Love Like You

di mughetto nella neve
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primavera [ Pioggia ] ***
Capitolo 2: *** Estate [Notte] ***
Capitolo 3: *** Autunno [Calorifero] ***
Capitolo 4: *** Inverno [ Calore ] ***



Capitolo 1
*** Primavera [ Pioggia ] ***


Nome autore EFP: mughetto nella neve
Fandom scelto: Love Live! - School Idol Project
Stagione: Primavera
Numero parole: 500
Rating: verde
Genere: Comico, Romantico
Personaggi/Coppie: Honoka Kosaka, Maki Nishikino; [citati] Nozomi Toujou, Kotori Minami

Note: Questo è, in assoluto, il primo lavoro che elaboro per “Love Live!!”. Fino ad ora ho avuto modo di seguire solo la prima serie e mi sono scoperta ben presto ad apprezzarla. Se l’università mi lascerò un poco di respiro, proseguirò presto con la visione ed avrò modo di avere un giudizio assai più preciso.
Quella che vado a pubblicare è una raccolta di flash-fic (tutte quante di 500 parole) per il seguente contesto indetto sul forum da Neu Preussen. Come al solito mi sono ridotta all’ultimo per simile stesura e, nonostante i miei disperati tentativi di correzione, è assai probabile che qualcosa mi sia sfuggito. Vi chiedo scusa in anticipo per le difficoltà in cui potrete incorrere per simile imperizia.
La Honoka/Maki, mi dicono, è una coppia che gode di ben pochi favori nel fandom. E, tuttavia, ho deciso di dedicare a questa la mia raccolta perché innamorata della chimica che scorre fra le due. Le ho trovate davvero bellissime assieme e solo il tempo saprà dirmi se simili sentimenti siano dati per essere duraturi.
Vi ringrazio per aver prestato attenzione a queste note e buona lettura! ~
 


 
Pioggia
 
Maki continua a domandarsi cosa abbia in mente di fare Nozomi con le garze che le ha chiesto di reperire in infermeria. Il sorriso che le ha rivolto la spinge non preannuncia nulla di buono; ma, complice una leggera stanchezza e rassegnazione, ha archiviato la questione in favore di nuovi pensieri.
Tira verso destra la porta scorrevole e, nel richiuderla velocemente dietro le sue spalle, si prepara mentalmente alle spiegazioni che dovrà dare alla dottoressa per la richiesta che dovrà farle. Si sistema i capelli purpurei dietro la spalla ed emette un sospiro irritato.
« Maki-chan? »
Honoka è davanti a lei. Probabilmente stava osservando oltre la finestra e si è voltata solo all’ultimo poiché attirata dallo scorrere della porta.
Maki fa per chiederle spiegazioni del suo trovarsi lì quando, nel lanciarle un’occhiata più attenta, la scopre in reggiseno.
Qualcosa si ferma nel suo corpo. Diviene un’impotente statua di sale che continua ad osservare la pelle scoperta della propria amico. Il viso va colorandosi di un rosso vivo sulle gote del volto per poi estendersi alle orecchie.
Maki sente di doversi ritrarre a simile vista prima che il cuore scoppi nel suo petto e la conduca alla morte. Chiude i propri occhi e scherma il proprio viso passandovi sopra il braccio sinistro - ciò porta ad una duplice vittoria: non lascia trapelare l’imbarazzo che l’assale e oscura la visione di Honoka in négligé.
Le parole le tremano in gola. Maki si scopre confusa dal compulsivo battito cardiaco, che ridonda nelle proprie orecchie, ed impiega qualche minuto prima di far parola: « Perché sei nuda? »
In realtà, non è che Honoka sia nuda - indossa, appunto, il proprio reggiseno ed il resto della propria divisa. Le sorride divertita ed il candore con cui la osserva porta il sistema nervoso di Maki ad una seconda ( e ben più lunga ) pausa.
« Io e Kotori-chan stavamo allenandoci sul tetto quando è scesa improvvisamente giù tutta quest’acqua! Kotori-chan mi ha detto di rimanere qui mentre lei andava a cercarmi qualcosa di asciutto! » spiega la giovane tornando a sedersi sul proprio lettino. Maki la vede successivamente voltarsi verso la finestra dell’infermeria. « Guarda qua! È davvero un bell’acquazzone! Ed io non ho nemmeno l’ombrello! »
Maki si sente così in imbarazzo.
Osserva la pallida schiena di Honoka e non può fare a meno di desiderare di poterla toccare.
« Maki-chan, va tutto bene? » domanda Honoka scendendo dal letto ed avvicinandosi a lei. « Sei così rossa! Hai forse la febbre? »
Maki vorrebbe negarsi, ma si scopre ad abbassare il braccio e lasciare che la coetanea le si avvicini. Da vicino, Honoka le appare così diversa: i lineamenti le sembrano raddolciti e così anche le guance leggermente più paffute.
Pensa di non riuscire a resistere.  Osserva quelle labbra rosate ed il cuore pare esploderle in petto. Deve assolutamente fuggire.
Lascia scorrere ancora una volta la porta dell’infermeria e, prima che Honoka possa richiamarla, è già in fuga per il corridoio.

