Without limits

di Duodoppioteam99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Il duo doppioteam ***
Capitolo 3: *** Ideali vs Verità ***
Capitolo 4: *** Leggenda ***
Capitolo 5: *** Da Levantopoli con furore! ***
Capitolo 6: *** Finalmente se magna! ***
Capitolo 7: *** Perché non ...? ***
Capitolo 8: *** Dolce vendetta (Quando ce vò, ce vò) ***
Capitolo 9: *** Incontri e scontri al cantiere ***
Capitolo 10: *** Come incominciai a odiare i Kyogre... ***
Capitolo 11: *** L'arrivo in città ***
Capitolo 12: *** La bellezza del deserto ***
Capitolo 13: *** Quiete di nome ma non di fatto ***
Capitolo 14: *** Incontro-scontro sotterraneo col Team Rocket ***
Capitolo 15: *** Il re delle fiamme ***
Capitolo 16: *** Casa dolce casa...ma anche no. ***
Capitolo 17: *** N e...un fratello? ***
Capitolo 18: *** Un ciuffo di piume ***
Capitolo 19: *** Follie sul ponte Meraviglie ***
Capitolo 20: *** AHI AHI AHI CHE MALE! ***
Capitolo 21: *** Il risveglio delle Leggende ***
Capitolo 22: *** Chi dorme piglia solo magikarp ***
Capitolo 23: *** Fuoco & Fulmine ***
Capitolo 24: *** Abbi paura ***
Capitolo 25: *** Power ***
Capitolo 26: *** Forza in ciò che rimane ***
Capitolo 27: *** Nothing left to say now ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo 
~ Michy ~

             ...Quando gli eroi diventano tre...

Il castello di N. 
Grande , maestoso ... A volte inquietante. Dipende da che angolazione lo si guarda. 
Il ' principe ' era in fondo alla sala del trono. Di spalle . Le braccia incrociate al petto. Aspettava... 

Chi stava aspettando ? Me , o la mia compagna ? 

Bhe , mi sembra logico quale sia la risposta da me preferita.  
Decisa , abbassai la visiera del cappellino rosa ( io odio questo colore , ma i negozi qui a Unima scarseggiano in fatto di fantasia ) e mi avvicinai. 

Sapevo che oggi si sarebbe risvegliato il Pokemon leggendario che le genti bramano dalla notte dei tempi.
Io e la mia socia possiedevamo lo scurolite , mentre N , il chiarolite.

Non feci in tempo a fare un passo che lui si voltò e mi guardò. Gli occhi cristallini puntati verso di me. Riuscì  a malapena  a non svenire. Insomma , N non era poi così male come ragazzo.
( Emily : ti devo portare un secchio per la bava ? Michy : no grazie. ) 

< finalmente , ti stavo aspettando. > disse senza preavviso. 


CONTINUA ...

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Capitolo 2
*** Il duo doppioteam ***


Capitolo 1 - Il duo Doppioteam

Emily's POV

CIAO BELLINI!
Sono la socia-asciuga bava di cui avete sentito parlare prima!!!
No, seriamente, Michy ogni volta che anche solo pensa a quell'incontro tra un po' sviene. Anzi, è svenuta, quindi eccomi qua!
Tranquilli, io non applico la matematica ai cappellini. In fatto di moda sono negata, perciò di solito o chiedo a Michy oppure metto la prima cosa che capita (molto più spesso).
Quel giorno però ero vestita esattamente uguale a lei. Questo faceva parte del PIANO MALVAGIO (Muahahahahahah!).
Comunque, eravamo più che mai vicine a coronare il nostro scopo. C'era voluto parecchio ingegno e fortuna: per arrivare a N avevamo dovuto compiere missioni di tutti i tipi, dallo sconfiggere  tizi invasati vestiti da marziani al collaborare con il donnaiolo campione della lega di Unima (almeno non era un pedofilo. Forse.)
E di tanto in tanto ci scambiavamo, di modo che una potesse occuparsi degli affari (vi starete chiedendo quali....beh fatevi i fatti vostri XD roba top secret) mentre l'altra continuava la commedia.
Io e Michy dopotutto siamo tanto simili da essere scambiate per gemelle; stato di cose molto utile in caso di esami universitari o missioni mortali (non che una possibilità escluda l'altra).
Dunque tutto era filato liscio,  nessuno si era accorto di niente eccetto forse...
di lui non voglio parlare ora.
Finalmente eravamo riuscite ad ottenere lo Scurolite e il momento di scoprire le carte era arrivato.
Io osservavo Michy avanzare verso N da dietro un pilastro, inosservata grazie all'aiuto del mio fidato Mothim, che conosce Camuffamento.
Si vedeva da lontano che era perdutamente innamorata: soprattutto quando al sentire la voce di N quasi inciampò nel tappeto.
Abbastanza comprensibile: N, ma devi proprio mettere tappeti e arazzi dappertutto? Non c'era un angolo di pavimento libero e quei tappeti sanno essere alquanto letali.
A questo punto Michy vi saprebbe dire parola per parola quello che disse. Beh, io non gli ho proprio prestato attenzione ahahah quindi saltiamo la parte in cui N mette in piedi un sacco di ciance sull'importanza degli ideali, della verità, dei pokemon usati come schiavi dagli umani e Bla Bla Bla e passiamo a quando liberò Reshiram dal chiarolite.
Devo ammettere che a quel punto persino io rimasi impressionata.
Non si vede tutti i giorni la resurrezione di un pokemon leggendario dopotutto. N adagiò la sua pietra sul palmo della mano, e alzò il braccio. Il chiarolite si staccò da lui e fluttuando si alzò sempre più in alto, come un drifloon sfuggito dalla presa di un bambino.
Si illuminò: era accecante, ma sia io che Michy ci costringemmo a guardare la pietra ingrandirsi fino a diventare più o meno grande come la pancia del mio Wailord....

WAAAAAAAIIIII-LOOOOOOORD  AAAAAAAaaaaah *colluttazione, fischio orribile del microfono, voce soffocata* Ok, ok il mio Wailord ci tiene a precisare che la sua pancia è molto più grossa di Reshiram. Va bene così, Beachvolley?

In un lampo di luce ancora più intensa apparve Reshiram. Sembrava irradiare luce lui stesso: era di un bianco più candido della neve. Aprí i penetranti occhi blu e si erse sulle due zampe, aprendo le ali maestose.
Rimasi incantata. Aveva un che di angelico, divino. Compresi per quale motivo dagli antichi popoli era venerato come un dio.
Abbastanza esaltato, N declamò "È arrivato il momento decisivo! Mostrami quanto sono forti i tuoi ideali!"
Facile fare il fico quando hai un mostro enorme a coprirti le spalle, eh Natural?

Piccola digressione: va bene che i nostri scopi principali erano diversi da ciò che tutti si aspettavano, ma in fondo anche noi avevamo combattuto senza sosta per i nostri ideali.
E tra di essi vi era anche che esseri umani e Pokemon potessero continuare a vivere insieme, anche se per motivi diversi.
Quali erano i miei motivi? Principalmente due:
1 - spaccare la faccia a un po' di gente senza finire nei guai
2 - essere acclamata come la salvatrice del mondo da....tutto il mondo, ovvio.
Sono una tipa semplice da capire. E poi, seriamente, non potevo lasciare il mondo nelle mani del Team Plasmon. Povero mondo. Poveri anche voi che state leggendo.
Michy penso lo facesse soprattutto per amore invece. Per N, sì, ma anche per i suoi pokemon.
Ideali un po' diversi, stessa forte convinzione. Per questo abbiamo potuto entrambe evocare Zekrom suppongo.

Al richiamo di N Michy, con molta prontezza di spirito, rispose: - Ti dimostrerò che la forza dei miei ideali è più forte di quella dei tuoi. Ma sappi che non sono l'unica a condividerli. Non sarei riuscita ad arrivare fin qui senza l'aiuto della mia socia!-
Io ritirai Mothim e il camuffamento si ruppe: saltai fuori da dietro il pilastro, mi piazzai proprio davanti ad N e urlai BUUUUUUUH!
N cacciò un urlo e fece un salto indietro, preso di sorpresa.
Scherzo vecchio, ma funziona sempre e non ho saputo resistere XD
Mentre io ridevo come una matta e Michy mi scoccava un occhiata risentita ( non era proprio programmato che spaventassi N ma vabbè), N continuava a spostare lo sguardo da me a Michy e viceversa, palesemente confuso.
"PERCHÈ NOI SIAMO IL DUO DOPPIOTEAM!!!!" Gridai e raggiunsi la mia cara amica, compagna di tante avventure. Ci scambiammo uno sguardo d'intesa e...                                                                                              
...e iniziò il nostro fantastico motto completo di stacchetto molto sexy:
"Proteggeremo il mondo dalla devastazione!"
"Convertiremo tutti i popoli alla nostra convinzione"
"Denunceremo i mali della verità e e del Team Plasma!"
"Estenderemo il nostro potere fino alle stelle, e anche più in là!"
"Io sono Michy"
"E io sono Emily"
"Duo doppioteam, pronte a lottare per i nostri ideali"
"Arrenditi subito N, o preparati a combattere e soffrire!"
*il mio Charizard cromatico esce dalla pokeball: Charizaaaard!*
*Samurott esce dalla pokeball: Samuroooot!*
Tutto coronato dall'Acquapatto+Fuocopatto di Samurott e Charizard, culminante in un arcobaleno con tanto di scintille multicolori!

Non so se riuscite ad immaginarvi la scena della nostra miticità, è quasi impossibile da rendere a parole. Ho fatto del mio meglio.
Michy tirò fuori la scurolite. Al nostro tocco congiunto anche questa si illuminò e incominciò a ingrandire. La pietra si trasformò in uno dei pokemon più....come definirlo....vorace? Non era maestoso quanto Reshiram, la sua controparte, ma emanava un aura di potere e cruda violenza di cui il drago bianco era privo.
Se Reshiram era rispettato per il suo aspetto etereo e regale, lui senza dubbio a causa dei suoi denti aguzzi.
Era alto almeno 5 metri. So bene che il pokedex dice 2,9 metri ma io lo conosco e sono esattamente 5,3 metri fidatevi.
Color dell'ebano, gli occhi rosso sangue puntati su di noi, crepitante di elettricità repressa: sembrava una tempesta lui stesso, in entrambi i sensi.
Nonostante dopo tante avventure pensassi di essere abituata a fare questo genere di incontri, sarei probabilmente scappata a gambe levate se non fosse stato dalla nostra parte.
Adesso lascio la parola  a Michy, che è rivenuta da tempo ma è troppo educata per dire che adesso tocca a lei. È molto più brava di me a raccontare quella parte perchè una volta iniziata la lotta io ero molto COLPISCI, AZZANNA, SCHIVA, STRISCIA, STRITOLAAAA !!!!!!!!
Insomma avete capito. Auguratevi di non trovarmi mai come avversaria.

                                                                                                           ********

Angolo dell'autrice:
CIAO BELLINI!
Ebbene sì, come avrete ormai capito, questa è una storia raccontata a 4 mani. Siamo io e la mia amica Michy (Noooo ma và).
Qualche parola su di me... "Non ho nessuna intenzione di dirvi cosa mi piace e cosa non mi piace, e non avrebbe alcun senso parlare dei miei sogni. In quanto agli hobby, ne ho diversi"
...
Già, lettrice di manga confirmed XD. E gioco a pokèmon in competitivo, quando ho tempo.
Siamo scrittrici in erba, e questa è la nostra prima pubblicazione.
È strutturata come la trascrizione di una registrazione.
Spero che vi piacerà o che se non altro vi strapperà qualche risata ;3
Dunque al prossimo capitolo! E mi raccomando, recensite e diteci cosa ne pensate!
Contiamo su di voi per migliorare.
Bye, per ora!

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Capitolo 3
*** Ideali vs Verità ***


Capitols 3 : Ideali vs Verità

Michy 's POV

I due pokemon erano schierati uno difronte all'altro in tutta la loro maestosità. 
Dalla parte del campo di N spiccava il bianco reshiram , con le ali protese verso l'esterno pronto per avviare il combattimento con la sua controparte. 
Quest'ultima era schierata davanti a noi in attesa di un nostro comando. I suoi occhi iniettati di sangue parevano guardare ora noi , ora N , ora reshiram.

C'era talmente tanta tensione che si sarebbe potuta tagliare con il coltello. Tensione che fu prontamente spezzata dal suono (figo *_*) della voce di N.



Subito dopo queste parole reshiram emise un acuto stridio...
Inutile dire che ci tappammo le orecchie . 
Io e Emily ci guardammo negli occhi e fu li che capimmo : per vincere conto N e raggiungere il nostro tremendo scopo ( Muahahhahahah)  dovevamo guidare zekrom insieme ( cosa non molto facile dato che di solito non siamo d'accordo su niente...apparte sul tipo di pizza....come si fa a non essere d'accordo su una cosa del genere?). 

Questa difficoltà infatti si presentò già nel primo turno di lotta... Quando sia io che Emily ordinammo contemporaneamente  a zekrom di eseguire due mosse diverse. ( fantastico...partiamo bene eh ).
 Anche zekrom ci lanciò uno sguardo accusatore... Perciò non ubbidì a nessuno dei nostri due comandi.
N non si lasciò scappare questo errore e gridò a  reshiram di usare incrofiamma. La mossa andò a segno e zekrom barcollò emettendo grida. 

< non riuscirete mai a controllare un pokemon di quel calibro se non imparate ad agire insieme>. Disse N quasi beffardo. ( Emily : PALLONE GONFIATO!!! Michy : taci XD) 

A quel punto sia io che la mia compagna ci scambiammo di nuovo uno sguardo di intesa (che fosse la volta buona? ) ...

< allora io scelgo sasso > dissi io.

< io prenderò la carta allora> ribattè Emily 

< BIM BUM BAM !!! > urlammo all'unisono. 

Non seppi bene dire di chi era la faccia più scandalizzata , se quella di N che ormai aveva incollato alla sua faccia la sua mano dopo un sonoro *SPALT*  o quella di reshiram.  Zekrom ci fissava con uno sguardo assassino. Chiuse gli occhi e fu li che sentimmo la sua voce : 

< solo se combatterete insieme e unirete le vostre anime e i vostri cuori riuscirete a raggiungere i vostri nobili scopi ( eh eh eh .... Povero illuso)>. 

Ok... Forse e dico forse... Questa era la volta buona. 
 Ci scambiammo NUOVAMENTE uno sguardo e INSIEME esclamammo: < ZEKROM USA INCROTUONO !! >

Una grande sfera di pura energia fluttuò per qualche secondo sopra le nostre teste per poi andare a scagliarsi contro reshiram. Sembrava che N fosse sorpreso. Subito rispose all'attacco con lanciafiamme...  Fortunatamente non fecero grande effetto.
Nuovamente io e Emily indicammo insieme di scagliare contro una mossa che avrebbe mandato l'avversario KO... Dragopulsar!

Questa venne  perfettamente eseguita da zekrom con una velocità tale da non permettere a reshiram di difendersi. 
Il pokemon delle verità  era stato sconfitto....



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Capitolo 4
*** Leggenda ***


Capitolo 4

Avevamo vintooooo!!!!  Mi misi a ballare (leggi: saltellare su e giù) per la sala, ma Michy aggrottò la fronte e mi fermò :-Aspetta, non è ancora finita-
Riportai i piedi per terra. Non era ancora finita effettivamente. N stava parlando:
-Sconfitti...io e Reshiram, sconfitti... Gli ideali che hanno guidato la vostra lotta sono più forti dei miei;
Zekrom e Reshiram. Hanno entrambi scelto il proprio eroe. O meglio, eroi- ci guardò -Non avevo considerato tale possibilità: tre eroi nella stessa epoca! Una parte persegue gli ideali e l'altra la verità.
Cha abbiano tutti ragione?
Non capisco. Come fanno due sistemi di pensiero opposti a non annullarsi a vicenda?-
Non potei trattenermi- Per costruire un mondo in cui esseri umani e pokemon vivano in armonia, è necessario saper accettare anche le idee degli altri. Non puoi pretendere che tutti condividano il tuo punto di vista e seguano i tuoi ordini solo perchè schiocchi le dita-
Michy  posò una mano sul mio braccio, interrompendomi - Quello che intende dire Emily è che il mondo è grande, e vi sono tanti diversi ideali tanto quanto la sua vastità. Sono sicura che se tutti riuscissero a collaborare unendo le proprie forze nella ricerca del modo giusto per creare un mondo prospero e felice, allora  riusciremmo nel nostro intento-
Non so da dove ci venissero quelle parole. Forse durante questa avventura effettivamente eravamo cambiate, e avevamo imparato una cosa importante.
N sembrò pensarci su un attimo, poi ci sorrise. Anzi, sorrise a Michy per la verità. Oh-oh. Sperai solo che la mia socia non si dimenticasse del nostro principale obbiettivo.
Il capellone fece per dire qualcosa,  forse un altro dei suoi discorsi filosofici, o forse per dire che aveva fame e chiederci se ci andava di andare  a mangiare un Conostropoli (Magari!)
Non lo sapremo mai, perchè a quel punto arrivò il rompiscatole invasato delle serata. Olè, si faccia avanti quel pagliaccio!                        Di gran carriera entrò Gechis, coperto col solito mantello da stregone vodoo (che probabilmente non lavava mai perchè puzzava) e con tanto di quella specie di monocolo rosso, non so bene se l'ha rubato ad un Saiyan oppure è un Duel Gheiser. In ogni caso ha sbagliato completamente saga.
-Non posso credere a quello che ho appena sentito! Non sei degno di portare il nome degli Harmonia!-  "E vai che parte con la predica adesso."  Pensai tra me e me, esasperata.
-Che figlio smidollato!- continuò. Non me lo sto inventando, gli ha dato proprio dello smidollato.  Piano con le parole! È pur sempre tuo figlio! Ah, già, dimenticavo, sei lo stesso che lo ha plagiato sin da piccolo mandandolo a vivere con i pokemon maltrattati!
E, quel che è peggio, costringendolo a non tagliarsi i capelli così che potesse fare Shish e far svenire tutte le ragazze che lo circondano!!! Questo è sfruttamento gente!
Penso proprio che michy la pensasse come me, perchè dovetti trattenerla altrimenti sarebbe andata a dare un pugno in faccia al suo futuro suocero (*SE LO SAREBBE MERITATO!!! Ehi aspetta, futuro che??* *ehm, continuiamo con la storia*)
-Tra poco lo faremo nero e bianco- le assicurai, e lei smise di cercare di farmi un Ippon-seoi-nage (Un consiglio: mai insultare N davanti a lei. Risveglia il suo istinto omicida).
Intanto quello continuava a ciarlare - Ho inculcato in N la sete di verità e risvegliato  il pokemon leggendario per dare potere al mio team plasma!-
Quello doveva esere il momento in cui il malvagio capo del team diabolico spiegava i suoi veri piani.          
-Tutto per arrivare a  tenere in scacco la gente con la forza della paura. E fino a qui, N ha fatto un buon lavoro.-
Caspita, mi sembrava di stare in  uno di quei vecchi film...
Ma tu- alzò la voce rivolgendosi ad N- hai preteso una lotta tra i prescelti dai pokemon leggendari per difendere le tue idee e scoprire chi di voi due fosse il vero eroe.
E ti sei fatto sconfiggere da delle semplici allenatrici! Questo proprio non posso perdonartelo!
Sei uno smidollato buono a nulla,- ok, quando arriviamo alla parte in cui N si stufa e lo picchia??- che non sa fare altro che giocare con i pokemon.- Purtroppo N più che avere voglia picchiarlo adesso sembrava scosso, e si limitava a guardare suo padre con un' espressione ferita.
-E voi due- a quel punto non so cosa fermasse anche me dal prenderlo a pugni- La vostra intrusione non cambierà le cose! Io dominerò il mondo! Sarò il burattinaio della gente ignorante! Tutti mi daranno ascolto! MUAHAHAHAH- sì, ma stai calmo.
- E perchè tutto ciò avvenga quel figo di mio figlio deve rimanere il sovrano del Team Plasma! E ora che conoscete i miei piani dovrò sbarazzarmi di voi!- L'amore che nutriva nei nostri confronti era reciproco. Tirò fuori la prima pokeball. Stava per lanciarla, quando qualcosa dietro di noi attirò la sua attenzione.
Con tutto il casino che si era creato tra Pokémon leggendari e tizi esaltati mi ero quasi dimenticata di chi era rimasto indietro per permetterci di fermare N. Quasi. Komor entrò nella sala.

Komor mi è sempre piaciuto. Ormai lo conosco da tanto tempo che è diventato molto più di un semplice compagno di viaggio. Ricordo ancora il nostro primo incontro, o sarebbe più corretto dire il nostro primo scontro.
È capitato nel Bosco Girandola. A quel tempo io e Michy avevamo sentito da poco parlare del Team Plasma, un associazione criminale che incominciava a reclutare parecchi seguaci, e avevamo assistito per caso ad un discorso di N sugli ideali. Inutile dire che fu da quel momento che la mia socia si innamorò perdutamente di quel ragazzo e incominciammo a pensare a come rapirlo.
Comunque, giravo per il bosco allenando i miei nuovi compagni di viaggio: Sei, la mia Kirlia, da poco unitasi a noi ma molto combattiva; Castigo, a quel tempo un Charmeleon cromatico, così chiamato perchè è il castigo di chi si mette contro di me; e l'immancabile e insostituibile Fìrnen ovviamente, appena evoluto in Servine.
Appena i nostri sguardi si incrociarono mettemmo in atto la regola non scritta di tutti gli allenatori: iniziò la sfida.
Lottare con lui era diverso dal solito però: mi colpì la sua determinazione. Il modo in cui spronava i suoi pokèmon a dare il massimo, e allo stesso tempo della fiducia che loro riponevano in lui era unico. E i suoi occhi. Un attimo prima quieti e riflessivi pensando alla strategia da usare e un attimo dopo di un blu tempesta, spronando i propri pokèmon ad attaccare.
Alla fine vinsi io la lotta,  ma Komor non sembrò per nulla scoraggiato. Anzi, mi propose subito di fare una rivincita prima o poi. Io accettai. Chiacchierammo un po' del più e del meno, parlando anche del team Plasma, e concordammo sul fatto che erano un mucchio di buffoni ma stavano diventando pericolosi. Anche lui aveva sentito un discorso sugli ideali di N.
Lui era uno che sapeva quello che voleva: mi spiegò che da sempre il suo ideale era stato quello di diventare forte, tanto da vincere un giorno la lega. E magari fermare il team Plasmon, come scherzosqmente lo chiamava lui.
Mi chiese quale fosse il mio ideale, e allora gli risposi che anche io puntavo a diventare forte, e a realizzare gli obiettivi che mi ponevo di volta in volta, rimanendo sul vago.
Comunque una cosa era certa: per entrambi i pokemon erano di fondamentale importanza. Così mi chiese a bruciapelo se volevo unirmi a lui e alla sua amica Belle, che con l'aiuto di molti degli allenatori più potenti di Unima volevano fermare il Team Plasma. Era l'occasione migliore per avvicinarsi a N, e l'idea mi elettrizzava, quindi accettai.
E così iniziò tutto. Ma nel corso del viaggio mi ero affezionata a lui molto più di quello che avevo programmato. Lo ammiravo per quanto era cresciuto, per l'allenatore che era diventato. Ma questo affetto aveva un sapore agrodolce, perchè comunque gli avevo dovuto tenere nascosta la mia vera identità.

Adesso che avanzava sicuro di sè nella sala del trono ebbi paura, paura che non si fidasse più di me e che il legame che tanto faticosamente avevamo costruito andasse in frantumi. Ma prima o poi doveva succedere, mi dissi. Così non potei fare altro che aspettare che arrivasse più vicino.
Appena ci raggiunse, ci guardò sorpreso. - Che succede?- chiese subito -Sono appena riuscito a liberarmi delle ultime reclute. E tu- si rivolse a Gechis - Ti ho sentito urlare il tuo piano ai quattro venti! Sapevamo tutti che c'eri dietro tu a tutte queste manifestazioni senza senso! Adesso io e Emily ti daremo una bella lezione! Vero, E...ma perchè il tuo Zoroark ha preso le tue sembianze?
Evidentemente pensava che il fenomeno delle due persone fosse dovuto allo Zoroark di Michy.
Michy mi guardò: E adesso?
La verità, pensai. Nonostante avessimo sconfitto il pokemon verità, il valore che incarnava rimaneva intatto e necessario purtroppo.
-Non è il mio Zoroark- rivelai- Anzi, lo Zoroark non è neanche mio. È di Michy- e la indicai con la mano. -Siamo sempre state due. Uguali ma diverse.
Mi aspettavo che sul suo volto comparisse stupore, o meraviglia.
Invece i suoi occhi blu brillarono di comprensione la sua voce suonò rassegnata -Lo sapevo.
Questo spiega un sacco di cose. Da tempo immaginavo stesse succedendo qualcosa ma...non ho mai chiesto nulla perchè mi sono detto che saresti stata tu a parlarmene quando ti saresti fidata abbastanza. E invece quel momento sembrava non arrivare mai-
Il senso di colpa mi gravava sulle spalle come un dolore fisico -Non volevo ingannarti,- tentai di spiegare- ma era necessario. Mi dispiace- Di colpo tutti i motivi che prima mi sembravano validi adesso erano come polvere nel vento.
-Ma era necessario? Per quale motivo era necessario?- l'espressione di Komor non mi piaceva. Non era triste, ma neanche arrabbiata. Speravo di sbagliarmi, ma sembrava tradita. Sentii male al cuore.  Ma ormai ero andata troppo avanti per tornare indietro.
-Forza Michy. La nostra recita è arrivata all'atto finale. Pronta ancora una volta a scrivere la parola fine?-
Michy per tutto il tempo mi aveva guardato preoccupata, ma appena pronunciai queste parole annuì.
Al nostro richiamo tutti i nostri pokemon saltarono fuori dalle pokèball , e uno dopo l'altro si disposero in formazione d'attacco: Castigo, il mio Charizard e Samurott, l'infallibile starter di Michy, si disposero davanti a tutti guidando l'attacco.
I loro beta erano Fìrnen, il mio serperior, e Cobi, il Cobalion di Michy.
Come centrali c'erano lo Zoroark di Miki, che per confondere gli avversari come al solito aveva preso le sembianze del suo compagno, il mio Gardevoir.
I difensori nelle retrovie erano Beachvolley, il mio enorme Wailord ( che occupava forse un po' troppo spazio ma è l'unico capace di tener testa da solo  a un leggendario), e il Kyurem di Michy (quella di Kyurem è una storia interessante, prima o poi spero che michy ve la racconterà).
Infine gli esterni erano Krookodile, Mothim, Lucario e il Serperior di michy.
Questa disposizione era stata molto meditata da noi del duo Doppioteam. Letale ed esplosiva.
Inutile dire che quando Gechis schierò i suoi pokemon quelli non avevano speranze, se non per i numeri perchè si vedeva palesemente che non erano allenati nella lotta in sestuplo. Che in effetti forse neanche esiste ahahah
In verità era molto difficile controllare la formazione, troppi pokemon in una volta in campo. Era praticamente impossibile. Ma fatemelo dire, noi può. E poi di solito la paura scatenata dall'apparizione di una cosa simile faceva metà dell'opera.
Anche questa volta andò così. Via con le mosse di stato per prima cosa! Castigo con fuocofatuo, Mothim con paralizzante, Krookodile bullo, Beachvolley protezione, Kyurem geloraggio (spesso congelando gli avversari), Gardevoir con Ipnosi, insomma
tutti i nostri pokemon abili a paralizzare, scottare, confondere, congelare entrarono in azione.
Dopo il primo turno, gli altri pokemon erano già inabili a combattere praticamente. Così ci ritrovammo la via libera.
La faccia di Gechis era impagabile, così come anche quella di N. -Come è possibile??? Voi non potete rovinare i miei piani!!!-
-E invece noi può! Potenzaaa!-Urlò Michy. "Potenza" era un segnale concordato. Zoroark e Mothim si staccarono dal gruppo.
Il primo usò stordiraggio mentre il secondo Ronzio. I nostri avversari si portarono le mani alle orecchie.
Gechis a quel punto penso che perse completamente la testa. Prese a correre verso di noi e urlò "NOOOO". E sarebbe stata già così una fine memorabile. Invece inciampò in una piega del tappeto (Ricordate? L'avevo detto che erano letali eheh), si sbilanciò e volò letteralmente giù dalla torre, dritto dentro una delle crepe che si erano formate sulla parete durante lo scontro dei leggendari.
Poveraccio, fu un bel volo. Ma ben gli sta. Così impara a sfruttare la figaggine altrui. Sperai di non vederlo più e che questa fosse la fine di Gechis il saggio che di saggio aveva ben poco.
N era ancora stordito, e continuava a ripetere "OhmioZekromOhmioZekrom". Giusto, che fine aveva fatto Zekrom?
Diedi l'ultimo ordine:-Mothim, usa millebave!- e Mothim con molta delicatezza imbavagliò e legò il salame di nome N.
Ritirammo i Pokemon. Erano stati tutti grandiosi.
Zekrom ci guardava dall'alto. Parlò: -Per Arceus il magnifico, in tutti i miei lunghi anni di vita non ho mai visto nulla del genere. -
Per un attimo ebbi paura che si sarebbe arrabbiato a causa dei nostri "Nobili scopi".
Invece continuò :- Nonostante tutto, avete seguito i vostri ideali fino all'ultimo- Ma a quale prezzo? Pensai, l'immgine di Komor che mi guardava tradito davanti agli occhi  - Spero solo abbiate compreso che la ragione non sta mai da una parte sola. Capita a volte di non comprendersi, ma solo insieme si può trovare una soluzione. Vi auguro di riuscire a realizzare i vostri sogni e i vostri ideali- e incominciò a rimpicciolire.
Un lampo di luce, e ai nostri piedi rotolò lo scurolite. Michy lo ripose nella borsa insime al chiarolite di N.
A volte la borsa di Michy mi sembra la borsa di Mary Poppins. -Chiamo Arceus?
Mi chiese Michy. Io annuii. Ma prima di andare c'era un ultima cosa da fare.
Komor era in fondo alla sala. Era stato abbastanza furbo da stare lontano dalla battaglia, così apparentemente non era confuso.
Mi avvicinai a lui - Mi dispiace, amico mio, non posso darti spiegazioni come vorrei in questo momento. Dobbiamo scappare prima che arrivi la polizia internazionale.-
-Ma che  ci volete fare con N?- mi chiese, ancora scosso.
-È una lunga storia- gli risposi. Sentivo già abbaiare gli Stoutland in lontananza.
-Dimmi solo una cosa prima di andare. E rispondimi sinceramente- disse lui
-Dimmi-
-In tutto questo gioco di maschere , la nostra amicizia ha avuto qualche valore per te? O anche quella era una maschera?-
Mi affrettai a scuotere la testa -Mi sei piaciuto fin dall'inizio. Sei la persona di cui mi fido di più. E spero che tutto quello che è successo non abbia cambiato nulla tra di noi-
Lui incurvò leggermente gli angoli della bocca. Non si può dire che sorrise, ma quasi. - Per me è la stessa cosa-
-Emily, sento gli Stoutland, dobbiamo andare!- mi chiamò Michy.
-Ci rivedremo presto. Ti verrò  a trovare il prima possibile -
-A presto, Emily- Ero così sollevata che Komor non mi odiasse che mi sentivo leggera come un masquerain.
Mi voltai e corsi dalla mia socia, amica, compagna di squadra. Lei suonò il flauto Cielo, richiamando niente meno che Arceus in persona.
Caricammo N sul suo dorso e salimmo a nostra volta. Arceus si alzò in volo

                                                                                                           ************

Angolo dell'autrice
Ciao BELLINI! Allora, come butta?
Qui le cose incominciano a farsi interessanti!
Il rapimento di N-salame in groppa ad Arceus (ok forse ho esagerato...naaaaaah non è vero, ancora non mi conoscete), Gechis che vola giù dalla torre, la lotta in sestuplo (se non esiste...si inventa XD), e KOMOR!!!!
Lui è un personaggio interessante. Vedremo, ma sono sicura che avrà una parte importante nella nostra storia.
Belli, fatevi sentire! V
Siete vivi? Avete fame?
Dai, basta che scriviate qualcosa. Giusto per sapere se ha senso continuare a pubblicare.
Bye!

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Capitolo 5
*** Da Levantopoli con furore! ***


CAPITOLO 5 : Da Levantopoli con furore! 

MICHY'S POV 

Era fatta... 
I due pokemon più potenti di Unima erano dalla nostra parte... O meglio...quasi. Diciamo che come lo sarebbe stato N , lo sarebbe stato anche reshiram. Anche contro voglia se necessario. ( sei condannato N u.u , rassegnati ). 

Ci stavamo dirigendo verso Levantopoli, città non molto affollata a quell'ora della sera. Meglio... Così nessuno avrebbe notato il leggendario. 
Il viaggio non fu lungo... Arceus era veloce e rapido , per questo dovevamo cercare di tenerci ben salde sul suo dorso... Per qualche attimo pensai  che Emily volesse buttare Giù N. ( provaci e sei spacciata cara ahahahah) .
Atterrammo più vicino possibile al ristorante di Chicco , Spighetto e Maisello... I tre fratelli più famosi di Unima.


Ringraziammo Arceus del passaggio e quest'ultimo sparì nel cielo , oggi coronato da qualche nuvola scura...  
Ormai non avevamo più alle calcagna gli agenti e i loro stoutland... Bene , così potevamo agire indisturbate.


domandò Emily. 

< è per di qua, ...
Chi lo prende in spalla lui? > indicai N. 

< io non ci penso neanche! >  gli lanciò uno sguardo malvagio. 

< ehi ehi... Piano con gli sguardi. Di qualunque tipo siano>. 

< ok > fece una smorfia < lo buttiamo su un pokemon?> .

< ... >  

< mettiamo?> ribadì.

< ... > 

< ADAGIAMO ?? > provò.

< ok , così va mooolto meglio > squittì.

< bah > *faccia sconsolata* 

< samurott ... Vieni qui a darci una mano!> 


Con un piccolo lampo, l'azzurro 'animale' si presentò. Appena gli indicai N tramortito il pokemon mi guardò male... Ma essendo mio fidato amico e compagno acconsentì all'ignobile compito. 

Con fatica lo ADAGIAMMO sul dorso del pokemon e partimmo alla volta del ristorante . Riuscimmo a ripararci al suo interno appena in tempo per non beccarci il diluvio universale preannunciato da lampi e fulmini. 

Appena entrate venimmo accolti da Spighetto. Notò subito N e ( saltando i convenevoli ) ci accompagnò in una stanza dove farlo riposare e riprendere. 

Ora sorgevano dei dubbi...

Per prima cosa: 
Quando si sarebbe ripreso N? Questo non potevano saperlo e quindi decidemmo di lasciarlo in camera fino a che non si sarebbe svegliato completamente...

< E se la bella addormentata  si sveglia mentre noi non ci siamo? > domandò Emily.

< serve una vittima sacrificabile che resti qui insieme a lui e ci avvisi in caso di risveglio o fuga ...> ragionai 
<... Zoroark! Massi me lo aveva dato lui in custodia dopotutto, farci due  chiacchiere quando si sveglierà non farà male a nessuno dei due >.

< se lo dici tu ... >

Zoroark fu felice di fare la guardia al suo ex proprietario. Almeno qualcuno mi appoggia. 
Emily uscì dalla stanza. Dopo averlo ficcato nel letto e rimboccato le coperte la seguii. 

mi disse Emily una volta fuori. 

< che cosa mangiamo? > domandai. 

< bho, caspita ci sono 3 grandi chef in cucina... Combineranno qualcosa no?  > considerò.

< ...ok...>

< bene , ora ... *Missione trova cibo* inizia>. 

Ci demmo il cinque e ci dirigemmo nella sala pranzo da cui proveniva un soave profumo (XD).

Intanto che ci allontanavamo nel buio corridoio, non avevamo fatto caso ad un' ombra dietro ad un grande pilastro che ci osservava quatta quatta...   

INTANTO A SOFFIOLIEVE...

< KOMOR SEI TORNATO !! COME STAI ?? COME STANNO EMILY E MICHY EH?? HANNO TROVATO IL POKEMON LEGGENDARIO ?? È RESHIRAM O ZEKROM ?? ALLORA KOMOR MI RISPONDI ???> squittì belle.

Komor la liquidò con un rapido gesto di mano e un * ti spiego domani ora sono stanco* . I suoni neuroni erano in vacanza... I suoi pensieri diretti ad un'  allenatrice speciale. 
AH L'AMMORE...  



~~ANGOLO AUTRICE ~~ 
Ciao ragazzi , 
Io sono Michy ( mi scuso per non aver scritto un angolo autrice anche nel secondo capitolo da me scritto ... Sono pigra si XD) 
Comunque , bando ai sollazzi. 
Siamo arrivati al quarto capitolo... E ora inizia il bello ! Aggiorneremo circa ogni tre- quattro giorni come fino ad ora... 
Grazie per chi legge /ha letto / leggerà la storia . 
A presto ! 

