Patronus

di Hoon21
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A come Astoria Grengrass ***
Capitolo 2: *** B come Barty Crouch jr. ***
Capitolo 3: *** C come Charlus Potter ***
Capitolo 4: *** D come Dennis Canon ***
Capitolo 5: *** Elphias Doge ***
Capitolo 6: *** Avviso. ***
Capitolo 7: *** F come Fred Weasley ***
Capitolo 8: *** G come Gabrielle Delacour ***
Capitolo 9: *** H come Hugo Weasley ***
Capitolo 10: *** I come Igor Karkaroff ***
Capitolo 11: *** L come Luna Lovegood ***
Capitolo 12: *** M come Minerva McGranitt ***
Capitolo 13: *** N come Narcissa Malfoy ***
Capitolo 14: *** O come Olympe Maxime ***
Capitolo 15: *** P come Penelope Light ***
Capitolo 16: *** Q come Quirinus Raptor. ***
Capitolo 17: *** R come Rose Weasley ***
Capitolo 18: *** S come Seamus Finnigan ***
Capitolo 19: *** T come Tonks Ninfadora ***
Capitolo 20: *** U come Umbridge Jane. ***
Capitolo 21: *** V come Vane Romilda ***
Capitolo 22: *** Z come Zia Muriel ***



Capitolo 1
*** A come Astoria Grengrass ***


A come Astoria Grengrass.


A Percy perche' senza di lui non riderei fino alle lacrime.



La prima volta che riuscii ad evocare un vero Patronus fu dopo la Seconda Guerra Magica. Io,come tanti ,uscii sconfitta da quella battaglia in cui non avevo mai creduto. Ero una Grengrass ,dovevo mostrarmi fiera e soddisfatta di quello che stava succedendo eppure non lo ero. Non avevo mai odiato ne' i Mezzosangue ne' i Babbani , nonostante fossi una Serpeverde.

E fu solo quando mi ritrovai spaesata nella Sala Grande con un Draco Malfoy ,altrettanto spaesato, riuscii ad essere felice. Una strana e curiosa felicita'.

E quando mi protesse dalla rabbia della mia famiglia ,disonorata per il mio comportamento antirazzista ,uscii una candida colomba. Buone notizie.




Angolo dell'autrice.

Salve a tutti!Sono Hoon21 e ho deciso di cominciare questa nuova avventura.

Anche se sto scrivendo la fic- Questo e' il nostro per sempre-,quando mi e' venuta in mente quest'idea e ho deciso di scriverla e pubblicarla.

Cerchero' i personaggi meno conosciuti o piu' assurdi e,cercando di immedesimarmi in loro, provero' a descrivere il loro primo Patronus. Sapete sto rileggendo per la milionesima volta il Prigioniero di Azkban,non potevo non scrivere dei Patronus.

Scusate gli eventuali errori e purtroppo il mio pc ha un difetto(uno solo??)non mi scrive gli accenti,percio' al posto di quest'ultimo devo utilzzare l'apostrofo.

Perdonatemi ma non e' colpa mia,ve lo assicuro.

Spero che questa mia idea vi faccio e vi invito a recensire.

Grazie e buona domenica!

Hoon21

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Capitolo 2
*** B come Barty Crouch jr. ***


Ad Annabeth per la sua immensa pazienza.


B come Barty Crouch jr.


Il Signore Oscuro era tornato. Finalmente il mio Padrone,il mio Signore,la mia Guida era tornato nuovamente in vita.

Sentivo il marchio nero bruciarmi allegramente nel braccio. Mi sentivo come un diciottenne,gagliardo e pieno di vita.

Mi nascosi in un angolo per dar sfogo alla mia folle felicita'. Dopo anni dalla mia bacchetta uscii una iena indemoniata. Nello stesso momento iniziai a ridere come la iena.

Mi ricomposi. Avevo ancora un funerale da festeggiare.




Angolo dell'autrice.

Ciao a tutti!!Pensavo di pubblicare questo capitolo alla fine della settimana ma pensavo fosse meglio pubblicarlo prima. Spero che questo capitolo vi piaccia.

Ho cercato di scegliere un Patronus adatto a questo personaggio...come e' andato il mio esperimento??

Credo che non sia errori pero' possibilmente me ne sara' sfuggito qualcuno.

Ricordo a tutti che il computer non mi permette di mettere gli accenti e devo sostituirli con l'apostrofo...

Ha immaginato la scena durante il quarto anno di Harry.

Ci vediamo presto (spero) con la lettera C.

Grazie a tutti quelli che hanno recensito e hanno messo questa storia tra le seguite e preferiti. Grazie tante!!

Hoon21

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Capitolo 3
*** C come Charlus Potter ***


A mio padre,per il suo amore verso i lupi.


C come Charlus Potter.


Stavo combattendo contro i Dissenatori. Molti dei miei compagni erano morti e altri stavano soffrendo silenziosamente le torture inflitte dai Mangiamorte. E per 'silenziosamente' intendo urla disumane che di certo non mi aiutavano ad evocare un pensiero felice per il Patronus.

-Avanti Charlus,pensa a qualcosa di bello,a qualcosa di felice!-mi dissi sforzandomi di ricordare qualche avvenimento allegro che avevo dimenticato. Ed ecco che mi venne in mente...


Era notte. Mia moglie dormiva serena nel letto,stremata da quei giorni impegnativi. Mi alzai furtivamente dal letto ed entrai nella stanza del mio piccolo James per vederlo dormire il suo sogno innocente. Non mi ero ancora abituato ad un tale meraviglia. Osservandolo mi promisi di proteggerlo sempre. Silenziosamente,ma con la dolcezza e la saggezza di un lupo. Tornando da Dorea,mi girai guardare la cameretta. Vicino la culla,c'era uno splendido lupo agertanto.


Un lupo.



Angolo dell'autrice.

Ciao ragazzi!Avevo promesso che entro martedi' sera vi avrei pubblicato il capitolo. Purtroppo ieri,dopo la palestra non avevo neanche la forza di dire 'a' e nonostante il capitolo fosse gia' pronto,non sono riuscita a postarlo. Perdonatemi,cerchero' di essere piu' precisa in futuro. Mi scuso per gli eventuali errori che sono sfuggiti alla mia revisione,e' umano!Vi piace come idea quella di Charlus??Ho saputo descrivere bene il personaggio e il Patronus? Credo di aver approfondito il concetto di 'ricordo felice' ma se ci sono problemi o volete che sia piu' dettagliata,dovete solo chiedere.

Avevo pensato di chiedervi se vorreste che scrivessi di qualcuno che ha un nome(nome NON cognome,attenzione!)potete tranquillamente scriverlo.

Per esempio se qualcuno mi chiedesse:-Vorrei che nel prossimo capitolo scrivessi di Cedric- Lo farei senz'altro. Dipende da cosa mi dite voi. Il personaggio che ottiene piu' voti si aggiudichera' il ruolo di protagonista.

Altrimenti decidero' io. Ricordo a tutti che la mia fanfic parla di personaggi SECONDARI!!Ricordo inoltre che ho un problema nel sistema del pc che non mi permette di scrivere gli accenti e che purtroppo devo sostituirli con l'apostrofo. Mi dispiace ma non e' colpa mia.

Ringrazio infine tutte le persone che hanno recensito e messo la fanfic tra le preferite/seguite/ricordate. Grazie davvero per il vostro sostegno!!

Alla prossima con la lettera C!!

Hoon21

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Capitolo 4
*** D come Dennis Canon ***


A tutti i bambini-soldato.


D come Dennis Canon.


Questa schifosissima guerra era finita. E mio fratello era morto. Grazie Harry per averci salvato e per aver ricordato mio fratello come un eroe. Un eroe morto,pero'.

Mio fratello era morto e a me mancava molto.

Colin,ricordi la lettera da Hogwarts?Ricordi lo Smistamento?Ricordi la novita' di questo mondo assurdo e cosi' affascinante?Ricordi le confidenze sulla torre di Astronomia?...Ti ricordi di me?

Un sorriso mischiato a una lacrima. Un cigno,nobile come te.


Angolo dell'autrice.

Ciao ragazzi!Sono io,Hoon21,quell'autrice che non si e' fatta vedere per molto tempo.

Scusatemi...ho avuto impegni,compiti in classe,interrogazioni,palestre,impegni e via discorrendo.... Sono stanchissima. Vi piace Dennis?O forse ho parlato troppo di Colin? Vi ricordo che potete scegliere voi il prossimo personaggio con la lettera E.

Di chi vi piacerebbe leggere il prossimo capitolo??

Alla prossima,

Hoon21

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Capitolo 5
*** Elphias Doge ***


A tutti i figli di divorziati.

Elphias Doge.


Piccolo,insignificante,nullo in confronto ad Albus Silente. Il ragazzo perfetto,studente modello,uomo superiore e intelligente rispetto alla media.

Praticamente perfetto. Ma io so dove tu hai sbagliato,il tuo punto di estrema debolezza:il potere. Lo so,ma non posso fare a meno di volerti bene e di continuare a stimare il ricordo dell'uomo che mi fu amico.

Il ricordo migliore che ho di te,oltre al fatto di avermi dato la mano,quel giorno sul treno??Quella sera a giocare a Gobbiglie,unico gioco in cui fui migliore di te. Ti mando il mio piccione argentato perche' possa portarti i nostri ricordi.




Angolo dell'autrice.

Ciao a tutti,scusatemi per il ritardo!!Non avrei voluto perdere tutto questo tempo ma alcuni impegni mi hanno trattenuta,pazienza!!L'importante e' che io adesso sia qui,no??No. Va bene...passiamo al capitolo. Fa veramente schifo,non e' vero?Sinceramente non mi piace tantissimo e non dovrebbe essere neanche questo il Patronus del vecchio Elphias ma non ho avuto il tempo di andarlo a cercare nel settimo libro..Mi perdonate??Vi prometto che il prossimo capitolo con la lettera F sara' migliore di questo!!

Un bacio a tutti voi!

Hoon21

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Capitolo 6
*** Avviso. ***


Avviso.


Carissimi lettori,sono gia' in ritardo nel pubblicare il capitolo con la lettera F. Ho deciso di scrivere su Fred e di inserire un momento Fremione. Percio' questa volta scrivero' un capitolo piu' lungo e impegnativo.

Ancora non ho scritto niente e questa settimana non potro' scrivere niente perche' domenica avro' una gara e durante la settimana ho allenamento,compiti e anche un compleanno!Cerchero' di pubblicarlo prima dell'Immacolata.

