What if...? - Il Segno Maledetto

di Phoenix12
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1 ***
Capitolo 2: *** Cap. 2 ***
Capitolo 3: *** Cap. 3 ***



Capitolo 1
*** Cap. 1 ***


“Saske-kun non dovresti partecipare, è troppo pericoloso: il segno maledetto potrebbe..”
“Smettila Sakura. Ho detto che voglio continuare e non sarà di certo questo segno maledetto a impedirmelo!”
“Saske ascolta Sakura-chan! Ha ragione, se Orochimaru dovesse ritornare tu saresti in grave pericolo!”
“Smettetela entrambi! So badare a me stesso!” disse con un sospiro rabbioso mentre si stringeva la spalla che continuava a mandargli fitte di dolore. Non si sarebbe arreso, non poteva!

“Hokage-sama, dobbiamo fare qualcosa per Sasuke!” disse a bassa voce Iruka, facendosi sentire solo da Tsunade, Shizune, Kakashi, Anko e Ibiki Morino.
L’Hokage non rispose continuando ad osservare il ragazzino che bisbigliava con i compagni di squadra che cercavano di fargli cambiare idea, invano.
“Ha ragione Hokage-sama!” continuò Anko “Il segno maledetto ti risucchia la vita giorno dopo giorno, ti consuma e ti strema. Prende il sopravvento  sul tuo corpo e non ne hai più il controllo. Ti logora all’interno facendoti provare un dolore fuori dal comune! È un miracolo che quel ragazzo sia ancora in vita! Dobbiamo metterlo sotto controllo e cercare di salvarlo in tempo. Se Orochimaru è così interessato a lui, allora dobbiamo aspettarci un suo attacco a breve.” Concluse con più enfasi, stando però attenta a non farsi sentire da altri.
“Conosco bene Sasuke, non accetterà tanto facilmente questa decisione.” Disse Kakashi tenendo l’occhio scoperto fisso sul proprio allievo che ancora discuteva con Naruto e Sakura.
“Avete ragione entrambi.” Sentenziò Tsunade “Ma non possiamo mettere sotto torchio Sasuke, non solo sarebbe un accentivo per Orochimaru, ma potrebbe turbare gli altri e Sasuke stesso. Per ora non faremo niente. Lo terremo tutti sotto controllo e se succederà qualcosa interverremo subito. Noi faremo il possibile per trovare una soluzione. Intanto voglio che degli Anbu lo tengano sott’occhio, nel caso si trovasse in  difficoltà.”
“Si, Hokage-sama.”

“Bene, inizieremo subito con la prima sfida.”
Il tabellone alle spalle del jonin si accese e mostrò la prima coppia che si sarebbe sfidata.
“Oh no, neanche il tempo per ripredersi un attimo!” pensò Sakura guardando preoccupata l’amico.
“Bene, si facciano avanti Yoroi Yakado e Sasuke Uchiha. Ci sono obiezioni?”
“No, nessuna.” Risposero contemporaneamente
“Perfetto, gli altri devono salire e lasciare libera l’arena, inizieremo immediatamente.”
Tutti si diressero verso le scale raggiungendo gli spalti superiori, Naruto si fermò di fronte a Sasuke e lo guardò fisso negli occhi.
“Non cercare di farmi cambiare idea Dobe.”
“So di non riuscirci; ma sappi che se succedesse qualcosa io non esiterei a intervenire. Ricordatelo Saske.” disse per una volta serio
Sasuke lo guardò a sua volta e fece un cenno col capo, sapeva che ne era capace e l’avrebbe anche fatto senza alcuna esitazione.
“Andrà tutto bene Naru.. ora è meglio se raggiungi gli altri.” Disse flebilmente girandosi per non mostrargli ciò che provava.
L’altro annuì sorridendo leggermente, lo chiamava così solo quando erano da soli, voleva dire che anche per lui quello era un argomento delicato.

