If tomorrow never comes...

di 883
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 prologo ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***



Capitolo 1
*** 1 prologo ***


Ciao a tutti, questa fan fiction non tiene conto del sesto libro, Voldemort si è preso un anno di vacanza. La prima parte è la descrizione della scena del quinto film un po’ riassunta, se si dice così!Spero vi piaccia, aspetto qualche commento anche negativo!

Un bacio a tutte!

 

 

 

 

1995, fine anno scolastico..

Ufficio misteri.

La sfera sta recitando la profezia…nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive…

Un rumore…

-Harry- lo richiamo…Una figura mascherata si sta avvicinando….

-Dov’è Sirius?- Domanda Harry alla figura che si avvicina a noi.

-Impara a riconoscere la differenza tra sogno…e realtà- Lucius Malfoy si erge in tutta la sua regale figura davanti a noi.

Una trappola, ecco dove siamo finiti, ci hanno attirati qua con l’inganno, la visione di Harry era falsa. Voldemort è riuscito a manipolare la sua mente, ora siamo nei guai…

-Dammi la profezia- ordina il mangiamorte…

-Provi solo a toccarci e io la rompo.- Grande Harry.

Una risata….

Dalle tenebre compare Bellatrix Lestrange, i pugni di Neville si stringono.

-Perché ci avete attirato qua?-

-Le profezie possono ritirarle solo coloro per i quali vengono fatte.-

Un rumore.

Facciamo appena in tempo a girarci che già siamo circondati, maschere, mantelli neri e bacchette puntate contro di noi.

-Adesso- Urla Harry, il segnale.

-Stupeficium- dalle nostre bacchette partono lampi di luce azzurra.

Scappiamo…

Iniziamo a correre, anche se le gambe tremano al solo pensare che sbagliare direzione potrebbe essere fatale…

Non vedo nessuno dei miei compagni con me, ma sento la voce di Harry provenire da est della sala. Devo muovermi a raggiungerli.

La sala è scura, gli unici lampi di luce sono quelli degli incantesimi lanciati.

Continuo a correre verso Harry, quando una luce azzurra attira la mia attenzione.

Una sfera illuminata, sembra mi stia invitando a prenderla…

Poi la voce di Harry –muovetevi!-

Riprendo a correre verso di lui, gli altri potrebbero essere in pericolo.

Ma mi blocco.

Nella mia testa risuonano le parole di Lucius “Le profezie possono ritirarle solo coloro per i quali vengono fatte”…

Quella è la mia profezia, qualcuno ha predetto qualcosa per me, la stanza sta andando in frantumi, o la prendo ora, o non la prenderò mai più.

Mi avvicino alla sfera, la prendo in mano e la metto al sicuro nella tasca.

Avrò tempo per sapere cosa dice quando uscirò di qui…se uscirò…

 

Agosto 1995

Camera di Hermione Granger.

È passato un bel po’ di tempo da quella notte all’ufficio misteri. Abbiamo avuto bisogno tutti quanti di un bel po’ di tempo per riprenderci. Harry deve ancora riuscirci, la morte di Sirius è stato un brutto colpo per lui, quest’estate ha deciso di passarla alla tana, con i Weasley si sente uno di famiglia e in momenti come questi c’è bisogno dell’affetto dei familiari.

Anch’io ho deciso di passarlo in famiglia e quest’estate la passerò tutta con i miei genitori nella Londra Babbana.

La sfera che ho preso all’ufficio misteri giace ancora in un cassetto del mio comodino, devo ancora trovare il coraggio di sentirla, nonostante la curiosità sia alle stelle.

-Hermioneeee-

Mia madre mi chiama dalla cucina. Ho deciso!

Stasera quando i miei saranno fuori a cena con degli amici troverò il coraggio di ascoltare quella maledetta profezia…

 

Sera…

Sento la porta chiudersi.

Le portiere dell’auto che sbattono.

E infine l’auto che si allontana sul vialetto.

Lentamente salgo le scale, il piano superiore è tutto buio, entro nella mia stanza e lascio la porta semiaperta in modo che sia illuminata in penombra e mi decido ad aprire il cassetto.

Tiro fuori la sfera che si illumina di azzurro e la voce della Cooman si sparge nella stanza, ah bè se è venuta fuori dalla testa della Cooman non so quanto ci sia da fidarsi…

-Un bambino sopravvissuto potrà battere l’Oscuro Signore, ma non solo lui, anche il sangue del suo sangue lo eliminerà quando per due occhi di ghiaccio saprà sacrificarsi…-

La sfera si spense lasciandomi a bocca aperta, la prima parte parlava di Harry, detta più chiara di così era impossibile, ma col sangue del suo sangue cosa intendeva?E chi sono gli occhi di ghiaccio?Ma soprattutto cosa centra tutto questo con me?

Crack

Il classico suono della materializzazione, un brivido di paura mi attraversa, prendo la bacchetta nascosta sotto il cuscino e rinascondo la sfera dentro il cassetto del comodino.

Quando mi giro la porta è spalancata e appoggiato allo stipite della porta c’è lui…

-Buonasera mezzosangue!

Draco Malfoy…

Gli punto la bacchetta adosso –Draco Malfoy, cosa ci fai qui?-

-Ehi ehi, stiamo calmine, non c’è bisogno di agitarsi- mi dice con quella sua aria da strafottente e poi il suo immancabile ghigno…

-Scusa ma sai saresti in casa mia e non penso tu sia passato a salutarmi o per augurarmi buone vacanze!-

-Granger granger, sempre così diffidente…forse stavolta fai bene però…-

-Cosa vorresti dire?- Lo ammetto inizia a spaventarmi…

Ghigna, mentre inizia a girare per camera mia curiosando in giro.

Gli punto la bacchetta alla gola –Nessuno ti ha dato il permesso di curiosare in casa mia…-

-Sei poco ospitale sai Granger?Bè vorrà dire che farò da solo…Accio profezia!-

La piccola sfera uscì dal cassetto andando a depositarsi sul palmo della mano di Malfoy…

-Sai, io eseguo solo gli ordini dell’Oscuro Signore, tranquilla che non vedo l’ora di uscire da questa schifosa casa di babbani, ma come stavo dicendo, tu quella notte nell’ufficio misteri sei venuta in possesso di una profezia sull’Oscuro Signore, non chiedermi come faceva a saperlo, ma ha mandato me a prenderla e ringrazia che non ho fatto come volevano loro o a quest’ora saresti già all’altro mondo-

Una smorfia si dipinse sul suo viso mentre io impallidivo, come faceva a sapere della profezia?

Improvvisamente la sfera si illuminò di blu e la voce della Cooman risuonò per la stanza recitando nuovamente la profezia…

Malfoy, come me, impallidì!

- Le profezie possono ritirarle solo coloro per i quali vengono fatte- Lui mi guardò confuso –Lo ha detto tuo padre all’ufficio misteri-

Lo vidi alzare gli occhi su di me –Vuoi dire che….?-

-Che anche tu centri nella profezia…-

Com’era possibile che anche Malfoy fosse coinvolto nella profezia? No era una cosa assurda, una profezia su me, Malfoy e l’Oscuro Signore, è uno scherzo.

Malfoy non era di certo più tranquillo di me, continuava a passarsi una mano sui capelli biondi mentre il suo sguardo era incantato a guardare un punto del lenzuolo del mio letto.

Poi alzò lo sguardo verso di me.

-Granger ascolta stanotte non è successo niente ok?Tu quella sfera non l’hai mai avuta, io verrò qua e dirò che ti ho schiantata e ho cercato, ma non ho trovato nulla, è meglio per tutti e due fare così…-

Annuii alle sue parole…

-Non una parola con lo Sfregiato e i tuoi amichetti chiaro? Dimentichiamo questa storia…-

Stava per andarsene, quando lo fermai…

-Malfoy!-

Mi guardò con sguardo interrogativo…

-Perché non mi hai uccisa?-

Ghignò, o meglio sorrise –io non sono un assasino Granger…-

 

Agosto 1996

Camera di Hermione.

