Piccolo Calendario dell'Avvento

di LadySissi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -35 giorni ***
Capitolo 2: *** - 29 giorni ***
Capitolo 3: *** - 22 giorni ***
Capitolo 4: *** - 17 giorni ***
Capitolo 5: *** - 13 giorni ***
Capitolo 6: *** -6 giorni ***
Capitolo 7: *** - 2 giorni ***



Capitolo 1
*** -35 giorni ***


“No, è un vero disastro!Così proprio non va!”

Quella giovane ballerina purtroppo aveva le idee chiare.
Nonostante fosse la più brillante del suo corso ed avesse appena ottenuto il ruolo di protagonista in uno dei più importanti balletti classici, sembrava che tutto il suo talento si fosse dissolto.
Mancava ormai meno di una settimana a Natale e la sera dell’Antivigilia ci sarebbe stata la prima.
Ella non sapeva che cosa fare: aveva studiato e provato per ore e giorni interi, ma quei passi proprio non le stavano in testa. Aveva cominciato a pensare di non essere degna di quel ruolo, che ci fossero compagne di corso più portate di lei e che forse avrebbe fatto meglio a cedere a qualcuna che appariva più motivata di lei. Stanca e delusa, si cambiò ed uscì dalla scuola.

Si incamminò per la solita via: così presa dai suoi pensieri, negli ultimi giorni non aveva nemmeno fatto caso alle luminarie ed agli addobbi festosi di Natale. Mentre si guardava intorno, quasi stupita, le cadde la borsa con il cambio. Ella si chinò per raccoglierla, ma, alzandosi, vide che alla sua destra c’era qualcosa di interessante: una piccola insegna con il disegno di una ballerina. Ma certo, la piccola scuola di periferia!

Al lato dell’insegna c’era una finestrella:si avvicinò ed intravide un gruppo di allegre bambine che ridevano provando i passi e reggendosi fra di loro. C’era qualcosa di speciale in loro, come se si stessero divertendo senza alcun pensiero.

Tutto d’un tratto ella capì cosa non andava: troppo presa dalla precisione, dal tempo, dalla ricerca della perfezione, aveva accantonato la sua antica passione e lo spirito di gioia che l’aveva accompagnata in tutti questi anni.

La mattina dopo si presentò in teatro e non sbagliò un passo; ma già dalla sera prima era sicura che sarebbe andata così.
Ormai sapeva cos’era davvero importante…
 

“A Natale non dubitiamo

Delle nostre capacità,

Perché c’è qualcuno

Che crede in noi…


NOTA AUTORE: Cari lettori,
probabilmente qualcuno di voi mi conosce già per le mie poesie, la mia raccolta di racconti ispirati alle canzoni di Taylor Swift oppure le mie fanfictions su Harry Potter.
Questo è un piccolo esperimento. Ho scritto questi brevi racconti qualche anno fa, "regalandoli" ai miei amici insieme ai doni natalizi. Era un momento in cui per me era molto più semplice credere nella magia del Natale, festa che consideravo la mia preferita e che vivevo senza pensieri e rimpianti.
Non vi nascondo che quest'anno per me sarà una festività piuttosto difficile da vivere, e fatico a trovare lo spirito giusto. Forse è ancora troppo presto... chi lo sa!
In ogni caso, ho deciso di regalare di nuovo questi racconti, e, questa volta, a tutti voi. Spero che vi scaldino il cuore, proprio come è successo a me ritrovandoli.
Grazie per la lettura e l'attenzione!
A presto :-)

 

 

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Capitolo 2
*** - 29 giorni ***


“Vorrei solo un amico!”.


Così diceva quel bambino di otto anni affacciato alla finestra di quella villetta residenziale di periferia. Era figlio unico ed i suoi genitori gli davano tutto ciò di cui egli avesse bisogno, ma era molto chiuso e non trovava facilmente amici, anzi, in questo periodo i bambini che conosceva erano sempre in casa a causa del freddo e, mentre essi si divertivano con i loro fratellini e sorelline, lui, tutto solo, se ne stava sotto l’albero a guardare all’esterno.

