Le Strabilianti Avventure di Chuxie nel Mondo del Lavoro

di chuxie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ep. 19 ***
Capitolo 2: *** Ep. 23 ***
Capitolo 3: *** Ep. 25 ***
Capitolo 4: *** Ep. 28 ***
Capitolo 5: *** Ep. 30 - Special Guest: Il Karma Negativo ***
Capitolo 6: *** Ep. 34 ***



Capitolo 1
*** Ep. 19 ***


NELLE PUNTATE PRECEDENTI...
Dopo una rocambolesca fuga dalla Gelateria degli Orrori, dove non mettere il biscotto al centro del gelato comportava la fucilazione istantanea o l'esilio permanente dal gruppo ristretto delle persone pensanti e degne di essere al mondo, la nostra beneamata eroina ha affrontato un colloquio con la pericolosissima e ipnotica setta di Herbalife e, infine, ha scongiurato con le sue sole forze il rischio di essere risucchiata nel mondo del lavoro Aggratis, dilagante forma di persecuzione sociale che tormenta molti dei nostri giovani. Ma questo non ha scalfito l'incrollabile ottimismo di Chuxie che si è rimessa in viaggio alla ricerca del Lavoro Giusto...



Chuxie ha l'abitudine di scrivere due diverse forme di lettere di presentazione,: la prima prevede l'esaltazione delle proprie competenze fino quasi al delirio di onnipotenza, essendo stata benedetta negli anni dal dio dello Sproloquio Arguto, già mitico creatore della Supercazzola; la seconda forma è stitica e sterile ed è riservata alle risposte per quegli annunci che poco la interessano, ma che in cuor suo sente che non dovrebbe snobbare. In risposta ad una missiva di questo secondo tipo, la giovane Chuxie è stata contattata telefonicamente da un vecchio napoletano, che ha commentato il suo curriculum e l'ha invitata nella sede della sua associazione Onlus per un colloquio. O questo è quello che Chuxie ha intuito dagli stralci di conversazione che riusciva a cogliere con l'ausilio della linea disturbata e del dialetto stretto. Al suo arrivo nello scantinato in cui aveva sede questa associazione Onlus (senza nome), addobbata con un gusto classico e raffinato con Manifesti del Partito Socialista Italiano e computer antecedenti all'avvento di internet, vi ha trovato un 75enne, che ci ha tenuto subito a precisarle che lui era giovane di mente e che non avendo mai avuto figli non l'avrebbe mai considerata come una nipote, ma solo come una donna. Le ha quindi spiegato con vari giri di parole che voleva offrirle la possibilità di progettare un intervento sul territorio a sua scelta e che poi si sarebbe occupato lui di farlo approvare da un suo amico Assessore. Non importava il target o l'obbiettivo di questo progetto, ma, come poi le avrebbe spiegato con arguti giri di parole (essendo stato benedetto anche lui dalla divinità dello Sproloquio Arguto), l'importante era che questo gli permettesse di monetizzare. Ha poi spiegato a Chuxie che intendeva sceglierla come sua collaboratrice per la sottoscrizione di tessere di affiliazione alla sua associazione Onlus (del costo di soli 50€). Il lavoro della nostra bella protagonista era quello di contattare telefonicamente poveri diavoli che avevano inviato il loro curriculum nella speranza di avere un lavoro, spiegare loro che l'associazione avrebbe potuto metterli in contatto con possibili datori di lavoro o con avvocati, dentisti e investitori (leggasi: strozzini) che avrebbero offerto loro degli sconti, ma solo se questi si fossero associati. Le ha poi fatto notare l'importanza fondamentale di lasciar perdere coloro che sin dalla prima telefonata si fossero mostrati scarsamente interessati a tesserarsi. L'arzillo signore non era in alcun modo intenzionato a entrare nel mondo del lavoro Aggratis, malgrado chiedesse a Chuxie di farlo per pochi mesi così da concedergli il tempo di conoscerla e di capire "se ci piacciamo". Chuxie ha quindi visionato la lista degli iscritti, composta principalmente da stranieri, e ha chiesto all'arzillo vecchietto, che sempre più sembrava volerle mostrare il suo calore mediterraneo con una vicinanza fisica, se dall'inizio di queste operazione (a marzo) avesse effettivamente aiutato qualcuno dei suoi tesserati a trovare lavoro. Lui si è un pò risentito e ha detto che non stava lì a tener il conto delle persone aiutate e che probabilmente "non ci siamo capiti bene". Purtroppo noi tutti conosciamo quanto Chuxie sia incapace di tollerare le ambiguità (o le ingiustizie, che dir si voglia), così, quando ha cercato di indagare oltre, il promettente datore di lavoro le ha fatto notare che se lei era una di quelle persone che si fa certi scrupoli morali probabilmente non era la persona che stava cercando e l'ha gentilmente accompagnata alla porta. Così Chuxie ha ripreso il suo viaggio verso nuovi coraggiosi lidi (possibilmente legali) nel fantastico Mondo del Lavoro.

