star trek assemble : ep. 64: il profeta

di batuffoloki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** kradiss ***
Capitolo 2: *** gli ostaggi ***
Capitolo 3: *** in azione ***
Capitolo 4: *** salvi! ***
Capitolo 5: *** mina ***
Capitolo 6: *** is sospetti di Loki ***
Capitolo 7: *** il ricevimento ***
Capitolo 8: *** l'attentato ***
Capitolo 9: *** ipotesi ***
Capitolo 10: *** il profeta ***



Capitolo 1
*** kradiss ***



“Diario  del  capitano abbiamo  attraccato in orbita al  pianeta Kradiss, dove avremo  dovuto  accompagnare l’ambasciatore federale , Mr Sagan , per siglare  l’entrata ufficiale di  Kradiss nella federazione. Ma qualcosa è  andato  storto. Kradiss è un pianeta molto  simile alla terra per  conformazione e sviluppo. Per essere  precisi lo  sviluppo  tecnologico  è  di poco inferiore al nostro. La regola ,per  essere ammessi  nella federazione , è  aver compiuto  almeno un volo  a curvatura . I Kradissiani  sono in possesso  di  questa tecnologia .Tuttavia  la stanno  ancora sviluppando e  non la padroneggiano   con sicurezza. Questo  non avrebbe costituito un ‘impedimento ,al  loro  ingresso nel novero  dei  mondi  federali , ma  è nato un movimento indipendentista, che si  oppone a questa eventualità. Il  movimento  nasce, dalla paura che   la libera circolazione determini  un calo  del  lavoro  per  le fasce  più  deboli  della popolazione. E’ difficile far comprendere, alle persone culturalmente meno  evolute, che l’apertura a un più vasto mercato,  genera maggiori opportunità. Il movimento  ha sequestrato un noto industriale Kradissiano, Ben  Alami, in compagnia della sua giovane nipote Mina Alami  e adesso  li  tiene  in ostaggio con la minaccia di ucciderli  se  si  terrà  la conferenza tra  il  nostro  ambasciatore e il governatore generale del  pianeta .Speriamo  di  risolvere la situazione  in tempo e senza compromettere la salute degli ostaggi.”
Kirk e Loki fecero  il  suo  ingresso nel quartier generale della squadra d’assalto  dell’esercito  Kradissiano. Cinque soldati  vestiti di verde li  fissarono  con  sguardo  apertamente ostile. I Kradisiani  somigliavano  tantissimo agli umani. L’unica cosa che permetteva di  distinguerli  era una sottile cresta ossea che partiva dal  naso  e  si  estendeva a forma di  giglio,  con  tre punte, sulla fronte e gli  archi  sopraccigliari. I cinque muscolosi  soldati  erano  impegnati in  un briefing per stabilire come sarebbero intervenuti  per salvare Ben  Alami  e sua nipote.
“Sono  il  capitano  James T Kirk  dell’astronave enterprise e questo  è il mio  secondo ufficiale,il  comandante Loki.”
Kirk  allungò  la mano  verso  il  Kradissiano  che pareva  il  più  alto in grado sperando  che conoscesse  il  significato del  suo  gesto  e  non lo  prendesse come  un ‘offesa. Purtroppo i  gesti  di  saluto  nella galassia cambiavano  da popolo  a popolo.”
Maggiore Haynes.”Rispose l’altro  stringendogli  la mano  dopo una breve esitazione. 

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Capitolo 2
*** gli ostaggi ***