Vi ringrazio in anticipo per la pazienza e sono sicura che capirete le mie motivazioni. Se trovero' cinque minuti liberi,li dedichero' a voi.

Grazie ancora. Buon pomeriggio,

Hoon21 :)

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Capitolo 7
*** F come Fred Weasley ***


A RedMarauder,questo capitolo e' per te.


F come Fred Weasley.


La battaglia era cominciata da poco, ma a me sembravano secoli. Aspettavo con ansia il momento in cui Harry avrebbe sconfitto Voldemort e avrei finalmente abbracciato la mia famiglia e...lei. George ed io ci avventurammo in quello che una volta era un corridoio.

-Questi mostri sbucano come funghi- mi urlo' il mio gemello,cercando di sovrastare i boati. Poteva sembrare strano per gli altri, ma noi nonostante tutto, non avevamo perso la voglia di sorridere, perche' il sorriso era la nostra arma migliore.

-Amore!-

Mi ritrovai accanto ad Hermione. Era bella come sempre,anche con il viso arrossato, i diversi tagli sul viso e i vestiti strappati.

-Herm! Tutto bene?-

-Si, piu' o meno. Tu?-

-Be..- non riuscii a completare la frase perche' mentre parlavo uno schieramento di Dissennatori ci assali'. Il gelo mi avvolse, non riuscivo piu' a ridere. Io,il Re degli Scherzi, non riuscivo a ridere.

'Il Patronus, Fred, forza!' Alzai lo sguardo incrociando gli occhi di Hermione. Erano spalancati per la paura e lucidi. Mi incitavano a combattere e a proteggerla.


Flashback

-E' impossibile! E' l'unico incantesimo che non mi riesce!- sbottai arrabbiato. Harry aveva spiegato i Patronus, roba bella ma non riuscivo a ricordare qualcosa di vagamente potente per poterne evocare uno. Gli scherzi con George?No. Le mie avventure ad Hogwarts?No. I regali della mamma e papa' a Natale?No.


-Deve essere un ricordo unico..speciale- disse Hermione al mio fianco,con la solita aria da maestrina, che mi mandava letteralmente fuori di testa.

-Come il tuo sorriso- sussurrai.

-Cosa?-chiese lei piegando leggermente la testa,facendo scivolare i riccioli sull'occhio destro. Sembrava una bambina.

-Niente,niente- e riprovai. Questa volta mi concentrai con tutte le mie forze sul suo sorriso puro e genuino. E un leone usci' fuori ruggendo.

-Cosa ti avevo detto?- disse mentre si avvicinava con aria di trionfo -Il mio sorriso compie magie- e mi lascio' un bacio a fior di labbra.

Fine flashback


Pensai di nuovo a quel sorriso,a quei baci rubati,a quelle litigate,agli scherzi ma soprattutto pensai a lei e a quanto l'amassi. E il leone torno' di nuovo a ruggire. Mi girai verso Hermione che mimo' con le labbra un 'TI AMO' e si perse tra la gente.



Angolo dell'autore.

Ciao ragazzi!! Come potete vedere sono finalmente riuscita in quest'impresa. Credevo che ci volesse piu' tempo ma quando mi sono seduta cinque minuti ecco che e' venuto fuori questo. In realta' e' pronto da qualche giorno ma non sono riuscita a trovare il tempo necessario per poterlo pubblicare. Spero di non essere stata troppo banale o noiosa,l'ho riletto molte volte e non fa proprio schifo. Lasciatemi le recensioni e fatemi sapere! Come ho gia' detto, questo capitolo e' per RedMarauder che mi ha aiutata molto ed e' la dolcezza fatta ragazza. Sei davvero speciale!!

Detto questo,non ho altro da aggiungere se non di dirvi che il prossimo capitolo parlara' di qualcuno con la lettera G. Se avete preferenze fatemele sapere.

Ovviamente non chiedetemi di parlare di George, gia' e' stato straziante parlare di Fred....

Buon pomeriggio!

Hoon21


p.s. Come vedete non sono riuscita a scrivere della morte di Fred, non ce l'ho fatta!



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Capitolo 8
*** G come Gabrielle Delacour ***


A due ragazzi che si amano

ma non possono stare insieme

causa dell'orgoglio.


G come Gabrielle Delacour.


Percorrevo i corridoi della mia amata Beauxbatons. Era Natale e non sarei tornata a casa per la prima volta. I miei genitori erano da mia sorella Fleur e suo marito Bill,in Inghilterra. Scesi nel laghetto circondato dalle ninfe e dagli spiriti della natura. Solitamente non stringevano amicizia con gli studenti ma io era sempre la benvenuta nel Lago delle Ninfe; queste ultime adoravano intrecciarmi i capelli argentati con fiori e io le lasciavo fare godendomi qualche ora di pace.

-Gabrielle amore mio- Come non detto. Era il mio fidanzato, Andre'.

-Come mai qui?Sono giorni che non ti fai sentire,immagino che ti abbiano preso un'altra volta- La mia non era una domanda bensi' un'affermazione e il tono di voce che usai era duro e sarcastico.

-Gabrielle, dubiti di me?- disse scostandosi il ciuffo dall'occhio.

Io e Andre' stavamo insieme da due anni ma nessun lo sapeva,neanche la mia migliore amica Marie. Lui aveva diciannove anni e contrabbandava per vivere. Era orfano,incurante delle regole e incredibilmente affascinante. Le ninfe lo lasciavano passare su mia richiesta. Ma noi non stavamo davvero insieme. Lui andava e veniva,facevamo l'amore e poi addio. Mi usava e io usavo lui. Mentre vi racconto tutto cio', mi aveva gia' spogliata ed era sopra di me. Il resto a voi....



Andre' si era appena addormentato e io mi ero potuta rivestire. Potevo essere caduta cosi' in basso? Ero semplicemente la bambolina di tutti,tutti mi usavano per la mia bellezza. Come se fosse voluto essere per meta' Veela... Sapevo perche' permettevo ad Andre' di continuare questa pagliacciata... mi sentivo abbandonata. Abbandonata da mia sorella,la mia Fleur, la mia migliore amica. Ma un giorno lei aveva deciso di fare i bagagli e di andarsene in Inghilterra dal suo Bill.

Con lei avevo dei ricordi fantastici... solo noi due. Provai ad evocare un Patronus concentrandomi sul piu' bel ricordo che avevamo insieme. Noi due a mare,ci stavamo inseguendo. Poi io caddi e lei mi venne di sopra facendomi il solletico. Il sole pizzicava sulla schiena ma a noi non importava,eravamo insieme e basta. Dalla bacchetta usci' un lungo filo argentato che ben presto prese forma...un bellissimo pavone. La bellezza era la mia condanna ma nessuno l'avrebbe mai sfruttata. Neanche Andre'. Era tempo di parlare con Fleur.



Angolo dell'autrice.

Ciao ragazzi! Mi vergogno tantissimo a presentami ma dovevo farlo. Sono settimane che ho pronto questo capitolo ma non ho potuto pubblicarlo a causa di impegni vari e di tantissimi inviti. Ho rinunciato a diverse cose per poter pubblicare e e spero che il nuovo capitolo sia di vostro gradimento. Non credo proprio che riusciro' ad aggiornare primo del nuovo anno. Percio' vi auguro di passare delle belle vacanze e un bellissimo anno nuovo.

Nel prossimo capitolo apparira' un personaggio con la lettera H.

Vi do le possibili opzioni: Horace Lumacorno, Hugo Weasley e Hannah Abbot.

Alla prossima e grazie a tutti per le recensioni e il sostegno!

Hoon21 :)

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Capitolo 9
*** H come Hugo Weasley ***


A M.L per essere sempre se stessa


H come Hugo Weasley


Siamo seri? Questo era uno scherzo. Vi prego,ditemi che e' uno scherzo. La professoressa di Difesa Contro le Arti Oscure ha appena detto che non superero' l'esame dei G.u.f.o. Se non imparo a fare un Patronus decente e non soltanto un po di fumo argentato. Hey,sono stato due giorni a lavorare sodo per produrre quel fumo e adesso mi dice che non va bene?!?Qui ci vuole una vendetta made Weasley.

-Hugo si puo' sapere perche' stai parlando da solo di una vendetta?-

Mia sorella Rose(la Guastafeste)mi richiamo' alla realta'. Non mi ero accorto di parlare da solo. Eravamo in Sala Grande a pranzare con mia sorella e i miei cugini(che occupavano circa meta' tavolo).

-Eh?No niente...- Ero molto famoso ad Hogwarts per le mie risposte esaustive e intelligenti.

Mi squadro' con il suo occhio truce e le dissi tutto. Ma come riusciva a fregarmi sempre e a farsi raccontare tutto?

Ovviamente appena ebbi finito molto delicatamente Rose e Lily scoppiarono a ridere. Entrambe sapevano produrre un incanto patronus.

-Grazie per la solidarieta'...-

-Dai Hugo ahahah...e' facile ahahahah-

Okay,ho recepito il messaggio...quelle due non mi saranno d'aiuto.

Feci per andarmene ma Lily mi supplico' di rimanere:- Avanti Hugo non fare il bambino!-

Ho detto -mi supplico' di rimanere-? Devo aver sbagliato di sicuro.

-Ha ragione Lily. Basta che ti concentri su un ricordo felice e intenso e l'incantesimo riesce. Serve solo un po di concentrazione,pazienza e il ricordo giusto!- continuo' mia sorella.

E quello l'avevo capito anche io...non sono cosi' scemo,sapete?

Annui e me ne andai lo stesso. E ora? Salutai velocemente James e Fred,rubai un biscotto a Roxanne che mi fece la linguaccia,andai a sbattere contro la gatta di Gazza(Mrs Purr 2-LA VENDETTA)e nel corridoio incontrai....Alice. Vi spiego,Alice e' la ragazza piu' bella che esista a questo mondo. Lunghi capelli biondo cenere,occhi grandi azzurri,labbra rosee e piene,gambe stupende,un paio di tette da favola e un culo perfetto. Insomma,esiste una ragazza piu' bella? E poi era anche divertente,simpatica,intelligente e amava il Quidditch. Quella donna l'avrei sposata.

-Ciao Hugo!-

-Hey Alice! Come va?-dissi mentre mi avvicinavo.

-Tutto bene. Tu?-

-Bene. Dove stavi andando?-

-Uh,in biblioteca. Devo fare una ricerca di Astronomia. Mi accompagni?- lo disse guardando con gli occhi a cucciolo e schiudendo le labbra. Rischiavo di svenire.