NELLE PROSSIME PUNTATE
Chuxie e la vendita del pesce pescioso!


Breve, quanto necessario disclaimer: ho 25 anni, sono da poco laureata e sto svolgendo il mio tirocinio pre esame di stato. Per mantenermi fuori casa, sto facendo del mio meglio per raggranellare qualche spicciolo, torvando un lavoro che si integri con il mio tirocinio. Alla luce di tutta una serie di disavventure occorsemi di recente, ho pensato che il modo migliore per esorcizzare la sfiga e l'inclemente valutazione cui ogni colloquio mi sottopone, fosse l'umorismo. Ho quindi scritto, un po' per gioco, un po' con impegno, questi brevi racconti che riportano in maniera piuttosto fedele, se'ppur edulcorata dal sarcasmo, quello che mi sta capitando.
Spero che possiate ridere (o piangere) con me ed essere più fortunati nella vostra personale ricerca.
Alla prossima, 
Chuxie 

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Capitolo 2
*** Ep. 23 ***


NELLE PUNTATE PRECEDENTI...
Dopo un lungo peregrinare, durante il quale dopo 8 anni da vegetariana si è trovata a vendere e sminuzzare pesce davanti ai vitrei occhi di alcuni polipi sgozzati a i loro degni compagni sul banco della pescheria di un grande supermercato, la nostra eroica paladina sembra prossima a soccombere alle difficoltà. Dopo essere stata reclutata per gonfiare palloncini, materassini, bambole gonfiabili e palloni aerostatici esclusivamente ricorrendo alla forza espiratoria del suo possente petto, si è abbandonata alle carezzevoli moine del potente Signore dell'Ozio. Costui ha lasciato che la nostra Chuxie si arrendesse alla Speranza di un Futuro Migliore, un inganno che questo Signore del Male ha ordito da tempo per impedire al sempre più variegato gruppo dei Lavoratori Disoccupati di combattere attivamente per cambiare le cose. Ma una mail inaspettata sta per cambiare le sorti della partita di Chuxie..

Chuxie osserva con occhi sbarrati le lettere elegantemente ordinate nella sorprendente missiva. Probabilmente se non lo vedesse non ci crederebbe nemmeno lei. Probabilmente non ci crederà sinchè non lo vivrà sulla sua pelle. Eppure è successo. 
L'hanno convocata. 
Non ci sperava più e aveva persino rimosso dalla sua memoria il ricordo di aver fatto un tentativo lungo quella strana via. Nessuno del resto se lo sarebbe potuto aspettare da lei. Persino Chuxie non potrebbe immaginarsi di interpretare un ruolo lavorativo del genere. O perlomeno non avrebbe potuto immaginarselo prima di aver venduto del pesce di pessima qualità spacciandolo per promotore di salute fisica ed emotiva. Dopo quello, si è convinta di poter fare tutto. La vita sa sempre come sorprenderti. 
L'FC Internazionale Milano l'ha convocata.
Farà l'hostess a San Siro e chissenefrega se a San Siro non è mai stata. Chissenefrega se non sa distinguere un fallo da un rigore. E persino chissenefrega che abbia scoperto che la sigla FC sta per Football Club solo oggi. 
Lei farà la hostess allo stadio, mostrando a tutti i suoi modi educati temprati nel fuoco di 20 anni a tavola con suo padre; continuando ad essere cortese con quelli scortesi con lei; accettando commenti volgari e sprezzanti come complimenti alla sua persona; non cedendo mai alla fatica, appoggiandosi ad un muro o sedendosi su qualche spalto; sorridendo instancabilmente, sino a quando lo stadio non si sarà totalmente svuotato, come le è stato vivamente consigliato.
A Chuxie, con sua somma gioia, questa volta hanno dato delle indicazioni precise: smalto (rosa chiaro, tortora, beige) - esattamente gli unici colori che non ha nella sua straripante mensola degli smalti in bagno -; collant naturali 8 denari; lucidalabbra - che è passato nella sua trousse forse una volta per sbaglio, quando lo teneva da parte per un'amica -; scarpe nere, tacco 7, punta arrotondata, no platò, cinturino alla caviglia - giusto perchè non dovrà stare in piedi tutto il giorno -; e camicia bianca - tanto il bianco non la ingrassa come un ippopotamo gravido -.
Purtroppo i suoi capi (mai visti nè sentiti per telefono) si sono scordati di darle alcune piccole, insignificanti informazioni. Tipo il suo compenso. O ad esempio cosa dovrà fare allo stadio. 
Tuttavia Chuxie è piena di orgoglio: è stata convocata! E' chiaro che l'hanno scelta per le sue spiccate doti creative con le quali potrà egregiamente supplire a questi gap organizzativi privi di valore. Soprattutto è sicura che grazie alla sua fantasia riuscirà a figurarsi di ricevere un lauto guadagno per quelle ore magiche allo stadio a vedere la sua squadra del cuore mentre viene clamorosamente sconfitta e con queste fantasie non avrà problemi a pagare le bollette. Perchè l'ottimismo non ha prezzo!
Chuxie piange commossa: l'hanno convocata! Esiste la possibilità che una fantasia più felice di questa venga così sontuosamente realizzata?

