Bulma e Vegeta

di Buvetr
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La fine tra Bulma e Yamcha ***
Capitolo 2: *** Nuovi sentimenti ***
Capitolo 3: *** Il progetto è concluso ***
Capitolo 4: *** L'inizio di qualcosa ***
Capitolo 5: *** La conclusione della Gravity Room ***
Capitolo 6: *** Un bacio inaspettato ***
Capitolo 7: *** Dolci pensieri ***
Capitolo 8: *** L'amore è nell'aria ***



Capitolo 1
*** La fine tra Bulma e Yamcha ***


Bulma si svegliò di soprassalto, si alzò dal letto per affacciarsi alla finestra, un tremendo temporale estivo infuriava fuori dalla finestra.
"Wow che brutta tempesta che c'è fuori" disse tutta assonnata. Si incamminò verso il letto per riaddormentarsi, prese fra le braccia il cuscino e iniziò a pensare al brutto litigio che ha avuto con Yamcha poche ore prima.
"Forse non lo amo più insomma dopo tanti anni che stiamo insieme non abbiamo mai fatto nulla a letto.. Forse sono io che sono sbagliata.."disse con tristezza e confusione, chiuse gli occhi e si addormentò. Si svegliò la mattina seguente con un gran mal di testa si lavò e si vestì,indossava una maglia a maniche corte blu e dei pantaloncini corti comodi che teneva per stare in casa; mentre scendeva le scale non sentiva nessun rumore provenire dalla cucina.
"Che strano sono le 8.00 solitamente c'è sempre la mamma che cucina la colazione, vabbè vuol dire che me la farò da sola."
Si fermò sul lastrico della porta e vide Vegeta intento a farsi una tazza di caffè.
"Oh ci sei tu." disse Bulma.
"E chi vuoi che ci sia?!"rispose Vegeta
"non avevo sentito nessuno in cucina così pensavo di essere da sola.. Ma.. tu a quest'ora non dovresti essere già nella Gravity Room?"
"Oggi mi riposo un po'.. Sono stanco.. E poi non devo darti spiegazioni!"
"Senti oggi ho un gran mal di testa e non ho voglia di litigare anche con te!"
"Già.. Hai passato tutta la serata a litigare con quel buon a nulla del tuo ragazzo.. Forse è per questo che oggi sono stanco non la piantavi di urlare, sembravi una pescivendola!"
Vegeta si divertiva un sacco a vedere Bulma arrabbiata, lo trovava un bel passatempo.
"Non ti permette di dire quelle cose ti Yamcha! E io a casa mia urlo quanto mi pare! Chiaro!?"
Vegeta sorseggiava tranquillamente la sua tazza di caffè.
"Ah a proposito i tuoi genitori sono andati via stamattina avevano detto che andavano ad un convegno e che torneranno fra 2 giorni"
Ma è uno scherzo! Ora mi metto a fare anche il messaggero! Pensò Vegeta.
Perfetto adesso dovrò passare 2 giorni con lui.
"Okay grazie per avermelo detto, se mi cerchi sono nel mio laboratorio."
"E perché mai dovrei cercarti? E comunque stasera sei pregata di non rifare tutto quel baccano."
Bulma non aveva voglia di litigare e vedere Vegeta ridersela sotto i baffi "come vuoi.." E se ne andò.
"Ma non era venuta a fare colazione? Mah.. Che strani che sono questi terrestri."
Bulma passò la giornata nel suo laboratorio a pensare a Yamcha e a cosa fare.
"Forse dovrei lasciarlo" pensò tra se e se.
Nel frattempo Vegeta stava facendo solo qualche esercizio nella GR (Gravity Room) per mantenersi sempre in forma "perché Kaarot riesce a trasformarsi e io no?! Cos'ha più di me?! Niente! Io sono il principe dei Sayan e lui solo un infimo suddito! E allora perché non ci riesco!!" Vegeta cadde in ginocchio e sbatté i pugni al pavimento.
Arrivata sera Bulma si sdraiò sul letto e guardò il soffitto, sentì bussare alla porta "chi è?"
"Bulma sono Yamcha."
"Yamcha?!" Aprì la porta "ciao Yamcha, che ci fai qui? È tardi."
"Sono venuto per scusarmi con te.. Per.. Ieri sera. Lo so che insisto tanto sull'argomento ma non ti sembra strano che dopo tutti questi anni non abbiamo mai fatto.. Sesso?"
"Amore.. Si dice amore Yamcha! Io non voglio fare sess" la interruppe
"Bene allora facciamo l'amore adesso!" Chiuse la porta dietro di se e iniziò a baciarli il collo violentemente,
"piano.. Yamcha piano!"
"Scusa.. Era l'eccitazione è che tu sei così eccitante" riprese a baciarle il collo più delicatamente, gli sbottonò la camicetta e con grande sorpresa non trovò il reggiseno. Scese sempre più giù fino a leccargli i capezzoli, a Bulma sembrava non provocarli nessuna eccitazione anzi il contrario. "Ma perché non mi piace.. uff..c'è dovrebbe piacermi almeno credo.. Mi sta dando una noia pazzesca! Però che strano.. se non è mai stato con nessuno a parte me allora perché sa come muoversi e tutto.. ma certo.. donnaiolo com'è! Vabbè ora pensiamo un attimo a cosa inventarmi.. mmmh il ciclo già usata.. uffa non mi viene in mente niente!.. adesso che fa questo imbecille..!" Pensò Bulma cercando di inventarsi qualcosa pur di farlo smettere.
"Yamcha basta.. Ti prego" lui sembrava non volersi fermare
"basta.. Ho detto basta!" E lo spinse via.
"Ma.. Cos.. Perché non vuoi Bulma?! Adesso sono io che mi spazientisco!"
"Scusa ma mi sembra evidente che non voglia farlo con te! Io credo.. di non amarti più e poi mi sembri così determinato e bravo.. Chissà con quante ragazze mi hai tradita!"
"Con nessuna Bulma! Ma se pensi questo allora ciao!" Yamcha chiuse la porta con forza e se ne andò. Bulma rimase in camera da sola e si richiuse la camicetta "ora sono davvero da sola." Fece un mezzo sorrisetto e sentì una lacrima solcargli la guancia. Si mise il pigiama e andò a letto.

