mantello grigio, e il suo viso era coperto da un cappuccio di quella tonalità; la donna gli voltò le spalle, e scomparve nel bosco che li circondavano...la curiosità e la rabbia presero il sopravvento, così decise di seguirla..."STILES! DOVE STAI ANDANDO!" Lydia si era accorta che Styles aveva lasciato il campo di battaglia, non sapeva che fare:"Allison! Stiles se n'è andato!" "Cosa?! E dove?!" disse la ragazza scoccando un'altra freccia verso il drago:"Lydia seguilo! Noi ce la caviamo anche senza guarigione!" dopo quell'ordine anche Lydia si imboscò all'inseguimento dell'amico. Più Stiles si avvicinava, più sentiva la voce della donna vicina:"Stiles...Sei molto vicino...vieni da me" sentendo quelle parole a Stiles vennero dei dubbi...non voleva seguirla, voleva solo tornare dai suoi amici, sconfiggere il drago, ed esultare con loro per la vittoria...ma perché stava andando avanti? Lui ne sentiva il bisogno, una parte voleva tornare indietro, ma dall'altra voleva sapere, anzi doveva sapere; arrivò in un punto in cui gli alberi diminuivano e proprio lì trovo ad aspettarlo quella strana donna:"Ciao Stiles" disse semplicemente, e sentendo meglio la a voce capì:"Aspetta...io ti conosco, tu sei...la voce del sogno...tu sei una strega!" "Esatto, ragazzo" "Che cosa vuoi?!" "Beh, ovviamente siamo venute a prenderti..." "-Siamo-?" Stiles si girò di scatto, 2 donne erano dietro di lui vestite allo stesso modo dell'altra:"Devi venire con noi, Stiles...oppure il drago farà del male ai tuoi amici" "Cosa?! Loro non centrano niente con tutto questo...aspetta, quindi il drago è una vostra idea? Peccato che verrà presto distrutta..." "Non credo proprio, ragazzino..." "È per il bene di tutti Stiles...vieni con noi" Stiles non sapeva cosa fare, se fosse andato con loro l'avrebbero trasformato  Nogitsune, e se non l'avesse fatto i suoi amici ne pagheranno il prezzo...Stiles era stufo di tutto questo.

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Capitolo 10
*** Dispute ***


"Perché....perché avete scelto proprio me?" "La risposta è semplice...sei un umano, l'unico che poteva essere compatibile con il virus..." "Si ma perché proprio IO! Ce ne sono altri di umani sopravvisuti, perché avete scelto proprio me?" "Stiles, tu non sei un semplice immune, tu hai un sangue speciale, un tipo di sangue che se modificato può distruggere un intero mondo...e una volta diventato il Nogitsune nessuno potrà fermarti, nemmeno i tuoi stupidi amici!...ora, vieni con noi ragazzino...o sarà peggio per loro..." le streghe che si trovavano dietro di lui lo afferrarono con forza le braccia, ma prima che Styles potesse dimenarsi, un urlo disumano irruppe nel silenzioso bosco e un campo di forza generato da Lydia lo colpì di schiena; le tre streghe vennero scaraventate contro gli alberi, e Stiles, approfittandone di quel momento, cercò di allontanarsi da loro, anche se con difficoltà, evidentemente la ferita del pugnale delle streghe non si era ancora rimarginata del tutto. Lydia corse da Stiles, intenta ad aiutarlo, ma un incantesimo paralizzante la trattene sul posto: Stiles era affaticato, la ferita dietro la sua schiena si era riaperta, e stava perdendo sangue...cercava in tutti i modi di rialzarsi, ma non ci riusciva: una strega si avvicinò al corpo immobilizzato della ragazza, prendendo da sotto il suo mantello un pugnale simile a quello che lo aveva colpito sulla schiena:"Stiles...noi te lo avevamo detto, ora la tua amica ne pagherà le conseguenze" dopo di ché prese per i capelli Lydia, tirando la sua testa indietro per scoprirle il collo e puntando proprio li il pugnale:"Le tue ultime parole cara?" disse con un ghigno spaventoso:"Fo...Fottiti!" riuscì a dire Lydia, con gli occhi colmi di rabbia e preoccupazione...la lama si avvicinò al suo collo, ma improvvisamente si fermò: una freccia le aveva trafitto la mano in cui teneva il pugnale. Scott era finalmente arrivato con il suo branco:"Lasciateli andare!" disse con la sua voce grave e cupa da lupo, i suoi occhi brillavano di un giallo lucente:"Come hanno fatto a sconfiggere il drago?" disse una delle streghe a bassa voce, e prima che potessero dire altro scomparvero improvvisamente, teletrasportandosi chissà dove. Stiles venne aiutato da Derek a rialzarsi, mentre Allison aiutava Lydia, che dopo la scomparsa delle streghe, l'incantesimo che la paralizzava se ne andò con loro:"Il drago era un diversivo, volevano portare via Stiles" continuava a dire la ragazza:"A proposito di Stiles, sta perdendo troppo sangue...dobbiamo ricucire la ferita!" disse Derek, che continuava a premere sulla schiena del ragazzo, Kira, aprendo la sua barra, selezionò -medicinali- e con delle bende, alcol e filo medico iniziò a curare Stiles:"Dobbiamo fermarci qui stanotte, non possiamo continuare con lui in questo stato" disse Scott, che continuava a guardare l'amico sofferente a terra:"Scott, so che non è compito mio decidere, ma se ci fermiamo qui Stiles potrebbe non reggere un'altra notte dal Nogitsune, e se si trasforma il suo unico pensiero sarà quello di distruggere il fiore e di uccidere qualsiasi cosa gli blocchi la strada!" "Non accadrà...lo controlleremo tutta la notte, ma io non vado da nessuna parte con lui in quelle condizioni!" "Anche se lo controllassimo succederebbe la stessa cosa, dovete ascoltarmi! Non gli resta molto, e in queste condizioni è ancora più vulnerabile!" "Sentite, manteniamo la calma...io credo che dovremmo rimanere almeno per una notte...Kira, ma hai visto in che condizioni si trova, non riesce nemmeno a stare in piedi!" "Allison l'ho visto, ma non possiamo rimanere!" nel gruppo si accese una disputa, cosa che Stiles odiava...Scott aveva quel brutto vizio di non chiedere parere all'interessato, perché dovevano decidere per lui?:"Ra...ragazzi" tentò di chiamarli, ma non lo ascoltò nessuno:"Ragazzi, vi prego smettetela..." provò di nuovo ma senza ottenere risposta:"RAGAZZI!" urlò più che poteva, provocandosi anche un colpo di tosse, ma finalmente ottenne l'attenzione di tutti:"Sono stufo, ok? La dovete smettere di decidere per me, so io come mi sento, e lo dico io se è il caso di fermarci o no... dobbiamo partire subito, sto meglio ora...ma più resto qui, più sono vulnerabile...riordinate le vostre cose e partiamo!" "Stiles, ma tu..." "No, Scott, smettila...sto bene!" forse era stato troppo severo, ma almeno era bastato a convincere tutti e a ripartire immediatamente.

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Capitolo 11
*** Nogitsune ***


La notte era fredda, si erano avvicinati ai pendii della montagna...erano tutti molto stanchi, soprattutto Stiles, l'emorraggia si era fermata, ma il dolore no, e poi erano quasi due giorni che non dormiva, e non doveva farlo, doveva rimanere sveglio, non se lo sarebbe mai perdonato se si fosse trasformato nel Nogitsune mentre dormiva. Più si avvicinavano più l'aria diventava forte, il vento non gli permetteva di andare avanti, poi i ragazzi sentirono dei tuoni:"Kira dobbiamo ripararci, qui sta per piovere!" gridò Scott:"Va bene! Se non sbaglio qui vicino dovrebbe esserci una grotta!" e infatti dopo a pochi passi da loro, videro una grotta...l'ideale per ripararsi da una notte di pioggia; tutto taceva, il gruppo stava dormendo finalmente, mentre Stiles, che non poteva dormire, era seduto sul lato destro dell'entrata della grotta, e osservava la pioggia che cadeva...sentire il rumore delle gocce che cadono al suolo e l'odore di terra bagnata lo facevano stare meglio, poi ripensò alla sua vita di prima, prima di Sword Art Online, prima di tutto, chissà da quanto tempo non ci pensava...per 2 anni, quasi 3, erano rimasti in quel gioco, e si erano così abituati, dimenticandosi di avere un corpo vero, nella realtà,a Beacon Hills...Stiles ripensò a suo padre, chissà cosa stava facendo, gli avrà sicuramente spezzato il cuore dopo essersi connesso, non l'ha nemmeno salutato decentemente...si sentiva uno schifo:"Hey...non dormi?" i suoi pensieri furono interrotti dalla voce di Lydia:"No...non riesco" mentì Stiles, non voleva far preoccupare ancora di più la ragazza:"Vuoi un po di compagnia?" "Come vuoi...hai sonno?" "Non troppo...a cosa stavi pensando?" "Alla realtà, ai nostri genitori, ai nostri amici..." "Sai anche io a volte ci penso, e sono sicura che un giorno ritorneremo alla vita normale, riabbracceremo i nostri cari e tutto tornerò come prima..." "Io ormai credo di aver perso la speranza..." "Non devi...soprattutto tu, noi che siamo compatibili al virus di Hale dovremmo preoccuparci, magari potremmo riportare problemi gravi alla testa nella realtà, mentre tu sei ancora umano, dovresti alimentare la speranza di tutti" "Cosa può fare un semplice ragazzo come me? Non sono niente, e anzi con questo virus malefico dentro di me credo che peggiorerò solo le cose" "Stiles, io sono sicura che tu ce la farai...ti dico che è così, riporteremo tutto come era prima!" ci fu una breve pausa:"...dici che sarà tutto come era prima?" Stiles si avvicinò:"Ma...ma certo" borbottò Lydia:"Io non credo..." e la baciò. Quel calore intenso, piacevole, esplose nella coppia mentre assoporavano le loro labbra...finalmente Stiles era di nuovo felice, la sua unica ancora di salvezza l'aveva avuta davanti per tutto questo tempo...ma ora sapeva di amarla, con tutto se stesso, l'avrebbe sempre protetta, sarebbe morto per lei, avrebbe fatto qualsiasi cosa e niente e nessuno poteva mai separarli. Lydia si appoggiò a Stiles e si addormentò sulla sua larga spalla, con un lieve sorrisino sulle labbra, ormai era davvero tardi...a Stiles venne improvvisamente un gran sonno "Non devo dormire..." pensava costantemente, le sue palpebre si aprivano e si chiudevano piano, era davvero, troppo, stanco "Non devo dormire....non devo...dormire...non..." ma la stanchezza vinse, e il ragazzo si addormentò; Stiles si svegliò di scatto, non era più nella grotta, ma in una stanza buia, ed era solo "Ti prego non dirmi che questo è un altro di quei fottuti sogni" pensò, ma non poteva esserlo, sembrava troppo reale...era tutto molto strano:"Devo andarmene da qui" disse provando ad alzarsi, ma quando si mise in piedi, si accorse di avere qualcosa che gli tratteneva il piede, era una catena:"Ok, questo è anche troppo reale...devo assolutamente andarmene di qui!" "Non puoi andartene Stiles..." un bisbiglio improvviso lo fece cadere a terra, non era solo:"È decisamente impossibile uscire di qui..." continuava a dire, la voce era maschile, quindi non poteva essere una strega, e aveva un certo tono malato e spaventoso che gli faceva venire i brividi:"Chi sei?!" domandò Stiles:"Chi sono?...è strano che tu non mi riconosca..." Stiles riuscì a intravedere una figura nell'ombra, i suoi occhi si stavano ambientando:"Fatti vedere!" gli disse, e quello si avvicinò...era un ragazzo, abbastanza alto, aveva capelli mori corti,occhi scuri e cerchiati stranamente da un colorito nerastro/rossastro, con una pelle bianca quasi quanto il latte e quando il ragazzo lo vide bene rimase pietrificato, tanto ché perse del tutto il fiato: era lui, era un altro Stiles; "Ma cosa....che cosa sei?" Stiles era davvero spaventato, com'era possibile? "Oh andiamo Stiles, sono te! Sei cieco per caso?...solo beh, decisamente migliorato..." "Tu sei..." "Esatto Stiles, sono il Nogitsune". Stiles non poteva crederci, non riusciva a capire se stesse sognando:"Dove mi trovo?" "Nella tua testa, ovviamente...e hai perso, ora non ne hai più il controllo..." "No...no..." "Stiles, noi distruggeremo questo mondo, distruggeremo tutto e tutti, soprattutto quel grande figlio di puttana che ci ha rinchiusi qui per due anni...Stiles, perché non riesci a capire..." "Questa è una follia! Non potete distruggere un gioco con più di 10 milioni di giocatori!" "Beh, dopo tutto ogni -piano per la salvezza- ha i suoi effetti collaterali..." "Io ti distruggerò, non puoi controllare per sempre la mia mente!" "Questo si vedrà...ora goditi lo spettacolo, è il mio turno ora!" con un ghigno spaventoso scomparve nel nulla lasciando nuovamente Stiles da solo.

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Capitolo 12
*** L'inizio della fine ***


"Hey..." sussurrò Allison, Scott aprì gli occhi e davanti a lei c'era proprio la ragazza che amava:"Hey..." rispose con una voce lieve, quasi dolce:"Non è forse ora di alzarsi, lupacchiotto?" "Forse...e se rimanessimo un altro po' così?" "Non credo, Scott...Stiles è sparito di nuovo!" la voce di Lydia risuonò forte nella caverna, e tutti i presenti alle sue parole sobbalzarono: si divisero per il bosco, gridando poi  suo nome "Perché...perché si è addormentato...è colpa mia, avrei dovuto sorvegliarlo io" continuava a pensare Scott, si sentiva davvero in colpa:"SCOTT!" sentì gridare...era Stiles:"Stiles! Dove sei?!" ripeteva gridando, poi tra gli alberi vide il ragazzo accovacciato a un albero sofferente:"Le...le streghe...mi sono addormentato un attimo questa notte e mentre dormivo mi hanno portato via..." disse Stiles:"...sono riuscito a scappare, ma mi sono ferito al braccio..." "Torniamo alla grotta...li Kira ti curerà" così rientrarono; "Stiles..." Lydia gli buttò le braccia al collo, finalmente l'avevano ritrovato:"Lydia..." disse il ragazzo sorridendo, i giovani si strinsero forte...ma Lydia, l'aveva notato, c'era qualcosa di strano...Stiles era più pallido del solito, e lo sguardo sembrava non fosse più il suo; successivamente il braccio di Stiles venne guarito dalle mani delicate di Kira, e tutti i ragazzi si accerchiarono attorno a lui:"Stiles...che cos'è successo?" chiese Isaac:"Credo di essermi appisolato un attimo ieri notte...non so come...poi le streghe mi hanno rapito, e portato in una piccola casa nel bosco, poi ho approfittato di un attimo di distrazione, ho preso la Claymore e ne ho uccise 2, ma le altre 3 sono riuscite a ferirmi mentre scappavo...poi ho sentito Scott che mi chiamava, e mi sono avvicinato...comunque, ho anche scoperto una cosa: le streghe ci stanno tendendo una trappola per uccidervi lungo il sentiero...spero che non mi abbiano beccato ad origliare, ma dobbiamo assolutamente cambiare strada..." "Ma quella è l'unica strada..." disse Scott:"Non esattamente...c'è una strada secondaria più avanti, ma non la prende nessuno perché è più lunga e  si dice sia infestata dalla categoria Ghoul..." "Ghoul?" ripeté Isaac:"Si, Ghoul...sono giocatori che indossano delle maschere per non farsi riconoscere, e...ecco...mangiano i giocatori..." "Che cosa?!" dissero insieme Allison e Lydia:"Sul serio? Che gran figata..." ribbattè Isaac impressionato, poi tutti lo riguardarono con occhi fulminei:"Cioè volevo dire...che cosa orribile!" "Ma perché non ne abbiamo mai sentito parlare?" chiese Derek:"Perché sono davvero rarissimi...nemmeno io sapevo della loro esistenza, finché non me ne sono trovato uno davanti che stava divorando un lupo mannaro..." gli occhi di Kira divennero improvvisamente tristi, Scott pensò che forse quel lupo di cui stava parlando era un suo amico:"E come facciamo a riconoscerli se non portano le maschere?" domandò Braeden:"È davvero raro che non le portino, ma se dovesse accadere vi avverto che sono creature piuttosto agili, che sanno nascondersi e mimetizzarsi perfettamente con il luogo...li possiamo riconoscere per due caratteristiche: non hanno un'arma materiale, ma una specie di "coda" che loro chiamano Cagune ed ognuno ne ha una diversa...poi, dovete guardare i loro occhi, perché alla vista del sangue le loro pupille diventano rosse, e le cornee completamente nere..." Scott lesse in tutti gli sguardi dei loro compagni, erano preoccupati quanto lui:"È l'unico modo per evitare un centinaio di streghe?" chiese a Kira:"Purtroppo si..." rispose lei:"Allora, che stiamo aspettando? Ho voglia di fare il culo a qualche Ghoul!" disse Isaac, così tutti iniziarono a prepararsi per l'ennesima partenza. "Hey..." Lydia si era avvicinata Stiles:"Hey..." rispose lui:"Cos'hai?" "Nulla perché?" "Sembri...non so, più distaccato" "Il fatto è che ho paura...non per me, ma per voi...per te" "Non ti devi preoccupare...ce la siamo cavata anche in situazioni peggiori di queste...si tratta solo di difendersi da un gruppo di giocatori carnivori e passare il sentiero, poi non ci fermeremo più e andremo spediti verso la Kitsune che ci dirà come curarti" "Lydia..." la ragazza lo zittì baciandolo, ma sentì qualcosa, qualcosa che la sera prima non aveva, la sua saliva aveva un sapore amaro e il suo modo di baciare era diverso...non sembrava lui. Stiles era ferito, quel bastardo un Nogitsune si era ferito apposta con la Claymore, e a risentirne era solo lui: il braccio gli faceva male, insieme poi a tutta quella confusione nella sua testa...riusciva però a percepire cosa stava succedendo fuori, Scott che l'accompagna...Kira che gli guarisce il braccio...Lydia che lo bacia...e tutte le cazzate che il Nogitsune stava dicendo ai suoi amici, avrebbe dovuto fare qualcosa ma non ne aveva la forza...l'unica cosa che poteva fare era stare a guardare, soffrendo. Dopo un' ora di cammino, come previsto, arrivarono ad un bivio: a destra vi era la strada più corta, ma c'erno un centinaio di streghe ad aspettarli, mentre a sinistra c'era la strada più lunga, dove avrebbero dovuto affrontare un bel gruppo di Ghoul; Scott non era sicuro di quello che stavano per far e, ma avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di proteggere ed aiutare il suo amico:"Andiamo a sinistra!" ordinò agli altri, e proseguirono nella strada indicata: c'era un po troppo silenzio, il bosco intorno a loro sembrava li volesse inghiottire in qualsiasi momento, si sentivano solo i loro pesanti passi lungo il largo sentiero ghiaioso, e piccoli rametti rotti durante il loro cammino...poi la vista del gruppo venne offuscata da una nube di fumo nero. Ben presto tutti non si poterono muovere, erano stati colpiti da un veleno parallizzante...il fumo nero, l'incantesimo...erano sicuramente streghe:"Scott!...Scott, non riesco a muovermi e non vedo nulla!" gridò Allison spaventata, seguita poi dal consenso di tutti i suoi compagni...anche Scott aveva paura, non poteva nemmeno trasformarsi, era impotente contro quell'incantesimo...poi realizzò di non aver sentito la voce di Stiles:"Stiles!..." nulla:"Stiles!...rispondi!" ancora niente:"STILES!" la voce di Lydia riecheggiò, anche lei lo aveva capito, e così tutto il branco iniziò a chiamarlo; il fumo nero stava svanendo...le loro grida, improvvisamente, vennero interrotte da una...risata? Ma on era a risata normale...era malata, strana e decisamente familiare...Scott riuscì, poi, ad intravedere che erano stati accerchiati da un centinaio di streghe, che puntavano contro di loro delle frecce infuocate, ma davanti a lui, in mezzo a quell'esercito, vi era un ragazzo...era Stiles? Aveva un'aria così divertita e rilassata, come se provasse piacere a guardare i suoi amici soffrire:"Stiles!...che cosa sta succedendo?!" gli gridò:"Non lo vedi, Scott? Vi ho portati in trappola..." "Scott...quello non è Stiles!" disse Kira...ma certo, era ovvio...Stiles...non ce l'aveva fatta:"Dov'è Stiles, stronzo?!" "Oh beh, qui dentro..." indicò la sua testa:"...solo che gli resta davvero poco tempo, poverino...gli stavate davvero simpatici, anche a me sapete?...a proposito Lydia, baci davvero bene..." "Bastardo!...ridammi Stiles, o ti.." seguì un'altra risata malata:"-o ti...- non puoi farmi nulla! Io non sentirò nulla...sarà Stiles a risentirne..., se non vi dispiace ho tre sigilli da distruggere, godetevi i vostri ultimi secondi di vita..." poi si teletrasportò, scomparendo nel nulla.

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Capitolo 13
*** Il popolo dei Ghoul ***