Il  maggiore pareva cortese, nei  suoi  toni,  ma l’occhiata che rivolse  loro non era certo  di apprezzamento. Anche gli  altri  militari  parevano  decisamente  ostili.
”Mettiamo  subito in chiaro che  non gradisco  l’interferenza, di  voi  federali, nella mia operazione.”
Kirk  si  trattenne a fatica.”Noi  eseguiamo  solo i nostri ordini  , come voi  eseguite  i vostri. Comunque temo  dovrete abituarvi. Con l’ingresso  di  Kradiss nella federazione, verranno inviati  dei  funzionari  dal  quartier generale che si  integreranno col  vostro  governo. Non vi  sarà  più  possibile prendere decisioni  autonome.”
”Forse gli  indipendentisti  non hanno  del  tutto  torto, allora!” Commento uno  dei  soldati.
Il volto  del maggiore Haynes divenne ,all’improvviso,  rosso  d’ira.”Non  dire sciocchezze , quelle persone hanno rapito  due civili innocenti .Sono  dei  fuorilegge e  il  nostro  dovere  è  far  rispettare la legge che ci piaccia  o no”
Le parole del  maggiore  lo  fecero  salire nella considerazione di Kirk .
”E’  quello  che vogliamo  anche  noi.”Li  rassicurò.”Come è  avvenuto il  sequestro ?”
Haynes si  avvicinò  al computer per  mostrare loro  i dati  di  cui  disponevano.
”Il  signor Alami  stava sorvolando  questa zona di  campagna, disabitata, con la sua navetta privata, in compagnia di  sua nipote. Qui  abbiamo  rilevato l’ultimo  segnale gps.” Specificò indicando un punto su  una piantina.
”Poi è arrivata la rivendicazione del movimento indipendentista.Cosa pretendono?”Chiese Loki.
”Come prevedibile che sia rigettata la  proposta della federazione  e che kradiss rimanga  un pianeta  indipendente.”
”Ma se non erro  ,c’è  stato un referendum. E’  stata la volontà popolare ad approvare  l’unificazione.”Obbietò  Loki .
”Si , ma  dubito  che a  questa gente importi. Sembrano  terroristi  veri  e propri , non accettano  ragioni. Per questo non dovete  interferire. Noi siamo addestrati per queste emergenze. Non posso permettermi di portare  con me  pesi  morti  che mi  rallentino.“
Kirk  strinse  i pugni . Quell’uomo  era proprio irritante, ma  in un certo  senso  gli  dava ragione. Loro  non conoscevano il  territorio e  non erano  addestrati per azioni  del  genere , per questo  aveva portato  con  se Loki.
” I  miei  ordini  sono partecipare all’azione. Verrà  con  voi il  comandante,  e  vi  assicurò  che  non vi  sarà  d’ostacolo. Avete  idea di  dove  li  abbiano portati?”
Haynes gettò un ‘occhiata sprezzante a Loki. 

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Capitolo 3
*** in azione ***


Il ragazzo era pallido  e delicato, non avrebbe saputo  che farsene.Tuttavia capiva di non potersene liberare, quindi  decise che l’avrebbe portato con se , ma certamente non si  sarebbe curato  di lui . Qualunque cosa gli  fosse successa sarebbe stata colpa del  suo  capitano che l’aveva cacciato in quel pasticcio.
”Ok .“ Borbottò.
”Avete già un ‘idea di  come muovervi?” Chiese Kirk.
”Abbiamo  rinvenuto il  rottame della  navetta , abbattuta da un cannoncino  phaser. Lì attorno  ci  sono  delle fattorie abbandonate. Le abbiamo passate tutte ai  sensori , del  satellite artificiale, che abbiamo in orbita”
”Esistono  disturbatori  di  segnale in grado  di  generare un campo  di  forza che può mascherare  ogni  segnale vitale e rendere  inutile l’azione di  qualunque sensore”Obbiettò  Kirk.
Il  volto  di  Haynes si  distese  in un sorriso  beffardo. “Appunto .In nessuna delle fattorie abbiamo  trovato segni  di  vita. Ma  in una  il  satellite  non ha rilevato  nessuna attività in assoluto . Nessun  movimento , nessuna fonte di  calore. Il  che è  strano . In  questi  cascinali  abbandonati  ci  sono  sempre roditori  o  uccelli , che ne approfittano,  per farsi il  nido.Secondo  me quel  posto  è schermato. “
Kirk  annuì .Un punto  al  kradissiano! Poteva essere la pista giusta.

