I promessi yaoisti di NikkyP (/viewuser.php?uid=771823)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo primo ***
Capitolo 2: *** capitolo secondo ***
Capitolo 1 *** capitolo primo ***
ùàù
Quel
ramo del lago di Como, che volge a mezzogio-
NikkyP
– Oh, 'spetta un attimo Manzoni-chan, senza offesa ma così è una
noia, ricominciamo io e Camy...
Era
il 7 novembre 1628 quando don Abbondio, no scusate, don Grell
passeggiava lungo le sponde del lago di Como pensando al cardinale
William T. Spears per il quale provava un amore proibito dalla stessa
religione che professava.
I passi erano lenti e moderati nelle sue
scarpe scarlatte ricoperte dalle vesti del medesimo colore dei suoi
lunghi capelli tinti di sangue.
Camminava per quelle strade,
ritornando a casa da quella passeggiata prolungatasi sino alla sera,
quando, pochi attimi dopo ad aver aperto il breviario che portava
sempre con sé, come gli occhiali che solitamente indossava, svoltò
l'angolo fermandosi ad osservare il tabernacolo: tra anime e fiamme di
tale raffigurazione del purgatorio, vide una cosa che non s'aspettava
di vedere e che non avrebbe dovuto vedere.
Due donne a bloccargli
ogni via di fuga si erano fermate ad esaminarlo: la più alta era
poggiata al muretto di mattoni dove vi era l'effigie , con le braccia
incrociate al petto piuttosto piatto e l'occhio azzurro non coperto
dai capelli ramati era volto alla figura del rosso. L'altra, la più
minuta e bassa dei tre, scrutava con occhi verdi da strega il viso
pallido del don con le mani appoggiate ai fianchi, spostando di tanto
in tanto le lunghe ciocche di capelli neri dietro l'orecchio.
Dalla
loro pettinatura, dai vestiti dai quali pendevano ogni tipo di armi,
sia bianche che non, dal loro portamento, dal luogo in cui si
trovavano, si poteva benissimo alludere che le due erano dei
bravi.
NikkyP
– In teoria dovrei mettere il femminile, ma poi stona dire “le
brave”... che poi, non sono brave eh, i bravi sono, come dire,
degli scagnozzi... all'epoca qua (Lombardia) ce n'erano un po'.
Don
Grell, non appena si accorse del ruolo delle ragazze, fremette
qualche secondo spaventato dell'idea che le due avessero scoperto il
suo amore segreto verso il cardinale Wiru-kun (come lo chiamava nelle
sue fantasie perverse). Si guardò intorno cercando una possibile via
di fuga, ma le
brave
bambine (?) si erano poste in modo tale da non farlo scappare.
-
Signor curato, - disse la minuta porgendogli gli occhi zaffiro in
faccia.
- Che vuoi mocciosetta? - rispose subito Grell guardandola
dall'alto cercando di intimorirla inutilmente.
- Lei ha
intenzione, - continuò la ramata con fare minaccioso per fargli
abbassare la cresta – Lei ha intenzione di far sposare Ciel
Phantomhive ed Elizabeth Middleford! Ma nessuno li shippa! È contro
la legge.
- Eh, che ci posso fare – disse il rosso sospirando di
sollievo – che c'entro io se le autrici non hanno voluto fare una
CielxDoll o una CielxSullivan!
NikkyP
– ehm, io avrei voluto la CielxDoll...
Camy
– e io una Sulliciel, ma: ehi, che ti aspettavi? *schepps style*
NikkyP
– quindi zitti e continuate porco mattaku!
-
Di conseguenza – continuò Sullivan sussurrando a don Grell –
questa ship non s'ha da fare, né domani, né mai.
- Le ultime
parole famose – replicò il rosso limandosi le unghie appena
smaltate – signore mie, mettetevi nei miei panni. Se la cosa
dipendesse da me legalizzerei le ship yaoi...
- Orsù, -
interruppe la corvina – questo è quello che il nostro signore ci
ha imposto di fare.