"Ti è piaciuto lo spettacolo, Stiles?" "Fottiti...bastardo!" gridò Stiles con tutta la voce che aveva, anche se gliene restava poca:"Sono...scusa, erano molto simpatici i tuoi amici, è davvero un peccato..." "Io ti distruggerò, sarà l'ultima cosa che faccio..." "E come farai? Non ti resta molto da vivere...quindi se hai intenzione di distruggermi ti conviene sbrigarti..." era vero, Stiles lo sentiva, non gli mancava molto...sarebbe morto così? Dopo tutte quelle promesse fatte ai suoi amici? Che ne sarà di Scott, Lydia, Allison, Isaac...avrebbe voluto ucciderlo con le sue stesse mani, ma non ne aveva la forza:"Ah...a proposito, non scherzavo prima, sui baci intendo...hai scelto proprio un'ottima preda...e poi le sue labbra..." "Sei...sei un verme" il Nogitsune si avvicinò a Stiles, che si trovava appoggiato a terra, legato a un piede da quella catena indistruttibile:"Ma...questa è la pura verità..." finì il discorso bagnandosi la parte destra del labbro superiore, poi svanì nel nulla...Stiles era disperato, diede dei forti pugni al muro, urlando esasperatamente...basta...per lui era diventato davvero troppo...le storie del videogioco, del virus, di Peter Hale, del Nogitsune lo avevano stremato...era davvero stufo di tutto, voleva farla finita li..."Tanto ormai non ha più importanza" "Stiles..." improvvisamente si ricordò delle parole di Lydia "Noi non permetteremo MAI che ti uccidano, sarà l'ultima cosa che faremo..." rivide i suoi occhi, di un verde lucente, sempre meravigliosamente colmi di speranza...no, lui non poteva farlo, avrebbe protetto fino all'ultimo i suoi amici, lui avrebbe posto fine a tutto, lui avrebbe ucciso il Nogitsune. Scott, non sapeva che fare, ormai era giunto il loro momento, chiuse gli occhi, arrendendosi al suo destino, gli vennero le lacrime agli occhi pensando ad Allison, la meravigliosa cacciatrice, si sentiva solo uno schifo a non aver avuto la forza necessaria per proteggerla e per aiutare Stiles:"Puntate!..." una strega gridò, e tutte le altre, seguendo l'ordine, focalizzarono il bersaglio con la punta della freccia..."Fuo..AAAAH!" ci furono grida, suoni di squarci, di corpi esplosi digitalmente, e nell'aria Scott riuscì a percepire un forte odore di sangue...qualcuno stava sterminando quelle streghe; Scott non riusciva a capire cose stesse succedendo, ma dopo qualche minuto le grida cessarono, e lui e tutti riuscirono a muoversi: davanti a loro c'era un gruppo di ragazzi più o meno della loro età, che avevano delle strane armi puntate contro di loro:"Che schifo! Le streghe non hanno un buon sapore..." disse uno loro...sapore? Quindi...:"Chi siete?" un ragazzo avanzò verso di loro, aveva una strana maschera che gli copriva l'occhio destro:"Siete sordi?" "Siamo un gruppo solitario, e non vogliamo dare fastidio..." rispose con cautela Scott:"Perché le streghe ce l'hanno con voi?" fece una ragazza che si posizionò accanto all'altro:"Ecco...è una storia lunga, ma stiamo cercando di aiutare un nostro amico, e dobbiamo fare molto in fretta..." "Vi ospiteremo noi, se volete!" era una bambina, avrà avuto più o meno 10 anni:"Torna in posizione, Nina!" la sgridò la ragazza:"Zitta sorellona! Sono sicura che quelle streghe torneranno presto, e se devono aiutare il loro amico, è meglio che li copriamo!" gridò la ragazzina paffuta, poi corse verso di loro, nonostante le grida di richiamo della ragazza, e una volta arrivata prese la mano di Allison, che si trovava accanto a Scott, e iniziò a trascinarla verso il loro gruppo dolcemente:"Hey aspetta!" disse Isaac:"Dove stiamo andando?" "Visto che la piccola insiste, credo che vi pareremo il culo per un po...vi porteremo al nostro accampamento, poi ve ne dovrete andare..." disse il ragazzo:"Mi chiamo Ken" "Io sono Scott, grazie davvero..." "Oh, non ci dovete ringraziare! Io sono Nina, piacere!" dopo un piccolo giro di presentazioni, il gruppo di (presumibilmente) Ghoul e il branco si avviarono verso il bosco, allontanandosi dal sentiero ghiaioso;  "Quindi...voi siete..." Scott aveva un tono impacciato a dirlo "Si...siamo Ghoul...e quello che si dice in giro è vero...mangiamo i giocatori" rispose Ken:"Ma come mai lo fate?" "Non è una nostra scelta, capisci? I ghoul in qualche modo devono nutrirsi, e se mangiano qualsiasi cosa sia commestibile per voi, per noi è spazzatura...non ci piace uccidere giocatori, per questo ci limitiamo  mangiare solo quelli che stanno per morire o i player-killer" "Player-killer?" "Si, sono dei giocatori che si divertono a uccidere persone, compresi i bambini...senza alcuna pietà...e noi ovviamente non abbiamo pietà di loro" "Ma come avete fatto prima a sconfiggere un centinaio di streghe!?...voi ne siete solo una trentina..." "Noi usiamo queste..." dalla schiena di Ken fuoriuscirono quattro lunghi e possenti tentacoli rossi:"Wow!...questa è una cagune giusto?" chiese Scott meravigliato:"Esatto...voi invece di che categorie siete?" "Io sono un lupo, insieme ad Isaac e Derek, Allison e Braeden sono cacciatrici e Lydia è una Banshee..." non aveva intenzione di parlare di Stiles in quel momento:"Aspetta...quando siamo arrivati, ho visto anche un altro ragazzo prima che si teletrasportasse...era con voi?" perfetto, pensò Scott:"Si...è lui quella persona da salvare...ora ti spiego". Scott raccontò tutto riguardo al Nogitsune, alla "cura" delle streghe, e il loro obbiettivo, intanto erano già arrivati al loro accampamento: un enorme albero cavo, dove tutti i ghoul potevano rimanere in pace, senza alcuna preoccupazione:"Mi ricorda molto Avatar..." disse Isaac, procurandosi un'occhiataccia da parte di Derek e Allison, e una risatina di Braeden:"Che c'è? È vero..." replicò lui scocciato; la sera calò, la foresta emanava tranquillità, si sentivano solo i leggeri canti delle cicale e i versi di altri animali...Scott amava quei suoni, ma il pensiero che non erano reali lo rattristava: era molto preoccupato per sua madre, Melissa Mccall, la dolce infermiera dell'ospedale di Beacon Hills, che sicuramente lo vegliava tutti i giorni, in attesa che il suo unico figlio aprisse gli occhi...pensò poi alla scuola, a tutti i suoi compagni di classe, al Coach...dio, quanto gli mancava tutto questo! Ormai di speranze ne erano rimaste poche, ma Scott sarebbe sempre stato pronto a combattere per proteggere il suo branco..."Come va?..." Ken si era appena avvicinato:"Bene...ecco, provo a non dare l'aria di una persona preoccupata...tu?" "Sai, vedendo tutti i miei amici sorridere mi fa stare bene...ma, come mai tre lupi come voi sono incastrati in questo casino?" "Che intendi?" "Come non lo sai? Una delle più grandi e potenti gilde di Sword Art Online, i Nemeton, combattono contro Hale e i ricercatori...e arruolano qualsiasi giocatore abbastanza forte in grado di fornire un notevole aiuto, soprattutto lupi...mai sentiti?" "No...vedi noi siamo un branco solitario, non amiamo molto i gruppi allargati...ma come mai arruolano soprattutto i lupi?" "Si dice in giro che Deucalio, il capo della gilda Nemeton, stia cercando il -Vero Alfa- un lupo unico in tutta Sword Art Online, molto forte, con capacità di combattimento al di fuori di ogni possibile livello elevato...e sai come si riesce a capire che si è Vero Alfa? Dai suoi occhi, sono di un rosso più brillante dello smeraldo..." "Ooh...e perché non si è fatto ancora avanti? Potrebbe essere utile!" "Questo non lo so, avrà i suoi motivi...oppure non si è ancora evoluto" "Evoluto?" "Si, un il Vero Alfa non nasce subito, ma ci si diventa..." "E come?" "Secondo alcune voci, il lupo deve...morire...e prima che il suo corpo si consumi, un bagliore rosso lo avvolge...facendolo risorgere come Vero Alfa...molti lupi ci hanno provato, ma sono morti invano..." "Capisco..." questa storia incuriosiva molto Scott: un Vero Alfa? Chissà dove si stava nascondendo in quel momento, che povero vigliacco, sprecare le sue doti così..."Ma come fai a sapere tutte queste cose?" chiese poi a Ken con un tono divertito:"Ho i miei informatori, la maggior parte dei Ghoul in Sword Art Online sono qui, ma alcuni hanno deciso di andare per la loro strada, infatti un mio caro amico si è alleato con la gilda Nemeton...è lui che mi ha detto tutte queste cose" ci fu una breve pausa:"Sai, siete i primi lupi che vedo che non sanno del Vero Alfa" seguì una risata da parte di Scott, gli sembrava un tipo socevole e pacifico, anche se sapeva che era stato lui e altri pochi a sterminare un centinaio di streghe armate di frecce infuocate, poi si ricordò stranamente della sua maschera inquietante e minacciosa, che gli copriva l'occhio destro, non si era accorto che se l'era tolta, e senza quella Ken sembrava una persona per bene. Improvvisamente un urlo di una ragazza risuonò nell'albero, e tutti i sorrisi dei presenti diventarono delle espressioni di preoccupazione e terrore allo stesso tempo...seguirono altre urla, qualcuno stava uccidendo i Ghoul...uno dopo l'altro; "Erika! Che sta succedendo?!" chiese Ken alla ragazza con i capelli corti che prima aveva sgridato la piccola Nina al loro primo incontro:"Ken...le streghe hanno scoperto dove siamo...e ci stanno attaccando!" "Dov'è il capo?!" "È...è morto, Ken..." gli occhi del Ghoul divennero improvvisamente tristi, poi dalla sua barra prese la maschera inquietante, la indossò, e quando alzò lo sguardo era del tutto cambiato, era più spietato, più inespressivo...e il suo occhio, era diventato completamente nero, e la sua pupilla era di un rosso infuocato quasi ipnotizzante:"Ok...Erika proteggi tutti i ragazzini, io vado dalle streghe..." "Ma, Ken...da solo non ce la potrai mai fare..." "Non è solo" disse Scott affiancando il Ghoul:"Vai tranquilla, lo copriamo noi..." replicò Derek per tranquillizzarla, così dopo aver ringraziato il branco con un sorriso, si voltò e corse via. Erano tutti pronti, Scott, Derek e Isaac si erano trasformati in lupi, Allison aveva in mano il suo arco, Braeden la sua doppia spada, Lydia aveva un piccolo pugnale, ma era pronta ad urlare per generare i suoi forti campi di forza, Kira impegnò la sua Katana, e Ken, con un piccolo gemito, fece uscire la sua possente cagune, tendendo in avanti poi i suoi lunghi tentacoli rossi; le streghe  fecero spazio trai presenti, uccidendo anche molti Ghoul...poi si ritrovarono faccia a faccia con il branco, e Scott, ululando più forte che poteva diede il via alla battaglia: Allison scoccò la prima freccia verso una strega, che la colpì in un occhio, evitando, con un semplice scostamento verso sinistra, un fascio verdastro incandescente, mandato in risposta da un'altra strega, poi scoccò altre tre frecce, che colpirono due streghe, finché una di loro non riuscì ad avvicinarsi avventandosi su di lei, ma con un'altra formidabile schivata, riuscì a prendere la lama che teneva nascosta nella tuta nera, e a colpire in pieno la strega; Derek e Braeden si aiutavano a vicenda, erano spalla contro spalla, circondati da un gruppo di streghe armate di pugnali emananti fumo verde, sicuramente avvelenati...Derek, con un salto si avventò su due streghe, azzannando la prima per la gola con i suoi denti affilati, per poi colpire la seconda con entrambe le mani artigliate, afferrandola per il ventre e scaraventandola contro un gruppo di streghe che si stava avvicinando; Braeden utilizzò agilmente le sue due spade, colpendo senza pietà e uccidendo una strega dopo l'altra, mentre il suo compagno la copriva...si muovevano così sincronizzati che sembravano una cosa sola; Lydia, come al suo solito, doveva rimanere dietro e occuparsi della guarigione dei suoi compagni, per poi generare dei campi di forza con le sue urla disumane quando erano necessari...poi, improvvisamente, le venne in mente Stiles, che era sempre stato affianco a lei in ogni combattimento, e per un attimo si voltò di scatto, ma al suo fianco non c'era nessuno...quel momento di distrazione, però, causò l'avvicinamento di una strega armata di pugnale, e quando sferrò un colpo, Lydia seppe schivarlo abilmente, tanto ché riusci anche a colpirla in pieno; Kira, invece, sferrò più attacchi su tre streghe che cercavano di eliminarla, e con la sua affilata Katana, riuscì prima a tagliare la gola ad una strega, poi a colpire il busto dell'altra, e infine ad affondare nel petto dell'ultima...era davvero spietata; e poi c'era Ken, il Ghoul che sferrando piccoli, veloci e secchi colpi con la sua cagune, riusciva ad ucciddere più di 5 streghe al minuto...era davvero forte, quel ragazzo così dolce, sorridente e premuroso, davvero era in realtà un Ghoul spietato con dei possenti tentacoli rosso sangue sulla schiena?...era così veloce che quasi non riuscivi a vederlo, e i suoi movimenti sembravano perfetti, a ogni colpo non sbagliava mai; Scott, invece, stava combattendo contro altre streghe, ma, stranamente, erano più forti del previsto, ed erano armate con diverse armi, una katana che emanava del fumo nero "Non sarà lo stesso fumo?" Scott si ricordò di quello che gli aveva detto Stiles, che era stato a colpirlo un pugnale che emanava uno strano fumo nero..."Hanno intenzione di trasformare anche me? Non credo proprio..." così con un altro ruggito si avventò su quelle streghe: si abbassò per schivare un colpo alto di Katana, che gli garantì un gran salto verso la strega, squarciandogli così la gola con un semplice tocco delle sue mani affilate, poi venne attaccato ai lati da altre due streghe, ma abilmente riuscì a schivare anche questi e colpire entrambi le donne...poco dopo aveva ucciso tutte le streghe che lo circondavano, tranne una, che giaceva a terra con mezzo petto squarciato, e che era in fin di vita...Scott si avvicinò:"Dov'è Stiles?!" "Vi...vi prego...uccidetemi...fa male!" disse sofferente la ragazza :"Prima dimmi dov'è!" "Al...al 27°...nelle montagne innevate...li...li si trova il pri-primo sigillo da distruggere..." "Perché ci avete attaccati!?" sbraitò Ken avvicinandosi:"Perché...perché...dovevevamo distruggere i Ghoul...era un ordine...del...Nogitsune...e poi...ha an-anche ordinato di portargli Sc...Scott Mccall..." gli occhi del lupo divvenero preoccupati e spaventati allo stesso tempo:"Perché voleva me!?...vuole che mi  trasformi come lui?!" "No!...lui...lui...vuo..vu... ...." gettò un ultimo repispiro, poi i suoi occhi guardarono oltre i ragazzi. Merda...pensò Scott...aveva un'enorme confusione che quasi gli fischiavano le orecchie, non si era nemmeno accorto che Allison lo stava chiamando:"Scott! Mi senti?!..." "Si...si, Allison..." "Scott...che cosa ti ha detto?" "Mi ha detto...mi ha detto che Stiles si trova al 27° piano, sulle montagne innevate...li si trova il fiore che deve distruggere" disse, tralasciando il resto...non voleva che gli altri avessero nuove preoccupazioni; "Grazie davvero...avete salvato un'intera specie, il vostro aiuto è stato prezioso" disse riconoscente Ken:"Abbiamo deciso quindi di aiutare voi ora...verremmo con voi" "Davvero...non vorremmo creare disturbo, o mettere in difficoltà il popolo..." cercò di dire Isaac:"No, va bene così...se volete potete venire con noi..." affermò Kira:"Da quando la tipa prende le decisioni da sola?" ribattè Isaac:"Ascoltami, il loro aiuto è prezioso, potremmo avere più possibilità..." "Isaac...ha ragione" disse Derek:"Va bene, fate come volete..." "Io credo che sia Scott che deve prendere una decisione...Scott?" disse poi Allison...il lupo era ancora in leggera confusione, ma poi prese la sua decisione:"Ken preparatevi, venite con noi".

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Capitolo 14
*** -L'unico modo è dividerci- ***


"Ok, ora vi spiego il piano..." Scott, non ne era molto sicuro, ma era l'unico modo e dovevano fare un tentivo:"Dobbiamo andare dalla Kitsune, no? Ma allo stesso tempo dobbiamo fermare Stiles...quindi l'unico modo è dividerci: Lydia, Allison, Isaac e Kira continueranno...mentre io, Derek, Braeden, Ken e Erika andremmo dal Nogitsune..." "Cosa?!" "Scott no! Io devo vedere Stiles" si opposero le ragazze:"Allison, io non permetterò mai che ti facciano del male..." "Scott, questa non è la prima volta che combatto!" "Lo so, ma le montagne innevate sono molto pericolose, e poi non posso lasciare Lydia da sola..." Allison era arrabbiata, ma poi guardando l'amica, cedette all'ordine:"Lydia...so che per te il desiderio di vedere Stiles è grande, ma ora...non è piu lui, e l'unico modo per aiutarlo è trovargli una cura" il viso della ragazza venne rigato da una lacrima scesa dal suo occhio destro, poi con una voce roca disse:"Andate...e togliete quel bastardo dal mio ragazzo" dopo queste parole, Scott sorrise...era felice che, nonostante tutto, Lydia amava con tutta se stessa Stiles..."Abbiamo davvero poco tempo, quindi partiremo subito"; poco dopo tutti si ritrovarono nella strada ghiaiosa dell'inizio, pronti per continuare il loro viaggio...Allison si avvicinò a Scott, abbracciandolo più forte che poteva:"Ti prego, stai attento" "Anche tu..." disse Scott, poi le diede un bacio, per darle un ultimo saluto...si avvicinò a Isaac e Kira:"Ve le affido..."Contaci" risposero l'altro lupo e la Kitsune; erano finalmente tutti pronti: Scott e la sua squadra si erano posizionati in fila, con in mano una piccola sfera di vetro, che si utilizzavano per il teletrasporto, pronunciano le semplici parole "Al 27° piano" si alzò un bagliore accecante e dopo pochi secondi il lupo e gli altri erano completamente scomparsi; Lydia, Allison, Isaac e Kira, così, si avviarono verso il sentiero che portava alle montagne...dopo qualche ora di cammino senza interruzioni e senza un accenno tra di loro, Kira finalmente prese parola:"Guardate!...si vede da qui! Non manca molto" "Era ora!" disse con tono esasperato il lupo, ma Allison non era sicura di ciò, in effetti per ben 3 ore di cammino non era successo assolutamente nulla, e questo la preoccupava molto:"Allison...che hai?" la voce di Lydia cessò i suoi pensieri:"Cosa? Oh niente...è solo che...è strano...non abbiamo incontrato nessuno fino ad ora" "Dai, stai tranquilla per una volta che non combattiamo, non starti a preoccupare così..." "Ma Lydia..." "Su, andiamo avanti..." c'era qualcosa che non andava, Lydia era normale che fosse felice per aver trovato la Kitsune, ma sembrava che la disperazione che prima aveva per Stiles fosse svanita nel nulla...ed era strano che un lupo come Isaac non avesse fiutato qualcosa fino ad ora, e poi la sua aria così serena...insomma, non era normale. "Aspettate..." disse infine:"Perché siete tutti così strani? E poi perché non è successo niente fino ad ora?" "Allison, sta calma...non devi allarmarti così" disse Kira con uno strano sorriso, poi la cacciatrice pensò che non l'aveva mai vista sorridere fino ad ora...no, non sono loro, non possono essere loro:"Chi o cosa siete?!" disse puntando i tre con il suo maestoso arco e con una freccia da una punta d'argento affilata:"Ma Allison...siamo i tuoi amici" disse con una strana voce Lydia, o anzi, l'intrusa che la sostituiva:"Ditemi chi cazzo siete! E dove sono i miei amici!?" "Siamo noi i tuoi amici cara, ora andiamo alla casa per prendere la cura" disse l'intruso di Isaac:"Voi siete solo degli intrusi, e recitate anche male...ditemi allora, qual'è il nome del ragazzo che dobbiamo salvare?!" silenzio, gli intrusi a quella domanda cambiarono la loro espressione felice a una tetra, cupa:"Come immaginavo..." poi tirò le tre frecce, centrando in pieno gli intrusi...Allison si svegliò di colpo, le sembrava di essere riemersa da un mare infinito, poi si rese conto che il mondo attorno a sé era al contrario, così guardando in su vide che i suoi piedi erano legati a un appiglio molto alto "Merda...wendigo!" pensò, infatti un wendigo, ovvero dei player killer che (non si è mai scoperto come) riescono a prelevare tutta la forza vitale di un giocatore, fino alla morte di quest'ultimo. Cercò di girarsi per vedere cosa la stava circondando, e notò che accanto a , sul fianco sinistro vi erano Isaac e Lydia, appesi allo stesso modo, ma non avevano ancora preso coscenza...di Kira non c'era traccia :"Isaac!...Lydia!..." tentò di gridare a bassa voce, ma loro continuavano a dormire....Allison provò a frugare nella sua tuta nera, per vedere se le erano rimaste qualche arma: l'arco non c'era, e ovvimente nemmeno le frecce...la lama sparita...il coltello al fianco destro lo stesso...e il pugnale sulla caviglia?...Allison provò a sollevarsi, provocando un lieve bruciore degli addominali, poi notò un piccolo luccichio sulla sua caviglia destra...il pugnale c'era ancora! Bastava prenderlo, tagliare la corda, liberare lei i suoi amici, superare le guardie e andare via "Un gioco da ragazzi...dicevano" pensò infastidita, poi iniziò a rialzarsi, sentendo il bruciore addominale aumentare, e riuscì a prendere il pugnale; iniziò a tagliare quel doppio nodo che circondava la sua gamba il più veloce possibile...la corda pian piano iniziava ad allentarsi, ma improvvisamente sentì delle voci sotto di lei:"Quella piccola bastarda ci ha scoperti..." "Vado a chiamare le guardie, così la faremo calare e la uccideremo.." stavano venendo proprio lì, e Allison stava ancora tagliando la corda, poi nascose il coltello nella manica della tuta, e si adagiò nuovamente alla posizione iniziale, per dare l'impressione di essere ancora in coma "Merda...la corda" pensò guardando in su, la corda si stava staccando, e se fosse caduta l'avrebbero scoperta...i wendigo si stavano avvicinando sempre di più e la corda stava per staccarsi...mancava davvero poco, e lei sarebbe caduta:"Signore!" un'altra voce maschile, più giovane, risuonò:"Siamo sotto attacco, Signore! Le Kitsuni ci attaccano" Kitsuni?...la cacciatrice pensò subito a Kira, e l'altra doveva per forza essere... "Quante sono?" rispose l'altro:"Sono...due, Signore" "E allora? Mi avverti così per due semplici pezzi di merda? Catturatele e mettetele con gli altri..." "Signore, ma...sono un classe 6 e una classe...10" "Hai detto 10?!" "Si, Signore...e hanno anche già sterminato due delle nostre truppe..." "Allora non c'è tempo da perdere!" Allison udì numerosi passi avviarsi verso verso la direzione opposta...se ne stavano andando...poi, improvvisamente, cadde facendo un gran tonfo, la corda si era finalmente staccata "Ahh...che dolore!" disse tra sé, visto che aveva sbattuto sul fianco sinistro, ma senza provocare danni...ora doveva liberare gli altri, così andò verso Lydia e iniziò a tagliare la corda che la teneva appesa, e lo stesso fece per Isaac; una volta completato il "lavoro", però i due non riuscivano ancora svegliarsi, nonostante le incitazioni di Allison:"Lydiaaaa!...Isaaaac!...per favore, non è il momento di dormire!" "Serve una mano?!" Kira si avvicinata ad Allison:"Kira!...Non si svegliano! Perché non si svegliano?!" "Sta tranquilla...per Isaac c'è un metodo, il lupo ha una capacità di guarigione superiore dalla nostra giusto? Allora lo faremo svegliare con il dolore...ma per Lydia non ne ho idea, credo la Kitsune lo sappia...ci sta coprendo fuori" "Va...va bene...fai quello che devi fare" Kira prese il braccio di Isaac, e con uno scatto lo roteò come se fosse un semplice rametto...il lupo, all'azione della Kitsune, cacciò un gran ruggito, spalancando gli occhi gialli lucenti, doveva fare un gran male:"Isaac...stai bene?" chiese la cacciatrice preoccupata per l'amico:"Sinceramente, no! Ma che è successo?" "Un gruppo di Wendigo ci avevano accerchiati...io sono riuscita a scappare, ma a voi sono riusciti ad inniettarvi una sostanza in grado di lasciarvi in uno stato simile al coma" "E Lydia? Perché non si sveglia..." "Con te abbiamo usato il metodo del dolore, ma Lydia non è un lupo, quindi non ne ho idea..." "C'è un metodo anche per le Banshee..." un'altra donna coreana entrò nella stanza, era bassa, avrà avuto più o meno 30 anni, aveva i lunghi capelli neri raccolti in una splendida acconciatura, portava indosso una lunga mantella rossa, e nella mano portava un lunga e affilata Katana...era la Kitsune. La donna si avvicinò al corpo della ragazza, distesa a terra, poi le sfiorò l'orecchio destro, e recitò delle parole a bassa voce che gli altri non riuscirono a sentire, poi improvvisamente la ragazza di svegliò di colpo, spalancando i suoi occhi verdi meravigliosi..."Co-cosa è successo?..." disse la banshee, portandosi una mano sulla fronte:"Siamo stati attaccati da un gruppo di Wendigo" disse Isaac:"Ohw...ora capisco...ma quanto tempo è passato?" "Ecco, è passato un giorno dall'attacco..." "Cosa?! Un giorno!" disse Allison sbalordita:"E degli altri non si sa nulla?..." continuò il lupo:"Mmm no...mi dispiace...ma ho trovato chi ci può aiutare...lei è la signora Noshiko, la Kitsune di cui vi ho parlato..." "Lei...lei quindi ha una cura?" disse Lydia, ancora un po scossa dalla sveglia improvvisa:"Si ragazzi, ho quel che fa per voi, ma dobbiamo sbrigarci, oppure potrebbe anche essere troppo tardi per il vostro amico". Scott e gli altri si erano teletrasportati sulle montagne, e anche se non erano vere, faceva davvero freddo:"Ora in che direzione dobbiamo andare?" chiese Derek:"Dovremmo vedere già una luce, generata da una leggera fiamma del fiore..." rispose Scott, non era molto convinto di tutto questo, pensava continuamente ad Allison, e a Stiles..."La vedo!" affermò un Ghoul che il lupo non conosceva, verso Est infatti vi era una luce flebile in lontananza, e si vedevano anche delle ombre...erano il Nogitsune e alcune streghe:"Erika, dimmi quanti sono" disse con aria seria Ken, la ragazza annusò l'aria, inalandola il più possibile, poi liberandola piano con la bocca:"Sono...circa 20 streghe...e un..."non so cosa" che puzza di vecchio" "È sicuramente il Nogitsune" affermò Braeden:"Vuol dire che siamo arrivati tardi?!" disse preoccupato Scott:"No, privare il fiore del suo potere richiede un procedimento molto lungo, solo la 100° goccia di sangue di un Nogitsune può spezzare l'incantesimo...una solo goccia mancante o di troppo e l'incantesimo non potrà avere più effetto per almeno 6 mesi..." spiegò poi Ken, Scott si meravigliava sempre di quante cose Ken sapeva, poi spiegò agli altri il piano:"Ok, dobbiamo assolutamente fermare il Nogitsune...da quello che ho capito non ha ancora finito con l'incantesimo, quindi faremo un attacco a sorpresa: Ken e gli altri Ghoul saliranno su quei piccoli rilievi di ghiaccio, e aspettate il segnale di Braeden che intanto tenterà di distrarre il piccolo gruppo di streghe, il Nogitsune sarà troppo impegnato con il sigillo, quindi non interverrà...così io e Derek lo fermeremo e una volta preso torneremo tutti con il teletrasporto al quartiergenerale" sembrava un buon piano, ma detto così sembrava così facile...doveva assolutamente funzionare. Tutti si erano posizionati, erano pronti: Braeden, l'esca, si stava avvicinando piano al gruppo di streghe, poi, estrasse le due spade dalle fodere incrociate dietro la sua schiena, e il rumore del metallo delle armi distrasse le streghe, che si avventarono subito su di lei...ma prima che potessero colpirla, i Ghoul, appostati sopra di loro, attaccarono dall'alto; tutte le streghe erano finalmente distratte, Scott e Derek potevano avvicinarsi al Nogitsune: i due lupi si trovavano a qualche metro dal ragazzo, girato di spalle e impegnato con l'incantesimo:"Scott...Derek..." disse improvvisamente, mantenendo la posizione:"Che piacere rivedervi...e ancora vivi per fortuna...mi stavo davvero annoiando, è tutto troppo semplice..." "Esci subito dal corpo di Stiles, e arrenditi! È finita per te!" sbraitò Scott:"Ecco, non credo sia finita...sai, anche io ho una bella sorpresina" due streghe piobarono dall'alto davanti a loro, poi si sentirono alcune grida da parte di Ghoul che Scott non conosceva, dietro di loro...poi posò il suo sguardo sul suo compagno, che lo stava gurdando con le lacrime agli occhi, e quando lo vide bene, rimase come pietrificato:"S...Scott" mormorò lui, Derek era stato colpito alle spalle, da una strega armata di una lunga e possente Katana, che lo aveva trafitto esattamente al cuore. La strega sfilò velocemente l'arma e Derek cadde ai piedi di Scott:"Derek! Derek!...Guardami, amico! Guardami!" "96...97...98...99...e 100" la flebile fiamma che circondava il fiore si estinse immediatamente, il Nogitsune si voltò a guardare Scott accovacciato a terra che soccorreva l'amico:"Ma che scena commovente...peccato, non ce l'avete fatta, nemmeno questa volta..." "Fottiti!" sbraitò Scott, facendo brillare i suoi occhi di un giallo fluorescente, il mostro si avvicinò al ragazzo, con molta indifferenza, poi lanciò un forte calcio in faccia al povero lupo:"Abbi più rispetto per me, capito?!" disse poi...a Scott, dopo aver subito il forte colpo, iniziò a girare la testa, tentò di rialzarsi ma subito dopo il Nogitsune gli sferrò un altro calcio allo stomaco, facendolo riaccovacciare su se stesso, perdendo per almeno 4 secondi il respiro, tentò di rialzarsi di nuovo, ma il piede del mostro si poggiò sulla sua spalla, tenendolo fermo a terra:"Grazie per il passatempo, Scott, ma credo proprio che sia ora di andare..." disse infine il Nogitsune allentando la presa del piede sulla spalla di Scott, ma prima che potesse toglierlo del tutto, il lupo gli afferrò la caviglia, mormorando:"Perché...perché non mi uccidi?" "Ti ucciderò Scott, ma non ora..." dopo aver dato questa risposta il Nogitsune scomparve dai suoi occhi insieme a tutte la altre streghe.

