star trek assemble : ep. 64: il profeta di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** kradiss ***
Capitolo 2: *** gli ostaggi ***
Capitolo 3: *** in azione ***
Capitolo 4: *** salvi! ***
Capitolo 5: *** mina ***
Capitolo 6: *** is sospetti di Loki ***
Capitolo 7: *** il ricevimento ***
Capitolo 8: *** l'attentato ***
Capitolo 9: *** ipotesi ***
Capitolo 10: *** il profeta ***
Capitolo 1 *** kradiss ***
“Diario del capitano abbiamo attraccato in orbita al pianeta Kradiss, dove avremo dovuto accompagnare l’ambasciatore federale , Mr Sagan , per siglare l’entrata ufficiale di Kradiss nella federazione. Ma qualcosa è andato storto. Kradiss è un pianeta molto simile alla terra per conformazione e sviluppo. Per essere precisi lo sviluppo tecnologico è di poco inferiore al nostro. La regola ,per essere ammessi nella federazione , è aver compiuto almeno un volo a curvatura . I Kradissiani sono in possesso di questa tecnologia .Tuttavia la stanno ancora sviluppando e non la padroneggiano con sicurezza. Questo non avrebbe costituito un ‘impedimento ,al loro ingresso nel novero dei mondi federali , ma è nato un movimento indipendentista, che si oppone a questa eventualità. Il movimento nasce, dalla paura che la libera circolazione determini un calo del lavoro per le fasce più deboli della popolazione. E’ difficile far comprendere, alle persone culturalmente meno evolute, che l’apertura a un più vasto mercato, genera maggiori opportunità. Il movimento ha sequestrato un noto industriale Kradissiano, Ben Alami, in compagnia della sua giovane nipote Mina Alami e adesso li tiene in ostaggio con la minaccia di ucciderli se si terrà la conferenza tra il nostro ambasciatore e il governatore generale del pianeta .Speriamo di risolvere la situazione in tempo e senza compromettere la salute degli ostaggi.”
Kirk e Loki fecero il suo ingresso nel quartier generale della squadra d’assalto dell’esercito Kradissiano. Cinque soldati vestiti di verde li fissarono con sguardo apertamente ostile. I Kradisiani somigliavano tantissimo agli umani. L’unica cosa che permetteva di distinguerli era una sottile cresta ossea che partiva dal naso e si estendeva a forma di giglio, con tre punte, sulla fronte e gli archi sopraccigliari. I cinque muscolosi soldati erano impegnati in un briefing per stabilire come sarebbero intervenuti per salvare Ben Alami e sua nipote.
“Sono il capitano James T Kirk dell’astronave enterprise e questo è il mio secondo ufficiale,il comandante Loki.”
Kirk allungò la mano verso il Kradissiano che pareva il più alto in grado sperando che conoscesse il significato del suo gesto e non lo prendesse come un ‘offesa. Purtroppo i gesti di saluto nella galassia cambiavano da popolo a popolo.”
Maggiore Haynes.”Rispose l’altro stringendogli la mano dopo una breve esitazione. |
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Capitolo 2 *** gli ostaggi ***
Il maggiore pareva cortese, nei suoi toni, ma l’occhiata che rivolse loro non era certo di apprezzamento. Anche gli altri militari parevano decisamente ostili.
”Mettiamo subito in chiaro che non gradisco l’interferenza, di voi federali, nella mia operazione.”
Kirk si trattenne a fatica.”Noi eseguiamo solo i nostri ordini , come voi eseguite i vostri. Comunque temo dovrete abituarvi. Con l’ingresso di Kradiss nella federazione, verranno inviati dei funzionari dal quartier generale che si integreranno col vostro governo. Non vi sarà più possibile prendere decisioni autonome.”
”Forse gli indipendentisti non hanno del tutto torto, allora!” Commento uno dei soldati.
Il volto del maggiore Haynes divenne ,all’improvviso, rosso d’ira.”Non dire sciocchezze , quelle persone hanno rapito due civili innocenti .Sono dei fuorilegge e il nostro dovere è far rispettare la legge che ci piaccia o no”
Le parole del maggiore lo fecero salire nella considerazione di Kirk .