Lo sguardo del curato s'illuminò tramutando i
suoi occhi verdi e gialli in due cuori palpitanti color passione:
forse avrebbe potuto confessare il proprio amore al cardinale senza
il rischio di venire ucciso da quest'ultimo col proprio
togli-ragnatele!
NikkyP
– sì, la sua falce per me è un togli-ragnatele u.u
-
Voi siete nella ragione totale, sono pienamente d'accordo con voi: lo
yaoi dev'essere legale qualsiasi ship sia, ma le het sono legali
ovunque al contrario delle yaoi, di conseguenza devo celebrare il
matrimonio fra i due.
- Ma ,- intervenne Doll che era rimasta in
silenzio fino ad ora - ma il matrimonio non si può fare o... Porco
Alois!... - bestemmiò – te ne pentirai amaramente, perché non
avrai tempo, e … Porco Crodo!... - bestemmiò nuovamente.
Camy
– date una medaglia a quella donna!
-
Zitta Doll, - la riprese l'altra – il signor curato ha un debole
per gli uomini di bell'aspetto come Claude e quindi direi di evitare
di utilizzarlo come mezzo di sfogo, Alois invece non lo caga nessuno,
quindi usa pure il suo nome. Siete d'accordo?
I tre annuirono
contemporaneamente, riprendendo poi il discorso.
- Signor curato,
il nostro illustre signor don Rodrigo? No... come si chiama...
-
Don Sebastian. - intervenne l'altra – è lui che ci ha ordinato di
impedire il matrimonio.
Questo nome fu, nella mente di Grell, come
un forte lampo a ciel sereno, facendo accrescere in egli sia il
terrore che l'eccitazione carnale: don Sebastian che gli chiedeva un
favore?!
NikkyP
– guardalo come si eccita!
Camy
– arrapato-chan
-
Zitte autrici! Quello sì che è un omaccione! - si atteggiò un poco
con fare da fangirl – Cosa indosserò appena si congratulerà con
me? Che smalto metto, quello della Kiko? Oddio! Le scarpe
poi!
NikkyP
– Grell, ripigliati e rifai la battuta! Non voglio fare
straordinari mattaku!
-
Cosa mi potete consigliare per far realizzare la richiesta del vostro
illustrissimo don Sebastian? - si contenne il rosso.
- E a noi lo
chiedi?! - sbottò Sullivan – Noi ti abbiamo detto cosa devi fare,
al resto ci pensi te! È già tanto che siamo venute ad avvisarti...
- Va bene, ho capito... - sbuffò l'uomo aggiustandosi gli
occhiali che gli erano scivolati lungo il naso privo di gobba solita
a chi li indossa.
- Benissimo, e buona notte, messere, - disse
Doll incamminandosi con l'amica e rivale di ship verso il castello
del loro severo padrone dagli occhi scarlatti.
Don Grell sospirò
per qualche istante immaginando don Sebastian ringraziarlo di aver
impedito il matrimonio dei due giovani, magari attraverso una notte
di mera passione... si morse le labbra coi denti affilati pensando a
scene totalmente opposte alla castità, cercando di placare con tali
fantasie l'istinto carnale che era solito accompagnarlo ogni qual
volta il suo sguardo volgeva ad un uomo di bell'aspetto.
Scosse un
poco la testa facendo agitare di poco la folta chioma rossa,
ritornando alla realtà: delle due brave
non
vi era più alcuna traccia, era rimasto solo il ricordo di
quest'ultime e dell'incarico che gli aveva assegnato da parte del
loro don.
Per il curato, nonostante l'enfasi iniziale, era una
situazione piuttosto pericolosa e questo lo sapeva bene: contraddire
agli ordini di don Sebastian portava solo ad una via, ovvero la
morte.
Egli deglutì ora nervoso, cercando la via per tornare a
casa, in ansia, voltandosi più volte alle spalle assicurandosi che
nessuno lo seguisse per tutto il tragitto, sperando e pregando con
tutto il cuore che ad aspettarlo ci fosse uno dei suoi più fidati
amici: il perpetuo Ronald.