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Si  materializzarono  a  un km  di  distanza dal  loro  obbiettivo. Ciascuno  di  loro  aveva  un apparecchio sulla cintura che mascherava  i loro  segnali  vitali .In pratica usavano  lo  stesso  trucco  dei terroristi ritorcendoglielo  contro .Marciarono a testa bassa verso  l’obbiettivo.Il  maggiore Haynes aveva fatto segno  a Loki  di  mettersi  ultimo  nella fila, nella speranza che si  tenesse fuori dai  guai.Lui aveva scrollato le spalle ,in fondo  non erano  affari  suoi , bastava che facesse presenza. Era caldo e afoso. Sudavano  sotto le pesanti  divise. Anche Loki  aveva rinunciato  alla lucida maglietta azzurra della sua divisa per indossare  una mimetica. Arrivarono in vista di una fattoria chiaramente abbandonata : l’erba era alta e incolta, ma sarebbe servita a mascherare la loro  presenza. Il maggiore fece dei  segni convenzionali e i  soldati  si separarono e strisciando  nell’erba.In pochi  secondi  accerchiarono la case .Loki rimase solo  , spiazzato  dal fatto di non conoscere i comandi ,decise quindi di  accucciarsi  nelle’erba e attendere che la situazione si  evolvesse.Dopo un minuto  di  estenuante attesa i  soldati  lanciarono un fumogeno  attraverso  la finestra.Oltre al  denso  fumo anche  l’odore pungente arrivò  alle narici  di  Loki  ,che si  appiatti , tossendo  nell’erba.Nel  giro  di  qualche secondo  i terroristi all’interno  corsero fuori  soffocati  dal fumo.

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Capitolo 4
*** salvi! ***


Erano in tre,armati pesantemente. Uno  di loro  veniva proprio  verso di lui. Quando lo  scorse si  vide  in trappola quindi alzò l’arma che  impugnava, per  aprirsi  la strada sparando.Loki sfruttando i  suo  riflessi più pronti , e  la sua incredibile velocità,un secondo prima che il  terrorista facesse fuoco , lanciò contro di  lui il  coltello  che teneva stretto  nella mano. L’altro premette il  grilletto nel  momento in cui  la lama si  conficcava nel  suo petto.Il raggio  dell’arma deviò  verso  l’alto disperdendosi  nel  cielo , mentre  il corpo  piombava pesantemente al  suolo.Una macchia di  sangue vagamente più  scuro  di  quello umano si  era allargata sulla maglietta.Loki gli  gettò un ‘occhiata di disprezzo e lo  scavalcò senza preoccuparsi oltre.  Entrò  nel  casolare con circospezione :non era sicuro  che gli  avessero  stanati tutti.Il  fumo  era ancora fastidioso e pungente.Sentiva qualcuno  lamentarsi.Di  colpo  si  trovò di  fronte  il  maggiore Haynes con  fucile spianato.L’uomo imprecò.
”Stavo per  spararle ,non le avevo  detto  rimanere fuori?”
Loki lo ignorò ,non aveva bisogno  di una discussione in questo  momento, e  si  diresse verso  la stanza da cui  sentiva provenire le grida. Sfondò  la porta di legno  con  un calcio  e questa cedette senza problemi.Su un giaciglio improvvisato c’era  una ragazza Kradissiana . Aveva  un’aspetto  arruffato  e lo  sguardo  sofferente, conseguenza dei due giorni  passati in prigionia.
”Mio  nonno , aiutate mio  nonno.  “ Gemette  ancor prima che  Loki potesse tentare di  soccorrerla.
”Non è qui , proviamo  nella stanza accanto .“ Suggerì il  maggiore Haynes e sfondando  la  porta si  trovò  davanti il  vecchio , anche  lui adagiato su un pagliericcio.
Era  incosciente ,riverso  sul  letto  con la faccia  incrostata di  sangue secco .Doveva essere sgorgato   da  una ferita sul  capo ,che  probabilmente,  risaliva al momento  della cattura. Loki  gli  osservo  il  torace. Si  alzava  e si abbassava con regolarità: era vivo!
”Ce  li  abbiamo  e sono  vivi.”Gridò il  maggiore ,  via radio , ai  suoi  uomini .
”Anche  noi  li  abbiamo  presi  tutti .“Rispose  il  suo secondo .”Vado  dalla ragazza , aiuti  il  signor Alami.”Gli  suggerì il  soldato.
Loki  si inginocchiò accanto al povero vecchio poi decise di sollevarlo e portarlo  all’esterno. In fondo per  lui  non era  un grosso  sforzo.
”Presto un ‘eliambulanza per  il  sigor  Alami !”Sbraitava nel  frattempo, il  maggiore al  suo  secondo .
”Signorina  a lei   hanno  fatto  male ?"Chiese alla ragazza che si  aggirava confusa all’esterno.
”Io  sto  bene .Non mi  hanno  fatto  nulla.”Gli  assicurò lei .Poi  vide  il  nonno e si mise a singhiozzare .
Loki rimase a fissarla perplesso.Quel pianto  era falso  come  una moneta da tre  piastre di  latinum! 