“Bene, cominciate!”
Yoroi lanciò subito degli shuriken contro Sasuke che li deviò con un kunai.
Una nuova fitta più forte delle precedenti gli fece perdere l’equilibrio, facendolo cadere a terra, Yoroi ne approfittò cercando di tirargli un pugno, ma Sasuke prevedendo la mossa rotolò di fianco evitando il colpo, poi gli diede un calcio dietro il ginocchio facendolo cadere  bloccandogli poi i movimenti.
Yoroi sogghignò da dietro il velo che portava in faccia e posandogli una mano sul petto gli succhiò via un po’ di chakra.
Sasuke allentò la presa e Yoroi lo colpì sullo stomaco facendogli mancare il respiro.
Cercò di rialzarsi, ma venne rispinto a terra.
“Ho appena cominciato!” rise Yoroi premendogli una mano sulla fronte iniziando a risucchiargli il chakra.
Sasuke strinse gli occhi di riflesso, sentiva perfettamente le sue forze abbandonarlo.
Si sentiva debole, spossato, stanco.
Strinse i pugni e diede un calcio sulla pancia di Yoroi facendolo spostare.
Si mise lentamente a sedere, sentendosi mancare le forze.
“È tutto qui quello che sai fare?” lo sbeffeggiò Yoroi correndogli incontro con la mano alzata.
Sasuke si alzò in piedi evitando di farsi toccare dall’avversario, inclinò la testa a destra, la mano gli sfiorò una ciocca dei capelli e cercò di allontanarsi ulteriormente.
Appoggiò le mani sulle ginocchia, respirando a fatica.
“Che c’è? Già stanco?”
Sentiva Yoroi ridere, ma in quel momento anche quel suono gli arrivava ovattato.
“Saskeeee!” il moro si girò di scatto, come risvegliato da quella voce
“Teme, è così che hai intenzione di arrivare in finale?! È così che onori il tuo clan? Tieni duro!!” Naruto aveva artigliato la ringhiera di ferro e stava gridando, o meglio, sbraitando contro il moro cercando di farlo ragionare.
“Naru..to..” il moro ansimava mentre i loro sguardi si incrociarono.
Vide di fianco a Naruto anche Sakura, Kakashi-sensei, Rock Lee, Ten Ten, Neji e tutti gli altri che lo guardavano, doveva proprio essere un bello spettacolo: il grande Sasuke Uchiha in difficoltà per uno scontro così semplice. Se solo sapessero cos’era accaduto appena poche ore prima, peccato che a saperlo erano il suo team e, Sasuke ne era sicuro, anche l’Hokage.
Fece vagare lo sguardo sui volti dei suoi amici, quando, soffermandosi su uno in particolare, gli venne un’idea.
“Non avresti dovuto distrarti!” si girò verso l’altro saltando indietro schivando tutti i colpi.
Hayate, in veste d’arbitro, stava già per fermare lo scontro quando all’improvviso Sasuke scomparve alla vista di tutti.
“Ma cosa..?”
Yoroi si fermò guardandosi in giro per poi essere colpito in pieno mento dal calcio di Sasuke.
Yoroi venne sbalzato da terra di qualche metro. 
“Ma quella è la mia..?!”
Sasuke con un balzo lo raggiunse arrivandogli alle spalle.
“Questa tecnica è di un mio amico, ma adesso userò una variante che è solo mia.” Disse appoggiandogli due dita sulla schiena  “È finita.”
“L’ombra imprigionante!”
Stava per colpirlo quando una scossa particolarmente acuta gli attraversò la schiena, bloccandogli ogni movimento, sgranò gli occhi sputando sangue.
Il segno sulla spalla si attivò, accendendosi di un color rosso fuoco,  espandendosi giù per il braccio, la mano e il petto, e poi su per il collo, la guancia fino a circondargli l’occhio.
“Questo segno non vuole proprio lasciarmi in pace!” disse tra i denti. Il segno bruciava sulla sua pelle, sembrava quasi che volesse imprimersi fin dentro le sue carni.

