I promessi yaoisti

di NikkyP
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo primo ***
Capitolo 2: *** capitolo secondo ***



Capitolo 1
*** capitolo primo ***


ùàù

Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogio-

NikkyP – Oh, 'spetta un attimo Manzoni-chan, senza offesa ma così è una noia, ricominciamo io e Camy...

Era il 7 novembre 1628 quando don Abbondio, no scusate, don Grell passeggiava lungo le sponde del lago di Como pensando al cardinale William T. Spears per il quale provava un amore proibito dalla stessa religione che professava.
I passi erano lenti e moderati nelle sue scarpe scarlatte ricoperte dalle vesti del medesimo colore dei suoi lunghi capelli tinti di sangue.
Camminava per quelle strade, ritornando a casa da quella passeggiata prolungatasi sino alla sera, quando, pochi attimi dopo ad aver aperto il breviario che portava sempre con sé, come gli occhiali che solitamente indossava, svoltò l'angolo fermandosi ad osservare il tabernacolo: tra anime e fiamme di tale raffigurazione del purgatorio, vide una cosa che non s'aspettava di vedere e che non avrebbe dovuto vedere.
Due donne a bloccargli ogni via di fuga si erano fermate ad esaminarlo: la più alta era poggiata al muretto di mattoni dove vi era l'effigie , con le braccia incrociate al petto piuttosto piatto e l'occhio azzurro non coperto dai capelli ramati era volto alla figura del rosso. L'altra, la più minuta e bassa dei tre, scrutava con occhi verdi da strega il viso pallido del don con le mani appoggiate ai fianchi, spostando di tanto in tanto le lunghe ciocche di capelli neri dietro l'orecchio.
Dalla loro pettinatura, dai vestiti dai quali pendevano ogni tipo di armi, sia bianche che non, dal loro portamento, dal luogo in cui si trovavano, si poteva benissimo alludere che le due erano
dei bravi.

NikkyP – In teoria dovrei mettere il femminile, ma poi stona dire “le brave”... che poi, non sono brave eh, i bravi sono, come dire, degli scagnozzi... all'epoca qua (Lombardia) ce n'erano un po'.

Don Grell, non appena si accorse del ruolo delle ragazze, fremette qualche secondo spaventato dell'idea che le due avessero scoperto il suo amore segreto verso il cardinale Wiru-kun (come lo chiamava nelle sue fantasie perverse). Si guardò intorno cercando una possibile via di fuga, ma
le brave bambine (?) si erano poste in modo tale da non farlo scappare.
- Signor curato, - disse la minuta porgendogli gli occhi zaffiro in faccia.
- Che vuoi mocciosetta? - rispose subito Grell guardandola dall'alto cercando di intimorirla inutilmente.
- Lei ha intenzione, - continuò la ramata con fare minaccioso per fargli abbassare la cresta – Lei ha intenzione di far sposare Ciel Phantomhive ed Elizabeth Middleford! Ma nessuno li shippa! È contro la legge.
- Eh, che ci posso fare – disse il rosso sospirando di sollievo – che c'entro io se le autrici non hanno voluto fare una CielxDoll o una CielxSullivan!

NikkyP – ehm, io avrei voluto la CielxDoll...
Camy – e io una Sulliciel, ma: ehi, che ti aspettavi? *schepps style*
NikkyP – quindi zitti e continuate porco mattaku!

- Di conseguenza – continuò Sullivan sussurrando a don Grell – questa ship non s'ha da fare, né domani, né mai.
- Le ultime parole famose – replicò il rosso limandosi le unghie appena smaltate – signore mie, mettetevi nei miei panni. Se la cosa dipendesse da me legalizzerei le ship yaoi...
- Orsù, - interruppe la corvina – questo è quello che il nostro signore ci ha imposto di fare.
Lo sguardo del curato s'illuminò tramutando i suoi occhi verdi e gialli in due cuori palpitanti color passione: forse avrebbe potuto confessare il proprio amore al cardinale senza il rischio di venire ucciso da quest'ultimo col proprio togli-ragnatele!