- Ronald! Ronald! - urlò Grell non
appena rientrato.
- Signor curato, le ho detto di chiamarmi Ronny!
- rispose quest'ultimo intento a sistemare la tavola per la
“cena”.
Ronald, cioè, Ronny era, non dico servo sennò quello
mi ammazza col tosaerba (che nemmeno esiste in quell'epoca),
l'aiutante di Grell: aiutante molto affezionato al proprio senpai,
che sapeva obbedire alle sue assurde richieste così come sapeva
tenerlo a bada.
- Alza le chiappe e vieni qui!
- Vengo, -
rispose il biondo posando i vari smalti che aveva in mano sul tavolo,
ma non ebbe il tempo di uscire dalla stanza che il rosso ne varcò
velocemente la soglia.
- Misericordia! Cos'ha senpai?
Il
sorriso del curato si tramutò presto in un'espressione seria: se
l'avesse detto a Ronny egli l'avrebbe senza dubbio aiutato, ma
probabilmente anche lui avrebbe voluto una ricompensa da don
Sebastian... no, tutto tranne quello, don Sebastian doveva premiare
solo don Grell, perché nessuno shippa Sebastian e Ronny!
-
Niente, niente... - concluse.
- Come niente?
- Oh santo
shinigami!
NikkyP
– Cit. la zia NikkyP
-
Quando dico niente è niente! - sbottò.
- Eddai Grell! Parla! Che
è, ti hanno ingravidato?
Camy
- Ronny sei un grande!
Il
rosso placò i pensieri per qualche istante, immaginando aria
sognante l'assurda e impossibile teoria dell'amico, ritornando poi a
ragionare "decentemente".
- Ma porco Druitt, stai zitto
perpetuo e passami il fard! - agitò la mano in direzione del tavolo
mentre si sedeva su una poltrona scarlatta poco distante.
Camy
– ...*si toglie gli occhiali con aria solenne* FATELO SANTO,
SUBITO!
- E mi continui a dire che non hai
niente... sembri mestruato peggio di Ciel! - disse Ronald prendendo
il piccolo contenitore firmato KIKO, fermandosi poco prima di
consegnarglielo.
NikkyP - pubblicità
occulta, parte 2 o.O
-
Dammi qua! Dammi qua!- disse don Grell, prendendo il fard, con mano
un po tremante, truccandosi poi in fretta, come se fosse una
medicina.
- Senpai, ti devo minacciare? Vuoi che ti compri smalti
e trucchi di sottomarca?
Don Grell impallidì sotto lo sguardo
divertito di Ronald, il quale conosceva troppo bene l'amico e sapeva
fin troppo bene come fargli sputare il rospo.
- Se vuoi che te lo
dica, non spifferare niente alle cortigiane e alle tue amiche del
sabato sera... ne va- ne va la vita!
- La vita? - domandò Ronny
osservando lo sguardo serio dell'altro.
- La vita.
Camy
– *suona pianoforte* TAN TAN TAN TAAAAN
-
Grell, sai bene che io ho sempre la bocca cucita, ciò che non devo
rivelare resta un segreto fra noi.
- Bravo, come quando hai
urlato in piazza...
Il perpetuo ridacchiò tappando la bocca
dell'altro - Eddai signor curato... io ti voglio bene!
Il rosso
guardò il biondo dalla cute nera attentamente: era noto ad ambedue
che tra di loro il vero perpetuo era don Grell, non vedeva l'ora di
vantarsi con l aiutante anche se sapeva bene che quest'ultimo non
avrebbe tenuto la bocca chiusa... che fare?
NikkyP
- tanto glielo dirai lo stesso u.u
-
Oh santo shinigami!
NikkyP
- Grell, i diritti d'autore...
-
Senpai, sai che posso aiutarti... ti ricordo che ora il cardinale
William ti considera... prima eri un caso disperato di "notice
me senpai"... -si avvicinò maliziosamente.
- Vuoi tacere?
-
Io taccio subito; ma sai benissimo che ho contribuito a molte, troppe
tue richieste e ai tuoi oscuri desideri.