“Proprio come temevo, il segno maledetto sta prendendo il sopravvento!”
Tsunade, a braccia conserte, osservò il moro stringere gli occhi, non riuscendo neanche a muoversi.
“Tsunade-sama, dobbiamo intervenire prima che sia troppo tardi!!” insistette Anko
Stava per dare il suo assenso quando una voce si alzò sopra tutti i bisbigli.
“Saske! Non arrenderti!” Naruto stringeva i denti non riuscendo più a trattenersi, doveva intervenire, poco importava cosa gli avrebbe detto dopo Sasuke, non poteva vederlo così.
“Lo sta distruggendo..” pensò Kakashi.
Naruto stava per saltare nel campo e mettere fine all’incontro, Tsunade stava per dare il via agli Anbu di intervenire, quando Sasuke sorprese tutti quanti un’altra volta.
“Non ho intenzione di farmi sconfiggere, senza combattere!!” il segno iniziò a ritirarsi fino a ritornare al sigillo con le tre tomoe, lasciando libero il suo corpo.
Si concesse un piccolo sorriso “Facciamola finita.”
Gli tirò un calcio al braccio che però l’altro riuscì a parare
“Tutto qui?” girando su stesso lo colpì con un pugno sulla pancia per poi subito dopo colpirlo con il braccio sulla gola.
“Tutto qui eh?” pensò soddisfatto Kakashi osservando l’allievo
“Non ho ancora finito!” disse per poi dargli un calcio in pieno petto facendolo schiantare a terra “Shishi Èntai” (Attacco Concatenato Del Leone)
Per il contrattacco Sasuke fu sbalzato qualche metro più in là.
“Non vedo motivo per farvi continuare.” Disse Hayate guardando Sasuke mettersi in ginocchio e pulirsi un rivolo di sangue all’angolo della bocca “Dichiaro vincitore di questo scontro Sasuke Uchiha!”
“Evvai!!” l’urlo di Naruto rimbombò per tutta l’arena.

“Tsunade-sama…”
“Si, lo so..” disse tristemente la donna tenendo sempre lo sguardo puntato sul ragazzo che riprendeva fiato “Procedete..” disse flebilmente

“Saske! Hai visto?! Ce l’hai fatt..” Naruto si interruppe bruscamente vedendo comparire cinque Anbu intorno a Sasuke
“Uchiha Sasuke, è meglio se vieni con noi.” Disse quello con la maschera a forma di cane
“C-come?” chiese confuso
“Per il tuo bene e il bene di Konoha, devi venire con noi.” Ripeté quello con la maschera a forma di alce.
“P-perché? Perché Sasuke-kun dovrebbe venire con voi?!” chiese flebilmente Ino
Dagli spalti tutti i ragazzi mostrarono la loro disapprovazione.
Kakashi si voltò a guardare verso Tsunade, che teneva lo sguardo fisso sempre su Sasuke.
Naruto capì la ragione, e non la accettò.
“NO!!” gridò scendendo con un balzo nell’arena “Non potete farlo!”
“Possiamo. Non credere di poterci fermare ragazzino.” Disse acido quello con la maschera tutta bianca con un solo segno blu sulla guancia sinistra.
“No! Non è pericoloso, è sotto controllo. Possiamo gestirlo benissimo noi.” Cercò di persuaderli, senza però riuscirci.
Gli altri si guardarono confusi non capendo di cosa stessero parlando, e la ragione stessa di quest’intervento così drastico degli Anbu.
Kakashi comparve al fianco di Naruto appoggiandogli una mano sulla spalla “Sono qui per aiutarci, Naruto.”
“Non possono portarlo via! Non sarebbe al..”
“Sicuramente più al sicuro che con voi.” Lo interruppe ancora quello con la maschera bianca e blu
Tutti gli altri li raggiunsero scendendo nell’arena.
“Più sicuro da cosa?” chiese sospettoso Gaara sempre a braccia incrociate
“Non sono cose che vi riguardano ragazz…”
“Ora basta.” Disse quello che doveva essere il capo, uno con una maschera bianca e due segni rossi per guancia
“Il ragazzo adesso sarà sotto la protezione degli Anbu, non dovete preoccuparvi.” disse e Naruto fu quasi certo che quel tizio lo stesse guardando
 “Dove lo portate?” chiese Sakura
“Meglio che non lo sappiate, qualcuno potrebbe venire a scoprirlo.” Rispose ancora il capo degli Anbu
“Ma..” Naruto non fece in tempo neanche a parlare che quell’Anbu odioso lo anticipò
“Ora basta ragazzino, non abbiamo tempo da perdere con voi.” Disse per poi voltarsi e, prendendolo malamente per un braccio, fece alzare da terra Sasuke e fece per andarsene
“Mollami so camminare da solo!”
“Taci Uchiha.”
Ok era ufficiale, l’avrebbe ammazzato.
 “Saske!”
“Ci dispiace, ma ora dobbiamo andare. Cercherò di farvi avere delle notizie.” Disse il comandante congedandosi per poi voltarsi e iniziare a camminare fuori l’arena seguito dall’Anbu con la maschera a forma di cane.
Sasuke fu spinto in avanti da quello con la maschera bianca e blu, che ancora gli artigliava il braccio, e affiancato dall’altra parte da quello con la maschera d’alce.
“Saske!”
“Naruto!”
Il biondo cercò di andargli dietro ma venne fermato da Tsunade stessa, bastò un’occhiata della donna per far vedere  in faccia la realtà a Naruto.
Il ragazzo strinse i pugni e guardò Sasuke che cercava di divincolarsi dalla presa dei due Anbu.
“Lascatemi andare idioti!” disse per poi girarsi dietro a guardare gli amici e Naruto.
I loro occhi si incontrarono.
Naruto cercò di farsi forza “Non preoccuparti Saske, ti verrò a prendere, lo prometto..” ma non sapeva neanche lui cosa dirgli, provò a trasmettergli un po’ di sicurezza attraverso gli occhi.
Il moro fece per rispondergli ma l’Anbu alla sua destra lo fece rigirare con uno strattone.
L’altro Anbu con la maschera a forma di gatto, che era rimasto in silenzio fino ad ora, si girò e seguì i compagni, sempre nel più muto dei silenzi.
Naruto rimase a guardarli mentre si allontanavano
“Verrò a prenderti Saske.. è una promessa.” Sussurrò.



