The Curse of Seven Sins

di Gin24
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo e spiegazione ***
Capitolo 2: *** Scelta Oc ***
Capitolo 3: *** 1° settembre ***
Capitolo 4: *** Cambiamenti ***
Capitolo 5: *** La festa di benvenuto ***
Capitolo 6: *** Perché la sbronza non è mai un bene ***
Capitolo 7: *** Perché essere normali quando si può essere fuori di testa ? ***
Capitolo 8: *** Le verità di Arabella ***
Capitolo 9: *** Lo specchio del sole ***
Capitolo 10: *** This is who we are ***
Capitolo 11: *** Somewhere under the rainbow we will find the truth ***
Capitolo 12: *** So..how are you ? ***
Capitolo 13: *** The end is where I'll start ***
Capitolo 14: *** Il giuramento ***
Capitolo 15: *** Il piano di Astra ***
Capitolo 16: *** Combattere ad armi pari ***
Capitolo 17: *** Armati, o angelo caduto! ***
Capitolo 18: *** Ancora tu ***
Capitolo 19: *** Guardami per davvero ***
Capitolo 20: *** Tradimenti ***
Capitolo 21: *** Let's fight ***
Capitolo 22: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo e spiegazione ***


4

THE CURSE OF SEVEN SINS


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-Prologo-


Si narra che all'origine del mondo due razze vennero poste una accanto all'altra con lo scopo di convivere pacificamente in uno spazio paradisiaco, dove la natura la faceva da padrona e l'armonia e la semplicità erano alla base di tutto.

Questa convivenza però, fu da subito ostacolata dal capo di una delle due specie, che non riteneva giusto di possedere qualcosa in meno rispetto all'altra specie.

Micha Muggle Sin era una persona normale e si sentiva inferiore ai suoi vicini.

Lui non possedeva quelle straordinarie capacità che la razza di Arthemius Wizard mostrava con così tanta maestria, ed era così..così arrabbiato per aver ottenuto qualcosa di meno rispetto al suo 'compagno'.

Era così invidioso da iniziare ad odiare se stesso e tutta la sua progenie per non avere nemmeno una delle meravigliose doti appartenenti alla razza di Wizard, era così infuriato con il Grande Maestro per non avergli concesso le stesse potenzialità, che iniziò ad odiare anche lui..iniziò ad odiarli tutti.


Impazzito nel suo stesso dolore iniziò a covare così tanto rancore da perdere il senno..

rubò uno dei libri d'incantesimi che il Grande Maestro aveva designato all'altra stirpe e ne strappò una pagina..imparò a memoria quell'incantesimo, ma non riuscì ad applicarlo, perché fondamentalmente lui era privo di quella sostanza polverosa, che orbitava intorno a tutti i Wizard..la magia.

Così dopo vari tentativi capì come trovare ciò che gli mancava...con il sangue.

Rapì la figlia di Arthemius -perché la teatralità faceva parte di lui- e la obbligò ad eseguire l'incanto proibito.

La ragazza si rifiutò e pur di non cedere alle torture di Micha si suicidò.

Il fato, però, volle che il sangue della ragazza inzuppò la pagina proibita, che aprì il passaggio alle tenebre.

Il corpo di Micha venne assorbito come sacrificio dal portale del male, mentre la sua anima nera diede la forma di uno scrigno, che racchiuse il portale al suo interno..il suo più grande Tesoro



Sette sussurri uscirono dal portale magico..

Sette famiglie furono condannate, per secoli e secoli..



“La nostra ricchezza va preservata..nessuno deve toccare il Tesoro !” --avarizia


“Ogni cosa che gli altri avranno dovrà essere nostra !” --invidia


“Siamo destinati a desiderare tutto ciò che non ci spetta” --gola


“Siamo nati sotto la protezione delle tenebre ed è lì che resteremo sempre !” --lussuria


“La vendetta è il nostro potere più grande !” --ira


“Il male è la nostra natura, non contrastarlo, abbraccialo !” --superbia


“Non credo ci sia salvezza per quelli come noi” --accidia



**


--ANGOLO AUTRICE--


STORIA INTERATTIVA


Salve a tutti !

Ecco un'altra interattiva sempre sulla mia coppia preferita LilyxScorpius !

Allora le regole sono cambiate :

Potete inviarmi fino a due Oc per autore;

Le coppie le deciderò io, tenendo conto delle vostre preferenze;

Ci sono sei-otto posti per personaggi normali;

Ci sono sei posti disponibili per le famiglie maledette (studiatevi bene i vizi non mettete cose che non c'entrano niente..ampliate il più possibile) :


  • Avarizia : Estremo contenimento delle spese non perché lo imponga la necessità, ma per il gusto di risparmiare fine a se stesso. L'avaro si sente un virtuoso e si descrive con aggettivi delicati ed equilibrati: prudente, attento, oculato.

  • Gola : Il peccato di gola non è la mera ingordigia o la smodata consumazione di cibo, ma il lusso (in generale vestiti, ricchezze di ogni tipo), la predilezione per la cucina raffinata, la propensione a cibarsi esclusivamente di pietanze pregiate e costose.

  • Invidia : Per l'invidioso, la felicità altrui è fonte di personale frustrazione. Sminuisce i successi altrui e li attribuisce alla fortuna o al caso o sostiene che siano frutto di ingiustizia.

  • Superbia : Il superbo ostenta sicurezza e cultura e sminuisce i meriti altrui. La sua posizione psicologica è però più complessa: non sempre è realmente convinto di possedere tutte le qualità che lui stesso si attribuisce. Teme delusioni e insuccessi perché rivelerebbero la triste verità che egli stesso sospetta, quella di essere in realtà un mediocre, un normodotato, di rientrare nella media.

  • Ira : L'ira non è l'occasionale esplosione di rabbia: diventa un vizio in presenza di un'estrema suscettibilità che fa sì che anche la più trascurabile delle inezie sia capace di scatenare una furia selvaggia.

  • Accidia : Indolenza, indifferenza: l'accidioso indugia voluttuosamente nell'ozio e nell'errore. Sa quali siano i suoi impegni, ma pur di non assolverli, ne ridimensiona la portata, autoconvincendosi che si tratti di piccolezze e che rimandarle non comporti conseguenze gravi.



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Vi prego di farmi storie particolari e niente personaggi già visti in altre storie !


Personaggi maledetti :


  1. Nome e cognome del personaggio

  2. Casa di appartenenza

  3. Stato di sangue : Purosangue / Mezzosangue

  4. Vizio – ossessioni

  5. Anno scolastico (solo 6° e 7°) - compleanno - segno zodiacale

  6. Com’è fisicamente (come si veste) e prestavolto

  7. Com’è caratterialmente

  8. Storia del personaggio, abitudini, tic nervosi

  9. Storia familiare

  10. Amico/a di :

  11. Materia preferita

  12. Materia odiata

  13. Amortenzia

  14. Molliccio

  15. Ruolo Quidditch

  16. Single / ossessionato-a con..



Personaggi normali / vittime (ossessioni dei 7)



  1. Nome e cognome del personaggio

  2. Casa di appartenenza

  3. Anno scolastico (solo 6° e 7°) - compleanno - segno zodiacale

  4. Com’è fisicamente e prestavolto

  5. Com’è caratterialmente

  6. Storia del personaggio e abitudini (tipo tic nervosi)

  7. Paure (vi prego di non essere banali, ne va bene anche una dettagliata e motivata)

  8. Storia familiare e stato di sangue

  9. Animale domestico

  10. Amico/a di..

  11. Il suo patronus

  12. Futura carriera

  13. Materia preferita/odiata

  14. Amortenzia

  15. Molliccio

  16. Ruolo Quidditch

  17. Single/fidanzato/innamorato



PERSONAGGI NEW GENERATION :



Albus Severus Potter

18 anni – Grifondoro – 7° anno

Intelligente, prefetto, divertente e combina guai -che non si fa sgamare-

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Lily Luna Potter

(occupata)

16 anni – Grifondoro – 6° anno

Grifondoro convinta, piena di vitalità, orgogliosa e viziata

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Scorpius Hyperion Malfoy

(occupato)

18 anni – Serpeverde 7° anno

-Lussuria-

Fama da cattivo ragazzo, misterioso, anima oscura e perversa, ossessivo-compulsivo



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Rose Weasley

17 anni – Corvonero – 7° anno

emblema prefetto perfetto : amante delle regole e dello studio,

super so-tutto-io e tu-non-sai-una-ceppa

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Louis Weasley

17 anni – Corvonero – 6° anno

mente sopraffine, intelligente ma non secchione, creativo in tutto ciò che fa



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Lucy Weasley

16 anni – Tassorosso – 6° anno

dolce, romantica, comprensiva e amante delle cause perse

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Fred II Weasley

17 anni – Tassorosso – 7° anno

scherzoso, divertente, è il primo che ti aiuta se hai bisogno, cerca di far sorridere tutti

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Capitolo 2
*** Scelta Oc ***


1

Personaggi :


OC Scelti :


SERPEVERDE


Astra Melodian

-6° anno - 17 anni - invidia-


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Dominix 'Dox Cades'

-7° anno – 17 anni-


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GRIFONDORO



Raphael Bartholomew Chandler

-7°anno – 18 anni - ira-


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Amanda Jane Collins

-6°anno - 16 anni-


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Kailey Brooms

-6°anno – 16 anni-


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TASSOROSSO


Charlotte 'Lottie' Dionisea Cupidé

-6°anno -17 anni- gola-


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Hallie Redford

-6°anno -16 anni- accidia-


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CORVONERO


Amadeus 'Dus' Pluto Geizhälse

-6°anno - 16 anni - avarizia-


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Electra Nott

-7°anno -17 anni- superbia-


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Summer Vanessa Webster

-7°anno - 18 anni-


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New Generation :


Albus Severus Potter

18 anni – Grifondoro – 7° anno

Intelligente, prefetto, divertente e combina guai -che non si fa sgamare-

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Lily Luna Potter

(occupata)

16 anni – Grifondoro – 6° anno

Grifondoro convinta, piena di vitalità, orgogliosa e viziata

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Scorpius Hyperion Malfoy

(occupato)

18 anni – Serpeverde 7° anno

-Lussuria-

Fama da cattivo ragazzo, misterioso, anima oscura e perversa, ossessivo-compulsivo



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Rose Weasley

17 anni – Corvonero – 7° anno

emblema prefetto perfetto : amante delle regole e dello studio,

super so-tutto-io e tu-non-sai-una-ceppa

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Louis Weasley

17 anni – Corvonero – 6° anno

mente sopraffine, intelligente ma non secchione, creativo in tutto ciò che fa



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Lucy Weasley

16 anni – Tassorosso – 6° anno

dolce, romantica, comprensiva e amante delle cause perse

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Fred II Weasley

17 anni – Tassorosso – 7° anno

scherzoso, divertente, è il primo che ti aiuta se hai bisogno, cerca di far sorridere tutti

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--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !

Lo so l'ho pubblicata tardi perché non sapevo decidere e perché avevo deciso di aspettare il più possibile per le schede -che qualcuno non mi ha proprio inviato-.

Spero che non ci rimaniate male per non aver scelto i vostri oc, e che siate contente delle immagini che ho scelto per i presta-volto che mi avete chiesto (per qualsiasi cosa posso cambiarli).


A breve pubblicherò il vero capitolo

baci

Gin

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Capitolo 3
*** 1° settembre ***


1

THE CURSE OF SEVEN SINS


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Sette sussurri s'insediarono negli animi di sette primogeniti, uno solo di essi decise di lasciare il gruppo, per entrare nel corpo del figlio -rimasto orfano- di Micha Muggle Sin.

Tutti gli altri appartenevano alla stirpe di Wizard..

Ma dove c'è oscurità, deve esserci anche la luce..

Ad un'unica famiglia magica fu dato questo compito increscioso, il gene della Salvatrice sarebbe passato di generazione in generazione nella famiglia che portava alla luce solo figlie femmine.



*


XII secolo..

Morgana Pendragon stava correndo in groppa al suo cavallo per nascondere i suoi segreti alla corte di Avalon, nessuno avrebbe dovuto sapere dell'esistenza della piccola creatura, che Lady Morgana teneva stretta al collo sotto il mantello della tunica.

La piccola Arabella doveva crescere lontano da quel mondo pieno di uomini corrotti, solo una volta che sarebbe riuscita a sconfiggere Artù e a salire al potere, avrebbe potuto riportarla indietro.

Ma in quel momento Morgana non era abbastanza forte, abbastanza potente, aveva bisogno del potere del Drago Nero per adempiere al suo destino.


Fermò il cavallo, arrivata al ponte, e scese per dare il suo saluto alla piccola.

"Mio piccolo tesoro quando tutto sarà finito ci ricongiungeremo e resteremo insieme per sempre" disse dando un bacio su quel ciuffo di capelli marrone scuro e le lasciò una lettera sotto la coperta che l'avvolgeva.

"Milady è ora di lasciarla andare" disse la sua fedele allieva.

"Mi raccomando Arianna, ti sto facendo dono del bene più prezioso che ho, trattala come la regina che è, ed insegnale la nostra magia"

"Non temete adempierò al mio compito, non vi deluderò" disse quella salendo sulla barchetta per poi sparire nel nulla.


*


Kailey attraversò il confine magico in ritardo come al solito, cercò di farsi spazio tra tutte quelle persone, che appena gli passava accanto si ammutolivano, cercò di non farci più di tanto caso -era in ritardo non poteva pensare alle stramberie della gente- e velocizzò la sua andatura per poi consegnare il carrello ad un tizio che le si era imbambolato di fronte.

Lei lo guardò alzando un sopracciglio e se ne andò con espressione confusa verso il suo migliore amico, Albus Severus Potter.

Il ragazzo spiccava, tra la massa di gente dai capelli rossi, con la sua solita chioma nera come il carbone, la ragazza sorrise e gli zompò sulle spalle facendogli venire un colpo.

"Porco Merlino Kay ! Sei sempre così delicata" disse ancora con gli occhi chiusi dandole le spalle.

"Beh vedila così almeno sai che ti voglio bene" disse sorridendo.

Lui si girò e se la ritrovò tra le braccia "Non sono il tuo orsetto quante volte te lo devo dire ?"

"Tutte quelle che ti pare, tanto io non ti ascolto" sbottò a ridere la ragazza dai capelli castani.

"Già, l'immaginavo" disse staccandosi da lei e guardandola in faccia per la prima volta dopo tre mesi.

Kailey vide il sorriso del suo migliore amico cambiare in una faccia completamente stupita, sembrava un ebete con tanto di bocca spalancata.

"Che hai ? Ti sei ingoiato un'altra volta venti bastoncini di liquirizia tutti insieme ? Lo sai che ti pungono la gola"

"N..no è..è che..sei"

"Cosa ? Ho di nuovo la faccia sporca di dentifricio ?"

"No ! Sei uguale a lei !"

La ragazza lo guardò come se avesse detto che una di quelle teorie assurde che proponeva il Cavillo erano reali.

"Albus di cosa stai parlando ?"

"Niente Kay..è che mi sembravi..lasciamo perdere saliamo sul treno, che è meglio"

La ragazza alzò le spalle e seguì il migliore amico, salutando la famiglia Potter-Weasley con un sorriso.

*


Charlotte, aveva pronto il baule da una settimana e ogni giorno lo ricontrollava da cima a fondo cercando di metterlo sempre più in ordine, anche se ovviamente andava già più che bene la prima volta. Anche quella mattina del 1°settembre, Lottie si prodigò nell'arte dell'ordinare il baule.

Indossò con cura uno dei suoi amati vestiti vintage, anni '20 e '30, con l'immancabile crinolina sotto la gonna, le calze alte merlettate e le scarpe laccate, color pastello.

Tutto in lei doveva essere perfetto, preciso e in ordine, d'altronde era ciò che sua madre le aveva impartito fin da piccola "Una purosangue del nostro rango è sempre perfetta Charlotte, il buon gusto e l'eleganza fanno parte di noi".

Tutto le era dovuto, lei doveva avere solo il meglio e non solo per quanto riguardava i vestiti, le scarpe o gli oggetti, anche il cibo doveva essere raffinato -roba da chef a cinque stelle- e soprattutto i dolci. Charlotte amava i dolci, aveva sempre con sé delle caramelle, dei cioccolatini, dell'idromele e dell'acqua viola, metteva tutto nella borsetta rosa confetto, da cui non si separava mai.

Anche in classe la si poteva trovare a mangiucchiare senza ritegno, e spesso si era trovata a dire "Ho carenza di zuccheri che devo fare ? Vuoi assaggiare ?"



I Cupidé si smaterializzarono in stazione alle nove in punto, come d'accordo con i loro amici, per prendere un caffè come ogni anno.

Davanti alla caffetteria magica, i coniugi Geizhälse salutarono i nuovi arrivati, mentre il loro unico figlio veniva letteralmente soffocato dai riccioli rossi della sua migliore amica.

"Lotti ok che ti sono mancato ma.. così.. non respiro !" la ragazza lo lasciò e sorrise pulendogli la guancia -macchiata dal suo rossetto- con un fazzoletto con una C ricamata.

"Sempre più bella signorina Cupidé" disse il padre di Dus baciandole il dorso della mano destra.

"Sempre così gentile signor Geizhälse" disse lei facendo un piccolo inchino.

Le due famiglie purosangue si sedettero e iniziarono a raccontarsi dei viaggi estivi nei paesi natali, rispettivamente Francia e Svizzera.


*


Hogwarts era sempre uguale: magica e rassicurante.

Non appena arrivavi al castello ti si sprigionava nel cuore quel senso di casa che non avresti mai trovato in alcun altro posto tranne che lì, dentro quelle vecchie mura ricche di storia e magia.

Tutto era uguale, persino quell'idiota di Zabini che stava 'valutando' le ragazze di Hogwarts.

"Electra si merita un nove direi"

"Chi ?"

"Si tua sorella, Thomas, è diventata davvero sexy"

"Dì un'altra cosa su mia sorella e ti ritroverai a dormire da Hagrid, in mezzo agli schiopodi"

"Ehi ehi relax amigo" disse Jason alzando le mani davanti al suo amico Nott e la sua furia.

"La spagna gli ha dato alla testa" rise Scorpius dando una pacca a Zabini.

"Ma sta zitto Zabini, ti scoperesti anche un armadio a muro, se solo respirasse" commentò Dominix

"Beh almeno io non sono frustrato come te perché la mia ragazza non me la da"

"Guarda che io e Lily scopiamo e anche spesso"

"Ah davvero ? E quand'è stata l'ultima volta ?" s'informò Scorpius alzando un sopracciglio.

"In treno, e visto che siete così interessati ai dettagli, è stata lei a venire da me, ha detto che le ero mancato"

"State insieme da tre anni e ancora non si è stancata della tua faccia da troll ?"

"Attento Scorp, potrei pensare che la tua sia invidia"

"Nah, mi sono svegliato bene stamattina"

"Ergo con due ragazza nel letto dopo una nottata infuocata" tradusse Thomas Nott.

Il ragazzo con i capelli biondo platino rise di gusto, annuendo e cercando con lo sguardo la prossima preda tra la folla.


*


Dal tavolo dei Corvonero la sopracitata Electra Nott si alzò dal tavolo, assieme alla sua -colla- migliore amica Rose Weasley, prima della fine della cena, perché un po' di studio notturno era d'obbligo per essere pronte e scattanti il primo giorno di scuola.

La mora saluto distrattamente il fratello -con un alzamento di capo- e si diresse a passo svelto, ma non troppo, d'altronde l'eleganza e la postura erano un tratto purosangue decisamente presente in lei.

"Quest'anno la coppa delle case sarà nostra, non intendo perdere punti per scemenze" disse a Rose.

"Concordo pienamente" disse la rossa andando più veloce per rispondere per prima all'indovinello della torre.

Era una strana amicizia la loro, sempre in competizione per ogni minima cosa, avevano iniziato a sfidarsi dal primo giorno del primo anno per il titolo 'Migliore Studentessa del 1°anno'.

E da allora erano passate dal puro odio, all'accettazione dell'esistenza dell'altra e infine all'amicizia, ma nelle loro teste erano loro le n.1, e consideravano l'altra la n.2, per questo continuavano a sfidarsi silenziosamente.


*


Summer Webster osservò con un sopracciglio alzato le sue compagne di stanza fare la solita scenetta da secchione disperate, alzò gli occhi al cielo, consapevole di doversi aspettare una ramanzina per la sua sconsideratezza -di essere rimasta nella sala grande, invece di essere andata in stanza con loro per un ripasso-.

Odiava come Rose ed Electra ostentavano la loro intelligenza, tutti i corvonero la possedevano, chi più chi meno, ma di certo non erano capre, non capiva proprio questo loro modo di fare altezzoso. Bah ! Chi le capisce è bravo.

Si aggiustò la fascia viola, tra i capelli ondulati castano scuro, e si mise a leggere un giallo, mentre aspettava la fine della cena.

"Possibile che tu stia sempre a leggere ? Sembri quasi quell'invasata di mia cugina" Summer alzò la testa di scatto e guardò male il proprietario della voce.

"Louis Weasley ! Ritira immediatamente quello che hai detto !" sbraitò stile nonna Molly.


Lou e Dus scoppiarono a ridere, adoravano lanciarle frecciatine del genere.


"Non siete simpatici" disse trattenendo un sorriso "Comunque, che ci fai qui Amadeus ? Di solito non stai al tavolo della tua ragazza ?"dicendo ciò addentò una fetta di crostata ai frutti di bosco.

"Non è la mia ragazza"

"Si certo.. lo dici tutti gli anni, e tutti gli anni sembra meno vero"

"Dai, se non è tua lo sarà presto, dico bene ?"s'intromise Louis

"Vi siete coalizzati contro di me adesso ?"

"Noi siamo sempre coalizzati contro di te, trésor" disse Summer

"Guarda che Charlotte non parla francese" ribatté Amadeus

"Vedi ? Fai una cosa e pensa a lei, è cotto" Louis e Summer scoppiarono a ridere,


*


Sempre al tavolo dei serpeverde, a qualche sedia di distanza, una ragazza dai lunghi capelli tinti di grigio, Astra Melodian giocherellava con la sua collanina -col ferro di cavallo- anti-sfiga, mentre ascoltava svogliatamente lo smistamento dei novellini.

Finalmente poté godersi il buonissimo banchetto.

Afferrò avidamente tre cosce di pollo -guardando male il barilotto del primo anno che aveva tentato di sottrargliele- e ne addentò una.

"Non ti conviene avermi come nemica grassone" mormorò perfida, godendo della sofferenza negli occhi nocciola del ragazzo.

Ahh la tortura psicologica da una carica impagabile – pensò la ragazza.


Sollevò gli occhi quando sentì un fracasso più rumoroso del solito -il che era tutto dire- al tavolo dei Grifondoro.

Lily Potter e sua cugina Roxenne stavano insegnando un balletto babbano a Jade Corner, mentre Amanda Collins sorrideva in disparte.


Astra osservò il gruppetto e iniziò a studiare il comportamento dell'unica che stava cercando di distaccarsi per non essere sotto i riflettori, che la sua migliore amica Lily, non faceva altro che attirare su di sé.


Amanda aveva già iniziato a mordicchiarsi il labbro e ad arrossire, segno inconfondibile del suo nervosismo e della sua soggezione, dettati dal disagio di sentire degli occhi puntati su di sé.


Sarà un piacere vederti crollare dolce Amanda – pensò addentando una fetta di torta della nonna.



*


Un ragazzo alto e muscoloso, uno dei due battitori del Grifondoro, Raphael, rideva così tanto che i suoi occhi verdi quasi si vedevano appena, vedere Roxenne ballare una roba strana insieme a sua cugina Lily, era qualcosa che gli era decisamente mancato durante l'estate.

Se solo ripensava ai mesi estivi gli veniva la nausea, odiava stare lontano da Hogwarts, a casa i suoi attacchi d'ira peggioravano ed erano sempre più frequenti, il fatto di essere vicino ad altri come lui gli tirava fuori il peggio. Certo i suoi fratelli ne soffrivano di meno, riuscivano -non si sa come- a controllarsi, ma lui esplodeva per tutti e tre.

Non appena Albus gli rivolse la parola, destandolo dai suoi pensieri poco allegri, tornò nel mondo dei vivi e sorrise forzatamente, rispondendo "Certamente, spaccheremo i culi di quelle serpi maledette, quest'anno la coppa sarà nostra"

"Ben detto Capitano !" esclamò Keith Davies.


*


La tassorosso Hallie Redford si stava ampiamente annoiando, stava fumando dall'inizio dello smistamento, con la testa appoggiata alla spalla destra di Fred II Weasley, viaggiando con la mente nel mondo di Oz.

L'avevano sempre affascinata i libri babbani, erano così particolari, molto più dettagliati di quelli magici, decisamente meglio dei racconti di Allock, che le propinava sua madre.

Sospirò e si arricciò un capello biondo con il dito -non sapeva quale al momento era troppo impegnata a oziare, s'intende-

Anche il Paese delle Meraviglie non era male, c'era stata qualche tempo fa, -nella sua testa- aveva aperto tutte le porte della stanza, preferendo senza dubbio il sottomondo.

Non le piaceva per il bruco tutto blu, o per le due regine, o per il Cappellaio, a lei piaceva il Leprotto Marzolino, i funghi giganti -c'aveva dormito sopra una volta-, trovava assolutamente buffo usare una gru come mazza da hockey sul prato e adorava le carte-persona.

Ma in tutto ciò si era persa nei meandri dei suoi pensieri, che cosa stava facendo ?

A si doveva finire la torta per poi godersi l'ottavo capitolo del libro della settimana, Il mago di Oz.

"Hallie ?"

La bionda punto gli occhioni azzurri verso il suo scopa-amico, non aveva tempo per un ragazzo.

"Dimmi Freddie"

"Pensavo, sai..mi hanno nominato caposcuola, quindi ho una camera singola..mi faresti compagnia questa notte ?"

"Ahahah hai paura di restare da solo Freddie ? Va bene, ma mi porto dietro il mio libro, sai che non posso andare a dormire senza aver letto almeno un capitolo"

"Affare fatto" sorrise lui baciandole la guancia e riprendendo a chiacchierare con sua cugina Lucy e Sam Finch-Fletchey.



*



---Angolo Autrice---

Ciao a tutti !

Non è uscito come volevo, però sono riuscita a presentare tutti i personaggi.

Spero vi sia piaciuto, fatemi sapere i vostri pareri.

Baci

Gin

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Capitolo 4
*** Cambiamenti ***


2


THE CURSE OF SEVEN SINS


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-Cambiamenti-



Il regno di Wizard cambiò radicalmente quando fu eletto il Consiglio dei sei maghi più potenti dell'epoca, alcune cose riuscirono a migliorare, altre..decisamente no.

A capo di questo Concilio c'era lui, il più pericoloso di tutti..

William Malfoy, la persona più viscida ed egoista presente in tutto il mondo.


Alla sua destra c'era l'erede di Wizard, Quin, che cambiò il suo cognome in Nott.

Lui era quello che mirava alla conquista del mondo, era la mente che si nascondeva dietro il braccio, era la persona che aveva segretamente ideato tutto:

la cacciata dei Muggles, la conquista della terra..denominata da loro Avalon, la creazione del Concilio e la distruzione di tutte le regole vigenti fino a quel momento.

Il terzo elemento più temuto era Enric Chandler, era riuscito a possedere i doni dei draghi: la loro forza, la loro crudeltà e -ciò che spaventava più di tutto gli abitanti di N.A.- quando era giunto il momento della sua 'trasformazione', Enric scatenava il fuoco infernale.

Gli occhi diventavano dardi lampeggianti, il calore del suo corpo saliva a temperature impossibili da misurare, e le mani iniziavano a pulsare più che mai, facendo fuoriuscire tutto il male che aveva nel sangue, fino a prosciugare tutte le sue energie e distruggere ogni cosa posta davanti al suo cammino.

Era un'arma letale, infallibile ma anche incontrollabile.


Poi vi era il Tesoriere, Nichola Geizhalse, colui che si era preoccupato di saccheggiare e nascondere tutti i manufatti magici e storici -delle culture che avevano sterminato per conquistare quella terra- in una stanza segreta impossibile da localizzare.


Infine Gola e Accidia, ovvero Jean Cupidé e Thomas Redford, facevano ciò che riusciva meglio loro..mantenevano la facciata allegra e spensierata con cui il Concilio si era presentato al popolo..indicendo balli, feste in onore di alcune pratiche magiche e banchettando a sazietà.


*


Durante 'la festa del Raccolto' una donna incappucciata entrò -senza permesso- nella tenda dei sei consiglieri supremi..


"Ciao Milady mi chiedevo quando ti saresti fatta viva" esclamò William.

"Sai benissimo il motivo della mia visita Malfoy, e non è di cortesia" la ragazza dai capelli castani fissò lo sguardo in quello color ghiaccio del biondo, che si alzò dal trono per andarle incontro "Sei sempre così seria Ambascatrice, un po' di divertimento non ti farebbe male" sussurrò malizioso al suo orecchio.

"Non cederò mai alle tue lusinghe risparmia il fiato" disse lei inflessibile, senza guardarlo.

"Ancora con le tue supposizioni ?" sbuffò l'albino.

"Sono certezze..non sei più il ragazzo che eri, sei stato maledetto Will, lo siete stati tutti e sei"

"Non mi interessa..vedi io ho tutto quello che ho sempre desiderato..e adesso avrò anche te"

"Non mi avrai mai, non davvero"

"Sei mia promessa Milady, lo sei sempre stata"

"Bene allora, mi avrai ad una condizione : sparirete per sempre da questo villaggio e creerete caos da un'altra parte"

"Ahahaha che cosa nobile da parte tua, ma ogni medaglia ha due facce, salverai questo popolo, ma non tutti gli altri"


*


Astra stava giocherellando con il coltellino da scout che le aveva regalato suo padre -quando era ancora in sè- e stava rileggendo un'incisione sopra il suo letto a baldacchino, un nome di persona..l'ultima arrivata dell'anno prima, Sophie Gilmore.



Flashback..


"Oh povera Sophie guardala com'è carina, ti piace stare con gli altri vero?

Fare l'amicona e circondarti di gente che ti vuole bene, ma a me puoi dirlo sai...lo so che sei stufa di recitare la parte della brava bambina, lo senti questo rumore?

È il richiamo del sangue.

Vuoi far del male lo so.

Ma chi è Sophie ? Una dolce Tassorosso?

Mah, Te lo dico io chi è, un mostro che aspetta il momento Adatto per venire fuori" disse Astra, aggiustando una ciocca di capelli neri sfuggita dalla coda della ragazza.

*


Basta !

Non posso restare, qui vivono tutti nel fantabosco, sorridono tutti, li odio sono così irritanti con i loro problemi su cosa indossare al ballo di Halloween o con chi andarci.

Mi sento così arrabbiata, perché devo avere dei problemi reali ?

Perché non posso pensare anch'io a quelle cose stupide ?

E perché mi sento vuota ?


La ragazza legò a casaccio i capelli neri e iniziò a raccogliere tutte le sue cose in una borsa allargata con la magia.

Spostò i suoi occhi viola verso la porta quando qualcuno ci bussò sopra.


"Cosa stai facendo ?" disse il ragazzo più dolce del pianeta Richard Wallsh

"Devo andarmene"

"Perché ? Cos'è successo ?" chiese avanzando verso di lei con lo sguardo confuso.

"Questo posto non fa per me, io non sono come voi, non riesco ad essere sempre allegra e spensierata, non riesco ad essere comprensiva, buona e generosa. Non sono più così, sono cambiata, questa non è più la mia casa" disse sbattendo nella borsa le ultime cose che stavano nella scrivania.

"Sophie dov'è il tuo baule ? Non puoi andartene, fai parte della famiglia, sei stata smistata qui per una ragione, sei parte di noi !"

"Ricky ti prego, lasciami andare, non insistere" disse uscendo dalla sala comune dei tassorosso.


"Almeno dimmi dove vuoi andare ! Sono il tuo migliore amico Soph, ho il diritto di preoccuparmi per te." disse il biondo dagli occhi ambrati seguendola fuori dalla botte.

"Lo so e sappi che ti voglio bene, ma non sei più costretto a preoccuparti per me, ho compiuto diciassette anni a maggio ricordi ?"

"Fai come vuoi, vuoi dormire fuori ? Ok non ti fermerò, ma domattina mangerai con noi ?"

"Ho bisogno di un po di spazio Ric, e nella nostra 'famiglia' non ce n'è abbastanza per me.

Lasciami volare via" disse voltandosi e correndo via tra i corridoi dei sotterranei.


Il giorno seguente il corpo di Sophie Withmore fu ritrovato privo di vita nel giardino di Hogwarts.



Era stato decisamente un bel periodo per Astra, si sentì euforica solo al ricordo.

A volte era così teatrale.. istigare un suicidio la sera prima di Halloween, ovvero la notte in cui il velo, tra mortali e creature infernali o dell'aldilà, è sottile come un nastro di seta..lo stesso che legava i capelli di Sophie quella notte.


*


A notte fonda, Raphael con indosso il mantello invisibile 'preso in prestito senza consenso' di Albus Potter, si stava dirigendo nella sezione proibita della biblioteca.

Come ogni notte si diresse nel reparto di incantesimi oscuri e tirò fuori dallo scaffale il libro che stava cercando : Materia Prima di Phineas Nigellius Black.

Quel libro conteneva tutti gli incantesimi dall'inizio della magia fino adesso.


Il ragazzo chiuse il libro di scatto e sollevò gli occhi verdi verso l'ingresso della biblioteca, qualcun altro stava entrando per dirigersi nel suo stesso luogo.

Si nascose sotto il mantello, mettendo al sicuro il libro, per osservare meglio l'intruso, odiava essere interrotto nel suo momento contemplativo della magia e quando Raphael odiava qualcosa era un problema per tutti gli abitanti di Hogwarts.


L'intruso si fece avanti e abbazzò il cappuccio della felpa nera.

Una treccia laterale arancio Weasley fece mostra di sé.

La dolce e tenera Lucy Weasley stava infrangendo le regole.

Lo stupore, misto a confusione e curiosità presero il posto della rabbia e per la prima volta Raphael riuscì a gestire il suo demone interiore.


*


Amadeus si svegliò puntuale come al solito e iniziò la giornata con una bella doccia calda, appena uscì dal bagno, già asciutto e vestito a colpo di bacchetta, una voce annoiata e ancora un po' assonnata esclamò "Non ci credo sono le sette e mezza e hai già la messa in piega !"

"Louis Weasley ! Per la trecentonovantaquattresima volta IO NON HO LA MESSA IN PIEGA!"

"Ok, d'accordo i tuoi splendidi capelli ondulati color biondo rame, sono SOLO ordinati"

"Bravo, farai bene a ricordartelo e a sbrigarti, sei in ritardo"

"Sei tu che sei sempre in anticipo"

"Sono solo puntuale"

"Sei proprio Svizzero" mormorò Louis lasciando amaramente il suo bel lettuccio caldo per addentrarsi nel gelo della stanza.

La sua faccia dovette esprimere i suoi pensieri, dato che Amadeus sospirò dicendo "Sei solo uscito dal letto Weasley, non stai affrontando un Troll in vetta alla montagna"

"Beh per me le due situazioni si equivalgono"

"Certo come no..muovi il culo o ti lascio da solo"

"VOLO!" esclamò il biondo Weasley.


Amadeus nel frattempo stava riordinando con cura ed esaminando estrema adorazione i suoi berretti e maglioni di lana. Aveva una specie di fissazione per quel materiale.. c'avrebbe persino costruito una casa... anzi, in realtà l'aveva fatto, aveva trasformato una tenda -di quelle che i bambini usano per gioco- di raso in lana.

Era così piccolo che quasi se n'era dimenticato, ma l'aveva fatto a casa dei Cupidé, per dimostrare a Charlotte che sapeva usare la magia accidentale a piacimento.


"Geizhälse ! Che diavolo stai facendo ?"

"Niente, niente..ammazzavo il tempo" disse chiudendo il baule e tirando le tende -con un incantesimo- per nascondere i suoi averi ad occhio estraneo.

"Andiamo, ho una fame da lupi" disse Louis seguendolo fuori la porta.



*


Amanda aspettava con ansia la posta, aveva mandato un gufo della suola ai suoi genitori per parlargli dello strano sogno che aveva fatto il giorno precedente, e attendeva una risposta quanto prima.

Per cui non ascoltò con attenzione il motivo per cui Lily e Alus Potter stavano discutendo, la sua mente lo catalogò immediatamente in 'faccende familiari' e passò oltre non appena vide il gufo di ritorno.



Cara Amanda,

per prima cosa mi preme dirti che sia io che tua madre stiamo bene,

ma la tua lettera ci ha turbati, vedi c'è una cosa che non ti abbiamo mai detto.

Quando sei arrivata da noi non avevi nulla appartenente ai tuoi genitori, ma successivamente siamo riusciti ad ottenere dall'altra famiglia adottiva le cose con cui gli sei stata affidata.

Dentro la busta troverai ciò che cerchi.


Baci

papà



Sotto di esso vi era il timbro con il suo nome : Thomas Benedith Collins.


Amanda infilò la mano nella busta, tirò fuori una lettera ingiallita e spiegazzata, e intravide una coperta, ma non la tirò fuori per non attirare attenzione su di sè.


Cara Amanda,

mi dispiace dovermi separare da te, ma sarai più al sicuro lontana da qui.


