Sensazioni di un presunto poeta.

di DreamEater
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizio ***
Capitolo 2: *** Volto (che mi ha) stregato ***
Capitolo 3: *** Parto (aggiunta) ***
Capitolo 4: *** Ti sento ***
Capitolo 5: *** Stanza ***
Capitolo 6: *** Un desiderio ***
Capitolo 7: *** Attendo l'inverno ***
Capitolo 8: *** Dove siamo? ***
Capitolo 9: *** Tem(p)o ***
Capitolo 10: *** T(r)emo ***
Capitolo 11: *** Ti sento pt.2 ***
Capitolo 12: *** Casa ***
Capitolo 13: *** Pioggia ***
Capitolo 14: *** Freddo ***
Capitolo 15: *** Tempo critico ***
Capitolo 16: *** Elementi ***
Capitolo 17: *** Voce ***
Capitolo 18: *** Mattanza della stella ***
Capitolo 19: *** Inizio [seconda stesura] ***
Capitolo 20: *** Mancanza ***
Capitolo 21: *** Corpo fantasma ***
Capitolo 22: *** Braccialetti ***
Capitolo 23: *** T'insegnerò ***
Capitolo 24: *** Fine (aggiunta) ***



Capitolo 1
*** Inizio ***


INIZIO



Inizio a scrivere con l'inchiostro rosso
che da verità a ciò che scrivo eliminando ciò che ho addosso.
Sono solo e mangio pensieri fin che posso
fin che sogno, fin che finisce la malattia che mi fa sprofondare nel corso

degli eventi, a stretti denti mentre mi logora
il pensiero che sei lontana ed io sbarcato a Roma.
Mi manchi, mi manchi e voglio averti ora,
trascina il mio corpo esanime e baciami ancora.

Continuo a servire la mia penna
dandole ciò che non riesco a regalare alla terra,
che se potessi piangerei lacrime dalle nuvole di panna
per quanta mancanza provoca questa fottuta distanza

dalla mia alla tua stanza, con eleganza,
che ci lega e da vita alla nostra danza,
che ci slega e da morte alla nostra apparente calma.
Uccidimi e nascondi la mia salma.

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Capitolo 2
*** Volto (che mi ha) stregato ***


Volto (che mi ha) stregato



E' una luna stregata quella bianca senza volto, 
la guardo, ma sono già morto. Ti penso e risorgo.
Potessi abbracciarti come abbraccio la notte mentre dormo,
potessi morire tra le tue braccia... lo farei anche di giorno.

Porto dentro la malinconia del tuo volto magnifico:
occhi infiniti ed un sorrido afrodisiaco.
La tua voce come nettare per il mio fisico, 
che s'incastra al tuo e diventa il nostro patibolo.

Potessi toccare la pelle bianca della luna,
potessi assaggiarla affermerei che è uguale alla tua:
perfetta senza macchia alcuna,
tranne quelle di sangue, di cui mi addosso tutte le colpe; la tua tortura.

Mentre ci penso fisso gli occhi in alto e vedo il tuo volto affranto,
fa male al petto vedere un così perfetto viso bagnato dal pianto,
causato dal sottoscritto, causato dal fatto che son lontano,
ma noi lottiamo, presto ci incontreremo, e rivedrò quel sorriso sereno.

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Capitolo 3
*** Parto (aggiunta) ***


Parto (aggiunta)



Parto portando un porto d'emozioni piacevoli,
con la consapevolezza che ci sei in tutti i cieli,
nei miei pensieri, nei miei problemi,
stando stretta a me ed ai miei io eterei.

Porto, pertanto, la porta della mia casa,
che è la tua bocca che mi porta a casa,
lasciando tutto ciò che intorno mi accusa
come te quando ti arrabbi e mi porti a chieder scusa.

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Capitolo 4
*** Ti sento ***


Ti sento



L'unico mio pensiero ora è il ritorno,
penso al 'Noi' e mi cade il mondo,
il non poter toccarti mi uccide il sonno,
ti devo sentire anche da qui, altrimenti non dormo.

Le tue labbra, piccole e soffici come la neve, 
mi rinfrescherebbero da queste maledette sere.
Mi sento legato con delle catene,
devi esserci tu per tagliarmi le pene.

Sento dentro un chiodo che m'infilza,
colpisce il cuore e mi fa sentire l'ebrezza
del tuo amore tanto forte che a momenti mi ammazza.
Ma che importa? E' la morte perfetta.