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Capitolo 15
*** Il sogno ***


Scott si era decisamente ripreso, e alzandosi vide Braeden che correva verso di lui, anzi, verso Derek:"Derek! Ti prego!..." ripeteva continuamente:"Braeden...guarda la sua barra! Non è ancora morto..." affermò Scott, infatti la sua barra segnava solo il 2% di vita:"Dobbiamo subito portarlo da Lydia, alla casa della Kitsune, lei saprà cosa fare..." "Scott, le sfere per il teletrasporto sono fuori uso!" disse Ken, raggiungendolo con Erika e altri 2 Ghoul:"Merda! Dobbiamo assolutamente arrivare al 48°piano..." "Scott, Derek non sta bene...la barra piano piano scende!" disse Braeden spaventata:"Scott...che facciamo!" il lupo non sapeva cosa rispondere, erano praticamente bloccati lì! Se fossero rimasti lì Derek sarebbe morto, ma se fossero scesi in città per prendere le sfere sarebbe morto comunque...aspetta...:"La pozione guaritrice!" perché non ci aveva pensato subito! In tasca aveva la pozione guaritrice che gli aveva donato la piccola Nina ("Tieni...questa prendila tu...serve più a te che a me ora" aveva detto), e l'avrebbe potuta dare a Derek, in modo che avrebbe potuto sostenere il viaggio fino in città...così la prese, stappò la piccola fiala, poi la fece bere al compagno: la sua barra arrivò a un 30% scarso, ma bastò per fargli di nuovo aprire gli occhi:"Braeden..." disse guardandola negli occhi:"Sei un vero bastardo, sai? Mi hai fatto prendere un colpo" rispose Braeden accarezzandogli il viso, poi i due si diedero dei brevi baci, congiungendo le labbra dell'altro..."Ma perché non sono guarito quando mi ha colpito la Katana?" "Sicuramente era avvelenata di -strozzalupo-" rispose Erika:"Strozzalupo?" domandò Scott:"Certo che voi lupi non sapete proprio nulla...lo strozzalupo è una specie di veleno usato per avvelenare i lupi, e in casi gravi causano anche la morte, quindi Derek ritieniti fortunato che la dose inniettata non era molta..." rispose Erika in un tono leggermente saccente:"Va bene, ma ora dobbiamo sbrigarci e andare in città per prendere delle nuove sfere per il teletrasporto, la barra di Derek non reggerà molto a lungo..." ordinò Braeden, così tutti quanti si incamminarono verso il sentiero che portava alla città del 27°piano. Si era fatta notte, e d'improvviso una tempesta di neve li colpì duramente, dovevano assolutamente trovare un riparo:"Vedete qualcosa?!" cercò di dire a gran voce Scott, con tutta quella neve non si riusciva ne a vedere ne a sentire nulla:"Scott! Forse ho trovato un posto sicuro!" disse improvvisamente Ken, infatti proprio davanti a loro, c'era un grande buco, dove si riusciva a venedere una piccola grotta sotterranea:"Entriamo!" ordinò il lupo, così tutti lo ascoltarono e quando entrarono sembrava quasi che la tempesta fosse lontana da loro:"Dobbiamo aspettare che la neve cessi, oppure non ce la faremo mai ad arrivare in città, e poi la barra di Derek non reggerebbe..." "Allora credo proprio che rimarremo qui per un po" disse in tono sarcastico Erika, sedendosi sulla parete sinistra gelata della grotta, ma quando notò gli sguardi confusi di tutti posati su di lei, disse:"Tanto la tempesta non finirà prima di domani, quindi vi conviene riposarvi, sono stati i due giorni più duri di questi anni!" poi si distese completamente, incrociando le braccia dietro la testa e chiudendo gli occhi per riposarsi...in effetti aveva ragione, erano più di 2 giorni che il branco di Scott non trovava un attimo di riposo, e quella notte se lo meritavano proprio, così tutti seguirono il consiglio di Erika, stendendosi anch'essi per dormire un po. Scott venne svegliato dai raggi del sole digitale che penetravano nel foro da cui erano entrati e si posavano direttamente sui suoi occhi...all'inizio credeva fosse l'alba, poi aprendo la sua barra si sbalordì vedendo l'orario segnato: le 11.24...si alzò di scatto, pensando ai suoi quattro compagni lasciati andare dalla Kitsune, a Derek, e alla sua ferita che non guarisce, e a Stiles, che deve essere salvato a tutti i costi...si sentiva davvero un verme ad aver dormito qualche ora in più piuttosto che pensare ai suoi compagni...poi realizzò che era solo, dei suoi compagni non c'era traccia, e nemmeno delle loro cose...che cosa stava succedendo? Dov'erano finiti? Provò a chiamarli, posizionandosi esattamente sotto il foro, più volte urlò il nome di Derek, di Braeden, di Ken e di Erika, ma senza ottenere risposta...poi improvvisamente sentì dei passi che si avvicinavano sempre più al foro, e Scott non sapeva cosa fare, forse doveva nascondersi? O combattere...o tutte e due...così si intanò dietro uno sperone di ghiaccio, attendendo l'ospite: ormai era vicinissimo, sentiva i passi che attraversavano la lastra di ghiaccio duro sopra la sua testa, e poi all'improvviso si fermarono, era sicuramente arrivato al bordo del foro, poi Scott sentì uno strano tonfo dietro di lui...l'intruso era entrato...il lupo in un attimo si trasformò, ed uscì allo scoperto, pronto ad attaccare chiunque gli si trovava davanti, ma una volta visto chi era si fermò di scatto, sbalordito dalla persona che era appena entrata:"Scott..." disse lui:"Stiles..." disse l'altro. Scott per un attimo esitò, ma poi ricordandosi del Nogitsune lo attaccò immediatamente:"Scott!...Fermo, sono io!...Ti prego!" continuava a urlare, ma Scott era troppo arrabbiato...tentava di colpirlo, ma Stiles riusciva sempre a schivarlo, ed era molto strano...si vede che il lupo non aveva davvero intenzione di colpirlo...aveva paura? "Scott...ti prego ascoltami...questo che stai vivendo è un semplice sogno, programmato da me...se il Nogitsune lo viene a sapere mi ucciderà all'istante...ho pochissimo tempo!" disse poi, urlando per attirare l'attenzione del lupo...e una volta detto ciò, infatti, Scott si fermò; "Stiles...sei davvero tu?" disse dubbioso, non era ancora sicuro di chi aveva di fronte:"A quanto pare, amico...ti lo posso anche dimostrare...noi viviamo in una città chiamata Beacon Hills...tua madre si chiama Melissa, tuo padre se n'è andato quando eri piccolo...sei fidanzato con Allison Argent...a scuola secondo noi il compagno più odioso è Jackson Whittermore e una volta ci siamo presi quasi a botte in un locale per gay, quando abbiamo accompagnato Danny....ook, detto così sembra un po strano...ma..." le parole di Stiles cessarono quando Scott lo abbracciò senza esitare...si, era proprio il suo Stiles:"Va bene Scott...ho davvero poco tempo...quindi arrivo subito al dunque: il Nogitsune sta preparando nuove truppe per prendere il prossimo sigillo...si tratta di un pugnale molto potente, e chi possiede questa skill si dice possa accedere a qualsiasi piano del gioco...se finisce nelle sue mani siamo tutti fottuti" "Un pugnale? E dove si trova?" "In un normalissimo negozio per armi...al secondo piano, solo che il venditore non sa nemmeno l'esistenza di quel pugnale...e c'è di più" "Cosa?" "Il pugnale può essere scoperto solo dal potere di un fiore guaritore...e il Nogitsune ne ha già uno...e poi il pugnale non dovrà essere distrutto, ma serve per distruggere l'ultimo sigillo..." "E tu sai qual'è questo sigillo?" "Io credo di si...è un..." una luce bianca improvvisa abbagliò i ragazzi:"Merda! Il Nogitsune mi ha trovato...Scott, ora vai!" "Non ti lascio qui Stiles!" "Scott! Devi andare! SVEGLIATI!" Scott con un leggero urlo si svegliò, e si ritrovò nuovamente all'interno della caverna di ghiaccio, buia, e con tutti i suoi compagni che stavano ancora dormendo. Una volta averli svegliati Scott raccontò tutto quello che aveva sognato durante la notte:"Scusatemi se ho disturbato il vostro sonno, ma devo dirvi una cosa importante...Stiles, mi è apparso in sogno..." per un attimo si bloccò notando le facce dei suoi compagni completamente sconvolte e dubbiose, ma poi riprese il filo del discorso:"...può sembrare davvero strano, lo so, ma vi assicuro che era Stiles, e per di più quello vero...non so come abbia fatto a comunicare con me in questo modo, ma lo scopo era avvertirci che il Nogitsune sta preparando delle nuove truppe per andare al secondo piano, dove in un negozio d'armi si trova un pugnale, ben nascosto, ovvero un altro sigillo...e l'unico modo per trovarlo è il potere del fiore che ora possiede il Nogitsune..." ci fu un attimo di silenzio, e Scott non lo sopportava, sapeva che era difficile da credere, ma non era il momento di rimanere in silenzio...stava per aggiungere qualcosa, quando Derek lo bloccò iniziando a parlare:"Scott, io non so davvero come Stiles ti abbia parlato mentalmente, e non so nemmeno se pensare che questo sia solo frutto della tua immaginazione, visto che qua sognare è tecnologicamente impossibile...ma cavolo, siamo in un mondo virtuale, dove ci sono mostri di tutti i tipi, pronti ad ucciderci ogni giorno...noi siamo due lupi mannari, voi due Ghoul e Braeden nella vita reale non sapeva nemmeno impugnare decentemente una semplice spada..." "Hey!" insinuò la cacciatrice infastidita:"...quindi datemi un motivo per cui io non ti debba credere, Scott..." subito seguì un suo sorriso e il consenso di tutti gli altri:"Bene...ora aspettiamo solo i tuoi ordini".

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Capitolo 16
*** Un piccolo aiuto ***


L'unica cosa importante era raggiungere l'altro gruppo, aveva assolutamente bisogno di andare da Allison, quindi si affrettarono a partire per andare in città; mancavano un paio d'ore di cammino, nessuno durante il tragitto aveva preso parola, si leggeva negli sguardi di tutti la preoccupazione che aumentava con il passare del tempo...Ken e Erika non staccavano gli occhi da terra, pensavano continuamente ai loro compagni, soprattutto alla piccola Nina, che cosa starà succedendo in quel momento? Si chiedevano; Braeden era preoccupato per Derek, che con quel buco enorme al petto non si reggeva quasi in piedi, tanto che dovette dargli una mano lei...e allo stesso tempo Derek si preoccupava per la cacciatrice, aveva paura a lasciarla sola, quindi temeva sempre duro, nonostante il dolore continuo al petto; e Scott, anche lui era continuamente distante, e in testa aveva solo il pensiero di Allison, lontana da lui, e di Stiles, con la paura di perderlo in ogni momento...chissà se la cacciatrice fosse già arrivata dalla Kitsune insieme ad Isaac, Kira e Lydia, se sapevano già qual'era la cura di quel male, o se fossero stati attaccati da qualcuno...Scott cercò di scacciare tutti i pensieri negativi, iniziando a sperare se Allison sentisse la sua mancanza, appena chiudeva gli occhi infatti riusciva solo a vedere lei, con i suoi bei capelli mossi castano che arrivavano fino alle spalle, il suo piccolo e lucido viso, in cui risaltavano i suoi dolci occhi nocciola, e la sua bocca perfetta, che si andava ad allargare in uno splendido sorriso, con dei denti lucenti e bianchi, cerchiati dal suo rossetto rosso fragola preferito, e ogni volta che lei lo baciava riusciva a sentire non solo il sapore della sua saliva, ma anche un leggero gusto di fragola dolce, che lui amava tantissimo...iniziò a mancargli la sua risata, le sue labbra, i suoi baci...se l'avesse visto in quel momento, Allison gli avrebbe detto sicuro che era un idiota, seguito da un lungo abbraccio...cosa avrebbe dato per rivederla in quel momento? Non lo sapeva nemmeno lui, sapeva solo che aveva bisogno di rivederla e al più presto. Scott venne risvegliato dal rumore di diversi nitriti che pian piano si avvicinavano, così il lupo alzò lo sguardo, e vide che un trio di ricercatori li avevano visti...era da tanto tempo che non ne vedeva qualcuno in giro:"Buongiorno, vi dispiace se facciamo un controllo?" disse uno dei tre, aveva uno splendido, anche se irreale, cavallo bianco, con degli splendidi occhi azzurri"Abbiamo parecchio fretta..." rispose vago Ken, Scott non si era accorto che i due Ghoul avevano indossato la maschera, forse per non farsi riconoscere dal gruppo di ricercatori:"Mmm, e per quale motivo?...forse per il vostro amico? Cos'è stato a ridurti così?" disse un altro, che era appena sceso dal suo cavallo color nocciola:"Una strega...dobbiamo entrare in città per..." "Non ho bisogno delle tue inutili parole...misero Ghoul, voglio ascoltare lui!" disse nuovamente il ricercatore, ci stava facendo perdere tempo con delle inutili chiacchere...dopo questa discussione però Ken rimase in silenzio come richiesto:"Sono state le streghe" rispose Derek ansimando, come se avesse appena finito di correre ad una maratona, stava davvero peggiorando, e lo stare li gli faceva ancora più male:"Ma davvero? Questa storia mi piace! Perché non me la racconti dall'inizio alla fine?" che cosa?! Pensava Scott, cercava di perdere tempo per farlo morire li in fretta? Era davvero troppo:"Ecco io..." Derek tossi e per un attimo il ricercatore fece una smorfia:"Ti prego continua...noi abbiamo tutta la giornata..." "ORA BASTA!" ordinò Scott con una voce più cupa, si era appena trasformato:"Come osi dire a me quello che devo fare?!" "Per favore, risparmiati l'accento medievale, fai solo pena...misero Ricercatore!" ribattè Ken, facendo fuoriuscire i suoi tentacoli rossi, e questo fu il segnale anche per Erika che estrasse la sua cagune, era molto particolare, aveva una specie  fiamma cristallizzata che si rammificava verso il suo fianco destro e che aveva un colore tra il rosso scuro al violaceo, era davvero ipnotizzante...:"Non penserete davvero di battervi con noi? I nostri compagni stanno arrivando e non vi conviene, quindi io vi consiglio di continuare con i controlli..." "Perdere tempo per far morire il nostro amico più in fretta fa parte della procedura?!" rispose Scott, ormai era così arrabbiato che avrebbe provato solo piacere nel farli soffrire dolorosamente:"Stavamo solo facendo qualche domanda! È nella procedura...e poi..." "Cosa?!" "Abbiamo l'ordine di uccidere un certo Stiles...un Nogitsune...ha intenzione di distruggerci tutti in compagnia delle streghe...e voi, mi dispiace, siete gli unici che avete avuto a che fare con loro da quello che ho capito" merda, stavano davvero cercando tutti Stiles? Scott non voleva nemmeno immaginare cosa gli avrebbero potuto fare se l'avessero preso...cercò di non pensarci più di tanto:"Noi abbiamo avuto solo dei piccoli contrattempi! Stavano cercando il boss di questo piano per guadagnarci una cena decente, ma delle streghe ci hanno completamente sbarrato la strada ed è andata a finire così, un colpo inguaribile di strozzalupo...noi non ne sappiamo nulla di questo Stiles!" disse mentendo Scott, quando quelle parole gli uscirono dalla bocca si stupì della sua naturalezza e fermezza nel pronunciarle:"Non importa, questo lo decidiamo noi non voi se non portarvi alla Città d'inizio...dobbiamo farvi qualche altra domanda" ovvero giustiziarci senza un buon motivo, utilizzando la scusa di ammutinamento contro Peter Hale:"Noi non andremo da nessuna parte!..." rispose Erika:"Molto bene, allora accuso tutti voi di alto tradimento contro Peter Hale!..." come immaginavo, pensò il lupo, e prima che i tre potessero fare una mossa Erika li colpì violentemente con i suoi cristalli ardenti provenienti dalla cagune, mormorando:"Io odio le persone che mi contraddicono!"; pensavano fosse finita li, ma videro che dalla parte opposta della strada che portava alla città stavano arrivando un vero e proprio gruppo di ricercatori, assieme a 3 larve:"Scott! Cosa facciamo?!" disse Braeden preoccupata, Scott ci pensò per un attimo poi disse:"Tu e Derek andate avanti, prendete abbastanza sfere per tutti, e aspettateci, se entro 20 minuti non siamo tornati, dovete andare dalla Kitsune..." "Ma, Scott, così voi..." "Braeden! VAI!" urlò alla fine il ragazzo, che era ancora trasformato in lupo mannaro, e dopo ciò la cacciatrice eseguì l'ordine, e si avviò verso la città con in spalla il braccio di Derek che lo aiutava più o meno a reggersi in piedi. Erano rimasti solo in 3, e una ventina di ricercatori li stavano accerchiando accompagnate da un trio di larve che viggiavano minacciose sopra le loro teste:"Scott Mccall, Ken Kaneki, Erika Tate, Braeden Collins, Derek Winchester...siete stati accusati di ammutinamento contra la politica dominante, e per di più avete ucciso anche i nostri compagni!..." disse un ragazzo quasi più grande di Scott, doveva essere il generale della spedizione, e sembrava così fiero del suo titolo tanto che era sicuro e felice quanto un bambino di 4 anni:"Ma, Signore, ne mancano 2..." ribattè uno, accorgendosi dell'assenza di Braeden e Derek, così il generale fece cenno con la testa di andare nella direzione dove erano andati i due ragazzi prima a due ricercatori dal cavallo nero lucente e grigio perla, e questi proseguirono per la strada che portava alla città:"Sarà un piacere tagliarvi la testa!" continuò, e dopo ciò seguirono delle risatine da parte di diversi membri:"Io non credo proprio, brutto figlio di...!" "Calmati Erika!" esclamò Ken con tono cupo, bloccando la Ghoul prendendole un braccio...lei rispose furiosamente strattonando la parte bloccata per liberarsi dalla forte presa:"Ecco, fai la brava Ghoul ora!" un ricercatore che si trovava vicino ad Erika, tentò di prenderla in giro, poi si mise a ridere istericamente...ma quella fu la sua ultima mossa: Erika gli sferrò un cristallo dritto in gola, mettendolo a tacere per sempre:"Fai il bravo ricercatore ora!" gli gridò, mentre il corpo dell'uomo si consumava in piccoli coriandoli digitali. Questo fu il gesto che fece scoppiare la battaglia: i ricercatori estrassero la loro spada, Scott i suoi artigli affilati e Ken ed Erika le loro forti cagune...il combatimento iniziò, la ventina di ricercatori si abbatterono sui tre, ma loro erano così forti che riuscirono a sovrastare quasi tutti i loro colpi, ma purtroppo qualcosa andò storto: Scott, stava per colpire definitivamente un uomo ma qualcosa lo bloccò...una fortissima scossa, proveniente da dietro...la sua schiena era stata colpita, e questo gli aveva causato una vera e propria paralisi...cadde a terra, poi osservò l'artefice del colpo...era il generale con un ghigno stampato sulla faccia...poi si girò e vide che anche Erika e Ken erano stati colpiti...poi il capo dei ricercatori si avvicinò a Scott e gli disse:"Ti piacciono? Sono dei nuovi giocattolini che riescono a paralizzarti senza un incatesimo o pozione...sono forniti solo a noi ricercatori da Peter Hale...davvero ottimi...soprattutto vederli puntati su di voi!" "F...fo...fott...fottiti!" cercò di dire il lupo, nonostante le scosse che percorrevano ancora il suo corpo:"Alquanto apprezzabili come ultime parole Scott!...Ora però sarà meglio ucciderti...muori!" disse il generale alzando il pugnale, ma questo non sfiorò mai la pelle di Scott...una freccia con inciso un simbolo che il lupo non aveva mai visto aveva trafitto la spalla del generale, che cadde all'indietro urlando di dolore, mentre il sangue gli bagnava tutta la tunica verde e l'uniforme da ricercatore e la ferita iniziava a disperdere i soliti coriandoli digitali. Poco dopo improvvisamente quattro ragazzi uscirono dalla boschiglia innevata che circondava i tre...due ragazzi erano gemelli, quasi identici, ed erano due lupi dagli occhi...azzurri?....e lo stesso la ragazza, aveva i capelli lunghi poco dopo le spalle di un castano molto chiaro, ma non era un lupo...era diversa...aveva zanne più corte, ma più affilate...e poi c'era l'ultimo, non era proprio un ragazzo, per lo più sui 35 anni, ed era un cacciatore...era biondo, con i capelli corti, e aveva degli occhi azzurro chiaro...aveva una lunga spada argente con dei lineamenti blu e si intonavano ai suoi occhi...dovevano far tutti parte della stessa Gilda, perché erano vestiti con un completo bianco e nero e sopra per coprirsi al freddo avevano delle tuniche bianco scarlatto che si confondevano con la neve; subito i quattro attaccarono il resto dei ricercatori, e dopo qualche minuto non ne restò più niente di loro insieme alle tre larbe, che erano completamente scomparse dal cielo:"Hey, tutto ok?" disse uno dei gemelli, che si era appena ritrasformato in una "persona" normale, poi gli tese una mano per aiutarlo ad alzarsi e Scott accettò facendo un breve sorriso, si rimise in piedi con cautela, poi vide che l'altro gemello e la ragazza stavano aiutando Erika e Ken:"Grazie mille..."insinuo il ragazzo con ancora indosso la maschera nera inquietante"Si...grazie..." disse poi Erika con aria scocciata, quasi per dire che se la sarebbe cavata benissimo da sola, e infatti Ken subito dopo gli dono uno sguardo storto"Non preoccupatevi, passavamo di qui per un controllo e poi abbiamo notato quello stronzo di Heathcliff che stava cercando di uccidervi..." rispose il cacciatore:"Mi presento, sono Deucalio, il comandante della gilda Nemeton e loro sono tre dei miei guerrieri più forti, i gemelli, Ethan ed Aiden e Malia..." a quelle parole Scott rimase per un attimo sbalordito, era davvero quel Deucalio? Il giocatore più forte di tutta SAO?..."Deucalio...dobbiamo andare" disse uno dei gemelli, probabilmente Ethan:"Va bene...credo sia arrivato il momento di salutarci, anche perché credo che i vostri due compagni vi stiano aspettando da un po insieme a una delle mie scorte..." Scott improvvisamente si ricordò di Derek e Braeden, i venti minuti erano quasi scaduti:"Si, anche noi dobbiamo andare, e con una certa fretta....grazie ancora!" disse Scott, poi si girò di scatto e corse verso la città sguazzando tra le pozzanghere di neve quasi sciolta, seguito poi da Ken ed Erika, con ancora indosso le maschere. Arrivarono a un ponte che introduceva la città e dove si trovavano i due con in mano un mucchio di sfere di teletrasporto:"Finalmente, pensavamo non arrivaste più!..." esclamò Braeden tirando un sospiro di sollievo appena vide il resto del gruppo arrivare:"Scusate il ritardo!..." "Qualcuno mi puo spiegare chi era quel ragazzo dalla tunica bianca che ci ha salvato praticamente il culo?" dice Derek con un po di fiatone:"Dopo Derek, ora l'unica priorità è andare dalla Kitsune" disse Scott, così ognuno dei presenti prese una sfera e pronunciando le parole -teletrasporto, 48° piano!- un fascio di luce li avvolse, che li portò direttamente alla casa della Kitsune. Stiles era spossato. Sperava che l'avvertimento che aveva fatto a Scott fosse servito. Anche se cercava di essere calmo mentre parlava con lui, Stiles si stava per mettere a piangere...non ce la faceva più, aveva bisogno di Lydia, di Scott e di tutti gli altri. Prima o poi avrebbe ceduto, e il Nogitsune avrebbe preso il sopravvento...no! No! Se avesse iniziato a pensare così sarebbe successo sicuramente...deve lottare, con tutte le sue forze...improvvisamente la sua figura, anzi ,quella del Nogitsune comparve esattamente davanti a lui:"Ciao Stiles" insinuò quello calmo e con un sorrisetto:"...sai, ieri notte...mi hai davvero fatto incazzare..." disse ancora facendo delle pause, come se per il nervoso non riuscisse a dirlo:"Davvero? Era proprio quello che volevo sentire..." disse Stiles, rimanendo seduto, visto che la caviglia incatenata si era gonfiata causando un dolore costante; in risposta il Nogitsune gli diede un potente gancio sullo zigomo destro, e Stiles cadde subito verso quella direzione...il dolore avvampò la sua guancia, che si gonfiò, poi pian piano posò gli occhi sullo sguardo malato del mostro e sicuro disse:"Puoi picchiarmi, puoi anche uccidermi se vuoi...ma i miei amici ti faranno lo stesso il culo! E ti elimineranno, brutto figlio di puttana!..." "E che vengano allora! Tanto non possono uccidermi se non uccidono anche te, no?...non prima che tu abbia ucciso Scott..." "Cosa...?!" dopo la risposta di Stiles, sullo sguardo del Nogitsune nacque un ghigno che fece venire i brividi al ragazzo:"Esatto Stiles, tu ucciderai il tuo migliore amico..." "Non lo farò mai!" "Ma certo che lo farai...ohw! Hai uno sguardo così confuso che quasi mi fai pena...e ora che ho bloccato definitivamente la tua barra non potrai fare i tuoi giochetti per avvertire i tuoi amici...ah, e a proposito di questo...credo proprio sia il caso di punirti non credi? È proprio quello che succede quando un bambino disubbidisce alla propria mamma!" seguì una delle sue risate malate, mentre Stiles lo guardava preoccupato...non gli importava della tortura, ma di quello che gli aveva detto prima il Nogitsune...avrebbe ucciso davvero Scott?...:"Credo sia il momento di farti cadere per un po in un bel sonnellino, Stiles....fai SOGNI D'ORO!" poi scocchiò le dita...tutto scomparve...Stiles si svegliò di scatto:"Stilinski! Quante volte ti ho detto che non devi addormentarti in classe! Mi fai tornare davvero la voglia di bere..." il coach lo stava rimproverando...era in classe...tutti ridevano, e Scott lo guardava sorridente, dicendogli un semplice:"Buongiorno, amico, fatto ore piccole eh?"...quindi...tutto quello che aveva passato...era...solo...un...sogno?.

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Capitolo 17
*** Il labirinto ***


