Patronus di Hoon21 (/viewuser.php?uid=244098)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A come Astoria Grengrass ***
Capitolo 2: *** B come Barty Crouch jr. ***
Capitolo 3: *** C come Charlus Potter ***
Capitolo 4: *** D come Dennis Canon ***
Capitolo 5: *** Elphias Doge ***
Capitolo 6: *** Avviso. ***
Capitolo 7: *** F come Fred Weasley ***
Capitolo 8: *** G come Gabrielle Delacour ***
Capitolo 9: *** H come Hugo Weasley ***
Capitolo 10: *** I come Igor Karkaroff ***
Capitolo 11: *** L come Luna Lovegood ***
Capitolo 12: *** M come Minerva McGranitt ***
Capitolo 13: *** N come Narcissa Malfoy ***
Capitolo 14: *** O come Olympe Maxime ***
Capitolo 15: *** P come Penelope Light ***
Capitolo 16: *** Q come Quirinus Raptor. ***
Capitolo 17: *** R come Rose Weasley ***
Capitolo 18: *** S come Seamus Finnigan ***
Capitolo 19: *** T come Tonks Ninfadora ***
Capitolo 20: *** U come Umbridge Jane. ***
Capitolo 21: *** V come Vane Romilda ***
Capitolo 22: *** Z come Zia Muriel ***
Capitolo 1 *** A come Astoria Grengrass ***
A come
Astoria Grengrass.
A Percy
perche' senza di lui non riderei fino alle lacrime.
La prima
volta che riuscii ad evocare un vero
Patronus fu dopo la Seconda Guerra Magica. Io,come tanti ,uscii
sconfitta da quella battaglia in cui non avevo mai creduto. Ero una
Grengrass ,dovevo mostrarmi fiera e soddisfatta di quello che stava
succedendo eppure non lo ero. Non avevo mai odiato ne' i Mezzosangue
ne' i Babbani , nonostante fossi una Serpeverde.
E
fu solo quando mi ritrovai spaesata nella Sala Grande con un Draco
Malfoy ,altrettanto spaesato, riuscii ad essere felice. Una strana e
curiosa felicita'.
E
quando mi protesse dalla rabbia della mia famiglia ,disonorata per il
mio comportamento antirazzista ,uscii una candida colomba.
Buone notizie.
Angolo
dell'autrice.
Salve
a tutti!Sono Hoon21 e ho deciso di cominciare questa nuova avventura.
Anche
se sto scrivendo la fic- Questo e' il nostro per sempre-,quando mi e'
venuta in mente quest'idea e ho deciso di scriverla e pubblicarla.
Cerchero'
i personaggi meno conosciuti o piu' assurdi e,cercando di
immedesimarmi in loro, provero' a descrivere il loro primo Patronus.
Sapete sto rileggendo per la milionesima volta il Prigioniero di
Azkban,non potevo non scrivere dei Patronus.
Scusate
gli eventuali errori e purtroppo il mio pc ha un difetto(uno
solo??)non mi scrive gli accenti,percio' al posto di quest'ultimo
devo utilzzare l'apostrofo.
Perdonatemi
ma non e' colpa mia,ve lo assicuro.
Spero
che questa mia idea vi faccio e vi invito a recensire.
Grazie
e buona domenica!
Hoon21
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Capitolo 2 *** B come Barty Crouch jr. ***
Ad Annabeth
per la sua immensa pazienza.
B
come Barty Crouch jr.
Il Signore
Oscuro era tornato. Finalmente il mio Padrone,il mio Signore,la mia
Guida era tornato nuovamente in vita.
Sentivo il
marchio nero bruciarmi allegramente nel braccio. Mi sentivo come un
diciottenne,gagliardo e pieno di vita.
Mi nascosi
in un angolo per dar sfogo alla mia folle felicita'. Dopo anni dalla
mia bacchetta uscii una iena indemoniata. Nello stesso momento
iniziai a ridere come la iena.
Mi
ricomposi. Avevo ancora un funerale da festeggiare.
Angolo
dell'autrice.
Ciao a
tutti!!Pensavo di pubblicare questo capitolo alla fine della
settimana ma pensavo fosse meglio pubblicarlo prima. Spero che questo
capitolo vi piaccia.
Ho cercato
di scegliere un Patronus adatto a questo personaggio...come e' andato
il mio esperimento??
Credo che
non sia errori pero' possibilmente me ne sara' sfuggito qualcuno.
Ricordo a
tutti che il computer non mi permette di mettere gli accenti e devo
sostituirli con l'apostrofo...
Ha
immaginato la scena durante il quarto anno di Harry.
Ci vediamo
presto (spero) con la lettera C.
Grazie a
tutti quelli che hanno recensito e hanno messo questa storia tra le
seguite e preferiti. Grazie tante!!
Hoon21
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Capitolo 3 *** C come Charlus Potter ***
A mio
padre,per il suo amore verso i lupi.
C come
Charlus Potter.
Stavo
combattendo contro i Dissenatori. Molti dei miei compagni erano morti
e altri stavano soffrendo silenziosamente le torture inflitte dai
Mangiamorte. E per 'silenziosamente' intendo urla disumane che di
certo non mi aiutavano ad evocare un pensiero felice per il Patronus.
-Avanti
Charlus,pensa a qualcosa di bello,a qualcosa di felice!-mi dissi
sforzandomi di ricordare qualche avvenimento allegro che avevo
dimenticato. Ed ecco che mi venne in mente...
Era
notte. Mia moglie dormiva serena nel letto,stremata da quei giorni
impegnativi. Mi alzai furtivamente dal letto ed entrai nella stanza
del mio piccolo James per vederlo dormire il suo sogno innocente. Non
mi ero ancora abituato ad un tale meraviglia. Osservandolo mi promisi
di proteggerlo sempre. Silenziosamente,ma con la dolcezza e la
saggezza di un lupo. Tornando da Dorea,mi girai guardare la
cameretta. Vicino la culla,c'era uno splendido lupo agertanto.
Un
lupo.
Angolo
dell'autrice.
Ciao
ragazzi!Avevo promesso che entro martedi' sera vi avrei pubblicato il
capitolo. Purtroppo ieri,dopo la palestra non avevo neanche la forza
di dire 'a' e nonostante il capitolo fosse gia' pronto,non sono
riuscita a postarlo. Perdonatemi,cerchero' di essere piu' precisa in
futuro. Mi scuso per gli eventuali errori che sono sfuggiti alla mia
revisione,e' umano!Vi piace come idea quella di Charlus??Ho saputo
descrivere bene il personaggio e il Patronus? Credo di aver
approfondito il concetto di 'ricordo felice' ma se ci sono problemi o
volete che sia piu' dettagliata,dovete solo chiedere.
Avevo
pensato di chiedervi se vorreste che scrivessi di qualcuno che ha un
nome(nome NON cognome,attenzione!)potete tranquillamente scriverlo.
Per
esempio se qualcuno mi chiedesse:-Vorrei che nel prossimo capitolo
scrivessi di Cedric- Lo farei senz'altro. Dipende da cosa mi dite
voi. Il personaggio che ottiene piu' voti si aggiudichera' il ruolo
di protagonista.
Altrimenti
decidero' io. Ricordo a tutti che la mia fanfic parla di personaggi
SECONDARI!!Ricordo inoltre che ho un problema nel sistema del pc che
non mi permette di scrivere gli accenti e che purtroppo devo
sostituirli con l'apostrofo. Mi dispiace ma non e' colpa mia.
Ringrazio
infine tutte le persone che hanno recensito e messo la fanfic tra le
preferite/seguite/ricordate. Grazie davvero per il vostro sostegno!!
Alla
prossima con la lettera C!!
Hoon21
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Capitolo 4 *** D come Dennis Canon ***
A tutti i
bambini-soldato.
D come Dennis
Canon.
Questa
schifosissima guerra era finita. E mio fratello era morto. Grazie
Harry per averci salvato e per aver ricordato mio fratello come un
eroe. Un eroe morto,pero'.
Mio fratello
era morto e a me mancava molto.
Colin,ricordi
la lettera da Hogwarts?Ricordi lo Smistamento?Ricordi la novita' di
questo mondo assurdo e cosi' affascinante?Ricordi le confidenze sulla
torre di Astronomia?...Ti ricordi di me?
Un sorriso
mischiato a una lacrima. Un cigno,nobile come te.
Angolo
dell'autrice.
Ciao
ragazzi!Sono io,Hoon21,quell'autrice che non si e' fatta vedere per
molto tempo.
Scusatemi...ho
avuto impegni,compiti in classe,interrogazioni,palestre,impegni e via
discorrendo.... Sono stanchissima. Vi piace Dennis?O forse ho parlato
troppo di Colin? Vi ricordo che potete scegliere voi il prossimo
personaggio con la lettera E.
Di chi vi
piacerebbe leggere il prossimo capitolo??
Alla
prossima,
Hoon21
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Capitolo 5 *** Elphias Doge ***
A
tutti i figli di divorziati.
Elphias
Doge.
Piccolo,insignificante,nullo
in confronto ad Albus Silente. Il ragazzo perfetto,studente
modello,uomo superiore e intelligente rispetto alla media.
Praticamente
perfetto. Ma io so dove tu hai sbagliato,il tuo punto di estrema
debolezza:il potere. Lo so,ma non posso fare a meno di volerti bene e
di continuare a stimare il ricordo dell'uomo che mi fu amico.
Il
ricordo migliore che ho di te,oltre al fatto di avermi dato la
mano,quel giorno sul treno??Quella sera a giocare a Gobbiglie,unico
gioco in cui fui migliore di te. Ti mando il mio piccione argentato
perche' possa portarti i nostri ricordi.
Angolo
dell'autrice.
Ciao
a tutti,scusatemi per il ritardo!!Non avrei voluto perdere tutto
questo tempo ma alcuni impegni mi hanno
trattenuta,pazienza!!L'importante e' che io adesso sia qui,no??No. Va
bene...passiamo al capitolo. Fa veramente schifo,non e'
vero?Sinceramente non mi piace tantissimo e non dovrebbe essere
neanche questo il Patronus del vecchio Elphias ma non ho avuto il
tempo di andarlo a cercare nel settimo libro..Mi perdonate??Vi
prometto che il prossimo capitolo con la lettera F sara' migliore di
questo!!
Un
bacio a tutti voi!
Hoon21
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Capitolo 6 *** Avviso. ***
Avviso.
Carissimi
lettori,sono gia' in ritardo nel pubblicare il capitolo con la
lettera F. Ho deciso di scrivere su Fred e di inserire un momento
Fremione. Percio' questa volta scrivero' un capitolo piu' lungo e
impegnativo.
Ancora
non ho scritto niente e questa settimana non potro' scrivere niente
perche' domenica avro' una gara e durante la settimana ho
allenamento,compiti e anche un compleanno!Cerchero' di pubblicarlo
prima dell'Immacolata.