Seconda estate che passo con i miei genitori, gli anni prima andavo alla tana per colpa di qualche attacco di Voldemort o semplicemente per stare con Harry, Ron e Ginny.

Stranamente durante il nostro sesto anno Voldemort non si è fatto vedere, ma la cosa puzza perché vuole dire che sta complottando qualcosa.

Il motivo per cui non sono andata alla tana è Ron. Durante quest’anno siamo stati insieme, abbiamo passato dei bellissimi momenti, i nostri baci, le passeggiate, la nostra prima volta, insomma una storia perfetta, prima che lui mi tradisse con Lavanda Brown.

Lo ammetto non ci sono rimasta male, di più ero distrutta.

Un gufo picchietta sulla finestra, una’altra lettera di Krum, gli risponderò, intanto la metto nel cassetto. Apro il cassetto e il mio occhio cade sulla piccola sfera ancora rinchiusa in quel cassetto al sicuro. Me ne ero quasi dimenticata, dopo quella notte di circa un anno fa non ci ho più pensato, non ne ho fatto parole con Harry e gli altri e con Malfoy ho continuato a litigare come al solito. Le parole rimangono un mistero, e forse lo resteranno per sempre.

-Hermione, puoi scendere per favore…??-

-Arrivo mamma-

Scendo in salotto, entrambi i miei genitori sono seduti in divano che si guardano con facce da funerale. Ahia, brutte notizie.

-Tesoro siediti- Mia madre mi fa posto sul divano.

-è tutto ok?-

-Tesoro abbiamo deciso di dirti una cosa che ti abbiamo nascosto per troppo tempo.-

Li guardo interrogativi...Poi mio padre riprende a parlare…

-Herm, i tuoi nonni paterni non sono morti in un incidente stradale, non li ho mai conosciuti, io sono orfano.-

I miei occhi diventarono umidi e corro ad abbracciare mio padre…

-Papà mi dispiace.-

-Aspetta cara, non è questa la parte più importante.-

Mi risiedo in divano.

-Hermione, io sono un babbano, ma mia madre, ovvero tua nonna, era una strega che sposò un babbano, lei morì dopo poco essere rimasta incinta, di me e mio fratello gemello.-

-Tuo fratello gemello?-

-Si tesoro, a me mi mandarono in un orfanatrofio babbano, lui invece era un mago, non penso sappia della mia esistenza, a me lo hanno detto da poco le suore che mi hanno allevato…Io ho preso il cognome dei miei genitori adottivi!-

-Ma quindi io sono una strega perché mia nonna era anche lei una strega?-

-Si tesoro.-

La notizia mi aveva leggermente sconvolto…ero dispiaciuta per mio padre, ma ora forse capivo molte cose.

-Ma non sai niente di tuo fratello?-

-No tesoro, potrebbe anche essere morto, conosco solo il cognome…-

-Qual è? Magari a scuola l’ho sentito o in giro…-

-Riddle…-

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Capitolo 2
*** 2 ***


Faccio finta di niente, dicendogli che non conosco nessuno con quel nome, come posso dirgli che suo fratello è il più grande mago oscuro di tutti i tempi?

Ho bisogno di stare da sola, devo riflettere. Salgo in camera, i miei capiscono al volo che devo pensare.

Mio padre, Granger Scott, dentista, marito di una donna fantastica, fratello di Voldemort è figlio di una strega. Ora si spiega da dove arrivano i miei poteri, almeno una cosa è chiara nella mia testa, tutte le altre certezze della mia vita sono crollate. Crollate quando ho scoperto di essere la nipote di Voldemort.

Le lacrime iniziano a scorrere sulle mie guance, non posso crederci di essere imparentata con quell’essere, mio zio in questo preciso istante starà distruggendo qualche vita. Provo ribrezzo a pensare a lui come a mio zio, che direbbero i miei amici se lo venissero a sapere? Di sicuro per il momento non devono saperlo, come potrebbe Harry volermi ancora bene sapendo che sono la nipote di colui che ha ucciso i suoi genitori e dell’uomo che deve uccidere?

Dell’uomo che non fa altro che spargere sangue….sangue…la profezia… Il sangue del suo sangue, io sono quel sangue, sono la figlia di suo fratello, io sono la nipote di Voldemort.

-Un bambino sopravvissuto potrà battere l’Oscuro Signore, ma non solo lui, anche il sangue del suo sangue lo eliminerà quando per due occhi di ghiaccio saprà sacrificarsi…-

Il cuore iniziò a battermi più forte...io...io potrei sconfiggere l’Oscuro Signore…

Mi butto nel letto stringendo forte il cuscino.

Non ho parole, non ho pensieri, ho solo paura!

Paura di non avere la forza, paura di non trovare il coraggio, paura di uccidere una persona chiunque essa sia, paura di essere inutile.

Io Hermione Granger, non ho mai avuto paura, possono poche parole distruggermi la vita?

Granger…Ma lo sono veramente una Granger?No, io sono una Riddle e non ne vado e ne andrò mai fiera. Probabilmente i miei genitori avranno pensato che sapere questa cosa mi avrebbe fatto piacere, sapere che mia nonna era una strega, e mi avrebbe fatto sicuramente piacere, se solo il fratello di mio padre fosse stato un altro uomo.

Ho bisogno di sfogarmi, ma non so con chi farlo. Con i miei amici non potrei mai, questa cosa deve restare qua per il momento, con mio padre e mia madre non se ne parla nemmeno, non oso pensare come starebbe mio padre se scoprisse che razza di fratello ha. Ho bisogno anche di qualcuno che mi aiuti a scoprire qualcosa di più sulla profezia.

C’è solo una persona che oltre a me sa della profezia e mi odierò per averlo fatto , ma l’unica persona con cui io posso parlare è proprio lui, Draco Malfoy.

E devo parlargli al più presto.

Tiro fuori un pezzo di pergamena e scrivo il biglietto:

“Dobbiamo parlare,

 ho scoperto una cosa sulla cosa che solo io e te sappiamo

e che centriamo

spero tu abbia capito.

Domani mattina alle 10 alla testa di porco, puntuale!

La ragazza con le lenzuola a cerchi gialli”

Lo lego alla zampa del gufo che hanno comprato i miei per scrivermi e gli dico Draco Malfoy, spero che il messaggio sia chiaro, di sicuro se lo leggesse qualcun altro non capirebbe, ed è questo l’importante, nessuno deve sapere della profezia e che io e Malfoy sappiamo cosa recita. Per la firma mi sono ricordata il punto che si era incantato a fissare delle mie lenzuola quando è piombato a casa mia l’estate scorsa.

Sono consapevole che non è una scelta saggia parlare con Malfoy, dato che presto diventerà mangiamorte, ma c’è di mezzo pure lui nella profezia, ed è conveniente per lui che Voldemort non lo venga a sapere o potrebbe voler uccidere pure lui.

Mi metto a letto sperando che domani sia un giorno migliore, sperando che magari durante la notte qualcuno ucciderà Voldemort e così tutti i miei problemi saranno finiti, speranze belle, ma solo speranze.

 

 

Manca un quarto d’ora alle dieci e ho deciso di venire prima per farmi un giro a Hogsmeade, tanto per liberare la mente da ogni pensiero. Adoravo venire in questo posto, le strade erano sempre affollate di gente, le vetrine dei negozi piene di colori, il profumo dei dolci di mielandia riempiva tutte le vie, i pub erano pieni di gente e di studenti, tutto era illuminato. Uso il passato, perché da quando Voldemort è tornato tutto questo si è sostituito al buio e alla tristezza, le strade sono quasi deserte, case e negozi chiusi, la poca gente che circola è coperta da lunghi mantelli e non mostra la sua identità, un po’ come sto facendo io, nessuno deve vedermi, non oso pensare a quanti mangia morte ci saranno ora in giro.

Guardo l’ora…cavolo sono in ritardo!!

Corro verso la testa di porco, quel posto mi dà sui brividi, ma d’altronde non potevamo mica incontrarci tranquillamente in mezzo alla strada.

Entro e lo vedo seduto ad un tavolo in fondo al locale, è venuto.