NikkyP – sì, la sua falce per me è un togli-ragnatele u.u

- Voi siete nella ragione totale, sono pienamente d'accordo con voi: lo yaoi dev'essere legale qualsiasi ship sia, ma le het sono legali ovunque al contrario delle yaoi, di conseguenza devo celebrare il matrimonio fra i due.
- Ma ,- intervenne Doll che era rimasta in silenzio fino ad ora - ma il matrimonio non si può fare o... Porco Alois!... - bestemmiò – te ne pentirai amaramente, perché non avrai tempo, e … Porco Crodo!... - bestemmiò nuovamente.

Camy – date una medaglia a quella donna!

- Zitta Doll, - la riprese l'altra – il signor curato ha un debole per gli uomini di bell'aspetto come Claude e quindi direi di evitare di utilizzarlo come mezzo di sfogo, Alois invece non lo caga nessuno, quindi usa pure il suo nome. Siete d'accordo?
I tre annuirono contemporaneamente, riprendendo poi il discorso.
- Signor curato, il nostro illustre signor don Rodrigo? No... come si chiama...
- Don Sebastian. - intervenne l'altra – è lui che ci ha ordinato di impedire il matrimonio.
Questo nome fu, nella mente di Grell, come un forte lampo a ciel sereno, facendo accrescere in egli sia il terrore che l'eccitazione carnale: don Sebastian che gli chiedeva un favore?!

NikkyP – guardalo come si eccita!
Camy – arrapato-chan

- Zitte autrici! Quello sì che è un omaccione! - si atteggiò un poco con fare da fangirl – Cosa indosserò appena si congratulerà con me? Che smalto metto, quello della Kiko? Oddio! Le scarpe poi!

NikkyP – Grell, ripigliati e rifai la battuta! Non voglio fare straordinari mattaku!

- Cosa mi potete consigliare per far realizzare la richiesta del vostro illustrissimo don Sebastian? - si contenne il rosso.
- E a noi lo chiedi?! - sbottò Sullivan – Noi ti abbiamo detto cosa devi fare, al resto ci pensi te! È già tanto che siamo venute ad avvisarti...
- Va bene, ho capito... - sbuffò l'uomo aggiustandosi gli occhiali che gli erano scivolati lungo il naso privo di gobba solita a chi li indossa.
- Benissimo, e buona notte, messere, - disse Doll incamminandosi con l'amica e rivale di ship verso il castello del loro severo padrone dagli occhi scarlatti.
Don Grell sospirò per qualche istante immaginando don Sebastian ringraziarlo di aver impedito il matrimonio dei due giovani, magari attraverso una notte di mera passione... si morse le labbra coi denti affilati pensando a scene totalmente opposte alla castità, cercando di placare con tali fantasie l'istinto carnale che era solito accompagnarlo ogni qual volta il suo sguardo volgeva ad un uomo di bell'aspetto.
Scosse un poco la testa facendo agitare di poco la folta chioma rossa, ritornando alla realtà: delle due
brave non vi era più alcuna traccia, era rimasto solo il ricordo di quest'ultime e dell'incarico che gli aveva assegnato da parte del loro don.
Per il curato, nonostante l'enfasi iniziale, era una situazione piuttosto pericolosa e questo lo sapeva bene: contraddire agli ordini di don Sebastian portava solo ad una via, ovvero la morte.
Egli deglutì ora nervoso, cercando la via per tornare a casa, in ansia, voltandosi più volte alle spalle assicurandosi che nessuno lo seguisse per tutto il tragitto, sperando e pregando con tutto il cuore che ad aspettarlo ci fosse uno dei suoi più fidati amici: il perpetuo Ronald.