All’improvviso venne strappato alle sue fantasticherie da sua madre che lo invitava ad uscire con lei per un giro in centro. Egli si vestì in fretta ed uscì nel freddo e nella neve.
Le strade del centro erano davvero belle, con tutte quelle luci ed i negozi bardati a festa.
Ma, all’angolo di una strada un po’ più buia, egli vide un altro bambino, seduto e ricoperto di stracci. Non era solo, però: con lui c’era il più bel cagnolino che egli avesse mai visto: piccolo, di pelo fulvo, con gli occhi lucenti e le orecchie lunghe. Allora, incuriosito, si avvicinò al bambino e gli cominciò a parlare.

“Hai freddo?”chiese.
“Sì, un po’” rispose quello, “ma soprattutto ho fame”.
Egli allora guardò nelle sue mani: c’era solo qualche dolcetto che aveva comprato per la strada.
Senza la minima esitazione li diede al bambino, che ringraziò e gli chiese: “Qual è invece il tuo desiderio?”
“Vorrei un amico” rispose.
Quegli gli disse: “Non ti preoccupare, presto arriverà”.

Quella sera il bambino, nel suo grande salone, mentre stava per andare in camera sua, si voltò all’improvviso e scorse il piccolo che aveva visto quella mattina con il cagnolino.
Quest'ultimo avanzò e gli disse: “Per la tua bontà d’animo, questo è l’amico che desideravi” e gli diede il cagnolino, che si mise subito a scodinzolare, felice.
Egli si voltò per appoggiare a terra (e lasciar correre felice) il suo dono, ma quando si rivolse verso l'altro bambino per ringraziarlo, notò che era scomparso.
Ma chi era veramente?
Non lo sapeva; sapeva solo che quel piccolo cagnolino l’avrebbe aiutato a non sentirsi solo…


 

“A Natale non possiamo

Sentirci soli,

perché c’è sempre qualcuno

che viene da noi e per noi…”



NOTA AUTORE: Cari lettori,
ecco a voi il secondo di questi racconti. Inizia a mancare meno di un mese a Natale... come va? State già cantando il cd di Michael Bublé a squarciagola?!?
Fatemi avere un parere, se vi va!! A presto :-)

 

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Capitolo 3
*** - 22 giorni ***


“Basta! Adesso ho chiuso con questa storia!”.

Sembrava una decisione definitiva per quella ragazza di diciotto anni, che aveva appena litigato con la sua migliore amica. Continuava a rimuginare sul motivo, e dentro di sé sentiva forti la rabbia ed il rimorso.
Avrebbe voluto allontanarsi, dimenticare quello che era successo, ma non sapeva come fare.

Era rimasta tutto il giorno in casa a riflettere, e non si era nemmeno accorta della neve che, lieve ed intensa, era caduta nel frattempo.
Il paesaggio era proprio bello: bianco, illuminato, con il buio che era calato da poco.
Ella decise dunque di fare una passeggiata per calmarsi.

Appena uscita, vide che sulla finestra accanto a casa sua era stata posta una candela bianca, accesa. Vi si avvicinò e vide che anche nella casa accanto ad essa vi era una candela, e così via, per tutte le abitazioni della strada.
Incuriosita, seguì quella strana scia e, voltato l’angolo, vide che quella serie di candele continuava. Camminando non si accorse che quella lunga strada finiva nella piccola piazza del paese, e scorse con sorpresa il grande albero illuminato ed il piccolo presepe.

Alla sua destra, triste ed infreddolita, non c’era altri che l’amica con cui aveva litigato. Se ne stava seduta con una piccola stella di Natale rossa tra le mani, e, come lei arrivò, la guardò.
La ragazza allora cercò di ricordare com’era avvenuto il litigio, ma aveva come la mente annebbiata, e capiva solo che le dispiaceva moltissimo per quello che era successo. Le bastò guardare l’amica per capire che anche lei pensava lo stesso.
Si avvicinò e le parlò: in pochissimo tempo era tutto tornato come prima…”

 

“La magia del Natale

Può risolvere i problemi

Più difficili…

Basta provarci…”


NOTA AUTORE: Cari lettori, eccoci arrivati a Dicembre! Il conto alla rovescia inizia ad assottigliarsi!
Nel caso questa raccolta di brevi racconti natalizi vi stia comunicando qualcosa, sentitevi liberi di lasciare un commento, anche piccolo piccolo!
Per chi ne avesse la curiosità, vi ricordo che sul mio profilo potete trovare anche altre storie, delle poesie e delle fanfictions a tema Harry Potter :-)
A presto!