Mi dirigo al suo tavolo.

-Mezzosangue, non sai cos’è la puntualità?-

-Le persone importanti si fanno attendere non lo sapevi?-

Eccolo là, ghigna come al solito, mi accomodo al suo tavolo.

-Però Granger, sei riuscita a spegnermi, complimenti!-

-Non serve che usi questo tono ironico, lo capivo lo stesso che stavi scherzando!-

-Bè, vedi di dirmi quello che devi perché non ho molto tempo da perdere.-

Faccio un respiro profondo…

-Bene, riassumiamo, io te e Voldemort abbiamo una profezia in comune, Voldemort è di sicuro il male da sconfiggere, supponiamo che io abbia scoperto chi è il sangue del suo sangue, ci resta da scoprire chi sono gli occhi di ghiaccio. Come facciamo?-

-Bene Mezzosangue chiariamo le cose, sono venuto qua apposta per dirtelo, a me di quella maledetta profezia non importa niente ok? Sarà stato un errore, io non sono coinvolto. Voglio che te lo ficchi bene in testa e vedi di non rompermi più per questa storia. Io non sto da nessuna parte in questa guerra, non mi riguardano né le cause di Voldemort né quelle vostre, per cui la profezia può avverarsi o meno, per me è lo stesso. Voglio solo che nessuno mi coinvolga chiaro?-

-Sai cosa voglio io invece? Che per una volta tu non sia così egoista ed egocentrico da pensare solo a te stesso e magari pensare a tutte le persone che stanno perdendo la vita o stanno soffrendo per la perdita di alcune persone care. Ma chiederti questo è troppo quindi tolgo il disturbo.-

Mi alzo e sto per uscire quando mi giro e guardandolo negli occhi gli dico quello che penso.

-Sai l’anno scorso, quella notte mi avevi quasi convinto che fossi una persona migliore, ma evidentemente mi sbagliavo. Sei il solito stronzo.-

Mi giro e faccio per andarmene quando mi strattona per un braccio e mi fa voltare verso di lui.

La mia faccia è a due centimetri dalla sua, i nostri nasi si sfiorano.

Il suo sguardo è serio, come non l’ho mai visto, non ha più la solita espressione da strafottente.

- Tu non mi conosci quindi non permetterti di giudicare!-

Molla la presa e mi lascia andare, cosa vuole dire?

Certo che lo conosco, purosangue, stronzo, strafottente, si diverte a prendere in giro gli altri, uno di quelli che cambia ragazza ogni notte, che giudica gli altri solo per dei pregiudizi.

Pregiudizi, sono questi che rovinano il mondo, come si fa a giudicare una persona secondo un’etichetta appiccata dagli altri? La gente non riesce più a pensare con la propria testa, esiste una sola idea comune. E si diventa vittime del conformismo. Tutti caschiamo nella trappola dei pregiudizi, nessuno escluso, nemmeno io.

Anzi, forse sono caduta anche troppo in fondo in questa trappola. E se Malfoy avesse ragione? Io non lo conosco non posso giudicarlo.

Ma neanche voglio conoscerlo quello stronzo.

Ecco ci sono caduta di nuovo!

Vabbè, e io che avevo pure pensato di poter parlare con Malfoy, ero sotto effetto della crisi di ieri, capita.

Mi tiro su bene il cappuccio per non farmi riconoscere, non è una bella zona questa, ed esco dal locale.

Mi incammino, quando una folata di vento mi scopre il viso.

In fretta e furia tiro su il cappuccio sperando che nessuno mi abbia notata.

Speranza vana dato che due passi dopo sento qualcuno tirarmi per un braccio.

-Bene bene, chi abbiamo qua? La piccola mezzosangue amica di Potter eh. Mi ricordo di te, quella notte all’ufficio misteri…Sei cresciuta sai, sei diventata proprio una bella mezzosangue, penso che potremmo divertirci un po’ prima di portarti dal Oscuro Signore.-

-Lasciami Rookwood!-

-Non osare pronunciare il mio nome sporca mezzosangue.-

Un ceffone potente mi fa finire a terra. Ora la paura si impossessa di me. Ho sempre mantenuto un buon sangue freddo in queste occasioni, ma ora non ho Harry e Ron al mio fianco.

Sono sola.

Rookwood si sta avvicinando, infilo velocemente la mano in tasca sfilando la bacchetta.

-Stupeficium-

Lo colpisco in pieno, facendolo volare addosso a un muro, non si aspettava riuscissi a prendere la bacchetta. Mi alzo velocemente e tento di scappare, ma urto contro qualcosa o meglio qualcuno.

-Dove credi di andare bambolina? Schianti il mio amico e poi pensi di potertene andare così tranquillamente? Spiacente cara!.-

McNair mi solleva stringendo le mani intorno alla mia gola.

Inizio  a scalciare.

Ho paura, faccio fatica a respirare, devo cercare di resistere, non mi avranno mai così facilmente…

Non ce la faccio più…

-Stupeficium-

Le mani del mangiamorte mollano la presa e io cado in terra.

Mi massaggio il collo, mentre accanto a me giace il corpo di McNair mezzo svenuto.

-Granger, non mi pare il caso di riposarsi qua in mezzo, vieni via.-

Non riesco a capire chi è il mio salvatore perché mi prende la mano e mi trascina verso la stamberga strillante, lontano dai due mangia morte che potrebbero riprendersi da un momento all’altro.

Una volta dentro ci fermiamo a riprendere fiato, devo assolutamente ringraziare la persona che mi ha aiutato, ma col cappuccio in testa non riesco a capire la sua identità.

Finalmente si decide a scoprirsi il capo.

Il mio salvatore è nientemeno che…

-Blaise Zabini????-

-Ti vedo stupita Granger.-

Stupita? No non sono stupita, sono solamente scioccata, in senso buono naturalmente, non pensavo che fosse un serpeverde mi salvasse la vita.

Ci sto cascando di nuovo, dai Hermione sforzati, niente pregiudizi, poi Zabini ha un’aria dolce e sembra pure simpatico, oltre ad essere un bellissimo ragazzo. Il ragazzo in questione è appunto nientemeno che il migliore amico di Draco Malfoy, nonché ragazzo più affascinante di Hogwarts, insieme al biondino e al bambino sopravvissuto.

- Sono solo un po’ meravigliata, posso chiederti una cosa?-

Sorride – certo chiedi pure, anche perché penso di sapere già cosa mi stai per chiedere-

-Io pensavo tu fossi dalla parte dei mangia morte, come mai non lo sei più?-

-Non è che non lo sono più Granger, non lo sono mai stato. I miei genitori sono mangiamorte, ma io e Draco circa un anno fa abbiamo capito che non è quello che vogliamo uccidere la gente e far soffrire le persone, poi non condivido per niente le idee di tu-sai-chi, guarda te per esempio, sei una mezzosangue, eppure sei la ragazza più intelligente della scuola e sei pure molto carina- Sorriso imbarazzato da parte mia per il complimento, fortuna che è buio e non si vede la mia faccia rossa come un pomodoro –non capisco perché lui ce l’abbia con voi, mi dispiace ma noi non condividiamo le sue idee.-

-Noi?-

-Si, io e Draco, quest’estate tu-sai-chi ha scelto villa Malfoy come rifugio e Draco ha scelto di venire a stare da me, abbiamo parlato e abbiamo capito che entrambi non appoggiamo le idee della nostra famiglia, per questo stiamo 24 ore su 24 a contatto con dei mangiamorte, ma ce ne freghiamo di quello che dicono o fanno.-

-Non potete provare a parlarne con i vostri genitori?-

-Scusa? Sei pazza? Non è che ci dicono “o diventi mangiamorte o vai a letto senza cena!” la scelta è tra diventare mangiamorte o morire. Il nostro destino è già stato scritto Granger.-

Non capisco perché Blaise si stia confidando con me, ma le sue parole mi stanno commuovendo, è un ragazzo molto sensibile.

