E galeotto fu un film

di PaperHero
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 0 ***
Capitolo 2: *** Giorno 1: location ***
Capitolo 3: *** Giorno 2: Decisioni difficili e inizio ***
Capitolo 4: *** Giorno 3: Ciak, si gira! (1 parte) ***
Capitolo 5: *** Giorno 3: Ciak, si gira! (2 parte) ***
Capitolo 6: *** Giorno 4 (! parte) ***
Capitolo 7: *** Giorno 4: la svolta (2 parte) ***
Capitolo 8: *** Giorno 5 (1 parte) ***
Capitolo 9: *** Giorno 5 (2 parte) ***
Capitolo 10: *** Giorno 5 (3 parte) ***
Capitolo 11: *** Giorno 6 (1 parte) ***
Capitolo 12: *** Giorno 6 (2 parte) ***
Capitolo 13: *** Giorno 6 (3 parte) ***
Capitolo 14: *** Chiarimenti ***
Capitolo 15: *** Viaggio di ritorno ***
Capitolo 16: *** Successo e... ***



Capitolo 1
*** Capitolo 0 ***


Capitolo 1 -Cosa? Io dovrei lavorare con Mildred? Non ci penso neanche!- si senti urlare dallo studio del produttore.
-Primo: non chiamarmi in quel modo, brutto idiota che non sei altro. Secondo: pensi che io sia felice? Devo lavorare con il condutto…-
-Basta! Che vi piaccia o no, voi due lavorerete insieme se non volete vedere i vostri stipendi dimezzarsi. Questa è la mia ultima parola e ora andate- intervenne il produttore, prima che la discussione raggiungesse livelli inimmaginabili.
Chris e Blaineley si lanciarono uno sguardo talmente pieno di odio e di saette che fece spaventare il produttore, che fu sul punto di ritrattare la decisione presa insieme agli altri membri della produzione pochi ore prima. Fu un vero sollievo per lui quando vide i due alzarsi senza dire una parola e dirigersi verso la porta.
– Prego, prima le signore- disse Chris, facendo il gentiluomo e aprendo quest’ultima alla donna.
Blaineley gli rivolse un’ultima occhiata per poi uscire dalla stanza, scuotendo la testa con fare altezzoso.  Il conduttore la segui a ruota e tutti i presenti avvertirono subito l’atmosfera carica di tensione tra i due.                                                                 
Sentendosi osservati, i due sbottarono all’unisono:- Bè, cos’avete da guardare?-.
Terrorizzati dal loro tono brusco, gli altri scomparirono immediatamente dalla loro vista e lasciandoli cosi liberi di recarsi verso i propri uffici, che per ironia della sorte erano proprio uno di fianco all’altro.

– Siamo nervosetti, eh?- chiese Chef, ghignando e ricevendosi un'occhiataccia da Chris, appena entrato nel loro ufficio dopo aver sbattuto con forza la porta alle sue spalle.                                                                                 
Il conduttore sembrava sul punto di commettere una strage e l’avrebbe fatta, se solo gliel’avessero chiesto. Dietro compenso, ovviamente
Non era mai stato cosi nervoso e arrabbiato come in quel momento. Si sedette con stizza sulla poltrona di pelle nera e confessò tutto d un fiato:-Un film! Ti rendi conto, Chef? Io e quella finta bionda dovremmo girare insieme un film che uscirà tra una settimana esatta. E’ tutto per colpa di quei produttori che non capiscono un cavolo! Tra tutte le persone proprio lei doveva toccarmi. Ci sono attrici molto più brave di quella-.
– Dai, Chris. Non sarà male lavorare con lei se poi consideri che l’am…-.                                                               
-Non provare a pronunciare quella parola. Io non amo quella falsa e ingrata di una conduttrice. Sono stato abbastanza chiaro?- si arrabbiò Chris, appoggiando le mani sui braccioli. – Vedrai, sarà un completo disastro. E ora lasciami solo devo lavorare- aggiunse, mettendosi chino su dei fogli completamente bianchi e prendendo a scrivere.
Il ghigno sul volto di Chef si allargò mentre usciva dalla stanza: sarebbe stato davvero interessante vedere cosa combinavano quei due insieme… sarebbe stato uno spasso e lui non vedeva l’ora di assistervi, in gran segreto…

Nel camerino di Blaineley, quest’ultima era intenta a sistemarsi il trucco mentre ripensava in continuazione alle parole pronunciate poche ore prima dal produttore.
“ Tu e Chris siete stati scelti dalla produzione per girare un film che uscirà tra una settimana esatta. Lavorerete fianco a fianco per tutto il tempo richiesto. Inizierete da domani mattina”.
Lei e McLean dovevano veramente lavorare insieme? Impossibile! Si sopportavano a malapena figuriamoci se erano costretti a passare qualche giorno insieme. Se solo ci ripensava, gli veniva mal di testa e una rabbia incontrollabile le attraversava tutto il corpo.
Stava per lanciare il lucidalabbra che teneva in mano verso lo specchio di fronte a lei, ma si fermò appena in tempo: no, non poteva permettere a quel fannullone ed egocentrico di un conduttore di condizionarla cosi tanto e poi non poteva di certo rovinare il suo lucidalabbra migliore, anche se ne possedeva a migliaia, E’ pur sempre una donna per bene, dopotutto.
Sospirò: sarebbe stato un autentico disastro.                                                                                                 

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Capitolo 2
*** Giorno 1: location ***


Giorno 1: location
GIORNO 1,                                                                                                                                                               
Ore 8.30

-Brutto stupido, viscido, manipolatore... – si stava lamentando Blaineley all’indirizzo di qualcuno che se ne stava comodamente seduto dentro a una carrozza trasportata da un omone dalla pelle scura e muscoloso a sorseggiare una bevanda fresca mentre lei doveva stare attenta a dove metteva i piedi.
-Basta con i complimenti rivolti alla mia bellissima persona e cammina. La nostra meta è ancora lontana- la riprese l’altro, annoiato.
- Che cosa vuol dire che la nostra meta è ancora lontana? Avevi detto che avremmo impiegato solo un’ora per arrivare- esclamò la conduttrice, sorpresa ma non poi cosi tanto. Lo conosceva da abbastanza tempo da sapere che da uno come lui ci si doveva aspettare di tutto.
– Oh, ho mentito. Vai Chef !- rise Chris, allontanandosi di corsa.                                                                
La sua risata si poteva sentire a chilometri di distanza e Blaineley alzò gli occhi al cielo: come c'era finita in quella situazione? Ah si, adesso ricordava…

Stava dormendo tranquillamente nel suo letto quando un improvviso suono di trombe interruppe il suo riposo di bellezza. Sobbalzò dalla paura e cadde a terra, battendo il suo minuscolo e sodo sedere sul duro pavimento di legno d’ebano.
Massaggiandoselo dolorante e con aria assonnata, andò ad aprire la porta e, non appena vide chi si trovava di fronte a lei, il sonno gli spari del tutto.
-Buongiorno principessa. Hai dormito bene? Io si come un angioletto- chiese Chris McLean, stiracchiandosi con un sorrisetto sulle labbra.
– Ti conviene avere un valido motivo per venire a svegliarmi a quest’ora. Hai interrotto il mio riposo di bellezza- disse Blaineley, incrociando le braccia al petto e guardandolo con aria seria.
-Quanto mi dispiace ma c’è un volo, già pagato dalla produzione, che ci attende. Raggiungeremo la nostra meta e poi dovremo proseguire a piedi per circa un’ora-
 -Un volo? E per dove?- 
-Oh lo vedrai- ghignò Chris, allontanandosi                                                                                             

Lo seguì con gli occhi e inarcò un sopracciglio: che cosa intendeva dire?                                                  

E fu cosi che si ritrovò a camminare tra il fango, alberi fitti e animali di ogni genere in un luogo sperduto e dimenticato del Canada e tutto per un film. Non potevano girarlo su un set normale come tutti? No, perché al signorino non andava bene e doveva per forza trascinarla da un’altra parte per essere contento. Ah, che nervi...

Con rabbia, la presentatrice tolse i suoi tacchi dall’ennesima pozzanghera e gridò con tutto il fiato che aveva in corpo:-Chris McLean, se ti prendo, sei un uomo morto!-.                                                                                                                             
Gli assistenti alle sue spalle tremarono dalla paura, facendo cadere a terra l’attrezzatura che trasportavano e si nascosero dietro agli alberi. Meglio stare lontani dalla furia distruttrice di quella donna...

-Era ora, sono ore che ti aspetto. Sei peggio di una lumaca- esclamò Chris, quando, tre ore più tardi, fu raggiunto da una Blaineley piena di graffi, di foglie e fumante di rabbia.                     
– Brutto scansafatiche che non sei altro, hai idea in che cosa ho messo i piedi? I miei tacchi preferiti sono da buttare e tu me li ripagherai, caro mio. E se siamo arrivati fin quaggiù per niente, giuro che… cosa c’è?- s’interruppe la donna, guardando l’altro indicare un punto di fronte a loro – Oh… - aggiunse, stupita e volgendo lo sguardo verso quella direzione .                                                                                                                                                                                
Proprio su un’altura, si trovava un imponente e antico castello medievale. Le mura di quest’ultimo erano circondate da un fossato e il ponte levatoio era abbassato, lasciando intravedere un cortile in pietra. Quattro torri si stagliavano sui lati dell’edificio e, dalla loro posizione, si poteva scorgere anche un pezzo della torre del signore, alta almeno 12 metri e posta all’interno della struttura.         

– Blaineley, questa sarà la nostra location per il film. Ehi, ma dove sono finiti gli assistenti?-domandò Chris, guardandosi intorno con aria stupita.
– Non lo so. Staranno bighellonando come al solito- rispose lei, alzando le spalle.                                           

I due erano ignari del fatto che i loro poveri assistenti, terrorizzati da orsi famelici, avevano cercato rifugio sulla cima di alcuni alberi.      
                   

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Capitolo 3
*** Giorno 2: Decisioni difficili e inizio ***


GIORNO 2: Decisioni difficili e inizio
-Comico?-                                                                                                                                                  
-Troppo scontato-                                                                                                                                   
- D’amore?-                                                                                                                                                                         
-Troppo sdolcinato-
 -Un musical?-
-Noioso, noioso e noioso. Possibile che non riesci a proporre un’idea decente per il film? Ancora non capisco come quelli della produzione abbiano potuto scegliere una come te!- sbottò Chris, all’ennesima richiesta stupida da parte della donna.

Dopo essersi sistemati sul posto, lui e Blaineley si erano messi all’opera per decidere su cosa orientarsi ma la cosa si stava rivelando un tantino complicata

- Invece di stare lì a lamentarti, perché non metti in moto quel cervello bucato che ti ritrovi e non proponi qualche idea, signor io-sono-il-migliore?- replicò la donna, incrociando le braccia al petto e guardando l’altro intento a sorseggiare un cappuccino 
-Hai ragione, sono il migliore ed è ora che ti dimostri come si lavora-, confermò Chris, sorridendo e fingendo di non aver colto l’ironia nella sua frase
La presentatrice lo guardò con aria truce e gli assistenti sospirarono: sempre la solita storia…
-Allora, per prima cosa devi inquadrare bene i gusti dei telespettatori. I telespettatori sono importanti anzi essenziali per decretare il successo del film o di un programma e adorano i film ricchi di azione, intrighi, tradimenti e di colpi di scena. Che cosa ne deduciamo, cara signorina Blaineley?- incominciò a spiegare il conduttore, con tono professionale tipico di un professore.
Gli assistenti iniziarono a ridere di fronte a quella scena ma smisero subito quando Blaineley li guardò male e rispose:- Che ci serve un film ricco di tutte le cose che hai detto-  
- Esatto. E siccome ci troviamo in un castello medievale, utilizzeremo un tema che si diffuse molto a partire dal XII secolo e che sarà il… - rullo di tamburi -… torneo medievale!-.                                                                                                                                      
Tutti lo guardarono stupiti per poi aprirsi in un grande sorriso: sì, era un’idea assolutamente geniale! 

