Frammenti di un cuore innamorato.

di Kikyo90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6A. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


Buona sera a tutti :)

Eccomi tornata con una nuova storia :) Sono particolarmente legata a questa ff, dato che raccoglie quasi tutte le mie disavventure sentimentali xD Parla di un gruppo musicale che mi piace molto, i Dari, ma non occorre conoscerli obbligatoriamente per leggere la storia :) Chi non li conosce e avesse piacere di leggerla lo stesso, basta pensarli come dei personaggi normali :)

Un grazie enorme a chi vorrà leggerla e lasciarmi un commentino :)

FRAMMENTI DI UN CUORE INNAMORATO.

 

La nostra relazione, ormai, non ha più senso;

tu hai le tue ragioni e, io, son forse troppo stanca...

 

"Era la cosa migliore da fare, ne sono sicura... non aveva senso continuare."

Veronica se lo ripeteva da circa tre mesi, o poco più. Aveva chiuso la storia col suo fidanzato Daniele dopo tre anni. Non lo amava più, gli voleva bene ma non poteva continuare a stare con una persona che la metteva dopo tutto quanto, tra calcio e amici.

L'unica cosa che le dispiaceva, era di vederlo stare male perché, appunto, dopo tre anni gli voleva comunque bene.

-Vero, a che pensi?

La voce della sua amica Elena la riscosse dalla trance.

-Eh?

-Non stavi pensando a quel coglione di Christopher, spero!

Veronica sospirò. Christopher era un collega di Daniele ed era stata una piccola parentesi dolorosa per lei.

-No, tranquilla Ele... cioé, mi piace ma non ci penso più di tanto.

-Te lo avevo detto che é un deficiente, quelli come lui non cambiano.

-Lui mi cerca ancora...-fece lei, titubante.

Elena alzò gli occhi al cielo, sospirando esasperata, per poi dare alla sua amica un sonoro scappellotto.

-Ma ahia!!!-fece l'altra, massaggiandosi il collo-Ma perché?

-Perché non capisci, cara, che vuole solo avere la soddisfazione di essere riuscito ad usarti almeno una volta! Spero che, tu, abbia avuto abbastanza sale in zucca da non andare a casa sua...

-No, no! Posso sembrare stupida, ma non lo sono fino a quel punto...

Elena la guardò sospettosa, ma sembrò crederle. In realtà, Vero, a casa di quel ragazzo ci era andata ma c'erano stati solo dei baci. Era stato così dolce da non cercare altro per non spaventarla, quella volta...

-Però, se penso che dovrò lavorare sette mesi dentro al Trony mi vengono i capelli bianchi!

-E basta pensare a quie due! Tu sei lì per lavorare, se ti rompono hai solo da mandarli a stendere. Semplice, no?

La ragazza annuì, cercando di convincersi che sarebbe veramente stato semplice.

-Piuttosto,-disse, l'altra, cambiando umore-dobbiamo andare a fare shopping. Ti devo preparare bene per il concerto.

-Ma se mancano ancora due settimane! Che, poi, mica devo fare chissà che preparazione... mi basterà decidere, la sera prima, cosa mettere.

Elena sospirò, non era un buon segno.

-Ve, tu sai che ti voglio bene vero?

-Sì, perché?

-Te lo devo proprio dire...-altro sospiro-con affetto, ma va caghé! Tu vieni con me a fare shopping, non voglio sentire storie!

-Guarda che, quello lì, non guarda di certo me...

Senza dire una parola, Elena, si alzò dal divano e prese la sua borsa e quella dell'amica.

-Vero, o muovi il culo da quel divano o mi arrabbio u.u

-Ok, ok! xD Manesca u.u-le disse, mentre uscivano.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


***

Save, please save myself

don't leave me here...

try, try to touch my voice

do not just listen

try to touch my voice...

 

Fabio Cuffari che canta, chi lo avrebbe mai detto... lui, che preferisce stare nell'ombra e fugge da tutto ciò che é confusione, ha deciso di sviluppare un progetto tutto suo.

Dario si divertiva a prenderlo in giro dicendo che, il vampiro, stava finalmente uscendo dall'ombra. A chi gli chiedeva se avrebbe abbandonato il gruppo rispondeva che no, non avrebbe mai lasciato i Dari ma avrebbe sviluppato il progetto "The Secrets" in parallelo.

Aveva appena finito di provare la sua prima canzone, impaziente di dare una qualche forma anche alle altre che aveva scritto. Tutto dipendeva dal Musicraiser e dalla somma che sarebbe riuscito a raccogliere.

Tutti gli dicevano che ce l'avrebbe fatta, voleva crederci anche lui ma non riusciva a non essere del tutto scettico.

A distrarlo dai suoi pensieri, ci pensò lo squillo del cellulare. Appena il tempo di rispondere, che fu investito da un'incredibile parlantina.

-Fabio, quanto tempo! Come stai, sei a casa? Sono tornato in città, ci sto una settimana prima di ripartire e...

-Cadioli, frena! Ho appena finito di provare, sono già abbastanza rincoglionito di mio per il volume della musica e non c'é bisogno che mi rinconglionisca anche tu con la tua parlantina logorroica...

-Sempre socievole come al solito, vedo xD-lo prese in giro Cadio.

-Comunque, sto andando a casa che devo fare una cosa... in serata, però, ci sono...

-Ottimo, allora chiamo anche Dario e Fasa xD Così ci vediamo stasera xD

-Ecco, bravo, vai a stordire anche loro con le tue chiacciere u.u

-Fabio, non ti ci mando solo perché sono troppo educato u.u

Fabio si lasciò scappare un piccolo sorriso, mentre chiudeva la telefonata. Dopotutto, gli avrebbe fatto piacere rivedere Cadio dopo tanto tempo.

Uscì dallo studio, pronto per tornare a casa. Aveva ancora delle cose da fare, al computer... e, poi, c'era un'altra cosa che doveva controllare.

***

-Signora, siamo in promozione col bagnoschiuma della Dove; con due, gliene regaliamo un terzo.

-No, grazie, non mi interessa... io non mi lavo.-rispose la donna, mentre andava via sotto gli occhi spalancati di Vero.

In tre anni che faceva la promter ne aveva sentite di stranezze ma, quella, era la più assurda. In una promozione di Pasqua, mentre dava dei buoni sconto per l'acquisto delle uova, si era persino sentita chiedere "E che ci faccio con quest'uovo?". Inutile dire come avrebbe voluto rispondergli, peccato non poterlo fare.