Vi
ringrazio in anticipo per la pazienza e sono sicura che capirete le
mie motivazioni. Se trovero' cinque minuti liberi,li dedichero' a
voi.
Grazie
ancora. Buon pomeriggio,
Hoon21
:)
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Capitolo 7 *** F come Fred Weasley ***
A
RedMarauder,questo capitolo e' per te.
F come Fred
Weasley.
La battaglia
era cominciata da poco, ma a me sembravano secoli. Aspettavo con
ansia il momento in cui Harry avrebbe sconfitto Voldemort e avrei
finalmente abbracciato la mia famiglia e...lei.
George ed io ci avventurammo in quello che una volta era un
corridoio.
-Questi
mostri sbucano come funghi- mi urlo' il mio gemello,cercando di
sovrastare i boati. Poteva sembrare strano per gli altri, ma noi
nonostante tutto, non avevamo perso la voglia di sorridere, perche'
il sorriso era la nostra arma migliore.
-Amore!-
Mi
ritrovai accanto ad Hermione. Era bella come sempre,anche con il viso
arrossato, i diversi tagli sul viso e i vestiti strappati.
-Herm!
Tutto bene?-
-Si,
piu' o meno. Tu?-
-Be..-
non riuscii a completare la frase perche' mentre parlavo uno
schieramento di Dissennatori ci assali'. Il gelo mi avvolse, non
riuscivo piu' a ridere. Io,il Re degli Scherzi, non riuscivo a
ridere.
'Il
Patronus, Fred, forza!' Alzai lo sguardo incrociando gli occhi di
Hermione. Erano spalancati per la paura e lucidi. Mi incitavano a
combattere e a proteggerla.
Flashback
-E'
impossibile! E' l'unico incantesimo che non mi riesce!- sbottai
arrabbiato. Harry aveva spiegato i Patronus, roba bella ma non
riuscivo a ricordare qualcosa di vagamente potente per poterne
evocare uno. Gli scherzi con George?No. Le mie avventure ad
Hogwarts?No. I regali della mamma e papa' a Natale?No.
-Deve
essere un ricordo unico..speciale- disse Hermione al mio fianco,con
la solita aria da maestrina, che mi mandava letteralmente fuori di
testa.
-Come il
tuo sorriso- sussurrai.
-Cosa?-chiese
lei piegando leggermente la testa,facendo scivolare i riccioli
sull'occhio destro. Sembrava una bambina.
-Niente,niente-
e riprovai. Questa volta mi concentrai con tutte le mie forze sul suo
sorriso puro e genuino. E un leone usci' fuori ruggendo.
-Cosa ti
avevo detto?- disse mentre si avvicinava con aria di trionfo -Il mio
sorriso compie magie- e mi lascio' un bacio a fior di labbra.
Fine
flashback
Pensai
di nuovo a quel sorriso,a quei baci rubati,a quelle litigate,agli
scherzi ma soprattutto pensai a lei e a quanto l'amassi. E il leone
torno' di nuovo a ruggire. Mi girai verso Hermione che mimo' con le
labbra un 'TI AMO' e si perse tra la gente.
Angolo
dell'autore.
Ciao
ragazzi!! Come potete vedere sono finalmente riuscita in
quest'impresa. Credevo che ci volesse piu' tempo ma quando mi sono
seduta cinque minuti ecco che e' venuto fuori questo. In realta' e'
pronto da qualche giorno ma non sono riuscita a trovare il tempo
necessario per poterlo pubblicare. Spero di non essere stata troppo
banale o noiosa,l'ho riletto molte volte e non fa proprio schifo.
Lasciatemi le recensioni e fatemi sapere! Come ho gia' detto, questo
capitolo e' per RedMarauder che mi ha aiutata molto ed e' la dolcezza
fatta ragazza. Sei davvero speciale!!
Detto
questo,non ho altro da aggiungere se non di dirvi che il prossimo
capitolo parlara' di qualcuno con la lettera G. Se avete preferenze
fatemele sapere.
Ovviamente
non chiedetemi di parlare di George, gia' e' stato straziante parlare
di Fred....
Buon
pomeriggio!
Hoon21
p.s.
Come vedete non sono riuscita a scrivere della morte di Fred, non ce
l'ho fatta!
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Capitolo 8 *** G come Gabrielle Delacour ***
A
due ragazzi che si amano
ma
non possono stare insieme
causa
dell'orgoglio.
G
come Gabrielle Delacour.
Percorrevo
i corridoi della mia amata Beauxbatons.
Era Natale e non sarei tornata a casa per la prima volta. I miei
genitori erano da mia sorella Fleur e suo marito Bill,in Inghilterra.
Scesi nel laghetto circondato dalle ninfe e dagli spiriti della
natura. Solitamente non stringevano amicizia con gli studenti ma io
era sempre la benvenuta nel Lago delle Ninfe; queste ultime adoravano
intrecciarmi i capelli argentati con fiori e io le lasciavo fare
godendomi qualche ora di pace.
-Gabrielle
amore mio- Come non detto. Era il mio fidanzato, Andre'.
-Come
mai qui?Sono giorni che non ti fai sentire,immagino che ti abbiano
preso un'altra volta- La mia non era una domanda bensi'
un'affermazione e il tono di voce che usai era duro e sarcastico.
-Gabrielle,
dubiti di me?- disse scostandosi il ciuffo dall'occhio.
Io
e Andre' stavamo insieme da due anni ma nessun lo sapeva,neanche la
mia migliore amica Marie. Lui aveva diciannove anni e contrabbandava
per vivere. Era orfano,incurante delle regole e incredibilmente
affascinante. Le ninfe lo lasciavano passare su mia richiesta. Ma noi
non stavamo davvero
insieme.
Lui andava e veniva,facevamo l'amore e poi addio. Mi usava e io usavo
lui. Mentre vi racconto tutto cio', mi aveva gia' spogliata ed era
sopra di me. Il resto a voi....
Andre'
si era appena addormentato e io mi ero potuta rivestire. Potevo
essere caduta cosi' in basso? Ero semplicemente la bambolina di
tutti,tutti mi usavano per la mia bellezza. Come se fosse voluto
essere per meta' Veela... Sapevo perche' permettevo ad Andre' di
continuare questa pagliacciata... mi sentivo abbandonata. Abbandonata
da mia sorella,la mia Fleur, la mia migliore amica. Ma un giorno lei
aveva deciso di fare i bagagli e di andarsene in Inghilterra dal suo
Bill.
Con
lei avevo dei ricordi fantastici... solo noi due. Provai ad evocare
un Patronus concentrandomi sul piu' bel ricordo che avevamo insieme.
Noi due a mare,ci stavamo inseguendo. Poi io caddi e lei mi venne di
sopra facendomi il solletico. Il sole pizzicava sulla schiena ma a
noi non importava,eravamo insieme e basta. Dalla bacchetta usci' un
lungo filo argentato che ben presto prese forma...un bellissimo
pavone. La bellezza era la mia condanna ma nessuno l'avrebbe mai
sfruttata. Neanche Andre'. Era tempo di parlare con Fleur.
Angolo
dell'autrice.
Ciao
ragazzi! Mi vergogno tantissimo a presentami ma dovevo farlo. Sono
settimane che ho pronto questo capitolo ma non ho potuto pubblicarlo
a causa di impegni vari e di tantissimi inviti. Ho rinunciato a
diverse cose per poter pubblicare e e spero che il nuovo capitolo sia
di vostro gradimento. Non credo proprio che riusciro' ad aggiornare
primo del nuovo anno. Percio' vi auguro di passare delle belle
vacanze e un bellissimo anno nuovo.
Nel
prossimo capitolo apparira' un personaggio con la lettera H.
Vi
do le possibili opzioni: Horace Lumacorno, Hugo Weasley e Hannah
Abbot.
Alla
prossima e grazie a tutti per le recensioni e il sostegno!
Hoon21
:)
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Capitolo 9 *** H come Hugo Weasley ***
A
M.L per essere sempre se stessa
H
come Hugo Weasley
Siamo
seri? Questo era uno scherzo. Vi prego,ditemi che e' uno scherzo. La
professoressa di Difesa Contro le Arti Oscure ha appena detto che non
superero' l'esame dei G.u.f.o. Se non imparo a fare un Patronus
decente e non soltanto un po di fumo argentato. Hey,sono stato due
giorni a lavorare sodo per produrre quel fumo e adesso mi dice che
non va bene?!?Qui ci vuole una vendetta made Weasley.
-Hugo
si puo' sapere perche' stai parlando da solo di una vendetta?-
Mia
sorella Rose(la Guastafeste)mi richiamo' alla realta'. Non mi ero
accorto di parlare da solo. Eravamo in Sala Grande a pranzare con mia
sorella e i miei cugini(che occupavano circa meta' tavolo).
-Eh?No
niente...- Ero molto famoso ad Hogwarts per le mie risposte esaustive
e intelligenti.
Mi
squadro' con il suo occhio truce e le dissi tutto. Ma come riusciva a
fregarmi sempre e a farsi raccontare tutto?
Ovviamente
appena ebbi finito molto delicatamente Rose e Lily scoppiarono a
ridere. Entrambe sapevano produrre un incanto patronus.
-Grazie
per la solidarieta'...-
-Dai
Hugo ahahah...e' facile ahahahah-
Okay,ho
recepito il messaggio...quelle due non mi saranno d'aiuto.
Feci
per andarmene ma Lily mi supplico' di rimanere:- Avanti Hugo non fare
il bambino!-
Ho
detto -mi supplico' di rimanere-? Devo aver sbagliato di sicuro.
-Ha
ragione Lily. Basta che ti concentri su un ricordo felice e intenso e
l'incantesimo riesce. Serve solo un po di concentrazione,pazienza e
il ricordo giusto!- continuo' mia sorella.
E
quello l'avevo capito anche io...non sono cosi' scemo,sapete?
Annui
e me ne andai lo stesso. E ora? Salutai velocemente James e
Fred,rubai un biscotto a Roxanne che mi fece la linguaccia,andai a
sbattere contro la gatta di Gazza(Mrs Purr 2-LA VENDETTA)e nel
corridoio incontrai....Alice. Vi spiego,Alice e' la ragazza piu'
bella che esista a questo mondo. Lunghi capelli biondo cenere,occhi
grandi azzurri,labbra rosee e piene,gambe stupende,un paio di tette
da favola e un culo perfetto. Insomma,esiste una ragazza piu' bella?
E poi era anche divertente,simpatica,intelligente e amava il
Quidditch. Quella donna l'avrei sposata.
-Ciao
Hugo!-
-Hey
Alice! Come va?-dissi mentre mi avvicinavo.
-Tutto
bene. Tu?-
-Bene.
Dove stavi andando?-
-Uh,in
biblioteca. Devo fare una ricerca di Astronomia. Mi accompagni?- lo
disse guardando con gli occhi a cucciolo e schiudendo le labbra.