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Capitolo 6
*** Finalmente se magna! ***


Capitolo 6 ~ Finalmente se magna!
Emily's POV

Beh, suppongo ci siate arrivati da soli che l'ombra quatta quatta non è la fatina dei denti. E neanche Delibird Natale, per coloro che se lo stanno chiedendo. Chi sarà? *Io lo sooo muahahah*
Siccome stavamo entrambe morendo di fame (salvare il mondo mette un certo appetito) trascinai Michy nella sala da pranzo.
Prima avevamo tanta fretta di liberarci del bello addormentato che non avevo avuto il tempo di guardarmi in giro.
Devo ammettere che il trio medusa aveva un certo stile. La sala, completa di televisore al plasma, era graziosamente arredata da comode poltroncine di lana di Memoswine, disposte intorno a tavolini dalle zampe simili a quelle di un Torterra.
Torterra....quando anche una parola del genere ti fa venire in mente una torta vuol dire che hai davvero fame.
Un piccolo palco sovrastava la sala.
Scegliemmo un tavolo per due e ci accomodammo. Subito arrivò una cameriera che ci diede il benvenuto, lasciandoci i menù.
-Vediamo un po'- speravo servissero dei cheeseburger.
Invece quando aprii il menù pensai che i piatti fossero scritti in un altra lingua.
Nighirizushi, Sashimi, Wasabi...Ma che?
Alzai la testa dal menù, confusa e divertita - Michy, tu conosci uno solo di questi piatti?-
Anche lei mi guardò, le scappava da ridere -Nemmeno uno-
-Beh, non ho intenzione di mangiare questo Naghiricoso-
Girai pagina. -Ok, forse ho trovato qualcosa. Brodo saporito non plus ultra. Preparato bollendo per 100 giorni nell'acqua ricavata dalla neve del tetto della palestra di Ponentopoli un osso raro vintage di 3000 anni fa, così da estrarne tutto il sapore possibile.-
Guardai Michy -Data di scadenza: probabilmente 3000 anni fa- aggiunsi
Lei rise -Che ne dici di questo? Formaggi misti: uno stagionato invecchiato centottanta anni; un erborinato morbido talmente puzzolente da far cadere il naso;-
-Il mio naso sta bene dove sta grazie-
- E non è finita! Leggi l'ultimo!-
Lessi - Formaggio a crosta lavata prodotto usando il veleno di un Arbok femmina-
- Spero che almeno l'antidoto sia incluso nel prezzo-  commentò Michy
Scoppiammo a ridere così forte che le cameriere ci guardarono storto.
-Dai, qualcosa di commestibile ci sarà....Sia lodato Arceus! Mozzarella! Di...Skiddo? Cos'è uno Skiddo?-
-È un pokèmon- A volte mi chiedo se c'è qualcosa che Michy non sa - Proviene da un altra regione, quella di Kalos. È un po' come i nostri Miltank; ho letto da qualche parte che la mozzarella di Skiddo è molto buona-
-Vada per la mozzarella allora, più un succo di Baccacreola-
-Io invece prendo uno sformato di bacche non plus ultra con un succo di Baccacedro-
Ordinammo. Mentre aspettavamo osservammo lo spettacolo che era iniziato nel piccolo palco: 5 o 6 pansage ballavano allegramente seguendo le indicazioni della loro allenatrice.
Dalla cucina improvvisamente uscì trotterellando uno strano pokemon. Era un quadrupede dal manto marrone. Attorno al collo presentava un collare di foglie verdi, e le stesse foglie si trovavano lungo il dorso fino ad arrivare alla coda, corta e formata da tre foglioline. Aveva una faccia simpatica, allungata e dal pelo bianco nella parte inferiore. Mentre trotterellava gli zoccoli arancioni producevano un allegro clip-clop, clip-clop.
In bocca aveva un vassoio e un biglietto. Una ragazza lo seguiva a ruota.
- Ecco il formaggio del giorno: Mozzarella non plus ultra! Una mozzarella di latte di skiddo freschissima, di qualità incomparabile.
Almeno questo è quello che dice il foglio che tiene in bocca il mio skiddo!- disse la ragazza
-Così questo è uno skiddo!- esclamai.
Controllai sul pokedex per saperne di più ma la voce metallica disse: -Pokemon non identificato-
Questa poi. Guardai interrogativamente la ragazza -È normale- mi spiegò mentre serviva Michy -Quello è un pokèdex regionale, ma Skiddo non è di Unima. Perciò non può essere registrato; vi consiglierei di farlo aggiornare dal vostro professore pokèmon di fiducia, se avete intenzione di viaggiare oltre Unima-
Presi mentalmente nota di aggiornarlo il prima possibile. Con le nostre peregrinazioni chissà dove saremmo potute andare a finire...
-Ora gusti pure questa mozzarella pensando agli skiddo- concluse la ragazza consegnandomi il mio piatto.
La mozzarella era buonissima, condita con giusto una spruzzata di olio di baccamodoro per ravvivare il sapore, ma non stavo pensando agli Skiddo.
Stavo pensando a Komor. È stranissimo essere innamorata:  anche quando stai facendo qualcosa di stupido, tipo allacciarti le scarpe, di colpo ti viene in mente quella persona e allora sorridi con aria ebete e ti perdi nei tuoi pensieri. Chissà se era tornato a Soffiolieve a quest'ora, e se anche lui stava pensando a me...

-Emily? Tutto ok?- Volevasi dimostrare, se uno si perde  a fantasticare la gente se ne accorge subito
-Come? Oh, sì tutto ok- risposi tornando alla realtà.
-A cosa stavi pensando?- Gongolò Michy. Soprattutto se quella persona ti conosce bene....
La televisione mi salvò dal dover rispondere (*Tanto lo sapevo che pensavi a Komor* *Almeno io non ci pensavo tutto il giorno come facevi tu con N*).
Proprio in quel momento il volume della televisione si alzò di colpo: era iniziato un notiziario speciale. Calò il silenzio in sala. Una giornalista venne ripresa sullo sfondo del castello di N.
"Edizione straordinaria: Arceus a Unima? Siamo riusciti a ricavare qualche notizia in più su ciò che è successo dopo l'apparizione del castello dietro la lega pokemon. Stando ad alcuni testimoni sembra che abbia avuto luogo uno scontro tra i due eroi scelti dai Pokemon leggendari e che Natural Harmonia, il capo del Team Plasma nonchè autonominatosi eroe della verità, ne sia uscito sconfitto. Ora però entrambi i combattenti sembrano scomparsi nel nulla "
Vennero inquadrati dall'alto la sala del trono e il soffitto squarciato dalla nostra fuga.
"Alcuni testimoni oculari avevano dichiarato inoltre di avere visto allontanarsi in volo il pokemon leggendario Arceus, e che sul suo dorso recasse gli eroi. Per quanto questa notizia sembrasse improbabile, abbiamo riesaminato i filmati delle Fearow-Camere che giornalmente sorvolano la lega e questo è ciò che siamo riusciti a ricavare."
Ed eccoci là: Il video era molto sfocato e disturbato (A questo punto, sia ringraziato Arceus per il temporale) ma si vedeva una sagoma enorme uscire dal castello, con delle persone sul dorso. Svaniva poi di colpo non lasciando tracce.
Guardai Michy. La sua faccia diceva: Oops. L'invisibilità di Arceus si era attivata un po' in ritardo questa volta.
" Non possiamo esserne sicuri, ma questo è ciò cha abbiamo ricavato finora. Adesso le autorità si stanno mobilitando nella ricerca degli eroi scomparsi. Stiamo cercando di contattare Komor Grace, che secondo alcune soffiate sarebbe amico dell' altro eroe, o eroina" Sperai che lo lasciassero in pace. Gli avevamo già incasinato abbastanza la vita per un bel po' "Restate sintonizzati per ulteriori notizie"                           
E sullo schermo riapparve il Pokemon Musical. La gente incominciò a mormorare su ciò che aveva visto.
-Sembra non potremo più utilizzare Arceus- sussurrai alla mia compagna
-Beh, se non altro il piano è riuscito! Abbiamo N! Aspetta che lo scoprano quelle smorfiose delle sue fan!-
- Tu sei contenta solo di averlo tutto per te- Insinuai.
-Forse- sorrise maliziosa lei
-Beh, converrà che qualcuno vada a controllare se è finalmente tornato alla vita. Vai tu, Michy-
-Come, tu non vieni?-
-Non subito. Già che sono a Levantopoli voglio fare un salto al cantiere dei sogni- In realtà non mi andava di fare la terza in comodo, e di N ne avevo già abbastanza. Avevo bisogno di un po' di tempo per pensare. E Interpokèlefonare a Komor magari.
Chaiamammo una ragazza per pagare il conto, che tutta allegra ci porse un bigliettino con la cifra da saldare.
Strabuzzai gli occhi. 13'590 pokedollari? Nono riuscii a trattenermi - Così tanto?! Per una mozzarella e uno sformato di bacche?- La tizia fece un sorriso ancora più ampio -È un ristorante a 5 stelle- spiegò, come se questo sistemasse tutto.
Stavo per toglierle quel sorriso dalla faccia con un pugno, ma mi ricordai che prima di scendere a mangiare avevamo deciso di "tenere un profilo basso" e mi limitai a pagare. Ultima volta che pranzavo lì, non importava quanto si mangiasse bene. Salutai Michy, che mi disse -Stai attenta- . Io le risposi -Contaci-. E uscii dal ristorante.
Fortuna che il temporale era passato: si era lasciato dietro un cielo limpido color pelliccia di Lucario. Si vedeva la luna piena.
Passeggiai fino al poco distante cantiere dei sogni.  Sogni, ideali, verità, bugie...di recente questa era diventata la mia vita.
Il cantiere dei sogni lo conoscevo da tempo di fama. È così chiamato perchè, dopo essere stato abbandonato, era stato dapprima invaso dall'erba alta, poi popolato da Munna e Musharna, i pokèmon divorasogni. Fino ad allora non mi era mai capitato di vederlo fare, ma si diceva che un Musharna poteva proiettare i sogni di pokèmon e esseri umani, e addirittura trasformarli in energia utilizzabile.
Mi addentrai nel cantiere, che era...beh, come un cantiere, un grande edificio diroccato con travi e bidoni che spuntavano dall'erba. Mi sembrò di sentire un fruscio. Mi girai in quella direzione. Eppure mi sembrava di aver visto...
Di colpo udii un rumore e venni buttata a terra da qualcosa di pesante. Mi ritrovai pancia a terra, e qualcuno addosso. Feci per divincolarmi, ma sentii qualcosa di appuntito sotto la gola. Una voce strascicata parlò -Finalmente ci rincontriamo, Emily.-

                                                                                        ***********************
Angolo dell'autrice:

MUAHAHAHAH ADORO I CLIFFHUNGER *w*
Sì, lo so che mi state odiando, ma per ora penso proprio che vi abbandonerò così.
Già, sono cattiva. Provate pure ad indovinare chi è il mio aggressore nel frattempo, tanto non ci riuscirete mai XP XP
Byyeeeeeee

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Capitolo 7
*** Perché non ...? ***



CAPITOLO 7 

Michy's  pov 

Lasciali la sala. Emily era andata a fare un giro...vicino al cantiere penso, o giù di lì. Io, invece, stavo salendo le scale. Infilai la chiave nella toppa della porta  che si aprì con un * clic *. 

Quando entrai nella stanza trovai N seduto a terra che carezzava la chioma rossa e folta di zoroark. Quest'ultimo sorrideva compiaciuto... Forse, in questo ultimo periodo, non gli avevo dedicato abbastanza attenzioni. Ma l'eroismo chiamava. ( come non rispondergli ?!) 
Mi richiusi la porta alle spalle e mi avvicinai con un piccolo sorriso sulle labbra. 


N non sembrava arrabbiato, più che altro era confuso. 
< hey , come va ...ti sei ripreso? > domandai.
< si , sto molto meglio adesso , grazie.> si fermò e mi guardò. 
Mi sedetti sul letto. 
< suppongo che tu voglia sapere cosa fai qui > dissi anticipando la sua domanda. 
Lui annuì solamente. 
< bhe... Ecco...io...cioè...noi...> non sapevo come iniziare il discorso. Non potevo dirgli che lo avevamo praticamente trascinato qui solo per piacere ! Che figura che ci avrei fatto?

< tuo "padre" ( se così possiamo definirlo) dopo la lotta è stato portato via dal trio oscuro... Tu ,a causa dei diversi attacchi di stato dei pokemon, sei svenuto. Insomma... Preferivi che ti lasciassimo li?> spiegai tutto d'un fiato. 

Forse troppo veloce , le mie guance si erano fatte più calde. Non mi accorsi che si era alzato e si era venuto a sedere vicino a me. 

< calma pachirisu calma > mi disse tranquillamente.
< pachirisu???> domandai strabuzzando gli occhi. 
< si esatto... È un pokemon molto veloce , proprio come te in questo momento. > ribadì. ( N ma che * censura *...?) 
< emh... Ok, come vuoi. Comunque... Se ti va Potresti continuare il viaggio con noi... Per un po'.>
< umh... Non saprei> 
< dobbiamo ritrovare un modo per richiamare reshiram  e zekrom... Adesso sono lì> indicai la mia borsa. 
< e va bene... Solo per poco però. Avevo intenzione di viaggiare in lungo e in largo per le altre regioni. > spiegò. 
Poi continuò < Ed Emily che ne pensa? > 
< Emily... Finché non uccide me o te durante la notte a colpi di bacche vuol dire che è tutto a posto> . 
Ridacchiò , e io con lui. 
< bene , ora scendo... Vorrei proprio sapere dove si è cacciata , vieni a cercarla con me? > mi alzai e mi avvicinai alla porta. 
< ci stò >. Rispose.
< bene , ti aspetto giù allora , renditi presentabile> 
< ci proverò > mi disse con un ghigno.
< ah , pachirisu... > continuò , mi voltai < grazie... >.
Apri la porta e dissi < figurati >. Dopodichè uscii. 
< figurati> dissi più a me che a lui una volta fuori...

 
CONTINUA...
 


~~~~~~~ 
Eilà ragazzi. 
Aggiornamento puntuale. Bhe , che dire. In questo capitolo nulla di particolarmente esaltante ma nel prossimo... Bhe vedrete da soli. 
Ringrazio LaMusaCalliope per aver recensito la volta precedente. 

Al prossimo aggiornamento ! 

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Capitolo 8
*** Dolce vendetta (Quando ce vò, ce vò) ***


Capitolo 8 - Dolce vendetta (Quando ce vò ce vò)

Conoscevo quella voce. Se solo fossi riuscita a riprendere fiato, allora...
-Stai ferma, o ordino al mio pokèmon di tagliarti la gola- ordinò un altra voce. Ma chi sono questi pazzi?
Il tizio che mi teneva a terra non era così pesante, ma dopo il colpo a sorpresa non riuscivo a respirare. Provai a muovere la testa ma la cosa appuntita continuava a impedirmi ogni movimento.
-Ormai dovresti sapere che il mio rattata è il migliore del mondo! Ieri ha sconfitto un Caterpie!- No. Non poteva essere. No. Quello stalker rompipokeball no. Come diavolo mi aveva trovato?
Da quando, da allenatrice inesperta, dopo una lotta gli avevo dato il mio numero, quel balordo mi perseguitava!
Videotelefonate su Videotelefonate, dalla mattina alla sera, anche tre al giorno, interminabili monologhi sul suo stupido Rattata! Avevo dovuto cambiare Interpokè due volte per liberarmi di lui. E adesso mi aggrediva anche? Non l'avrebbe passata liscia.
Esplosi.
-GENNARO BULLO!!!!-
L'altro tizio non se lo aspettava. Mi girai di colpo, accecata dall'ira, e adesso era lui schiacciato sotto di me. Senza neppure guardarlo in faccia, allontanai il coltello...aspetta, non era un coltello! Era...un cucchiaio di plastica spezzato? Adesso le avevo viste tutte.
Mi rialzai in fretta, una mano già alla pokèball -Vai, Castigo!- Castigo uscì in un lampo di stelle dalla pokèball. -Amico mio, che bello vederti!- Lo salutai -Indovina un po' chi ha deciso di farci una visita a sorpresa?- Lui guardò, e capì al volo.
Eravamo circondati da 4 bulli, più quello a terra 5. Anche loro lanciarono le pokèball: Zigzagoon, Patrat, Sentret e quello stupidissimo Rattata. Ma chi erano, il quartetto dei rodenti balordi?
Gennaro Bullo mi sfidò -Adesso ti farò vedere cosa sa fare il mio Rattata!-
Che stupido. A questo punto se fosse stato furbo sarebbe scappato a gambe levate. Ma se fosse stato furbo non sarebbe stato Gennaro Bullo. -Castigo, usa Lanciafiamme!- Lingue di fuoco incandescenti eruttarono dalla bocca di Castigo e investorono in pieno i rodenti balordi e i loro allenatori che finirono KO col sedere in fiamme prima di poter dire "Rattata".
A quel punto sì che cercarono di correre via, ma sarebbe stato troppo facile. Vendetta!
-Castigo, usa cadutalibera su Gennaro Bullo! Ma non lo schiantare. Portalo qui.- non valeva la pena di finire ulteriormente nei guai con la legge per uno smidollato del genere.
Castigo glì volò dietro e lo acchiappò in due secondi, ruggendo di piacere. Me lo portò davanti, prendendolo per lo zaino con gli artigli.
-Che diamine credevi di fare!?- gli urlai in faccia -prima rompi le pokèball, e adesso mi vieni addirrittura ad aggredire?-
Lui sembrò pensarci un attimo. -Ma tu non rispondevi e il mio Rattata...- cominciò.
-BASTA!!!- Gli mollai uno schiaffo. Oh, era dall'inizio della storia che volevo sfogarmi. Che liberazione.
-E nonn farti vedere mai più! Non mi importa niente del tuo Rattata, hai capito? Mollalo- aggiunsi. Castigo lo fece cadere a terra. Quello scappò via piagnucolando. Sbuffai. Forse avevo un po' esagerato...forse. Ma capitemi, era stata una giornata lunga e avevo i nervi a fior di pelle.
-Emily, che sta succedendo?- Ancora piena di adrenalina, mi girai. Michy mi stava correndo incontro e insieme a lei...il tipo che tutti credono fico. N sembrava essersi ripreso ma evidentemente non del tutto. Per poco non scoppiai a ridere. Ma che si era messo??? Indossava un maglione sformato al contrario e un paio di pantaloni di Michy, che gli andavano corti tra l'altro.
A coronare il tutto, sembrava avere ancora la testa un po' fra le nuvole. Dite addio a N il fico. Benvenuto N il barbone-nerd.
-Ti metti a schiaffeggiare i bulli?- chiese ancora Michy, scuotendo la testa.
-Già. Questo se lo meritava, credimi.- Scommetto quello che volete che anche voi che state leggendo e lo conoscete la pensate allo stesso modo. -Piuttosto, la nostra bella addormentata si è svegliata- notai, salutando N con un cenno del capo.
-Ciao, ti ringrazio di avermi portato qui. Spero che non ti metterai a schiaffeggiare anche me- disse fingendosi preoccupato.
Quella era la prima volta che qualcuno mi ringraziava di averlo rapito. -Ci penserò- gli risposi.
Michy da dietro N si portò un dito alle labbra e, ammiccando in un modo po' troppo ostentato, disse:
- Non potevamo certo lasciarti in balia del trio oscuro...-
Doveva avergli raccontato una versione un po' diversa dalla realtà. Nessun problema, per me. -Beh, e ora che facciamo? Torniamo all'albergo?-
-Io voglio ancora visitare questo posto- risposi - prima avevo sentito un fruscio...-
Feci una carezza a Castigo, che nel frattempo era atterrato al mio fianco -Ottimo lavoro amico. Sei stato fantastico come sempre. Anche per te è stata una soddisfazione, eh?-
Lui borbottò la sua approvazione. Presi un poffin alla baccamodoro dalla borsa -Ecco un dolcetto tutto per te! - glielo allungai e lui vorace quasi mi mangiò le dita. Fiamme gli uscirono dalle narici -Piccante, eh?- ridacchiai, allontanandomi dal fumo.
-È contentissimo- N accarezzò anche lui la testa del mio Charizard. Strano, lui di solito non si faceva toccare da nessuno tranne me, ma suppongo che un umano che sa parlare con i pokèmon doveva essere una specie di VIP tra di loro.
-Sono gli allenatori come te e Michy che mi sarebbe dispiaciuto privare dei pokemon, se il mio piano fosse andato a buon fine. Mio..-esitò sulla parola -Padre...mi aveva convinto che tutti i pokèmon venissero maltrattati dagli umani. Ma non è vero. Viaggiando con me me ne sono accorto. Ho incontrato tanti pokèmon che amano i propri allenatori, e tanti allenatori che amano i proprio pokèmon. Purtroppo però di gente che li maltratta e li usa per i propri scopi ce ne sono. Mio padre per primo- sospirò. -Sono stato così cieco-
-Non era colpa tua-Michy gli appoggiò una mano sulla spalla -Tutti possono sbagliare-
-Ti ringrazio, Pachirisu-
STOP.
Pachirisu??? Wtf? Oh mio Arceus, erano così dolci che...POTREI VOMITARE (cit. Severus Piton)
Bisogno di cambiare aria: ON
-Beh, mentre voi state qui a fare i pidove innamorati io vado a fare un giro-
N e Michy arrossirono violentemente.
- Noi non stiamo...-
-Sì sì certo- tagliai corto e mi avviai.
-Veniamo con te!- disse mettendosi alle mie calcagna
-Cercatevi una caverna!-
-Dicci almeno pi-dove vai!-
Questa freddura mi ghiacciò più di un' intera notte passata nella tana di un Beartic. E credetemi, so di cosa parlo.
Mi girai -Va bene, ma in silenzio-
Avanzai, infilandomi nela struttura attraverso un buco nel muro perimetrale. Tutto quel casino doveva aver spaventato qualunque cosa si era mossa prima, ma doveva essere qui vicino.


                                                                                               *******************

Angolo dell'autrice:
Aaaaah, che soddisfazione!
Sì, ci voleva proprio un capitolo di sfogo come questo. Avevo bisogno di rompere i denti a qualcuno XD
e Michy ha detto che N non si tocca quindi mi sono limitata a Gennaro Bullo (per ora). Sono sicura che
chiunque abbia giocato a Soul Silver mi capirà e approverà eheheh.
Per gli altri che non conoscevano quel balordo invece...beati voi!
Tranquilli, ho una bella chicca per voi quando ci vedremo la prox volta.
Per ora vi lascio nelle mani di Pachirisu.
Bye bye!

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Capitolo 9
*** Incontri e scontri al cantiere ***



CAPITOLO 9 
Michy's pov 

Emily era entrata nella struttura attraverso una piccola fessura. Io e N dietro lei come le formiche che seguono il caposquadra. Quando si mette in testa di fare qualcosa, difficilmente qualcuno riesce a farle cambiare idea... Voleva vedere il cantiere? Avrebbe visto il cantiere.
Voleva vendicarsi di Gennaro bullo? Lo aveva appena fatto.
Voleva uccidere N ? Bhe... Quello forse finchè mi intrometto io non si azzarda... Però mai dire mai.

Insomma... Quando entrammo, la struttura era buia e diroccata. Da piccole fessure del tetto filtrava qualche raggio di sole che ricadeva sul pavimento. 
Era pieno di scaffali rotti, ammassi di ferraglia e qualche strano macchinario ormai inutilizzabile. 
Il buio era opprimente... Ci voleva una soluzione.

< certo che un posto più buio non lo potevi trovare eh?> 
Le dissi. 
< i posti bui sono quelli migliori per cercare...> 
< cosa stiamo cercando esattamente?> domandai.
< non lo so... Lo sapremo quando lo vedremo> disse con una faccia non molto convinta. 
< ah fantastico... > ribattei < io so solo che con questo buio solo gli zubat possono vedere... E noi non abbiamo né ali né occhi luminescenti, quindi...>

Feci uscire serperior dalla pokeboll e gli chiesi di usare flash.

Lui obbedì senza ripensamenti. Grazie alla luce che emanava proseguimmo per cinque minuti buoni avanti e indietro cercando chissà cosa ... Quando stavamo per arrenderci si sentì un fruscio tra l'erba... 
< trovato ! > urlò Emily. 
< tutto qui ? Un musharna? > 
< si , i musharna sono rari qui a Unima... Sono dei pokemon speciali... Si dice che riescano a riprodurre i sogni dei pokemon. > spiegò saggiamente. 
< ah ... Wow > dissi. 
Intanto che parlavamo non ci eravamo accorte che il pokemon aveva avanzato verso di noi. Fu N a farcelo notare. 
< secondo me vuole che lo seguiamo...> disse lui. 
Era proprio così. Lo seguimmo per altri cunicoli e passaggi ancora più bui finchè alla fine arrivammo in una stanza diversa dalle altre... Era un po' meno buia anche se non c'erano aperture... Sembrava ci fosse una luce naturale.

Guardammo meglio e capimmo da dove veniva quella luce . Dall'altra parte della stanza c'era un pokemon strano. Era rosso, accasciato per terra , sembrava fosse ridotto male. Aveva graffi su tutto il corpo e i suoi occhi erano spenti. 
< poverino > disse Emily < è un genesect ...dobbiamo cercare di aiutalo!> 
< coma facciamo ... Non si lascerà mai avvicinare ! > 
Come un fulmine , appena ci vide , il pokemon prese il volo e scappò da una fessura nel muro. 
< cavolo ! > imprecai. 
< non lo troveremo più mi sa...chissà dove sarà già volato> disse N.
< che peccato... Non è da tutti trovare un pokemon leggendario cromatico per di più.> appuntò Emily dispiaciuta. 

Musharna si era avvicinato a noi. Anche lui sembrava triste e abbattuto... Era impressionante vedere quanto i pokemon tenessero uno all'altro. Anche se di specie diverse. Sarebbe bello se fosse così anche per le persone.

Uscimmo , sconsolati certo , ma uscimmo ... Accompagnati dal mio serperior come * capofila * trovammo l'uscita. 
Ci aveva seguito anche musharna... Incredibile. Che volesse venire con noi ? 
< senti N... cosa vuole musharna? > domandò Emily intanto che offriva una bacca al pokemon rosa e viola.
< penso che voglia unirsi alla tua squadra, gli stai simpatica >.
< ok mi farebbe piacere, però andrà nel box perché ho già abbastanza pokemon con me , ti dispiace? > 
< musharnaaaaa> disse sorridente il pokemon. 
Accettò subito di entrare nella pokeball , senza ripensamenti. Questa però non si aprì, segno che doveva essere depositata o spedita alla professoressa Aralia. 
Ci incamminando nuovamente. 
Chissà se rincontreremo nuovamente quel genesect... 

CONTINUA... 
  


----- Angolo autrice -------
Ave gente. 
Che dire , non è da tutti incontrare un genesect. 
N : e guarda caso lo avete trovato proprio voi...
Taci N , questo è il MIO angolo autrice , fattene uno tuo.
Bhe , alla prossima ragazzi e grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere fino a questo punto. 

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Capitolo 10
*** Come incominciai a odiare i Kyogre... ***


Come incominciai a odiare i Kyogre

Mentre tornavamo verso il centro città, soppesavo la pokeball del mio nuovo amico. Lo esaminai col pokedex, per conoscerlo un po'.
Era una ragazza. Tosta, per vivere in un posto abbandonato. Mi piaceva.
Wow, aveva un abilità nascosta! Telepatia! "Legge nella mente e prevede le mosse dei compagni"
Sorrisi tra me e me. Ero contenta di essere stata scelta come alter ego senza penne nè pelliccia da un pokemon così difficile da conquistare. Difficile perchè nella tua mente è impossibile mentire. Dunque significava che mi apprezzava per come sono.
Quando arrivammo davanti al ristorante, mi accorsi però di una cosa alquanto imbarazzante.
Che razza di allenatrice è, una che si dimentica di curare i suoi pokemon? Con un poco d'imbarazzo, avvisai gli altri che era da prima della battaglia finale che non li curavo. Michy si accorse che anche per lei era la stessa cosa, così mi accompagnarono.
Corremmo al centro pokemon. Fortuna che non chiude mai. Appena entrammo ci dirigemmo subito al banco centrale, dove l'infermiera Joy ci aspettava sorridendo come sempre. -Benvenuti al centro pokemon! Qui rimettiamo in sesto i pokemon stanchi. Vuoi fare riposare la tua squadra?
Noo, sono venuta qui per girarmi i pollici. Ma secondo te?
-sì-
-Ok, prenderò in consegna la tua squadra di pokèmon per qualche secondo.
Gli diedi le prime sei pokeball.
Intanto Michy era andata al negozietto adiacente e stava osservando gli oggetti esposti. N giocherellava sovrappensiero col cubo che tiene sempre attaccato ai pantaloni. Gli chiesi che cosa fosse.
-Questa? È una spugna di Menger. È un particolare frattale tridimensionale, descritto per la prima volta da Karl Menger, mentre esplorava il concetto di dimensione topologica. Costituisce l'estensione tridimensionale dell'insieme di Cantor e del tappeto di Sierpinski. -
Non ci avevo capito niente. Fico. E io che lo credevo un cubo di Rubik.
L'infermiera Joy mi restituì le pokeball e io gli diedi quella di Musharna, poi le sei di Michy.
-È un bel lavoro quello delle infermiere Joy. Si occupano che i pokemon stiano bene- disse N.
-Già, sono solo un po' inquietanti-
-Inquietanti?-
-Sì, tutte uguali, tutte sorridenti. Mi viene da pensare che siano sotto effetto di erba-
-Che c'entrano i pokèmon erba?- chiese N
-Niente- risposi schietta. Ma N sembrava non avere capito.
Arrivò Michy -Guardate cosa ho trovato!- e mi mostrò una specie di scatola rettangolare di metallo, gialla, che da lontano avevo scambiato per un libro. Aveva una protuberanza sulla parte superiore ed era cava.
-Che cos'è ?- chiedemmo io e N all'unisono
-Veramente non lo so neppure io bene- rispose- ma ho visto un tizio buttarla nella spazzatura. E non capisco cosa sia-
La guardai bene, ma non capivo proprio.
-Non lo so, buttalo. Deve essere qualcosa di difettoso-
-No, lo terrò. Magari troviamo un esperto strumenti a cui potrò chiedere-
-sembra pesante-
-No, è leggerissimo-
-ok, come vuoi- tanto l'aveva già infilato nella sua borsa portatutto.
Tornammo finalmente all'albergo. N incominciava a sentire i postumi della confusione, perciò decidemmo di andare a letto e svegliarci presto il mattino dopo per partire. Anche se ancora non sapevamo bene per dove.
Mi misi il pigiama in bagno e mi buttai sul letto. Che bello, finalmente un letto dopo tanto tempo passato a dormire nei sacchi a pelo. Michy mi guardò: -Emily, pensavo di lasciare il letto a N, siccome è ancora un po' confuso-
-D'accordo- dissi io. Non capivo quale fosse il problema.
-Dunque...non hai problemi a dormire con lui?-
-Che problemi? Ah...Michy ci metti davvero poco a pensare cose sconce- risi guardandola a testa in giù dal letto.
-Piantala, non intendevo quello!!!- Era arrossita e alquanto irritata. Oops XD
N ci guardava senza capire. Mi sa che la sua conoscenza in quanto argomenti sconci era pari a quella sull'erba.
-Tranquilla, N non mi interessa. Anche se in effetti...- la presi in giro.
-Sei una stupida!-
-Forse- concessi. -Buonanotte!- e ridacchiando mi misi sotto le coperte girandomi dall' altra parte. Adoro prendere in giro Michy. Potrei sembrare antipatica, ma lo faccio per scherzare; e lei lo sa. Spero.
Alla fine lei dormì sopra i nostri 2 sacchi a pelo, mentre N si sdraiò di fianco a me e si mise subito a ronfare. Per fortuna non russava, non avevo tappi extralarge con me. Spente le luci mi addormentai presto anch'io.
Ebbi un sonno agitato. Sognai komor che ce l'aveva con me perchè non gli avevo telefonato. Cercavo di spiegargli che era per la nostra sicurezza, e gli avrei telefonato prima di partire, ma lui arrabbiato, mi girava le spalle e se ne andava.
Evidentemente Michy non voleva farmela passare liscia però perchè fui svegliata da un rumore fortissimo. Sobbalzai urlando.  Lei e N ridevano, già svegli, e Mothim faceva capriole nell'aria ridendo anche lui. Aveva appena usato Ronzio, quel disgraziato!
-Non ti svegliavi- alzò le mani come a dire "sono innocente".
-Io ti uccido Michela!!!!- la chiamavo per nome completo solo quando ero davvero arrabbiata. Almeno mi ero svegliata completamente.
-Mothim! Anche tu! Niente pokèbignè oggi!- Quel dispettoso di un mothim continuava a girare intorno, ma smise di ridere
-A meno che....- aggiunsi. Poi gli feci segno alzando l'indice e girandolo, come a indicare una piroetta. Altra cosa da sapere su Mothim: ama i pokebignè quanto i dispetti!
Si girò con le ali verso i suoi ex soci e incominciò a sbattere velocissimo le coloratissime ali generando Raffica.
-Traditore!- Urlò Michy, cercando di mettere al riparo le sue cose, e lo stesso fece N. L'ultima a ridere sono stata io, muahahahah!
almente pronti, andammo a fare colazione in un piccolo bar, il Paiolo Magico. Ordinammo un paio di brioches a testa e un frappuccino, specialità della casa. Al notiziario mattutino locale facemmo una scoperta interessante: un velocissimo oggetto rosso non identificato era stato avvistato partire verso il percorso 4, poi nel deserto della Quiete.
-Deve essere Genesect! Andiamo a cercarlo! Potrebbe essere ancora ferito- saltò su N, già pronto a partire.
-Ehi, frena!- gli dissi trattenendolo per il cappuccio della sua nuova felpa.
-Perchè no?- acconsentì subito michy.
-Perchè come credi di riuscire  a trovare un pokemon velocissimo che ha un intero giorno di vantaggio su di noi?- gli feci notare
- Chiederò ai pokemon del luogo. Un pokemon del genere non passa inosservato. Sicuramente sapranno dirci dove è andato- fece N togliendomi il cappuccio di mano.
Giusto. Dimenticavo che N è l'allenatore che sussurra ai pokemon.
- D'accordo- acconsentii - dopotutto l'idea intriga anche me. Ma prima prendo dei pokemon adatti. Tu vuoi cambiarli, Michy?-
-No- rispose lei. A parte che non ne tiene molti nei box. Le dispiace non poterli portare tutti con sè, ha paura che si annoino. La capisco, anche io vorrei portarli tutti con me ma, siccome non è possibile, li lascio a giocare tra di loro; non si sono mai lamentati quindi li deposito tranquilla.
Al centro pokèmon digitai la mia password sul pc (123sonolapiùfica321) e depositai Fìrnen, Castigo e Sei. Mi tenni Beachvolley, Krookodile, Mothim e la mia nuova amica Musharna. Stavo prelevando Noctowl, in modo da poter Volare, quando la faccia della professoressa Aralia apparve sullo schermo. Accidenti, doveva aver messo sotto controllo il mio PC!
Sembrava sollevata -Emily, ecco dove sei! Ero così preoccupata!- mi sentii un po' in colpa. Non avevo avvertito nemmeno se stavo bene. Dovevo telefonare a Komor.
- Buongiorno professoressa! Mi spiace. Vede, è un po' lunga da spiegare-
Proprio in quel momento Michy si affacciò da dietro -Con chi parli? Oops-disse quando notò la professoressa. -Buongiorno-
-Ma.... cosa?- mormorò la prof confusa, guardando prima una e poi l'altra.
-Mi dispiace- tagliai corto -dobbiamo andare a catturare un pokemon leggendario in fuga, non abbiamo tempo da perdere. Le spiegherò appena posso. A presto.- spensi il pc. Fiuuu. Per un pelo.
-Andiamo! Tutti al percorso 4 in fretta!- Esclamai. Recuperammo N e partimmo: io con Noctowl, mentre N si offrì di portare Michy, nonostante il suo kyurem sapesse usare volo; i due pidove partirono sull'Archeops di N.
Adoro volare con noctowl, sulle sue piume si stava comodi come su un piumino. Mentre andavamo non ce la feci più: videotelefonai a Komor.
Il suo viso apparve al primo squillo - Emily! Mi aspettavo una telefonata molto prima! Che è successo?
-Beh scusa tanto mamma, ma non è colpa mia se siamo in fuga.Anzi, no, effettivamente è colpa mia ma...- che cavolo, continuavo ad incepparmi. E forse mi era uscita più brusca di quanto volessi. Cercai di addolcire i toni.
-Beh, è successo di tutto. Da pokèmon leggendari impazziti a un aggressione a opera di Gennaro Bullo...
-Cosa?! Stop. Raccontami tutto dall'inizio. -
Gli raccontai a grandi linee ciò che potevo, del nostro arrivo a levantopoli e dell'aggressione, del pallone gonfiato e del ritrovamento del misterioso pokemon leggendario. Ma non gli dissi dove stavamo andando. Finito il racconto, Komor sembrò riflettere un attimo.
- Emily, dì la verità. Ti piace N?
Rimasi basita -Cosa?? No, no, come ti viene in mente una cosa simile?! Io lo odio quel tizio. O almeno lo odiavo, ma anche se adesso lo sopporto per via di Michy non significa...-
-  E allora perchè mai avresti affrontato tutte queste missioni, di cui alcune molto pericolose, per rapirlo? Guarda che so fare due più due...
- Komor, non fare lo stupido. Non mi piace N. A malapena non lo uccido. E comunque a te cosa importa?- lo rimbeccai indispettita.
-Dimmi allora perchè l'hai fatto- fece, incrociando le braccia al petto.
- È impossibile da spiegare. Non capiresti.- Nessuno poteva capire...
- Beh, allora addio- mi chiuse la comunicazione in faccia. ARCEUS! Ma perché diavolo faceva così?
Bene, mi dissi. Benissimo. Era un problema suo, non mio. Ci avrebbe ripensato, avrebbe riconosciuto di avere torto e avrebbe ritelefonato per scusarsi.
Però non potei fare a meno di pensare che era il nostro primo vero litigio.
Accadde allora. Non feci nemmeno in tempo a spegnere l'interpokè. Stavamo sorvolando a bassa quota il mare di Austropoli, quando di colpo due enormi fauci si richiusero su di noi e fu tutto buio. Precipitai da Noctowl dritta in un acqua torbida e melmosa. Puzzava di guano di pokèmon (*che parola fine* *preferivi che dicessi cacca, miki?* *ehm, no, guano va benissimo*) e per di più mi bruciava. Temetti fosse acido. Annaspando, gridai:
-Noctowl, aiutami! usa flash!
E gli occhi di Noctowl, come due enormi torce, illuminarono il buio. Preferii quasi non averlo fatto. Eravamo dentro la pancia di un enorme Pokèmon, completa di pareti villose e gocciolii sinistri e disgustosi PLOP che non promettevano nulla di buono.
Rimasi strabiliata. Mi sembrava di essere finita in un incubo.
- Emily, dove sei????- una voce risuonò nel buio
-Qui!- gridai in risposta e Noctowl scese immediatamente a ripescarmi, posandomi sul suo dorso, tubando contrariato per il viscidume con cui  stavo insudiciando le sue lucide piume.
Michy e N si avvicinarono alla luce, ancora in groppa ad Archeops. Grandioso! L'unica a farsi il bagno urticante ero stata io.
-Che diavolo ci ha inghiottiti, ragazzi?
-È un Kyogre molto affamato! Sperava in qualcosa di più sostanzioso però- rispose N. Ancora più grandioso!
-Beh, tanto piacere. Puoi chiedergli se ci può risputare per favore?
-Temo che da qui non mi senta. E non penso che mi darebbe ascolto. I leggendari molto di rado danno retta agli esseri umani, anche quelli che comprendono la loro lingua.- rispose mortificato.
Grandioso all'ennesima potenza!
- E adesso che facciamo? -chiesi. In risposta ricevetti solo qualche disgustoso "Plop!".
- Pensavo che cose del genere succedessero solo nelle fiabe come Pinocchio!- Esclamò Michy.
- Tutte le storie hanno un fondo di verità - disse N -Forse potremmo davvero provare a farlo starnutire come nella fiaba. Serve un pokemon fuoco! Vai, Darmanitan!- non sapevo avesse un pokemon del genere. Darmanitan si materializzò dalla pokèball esattamente su Archeops . E il povero pokèmon iniziò a precipitare. Povero, non era abituato a portare 2 persone più un pokemon così grosso!
N fu subito costretto a ritirarlo.
-Come facciamo?Non c'è un punto di appoggio- disse Capitan Ovvio.
Provai a pensare. Il fuoco era fuori dicussione, non potevamo fare come Geppetto e il suo Charmeleon perchè non avendo un terreno solido avrebbero finito per bruciare anche noi. E poi non avevamo nulla da bruciare per fare fumo.
-Emily, non hai per caso Fastweb con te? Una scarica elettrica sarebbe quello che ci vuole- chiese michy. Giusto! Si riferiva al mio Heliolisk. Sicuramente una mossa elettro non poteva fare così tanta differenza. Grande Michy!
Modestamente, sono una genia.
N ti ha contagiato, adesso anche tu sei un pallone gonfiato.
Non è vero!
Ma...Caspio...dove avevo messo la pokèball? Oh no.                                            
Mi presi la testa tra le mani:-Non ho Fastweb! Accidenti, dopo la chiamata della professoressa non ho capito più nulla, ho spento il pc e l'ho dimenticato!- Che stupida
Smettila di ridere michy. Non mi sembra che tu in quel fragente fossi molto più utile
- E adesso che facciamo? Nessuno dei vostri conosce qualche mossa Elettro?
Michy e N scossero la testa. E adesso? Niente fuoco, niente elettro... aspetta. Forse avevamo un ancora di salvezza!
-Esci, Musharna!!
Nnnnaaaa!
Sì, è il tuo momento bella. Adesso racconto di come hai salvato il sedere a tutti.
Lei si fermò a galleggiare a mezz'aria. Non persi neanche tempo a controllare se era come ricordavo.
- Musharna, usa Fulmine!
-Unnnaaa!- rispose entusiasta lei, come se non esistesse niente di più interessante che fluttuare dentro la pancia di un Kyogre.
Fortunatamente avevo visto bene. Quel gioiello di pokemon chissà come l'aveva imparata. Non che importasse gran che dopotutto. L'importante era che un raggio di energia elettrica partì dal fumo da cui Musharna è sempre avvolta e colpì l'acqua sul fondo, che suppongo fossero tipo dei succhi gastrici o che. Ottimi conduttori fortunatamente!
Subito tutto iniziò a tremare. Il liquido sul fondo si agitò come un mare in tempesta.
-Prendete fiato!- Gridai. Ritirai al volo Musharna e mi aggrappai forte a Noctowl. Non che servisse  a molto. Un enorme ondata di quella roba puzzolente si sollevò e ci colpì in pieno. Ne bevvi anche un po' sforunatamente.
Che sapore avesse? Immaginatevi il sapore di una spremuta di peperoncini marci, calzini sudati e guano. Moltiplicate la schifosità per venti volte. Ecco. Adesso ancora per dieci.
Dell'ultima parte ricordo solo che cercavo disperatamente di tratenere il respiro nonostante i feroci sballottamenti. E a un certo punto venimmo sparati nel gelido oceano.
Stavo quasi per affogare, ma con le ultime forze chiamai Beachvolley. Non avevo idea se avrebbe capito che era un emergenza, ma non avevo proprio la forza per tentare di nuotare.
Furono forse solo pochi secondi, ma a me sembrarono lunghissimi istanti.
Vorrei potervi dire che in quel momento tra la vita e la morte feci chissà quali pensieri filosofici, o che trovai la risposta a misteriose domande esistenziali. La verità? Il mio unico pensiero fu:
AAAAAAAAAAH STO AFFOGANDOOOOOOOO!!!!!!!!
Fortunatamente il mio fantastico wailord capì al volo la situazione e mi prese da sotto, trascinandomi sul suo dorso verso l'alto.
Riemergemmo, Beachvolley e una me tutta sputacchiante e mezza annegata.
Mangiati e vomitati da un Kyogre. Ma perchè capitano tutte a me?

Angolo dell'autrice:
Ah, è stato un piacere scrivervi di questa mia avventura.
È una delle mie preferite, nonostante ne la sia cavata davvero per un pelo.
Anzi, forse è proprio per questo che mi piace.
Quel periodo è stato uno dei migliori della mia vita.
Comunque, spero che vi sia piaciuta. Ci vediamo alla prossima.
Bye, gente!

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Capitolo 11
*** L'arrivo in città ***



CAPITOLO 10 

Michy' S pov 


Bagnetto fuori programma... Fantastico. Cosa si potrebbe voleri di più? 
Salimmo sull'immenso dorso di wailord. Sembrava felice di nuotare dopo tutte le ultime lotte che avevamo affrontato. Beato lui...
Dopo qualche minuto di navigazione ci accorgemmo di qualche luce in lontananza. Chissà dove ci aveva portati kyogre... 
Adesso che ci penso , quest'ultimo non era un pokemon molto comune qui a Unima. Ragazzi , possiamo vantarci, possiamo dire di essere stati quasi-mangiati da un kyogre. Viva noi!

notò N 
continuai < per arrivare al deserto della quiete dobbiamo attraversare tutta la città, ci riconosceranno... E dubito che Bellocchio non sia già al lavoro per cercarci ( odio la sua giacca, lo fa troppo serio e poi non sai mai che cosa pensa con quegli occhi ) , sarà seguito anche dalle agenti Jenny e i loro cani rabbiosi>
< troveremo un modo per attraversarla> disse positivo N.

Un secondo dopo notai Emily ... Era in piedi che guardava l'orizzonte , con lo sguardo perso . Forse avevo già intuito che cosa non andava. Prima di avvicinarmi ordinai a N di andare a fare due chiacchiere con wailord , in modo tale che non importunasse le nostre * conversazioni da donne * .

< Emily c'è qualche c'è qualche problema? > 
< no , è solo che Komor mi ha chiuso l'interpoke in faccia... È la prima volta che fa così> 
* idiota * pensai , ma mi guardai bene dal dirlo altrimenti avrei potuto incontrare nuovamente l'acqua , e la cosa non mi andava molto. ( Emily : TU BRUTTA * censura * * altra censura * *censura di nuovo* IO TI ANNEGO!!! KOMOR NON È .....* censura * mMchy: emh...ok io non ho detto niente però eh) 

< tranquilla , poi gli passa...Conosci il suo carattere no?> 
< si certo... Speriamo gli passi però> 
< si tranquilla passerà. Adesso andiamo che dovremmo essere ormai arrivati ad Austropoli... Dobbiamo cercare di mimetizzarci però. > 
< io ho già un idea... > 



Troppa gente , decisamente troppa. Non mi piacevano granchè le grandi città. Per quale motivo ? C'è da chiederlo? Per il momento non c'erano in giro né agenti né stoutland-poliziotti. Bene.
Ma per non rischiare ci fiondammo nel primo negozio di abbigliamento. Quasi dieci minuti dopo ne uscirono tre persone completamente diverse: 

Io ero vestita con dei jeans lunghi strappati alle ginocchia , degli stivali neri con un po' di tacco ( non è da tutti i giorni vedermi camminare sui tacchi , immortalate questo momento nella vostra memoria gente ) maglietta bianca leggermente lunga e i capelli sciolti. In testa non avevo più il solito cappellino , ma un basco bianco che cadeva lateralmente. Agli occhi portavo un paio di occhiali da sole a specchio.  

N era vestito come uno di quei registi francesi dove , durante la registrazione di un film, non gli va mai bene niente.  Tutto nero ... Anche lui aveva un basco in testa ( sempre nero ) , i vistosi capelli verdi raccolti sotto di esso. Come me portava gli occhiali. 

Emily invece aveva indossato anche lei come me un paio di jeans attillati blu , ai piedi calzava degli stivali con i lacci. Portava una maglietta etnica arancione con le maniche corte leggermente colorate di blu. Per finire , in testa portava un cappello Panama nero con una piccola piuma ornamentale. 

...

Posso dirlo? 

Eravamo estremamente sexy ( Muahahhahahah). Riuscimmo a superare la città in poco tempo. Anche perché nessuno ci importunò... Fortunatamente nessuno chi aveva notato ( ad Austropoli sono vestiti tutti in tiro eheh ). 
Però i nostri dubbi erano fondati. Lo capimmo quando entrammo in un negozio e sentimmo la cassiera che parlava con un cliente, dicendole che la polizia stava cercando 3 persone che potevano essere i 3 eroi. 

Forse tra un po' avremmo trovato in giro per la città manifesti con i nostri primi piani e sotto una taglia con la scritta WANTED... 
Che cosa figa. 

Passata la piazza arrivammo all'uscita della città. Quando passammo una simpatica ragazza ci diede delle dritte su come sopravvivere nel deserto della quiete. ( non lasciatevi ingannare dal nome ).

Poverina, non sapeva con chi aveva a che fare ... Il deserto ormai lo conoscevano come le nostre tasche. 
Mi sarebbe piaciuto urlargli in faccia che noi eravamo le campionesse maaa , Fortunatamente mi trattenni. 

Quando uscimmo ci trovammo davanti una vasta distesa di sabbia... E ora ? Dove si era diretto genesect ?! 
CONTINUA... 