-Vero, tutto bene? Mi sembri sconvolta...

-No, Maria, tutto a posto... sono solo le risposte idiote delle persone a farmi cadere le braccia O.O

-Oh, non ci pensare! Sapessi quante volte ne ho sentite io in otto anni... vieni a prenderti un caffé, dai :)

La ragazza annuì, seguendo la collega fino alla sua postazione.

Maria era una simpatica signora di mezza età, capitava spesso che lavorassero insieme. Chiese a Vero se ci sarebbe stata al concerto dei Dari, fra due settimane... era tanto contenta che stessero ritornando alla luce.

-Mio figlio Fabio ci si sta dedicando tantissimo, sarebbe un peccato se non andasse bene.

-Ma stai tranquilla, vedrai che andrà tutto per verso giusto. Io ci sarò, non posso perdermelo :) Sono una loro fan da sempre :)

-E specialmente di Fabio, ehh... xD-scherzò, Maria, facendole l'occhiolino.

-Ma no, di tutti quanti ^//^-rispose lei, arrossendo un po' e risultando, quindi, ben poco convincente. Che avesse un debole per Fabio era palese, quel ragazzo aveva degli occhi che incantavano. Le piaceva da sempre ma era riuscita, per fortuna, col passare degli anni a sopire e soffocare la cotta che aveva per lui.

-Si capisce lontano un miglio, Vero u.u Dai, un giorno lo faccio venire a prendermi al lavoro e te lo presento. xD

-Magari...-sussurrò, lei, mentre si preparavano per tornare a casa-domani ci sei anche?

-Sì, domani e domenica faccio anche... adesso scappo che sono cotta :) Ci vediamo domani, ciao Vero :)

-Ciao, Maria :) Buona serata :)

La ragazza si diresse verso la sua auto e, l'altra fece lo stesso.

-Fabio, sei a casa?-chiamò, Maria, una volta arrivata.

-Sì, mamma, sono arrivato da una mezzoretta... ho fatto qualcosa da mangiare, così non devi fare tu.

-Grazie, tesoro... com'é andata, oggi?

-Ma bene, dai... sono solo un po' in ansia per il musicraiser...

-Non ne hai motivo, vedrai che ce la farai. A proposito, se un giorno vieni con me ti presento una collega. Ti é piuttosto affezionata ;)-aggiunse, sogghignando.

Fabio alzò gli occhi al cielo, scuotendo la testa.

-No, mamma, grazie... l'ultima cosa di cui ho bisogno é di una ragazza che mi salta addosso quando mi vede.

-Fabio, non essere così sgorbutico!

-Scusa, mamma... hai ragione. Non fraintendere, ho molto affetto verso le mie fans ma vedi anche tu come va quando mi si avvicinano. Dopo un po' é fastidioso... l'ultima volta, una, mi ha strappato persino la camicia O.O

-Sì, ti capisco, ma ti posso garantire che lei é diversa... é timidissima, si vede che le piaci veramente. Quando le ho detto che si vede, ha negato ed é arrossita... ecco,-disse Maria, prendendo il cellulare e accedendo a facebook-questa é lei.

Appena si trovò la foto davanti, il ragazzo, la guardò come se avesse qualcosa di familiare...

 

Intanto, a casa di Vero...

 

-ELENAAA!!! O.O

-Ma che ti urli! Sono qui vicina a te, mi hai perforato un timpano '-.-

La ragazza dai capelli rossi si avvicinò alla sua amica che era seduta al computer.

-Allora, che ti piglia? '-.-

-Ele,-rispose quella, con voce tremante-Fabio mi ha chiesto l'amicizia O.O

-Ehh?? O.O Oddio, sicura che sia lui?

-Credo di sì, mi da come amicizia comune sua mamma...

-Che aspetti, allora? Accettala!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


-Scrivigli! u.u

-No!

-Scrivigli! u.u

-No!

-Scrivigli! u.u

-Non posso, mi vergogno O///O

-E meno male che non ti piaceva più... ti conviene scrivergli, o lo farò io u.u

-No, mi farai fare delle figuracce O///O

-Allora muoviti e scrivigli u.u

Vero si morse un labbro, nervosa. Erano passati quattro giorni da quando, Fabio, le aveva mandato quella richiesta ed era altrettanto tempo che Elena insisteva nel dirle che doveva scrivergli. Lo avrebbe fatto, se non fosse stata così timida. Erano tipo dieci minuti che andavano avanti con quella discussione.

-E va bene, e va bene! Mo gli scrivo... ma che gli dico, a questo?-fece, pensierosa.

-Fammi pensare, che ne dici di "ciao"?-disse, la rossa, sarcastica.

-E se non risponde? Magari non lo legge neanche, come quel vecchissimo messaggio del 2009 su Myspace...

-Se non provi non lo sai... avanti, su :)

Vero sospirò, ansiosa, prendendo il cellulare e andando sul profilo di Fabio. Cliccò sull'icona del messaggio e scrisse un semplice "ciao"; al momento di inviarlo, però, le mancò il coraggio.

"Oh, insomma, lo sto solo salutando! Neanche gli stessi dicendo che gli voglio saltare addosso... fatti forza, su!"

Con questo pensiero, contò fino a tre e inviò finalmente il messaggio.

-Fatto, Elena... mamma, ho il cuore in gola...-cercava di calmarsi, ma aveva il cuore a mille e le gambe molli come gelatina.

-Ripeto, e meno male che non ti piaceva più... e se ti piaceva che facevi, svenivi? xD

Veronica si buttò sul letto, affondando la faccia nel cuscino. Si diede della stupida, ci aveva messo anni e anni a sopire quei sentimenti stupidi e sbagliati.... non poteva permettere che andasse tutto in fumo proprio adesso.

-Anche se dovesse rispondere, non mi guarderebbe mai. Figurati, con tutte le ragazze che ha intorno...

-Beh, cara, guarda che tu non sei certo da meno.

-Sono bassa e piatta... non sono il suo tipo, fidati.

-Ah, quindi lo conosci fino al punto di dire che tipi di ragazze gli piacciono?

-No, beh, io...

-Allora stai zitta,-la interruppe-non puoi sapere.

"Certo perché, questo, non ha niente di meglio da fare che stare dietro a me..."-pensò lei, scuotendo la testa.

-Vero, so a cosa stai pensando... spiegami perché ti avrebbe chiesto l'amicizia, allora.

-Non so, sicuramente glielo avrà detto Maria...