- Ronald! Ronald! - urlò Grell non appena rientrato.
- Signor curato, le ho detto di chiamarmi Ronny! - rispose quest'ultimo intento a sistemare la tavola per la “cena”.
Ronald, cioè, Ronny era, non dico servo sennò quello mi ammazza col tosaerba (che nemmeno esiste in quell'epoca), l'aiutante di Grell: aiutante molto affezionato al proprio senpai, che sapeva obbedire alle sue assurde richieste così come sapeva tenerlo a bada.
- Alza le chiappe e vieni qui!
- Vengo, - rispose il biondo posando i vari smalti che aveva in mano sul tavolo, ma non ebbe il tempo di uscire dalla stanza che il rosso ne varcò velocemente la soglia.
- Misericordia! Cos'ha senpai?
Il sorriso del curato si tramutò presto in un'espressione seria: se l'avesse detto a Ronny egli l'avrebbe senza dubbio aiutato, ma probabilmente anche lui avrebbe voluto una ricompensa da don Sebastian... no, tutto tranne quello, don Sebastian doveva premiare solo don Grell, perché nessuno shippa Sebastian e Ronny!

- Niente, niente... - concluse.
- Come niente?
- Oh santo shinigami!

NikkyP – Cit. la zia NikkyP

- Quando dico niente è niente! - sbottò.
- Eddai Grell! Parla! Che è, ti hanno ingravidato?

Camy - Ronny sei un grande!


Il rosso placò i pensieri per qualche istante, immaginando aria sognante l'assurda e impossibile teoria dell'amico, ritornando poi a ragionare "decentemente".
- Ma porco Druitt, stai zitto perpetuo e passami il fard! - agitò la mano in direzione del tavolo mentre si sedeva su una poltrona scarlatta poco distante.

Camy – ...*si toglie gli occhiali con aria solenne* FATELO SANTO, SUBITO!

- E mi continui a dire che non hai niente... sembri mestruato peggio di Ciel! - disse Ronald prendendo il piccolo contenitore firmato KIKO, fermandosi poco prima di consegnarglielo.

NikkyP - pubblicità occulta, parte 2 o.O


- Dammi qua! Dammi qua!- disse don Grell, prendendo il fard, con mano un po tremante, truccandosi poi in fretta, come se fosse una medicina.
- Senpai, ti devo minacciare? Vuoi che ti compri smalti e trucchi di sottomarca?
Don Grell impallidì sotto lo sguardo divertito di Ronald, il quale conosceva troppo bene l'amico e sapeva fin troppo bene come fargli sputare il rospo.
- Se vuoi che te lo dica, non spifferare niente alle cortigiane e alle tue amiche del sabato sera... ne va- ne va la vita!
- La vita? - domandò Ronny osservando lo sguardo serio dell'altro.
- La vita.

Camy – *suona pianoforte* TAN TAN TAN TAAAAN

- Grell, sai bene che io ho sempre la bocca cucita, ciò che non devo rivelare resta un segreto fra noi.
- Bravo, come quando hai urlato in piazza...
Il perpetuo ridacchiò tappando la bocca dell'altro - Eddai signor curato... io ti voglio bene!
Il rosso guardò il biondo dalla cute nera attentamente: era noto ad ambedue che tra di loro il vero perpetuo era don Grell, non vedeva l'ora di vantarsi con l aiutante anche se sapeva bene che quest'ultimo non avrebbe tenuto la bocca chiusa... che fare?

NikkyP - tanto glielo dirai lo stesso u.u

- Oh santo shinigami!

NikkyP - Grell, i diritti d'autore...