~~~~~~ 
Ciao ragazzi
Qui vi parla N. Se vi ricordate bene nel penultimo capitolo Michy mi aveva intimato a far un mio personale angolo , ed eccomi qui. 
Avrei tante cose da dire ma mi limiterò.
BUON NATALE E BUON INIZIO ANNO !!! 
Alla prossima. 



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Capitolo 12
*** La bellezza del deserto ***


Capitolo 12

Bene, eravamo arrivati a destinazione finalmente. Pronti a partire verso il nulla, fummo improvvisamente interrotti da un rumore.
Mi guardai intorno allarmata: Assomigliava al ringhio di uno Stoutland, ma come poteva averci trovati cosí affascinan- ehm, travestiti?
Michy invece guardava N e rideva -Mi sa che qualcuno ha fame.
N arrossì sotto il basco. No words . Beh, anche io avevo fame e nella fretta non avevamo mangiato niente a pranzo. Per non parlare del fatto che erano le tre di pomeriggio e anche solo all'entrata del percorso 4 si moriva di caldo. Così proposi di cercare un posto dove mangiare qualcosa di rinfrescante.
-Andiamo a mangiare un conostropoli - proposi
-Emily, ma sei mai stata a mangiare un conostropoli?? C'è tutto l'anno una fila assurda - Michy mi guardò scettica
- Posso sempre sbaragliare la fila coi miei pokèmon - proposi sfrontata.
-No, non puoi. Ricordi? Tenere un profilo basso.
La guardai male -Uffa -
-Andiamo sul percorso 4. Sono sicura che troveremo un posto dove mangiare qualcosa
E via sulla strada talmente bollente che con ogni probabilità mi si stavano fondendo le suole degli stivali nuovi. Accidenti, sembrava che 40 charizard avessero deciso di usare Giornodisole.
Ansimando, ci fermammo sotto il portico di una bassa costruzione in stile old west, dalle caratteristiche porte apri-e-chiudi e addirittura un abbeveratoio sul lato destro.  Sull'insegna c'era scritto con lettere fiammeggianti, non si capiva se per l'afa o se l'effetto era voluto, "Punto ristoro con noleggio Rapidash"
-Io mi fermo qui- annunciai ed entrai spedita, seguita dagli altri.
Oooh, era il paradiso. All'interno, illuminato da neon azzurri, c'era un bel fresco e tavolini da pic nic e distributori, più un Baccabar all'angolo, occupavano l'area. C'eravamo solo noi.
Ci lasciammo cadere sul primo tavolino che capitava e subito una commessa del chiosco ci raggiunse
- Siete impazziti? Andare in giro per il percorso 4 a quest'ora? Sembra che abbiate scampato per un pelo un colpo di sole.
Volete ordinare qualcosa di rinfrescante?
Non ero proprio in vena di sorbirmi una predica, soprattutto perchè aveva ragione, così ordinammo un succo di Baccanguria e una porzione gigante di gelato alla baccafrago a testa. Una vera e propria delizia.
Dopo esserci ripresi, la ragazza tornò e ci chiese se volevamo noleggiare un Rapidash alla modica cifra di 700 pokèdollari  al giorno.
-Noleggiate Pokèmon? - chiese N
-Oh, sì! È nata come passione di famiglia, mio padre ama a dismisura i Ponyta e le loro evoluzioni, i Rapidash. Solo che divenne alquanto difficile badargli quando arrivarono ad essere una trentina- spiegò la ragazza
Michy si rianimò -Una trentina? Ma i rapidash sono tra i pokemon più difficili da allevare! Hanno bisogno di correre ed essere portati a passeggio tutti i giorni, altrimenti tendono a inselvatichirsi -
Era saltata fuori la sua parte di intenditrice di livello A di Rapidash! Mi ha raccontato che quando ancora viveva con i suoi avevano un maneggio e il padre, un intenditore di livello S, le aveva insegnato tutto ciò che sapeva sul mestiere. Devo ammettere che in materia di Rapidash e Rhyorn non la batte nessuno. Ma loro ne avevano solo una quindicina.
-È per questo che nasce il noleggio. Aiutiamo i giovani allenatori che vogliono avventurarsi nel deserto e loro allo stesso tempo fanno un  favore a noi e ai rapidash portandoli a spasso. Geniale, no?
-Geniale davvero, soprattutto perchè fa al caso nostro - ammise Michy
-Ragazzi, che ne dite?
-Ehm, Michy, io non sono mai stata su un Rapidash...
-Ma è meglio che farla a piedi! Insomma, non avevamo calcolato così tanto caldo, e poi non è difficile! Ti insegno io!
Purtroppo mi fidai. Ma perchè non avevo ancora imparato che alcune sue idee sono la fine del mondo?
Il noleggio non apriva prima delle 5, perchè di solito nessuno voleva morire carbonizzato dal sole, così andammo a scegliere un Rapidash  mentre aspettavamo che il noleggio aprisse.
Attraverso una porta di servizio in fondo a destra che prima non avevo notato si arrivava alla scuderia.
Appena entrata mi sentii circondata dall'odore di scuderia, lucido per selle e fieno fresco. I Rapidash alloggiavano in box puliti e ordinati sulla destra. Questi pokèmon mi hanno sempre affascinata: sono instancabili, possono trasportare carichi pesantissimi e allo stesso tempo sono incantevoli. Le criniere di fuoco scoppiettavano quando ci si avvicinava. Uno in particolare attirò la mia attenzione: aveva delle sfumature color perla e mi guardava con occhi intelligenti. Allungai la mano, e subito tirò fuori la testa e si fece accarezzare. Il suo nome era Folkvïr. Mi piacque subito.
Michy puntò invece su una bellissima giumenta, Aloe da Bavarese. Era un po' timida, ma Michy ci sapeva fare e la avvicinò senza problemi.
N fu il più lungo invece : chiacchierò un po' con tutti, e litigò pure con un paio per via del loro linguaggio, a suo parere assai scurrile. Io e Michy dovettimo separarli con la forza; solo N poteva farsi insultare e quasi prendere a morsi da un Rapidash.
Finì per scegliere uno stallone dal corno lucente, Alec.
Comprammo anche un po' di provviste e della legna da portare dietro per la notte, quando le temperature si abbassavano precipitosamente.
Finalmente partimmo a caccia di Genesect! E incominciò il travaglio.
È facile imparare ad andare in groppa a un Rapidash. Nei tuoi sogni.
Innanzitutto devi anche solo imparare a stare in groppa: stringere forte con le gambe per tutto il tempo. Quindi era inevitabile che...OH, Guarda, un Maractus! E SBAM, patapunfete tutti giù per terra!
Poi c'era Michy versione amazzone-perfetta. In groppa ad Aloe, in perfetto equilibrio, continuava ad andare avanti e indietro e girarci intorno impaziente. E ci bacchettava
-Stai dritta! Non così! Non irrigidirti se no il cavallo lo sente e si agita!
-Qui quella che si sta innervosendo è solo una!
-Devi tenere i talloni bassi ! Ma non stringerli troppo !
A quel punto allentavo le gambe e cadevo come una baccapera.
-Ta-daaaaaa morite celebralmente per la mia figaggine! Sono una stella!
-Sì, una stella cadente. Riprova! E non spostare il collo del cavallo: a volte si tende a farlo andare a destra e a sinistra perchè si continuano a spostare le mani!
-Michy appena scendo da questo coso la paghi - ringhiavo.
Un lato positivo: qualcuno messo peggio di me c'era. N, che mi combini ! Dopo appena due passi riuscì in qualche modo a fare impennare il Rapidash e cadde a terra di schiena. Per fortuna niente di rotto, ma.... mi sa che Michy si può scordare il principe sul rapidash bianco. Si sarebbe dovuta accontentare di un Reshiram bianco.
Dopo questo disastroso rodaggio, riuscii finalmente a capire come si cavalca. O come si sta su un Rapidash almeno. Molta più bravura da parte di Folkvïr che da parte mia in verità. E partimmo nel deserto.
Anche se erano le sei e mezza del pomeriggio ormai, l'aria tremolava dal calore. Presto ci ritrovammo zuppi, e N fece addirittura per togliersi la maglietta ma Michy lo fermò perché in caso di un calore del genere più pelle era coperta meglio era.
Scommetto che le ci volle un forte sforzo di volontà per impedirglielo, eh michy? XD
Cavalcammo per mezz'ora spingendoci sempre più nel deserto. Non incontrammo nessuno, né allenatori nè pokemon. Incrociammo solo un Maractus, e N cercò di chiedergli informazioni ma quella si mise a danzare e ballare in cerchio continuando a fargli l'occhiolino. -Attenta, michy, hai una degna rivale - risi.
Finalmente un Sandile affermò di aver visto passare, oramai la sera prima, una sagoma rossa direttasi verso il castello sepolto. E non ne era più uscita. Gli lanciai una baccacedro.
Purtroppo però il sole era calato perciò ci fermammo, decisi a continuare l'indomani addentrandoci nelle rovine.
Ci accampammo per la notte. La temperatura era calata vertiginosamente, in completo contrasto con i 45 gradi del pomeriggio.
Accidenti, si moriva di freddo. Battendo i denti facemmo velocemente un falò con la legna che i noleggiatori ci avevano dato insieme ai Rapidash, e grazie a questi stupendi animali fu pronto in un baleno.
Sciogliemmo un po' di formaggio di latte Mumu su dei pezzi di pane, arrotondando con qualche baccaprugna e bevendo il piu possibile per reidratarci grazie all'acquapatto di Samurott.
Troppo stanchi per chiacchierare, ci sdraiammo subito dentro i sacchi a pelo, con i rapidash dietro di noi come calde stufe. Presto sentii i respiri di  Michy e N farsi più pesanti. Si erano addormentati. Ma io non riuscivo a prendere sonno...
Troppi pensieri per la testa. Continuavo a ripensare a quanto era successo oggi,  dentro il Kyogre, o più che altro il modo in cui ne eravamo usciti. C'era mancato davvero poco, potevamo essere belli e affogati a quest'ora. E, come avevo detto a Michy, non avrei sopportato di andarmene in cattivi rapporti con Komor. "Non è da me pensare cosi tanto a queste cose", pensai e tentai di levarmelo dalla testa.
Guardai veramente il cielo per la prima volta : rimasi senza fiato per la bellezza. Era pieno di stelle, più di quante ne avessi mai viste tutte insieme, e la luna a spicchio sembrava un sorriso storto nel nero della notte. Per colpa dell' inquinamento luminoso la gente in città non sapeva cosa si perdeva; nemmeno io lo sapevo, prima di finire in quel posto abbandonato.
Improvvisamente un ombra oscurò il cielo. Genesect? No, impossibile, era troppo grande. Che cos'era?? Sbuffava fuoco verde.
Era un Salamence! E non un Salamence qualsiasi. Come aveva fatto a trovarmi?
Atterrò senza un rumore, e io uscii dal sacco a pelo e mi avvicinai a lui. -Che cosa ci fai qui? - sussurrai concitata a Komor
- Dovevo vederti - mi disse lui per tutta risposta, e scese da Salamence con una coperta in mano -Seguimi-
Fu come se il mio corpo si muovesse indipendentemente dalla mia volontà. Lo seguii.
Komor mi guidò dietro una duna, lontano dall'accampamento, e stese la coperta a terra come faceva sempre quando viaggiavamo insieme e chiacchieravamo alla luce della luna prima di addormentarci. Si sedette.
- Adesso, sappi che non ho volato fino a qui solo per chiederti scusa. Anche, perchè mi rendo conto di essere stato brusco.
Ma anche tu mi devi delle scuse. Non mi hai trattato in modo corretto.
Per che cosa? Per averti mentito? Per avere fatto sempre di testa mia? Per non averti trattato per l'amico che eri?
C'era l'imbarazzo della scelta. Mi sedetti a gambe incrociate di fianco a lui.
- Non pretendo nient'altro. Solo rispondi alla domanda che ti avevo fatto: perché hai affrontato questo viaggio se non ti piace N?
Ancora. Adesso basta. Stava incominciando a stufare.
Lo guardai negli occhi, e praticamente gli urlai in faccia- Non mi piace N! Ma se questo ti fa stare meglio, credilo pure-
-D'accordo- si scostò Komor-Allora perchè ?-
Che testone. - Non potresti mai capire! Ti sembrerebbe stupido. E forse un filino lo è- e sinceramente non lo capivo neppure io completamente.
-Ti capisco, Emily. Io ti conosco.
- Capisci ? Conosci? Forse conosci una Emily diversa.- e feci per alzarmi. Volevo uscire da quella situazione.
Ma lui mi trattenne per una mano - L'ho notato, sai- fece.
-Che cosa?- ribattei irritata, e tolsi la mano dalla sua stretta, ma mi risedetti.
- Di come, qualunque cosa tu faccia, ti guardi sempre intorno. Guardi quelli che ti circondano, come  a dire "Va bene così? Ho sbagliato?"-
-Non è vero- protestai -io non sono insicura, anzi - provai a ribattere, ma lui mi interruppe
-È proprio questo il punto. A volte lo sei. Ma non ti piace, e non lo vuoi dimostrare. Così sei sempre la prima a buttarti a capofitto nelle situazioni, impulsivamente, anche mettendo a rischio la tua persona.
Ma che baggianate andava dicendo? Io non lo faccio per dimostrare qualcosa a qualcuno, ma per...per...
- Vuoi sempre dimostrare di essere più coraggiosa di quello che sei, quasi per dimostrare di essere una brava persona, all'altezza. La prima a fiondarti contro il Team Plasma. La prima a sconfiggere le Palestre. La prima a farti quasi sbranare dal pokemon Nero-
Mi fermai un attimo e riflettei. Pensai a quando avevo deciso di assecondare Michy, nella suo folle piano del rapimento di N, nonostante non ci guadagnassi niente. Perchè l'avevo fatto? Mi andava di aiutarla perché è mia amica, certo, ma lei non mi aveva neppure chiesto di andare con lei.  Poi a come sentissi effettivamente sempre il bisogno di essere in prima linea. Potevo mentire a me stessa e dire che lo facevo perchè mi piaceva, ma in verità...forse, senza nemmeno accorgermene, facevo come diceva Komor. Dò una grande importanza all'opinione degli altri, soprattutto a quella dei miei amici sinceri. Voglio dare sempre il meglio per loro. Ma non poteva essere così evidente.
-Come...come fai a dire queste cose? Come fai a saperlo?- gli chiesi confusa. Quel ragazzo mi aveva letto dentro meglio di quanto avessi fatto io stessa.
-Ti osservo- mi rispose sorridendo, rimettendo la mano sulla mia. Stavolta non la tolsi. -Ecco, a volte mi ritrovo a pensare a te anche quando non voglio- mi sussurrò - Adesso penserai che sono tipo uno Stalker- disse subito un po' imbarazzato- ma in realtà è perchè ci tengo a te. E ci tengo anche a dirti una cosa: non devi fare nulla per dimostrare la bellissima persona che sei, perchè sei già perfetta così. Hai solo bisogno di qualcuno che te lo dica più spesso.-
Adesso probabilmente ero io che stavo arrossendo. Guardai la coperta, ma non era minimamente interessante quanto gli occhi di Komor, perciò mi persi nel blu. -Komor, io non...- sussurrai
-ssh- mi fece lui, e si avvicinò ancora. Mi attirò a sè. E mi baciò.
Un bacio leggero, delicato. Oh mio Arceus. Era il mio primo bacio, e non mi sarei mai aspettata sarebbe stato così. Nonostante avessi letto tanti libri, nessuno descriveva come si deve le sensazioni che ho provato. È impossibile spiegarlo a parole.                                                                    Quando ci separammo, Komor pareva stupito almeno quanto me. -Ecco, io...scusa, Emily, è che...-
- Prima non avevo mai notato una cosa.- lo interruppi.
- Che cosa? - mi chiese Komor
- Che quando sono con te, non mi interessa di nessun altro.-

                                                                                         **********************

Quando mi svegliai, la luce del giorno mi perforava le palpebre, e la voce di una ragazza diceva - Emily! Ma cosa.... ditemi che non...-
Sì gente, ha detto proprio così.
-Che...?
Aprii gli occhi. Oops. Ci eravamo addormentati dove eravamo, abbracciati! Ed ecco spiegato perchè avevo un po' freddo alle mani e ai piedi.
-Oh...ci siamo solo addormentati-
Lei deglutì -Pensavamo fossi scomparsa! Io e N ti cerchiamo già da tempo! E tu, Komor, che ci fai qui? Siete rimasti qui tutta la notte? Razza di furbacchioni-
Io arrossii - Ci siamo allontanati per parlare. E senza rendercene conto ci siamo addormentati. Punto -
- Esatto. Emily, non pensavo che Michy fosse così....-                                                                                                   
-Grumpig - finii io
- Oh, insomma!- adesso era lei ad essere arrossita -Venite, andiamo a fare colazione - e fece dietrofront borbottando - Vorrei proprio sapere chi è che dovrebbe trovarsi una caverna-
Io e Komor ci scambiammo uno sguardo complice e scoppiammo a ridere, poi la seguimmo al campo. Dove i Rapidash e la nostra avventura ci stavano aspettando.


*****************

Angolo dell'Autrice

Caspita, che mi è successo? Io che scrivo di una scena romantica?
Credetemi, non era quella l'idea iniziale. Ma è venuta fuori da sola.
Non era gran che forse, ma mi sembrava giusto. Chissà come andrà a
finire...sono curiosa quanto voi, lettori.
Per ora tutti a caccia di Genesect!
Alla prossima!
Byeeee

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Capitolo 13
*** Quiete di nome ma non di fatto ***


CAPITOLO 13 

La truppa si allarga gente...
Ora siamo in quattro , vale a dire , io e N ( coloro che al cantiere dei sogni dovevano trovarsi una caverna ) ed Emily e Komor ( coloro che dovrebbero cercarla nel deserto della quiete ). Non so ancora bene il perché della presenza di Komor ma... Indagherò promesso. 

Dopo aver raccolto le nostre cianfrusaglie ( ormai piene di sabbia ) ci dirigemmo nuovamente , sempre a cavallo dei rapidash , verso il castello sepolto. Era lì , infatti , che pensavamo che genesect si fosse diretto. Non eravamo sicuri al mille per mille... Ma tentar non nuoce. 

Il viaggio fu breve, ma allietato dai commenti di Komor su come Emily gestisse l'animale... Devo ammettere che se la stava cavando davvero bene. Oggi poi è più contenta del solito. Come già promesso ...indagherò. 

Arrivati all'entrata del castello sepolto legammo i rapidash ad una sporgenza della roccia e li assicurammo in modo che non scappassero ... Sarebbe stata una tragedia dover attraversare il deserto a piedi.

Entrammo e vedemmo sabbia , sabbia , e ancora sabbia.
Bene, interessante la cosa. Peccato che non erano presenti né porte né possibili buchi per attraversare la stanza; c'era solo delle voragini ( non per niente rassicuranti ve lo assicuro ) che assomigliavano a sabbie mobili.

A quella vista rimanemmo perplessi.
< forse abbiamo bisogno di una potenziale vittima sacrificabile da gettare in quel vortice , magari poi si apre qualche specie di passaggio segreto...> ironizzai.
< si certo , proponiti > rimbeccò Komor.
< no grazie , perché ci finirai prima t...> 
< ragazzi > intervenne Emily < nessuno deve buttare dentro nessuno , magari c'è qualche specie di 'pulsante' da schiacciare per far aprire qualche porta... > disse iniziando a tastare una parte del muro vicino a lei. 
< oppure possiamo chiedere informazioni a quella persona laggiù > disse N indicando un' infermiera. 
< già sarebbe meglio, anche se io preferivo di gran lunga la mia versione > dissi quasi delusa < N vai tu>.

N , sospirando ,  si avvicinò all' infermiera e le chiese spiegazioni. Questa disse che, prima di dare indicazioni , voleva fare una lotta. 

( non ho ancora ben capito l'utilità di queste infermiere sparse per Unima, ti chiedono di lottare e poi ti dicono che cureranno i tuoi pokemon... Ma se i miei Pokemon non sono in forma? Cosa faccio per vincere? Ti tiro due legnate ? ) 

Komor si propose subito come sfidante. 
< vai salamence , scelgo te! > il grande drago dalle ali color porpora si schierò davanti a lui.
Invece l' infermiera ( ci aveva degnato del piacere di sapere il suo nome : si chiamava Anna ) aveva schierato un chansey. 
Era un pokemon che non avevo mai visto prima d'ora, per questo utilizzai il pokedex : *un pokemom altruista , che depone uova molto nutrienti. Le condivide con persone o Pokemon feriti*. Diceva. Era rosa, dall'aspetto rotondo. Sulla sua pancia aveva una tasca che conteneva un uovo.

Non mi sembrava il classico pokemon forte in attacco , dato la presentazione. Magari però , giocava bene in difesa. 

 < forza salamence , usa dragoartigli > urlò Komor 
Il chansey fu più veloce e schivò con molta facilità il colpo. Proprio come pensavo , mai giudicare un libro dalla copertina... 
< chansey usa doppia sberla !!> indicò Anna. 
Salamence, dopo aver accusato il debole attacco , tentennò. 
Ma non ci volle molto prima che si riprendesse. Komor doveva averlo allenato bene dovevo ammetterlo. 

< vai, usa nuovamente drago pulsar ! > provò nuovamente komor. Neanche questa volta la mossa andò a segno. Si metteva male. 
< KOMOR DEVI UTILIZZARE MOSSE PIÙ VELOCI RISPETTO A QUESTE LO CAPISCI ? NON DOVREI DIRTELE IO QUESTE COSE A QUESTO PUNTO ! > sbraitò Emily.
< si forse hai ragione... > rispose

aspetta , cosa ? Avevo sentito bene ? Komor che dava ragione a Emily ? Wow. Non me lo sarei mai aspettato. Allora qualcosa è successo la notte scorsa (Muahahhahahah )

Sclero a parte ... Komor aveva dato retta alla mia compagna e aveva provato ad usare coda drago. Una buona mossa a mio parere , veloce e mirata. 
Chansey dopo l'attacco perse un po' la sua vitalità che lo contraddistingueva.
E fu li che Anna urlò al pokemon di usare covauova... Questa mossa fece aumentare i ps di un chansey ormai  ferito. 

Komor digrignò i denti. Probabilmente non se lo aspettava. Cosa poteva fare ora ? 
< salamence usa drago bolide !! >. Che bella mossa... Ricordo quando l'aveva fatta imparare al pokemon tramite un insegnamosse. 
Il chansey fu subito ko. Una bella sfida a mio parere. 
Come promesso , Anna curò i nostri pokemon e indicò la via. 

< cosa?? > esclamammo in coro. 
< esatto , è l'unico modo che avete per scendere nelle profondità> rispose nuovamente lei. 
< dobbiamo scendere nelle sabbie mobili ??> dissi sconcertata. 

E fu così che iniziammo a scender lungo scivoli di sabbia mista ad acqua. Quando arrivammo nel piano più profondo sembravamo persone impanate talmente eravamo pieni di sabbia. Credeteci , è la verità. Io non dico mai balle. ( Emily : hahahahah bella questa ) 

La stanza dove capitammo era spoglia di tutto , c'era solo un piccolo corridoio che portava in una stanza ancora più piccola. 
Li trovammo tre personaggi a noi molto familiari , che avevamo già sconfitto molte volta durante il nostro viaggio... Li riconobbi dal fatto che avevano una grande R color porpora stampata sul petto. Il team rocket...
Nell'ultimo angolo della stanza c'era genesect sdraiato per terra . Ma che avevano intenzione di fare ? 

CONTINUA...

 ------ angolo autrice -----
Salve gente. 
Mi scuso per i ritardi negli aggiornamenti ma la scuola , vi assicuro , è massacrante. Soprattutto in questo periodo. 
Coooomunque ringrazio chi ha letto fino e ci vediamo alla prossima! 

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Capitolo 14
*** Incontro-scontro sotterraneo col Team Rocket ***



Angolo dell'autrice - più che altro precisazione dell'autrice.
Ehm, hello!
Questo capitolo è un mio tributo all'unico motivo
per cui da piccola guardavo l'anime pokèmon, quando
ancora lo chiamavo cartone. Sì, proprio quei tre.
Badate bene però, non è il Team Rocket delle ultime
stagioni: adesso purtroppo fanno giusto una sciocca
comparsa durante la puntata, un fulmine di Pikachu
e addio. No.
Io parlo del team rocket originale. La banda di ladri
irreprensibile, ingenua, squattrinata ed esilarante
che una volta era protagonista di interi episodi.
Il gruppo unito che attraversava tutte le traversie,
si supportavano a vicenda venendone sempre fuori
in quelche modo. La banda di cattivi ragazzi che
in fondo sembrava solo "giocare" a fare i cattivi, ma
che alla fine sapevano ciò che era giusto.
Basta riguardare i primi due film pokèmon
(in particolare il secondo, che è anche il mio preferito)
per ricordarsene. E qui inizia la nostalgia, perchè erano
tutt'altra cosa.
Erano importanti.
So bene di non avere reso neppure lontanamente l'idea
di come erano, e di aver dato alle loro battute una
porzione minimale della storia, ma questo è perchè
purtroppo non ricordo così bene come vorrei il loro
carattere, e non essendo miei personaggi
non ho voluto modificarli.
Mizzeca, sto scrivendo un papiro.
Emily, svegliati, non è da te essere nostalgica.
E stai annoiando i lettori.
Ok, vi lascio al capitolo, voglio proprio vedere
chi riconoscerà la citazione!
Alla prossima, allenatori.
Bye bye!

         ********************
-Non posso credere ai miei occhi! Ma voi siete il team Rocket!!!-
Al mio grido si girarono. Erano proprio loro: stranamente in divisa nera questa volta, il solito trio.
Che incipit banale, ma capitemi, li stimo! Non il team rocket in sè, i tre tizi che avevamo davanti! Jessie, James e Meowth!
Non li sto manco a descrivere, li conoscete anche voi fin troppo bene. E probabilmente li odiate o commiserate anche;
Ma ormai vi sarete accorti che sono un bastian contrario! Dai ci vuole davvero cocciutaggine per andare alla ricerca di un pikachu per più di sei anni senza risultati! Stupidità, ovvio, ma anche una gran forza di volontà! E poi Jessie può fermare con una padella un dragonite che vola a 2500 km orari (#stima), James ha catturato tutti i suoi pokèmon senza lottare (#stima) e Meowth semplicemente è un Meowth parlante (#stima).
Mi sono sempre chiesta cosa direbbe  il mio Charizard se potesse parlare. Probabilmente "Dammi da mangiare" o, più probabilmente, "Ciiibo".
Comunque, avevo sfumato l'effetto sorpresa ; nessuno ebbe il tempo di dire niente in ogni caso. Un altro passo e il terreno cedette sotto i nostri piedi. Cademmo giù tutti quanti, come kakuna da un albero scosso dal vento e atterrammo di schianto 5 metri più in basso, doloranti. Acc!
Con un gemito, cercai di rimettermi in piedi. Komor mi porse una mano
- Stai bene?
La afferrai e mi tirai su  -Oh, Tutto ok. Morivo dalla voglia di fare questo salto nel vuoto-
Fortunatamente anche Michy e N erano interi.
Guardammo in alto: Meowth ci osservava soddisfatto facendo ciao con la zampa. Assurdamente, mi venne da paragonarlo a quei gattini meccanici che muovono la zampa che si trovano in un qualsiasi negozietto cinese - E voi che ci fate qui, bambocci? Siete caduti nella nostra trappola infallibile! Ora voglio proprio vedervi uscire di lì!
Detto fatto. Komor schierò il suo Stoutland e N il suo Carracosta. Scalaroccia. Fuori.
A giudicare dalle loro facce non se lo aspettavano. -Ma chi siete?- chiese Meowth accarezzandosi il mento con una zampa.
- Noi siamo il duo Doppioteam! E siamo molto più belle di voi!
Michy sembrava un po' imbarazzata, ma alla fine accettò di fare il nostro motto di presentazione. Era una sfida personale (*Mi devi ancora un favore per averti assecondata quella volta* *Ma se ti avevo salvata dalla pancia di Wailord* *Ma io voglio un biscotto!!!! Blu!!!* *Ok, ok dopo te li faccio, calma*)
E facemmo il nostro stacchetto, non ve lo descrivo di nuovo perché rischiereste di morire celebralmente per la troppa figaggine.
Probabilmente era ciò che stava accadendo a Komor, dalla sua espressione. O forse stava per dare di stomaco. Non riuscii a capirlo.
Alla fine, i nostri avversari erano allibiti. La prima a riprendersi dalla sorpresa fu Jessie, inviperita come il suo Seviper
-Come avete osato mettere in dubbio la mia bellezza!! Adesso vi faremo vedere noi! Preparatevi a passare dei guai!
Mettetevi comodi e preparate i pop corn. Diedero inizio al loro motto. Lo so a memoria oramai ahahah
                                                                                                   
James (Primo piano, dà le spalle...ma dove l'ha tirata fuori quella rosa??) "Dei guai molto grossi"
Jessie (Che si crede un blaziken, fa un salto per atterrare non ho ben capito dove) "Proteggeremo il mondo dalla devastazione"
James ( emula Jessie e getta via la rosa ) "Uniremo tutti i popoli della nostra nazione"
Jessie (Atterra e guarda a chi si sta rivolgendo,finalmente un po' di educazione) "Denunceremo i mali della verità e dell'amore"
James (Emula)"E arriveremo fino alle stelle, e anche più in là"
Jessie (Prova a fare movimento sexy e fa vedere bene i capelli da pazza) "Io sono Jessie"
James(Getta via la rosa) "E io James"
Jessie (si esalta) "Team Rocket, pronti a partire alla velocità della luce!"
James (si esalta ancora di più) "Arrendetevi subito, o preparatevi a combattere e soffrire"
E arriva meowth "Miao, proprio così!"
*WAAAABBAAAFFETT* (Inutile descrivere quest'ultima suppongo.)