NELLE PROSSIME PUNTATE
Chuxie e il ritorno al banco del pesce pescioso e il suo primo fatidico incontro con l'FC Internazionale a San Siro!

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Capitolo 3
*** Ep. 25 ***


NELLE PUNTATE PRECEDENTI...
Dopo aver ingaggiato una battaglia furiosa con se stessa ed essersi costretta a comprare uno smalto rosa Barbie per fare la hostess allo stadio, Chuxie si era recata a vendere pesce pescioso presso il banco del pesce di un grandissimo supermercato disabitato. Aveva così trascorso la giornata tra pescivendoli canterini e addetti alle merci provoloni, venendo puntualmente trovata dal caporeparto nei momenti di calma piatta a grattarsi via lo smalto dalle unghie. Era riuscita a uscire incolume dall'attacco ripetuto dei Vecchietti Sproloquioni (una specie che recentemente si sta sempre più diffondendo sul territorio, fagocitando la restante fauna anziana) e da quello della temutissima Pipi-che-non-può-essere-fatta, una nemica temuta da tutte le eroine lavoratrici non aventi il diritto alla pausa bagno. Avevamo lasciato Chuxie ferita con un occhio pesto, gonfio e vampiresco dopo che la sua natura di tirchia l'aveva costretta a rimettere per il quarto mese di fila un paio di lenti a contatto mensili. Con questa più che evidente contusione Chuxie si apprestava ad andare allo stadio...

 