Il primo capitolo è un po' lunghino, ma gli altri dovrebbero essere più brevi.
Fatemi sapere cosa ne pensate^^
A presto

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Capitolo 2
*** Cap. 2 ***


Naruto era furioso, non poteva credere che fosse appena successo! L’avevano portato via, e lui non aveva potuto fare niente.
Strinse così tanto i denti da farli stridere tra loro.
Alle sue spalle i suoi amici si stavano interrogando sull’avvenimento appena accaduto, ma nessuno osava chiedergli qualcosa, si vedeva lontano un miglio che si stava trattenendo dal rincorrere il gruppo di Anbu che aveva appena portato via Sasuke.
“Kakashi-sensei, che è successo?” chiese Ino in voce di tutti
Il maestro sospirò, come spiegare tutto senza turbarli?
“Dove l’hanno portato, Tsunade baa-chan?” chiese ad un tratto Naruto
“Non posso dirtelo Narut..”
“Si invece!” gridò il ragazzo voltandosi, mai era stato così arrabbiato.
“È per il suo bene, Naruto.” Cercò di spiegargli Iruka
“NO! Voi lo avete solo portato via!” disse ancora, stringendo i pugni fino a far sbiancare le nocche
“Naruto cerca di ragionare! Se Orochimaru è già riuscito a intrufolarsi qui all’esame senza che nessuno se ne accorgesse, cosa credi che ci voglia per un attacco? Se dovesse tornare ci coglierebbe sicuramente impreparati! Dobbiamo prevenirlo ed evitare più danni possibili. In questo modo almeno, abbiamo la certezza che Sasuke si trovi in un luogo sicuro sorvegliato dagli Anbu. Orochimaru lì non potrà trovarlo.” Disse Tsunade cercando di far ragionare il ragazzo.
Ma quando si trattava di Sasuke, niente riusciva a farlo ragionare lucidamente.
“No invece!” gridò, sentiva le lacrime premere per uscire “L’avrei protetto io! Non permetterei mai ad Orochimaru di fargli del male!”  le lacrime ormai scendevano impetuose da suoi occhi, tanto che i presenti se ne stupirono “Non avrei mai permesso che gli succedesse qualcosa, io.. l’avrei protetto.” Disse con un singhiozzo
Si girò e corse via, lontano dall’arena, corse e corse finché non sentì i muscoli bruciare, finché non gli mancò il fiato, e solo allora cadde a terra, esausto, stremato dalla corsa e dalla sfuriata appena fatta.
Si guardò attorno e riconobbe il campo dove si allenava insieme al suo team, insieme a Sasuke.
Gli passarono davanti agli occhi le immagini dove Orochimaru gli addentava il collo e gli lasciava il segno maledetto, vedeva la sua faccia contratta in una smorfia di dolore, gli Anbu che lo portavano via..
Si prese la testa tra le mani e rimase fermo dov’era.
Avrebbe scoperto dove l’avevano portato, l’avrebbe rivisto e riabbracciato, lo avrebbe baciato e stretto tra le braccia, lo avrebbe guardato negli occhi e gli avrebbe promesso di proteggerlo, perché nessuno gli avrebbe mai fatto del male.
Nessuno.