-Sei un'esperta quando si tratta di sminuirti...

A distrarle dai loro discorsi, ci pensò il trillo del cellulare che testimoniava l'arrivo di un messaggio. Vero lo prese, col cuore in gola, senza quasi il coraggio di guardare chi fosse. Rimase non poco delusa quando scoprì che era solo Christopher.

Visualizzò l'anteprima, le aveva scritto che gli mancava... cancellò il messaggio senza nemmeno aprirlo.

"Ma cosa cazzo vuoi da me... ma vatti a cercare una battona in tangenziale, sono le uniche donne che meriti."-pensò, mentre sbatteva nervosamente il cellulare sul letto.

-Non era lui, vero?

-No, era quel cojone di Christopher... dice che gli manco, ma so che non é vero.

-Evidentemente gli brucia non essere riuscito ad usarti.

 

[Cerco la verità nelle persone,

cerco la sincerità nelle parole...]

 

"A quanto pare si é estinta..."

A distrarla dai suoi pensieri, un altro trillo del cellulare. Lo prese, senza troppa convinzione, per poi strabuzzare gli occhi una volta visto chi era.

Il cuore iniziò a batterle incontrollabilmente e, le gambe, diventarono di nuovo di gelatina.

-Ele... é lui O.O Mi ha risposto O.O

-Uhh *-* Che bello *-* Forza, che aspetti?

-A fare che?-chiese Vero, confusa.

-Oh santa pazienza! Fabio ti ha proprio fuso il cervello... Vero, che aspetti a leggere e a rispondergli?

La ragazza si grattò la testa, imbrazzata. Sapeva di esagerare con quelle reazioni ma, quando si trattava di lui, faticava a controllarsi. Si disse di non farsi troppi castelli in aria, alla fine non voleva dire niente il fatto che le avesse risposto. Perciò, fece un respiro profondo e si decise a leggere il messaggio.

-"Ciao..."

-"Ciao, io sono Veronica, una collega di tua mamma... complimenti per la tua nuova canzone, é molto bella :)"

-"Ah, davvero? Piacere, Fabio... e ti ringrazio."

-"Figurati, é la verità :) Ci siamo anche visti, al concerto di apertura dello Spazzatour che avete fatto qui nel 2010 :)"

-"Purtroppo non ricordo... infatti stavo per chiederti se ci eravamo mai incontrati."

-"Sì, ma é normale che non ti ricordi... con tutta la gente che vedi :) Poi sono anche passati cinque anni :)"

-"Ho dei ricordi di quella serata, mi piace l'atmosfera del teatro... rende tutto più intimo."

-"Sì, concordo :)"

-"Che età hai tu?"

-"25 anni :)"

Inutile dire che, Vero, stava letteralmente volando. Aveva il cuore a mille, non le sembrava vero di stare parlando proprio con Fabio.

Quegli occhi non li aveva mai veramente dimenticati...

-Qualcosa mi dice che, qualcuno, é cotto :-P

-Ehh?-fece Vero, distrattamente.

-Non fare la finta tonta u.u Poco ci manca che lanci cuoricini dagli occhi xD

-Ma non esageriamo, suvvia u.u Vedi, non sta più rispondendo u.u

-Sarà impegnato, no? Causa persa... e non rispondermi causa Lost, che te tiro qualcosa dietro è.é

Vero scoppiò a ridere, seguita a ruota da Elena. Chi non le conosceva si chiedeva come facessero ad essere amiche; loro si conoscevano da anni ed erano sempre state così.

-Ti fermi a dormire da me, scontrosa manesca? :-P

-Sì, va, sennò sei persa senza di me u.u

-Ma va, va è.é

 

Allora, come vi sta sembrando la mia storia? So che può essere un po' fiacca ma prometto che arriveranno capitoli più movimentati :)

Per incuriosirvi un po', metterò un piccolo pezzo del prossimo capitolo come anticipazione. :)

 

[Il distacco era stato difficile, le mancava sentirlo e vederlo, ma sapeva che continuare su quella strada sarebbe stato solo peggio... era stata dura non cedere ad andare da lui, ma ce l'aveva messa tutta per resistere...]

 

Allora, vi ho incuriositi almeno un po'? :-P

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


-ELENAAA!!!

Un urlo si levò in casa di Veronica. Era mattina, la ragazza si era svegliata presto... aveva appena preparato la colazione e stava dando un'occhiata ai messaggi quando, uno in particolare, la fece rimanere con gli occhi spalancati.

Già, lei si era svegliata presto ma, qualcun altro no... la rossa si svegliò di soprassalto, dopo quell'urlo, quasi cadendo dal letto.

-Vero! Porco bipede, rifallo e ti mangio il cranio! Mi fai fatto perdere dieci anni di vita... prega solo che sia una cosa importante.

-Fabio mi ha risposto...-disse lei, tremante-e mi ha mandato la buonanotte...

La ragazza lesse e rilesse il messaggio, chiedendosi se stesse ancora dormendo o se fosse sveglia.

"Ciao, Vero, non ti ho più risposto perché sono uscito... mi ha fatto molto piacere parlare con te. A presto, buonanotte..."

-Ditemi che non sto sognando...-sussurrò, più a sé stessa che altro. In tutta risposta, Elena, le si avvicinò e le diede un pizzicotto deciso sul braccio.

-Ahia! Ma sei pazza?!-strillò Vero, risentita.

-Così impari a farmi prendere un'altra volta uno spavento simile u.u

-Stronzetta u.u

-Senti chi parla... u.u

Si guardarono per un attimo, scoppiando poi a ridere.

-Rispondi al tuo futuro ragazzo, va...-la prese in giro la rossa, mentre andava a farsi la doccia.

-Sé, come no, futuro ragazzo... sogna, Ele, sogna...

-Tu sei troppo pessimista, secondo me gli piaci... perché ti avrebbe chiesto l'amicizia, sennò?

-Boh... se gli piacevo poteva anche scrivermi per primo...

-Magari non si osava...

-Come no, lui non si osava...-disse Vero, alzando gli occhi al cielo-semmai il contrario!

-Tu scrivigli, guarda che può essere timido anche lui eh!

-Bah, va bene, gli risponderò ma non sono tanto convinta...