Continua a contrastare ogni mia debolezza
il pensiero di averti vicina senza l'amarezza
di un passato buttato grazie ad una semplice carezza
che ci ha riavvicinato senza una parola. Sento al cuore una forte stretta.

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Capitolo 5
*** Stanza ***


Stanza



Uno spacco tra le labbra il freddo crea in fretta
e tu non ci sei a chiuderlo stasera, maledetta
distanza che gelo crea in questa stanzetta 
piccola e stretta, per noi perfetta.

La fretta mi spinge verso la staffetta
che è il tuo cuore che mi aspetta;
che sei tu che mi giri in testa;
che è la stanza che si oscura nell'attesa di una carezza.

Ed è quest'ultima a dar vita a questo buio,
creato dalla mente e dai nostri corpi durante il plenilunio.
La stanza si allarga e noi due a digiuno,
ti guardo nelle tenebre e morendo mi unisco all'oscuro.

Vivo tra queste mura che racchiudono la nostra natura,
questa stanzetta incontaminata creata dalla paura
di perdersi e non saper dove andare tra le urla
dell'oscurità che avvolge i nostri corpi e li tortura.

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Capitolo 6
*** Un desiderio ***


Un desiderio



Luna, portami da lei incolume, 
per farle sentire il mio spirito nobile
unito al suo, complice
dell'attentato all'amore ed al sole.

E' leggero il mio pensiero, vola e va,
torna qua, non andare al di là
del confine della vita: Aldilà.
Riportami da lei. Tutto qua.

Senza se e senza ma,
dammi una risposta e ti darò un'identità.
Sei persa tra i desideri privi di età,
avvera il mio, ne ho necessità.

Aspetto; la pazienza non ha limite,
attendo in eterno in questo clima mite.
Ma dove sono finite
le mie finte vite?

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Capitolo 7
*** Attendo l'inverno ***


Attendo l'inverno



Gocce di freddo sfiorano lacrime di eterno
durante l'eclissi d'autunno si mostra l'inverno
porta il sole bianco, il sole freddo,
lascia congelare ogni singolo lamento.

Pensieri gelati in una notte infinita,
cuore caldo in cerca di una matita.
Congelate anche le dita, la sua ombra è sparita
ti aspetto sveglio nelle lenzuola mia vita.

Fiocchi bianchi di ghiaccio sulla mia lingua,
trema il corpo, trema la vita.
Attendo all'ingresso, alla stregua
dell'inverno, se mi è concessa una tregua

dall'inferno, per farmi restare,
per aspettare ciò che d'estate non si può provare:
freddo iridescente e banchi di nebbia sul mare,
gelo perpetuo in un clima di bianco Natale.

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Capitolo 8
*** Dove siamo? ***


Dove siamo?



Se c'è nel sonno la voglia di restare
vuol dire che ti sto sognando, siamo nel mare
a cantare tra un vento settendrionale
che ci indica dove andare e dove amare.

C'è neve ovunque, nessuno in vista,
mano per pensiero nel mentre, occhi incrociati e mi riconquista
quello sguardo affamato di liquirizia,
si disegna il 'Noi', due punti uniti tra ordinata e ascissa.

Non importa dove siamo,
ce lo chiederemo una volta tornati, o invano
vivremo questi istanti, fermi, su un divano
che ci fa vivere vite precedenti e successive mentre dormiamo.

Un oceano d'ombre onirico ci pervade,
invade le nostre menti e ci fa sognare
altalene di spazio-tempo in cui permane
l'unico solo atto: l'amare.

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Capitolo 9
*** Tem(p)o ***


Tem(p)o



Temo di essermi perso nei ricordi di lei
nudo pensiero pensando a cosa farei
se fosse qui, se fossimo scappati come rei,
forse tornerei a vivere e forse mangerei.

Temo che lei apra la porta ora, adesso,
vedendomi felice ed interdetto nello stesso momento:
- Ti stavo pensando, lo stavo scrivendo.
- Continua a scrivere, ti aspetto per la vita, in eterno.


Allora scrivo senza guardare l'orologio,
il tempo passa e lei rimane immobile nel mio dojo
di pensieri, di numeri e di sensazioni, speranzoso
di finire in tempo da farla sorridere e sentirmi orgoglioso.