”E’ quello che vogliamo anche noi.”Li rassicurò.”Come è avvenuto il sequestro ?”
Haynes si avvicinò al computer per mostrare loro i dati di cui disponevano.
”Il signor Alami stava sorvolando questa zona di campagna, disabitata, con la sua navetta privata, in compagnia di sua nipote. Qui abbiamo rilevato l’ultimo segnale gps.” Specificò indicando un punto su una piantina.
”Poi è arrivata la rivendicazione del movimento indipendentista.Cosa pretendono?”Chiese Loki.
”Come prevedibile che sia rigettata la proposta della federazione e che kradiss rimanga un pianeta indipendente.”
”Ma se non erro ,c’è stato un referendum. E’ stata la volontà popolare ad approvare l’unificazione.”Obbietò Loki .
”Si , ma dubito che a questa gente importi. Sembrano terroristi veri e propri , non accettano ragioni. Per questo non dovete interferire. Noi siamo addestrati per queste emergenze. Non posso permettermi di portare con me pesi morti che mi rallentino.“
Kirk strinse i pugni . Quell’uomo era proprio irritante, ma in un certo senso gli dava ragione. Loro non conoscevano il territorio e non erano addestrati per azioni del genere , per questo aveva portato con se Loki.
” I miei ordini sono partecipare all’azione. Verrà con voi il comandante, e vi assicurò che non vi sarà d’ostacolo. Avete idea di dove li abbiano portati?”
Haynes gettò un ‘occhiata sprezzante a Loki. |
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Capitolo 3 *** in azione ***
Il ragazzo era pallido e delicato, non avrebbe saputo che farsene.Tuttavia capiva di non potersene liberare, quindi decise che l’avrebbe portato con se , ma certamente non si sarebbe curato di lui . Qualunque cosa gli fosse successa sarebbe stata colpa del suo capitano che l’aveva cacciato in quel pasticcio.
”Ok .“ Borbottò.
”Avete già un ‘idea di come muovervi?” Chiese Kirk.
”Abbiamo rinvenuto il rottame della navetta , abbattuta da un cannoncino phaser. Lì attorno ci sono delle fattorie abbandonate. Le abbiamo passate tutte ai sensori , del satellite artificiale, che abbiamo in orbita”
”Esistono disturbatori di segnale in grado di generare un campo di forza che può mascherare ogni segnale vitale e rendere inutile l’azione di qualunque sensore”Obbiettò Kirk.
Il volto di Haynes si distese in un sorriso beffardo. “Appunto .In nessuna delle fattorie abbiamo trovato segni di vita. Ma in una il satellite non ha rilevato nessuna attività in assoluto . Nessun movimento , nessuna fonte di calore. Il che è strano . In questi cascinali abbandonati ci sono sempre roditori o uccelli , che ne approfittano, per farsi il nido.Secondo me quel posto è schermato. “
Kirk annuì .Un punto al kradissiano! Poteva essere la pista giusta.
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Si materializzarono a un km di distanza dal loro obbiettivo. Ciascuno di loro aveva un apparecchio sulla cintura che mascherava i loro segnali vitali .In pratica usavano lo stesso trucco dei terroristi ritorcendoglielo contro .Marciarono a testa bassa verso l’obbiettivo.Il maggiore Haynes aveva fatto segno a Loki di mettersi ultimo nella fila, nella speranza che si tenesse fuori dai guai.Lui aveva scrollato le spalle ,in fondo non erano affari suoi , bastava che facesse presenza. Era caldo e afoso. Sudavano sotto le pesanti divise. Anche Loki aveva rinunciato alla lucida maglietta azzurra della sua divisa per indossare una mimetica. Arrivarono in vista di una fattoria chiaramente abbandonata : l’erba era alta e incolta, ma sarebbe servita a mascherare la loro presenza. Il maggiore fece dei segni convenzionali e i soldati si separarono e strisciando nell’erba.In pochi secondi accerchiarono la case .Loki rimase solo , spiazzato dal fatto di non conoscere i comandi ,decise quindi di accucciarsi nelle’erba e attendere che la situazione si evolvesse.Dopo un minuto di estenuante attesa i soldati lanciarono un fumogeno attraverso la finestra.Oltre al denso fumo anche l’odore pungente arrivò alle narici di Loki ,che si appiatti , tossendo nell’erba.Nel giro di qualche secondo i terroristi all’interno corsero fuori soffocati dal fumo.