Chuxie non ha mai creduto nel look da segretaria sexy. Ha sempre pensato che i colori le donassero di più e se proprio doveva abbandonarsi ad una classica divisa da impiegata ha sempre prediletto un look androgino con pantaloni e cravatte. Per cui il tacco 10 e la gonna sopra il ginocchio la impacciano non poco mentre con passo infermo e maldestro si dirige verso lo stadio.
Ha il batticuore Chuxie, la sua prima volta a San Siro, chissà cosa la aspetta? Orde di tifosi violenti? Uomini dalla mano lunga e dall'occhio strabico? Capiresponsabili che la squadreranno dall'alto al basso e le diranno "Hai un occhio pesto, ti sei drogata prima di venire qui, non sei professionale, addio"?
La fantasia di Chuxie galoppa (del resto l'hanno scelta proprio per questo), mentre individua un gruppo di ragazzi vestiti eleganti come lei davanti allo stadio. Tutti si conoscono, tutti l'hanno già fatto, tutti si lagnano un pò. Nessuno le spiega niente e lei da creatura impavida ed eroica quale è non fa domande: i salti al buio senza sapere se sotto c'è una rete sono il suo pane quotidiano 
Alla fine viene condotta sugli spalti e prova a parlare con qualche ragazza per capire di che si tratta. Nessuna purtroppo parla la sua lingua. Infatti le rispondono riferendosi a garage, skybox, desk e ad altri concetti che superano la sua puntuale conoscenza della lingua inglese. Questo non fa alro che migliorare il suo umore di donna mezzo vampira. 
Arrivano finalmente i capi per fare un briefing di chiarimento. Parlano per 20 minuti e ripetono tutti la stessa cosa "sorridete, non toglietevi le scarpe, se dovete svenire fatecelo sapere per tempo". Per le spiegazioni ci sarà tempo e se non capirà qualcosa Chuxie potrà sempre chiedere ad una dei responsabili che le sono appena stati presentati e di cui ha già dimenticato il nome e che sono già impegnati nella scelta della loro squadra di hostess.
Iniziano le selezioni: le ragazze vengono indicate e chiamate in una maniera apparentemente casuale, ma che Chuxie sospetta abbia a che vedere con del fascino (e 20cm di gambe) di cui lei non dispone. Alcuni responsabili si litigano delle ragazze "Gaia la voglio io che è brava" "No, tu prenditi Laura che Gaia serve a me".
Ma la fortuna arride a Chuxie che viene giustamente schiaffata alla rampa dei garage a distribuire delle buste con i pass per il parcheggio a quelli che sono stati troppo pigri per stamparselo da casa. A farle compagnia ci sono i tifosi più ignoranti e pressapochisti che la nostra paladina abbia mai avuto modo di incontrare e una hostess russa 36enne disillusa dalla vita e dall'Italia che le consiglia ripetutamente di lasciare il Belpaese sinchè è in tempo. Metà dei clienti pigri non si presentano, in compenso vengono a trovare Chuxie e le sue collant 8denari un freddo autunnale e un piogerellina infida e leggera. Gli amici Giacca e Ombrello sono dovuti rimanere a casa, purtroppo, e non possono aiutarla a far fronte all'ibernazione imminente. 
A scaldarle il cuore ci sono l'apparizione dell'ex capitano Zanetti e una parata di automobili di lusso, grandi 5 volte la sua e che probabilmente costano come la somma degli stipendi di tutta la sua vita. Tra tutte spiccano una Ferrari blu coi cerchioni gialli e una Rolls Royce bianca e nera. Perchè la gente che va allo stadio sa cos'è la sobrietà.
Trascorrono così 3 ore, fino a quando non viene riassegnata come elemento Jolly, viene mandata agli Skybox (le cabine dove i ricchi, stufi di guardare la partita sui loro schermi personalizzati, vanno a mangiare cibo dall'aria costosissima su divanetti di pelle). Qui sostituisce tutte le ragazze messe a presidiare le diverse stanzette, concedendo loro di andare a farsi una pausa lunga non più di 10 minuti, utile solitamente ad arrivare al bagno guardarlo con aria bramosa e tornare indietro prima che il tempo scada. 
Chuxie, con soddisfazione estrema, può finalmente fare bella mostra del suo sorriso più falso, scivolare agilmente fuori dalle braccia troppo amichevoli di quello che sicuramente era un personaggio importante che lei non è stata in grado di riconoscere perchè preferisce l'idea di collezionare francobolli alla prospettiva di leggere riviste di gossip, e ascoltare le lamentele di tutte le sue colleghe su quanto dolgano loro le scarpe a stare ferme immobili davanti alla porticina a vetri dello Skybox. Ogni tanto dà un'occhiata alla partita dove si convince che metà del gioco sia basato sulle doti da teatranti dei giocatori, altrimenti non si spiegherebbe il fatto che ogni due minuti questi si trovino a terra a singhiozzare di essere stati mortalmente feriti. In cuor suo ritiene che .le capovolte che riescono a fare per rendere più plateali le loro cadute siano degne di un ginnasta olimpico. 
Infine Chuxie assiste con commozione all'attesissimo goal, che i giocatori interisti hanno fatto durante i 5 minuti del recupero per dimostrare al pubblico che sono dei calciatori pieni di talento, oltre ad essere degli attori dal grande spessore drammatico. Il pubblico grida, i bambini abbracciano i padri, i vecchi saltano, le donne piangono commosse, partono finalmente i cori ad una voce che per tutta la durata della partita erano stati mosci come una canzone di Tiziano Ferro sulla fine di un amore.Persino gli oziosi che erano stati negli Skybox ad abbuffarsi escono dalle loro salette per battere il cinque agli amici. 
E Chuxie un pò si commuove davanti a tutta quella folla festante, perchè la vita è strana e ti sorprende sempre. Anche quando indossi uno smalto rosa Barbie, hai un occhio pesto e i tuoi piedi implorano pietà.

 

NELLE PROSSIME PUNTATE
Chuxie e il derby Milan-Inter!

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Capitolo 4
*** Ep. 28 ***


NELLE PUNTATE PRECEDENTI...
Chuxie è ritornata in sella a Jenny, la sua fidata velocicletta (termine coniato appositamente per sostituire il ben più spregiativo "Rottame-scassato-che-in-gioventù-era-stato-una-splendida-bicicletta") e ha ripreso a districarsi tra le sue amate stradine lastricate di pavé e gli ammalianti richiami delle ipnotiche Rotaie del Tram. Dopo essere sopravvissuta a due inventari (di cui uno trascorso per gran parte del tempo all'interno di un frigorifero del banco surgelati e la restante a contare bottiglie diverse, ma dall'aspetto identico) e aver intrapreso un percorso di ripetizioni/suggerimento delle soluzioni/spiegazione dell'intero programma di matematica con un ragazzino cinese che le dà le risposte giuste in differita temporale, che fa i conti a mente più veloce di lei, ma che purtroppo porta lo stesso nome e fa le stesse espressioni del suo (ex) UnicoVeroGrandeAmore (detto anche Dick, dagli amici che conoscono la sua mente sopraffina), Chuxie si è oggi recata a fare un colloquio per la posizione di tata presso una nuova famiglia...