Il curato si alzò di
scatto dirigendosi verso la propria stanza, fermandosi d'un tratto
alla soglia: di certo non gli avrebbe detto ogni singolo particolare
come gli sarebbe piaciuto fare, ma l'enfasi lo spinse a rivelare il
tutto a grandi linee.
- Un eccelso ed illustre signore m'ha
imposto una richiesta - le iridi che trasmettevano sia serietà che
eccitazione si fusero con quelle divertite e interessate di Ronald -
Santo Shinigami! - concluse chiudendosi la porta alle spalle.
-
Bene bene bene... - il perpetuo sorrise uscendo dal salotto e poi di
casa guardando le taverne illuminarsi e la gente dirigersi lentamente
ad essa - la notte è ancora giovane e... - entrò nel suo solito
locale dicendo a gran voce - No Ronny No Party!★
NikkyP
- Scusate ma dovevo xD
Note
delle autrici :3
Hola gentaglia!
Siamo la Zia NikkyP e Shinicami-sama, le due folli che hanno ideato e
scritto questa.... ehm... questa “”cosa”” ^u^'
come ci è
venuta in mente la ff? Semplice! Le ore di italiano aiutano molto :3
(chissene frega se siamo in terza e facciamo Dante-senpai, noi
restiamo in seconda con Manzoni-chan! :D).
Direi che questa si può
considerare una parodia de 'i promessi sposi' in stile yaoi.. solo
che nemmeno sappiamo se fare una SabeCiel o una Grelliam o robe
simili, quindi oh, se vi piace vi piace, sennò cambiate fiction XD,
o come dice la Camy, o vi piace o vi piace u.u
Bé, che dire... ci
sentiamo la prossima volta, pensiamo di aggiornare una volta a
settimana.
Diteci se vi piace l'idea o meno così sappiamo se
dobbiamo scrivere questa ff o ascoltare Dante-senpai...
Alla
prossima, recensite/avvisateci se continuare o meno plisu ;-;
NikkyP
e Shinicami-sama
|
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Capitolo 2 *** capitolo secondo ***
4
Don
Grell passò tutta la sera nella propria stanza, fantasticando sulle
possibili ricompense che gli avrebbe potuto dare don Sebastian a
lavoro compiuto: poteva essere sia una trousse di smalti e trucchi
Kiko,
NikkyP
– pubblicità occulta parte tre
Camy
– Grell, sei peggio di Clio make-up, GRELL MAKE-UP!
NikkyP
– bella questa xD
oppure
poteva trattarsi di tutt'altro... magari una bella sco-
Camy
– ehm... lasciamo intendere agli altri
NikkyP
– peccato, volevo fare 50 sfumature di SebastianxGrell :(
Camy
– ci penso io: 50 sfumature di CielxNikky! :D
NikkyP
- *sbava*
Con
tali pensieri in mente, il curato trascorse il resto della notte, in
modo più che sereno aggiungerei...
Ma don Grell non sapeva che
l'indomani sarebbe stato giorno di battaglia quindi qualche parte
della notte la passò con consulte angosciose. Non per il fatto di
impedire il matrimonio o robe simili, lui non shippava affatto
CielxLizzy, ciò che lo terrorizzava maggiormente era confidare tale
novella a Ciel... quello si che era un problema della
Madonna...
Camy
– momento di pausa.. *scoppia a ridere* ok, riprendiamo...
però
non poteva evitare tale cosa, si ricordava bene delle parole dei
bravi e dei metodi a dir poco spartani dell'illustrissimo don Zio
Sebbo per punire chi non adempieva agli ordini impartiti da
quest'ultimo. Quindi, che fare? Scappare non di certo: chi avrebbe
provveduto alla cura del suo make-up? Chi lo avrebbe accompagnato in
via monte napoleone a fare shopping?
NikkyP
– è una via di Milano dove la roba costa peggio che ad un bordello
dove puoi facilmente trovare Alois.