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Capitolo 4 *** salvi! ***
Erano in tre,armati pesantemente. Uno di loro veniva proprio verso di lui. Quando lo scorse si vide in trappola quindi alzò l’arma che impugnava, per aprirsi la strada sparando.Loki sfruttando i suo riflessi più pronti , e la sua incredibile velocità,un secondo prima che il terrorista facesse fuoco , lanciò contro di lui il coltello che teneva stretto nella mano. L’altro premette il grilletto nel momento in cui la lama si conficcava nel suo petto.Il raggio dell’arma deviò verso l’alto disperdendosi nel cielo , mentre il corpo piombava pesantemente al suolo.Una macchia di sangue vagamente più scuro di quello umano si era allargata sulla maglietta.Loki gli gettò un ‘occhiata di disprezzo e lo scavalcò senza preoccuparsi oltre. Entrò nel casolare con circospezione :non era sicuro che gli avessero stanati tutti.Il fumo era ancora fastidioso e pungente.Sentiva qualcuno lamentarsi.Di colpo si trovò di fronte il maggiore Haynes con fucile spianato.L’uomo imprecò.
”Stavo per spararle ,non le avevo detto rimanere fuori?”
Loki lo ignorò ,non aveva bisogno di una discussione in questo momento, e si diresse verso la stanza da cui sentiva provenire le grida. Sfondò la porta di legno con un calcio e questa cedette senza problemi.Su un giaciglio improvvisato c’era una ragazza Kradissiana . Aveva un’aspetto arruffato e lo sguardo sofferente, conseguenza dei due giorni passati in prigionia.
”Mio nonno , aiutate mio nonno. “ Gemette ancor prima che Loki potesse tentare di soccorrerla.
”Non è qui , proviamo nella stanza accanto .“ Suggerì il maggiore Haynes e sfondando la porta si trovò davanti il vecchio , anche lui adagiato su un pagliericcio.
Era incosciente ,riverso sul letto con la faccia incrostata di sangue secco .Doveva essere sgorgato da una ferita sul capo ,che probabilmente, risaliva al momento della cattura. Loki gli osservo il torace. Si alzava e si abbassava con regolarità: era vivo!
”Ce li abbiamo e sono vivi.”Gridò il maggiore , via radio , ai suoi uomini .
”Anche noi li abbiamo presi tutti .“Rispose il suo secondo .”Vado dalla ragazza , aiuti il signor Alami.”Gli suggerì il soldato.
Loki si inginocchiò accanto al povero vecchio poi decise di sollevarlo e portarlo all’esterno. In fondo per lui non era un grosso sforzo.
”Presto un ‘eliambulanza per il sigor Alami !”Sbraitava nel frattempo, il maggiore al suo secondo .
”Signorina a lei hanno fatto male ?"Chiese alla ragazza che si aggirava confusa all’esterno.
”Io sto bene .Non mi hanno fatto nulla.”Gli assicurò lei .Poi vide il nonno e si mise a singhiozzare .
Loki rimase a fissarla perplesso.Quel pianto era falso come una moneta da tre piastre di latinum! |
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Capitolo 5 *** mina ***
“Mi devo ricredere sul suo conto comandante. Certo il suo aspetto inganna.”
Erano tornati al quartier generale.Il vecchio era stato immediatamente ricoverato.Le sue condizioni non erano gravi ma aveva un trauma cranico e i medici gli avevano consigliato il riposo assoluto. La ragazza era stata visitata e ,non avendo trovato segno di torture, era stata dimessa e condotta al quartier generale per essere interrogata. Il maggiore osservava con curiosità il giovane ufficiale. La sua pelle bianca , i suoi tratti delicati , il suo corpo magro celavano una forza e un agilità non comune. Forse non era neppure umano.Gli umani e i kradissiani erano così simili che non c’era differenza nella loro prestanza fisica. Era logico pensare ,quindi , che il longilineo giovanotto nascondesse una natura aliena.