Chuxie osserva il cielo terso e deglutisce, mentre slega Jenny (solo dopo averla amorevolmente carezzata sui manubri) e la monta con la stessa delicatezza di un bassotto sovrappeso. 
Le previsioni mentono sempre. 
Questo lo ha imparato a sue spese. Oggi non pioverà. Non pioverà.
E proprio mentre intraprende una rilassante passeggiata sul pavé a cavallo di Jenny, sempre pronta a smembrarsi in mille pezzi sotto il ritmico cullare delle pietre cittadine, la sente. Una goccia.
Piccola e semplice, le cola lungo la guancia, poco prima che il vento gliela strappi via. Chuxie ringhia e, incurante delle proteste della sua fidata compagna, pedala più veloce, ideando scuse e discorsi plausibili che possano giustificare alla sua Nuova Possibile Datrice di Lavoro il suo essere stata così poco previdente, arrivando da lei zuppa.
Ma qualcuno, da qualche parte, deve amare molto Chuxie (o forse, dopo tutto il Karma negativo che le è toccato durante l'esperienza della Gelateria degli Orrori, è arrivato il momento di riscuotere un po' di fortuna) perchè continua a piovere in maniera lieve. Quel tanto che basta per aiutare i suoi capelli a incresparsi e permettere ai suoi sensi di appannarsi al punto da mancare la svolta giusta per arrivare nella via e perdersi. 
Ma Chuxie è paziente e devota al suo lavoro. Quindi dopo aver chiesto indicazioni, torna indietro, Jenny alla mano, pioggia su di lei, e, grazie ad una buona dose di pensiero critico acquisita solo dopo anni di estenuanti training, riesce a capire, prima di perdersi nuovamente, che le indicazioni che le erano state date fossero sbagliate e che lei già si trovava nella via giusta.
Così, dopo aver atteso 5 minuti buoni sotto la pioggia, per non sembrare troppo in anticipo (come in verità era) e per essere sicura di garantire alla sua capigliatura un effetto "Crespi perfetti", ha suonato il citofono ed è entrata in quella che a tutti gli effetti era una Casa da Ricchi. Una di quelle che fino ad allora lei aveva visto solo in cataloghi e in puntate di Sex & the City con protagonista Charlotte. Una di quelle piene di oggetti costosissimi che i bambini non vedono l'ora di poter distruggere. 
Ad accoglierla c'era solo la mamma delle due gemelle, che dopo averle spiegato che non era in alcun modo intenzionata a farle conoscere le figlie prima di aver appurato che lei non fosse un maniaco ("Io a queste cose non ci credo, ma sai la gente a volte è strana!"), aveva iniziato a descriverle quelle piccole creaturine che avevano pernottato per nove mesi nel suo ventre e che lei aveva amorevolmente cresciuto per sei in anni. In poche parole, con la stessa espressione di una donna che per le proprie figlie vorrebbe chiamare un esorcista e non una babysitter, le aveva spiegato che in quanto gemelle (?) le due erano dotate di una personalità molto forte e che quindi erano abili manipolatrici, dispotiche e isteriche quel tanto che bastava a far sembrare le trame e i tradimenti di Games of Thrones delle scaramucce tra poppanti. Ha quindi proseguito spiegandole i diversi modi in cui ciascuna sorella era capace di far sembrare la bambina dell'esorcista una compagna di giochi di Hello Kitty.
Chuxie ovviamente non s'è fatta impressionare, ha sciorinato il suo curriculum, è stata comprensiva e accogliente quando la signora ha quasi avuto una crisi di nervi al pensiero troppo carico di affetto materno della personalità delle sue figlie e ha confessato di avere una pluriennale esperienza con i gemelli, tra amici, fidanzati e fratelli. Le ha anche garantito di non avere (più) paura del buio e di essere disposta a girare per la città da sola, differentemente dalle altre babysitter con cui aveva collaborato. La signora ha sorriso riconoscente e poi l'ha detto: "Le faremo sapere". La frase che tutti i disoccupati temono tanto quanto i fidanzati aborrono i "Dobbiamo parlare" delle loro ragazze. Un suggello certo di non assunzione. Un incantesimo iettatore più potente di qualsiasi specchio rotto. 
Così, sospirando, Chuxie ha carezzato la sella umida di Jenny, vi è salita con la sua abituale eleganza da narvalo ed è tornata a fare la cosa che dopo quel colloquio le è parsa più sensata: perfezionare il suo progetto per il controllo assistito delle nascite.

NELLE PROSSIME PUNTATE
Chuxie e la promozione della birra!