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Capitolo 5
*** mina ***


“Mi  devo  ricredere sul  suo  conto  comandante. Certo il  suo  aspetto inganna.”
Erano  tornati  al  quartier generale.Il  vecchio  era stato  immediatamente ricoverato.Le sue condizioni  non erano  gravi  ma aveva un trauma cranico  e  i  medici  gli  avevano  consigliato il  riposo  assoluto. La ragazza era stata visitata e ,non avendo  trovato  segno  di  torture, era stata dimessa  e condotta al  quartier generale per essere interrogata. Il maggiore osservava con  curiosità  il giovane ufficiale. La sua pelle bianca , i  suoi  tratti  delicati , il  suo  corpo magro  celavano una forza e  un agilità  non comune. Forse  non era neppure  umano.Gli umani  e i  kradissiani erano così simili  che  non c’era differenza nella loro  prestanza fisica. Era logico pensare ,quindi , che  il longilineo   giovanotto  nascondesse  una natura aliena.
”Posso  assistere all’ interrogatorio. “Chiese Loki  dopo  aver accettato  il  complimento con  grazia.
”Interrogatorio? No  è  solo un colloquio con  uno  psicologo. La ragazza  non aveva segni  di  tortura fisica , ma  potrebbe aver subito  danni psicologici “
Quello che aveva provato quando l’aveva vista piangere lo ossessionava. Se c’era qualcosa di falso in quella ragazza doveva saperlo con certezza .
”Va bene voglio  solo  dare  un ‘occhiata attraverso  lo  specchio  magico “
Mina era al  di là dello  specchio attraverso il  quale ,chi  stava dall’altra parte ,poteva vedere, ma senza essere visto. Parlava con lo  psicologo. Con estrema calma raccontando la sua esperienza con  un trasporto ,che a Loki , suonava come  una recita. Del  resto chi  meglio  di lui , che era stato dio dell’inganno, poteva riconoscere  una bugia quando l’ascoltava. Di tutte le sue arti  magiche , questa era l’unica che gli  era rimasta , e  oggi  gli  stava tornando utile. Mina continuò   esprimendo il  desiderio di  raccontare la sua terribile esperienza per evitare che queste cose accadessero  di nuovo. La gente doveva capire quanto  fosse sbagliato  opporsi  alla globalizzazione e all’ingresso  di  Kradiss nella federazione.Parole sagge ,pensò Loki col naso  schiacciato sul  vetro .Peccato  che dalla ragazza ricevesse solo vibrazioni  negative. Mentiva. Perchè? Il  governatore delle nazioni  unite ,del pianeta ,aveva già  proposto  che  lei  e  suo  nonno presenziassero  alla cerimonia, dove avrebbe incontrato l’ambasciatore Sagan ,e avrebbe sancito  l’alleanza con la federazione.Visto  che  il  vecchio  era  in ospedale la proposta fu  fatta alla ragazza , che sembrava genuinamente entusiasta di  diventare il  simbolo  della gioventù globalizzata del  pianeta.Era  un  impegno lodevole. Pochi  giovani  si  sarebbero  prestati, mettendoci la faccia, rischiando  di  diventare bersaglio  delle critiche dei  coetanei  di idee opposte  alla loro .L’incontro  si  sarebbe svolto domani. Loki  aveva ventiquattrore per rifletterci  sopra.