-Voglio parlarne a Silente appena torniamo a Hogwarts, Draco non vuole aiutare l’ordine, dice che non gli interessa niente, io voglio aiutare invece, fare la spia se necessario e di sicuro anche Draco prenderà questa decisione col tempo.-

Mi sorride, deve avere visto che ho gli occhi lucidi.

-Scusami Granger se mi sono sfogato, non ci siamo mai parlati in vita nostra e ora sto qui ad annoiarti con le mie lamentele, sei l’unica persona oltre a me e Draco che sa queste cose e spero non ti lascerai scappare queste cose con qualche mangiamorte.-

Strabuzzo gli occhi, ma cosa pensa che i mangia morte siano i miei migliori amici a cui dovrei confidare che lui e Malfoy odiano Voldemort? Poi lo vedo sorridere, per fortuna stava scherzando sennò la sanità mentale di questo ragazzo iniziava a preoccuparmi.

-Oh bè, domani devo prendere un the con Bellatrix Lestrange, ma cercherò di non raccontargli questa cosa.-.

Scoppia a ridere e dopo un po’ lo seguo anch’io. È simpatico Zabini, sono contenta che abbia preso la decisione di stare dalla nostra parte, sento che potremmo pure essere amici. E per la prima volta non sono caduta nella trappola dei pregiudizi.

-Bè, si è fatto tardi, ti saluto Granger, ci vediamo a Hogwarts tra una settimana.-

-Ciao Zabini, ah grazie mille per prima.-

Fa un’alzata di spalle, e si dirige verso la porta, la apre, sta per uscire, ma si gira e sorridendo mi dice –tranquilla, che Draco cambierà idea anche sulla profezia-.

Mi fa l’occhiolino e se ne va…

 

 

 

Fine capitolo.

Ciao a tutti…ed ecco il secondo capitolo della storia, spero vi sia piaciuto.

Ringrazio tutte le persone che hanno letto la storia, se avete un minuto lasciate un parere, che mi fa piacere sapere cosa ne pensate.

Un grazie mille a:

elettra1991: ciao gaietta, grazie mille che sei venuta a dirmi che ne pensi anche di questa ff, sono contenta che la storia ti intrighi, grazie mille per avermi fatto notare degli errori, è che scrivo in fretta e magari a volte non mi rendo conto degli errori che faccio, Spero di aver scritto meglio questa volta. Un bacio.

Fandracofiction: ciaooo…tranquilla se la recensione era corta, mi ha fatto piacere ricevere un tuo commento. Sono contenta che ti abbia preso dentro, spero ti sia piaciuto anche questo capitolo. Un bacio.

Anna96: carissima, ciao, mi fa molto piacere vedere che hai letto anche questa mia ff. Spero che anche questo capitolo ti abbia incuriosito. Baci

_Vergessenes Kind_: ciao pazza scatenata , mi fa piacere che ti sia piaciuta la mia ff, spero di non averti deluso con questo capitolo. Un bacione!

Ali96: grazie mille anche a te per il commento, spero che questo capitolo ti piaccia. Bacioniiiii

Un grazie anche a chi ha messo la storia tra i preferiti!

 

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Capitolo 3
*** 3 ***


La stazione 9 e ¾ trabocca di gente. Ovunque mi giro vedo ragazzi che salutano le loro famiglie, studenti che ritrovano gli amici lasciati durante l’estate, ragazzini del primo anno ancora attaccati alla mamma, terrorizzati di cominciare un nuovo anno. C’è meno gente degli altri anni questa volta però, per colpa della guerra magica molti adulti preferiscono tenere i figli in casa, pensando che siano più al sicuro che ad Hogwarts, scenario molte volte di battaglie contro Voldemort o di fatti pericolosi o di incontri ravvicinati con mostri e creature varie, come ad esempio il basilisco.

-Ehi Hermione- Non faccio nemmeno in tempo a voltarmi che vengo stritolata in un abbraccio affettuoso da Ginny Weasley, la mia migliore amica, sorella di Ron Weasley, il mio ex ragazzo.

-Herm mi sei mancata un sacco, potevi venire qualche volta a trovarci- mi dice con aria dispiaciuta la mia amica.

-Scusami Ginny, ma proprio non me la sentivo di rivedere tuo fratello, mi sei mancata un sacco anche tu- e la stringo di nuovo. Io e Ginny non eravamo molto amiche all’inizio, parlavamo o stavamo insieme, solo perché è la sorella di uno dei miei migliori amici. Una notte però mentre ero alla tana, alla fine del terzo anno, abbiamo iniziato a parlare, lei mi ha confidato di quanto sia innamorata di Harry e io di suo fratello, e abbiamo passato tutta la notte a parlare delle nostre cotte adolescenziali. Da lì abbiamo cominciato a passare sempre più tempo insieme, a confidarci e a scherzare insieme, aumentando sempre di più la nostra amicizia.

-Dai, andiamo a sederci in uno scompartimento, che devi raccontarmi un po’ di cose.-

-Saluto i miei genitori e arrivo, vai pure avanti intanto se vuoi.-

-Certo, se lo trovo libero mi metto nello stesso scompartimento dell’anno scorso. A dopo Herm-

Mi avvio verso i miei genitori che si guardano intorno un po’ spaventati, non sono abituati ad avere a che fare con il mondo della magia.

-Devo andare o il treno parte senza di me.-

-Mi raccomando tesoro, fa buon viaggio e scrivici spesso, facci sapere se torni a casa per le vacanze di natale.-

-Certo mamma, mi mancherai.-

-Piccola, spero sia tutto a posto per la storia che ti abbiamo confidato quest’estate e mi raccomando se senti in giro il cognome di mio fratello fammi sapere ok?-

Incrocio le dita dietro la schiena –certo papà!Mi mancherete-

I miei mi abbracciano calorosamente e dopo le ultime raccomandazioni mi lasciano andare a prendere il treno.

Entro nel treno e mi metto in cerca dello scompartimento dove si è seduta Ginny, in quello dell’anno scorso non l’ho trovata, ma dove si sarà cacciata?

Improvvisamente qualcuno apre la porta per uscire da uno scompartimento colpendo dritta sul naso la sottoscritta, che cade a terra come un pero.

Una risata amara si diffonde nell’aria, una risata che conosco anche troppo bene.

-Granger, cadi pure ai miei piedi adesso?-

-Veramente mi ha fatto cadere un deficiente che non guarda prima di spalancare la porta.-

-Non ho bisogno di guardare io Granger, il mondo ruota intorno a me, dovevi adeguarti.-

-Spiacente Malfoy, ma lo dico sempre, io sono fuori dal mondo.-

-Ti metti pure a fare le battute ora Mezzosangue?-

-Rispondo semplicemente a tono Furetto.- Lo squadro con un sorrisetto arrogante sulle labbra, certo che questo ragazzo è tanto stronzo quanto figo. Devo ammettere che è sicuramente uno dei ragazzi più affascinanti di Hogwarts, bello e dannato…infatti non si fa problemi a scaricare dopo una sola notte ogni ragazza che passa nel suo letto, di sicuro si sarà già passato quasi tutta la fauna femminile di Hogwarts. Lo squadro da capo a piedi, le gambe muscolose fasciate da un paio di pantaloni neri abbastanza attillati, il petto muscoloso che si intravede dalla camicia bianca quasi tutta sbottonata, la pelle bianca, che sembra così delicata, fragile, quelle labbra morbide, sensuali, i capelli che gli ricadono sulla fronte, chiarissimi, sembra un angelo e infine i suoi occhi, argento fuso, da far gelare il sangue da quanto sono belli, quasi di ghiaccio…

Occhi di ghiaccio…

Oh cavolo, non mi ero mai soffermata sui suoi occhi, la profezia….

Non oso pensare a che faccia ho in questo momento, anche se devo essere abbastanza comica considerato che il furetto mi scoppia a ridere in faccia.

-Granger, Granger, il mio corpo ti procura questo effetto?So di essere affascinante, ma vedi di contenerti.-

-Mal…Malfoy, tu hai gli occhi di ghiaccio.-

La sua espressione diventa seria –Complimenti mezzosangue, ci sei arrivata adesso, devo dire che ti pensavo più intelligente, te l’ho già detto una volta, non voglio avere niente a che fare con questa storia della profezia. Tanti saluti e baci.-

Detto questo chiude sbattendo la porta dello scompartimento.