Anche Blaineley era colpita: l’aveva sempre reputato un idiota e ora invece si stava rivelando tutto il contrario. Bè, se aveva vinto tutti quei Gemmy Awards, ci doveva essere per forza un motivo. 
Quei meravigliosi Gemmy Awards che lei non aveva ancora avuto il piacere di vincere e che avrebbe volentieri ru…
No, basta con questi pensieri! Svegliati e torna in te, Blaineley!                                                                             

-E’ un’ottima idea. Sicuro che sia tutta farina del tuo sacco?-. lo punzecchiò lei, guardandolo.      
Lui sorrise divertito e ribattè:-Forza. Adesso che abbiamo trovato il tema, dobbiamo pensare alla storia-.

Mezz’ora dopo, i due avevano buttato giù la trama e la cosa che stupì maggiormente gli altri era che non avevano litigato nemmeno una volta.

La vicenda si sarebbe svolta nel castello del grande re Alfredo, unico tra i due fratelli ad aver ereditato la fortuna del padre. I guai iniziarono quando quest’ultimo fu ucciso dal suo stesso fratello. Alessandro puntava all’eredità e alla mano della figlia di Alfredo, Elena, che aveva appena venti anni. Un giorno, si scopri che la donna si vedeva di nascosto con un giovane ragazzo, George. A quel punto, lo zio si ritrovò a dover rinchiudere la nipote nel grande castello e George, venuto a sapere della cosa, non poté far altro che dichiarare guerra al signore. Nello scontro decisivo, George, per via di uno scambio di punte delle lance, mori. Elena cadde nel dolore più disperato ma il fatto di essere incinta del suo amato la risollevò. Però anche questa gioia fu breve: sapendo della sua gravidanza, lo zio ammazzò il bambino e la nipote fu costretta a sposarlo.                          

-Bene, adesso tutti a nanna. Domani, avremmo una lunga giornata- sbadigliò Chris, entrando nella sua tenda.

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Capitolo 4
*** Giorno 3: Ciak, si gira! (1 parte) ***


Giorno 3: Ciak, si gira! (1 parte)

Ore 2.00                                                                                                                                          

Stesa sulla sua branda, Blaineley si rigirava in continuazione, alla ricerca di una posizione che le favorisse il sonno ma niente. I continui rumori, provenienti dall’esterno, le impedivano di tranquillizzarsi e, ormai consapevole che non avrebbe dormito tanto presto, si alzò. Fu in quel momento che un’idea diabolicamente geniale le passò per la testa…                                                       
Sgattaiolò fuori dalla sua tenda, raggiunse quella di Chris e, molto furtivamente e silenziosamente, entrò: tutto tranquillo, perfetto.
Si guardò attorno e vide, lasciati appoggiati in un angolino, il megafono e la trombetta da stadio che piacevano tanto a Chris. Li prese e, di soppiatto, si avvicinò alla branda su cui il presentatore dormiva come un angioletto.
Appena fu vicina, Blaineley fu colta da un moto di quella che sembrava essere tenerezza e la sua volontà vacillò. Dovette ammettere che, a dispetto del carattere sadico che dimostrava da sveglio, Chris sembrava davvero un altro mentre dormiva.
Il suo volto era coronato da un’espressione beata, totalmente priva di quei sorrisetti falsi e ipocriti che gli riuscivano cosi maledettamente bene; si succhiava un pollice mentre stringeva un orsetto di pezza nell’altra mano. I capelli gli ricadevano morbidi e disordinati sul cuscino.
La tentazione di toccarlo per assicurarsi che fosse reale era forte ma fu presto abbandonata. Non era lì per quello...
Collocò i due oggetti e, premendo un bottone sul megafono, amplificò il suono della trombetta. Nonostante il rumore, Chris si limitò a girarsi dall’altra parte, continuando a dormire beatamente. La donna provò e provò ancora finchè, furiosa e stufa, non appoggiò gli oggetti e usci dalla tenda. Era talmente arrabbiata che non si accorse del ghigno che si era formato sulle labbra del conduttore: sì, quei tappi per le orecchie erano stati un’idea geniale.

Ore 8.30                                                                                                                                    
– Buongiorno a tutti. Mamma mia che faccia, Blaineley. Hai dormito male?- chiese Chris, stiracchiandosi ed entrando nella tenda riservata ai pasti.
– T’interessa veramente o è solo una falsa?- rispose la conduttrice, guardandolo e incrociando le braccia al petto.
Sul suo volto, nonostante il trucco, si potevano notare le occhiaie e l’aria stravolta per la notte appena passata.
– Ehm, lasciami pensare… hai ragione, è tutto una falsa- rise il conduttore, dirigendosi verso l’uscita.-Ah, la notte saresti pregata di non disturbare il sottoscritto, ok? Devo lavorare e dovresti farlo anche tu. Ci vediamo sul set tra dieci minuti altrimenti ti faccio scalare lo stipendio dai produttori- aggiunse, uscendo dalla tenda con in mano una tazza di cappuccino.    
– Brutto ******* che non sei altro. Non puoi farlo!- gli urlò dietro Blaineley, seguendolo all’esterno e ringhiandogli contro.      
- Ops, l’ho già fatto. E ora tutti a lavoro! Abbiamo un film da girare e poco tempo per farlo- rise Chris, incurante degli occhi pieni di saette che gli lanciava la donna.
Con il suo solito fare noncurante, il presentatore si collocò al centro degli assistenti e annunciò:- Allora, per oggi gireremo le prime tre scene. La prima scena riguarderà la morte del re e sarà girata nella sua stanza, collocata nella sua torre. E’ quella alta dodici metri, non potete sbagliare. La seconda sarà svolta nella camera del fratello e riguarderà quest’ultimo che, insieme al corrotto maggiordomo, complotta contro Alfredo e decidono di avvelenare il cibo di quest’ultimo. La terza e ultima scena riguarderà l’annuncio della morte improvvisa del sovrano e il dolore della povera figlioletta. Tutto chiaro?-
-Si capo!-. esclamarono in coro tutti gli assistenti come dei bravi soldatini.   
-Bene. Adesso…- iniziò il conduttore, venendo interrotto da Blaineley. 
-Ci servono quattro persone per la prima scena. Tre di loro reciteranno mentre l’altro riprenderà. Io e questo qua assisteremo alla scena e giudicheremo se avete fatto un buon lavoro.- terminò al posto suo la conduttrice, ricevendo in cambio un’occhiataccia – O forse detto qualcosa di sbagliato, grande capo?- aggiunse, quando la notò.                                                                
-No, hai detto tutto giusto. Ma non interrompermi mai più. D’accordo?- si arrabbiò Chris, incrociando le braccia al petto e guardandola serio.
-D’accordo, mio signore- rispose Blaineley, fingendo un inchino e con una nota d’ironia nella voce       

Quella nota fu colta da tutti e gli assistenti risero, venendo subito ripresi da Chris che esclamò:- Allora, che cosa ci fate ancora qua? Muovetevi o sarete licenziati!-           
                                  

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Capitolo 5
*** Giorno 3: Ciak, si gira! (2 parte) ***


Giorno 3: Ciak, si gira! (2 parte) Scena uno: La morte del re                                                        
Un uomo tossiva, sdraiato sotto le coperte del proprio letto circondato dall’oscurità. Nella stanza, erano presenti altri due uomini, uno sui trentanove anni e l’altro sulla trentina. Attendevano il momento in cui il padre avrebbe detto qualcosa, posti l’uno ben distante dall’altro.
– Alfredo, avvicinati-
-Subito padre- disse il maggiore, avvicinandosi al letto e rimanendo in piedi.
– Figlio mio, tu sei il maggiore e spetta a te la mia eredità. Ricordati di badare a tuo fratello e alla mia dolce nipotina. Non fargli mancare niente e…- tossi l’uomo, facendo spuntare un’espressione preoccupata e terrorizzata sul volto del figlio. 
Quest’ultimo corse al suo capezzale e, prendendogli la mano e inginocchiandosi al suo fianco, disse:- Shh, risparmiate le forze-    -La  mia morte è ormai vicina. Addio, figlio mio e ricorda le mie parole- e fu cosi che chiuse gli occhi per sempre-   
-No, padre…- sussurrò l’uomo, con gli occhi lucidi e guardando il padre.                                                                     
Abbassò la testa e il fratello, rimasto fino a quel momento distante, si avvicinò a lui e gli posò una mano sulla spalla, come per confortarlo.

-Ok, stop!- urlò la voce maschile di colui che aveva interpretato il fratello maggiore.- Allora, avete capito come va girata questa scena?- aggiunse, asciugandosi gli occhi e rivelandosi agli altri. 
 La persona in questione non era altro che lo stesso conduttore Chris McLean. Quest’ultimo, stufo di aver dovuto girare almeno una decina di volte quella scena per via degli stupidi errori commessi dagli assistenti, aveva deciso di prendere in mano la situazione e cosi, aiutato da Chef e da Blaineley, aveva mostrato agli altri come andava eseguita.  E c’era riuscito alla grande perché gli occhi dei presenti erano lucidi e annuirono appena con la testa. 
– Bene. Josh, Matt e George prendete posizione e non appena vi darò il segnale inizierete a recitare, ok?- chiese Chris, andandosi a sedere sulla sedia che regista e raggiungendo cosi la sua amata postazione.

Josh era un giovane uomo sui quaranta anni ed era alto e robusto. Completamente calvo, aveva gli occhi neri e indossava una lunga vestaglia bianca.
Matt e George, invece, erano due fratelli gemelli di venti anni. Avevano i capelli neri e l’unica cosa che li differenziava erano gli occhi: blu quelli di Matt, verdi quelli dell’altro. Anche l’altezza aiutava a riconoscerli perché Matt era leggermente più alto rispetto al fratello. Anche loro indossavano un abito in tema.

– D’accordo, capo- esclamarono i tre, finendo di sistemarsi.                                                                                 
– Bene, Hai ripreso, vero?- domandò Chris al cameraman che gli fece un cenno affermativo con la mano – Fantastico. E adesso, tutti in posizioni che si gira-
Dovettero fare almeno un altro paio di tentativi per riuscire ma alla fine la scena venne perfetta.
– Finalmente, era ora Ci voleva tanto? Facciamo cinque minuti di pausa e poi passiamo alla seconda scena!- annuncio Chris, attraverso il suo megafono.

Passati i cinque minuti di siesta, il conduttore insieme a Blaineley, Chef e ad altri due assistenti si trovava sulla cortina del castello.
-Visto che non siete capaci a recitare, io e Chef vi mostreremo la scena e poi sarà il vostro turno, d’accordo?-  
Gli altri annuirono con fastidio e Chris e Chef, dopo essersi sistemati, iniziarono a recitare.     
                        
Seconda scena: Tradimento 
Alessandro camminava avanti e indietro per la cortina. Era nervoso e impaziente. Quanto ci metteva Robert ad arrivare? E pensare che gli aveva dato istruzioni ben precise!
Senti dei passi avvicinarsi e alzò lo sguardo: Robert si stava dirigendo di corsa verso di lui.     
 -Scusi il ritardo, signore. Ma le sue istruzioni erano un po’ imprecise- disse il maggiordomo, con il fiatone e appoggiando le mani sulle ginocchia.
– Non ha importanza, adesso. Allora, hai pensato alla mia proposta?- 
- Sì, signore. Ho deciso di accettare. Anch’io odio il signore di adesso e non vedo l’ora di vederlo marcire sotto metri di terra -
-Perfetto, se troverai il modo di farlo riceverai in cambio una ricompensa che ti permetterà di lasciare questo castello-
 -Grazie, signore. Ho già in mente qualcosa- rispose Robert, tirando fuori una boccetta dal liquido verde 
-Che cos’è quella? Veleno?- chiese Alessandro, colpito e curioso 
 -Si, signore-  
 -Caro signor Robert, lei è davvero geniale- commentò l’uomo, ghignando: la fine del fratello era vicina.

– Stop!- esclamò Chris, togliendosi la maschera che aveva indossato e tirando fuori uno specchietto per controllarsi i capelli.
 – Abbiamo capito, capo. Siamo pronti per eseguire la scena- si fecero avanti i due assistenti.