- Senpai, sai che posso aiutarti... ti ricordo che ora il cardinale William ti considera... prima eri un caso disperato di "notice me senpai"... -si avvicinò maliziosamente.
- Vuoi tacere?
- Io taccio subito; ma sai benissimo che ho contribuito a molte, troppe tue richieste e ai tuoi oscuri desideri.
Il curato si alzò di scatto dirigendosi verso la propria stanza, fermandosi d'un tratto alla soglia: di certo non gli avrebbe detto ogni singolo particolare come gli sarebbe piaciuto fare, ma l'enfasi lo spinse a rivelare il tutto a grandi linee.
- Un eccelso ed illustre signore m'ha imposto una richiesta - le iridi che trasmettevano sia serietà che eccitazione si fusero con quelle divertite e interessate di Ronald - Santo Shinigami! - concluse chiudendosi la porta alle spalle.
- Bene bene bene... - il perpetuo sorrise uscendo dal salotto e poi di casa guardando le taverne illuminarsi e la gente dirigersi lentamente ad essa - la notte è ancora giovane e... - entrò nel suo solito locale dicendo a gran voce - No Ronny No Party!★

NikkyP - Scusate ma dovevo xD


Note delle autrici :3
Hola gentaglia! Siamo la Zia NikkyP e Shinicami-sama, le due folli che hanno ideato e scritto questa.... ehm... questa “”cosa”” ^u^'
come ci è venuta in mente la ff? Semplice! Le ore di italiano aiutano molto :3 (chissene frega se siamo in terza e facciamo Dante-senpai, noi restiamo in seconda con Manzoni-chan! :D).
Direi che questa si può considerare una parodia de 'i promessi sposi' in stile yaoi.. solo che nemmeno sappiamo se fare una SabeCiel o una Grelliam o robe simili, quindi oh, se vi piace vi piace, sennò cambiate fiction XD, o come dice la Camy, o vi piace o vi piace u.u
Bé, che dire... ci sentiamo la prossima volta, pensiamo di aggiornare una volta a settimana.
Diteci se vi piace l'idea o meno così sappiamo se dobbiamo scrivere questa ff o ascoltare Dante-senpai...
Alla prossima, recensite/avvisateci se continuare o meno plisu ;-;

NikkyP e Shinicami-sama

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Capitolo 2
*** capitolo secondo ***


4

Don Grell passò tutta la sera nella propria stanza, fantasticando sulle possibili ricompense che gli avrebbe potuto dare don Sebastian a lavoro compiuto: poteva essere sia una trousse di smalti e trucchi Kiko,

NikkyP – pubblicità occulta parte tre
Camy – Grell, sei peggio di Clio make-up, GRELL MAKE-UP!
NikkyP – bella questa xD

oppure poteva trattarsi di tutt'altro... magari una bella sco-

Camy – ehm... lasciamo intendere agli altri
NikkyP – peccato, volevo fare 50 sfumature di SebastianxGrell :(
Camy – ci penso io: 50 sfumature di CielxNikky! :D
NikkyP - *sbava*

Con tali pensieri in mente, il curato trascorse il resto della notte, in modo più che sereno aggiungerei...
Ma don Grell non sapeva che l'indomani sarebbe stato giorno di battaglia quindi qualche parte della notte la passò con consulte angosciose. Non per il fatto di impedire il matrimonio o robe simili, lui non shippava affatto CielxLizzy, ciò che lo terrorizzava maggiormente era confidare tale novella a Ciel... quello si che era un problema della Madonna...

Camy – momento di pausa.. *scoppia a ridere* ok, riprendiamo...

però non poteva evitare tale cosa, si ricordava bene delle parole dei bravi e dei metodi a dir poco spartani dell'illustrissimo don Zio Sebbo per punire chi non adempieva agli ordini impartiti da quest'ultimo. Quindi, che fare? Scappare non di certo: chi avrebbe provveduto alla cura del suo make-up? Chi lo avrebbe accompagnato in via monte napoleone a fare shopping?

NikkyP – è una via di Milano dove la roba costa peggio che ad un bordello dove puoi facilmente trovare Alois.