-Ah ok. Certo andiamo-

E in due secondi mi trovai accanto ad Alice a parlare del piu' o del meno...

Appena arrivammo davanti la biblioteca le chiesi se le andava di andare a cena insieme quella sera.

Lei mi guardo' sorpresa,inclinando leggermente la testa di lato.

-Okay,sarebbe bello. Ci vediamo questa sera Hugo- e mi diede un bacio sulla guancia dedicandomi un sorriso.

Stavo seriamente rischiando un arresto cardiaco.

Uscii di corsa dalla biblioteca e volando nei corridoi in preda alla felicita' . Ma questo momento cosi' bello doveva essere rovinato da quella....brava persone della prof.

-Weasley,sempre a fare casino nei corridoi!Quante volte devo dirti di non correre e schiamazzare?Sei un bambino!-

Non si accorse neanche che non la stavo ascoltando. Presi la bacchetta.

-Expecto Patronum!-esclamai pensando intensamente ad Alice e questa volta usci un pantera d'argento.


-Allora prof,secondo lei potro' superare questi esami?-


Angolo dell'autrice.

Ragazzi :) Imploro perdono per non essere stata presente in questi mesi ma spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo.

Purtroppo non sono riuscita ad accontentare tutti ma la maggioranza votava per Hugo e sinceramente anche io volevo scrivere qualcosa su di lui.

Spero di essere stata abbastanza brava e di non essere stata breve come nei capitoli precedenti. Il prossimo capitolo parlera' di Igor Karkaroff e devo dire che sara' una sfida interessante...

Alla prossima miei cari :)

Hoon21

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Capitolo 10
*** I come Igor Karkaroff ***


A tutti quelli come me che si ritrovano senza ispirazione!



I come Igor Karkaroff


Vi siete mai chiesto se Igor Karkaroff avesse dei sentimenti? Beh effettivamente ha sempre paura ed e' decisamente cattivo. Ma io intendo sentimenti positivi come l'amore o l'amicizia. Ebbene si. Li possiede anche lui, strano vero?


Vi siete mai chiesti se Igor Karkaroff avesse una famiglia? I suoi genitori sono morti quando era piccolo e non e' mai stato bravo a flirtare con le ragazze. Quindi la risposta a questa domanda e' NO!


Vi siete mai chiesti se Igor Karkaroff avesse un migliore amico? Questa domanda e' la piu' facile. Il suo migliore amico era la speranza. Era un Patronus....



Tutto ebbe inizio un giorno schifoso, in una scuola schifosa, con dei compagni schifosi. Igor e' sempre stato famoso per l'ottimismo.

In quel periodo stavano studiando i Patronus e la ragazza di cui era innamorato aveva baciato un altro davanti ai suoi occhi. Avete capito che periodo di merda stava passando?

-Concentratevi su un pensiero felice. Su un ricordo intenso...- stava dicendo il professore.

Quello fu il momento in cui Igor penso' che prima o poi avrebbe ucciso quel vecchio pazzo. Non aveva molti felici, comprendetelo.

Quella pero' fu l'unica volta in cui il nostro amico provo' ad impegnarsi in qualcosa in cui pensava non avrebbe avuto successo,perche' sentiva il bisogno di concentrarsi sull'intensita' della sua mente e ripetere continuare quelle parole.

-Expecto Patronus...expecto patronus...-


E fu cosi' che nel suo cuore scopri' di avere dei sogni, delle emozioni e un bisogno di essere amato che andava al di la' delle normali esigenze di qualsiasi ragazzo di diciassette anni.

Fu li che scopri' Raily. Era un lupo...un lupo che rappresentava la sua solitudine e il bisogno di appartenere a qualcuno.

Era Raily il migliore amico che lo capiva con i suoi occhi celati da un velo d'argento.




Angolo dell'autrice.

Uccidetemi pure il penoso ritardo! Ormai pensavo di abbandonare questa storia...Non aveva piu' senso. Non ha piu' senso. Non piace a nessuno e forse non piace neanche a me.

Ma penso comunque di doverla continuare. E magari pubblichero' altri capitoli e chissa'...forse riusciro' davvero a terminarla. Il capitolo fa schifo,lo so. Mi dispiace.

Scusate per gli errori e per quel problema nel mio pc che non mi permette di scrivere gli accenti in formato html e che devo sostituire con l'apostrofo.

Scusate ancora e buone vacanze :)

Hoon21

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Capitolo 11
*** L come Luna Lovegood ***


I think you're a superstar,

yeah you are.

Why don't you know?

Yeah, you're so pretty that it hurts.

(Big Time Rush- Cover Girl)


L come Luna Lovegood


-Bene! Dividetevi e iniziate a concentrare i vostri pensieri su un momento particolarmente allegro o emozionante. Una volta che avete scelto il vostro ricordo, pronunciate le parole Expecto Patronum. Non preoccupatevi se fallirete durante i primi tentativi. Chi di voi riuscira' ad evocare soltanto una scia argentata, sara' stata bravo lo stesso- spiega Harry durante la nuova lezione. Appena finisce di parlare, tutti ci disperdiamo lungo l'ampia stanza. Scelgo un posto piuttosto isolato per concentrarmi su un ricordo felice.


Rimango per qualche secondo con la bacchetta alzata senza decidermi. Ho troppi ricordi felici! Ad esempio quella gita con papa' al fiume o la mia ammissione ad Hogwarts o la scoperta dei Gorgosprizzi. Quale di questi e' cosi' intenso da invocare un patronus?

-Va tutto bene, Luna?- mi chiede Harry.

-Oh si! Non riesco a decidere quale ricordo usare- gli rispondo con un sorriso.

La prima regola dell'essere felici, secondo mio padre, e' sorridere.

-Potresti cercare di capire quale di questi ti emoziona di piu' oppure potresti provare con tutti quelli che hai scelto. Quello piu' intenso ti aiutera' ad evocare un patronus- suggerisce dolcemente.

-Avanti prova!-

Stacco i miei occhi dai suoi (senza prima chiedermi quale strano animale invisibile sia entrato in quei occhi tristi) e concentro tutti i miei pensieri sulla sensazione di quando ero sdraiata sull'erba con mio padre accanto che mi spiegava la funzione dei pesci acqualilla.

-Expecto Patronum- sussurro, fissando la bacchetta nella speranza che dia qualche segno. Ma non accade nulla. Scrollo le spalle.

-Andra' meglio la prossima volta!- esclama Harry stringendomi una spalla e andando improvvisamente da Dean Thomas che sta avendo problemi con il suo Patronus.

Per tutta la durata della lezione tento tante volte l'incantesimo, ma non riesco a far uscire neanche una scintilla dalla bacchetta, nonostante i miei ricordi siano abbastanza felici. Lascio la stanza speranzosa mentre il mio cervello cerca di elaborare un nuovo ricordo da usare per la prossima lezione. Cammino lentamente lungo i corridoi, fermandomi in cerca di qualche Gorgosprizzo o Nagillo ma sembra che questa sera se ne siano andati da qualche altra parte.

-Avanti Luna! Se non ti sbrighi, la Umbridge ci becca nei corridoi alle undici di sera. Oltre il coprifuoco!- esclama rabbiosamente Cho Chang, piuttosto seccata all'idea di essere punita. A me non importa nulla, spero solo di poter andare ancora alle lezioni di Harry. Solamente li' ho degli amici e mi sento parte di un gruppo. E in questo momento capisco. Il mio ricordo felici sono gli amici. Gli unici amici che abbia. L'ES.

Incurante della voce rabbiosa di Cho e degli strepiti della sua amica (come si chiama?) focalizzo il viso di Ginny, Harry, Ron, Hermione e Neville e pronuncia a voce piuttosto alta l'incantesimo. Dalla bacchetta fuoriesce un corvo d'argento. Scoppio a ridere davanti al corvo che vola sopra la mia testa ma poi sento le voci in lontananza di Gazza e decido di seguire Cho e la sua amica. Ho ancora voglia di far volare il mio corvo.

Angolo dell'autrice.

Ehi! Salve a tutti!So benissimo che mi tirerete in faccia i pomodori dopo aver pubblicato questo capitolo dopo molti mesi d'assenza. Ne sono assolutamente consapevole.

Il problema e' che questa storia stava diventando sempre piu' complicata e ho deciso di abbandonare. Adesso invece sono piu' che determinata a portare a termine questa fanfiction perche' odio lasciare a meta' le mie storie. Per quanto facciano schifo come questa..

Ringrazio tutti quelli che non hanno mai smesso di credere in me. Questo capitolo e' per voi. Ringrazio tutte le persone che avevano messo questa storia tra le seguite/preferite/ricordate e tutti coloro che leggevano e recensivano. Spero che trovero' ancora altre recensioni, pur sapendo di non meritarle.

Grazie davvero <3

Hoon21

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Capitolo 12
*** M come Minerva McGranitt ***


Se tutto il resto morisse, tranne lui,

continuerei a esistere, e se tutto

il resto rimasse, e lui fosse annientato,

l'universo mi sarebbe estraneo.

Non ne farei piu' parte.

(Cime tempestose)


M come Minerva McGranitt



Minerva aveva sempre saputo di essere diversa dalle altre ragazze.

Loro erano belle e simpatiche, mentre lei era solo intelligente. Con il tempo aveva anche imparato ad apprezzare questa sua qualita'. Da persona intelligente non si curava piu' del commenti maligni che le sue compagne sussurravano ogni volta che la incontravano.

Puntualmente lei scoccava loro il suo sguardo gelido e si concentrava sulle lezione.

Perche' quella era l'unica cosa in cui era capace.


Minerva era riuscita ad ottenere tutti i M.A.G.O. Previsti, una volta raggiunto il settimo anno.

Al contrario di tutti i suoi compagni di corso aveva trovato in fretta un buon lavoro che le permetteva di esprimere la sua abilita'. E cosi' aveva dedicato tutta la sua vita all'insegnamento, al forgiare quelle giovani mente e a trasmettere loro tutti i suoi studi, ottenuti grazie ad anni di sacrifici.


Minerva era sempre stata orgogliosa di essere una strega potente, una professoressa severa e una delle poche animagus presenti nel mondo magico inglese.

Minerva, infatti, aveva una spiccata dote per la trasfigurazione.


Minerva era anche una donna sola. Certo, aveva Hogwarts e i suoi studenti, ma quando si ritirava nel suo alloggio nel sesto piano aveva solo un minuscolo gatto ad accoglierla. Le si strusciava tra le gambe e miagolava per festeggiare il suo ritorno. Nonostante tutto, la vicepreside aveva ancora molti motivi per sorridere e chiamare a se' quel gatto argentato, comunemente chiamato Patronus.