Il tempo passa e il freddo intercala nell'ambiente
creato dalla mia mente mentre scrivo apertamente
cose che non temo di dire se ci sei tu ad ascoltare attentamente
ciò che ho d'amarti libera-mente.

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Capitolo 10
*** T(r)emo ***


T(r)emo



I brividi tornano se penso ai tuoi occhi, 
i brividi tornano se mi sfiori anche se non mi tocchi,
i brividi aumentano se temo di non poterti
vedere negli istanti in cui penso di perderti.

Temo la venuta di un malato che non sono io, 
t'innamoreresti e passersti le sere a pensare al suo invito.
Spero non arrivi, non a mezzanotte, rimarrei allibito,
ciò che non ho potuto fare io l'ha fatto il tuo malato preferito.

Che se non respiro inizio a tremare perchè non ti sento più dentro,
vuol dire che o sto morendo o sto perdendo
il controllo di me stesso, che potrebbe sembrare tetro,
ma è più gotica la mia mente in un futuro perso.

Temo nel tempo e tremo pensando che te ne possa andare,
malati ovunque in ospedale, pensando che te ne possa innamorare,
non voglio perderti per un malato terminale;
lo potrei diventare io se tu vai via non facendomi più respirare.

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Capitolo 11
*** Ti sento pt.2 ***


Ti sento pt.2



Dentro esplode il calore come in una stella,
brucia nonostante sia inverno, nonostante sia sera,
il tuo pensiero viaggia nelle mie vene nella speranza
di poterci restare, soli, in questa stanza.

Tocco le tue mani ed è già primavera,
ti bacio e d'incanto ci circonda una sfera
che ci intrappola creando atmosfera.
Manchi solo materialmente, del resto non ce ne frega.

Tocco l'aria e ti sento appena,
sei così leggera che voli nell'intertempo eterea,
ti fisso fino a consumarti, fino a tarda sera,
fino a che il vento ti porti via, come la spiaggia la marea.

Cerco di non farti portare via e blocco ogni passaggio,
ti tengo in questa stanza e penso ogni pomeriggio
a ciò che sei: un dipinto.
Un'opera d'arte in mutamento, in visibilio.

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Capitolo 12
*** Casa ***


Casa



Sono all'inferno, mi manchi, non sai cosa sto patendo,
vorrei essere nel 'Nostro paradiso' immenso
dove l'eterno siamo noi,
attraverso passioni e dolori.

Sta iniziando a fare freddo,
eppure non ti posso abbracciare in tempo
da riscaldarci e tenerti al petto,
per farti sentire a casa, nel nostro letto.

La solitudine inizia a fare effetto,
la cura sei tu nel freddo letto.
Sto stando male in questa casa per il poco affetto,
vieni qui e dammi calore. Abbiamo anche su di noi un tetto.

Non ci manca niente, abbiamo ciò che ci serve
per vivere insieme, senza la gente,
con addosso il nulla, ci ha spogliato la mente
mentre eravamo distratti a parlare senza parole, senza maschere.

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Capitolo 13
*** Pioggia ***


Pioggia



Gocce di cielo, il tuo viso me ne parla,
bagna la tua bocca, cade, la canta,
la senti tua e tu ti senti mia, mi bacia
la goccia e poi tu sulla bagnata guancia.

Mirabili sensazioni in un mondo di contraddizioni,
l'acqua la senti, sono le mie lacrime, sono le tensioni,
la pioggia del mio cuore che batte alle finestre del petto, per noi,
tra noi, in noi, piove ovunque a distanza di 1000 stazioni.

Ho la nevrastenia che mi assale tra questo mare sospeso,
ho fermato il tempo e lo tocco sorpreso.
Inumidisco le labbra baciando le gocce di cielo
che freddano i ricordi di un ciel sereno.

Grigio il clima, consumato dal vento,
si sente il ticchettio del mondo sulle finestre del tempo.
L'odore di 1000 mini oceani sparsi a terra uccidono l'infinito;
Di piovere ha finito.

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Capitolo 14
*** Freddo ***


Freddo



Il tuo corpo caldo sul mio freddo, in stallo,
mangiato dalla vita e dal giorno malato,
freddo come la neve, come il metallo,
freddo come il mio piccolo cuore che agli arbori hai trovato.

La tua mente calda sulla mia fredda, statica,
rispiegami ancora 1000 volte perchè non sei rimasta qua,
la mente fredda come ghiaccio, come il paradiso in pratica,
fredda come un cuore buttato sulla superfice artica.