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Capitolo 2
*** Estate [Notte] ***


Nome autore EFP: mughetto nella neve
Fandom scelto: Love Live! - School Idol Project
Stagione: Estate
Numero parole: 500
Rating: verde
Genere: Romantico
Personaggi/Coppie: Honoka Kosaka, Maki Nishikino

Note: Questa seconda flash-fic è pubblicata assieme alla terza poiché - a causa della mia scarsa capacità di organizzarmi - mi sono ridotta all’ultimo per la pubblicazione della raccolta. Mi scuso in anticipo per il disagio che potrei generare per simile decisione!
La flash-fic che andate a leggere porterebbe l’avvertimento ‘future-fic’. È, infatti, ambientata dopo il liceo. Gli eventi potrebbero collocarsi durante il periodo universitario o forse addirittura successivi. Queste giovani fanciulle sono ufficialmente fidanzate e convivono in una anonima città molto distante da Tokyo. Non so dirvi perché si stiano recando lì - a dire il vero penso che non abbia importante. La scena, in sé, mi è stata ispirata da questa clip proveniente da uno dei miei film preferiti, “La Stanza del Figlio” di Nanni Moretti.
Un ringraziamento va a Shootyourface e MidoTaka per aver recensito la prima flash-fic e tutti coloro che hanno avuto modo di leggerla ed apprezzarla. Grazie per la cortese attenzione e buona lettura! ~
 


 
Notte


Honoka sente sempre più forte il bisogno di abbandonarsi al sonno. Poco le importa della sempre meno distanza da Tokyo, il tempo da spendere in macchina e del breve monologo di Maki sul dover fare presto benzina. Sono le tre di notte: lei vuole dormire.
Sbadiglia ed il suo mugugno assonato spinge l’altra donna a prestarle attenzioni. Maki vuole accertarsi che sia ancora sveglia: le rivolge una rapida occhiata e torna presto osservare la strada davanti a sé. Guida ormai da sette ore e ancora mostra la massima attenzione e accortezza. Il suo sguardo, nonostante l’ormai palese stanchezza accumulata, non vacilla - così come la ferrea presa al volante. Honoka la vede dedicare occhiate ad auto o camion in avvicinamento, avvistati fra le corsie; e nota la sua bocca storcersi in un ringhio di disapprovazione, mentre si fa da parte e si lascia superare.
Le palpebre di Honoka si chiudono per qualche secondo. La giovane appoggia il proprio viso contro il sedile e, tirando su le proprie gambe, si accartoccia in una posizione fetale.  Con le proprie ginocchia al petto e la felpa sulle spalle, sbadiglia ancora una volta e sorride pregustandosi già il desiderato riposo.
Il brano trasmesso a basso volume dalla radio la porta, tuttavia, a spalancare gli occhi velocemente e a drizzarsi seduta. Maki alza un sopracciglio ma non torna a guardarla, preferendo osservare arcigna un’auto dietro di lei.
« Maki-chan, te la ricordi questa? » domanda con voce su di giri Honoka, sporgendosi in avanti ed alzando di tre tacche il volume dello stereo. « Non sono forse le A-RISE? È strano che le mandino in radio a quest’ora! Deve esserci stata una richiesta! »
« Honoka, abbassa il volume: sto guidando » risponde frettolosamente Maki continuando a guardare dritto, davanti a sé. Stringe la sua mano sul cambio e, muovendola in avanti, inserisce la terza.
Honoka, tuttavia, è troppo presa dalla canzone per notarlo. Batte le mani sul cruscotto della macchina, ingenuamente convinta che simile tamburo improvvisato faccia da degno accompagnatore al brano in ascolto, ed ondeggia il capo seguendo il ritmo.
Prende, poi, a cantare a squarciagola il ritornello con forza. Maki scuote stanca il proprio capo, accennando un sorriso fintamente rassegnato, e l’altra non può fare a meno che scoppiare a ridere. Honoka si sporge verso di lei e batte le mani continuando a seguire il coro del ritornello: la sua voce è stanca eppure così carica di vitalità da portare l’altra donna e inclinare il capo su di un lato, quasi intenerita.
Maki vorrebbe compatire se stessa per quel suo continuo lasciarsi trascinare dalle iniziative di Honoka e, tuttavia, finisce col seguire la propria fidanzata in quello scanzonato duetto. Si gusta, dunque, l’espressione di sincera sorpresa che si dipinge sul viso dell’altra e le sorride.
Tambureggia le dita sul volante continuando a cantare rassegnata. Avverte la risata di Honoka e finisce col seguirla anche in questo.
Tokyo è ancora lontana e loro avrebbero passato la nottata a cantare vecchie canzoni del liceo.