Con affetto e l'augurio di una vita piena di gioia

la tua mamma


*


Dominix apparve alle spalle di Albus, facendo bloccare la discussione in atto "cognatino !"

Albus odiava fermamente essere chiamato in quel modo da quel serpeverde "Cades" borbottò per poi aggiungere "Non hai niente di meglio da fare, che stare qui a rompere i boccini ?"

"Lo sai che adoro starti vicino" disse Dox per poi spostare lo sguardo verso Lily "ciao bellissima"

Albus mimò il conato di vomito facendo ridere Kailey -seduta di fronte a lui-.

"Ciao amore" disse Lily saltandogli al collo quando lui le si sedette accanto -buttando per terra un primino innocente-.

Kailey mimò la frase di Lily enfatizzando gli occhi a cuoricino e la bava alla bocca, che la rossa non aveva -o meglio non più, aveva passato quella fase due anni e mezzo prima-, facendo ridere il migliore amico.


E mentre Lily e Dox si sbaciucchiavano come se nessuno li stesse guardando, qualcun'altro osservava e pianificava la prossima mossa..


"Ehi Nott, Zabini quand'è la festa di benvenuto ?" chiese Astra interpretando i pensieri di Scorpius.

"Sabato, abbiamo già pronti gli inviti e il tema, dobbiamo solo avvisare Charlotte, che si occuperà del rifornimento del bar"

"E affidereste un compito così importante ad una Tassorosso ?" disse sprezzante Astra.

"Ehi faresti meglio a tacere, qui è l'unica che riesce ad importare illegalmente ogni genere di cibo e bevanda senza farsi beccare" rispose Scorpius mentre continuava ad osservare la sua preda.

"Andrà tutto alla perfezione non preoccuparti, cara" disse Jason.

"Il mio lavoro è preoccuparmi se il lavoro lo fate voi" disse la ragazza dai capelli grigi.



*


--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !

Spero che vi sia piaciuto il capitolo, l'ho finito ieri notte quindi se ci sono errori fatemelo presente.

La mancanza di alcuni personaggi è voluta perché ho preferito non inserirli tutti in ogni capitolo, ma se pensate che adovrei farlo ditemelo pure :)

Come promesso ho dedicato un po' di spazio ai peccati del passato e continuerò a farlo -non so se a tutti i capitoli o meno-.

Fatemi sapere che ne pensate.

Baci

Gin

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Capitolo 5
*** La festa di benvenuto ***


La festa di benvenuto

THE CURSE OF SEVEN SINS


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-La festa di benvenuto-


Milady e William Malfoy passarono nel corridoio composto da tutta la popolazione di Avalon, che ignorante, era felice per quell'unione a cui stava prendendo parte, intenta a lanciare petali di rose bianche al loro cammino.

Milady aveva indossato la maschera allegra così bene, che stava quasi convincendo pure la Sacerdotessa, di essere caduta al fascino del re della lussuria, ma quella donna era la più anziana del villaggio e oltre ad essere un'abile lettrice di anime, osservava le stelle e leggeva da esse il futuro, il presente e il passato, perciò non si fece ingannare e lanciò la sua contro maledizione -se così si può dire-.

Andò avanti col piano che avevano concordato.

La sacerdotessa sapeva che il suo compito era più importante di tutto il resto, poco importava che il sangue che stava per maledire era una diramazione del suo, ebbene si, era la nonna di William e l'avrebbe condannato a morte con la sua stessa progenie.

D'altronde Will era cambiato, tutti i Consiglieri non erano più quelli di una volta, e non c'entrava niente il raggiungimento della maturità, era un fatto di maledizione..erano maledetti..tutti loro e la loro progenie a venire.


Risentì nella mente la conversazione che avevano fatto..


La prima figlia femmina che avrai sarà la Salvatrice, non potrai tenerla con te, per far sì che lui non la contagi o non la uccida”

Se ne accorgerà, lui riesce a capire molte delle cose che gli nascondo”

Faremo come se fosse morta, ti aiuterò io a partorire e la nasconderò al mondo”

Non dovrai nasconderla a lungo, gli dirò di partire lontano”

Non ti lascerà mai andare”

Lo so, ma mi ha fatto una promessa prima che io acconsentissi al matrimonio, la rispetterà !”

Purtroppo non posso fare nulla per salvare l'erede maschio, sarà condannato al peccato”

Saranno entrambi condannati : una al bene e l'altro al male”


*


Il dormitorio dei serpeverde era in subbuglio, ogni serpe dai sedici ai diciassette anni era stata invitata a prepararsi per partecipare alla festa d'inizio anno.


Astra Melodian era stata la prima ad iniziare a prepararsi, con molta calma, non perché volesse arrivare per prima o perché la troppa ansia le aveva dettato così, semplicemente si era chiusa in bagno da mezz'ora per godere del prossimo ritardo e dell'inevitabile apprensione delle sue compagne di casa, per merito o a causa sua, dipendeva dai punti di vista.

Tutto ciò è talmente sublime – pensò ridendo da sotto la doccia.


Anche nella casa nemica il clima era terrificante, il povero caposcuola Albus Potter era stato minacciato di morte da sua sorella per aver detto tranquillamente la frase “E vabbé che sarà mai un buchino sulla calza!” con tanto di effetto scenico di manganello volante che continuava ripetutamente a cercare di picchiarlo.

Mentre Amanda Collins cercava di aiutarlo ad abbassarsi in tempo o a nascondersi velocemente in caso di un colpo di manganello in vicinanza.

Come al solito si erano tutti completamente dimenticati di essere dei maghi e che avrebbero potuto risolvere il tutto con il controincantesimo, ma Amanda aveva un totale rifiuto per quella materia tanto che riusciva ad addormentarsi pure in piedi.


L'unica che non capiva il motivo di tanto affaticamento per trovare l'abito perfetto, l'abbinamento cromatico dello smalto con la borsa, dei collant che inevitabilmente si bucavano quando c'era bisogno di loro, e di tutte quelle ansie e timori che precedono gli eventi importanti, era Hallie Redford che, dal dormitorio dei tassorosso, osservava la sua amica e compagna di stanza Charlotte Cupidè affannarsi a raggiungere la perfezione, non che non lo facesse in continuazione.


Mentre a corvonero si erano instaurate anche le più buffe alleanze per ottenere in prestito piastre, oli lisciatutto, magismalti e chi ne ha più ne metta. Caso lampante la ritrovata 'amicizia' tra Summer Webster ed Electra Nott che normalmente si sopportavano a mala pena per via dell'ossessiva competizione in.. praticamente tutto di quest'ultima.


*


Appena Charlotte decise di essere perfetta, come il suo cervello comandava, ergo vestito sfarzoso con tanti strati di tulle sotto alla gonna a ruota, calze parigine con il bordino di pizzo in tinta con il rosa chiaro del vestito, scarpe lucide con il tacco e acconciatura vintage, afferrò la manica del vestito di Hallie, la tirò e se la portò appresso nei sotterranei.

Ovviamente la prima cosa che fece, dopo aver passato qualche minuto nell'osservare le decorazioni made Zabini -ed averle decisamente approvate-, fu andare al buffet.

Pregustava nella mente quelle prelibatezze da quando le aveva ritirate la sua elfa personale dal pasticcere-chef a cinque stelle del bistrot di Parigi, e non vedeva l'ora di addentare tutto e gustarne i sapori, assaporando ogni singolo morso e leccandosi il palato e le labbra imbrattate di tutto quel ben di Merlino.


Amadeus, vestito di tutto punto, iniziò ad esaminare tutto quell'ambiente diventato un bordello, esattamente l'opposto di quello che doveva simboleggiare..una casa fredda che doveva forgiare il carattere -o almeno questo era quello che pensava lui-.

Ebbene iniziò a calcolare mentalmente quanti galeoni erano stati sprecati per dare l'avvio a quell'inevitabile disastro alcolico : osservò il buffet, trovando la sua migliore amica -dove si aspettava che fosse- felice come una pasqua intenta ad assaggiare tutte le pietanze, sorrise e scosse la chioma in direzione della ragazza che in quel momento aveva le labbra rosse di zuccottini ripieni di lamponi.


Guardò il tavolo della bisca, dove spuntava in prima fila Astra, che riusciva a leggere le persone come Fiorenzo leggeva le stelle, e aggiunse trenta galeoni sulla colonnina apparsa come fumo sopra le teste degli sfortunati che cercavano di battere l'Invidia in persona.

Voltò lo sguardo sulle ragazze ballerine che facevano da vetrina al marcio che c'era lì dentro, ognuna di loro era complice volente o nolente di tutta la messinscena.

Tutto questo sfarzo serviva ad uno scopo : dare notorietà a tutti gli artefici, costruire alleanze e allargare i loschi giri d'affari.

Dus riusciva a calcolare tutto a mente, non perché avesse un'intelligenza superiore ai corvonero, ma perché era nato in quell'ambiente..aveva imparato fin da piccolo che ogni festa lussuosa nascondeva una trattativa d'affari segreta, e tutti loro erano solo dei piccoli servitori inconsapevoli della causa.


*


Electra stava ballando quella musica da discoteca -magica ovviamente- fatta di suoni amplificati a intervalli irregolari, con un sottofondo di rumori di strada, di incantesimi che sfasciavano cose o che rimbalzavano sull'acqua e chi ne ha più ne metta, quelle novità erano inesauribili strumenti musicali che messi tutti insieme creavano un misto armonico incredibilmente orecchiabile e ballabile.

“Ehi bellissima ti muovi leggera come una piuma”

“Wow Zabini mi stupisci sai usare anche le similitudini”

“Per te solo il meglio del mio repertorio”

“Oh non disturbare il tuo cervello, rimettilo in letargo che stava bene così”

“Balli con me ?” insistette lui prendendole la vita.

“Non hai una specie di regola da rispettare ?”

“Regola ? Io non seguo regole”

“Allora un codice” dalla faccia spaesatamente confusa credette di aver utilizzato una parola troppo complicata per quel pezzo di troll che aveva davanti, probabilmente non conosceva alcune parole che lei riteneva basilari “Mio fratello non ti aveva detto di starmi alla larga ?”

“Oh..quello ! Più che altro credo fosse un ordine”

“Wow addirittura un congiuntivo” pensò ad alta voce facendolo irritare.

“Non ho intenzione di farmi comandare a bacchetta da lui..so quello che voglio e intendo ottenerlo”

“Beh nel tuo 'incredibilmente geniale' piano malefico hai dimenticato o forse non considerato attentamente un fattore”

“E cioè ?”

“Io ti dico no, No Zabini, non ballerò, né uscirò, né bacerò mai un troglodita pezzo d'asino ammuffito come te ! Chiaro ?”


*


Summer aveva provato il brivido dei riflettori, per la prima volta era contenta di essere sotto gli occhi di tutti, e molto probabilmente doveva tutto ai benefici dell'alcol, che Lily l'aveva convinta a bere. Ed ora era lì, in piedi, sul divano, scalza e con il vestito svolazzante di pizzo a far girare la testa al ragazzo seduto a terra di fronte a lei, Raphael Chandler, che la scrutava con aria soddisfatta.


“Ragazze ubriache cosa ci può essere di meglio ?” gli disse all'orecchio Albus osservando con la coda dell'occhio la migliore amica della sorella, che lo stava fissando spudoratamente attaccata al camino dei serpeverde.

“Soprattutto se hanno queste doti nascoste” rispose Raphael ammirando i movimenti sinuosi della ragazza di fronte a lui.


*


Amanda sorrise ad Albus, che come attirato da una sirena si alzò mezzo-barcollante per raggiungerla, lasciando il suo amico senza preavviso.

La ragazza vedendolo arrivare giocò con il bicchiere di whisky incendiario rimasto, poi quando fu ad un passo da lei, sollevò lo sguardo di scatto.

“E così sei ancora vivo”

“Così sembra, credo di dover ringraziare te per questo”

“Già, anche se avrei potuto fare meglio” disse scolandosi il whisky rimanente, facendo una smorfia quando le bruciò la gola “Merlino questa roba non mi piace per niente” disse poi afferrandone un altro da un vassoio fluttuante e bere mezzo bicchiere in un colpo solo.

“Beh pensa se ti piaceva” rispose Albus, lei rise e le fece segno di seguirla.


Una volta fuori dalla sala comune, Amanda fece strada verso i sotterranei, animata dall'impulsività “Dove stiamo andando ?”

“Lo scoprirai..” disse enigmatica facendosi tradire da un sorriso spontaneo, di quelli che faceva solo in presenza di Lily.

*


Il ragazzo dai capelli castani si alzò, afferrò la mano della ragazza con gli occhi cioccolato per poi tirarla verso di sé.

I due iniziarono a muoversi a ritmo di musica in quel piccolo spazio tra il divano e il camino, per poi avvicinarsi sempre di più e finire il tutto in un inevitabile bacio.

Raphael le teneva la vita con la mano sinistra, mentre la destra le attorcigliava la ciocca fucsia.

Summer riprese fiato e gli si avvinghiò ancora di più, si stavano letteralmente strusciando uno addosso all'altra, quando un fascio di capelli rossi apparì davanti agli occhi di Raphael.

Il ragazzo voltò di scatto la testa e incontrò la visione di Lucy Weasley tra le braccia di un insulso corvonero di cui al momento non ricordava il nome, la rabbia divampò come un incendio e impulsivamente cercò di raggiungere la coppia per dividerla, ma Summer gli afferrò un braccio guardandolo interrogativa “Dove vai ?”

Lui la fissò -con i suoi occhi diventati color cremisi- e la scansò senza degnarla di una risposta, poi combatté con il suo io interiore per non spaccare la faccia di quel tipo inutile.

Si limitò a sfrecciargli accanto -urtandolo e facendolo cadere nel vassoio del ponce- per andare in bagno.

Spalancò la porta e con un urlo sovrumano frantumò lo specchio con un pugno ben assestato.

La stanza si riempì di schegge di vetro, che gli ferirono il viso e le braccia, mentre la mano colpevole giaceva piena del suo stesso sangue ancora stretta a pugno.

“Noo, mi devo calmare ! Mi devo calmare.. non può succedere di nuovo !” disse prendendosi la testa tra le mani.

*


Astra si alzò con eleganza e con un sorriso malefico dal tavolo delle bische, aveva appena vinto trecento galeoni a quelle sottospecie di uomini, che non avevano la benché minima idea di chi avessero di fronte stolti ragazzini viziati che mi sottovalutano solo perché sono una donna, io sono una femme fatale.

Effettivamente era una bellezza particolare, con quel lato inquietante, ma che riusciva ad attirarli nella sua rete per poi farli fuori, come un ragno che mangia la sua vittima.

A proposito di vittima, dove sei Amanda ?

La ragazza dai capelli tinti di grigio perla si guardò intorno ma vide soltanto una massa di gente scomposta, nessuna traccia della sua prossima vittima.

L'aveva persa di vista, miseriaccia !

Raccolse ogni galeone, falce e zellino che aveva conquistato per poi uscire irritata dalla sala.

Come ho fatto ad essere così stupida !

Era l'occasione perfetta e io me la sono fatta scappare !

Uscendo fuori dal muro nascosto urtò un ragazzino del quinto anno e gli ringhiò contro “Toccami un'altra volta e sei morto !”

“Sei tu che mi sei venuta addosso”

“Cosa ti da il diritto di parlarmi ?” sillabò ad un millimetro di distanza dal suo viso lentigginoso.

I suoi occhi freddi come il ghiaccio fecero arretrare i pensieri del ragazzo, che abbassò lo sguardo sentendosi inferiore “Scusa..non..non era...mia intenzio-”

“Risparmia le tue scuse per qualcun altro” disse allontanandosi e frustandogli di proposito i lunghi capelli in faccia.


*


Il party stava dando mostra di sè, ogni essere con due gambe e due braccia stava in pista e scatenarsi come non mai. Tutti -nessuno escluso- erano ubriachi fradici.

"Dai Lils un altro giro !" le disse il suo ragazzo all'orecchio.

"Potrei non rispondere più delle mie azioni Dominix" sorrise lei ingurgitando quell'ultimo whisky incendiario..e boom !

Lily Luna iniziò a dimenticare tutto.


*


Dominix, ubriaco peggio di Hagrid dopo la vittoria della coppa delle case dell'anno prima da parte del grifondoro, si andò a sdraiare sulla prima superficie che trovò, ergo il tavolo da biliardo.

Fu lì che lo trovò -quasi privo di sensi- Kailey Brooms.

“Ci sei andato giù pesante Cades, vuoi che ti chiami qualcuno ?”

Lui ignorò la domanda, o forse la sua mente la cancellò nel momento che arrivò alle orecchie e disse “Sei così uguale a lei...come hai fatto ?” disse biascicando ogni parola.

“Ma simile a chi ?” disse esasperata pensando mi dite tutti la stessa cavolo di frase.

“Alla ragazza nel quadro”

“Quadro ? Quale quadro ?”

“Lady Arabella, è un quadro antico ne esiste una copia soltanto..si dice che fosse la ragazza più bella del villaggio e che scomparve nel nulla a diciassette anni”

“Dove si trova ? Posso parlarle ?”

“Nello studio del professor Thomas, ne è innamorato”rise come uno psicopatico di fronte alla sua vittima “Ma parlarci..non credo sia possibile, è protetta da un incantesimo d'occultamento, non si muove mai, apre gli occhi di tanto in tanto, ma comunque non esprime nulla di più”

“Nessuno ha mai provato a liberarla da tale tortura ?”

“A nessuno è mai importato, d'altronde era la sua bellezza che li spingeva a cercarla”


*


Nel frattempo Scorpius aveva osservato la sua prossima vittima ed era arrivato il momento di entrare in azione.


*


---Angolo Autrice---

Scusate per l'attesa ma non mi funzionava l'internet del computer.

Finalmente ho potuto pubblicare, spero che il capitolo non vi risulti confusionario perché si parla di tutti i personaggi contemporaneamente, ma non avrei saputo esprimerlo in altra maniera.

Per qualsiasi cosa chiedete pure.


Baci

Gin

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Capitolo 6
*** Perché la sbronza non è mai un bene ***


4

THE CURSE OF SEVEN SINS


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-Perchè la sbronza non è mai un bene-



Il mattino seguente Lily si svegliò con un cerchio tremendo alla testa, lo sguardo appannato e lo stomaco in subbuglio, si girò dall'altra parte e socchiuse un occhio.

L'altra parte del letto era occupata e la rossa sorridendo si avvicinò al suo ragazzo, fregandosene di tirarsi appresso il lenzuolo per coprirsi, gli accarezzò la schiena e la spalla destra, mentre con dolcezza sussurrò "Dox tesoro svegliati"

Il ragazzo si mosse e sbucò la testa bionda fuori dal lenzuolo.

Ma quel biondo non era della stessa tonalità dell'erede dei Cades, bensì quella del suo migliore amico, l'erede dei Malfoy.

"OH CAZZO !" esclamò Lily scattando all'indietro e cercando il lenzuolo per coprirsi, mentre lui si puntellava sul gomito osservandola con il suo solito ghigno "Sembri sorpresa"

"SEMBRO ? Sembro..sembro...LO SONO ! Per quale motivo sei nel mio letto ?"

"Non eri così ingenua stanotte tesoro"

"Tu..tu ti ricordi tutto ? Eri consapevole ? E per che cazzo di motivo non ti sei fermato ?"

"Non sono un santo e non ero nemmeno sobrio quindi..è stato divertente piccola Potter"

"Sei uno.. stronzo ! Sono la ragazza del tuo migliore amico ! Oddio..lui non lo deve venire a sapere" disse avvicinandoglisi minacciandolo con l'indice.

"Ti prego... io lo amo" disse con voce supplicante mordendosi le labbra.

"Certo" disse Scorpius, ghignando e alzandosi -mostrandosi in tutta la sua nudità- per andare in bagno.

Lei l'osservò e suo malgrado non trovò nemmeno un'imperfezione su quella massa muscolare tonica e possente.

La porta fu chiusa e Lily si gettò di nuovo sul letto, gemendo di frustrazione e nascondendosi sotto il lenzuolo.

Scorpius tornò dal bagno e scoppiò a ridere sentendola parlare da sola -o meglio insultarsi da sola-, con un ghigno malvagio le tolse il lenzuolo di scatto.

Strillò e poi esclamò"Non puoi farlo" cercando di coprirsi inutilmente.

"Dici ?" rispose aggiustandosi un finissimo capello argenteo, afferrandola per la caviglia e con uno scatto tirandola a sé "Sei in mio potere Lily Potter e ora farai tutto quello che ti dirò se vuoi mantenere il tuo segreto al sicuro"

Lei digrignò i denti "Arrg” e poi guardandolo male disse “...che cosa devo fare ?"

"Per iniziare, direi che una replica di questa notte sia d'obbligo" lei lo guardò esterrefatta con gli occhi e le labbra spalancate "Beh se devi sentirti colpevole almeno dovresti ricordarne il motivo" disse ammiccando "la doccia andrà benissimo" continuò imperterrito caricandosela su una spalla.

"È Dox, siete quasi fratelli, state sempre insieme. Tu, lui, Nott e Zabini siete un quartetto, come puoi fargli questo ?"

"Sono fatto così, mi prendo tutto ciò che voglio" disse entrando nella doccia già calda -che aveva acceso prima- lasciando scendere la ragazza direttamente sotto il getto d'acqua.

I capelli ramati divennero quasi neri, mentre quelli biondi argentei divennero di un biondo cenere.

Il ragazzo dagli occhi di ghiaccio le si avvicinò, le cinse la vita, stringendosela addosso e la baciò con impeto, appoggiandole la schiena e la testa alla parete della doccia.

"Ti bacerò come lui non ha mai fatto" le disse staccandosi dalle labbra per incanalare ossigeno, mentre poggiava la fronte alla sua e incastrava gli occhi nei suoi.

"Ti scoperò così intensamente da farti scoppiare il cuore"

"Sei un bastardo" dandogli una spinta sulla spalla per levarselo di dosso, ma lui era troppo forte..

"Ne sono consapevole" disse riprendendo a baciarla con più foga di prima.


Più lei provava a respingerlo, più lui la stringeva a sé, erano arrivati al punto in cui ogni singolo lembo di pelle dell'una toccava quello dell'altro e Lily Luna non poté più nulla.

Alzò lo sguardo verso di lui e quel che ottenne fu la cosa peggiore che le potesse capitare 'Lo sguardo che conquista' -e non era quello di Flynn Rider del cartone animato Rapunzel..si, Lily era appassionata dei cartoni dei babbani- gli occhi azzurro-grigio erano diventati argento liquido, e inevitabilmente la ragazza cadde preda di quell'incantesimo perdendo un battito cardiaco.


Scorpius ghignò come gli era stato insegnato dalla nascita ed entrò in lei con un'unica spinta.

"Niente preliminari oggi" rispose allo sguardo sorpreso di lei.

Lily aveva perso la capacità razionale e con lo sguardo perso si beava delle sensazioni di piacere che le inviava Scorpius.

La parte di lei che voleva combatterlo, scansarlo e farlo riflettere si era persa nei meandri del suo cervello e ora era solo il suo punto più interno a comandare, e lei, schiava di esso accettava le spinte energiche, i baci e le carezze che le stava donando un ragazzo diverso dal suo fidanzato.


Lily non era mai stata con nessun altro al di fuori di Dominix, si erano messi insieme tre anni prima, -dopo una frequentazione segreta di un mese, per evitare l'ira funesta di James Sirius- e mai avrebbe pensato di provare quelle cose nelle braccia di un altro.

Fondamentalmente mai avrebbe pensato di tradire Dominix.

E soprattutto mai avrebbe pensato che l'avrebbe tradito con Scorpius.


*


Amanda si svegliò tutta indolenzita e capì il perché solo quando aprì gli occhi, era su un freddo pavimento del castello, al momento non capiva bene quale, perciò si mise seduta per osservare meglio la stanza e scoprì di non essere sola.

"Mmm..ci siamo addormentati alla fine" esordì Albus dopo che lei l'ebbe svegliato con uno strattone da troll, passati i primi momenti di confusione.

"Come sarebbe a dire ? Che diamine ci fai tu con me ?" l'accusò immediatamente.

"Non ricordi ?" disse sbadigliando "Mi ci hai portato tu" disse stropicciandogli gli occhi.

"Che cosa è successo ? Perché siamo rimasti qui ?"

"Stavamo chiacchierando..quando Ethan saprà che ho passato una notte in bianco per chiacchierare con te mi prenderà in giro per mesi interi"

"Che diamine vuoi che mi freghi di quell'idiota pervertito di Finnigan"

"Che ne sai che è un pervertito ?"

"Anche se non l'avessi saputo ora mi hai dato la conferma"

"Eri molto più simpatica questa notte..comunque" disse prima di alzarsi di scatto "visto che io so essere gentile" disse tendendole una mano che lei prese, facendo una smorfia "grazie".


Percorsero un primo tratto del corridoio in silenzio, poi Albus ruppe il ghiaccio “Come facevi a conoscere la posizione del rifugio segreto di Helga Hufflepuff ?”

“Se mi prometti di non dirlo a nessuno e di non portarci nessuno te lo dirò”

Lui la fissò con quello sguardo verde smeraldo disarmante e le sorrise prima di mettersi una mano sul cuore e alzare l'altro braccio all'altezza delle spalle -aprendo bene la mano per far vedere che non stava incrociando le dita- disse “Giuro”

“Tempo fa ho trovato un libro in biblioteca che parlava della presunta relazione segreta tra Helga Hufflepuff e Salazar Slytherin, diceva che si rifugiavano in una stanza segreta all'interno dei sotterranei, così ho fatto delle ricerche e ho trovato una mappa”

“Hai fatto tutto da sola ?” disse spalancando gli occhi verdi che luccicavano di stupore, curiosità e sotto sotto anche ammirazione per quella ragazza dall'apparenza timida e isolata, che nascondeva tanti segreti e un carattere sorprendente.

Forse iniziava a capire come mai sua sorella l'avesse scelta come migliore amica.


“Per curiosità di cosa abbiamo parlato stanotte ?” chiese Amanda, arrotolandosi una ciocca di capelli per il nervoso, temeva di aver detto troppo, di non aver chiuso la bocca ed essersi sputtanata con le sue stesse mani.

“Non preoccuparti so mantenere un segreto”

“Albus” disse lei bloccandogli la strada, piazzandoglisi di fronte e poggiando una mano sul suo petto “Se ti chiedessi di dimenticare ciò che ti ho rivelato su di me, qualsiasi cosa essa sia, lo faresti ?”

“Non capisco perché ti fai tutti questi problemi, davvero non”

“ALBUS !” lo richiamò all'ordine come fosse un bambino che aveva perso la strada “Lo faresti ?”

“Certo” disse sorridendo.

Lei annuì e ripresero a camminare verso la sala grande per la colazione, solo appena salirono al primo piano si accorsero di essere agghindati a festa. Così con un colpo di bacchetta, Al trasfigurò il loro aspetto trasandato e abbagliante in un normalissimo completo scolastico, aggiustò i capelli e le facce di entrambi, meritandosi un sorriso da parte della sua compagna di avventura.


*


Seduto al tavolo dei Grifondoro, con la testa bassa, lo sguardo rivolto al piatto vuoto e la mano fasciata tra i capelli, Raphael stava ripensando al solito incubo, che lo teneva sveglio per metà della notte, in cui non riusciva a contenersi e scoppiava in uno dei suoi attacchi d'ira -o come diceva suo fratello Gabriel episodi-.

Ma quando una mano iniziò a scompigliargli i capelli dovette smettere di pensare per fulminare il/la disturbatore/trice -i suoi capelli erano sacri tutti lo sapevano !-

Alzò gli occhi e vide uno sguardo furbetto dagli occhi azzurri “Dovevo immaginare che fossi tu”

“Lo sai che solo io posso toccare i tuoi preziosissimi capelli, Raph”

“Cosa vuoi Kay ? Quando sei affettuosa è perché vuoi sempre qualcosa”

“Primo non è assolutamente vero ! Io sono sempre affettuosa, secondo : hai visto Al ? Terzo..ok mi serve un favore”

“Lo sapevo” esclamò il moro “Comunque Al non ha dormito in camera stanotte”

“Oh si sarà finalmente trovato una donna ! Ginny sarà contentissima” sorrise a trentadue denti.

“Il tuo fare amicizia con le nostre madri mi inquieta un po'”

Lei lo ignorò sventolando una mano come se fosse una mosca “Allora mi aiuterai ?”

“Cosa ti serve ?”

Lei gli fece segno di avvicinarsi perché era sicuramente qualcosa che non doveva essere sentito da orecchie estranee “Devo entrare nell'ufficio di Thomas per prendere in prestito una cosa”

“Vuoi rubare il quadro di Arabella ?”

“Come fai a sapere del quadro ?” si stupì lei dimenticando la segretezza.

“Sono un ragazzo Kailey, tutti conoscono Il quadro

“Bene..comunque ci serve un piano”

“Lascia fare a me”disse facendole l'occhiolino.

Quella era la distrazione perfetta che stava aspettando per fuggire dai suoi demoni.


*


“Quello chi era ?”

“Oh ciao Dus, non si saluta più eh ?”

“Se..se convenevoli..allora ?”

“Chi ? Edmund ?”indicando il ragazzo di grifondoro che se n'era appena tornato al suo tavolo.

“Si quello, che voleva ?

“Mi ha chiesto di uscire” disse Charlotte sorridendo.

“Non ci vai !” ordinò perentorio.

“Come sarebbe ?”disse lei rimanendo spiazzata.

“Non puoi andarci..nemmeno lo conosci !”

“Beh un appuntamento serve a questo”

“Non mi piace. Ha la faccia da zuccone”

“Non mi importa, non puoi decidere per me”

“Si che posso, ne ho tutto il diritto”

“Come..come ?” disse enfatizzando il gesto di non aver sentito bene mettendo una mano ad amplificare il suono dell'orecchio destro.

“Lo sai benissimo, non fare la finta tonta”

“Senti saremo pure amici da una svaria di tempo ma non puoi decidere per me è la mia vita !”

“Invece posso, è scritto nel contratto”

“Contratto ? Quale contratto ?”

Lui rimase interdetto e la fissò a bocca aperta “Tu non..non te l'hanno detto ?”

“Di che diamine parli Amadeus ?”

“Sei la mia futura sposa Charlotte, credevo lo sapessi”

“Cosa ?!”

“Beh dai che ti aspettavi, i nostri genitori non vedevano praticamente l'ora di unire le due famiglie da quando si conoscono..quest'estate mi hanno detto le loro intenzioni e mi hanno fatto firmare..non che io avrei-” Dus smise di parlare perché Lotti si alzò di scatto -non senza afferrare prima l'ultimo cornetto- “Dove vai ?” chiese il ragazzo seguendola.

“In Guferia ! Nessuno decide della mia vita senza parlarne prima con me !” esclamò ingoiando il cornetto praticamente intero.



**


--Angolo Autrice--


Buona sera gente !!

Stavolta non sono in ritardo =D

Spero che il capitolo vi piaccia, è praticamente il continuo di quell'altro.


Baci

Gin


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Capitolo 7
*** Perché essere normali quando si può essere fuori di testa ? ***


6


THE CURSE OF SEVEN SINS


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-Perché essere normali quando si può essere fuori di testa ?-



Astra Melodian percorse tutti i corridoi dai sotterranei al piano terra, circondata da un aurea scura, tetra e opprimente, tutti quelli che incrociavano la sua strada sentivano la felicità -che li animava fino a poco prima- svanire nel nulla per far prendere il posto a un'angoscia, mista a tristezza con tanto di ansia, depressione e un magone all'altezza dello stomaco.

Astra era arrabbiata contro il mondo, e ciò amplificava il suo potere senza che lei se ne accorgesse, ovunque andasse la sua aurea nera s'insediava negli animi altrui, e se sene fosse accorta tutto ciò avrebbe di gran lunga migliorato il suo umore.

Ma lei era troppo arrabbiata per pensare o sentire ciò che accadeva al suo passaggio, perché tutto ciò che riusciva a pensare era : perché non stava riuscendo nella sua impresa ?

Quella ragazza riusciva a volatilizzarsi sempre !

Entrò in sala grande e si sedette al suo posto, poi ebbe un'illuminazione divina -o meglio proveniente dagli inferi-, un nuovo piano si stava formando nel suo cervello..

Non si sarebbe più concentrata su un bersaglio alla volta, adesso tutti erano le sue possibili vittime, anche solo per aver osato sfiorarla con lo sguardo.

Da sotto il tavolo incantò uno stormo di uccelli e lo indirizzò contro Lorcan Scamandro.

Il quale si ritrovò a correre per la sala.

Astra aggiunse un incantesimo che strappava i vestiti non appena ci si muoveva, e così Lorcan si ritrovò a correre nudo, per poi essere placcato da quegli uccellacci e fare una figuraccia con tutta Hogwarts.

La ragazza nascose immediatamente la bacchetta e si unì alle risate generali, mentre scattava una foto alla sua vittima, per poi attaccarla successivamente nell'album delle sue imprese.

Ah, la giornata sembrò rigenerarsi e tornare soleggiata, canticchiò tra sé il suo motto: "Una cattiveria al giorno toglie il malessere di torno" -si, ne aveva modificato uno babbano, ma i maghi che ne potevano sapere- e inizio a mangiucchiare la sua colazione.


*


Lily non raggiunse mai l'aula di storia della magia perché fu rapita da una mano sbucata fuori da una stanza in disuso.

Scorpius la liberò solo dopo aver insonorizzato e bloccato la porta.


"Senti questa cosa deve finire ! Non ho intenzione di essere la tua schiava"

Lui ghignando l'attirò verso di sé e iniziò a tempestarle il collo di baci.

"No ! Tu non puoi-" Si baciarono rubandosi l'aria a vicenda, mordendosi e succhiandosi lingua, labbra e pelle "Fare così"

Come al solito lui prese il comando e le fece poggiare le ginocchia ai lati del suo bacino, le alzò la gonna lanciando le mutande sull'altro lato della stanza.

"No" sussurrò lei quando infilò un dito nella sua femminilità continuando a tirarle il labbro inferiore con i denti "Scorp" gemette lei buttando all'indietro la testa.

"Ormai sei in mio potere"

Lui la staccò da sé e la fece stendere su un banco qualsiasi.

La guardò dall'alto e si avventò su di lei come il falco predatore.

Lei gli infilò le mani nella parte posteriore dei pantaloni e li tirò giù mentre lui si slacciava il bottone e la zip.

Lei allargò le gambe e gli tolse i boxer, per toccare quel culo statuario.

"Questo non significa nulla comunque" disse Lily staccandosi per respirare, alternando lo sguardo dagli occhi grigi, alle labbra rosse e gonfie di Scorp.

"Tu mi vuoi, anche se non vuoi ammetterlo, io lo so" esclamò strappandole la camicetta e dandole un bacio sulla parte lasciata scoperta dal reggiseno.

Lei gli strinse il sedere e sospirò di piacere, poi ad un tratto entrò in lei senza delicatezza, con uno scatto secco, senza lasciarle il tempo di trattenere il suo nome.

Iniziò a spingere come un forsennato facendole andare in pappa il cervello.
Aumentò il ritmo mentre lei continuava a venire senza ritegno aggrappandosi ai suoi fianchi con le gambe.

Quel bastardo aveva ragione, Dox non l'aveva mai fatta uscire fuori di sé, non le aveva mai dato tutto quel piacere, ma si sbagliava di grosso se pensava che lei era diventata di sua proprietà, perché lei amava Dominix, stavano insieme da tre anni, lui era la sua vita.
A Scorpius non bastò farla venire così spudoratamente, ne voleva sempre di più, la trascinò per terra mettendola a carponi, la penetrò da dietro con prepotenza facendola venire per la quinta volta.

Dopo parecchie spinte in cui la ragazza urlò come non mai e lui venne inondandola col suo seme.

Scorpius si lasciò cadere a terra di schiena trascinandosi Lily addosso, che si chiese se si potesse morire in quel modo.


Appena ripresero fiato si sbrigarono a rivestirsi e a rimettersi in ordine -nessuno doveva sapere-.

Perfetto ora ricominciano i sensi di colpa..


*


"Si può sapere che fine avevi fatto ?" esclamò Amanda "Ti sei appena fatta una sveltina con Dox ? Hai un succhiotto enorme, le labbra gonfie e gli occhi lucidi"

"Succ..cosa ? Bastardo ! L'ha fatto apposta !" sobbalzò Lily prendendo lo specchietto che le aveva offerto la sua amica per controllare.

"Beh è suo diritto farlo no ?"

Lily si girò più volte in corridoio e poi prendendo il polso della sua amica entrò in un aula a caso -rigorosamente vuota- "No ! Per niente" poi si girò e lanciò un muffliato alla porta "perché non ero con Dominix"

"Hai..tradito Cades ?" esclamò la castana stupefatta spalancando gli occhioni verdi.

Lily infossò la faccia tra le mani e si sedette a terra -sussultando per il dolore al sedere- "Si, e ci sto malissimo, perché non è stata colpa mia ! Non ero consapevole capisci ? Ero ubriaca alla festa e lui invece sembra averlo progettato."

"Ma..chi ?"

"Malfoy..quel merdoso.. e ora mi ricatta, mi obbliga a fare sesso con lui...beh non è che mi faccia del male, s'intende, però sono la ragazza del suo migliore amico come può fargli questo ?"