A quel punto N e Komor pensavano di essere finiti in una gabbia dei matti. (*E che ti aspettavi? Eravamo finiti in un concorso delle debuttanti psyco-cheerleader! In competizioni del genere si muore!* *Taci Komor o ti faccio vedere io cosa è letale XD*)
Ancora di più quando tutti e cinque li fissammo chiedendogli -Allora?
- Allora cosa ?- Chiese coraggiosamente N.
- Allora chi ha vinto- gli rispose Michy paziente.
- Chi è stato il più bravo?- Le feci eco
Komor e N si guardarono. Sembravano un po' in difficoltà. Probabilmente era perchè non si erano nemmeno accorti del team rocket. Li avevamo oscurati, Muahahahah!
Komor prese la parola -Dateci un attimo per deliberare!
E si misero a confabulare (*Stavamo decidendo se era più rischioso farsi picchiare da Jessie e graffiare da Meowth oppure risvegliare l'istinto omicida di Michy; poi abbiamo messo in conto quanto sai essere indisponente e cocciuta e hai vinto il premio per la maggiore pericolosità* *Lo prendo come un complimento*)
-Abbiamo deciso - Annunciò N. E notai che aveva già una pokèball in mano.
-Rullo di tamburi! Il vincitore è....il duo Doppioteam!!! -
YEEEE ! Io e Michy ci scambiammo un cinque mentre Jessie dava tutta la colpa a James e Meowth. Poracci, a doverla sopportare. Sembrava più terribile di me. -Non la passerete liscia !- e Jessie lanciò la sua pokèball. Ne uscì il suo famoso Seviper, con le zanne grondanti di veleno.
-Vai, Inkay, scelgo te! - Ed ecco il pokèmon di James. Da brava fan, mi ero tenuta al passo con gli eventi. L'aveva catturato quelche tempo fa, ed ero ben informata su quel pokèmon e le sue peculiarità perché mia mamma aveva la sua evoluzione, Malamar.  Per questo rimasi basita.
-Ma perché non l'hai fatto ancora evolvere?- esclamai. James sembrava non avere idea di cosa stessi parlando- Cosa intendi per fatto evolvere?
Non sapeva cos'era l'evoluzione?? - Hai presente quando un pokèmon cambia forma, diventando più forte...
-So cosa è l'evoluzione! In che senso fare evolvere? Come si evolve Inkay?
-Non lo sai? - beh, in effetti è un pokèmon alquanto originale, ma...era il suo allenatore! Beh, meglio per me. Un pokèmon evoluto in meno. I Malamar sono alquanto insidiosi, con Troppoforte.
-Niente, niente- risposi evasiva
-Se ti batto me lo dirai!-
-E tu mi fai un autografo!-
-Affare fatto! -
Cosa buona: si erano completamente dimenticati del Genesect. Chissà se l'avevano trovato per caso o ne erano a caccia. In ogni caso, dovevamo portarlo via da lì. Era il nostro Genesect, non avevo fatto tutta quella strada per farmelo rubare sotto il naso!
Mi misi in posizione al fianco di Michy, e passando davanti a Komor gli sussurrai-Ti dispiace se lotto io? Tu hai già avuto la tua occasione oggi.
-Come desidera, sua maestà- fece un inchino esagerato, prendendomi in giro
-Buffone, tu e N potreste portare via Genesect nel frattempo, mentre non se ne accorgono-
-D'accordo-
Sentii N augurare buona fortuna al suo Pachirisu (ancora adesso vomito al pensiero :P) e si fecero da parte.
-Prima le signore - mi accolse Michy
-Prima le anziane- risposi io
-Chi vuole apparire deve soffrire- (CIT. A chi la riconosce un biscotto blu ;'D )
-Soffrire? Va bene, vado io- Comunque sapevo già chi scegliere. -Musharna, conto su di te! -
E in uno svolazzo di fumo rosa, uscì dalla pokèball il mio nuovo acquisto.
-Ed ecco il mio pokèmon! Samurott, vieni fuori!- Michy schierò il suo pokèmon più potente.
Jessie non perse tempo :- Seviper, usa velenocoda su Samurott!
-Inkay, tu usa ripicca su Musharna! -la supportò James
Accidenti, dovevo fermarlo, o sarebbe stato Superefficace. La mossa più potente di Musharna era psichico, ma su un pokèmon di tipo buio come inkay non sarebbe servito a niente. L'unica era...-Musharna, usa Tuono!
Però Inkay lo schivò e  continuò imparterrito: il colpo andò a segno. Per Arceus, fortuna che i Musharna hanno tanti Ps! Un po' affaticata, resistette al colpo. Come se non bastasse, allontanandosi Inkay inchiostrò gli occhi di Musharna, accecandola.
Samurott non se l'era cavata meglio purtroppo: aveva evitato il Velenocoda prendendolo in bocca con sgranocchio. Peccato però che così facendo si fosse avvelenato.
Accidenti, erano un esplosione quei due pokèmon! Ma avrebbero trovato pane per i loro denti.
-Michy, passiamo al contrattacco! Il tuo Samurott ha l'attacco dimezzato per l'avvelenamento adesso. Punta tutto su un attacco speciale.
-Posso usare Surf, ma ho paura di colpire musharna- obiettò
-Vai, non pensarci. Io ti farò da supporter con una mossa che ho insegnato a Musharna tramite MT- Ero contenta in quel momento dell'idea che avevo avuto, durante la colazione, pensando ad un eventuale lotta in doppio.
Sforzandomi di mantenere un tono calmo, in modo da non allarmare il pokèmon accecato, ordinai -Musharna, usa Pioggiadanza! -  Il fumo di cui Musharna era sempre avvolta incominciò a scurirsi e spezzarsi in rabbiose nuvole nere sul soffitto della grotta. Improvvisamente iniziò a piovere! Adesso Surf di Michy sarebbe diventato più potente, e con un po' di fortuna l'acqua avrebbe lavato via l'inchiostro.
Del Surf di Samurott non mi preoccupai: Musharna sfruttò la sua abilità Telepatia e si spostò dalla traiettoria dell'onda. Inkay e Seviper vennero invece colpiti in pieno! (E anche N e Komor. Ops. Mi sarei fatta perdonare)
Samurott nonostante il veleno sembrava essere più a suo agio adesso grazie alla pioggia. Michy era piacevolmente sorpresa
-Ottima idea, Emily! Hai ribaltato la situazione-
-Aspetta a complimentarti con me. Cosa stanno combinando?- Raccogliendo le ultime energie, Seviper e Inkay puntavano dritti su Musharna, uno con Ripicca e l'altro con Morso. Due contro uno! Non si arrendevano facilmente eh?
Ma avevo ancora un asso nella manica. -Musharna usa Tuono!!- e stavolta andò a segno, con doppia potenza rispetto a prima e reso infallibile dalla pioggia! Evvai! Volevo proprio vederli a sopravvivere a questo. Difatti Seviper andò KO tra le urla di protesta di jessie. E anche  quel maledetto Inkay. Grazie ad Arceus non avevo spiegato a James come farlo evolvere! Non oso immaginare la sua potenza in quel caso. Fece un valoroso tentativo di rialzarsi, ma ricadde nella polvere. Avevamo vinto!
Le nostre grida di vittoria si mescolarono con quelle di fallimento dei nostri avversari. Mi sentivo potente! Era stata una bella lotta.
Evidentemente il team Rocket non aveva più pokèmon perché Jessie continuava a urlare -Cosa dirà il capo adesso? Siamo stati sconfitti da due ragazzine!-
Suppongo che essere una vecchia signora faccia sembrare tutti dei ragazzini. Oh, se sentisse questi pensieri XD
Stavano tirando fuori i razzi per scappare, ma si stavano dimenticando una cosa. -E il mio autografo?-Gli urlai dietro sbracciandomi.
-Al volo!- James mi lanciò un cartoncino, e io lo presi al volo. Era una loro foto, con le firme dei tre membri. Chissà se se li portavano dietro apposta nella possibilità di incontrare loro fans.
-Grazie! - Poi decisi di fare una cosa di cui forse mi sarei pentita un giorno.-Aspetta! Inkay si evolve mettendolo a testa in giù mentre sale di livello!-
James sembrava stupito -A testa in giù?-
-Non per niente Malamar è il pokèmon Giravolta- gli spiegai.
-Ti ringrazio - mi rispose stupito.
James era sempre stato troppo buono per fare parte di un team criminale. Mi chiesi se, condizionato da persone diverse, avrebbe fatto scelte differenti.  E non avrebbe fatto successo in un altro modo.
-Se mai ci rivedremo, ti devo una lotta col mio Malamar- promise
-Contaci- Lo salutai. Con i razzi a propulsione, il team rocket si allontanò in tutta fretta verso le scale e sparirono alla vista.
-Certo che alcuni pokèmon hanno proprio strani modi per evolversi- commentò Michy, che aveva ascoltato la nostra conversazione.
-Ma perché gliel'hai detto? Non lo conosci neanche, e se dovessimo davvero incontrarlo di nuovo sarà un osso duro-
-Perché dal modo in cui una persona lotta si capisce molto di lei. E ho capito che tiene abbastanza ai suoi pokèmon da allenarli e guadagnarsi il loro rispetto. Dunque si è guadagnato anche il mio rispetto.
Intanto N e Komor avevano raggiunto da un pezzo Genesect, trovandolo svenuto. Lo stavano rianimando con un rimedio naturale, di quelli amarissimi, quando li raggiungemmo.
Vidi che avevano anche curato i suoi graffi con un iperpozione. Osservai meglio il pokèmon : adesso non era raccolto su se stesso, come quando volava.
Il corpo di metallo era color porpora, simile a quello di uno Scizor ma più articolato. Sulla schiena c'era quello che sembrava un potente cannone. Ancora una volta mi chiesi della sua provenienza. Da dove saltava fuori un pokèmon del genere? Finalmente avevo l'occasione di controllare sul pokédex.
La familiare voce metallica annunciò : GENESECT, IL POKÈMON PALEOZOICO. ESISTE DA PIÙ DI 300 MILIONI DI ANNI. IL TEAM PLASMA NE HA MODIFICATO IL CORPO MONTANDOGLI UN CANNONE SUL DORSO.
N era inorridito -Cos'è questa storia? Il team plasma non ha mai fatto male a un pokèmon, che io sappia! Noi lavoravamo per il loro bene!
Non riuscii a trattenermi dal commentare -Mi sa che ci sono un sacco di cose che non sapevi.
Finalmente Genesect riaprì gli occhi, e cercò di tirarsi su allarmato, senza successo. Era ancora debole. N gli parlò dolcemente:
-Calmo, Genesect, non ti faremo del male. Siamo amici, vogliamo aiutarti. Adesso...
Ma venne interrotto da uan serie di...squittii robotici provenienti da Genesect. N aggrottò la fronte -Stava scappando da qualcosa-
Continuarono gli squittii, e N cercò di fare da interprete - Scappava da qualcosa che l'ha inseguito sin da quando ha messo piede in questo castello sepolto. Qualcosa di... caldo. Non riesco a capire meglio. Un sole? Inseguito da un sole?
Pensai che N non stesse capendo bene. Magari quello che il team plasma aveva fatto a quel povero pokèmon aveva compromesso le sue capacità linguistiche. Oppure il cervello del cespuglio si era fuso a causa del caldo.
A proposito, stava incominciando a fare di nuovo caldo. Sembrava quasi di essere ancora fuori, e non diversi piani sottoterra.
Presto scoprii il perché. E perchè il team Rocket era scappato a gambe levate. Dalla tromba delle scale, incominciarono ad affiorare le fiamme. Gridai agli altri -Ragazzi! Attenti, un incendio!- prima ancora di scoprire cosa l'avesse provocato. Capii cosa avremmo dovuto affrontare quando vidi entrare, sospeso solenne e maestoso, il pokèmon Sole.

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Capitolo 15
*** Il re delle fiamme ***


CAPITOLO 13 

Come volete che sia finita ? 
Il giorno dopo si sarebbe letto sul giornale * Quattro ragazzi deceduti al Castello Sepolto a causa del caldo. Probabilmente non avevano pokemon di tipo acqua con loro*.
No. Non poteva succedere , non potevo lasciare che succedesse. Non VOLEVO.
Ma il caldo si stava facendo opprimente. 
E stavamo perdendo i sensi. 
Feci in tempo a fare uscire samurott dalla pokeball , gli ordinai di usare surf. Sembrava funzionare. L'acqua inondò la stanza.
Il caldo si fece meno opprimente, ma le fiamme non accennavano a diminuire. 
Bagnati e rinvigoriti riuscimmo ad avvicinarci maggiormente alle scale. 
Al primo impatto vedemmo solo fiamme , guardando più in là invece si poteva scorgere un Pokemon , anzi IL pokemon , chiamato pokemon sole... Volcarona. 

Velocemente cercai di acchiappare il pokedex... Ma non dava segni di vita, fantastico ... Forse anche lui stava bollendo. Allora non eravamo gli unici. 
< Come facciamo ad uscire da qui?? L'Unico modo per uscire sono le scale! > gridò Emily.
rispose Komor.
Eravamo in trappola...

Subito sentimmo degli stridii provenire dietro di noi. 
Era genesect , sembrava stare un meglio grazie alle pozioni utilizzate dai ragazzi. Era in piedi in tutta la sua maestosità. Forse ( e dico forse ) voleva aiutarci come ringraziamento per averlo curato. Feci entrare samurott nella pokeball e lo ringraziai. 

< Io ho un'idea! Seguiremo il flusso!!> dissi con un sorriso sulle labbra. 
Emily sorrise a sua volta.
 ( Michy : certo stiamo per morire affumicati e ridiamo , bhe ... meglio farlo da felici no?  Emily : ... ) 

Ci avvicinammo a genesect che subito tramutò la sua forma. Assomigliava ad una navicella spaziale ( certo che... I Pokemon sono forti ). Salimmo sul suo dorso e ci alzammo in volo. 

< E noi? Cosa dobbiamo fare? > disse Komor , ormai rosso in viso, non si sa bene se era per il caldo o perché era arrabbiato (o forse imbarazzato).
N non rispose e fece uscire il suo archeops dalla pokeball. Gli saltò in groppa e fece cenno a Komor di salire. 
< Piuttosto che salire li guard..> 
N lo aveva tirato per un braccio e fatto salire senza convenevoli. 

Ora iniziava la vera sfida... 
Peggio che le montagne russe.
Genesect era molto veloce e rapido. Si muoveva con grazia ineguagliabile. Ciò non faceva archeops , che sembrava più in difficoltà quando si avvicinava alle fiamme. 
Volcarona non si fece intimorire, infatti iniziò a utilizzare lanciafiamme a ripetizione. ( forse era stufo di mangiare sempre le stesse cose e voleva della carne fresca... Ma anche no XD) 

Riuscimmo a risalire anche le sabbie mobili.
Indiana Jones ci finisce dentro , noi ci usciamo.
Ad un tratto vedemmo la luce , non la luce che vedono gli illuminati intendiamoci, la luce dell'uscita per il deserto. Ma avevamo ancora il Pokemon sole alle spalle. 

Ebbi un'idea. Rallentammo un po' la corsa e facemmo passare avanti Komor e N. Loro riuscirono ad uscire. Ora sarebbe toccato a noi. 
Appena prima di uscire genesect usò ferrartigli contro la roccia. Questa si frantumò appena dopo il nostro passaggio e bloccò l'uscita ( bisogna essere precisi nella vita... Come si dice... La tempistica è tutto ).

Eravamo salvi , fuori , vivi. Nessuno fiatò. Forse troppo stanchi o spaventati, carichi di adrenalina per dire qualcosa. Da dentro il castello si sentivano i lamenti del povero volcarona. Aveva perso la cena... Povero guardiano.

Prima che potessi fare qualcosa qualcuno parlò prima di me : 
"Volcarona ; si dice che quando il mondo fu oscurato da ceneri vulcaniche, le fiamme di volcarona abbiamo sostituito il sole. Quando lotta sparge scaglie infuocate dalle sue ali creando tutto intorno un mare di fuoco. "

< Il pokedex ha avuto il rinculo > dissi agli altri.
< wow, la professoressa Aralia lo ha progettato  veramente male se va già a rilento...> 
< bho , amen non ho voglia di andare a lamentarmi, piuttosto genesect, grazie.> 
Mi girai verso di lui , aveva già cambiato forma. Era estremamente silenzioso. 
< Ma... > mi avvicinai a lui notando qualcosa < che cosa significa questa M sul tuo dorso? Vicino al marchio del Team Plasma ? > 
Tutti si avvicinarono a lui, pieni di dubbi e domande. 

Già... Le domande , i dubbi , ora erano questi i pensieri che affollavano la nostra mente. Come avremmo fatto a trovare la risposta a tutto?
Perché il Team Plasma aveva costruito uno speciale cannone su genesect ?
Perché di fianco al loro stemma c'era una strana M ? 
E perché noi staiamo facendo questa cosa? 

Bhe... Spiegatemelo voi perché io non lo so più.

CONTINUA



----Angolo autrice----
Prova prova... Funziona sto coso? 
'Voce fuori onda' : Si N devi solo accenderlo premendo il tasto ON.
Ah, buono. 
Va bene gente lasciamo perdere i microfoni. Oggi presenzio io perché Michy ed Emily sono collassate a causa del troppo studio. Bhe non è problema mio. 

Bene, in questo capitolo, molto sommariamente stavamo per essere mangiati da Volcarona. Che fine emozionante. Torneremo si, e il prossimo capitolo sarà ... Bhe lo scoprirete voi. 

Buona serata gente. ARRIVO AMICI POKEMOOON!!!





  

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Capitolo 16
*** Casa dolce casa...ma anche no. ***


Capitolo 16 - Casa dolce casa...ma anche no.

E così ci ritrovavamo davanti a un altro mistero. Suppongo che la M sul dorso di Genesect non servisse a classificarlo come un gelato Magnum. Non sembrava affatto avere un buon sapore.
-Ehi, non potresti chiederlo direttamente a Genesect?- Chiesi al mr cespuglio. Lui scosse la testa:- Non funziona così. Io posso capire i pokèmon, ma il loro modo di esprimersi è molto essenziale. Non hanno un vero e proprio linguaggio, comunicano trasmettendosi emozioni, o addirittura frammenti di ricordi. Per questo prima non ero riuscito a capire bene cosa intendesse per "Sole". Mi aveva trasmesso solo la sensazione i pokèmon abbinano al sole, anche se molto più forte. -
-Prova lo stesso- lo incitai -chiedigli qual'è il posto che per lui significa casa, quello da dove è scappato. Se potesse portarci lì, capiremmo meglio cosa cavolo centrano degli schizzofrenici come il Team Plasmon con questo pokèmon-
-Quelli del team PLASMA non sono degli schizzofrenici- borbottò lui, ma fece come gli avevo chiesto e tradusse gli squittii ansiosi di Genesect -Non vuole tornare in quel posto. È successo qualcosa che lo ha spaventato, e adesso ha paura. Un'esplosione-
Capivo Genesect, ma non volevo mollare. Mi rivolsi direttamente a lui stavolta, parlando con calma e scandendo bene le parole, tentando di trasmettergli tranquillità -Genesect. Ascoltami. So che sei spaventato, ma dobbiamo assolutamente tornare in quel luogo. Non solo per cercare di capire cosa ti sia successo, ma anche perché ciò che ti hanno fatto potrebbe essere ripetuto. Altri pokèmon verrebbero usati come cavie da scienziati che vogliono trasformare i pokèmon in armi di distruzione, dimenticando il fine ultimo della scienza, che è quello di migliorare il mondo. Sono sicura che entrambi non vogliamo che ciò accada- Genesect mi guardava, gli occhietti brillanti da coleottero dritti nei miei. Vinsi la sua fiducia. Ronzì di approvazione e si raccolse, preparandosi alla partenza.
N mi guardava ammirato "Sai, mi sarebbe piaciuto averti nel mio Team Plasma, che perseguiva lo scopo di salvare i pokèmon"
-Meglio per te che non è stato così- ribattei -Avrei preso il tuo posto, mandandoti a casa a piangere da Antea e Concordia. Ci avevo anche pensato, ma non avevo voglia di dover gestire un intera associazione criminale-
N fece un passo avanti e mi lanciò uno sguardo di sfida -Prima avresti dovuto battermi-
-Potrei batterti anche adesso, ad occhi chiusi- constatai e mi portai una mano alla citura delle pokèball in vita -Adesso non c'è tempo, ma alla prima occasione, facciamo i conti.-
-Contaci.
Perchè amo essere un allenatore? Perchè appena gli sguardi si incrociano, inizia una sfida.
Raggiungemmo Michy e Komor, che intanto si erano preparati per la partenza, sbattendo i bagagli ripieni di sabbia. Ero sicura che fino a un attimo prima Komor mi stesse guardando, ma appena avevo distolto lo sguardo da N lui si era finto subito tutto interessato dai bagagli. Ne fui segretamente contenta. Anche per me era difficile concentrarmi, il suo pensiero continuava a distrarmi. Non ci eravamo detti molto dalla sera prima,  e non avevo ancora capito cosa ci fosse effettivamente tra noi. Era una cosa seria? O per lui era stata solo una cosa passeggera?
Fatto sta che mi era difficile non guardarlo. Ora che eravamo fuori, faceva nuovamente un caldo pazzesco e la maglietta gli si era attaccata al corpo segnando il contorno dei muscoli, frutto dei continui allenamenti con i suoi pokèmon...
Mi sforzai di lasciare perdere e mi accorsi che michy con ogni probabilità era morta anche lei celebralmente perchè fissava N impallata "EHI Emily della terra chiama Michy sul Monte Corona!" Lei si riscosse. (*Che rompi* *Saresti rimasta lì a sbavare tutto il giorno se non ti avessi chiamata* *che male poteva esserciii?*)
Forza, si parte. Io e Noctowl ci alzammo in volo, precedendo N e Michy su Archeops e Komor sul suo Salamence.
Genesect volava rapido, tanto che i nostri pokèmon, avendo noi in groppa, faticavano a stargli dietro.
Ci portò indietro, di nuovo verso Levantopoli (e stavolta ci tenemmo ben lontani dall'acqua). Oltrepassammo il cantiere dei sogni e Quattroventi, rallentando vicino a Soffiolieve, la città natale di mia e di Michy.
Realizzai allora, un po' in ritardo, che erano giorni che non sentivo mia mamma. Un po' troppi forse, ma ero stata costretta a mantenere l'interpokè spento e anche adesso era meglio non utilizzarlo. Non volevo la polizia internazionale tra i piedi.
-Ehi, Michy!- La chiamai, e Noctowl si accostò alla sua cavalcatura.
-Ehm, ragazze, aspettate un attimo. I vostri genitori? Cosa?- provò a inserirsi N, ma lo ignorai bellamente.-Che ne dici di fermarci un attimo dalle nostre mamme? Si staranno preoccupando-
-Caspita, hai ragione!- esclamò lei -non ci facciamo sentire da...la torre dragospira! Oh-oh.
-Che c'entra Oh-ho?-
-Non dicevo il leggendario! Hai capito cosa intendo. Forse è meglio fare una piccola tappa. Avremmo comunque dovuto cambiarci: ho sabbia in posti che nemmeno credevo di avere; non possiamo andare in giro così, sembro impanata-
Mi tolsi un attimo gli occhiali  -Così in realtà stai meglio del solito- scherzai
-Spiritosa.
Gli altri accolsero la notizia un po' titubanti, ma Genesect accettò di buon grado di riposarsi un attimo così atterrammo nella foresta vicina a Soffiolieve. Assaporai la leggera brezza, satura del profumo primaverile del Dolcemiele dei combee.
Per me però non era profumo di casa. Le nostre famiglie si erano trasferite lì da pochissimo da Cuoripoli. Anche loro amavano viaggiare, e ci avevano seguito, un po' dopo, nella nuova regione.
Però noi non ci avevamo passato tanto tempo ancora, pensai sentendomi un po' colpevole.
Casualmente durante il viaggio avevo scoperto che anche Komor abitava nel paesino, come anche la sua vicina Belle.
Oh, quanto mi mancava la confusionaria Belle!
Purtroppo però temevo non sarebbe stato saggio contattarla adesso. Mi imaginai Belle urlare "EMILYYYY DOVE ERI FINITA? COSA È SUCCESSO? ARCEUS? E ANCHE N? PERCHÈ? QUANDO? COMEEEEEEEE?" Attirando una folla. No, non era il caso.
Chiesi a Komor se voleva venire con noi o preferiva tornare anche lui dalla sua famiglia, anche se non era nella nostra stessa situazione probabilmente; lui confermò perchè si doveva rifornire di un paio di cose. Ci accordammo di incontrarci a casa mia dopo mezz'ora e ci separammo.
N era indeciso, non voleva lasciare Genesect, ma lo convincemmo a venire con noi dopo aver giurato che le nostre mamme non avrebbero mai rivelato la nostra posizione. Sembrava tenerci quanto noi alla segretezza, chissà perchè. Forse anche lui non voleva la polizia tra i piedi...
Fortunatamente era ora di pranzo perciò non c'era molta gente in giro, quindi non partì nessun Allarme Ricercati. Chissà se avevamo una taglia come i criminali! Mi ripromisi di controllare.

Le nostre mamme sono toste. Quando avevano la nostra stessa età hanno iniziato subito la loro carriera: avevano gli interessi leggermente diversi però. Mia mamma era una ladra, la mamma di Michy invece era un'agente. Che strana accoppiata eh? Si sono trovate proprio grazie al loro lavoro, e sono diventate agguerrite rivali. Poi si sono accorte che ci guadagnavano di più ad essere socie. Così si misero in affari per fregare tutti quanti. Dovevamo pur avere preso da qualcuno, non credete?   
Suonammo a casa di Michy, ma non rispose nessuno. Niente di strano, sapevamo dove poteva essersi cacciata. Suonai allora a casa mia. Immediatamente la porta si aprì e mi ritrovai una pistola laser puntata al petto. Aiuto.
La donna che avevamo davanti era in tenuta da Ribelle: indossava un top e una giacca di pelle da motociclista nera. Al collo una collana di borchie che si intonava con gli stivali alti, neri e borchiati anch'essi. I capelli, quel giorno rosa, scendevano liberi sulle spalle. Stava con la pistola puntata, le gambe faciate dai leggins leggermente divaricate e dalla sua espressione era chiaro che era furiosa. Ero contenta non ci fosse Komor. 
-COME HAI OSATO NON FARTI SENTIRE PER TUTTO QUESTO TEMPO?! SONO DISGUSTATA! SONO GIORNI CHE NON TI FAI SENTIRE, RAZZA DI SCONSIDERATA!! NON MI INTERESSA SE CON TE C'È MICHY, CASTIGO O ARCEUS IN PERSONA! COSA TI COSTAVA INVIARMI UN MESSAGGIO ? QUESTA NON LA PASSI LISCIA!!!-
Sinceramente preoccupata che potesse sparare, e soprattutto perchè sapevo di essere in torto, cercai di placarla. Le chiesi scusa, le promisi che non l'avrei fatto più, e riuscii a convincerla a non tenermi a casa legata per i prossimi due anni. ( Anche perchè non ci sarebbe riuscita. Se c'era una cosa che avevo imparato da lei, era riuscire a evadere da qualsiasi posto. Sono sicura che si è pentita di avermi insegnato certi trucchi, dalla volta del zigzagoon. Looong story). Neanche Michy la passò liscia, ma almeno mamma non aveva potere su di lei. Ci invitò ad entrare, e solo allora si accorse di N, che era rimasto indietro guardandoci divertito. Mi veniva di nuovo voglia di prenderlo a pugni su quel sorrisetto.
-E questo chi è? È il tuo fidanzato?- Ah, già, mia mamma sa essere parecchio molesta. A N scomparve il sorrisetto e arrossì. Soddisfazioni della vita.
-No, ma credo che tra un po' Michy e N si metteranno insieme. Sono ancora alla fase dico/non dico. Che noia-
Ah, già, anche io so essere parecchio molesta. N e Michy arrossirono fino a diventare di un rosso Darmanitan. Non pensavo si potesse davvero diventare così rossi.  Mi rivolsero uno sguardo omicida tutti e due. Oh-oh. Schizzai dentro con un grido -scherzavo, scherzavooo!

Quando Komor ci raggiunse, ci trovò a chiacchierare davanti a una cioccolata di baccacao, e io avevo un livido sul braccio che prima non c'era.
C'era anche la mamma di Michy, che come sospettavo era venuta a pranzare assieme alla mia. Komor fu invitato ad accomodarsi e  gli venne offerta una tazza: parlammo un po' delle nostre recenti imprese, con un resoconto dettagliato del mistero di Genesect. Anche le nostre mamme sembravano perplesse perchè non avevano sentito nulla di simile, nè tantomeno di particolari movimenti del team Plasma vicino a casa. Beh, allora l'unica cosa che ci rimaneva da fare era seguire Genesect. Salutammo le nostre care, pazienti mamme (che fortunatamente non rimanevano mai arrabbiate a lungo) e tornammo dal nostro amico col cannone, che nel frattempo si era addormentato sotto un albero. Riprendemmo il volo.

Proseguimmo a ovest di Soffiolieve, seguendo il corso del fiume Arcobaleno; tutti lo chiamano così perchè è l'unico luogo della regione dove è possibile trovare Feebas, la pre-evoluzione di Mylotic. Ricordavo ancora i pomeriggi passati a cercarne uno e la soddisfazione quando finalmente aveva abboccato!
Ma proseguimmo ben oltre dove mi fossi mai spinta nella mia ricerca. Non avevo mai visto questa parte di Unima. Sorvolammo un varco e ci ritrovammo in un altro percorso, ma non riuscii a leggere che numero fosse perchè oltrepassammo il cartello troppo velocemente e come al solito non avevo voglia di usare la mappa città (sinceramente, chi la usa mai?). Io lo avrei chiamato Percorso Rapide, perché l'ultimo tratto di mare era caratterizzato da correnti molto forti in tutte le direzioni. Doveva essere difficile percorrerlo con Surf.
Genesect incominciò a fare dei lunghi giri. Sembrava un po' confuso sulla direzione da prendere, ma oramai c'eravamo quasi, me lo sentivo. Di colpo la nostra guida riprese quota e sfrecciò decisa verso un isoletta. E attraccata all'isola...Per Arceus e le Sue Lastre! Era un veliero enorme! Nero come la pece, era più grande dell'isola stessa! Aveva 3 alberi, dalle vele altrettanto immense: una a prua, una a poppa e una al centro della nave. Ma la cosa che mi lasciò perplessa più di tutte era il simbolo sulle vele. Una P blu e una M rossa maiuscole, disegnate con un fulmine su uno scudo bicolore nero e bianco.
Ehi, non sono stupida: starete tutti dicendo "È il Team Plasmon, è il team Plasmooon!!!".  C'era un unico un problema: non avevano mai usato quello stemma prima di allora. Finora avevano sempre usato la solo la P. Da dove saltava fuori quella M? Qualcosa mi disse che sotto c'era più di quel che si potesse immaginare.
Spostai lo sguardo dal veliero e guardai bene l'isoletta.
L'unico edificio era un casermone di quelli militari, con un unica entrata e le finestre abbastanza alte da essere impossibili da raggiungere da terra. Un individuo vestito in modo strano, presumibilmente una sentinella, ci avvistò e si precipitò all'interno.
Altra stranezza: Quell'uomo aveva applicato sul cuore un distintivo con lo stesso stemma della nave, ma era vestito in modo molto diverso dalle solite reclute. Addio alla tuta degna dell'Area 51 - studi occulti alieni. Ne aveva una molto più figa, fatemelo dire. Era una calzamaglia grigia, un po' come quella che indossa Rock lee di Naruto quando si allena: li ricopriva completamente dai piedi alla bocca compresa. Ma...come facevano a farsi sentire?
Stivali, lunghi guanti, canotta in nero. Per finire, un cappello con una x. Non che gli facesse male cambiar stilista ma...Wtf?
Chiamai N, che però sembrava più confuso di me -N, che è sta storia?-
-Non ne ho idea. Non riconosco quella nave, nè le reclute. Non sono del team Plasma. Atterriamo, e scopriamo chi osa infangare il nome del mio team. Se la dovrà vedere con me e il mio pokèmon leggendario. E non sarò clemente- concluse, frustrato. Nonostante parlasse come se si considerasse chissà quale re, beh... Wow, mi piaceva il nuovo Sono-molto-cazzuto N.
Atterrammo nella radura di fianco all' entrata.
La nave che incombeva su di noi mi metteva in soggezione.
A quel punto Genesect sembrò impazzire. Emise un verso stridulo e si precipitò nell' edificio sfondando la porta. -Ma cosa gli è preso?- urlò Komor
- Era un verso di allarme- esclamò N
-Beh, fin lì ci ero arrivato anch'io!- replicò Komor stizzito. Ci precipitammo all'inseguimento e facemmo irruzione nell'edificio.
Cavolo, l'interno era strapieno di...cosi elettronici. Un sacco di macchinari da cui spuntavano cavi elettrici da tutte le parti. La parte peggiore: c'erano una dozzina di reclute che appena ci videro entrare si affollarono a bloccarci la strada. Non vedevo Genesect.
Di colpo la folla di reclute si divise in due ali e, a passi svelti e decisi, si fece avanti un ragazzo. Era giovane, ma aveva qualche anno in più di me. Era uno di quelli che, anche a vederli in mezzo a una folla, rimangono impressi, se non per la stranezza per l'ecletticità: che aveva fatto ai capelli? Avevo trovato un altro cespuglio. Erano color verde foglia, molto più scuri di quelli di N. Sul lato sinistro del viso erano lisci, lunghi fino al mento e fissati in lunghi spuntoni, di cui uno tinto di rosso. Sul lato destro invece invece erano corti, ritti e ispidi. In tutto doveva aver usato un chilo e mezzo di gel!
Al contrario delle reclute, non era in divisa: indossava una felpa col distintivo P ed M stampato sul petto sopra ad un paio di normalissimi jeans.
Subito dietro di lui, avanzava uno scienziato.
Si fermarono a poca distanza da noi e alzò le mani a chiedere silenzio. Le reclute obbedirono. "E voi, chi siete?"  ci interrogò.
- Chi siete voi, piuttosto!- Replicò il nostro cespuglio -E come osate fare cose del genere ai pokèmon!-
-Noi siamo il team Plasma, N. E io sono il loro capo. Puoi chiamarmi M- (i capi del team plasmon sono proprio fissati con le lettere dell'alfabeto). Il capo del team Plasma ? Ma...e N? Sembrava furente.
-Io sono il capo del team Plasma! E...ma come fai a sapere il mio nome?-
-È molto semplice...- M si avvicinò a N, con atteggiamento di sfida -Fratellino.

                                         **************************
Angolo dell'autrice:
BOOOM BOMBA SGANCIATA MUAHAHAHAH XD
Ciao belli!
Innanzitutto vi chiedo scusa per la lunghezza
incredibile del capitolo. Non so cosa mi sia successo,
la storia sembrava fluire da sola sotto le mie dita,
prendendo pieghe inaspettate. Spero di non avervi annoiato.
Tanto sono sicura che mi perdonerete.
Comunque avete conosciuto le nostre mamme, sempre sul
piede di guerra, e abbiamo raggiunto una parte abbastanza clue
della storia. Lascio a voi commentare la svolta della storia.
Per il resto...ah, già, sorry but not sorry se sono un filo in
ritardo con l'aggiornamento ma come vi ha già comunicato N
lo studio uccide la creatività, questa è la dura verità.
Ehi, ho fatto la rima!
*E datti una mossa, dai!*
Bene, a questo punto passo la parola a Michy che dopo tutta
questa pappardella qualcosa mi fa pensare che si stia spazientendo.
Alla prossima, allenatori!

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Capitolo 17
*** N e...un fratello? ***



CAPITOLO 17

< fratellino? > rispose scioccato N.
< non ci avevi mai raccontato di averne uno...> dissi.
< forse, dalla faccia che fa, non lo sapeva neanche lui> replicò Komor a bassa voce.
< si esatto... Sono suo fratello. Forse papà non ti ha mai raccontato di me; non mi ha mai voluto con sè, e non mi ha mai considerato come un vero figlio...> iniziò M.
< bhe neanche N è stato considerato come un vero figlio > disse Komor < per quanto ne so >. 
< e tu accetti di aiutare quel mostro nella distruzione del legame tra umani e pokemon ??> domandai già al limite della sopportazione < cosa c'è, ad un certo punto , dopo il fallimento del primo, si ricorda che ha un altro figlio da sfruttare??> 
< frena i bollenti spiriti , allenatrice > replicò M. Era inaspettatamente calmo,  non me lo sarei mai aspettato.
< a dir la verità , anche io avevo pensato a questa cosa, ma forse... Se riusciamo a risvegliare quel Pokemon... > guardò N con aria di sfida < IO POSSO FAR BENE DOVE TU HAI FALLITO !!! E MAGARI GUADAGNAMI IL RISPETTO DI PAPÀ!!!>. 

N a quel punto non ci vide più. Senza pensarci due volte fece uscire dalla pokeball il suo potente conckeldurr. Gesto un po' avventato. 

M schioccò le dita e quattro reclute  si pararono davanti a noi. Una era una ragazza , gli altri maschi, tutti vestiti uguali. ( che stile XD) 
I loro Pokemon erano sempre gli stessi : scolipede , scrafty , golbat e pawinard.

( *le reclute hanno SEMPRE i pokemon uguali , sempre * * michy ,facci l'abitudine. )  

N era pronto a fronteggiarli tutti , ma gli urlai che non era una buona idea date le circostanze.

Noi ,d'altro canto, facemmo uscire i nostri fidati amici. 
Samurot, serperior e salamence. Come già detto, non fu difficile sconfiggerli data la scarsa abilità delle reclute.

M non sembrava sorpreso , forse sapeva con chi aveva a che fare. N era ancora più furente di prima, sarebbe potuto scoppiare da un momento all'altro. 

< SFIDA ME SE NE HAI IL CORAGGIO , PALLONE GONFIATO! > oh wow...N che tira dei nomi non si vede tutti i giorni. 
M ridacchiò < d'accordo... Ma fuori di qui, non vorrei mai distruggere questo posto pieno di scienza , non ho ancora preso quello che mi serve ... ACROMIO! > 

< si signore > svelto come un felino si mosse fino ad un  bancone e pigiò un bottone. Delle sbarre di ferro ci circondarono. Solo N era libero. 
< ehi ma che cazz...? > disse sorpreso Komor.
< voi rimarrete qui mentre il signor M e il suo insulso fratello si sfideranno> 
< ehi Acromio... Non chiamarmi * signor M * ... Fa vecchio... > specificò l'interessato. 
< oh certo... Mi scusi > 
< vieni N ... Lasciamo i tuoi amici in mano ad Acromio. È molto bravo come baby sitter>. Ironizzò.

Quando uscirono si chiusero la porta alle spalle.

< che cosa volete fare ? Di che pokemon parlava M ? Perché sta di nuovo succedendo ciò ? Che cosa volte fare adesso ?> urlò Emily.
< tempo al tempo , ragazzina , non ho l'onore di parlare di ciò... Se vorrà lo farà il capo. > 

...intanto,  fuori dall' edificio...

N e M erano uno di fronte all'altro , pronti a sfidarsi.  

< allora N , come ci si sente ad essere rimpiazzati ? > 
< taci e combatti > 
< ok , se proprio insisti, ma avrei tante cose da dirti... Vieni avanti hippowdon ! > il pokemon di tipo terra si parò davanti a lui , pronto a combattere. La sua abilità era sabbia fiume. Una violenta bufera di sabbia si abbattè sul campo di lotta.

N scelse nuovamente conckeldurr. 

< vai hippowdon una pietra taglio! > la mossa fu velocissima , quel pokemon doveva essere stato allevato davvero bene. Conckeldurr non subì una grande quantità di danni. Era pronto per contrattaccare. Ma gli effetti di sabbia fiume si facevano sentire... Conkeldurr sembrava irritato dalla sabbia. 
< conkeldurr usa insidia! > anche la mossa di N andò a segno. Infatti hippowdon indietreggiò infastidito. 
< vai usa troppo forte !> l'attacco colpì in pieno conkeldurr, sfortunatamente era già ko. 
< mi dispiace amico , ritorna , hai fatto del tuo meglio...> disse al pokemon. Poi si rivolse a M. 
< non mi piace far lottare i miei amici in questo modo>
< è un ritiro questo ? > disse beffardo M. 
< certo che no ... Vai Zoroark scelgo te! > prima che il pokemon uscisse dalla pokeball M parlò.
< ti vorrei fare notare che tu hai cinque pokemon, mentre io ne ho sei... Di questo passo ti batto ad occhi chiusi > il tutto si concluse con una risata. 
N strinse i denti. 
< prima dimmi una cosa... Cosa avete intenzione di fare? Di che pokemon parlavi prima ? > 
M parve sorpreso.
< io ? Ho parlato di un pokemon? Devo essermi confuso allora... Non so proprio di cosa stai parlando.> 
ringhiò N.
iniziò M.
< che pokemon ? > 
< se te lo dicessi non ci sarebbe più senso no? Comunque bando alle ciance... Hippowdon usa sgranocchio!>
Zoroark fu più veloce e schivò la mossa. 
< vai usa notte sferza!> l'azione colpi hippowdon ma non gli arrecò gravi danni. Sembrava impossibile da sconfiggere.
< inizio a pensare che...> 
< M, IL POKEMON SI STA SPOSTANDO ! DOBBIAMO SEGUIRLO ! > 
< uff... Che dura la vita di leader. N io e te finiamo un'altra volta , ora devo andare. Ma prima... > 

Schioccò nuovamente le dita e da un porta che non avevamo notato, sul retro dell'edificio,  uscirono delle reclute che trascinavano una gabbia...
Genesect era lì dentro addormentato... Chissà che cosa gli avevano fatto...sembrava avesse perso i sensi. 
M , Acromio, le reclute e genesect salirono sulla nave alla velocità della luce . Questa, come se riempita della polvere magica di trilly, si librò nel cielo e sparì senza lasciare traccia. 
N rientrò subito per vedere le nostre condizioni. La gabbia si era dissolta e noi eravamo liberi. 