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Capitolo 2
*** Nuovi sentimenti ***


Bulma si svegliò. Erano le 7.22 di mattina. Andò in bagno si fece una doccia veloce si lavò i denti e si mise una canotta nera e un paio di jeans. Scese le scale per prepararsi la colazione.
"Mm.. Meno male non ho incontrato quello scimmione scorbutico."Bulma prese una padella e delle uova
"Donna fammi due uova strapazzate." Disse Vegeta apparendo dal nulla.
"Ecco.. come non detto, si parla del diavolo e spuntano le corna" disse Bulma bisbigliando
"Buongiorno Vegeta! Certo.. Che potevi dirmelo un po' meglio! Io non sono la tua serva! Mettitelo in quella zucca!!" Gli rispose Bulma con tono deciso.
Vegeta si mise a sedere e iniziò a osservare Bulma.
"Meno male che ieri non dovevi fare tutto quel baccano." Disse il Sayan con strafottenza.
"Beh se proprio lo vuoi sapere mi sono lasciata quindi non sentirai più tutto quel baccano!" Bulma versò le uova in un piatto e lo mise davanti a Vegeta. E poi si accomodò pure lei a tavola.
Meno male.. non sopportavo più di vedere quel terrestre in giro. Pensò Vegeta
"Da quant'è che conosci Kaarot?"
"Perché me lo chiedi?"
"Le domande le faccio io."
"Mm.. Ma che antipatico! Comunque saranno 9 anni."
"Che amico.."
"Eh? Cosa vuoi dire?!"
"Dico solo che dopo tanti anni di amicizia poteva almeno non fingersi morto con lo scontro con freezer, e poi se non sbaglio ha pure un moccioso a cui pensare."
Bulma si alzò dalla sedia e sbatté le mani sul tavolo.
"Ma chi ti credi dì essere per giudicare Goku?! Tu non lo conosci e se lo fa è solo per proteggere noi!"
Vegeta si alzò dal tavolo. "Convinta tu."
E se ne andò diretto per la GR. Bulma fece velocemente la cucina e corse nel suo laboratorio per un'importante progetto. "Chissà cosa voleva dire Vegeta.. Perché a tirato fuori Goku.. Insomma stavamo parlando di Yamcha.."
Nel frattempo Vegeta aveva rotto per l'ennesima volta la GR e doveva cercare Bulma per ripararla, quindi si diresse nel suo laboratorio.
"Driinn driiinn"
"Chi è che mi chiama adesso? Forse è papà per sapere se va tutto bene."
"Pronto?"
"Ciao.. Bulma.. Sono Yamcha."
"E adesso cosa vuoi Yamcha?!"
"Ah.. Sei ancora arrabbiata?"
"Arrabbiata?! Arrabbiata?! Sono infuriata con te!"
"E dai mi dispiace.. Mi manchi di già.. Torna con me ti prego."
"No Yamcha! Perché non ti fai consolare da una di quelle puttane con cui mi hai sempre cornizzata! 
Vegeta nel frattempo stava passando di lì e vide Bulma di spalle che parlava al telefono, si appoggiò sul lastrico della porta ad osservarla.
"Non me ne faccio niente dei tuoi fiori!! Yamcha se mi richiami un'altra volta ti giuro che ti.. Che ti.. Che ti stacco le palle! Capito?!"
Bulma riattaccò il telefono con violenza e lo fece cadere sul pavimento.
"AHAHAHAHA"
"E tu cosa vuoi ora?! E cosa c'è tanto da ridere?!"
"Certo che quando ti arrabbi sprigioni una forza, ahahahaha, sembravi indemoniata."
Vegeta rideva così forte che non tratteneva le lacrime.
Non avevo mai visto Vegeta ridere di gusto in quella maniera.. Pensò Bulma.
"Io non ci trovo niente di divertente!"
"Ti stacco le palle?! Ahahahah."
"Eh oh.. Non ci posso fare nulla quando mi arrabbio dico delle cose cattive che nemmeno penso."
Vegeta iniziò a calmarsi.
"Cattivo? A me è sembrato divertente. Comunque vieni a ripararmi la stanza gravitazionale."
"Ancora?! Vegeta ma non puoi continuare a romperla! Può essere pericoloso per te ma anche per me!"
"Non mi importa di te. E ora vieni."
"Scusa ma sto lavorando per un progetto molto importante. Però se vuoi te ne posso costruire una molto più grande e che non sia così pericolosa, certo mi ci vorrà un po' di tempo però almen.."
Venne interrotta.
"Okay perfetto." E se ne andò.
"Aspetta ma.. Uff se ne è andato.." Certo che ha qualcosa.. di.. di.. Bulma non finì la frase.
Si mise a sedere davanti al computer ma si addormentò pochi minuti dopo pensando a quel misterioso Sayan.

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Capitolo 3
*** Il progetto è concluso ***


"Pronto?" Disse bulma.
"Oh ciao bulma cara, sono la mamma, come vanno le cose?" Disse la signora Brief.
"Oh ciao mamma! Tutto bene per ora, voi come state? Ve la state spassando?"
"Tutto bene tesoro grazie, hai dato da mangiare agli animali?" 
"Si mamma tranquilla."
"Senti tesoro ti ho chiamata per dirti che io e tuo padre torneremo fra.. mmmh.. all'incirca una settimana".
"UNA SETTIMANA?! Mi tocca stare sola con quello scimmione ancora una settimana?!"
"Uhm già e con Vegeta caro come va?
"Mah.. è sempre il solito scimmione scorbutico!!"
"Ahahaha su tesoro approfittane ora che io e tuo padre non ci siamo per far freccia nel suo cuore" disse la madre di Bulma con voce speranzosa.
"CUORE?! MAMMA HAI DETTO VERAMENTE CUORE?! Lui non ha un cuore.."Disse bulma con amarezza.
"Oh ma tesoro caro.. tutti abbiamo un cuore, solo che ad alcune persone bisogna saperglielo sciogliere."
"Pff.. ma mi hai chiamata per parlare del cuore se si può dire, di Vegeta?"
"Bulma? Bulma?? Mi senti?" Disse il signor Brief.
"Papà ti sento forte e chiaro.. non c'è bisogno di vociare!!!"
"Ah scusa tesoro, volevo sapere come andava con la Camera Gravitazionale, Vegeta l'ha di nuovo distrutta?"
"Si papà.. sai stavo pensando di costruirgliene una più grande e che sia meno pericolosa, anche per noi."
Il fatto che suo padre non sarebbe tornato tanto presto le dava l'opportunità di fare tutto da sola.
"Una più grande dici?! Mmmh.. si potrebbe essere un'idea perché no." 
"Okay papà ora ti devo lasciare ciao ciao divertiti." 