Uno era Matt mentre l’altro si chiamava Robert. Quest’ultimo era un ragazzo sui diciannove anni ed era alto abbastanza alto per la sua età. Aveva i capelli biondi e gli occhi castani e indossava uno smoking, tipico dei maggiordomi.                 

– Bene, ragazzi. Sistematevi e iniziamo a registrare- disse Blaineley, notando che il conduttore non prestava attenzione ai due giovani.
Era troppo occupato a specchiarsi e solo quando senti la voce della presentatrice, si riscosse dalla sua occupazione. Si schiarì la voce e confermò le parole della donna.
I due ragazzi dovettero provare almeno quattro volte la scena prima che questa fosse perfetta per gli alti standard di Chris.
-Anche questa scena è fatta. Manca più la terza e ultima scena di oggi e poi potremmo andare a riposare- annunciò il presentatore, seduto sulla sua sedia e con in mano il megafono.
Si sentirono dei sospiri di sollievo e Blaineley aggiunse:- Matt, rimani qua. Sei presente anche in questa scena-
 -D’accordo, signora- rispose il ragazzo, andando a sistemarsi il trucco e venendo seguito a ruota da Chris e Blaineley 
Quando furono pronti, McLean e la donna fecero la solita dimostrazione pratica della scena, aiutati dagli assistenti che fingevano di essere gli abitanti del castello, riuniti nel cortile sottostante.                                                                      

Terza scena: l’annuncio e il dolore di Elena
-Ho un terribile annuncio da darvi, cari abitanti del castello. E con grande rammarico e dolore, che vi comunico che questa sera il nostro caro re ci ha lasciato. Ha abbandonato tante persone meravigliose, soprattutto la sua dolce figlioletta appena ventenne e me, il suo caro e adorato fratello minore. Ma nonostante la grande perdita vi prometto che Alfredo rimarrà per sempre nei nostri cuori e che mi occuperò personalmente di tutto. Detto questo, mi dispiace immensamente- annunciò Alessandro, situato sulla cortina e aprendo le braccia, come per abbracciare tutte le persone presenti.                                                                   
Nel frattempo, in un’altra stanza del castello, una giovane ragazza di venti anni sfogava tutto il suo dolore, abbracciando il cuscino e piangendo disperata.

Terminata la dimostrazione, Matt e Marina, una giovane dai lunghi capelli e dagli occhi castani, eseguirono la scena che venne perfetta solo al terzo tentativo.   

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Capitolo 6
*** Giorno 4 (! parte) ***


Capitolo 4 -Non c’è niente di meglio di una doccia rilassante e di un riposino per terminare una faticosa giornata di lavoro- esclamò Chris, entrando nella sua tenda dopo essersi fatto una doccia calda.                    
Sedendosi sul letto, recuperò il suo pigiama e, lanciando uno sguardo all’entrata, decise di chiuderla meglio. Infondo, era completamente nudo anche se coperto dal suo accappatoio blu.
Si vestì e, dopo essersi asciugato i capelli con un altro asciugamano, si stese sotto le coperte. Recuperò il suo orsacchiotto e, sbadigliando, mormorò:-Buonanotte, Teddy. Buonanotte e sogni d’oro anche a te bellissimo e affascinante conduttore-
Nel giro di pochi minuti, stava già dormendo profondamente e beatamente.                       
 
Via libera” pensò una figura, entrando  di corsa nella tenda, una volta assicuratosi del pericolo scampato.
Pochi minuti dopo, la stessa persona usciva con in mano una boccetta e con un sorriso trionfante sul volto.   

– Ahhhhhhhhhhh!- si sentì un urlo diffondersi per tutto il perimetro dell’area.                                                       
Blaineley ghignò mentre gli assistenti tremarono dalla paura: avevano riconosciuto molto bene da dove proveniva quell’urlo e prevedevano grossi guai in arrivo...
 Infatti, pochi minuti dopo un Chris McLean furioso varcava la soglia della tenda e li squadrava con occhi pieni di saette.
– Chi è stato? Chi è stato l’incompetente che ha avuto la brillante idea di rubare il mio gel per capelli? Parlate o vi ritroverete tutti per strada e senza lavoro!-.
Dalla sua espressione, i presenti non dubitarono sulla veridicità delle sue parole.
Chris continuò a guardarli con occhi clinici finchè il suo sguardo non cadde su Blaineley e capì.
– Sei stata tu! Dovevo immaginarlo! Altrimenti, perché saresti cosi tranquilla? Avanti, confessa il tuo reato!- proclamò Chris, puntandole un dito contro.
La donna finì con tutta calma di bere il suo caffelatte e, posando la tazza, disse:- Hai ragione, sono stata io. Che hai intenzione di fare adesso? Lo sappiamo entrambi che non hai il coraggio di fare del male a una donna-.
-Ne sei cosi sicura? Ti conviene non sfidarmi, mia cara-                                                                        
-Davvero? Accomodati pure, conduttore dei miei stivali- lo invitò lei, guardandolo fisso negli occhi.
I due si guardarono negli occhi e gli altri fremettero dalla curiosità: erano ansiosi di vedere chi tra quei due titani avrebbe allontanato lo sguardo.
Li videro studiarsi ancora per alcuni minuti e, alla fine, con grande sorpresa di tutti, fu proprio Chris ad abbandonare la sfida  
– Bah, non ho tempo per queste stupidaggini- esclamò lui, prendendo solo un muffin e lasciando da parte il cappuccino: era troppo agitato per berlo.
– Vi aspetto tra dieci minuti sul set. E tu vedi di far ricomparire il mio gel se non vuoi finire nei guai-aggiunse, uscendo dalla tenda.
Tutti guardarono Blaineley con occhi stupiti e quest’ultima, inarcando le sopracciglia e incrociando le braccia al petto, chiese:- Bè cos’avete da guardare?-.

-Adesso che siamo tutti qui, vi posso annunciare le tre scene che proveremo oggi. La prima sarà quella in cui Elena e George s’incontrano nel cortile del castello; la seconda riguarderà il loro primo bacio mentre nella terza, il terribile zio rinchiuderà la nipote nella torre del signore. Qualche domanda?-
Nessuno alzò la mano e Chris sorrise:-Bene, tutti al lavoro. La scadenza del tempo si avvicina e abbiamo ancora molte scene da girare-.
Tutti si allontanarono e Chris stava per muovere un passo quando ricevette una chiamata:- Pronto? Qui, Chris McLean- 

-Ma dov’è il capo? Sta ritardando troppo- chiese Matt rivolto a Blaineley, intenta a mettersi lo smalto sulle unghie.             
– Si starà sistemando i capelli oppure…- iniziò la donna, incurante e presa dalla sua opera.
– Scusate il ritardo, gente. La produzione mi ha chiamato per sapere come andavano le cose. Adesso, Marina e Tom proveranno la scena e, se si dovesse essere qualcosa che non va, faremo la solita dimostrazione-.                                                 
I due ragazzi nominati si fecero avanti e s’incamminarono verso l’interno del castello.
Tom era un ragazzo sui vent’anni. Alto e magro, con gli occhi color ghiaccio e i capelli mori. Indossava dei vestiti da
capomastro.                                                                                                         

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Capitolo 7
*** Giorno 4: la svolta (2 parte) ***


Giorno 4: la svolta (2 parte) Scena quattro: l’incontro                                                                                                          
Il cortile del castello era gremito di persone. Tutte erano intente a fare compere alle bancarelle del mercato. Al centro, un vecchio pozzo forniva acqua agli abitanti.                                                                                                         
Elena, la ventenne figlia del re Alfredo, camminava con aria pensosa e avvolta nel lungo mantello nero. Era a testa china ed era talmente immersa nei suoi pensieri che non si accorse di quando andò a sbattere contro una persona, cadendo entrambi a terra.
– Ti sei fatta male?- si senti chiedere da una giovane voce maschile.                                                                                       
Alzò lo sguardo e vide il volto sorridente e la mano tesa di un ragazzo della sua età. La prese e, alzandosi, si scusò con lui:-Scusa non era mia intenzione venirti addosso. Ero immersa nei miei pensieri e…-
-Non preoccuparti, anch’io ero immerso nei miei pensieri e non mi sono accorto di te- rise il giovane, imbarazzato e grattandosi la testa.
Lei rimase abbagliata dalla sua risata e ben presto scoppiò a ridere, contagiata da lui.
– Oh, che stupida. Non mi sono presentata. Io sono Elena, la figlia del re. Tu invece?-
-La figlia del re? Certo che siete proprio bella, principessa. Ehm … io sono George e lavoro come capomastro nelle terre di vostro padre-
-Non chiamatemi principessa, George. Per te sono solo Elena, d’accordo?-                            

-D’accordo, Elena-.                                                                                                                                                           

-Stop! Perfetta e solo al secondo tentativo! Bravi ragazzi- urlò Chris, attraverso il megafono – Ditemi, non è che state insieme voi due?- aggiunse, con aria maliziosa quando li ebbe davanti agli occhi.                                          
I due giovani arrossirono imbarazzati e balbettarono:-No, capo-                                                                 
-Peccato, un vero peccato. Ma provate qualcosa l’uno per l’altra, vero?-                                                 
-Basta con le ciance! E passiamo alla prossima scena!- intervenne Blaineley, appoggiando le mani sui fianchi -Il tempo stringe, no? L’hai detto tu stesso- aggiunse, quando ricevette un’occhiata da Chris
-Mi, dispiace ammetterlo ma hai ragione. A proposito, il mio gel per capelli?-.                                   
-Ancora niente. Sembra proprio che l’abbia perso- alzò le spalle la donna, incurante e continuando a pensare alle sue dita.
Gli assistenti guardarono preoccupati la scena e temettero la reazione di Chris. Ma questi sorprese tutti: prese un respiro profondo per poi dire:- Tom, Robert e Marina di nuovo in scena. Tocca alla scena del bacio e metteteci emozione-.
I tre ragazzi si sistemarono davanti al pozzo e si dette inizio alla seconda scena del giorno.

Scena cinque: il bacio
Due ragazzi si rincorrevano con aria felice finchè lei, ridendo, non disse:-Ok, basta. Sono completamente senza fiato-
Ridendo, lui si fermò e appoggiò le mani sulle ginocchia. Erano appena arrivati da una lunga corsa attorno al perimetro al di fuori del castello e adesso incominciavano a sentire le gambe anche a lui.
I due si trovavano davanti al pozzo del cortile e il ragazzo disse:-Non immaginavo che aveste cosi tanta resistenza, principessa-
Rise vedendo la ragazza lanciargli uno sguardo serio e posarsi le mani sui fianchi mentre rispondeva:- George, quante volte ti ho detto di non chiamarmi cosi? Sai che mi da fastidio-
 Il giovane si avvicinò a lei e, mettendogli le mani sui fianchi, confessò:-Tante volte, mia cara. Ma non posso fare a meno di chiamarti cosi perché per me lo sei. Sei la ragazza più bella, simpatica e dolce che abbia mai incontrato nella mia vita ed io ti amo come non ho mai amato nessun’altra donna. Per questo ti chiedo: vuoi diventare la mia ragazza?-
Le lacrime iniziarono a sgorgare dai suoi occhi mentre si portava le mani alla bocca e mormorava un:-Si, George. Anch’io ti amo- George sorrise e, dopo aver asciugato gli occhi dell’amata, si scambiarono un tenero bacio.
 I due ragazzi erano ignari del fatto che Robert, il maggiordomo di Alessandro, stava assistendo alla scena.

– Ok, ottimo! Tutto perfetto però c’è una piccola pecca. Dal vostro bacio, non ho captato quella forte sensazione d’amore che suscita di solito. Per questo, ho deciso che io e Blaineley vi faremo vedere come si fa-, commentò Chris, alzandosi dalla sua sedia da regista e attirandosi lo sguardo sorpreso della donna su di sé.
-Cosa? Io non bacerò mai un… ehi, lasciami la mano! Ho appena finito la manicure!- si lamentò quest’ultima, quando il conduttore la afferrò per la mano e la trascinò sul set.                                                                                                
– Basta lamentarsi e dimostriamo a quei due come si baciano i professionisti. Si gira!- replicò lui, collocandosi sul punto in precedenza occupato dai due ragazzi.
Al segno del cameraman, il presentatore prese Blaineley per i fianchi e si guardarono negli occhi.