< dobbiamo seguirli > disse agitato Komor.
< Komor è inutile , ormai sono lontani. N... chi ha vinto? > domandò Emily.
< nessuno purtroppo... Ma l'unico pokemon che ho potuto vedere è fortissimo e veloce , sarà difficile batterli.> N era particolarmente abbattuto.
< bhe ormai è tardi , ci penseremo domattina... Fermiamoci a casa a riorganizzare le idee, mia mamma sarà più che felice. > tutti accettarono, anche se Komor avrebbe preferito seguire quei manigoldi ... Ma la maggioranza vince. 

E fu così che Komor andò a dormire a casa sua, Emily anche e io mi trovai a casa con N e mia madre. Quest'ultima suggerì che N poteva dormire nella camera degli ospiti. Così fu. 
Prima di andare definitivamente a letto passai nella camera di N a salutarlo. Era seduto a terra, la schiena appoggiata al letto, che fissava il pavimento ( *_* wooo un pavimentoooo). 
Mi avvicinai titubante e mi sedetti vicino a lui. Mi sembrava di essere tornata a Levantopoli, la prima volta che mi ero seduta di fianco a lui. 
< cazzo... > disse ad un certo punto passandosi una mano tra i capelli. Ragazzi, oggi è il giorno delle parole forti da parte di N. Non lo avevo mai visto così...


< chissà quante cose ancora non so... Quante cose mio padre non mi ha mai detto... Adesso mi chiedo quanti fratelli abbia in giro per il mondo. > disse ghignando.
< ma la cosa più fastidiosa è che mi ha rimpiazzato , come si fa con i giocattoli vecchi ; mi ha sfruttato e basta. Ecco tutto > una lacrima solitaria scese dalla sua guancia e andò ad infrangersi sul freddo pavimento.
< so che non è mai stato un grande padre. Anzi , non è mai stato niente, però è brutto... Che Schifo...> 

Gli passai una mano tra i capelli e gliela feci scivolare sulla spalla. Lui a sua volta , appoggio la testa sulla mia, di spalla.

< grazie > mi disse solamente. 

Io non risposi , stemmo li per cinque minuti buoni, a pensare a chissà cosa. Dopo mi alzai e gli auguri buona notte. 

< vedrai che domani andrà meglio... Dissi prima di chiudermi la porta alle spalle. 

CONTINUA...
 

---Angolo Autrice---
Ciao ragazzi. 
Ho aggiornato presto... In barba all interrogazione di storia di domani. 
Tornado al capitolo: siamo più o meno penso a metà storia, e quindi un punto abbastanza cruciale. 
Ed ecco qui, quindi, un fratello mai conosciuto e inventato da due menti malate come le nostre. 
Ringrazio Suzume Yuzuka che ha avuto la pazienza di recensire ogni singolo capitolo e ringrazio anche coloro che leggo in silenzio. 
Siete grandi ragazzi! 
Alla prossima.

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Capitolo 18
*** Un ciuffo di piume ***


Capitolo 18 ~ Un ciuffo di piume

Komor si offrì di accompagnarmi a casa.
-Veramente ci so arrivare anche da sola- gli feci notare, solo per fare la difficile. In realtà mi avrebbe fatto molto piacere ma, si sa, una ragazza deve farsi desiderare.
- Ma è buio, e tutte le ragazze hanno paura del buio. A meno che non abbiano qualcuno che le protegga- sogghignò
- Ah ah e questa dove l'hai sentita, all'ultima puntata dell'Eredità?- scossi la testa -Non questa ragazza. Adieu!-
-Eddai, che cavolo di ragazzo sarei se ti lasciassi andare a casa da sola?- e mi porse il braccio, come fanno quei ragazzi nei vecchi film. Aspetta, si era davvero riferito a sè stesso come mio ragazzo? Mi sentii come se mille mothim stessero usando ronzio nello stomaco. D'accordo.
-D'accordo, mio gentiluomo, andiamo- e gli presi il braccio.
-Mio gentiluomo? Potrei abituarmici- sorrise sornione
-Era sarcastico-
-Lo so-
Ci incamminammo verso casa mia, sotto la luce dei lampioni che illuminavano di luce soffusa le strade di Soffiolieve. Sembrava che avessimo oltrepassato un portale per un altro mondo: il paese era così diverso la sera! C'era una quiete irreale, occasionalmente interrotta dal battito d'ali di un Woobat o da una risata proveniente da una finestra aperta.
A un tratto Komor parlò -Adesso cosa faremo? Mi avete impedito di inseguire il Nuovo Team Plasma, e cosa abbiamo ottenuto? Non sappiamo dove sono andati nè che pokèmon stiano cercando. A dire il vero mi ha sorpreso che non ti unissi a me nell'inseguirli!
Sorrisi sotto i baffi. Non se ne era proprio accorto nessuno. Cercando di non ridere, decisi di provare una cosa e parlando per avere la sua attenzione allungai la mano -Komor, mi conosci, credi davvero che - nel frattempo allungai la mano e feci ciò che mia mamma mi ha insegnato a fare anche ad occhi chiusi- li avrei lasciati andare senza sapere cosa avevano intenzione di fare? Anticipa le mosse del nemico- dissi saccente.
-E sentiamo, dove sarebbero andati secondo te, miss prevedo-le-mosse del nemico?-
-Dicevi di conoscermi, eh? Ricrediti signor...- Tirai fuori con un gesto teatrale il documento che gli avevo sottratto poco prima dallo zaino -Komor, classe allenatore, data di nascita 4- prima che potessi finire di leggere lui mi aveva già strappato la carta allenatore di mano, lasciandomi il braccio -E stavolta quando l'hai presa la mia carta allenatore?!-
Scoppiai a ridere. Anche la prima volta che ci eravamo incontrati gliel'avevo rubato; lui sembrava ancora più piccato dell' ultima volta. -Scusami, non ho resistito
-Sei una cleptomane - mi accusò.
-Probabilmente. Soprattutto perchè, beh, hai presente mentre N parlava con M? Appena entrata avevo notato una stanza laterale, così mi ci sono intrufolata. Ho avuto pochi secondi, ma ce l'ho fatta. L'ho preso e me ne sono andata, giusto in tempo per finire in gabbia-
-Mi ero accorto che ti eri allontanata!- esclamò lui- ma pensavo stessi solo curiosando in giro al tuo solito. Cosa hai combinato?- mi parlava come un adulto parla a una bambina che ha combinato l'ennesimo dispetto, ma sembrava quasi...orgoglioso?
-Ho rubato questa!- misi una mano nella tasca interna della mia giacca e tirai fuori la piuma rosa, un po' sciupata dalla fretta ma intatta. E non era una piuma qualunque! Illuminava il buio con una luce eterea.
Come la prima volta, mentre la tenevo in mano fui invasa da una sensazione...calda, accogliente: è difficile da spiegare. È come essere davanti al camino di casa tua, comodamente seduto in poltrona dopo una dura giornata, e sai che sei al sicuro e ti puoi finalmente riposare.
Komor la fissò sorpreso e incantato, la luce rosata che si rifletteva nei suoi occhi scuri -Wooow. E questa cos'è?-
-La nostra chiave per il pokèmon che anche il team plasma sta cercando- spiegai -Non ho ancora avuto ancora il tempo di esaminarla come si deve, ma credevo di sapere cosa sia. C'è una leggenda...- continuai -Ti piacciono le leggende? Questa però è un po' macabra!-
Usai la luce della Piumalunare come torcia e lanciai uno sguardo diabolico a Komor, che mi incitò subito -Io adoro le storie dell'orrore! Vai, vai!-
-D'accordo.
C'era una volta una giovane ragazzina. Era una brava bambina: dava sempre indicazioni agli allenatori che passavano da quelle parti, aiutava i vecchi nonni e prestava aiuto ai pokèmon selvatici in difficoltà. Passava le sue giornate giocando col suo piccolo Abra sulla spiaggia che allora esisteva presso il percorso 5 perchè i suoi genitori, nonostante le volessero molto bene, erano poveri e potevano permettersi a malapena il necessario per vivere, figuriamoci per andare a scuola. Lei capiva e accettava la situazione senza lamentarsi, nonostante avrebbe preferito partire anche lei all'avventura. Le giornate si susseguivano tutte uguali e la bimba e il suo abra erano felici, finchè non iniziarono i lavori per la costruzione del nuovo ponte, il ponte Meraviglie. Con l'inizio dei lavori l'area verde che prima circondava la spiaggia, e l'area sabbiosa stessa, vennero occupati dalla base orientale del nuovo ponte, che come il piede di un gigante schiacciò l'habitat dei pokèmon selvatici, riducendolo a meno della metà.
Fu così che i pokèmon selvatici che prima vivevano in armonia incominciarono a lottare ferocemente per il poco terreno rimasto, ed è inutile aggiungere che ferendosi e facendosi male a vicenda non concludevano comunque niente.
Il piccolo Abra e la ragazzina, che erano molto amici, ci stavano davvero molto male. La ragazzina aveva provato a fermare i costruttori, urlandogli ciò che stavano causando, inutilmente. Erano uomini e pokèmon ugualmente egoisti e senza scrupoli.
Ora lei piangeva: cosa avrebbe potuto fare? Era ingiusto cha ancora una volta i pokèmon dovessero soffrire a causa dell'ingordigia dell'uomo!
Ma aspetta. La piccola smise di piangere. Forse sapeva cosa ci voleva.
Ci voleva un pokèmon leggendario! Lui avrebbe potuto fermare i costruttori!
Ma come fare? Riflettè, e si ricordò delle piume magiche che da secoli la sua famiglia custodiva. Suo nonno le aveva raccontato che appartenevano al pokèmon lunapiena di cui si narrava nelle fiabe della buonanotte: quello che prometteva sempre buoni e dolci sogni. In caso di estrema necessità la misericordiosa Cresselia poteva essere evocata da un eroe, se le piume erano esposte alla luce di un eclissi lunare. Lei era abbastanza importante per evocarla? Non ci perdeva niente a provare. Di nascosto, la mattina dell'eclissi rubò le piume da casa sua e corse al ponte.
Pensando che così la leggendaria l'avrebbe scorta più facilmente, decise di salire in alto sfruttando la parte già costruita del ponte. Con gli occhi fissi sullo spettacolo della luna che copriva il sole, la prima eclisse a cui assistiva, e il buio prematuro che era sceso, non si accorse dei cartelli che indicavano l'instabilità delle travi provvisorie. O forse semplicemente non sapeva leggere. Comunque sia, incautamente salì sul ponte, incurante dei cigolii che sentiva sotto i piedi. Alzò la mano che reggeva il ciuffo di piume al cielo e urlò "Cresselia, ho bisogno del tuo aiuto. Io ti invoco!". La sua voce echeggiò in lontananza e si spense. Per un attimo pensò di non avere avuto successo. Poi improvvisamente le piume si accesero di una luce accecante: la bambina si spaventò, e fece un passo indietro.
Decisione incauta.

Ingenuo errore.

Tragedia evitabile.

Il pavimento sotto i suoi piedi cedette : la bambina scivolò giù con un grido, battè la testa contro una trave di ferro e morì. Il suo sangue si mischiò all'acqua salata- feci una pausa. Quella storia aveva fatto venire i brividi anche a me.
Komor era silenzioso. Sembrava toccato dalla storia. -E poi?- mi chiese.
-La bambina, che era morta per salvare i pokèmon a cui voleva bene, venne giudicata degna da Cresselia che, non potendo fare nulla per la povera vittima, esaudì il suo ultimo desiderio: aiutare quei pokèmon. Si alzò in volo davanti ai responsabili della costruzione del ponte e usò la sua mossa più potente: Rintoccasana. Il suo potere rigenerante fu così forte da riuscire a guarire i cuori corrotti di quegli uomini, che resosi conto di quanto erano stati malvagi, fecero voto di iniziare una nuova vita e di salvaguardare la salute dei pokèmon. Cresselia stessa aiutò a riportare la pace tra i pokèmon e ne portò alcuni con sè, quando se ne andò, in modo da evitare altri conflitti.
Il ponte, causa di tante vicissitudini, venne comunque completato.
Il nome della bambina era Meraviglia: per ricordarla al ponte che unisce il percorso 6 e il percorso 15 venne attribuito il suo nome, anche se col passare di bocca in bocca delle storie che lo riguardavano divenne "Ponte Meraviglie".
E là sorge tuttora, ponte simbolo dell'unione ancora più salda tra pokèmon e umani, testimone del sacrificio per un bene piú grande.
-È ingiusto!- esclamò Komor indignato - Fu una morte assolutamente inutile! Perchè Cresselia non l'ha vendicata? Perchè non l'ha fatta pagare a quegli sciocchi?
Anche io avevo reagito così la prima volta che avevo sentito la storia, e risposi a Komor nello stesso modo cui mi aveva risposto il saggio marinaio che me l'aveva raccontata:- Perchè la vendetta non porta che altra vendetta. Così come se si risponde alla violenza con la violenza, non si avrà che altra violenza in cambio. Invece è questo ciò a cui bisogna aspirare: alla comprensione, all'ammissione dei propri errori e alla riparazione dei danni, quando non è troppo tardi. Questa è una delle cose che Cresselia voleva insegnare agli uomini.
Komor ci rimuginò sopra ancora un po' -Saggia risposta. Ma una lezione se la meritavano comunque! Pensa se noi adesso non dessimo una lezione al team plasma! Continuerebbero a fare i loro loschi affari!-
-Infatti io non ho certo intenzione di essere così moderata. Prenderemo qual ragazzo viziato a calci nel sedere!-esclamai.
-Così mi piaci!- mi abbracciò, o meglio dire mi trevolse col suo abbraccio pieno di entusiasmo. Scoppiai a ridere. Stretto contro di lui, mi sentii più forte di quanto fossi mai stata.
-Così adesso sappiamo anche dove andare. Sai quand'è la prossima Eclissi? Domani mattina alle nove e mezza circa!
Non mi stupì che lo sapesse. Komor era sempre stato un appassionato di Astronomia. Il suo più grande sogno non per niente era catturare il leggendario Rayquaza. Però...
-Cosa? Così presto? Ecco perchè il Team è scappato, voleva posizionarsi prima di noi. Beh, non importa. Li raggiungeremo e gli impediremo di impadronirsi di Cresselia comunque. Mi chiedo solo cosa vogliano farsene...
-Fare dei bei sogni?- propose Komor -non sarebbe male poter sognare quello che si vuole. Potrei sognare di betterti una volta per tutte!-
Gli diedi una spinta -Sogna, sogna-
Purtroppo nel frattempo eravamo arrivati davanti a casa mia. Uffa, così presto? Ci stavamo divertendo tanto che il tempo era volato. Io e Komor ci salutammo, e gli augurai la buona notte.
Rientrai, e fortunatamente mia mamma era assorbita da una telenovela, "Un passo da Arceus", così non fui costretta a raccontarle tutto. Ero proprio stanca . Salii di sopra, mi misi il mio pigiama preferito, quello tappezzato di snorlax ronfanti, e mi buttai sul mio letto-cuscino a forma di pikachu (che classe, lo so).
Avvolta nelle coperte, accesi il lampent sul comodino e presi un libro che era da un po' che non riprendevo in mano. Adoro leggere, ma spesso viaggiare non va di pari passo con la lettura. Ed è un peccato, perchè adoro prendermi una pausa, perdermi nelle pagine di un libro e diventare qualcun altro, molto più eroico di me e che trova sempre la soluzione migliore.  Erano "Le cronache di Pyroar". Libri fantastici, che leggo sin da quando ero bambina quando ho voglia di una fiaba.

Misi giù il libro. Avevo fatto tardi come al solito. Mi raggomitolai dentro pikachu e chiusi gli occhi, ma il sonno non veniva. Continuavo a pensare al giorno dopo. Così presi la Piumalunare dalla giacca e me la rigirai tra le mani. Mi ritornò in mente ciò che aveva detto Komor, che forse così si poteva sognare quello che si voleva. Così la portai al petto e sussurrai "Fammi sognare noi".



  Angolo dell'autrice:
Cià belli, sono sempre la vostra Emily!
Et voilà, eccoci alla fine di un altro capitolo.
Abbastanza tranquillo, nevvero?
Creepypasta a parte ovviamente.
Ma adesso basta. È tutto TROPPO tranquillo.
VOGLIO SANGUE MUAHAHAHAH!
*Calmati, Emily. Così spaventi i lettori*
Beh, io vi ho avvisati.
I prossimi capitoli non saranno per deboli di cuore.
E su questa nota allegra, buona giornata!
Bye bye!

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Capitolo 19
*** Follie sul ponte Meraviglie ***



CAPITOLO 17 

< SI VA A SCUOLA! SI VA A SCUOLA! > 
Ma che...Oh no.
< MAMMA, FALLO DI NUOVO E FACCIO MANGIARE IL TUO GREMBIULE PREFERITO DA SAMUROTT!!> 
< su tesoro , stavo scherzando >. Disse mia madre sorridendo. 
< si, io no però. Ma che ore sono ? > 
< oh sono già le cinque e mezzo della mattina > disse allegramente come se fosse la cosa più naturale del mondo. 
Strabuzzai gli occhi...
< cosa ? Ma che... ? Perché ? Quando ? Dove ? Comeeee? >.
< calma, Emily mi ha detto che dovevate partire presto per recarvi sul ponte meraviglie... Così ti ho svegliato no? Ah se cerchi pansage... È giù in cucina che ti aspetta.> mi fece l'occhiolino. 
< chi ? >.



Non è proprio fantastico essere fissati da qualcuno mentre si fa colazione. Se poi quella persona è N...ancora meno. 
Si teneva la testa con una mano, il gomito poggiato al tavolo, e mi fissava. Sul volto un sorrisino... Come definirlo... Ebete. Ecco , ebete è la giusta parola. 
< che hai da.... > 
< BUONGIORNO MONDOOOO! > urlò Emily entrando in casa.
Cavolo, ma tutti volevano farmi saltare i nervi già di prima mattina ? Se quello era l'intento ci stavano riuscendo.
< ciao Michy , coma la va? > mi chiese sorridente salutando contemporaneamente mia madre e facendo un cenno a N. 
Io, di rimando, sbuffai. Non ero tranquilla quel giorno.
Dopo essermi vestita e pettinata, salutammo mia madre e ci recammo a casa di Komor. Ci stava già aspettando davanti alla porta. 
< era ora finalmente > disse agitato. < allora andiamo? >
< calma ... Il ponte meraviglie è lontano. Non possiamo fare tutto un viaggio di seguito. Dobbiamo fare una pausa, almeno per far riposare i pokemon. > osservò Emily. 
Tirai fuori la mappa. (finalmente è utile a qualcosa)
< vediamo , il ponte è qui > indicai un punto sulla mappa < potremmo fare tappa a Sciroccopoli e poi proseguire a piedi. Il ponte è appena passato la città. Sono le sei... Per le otto dovremmo essere li. >
< si, è un buon metodo. Ok , ci sto.> disse Emily. Ci battemmo il cinque, senza aspettare le opinioni dei ragazzi.

Facemmo uscire dalle pokeball i soliti compagni : Salamence e archeops , gentilmente messi a disposizione (XD) da N e Komor. 
Io salii con N ed Emily con Komor. 
Viaggiammo  per qualche ora... Però avevamo fatto bene i conti. Alle otto eravamo a sciroccopoli. La città, anche se era ancora mattina, era già illuminata. C'era poca gente, principalmente netturbini seguiti dai loro rubbish. 

< potremmo fare un salto da Camelia. > propose Emily.
< ma anche no...Poi non ci molla più > dissi io di rimando. 
Passammo davanti all'ingresso del parco giochi. N rallentò il passo e io con lui. Mi prese la mano.
< ricordi il giro sulla ruota panoramica ? > 
E certo... Come dimenticarlo... Dove mi avevi detto che eri il capo del team plasma e bla bla bla, dove mi avevi detto i tuoi scopi e bla bla bla. 
< si, mi ricordo molto bene. Andiamo dai. > sorrisi.  

Uscimmo dalla città e ci trovammo davanti un grande ponte.  Era gigante. Altro motivo per cui veniva chiamato " meraviglie ". 
Le strutture di ferro erano altissime, dipinte di blu. Solo a guardarle venivano le vertigini. Sotto di noi potevamo scorgere l'andirivieni dei veloci treni. 
Vedevo Emily agitata. 

< ok ... Facciamo tutti un bel respiro profondo e andiamo. Anche se... È tutto troppo tranquillo , strano che la nave del team non sia ancora qui. > disse guardando per aria. > 
< concordo > disse komor. < ma adesso ? Sono le nove e mezza. > 
< emh...più o meno si. Io ho solo una piuma , il team ne ha un ciuffo. Non so se funzionerà. Aspettatemi qui. > rispose iniziando a dirigersi verso il centro del ponte. 
Il cielo si stava oscurando piano piano. Era meglio non osservare a lungo l'eclissi. Altrimenti la vista ne sarebbe rimasta compromessa. 
Emily era al centro del ponte. Aveva la piuma alzata sopra la sua testa. Questa iniziava a brillare. 

< CRESSELIA ! Io ti invoco!! >. Gridò. 

Per un momento pensai che tutto quello che stavamo facendo fosse una stupidata. Neanche una foglia si muoveva. Tutto fermo. Neanche i treni passavano più sotto di noi. Notavo solo ora che non c'era anima viva sul ponte.
< emh... > iniziai a dire. 
Ma fu proprio in quel momento che udimmo il suono della voce di un Pokemon. Come una furia cresselia sbucò da dietro l'eclissi. Alla luce lunare era bellissima. Dietro di lei lasciava come una scia dorata.
Non era particolarmente il mio genere di Pokemon. Troppo fine e aggraziato. Non mi rispecchiava. 

Cresselia si parò davanti a Emily. Era maestosa. Il più aggraziato Pokemon che avessi mai visto. Sul suo corpo rosa e viola danzavano le sfumature della luna. In testa portava una specie di corona a forma di mezzaluna...
< wow... È bellissima. > intervenne Komor. 
N non fiatò ma fece un cenno con il capo in maniera affermativa. 
Presi il pokedex e lo puntai su di essa. Dopo che lo avevo fatto rimettere a posto dalla professoressa Aralia funzionava anche da lontano. 

Cresselia : volando rilascia un velo di particelle brillanti . Si dice che rappresenti la luna crescente.

Avevamo battuto il team in fatto di tempo... Ma saremmo riusciti a catturarla ?
Non facemmo neanche in tempo a guardarci negli occhi che attorno ad Emily e cresselia apparve il trio oscuro. I tre tipi vestiti da ninja portavano una specie di fascia bianca in testa. I capelli grigi e lunghi. Come al solito.

< grazie ragazzini > disse il primo.
< avete fatto un passo verso il NOSTRO obbiettivo> continuò il secondo.
< arrivederci > finì il terzo.
Poi sparirono nel  nulla, cresselia ed Emily con loro... Tutto ad un tratto parve vuoto... Insulso. 
iniziai.
< EMILYYY !! > chiamò Komor. Fece uscire salamence dalla sfera e spiccò il volo per chissà dove. 
Rimanemmo io e N. Dovevamo raggiungerli. Non potevano seguire Komor né il team perché non sapevamo dove fosse diretto. Non potevamo girare alla cieca. 
Fortunatamente N riusciva a mantenere i nervi saldi in qualsiasi situazione, e anche questa volta riuscì a calmarmi. Ero molto agitata, le mani già posizionate nei capelli. 

< secondo me è tempo di risvegliare reshiram e zekrom ...li hai ancora nella tua borsa non è così ?> 
Io annui. Suggerì che forse Aristide ci avrebbe potuto aiutare. Archeops ci accompagnò  fino a Boreduopoli.

CONTINUA...


======== Angolo autrice========
Salve ragazzi. 
E in questo capitolo iniziano i guai seri... 
Alleluia dopo una marea di capitoli direte voi, va bhe ormai è così. 
Mi dispiace per gli aggiornamenti irregolari ma la scuola picchia. 
Sempre grazie a chi ha la forza di leggere. 
A presto 

~Michy 




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Capitolo 20
*** AHI AHI AHI CHE MALE! ***


!

.
.
.
.
?
??
?!?!?!?!?!?!?!?!?

AHI AHI AHI CHE MALE!!! Ripresi i sensi con un dolore lancinante alla testa. Mi fischiavano fortissimo le orecchie. Provai ad aprire gli occhi, ma erano così pesanti che sembravano incollati alle palpebre. Accidenti, ma cosa era successo?
Un attimo prima ero davanti alla bellissima Cresselia, poi buio. Non ricordavo niente. Finalmente riuscii ad aprire gli occhi, ma non cambiò nulla: non vedevo niente . Per un attimo fui terrorizzata dal pensiero di aver perso la vista.
Lentamente le orecchie smisero di fischiare. Mi resi finalmente conto di avere un sacco attorno alla testa, aperto sotto per far passare l'aria. Ma che cazz?
Mi alzai a sedere lentamente, scoprendo di essere sul pavimento grazie alle proteste di dolore del mio corpo, nient'affatto felice di avere giaciuto per terra per chissà quanto. Era così che doveva sentirsi mia nonna, quando si lamentava dei suoi dolori.
Mi levai il sacco dalla testa. Ero in uno spazio chiuso semi-illuminato da una piccola lampada, interamente rivestito di metallo, dai pavimenti al soffito. Niente finestre. L'unico oggetto d'arredamento era una vecchia sedia arrugginita. L'unica via di entrata e uscita era una porta blindata, indovinate di che cosa? Di metallo!!
Mi sentivo la testa leggera. Guardai il sacco. Oddio. Una larga macchia scura si allargava sul tessuto, che era ancora umido e pesante in quel punto.
Mi portai immediatamente una mano alla testa e la ritrassi sporca di sangue.
Oddio. Oddio. Ooddio. Io e il sangue non andiamo d'accordo. Ansimai. No! Sentivo che ero lì lì per svenire, sentivo di nuovo un fischio alle orecchie. Non dovevo svenire di nuovo. Respira.
"È normale che le ferite alla testa sanguinino", mi dissi. "Sono piene di capillari, come le labbra e le mani. Calma."
Vi sfido a criticare. Non ci posso fare niente, quando vedo del sangue mi impressiono, e in quel momento poi ero più sperduta che mai.
Passò. Feci un altro respiro tremante. Era impossibile sapere quanto fosse grande il taglio, ma non doveva essere grave o non mi avrebbero lasciato lì a morire dissanguata. Speravo. Cercai di non pensarci, nonostante il dolore pulsante e la brutta sensazione causata daii capelli viscidi sulla parte sinistra del capo.
Dovevo trovare un modo per uscire di lì e capirne di più, anche se era abbastanza evidente chi poteva avermi fatto questo.
Sperai con tutto il cuore che Michy stesse bene, così come Komor e gli altri. Cosa era accaduto loro? Se avessero fatto loro del male l'avrebbero pagata cara. Molto cara.
Come fare ora, però?  La borsa e i pokèmon erano spariti: sperai che non li avessero portati chissà dove. Tutto quello che avevo a disposizione era una sedia arrugginita.
Camminai avanti e indietro per la cella fin quando mi montò la nausea e non ce la feci più. Per la rabbia presi la sedia e la scaraventai contro il muro: fece un fracasso terribile. La testa mi pulsò dolorosamente, ma così ebbi una delle mie idee stupide.
La scagliai ancora più forte contro la porta, dove si ruppe. Lanciai un grido acuto, come se mi fossi fatta male e mi stesi scompostamente a terra. Ma chi volevo ingannare? Non ci sarebbe cascato neanche un babbeo.
Invece sentii dei passi fuori dalla porta. Un giro di chiave. Chiusi gli occhi e pregai Arceus che me la mandasse buona.
Due reclute del team Plasma entrarono trafelate. Portavano la solita divisa, ma avevano il viso scoperto. Erano due uomini. Si chinarono su di me, e le mani che mi girarono erano sorprendentemente delicate: Uno esclamò -Ma come ha fatto questa ragazzina a farsi questo?! Deve aver battuto la testa contro la porta. Deve essere fuori di testa? Portiamola in infermeria: anche se è una prigioniera, con quella ferita non può comunque fare molto.
Qualcuno mi prese in braccio. Alla fine la ferita si era rivelata utile. Grazie Arceus.
Mi trasportarono per stanze e corridoi. Non avevo pensato a cosa fare adesso. Avrei potuto dare un calcio negli stinchi alla guardia, ma non ero sicura di potermela vedere con l'altra recluta, non ero abbastanza in forze. Lo sforzo di prima non mi aveva fatto bene: mi girava la testa.
Improvvisamente una severa voce maschile chiamò -Ehi voi due, chi state trasportando?- La recluta che mi portava si fermò. Aprii di un millesimo le palpebre, cercando di non farmi vedere: il tizio che ci aveva fermato era altissimo, ed era affiancato da altre due reclute. -È una prigioniera di lord M.- spiegò frettolosamente la guardia - Ha ordinato di tenerla sotto stretta sorveglianza, e ora abbiamo capito perchè: è un autolesionista!-
-Si calmi, o potrei farla ammonire. Soprattutto perchè devo dedurre che abbiate lasciato il vostro posto di guardia incustodito! Se lord M lo venisse a sapere...-
-M-ma signore, era un emergenza e se fosse... - balbettò l'altra recluta
-A lord M non interesseranno le tue scuse! Forza, sbrigatevi a tornare ai vostri posti. Ci penserò io alla prigioniera. Lo faccio solo perchè sei tu, Daniel-                                                                                                   
-La ringrazio, signore -rispose la guardia, riconoscente. L'altra però era in vena di rompere -Ma dove la porterai? Se dovesse scappare, il capitano Violante...-
-Come osi mettere in dubbio le mie capacità, di uno dei sette saggi, razza di nullità!- Urlò adirato il vecchio.
Ecco, mi era parso di conoscere quella voce! Era uno dei sei veterani che avevamo incontrato nel castello di N e ci avevano bloccato. Ma cosa voleva da me? Di sicuro nulla di buono. Preoccupata, mi tenni mentalmente pronta alla fuga. Se era anziano, avrei potuto sfuggirgli facilmente, sperai.
-Farò finta di non avere sentito questa tua mancanza di rispetto. Ma se continui così farò rapporto-
-Sì signore, mi scusi, non intendevo mancarle di rispetto- rispose controvoglia la guardia. Finii tra le braccia della recluta che stava col vecchio.
-Andate- le congedò. Girammo un angolo ma prima che avessi il tempo di fare qualsiasi cosa il vecchio si chinò su di me e mi sussurrò all'orecchio -So che sei sveglia. Brava ragazza, il mio problema era proprio trovare una scusa per tirarti fuori di lì. Sappi che sono dalla vostra parte, non dalla parte di M. Presto ti spiegherò tutto. Sei una compagna di N, giusto?-
Questa poi! Forse avevo trovato un alleato. Non ero stupida, non mi fidai subito, però in quel momento preferivo il saggio al tornare dalle altre guardie perciò decisi di collaborare. Anuii ed aprii gli occhi.
-Bene. Io sono Ross- si presentò lui. Buffo nome, per uno che si vestiva tutto di giallo: persino il lungo cappello era color Elettro. Ed ecco perchè mi era sembrato alto: il cappello accresceva la sua altezza di una trentina di centimetri.
- Posso camminare da sola- mi sentivo a disagio a farmi portare così, ma lui si rifiutò -Non perchè temo che tu voglia scappare, ma perchè parrebbe strano altrimenti se incontrassimo qualcuno. Fingiti ancora svenuta-
-Solo una cosa: dove sono i miei amici? Stanno bene?-
-Non so dove siano nè se stanno bene ma non sono qui sulla nave.-
Bene. Almeno loro erano liberi. Sperai solo che non facessero mosse avventate per salvarmi, soprattutto un certo ragazzo dai capelli blu di mia conoscenza. Arceus, quanto avrei voluto che fossero qui, ma era meglio per il loro bene che stessero lontani dalla nave.
Salimmo delle scale e passammo attraverso un teletrasporto. Finalmente raggiungemmo una piccola stanza e la recluta mi mise giù. Sembrava che il ragazzo avesse più o meno la mia stessa età, ed era facile da riconoscere per via dei capelli rossi. L'altra era una ragazza mora, che si allontanò e si mise fuori a fare la guardia, subito raggiunta dal ragazzo che mi fece l'occhiolino e andò. Mi sorressi un attimo ad un bancone e mi raddrizzai. Intanto Ross aveva chiuso la porte dietro di sè.
-Dunque- incominciai - Tu dici di essere dalla mia parte, ma come faccio a fidarmi di te? Fino a poco fa eri fedelissimo al team Plasma-
-Lo ero- ribattè il vecchio, fissandomi con sguardo sveglio- E lo sono ancora. Ma fino a poco fa lo era anche il tuo amico N, è esatto?-
Si sedette su una sedia di metallo, non dissimile a quella della cella. Dopo un attimo lo imitai.
-Questo non è più il team plasma a cui ci eravamo uniti io e Mitchell e Teo, le due reclute che sono dalla mia parte. Dalla nostra parte. M non è un sovrano giusto come N: punta solo al potere, non gli interessa nulla dei mezzi con cui lo ottiene. Un esempio è la tua ferita: a proposito, fammi vedere quel taglio. Suvvia, fidati, c'è un motivo se una volta mi chiamavano saggio, un po' ci so fare con queste cose-
Ero ancora titubante, ma lo lasciai fare. Era la mia unica speranza, e mi ci aggrappai.
-Sei stata fortunata, non è brutto quanto sembra : è normale, il cuoio capelluto è pieno di vasi sanguigni, ma sembri un po' pallida.
-Mi girava la testa prima - lo informai. Non avrei voluto sembrare debole, ma ho imparato a mie spese che è sempre meglio dire tutti i sintomi a chi ne sa più di te.
-È normale anche questo- replicò lui, togliendo le mani - con ogni probabilità hai avuto un lieve trauma cranico. Al momento puoi andare, ma dovrai trovare qualcuno che ti disinfetti e suturi la ferita dopo-
Che stupida, anche se avessi avuto i miei pokèmon e la mia borsa non avevo preso precauzioni per un incidente del genere. Se mai fossi riuscita a scappare dalla nave, sarei dovuta andare dritta ad un centro pokèmon.
E come avrei spiegato il taglio? Beh, ci avrei pensato dopo.
Ross si risedette -Tornando a noi, devi sapere che N qui non era solo, e non lo è tuttora! Noi tre non siamo gli unici che si stanno ribellando a M. C'è un fermento che prende molte delle reclute che si sono unite al team perchè condividevano i suoi ideali, vedevano la sua verità! Non osano fare una mossa esplicita da soli, ma col giusto incentivo si ribellerebbero. È la forza dei loro ideali. Sono sicuro che il mio signore N capisca che cosa significhi. E allora sarebbe la fine per Gechis.
-Capisco. Ma allora Gechis è ancora vivo- A quel punto lo sospettavo, ma in cuor mio avevo sperato ci fosse rimasto durante la battaglia al castello di N.
-Sì, c'è lui dietro tutti questi scambi di potere, ed è lui il vero capo.
-Dunque è per questo che mi hai salvato: vuoi che avvisi N che siete ancora dalla sua parte-
-Sì. Quello che ci manca è proprio un contatto con lui. Alcune reclute, tra cui Matteo, presenti al laboratorio P&P hanno raccontato la furia di N nello scoprire cosa avevano fatto al suo team, e hanno detto anche di avere notato una nuova fiamma accendersi dentro di lui durante la lotta con M. Per questo ho ragione di pensare che alla fine a N importi di noi.-
-Certo che gli importa di voi! Se posso essere sicura di qualcosa, è proprio di questo: credimi, sono sicura che  già stia cercando un modo per sconfiggere M. E adesso che saprà che siete dalla sua parte, sarà ancora più motivato. Saremo ancora più motivati, perchè il nostro è uno scopo comune: fermare M.- Non potevo parlare anche per Michy e Komor, ma personalmente avevo deciso: avrei posto fine a questa storia in un modo o nell'altro.
-È meglio di quanto sperassi- esclamò Ross.
-Dimmi adesso: queli sono i piani di M? Ne sei a conoscenza?
-Purtroppo quello che so si limita alle chiacchiere dei soldati. Violante, un saggio un poco più giovane di me che è sempre stato molto vicino al nostro capo Gechis, si dice pienamente convinto della bontà degli ideali di M, credendo che tutto ciò sia per un non so che Bene Superiore. Incredibile ciò che la gente può credere, o fingere di credere, per arrivare ai suoi scopi-
Sembrò riflettere un attimo, perdendosi nei suoi pensieri.
Mi schiarii leggermente la gola, e lui sembrò tornare fra i vivi -Scusa, stavo pensando.
Comunque Violante mi tiene sotto stretto controllo, come faceva con gli altri saggi, e questo è il motivo per cui alla lunga se ne sono andati: fa come un herdier col suo osso, si tiene stretta la posizione esclusiva di Consigliere. Però una cosa la so: si stanno avventurando in un territorio pericoloso. La creazione di un Genesect artificiale, la tentata cattura di Cresselia, era tutto collegato per compiere un impresa che neanche i più grandi allenatori hanno compiuto, anche se alcuni ci sono andati vicino. Il pokèmon leggendario con cui stanno cercando di avere a che fare è uno dei più oscuri e terribili esistenti.
-Perfetto- dissi sarcastica. Mi aveva dato parecchio su cui riflettere, ma al momento non avevo nè il tempo nè la capacità.
-Quanto tempo è passato da quando sono svenuta?-
-Poco più di sette ore. Adesso è pomeriggio inoltrato. E c'è un motivo ben preciso perchè dobbiamo muoverci: il trio oscuro vi ha teletrasportati sul ponte dei soldati, e dopo che tu sei stata portata via è iniziata la lotta del team contro Cresselia. Dieci Stoutland scelti hanno usato Malosguardo su di lei, impedendone la fuga in ogni direzione. E hanno incominciato a indebolirla perchè M la catturasse. Non ho mai visto una cosa così sleale: va contro ogni regola della lotta contro un pokèmon. Non mi sorprende che Cresselia abbia resistito finora, ma non so per quanto addirittura un pokèmon leggendario possa continuare così -
Ero disgustata. La lotta all'ultima pokèball contro un qualsiasi pokèmon selvatico è qualcosa di sacro: uno scontro di volontà tra il pokèmon e l'allenatore, in cui imparano a conoscersi e a capire se potrebbero agire bene insieme. Non ci devono essere intromissioni, altrimenti tutto perderebbe senso. Almeno ai miei occhi.
Lanciai uno sguardo deciso a Ross-Devo fermarli. Dove sono i miei pokèmon?-
-Questo è lo spirito che mi piace- Ross mi guidò fuori dalla porta fino ad una stanza non lontano, e le reclute dalla nostra parte a un suo segno ci seguirono. Le ringraziai con lo sguardo, e loro sorrisero.
Ci fermammo davanti ad una porta non diversa dalle altre:
-Devono essere stati messi qui. L'armeria, così la chiama M, perchè è così che vede i pokèmon: niente più che armi.
Mi condusse dentro. Rimasi a bocca aperta. -Ma questi pokemon sono tutti stati rubati a degli allenatori?
La stanza era piena di scaffali, che custudivano centinaia di megaball, ultraball, veloxball e altre pokèball etichettate. Lessi un paio di etichette: c'erano nome del pokèmon, livello ed esperienza.
-Esatto. E non nei più nobili scopi. Mentre il nostro vecchio capo era scomparso, andato chissà dove con voi, il team non si è certo fermato, anzi ha incominciato ad agire nell'ombra.- c'era rimprovero nella sua voce.
-Non è stata colpa sua. É stato...trattenuto. E stava indagando su Genesect- Era solo una mezza verità, ma a lui poteva bastare.
-Comunque, come intendi trovare i tuoi pokèmon? Qui ci saranno centinaia di pokèball e non abbiamo il tempo di esaminarle tutte.
-Questo non sarà un problema.
Presi fiato e chiamai forte -MOTHIM! FÌRNEN! CIÒ! BEACHVOLLEY! MUSHARNA! Dove siete? Venite fuori!-
I miei pokémon avrebbero riconosciuto la mia voce tra migliaia di altre, così come io avrei potuto riconoscere la loro.
Uscirono tutti immediatamente dalle pokèball e corsero da me; In realtà Beachvolley ci provò soltanto perchè appena uscì, a causa della sua assurda mole, urtò 2 scaffali  e sarebbe finito in disastro se Ciò il noctowl non fosse stato pronto con Psichico: loro due erano soci da quando erano solo wailmer e hoothoot. Un po' come me e Michy, uno combina disastri e l'altro ripara.                                                                          
Ci fu un abbraccio di gruppo. Mothim mi atterrò delicatamente sulla schiena (di solito si posa sulla mia testa spettinandomi tutta, ma doveva essersi accorto che non era il caso), Ciò e firnen mi avvolsero rispettivamente nelle sue ali e nelle sue spire, mentre Musharna si appoggiò contro il mio stomaco circondandoci col suo fumo profumato.
Mi erano mancati, anche se realizzai non era poi così tanto che non li avevo con me. Accidenti, sembrava impossibile fossero passate meno di ventiquattr'ore.
Ci sciogliemmo dall'abbraccio e diedi una pacca affettuosa sul muso di Beachvolley, un po' contrariato perchè non aveva potuto unirsi all'abbraccio -Mi sei mancato anche tu, pallone mio-
Ross si avvicinò sorridendo -Tra te e i tuoi Pokémon c'è una grande intesa, proprio come quella che lega N ai Pokémon. Per questo voglio farti un dono.
E mi porse una pokèball: non era una qualunque. Era color rosa alba, con disegni di nuvole sulla parte superiore e inferiore. L'avevo vista solo nei libri di scuola, ma la riconobbi:- È una Dream ball! Si racconta che possano essere trovata solo nel mondo dei sogni. Ti ringrazio per questo prezioso dono, Ross.
-Presto ti potrebbe essere utile, quando sarai sul ponte.
Presi velocemente le pokèball, l'interpokè e la mia borsa, che scoprimmo gettata in un deposito laterale. Per fortuna non avevano ancora preso nulla. Lo seguii per altri corridoi e teletrasporti. Caspita, quella nave era un labirinto!
Stavo già meglio ma avevo la mente ancora un po' confusa, perciò non provai nemmeno a tenere traccia del percorso. Tutta la mia fiducia era riposta in Ross.
Finalmente un corridoio terminò in una scala che portava verso l'alto, verso la luce.
A quel punto Ross mi prese un braccio -Noi ci fermiamo qui. In caso di emergenza interverremo, ma vorrei provare a mantenere segreta la mia ribellione almeno per un po'. Della gente fedele a noi qui potrebbe esserci utile dato che ancora non abbiamo capito che vuole fare M, o meglio Gechis. Inoltre cercheremo di capire chi e quanti effettivamente si unirebbero ad una rivolta.-
-Hai ragione. Dammi il tuo interpokè e scambiamoci i numeri- proposi -Sarai tu a contattarmi quando potrai, e avrai nuove notizie. Passerò il tuo numero anche a N, se riuscirò a scappare.-
Così facemmo.
-Bene, io vado. Vi ringrazio infinitamente per tutto quello che avete fatto, e per essere ancora dalla nostra parte. Arceus mi sia testimone se non ve ne sono grata, non avrei fatto niente senza di voi. Adesso è il momento di evadere- gli sorrisi e feci un cenno a Matteo e Mitchell, che mi augurarono buona fortuna.
Mi catapultai fuori e mi ritrovai sul ponte. Era ancora più grande di quello che pensassi. Mi sentivo minuscola di fianco all'enorme albero maestro.
A poppa si stava svolgendo la battaglia: era proprio come aveva detto Ross. Dei dieci Stoutland ne erano rimasti solo due, ma in compenso sopra di noi sciamava uno stormo di Golbat usando raffica e ventagliente. M era saldo in piedi in mezzo alla battaglia, una pokèball in mano e davanti il leggendario infuriato.
Cresselia era bellissima come la prima volta che l'avevo vista, ma bruciava adesso una furia incredibile. L'aura di potere da lei emanata mi colpiva sin da quella posizione, facendomi venire la pelle d'oca e spazzandomi i capelli. Il volto deformato dalla rabbia, attaccava con la sua mossa più potente, Psicotaglio, ma si vedeva che era stanca. I suoi attacchi si facevano sempre più lenti, ed era stata paralizzata così ogni tanto si bloccava.
Era in quel momento che M lanciava una ultraball, e lei spariva per un attimo all'interno, ma ne usciva subito dopo. Per recuperare energie usava trespolo, ma nessuno può resistere per sempre così, per quanto sia forte la sua volontà. Era una tortura vera e propria. Ammiravo Cresselia per la sua forza.
M sembrava adirato: continuava a imprecare, e in quel momento urlò - Non hai scelta, Cresselia! Prima o poi dovrai entrare e sarai in mio potere! Arrenditi, e risparmiati altre sofferenze! O dopo te la farò pagare cara!-
Allora non riuscii a trattenermi. Corsi allo scoperto e urlai a mia volta:- Tutti hanno una scelta! E se tu non vuoi concedergliela, M, gliela darò io!-
Tutti si girarono verso di me. "La prigioniera!" "È scappata!" "Come ha fatto!""È incredibile!" Rimasero stupiti abbastanza a lungo perchè mi avvicinassi abbastanza  a Cresselia.
Più per formalità che per utilità, lanciai in campo Musharna. Tra pokèmon sogno forse si sarebbero intese. Mi piazzai davanti a Cresselia e la chiamai forte:
-Cresselia! Se tu lo vorrai, potrai fare parte della mia squadra! Insieme combatteremo e puniremo queste persone malvage che maltrattano i pokèmon. In seguito, potrai decidere se continuare a seguirmi e accompagnarmi, oppure tornare libera. Sarei onorata di combattere con te in ogni caso, anche solo per oggi. Unisci le tue forze alle mie e li distruggeremo!- Cresselia mi guardò, ancora irata ma non con me. O almeno sperai così. Presi la Dream ball dalla tasca dei Jeans. M correva verso di me urlando ordini alle altre guardie quando lanciai la dreamball. Si era mosso troppo tardi. La ball colpì Cresselia e la risucchiò.