“Naruto!!”
Sakura fece per inseguirlo ma Kakashi le mise una mano sulla spalla “Lascialo andare Sakura, ha bisogno di restare da solo adesso.” La ragazza annuì tristemente
“C- cos’è successo a Sasuke-kun per far intervenire gli Anbu?” chiese timidamente Hinata
“Avete nominato un certo Orochimaru. Parlate del nukenin?” chiese Shikamaru
“Cosa dovrebbe volere uno del genere da Sasuke?” chiese sospettoso Gaara, lui di Orochimaru ne aveva solo sentito parlare da alcune voci passanti
“È uno dei tre Sennin, giusto Tsunade-sama?” chiese conferma Ten Ten
La donna annuì “Si, un tempo eravamo compagni squadra, insieme a Jiraya; ma ha lasciato il villaggio quando abbiamo scoperto delle sue vere intenzioni..”
“Vere intenzioni? Si spieghi meglio Tsunade-sama” chiese confuso Rock Lee
 Tsunade sospirò “Orochimaru ha sempre avuto una grande ambizione: riuscire ad utilizzare ogni jutsu, diventare sempre più forte, in qualsiasi tecnica.”
“Ogni jutsu di ogni tecnica? Ma è impossibile! Nessuno ci è mai riuscito!” disse sconvolto Kiba
“Per padroneggiare ogni tecnica nel migliore dei modi ci vuole tempo. Un uomo non può aspirare a tanto. Il suo corpo non potrebbe resistere a tanto.” Ragionò Neji
Tsunade annuì “Appunto per questo, Orochimaru ha cercato di impadronirsi di una tecnica proibita, la tecnica dell’eterna giovinezza. Nessuno è mai riuscito ad ottenerla perché è impossibile, bisogna pagare un prezzo troppo alto. Ma lui non si è mai fatto troppi scrupoli, ha fatto molte ricerche, si è impadronito di tecniche segrete, ha fatto atroci sperimenti, tutto per arrivare al suo unico obbiettivo.”
“Ed è riuscito a trovare un modo? Per quel che ne so, una cosa del genere è ancora sconosciuta all’uomo.”
“Ha ragione, Gai-sensei. Nessuno può riuscire a tanto.” Disse Rock Lee guardando il suo maestro
“Alla tecnica decisiva non ci è ancora arrivato, per quanto ne so. Ma è riuscito a trovare un modo per allungare il tempo…”
“E quale sarebbe?”
Tsunade li guardò attentamente, scosse la testa e rispose “Dopo innumerevoli ricerche è riuscito a mettere a punto una tecnica che gli permette di passare da un corpo all’altro. In questo modo riesce a guadagnare sempre più tempo e ad avvicinarsi al suo primario obbiettivo. Ma li servono corpi particolari; con una grande resistenza e una conformazione genetica che permetta di resistere ad una tecnica del genere. Inoltre, sta cercando di mettere le mani anche su un altro potere che gli permetterebbe di fare grandi passi avanti nelle sue ricerche.”
“Lo Sharingan.” Dedusse Neji
“Esattamente. L’occhio che tutto vede e che tutto riflette. Non voglio neanche immaginare cosa potrebbe fare con un potere del genere.”
“O con le abilità di Sasuke.. se dovesse finire nelle mani di Orochimaru..” Kakashi lasciò la frase in sospeso rimarcando il fatto.
“Ma non capisco cosa centri quel segno maledetto ..” chiese confuso Kiba
“Il segno maledetto ti da un grande potere, ma non fa solo quello.” Intervenne Anko “Ti segna dentro. È come se fosse un marchio di appartenenza. In pochi sopravvivono al segno, e quelli che ce la fanno diventano inesorabilmente succubi di Orochimaru. A livelli elevati riesce anche a controllare il tuo corpo, diventi solo una pedina nelle sue mani. Il segno maledetto.. non ti lascia scampo.” Concluse in un sussurro.
“Era quello che si è attivato durante il suo combattimento con Yoroi?” chiese conferma Shikamaru
Tsunade annuì.
“Una cosa del genere è spaventosa. Non avevo mai visto Sasuke-kun in condizioni simili..” disse Sakura, ripensando a quando Orochimaru li aveva attaccati durante la seconda parte dell’esame.
“È per questo che dobbiamo fare tutto il possibile per tenere Sasuke lontano da Orochimaru. Ne andrebbe della sua stessa vita. Una tecnica del genere ucciderebbe chiunque.” Si fermò un attimo “Posso capire cosa stia provando Naruto in questo momento, ma lui deve anche capire che quando Orochimaru attaccherà lui non potrà fare tutto da solo. So cosa prova per Sasuke e so che non permetterebbe mai una cosa del genere, ma lui non conosce Orochimaru, non sa di cosa è capace.. non si farà nessuno scrupolo per raggiungere il suo obbiettivo..”