Rischiavo di svenire.
-Ah
ok. Certo andiamo-
E
in due secondi mi trovai accanto ad Alice a parlare del piu' o del
meno...
Appena
arrivammo davanti la biblioteca le chiesi se le andava di andare a
cena insieme quella sera.
Lei
mi guardo' sorpresa,inclinando leggermente la testa di lato.
-Okay,sarebbe
bello. Ci vediamo questa sera Hugo- e mi diede un bacio sulla guancia
dedicandomi un sorriso.
Stavo
seriamente rischiando un arresto cardiaco.
Uscii
di corsa dalla biblioteca e volando nei corridoi in preda alla
felicita' . Ma questo momento cosi' bello doveva essere rovinato da
quella....brava persone della prof.
-Weasley,sempre
a fare casino nei corridoi!Quante volte devo dirti di non correre e
schiamazzare?Sei un bambino!-
Non
si accorse neanche che non la stavo ascoltando. Presi la bacchetta.
-Expecto
Patronum!-esclamai pensando intensamente ad Alice e questa volta usci
un pantera d'argento.
-Allora
prof,secondo lei potro' superare questi esami?-
Angolo
dell'autrice.
Ragazzi
:) Imploro perdono per non essere stata presente in questi mesi ma
spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo.
Purtroppo
non sono riuscita ad accontentare tutti ma la maggioranza votava per
Hugo e sinceramente anche io volevo scrivere qualcosa su di lui.
Spero
di essere stata abbastanza brava e di non essere stata breve come nei
capitoli precedenti. Il prossimo capitolo parlera' di Igor Karkaroff
e devo dire che sara' una sfida interessante...
Alla
prossima miei cari :)
Hoon21
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Capitolo 10 *** I come Igor Karkaroff ***
A
tutti quelli come me che si ritrovano senza ispirazione!
I
come Igor Karkaroff
Vi
siete mai chiesto se Igor Karkaroff avesse dei sentimenti? Beh
effettivamente ha sempre paura ed e' decisamente cattivo. Ma io
intendo sentimenti positivi come l'amore o l'amicizia. Ebbene si. Li
possiede anche lui, strano vero?
Vi
siete mai chiesti se Igor Karkaroff avesse una famiglia? I suoi
genitori sono morti quando era piccolo e non e' mai stato bravo a
flirtare con le ragazze. Quindi la risposta a questa domanda e' NO!
Vi
siete mai chiesti se Igor Karkaroff avesse un migliore amico? Questa
domanda e' la piu' facile. Il suo migliore amico era la speranza. Era
un Patronus....
Tutto
ebbe inizio un giorno schifoso, in una scuola schifosa, con dei
compagni schifosi. Igor e' sempre stato famoso per l'ottimismo.
In
quel periodo stavano studiando i Patronus e la ragazza di cui era
innamorato aveva baciato un altro davanti ai suoi occhi. Avete
capito che periodo di merda stava passando?
-Concentratevi
su un pensiero felice. Su un ricordo intenso...- stava dicendo il
professore.
Quello
fu il momento in cui Igor penso' che prima o poi avrebbe ucciso quel
vecchio pazzo. Non aveva molti felici, comprendetelo.
Quella
pero' fu l'unica volta in cui il nostro amico provo' ad impegnarsi in
qualcosa in cui pensava non avrebbe avuto successo,perche' sentiva
il bisogno di concentrarsi sull'intensita' della sua mente e ripetere
continuare quelle parole.
-Expecto
Patronus...expecto patronus...-
E
fu cosi' che nel suo cuore scopri' di avere dei sogni, delle emozioni
e un bisogno di essere amato che andava al di la' delle normali
esigenze di qualsiasi ragazzo di diciassette anni.
Fu
li che scopri' Raily. Era un lupo...un lupo che rappresentava la sua
solitudine e il bisogno di appartenere a qualcuno.
Era
Raily il migliore amico che lo capiva con i suoi occhi celati da un
velo d'argento.
Angolo
dell'autrice.
Uccidetemi
pure il penoso ritardo! Ormai pensavo di abbandonare questa
storia...Non aveva piu' senso. Non ha piu' senso. Non piace a nessuno
e forse non piace neanche a me.
Ma
penso comunque di doverla continuare. E magari pubblichero' altri
capitoli e chissa'...forse riusciro' davvero a terminarla. Il
capitolo fa schifo,lo so. Mi dispiace.
Scusate
per gli errori e per quel problema nel mio pc che non mi permette di
scrivere gli accenti in formato html e che devo sostituire con
l'apostrofo.
Scusate
ancora e buone vacanze :)
Hoon21
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Capitolo 11 *** L come Luna Lovegood ***
I
think you're a superstar,
yeah
you are.
Why
don't you know?
Yeah,
you're so pretty that it hurts.
(Big
Time Rush- Cover Girl)
L
come Luna Lovegood
-Bene!
Dividetevi e iniziate a concentrare i vostri pensieri su un momento
particolarmente allegro o emozionante. Una volta che avete scelto il
vostro ricordo, pronunciate le parole Expecto Patronum. Non
preoccupatevi se fallirete durante i primi tentativi. Chi di voi
riuscira' ad evocare soltanto una scia argentata, sara' stata bravo
lo stesso- spiega Harry durante la nuova lezione. Appena finisce di
parlare, tutti ci disperdiamo lungo l'ampia stanza. Scelgo un posto
piuttosto isolato per concentrarmi su un ricordo felice.
Rimango
per qualche secondo con la bacchetta alzata senza decidermi. Ho
troppi ricordi felici! Ad esempio quella gita con papa' al fiume o la
mia ammissione ad Hogwarts o la scoperta dei Gorgosprizzi. Quale di
questi e' cosi' intenso da invocare un patronus?
-Va
tutto bene, Luna?- mi chiede Harry.
-Oh
si! Non riesco a decidere quale ricordo usare- gli rispondo con un
sorriso.
La
prima regola dell'essere felici, secondo mio padre, e' sorridere.
-Potresti
cercare di capire quale di questi ti emoziona di piu' oppure potresti
provare con tutti quelli che hai scelto. Quello piu' intenso ti
aiutera' ad evocare un patronus- suggerisce dolcemente.
-Avanti
prova!-
Stacco
i miei occhi dai suoi (senza prima chiedermi quale strano animale
invisibile sia entrato in quei occhi tristi) e concentro tutti i miei
pensieri sulla sensazione di quando ero sdraiata sull'erba con mio
padre accanto che mi spiegava la funzione dei pesci acqualilla.
-Expecto
Patronum- sussurro, fissando la bacchetta nella speranza che dia
qualche segno. Ma non accade nulla. Scrollo le spalle.
-Andra'
meglio la prossima volta!- esclama Harry stringendomi una spalla e
andando improvvisamente da Dean Thomas che sta avendo problemi con il
suo Patronus.
Per
tutta la durata della lezione tento tante volte l'incantesimo, ma non
riesco a far uscire neanche una scintilla dalla bacchetta, nonostante
i miei ricordi siano abbastanza felici. Lascio la stanza speranzosa
mentre il mio cervello cerca di elaborare un nuovo ricordo da usare
per la prossima lezione. Cammino lentamente lungo i corridoi,
fermandomi in cerca di qualche Gorgosprizzo o Nagillo ma sembra che
questa sera se ne siano andati da qualche altra parte.
-Avanti
Luna! Se non ti sbrighi, la Umbridge ci becca nei corridoi alle
undici di sera. Oltre il coprifuoco!- esclama rabbiosamente Cho
Chang, piuttosto seccata all'idea di essere punita. A me non importa
nulla, spero solo di poter andare ancora alle lezioni di Harry.
Solamente li' ho degli amici e mi sento parte di un gruppo. E in
questo momento capisco. Il mio ricordo felici sono gli amici. Gli
unici amici che abbia. L'ES.
Incurante
della voce rabbiosa di Cho e degli strepiti della sua amica (come si
chiama?) focalizzo il viso di Ginny, Harry, Ron, Hermione e Neville e
pronuncia a voce piuttosto alta l'incantesimo. Dalla bacchetta
fuoriesce un corvo d'argento. Scoppio a ridere davanti al corvo che
vola sopra la mia testa ma poi sento le voci in lontananza di Gazza e
decido di seguire Cho e la sua amica. Ho ancora voglia di far volare
il mio corvo.
Angolo
dell'autrice.
Ehi!
Salve a tutti!So benissimo che mi tirerete in faccia i pomodori dopo
aver pubblicato questo capitolo dopo molti mesi d'assenza. Ne sono
assolutamente consapevole.
Il
problema e' che questa storia stava diventando sempre piu' complicata
e ho deciso di abbandonare. Adesso invece sono piu' che determinata a
portare a termine questa fanfiction perche' odio lasciare a meta' le
mie storie. Per quanto facciano schifo come questa..
Ringrazio
tutti quelli che non hanno mai smesso di credere in me. Questo
capitolo e' per voi. Ringrazio tutte le persone che avevano messo
questa storia tra le seguite/preferite/ricordate e tutti coloro che
leggevano e recensivano. Spero che trovero' ancora altre recensioni,
pur sapendo di non meritarle.
Grazie
davvero <3
Hoon21
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Capitolo 12 *** M come Minerva McGranitt ***
Se
tutto il resto morisse, tranne lui,
continuerei
a esistere, e se tutto
il
resto rimasse, e lui fosse annientato,
l'universo
mi sarebbe estraneo.
Non
ne farei piu' parte.
(Cime
tempestose)
M
come Minerva McGranitt
Minerva
aveva sempre saputo di essere diversa dalle altre ragazze.
Loro
erano belle e simpatiche, mentre lei era solo intelligente. Con il
tempo aveva anche imparato ad apprezzare questa sua qualita'. Da
persona intelligente non si curava piu' del commenti maligni che le
sue compagne sussurravano ogni volta che la incontravano.
Puntualmente
lei scoccava loro il suo sguardo gelido e si concentrava sulle
lezione.
Perche'
quella era l'unica cosa in cui era capace.
Minerva
era riuscita ad ottenere tutti i M.A.G.O. Previsti, una volta
raggiunto il settimo anno.
Al
contrario di tutti i suoi compagni di corso aveva trovato in fretta
un buon lavoro che le permetteva di esprimere la sua abilita'. E
cosi' aveva dedicato tutta la sua vita all'insegnamento, al forgiare
quelle giovani mente e a trasmettere loro tutti i suoi studi,
ottenuti grazie ad anni di sacrifici.
Minerva
era sempre stata orgogliosa di essere una strega potente, una
professoressa severa e una delle poche animagus presenti nel mondo
magico inglese.
Minerva,
infatti, aveva una spiccata dote per la trasfigurazione.