Si mosse una volta.

...

Due volte

....

Tre

...

Fatta! Il pokèmon era catturato!
Non potevo crederci, e neppure M che lanciò un grido e si fermò sbalordito.
Probabilmente era entrata per necessità, ma non era una cosa da tutti i giorni catturare un pokèmon leggendario, per di più con un solo lancio. Purtroppo non ebbi il tempo di festeggiare: il tempo di raccogliere la ball da terra, e aveva raggiunta.
Ero circondata: Una ventina di reclute più M mi bloccavano ogni via di fuga, e ne stavano arrivando sempre di più. Oh-ho. Sarebbe stato comodo avere il mio Lugia qui in effetti.
-Adesso voglio proprio vedere cosa combinerai- mi gridò M, che aveva recuperato il suo ghigno beffardo -sei riuscita ad evadere di cella, in qualche modo, ma non pensare di poter scappare dalla nave senza il mio consenso. Sei circondata! Credi di aver rovinato i miei piani? Povera illusa. Ho già preso da Cresselia quello che volevo. Catturarla era una soddisfazione in più, ma posso fare a meno di quello stupido pokèmon!-
La Dreamball mi tremò nella mano. Cresselia fremeva di rabbia. La liberai, e lei uscì, ma si vedeva che era stremata. Presto si sarebbe stancata troppo per combattere e...
Cavolo, se la testa avesse smesso di fare male! A causa della corsa aveva preso a pulsare più di prima. Sperai che la fatica non avesse riaperto il taglio.
Cresselia, la dolce Cresselia, dovette accorgersi del mio dolore, perchè si girò verso di me e fece una cosa per cui le sarò sempre grata: usò Rintoccasana sulla mia ferita.
Sentii il dolore sparire e la lucidità tornare. Commossa, accarezzai un ala della mia nuova amica. -Grazie-, una parola che non era assolutamente abbastanza per esprimere la gratitudine per il regalo che mi aveva fatto.
-I poteri guaritivi di Cresselia sono immensi, ma rimane il fatto che sei sola- sogghignò M.
Mi sentii perduta, quando...

                                                                           **************

Angolo dell'autrice:

Vi avevo promesso capitoli da
crepacuore se non sbaglio...
Ebbene eccomi qui MUAHAHAHAH!
Mi è piaciuto tantissimo parlarvi di questa avventura,
perchè è una delle migliori che abbia vissuto sino ad ora.
E non finisce qui! Per ora passo il testimone a Michy, ma...
To be continued!
A presto!
-Emily ★

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Capitolo 21
*** Il risveglio delle Leggende ***



CAPITOLO 21

Eventi in contemporanea con il capitolo 20

< Così vorreste risvegliare reshiram e zekrom? > accurò Aristide. 
< esattamente > asserii io. 
< vediamo... Dove sono stati evocati la prima volta? > 
< al mio castello, prima della sconfitta del mio team. > spiegò N. 
< tutti e due i draghi ? > continuò Aristide. 
Fu N a rispondere.
< per la precisione reshiram è stato evocato da me alla torre dragospira. Zekrom si è risvegliato al castello. > 
< ok... Suppongo allora che dovreste andare alla torre dragospira. Li risvegliate prima reshiram, come avete già fatto una volta. In seguito alla sua evocazione lo scurolite dovrebbe ricevere impulsi dati dalla forte energia di reshiram e, successivamente, anche zekrom dovrebbe risvegliarsi. 
La torre è ancora un mistero per gli abitanti di Unima. 
Un posto così denso di energia...
Comunque, tutto chiaro? > 
< tutto chiaro. > dicemmo io e N in coro. 
< ma.. Spiegatemi una cosa... È vero che per Unima si aggira un nuovo team che non è il Team Plasma ? > 
Anche in questo caso, fu N a dare spiegazioni.
< Sembra la " rivisitazione " del Team Plasma. A detta del capo. Ma hanno scopi molto differenti rispetto a prima. Sembra che anche loro abbiano bisogno dell'aiuto di un Pokemon per raggiungere i loro scopi... E forse non solo uno. > 
< Dobbiamo risvegliare reshiram e zekrom perché Emily è stata rapita insieme a Cresselia, che è un loro obbiettivo, e quindi pensavamo che in questo modo avremmo avuto aiuti dalla nostra parte rispetto a loro. > intervenni io , per farla breve. 
< ho capito ... Bravi ragazzi. State facendo un buon lavoro. Ora andate. > 
< grazie Aristide >.



< ho tralasciato il fatto che M è mio fratello. Non vorrei che ci fossero delle complicazioni. > mi disse N una volta usciti. 
< si, hai fatto bene. > 
Detto questo partimmo alla volta della torre dragospira in groppa ad archeops. 



Ah... Che bella Mistralopoli. La città sempre ghiacciata.  
Con un capopalestra... Un po'... Come dire... Non tutto a casa . Una specie di ninja con una tunica azzurra che scopre mezzo torace. Neanche i cinesi sono così matti .
Bhe, non facemmo tappa a Mistralopoli. Il tempo stringeva e non sapevamo con esattezza le torture che potevano essere inflitte ad una povera ragazza di nome Emily. 

Come furie, sempre in groppo ad archeops, entrammo nella torre, attraversammo tutti i piani alla velocità della luce ( evitando a volte pezzi di calcinacci che ancora crollavano dal soffitto da quando il primo drago si era risvegliato ) e arrivammo al piano più alto. 
N fece rientrate il Pokemon nella ball. C'era un silenzio quasi assordante. Dal grande buco ( sempre provocato dalla poca grazia del drago ) si potevano intravedere grandi nuvoloni neri. 
< Ed eccoci di nuovo qui... > disse N sarcastico. < hai le due pietre allora ? > 
Iniziai a controllare nella borsa. Portarsi dietro due pietre non è così facile. Soprattutto se hanno un valore così importante. 
Presi prima il chiarolite ero diedi in mano ad N. 
Appena gli fu in mano iniziò a brillare. Si vede che aveva riconosciuto il suo eroe. Intanto che brillava iniziò a levitare , come se spinto dalla magia. Quando fu a circa cinque - sei metri da terra sprigionò potenti fiamme. Queste invasero subito la stanza, rendendo l'aria non respirabile. Dal centro delle fiamme si poteva vedere un bianco reshiram acciambellato su se stesso. Si liberò dal suo sonno attraverso un potente e stridulo grido. Quando toccò terra, le fiamme si dissolsero. 
< bentornato amico mio > disse felice N. 

Ora toccava al nero. Come aveva detto Aristide , la pietra si stava già agitando in mano mia. Quando anche questa fu intorno ai cinque - sei metri da terra, dei grandi fulmini si sparsero per tutta la stanza. Sembrava di stare sotto un temporale. Così come reshiram , anche zekrom era accoccolato su se stesso. Quando si liberò, con un potente verso,  era ancora coperto da piccole scariche elettriche. 

< non pensavo che avrei rivisto questo spettacolo > dissi quasi incantata. 
Notai che reshiram si era sporto in avanti e stava strofinano il suo testone contro la guancia di N . Si vede che doveva già essere affezionato all 'eroe. 
Zekrom, invece, non faceva questi convenevoli. 
< acido > sbuffai io con le braccia incrociate. 
Evidentemente il drago mi sentì, perché grugnì contrariato affilando gli occhi. 
Catturarli non fu difficile ... Già si fidavano di noi. 
< grazie . Amico mio. > disse N una volta che il pokemon fu nella ball. 
Una volta fatti uscire nuovamente e saliti alla bell'e meglio sui loro dorsi spiccammo il volo. 
Avremmo trovato Emily ad ogni costo... 
Decidemmo di osservare Unima dall'alto . Magari avremmo trovato un indizio e avremmo scovato la nave... 
Salire non fu difficile . Grazie a due o tre potenti colpi di ala dei due draghi, ci trovammo nel cielo limpido. Iniziammo la nostra perlustrazione. Girammo e girammo , ma della nave nessun segno. 
Che fossero usciti dalla regione ? 
Quante balle... Non avrebbe avuto nessun senso . 

Fu in quel momento che il mio interpokè squillo. Aprì la chiamata.
< Komor ? Finalmente. > 
< si, scusami per come mi sono comportato prima... Ma mi sono spaventato e volevo trovarla. Comunque, a questo proposito, so dove si trova ... Ho rintracciato il suo interpokè grazie all'aiuto di Belle e del professor Aralia > disse la voce metallica. < sono a Soffiolieve. Venite qui > 
< si ok a dopo > e chiusi la comunicazione. 
< N ! Dobbiamo dirigerci a Soffiolieve. Lì c'è Komor che ha detto dove si trova Emily. > 

Non ci mettemmo molto tempo ad arrivare a casa. Atterrammo davanti al laboratorio. Ad aspettarci c'erano Komor , il professor Aralia e Belle. 
< COSÌ QUESTI SAREBBERO I DUE POKEMON LEGGENDARI RESHIRAM E ZEKROM ???? AH SONO ADORABILI ! COME AVETE FATTO A CATTURARLI ?? CHE MOSSE CONOSCONO? > 
< tempo al tempo Belle. Ora dobbiamo pensare ad Emily. Si trova alla riserva naturale ... È un luogo molto nascosto nella città di Unima. Pochi lo conoscono. Evidentemente il team lo sapeva. A noi lo ha detto Anemone. Solo lei ne era a conoscenza. 
Ora ti spiego...> 
Dopo aver ricevuto le sue indicazioni partimmo. Non facemmo fatica a trovarlo. Era una grande foresta , di quella stagione gli alberi erano verdi e fitti. Ottimo posto per nascondersi. Scendemmo nella vegetazione. 


La nostra attenzione venne catturata da uno stormo di zubat . Erano inquieti, e attorniavano una struttura che somigliava... Ma era la fregata plasma !
Velocemente ci avvicinammo e lo spettacolo non era dei migliori. 
M stava sul ponte della nave. Dietro di lui numerose reclute e due stoutland ai lati. Sembravano rabbiosi. 
Aguzzando la vista , vidi Emily. 
< tu sei sola... Non hai speranza di cavartela. > iniziò a dire M 
A quel punto non ci vidi piu. Seguita da M e Komor mi catapultai verso il ponte. Zekrom planò verso M e , appena gli fu dietro , sbattè fortemente le ali. 
A quel punto i due draghi atterrarono e si misero in posizione di combattimento. 
< chi ha detto che lei è sola ? LARGO AGLI EROI ! >

CONTINUA... 


---Angolo autrice---
Così ragazzi. E si ritorna con un nuovo capitolo. Questi eventi si svolgono in contemporanea al capirlo precedente di Emily. 
Bene. Alla prossima!
~Michy

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Capitolo 22
*** Chi dorme piglia solo magikarp ***


Capitolo 22 - Chi dorme piglia solo magikarp

Sì! Michy scese dal cielo in groppa a Zekrom, un fulmine nero che si abbattè su M! L'atterraggio del leggendario fece tramare l'intera nave, come se ci fosse stato un terremoto, sciogliendo i ranghi dell'esercito. La mia migliore amica e i ragazzi erano venuti a salvarmi ! Komor e N la seguirono a ruota, portando distruzione e fiamme sul ponte. Provai una sensazione bruciante nello stomaco. Era tempo di combattere. Chiamai il mio più caro amico Fìrnen fuori dalla sfera. -Eccoci amico, ancora una volta dobbiamo combattere. Sei pronto? Li sconfiggeremo insieme!-
Lui annuì, distaccato come sempre di fronte agli estranei. Una delle tante cose che mi piacciono di lui è questa: non si perde in chiacchiere. Uno sguardo deciso e si buttò nella mischia, seguendo i miei ordini, ma spesso agendo di sua iniziativa: sollevò un tornado con Verdebufera, e si buttò nella mischia fakciando nemici con fendifoglia. Intanto cercavo con lo sguardo gli altri, svaniti nella mischia. Dall'alto sentii urlare il mio nome -Emily!! Salta su! Non possiamo trattenerli a lungo, neanche noi tutti insieme se sono così tanti!- Komor! Non mi accorsi di quanto mi era mancato fino a quando non lo ebbi al mio fianco. Komor porse la mano e mi tirò su in groppa a Salamence. -Sei coperta di sangue! Che cosa ti hanno fatto? Stai bene?- Sembrava anche lui abbastanza sciupato, il viso segnato da rughe di preoccupazione, ma era comunque bellissimo. Lo baciai. Era la prima volta che io baciavo lui. Un fremito mi percorse tutto il corpo. Quando staccai le labbra dalle sue, lui continuò a tenermi una mano sulla guancia -Mi sei mancata. Ho pensato a te ogni secondo, non potevo sopportare che qualcuno ti potesse avere fatto del male!-
-Anche io- ed era vero, lui era sempre rimasto come sfondo dei miei pensieri, l'ancora che mi faceva andare avanti anche se confusa e smarrita. Feci per baciarlo di nuovo, ma la battaglia purtroppo non si era fermata per noi. Un'esplosione ci fece saltare: la situazione stava degenerando, dovevamo scappare, anche se Michy ed N erano incredibili. Ora che Zekrom era sotto un solo padrone, era molto più deciso e la cosa che più mi sorprese era che sembrava in perfetta comunione con Michy. La mia migliore amica era avvolta in un' armatura di elettricità, che non sembrava danneggiarla ma proteggerla da danni esterni: folgorava qualunque attacco tentasse di raggiunge lei o il drago nero, e in più saette si sprigionavano verso gli aggressori. TRRTRTRTUUUUM, e liepard era KO. FIISSSH, e un paio di Golbat cadevano. La sentivo urlare, e anche se non distinguevo le sue parole ero sicura che stesse discutendo con Zekrom la giusta strategia. Non l'avevo mai vista così: anche lei era percorsa dall'adrenalina, che come fuoco, anzi come fulmine, si diffondeva nelle vene e la portava a dare tutta se stessa. Capii in quel momento: lei era la vera guerriera degli ideali, che avrebbe guidato Zekrom. Era il suo destino.                                                                                                 N non era certo da meno: circondato da uno scudo di fiamme, sprigionava potere come se fosse nato apposta per gestire lo sconfinato potere di Reshiram. Il che forse effettivamente era vero.
Però i due eroi sembravano stanchi: non doveva essere facile contenere i draghi in modo che non danneggiassero le persone con la loro furia selvaggia e ancora di più , mi spiegarono in seguito, impedire loro di azzannarsi a vicenda: una rivalità che durava da millenni era difficile da dimenticare, e gareggiavano continuamente per il predominio.
Komor fece usare Dragobolide a Salamence, spiegandomi che era il segnale convenuto. Ritirai al volo Fìrnen e Cresselia. Ci alzammo in volo e fuggimmo,sperando che fosse l'ultima volta nella mia vita che voltavo le spalle a una lotta. Ma ero troppo stanca in quel momento per pensarci. Tanto stanca che non ce la feci più: mi addormentai tra le braccia di Komor, cullata dal moto continuo e rassicurante delle ali del pokemon.

                                                                                                      ***************

Mi risvegliai tra morbidi cuscini, in una piccola stanza. Ancora assonnata, mi guardai in giro: non c'era nessuno. Dovevano avermi portata in un centro pokemon. La sveglia segnava le undici del mattino. Cosa??? Quanto avevo dormito? Scoprii di essere stata messa a letto esattamente come ero, cioè con la testa tutta sporca del mio sangue ormai secco e raggrumoso(Oh, che schifo!). Almeno non avevo macchiato il cuscino, ricoperto da un involto di plastica. Mi immaginai Michy che andava al banco informazioni:"Mi scusi, potrebbe gentilmente darmi un sacco di plastica per ricoprire il cuscino della mia amica, che si è azzuffata con un team malvagio, è stata colpita alla testa non si sa ancora bene come e ha perso un sacco di sangue ? Oh, non si preoccupi, non c'è problema perchè è arrivata Cresselia, il pokemon di cui si parla solo nelle leggende, che l'ha curata e si è fatta catturare pur di non finire in mano a un tizio con in testa più gel che cervello. Ah, già, io sono l'eroina degli ideali e questi i miei amici Cespuglio e Mr Occhiali"
Mi feci una doccia veloce, fu un piacere levarsi il sudiciume dal corpo e dalla testa. Mi pettinai e asciugai i capelli con l'elettrophon, che come al solito pettinò e asciugò i capelli in un attimo appena gli misi una mano sopra grazie ad una leggera scossa elettrica che mi fece venire la pelle d'oca. Mi vestii e finalmente mi sentii presentabile. Quando tornai nella stanza, trovai Michy già ad aspettarmi. Corsi ad abbracciarla: non avevo ancora avuto il tempo di salutarla e ringraziarla per tutto quello che aveva fatto, così lo feci con un mucchio di frasi sconnesse, ma lei sembrò capire lo stesso, come sempre.
Mi aggiornò sulle ultime notizie, della cattura di Zekrom e Reshiram e di come non mi avrebbero mai trovato se non fosse stato per Komor -Siete stati grandi!- esclamai -Che potenza, prima! E tu e N! Siete voi due gli autentici eroi, non se ne parla più. State benissimo insieme- e intendevo in tutti i sensi, ma lei ignorò quest'ultima allusione. -Non ti sei arrabbiata che l'abbia catturato io? Dopotutto anche tu eri un eroe, e- le feci il segno del time-out, interrompendola:
-No, è giusto così. Vi ho visto combattere, non ti ho mai visto così sicura di te come in quel momento. È evidente che hai un legame perfetto con Zekrom!
-Ma se lui a malapena mi parla, non facciamo che litigare...
-È così che nascono le migliori amicizie. Non ti ricordi noi due? Anche noi eravamo così all'inizio. Ci vorrà del tempo, ma riuscirete a fidarvi l'uno dell'altra.- lei annuì un po' più convinta.
-Piuttosto, hai fatto curare i miei pokèmon? Come stanno?
-Sono ok- rispose lei -Anche Cresselia. L'infermiera Joy era fissata col volerla registrare tra le cure del giorno, ma le ho allungato una bella sommetta- e qui mi strizzò l'occhio complice - e penso abbia ignorato la cosa. È meglio così perché N mi ha spiegato che nel team Plasma avevano spie anche nei centri Pokèmon e non vogliamo essere intercettati. A proposito, ci devi assolutamente raccontare che cosa ti è successo! Sono morta di paura quando ti ho vista dall'alto, sporca di sangue e circondata da tutte quelle reclute!
-È una lunga storia. Raggiungiamo gli altri, così non sarò costretta a ripeterla due volte. Dove sono?
-Sono di sotto, al piano inferiore: stavamo ordinando la colazione, così sono salita per vedere se eri sveglia.- Alla parola colazione il mio stomaco brontolò. Da quanto era che non mangiavo? Non riuscivo quasi a ricordarmi cosa avessi mangiato l'ultima volta. -Emergenza stomaco! Tutti di sotto- annunciai e scendemmo, passando accanto alla sala del gruppo wi fi  e alla sala contatto.
I ragazzi erano seduti in uno dei tavolini del bar annesso al centro, e sembravano completamente assorti in una discussione su quale mossa fosse più utile tra Falsofinale e Riguardo, ma lasciarono perdere non appena mi sedetti accanto a Komor, ansiosi di sentire la mia storia. Così incominciai a raccontare, cercando magari di far sembrare meno pericolose alcune avventure e ottenendo ovviamente l'effetto opposto. Mentre parlavo, arrivarono le nostre ordinazioni: abbondante colazione con brioches alla marmellata di baccaprugna , succo di Baccacreola e Latte Mumu caldo, quello del Miltank con gli occhiali. Gnam!
Fu quando arrivai a Ross che me ne accorsi. -Accidenti!- esclamai e, tra le espressioni confuse dei miei amici, tirai fuori l'interpokè: c'erano 9 chiamate perse, a diverse ore, di cui 3 solo un'ora prima, tutte da "Saggio Ross ma giallo". Come temevo. Gli raccontai di come Ross aveva aiutato me e i miei pokèmon a scappare, e a quel punto N esultò: -Sí! Se c'era qualcuno che mi sembrava inconcepibile si fosse rivoltato,  è Ross! Era sempre stato il saggio piú...saggio. Concreto- specificò schioccando le dita
-Non si lascia trascinare dagli eventi. E ricordo benissimo Mitchell! Era una delle nostre reclute più decise, un'ottima allenatrice e quando si mette in testa qualcosa la fa! Sono ottimi alleati-
-E non sono gli unici- aggiunsi  -Ross mi ha detto che avrebbe investigato per scoprire quante, però molte altre reclute sono ancora dalla tua parte. Non sono state accecate da Gechis: vedono ancora la tua verità.
N sembrava quasi commosso -Mi porti la speranza
-Aspetta a festeggiare però. Ho fatto una stupidaggine. Prima, anzi ieri, sono crollata, e non vi ho avvertito che avevo scambiato il mio numero con Ross e lui attendeva mie e vostre notizie. Questo è il risultato: un mucchio di chiamate perse.
-Beh, ritelefona, forza! Non perdiamo altro tempo- mi incitò N, non con rimprovero ma con urgenza. Provai, ma non rispose nessuno. Riprovai, e ancora nulla. L'altro era spento.
-Accidenti, accidenti- ripetei, lasciando perdere e prendendomi la testa tra le mani
-E se era stata un emergenza?- esclamò preoccupato N -Chissà cosa potrebbe essere successo! Questa non ci voleva-
-Mi dispiace, sono una stupida- mi scusai, consapevole che era inutile ma non sapevo che altro dire.
  -Non è colpa tua- intervenne Komor, posando la sua mano sulla mia - ne avevi passate tante!- gli lanciai uno sguardo colmo di gratitudine, ma rimaneva il problema. -Dai, magari è solo tipo in runione strategica, oppure a fare una passeggiata in un posto dove non prende. Riproveremo più tardi!- si sforzò di essere ottimista lui.
   -D'accordo. Allora adesso che facciamo? Dove siamo, tra l'altro?- l'interno del centro pokèmon era uguale dappertutto.
  -Siamo a Boreduopoli- mi spiegò Michy - e siamo venuti qui perchè Aristide ci aveva chiesto di passare se fossimo riusciti a guadagnare la fedeltà dei draghi: avrebbe avuto delle cose da dirci. E anche io ho delle domande: Hai presente Kyurem?- Come dimenticare il bestione ghiacciato da compagnia di Michy. Quando lei l'ha incontrato in realtà non sapevamo neanche che di lui fosse raccontato nelle leggende: prima o poi ve lo dovrò raccontare, davvero. C'entrano un cesto di meringhe rosa, un cucciolone ghiacciato e quna spazzola per capelli . Alla fine Michy aveva deciso di prenderlo con se  e col tempo erano diventati una coppia molto affiatata e difficile da battere.
Comunque, lei continuò -Insieme a Zekrom e Reshiram è un membro del trio Tao. Ma non ho mai capito il legame che li unisce. Sono tutti  e tre di tipo drago, ma poi?
Anuii. Ci dirigemmo dunque verso casa di Aristide, che si trovava in fondo alla via sulla destra del centro pokèmon . La città mi sorprendeva sempre: in base a chi veniva eletto sindaco, la città cambiava radicalmente aspetto. In quel periodo doveva essere stata eletta la famiglia futuristica, perchè frotte di operai stavano modernizzando le vie e i palazzi, trasformandoli in grattacieli. Mah, avrebbero dovuto mettersi d'accordo prima o poi. Anche se erano diversi come il bianco e il nero, prima o poi se avessero voluto avrebbero potuto trovare una sfumatura che andasse bene a tutti, un po' come avevamo fatto noi e N. E Reshiram e Zekrom, più o meno.
Fortunatamente Aristide era in casa, così non dovemmo andare a cercarlo per tutta la città. Ci accolse, distaccato come al solito - Sono felice di vedere che siete usciti vittoriosi dalla vostra missione! Devo dunque presumere che abbiate catturato i draghi leggendari! E Emily, felice di vederti ancora intera!-
-Felice anche io! - risposi allegramente.
-Presumi giusto, Aristide! Siamo tornati per sentire cosa avevi da dirci- annunciò Michy.

-Ebbene, volevo dirvi principalmente due cose: il primo è un avvertimento, il secondo invece è un consiglio- spiegò Aristide dopo che ci fummo accomodati -In quanto al consiglio, riguarda le due pietre: la chiarolite e lo scurolite. Li avete ancora con voi, giusto?-
Michy rispose affermativamente -Ce li ho nella borsa. Ma ora non sono altro che gusci vuoti, sono anche rimpiccioliti! Dopo il risveglio dei draghi, sono caduti a terra e li ho messi nella borsa solo perchè...avevo la sensazione che potessero essere utili-
-Potrebbe essere un segno che la leggenda che vi narrerò è vera- commentò Aristide -Dunque, si narra che i primi eroi della verità e degli ideali vissero in un epoca molto lontana dalla nostra. A quel tempo, era usuale portare con se  un arma personale quanto per noi adesso lo è portare la borsa o lo zaino. E più l'arma che potevi permetterti era prestigiosa, più eri apprezzato e riconosciuto. Così i due eroi, una volta liberati i draghi-
- Intende che noi non siamo i primi a catturarli in una pokeball?- lo interruppe Michy
-Sì- confermò lui -in una pokèball siete i primi. Ma una volta non esistevano le pokèball: i pokèmon seguivano i propri allenatori semplicemente per loro volontà, non erano vincolati in alcun modo e potevano andarsene quando lo desideravano-
-Sul serio?- esclamò Komor meravigliato -Non pensavo che fossero veramente esistiti tempi del genere!-
-Pochi lo sanno, ma le pokèball in realtà hanno un origine recente, e non benigna: sono state infatti creati solo poco più di mezzo secolo fa dal team Catch'em All, un team malvagio alla stregua del team rocket e del team plasma, per catturare i pokèmon contro la loro volontà. Solo che anche dopo la loro sconfitta, la loro invenzione rimase. Era stata apprezzata da alcuni scienziati, che la perfezionarono: fu così che col tempo tutti incominciarono ad usare le pokèball. Sono cose che sono state messe a tacere ma io a quel tempo ero giovane, e me le ricordo.-
Ammutolimmo tutti. Non avrei mai pensato che le pokèball avesssero un origine simile. E ci credo che a scuola non le insegnano queste cose! Tutto questo portava a rivalutare l'idea di Allenatore. E probabilmente così meno gente avrebbe comprato pokèball, ma ovviamente c'era sotto il guadagno di molte persone importanti quindi queste voci dovevano essere state stroncate.
Immaginai come sarebbe stato vivere a quei tempi. Dove i pokèmon non rischiavano di venire sfruttati da persone senza scrupoli. Catturarne uno avrebbe significato molto di più che adesso: ci sarebbe voluta più fatica per guadagnare la loro fiducia, ma anche più soddisfazione e un legame più profondo e continuo. Tutti i miei pokèmon sarebbero rimasti con me comunque, anche se li avessi lasciati spesso nei box come facevo a volte ? Incominciai a capire Michy, che per completare il pokèdex catturava i pokèmon e li liberava, e a volte pur di non lasciarli nei box liberava anche vecchi amici, come il suo Volcarona al liv. 100. Io la prendevo sempre in giro quando lo faceva, disapprovavo, ma adesso...non l'avevo mai vista in questo modo.
-Sarebbe stato bello vivere a quei tempi- commentò infine N. Già. Sarebbe stato bello.
-Comunque sia, gli eroi decisero di fare fabbricare una coppia di spade dal metallo del chiarolite e dello scurolite: i fabbri più abili di Unima le lavorarono nel fuoco dei draghi stessi e forgiarono le spade più belle e letali mai esistite: Islingr, la parola che in Sanscrito significa "Portetrice di luce" e Istalrí, "Portatrice di fiamme". Anche dopo tanto tempo, se investite dal fiato dei draghi, i residui delle pietre possono riprendere quella forma-
-Aspetta- lo interruppe ancora Michy incredula-Stai dicendo che dovremmo usare delle armi per combattere? Io non so neanche come è fatta una spada! E non ci tengo di certo ad usarla per fare del male a qualcuno!
-Ma non sono armi qualsiasi!- ribattè Aristide -Sono progettate apposta per catalizzare il potere del pokèmon leggendario, poterlo controllare meglio e anche utilizzarlo se dovesse capitare l'eventualità. Così sareste imbattibili!- Michy ed N si guardarono perplessi, ma non dissero nulla. Sperai che avrebbero provato a usarle, sarebbe stato così figo!!!
L'esperto di tipo drago però non aveva finito- Eccetto che se...beh, questo è l'avvertimento che volevo darvi: i due draghi sono stati in lotta fra loro per molto tempo. È miracoloso che siate riusciti a farli collaborare, ma dovete stare attenti: non si cancellano in un attimo millenni di discordie.
-Ce ne siamo accorti- disse amaramente Michy -Zekrom durante la battaglia sul ponte continuava per tutto il tempo a distrarsi e mi ripeteva telepaticamente: "Guardalo come si pavoneggia, quel presuntuoso, fa un sacco di spettacolo per niente" e soprattutto "Quanto vorrei fargliela vedere a quell'Ali di Ghiaccio!"-
Lanciai un fischio- Wow, ali di ghiaccio, che paroloni!-
-Credimi, nel comunicarlo iniettava tanto disprezzo nelle parole che sembrava sentirlo dire molto di peggio- mi assicurò
-Anche a Reshiram non va molto a genio Zekrom- intervenne N -Per quello l'ho tenuto lontano per tutto il tempo-
-Comunque ricordatevi che una volta i due pokèmon erano uno solo: quindi non è impossibile che tornino a collaborare, con la giusta situazione. Provate a dargli un nemico comune-
-Vedremo quello che si può fare ma non nutro molte speranze, soprattutto con quello scorbutico di Zekrom- rispose michy.
In quel momento la melodia di Lugia risuonò dal mio polso. Il mio interpokè stava suonando: -È Ross!- esclamai. Esitai un attimo a rispondere davanti ad Aristide ma decisi che potevamo correre il rischio. Appena schiacciai il tasto di risposta, lo schermo rimase buio ma si sentì la voce di Ross, molto disturbata:
" AIUTO, RINFORZI sjffrzzzz Stanno bzzzvzz oscuro, impossibile controzzbzzz, PAZZIA, aperte le barriere, l'INTRAMONDO, xsssss non aspetteranno molto.gggsssn  SONNO MORTALE!!" E la comunicazione si interruppe. Ci guardammo a vicenda, confusi e un po' spaventati dall'inquietante telefonata. Poi capii. Sonno mortale. Cresselia. Nello stesso istante in cui esclamai -Oh mio Arceus! Non possono averlo fatto davvero!- anche Komor a ruppe il silenzio:-L'intramondo! Come hanno fatto ad aprirlo?-. In un' altra situazione sarebbe stato divertente aver parlato nello stesso momento. Non quella volta.
Michy esclamò -Calma! Uno alla volta! Scusate, ma cos'è questo Intramondo?-
-Non è una cosa, è un luogo-intervenne Aristide. -Si trova al centro esatto di Unima- continuai io tutto d'un fiato, come se fosse un interrogazione -Ed è la sede del potere della regione! Un po' come il Monte Corona a Sinnoh. Ma ancora più invalicabile, perchè protetto da barriere contro visitatori indesiderati. Si dice che solo allenatori dal cuore puro possano raggiungerlo, in modo che l'albero che si trova al centro del giardino, che scandisce i battiti della vita di Unima, non possa essere danneggiato. Anche perchè danneggiarlo sarebbe un suicidio e un eccidio allo stesso tempo. Distruggerebbe tutto e tutti-                      
-E il team plasma è riuscito ad entrarci? Come può essere? I loro membri possono avere tutto, ma non il cuore puro!- protestò Komor alzandosi in piedi. -Senza offesa, amico.  Non intendevo te nè Ross. Parlavo di tuo pa- ehm, di Getchis- si affrettò ad aggiungere, vedendo che N si era corrucciato, ma lui gli fece subito cenno di lasciar perdere.
-Quella del cuore puro è solo una leggenda- chiarì Aristide. Mi venne da ridere. Ma non vivevamo circondati da leggende ormai?
-Gli allenatori più esperti ne sono a conoscenza, e anche se non possono avvicinarsi all'Intralbero possono usufruire del suo potere-continuò Wikipedia - Ma c'è un motivo se solo ai più esperti allenatori è permesso accedervi. C'è un luogo chiamato  Bosco Intramondo. Come il resto dell'intramondo regola la vita nella regione, cosí il Bosco regola il mondo dei sogni. È strettamente collegato ai sogni di umani e pokèmon! Per quello si dice sia infinito e che sia facilissimo perdersi. E si racconta anche di un pokèmon particolare, il più pericoloso che esista.-
-Darkrai- dissi io, e mi tremava la voce. Speravo di sbagliarmi. Invece...
-Esattamente- confermò Aristide e sia io che Michy trasalimmo. N e Komor erano solo confusi. Ovviamente. Loro erano di Unima. Ma chi veniva da Sinnoh come noi due....
Fu Michy a parlare -È il pokèmon Neropesto. Ma questo non lo definisce abbastanza bene. È un incubo, letteralmente.Una creatura spettrale fatta di incubi e che provoca incubi. Con un solo schiocco di dita potrebbe addormentare un intera folla e lasciarla in preda a terrorizzanti sogni infiniti. Non che in passato non l'abbia fatto, con intere città! Spesso mia mamma da piccola mi ordinava di andare a letto presto perchè altrimenti arrivava Darkrai. Ma queste sono solo storielle. Il pokèmon ha davvero un potere terribile. Solo guardandolo, vengono in mente gli incubi più paurosi che uno abbia mai fatto in vita sua.- stavo male al pensiero. Ci sono alcuni sogni da cui è un sollievo svegliarsi, che sarebbero impossibili da sopportare nella vita vera. Al solo pensiero che potesse divenire reale quel mio sogno...quel ticchettìo inesorabile...rabrividii.
-Però non ha un indole cattiva- mi sentii di precisare-è molto solitario, ma di per se non avrebbe motivo di fare del male agli altri. Scatena il suo potere se provocato. E temo che è proprio quello che intende fare il team plasma. Questo almeno spiegherebbe perchè volevano la sua controparte opposta, l'unica in grado di contrastare i tuoi poteri. Però non pensavo che ce ne fosse uno anche a Unima!
-Ogni regione ha i suoi incubi- concluse Aristide.
-Il team plasma è il mio incubo!- esclamò Komor, esprimendo probabilmente il pensiero di tutti. -E adesso cosa possiamo fare? Se davvero è Darkrai il pokèmon che vogliono risvegliare, sono andati fuori di testa. Come faremo a fermarli?-
-Dobbiamo fermarli prima che lo trovino- disse gravemente Aristide -E non ce la faremo da soli! Dovremo chiamare rinforzi, e dobbiamo fare presto! Voi intanto andate in avanscoperta, io radunerò tutti quelli di cui ci si può fidare. Incontriamoci all'ingresso tra un ora e mezza circa.- e subito si mise a trafficare. -Ma noi non sappiamo come arrivarci- obiettai e lui, senza neanche guardarmi -I draghi conosceranno la strada. Buona fortuna! Ne avremo bisogno- e così dicendo uscì dalla stanza.