Durante il pranzo Stiles, che era ancora sconvolto, quasi non toccò cibo...non sapeva se tutto questo era reale o no...se era un altro scherzo del Nogitsune o se la scuola e tutti gli stidenti erano davvero li:"Hey Stiles, oggi sei strano, cos'hai?" Scott interruppe i suoi pensieri:"Eh? Cosa? Ohw niente...è solo che ho fatto un sogno parecchio strano ieri notte..." "E questa mattina!" Scott e Stiles risero, era da tanto che non rideva...oppure era solo una sua impressione?..."Beh ora è tutto finito no?" chiese dolce Allison che si trovava accanto al suo ragazzo:"Si...per fortuna...ma...ma dov'è Lydia?" Stiles aveva proprio bisogno di vederla...di tenerla finalmente tra le braccia:"Scusa...chi è Lydia?" non era la risposta che Stiles si aspettava, infatti dopo ciò sul suo volto si disegnò il terrore... Questo era un indizio fondamentale...se lei non fosse stata davvero li allora tutto quello che stava passando era uno dei sogni ideati dal Nogitsune...dipendeva tutto dalla risposta di Allison:"Si, Lydia...tu Allison la conosci?" Allison ci pensò un attimo:"Mmm...non mi pare mi dispiace..." merda...è tutto un sogno...c'era un ultimo modo per capire se stava veramente sognando...si guardò le mani e contò le dita...erano 8 in tutte e due le mani:"Aspetta, ma intendi Lydia Martin?" Scott lo colse di sorpresa, quindi la conosceva davvero?:"Si! Proprio lei...dov'è?!" chiese impaziente il ragazzo:"Mi spieghi solo come fai a conoscerla?" domandò dubbiosa Allison:"Ecco...è una lunga storia..." "Ma se abbiamo iniziato la scuola solo quattro giorni fa..." "Lo so, ma..." "Lascia stare Stiles, se non vuoi dircelo non fa niente...piuttosto, cerchi Lydia, giusto?" Scott riprese a parlare:"Esatto" "Beh, devi cercarla, Stiles, devi cercarla nel labirinto..." cosa?, pensò Stiles:"Ma che intendi?" "Se vuoi uscire Stiles..." gli occhi di Scott guardavano a terra, ma poi piano piano tornarono a guardare Stiles, e il ragazzo capì subito quando li vide...erano di un giallo brillante:"...devi cercare nella tua testa...nel labirinto Stiles" sulla faccia di Scott crebbe un ghigno spaventoso, ornato dai denti del lupo...Stiles ribolli di rabbia, era tutto un altro scherzo del Nogitsune, che non aveva ancora finito con lui...era ancora bloccato li. La casa della Kitsune da lontano sembrava parecchio accogliente: era circondata da un piccolo lago limpido, e sicuramente pieno di pesce freschissimo; attorno c'erano abeti di un verde brillante, reso ancora più chiaro per il colore arancio/azzurrino che circondava il cielo, era il tramonto..."O mio dio Scott!" Allison piombò improvvisamente tra le sue braccia, e la felicità lo stravolse, provando poi un calore lieve, che sentiva ogni volta quando vedeva la cacciatrice...finalmente la stava davvero abbracciando; poco dopo vide che Isaac, Kira, Lydia e un'altra donna, evidentemente la Kitsune, si erano avvicinati al gruppo...questi ultimi aiutarono Derek, che, insieme a Braeden, lo portarono direttamente in casa...i due Ghoul li seguirono subito dopo, lasciando poi Scott e Allison finalmente da soli:"Non dovremmo andare anche noi?" chiese la ragazza, ancora stretta tra le braccia del lupo:"Non credi che potrebbero cavarsela anche senza di un lupo e una cacciatrice?" "Beh, ecco..." ma prima che lei potesse rispondere Scott la baciò, togliendole del tutto il fiato...gli erano mancate davvero le sue labbra, non poteva farne a meno, anzi, non poteva fare a meno di lei; stettero una mezz'ora da soli seduti sopra un piccolo ponte di legno che attraversava il lago fino a portare in quella bella casetta, a raccontarsi di tutto uello cche avevano passato: Allison dei Wendigo e Scott dell'ennesima perdita contro il Nogitsune, di Derek e del sogno che aveva fatto...dopodiché deciserodi alzarsi e di raggiungere finalmente gli altri. L'interno della casa non sembrava affatto come se lo sarebbe aspettato Scott: era molto lussuosa e accogliente...ma c'era molto disordine...vide Derek e Braeden seduti sul divano, Kira era in piedi davanti a un camino proprio di fronte a loro, e fissava la lieve brace che ogni tanto scoppiettava in piccole scintille, Lydia era seduta davanti la finestra a guardare fuori, pensando sicuramente a Stiles, e Isaac si era appisolato su un'altra poltrona..."Dove sono Ken ed Erika?" chiese Scott, che non riusciva a trovarli:"Credo ancora fuori..." rispose Isaac, aprendo leggermente un occhio, poi si stiracchiò per bene, e si mise a sedere composto...in quel momento la Kitsune sbucò da una porticina e in mano aveva un grande vassoio con sopra dei bicchieri di e qualche biscotto:"So che non e molto...ma spero che i biscotti i piacciano, li ho fatti io proprio questa mattina!" Scott stava morendo di fame, e guardandosi intorno vide che non era l'unico:"Signora, non sappiamo davvero come ringraziarla!" disse Kira prendendo un biscotto e un bicchiere di latte fumante, poi tutti la imitarono:"Ohw ragazzi, non mi dovete proprio niente!" disse lei con tono gentile; la sera tutti finalmente si riunirono attorno al camino per iniziare a parlare dei loro piani:"Signora Noshiko..." iniziò Scott:"...non so se è al corrente di quello che sta succedendo" "Kira mi ha annunciato qualcosa riguardo a una creatura ostile chiamata Nogitsune...è un vostro amico vero?" rispose seria la Kitsune:"Si...lui è un nostro caro amico, ed è un immune, e le streghe gli hanno inniettato un veleno che lo fa diventare così...il suo unico obbiettivo adesso è quello di spezzare i tre sigilli, e il primo lo ha già ottenuto...abbiamo provato a fermarlo, ma è tutto inutile...e crediamo che solo lei possa avere la soluzione che cerchiamo, in modo da distruggere il Nogitsune prima che lui distrugga il gioco e tutti noi..." ci fu un attimo di silenzio, il tempo necessario che la Kitsune ci abbia riflettuto un po, infatti poi disse:"Ragazzi...io non ho una cura per fermarlo...ma dovrebbe esserci almeno un documento, o meglio una profezia all'interno della memoria del gioco, anche se il Nogitsune è considerato qualcosa di "artificiale" al gioco, in memoria deve esserci per forza esserci qualcosa a riguardo...un messaggio criptato per esempio...ci basterà andare solo alla sede centrale dove si trovano i comandi, trovare il codice, decifrarlo, e ottenere la profezia" "Ok, ma dove si trova questa sede centrale?" chiese Scott:"La sede i trova al palazzo  della Città D'Inizio.." è proprio dove si trova il secondo sigillo, pensò il lupo..."Come mai noi della compagnia non ne sapevamo nulla di questa sede centrale?..." chiese Derek spezzando un altro breve silenzio:"Perché l'ho creata io...il fatto è che Hale ha usato tutti i suoi dipendenti a suoi scopi...persino me..." la Kitsune per un attimo si fermò a guardare il vuoto, come se un brutto ricordo gli avesse sfiorato la mente, ma poi si riprese guardando negli occhi tutti:"...comunque dobbiamo assolutamente impedire che il Nogitsune prenda il secondo sigillo, oppure non ci saranno speranze per il vostro amico" "Che cosa intende?" Lydia sentite quelle parole si risvegliò dai suoi pensieri:"Intendo che...l'ultimo sigillo è il sacrificio di una raro oggetto, skill potente, qualcosa che non possiede nessuno..." "Non dirmi che..." "Si, sto parlando proprio del sacrificio dell'immune, del vostro amico". Scott sentite quelle parole si rese conto che non avevano tanto tempo, che cosa sarebbe successo se il Nogitsune avesse preso il pugnale? Quasi non ci volle nemmeno pensare..."Così stiamo perdendo tempo!...dobbiamo andare alla Città D'Inizio, e subito!" iniziò a dire Lydia:"Tesoro, siete tutti così esausti...se andate ora, le streghe vi schiacceranno subito!" provò ad insistere la Kitsune, e in effetti aveva ragione, avevano avuto davvero pochi momenti di riposo, e siamo talmente stanchi che non ce la faremmo mai a batterli:"Ha ragione Lydia..." affermò Scott:"...non abbastanza forze...per questa notte ci fermeremo qui" lei provò a ribattere, ma Allison la prese dolcemente per una spalla e le sorrise, poi le sussurro all'orecchio "Lo so che per te è difficile quasi più di noi...ma ora devi dormire...ti faccio compagnia ok?" poi le ragazze andarono di sopra, finché non si senti una porta chiudersi; ben presto tutti andarono a dormire, ma Scott non ci riusciva...era troppo turbato...rivoleva il suo migliore...no, suo FRATELLO indietro...poi si alzò dal divano dove si era appisolato e andò fuori: l'aria non era fredda, si stava bene, e la luna che si rispecchiava sulle acque del lago era splendida:"Nenche tu riesci a dormire?" la voce di Stiles riecheggiò nella sua testa:"No...non riesco..." era un ricordo...il campeggio fuori città, avevano solo 12 anni:"Jackson mi ha ancora picchiato...e questa volta anche davanti Sarah Striks!...e ha riso anche lei" "Ohw...questo si che è un bel problema....e quindi la tua grande storia d'amore con Sarah non va eh?...forse dovremmo...aspetta! Ho un gran piano!" "Tu? Un piano?...vuoi far cadere di nuovo in testa a qualcuno il secchio di acqua sporca, colla e tempera gialla? Lascia perdere..." "Quello è stato il mio unico piano non riusciuto!...ma questa volta sono sicuro che riuscirai a conquistare -Lady Sarah Striks-" la voce di Stiles divenne quasi femminile e dolce nel pronunciare il nome della ragazza, e Scott alla fine rise:"Grazie Stiles, sei il mio migliore amico..." "Non c'è di che...forse però è meglio che andiamo a dormire adesso...ho un sonno terribile!" "Si, hai ragione...andiamo" le voci dei due ragazzi si affievolivano pian piano, fino a scomparire del tutto, insieme al ricordo, e il lupo dolcemente si addormentò al chiaro di luna. Stiles era più arrabbiato che mai:"Esci dalla mia testa, bastardo!" gli gridò al Nogitsune sottoforma del suo migliore amico:"Ma come Stiles?...ci stavamo divertendo così tanto insieme! E già vuoi andare via?" disse lui, mantenendo quell'odioso ghigno:"Che cosa vuoi?" gli urlò ancora più irritato:"Volevi uscire no? Beh...c'è un modo: devi passare attraverso la tua mente e trovare la porta giusta, per uscire...li ci sarà Lydia ad aspettarti!" "Perché ho l'impressione che tutto questo sia uno dei tuoi soliti giochi?" "Ecco, in effetti potrebbe sembrarlo, ma se non ti vuoi fidare di me, possiamo rimanere qui quando vuoi...aspettando che tu scompaia per sempre..." "Aspetta...cosa?" "Si, Stiles...più io ho possesso del tuo corpo, più tu scompari...e non credo ti manchi molto caro mio!" Stiles, si guardò le pallide mani, peggio di quelle di un fantasma...poi si guardò intorno...la mensa era scomparsa, tutto era nero, cupo, c'erano solo loro due seduti a un tavolo...poco dopo il Nogitsune riniziò a parlare:"Ti ho dato la tua unica possibilità di uscirne, non ti conviene sprecarla...se vuoi la prima porta è proprio dietro di te..." Stiles si girò, era una vera e propria porta di legno semi aperta:"Cosa c'è la fuori?" domandò, ma appena si volto il Nogitsune era scomparso...era solo...che cosa doveva fare?...se fosse rimasto li sarebbe morto sicuramente...e se fosse andato li dentro? Se fosse davvero una via di uscita? O una via che porta a morta certa?...troppe domande senza risposta...ma comunque Stiles aveva già deciso...andò verso quella porta, la aprì completamente ed entrò senza esitazione. Era appena sorto il sole, e tutti erano già pronti...si riunirono per un'ultima volta attorno il camino della casa del Nogitsune per spiegare il piano:"Allora...il piano è questo: tutti andremo a prendere il pugnale, li ci sarà sicuramente non solo il Nogitsune, ma anche un vero e proprio esercito di streghe...e noi siamo in pochi...ma più forti...ma nel mentre dovra esserci qualcuno che vada alla sede centrale per prendere la profezia, quindi ho deciso che la signora Noshiko e Lydia andranno li..." disse Scott, ma venne bruscamente interrotto "Cosa?!...No!" "Lydia...ne abbiamo già parlato altre volte..." "Senti, capisco che potrei essere una palla al piede, ma ho davvero bisogno di incontrarlo...non puoi continuare ad escludermi!" ribatté la Banshee, Scott sapeva che aveva ragione, ma aveva paura di perdere i suoi compagni, e se Lydia fosse venuta era quasi certo che sarebbe stata troppo debole per combattere contro il Nogitsune, sotto forma di Stiles...poi Allison disse:"Scott, sta tranquillo, la coprirò io..." anche la cacciatrice era d'accordo sul far venire la Banshee, così si riferì alla Kitsune:"Se la sente di andare da sola?" e lei con un sorriso:"So badare a me stessa!" "Ok, allora la signora Noshiko andrà li, mentre tutti noi combatteremo contro il Nogitsune, avete capito?" in coro pronunciarono tutti un si deciso, erano davvero pronti. "Scott! Posso parlarti un minuto?" disse Lydia, il lupo annuì e  due si allontanarono un attimo:"Ecco, ti volevo dire che sento qualcosa...è positivo, si...ma, c'è anche una nota negativa...sento che qualcuno potrebbe essere in pericolo..." "Sta tranquilla, staremo molto attenti, e grazie per l'avvertimento...ci sarà utile..." "Ah! C'è di più...ho anche la sensazione che...Stiles mi stia cercando...non il Nogitsune, ma Stiles...sento che si trova in un posto orribile e che stia cercando di uscirne..." "Sono sicuro che è così, ora andiamo..." "Va bene..." Scott sapeva che Lydia diceva la verità, l'ha sempre detta, e tutte le sue sensazioni erano sempre vere...non bisognava mai sottovalutare il potere di una Banshee...ma cosa significa -sento che Stiles mi sta cercando-?...in un momento così delicato però, Scott non poteva e non doveva fare domande, ora avevano una missione molto importante, a cui non potevano perdere. Stiles si ritrovò in un gran giardino...no, più che altro una radura, circondata non solo da piccoli boschi, ma era racchiusa anche da delle mura altissime, che davano alla radura una forma quadrata; improvvisamente un boato grandissimo scoppiò, e d'istinto il ragazzo si coprì le orecchie, poi vide che la facciata del muro di fronte a lui si stava...aprendo...e quando le porte si aprirono emanarono un leggero click...davanti a lui c'era un enorme corridoio che si biforcava per due diverse vie, a destra e a sinistra:"Eccoci qua..." il Nogitsune, sempre sotto forma di Scott si era appena materializzato accanto a lui:"Non scherzavi quando parlavi di un labirinto..." insinuò Stiles:"Certo che no...non mi permetterai mai di scherzare con te.." rispose il Nogitsune con aria innocente, anche se, si sapeva, lo stava ancora prendendo in giro:"Comunque...quella, caro mio, è la tua unica via di uscita...ma li dentro sono custoditi i tuoi ricordi più cupi e più tristi e se cedi, allora rimarrai bloccato li per sempre, e morirai...una volta averli superati ci sarà una via, e li io ti aspetterò...chiaro?" "Si...più o meno..." Stiles si rese conto che non era del tutto sicuro di quello che stava per affrontare...ma, ormai, non aveva più tempo...così, sbalordito di se stesso, entrò nel labirinto correndo più forte che poteva. Il teletrasporto portò il gruppo alla gende piazza della Città D'Inizio, deserta come al solito, poi entrarono attraverso le porte, sempre spalancate, della grande fortezza principale...anche qui non c'era anima viva, anche se pareva abbastanza strano:"Scott, senti qualcosa?" domandò Ken:"Sento...paura...stress...rabbia...tristezza...qui...qui c'è stata una battaglia, o almeno credo..." "Si..la sento anche io..." affermarono Scott ed Isaac...il Nogitsune è già stato qui? Questo spiegherebbe tutto ciò che i due lupi sono riusciti ad odorare...ma  se era veramente così allora dovevano trovare sia la profezia che il Nogitsune, e in fretta:"Signora Noshiko...lei può andare avanti anche da sola?"chiese Scott "Si, so dov'è la sede" "Allora ci rivediamo alla piazza centrale della città...noi andremo la" "Va bene" la Kitsune svoltò subito a destra correndo, e con passo veloce tutti gli altri attraversarono le strade deserte della città, finché non arrivarono ad una strada a senso unico, e dritti davanti a loro non trovarono la grande piazza centrale del piano; nelle vicinanze della piazza doveva trovarsi uno dei negozi d'armi più importanti del primo piano...ma era tutto troppo tranquillo, ed ora non era il momento di tornare indietro...dovevano arrivare alla piazza:"Avviciniamoci..." soffocò la parola in modo da non farsi sentire forte:"Scott, aspetta...non ti sembra tutto troppo tranquillo?" sussurrò Isaac, anche lui  se n'era accorto:"Allora faremo così...Ken ed Erika andranno a controllare sopra quegli edifici..." disse Scott dopo un po, indicando una serie di palazzi che delimitavano la strada:"...intanto noi andiamo avanti, ho bisogno di qualcuno che mi copra dall'alto" "Conta pure su di noi" dissero all'unisono Ken ed Erika, che avevano già indossato le loro masche: in confronto a quella di Ken, nera lucida ed inquietante, quella di Erika era di un bianco pallido, e rappresantava il volto di un coniglio che la ricopriva completamente, rispetto a quella di Ken che non gli ricopriva l'occhio rosso e nero sinistro; i due Ghoul si allontanarono, e il resto del branco rimase li, finché Scott non diede il signale e tutti iniziarono a correre verso la piazza. Stiles si svegliò di colpo...si era addormentato?...nel bel mezzo del labirinto?...ma lui non si trovava nel labirinto...era in ospedale!...doveva essere una delle prove di cui il Nogitsune gli aveva parlato...così decise di alzarsi dal letto in cui prima giaceva, e andò a sbirciare dalla porta: vide molti medici che camminavano, parlavano, correvano...vide anche la madre di Scott, Melissa Mccall, che stava parlando con qualcuno...quella persona sembrava avere un'aria piuttosto preoccupata, ma allo stesso tempo arrabiata e Melissa stava cercando di tranquillizzarlo...quando Stiles vide il volto di suo padre in quella persona angosciata, il cuore gli premette così tanto che gli vennero quasi le lacrime agli occhi...ricordava benissimo quella scena...sua madre stava per morire proprio quella notte...solo dopo si accorse che era fuori dalla porta, e lo sguardo dell'uomo si era posato esattamente sul suo, più infuriato che mai...non ricordava questa parte della storia...Stilinski si congedò con Melissa e, quasi sbattendo i piedi ad ogni passo e con i pugni chiusi, si avvicinò al figlio...per la prima volta, Stiles ebbe paura di suo padre:"Papà...." cercò di chiamarlo, mentre camminava verso di lui:"Papà...papà!" Stilinski era ormai proprio davanti a lui, e prima che Stiles potesse parlare di nuovo gli sferrò un pugno sullo zigomo sinistro...Stiles si accasciò a terra, sentiva la guancia che si gonfiava pian piano, poi torno a guardare il padre, era ancora davanti a lui, arrabbiato come non mai, poi con forza, prese il ragazzo per la maglietta e lo tirò su:"È TUTTA COLPA TUA! TI ODIO!" gli urlò contro, e Stiles sbiancò a quelle parole:"Non...non ho...fatto.. ." "SI STILES! SEI STATO TU! TU HAI UCCISO TUA MADRE!" Stiles non riuscí a dire più nulla, che cosa stava succedendo?! Perché gli stava dando una colpa così grande?...non aveva senso...ma se fosse stato vero?..."STILES...VUOI SAPERE PERCHÉ È COLPA TUA? BEH DICIAMO SOLO CHE DOPO LA TUA NASCITA TUTTO ANDÒ A PUTTANE, E LO STESSO IL CERVELLO DI TUA MADRE! L'HAI FATTA IMPAZZIRE STILES! È TUTTA COLPA TUA SE NON C'È PIÙ...SOLO TUA!" Stilinski riniziò ad urlargli...poi sferrò altri colpi al viso di Stiles senza avere pietà di suo figlio...il ragazzo cercava di chiedere perfavore, pietà, ma i colpi lo stordivano sempre i più, e non riusciva a dire nulla, solo a subire i forti e disperati pugni del padre. Poco dopo si fermò, senza un preciso motivo, si alzò e andò a prendere qualcosa che si trovava in mezzo al corridoio dell'ospedale...solo in quel momento Stiles si rese conto che il luogo era deserto, nessun medico, nessun paziente...solo loro due...e doveva tenere a mente che tutto questo non era reale, o lo era?...ormai non lo sapeva più...chissà se il labirinto ripecchiava i veri pensieri delle persone? In questo caso lo sceriffo Stilinski sarebbe  infuriato e deluso di Stiles per la morte della moglie..."aah! Al diavolo, che importanza ha ormai? Tanto ha sicuramente ragione...sono stato io ad uccidere mia madre" pensò Stiles, poi delle lacrime iniziarono a bagnargli gli occhi...ormai giaceva sul pavimento, come se fosse immobile, e guardava il padre che....stava raccogliendo la sua Claymore?! "Stiles...non ti lasciar vincere solo al primo ostacolo..." la voce di Scott (Nogitsune) gli rimbombava in testa, con un lungo e continuo eco:"Vai avanti...e uccidi tuo padre!" cosa?!...pensò il ragazzo spalancando gli occhi:"Que...questo non era nei...piani" cercò di dire al Nogitsune, che rispose subito:"Stiles se lo ucciderai...potrai andare avanti...oppure lui ti tratterrà qui per sempre...stai già perdendo tempo!...ricorda che questo non è reale..." "E se invece lo fosse?...e se io avessi ucciso davvero mia madre?" in quel momento Stilinski prese Stiles nuovamente per la maglietta con la mano sinistra, mentre con l'altra impugnava la spada, puntata esattamente allo stomaco del ragazzo:"Sei davvero sicuro di voler restare in un limbo infinito di sofferenze?..." riuscì a sentire un' ultima volta la voce di Scott, poi sentì solo il dolore provocato dalla spada che si insinuava nel suo stomaco...era un movimento lento che provocava un dolore ancora più intenso di quello normale...Stiles iniziò ad urlare per il dolore...gridava pietà al padre...chiedeva scusa anche se non aveva colpe...era disperato...riusciva a sentire solo la spada che incrinava le sue ossa e che "mescolava" le sue viscere...ma non moriva...non poteva...era imprigionato in quel limbo eterno e pieno di sofferenza..."NO! IO NON LO PERMETTERÒ" Stiles come se si fosse appena risvegliato, prese la spada infilata nel suo stomaco, e con tutta la forza che aveva la cacciò via, dando poi un pugno in faccia a suo padre che si accasciò anche lui a terra...poi prese velocemente la spada, impugnandola saldamente con la mano sinistra, e con l'altra premeva sulla ferita che perdeva sangue, e con tanta forza la infilò esattamente al petto dello Sceriffo; quest'ultimo lo guardò con occhi sofferenti mentre moriva, ma Stiles riuscì solo a dire in modo serio:"Tu non sei mio padre...ora lasciami andare avanti..." quello chiuse gli occhi, e scompari in un attimo. Davanti a sè c'era un'ascensore che si era aperta da sola, quando il Nogitsune sotto forma di Scott non comparve proprio al suo fianco:"Ma che bravo!...ora ti conviene ndare avanti ti restano solo poche ore, e se nin riuscirai ad uscire, morirai..." Stiles si limitò a guardarlo , poi avanzò verso l'ascensore.

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Capitolo 18
*** -Tu sei mio fratello...Stiles- ***