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Capitolo 5
*** Ep. 30 - Special Guest: Il Karma Negativo ***


NELLE PUNTATE PRECEDENTI...
A Chuxie le cose avevano iniziato a girare bene: un colloquio all'Esselunga qui, 20000 ore di ripetizioni con il solito ragazzino stravagante lì, un inventario una sera e un imminente colloquio per fare del babysitting praticamente sotto casa. La fortuna sembrava girare finalmente! Aveva persino incontrato un bel brasiliano che le aveva lasciato intuire quanto fosse affascinato da lei con un elegante appoggio. Ma il Meraviglioso Mondo del Lavoro aveva molti altri imprevisti in serbo per la nostra eroina...

Chuxie geme un paio di parolacce, mentre si gira su un fianco e spegne la sveglia. Accanto a lei la sua MetàAgrodolce la fissa con la stessa espressione di un labrador davanti ai cui occhi sia appena stato fatto sparire un biscotto per cani. Probabilmente il CompagnoDiMilleBattaglie non ha apprezzato la sua sfuriata isterica all'una di notte a base di digiuno post inventario e pretese irrealistiche. Chuxie sospira e spegne la seconda sveglia della giornata, imponendo alle sue poche ore di sonno di darle la forza per affrontare una nuova avventura. 
La mamma delle Gemelle da Esorcista l'ha inspiegabilmente richiamata, pretendendo da lei 7h e mezza di lavoro, immediatamente. Dopo aver glissato sul tono pretenzioso con cui la mamma aveva richiesto la sua collaborazione, Chuxie si era dichiarata entusiasta di lavorare con le sue bambine, malgrado le immagini di possessioni demoniache che le affollassero la mente. Ha, infatti, ideato un piano A, un piano B e persino un C per essere sicura di intrattenere senza problemi quei piccoli demoni in gonnella. 
Così, dopo aver consumato con ferocia la sua colazione e aver impartito dettagliate informazioni sulla spesa al suo UnicoVeroGrandeAmore (bis), esce di casa rilassata, con i suoi abituali dieci minuti di anticipo e una bici supertecnologica ad attenderla, visto che Jenny non aveva retto alla prova del pavè. 
Arriva al box delle biciclette, infila la chiave e piega la maniglia. La porta non si apre. 
Può succedere, è già successo. Basta avere pazienza e ritentare.
Così ritenta una volta. Due. Tre. Dieci. Fracassa il muro di pugni. Impreca come se si trovasse nel peggior bar di Caracas, ma la porta, stranamente, non cede alle sue moine. E i dieci minuti di anticipo sono andati. 
Estrae il cellulare per chiedere al suo QuasiMarito di gettarle le chiavi del box dove riposa Jenny ancora ferita, ma comunque agibile. In teoria.
Ovviamente, Chuxie nel suo euforico ritorno alla Vita Dinamica da Precaria ha scordato di ricaricare il suo credito e così ora fissa il suo dispositivo mobile senza campo.
Si impone di restar calma. Tira l'ennesimo insulto alla porta, che si ostina a ignorarla e si impone di non cedere al panico. La cosa migliore è farsi accompagnare. In auto. Magari dalla LuceDeiSuoiOcchi che comunque deve essere al lavoro solo tra 40 minuti o da sua madre che abita a pochi piani di distanza. Prende quindi l'ascensore, entra in casa, ma lei non c'è. All'appello manca anche il cane. Probabilmente sua madre è scesa per la Breve Passeggiata del Mattino e sarà di ritorno tra un'oretta abbondante. 
Chuxie impreca, afferra la cornetta del fisso e chiama la SuaUnicaRagioneDiVita chiedendo un passaggio.
Lui, improvvisamente divenuto suo il PigroDispensatoreDiFavoriSessuali, le dice che non farebbe in tempo per il proprio lavoro e la promette di lanciarle le chiavi dell'auto e dei box dal balcone. 