Di
conseguenza, non poteva assolutamente permettersi di abbandonare il
tutto, anche perché il cardinale William non lo avrebbe di certo
seguito, quindi l'unica cosa che poteva fare era tenere Ciel per le
lunghe. Si rammendò a proposito, che mancava pochissimo al tempo
stabilito per le nozze e.. i suoi pensieri furono bruscamente
interrotti da un colpo di sonno, addormentandosi così, rovesciando
il proprio prezioso smalto sulle coperte scarlatte, sognando il
cardinale in modo poco consono.
Camy
– arrapato-chan 2, la vendetta
Il
primo a svegliarsi, dopo un sogno, ehm... dopo un determinato sogno e
dopo le problematiche del quale s'era impicciato inconsapevolmente,
fu il signor curato. La mente, non appena essersi “ripresa”,
rimembrò i pensieri della sera precedente e la paura iniziò a
insediarsi in lui.
Rimase steso sul letto per poche manciate di
minuti, decidendosi successivamente di alzarsi e di cambiarsi d'abito
per evitare di celebrare la realizzazione di ship imminente. Così,
scese le scale e si sedette sulla propria comoda poltrona aspettando
Ciel con timore e impazienza.
Cielito Lindo de Contrabbando
Phantucci, ehm, Phantomhive, noto a tutti come Ciel per evitare di
ridere, non si fece attendere maggiormente da buon mestruato
qual'era.
Camy
– copyright sul Cielito(...) by Shinicami-sama u.u
NikkyP
– se lo becco per strada mi ammazza...
A
differenza da kuroshitsuji, era rimasto privo dei parenti sin
dall'adolescenza e, nonostante avesse ereditato da quest'ultimi una
filandaia,
NikkyP
– luogo dove si tesse la seta.
non
si voleva sporcare le manine e quindi si limitava a dirigere il tutto
facendo sgobbare, non il nostro solito pinguino, ma Lau, un suo
fidato amico.
Camy
– Effettivamente Ciel ha amici?
NikkyP
– Io ero tentata dallo scrivere “un tizio alla
random”...
All'epoca
era difficile il commercio tessile, ma Ciel era un abile bastard-,
ehm, un abile mercante e sapeva ben gestire le entrate e le uscite,
di conseguenza era riuscito a guadagnare il necessario per poter
vivere nel benessere assieme alla sua futura sposa Elizabeth, o
meglio, a esaudire ogni suo capriccio.
Comparve davanti a don
Grell, in gran gala, con penne con sfumature blu al cappello, col
proprio pugnale dal manico raffinato, vestito a festa come era solito
in quelle occasioni. Ma il giovane mestruato notò l'atteggiamento
incerto, e non sprizzante di ormoni della peggiore specie, del signor
curato domandandosi cosa mai l'avesse ridotto così... l'ultima volta
che l'aveva visto in tali condizioni era stato per via di una
friendzone da parte del cardinale Spears.
- Son venuto, signor
curato, per sapere a che ora preferisce che ci troviamo in chiesa.
-
Di che parli? Quando?
- Come quando? Don Grell, si ricorda che s'è
fissato per oggi?
- Oggi – replicò l'altro, come se ne sentisse
parlare per la prima volta – Oggi mi spiace ma non posso.
Ciel
sgranò gli occhi color oceano incredulo con un lieve tic nervoso a
quello sinistro provocato dalla possibile reazione della futura
moglie a tale notizia – E per quale ragione?
- Prima di tutto,
mi si è spezzata un'unghia, vedete? - sventolò la mano davanti alla
faccia del giovane – In secondo luogo, devo far riprendere il
perpetuo Ronny dalla sbornia della scorsa sera...
- Ah bè,
capirete, quello la ha sempre la sbornia al mattino non è una
novità; inoltre cosa le costerebbero solo pochi minuti e così poca
fatica?
- E poi devo fare shopping, e poi pettinarmi, e poi andare
alla Kiko...
NikkyP
– Grell, hai lievemente rotto le palle con la Kiko...
Camy
– Guarda il lato positivo: almeno fanno affari u.u
-
E poi? - commentò sarcastico Ciel prendendolo per i fondelli.