Angolo dell'autrice.

Salve a tutti! So benissimo che mi tirerete in faccia i pomodori dopo aver pubblicato questo capitolo dopo molti mesi d'assenza. Ne sono assolutamente consapevole.

Il problema e' che questa storia stava diventando sempre piu' complicata e ho deciso di abbandonare. Adesso invece sono piu' che determinata a portare a termine questa fanfiction perche' odio lasciare a meta' le mie storie. Per quanto facciano schifo come questa..

Ringrazio tutti quelli che non hanno mai smesso di credere in me. Questo capitolo e' per voi. Ringrazio tutte le persone che avevano messo questa storia tra le seguite/preferite/ricordate e tutti coloro che leggevano e recensivano. Spero che trovero' ancora altre recensioni, pur sapendo di non meritarle.

Grazie davvero <3

Hoon21

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Capitolo 13
*** N come Narcissa Malfoy ***


Senza dubbio e' piu' facile

morire che sopportare

coraggiosamente una vita tormentata.

(Le pene del giovane Werther)


N come Narcissa Malfoy.


Caro diario,

per la prima volta nella mia vita, ho provato risentimento verso la mia famiglia. Sono sempre stata una delle ragazze piu' intelligenti della scuola, la vera principessa di Serpeverde, la preferita dei miei genitori e la fidanzata perfetta.

Fin da bambina sono stata educata per ricoprire di onori la nobile casata dei Black e sposare il giovane Malfoy, per unire due famiglie purosangue e mantenere intatta la nostra discendenza. Adesso invece, messa in ridicolo di fronte a tutta la mia classe, mi sento come una marionetta nelle mani di un perfido burattinaio. Odio essere derisa e manipolata. Per farlo breve, quello stupido mollusco di difesa contro le arti oscure mi ha messa in ridicolo davanti ai miei compagni perche' non riuscivo a trovare un ricordo abbastanza felice per poter evocare un Patronus.

Tutta colpa della mia famiglia fredda e distaccata, il cui massimo divertimento e' tormentare il nostro vecchio elfo domestico. Non ho un solo ricordo dei miei genitori insieme a me e alle mie sorelle. Niente. Solo ordini e sguardi raggelanti. Il tutto per renderli orgogliosi. Pff..

Oh per Merlino, quanto sono irritat..


-Cissy! Non ci credo! Sei ancora arrabbiata per la figuraccia di oggi?- chiede ridacchiando Lucius, entrando dalla finestra della mia camera.

-Avrei voluto vedere te al mio posto. Oh no, aspetta! Ti metti in ridicolo da solo!- borbotto, chiedendo il diario di botto. Sento gli occhi gelidi di Lucius puntarsi contro di me, ma mantengo lo sguardo alto e fiero come solo una Black potrebbe fare.

-Cosa hai detto?- sibila infuriato.

-Quello che hai sentito- replico altrettanto fredda. Mi guarda per qualche secondo e poi abbandona quel cipiglio severo per distendere il viso in un sorriso malizioso. Si china fino a sfiorarmi le labbra con un bacio e far scivolare le mani sotto la camicetta.

-Credo di poterti aiutare con quel patronus...- bisbiglia al mio orecchio e premendo insistentemente le labbra sulle mie.

Nascondo il viso sull'incavo della sua spalle, dimenticando completamente l'irritazione di prima man mano che i baci si fanno sempre piu' frenetici, e intravede in fondo alla stanza un magnifico ghepardo argentato.



Angolo dell'autrice.

Ciao a tutti! Ringrazio tutti quelli che hanno recensito lo scorso capitolo e inserito questa storia nelle seguite/preferite/ricordate. Grazie di cuore <3

Non ho idea se ho saputo rendere bene Narcissa o se sia troppo OC.

Non ho idea di quale sia il patronus di Narcissa percio' spero che accetterete la mia versione.

Alla prossima e grazie ancora,

Hoon21 :)

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Capitolo 14
*** O come Olympe Maxime ***


If a girl thinks she isn't beautiful,

I'm here to prove her wrong.

(Kendall Schmidt)


O come Olympe Maxime.


Quel dolce e sciocco mezzogigante ha osato insinuare che sono come lui! Moi? E' assolutamente incredibile! Mi ripeto camminando nervosamente lungo il corridoio. Dopo un tale affronto non ho alcuna intenzione di ritornare in quella sala fingendo di essere contenta della situazione attuale. Assolutamente! E' tutto cosi' sbagliato. Cammino ancora un po' fin quando l'indignazione lascia il posto alla coscienza. In effetti Hagrid non ha sbagliato. Io sono uguale a lui. Ho passato tutta la mia vita ad escogitare sotterfugi, bugie e a volte anche magie per ingannare gli altri. Ricordo perfettamente quando i miei compagni di scuola mi prendevano in giro e non potevo andare nel mondo babbano a causa del mio aspetto. Quando sono diventata Preside di una delle scuole magiche piu' facoltose d'Europa, nessuno ha piu' messo in discussione le mie origini. Ho sempre sostenuto di essere una strega potente e un'ottima preside. Ed e' vero. Lo sono. Ma il passato fa male e le ferite bruciano ancora. Non e' stato facile vivere come una mezzogigante, vergognandomi ogni giorno della mia vita della mia diversita', della mia mostruosita'.

E poi ecco che arriva quell'allampanato sciocco. Quel dolce sciocco di Hagrid che svela il mio segreto con naturalezza, come se non ci fosse niente di strano o di brutto. E' questa la cosa che mi piace piu' di lui. La sua sincerita' e la sua goffa dolcezza. Sorrido inconsapevolmente. Da quando passo il mio tempo con lui, il resto del mondo con le sue idee strampalate non hanno importanza. Sono davvero felice. Sento qualcosa di caldo fluire dalla bacchetta che tengo nascosta in una manica del vestito. Mi volto a vedere cosa sia e trovo invece una ninfa dei boschi.

-La ninfa dei boschi puo' assumere la forma di un Patronus quando una persona particolarmente brutta all'esterno, ha una personalita' molto bella- ripeto citando una frase letta in un libro di scuola molti anni fa.



Angolo dell'autrice.

Ciao a tutti! Questo capitolo e' decisamente orrendo, lo so. Ho visto anche quanto sia piaciuto lo scorso capitolo...praticamente a nessuno. Ma io sono molto testarda e ho deciso di portare a termine questa fanfiction, nonostante sia stupida.

Ho deciso di cambiare un po' il Patronus. Questa volta volevo qualcosa di piu' strano, magico e in un certo senso insolito. So perfettamente che la ninfa dei boschi non e' un animale , ma e' pur sempre una creatura magica e in questo capitolo ha assunto un particolare significato. Spero che vi piaccia almeno un po' e che qualcuno recensisca.

Ringrazio tutti quelli che hanno letto e inserito questa storia nelle preferite/seguite/ricordate.

Alla prossima,

Hoon21 :)



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Capitolo 15
*** P come Penelope Light ***


Tu mi vuoi?

Vuoi tu prendermi...vuoi rischiare

di prendermi per l'uomo che sono,

per amore dell'uomo che conoscevi?

(Il cerchio di pietre)


P come Penelope Light.


Tutti noi sbagliamo. Ci sono persone che commettono errori innocenti, che danneggiano solo loro; altri che invece feriscano le persone che amano con la loro stramaledetta stupidita'. Il mio ex fidanzato rientra in quest'ultima categoria di persone. Ho sempre sostenuto che fosse un po' incompreso dalla sua famiglia e dai fratelli. Dietro quella maschera di pomposita' e arroganza, si nasconde un ragazzo molto gentile e altruista che ha bisogno di essere amato. Nessuno di noi puo' vivere senza amore, no? Magari la colpa e' mia, se adesso ha abbandonato la sua famiglia e la sua causa. Avrei dovuto capire prima questo suo bisogno e aiutarlo, anziche' abbandonarlo. Mi ero stancata dei suoi modi censurati, della sua eccessiva osservazione delle regole. Avevo bisogno di un ragazzo piu' maturo e per certi versi piu' infantile, di qualcuno che non si vergognava ad afferrarmi e baciarmi davanti a tutti. Qualcuno che mi sapesse dimostrare il suo amore.

Quello che non sapevo era che lui mi amava molto, solo non sapeva come esprimere questi sentimenti. Oh povero Percy... Hai abbandonato la tua famiglia, l'hai tradita, hai rinnegato le tue amicizie, i tuoi rapporti con il passato e ti sei gettato a capo fitto sul lavoro, sperando che questo ti ricompensasse dell'amore perduto.

Sai e' difficile vivere con i sensi di colpa. Ti amavo ancora quando ti ho lasciato andare. Non sono stata abbastanza forte da lottare per te, per me...per noi.

Mi dispiace..Ma sapere che un tempo siamo stati felici insieme, mi riempie ancora di gioia. Me lo ricorda ogni giorno quel gufo argentato dall'aria saggia che si posa ogni mattino sulla mia spalla.



Angolo dell'autrice.

Ciao a tutti! Vi ringrazio tantissimo per le recensioni e l'appoggio che mi dimostrate ogni giorno! Grazie di cuore <3

Voglio ringraziare ogni singola persona che legge questa storia, che la recensisce e la inserisce tra le seguite/preferite/ricordate.

Siamo arrivati a -8. Stiamo per finire!

Alla prossima,

Hoon21 :)

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Capitolo 16
*** Q come Quirinus Raptor. ***


Resistere ha senso solo

se ne esci con qualcosa

in mano alla fine. Ma resistere

tanto per resistere

e' l'infelice condizione di milioni

di persone.

(Charles Bukowski)


Q come Quirinus Raptor.


La morte arriva molto in fretta. Non ti rendi conto neanche di star per morire. Semplicemente un attimo prima sei vivo, respiri e un attimo dopo sei solo un corpo vuoto e infelice. Magari all'inizio reagisci, combatti e cerchi di trovare un senso a tutto quello che sta accadendo, ma poi ti arrendi. Scivoli lentamente in quella bolla oscura che ti trascina sempre di piu'. Che senso ha combattere qualcosa che ha gia' vinto? Tutto quello che puoi fare e' cercare di ricordare. Ricordare la sensazione della vita che ti scivola addosso, dei profumi che ti invadono le narici, dei suoni che ti stordiscono le orecchie, dei sapori che stuzzicano il palato, della felicita' che inonda il tuo cuore.