 

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Capitolo 4
*** - 17 giorni ***


“Ma quanto è grande questa città?”

Questo sembrava chiedersi quel giovane manager, quel tardo pomeriggio, due settimane prima di Natale.
Era appena uscito dal lavoro; era stata una giornata come le altre, noiosa, piena di commissioni, monotona; pensare sempre e solo al dovere lo aveva stufato.
D’altra parte non aveva altre soddisfazioni nella vita: i suoi genitori erano lontani e nel weekend era così stanco da non avere nemmeno la forza di prendere la macchina ed andare a trovarli, viveva solo ed i suoi pochi amici erano anche più impegnati nel lavoro di lui.
Così quel pomeriggio non gli era restato altro che fare un giro per la bella Roma, che per lui era sempre stata un semplice, grande ufficio.

E così, con il cappotto e la valigetta sottomano, passava in rassegna tutte le meraviglie che aveva trascurato in tanti anni di residenza: Foro Boario, Fori Imperiali, Colosseo, Piazza di Spagna, Piazza del Popolo…
Giunse fino a S. Pietro e lì rimase incantato: c’erano ovunque grandi altoparlanti che diffondevano una nota canzone natalizia.
“Sì…la riconosco!!!” pensò egli tra sé e sé. “La cantavo sempre, da bambino…”
Fece dieci volte il giro della piazza cantando a squarciagola: si sentiva felice, come non era da tanto tempo.

E più cantava più si rendeva conto di aver accantonato tutte le cose belle della vita, tutte le piccole e semplici soddisfazioni, quelle che potevano venire anche dal niente, bastava coglierle.
E fu così che decise di andare dai suoi per Natale e di invitare tutti i suoi amici: ora sapeva di non essere più in grado di stare solo…”

 

“Sotto Natale

Siamo tutti più vicini,

Anche se ci sentiamo persi

In una grande città…”


NOTA AUTORE: Cari lettori, ecco a voi il quarto racconto!
Dal momento che oggi è una giornata in cui tutti i riflettori sono puntati su Roma, ho ritenuto giusto omaggiare questa città. Personalmente ho avuto l'occasione di vederla sotto Natale per ben due volte, e posso confermarvi che si tratta di uno spettacolo magico ed indimenticabile.
Grazie per le letture e per le vostre recensioni, che, come sempre, mi danno la forza di andare avanti.
Il Ponte dell'Immacolata è quasi finito... e la mia voglia di lavorare domani è più o meno sotto le scarpe, ma consoliamoci! Non manca più moltissimo alle feste!
Se vi va, fatevi sentire! Grazie ancora ed a presto :-)

 

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Capitolo 5
*** - 13 giorni ***


“Ma non se ne parla proprio! Stare lì tutta la sera a fingere di divertirmi…per poi fare cosa? Passare il Natale in mezzo ad una folla?!?”

Questi erano i pensieri di quella giovane principessa di quel regno lontano.
Suo padre, il re, aveva decretato che la sera della Vigilia di Natale avrebbe dato un grande ballo in abito di gala.

Naturalmente ella avrebbe dovuto partecipare, ma non ne aveva la minima voglia.
Sapeva come andavano a finire questi censimenti: ore ed ore a vedere una folla ballare senza poter fare niente, perché non è che la danza la facesse impazzire, e senza nemmeno un amico o un conoscente: tutte le persone che sarebbero state invitate avevano almeno 10 anni in più di lei!!!

Tuttavia, come concludeva standosene rintanata nella più piccola delle sue stanze, non aveva scelta: era il suo dovere.
Se almeno, pensava, fosse ancora nel regno quel cavaliere così simpatico, che passava sempre con me il tempo fino ad un paio d’anni fa!
Sapeva che era una speranza vana:egli se n’era dovuto andare perché viveva ancora con i suoi, doveva completare gli studi e dipendeva dai loro spostamenti.

 

La sera di Natale ella mise senza troppa cura il vestito elegante che era stato deciso per lei, si fece porre in capo con esitazione la corona e scese nel salone.
Presto il ballo ebbe inizio e la principessa si stava già annoiando a morte, quando avvertì distintamente, pur fra il frastuono, il cigolio del grande portone. Esso si spalancò e, con grande stupore della principessa, entrò, salutando, il cavaliere la cui presenza ella aveva tanto desiderato.