- E
poi e' è degli imbrogli.
- Come scusate? - chiese l'antracite
sorridendo soddisfatto a quella piccola ma significativa
confessione.
- Aho, marmocchio, t'ho detto che devo rifarmi le
unghie. - Grell guardò il più basso cercando di distrarlo.
NikkyP
– ok, lo direi io e non Grell, ma dettagli u.u
-
E quale sarebbe l'imbroglio?
- L'imbroglio è che mi ha fatto
sborsare talmente tanti soldi che avrei potuto andare a prendermi un
paio di Louis Vuitton...
Il ragazzo sospirò facendo un facepalm
per via della balla colossale che gli aveva rifilato il rosso.
-Mi
dica la verità per cortesia e non cercate di evitare l'argomento.
Il
signor curato non aveva scampo, quando Phantuc-, ehm, Phantomhive
chiedeva qualcosa in modo gentile la cosa era grave, molto grave...
si capiva da lontano un miglio che aveva strizza della possibile
strigliata da parte della piovra bionda, ehm ehm, Lizzy.
Il rosso
sapeva cosa stesse passando per la mente del giovine, solo non sapeva
che rispondergli: se gli avrebbe detto la verità Ciel sarebbe
diventato over 9000!, ma forse una soluzione c'era...
Camy
– HA UN AURA POTENTISSIMA!!!
-
Error, candito, votum, cognaito, crimen, Cultus dispartis, vis, ordo,
ligamen, honestas, Si sis affinis,... - iniziò a vociferare il
curato in latino, tentando di confondere il ragazzo.
- Si piglia
gioco di me? - lo interruppe – Che vuole che me ne faccia del suo
orrendo latino?
- Orrendo latino? Bada che se non sai le cose ti
devi fare i fatti tuoi.
- Ma porco Druitt, non ha senso ciò che
dici!
- Via, caro Ciel, non andate in collera, il ciclo lo avete
già avuto la scorsa settimana...
Grell alzò lo sguardo
incrociandolo con quello del proprio interlocutore: dire che
s'impietrì fu riduttivo dato che lo vide con uno sguardo piuttosto
inquietante e con un'aurea nera circondarlo.
- Sebas-chan,
mere-dà... *si toglie la benda che in realtà qui non ha*
kurose!
NikkyP
– Ciellino della zia, non siamo nell'anime, cambia battuta...
Camy
– best epic-fail ever!
-
Mi spieghi una buona volta per quale motivo non volete celebrare oggi
le nozze...
- Non è tempo, dovete aver pazienza per qualche
giorno. Figliuol caro, qualche giorno non è poi l'eternità.
Ciel
ci rifletté su... non cambiava poi granchè; e poi aveva ancora un
asso nella manica... – Per quanto?
Grell sorrise soddisfatto,
era riuscito a guadagnare tempo nonostante dallo sguardo dell'altro –
Via, per quindici giorni penso di essere disponibile... per il cambio
di stagione devo rifarmi il guardaroba...
- Quindici giorni! Oh
questa si ch'è nuova! S'è fatto tutto ciò che hai voluto sino ad
ora fissando anche, a sua scelta, il giorno; e quando il giorno
arriva mi viene a dire di attenderne altri quindici! - rispose con
voce più alta battendo il pugno nell'aria.
Don Grell prese
l'altra mano dell'antracite impedendogli di continuare – Via, via,
non alterarti, per amor del cielo. Proverò a fare il cambio in una
settimana – cedette per paura.
- E a Elizabeth che devo dire?
-
Ch'è stato un mio sbaglio, ditelo anche a chi si pone domande a
riguardo. Tutto sarà rinviato alla prossima settimana.
- Ne è
sicuro?
- Sicuro quanto so che lo smalto che indosso è rosso. - e
così detto, Ciel se ne andò, facendo al curato un inchino meno
profondo del solito, dandogli un'occhiata più espressiva che
riverente.