Sai perfettamente che queste idee strampalate non ti serviranno a niente, ma ti piace sapere che un tempo eri qualcuno. Questa consapevolezza ti aiuta ad affrontare il viaggio che ti si presenta davanti. E' un po' come un lutto. Rifiuti con tutto te stesso cio' che sta sconvolgendo il tuo corpo e quel freddo che si impossessa delle tue membra; ti arrabbi contro tutto il mondo, contro la persona che ti sta uccidendo e colui che l'ha permesso; provi ad offrire un accordo alla Morte, cerchi in tutti i modi di trovare qualcosa o qualcuno che possa prendere al tuo posto pur non essendo un gesto nobile; le lacrime scorrono sul tuo volto, anche se quello non e' piu' il tuo volto, e provi una profonda tristezza: tutto e' finito; poi arriva l'accettazione. Finalmente hai versato tutta la tua rabbia, la tua delusione e la tua tristezza e sei pronto ad affrontare il resto.


Vorresti lasciare qualcosa di te alle spalle. Vorresti che gli altri ricordassero l'uomo che eri un tempo e non l'uomo che sei diventato. Hai commesso molti sbagli, sbagli che non potranno essere piu' rimediati. Avresti voluto dire addio a tua madre e invece l'hai lasciata morire da sola. E tutto per inseguire un sogno, un potere assoluto, un qualcosa che non avrai mai. Tutto questo per aver creduto alle parole di un pazzo che non puo' morire ma che non puo' neanche vivere. L'ultimo pensiero che ti viene in mente e' di lasciare qualcosa che non se ne andra' mai. Qualcosa che ricordera' a tutti loro che nonostante tutto, eri felice. Lasci il tuo Patronus. Lasci, in questo caso, un piccolo lurido sorcio. Perche' alla fine non e' questo che ero?




Angolo dell'autrice.

Ciao a tutti! Come state?Avete visto che questa volta sono stata stranamente puntuale? Il capitolo e' piuttosto accettabile(secondo il mio punto di vista, ovviamente), non e' molto allegro ma penso che si avvicini alla realta'. In fondo il nostro Raptor e' abbastanza complicato come personaggio. HO pensato che questo fosse il modo migliore per rendergli giustizia. Aspetto con ansia i vostri commenti( negativi o positivi). Ringrazio tutte le persone che hanno letto, recensito, inserito questa storia tra le preferite/seguite/ricordate. Grazie di cuore <3

Alla prossima,

Hoon21 :)

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Capitolo 17
*** R come Rose Weasley ***


R come Rose Weasley



Rose era orgogliosa della sua famiglia. Insomma, i suoi genitori avevano salvato il Mondo Magico e anche adesso aiutavano il Ministero a rendere il loro mondo piu' sicuro e protetto. Suo padre, il suo migliore amico, era uno degli Auror piu' famosi della storia. Lavorava come sempre al fianco del suo migliore amico e capo, Harry Potter (nonche' suo zio). Sua madre, una delle streghe piu' brillanti dell'intera storia della magia, lavorava al Ministero per il Dipartimento della Regolazione della Legge Magica. Per non raccontare invece dei suoi zii.. In pratica la sua famiglia era invidiata da tutti. E allora perche' non riusciva ad essere completamente felice? Si, si sentiva un po' ingrata nel pensare tutto questo, ma era la verita'. Aveva una bella famiglia che le voleva bene, una bella casa, un fratello rompiscatole, la fama. Non aveva soltanto una sua identita'. Lei era solo Rose Weasley, la figlia di... la nipote di... Nessuno la considerava mai per quello che era realmente. Se andava bene in Pozioni, il professore non poteva fare a meno di notare che :-Avendo una madre con spiccate capacita' pozionistiche, la figlia doveva assolutamente eccellere in quel campo!-. Se riusciva a svolgere un incantesimo di Difesa Contro le Arti Oscure, la professoressa doveva necessariamente dire che:-Avendo due genitori simili, era il minimo che potesse fare!-. Per non parlare invece di quando inforcava una scopa. Apriti cielo! Venivano giu' tutti i commenti delle partite vinte da Grifondoro ai tempi di Harry Potter e Ron Weasley. Ovunque andasse l'eco della fama della sua famiglia la perseguitava. Solo una persona poteva capirla realmente. Solo un ragazzo la conosceva davvero. Sapeva chi era la vera Rose. Non la perfetta studentessa modello, ma una ragazzina indipendente, libera e splendente nella sua gloria. Qualcuno che provava le sue stesse sensazioni, giorno dopo giorno. Suo cugino Al. Si, sapeva anche che loro due non avrebbero dovuto stare insieme. Ma era questo il bello della loro relazione. Il fascino del proibito, del mistero, dei baci rubati dietro ad una statua, le corse per non essere visti, i litigi per non essersi capiti, per aver frainteso un messaggio. Il loro momento preferito era la domenica. Tutti gli studenti si riversavano per le strade di Hogsmeade e lasciavano i corridoi di Hogwarts liberi dalla loro presenza inopportuna. Scappavano fin dal mattino, accampando delle scuse e passavano tutta la giornata insieme. Perche' quando si trovavano l'uno nelle braccia dell'altro, avevano la sensazione di essere completi, felici e meravigliosamente se stessi. Era una bella sensazione. In quello stesso momento, erano seduti in riva al lago, con la schiena appoggiata ad un vecchio albero, mano nella mano. Avevano riso e scherzato tutto il giorno, ma adesso che scendeva il tramonto sapevano entrambi che avrebbero dovuto staccarsi e ritornare alle loro fughe clandestine.

-A te piace tutto questo, Al?- Il moro alzo' gli occhi per incrociare il nocciola degli occhi di Rose.

-Cosa intendi per 'questo'?- Rose si tiro' su, seria.

-La nostra relazione, i nostri segreti- Albus capi' dal suo tono di voce che la domanda era importante, per questo si prese qualche minuto per rispondere.

-Beh..si. E' ovvio che mi piaccia tutto questo. Mi piace stare con te, anche se questo comporta dei sacrifici e dei segreti, per non dire bugie- alle sue parole la cugina annuiva distratta- A volte vorrei poter dire a tutti che stiamo insieme e siamo felici di stare insieme, ma poi ho paura che non ci capirebbero...- concluse malinconico.

-Vorresti che lo dicessimo?- gli chiese Rose, dopo qualche secondo di silenzio.

-In realta' non lo so- sbotto' lui, afferrandole il viso con una mano- So che voglio continuare a stare con te. E so anche che prima o poi dovremmo dirlo e questo mi fa un po' paura- concluse appoggiando delicatamente le labbra sulle sue. Rose si scosto' in fretta dal quel bacio a fior di labbra.

-Anche io ho paura- confesso' con un filo di voce. Albus rise di quelle parole.

-Tu non hai mai paura, Rosie. Tu sei una tigre- sussurro'- Fammi vedere di nuovo il tuo Patronus- le chiese a mo' di conferma. E lei, pur spazientendosi, fece apparire quella bellissima tigre argentata che ruggiva sopra le loro teste. Albus la guardo' con i suoi enormi occhi di smeraldo.

-Hai visto? La mia Rose non ha mai paura-




Angolo dell'autrice (beh, piu' o meno).

Salve a tutti! Come state? Mi rendo conto che non aggiorno da..quasi un mese. Faccio veramente schifo. Mi dispiace davvero molto! Non avevo molta ispirazione per questo capitolo(infatti avete visto che schifo ho scritto? E ho anche avuto il coraggio di pubblicarlo!) e poi sono partita per nove giorni al mare e quando sono tornata avevo tante cose da fare! Mi dispiace davvero molto :( Non vedo l'ora che questa storia finisca! Mi toglie energie e sopratutto l'ispirazione non e' a comando e quindi poi mi ritrovo a scrivere delle stupidaggini colossali.. Beh, mancano solo cinque capitoli. Prima dell'arrivo di settembre e l'inevitabile inizio della scuola, vi prometto che avro' gia' completato questa schifezza. E' una promessa! E solitamente mantengo le mie promesse...

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito lo scorso capitolo, chi ha inserito questa storia nelle preferite/seguite/ricordate e chi legge costantemente! Siete tutti nei miei pensieri <3

Hoon21

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Capitolo 18
*** S come Seamus Finnigan ***


L'esperienza non ha alcun

valore etico: e' semplicemente

il nome che gli uomini danno

ai propri errori.

(Oscar Wilde)


S come Seamus Finnigan


Okay. Magari leggendo questo titolo molti lettori penseranno che si troveranno davanti l'ennesimo racconto su un piccoletto dai capelli color sabbia, con molta attitudine per il fuoco. Beh miei cari, vi sbagliate. Sono assolutamente d'accordo con voi: si tratta dello stesso ragazzo imbranato e simpatico, un mago abbastanza capace e orgoglioso, un ragazzo legato alla famiglia, pronto a difendere i suoi amici. Era entrato per la prima volta ad Hogwarts quando aveva solo undici anni, fiero di essere un Grifondoro mezzosangue, pronto a far esplodere qualunque cosa gli capitasse sottomano. Persino un bicchiere! Aveva subito stretto un rapporto d'amicizia con Dean Thomas, quel ragazzo simpatico e a volte un po' possessivo. Aveva combattuto quella grande battaglia, senza un attimo di esitazione. Si, aveva avuto paura, ma era rimasto e aveva lottato. E alla fine, avevano vinto.

Adesso si apprestava ad entrare al Ministero, per uno di quei lavoretti part-time con cui pagare l'affitto della soffitta in cui abitava. Non era un granche' come inizio, ma era abbastanza per un giovane di diciotto anni con tutta una vita davanti per dimostrare le proprie capacita' e competenze. E allora perche' invece di uscire insieme ai suoi migliori amici, diceva di voler rimanere a casa? Ho detto -diceva- e non -preferiva- perche' quello che i suoi amici non sapevano e' che lui usciva da solo o in compagnia di persone non proprio rispettabili, secondo i suoi standard. Con loro preferiva andare solo in dei locali poco frequentati e appartati, dove potevano infilarsi dietro una tendina e passare li' anche tutta la notte. Si trovavano sul finire di una traversa piuttosto buia di Diagon Alley. Pur essendo un Grifondoro, non aveva avuto ancora il coraggio di confessare la verita'. Anzi, spesso si raccontava da solo delle bugie per mettere a tacere i sensi di colpa o il disgusto verso se stesso. Si amici, il vostro simpatico biondino aveva scoperto da qualche mese (o meglio, aveva avuto la conferma solo da qualche mese) di essere irrimediabilmente attratto dai ragazzi e non da un ragazzo qualsiasi, ma dal suo migliore amico. Lo stesso moretto che lo salutava ogni mattino sorridendo e che lentamente lo uccideva senza esserne al corrente. In questi casi Seamus poteva fare solo una cosa: bere per dimenticare. A volte ci riusciva, altre volte riusciva solo a scorgere da lontano una volpe graziosa che lo fissava in un angolo ammiccando, come se volesse dire che lei sapeva tutto e che presto avrebbe dovuto ammettere anche lui la verita'.



