Me, qui dentro

di elsevie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Blob blob ***
Capitolo 2: *** Dolore [ Leah ] ***



Capitolo 1
*** Blob blob ***


«La cosa... lui, o lei è...». S'interruppe e la fissò negli occhi.
Traboccavano del suo stesso stupore, solo un po' meno attenti e circospetti.
«Felice», disse Edward con voce incredula.

Breaking Dawn ~





   «Sembri stanco».
   «Morto».
   Blob, blob. Bollicine.
   Voci.
   Sempre voci.
   E' bello sentirle, ma a volte sembrano rumori. Quando sono stanca, sentirle non mi aiuta
 a dormire. E' così stretto qui dentro.
   Ma a me piace, mi piace sentire le voci.
   «Hai detto qualcosa?».
   Sì, io!
   Qui dentro.
   «Io?», risponde la mia mamma. «Io non ho detto niente».
   La mia mamma.
   La mia mamma ha la voce più bella del mondo. E parla con il mio papà.
   «Che stai pensando ora?».
   Che strane domande fa il mio papà. 
   «A niente. Che succede?».
   Sono io, mamma! Riesci a sentirmi anche tu?
   «Solo... all'Isola Esme. E alle piume».
   La voce più bella del mondo.
   Mamma, mi senti anche tu? Mamma, dici qualcosa?
   «Di' qualcos'altro».
   «Ma cosa? Edward, che succede?».
   Mamma.
   Mamma. 
   Mamma!
   «Il fe...».
   Cos'è il "fe..." papà?
   «Al... al bambino piace il suono della tua voce».
   Che silenzio.
   Papà, hai fatto arrabbiare la mamma?
   «Santo cielo, riesci a sentirlo!».
   Ah, mamma! Non urlare, non urlare, mi fai paura. Mi muovo, mi agito. E la mamma trema.
   Le mani del mio papà si appoggiano alla mia mamma, a me.
   «Sssh», fa il mio papà. «Hai spaventato il... lui».
   «Scusa, piccolo».
   Ah, mamma! Ma allora mi senti anche tu?
   Sono felice!
   «Cosa pensa ora?».
   Ma come, mamma, non mi senti?
   «La cosa... lui, o lei è...», perchè ti fermi papà? «Felice».
   Sì, papà.
   «Certo che sei felice, bel bambino, certo che lo sei». Mamma, la tua voce è bellissima mentre mi dici queste cose. Mamma. «Come potresti non esserlo, così al sicuro, così al caldo, così amato? Ti amo tanto, piccolo EJ, certo che sei felice».
   Certo che sono felice.
   «Come lo hai chiamato?».
   Quello era il mio nome?
   Non mi piace.
   «Gli ho dato una specie di nome. Non pensavo che volessi... be', ecco».
   «EJ?».
   EJ?
   «Anche tuo padre si chiamava Edward, no?».
   Edward. Il mio papà si chiama così. Mi piace Edward. Anche la voce del mio papà è bella. Non lo pensi anche tu, mamma?
   «Sì. Ma cosa...?». Perché ti fermi, papà? Cos'è questo suono? Ridi?
   «Che c'è?».
   Che bei suoni.
   «Gli piace anche la mia voce».
   Sì, papà. 
   «Certo che gli piace». Sì, mamma. «Hai la voce più bella dell'universo. A chi non piacerebbe?».
   No, mamma: sbagli. La tua è la più bella. Sono così felice.
   «Avete un piano di riserva?», un'altra voce. Bella, certo, ma non come quella della mia mamma. O quella del mio papà. «Che si fa se è una lei?».
   «Qualche idea mi è venuta. Pensavo a un misto fra i nomi di Reneé ed Esme...».
   «Resmé?».
   Brutto, non mi piace.
   «Ma no: Renesmee. Troppo strano?».
   «No, mi piace. E' bellissimo. E unico, quindi perfetto».
   Perfetto. Mi piace questa parola. E anche il nome che vuole darmi la mia mamma.
   «Comunque, sono convinta che sia un Edward».
   «Che c'è? Cosa pensa?».
   Mamma, ma allora non mi senti? Però io sono felice lo stesso, mamma.
   Non vedo l'ora di uscire.
   Ti amo tanto anche io, mamma.
   «Ti vuole bene».
   Sì, papà, diglielo tu.
   «Ti adora indiscutibilemente».
   Sì, sì, papà. Voglio bene alla mamma, tanto, tantissimo.
   Per sempre.
   «Ah». Cosa c'è, papà?
   «Vai, Jacob. Vai via da qui».
   Papà, mamma, chi è Jacob?