Minerva
era anche una donna sola. Certo, aveva Hogwarts e i suoi studenti, ma
quando si ritirava nel suo alloggio nel sesto piano aveva solo un
minuscolo gatto ad accoglierla. Le si strusciava tra le gambe e
miagolava per festeggiare il suo ritorno. Nonostante tutto, la
vicepreside aveva ancora molti motivi per sorridere e chiamare a se'
quel gatto argentato, comunemente chiamato Patronus.
Angolo
dell'autrice.
Salve
a tutti! So benissimo che mi tirerete in faccia i pomodori dopo aver
pubblicato questo capitolo dopo molti mesi d'assenza. Ne sono
assolutamente consapevole.
Il
problema e' che questa storia stava diventando sempre piu' complicata
e ho deciso di abbandonare. Adesso invece sono piu' che determinata a
portare a termine questa fanfiction perche' odio lasciare a meta' le
mie storie. Per quanto facciano schifo come questa..
Ringrazio
tutti quelli che non hanno mai smesso di credere in me. Questo
capitolo e' per voi. Ringrazio tutte le persone che avevano messo
questa storia tra le seguite/preferite/ricordate e tutti coloro che
leggevano e recensivano. Spero che trovero' ancora altre recensioni,
pur sapendo di non meritarle.
Grazie
davvero <3
Hoon21
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Capitolo 13 *** N come Narcissa Malfoy ***
Senza
dubbio e' piu' facile
morire
che sopportare
coraggiosamente
una vita tormentata.
(Le
pene del giovane Werther)
N
come Narcissa Malfoy.
Caro
diario,
per
la prima volta nella mia vita, ho provato risentimento verso la mia
famiglia. Sono sempre stata una delle ragazze piu' intelligenti della
scuola, la vera principessa di Serpeverde, la preferita dei miei
genitori e la fidanzata perfetta.
Fin
da bambina sono stata educata per ricoprire di onori la nobile casata
dei Black e sposare il giovane Malfoy, per unire due famiglie
purosangue e mantenere intatta la nostra discendenza. Adesso invece,
messa in ridicolo di fronte a tutta la mia classe, mi sento come una
marionetta nelle mani di un perfido burattinaio. Odio essere derisa e
manipolata. Per farlo breve, quello stupido mollusco di difesa contro
le arti oscure mi ha messa in ridicolo davanti ai miei compagni
perche' non riuscivo a trovare un ricordo abbastanza felice per poter
evocare un Patronus.
Tutta
colpa della mia famiglia fredda e distaccata, il cui massimo
divertimento e' tormentare il nostro vecchio elfo domestico. Non ho
un solo ricordo dei miei genitori insieme a me e alle mie sorelle.
Niente. Solo ordini e sguardi raggelanti. Il tutto per renderli
orgogliosi. Pff..
Oh
per Merlino, quanto sono irritat..
-Cissy!
Non ci credo! Sei ancora arrabbiata per la figuraccia di oggi?-
chiede ridacchiando Lucius, entrando dalla finestra della mia camera.
-Avrei
voluto vedere te al mio posto. Oh no, aspetta! Ti metti in ridicolo
da solo!- borbotto, chiedendo il diario di botto. Sento gli occhi
gelidi di Lucius puntarsi contro di me, ma mantengo lo sguardo alto e
fiero come solo una Black potrebbe fare.
-Cosa
hai detto?- sibila infuriato.
-Quello
che hai sentito- replico altrettanto fredda. Mi guarda per qualche
secondo e poi abbandona quel cipiglio severo per distendere il viso
in un sorriso malizioso. Si china fino a sfiorarmi le labbra con un
bacio e far scivolare le mani sotto la camicetta.
-Credo
di poterti aiutare con quel patronus...- bisbiglia al mio orecchio e
premendo insistentemente le labbra sulle mie.
Nascondo
il viso sull'incavo della sua spalle, dimenticando completamente
l'irritazione di prima man mano che i baci si fanno sempre piu'
frenetici, e intravede in fondo alla stanza un magnifico ghepardo
argentato.
Angolo
dell'autrice.
Ciao
a tutti! Ringrazio tutti quelli che hanno recensito lo scorso
capitolo e inserito questa storia nelle seguite/preferite/ricordate.
Grazie di cuore <3
Non
ho idea se ho saputo rendere bene Narcissa o se sia troppo OC.
Non
ho idea di quale sia il patronus di Narcissa percio' spero che
accetterete la mia versione.
Alla
prossima e grazie ancora,
Hoon21
:)
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Capitolo 14 *** O come Olympe Maxime ***
If
a girl thinks she isn't beautiful,
I'm
here to prove her wrong.
(Kendall
Schmidt)
O
come Olympe Maxime.
Quel
dolce e sciocco mezzogigante ha osato insinuare che sono come lui!
Moi? E' assolutamente incredibile! Mi ripeto camminando nervosamente
lungo il corridoio. Dopo un tale affronto non ho alcuna intenzione di
ritornare in quella sala fingendo di essere contenta della situazione
attuale. Assolutamente! E' tutto cosi' sbagliato. Cammino ancora un
po' fin quando l'indignazione lascia il posto alla coscienza. In
effetti Hagrid non ha sbagliato. Io sono uguale a lui. Ho passato
tutta la mia vita ad escogitare sotterfugi, bugie e a volte anche
magie per ingannare gli altri. Ricordo perfettamente quando i miei
compagni di scuola mi prendevano in giro e non potevo andare nel
mondo babbano a causa del mio aspetto. Quando sono diventata Preside
di una delle scuole magiche piu' facoltose d'Europa, nessuno ha piu'
messo in discussione le mie origini. Ho sempre sostenuto di essere
una strega potente e un'ottima preside. Ed e' vero. Lo sono. Ma il
passato fa male e le ferite bruciano ancora. Non e' stato facile
vivere come una mezzogigante, vergognandomi ogni giorno della mia
vita della mia diversita', della mia mostruosita'.
E
poi ecco che arriva quell'allampanato sciocco. Quel dolce sciocco di
Hagrid che svela il mio segreto con naturalezza, come se non ci fosse
niente di strano o di brutto. E' questa la cosa che mi piace piu' di
lui. La sua sincerita' e la sua goffa dolcezza. Sorrido
inconsapevolmente. Da quando passo il mio tempo con lui, il resto del
mondo con le sue idee strampalate non hanno importanza. Sono davvero
felice. Sento qualcosa di caldo fluire dalla bacchetta che tengo
nascosta in una manica del vestito. Mi volto a vedere cosa sia e
trovo invece una ninfa dei boschi.
-La
ninfa dei boschi puo' assumere la forma di un Patronus quando una
persona particolarmente brutta all'esterno, ha una personalita' molto
bella- ripeto citando una frase letta in un libro di scuola molti
anni fa.
Angolo
dell'autrice.
Ciao
a tutti! Questo capitolo e' decisamente orrendo, lo so. Ho visto
anche quanto sia piaciuto lo scorso capitolo...praticamente a
nessuno. Ma io sono molto testarda e ho deciso di portare a termine
questa fanfiction, nonostante sia stupida.
Ho
deciso di cambiare un po' il Patronus. Questa volta volevo qualcosa
di piu' strano, magico e in un certo senso insolito. So perfettamente
che la ninfa dei boschi non e' un animale , ma e' pur sempre una
creatura magica e in questo capitolo ha assunto un particolare
significato. Spero che vi piaccia almeno un po' e che qualcuno
recensisca.
Ringrazio
tutti quelli che hanno letto e inserito questa storia nelle
preferite/seguite/ricordate.
Alla
prossima,
Hoon21
:)
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Capitolo 15 *** P come Penelope Light ***
Tu
mi vuoi?
Vuoi
tu prendermi...vuoi rischiare
di
prendermi per l'uomo che sono,
per
amore dell'uomo che conoscevi?
(Il
cerchio di pietre)
P
come Penelope Light.
Tutti
noi sbagliamo. Ci sono persone che commettono errori innocenti, che
danneggiano solo loro; altri che invece feriscano le persone che
amano con la loro stramaledetta stupidita'. Il mio ex fidanzato
rientra in quest'ultima categoria di persone. Ho sempre sostenuto che
fosse un po' incompreso dalla sua famiglia e dai fratelli. Dietro
quella maschera di pomposita' e arroganza, si nasconde un ragazzo
molto gentile e altruista che ha bisogno di essere amato. Nessuno di
noi puo' vivere senza amore, no? Magari la colpa e' mia, se adesso ha
abbandonato la sua famiglia e la sua causa. Avrei dovuto capire prima
questo suo bisogno e aiutarlo, anziche' abbandonarlo. Mi ero stancata
dei suoi modi censurati, della sua eccessiva osservazione delle
regole. Avevo bisogno di un ragazzo piu' maturo e per certi versi
piu' infantile, di qualcuno che non si vergognava ad afferrarmi e
baciarmi davanti a tutti. Qualcuno che mi sapesse dimostrare il suo
amore.
Quello
che non sapevo era che lui mi amava molto, solo non sapeva come
esprimere questi sentimenti. Oh povero Percy... Hai abbandonato la
tua famiglia, l'hai tradita, hai rinnegato le tue amicizie, i tuoi
rapporti con il passato e ti sei gettato a capo fitto sul lavoro,
sperando che questo ti ricompensasse dell'amore perduto.
Sai
e' difficile vivere con i sensi di colpa. Ti amavo ancora quando ti
ho lasciato andare. Non sono stata abbastanza forte da lottare per
te, per me...per noi.
Mi
dispiace..Ma sapere che un tempo siamo stati felici insieme, mi
riempie ancora di gioia. Me lo ricorda ogni giorno quel gufo
argentato dall'aria saggia che si posa ogni mattino sulla mia spalla.
Angolo
dell'autrice.
Ciao
a tutti! Vi ringrazio tantissimo per le recensioni e l'appoggio che
mi dimostrate ogni giorno! Grazie di cuore <3
Voglio
ringraziare ogni singola persona che legge questa storia, che la
recensisce e la inserisce tra le seguite/preferite/ricordate.
Siamo
arrivati a -8. Stiamo per finire!
Alla
prossima,
Hoon21
:)
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Capitolo 16 *** Q come Quirinus Raptor. ***
Resistere
ha senso solo
se
ne esci con qualcosa
in
mano alla fine. Ma resistere
tanto
per resistere
e'
l'infelice condizione di milioni
di
persone.
(Charles
Bukowski)
Q
come Quirinus Raptor.
La
morte arriva molto in fretta. Non ti rendi conto neanche di star per
morire. Semplicemente un attimo prima sei vivo, respiri e un attimo
dopo sei solo un corpo vuoto e infelice. Magari all'inizio reagisci,
combatti e cerchi di trovare un senso a tutto quello che sta
accadendo, ma poi ti arrendi. Scivoli lentamente in quella bolla
oscura che ti trascina sempre di piu'. Che senso ha combattere
qualcosa che ha gia' vinto? Tutto quello che puoi fare e' cercare di
ricordare. Ricordare la sensazione della vita che ti scivola addosso,
dei profumi che ti invadono le narici, dei suoni che ti stordiscono
le orecchie, dei sapori che stuzzicano il palato, della felicita' che
inonda il tuo cuore.