Angolo dell'autrice.

Ciao a tutti! Mi scuso per il ritardo, anche se so di non essere mancata a nessuno con questo schifo di storia. Questo capitolo e', permettetemi di dirlo, assolutamente orripilante. Non ho idea neanche io di cosa abbia scritto. Sono completamente senza ispirazione (colpa del caldo che mi manda il cervello in tilt) e ormai questa fanfiction sta diventando il mio peggiore incubo. Seamus potrebbe sembrare un po' troppo duro nei confronti dei gay, ma in realta' ha solo paura di confessare di essere anche lui omosessuale. Non ho bene idea di cosa diamine c'entri il patronus con questo capitolo triste e depresso, ma la mia idea e' che Seamus, il quale a sua volta e' triste e depresso, attraverso la volpe vede i giorni in cui era felice. Magari grazie a questo riuscira' a dire tutto a Dean. E' pietoso, lo so. Mi dispiace, ma davvero non ho nessuna idea. Ma non preoccupatevi siamo a -5!! Adesso possiamo iniziare a fare il conto alla rovescia tutti insieme! Ringrazio come sempre tutti i lettori, chi ha recensito, chi ha inserito questa long nelle preferite/seguite/ricordate. Grazie a tutti di cuore <3

Buona domenica,

Hoon21 :)

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Capitolo 19
*** T come Tonks Ninfadora ***


Se ami qualcuno,

meglio dirglielo finche' ti e' accanto...

Ad un certo punto

potrebbe fuggire.

(Logan Henderson)


T come Tonks Ninfadora.


Dora ricordava molto vagamente le lezioni ai tempi di Hogwarts. Quelle del settimo anno erano riuscite a sopravvivere un po' di piu' rispetto alle altre nella sua mente, perche' si era costretta ad ascoltare di tanto in tanto la voce noiosa del professore di turno. Aveva i M.A.G.O e sua madre l'aveva minacciata di morte nel caso in cui non avesse preso dei voti abbastanza alti. Per fortuna la svampita Tassorosso era riuscita a portare a casa dei M.A.G.O davvero invidiabili, anche se aveva scelto la carriera di Auror come suo lavoro futuro. La madre avrebbe preferito Medimago (molto piu' sicuro, non ti sembra?), ma alla fine aveva dovuto dare il suo consenso a quella ragazza piena di entusiasmo e voglia di mettersi alla prova. Una delle lezioni che riusciva a ricordare meglio era quella dei Patronus, ma solo perche' l'aveva trovata tremendamente affascinante e in un certo senso anche romantica.

-L'incanto patronus e' uno degli incantesimi piu' difficili da effettuare. Anche i migliori maghi e streghe possono incontrare delle difficolta' nell'evocare un patronus. Ora, per evocarne uno bisogna concentrarsi sul ricordo o pensiero piu' felice che possediate. Piu' potente e' il ricordo, piu' potente sara' l'incantesimo e piu' possibilita' avrete di sconfiggere i Dissenatori- stava spiegando il professore. E fin qui, Dora si era limitata a prendere appunti svogliatamente nel suo quadernetto, incorniciato da migliaia di disegnini e caricature. Quando pero' la mano di una delle secchione della prima fila era scattato in aria, la situazione iniziava a farsi piu' interessante.

-Mi scusi professore- chiese la ragazza con il tono che Tonks avrebbe poi associato ad Hermione Granger- ho letto diversi libri sull'argomento e mi chiedevo, come possiamo sapere con certezza quale animale prendera' la forma del nostro Patronus?-

Il professore scosse amabilmente la testa.

-Non possiamo. Posso pero' dirle, mia cara signorina, che il Patronus prende la forma del nostro essere, della nostra anima, del nostro carattere-

-E l'animale rimarra' sempre lo stesso?- insistette la ragazza. Il professore ci penso' un po' su.

-Per la maggior parte delle persone, si. Ma a volte puo' accadere qualcosa di speciale, di molto, ma molto raro. Se una persona viene sconvolta a livello emotivo, il suo stesso Patronus potrebbe subire dei cambiamenti-. Questo era sicuramente piu' interessante rispetto a noiosissime descrizioni di formule e incantesimi.

-Che tipo di sconvolgimento?- chiese la voce incuriosita di Dora. Tutti si girarono in direzione di quella ragazza che passava le lezioni a colorare nel suo quaderno e si divertiva a cambiare il colore dei suoi capelli. Quel giorno li portava arricciati di un intenso biondo brillante con varie striature di viola. Stranamente l'unico che non rimase a bocca aperta fu proprio il professore che rispose tranquillamente:- Questo dipende signorina Tonks. Potrebbe essere una perdita importante, un cambiamento nella vita o magari un amore. L'amore e' l'unica forma di magia che non puo' essere controllata con l'utilizzo di una bacchetta o di una pozione-

-E' mai successo che il Patronus di qualcuno abbia cambiato forma?- riprese la studentessa del primo banco che fissava malignamente Tonks, la quale si era azzardata a soffiarle il compito di porre domande e scocciare i compagni.

-E' successo di sicuro, ma io non ho mai conosciuto nessuno che potesse vantarsi di un simile prodigio- Poi il professore riporto' l'ordine in classe e continuo' la sua lezione, lasciando Tonks a trastullarsi con quella frase fissa in mente.

**

-A cosa stavi pensando?- chiese Remus, incuriosito guardando sua moglie fissare il tetto ad occhi chiusi con un leggero sorriso divertito disegnato nelle labbra.

-Niente di importante- rispose, anche se i capelli si accesero di un bel rosso fragola. Davanti a quel cambiamento, Remus ridacchio' sommessamente e si avvicino' ancora di piu' al corpo della moglie, mettendole un braccio intorno alla vita. Dora apri' gli occhi e si giro' verso di lui.

-Allora, un penny per i tuoi pensieri?- chiese ancora il lupo. Tonks lo fisso' stranita.

-Che vuoi dire?-

-Niente, lascia perdere. E' un modo di dire babbano. Tuo padre non te l'ha mai detto?- ma evidentemente non era cosi'.

-Stavo pensando...- comincio' la metamorfomagus, ma si interruppe, guardando gli occhi dolci dell'uomo che le stava vicino per poi riprendere il discorso, sorridendo:-Stavo pensando ai Patronus-

Remus sollevo' la testa dal cuscino per fissare stranito Dora.

-Cosa c'entrano i Patronus in questo momento?-

-Pensavo che..tu sei il mio sconvolgimento piu' grande- e con queste parole si addormento' beata tra le braccia dell'uomo che l'aveva cambiata a tal punto da far cambiare il suo stesso Patronus.




Angolo dell'autrice.

Ciao gente! Sono tornata con un capitolo decisamente piu' accettabile di quello passato. Infatti non ho ricevuto nessuna recensione e per forza, mi dico, visto che ho scritto solo stupidaggini senza senso. In questo capitolo non si vede il Patronus in carne e ossa, ma si tratta solo di un discorso piu'...teorico. Del resto, mi sembrava il minimo che potessi fare con un personaggio come Dora (si, anche io la chiamo come Remus). Spero sinceramente che vi sia piaciuto. Ringrazio tutti quelli che hanno letto, recensito e inserito questa storia tra le seguite/preferite/ricordate. Grazie di cuore <3

Hoon21

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Capitolo 20
*** U come Umbridge Jane. ***


No we don't have to leave

tonight.

We'll stay together

on the dance floor.

Turn up the sound, turn down the lights

(Don't wanna let you, yeah)

Let's make a night we don't forget

and livin' with no regrets and no one else

but us, 'til the sun comes up..

(Time of our life- Big Time Rush).


U come Umbridge Jane.


7:00 del mattino.

Come ogni mattina della settimana, Jane Umbridge si alzo' dal letto con il piumone lilla e infilo' i piedi ancora tiepidi dentro delle morbide pantofole di pelo. Si preparo' una veloce tazza di the' con un gesto pigro della mano e la piccola tazzina della Royal Country le atterro' direttamente in mano. La sorseggio' godendosi il sapore dolce e caldo del the', scenderle lungo la gola. A questo punto lavo' la tazzina e si diresse nel bagno per prepararsi ad un'altra giornata di riforme nella Suola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Per quel martedi' mattina scelse un tailleur rosa confetto con cui abbino' una maglia grigio perla, nascosta in gran parte dall'enorme giacca. Alla fine si avvolse in una grande sciarpa anch'essa rosa e si guardo' attorno per la stanza. Tutto in ordine e pulito. Praticamente perfetto. Sorridendo per la sua perfezione, prese in mano la cartella e scese i gradini di pietra per arrivare nella Sala Grande in tempo per la colazione. Nei corridoi incontro' pochi studenti ancora assonati che portavano camicie stropicciate e mantelli strappati, per i quali provvide immediatamente. C'erano tante cose che la infastidivano, ma piu' di tutte le bugie e il disordine. Erano assolutamente intollerabili. Per fortuna in quella scuola c'era lei. Sia gli studenti che gli insegnanti avevano bisogno di una bella raddrizzata e lei era l'unica che poteva cambiare le cose in modo drastico ma efficiente. Si, Cornelius aveva proprio scelto bene. Con il rumore dei tacchi delle sue scarpette oltrepasso' la porta della Sala Grande e si avvio' verso il tavolo dei professori. C'erano davvero pochi professori e studenti a quell'ora ed erano gia' le 7:30. Le lezioni iniziavano alle 8:20 e questo era decisamente inaccettabile. Avrebbe dovuto parlarne immediatamente con la vicepreside. Dovevano far rispettare molto di piu' gli orari. Annui tra se': anche quest'altro problema andava corretto al piu' presto. Si accomodo' sorridendo, non riuscendo proprio a capire tutte quelle facce ostili che la fissavano intensamente. Sapeva che il suo era un lavoro molto difficile, ma molte cose andavano aggiustate. Lei si atteneva alle regole, cosi' come avrebbero dovuto fare tutti in quella scuola. Loro pensavano che lei era solo un'inviata del Ministero, una sorta di nemico e per questo stavano facendo di tutto per distruggere il suo buon lavoro. Se solo avessero saputo...Anche lei aveva un cuore e il suo cuore, in quel momento, le stava dicendo che era giusto cosi'. Che tutto quello andava fatto e non stava sbagliando proprio nulla. Ogni mattina era difficile percorrere quei corridoi gelidi con un caldo sorriso stampato sulle labbra, ed era ancora piu' difficile gestire soggetti irrequieti e bugiardi come quel Potter e la sua compagnia. Ma lei lo faceva perche' era giusto. Aveva trovato il metodo giusto, quello che a tutti quei ragazzini ribelli mancava: un punto fermo. Qualcosa a cui aggrapparsi nei momenti tristi e difficili e di certo non era una compagnia segreta che gettava scompiglio nella scuola e allarmava il Ministero. No, certo che no. Era qualcosa di piu' personale e intimo. Qualcosa come un bellissimo sciacallo.