Quando terminò la telefonata bulma andò in cucina a farsi una tazza di tè e si stava riguardando il progetto per la nuova Gravity Room di Vegeta.
"Mmmh.. speriamo di rilassarmi con la tazza di tè se solo penso che ho ancora una settimana da passare con lui piango!" Pensò tra se e se Bulma.
"Allora a che punto sei con la Gravity Room terrestre?" Disse Vegeta, apparendo sulla soglia della cucina, indossava la sua solita tuta da Sayan.
"A un buon punto direi.. in linea di massima potrei già cominciarla a costruire fra qualche giorno."
Vegeta si sedette davanti a lei e osservò tutti i disegni e calcoli che c'erano scritti sui fogli.
"Mi sto facendo un tè, lo vuoi anche te?" Chiese bulma gentilmente.
"No grazie. Preferisco un caffè."
"Un grazie o un per favore non fa male a nessuno sai?"
"Non mi seccare terrestre." Disse Vegeta con il solito tono tagliente.
"Hey calmati, ti ho solo fatto presente della tua scarsa educazione..!" Lo ribeccò bulma.
"Stammi bene a sentire.. io non sono un tuo amico donna. Ficcatelo in quella testaccia!!" Disse Vegeta con arroganza.
"E poi non mi sembra che tu abbia avuto il massimo dell'educazione con quel inutile terrestre."
"Ma che c'entra? Mi aveva esasperata, era una situazione diversa..." rispose Bulma imbarazzata. 
"Ecco tenete, Vostra Maestà!" gli disse Bulma porgendogli la tazzina del caffè con un inchino, mentre rideva sotto i baffi.
"Certo devo ammettere che ha un certo stile a prendersi gioco di me.." disse Vegeta divertito dalla situazione.
Entrambi non aggiunsero altro capirono che per quella mattinata la battaglia era conclusa.
"Che ne pensi della posizione dei neon per la luce?" Gli chiese Bulma sorseggiando il suo tè.
"Me ne servono di più.." disse Vegeta osservando il disegno sul foglio del progetto.
"Okay.. aggiungere più neon.." scrisse Bulma sul suo taccuino.
Vegeta la guardava. Bulma era assorta nei suoi appunti e Vegeta ne approfittò per osservarla. 
I capelli azzurri erano sciolti e fatti tornare lisci come prima, a Vegeta gli piacevano di più così che ricci e vaporosi. Indossava una conotta nera con sopra un felpone grosso di suo padre, dei leggings e a piedi nudi.
Vegeta era sorpreso di quanto quella giovane donna stesse bene indossando praticamente qualunque cosa...
Anche in quel momento.. senza trucco rannicchiata a gambe incrociate sulla sedia.. Vegeta la trovava assurdamente attraente. L'aveva sempre pensato, sin dalla prima volta che l'aveva vista su Namecc.Si era sempre chiesto come una donna così bella e sveglia potesse stare con un tipo come Yamcha. Lui era decisamente stupido e incompetente, oltre che debolissimo. 
"Era ora che lasciasse quel pivello.. comunque ora che ci penso non l'ho visto nemmeno più girare qui intorno.. non avrà seriamente paura che gli stacchi le palle? Beh, potrebbe anche...Bulma di sicuro non è forte ma con quel caratterino arrogante che si ritrova..." pensò Vegeta tra se.
"... dunque stavo pensando.. non sarebbe utile per te un bagno situato proprio qui in questo angolino della Gravity Room? Sarebbe comodo no? Almeno per qualunque necessità tu ti volessi fare una doccia dopo gli allenamenti.. che ne dici?" Chiese Bulma interrompendo i pensieri del Sayan.
A Vegeta piaceva molto il fatto che lei chiedesse il suo parere, e non facesse di testa sua, come il padre. 
"Si, mi sembra carina come idea." Rispose Vegeta.
Bulma gli fece un sorriso a 32 denti. Era davvero bella quando il suo viso si illuminava in quel modo.
"Perfetto! Allora è deciso! Come sono contenta! Stai tranquillo, vedrai che verrà benissimo, ne sono sicura! Inizierò subito!" Disse soddisfatta Bulma.
Il Sayan si limitò ad annuire.
 

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Capitolo 4
*** L'inizio di qualcosa ***


Quella mattina Vegeta si svegliò pieno di energie. Bulma quel giorno avrebbero dovuto iniziare a costruire la sua camera gravitazionale. Ma quando andò a dare un'occhiata dopo colazione, notò che tutto era rimasto intatto. Più tempo passava e più si sentiva impaziente. Stava per avere la stanza dei suoi sogni, con tutti i comfort e una gravità 600. Non ne poteva più della navicella in giardino. 
Si chiese perchè Bulma non iniziava a costruirla.
"Questa dannata terrestre! Ma cosa aspetta?!" pensò il sayan con rabbia.
 Decise di andare a cercare Bulma. La trovò nel laboratorio, addormentata sopra la tastiera del pc. 

“Donna! Donna svegliati!” le disse Vegeta bruscamente. 
“Che c'è? Che succede?”chiese Bulma mezza addormentata.
"Succede che non ti sei messa ancora al lavoro! E per giunta sei qui a poltrire!” disse Vegeta scontroso.
“Scusa Vegeta... vedi, dovevo rivedere alcune cose e mi sono addomentata" rispose Bulma.
“Senti, è una settimana che guardi e riguardi quelle stupide carte! Cosa pensi che faranno? Che si alzeranno e inizieranno a parlarti? Cosa c'è ancora da decidere?” urlò Vegeta.
“I calcoli sulla gravità non tornano... sono sicura che c'è un errore, forse anche stupido, ma non riesco a trovarlo! E finché non sarò certa della sicurezza della stanza non posso iniziare a costruirla!” rispose Bulma.
Era stata tutta la notte sveglia per cercare quell' insignificante errore che non trovava, e lui aveva pure il coraggio di farle la predica!
“Bah...sei proprio un'incapace! Avrei dovuto aspettare il vecchio...almeno lui le cose che mi propone poi le realizza...” disse Vegeta.
Bulma non ebbe il tempo di controbattere, lui era già uscito dal laboratorio.

Vegeta andò a sfogarsi nella navicella in giardino. 
Quando Vegeta uscì dalla navicella era gia calata la sera.
Dopo la doccia passò per il soggiorno per dirigersi nella sua stanza. Vide Bulma, china sul pavimento in preda ad una crisi isterica. Era circondata da una marea di fogli accartocciati e stracciati. Bulma non lo vide. Sembrava esausta. 
Ad un tratto gettò la testa sul divano e si coprì con le braccia stringendosi i capelli. 