"È bravo a letto ? "

"Non è questo il punto"

"Lo prendo per un si"

Lily la fulminò e Amanda alzò le braccia.

"Il punto è che io Amo Dominix e Odio Scorpius"

"Beh l'importante è ricordarselo"


*


Kailey Brooms si alzò dal banco di trasfigurazione così rapidamente da shoccare Raphael -suo compagno di banco-, per raggiungere la sua preda.

"Ehi Nott !" urlò per farla bloccare

La mora si girò e la guardò confusa "Non do ripetizioni"

"Non era quello che ti stavo per chiedere" disse avvicinandosi "Ho bisogno di sapere una cosa e mi hanno detto che tu sai tutto, ti chiamano Electripedia non so se lo sai"

Lei gongolò soddisfatta ghignando alla faccia della sua amica-nemica Rose, che girò i tacchi indignata di essere considerata seconda a qualcuno "Si, so anche questo"

"Bene, volevo sapere se esiste un incantesimo..che ridà la voce a un quadro su cui vi è stata apportata una maledizione"

"Portami da questo quadro" disse Electra, d'altronde era la curiosità fatta persona e quella ragazza sembrava essersi immischiata in qualcosa di grande.

"Ci vediamo domani a mezzogiorno nella stanza delle necessità" disse Kay raggiungendo Albus e Raphael per farsi dire le ultime novità sull'operazione Mangusta -si, Albus adorava dare nomi assurdi per le 'missioni segrete'-.


*


Hallie stava stravaccata come suo solito sul divano della sala comune dei Tassorosso ascoltando mezza frase si e cinquanta no dello sfogo di Charlotte..

"Com'è possibile, ti chiederai tu, che quegli stronzi manipolatori non mi abbiano detto nulla !

Si tratta di Me, si tratta del Mio futuro..dove siamo nel 1800 ?

Chi diamine fa ancora i matrimoni combinati ?!

Mon Dieu je ne s'sais pas, comme vous vous'est venu à l'ésprit ?! S'est incroyable !

Je n'ais pas mot !"

"Si, infatti" mormorò Hallie, era tutto ciò che continuava a ripeterle ogni tanto per far capire che la stava ascoltando, anche se in realtà stava pensando a tutt'altro.

Come per esempio al fatto che un corvo assomigliasse ad una scrivania, che cosa buffa da pensare.


"Ah eccoti finalmente ! Ciao Lottie" interruppe i pensieri di entrambe Fred Weasley.

"Ciao Freddy"salutarono entrambe.

"Hal, Pix ti sta cercando di nuovo per tutto il castello, dice che ha un altro dubbio su come dipingere le rose" disse perplesso il ragazzo.

"Oh quel poltergeist ! Non fa mai alla lettera quello che uno gli chiede..continueremo la nostra chiacchierata più tardi Cha, ho un progetto da portare a termine"


Hallie si alzò dal divano, per la prima volta nell'arco della giornata, e raggiunse Pix, lei non si sa come sapeva sempre dove andare e dove trovare qualcuno, e Pix era sempre il più facile da trovare.


"HALLIEEEE....HAL...LIEE...Halliehalliehallieee"

"Ciao Pix"

"Ciao regina di fiori" disse inchinandosi, facendo quasi sparire il suo naso al piano inferiore.

"Mi hanno detto che mi cercavi"

"Si, mia regina, mi sono dimenticato il colore delle rose"

"Le volevo dipinte di verde..mi sono sempre chiesta perché le rose non fossero verdi"

"Che cosa meravigliosa da dire, mia regina"

"A si ?" chiese illuminandosi in un sorriso che fece battere forte il cuore morto del mezzo fantasma.

"Certamente, ora andrò a riempire il castello di rose verdi"

"Come farei senza di te Pix ?"

Lui arrossì e indossò il suo mantello -appena apparso dal nulla- e iniziò a dipingere le rose di verde.


*


Summer stava osservando la finestra in attesa della pioggia, tutto quello studio le metteva un senso di noia assoluto, e sebbene fosse una corvonero, bramava un'eccitante avventura.

Con la coda dell'occhio vide un movimento sospetto nella stanza alla fine del corridoio e incuriosita si avvicinò per sbirciare meglio senza farsi vedere.


Il ciuffo arruffato inconfondibile di Albus Potter si mosse in tutte le direzioni prima di sparire all'interno dell'aula misteriosa.

Che diamine ci fa Potter in un'aula sconosciuta ?

Si avvicinò meglio e riconobbe lo studio del professor Thomas.

Che diamine ci fai Potter nella stanza di Thomas se lui ha lezione con il primo ?

Si affacciò e lo vide parlottare con il suo amico Raphael, stavano entrambi fissando un quadro, entrò chiudendosi la porta alle spalle e disse "Non vi hanno insegnato a tenere un terzo di guardia ?"

"Summer !" disse Raphael stupito.

"Non che siano affari tuoi ovviamente, ma Kailey sta bloccando Thomas davanti la sua aula con delle finte domande sulle sue prodezze della seconda guerra magica" disse Albus.

Lei scosse la testa, ovviamente in un piano di quei due non poteva mancare la Brooms.

"Allora che state guardando ?" disse avvicinandosi a quel quadro "Perché la vostra amica si è fatta fare un quadro nella stanza del professore di difesa contro le arti oscure ? Cos'è una sua figlia illegittima ?"

"Non credo, altrimenti avrebbe la carnagione scura non trovi ?" disse Raph.

"Mmm..giusto..allora vi muovete ? Qualsiasi cosa siete venuti a fare ?"

"Dobbiamo prendere in prestito il quadro"

"Vuol dire rubare"

"Se volevo dire rubare l'avrei detto no ? Ci serve solo per qualche ora" disse Albus.

"Beh allora fatelo no ? Che aspettate l'arrivo di Thomas ?"

"È bloccato, incollato al muro"

"Sbaglio o siete maghi ? Sbloccatelo no ?"

Entrambi si guardarono e lei esasperata appurò mentalmente che la sua teoria era esatta : le donne sono nettamente più intelligenti degli uomini.

Rise e sbloccò il quadro dalla parete al secondo tentativo.

"Grazie" sorrisero i grifoni "Ah, ovviamente rimane tra noi, eh ?" aggiunse Raphael.

"Filate"


*


I Corvonero e Tassorosso del sesto anno stavano per concludere la lezione di erbologia.

Amadeus stava cercando di svolgere il suo compito con la sua compagna di laboratorio, con tanto di smorfia e disappunto per gli insettini e lo sporco che stavano infestando il suo campo vitale, dipinta sul viso.

"Oh andiamo non puoi essere arrabbiata con me per sempre !" brontolò Dus

"Certo che posso, tu lo sapevi e non me lo hai detto, che razza di migliore amico sei ?" ribatté acida Charlotte.

"Guarda che io ci sono dentro come a te"

"Beh potevi non firmare..ti è stata data una scelta e tu hai fatto quella sbagliata !"

"Cos'è ti repelle così tanto l'idea di stare con me ?"

"Cosa ? No.. io.. non"

"Vaffanculo Lotti" disse togliendosi i guanti protettivi per iniziare a disinfettarsi spruzzando l'Amuchina di nonna Acetonella ovunque, facendo ridere Hallie Redford e Lucy Weasley lì accanto.

"Non è quello che ho detto" bisbigliò Charlotte mortificata "È solo che sono arrabbiata, non voglio sposarmi per un contratto"

"Lo so che sogni l'amore, e non nego che piacerebbe anche a me, ma ho pensato meglio te che una mucca ammaestrata arrampicatrice sociale"

"Già..meglio te che un vecchio barbuto e panzone"

Scoppiarono a ridere dimenticandosi del professor Paciock e dell'Amuchina.



**


--Angolo autrice--


Ciao a tutte/i !!

Come state bellezze ?

Ho messo tutti i personaggi sono fiera di me..

Che dite vi è piaciuto ? Sono riuscita a interpretare bene i vostri personaggi ?


A presto

Baci

Gin


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Capitolo 8
*** Le verità di Arabella ***


6

THE CURSE OF SEVEN SINS


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-Le verità di Arabella-


"Ok ora dove si va ?" chiese con un sorriso sornione Summer

"Cosa ti fa credere di poter partecipare ?" chiese Albus prendendo un lato del quadro

"TU non vieni" disse semplicemente Rapahel afferrando l'altro.

"Io vengo."

"No non vieni"

"Bene, allora vado a dire al professor Thomas che siete entrati di straforo nel suo ufficio per rubare un quadro a lui molto caro" disse ghignando e incrociando le braccia sotto al seno.

Raphael strinse gli occhi a due fessure e iniziò a sbuffare fumo dal naso, mentre Albus la stava squadrando con un sopracciglio alzato "Ahh ! E va bene..ma non potrai dire nulla di quello che sentirai a nessuno, nemmeno ai fantasmi o agli elfi" disse Albus.

"Andata" disse sorridendo "Allora ? Destinazione ?"

"7° piano, Stanza delle necessità" disse Raphael sbuffando "Sappi che se rovinerai tutto ti verrò a cercare"

"È una minaccia ?"

"Un avvertimento"


*


"Dove stai andando ?" chiese Rose tampinando la Nott

"Non sono affari tuoi" tagliò corto Electra

"Ma sono la tua migliore amica" ribatté la Weasley incapace di sentire un no come risposta.

"E sai benissimo che odio la gente che mi si accolla e tu lo stai facendo !"

"Sono semplicemente curiosa"

"No sei un'impicciona cronica ma sta volta non puoi seguirmi" disse camminando più veloce.

Rose rimase ferma per qualche minuto per farle credere di averla avuta vinta, per poi continuare a seguirla in silenzio.

Che diavolo stai combinando Nott ?

Qualcosa di illegale ?

Ti sbatteranno fuori e finalmente sarò la ragazza più intelligente della scuola.


*


"Finalmente ! Mancavi solo tu" disse sprezzante Electra

"Sai è stato piuttosto difficile scrollarsi di dosso Dean Thomas, credevo di essere stata io a tampinare lui, ma mi sa tanto che è il contrario"

"Sisi bando alle ciance perché sono qui..anzi siamo qui ?"

"Togli il velo Al"


Il panno bianco scoprì il volto di una ragazza..

Arabella Pendragon

la ragazza aprì gli occhi e li voltò immediatamente sulla figura davanti a lei, la sua copia..Kailey.

Avevano entrambe gli occhi di un azzurro intenso e i capelli castani, e sebbene la pelle della ragazza nel quadro rasentasse la perfezione di una porcellana in quanto a candore e beltà, erano l'una lo specchio dell'altra.

"È uno scherzo ? Mi hai fatta venire qui per cosa ? Ammirare te stessa ?" disse stizzita Electra

"Quella non è lei, c'è scritto il nome usa gli occhi oltre al cinismo" le rispose Raphael

"Va bene..allora hai detto che non può parlare a causa di una maledizione no ?"

"Esatto"

"Ok, proviamo con Finite Incantatem !"

Arabella provò ad aprire la bocca ma non ci riuscì

"Ok, ci vorrà più tempo del previsto.." disse Electra iniziando a formulare tutti gli incantesimi da lei conosciuti di magia bianca.


Dopo una ventina di minuti Albus e Raphael si erano messi seduti a giocare agli scacchi dei maghi, Kailey stava fissando Arabella cercando di comunicare con lei con gli occhi, mentre Summer stava stesa a pancia in sotto sul tappeto per osservare la Nott che si scervellava.


*


Nel frattempo Hallie Redford era stata convocata nell'ufficio di Gazza.

"Che cosa vuole ? Lei non ha nessun autorità per punirmi, lei esegue solo gli ordini della preside, che fra l'altro non mi ha chiamata nel suo ufficio e fino a prova contraria sono innocente per qualunque accusa infondata di cui lei mi voglia accusare" disse continuando a limarsi le unghie.

"So benissimo che è innocente signorina Redford, l'ho chiamata qui per discutere del suo ascendente sul Poltergeist"

"Uhm e cosa ci sarebbe da 'discutere' ?"

"Voglio fare un accordo con lei, non mi sembra una a cui piace fare scherzi, come il suo amico Weasley, le do l'opportunità di far passare dalla nostra parte Pix"

"La nostra parte ? Scusi se glielo dico ma Pix sta già dalla mia parte e lei non mi è utile in alcun modo" disse alzandosi e congedandosi con il capo.

"SE NE PENTIRÀ AMARAMENTE SIGNORINA REDFORD ! IL GIORNO IN CUI LE SERVIRÀ IL MIO AIUTO SARÒ FELICE DI NEGARGLIELO !"




"Allora ? Che voleva quel magonò ?" disse Fred Weasley accorrendo subito al suo fianco non appena si allontanò dall'ufficio della zecca.

"Un favore" rispose lei prendendolo per mano.

"Un favore ? Che favore ?" disse lui fermandosi e fissandola preoccupato.

"Calma Freddie" gli disse mettendogli le mani sul petto "Ho rifiutato la sua proposta, voleva comprarmi per far diventare Pix uno che segue le regole"

"Pff non accadrà mai come può anche solo pensarlo"

"È quello che ho detto anche io" disse lei afferrando i lembi del suo mantello per tirarlo più vicino a sè e baciarlo.

"Quanto tempo è che non stiamo un po da soli ?" sussurrò lei sfiorandogli le labbra.

"Uhm" disse baciandole il collo "Due settimane"

"Direi che è un tempo sufficientemente lungo"

"Rimediamo subito" disse prendendola per mano e incamminandosi nella sua stanza di Caposcuola.


*


"Ciao" riuscì a dire Arabella sorridendo entusiasta al suono della sua stessa voce che non udiva da tempo.

Tutti si alzarono per avvicinarsi al quadro.

"Ciao, vorrei farti delle domande..Perché mi assomigli così tanto ?" chiese Kailey

"Perché sei la mia doppelgänger"

"La tua cosa ?"

"È un termine tedesco significa : doppio che va.. in pratica sei la sua copia"

"Grazie, ma non l'aveva chiesto a te Electripedia" sbuffò Raphael

"Cosa ti è successo ? Perché ti avevano tolto la voce ?"

"Per via della mia missione, sebbene Arianna mi aveva nascosta e portata al sicuro, loro mi hanno trovata"

"Loro chi ?"

"I peccati..i sette spiriti maligni"

"Parli dei sette peccati capitali ?" disse Summer alzando un sopracciglio scettica.

"Già..sebbene cerchiamo di allontanarci alla fine ci ritroviamo sempre..non si può fare nulla, è il nostro destino..il vostro" li guardò attentamente e poi si soffermò su Raphael e Electra "voi due siete i loro discendenti : Ira e Superbia"

"E io che pensavo fosse solo una leggenda, comunque se noi siamo i peccati tu cosa sei" disse Ele

"Io..beh adesso Kailey.. è la salvatrice, la stirpe delle donne, partoriamo solo figlie femmine, che poi siamo costrette ad abbandonare"

"Mia madre mi ha lasciata a dei babbani"

"Era il suo modo per proteggerti..proteggermi da cosa ?"

"Da loro sette"

"Io non le farei mai del male.. è la mia migliore amica"

"Buffo, mia madre era la sorella di Castor Malfoy ma lui non ha avuto pietà nell'ucciderla"

"Cosa ?" disse esterrefatta Kay.

"Che gioia ci sarebbe nell'uccidere questa mezza sega ? Ho già tutto quello che voglio sono la più intelligente della scuola" gonfiò il petto Electra.

"Adesso questa è la tua massima aspirazione, ma in futuro ? Vorrai essere Ministro della magia, come in passato.. e come in passato voi sette rovinerete il futuro di tutti, è nella vostra natura distruggere tutto ciò che toccate.. dieci generazioni di peccati hanno distrutto decine di città e nazioni rendendole da prospere vegetazioni a deserti morenti..basti pensare all'impero romano, ai greci, ai russi, all'impero tedesco, quello ottomano, quello austro-ungarico.. devo continuare ?"

"E non c'è modo di coesistere in pace ?"

"Quello è il compito della salvatrice, ma rimane sempre inudita la sua voce"

"Insegnami ! Insegnami il passato.. insegnami a sconfiggere il destino, a cambiare il futuro"

"Non posso farlo..dovrai farlo da sola..non ne ho le facoltà, ma tu hai già tutto ciò che ti serve" disse spegnendosi per sempre.

"Nooo !! NO ! Arabella !! Arabella !" disse Kailey scuotendo il quadro.


*


"Ehi !" la ragazza si girò e fissò lo sguardo cioccolato contro la sua interlocutrice.

"Tu sei Astra Melodian, giusto ?"

"E tu sei Amanda Collins"

"Si, che cosa vuoi ?"

"Perché non parliamo un po ? Abbiamo tante cose in comune..so come ti senti, sono qui per aiutarti"

"Oh..beh, perché no ?!" disse la ragazza dai capelli castani con un sorriso timido.




--Angolo Autrice--

Ciao a tutte/i !

Voglio scusarmi immensamente per la mia assenza !

Sono stata affetta da febbre, raffreddore, pigrizia e scarsa vena artistica, ma sono tornata !

Spero che vi sia piaciuto il capitolo e che vi abbia incuriosito.

Ovviamente i commentini sono sempre bene accetti :)

Alla prossima,

Baci

Gin

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Capitolo 9
*** Lo specchio del sole ***


7-lo specchio del sole

THE CURSE OF SEVEN SINS


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-Lo specchio del sole-




"Bene, e ora che si fa ?" chiese Summer curiosa come non mai.

"Già come facciamo a scoprire cos'è successo in passato ?" chiese Albus

"Lei ha detto che hai già tutto ciò che ti serve.. quindi vuol dire che i suoi ricordi potrebbero essere dentro di te, visto che sei lei, si..potrebbe funzionare..se tu sei l'anima gemellata di Arabella" disse Electra parlando più con sé stessa che con tutti gli altri, per poi affermare con sicurezza "C'è una cosa che potrebbe aiutarti"

"Cosa ?" chiese Kailey emozionata

"Lo specchio del sole, lui vede tutto, entra nella profondità della tua anima e la legge come fosse un libro"

"E dove si trova ?"

"Oh, non è un luogo di questo mondo, devi viaggiare con la mente per arrivarci."

"Ma è una leggenda, nessuno ha mai dato prova di esserci andato" disse Summer

"Ogni leggenda ha un fondo di verità, è un processo lungo, ma funzionerà, ho un libro che ti spiegherà tutto"

"Non sei obbligata a farlo Kay" disse Raphael afferrandole un braccio e parlandole in disparte.

"Io voglio sapere chi sono..chi siamo"

"Io lo so chi sei, sei la mia migliore amica, e sei eccezionale"

"Ma come posso andare avanti senza sapere da dove vengo ?"

"È una scelta tua e ti aiuterò ma non dovresti farlo, i tuoi genitori ti vogliono bene"

"E io ne voglio a loro, ma non sono i miei veri genitori e non capiranno mai la nostra vita qui, ci provano ma non ci riescono, come potrebbero ? Non sono come noi" disse sedendosi a terra poggiando il mento sulle ginocchia.


*


"Mi stai evitando" disse Amadeus afferrando Charlotte, uscita della sala grande.

"Cosa ? Ma che dici ?" disse lei guardando le architravi e le vetrate.

"Avanti Char con me non attacca l'aria da innocentina.. sei ancora arrabbiata per quella storia ?"

"Quella storia ? Certo che sono ancora arrabbiata ! Quella storia dice lui, tze ! Si tratta del nostro futuro ! Della nostra vita ! Non è una sciocca partita di scacchi Dus !"

"Pensi che non lo sappia ? Dico solo che stai esagerando, infondo è normale per quelli come noi"

"Certo lo so, ma non mi sta comunque bene"

"Lo so, deve essere sempre tutto come vuoi tu, ma questo è un affare un po' diverso rispetto al nuovo ristorante a 5 stelle parigino o alla nuova sfilata di Madame Lacroix"

"Affare ?" disse lei rigirando la testa come l'incubo dei film Horror e fulminandolo con lo sguardo.

"Dai su non stare a puntualizzare, sai cosa intendevo" disse lui accarezzandole il braccio.

"Si, intendevi dirmi che sono superficiale e che mi puoi comprare, bella mossa Geizhälse" disse scappando dalla presa e inseguendo gli ultimi Tassorosso della fila.

"Charlotte" urlò Amadeus, ma lei non si girò ancora più arrabbiata e ferita di prima.


*


Usciti dalla stanza delle necessità si era già fatto buio e l'orario della cena stava per terminare, mentre gli altri corsero in sala grande per sgraffignare almeno qualche fetta di torta, Albus si nascose sotto il mantello dell'invisibilità e si fiondò nelle cucine.


Con la pancia piena e soddisfatta -grazie alle amorevoli cure di Tippy, la sua elfa preferita- s'incamminò verso la torre del grifondoro.

Ma appena svoltò l'angolo vide una chioma marrone svolazzare in un mantello nero, riconobbe la corporatura e la camminata, anche se dovette ammettere che c'era qualcosa di strano in quest'ultima, sembrava come se stesse camminando senza cognizione di causa -ovvero col cervello scollegato-, era Amanda Collins.

Decise di seguirla, perché quella era l'ultima persona che si sarebbe addentrata in modo così spavaldo e non curante delle regole nei corridoi di Hogwarts a quell'ora poco consona.


La ragazza percorse un tratto infinito di scale e corridoi senza minimamente preoccuparsi di venire scoperta, per poi salire nella torre di astronomia e arrampicarsi al cornicione.


Albus la vide tentare un passo nel vuoto e la tirò sulla terra ferma per un braccio.


*


Un'altra coppia poco probabile -a detta di alcuni- si era attardata nei pressi della sala grande, ma a differenza dei due purosangue, si erano nascosti dietro uno dei tanti arazzi che nascondevano vie e strettoie misteriose.

"Devi smetterla di fissarmi !" sibilò immediatamente la rossa.

"Perché ? Hai paura che il tuo fidanzatino se ne accorga ?" disse beffardo il biondo platinato.

"Ma come fai ? Come fai a mentirgli così ? Non te ne frega nulla di lui ?"

"Certo che mi frega, ma si è messo in mezzo tra noi"

"Tu ti sei messo in mezzo Malfoy, io e Dox stavamo bene prima di te"

"Tu stai bene solo con me" e quando te ne accorgerai sarà troppo tardi.

"Pensi di essere così perfetto e indispensabile per me solo perché siamo stati a letto insieme ?"

"No, perché io sono perfetto e tu sei mia"

"NO, ti sbagli non sono affatto tua"

"Beh, lo sarai presto, quando lui si sarà tolto di mezzo una volta per tutte"

"Cosa hai intenzione di fare ?"

"Oh lo vedrai piccola Potter" disse mettendole un boccolo rosso dietro l'orecchio.

"Non erano questi i patti, avevi promesso che non glielo avresti detto"

"E tu avevi promesso che saresti stata mia"

"Non è quello che ho promesso, hai travisato le mie parole"

"Non puoi averci entrambi e non puoi avere qualcuno con l'inganno"

"È una mia decisione se dirglielo oppure no"

"Sei più simile a me di quanto pensassi" rise Scorpius

"E con questo cosa vorresti dire ?"

"Che sei oscura, proprio come me"


*


Amanda pianse -senza emettere un suono- vergognandosi della sua debolezza, nascondendo gli occhi alla ricerca di quelli di Albus.

Il moro sospirò e disse "Sai cosa mi ha sempre detto mio padre ?"

"Che bisogna essere forti e credere in se stessi per essere eroi ?" sussurrò Amy a testa bassa.

"No, che le parole sono l'arma più potente che possediamo e sta a noi decidere che uso farne, e inoltre tempo fa mi disse che il suo mentore credeva che esse fossero un'inesauribile fonte di magia"

"Perché mi stai dicendo tutto questo ?" che lui fosse a conoscenza del segreto che Astra aveva scoperto su di lei ?

"Perché non devi lasciarti sconfiggere da lei, so che la Melodian sa essere 'persuasiva', sebbene le sue parole si siano insediate nella tua mente hai ancora il potere di combatterle, sii forte !"

"Dimentichi una cosa.. io non sono un'eroina"

"Chiunque può essere un'eroe, mio padre era solo un orfano, solo un ragazzo"

"Non tutti possono essere Harry Potter"

"Ma io non ti sto chiedendo questo.. ti chiedo di essere te stessa e tu non sei una suicida Amanda !"


*


Dopo aver passato tre ore incollata al libro nero di Electra Nott, ormai sola, Kay si era addormentata nella stanza delle necessità..



Specchi, una stanza piena di specchi

Kay si girò intorno, rimirando il suo riflesso su quelle superfici lucenti.

Iniziò a correre verso la porta, l'aprì e si tuffò, trovando un altro corridoio di specchi.


La voce di una bambina le sussurrò in modo sinistro nell'orecchio destro "Cercalo" facendola girare di scatto su se stessa.

Il suo battito cardiaco aumentò a dismisura, quando non vide nessuno e iniziò a correre verso non si sa dove.

Fin quando un'altra voce le sussurrò "Trovalo" nell'orecchio sinistro, stavolta era un maschio, facendola voltare e cadere a terra come una sciocca.

Le risate dei due bambini le rimbombarono nella testa.


Arrivò alla fine del corridoio con il fiatone e aprì un'altra porta bianca..

Scale.

Scale ripide e bianche si presentavano sotto di lei.



Quella ricerca sembrava più ardua del previsto..



**


--Angolo Autrice--


Salve gente !!!

ormai sono sempre in ritardo lo so e non ho scusanti, perciò ve le risparmio :(

spero che vi piaccia anche questo capitolo anche se è più incentrato sui dialoghi per pura pigrizia narrativa e per via dell'orecchio alla serie tv (pazzia cronica che mi fa immaginare ciò che succede tipo puntata di una serie tv).

Vi ringrazio per essere state al mio fianco fino adesso e per continuare a farlo !


Alla prossima,

Baci

Gin


p.s.

Mi scuso per la brevità del capitolo rispetto agli standard :(

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Capitolo 10
*** This is who we are ***


8

THE CURSE OF SEVEN SINS


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-This is who we are-


Scorpius aveva deciso che era arrivato il momento di cambiare le cose, non perché si dispiacesse per il suo migliore amico – affatto, lui pensava solo ai propri interessi – ma perché si era stufato di quella situazione, ok che i sotterfugi erano eccitanti e fondamentalmente erano stati il suo pane quotidiano per parecchio tempo, però adesso voleva vedere dove lei si sarebbe spinta, fin dove era disposta a mentire pur di negare l'evidenza.

Appena la vide entrare in sala pranzo iniziò a fissarla senza ritegno e dalla postura rigida che lei stava indossando, capì che era perfettamente consapevole del suo sguardo argenteo.

Ghignò -come suo solito- non appena lei alzò lentamente i suoi graziosi occhi cioccolato verso di lui, in una timida richiesta di pietà.

Scorpius sapeva perfettamente che in realtà lei non era affatto preoccupata di avere su di sè quello sguardo, ma era agitata solo perché aveva paura che qualcun altro se ne accorgesse, e più di tutti temeva che il suo ragazzo facesse due più due. Il che era proprio lo scopo del biondo, far capitolare quella insulsa relazione basata su bugie e sentimenti ormai terminati da tempo.

Il tutto però aveva bisogno di un 'aiutino' e così il piano di Malfoy era dare delle mezze informazioni all'interno di conversazioni futili, come si suol dire 'delle imbeccatine', e se conosceva bene Dominix alla fine ci sarebbe arrivato e l'avrebbe pedinato per coglierli in fragrante.

Alla fine Lily avrebbe dovuto dire la verità e scegliere se perderli entrambi o meno e di questo ne erano consapevoli entrambi.


*


Amanda era rimasta in silenzio per tutto il pranzo, continuava a sentire lo sguardo furente della Melodian e lo sguardo triste e pieno di domande di Albus su di sè, ma non poteva dirgli la verità, perché era una cosa troppo grande, un fardello pericoloso che secondo lei non avrebbe portato nulla di buono, non appena il mondo magico l'avrebbe scoperto ci sarebbero state conseguenze disastrose -almeno secondo lei-.

Però ancora non riusciva a capire come aveva fatto Astra a scoprirlo, insomma lei c'aveva messo sedici anni ! Com'era possibile che lei lo sapesse già ? Che fosse anche lei invischiata in quella faccenda ?


"Dannato Malfoy smettila di fissarmi !" sentì il bisbiglio furioso di Lily e si voltò a guardarla, era sempre la solita si cacciava in guai più grossi di lei e poi si lamentava se tutto finiva a scatafascio.

Sospirò pensando "spero che mi vorrai ancora bene dopo che tutti lo sapranno", era convita che Astra avrebbe utilizzato un altro metodo per distruggerla e togliersela dai piedi. Per quanto molti pensavano che la Melodian fosse solo una stronza di prima categoria con gravi disturbi comportamentali -come diceva spesso Roxenne Weasley- lei sapeva che era qualcosa di peggiore di più cattivo, e dopo quello che era successo aveva perfettamente capito cos'era.

"L'invidia è una brutta bestia Melodian, anche se non capisco cosa dovresti invidiarmi"

"Questo perché sei una stupida che non capisce l'importanza, l'onore che hai, tu pensi che sia la disgrazia peggiore che potesse capitarti, ma per molti di noi sarebbe il sogno inespresso dei nostri cuori"

"Avrei preferito non venirne mai a conoscenza se il prezzo da pagare sarebbe stato questo"

"Ohh non ne hai idea, non hai idea del prezzo che ti farò pagare per avermi sottratto questa cosa"

"Avertela sottratta ? Ma sei impazzita ? Come avrebbe potuto essere tua ?"

"Sarei potuta essere io"

"Beh la colpa non è la mia"

"Lo so ma te la farò pagare ugualmente"


Questa era l'unica parte della conversazione che ricordava, la sua volontà come era potuta precipitare in quel modo ? Com'era possibile che fosse stata disposta a buttarsi dalla torre ?

Se non fosse stato per Albus, io..ti devo la vita !



"Dove sei stata ieri sera ?" le chiese Lily decidendo di sviare l'attenzione su un altro argomento pur di non pensare a un paio di occhi grigi.

Il cuore le zompò nel petto... doveva dirle la verità ?

Beh è la tua migliore amica, capirà vedrai

"Ehm è..è successa una cosa, uno scontro diciamo così"

Lily assunse immediatamente l'aria seria e preoccupata "Con chi ? Devo picchiare qualcuno ?"

"No, non è successo niente di grave, io e la Melodian.." non riuscì a finire di parlare che la rossa balzò in piedi e andò dritta al tavolo delle serpi.

Se venivi presa di mira dalla Melodian erano guai, Lily si sentì in obbligo ad intervenire, le afferrò un braccio e la spinse fuori la porta malamente.

"Perché l'hai fatto ?" disse la rossa fulminando l'altra.

"Fatto cosa ?" disse Astra arrotolandosi una ciocca di capelli grigi sul dito, in perfetta modalità innocentina.

"Lo sai perfettamente" ribatté senza lasciarsi scalfire da quell'aria finta come i suoi capelli.

"Ci dev'essere un motivo ? Mi andava" disse con un ghigno, lasciando perdere le recite.

"No, c'è un motivo preciso, c'è sempre..qual è ?"

"Cosa ti fa credere che te lo dirò e poi perché dovrei, Potter ?"

"Perché sono l'unica che ti sta prestando attenzione"

"Infatti francamente sono sorpresa, non sei troppo impegnata a saltare da un letto a un altro nei tuoi amati sotterranei ? Ci passi così tanto tempo che ormai sei diventata una di noi"

"Cosa..Cosa vai blaterando ?"

"Oh credo che tu abbia inteso perfettamente, non metterti contro di me, non ti conviene"

"Pensi di essere invincibile ? Di poter fare tutto quello che ti pare ?"

"Penso che per vincere devi avere le carte giuste e io ce le ho, nessuno di voi si metterà nella mia strada, perché ognuno di voi ha un segreto e io li conosco tutti !"



*


"Non puoi evitarmi per sempre" le aveva detto quella mattina durante la lezione di erbologia "Capisci che è assurdo ? Tutta questa storia non cambierà solo perché metti il muso" aveva continuato.

E infatti il problema era proprio quello, che lui aveva assolutamente ragione, ma come poteva affermare ciò ? Come poteva dirgli <> ?

Insomma lei non poteva cedere così facilmente, aveva una reputazione da difendere, dei diritti.. forse si stava solo nascondendo dietro a delle pretese da bambina viziata, e da un lato preferiva non dirgli nulla proprio per quello, però c'era anche un altro fattore da considerare.. lui le mancava terribilmente, era il suo migliore amico dopotutto, non erano mai stati così tanto tempo senza parlarsi..cavolo era passata una settimana !

No, basta doveva perdonarlo..come se ci fosse qualcosa da perdonare poi, mica era stata una sua idea ! Forse era lei quella che aveva bisogno di farsi perdonare..


Charlotte prese piuma e pergamena e iniziò a scrivere..


"Ciao Dus,

voglio chiederti scusa, sono stata un'idiota viziata a ignorarti e a prendermela con te.

Tu non c'entri, no..ovvio che c'entri.. insomma quello che volevo dire è che non è colpa tua !

Mi sei mancato in questi giorni, ti va di vederci al nostro posto, tra mezz'ora ?

Ho una sorpresa per te -per farmi perdonare- il bimbo lanoso che è in te ne sarà felice vedrai :3

xx

Lot"


*


"Sai, ci sono due tipi di persone al mondo..quelli che studiano e dicono di non essere preparati, ma che poi prendono Eccezionale, e quelli che non studiano veramente e prendono Troll o Desolante...io faccio parte della seconda categoria, tu della prima, quindi smettila e vai a rompere i boccini da un'altra parte, Rosie"

"Come sei acido Freddy, e meno male che sei un tassorosso !" disse spostandosi da un'altra parte della biblioteca.

Un'altra persona prese il posto che la cugina aveva liberato accanto a lui, e mormorò svogliatamente "Che voleva ?"

"Rompere come al solito, non faceva che brontolare di non sapere nulla e che sarebbe finita a pulire i cessi di Hogwarts insieme a Gazza"

"Oh beh ognuno ha il proprio scopo nella vita, il suo è quello di assillare gli animi altrui"

"E il mio quale sarebbe signorina Redford ?" disse Fred avvicinandoglisi facendo le fusa.

"Ancora non ho deciso, ma sicuramente sei in lista per diventare il mio schiavo sessuale, e..ah si, ci sono buone probabilità che erediterai il negozio di scherzi di tuo padre"

"Sono entrambe prospettive allettanti" rise il ragazzo contro la sua spalla.

Hallie infilò le dita nei capelli di lui per poi attirarlo alle sue labbra, incurante di essere in biblioteca e che lo sguardo di tutti era fisso su di loro, assieme a quello furente di madama Pince.

Quando l'urlo inbufalito della bibliotecaria li separò, facendo ovviamente scoppiare a ridere i due colpevoli, incuranti della punizione che da lì a pochi secondi gli sarebbe stata affibbiata.

"Ma ancora non è morta quella bacucca antiquata ?" borbottò Hallie che non metteva piede lì dentro da due anni.

"Credo che abbia qualcosa come settecento anni" rispose Fred impacchettando tutti i suoi averi nello zaino per fuggire via assieme alla sua ragazza, prima di beccarsi la punizione.

Lui credeva fermamente che se non ascoltava la punizione allora questa non esisteva, e Hallie non poteva essere più d'accordo.


*


Kailey si trovava ancora persa nella sua mente, ma fisicamente si trovava ancora su un letto della stanza delle necessità, lei credeva si trattasse di una specie di incubo, ma in realtà era una prova, una dura prova psicologica che la stava valutando per capire se fosse abbastanza forte da superare e sopportare il fardello della verità, del passato e dell'inevitabile futuro.


Tutte quelle scale !

Credeva di star percorrendo quei gradini da ore, eppure sembravano non finire mai, sembrava tornare sempre nello stesso punto, come in un dannato incubo in cui le scale erano poste anche sottosopra e senza saperlo ti ci ritrovavi pure tu.

Dopo quelli che le sembrarono secoli apparve una porta, dalla fattura molto grezza e rovinata, come se fosse là da millenni, sembrava appartenere al medioevo.


Kay si ritrovò catapultata nel passato, o meglio in una vita passata, vide una sacedotessa parlare fittamente con una donna incappucciata, si avvicinò e le vide passarsi un piccolo fagottino tra le braccia.

"Ciao piccolina" sussurrò in modo dolce la donna incappucciata "Sono la mamma, voglio che tu sappia che ti amo più di qualsiasi cosa, e che lasciarti sarà per me un'agonia straziante, ma tu sei destinata a qualcosa di molto più importante della mia esistenza.

So che probabilmente non ti ricorderai queste mie parole, ma ho bisogno di dirtele, perché voglio che tu sappia il perché di tutto questo.

Vedi amore mio, il nostro mondo è malato, corrotto, e tu sei la sola speranza per risanare questo vuoto nero e malvagio che lo sta consumando.

Tuo padre e i suoi amici sono stati maledetti dal peccato, e tu invece sei stata benedetta dalla luce, il tuo compito è distruggerli, riconfina i sette peccati nello scrigno e l'umanità sarà salva !"

Vari rumori di zoccoli di cavalli al trotto fecero sbiancare la dama "È tornato"

"Datemi la bimba presto, lui non deve sapere che è ancora viva" disse l'anziana.