La principessa gli corse incontro, decisa a chiedergli spiegazioni, ma egli le disse subito: “So che sei sorpresa, ma devi sapere che in questo periodo non studio ed i miei hanno acconsentito a farmi fare un viaggio da solo. Ho avuto uno scambio di lettere con tuo padre, che ha acconsentito ad ospitarmi; io ho insistito perché per te fosse una sorpresa…”

La principessa non sapeva cosa dire: era, forse, troppo contenta. Il cavaliere la invitò dunque a ballare e lei, dimentica del fatto che fosse negata, acconsentì.
Avrebbe passato un Natale più interessante del previsto…

 

“A Natale non esistono

La noia e la malinconia,

E’ un periodo di gioia

E di continua sorpresa…”


Cari lettori, ecco a voi una piccola favola per avvicinarci sempre più al periodo natalizio!
Spero che l'incursione nel mondo delle fiabe vi possa piacere... personalmente, visto il momento dell'anno, non ho resistito!
Grazie infinite per le letture e le recensioni.
Domani sarà S.Lucia... qualcuno delle zone di Bergamo/Cremona la festeggerà?!? Io sono milanese e non ho particolari programmi, ma so che in alcune province italiane è molto sentita! In ogni caso, auguri anche per questa ricorrenza!!
A presto :-)

 

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Capitolo 6
*** -6 giorni ***


“Natale?!?Non è certo roba per me!!!”

Ecco come la pensava quella giovane strega che abitava in una delle più belle ed eleganti metropoli stregonesche di tutta la regione magica.
Non condivideva la passione delle sue amiche streghe per quella festa che tutti chiamavano “Natale”: al suo nome, tutti erano come impazziti, preparando intrugli e pranzi e sporcando tutti i calderoni, producendo con la bacchetta magica getti colorati ed addobbi per abbellire la casa e soprattutto perdendo tempo con la sfera magica per cercare di indovinare che cosa ognuno desiderasse come regalo. Quante inutili sciocchezze!!!
 

Beh, per quanto riguardava lei, non c’erano dubbi su come avrebbe trascorso il Natale: pranzo? Amici?Parenti? Feste? Assolutamente no!!!
Stava lavorando ad una nuova, potentissima pozione, e non si sarebbe certo potuta distrarre da tanto lavoro.
Così, il pomeriggio della Vigilia, era tutta immersa nei suoi pensieri e nel suo daffare, quando sentì il citofono magico del suo appartamento ultimo modello sprigionare la sua canzone preferita.
Questo, lo sapeva bene, poteva significare solo una cosa: la persona che aveva citofonato era a lei molto gradita.
Senza esitazione aprì la porta e si trovò davanti il suo vicino di casa. Rimase allibita: erano secoli che egli le piaceva, ma non si erano mai scambiati nulla più che saluti e formule di cortesia.

“Ciao!” lui disse.
“Lo so che non ci conosciamo molto bene, ma siccome è quasi Natale, beh, ti ho portato un dolce fatto in casa”
“Grazie” disse lei con un filo di voce.
“E poi” continuò lui “se non hai nulla da fare, mi piacerebbe averti a pranzo domani. Ho invitato tutte le tue amiche e mi dispiacerebbe che mancassi tu…”
Ella ci pensò su un attimo, ma invano. Sapeva benissimo che, in fondo, la pozione poteva anche aspettare.
“Ci sarò, non ti preoccupare!” disse infine.