                                                                                 ************************

Angolo dell'autrice:
Ciao, amici!
Non terminerò mai di scusarmi per il ritardo.
È successo di tutto, perciò avevo smesso di
aggiornare. Ma adesso basta, non voglio
annoiarvi con ciance inutili.
Siamo alla vigilia della battaglia finale, dopotutto.
Avanti tutta verso un'avventura piena di scintille!

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Capitolo 23
*** Fuoco & Fulmine ***



CAPITOLO 21

Dopo che uscimmo dalla casa di Aristide ( lui era praticamente sparito al piano di sopra, non potevamo aspettarlo come quattro stoccafissi, non era il momento ) pensammo ad una sola cosa.
Per vincere con il team Plasma e soprattutto contro M bisognava ricorrere al potere delle spade dei due draghi. 

< vediamo... I draghi ci sono, le pietre anche. Ora dobbiamo trovare un posto un po' appartato per evocarle> 
Ci dirigemmo in una radura vicino al percorso di Boreduopoli, li evocammo i draghi.
< bene... Ora... Non vorrei essere scortese . Ma dovreste alitarci addosso. > dissi convinta al bianco e al nero, una volta fatti uscire.
Zekrom come al solito affilò lo sguardo e fece finta di niente. Invece reshiram si avvicinò ad N e strofinò il muso contro la sua testa. Come segno di approvazione. 

Prendemmo le pietre in mano, che ormai erano diventate più piccole, e aspettammo che i draghi facessero il loro compito. La leggenda diceva che con il dragospiro dei due pokemon, le pietre si sarebbero trasformate in potenti spade.

Fu reshiram a iniziare, seguito da zekrom. Appena il loro respiro ci investì le pietre brillarono. Si alzarono in aria e si allungarono piano piano. Già da terra potevamo vedere il loro profilo. Quando la trasformazione fu completa le spade smisero di brillare e caddero direttamente nel nostre mani. 
Stupita, la guardai meglio. 
La mia era nera, con la punta affilatissima. Nel centro aveva un fulmine che si espandeva per tutta la sua lunghezza . 
Quella di N, invece, era pressochè uguale alla mia come forma, solo che era bianca, e al posto del fulmine era presente una striscia di fuoco. 

< che roba figa... > riuscì solo a dire. Però mi sentivo strana, come se qualcosa fosse cambiato dentro di me. 
< ora andiamo se no non faremo mai in tempo ad arrivare > disse Emily.

Aveva ragione. Riponemmo le spade in un cinturino che era apparso con quest'ultime e spiccammo il volo. Ci  lasciammo guidare dai draghi, che avevano recepito il loro compito. 
Ad un tratto, vidi un luogo che non avevo mai notato prima. Doveva essere quello l'Intramondo. Era una grande radura, circondata da alti alberi di tutte le dimensioni. Era esattamente al centro di Unima. 
Quando arrivammo alla sua entrata c'era una specie di barriera, come un campo di forza. I draghi non fecero fatica ad attraversarla. Come per magia entrammo nella foresta. 

< sembra tutto tranquillo... > disse Komor. 
< troppo tranquillo > ribattei io 
< forse non sono ancora arrivati. Meglio così. > disse N
< ma strano che non ci siano Pokemon in circolazione>
< si saranno nascosti per via del nostro atterraggio. Coraggio, andiamo > incitò Emily. 

A quel punto mi sentii di nuovo strana. 
Mi fermai di scatto. < i Pokemon che vivono qui si sono nascosti p, se darkrai è veramente qui può darsi che siano in pericolo. > non era la mia voce a parlare... Era più cupa. 

Emily si preoccupò e mi raggiunse. Avevo gli occhi rossi, iniettati di sangue, proprio come quelli di Zekrom. Ad un tratto mi risveglia dalla trance. 

< cosa c'è? > dissi confusa.
< ah no niente... Sei appena stata posseduta da un pokemom ... Tutto normale > 
< come come ? > mi girai verso zekrom < ehi bestia, questo non era compreso nel pacchetto. Che hai fatto ? > 
Lui, di rimando, grugnì sommessamente. 
< uff ... Che palle. Almeno avvisami quando vuoi usare la mia voce ... Su andiamo. Questa me la lego al dito, sappilo. > 

Più ci addentravamo nella foresta , più lo spettacolo era terrificante. L' intramondo è il luogo dove i pokemon sognano ... Dormono. Anche ora dormivano, si, ma sonni agiati. Sembrava stessero facendo incubi. 

< darkrai > sussurrò N < dobbiamo sbrigarci o sarà troppo tardi >
< aspettate. La foresta è intricatissima . Non possiamo avventuraci al suo interno senza tenere il segno del nostro passaggio. > disse Komor. 

Aveva ragione ( si, Emily, lo ho ammesso di nuovo ). A quel punto mi venne in mente solo una cosa. Feci rientrare zekrom nella pokeball. E feci uscire kyurem. 
Era da tanto che non lo vedevo. Anche N fece rientrare reshiram. Sapevamo che i draghi non avevano un buon rapporto tra loro. Onde evitare... 

< ciao bestione > gli dissi felice. Lui si guardava intorno, come alla ricerca di un punto di orientamento. 
< siamo nell'intramondo ... Non so se ci sei mai stato. Senti, mi serve un favore. Ci dovresti segnare il sentiero con il ghiaccio . Ogni tanto. > 

Lui mi guardò. E capì che era un consenso. Si abbassò alla mia altezza e gli diedi una carezza sul muso ghiacciato e appuntito. 

< non è cattivo come sembra... > dissi agli altri. < è solo un po' ... Freddo. Tutto qui > 
Luì però mi sentì e si girò verso N, ringhiando. Lui si irrigidì.
< tranquillo > dissi a N < non ti mangerà per ora>. 
Con l'aiuto di kyurem non perdemmo la via di casa. Presto arrivammo al centro della grande radura, ma niente, niente team o pokemon sospetti. 

< e ora, aspettiamo babbo natale ? > dissi
< si , in groppa a darkrai con il cappellino rosso anche> continuò Emily. 
Intorno a noi c'erano ancora i pokemon che si agitavano nel sonno. Chissà cosa sognavano. 
< bene bene bene... E così siete arrivati. Mi sorprende la cosa. Non me lo aspettvavo. > da un grande cespuglio uscì M , seguito niente meno che da darkrai. 

Era inquietante solo a guardarlo. Nero come la pece . Gli occhietti blu che brillavano di cattiveria. Il mantello che lo ricopriva fluttuava senza che ci fosse vento. Sembrava perfetto per il suo " allenatore ". 

< oddio... > mormorai. < ma come... > con un riflesso spontaneo feci entrare kyurem nella ball. 

Emily, invece, fece uscire cresselia . Aveva fatto bene. Con lei al nostro fianco non saremmo caduti negli incubi di darkrai. M, invece, riusciva a resistere grazie alla piuma rosa. Sempre di cresselia. Adesso capivo perché volevano averla dalla loro parte. 

< eccola > M allargò le braccia < bellissima cresselia > 
< già . Proprio bella > ringhiò Emily.
N si agitò. < M, io voglio concludere la nostra lotta. Darkrai contro reshiram . Una volta per tutte. > 
< pff . Mi fai ridere quando fai così. Accetto comunque. Così la piantiamo. > 

Ad un tratto mi ricordai che cosa aveva detto Aristide. Ci saremmo incontrati all'entrata. E noi ci eravamo fiondati all'interno. 
Avvisai Emily. 

< vai ... Veloce > mi intimò.
< non potresti andare tu ? Non vorrei ... > indicai N con lo sguardo, preoccupata. Emily mi guardò. 
< Komor vai tu ! > ordinò. 
Lui sbuffò ma velocemente partì su salamence. Quanti viaggi aveva già fatto quel pokemon poverino...
Uscì dalla radura grazie ai segni ghiacciati di kyurem. 
Appena uscì, c'erano tutti i capopalestra ad aspettare noi.  
Komor spiegò la situazione a grandi linee ed entrò nuovamente seguito dagli altri. 


                             ******  

< non pensavo fossi così ingenuo da buttarti in pasto a darkrai ... Ma evidentemente...> 

< N usa la spada! > gridò Emily.
< hai il tifo dalla tua parte, visto fratellino ? > 
< taci > ringhiò. 
< se stai attraversando l'inferno ... Vai avanti. > di nuovo gli occhi rossi. Di nuovo la voce di zekrom . Anche se lui era nella pokeball . Ma che ? Emily mi mise una mano sulla spalla. Vedeva la mia preoccupazione.  
< oh oh > disse M < giri con una ragazza posseduta > 
Lo guardai ... 
< non sembro solo io la posseduta qui. Ti farai soggiogare da darkrai > 
< basta chiacchiere > disse N < RESHIARM! > 
< vai darkrai ! > 
E lì la mia ansia crebbe nuovamente. 


CONTINUA...

----Angolo autrice---- 
Ragazzi buongiorno.
Qui entriamo nella parte finale della storia più o meno, mancano pochi capitoli. 
Mi fa piacere vedere quante persone leggono il prologo, e magari poi continuano anche con i capitoli seguenti. 
A presto!  

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Capitolo 24
*** Abbi paura ***


CAPITOLO 24 - Abbi paura

Ma come faceva Michy a stare così calma? Io ero terrorizzata. Non avevo paura, perchè per avere paura si deve temere qualcosa, o che accada qualcosa. Il terrore è molto più irrazionale. L'unica cosa che mi sentivo di fare da quando era apparso Darkrai era scappare a gambe levate: per questo avevo mandato bruscamente Komor a chiamare i rinforzi; non ero sicura che avrei trovato il coraggio di tornare altrimenti.
Invece la mia socia, forse perchè era posseduta dal pokèmon delle repliche di Masterchef oppure per forza personale, sembrava sentire l' aura di terrore quanto un Lucario ubriaco. Meglio così per lei, ma io ero travolta da vere e proprie ondate di panico, che mi immobilizzavano.
-Cosa succede, Emily?- disse una voce femminile alle mie spalle. Sobbalzai: mi ero dimenticata di Cresselia.
Ecco, in realtà ero spaventatissima ma non so bene per quale motivo. Non c'era una spiegazione logica. Ed era quello che mi faceva impazzire. Non sono una di quelle che devono sempre pianificare tutto, anzi, se qualcosa non va come previsto non mi dispiace a volte. Però voglio capire la situazione in cui mi trovo. Come quando mi ero trovata sola nella nave, ho avuto subito il bisogno di pianificare un modo per uscire di lì, per quanto improbabile.
E in quel momento proprio non capivo la situazione. Perchè non c'era nulla da capire. Ecco, non so se mi sono spiegata bene, ma Cresselia sembrava avere capito comunque. - Non devi tentare di opporti alla paura- mi disse - è un sentimento naturale-
-Che cosa significa "un sentimento naturale"? E poi io non ho paura- mentii spudoratamente, per non mostrarmi debole.
-Invece sì che ce l'hai- mi contraddisse -Ce l'ho anch'io. È un sentimento che fa parte di Darkrai, perchè è dalla paura che è nato. C'è e c'è sempre stata. Non è la mancanza di paura che fa di una persona un eroe. È la sua capacità di accettarla e fare ciò che è giusto.-
- Ma come...?-
- Non contrastarla, accoglila, come fai con l'affetto che provi per i tuoi amici e l'amore che provi per quel ragazzo. Non è con il pensiero che si superano le emozioni.- Feci un respiro profondo. D'accordo, ero spaventata, ammisi con me stessa. Ma Cresselia aveva ragione, non dovevo farmi soggiogare così.
Soprattutto perchè M si stava esaltando un po' troppo. Era lì tutto tronfio per essere la causa di tutto quel clamore.
-Forza N, sconfiggilo!- incitai N.
-Che tifo caloroso. Un po' troppo per i miei gusti. - sogghignò M. Più tempo passava e meno mi capacitavo che quei due fossero fratelli. Sì, all'inizio anche N non mi piaceva, ma non lo avrei mai considerato odioso. Invece M era proprio insopportabile: non aveva nobili intenzioni nel perseguire nei suoi scopi, e non se le cercava nemmeno. L'unica cosa che quel viziato voleva era il potere: e avrebbe fatto qualsiasi cosa per ottenerlo. Non riuscivo a capacitarmi di come fosse riuscito a sconfiggere un pokèmon come Darkrai. Doveve esserci sotto qualcosa.
- Spegniamolo.- concluse -Darkrai, usa Vuototetro!- . Che colpo basso! Michy mi guardò, negli occhi ora rossi rabbia, che trasfigurava il suo viso rendendolo...feroce? Accidenti, mi faceva quasi paura. Anzi, mi faceva paura. Zekrom uscì da solo, ma sapevo che non avrebbe potuto fare molto. Darkrai alzò molto lentamente il braccio: sembrava quasi titubante ad obbedire. Sicuramente non era contento di stare sotto M.
Questo mi diede la forza di reagire, nonostante il terrore e i brutti ricordi che minacciavano di riaffiorare. Sapevo qual'era l'unica cosa da fare. Lanciai la pokèball in aria: -Ciò, proteggici!- invocai, e Noctowl apparì giusto in tempo per beccarsi Vuototetro, un onda di pura oscurità che lo colpì in pieno, e emanò oscurità come una bomba. Un poco mi dispiacque per lui, ma non avevo avuto scelta.
Dall'altra parte del muro di oscurità M rideva sguaiatamente. Ma non si era accorto dell' enorme drago bianco che nel frattempo si era avvicinato, e usò Dragartigli sul pokèmon incubo con tanta violenza da scagliarlo lontano contro gli alberi.
-Ehi, non è leale!- urlò allarmato M.
-Tu parli a me di lealtà!?- N riemerse, la nube ormai dissipata, con la spada snudata. I suoi occhi erano di un azzurro cielo adesso : condivideva anche lui il potere di Reshiram!
- Mi hai preso tutto! Hai rubato il mio posto di capo nel team plasma, dicendo di essere mio fratello! Sei un usurpatore, una marionetta di nostro padre, è questa la Verità!- declamò N
-Non mi sembravi così interessato al team, prima, quando scappavi insieme a queste ragazzine , come una ragazzina tu stesso- replicò M ghignando.
N non si fece prendere in contropiede però, non stavolta. Guardò M negli occhi, azzurro cielo nel nero profondo -Effettivamente devo ringraziarti. Sì, ti ringrazio.-
Il sorriso di M si incrinò -Ti ringrazio per avermi dimostrato che nel Team Plasma è molto di più di una bugia di mio padre! Ho scoperto che c'era gente che davvero mi seguiva, che credeva nei miei stessi ideali, che sognava- e guardò Cresselia - le mie stesse cose. E per avermi dato un motivo valido per mettermi in gioco e scofiggerti! Reshiram, insieme!- alzò in alto la spada e un involucro di fiamme blu zaffiro avvolse l'acciaio tagliente - Usa Fuocoblu! - Reshiram gettò la testa all'indietro, e vomitò spettrali lingue di fuoco blu intenso addosso a Darkrai. L'onda d'urto fu così forte che mi sbalzò via, buttandomi a terra. Mi rialzai un poco malferma, ma i danni peggiori non li avevo certo subiti io: Darkrai era tremante, a terra, nel mezzo di uno spiazzo di terra bruciata lungo almeno dieci piedi e gli alberi intorno avevano preso fuoco. Che potenza distruttiva! Non immaginavo che Reshiram conoscesse una mossa così potente. E M? M era stato sbalzato via anche lui, ma era più vicino all'esplosione : si teneva una mano sull'orecchio destro, che sanguinava macchiandogli la maglietta viola di nero. Non ne sono fiera, ma sperai che si fosse come minimo rotto un timpano.
E adesso...era l'ora della mia vendetta! -Ciò, sai cosa fare! - ordinai al mio amico, che non se lo fece ripetere due volte: uscì dall'ombra degli alberi dove era scivolato prima e si avventò alle spalle di M, strappandogli la pokèball di mano. Furto era una mossa utilissima. Ritornò svelto, mentre M sbalordito si rimise in piedi -Tu! Ti avevo distrutto!- puntò il dito verso l'enorme gufo e lui bubolò, ridendo di lui. - Credevi che fossi così stupida?- gli gridai -Anche io ho i miei trucchetti! E anche un allenatore inesperto ti saprebbe spiegare che l'abilità di Noctowl é Insonnia. Ride bene chi ride ultimo!- e gli risi in faccia, appunto.
Ma smisi subito quando la creatura nero ideale si alzò nel cielo ORA È IL MOMENTO! DISTRUGGIAMOLO! Ruggì assordandoci, decollando per schiantarsi su M. Mi sembrava che fosse rimasto un po' troppo tranquillo finora, ma si vede che stava aspettando il momento giusto. Ero fortemente tentata di lasciarlo fare, ma non potevamo farlo spiaccicare M come un moscerino. Prima di tutto non avevo voglia di pulire dopo. E poi, sarei stata davvero migliore di lui altrimenti?
Michy dovette pensarla allo stesso modo. Di colpo si riscosse, alzò la spada con scioltezza, come se non avesse fatto altro che brandirla per tutta la vita, e, gli gridò con rabbia -No! Tu adesso non farai un bel niente!- Zekrom si paralizzò a mezz'aria, poi si girò verso di lei e ruggì inviperito TU OSI CONTRASTARMI!?
Sì, io oso! E stavolta anche la voce di Michy risuonò telepatica, forte nelle nostre menti. E si creò una situazione di stallo. Non sapevo bene cosa stava succedendo, Michy me l'avrebbe spiegato soltanto dopo. Ma immaginavo lo scontro di volontà tra lei e l'antico drago. La mise alla prova, mi disse, ma non volle mai scendere nei dettagli.
-Forza Michy, fatti rispettare- le sussurrai, come se fossimo ancora a scuola e stesse contrastando il bullo di turno anzichè combattendo telepaticamente contro un pokèmon leggendario. N le prese la mano, e non disse niente. Ma lessi nel suo sguardo che credeva in lei. Di colpo la voce di Zekrom risuonò ancora Sei forte. E cocciuta.
Fece una pausa.
Forse possiamo trovare un compromesso.
E riatterrò. Michy sbattè le palpebre -Per il grande Arceus- disse aggrappandosi a N come per non cadere -È come se...avessi tolto un blocco. Wow- si guardava intorno spaesata, come se fosse tutto nuovo. Il drago nero fece uno strano rumore: stava...ridacchiando? Bello, vero?
Come, un attimo prima urlava indemoniato e adesso ridacchiava addirittura? E dicevano che era Cresselia il pokèmon lunatico.
-Cosa mi hai fatto?- gli chiese Michy. Poi sembrò accorgersi a chi si era aggrappata e arrossì -Oh, scusami N- ma sembrava molto distratta. Notai che non aveva più gli occhi interamente rossi, solo un cerchio intorno alle pupille era ancora color del sangue.
-Michy, va tutto bene?- Si usciva del tutto indenni dopo aver condiviso la mente con un pokèmon leggendario? Ero molto preoccupata per lei, ma lei sembrava più tranquilla di quanto fosse stata nelle ultime ore.
-Oh, sì, mai stata meglio- mi rispose infatti, ancora con la mente altrove però. -Che le hai fatto?- mi rivolsi a Zekrom, non senza acidità.
NIENTE DI IRREVERSIBILE. STA SOLO PRENDENDO CONFIDENZA COL PICCOLO DONO CHE LE HO FATTO  spiegò, senza in realtà spiegare niente. Stavo perdendo la pazienza. -Michy? Che cosa stai guardando?- Michy distolse lo sguardo dalla foresta
-È difficile da spiegare. È come se normalmente noi vedessimo la realtà, ma meno di quanto si potrebbe. È difficile, difficile. Avverto come con un sesto senso i pokèmon addormentati che tornano ai loro sogni sereni, e- concluse telepaticamente penso di poter comunicare così.
- Ci sei riuscita di nuovo!- esclamai, sorpresa ed ammirata. Cavolo, che figata. Perchè non potevo essere posseduta anche io da un pokèmon leggendario? Voglio anche io una spada magica e la telepatia. Uffa.
Di colpo una voce chiamò -M-ball, ritorna!-e la pokèball di Darkrai mi sfuggì di mano, come tirata via da un filo invisibile . Tra tutte le cose che stavano accadendo, ci eravamo dimenticati di M purtroppo! Sembrava essersi ripreso abbastanza da nuocere ancora. Al suo richiamo la pokèball era tornata nella sua mano. -Ma che razza di pokèball è?- Notai solo allora che era particolare. Era viola, e aveva una M incisa sopra. Mai vista da nessuna parte una ball del genere. -Questa è una M-ball, la nuovissima invenzione di Acromio! È costata gran parte dei fondi del team, ma è progettata come infallibile e riconosce il proprietario, M in questo caso- si vantò lui saltando in groppa a Genesect, che doveva essere uscito prima. Cavolo, Acromio sfornava gadget più utili di Doraemon. Ma anche molto più pericolosi.
- Non crediate di avermi fermato, solo sconfiggendo questo patetico pokèmon- dichiarò ritirando Darkrai -Il mio piano può ancora essere attuato. Addio, babbei!- e volò via, più veloce della luce.
-Inseguiamolo! Prima di perderlo di vista!- esclamai saltando in groppa a Ciò. Michy ed N saltarono sopra ai draghi, Cresselia ci seguì e incominciò l'inseguimento. M era sfrecciato verso l'esterno, e non riuscivo a vedere altro che un punto in lontananza, nonostante il mio pokèmon volasse silenzioso al massimo delle sue possibilità. Improvvisamente un altro puntino sbucò davanti a noi e vidi delle fiamme verso quella direzione, che però non fermarono la corsa di M purtroppo. Questo nuovo individuo si lasciò raggiungere, e scoprii che non erano altro che Komor e il suo Salamence. Lo chiamai, e lui mi si affiancò -Emily, che sta succedendo?!- gridò per farsi sentire sopra le raffiche di vento, causate dal volo a tutta velocità. -È lunga da spiegare! Abbiamo sconfitto Darkrai, ma M è riuscito a scappare con lui e non sappiamo cosa voglia fare o dove voglia andare, ma di sicuro non sarà nulla di buono! Ci sono rinforzi?- gli domandai -Sì, sono arrivati tutti i capopalestra, come la volta al castello! E Nardo, il campione in persona. E anche..altri. Non sono venuti nel bosco perchè credevano fosse meglio cercare la nave del Team, per impedirgli di fuggire e fermare Getchis una volta per tutte! Non mi hanno dato retta quando gli ho detto che anche dentro eravamo in difficoltà, ma forse era la paura che emanava il bosco a farli reagire così-
Questo mi fece venire in mente una cosa -A proposito, Komor, scusami per prima se sono stata brusca, ma ero vicina a perdere il controllo. Ero terrorizzata- non mi vergognavo ad ammetterlo adesso, grazie a Cresselia. -Lo so. Tranquilla. Anche io lo ero.- mi rispose Komor, e fui felice di non vedere alcuna ombra sulla sua espressione -Prendiamolo!- e spronò ancor di più Salamence. Sfrecciammo fuori dal bosco, tornando nella radura iniziale: ecco la nave! Era ancorata non lontano dal fossato che circondava l'enorme Intralbero, e sul ponte era in corso una battaglia. Mi strofinai gli occhi. Ci vedevo proprio bene? Delle reclute combattevano con altre reclute! Dovevano essere quelle di cui aveva detto Ross! -N, hai visto?- esclamai, e lui annuì. Aveva gli occhi un po' lucidi.
Puntini di colore, che dovevano essere i nostri, sciamavano anche loro sulla nave. Scorsi per caso qualche volto amico: Camelia e il suo Zebstricka sfrecciavano velocissimi avanti e indietro alla ricerca di avversari, che di certo non mancavano; vidi Rafan che si teneva una mano sulla schiena e ordinava ad Excadrill di attaccare con fossa, per abitudine, e l'altro che cercava di spiegargli che non poteva perforare il pavimento della nave o sarebbero crollati tutti; c'era Iris col suo Haxorus, che dopo essersi pompato con Dragodanza era inafferrabile. E...Mamma? Quelle erano le nostre madri! Che diavolo ci facevano lì? Lottavano in doppio come al solito, Mamma disturbava le menti degli avversari grazie alle onde psichiche del suo famoso Malamar e la mamma di Michy li finiva con lo Sbigoattacco di Bisharp, prendendoli in contropiede. E Belle! Cara, dolce Belle! Anche lei si stava dando da fare per sconfiggere il team Plasmon, Idrondando la nave grazie all'aiuto di Silph, la sua Samurott.
Stavano facendo strage, ma per ogni recluta che sconfiggevano ne apparivano altre due. C'era bisogno di qualcuno che facesse la differenza. E noi eravamo lì per quello.
-Guardate! Ecco M!- disse N, indicando la sagoma di un uomo in groppa a un pokèmon che si dirigeva a tutta velocità verso uno dei ponti che valicavano il fossato -Sta cercando di raggiungere l'Intralbero! Fermiamolo!-
-Ma dobbiamo aiutare sulla nave! I nostri alleati sono forti, ma la differenza numerica è troppo grande e senza un aiuto da parte nostra presto o tardi soccomberanno!- obiettò Komor
-Dividiamoci allora- propose Michy -Komor, tu vai sulla nave mentre noi fermiamo M- Ma Komor sembrava piuttosto contrariato. Caspita, faceva sempre tutto quello che dicevamo noi, per quanto pericoloso fosse, ma finiva sempre per essere ignorato. Non veniva mai visto come un vero eroe nonostante il ruolo importantissimo che rivestiva per noi. Per me.
-No, stavolta non ti lascio andare da solo- dissi ad alta voce quasi senza accorgermene - Vado anche io sulla nave. Andiamo a spappolare un po' di reni!- esclamai a Komor, e lui si rianimò -Andiamo!- e rise per la battuta che solo noi avremmo potuto capire. Anche perchè solo io avrei potuto chiamare una tenera cucciola di Pancham Spappolareni, come aveva detto lui quella volta.
- Sei sicura? - mi chiese Michy
-Sicuro come i Froakie tostati- le risposi.
-D'accordo. Buona fortuna allora, e state attenti!-
-Sono loro che devono stare attenti- ribattei, e seguii Komor in picchiata sulla nave. Tirai fuori la pokèball del mio primo pokèmon in assoluto, Fìrnen. Era passato tanto tempo da quando lui era ancora solo uno Snivy appena rubato dal laboratorio di Platan da mia madre, e io solo un allenatrice inesperta. Guardando quella pokèball mi vennero in mente tutte le imprese che avevamo affrontato.
-Eccoci qua, amico. Abbiamo affrotato con coraggio ogni lotta che finora ci siamo trovati davanti. Allenandoci ogni giorno, io ho imparato da te e tu hai imparato da me.- gli sussurrai -E sono sicura che, anche se non esistessero le pokèball, saremmo una squadra fantastica in ogni caso perchè non c'è team migliore del nostro: fianco a fianco, vinceremo anche questa lotta. È sempre stato il nostro sogno. È ora di renderlo realtà!-
Eravamo io e lui. Sentivo che era il nostro destino. Io e il mio migliore amico avremmo protetto il mondo da coloro che volevano distruggerlo.
Vai, pokèball!

                                                                                       *****************

Angolo dell'autrice!
Ciao belli! Cavolo, voglio anche
io dei poteri! XD
Ma vabbé, altrimenti suppongo
che sarei troppo fantastica (*Modestia ON*)
Scherzi a parte, sono contenta che Michy sia
riuscita a controllare Zek, in qualche modo.
È ora di lasciarvi a lei adesso.
E sará una battaglia coi fiocchi, sicuro
come i froakie tostati.
To be continued!

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Capitolo 25
*** Power ***



CAPITOLO 23 

Se la sarebbero cavata, sicuramente. 
Noi avevamo altro a cui pensare. 
Vedevamo M volare velocissimo davanti a noi. E non riuscivamo a raggiungerlo. Mi sembrava impossibile. Chissà quante mutazioni aveva subito quel genesect per avere queste caratteristiche. 

Mentre lo stavo inseguendo, con N dietro di me, iniziai ad avere dei pensieri flash. Ripensai alla lotta al castello del team, alla sconfitta di getchis, alla 'rapina' di N. 
Tutto ciò era iniziato solamente per il nostro piacere personale, pardon, per il mio piacere personale. 
...
Ad Emily neanche piaceva N. Però aveva acconsentito ugualmente a questa mia pazzia. Ed ero fiera di avere un' amica come lei. 
Ora però, lo scopo era diverso. Dovevamo impedire che un pazzo invasato facesse cadere Unima, e forse successivamente, il mondo, nella rovina. 
Sta cosa non mi andava. No no. 
Stavo talmente viaggiando con la mente, che non mi accorsi che Zekrom stava scendendo verso un grande albero. Era gigantesco, le foglie erano di un verde acceso. Intorno ad esso, anche se in pieno giorno, si potevano notare tante piccole luci svolazzanti. Sembravano lucciole. 

M atterrò, e noi con lui. Sembrava che ci avesse trascinato lì apposta. 
< ebbene signori, non riuscite proprio a staccarvi da me a quanto vedo.  Va bhe, me ne farò una ragione > disse lui orgoglioso, facendo spallucce. 
< vedrai come ti staccherai tu da noi, quando ti avremo mandato a quel paese a calci ! > urlai furiosa. Cavolo, che effetto che mi faceva zekrom... 
< lo vedremo signorinella, ma prima... Dovete sconfiggermi! E vi avverto. Non sarà cosa facile anche se siete in due contro uno. > 
Io ero già pronta a schierare in campo il drago nero, ma N mi fece segno di aspettare. Non era il momento. Così lo feci rientrare nella pokeball. N e M fecero uguale con i loro destrieri. Forse... Per una volta... Avevano avuto lo stesso pensiero. 
< hippowdon! Gastroodon! > 
I due Pokemon uscirono dalla pokeball ed emisero all'unisono due versi differenti. L'abilità sabbiafiume di hippowdon si fece subito sentire. Una tempesta di sabbia ci investì in pieno impedendoci, per alcuni secondi, la visuale. 
< samurott! Ho bisogno di te ancora una volta!  > gridai io. 
< archeops! Amico mio! > seguì N. 
E la lotta iniziò. Gli attacchi acquatici di samurott si susseguivano senza sosta diretti al povero hippowdon, che non sempre riusciva a difendersi o a evitarli. 
Stessa cosa faceva archeops, i suoi attacchi erano velocissimi e mirati.  Ciò, però, si poteva dire anche dei Pokemon di M. In battaglia erano formidabili. 
Dopo alcuni round di lotta, hippowdon era esausto. Gastroodon era ancora in piedi. Dalla nostra parte però, rimaneva solo samurott...
< samurott ! Cascata ! Vai ! > 
Una massa di acqua si riversò su gastroodon. Lui barcollò e, successivamente, cadde esausto. 
Una parte era fatta. Ritirai samurott. Aveva fatto un buon lavoro. 

< uff. Non montatevi la testa. Solo perché avete sconfitto questi, non significa che avete vinto. > disse M con poco interesse. 
< certo, ma siamo sulla buona strada > ribeccò N. 
Altri due pokemon furono schierati in campo. Erano cradily e ryperior. 
La loro stazza era impressionante. Soprattutto quella di ryperior. Non ne avevo visti molti esemplari durante il mio viaggio. 
< serperior! > chiamai io. 
< zoroark! Finalmente è il tuo turno ! > 
Uscì dalla sua pokeball con un flash blu. Ero affezionata molto a lui. Tempo addietro lo avevo riconsegnato alla custodia di N. D'altronde... Lo aveva allevato lui. Non mi sembrava giusto spezzare un'amicizia così forte. 
Zoroar, furbo, mutò subito la sua forma. Si trasformò in un serperior. Sembrava di essere tornati al tempo in cui io ed Emily lottavo in coppia. Coppia costituita da due serperior, per l'appunto. 
< non mi confonderete così facilmente. Ryperior usa devastomasso! > mossa potente. 
< serperior schiva e usa verdebufera! > 
Tutto funzionò come previsto e la mossa da me indicata andò perfettamente a segno, causando a ryperior una grande quantità di danni. 
< zoroark! Ripicca! > 
La mossa veloce andò a colpire cradily, ma con scarsi risultati. 
I fendifoglia veloci di serperior colpirono l'obbiettivo diverse volte. E fu li che ryperior crollò. 
Ma forse M se lo aspettava. Infatti, serperior non fece in tempo a tornare alla sua postazione che un potente iper raggio lo colpì. Andò subito ko. 
< questa non ci voleva > sussurrai appena appena, in modo da non farmi sentire da M. 
< tranquilla > mi rassicurò N < zoroark ha affrontato sfide peggiori. > a quel punto, il pokemon appena citato, tornò alle sue sembianze normali. 

M, come previsto, non ci senti e ordinò a cradily di usare terremoto. Zoroark lo schivò in parte. Barcollò , non poteva cedere adesso ma...nuovamente, un iper raggio lo colpì in pieno. Anche lui era ko. 
< siamo spacciati > . Si, lo ammetto avevo paura. Paura che M facesse sprofondare tutto nel caos. Paura di perdere le persone a me care. Paura di perdere N... 
Mi tirai uno schiaffo. 
< ma che fai? Sei pentita? Pentita di aver scelto il fratello sbagliato? > mi guardò malizioso. 
< ma taci > dissi veloce.
A quel punto zekrom uscì, come al solito, senza preavviso. Voleva combattere. E niente lo avrebbe fermato. 
Come una furia si buttò contro cradily con un potente fulmine. Inutile dire che andò ko. Anche se la mossa appena eseguita non era efficace, funzionò. Zekrom era carico. Si vedeva. 
< non farlo mai più , intendo lo schiaffo eh. > mi disse telepaticamente. Io feci un respiro profondo. 
Era l'ultima. Sarebbe stata l'ultima battaglia. Chi vinceva questa vinceva tutto. Tutti e tre eravamo a conoscenza di ciò. A quel punto mi si accese una lampadina. Frugai nella tasca della borsa. 
Genesect e reshiram uscirono. 
< hey, ma ... Due contro uno non vale > 
 < chi ha detto che sono due? > dissi con un sorriso leggero sulle labbra. 

Feci uscire anche kyurem e insieme a lui il Cuneo DNA dato da Aristide. Lo alzai verso il cielo che subito si oscurò. Non avevo idea di quello che stavo facendo. Aristide mi aveva accennato del fatto che solo due pokemon avrebbero potuto unirsi. O Reshiram, o zekrom. 
Ma nella mia pazzia c'era un barlume di speranza. 
< N , PREGA PER CIÒ CHE STO FACENDO > 
Lui mi guardò interrogativo. Poi il suo sguardo si posò sul piccolo tornado che si era creato davanti a noi. Era di colore grigio scuro . Avvolgeva il bianco, il nero, e kyurem. 
Era quasi impressionante. Girava vorticosamente su se stesso . A volte era circondato da piccoli fulmini o fiammate veloci. Mi aspettavo da un momento all'altro di veder o reshiram o zekrom che veniva scagliato fuori dal tornado perchè non considerato degno di unirsi con il drago di ghiaccio. 
Il tempo passava. M era... Come dire... Normale. Aspettava. Forse non aveva intuito la gravità della cosa. 
Poi, N si rivolse a me. 
< sai che si kyurem si può unire con un sol... > 
Venne interroto da un potente urlo. Il tornado si diradò e venne svelato un pokemon. Ero riuscita nel mio intento. 
Era di colore grigio pallido. 
Le ali erano quelle di zekrom. Una nera, una bianca. 
Anche la coda era a punta come quella di zekrom ma si potevano intravedere i ciuffi bianchi di reshiram. Il muso  ricordava vagamente kyurem , a punta che quello, con le due corna, una nera e una bianca. Anche le possenti braccia erano di ambedue i colori. Sulla schiena sporgevano degli spuntoni. Simili a quelli dei dinosauri.

< wow... > riuscì solo a dire. 
< abbiamo sconvolto la leggenda > notò N. 
Ora si che M tremava. 
< che problemi ti affliggono M? > gli dissi beffarda, sicura ormai di vincere. 
< io non ho nessun problema . GENESECT! > 
Lui emise un verso stridulo e si mise in posizione di battaglia. Sia io che N prendemmo in mano le spade. Queste si illuminarono. Guardai N . Anche i suoi occhi brillavano di un azzurro intenso. 
< hai gli occhi rossi > mi disse tranquillo.
Caspita... Aveva capito in fretta che cosa stavo guardando. 
< tecnobotto! > urlò M. 
Una potente luce si scaturì dal suo cannone artificiale. Veloce si abbattè contro ... Emh... Kyurem? 
Lui indietreggiò, un po' infastidito. 
Strinsi la mano intorno alla spada e guardai N . A me la prima mossa. 
< vai kyurem! Usa incrotuono! > mossa tipica di zekrom. 
Si scagliò su genesect. Lui fece il suo solito verso stridulo, di disapprovazione. 
Ma M non mollo di certo la presa. 
< ronzio! > l'attacco  fu eseguito velocemente e colpì il pokemon di ghiaccio ( pardon: ghiaccio , fuoco e elettro). 
Ora toccava ad N. Lui parlò a reshiram. 
< Incrofiamma! >  
Delle lingue di fuoco partirono da kyurem e si diressero verso genesect. Anche questa volta , vennero evitata in parte. Ora era rimasto scottato. Avrebbe subito grossi danni. 
< falcecannone! > M era cocciuto. Non vedeva che genesect soffriva. Tipico sfruttatore di pokemon. 
Kyurem, a seguito del potente urto, indietreggiò e urlò ferito. 
Dovevamo dargli il colpo di grazia. Insieme sta volta. 
Sia io che N alzammo le spade all'unisono...
< vai kyurem ! IRA DI DRAGO ! > 
Kyurem si concentrò. Emise un urlo e attaccò. Genesect non ebbe scampo, a quel punto era finalmente ko. 
M era sorpreso. 
< VOI ! Brutti... > 
< Hei, ragazzi, tutto bene ? > 
Oh , no. Non lui. Non qui. 
Bellocchiò saltò fuori da un cespuglio dicendo che era stato avvisato da Emily della nostra marcia fino all'Intralbero. Seguito, ovviamente, dalla macchina delle agenti jenny. Quando vide kyurem, deglitì sonoramente.
M era confuso, stordito. Lo caricarono nella macchina della polizia. 