"Ti sto affidando il dono più prezioso che ho, tienila al sicuro e preparala al suo destino"

"Avrete un altro figlio Milady"

"Lo so, ma sarà maledetto, sarà la fotocopia di Will"

"Voi lo amerete lo stesso mia cara, riuscirete a perdonargli questa sua natura, proprio come avete fatto con mio nipote"

"Arrivederci" disse la dama uscendo dalla tenda per andare incontro al suo sposo.



**

--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !

So di essere in ritardo, ormai sono un caso disperato, mi ricordo di dover aggiornare sempre quando il tempo è scaduto o sta per scadere e io non ho scritto manco una riga..quindi sappiate che l'ho scritto in tre giorni, siate clementi please !

Spero che vi sia piaciuto :)

Baci

Gin


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Capitolo 11
*** Somewhere under the rainbow we will find the truth ***


9

THE CURSE OF SEVEN SINS


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-Somewhere under the rainbow we will find the truth-



Dominix Cades non si reputava affatto un'idiota rincitrullito e quei quattro neuroni che aveva stavano iniziando a formulare un ragionamento di senso compiuto, non che lui avesse il 'famoso' sesto senso femminile, ma qualcosa non quadrava.. per prima cosa il suo migliore amico non faceva che blaterare frasi senza senso, per poi spiattellare parole come 'stanza delle necessità'..'ore 21' e 'Lily' insomma era strano anche per Scorpius, insomma.. ok che non era una cima in parecchie materie ma sembrava non essere propriamente in sé.

Poi la seconda persona che secondo lui sembrava nascondere qualcosa era proprio Lily, la sua ragazza, ogni volta che l'andava a cercare -per stare un po insieme- sembrava aver attraversato un ciclone, era sempre tutta scombinata, ma non si negava mai, cosa che prima a volte -quando era nervosa o arrabbiata- faceva, adesso sembrava sempre ansiosa e sospettosa ma non andava più a parlare con lui, ormai la loro relazione era diventata sesso e silenzi.

Ok che fondamentalmente alcuni ragazzi non desiderano altro dalla vita, ma in una relazione che durava da tre anni era maledettamente strano !

Doveva vederci chiaro.

Così decise che avrebbe prima tampinato il suo amico biondo per poi fare una bella chiacchierata con la sua rossa.


*


Electra Nott stava seduta sul davanzale interno di una delle finestre del quarto piano, su quella specie di divanetto imbottito, con la testa appoggiata al muro, gli occhi puntati su un libro e il chiarore del sole che ogni tanto faceva capolino e le andava a riscaldare il viso.

Quello era il suo posto preferito e lui lo sapeva bene, da bravo stalker quale era, l'aveva seguita e spiata a lungo per averne la certezza.

Jason Zabini spuntò dall'ombra e si avvicinò alla sua preda "Ehi Nott"

"Ciao Zabini" disse senza alzare gli occhi dal libro e con un tono di voce annoiato.

"Come hai fatto a riconoscermi se non hai alzato gli occhi ?"

"Ci conosciamo da quanto ? Diciassette anni ? Conosco la tua voce e il tuo passo come le mie tasche"

"Allora ti interesso" ghignò tutto contento.

"E come saresti arrivato a questa conclusione dal mio discorso ?" disse girando pagina annoiata.

"Io non ricorderei il passo e la voce di qualcuno che non mi interessa"

"Si, beh.. tu non hai un'intelligenza superiore come la mia, anche non volendo ricordo tutto"

Lui le si avvicinò ancora di più, le sottrasse il libro con la delicatezza di un elefante e lesse il titolo ad alta voce "Princìpi fondamentali della psiche umana" alzando un sopracciglio "Non è materia scolastica"

"Sono solo curiosa" disse cercando di riprendersi il libro, che lui prontamente spostò dal suo raggio d'azione mormorando "Ah ah" mentre muoveva l'indice in segno di diniego.

"È roba mia, metti giù le zampe !"

"Sai forse è questo tuo modo di fare che mi eccita..il tuo essere una stronza prepotente e maleducata"

"Io non sono maleducata brutto decerebrato"

"Ormai i tuoi insulti non mi toccano più principessa" disse lui afferrando la mano che cercava di riprendersi il libro. Avvicinò il viso al suo sogghignando "Anzi direi di aggiungerli al tuo essere eccitante"

"Sei ti ecciti quando una ti insulta sei messo peggio di quanto pensassi"

"Pensi di sapere tutto di me, eh ?"

"So quanto basta, e no, non mi interessa sapere di più"

"Invece a me interessa sapere tutto di te, soprattutto perché hai accettato di invischiarti negli affari dei grifondoro"

"Come ?" chiese palesemente stupita

"Che diavolo ci facevi nella stanza delle necessità con quella gente ?"

"Primo: non sono affari tuoi e secondo: come diavolo fai a sapere che ero lì ?"

"Ti ho seguita mi sembra ovvio"

"E come diamine ti sei permesso di farlo ?"

"Mi sono erto a tuo personale cavaliere, mi sembra ovvio che qualcuno debba proteggerti se hai a che fare con quella plebaia"

"Non ho bisogno di nulla da te, grazie, puoi andare a stalkerare qualcun'altra, sei esentato dal tuo compito" quel grazie fu aggiunto solo perché si era sentita stranamente fredda a liquidarlo senza un riconoscimento per il suo buon intento.

"Se credi di liberarti così facilmente di me hai sbagliato di grosso"


*


Appena la scena era finita Kay si sentì come risucchiata in un vortice e non riuscì a impedire che il suo corpo venisse rigettato all'indietro, cadde a terra e sbatté la testa.

Temette di essere di nuovo finita nella stanza delle scale ma si sbagliava di grosso, riaprì gli occhi e ruotò la testa in posizione eretta, per guardarsi meglio intorno.

Sembra una città – pensò

Ma qualcosa di strano c'era in quella realtà, non esisteva un singolo individuo -oltre a lei- e per di più la città oltre ad essere morta, sembrava non essere mai esistita.

Oppure poteva essere stata addormentata e privata della sua popolazione.

Ammassi informi di nuvole le impedivano la vista a lungo raggio, poté vedere solo l'inizio o la fine di alcuni palazzi, poiché il resto veniva coperto da esse.

Si alzò in piedi e cercò una via di fuga, ma tutto sembrava non portare a nulla, tutto era immobile e più lei avanzava più la città di nuvole rimaneva invariata.

Non riusciva a vedere da altre prospettive, avrebbe prima dovuto capire il sistema per riuscire ad uscire da lì.

Doveva esserci un modo.

C'è sempre una soluzione.


*


Lily era in ritardo, un po' perché aveva avuto la sensazione di essere seguita e spiata -ormai aveva l'ansia di ritrovarsi la Melodian alle calcagna-, un po' perché era ritardataria di suo e un po' perché quel giorno il magone dei sensi di colpa era più forte del solito, accompagnato dalla sensazione di star facendo un errore madornale.

Erano già scoccate le otto quando si presentò nel bagno dei prefetti.

“Sei in ritardo” soffiò una voce al suo orecchio appena mise piede lì dentro.

L'istinto ebbe la meglio sulla ragione e il suo corpo non poté fare a meno di sussultare sorpreso.

“Idiota” borbottò scrollando la testa e rifilandogli un pugno sulla spalla, facendolo ridere.

Lui l'afferrò per la vita e la sollevò come un sacco di patate prima di tuffarsi con lei -ancora completamente vestita- nella vasca piena di schiuma.

“La tua idiozia continua ad aumentare” iniziò a tempestarlo di pugni sul petto col l'obiettivo di fargli male, tentativo ovviamente fallito.

“Sei sempre di una dolcezza stratosferica” borbottò lui bloccandole le mani e portandosi le sue braccia attorno al collo, prima di baciarla.

“Sempre e comunque più dolce di te” ribatté baciandolo nuovamente.


Poco dopo i suoi vestiti e i boxer del ragazzo si ritrovarono a galleggiare nelle acque schiumose della vasca, mentre i corpi dei loro padroni erano abbracciati e avvinghiati come se non ci fosse un domani.



Nessuno dei due poteva sapere che al di fuori di quell'alcova i gemiti e i sospiri vennero uditi, come se fossero ad un volume da stadio, da una terza persona..



*


Lucy Weasley aveva appena perso sicuramente la cena, tutta colpa di quello stupido scherzo di Nott, come aveva osato bloccarla con un incantesimo nello spogliatoio di Quidditch -dopo l'allenamento dei Tassorosso- solo perché gli aveva accidentalmente urtato il gomito in biblioteca, quel pomeriggio ? Dai dov'erano all'asilo ?

E quegli idioti dei suoi compagni sembravano essersi cambiati con una rapidità inaudita, perché era rimasta sola nello spogliatoio, e se non fosse stato per Lorcan Scamandro -che diceva di aver visto un ricciocoso schiattante da quelle parti- sarebbe rimasta lì in eterno.

Borbottando e imprecando come uno scaricatore di porto si diresse nelle cucine, vicino al suo dormitorio, cercò la pera da solleticare -che fortunatamente si fece trovare subito- e entrò attraverso il ritratto.

Un elfo le si presentò davanti con gli occhioni luccicanti “Tiwy può servire qualcosa alla signorina Weasley ?” chiese il piccolo -solo di statura- con una vocetta stridula.

“Ho saltato la cena Tiwy, saresti così gentile da portarmi qualche avanzo ?”

“Prego prego” disse invitandola a sedersi sul bancone, che notò essere già occupato da un'altra persona.

“Ciao” disse la rossa al ragazzo sconosciuto.

“Ciao Lucy” disse lui con uno strano sguardo.

“Conosci il mio nome ? Pensavo di essere la Weasley sconosciuta”

“Come potresti essere sconosciuta se sei l'unica che è finita in tassorosso ed è diventata battitrice della sua squadra ?”

“E tu saresti, Mr conosco tutto di te ?”

“Raphael Chandler, miss Weasley Sconosciuta, anche conosciuto come capitano del grifondoro e migliore amico di Albus Potter, ergo tuo cugino”

Si sorrisero finché non arrivarono le pietanze e le bocche furono occupate in altro.


*


Appena uscirono dal calore del bagno il sorriso gli morì sulle labbra.

“Dox” sussurrò la rossa con gli occhi spalancati

“Bene bene allora era questo il segreto che mantenevate alle mie spalle” disse sprezzante.

“No..cioè si..però” balbettò Lily deglutendo a più non posso ritrovandosi la gola arida.

“Si, mi sono scopato selvaggiamente la tua ragazza” disse Scorpius come fosse la cosa più normale del mondo.

Il pugno non si fece attendere.

Così come lo strillo di Lily.

“Sei uno schifoso, non ti bastava avere chi ti pareva, dovevi avere l'unica donna che amavo ?” ringhiò Dominix prima di voltarsi verso di lei con lo sguardo infuocato e deluso “E tu” sembrò quasi sputarlo quel pronome “Sei una puttana”

“Dominix aspetta !” cercò di fermarlo afferrandogli il braccio “Aspetta ti prego, ti posso spiegare”

“Spiegare ? Cosa c'è da spiegare ? Ti sei fatta sbattere dal mio migliore amico” ringhiò.

“È stato un'errore” lo supplicò con gli occhi.

“Lasciami” disse scrollandosela di dosso e andando via per la sua strada.


Lily rimase lì a guardarlo andare via.

Era tutta colpa sua, aveva buttato all'aria tre anni di relazione per cosa ?

"A quanto pare hai avuto ciò che volevi" disse mogia sentendo la presenza di Scorpius accanto a sé.

"E sarebbe ?"

"Distruggere la nostra relazione, per avermi tutta per te"

"E cosa ti fa credere che io ti voglia ancora ? Avresti dovuto scegliere me, non pregarlo dicendo che il nostro è stato uno sbaglio. Io non sono la seconda scelta di nessuno..e poi ora che non sei più il frutto proibito non hai più niente di interessante..ci si vede Potter" ammiccò lasciandola sconcertatamente a bocca aperta.





**

--Angolo Autrice--


Ohoh qualcuno è stato appena mollato..scommetto che alcune/i di voi stanno pensando “Beccati questo stronza” oppure “Ben ti sta Potter” forse ci sarà anche qualcuno che c'è rimasto male.

Spero che il capitolo vi abbia entusiasmato e che non vi sia sembrato un continuo inutile.

A presto

Baci

Gin


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Capitolo 12
*** So..how are you ? ***


456

THE CURSE OF SEVEN SINS


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-So.. how are you ?-



Il tempo sembrava essere volato, ma allo stesso tempo sembrava essere passato così lentamente da riuscire a sbattergli in faccia tutti i casini che aveva combinato.

Erano passate settimane senza che ricevesse una parola da nessuno dei due e le sembrava tutto un'assurdità.. sia perché -da due che ne aveva- era rimasta da sola, e sia perché nonostante tutto lei non faceva che pensare a loro, ad entrambi, perché si era resa conto di quanto fosse difficile non desiderare Scorpius, nonostante tutto il casino che aveva portato la loro avventura, lei non riusciva a staccagli gli occhi di dosso, e forse lo fissava anche più di quanto non facesse con Dominix.

Mentre quando guardava il suo primo amore non faceva che ricordare e rivivere ogni momento vissuto, fatto di piccole cose : come quando lo guardava in quei meravigliosi occhi verdi, o quando ricordava il tocco delle sue dita sui capelli, il tocco delle sue labbra, le loro mani unite... e non faceva che piangere al pensiero di quella felicità distrutta da una mano invisibile che le aveva scombussolato la mente, mentre il destino rimescolava le sue carte.


"Lils allora hai deciso ?" la riportò alla realtà Amanda Collins

"Cosa ?" disse guardandosi intorno per poi fissare gli occhi in quelli dell'amica.

"Andrai a casa per Natale oppure resti qui al castello ?"

"No, è meglio andare a casa, non voglio restare qui, sola con tutti i miei pensieri...tu ?"

"Torno a casa, i miei non sono così giovani dopotutto, e la fattoria li impegna molto, voglio aiutarli.. per quanto me lo lasceranno fare, lo sai che sono più testardi di un mulo"

"Salutameli, e ringrazia Mary per i biscotti della tristezza"

"Già l'hai ringraziata per lettera un milione di volte" sbuffò Amanda

"Si ma dal vivo fa un altro effetto, dai che ti costa"

"Okok lo so che tanto fai la ruffiana per avere sempre i suoi dolcetti, ne manda più a te che a me"

"Tutta invidia la tua" ghignò la rossa.

"Certo, a me dice che mi fanno ingrassare e a te li manda perché sei un folletto rachitico"

"Wow infierisci sulla mia bassezza ? È tutta colpa di mio padre" arricciò il naso per trattenere una risata.


*


Era masochismo allo stato puro continuare a volere chi ti ha distrutto eppure lui la voleva ancora, non faceva che fissarla, sognarla la notte e pensarla in continuazione.

"Sei un coglione, non ti merita" aveva sentenziato più volte Elijah Nott, l'unico che gli era rimasto accanto dal litigio avuto con Malfoy.

Nott e Zabini si erano divisi, per non dover scegliere avevano fatto la conta della bacchetta ed avevano sentenziato il volere del fato.

Ma nonostante tutti i continui insulti che l'amico gli rivolgeva per impedirgli di tornare da lei ''come un cagnolino'' Dominix non riusciva a sopportare quella distanza, non sopportava di vedere come Lily aveva iniziato a deprimersi -mangiando poco, non truccandosi più, indossando la prima cosa che vedeva al mattino-, non riusciva ad insultarla e a dire che se lo meritava, perché vederla così faceva soffrire anche lui.

Sapeva di essere un'idiota, di essere immensamente stupido, ma la rivoleva con sé.


"Quindi.. come stai ?" le sussurrò all'orecchio, quando la calca dell'uscita dalla sala grande li fece incontrare.

Lei si girò, sorpresa, con gli occhi lucidi e le labbra socchiuse "Dox..ehm..scusa volevo dire Dominix, anche se forse non ho più il diritto di chiamarti nemmeno per nome" disse lei abbassando il viso, sentendo il cuore sanguinare e pulsare più del solito.

"No, non fa niente.. puoi chiamarmi come vuoi" disse mordendosi la lingua per non cedere alla tentazione di baciarla lì su due piedi e fregarsene di tutti i loro trascorsi.

"Oh..ok..grazie Dox" rialzò lo sguardo e accennò un sorriso verso di lui "comunque credo che la risposta debba essere che sto bene, anche se non è propriamente vero" sussurrò prima di essere nuovamente separata da lui.


*


"Stupide nuvole" borbottò Kailey calciando una nuvola a forma di sasso "Stupida città morta, perché diavolo mi trovo bloccata qui ?" gridò al nulla, ovviamente non si era illusa di ottenere una risposta.

Quanto tempo sarà passato ?

Perché non c'è una via di uscita ?

"UFFAAAAA !"


Dopo un tempo che le sembrò un'eternità di silenzi, una voce apparve dietro di lei.

Scattò in piedi girandosi per fronteggiare la figura incappucciata che continuò a parlare, incurante della confusione interiore di Kay.

"Ah sei già arrivata ? Credevo che c'avresti messo di più..mm.. beh ora seguimi non ci rimane molto tempo" disse incamminandosi verso la torre dell'orologio, al centro della piazza delle nuvole rosa.

"Ehi, ehi, aspetta! Chi diamine sei ?" la rincorse Kailey.

"Io sono te" disse abbassandosi il cappuccio "Ora svelta potrebbero avermi seguita"

Camminarono velocemente in lungo e largo, con gli sbuffi di sottofondo di Kay e il guardarsi intorno dell'incappucciata.

"Ma dove stiamo andando ?" sbottò alla fine Kailey con voce lamentosa.

"Nella foresta, dobbiamo risvegliare tutto, spero vivamente che tu sia l'ultima" disse pigiando le nuvole disegnate sotto il campanile, in un ordine preciso, così da aprire una porta segreta.

Appena se la chiusero alle spalle, la Kailey incappucciata abbandonò il mantello e mostrò l'abito di seta diviso in corsetto e gonna ampia "Da che cavolo di epoca vieni ?"

"Dal 1545, mi ero nascosta tra i babbani, ma alla fine mi hanno trovata ugualmente" disse trafficando con una torcia appesa alla parete.

"Non ce l'hai la bacchetta ? Usiamo quella no ?" disse Kay cercando la propria.

"No, in questo luogo la magia non esiste, è stata bloccata come tutto il resto"

"Bloccata ? Intendi dire che questa città non è morta ? Ma solo dormiente ?"

"Esattamente"


*


Summer stava impiegando le due ore libere dopo pranzo -che in realtà avrebbe dovuto usare per studiare- per scacciare i pensieri, utilizzando il metodo brevettato da mamma Webster, una bella corsetta pomeridiana.

Era sempre stata una persona attiva, un'amante dell'attività fisica e promulgatrice del detto 'Mens sana in corpore sano', ma in quel momento non stava correndo per puro piacere.. sentiva di essere in quella indeterminata situazione di stallo, in bilico su un sentiero importante, ma non sapeva assolutamente cosa fare, né ciò che ne sarebbe uscito fuori.

Corse non guardando dove metteva i piedi, non sentendo i fischi del vento, né il freddo pungente di metà dicembre, pensò per tutto il tempo a ciò a cui aveva partecipato nella stanza delle necessità e non faceva che pensare al fatto che tutte quelle persone là dentro avevano capito qual era il loro posto nel mondo, mentre lei non sapeva nemmeno cosa avrebbe fatto una volta presi i Mago.

Sentiva la mente vuota e allo stesso tempo incasinatissima.

Era al settimo anno e non aveva né prospettive, né vita amorosa, era una Corvonero e non aveva voglia di studiare, voleva vivere un'avventura ma non sapeva quale.

Arrivò senza accorgersene al limitare della foresta e per puro caso vide Hagrid a qualche metro di distanza, sicuramente era andato a trovare il suo fratellastro Grop, quel pezzo di gigante era ancora rincitrullito come una gallina, ma Summer lo adorava.

Al pensiero di Grop raggiunse Hagrid e gli chiese "Ehi come sta il nostro gigante preferito ?"

"Ci ha un po di febbre, deve aver preso freddo quello zuccone, ma gli ci ho portato un poco di brodo di pollo, vedrai che guarirà in un lampo, è una ricetta segretissima bada bene !"

"Peccato mi sarebbe piaciuto incontrarlo, hai qualche creaturina strana da mostrarmi ?"

"Ahh tu si che sei la mia studentessa preferita, non ce lo dire a Louis Weasley però, eh ! Che ci rimane male quello..sempre ai draghi pensa, diventerà come suo zio Charlie..però tu ci pensi sempre alle mie bestiole"

"È un po' che non lo vedo in giro" rispose Summer

"Strano, ricordo che eravate inseparabili" sorrise gioviale, accarezzandosi la folta barba grigia.

"Già.. si è allontanato lui, non che gli abbia fatto qualcosa, in effetti.."

"Ah i Weasley di tante teste non ne fanno una buona, come il mio buon vecchio Fuffy, aveva tre teste sai.." iniziò a raccontare perdendosi come al solito nel passato.

Mentre la ragazza ripensava a quello che aveva detto Hagrid, forse qualcosa nella sua vita, in fondo, poteva essere aggiustata.

Sarebbe stata un'avventura diversa da come l'aveva intesa lei, ma sicuramente sarebbe stato interessante scoprire il segreto di Louis Weasley.


*



"Ho sentito tua madre" disse Charlotte piazzandosi in piedi davanti ad Amadeus, seduto sulla sua panchina di pietra preferita del parco di Hogwarts.

"E da quando in qua parli con mia madre ?" chiese stupito inarcando le sopracciglia chiare.

"Shh" disse chiudendogli le labbra con tre dita della mano destra -facendolo sembrare una papera- "dicevo.. ho parlato con tua madre, cioè ho ricevuto una sua lettera, e mi ha riferito della festa di Natale a casa vostra"

"Festa di Natale ?" chiese confuso pensando nel senso che festeggeremo insieme la vigilia o il 25, oppure una vera festa ?

"Si, non è stata molto specifica ma a quanto sembra passeremo insieme le feste"

"Ah, ok"

"Sprizzi allegria da tutti i pori, eh ? Dovrei chiamarti Mr Dissennatore, ci staresti bene col mantello" rise lei provando a calargli il cappuccio del mantello sulla testa, così da scompigliare la sua amatissima chioma lucente.

"Giù le zampe o ti rubo la borsetta con la scorta dei dolci " ordinò perentorio bloccandole le braccia dietro la schiena.

"Sei proprio acido" disse lei arricciando il labbro, fingendosi offesa.




**

--Angolo Autrice--


Chiedo umilmente perdono !

Ho avuto parecchi casini e mi sono lasciata deprimere da certe cose che mi sono successe..

Spero che voi stiate bene e che continuerete a seguirmi.

Grazie ancora a tutti voi !

Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Baci

Gin

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Capitolo 13
*** The end is where I'll start ***


1

THE CURSE OF SEVEN SINS


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-The end is where I'll start-


Kailey Brooms, non era mai stata una bambina come le altre, lei era speciale e non solo per le sue inspiegabili capacità innate, ma anche per quelle passioni che la distinguevano dalle ragazzine della sua età. A cominciare dalle letture che si era scelta, aveva sempre adorato i misteri, aveva appena compiuto sette anni quando le furono regalate le avventure di Sherlook Holmes, mentre tutti leggevano ancora Geronimo Stilton, per poi passare a letture importanti come Amleto, invece del libro Cuore che tutte le ragazzine della sua età leggevano assieme a Piccole donne.

Molti babbani credevano che fosse strana, anormale, e fondamentalmente lo era davvero, ma mai si sarebbe aspettata di vivere uno di quei misteri che tanto l'affascinava.

Non si sarebbe mai aspettata di dover seguire una Salvatrice del passato, che le somigliava terribilmente, lungo dei corridoi inquietanti e sconosciuti al di sotto di una città dormiente.

Ma quella piega inaspettata presa dalla sua vita sembrava essere la cosa più bella che le fosse mai capitata.

Per la prima volta sentiva di star compiendo qualcosa di grande e importante, qualcosa che la stava facendo sentire viva.


Camminarono ancora, andando sempre più giù, per poi risalire -sentiva di essere sulle montagne russe, percorrendole a piedi- in cunicoli più bui e più stretti, fino ad arrivare alla fine.

Un portone enormemente decorato da rune e simboli alchemici si stagliava davanti ai suoi occhi.

Possibile che tutti i detti della sua vita dovessero coincidere con le realtà dei mondi paralleli ?

Si chiude una porta, si apre un portone.

Avevano chiuso una porta segreta all'inizio di quel viaggio sotterraneo e adesso il magico portone si stava aprendo davanti al suo naso.

Ovviamente non era stupida, era consapevole del fatto che il suo 'spirito guida' lo avesse fatto aprire con un meccanismo a lei sconosciuto, le porte non si aprivano per magia al suo passaggio, non si trovava in un maledetto centro commerciale babbano o in un film sulle case stregate.


E in teoria non si sarebbe tanto dovuta meravigliare quando una luce abbagliante, canti di uccellini, profumo di fiori, muschio, immersi nel colore verde apparirono alla sua vista.

Dopo tutto quello che aveva visto in quel viaggio-sogno-visione, avrebbe dovuto aspettarsi anche un luogo paradisiaco come quello che la radura le stava offrendo.

Tuttavia ne rimase colpita e successivamente amareggiata quando scoprì che non era quello il luogo destinato al nuovo possibile racconto.

Il suo 'spirito guida' stava trafficando con una barchetta di legno a qualche metro di distanza.

Ehi, pensi di aiutarmi ? O preferisci restare a guardare lì impalata ?”

Ahm.. Arrivo” disse Kay affrettandosi a separare la liana con cui i remi erano stati legati.

Dovremo attraversare il fiume” le spiegò l'altra “Lì si terrà l'incontro” disse indicando la foce del fiume, che spariva nei meandri scuri di una folta foresta.

Sei sicura ? Non sembra invitante”

Non avrai paura” la beffeggiò.

Noo dicevo così..” maledicendosi mentalmente per quel suo essere così grifondoro.



*


Summer Webster non si era mai dilettata nell'arte dello spionaggio, riteneva che quella particolare attitudine fosse qualcosa di troppo ignobile per una corvonero intelligente come lei, preferiva farsi dire la verità dai diretti interessati con mezzucci decisamente più attrattivi, come l'arguzia e la furbizia -attributi un po' troppo da serpeverde anche quelli, ma preferiva non ammetterlo a se stessa-. Quindi rimase un po' spiazzata quando si vide 'costretta' a seguire il suo amico Louis in una delle sue passeggiate notturne -oltre il coprifuoco, s'intende, le regole erano nulle per la famiglia Weasley-.

Per fortuna era una persona agile e atletica, altrimenti il suo inseguimento si sarebbe potuto dire concluso appena uscita dalla torre, perché il caro Louis aveva un modo molto veloce e silenzioso di dileguarsi durante la notte.

Gli corse praticamente dietro, cercando di molleggiare e cadenzare il peso tra un piede e l'altro, per evitare di fare rumore -per fortuna aveva indossato le scarpe da corsa, oltre alla sua tenuta da spia- si sentiva un po' come Eva Kent in quella veste tutta nera, l'adrenalina scorreva a mille nelle vene e il terrore di essere scoperta le faceva venire i fischi alle orecchie e la pelle d'oca, ah beh quell'aspetto eccitante del mestiere non se lo aspettava proprio.


Riuscì a raggiungere Louis ma si bloccò poco prima di essere troppo vicina ed essere vista da lui, che si era girato per guardarsi intorno, prima di sgattaiolare nella foresta oscura.

Un brivido di freddo le calò addosso, dalla testa ai piedi, ma la sua curiosità l'ebbe vinta sulla paura.

Prese vari respiri profondi e poi seguì il ragazzo in punta di piedi, lì dentro lo spionaggio sarebbe stato molto difficile da mantenere segreto, visto che ad ogni passo foglie o rami spezzati emettevano fruscii e scalpiccii rumorosissimi, inoltre il buio non aiutava se doveva stare anche parecchio lontana dal soggetto per non farsi sentire.


Camminarono in lungo e in largo e fu quasi tentata di abbandonare la sua missione, dichiarando il mistero Louis Weasley come 'la passeggiata notturna inquietante', quando il ragazzo si portò le mani ai lati della bocca ed emise un lungo fischio, seguito da tre più corti..un segnale !

Che diavolo sta combinando quell'idiota ?



*



Per Hallie le favole non erano mai state solo delle storie fantasiose scritte da qualcuno molti anni prima, erano sempre state qualcosa di molto più importante, diventavano parte di lei, riusciva ad immedesimarsi nelle protagoniste a tal punto da diventare lei la protagonista, di vivere le loro storie, di essere all'interno del libro.

Ma ogni cosa ha il suo prezzo, la sua mente era rinchiusa tra quelle pagine e il mondo reale per lei non era poi così tanto reale. Era come vivere contemporaneamente in due dimensioni parallele, vedendo con un occhio la realtà e con l'altro la finzione.

Molti studenti l'additavano come la stramba, o come la svitata sexy di Fred Weasley, ma in pochi riuscivano a vedere ciò che il rosso aveva visto in lei, in pochi avrebbero riconosciuto quella bellezza interiore, quelle sue mezze risposte e i suoi sguardi vuoti come cose affascinanti.

Si dice chi trova un amico trova un tesoro, oppure meglio pochi ma buoni che tanti ma falsi, e lei era l'esempio calzante, quelle poche persone che aveva accanto ci sarebbero rimaste per sempre.. Fred, i gemelli Scamander e Charlotte Cupidé.



*


Electra Nott era sempre stata una bambina viziata, era sempre stata una collezionista : doveva avere sempre tutti i libri giusti, doveva sempre essere la migliore, la più sapiente, la più carina, la più colta, la più altezzosa al mondo, ma sopratutto doveva avere le bambole più belle.

Le bambole di porcellana erano il suo segreto.

Quello che un tempo era un innocente gioco infantile ora era diventata un'ossessione

Doveva averle sempre con sé, dovevano essere sempre ben curate, pettinate e vestite.

Ne era così ossessionata d'averle incantate a sua immagine e somiglianza, le aveva dotate di un cervello che lei doveva istruire da brava ape regina, così da poter essere usate come delle spie, così da poter essere le sue piccole apette spia.



E senza saperlo era stata proprio lei a dare l'idea ad Astra Melodian, grazie a lei la ragazza invidiosa era riuscita a carpire i segreti di mezza Hogwarts ed era intenzionata a minacciare chiunque potesse ostacolare i suoi piani.

Se fosse stata un'altra, probabilmente avrebbe scritto sulla gazzetta di Hogwarts una rubrica di pettegolezzi su tutti loro e avrebbe accusato la Nott per averle fornito le informazioni, ma Astra non l'avrebbe mai fatto, perché incolpare qualcuno quando il merito era suo ?

Lei non avrebbe pensato a salvarsi le chiappe, lei avrebbe gioito nel far sapere a tutti che il loro dolore era causa sua.

E a tempo debito l'avrebbe fatto, ma in quel momento c'erano altre cose più importanti della distruzione della felicità dei bimbi di Hogwarts.

Lei avrebbe prima distrutto gli altri contenitori e assorbito i loro poteri..

oh si, Astra conosceva il gioco a cui tutti loro stavano giocando, ma stavolta non sarebbe finita come al solito, questa volta sarebbe stata solo lei a vincere.



*


Raphael si era dato alla macchia per giorni, le mani non facevano che tremare e distruggere ogni cosa che toccava, avrebbe finito con l'impazzire sul serio questa volta, e non c'era nulla che l'avrebbe potuto salvare.

Neanche stare alla larga da tutti era servito a qualcosa, anzi forse la sua malattia non aveva fatto altro che peggiorare, ormai non era più capace di controllarla, di controllarsi.

Non voleva più pensarci, più ci pensava più finiva con l'arrabbiarsi e distruggere tutto, così si stese a braccia aperte sul pavimento del bagno di Mirtilla, che ormai era diventato la sua seconda casa, e cercò di svuotare la mente.

Inspirare

Espirare

Erano quelle le nozioni base del corso sul controllo della rabbia che aveva frequentato quell'estate, non che fosse servito a qualcosa, però forse era anche stata colpa della vicinanza con i suoi fratelli a mandare tutti gli sforzi di miss Fields in fumo.

Micheal e Gabriel, Merlino quanto gli mancavano! Quando stavano insieme non riuscivano ad andare un minuto d'accordo e quando stavano lontani gli mancavano come l'aria. Non aveva assolutamente senso, però era la verità.

Inspirare

Espirare

Cercò di liberare la mente immaginandosi una vasta distesa d'acqua di mare, il sole che ne riscaldava la superficie..


Cosa stai facendo ?” chiese una voce cristallina spezzando il silenzio tanto ricercato dal ragazzo.

Via, destabilizzi la pace e la tranquillità” rispose agitando una mano, come per scacciare una mosca, senza aprire gli occhi per non sfumare l'immagine appena creata nella sua mente.

Cosa ? Sei diventato uno di quei pelati che volano a gambe incrociate ?” chiese la ragazza, confusa, sedendoglisi accanto

Intendi i monaci buddisti ?” chiese ridendo e mettendo fine alla sua cura interiore.

Aprì gli occhi e si mise a sedere guardando la rossa “Comunque no.. tu che ci fai qui ?”

Oh beh, in teoria questo è il bagno delle ragazze” disse Lucy sorridendo.

Ah già.. ma scommetto che non sei venuta per quello”

Hai ragione” disse estraendo dalla tasca un pacchettino morbido “Sono venuta per fumare questa in tranquillità”

E chi l'avrebbe detto che l'angioletto Weasley fosse una fattona”

Ehi !” disse lei cercando di spingerlo lontano da se per la cattiveria gratuita appena inflitta “Ognuno ha i suoi segreti, e poi come farei a sopportare tutta la mia famiglia senza questa ?” chiese finendo di rollare e chiudendo la cartina strusciandoci la lingua contro.

Cercò l'accendino e poi ne prese una piena boccata.

Si direi che ha senso, e visto che hai minato la mia tranquillità direi che dovrò riacquistarla con quella”

Non c'è bisogno di finte minacce o scuse, mi credi così egoista da non condividere ? E che tasso sarei ?” chiese retoricamente la ragazza, passandogli la canna e appoggiandogli la testa sulla spalla.



*


Percorrere il fiume con la barca non fu niente di eccezionale o strabiliante, ma una volta intrapresa la deviazione verso la foresta, un brivido la scosse fin dentro le ossa.

Non era solamente il fatto che la barca avesse rallentato, che lo spirito guida avesse sollevato il cappuccio fin sopra la testa, né il fatto che stesse remando come un condottiere di anime nel fiume infernale, no era tutto l'insieme che le faceva tremare le gambe dalla paura, compreso il fatto di essere immersa in una foresta verde scuro che impediva al sole di passare tranquillamente.

Kay cominciò a muoversi irrequietamente, tanto che la barca dondolò pericolosamente e la sua guida la fulminò con lo sguardo per il resto della traversata.


Appena arrivarono al limitare della foresta, Kailey rimase un po' stupita di vedere degli enormi rampicanti a formare una barriera impenetrabile tra un ramo e l'altro.

E adesso ? È bloccata” chiese titubante, scatenando le risa dell'altra “No, è protetta” spiegò alzando il remo e schizzando l'acqua in cerchi concentrici in svariati punti della barriera.

Per alcuni istanti non successe assolutamente niente, tanto che la ragazza iniziò a dubitare della sua guida, ma poi dovette ricredersi quando il rampicante si aprì a formare un'alta porta a punta.


Appena la superarono si aprì all'orizzonte la vista di una spiaggetta e di una collinetta.

Smontarono dalla barca e si diressero verso la collina, o meglio verso l'imponente obelisco al centro di essa.

Riunite lì intorno scorse altre figure incappucciate come la sua guida, le lanciò un'occhiata, che venne beatamente ignorata, ovviamente è tutta occupata a guardare le sue amichette per prestarmi attenzione, tipico !


Ben arrivata Salvatrice” parlavano tutte contemporaneamente con una sincronia spettrale.

Ehm.. ciao” borbottò sviando lo sguardo in più direzioni, non sapendo cosa dire.

Credo sia il momento che tu raggiunga la tua destinazione” le disse la sua guida spingendola leggermente verso l'obelisco.

E quale sarebbe ?” chiese una volta arrivata lì davanti, voltando il capo.

Ma nessuna di loro era più dietro di lei.

Confusa aggrottò le sopracciglia e riportò lo sguardo avanti a sé, trovandole tutte alla sua destra e a sinistra, intorno alla struttura.


Le salvatrici iniziarono un cantico liturgico lamentoso in una lingua sconosciuta alla ragazza, che rimase a fissarle con gli occhi e la bocca spalancata, iniziando a temere seriamente per la sua salute mentale e per la propria pelle.

In che cavolo di situazione sono finita ?

Non saranno le seguaci di qualche setta satanica ?


Una volta finito tutte le salvatrici toccarono simultaneamente l'obelisco.

La terra iniziò a tremare, mentre la struttura cedeva e si rintanava nel sottosuolo, lasciando spazio ad una conca da cui iniziò a schizzare un rivolo d'acqua, che presto divenne una fontana.


Ognuno ha il proprio compito da portare a termine, tu sei una di noi, e il tuo è riportare l'ordine nel mondo, dovrai rinchiudere il male e riportarlo nel luogo dove un tempo era stato creato”


Avvicinati allo specchio ragazza” disse un'altra delle incappucciate.


Lo specchio del sole..

E cos'altro poteva essere se non l'acqua del pozzo naturale al centro di quella foresta segreta ?