”Posso assistere all’ interrogatorio. “Chiese Loki dopo aver accettato il complimento con grazia.
”Interrogatorio? No è solo un colloquio con uno psicologo. La ragazza non aveva segni di tortura fisica , ma potrebbe aver subito danni psicologici “
Quello che aveva provato quando l’aveva vista piangere lo ossessionava. Se c’era qualcosa di falso in quella ragazza doveva saperlo con certezza .
”Va bene voglio solo dare un ‘occhiata attraverso lo specchio magico “
Mina era al di là dello specchio attraverso il quale ,chi stava dall’altra parte ,poteva vedere, ma senza essere visto. Parlava con lo psicologo. Con estrema calma raccontando la sua esperienza con un trasporto ,che a Loki , suonava come una recita. Del resto chi meglio di lui , che era stato dio dell’inganno, poteva riconoscere una bugia quando l’ascoltava. Di tutte le sue arti magiche , questa era l’unica che gli era rimasta , e oggi gli stava tornando utile. Mina continuò esprimendo il desiderio di raccontare la sua terribile esperienza per evitare che queste cose accadessero di nuovo. La gente doveva capire quanto fosse sbagliato opporsi alla globalizzazione e all’ingresso di Kradiss nella federazione.Parole sagge ,pensò Loki col naso schiacciato sul vetro .Peccato che dalla ragazza ricevesse solo vibrazioni negative. Mentiva. Perchè? Il governatore delle nazioni unite ,del pianeta ,aveva già proposto che lei e suo nonno presenziassero alla cerimonia, dove avrebbe incontrato l’ambasciatore Sagan ,e avrebbe sancito l’alleanza con la federazione.Visto che il vecchio era in ospedale la proposta fu fatta alla ragazza , che sembrava genuinamente entusiasta di diventare il simbolo della gioventù globalizzata del pianeta.Era un impegno lodevole. Pochi giovani si sarebbero prestati, mettendoci la faccia, rischiando di diventare bersaglio delle critiche dei coetanei di idee opposte alla loro .L’incontro si sarebbe svolto domani. Loki aveva ventiquattrore per rifletterci sopra. |
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Capitolo 6 *** is sospetti di Loki ***
"Che cosa ti tormenta non capisco? L’operazione è andata meglio del previsto. I terroristi sono tutti morti e le vittime sane e salve.”
Loki era tornato sull’enterprise , ma il suo pensiero era rimasto alle strane circostanze di quel rapimento.”Ricapitoliamo . I due viaggiavano sulla navetta privata del signor Alami per raggiungere la casa di campagna. Ma si trattava di un viaggio deciso all’ultimo momento. Mentre il rapimento ha richiesto un ‘attenta pianificazione. Chi ha dato loro le informazioni necessarie? Dove hanno preso le armi ? Reclutato gli uomini?”
Loki lo stava chiedendo più a se stesso che a Jim. Se ne stavano nel bar di prora seduti a un tavolino, vicino ad un oblò ,da cui si poteva vedere lo spazio e il pianeta, sotto di loro, intorno a cui orbitavano. Era verde e blu,somigliava veramente alla terra. Non c’era da stupirsi che la sua civiltà si fosse evoluta parallelamente a quella umana e la ricordasse nel bene e nel male. Stavano sorseggiando un cocktail. Il bar era chiassoso e affollato , c’era gran parte del personale che in quel momento era fuori servizio, ma Loki non riusciva a rilassarsi .La sua mente lavorava a pieno regime elucubrando le più assurde teorie cospiratorie.
”Di chi sospetti? Ma poi esattamente cosa sospetti?” Kirk insistette più perchè gli dispiaceva vederlo rimuginare anzichè pensare a una notte tranquilla con lui. Dei negoziati non gli importava granchè : avrebbe scortato Sagan e una volta firmato l’accordo sarebbero ripartiti.
”Il governatore ha invitato Mina alla cerimonia.”Borbottò Loki fissando il suo tablet .