Mi avvio per il corridoio continuando la ricerca di Ginny, ignara del fatto che dentro quella cabina alcuni serpeverde parlavano proprio di me.

-Che voleva la mezzosangue Draco?-

-Niente Theodore, infastidire come fanno tutti i mezzosangue.-

-Bè, bisogna ammettere però che è migliorata la Granger, fino all’anno scorso non sapeva neanche di essere una ragazza, ora invece ha messo su un seno e un sederino niente male, potrei farci un pensierino.-

-Concordo con Nott, ma quest’anno abbiamo i Mago, sarà meglio che ci mettiamo a studiare. Niente ragazze per la testa.-

-Si, parli proprio tu Pucey che è la terza volta che ripeti il settimo anno, mi sa che stavolta ti promuovono solo perché la McGranitt  non ne può più di vederti.-

-No no, da quest’anno si cambia vita, diventerò uno studente modello, passerò tutte le mie giornate in biblioteca.-

Dallo scompartimento si leva una fragorosa risata.

-Si, solo con la speranza di trovarci la Granger e fartela nella sezione proibita, ci scommetterei che è il tuo sogno erotico.-

-Ma siete dati di matto tutti quanti? Cos’è tutta questa passione per la Granger all’improvviso?-

-Eh dai Draco, ammettilo che è diventata proprio una bella ragazza,-

-Blaise andiamo, potrebbe essere la ragazza più bella di questa terra, ma è una mezzosangue.-

-Che ti frega Draco, se è brava a letto, no problem.-

-Mamma mia Nott, certo che te pensi solo a quello.-

-Pucey, ti conviene stare zitto che te non è che sei da meno.-

-Si ok, lo ammetto, infatti sono il playboy per eccellenza della scuola.-

-Ma fammi il piacere, ti batto ad occhi chiusi.-

-Ah si? Bene, allora ti sfido, 100 galeoni a chi si porta a letto per primo la Granger.-

-Siete due idioti-

-Stanne fuori Zabini, è una sfida tra me e il qui presente Theodore Nott.-

-Accetto la sfida Adrian Pucey.-

-Siete due idioti.-

 

Ignorando completamente la scommessa che i due serpeverde stavano facendo su di me continuo a dirigermi verso lo scompartimento di Ginny. Finalmente la trovo e mi abbandono sul sedile. Questa storia della profezia è come un peso sullo stomaco di cu non riesco a liberarmi.

Sacrificarsi, cosa vorrà dire, e perché proprio su me e Malfoy, spero che il tempo potrà chiarire questi dubbi.

-Tu hai qualcosa che non va-

La voce di Ginny mi scuote dai miei pensieri –no no Ginny, sto bene tranquilla.-

-Non era una domanda Herm, era un affermazione, vuoi parlarmene?-

Non posso dirgli della profezia, non voglio che si sparga la voce, devo inventarmi una scusa.

-No è che vedi, sto ancora male per tuo fratello.- Che poi tanto una scusa non è.

-L’ho sempre detto io che quello è un idiota. Herm dimenticalo per favore, non ci pensare più, non ti merita.- E si slancia verso di me per abbracciarmi.

Un terribile senso di colpa mi prende, come posso essere così crudele da non confidargli la verità? In fondo Ginny è la mia migliore amica e mi è sempre stata accanto sapendo mantenere i segreti. Ora gli racconto tutto.

-Ginny devo dirti una co…-

-Hermmmmmm-

Non riesco a finire la frase che Harry Potter, il bambino sopravvissuto, mio migliore amico, mi soffoca in un abbraccio.

-Herm mi sei mancata un sacco, come stai?-

Un’altra morsa mi attanaglia lo stomaco, harry. Io sono la nipote di colui che ha ucciso i suoi genitori, mi faccio schifo da sola, mi sento complice, colpevole in qualche modo.

-Tutto bene Harry, grazie.-

-Ti vedo un po’ dimagrita, sicura che vada tutto bene.-

-Si si Harry stai tranquillo. Vi lascio un po’ da soli. Vado a cercare il carrello per comprare qualcosa. A dopo-

Esco dallo scompartimento e sto per avviarmi per il corridoio quando due persone attirano la mia attenzione.

Due studenti se ne stanno in piedi contro il muro incollati come delle sanguisughe a mangiarsi la faccia. Non riesco a vederli chiaramente in faccia, ma riconosco la massa di capelli rossi di Ron Weasley, il mio ex ragazzo che ora se ne sta a baciarsi in corridoio con Lavanda Brown, la ragazza con cui mi ha fatto le corna.

Sento le lacrime pizzicare per uscire e non riuscendo più a trattenerle le faccio scorrere sul mio viso correndo via come una stupida per il corridoio.

Sento gli sguardi degli altri studenti posarsi su di me, ma non mi interessa, mi sento vuota dentro, umiliata, pensavo che Ronald volesse in qualche modo salvare la nostra amicizia, se proprio non possiamo tornare insieme, ma considerato il fatto che si stava slinguazzando con Lavando vicino al nostro scompartimento, quindi con un’alta probabilità che io li vedessi, non penso sia quello che voglia.

Continuo a correre, finché non sbatto contro qualcuno.

Ok oggi non è proprio giornata, è la seconda volta che sbatto contro qualcuno o qualcosa.

Alzo lo sguardo e con mia grande sorpresa chi trovo?

-Hermione, tutto bene?-

Sorrido –Victor Krum? Cosa ci fai qui?-

-Sono il nuovo professore di volo, Madama Bumb ha avuto dei problemi e il caro Silente ha pensato di chiamare me. E quindi da oggi sono il vostro nuovo insegnante.-

-Non sai quanto piacere mi fa rivederti.-

-Anche a me Hermione, mi sei mancata un sacco. Perché stai piangendo? Vieni qua.-

Mi stringe forte in un abbraccio.

Faccio un alzata di spalle e un sorriso malinconico.

-Colpa del mio ex-

-Bè, non piangere, perché è stato proprio uno stupido a perdere una ragazza splendida come te.-

Sorrido –grazie!-

È rimasto dolce come un tempo, il ragazzo del mio primo bacio, che poi ho lasciato per Ron. Che stupida sono stata, come si fa a lasciare un ragazzo tenero come lui, mi ricopriva di attenzioni e non è neanche niente male.

-Ma non giochi più nei cannoni?-

-Ah, è una lunga storia, vieni nel mio scompartimento che ti racconto.-

Gli sorrido e lo seguo, finalmente una nota positiva in questa brutta giornata.

 

 

 

Fine capitolo.

Ciao a tutti, premetto che questo capitolo non mi convince molto, ma spero vi possa piacere! Invito ancora la gente a lasciarmi un commentino che mi fa piacere sapere cosa ne pensate. Se ho fatto pena ditelo senza problemi! Un bacio a tutti!

Ringraziamenti:

anna96: ciao cara, sono proprio contenta che ti piaccia molto anche questa mia ff. Fammi sapere com’è stato questo capitolo. Un bacione.

Fandracofiction: Ciao cara, non ti dico niente per il finale, si vedrà!XD…comunque ecco svelato il mistero degli occhi di Draco, per le caratteristiche dei serpe verde di cui mi parlavi ho pensato che se il padre di Herm è nato babbano, nonostante avesse la madre strega probabilmente queste caratteristiche non si sono riscontrate in Herm,grazie mille comunque per avermelo fatto notare, spero che questo cap ti piaccia. Un bacio!

Elettra1991: ciao carissima, non sai che piacere mi fa sapere che continui a seguire le mie ff. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, eh si Draco è sempre Draco, anche se in questo capitolo non è molto considerato, nei prossimi lo sarà di più, tranquilla!un bacio.

_Vergessenes Kind_: ciao carissima, mi sa che non ci sono tanti misteri in questo capitolo, ma ho buttato dentro delle nuove situazioni, come l’arrivo di Krum o la scommessa dei due serpe verde. Fammi sapere cosa ne pensi. Spero tu sia guarita dalla febbre. Un bacio.