Kailey prese un respiro profondo e immerse il viso come se stesse cercando di vedere nel pensatoio.

La magia dell'acqua la fece catapultare dentro, e per un attimo si sentì come Alice nel buco dell'albero, con la sola differenza che lei non stava precipitando, era sospesa nelle acque dei ricordi di mondi.

Numerosi flash delle sue vite passate le rimbalzarono davanti agli occhi, susseguiti da quelli di tutti e sette i peccati capitali e le loro reincarnazioni :

Malfoy...Nott..Melodian...Geizhälse...Cupidé...Redford e Chandler.

Lussuria..superbia..invidia..avarizia..gola..accidia e ira.


E infine le apparve la pagina che fu l'inizio di tutto.


La ragazza aprì gli occhi dopo un tempo che le sembrò lunghissimo.

Si guardò intorno e capì dalle tende bianche e dalla puzza di disinfettante di essere in infermeria.

Si guardò le mani e vide ciò che le constatò che il viaggio non era stato solo nella sua mente, la pagina dello scrigno dei sette peccati.


**


--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !!

Grazie per essere ancora qui,

vedere le vostre numerose visualizzazioni e i vostri commenti per me è sempre una gioia !

Finalmente la bella addormentata si è svegliata e il suo viaggio è finito.

Come avevo detto in questo capitolo abbiamo conosciuto degli aspetti dei nostri protagonisti non ancora noti.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto,

alla prossima

baci

Gin

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Capitolo 14
*** Il giuramento ***


12

THE CURSE OF SEVEN SINS


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-Il giuramento-



Continuava a sentire quella voce nella testa..


Malfoy...Nott..Melodian...Geizhälse...Cupidé...Redford e Chandler.

Lussuria..superbia..invidia..avarizia..gola..accidia e ira.


Ancora e ancora..


Malfoy...Nott..Melodian...Geizhälse...Cupidé...Redford e Chandler.

Lussuria..superbia..invidia..avarizia..gola..accidia e ira.


Tornare al presente non era stato così facile come aveva immaginato, tutte le volte in cui ci aveva riflettuto pensava che sarebbe stato come un risveglio normale, invece era molto più complicato, sicuramente anche la bella addormentata si era ritrovata in quella situazione, anzi probabilmente lei aveva sofferto anche di più considerando il fatto che era rimasta immobile per anni. A Kay infondo era bastata una settimana e mezzo, ma i muscoli ne avevano risentito eccome, le facevano un male cane e la testa le vorticava come non mai.

Per questo non si accorse immediatamente di essere fissata da un paio di occhi azzurri.

Ciao Kay, com'era il sottomondo ?” chiese la riccia padrona della testa bionda.

Come ? Io ero..”

Shhh, non dirlo lo so già, sono qui per aiutarti !” sussurrò Hallie con fare cospiratorio.

Ok” disse la mora titubante “Qual è il tuo piano ?”

Distruggere la regina rossa” rispose la Redford ottenendo uno sguardo perplesso.

Intendevo la Melodian” sbuffò Hallie.

Allora avresti dovuto dire la regina verde, è quello il colore dell'Invidia, mia cara Accidia” rispose Kailey ottenendo un sorriso complice.

Gli altri sono qui fuori, attendono le tue nuove, li faccio entrare ?”

Si, ma dovranno prestare un giuramento, quello che sto per rivelarvi cambierà la vostra vita”

Andata !”


*


Louis Weasley dove credi di andare ??” sbottò la corvonero, bloccandogli la strada con le mani incrociate sotto il seno e l'aura scura come quella di nonna Molly in persona, dopo aver rincorso il biondino per tutta la sala comune.

So quello che credi di aver visto, ma in realtà sei in errore..non..non è quello che pensi, ok ?” spiegò Louis avvicinandosi alla porta.

No ! Non trattarmi come una beota qualsiasi, Weasley !” disse sbattendo la mano sullo stipite di fronte al suo naso “So quello che ho visto, ed è illegale !” chiarì Summer alzando il mento a mo' di sfida.

Ok ok forse è illegale, ma l'ho trovato ! Cosa potevo fare ? Farlo morire di fame ? Andiamo Sum ! È un cucciolo !” disse enfatizzando ogni parola con dei gesti delle mani e spalancando gli occhi azzurri per mostrare la sua sincerità.

Non veeleggiare con me !” disse puntandogli un dito vicino agli occhi “Potevi far rapporto alla preside o ad Hagrid”

Non ci penso proprio se ne sarebbero appropriati, l'ho scoperto io, è mio !”

Merlino mi sembra di sentire un bambino 'è mio, è mio' !” lo scimmiottò lei “Ma non lo capisci che è un animale pericoloso ? Potresti finire male e tra l'altro finiresti nei guai anche penalmente”

Ahh chi se ne frega della legge e poi lui non è pericoloso, parli così solo perché non lo conosci”

E nemmeno ci tengo grazie, non voglio che sul mio fascicolo scrivano 'deceduta per attacco di Grifone'”

L'ho chiamato Milo”

Oh chiamalo pure come ti pare, io lo dico ad Hagrid”

NO!” disse bloccandola al muro con le mani ai lati della testa “Tu non dirai proprio niente a nessuno” le sibilò a un centimetro di distanza.

Non..”

Veeleggiare ?” ghignò il biondo prima di inchiodarla con l'attrazione veela e di baciarla per suggellare il suo incanto “Adesso sarai dalla mia parte volente o nolente” disse ottenendo un'espressione confusamente gioiosa e innamorata da parte della ragazza.


*


La truppa si riversò nell'infermeria come una banda di bufali inferociti, ma stranamente Madama Chips non si fece vedere, cosa che fece correre un dubbio nella mente di Kailey “Chi di voi ha pietrificato l'infermiera ?”

Oh avanti Brooms, mi fai così scontata ? Le ho indotto un sonno controllato a distanza” rispose Electra Nott accaparrandosi il posto migliore della stanza, ovvero la sedia accanto al letto della 'bella addormentata' risvegliata.

A suo seguito Scorpius, Amadeus, Charlotte, Hallie e Raphael presero posto nei pressi del letto o proprio sopra di esso.

Bene, non so se Hallie vi ha informato riguardo alle mie richieste” esordì Kay

Ho già un piano per questo giuramento, non sarà un voto infrangibile ma un voto da fratellanza” rispose Electra prendendo subito la situazione in pugno.

Non intenderai..”

Si, Scorpius.. sai benissimo quello che intendo fare”

Non ti piacerà Geizhälse” disse il biondo dando una pacca sulla schiena dell'altro, che saltò per l'impatto inaspettato “E perché, di grazia ?” disse sollevando un sopracciglio chiaro, fulminando il serpeverde per il contatto fisico indesiderato.

Sei germofobico, no ? Dovremo tagliarci il palmo della mano e tenerci per mano recitando il giuramento.. vorrà dire che ti infetterai di sangue altrui” ghignò malevolo.

Smettila Malfoy, non sei divertente !” lo fulminò Lotti arricciando le labbra laccate di rosso cremisi.

È per il bene di tutti” disse Raphael dando man forte all'amica sul letto.

Sembra simile al bene superiore” sospirò Dus “Ma lo farò”


Ovviamente Amadeus e Scorpius fecero più scena delle ragazze, per quel taglietto, ma poi da bravi soldatini si presero tutti per mano e pronunciarono i voti “Giurate di non menzionare la verità ad entità esterne da quelle presenti questa stanza ?” pronunciò Kay.

Giuriamo” dissero in coro.

Giurate di non aizzarvi contro di me al termine della seduta?”

Giuriamo”

Giurate di agire contro il vero male presente in questo castello ?”

Giuriamo”

Giurate di collaborare gli uni con gli altri ? Fino alla fine ?”

Giuriamo”


A quel punto iniziò a raccontare tutta la storia, partendo dal principio, dai primi uomini, da Arthemius Wizard e Micha Muggle Sin, dalla pagina proibita alla fuoriuscita dei peccati dal portale del male, per poi spiegare l'ereditarietà dei poteri dei peccati e la loro maledizione di padre in figlio, del sacrificio di tutte le Salvatrici, del destino inevitabile in cui avevano vissuto ciclicamente le loro vite passate.

Poi passò al presente, alla loro possibile salvezza: se avessero lavorato tutti e sette insieme avrebbero potuto sconfiggere l'invidia, distruggere il ciclo vizioso degli eventi e riportare il male alla sua vera dimensione.

Mostrò loro la pagina e sperò nel bene.


La salvatrice non deve mai smettere di avere fiducia nell'umanità.

La speranza non muore mai !


*


Astra aveva appena iniziato ad attuare il suo piano, li avrebbe sconfitti tutti e si sarebbe appropriata dei loro poteri, si era applicata parecchio ed era riuscita a scoprire tutte le potenzialità di ogni peccato, cose incredibili che quegli idioti dei suoi compagni di scuola non erano stati capaci di sviluppare, che spreco..tutto quel potere nelle mani sbagliate..

Arriverà il momento, mia cara Amanda, in cui qualcuno renderà orgogliosi i tuoi avi”

Non puoi veramente farlo, un conto è manipolare le persone un altro è progettare un omicidio di massa !”

Ah sta zitta piccola idiota ! Cosa ne vuoi sapere tu di strategia ? Di lottare per ottenere un fine più grande, eh ? Tu che hai rifiutato Salazar Serpeverde, tu che sei la sua ultima erede rimasta in vita, non riesci a concepire un'idea basilare per la conquista del potere ?”

È sempre così che iniziano i discorsi dei pazzi, finirai male Astra.. i cattivi perdono sempre”

Se ne sei davvero sicura allora perché tremi come una foglia ?”

Perché purtroppo per me sono la tua vittima preferita, ma non ho paura di morire, so che qualcuno mi vendicherà buttandoti in una cella sudicia per il resto dei tuoi giorni”

La ragazza scoppiò in una risata sguaiata “Oh morirai questo è certo, ma non oggi.. i miei piani sono molto più complessi di così”

Sei così sadica da torturarmi ?”

Oh si.. e lo farò sia fisicamente che psicologicamente, sarai la mia marionetta cara Amanda Jane Collins” disse prima di infliggerle due cuciatus di seguito e un legilimens “Sarà divertente vedrai !”


*


Ehi Raph aspetta” disse Kay bloccando il braccio del suo amico “Dov'è Albus ? Non è venuto a trovarmi neanche una volta”

Il ragazzo aggrottò la fronte unendo le sopracciglia fino a far formare una linea preoccupata sulla fronte e con lo sguardo confuso rispose “Ma aveva detto stamattina che sarebbe passato, non si è visto per tutto il giorno”

Di qui non è passato..non sarà..” disse la ragazza mentre le porte si spalancarono facendo entrare una furia dai capelli rossi “Dov'è mio fratello ?” chiese Lily Potter “Il mio patronus è tornato indietro!”



--Angolo Autrice--


Scusate l'immenso ritardo

ho avuto alcuni problemi di concentrazione sulla scrittura,

spero che il peggio sia passato e che riuscirò a postare più regolarmente.

Spero che ci siate ancora e che vi sia piaciuto il capitolo..

Alla prossima

Baci

Gin




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Capitolo 15
*** Il piano di Astra ***


13

THE CURSE OF SEVEN SINS


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-Il piano di Astra-



Albus si trovava in uno stato di semi coscienza, stava dormendo ma allo stesso tempo riusciva a sentire qualcosa di ciò che gli accadeva intorno, sebbene tutti i suoi sensi fossero andati in vacanza e gli remassero contro, percepiva tutto anche se non in modo nitido ma ovattato, capì che due voci femminili differenti stavano discutendo su qualcosa, probabilmente proprio su di lui.

Si staccò nuovamente dalla realtà precipitando in uno stato di incoscienza per un lasso di tempo interminabile, poi finalmente dopo altri due tentativi falliti riuscì a tornare totalmente e ad aprire gli occhi.

Ovviamente li aprì con la lentezza di un morto che cammina, tipico degli uomini allettati da un trentasette di febbre, la prima cosa che vide fu una matassa di lunghi capelli castani, che coprivano la metà di un viso conosciuto.

Amanda ?” esalò con una voce molto simile a quella che avrebbe avuto se fosse appena uscito dall'oltretomba.

La ragazza si girò di scatto e gli si avvicinò fino a quanto le fu permesso dalla lunghezza delle catene che la tenevano ancorata per le caviglie “Ti sei svegliato” gli disse sfiorandogli la mano.

Amanda che.. che cosa è successo ? Dove siamo ?” chiese il moro impaziente di tornare a capirci qualcosa. Tentò di alzarsi in piedi, ma ricadde immediatamente sul materasso ritrovandosi legato per la vita ad esso con una catena.

Perfetto, ci mancava” borbottò alzando le braccia al cielo.

Siamo prigionieri” confermò Amanda con voce abbattuta.

Albus si allungò verso di lei per scostarle una ciocca, che le era caduta davanti agli occhi, le accarezzò lo zigomo e aprì la bocca per dirle che sarebbe andato tutto bene, quando la porta si spalancò e la ragazza dai capelli grigi disse “Certo che lo siete”

Melodian ? Che diamine significa ? Lasciaci andare” disse il moro, scattando come una molla.

Lei rise e li indicò “Siete proprio due fidanzatini doc.. non credo proprio di poterlo fare, Potter”

Non siamo f” iniziò a specificare il moro prima di venire interrotto dalla bionda malefica “Credi seriamente che me ne freghi qualcosa delle vostre insulse vite amorose ?” urlò di punto in bianco come fanno tutti i pazzi psicotici “Siete i miei ostaggi e vi farò pentire di essere nati, ho grandi progetti per noi tre” disse ghignando.

Che tipo di progetti ?” osò chiedere il ragazzo, inclinando la testa guardingo.

Chiedilo alla tua amichetta..chiedile quello che ha fatto per la mia causa” rispose Astra ridendo, mentre Amanda abbassava lo sguardo al pavimento in pietra, nascondendo il viso e le lacrime tra i capelli.

Non ne hai il coraggio, eh ? E dire che i grifondoro ne sono pieni fino al midollo” disse sprezzante Astra per poi gridare nuovamente “Digli come lo hai adescato qui, digli come lo hai tradito !”

Non avevo scelta” urlò in risposta Amanda.

Certo che non ne avevi, l'incantesimo Imperius non ne lascia mai” rise ancora e poi continuò agitando la bacchetta “Sarete le mie puttanelle e distruggerete i miei nemicidall'interno della loro cerchia..sarà divertente vedere le facce dei vostri stupidi amichetti quando scopriranno le mie carte” poi fermò il suo monologo per fare una risata malvagia prima di urlare “Il male vince sempre!”



*


Cosa vuol dire che non hai idea di dove sia finito ?” gridò Lily Potter sbatacchiando il prefetto femminile di Grifondoro. Ethan Finnigan le andò vicino e staccò letteralmente le mani della rossa dal colletto inamidato della camicia di Alice Paciock.

Era tuo compito !” urlò di nuovo contro la bionda amica d'infanzia “Dovresti sapere dove sono tutti gli studenti della tua casa.. e anche tu Kenneth Thomas sei il caposcuola, due ragazzi sono scomparsi da due giorni e tu non alzi un dito !”

Se ne stanno già occupando i fantasmi e i professori.. comunque voi non avete una specie di mappa della scuola ? Mi ricordo che James non girava mai senza” rispose Ken

Sulla mappa i loro nomi non compaiono, l'abbiamo controllata mille volte” rispose Kailey al posto suo, mettendosi al suo fianco.

Sicuramente la mappa si sbaglia” ribatté Kenneth.

La mappa non sbaglia mai !” disse immediatamente Lily ripetendo le parole che un tempo il padrino aveva detto a suo padre.



Kailey trascinò la sorella del suo migliore amico verso il divano dove tutti gli amici e i parenti stavano aspettando notizie, quasi la scaraventò accanto a Roxanne, mentre lei si sedette tra Raphael e Hugo.

Mi fa una rabbia il non sapere dove li abbia portati” esclamò Lily ottenendo la solidarietà dell'iracondo, che stava lottando per mantenere la calma e non distruggere la scuola.

In fondo il suo migliore amico era scomparso aveva tutte le ragioni del mondo per essere incavolato nero, no ?

E quale sia il suo piano.. forse è su quello che dovremmo concentrarci” continuò Kay “Se riuscissimo a capire cosa sta macchinando, qual'è il suo scopo, riusciremmo a sconfiggerla”

Ma cosa potrà mai volere da Albus e Amanda ? Loro non sono come noi, non fanno parte del gioco” ringhiò Raph.

Di cosa state parlando ?” chiese Roxanne avvicinandosi ai due, che si guardarono per cercare di capire cosa fosse meglio rispondere. Di certo non potevano dire la verità, non gli avrebbero creduto, anzi probabilmente si sarebbero pure arrabbiati pensando che si trattasse di uno scherzo di cattivo gusto in un momento come quello.

Di niente.. tutto quello che sappiamo è che la Melodian li ha presi e li ha portati in un luogo dove i malandrini non sono mai stati.. visti i risultati della mappa” rispose Kay.

O forse non sono più al castello, non c'avete pensato ?” disse Hugo


*


All'interno dell'aula di pozioni vi era appena stata una simile conversazione tra gli altri membri del gioco dei peccati -così ribattezzato da Electra Nott- nella quale erano emerse supposizioni che prevedevano l'uso della magia nera, “È sicuramente capace di usarla” aveva detto Scorpius, mentre Electra aveva rilanciato con “Dev'essere qualcosa di ancora più complesso e ingegnoso, odio ammetterlo ma quella ragazza è parecchio astuta, la magia nera è tracciabile, non dico che non la stia usando, ma che non è quello ciò che copre il suo nascondiglio”

E cosa potrebbe essere ? Di certo non l'incanto fidelius, non potrebbe usarlo all'interno del castello o nella foresta, non è una sua proprietà” aveva dedotto Hallie, stupendo gli altri dato che per una volta il suo cervello era realmente presente e concentrato su quello che stava accadendo nella vita reale.

Purtroppo non ci sono ancora arrivata...detesto essere seconda a qualcuno” sbuffò Electra, prima di congedare tutti.


*


Mentre Scorpius, Electra e Hallie tornavano nelle loro sale comuni, gli altri due ragazzi si nascosero nel cortile interno della scuola, sebbene fosse stato emanato l'ordine di tornare immediatamente nei propri dormitori, decisero di ignorare tutto e parlare del loro precario futuro.

Come fai a non essere preoccupato ? Io sto morendo di paura! Non fanno per me le guerre e le distruzioni, io non voglio tutto questo” chiese Charlotte camminando per tutto il giardino.

Beh se è per questo neanche io ci tengo a farne parte, ma li hai sentiti no ? Ci siamo dentro che ci piaccia o meno” le rispose Amadeus prima di tenderle la mano e dirle “Vieni qui, ti faccio i grattini così ti rilassi” la risposta di lei fu immediata, si bloccò sul posto per poi zompargli addosso con gli occhi a cuoricino e dire “Adoro i grattini”

Lo so” rispose lui alzando gli occhi al cielo, nessuno la conosceva meglio di lui, la guardò attentamente mentre gli si strusciava come una gatta in cerca di coccole e sentì una punta di orgoglio nel constatare che nessun altro avrebbe mai potuto starle così vicino, lei era sua.

E si sa che le persone avare sono anche molto possessive sulle loro cose.

Credi che funzionerà ? Che riusciremo a sconfiggere Astra ?” chiese lei tra una fusa e l'altra.

Ovviamente lo spero, però..ho paura.. ho paura di quello che succederà dopo” ammise Dus fermando la mano e facendo voltare il viso a Charlotte, così che si potessero guardare negli occhi.. se fosse stato un altro probabilmente avrebbe approfittato di quella vicinanza, ma lui aveva deciso che qualunque cosa sarebbe successa tra loro non sarebbe stata dettata dalla paura di morire, se dovesse accadere qualcosa sarà perché lo vogliamo entrambi.

Cosa succederà dopo ?” sussurrò Lotti.

Se il male siamo noi.. se siamo maledetti.. dovremo far uscire i demoni dal nostro corpo.. e a quel punto mi chiedo : cosa resterà di noi ?”

Charlotte gli afferrò il viso con entrambe le mani e lo fissò negli occhi “Ascoltami bene Dus, noi rimarremo così come siamo, il nostro aspetto, il nostro carattere e il nostro cuore sono puri, elimineremo solo quelle imperfezioni.. è vero siamo maledetti, in fondo l'ho sempre saputo che non era normale essere così golosa di tutto, persino per una ricca purosangue viziata era troppo.. segretamente ho sempre pensato di essere malata, adesso so da cosa dipendeva..so che non era colpa mia.. adesso so anche il perché potevo mangiare fino a scoppiare ma la mia linea restava quella di una modella, te lo sei sempre chiesto anche tu, ricordi ?”

Ti ho preso in giro un milione di volte per questo...in fondo hai ragione tu, non è normale essere avidi di qualunque cosa, pensare a tutto come a un possedimento”

Dovremmo essere felici di potercene liberare”

Si, ma tu cosa vedrai alla fine ? Perché ci sono momenti in cui io mi guardo allo specchio e vedo solo l'Avarizia”

Io vedrò quello che ho sempre visto in te.. un bimbo lanoso da coccolare” gli diede un bacio sulla guancia e lo strinse a sé.


*


Il giorno dopo Albus e Amanda furono trovati in stato di semi-incoscienza nei pressi del terzo piano, vagavano come degli zombie alla ricerca di qualcosa o qualcuno, mentre farfugliavano delle cose in una lingua sconosciuta, prima che Madama Chips li inducesse in un magico riposo forzato e guardato a vista.




--Angolo Autrice--


Arrivati a questo punto spero solo che siate ancora interessati alla storia,

so che non è il massimo seguire qualcosa con degli aggiornamenti così discontinui,

però vi assicuro che cerco di fare del mio meglio.

Mi sono prefissata un obiettivo e intendo riuscire a raggiungerlo,

perciò continuerò la storia anche se ci dovessi impiegare altri dieci mesi.

Spero che vi sia piaciuto

Alla prossima

Baci

Gin


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Capitolo 16
*** Combattere ad armi pari ***


14

THE CURSE OF SEVEN SINS


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-Combattere ad armi pari-



I due sfortunati ragazzi, che erano stati ritrovati in stato confusionale vennero immediatamente portati in infermeria e rimasero in uno status di riposo forzato per giorni, mentre un equipe di maghi esperti cercava di intrufolarsi nelle loro menti per capire cosa avessero subito.

Molti -soprattutto Kailey e Raphael- avevano ipotizzato -in realtà alcuni, come Lily, avevano proprio puntato il dito- che la colpa fosse della strana ragazza appartenente alla casa dei serpeverde, che sembrava essere sparita dalla circolazione, una certa Astra Melodian.

Gli Auror avevano subito iniziato ad investigare sulla faccenda, ponendo domande a chiunque conoscesse quella ragazza, ovviamente il capo Auror si era mobilitato subito dopo l'attacco a suo figlio, ed aveva scoperto che la ragazza in questione non aveva né amicizie né una famiglia alle spalle.

Nessuno conosceva effettivamente Astra Melodian, era come un'ombra che vagava tra i corridoi...chissà che in quel momento non fosse nascosta in qualche angolo e li stesse spiando.

Secondo me è tipo una di quelle fattucchiere che ti spiano dalla palla di vetro..dopo vado a controllare se ne manca una dall'ufficio della Cooman” aveva ironizzato James Potter durante il suo turno di guardia in infermeria “Attento fratellino, la vecchia scuola non muore mai!”

Secondo me adesso si sveglia solo per mollare un ceffone a te e alla 'vecchia scuola'” aveva commentato la sorella, accarezzando i capelli corvini del ragazzo addormentato.


Amanda -a differenza di Albus- sembrava avere la mente impenetrabile, mentre dal ragazzo erano riusciti a cavare qualche informazione, da lei non era uscito nulla.

Draco Malfoy, il primario di neuromagia, le stava provando veramente tutte, se fosse stato un altro probabilmente avrebbe messo già da tempo le mani nei capelli e sarebbe rimasto pelato, ma il portamento da Purosangue gli impediva di cadere così in basso, perciò un'unica vena di nervosismo svettò sulla fronte dell'uomo.

Come può essere un'occlumante così brava ?

O forse è una di quelle occlumanti naturali ?


*


Nel frattempo che gli altri del gruppo si dirigevano a rotazione in infermeria, per visitare i 'sopravvissuti' -come da tutti soprannominati ore prima-, Electra Nott, con passo felpato si muoveva tra gli scaffali della biblioteca, che era rimasta aperta solo per lei.

Come volevasi dimostrare dai lunghi anni di pseudo amicizia con la Pince, la bibliotecaria le aveva lasciato carta bianca e le chiavi della biblioteca.

Così, da vera serpe, Electra si divertiva a fare avanti e indietro tra la sezione proibita e la parte normale.

Cosa cercava ?

Un'arma letale per sconfiggere la Melodian.


Sentiva di essere vicina alla soluzione, era lì, lì sulla punta della lingua, tutto ciò che doveva fare era afferrarla. Così prese altri tredici libri e li diede alle sue bambole-spia “Cercate qualsiasi informazione sui poteri dei peccati..cercate 'La dama verde'”

Tutti i migliori libri dicevano che era meglio studiare il nemico prima di andare in battaglia, e così lei stava facendo, si era imbattuta in quel termine il giorno prima e dopo un'attenta analisi era riuscita ad identificare l'invidia.

Afferrò il libro più fragile su cui avesse messo le mani e iniziò a leggere..


..Aveva tanti nomi ma 'La dama verde' era quello più comune, anche se spesso si aveva paura anche solo a pronunciarne uno.

Dovunque la dama strusciava il suo manto verde una profonda tristezza sprofondava tra la gente del popolo, seguita subito dall'angoscia, dalla frustrazione, dall'inadeguatezza e dall'invidia..

La figlia della tempesta distruggeva le emozioni di chiunque incontrasse, ne sostituiva i pensieri, le azioni e le parole, annientando tutto ciò che rendeva una persona umana.


Ma ella non è l'unico male a questo mondo, altri dannati camminano su questa landa, creando scompiglio, maledicendo e bruciando con facilità i cuori delle anime buone..


-dagli scritti di Ignotus Pewerell-


*


Albus Potter e Amanda Collins non stavano sognando dei bei prati verdi, o dei campi di girasole dove poter correre con gioia, o un bel cielo stellato; no, loro vedevano immagini di un qualcosa che doveva ancora avvenire..un futuro con un trono di ossa su cui regnava una regina con il mantello verde e ai suoi piedi i due ragazzi erano inginocchiati su un mare rosso sangue..

Svegliati..svegliati e compi la tua missione” la dama sussurrava nella testa della ragazza, per poi passare a quella del ragazzo “Rispondi alla tua signora, umile servitore, ami il futuro che ti attende ?”

Si, mia regina”

Allora aiutami a prendere ciò che mi spetta, risorgi nelle tenebre, rinasci come schiavo del male, Albus Severus Potter !”

Si, mia regina”


*


Tutte le vocine delle bambole si infilarono a poco a poco nella mente della Superbia..

Sentite qua : sette sono i demoni richiamati dall'abisso del male, sette sono i poteri che distruggeranno la vita, se l'ottava fallisce

Sembra una profezia, anch'io ho trovato qualcosa: gli angeli maledetti, hanno poteri sconfinati, dalla seduzione alla distruzione, dall'inganno dell'intelletto a quello della mente, dal furbo tesoriere all'amante dello sfarzo, uno solo non possiede nulla, ma ruba tutto ciò che non gli appartiene

Mia signora sentite questa: Ognuno di essi troverà la sua forza più grande nella sua paura più grande

Erano tutte informazioni utili, e tutto confermava ciò che aveva bisogno di sentirsi dire: loro erano potenti, tutti loro avevano un potere -o più- speciale, e avrebbero avuto modo di svilupparlo attraverso la paura..la loro peggiore paura li avrebbe resi invincibili!

Urgeva una riunione !

Al più presto !

Electra lanciò uno sguardo alle sue bambole-spia e loro corsero fuori dalla biblioteca, alla ricerca di Scorpius, Amadeus, Hallie, Charlotte e Raphael.



*


Raphael fu colto di sorpresa quando una bambola di porcellana si sollevò da terra fino ad arrivare al suo viso. Si rilassò quando quella gli rivelò di essere stata incantata dalla Nott per condurlo in biblioteca, per condividere con lui delle nuove informazioni per vincere il gioco. Come c'era d'aspettarsi fu il primo ad arrivare, sia perché fosse il più vicino -dato che proveniva dall'infermeria- sia perché era quello a cui premeva di più farla pagare a quella pazza della Melodian.. non avrebbe dovuto toccare il suo migliore amico..adesso erano cazzi suoi !



Il ragazzo spalancò la porta corazzata e si diresse a passo spedito verso la serpeverde dai fluenti capelli color cioccolato fondente “Allora ? Come la uccidiamo ?”

Prima devono arrivare gli altri” rispose Electra, senza alzare gli occhi dal tomo che stava leggendo, d'altronde ormai era abituata ai modi di fare del ragazzo.

Col cazzo ! Quella deve morire adesso ! E godrò tantissimo nel toglierle la vita io stesso !”

Ok Mr Iracondo, vediamo che sai fare, mostra la tua forza..arrabbiati !” lo incoraggiò la ragazza -continuando a leggere-.

GUARDAMI QUANDO TI PARLO !!!” urlò il moro lanciando la sedia per aria e sbattendo un solo pugno al centro del tavolo, dove lei si era appoggiata, riuscendo a spezzarlo in due. Afferrò la ragazza per il bavero della camicia e ringhiò “Sono abbastanza incazzato adesso ?” facendo uscire del fumo nero dal naso.

Non abbastanza, il tuo potere è ancora grezzo..un tempo eri un drago, un tempo sputavi fuoco e distruggevi interi villaggi, ora emani solo del fumo”



*


Quando Hallie arrivò a passo di danza, nella stanza destinata alla riunione, non rimase affatto stupita nel vederla sotto sopra, si mise comoda -ergo in posizione da monaco buddista- su una nuvola galleggiante e osservò le pergamene e i libri sparsi sul pavimento.

Una riga in particolare attirò la sua attenzione, come se i suoi occhi fossero stati richiamati all'ordine da una calamita gigante

...dall'inganno dell'intelletto a quello della mente”

La mente era il suo territorio, in meno di un minuto arrivò alla soluzione : illusioni, astrazione della realtà, teletrasporto mentale...

La sua non era mai stata pazzia, si era sempre trattato di un potere.

Il potere di viaggiare attraverso le dimensioni e attraverso la mente, aveva il potere di creare e mostrare i mondi in cui aveva vissuto agli altri.

Il potere di intrappolare i nemici in mondi catastrofici.

Sorrise al Brucaliffo seduto accanto a lei “Fantastico !”

Quasi affatto” rispose il bruco blu lanciandole un po' di fumo addosso.



*


Scorpius Malfoy si rifiutò di seguire quella bambola inquietante, in quel momento stava facendo qualcosa di molto più importante.. stava cercando di distruggere quell'assurda ossessione per quella ragazza.

Non capiva: l'aveva avuta, l'aveva distrutta, non era stato scelto, ma la voleva ancora.

Ad Hogwarts c'erano più di trecento studentesse, perché mai doveva fissarsi su di lei ?

Non osava nemmeno più pensare al suo nome, perché ogni volta che lo faceva il suo corpo reagiva in modo strano.


Lily


Per i mutandoni zozzi di Merlino !

L'aveva fatto di nuovo !

Perché mi fai questo, stupido cervello ?

E quell'organo bastardo all'interno del suo petto l'aveva tradito di nuovo, per che cavolo di motivo sussultava come impazzito al solo pensiero del suo nome ?

Cosa diceva Shakespeare ?


Che cosa è un nome?

Quella che chiamiamo rosa,
pur con un altro nome, avrebbe lo stesso dolce profumo.


Si, ma è con il termine rosa che a una donna brillano gli occhi.

E con il nome Lily danzava il suo cuore.




Quale potrebbe mai essere la più grande paura della lussuria ?

Forse il non essere ricambiati dall'unica persona che si ama ? - pensò la bambola-spia.




**


--Angolo Autrice--


Premetto che siamo quasi alla fine di questa storia.

Mi mancheranno tutti i vostri personaggi,

vorrei davvero poter dire di saper esprimere

ciò che provo per ognuno di loro,

voglio che sappiate che non ho mai rimpianto di aver scelto

questo team, anzi ogni giorno sono sempre più convinta di aver fatto un'ottima scelta.

Spero di essere stata all'altezza dei vostri personaggi

e di averveli fatti amare ancora di più.


Spero che vi sia piaciuto il capitolo,

nel prossimo scopriremo i poteri degli altri oc.

Baci

Gin



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Capitolo 17
*** Armati, o angelo caduto! ***


15

THE CURSE OF SEVEN SINS


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-Armati, o angelo caduto !-



Electra si stava spazientendo, aveva compreso immediatamente tutti i poteri degli altri, ma non aveva idea di quali fossero i propri..

Ah! Quale poteva mai essere il potere del cervello ?

Ogni volta che formulava dei ragionamenti le idee che ne venivano fuori erano sempre banali o inconcepibili, i suoi pensieri si ingarbugliavano tra loro e il suo cervello si metteva in modalità stand by.

In quel momento una vocina sottile e stridula le si insinuò nella mente “Mia signora ? Mr Lussuria non ha voluto seguirmi”

Electra spostò la testa in basso alla sua destra, dove la bambola-spia numero 5 la guardava con le sue orbite vuote, sbattendo le ciglia scure sopra di esse, per assomigliare ad un innocente cucciolo indifeso, per poi aumentare quella sensazione spostando il peso da un piedino calzato di bianco all'altro, facendo sì che le balze del vestitino si muovessero come delle onde in un oceano. Infine sollevò la testolina piena di ricci verso la sua padrona e si scusò, riabbassando il capo -subito dopo- così da mettere in mostra il suo enorme fiocco in testa.

La ragazza rifletté e sorrise alla sua piccolina “Hai idea del perché ?”

Stava spiando una ragazza dai capelli rossi, e si stava maledicendo mentalmente perché continuava a pensare a lei”

La mora sorrise al malessere del suo compagno di sventura per poi riflettere attentamente sulle parole della sua piccola spia..aveva per caso appena detto 'si stava maledicendo mentalmente' ?

Rivolse di nuovo lo sguardo alla bambola e le chiese “Hai sentito ciò che stava pensando ?”

La pupazza annuì con un sorriso tutto denti e scuotendo vivamente la testolina riccioluta.

Poteva mai essere questo il suo potere ?

Quelle bambole erano frutto di una sua magia, -le aveva create con un suo capello e con il suo sangue-, e comunicavano con lei telepaticamente..possibile che quello fosse un potere del suo sangue ?

Da un lato lo trovò un po' deludente, a cosa serviva sentire i pensieri degli altri quando si poteva avere lo stesso risultato con un legilimens ? Sperò che con il tempo avrebbe sviluppato altri poteri.

Dall'altro, almeno era riuscita a scoprire il suo primo potere!


*


Amadeus aprì la porta socchiusa con un piede, poco prima aveva tirato fuori un fazzoletto per toccare la maniglia, ma all'ultimo avendo scoperto che l'uscio era rimasto socchiuso, aveva fatto sparire il suo fedele amico nella tasca esterna della giacca.

Spalancò gli occhi azzurri non appena il caos entrò nella sua visuale, quasi boccheggiò al pensiero della povere che Raphael aveva smosso e fatto volare per aria, e immediatamente la mano scattò alla ricerca della mascherina protettiva anti-gas.

Appena la trovò e la indossò il suo battito cardiaco tornò al ritmo regolare, così come le spalle e i muscoli dorsali contratti si rilassarono visibilmente.


Charlotte spuntò alle sue spalle ed ebbe l'accortezza di non commentare la mascherina del suo migliore amico/futuro sposo, lo tirò per il polsino della camicia -consapevole del fatto che il contatto fisico in un ambiente così pieno di germi l'avrebbe mandato fuori di testa- e si avviò a passo di danza nel fulcro della scena.


Hallie stava seduta su una nuvola... aspetta un attimo, era realmente una nuvola !

Un enorme nube fatta di particelle di acqua condensata..solo che era di colore giallo limone.

Charlotte si bloccò a bocca aperta con lo sguardo scioccato fisso sull'ammasso spumoso galleggiante, facendo si che Amadeus le finisse addosso -dato che fondamentalmente con quella mega maschera over-size non vedeva quasi nulla-.

Hals ?!” riuscì ad emettere quel soprannome per poi balbettare “D-d-dove s-sei s-seduta ? C-c-che co-cos'è quella ?”


La ragazza dai capelli biondi alzò lo sguardo dal libro di fiabe che stava leggendo e con un sorriso rispose “È la mia nuvola, ti piace ? Ho preso spunto da questo manga” disse voltando la copertina di Dragon Ball.

C-come hai..fatto ?”

È il mio potere, forte eh ? Non sono mai stata pazza! Posso viaggiare tra le dimensioni, anche i libri hanno delle dimensioni lo sapevi ?” rispose tutta euforica allungando la mano destra per trasformare la nuvola in un fungo del Paese delle Meraviglie.


Amadeus osservò con attenzione l'amica di Lotti e sorrise pensando a quanto sarebbe stato utile il potere di quella stramba ragazza nella loro futura lotta contro l'invidia.