”E’ normale. In un lampo è diventata l’eroina dei sostenitori dell’unificazione. Lo struggente racconto della sua prigionia servirà a mettere a tacere la fazione separatista.”
”Già , e se fosse questo lo scopo del rapimento?”Un’ idea cominciava a prendere forma nella sua testa.
”Far si che Mina presenzi alla cerimonia ?” Ora Kirk era perplesso .
Sapeva che se Loki aveva dei sospetti erano fondati su qualcosa di concreto , ma non riusciva a vedere il quadro generale.
”Sto analizzando le informazioni su di lei ,che per intercessione dell’ammiraglio Foster , sono riuscito a farmi consegnare dai servizi segreti Kradissiani. Ha perso i genitori in un tragico incidente,ed è in terapia da quel giorno.”
”Una ragazza fragile ,facile da plagiare.”Ne dedusse Kirk. Loki ne convenne,il suo ragazzo era sulla strada giusta.” |
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Capitolo 7 *** il ricevimento ***
“Comunque non hai di che preoccuparti . Chiunque entrerà nell’edificio sarà passato allo scanner , non sarà possibile introdurre nulla. Nessuna arma sfuggirà al controllo. E noi domani saremo laggiù ad aiutare la polizia Kradissiana.” lo rassicurò Kirk poi gli tolse il tablet di mano.
La cosa cominciava a farsi seccante. Era stata una giornata dura e non aveva più intenzione di parlare di lavoro.
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Kirk cominciava ad essere nervoso. Si aggirava per la sala del palazzo governativo, dove i funzionari e gli invitati si erano riuniti per festeggiare l’unificazione. Erano stati fatti entrare in una splendida villa antica, adornata da arazzi e stucchi dorati. Ovviamente ogni invitato era stato sottoposto a minuziosi controlli. I sensori individuavano qualunque corpo estraneo in possesso della persona e persino le contaminazioni batteriche. Anche introdurre ed diffondere, ad esempio , antrace o peste non sarebbe stato così semplice per i terroristi. La sala era gremita da persone eleganti ,sia Kradissiani , che alcuni umani ,che facevano parte della delegazione dell’ambasciatore Sagan.Tutti erano tranquilli , chiacchieravano amabilmente e si rimpinzavano di stuzzichini . L’unico in pena era Kirk . Loki era sparito ,ore prima, per recarsi all’ospedale .Sperava che Ben Alami fosse tornato in se e potesse essere interrogato. Cosa volesse ottenere, ancora Kirk non l’aveva capito. Finalmente lo vide entrare. Grazie alla sua altezza spiccava in mezzo alla folla. Indossava la divisa di gala , blu e lucida che lo faceva sembrava quello che lui si proclamava : un principe decaduto. Kirk represse a stento una risata , sarebbe stata indecorosa in quell’ambiente così sobrio e noiosamente elegante.
”Gli ho parlato.“ Gli sussurrò Loki quando lo raggiunse.
Kirk lo prese sottobraccio e si nascosero dietro una colonna di marmo dove nessuno poteva vederli confabulare. Nel frattempo era giunto il momento di Mina per stare sotto i riflettori. La ragazza era salita sul palco insieme all’ambasciatore umano e al governatore Kradissiano e rispondeva alle domande dei giornalisti.
”Alami mi ha rivelato che il viaggio era una scusa per allontanare Mina dalla città dove aveva preso a frequentare un ragazzo che le metteva strane idee in testa. Me ne ha fatto una descrizione, calcando la mano sulle sue idee radicali e il suo sguardo gelido e inquietante. “
”Questo a che conclusioni ti ha portato?”ora anche il capitano cominciava a preoccuparsi che la sicurezza non fosse sufficiente.
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Capitolo 8 *** l'attentato ***
“Temo che la ragazza sia stata plagiata e possa cogliere l’occasione per commettere qualche sciocchezza.”Gli rivelò Loki.
”Non vedo come. L’abbiamo perquisita. Cosa pensi che possa fare? Attaccare l’ambasciatore a colpi di salatini?”