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Capitolo 6
*** is sospetti di Loki ***


"Che cosa ti  tormenta non capisco? L’operazione  è  andata meglio  del previsto. I terroristi sono  tutti  morti  e le vittime sane e salve.”
Loki  era  tornato  sull’enterprise , ma  il  suo pensiero  era rimasto  alle strane circostanze di  quel  rapimento.”Ricapitoliamo . I due viaggiavano  sulla navetta privata del  signor Alami  per raggiungere la casa di  campagna. Ma si  trattava di un viaggio deciso all’ultimo momento. Mentre  il  rapimento ha richiesto un ‘attenta pianificazione. Chi ha dato loro le informazioni  necessarie? Dove hanno preso le armi ? Reclutato gli uomini?”
Loki lo stava chiedendo più a se stesso  che a Jim. Se ne stavano nel bar di prora seduti  a un tavolino, vicino  ad  un oblò ,da cui  si poteva vedere lo  spazio e  il pianeta, sotto  di loro, intorno  a cui orbitavano. Era verde e blu,somigliava veramente alla terra. Non c’era da stupirsi che la sua civiltà si fosse evoluta parallelamente a quella umana e la ricordasse nel  bene e nel  male. Stavano sorseggiando un cocktail. Il  bar era chiassoso e affollato , c’era gran parte del personale che  in quel momento era fuori servizio, ma  Loki non riusciva a rilassarsi .La sua mente lavorava a pieno  regime  elucubrando  le più  assurde teorie cospiratorie.
”Di chi  sospetti? Ma  poi  esattamente cosa sospetti?” Kirk  insistette  più  perchè  gli  dispiaceva vederlo  rimuginare anzichè pensare a una notte tranquilla con lui. Dei  negoziati  non gli importava granchè : avrebbe scortato  Sagan  e  una volta firmato  l’accordo  sarebbero  ripartiti.
”Il  governatore ha  invitato Mina alla cerimonia.”Borbottò Loki  fissando il  suo  tablet  .
”E’ normale. In un lampo  è diventata l’eroina dei sostenitori  dell’unificazione. Lo  struggente racconto della sua prigionia servirà  a mettere a tacere la fazione separatista.”
”Già , e se fosse questo lo  scopo  del  rapimento?”Un’ idea cominciava a prendere forma nella sua testa.
”Far  si  che  Mina presenzi  alla cerimonia ?” Ora Kirk  era perplesso .
Sapeva che se Loki  aveva dei  sospetti  erano  fondati  su  qualcosa di  concreto  , ma  non  riusciva a vedere  il  quadro  generale.
”Sto  analizzando  le  informazioni su  di lei  ,che per  intercessione dell’ammiraglio  Foster  , sono  riuscito  a farmi  consegnare  dai  servizi  segreti  Kradissiani. Ha perso i  genitori in un tragico incidente,ed è in terapia da quel giorno.”
”Una ragazza fragile ,facile da plagiare.”Ne dedusse Kirk. Loki ne convenne,il  suo  ragazzo  era sulla strada giusta.” 

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Capitolo 7
*** il ricevimento ***


“Comunque non hai  di  che preoccuparti . Chiunque entrerà  nell’edificio  sarà  passato  allo  scanner , non sarà  possibile introdurre  nulla. Nessuna arma sfuggirà  al  controllo. E noi  domani saremo  laggiù  ad  aiutare la polizia Kradissiana.” lo  rassicurò  Kirk  poi gli  tolse  il  tablet di  mano.
La cosa  cominciava a farsi  seccante. Era stata  una giornata dura e  non aveva più intenzione di parlare di lavoro.