Poi spostò lo sguardo verso Electra, la quale era intenta nel leggere i pensieri di Raphael, il quale si stava allenando a lanciare il fuoco dalla mano.

Bene sembra che tutti voi abbiate scoperto di possedere dei poteri.. qualcuno sarebbe così gentile da dirci quali sono i nostri ?” esclamò il ragazzo spingendo il tasto per parlare attraverso la maschera.

Credo che sarebbe molto più divertente scoprirlo da soli, Dus” gli rispose Charlotte.



*


Scorpius decise di smettere di fare il bambino pappamolle e di indossare la sua espressione da predatore, che tanto l'aveva contraddistinto in quegli anni, si spostò dall'angolo in cui era nascosto e si mise praticamente davanti a lei. A quel punto iniziò a fissarla spudoratamente, anche e soprattutto quando lei alzava gli occhi nella sua direzione -sentendosi osservata-.


Lily arrossì di rabbia e quasi spezzò la matita che poco prima stava mangiucchiando nell'aula studio.

Dopo tutto quello che le aveva fatto passare osava ancora guardarla ?

Come si permetteva ? Che diritto aveva ?

Proprio adesso che suo fratello era incosciente e che Dox aveva ripreso a parlarle.

Lo faceva apposta ? Amava distruggerle la vita ?

Oh, ma questa volta lei non glielo avrebbe permesso, no..questa volta lei lo avrebbe allontanato.

Gli avrebbe detto chiaro e tondo che lo ripugnava, che l'aveva sempre odiato, che era una persona infima, senza cuore, pudore e anima!

Gli avrebbe detto..

Gli avrebbe detto..che.. che..


Ah, era difficile anche solo pensare sotto quello sguardo incantatore, quegli occhi.. di quel grigio fluido... riusciva a vedere solo quelli, li sentiva molto più vicini di quello che erano in realtà.

Chiuse gli occhi e prese un respiro profondo, ma anche dietro le palpebre riceveva quell'intensa magia.

Sapeva che cosa stava a significare quello sguardo.

Sapeva cosa stava pensando in quel momento “Arrenditi, sei ancora mia” le sembrò quasi di sentirlo sussurrare quella frase al suo orecchio.


Doveva andarsene, doveva uscire al più presto da quella stanza così affollata, quasi non riusciva più a respirare, talmente era forte l'ansia che la pervadeva e talmente erano frequenti i battiti incessanti del suo cuore.

Quel cuore che era stato spezzato da lui, ma che lo bramava ancora.

No, doveva salvaguardare se stessa e fuggire!


Iniziò in fretta e furia a mettere tutto nella cartella, ottenendo non pochi sguardi perplessi per quella foga e quel rumore improvvisi. Se ne fregò altamente di quegli impiccioni e corse quasi letteralmente fuori dall'aula, per fortuna non c'erano professori a sorvegliare quell'aula, altrimenti l'avrebbero redarguita o addirittura punita.


Scorpius la seguì, con la sua andatura sciolta, modulò un passo cadenzato e tranquillo -per non destare sospetti-, ma allo stesso tempo un occhio più attento l'avrebbe sicuramente riconosciuto per quello che era in realtà..un predatore.

Se il passo avrebbe potuto ingannare, lo sguardo lo tradiva, ma per sua fortuna nessuno gli prestò attenzione, in posti come quello l'attenzione la catturava il rumore dei tacchi delle scarpe o l'aria fredda che avrebbe spostato una corsa, non di certo un normale passeggio.


Perciò era salvo, ghignò e si tuffò alla rincorsa della rossa, non appena si fu chiuso la porta alle spalle.


*


Il motivo per cui Astra era sparita dalla circolazione era che doveva restare nascosta, aveva l'obbligo di preservare il suo corpo in un luogo sicuro, dato che il suo spirito si era staccato da esso, per impartire lezioni e infondere potere a quei due piccoli idioti che si era scelta come tirapiedi.

Così, la macabra ragazza aveva fatto una scelta, aveva predisposto tutto per quel viaggio metafisico, posizionando il suo corpo in una bara.

Aveva sempre amato i vampiri e in un momento come quello sentiva la teatralità come una vecchia amica.. una stanza semibuia, illuminata da delle candele, poste intorno a una bara di legno nera, rivestita con interni di velluto rosso.. ridendo l'aveva posta al centro della stanza e vi ci si era sdraiata sopra.

I lunghi capelli grigio perla ricadevano come fili di seta sopra la tunica da strega che aveva scelto per l'occasione, di un verde intenso che piano piano andava scurendosi dalla gonna verso l'orlo.

Le unghie laccate di nero, che spiccavano sulla pelle bianchissima delle mani affusolate, tenevano strette il suo talismano -per così dire-, il ferro di cavallo che portava sempre al collo.

Le palpebre calate sugli occhi grigi e ogni traccia di sangue lontana dal suo viso cereo.

Sembrava morta.

Ma in realtà si trattava solo di un incantesimo che si era auto-inflitta : l'incantesimo della Bella Addormentata.

E chi mai le darà il bacio del vero amore ? Direte voi, beh quando si ama se stessi non ne si ha bisogno. Le sarebbe bastato rientrare nel proprio corpo e la sua anima -per quanto malata e dilaniata che fosse- avrebbe baciato il suo stesso corpo.


Albus era la preda perfetta, la sua mente assorbiva ogni sussurro senza mai chiedere alcuna spiegazione, era così volubile, così prevedibile che Astra ne era quasi entusiasta.

Mentre la mente di Amanda era qualcosa di più complesso, rifiutava gli insegnamenti e a volte si ribellava, dopotutto le sue origini erano fenomenali, qualcosa doveva pur aver ereditato dal gran maestro, ma malgrado tutto alla fine diveniva succube anch'essa.



*


Charlotte saltellò come una bambina davanti alla calza della befana, quando finalmente riuscì a utilizzare il suo potere. L'aveva letto -o meglio trovato- in uno dei libri sul pavimento, ovviamente si era subito cimentata nella ricerca del libro perfetto -dopo che gli era stato indicato il mucchio da Electra- mentre Amadeus aveva spalancato gli occhi e inorridito aveva scosso la testa così tante volte che Hallie si era chiesta se l'avesse svitata dal collo. Quindi Lotti, animata da un desiderio irrefrenabile di sapere quale fosse il potere che la rendeva speciale, aveva lavorato per entrambi..dopo tutto erano -e sarebbero sempre stati- una squadra.

Finalmente, dopo aver provato per ore, ci era riuscita, aveva creato un'altra Charlotte.. si era moltiplicata!

L'idea finale che aveva attivato il potere era stata di Dus, il quale le aveva rubato la borsetta -con le sue scorte essenziali per la sopravvivenza giornaliera- e si era spostato dall'altra parte della biblioteca “Coraggio, vieni a prenderla!” aveva sorriso beffardo.


A quel punto le orecchie avevano cominciato a fischiarle e le mani a tremare, finché la vista iniziò a sfocarsi, per poi sdoppiarsi e alla fine si venne a creare una sua copia.


Moltiplicazione” aveva affermato Electra annuendo a se stessa, della serie: si, avevo ragione!



Dus era rimasto a bocca aperta, nel vedersi spuntare la sua futura ragazza davanti agli occhi, era così scioccato che si era persino tolto la mascherina per vedere meglio. Poi aveva voluto accertarsi che non si trattasse di un'illusione e aveva tastato la faccia di quella copia di Lotti. A quel punto Scorpius decise di fare la sua entrata plateale -con un ghigno vittorioso sulla faccia- e farsi notare esclamando “Toccale le tette, vedi se sono vere anche quelle” guadagnandosi un'occhiata di sdegno da tutte e tre le ragazze, mentre un confuso Amadeus caduto nel tranello aveva allungato un dito verso il petto della ragazza.


A quel punto Charlotte, col volto in fiamme, si era messa ad urlare e altre sue copie iniziarono a schizzare per tutta la biblioteca.

Scorpius e Raphael si erano accasciati a terra per le troppe risate, mentre Hallie, Electra e Kailey avevano messo su un broncio lungo fino al soffitto.


A quel punto tutte le Charlotte cercarono di acchiappare Amadeus, che nel frattempo era tornato in se e si stava osservando il dito con occhi spiritati.

Giuro che sei morto Geizhälse!” esclamarono tutte le Charlotte contemporaneamente.

Dus iniziò a correre e ad un tratto svanì.


Tutti rimasero interdetti a fissare il punto dove un secondo prima c'era il ragazzo e il secondo dopo era sparito.

Dove diavolo è andato ?” aveva chiesto Hallie con il suo solito tono stralunato.

Poi tutte le Charlotte iniziarono a chiamarlo “Duus..Dus !”


E lui rispose a pochi metri di distanza dal punto dov'era sparito prima, solo che il suo corpo era sparito.

Invisibilità” sentenziò Electra.




**


--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !

Innanzitutto vi ringrazio per essere ancora qui !

Spero di essere stata all'altezza delle aspettative

e così questi sono i loro poteri,

d'ora in avanti i ragazzi si alleneranno per svilupparli al meglio.


Spero che vi sia piaciuto il capitolo,

Baci

Gin


p.s. La descrizione della bambola è stata ideata da Phebe Junivers.

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Capitolo 18
*** Ancora tu ***


16

THE CURSE OF SEVEN SINS


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-Ancora tu-


La chioma rosso fuoco della ragazza si muoveva come impazzita, attorno alle curve della sua padrona, sbattendo da una parte all'altra del suo viso e sui muri rocciosi dei corridoi che si stava lasciando alle spalle, sembrando animata di forza propria, come i mitici serpenti di Medusa. D'altronde come poteva essere diverso se la sedicenne aveva preso un'andatura assolutamente in-consona per un posto come Hogwarts ? Se fosse finita tra le grinfie di Gazza sicuramente avrebbe fatto perdere alla casata Grifondoro una montagna di punti. Ma in quel momento non poteva importarle di meno della coppa delle case, lei doveva fuggire, doveva evitarlo, scappare dal suo sguardo e fondamentalmente da se stessa. Da quella piccola parte di lei che sospirava ancora nella scia del suo profumo, quella che si perdeva nell'annusare l'aria, come uno snaso che annusa l'oro, e che spingeva il suo cuore a battere più rapidamente in sua presenza.

Basta – si disse – è storia vecchia, archiviata !

Si girò per controllare -per l'ennesima volta- che non la stesse seguendo, prima di fermarsi un secondo per riprendere fiato, dato che -sebbene giocasse a quidditch- stava correndo da quella che le sembrava un'eternità, era stanca sia fisicamente che emotivamente.

Chiuse gli occhi, appoggiando il capo al muro e aprendo leggermente le labbra per favorire la circolazione dell'ossigeno nei suoi polmoni.

Si rilassò per circa mezzo secondo prima di riprendere il cammino.


Siamo di corsa a quanto pare” la voce melliflua le arrivò prima della visione di lui, mollemente appoggiato al muro, con i capelli biondi che gli incorniciavano il volto e le punte di alcuni ciuffi che gli coprivano gli occhi argentei.

La rossa si bloccò immediatamente, rimanendo muta per qualche secondo, mentre il rombo del suo cuore le invadeva le orecchie e dei fremiti sconosciuti le facevano salire la pelle d'oca sulle braccia.

Lily spostò lo sguardo a terra “Non so..a cosa ti riferisci, stavo solo..”

Scappando da me ?” suggerì Scorpius con un sorriso sfrontato.

Lei girò di scatto lo sguardo, animato da quel fuoco che risiedeva in tutti i Potter “Non sei il centro del mio mondo, sai ?”

Forse no, ma ci sono sicuramente vicino”

Sempre il solito presuntuoso” rispose lei con tono acido.

Rimanere sempre fedeli a se stessi è il motto non ufficiale della mia famiglia”

A quel punto la ragazza decise di battere in ritirata, la conversazione non stava volgendo a suo favore e il suo cuore sembrava voler stare dalla parte del nemico “Beh, ci si vede.. ho..ho mille cose da fare” disse schizzando via per la sua strada.

Ma il biondo non aveva alcuna intenzione di farsela scappare nuovamente, così le afferrò il braccio e le si avvicinò così tanto da riuscire a sussurrarle nell'orecchio “Aspetta, dove credi di andare ?” per poi passarle il braccio destro attorno alla vita, così da avvolgerla completamente.

Lily sentì crollare tutti i muri che aveva costruito in quei mesi di solitudine, sentiva il petto caldo di Scorpius avvolgerle la schiena e scaldare il suo cuore, e tutto ciò che avrebbe voluto sarebbe stato girarsi e fiondarsi tra le sue braccia.

Ma non era possibile.

Semplicemente lei non poteva permettersi di cadere di nuovo preda di quella passione irrazionale e irrefrenabile che li aveva incastrati in passato.

E questa volta aveva ancora di più da perdere..se un tempo avesse pensato che la sua storia con Dominx Cades fosse stata la cosa più importante per lei, adesso sapeva per certo che la cosa più importante era lei stessa.. adesso che aveva ritrovato se stessa non poteva perdersi di nuovo.

Così si girò e si scostò, -o per lo meno ci provò- riuscendo a mettere un braccio steso tra i loro corpi, sussurrando “No, devo andare”

Perché ?” chiese lui con vice roca e sensuale, mentre le accarezzava la mano che la ragazza aveva appoggiato sul suo petto per distanziarlo da lei.

Perché tra noi non ci può essere nulla di tutto questo”

E perché mai ?” continuò a chiedere imperterrito, cercando di farle gli occhi dolci.

L'hai detto tu quel giorno” rispose lei colta da un lampo di genio, forse sarebbe stata la carta vincente.

Scorpius sapeva esattamente a quale giorno si riferisse, e come avrebbe potuto dimenticarlo ? Il giorno in cui tutto era andato in frantumi..la sua storia con Lily -sempre che si possa chiamare storia una relazione clandestina-, la sua amicizia con Dox.. i loro cuori..

Hai detto: Non sono la seconda scelta di nessuno.. e poi ora che non sei più il frutto proibito non hai più niente di interessante” continuò Lily.

Lui rifletté per qualche minuto, facendo calare sull'intero corridoio un silenzio assordante, poi alzò gli occhi e li puntò dritti verso quelli di lei “Sono stato un idiota”

Lily rimase sbalordita, mai avrebbe immaginato di sentirlo affermare qualcosa del genere. Infatti non seppe cosa rispondere, semplicemente lo fissò a bocca aperta.

Scorpius le fece un mezzo sorriso, uno di quei sorrisi imbarazzati e assolutamente teneri che nessuno aveva mai visto spuntare sulle labbra di quel serpeverde. Probabilmente la mascella le sarebbe caduta in quel momento, ma qualcosa la spinse a ribattere ad un filo di voce “Che cosa è cambiato, allora ? Sono diventata interessante ?”

A quel punto il ragazzo le si avvicinò di nuovo, tenendole la vita con il braccio sinistro e alzandole il mento con il destro, prima di dirle “Tu lo sei sempre stata” e poi confermare la sua affermazione con un bacio.

Un bacio completamente diverso da quelli che le aveva donato in passato.

Un bacio pieno di promesse e di scuse mai pronunciate.

Un bacio dolce, lusinghiero, che racchiudeva un segreto che apparteneva solamente a loro.


*


Summer stava trotterellando allegramente per i corridoi di Hogwarts, era appena passata dalle cucine per farsi dare della carne al sangue per Milo, il cucciolo di grifone di Louis, che ormai tanto cucciolo non era più dato che pesava una tonnellata, ma per il suo padrone era come se fosse appena uscito dall'uovo. Nessuno aveva fatto caso al cambiamento della Corvonero, d'altronde con tutti i complotti e i casini in cui si erano ritrovati alcuni degli studenti era naturale che nessuno investigasse sulla cosa. Anche perché da fuori Summer sembrava solamente la tipica ragazza innamorata, dato che Louis sapeva sfruttare bene le sue carte cercava sempre di starle vicino, per impedire che l'incanto Veela potesse esaurirsi, e ovviamente la trattava come se fosse la sua fidanzata. Sotto sotto al ragazzo andava più che bene la cosa, d'altronde in passato si era spesso soffermato a pensare alla ragazza in un modo molto diverso dalla semplice amicizia, per cui si riteneva soddisfatto della situazione, e nei momenti in cui la colpa gli gravava sulla coscienza si diceva che era per il bene di tutti e tre -soprattutto per il bene di Milo-.

Uscì dalla porta principale del castello, come se stesse andando a trovare il vecchio custode, quando all'ultimo deviò la sua traiettoria per infiltrarsi nella foresta oscura. Saltellò per tutta la durata del tragitto, che ormai conosceva perfettamente, e se gli alberi avessero avuto il dono della parola l'avrebbero scambiata per una giovane parente di Luna Lovegood, ma anche loro non avrebbero mai saputo che quel comportamento era totalmente estraneo alla vera Summer.

La ragazza dopo poco si ritrovò davanti un bestione alto tre metri, la prima cosa che le saltò all'occhio fu la vista delle due zampe anteriori con gli artigli e le fattezze di quelle di un'aquila, in seguito vide quelle posteriori da leone e dalla sua posizione capì che in quel momento Milo si sentiva a metà tra una sfinge e un gatto, soprattutto quando chinò il capo d'aquila per ricevere una carezza e le gracchiò un saluto riconoscente quando ottenne anche il suo cibo preferito.

Milo si sdraiò a terra e posò tutto il suo grazioso corpo da leone tutto di botto, facendo così tremare tutta la terra circostante e cadere inevitabilmente Summer a terra, ma la ragazza invece di arrabbiarsi con la creatura si mise a ridere e gli si avvicinò per dirgli “Sei sempre il solito, prima o poi finirai per schiacciarmi con la tua delicatezza” poi gli accarezzò il pelo e affondò il viso nel manto dorato “Ti voglio bene cucciolotto”.


*


Amanda era sveglia, ma non aveva alcuna intenzione di palesarlo al mondo intero, così tenne gli occhi chiusi nella speranza di avere ancora un po' di tempo per chiarirsi le idee. La testa le vorticava, dato quello che aveva passato era pure normale, ma continuava a sentire quella maledetta voce impartirle ordini, obbligare il suo corpo ad attuare quei piani malvagi, e a non rispondere ai suoi comandi.

Odiava tutto questo, si sentiva intrappolata nel suo stesso corpo, sentiva una specie di barriera che separava il suo volere e la sua stessa anima da quello che il suo corpo voleva fare. E l'unica cosa che riusciva a comandare era quella di restare immobile e fingersi addormentata, avrebbe fatto qualsiasi cosa per impedire la vittoria della Melodian, ma sentiva di star perdendo lentamente la forza d'imporsi, come se stesse allentando la stretta di una mano su una spada, sentendola tremare e piano piano diventare così molle da lasciar cadere l'arma a terra.. mentre il rombo secco del ferro sull'asfalto decretava la fine della sua volontà.


Amanda aprì gli occhi e la prima cosa che mise a fuoco fu una chioma rossa china sul suo letto, chiuse e riaprì le palpebre per abituarsi alla luce a neon dell'infermeria, così da vedere interamente l'immagine sfocata di poco prima. Lei conosceva quella ragazza seduta sulla sedia accanto al letto, era la sua problematica migliore amica, che come al solito doveva essersi appena cacciata in un guaio, dato che si stava torcendo le mani e si stava facendo sanguinare il labbro, talmente tanta era la forza che ci stava mettendo nel morderlo, senza contare ovviamente lo sguardo perso in chissà quale casino.

Se la vera Amanda avesse potuto parlare, in quel momento avrebbe dato un sonoro schiaffo a Lily Potter, le avrebbe raccontato per filo e per segno ciò che era successo e ciò a cui involontariamente erano incappati lei e suo fratello. L'avrebbe messa al corrente del gioco che i peccati stavano facendo, obbligandola a rimettere la testa a posto e a non farsi distrarre dai sentimentalismi. Le avrebbe detto che erano in guerra e che qualcuno avrebbe dovuto proteggere gli innocenti e gli ignari... ma soprattutto le avrebbe detto qual era il piano della Melodian, ma purtroppo la vera Amanda era imprigionata da una barriera invisibile nella sua mente, e quella che la rossa si trovava davanti era uno strumento da guerra.


Ehi” esordì la castana con voce flebile “mi sono persa qualcosa di interessante ?”

Lily si risvegliò e con un sorriso emozionato le si fiondò addosso, abbracciandola con una morsa da koala “Le solite stronzate, non ti preoccupare.. come ti senti ? So che è una domanda idiota ma te la faccio lo stesso”

Beh in questo momento ho sete” rispose con un sorriso.

Sete. Capito” disse la rossa alzandosi di scatto per riempire il bicchiere d'acqua che l'amica aveva sul comodino, prima di aiutarla a berlo. La osservò attentamente in silenzio prima di chiederle “Te la senti di parlare con gli Auror ? Sono qui fuori”

La castana annuì e disse “Falli entrare”


*


Raphael si sentiva vivo, esaltato, era riuscito per la prima volta a combinare qualcosa di buono con la sua rabbia, aveva appena fatto nascere dal nulla una palla di fuoco, che ancora in quel momento stava girando sospesa nell'aria sopra la sua mano destra, ed il moro la stava ancora osservando affascinato. Un sorriso spontaneo gli spuntò tra le labbra e nulla avrebbe potuto portarglielo via -tranne ovviamente l'apparizione della Melodian, ma probabilmente non l'avrebbe neanche notata se fosse entrata dalla porta, dato che aveva gli occhi puntati nel fuoco-.

In quel momento si sentiva padrone della propria maledizione, era tentato di scrivere una lettera ai suoi fratelli -che sentiva di rado- per vantarsi della sua vittoria personale e indurli a smetterla di combattere la loro natura con quelle stupide pozioni inibitorie, amuleti e bracciali. Finalmente aveva capito che nessuno di quei corsi contro la rabbia avrebbe mai potuto funzionare per loro, erano fatti di fuoco e nessuna goccia d'acqua avrebbe potuto spegnerli. Ma come al solito ogni volta che gli venivano in mente Gabriel e Micheal spuntava sempre l'ombra di suo padre ad avvolgere i suoi fratelli, Lucas Chandler, con i suoi occhi freddi e distanti -che lo giudicavano per ogni cosa passata- e con la sua assurda convinzione del fatto che lui non abbia mai veramente cercato di combattere i suoi demoni. La felicità improvvisa che lo aveva colpito sparì così com'era arrivata e venne sostituita dal rancore che provava per quell'uomo odioso che non era mai riuscito ad amarlo, perché troppo simile alla moglie che aveva perso. Proprio lui chiamava il figlio 'codardo' quando non era stato capace di riprendersi la donna che amava dalle spire del suocero, certo Atthicus Harringthon era un uomo potente e un influente membro del Wizengamot, ma l'amore avrebbe dovuto essere più forte.

Quante volte si era chiesto come stesse la donna che l'aveva messo al mondo ?

Quante volte aveva sperato di poterla rivedere nei suoi sogni ?

Quante volte l'aveva immaginata rinchiusa nella torre di Harringthon a pregare la Luna per rivedere i suoi bambini ?

Un urlo proveniente da Charlotte Cupidé lo risvegliò dai suoi incubi mentali e si accorse di avere entrambe le braccia in fiamme.

La rossa lo stava guardando allarmata, tanto che aveva dimenticato di schermare la mente contro gli attacchi di Electra, che prese possesso dei suoi pensieri, ghignando malignamente.

Tranquilla, non sento alcun dolore” disse Raphael scrollando le mani e ricreando la sfera di fuoco.


In quel momento un boato catturò la sua attenzione, -e quella di tutti gli altri- e sebbene all'inizio credette che fosse stato un altro degli esperimenti della Redford, dovette ricredersi quando vide spuntare una zazzera di capelli castano scuro e due occhi verde smeraldo che potevano appartenere solo a quel pazzoide del suo migliore amico “ALBUS ?!” esclamò incredulo, trasformando involontariamente la sfera di fuoco in cenere.

In carne ed ossa, Chandler.. che si dice ?” rispose il moro, prima di essere soffocato nell'abbraccio del suo migliore amico.

Oh, un sacco di cose in realtà.. ma che vuoi saperne tu, ti sei fatto una dormitina niente male, eh ?” scherzò Raf stritolandolo, non lo avrebbe lasciato andare per un bel pezzo.

Poi cambiò tonalità di voce e gli chiese “Ricordi qualcosa ?”

Albus scosse la testa e rispose “Mio padre e gli altri Auror mi hanno già interrogato, ma non so niente”

Improvvisamente entrambi si ritrovarono a terra, sovrastati da un tornado di capelli neri, da cui spuntarono un paio di enormi occhi azzurri che li fissarono sorridenti, mentre li stava abbracciando come una mamma koala.

È sempre bello rivederti Kay, i lottatori di sumo ti fanno un baffo” esclamò Albus con voce sofferente perché soffocata dalle braccia e dalle gambe dei suoi migliori amici.

Beh qualcuno deve fare l'uomo tra noi tre.. ci mancava poco che vi mettevate a piangere come delle donnicciole”

Chi me l'ha fatto fare di diventare amico tuo, Brooms ?” borbottò Raf.

Sei stato costretto ovviamente.. avevi una scelta, seguire me verso la via della salvezza o essere beccato da Gazza, direi che hai fatto quella giusta” esclamò lei ridendo e iniziando a sollevarsi per lasciarli respirare.



**


--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !

Si, lo so che sono in un ritardo mostruoso,

ma non sono riuscita a creare qualcosa di accettabile fino adesso,

perciò vi chiedo perdono in ginocchio.

So soprattutto che succede ben poco e di non aver messo alcuni personaggi,

ma non potevo farlo diventare di dieci pagine.

Vi ringrazio per essere ancora qui, per aver letto, recensito

e inserito tra preferite/seguite/ricordate questa fanfic :)


Spero che vi sia piaciuto il capitolo,

Baci

Gin


p.s. Phebe sei contenta ? Ho scritto abbastanza su Lily e Scorp ?

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Capitolo 19
*** Guardami per davvero ***


18

THE CURSE OF SEVEN SINS


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-Guardami per davvero-



Una chioma ondulata color castagna aprì il passaggio segreto che portava nella stanza che un tempo aveva considerato come preferita, segreta e solamente sua, Amanda entrò silenziosa come un gatto, oltrepassando una specie di bolla magica che le consentì di tornare in sé, osservò il ragazzo dai capelli neri che stava preparando l'occorrente per far vincere quella battaglia alla ragazza che odiava “Non voglio farlo” esclamò buttandosi sul divanetto nero.

Albus si girò, incatenò lo sguardo smeraldino al suo e disse “Nemmeno io”

Lei allungò il braccio destro e gli fece segno di avvicinarsi “Allora ti prego troviamo un modo per liberarci di lei” disse la castana con la voce spezzata dalle lacrime che le scorrevano sulle guance “Se solo ci guardassero davvero scoprirebbero la verità” singhiozzò istericamente tra le braccia di lui, che le si era seduto accanto.

La scopriranno troppo tardi” rispose lui con la voce abbattuta mentre la stringeva a se e le accarezzava la folta capigliatura “Mi costa molto ammetterlo, ma la sua idea è stata geniale”

Orribilmente geniale, è una fottuta volpe malvagia, LA ODIO!” aggiunse lei con rabbia.

Già, anch'io..”

Dobbiamo trovare il modo di avvisarli, ci dev'essere!”

Potremmo nasconderci qui, non uscire più” disse lui mogio, prima di illuminarsi e capire di aver avuto un'idea intelligente “Pensaci ! Qui dentro la sua magia non funziona, potremmo restare qui e il suo piano non funzionerebbe !”

Ho paura che ci possa trovare ugualmente, e che abbia un piano B peggiore del piano A”

Sicuramente ci punirebbe, ma non ho paura di soffrire...sei con me ?” disse tendendole una mano come per suggellare un patto.

Siamo grifondoro, no ? Noi ci sacrifichiamo per coloro che amiamo” esclamò lei stringendogli la mano.

Allora è fatta!” esclamò sorridendo Albus.

È deciso ci ribelliamo!” rispose entusiasta, contagiata dall'euforia del compagno.

E poi non sarà così terribile come sacrificio” disse osservando tutta la stanza nella sua pienezza: superato l'ingresso dov'erano seduti loro, c'era una parete piena di libri sulla destra, una piena di cianfrusaglie vecchie di secoli e piante rinsecchite sulla sinistra, un letto matrimoniale a baldacchino con le tendine verdi velate, e la porta di un bagno.

È un bel posto” disse lui controllando la scorta di cibo nella dispensa dell'ingresso.

Mi verrà la claustrofobia” disse contemporaneamente lei con voce malinconica.

Non fare la melodrammatica o potrei pensare di avere una discendente di Mirtilla Malcontenta invece che della stirpe segreta di Tosca Tassorosso e Salazar Serpeverde”

La ragazza divenne rossa di rabbia “Ti avevo detto di far finta di non saperlo ! Non è una bella cosa!”

Stai scherzando ? Mezza scuola appartiene a te ! È una figata!”

Lei lo fulminò con gli occhi verdi ridotti a due fessure e sibilò “Stupido Potter!”

Lui si girò lentamente e cercò il suo perdono “Scusami, non dovevo” alzando le mani in segno di resa e cercando di convincerla con la sua espressione da cucciolo bastonato.

Lei si girò sdegnata, alzando il naso verso l'alto e cercando di ignorarlo si avvicinò alla zona letto.

Lui le corse dietro e cercò in tutti i modi di abbracciarla “Daai, mi perdoniii ?” con la voce da bambino petulante.

Smettila di fare l'idiota e levami le mani di dosso” disse scacciando più volte le mani che l'avevano stretta in un abbraccio.

Lui smise di giocare e quando riuscì ad avvicinarla a sé la strinse forte “Sono stato stronzo, scusami..”

Sai che mi fa soffrire perché hai tirato in ballo quella storia ?”

Non volevo farti soffrire.. non ci ho pensato..volevo solo evitare di pensare..i miei migliori amici stanno per affrontare una battaglia e io non potrò essere con loro, anzi se usciremo da questa stanza potrei essere io quello contro cui combatteranno”

Amanda sentiva i battiti irregolari e frenetici di Albus rimbombare nel suo petto come se anche il suo cuore volesse parlare con quello di lei, ma una parte della sua mente scambiò quei battiti per un'altra cosa, così disse “Sei preoccupato all'idea di combattere contro di loro perché sono i tuoi migliori amici o perché sei innamorato di Kailey ?”

Lui si scostò di poco e la guardò stupefatto “Cosa ?”

Amanda si guardò i piedi e si morse l'interno della guancia per l'imbarazzo, non avrebbe dovuto chiederlo, doveva tenere la bocca chiusa.

Perché pensi che sia innamorato di lei ?” disse Al sollevandole il mento con la mano destra.

Io..non lo so..ecco.. diciamo che l'ho sempre pensato, eravate sempre insieme”

Non so come la consideri Raph ma per me è sempre stata alla stregua di una sorella, è solo un'amica.. la mia migliore amica”

Lei non aveva idea di cosa rispondere -nè cosa quella risposta comportava per il suo cuore- così farfugliò “Ah, ok”

Non sarai gelosa ?”

Amanda sgranò gli occhi e sputò “CHI IO ? Gelosa pfff”

Perché non ne hai alcun motivo” lei lo fissò confusa “L'unica per cui provo qualcosa.. sei tu..sei sempre stata tu”

Ma, questo..questo non ha senso tutte le volte che venivo a stare da voi, durante l'estate, non mi filavi di pezza!” esclamò confusa.

Lo so, ho perso tutto quel tempo a starti lontano perché mi dicevo che eri troppo piccola per me” ammise Albus per poi venire interrotto.

Sono solo due anni, Albus”

Lo so, ma essendo la stessa età di mia sorella ho avuto una concezione distorta della cosa”

Sei matto come un cavallo, Potter” disse lei, scuotendo la testa, prima di baciarlo.

Il ragazzo ricambiò e approfondì il bacio, stendendosi sul letto, tirandosela addosso -mentre nella sua testa avveniva un balletto scoordinato di ippogrifi che facevano il tifo per lui-.

Baci maledettamente bene, Collins”

Lei, ancora intontita e frastornata dalle sensazioni che le sue labbra le avevano inviato in tutto il corpo, rispose dopo qualche istante “Non posso dire lo stesso di te, Potter”

Un lampo divertito passò negli occhi verdi di entrambi e lui rotolò sul letto, schiacciandosi addosso a lei “Ah davvero ?” prima di farle il solletico.

Amanda resistette fino a che lui non trovò il suo punto debole, l'incavo tra il collo e la spalla, dove lui si concentrò e lei implorò pietà.

Basta..basta..ti prego”

Come bacio ?”

Lei trattenne le labbra per evitare di farlo vincere e lui ricominciò l'attacco.

Ahhhh benissimo !!” strillò tra le risate, lui si bloccò e la ricompensò con un altro bacio da perdita di battiti.


*


Dus quella mattina schizzò fuori dall'aula di pozioni come un razzo dei Tiri Vispi Weasley, gridando a chi cercava di fermarlo “È il giorno dei biscotti !!” il che confondeva ancora di più tutti quanti, dato che in sala grande non c'era nemmeno l'ombra di un biscotto.

Ma Louis Weasley, che conosceva bene le pazzie del suo compagno di stanza, rincuorava gli animi di tutti dicendo che riguardava la Cupidé.

E si sapeva che quando si parlava di quei due messi insieme era meglio farsi gli affari propri, perché altrimenti si finiva male, bastava ricordarsi di Samuel Crowford che per separare i due durante una litigata c'aveva guadagnato una visita di due settimane da madama Chips per l'infortunio all'occhio e la gamba rotta.

Ogni anno, il 14 marzo, come voleva la tradizione, Charlotte Cupidé si faceva spedire delle vagonate di varietà di biscotti dai bistrot più famosi di tutte le città d'Europa, e Amadeus -che di solito non faceva troppo caso al cibo- correva al rapporto come un soldatino con la bava alla bocca per ricevere la sua porzione.

Lotti, Lotti! Non sono in ritardo, vero ?” esclamò vedendola seduta sulla loro panchina, mentre rallentava l'andatura della sua corsa sfrenata.

Riprese un attimo di respiro appoggiandosi con le mani sulle ginocchia, per poi sollevare la testa biondo rame e osservare ciò che lo circondava.. ovvero una landa desolata -nella sua testa poté vedere la balla di fieno dei film Western passargli accanto- “Dove..dove sono i biscotti dell'amicizia ?” chiese con uno sguardo e un tono di voce da cucciolo bastonato.

Sto ancora aspettando le tue scuse, Amadeus” rispose la rossa con un tono acido.

Non ci credo, sei ancora arrabbiata ? Ma te l'ho detto mille volte! Non so cosa mi abbia preso, ero stato mezzo soggiogato ne sono certo! E poi mi hai preso alla sprovvista, non me l'aspettavo!”

Queste a casa mia non sono scuse” lo rimproverò battendo il piede come una coniglietta arrabbiata.

Io..io..mi-mi dispiace”

Adesso l'hai detto solo perché te l'ho chiesto io” lo riprese incrociando le braccia al petto.

No, mi dispiace veramente..non so perché l'ho fatto, ma non avrei dovuto”

No infatti! E sai cosa mi ha dato più fastidio ?” lo interrogò lei, ma allo sguardo confuso di lui proseguì “Il fatto che tu mi abbia toccata davanti a tutti! Hai idea di quanto sia stato umiliante per me ? No, è inutile che tu lo dica, sei un MASCHIO dopotutto, tu non puoi capire!”

A quel punto le prese le mani e la guardò dritta negli occhi “Io, Amadeus Pluto Geizhälse, sono un maschio idiota che non merita la tua amicizia, ma ti voglio bene e per questo mi scuso per la mia coglionaggine”

Charlotte lo guardò arricciando le labbra, come se lo stesse valutando e poi annuì mormorando “Mhm, può andare”

Probabilmente se non fosse stato il giorno del loro anniversario dell'amicizia Dus avrebbe risposto: Può andare ? Stai scherzando spero ?! Mi sono appena prostrato ai tuoi piedi e tu farfugli un può andare ?

Ma Amadeus teneva troppo ai biscotti dell'amicizia perciò passò sopra e l'abbracciò in silenzio. Per poi mormorare con una vocina piccina picciò “Davvero non mi hai portato i biscottini ?”

Certo che te li ho portati” rispose lei tirandone fuori uno alla cannella dalla pochette, mettendoglielo direttamente in bocca.

Mhm..buoviffimo” commentò ingozzandosi e strusciandosi contro di lei come un gatto che fa le fusa. Charlotte arrossì quando per sbaglio la guancia di Dus le sfiorò un seno, ma non disse niente perché una strana sensazione di calore si irradiò in lei, facendole battere il cuore più velocemente. Rimase rigida per lo shock e poi decise di ignorare quello strano avvenimento. Tirò fuori la bacchetta ed eliminò l'incantesimo d'illusione che aveva lanciato al tavolo dei biscotti.

Dus si bloccò e boccheggiò davanti a tanto ben di Merlino “Oh, Lotti..ti amo!” disse baciandole una guancia prima di precipitarsi al tavolo.

Lei divenne ancora più rossa di prima e si morse un labbro per concentrarsi ed imporre al suo cuore di smetterla di correre in quel modo. Si alzò e si sedette al tavolo imbandito, prima di versarsi il tè e di prendere i pasticcini.

Visti da fuori i due sembravano essersi scambiati i ruoli, la ragazza era calma e controllata, mentre il ragazzo era frenetico e rapace.. a volte anche le cose più assurde capitano.