Per la strada si sentivano solo i lamenti del vento, che soffiava incessantemente...Scott sentiva odore di combattimento che aumentava ad ogni passo verso la piazza, poi ad un tratto Allison lo prese per un braccio...lui si girò di scatto, stava per parlare ma lei gli fece segno di stare zitto portandosi l'indice sulle labbra, poi quel dito passò ad indicare l'orecchio "Ascolta..." pensò Scott, così tese l'orecchio e riuscì ad udire qualcosa...uno stridio lieve e breve...erano spade...qualcuno stava ancora combattendo!..."Qualcuno sta ancora..." disse Isaac:"Si...ci sono 4 soldati a combattere contro delle streghe..." disse Ken arrivando da dietro il gruppo:"...abbiamo controllato tutti i tetti nelle vicinanze, la via è libera..." "Quante streghe sono?" chiese Allison:"Più o meno 20 contando anche quelle che stavano arrivando...e non è tutto..." Erika fece na breve pausa:"...quelle 4 persone sono quei ragazzi che ci hanno aiutati due giorni fa con i ricercatori...quelli della gilda Nemeton" "Il comandante Deucalio!" pensò Scott:"Se stanno arrivando dei rinforzi, dobbiamo aiutarli!"disse poi, tutti erano d'accordo...dovevano ripagare il loro debito..."Ok, allora andiamo!" urlò poi tutti presero a correre verso la piazza: Scott, Isaac e Derek si trasformarono in lupi, facendo emergere le zanne e i gli artigli; i due Ghoul fecero fuoriuscire  le loro cagune; Allison prese il suo arco e Braeden la sua doppia spada, mentre Lydia il suo piccolo pugnale....erano tutti pronti finalmente, pronti per una nuova battaglia, pronti a salvare Stiles. "Heiiii...bell'addormentato? Apri gli occhi tesoro...è giorno!" Stiles venne risvegliata da una voce che gli rimbombava nell'orecchio, e gli provocava delle fitte al cervello...poi aprì gli occhi: sembrava uno scantinato, molto grande, e a giudicare dai chili di polvere che riempivano gli scaffali, si direbbe che non ci entrasse mai nessuno...solo dopo qualche movimento il ragazzo riuscì a capire che era legato...si guardò le mani e i piedi...erano completamente bloccate da delle corde...provò a girarsi  vide che si trovava su un tavolo, sembrava quello dei manicomi per fare degli esperimenti...poi qualcosa da davanti lui si mosse:"Fatti vedere!" ordinò Stiles guardando in quel punto...da li sbucò il Nogitsune, come aveva preso una forma familiare, la sua:"Era ora che ti svegliassi Stiles! Sai noi ci stavamo annoiando senza di te..." "Noi?..." esclamò il ragazzo perplesso ma allo stesso tempo spaventato della risposta...il Nogitsune non rispose, si limitò solo a guardarlo con quel suo solito sorrisetto...poisi portò le mani dietro la scuola, e con molta calma camminó verso di lui, per poi svoltare e fermarsi dietro di lui...Stiles sentì uno scricchiolio metallico, poi il tavolo che lo teneva legato si raddrizzò portandolo in una posizione eretta: ora riusciva a vedere meglio lo scantinato, sembrava parecchio vecchio, e pieno di scaffali impolverati, alcuni vuoti, altri ricchi di documenti di cui il ragazzo non riusciva a comprenderne il significato; il Nogitsune sbucò alla  destra poi andò in un angolo buio...Stiles sentì lo stesso scricchiolio di prima, poi il rumore metallico a contatto con il suolo di cemento...stava trascinando qualcosa verso di luo:"Gli sei mancato molto Stiles" disse il Nogitsune, e quando riemerse con Lydia al suo fianco legata come lui...iniziò ad urlare:"Lasciala andare! Brutto figlio di puttana!" "Non sei contento neanche un po ad averla rincontrata?" "Vaffanculo!" Lydia guardava Stiles con disperazione, piangeva a dirotto, e i suoi urli erano bloccati da una fascia ben saldata sulla sua bocca:"Quindi un'altra delle tue paure più grandi è vedere Lydia in questo stato?...Stiles, sei come un libro aperto, è tutto troppo semplice!..." "Sta zitto! Zitto!" "Oh no...non starò zitto, nemmeno un secondo..." il Nogitsune prese qualcosa dal carrellino che si trovava accanto a Stiles:"Lo sai che cos'è questo?" mostrò un pugnale a Stiles, era il secondo sigillo!..."Ti prego...lei no..." "Oh si, Stiles, proprio così...mettiamola così: se tu mi permetterai di controllarti una volta uscito da qui, allora io non la torturerò...oppure, se la risposta sarà un no, io la torturerò davanti ai tuoi occhi...senza pietà..." "Non ti farò mai entrare, bastardo!" "Mmm, vediamo se di dico invece che il pugnale ha la capacità di ferire una persona così atrocemente che ne risentirebbe anche nella realtà...forse ora hai le idee un po confuse...ti lascerò da solo per qualche minuto a pensarci.." il Nogitsune scomparve, lasciando Stiles e Lydia da soli nello scantinato...come poteva fare? Non poteva lasciare che torturasse Lydia per colpa sua, non se lo sarebbe mai perdonato...devo trovare una soluzione, fu l'unica cosa che riusci a pensare in quel momento. Scott e il suo branco si avventarono contro il gruppo di streghe che si stavano avvicinando ai 4 ragazzi, e notò subito che il Nogitsune non c'era:"Isaac! Braeden! Copriteci!" gridò, i due annuivarono e passarono dietro gli altri, uccidendo due streghe troppo vicine...Scott con il resto dei suoi compagni corse verso le streghe attorno i 4 ragazzi, e con un grandissimo ruggito riesce ad attirare la sua attenzione, richiamando anche il suo branco...poi lo scontro ebbe inizio: le streghe avevano incantesimi, spade e altre skill piene di veleno o strozzalupo, ma non potevano proprio competere con loro...nella battaglia si riusci a sentire molti corpi che scoppiavano in mille coriandoli digitali, gli scocchi delle frecce di Allison, gli artigli e le cagune che affondavano nei corpi delle streghe, gli urli della Banshee e lo stridio delle due spade sfregate di Braeden...poi questi rumori iniziarono a scomparire, fino a cessare del tutto...avevano vinto, per ora:"State bene?" chiese Derek hai 4 ragazzi:"Cel'avremmo fatta anche da soli..." rispose indifferente la ragazza, che quel che ricorda Scott si chiama Malia:"Malia! Abbi un po più rispetto!" la rimproverò Deucalio"Scusi signore..." borbottò lei alzando gli occhi:"Comunque grazie mille ragazzi, non so se ce l'avremmo davvero fatta senza di voi..." "Ethan ha ragione, la gilda Nemeton ne sarà riconoscente di ciò che avete fatto..." dissero i due gemmelli, Ethan ed Aiden:"Davvero non serve ringraziare..." disse Allison un po imbarazzata:"Bene...bene...bene...guarda un po chi c'è..." la voce di Stiles...del Nogitsune...proveniva proprio da dietro di loro...gli occhi di Scott si fecero giallo brillante e pian piano si girò verso la voce: il Nogitsune aveva con se un altro gruppo di streghe, tra cui due si trovavano al suo fianco..."Ken...chi sono quelle due streghe?" chiese Scott a bassa voce, al Ghoul:"Credo siano...le streghe supreme..." rispose il Ghoul preoccupato "Streghe supreme?!" "Una tipologia di strega, ho sentito che sono molto rare, al massimo possono essercene 100 in tutta Sword Art Online..." "Noi della gilda Nemeton ne abbiamo solo 2 di streghe, e una di loro è una tipologia suprema...tutte le altre credo che..." "Esatto, capitano Deucalio...avete rubato 2 delle mie streghe, ma il resto...sono tutte dalla mia parte!" "Dov'è Stiles?!" gli gridò Scott, il Nogitsune in risposta fece una delle sue risate isteriche, poi disse:"Stiles?...ma ancora vi preoccupate per lui...pensavo aveste rinunciato a cercarlo..." "Ascoltami bene bastardo!...questa è la tua ultima possibilità: lascia stare Stiles e noi ti lasceremo stare...ma se non lo farai ti distruggeremo all'istante!" disse Lydia, minacciandolo, un'altra risata del Nogitsune:"E sentiamo come farete a sconfiggermi? Come tutte le altre che ci avete provato, fallendo?" "Io in quelle occasioni non c'ero, magari con una Banshee è tutto diverso!" "Staremo a vedere...". Il Nogitsune ricomparve davanti a Stiles improvvisamente:"Allooora...hai preso la tua decisione?" Stiles avrebbe fatto qualunque cosa per Lydia, sapeva che quella davanti a lei non era la vera lei, ma se avesse usato il pugnale l'avrebbe colpita non solo nel gioco...ma anche nella realtà:"Va bene...ma non provare a toccarla..." "Sapevo che avresti preso la decisione giusta Stiles" il Nogitsune portò 2 dita alla tempia del ragazzo, che aveva chiuso gli occhi, e dopo 2 secondi li riaprì ma lui non c'era più...era ancora se stesso...poteva parlare, ruotare la testa, ma non riusciva a muovere ne le braccia ne le gambe...ma poi con uno strattone rapido riusci a liberarsi senza problemi...lo stava davvero controllando...una volta libero il Nogitsune lo fece avvicinare a Lydia, che stava ancora piangendo, e Stiles, a bassa voce pronunciò un "Ti amo" quasi disperato...aveva bisogno di liberarla, non ce la faceva più a vederla così...ma perché il Nogitsune non la libera ancora?!...Stiles si spaventò dal movimento improvviso provocato dal Nogitsune...ma non stava andando verso Lydia, stava andando verso il coltello!..."Che cosa stai facendo?!" "Tu mi hai permesso di controllarti...ora io faccio quello che voglio" "Ma avevo detto...!" "Stiles, che ti aspettavi?...sono la volpe cattiva che si nutre di caos...e comunque dopo mi ringrazierai..." Stiles prese il coltello, anche se cercava in tutti i modi di fermarsi...poi scoprì il ventre della ragazza e ci affondò leggermente il coltello e la ragazza iniziò ad urlare nonostante la benda in bocca:"Smettila ti prego! Fermati!" il coltello iniziò a muoversi di nuovo, come se stesse scrivendo qualcosa...anzi, si stavano formando diverse lettere...ma erano incomprensibili per il troppo sangue che la ricopriva:"Morira dissanguita! Basta! Fermati!" Stiles iniziò a piangere urlando di fermarsi, ma non ci riusciva:"Mamma mia Stiles, piangi pefgio di un bambino...non puoi stare zitto un attimo...e voilà! Finito...bello eh?" Stiles si fermò di colpo e gettò il coltello a terra...aveva di nuovo il controllo delle sue mani...le guardò e scoppio ancora in lacrime vedendo che erano piene sangue...del sangue di Lydia:"Credo che ora sia il momento di andare Stiles" il ragazzo perse di nuovo il controllo di se stesso, riprese il coltello da terra, e si avviò verso una porta che si era appena aperta davanti a lui, ma mentre camminava non riusciva a staccare gli occhi da quelli sofferenti della ragazza, che proprio lui aveva mutilato senza fermarsi. Scott e gli altri attacarono le streghe e il Nogitsune: corsero tutti verso di loro, ma le streghe gli riuscirono a tagliare la strada, tranne per Lydia e Scott, che si girarono preoccupati verso i loro amici...stavano già combattendo..."Scoot! Va viaa!" gli gridò Allison, mentre colpiva una strega alla testa con una delle sue frecce:"Allison!..." cercò di dire il lupo:"Va via di qui!" gli ordinò ancora lei...Scott non poté non ascoltarla, così guardò Lydia accanto a lei, preoccupata quanto lui, e una volta chd lei posò i suoi occhi verdi sui suoi, all'unisono annuirono...si voltarono, e il Nogitsune, con aria da vincitore, e con le mani dietro la schiena, li stava aspettando; "Era ora che ti facessi vivo, Scott..." disse con quel suo solito ghigno :"Anche io non vedevo l'ora di rivederti..." disse Scott ringhiando con le zanne che gli erano appena uscite e con loro si accesero anche i suoi occhi in un giallo brillante:"Mi dispiace aver coinvolto anche te Lydia, hai un viso bellissimo..." "A me non dispiace per niente sai?!" "Oh no...invece ti dispiacerà e come!" disse ridendo, ma prima che potesse dire qualcos'altro Scott e Lydia attaccarono...erano a un passo da lui...Scott lo stava per colpire...ma lui non stava facendo nulla...se ne stava li, con le mani dietro la schiena...e con quel ghigno folle...che stava succedendo?...solo doposi accorse che Lydia non era più al suo fianco...si fermò di colpo...guardò dietro...e vide che la Banshee era a terra..."Lydia!"...corse verso di lei: era accasciata a terra e le mani ricoprivano il ventre, da cui uscivano parecchi coriandoli digitali:"Chi ti ha colpito?!" "Non...lo so...impr...ovvisamente...ho sentito...un forte...dolore alla pancia" disse lei tra un lamento e un altro...che cosa le stava succedendo?!...poi, Lydia si fermò, e i suoi lamenti si affievolirono, ma provava ancora dolore...così Scott le tolse delicatamente le mani e scopri il ventre...ovviamente non c'era sangue visto che si trovavano in un gioco, ma tra i coriandoli digitali che ne fuoriuscivano si riusciva a vedere delle ferite, sicuramente fatte da un coltello...ma come?!...poi guardò meglio, non erano delle vere e proprie ferite...si riusciva a leggere qualcosa..."Quando...quando una porta...non è una porta?!...che cosa significa tutto questo...che cos'hai fatto?!" disse riferendosi al Nogitsune, che non aveva lasciato la posizione, e l'unica cosa che fece fu ridere...ridere come un folle...ma poi improvvisamente iniziò a tossire, di continuo...ma poi smise e disse:"Non che cosa ho fatto...ma CHI lo ha fatto, Scott!" poi tossì di nuovo, finché non iniziò a sputare...era un liquido simile al sangue...ma nero scuro...vomitò per almeno un minuto, poi sul pavimento si formò una grande chiazza nera...pian piano questa iniziò a ribollire e dali qualcosa iniziò a sbucare...era una mano...poi un braccio...un altro...poi qualcuno uscì dal buco...Scott lo guardava con occhi sbarratti...si, era proprio Stiles. Stiles era...uscito? L'unica cosa che riusciva a ricordare era la porta della fine del secondo ricordo...poi nulla...e adesso era fuori?...un po disorientato, riuscì poi a guardarsi attorno...e la vide...non era più uno stupido sogno...sapeva che davanti a lui c'era Lydia...ma era ferita? Già...era tutta colpa sua, no...del Nogitsune! Gliel'avrebbe fatta pagare a quel bastardo...poi posò lo sguardo accanto a lei...era Scott! Era così feli...no! Non è lui...aveva quel solito ghigno in bocca...il Nogitsune aveva di nuovo preso forma di Scott:"Benvenuto Stiles alla tua ultima prova! Ne ero sicuro che ci saresti arrivato...credo proprio che si tratti di me e di te questa volta...quindi fatti avanti e vediamo che sai fare!..." la voce di Scott gli rimbombava in testa...questa era la sua unica ed ultima possibilità...ora devi ucciderlo. Scott era ancora meravigliato dall'entrata del suo amico...da dove è uscito?...doveva assolutamente riabbracciarlo..."Stiles!..." provò a chiamarlo...ma lui lo guardava in cagnesco, come se fosse pronto ad attaccare in qualunque momento...non sembrava affatto lui...poi avanzò verso di lui:"Stiles?...Stiles sono io!...Stiles!" il ragazzo agitò in aria il coltello per poi andare a colpire di striscio il lupo...Scott rimase meravigliato, non capiva, perché lo stava facendo?! Guardò i suoi occhi disperatamente, sembravano quelli di un folle; Stiles vedeva davanti a lui solo il Nogitsune...era diventato tutto nero attorno a lui...riusciva a vedere solo l'obbiettivo da colpire davanti a lui...il Nogitsune:"Forza, Stiles colpiscimi!" la voce di Scott gli rimbombava ancora nella testa...doveva colpirlo...doveva farlo per tutti i suoi amici...doveva farlo per tutti i giocatori di SAO. Scott continuava a gridargli di fermarsi...ma più lo faceva più avanzava...schivava le sue coltellate velocissime...e molto spesso riusciva anche a colpirlo...e più lo colpiva, più diventava debole...:"Stiles! Ti prego fermati!" non voleva usare i suoi artigli su di lui...non voleva ferirlo, tanto meno ucciderlo:"Stiles! Svegliatii!" sentì urlare Lydia dietro di lui, che cercava di alzarsi stringendosi il petto dolorante con le mani:"Stiles! Quello che vedi tu non è reale!" provò a dire allora...maera tutto inutile, l'unica cosa che faceva era attaccarlo, e qualche volta borbottare parole del tipo "Ti uccido" o "Ora basta"..."Scott! Credo di aver capito! Stiles ha le allucinazioni...pensa di aver davanti a lui il Nogitsune e non tu!" in quel momento Scott sapeva cosa doveva fare...doveva provargli che era lui...come Stiles aveva fatto nel suo sogno; "Stiles!... Sono io!... Scott! Ricordi il campeggio fuori città?!... Avevamo 12 anni!...tu eri sempre accanto a me!...mi hai difeso, anche se pensavi non fossi in grado di farlo!...mi hai aiutato in momenti difficili fino ad ora, ed io non ho mai avuto la possibilità di ricarbiare! Nemmeno in un gioco di merda come questo!...mi dispiace, Stiles!...è tutta colpa mia se ti sei trovato in questa situazione!...sei il mio migliore amico Stiles!" Stiles si fermò...ma questa è davvero la voce di Scott...guardò il volto del Nogitsune davanti a lui...la sua visione iniziava ad avere delle interferenze, come un video rotto...era tutto troppo strano, e poi come faceva a sapere del campeggio?...e se quello davanti a lui non fosse il Nogitsune?..."Stiles...così mi deludi però..." il ghigno sul volto di Scott era tornato, e questa volta i suoi occhi erano diventati gialli...e i suoi artigli erano appena usciti:"Forza Stiles!...uccidimi e sarai libero!" c'era qualcosa che non andava...l'interferenza, il ricordo, e ora lui che lo prega di ucciderlo...tutto questo non aveva senso:"Perché ti dovrei uccidere?!" disse:"In questo modo puoi uscire dal limbo ricordi?" rispose lui mantenedo quel ghigno:"Ma...non ha senso..." il Nogitsune non era una delle sue paure...lui aveva soltanto voglia di ucciderlo e di porre fine a tutto questo...e ora tutto quell che doveva fare era esaudire un suo desiderio? Era tutto troppo semplice...e se quello di prima fosse davvero Scott? Quello reale? Il suo migliore amico?...e se era davvero uscito?:"STILES!...SVEGLIATI STILES!" sentì di nuovo gridare...era la voce di Scott, ma non era il Nogitsune...era davvero Scott! Improvvisamente una luce abbagliante lo avvolse, e dopo qualche secondo si trovava in piazza...la piazza del primo piano...e proprio davanti a lui c'era davvero il suo migliore amico:"Sc...Scott?..." riuscì solo a dire:"Si!...Si Stiles! Sono io!" Scott si fiondò da lui e lo abbracciò, erano davvero tornati insieme, Stiles non poteva credere ai suoi occhi, e ricambiò l'abbraccio stringendo il suo amico più forte che poteva...poi più indietro Stiles riuscì a trovare Lydia...la guardò negli occhi con uno sguardo malinconico, e lei ricambiò con uno dei suoi sorrisi meravigliosi...poi si rese conto di una cosa...lui aveva ancora in mano il coltello...non l'aveva lasciato?...e detto questo, come se fosse stato un ordine, mosse il braccio che teneva il coltello, e lo fiondò velocemente su Scott:"NOO!" urlò più forte che poteva, ma la lama fu più veloce, e colpì esattamemte il cuore del suo migliore amico. Stiles tremante lasciò il coltello, ancora bloccato all'interno del ragazzo...guardò Scott, che aveva le lacrime agli occhi, e che lo guardava spaventato come se davanti a lui non ci fosse stato il suo migliore amico, ma un mostro;"SC...SCOTT...NO...NO NO NO NO NO..." sentì dire Stiles...Scott era in uno stato completo di trans, sapeva che il suo migliore l'aveva colpito, ricordava il dolore che aveva provato, il suo cuore che rallentava ad ogni singolo battito, e il cedimento delle sue gambe...sentiva che Stiles lo teneva, aveva la testa sulle sue ginocchia...ma lacisa strana era che non aveva più paura di morire, e il suo dolore era completamente scomparso:"St...Stiles..." disse a bassa voce, sforzandosi di parlare:"SCOTT TI PREGO PERDONAMI, NON È STATA COLPA MIA...IO...IO NON VOLEVO TUTTO QUESTO...MI DISPIACE" disse urlando tra un singhiozzo e un altro, stava piangendo disperatamente:"Shh...hei...lo so che non è colpa tua...tu...tu sei...il mio migliore...amico...Stiles...tu..." "TI PREGO!..." "Tu...sei..." "NOO!.." "Tu sei mio fratello...Stiles... ..." "SCOTT?...SCOTT! RISPONDI TI PREGO! SVEGLIATI!" gli occhi di Scott persero la loro vitalità, e si chiusero...il lupo era morto.

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Capitolo 19
*** Occhi rossi ***


Stiles era completamente sotto shock...guardava il corpo di Scott che iniziava piano a dividersi in piccoli coriandoli digitali...dentro di se sentiva il suo cuore, impazzito per la rabbia misto alla tristezza che in quel momento provava...la morte di Scott non se la sarebbe mai perdonata, ma Stiles era certo che l'avrebbe fatta pagare al Nogitsune. "Che gradissimo spreco di tempo...oh beh, ora che ci siamo liberati di Scott sarà tutto più semplice, forza Stiles è il momento di andare!" disse il Nogitsune che era rimasto a guardare per tutto il tempo senza battere ciglio, e al suo ordine Stiles involontariamente lasciò andare il corpo di Scott in frantumi, e iniziò a muoversi. Allison scoccò la sua ultima freccia ad una strega, poi si guardò intorno...non c'era più nessuno minaccia, e stavano tutti bene...ce l'avevano fatta! Poi guardò verso di Scott, per vedere se avevano salvato Stiles...ma non vide nessuno...apparte..."SCOTT!" vide il suo ragazzo ler terra...che pian piano si consumava in mille coriandoli digitali; lo raggiunse, ma da parte dellupo non c'era nessun segno di vita:"SCOTT...TI PREGO...SVEGLIATI" urlò in lacrime, provò a baciarlo ripetutamente...ma nulla...era praticamente morto. Gli ultimi coriandoli scoppiarono dalla sua testa e del corpo di Scott non ne rimase più nulla...Allison era in ginocchio e piangeva disperatamente per la morte del suo unico e grande amore, tutti i suoi compagni, Derek, Braeden, Isaac, i due Ghoul, persino i quattro della gilda Nemeton non si trattennero...chi ribolliva di rabbia, chi piangeva...nessuno aveva il coraggio di dire qualcosa, ma guardavano solo i coriandoli digitali che si libravano nell'aria, indisturbati... ...ma c'era qualcosa di strano: i coriandoli si erano inspiegabilmente bloccati, rimanevano sospesi per aria, come appesi ad un filo; tutti guardavano imbambolati quei piccoli cristalli digitali che non si muovevano...poi quei cristalli divennero rossi, rossi come il fuoco, e iniziarono a muoversi verso una direzione precisa...verso il luogo dove prima giaceva il corpo di Scott. Allison guardava quei piccoli coriandoli rosso acceso ricomporsi uno dopo l'altro...non aveva mai visto una cosa del genere, e non riusciva a dare una spiegazione a tutto ciò...posò lo sguardo sui suoi amici, avevano tutti la sua stessa espressione...tranne Ken, che sorrideva soddisfatto...la guardò per un attimo, lei gli rivolse uno sguardo interrogativo asciugandosi una lacrima, e il Ghoul gli rispose semplicemente annuendo...cosa diavolo stava succedendo?!. I piccoli coriandoli una volta ricomposti si illuminarono intensamente di un rosso accecante, che Allison dovette coprirsi gli occhi e girarsi dall'altra parte...poi sentì l'esplosione di quei coriandoli in altri mille frammenti...e riuscì a percepire qualcosa appoggiato alle sua ginocchia...anzi qualcuno; si girò lentamente, e scoppiò di nuovo in lacrime vedendo la testa del suo grande amore appoggiata alle sua ginocchia, Scott era ancora vivo!. Respirava ed inspirava normalmente come se dormisse..."Ma...ma come è possibile?..." disse Isaac ancora sconvolto:"Ma come, certo che è possibile!" insinuò Ken più felice che mai:"Che intendi?" chiese Allison ancora più confusa:"Lui è..." "Il vero Alpha" Ken venne interrotto dalla voce di Deucalion...poi improvvisamente lo sentirono: il suo ruggito sonoro, il ruggito da vero Alpha...il ruggito di Scott. Le sue zanne erano più affilate che mai, e al posto del giallo d'orato, vi erano degli occhi cerchiati di un lucente rosso fuoco...erano come ipnotici; Scott si era appena risvegliato? L'unica cosa che riusciva a ricordare era il pugnale al cuore...e Stiles...che l'aveva ucciso...quindi era morto? E allora come faceva ad essere ancora li?...Guardò Allison, il suo volto era rigato dalle lacrime, ma presentava un magnifico sorriso:"Bentornato, amore mio" riuscì a cogliere quelle tre parole dalla sua bocca sottile, e riuscì a sorridere, quasi gli sembrassero le parole più belle del mondo. Tentò di alzarsi, ma aveva ancora delle fitte su tutto il corpo e gli sembrava di aver dormito per un'eternità, vide Derek che gli porse una mano e con cautela lo aiutò a sollervarsi: il ragazzo era ancora un po stordito, quindi fu avvolto da una gran confusione e da almeno un centinaio di domnde, finché Isaac non decise di farsi avanti per placare la "folla" e per farlo un attimo respirare...quella situazione era leggermente imbarazzante per Scott e l'unica cosa che riuscì a dire fu:"Dov'è Stiles?" vide tutti gli sguardi incupirsi, poi Braeden disse:"Se n'è andato con il Nogitsune, e...ha anche preso Lydia" "Cosa?" "Abbiamo provato a raggiungerli ma erano tutti completamente spariti!..." continuò Derek:"Allora dobbiamo partire subito per cercarli.." disse Scott, ma prima che si potesse muovere, Allison lo prese per un braccio:"No, Scott...tu no...sei appena morto, e già vuoi tornare a combattere?" "Allison io sto benissimo..." "Scott, tu non capisci...ERI MORTO! E non ho intenzione di perderti ancora!" "E con questo?! Vorresti dire che non sono più in grado di distruggere il Nogitsune?....qui non si tratta di me, Allison, si tratta di salvare Stiles e Lydia e io farò di tutto per riportarli a casa, anche morire se è necessario!...il Nogitsune una volta aveva detto che voleva me no? Bene, allora portiamogli un Vero Alpha!" "Allison, Scott ha ragione, penso che debba venire con noi, starà bene... senza di lui è impossibile..." intervenì Kira, Allison la guardò furiosa:"E tu che ne sai, eh?! Sei l'ultima arrivata, e non hai il diritto di dire cos'è meglio per lui! Fatti da parte" "Io sto cercando solo di proteggere tutti, non solo lui! E mi sembra che anche io abbia i miei diritti, quindi parlò quando voglio!" le due ragazze iniziarono a litigare, e anche se tutti cercavano di calmarle, nessuno riusciva a farle stare zitte; Scott aveva un mal di testa terribile, sentiva le sue tempie pulsargli violentemente, e infatti non riuscì più a trattenere quella rabbia, quello stress e quell'ansia che aveva:"SMETTETELA SUBITO VOI DUE!" iniziò a gridare:"SO IO COSA È MEGLIO PER ME, E STO BENE, NON VI DOVETE PREOCCUPARE...QUINDI DECIDERÒ DA SOLO!" le due ragazze erano sobbalzate a quel rimprovero, tanto che rimasero in silenzio per tutto il tempo:"Scott ha ragione..." una persona si trovava alle loro spalle, era la Kitsune:"Lui è in grado di capire cos'è meglio per lui...e e ha deciso di andare contro il Nogitsune sarebbe meglio, perché avremmo bisogno di tutto l'aiuto possibile". "Dov'è stata tutto questo tempo?" domandò Derek con tono dubbioso:"Sai caro, non è stato molto semplice sconfiggere un gruppo di streghe da sola, andare alla sede, prendere il codice criptato, sbloccarlo provando almeno 100 password impossibili, tradurlo, e tornare indietro...comunque sono riuscita a trovare il file che dice come sconfiggere il Nogitsune..." "E?" domandò Scott speranzoso:"E dice -cambiare l'ospite-..."; cambiare l'ospite, che cosa significa ora?! "E cosa significa?" chiese Isaac:"Ecco...io...non ne ho idea" disse la Kitsune:"Cosa?! Lei ci aveva assicurato di sapere come fare per distruggerlo!" sbraitò Kira:"Io credevo che in un documento ci potessero essere più informazioni, ma a quanto pare...il Nogitsune si diverte a giocare con noi tramite degli indovinelli" Scott ripensò alla scritta -Quando una porta non è una porta dul ventre di Lydia-...chissà che cosa significava:"Dobbiamo assolutamente capire il messaggio, oppure potremmo dire addio a Lydia, Stiles e tutti noi" disse Isaac con tono sarcastico, dopo ciò ci fu un attimo di silenzio, stavano tutti pensando alla soluzione :"Aspettate...forse ho capito" disse Allison improvvisamente:"Stiles prima di tutto ciò era umano giusto? Allora il Nogitsune è comparso el corpo di Stiles dopo che le strega lo hanno pugnalato..." "Allison cosa stai cercando di dire?" chiese Braeden:"Sto dicendo che l'ospite potrebbe essere riferito al Nogitsune...come se fosse stato -ospite- nel corpo di Stiles, per poi prenderne del tutto il controllo...ma non capisco cosa significhi -cambiarlo-...non ha senso" "Hai ragione, ma cambiarlo?" disse Kira:"Ci sono!" intervenì poi Ken:"Ora vi spiego, come ha detto Allison, il Nogitsune è un ospite, un parassita che non vuole staccarsi dal corpo di Stiles...l'unico modo è cambiarlo, o trasformarlo...avete mai letto un libro sui lupi mannari?" nessun accenno e Ken, anche se frustrato dalle "tante" risposte dei suoi compagni, riniziò a parlare:"Certo che voi non leggete proprio nulla!...comunque nel mio libro viene citato che -i Lupi Mannari vivono in un branco, il loro capo viene chiamato Alfa, e ogni volta che attaccano non sono mai da soli...ma sempre insieme. Solo l'Alfa può mordere e allargare il suo branco, trasformando gli esseri umani in suoi beta...- " "Vorresti dire che dovrei...morderlo?" disse Scott, incerto"Si...se la profezia è giusta...se dice di cambiarlo l'unico modo è così" rispose Ken"Sei sicuro che funzioni?" domandò Isaac:"Lo spero..."disse il Ghoul...e aveva ragione, era l'unico modo possibile per distruggerlo, e nessun altro riusciva a trovare una soluzione migliore; non avevano altro tempo, il Nogitsune non aveva tregua, Scott sentiva il grandissimo bisogno di partire...doveva salvare i suoi amici, e infatti poco dopo disse:"Dobbiamo partire subito, il Nogitsune non si fermerà un'istante finché non spezzerà l'ultimo sigillo" tutti erano d'accordo, e nessuno esitò alle parole dell'Alfa, poi quest'ultimo si rivolse ai quattro della gilda Nemeton:"Voi siete con noi?" non poteva fidarsi del tutto, ma non aveva altra scelta, aveva bisogno di tutto l'aiuto possibile...vide i gemelli mutare i loro occhi in azzurro cielo, seguiti poi da Malia che fece lo stesso, e così Deucalion rispose:"Siamo con voi" detto ciò, Scott si girò verso la Kitsune:"Da che parte?" lei indicò verso Ovest:"Verso la scogliera...li avverrà il sacrificio...al tramonto" Scott si volse verso quella direzione, i suoi occhi si illuminarono di un rosso ancora più acceso, e ringhiando:"Andiamo" iniziarono tutti a correre verso quella direzione, pronti a salvare i loro amici. Srules continuava a camminare in mezzo alla foresta del primo piano, non aveva ancora riaquistato sul suo corpo, e infatti senza alcuno sforzo portava Lydia dormiente tra le braccia...dopo che lui, anzi, il Nogitsune l'aveva zittita con un pugno in faccia, e legata nel caso si svegliasse...si sentiva tremendamente in colpa, di tutto, voleva proteggerli, ma è riuscito a fare tutt'altro...li aveva solo messi in pericolo; si guardò attorno, poi lo vide...quell'albero, dove si erano seduti una volta lui e Lydia...non era cambiato nulla, c'era il loro grande tronco tagliato, l'albero dove Braeden ed Allison si allenavano e lo spazio da combattimento per i suoi amici lupi...Scott...non se lo sarebbe mai perdonato, MAI, era il suo migliore amico, e lo ha perso per colpa di un gioco che proprio lui gli ha consigliato di provare...se avesse saputo che..."Aah se...se...se...niente altro!" pensò, poi guardò Lydia, che stava dormendo beatamente tra le sue braccia, e sorrise, si, ma quel sorriso venne pian piano soffocato da un lieve singhiozzo, e scoppiò in lacrime...poi le diede un bacio sulla guancia rossa per il pugno, e continuò a piagnucolare. Lydia dolcemente si svegliò, ma non aprì subito gli occhi, si sentiva troppo bene tra le sue braccia...si, sapeva che era Stiles, proprio quel tipo goffo, stupido e a volte imbecille...ma era il suo imbecille, e da lui non si sarebbe mai più staccata...lo amava, non c'era altro da dire: pian piano decise di aprire gli occhi, e proprio davanti a lei c'era Stiles, che sorrideva, e che la stava portando stretta in braccio:"Buongiorno principessa" sussurrò dolcemente lui, era la prima volta che stavano davvero insieme, dopo che il Nogitsune premdesse il controllo di Stiles...e a quelle parole Lydia rimase impietrita, perché le sembravano davvero le parole più belle che una persona gli avesse mai detto...si sentì una lacrima scivolarle su na guancia, e si meravigliò a tal punto da borbottare:"Sc-scusami...io...io non so cosa mi è preso..." ma quello, cercando di trattenere a stento le lacrime disse:"Non fa niente...perché penso che tu sia bellissima quando piangi" dopo ciò entrambi scoppiarono in lacrime, in lacrime felici...sapevano a cosa stavano andando in contro...ma l'avrebbero fatto insieme...così si baciarono, e si baciarono ripetutamente, avevano avuto così nostalgia delle loro labbra, ed ora potevano finalmente farlo...baciarsi ripetutamente. "Hey piagnucoloni, smettetela, mi state facendo venire il diabete..." si lamentò una strega accanto a loro, ma poi Stiles, staccandosi dolcemente dalla ragazza, gli disse:"Se avessi avuto il controllo e un coltello tra le mani a quest'ora saresti morta..." la strega lo guardò con odio, ma non ne diede troppo peso, perché subito dopo rallentò raggiungendo le sue compagne; improvvisamente si fermarono, e il Nogitsune, che era stato tutto il tempo davanti a loro, si girò e squadrò da capo a piedi Stiles  Lydia:"Lasciala" ordinò, e il ragazzo, senza controllo, la lasciò completamente e Lydia cadde ai suoi piedi con un gran tonfo, la ragazza emise un piccolo gemito una volta a contatto con il terreno...poi si guardarono entrambi negli occhi come per chiedere "Scusami" e lei "Lo so" poi due streghe la presero e la tirarono su a forza:"Cosa hai intenzione di fare?!" disse Stiles:"Mi sono solo stufato...ti voglio al mio fianco Stiles, ci siamo quasi" Stiles avanzò, lasciando un ultimo sguardo a Lydia, affiancò il Nogitsune, e riniziarono a camminare. Scott e il resto del branco stavano ancora correndo, davanti a loro c'era l'immenso bosco del primo piano...a lupo raffiorarono diversi ricordi riguardo a quel bosco...quella notte...la sua prima trasformazione...ricorda ancora i volti impauriti...soprattutto quello di un immune che si era nascosto all'interno di un albero cavo, e che lui era riuscito a trovare...ricorda la sua faccia disperata nel tentativo di liberarsi dalla sua presa al collo..."Smettila Scott! Non è il momento" si rimproverò mentalmente, si girò verso i suoi amici, c'erano tutti: Isaac e Derek avevano mutato i loro occhi nel solito giallo d'oro, Ken ed Erika avevano indossato le maschere e fatto fuoriuscire le loro cagune ipnotizzanti, Kira e la Kitsune avevano le loro Katane, Braeden le solite due spade, e poi c'era Allison...Scott la guardò più a lungo, per assaporare ogni suo movimento perfetto: impugnava saldamente il suo bellissimo arco nero, e con aria seria se ne stava infondo al gruppo e ne controllava le "spalle", quando il suo sguardo si posò finalmente su quello di Scott...per un attimo lo guardava seria, poi sorrise, e secondo il lupo, era il sorriso più bello del mondo...i suoi denti bianco latte erano cerchiati dal roseo delle sue labbra dolce...e i suoi occhi marroni contornati di un lucente, si assottigliavano leggermente ogni volta che rideva, creando delle piccole ma carine fossette...era dannatamente perfetta, pensava Scott ipnotizzato, tanto che, quando lo guardò le guance di Scott si tinsero di un pallido rosso involontariamente, e senza nemmeno pensarci sorrise anche lui...non si era nemmeno accorto che erano entrati già da un po nella foresta...ed improvvisamente Scott vide il volto di Allison farsi cupo, quasi terrorizzato:"SCOTT ATTENTO!" sentì urlare Kira dall'altra parte, poi si girò davanti a sé, e prima che se ne potesse accorgere, una grande sfera blu cielo gli fu addosso. Scott istintivamente porse le mani avanti, ma la sfera non lo colpì mai: guardò le sue mani, e tra gli artigli vi era la palla blu cielo...l'aveve fermata? "Scott...i tuoi occhi" disse Derek meravigliato...in quel momento Scott capì che i poteri da Vero Alpha erano molto più di quello che aveva pensato: si sentiva forte, potente, e finalmente in grado di proteggere i suoi amici; i suoi occhi rosso fuoco guardarono verso la direzione da dove era stata lanciata la sfera: erano ben 5 streghe supreme, ed erano tutte meravigliate ma spaventate dal gesto di Scott. Il lupo non ci pensò due volte e liberò la sfera blu cielo verso quelle streghe, ma, grazie ad uno scudo di terra ideato da un'altra strega, riuscirono  deviare:"Scott!" sentì Ken raggiungerlo:"Scott!...loro sono le 5 streghe supreme più potenti...ognuna rappresenta un elemento" detto ciò Scott guardò di nuovo le streghe...Ken aveva ragione...ognuna aveva un colore di tunica diverso: quella del fuoco rossa, quella dell'aria bianca, quella della terra verde, quella dell'acqua blu e quella del ghiaccio azzurra, ed erano molto potenti; "Va bene, credo sia il momento di far vedere di che pasta siamo fatti veramente...andiamo!" gridò Scott, quasi come fosse un ruggito, dando il segnale al suo branco che con un grande urlo da battaglia iniziò a combattere contro le streghe supreme.