Di conseguenza, non poteva assolutamente permettersi di abbandonare il tutto, anche perché il cardinale William non lo avrebbe di certo seguito, quindi l'unica cosa che poteva fare era tenere Ciel per le lunghe. Si rammendò a proposito, che mancava pochissimo al tempo stabilito per le nozze e.. i suoi pensieri furono bruscamente interrotti da un colpo di sonno, addormentandosi così, rovesciando il proprio prezioso smalto sulle coperte scarlatte, sognando il cardinale in modo poco consono.

Camy – arrapato-chan 2, la vendetta

Il primo a svegliarsi, dopo un sogno, ehm... dopo un determinato sogno e dopo le problematiche del quale s'era impicciato inconsapevolmente, fu il signor curato. La mente, non appena essersi “ripresa”, rimembrò i pensieri della sera precedente e la paura iniziò a insediarsi in lui.
Rimase steso sul letto per poche manciate di minuti, decidendosi successivamente di alzarsi e di cambiarsi d'abito per evitare di celebrare la realizzazione di ship imminente. Così, scese le scale e si sedette sulla propria comoda poltrona aspettando Ciel con timore e impazienza.

Cielito Lindo de Contrabbando Phantucci, ehm, Phantomhive, noto a tutti come Ciel per evitare di ridere, non si fece attendere maggiormente da buon mestruato qual'era.

Camy – copyright sul Cielito(...) by Shinicami-sama u.u

NikkyP – se lo becco per strada mi ammazza...

A differenza da kuroshitsuji, era rimasto privo dei parenti sin dall'adolescenza e, nonostante avesse ereditato da quest'ultimi una filandaia,

NikkyP – luogo dove si tesse la seta.


non si voleva sporcare le manine e quindi si limitava a dirigere il tutto facendo sgobbare, non il nostro solito pinguino, ma Lau, un suo fidato amico.

Camy – Effettivamente Ciel ha amici?
NikkyP – Io ero tentata dallo scrivere “un tizio alla random”...

All'epoca era difficile il commercio tessile, ma Ciel era un abile bastard-, ehm, un abile mercante e sapeva ben gestire le entrate e le uscite, di conseguenza era riuscito a guadagnare il necessario per poter vivere nel benessere assieme alla sua futura sposa Elizabeth, o meglio, a esaudire ogni suo capriccio.
Comparve davanti a don Grell, in gran gala, con penne con sfumature blu al cappello, col proprio pugnale dal manico raffinato, vestito a festa come era solito in quelle occasioni. Ma il giovane mestruato notò l'atteggiamento incerto, e non sprizzante di ormoni della peggiore specie, del signor curato domandandosi cosa mai l'avesse ridotto così... l'ultima volta che l'aveva visto in tali condizioni era stato per via di una friendzone da parte del cardinale Spears.
- Son venuto, signor curato, per sapere a che ora preferisce che ci troviamo in chiesa.
- Di che parli? Quando?
- Come quando? Don Grell, si ricorda che s'è fissato per oggi?
- Oggi – replicò l'altro, come se ne sentisse parlare per la prima volta – Oggi mi spiace ma non posso.
Ciel sgranò gli occhi color oceano incredulo con un lieve tic nervoso a quello sinistro provocato dalla possibile reazione della futura moglie a tale notizia – E per quale ragione?
- Prima di tutto, mi si è spezzata un'unghia, vedete? - sventolò la mano davanti alla faccia del giovane – In secondo luogo, devo far riprendere il perpetuo Ronny dalla sbornia della scorsa sera...
- Ah bè, capirete, quello la ha sempre la sbornia al mattino non è una novità; inoltre cosa le costerebbero solo pochi minuti e così poca fatica?
- E poi devo fare shopping, e poi pettinarmi, e poi andare alla Kiko...