"Da quanto tempo sarà li a impazzire su quei dannati fogli?" si chiese Vegeta. 
D'istinto si avvicinò e si sedette per terra, accanto a lei. Bulma non alzò la testa.
"Vegeta.. sei tu?" chiese Bulma con un filo di voce.
“E chi altri dovrebbe essere? Siamo soli in questa dannata casa!” mentre lo diceva, Vegeta si sentì improvvisamente a disagio... erano soli....
“Avevi ragione tu! Sono solo un'incapace!” disse lei frignando. 
“Maledizione, non mi sembra il caso di piangere adesso!! Possibile che voi terrestri siate tanto fragili da disperarvi per ogni sciocchezza?” disse Vegeta.

“Come??? Guarda che non è per niente una sciocchezza!!” disse Bulma tirandosi su.
“Non capisci? La mia vita è finita! Non ho più un ragazzo...” disse Bulma singhiozzando “e lo vuoi sapere perché? Ascolta bene perché ti farà ridere...”
Vegeta avrebbe voluto dire che non gli interessava, ma l'enorme curiosità gli impedì di rispondere. Così non disse nulla e si limitò ad annuire.
“L'ho lasciato perché mi faceva schifo quando mi toccava! Ma ora, con questo orrendo carattere che mi ritrovo, nessuno mi vorrà più e finirò vecchia, zitella...e per giunta vergine, in un'enorme casa piena di gatti!!!" disse Bulma tutto d'un fiato, prima che un violento singhiozzo la scosse.
Vegeta era scioccato. Bulma aveva appena detto di essere vergine? Quella creatura dannatamente attraente non era mai stata con un uomo? Vegeta non riusciva a credere alle sue orecchie.

"Avevo capito che quel... come diavolo si chiama... era un idiota, ma non credevo fino a questo punto!" pensò Vegeta.
“Scusa tanto donna, ma questo cosa c'entra con la mia stanza gravitazionale?” chiese Vegeta, dopo essersi lievemente ripreso dallo shock. Bulma lo fissò con gli occhi lucidi,
“C'entra eccome scimmione! Dato che la mia vita amorosa è andata a rotoli, mi sono concentrata su ciò che so fare meglio! Sono sempre stata brava con le invenzioni! Un sacco di prodotti della Capsule Corporation sono MIEI brevetti! Sono sempre stata sicura delle mie capacità ma ora...ora io...non capisco perché...perché non riesco a concentrarmi come dovrei?! Perché mi sento così indecisa su tutto?? Non mi era mai successo...comunque sia, non credere che mi diverta a rimandare l'inizio dei lavori, sono ansiosa di vedere la Gravity Room realizzata almeno quanto te!!” disse Bulma singhiozzando. Vegeta rimase in silenzio. 
Vegeta ad un tratto si alzò e si diresse verso la cucina. 
"Cosa c'è che non va in me?" si chiese Bulma. La verità era che con Yamcha non aveva fatto che mentire a se stessa per anni interi, e ora non si sentiva più sicura di niente, neanche del suo cervello geniale. Sapeva che mancava davvero poco per concludere il progetto e sapeva di potercela fare, ma si sentiva come svuotata e senza energie.

"Forse il mio fallimento come fidanzata di Yamcha mi ha segnato più di quanto pensassi..." si disse Bulma, mentre con un fazzoletto si asciugava le lacrime.
All'improvviso una tazza di caffè scuro e fumante apparve sul tavolino accanto al divano. 

Bulma alzò lo sguardo e vide Vegeta intento a sorseggiare la bevanda. Vegeta si accomodò sul divano e subito Bulma si sedette accanto a lui, afferrando la sua tazza. 
Era la prima volta che Vegeta le offriva un gesto così gentile. Bulma era davvero sorpresa.

“Un grazie non sarebbe male...” disse Vegeta ironico, parafrasando ciò che Bulma gli aveva detto qualche giorno prima. Bulma non riuscì a trattenere un sorriso.
“Grazie Vostra Maestà!” disse guardandolo divertita. Vegeta rispose al sorriso. 

In quel momento aveva una sguardo davvero dolce.
“Ma dai! Una risata e un sorriso a così poco tempo di distanza? Dai scimmione, ammettilo che ti sono simpatica!” disse Bulma sarcastica.
"...adesso non montarti la testa donna, altrimenti non ti rivolgerò più la parola hai capito?” rispose Vegeta, visibilmente imbarazzato.
“Dai non c'è bisogno di arrabbiarsi... Bleah!! Ma che schifo!” disse Bulma, ingoiando un sorso di caffè. “Scusa ma lo zucchero l'hai messo?” chiese.
“Io non lo metto... ma nella tua tazza ne ho versato un cucchiaino!” disse Vegeta.
"Dannazione, non farò mai più qualcosa per questa ingrata! Ma che mi è saltato in testa poi di essere così gentile?" pensò il sayan.
“Beh...io di solito ne metto 3 o 4... certe volte anche 5..” disse Bulma.
“E ti sembra normale? Cos'è, vuoi forse diventare una lottatrice di sumo? Già non sei particolarmente magra....” le rispose Vegeta.
“COSA??? come ti permetti? Lo zucchero mi da energia e poi...soffro di pressione bassa e... NON SONO GRASSA, MA MOLTO FORMOSA, CAPITOOOO?!!?” sbraitò Bulma
“Come ti permetti TU di alzare la voce con me! Non lo sai che posso spedirti all'altro mondo in un secondo??” disse Vegeta con un sorriso ironico. 
Bulma si avviò in cucina a prendere altro zucchero... ormai era abituata alle minacce di morte di Vegeta e non ci faceva quasi più caso.

“Se tu avessi voluto farmi fuori, l'avresti già fatto, ti pare? Forse sarò un'incosciente, ma non mi fai paura proprio per nulla...” disse Bulma, riapparendo in salotto.
“Sei davvero impertinente, oltre che incosciente, lo sai?” le rispose Vegeta, guardandola in cagnesco. Lei gli sorrise.
“E' vero... credo sia uno dei motivi per cui rimarrò zitella a vita!” disse la ragazza ridendo. 
Si risedette accanto a lui sul divano. Sembrava che la crisi fosse passata. 
Era merito di Vegeta.. Bulma cominciava a rendersi conto di stare davvero bene quando era in sua compagnia. Ed era talmente bello... Bulma sentì un brivido percorrerle tutto il corpo. Erano così vicini.. se si fosse avvicinta un pò di più..
"Ma che mi prende ora? La stanchezza mi fa dare i numeri..." pensò Bulma imbarazzata.

Vegeta intanto stava guardando alcuni degli appunti di Bulma.
“Ma queste sono equazioni algebriche?” chiese Vegeta d'un tratto.
“Si! Conosci l'algebra?” chiese Bulma stupita.
“Certo! Non sono mica uno zotico ignorante come Kaarot!” rispose Vegeta.
“Wow! Questa si che è una sorpresa! E che altro hai studiato?” Bulma era sempre più curiosa. Finalmente aveva la possibilità di conoscere qualcosa di più sulla vita del misterioso sayan.