Uscito poi, camminando a mala voglia, ripensò al
colloquio appena avuto: era palese che don Grell stesse nascondendo
qualcosa, e quel qualcosa voleva impedire il matrimonio... a tal
pensiero il giovine avrebbe voluto tornare indietro e mettere alle
strette il curato, ma, alzando gli occhi, vide il Perpetuo camminare
dinanzi a lui, ed andava nel retro a buttare le bottiglie di Jack
Daniel's.
NikkyP
e Camy
– Esci
la Jack! Escilaaaaaaaa! (si, abbiamo scritto il capitolo in classe
xD)
Sul
volto di Ciel comparve un sorriso: il suo asso nella manica avrebbe
potuto essergli molto utile... si avvicinò cercando di attaccar
discorso con esso.
- Buon giorno Ronald: io speravo che oggi si
sarebbe stati allegri insieme.
- Eh caro Ciel, spiace pure a me
anche se non vi shippo... avevo in serbo per te una fantastica serata
con un party hard...
Il ragazzo scrollò il capo rabbrividendo un
poco.
- Fatemi un piacere: il signor curato m'ha impastrocchiato
una ragione che non ho compreso dato il suo orrendo latino. Potete
spiegarmi meglio?
- Oh! Vi par ch'io sappia cosa frulli nella
mente di quell'elemento?
L'asso nella manica iniziava, seppur a
fatica, a dare i suoi frutti... il sorrisino dell'antracite divenne
sempre più soddisfatto.
- Via Ronny; siamo amici;
NikkyP
– ma che cazz... da quando in qua 'sto ciclo-chan ha il
gruppetto?
Camy
- CIELITO MOLTO SPIRITOSO
-
ditemi quel che sapete...
- Sentite, Ciel; io non posso dir niente
perché non so niente, posso solo assicurare che il mio senpai non
vuole far torto e non ha alcuna colpa.
- E di chi sarebbe la
colpa?
- T'agà dì che mi a-sà nigut*! Ascolta, ora devo andare,
stiamo entrambi perdendo tempo. - così dicendo posò a terra le
bottiglie e rientrò in casa.
*(ti ho già detto che non so niente
- nda di zia Nikky)
Ciel, rispostogli un saluto, tornò indietro e
fu all'uscio dell'abitazione di don Grell; entrò, andò nel salotto
di dove si erano incontrati prima, avanzando verso di lui facendogli
stralunare gli occhi.
- Eh! Eh! Ma che ci fai qua? - disse don
Grell sbavando con l'eyeliner.
- Chi è quel prepotente, -disse
Ciel, con voce troppo da uomo rispetto l'aspetto puccioso che si
trovava pur d'ottenere una risposta precisa - chi è quel prepotente
che non vuol ch'io sposi Elizabeth?
- Che? Che? Che? C-c-chotto
chotto! - balbettò il rosso diventando più pallido del fondotinta
sul volto. E iniziò a dirigesi all'uscio, ma l'antracite fu più
veloce e gli bloccò l'uscita chiudendo la porta a chiave,
infilandosela in tasca.
- Ah ah, parlerà ora, signor curato? O
vuole che, pur di farla confessare, le rompa tutti
gli smalti che avete?
- Matt-
NikkyP
- non sei William, niente mattaku
-
Misericordia! - esclamò.
- Lo voglio sapere.
- Mi vuoi morto
marmocchio?
- La cosa mi alletta, ma per il momento mi servi. Or
dunque, niente fandonie e parli chiaro e subito.
Per la prima
volta, don Grell, ebbe davvero paura del Phantuccio, il suo tono era
alto e minaccioso e il suo sguardo incideva con quello smeraldo
facendolo tremar di paura.
- Mi promettere, mi giurate, - disse -
di non parlarne con nessuno, di non dir mai...?
- Le prometto che
se non me lo dice subito le raserò i capelli a zero.
- Don.. -
deglutì nervosamente intimorito.
- Don..?
- Quel figo della
Madonna di don Sebas-chan!