NikkyP – Grell, hai lievemente rotto le palle con la Kiko...
Camy – Guarda il lato positivo: almeno fanno affari u.u

- E poi? - commentò sarcastico Ciel prendendolo per i fondelli.
- E poi e' è degli imbrogli.
- Come scusate? - chiese l'antracite sorridendo soddisfatto a quella piccola ma significativa confessione.
- Aho, marmocchio, t'ho detto che devo rifarmi le unghie. - Grell guardò il più basso cercando di distrarlo.

NikkyP – ok, lo direi io e non Grell, ma dettagli u.u

- E quale sarebbe l'imbroglio?
- L'imbroglio è che mi ha fatto sborsare talmente tanti soldi che avrei potuto andare a prendermi un paio di Louis Vuitton...
Il ragazzo sospirò facendo un facepalm per via della balla colossale che gli aveva rifilato il rosso.

-Mi dica la verità per cortesia e non cercate di evitare l'argomento.
Il signor curato non aveva scampo, quando Phantuc-, ehm, Phantomhive chiedeva qualcosa in modo gentile la cosa era grave, molto grave... si capiva da lontano un miglio che aveva strizza della possibile strigliata da parte della piovra bionda, ehm ehm, Lizzy.
Il rosso sapeva cosa stesse passando per la mente del giovine, solo non sapeva che rispondergli: se gli avrebbe detto la verità Ciel sarebbe diventato over 9000!, ma forse una soluzione c'era...

Camy – HA UN AURA POTENTISSIMA!!!

- Error, candito, votum, cognaito, crimen, Cultus dispartis, vis, ordo, ligamen, honestas, Si sis affinis,... - iniziò a vociferare il curato in latino, tentando di confondere il ragazzo.
- Si piglia gioco di me? - lo interruppe – Che vuole che me ne faccia del suo orrendo latino?
- Orrendo latino? Bada che se non sai le cose ti devi fare i fatti tuoi.
- Ma porco Druitt, non ha senso ciò che dici!
- Via, caro Ciel, non andate in collera, il ciclo lo avete già avuto la scorsa settimana...
Grell alzò lo sguardo incrociandolo con quello del proprio interlocutore: dire che s'impietrì fu riduttivo dato che lo vide con uno sguardo piuttosto inquietante e con un'aurea nera circondarlo.
- Sebas-chan, mere-dà... *si toglie la benda che in realtà qui non ha* kurose!

NikkyP – Ciellino della zia, non siamo nell'anime, cambia battuta...
Camy – best epic-fail ever!

- Mi spieghi una buona volta per quale motivo non volete celebrare oggi le nozze...
- Non è tempo, dovete aver pazienza per qualche giorno. Figliuol caro, qualche giorno non è poi l'eternità.
Ciel ci rifletté su... non cambiava poi granchè; e poi aveva ancora un asso nella manica... – Per quanto?
Grell sorrise soddisfatto, era riuscito a guadagnare tempo nonostante dallo sguardo dell'altro – Via, per quindici giorni penso di essere disponibile... per il cambio di stagione devo rifarmi il guardaroba...
- Quindici giorni! Oh questa si ch'è nuova! S'è fatto tutto ciò che hai voluto sino ad ora fissando anche, a sua scelta, il giorno; e quando il giorno arriva mi viene a dire di attenderne altri quindici! - rispose con voce più alta battendo il pugno nell'aria.
Don Grell prese l'altra mano dell'antracite impedendogli di continuare – Via, via, non alterarti, per amor del cielo. Proverò a fare il cambio in una settimana – cedette per paura.
- E a Elizabeth che devo dire?
- Ch'è stato un mio sbaglio, ditelo anche a chi si pone domande a riguardo. Tutto sarà rinviato alla prossima settimana.
- Ne è sicuro?
- Sicuro quanto so che lo smalto che indosso è rosso. - e così detto, Ciel se ne andò, facendo al curato un inchino meno profondo del solito, dandogli un'occhiata più espressiva che riverente.