“Non avete ancora risposto alla mia domanda.”
“…”
“Dove diavolo mi state portando?!”
“Taci Uchiha. Dovresti ringraziarci piuttosto.”
“Ringraziarvi?! E di cosa? Non vi siete neanche degnati di darmi una minima spiegazione!”
L’Anbu in testa alla fila si fermò e così fecero quelli dietro di loro. Alzò una mano facendo segno di stare zitti.
Intorno a loro il nulla taceva.
Si trovavano in uno spazio aperto, circondato dagli alberi, abbastanza lontano dal centro abitato.
Il capo Anbu fece un cenno con la testa e subito i subordinati composero i sigilli per una tecnica sconosciuta a Sasuke.
L’attimo dopo si trovavano in una struttura piuttosto buia, le parteti rivestite in metallo e i tubi che scorrevano per il soffitto e alcune pareti le davano un senso di mistero.
“Bene, siamo arrivati.”
Sasuke si guardò intorno; arrivati dove? Che ci facevano lì?
“Per il momento dovrai rimanere qui, Sasuke Uchiha.” Disse quello con la maschera a forma di cane
“Prima rispondete alla mia domanda. Perché mi avete portato qui?” disse guardando i due Anbu che gli lasciavano le braccia e si allontanavano di qualche passo
“Per questo.” Disse lo stesso l’Anbu spostandogli leggermente il collo alto della maglia blu rivelando il segno maledetto
“Credo tu sappia che cosa comporta un marchio del genere.” Continuò l’Anbu, Sasuke annuì
“Bene, sappiamo che Orochimaru cercherà di impossessarsi del tuo corpo, dato che ti ha scelto come sua nuova reincarnazione, per questo motivo  non sei più al sicuro. È nostro compito proteggerti e non farti finire nelle mani di Orochimaru, sia per il bene di Konoha che per il tuo.” Disse il capo “Per il momento starai qui sorvegliato dalla mia squadra Anbu, ma prima occorre cercare di limitare i poteri del segno maledetto.”
Sasuke aggrottò le sopracciglia “Limitare? E come?”
“Esiste un sigillo, non bloccherà completamente il marchio, ma dovrebbe riuscire a limitare il controllo sul tuo corpo. È una precauzione che potrebbe tornarti utile quando Orochimaru attaccherà il villaggio.”
Sasuke annuì, non aveva altra scelta, era l’unico modo per riuscire a contrastare il potere di Orochimaru, o almeno così speravano.
“Quando potrò tornare dagli altri?” chiese distogliendo lo sguardo
“Questo non so dirtelo.” Rispose l’Anbu
Avrebbe preferito restare con Naruto e gli altri, si sarebbe sentito molto più protetto tra quelle braccia ambrate.. No! Naruto adesso non era lì, anche se non sapeva dov’era lì.
Doveva solo aspettare e dopo forse avrebbe potuto rivederlo… si fece forza al pensiero di quel perenne sorriso smagliante.
“Quando volete procedere?”
Per un attimo gli sembrò che l’Anbu con la maschera a forma di alce stesse sorridendo “Subito.”