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Capitolo 3
*** Autunno [Calorifero] ***


Nome autore EFP: mughetto nella neve
Fandom scelto: Love Live! - School Idol Project
Stagione: Autunno
Numero parole: 500
Rating: verde
Genere: (lieve) Angst, Romantico
Personaggi/Coppie: Honoka Kosaka, Maki Nishikino

Note: Ribadisco che questa flash-fic è stata pubblicata assieme alla seconda per questione di tempistica. Mi spiace se ciò potrebbe generarvi disturbo. Spero non debba ripetersi mai più una così estrema decisione!
Passando alla flash-fic, anche questa porta l’avvertimento ‘future-fic’ e si colloca in un periodo indefinito in cui entrambe hanno concluso gli studi e lavorano in diversi settori. Maki è, ovviamente, diventata un medico; mentre Honoka continua ad aiutare la propria madre in negozio - probabilmente erediterà l’attività, dato che la sorella non vuole saperne.
La colonna sonora di questo bravo è la seguente: The Cinematic Orchestra - To Build a Home.
Grazie a tutti coloro che leggeranno questo componimento ed avranno modo di commentarlo qual’ora ne avessero voglia e tempo!
 


 
Calorifero
 
Trova Maki seduta sul pavimento con la schiena appoggiata al calorifero del soggiorno. Non nega a se stessa un momento di sincero sbalordimento e, sbattendo un paio di volte le proprie palpebre, le si avvicina intimorita.
Osserva i rossi capelli vermiglio lasciati correre sulle sue spalle e si domanda ingenuamente cosa l’abbia portata a liberarli: solitamente la donna impiega intere mezz’ore per sistemarli, cambiando spesso acconciatura perché insoddisfatta, ed è solo per la notte che si accinge a slegarli.
Trovarla improvvisamente così sfatta, la spaventa. Teme che sia successo qualcosa di orribile e che lo sguardo vago di Maki - intento a studiare un punto indistinto nella parete difronte - sia sinonimo di un dolore ben più grande e grave.
Honoka prende un bel respiro e decide di non abbandonarsi alle mere supposizioni.
« Cosa fai, Maki-chan? » domanda inginocchiandosi accanto a lei. Le dedica un leggero ( quanto teso )  sorriso quando, finalmente, la vede voltarsi verso di lei; la donna non pare intenzionata a scacciarla e questo la spinge ad accorciare maggiormente la distanza, sedendosi a pochi centimetri da lei - anche lei con la schiena appoggiata al calorifero acceso.
« Stavo semplicemente pensando » borbotta con voce atona Maki, chinando il capo verso il pavimento. La presenza dell’altra donna al suo fianco è, probabilmente, fonte di imbarazzo e di ulteriore confusione. Honoka la vede passare una mano sul collo ed accarezzarne con forza la base.
Ne segue il silenzio. Entrambe osservano il muro smeraldino che loro stesse hanno pittato al momento del loro trasferimento in quell’appartamento. Maki trattiene il fiato e Honoka non può fare a meno che avvertire un certo imbarazzo.
 « Secondo te, cos’è la felicità? » domanda improvvisamente la più giovane rompendo quella stasi che ha coinvolto entrambe. Honoka non intende parlare, certa che sia Maki quella a dover fornire la risposta a simile quesito. Questa prende un bel respiro e si appoggia totalmente al calorifero. « Un giorno - forse al liceo - mi sono svegliata con tanta aspettativa per il futuro. Ero così entusiasta dei progetti che la mia famiglia aveva in serbo con me a tal punto che non ho potuto fare a meno di pensare “ecco, questa è la felicità. Da ora in poi tutto andrà per il meglio” »
L’altra ragazza sbatte ancora le proprie ciglia per poi spostare il proprio sguardo verso di lei. Le sorride, quasi intenerita da simile racconto: « Era vero? »
Maki impiega qualche minuto per elaborare la propria risposta; scuote, poi, il capo e chiude i propri occhi violacei.
« Quello era solo il principio. Il principio della felicità. » risponde serena, lasciando scivolare indietro la propria testa e lasciandosi sfuggire un sospiro.
Honoka non riesce a comprendere appieno il senso di quelle parole. Aggrotta le sopracciglia, alla ricerca di maggiori spiegazioni, e quasi vorrebbe che l’altra riaprisse gli occhi per spiegarsi meglio. Maki, invece, appoggia il proprio volto contro la spalla destra della ragazza e sorride leggermente mentre le gote si imporporano. 