Appena i loro occhi s’incrociarono, provarono un’emozione indescrivibile: non erano mai stati cosi vicini fino a quel momento e adesso entrambi avvertivano delle fastidiose farfalle danzargli nello stomaco, le loro guance si tinsero di rosso e sentivano un misterioso calore propagarsi per tutto il loro corpo. Queste sensazioni aumentarono d’intensità mentre i due avvicinavano lentamente i visi tra loro ed esplosero quando le loro labbra si posarono l’una sull’altra.
Chiusero gli occhi in preda ad emozioni mai provate prima in vita loro e niente sembrò avere importanza apparte loro due.
Dopo un intervallo di tempo interminabile, i loro visi si staccarono sempre lentamente e piano piano i loro occhi si riaprirono.
Ancora presi nel loro mondo, non si accorsero delle espressioni di puro stupore che si erano materializzate sui volti degli assistenti.
Qualcuno tra di loro ebbe il coraggio di iniziare ad applaudire, risvegliandogli dal loro stato e riportandoli alla realtà.

Quando si accorsero della situazione, si staccarono di colpo, rompendo la magia che si era venuta a creare e arrossirono.
Mentre Blaineley si dirigeva di corsa da un’altra parte, Chris tossi e domandò:-Adesso, avete capito come fare?-
I due ragazzi annuirono con la testa, ancora stupiti dalla scena che si era appena svolta di fronte agli occhi di tutti: il loro capo e Blaineley si erano dati un bacio che definire da oscar era poco. Quello era stato proprio un vero bacio di un amore che non sarebbe mai stato ammesso da nessuno dei due.
Ripresosi dal loro stato di meraviglia, i due giovani riprovarono la scena e, solo dopo tre tentativi, la scena fu perfetta, anche se non era lontanamente paragonabile a quella interpretata dai due presentatori.                                                          
– Ok, adesso tocca alla scena dello zio che decide di rinchiudere la nipote nella torre del signore. Dopo questa, faremo cinque minuti di pausa e poi ripeteremo tutto dall’inizio. Forza!- incitò Chris, attraverso il suo inseparabile megafono e seduto sulla sua sedia.
Sul suo volto, era presente la solita espressione impassibile di sempre ma Chef, conoscendolo più di chiunque altro, sapeva che l’amico dentro di sé era confuso come mai in vita sua.  E cosi era, infatti, ma, essendo un attore professionista, il conduttore sapeva mascherare bene i sui sentimenti.
Per la scena, gli attori scelti erano: Matt, Marina e Robert.

Scena sei: la decisione di Alessandro                                                                                            
-Cosa? Mia nipote si vede con il capomastro che lavora nelle terre di mio fratello?- urlò Alessandro, arrabbiato e battendo il suo bastone d’oro sul pavimento                                                                                                                                                                
-Si, mio signore. Ho visto con i miei stessi occhi quei due baciarsi davanti al pozzo del cortile- confermò Robert, guardando l’altro negli occhi.
– Non è possibile. Qui urge prendere dei seri provvedimenti. Va a chiamarla- ordinò Alessandro, con tono perentorio al fedele maggiordomo che corse subito fuori dal salotto.                                                                                                      
Pochi minuti dopo, Robert ritornava accompagnato da un’Elena sorridente come poche volte l’aveva vista da quando il padre era morto.
– Mi hai fatto chiamare, zio Alessandro?- chiese la giovane, fermandosi davanti al parente
-Si, Elena. Ho saputo che tu e George, il capomastro di tuo padre, avete cominciato a frequentarvi molto spesso in quest’ultimo periodo. E’ vero?- 
-Si, zio. Io mi trovo molto bene con lui e... -                                                                                   
-Basta! Da adesso in poi, ti sarà proibito vederlo e di uscire dalle mura di questo castello! Sei una principessa ed è giunto il momento che ti comporti come tale!- l’interruppe l’uomo, con tono arrabbiato.
Gli occhi della nipote s’inumidirono e mormorò:-Non puoi farmi questo, zio. Non ho fatto niente di male!-
-Mi dispiace ma questa è una mia decisione. Portatela nella torre del signore e rinchiudetela!- gridò Alessandro con espressione seria e furiosa.

-Stop! Perfetta! State migliorando, bravi! Adesso cinque minuti di pausa e poi riproviamo tutto da capo!- concesse Chris, facendo sospirare di sollievo gli altri.                                                                                                                                                   

Il tempo di un caffè veloce e tutti erano di nuovo sul set, pronti per riprovare tutto dall’inizio.                                                                                                                                       

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Capitolo 8
*** Giorno 5 (1 parte) ***


Giorno 5 (1 parte) Chris McLean si girava e rigirava in continuazione, steso sulla sua branda. Il sonno sembrava averlo abbandonato quella sera e ancora non si spiegava il perché. Era stanco e non vedeva l’ora di dormire.
Certo, la branda non era per nulla comoda e all’altezza dei suoi standard ma, fino alla notte precedente, ci aveva dormito decentemente.
Stufo di dover cambiare continuamente posizione e stanco, gettò le coperte di lato e si mise seduto. Lanciò un’occhiata al suo orologio da polso e sospirò: erano le due e mezzo. Se non dormiva al più presto, la mattina seguente si sarebbe svegliato con delle terribili occhiaie e borse sotto gli occhi.
Si passò una mano tra i capelli e il suo sguardo cadde sulla boccetta di gel, posata in cima alla sua valigia e restituitagli poche ore prima, durante la cena, da Blaineley in persona.                                            
Blaineley… se ci ripensava, gli veniva ancora in mente il momento in cui l’aveva baciata di fronte a tutti. In quell’istante, si era sentito strano come mai in vita sua: il cuore che gli batteva all’impazzata, il calore improvviso che aveva avvertito per tutto il corpo, le farfalle nello stomaco e la scarica di adrenalina che lo percosse appena le loro labbra si incontrarono.                      
Chiuse gli occhi e gli parve di risentire la piacevole sensazione data dalle morbide labbra di lei, il suo dolce profumo alla vaniglia e la lingua di lei che giocava a rincorrere con la sua.
Ah, era stato un bacio fantastico e l’avrebbe fatto volentieri un’altr… no!                                  
Svegliati Chris! Tu non puoi innamorarti di una donna acida, sadica e falsa come quella Blaineley! No, signore! 
E allora perché in quel momento, il cuore gli stava dicendo tutt’altra cosa?                                                                      

Ma Chris McLean non era l’unico ad aver problemi ad addormentarsi quella sera…                                                  

Anche nella tenda di Blaineley, quest’ultima non era riuscita a chiudere occhio e provava le stesse emozioni che avvertiva in quel momento il conduttore.

Quel bacio li aveva sconvolti e messi di fronte a una realtà che non sarebbe mai stata ammessa da nessuno dei due. Perché quell’accaduto significava una cosa sola: entrambi provavano qualcosa l’uno per l’altra…

Quella notte, nessuno dei due riuscì a chiudere occhio fino al sorgere delle prime luci dell’alba …                       

-Hai visto che facce?-                                                                                                                              
 -Si, sembra che nessuno dei due abbia dormito questa notte. Secondo te, sarà per il bacio che si sono dati ieri?-
- Probabile. Hanno stupito tutti ma infondo si sa che tra quei due c’è vero amore, anche se sono troppo testardi per ammetterlo-
Erano questi i commenti degli assistenti quando la mattina seguente videro entrare nella tenda dei pasti una Blaineley e un Chris esausti e con delle borse sotto gli occhi.  Sentendo i loro discorsi, i due conduttori si girarono verso di loro e, dopo averli fulminati con lo sguardo, si diressero verso il banco per prendere un muffin e un caffè doppio.                                         
Mentre prendevano il muffin, le loro mani si sfiorarono e i due si fulminarono con gli occhi prima che Chris soffiasse, con un sorrisetto, il dolcetto adocchiato da Blaineley e si allontanasse, lasciando quest’ultima a seguirlo con lo sguardo e irritata. 
 Il tempo di mangiare che tutti si ritrovarono sul set, pronti a ricevere istruzioni da parte di Chris che non tardarono ad arrivare.
- Bene, ragazzi, Oggi gireremo altre tre scene. La prima sarà quella di George che viene a sapere della decisione di Alessandro e sfida quest’ultimo; la seconda riguarderà la sfida con le spade e la terza e ultima scena riguarderà lo scambio delle lance. Tutto chiaro?-
-Si, capo!- confermarono quelli che ormai erano diventati gli attori del film.                                                                           
Per la prima scena, si fecero avanti Tom, Robert, Anna e Matt che interpretavano rispettivamente George, Robert, Nina e Alessandro.
Anna era una ragazza sui venticinque anni. Bassa e abbastanza robusta, aveva gli occhi e i capelli castani che portava legati in una coda. Era vestita come una cameriera.                                                               

Scena sette: George sfida Alessandro  
                                                                                             
 -Cosa? Il re ha ordinato che Elena rimanga chiusa nel castello a vita? Ma com’è possibile?- chiese George, stupito alla sua migliore amica Nina.
Quest’ultima lavorava come serva al castello e aveva sempre appoggiato la storia tra lui e la principessa, facendo da tramite tra il castello e il suo miglior amico.
 – Sì, George. Purtroppo non si sa come ma il signore è venuto a sapere della vostra relazione. Ha deciso che è giunto il momento che la signorina si comporti come la principessa che è in realtà- rispose Nina, dispiaciuta.                                         
– Non può fare una cosa del genere. Adesso, mi sentirà!- esclamò George, uscendo di corsa dalla taverna in cui si trovavano.   
– Signore, c’è George alla porta. Dice di voler parlare con voi- comunicò Robert, entrando nel salotto e trovando Alessandro seduto sulla sua sedia davanti al camino
-Bene, non ha perso tempo a quanto pare- ghignò l’uomo, chiudendo il libro che stava leggendo-Fallo entrare, Robert. Non vedo l’ora di parlare con lui – aggiunse, preparandosi a ricevere il ragazzo.                                                                     
– D’accordo, signore-annui il maggiordomo, andando a chiamare il giovane.                                    
Pochi minuti dopo, lo zio di Elena e il suo ragazzo si trovarono uno di fronte all’altro.                                            
– Benvenuto nella mia umile dimora, ragazzo. Qual buon vento ti porta qui?-                                           
-Smettila con la commedia. Sai benissimo perché sono qui-, disse George, serio in volto.                         
– Hai  ragione, ragazzo. Che cosa hai intenzione di fare?-                                                                           
-Ho intenzione di sfidarti e il premio in palio sarà Elena-                                                                               
-Accetto la sfida, ragazzo-.

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Capitolo 9
*** Giorno 5 (2 parte) ***


Giorno 5 ( 2 parte) -Ho intenzione di sfidarti e il premio in palio sarà Elena-    
-Accetto la sfida, ragazzo-.                                                                                                                  

- Ottima scena, ragazzi. Sotto con la seconda e vedete di metterci sempre questa intensità, ok?- commentò Chris, seduto sulla sua poltrona.
 – Concordo con mister simpatia- aggiunse Blaineley, seduta al suo fianco e su un’altra sedia, da regista mezza mangiucchiata dai topi al contrario di quella del conduttore che era praticamente nuova.  
Tutti li guardarono stupiti: era raro vedere quei due andare cosi d’accordo…                                     
-Hai visto? Quei due per una volta sono d’accordo tra loro-                                                                                               
-Si. L’amore fa miracoli, a quanto pa... -                                                                                             
-Basta voi due! Meno chiacchiere e pensate a sistemare la scenografia per la prossima scena o non vedrete un soldo!- li richiamò all’ordine Chris, attraverso il suo megafono                     
I due assistenti sbuffarono e ritornarono al lavoro. A quanto pare, i miracoli accadevano fino a un certo punto.      
– Ottimo, tutti in scena!- urlò il conduttore, quando tutto fu pronto per girare la seconda scena del giorno.             