Alle parole di Jim , Loki , per un momento , si rilassò. Se la sua mente era in continuo subbuglio, intenta a elaborare piani diabolici, non doveva essere così per tutti . Forse si era sbagliato, forse poteva assaporare qualche specialità locale e godersi il resto della noiosissima festa, sperando che finisse in fretta. Il suo ottimismo durò un secondo, il tempo di scorgere una figura. Era un cameriere che si aggirava tra gli invitati con un vassoio di tartine. Il cameriere fissava Mina e lei pareva ricambiare lo sguardo. Poi lui le fece un cenno, quasi impercettibile, con la testa.Loki non stava sognando , lo aveva visto chiaramente. Inaspettatamente il cameriere si voltò verso di lui e digrignò i denti bianchissimi in un sorriso beffardo. Era un giovanotto Kradissiano , le creste sulla sua fronte erano inconfondibili , ma lo erano anche i suoi occhi. Loki avverti un tuffo al cuore. Aveva incrociato solo una volta in vita sua quello sguardo , gelido e folle, ma ancora popolava i suoi incubi. Era durato solo un attimo, l’uomo si era voltato e ora riusciva solo a scorgere i suoi riccioli neri. No , si rifiutava di credere a ciò che gli era parso di vedere. L’aveva visto morire, il suo sangue aveva inzuppato la sua divisa. Aveva gioito quando portavano via il suo corpo senza vita. Si voltò verso Jim , in cerca di una conferma, ma lo sguardo del suo ragazzo vagava distratto sugli invitati. Lo scosse leggermente e gli indicò il punto dove si trovava il cameriere. Ma l’uomo era scomparso. Loki fissò il vuoto,allibito poi spostò lo sguardo su Mina. Ora avvertiva il pericolo molto intensamente. Le ondate di odio provenienti dalla ragazza lo colpivano in pieno stomaco. Aveva smesso di rispondere alle domande dei giornalisti .Tratteneva il respiro e fissava la folla con sguardo allucinato. Loki non si era sbagliato, l’uomo dagli occhi di ghiaccio gli aveva impartito un comando. E qualsiasi cosa avessero concordato stava per succedere. Ora! Loki afferrò il suo ragazzo per un braccio e lo trascinò letteralmente verso l’uscita. Kirk si trattenne dal protestare ad alta voce per non rovinare la festa.
”Che stai combinando?”Sibilò.
”Chiudi il becco e corri.” Tagliò corto Loki avviandosi verso l’uscita. Mentre varcava la soglia gli parve di udire un grido .Era la voce di Mina.
”Che venga il Kaos!”Il boato che seguì fu così potente che solo per miracolo i loro timpani non esplosero. L’onda d’urto li sollevò letteralmente dal suolo scaraventandoli in giardino ,mentre la villa esplodeva dietro la loro schiena. |
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Capitolo 9 *** ipotesi ***
Harold tossiva. La polvere si alzava dalle macerie della villa ogni volta che i pompieri le rimuovevano per recuperare un corpo o un arto smembrato. Aveva preso una nave superveloce e li aveva raggiunti appena lo avevano informato dell’attentato. Kirk era ancora in infermeria sotto una luce che accelerava il processo di guarigione delle ustioni . L’ondata di calore che li aveva fatti volare in aria, aveva bruciato la loro pelle. Ma Loki non era voluto rimanere e sottoporsi alle amorevoli cure di McCoy. Le sue capacità di guarigione gli avevano permesso di rimettersi in piedi più in fretta. Aveva voluto tornare sul posto con Harold e rendersi conto di ciò che era accaduto ,perchè ancora non ci credeva.
”Come è potuto succedere ?”Chiese quasi a se stesso.
Harold si schiarì la voce. Forse per la polvere o forse era imbarazzato .
”So che l’avevate controllata e non aveva niente addosso. Ma ci sono dei nuovi esplosivi . Roba sperimentale. Sono organici . Vengono ingeriti in boli e sono attivati da un comando esterno.”
Loki annuì questo spiegava come , ma c’erano ben altre domande che richiedevano una risposta .
”Davvero non capisco come se li sia procurata la ragazza.”Aggiunse Harold meditabondo.
Ecco questa era una delle domande.
”E perchè lo abbia fatto !”