Uscito poi, camminando a mala voglia, ripensò al colloquio appena avuto: era palese che don Grell stesse nascondendo qualcosa, e quel qualcosa voleva impedire il matrimonio... a tal pensiero il giovine avrebbe voluto tornare indietro e mettere alle strette il curato, ma, alzando gli occhi, vide il Perpetuo camminare dinanzi a lui, ed andava nel retro a buttare le bottiglie di Jack Daniel's.

NikkyP e CamyEsci la Jack! Escilaaaaaaaa! (si, abbiamo scritto il capitolo in classe xD)

Sul volto di Ciel comparve un sorriso: il suo asso nella manica avrebbe potuto essergli molto utile... si avvicinò cercando di attaccar discorso con esso.
- Buon giorno Ronald: io speravo che oggi si sarebbe stati allegri insieme.
- Eh caro Ciel, spiace pure a me anche se non vi shippo... avevo in serbo per te una fantastica serata con un party hard...
Il ragazzo scrollò il capo rabbrividendo un poco.
- Fatemi un piacere: il signor curato m'ha impastrocchiato una ragione che non ho compreso dato il suo orrendo latino. Potete spiegarmi meglio?
- Oh! Vi par ch'io sappia cosa frulli nella mente di quell'elemento?
L'asso nella manica iniziava, seppur a fatica, a dare i suoi frutti... il sorrisino dell'antracite divenne sempre più soddisfatto.
- Via Ronny; siamo amici;

NikkyP – ma che cazz... da quando in qua 'sto ciclo-chan ha il gruppetto?
Camy - CIELITO MOLTO SPIRITOSO

- ditemi quel che sapete...
- Sentite, Ciel; io non posso dir niente perché non so niente, posso solo assicurare che il mio senpai non vuole far torto e non ha alcuna colpa.
- E di chi sarebbe la colpa?
- T'agà dì che mi a-sà nigut*! Ascolta, ora devo andare, stiamo entrambi perdendo tempo. - così dicendo posò a terra le bottiglie e rientrò in casa.
*(ti ho già detto che non so niente - nda di zia Nikky)
Ciel, rispostogli un saluto, tornò indietro e fu all'uscio dell'abitazione di don Grell; entrò, andò nel salotto di dove si erano incontrati prima, avanzando verso di lui facendogli stralunare gli occhi.
- Eh! Eh! Ma che ci fai qua? - disse don Grell sbavando con l'eyeliner.
- Chi è quel prepotente, -disse Ciel, con voce troppo da uomo rispetto l'aspetto puccioso che si trovava pur d'ottenere una risposta precisa - chi è quel prepotente che non vuol ch'io sposi Elizabeth?
- Che? Che? Che? C-c-chotto chotto! - balbettò il rosso diventando più pallido del fondotinta sul volto. E iniziò a dirigesi all'uscio, ma l'antracite fu più veloce e gli bloccò l'uscita chiudendo la porta a chiave, infilandosela in tasca.
- Ah ah, parlerà ora, signor curato? O vuole che, pur di farla confessare, le rompa
tutti gli smalti che avete?
- Matt-

NikkyP - non sei William, niente mattaku

- Misericordia! - esclamò.
- Lo voglio sapere.
- Mi vuoi morto marmocchio?
- La cosa mi alletta, ma per il momento mi servi. Or dunque, niente fandonie e parli chiaro e subito.
Per la prima volta, don Grell, ebbe davvero paura del Phantuccio, il suo tono era alto e minaccioso e il suo sguardo incideva con quello smeraldo facendolo tremar di paura.
- Mi promettere, mi giurate, - disse - di non parlarne con nessuno, di non dir mai...?
- Le prometto che se non me lo dice subito le raserò i capelli a zero.
- Don.. - deglutì nervosamente intimorito.
- Don..?
- Quel figo della Madonna di don Sebas-chan!