Sai
perfettamente che queste idee strampalate non ti serviranno a niente,
ma ti piace sapere che un tempo eri qualcuno. Questa
consapevolezza ti aiuta ad affrontare il viaggio che ti si presenta
davanti. E' un po' come un lutto. Rifiuti con tutto te stesso cio'
che sta sconvolgendo il tuo corpo e quel freddo che si impossessa
delle tue membra; ti arrabbi contro tutto il mondo, contro la persona
che ti sta uccidendo e colui che l'ha permesso; provi ad offrire un
accordo alla Morte, cerchi in tutti i modi di trovare qualcosa o
qualcuno che possa prendere al tuo posto pur non essendo un gesto
nobile; le lacrime scorrono sul tuo volto, anche se quello non e'
piu' il tuo volto, e provi una profonda tristezza: tutto e' finito;
poi arriva l'accettazione. Finalmente hai versato tutta la tua
rabbia, la tua delusione e la tua tristezza e sei pronto ad
affrontare il resto.
Vorresti
lasciare qualcosa di te alle spalle. Vorresti che gli altri
ricordassero l'uomo che eri un tempo e non l'uomo che sei diventato.
Hai commesso molti sbagli, sbagli che non potranno essere piu'
rimediati. Avresti voluto dire addio a tua madre e invece l'hai
lasciata morire da sola. E tutto per inseguire un sogno, un potere
assoluto, un qualcosa che non avrai mai. Tutto questo per aver
creduto alle parole di un pazzo che non puo' morire ma che non puo'
neanche vivere. L'ultimo pensiero che ti viene in mente e' di
lasciare qualcosa che non se ne andra' mai. Qualcosa che ricordera' a
tutti loro che nonostante tutto, eri felice. Lasci il tuo Patronus.
Lasci, in questo caso, un piccolo lurido sorcio. Perche' alla fine
non e' questo che ero?
Angolo
dell'autrice.
Ciao
a tutti! Come state?Avete visto che questa volta sono stata
stranamente puntuale? Il capitolo e' piuttosto accettabile(secondo il
mio punto di vista, ovviamente), non e' molto allegro ma penso che si
avvicini alla realta'. In fondo il nostro Raptor e' abbastanza
complicato come personaggio. HO pensato che questo fosse il modo
migliore per rendergli giustizia. Aspetto con ansia i vostri
commenti( negativi o positivi). Ringrazio tutte le persone che hanno
letto, recensito, inserito questa storia tra le
preferite/seguite/ricordate. Grazie di cuore <3
Alla
prossima,
Hoon21
:)
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Capitolo 17 *** R come Rose Weasley ***
R
come Rose Weasley
Rose
era orgogliosa della sua famiglia. Insomma, i suoi genitori avevano
salvato il Mondo Magico e anche adesso aiutavano il Ministero a
rendere il loro mondo piu' sicuro e protetto. Suo padre, il suo
migliore amico, era uno degli Auror piu' famosi della storia.
Lavorava come sempre al fianco del suo migliore amico e capo, Harry
Potter (nonche' suo zio). Sua madre, una delle streghe piu' brillanti
dell'intera storia della magia, lavorava al Ministero per il
Dipartimento della Regolazione della Legge Magica. Per non raccontare
invece dei suoi zii.. In pratica la sua famiglia era invidiata da
tutti. E allora perche' non riusciva ad essere completamente felice?
Si, si sentiva un po' ingrata nel pensare tutto questo, ma era la
verita'. Aveva una bella famiglia che le voleva bene, una bella casa,
un fratello rompiscatole, la fama. Non aveva soltanto una sua
identita'. Lei era solo Rose Weasley, la figlia di... la nipote di...
Nessuno la considerava mai per quello che era realmente. Se andava
bene in Pozioni, il professore non poteva fare a meno di notare che
:-Avendo una madre con spiccate capacita' pozionistiche, la figlia
doveva assolutamente eccellere in quel campo!-. Se riusciva a
svolgere un incantesimo di Difesa Contro le Arti Oscure, la
professoressa doveva necessariamente dire che:-Avendo due genitori
simili, era il minimo che potesse fare!-. Per non parlare invece di
quando inforcava una scopa. Apriti cielo! Venivano giu' tutti i
commenti delle partite vinte da Grifondoro ai tempi di Harry Potter e
Ron Weasley. Ovunque andasse l'eco della fama della sua famiglia la
perseguitava. Solo una persona poteva capirla realmente. Solo un
ragazzo la conosceva davvero. Sapeva chi era la vera Rose. Non la
perfetta studentessa modello, ma una ragazzina indipendente, libera e
splendente nella sua gloria. Qualcuno che provava le sue
stesse sensazioni, giorno dopo giorno. Suo cugino Al. Si, sapeva
anche che loro due non avrebbero dovuto stare insieme. Ma era questo
il bello della loro relazione. Il fascino del proibito, del mistero,
dei baci rubati dietro ad una statua, le corse per non essere visti,
i litigi per non essersi capiti, per aver frainteso un messaggio. Il
loro momento preferito era la domenica. Tutti gli studenti si
riversavano per le strade di Hogsmeade e lasciavano i corridoi di
Hogwarts liberi dalla loro presenza inopportuna. Scappavano fin dal
mattino, accampando delle scuse e passavano tutta la giornata
insieme. Perche' quando si trovavano l'uno nelle braccia dell'altro,
avevano la sensazione di essere completi, felici e meravigliosamente
se stessi. Era una bella sensazione. In quello stesso momento, erano
seduti in riva al lago, con la schiena appoggiata ad un vecchio
albero, mano nella mano. Avevano riso e scherzato tutto il giorno, ma
adesso che scendeva il tramonto sapevano entrambi che avrebbero
dovuto staccarsi e ritornare alle loro fughe clandestine.
-A
te piace tutto questo, Al?- Il moro alzo' gli occhi per incrociare il
nocciola degli occhi di Rose.
-Cosa
intendi per 'questo'?- Rose si tiro' su, seria.
-La
nostra relazione, i nostri segreti- Albus capi' dal suo tono di voce
che la domanda era importante, per questo si prese qualche minuto per
rispondere.
-Beh..si.
E' ovvio che mi piaccia tutto questo. Mi piace stare con te, anche se
questo comporta dei sacrifici e dei segreti, per non dire bugie- alle
sue parole la cugina annuiva distratta- A volte vorrei poter dire a
tutti che stiamo insieme e siamo felici di stare insieme, ma poi ho
paura che non ci capirebbero...- concluse malinconico.
-Vorresti
che lo dicessimo?- gli chiese Rose, dopo qualche secondo di silenzio.
-In
realta' non lo so- sbotto' lui, afferrandole il viso con una mano- So
che voglio continuare a stare con te. E so anche che prima o poi
dovremmo dirlo e questo mi fa un po' paura- concluse appoggiando
delicatamente le labbra sulle sue. Rose si scosto' in fretta dal quel
bacio a fior di labbra.
-Anche
io ho paura- confesso' con un filo di voce. Albus rise di quelle
parole.
-Tu
non hai mai paura, Rosie. Tu sei una tigre- sussurro'- Fammi vedere
di nuovo il tuo Patronus- le chiese a mo' di conferma. E lei, pur
spazientendosi, fece apparire quella bellissima tigre argentata che
ruggiva sopra le loro teste. Albus la guardo' con i suoi enormi occhi
di smeraldo.
-Hai
visto? La mia Rose non ha mai paura-
Angolo
dell'autrice (beh, piu' o meno).
Salve
a tutti! Come state? Mi rendo conto che non aggiorno da..quasi un
mese. Faccio veramente schifo. Mi dispiace davvero molto! Non avevo
molta ispirazione per questo capitolo(infatti avete visto che schifo
ho scritto? E ho anche avuto il coraggio di pubblicarlo!) e poi sono
partita per nove giorni al mare e quando sono tornata avevo tante
cose da fare! Mi dispiace davvero molto :( Non vedo l'ora che questa
storia finisca! Mi toglie energie e sopratutto l'ispirazione non e' a
comando e quindi poi mi ritrovo a scrivere delle stupidaggini
colossali.. Beh, mancano solo cinque capitoli. Prima dell'arrivo di
settembre e l'inevitabile inizio della scuola, vi prometto che avro'
gia' completato questa schifezza. E' una promessa! E solitamente
mantengo le mie promesse...
Ringrazio
tutti quelli che hanno recensito lo scorso capitolo, chi ha inserito
questa storia nelle preferite/seguite/ricordate e chi legge
costantemente! Siete tutti nei miei pensieri <3
Hoon21
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Capitolo 18 *** S come Seamus Finnigan ***
L'esperienza
non ha alcun
valore
etico: e' semplicemente
il
nome che gli uomini danno
ai
propri errori.
(Oscar
Wilde)
S
come Seamus Finnigan
Okay.
Magari leggendo questo titolo molti lettori penseranno che si
troveranno davanti l'ennesimo racconto su un piccoletto dai capelli
color sabbia, con molta attitudine per il fuoco. Beh miei cari, vi
sbagliate. Sono assolutamente d'accordo con voi: si tratta dello
stesso ragazzo imbranato e simpatico, un mago abbastanza capace e
orgoglioso, un ragazzo legato alla famiglia, pronto a difendere i
suoi amici. Era entrato per la prima volta ad Hogwarts quando aveva
solo undici anni, fiero di essere un Grifondoro mezzosangue, pronto a
far esplodere qualunque cosa gli capitasse sottomano. Persino un
bicchiere! Aveva subito stretto un rapporto d'amicizia con Dean
Thomas, quel ragazzo simpatico e a volte un po' possessivo. Aveva
combattuto quella grande battaglia, senza un attimo di esitazione.
Si, aveva avuto paura, ma era rimasto e aveva lottato. E alla fine,
avevano vinto.
Adesso
si apprestava ad entrare al Ministero, per uno di quei lavoretti
part-time con cui pagare l'affitto della soffitta in cui abitava. Non
era un granche' come inizio, ma era abbastanza per un giovane di
diciotto anni con tutta una vita davanti per dimostrare le proprie
capacita' e competenze. E allora perche' invece di uscire insieme ai
suoi migliori amici, diceva di voler rimanere a casa? Ho detto
-diceva- e non -preferiva- perche' quello che i suoi amici non
sapevano e' che lui usciva da solo o in compagnia di persone non
proprio rispettabili, secondo i suoi standard. Con loro preferiva
andare solo in dei locali poco frequentati e appartati, dove potevano
infilarsi dietro una tendina e passare li' anche tutta la notte. Si
trovavano sul finire di una traversa piuttosto buia di Diagon Alley.