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Kirk  cominciava ad essere nervoso. Si  aggirava per la sala del palazzo governativo, dove i funzionari e  gli invitati si erano riuniti per festeggiare l’unificazione. Erano stati  fatti  entrare  in una splendida villa antica, adornata da arazzi  e  stucchi  dorati. Ovviamente ogni invitato  era stato sottoposto a minuziosi controlli. I sensori individuavano  qualunque corpo  estraneo in possesso della persona e persino le contaminazioni batteriche. Anche  introdurre ed diffondere, ad esempio , antrace  o peste non sarebbe stato così semplice per  i terroristi. La sala era gremita da persone eleganti ,sia Kradissiani , che alcuni  umani ,che facevano  parte della delegazione dell’ambasciatore Sagan.Tutti  erano  tranquilli , chiacchieravano  amabilmente e si  rimpinzavano  di  stuzzichini . L’unico in pena era Kirk . Loki  era sparito ,ore  prima, per recarsi  all’ospedale .Sperava che  Ben  Alami  fosse tornato  in se  e potesse essere  interrogato. Cosa volesse ottenere, ancora Kirk  non l’aveva capito. Finalmente  lo  vide  entrare. Grazie alla sua altezza spiccava  in mezzo  alla folla. Indossava la divisa di  gala , blu e lucida che lo  faceva sembrava quello  che  lui  si  proclamava : un principe  decaduto. Kirk represse a stento una risata , sarebbe stata indecorosa in quell’ambiente così  sobrio e noiosamente elegante.
”Gli  ho  parlato.“ Gli  sussurrò Loki  quando lo  raggiunse.
Kirk  lo prese sottobraccio  e si  nascosero  dietro  una colonna di marmo dove nessuno poteva vederli  confabulare. Nel  frattempo era giunto il  momento  di  Mina per stare sotto i  riflettori. La ragazza era salita  sul palco insieme all’ambasciatore  umano  e al  governatore Kradissiano e rispondeva alle domande dei  giornalisti.
”Alami  mi ha rivelato  che  il  viaggio  era  una scusa per allontanare Mina dalla città  dove aveva preso  a frequentare  un ragazzo che le metteva strane idee in testa. Me ne ha fatto una descrizione, calcando  la mano  sulle sue idee radicali e il  suo  sguardo  gelido  e  inquietante. “
”Questo  a che conclusioni  ti  ha  portato?”ora anche il capitano  cominciava a preoccuparsi che la sicurezza non fosse sufficiente.

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Capitolo 8
*** l'attentato ***