“Un po' di tutto, a dire il vero... Conosco la matematica, la geometria, le strategie di guerra, l'astronomia e qualche lingua di alcuni pianeti sottomessi al mio pianeta."  disse Vegeta con calma insolita. 
Era davvero strano che confidasse a qualcuno informazioni sul suo passato.
“Cavolo! Ora mi sento quasi ignorante! Non conosco nessuna lingua e tanto meno l'astronomia, oltre al sistema solare...” disse Bulma.
“Molte cose mi sono state utili in effetti... però tutti questi calcoli io non riesco a seguirli... questa non è algebra pura...non so come fai a capirci qualcosa...” aggiunse il sayan, continuando a studiare gli strani scarabocchi di Bulma.
"Non posso crederci...mi ha raccontato qualcosa di sè! E spontaneamente!" Bulma si sentiva davvero onorata. Sapeva per certo che Vegeta non era il tipo da fare confidenze a chiunque. 

Un guizzo di felicità e commozione la colpì. Chi avrebbe mai pensato che Vegeta sapeva tutte queste cose..
Vegeta la fissava con sguardo interrogativo. Evidentemente stava aspettando una risposta.

“No infatti, hai ragione!” gli rispose Bulma, indicando sui fogli una serie di numeri e segni 
“questa è una combinazione tra algebra, matematica quantistica e fisica... ma...ASPETTA!” si interruppe d'un tratto.
“Eccolo! Ohh Finalmente l'ho trovato! Non ci posso credere!” disse Bulma entusiasta cominciando a scribacchiare qualcosa di indecifrabile.
“Di che parli?” chiese Vegeta incuriosito.

“Del calcolo che non mi convinceva! Non avevo inserito una variante della teoria di copernico! Ecco perché tutte le operazioni sulla portata gravitazionale non tornavano!” rispose lei con entusiasmo. La soluzione era sempre stata li, sotto i suoi occhi, ma lei non se n'era resa conto.
“Non ho capito una mazza di quello che hai detto ma ... questo significa che puoi iniziare i lavori, vero?”chiese Vegeta.
"Si Vegeta! E non è l'unica buona notizia! Avrai una gravità massima fino a 800 volte superiore a quella terrestre se vorrai più tosto che 600!” disse Bulma con soddisfazione. 
"Ero sicura, ero certa che ce l'avrei fatta! Che idiota! Tutto questo tempo a impazzire per una operazione matematica tanto semplice!" pensò la Bulma. 
“Ne sei sicura Bulma? Non promettermi cose che poi non puoi mantenere! Non mi piace essere preso in giro...!” disse Vegeta serio.

“Si si sono stra- super- sicura!!! Insomma fidati di me! Ho avuto un attimo di smarrimento, ma ora sono tornata in me! Ed è tutto merito tuo Vegeta! E... mi hai chiamata Bulma?!? E' la prima volta che mi chiami per nome!” disse Bulma che istintivamente, senza pensare, abbracciò il Sayan.
Il contatto fu sconvolgente per entrambi. Vegeta si sentì come divorato dalle fiamme. La pelle di Bulma era morbida e profumava di fragola. Rimase immobile, non sapendo cosa fare. 

Anche Bulma si sentì divampare. Il cuore prese a batterle all'impazzata. 
Le spalle di Vegeta erano immobili. Erano davvero possenti, ma la sua pelle era estremamente liscia. Aveva persino un buon profumo. 
In tutta la sua vita, Bulma non si era mai sentita così. I battiti del cuore non diminuivano, la testa le girava e la sua schiena era percorsa da brividi bollenti.

"Cos'è questa sensazione? Che mi succede? Sto per svenire forse?" pensò Bulma. 

Fu Vegeta a rompere quella strana atmosfera, staccandosi da lei. Si alzò subito dal divano e si diresse verso la sua stanza.
Bulma rimase li, seduta sul divano del soggiorno, impietrita e confusa.

 

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Capitolo 5
*** La conclusione della Gravity Room ***


Dopo quella notte, i due non avevano più parlato, ma, se da una parte Bulma sperava continuamente di incontrare Vegeta, dall'altra il Sayan faceva il possibile per evitarla.
Bulma si sentì confusa.. continuava a pensare e a ripensare a quello strano contatto che c'è stato fra lei e il Sayan
, che voleva essere solo un gesto innocente di riconoscenza, le aveva aperto nuove sensazioni. Non poteva fare a meno di pensare al giovane Sayan, fantasticava tutta la notte su di lui, pensava alla sua pelle, al suo profumo così fresco ma allo stesso tempo delicato e dolce, ripensava a tutti i momenti passati insieme.. L'idea di poter sentire di nuovo quel contatto ossessionava Bulma, lei non capiva molto ciò che stava succedendo ma aveva capito che quel Sayan stava diventando la sua ossessione.
Anche Vegeta provava sensazioni simili ma, al contrario di Bulma, il Sayan sapeva esattamente di che cosa si trattava. 
Nella sua mente riemersero a galla molti ricordi di svariate donne ma mai nessuna era come Bulma, le altre erano solo passeggiere non avrebbe mai potuto immaginare che poteva provare certe sensazioni per qualcuno sopratutto per la migliore amica di Kaarot.
"Accidenti a te Radish! Se solo ti fossi fatto gli affari tuoi, a quest'ora non sarei incastrato qui per colpa del tuo dannatissimo fratello!"
pensò Vegeta tra sé. 
La costruzione della Gravity Room iniziò, e Bulma si buttò a capofitto nella direzione dei lavori. 

Vegeta seguiva tutto a distanza, attendendo ardentemente il momento in cui avrebbe potuto mettersi alla prova con la nuova gravità. 
Non vedeva l'ora di potersi allenare anche solo per smettere di pensare alla giovane Terrestre.
Erano passate settimane e Bulma non era mai stata così
 agitata.
Finalmnte aveva finito di costruire la Gravity Room.. restava solo da provarla. 
E chi se non Vegeta. L'unico problema era che Vegeta evitava Bulma da più di 10 giorni.