Ha freddo la mia anima se non ci sei a riscaldarla,
il fuoco non basta per illuminare il mio mantra,
servi tu ad eliminare questo freddo che filtra
dentro me, oppure condividiamo il gelo dentro una felpa.

Pillole da 1000 milligrammi di freddo nel corpo
congelato da una bora passata per chi è risorto
dal ghiaccio e brucia ancora nel torto,
nel gelo di fuoco.

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Capitolo 15
*** Tempo critico ***


Tempo critico



Accarezzo pagine alla ricerca del tuo nome,
il tuo respiro riecheggia nelle singole parole
di un pensiero immenso, senza dolore,
in un tempo antico, fatto d'amore e di passione.

La mancanza delle tue mani, portatrici d'inverno,
mancano alle mie, portatrici d'estate, vogliono il freddo.
Non mi resta che aspettare in un maglione con dentro
il cuore che batte ed il mio/tuo sangue a rilento.

Da qua giù le nuvole sparse sulla città
limitano l'immaginazione di chi ha verità
da sputare su persone senza volto, senza età,
in un tempo critico di cupe intimità.

L'uomo mente per ignorare
attimi intensi che vuol dimenticare, 
così da fingere ed insegnare
grazie al tempo perso, eluso, nel mare.

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Capitolo 16
*** Elementi ***


Elementi



Sei come il fuoco, riscaldi le mie emozioni,
sei bella da osservare, ma se stai troppo vicino muori.
Sei come il vento, soffi per cambiare le stagioni,
respiri così forte che smuovi in mondo tranne noi.

Sei come l'acqua, scendi giù dal cielo e mi rendi felice,
sei il 70% di me e dalle morti crei vite.
Sei come la terra, colleghi cuori di persone unite;
io in quel fuoco ci voglio morire.

Sei come l'elettricità, divampi se nel cielo si intersecano i tuoni,
sei veloce a capire, ma troppo splendente come i colori.
Sei come l'erba, semplice senza rumori,
fai di tutto un fascio, ma muoio se non mi vuoi.

Sei come il ghiaccio, geli d'un tratto senza capire
che tutto hai congelato, anche il mio cuore, senza farmi patire.
Sei come il veleno, mi curi da ogni dolore;
io grazie a quei tuoni voglio morire.

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Capitolo 17
*** Voce ***


Voce



In mente ho poesie d'autore ed il suono della tua voce
magica tra le strofe di questa canzone
spettrale nel suono, misteriosa e suadante 
mia nell'eterno. Innamora chi la sente.

Ma quando dici 'Simone' ogni cosa permane,
oggi l'odore, domani l'amore.
Perchè escono sempre parole dolci e strane,
oggi 'Sei il mio inverno', domani 'Sei il mio calore'.

Confondi e ipnotizzi le persone senza volere,
come pioggia sottile che cade per farti bene, per farci bere,
così da eludere ogni sintomo di malessere,
la tua voce nettare per le mie lettere.

Corde vitali, ancestrastrali, governate dagli angeli,
fatali per i diavoli e per i singoli umani.
Di tutte le lingue la tua sola, credimi,
è capace di dare calore; riscaldami.

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Capitolo 18
*** Mattanza della stella ***


Mattanza della stella



Tengo stretta nella mano una stella,
bellissima, perfetta, ma ha paura della terra.
Paura delle oppressioni, della luce, delle membra
di persone che la vedrebbero solo per una mattanza.

Maledetti tutti, maledetti ad essere così,
guardatela: bellezza senza dì.
Risplende nella notte dei mercoledì;
non me la portate via, è mia, è Ci.

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Capitolo 19
*** Inizio [seconda stesura] ***


INIZIO [seconda stesura]



Inizio a creare dal sangue della penna 
che da vita a ciò che penso ed a ciò che sembra.
Resto con te e scrivo della nostra appartenenza,
della nostra essenza, cercando di capire cosa pensa

la tua mente ora che siamo distanti,
ma nel cuore e nella mente sempre amanti.
Ho bisogno di te, ho bisogno di te per andare avanti,
uccidimi all'istante e abbracciami per sentirmi.