*


Electra era inquieta, aveva la sensazione che tutto quello che aveva fatto per prepararsi -e preparare gli altri- a combattere non sarebbe bastato. Aveva quel senso di oppressione alla bocca dello stomaco che le faceva tremare le ginocchia e considerando l'ansia, che la faceva respirare a tratti, si sentiva come una pezza usata.. stava per andare in pezzi e la cosa peggiore era che nessuno sarebbe stato lì, accanto a lei, per riaggiustarli.

Scivolò con la schiena lungo il muro di un corridoio qualsiasi, con lo sguardo perso nel vuoto della sua mente, fino a che non toccò il freddo pavimento di pietra con il sedere.

Avrebbero perso, se lo sentiva, e sebbene razionalmente comprendeva la cosa, il suo cuore e il suo corpo non volevano accettarla.

Sospirò prendendosi la testa tra le mani.

Cosa le stava accadendo ? Non era da lei quel comportamento da perdente, non era lei quella che si disperava perché non riusciva in qualcosa, lei era la n.1, la ragazza più intelligente della scuola..

Ele, eccoti qui ti stavo cercando!” disse una voce in fondo al corridoio.

Zabini non rompere, non ho tempo da dedicarti” sospirò la mora.

Imparerai mai a chiamarmi per nome ? Non è difficile sai ? Si può sapere perché mi odi tanto ? Non sarà mica per quella storia di dieci anni fa ?!” disse il ragazzo sedendogli accanto.

La Nott alzò la testa -lasciando da parte i pensieri sulla sua imminente morte- e sbuffò dal naso per l'irritazione che le procurava l'incredibile capacità che aveva quel ragazzo di trattare argomenti così importanti con così poca delicatezza “È esattamente per quello! E poi sono passati otto anni e ventisette giorni, NON dieci anni!”

Cacchio mi sono perso l'anniversario ?” scherzò Jason tentando di strapparle un sorriso -cosa che non avvenne ovviamente-.

Vedi ? E poi mi dici perché non ti sopporto! Sei fastidioso, petulante e-”

Straordinariamente bellissimo, incredibilmente sexy e con uno sguardo magnetico che ti fa venire l'acquolina in bocca..si lo so non ti scomodare” la interruppe sorridendo da marpione.

Lei scoppiò a ridere “Quanto sei scemo!”

Lui sorrise ma poi si fece serio “Mi dispiace per come mi sono comportato quel giorno, non avrei dovuto trattarti in quel modo”

Lei deglutì e voltò lo sguardo verso il corridoio, sussurrando“Eri un bambino”

Un bambino stupido” aggiunse lui energicamente.

Su questo non sei cambiato molto” borbottò la riccia.

Lui aggrottò le sopracciglia formando una ruga di preoccupazione in mezzo alla fronte “Invece si, sono cambiato anche se tu non te ne sei mai accorta” appoggiò la testa al muro e osservò distrattamente il quadro sulla parete di fronte “Eri la bambina più bella che avessi mai visto, volevo venire a giocare a casa tua solo per vederti arrampicare sulla quercia rossa, quando salivi il vento muoveva i tuoi capelli boccolosi facendoli sembrare leggeri e morbidi come la seta anche da lontano”

Lei lo fissò sorpresa, con le labbra leggermente dischiuse, per la prima volta dopo anni stavano chiarendo e soprattutto lui le stava parlando a cuore aperto.

Cercavo sempre di darti fastidio mentre leggevi i tuoi libri lì sopra..e quando quel giorno ti presi al volo -dopo averti fatto perdere l'equilibrio- non riuscii a non baciarti...volevo che il mio primo bacio fosse con te” ammise voltandosi e guardandola negli occhi castani, con la sincerità nella voce e negli occhi azzurri.

Allora perché mi hai detto quelle cose orribili dopo averlo fatto ?” sussurrò Electra.

Avevo paura di un tuo rifiuto, nella mia mente mi ero immaginato già la scena in cui tu mi urlavi contro e raccontavi tutto a tuo fratello, da piccolo ero un po' intimorito da lui, sai..quindi era meglio rifiutarti e far finta che fosse stato un errore piuttosto che essere rifiutato da te”

Quanto sei bacato! Lo sai che cosa mi era stato detto il primo giorno che ti incontrai ?”

Lui scosse la testa e lei continuò imitando la voce di suo padre “Cara, oggi verrà qui un signore, un caro amico di famiglia, con suo figlio, trattalo bene perché un giorno sarà tuo marito”

Lo sapevi ?” chiese incredulo, a lui l'avevano detto al compimento dei suoi undici anni, qualche mese dopo che lui aveva rovinato tutto.

Annuì “L'ho sempre saputo”

Lui scoppiò a ridere incredulo “E meno male che mi ignoravi e dicevi che tra noi non ci sarebbe mai stato nulla..credevo che non te l'avessero ancora detto!”

Te la dovevo far pagare, tu avevi detto che il mio bacio ti aveva fatto schifo!”

Si vede che ci sono geni da Serpeverde nel tuo DNA, sei anni di vendetta!” esclamò ridendo ancora.

Non credere che questo cambi qualcosa, continuerò a vendicarmi fino a che non mi obbligheranno a mettermi un vestito da sposa” disse lei ghignando come una serpe mancata.

Jason le lanciò uno sguardo malizioso e disse “Nah, non te lo permetterò più” prima di afferrarle il viso e marcare il territorio con le sue labbra, pretendendo ciò che era suo di diritto e anche molto di più.


*


Hallie stava attraversando il corridoio del terzo piano, alternando una piroetta con un passo di danza e una fluttuata tra le nuvole, Pix -dietro di lei- cantava a squarciagola tutte le pix-canzoncine dei pettegolezzi più succulenti, che la sua regina dei fiori si era persa a causa dell'allenamento segreto -di cui ovviamente il Poltergeist era a conoscenza-, mentre lei sorrideva beata nel trasformare alcuni quadri, armature e oggetti vari, posizionati qua e là in oggetti, o piante di altre dimensioni.

Fred capì immediatamente che si trattava di loro, non appena vide una svolazzante e spettinata capigliatura bionda ondeggiare al ritmo del canto stonato del Poltergeist, sorrise e aspettò che fosse più vicina per dirle “Ciao Amore” invece di gridarlo, cosa che ovviamente fece Pix per lui.

Weasley-uccio ha detto 'ciao Amoreee', oh mia Regina”

Grazie Pix” disse lei rivolgendogli il suo sorriso contagioso, cosa che fece arrossire il Poltergeist -in modo quasi impercettibile, ma ovvio dall'espressione sognante di lui-.

Freddy !! Non sono pazza !!” trotterellò felicemente fino a che non venne avvolta dalle sue braccia.

Non ho mai detto il contrario” rise lui prima di scoccarle una serie di baci sul collo “Mi sei mancata..ma purtroppo non è questo il motivo per cui ti stavo cercando”

Ah no ?” chiese tranquillamente lei spostando leggermente i ricci biondi.

Beh..ecco..mi..mi chiedevo se..” balbettò il rosso, prima di sbuffare e vomitare parole senza fare una pausa “Mia sorella ha detto ai miei che stavo frequentando qualcuno e lo so che la nostra relazione non è ben definita e tra noi non c'è l'esclusiva ma loro non lo sanno e vorrebbero incontrarti! Ecco l'ho detto.” se fosse stata un'altra sicuramente gli avrebbe detto di non aver capito una parola, ma lei era Miss Stramba, il suo cervello captava molte più cose di quello delle ragazze normali così rispose semplicemente “Va bene Freddy, incontrerò i tuoi genitori.. e per quanto riguarda la nostra relazione non ti devi preoccupare, per me ci sei solo tu, avevamo optato per una relazione aperta solo perché ci spaventava l'idea della storia seria e non sapevamo se avrebbe funzionato, ma direi che siamo più che pronti per l'esclusiva, non credi ?” sorrise lei abbracciandolo stretto.

Certo, in fondo per me è sempre stato come se fosse esclusiva.. io voglio solo te” disse rispondendo al sorriso e baciandola come per suggellare un patto.

Prometto che da brava fidanzata mi farò venire le paturnie all'idea dell'incontro con i tuoi.. a proposito quand'è ?”

Beh non c'è bisogno delle paturnie..comunque è stasera, hanno chiesto un permesso speciale al preside.. verranno a prenderci al portone e ceneremo ad Hogsmeade”

STASERA ??!!! FRED WEASLEY SEI FORSE USCITO FUORI DI TESTA ??”

Lui si tappò le orecchie e poi alzò le mani all'altezza del petto “Calma! Dov'è il problema ?”

NON HO NIENTE DA METTERMI !!!” strillò Hallie.

Sono sicuro che Charlotte ti aiuterà, sta tranquilla” disse lui sorridendo e accarezzandole la testa per cercare di calmarla, mentre l'accompagnava nella loro sala comune.



*



--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !

Vi ho sorpreso, eh ?

Vi aspettavate un capitolo tragico e invece ve ne siete trovato uno pieno d'amour!

Tranquilli, i prossimi due vi faranno rimpiangere di aver sperato di vedere la battaglia!

Vi ringrazio per essere ancora qui, per aver letto, recensito

e inserito tra preferite/seguite/ricordate questa fanfic :)


Spero che vi sia piaciuto il capitolo,

Baci

Gin

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Capitolo 20
*** Tradimenti ***


18

THE CURSE OF SEVEN SINS


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-Tradimenti-



Un'ombra si avvicinò al baldacchino dove i due ragazzi dormivano abbracciati, per qualche istante nessuno fiatò, né si accorse della presenza di una terza persona all'interno della stanza, ma poi la bionda -appena entrata- si avvicinò con un ghigno malefico stampato sul volto di porcellana e fece scaturire dalle mani delle ondate di vento freddo, puntandole dritte in faccia alla castana che stava riposando beatamente.

Amanda arricciò il naso e premette il volto sul petto del moro -che inconsapevolmente la strinse più vicino a se-, prima di aprire lentamente gli occhi e accorgersi di essere osservata da Astra Melodian.

Il suo primo istinto fu quello di gridare e di stringersi ad Albus, come per farsi proteggere da lui, che purtroppo però dormiva ancora.

Ahh i miei piccioncini preferiti.. cos'è pensavate di nascondervi ed evitare la battaglia ? Non è un atteggiamento molto coraggioso da parte vostra, attenti che farete sfigurare la vostra casata” disse con una voce tranquilla e leggermente ammonitrice.

N-no-noi..v-volevamo..” balbettò la castana.

Sii ??” la incitò l'altra.

Amanda ingoiò un grumo di saliva e terrore per poi alzare il mento e dire “Volevamo impedire il tuo piano! Ci rifiutiamo di aiutarti!”

Ah, ma davvero ?” chiese con un tono di voce finto stupito Astra, prima di: sospirare e dire “Beh allora se la mettete così..” rivolgendogli un ghigno malefico, sollevare la bacchetta e dire “Crucio


Albus si svegliò di colpo, risvegliato dalle urla strazianti di Amanda, si mise seduto e la strinse a sé, accarezzandole dolcemente i capelli, mentre implorava la Melodian di lasciarla stare e di fare del male a lui “Prendi me, ti prego lasciala stare!”

La finta bionda lo guardò priva di espressione e disse semplicemente “No” poi riposò lo sguardo sulla ragazza agonizzante e si godette i suoi singhiozzi disperati e le sue lacrime.

Poi alzò gli occhi al cielo all'ennesima supplica del Potter esclamò “Merlino ! Va bene” liberando la Collins dall'incantesimo “Quanto sei petulante ! Adesso alzatevi e vestitevi, avete un lavoro da fare!” ordinò prima di uscire sbattendosi la porta alle spalle.


Amanda sospirò accasciandosi tra i cuscini, mentre Albus -ancora seduto tra le lenzuola- si limitò a spostare lo sguardo dall'uscita di scena della Melodian al volto teso di Amanda.

Com'è riuscita a trovarci ? Questo è il mio posto segreto..” sussurrò lei.

Credo sia colpa mia..quando ha frugato nella mia mente.. ha visto e sentito tutto quello che è successo la prima volta che mi hai portato qui” ammise sconfortato.

Perfetto, quindi sa tutti i nostri segreti ?!” disse lei con le lacrime agli occhi, terrorizzata all'idea di essere come un libro aperto per quella stronza senz'anima. Si sentiva nuda -più nuda di quanto fosse in quel momento- e infreddolita da quella sensazione di essere esposta come un animale da zoo. Quella donna sapeva tutto ciò che aveva passato, sapeva dei suoi antenati e delle varie famiglie adottive che l'avevano rifiutata in quanto strega -o più precisamente 'mostro'-, e la cosa che l'infastidiva di più era il fatto che fosse a conoscenza di più cose di quante ne sapesse la sua migliore amica, e soprattutto che quelle informazioni le aveva sottratte con la forza al suo ragazzo -ancora le sembrava strano chiamarlo così-, così come aveva fatto con le loro volontà.

Mi dispiace Amy, mi dispiace da morire” disse Al baciandole le mani per chiedere il suo perdono.

Lei gliele sottrasse e gli prese il viso tra le mani, avvicinandolo al proprio “Non è colpa tua”

Lui in risposta la baciò prima con tenerezza e poi con una passione disperata, infondendole tutta la paura che provava il suo cuore all'idea di quello che stavano per fare.


*


Astra Melodian riapparve in carne e ossa -per la prima volta dopo settimane di assenza ingiustificata- e si diresse con il suo solito passo elegante e strafottente verso i sotterranei.

Si divertì a mettere zizzania tra i gruppi di amici, lanciandogli i suoi baci volanti d'odio, e ridendo del cambiamento d'atteggiamento dei ragazzi dopo il suo passaggio.

Bloccò un ragazzino e si fece aprire la sala comune dei Serpeverde, per poi scacciarlo lontano da sé -senza nemmeno ringraziarlo, ovviamente- ed entrare come una regina con un ghigno sul volto.

Ah casa dolce casa!

Era quasi tentata di salutare con un Ave sudditi! ma poi si rese conto di stare esagerando e che non era ancora giunto il momento propizio.

Ehi, fermati ! Sei ricercata dagli Auror!” disse la voce di un ragazzo dell'ultimo anno.

Levati dai piedi, Cades” disse lanciando un'ondata di vento freddo e oscurità contro il ragazzo, che finì addosso alla parete con una potenza tale da causargli un trauma cranico così forte da farlo svenire seduta stante.

Girò su sé stessa e osservò tutte le persone presenti, che erano rimaste ammutolite e paralizzate dal terrore, e che la fissavano come se l'avessero vista risorgere dai morti.

Sorrise, compiaciuta nel vedere quella reazione alla sua presenza, sentì un onda di paura trasformarsi in potere e poi avvolgerla come una corazza.

'Ah che meravigliosa fonte di potere è la paura' – pensò.

Sto cercando Thomas Nott e Jason Zabini, qualcuno sa dove posso trovarli ?” chiese con il suo solito ghigno malefico.


*


Albus uscì a malincuore dal suo porto sicuro, si girò un'ultima volta prima di attraversare la bolla e strinse forte Amanda tra le braccia “Qualsiasi cosa accada, qualsiasi cosa saremmo costretti a fare contro di loro, noi siamo innocenti, se dovesse morire qualcuno per mano nostra non dovremmo farcene una colpa, promettimelo!”

Promesso!” annuì prima di baciarlo forse per l'ultima volta.


Una volta attraversata la barriera invisibile, l'automa controllato prese il posto di Albus nel corpo del ragazzo.

Una mappa disegnata apparve nella sua mente, probabilmente inviatagli dalla sua regina, con sopra segnati i suoi due obbiettivi e la loro localizzazione.


Albus s'incamminò verso il più vicino, che al momento si trovava nei pressi delle cucine, affrettò il passo per evitare di perderlo o evitare che entrasse nella sala comune dei Tassorosso.


Fred era appena tornato dalla cena con i suoi, non era andata esattamente come si era immaginato..

Sospirando decise di oltrepassare la sala comune e fare un altro giro del piano, per sbollire un po' di rabbia e i pensieri negativi che gli avevano impregnato il cervello.

Hallie si era vestita con particolare cura accennando un po' di femminilità alla sua figura perennemente scompigliata e casuale, si era presentata nel migliore dei modi e loro l'avevano denigrata non appena si erano seduti.

Quasi stentava a riconoscere quei due estranei che avevano le sembianze dei suoi genitori: George, che era sempre stato un padre divertente e gioviale, si era comportato come un freddo calcolatore; mentre Angelina, la donna più forte e indipendente che avesse mai conosciuto, era stata taciturna e distaccata.

Cosa diavolo gli era successo ? Possibile che avessero trovato Hallie così antipatica di primo acchito ? O erano stati così odiosi perché c'era qualcosa che non andava tra loro ?

La sua adorata ragazza era stata dolcissima a chiedere con una vocina piccola e innocente se c'era qualcosa che non andasse, e loro l'avevano fulminata con lo sguardo come se avesse proclamato di essere la figlia di uno dei capi di una setta della magia nera.

Come hanno osato trattarla in quel modo ?! - pensò stringendo i pugni fino a farli sbiancare.


Albus trovò il suo obbiettivo fermo davanti all'armatura di ottone di un cavaliere errante del medioevo. Sorrise con una luce di perfidia nello sguardo, prima di piazzare una mano sulla spalla del cugino.


Fred sobbalzò alla vista del moro, era talmente preso dagli avvenimenti che erano appena successi da non far caso né a dove mettesse i piedi, né a chi avesse attorno.

Ciao Al” disse mogio, abbassando le spalle fin quasi a toccare terra.

Hey Freddy, il coprifuoco sta per scattare...tutto apposto ?”

No, va tutto una merda, io sto una merda e i miei sono delle merde!” esclamò Fred stringendo i denti dalla rabbia.

Perché non vieni con me ? Conosco un posto tranquillo dove potrai sfogarti”

E il coprifuoco ?”

Ti copro io non ti preoccupare.. forza, è da questa parte” disse Albus scostando l'arazzo della guerra dei folletti, così da mostrare la via nascosta.


*


Amanda sapeva perfettamente come attuare il piano di Astra, per fortuna conosceva bene i suoi due obbiettivi e non sarebbe stato difficile trovarli e convincerli a seguirla.

Sorrise -anche se internamente pianse e urlò- e si diresse a passo saltellante verso la sala comune dei Grifondoro.


Trovò Lily cinque secondi dopo aver perlustrato con un'occhiata la sala comune, come al solito fingeva di studiare storia della magia, seduta sul divanetto accanto al camino, mentre in realtà leggeva un romanzetto rosa babbano.

Com'era prevedibile la sua migliore amica, l'avrebbe ingannata in un istante!

Le si avvicinò con passo felpato, per poi spuntarle alle spalle e gridarle nell'orecchio

LILY!”

La rossa fece quasi un salto di due metri dalla poltrona, per poi girarsi con una mano sul petto all'altezza del cuore e fulminarla con gli occhi “Vuoi farmi venire un infarto Amanda ?”

La ragazza dai capelli castani sorrise malandrina, ammiccando verso l'altra “E se così fosse ?”

Muori” sibilò la rossa guardandola sempre più male.

Anch'io ti voglio bene cognatina” rispose Amanda fischiettando.

Sese..” borbottò Lily per poi spalancare gli occhi e gridare “ASPETTA! Che cosa hai detto ?”

L'altra le rispose con un sorrisone prima di fuggire fuori dalla sala comune, consapevole di essere inseguita dall'amica.


Dopo qualche metro rallentò il passo e si voltò verso la sua amica esclamando: “Sbrigati, dobbiamo andare da Lucy”

Che c'entra mia cugina adesso ?” rispose confusa Lily.

È una cosa che deve sapere anche lei, dai muoviti!”

Non sapevo che foste amiche” sussurrò la rossa affrettandosi a raggiungere la castana.

'E infatti non lo siamo, ci saremo parlate circa tre volte in vita nostra!' - pensò la vera Amanda.


*


Louis stava per entrare all'interno della foresta proibita, quando scorse due figure attraversare il prato e venirgli incontro. Su due piedi cercò di inventarsi una scusa -non troppo banale- per poter giustificare la sua presenza al di fuori del castello a quell'ora; non poteva certo dire di star andando a far visita al suo animaletto domestico -se così si poteva definire un enorme grifone-.

Era sul punto di fingere di essere sonnambulo quando riconobbe le chiome rosse e nere dei suoi due cugini preferiti, lanciò un sospiro di sollievo e li salutò con il sorriso stampato “Ehi ragazzi! Nottata al chiaro di luna ?”

Louis, vieni con noi, qualcuno qui” disse Albus indicando il rosso “ha bisogno di un supporto morale”

Certo” disse il biondo, pensando che poteva passare anche dopo a salutare Milo “Dove stiamo andando ?”

Nella stamberga strillante, mio fratello mi ha mostrato un passaggio segreto che porta lì” disse il moro, bloccando il platano picchiatore con un Immobilus, prima di esortare gli altri a seguirlo nel foro alla base dell'albero.


*


La dolce Lucy Weasley era conosciuta a tutti come l'amante delle cause perse, ogni giorno la si poteva trovare in compagnia di ogni genere di persone, sempre nello stesso posto -ovvero al terzo banco dell'aula studio adiacente alla biblioteca- alla stessa ora, a dare ripetizioni di ogni materia o a fare da consulente scolastico/magipsicologa.

E non lontano dalla suddetta ragazza rossa, si poteva trovare una bambolotta incantata molto simile a lei, che un'anonima anima pia le aveva regalato per il compleanno appena passato.

Ovviamente questa anonima anima pia non poteva che essere un certo grifondoro -alias Raphael Chandler- che aveva obbligato Electra Nott a modificare una delle sue bambole-spia per rispondere ai suoi comandi, così da tenere sott'occhio la ragazza a cui era segretamente interessato.


Fu così che Amanda Collins, accompagnata da Lily Potter, la trovò: china su un ragazzino del terzo anno, mentre gli stava cercando di spiegare -per la quarta volta- un passaggio particolarmente rognoso del compito di trasfigurazione, che era stato assegnato per il giorno successivo.

Senza particolare tatto la castana sbatté le mani esclamando “Annuncio importante! Fuori dai piedi somaro!” cacciandolo con uno spintone anche dalla sedia, venendo opportunamente ripresa da entrambe le ragazze.

Lucy alzò lo sguardo con un sospiro rassegnato “Cosa c'è Collins ?”

Lily passò lo sguardo dall'amica alla cugina un paio di volte, intuendo che le due non erano affatto in confidenza dall'uso del cognome, e immediatamente si chiese il motivo per cui Amanda era a tutti i costi voluta andare alla ricerca di Lucy, per rivelarle la notizia.

Ho bisogno del tuo aiuto miss magi-psicologa” esordì la castana, facendo sorgere ancora più dubbi alla rossa.

La timida Amanda che chiede aiuto così apertamente a una ragazza che conosce appena ?

Strano!

Lucy mise da parte la frustrazione, scaturita dall'arrivo burrascoso della ragazza, e le rivolse un attento sguardo professionale “Dimmi pure, vedrò cosa posso fare”


La vera Amanda capì che quello era il momento giusto per agire, si alzò dall'angolino -dove l'altra l'aveva relegata- e spinse con tutte le sue forze contro l'intrusione magica, per buttarla fuori dalla sua testa. Quella era la sua occasione, doveva riuscirci, doveva tornare in sé ed avvertire tutti!

Ecco..io..” iniziò l'automa, per poi bloccarsi, non appena avvertì l'interferenza della vera Amanda. L'altra inviò una specie di segnale alla regina, che immediatamente aumentò il voltaggio dell'incantesimo sul corpo e sulla mente della ragazza, che purtroppo venne riportata al suo angolino da un'ondata di potere, che la stordì, sbattendola a terra.

È successa una cosa...con Albus” continuò imperterrita fingendo la timidezza di Amanda.

Per quanto Lucy fosse stata tentata di interromperla per dire 'Albus ? Mio cugino Albus ?' rimase in silenzio, consapevole che molte persone una volta interrotte non riprendevano a parlare, chiudendosi a riccio.

La scorsa notte, presi da non so quale strana magia, abbiamo iniziato a parlare di cose personali.. e ad un certo punto ha confessato di amarmi.. io l'ho baciato perché ero stupita che uno come lui fosse interessato a una come me.. ” l'automa era pronta a raccontare anche ogni minima carezza intima vissuta quella notte.

Ci siamo fatti prendere la mano..”

Ma la vera Amanda si oppose con una forza strabiliante, facendo perdere il filo a quell'intrusa

Non ti permetterò di spiattellare al mondo intero una cosa così privata !

..Però adesso come faccio a sapere se quello che ho provato durerà ? Come faccio a capire quello che provo per lui ?”

Penso che il tempo te lo dirà.. ma come ti sei sentita ?” chiese Lucy con fare professionale.

Lusingata all'inizio..felice.. timorosa.. poi ho pensato 'o la va o la spacca' e l'ho baciato.. ed è stato magnifico”

Allora prova a conoscerlo meglio, a passare più tempo con lui” suggerì la futura magi-psicologa.

Ma non giocare con i suoi sentimenti!” s'intromise Lily, per poi borbottare “È pur sempre mio fratello” all'occhiataccia di Lucy


Amanda rifletté per qualche istante in silenzio e infine annuì con un sorriso “Ok, grazie”. Fece per andarsene ma poi si girò nuovamente verso la Weasley “Mi aiuteresti a preparargli una sorpresa ? Se non posso confermargli che lo amo anch'io, almeno mi piacerebbe fare qualcosa di carino per fargli capire che ci sono, che ci proverò sul serio a far funzionare questa nostra pseudo-relazione” chiese titubante mordendosi un labbro e guardandosi i piedi.

Entrambe le rosse sorrisero e uscirono per seguire la castana, ignorando il fatto di essere state appena ingannate e di star andando in contro ad una guerra.


*


Amanda sorrise mentre -con la bacchetta- stringeva le corde incantate ai polsi e alle caviglie delle ragazze “È stato un gioco da ragazzi” esclamò puntando gli occhi verdi in quelli smeraldini del suo collega.

Non potrei essere più d'accordo!” rispose Albus, sedendosi sul divanetto all'angolo della stanza sgangherata della Stamberga Strillante.


La Melodian decise di apparire proprio in quell'istante davanti ai ragazzi rapiti, guardandoli uno per uno e nominandoli con perfidia, come se vedesse in ognuno di loro un punto debole dei suoi nemici.

Thomas....Jason...Fred....Louis...Lily...e Lucy” per poi voltarsi verso i suoi due tirapiedi e complimentarsi con loro “Avete fatto un buon lavoro.. sapevo che non mi avreste deluso!”

Lasciaci andare stronza !” esclamò Thomas, mentre Lily -in contemporanea- gridava “Che cosa hai fatto ad Amanda e ad Albus ? Loro non mi avrebbero mai fatto una cosa del genere!”

È vero Lilian, infatti li ho stregati.. sai prima ho stregato lei, poi li ho rapiti, infine li ho fatti finire in coma e mi sono infiltrata nelle loro menti..è stato molto più complicato di un semplice incantesimo Imperius, ma cento volte più potente e più efficace” sorrise perfidamente.

Ma perché ? Perché loro ? Perché noi ?” chiese Lucy cercando di capire quella pazza -non era da lei definire così le persone ma quella era la sua eccezione-.

Domanda eccellente signorina Weasley, dopotutto avete il diritto di conoscere i fatti...vedete, ognuno di voi è importante per uno dei peccati”

Peccati ?” chiese perplesso Jason.

I sette peccati capitali, cosa centrano adesso ?” chiese dubbioso Thomas.

Vedo che come per i fratelli Chandler anche tu hai un rimasuglio del potere dell'intelligenza dei Nott... i peccati capitali si sono incarnati millenni fa in sette famiglie magiche, perché non cercate d'indovinare quali nel tempo della vostra prigionia ?!”



Miei cari peccati (e salvatrice),

ho preso qualcosa da ognuno di voi,

se volete rivederli vivi

non avvertite alcuna autorità e combattete con le vostre forze.

Che la guerra abbia inizio!


-Astra M.-



**


--Angolo Autrice--


Ta-ta-ta-taaa!

Ciao a tutti !

Questa volta sono stata più o meno regolare.

Effettivamente avrei potuto intitolarlo anche “Prigionieri o Prisoners”

però a quel punto avrei detto addio alla suspense..

comunque spero che vi sia piaciuto,

a presto!


Baci

Gin

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Capitolo 21
*** Let's fight ***


mkl

THE CURSE OF SEVEN SINS


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-Let's fight-


This is the end
Hold your breath and count to ten
Feel the earth move and then
Hear my heart burst again



Miei cari peccati (e salvatrice), ho preso qualcosa da ognuno di voi, se volete rivederli vivi non avvertite alcuna autorità e combattete con le vostre forze.

Che la guerra abbia inizio!” quando Electra smise di leggere, un silenzio catartico scese a pervadere ogni persona presente nella stanza, non si sentivano rumori, né passi, né respiri.

Tutto era fermo, bloccato, come nell'istante in cui la pergamena verde era stata presa dalle zampette di un gufo della scuola.

Che cosa significa ?” Charlotte fu l'unica a trovare il coraggio per esprimere ciò che tutti stavano pensando o cercando di capire, sebbene non fosse lei la Grifondoro del gruppo.

Quasi tutti si risvegliarono al suono della sua voce, e mentre alcuni iniziarono a buttare giù idee improbabili, la maggior parte rimase in silenzio, con lo sguardo fisso nel vuoto, scuotendo la testa o le spalle per rispondere alla domanda della rossa.

Nessuno sapeva con certezza ciò che la Melodian aveva preso loro, nemmeno Electra, che era solita sapere tutto.

For this is the end
I’ve drowned and dreamt this moment
So overdue I owe them
Swept away, I’m stolen


Fino a quando una bambola-spia dai capelli rossi intrecciati lateralmente, vestita con una salopette verde prato, con una L ricamata sul petto, non interruppe la riunione.

Ehm ehm..” si schiarì la voce per attirare l'attenzione su di se, e poi spostò i suoi occhi verde-azzurri scrutando tutti loro, come se fosse alla ricerca di qualcuno.

Finché non sgranò gli occhioni e corse verso la persona che stava cercando “Signor Raphael..signor Raphael !!”

Il ragazzo si risvegliò dal suo stato pensieroso e puntò gli occhi sulla bambola che aveva messo alle calcagna di Lucy, impacchettandola sotto-forma di regalo.

È terribile ! È terribile..” disse nuovamente la mini Lucy.

Cosa ? È successo qualcosa a Lucy ?” chiese immediatamente preoccupato.

La pupattola annuì più volte “È stata rapita, signore! È stata rapita insieme a Lily Potter, da Amanda Collins.. ma..”

Scorpius, spostando rapidamente lo sguardo argenteo verso quella mini bambola parlante, si alzò immediatamente e si avvicinò ai due “Hai detto che Lily è stata rapita ?” chiese con la voce tesa.

La mini Lucy lo guardò rapidamente e annuì, prima di riportare lo sguardo sul Grifondoro “Ma non è la sola! Sono in sei..anche se in realtà sarebbero otto..”

Electra strinse gli occhi e porse una domanda brillante alla bambola-spia “Sai chi sono ? Puoi vedere dove sono ?”

Vedo solo i pensieri di Lucy, non so dove sono, ma so che è con Lily Potter, Louis e Fred Weasley, Thomas Nott, Jason Zabini..e vedo anche Albus Potter e Amanda Collins ma questi due.. c'è qualcosa che non va in loro.. sembrano essere dei nemici”

Tutti loro rimasero scioccati dal conoscere i nomi dei ragazzi e, con il cuore in gola, stavano pensando a come potessero stare i loro amici e le loro innamorate, che ignorando tutta quella storia dei peccati ci erano comunque finiti dentro a causa loro.

Electra, sebbene fosse rimasta ferita dall'apprendere del rapimento di suo fratello e del suo promesso, riuscì ad allontanare le emozioni e a pensare lucidamente.

Devono essere stati stregati, Albus è il fratello e il cugino della maggior parte delle vittime.. e Amanda è la migliore amica della Potter.. a rigor di logica non avrebbero motivi per rapire proprio loro”

La bambola-spia, ignorando tutti gli altri, si rivolse nuovamente al suo padrone “Signor Raphael.. dobbiamo fare qualcosa! Lucy è turbata, sento la sua preoccupazione, la sua paura..”

Si, dobbiamo fare qualcosa...ma cosa ?”

Let the sky fall
When it crumbles
We will stand tall
Face it all together


Mi sembra ovvio” disse Amadeus guardando fisso Electra “Dobbiamo combattere”

Si, e dobbiamo farlo da soli, con i nostri poteri” concordò la Superbia.

Come vi ho già spiegato in passato.. il nostro cerchio continua a ripetersi e si chiude sempre con una battaglia e una morte” confermò la Salvatrice.

Si, ma questa volta non sarai tu a morire, sarà l'Invidia!” esclamò Raph, mettendole immediatamente un braccio attorno alle spalle.

Let the sky fall
When it crumbles
We will stand tall
Face it all together

At the Skyfall

At the Skyfall


Mentre gli altri peccati si armavano e si preparavano per la battaglia, Hallie andò alla ricerca di Pix, lui era il suo braccio destro, colui che mai l'aveva tradita, ma solo sempre venerata ed appoggiata, e in quel momento poteva essere la loro unica speranza di liberare i ragazzi e bloccare sul nascere la battaglia ideata da Astra.

Essendo un poltergeist poteva attraversare in un lampo tutti i corridoi di Hogwarts e scoprire dove avrebbe potuto tenerli rinchiusi.. sempre che non lo sapesse già o avesse visto i ragazzi mentre venivano rapiti.

Dopo aver passato un'interminabile mezz'ora a cercarlo utilizzando solamente la vista, Hallie iniziò a chiamarlo, prima piano, poi a squarcia gola “Pix ? PIIX !!”

Dove diavolo era quel poltergeist ?

Possibile che fosse sempre ovunque e nei momenti di bisogno fosse irraggiungibile ?

Dopo altri venti minuti di ricerca, la ragazza decise di lasciar perdere, pensando che forse era così che sarebbe dovuta andare a finire, e che nulla poteva impedire il compimento del piano dell'invidia.

Si trasfigurò i vestiti in una specie di tuta elastica e sorprendente comoda color grigio antracite, con degli inserti azzurro cielo -il colore dell'accidia- che Electra aveva deciso di far indossare loro, per agevolare i movimenti durante il combattimento.

Poi, mentre stava per arrivare davanti alla sala grande, vide Pix e tutti i fantasmi del castello riversi a terra...immobili, come se fossero morti per la seconda volta..

Hallie si bloccò con gli occhi grondanti d'ansia, paura e terrore, per poi correre al capezzale del suo amico di una vita. E vederlo lì, inerte e assente, le fece scattare una scintilla negli occhi azzurri..una furia cieca s'impadronì della ragazza, che la utilizzò per ampliare il suo potere e scovare il luogo in cui la Melodian si stava nascondendo.

Gli occhi di Hallie, alimentati dalla rabbia, cambiarono colore, dall'azzurro divennero sempre più chiari fin quasi a diventare completamente bianchi, il suo corpo tremolò come se fosse stato inconsistente, e poi sparì.


Skyfall is where we start
A thousand miles and poles apart
Where worlds collide and days are dark
You may have my number, you can take my name
But you’ll never have my heart


Un boato riecheggiò all'interno di ogni corridoio, stanza, muro -e chi ne ha più ne metta- di Hogwarts, fu un rumore improvviso e talmente forte da far tappare le orecchie di tutti gli studenti e tutti i professori -che ignari di quello che stava per succedere, si guardavano l'un l'altro, confusi-.

Improvvisamente tutti i vetri della sala grande iniziarono a tremare, per poi cadere in mille pezzi sui pavimenti di pietra, lasciando sconcertato tutto il corpo docenti, e facendo strillare gli alunni.

Silenzio per favore!” gridò la preside, con un sonorus ad amplificarle la voce “Prefetti, portate i vostri compagni nelle sale comuni! Professori..andiamo a scoprire cosa sta succedendo”

Le persone da lei chiamate si alzarono in piedi, ma non ebbero il tempo di formulare una sola parola, che un'onda verde scuro entrò lentamente dalle vetrate infrante, avvolgendo tutti e creando il caos più totale all'interno della sala grande.

Let the sky fall
When it crumbles
We will stand tall
Face it all together

Prendete una bambola ciascuno e dividiamoci, il primo che trova il covo o l'Invidia manda un pensiero a tutti gli altri” la voce di Electra rimbombò nelle orecchie di Raphael, non appena vide comparire nel suo raggio visivo la chioma corvina del suo migliore amico.

Albus, diede le spalle all'entrata segreta della stamberga e si voltò con un sorriso sadico che non sarebbe mai appartenuto al vero Potter “Sei qui per gli ostaggi Raph ?”

Vederlo lì, a combattere dalla parte sbagliata, fu come ricevere un colpo al cuore, ebbene si, Astra aveva giocato bene le sue carte, sapeva perfettamente che lui non avrebbe mai ferito gravemente Albus Potter.

Esatto, perciò ti sarei grato se ti spostassi e mi lasciassi passare”

Il giovane dai capelli corvini si voltò leggermente verso il platano picchiatore immobile alle sue spalle “Sai, temo di non poterlo farle...a quel punto i piani della mia regina andrebbero in fumo, non credi ?”

So che non sei tu a parlare, so che ti dispiace di averli rapiti e a me dispiace di non averti raccontato nulla”

Pensi davvero che dopo queste tue toccanti parole cambi qualcosa ?”