  





Non mi convince molto, ma mi allettava l'idea di scrivere una fic su Renesmee ancora nel pancione di Bella.
Non so se la continuerò, o meno.
Il linguaggio è abbastanza semplice, ho ritenuto comunque che fosse ancora nel ventre di sua madre.
Ci sono molte ripetizioni, ma fa parte della forma.
L'immagine mi piace, non come l'ho modificata io, s'intende.
Ditemi cosa ne pensate.

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Capitolo 2
*** Dolore [ Leah ] ***


   ~ Dolore [ Leah ]

   «Alt. Leah stava sgridando Bella per me?».

Annuì bruscamente. «Sei stato chiamato in causa con una certa veemenza».

Oddio. «Non le ho chiesto io di farlo».

«Lo so».

 

~ Breaking Dawn

 

 

 

Tump. Tump. Tump.

Passi. Veloci e aggressivi.

Mamma, che succede?

«Leah, per favore…», mormora il mio papà.

Qualcosa sbatte.

Chi è entrato?

«Zitto succhiasangue. Devo parlare con tua moglie».

Che voce cattiva.

Mamma, cosa vuole?

Perché tremi?

Cos’hai?

Mi sento così triste.

«Leah, ti prego: ti ho già spiegato cosa è successo».

«Appunto. Tua moglie non può giocare con la vita altrui per suo semplice capriccio».

«Leah, te lo chiedo per favore…».

«Basta così, Edward», lo interrompe la mia mamma.

Mamma, ma cosa c’è? Perché non me lo dici?

«Dimmi, Leah».

«Ha! Dimmi, Leah!», urla la sconosciuta. «E’ troppo facile così, Bella! Sei solo un’egoista. Come puoi pretendere che Jacob rimanga qui, mentre tu e il tuo succhiasangue giocate a fare i pii genitori? E, poi, guardati: stai morendo Bella; il tuo è puro e semplice masochismo, non amore».

Il mio papà ringhia. Ringhia forte.

Fa bene.

Non mi piace come questa Leah si sia rivolta alla mia mamma.

La mamma ora è triste, per colpa sua. Solo sua.

Che vuol dire, allora?

Chi è Jacob?

Chi?

Mamma, dimmelo tu: sei così triste. Mamma?

«Mi dispiace, Leah», singhiozza. Mamma! Stai piangendo?

Mamma!

«E’ un po’ tardi per chiedere scusa, Bella. Hai sbagliato! E’ tutto sbagliato, anche quella cosa che cresce dentro di te!».

Qual è quella parola che usa papà molto spesso per chiamare la persona che chiamano Alice?

«Ora basta, Leah. Sei andata troppo oltre».

«Non ho finito, succhiasangue», respira a fondo. «Il… quello che… Insomma, la cosa che porti nel ventre non è umana, Bella. Ti ucciderà. Conti davvero sul fatto che Edward ti trasformi? In cosa, poi? In una di loro», grida ancora.

Basta.

«Avresti potuto avere una vita normale, e invece decidi questo! Potevi averla, con Jacob, avrebbe fatto il possibile per renderti felice! Non hai il diritto di trattarlo in quel modo», esclama

Basta, papà, falla smettere.

Mamma, mi sto agitando.

Basta, falla andare via.

«Ssssh», mi accarezza. «Buono, piccolo mio».

«Ha! Cos’è? Il piccolo mostro parla già?», chiede.

«Leah, ora basta, davvero…», si oppone piano la mia mamma.

«Leah, vattene», ordina papà.

Piange, piange ancora.

Mamma, per favore, ridi. Ridi per me?

Tump. Tump. Tump.

Altri passi.

Sbatte di nuovo qualcosa.

«Bella, amore», il papà è vicino. Sento benissimo la sua voce. Mamma non smette di piangere.

«Oh, Edward», piange mamma.

«Bella, ti prego, non è colpa tua. Jacob sa che…».

«No, Edward! Ti prego, Leah ha ragione. Oh, mi dispiace così tanto…».

A Emmett sento dire sempre una cosa. «Ti stacco la testa».

La chiamano minaccia. Dopo si succedono sempre suoni strani, e dopo ancora tante risate.

Anche voglio staccare la testa a Leah, solo che non voglio che rida.

Proprio no.

Oh, ora ricordo come papà chiama Alice: pazza.

Pazza.

Leah era una pazza.





No.
Stavolta nessuna immagine.
Mi dispiace di non aver risposto alle recensioni con delle recensioni, mi sono davvero dimenticata.
In particolar modo, chiedo scusa a Keska: fa' quel che vuoi, scusa. ^^''
A presto.
Grazie mille, a todos.









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