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Capitolo 20
*** Pozione existence ***


Scott e il resto del branco stavano ancora correndo, davanti a loro c'era l'immenso bosco del primo piano...a lupo raffiorarono diversi ricordi riguardo a quel bosco...quella notte...la sua prima trasformazione...ricorda ancora i volti impauriti...soprattutto quello di un immune che si era nascosto all'interno di un albero cavo, e che lui era riuscito a trovare...ricorda la sua faccia disperata nel tentativo di liberarsi dalla sua presa al collo..."Smettila Scott! Non è il momento" si rimproverò mentalmente, si girò verso i suoi amici, c'erano tutti: Isaac e Derek avevano mutato i loro occhi nel solito giallo d'oro, Ken ed Erika avevano indossato le maschere e fatto fuoriuscire le loro cagune ipnotizzanti, Kira e la Kitsune avevano le loro Katane, Braeden le solite due spade, e poi c'era Allison...Scott la guardò più a lungo, per assaporare ogni suo movimento perfetto: impugnava saldamente il suo bellissimo arco nero, e con aria seria se ne stava infondo al gruppo e ne controllava le "spalle", quando il suo sguardo si posò finalmente su quello di Scott...per un attimo lo guardava seria, poi sorrise, e secondo il lupo, era il sorriso più bello del mondo...i suoi denti bianco latte erano cerchiati dal roseo delle sue labbra dolce...e i suoi occhi marroni contornati di un lucente, si assottigliavano leggermente ogni volta che rideva, creando delle piccole ma carine fossette...era dannatamente perfetta, pensava Scott ipnotizzato, tanto che, quando lo guardò le guance di Scott si tinsero di un pallido rosso involontariamente, e senza nemmeno pensarci sorrise anche lui...non si era nemmeno accorto che erano entrati già da un po nella foresta...ed improvvisamente Scott vide il volto di Allison farsi cupo, quasi terrorizzato:"SCOTT ATTENTO!" sentì urlare Kira dall'altra parte, poi si girò davanti a sé, e prima che se ne potesse accorgere, una grande sfera blu cielo gli fu addosso. Scott istintivamente porse le mani avanti, ma la sfera non lo colpì mai: guardò le sue mani, e tra gli artigli vi era la palla blu cielo...l'aveve fermata? "Scott...i tuoi occhi" disse Derek meravigliato...in quel momento Scott capì che i poteri da Vero Alpha erano molto più di quello che aveva pensato: si sentiva forte, potente, e finalmente in grado di proteggere i suoi amici; i suoi occhi rosso fuoco guardarono verso la direzione da dove era stata lanciata la sfera: erano ben 5 streghe supreme, ed erano tutte meravigliate ma spaventate dal gesto di Scott. Il lupo non ci pensò due volte e liberò la sfera blu cielo verso quelle streghe, ma, grazie ad uno scudo di terra ideato da un'altra strega, riuscirono  deviare:"Scott!" sentì Ken raggiungerlo:"Scott!...loro sono le 5 streghe supreme più potenti...ognuna rappresenta un elemento" detto ciò Scott guardò di nuovo le streghe...Ken aveva ragione...ognuna aveva un colore di tunica diverso: quella del fuoco rossa, quella dell'aria bianca, quella della terra verde, quella dell'acqua blu e quella del ghiaccio azzurra, ed erano molto potenti; "Va bene, credo sia il momento di far vedere di che pasta siamo fatti veramente...andiamo!" gridò Scott, quasi come fosse un ruggito, dando il segnale al suo branco che con un grande urlo da battaglia iniziò a combattere contro le streghe supreme. Stiles stava ancora camminando senza controllo, il Nogitsune era al suo fianco, senza dire una parola...ma poi improvvisamente, come se dopo un lungo pensiero si fosse svegliato l'essere gli domandò:"Sai cosa ho scritto sulla pancia di Lydia?" ridacchiò, come fosse una barzelletta, Stiles non rispose:"Ah giusto, non si riusciva a capire per il troppo sangue che usciva e che gnava le tue mani..." continuò ridacchiando sempre più, ma questa volta Stiles, senza dire una parola, lo guardò con uno sguardo in gradi di fulminarlo all'istante...poi si guardò le mani, e vide che c'era una sostanza rossa ed incrostata tra le unghie e i palmi:"Di chi sarà quel sangue?...forse di Scott? O di Lydia" continuò a dire, stuzzicandolo, Stiles aveva gli occhi lucidi e non riusciva a staccarli dal sangue incrostato che aveva tra le mani:"Che cosa...cosa hai scritto sul bentre di Lydia?..." tentò di domandare all'essere, che intanto sembrava si stesse divertendo un mondo:"Ho scritto: Quando una porta non è una porta" disse, scoppiando nuovamente nel suo risolino, Stiles sbottò:"E cosa cazzo significa?!" "Beh...è un indovinello" cercò di dire il Nogitsune cercando di trattenersi dal suo risolino:"Un...un indovinello?!" domandò il ragazzo ribollendo sempre più di rabbia:"Si...devi sapere che io amo gli indovinelli...e questo è uno dei miei preferiti..." "Cos'è? Un gioco per te?!" "Beh...più o meno...a me non importa della gente che muore, a me importa della loro sofferenza che provano, della loro disperazione, aah! Il delizioso gusto del loro caos sono come...come hamburger e patatine per voi umani! A dir poco sublime...per non parlare di quanto mi diverto! Amo fare questi giochi, soprattutto quando so che sarò io vincere" "Tu...tu sei solo un pazzo! Un pazzo che non vincerà mai!" il Nogitsune si portò le mani dietro la schiena, e non potendone più rise, una risata così malata da far venire i brividi:"Oh, Stiles...amo parlare con te, mi fai morire dal ridere" "Signore!" la voce di una donna risalì alle spalle dei due, una strega li stava raggiungendo e il sorriso del Nogitsune divenne immediatamente un ghigno:"Si, mia cara?" domandò con voce quasi filosofica senza nemmeno girarsi a guardare la ragazza:"Sire! Mancano solo 5 minuti di cammino fino alla scogliera!..." "Ooh, molto bene..." rispose lui:"...ma?" continuò, capendo che c'era anche qualcosa che non andava:"Ma...ma S...Sc.." "Forza, DILLO!" sbraitò la strega, che sussultò alle sue parole improvvise:"Ma Scott Maccall e il suo branco stanno già combattendo contro le cinque streghe supreme, signore!" alle parole della strega Stiles si girò di scatto, Scott era ancora vivo? Com'era possibile? Lui l'aveva..."Scott Maccall? Eh?" mugugnò il Nogitsune, il suo ghigno si era allargato sempre più, era davvero orribile...poi Stiles si sentì stranamente libero, gli aveva ridato il controllo? Poi improvvisamente un colpo alla testa lo fece sussultare e cadere a terra: il Nogitsune l'aveva colpito alla tempia così forte che gli girava la testa e gli si appannava la vista:"Credo non sia proprio il momento Stiles...buonanotte, honey!" Stiles era confuso, ma allo stesso tempo molto stanco...l'ultima cosa che sentì fu un urlo straziante di una ragazza che conosceva molto bene, una ragazza dai capelli biodo fragola, la ragazza di cui era innamorato...e lui non poteva fare niente...cadde definitivamente a terra, e si addormentò. Un ruggito venne lanciato in aria, era forte, possente, continuo e diversi da tutti gli altri...era il ruggito del Vero Alfa: Scott e i suoi amici avevano vinto, e decisero di risparmiare le 5 streghe, che si trovavano sparse per il bosco, dormienti:"Per...favore...non fateci del male, siamo state costrette" disse una, ferita al braccio, era appoggiata ad un albero e guardava l'Alfa con gli occhi lucidi, chiedendo pietà:"Secondo me dobbiamo ucci..." "Malia!" la Coyote venne subito interrotta da un richiamo del generale Deucalion, e a quello Malia non poté fare altro che starsene in silenzio e ringhiare sotto i denti...Kira si avvicinò alla strega suprema dell'acqua ferita:"Quanti anni hai?" le chiese semplicemente, lei rispose:"..qua...quattordici..." tutti rimasero sbalorditi...era troppo piccola per combattere! Scott non poteva crederci che il Nogitsune e le streghe più grandi avevano costretto delle quattordicenni a combattere rischiando la morte:"Non vi preoccupate, non vi faremo del male...dobbiamo solo sapere dove il Nogitsune sta portando Stiles e Lydia" disse Scott, con la voce più dolce che potesse avere, la ragazzina si asciugò una lacrima, poi disse:"In fondo alla foresta...li...li c'è una scogliera...l'Immune deve sacrificarsi proprio li, subito dopo il tramonto" "Ok, allora andiamo..." disse Isaac precipitoso "Aspetta, ma le ragazze le lasciamo qui?" chiese poi Allison, fermando Isaac:"Ci penso io..." affermò Erika, Ken la guardò preoccupato, tentò di dire qualcosa ma la Ghoul lo bloccò velocemente con un leggero bacio sulle sue labbra:"Ci vediamo presto, ok?" dissse infine quasi sussurrErik; "Ken...dobbiamo andare" la voce di Kira lo riportò alla realtà...Erika gli aveva dato davvero un bacio? Si sentiva leggero, quasi entusiasta, come se quel bacio fosse stato meglio di una carica elettrica...diede un ultimo sguardo alla Ghoul, poi raggiunse il resto del branco che aveva già iniziato a correre. Stiles finalmente si risvegliò...sentiva delle voci, ma sembravano così lontane...aprì prima un occhio, poi l'altro...vide sopra di sé il cielo di un colore tendente al rosso...tento di alzarsi, ma un dolore forte alla tempia lo fece ristendere, si portò una mano nel punto dolorante e con le dite riuscì a sentire un lieve bernoccolo che sporgeva...improvvisamente, come un flash, si ricordò tutto, il Nogitsune, Scott, Lydia...LYDIA!...l'ultima cosa che riusciva a ricordare era il suo urlo...si alzò di scatto, nonostante il rischio di svenire, e si guardò attorno: era una vallata non molto grande, che segnava la fine del bosco del primo piano...scorse diverse streghe, ma non riusciva a vedere Lydia...poi si girò, rischiando di cadere nel vuoto della scogliera che imponeva alle sue spalle:"È davvero molto bella la vista da qui non è vero?" il Nogitsune aveva affiancato il ragazzo, e, come al suo solito, portava le mani dietro la schiena e un ghigno poco rassicurante piazzato in faccia:"Dov'è Lydia?" Stiles non aveva la minima intenzione di rispondere alle sue domande o di partecipare ai suoi giochetti del cazzo...voleva, anzi, doveva salvare Lydia:"Sembra che questo tramonto sarà uno dei più belli, non credi?...sembrerebbe più tendente al rosso che all'arancione.." "Te lo ripeto un'ultima volta, bastardo...dov'è Lydia?" il Nogitsune rise per poco, poi guardò il ragazzo accanto a lui:"È con qualche amica, tranquillo, sarà perfetta per questa sera..." "Lei non c'entra nulla con tutto questo..." "Invece si, Stiles...diciamo che la userò come incentivo, nel caso tu...beh, lo scoprirai presto!" "Sei...un fottuto..." "Bastardo?...grazie" il Nogitsune inspirò brevemente col naso, per poi buttare fuori l'aria con la bocca, come se dovesse riprendere fiato velocemente, poi concluse allontanandosi:"...da oggi il caos regnerà su Sword Art Online...già ne sento l'odore..." Stiles si girò verso la direzione che il Nogitsune aveva preso...ma era scomparso...tentò di muoversi, ma il solito piede era incatenato all'albero accanto a lui "Ooh merda!" sbottò, doveva assolutamente cercare Lydia, aveva bisogno di vederla, di sentire che stava bene...ma non poteva fare nulla, così dovette stare li, ad aspettare, nella speranza che nessuno le stesse facendo del male. Lydia era ancora legata a quella sedia...erano passati minuti? Ore? Ormai aveva perso la cognizione del tempo...davanti a lei c'erano ancora quelle bastarde, che con un incantesimo che chiamavano "cruciatus" la stavano torturando ripetutamente, per ottenere delle informazioni sul loro branco...ma lei non avrebbe mai rivelato niente, preferiva morire piuttosto che tradirli...le gocce di sudore freddo miste a quelle del sangue le solcavano metà del viso e andavano a bagnare il panno che le copriva la bocca, dopo tutto era una banshee poteva urlare e far scoprire a tutti che lei si trovava li...ma con quel maledetto panno non poteva fare niente... si sentiva debole, aveva dolori dappertutto, e aveva un gran sonno...no! Doveva rimanere sveglia! Doveva cercare un modo da quella situazione...una strega dai capelli cenere si avvicinò guardando il volto abbassato della banshee, le disse qualcosa, ma la sua voce le arrivò ovattata e inoltre le fischiavano le orecchie...ma c'era una cosa che riusciva a sentire molto chiaramente: erano molti passi, velocissimi, e si stavano dirigendo proprio verso la scogliera. "Questa ragazza è completamente andata..." riusci a cogliere una delle frasi dette dalla stregha dai capelli come la cenere, che la stava ancora guardando...andata? Non lo sapeva più ormai, guardava continuamente il vuoto, esattamente un punto fisso della casa...quando quel punto si fece più chiaro notò dei vecchi libri e scartoffie sparsi per terra e un tavolo in legno scassato con sopra una semplice lanterna leggermente in pendenza che illuminava la stanza... improvvisamente un colpo di vento colpì la baracca in cui l'avevano rinchiusa, e la lanterna barcollò, spostandosi verso il bordo del tavolo ma non cadde...Lydia capì...e come se ne avesse dato l'ordine, un altro colpo di vento li investì, la lanterna cadde, si ruppe in mille pezzi, e in un attimo tutti quei libri erano in fiamme, ovviamente digitali, ma di sicuro letali se non spente; quello fu il suo diversivo: mentre le streghe erano occupate a spegnere le fiamme che divampavano, Lydia prese il lungo chiodo che era riuscita a far fuoriuscire dal manico della sedia, e iniziò a tagliare le corde che la tenevano ferma...in meno di un minuto riuscì a staccare la corda e a liberarsi completamente:"Come hai fatto a liberarti?!" disse una strega dai capelli biondi e spettinati...Lydia rispose a quella domanda urlando e generando un campo di forza così grande da scaraventare le streghe sulla parete della baracca, e a spegnere l'incendio...poi tutto taque: le streghe non erano morte, ma presto si sarebbero svegliate... doveva andare via, ma mai se ne sarebbe andata senza Stiles. "Scott, hai sentito anche tu?!" la voce della Banshee riecheggiava per tutta la foresta, ma nessuno seppe riconoscere da dove provenisse il suono:"Si, Allison..."rispose alla cacciatrice, che aveva già teso una freccia:"Quella era l'urlo di Lydia...sta combattendo..." "E se siamo riusciti a sentirlo, Lydia non deve essere lontana" affermò Derek..."Scott, prova a chiudere gli occhi..." propose Ken:"Che...che cosa?" rispose l'Alfa confuso:"Un Alfa è più forte rispetto ai Beta no?...pensavo che se riuscivi a concentrarti di più forse avresti potuto trovare Lydia" "Quando tutto questo sarà finito...mi dovrai spiegare qual'è il segreto per essere così intelligenti" disse Isaac quasi serio dando una pacca sulla schiena al Ghoul, che sembrava quasi imbarazzato a quell'affermazione:"Ok, ora ci provo" disse Scott e mentre chiudeva gli occhi tutti taquero: il lupo si concentrò come non avesse mai fatto ed iniziò ad ascoltare...insetti che volano...il vento che si riversa tra gli alberi continuamente...poi andò poco più lontano...sentì come qualcosa che bruciacchiava da poco...ancora più lontano...dei passi, passi veloci, qualcuno stava correndo...erano 4 persone...e più avanti ce n'era un'altra...sembrava la stessero inseguendo...poi improvvisamente la persona inseguita si fermò e allo stesso tempo le altre 4...poi improvvisamente un urlo riecheggiò nuovamente nella foresta...ed era così forte che Scott dovette tapparsi immediatamente le orecchie; "Scott, cos'hai sentito?!" la voce gli arrivava come ovattata, sembrava fosse diventato sordo per almeno 5 secondi, poi si tolse le mani dalle orecchie, riaprì gli occhi e guardò i suoi amici:"So...so dov'è Lydia" Scott era del tutto meravigliato, non avrebbe mai immaginato che i poteri dell'Alfa potevano essere così potenti e sviluppati...nessuno si azzardava a dare un accenno, erano meravigliati quanto lui, ma non c'era tempo da perdere:"Dovrebbe essere verso Nord...durante il traggitto dovremmo anche notare qualcosa che brucia ancora lievemente, se lo vedremo la strada sarà giusta" tutti annuirono:"Perfetto...allora andiamo!" il branco eseguì l'ordine e riniziarono a correre verso la direzione indicata. Che cos'era?! Un urlo?!:"LYDIAA!" Stiles aveva appena sentito un urlo da Banshee proveniente dal bosco, non poteva non essere proprio Lydia, così iniziò a cercarla con gli occhi, ad urlare il suo nome, e a cercare di liberarsi da quella maledetta catena inutilmente...aveva sempre odiato essere inutile, starsene lì, a non fare niente...ma questa volta era diverso...lui doveva assolutamente fare qualcosa; tirò con tutte le sue forze quella catena attaccata a quell'albero, ma nulla sembrasse distruggere quel nodo, doveva essere stregato..."Stai cercando di andare da qualche parte?" il Nogitsune era ricomparso proprio accanto a lui, e nonostante la sua domanda, Stiles non rispose e tirò ancora la catena per liberarsi:"Lo sai che non puoi andare da lei, vero? La catena non si staccherà mai..." disse poi, ma Stiles non lo ascoltava, e ad ogni suo accenno lui tirava sempre più forte:"Stiles, lo so che mi senti...non serve a nulla ignorarmi...potresti anche peggiorare le cose" "Come se andesso non lo fossero!" urlò il ragazzo in risposta:"Lo credi davvero? Oh, bene...se questa è la tua scelta..." "Io non ho scelto proprio nulla!" "Credi davvero che questa sia la parte peggiore?...se proprio la vuoi vedere, credo che andrò a fare una visitina a Lydia..." "Cosa?! No! Aspetta!" ma prima che potesse dire altro il Nogitsune scomparve nel nulla. "Non puoi nasconderti ragazzina!" gridò una delle 4 streghe che stava inseguendo Lydia, la Banshee si era appena nascosta dietro un ammasso di rocce, ma riusciva a sentire le streghe che pian piano si avvicinavano...doveva tornare indietro, sapeva che i suoi amici erano tornati e doveva raggiungerli...sentì le streghe che si stavano allontanando dalle roccie, prese un respiro profondo, e iniziò a correre nella direzione opposta più veloce che poteva; come aveva previsto le streghe la sentirono immediatamente, ed iniziarono ad inseguirla, lanciandole anche degli incantesi...Lydia era decisamente più agile, e riuscì a schivare tutte le sfere incantate delle streghe...la ragazza poi vide un albero molto grande e visto che era in netto vantaggio decise di nascondersi li e di continuare per un'altra via una volta seminate completamente le streghe: si gettò dietro l'albero, nella speranza che quelle streghe non la trovassero, ma quando le sentì passare completamente il suo albero, tirò un sospiro di sollievo...prima di ripartire alla ricerca dei suoi amici controllò bene che non passasse più nessuno e si guardò le spalle continuamente...uscì allo scoperto, diede un'ultima occhiata a sinistra, e quando riniziò a correre non fece in tempo a guardare avanti che andò a sbattere contro qualcosa, cadendo all'indietro...alzò immediatamente lo sguardo, e quello che vide le tolse completamente il fiato:"N...non è..." "Si, Lydia...è possibile" il Nogitsune si trovava esattamente davanti a lei, aveva un ghigno davvero raccapricciante, e il suo viso era illuminato da una luce rossastra proveniente dal tramonto...solo in quel momento Lydia capì che ne era completamente terrorizzata, non riusciva a muovere un muscolo, ne a proferire parola:"Come mai te ne vai per i boschi tutta sola?" la Banshee non rispose, non si era nemmeno alzata da terra, poi improvvisamente il Nogitsune sospirò rumorosamente, facendo quasi sobbalzare la povera ragazza...e con uno scatto portò la sua mano al collo di Lydia, stringendolo. "Ti ho fatto una domanda..." continuava a dire il Nogitsune stringendola, per poi sollevarla da terra utilizzando solo la forza di una mano: Lydia non riusciva a parlare, credeva davvero che sarebbe morta soffocata...ma mentre stava quasi per perdere completamente il respiro una voce lontana, ma ben distinta chiamò il suo nome; il Nogitsune la lasciò immediatamente, guardandosi attorno...Lydia tossì ripetutamente per riprendere fiato, e cercò di parlare anch'essa:"A....All...Allison" tentò di gridare, ma l'unico suono che usciva dalla sua bocca era spezzato e troppo basso per essere sentito:"No...no...no...no..." borbottò il Nogitsune, poi si girò verso la ragazza, che stava cercando di avvicinarsi a quella voce lontana...un altro urlo:"Lydia!...Lydia dove sei?!" gridava disperatamente Allison, in cerca della sua amica:"No...no...NO! Tu lurida Banshee non mi rovinerai tutto!" andò verso la ragazza distesa ancora a terra che pian piano cercava di avvicinarsi alla voce ormai non molto lontana della cacciatrice, le diede un forte calcio sullo stomaco lasciandola completamente senza fiato...Lydia gemette, distendendosi a terra con un gran tonfo e portandosi le mani alla partedel corpo colpita; non riusciva a respirare, le lacrime le scendevano rapidamente, fredde, e riusciva a vederle toccare il suolo umido della foresta come fossero bombe agamciate da degli aereoplani...non osava nemmeno rivolgere lo sguardo a quella creatura, riusciva solo a sentire la voce di Allison che gridava insistentemente il suo nome, e sentiva il grandissimo di urlare...doveva farsi sentire...tese un braccio involontariamente come per afferrare qualcosa di invisibile e farsi quindi aiutare...guardò avanti a sé:"All...Allison!" tentò di gridare ancora, invano, poi sentì i passi lenti del Nogitsune che si spostavano verso la sua destra, e nonostante tenesse gli occhi fissi sulla sua mano tesa verso la voce di Allison, riuscì a vedere le scarpe scure e polverose del Nogitsune: i suoi passi si avvicinarono alla sua mano, poi si fermarono proprio accanto ad essa:"Mmm...Lydia, Lydia, Lydia...cosa mi combini eh?" la ragazza spaventata scoppiò in un pianto silenzioso, e chiuse gli occhi, pronta per il suo decesso. Il Nogitsune le calpestò con forza la mano tesa, provocandole un dolore lancinante, e prima che potesse tirare un urlo di dolore, la colpì con un altro calcio allo stomaco, bloccandole nuovamente il respiro; dopo di che il Nogitsune la prese per i capelli portando il viso sofferente di Lydia vicino alla sua bocca:"Tu e i tuoi amichetti non riuscirete mai a fermarmi, i giochi sono finiti, ho vinto io...capito? Quindi evita di farti ammazzare, diventando del tutto inutile da morta...che ne dici Lydia, ci stai?" sussurrò il Nogitsune vicino al suo orecchio...la ragazza, che intanto aveva il viso rigato dalle lacrime per il forte dolore che provava, annuì lievemente e a quel cenno la creatura la lasciò subito andare facendole sbattere anche la testa sul terreno polveroso; l'unica cosa che Lydia riusciva a sentire erano i mormorii del Nogitsune con le streghe che prima era riuscita a seminare:"Riportatela alla scogliera immediatamente...mancano solo 3 minuti, non voglio sprecare altro tempo" dopo di ché sparì nel nulla...2 delle 4 streghe si avvicinarono a lei e la presero per le braccia e cercarono di trasportarla via: Lydia era paralizzata a causa dell'incantesimo, ed era ancora del tutto sconvolta per prima...ma nonostante tutto, non aveva ancora perso le speranze nel farsi notare da Allison, così quando l'alzarono di peso lei non esitò, alzò la testa e gridò con tutte le sue forze il nome della sua migliore amica. "ALLISON!" la cacciatrice si girò immediatamente...era lei...doveva essere lei:"Lydia!...Lydia dove sei?!" corse verso l'urlo lanciato, intravedendo anche delle ombre trai cespugli...sentì altre grida soffocate, e delle altre voci femminili che non riusciva a distinguere. Doveva correre da lei, e subito! Così cercò amani nude di scostare quellefitte piante che la separavano da lei...ma senza avere alcun risultato, apparte qualche lieve taglio tra le dita:"All...Allison!" sentì ancora, la cacciatrice non sapeva che fare:"Lydia! Sono qui!" le urlò con una voce alquanto distrutta, poi decise di utilizzare i due pugnali di emergenza e di costruirsi il passaggio: cercò di tagliare più volte quei cespugli, ma nonostante i suoi pugnali fossero così taglienti, non ottenne nuovamente niente. "Aah, cazzo!" buttò a terra con violenza le due armi, e si portò le mani fra i capelli, facendo anche fuori uscire le lacrime trattenute per troppo tempo:"Allison!" un ultimo urlo, poi tornò a regnare il silenzio:"Lydiaa!" gridò in lacrime, battendo i pugni sui roveri, e provocandosi sempre di più un dolore lancinanate alle mani. Allison si sedette sul suolo polveroso, abbracciò le ginocchia, e iniziò a piangere sonoramente, e non passò nemmeno un minuto che Scott arrivò a consolarla:"Hei...hei...amore cos'è successo?" disse lui con il fiatone per la corsa, lei, con la testa fiondata e nascosta tra le ginocchia, in risposta non fece altro che piagnucolare e ripetere parole incompresibili tra sé:"Allison, va tutto bene...ci sono qui io" continuò il lupo inginocchiandosi e abbracciando la sua ragazza, al suo tocco Allison alzò finalmente il capo...aveva le guance rosse e gli occhi gonfi per le lacrime:"Non...non ce l'ho fa-fatta, Scott...non so-sono riuscita a...a salvarla" Scott la guardò con occhi pieni di compassione:"Allison...siamo ancora in tempo per salvarla...per salvare sia Stiles che Lydia...e noi ce la faremo, te lo prometto" Allison lo guardò cercava di mantenere le lacrime e di soffocare inultimente i singhiozzi, poi d'un colpo le tornò la speranza e annuì accennando un sorriso al lupo e, per rassicurarla, Scott le diede anche un lieve bacio sulla guancia, poi entrambi si alzarono e raggiunsero il gruppo che si trovava poco più in là. "Ragazzo...è ora" Stiles si girò di scatto, delle streghe erano intente a liberarlo con una formula magica che non era riuscito a capire, poi le catene vennero distrutte, lasciando il suo piede finalmente libero; le streghe lo condussero verso il centro della scogliera, dove c'erano almeno una cinquantina di streghe disposte a cerchio, e in mezzo vi era il Nogitsune, con il suo solito ghigno e con le mani dietro la schiena, poi avanzando sempre più vide un corpo inerme ai piedi di quel mostro...quando Stiles vide che quel corpo apparteneva a Lydia, non si sentì più le gambe. Il ragazzo corse subito da lei, inginocchiandosi e raccogliendola lievemente, tenendola la testa:"È ancora viva, sta tranquillo..." disse il Nogitsune, con un'aria sempre più divertita, Stiles appoggiò l'orecchio sul petto della ragazza...il cuore batteva ancora, poi le guardò il viso, era sporco e aveva tagli un dappertutto incrostati da sangue secco:"Che cosa le avete fatto?" disse Stiles con la voce più dura che potesse fare, alzò il capo e fisso gli occhi neri del Nogitsune con aria di sfida:"L'abbiamo solo indebolita un po..." rispose lui:"...ma sai già che la sua vita dipende da te vero?" continuò, ricambiando lo guardo con un ghigno ancora più accentuato:"Credo che sia arrivato il momento, honey" Stiles tornò a guardare Lydia, era semplicemente magnifica anche in queste condizione...sentì una lacrima acida bagnargli la guancia destra e arrivare alla sua bocca, poi baciò la fronte alla ragazza e si alzò da terra; il Nogitsune davanti a lui, prese qualcosa alle sue spalle portata da una streghe...quando si girò porse il pugnale a Stiles:"Sai già cosa devi fare Stiles..." disse lui, il ragazzo non smetteva di guardare prima il pugnale, poi Lydia ancora a terra...con le lacrime agli occhi prese il pugnale, poi disse al Nogitsune:"Pro-promettimi che non le farai nulla..." e lui allargando il suo ghigno in un sorriso inquietante disse:"Ma certo, Stiles"...era arrivato il momento, Stiles doveva uccidersi, doveva donare il potere a quel mostro...e lo avrebbe fatto, per Lydia, per Scott, per tutti. Scott, mentre correva a capo del branco, intravide tra gli alberi una scogliera...che ovviamente non era isolata:"Scott! Sono loro!" gridò Derek, affiancandolo..."Dobbiamo sbrigarci, non c'è più tempo...forza!" disse il lupo aumentando la velocità, e in meno di 1 minuto si ritrovano su quella scogliera: c'erano streghe disposte in un cerchio perfetto, avevano le braccia alzate e nel frattempo pronunciavano a bassa voce delle strane formule:"Ken! Cosa stanno facendo?" chiese Isaac, e il Ghoul rispose:"Stanno pronunciando qualcosa in latino...credo, probabilmente stanno creando un campo di forza!" "E come lo distruggiamo?" domandò Scott:"Io...non lo so...forse, se ferissimo una strega la "catena" si spezzarebbe e quindi il campo sparirebbe..." ancora una volta Ken era riuscito a trovare una soluzione, ora potevano davvero affrontare il Nogitsune:"Va bene...Derek, Capitano e Ken venite con me...voi altri copriteci dalle streghe di guardia, noi andremo a distruggere il campo di forza" detto questo, tutti eseguirono l'ordine dell'Alfa: il gruppo più grande, con a capo Allison, corse verso le streghe che tenevano la guardia, attirando l'attenzione; gli altri quattro invece si avvicinarono verso il campo di forza, cercando di non farsi notare:"Come facciamo ad attaccarle? Non penso che delle streghe professioniste perdano la comcentrazione così facilmente" chiese Deucalion, Ken ci pensò un attimo, poi un luccichio nei suoi occhi fece capire che aveva trovato una soluzione anche per questo:"Potremmo usare la polvere allucinogena..." "Quale pol..?" Derek venne bloccato quando Ken, dalla sua barra, selezionò qualcosa, e dopo nemmeno un secondo un sacchetto pieno di polvere si materializzò fra le sue mani:"Ma...perché non l'hai mai usata?" chiese il lupo confuso:"Non mi è mai sembrato il momento di usare una polvere così potente...suvvia Derek, poche domande, più azione!" Scott guardò divertito l'amico che aveva appena piazzato un broncio sul suo volto:"Ken ha ragione, prendete tutti un po di polvere...agiremo tutti e quattro in direzioni diverse, cercando ovviamente di non farci notare" gli altri 3 annuirono, poi, prendendo posizioni diverse, andarono a prendere posizione. Scott, accovacciato, andò dietro una strega dai capelli neri, raccolti in una treccia disordinata, e con la pelle scura...prima di agire diede un'occhiata alla cupola: si vedeva solo quello strato verdastro, e all'interno c'erano delle ombre intente in non sapeva che cosa; si girò alla sua sinistra, dove si trovava Ken a pochi metri da lui...entrambi annuirono e soffiando sulla mano spruzzarono la polvere allucinogena alle streghe. Nemmeno un minuto e la sabbiolina fece effetto, Scott, osservando la strega, vide che si stava guardando intorno ripetutamente e che stava perdendo concentrazione, e dopo un po questa iniziò ad urlare, portandosi le mani sulla testa, e crollando sulle ginocchia; poco dopo altre 3 streghe in direzioni diverse del cerchio iniziarono ad urlare, e con un grande scoppio, la cupola si ruppe, scaraventando tutte le streghe e i 4 ragazzi di qualche metro...Scott, riprendendosi velocemente, si alzò ed intravide nella polvere che si era alzata il Nogitsune, di spalle, Lydia accanto a lui, che cercava di alzarsi, e Stiles, con in mano il pugnale...lo stava per fare, si stava per uccidere. "NOO!" gridò l'Alfa più che poteva, e iniziò a correre verso di loro "Non gli permetterò più di farci del male, non più" pensò, mentre mitava i suoi occhi di un rosso brillante, e trasformandosi completamente in un lupo: sentì le sue zanne crescergli tra i denti, i suoi artigli fuori uscire senza controllo, e la sua rabbia aumentare ad ogni passo; molte streghe cercarono di ostacolarlo, ma lui con semplici sfoderamento dei suoi artigli riusciva a farsi strada, riuscendo ad arrivare proprio  qualche metro da quella creatura...Scott, accecato dalla rabbia, non riuscì più a controllarsi e approfittandone del Nogitsune girato di spalle, saltò cadendo proprio sullo spirito, e mentre gli andò addoso, sfoderòle zanne e lo addentò al collo più forte che poteva. Un urlo terrificante del Nogitsune scoppiò, e Scott, meravigliato della sua brutalità, si staccò dal suo collo, grondante di sangue nero...si leccò le labbra, e appenane sentì il sapore di quel liquido nerastro, cercò di vomitare per lavarsi di quel sangue; intanto il Nogitsune, urlando cercava di bloccare il fludio portandosi entrambe le mani sul collo,masenza alcun risultato, perché poco dopo la sua voce divenne fliebile, fino a cessare...e dando un'ultima occhiata colma di terrore all'Alfa, il mostro esplose in mille coriandoli digitali neri. L'aveva davvero ucciso? Era tutto finito? Non fece in tempo nemmeno ad accennare un sorriso, che subito alle sue spalle sentì un urlo di Lydia che chiamava il nome del suo migliore amico...si girò di scatto e quello che vide lo fece scoppiare in lacrime: Stiles aveva inalato il suo ultimo respiro per il  pugnale inficcato nel cuore...quando i due sgurdi si incrociarono, Stiles accennò un sorriso, poi il suo corpo lievemente si consumò diventando anch'esso dei cristalli volanti; Scott cadde sulle ginocchia...non riusciva nemmeno a parlare...guardava i coriandoli che volavano liberi nell'aria gelida...sentiva le urla disperate di Lydia, i richiami di Allison, ma tutto gli arrivava come ovattato...le lacrime gli scendevano incessanti sulle guance, e gli bagnavano la bocca, ancora sporca di liquido nerastro:"Scott..." Allison si trovava accanto a lui, con le lacrime agli occhi:"...dobbiamo andare" "I-io..." gli tremava la bocca, e le parole gli uscivano a singhiozzi...poi guardò Allison, piangendo sempre più forte:"Non ce l'ho fatta..." la ragazza guardandolo con aria affranta lo abbracciò, cominciando a piangere. Dopo qualche minuto, Scott si era finalmente calmato, così andò incontro a Lydia, che, seduta ancora sul punto di morte di Stiles, guardava incessantemente un punto...aveva gli occhi rossi, il viso sporco e pieno di lividi, e non parlava nemmeno alla sua migliore amica, che tentava di consolarla, ma enza alcun successo:"Ti lascio un po con Scott, ok?" disse Allison, ma senza ottenere risposta, Scott si era seduto esattamente accanto a lei:"Lydia?..." nessuna reazione:"Lydia, ecco io..." le parole quasi le morirono in bocca, si sentiva una merda:"...io ti devo le mie scuse" a quelle parole Lydia, si girò verso di Scott, con gli occhi ancora grondanti di lacrime, cercava di controbattere, ma Scott la fermò e continuò:"Vedi io ero sicuro di potercela fare: con un nuovo potere e un piano perfetto credevo di avervi già salvato, ma a quanto pare mi sono fatto prendere la mano...e non sono riuscito a salvarlo...è stata tutta colpa mia, mi dispiace, Lydia" detto questo riniziò a piangere, distogliendo lo sguardo da quello della Banshee:"Scott...tu non hai colpe, nessuno ne ha, è successo e basta..." Scott tornò a guardarla, aveva mutato il suo viso scioccato in un'espressione sorridente, ma allostesso tempo malinconica:"Grazie" mugugnò lui, e in risposta la ragazza lo abbracciò a lungo. A rompere l'atto fu un tremolio, che solo Scott riuscì a sentire...guardò la sua barra, confuso...era una nuova notifica? "Premio di vittoria: 10000 coins alla squadra + pozione existence" Era il solito premio per la vittoria...ma la pozione existence non l'aveva mai sentita, così ne lesse le istruzioni: "Pozione existence: in grado di resuscitare un giocatore morto nel giro di 40 minuti. Istruzioni: versare tutto il liquido nel punto di morte del giocatore" Una luce negli occhi del lupo apparve immediatamente, gli sembrava troppo strano che dopo la maorte el suo migliore amico apparisse una notifica del genere...ma in quel momento non gli importava, sapeva cosa fare. Si alzò di scatto, ignorando le numerose domande da parte di Allison e Lydia, poi andò nel punto di morte di Stiles, selezionò il liquido che si materializzò sulle sue mani, ed impaziente lo versò proprio in quel punto, mentre tutto il suo branco si era appena avvicinato a lui; improvvisamente la terra si illuminò di un giallo strano, poi quella luce fuori uscì da una fessura del terreno, ed ingrandendosi diede la forma di un ragazzo...dopo nemmeno 5 secondi la luce scomparve e al suo posto, c'era proprio lui, Stiles, che meravigliato si guardava attorno:"Scott?" disse con voce roca, e il lupo con le lacrime agli occhi disse:"Hei amico, ben tornato tra noi".