Vero prese il cellulare, pensando bene a cosa scrivere. Alla fine, non voleva sembrare troppo ansiosa di risentirlo o troppo appiccicosa, ma neanche troppo distaccata. Optò, poi, per un messaggio semplice, gli scrisse "Ciao, Fabio :) Anche a me ha fatto molto piacere conoscerti :) Ti auguro una buona giornata, se vuoi fare quattro chiacchiere scrivi quando ti va ;)"

Lo rilesse per vedere se qualcosa non andasse e lo inviò. Aveva il cuore in gola, non si sentiva così da quando gli aveva scritto su myspace cinque anni prima...

"Che situazione... ma quanto posso essere stupida a sentirmi così? Una cosa semplice mai, eh..."

Vero era un'esperta ad interessarsi alla persona sbagliata. Tutte le storie che aveva avuto erano finite male; il suo primo ragazzo la tradiva, il secondo era stato un errore perché era il suo migliore amico ed erano naufragati dopo cinque mesi... mentre con Daniele era finita dopo tre anni perché, lui, la dava per scontata.

Con Christopher aveva iniziato a credere che potesse andare, che fosse veramente interessato a lei... quando le scriveva che avrebbe voluto trascorrere la notte abbracciato a lei, a stringerla, lei si sentiva come volare. Benché sapesse da sempre che razza di tipo fosse, sperava di riuscire a fargli cambiare idea... sperava di riuscire a cambiarlo.

Il dolore che aveva provato nel sapere che diceva le stesse cose ad una sua carissima amica era stato indescrivibile. Aveva deciso di vendicarsi, con l'aiuto della sua amica, ma non ne aveva avuto la forza. Man mano che andava avanti, quello che aveva iniziato a provare per lui si stava rafforzando sempre di più... per cui, aveva deciso di troncare tutto.

Il distacco era stato difficile, le mancava sentirlo e vederlo, ma sapeva che continuare su quella strada sarebbe stato solo peggio. Lui, dapprima, si era arrabbiato per il fatto di essere stato scoperto... dopo poco, però, aveva ricominciato a cercarla. Era stata dura non cedere ad andare da lui, ma ce l'aveva messa tutta per resistere.

A riscuoterla dai suoi pensieri malinconici ci pensò un trillo del suo cellulare. Lo guardò, quasi distrattamente, per poi ricominciare a sentire i battiti accelerati alla vista di chi le aveva scritto.

"Ciao Vero, va bene... anzi, quando ti capita di passare per Aosta fammelo sapere, così ci prendiamo un caffé".

La ragazza fissò incredula quel messaggio, quasi incapace di forumulare un qualsiasi pensiero. Iniziò anche a darsi dei leggeri pizzicotti per vedere se, per caso, non stesse sognando.

In quel momento arrivò la sua amica, appena uscita dalla doccia.

-Ehm, Vero...? Non per sapere, eh, ma perché ti staresti pizzicando?

Visto che la mora non rispondeva, Elena le si avvicinò.

-Pianeta Terra chiama Vero, pianeta Terra chiama Vero!

-Eh??

-Si può sapere che diavolo ti prende? Ti vedo seduta su un letto intenta a darti pizzicotti, sarà mica normale!

-Elena,-rispose l'altra, con un filo di voce-Fabio mi ha risposto... mi ha detto di fargli sapere quando capito per Aosta che ci prendiamo un caffé...

-Verooo *-* Un appuntamentooo *-*

-Ma quale appuntamento, é solo un caffé...

-Sì ma, intanto, ti ha chiesto di vedervi *-* Quando vi vedrete?

-Non so, devo ancora rispondergli...

-Ehh?? Ma tu sei fuori... si può sapere che aspetti?!

Vero prese il telefono, ancora sbigottita e lievemente tremante, e andò sulla chat di Fabio per rispondere al suo messaggio.

"Volentieri, Fabio :) Ioi sono spesso per Aosta, dipende quando sei libero anche tu :)"

Il ragazzo non ci impiegò molto a risponderle.

"Su due piedi non saprei, anche perché spesso so le cose all'ultimo... ad esempio, so che domani sono tranquillo..."

"Domani sono tranquilla anche io..."

"Allora, se vuoi, pomeriggio o la sera si può fare..."

"Per me va bene pomeriggio :) Se va bene anche per te :)"

"Sì, va bene..."

"Verso che ora? :)"

"Non so, magari verso le due e mezza o tre... ci sentiamo, ti lascio il mio numero, va bene?"

"Sì, va bene, così vediamo anche dove :)"

"342*******"

"Ti lascio anche il mio e mi memorizzo il tuo :) 338*******"

"Ottimo, ci sentiamo domani..."

"A domani :)"

Vero si girò verso la sua amica Elena, con un'espressione fra il raggiante e l'incredulo.

-Ele, mi ha chiesto di vederci domani... come faccio a sapere che non sto sognando? Cioé, é solo un caffé ma...

-Vero, basta autodistruggerti! Se ti ha chiesto di vedervi sarà perché gli fa piacere.

-Boh, sicuramente glielo avrà detto sua mamma...

-Smettila, o ti picchio u.u Piuttosto, prima che me ne vada ti aiuterò a scegliere qualcosa da mettere per domani...

-Ma mica c'é bisogno, scelgo da sola...

-Sé, come no! Fila all'armadio, che scegliamo qualcosa di decente!

Vero si dovette rassegnare, sapeva di non avere scampo contro di lei.

 

***

"Ok, di solito non mando richieste di amicizia ma lei ha un qualcosa di particolare che non so spiegarmi... sembra una ragazza tranquilla, come la descrive mamma... il suo viso ha un che di tenero e allo stesso tempo accattivante, gli occhi poi... sembra totalmente diversa da Erica.

Spero di non aver fatto un errore a lasciarle il mio numero... anche se mi é sembrata abbastanza tranquilla quando le ho chiesto di vederci... vedremo domani come andrà..."

 

 

 

ANTICIPAZIONE PROSSIMO CAPITOLO

 

[Poi, la bambina, osservò per un attimo Vero come se si fosse ricordata in quel momento di averla già vista.

-Fabi,-disse, rivolta a lui-ma questa é la ragazza della foto...

Al ragazzo andò di traverso il caffé, ma non per le risate stavolta.

-Ehm, Marta, ma no ma quale foto...

-Quella che stavi guardando l'altro giorno al computer...]

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


"Che Elena fosse una pazza lo sapevo, ma così... ma non scherziamo, via... mica posso mettere questa roba..."

Vero si trovava in camera sua, guardava da circa una decina di minuti degli abiti posati sul suo letto che erano stati scelti dalla sua amica il giorno prima. Ovviamente, venivano dal guardaroba della stessa Elena, visto che Vero non aveva niente di simile; una gonna ancora più mini delle solite mini e un top scollatissimo.