Pur essendo un Grifondoro, non aveva avuto ancora il coraggio di
confessare la verita'. Anzi, spesso si raccontava da solo delle bugie
per mettere a tacere i sensi di colpa o il disgusto verso se stesso.
Si amici, il vostro simpatico biondino aveva scoperto da qualche mese
(o meglio, aveva avuto la conferma solo da qualche mese) di essere
irrimediabilmente attratto dai ragazzi e non da un ragazzo qualsiasi,
ma dal suo migliore amico. Lo stesso moretto che lo salutava ogni
mattino sorridendo e che lentamente lo uccideva senza esserne al
corrente. In questi casi Seamus poteva fare solo una cosa: bere per
dimenticare. A volte ci riusciva, altre volte riusciva solo a
scorgere da lontano una volpe graziosa che lo fissava in un angolo
ammiccando, come se volesse dire che lei sapeva tutto e che presto
avrebbe dovuto ammettere anche lui la verita'.
Angolo
dell'autrice.
Ciao
a tutti! Mi scuso per il ritardo, anche se so di non essere mancata a
nessuno con questo schifo di storia. Questo capitolo e', permettetemi
di dirlo, assolutamente orripilante. Non ho idea neanche io di cosa
abbia scritto. Sono completamente senza ispirazione (colpa del caldo
che mi manda il cervello in tilt) e ormai questa fanfiction sta
diventando il mio peggiore incubo. Seamus potrebbe sembrare un po'
troppo duro nei confronti dei gay, ma in realta' ha solo paura di
confessare di essere anche lui omosessuale. Non ho bene idea di cosa
diamine c'entri il patronus con questo capitolo triste e depresso, ma
la mia idea e' che Seamus, il quale a sua volta e' triste e depresso,
attraverso la volpe vede i giorni in cui era felice. Magari grazie a
questo riuscira' a dire tutto a Dean. E' pietoso, lo so. Mi dispiace,
ma davvero non ho nessuna idea. Ma non preoccupatevi siamo a -5!!
Adesso possiamo iniziare a fare il conto alla rovescia tutti insieme!
Ringrazio come sempre tutti i lettori, chi ha recensito, chi ha
inserito questa long nelle preferite/seguite/ricordate. Grazie a
tutti di cuore <3
Buona
domenica,
Hoon21
:)
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Capitolo 19 *** T come Tonks Ninfadora ***
Se
ami qualcuno,
meglio
dirglielo finche' ti e' accanto...
Ad
un certo punto
potrebbe
fuggire.
(Logan
Henderson)
T
come Tonks Ninfadora.
Dora
ricordava molto vagamente le lezioni ai tempi di Hogwarts. Quelle del
settimo anno erano riuscite a sopravvivere un po' di piu' rispetto
alle altre nella sua mente, perche' si era costretta ad ascoltare di
tanto in tanto la voce noiosa del professore di turno. Aveva i
M.A.G.O e sua madre l'aveva minacciata di morte nel caso in cui non
avesse preso dei voti abbastanza alti. Per fortuna la svampita
Tassorosso era riuscita a portare a casa dei M.A.G.O davvero
invidiabili, anche se aveva scelto la carriera di Auror come suo
lavoro futuro. La madre avrebbe preferito Medimago (molto piu'
sicuro, non ti sembra?), ma alla fine aveva dovuto dare il suo
consenso a quella ragazza piena di entusiasmo e voglia di mettersi
alla prova. Una delle lezioni che riusciva a ricordare meglio era
quella dei Patronus, ma solo perche' l'aveva trovata tremendamente
affascinante e in un certo senso anche romantica.
-L'incanto
patronus e' uno degli incantesimi piu' difficili da effettuare. Anche
i migliori maghi e streghe possono incontrare delle difficolta'
nell'evocare un patronus. Ora, per evocarne uno bisogna concentrarsi
sul ricordo o pensiero piu' felice che possediate. Piu' potente e' il
ricordo, piu' potente sara' l'incantesimo e piu' possibilita' avrete
di sconfiggere i Dissenatori- stava spiegando il professore. E fin
qui, Dora si era limitata a prendere appunti svogliatamente nel suo
quadernetto, incorniciato da migliaia di disegnini e caricature.
Quando pero' la mano di una delle secchione della prima fila era
scattato in aria, la situazione iniziava a farsi piu' interessante.
-Mi
scusi professore- chiese la ragazza con il tono che Tonks avrebbe poi
associato ad Hermione Granger- ho letto diversi libri sull'argomento
e mi chiedevo, come possiamo sapere con certezza quale animale
prendera' la forma del nostro Patronus?-
Il
professore scosse amabilmente la testa.
-Non
possiamo. Posso pero' dirle, mia cara signorina, che il Patronus
prende la forma del nostro essere, della nostra anima, del nostro
carattere-
-E
l'animale rimarra' sempre lo stesso?- insistette la ragazza. Il
professore ci penso' un po' su.
-Per
la maggior parte delle persone, si. Ma a volte puo' accadere qualcosa
di speciale, di molto, ma molto raro. Se una persona viene sconvolta
a livello emotivo, il suo stesso Patronus potrebbe subire dei
cambiamenti-. Questo era sicuramente piu' interessante rispetto a
noiosissime descrizioni di formule e incantesimi.
-Che
tipo di sconvolgimento?- chiese la voce incuriosita di Dora. Tutti si
girarono in direzione di quella ragazza che passava le lezioni a
colorare nel suo quaderno e si divertiva a cambiare il colore dei
suoi capelli. Quel giorno li portava arricciati di un intenso biondo
brillante con varie striature di viola. Stranamente l'unico che non
rimase a bocca aperta fu proprio il professore che rispose
tranquillamente:- Questo dipende signorina Tonks. Potrebbe essere una
perdita importante, un cambiamento nella vita o magari un amore.
L'amore e' l'unica forma di magia che non puo' essere controllata con
l'utilizzo di una bacchetta o di una pozione-
-E'
mai successo che il Patronus di qualcuno abbia cambiato forma?-
riprese la studentessa del primo banco che fissava malignamente
Tonks, la quale si era azzardata a soffiarle il compito di porre
domande e scocciare i compagni.
-E'
successo di sicuro, ma io non ho mai conosciuto nessuno che potesse
vantarsi di un simile prodigio- Poi il professore riporto' l'ordine
in classe e continuo' la sua lezione, lasciando Tonks a trastullarsi
con quella frase fissa in mente.
**
-A
cosa stavi pensando?- chiese Remus, incuriosito guardando sua moglie
fissare il tetto ad occhi chiusi con un leggero sorriso divertito
disegnato nelle labbra.
-Niente
di importante- rispose, anche se i capelli si accesero di un bel
rosso fragola. Davanti a quel cambiamento, Remus ridacchio'
sommessamente e si avvicino' ancora di piu' al corpo della moglie,
mettendole un braccio intorno alla vita. Dora apri' gli occhi e si
giro' verso di lui.
-Allora,
un penny per i tuoi pensieri?- chiese ancora il lupo. Tonks lo fisso'
stranita.
-Che
vuoi dire?-
-Niente,
lascia perdere. E' un modo di dire babbano. Tuo padre non te l'ha mai
detto?- ma evidentemente non era cosi'.
-Stavo
pensando...- comincio' la metamorfomagus, ma si interruppe, guardando
gli occhi dolci dell'uomo che le stava vicino per poi riprendere il
discorso, sorridendo:-Stavo pensando ai Patronus-
Remus
sollevo' la testa dal cuscino per fissare stranito Dora.
-Cosa
c'entrano i Patronus in questo momento?-
-Pensavo
che..tu sei il mio sconvolgimento piu' grande- e con queste parole si
addormento' beata tra le braccia dell'uomo che l'aveva cambiata a tal
punto da far cambiare il suo stesso Patronus.
Angolo
dell'autrice.
Ciao
gente! Sono tornata con un capitolo decisamente piu' accettabile di
quello passato. Infatti non ho ricevuto nessuna recensione e per
forza, mi dico, visto che ho scritto solo stupidaggini senza senso.
In questo capitolo non si vede il Patronus in carne e ossa, ma si
tratta solo di un discorso piu'...teorico. Del resto, mi sembrava il
minimo che potessi fare con un personaggio come Dora (si, anche io la
chiamo come Remus). Spero sinceramente che vi sia piaciuto. Ringrazio
tutti quelli che hanno letto, recensito e inserito questa storia tra
le seguite/preferite/ricordate. Grazie di cuore <3
Hoon21
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Capitolo 20 *** U come Umbridge Jane. ***
No
we don't have to leave
tonight.
We'll
stay together
on
the dance floor.
Turn
up the sound, turn down the lights
(Don't
wanna let you, yeah)
Let's
make a night we don't forget
and
livin' with no regrets and no one else
but
us, 'til the sun comes up..
(Time
of our life- Big Time Rush).
U
come Umbridge Jane.
7:00
del mattino.
Come
ogni mattina della settimana, Jane Umbridge si alzo' dal letto con il
piumone lilla e infilo' i piedi ancora tiepidi dentro delle morbide
pantofole di pelo. Si preparo' una veloce tazza di the' con un gesto
pigro della mano e la piccola tazzina della Royal Country le atterro'
direttamente in mano. La sorseggio' godendosi il sapore dolce e caldo
del the', scenderle lungo la gola. A questo punto lavo' la tazzina e
si diresse nel bagno per prepararsi ad un'altra giornata di riforme
nella Suola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Per quel martedi'
mattina scelse un tailleur rosa confetto con cui abbino' una maglia
grigio perla, nascosta in gran parte dall'enorme giacca. Alla fine si
avvolse in una grande sciarpa anch'essa rosa e si guardo' attorno per
la stanza. Tutto in ordine e pulito. Praticamente perfetto.
Sorridendo per la sua perfezione, prese in mano la cartella e scese i
gradini di pietra per arrivare nella Sala Grande in tempo per la
colazione. Nei corridoi incontro' pochi studenti ancora assonati che
portavano camicie stropicciate e mantelli strappati, per i quali
provvide immediatamente. C'erano tante cose che la infastidivano, ma
piu' di tutte le bugie e il disordine. Erano assolutamente
intollerabili. Per fortuna in quella scuola c'era lei. Sia gli
studenti che gli insegnanti avevano bisogno di una bella raddrizzata
e lei era l'unica che poteva cambiare le cose in modo drastico ma
efficiente. Si, Cornelius aveva proprio scelto bene. Con il rumore
dei tacchi delle sue scarpette oltrepasso' la porta della Sala Grande
e si avvio' verso il tavolo dei professori. C'erano davvero pochi
professori e studenti a quell'ora ed erano gia' le 7:30. Le lezioni
iniziavano alle 8:20 e questo era decisamente inaccettabile. Avrebbe
dovuto parlarne immediatamente con la vicepreside. Dovevano far
rispettare molto di piu' gli orari. Annui tra se': anche quest'altro
problema andava corretto al piu' presto. Si accomodo' sorridendo, non
riuscendo proprio a capire tutte quelle facce ostili che la fissavano
intensamente. Sapeva che il suo era un lavoro molto difficile, ma
molte cose andavano aggiustate. Lei si atteneva alle regole, cosi'
come avrebbero dovuto fare tutti in quella scuola. Loro pensavano che
lei era solo un'inviata del Ministero, una sorta di nemico e per
questo stavano facendo di tutto per distruggere il suo buon lavoro.