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Capitolo 21
*** Scomparsa ***


"Scott, c-che cosa hai fatto?" il lupo si girò, era Stiles, aveva un'aria così terrificata e disgustata:"I-io..." le parole gli morirono in bocca, quando sentì fra le sue labbra il sapore del sangue caldo; guardò a terra, c'era liquido rosso dappertutto, che contornava corpi inermi sparsi per la stanza...era stato lui? Si, ed era strano, ma gli era piaciuto: le loro ossa che si spezzavano fra le sue mani, il loro sangue fra le dita artigliate, le loro facce terrorizzate quando emanavano il loro ultimo respiro...per Scott erano diventate un'ossessione, e ne voleva ancora, ne voleva di più. "Perdonami, Stiles" disse con un tono malvagio, un tono che quel lupo non aveva mai utilizzato con il suo migliore amico:"...ma io ho tanta fame!" continuò, sferrando improvvisamente i suoi artigli e portandoli al collo del ragazzo: nemmeno un secondo che Stiles si trovava a terra con la gola tagliata e grondante di sangue; Scott quasi rise dall'espressione terrificata del suo migliore amico, e prima che potesse cadere a terra lo addentò al collo, strappandone la carne...a contatto con questa, sentì i suoi occhi mutare nel coloro da Vero Alfa, il rosso fuoco: amava quella sensazione, si sentiva potente come un vero combattente dovrebbe essere, e sapeva che l'avrebbe rifatto, ormai uccidere era diventato la sua unica priorità. Scott si svegliò di scatto, e come tutte le notti precedenti, quel solito sogno l'aveva completamente terrorizzato...sentiva il sudore freddo che gli colava dalla fronte, e che lentamente scendeva sul suo mento gocciolante: guardò l'orario sulla barra, segnavano le 3.45 di notte, poi abbassò lo sguardo alla sua sinistra, dove c'era Allison dormiente sul letto, e anche con quell'aria così assonnata riusciva sempre essere fantastica, tanto che per Scott non fu facile trattenere un sorriso; si alzò faticamente, uscì dalla stanza ed andò nel bagno che l'affiancava...dopo essersi ripetutamente sciaquato la faccia, alzò lo sguardo per guardarsi allo specchio, ma quello che vide lo lasciò pietrificato: i suoi occhi erano rossi, un rosso troppo strano per essere reale, un rosso più acceso del solito; sbattè le palpebre ripetutamente ma quelle pupille non scomparivano...che cosa gli stava succedendo?! In un attimo andò nel panico, voleva chiamare aiuto, ma sapeva già che nessuno avrebbe potuto far niente "Forse è solo un sogno, un altro stupido sogno" pensò, così tentò di pizzicarsi ripetutamente, ma senza ottenere una sua reazione...niente di niente. Scott si portò le mani fra i capelli, guardandosi ancora nello specchio e fissando quelle pupille rosso sangue che non avevano intenzione di scomparire...così preso dal panico e con il pensiero che tutto quello fosse ancora un sogno, sferrò gli artigli della mano destra, e tentò di ferirsi il braccio opposto...prima che potesse farlo, però, una mano calda, gli bloccò la mano artigliata: "Scott, che intenzioni hai?" cercò di dire Stiles, stupito quanto il lupo per le sue agghiaccianti pupille rosse: "N-non...lo so" disse Scott "Scott...cos'hanno i tuoi occhi?" chiese Stiles, guardando con preoccupazione le pupille e lasciando la presa alla mano del lupo, Scott non riusciva a rispondere, era troppo agitato, riusciva solo a borbottare continuamente "devo svegliarmi" "Scott, guardami..." disse Stiles portando entrambe le mani sulle spalle dell'amico, Scott lo accontentò e osservò gli occhi color nocciola del suo migliore amico:"...ascoltami, ora ti devi calmare, ok? Ci sono io qui, e ti prometto che quegli occhi scompariranno subito se ti calmi" "Stiles...i-io no-non ci rie..." "Non è vero, cazzo! Respira, respira con me...piano" "C-ci provo..." Pian piano i suoi respiri rallentarono, con loro il suo battito e riuscì a sentire anche il bruciore agli occhi affievolirsi, si guardò di nuovo allo specchio: le pupille rosse stavano scomparendo, fino a restare alcun segno di quel colore nei suoi occhi marrone scuro...ce l'aveva fatta "Hai visto? Che ti avevo detto? Se non ci fossi io, saresti un lupetto spacciato, sai?" disse sbuffando e con tono scherzoso Stiles, e Scott ricambiò con un semplice sorriso "Lo so, amico...grazie" "Beh...prego, ora siccome sono le 5 di mattina e ho tanto sonno torno nel mio bellissimo e caldo letto, e ci resto per sempre" I due risero, forse anche troppo forte perché subito dopo alla porte del bagno si presentò Derek:"Ragazzi, porca puttana, stiamo tutti cercando di dormire...evitate di fare i coglioni alle 5 di mattina!" Stiles e Scott si guardarono, e iniziarono a ridacchiare cercando di trattenersi "Va bene Derek, scusaci" si scusò il lupo, mentre l'altro continuava a ridere senza riuscire a fermarsi "Caro il mio Derek, fattelo dire, appena sveglio sei stupendo" Disse, asciugandosi una lacrima dall'occhio e continuando a guardare l'aspetto ridicolo del lupo davanti a lui: aveva i capelli in disordine, una canotta grigia sudata e sotto un paio di boxer a righe tinte con i colori della bandiera americana, Derek s' incupì d'un tratto e la sua espressione divenne più infastidita di prima "È meglio per te se domani non ti fai vedere" disse il burbero "Dai Derek, scherzava...comunque, domani devo dirvi una cosa importante, quindi è meglio se tutti e tre tornassimo a dormire" disse Scott, facendosi serio, poi seguì uno sbadiglio da parte di Stiles:"Forse hai ragione...notte lupetti!" disse poi il ragazzo tornandosene nella sua stanza, e lo stesso fecero gli altri due. La mattina seguente il sole penetrava tra le finestre impolverate della locanda abbandonata al 24° piano, che ormai era doventata la loro casa...o almeno peril momento: i ragazzi si erano tutti posizionati attorno ad un tavolo di legno scassato, in attesa di spiegazioni da parte del loro Alfa "Devo dirvi una cosa..." iniziò Scott, e prima di continuare guardò Stiles negli occhi, e l'altro, ricambiando, lo incitò con un cenno del capo:"...ecco, è da più di un mese, precisamente da quando ho ucciso il Nogitsune, che ho degli incubi...anzi, ogni notte faccio sempre lo stesso sogno: ero trasformato in lupo, i miei occhi erano più rossi del solito e mi trovavo in una stanza che non conoscevo, e..." per un attimo le parole gli morirono in bocca, aveva paura di raccontare il seguito della storia:"...e c'erano corpi di persone smembrate e massacrate, il loro sangue era sparso dapperttutto...anche sulle mie mani e sul mio viso...ed ero consapevole che io ero stato a farlo, poi davanti a me c'eravate voi, ognuno una notte diversa, e mi pregavate di fermarmi...e io in risposta vi tagliavo la gola con i miei artigli. Guardavo i vostri volti, e più eravate sofferenti, più mi piaceva...mi sentivo potente e ne volevo ancora...la vostra carne fra i miei denti era peggio di un orgasmo per me...e ora se ci penso, mi sento solo un mostro a parlarne con voi" Scott alzò gli occhi, e guardò i volti del suo branco: erano tutti esterrefatti, alcuni addirittura terrificati, ma Scott cercò comunque di continuare, cercando di evitare quelle occhiate:"...ma dovevo dirvelo, perché ho bisogno di tutto l'aiuto possibile, ieri sera ho perso il controllo dei miei poteri e se la cosa dovesse continuare...ho paura che quello che accade nel mio sogno..." "Possa accadere realmente" finì Isaac, mordendosi il labbro "E noi ti aiuteremo Scott, ma non sappiamo nemmeno da dove iniziare" continuò Derek "Allora è il caso di chiedere a qualcun altro, tipo la Kitsune" intervenne Braeden "No, è in missione con altre Kitsuni, non penso ci aiuterà" rispose Kira tristemente "Che ne dite di Ken?" disse Allison, alzando lo sguardo improvvisamente "Potrebbe essere una buona id..." "Certo che lo è! Quel Ghoul è un genio...sono sicuro che lui potrebbe darci una mano" Derek venne bloccato dallo scatto improvviso di Isaac; tutti si guardarono soddisfatti, avevano trovato finalmente qualcuno in grado di dare risposte concrete: "Perfetto...allora siamo tutti d'accordo?" chiese infine Scott, e gli altri risposero con un convinto -si- "Allora è deciso...andremo a fare visita al popolo dei Ghoul!". 48° piano, l'enorme albero dei Ghoul imponeva davanti al branco, c'era solo una parola per definirlo: spettacolare; dei Ghoul che si trovavano di guardia alla porta, li accolsero scostando il grande tendone che separava l'esterno dall'interno dell'albero-casa...quando però tutti entrarono, Stiles esitò un attimo e Lydia, che si trovava accanto a lui, lo guardò interrogativa "Cos'hai Stiles?" gli chiese "Nulla...solo che, non mi sento il benvenuto qui" rispose lui vago, Lydia lo guardò con compassione "È per l'attacco vero?" disse lei, Stiles le ricambio uno sguardo altrettanto triste "Lydia, io ricordo tutto...so di non aver combattuto, ma ho ordinato ad un esercito di streghe di abbatterli tutti, compresi donne e bambini, e di non avere nessuna pietà...non credo di dover entrare, e poi sono sicuro che loro mi caccerebbero subito..." "Stiles, non dire così, il Nogitsune è morto...ora sei tu, non c'è nessuno motivo per cui ti non debba entrare e sono sicura che nessuno ti vorrà cacciare...quindi forza, entra!" detto questo, Lydia lo spinse dentro dandogli un calcio, facendolo quasi cadere a terra; Scott e il suo branco furono circondati da tutto il popolo, vennero acclamati ripetutamente e vennero anche ringraziati per averli salvati qualche mese fà...ma, alcuni, appena videro entrare Stiles si zittirono ed iniziarono ad inquietarsi e a mormore: "Ma quello non è...?" "È ancora vivo?" "Quel ragazzo non dovrebbe stare qui" Finché non iniziarono una serie di urla e ad accanirsi contro di lui "VA TUTTO BENE! NON È PIÙ IL NOGITSUNE!" disse Scott, tentando di placare la folla inutilmente "Lui ha ucciso mio fratello!" "C'erano dei bambini qui e li ha uccisi!" "Come avete potuto portarlo qui!" Le urla non cessavano, e tutto il branco cercava in tutti i modi possibili di placare quella folla bramante di vendetta; "FATE TUTTI SILENZIO!" una voce riecheggiò da dietro la folla, e tutti i Ghoul, a quel suono, si inquietarono, allontanandosi da Stiles e facendo passare un ragazzo, probabilmente quello che aveva lanciato il richiamo: aveva i capelli neri, la pelle bianco latte, pantaloni marroni, una semplice maglietta bianca trattenuta da due spesse bretelle nere e degli stivali marrone scuro consumati "Tu dovresti essere Scott Mccall..." disse questo, avvicinandosi all'Alfa e tendendogli una mano, quest'ultimo annuendo accettò l'invito e la strinse "Io sono Levi Ackerman, e sono il superiore di Ken, lui ed Erika mi hanno molto parlato di voi...sono grato della vostra visita, ma quel ragazzo se ne deve andare" Il ragazzo si presentò con un tono d'amarezza, tanto che, quando si rivolse a Stiles lo guardòcon tono impassibile ed insensibile "Lui non va da nessuna parte, il Nogitsune è..." "Lo so che è morto, Lydia Martin...ma la mia gente a quanto pare non si sente del tutto sicura della sua presenza, quindi per evitare un altro scontro lui se ne deve andare...nulla di personale, mi dispiace" Lydia stava per intervenire, ma Stiles la bloccò, dicendo che avrebbe semplicemente aspettato fuori: neanche lui voleva che una rivolta gli si scontrasse contro, quindi si girò e uscì dal grande albero. Stiles si sedette su una roccia, a qualche metro di distanza dall'entrata, in attesa che i suoi amici uscissero...ma nel mentre non riusciva a smettere di pensare a qualche mese fà, e di certo non era la prima volta...Stiles pensava continuamente al Nogitsune, a tutta la sofferenza che aveva provocato, a tutte quelle persone morte...ricordava tutto, ogni singola persona che si era messa contro di lui e che aveva cercato di fermarlo, facendo una brutta fine; improvvisamente dei rami si ruppero proprio dietro un albero, e Stiles si alzò immediatamente "Chi c'è?" disse, ma non rispose nessuno "Chi c'è?!" ripetette con un aria più minacciosa, e a quel richiamo un ombra che Stiles non riusciva a distinguere si affacciò leggermente da un albero "Chi sei?" chiese cercando di calmarsi, allora l'ombra uscì del tutto dal suo nascondiglio, rivelandosi: era una ragazzina, avrà avuto più o meno 11 anni, che con aria seria e spaventata avanzava verso Stiles con la sua cagune simile ad un ramo di un albero dorato puntata verso di lui, la maschera gialla canarino le ricopriva la bocca e il naso, scoprendo così i suoi occhi lucidi dalle pupille rosso sangue immerse in degli occhi neri "Ge-getta la spa-spada" disse la ragazzina tremante, Stiles guardò la sua Claymore, che, mentre lui era stato posseduto, i suoi amici l'avevano conservata con cura ed ora era di nuovo nelle sue mani...non sapeva cosa fare, forse doveva provare a spiegare la situazione con più cautela, così presa il manico della Saetta Argentea, la sfilò e la gettò ai suoi piedi "Ascolta, credo che siamo partiti con il piede sbagliato...io sono..." "Lo so che cosa sei!" "No, ti sbagli, non sono più il Nogitsune...io non ho alcuna intenzione di farti del male" "Io non mi fido di te, nessuno più si fida di te dopo quello che hai fatto...stavi perdonare il potere supremo a un glitch del gioco, non hai pensato chepotevamo morire tutti?" Quelle parole così schiaccianti dette solo da una ragazzina lo fecero star male, e quando provò a dire qualcosa la ragazzina lo interruppe "Di certo non sono così stupida da fidarmi, ma mi fido solo di Scott e del resto del branco, come mio padre, e abbiamo bisogno del vostro aiuto..." "Per quale motivo?" disse Stiles, totalmente incuriosito dalle sue parole, la ragazzina, anche se titubante, ritirò la cagune e mutò i suoi occhi sofferenti in un azzurrino normale, poi rispose con tono roco: "Perché Ken ed Erika sono scomparsi". "Prego, entrate" Il capitano Levi accolse il branco in un'altra stanza, più piccola rispetto all'altra: c'era un lungo tavolo nero, comtornata da delle sedie rosse, tutto in stile rinascimento...doveva essere la sala delle conferenze "Mia figlia Nina dovrebbe arrivare tra poco assieme al vostro amico Stiles" Gli occhi di Lydia si illuminarono "Vuol dire che..." "Questo non significa che io mi fidi di lui, ma siete arrivati giusti in tempo per..." il capitano venne interrotto dallo scricchiolio della porta, poco dopo Nina insieme a Stiles entrarono, e, cercando di fare il meno rumore possibile, chiusero la porta; "Ma non aveva detto che se ne doveva andare?" chiese Scott, ovviamente confuso "Era necessario, il nostro popolo non avrebbe mai accettato di collaborare con l'ex Nogitsune...ma ho bisogno del vostro aiuto" Scott guardò negli occhi Levi, avrà avuto qualche anno in più di lui ed era già padre, poi aveva un'aria così impassibile e totalmente insensibile, sembrava spiegasse la situazione con non curanza... "Di cosa si tratta?" domandò in fine "Ken ed Erika non tornano ormai da settimane..." rispose Levi, creando di conseguenza una situazione di stupore da parte di tutti, ma il capitano, senza tener conto delle loro domande, continuò "Gli avevo affidato la missione di raggiungermi al più presto tra le prime linee perché io e i miei compagni avevamo bisogno di loro...ma non sono mai arrivati, nonostante la loro risposta.." Levi aprì la sua barra, selezionando un messaggio inviato da Erika che diceva: -Saremo lì tra due giorni- "...dopo una settimana però non erano ancora arrivati al fronte, così ho preso un permesso e sono venuto qui, per assicurarmi della loro partenza, ma Nina, accogliendomi, mi ha detto che erano già partiti una settimana fà...abbiamo aspettato per altre due settimane, fino ad ora e non sono ancora tornati" Nina, sentendo quelle parole, si portò una mano accanto all'occhio e delicatamente si asciugò una lacrima che stava per solcare il suo viso triste, per la scomparsa Ken ed Erika, poi rivolse uno sguardo al padre, che impassibile la guardava senza dire una parola "Nina vieni qui" Allison s' inginocchiò all'altezza della ragazzina, porgendogli le braccia, e Nina in un nanosecondo si fiondò da lei, immergendosi nel suo caldo abbraccio "Potresti anche consolarla, è tua figlia!" disse Allison stringendo la piccola, Scott la guardò infastidito, che intenzioni aveva la ragazza? Distolse lo sguardo quando Levi riniziò a parlare, come se Allison non avesse mai detto nulla "Ken ed Erika avevano il compito di arrivare alle prime linee, quindi rifaremo la loro stessa strada, cercando di scoprire qualcosa, ma se durante il viaggio non dovremmo trovare nulla, vorrà dire che chiederemo a tutte le gilde delle prime linee" "Abbiamo degli amici lì, sicuramente ci aiuteranno a cercarli" disse Kira, riferendosi alla gilda Nemeton: da quando era finita la guerra ne Deucalion, ne Malia e ne i due gemelli si erano più visti...sarebbe stato un piacere rincontrarli "Va bene, vi do tempo fino a questa sera per prendere le vostre cose, poi partiremo subito...ci incontreremo all'entrata dell'albero-casa...detto questo ho concluso, potete andare" Levi indicò la porta al branco, poi rivolse un ultimo sguardo alla figlia, che teneva ancora stretta la mano di Allison, e gli fece segno di occuparsi di Stiles, e quindi di farlo uscire di nascosto. La notte era calata a Sword Art Online, le stelle brillavano in cielo e loro, insieme alla candida luna, illuminavano leggermente i boschi del 48°piano; il branco stava camminando tra gli alberi cercando di fare il minimo rumore, finché non raggiunsero il punto esatto dell'incontro "Dov'è Levi?" chiese Isaac scocciato "Dovrebbe essere qui a momenti, aspettiamo" disse Derek "Va bene, ma intanto io mi siedo...i miei piedi chiedono pietà" Isaac si sedette su una roccia che stava davanti un albero, portandosi le mani dietro la testa, appoggiata all' albero, e stendendo le gambe; improvvisamente si sentì sei rumori, all'inizio Scott pensò fosse Levi, ma quando riuscì a vedere una creatura proprio sopra la testa di Isaac e appesa all'albero cercò di avvertire l'amico disteso sotto di lui, ma ormai la creatura gli era già addosso. I lupi iniziarono a ringhiare mentre gli altri presero le loro armi: Isaac cercava di liberarsi dalla creatura che l'aveva appena attaccato, ma senza ottenere nulla...i suoi amici non riuscivano a distinguere cosa lo aveva attaccato esattamente "Chi o cosa sei?" domandò Derek "Sono un Ghoul...e se non fate esattamente come vi dico il vostro amico lupo mor..." Quella creatura, che si era rivelata come un Ghoul, non riuscì a finire la frase, qualcosa lo stava strozzando "I ragazzini come te dovrebbero stare a letto" Levi era appena sbucato dietro il branco, nei suoi occhi vi era un luccichio rossastro contornati da un abisso nero...era stata la sua cagune, uscita dalle sue spalle, ad aver afferrato l'altro Ghoul per la gola: erano due tentacoli lunghissimi, non troppo sottili, verdi tendenti al blu...sembravano due fruste micidiali "Che ci fai qui Hide?" continuò il capitano Levi, lasciando la presa: il ragazzo tossì ripetutamente, poi guardò il capitato ed esclamò "Ken è il mio migliore amico! Anche lui avrebbe fatto la stessa cosa per me, quindi devo aiutarlo!..." si portó la mano chiusa in un pugno sul petto, esattamente all'altezza del cuore, e l'altra mano dietro la schina, poi continuò "Io l'affiancherò, signore! Nonostante le difficoltà combatterò per Ken, per Erika e per lei" Un attimo di silenzio, Levi lo guardava con la sua solita espressione impassibile, poi sospirò, alzando gli occhi al cielo "Se intendi farti ammazzare...come vuoi" disse infine, con aria fredda Lo sguardo del Ghoul, Hide, si illuminò in un gran sorriso, ed iniziò a farneticare velocemente "Grazie grazie grazie signore! Sono onorato di questa scelta! Sapevo che era il miglior comandante!" Il capitano in risposta sospirò una seconda volta, ed ignorandolo completamente si rivolse a Scott "Tu e i tuoi amici siete pronti?" l'Alfa, guardò Derek, che si trovava accanto a lui, l'altro annuì con sicurezza "Si, ci siamo" "Prendete le vostre sfere del teletrasporto" tutti eseguirono l'ordine, poi all'unisono dissero "Teletrasporto, 80°piano!" Prima che però la luce abbagliante lo avvolse, Stiles guardò un'ultima Lydia, e, come se fosse stato un ordine, i loro occhi si incrociarono...risero entrambi, poi la ragazza sussurò due semplici parole che Stiles era riuscito ad afferrare: "Ti amo" poi la luce abbagliante del teletrasporto avvolse anche loro, finché nel bosco non tornò il buio misto ad un silenzio assordante.