Non si incontravano neanche più per caso. 
Va bene che casa sua era grande, ma prima riuscivano a litigare almeno 4 o 5 volte al giorno... Bulma sapeva che il comportamento di Vegeta era dovuto al suo abbraccio. 
Eppure non riusciva a pentirsi di quel gesto. Forse sarebbe stato meglio aspettare di entrare più in confidenza, ma in fondo non aveva fatto nulla di male. 
Nonostante erano ormai passate settimane da quell' abbraccio a Bulma non mancava il pensiero di quel contatto generando reazioni incontrollate nel suo corpo come i solidi brividi nella schiena o i giramenti di testa. Ma ragionando a mente lucida, Bulma si reputava davvero stupida nel sentirsi così solo per un misero abbraccio di pochi secondi. 
In quei giorni aveva pensato spesso a Vegeta... molto spesso... Per la verità ci aveva pensato in continuazione, giorno e notte. Lavorare era l'unica cosa che la distraeva dalla sua ossessione. Talvolta si sentiva o meglio sperava come se lui la stesse osservando di nascosto... questo pensiero la metteva ancora più in agitazione, ma subito dopo si sentiva davvero sciocca.

"Di sicuro avrà di meglio da fare che spiare me... accidenti, devo smetterla di pensare a lui!" si ripeteva Bulma di continuo, ma ogni tentativo di auto convincimento era del tutto inutile.
Vegeta aveva capito che la camera gravitazionale era conclusa, in giro non vedava più nessun operaio.. e nemmeno Bulma..
Quindi decise di andare a controllare di persona quella sera stessa. Non ne poteva più di aspettare.

Bulma guardò la Gravity Room soddisfatta.
"Caspita tesoro, hai fatto davvero un ottimo lavoro!" si congratulò suo padre mentre la studiava molto attentamente.
"Oh sono contenta che ti piaccia papà! Spero che Vegeta sarà altrettanto contento..." disse Bulma, arrossendo inconsapevolmente.

"Ma certo! Perché non dovrebbe? Questa camera gravitazionale è tutta un'altra storia rispetto alla navicella che gli ho costruito io! Ma come mai Vegeta non l'ha ancora vista? Conoscendolo, avrei scommesso che si sarebbe fiondato subito qui ad allenarsi..." disse il Signor Brief. 
"Oh...beh...ecco... non ho ancora avuto occasione di dirgli che l'ho terminata..." disse Bulma imbarazzata.
"Dato che abita qui non credo farai fatica a trovarlo, no? Che aspetti? Vai a dirglielo o si arrabbierà a morte! Lo sai quanto quel giovanotto sia facilmente irritabile...." disse suo padre, preoccupato per la salute di sua figlia.
"Si...ora vado subito a cercarlo..." rispose Bulma. 
Il pensiero di aver fatto qualcosa per Vegeta rendeva Bulma veramente felice, e sinceramente non le avrebbe nemmeno importato se in cambio non avesse ricevuto nemmeno un grazie dal Sayan. 

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Capitolo 6
*** Un bacio inaspettato ***


Bulma si ritrovò davanti alla camera di Vegeta non aveva il coraggio di bussare.
“Ok calmati Bulma, respira.. dopotutto devi solo dirgli Ciao Vegeta questa è la chiave per entrare nella Gravity Room, già l’ho finita AHAHAAHA.” Bulma era talmente nervosa che gli venne una risata isterica.
“No ma cosa dico!! Penserà che sono una malata mentale! Uff..” Disse Bulma picchiettandosi la testa.
“Mmmh.. Vabbè sennò posso dirglielo più tardi almeno mi organizzo anche uno splendido discorso!” Nel frattempo dietro le spalle di Bulma si aprì la porta della camera di Vegeta.
“Sei un genio Bulma!” Una voce le apparve da dietro..
“Un genio? Per..?”
“V..V..Vegeta!!” disse Bulma con il cuore che gli andava all’impazzata.
“Senti Terrestre la smetti di parlare da sola?! Mi stai disturbando dannazione!” Vegeta era sul ciglio della porta ed aveva il classico tono scontroso.
“Oh mio dio! Mi dispiace tanto! Hai sentito tutto ciò che ho detto?!” Chiese Bulma con timore.
“Perché hai detto qualcosa di importante? Beh.. comunque non mi interessa!” Disse Vegeta seccato.
Bulma da quelle parole si sentì gelare, lei sapeva che non le aveve detto niente di nuovo ma adesso era tutto diverso, e lo vedeva diverso. Senza dire niente stava per andarsene..
“Ah donna aspetta! L’hai finita la camera gravitazionale? Non ho più visto nessun operaio in giro.”
“Ehmm... Oddio cosa gli dico ora?! Uff pensa Bulma pensa.. Digli semplicemente la verità!” Pensò Bulma fra se e se.
“No brutto scimmione scorbutico! Non è finita!” Gli disse con voce alta e stridula.
“Accidenti dovevo dirgli la verità! Stupida stupida stupida!”
“Quando la smetterai di chiamarmi scimmione è donna?!” La rimproverò con uno sguardo accigliato.
“Quando tu smetterai di chiamarmi donna! Mi chiamo Bulma Bulma capito?!!” Disse urlando.
“Ma la smetti di urlare!!
“E tu non sei da meno caro!”
Bulma girò i tacchi e se ne andò con aria affranta sentendo la porta di Vegeta sbattere. Si diresse in camera sua a piangere, non capiva il perché Vegeta la trattava così.
Bulma sentì bussare alla porta di camera sua.
“Chiunque sei VAI VIA!” Disse urlando e piangendo allo stesso tempo.
“Bulma cara sono la mamma” Disse la Signora Brief con la sua voce angelica.
“Cosa c’è?” Domandò singhiozzando.
“Posso entrare?”
“Entra..” disse amareggiata.
“Cos’hai Bulma cara.. ti sento singhiozzare da giù.”
“Beh.. ecco..”
Bulma pensò per un attimo a cosa dire a sua madre.
“Mi sono lasciata da Yamcha.”
“Oh no! E come mai? È per Vegeta caro vero?”
“Cosa ma che dici mamma!!” Disse Bulma in sua difensiva.
“Oh beh è così affascinante! Comunque io e tuo padre andiamo a mangiare fuori spero non sia un problema..”
“No macchè figurati mamma andate pure..” Bulma gli rispose con un sorriso.
“Oh bene allora a dopo tesoro.”
 