Questa era l’altra. Loki una risposta l’aveva ma dopo una lunga riflessione aveva deciso di non parlare. C’era pur sempre la possibilità che si fosse sbagliato,suggestionato dalla brutta esperienza patita in passato. Forse era accaduto tutto nella sua testa o...forse no. Solo il tempo poteva poteva portagli una risposta. Se lui aveva visto giusto , l’attesa non sarebbe stata lunga, il suo nemico avrebbe colpito ancora .Quell’uomo era il tipo che non si fermava davanti a nulla. Inoltre aveva una forte motivazione personale. Non se l’era di certo sognata quell’occhiata carica d’odio che aveva riservato loro. Rimasero li a fissare i corpi che venivano riportati alla luce.
”Ora collaborerò con i servizi segreti Kradissiani per scoprire chi ha indotto la ragazza a questo gesto estremo, che per altro doveva essere stato pianificato da tempo, e con estrema cura.”Gli confermò Harold.
Ma il punto era: ci sarebbe stata ancora un ‘alleanza tra Kradiss e la federazione?O gli ultimi avvenimenti avrebbero dato ragione ai separatisti ?Certo l’accaduto avrebbe gettato nel panico coloro che erano a favore dell’unificazione. E questo non era che l’inizio . Loki era convinto che altri attentati si sarebbero susseguiti di lì a poco . |
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Capitolo 10 *** il profeta ***
Il profeta se ne stava mollemente adagiato sul divano. In alto sul soffitto c’era un ‘oblò da cui si poteva osservare il cielo. La cattedrale dove abitavano era enorme ,tutta lastricata di marmo bianchissimo. Sorgeva su Namaxera ,satellite artificiale di Ferenginar,costruito perchè tutti i climi e tutti gli ambienti fossero disponibili per i clienti che volevano costruire una casa o impiantare un’attività.Tra tutti questi ambienti il profeta aveva scelto il deserto .Nessuno aveva capito il perchè.Il motivo invece era semplice : gli ricordava casa! Il profeta era avvolto in una veste bianca e aveva gli occhi chiusi come se fosse assorto in una profonda meditazione.Nonostante questo lo sentì entrare.”Ben fatto figlio mio ,sono fiero di te”.L’uomo dagli occhi di ghiaccio ebbe un sussulto .Poi prese un profondo respiro .L’approvazione di suo padre lo rendeva orgoglioso. Si ...suo padre. Era così che lo chiamava. Il profeta: l’uomo che l’aveva riportato in vita, che gli aveva raccontato il suo passato , che gli aveva dato una ragione per andare avanti al di là di ogni dubbio e di ogni ostacolo. Il profeta era l’uomo che sapeva come dovevano andare le cose. Lui aveva solo certezze incrollabili e, giorno dopo giorno , aumentavano le persone che credevano in lui e sposavano la sua filosofia. Venivano a lui in cerca di una risposta. Il profeta imponeva su di loro le mani ed essi vedevano ciò che era loro riservato : inferno o paradiso . Anche l’uomo dagli occhi di ghiaccio voleva vedere,era la sua ricompensa,ormai era come una droga per lui. Si sedette accanto al padre e allungò la mano. Il profeta la strinse e l’altro fu istantaneamente trasportato in un altro luogo .Un luogo che esisteva solo nella sua mente ad opera del profeta ,un luogo dove i suoi pensieri prendevano forma fino a diventare reali. Era tutto così vivido e consistente . Era il suo mondo ideale. Si abbandonò come su una barca cullata dolcemente dalla corrente. Sentì che l’odio che lo opprimeva costantemente scivolava via. Non sapeva se era una cosa buona. L’odio andava costantemente alimentato e focalizzato su un ‘obbiettivo ben preciso. E oggi il suo obbiettivo era cambiato. Nella precedente vita addossava la colpa di tutto a Kirk , ma oggi avendolo visto in insieme col suo ragazzo aveva capito chi deteneva il 100 per cento del cervello e chi doveva essere al centro delle sue attenzioni. Alla fine si lasciò sopraffare dal potere del profeta e si addormento sognando. Il profeta fece qualcosa che molti avrebbero trovato sconvolgente ,per uno come lui: increspò leggermente le labbra e sorrise. |
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