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Capitolo 3
*** Cap. 3 ***


“Chi diavolo sei tu? Che sei venuto a fare qui?” gridò Sakura
“Il mio nome è Orochimaru. Per quanto riguarda il motivo della mia presenza, non vedo il perché dovrei dirvelo. Vi basti sapere che sono qui per delle ricerche..”
“Che tipo di ricerche?” chiese sospettoso Naruto
Orochimaru sorrise  ignorando la domanda del biondo, per poi spostare lo sguardo sul ragazzo moro dal trio, in posizione si difesa con in mano un kunai, pronto ad attaccare.
Lo sguardo concentrato, negli occhi lo sharingan attivato.

Ghignò, e quel ghigno fece accapponare la pelle a Naruto, aveva un brutto presentimento.
“Sei proprio uguale a tuo fratello..” disse rivolto al moro che spalancò gli occhi sorpreso
“Questo che c'entra? E come fai a conoscere mio fratello?”
“So molto più di quanto tu possa immaginare, Sasuke-kun.” Disse ridendo
“Si può sapere cosa vuoi da noi?” gridò Naruto spazientito, non gli piaceva quel tizio, tanto meno come guardava il
suo Sasuke.
“Sasuke-kun, tu.. non vorresti diventare più forte?” i tre ragazzi spalancarono gli occhi
“C-come?”
“Non vuoi trovare tuo fratello? Vendicare il tuo clan? Per farlo ti serve la forza, e solo io te la posso fare avere.” Disse incrociando le mani in un sigillo che il trio non riuscì a riconoscere
Il collo di Orochimaru si allungò improvvisamente e raggiunse il collo di Sasuke addentandolo senza lasciare il tempo di agire a nessuno.
Un gemito di dolore scappò alle labbra di Sasuke.

Orochimaru si staccò ritirando il collo facendolo tornare ad una lunghezza normale.
Sasuke si portò una mano nel punto in cui fino a pochi istanti prima si erano conficcati i canini di Orochimaru, due strisce rosse di sangue rigarono il suo niveo collo, dove comparve un simbolo nero come la pece, tre tomoe allineate a cerchio.
Il segno maledetto.
Delle scariche di dolore scossero il corpo del moro, che già iniziava a vedere tutto sfocato.
“Saske!” Naruto lo prese prima che cadesse a terra “Che diavolo gli hai fatto?” chiese preoccupato
“Oh, niente di che, solo una piccola certezza di rivederlo molto presto.” Ripose vago Orochimaru
“Se credi che Sasuke-kun voglia rivederti dopo quello che gli hai fatto ti sbagli di grosso!” gridò la ragazza.
“E chi ha detto che sarà lui a venire da me?” disse con ghigno per niente rassicurante sulle labbra per poi scomparire.
“Ma che sta succedendo?” si domando confusa la ragazza
“Saske!” venne risvegliata da suoi pensieri sentendo Naruto gridare il nome del moro
Si avvicinò ai due amici.
Naruto stringeva fra le braccia il corpo di Sasuke scosso dai brividi.