Stefy89d: grazie mille, spero che la storia ti piaccia. Un bacio!

Un grazie anche a chi ha aggiunto la storia tra i preferiti!

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Capitolo 4
*** 4 ***


La sala grande è luminosa e splendida come ogni inizio anno. Le classiche candele sospese per aria illuminano la stanza e il soffitto della sala incantato per rispecchiare il cielo esterno non presenta nemmeno una nuvola, lasciandoci un cielo limpido, punteggiato di stelle e una luna piena meravigliosa.

Vado a sedermi insieme ai miei compagni al tavolo di grifondoro e là aspetto che i primini vengano smistati.

Inizio a chiacchierare della mia estate con Neville e Dean che non avevo fatto a tempo a salutare in treno quando la McGranitt mi si avvicina.

-Caposcuola Granger, sarebbe così gentile da andare a recuperare 5 ragazzini del primo anno che si sono persi in giardino?-

-Certo professoressa vado subito.-

Eh ti pareva, adesso mi tocca anche andare a cercare i marmocchi persi in giardino invece che starmene qua a fare quattro chiacchiere con i miei compagni.

Mi dirigo verso il portone e una volta fuori l’aria fresca di inizio settembre mi fa rabbrividire. La leggera camicia bianca che indosso non tiene molto caldo e avrei fatto meglio a portarmi il mantello.

Mi metto alla ricerca dei ragazzini passando vicino alle serre di erbologia e nei pressi del campo di quidditch ma senza risultati, mi avvio quindi verso la riva del lago nero. È da un bel po’ che sono qua fuori e il mio stomaco inizia a sentire la fame e se prima avevo dei leggeri brividi per il freddo, ora sto tremando.

Mi guardo in giro e mi metto ad urlare –c’è nessuno?-

E infatti non c’è nessuno perché non mi arriva risposta.

Decido di andare a vedere nei pressi della foresta proibita, se entro la prossima mezzora non li trovo, rientro e dico al preside di chiamare “chi l’ha visto?”.

La foresta proibita è un luogo che non ho mai amato molto, è un posto scuro e tenebroso. Solo Hagrid osa entrare dentro quel posto, nessuno sa che razza di creature ci abitino dentro e quanto grande sia quel posto, mi da un senso di mistero e di brivido, ma non di quei misteri che mi affascinano, un mistero oscuro, che è meglio non venga mai scoperto e che resti per sempre un mistero.

Spero vivamente che nessuno di quei marmocchi si sia perso all’interno di questa, perché di andare cercarli là dentro non mi passa neanche per la testa.

Mi avvicino cautamente, sto per andarmene, quando sento un rumore.

-Chi c’è?-

Improvvisamente un gruppo di corvi spaventati dal mio urlo si leva dagli alberi facendomi voltare di scatto.

Una mano si poggia sulla mia spalla.

-Aaaaaaaaaaaaaaaahhhhh!-

Urlo terrorizzata e mi volto. Il cuore mi batte a mille.

Non oso immaginare chi è che mi sta per aggredire.

Potrebbe essere una creatura della foresta…

…o un dissenatore…

…o un mangiamorte…

…o Voldemort in persona…

…o Draco Malfoy…

Draco Malfoy????

Ma io questo ora lo uccido, ha idea dello spavento che mi ha fatto prendere, sto già preparando la mano per prenderlo a schiaffi come al terzo anno quando qualcosa mi blocca.

Malfoy sta ridendo, non ghignando, ridendo, come una persona qualsiasi. Sorrido guardando quanto è bello quando sorride spontaneamente, sembra un angelo, e la voglia di prenderlo a schiaffi sparisce.

-Granger dovevi vedere la faccia che hai fatto, sei troppo buffa.-

Incrocio le braccia e metto il broncio, ma lo guardo con la coda dell’occhio e non posso fare a meno di scoppiare a ridere a mia volta vedendolo ridere ancora come un bambino.

Gli tiro un pugno sulla spalla –Stupido furetto, mi stavi per far fare un infarto.-

Si guarda la spalla e poi mi guarda con occhi minacciosi, ma con un’espressione ancora mezza divertita e scherzosa.

-Granger, è la seconda volta che ti permetti di toccarmi. Questa me la paghi.-

-Oh che paura Malfoy, cosa mi farai mai?- Decido di prenderlo in giro, è diverso questa sera il furetto, sembra quasi simpatico.

-Io ce l’avrei veramente al posto tuo.-

Spalanco gli occhi un attimo terrorizzata, ma il suo ghigno mi fa capire che sta ancora scherzando. –Cosa vorresti dire?-

-Che al posto tuo inizierei a correre.-

-Cos???- Non finisco la frase e mi metto a correre come una bambina, mentre lui mi insegue. Non so dove sto andando, sto solo correndo ridendo come una demente, ma chi l’avrebbe mai detto che mi sarei messa a scherzare con Malfoy. Ora lo sfotto.

-Sei troppo lento Malfoy.-

-Sono dietro di te mezzosangue.-

Mi afferra per i fianchi per non permettermi di correre via, ma inciampiamo insieme su una radice sporgente e ruzzoliamo insieme per terra. Sono appoggiata con la schiena sul terreno gelido, ma non sento freddo perché il suo corpo è atterrato sopra il mio. Ci guardiamo per un istante e non riesco a trattenermi quando vedo la faccia del bellissimo e perfetto principe delle serpi sporca di terra e fango ed evidentemente la mia non deve essere messa tanto meglio considerato che scoppia a ridere pure lui. Improvvisamente diventiamo seri e lo guardo negli occhi. I miei occhi sono riflessi nei suoi. Oro e argento fusi insieme. Grifondoro e serpeverde che si cercano. Fuoco e ghiaccio che si annullano insieme. Non oso sbattere le ciglia per paura di rovinare questo fissarci negli occhi.

Un rametto spezzato cattura la nostra attenzione e il contatto si annulla. Come per magia ritorniamo grifondoro e serpeverde, e lui si alza tornando con la sua solita espressione fredda, come se niente fosse successo, ma in fondo, cosa è successo?

Malfoy mi è sembrato così diverso stasera, un’altra versione, come se fosse sé stesso e devo ammettere che questo Malfoy mi è piaciuto un sacco. Cosa nascondi furetto? Lo dice il tuo sguardo, il discorso di Blaise e il sorriso che ho visto sul tuo viso prima, che anche dentro al tuo petto batte un cuore.

-Granger, sei sempre la solita scema, siamo finiti nella foresta proibita.-

-Sei te che mi sei corso dietro!Oddio…nella foresta proibita?-

Mi guardo intorno, vedo solo contorni sfuocati di alberi e rocce, perché una nebbia abbastanza fitta rende i contorni poco nitidi. Mi stringo nelle spalle mentre la paura invade il mio corpo, ho una brutta sensazione su questo posto.

-Stavi cercando anche tu i marmocchi vero?-

Annuisco.

-Bè di sicuro devono essere qua dentro perché ho girato tutto il giardino e non ho trovato niente.-

Annuisco di nuovo.

-Mezzosangue, non dirmi che questo posto ti spaventa.-

-Ma che cavolate stai dicendo Malfoy?- Maledetto il mio orgoglio da grifondoro.

-Allora perché tremi?- mi chiede ghignando, sperando che ammetta che ho paura, ah non gliela darò mai questa soddisfazione.

-Ho freddo-

Alza gli occhi al cielo –Sei proprio impossibile sai?-

Si toglie la sciarpa e me la porge. –Che non si sappia in giro, chiaro?-

Gli sorrido –grazie!- e indosso la calda sciarpa che mi ha prestato ancora intrisa del suo profumo.

Continua a camminare avanti, non mi aspettavo una risposta, è già stato troppo per lui aver fatto questo gesto. Eh no Malfoy, ora non ti puoi più nascondere con me.

-Mezzosangue ti muovi?Li ho trovati.-

Corro verso di lui e in una radura vedo raggomitolati vicini vicini cinque bambini tremolanti e terrorizzati.