Angolo dell'autrice.

Ciao a tutti! Scusatemi per il ritardo, so di non aver rispettato la promessa. Avrei dovuto finire questa storia molto tempo fa, ma tranquilli!stiamo quasi finendo. Mancano solo due capitoli e finalmente vi libererete di me. So gia' che state organizzando un party segreto per festeggiare la mia scomparsa, non nascondetevi! In tutta onesta', anche io sono ansiosa di concludere il piu' presto possibile questa fanfiction. Si protrae da troppo tempo e occupa troppo spazio, energie e tempo. In questo capitolo vengono fuori i seri problemi psichici della nostra professoressa, sotto una lieve (ma poi non cosi' tanto lieve) forma di sarcasmo e ironia. Inoltre la scelta dell'animale e' stata molto difficile. Lo sciacallo pero' e' simbolo della morte ed era anche la testa del dio Anubi nell'Antico Egitto. Vi ringrazio per aver letto, recensito, inserito questa fanfiction nelle preferite/ricordate/seguite. Grazie <3

Hoon21

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Capitolo 21
*** V come Vane Romilda ***


La retorica ci insegna che

sono queste le domande che hanno senso

e fondamento. Se non sai esprimerti, Sheere,

non sai pensare. E se non sai pensare, sei perduta.

(Il palazzo della mezzanotte).


V come Vane Romilda.


Ho sempre notato che tutte le persone detestano alzarsi presto la mattina. Se ne vanno in giro con quell'aria da sonnambuli, le occhiaie sotto gli occhi e uno sguardo talmente istupidito che rinuncio anche a conversare. La mattina per me rappresenta invece il momento migliore della giornata. Quando tutte ancora dormono, sono la prima a mettermi davanti lo specchio per rendermi perfetta per un'altra giornata. Capelli arricciati abilmente con della schiuma babbana, un lieve strato di matita intorno agli occhi, giusto per conferirgli quell'aria matura e infine labbra rosso ciliegia. Solo a questo punto mi ritengo soddisfatta. Con una veste aderente e le curve al punto giusto, nessun ragazzo ad Hogwarts riesce a resistermi. Beh, tutti tranne uno. L'unico di cui mi importa veramente qualcosa. Un certo moretto dagli occhi verdi che ha un'aria cosi' ingenua che a volte mi chiedo se abbia mai baciato una ragazza. A parte qualche bacio sulla guancia non curata di quella Hermione Granger. Lei si che avrebbe bisogno di utilizzare qualche prodotto per capelli visto che se ne va in giro con quella zazzera. Dilettante, mi dico alzando gli occhi al cielo. Ma, presto o tardi, anche lui sara' mio.

-Ciao Harry!- esordisco alle otto e mezza in punto del mattino. Anche lui non fa eccezione e mi fissa con quello sguardo un po' annebbiato. Stranamente non se ne va in giro con quel suo strambo amico Ronald, quello con i capelli rossi.

-Oh..ciao Romilda..- risponde. Che carino, ha ricordato il mio nome! Quasi quasi vedo gli ingranaggi del suo cervello cercare di mettersi in moto per capire per quale motivo mi sono presentata davanti a lui cosi' pimpante. Sopratutto dopo quello che ho combinato con una certa Pozione d'Amore.. beh, ero disperata! E volevo che mi guardasse a tutti i costi, anche se era una finzione.

-Mi chiedevo se potessi darmi una mano in Difesa Contro le Arti Oscure. Ho sentito che l'anno scorso non te la sei cavata male come insegnante- e mi fermo per farmi l'occhiolino, stando attenta a battere per bene il ciglio- e ora che abbiamo Piton e le cose si sono complicate..mi sono ritrovata del tutto incapace a compiere qualunque tipo di esercizio!- e ridacchio un po'. Non che ci sia qualcosa di divertente, ma almeno alleggerisco un po' il tono, no? Infatti lui ridacchia senza capire veramente il motivo.

-Ehm ecco..io non saprei..- inizia a balbettare portandosi una mano al ciuffo spettinato. Un gesto che trovo veramente adorabile.

-Oh, solo qualche lezioncina! Il tempo per rimettermi alla pari con il resto della classe- protesto mettendo su il broncio. Ci tengo cosi' tanto, stupido! Basterebbe solo un piccolo 'si' e avrei un motivo in piu' per sorridere.

-Mi dispiace Romilda, ma non posso. Ora scusami, ma sono in ritardo-. Mi sfiora appena il braccio e scappa via. Ho ancora una mano protesa in avanti, come se avessi voluto afferrarlo e non mi sono ancora resa conto che non mi ha guardato mai veramente negli occhi. Mi guardo attorno e vedo alcune ragazze ridacchiare mentre dei ragazzi mi guardano a meta' tra il dispiaciuto e la soddisfazione. E' questo che ti succede quando tratti le persone come fazzoletti di carta da buttare quando sono troppo consumati. Raddrizzo le spalle e mi stampo il solito sorriso affascinante e divertito sulle labbra e mi costringo a camminare per i corridoi a testa alta, come se non fosse successo niente, come se lui non mi avesse scaricato con un blando 'no', come se fossi la stessa bellissima ragazza che ha sceso le scale del dormitorio questa mattina con la determinazione di riuscire nei suoi intenti. Si, come no.

**

Un'altra passata d'acqua sul viso e il trucco cola via. Mi fisso allo specchio e riesco a vedere solo una ragazza con il viso rigato da lacrime e mascara sciolto. Una volta tolto quel sottile strato di cosmetici e i vestiti che mi rendono piu' bella di quella che in realta' sono..rimango solo io. Rimango una piccola ragazzina scortese, il cui unico scopo e' soffiare il fidanzato dell'amica per farsi notare. L'unica arma che ho mai avuto contro il mondo e' stato un faccino decente e un atteggiamento convincente. Adesso, infagottata in questo pigiama, mi vergogno solo di me stessa. Mia madre rimarrebbe molto delusa della persona che sono diventata. Lei, che era la prima a dire quanto fossi bella semplicemente com'ero, rimarrebbe allibita dalla mia superficialita'. Credo che non mi riconoscerebbe piu'. Prima che le lacrime possono scorrere troppo evidentemente sul mio viso, spengo la luce del bagno e mi dirigo direttamente verso il mio letto. Questa notte non ho voglia di chiacchierare e chiudo subito le tendine del letto. Il sonno mi sorprende subito, ma porta solo altri incubi. Sogno strani animali alati che volteggiano sopra il mio letto. Mi sembra quasi di sentire i loro versi sopra di me e questo non fa altro che agitarmi. Ho sempre odiato i pennuti. I loro versi vengono spezzati da frasi provenienti da mia madre, da Harry, da ogni ragazzo che ho usato solo per il gusto di essere notata, anche se nel peggiore dei modi. Non riesco a distinguere le parole come se stessero parlando in un'altra lingua, ma riesco a comprendere in qualche modo il senso di quelle cattiverie. Dicono tutti la stessa cosa: sono un fallimento totale. In questo turbine di voci, uccelli e striduli vedo anche frammenti di miei immagini: come mi vedo e come mi vedono gli altri. Io vedo una ragazza affascinante, gli altri vedono una bambina in cerca di attenzione che ha sbagliato tutto. So di essermi messa a piangere perche' ad un certo punto quando riesco ad uscire da quest'incubo trovo la federa del cuscino bagnata e le guance umide. Scosto le coperte per allontanarmi il piu' possibile dal letto, come se se stessi un altro secondo li' dentro, potrei ricadere in quel pozzo nero di cattiverie. Afferro la vestaglia che lascio sempre ai piedi del letto e attenta a non fare troppo rumore, scendo le scale del dormitorio. Il caminetto e' ancora accesso, ma un'altra ragazza ha avuto la mia stessa idea di scendere per cercare un po' di tranquillita': Hermione Granger. E' l'ultima persona che voglio incontrare in questo momento vista la sua vicinanza ad Harry, ma non ho altro scelta. Non mi va proprio di rimanere sveglia tutta la notte per evitare di ricadere in quell'orrore. Come sempre lei e' impegnata a leggere un libro che non riesco neanche a capire di cosa tratti e non credo si sia accorta della mia presenza. Mi accoccolo su una poltroncina davanti al camino e appoggio la testa contro il bracciolo, come se stessi cercando di tenermi al sicuro da qualcuno o qualcosa che ha deciso di farmi vivere le pene dell'inferno.

-Brutta serata?- chiede gentilmente Hermione, alzando gli occhi dal libro. Mi sorprende che mi abbia rivolto la parola dopo quello che ho combinato con Harry..dai cioccolatini alla chiacchierata di oggi. Sono una causa persa.

-Diciamo di si- rispondo, tirandomi su. Va bene che oggi ho avuto la mia dose di delusioni, ma non e' necessario mettere degli annunci lungo tutti i corridoi di Hogwarts. Hermione sorride leggermente e poi indica il dormitorio maschile.

-Qualcosa a che vedere con Harry?- Sa gia' la risposta, ma ha avuto la delicatezza di fingere di non sapere nulla.

-Lo sai gia'- sbuffo- e non mi va di parlarne. Sopratutto con te- aggiungo. E' gia' imbarazzante di suo, senza contare una chiacchierata con la sua migliore amica.

-Va bene- risponde lei, come se la mia risposta non l'avesse turbata minimamente- Vuoi parlare di altro?-

Questa si che e' una sorpresa.