Scena otto: la prima prova                                                                                                                   
La sfida tra i due pretendenti era finalmente iniziata. Tutte le persone erano in subbuglio per vedere chi tra Alessandro e il giovane George avrebbe vinto. Il torneo si sarebbe svolto in due prove: la prima sarebbe stata uno scontro con delle spade di legno mentre la seconda avrebbe visto i due sfidarsi con delle lance e a bordo di cavalli.
I due si erano sistemati all’esterno e, dopo essersi messi l’armatura, attesero di ricevere il via.
 – Fermi! Fermate questa pazzia prima che qualcuno si faccia male!- urlò Elena, cercando di fermare quei due pazzi con le lacrime agli occhi
Venne trattenuta con forza da Nina e vide avvicinarsi George, vestito con un’armatura argentata. Il ragazzo sorrise e disse:- Stai tranquilla, amore. Vincerò questo duello e staremo insieme per tutta la vita, te lo prometto- 
 -Mi raccomando, stai attento. Promettimelo- replicò la ragazza, guardandolo negli occhi.                   
–Te lo prometto- promise il ragazzo e in quel momento si senti un abitante annunciare l’inizio del combattimento – Devo andare, adesso. Fai il tifo per me, mi raccomando- aggiunse, allontanandosi dalle due giovani.
Pochi minuti dopo, George e Alessandro si trovavano uno di fronte all’altro e al via scattarono l un verso l’altro. Le due spade si scontrarono tra loro e i due presero a scambiarsi fendenti in tutte le direzioni.
 – Non ti vuoi arrendere, vero? E cosi importante Elena per te al punto tale che rischieresti la tua vita per lei?- domandò Alessandro, quando le loro armi s’incontrarono per l’ennesima volta.
 – Sì, è tutta la mia vita. Non potrei mai sopportare di perderla e di saperla nelle tue luride mani- rispose il ragazzo, convinto e parando il fendente dell’altro                                                                                                 
 - E’ davvero molto nobile da parte tua.Ma devi imparare a non sottovalutare chi ti trovi di fronte, ragazzo- replicò Alessandro, sorridendo e facendo allontanare il nemico con una spinta.
– Lo vedremmo- ribattè il ragazzo, prima di scagliarsi contro l’uomo e iniziando a menare dei velocissimi fendenti che spiazzarono l’altro al punto tale che perse l’arma, decretando la vittoria del giovane.
Mentre l’abitante annunciava la vittoria del giovane, quest’ultimo si avvicinò ad Alessandro e, ghignando esclamò:-Come vedi, anche tu devi imparare a fare meglio i conti. Niente può sconfiggere il vero amore-
Alessandro ringhiò mentre lo osservava allontanarsi e sussurrò:-Staremo a vedere. La sfida tra noi due non è ancora finita, George-.

– Ottimo! Vi concedo cinque minuti di pausa e poi riprenderemo con l’ultima scena!-                                  
Alla frase di Chris, tutti sospirarono di sollievo e, mentre gli assistenti e Blaineley si allontanavano, Chef decise di parlare con l’amico. Si avvicinò a lui e disse:-Allora?-                    
-Allora cosa, amico? Tutto procede bene e…- chiese Chris, stupito e alzandosi dalla sua sedia
 -Non fare lo stupido. Sai benissimo a cosa mi riferisco. Cos’hai intenzione di fare con Blaineley?-
 Il conduttore diventò rosso a sentire pronunciare il nome della donna e, spostando lo sguardo, rispose:- Oh, intendevi quello… Bè, non muoverò un dito. Io e quella donna finta e falsa come le sue extencion non abbiamo niente da spartire-   
Chris si allontanò e il cuoco, sospirando, mormorò:-Eppure sono sicuro che farà qualcosa-             

Cinque minuti più tardi, tutti si ritrovarono sul set per filmare la terza scena.                                                               
– Motore e… azione!- annunciò Chris, attraverso il suo immancabile megafono.

Scena nove: lo scambio delle lance                                                                                                      
 – E’ sicuro di quello che sta per fare, signore? Non le sembra di esagerare?-chiese Robert, quando lui e Alessandro si ritrovarono a sostituire le lance che quest’ultimo e George avrebbero utilizzato per la seconda prova.
 – Si, Robert. Il nostro caro George avrà una piccola sorpresa nella seconda prova che gli costerà cara. Non la trovi un’idea geniale?- rise Alessandro, mettendo del veleno sulla lancia che avrebbe utilizzato lui.
Il maggiordomo rimase attonito di fronte a tanta malvagità e, convinto di non voler andare fino in fondo, esclamò:-No, lei è completamente pazzo ed io non ho più voglia di seguirla in questa follia. Quel ragazzo non merita questa fine e lei lo sa benissimo. Addio, signore-.
Fece per dirigersi verso l’uscita quando fu richiamato dalla voce di Alessandro                       
-Sa che se uscirà da quella porta sarò costretto a ucciderla, vero?-                                                
-Mi consideri pure già morto, signore- rispose Robert, aprendo la porta e uscendo.
Alessandro alzò le spalle e continuò a mettere sulla lancia del veleno: presto, George non sarebbe stato più un problema.

– Stop! Perfetto e adesso tutti a lavarsi e poi a nanna- annunciò Chris, decretando la fine delle riprese
Mentre tutti si dirigevano verso le docce, il conduttore fermò Blaineley per un braccio e disse:- Ferma, noi due dobbiamo parlare-
A quel contatto, i due arrossirono e la donna, sfuggendo dalla presa dell’altro e incrociando le braccia al petto, ribattè:- Per una volta sono d’accordo con te, conduttore da quattro soldi-  
 - Bè ecco… io… io…- balbettò il conduttore, la bocca improvvisamente asciutta e un groppo alla gola. Dannazione, perché le parole non gli uscivano?
-Allora?- battè il piede a terra, la donna

Si stava spazientendo e il freddo che incominciava a sentire non aiutava di certo quella situazione cosi difficile per entrambi.
Chris prese
un respiro profondo e incominciò a dire:- Blaineley, io... -                                                  
-Salve bighelloni! Come va?- sentirono urlare da una voce maschile
 I due si voltarono verso la direzione da cui proveniva e…                                                                                
- Owen! E tu cosa ci fai qua?-   

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Capitolo 10
*** Giorno 5 (3 parte) ***


Giorno sei -Salve bighelloni! Come va?- sentirono urlare da una voce maschile                                                               
 I due si voltarono verso la direzione da cui proveniva e…                                                                                 
- Owen! E tu cosa ci fai qua?-                                                                                                             

Davanti ai due conduttori, si trovava un Owen sorridente e che aveva scrafiniato dei pop corn dalla tenda dei pasti.
– Bè, la produzione mi ha mandato a controllare la situazione. Non so perché ma non si fidano delle tue parole, Chris- spiegò il giovane, portandosene una manciata alla bocca
-Me lo chiedo anch’io. A domani- ribattè Chris, allontanandosi con aria truce.                                                               
Sul volto della conduttrice, compari un’espressione arrabbiata e infastidita e Owen, accorgendosene, chiese:-Ho forse interrotto qualcosa?- 
-Ah!- si lamentò lei, andandosene dalla parte opposta a quella presa dal conduttore.                                         
Owen la guardò allontanarsi per poi portarsi un'altra manciata di popcorn alla bocca. Ancora non capiva: cos’era successo?

Maledetto Owen! Aveva rovinato tutto! Proprio adesso che si era deciso a parlare con Blaineley di quello che era successo sul set!
Erano questi i pensieri di Chris McLean mentre si dirigeva verso le docce con passo svelto e deciso. Era furioso con quel ragazzo e con quei produttori da strapazzo che non credevano alle sue parole e che gli inviavano delle maledette spie.
Come se non fosse già abbastanza stressato per conto suo!                                                                
Sospirando, entrò nelle docce riservate ai soli conduttori. Con gesti rabbiosi, si liberò dei vestiti ed entrò in quella che ormai era diventata la sua cabina doccia. Aprì l’acqua e lasciò che il getto caldo dell’acqua gli lavasse via la stanchezza e lo stress inevitabile delle riprese. Mancavano ancora due giorni alla distribuzione del film e loro avevano ancora molte cose da fare dal filmare le ultime scene al montaggio video.
Sospirando ancora, appoggiò un braccio alla parete e mise sopra di esso la testa Era stanco e per di più quella situazione con Blaineley lo metteva non poco in difficoltà.                         
Nella sua vita, aveva avuto almeno un centinaio di relazioni da una notte e via ma era la prima volta in assoluto che si sentiva cosi. In quel momento, non si riconobbe: cosa gli stava succedendo? Stava davvero per rilevare i suoi sentimenti a quella?
No, Chris McLean non l’avrebbe mai fatto! Da quel momento in poi, avrebbe pensato solo alle riprese e a portare a termine il suo compito! Niente più distrazioni o altro!                                   
Si beò ancora per qualche minuto la sensazione di rilassamento che gli stava regalando il getto dell’acqua e poi la chiuse. Dopo essersi circondato la vita con un asciugamano, usci e ne recuperò un altro dalla pila di fronte a lui, iniziando ad asciugarsi i capelli.
Proprio in quel momento, entrò Blaineley e l’aria diventò improvvisamente bollente e tesa.                         

Dopo essersi fatta una bella passeggiata per calmare i suoi nervi, la conduttrice si diresse verso le docce, sapendo che quest’ultime erano vuote. Appena entrata, ebbe una sorpresa inaspettata: all’interno di esse, Chris McLean, con in vita solo un asciugamano, si stava asciugando i capelli.                                                                                          
La donna non poté impedire ai propri occhi di soffermarsi sul fisico muscoloso dell’uomo che aveva di fronte e alle goccioline d’acqua che scendevano dai suoi capelli ancora umidi.
Dovette ammettere a se stessa che davanti ai suoi occhi e a pochi passi da lei, si trovava l’uomo più bello e affascinante che avesse mai incontrato nella sua vita.                                                                   
I due si guardarono negli occhi e, dopo un silenzio imbarazzante, Chris decise di romperlo.               
– Ehm, io andrei... - balbettò, con le gote rosse dalla vergogna.                                                                                       
La donna annui e lo segui con lo sguardo mentre quest’ultimo usciva di corsa.                        
Appena spari dalla sua vista, lei avverti le proprie guance bruciare: era diventata rossa.                                                                   
Scuotendo la testa per riprendersi, la conduttrice decise che da quel momento si sarebbe concentrata solo sulle riprese e non su altro.
Ma come poteva rimanere impassibile di fronte a una bellezza del genere come quella che possedeva quel diabolico conduttore?

Nel frattempo, Chris si era rintanato nella sua tenda e si stava maledicendo per aver dimenticato l'accappatoio nell'abitazione mentre cercava di far rallentare il battito del proprio cuore.
Non si era mai sentito cosi tanto imbarazzato in vita sua. Anche se doveva ammettere che gli aveva fatto piacere lo sguardo sognante della donna. Sembrava volerlo mangiarlo con gli occhi e il conduttore si ritrovò a sorridere: la sua bellezza e magnetismo avevano colpito ancora.

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Capitolo 11
*** Giorno 6 (1 parte) ***


Giorno sei (1 parte) Il mattino seguente, tutti si ritrovarono sul set e subito notarono che c’era stato un ulteriore cambiamento tra Chris e Blaineley. I due s’ignoravano e stavano l’uno distante dall’altro, come se la magia che li aveva uniti era sparita.
La domanda che si stavano ponendo le loro menti confuse era: cos’era accaduto tra quei due?
Ma non poterono rimuginarci sopra che Chris incominciò a dare le direttive del giorno. In quella giornata, avrebbero girato le ultime scene. Nell’ordine:                                                                      

1.    La morte di George
2.    Incinta
3.    La morte del bambino
4.    Il matrimonio

Le direttive del conduttore suscitarono le lamentale e le proteste da parte degli attori: le scene erano troppe da fare in un giorno solo.
– Non me ne frega niente delle vostre opinioni.Dopodomani il film sarà distribuito nelle sale e noi dobbiamo ancora girare e montare i vari pezzi. Quindi, tutti a lavoro e senza commenti- stroncò le proteste Chris, con tono serio e arrabbiato.
Ci mancava solo che gli dicessero come fare il proprio lavoro.                                                                                    
Gli attori continuarono a borbottare tra loro a bassa voce per non farsi sentire e presero posto.