La nostra eroina, non ancora sconfitta, corre a casa, recupera le chiavi e si sta dirigendo verso l'auto, quando realizza che sta andando a fare la tata in centro. Dove ci sarà ad attenderla solo AreaC (che, per coloro che non lo sapessero, è l'equivalente milanese dell'obolo da pagare a Caronte), mentre i parcheggi scarseggeranno quanto un pikachu tra l'erba alta di Milano. 
A metà strada quindi Chuxie, sempre meno lucida, torna indietro, diretta al box di Jenny. Tenta quindi di gonfiarle le gomme con la nuova, tecnologicissima e iper professionale pompa di suo padre, ottenendo solo di sgonfiarle in maniera definitiva e di perdere il tappino della camera d'aria. 
L'ottimismo ha ormai abbandonato del tutto Chuxie che incazzata come un'Erinni decapitata, si dirige verso il bus che le permetterà di arrivare al lavoro con soli 15-20 minuti si ritardo. E mentre sosta al semaforo in attesa che scatti il verde osserva la funicolare passarle davanti. Incurante del traffico dell'ora di punta, cerca quindi di attraversare ugualmente la fiumana di machine armata soltanto della sua incoscienza che da anni spaccia per coraggio. Riesce in questo modo a perdere le chiavi della propria auto nel mezzo del vialone e arriva giusto in tempo per urlare un insulto al conducente mentre si allontana gaudente. 
A questo punto la nostra eroina è completamente sfatta: sudata, rossa in viso per la rabbia, col trucco colato e il moccio al naso. Della Chuxie ottimista e propositiva è rimasta solo una risata isterica in fondo alla sua gola. Il ritardo ormai è effettivo, l'unica cosa da farsi è trovare u modo di avvisare la sua Futura Datrice di Lavoro.
Dopo tre o quattro fermate di bus, la nostra Paladina degli Stalker Falliti individua un paio di ragazze dall'aria quasi normale. Dopo aver tirato su col naso un paio di volte nelle loro vicinanze, si decide ad avvicinarle e con la sua espressione da gatto appena uscito da un'operazione di castrazione, chiede prima un fazzoletto e poi di fare una telefonata, appellandosi alla sua Incrollabile Fiducia nel Genere Umano. Le ragazze le cedono il telefono con la stessa cortesia che si riserva ad una donna incinta che ti sta partorendo la sua placenta sullo zerbino di casa.
Come previsto dal mantra della giornata ("Se le cose devono andare male, lo faranno sino in fondo"), il telefono della signora è spento. E al suo arrivo sul luogo dell’Esorcismo, la mamma, con la sua abituale espressione da persona che sente odore di sterco di cammello ovunque, dichiara di non aver ricevuto nemmeno il suo sms esplicativo.
Da lí in poi le cose prendono una piega diversa: i due demoni in gonnella descritti dalla madre si sono rivelati essere delle bambine curiose, vivaci e affettuose. Tutto è filato liscio, pranzo a base di ragù compreso, sino all'arrivo di Chuxie allo Stadio.
L'Agenzia le aveva infatti promesso un contratto favoloso, di domeniche e domeniche al Meazza a sorridere dall'alto di Tacchi Assassini, in cambio della partecipazione a utilissimi corsi sulla Sicurezza negli stadi. Chuxie col suo solito ottimismo da Disoccupata si era dimostrata entusiasta all’idea di apprendere qualcosa di nuovo e utile.
Ed è proprio qui che a Chuxie è stato ricordato quanto ironico sappia essere il Mondo del Lavoro. Si è così trovata, sfatta dopo 7 ore di giochi e capricci, davanti la sorella del suo (ex) UnicoVeroGrandeAmore, bella quanto una versione volgare di Belen Rodrguez e pronta a spettegolare alla velocità della luce, e a partecipare ad una “lezione” di “psicologia” sulla paura e sul panico, in cui hanno voluto spiegarle cosa significasse essere accoglienti, calmi, autorevoli e che per depersonalizzazione si intende “l’effetto Ghost (il film)”.