"Se mi concio così sembro una squillo... chissà perché sapevo che non dovevo lasciar scegliere lei."

Vero andò verso l'armadio, esaminando con cura tutto ciò che c'era all'interno. Dire che era agitata era dire poco, ancora non ci credeva che stava per vedere proprio Fabio!

"Cerca di non fare figuracce, stavolta..."-disse a sé stessa, mentre tirava fuori dei pantacollant e un top neri.

Li provò, si guardò allo specchio, così poteva andare. Al top ci abbinò un coprispalle che si allacciava sotto il seno, tirandolo lievemente su.

Come scarpa, scelse uno stivaletto nero con un filo di tacco e, come trucco, un velo di crema colorata e un po' di lucidalabbra.

"Ok, può andare... sarà meglio che parta subito di casa, devo essere fra mezz'ora al caffé Girres..."

Il ragazzo le aveva scritto quella mattina per chiederle se le andasse bene le due e mezza come orario, ovviamente Vero aveva risposto di sì e, lui, le aveva dato appuntamento in quel locale. Era un posto tranquillo, la ragazza lo conosceva bene... inutile dire che, più si avvicinava il momento e più aumentava la sua agitazione. Aveva la tremarella, il cuore a mille e le gambe molli come gelatina... no, non era proprio un buon segno si disse.

"Ecco, sono arrivata... mamma mia, devo cercare di controllarmi o si accorgerà di piacermi e mi prenderà per una bambina stupida."

La ragazza entrò nel locale, si guardò un attimo intorno, fino a vedere un ragazzo che le faceva un cenno con la mano.

Lo osservò, mentre gli si avvicinava. Certo che era bello anche con i capelli normali e senza trucco... perché alle altre ragazze passava la cotta per lui mentre in lei, al contrario, andava rafforzandosi?

-Ciao,-lui le andò incontro, stringendole la mano-piacere di conoscerti. Sono Fabio...

-Ciao, io sono Vero... piacere mio.-gli rispose, con un sorriso timido.

-Così, sei una collega di mia mamma?

-Sì, mi ha detto lei della tua nuova canzone... ultimamente ho passato un periodo un po' del cavolo, per cui non ascoltavo molta musica.

-Mi dispiace, spero niente di grave...

Si sedettero al tavolino, continuando a parlare. Avevano un bel po' di cose in comune; ad esempio, entrambi, non amavano i posti troppo affollati e preferivano starsene per conto proprio. Senza contare l'enorme fatica fatta per adattarsi alla nuova tecnologia; abbandonare i cari vecchi e comodi cellulari per i touch era stato abbastanza tragico.

Quando poi si avvicinò a loro la cameriera per chiedere cosa volessero prendere, entrambi risposero caffé alla nutella.

-Goloso anche tu, vedo-disse lei, con un mezzo sorriso.

-Da morire u.u Da piccolo ho fatto fuori una torta intera, ti lascio immaginare il risultato u.u

-Se é lo stesso di quando ho fatto fuori mezzo barattolo di nutella lo immagino fin troppo bene u.u

-Vedo che non scherzi neanche tu..

-No, ma é colpa dei dolci che sono troppo invitanti u.u Poi, là fuori, é il compleanno di qualcuno quindi mangio dolci per la cortesia di festeggiare u.u

Poco ci mancò che, al ragazzo, andasse di traverso il caffé che stava bevendo.

-Questa é fenomenale come scusa, mi mancava.. dovrò provare ad usarla anche io.-fece lui, con un mezzo sorriso.

-Ma quale evento raro, ti ho fatto ridere-rispose Vero, fintamente stupita.

-Schh, non dirlo troppo forte u.u

Era davvero piacevole parlare con lui, era un ragazzo davvero molto simpatico oltre che molto carino. Più lo guardava e più se ne sentiva attratta.

I suoi pensieri vennero interrotti dalla voce di una mambina di massimo cinque anni che si era avvicinata a salutarlo. Lo osservò mentre le scompigliava i capelli e pizzicava affettuosamente le guance.

"Ma quanto é tenero, anche con i bambini..."

Dopo unpo' che li osservava, Vero notò che la bimba aveva in braccio un piccolo gattino nero.

-Mamma, ma che amore di micio *-* Posso toccarlo? *-*

-Sì, certo-rispose, sorridendo, la bimba.

-Ma ciao, topino nero... cucciolino peloso... ma che bel nasino che hai... ma sei minuscolo... ma guarda che zampette e che gommini!

La ragazza continuò a coccolare il piccolo micio, con Fabio che la guardava tra il divertito e l'intenerito.

-Tieni,-disse alla bimba dopo un po'-ti restituisco il tuo micio o rischio di non mollarlo più..*-*

-É bellissimo, la mia mamma lo ha trovato mentre tornava a casa dal lavoro e ha deciso di tenero.

-É stato un micio molto fortunato, allora.. complimenti alla tua mamma.

-Sì, é stata molto brava.

Poi, la bambina, osservò per un attimo Vero come se si fosse ricordata in quel momento di averla già vista.

-Fabi,-disse, rivolta a lui-ma questa é la ragazza della foto...

Al ragazzo andò di traverso il caffé, ma non per le risate stavolta.

-Ehm, Marta, ma no ma quale foto...

-Quella che stavi guardando l'altro giorno al computer...

"Ma che cazz... ma che stanno dicendo? O.O"

-Ahh, sì, quella vecchia foto in cui avevo ancora i capelli blu!

-No no, era una foto con lei da sola e stavi anche dicendo qualcosa mentre la guardavi...

Era piccola, la bimbetta, ma era molto sicura di sé. Fabio stava per replicare, quando si sentì una voce femminile che chiamava la bambina.

-É la mia mamma, devo andare! Ciao ciao!

"Ottimo tempismo, Cristina... grazie."-pensò, Fabio, sospirando sollevato.

-É una tua parente, quella bimba?-gli chiese Vero, curiosa.

-No, é la figlia di una mia vicina di casa e, ogni tanto, le faccio da baby sitter. L'altro giorno é entrata in camera mia mentre ero al computer... ero al telefono e navigavo e mi sono trovata una tua foto nella home e ha cominciato a farmi mille domande su chi sei..

-Sì, immagino, i bambini sono curiosissimi..-rispose Vero, sorridendo.

-Piuttosto, mi sembra di aver notato che ti piacciono gli animali-fece lui, cambiando discorso.

Vero si grattò la testa, lievemente imbarazzata.