Elizabeth fece una piccola piroette mostrando il proprio abito da sposa alla madre. Le sue amiche, Paula e Soma,

NikkyP - sì, Soma è una bella donnah u.u ... TETTEEE

sorridevano e le facevano forza perché si lasciasse vedere. Si copriva un poco il volto, con quella modestia un po' guerriera, facendosi scudo alla faccia col gomito, posandola poi sul busto, e aggottando le sopracciglia sulla sua bocca appariva un sorriso radioso. I biondi e giovani capelli, spariti sopra la fronte, con una bianca e sottile scriminatura, si riavvolgevano dietro al capo in cerchi molteplici di trecce trapassate da lunghi spilli d'argento, che si dividevano all'intorno da parere de' raggi d'un'aureola. Intorno al collo aveva un vezzo di granati alternati con bottoni d'oro e collana di varie gemme colorate: portava un bel busto di broccato a fiori, con le maniche separate e allacciate da bei nastri: una corta gonnella di seta grezza rosa, due calze candide, due ballerine anch'esse rosa da ricami bianchi. Oltre a questo, che era l'ornamento particolare del giorno delle nozze, Lizzy aveva quello quotidiano d'una modesta bellezza, rilevata costantemente dal viso bello quanto innocente, dal quale le emozioni le creavano delle sfumature di quello sguardo verde ancor più dolce di quel che già è.
La piccola Paula s'accostò a Elizabeth, le fece intendere che aveva qualcosa da comunicarle, e le disse la sua parolina nell'orecchio.
- Vado un momento e torno. - disse Lizzy alle donne e scese in fretta. Al vedere la faccia muta e il portamento inquieto di Ciel - CIEEEEEEEEL! - si catapultò addosso a lui.

Camy - non mi aspettavo altro...

- Elizabeth! - rispose Ciel reggendo più sé stesso che la ragazza - per oggi è tutto a monte, e solo le autrici sanno quando potremmo essere una ship ufficiale.
- Che? - disse la giovine tutta smarrita. Ciel le raccontò brevemente la storia di quella mattina, e quando ella ascoltò il nome di don zio Sebbo: - ah! - esclamò - fino a questo punto!
- Ma... lo sapevi?
- Non parlarmene, non fatemi piangere... corro a chiamar mia madre e a licenziare le altre. Dobbiamo essere soli.
Mentre ella partiva, Ciel sospirò - Non mi hai mai detto niente.
- Cieeel :( - piagnucolò la bionda alludendo che se aveva taciuto lo aveva fatto per motivi giusti e puri.
Intanto, la buona Edward (così si chiamava la mamma di Lizzy)

NikkyP – ok, lasciando perdere che sto immaginando Edward col vestito rosa e la cuffietta in testa (ahahhaha muoio), pensavo che ci stava lui come mamma... cioè, l'atteggiamento nei confronti di Lizzy è quello! XD muoio!

Osservava i due avvicinandosi lentamente, curiosa/o di sapere di cosa stessero parlando. La figlia la lasciò con Ciel, tornando dalle altre donne al piano superiore – Oggi il signor curato è malato; e oggi non si fa nulla. - così detto le salutò tutte in fretta e scese di nuovo.
Le donne se ne andarono andando in giro a raccontare tale accaduto, e Paula andò dal curato per verificare che fosse davvero malato... si, malato di shopping cronico...
- Una sbronza, - giustificò il perpetuo – ieri eravamo assieme a don Sebastian a fare un party hard... sapete, il senpai Grell non ha retto agli ormoni...

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Note delle autrici :3
ciao a tutte! Scusate il ritardo per la pubblicazione ma tra la scuola e i miei scleri alla Ciel, ci abbiamo messo un po' di tempo xD
che dire? Mamma Edward mi ha stesa.. davvero, muoro. Mentre per la parte finale del party hard non c'entra nulla ma dopo aver visto quell'immagine (grazie Serena), ho dovuto metterla, capitemi xD
che dire, ci si becca la prossima volta.
Recensite che ci fa piacere! Ciau!


NikkyP e Shinicami-sama


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