Elizabeth fece una piccola piroette
mostrando il proprio abito da sposa alla madre. Le sue amiche, Paula
e Soma,
NikkyP
- sì, Soma è una bella donnah u.u ... TETTEEE
sorridevano
e le facevano forza perché si lasciasse vedere. Si copriva un poco
il volto, con quella modestia un po' guerriera, facendosi scudo alla
faccia col gomito, posandola poi sul busto, e aggottando le
sopracciglia sulla sua bocca appariva un sorriso radioso. I biondi e
giovani capelli, spariti sopra la fronte, con una bianca e sottile
scriminatura, si riavvolgevano dietro al capo in cerchi molteplici di
trecce trapassate da lunghi spilli d'argento, che si dividevano
all'intorno da parere de' raggi d'un'aureola. Intorno al collo aveva
un vezzo di granati alternati con bottoni d'oro e collana di varie
gemme colorate: portava un bel busto di broccato a fiori, con le
maniche separate e allacciate da bei nastri: una corta gonnella di
seta grezza rosa, due calze candide, due ballerine anch'esse rosa da
ricami bianchi. Oltre a questo, che era l'ornamento particolare del
giorno delle nozze, Lizzy aveva quello quotidiano d'una modesta
bellezza, rilevata costantemente dal viso bello quanto innocente, dal
quale le emozioni le creavano delle sfumature di quello sguardo verde
ancor più dolce di quel che già è.
La piccola Paula s'accostò
a Elizabeth, le fece intendere che aveva qualcosa da comunicarle, e
le disse la sua parolina nell'orecchio.
- Vado un momento e torno.
- disse Lizzy alle donne e scese in fretta. Al vedere la faccia muta
e il portamento inquieto di Ciel - CIEEEEEEEEL! - si catapultò
addosso a lui.
Camy
- non mi aspettavo altro...
-
Elizabeth! - rispose Ciel reggendo più sé stesso che la ragazza -
per oggi è tutto a monte, e solo le autrici sanno quando potremmo
essere una ship ufficiale.
- Che? - disse la giovine tutta
smarrita. Ciel le raccontò brevemente la storia di quella mattina, e
quando ella ascoltò il nome di don zio Sebbo: - ah! - esclamò -
fino a questo punto!
- Ma... lo sapevi?
- Non parlarmene, non
fatemi piangere... corro a chiamar mia madre e a licenziare le altre.
Dobbiamo essere soli.
Mentre ella partiva, Ciel sospirò - Non mi
hai mai detto niente.
- Cieeel :( - piagnucolò la bionda
alludendo che se aveva taciuto lo aveva fatto per motivi giusti e
puri.
Intanto, la buona Edward (così si chiamava la mamma di
Lizzy)
NikkyP – ok, lasciando perdere
che sto immaginando Edward col vestito rosa e la cuffietta in testa
(ahahhaha muoio), pensavo che ci stava lui come mamma... cioè,
l'atteggiamento nei confronti di Lizzy è quello! XD
muoio!
Osservava i due avvicinandosi lentamente,
curiosa/o di sapere di cosa stessero parlando. La figlia la lasciò
con Ciel, tornando dalle altre donne al piano superiore – Oggi il
signor curato è malato; e oggi non si fa nulla. - così detto le
salutò tutte in fretta e scese di nuovo.
Le donne se ne andarono
andando in giro a raccontare tale accaduto, e Paula andò dal curato
per verificare che fosse davvero malato... si, malato di shopping
cronico...
- Una sbronza, - giustificò il perpetuo – ieri
eravamo assieme a don Sebastian a fare un party hard... sapete, il
senpai Grell non ha retto agli ormoni...
Note
delle autrici :3
ciao
a tutte! Scusate il ritardo per la pubblicazione ma tra la scuola e i
miei scleri alla Ciel, ci abbiamo messo un po' di tempo xD
che
dire? Mamma Edward mi ha stesa.. davvero, muoro. Mentre per la parte
finale del party hard non c'entra nulla ma dopo aver visto
quell'immagine (grazie Serena), ho dovuto metterla, capitemi xD
che
dire, ci si becca la prossima volta.
Recensite che ci fa piacere!
Ciau!
NikkyP
e
Shinicami-sama
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