-Ehm, sì... non sono pazza, giuro, anche se lo posso sembrare u.u

-Ma no, perché pazza... ti trovo tenera, invece. Amare gli animali é indice di sensibilità e, a me, piacciono le persone sensibili.

Chiacchierarono per un'altra mezzoretta finché, il ragazzo, dovette andare via per altri impegni.

-Ah, prima che me ne dimentichi, ti scoccia se facciamo una foto insieme?

-Devo proprio?-chiese lui, con un mezzo sorriso-Dai, scherzo, prepara il cellulare..

Fabio si alzò e le si avvicinò mentre, lei, aveva già selezionato la fotocamera del suo telefono. Vero scattò la prima foto, non era molto convinta di come fosse uscita.

-É venuta bene-disse Fabio, guardandola-Dai, facciamone un'altra..

-Volentieri-rispose, la ragazza, sentendo aumentare sempre di più il batticuore quando, lui, poggiò una mano sopra la sua mentre scattava la foto.

"Oddio, sono già rimbambita di mio... poi, tu, mi fai così..."

-Ecco, qua che sorridi sei venuta anche meglio..

-Grazie,-sussurrò, con un velo di imbarazzo-non mi piaccio mai nelle foto... non riesco a ridere in maniera naturale e sembra che ho una paresi '-.-

-Io ho risolto, non rido mai u.u

-Mica vero, prima hai riso u.u

-Schh, é stata la tua immaginazione u.u

-Sì sì, come no-continuò a punzecchiarlo, lei.

-Mi ha fatto piacere conoscerti, Vero.. peccato che devo scappare-le disse, mentre la salutava con i due classici bacini sulle guance.

"Oddio, cerca di non morire o di non svenirgli davanti almeno..."

-Dispiace anche a me che tu debba già andare... ma possiamo anche rivederci, qualche volta..

"Oddio, gliel'ho chiesto veramente? O.O"

-Certo, molto volentieri.. magari anche una sera di queste...

-Sì, mi farebbe molto piacere *-*

-Ottimo, allora vedo quando riesco ad essere libero.. sai, fra quattro giorni avremo il concerto e dobbiamo provare...

-Sì, ci mancherebbe, capisco-rispose, con un sorriso.

Il ragazzo si congedò, dicendole che si sarebbe fatto sentire presto. Vero lo salutò, ancora un po' in trance, chiedendosi se veramente si sarebbe fatto risentire.

 

 

 

[-No, comunque non come prima... tranquilla, non corro il rischio di cascargli fra le braccia.

-E vorrei vedere, ti accoppo con le mie mani se lo fai O.O

-Mi accoppi o mi abbicchieri?-chiese Vero, soffocando una risata.

Poco ci mancò che, ad Elena, andasse per traverso il gelato per la battuta mal riuscita.

 

--------------------------

 

-Vero, anche se li conosci già te li presento... lui é Daniel e, questo alla mia sinistra, é il Pirlovano '-.- Non ci badare a quello che dice, il cervello lo ha abbandonato parecchio tempo fa '-.-]

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Capitolo 6
*** Capitolo 6A. ***


***                                                                                                                                                                                                                                                                               Sento la voce di mia mamma che mi parla, che mi chiama in lontananza. Ultimamente sono sempre da lei, sarà che non ho voglia di rimanere solo... a stare soli si é ancora più tormentati dai pensieri.                                                                                                                                                                                                                                                                            So che dovrei risponderle, ma sono troppo sovrapensiero anche qui... quella ragazza... così simile a me e diversa da Erica, cosa faccio?                                                                           Non é che abbia avuto particolari reazioni, ieri... se le interesso tanto come dice mia mamma, doveva avere un minimo di reazione. Forse dovrei provare in altri modi... lei non mi dispiace, ed é così difficile trovare una ragazza simile a me...

-Fabio! Ma sei vivo?

-Ehh?

-Fabio, oggi sei sulle nuvole... che combini?

-Ma niente, mamma... stai tranquilla.

Cercai di sorridere per rassicurarla, ma non sembrò funzionare granché.

-Fabio, c'entra mica Erica?

Centro...

-Sì e no, mamma... a tratti sono schifato da quello che ha fatto e, altre volte, non so se voglio vederla ancora. Sai, tre anni sono lunghi da lasciar perdere...

-Tesoro,-si sedette vicina a me, abbracciandomi-so che puoi anche aver paura, adesso. Non ti dico subito, ovviamente con i tuoi tempi, ma dovresti cercare di interessarti ad altre ragazze. Te lo dicevo che ti stava solo usando, Erica... secondo te perché non voleva farsi mai vedere con te di giorno?

-Sì, lo so... sto cercando di lasciarla perdere del tutto e di seguire il tuo consiglio. Sai, sono uscito con la tua collega...

***

-Dio, Ele *-* Ancora non ci credo... poi ha anche detto di sì quando gli ho detto che potevamo rivederci *-*

-Ehm, sì, Vero... come dirtelo in modo delicato... hai rotto le balle, sono due ore che ripeti sempre la stessa cosa!

-Scusa...-rispose, l'altra, grattandosi la testa imbarazzata.

-Te lo avevo detto che gli piaci u.u Donna di poca fede u.u

-No, ma non credo... sì, magari gli sono simpatica ma non credo di più...

Ad interrompere le due ragazze, arrivò il cameriere del bar in cui erano che aveva portato loro le cose che avevano ordinato. Una coppa di frutta e gelato per Elena e una cioccolata calda per Vero.

-Ma come diavolo fai a bere quella roba con questo caldo?-le chiese la rossa, con occhi sgranati.

-Io non sento mai caldo, dovresti saperlo u.u

-No, l'unica cosa che so é che non sei umana u.u

-Ebbene sì, sono un vampiro u.u

-Dopo devi andare da Trony, allora?

-Sì ma, oggi, non c'é... di solito martedì fa il mattino. Poi, sinceramente, non me ne frega un cacchio se c'é o non c'é... tanto, fra due week end, me lo vedrò perennemente davanti per sette mesi.

-Davvero non ti interessa più?-le chiese Elena, scettica.

-No, comunque non come prima... tranquilla, non corro il rischio di ricascargli fra le braccia.

-E vorrei vedere, ti accoppo con le mie mani se lo fai O.O

-Mi accoppi o mi abbicchieri?-chiese Vero, soffocando una risata.

Poco ci mancò che, ad Elena, andasse per traverso il gelato per la battuta mal riuscita.