Se solo avessero saputo...Anche lei aveva un cuore e il suo cuore, in
quel momento, le stava dicendo che era giusto cosi'. Che tutto quello
andava fatto e non stava sbagliando proprio nulla. Ogni mattina era
difficile percorrere quei corridoi gelidi con un caldo sorriso
stampato sulle labbra, ed era ancora piu' difficile gestire soggetti
irrequieti e bugiardi come quel Potter e la sua compagnia. Ma lei lo
faceva perche' era giusto. Aveva trovato il metodo giusto, quello che
a tutti quei ragazzini ribelli mancava: un punto fermo. Qualcosa a
cui aggrapparsi nei momenti tristi e difficili e di certo non era una
compagnia segreta che gettava scompiglio nella scuola e allarmava il
Ministero. No, certo che no. Era qualcosa di piu' personale e intimo.
Qualcosa come un bellissimo sciacallo.
Angolo
dell'autrice.
Ciao
a tutti! Scusatemi per il ritardo, so di non aver rispettato la
promessa. Avrei dovuto finire questa storia molto tempo fa, ma
tranquilli!stiamo quasi finendo. Mancano solo due capitoli e
finalmente vi libererete di me. So gia' che state organizzando un
party segreto per festeggiare la mia scomparsa, non nascondetevi! In
tutta onesta', anche io sono ansiosa di concludere il piu' presto
possibile questa fanfiction. Si protrae da troppo tempo e occupa
troppo spazio, energie e tempo. In questo capitolo vengono fuori i
seri problemi psichici della nostra professoressa, sotto una lieve
(ma poi non cosi' tanto lieve) forma di sarcasmo e ironia. Inoltre la
scelta dell'animale e' stata molto difficile. Lo sciacallo pero' e'
simbolo della morte ed era anche la testa del dio Anubi nell'Antico
Egitto. Vi ringrazio per aver letto, recensito, inserito questa
fanfiction nelle preferite/ricordate/seguite. Grazie <3
Hoon21
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Capitolo 21 *** V come Vane Romilda ***
La
retorica ci insegna che
sono
queste le domande che hanno senso
e
fondamento. Se non sai esprimerti, Sheere,
non
sai pensare. E se non sai pensare, sei perduta.
(Il
palazzo della mezzanotte).
V
come Vane Romilda.
Ho
sempre notato che tutte le persone detestano alzarsi presto la
mattina. Se ne vanno in giro con quell'aria da sonnambuli, le
occhiaie sotto gli occhi e uno sguardo talmente istupidito che
rinuncio anche a conversare. La mattina per me rappresenta invece il
momento migliore della giornata. Quando tutte ancora dormono, sono la
prima a mettermi davanti lo specchio per rendermi perfetta per
un'altra giornata. Capelli arricciati abilmente con della schiuma
babbana, un lieve strato di matita intorno agli occhi, giusto per
conferirgli quell'aria matura e infine labbra rosso ciliegia. Solo a
questo punto mi ritengo soddisfatta. Con una veste aderente e le
curve al punto giusto, nessun ragazzo ad Hogwarts riesce a
resistermi. Beh, tutti tranne uno. L'unico di cui mi importa
veramente qualcosa. Un certo moretto dagli occhi verdi che ha un'aria
cosi' ingenua che a volte mi chiedo se abbia mai baciato una ragazza.
A parte qualche bacio sulla guancia non curata di quella Hermione
Granger. Lei si che avrebbe bisogno di utilizzare qualche prodotto
per capelli visto che se ne va in giro con quella zazzera.
Dilettante, mi dico alzando gli occhi al cielo. Ma, presto o tardi,
anche lui sara' mio.
-Ciao
Harry!- esordisco alle otto e mezza in punto del mattino. Anche lui
non fa eccezione e mi fissa con quello sguardo un po' annebbiato.
Stranamente non se ne va in giro con quel suo strambo amico Ronald,
quello con i capelli rossi.
-Oh..ciao
Romilda..- risponde. Che carino, ha ricordato il mio nome! Quasi
quasi vedo gli ingranaggi del suo cervello cercare di mettersi in
moto per capire per quale motivo mi sono presentata davanti a lui
cosi' pimpante. Sopratutto dopo quello che ho combinato con una certa
Pozione d'Amore.. beh, ero disperata! E volevo che mi guardasse a
tutti i costi, anche se era una finzione.
-Mi
chiedevo se potessi darmi una mano in Difesa Contro le Arti Oscure.
Ho sentito che l'anno scorso non te la sei cavata male come
insegnante- e mi fermo per farmi l'occhiolino, stando attenta a
battere per bene il ciglio- e ora che abbiamo Piton e le cose si sono
complicate..mi sono ritrovata del tutto incapace a compiere qualunque
tipo di esercizio!- e ridacchio un po'. Non che ci sia qualcosa di
divertente, ma almeno alleggerisco un po' il tono, no? Infatti lui
ridacchia senza capire veramente il motivo.
-Ehm
ecco..io non saprei..- inizia a balbettare portandosi una mano al
ciuffo spettinato. Un gesto che trovo veramente adorabile.
-Oh,
solo qualche lezioncina! Il tempo per rimettermi alla pari con il
resto della classe- protesto mettendo su il broncio. Ci tengo cosi'
tanto, stupido! Basterebbe solo un piccolo 'si' e avrei un motivo in
piu' per sorridere.
-Mi
dispiace Romilda, ma non posso. Ora scusami, ma sono in ritardo-. Mi
sfiora appena il braccio e scappa via. Ho ancora una mano protesa in
avanti, come se avessi voluto afferrarlo e non mi sono ancora resa
conto che non mi ha guardato mai veramente negli occhi. Mi guardo
attorno e vedo alcune ragazze ridacchiare mentre dei ragazzi mi
guardano a meta' tra il dispiaciuto e la soddisfazione. E' questo che
ti succede quando tratti le persone come fazzoletti di carta da
buttare quando sono troppo consumati. Raddrizzo le spalle e mi stampo
il solito sorriso affascinante e divertito sulle labbra e mi
costringo a camminare per i corridoi a testa alta, come se non fosse
successo niente, come se lui non mi avesse scaricato con un blando
'no', come se fossi la stessa bellissima ragazza che ha sceso le
scale del dormitorio questa mattina con la determinazione di riuscire
nei suoi intenti. Si, come no.
**
Un'altra
passata d'acqua sul viso e il trucco cola via. Mi fisso allo specchio
e riesco a vedere solo una ragazza con il viso rigato da lacrime e
mascara sciolto. Una volta tolto quel sottile strato di cosmetici e i
vestiti che mi rendono piu' bella di quella che in realta'
sono..rimango solo io. Rimango una piccola ragazzina scortese, il cui
unico scopo e' soffiare il fidanzato dell'amica per farsi notare.
L'unica arma che ho mai avuto contro il mondo e' stato un faccino
decente e un atteggiamento convincente. Adesso, infagottata in questo
pigiama, mi vergogno solo di me stessa. Mia madre rimarrebbe molto
delusa della persona che sono diventata. Lei, che era la prima a dire
quanto fossi bella semplicemente com'ero, rimarrebbe allibita dalla
mia superficialita'. Credo che non mi riconoscerebbe piu'. Prima che
le lacrime possono scorrere troppo evidentemente sul mio viso, spengo
la luce del bagno e mi dirigo direttamente verso il mio letto. Questa
notte non ho voglia di chiacchierare e chiudo subito le tendine del
letto. Il sonno mi sorprende subito, ma porta solo altri incubi.
Sogno strani animali alati che volteggiano sopra il mio letto. Mi
sembra quasi di sentire i loro versi sopra di me e questo non fa
altro che agitarmi. Ho sempre odiato i pennuti. I loro versi vengono
spezzati da frasi provenienti da mia madre, da Harry, da ogni ragazzo
che ho usato solo per il gusto di essere notata, anche se nel
peggiore dei modi. Non riesco a distinguere le parole come se
stessero parlando in un'altra lingua, ma riesco a comprendere in
qualche modo il senso di quelle cattiverie. Dicono tutti la stessa
cosa: sono un fallimento totale. In questo turbine di voci, uccelli e
striduli vedo anche frammenti di miei immagini: come mi vedo e come
mi vedono gli altri. Io vedo una ragazza affascinante, gli altri
vedono una bambina in cerca di attenzione che ha sbagliato tutto. So
di essermi messa a piangere perche' ad un certo punto quando riesco
ad uscire da quest'incubo trovo la federa del cuscino bagnata e le
guance umide. Scosto le coperte per allontanarmi il piu' possibile
dal letto, come se se stessi un altro secondo li' dentro, potrei
ricadere in quel pozzo nero di cattiverie. Afferro la vestaglia che
lascio sempre ai piedi del letto e attenta a non fare troppo rumore,
scendo le scale del dormitorio. Il caminetto e' ancora accesso, ma
un'altra ragazza ha avuto la mia stessa idea di scendere per cercare
un po' di tranquillita': Hermione Granger. E' l'ultima persona che
voglio incontrare in questo momento vista la sua vicinanza ad Harry,
ma non ho altro scelta. Non mi va proprio di rimanere sveglia tutta
la notte per evitare di ricadere in quell'orrore. Come sempre lei e'
impegnata a leggere un libro che non riesco neanche a capire di cosa
tratti e non credo si sia accorta della mia presenza. Mi accoccolo su
una poltroncina davanti al camino e appoggio la testa contro il
bracciolo, come se stessi cercando di tenermi al sicuro da qualcuno o
qualcosa che ha deciso di farmi vivere le pene dell'inferno.
-Brutta
serata?- chiede gentilmente Hermione, alzando gli occhi dal libro. Mi
sorprende che mi abbia rivolto la parola dopo quello che ho combinato
con Harry..dai cioccolatini alla chiacchierata di oggi. Sono una
causa persa.
-Diciamo
di si- rispondo, tirandomi su. Va bene che oggi ho avuto la mia dose
di delusioni, ma non e' necessario mettere degli annunci lungo tutti
i corridoi di Hogwarts. Hermione sorride leggermente e poi indica il
dormitorio maschile.
-Qualcosa
a che vedere con Harry?- Sa gia' la risposta, ma ha avuto la
delicatezza di fingere di non sapere nulla.
-Lo
sai gia'- sbuffo- e non mi va di parlarne. Sopratutto con te-
aggiungo. E' gia' imbarazzante di suo, senza contare una
chiacchierata con la sua migliore amica.