Scena dieci: la morte di George:                                                                                                              
La prima sfida del torneo si era conclusa con la vittoria del giovane George. Quest’ultimo si stava finendo di sistemare nella sua tenda quando una giovane ragazza s’intrufolò. Sentendo il fruscio, George si girò appena in tempo per vedere Elena gettargli le braccia al collo con le lacrime agli occhi.                                                                                                            
– Cosa ci fai qui?- chiese il ragazzo, stupito                                                                                                  
- Abbracciami, ti prego- rispose la ragazza, evitando la domanda del giovane.                                                           
Non perdendo un secondo, il ventenne la accontentò e lei poté sfogare tutta la sua pena e le sue lacrime tra le braccia dell’uomo che amava.
– Ehi, calma. Non sto andando a morire- cercò di rassicurarla lui, accarezzandogli la schiena.
Quella frase bastò a far staccare la giovane dal suo petto e mormorò:-Non si può mai sapere. Mio zio è capace di tutto e…- 
-Non mi succederà nulla. Ma se ti fa stare più tranquilla, farò attenzione, ok?-.                                   
La giovane annui prima di rintanarsi un’altra volta nel suo petto e tra le sue braccia.                       
 In quel momento, sentirono una tromba suonare e il giovane si staccò a malincuore dalla sua ragazza. Abbandonò la tenda, lasciandola da sola e in lacrime.                                                          
Pochi minuti dopo, Alessandro e George si ritrovarono uno di fronte all’altro, intorno a loro una folla che acclamava a gran voce il nome di quest’ultimo.                                                            
I due salirono sui propri cavalli e, al via di uno degli abitanti, corsero l un verso l’altro. Le due lance si scontrarono tra loro e la situazione continuò a essere di stallo per alcuni minuti. La svolta si ebbe quando, scendendo a terra, la lancia di Alessandro riuscì a respingere quella di George e a ferirlo su una guancia.                                                                  
Un rivolo di sangue usci dalla ferita e Alessandro ghignò: presto, George sarebbe morto avvelenato.
Tutto andò come previsto dai suoi piani, pochi minuti dopo, a George gli si appannò la vista e Alessandro ne approfittò per colpirlo a morte.
Il tempo si fermo mentre il corpo del ragazzo cadeva a terra con un tonfo.                                    
– George!- gridò Elena, correndo a inginocchiarsi di fianco a lui e stringendolo tra le braccia
 -Elena… mi… dispiace… tanto- mormorò George, con gli occhi quasi chiusi e con tono sempre più debole.
– Shh, non parlare. Andrà tutto bene, ci sono io con te- sussurrò la ragazza, con gli occhi lucidi e accarezzandogli il volto.
 – Non... doveva… finire… cosi…- tossi George ormai vicino alla morte – Sento che le forze mi stanno lentamente abbandonando. Prima di morire, voglio che tu sappia che ti ho sempre amato, Elena.-
- Anch’io ti amo, George- confessò Elena, con le lacrime che gli stavano rigando il viso.                                          
– Stai attenta a tuo zio, Elena. E’ un uomo malvagio e…- un colpo di tosse interrupe la sua frase -E’ giunta la mia ora. Addio, vita mia-
In quel momento, George chiuse gli occhi per sempre e si senti solo il grido di puro dolore di Elena propagarsi nell’aria.  

–Stop! Perfetta!- urlò Chris, con gli occhi stranamente lucidi.                                                  
Quella scena l’aveva colpito più di quanto si aspettasse e, nascondendo i suoi occhi e fingendo noncuranza, esclamò:-Sotto con la seconda scena!- attraverso il suo megafono.                        
Nessuno si era accorto della cosa tranne Blaineley che, come il conduttore, aveva nascosto i suoi. 

Scena undici: Incinta                                                                                                                   
Erano passati due giorni dalla morte di George e la povera Elena stava lentamente morendo dal dolore. Stava diventando sempre più pallida e magra e a nulla servirono i tentativi di Nina che come la ragazza, stava soffrendo per la morte del suo migliore amico.   – Signorina, le ho portato la colazione- disse Nina, entrando nella camera della giovane e posando il pasto sul tavolino.
Elena se ne stava seduta su una sedia davanti alla finestra. Indossava una camicia da notte e lo sguardo era vacuo e spento mentre il viso era sempre più pallido.                                                                                                 
Nina si preoccupò del suo stato e provò a convincere la ragazza a mangiare qual cosina, altrimenti si sarebbe ammalata.
La giovane non rispose e Nina stava per perdere ogni speranza quando vide Elena alzarsi e correre in bagno. Senti i suoi conati di vomito e, preoccupata, si avvicinò alla porta
 -Signorina, si sente bene?- chiese, bussando leggermente alla porta                                                                               
La porta si apri ed Elena comparve sulla soglia ed esclamò:-No, Nina. E’ da qualche giorno che l’odore del cibo mi da fastidio e mi viene la nausea-
Nina fu colta da mille dubbi  finchè non arrivò l’illuminazione.                                                                                         

– Signorina, non è che lei è incinta?- tentò, con sguardo dubbioso                                                          
Vide l’espressione dell’altra diventare stupita e chiedere con tono incrinato:-Io incinta? E di chi?.-
-Signorina, ci pensi bene. Non le viene proprio in mente nessuno?- domandò Nina sorridendo 
Elena ci pensò qualche secondo e poi capi: non era possibile…                                                      
 -Il padre del bambino è George- ammise, portandosi le mani sulla pancia e con gli occhi lucidi.    
                         

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Capitolo 12
*** Giorno 6 (2 parte) ***


Giorno 6 (2 parte) Nina fu colta da mille dubbi finchè non arrivò l’illuminazione.                                                                                         
– Signorina, non è che lei è incinta?- tentò, con sguardo dubbioso                                                          
Vide l’espressione dell’altra diventare stupita e chiedere con tono incrinato:-Io incinta? E di chi?-
-Signorina, ci pensi bene. Non le viene proprio in mente nessuno?- domandò Nina sorridendo 
Elena ci pensò qualche secondo e poi capi: non era possibile…                                                       
-Il padre del bambino è George- ammise, portandosi le mani sulla pancia e con gli occhi lucidi.    

– Anche questa è perfetta! Adesso, vi concedo cinque minuti di pausa e poi gireremo le ultime due scene!-annunciò Chris, attraverso il suo megafono.
Gli attori sospirarono e si allontanarono, seguiti a ruota da Blaineley, Chef e Chris.                                
Mentre si allontanava verso la tenda del buffet, Blaineley fu fermata da Owen che, tormentandosi le mani, disse:-Ehm, ti posso parlare un attimo, Blaineley?-                                        
-Parla e vedi di fare in fretta. Ho ancora quattro minuti per andare a bere un caffè e non voglio sorbirmi le urla isteriche di quel conduttore da quattro soldi!- rispose la donna, incrociando le braccia al petto.
– Beh, ecco vedi… non sono qui solo perché mi ha inviato la produzione. C’è un’altra ragione ed è... - le gote di Owen diventarono rosse e incominciò a sudare, generando anche una puzzetta.
– Owen! Datti una calmata e parla- ribattè Blaineley, mettendosi una moletta al naso                          
-Scusa, sono nervoso- rise, nervosamente, il ragazzo – La verità è che io…. Io…-                           
-Allora?- battè il piede a terra la donna, spazientita
 -Io ti amo!- urlò il ragazzo, facendo un respiro profondo e dicendo tutto d un fiato.                         
La donna rimase spiazzata ma non ebbe il tempo di fare niente che si ritrovò le labbra del ragazzo sulle sue. La stava baciando e non si accorse del pugno velocissimo che aveva colpito la guancia di Owen, facendolo cadere a terra. Ripresosi dallo stupore, alzò lo sguardo dal corpo del ragazzo a terra e quando vide chi era stato a colpire l’altro rimase sorpresa e confusa. 

Chris stava chiacchierando con Chef durante il tragitto quando il cuoco notò che l’amico si era bloccato con un’espressione stupita e furiosa sul volto che mai gli aveva visto in precedenza. Nemmeno durante il reality, aveva avuto un'espressione del genere.  
Lo vide chiudere i pugni rabbioso e, prima che lo potesse fermare, il conduttore era scattato verso la coppia e aveva mollato un gancio destro sulla guancia dell’altro.

Chef e Blaineley erano stupiti di fronte a una reazione del genere. Nessuno dei due si aspettava di certo una cosa simile da parte di quel conduttore cosi distaccato e freddo con tutti.                                                                                               
I due conduttori si lanciarono uno sguardo e Chef capi che doveva lasciarli da soli.                             
– Ehm, io vado- disse, prendendo Owen su una spalla.                                                                              
Mentre si allontanavano, i due sentirono quest’ultimo esclamare:- Cavoli, Chris ha un gancio veramente niente male-.   

-Cosa diamine ti è preso?- sbottò la donna, guardandolo con aria truce    
                                             

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Capitolo 13
*** Giorno 6 (3 parte) ***


Giorno 6 (3 parte) I due conduttori si lanciarono uno sguardo e Chef capi che doveva lasciarli da soli.                            
– Ehm, io vado- disse, prendendo Owen su una spalla.                                                                              
Mentre si allontanavano, i due sentirono quest’ultimo esclamare:- Cavoli, Chris ha un gancio veramente niente male-
 -Cosa diamine ti è preso?- sbottò la donna, guardandolo con aria truce. 
                                                 

-Allora, vuoi rispondere alla mia domanda? Cosa diamine ti è preso?- chiese di nuovo Blaineley, siccome il conduttore era rimasto in silenzio.
Era totalmente immerso nei suoi pensieri e solo quando l'altra ripeté la domanda, si riscosse. Con tono serio e deciso, replicò:- Non devo dare delle spiegazioni a te. Adesso, ritorniamo sul set che dobbiamo lavorare-.
Blaineley lo guardò allontanarsi e gli urlò dietro:-E la mia pausa?-                                                          
-Mi sembra che tu abbia fatto già abbastanza pause per oggi. Al lavoro- fu la risposta di Chris, mentre continuava ad allontanarsi.

Confuso, questo era il termine che racchiudeva alla perfezione il suo stato d’animo. Ancora non capiva cosa gli era preso pochi minuti quando aveva mollato un gancio destro in faccia a Owen: sapeva solo che, appena aveva visto quei due baciarsi, aveva sentito una specie di ansia e di rabbia percorrergli tutto il corpo e, prima che lo potesse fermare, quest’ultimo era scattato da solo.
Si fermò come colpito da un’improvvisa illuminazione: era forse geloso?                                                      
-Io geloso? No, figuriamoci! E’ proprio una follia- rifletté ad alta voce Chris, alzando le spalle e continuando a camminare.      

Nel giro di pochi minuti, tutti si ritrovarono sul set pronti a girare le ultime due scene.

Scena dodici: la morte del bambino                                                                                                                 
Erano passati nove mesi dal giorno in cui Elena aveva scoperto di essere incinta e la giovane era al settimo cielo quando nacque il piccolo Mark. Quel bambino fu come un raggio luminoso nella vita ormai ombrosa della giovane e in quella degli abitanti del castello. Tutti avevano adorato George per via del suo carattere buono, gentile e affabile e vedere quel bambino che sembrava la piccola fotocopia del padre, li riempiva di gioia. Solo una persona non era per nulla felice e meditava vendetta…
-Un figlio! Ha avuto un figlio da quello! Ancora non ci credo!- sbottò Alessandro, battendo un pugno sul bracciolo della sedia su cui era seduto.
 – Mi dispiace, signor. Vuole che faccia qualcosa?- chiese un uomo, avvolto in un mantello e nero che non lasciava intravedere nulla.
– Sì, voglio che uccida quel bambino. E che sia un lavoro pulito, senza sangue e prove- rispose Alessandro, congiungendo le mani e appoggiando il mento su di esse.                                              
– Ai suoi ordini, signore- replicò la figura, inchinandosi leggermente per poi scomparire.                                                           
Nel frattempo, rinchiusa nella camera, Elena tentava di calmare suo figlio. Aveva appena due settimane e non capiva perché quella sera era cosi irrequieto. Piangeva disperato e sembrava non voler lasciar andare sua madre da come stringeva forte la sua vestaglia da notte.
 – Calma, piccolo mio. La mamma è qui con te e non ti lascia da solo- mormorò la ragazza, cullandolo in maniera dolce.
Il bambino incominciò a calmarsi al suono della sua voce e, dopo poco, era profondamente addormentato. Facendo attenzione a non svegliarlo, Elena lo posò delicatamente nella sua culla e lo copri con la sua copertina. Era troppo freddo per un bambino cosi piccolo.
Elena lasciò un’ultima carezza sul volto di suo figlio e poi s’infilò sotto le coperte del suo letto.