“Temo  che la ragazza sia stata plagiata e possa cogliere l’occasione per commettere qualche sciocchezza.”Gli rivelò Loki.
”Non vedo come. L’abbiamo perquisita. Cosa pensi  che possa fare? Attaccare l’ambasciatore a colpi  di  salatini?”
Alle parole di  Jim , Loki , per  un momento , si  rilassò. Se  la sua mente era in continuo  subbuglio, intenta  a elaborare piani  diabolici, non doveva essere così per tutti . Forse  si  era sbagliato, forse poteva assaporare qualche specialità  locale e godersi il resto  della noiosissima festa, sperando  che finisse  in fretta. Il  suo  ottimismo  durò un secondo, il  tempo  di  scorgere una figura. Era  un cameriere che si  aggirava tra gli invitati  con  un vassoio  di  tartine. Il  cameriere fissava Mina e  lei  pareva ricambiare  lo sguardo. Poi lui le fece  un cenno, quasi impercettibile,  con  la testa.Loki non stava sognando , lo  aveva visto  chiaramente. Inaspettatamente il  cameriere si  voltò  verso  di  lui e digrignò i denti  bianchissimi  in un sorriso beffardo. Era  un giovanotto  Kradissiano , le creste sulla sua fronte erano inconfondibili , ma lo  erano  anche  i  suoi  occhi. Loki  avverti un tuffo  al  cuore. Aveva incrociato solo una volta in vita sua quello  sguardo , gelido  e folle, ma  ancora popolava  i suoi  incubi. Era durato solo  un attimo, l’uomo si  era voltato e ora riusciva  solo  a scorgere  i  suoi riccioli neri.  No , si  rifiutava di  credere a ciò  che gli  era parso  di  vedere. L’aveva visto morire, il  suo  sangue aveva inzuppato la sua divisa. Aveva gioito quando portavano via il  suo  corpo  senza vita. Si  voltò  verso  Jim , in cerca di una conferma, ma  lo sguardo del   suo  ragazzo vagava distratto sugli invitati. Lo  scosse leggermente e gli indicò il punto  dove si  trovava il  cameriere. Ma  l’uomo  era scomparso. Loki fissò  il  vuoto,allibito poi spostò  lo  sguardo  su  Mina. Ora  avvertiva il pericolo    molto  intensamente. Le  ondate di  odio  provenienti  dalla ragazza  lo  colpivano in pieno  stomaco. Aveva smesso di  rispondere alle domande dei  giornalisti .Tratteneva  il  respiro e fissava la folla con sguardo  allucinato. Loki  non si  era sbagliato, l’uomo  dagli occhi  di  ghiaccio  gli  aveva  impartito un comando. E qualsiasi  cosa  avessero  concordato  stava per  succedere. Ora! Loki  afferrò il  suo  ragazzo  per  un braccio e  lo trascinò  letteralmente verso  l’uscita. Kirk  si  trattenne dal  protestare ad alta voce per  non rovinare  la festa.
”Che stai combinando?”Sibilò.
”Chiudi  il  becco  e corri.” Tagliò  corto Loki  avviandosi  verso l’uscita. Mentre varcava la soglia gli  parve di udire  un grido .Era la voce di Mina.
”Che venga  il  Kaos!”Il  boato  che seguì fu  così potente che solo per  miracolo i  loro timpani  non esplosero. L’onda d’urto  li  sollevò  letteralmente dal  suolo scaraventandoli in giardino ,mentre  la villa esplodeva dietro la loro  schiena. 

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Capitolo 9
*** ipotesi ***


Harold tossiva. La polvere si  alzava dalle macerie della villa ogni volta che  i pompieri  le rimuovevano per recuperare  un corpo o un arto smembrato. Aveva preso una nave superveloce e li aveva raggiunti appena lo  avevano informato dell’attentato. Kirk era ancora in infermeria sotto una luce che accelerava il  processo  di guarigione delle ustioni . L’ondata di  calore che li  aveva fatti volare  in aria, aveva bruciato la loro pelle. Ma Loki non era voluto rimanere e sottoporsi  alle amorevoli  cure di  McCoy. Le sue capacità  di  guarigione gli  avevano permesso  di  rimettersi in piedi più in fretta. Aveva voluto tornare sul posto con Harold   e rendersi conto di ciò che era accaduto ,perchè ancora non ci  credeva.
”Come  è potuto succedere ?”Chiese quasi  a se stesso.
Harold si  schiarì la voce. Forse per la polvere  o forse era imbarazzato .
”So che l’avevate controllata e non aveva niente addosso. Ma ci  sono  dei nuovi esplosivi . Roba sperimentale. Sono  organici . Vengono ingeriti in boli e sono  attivati da  un comando  esterno.”
Loki  annuì questo spiegava come , ma c’erano  ben altre  domande che richiedevano una risposta .
”Davvero non capisco come se  li sia procurata la ragazza.”Aggiunse Harold meditabondo.
Ecco  questa era  una delle domande.
”E perchè lo  abbia fatto !”
Questa era l’altra. Loki una risposta l’aveva ma dopo  una lunga riflessione aveva deciso di non parlare. C’era pur sempre la possibilità che si fosse sbagliato,suggestionato dalla brutta esperienza patita in  passato. Forse era accaduto tutto nella sua testa o...forse no. Solo il tempo poteva poteva portagli una risposta. Se lui aveva visto giusto , l’attesa non sarebbe stata lunga, il suo nemico avrebbe colpito ancora .Quell’uomo   era il  tipo  che  non si fermava davanti  a  nulla. Inoltre aveva  una forte motivazione personale. Non se  l’era di  certo  sognata quell’occhiata carica d’odio che aveva riservato  loro. Rimasero li a fissare i corpi che venivano riportati alla luce.
”Ora collaborerò con  i  servizi  segreti  Kradissiani per  scoprire  chi  ha  indotto la ragazza a questo  gesto  estremo, che per altro  doveva essere stato  pianificato  da  tempo, e  con estrema cura.”Gli  confermò  Harold.
Ma il  punto  era: ci sarebbe stata ancora un ‘alleanza tra Kradiss e la federazione?O gli ultimi  avvenimenti  avrebbero  dato  ragione ai separatisti ?Certo  l’accaduto  avrebbe gettato nel panico coloro  che erano  a favore dell’unificazione. E  questo non era  che l’inizio . Loki  era convinto  che altri  attentati  si  sarebbero  susseguiti  di lì a  poco .