-Oh mocciosi, alzate le chiappe e muoviamoci a tornare al castello.-

-Malfoy, sai cosa vuol dire usare un po’ di tatto?-

-Oh andiamo, mi hanno già fatto perdere la cena.-

Non ci sono proprio speranze, mi rivolgo ai bambini.

-Ragazzi, noi siamo caposcuola, vi riportiamo al castello, ma come avete fatto a perdervi?-

-Avevo visto un fiorellino che mi piaceva e volevo vederlo da vicino e loro mi hanno seguito e ci siamo ritrovati qua dentro.- Dice una ragazzina di nome Annie.

Non ci posso credere, inizio a chiedermi se pure io ero così a quell’età.

Noooo, io un po’ di cervello lo avevo.

-Oh mezzosangue, un genio del genere finirà di sicuro a grifondoro.-

-Molto spiritoso Malfoy.-

-Mocciosi, forse non lo sapete ma siete dentro a uno dei posti più misteriosi e terrificanti del mondo magico quindi conviene che ci muoviamo.-

I cinque scoppiarono a piangere come disperati.

Faccio un applauso al furetto e mi complimento con lui.

-Complimenti Furetto, ora ci tocca sopportarli pure piagnucolanti.-

Il gruppetto di primini si alza e piagnucolante e leggermente terrorizzato ci segue. Malfoy guida la comitiva e io mi metto dietro ai ragazzini per evitare di perderne qualcuno per la strada.

Stiamo uscendo dalla radura quando un fruscio mi fa voltare.

Un brivido di paura mi percorre la schiena.

All’interno della radura un enorme buco nero a vortice si è aperto e continua ad espandersi.

Il terreno inizia a cedere.

-Correte più veloci che potete!- urlo con tutto il fiato che ho.

Davanti a me di qualche decina di metri i puffi iniziano a correre verso la strada che gli abbiamo indicato. Malfoy si volta verso di me e spalanca gli occhi terrorizzato.

Dal buco decine di rami rampicanti neri iniziano a inghiottire tutto ciò che trovano.

Riesco a scansarne uno per un pelo, ma subito a destra ne compare un altro e mi butto a terra.

Un qualcosa di infuocato mi blocca la caviglia.

Un dolore terribile mi fa quasi mancare il fiato e qualche lacrima scende dal mio viso è come se la mia gamba stesse bruciando dentro un fuoco acceso. La vista mi si sta annebbiando dal dolore ma una voce mi riporta alla realtà.

-Granger!-

Sbatto due o tre volte gli occhi e prendo la bacchetta dalla tasca.

-Diffindo.-

Il ramo si spezza e tento di rialzarmi, ma il dolore alla caviglia mi fa ricadere a terra.

Vedo un altro ramo avvicinarsi, chiudo gli occhi sperando sia meno doloroso dell’altro.

-Diffindo.-

Riapro gli occhi, alzo la testa e lo vedo. Sembra un angelo.

-Granger attaccati al collo svelta- mi dice dandomi le spalle. Gli ubbidisco e lui mi carica in spalla, cominciando a correre veloce. Alcuni rami continuano ad allungarsi dietro di noi per qualche altra decina di metri. Dopo di che si afflosciano, e come se appassissero in pochi secondi scompaiono e al loro posto rimane un mucchietto di cenere. Il buco nero scompare dal centro della radura e tutto sembra tornare come prima.

Mi appoggia a terra facendomi posare la schiena contro il tronco di un albero. Il mio cuore batte all’impazzata per lo spavento, ho avuto veramente paura, ma si sa, l’uomo ha paura delle cose che non conosce e io la so-tutto-io Hermione Granger non sapevo cosa fosse quell’orribile buco nero che è comparso nella radura. Una fitta allucinante mi fa scendere qualche altra lacrima, ma stringo i denti e sopporto. Mi guardo la gamba, una bruciatura mi ricopre tutta la caviglia.

-Ti fa male?-

Che domande sono? Certo che mi fa male, ma ecco che si ripresenta il mio orgoglio.

-Un po’-

-Bè allora muoviamoci che i marmocchi ci stanno aspettando poco più avanti, riesci a camminare?-

-Malfoy, che domande, certo che ce la faccio.-

-Bene allora andiamo!-

Si incammina, maledetto, vuole farmi ammettere che ho bisogno d’aiuto, ah bè non gli darò mai neanche questa soddisfazione.

Mi appoggio al tronco dell’albero e piano piano mi tiro su.

Bene! Sono in piedi. Provo ad appoggiare il piede a terra e a fare un passo, ma la caviglia non regge e sto per ripiombare a terra, ma due braccia forti mi sorreggono.

-Dai, monta in spalla come prima.-

-Ce la faccio da sola.-

-Oh, ne sono sicuro, ma vorrei arrivare prima della fine dell’anno a scuola.-

Mi arrendo e monto in spalla al furetto, anche se devo ammettere che non mi dispiace, con lui mi sento al sicuro, protetta, è una bella sensazione.

-Malfoy?-

-uhm…-

-Tu sapevi cos’era quella roba?-

-No, te?-

-No!-

-Strano-

-Stronzo, voglio documentarmi però, naturalmente non deve saperlo nessuno, mi proibirebbero di fare ricerche. Capito?-

-Ok.-

-Malfoy?-

-Cosa c’è ancora Granger?-

-Grazie!-

 

 

 

Fine capitolo!

Et voilà. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Non ho fatto in tempo a rileggere, se trovate degli errori segnalatemeli pure per favore.

Purtroppo non ho molto tempo per ringraziarvi personalmente una ad una.

Quindi vi ringrazio velocemente e spero mi farete sapere cosa ne pensate anche di questo capitolo.

Un grazie speciale a Debora93, fandracofiction, anna96, erigre, _Vergessenes Kind_ e elettra1991.

Grazie anche a chi ha messo la storia tra i preferiti. Un bacio!

 

 

 

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Capitolo 5
*** 5 ***


Primo giorno di lezioni. Ammetto che non vedevo l’ora di cominciare quest’anno scolastico e di riprendere con il solito tram tram quotidiano. Quest’anno voglio impegnarmi parecchio, quest’anno ci sono i mago e voglio passarli alla grande. D’altronde sono sempre e comunque Hermione Granger, Granger non proprio. Quante cose sono successe in quest’ultimo periodo: la profezia, la notizia che Voldemort è mio zio, il misterioso buco nero di ieri sera. Quando sono tornata nel castello ieri sera era ormai mezzanotte passata, Malfoy mi ha accompagnato in infermeria e poi è andato ad accompagnare i ragazzini dal preside. Naturalmente Madama Chips non ha creduto alla storia in cui io mi sono bruciata la caviglia col fornello della cucina mentre cercavo di prepararmi qualcosa da mangiare al nostro rientro, ma non ha voluto indagare oltre e mi ha fasciato la parte scottata applicando una pomata che mi ha dato un bel po’ di sollievo. Mi rigiro nel letto ancora mezza addormentata.

-Ginnyyyyy che ore sono?-

Mi tiro su e vedo la mia amica già vestita di tutto punto e splendida come al solito.

-Buongiorno Herm, tranquilla, manca mezzora all’inizio delle lezioni, ti aspetto giù.-

Mi alzo di malavoglia e mi chiudo in bagno. Come d’abitudine mi faccio una doccia tiepida che mi svegli un po’. Indosso la solita divisa, quest’anno mi sta perfetta e non più larga come gli altri anni. Mi osservo allo specchio notando come è cambiato il mio fisico, come sono cresciuta da quando avevo undici anni, accarezzo la camicia facendola aderire perfettamente al mio corpo e sbottono di due o tre bottoni la camicia, quest’anno non sarò più solo Hermione Granger la so-tutto-io, Ron Weasley vedrai cosa ti sei perso. Raccolgo i capelli in una treccia e applico un leggero strato  di fondotinta e un accenno di matita nera. Guardo l’ora e mi accorgo che mancano dieci minuti alla prima ora di lezione, trasfigurazione con i serpeverde. Prendo al volo la borsa e corro verso l’aula che è dall’altra parte del castello.