Nel frattempo Vegeta era andato a vedere se ciò che aveva detto Bulma era vero. Vide il padre di Bulma vestito diversamente senza la sua solita giacca bianca da laboratorio.
“Ma dove starà andando il vecchio.. Vestito così è piu brutto del solito..”
“Oh ciao Vegeta! Sei venuto a provare la tua nuova stanza gravitanìzionale?” Domandò il Signor Brief con aria tranquilla e spensierata.
“Cosa? L’avete finita?! E da quanto scusa?! Forza rispondi vecchio!!” Disse Vegeta urlando.
“Ma come Bulma non te l’ha detto? Credevo lo sapessi.. Forse vuole farti una sorpresa. Beh io e la mamma di Bulma andiamo a mangiare fuori tu perché intanto non la provi? Tieni prendi pure la seconda chiave.” Gli disse il signor Brief cercando di mantenerlo calmo.
“Pff dammi qua vecchio.”
“Appena becco quella terrestre.. Ma aspetta un attimo.. Ecco perché era davanti camera mia prima..” Pensò pensieroso Vegeta.
 
“Basta devo dirlo a Vegeta! Non posso fargli questo.. Accidenti che stupida che sono! Chissà ora quanto si arrabbierà! Disse Bulma con tono disperato.
Corse di corsa in camera di Vegeta, bussò un paio di volte ma nessuna risposta evidentemente non c’era.
“Uff.. dove sarà.. Oh mio dio..” Bulma corse alla Gravity Room ma non fece in tempo ad inserire la chiave che uscì Vegeta che la guardò dal basso con uno sguardo interrogativo.
“Ma che stai facendo?” Domandò il giovane Sayan.
“Vegeta ciao! Ehm.. l..l’hai vista ahahahha.. Senti scusami davvero è solo che non sapevo bene come dirtelo, e sinceramente non so nemmeno il perché insomma s..”
Bulma non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò tra le braccia di Vegeta in balia di un bacio così passionale da toglierle il fiato. Vegeta aveva tentato, con tutte le sue forze, ma non ci era riuscito. Finalmente il principe dei Sayan aveva ceduto. Bulma gli piaceva inutile negarlo, e più le stava lontano e più la desiderava, questi giorni sono stati un inferno per lui proprio come lei. Adorava tutto di lei tutto, dai suoi occhi azzurro cielo hai suoi capelli color mare ad andare fino hai suoi seni per poi continuare con le sue gambe sode e snelle. La desiderava. La desiderava così disperatamente da sentirsi male vicino a lei. 
Bulma ricambiò immediatamente quel bacio così travolgente, finalmente si era realizzato, finalmente poteva toccare le sue labbra così morbide. Non poteva crederci, finalmente poteva risentire il suo odore e la sua pelle, assaggiò le sue labbra con passione e si lasciò guidare dalla lingua di lui. 
Per lei fu il bacio più intenso mai provato.
Si sentì fremere di nuovo da quei brividi che dalla schiena passarono da tutto il corpo. Il cuore accellerava sempre di più e la sua testa girava talmente forte che poteva svenire da un momento all’altro nelle sue braccia.
Bulma fu costetta a fermarsi per paura che potesse svenire davvero, era tutto così assurdo. Non distolsero lo sguardo l’uno dall’altro nemmeno per un’istante, quello sguardo valeva più di mille parole.
“Baciami ancora..!” disse lei arrossendo.
Lui le prese il viso tra le mani e avvicinò le labbra alle sue molto lentamente.
Lei lo strinse e lo baciò impaziente.
Vegeta continuò a baciarla con passione e iniziò ad accarezzarle la schiena e lentamente scese lungo i fianchi. A Bulma sembrò di prendere fuoco ogni volta che sentiva le mani di lui muoversi sul
suo corpo. 
All’improvviso lui si staccò da lei.
“Ma.. Cosa? Perché Veg..” Lui la interruppe.
“Sta arrivando qualcuno..” Subito dopo rientrò nella Gravity Room e chiuse la porta alle sue spalle.
“Hey tesoro! Siamo tornati!” Disse il Signor Brief.
“Mamma Papà! Com’è andata la cena?” disse balbettando.
“Bene tesoro grazie, ma stai bene? Sei tutta rossa in viso  Non è che ti è venuta la febbre? Lo dicevo io che in questi giorni hai lavorato troppo...” disse il signor Brief, avvicinandosi alla figlia.
“Beh in effetti hai ragione...non mi sento troppo bene... sarà meglio che vada a dormire...notte papà!” disse Bulma avviandosi di corsa verso la sua stanza. 
Il dottor Brief sentì dei rumori provenire dalla nuova Gravity Room.
“Ah, quel ragazzo ha davvero un grande entusiasmo per la lotta! Lo sapevo che avrebbe usato subito la nuova stanza! Andrà avanti per tutta la notte, ci scommetto!”. 
Il Signor Brief sorrise felice e andò a dormire.
 
 
 

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Capitolo 7
*** Dolci pensieri ***


Bulma quella notte non dormì, pensò solo a ciò che era successo quella tarda sera con Vegeta.
Lei si era completamente innamorata di lui, il principe dei Sayan. Era al settimo cielo, quella sera lui le aveva tolto ogni tipo di dubbio, questo voleva dire che anche lui provava le stesse identiche cose.
Era un po' difficile accoppiare le parole sentimenti e Vegeta o ancora peggio amore e Vegeta. Ma Bulma sapeva che ciò che provava Vegeta non era solo attrazione fisica, era di più anche perché se Vegeta le avrebbe voluto fare del male cercando di possederla con la forza avrebbe potuto farlo quando voleva e senza problemi.
“Si ne sono certa! Se lui fosse stato a caccia di solo sesso non si sarebbe fatto nessuno scrupolo a prendersi ciò che voleva” pensò Bulma con fermezza.
“E poi stanotte, quando mi ha baciata, avrebbe anche potuto tentare di toccarmi, come faceva Yamcha... e invece si è limitato ad accarezzarmi dolcemente la schiena e i fianchi, quindi non ho niente da preoccuparmi” Quel pensiero faceva rabbrividire Bulma.
Bulma continuò a pensare al corpo di Vegeta, al suo tocco, alla sua voce, ai suoi mezzi sorrisi…
“Uff ma perché sento sempre questo fastidio nella pancia?! Non ne posso più di avere questa dannata ansia!!!” Urlò Bulma sbattendo pugni e piedi nel letto.
Queste erano farfalle nello stomaco, tutte emozioni mai provate con Yamcha.
“Allora ho fatto bene a lasciarlo.. pensavo di essere io quella sbagliata.” Pensò Bulma con un mezzo sorriso. La verità non era che fosse strana semplicemente non ne era innamorata e forse non lo era mai stata.
Cosa avrebbe fatto, se Vegeta avesse tentato davvero di toccarla o di spogliarla? 
Bulma si voltò e si rigirò nel suo grande letto matrimoniale.
La verità è che l'idea non la infastidiva proprio per niente....anzi... in quel momento avrebbe quasi voluto che la toccasse ancora… Bulma fece un grande sospiro di gioia.
“Accidenti! E adesso cosa dirò quando vedrò Vegeta?! E come posso comportarmi?! Mhmm.. del tipo ‘Ciao bello è stato un bel bacio quello di ieri eh’ No ma che dico!! Devo essere più professionale ‘Hey cocco cosa mi racconti?’ Ma noo! Mi dirà che sono fuori come un balcone di sicuro!” Bulma arrossiva al solo pensiero di approccio con Vegeta quindi figuriamoci quando se lo ritroverà davanti.
 