No, so perfettamente che l'incantesimo è potente, ma il vero Al aveva comunque il diritto di saperlo, e soprattutto di sapere che mi dispiace per questo” disse poco prima di scagliare un incarceramus.

L'altro si spostò all'ultimo secondo non avendo prestato attenzione alla bacchetta di Raphael “Wow amico c'è mancato un soffio” disse prima di attaccare a sua volta con uno schiantesimo.

Il moro dagli occhi grigi si acquattò in fretta e schivò l'incantesimo, lanciandone uno identico, che però venne parato dal protego dell'avversario.

Sai come andrà a finire Raph, perché perdere tempo ?”

Io non mi arrendo, MAI, e se finirà con te che mi lanci le maledizioni senza perdono, così sia”

Non c'è gusto a giocare pesante da solo” disse Al, lanciando uno stupeficium.

Tu che vuoi giocare ad armi pari ?” chiese stupito Raph.

Sono pur sempre un grifondoro” rispose l'altro con un ghigno malvagio, che affermava tutto il contrario.

Raphael sbuffò del fumo dal naso tanto quel commento aveva fatto aumentare la sua rabbia “TU non sei niente, sei solo uno Schifoso Parassita all'interno del corpo del mio amico” ringhiò prima di lanciargli una palla infuocata.

Uhuh e ora chi è che gioca sporco ?! AVADA KEDAVRA!” esclamò Albus.

Raphael impallidì solo un attimo, prima di accucciarsi dietro una roccia e lasciar distruggere all'incantesimo quello scudo improvvisato.


*


Kailey uscì a tutta birra dal castello, quando la sua bambola-spia le riferì di andare subito al platano picchiatore, e sebbene quell'albero l'avesse sempre terrorizzata non esitò un istante.

Fu la prima ad arrivare, non c'era ombra degli altri, solo Raph era lì, a dire il vero c'erano entrambi i suoi migliori amici e stavano combattendo l'uno contro l'altro.

Stupidamente le vennero in mente le parole di una canzone del re leone 'E il nostro trio diventerà un duo' scosse la testa e si mise in mezzo, proteggendoli entrambi.

Si avvicinò al Potter e gli prese le mani “Ora basta! Albus, devi lottare, devi tornare in te!”

Il moro la guardò intensamente e per qualche secondo il verde smeraldo dei suoi occhi si fuse con il blu lucente di quelli di lei, ma si trattò solamente di una finta, perché dopo poco lui si mese a ridere “Credevi davvero che avrebbe funzionato ? Sciocca!” disse prima di scagliarle contro un diffindo.

Kay rimase a bocca aperta e non si protesse dall'incantesimo che le tagliò la guancia destra. La ragazza si portò la mano sulla guancia e rimase scioccata quando vide le sue dita imbrattate del proprio sangue, ma mentre la sua reazione fu quella di esclamare uno stupito “Come hai potuto” quella di Raphael fu... molto più.. iraconda.

Gli occhi grigio-azzurri s'infuocarono -così come i suoi pugni chiusi- e caricò di testa, come un toro, ruggendo come un leone.

Mentre i due si azzuffavano alla babbana, la bambola-spia di Lucy incoraggiò la salvatrice a fare il suo lavoro, quindi a tuffarsi nel buco sotto l'albero per salvare tutti i ragazzi rapiti.


Let the sky fall
When it crumbles
We will stand tall
Face it all together
At skyfall



Hallie viaggiò tra le dimensioni sotto-forma di spirito invisibile, e guidata dalla determinazione riapparve nella propria realtà di fronte ad Astra Melodian, la quale aveva scelto come campo da combattimento la deserta pianura ai piedi della stamberga strillante.

Sapevo che saresti stata la prima ad arrivare.. è un peccato sai ? Avresti potuto inviare la mia posizione ai tuoi amici e aspettare i loro rinforzi” disse la bionda-grigia, facendo un sorriso sbilenco, prima di attaccare con una terribile ondata verde di malvagità e invidia.

Hallie sorrise di rimando e schivò l'attacco ruotando il corpo verso sinistra, per poi creare una piantagione di funghi giganti delle meraviglie su cui saltare, creò una strada di funghi per prendere la rincorsa e spuntarle davanti agli occhi, prima di aprire la mano destra e attaccarla con un fascio di luce -proveniente dalla runa degli shadowhunters-.

Astra accusò il colpo in pieno petto, ma questo ebbe la sola capacità di farla indietreggiare, perciò la ragazza vestita di verde rise malvagiamente, aprendo le braccia per accogliere la luce e distruggerla con il potere delle tenebre.

Hallie ruotò su se stessa e creò un vortice d'aria che scansò l'attacco dell'altra, per poi mutare la propria epidermide in aculei di riccio e lanciarli contro l'Invidia.

Astra ne bloccò la maggior parte con la telecinesi e li rispedì al mittente.

Gli aculei trafissero le braccia e le gambe di entrambe, facendole piegare in ginocchio e ansimare pesantemente.

La prima a rialzarsi fu proprio la bionda-grigia che si tolse i grossi aculei dalla pelle e li gettò a terra, prima di scagliare sulla bionda riccia il suo vento freddo distruttore.

Hallie creò uno scudo viola trasparente, preso da uno dei tanti film di supereroi che aveva visto proprio quell'estate, per coprirsi.

Il vento venne bloccato.

Da sotto lo scudo Hallie tirò fuori la bacchetta e cercò di immobilizzare l'altra.

Astra prese a sua volta la bacchetta e iniziò a scontrarsi con la bionda riccia.


Dall'alto si videro fasci luminosi dei colori più disparati e probabilmente qualche viandante pensò a dei giochi pirotecnici lanciati per gioco da qualche ragazzo scappato dalla scuola, di certo nessuno poteva immaginare della battaglia che l'Accidia e l'Invidia stavano combattendo.

Tranne ovviamente gli altri peccati capitali, che ricevettero il pensiero della bambola-spia di Hallie nello stesso momento in cui videro i lampi colorati degli incantesimi delle due.


Where you go I go
What you see I see
I know I’d never be me
Without the security
Of your loving arms
Keeping me from harm
Put your hand in my hand
And we’ll stand


Dus deglutì e prese la mano di Charlotte per prendere tutto il coraggio di cui aveva bisogno, d'altronde non era certo una delle sue più famose qualità, ma sapeva che avrebbe fatto di tutto per proteggere Lotti, sarebbe stato disposto anche ad uccidere pur di averla accanto.

Lei gliela strinse ed intrecciò le dita con le sue, dimostrandogli che erano una squadra e che lei aveva piena fiducia in lui e nelle sue capacità.

Il ragazzo con la tuta grigio antracite e dorata, indossò la sua veste cinica da calcolatore e si buttò nella mischia, non lasciando mai la mano della ragazza con degli inserti rosa confetto nella medesima tuta.

I due riuscirono appena ad uscire nel cortile del castello che vennero fermati da una ragazza dai capelli castani, che entrambi riconobbero immediatamente, si trattava di Amanda Collins, l'altra schiavetta della Melodian.

Era ora che arrivaste” disse la ragazza senza la solita scintilla negli occhi nocciola.

Io, invece, dico che è ora che ti svegli da questa manipolazione” rispose prontamente Dus.

Oh, non so se essere contenta di questa tua preoccupazione nei miei confronti, o seccata”

Sicuramente come marionetta ti sentirai minacciata o seccata, come hai detto tu, ma la vera Amanda, che è lì dentro da qualche parte, ne sarà felice”

Charlotte seguì quello scambio di battute come se stesse osservando una partita di Quidditch, non osò fiatare ma non si perse nemmeno un semplice gesto o scambio di sguardi.

Amanda scoppiò in una risata sarcastica, una di quelle che avrebbe fatto Astra Melodian e che la dolce Grifondoro non avrebbe nemmeno saputo sviluppare.

Allora, Geizhälse, che hai deciso: tiri fuori la bacchetta o scappi ?

Sarà divertente farti fuori” rispose lui, tirando fuori la bacchetta, in contemporanea ad Amanda. Poi voltò lo sguardo verso Charlotte e silenziosamente lei capì di doversi allontanare dallo scontro, lei annuì ma non andò lontano, rimase ad osservare, incapace di lasciarlo da solo.

Gli incantesimi presero a volare da una parte all'altra del prato, distruggendosi, scontrandosi e ferendoli in continuazione, Charlotte ad un certo punto non era più riuscita a distinguere quelli mandati da una o dall'altro, vedeva solo le varie ferite di entrambi e sperò che tutto avesse presto una fine.


Let the sky fall
When it crumbles
We will stand tall
Face it all together

Non appena Amadeus disse la prima frase, Amanda si svegliò dal suo stato comatoso, in cui la potenza magica l'aveva spedita, pensando che seppure un corvonero con cui aveva scambiato si e no due parole, la pregava di tornare in sé e di svegliarsi, la situazione doveva essere davvero degenerata.

Si alzò in piedi e notò che essi erano più stabili di prima, ergo le gambe dovevano essersi riposate a sufficienza, così decise di attaccare nuovamente quell'odiosa barriera che l'aveva intrappolata -d'altronde quel burattino non avrebbe resistito molto a combattere due battaglie contemporaneamente-.

Amanda si lanciò con forza bruta molte più volte di quante riuscì a contare o a rendersi conto. Prese a pugni, calci e spintoni quella barriera e piano piano la vide farsi sempre più debole, e sebbene anche le sue forze si stessero esaurendo, Amanda continuò.

Spinse, gridò e con la perseveranza riuscì finalmente a cacciare quell'intrusione dalla propria mente.


Non appena si svegliò accusò tutti i lividi e le ferite, che Amadeus aveva inferto all'ospite indesiderato che l'aveva posseduta. Si piegò sulle ginocchia, posando la bacchetta a terra, e alzò la mano destra in direzione del corvonero dicendo “Basta, sono io, sono tornata.. ce l'abbiamo fatta”

Amadeus rinfoderò la bacchetta e si appoggiò stancamente a Charlotte, che immediatamente si era avvicinata con le braccia spalancate per offrirgli un porto sicuro dove rifugiarsi.

Mi dispiace” sussurrò Dus in direzione di Amanda, mai avrebbe pensato di poter colpire una donna, ma nessuna delle due -lì presenti- glielo avrebbe mai fatto pesare.

Non ti preoccupare, la colpa non è tua” rispose Amanda, alzandosi accettando la mano di Charlotte.

Andiamo in infermeria” disse la rossa tenendoli saldamente entrambi.

Let the sky fall
When it crumbles
We will stand tall
Face it all together
At skyfall

Scorpius e Electra corsero a per di fiato e finalmente raggiunsero Hallie, nella radura davanti alla stamberga. La ragazza era in condizioni pietose: aveva varie ferite e lividi lungo tutto il corpo, del sangue rappreso che partiva da una probabile ferita alla testa e terminava sotto la gola, le ginocchia sbucciate e si teneva un fianco con la mano destra -fortunatamente non quella della bacchetta, essendo mancina-. Ma anche Astra non era fresca come una rosa, si teneva il braccio sinistro stretto al petto -probabilmente rotto-, aveva dei visibili fori su tutta la pelle, i capelli del lato destro della testa bruciati, un occhio nero e un labbro spaccato.

Electra si compiacque di quella visione, infatti si avvicinò ad Hallie e le disse “Eccellente, hai fatto un buon lavoro” appoggiandogli un braccio sulle spalle.

Poi guardò la Melodian con disprezzo e disse “Ora tocca a noi” prima di introdursi nei suoi pensieri e cercare un punto debole sul quale fare breccia.

Nel frattempo Scorpius si avvicinò alla sua nemica e trasformò i propri occhi in quelli che tempo prima avevano fatto capitolare Lily Potter.

Astra sebbene fosse molto meno debole rispetto a come potesse sembrare da fuori, non riuscì ad evitare di fissare quegli occhi ammaliatori e a subire quell'interferenza di Electra, che bloccò la sua volontà di combattere.

Adesso libererai i tuoi schiavetti” impose Scorpius utilizzando la persuasione della sua voce da sirena.

Astra ubbidì, e solo in quel momento si rese conto che una dei due si era già liberata da sola, questo la ferì ulteriormente, ma non lo disse ai suoi nemici perché si sarebbero sicuramente presi gioco di lei.


*


Albus si risvegliò e stremato si lasciò cadere sul prato -mezzo-distrutto dagli incantesimi-, Kailey gli andò vicino per capire cosa fosse successo, sebbene Raph avesse tentato di bloccarla.

Al ?” sussurrò temendo e sperando allo stesso tempo.

Il ragazzo aprì gli occhi, sorrise e disse “Abbracciami mamma orsa sono tornato”

La ragazza ovviamente non si fece pregare e gli si lanciò addosso con la sua solita delicatezza elefantiaca, piangendo e ridendo allo stesso tempo per il ritorno del suo orsetto preferito.

Raphael si godette la scena e poi decise di buttarvici in mezzo pure lui, stritolandoli entrambi e ridendo come mai prima d'ora.


Gli altri ragazzi rapiti li raggiunsero e trovandoli ancora tutti abbracciati, in un aggrovigliamento di braccia, gambe e teste, nessuno disse nulla, anzi decisero di seguire il loro esempio, dato che la felicità aveva pervaso tutti quanti.


*


Fatto”

E adesso lascia la bacchetta e siediti in ginocchio per terra” ordinò di nuovo Scorpius per poi afferrare la bacchetta di lei e immobilizzarla con un incarceramus.

Meriteresti la morte, ma sono magnanimo” disse il biondo, iniziando a farle altri piccoli tagli sul viso, con la bacchetta di lei.


Tu forse si, ma io no” disse Raphael apparso proprio in quel momento, assieme a Kailey, Charlotte e Dus -mentre Albus aveva accompagnato tutti i ragazzi rapiti in infermeria, dove avrebbero trovato Amanda-.

Raphael aveva pensato molte volte a cosa avrebbe fatto alla Melodian se gli fosse capitata tra le mani, perciò non poté evitare di infuriarsi alle parole di Malfoy, lei meritava la morte e l'avrebbe avuta per mano sua.

Lei aveva ferito troppe persone, aveva rapito e stregato tutti coloro a cui volevano bene, perciò aveva superato ogni limite e si sa che chi gioca col fuoco prima o poi si brucia.

Le sue mani presero fuoco e, con una lentezza disarmante, Raph si avvicinò all'Invidia per afferrarle il collo con entrambe le mani infuocate.

Astra urlò talmente forte da far scappare via ogni animale presente nelle vicinanze, per poi smettere di emettere suoni e respiri, perché il fuoco aveva corroso tutta la sua gola, portandosi via i vari pezzi di anima che le erano rimasti.

La Melodian chiuse gli occhi per sempre e cadde a terra, mentre il fuoco bruciava lentamente ogni altra parte del suo corpo.

Let the sky fall
We will stand tall
At skyfall


Kay tirò fuori dalla tasca la pagina da dove -millenni prima- i sette sussurri erano fuoriusciti, e si accucciò sul corpo mezzo carbonizzato dell'Invidia.

Poi iniziò a sussurrare una litania“Revertere, ad quo egressus es ex..retro in loco ad quo egressus es ex” che nessuno capì, finché non videro una scintilla nera fuoriuscire dal petto della Melodian e infilarsi nello scrigno dorato all'interno della pagina di Kay.

Una volta finito, la ragazza si alzò e si girò verso i suoi compagni di avventura

È giunto il momento, ora tocca a noi”

Nessuno di loro era veramente pronto a dire addio ai loro poteri, ma sapevano che era la cosa giusta da fare, per evitare che il ciclo continuasse in eterno e che in futuro i loro figli fossero costretti a lottare come avevano appena fatto loro.

Così si misero in cerchio, prendendosi per mano -con tutto il disappunto di Amadeus-, come avevano fatto durante il loro giuramento, e chiusero gli occhi; mentre Kailey -al centro del cerchio- ripeteva le stesse frasi che aveva appena utilizzato con l'Invidia.

I sussurri uscirono malvolentieri dai corpi dei sei ragazzi, ma si librarono contemporaneamente nel cielo, per poi infilarsi nella pagina, che Kay immediatamente sigillò per sempre, prima che anche la propria anima si liberasse dalla maledizione della Salvatrice.


**

--Angolo Autrice--

Ciao a tutti :)

-scusate il ritardo, non mi sono proprio resa conto dei giorni che passavano,

e soprattutto questo capitolo non finiva mai, è stato letteralmente un parto-

questo era l'ultimo capitolo vero e proprio,

prima dell'epilogo, dove scopriremo come se la caveranno

i protagonisti senza più avere nel loro corpo gli spiriti dei peccati.

Spero vi sia piaciuta questa battaglia, che abbiate gioito della morte della Melodian,

della forza dimostrata da i nostri protagonisti e del riscatto di Amanda.

A presto,

Baci

Gin

p.s. La canzone della battaglia è Skyfall di Adele

p.p.s. Colori :

Accidia : azzurro cielo

Avarizia : oro

Gola : rosa confetto

Invidia : verde

Ira : bordeaux

Lussuria : rosso fuoco

Salvatrice : bianco panna

Superbia: viola


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Capitolo 22
*** Epilogo ***


epi

THE CURSE OF SEVEN SINS


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-Epilogo-


Erano passati mesi dal funerale di Astra Melodian, al quale tutti furono costretti a partecipare, si trattò di una cerimonia molto semplice, ma se fosse stato per i ragazzi non ci sarebbe stata nemmeno quella. A fine cerimonia, quando i professori se ne andarono, dando così il permesso agli alunni di fare lo stesso, Dominix Cades fu il primo ad alzarsi -con la testa ancora fasciata- e a sputare sulla tomba di quella strega malvagia, seguito poi dagli altri ragazzi a cui aveva fatto del male.

Ormai la scuola stava per terminare, ma i nostri eroi ancora soffrivano per ciò che avevano fatto e per quello che erano stati, ma l'estate si stava avvicinando, e con essa portava i dubbi e le incertezze per il futuro.

Per molti quello era stato l'ultimo anno, e avrebbero dovuto dire addio non solo alla miglior scuola del mondo magico, ma anche a tutti quei ragazzi con cui avevano condiviso quella straordinaria avventura.

La vita vera li attendeva e quale miglior modo esisteva per salutare il passato se non l'organizzare una festa ? Thomas Nott e Dereck Zabini lo sapevano bene, e con un ghigno malandrino decisero di organizzare la più grandiosa e stupefacente festa che si era mai vista ad Hogwarts.


*


Raphael e Lucy furono i primi ad arrivare, perché il ragazzo -che era riuscito a chiederle finalmente un appuntamento- era troppo ansioso per aspettare ulteriormente, voleva che la sua prima serata ufficiale con Lucy iniziasse e che fosse meravigliosa.

Raph aveva passato tutto il pomeriggio a pensare a cosa mettere, anche cercando l'aiuto dei suoi migliori amici, che ovviamente pensavano due cose completamente differenti sull'argomento 'vestito per la festa'.

Kay aveva proposto un abito elegante, mentre Albus aveva deciso per il casual e così si era ritrovato con più dubbi di prima e un mal di testa, a causa degli “Elegante” di Kay e dei “Casual” di Albus, che avevano preso a ripetere all'infinito.

Alla fine Raph era andato in giro per i dormitori maschili a sbirciare ciò che tutti avevano tirato fuori per l'occasione, e così aveva deciso di seguire la massa optando per un classico smoking nero, corredato di camicia bianca e cravatta rossa, in memoria dei suoi tempi da iracondo.

Alla fine la proposta di Kay aveva vinto, facendole così ottenere dieci galeoni da parte di Albus, ed era stata quella propizia, dato che Lucy indossava un bellissimo vestito nero senza spalline, con tanto di spacco laterale a mostrare le gambe lunghe, corredate di décolleté nere con dei tacchi di media lunghezza.

Quando la vide uscire dalla tana dei Tassorosso così abbigliata quasi gli venne un collasso, tanto il suo cuore aveva preso a battere come un forsennato. Probabilmente qualcosa doveva essere trapelato dalla sua espressione, dato che la ragazza gli sorrise teneramente e con le guance in fiamme cercò di smorzare la tensione “I miei capelli sono intinta con la tua cravatta”

Dì la verità li hai tinti di proposito, eh ?” scherzò lui.

Cavolo mi hai beccata!” rispose lei prima di scoppiare a ridere insieme a lui.

Comunque sei favolosa con questo vestito...vogliamo andare ?” chiese Raphael porgendole galantemente il braccio, che la ragazza prese dopo averlo ringraziato per il complimento.


E così entrarono quando la sala era ancora mezza vuota, con gli altri ragazzi che erano più piccoli di loro e appartenenti alla casa serpeverde.

Forse saremmo dovuti arrivare un po' più tardi” mormorò il moro.

Nah, adoro arrivare per prima, così posso trovare la postazione migliore e sedermi sul divano prima che venga occupato dalle coppiette” rispose invece lei, stupendolo del ragionamento brillante.

Allora Madamoiselle permettetemi di portarvi una libagione mentre trovate il posto perfetto” disse imitando un gentiluomo inglese dell'800, meritandosi un sorriso divertito e un punto in più nella scheda mentale che la ragazza stava elaborando su di lui.


Raphael guardò Lucy, che si spostava da un divano all'altro, dalla propria postazione al buffet e pensò che ci sarebbe voluto del tempo ma lei sarebbe stata sua, probabilmente per sempre.


*


Charlotte e Hallie entrarono a braccetto nella sala comune dei serpeverde per la prima volta in vita loro, e rimasero stupefatte dalla magnificenza e dalla grandezza della sala.

Hallie, che aveva quasi sempre gli occhi lucidi da quando era tornata una strega normale, in quel momento li aveva sgranati e pieni di quella luce che glieli aveva sempre caratterizzati e resi affascinanti. Fred -notandoli- le si avvicinò sussurrandole “Tutta farina di Zabini, ci sa fare quella serpe.. normalmente non è così grande, né calda o decorata con quelle lucciole magiche”

È magnifica!” esclamò la bionda estasiata.

Grazie tesoro, lo so che sono perfettamente geniale” esclamò Jason spuntando dal nulla.

A chi hai detto Tesoro ?” esclamarono in coro Fred e Electra, che apparve dai dormitori di serpeverde vestita con un abito smanicato attillato, di raso brillantinato blu notte, legato con un fine laccio al collo, lungo fin sopra il ginocchio e con una profonda scollatura sulla schiena.

A te, luce dei miei occhi” rispose il moro voltandosi verso di lei con gli occhi a cuoricino.

Tze.. cammina” disse lei sprezzante facendo segno al ragazzo, che immediatamente si defilò, facendo ridere Charlotte, Fred e Hallie.


Fred si mise davanti alle due migliori amiche e le ammirò, Hallie era avvolta in una nuvola vaporosa di tulle celeste, con un corpetto tempestato di diamanti. Mentre Charlotte indossava un abito rosa antico, talmente lungo da nasconderle totalmente i piedi, con la parte della gonna con una sfumatura di un rosa di una gradazione più scura rispetto a quello del corpetto, il quale sembrava non avere spalline a tenere la scollatura quadrata, ma che in realtà era ricoperto da un velo di tulle trasparente con dei bianchi ricami floreali fatti a mano, gli stessi che le segnavano la linea della vita con un'elegante e sottile cintura.

Siete entrambe stupende, come farò a scegliere con chi delle due ballare ?”

Andiamo Romeo, non farti venire strane idee in testa” disse la bionda, trascinandolo in pista.


*


Nel frattempo Summer, entrata anch'ella nella sala, osservò i vestiti di tutti con una certa celerità, sia per paura di trovare qualcuno con indosso il suo stesso vestito, sia di non essere all'altezza delle altre. Si aggiustò lo scollo a cuore, sistemò le invisibili pieghe della gonna a palloncino e a testa alta andò a cercare il suo ragazzo.

Louis, vestito elegantemente con una camicia bianca alla coreana la fissò mangiandosela con gli occhi, ignaro dei dubbi che affollavano la mente della ragazza vestita di fiori multicolori.

L'hai liberata dall'incantesimo, vero ?” gli chiese il suo migliore amico all'orecchio.

Il biondo si girò per fissare lo sguardo in quello di Dus, eludendo la domanda, ma facendogli capire che no, non l'aveva fatto, perché aveva paura di quello che sarebbe venuto fuori.

Fallo, Lou..non potete continuare a vivere così” lo riprese il ragazzo dai capelli biondo rame, aggrottando le sopracciglia folte -mostrando al mondo la stessa espressione crucciata che l'aveva sempre caratterizzato in passato-.

Ma... se lo facessi.. insomma lei cosa penserà di me ?” chiese mogio Louis.

Non è questa la domanda giusta” rispose Amadeus.

L'altro abbassò lo sguardo e sussurrò “Mi vorrà ancora ? O mi odierà ?”

Amadeus, notò la ragazza, che alle spalle dell'amico, aveva ascoltato tutta la conversazione e imprecò mentalmente, mentre appoggiava la mano destra sulla spalla dell'amico, per poi indicargli di girarsi a fronteggiarla e filarsela prevedendo guai.


Summer fissò Louis con un'espressione fredda e distaccata, prima di chiedere “Cosa significa ?”

Il ragazzo la guardò con occhi spalancati, prima di chiuderli a forza per prendere il coraggio di raccontarle tutto “I-io.. forse è meglio andare a parlare in un posto un po' più appartato” balbettò svagando lo sguardo per vedere dove ci fossero meno persone.

No, qui va benissimo” rispose lei irremovibile.

Lui sospirò e iniziò a raccontarle la verità “Qualche mese fa.. mi hai seguito nella foresta proibita, durante una delle mie 'escursioni' e quando hai visto Milo hai dato di matto” e con quell'espressione la ragazza lo fulminò con gli occhi “..e io non sapevo cosa fare..continuavi a dire di voler denunciare la cosa, e poi.. ad un tratto.. hai pensato che ti stessi incantando, quando in realtà mi ero avvicinato per pregarti di non dire niente.. ma poi mi hai servito la soluzione su un piatto d'argento e non ho..potuto..rifiutare.. così, i-io ti..” non finì la frase ma lei capì lo stesso, aprì la bocca laccata di rosso ciliegia per continuarla al posto suo, ma lui la interruppe “Si, lo so! Sono stato uno stronzo imperdonabile..ti ho ingannata, incantata, usata e privata della tua volontà.. mi merito di finire ad Azkaban per il male che ti ho inferto”

Adesso non esagerare..è vero hai fatto tutte queste cose, ma.. lo sapevo già, quando sei stato rapito dalla Melodian il tuo incantesimo si è infranto.. in quel momento mi sono venuti addosso tutti i ricordi e non ti nego che ero incazzata nera, per questo ti sono venuta a cercare quel giorno, ma non c'eri..eri sparito assieme a Dus, Electra e tutti gli altri. Io e Rose vi abbiamo cercato in lungo e largo e poi finalmente vi abbiamo trovati in infermeria”

E quindi.. in questi mesi hai finto di essere innamorata di me ?” chiese titubante, non volendo credere alla sua vena vendicatrice.

No, Lou.. io sono innamorata di te, da sempre” disse lei, sorridendo alla vista dell'espressione stupefatta di lui, che si tramutò in una risata gioiosa.

Il biondo l'abbracciò, facendola roteare in aria, lasciandole duemila baci su tutto il viso.

Prometto di non farlo mai più! Non t'incanterò, né ti ingannerò mai più!”

Comincia col promettere di amarmi e venerarmi, Weasley.. ne hai di strada da fare per farti perdonare”

Lo farò, lo prometto” esclamò immediatamente lui, mettendosi una mano sul cuore, prima di dire con maggiore serietà “Anch'io sono innamorato di te. L'ho capito mentre eri sotto incantesimo ed è il motivo per cui avevo paura d'infrangerlo.. non avrei sopportato l'angoscia e il dolore di averti perduta per sempre”

Non mi perderai, Lou... ma niente più bugie e sotterfugi” si raccomandò lei.

Promesso, ricominceremo tutto d'accapo”

Magari non proprio tutto.. odio i primi appuntamenti” rise lei, facendosi trascinare in pista.


*


Amanda si guardò intorno e notò di essere l'unica ragazza ad aver optato per una maglia lunga e dei leggins neri al posto del vestito, il cuore le batté forte intuendo immediatamente che con quella mise sarebbe stata additata da tutte le ochette e beffeggiata da tutti i bulletti della scuola, per lei quella serata era finita prima ancora che fosse iniziata, tentò un passo indietro per fuggire via, ma incontrò un corpo caldo che l'abbracciò all'altezza della vita.

Dove credi di andare ?” le sussurrò Albus, anch'egli vestito casual, con tanto di camicia a scacchi rossi e neri.

Fuggo via a cambiarmi” rispose prontamente, ripensando poi di non possedere alcun vestito egualmente elegante a tutti quelli davanti ai suoi occhi.

Non ne hai alcun bisogno, stai benissimo” la rincuorò lui.

Facile per te parlare, sei un ragazzo, cosa ne capirai mai di vestiti!” disse cercando di sgusciare fuori dalla sua presa così da poter fuggire.

Lui, neanche a dirlo bloccò ogni tentativo, e anzi la fece avanzare verso la pista da ballo “Beh, visto che non devi fare colpo su altri che me, io non vedo quale sia il problema”

Albuuss!!” lo implorò lei “Non sono abbastanza carina, voglio tornare in camera”

Shh adesso smettila di dire queste cose sulla mia ragazza o mi arrabbio” esclamò il moro, riuscendo a strappare un sorriso alla castana, che gli fece una smorfia e gli tirò un pugnetto sul petto, borbottando “Uffa, però!”

Il ragazzo la strinse maggiormente e lei si lasciò cullare come una bambola di porcellana, in quel ballo lento, così diverso da quello che stavano ballando tutti gli altri.

Siamo fuori tempo” sussurrò lei

Chissene frega” sussurrò lui.

E chissà se durante quella serata anche la ragazza, che prestava sempre occhio alle apparenze e ai giudizi delle persone, si dimenticò degli altri e pensò un po' di più a se stessa e al suo accompagnatore.


*


Lily Potter e Scorpius Malfoy furono gli ultimi ad arrivare, tutta colpa della solita ritardataria che ci aveva messo cent'anni a prepararsi, facendo aspettare incurantemente il suo ragazzo fuori dall'entrata del grifondoro, con tutto il disappunto del biondo, che dopo l'iniziale sbalordimento, per il vestito rosso merlettato della ragazza, continuava a rinfacciarle il ritardo.

Senti smettila, ok ? Sei tu che sei stato troppo puntuale, si sa che le donne fanno sempre tardi.. c'è pure un detto babbano che lo dimostra” sbottò Lily, dopo essersi sorbita l'ennesimo sospiro esasperato a causa dell'essere arrivati in ritardo.

Ah si ? E quale sarebbe ?” chiese Scorpius inarcando scetticamente un sopracciglio.

Se bella la vuoi far apparire un poco devi penare” rispose immediatamente lei, con lo stesso tono da saputella che aveva sempre sua cugina Rose.

Non credo proprio che sia così.. altrimenti sarebbe il detto più brutto mai esistito”

Lei rimase a bocca spalancata per l'insulto appena inferto al suo 'bellissimo' detto appena modificato “E tu che ne sai dei detti babbani ?” chiese con tono acido.

Nulla, ma sicuramente il tuo non esiste” ghignò lui, convinto d'aver ragione.

Ah si ? Allora cercati un'altra che non faccia tardi” esclamò impettita girando i tacchi per andarsene, ma la sua uscita di scena fu rovinata dal braccio di lui, che le arpionò la vita e la tirò verso di se, facendole ovviamente perdere l'equilibro “Dove credi di andare ?”

La ragazza dovette per forza aggrapparsi a lui per evitare di cadere per terra, ma poi cercò subito di allontanarsi e di staccargli il braccio con cui la teneva stretta “Lontano da te, mi sembra ovvio” rispose acidamente lei.

Lui rise e scosse la testa, prima di stringerla ancora più vicino a se e baciarla appassionatamente, come per farle capire che lei non sarebbe riuscita a resistere nemmeno cinque minuti lontana da lui.

La lasciò respirare quando fu soddisfatto della sua arrendevolezza “Tu” disse lasciandole un bacio a stampo “Sei” la baciò di nuovo “Mia” e poi la fissò ardentemente.

Lily si sciolse, come burro al sole, sotto quello sguardo argenteo e arrossì come una dodicenne davanti a una star del Quidditch.

Cercò di riprendere un minimo di contegno, prima di guardarlo nuovamente “Credevo che quella storia dello sguardo ammaliante fosse finita”

Non con te, cadrai sempre ai miei piedi, rassegnati” sorrise lui.

Si, certo ti piacerebbe” rise lei.

Da morire” rispose serio lui, prima di baciarla nuovamente.


*


Charlotte osservava tutti i ragazzi e le ragazze ballare e ridere come se nulla di tutto quello che avevano affrontato fosse successo, persino Kailey stava lì in mezzo alla pista, tra le braccia di Dominix Cades, il quale si era ripreso alla grande sia dalla botta in testa che dalla rottura con Lily.

Forse era lei che si stava sbagliando, forse quella festa era il trampolino di lancio per lasciar perdere il passato e vivere il presente e il futuro.

Forse doveva pensare un po' meno e buttarsi un po' di più.


Mi piace il tuo vestito..sei molto bella” disse una voce al suo orecchio.

La ragazza sorrise riconoscendola ed arrossendo disse “Dici ? Non lo so, non è uno dei migliori, ma grazie Dus” prima di girarsi a guardarlo.

Amadeus era vestito con un completo gessato blu carta da zucchero, una cosa molto da lui, raffinato, elegante e fine.

Ti va di ballare ?” chiese lui fissandola ardentemente con quei suoi occhi così particolari, che sembravano appartenere ad un altro mondo talmente erano belli e magnetici, con le loro varianti di colore dal grigio, all'azzurro e al verde, le avevano sempre fatto uno strano effetto, ma ultimamente si ritrovava a fissarli sempre maggiormente, le capitava di perdervici dentro e non riuscire a trovare la voglia ti staccarsi e tornare alla realtà.

Si..certo” rispose con un sorriso entusiasta, prima di prendergli la mano e trascinarlo in pista.

Lui l'avvicinò a sé e iniziò a muoversi al ritmo del lento -che avevano appena messo- “Sai, è la prima volta che mi godo una festa, non mi era mai capitato prima.. né avevo desiderato riuscirci”

E adesso cosa è cambiato ? Non hai paura di infettarti ?”

No, sei tu.. non mi infetterai mai” lei sorrise e si rese conto che la distanza tra i loro visi era diminuita a vista d'occhio, tanto che poté sentire l'odore di menta nel suo respiro “Neanche quando avrò trentotto di febbre ?” sussurrò socchiudendo leggermente gli occhi

Mai” sentenziò lui, ottenendo un sorriso emozionato -a stento trattenuto dai denti che morsero il labbro inferiore- da parte di lei, che lo afferrò per la cravatta e lo baciò tirandolo più vicino a sé. Dus rispose con molta più passione di quanto Lotti avrebbe mai creduto, prendendola per la vita e facendo aderire i loro corpi, mentre le infilava la mano destra tra le ciocche rosso arancio per accarezzarla e tenerla salda come se fosse una cosa rara e preziosa.

Sarò un bravo fidanzato” le disse quando si staccarono per prendere fiato, ma rimanendo sempre vicinissimi “..ti farò innamorare di me”

Io sono già innamorata di te” rispose lei, ammettendolo per la prima volta anche a se stessa.

Lui le sorrise e la baciò.

Ancora e ancora.

Finché le luci non si riaccesero e tutti gli invitati iniziarono a tornare nei loro letti.

Così come l'avrebbe baciata per sempre, finché la morte non li avrebbe separati, per poi riunirli di nuovo.


The end.


**


--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !

Spero che vi sia piaciuta la mia storia e che vi abbia fatto emozionare.

Vi ringrazio per essere arrivati fin qui,

di aver letto e atteso con pazienza ogni aggiornamento.

In particolare vorrei ringraziare le ragazze che hanno partecipato a quest'interattiva:

Phebe Junivers, victoria black, Helena Lily,

scarlett_dream, emily132 e pink sweet.

In oltre vorrei ringraziare tutte le persone che hanno messo la storia tra le preferite:


1 -Alicelovemusic
2 -Felie
3 -FeniceAla19160
4 -Maga_Merlina
5 -Mary Evans
6 -Slytherin2806
7 -Sonne_schwarz


Tutte le persone che hanno messo la storia tra le seguite :


1 -310587
2 -beno89
3 -CaptainSwan_05
4 -dracomalfoy94
5 -finlin91
6 -GiorgiBlack19
7 -Helena Lily
8 -Hyperion_
9 -Jade_Malfoy
10 -Les_messori
11 -lils_marauder42
12 -Lily_Ginny
13 -milan94
14 -Phebe Junivers
15 -pink sweet
16 -PrincessSlytherin03
17 -reader_forever
18 -severuslupin
19 -victoria black
20 -_imjusteri
21 -_Silviuz
22 -_Wonderwall_

Tutte le persone che hanno messo la storia tra le ricordate :


1 -emily132
2 -GiorgiBlack19
3 -Kiyoko_

E chi mi ha messo tra gli autori preferiti :


1 -Alyssa Nott
2 -Bluemoon02
3 -Ginny_gatto95
4 -Phebe Junivers
5 -scarlett_dream
6 -_KaylaRamirez09_


Baci

Gin

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