NELLE PROSSIME PUNTATE
Chuxie allo Stadio – Il ritorno!


Benritrovati a tutti! 
Questo è l'ultimo capitolo scritto e per un po' credo non ce ne saranno visto che ho trovato un quasi lavoro quasi stabile. 
Piccola precisazione: avendo io studiato psicologia per 5 anni, gli argomenti trattati durante il "corso" erano l'equivalente di un ripasso dell'alfabeto per uno che ha studiato lettere moderne. 
A presto
Chuxie

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Capitolo 6
*** Ep. 34 ***


NELLE PUNTATE PRECEDENTI
Chuxie pensava di aver trovato la propria sistemazione nel Mondo del Lavoro ormai. Una casa enorme e due bambini ariani dispotici con cui giocare tutto il giorno alle Barbie, per cui disegnare Pokémon o da dividere mentre cercano di "ammazzarsi di botte" (cit.). Era dimentica dei Semini di Lavoro Precario lasciati durante l'estate e non sapeva quindi che qualcosa sarebbe presto arrivato a sconvolgere la sua quotidianità...


Quando Chuxie riceve la mail dell'Agenzia per fare un'altra promozione di pesce pescioso è più che convinta di chiamare la sua referente per dirle che no, lei , vegetariana da 8 anni, il pesce in una pescheria sorridendo non lo venderà mai più. Poi però si sente dire che hanno chiamato proprio lei perchè la volta precedente era stata così brava, perchè è così carina, intraprendente, solare e dinamica, perchè è l'unica che potrebbe svolgere al meglio quel ruolo, perchè quella è una promozione davvero molto speciale e molto importante da cui dipenderà il futuro dell'Agenzia e non possono pensare di affidarla a nessun altro che lei, e poi... Glielo hanno già detto che è carinaintraprendentesolaredinamica? Così Chuxie ha ceduto al richiamo delle lusinghe. A muovere il suo nobile spirito non è certo l'elevata remunerazione, nossignore! Così, dopo una notte insonne, trascorsa a svegliarsi alle 3, alle 4, alle 5 con l'angoscia di non sentire le quattro sveglie impostate sulle 6, carica il Kit da Perfetta Promoter (un banchetto di 40kg infilato in una pratica borsa di 1x2 metri, e due sacchetti giganti pieni di gadget), si reca con la sua automobile scassata in centro città, evitando di passare sotto il giogo di Area C e riuscendo così incontrare tutto, tutto, tutto il traffico dei pendolari mattutini. Gira per 20 minuti in cerca di un parcheggio sufficientemente vicino al supermercato da consentirle di non dover trasportare il suo kit da perfetta promoter per più di 20 metri, temendo di finire spiaccicata direttamente sotto la borsa del banchetto. Ma alla fine cede al suo destino di Parcheggiatrice Sfigata e la molla nel parcheggio a pagamento dentro il supermercato. Arriva nel supermercato, indossa la sua divisa elegante e raffinata (cuffia da signora della mensa, zoccoli di due taglie più grandi e camicie bianco da farmacista abbottonato dalla gola alle caviglie) e inizia il suo servizio. E' in questo momento che Chuxie ha la definitiva riprova di quello che da alcuni mesi aveva iniziato a sospettare: la disperazione da lavoratrice impenitente dona al sua persona un non so che di estremamente attraente, che la rende incredibilmente appetibile per qualsiasi essere di sesso maschile dai 40 in su. Infatti nel corso della giornata, a provarci con lei passano nell'ordine: l'addetto pelato del magazzino, l'addetto sdentato del banco sushi, il pescivendolo del mattino, l'ottantenne che "accidentalmente" le tocca le tette nel tentativo di leggere il cartellino col nome di "una ragazza così carina", l'altro addetto del sushi, il magazziniere spagnolo del pomeriggio (anch'egli pelato), l'addetto alla sicurezza vestito da dirigente di banca, e il direttore di un reparto non meglio specificato il quale, dopo che Chuxie si è detta a completa disposizione per gli assaggi, le risponde ammiccando e spiegandole che la sua cuffia da signora della mensa non sarà un problema per lui, dato che "la si può sempre togliere". Il resto della giornata trascorre tra persone molto maleducate, persone straordinariamente maleducate, persone terrorizzate al pesce, persone che dichiarano di avere le allergie più disparate, persone che "no, io non mangio pesce" e poi fanno scorta di branzini al banco del fresco, persone che "no, io non mangio pesce" e scappano come se avessero offerto loro un sorso di cicuta, persone che dicono "lo conosco già, mi piace molto, ma non lo compro nonostante lei sia adorabile e ci sia uno sconto pazzesco perchè stasera devo mangiare altro" (come se il prodotto non scadesse tra tre mesi), persone con un occhio dentro un cuore tatuato dietro l'orecchio (??) e ladri di assaggi e gadget. Tutto questo condito da un centinaio di "buongiorno" detti con un tono tanto entusiasta che manco Cenerentola dopo esser passata dal fare la sguattera tra topi parlanti al fare la regina nel castello. Chuxie ha infatti scoperto che più entusiasmo mette nel salutare le persone più queste si sentono in colpa nel fuggire a gambe levate. Malgrado questo riesce a vendere pochissimi prodotti e viene per questo redarguita dal caporeparto. Lo stesso caporeparto che un paio di giorni dopo scriverà all'Agenzia dicendo di essere stato molto soddisfatto del lavoro della promoter che era stata sempre puntuale e aveva fatto anche troppo vista la scarsa affluenza di clienti. Ma a Chuxie importa ben poco del caporeparto, del suo sconosciuto fascino da pescivendola e dei "buongiorno" detti senza ottenere risposta, lei per quel giorno la sua buona azione quotidiana l'ha fatta regalando un gadget rosa ad un mamma che sarebbe stata disposta ad acquistare del pesce pescioso che non avrebbe mangiare pur di fare un regalino alla sua bambina malata. Ovviamente, Chuxie ha poi dovuto riequilibrarre la situazione karmica, a lei troppo favorevole, provvedendo poche ore dopo a litigare furiosamente con il suo UnicoVeroGrandeAmore (bis) perchè sì. 10 ore di sorrisi ed entusiasmo finti devono pur essere sfogati un po' di sano odio gratuito per l'umanità.

NELLE PROSSIME PUNTATE
Chuxie e i Clarale

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