Quando chiuse la porta, si sentì sollevata.
Una volta tanto, il Natale si preannunciava mooolto piacevole…

 

“Lasciamoci conquistare

Dalla magia del Natale,

c’è sempre qualcuno

che lo desidera…”


NOTA AUTORE: Cari lettori, ecco a voi il penultimo racconto di questa piccola raccolta!!
Come notate, il tema scelto è sempre "fantasy". Spero che vi sia piaciuto!
Ricordo di avere scritto questo episodio per un'amica che aveva un atteggiamento particolarmente "da Scrooge"... spero quindi che possa giovare a quelli tra voi che sentono meno lo spirito natalizio!
Personalmente, ho passato la giornata a tavola, a casa di due amici, e mi sembra di aver già fatto il pranzo di Natale :-) :-)
Grazie mille, come sempre, per visualizzazioni e recensioni. Fate sempre in tempo a lasciarmi un parere!
Ci sentiamo prestissimo con l'ultimo aggiornamento, che sarà a tema mooolto natalizio!! A presto :-)

 

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Capitolo 7
*** - 2 giorni ***


“Adesso basta !E’ una fatica inutile.
Caricare, scaricare, passare da una parte all’altra del mondo, tutto in una notte, e per giunta alla mia età!!!
No, ho chiuso con queste ragazzate!”


Queste, incredibile ma vero, erano le parole di Babbo Natale, che ormai si sentiva stanco della sua annuale scorrazzata notturna.
Si sentiva triste ed un po’ deluso: i bambini sembravano essersi dimenticati di lui, gli arrivavano sempre meno letterine e gli sembrava quasi che il Natale avesse perso il valore di una volta e la magia che esso aveva un tempo per i bambini.

Per questo motivo aveva predisposto che i suoi fedeli folletti sbrigassero la pratica nel modo più rapido possibile e che compissero, dunque, il viaggio al posto suo.
Certo, un po’ gli dispiaceva andare in pensione, ma non vedeva altra possibile soluzione: egli non era più un giovinetto e per lui diventava sempre più una fatica.
I folletti, dal canto loro, non comprendevano la sua scelta, ma sapevano bene che, se egli aveva deciso così, non c’era poi molto da fare.

Una sera, Babbo Natale decise di andare dalle sue renne per fare loro un po’ di coccole e calmarle: era a conoscenza del fatto che per loro non sarebbe stato facile venire guidati da qualcun altro.
Era alle scuderie quando, ad un certo punto, una renna, la più giovane ed irrequieta, riuscì a sciogliersi dai lacci e volò via. Babbo Natale, senza esitazione, prese la sua slitta e rincorse la renna per tutti i cieli del mondo.
Ma quanto correva?

Man mano che la seguiva, finì per guardarsi intorno e vide tante cose che lo colpirono.
C'erano bambini che giocavano felici nella neve, che scrivevano letterine, che si addormentavano sotto l’albero; famiglie che si ritrovavano, chiacchieravano davanti al caminetto, preparavano insieme il presepe.

Così Babbo Natale, lungo la strada, non solo riuscì a riprendere la sua renna, ma capì anche che il Natale era rimasto sempre lo stesso; che i bambini lo attendevano; come avrebbe potuto deluderli mancando?

“Presto” disse alle sue renne “a casa!!! Abbiamo molto lavoro da fare!!!”

 

“A Natale non rinunciare

Ai tuoi progetti,

c’è qualcuno che

ti sta aspettando…”


NOTA AUTORE: Ultimo racconto di questa raccolta natalizia!! Chi poteva essere il protagonista, se non Babbo Natale in persona?!?
Cari lettori, l'attesa è finita: domani sarà la Vigilia di Natale. Io sono ufficialmente in vacanza fino al 6 gennaio e non potrei esserne più felice! Anche se quest'anno non è stato molto facile entrare nello spirito, amo molto le feste e ogni dettaglio dell'atmosfera che le pervade.
Come festeggerete il Natale? Sentitevi liberi di scrivermi un commento, e, naturalmente, anche le vostre impressioni su queste storie!



Approfitto di questo spazio per ricordarvi le altre storie sul mio profilo:

- "Tutte le cose portano scritto: più in là" (la mia raccolta di poesie)

- "Io ricomincerei" (Una lettera tra amiche del cuore)

- "Because Taylor inspires life" (raccolta di racconti ispirati ai testi delle canzoni di Taylor Swift)

- "Storyline" (fanfiction su Taylor Swift)

- Le mie fanfiction su Harry Potter: la one-shot "Soldier Side", la raccolta "I sette peccati capitali", le long-fiction "Il cielo ha una porta sola" e "10 storie per Fred ed Hermione".

Se il mio stile di scrittura vi ha incuriosito, fate un salto!

Vi auguro di trascorrere un lieto Natale e delle splendide feste.
Grazie ancora di tutto. A presto :-)


 

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