Vegeta invece non riusciva ad allenarsi al massimo della concentrazione.
Aveva una camera gravitazionale da 800 e a malapena usava la gravità 300.
Era troppo disorientato per concentrarsi a pieno, decise quindi di usufruire del bagno che gli aveva costruito Bulma.
Era bellissimo ed enorme, era di color azzurro come gli occhi di Bulma quindi era impossibile scordarsi anche solo un attimo di lei.
“Certo che quella Terrestre si trova pure nel bagno della mia stanza gravitazionale” disse Vegeta.
La trovava davvero bella,non aveva mai visto una creatura del genere che potesse fargli provare certi sentimenti e desideri.
“Cosa devo fare con te eh?” pensò Vegeta con il sorriso sulle labbra.
Ultimamente non si sentiva in vena di allenarsi, la desiderava la desiderava da morire.
Ma il suo obbiettivo è quello di sconfiggere Kaarot e questo obbiettivo deve rimanere.
Odiava quello che provava per Bulma, era la sua distrazione.
“Chissà se Bulma mi vorrà ancora se dovessi fare fuori Kaarot.. Sarà meglio mettere le cose in chiaro.” Pensò il Sayan con molta serietà e preoccupatezza.
Fare fuori Goku sarà una vittoria per Vegeta ma anche una sconfitta perché questo vorrebbe dire perdere sua dolce Terrestre.
Il solo pensiero rabbrividiva Vegeta.
“Ma come posso solo pensare questo?! Maledizione devo essermi bevuto il cervello.” Pensò Vegeta mentre da fuori osservava la sua Terrestre che si occupava degli animali del padre. All’improvviso il suo cuore ebbe un sussulto e prese a battere più velocemente.
'Chissà che diavolo mi sta succedendo per colpa di quella donna...' 

Se l'avesse chiesto a Bulma o a chiunque altro, di sicuro gli avrebbero risposto che era Amore.

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Capitolo 8
*** L'amore è nell'aria ***


Bulma cominciava a sentirsi davvero perseguitata dalla sfortuna. L'unica cosa che desiderava era stare con Vegeta perché, nonostante l'imbarazzo che inevitabilmente avrebbe provato, era curiosa di vedere cosa sarebbe successo. In altre parole, voleva avere l'occasione di trovarsi tra le sue braccia e baciarlo di nuovo... e di nuovo... finché non si sarebbe consumata le labbra ed avrebbe estinto le fiamme che la stavano divorando ormai da troppe ore.
'E invece, papà se ne viene fuori con questo cavolo di convegno sull'isola di Ishigaki...' pensò Bulma, mentre era intenta ad accatastare roba dentro una valigetta.
“Oh, scusa tanto tesoro, mi ero proprio scordato che inizia domani... quindi dobbiamo partire oggi stesso per arrivare in tempo. Tanto la Gravity Room di Vegeta è terminata no?” le aveva detto suo padre quella mattina, con il suo solito sorriso solare.
"Cavolo che iella! Quando mi servivano delle scuse per liberarmi da Yamcha dovevo inventarmi le cose più assurde!! Invece ora che vorrei solo rimanere vicino a Vegeta... Ufffff!!! che nervi!! Sono convinta che qualcuno mi stia facendo un malocchio!" “MALEDIZIONE PERCHE' NON SI CHIUDE QUESTA DANNATA VALIGIA???!!!!!” sbraitò Bulma mentre saltava con violenza sulla valigetta nel tentativo di chiuderla.
“Tu sei davvero fuori, lo sai vero?” disse Vegeta, che aveva assistito alla scena con aria indifferente. Non ci poteva fare nulla, quando Bulma si comportava da isterica lo divertiva moltissimo.
“Ah.. sei...tu...hemm...ciao.... Vegeta” disse Bulma voltandosi verso di lui. Era così imbarazzata che stava praticamente balbettando. 'Ma perché deve sempre beccarmi in momenti simili!' pensò lei esasperata con se stessa per la sua goffaggine da camionista.
“Stai partendo?” chiese Vegeta con disinvoltura, guardando la valigia.
“Si... devo partecipare ad un convegno di cervelloni insieme a mio padre... niente di ché... sarò a casa tra qualche giorno...” disse Bulma, mentre tentava invano di chiudere la cerniera della valigia in modo più femminile, fingendo di avere tutto sotto controllo. 'Addirittura qualche giorno...' pensò Vegeta amareggiato. Aveva notato che quella mattina c'era un po' di disagio, ma non credeva che non avrebbe rivisto Bulma per così tante ore.
“Hemm...allora? Che mi dici?” disse lei, ancora intenta a chiudere la cerniera.
“Di che parli?” chiese Vegeta "Vuole già parlare di stanotte?" pensò tra sé e sé il sayan. La cosa non lo imbarazzava, però più che parlarne avrebbe voluto agire...
Bulma si accorse del fraintendimento, diventò paonazza e subito disse: “No! Io intendevo... hemm.. della Gravity Room!! Che ne pensi? Ti piace?” chiese lei, sempre più rossa.
“Pensavo venisse meglio...” rispose Vegeta con un'alzata di spalle.
"Ovvio...c'era da aspettarselo che non mi avrebbe dato alcuna soddisfazione!" pensò Bulma un pò amareggiata. Vegeta si avvicinò, la spostò da una parte e con un solo gesto dell'indice le chiuse la valigia. Era stanco di vederla affaticarsi inutilmente.
“Guarda che ce la facevo anche da sola!” disse lei scontrosa.
“Si come no...” rispose Vegeta. 'Almeno ora ha smesso di balbettare' pensò il sayan tra sé e sé. Bulma aprì il suo armadio, in cerca di qualche scarpa comoda da mettere per il viaggio, e tentava di ignorare Vegeta, che nel frattempo si era appoggiato alla parete e seguiva ogni suo movimento.
'Ma che diavolo vorrà ora... pensavo che se ne sarebbe andato, come fa sempre...' pensò Bulma, mentre si provava le migliaia di scarpe per non dover sostenere lo sguardo del sayan. Ma quando rassegnata Bulma si decise a girarsi per guardarlo, di Vegeta non c'era più traccia. 

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