Assicurandosi che la ragazza stesse dormendo profondamente, un’ombra entrò dalla finestra e si avvicinò alla culla del bambino. Era la stessa persona che poco prima aveva parlato con Alessandro.
Vide un cuscino a terra e pensò che fosse l’arma perfetta per ucciderlo. Un lavoro pulito.                   
Lo prese e lo avvicinò al visino angelico del piccolo. Premette con forza e poco dopo il cuore del piccolo cessava di battere.
– Addio, piccolo- sussurrò, prima di sparire nel nulla e avvolto dal buio della notte.                                                

– Stop! Bene, sotto con l’ultima scena e poi potremmo smontare tutto- comunicò Chris, suscitando la gioia degli attori che non vedevano l’ora di terminare le riprese.                                         

Scena tredici:. Il matrimonio                                                                                                                                
Pochi minuti dopo al terribile evento, Elena si svegliò, provando una terribile fitta al petto. Terrorizzata, si avvicinò alla culla e prese in braccio il neonato. Notò subito che qualcosa non andava: quest’ultimo non respirava.
Prese a scuoterlo ma niente: il bambino non riprendeva conoscenza.                                                                      
– No – mormorò, incominciò a piangere e strinse forte a sé il corpicino privo di vita del neonato.
Ma la rabbia prese presto il posto della tristezza e la ragazza si ritrovò a camminare per i bui corridoi del castello. Il suo obiettivo era uno solo ed era proprio nel salotto in cui aveva appena messo piede.
– Tu! Tu sei la persona più spregevole e crudele che conosca!- esclamò, puntando il dito contro Alessandro
-Cavolo, ma quanti bei complimenti escono da quella bocca. E cosa avrei fatto per meritarmeli cosi tanto?- sorrise l’uomo, guardandola dritta negli occhi.
 – Sai benissimo a cosa mi riferisco. Sei stato tu a uccidere George e a far uccidere mio figlio, il simbolo del nostro amore. Bè, sappi che me ne andrò e che non ci rivedremmo mai più perché provvederò a denunciarti - disse Elena, voltandosi verso la porta ma fu bloccata dalla risata di Alessandro.                                                                                                         
– Cosa c’è da ridere?- domandò lei, fermandosi.                                                                             
– Penso che non ti convenga farlo. Credi che con le mie conoscenze e con i miei mezzi io non possa corrompere la giustizia?- chiese Alessandro, avvicinandosi a lei con un ghigno sul volto.
In quel momento, Elena capi tutto: era sempre stato lui. C’era sempre stato lui dietro agli avvenimenti brutti che gli erano capitati.
– Sei sempre stato tu. C’eri sempre tu dietro alle morti che sono avvenute in questo periodo, Perché l’hai fatto?- lacrime di rabbia scendevano dai suoi occhi                                                                                                                                              
 – Perché l’ho fatto? Per l’eredità, ovviamente-                                                                                 
- Mi fai schifo! Ma penso che tu abbia in mente qualcosa, vero?- replicò la donna, incrociando le braccia al petto e guardandolo.
-Sei una ragazza intelligente. Elena. Hai ragione, ho in mente qualcosa. Voglio che tu mi sposi –
- Cosa? Dopotutto quello che mi hai fatto? Non ci penso neanche!-                                                                                       
-Dovrai rivedere la tua posizione, mia cara. Altrimenti, i tuoi amici ne pagheranno le conseguenze-
Elena strinse i pugni in preda alla rabbia ma, al pensiero dei suoi amici, si rilassò.                                             
– Va bene, ti sposerò- si arrese al suo triste destino la ragazza.                                                                      

E alla fine, i due si sposarono come previsto da Alessandro che, alla fine, venne fuori che era un figlio adottivo e quindi non il vero zio di Elena.

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Capitolo 14
*** Chiarimenti ***


Chiarimenti -Sei una ragazza intelligente. Elena. Hai ragione, ho in mente qualcosa. Voglio che tu mi sposi – 
- Cosa? Dopotutto quello che mi hai fatto? Non ci penso neanche!-                                                                                       
-Dovrai rivedere la tua posizione, mia cara. Altrimenti, i tuoi amici ne pagheranno le conseguenze-   
Elena strinse i pugni in preda alla rabbia ma, al pensiero dei suoi amici, si rilassò.                                              
– Va bene, ti sposerò- si arrese al suo triste destino la ragazza.                                                                       
E alla fine, i due si sposarono come previsto da Alessandro che, alla fine, venne fuori che era un figlio adottivo e quindi non il vero zio di Elena. 

-Stop! Perfetta! Ed è con vero entusiasmo che v’informo che abbiamo terminato le riprese!- annunciò Chris, alzandosi dalla sua sedia da regista e lanciando in aria il megafono.
– Siiiii!- esclamarono gli attori, saltando con un’espressione gioiosa sul volto
 - Mi dispiace rovinare cosi la vostra gioia ma qualcuno deve pur smontare, no? Io vado a fare una doccia- disse Chris, con finto dispiacere e smorzando cosi gli animi delle persone intorno a lui.
Mentre si allontanava, senti i borbottii degli altri e sorrise: ah, com’era bello veder lavorare gli altri al posto tuo.  

Dopo aver essersi lavato, Chris si sentiva decisamente meglio e rilassato. Quei sei giorni erano stati interessanti e davvero impegnativi: le riprese, gli attori, visite a sorprese e per finire… Blaineley.
La vicinanza con quella donna lo aveva messo a dura prova e svelato lati del suo carattere che non pensava di possedere. Era sempre stato freddo e distaccato con tutti ma con lei era diverso. Certo, avevano bisticciato come il solito ma da quando si erano dati quel bacio, le cose erano cambiate.
Ogni volta che si trovava di fronte a lei, il cuore incominciava a battere all’impazzata e veniva colto da un improvviso imbarazzo e quelle maledette farfalle continuavano a danzargli nello stomaco
In verità, non aveva mai avuto l’intenzione di baciarla. Se aveva scelto lei, era solo perché voleva dare una dimostrazione perfetta di come si baciava una donna.
Ma smettila, la verità è che tu volevi sempre farlo e non hai mai trovato il coraggio. Hai solo cercato l’occasione e la scusa perfetta... gli disse una vocina interna e Chris non poté che dargli ragione per una volta nella sua vita.
Eh sì, Chris ti sei proprio innamorato e sei cotto a puntino pensò il conduttore, sospirando mentre si asciugava i capelli.
Proprio in quel momento, entrò nella doccia la donna che stava occupando i suoi pensieri.                
Chris sorrise di fronte all’espressione stupita di lei e disse:- Ma allora è diventata un’abitudine. Dimmi la verità, ti piace vedermi in questo stato, vero?-.

Quando era entrata nella doccia, non pensava affatto di trovarci Chris ed era rimasta sorpresa.
 Ma smettila, sapevi benissimo che lui era qui. Lo aveva detto che veniva a farsi una doccia e tu non vedevi l’ora di approfittare della situazione.  
Era una vocina interna a parlargli e in un primo momento stava per dirgli di tacere ma poi...
- Ma allora è diventata un’abitudine. Dimmi la verità, ti piace vedermi in questo stato, vero?-. ecco, ci mancava solo la voce irritante dell’altro a mandarla in bestia                                                  
 -No. Figuriamoci se mi lascio abbagliare dal tuo belliss... ehm, bruttissimo corpo. Sì, bruttissimo era esattamente quello che volevo dire- replicò la donna, incrociando le braccia al petto.
Nonostante la donna avesse cambiato frase, Chris aveva capito perfettamente cosa voleva dire in realtà.  E l’ulteriore conferma la ebbe quando, avvicinandosi a lei, vide i suoi occhi spalancarsi e mangiarlo con lo sguardo.
– Quindi, se io adesso ti baciassi, tu non sentiresti niente vero?- soffiò il conduttore sulle sue labbra.
– Esattament…- la donna non ebbe il tempo di terminare la frase che si ritrovò  le labbra dell’altro sulle sue.
Dopo il primo attimo di smarrimento, rispose con piacere al bacio.                                           
Entrambi avvertirono le stesse emozioni che avevano provato la prima volta e la realtà sembrò fermarsi: in quel momento, esistevano solo loro due in quella doccia.
Quando si separarono di malavoglia, avevano entrambi il respiro corto e continuarono a fissarsi negli occhi, immergendosi in essi e leggendo emozioni che non pensavano di provare.
Dopo alcuni minuti, Chris disse:- Mi avevi chiesto cosa mi era preso quando avevo colpito Owen, vero? Bè, penso che adesso tu abbia capito-
-Si e ti posso dire che anch’io provo lo stesso. Ma adesso, baciami e stai zitto- confermò la donna, riprendendo a baciare l’altro.                                                                                                                                                                

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Capitolo 15
*** Viaggio di ritorno ***


Viaggio di ritorno Dopo aver smontato, tutti andarono a dormire nelle proprie tende. Erano distrutti e non vedevano l’ora di riposare.  
Solo due persone non stavano dormendo e trascorrevano un po’ di tempo insieme, finalmente alla larga da sguardi e persone indiscreti.
Chris e Blaineley si trovavano nella sala del buffet e stavano festeggiando la fine delle riprese. Avevano aperto diverse bottiglie e, seduti uno di fronte all’altro, ridevano e scherzavano come mai prima d’allora. Si scambiarono anche qualche bacetto per poi rintanarsi nella tenda del conduttore a fare qualcosa d’interessante.                                                              

-Cavoli, che mal di testa- si lamentò Chris, quando la mattina seguente si svegliò, steso sulla sua branda.
Si portò una mano sulla fronte e, in quel momento, si accorse di essere da solo.
Subito, gli rivennero in mente i ricordi della sera precedente. Erano confusi ma ricordava bene che lui e Blaineley avevano bevuto qualcosa insieme per poi dirigersi verso la sua tenda.                            
Che lei l’avesse abbandonato? Probabile, infondo erano due attori professionisti e per di più erano ubriachi.         
Il conduttore scosse la testa: no, era troppo bello e affascinante per essere lasciato cosi da una donna.
Quel gesto cosi normale non fece altro che far aumentare il suo mal di testa e senti quest’ultima scoppiargli dal dolore.
– Chris, è ora di partire, I produttori ci stanno aspettando… ehi, ma ti senti bene?- chiese Chef, guardandolo mettersi seduto con calma.
 – Sì, sto bene. Non ti preoccupare-

-No, tu non stai per niente bene. Cos’hai?- domandò Chef, quando lui e l’amico si erano sistemati sull’aereo in prima classe mentre gli attori erano in seconda e in terza. Era il vantaggio di avere un aereo solo per loro e a spese della produzione.
Chris si era rannicchiato sul sedile e aveva chiuso gli occhi, ancora in preda al dolore. Alla domanda dell’amico, apri un occhio e mormorò:-Mal di testa-
-Potrebbe essere l’effetto di questi giorni. Ti sarai affaticato troppo e…-                                                               
-Oppure perché qualcuno ha bevuto troppo ieri sera-, interruppe la sua frase Blaineley, impegnata a darsi lo smalto sulle unghie.
– E tu come fai a saperlo?- chiese Chef, stupito e inarcando un sopracciglio                                                  
 -Io e quello li abbiamo bevuto qualcosa insieme- rispose la donna, indicando Chris e tornando alla sua opera.
Chef vide l’altro aprire gli occhi di scatto e pensò che fosse il caso di lasciare da soli i due.                                               
– Ehm, vado a prendere qualcosa per farti passare il mal di testa. Torno subito- informò, alzandosi e andando alla ricerca di qualche medicinale.