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Capitolo 22
*** Prigionieri ***


80° piano, il sole estivo di Sword Art Online investì con la sua luce soffocante Scott e gli altri: si trovavano esattamente all'entrata del Palazzo della Gilda Nemeton "È enorme..." esclamò Isaac mentre guardava imbambolato col naso all'insù il candido palazzo ornato da delle statue dorate raffiguranti tre giocatori, probabilmente i fondatori della gilda...una sembrava raffigurare Deucalion con tutta la sua maestosa armatura "Quello sembra..." "Deucalion, uno dei tre fondatori della Gilda..." Kira venne interrotta dalla risposta di Levi, dicendola con un tono di amarezza "Quanti coins ci saranno voluti per costruire un palazzo del genere?..." chiese Braeden curiosa "Nemmeno un migliaio, senza contare gli interni...avete da fare altre stupide domande o vogliamo andare?" Disse Levi, che, ancora rivolto verso l'entrata del palazzo, girò leggermente lo sguardo verso il gruppo che si trovava dietro di lui, pregando in una risposta seria "Si, andiamo" fu Scott a rispondere, e affiancando il capitano avanzarono verso il grande portone bianco. "Chi siete?" due guardie che erano di pattuglia alla porta li fermò "Siamo amici del capitano Deuca..." Scott fu interrotto bruscamente da Levi, che ostacolandolo avanzò dicendo "Rex, togliti dal cazzo..." "Ca...capitano Levi, ma..." disse il ragazzo con aria totalmente interrogativa e sconcertata "Non lo ripeto un seconda volta" Continuò il capitano alzando un sopracciglio "Ho afferrato...prego, potete entrare" Il ragazzo di nome Rex, offeso, si fece da parte, premendo su una piccola tastiera che aveva sul braccio...dopo la combinazione, la porta lentamente iniziò ad aprirsi, finché non diede la possibilità di entrare al branco, seguito dai due Ghoul; dentro era a dir poco magnifico: un lungo tappeto rosso copriva il sentiero che portava dall'entrata alle scale di marmo, che centravano la stanza, delle finestre enormi illuminavano quello splendido palazzo che per quante stanze vi erano, poteva essere paragonato ad un labirinto "Ma guarda un po...Scott Mccall" Una voce familiare li fece sobbalzare: Deucalion stava scendondo lentamente la scalinata in marmo, sorridente per aver rincontrato i suoi vecchi compagni "È un onore rincontrarla capitano" disse Scott, andandogli incontro e stringendogli la mano "E vedo che ci sono anche tutti gli altri, sono felice di vedervi...ma cosa posso fare per voi?" "Vede noi abbiamo un problema..." "Due dei miei Ghoul sono scomparsi da settimane, li avevo mandati qui per le provviste, ma non sono mai arrivati...forse qualcuno della squadra potrebbe averlo visto" Anche Allison venne interrotta da Levi, che guandandolo in cagnesco iniziò a brontolare e a malerdirlo... "Levi, anche lei qui?...beh, vedrò cosa posso fare...comunque, ragazzi siete arrivati al momento giusto, io e alcuni ragazzi dovremmo parlarvi" "Ma come facevate a sapere del nostro arrivo?" chiese Kira insospettita "Non lo sapevamo, ma ora istituirò subito un'Adunanza...in modo che potremmo parlare più liberamente" "Ma veramente noi..." "Non preoccuparti...em, Stiles, giusto? Faremo presto, poi potremmo parlare dei vostri due amici...seguitemi" Detto questo Deucalion, come se avesse fretta, si girò e iniziò a fare strada; Entrarono in una stanza non troppo grande dove vi era un lungo tavolo bianco, sicuramente era la stanza delle riunioni "Potete accomodarvi qui" Deucalion indicò una lunga fila di sedie che contornavano il tavolo, e in quel momento entrarono, dalla porta opposta della stanza, Malia, Ethan, Aiden ed un altro ragazzo che non conoscevano: aveva gli occhi marrone chiaro, i capelli corti di un lucente castano, era abbastanza muscoloso, ed aveva un sorriso candido e malizioso "Non credo che conosciate il mio nuovo secondo, Theo Reaken" disse poi Deucalion, indicando il ragazzo nuovo "Salve ragazzi" disse allargando il suo sorriso e con aria amichevole C'era qualcosa in quel ragazzo, qualcosa che Stiles non riusciva bene a capire...sapeva solo di avere una bruttissima sensazione, e che Theo non gli piaceva affatto "Stiles..." Lydia, che era seduta accanto a lui attirò la sua attenzione "...perché hai una mano poggiata sulla spada?" il ragazzo guardò prima gli occhi verdi e preoccupati della ragazza, poi abbassò lo sguardo...aveva davvero una mano poggiata sul manico della sua Claymore, pronta ad estrarla in qualunque momento, doveva darsi una calmata... "Sta tranquilla, Lydia...sono solo un po preoccupato per Ken ed Erika, tutto qui" disse poi, ma quando la Banshee fece per controbattere, lui la zittì con un bacio "Sei sempre il solito..." disse lei staccandosi dal bacio, per poi sfiorare nuovamente le sue labbra "Sono fatto così, accontentati no?"risero entrambi, poi il momento fu interroto da Deucalion, che iniziò a parlare: "Grazie ancora per essere venuti ragazzi, ma prima di ascoltare le vostra richiesta, devo assolutamente proporvene una io: ho passato abbastanza tempo con voi da capire che siete un'ottima squadra...siete forti, coraggiosi e pronti a tutto pur di proteggervi a vicenda...e beh, tutto sommato, è ciò che io cerco di più...quindi vorrei proporvi di entrare a far parte della gilda Nemeton" Scott era completamente stupito dalla sua proposta, girò lo sguardo e notò anche nei suoi compagni un'espressione totalmente sbalordita, poi senza esitare il capitano Deucalion continuò "So che per voi combattere in prima linea non è tra le vostre priorità ma, siceramente, per me non dovreste sprecare certe abilità che potrebbero fare la differenza al nostro esercito...e chissà, magari potrebbe essere proprio uno di voi a vincere e a liberarci da Sword Art Online, che ne dite?" l'espressione entusiasta del capitano non faceva altro che mettere a disagio Scott, sapeva benissimo che aveva ragione: evitare le prime linee sarebbe come un gesto da egoisti...ma lui aveva fatto una promessa, e sapeva già cosa rispondere "Devo dire che è una proposta che mi ha lasciato completamente sbalordito, ma...devo rifiutare: ha ragione sul fatto delle nostre abilità, ma io ho promesso che il nostro branco sarebbe rimasto solo il nostro branco, e che non avremmo mai accettato di far parte di una gilda...quindi, come le ho già detto, grazie della proposta ma devo rifiutare" L'espressione entusista di Deucalion si fece di poco più cupa "Ma...se voi entrate a far parte della gilda, avrete ricchezza, onore e..." "Davvero, grazie ma non ci interessa..." Scott cercava di nascondere il pizzico di disagio che stava provando, ma questo aumentò quando lo sguardo del capitano s'incupì ancora di più "Allora, Scott, dovrò mostrarti questo..." Deucalion fece un cenno a Theo, e questo, capendo l'ordine, prese un oggetto che si trovava sopra un piccolo comodino, anch'esso bianco, per poi porlo al suo capitano: era una piccola sfera azzurra, e quando Deucalion digitò una combinazione di 4 cifre, questa emanò una luce non troppo forte...era un'ologramma...rappresentava un luogo familiare, poi Scott lo  riconobbe immediatamente: era il bagno del loro rifugio...e lì c'era proprio lui...con gli occhi rossi...si, era proprio quella notte, quando aveva perso il controllo "Come hai fatto a...? Mi stavi spiando!" Scott in preda alla furia si alzò di scatto, e Deucalion fece lo stesso "No, Scott...noi ti stavamo studiando, tu hai problema, e io so come risolverlo..." "Perché mi dovrei fidare di te e delle tue parole?" "Di me no di certo, ma delle parole di qualcun altro...ne sono sicuro" Prima che il lupo potesse controbbattere, la porta in fondo alla stanza si aprì, ed ad entrare furono due guardie, ognuna in compagnia di un prigioniero: entrambi erano incatenati mani e piedi, il loro busto era coperto da un'armatura in acciaio, e i loro volti erano coperti da due sacchi neri e logori; le guardie accompagnarono i due proprio al centro della stanza, in modo tale che rimangano ben in vista a tutti, li fecero inginocchiare ed infine scoprirono i loro volti...Scott e tutti gli altri rimasero pietrificati: erano Ken ed Erika. "Cosa cazzo significa?" esclamò Derek, ringhiando Scott non riusciva parlare: alla vista dei suoi amici ridotti in quello stato gli faceva venire un nodo alla gola; entrambi i Ghoul avevano tagli, molti ancora freschi, sui loro volti e delle macchie di sangue sui loro vestiti quasi strappati e logori: Erika era arrabbiata, ma allo stesso tempo esausta, guardava con grande disprezzo Deucalion, aveva voglia di strappargli la carne e di contorcere le sue budella mentre lui era ancora vivo, e sentire le sue grida di dolore come e fosse musica; Ken, invece, aveva un'aria totalmente differente: era calmo, anzi, non azzardava una parola...aveva la testa china e non guardava nessuno, solo il pavimento candido come i suoi capelli...ma Scott sapeva che stava soffrendo, sapeva che aveva voglia di urlare, di combattere, di arrabbiarsi come Erika...ma era troppo stanco...era come una bomba pronta ad esplodere. Nessuno esitò a prendere la propria arma e a puntarla contro i loro nuovi nemici: Scott, Derek e Isaac mutarono i loro occhi nel solito rosso sangue  giallo d'oro, per poi far fuori uscire i loro artigli, iniziando a ringhiare; Allison, Braeden e Kira presero arco, doppia spada e Katana per poi mettersi in posizione, puntando le loro armi verso i gemelli, che avevano appena mutato i loro occhi in un azzurro chiarissimo; Stiles impugnò la sua Claymore, puntandola verso Malia, che lo minacciava con i suoi pungenti artigli e le sue zanne affilate, mentre Lydia si trovava proprio dietro di lui, pronta ad urlare in qualunque momento, a guarire i suoi compagni e a proteggere il suo ragazzo. Prima che qualcuno potesse fare la prima mossa, un tonfo fortissimo e proveniente dalla porta da dove erano entrati attirò l'attenzione di tutti...erano Levi ed Hide "Scusate il disturbo..." disse il capitano, con la sua solita aria distaccata e completamente indecifrabile, entrambi avevano la bocca sporca di sangue...e Scott aveva la netta sensazione che quel sangue non appartenesse a loro "Ken!" Hide si era esposto da dietro Levi, cercando di attirare l'attenzione del uo migliore amico...riuscendoci: Ken, a quel richiamo, alzò di scatto il capo, felice di risentire la voce squillante di Hide...cercò di accennargli un lieve sorriso, per quanto debole sia, per ringraziarlo di essere venuto a salvarlo e di avergli dato l'ennesima prova del loro grande rapporto "Deucalion, eh? Me l'ero immaginato...bell'idea mandare due dei tuoi uomini come nostro spuntino" Deucalion strinse i pugni, facendo diventare le sue nocce biancastre, e la sua espressione divenne aggressiva e più cupa "Perché non la finiamo qui? Libera i miei compagni e lasciaci in pace, loro non hanno colpe..." "Ma davvero Levi?" all'improvviso un ghigno maligno si stampò nella bocca del capitano Deucalion, poi lentamente e senza fare mosse azzardate, prese uno dei fascicoli che si trovava sopra il tavolo bianco, lo aprì e ne lesse il contenuto "Ken Kaneki: colpevole dell'omicidio di Rise Kaneki, avvenuto al 4°piano il 17 marzo 2022...ed Erika Collins: colpevole del tentato omicidio del generale della gilda del Giuramento di Sangue, Evan Prince, avvenuto al 27° piano, il 28 novembre 2023...pensi che io possa lasciare due individui del genere nella società e fare finta di niente?" Omicidio? Scott non riusciva a crederci, non voleva crederci...quel Ghoul da un'intelligenza inumana e dall'infinita gentilezza, aveva commesso davvero un'omicidio in passato...guardò il suo volto esterrefatto ed intimorito dopo quello che Deucalion aveva detto, e come non dargli torto, i ricordi orribili che riemergono fanno male...e Scott lo sapeva bene. Levi guardava prima Deucalion poi i due Ghoul prigionieri, poi dopo una breve riflessione disse: "Come mai però ve ne siete accorti solo ora? E fra tutti i Ghoul assassini che esistono in questo gioco del cazzo...perché proprio loro due?...la risposta è semplice: a te non frega una minchia di loro, a te frega solo dell'Alfa...tu li hai rapiti e torturati semplicemente per ricavare informazioni su Scott Mccall, usando come scusa i loro delitti!" il capitano Levi riprese un attimo fiato, poi, con un semplice sbattito di ciglia, i suoi occhi passarono dal nero corvino a una pupilla rosso sangue cerchiati da un mare nero che ricopriva tutto il suo occhio...e con essi, la sua cagune fuori uscì, scoprendo le sue due fruste verdastre "Te lo ripeto per l'ultima, brutto figlio di puttana...lasciaci andare e tutti dimenticheremo questa faccenda, oppure qui finisce male..." Theo, che affiancava Deucalion, fece per controbattere, ma venne fermato da quest'ultimo...che con il ghigno raccapricciante stampato in faccia, disse quasi sussurrando "Che la battaglia abbia inizio allora..." Deucalion preme velocemente un pulsante nascosto che si trovava proprio sotto il tavolo bianco...e in meno di un secondo delle scariche di elettricità avvolsero Ken ed Erika, che caddero in reda a degli spasmi continui; lo scontro tanto atteso iniziò: Scott, Derek e Levi si scontrarono contro Deucalion, sferrando e loro mani artigliate verso il suo viso o verso la sua armatura argetea per distruggerla, mentre Levi tirava, tramite i suoi tentacoli, delle frustate micidiali...era a dir poco velocissimo, nessuno aveva mai visto una cosa del genere: tirava colpi con la cagune, per poi trovarsi direttamente di fronte al bersaglio e combattere con le proprie mani...come non biasimare il popolo dei Ghoul per averlo scelto capitano?. Allison iniziò a scoccare le sue frecce dalla punta d'argento, ma i due gemelli erano troppo agili per essere colpiti...e all'improvviso, mostrarono la loro cosiddetta abilità speciale: Ethan ed Aiden iniziarono ad unirsi, anzi, a fondersi tra loro, fino a creare un vero e proprio mostro di 3 metri; le ragazze però non abbassarono la guardia, ovviamente: Braeden iniziò a colpirlo con la sua doppia spada, seguita dalla lama tagliente della Katana di Kira, che aveva appena mutato i soi occhi in un arancio ipnotizzante, degna di una vera Kitsune...ed ad ogni colpo dato dalle ragazze quel mostro dagli occhi cielo iniziò ad indietreggiare. Stiles si ritrovò a combattere contro Malia, la lupa dagli occhi azzurri, che pian piano fece fuori uscire le sue zanne e i suoi pungenti artigli "Non volevo finisse, così...mi dispiace" disse lei, con un tono che il ragazzo non era riuscito a decifrare "Si...beh, anche a me..." rispose lui titubante Subito dopo si ritrovò Malia, che cercava di tranciarlo con i suoi artigli e di spintonarlo con diversi pugni e calci...ma Stiles era abbastanza forte da poterli schivare tutti, ed ad infliggere tagli fastidiosi sulla pelle della lupa; purtroppo commise un passo falso, dando a Malia la possibilità di gettare lontano la Claymore di Stiles...al ragazzo non restava altro che alzare la guarda e iniziare uno scontro corpo a corpo, anche se sapeva già come sarebbe andata a finire...e dopo pochi secondi si ritrovò steso a terra, con sopra Malia a trattenerlo "Sai, so di essere un vero play-boy e che tutte le ragazze vorrebbero stare con me, ma ti dico due cose: uno, mi sembra eccessivo saltarmi addosso così e due sono occupato, mi spiace" disse Stiles, con voce quasi soffocata dal peso della ragazza, che intanto rideva ironicamente alla battuta decisamente fuori luogo di Stiles "Ti conviene arrenderti, amico..sei rimasto da solo e un immune come te non può battermi" senza aspettare una risposta da parte del moro, brandì nuovamente i suoi artigli per poi puntarli verso di lui....ma prima che potesse colpirlo, una mano, anch'essa artigliata, la bloccò "E chi ti ha detto che era solo?" disse Isaac, con un tono cupo, prese poi la lupa per tutto il braccio, attirandola a sé, e gli diede una ginocchiata allo stomaco da togliere il fiato, facendola quindi cadere a terra "Non la smetterete mai di trattarmi come la bambinetta debole, piagiucolosa  da proteggere a tutti i costi, vero?" disse Stiles, sottolineando la parola -bambinetta- e raccogliendo la sua Claymore "No, mai" rispose con ono beffardo Isaac "L'avevo in pugno, Isaac..." "Certo Stilinski, continua a ripetertelo..." Dopo una clamorosa risata, seguita da un'occhiata focosa del ragazzo, i due riempostarono la guardia contro la lupa che si era appena alzata, e riniziarono a combattere. Lydia, vedendo degli altri soldati della gilda Nemeton, non esitò nemmeno ad urlare, creando così una barriera, in grado da scaraventare al terzo mondo chiunque tenti di passarla...poteva essere considerata come l'arma di difesa e di guarigione del branco, insomma. Ken non reggeva più a quel dolore, e sapeva che tra pochi minuti sarebbe morto se qualcuno non avesse tolto l'elettricità all'armatura che lo teneva prigioniero: sentiva la corrente partirgli dalla schiena, facendola inarcare più volte, per poi proseguire lungo la sua spina dorsale, fino ad arrivare al cervello, friggendolo letteralmente; tra uno spasmo e un altro però, il Ghoul riuscì a vedere Hide, che, di soppiatto, era riuscito ad arrivare al bottone sotto il tavolo candido, e in meno di un secondo i continui spasmi che avevano perseguitato Ken ed Erika sparirono. Hide fece per correre verso i due prigionieri per liberarli dall'armatura, ma Theo Reaken gli si parò davanti, dandogli un forte pugno allo stomaco per fermarlo "Ci sei andato vicino, Ghoul..." disse Theo con aria sarcastica, e alzando letteralmente Hide per la sua meglietta giallognola "Ma non abbastanza!" finì la frase infilzandolo profondamente all'altezza del cuore con i suoi artigli pungenti. Ken guardava il corpo di Hide, inerme, e affondato in una pozza di sangue, e con suoi occhi dolci e marroncini, ormai spenti, che lo fissavano continuamente...il suo migliore amico era morto e lui non l'aveva impedito...guardò poi Theo, che aveva una faccia così riconoscente e orgogliosa, mentre cerca di lavarsi dalla mano del sangue, il sangue del suo migliore amico; non reggeva più, sapeva che stava arrivando quel momento, che per troppo tempo aveva represso continuamente...ma ora aveva superato l'apice del suo limite. Le ultime parole che sentì pronunciare furono quelle di Erika "Cazzo Ken, controllati, ti prego!" Lo implorava con le lacrime agli occhi, perché lei sapeva di cosa era capace...e di cosa avrebbe fatto in pochi istanti. "Levi!" chiamò Erika in preda al panico, e il capitano voltandosi cambiò espressione per la prima volta...l'orrore misto a stupore emanavano dal suo volto "Dobbiamo andarcene..." disse, attirando l'attenzione di Derek e Scott "Cosa?..." la risposta ai due gli venne data da Ken: la sua cagune era uscita come una grande esplosione, distruggendo l'armatura che la teneva bloccata, rivelando i suoi quattro tentacoli rosso fuoco e lanciando un urlo disperato misto a rabbia; in un attimo aveva attirato l'attenzione di tutti, che immediatamente smisero di combattere e osservarono il Ghoul a bocca aperta... Poco dopo, le urla cessarono, e al suo posto un'espressione folle, rabbiosa e orribile si disegnò sul volto di Ken, che iniziò  borbottare parole incomprensibili ed ad ansimare come un indemoniato "Ken?" cercò di chiamarlo Erika, il ragazzo alzò lo sguardo e tra i respiri affannosi per le urla precedenti, disse "Io...vi ucciderò...tutti...TUTTI!".

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