Continuo a comandare l'inchiostro
che mi da ciò che non riesce ad elaborare sul foglio
che se potessi riderei dai miei solchi senza fondo
per quanto possiedo anche se distante un mondo

dalla tua alla mia stanza, nei pensieri,
che ci dividono creando oceani infiniti,
che ci uniscono e danno vita a reali disturbi.
Torturami e mostra i miei mostri notturni.

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Capitolo 20
*** Mancanza ***


Mancanza



Leggera è l'anima, nel vento viaggia errante,
con te distante tutto è niente all'infuori della mente,
in cui il pensiero vola elaborando liberamente
modi eterei per stare con te eternamente.

In un istante mi accorgo della debolezza 
che ha una fiamma in preda alla mancanza,
all'assenza, abituata alla presenza,
ormai quasi spenta alla ricerca della speranza.

Nutro compassione, viaggio nell'immenso,
aspetto che tu compaia adesso nel mio letto.
Muto e penso che esiste un senso a questo lento
tempo che dà importanza a ciò che davvero sento.

A tratti mi svuoto, è la mancanza che non fa dormire,
il mondo torna in moto, sei tu che lo fai ripartire.
Che tutto è perfetto all'infuori dell'ordinario, dalle mie imperfezioni, 
alla mancanza di te, ma non delle tue nude emozioni.

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Capitolo 21
*** Corpo fantasma ***


Corpo fantasma



I fantasmi si creano nella mente dal corpo
che palpita veloce come un cuore morto
che aspetta d'esser portato via, sepolto
da chi cuore e mente ha eliminato dal corpo.

Si sente un fantasma uscire dal mio corpo,
è vivo e cerca la sua metà senza volto.
- Oh mia metà, svelati in questo mondo,
ti aspetterò morto vicino al vecchio mio corpo.


Come se non bastasse mi perdo nel mondo,
vago da solo in giro per il giorno,
la notte spavento le persone senza sonno,
ma nulla ha senso se non ho te intorno.

Torno dal mio corpo vecchio che marcisce.
Freddo il clima e le vene putride e mi ferisce
che ancora non ti abbia trovata, sperduta e finisce
il tempo per cercarti tra le nuvole delle mie viscere.

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Capitolo 22
*** Braccialetti ***


Braccialetti



Nello scrivere mi macchio di delitti imperfetti,
la mano pensa da sola e scrive sentimenti
il sangue fuoriesce mentre tengo i denti stretti;
si colora il mio cuore ed i miei braccialetti.

Mi tengono stretto al mondo, di conseguenza a te,
frammenti di sogno incatenati dalle lacrime
che fuoriescono dai pensieri, talvolta può sembrare banale,
tutto questo l'ho fatto per farmi sentire quando stai male.

Abbracciano il polso seguendo la direzione delle vene
tanto sono uniti a noi, tanto ci ricordano le pene
che abbiamo passato, ma non abbiamo mai mollato, neanche le sere
in cui polso e petto battevano insieme.

Sono manette senza limiti,
ci ricordano d'esser vittime, non assassini.
Che se muoio restano, come i destini,
immortali nella vita, della morte sopravvissuti.

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Capitolo 23
*** T'insegnerò ***


T'insegnerò



T'insegnerò che ogni cosa ha una soluzione,
a non giudicare dalla copertina e neanche dallo scrittore.
T'insegnerò a ridere veramente, non come le persone,
t'insegnerò ad amare senza fine.

Mi insegnerai a capire le persone,
a rispettarle ed odiarle senza distinzione.
Mi insegnerai ad essere cattivo ed a non avere ragione,
mi insegnerai ad amare senza fine.

T'insegnerò a leggere un libro senza parole,
ad improvvisare se la vita lo vuole.
T'insegnerò a scrivere concetti al di fuori della tua mole,
t'insegnerò a morire diversamente dalle persone.

Mi insegnerai a comandare il mio niente,
ad unire tutte le persone che sono nella mia mente.
Mi insegnerai a lottare anche dopo il dolore,
mi insegnerai a morire diversamente dalle persone.

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Capitolo 24
*** Fine (aggiunta) ***


FINE (aggiunta)



E' la fine della partenza, parto ma ritorno
nel manicomio frustrato di un demone con un corvo.
E' la fine della morte, l'inizio della notte nel giorno,
si oscura tutto; non vedremo 'mai' un tramonto.

E' la mia fine, con te.
E' la fine se siamo noi.
E' la fine; ma se torni da me
la fine più non c'è.

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