-Va
bene- risponde lei, come se la mia risposta non l'avesse turbata
minimamente- Vuoi parlare di altro?-
Questa
si che e' una sorpresa.
-Io
e te non siamo amiche, perche' dovremmo parlare?-
-Perche'
e' evidente che tu abbia bisogno di parlare con qualcuno e io non ho
altro da fare in questo momento- risponde lei, posando
momentaneamente il libro accanto a se. Il suo sguardo e' dolce e
rassicurante che avrei voglia di dire tutto quello che mi passa per
la testa, ma non posso. Non posso perdere anche quel briciolo di
dignita' che mi e' rimasta.
-Non
credo che tu possa risolvere i miei problemi- e detto questo, mi
alzo. Saro' costretta a passare la notte in bianco, ma sempre meglio
che farmi psicanalizzare da Hermione. Mi sento gia' abbastanza
stupida da sola, quindi no grazie. Lei non sembra prendersela troppo.
-D'accordo,
ma dovresti ricordati che dentro di te c'e' molto di piu', Romilda.
Vali molto di piu' di quanto tu abbia mai dimostrato e la vera
bellezza non si nasconde in un rossetto rosso, ma nella bonta'
d'animo e nel coraggio. Siamo Grifondoro, no? E allora mostra i denti
e combatti come un vero leone, ricordandoti sempre chi sei- Si alza e
va via velocemente, come se volesse darmi il tempo di riflettere
sulle sue parole. Cosi' velocemente che per la seconda volta in un
giorno rimango ferma per qualche secondo completamente stupita.
Quella ragazza ha capito piu' cose di me in tre secondi e mezzo di
quanto abbia fatto io stessa in tutti questi anni. Uno strano sorriso
mi nasce sulle labbra, come se avessi ritrovato una strada su cui
camminare, un punto fermo da cui partire. Sto per salire le scale
quando mi fermo con una mano stretta nel manico della ringhiera. Mi
volto e a terra, a qualche metro di distanza dalle scale, c'e' un
piccolo anatroccolo che mi fissa sorridente come un bambino
innocente...
Angolo
dell'autrice.
Ciao
a tutti! Si lo so, avevo promesso che avrei finito questa storia
prima dell'inizio della scuola e invece mi ritrovo ancora qui. Ma non
preoccupatevi, manca soltanto l'ultimo capitolo e finalmente avrete
finito di sopportarmi. Ovviamente tutto quello che ho scritto in
questo capitolo e' frutto della mia immaginazione visto che non c'e'
stato mai un dialogo vero e proprio tra Harry e Romilda o Romilda ed
Hermione. E visto che mi ritrovavo per lei un personaggio un po'
difficile, ho deciso di cambiare un po' le cose. Spero che vi sia
piaciuto. Ringrazio tutti quelli che leggono ogni volta e che quindi
mi sopportano, chi recensisce che rappresenta la mia gioia piu'
grande e chi ha inserito questa storia tra le
seguite/preferite/ricordate. Vi adoro *-*
Kisses
e alla prossima con l'ultimo capitolo di 'Patronus'.
Hoon21
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Capitolo 22 *** Z come Zia Muriel ***
I'm
not giving up
for
nothing, no
They
tell me I'm dead
if
I don't leave you
alone..like
nicotine.
(Heffron
Drive-Nicotine).
Z
come Zia Muriel.
-Zia,
posso prendere un altro biscotto?- mi chiede una piccola testa rossa.
-No
Ginny, ne abbiamo gia' parlato. Se mangiassi anche solo una briciola,
scoppieresti e stanotte non mi faresti dormire- rispondo piuttosto
seccamente. I miei nipoti, dopo aver messo al mondo sette bimbi dai
capelli rossi, hanno ben pensato di fare affidamento su questa povera
zia. La bambina mette su un broncio, ma lascia ricadere la manina
paffuta lungo il fianco. Devo soltanto riuscire a mettere a letto
questo piccolo diavoletto. Quel Ronald e' gia' crollato dopo essersi
sbafato la mia dispensa e per fortuna che Molly e Arthur non mi hanno
lasciato tutti gli altri mostriciattoli! E lasciamo perdere i due
gemelli, quei scapestrati mi avrebbero messi a soqquadro la casa;
come l'ultima volta che sono venuti: mi sono ritrovata rane nella
vasca da bagno per due intere settimane. Due!!
-Posso
guardarmi i magi-cartoon, almeno?- chiede speranzosa, scendendo giu'
dalla sedia e correndo per il salotto.
-Ehi
tu!- la rincorro-Niente magi-cartoon. E' ora di andare a letto,
forza. Vai a lavare i denti- e le indico la porta del bagno. La
bambina prende dal tavolo lo spazzolino, alzandosi sulle punta dei
piedi. Sento il rumore dell'acqua che scorre nel lavandino, mentre io
tolgo dal tavolo gli ultimi piatti e spazzo via le briciole. Ginny
ritorna con lo spazzolino bagnato in mano, lasciando delle goccioline
sul pavimento lucido, e il sorriso a trentadue denti.
-Perche'
sorridi cosi' tanto?- chiedo burbera.
-Volevo
farti vedere che mi ero lavata i denti. La mamma me li controlla
sempre prima di andare a dormire- spiega lei. Annuisco brevemente. La
afferro per la mano ancora bagnata e la trascino un po' lungo le
scale. Accendo la luce della camera degli ospiti, dove Ronald dorme
gia' da un pezzo nel letto matrimoniale. Ginevra si arrampica sul
letto e scosta le coperte. Gliele sistemo alla meno peggio e faccio
per uscire dalla stanza quando sento una voce chiamarmi alle spalle.
-Aspetta
zia! Devi raccontarmi la storia della buonanotte, altrimenti non mi
addormento! Per caso hai un libro di fiabe?-
-No,
Ginevra. Non ho bisogno di leggere delle stupide fiabe- replico -Ora
dormi. Per una sera puoi anche farne a meno- spengo la luce quando
sento la bambina piagnucolare.
-Ti
prego zia! Se mi racconti una storia, non avro' paura del buio
stanotte e potro' addormentarmi serenamente. Per favore- ripete
supplichevole. Vediamo di toglierci subito questo pensiero. Mi siedo
di nuovo sul letto e inizio a raccontare:-Va bene, ma ti raccontero'
solo una storia molto breve, d'accordo?- La bambina annuisce
soddisfatta e io riprendo a parlare:- Allora... non ricordo piu' le
vecchie storie che mi raccontava mia madre per farmi addormentare,
pero' posso raccontarti una storia che riguarda una giovane ragazza e
un uomo. I due, molto diversi tra loro, si incontrarono un giorno per
qualche strano progetto divino e non appena i loro sguardi si
incontrarono, successe qualcosa di strano. Qualcosa di magico.-
-Magico
come quello che riesce a fare la mia mamma con la bacchetta?-
-No,
un'altra magia, molto piu' potente e difficile. Nessuno e' ancora
riuscito a trovare la formula esatta o l'incantesimo giusto da
pronunciare. L'unica cosa che si sa riguardo questa magia e' che
accade nei momenti piu' strani e tra persone che non la desiderano-
-Davvero?
E come si chiama questa magia?- interrompe di nuovo Ginevra con gli
occhi accesi di curiosita'.
-Si
chiama amore. Ed e' un qualcosa di cosi' potente e forte che
stravolge l'anima e fa cambiare le persone. Quando una persona si
innamora, non vede piu' il mondo nello stesso modo: tutto le sembra
piu' bello e piu' vivace. Tutto acquisisce un senso piu' profondo e
noi stessi diventiamo..come posso dire? Felici? Comunque sia, l'amore
rende le nostre vite degne di essere vissute, ecco.-
-E'
davvero una cosa molto bella zia..ma cosa era successo a quei due
ragazzi?-
-Quello
che ti ho appena spiegato: si innamorarono. Ma ben presto questo
incantesimo si ruppe. Lei era troppo stupida, arcigna e incapace di
fare delle belle magie come quel bel ragazzo alto, dai lineamenti
dolci e allo stesso tempo seducente. Lui la lascio', ma la ragazza
imparo' a compiere due delle magie fondamentali nella storia della
magia stessa-
-E
quali?- chiede impaziente Ginevra, sollevandosi leggermente dal
letto.
-Imparo'
ad amare. E imparo' ad essere felice e quella felicita' se la porto'
dietro per tutta la vita, all'interno del suo cuore-
-Ma
anche io potro' fare questa magia?- Annuisco mentre un sorrisetto
nasce al mio interno.
-Assolutamente
si. Un giorno anche tu imparerai ad essere felici e troverai il tuo
cervo, mia cara-
-Cervo?
Ma cosa c'entra il cervo, adesso?- chiede stranita la bambina, mentre
gli occhi le si stanno gia' chiudendo dalla stanchezza.
-Niente
bambina mia, niente- dico mentre, socchiudendo la porta, un piccolo
cervo si allontana dalla mia casa.
Angolo
dell'autrice.
Buonasera
a tutti :) Scusate il ritardo, ma sono stata molto impegnata con la
scuola e tutti i compiti che ne derivano. Pero', come potete ben
vedere, sono riuscita a terminare questa storia! Si lo so che state
stappando una bottiglia di champagne, proprio in questo momento ma io
sono decisamente orgogliosa di aver terminato. Mi sono trascinata
dietro questa storia per troppo tempo ed era giunto il momento di
terminare qui. Vorrei precisare un'unica cosa prima di passare ai
ringraziamenti che prenderanno decisamente molto spazio, visto quanta
generosita' avete mostrato nei miei confronti. Il cervo, usato in
questo capitolo come Patronus, e' il simbolo dell'amore
incondizionato, quindi era perfetto per questa storia ed era perfetto
per dirvi grazie. Grazie per essere i miei cervi :) So che e' un
paragone un po' azzardato, ma e' dettato dal cuore. Vi ringrazio per
la pazienza dimostrata nei miei confronti, per tutti voi che avete
continuato a leggere. Non so i vostri nomi, ma siete tutti nei miei
pensieri <3 Ringrazio chi ha recensito e mi ha strappato un
sorriso con le loro parole.
Ringrazio
chi ha inserito questa storia nelle preferite: Aster_Mezzelfo,
astrideyes, bebe_98, Cornelia_Serpeverde, Elanor Hermione,
frenkymusic98, inventostorie1940, JadeLily99, James Percy Holmes,
Kyreon is on fire, metamorfomagus_tonks, Occhi di Smeraldo,
RedMarauder, Romantic_Dreamer, Sabaku No Konan Inuzuka, Tokidokina, _
NEL MEZZO DEL CAMMIN _.
Ringrazio
chi ha inserito questa storia nelle ricordate: Rehara.
Ringrazio
chi ha inserito questa storia nelle seguite: adnimal,
Clitemnestra_Artemisia, Fenice_Malandrina523, Fleur Dolohov,
Grangerxx. Inathia Len, JadeLily99, je88, la ladra di libri,
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