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Capitolo 4
*** Inverno [ Calore ] ***


Nome autore EFP: mughetto nella neve
Fandom scelto: Love Live! - School Idol Project
Stagione: Inverno
Numero parole: 500
Rating: arancione
Genere: Erotico, Romantico
Personaggi/Coppie: Honoka Kosaka, Maki Nishikino

Note: E questa è l’ultima flash-fic della raccolta. Dato il suo contenuto potenzialmente erotico, ho alzato il raiting; ma ho preferito limitarmi all’arancione poiché, a ben guardare, non è che facciano poi granché!
L’ambientazione è tornata ad essere quella del liceo, il che produce una sorta di effetto “chiasmo” con le altre flash-fic (liceo-futuro-futuro-liceo, insomma). Mi è molto piaciuto scrivere simile componimento; a mio giudizio, le due hanno una buona intesa sessuale e, nonostante il carattere da porcospino di Maki, sono certa che entrambe hanno avuto modo di godersela.
Ringrazio tutti coloro che hanno avuto modo di leggere questa raccolta fino alla fine. Sappiate che un commento mi renderebbe davvero felice oltre ogni limite! Grazie in anticipo per tutte le attenzione che riverserete su questa raccolta e buona lettura! ~
 
 

 
Calore
 
L’amplesso si consumerà con sfrontata facilità, una volta sbarazzatosi dei vestiti.
Maki lo ripete più volte nella propria testa, credendovi fermamente; e, tuttavia, basta che Honoka sfiorì con gentilezza i suoi fianchi per far crollare simile castello di carta.
Nell’immagine che ha teorizzato, nel sentir parlare di rapporti sessuali, non mi sono mai stati corpi sudati, reali congiunzioni fisiche o istinti irreprimibili. Infondo, Maki sa poco e nulla del sesso - arriva persino ad imbarazzarsi nel chiamarlo con quel nome, così privo di inutili poesie o raffinatezze. 
La sua mente - vinta dall’ingenuità - ha ridotto un universo di piacere e passione in un semplice istante vago ed indistinto; che, per ulteriore semplificazione, ha perso di importanza. Maki credeva di poter semplicemente chiudere gli occhi e, nel riaprirli, scoprirsi abbracciata ad Honoka - già proiettata nella mattina seguente, come in una classica scena da film d’amore proveniente da oltre oceano.
Ciò che ha teorizzato innocentemente, non senza fatica e vergogna, è un universo idilliaco e perfetto che poco ha a che fare con quel complesso gioco di sguardi e carezze che la propria ragazza sta cercando di istaurare con lei.
Nel sentirsi leccare il seno, emette un gemito misto a sorpresa e piacere che sfugge veloce alle labbra dischiuse. Maki ha inconsapevolmente stretto la presa alle spalle di Honoka e, inarcando la schiena, ha proteso il proprio petto verso questa come a chiederne ancora. Il suo corpo è andato stringendosi a quello dell’altra ragazza, in un istante di semplice e puro abbandono alle cure della suddetta.
Honoka la osserva con occhi luminosi: quasi non crede ad una simile reazione da parte della propria fidanzata. Maki la vede aprire la bocca e dar voce ad una serie di balbettii che la spingono, però, a voltare il proprio viso sulla destra - nella speranza di riuscire a camuffare il proprio imbarazzo.
Il cuore batte disperato nel suo petto. Necessita di ossigeno e di spazio vitale che Honoka continua a negarle guardandola dritta negli occhi.
Maki si sente così sbagliata in quel momento.
Porta il braccio destro sul viso - negandosi completamente al mondo - e morde il proprio labbro, in cerca di autocontrollo. Si da mentalmente dell’ipocrita per gemere in quella maniera e poi negarsi con così tanta ostinazione. Probabilmente Honoka è già stufa di lei e presto si ritrarrà irritata, andando a cercare i propri vestiti sparsi sul pavimento gelido.
Maki morde il proprio labbro inferiore e fa quasi per accartocciarsi su di un lato del letto quando, con gentilezza, Honoka si china verso di lei per abbassare il braccio che copre la visuale dell’altra ad entrambe.
I suoi movimenti sono lenti e misurati: le mani della ragazza sfiorano il suo viso arrossato ed il suo viso si apre in un delicato quanto sincero sorriso. Maki si scopre presto oggetto della tenerezza della propria fidanzata.
Honoka bacia delicata la sua fronte.
« Va tutto bene » sorride, chinando il viso su di un lato. « Ci sono io con te »

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