-Io e te non siamo amiche, perche' dovremmo parlare?-

-Perche' e' evidente che tu abbia bisogno di parlare con qualcuno e io non ho altro da fare in questo momento- risponde lei, posando momentaneamente il libro accanto a se. Il suo sguardo e' dolce e rassicurante che avrei voglia di dire tutto quello che mi passa per la testa, ma non posso. Non posso perdere anche quel briciolo di dignita' che mi e' rimasta.

-Non credo che tu possa risolvere i miei problemi- e detto questo, mi alzo. Saro' costretta a passare la notte in bianco, ma sempre meglio che farmi psicanalizzare da Hermione. Mi sento gia' abbastanza stupida da sola, quindi no grazie. Lei non sembra prendersela troppo.

-D'accordo, ma dovresti ricordati che dentro di te c'e' molto di piu', Romilda. Vali molto di piu' di quanto tu abbia mai dimostrato e la vera bellezza non si nasconde in un rossetto rosso, ma nella bonta' d'animo e nel coraggio. Siamo Grifondoro, no? E allora mostra i denti e combatti come un vero leone, ricordandoti sempre chi sei- Si alza e va via velocemente, come se volesse darmi il tempo di riflettere sulle sue parole. Cosi' velocemente che per la seconda volta in un giorno rimango ferma per qualche secondo completamente stupita. Quella ragazza ha capito piu' cose di me in tre secondi e mezzo di quanto abbia fatto io stessa in tutti questi anni. Uno strano sorriso mi nasce sulle labbra, come se avessi ritrovato una strada su cui camminare, un punto fermo da cui partire. Sto per salire le scale quando mi fermo con una mano stretta nel manico della ringhiera. Mi volto e a terra, a qualche metro di distanza dalle scale, c'e' un piccolo anatroccolo che mi fissa sorridente come un bambino innocente...



Angolo dell'autrice.

Ciao a tutti! Si lo so, avevo promesso che avrei finito questa storia prima dell'inizio della scuola e invece mi ritrovo ancora qui. Ma non preoccupatevi, manca soltanto l'ultimo capitolo e finalmente avrete finito di sopportarmi. Ovviamente tutto quello che ho scritto in questo capitolo e' frutto della mia immaginazione visto che non c'e' stato mai un dialogo vero e proprio tra Harry e Romilda o Romilda ed Hermione. E visto che mi ritrovavo per lei un personaggio un po' difficile, ho deciso di cambiare un po' le cose. Spero che vi sia piaciuto. Ringrazio tutti quelli che leggono ogni volta e che quindi mi sopportano, chi recensisce che rappresenta la mia gioia piu' grande e chi ha inserito questa storia tra le seguite/preferite/ricordate. Vi adoro *-*

Kisses e alla prossima con l'ultimo capitolo di 'Patronus'.

Hoon21

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Capitolo 22
*** Z come Zia Muriel ***


I'm not giving up

for nothing, no

They tell me I'm dead

if I don't leave you

alone..like nicotine.

(Heffron Drive-Nicotine).


Z come Zia Muriel.


-Zia, posso prendere un altro biscotto?- mi chiede una piccola testa rossa.

-No Ginny, ne abbiamo gia' parlato. Se mangiassi anche solo una briciola, scoppieresti e stanotte non mi faresti dormire- rispondo piuttosto seccamente. I miei nipoti, dopo aver messo al mondo sette bimbi dai capelli rossi, hanno ben pensato di fare affidamento su questa povera zia. La bambina mette su un broncio, ma lascia ricadere la manina paffuta lungo il fianco. Devo soltanto riuscire a mettere a letto questo piccolo diavoletto. Quel Ronald e' gia' crollato dopo essersi sbafato la mia dispensa e per fortuna che Molly e Arthur non mi hanno lasciato tutti gli altri mostriciattoli! E lasciamo perdere i due gemelli, quei scapestrati mi avrebbero messi a soqquadro la casa; come l'ultima volta che sono venuti: mi sono ritrovata rane nella vasca da bagno per due intere settimane. Due!!

-Posso guardarmi i magi-cartoon, almeno?- chiede speranzosa, scendendo giu' dalla sedia e correndo per il salotto.

-Ehi tu!- la rincorro-Niente magi-cartoon. E' ora di andare a letto, forza. Vai a lavare i denti- e le indico la porta del bagno. La bambina prende dal tavolo lo spazzolino, alzandosi sulle punta dei piedi. Sento il rumore dell'acqua che scorre nel lavandino, mentre io tolgo dal tavolo gli ultimi piatti e spazzo via le briciole. Ginny ritorna con lo spazzolino bagnato in mano, lasciando delle goccioline sul pavimento lucido, e il sorriso a trentadue denti.

-Perche' sorridi cosi' tanto?- chiedo burbera.

-Volevo farti vedere che mi ero lavata i denti. La mamma me li controlla sempre prima di andare a dormire- spiega lei. Annuisco brevemente. La afferro per la mano ancora bagnata e la trascino un po' lungo le scale. Accendo la luce della camera degli ospiti, dove Ronald dorme gia' da un pezzo nel letto matrimoniale. Ginevra si arrampica sul letto e scosta le coperte. Gliele sistemo alla meno peggio e faccio per uscire dalla stanza quando sento una voce chiamarmi alle spalle.

-Aspetta zia! Devi raccontarmi la storia della buonanotte, altrimenti non mi addormento! Per caso hai un libro di fiabe?-

-No, Ginevra. Non ho bisogno di leggere delle stupide fiabe- replico -Ora dormi. Per una sera puoi anche farne a meno- spengo la luce quando sento la bambina piagnucolare.

-Ti prego zia! Se mi racconti una storia, non avro' paura del buio stanotte e potro' addormentarmi serenamente. Per favore- ripete supplichevole. Vediamo di toglierci subito questo pensiero. Mi siedo di nuovo sul letto e inizio a raccontare:-Va bene, ma ti raccontero' solo una storia molto breve, d'accordo?- La bambina annuisce soddisfatta e io riprendo a parlare:- Allora... non ricordo piu' le vecchie storie che mi raccontava mia madre per farmi addormentare, pero' posso raccontarti una storia che riguarda una giovane ragazza e un uomo. I due, molto diversi tra loro, si incontrarono un giorno per qualche strano progetto divino e non appena i loro sguardi si incontrarono, successe qualcosa di strano. Qualcosa di magico.-

-Magico come quello che riesce a fare la mia mamma con la bacchetta?-

-No, un'altra magia, molto piu' potente e difficile. Nessuno e' ancora riuscito a trovare la formula esatta o l'incantesimo giusto da pronunciare. L'unica cosa che si sa riguardo questa magia e' che accade nei momenti piu' strani e tra persone che non la desiderano-

-Davvero? E come si chiama questa magia?- interrompe di nuovo Ginevra con gli occhi accesi di curiosita'.

-Si chiama amore. Ed e' un qualcosa di cosi' potente e forte che stravolge l'anima e fa cambiare le persone. Quando una persona si innamora, non vede piu' il mondo nello stesso modo: tutto le sembra piu' bello e piu' vivace. Tutto acquisisce un senso piu' profondo e noi stessi diventiamo..come posso dire? Felici? Comunque sia, l'amore rende le nostre vite degne di essere vissute, ecco.-

-E' davvero una cosa molto bella zia..ma cosa era successo a quei due ragazzi?-

-Quello che ti ho appena spiegato: si innamorarono. Ma ben presto questo incantesimo si ruppe. Lei era troppo stupida, arcigna e incapace di fare delle belle magie come quel bel ragazzo alto, dai lineamenti dolci e allo stesso tempo seducente. Lui la lascio', ma la ragazza imparo' a compiere due delle magie fondamentali nella storia della magia stessa-

-E quali?- chiede impaziente Ginevra, sollevandosi leggermente dal letto.

-Imparo' ad amare. E imparo' ad essere felice e quella felicita' se la porto' dietro per tutta la vita, all'interno del suo cuore-

-Ma anche io potro' fare questa magia?- Annuisco mentre un sorrisetto nasce al mio interno.

-Assolutamente si. Un giorno anche tu imparerai ad essere felici e troverai il tuo cervo, mia cara-

-Cervo? Ma cosa c'entra il cervo, adesso?- chiede stranita la bambina, mentre gli occhi le si stanno gia' chiudendo dalla stanchezza.

-Niente bambina mia, niente- dico mentre, socchiudendo la porta, un piccolo cervo si allontana dalla mia casa.




Angolo dell'autrice.

Buonasera a tutti :) Scusate il ritardo, ma sono stata molto impegnata con la scuola e tutti i compiti che ne derivano. Pero', come potete ben vedere, sono riuscita a terminare questa storia! Si lo so che state stappando una bottiglia di champagne, proprio in questo momento ma io sono decisamente orgogliosa di aver terminato. Mi sono trascinata dietro questa storia per troppo tempo ed era giunto il momento di terminare qui. Vorrei precisare un'unica cosa prima di passare ai ringraziamenti che prenderanno decisamente molto spazio, visto quanta generosita' avete mostrato nei miei confronti. Il cervo, usato in questo capitolo come Patronus, e' il simbolo dell'amore incondizionato, quindi era perfetto per questa storia ed era perfetto per dirvi grazie. Grazie per essere i miei cervi :) So che e' un paragone un po' azzardato, ma e' dettato dal cuore. Vi ringrazio per la pazienza dimostrata nei miei confronti, per tutti voi che avete continuato a leggere. Non so i vostri nomi, ma siete tutti nei miei pensieri <3 Ringrazio chi ha recensito e mi ha strappato un sorriso con le loro parole.

Ringrazio chi ha inserito questa storia nelle preferite: Aster_Mezzelfo, astrideyes, bebe_98, Cornelia_Serpeverde, Elanor Hermione, frenkymusic98, inventostorie1940, JadeLily99, James Percy Holmes, Kyreon is on fire, metamorfomagus_tonks, Occhi di Smeraldo, RedMarauder, Romantic_Dreamer, Sabaku No Konan Inuzuka, Tokidokina, _ NEL MEZZO DEL CAMMIN _.


Ringrazio chi ha inserito questa storia nelle ricordate: Rehara.


Ringrazio chi ha inserito questa storia nelle seguite: adnimal, Clitemnestra_Artemisia, Fenice_Malandrina523, Fleur Dolohov, Grangerxx. Inathia Len, JadeLily99, je88, la ladra di libri, lady_hana, MadHattersTwinSister, neverforgettodream, PrincipessaLes, Redhead_Aria, RedMarauder, Sheuma_S, Sheila1812, silver15, SilverRose, Spectrum, tribute_potterhead, vampiretta98, Wounded_LOnely.

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