-Tu sei una causa persa! Non dire altro, non dirlo!

Ormai, l'altra, era in preda alle risate.

-Meglio che vado a farmi 'sto lavoro, va, sennò non vado più...-disse, fra una risata e l'altra.

-Ecco, meglio che vada va... folle!

-Retromarcia no?-rispose Vero, con tono innocente.

-Ma che cazz O.O Vai, va! O ti tiro qualcosa dietro!

Vero salutò Elena, ridendo ancora, preparandosi per andare da Trony. Si sentiva abbastanza tranquilla; alla fine, con Daniele, erano rimasti abbastanza in buoni rapporti... di Chris era vero che non le importava più, almeno in parte. Cioé, quello che provava per lui ormai si era spento. Quello che ancora la tormentava era il ricordo delle sue parole... il giorno che era andato a trovarla al lavoro, in pausa, per poi dirle che che gli aveva fatto piacere e non vedeva l'ora di rivederla.

Quegli occhi e il modo in cui l'avevano guardata prima di baciarla le davano ancora i brividi. Si chiese come facesse a recitare così bene... gli occhi non dovrebbero essere la parte più sincera?

"Evidentemente no..."-si rispose, mentre scendeva dalla macchina.

Era arrivata al Trony, prese un sacchettino ed entrò. Rimase un attimo immobile, trovandosi davanti chi non doveva esserci.

"Ma porco bipede, non doveva fare il mattino?"

-Buon giorno, chi si rivede...-disse lui, espressione indecifrabile, andandole vicino.

-Ciao...-rispose lei, molto freddamente, passandogli oltre per andare a fare il suo lavoro.

Doveva appiccicare delle etichette di sconto sui tablet Samsung e sfiga voleva che fossero proprio nel reparto di Christopher.

Dopo quel saluto lui la ignorò per un po'. Ovviamente, lei, fece lo stesso; di certo non voleva che notasse quanto era ferita.

Sì, lo era ancora... ma, forse, ce l'aveva più con sé stessa per aver creduto alle sue belle parole.

-Ma per favore, ma quanto sei coglione...-borbottò, sottovoce.

-A chi fai tutti questi bei complimenti?

Una voce dietro di lei la fece sobbalzare, si girò e vide che era lui.

-A nessuno...-rispose, sempre più freddamente.

-Ma é morto qualcuno? No, perché mica me lo spiego tutto 'sto gelo...

-Vedi un po', vuoi che ti salto in collo per abbracciarti?

-Non mi dispiacerebbe mica un suo abbraccio... anche un bacino, magari.

-Sé, col cazz...

-No, con le labbra u.u

Vero si girò, per un attimo, guardandolo con occhi spalancati.

-Guarda che puoi anche ridere, eh!

-Non ne ho molta voglia, al momento...-si girò di spalle per finire il suo lavoro.

Il ragazzo la guardava, forse senza realmente capire il perché del suo atteggiamento.

-Perché non mi guardi? Non mi piace parlare senza guardare in faccia una persona.

-Allora torna al lavoro, semplice no?

Le poggiò una mano sulla spalla per farla girare. Lei si sforzò di guardarlo, cercò di non lasciar trasparire niente di quello che provava.

"Dio, che occhi... se non lo conoscessi direi quasi che é sincero..."

-Allora, cosa vuoi?-gli chiese, freddamente.

-Hai la stessa vitalità di un bradipo narcotizzato.-disse lui, alzando gli occhi al cielo-Prima non eri mica così...

-Se sono diventata così é solo colpa tua, ricordalo... io potevo veramente interessarmi a te, tu mi hai presa per il culo e basta...

-Ma non é vero, tu mi interessavi...

-Certo, ti interessavo talmente tanto da dire le stesse cose alla mia amica, vero? "Averti qui sarebbe un dolce risveglio"-disse, imitandolo sprezzante-Ma per favore! Tu non sai cosa vuol dire avere o volere qualcuno accanto!

-Io...

Christopher cercò di ribattere ma, lei, lo interruppe subito.

-Guarda, lasciamo perdere... hai fatto abbastanza danni. Se vuoi scusarmi, adesso, devo andare...

Si dileguò, prima che lui potesse dire qualsiasi cosa. Il ragazzo la guardò andare via; era fra l'arrabbiato (nessuna lo aveva mai respinto in quel modo) e il dispiaciuto (mentre scappava, gli era sembrato di vedere una lacrima scivolare sulla guancia di lei).

"Bah, alla fine non ho fatto niente di male..."-pensò lui, con un'alzata di spalle, per scacciare il senso di colpa prima di tornare al lavoro.

Intanto, Vero, si era appena seduta in macchina. Si asciugò la guancia, sperando che lui non si fosse accorto di niente.

Si odiò per quella reazione, era del tutto fuori luogo... non era amore o qualche altro sentimento, come detto prima quello che provava per lui si era spento. Ritrovarselo davanti, così, le aveva riportato alla mente non solo le cose che le diceva ma tutti i baci che si erano scambiati... il modo in cui l'aveva stretta mentre la baciava e l'averlo trovato a fissarla quando aveva aperto gli occhi... ancora non si capacitava di come facesse a mentire così bene.

Stava per mettere in moto e tornare a casa, quando le squillò il telefono. I pensieri di poco prima sparirono quando vide chi era.

-Ciao Fabio, come va?

-Bene, grazie, tu?

-Diciamo bene, dai... ho fatto un lavoretto e stavo per tornare a casa.

-Sei ad Aosta?

-Più o meno, sono davanti al Trony. Perché?

-Mi chiedevo se ti andasse di assistere alle prove e, poi, di mangiare qualcosa insieme.

-Certo, molto volentieri-rispose lei, sentendo ritornare il sorriso-Per che ora diresti di vederci?

-Fra un'oretta può andare bene?

-Sì, ottimo, così ho tempo per andare a casa a cambiarmi..

-Allora facciamo due orette, va..-rispose lui, ridacchiando.

-Ohh, ho fatto ridere il tenebroso Fabio per la seconda volta!-disse la ragazza, fintamente sorpresa.

-No no, é solo la tua impressione u.u

-Certo, come no... comunque, spiritoso eh! Io sono velocissima a prepararmi u.u

-Uhm, sicura? Io me ne accorgo con mia sorella, una volta che ha messo tipo tre ore per prepararsi ad uscire... una roba assurda!

-Naa, io sono molto più rapida u.u

-Vedremo....-la provocò lui-fra un'retta al caffé dell'altra volta?