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Capitolo 10
*** il profeta ***


Il  profeta se ne stava mollemente adagiato sul divano. In alto  sul  soffitto  c’era  un ‘oblò da cui  si  poteva osservare  il  cielo. La cattedrale dove abitavano  era enorme ,tutta lastricata di  marmo  bianchissimo. Sorgeva su   Namaxera ,satellite artificiale di  Ferenginar,costruito perchè tutti i climi e tutti gli  ambienti fossero  disponibili  per  i clienti  che volevano  costruire  una casa  o impiantare  un’attività.Tra tutti  questi  ambienti  il  profeta aveva scelto il  deserto .Nessuno aveva   capito il perchè.Il motivo  invece era semplice  :  gli  ricordava casa! Il profeta era avvolto in una veste bianca e aveva gli occhi chiusi come se fosse assorto in una profonda meditazione.Nonostante questo lo sentì entrare.”Ben  fatto figlio mio ,sono  fiero   di  te”.L’uomo  dagli occhi  di  ghiaccio ebbe  un sussulto .Poi prese  un profondo  respiro .L’approvazione di suo padre lo  rendeva orgoglioso. Si ...suo padre. Era così  che lo chiamava. Il profeta: l’uomo che l’aveva riportato in vita, che gli  aveva raccontato il  suo passato , che  gli  aveva dato  una ragione per  andare avanti  al  di là  di  ogni dubbio  e  di  ogni ostacolo. Il profeta era  l’uomo  che  sapeva come dovevano  andare  le cose. Lui  aveva solo  certezze incrollabili  e,  giorno  dopo  giorno , aumentavano le  persone che credevano in lui  e sposavano la sua filosofia. Venivano a lui in cerca di una risposta. Il profeta imponeva su  di loro  le  mani ed essi vedevano  ciò che era loro  riservato : inferno  o paradiso . Anche  l’uomo  dagli  occhi  di  ghiaccio  voleva vedere,era la sua ricompensa,ormai  era come una droga per  lui. Si  sedette accanto  al padre e allungò la mano. Il profeta la strinse  e l’altro  fu istantaneamente trasportato in un altro luogo .Un luogo  che esisteva solo nella sua mente ad opera del  profeta  ,un luogo dove   i  suoi pensieri prendevano forma fino  a diventare reali. Era tutto  così vivido  e consistente . Era  il  suo  mondo  ideale. Si abbandonò  come  su  una barca cullata dolcemente dalla corrente. Sentì che  l’odio  che  lo opprimeva costantemente scivolava via. Non sapeva se era  una cosa buona. L’odio  andava costantemente alimentato  e focalizzato  su  un ‘obbiettivo  ben  preciso. E oggi  il  suo  obbiettivo  era  cambiato. Nella precedente vita addossava la colpa di  tutto a Kirk , ma  oggi  avendolo  visto in insieme col  suo  ragazzo aveva capito  chi  deteneva  il  100 per cento  del  cervello e  chi  doveva essere al  centro  delle sue attenzioni. Alla fine si  lasciò sopraffare dal potere del  profeta e si  addormento sognando. Il  profeta fece qualcosa che molti  avrebbero   trovato sconvolgente ,per  uno  come lui: increspò leggermente  le labbra e sorrise. 

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