< così è questo ... > sussurrò una volta dentro. < volevo dominare il mondo, invece voi avete dominato me . Bhe... C'è ancora mio, nostro, padre da battere e con lui il suo seguito. Non è ancora finita, fratello. > questo fu il suo saluto. La macchina partì veloce. Bellocchio ci spiegò anche che genesect sarebbe stato portato in un centro pokemon per essere curato. Aveva subito dei brutti colpì. 
Mi rivolsi a kyurem. Che ci fissava. Avevamo ancora adrenalina nel corpo. 
< potresti portarci nuovamente sulla nave , senza cambiare forma? > lui grugnì e si abbassò per permetterci di salire. 

Direzione : fregata plasma 


CONTINUA... 
 
:::: Angolo Autrice ::::
Giorno ragazzi. 
I ci stiamo avvicinando sempre di più alla fine.
Grazie a tutti coloro che leggono e, soprattutto, che recensiscono. Anche con recensioni negative, dopotutto servono anche quelle per migliorare. 
Alla prossima 




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Capitolo 26
*** Forza in ciò che rimane ***


Capitolo 26- Forza in ciò che rimane

Scendo con una semi-capriola da Ciò e atterro sul ponte. Le mie orecchie vengono subito assordate dalle mutevoli urla della battaglia: sofferenti o vittoriose, entusiaste o deluse, si alzano e si perdono nel vento. E so che presto la mia voce si unirà alle loro. Komor atterra agilmente di fianco a me e ci copriamo le spalle a vicenda, come siamo ormai abituati a fare. La sua presenza mi dà sicurezza, come sempre.
Cerco di individuare il modo migliore per aiutare nella battaglia, e soprattutto di individuare Getchis. -Dunque, dove mi nasconderei se fossi il pazzo saggio di un team malvagio, e avessi a disposizione chissà quante reclute? - chiedo più a me stessa che a Komor, ma è lui a rispondere.
-Mi andrei a nascondere confidando che mi protaggano, magari sottocoperta. E aspetterei di vedere l'esito della battaglia. Alla peggio, scapperei via.-
Gli faccio il segno del pollice alzato -Elementare, Watson. Intrufoliamoci sottocoperta! Fìrnen, proteggici- prego il mio regale amico e incomincio a correre, seguita da Komor. Ci imbattiamo in altre facce conosciute, che nella confusione non badano a noi, ma cerchiamo di dare una mano come possiamo: il fendifoglia di firnen mette al tappeto due Boldore che minacciavano il Ninjask di Artemisio. Passando, Artemisio mi riconosce e mi porge un cenno di ringraziamento. Io rispondo al mio ex professore della scuola allenatori e lo lascio a vedersela con Scolipede. Komor chiama in campo Spappolareni, e una Pangoro infuriata semina il panico per il ponte seguendo (più o meno) i comandi di Komor. Polverizza, per fortuna non letteralmente, un lucario con Centripugno. Cerco di capire da dove salti fuori, e vedo una figura ammantata poco lontano fare un gesto rabbioso. Guardo meglio e non c'è più. Dovevo essermelo immaginata. Nel frattempo siamo arrivati. Ci tuffiamo nella tana del nemico.
Non è cambiato nulla dall'ultima volta che ci sono stata. Tranne me stessa. Adesso sono nel pieno delle mie forze, mi sento invincibile. Nulla potrebbe fermarmi in quel momento. Komor mi chiede dove dovremmo andare adesso. Bella domanda, la nave mi sembra ancora un labirinto. -Andiamo a caso- propongo convinta, lui scuote la testa ma non commenta. Andiamo per i corridoi, cercando un possibile indizio. Giro un angolo e vado a sbattere contro una recluta. Impreco, ma la pianto quando vedo chi è: impossibile confondere quella zazzera di capelli rossi, mi avevano colpito sin dalla prima volta che l'avevo visto. -Teo! Capiti a proposito!-
-Eroina Emily! Che bello rivederla- Ecco, in questi momenti mi sento vecchia.
-Adesso mi dai del lei? Piantala. Subito. Stiamo cercando Getchis. Sai dov'è?
-Si, ho sentito che si stava dirigendo in sala macchine, al piano inferiore, e...- non lo faccio neanche finire -Ok grazie- e ricomincio a correre con Komor. Teo mi urla qualcosa dietro, ma non lo ascolto. Imbocco le scale che mi ha indicato e scendiamo, allenatori e pokemon. Evviva, dei cartelli! Li seguiamo fino alla sala macchine e provo ad aprire, ma è bloccata. Komor mi dice di farmi da parte e Spappolareni spacca la porta a pugni. Irrompiamo e ci troviamo in un ambiente ben più grande di quanto mi aspettassi. Banchi da laboratorio si stendono a perdita d'occhio, pieni di macchinari che grazie alla mia ampissima conoscenza di robe elettroniche classifico come robe elettroniche, appunto. Sul fondo ci sono delle vetrate, più grandi di quelle di un elicottero. E davanti a esse, sedute davanti ai comandi della nave, delle figure .
Mi sento prontissima per farla finita, questa gente aveva già rovinato le vite ad abbastanza persone. Non troppo la mia, in verità. Senza di loro non avrei mai incontrato Komor, nè avrei vissuto tante avventure o avrei legato ancora di più con Michy, ma era ora di fermarli. Cerco la mano di Komor e lui me la stringe un' ultima volta. Poi avanzo nella luce. Non sono sorpresa di scoprire chi sono quelle figure. Getchis, con il solito Duel Gheiser e vestito da pagliaccio, e i tre cappuccini, il trio oscuro. Questi ultimi si alzano più veloci di Ninja, sempre all'erta e a protezione del loro padrone, mentre Ghecis continua a lavorare frenetico sui tasti. Mi chiedo ancora una volta perchè gli siano così fedeli. Ma con le sorprese che ci aveva rivelato la nostra avventura, avrebbero potuto anche essere altri suoi figli. Non mi stupiva più niente. -Ghetcis! Fatti avanti tu, per una volta, codardo! È comodo farsi parare le spalle da altra gente, vero?-
Strascica la voce, a malapena capisco che dice -Tra poco sarò da voi carissimi amici, devo solo finire un paio di cose- e continua freneticamente a pestare tasti. Sospetto che ci sia qualcosa che non va. Non dobbiamo lasciarlo concludere ciò che sta facendo. Ma il trio oscuro è ancora davanti a noi, silenzioso come sempre. Una mano esce da ognuno dei mantelli e lancia la sfera. Escono un Basculin linea rossa, un Simisage e un Heatmor. -D'accordo- dico, rassegnata a dover prima sconfiggere loro. Siamo due contro tre, ma credo in Fìrnen e Spappolareni, e poi le lotte contro i malviventi non sono quasi mai pari.
Basculin ci prova con surf, ma Spappolareni salta e Firnen lo subisce praticamente indenne.
Peccato che il surf fosse solo un diversivo.
Heatmor salta fuori dal nulla e si attacca a Fìrnen con Rogodenti. Gli urlo di scuoterselo di dosso con Codadrago, e Firnen si libera, ma è stato danneggiato più di quanto voglia ammettere lui stesso.
Almeno Komor se l'era cavata meglio, riuscendo a portare Spappolareni abbastanza vicina a Simisage da evitare il semitraglia e colpirlo allo stomaco con un Centripugno.
Mi scervello per capire come uscire da questa situazione, quando i tatuaggi giallo sole sul corpo di Fìrnen incominciano improvvisamente a brillare. Si è attivato Erbaiuto! Adesso voglio proprio vedere chi riuscirà a fermarlo. -Grandissimo, Fìrnen, resisti! Mostra la tua determinazione!- lo incito, e lui stringe i denti e scatena un verdebufera, che manda KO Basculin. Peccato che gli altri due resistano senza problemi, in particolare Heatmor che usa Lanciafiamme. -Evitalo!- urlo a Fìrnen, ma anche lui non è imbattibile, nonostante sia il mio pokèmon più forte, ed era già provato dalle battaglie sul ponte. Viene colpito, e si accascia privo di energie. Sia a me che a Komor sfugge un verso di scontento.
Mi dispiace tantissimo, di solito non lo spingo così fino allo stremo, e mi rendo conto che forse mi sto montando un po' la testa. Devo ragionare un po' di più: le lotte pokèmon sono come una partita a scacchi, bisogna sempre meditare su ogni singola mossa altrimenti l'intera strategia viene compromessa. Ho sottovalutato questi incappucciati col poncho.
Lo accarezzo sulla testa e gli sussurro dolcemente che è stato indimenticabile come sempre, e lo penso veramente.
-Tutto ok, Emily?- mi chiede Komor, e io annuisco.
Adesso voglio proprio farla pagare  a quell' Heatmor. Ho l'impulso di scatenare Beachvolley in un primo momento, ma poi considero che dopotutto Simisage è ancora in piedi e non voglio rischiare di trovarmi in svantaggio. Così schiero Noctowl, che comunque non è messo male contro quei due. Però oggi è giornata di sorprese: Quello del basculin non ha finito. Schiera un secondo pokèmon: È Walrein, accidenti. Due tonnellate di ciccia gelida atterra sul pavimento con un tonfo. Ci mancava il tipo ghiaccio.
Urge consiglio di guerra -Komor, che ne dici se catalizziamo gli attacchi contro Walrein, e ci protaggiamo a vicenda da Heatmor nel frattempo che l'altro attacca - proposi, con l'intenzione di liberarmi, magari in un colpo solo, del ghiaccio e cambiare il formato della lotta in Lotta in doppio. Ma lui obiettò -Non sarebbe meglio che io distruggessi Walrein, siccome sono anche in vantaggio? Tu pensa a Simisage. Allo zannuto pensiamo noi, con tutta la potenza caricata finora Crescipugno sarà infallibile. Lo sai che diventa sempre più potente ogni volta che lo usi, no?-
Effettivamente la strategia migliore è la sua, perciò acconsento. Però ovviamente non poteva andare tutto liscio. Non sarebbe stato divertente altrimenti.
Nessun particolare problema per Ciò: il simisage riesce a malapena ad utilizzare Parassiseme prima di finire al tappeto a causa di Volo. Parassiseme non è una mossa granchè pericolosa, perciò non mi preoccupo.
Non va altrettanto bene però il Crescipugno: forte della sua abilità ferropugno sommata all'effetto della mossa stessa, Spappolareni colpisce in pieno il mega-tricheco. Ma lui non cade esausto. Il suo allenatore se lo aspettava: ordinò la mossa di tipo lotta Contropiede, e con un colpo di coda superefficace Walrein buttò al tappeto Spappolareni, che non si rialzò più. Ma come aveva potuto resistere?
La risposta arriva subito. Da sotto i rotoli di grasso del pokèmon cade a terra un nastro rosso. Lo riconosco, mi ricordo averlo già visto nei libri di scuola: era un Focalnastro, il nastro che se dato come Strumento Tenuto a un pokèmon gli permette di resistere con pochissima energia a un singolo attacco che l'avrebbe mandato KO. E capisco improvvisamente la sua strategia. Aveva pianificato il colpo da KO, e lo aveva usato a suo vantaggio schierando proprio Walrein che usando poi Contropiede, con potenza massima dovuta all' energia minima dell'utilizzatore, aveva finito Spappolareni.
Cerco di nascondere la sorpresa, ma non me l'aspettavo. Notevole. Komor sembra avermi letto nel pensiero -Stanno portando la lotta a un altro livello- commenta infatti, andando a ritirare Spappolareni. -Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare - gli rispondo, e in fondo sono entusiasta di lottare contro allenatori così abili.
A Ninja Acquaman sfugge una risata, subito soffocata. Ho un Deja vu, mi sembra di aver già sentito una risata come quella, ma è impossibile, perchè non avevo mai sentito ridere nessuno del trio oscuro prima. Credevo quasi  che non ne fossero capaci.
Komor intanto sta pensando a quale pokèmon schierare, me ne accorgo dalla sua espressione seria e dalle sottile rughe di concentrazione che gli si formano sempre ai lati degli occhiali, che ormai ho imparato a riconoscere. Mi chiedo se sia il caso di dargli un consiglio, ma poi lascio stare perchè so che la prenderebbe come un offesa. Sa badare a se stesso, e ci tiene anche lui a dimostrarlo. Non per niente il nostro rapporto all'inizio non era altro che di competizione.
Ha deciso, porta la mano alla cintura e solleva una pokèball. Viene preceduto però da quello dei ninja che ha perso Simisage, e sceglie un qualcosa che all'inizio non riesco ad identificare, sembra un ammasso di fili. Poi lo riconosco.
È un Ferrothorn, un pokèmon molto difficile da allenare per via del suo vizio di succhiare attraverso le spine all'estremità dei suoi tentacoli tutta l'energia che ha a disposizione, e spesso anche quella della gente. Peccato di lui mi ricordi solo questo aneddoto.
-Komor, di che tipo è questo pokèmon? Non l'ho mai visto dal vivo-
-Erba e Acciaio. Neppure io l'avevo mai visto, ma ho sentito dire che è formidabile. Beh, vediamo un po' come reagisce a questo allora- e lancia la sua pokèball:- Emboar, scelgo te!- e il suo preziosissimo primo pokèmon entra in campo. Ottima scelta, lascerò a lui ferrothorn. Ordino a Ciò, che era riuscito a schivare in maggioranza il lanciafiamme di Heatmor, di mettere Ko una volta per tutte Walrein. Fortunatamente riesce a precedere Bora, e lo distrugge, ma per la seconda volta in questa lotta Komor si ritrova in difficoltà: Emboar usa Centripugno, ma quando incomincia a concentrarsi Ferrothorn usa tuononda. Non è una di quelle mosse che impediscono la concentrazione, ma riesce a paralizzarlo: la prossima volta avrà problemi a muoversi. E non finisce qui. Ci mancava solo che, una volta riuscito a colpirlo, Emboar si facesse male: non aveva notato il Bitorzolelmo che sommato all'abilità naturale di Ferrothorn, le spine sparse per tutte il corpo, danneggia tantissimo l'avversario attaccante.
Così nonostante avesse fatto considerevoli danni, anche lui ne uscì ferito. Komor imprecò. Questi erano ossi duri.
-Vuoi che ti aiuti Komor?- gli chiesi, anche se conoscevo già la risposta. -No, posso farcela. Lascia fare a me e pensa a Heatmor.- che testardo. Decisi che l'avrei fatto provare un ultima volta e poi sarei comunque intervenuta.
Intanto più tempo passa e più rischio che Ciò prosciughi le energie per via di parassiseme. Avevo sottovalutato quell'attacco: Ferrothorn l'aveva ereditato e adesso cercava di riprendersi succhiando via energia dal mio pokèmon. Ma mi fidavo di Komor.
Per altri due turni ci dà filo da torcere, usando a ripetizione protezione per proteggersi da Lanciafiamme. Ma alla fine le fiamme lo raggiungono e incomincia ad indebolirsi.
È adesso che mi ricordo il motivo per cui siamo qui. Quando è troppo tardi. Ghetcis lancia un grido trionfante. Non me ne ero accorta nello scontro, ma ora lo vedo: dove prima c'era il paesaggio, adesso dietro le vetrate si staglia un enorme sagoma un po' troppo simile a quella della canna di un fucile gigante. Ho paura anche solo di immaginare cosa abbia intenzione di fare: Non pensavo che Getchis fosse così pazzo da progettare la nave come un lanciarazzi. Chiamo Komor e gli faccio notare l'accaduto, ma proprio in quel momento i due avversari rimasti serrano i ranghi e attaccano con furia, e siamo costretti a difenderci.
- Come facciamo? Dobbiamo fermarlo, se non è già troppo tardi- Ansimo, senza fiato a causa del fumo causato dai continui lanciafiamme in quel luogo chiuso.
-Vai, io posso trattenerli. Sbrigati- komor mi guarda con urgenza, prima di ordinare un lanciafiamme che avvolge in un tappeto di fiamme il campo lotta improvvisato. Non voglio abbandonarlo, ma non ho altra scelta perciò lascio Ciò con lui e, cercando di evitare le lingue di fuoco, avanzo verso Getchis.
Urlo cercando la sua attenzione, mentre penso a cosa fare. Forse parlando riuscirò a prendere tempo. -Gechis, che stai facendo? Cos'è questo cannone?- ma lui mi ignora e guarda fisso fuori dalle vetrate, sembra immerso nei suoi pensieri.
Adesso sono abbastanza vicina da sentire cosa dice, una parola ripetuta come un mantra-Incredibile, incredibile, incredibileincredibileincredibile-
-Cosa è incredibile?- Lo interrompo piazzandomi davanti . E mi accorgo che qualcosa in lui è cambiato. In peggio. Irreparabilmente. Lo sguardo è vacuo, le occhiaie profonde, è più curvo che mai sul suo scettro. Quando mi guarda lo fa con occhi iniettati di sangue.
-Quanto poco basti per distruggere un' intera, corrotta civiltà- commenta. E indica fuori, oltre il lanciarazzi. Che mira all' Intralbero.
-Acromio aveva progettato questo raggio congelante per altri fini- continua - Ma pensa a come sarebbe più utile utilizzarlo per congelare l'Intralbero. Si potrebbe ricominciare da 0, e chissà, potrei essere il sovrano di un nuovo mondo- dice, affascinato dall'idea. Io non capisco come siamo potuti arrivare a questa situazione. È senza dubbio uscito di senno, e ho molta più paura di questo Getchis con manie apocalittiche che di quello normale -Getchis, ascolta, non andrà in questo modo! Sarebbe la fine, la morte di migliaia di persone, e anche la tua! Non solo non esisterebbe più questa civiltà. Non esisterebbe più niente!-
-Sempre meglio che questo mondo!- scatta all'improvviso - Voi non avete idea! Mi avete rovinato tutto! Anni e anni di sforzi, e sacrifici, e alleanze, e complotti! Una vita andata in fumo per colpa vostra!!! Tu, la tua amica, quel ragazzo e soprattutto N! Non posso credere che sia carne della mia carne! Mi ha disonorato, mettendosi contro di me! Adesso non sono più niente. Non sono più niente!- e scoppia in singhiozzi. Rimango basita. Se non sapessi di che orribile persona si tratta, proverei pena per lui. Ma purtroppo lo conosco, e per quello che ne so potrebbe anche stare fingendo. Tutto quello che gli è capitato se l'è meritato, lui stesso l'ha intessuto nella trama della sua ragnatela di prepotenze e bugie. Tiro fuori la pokèball, e faccio per lanciarla quando dietro di me sento un urlo. E purtroppo è un urlo conosciuto.
Mi giro di scatto urlando il nome di Komor, e un' orribile scena mi si para davanti agli occhi. Il ragazzo è tenuto stretto da uno del Trio Oscuro, che lo immobilizza premendogli una lama sotto la sua gola.
E io mi sento come se la lama fosse premuta sotto la mia, di gola, perchè mi si mozza il respiro per la paura.
-Non toccarlo!- Urlo, ma so che la mia preghiera è completamente vana perchè Komor è in suo potere. Stupida, stupida, stupida! Come ho fatto a dimenticarmi del terzo, di Acquaman? Dopo la sconfitta era sparito, e non ci avevo dato peso perchè quelli spariscono e riappaiono di continuo. Ora capisco che stava solo aspettando il momento giusto per prendere in ostaggio uno di noi, e io gli ho dato l'occasione su un piatto d'argento abbandonando Komor. Eppure io stessa so cosa possono arrivare a fare, dopo la mia ultima esperienza. Cazzo.
Getchis nel frattempo sembra essersi ripreso e ride, una risata da pazzo, quale è diventato. -Ehi, che ti succede? Non fai più tanto la spavalda ora che abbiamo il tuo amico eh?- e ridacchiò ancora - Aspetto da sempre questo momento, di vendicarmi di te e della tua amica. Personalmente.- e dalle pieghe del vestito tira fuori uno strano aggeggio. Sembra quasi un teaser, uno di quegli aggeggi elettrici che usa mia mamma per scassinare le serrature elettroniche, ma è modificato. Vengo attraversata da un brivido. Me la punta contro.
A quella vista Komor si agita - Emily, attacca! Non pensare a me!- ma viene subito soffocato dal ninja che gli mette la lama più stretta al collo, tanto da fargli scendere un rivolo di sangue. Cerco di pensare, ma il mio cervello si è azzerato. Non capisco più niente, vorrei solo che fosse un brutto sogno e svegliarmi nel mio letto, a casa mia. Ma non accade.
- Metti giù la pokèball o il tuo amico farà una brutta fine. E tutta Unima insieme a lui - dice Getchis e fa un cenno al membro del trio oscuro che stringe ancora la presa su komor, strappandogli un lamento, che però lui cerca di mascherare. Nei suoi occhi leggo la disperazione, ma anche la determinazione. Mi sta chiedendo di fare quello che sarebbe giusto. So che cosa vuole, ma non ce la faccio.
Non mi sarei mai immaginata che ci saremmo spinti fino ad una situazione del genere. Quando ho iniziato la lotta contro il team plasma, pensavo sì che fossero dei malfattori, ma arrivare a questo punto? Mi aspettavo lotte pokèmon. Non minacce di morte a me o ai miei amici, o al mondo intero. Solo ora comprendo in pieno cosa sta succedendo, e in quale gioco più grande di me mi sono cacciata. Ed è troppo tardi per tirarsi indietro. Troppo tardi.
Questo pensiero mi schiarisce la mente. Abbandono la speranza. Ma se devo morire, che almeno la mia morte abbia un senso. Se il tuo nemico vuole qualcosa, allora tu offrigli qualcos'altro che gli interessa ancora di più.
-Getchis. La cosa è iniziata tra noi due. Ed è così che deve finire. Non coinvolgere altre persone innocenti. Prenditela con me. Potrai uccidermi, se lo desideri. Ma giura che non farai del male a nessun altro. Nè a Komor, nè a Michy, nè a nessun altro a Unima. Ti sarai preso la tua vendetta, ma in cambio io pretendo un giuramento su Arceus.-
Gli chiedo il giuramento che per noi è più sacro, perchè anche i meno rispettosi di solito lo osservano. Se non altro perchè Arceus sa essere molto vendicativo. Non permette che giuramenti del genere vengano infranti, colui che gestisce l'ordine delle cose.
Alla mia proposta Komor inizia a dibattersi ancor più ferocemente, devono mettersi in due a trattenerlo. Vorrei dirgli smetterla, ma oramai ho a malapena la forza per non scappare.
Getchis sembra pensarci su, ma dopo neanche trenta secondi annuisce. È pazzo, probabilmente non ha neanche realizzato ciò che gli ho chiesto. Ma l'unica cosa che mi interessa al momento è che pronunci il voto per intero -Giuralo- dico alzando la pokèball. È un bluff, quello in vantaggio è sempre lui, ma sembra che se lo sia dimenticato. Controvoglia, pronuncia, anzi biascica -Giuro su Arceus il grande che se mi farai prendere la mia vendetta non farò mai più del male a nessuno a Unima. Nè a N, nè all'altra ragazza..-
-Si chiama Michy- lo corressi subito. I nomi sono importanti.
-...nè a Michy nè a Komor- conclude.                                                                         
In questo momento, assurdamente, sono molto più tranquilla. Ora i miei amici sono al sicuro, nessuno di quelli che mi ha seguito in questa lotta che io in prima persona ho deciso di ingaggiare con uomini pazzi come questi è in pericolo. Mi chiedo se la mia vita valga  una cosa del genere, e subito mi rispondo che sí, vale la pena e se fosse capitato cento volte la mia scelta sarebbe stata la stessa. E adesso non resta che rendere valido il giuramento.
Getchis non perde tempo. Alza il teaser. Cerco di non pensare, e la pokèball mi scivola dalla mano e cade a terra, inanimata. Scusatemi, amici. Ma almeno anche loro saranno liberi, come Michy. Oh, Michy. Mi dispiace. Cosa avrei dato per poterle almeno dire addio. Nonostante qualche litigio, niente ci aveva mai separate, eravamo uscite da tutto, lottando insieme. Era più di una sorella per me.
Ma adesso lei non c'era, era a salvare Unima da un altra minaccia. Mi venne quasi da ridere. Perchè proprio noi tra tutti dovevamo prenderci questo peso?
Semplice. Perchè un eroe lo si riconosce quando, nonostante la paura, riesce a fare ciò che è giusto.
Non chiudo gli occhi. Lascio che il mio essere in quel momento si concentri proprio lì, nello specchio dell'anima.
Guardo Komor e cerco di esprimergli tutto ciò che non avevo mai osato dirgli apertamente: Ti amo, Komor. Non me ne sono mai accorta forte come adesso, quando sto per perderti. Sembra pazzesco che anche in questo momento, al termine della mia vita, sono così egoista da pensare solo a quanto mi mancherai. Mi mancherà la tua voce, il tuo respiro, mi mancheranno le tue battute e mi mancherà il tuo coraggio, il tuo rispetto, la tua lealtà.
Non rimpiango quel poco che c'è stato.
Ma mi sarebbe piaciuto che ci fosse stato più tempo per noi.
Mentre il mio tempo è finito. Sento un dolore lancinante allo stomaco. Poi più nulla.

*

*

*

*

*

*

*

Se questo è morire, non è poi così male. Il dolore svanisce lentamente. Mi chiedo che cosa mi succederà adesso. E stranamente, mi sembra di riuscire di nuovo a sentire.
Una campanella.
Din!
...
Din!
...
Din!
....
Din!
Ad ogni rintocco sento tornare le forze. Tento di aprire gli occhi, e mi sorprendo quando ci riesco. Sono distesa sul fianco, e guardo il muro di metallo della nave. Mi si schiarisce la vista, e con essa la mente. Riconosco questa sensazione.
-Cresselia...- sussurro, e quando mi tiro a sedere di scatto me la trovo davanti agli occhi in tutta la sua maestosità angelica, tanto che per un attimo credo di essere finita in paradiso. Ha sfondato le vetrate, trasformando le schegge in finissima polvere luccicante che cade lentamente a terra. La sua presenza mi dà più che mai una sensazione di calore e affetto.
-Basta,- sento la sua voce dolce riberverare nella mente - non ci saranno altri sacrifici. Ne ho visti fin troppi a causa di persone malvagie.-
Mi chiedo se si riferisca anche alla bambina del ponte Meraviglie. Comunque sia, ha fatto il miracolo: il trio oscuro si è volatilizzato come al solito, ma almeno non sono riusciti a portare via Getchis, che adesso è a terra svenuto. Deve averlo Ipnotizzato. Mi ha salvato un altra volta. Cerco Komor, e lo vedo correre verso di me. Un sorriso mi si apre in volto, ma lui non sembra altrettanto contento. Urla -Emily! Sei viva!- E mi si butta al collo con tanto slancio da farmi quasi cadere a terra, ma  io non ci faccio quasi caso: sono troppo occupata a stringerlo a mia volta.
Ho temuto seriamente di perderlo per sempre, e adesso è una gioia averlo tra le braccia. Mi lascia respirare, e si sforza di mantenere un tono arrabbiato -Ma cosa ti è saltato in mente? Sciocca, coraggiosa Emily! Sei quasi morta! Che cosa avrei fatto se...- e mi accorgo allora che sta piangendo. Lo stringo ancora - Era l'unico modo per salvarvi. Non piangere per quello che sarebbe potuto accadere. Per fortuna non è successo. Sono ancora qui. E siamo insieme.- non riesco a resistere e, prima che possa ribattere, lo bacio. Premo le labbra contro le sue, sento il suo sapore , e temo di provare troppa felicità. Rischio di esplodere.
Vorrei restare così per sempre, ma qualcuno ci attende. Mi alzo a malincuore e mi giro verso Cresselia, che risplende come un gioiello sotto i raggi del sole, e ci guarda curiosa. Mi chino al suo cospetto -Non ci sono parole per ringraziarti, mia Cresselia. Mi hai salvato la vita. Sono in grande debito con te. Dimmi se c'è qualcosa che posso fare per te, e lo farò.-
Lei china la sua regale testa e risponde - Ti ho salvata perchè eri dalla parte del giusto, e ammiro il tuo coraggio nel rischiare anche la vita per i tuoi amici. È bello sapere che nel mondo ci sono ancora persone disposte a fare tanto per gli altri-
-I miei amici avrebbero fatto lo stesso- le risposi senza esitazione, e lei annuì.
-Allora ti chiedo solo di liberarmi e permettermi di tornare nella mia dimora e al mio compito, per tessere ogni notte i vostri sogni-
Io presi la sua dream ball e premetti lentamente il tasto di apertura per dieci secondi: un lampo azzurro avvolse la creatura leggendaria, che sembrò risplendere ancora di più, e si alzò in volo verso l'ignoto.
Misi la Dream ball nella mia borsa, e mi volsi verso Komor. -E adesso, che facciamo? Giochiamo a TRASCINA-IL-PAZZO-CAPO-DEL-TEAM-MALVAGIO-IN-PRIGIONE?- chiesi rassegnata, ma Komor fece un sorriso ancor più radioso.
-Io ho un idea migliore- propose, e mi baciò di nuovo.

                                                                                                   **********************
Angolo dell'autrice

Prima persona presente. Pauuuura, eh?
Muahahahah Tranquilli, lo so che nessuno si è
preoccupato che morissi davvero. Semplicemente
perchè so che metà di voi lo speravano ardentemente,
mentre l'altra metá invece sa che sono invincibile XD
A parte gli scherzi, sono contenta di essere arrivata
alla conclusione di questo racconto.
Anche se infine sarete voi a decidere se questa
parte della storia è stata effettivamente degna,
sappiate che per me ha significato molto.
Sembra che siamo alla fine di tutto....più o meno.
Infatti l'avventura continua.
Alla prossima, allenatori!

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Capitolo 27
*** Nothing left to say now ***



Capitolo 25- Nothing left to say now

Michy's POV 
< Sai a cosa stavo pensando? > mi disse ad un tratto N. Ci trovavamo nel bosco Girandola. Avevamo deciso di fare due passi prima di tornare a casa. 
'giusto per parlare'... Aveva detto lui ma sapevo cosa voleva dirmi. 
Oh giusto, non vi ho aggiornato sulle ultime notizie. Dopo la lotta di Emily e Komor, Ghetcis e Acromio si sono dati alla fuga. Ma, penso solamente per un colpo di di dietro, si sono imbattuti in Bellocchio. Quest'ultimo li ha dichiarati in arresto e portati a marcire insieme al figlio più grande.
Detto ciò, possiamo tornare alla storia.
< ora che mio fratello è rinchiuso insieme a mio padre... Darkrai è tornato in libertà e io mi prenderò cura di genesect... Avevo pensato... Di viaggiare un po'. > 
Si fermò e si girò verso di me. Mi prese le mani. 
< ma non posso chiederti di venire con me... Ora sei la campionessa insieme ad Emily e hai tante cose ancora da scoprire qui ad Unima... Spero che capirai. > 
Detto questo mi prese il viso tra le mani e lo avvicinò al suo, ma... 
< NO. > mi scostai da lui prima di un eventuale contatto. < se vuoi saperlo, non mi va bene, come non mi va bene il fatto che tu decida così di punto in bianco di partire di nuovo > dissi furiosa. 
< non mi lascerò baciare sapendo poi che te ne andrai. Sapevo che sarebbe finita così. > mi scostai da lui e proseguii verso un grande albero. 
< io e le mie stupide idee... Sapevo che era folle permetterti di fare il viaggio con noi. Lo sapevo. Ma speravo anche che ci fosse un finale diverso. Ma evidentemente... > dissi con la schiena rivolta verso di lui e lo sguardo sul grande albero. Sapete quanto può essere interessante un albero in queste situazioni no ? 
Lui continuò, senza però avvicinarsi. 
< senti... Io voglio partire perchè ho ancora tante domande... Tanti dubbi da chiarire. Voglio vedere il legame tra i Pokemon e i loro allenatori anche nelle altre regioni. Tu... Hai vissuto diversamente da me. Hai sia un padre sia una madre e loro hanno risposto ai tuoi dubbi. Ma io no... Per Ghetcis non c'era tempo per queste cose, capisci ? > 
Capivo... Purtroppo. Sentivo gli occhi pizzicare. 
Poi si avvicinò a me. Mi prese le spelle e mi girò verso di lui. Non volevo che mi vedesse così. 
< non è sbagliato piangere. E ti prometto che ritornerò. > 
< non capisci proprio eh? È questo il punto... Tornerai, ma quando? Come farò io a sapere se stai bene, se se... Non lo so !! > 
A quel punto mi abbracciò , all'improvviso. Volevo che quel momento non finisse più.
< se sono così importante per te... allora... Dovresti capire... > mi disse con il fiato sul collo. Non riuscii più a trattenermi e piansi sulla sua spalla. Non so per quanto tempo. Ma lui non si scostò. Rimase lì, in attesa che finissi. 
Perché non poteva essere sempre così? Perché non poteva aspettare? 
Poi mi si accese una lampadina sopra la testa. Un'idea, certo, che avevo già considerato anche prima ma che non gli avevo proposto. Mi staccai da lui e sorrisi.
< È così importante per te conoscere le riposte subito? >
Lui mi guardò interrogativo. 
< e se... Venissimo anche noi, con te? > 
< 'noi' chi ? > 
< io, te, Emily ed eventualmente Komor. > risposi come se fosse la cosa più naturale del mondo. 
< potremmo partire tutti insieme. Perché non sei solo tu che devi trovare riposte, caro mio. 
Saresti... Disposto ad aspettare? > 
E fu li che il tempo si fermò. Pregai Arceus , Zekrom , Reshiram , Darkrai e anche Rayquaza per far si che la sua risposta fosse affermativa. Sembrò metterci anni. Solo per un piccolo 'si' o 'no' . 
Si passò una mano fra i lunghi capelli verdi e mi guardò. Sorrise. 
< basta che kyurem non si metta a fare di nuovo il geloso... > 
Io sorrisi, e di slancio, lo abbracciai di nuovo. Stavolta non piansi. Ero troppo felice. 
In un lampo di pazzia gli presi il viso tra le mani e lo baciai. Sicura che non mi avrebbe lasciata, questa volta.
Le mie labbra sulle sue, da quanto aspettavo questo momento? 
Dopo, imbarazzato, si tirò il cappello sugli occhi. 
< avvisami la prossima volta. > borbottò solo. 
Gli tirai un pugno sulla spalla e feci uscire Zekrom. 
< chi arriva per ultimo a soffiolieve è un magikarp! > 
< ehi, non vale > disse ridendo e facendo uscire il suo destriero bianco. 
E si, ora potevo dirmi veramente felice... 

                       ******

Emily' POV 
Ci siamo dati appuntamento ad Austropoli, che è affollatissima come al solito.
Finalmente ci siamo liberati dei giornalisti che appena usciti ci avevano preso d'assalto e si scannavano per avere un intervista o anche solo una parola da noi. Mothim ovviamente è stato eccezionale, e siamo riusciti a scappare grazie a Camuffamento.  Buffo che tutto sia iniziato con quella mossa, e adesso tutto si stia concludendo allo stesso modo.
Ci divertiamo a fare i turisti, confondendoci tra quelle coppiette sdolcinate che si vedono ovunque. Giriamo per la città: ci fermiamo nei bar, ci intrufoliamo negli studi della Game Freak e facciamo un salto alla Fontana Centrale, gioendo per la felicità di tutta l'altra gente; e soprattutto per la nostra, per essere riusciti a salvare questo mondo che più che mai mi pare meraviglioso. 
Continuiamo a indicarci a vicenda luoghi o persone:
-Guarda, in questo molo ci hanno regalato una pietra per fare evolvere Pansage e Pansear! Ricordi l'emozione provata, perchè erano le nostre prime evoluzioni?
-E guarda là, ci sono i pagliacci del Giro di Austropoli! Che fatica trovali tutti, ma una volta acciuffati abbiamo ottenuto le nostre inseparabili biciclette!
-E la Via Magra! Che paura quando quel tipaccio era sbucato fuori dal bidone. Gli abbiamo dato una lezione, ma poi ci aveva sporcati tutti di immondizia...
Finalmente arrivammo al mio posto preferito: il molo Pollice. Si chiama così, penso, per via di quello strano vecchio che una volta era fissato col dover insegnare a fare il segno dell' OK alzando il pollice a chiunque passasse di lì. Ora il vecchio non c'e più, ma il nome è rimasto. Anche perchè per via dei cinque moli austropoli sembra proprio una mano con cinque dita, e questo è il più corto e largo.
Comunque sia, lo preferisco perchè per via della sua vicinanza alle fogne è poco frequentato, e amo godermi la vista in santa pace. Così faccio anche adesso. Mi siedo sul bordo e sento la brezza marina sul viso, osservando incantata il ponte Freccialuce: c'è un motivo per cui lo chiamano così, e alla luce del tramonto sembra proprio una freccia scagliata da qualche creatura arcana sull'acqua, dipingendola di mille riflessi arancio, rosa e giallo.
Komor mi prende un po' di sorpresa sedendosi dietro di me e circondandomi con le sue braccia, ma quando capisco che è lui gli sorrido e stiamo semplicemente lì, in muta contemplazione dei pokèmon che giocano nell'acqua.
A un certo punto Komor fa -Sembra stranissimo comportarsi da gente normale, dopo tanto tempo passato inseguiti o all'inseguimento.-
-Già- gli rispondo, facendo ciondolare pigramente le gambe giù dal molo -Mi sento quasi...mi ha preso così tanto questa avventura che mi dispiace quasi averla terminata. Il che è sciocco, ma è un peccato essere arrivati alla fine.
Lui fa scivolare una mano nella mia - Da quando ti conosco tutto ciò che mi pareva impossibile è diventato possibile. Siamo diventati tra gli allenatori più abili della regione, abbiamo incontrato i più fantastici ed incredibili pokèmon, fatto amicizia con dei Leggendari e infine sconfitto da soli i capi di un team malvagio. È stato pazzesco!
- Ed è solo l'inizio!- gli promisi -Pensa a tutte le possibilità che abbiamo davanti, adesso. Abbiamo solo l'imbarazzo della scelta. E...qualcosa mi dice che si prospettano un sacco di avventure fantastiche- e alzo lo sguardo verso il Bosco Girandola, da cui sono appena sbucati a tutta velocità due lampi gemelli: uno bianco e uno nero.
Komor mi stringe forte a se e sussurra:-Fantastiche come voi.

FINE


Note delle autrici:   
Ragazzi, la storia si è conclusa. 
Siamo arrivati alla fine. 
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato, che hanno letto e hanno recensito    


Ciao, belli. Ebbene, è giunto il momento di mettere la parola FINE. Che avventura è stata! Un'avventura che mi ha preso davvero tanto, ed è durata tanto tempo. Tanto che mi dispiace ora salutare Emily, Michy, Komor e N per partire in cerca di nuove avventure. Ma chissà, magari un giorno li rivedremo. Intanto voglio ringraziare la mia collaboratrice. Grazie Michy, per avermi aiutato a dare vita a un viaggio così emozionante in mezzo a tante avventure che la vita reale, spesso così noiosa, nega alle sognatrici come me. Infine grazie a voi, allenatori, coordinatori, pokèfan, lettori silenziosi o meno. Spero che questa storia vi sia piaciuta. Alla prossima avventura! -Emily





 




























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