-Affare fatto, ci sarò u.u

-Vedremo u.u A dopo, Vero...

-A dopo, Fabio.. ciao.

"Fanculo, Christopher... non mi hai voluta? Ci hai perso solo tu..."

Avviò la macchina e si diresse da Elena, abitava lì vicino e si sarebbe sbrigata prima.

***

Mamma, che rottura 'sto telefono... ma chi é? Ma che vuole Dario?

-Pronto, che vuoi?

-Sempre amichevole, eh... mi spiace disturbarla, signor vampiro, ma pensa di farsi vedere oggi, alle prove?

-Sì, ovvio, ma ti avevo detto che arrivavo un pelo in ritardo...

-Guarda che, a me, non hai detto niente...

-Ma sì, ti ho mandato un messaggio prima. Ti ho scritto che arrivavo dopo perché sto aspettando una persona.

Ehm, ok, perché lo sento ridacchiare?

-E bravo Fabio, nuova vittima?

-Ma quanto puoi essere scemo?-gli chiedo, alzando gli occhi al cielo.

-Io potrò anche essere scemo ma, tu, non hai neanche negato.

Quanto odio quando fa questa voce idiota...

-Comportati bene o me la farai scappare, va '-.-

-Poi dovrai raccontarmi un paio di cose u.u Ero rimasto ad Erika che non sapeva se lasciarti o no...

-Lasciamo perdere, va... comunque, dopo, la conoscerete perché l'ho invitata ad assistere alle prove.

-Ohh, evento storico... Fabio invita una ragazza a sentirci alle prove e ci si fa vedere in pubblico di giorno!

-Ma che cretino... vedi di comportarti bene, dopo '-.-

-Fidati di me u.u Bravo bambino, io u.u

-A posto siamo '-.-

-Vabbé, se tardi o non arrivi capirò perché..

Ma che idiota!

-Tu non sei normale, lasciatelo dire... ci vediamo dopo, va.

Chiudo la telefonata, senza neanche ascoltare la sua risposta. Certo che, quando ci si mette, é proprio cretino... guardo l'orologio, cinque minuti e dovrebbe arrivare.

Per poco, Marta, non mi metteva nei guai l'altro giorno. Non mi aspettavo che la riconoscesse... fortuna che, Veronica, mi ha creduto e non ha fatto troppe domande. É enigmatica quella ragazza, non é come le altre.

Riguardo l'orologio, ormai dovrebbe quasi esserci, quando sento due mani che mi coprono gli occhi.

***

Vero non sapeva cosa la spinse a fare quello che fece. Lo vide, di spalle, lo riconobbe e gli si avvicinò. Lui non se ne accorse e pensò di fargli una sorpresa.

-Chi é?-gli chiese, coprendogli gli occhi con le mani.

-Uhm, guarda, non saprei proprio u.u-rispose, lui, mentre si girava-Forse la befana u.u

-Attento a come parli, eh..!

-Dai, parmalosona, che scherzavo!

-Da quando, il tenebroso Fabio fa queste battute? u.u

-Ogni tanto rido anche io.. ascolta, adesso andiamo in sala prove che é qua vicino, proviamo un'oretta o due e, poi, andiamo a mangiarci qualcosa. Va bene?

-Sì, va bene.. così conosco anche gli altri *-*

Vero non vedeva l'ora, anche se le piaceva Fabio era pur sempre una fan del gruppo ed era più che felice di vederli di nuovo di persona dopo cinque anni.

-sì, certo, gli altri...-disse, Fabio, alzando gli occhi al cielo e battendosi una mano sulla fronte-Vero, ascolta, ti chiedo scusa in anticipo...

-Per cosa?-chiese lei, confusa.

-Temo che lo capirai dopo... '-.-

-Ma é successo qualcosa?

-No, figurati, niente di grave...

La ragazza era sempre più confusa. Guardava Fabio con aria interrogativa mentre, lui, apriva una porta situata dietro un centro benessere che si trovava vicino al caffé dove si erano visti la prima volta.

Entrarono in un corridoio abbastanza stretto, al fondo del quale c'era una piccola saletta.

-Toh, ecco il ritardatario!-esclamò, Daniel, ridacchiando.

-Su che, il ragazzo, aveva le sue buone ragioni.. certo che ci potevi anche mettere un po' di più, eh, figlio mio u.u Guarda che me la lasci insoddisfatta questa povera ragazza u.u

Fabio si girò verso Veronica, con uno sguardo da "ecco cosa intendevo, scusami".

-Se la smettete di fare i cretini, posso presentarvela prima che scappi via...-disse, lui, alzando gli occhi al cielo.

Vero si avvicinò a Fabio, con gli occhi spalancati e rossa come un peperone.

-Vero, anche se li conosci già te li presento... lui é Daniel e, questo alla mia sinistra, é il Pirlovano '-.- Non ci badare a quello che dice, il cervello lo ha abbandonato parecchio tempo fa '-.-

-Piacere di conoscervi, ragazzi..-fece lei, stringendo loro le mani, ancora un po' in imbarazzo-come state?

-Bene, grazie, tu?-le chiese, Daniel.

-Diciamo bene, dai.. diciamo che mi fa un pochino strano essere qui con voi.

-E così,-disse Dario, sogghignando-tu sei la ragazza che ha scatenato gli ormoni del nostro tenebroso...

-No, beh, io...-balbettò lei, guardando Fabio in cerca di aiuto.

-Vedi di scatenarlo bene, stasera, così mi arriva bello pimpante al concerto di domani..

Dire che, Vero, era bollente ormai era poco. Per fortuna intervenne Fabio.

-E meno male che ti avevo detto di comportarti bene '-.- Se me la fai scappare, poi, ti faccio scappare io '-.-

-Scusa,-disse Dario, porgendole la mano e facendo una faccetta da bimbo dispiaciuto-non volevo metterti a disagio... ricominciamo da capo, ok? Io sono Dario, ma puoi chiamarmi Dari.

-E, io, sono Vero ma puoi chiamarmi anche Vere, Ve, o Veve..

-Ok, adesso che il bimbo ha capito come comportardi possiamo andare a provare u.u-disse, Fabio-Vero, tu puoi sederti qui al al tavolino; se ti da fastidio il suono esci un attimo o rischi di rimbambirti come me..

-Ma no, tranquillo, sono abituata alla musica ad alto volume..

-Ok, ottimo..

Il ragazzo le scompigliò affettuosamente i capelli, prima di lasciarla per tornare dagli altri.

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