I conduttori rimasero da soli e Chris sbottò:-Cosa ti è saltato in mente? Chef non deve sapere niente di noi due!-
Quelle urla non aiutarono per nulla il suo mal di testa. Anzi, fu costretto a strizzare gli occhi e a portarsi un braccio a coprirsi la fronte e gli occhi.
– Calmati o non ti passerà mai quel mal di testa. E poi ho semplicemente detto che abbiamo bevuto qualcosa insieme e non che abbiamo passato la notte nella tua tenda-
-A proposito di questo, come mai questa mattina non eri al mio fianco?-                                          
Il tono del conduttore era serio ma la donna avverti anche una nota di quella che gli sembrava… tristezza. Il conduttore si era sentito triste perché lei l’aveva lasciato solo? Incredibile!                                             
I suoi pensieri dovettero trapelare dai suoi occhi perché Chris disse:- E’ inutile che ti stupisca cosi tanto. Anch’io provo dei sentimenti come tutti, sai? E il tuo comportamento mi ha lasciato l’amaro in bocca-
– Davvero? Pensavo fossi un pezzo di ghiaccio. Cos’è successo al Chris sadico e incurante dei sentimenti che conosco?-
-Forse si è innamorato di una certa finta donna acida e poi non puoi mentire a me. Ti ricordo che io sono il re delle bugie- rispose Chris, alzandosi dal sedile su cui era seduto e dirigendosi verso la donna.
 Il mal di testa sembrava completamente sparito quando i due incrociarono gli occhi e lei replicò:- A chi hai dato della finta donna acida, brutto narciso e vanitoso di un rompiscatole?-                                        
-A te- affermò Chris, prima di posare le sue labbra su quelle di lei.                                                                                  

– Ehi Chris, ho trovato le medicine- esclamò Chef, entrando in quel preciso in quel momento e trovando i due intenti a baciarsi - Ops, scusate. Mmm, mi sembra che tu stia già meglio, Chris.Sei sicuro di avere bisogno di queste?- aggiunse, imbarazzato e alludendo alle medicine che aveva in mano.
 – Sì e adesso sparisci! Tu ed io faremo i conti dopo!-.si arrabbiò Chris, separandosi da Blaineley e guardando truce l’uomo.
Il rossore sulle sue guance era ben evidente cosi come la sua rabbia e il cuoco non poté far altro che scappare davanti a quegli occhi che sembravano volerlo incenerire all’istante. Tremò di paura: era dura affrontare un Chris McLean furioso e la dimostrazione di questo era un tremante Owen che cercava di stare a distanza di sicurezza dal conduttore.

– E per fortuna che ero io quella che non doveva dire niente a Chef, eh?- ribattè la donna, guardando Chris ridere nervosamente e grattarsi la testa per poi ritornare serio.                                                          
– Allora, dove eravamo rimasti?- chiese, fingendo di non averla sentita.

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Capitolo 16
*** Successo e... ***


Successo e... -Vuoi smetterla di mangiarti le unghie? Mi dai sui nervi-                                                                                   
-E tu vuoi restituire la circolazione al mio braccio? Me lo stai stritolando-                                                     
-Smettetela voi due e calmatevi. Andrà tutto bene-                                                                                                           
- Zitto tu e pensa a guidare!- sbottarono in coro Chris e Blaineley, guardando truci il cuoco per poi scambiarsi lo stesso sguardo tra di loro
Chef sospirò: come ci era finito a fare l’autista per quei due? Ah sì, adesso ricordava. Doveva scontare la sua colpa per aver trovato i due intenti a baciarsi e per averli interrotti.
Sospirò di nuovo, sentendoli litigare un’altra volta: era da quando erano partiti che non facevano altro.
Sembrava che ci provassero gusto a insultarsi a vicenda. E forse era proprio questo il loro modo per dichiararsi amore eterno.  

I tre si stavano dirigendo verso il cinema dove, quella sera, si sarebbe tenuta la prima del loro film. Per quell’occasione, i due conduttori si erano vestiti con i loro completi eleganti mentre Chef da autista. Lui sarebbe intervenuto solo in caso di bisogno.
Giunti davanti all’edificio, Chris e Blaineley scesero dalla limousine e il primo si assicurò che il cuoco avesse chiaro il suo ruolo.
Sicuro dell’efficacia dell’amico, il conduttore tirò fuori il suo specchietto d’oro e si controllò i capelli.
– Ti sembra questo il momento di controllarti i capelli? Siamo in ritardo- lo apostrofò la donna, incrociando le braccia al petto. 
– Non è certo colpa mia se siamo in ritardo. Chi è che ha passato tre ore in bagno per assicurarsi che fosse a posto?-
-Io ci ho passato solo tre ore a differenza di te. Tu hai impiegato ben tutto il pomeriggio per decidere cosa indossare e per controllare tutto il resto. Sei peggio di una donna-
-Scusa se tengo al mio look, tesoro. Non sono mica uno straccione come te.-                                                                  
-Stracciona, io? Guarda, è meglio se mi allontani, altrimenti ti prendo a schiaffi- replicò la donna irritata, allontanandosi
Mentre la guardava allontanarsi e metteva lo specchietto nella tasca interna della giacca, Chris sorrise. Finalmente, aveva capito cosa l’aveva fatto innamorare di lei: quella donna era la sua copia al femminile e su quello non c’erano dubbi.

Mentre si sistemava al proprio posto, Chris vide Blaineley seduta al suo posto con le braccia incrociate al petto e le gambe accavallate. Lo sguardo ancora truce dipinto sul suo volto fece capire al conduttore che era ancora irritata per la discussione avuta in precedenza. Con la sua solita noncuranza, l’uomo si sedette vicino alla donna che per tutta risposta mantenne lo sguardo sul grande schermo.
 Il conduttore rimase in silenzio e puntò i propri occhi verso lo schermo.                                   
Quando il film iniziò, un turbine di pensieri vorticò nella sua mente: cosa ne avrebbe pensato la gente? Sarebbe stato un fiasco totale o un successo clamoroso? Infondo, era il primo film in cui faceva il regista e…
- Piantala! E’ stata tua l’idea di girare il film in un castello medievale e adesso non puoi aver ripensamenti- interrupe il filo dei suoi pensieri, la voce di Blaineley.
Stupito, si girò verso di lei e la vide intenta a osservare il film, concentrata. Aveva ragione: era stata sua l’idea e ora ne doveva pagare il prezzo, senza tirarsi indietro. 
– Perché mi stai dicendo questo, donna? Pensavo che volessi prendermi a schiaffi- chiese Chris, un sopracciglio alzato
-E continua a essere cosi, infatti. L’ho fatto solo perché non sopporto il continuo battere del tuo piede a terra. E non dirmi che mento perché non è vero-
Preso dai propri pensieri, il conduttore non si era accorto di aver cominciato a battere ritmicamente il piede destro sulla moquette della sala e, fermandolo, replicò:– Dimostramelo, allora. Dimostrami che non hai mentito ed io ti crederò- 
Dopo la frase pronunciata da Chris, la donna rimase in silenzio e il conduttore sorrise trionfante: nessuno poteva prendersi gioco di lui, nemmeno la sua fotocopia al femminile.                      
Per tutta la durata della pellicola, i due non pronunciarono una parola, rimanendo distanti.                  
Alla fine del film, il silenzio calò nella sala e Chris stava per morire dall’ansia che lo attanagliava quando un timido applauso partì, diventando più forte ogni minuto che passava.
-Bravo McLean. Tu e Blaineley avete fatto un ottimo lavoro. Sapevo di poter contare su di voi- senti urlare dal suo capo mentre si alzava in piedi e lo applaudiva.                                                
Tutti le persone si alzarono e si girarono a guardarlo, continuando ad applaudire.
Il cuore di Chris si riempi di gioia a sentire tutto quel calore e, quando lesse il suo nome di fianco a regista, non resistette più. Un gran sorriso illuminò il suo volto e i suoi occhi diventarono lucidi dall’emozione. Sì, era stato un successo.           

Blaineley lo guardò alzarsi in piedi e ringraziare tutti. Nei suoi occhi, leggeva una contentezza che mai si sarebbe immaginata di scorgere su quel volto.
Ripensando a quei sei giorni che avevano passato insieme, capi che lui se lo meritava davvero tutto quel calore da parte del pubblico.
Aveva lavorato tanto e con impegno a quel film, affrontando situazioni difficili. Si era confrontato con se stesso e lasciato  uscire lati del suo carattere inimmaginabili che avevano sorpreso tutti.
Ora, tutti i suoi sforzi erano stati ricompensati e premiati: infondo, era per quelle persone dal volto sorridente che facevano il loro lavoro.
Di fronte a tanta gioia, anche quella fredda e acida donna di nome Blaineley si lasciò andare e sorrise.       

– Chris, sei stato bravissimo- sentirono dire da una voce femminile, familiare per Chris e nuova per Blaineley.
Al suono di quella voce, il conduttore sorrise sinceramente e, ebbe appena il tempo di voltarsi, che una donna dai capelli neri e gli occhi blu l’abbracciò di slancio.                                        
Chi era quella donna? si chiese Blaineley, assistendo alla scena con una nota di gelosia. Voleva esserci lei al posto di quella donna.
Vedeva il conduttore felice mentre stringeva a se l’altra che, quando si staccò da lui e la notò, chiese:-Ciao. Chris, non mi presenti la bellissima donna che è con te?-.                                              
A quella frase, Blaineley arrossi e il conduttore scosse la testa divertito. Non sarebbe mai cambiata.
-Certo. Lei è Blaineley, una mia collega di lavoro. Blaineley, ti presento Honey, la mia ragazza- presentò Chris, con il solito tono noncurante e ricevendo un’occhiataccia dalla presentatrice e un’espressione stupita da parte dell’altra.    

La sua ragazza? Com’era possibile? Pensava che il conduttore fosse libero esattamente come lei. Questo significava che aveva mentito per tutto il tempo! Brutto doppiogiochista e...                                                                   

In preda alla rabbia, si avvicinò a lui e, stava per mollargli un ceffone, quando l’altra donna si mise tra lei e il conduttore.
– Scusalo, per favore. Mio fratello adora scherzare, vero?- intervenne nella situazione Honey, guardando con aria seria il fratello.

Mio fratello? Questa significava che in realtà erano… No! Non poteva aver frainteso!                                          

I suoi dubbi furono confermati dalla risata che partì dalle labbra del conduttore. Quest'ultimo era sinceramente divertito dalla cosa ed esclamò:- Dovevi vedere la tua faccia, Blaineley. Ah ah ah-
- Lo trovi divertente, vero?- chiese la donna, guardandolo con aria truce                                                                                 
-Si, moltissimo- rispose il conduttore, continuando a ridere                                                                            
Sul volto della presentatrice compari un’espressione furiosa e Honey, preoccupata per la sorte del fratello, cercò di sistemare le cose. Aveva capito che tra quei due c’era qualcosa di più di una semplice amicizia tra colleghi.
- Chris, forse ti conviene scappare o scusarti immediatamente-                                                
-Perché?- fermò le sue risate il conduttore                                                                                                                               
Honey gli fece un cenno con la testa e quest’ultimo deglutì, tremando dalla paura quando vide Blaineley lanciargli saette dagli occhi: oh oh, adesso si che si trovava nei guai…                                                                                                                                  
Incominciò a correre e, tirando fuori la sua ricetrasmittente, urlò:- Chef, ho bisogno del tuo aiuto. C’è una pazza isterica che m’insegue-
-A chi hai dato della pazza isterica?- senti gridare alle sue spalle

Honey scosse la testa, divertita e rassegnata al tempo stesso: suo fratello sarebbe rimasto il solito combinaguai di sempre ma almeno aveva trovato la donna perfetta per lui.                                                                                            

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