“Sakura-chan fa qualcosa! Saske.. il suo corpo è.. . fa qualcosa Sakura-chan!” stava andando in panico.
Sakura attivò le sue arti mediche cercando di curare l’amico, ma non sapeva neanche lei che cosa fare.
Naruto guardò il ragazzo tra le sue braccia; il corpo scosso da brividi, il sudore che gli imperlava la fronte, i gemiti di dolore che uscivano dalle sue labbra..
Strinse maggiormente il corpo del moro al suo, sperando di vederlo aprire gli occhi e dire che stava bene, come al solito.
“Saske..”


 

Naruto si svegliò all’improvviso, si guardò intorno riconoscendo l’aspetto familiare del suo appartamento.
Sospirò facendosi ricadere sul materasso.
Girò la testa guardando l’altra parte del materasso sperando di trovarci il corpo addormentato di Sasuke, ma come nelle ultime due notti non trovò nessuno.
Rimase a fissare un punto indefinito delle coperte.
Negli ultimi due giorni non avevano trovato niente che potesse ricondurli a Orochimaru.
Strinse i pugni frustato.
Se non trovava un modo per fermare Orochimaru non avrebbe potuto rivedere Sasuke.
Sasuke… faceva ancora fatica ad accettare l’idea di non poterlo né vedere né proteggere di persona.
Gli ci era voluta  un’intera notte di proteste, grida e lacrime per riuscire ad accettarlo, o almeno, il tanto che bastava per farlo ragionare a mente lucida per riuscire a trovare qualche indizio.
Ma quando tornava a casa per riposarsi tutto ritornava a galla.
«Dovresti riposare, Naruto.»
“Kurama..”
«Dovresti riposare o non avrai mai le forze per continuare ad indagare e poter così rivedere Sasuke.»
“Lo so.. ma non riesco a non pensarci, se solo avessi fermato Orochimaru quando ci ha attaccati nella foresta..”
«Deprimerti non ti sarà d'aiuto. » Cercò di farlo ragionare la volpe
“Kurama..”
«Che c’è? »
“Voglio diventare più forte.”
«Mh?! »
“Voglio diventare più forte, così potrò dimostrare a Tsunade baa-chan che sono in grado di proteggere Sasuke e poi voglio avere la certezza che quando Orochimaru tornerà io sarò in grado di combattere con lui e sconfiggerlo. Non ho intenzione di perdere Sasuke”
«D’accordo, ma sappi che non sarà affatto facile; il fatto che io adesso sia dalla tua parte non significa che tu possa gestire il mio potere, ti servirà tempo per imparare a gestire il mio chakra. »
“Lo so, ma sono pronto anche a questo.”
«Sai.. penso che Sasuke sia molto fortunato ad averti al suo fianco.. »
“E io sono fortunato ad avere lui al mio fianco; non mi pentirò mai del tempo e della fatica spesi per fargli capire che lo amavo, perché la gioia che mi ha pervaso quando ho scoperto che ricambiava ha ripagato ogni cosa..” concluse con un sorriso sulle labbra per poi scivolare tra le braccia di Morfeo.
Kurama sorrise, senza essere visto dal ragazzo, pensando che un po’ gli dispiaceva questa separazione tra i due ragazzi, non solo per la tristezza di Naruto, ma anche perché Sasuke iniziava a stargli simpatico.
Ma questo non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce, aveva sempre il suo orgoglio.
Naruto fece in tempo a dormire qualche ora che venne svegliato da  un’insistente bussare.
Mezzo addormentato aprì la porta trovandosi davanti un Gaara abbastanza scioccato.
Vedendo il suo sguardo Naruto si svegliò in un nanosecondo.
“Naruto vieni.” Disse afferrandolo per un polso trascinandolo sulla nuvola d sabbia sulla quale era arrivato
“Che sta succedendo Gaara? È successo qualcosa a Sasuke?” chiese preoccupato il biondo.
Gaara non ripose facendo andare più veloce la nuvola di sabbia.
Naruto sentì l’ansia stringergli lo stomaco ogni secondo che passava.
Arrivati al palazzo dell’Hokage Naruto vi si fiondò subito all’interno.
Giunto davanti alla porta dell’ufficio dell’Hokage vide che alcuni dei suoi amici erano già arrivati.
Senza pensarci due volte si fiondò nella stanza e ciò che vide lo lasciò senza fiato.
“Saske..”

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