Arrivo perfettamente in orario insieme agli altri studenti e vado a sedermi in primo banco. Harry e Ron naturalmente si siedono dietro di me, figuriamoci se si siedono in primo banco qualcuno prende posto accanto a me, qualcuno che vorrei ammazzare: Lavanda Brown.

-Ciao Hermy, come stai?- Hermyyyy?? Ma come si permette questa?

-Bene Lavanda grazie, e te?- Mostrati gentile Hermione, dai ce la puoi fare, è solamente la sgualdrina per cui il tuo ex ti ha lasciato.

-Oh benissimo Hermy, con Ron sto benissimo, siamo innamoratissimi, sono proprio contenta!-

Gli sorrido, un sorriso falso, un sorriso simile a quello delle iene che fanno prima di mangiarti e mi giro verso la McGranitt intenzionata a scrivere ogni parola che esce dalla sua bocca per non dare il tempo a quell’oca di farmi altre domande.

La lezione procede tranquillamente, ci viene illustrato il programma di quest’anno e ripassiamo alcune trasfigurazioni semplici dell’anno passato.

Arriva la fine dell’ora.

Mentre sono intenta a raccogliere le mie cose un ragazzo mi si avvicina e dalla sua divisa noto che è un serpeverde.

-Mi scusi signorina.- E questo cosa vuole adesso??

-Dimmi, ma dammi del tu Pucey per favore.-

-Sai, sono un po’ timido e non so come chiederlo, ma non avrei capito alcune cose che abbiamo ripassato oggi e cercavo qualcuno che potesse aiutarmi, ti ho vista molto attenta e la professoressa McGranitt ti stima molto quindi pensavo potessi aiutarmi,avrei bisogno di qualche lezione privata, non sapevo come chiedertelo.-

-Ma certo, stai tranquillo, ti aiuto io.-  Ma cosa mi crede deficiente? L’ho capito io il furbetto qua, altro che lezioni private, ah bè ora gli faccio vedere io.

-Davvero?-

-Certo, professoressa McGranitt potrebbe venire qua un secondo?-

Mi guarda un attimo perplesso.

-Mi dica signorina Granger.-

-Ecco vede questo ragazzo non ha capito molto la lezione di oggi e si vergognava a chiederle se poteva darle qualche lezione privata.-

Mi giro sorridente verso Adrian Pucey mentre lui mi rivolge un’occhiata terrorizzata.

-ma no io veramente…-

-Silenzio Pucey,d’accordo, ma non voglio perdere troppo tempo, ti aspetto in quest’aula alle due, e vedi di esserci che non mi piace sprecare tempo per niente.-

-Vi lascio decidere in pace, arrivederci professoressa, ciao Adrian.- dico con un sorriso da presa per i fondelli. Ah la prima soddisfazione della giornata.

Esco dall’aula e trovo una serpe bionda ad aspettarmi.

-Complimenti, sei la prima ragazza che rifiuta di dare lezioni private a Adrian Pucey.-

-Non mi piaceva la materia prima.-

Ghigna.

-Allora hai scoperto qualcosa riguardo il buco di ieri sera?-

-Scusa, ma guarda che anch’io dormo la notte sai?-

-ok ti scuso, hai deciso quando e dove andare?-

-nella sezione proibita.-

-ma sei scema? Lo dice anche il nome: proibita, come fai ad andare?-

-Ci vado stanotte e non dirmi scema stupido furetto.-

-Ma non hai detto che la notte dormi?-

Apro la bocca per ribattere, ma la richiudo, perché non so cosa dire.

La sua bocca si apre in un altro ghigno.

-oh oh oh, ho spento la mezzosangue so-tutto-io.-

-Ti conviene stare zitto o non ti dirò niente del buco nero appena scoprirò qualcosa.-

-Tranquilla, non ce ne sarà bisogno perché verrò con te.-

-Oh tanto meglio….come scusa?No io con te fra i piedi non riesco a fare una ricerca.-

-Ok perfetto allora è deciso, a mezzanotte davanti la biblioteca, a stasera Granger.-

Apro la bocca, ma la richiudo per la seconda volta, ormai se ne sta andando e dovrei urlare per farmi sentire e non ho certamente voglia di fare scenate davanti la scuola. Mi tocca sopportare, ma tu guarda, pure il furetto tra i piedi dovevo trovarmi.

 

Mezzanotte meno dieci.

Prendo il mantello dell’invisibilità e mi dirigo verso la biblioteca. Sto attraversando il secondo piano quando sento una risatina provenire dall’aula di storia della magia. Dovrei tirare dritta, ma il mio dovere di caposcuola e la mia curiosità mi inducono a sbirciare attraverso la porta.

Due ragazzi se ne stanno abbracciati a baciarsi. Riesco a scorgere il viso della ragazza: due occhi grandi verdi, le labbra carnose e lunghi capelli biondi lisci. Daphne Greengrass. Il ragazzo non riesco a riconoscerlo perché è di spalle, vedo solo i capelli neri arruffati che assomigliano a quelli di…Harry. Si gira un attimo soltanto ma scorgo lo stesso la sua immancabile cicatrice a forma di fulmine. Quel maledetto, come può fare una cosa del genere a Ginny, tradirla con Daphne Greengrass, per carità sarà una bella ragazza, ma Ginny lo ha aspettato per sei anni, Ginny gli è sempre stata accanto, Ginny lo ama veramente. Mi sento complice in qualche modo, devo dirlo a Ginny o no? In fondo è la mia migliore amica. Ah ci penserò…sono arrivata davanti la biblioteca, ora ho altro a cui pensare: la ricerca del buco nero e come sopportare il furetto.

Lo trovo già davanti la porta che mi aspetta e appena sta per aprire bocca lo fermo.

-No, non azzardarti a dire che sono in ritardo perché sono in perfetto orario. –

Richiude la bocca e mi guarda ghignando, ma il suo ghigno sparisce non appena sentiamo dei passi lungo il corridoio.

-Presto mettiti questo.-

Gli faccio indossare il mantello dell’invisibilità e mi stringo contro di lui.

-Granger sei stupida? Ci vedrà di sicuro.-

-Taci e fidati.-

Stranamente chiude la bocca, come a farmi capire che si sta fidando di me.

E infatti Gazza ci passa accanto senza notarci.

Appena il guardiano sale le scale apro la biblioteca e ci dirigiamo verso la sezione proibita.

-Adesso mi spieghi come ha fatto a non vederci con quel coso addosso.-

-è un mantello dell’invisibilità furbo.-

-E poi sarei io il cattivo.-

Gli faccio una smorfia e mi metto a cercare.

-Cosa dobbiamo cercare?-

-Malfoy, ma ce l’hai un cervello? Cerca un libro sulla foresta proibita no?-

Ci mettiamo silenziosamente a cercare tra gli scaffali della biblioteca. È ormai l’una e non abbiamo ancora trovato niente.

Passa un’altra mezzora buona finché Malfoy non tira fuori un grosso e polveroso volume.

-Ehi Granger guarda qua.-

-Luoghi e città oscuri, dove è presente la magia oscura nel mondo magico! Bravo furetto, finalmente hai fatto qualcosa di buono.-

Mi siedo e appoggio il tomo davanti a me, quando lo apro si leva un piccolo polverone, tossisco mentre con l’altra mano levo la polvere dal volume. Scorro l’indice finché trovo: foresta proibita pagina 3762.

Cerco la pagina e inizio a scorrere con gli occhi il testo finchè non trovo la parte che mi interessa e la leggo ad alta voce- “Nella foresta proibita sono spesso successe morti improvvise ma i cadaveri sono sempre stati ritrovati perché abbandonati dalle terrificanti creature che abitano questa oscura selva, ma la cosa che più lascia stupiti i maghi di tutto il mondo magico sono le misteriose scomparse avvenute all’interno di questa. Alcune leggende parlano di un misterioso buco nero chiamato Tunnel Vers l’Enfer, dal francese tunnel verso l’inferno, che si apre nelle notti di luna piena e risucchia al suo interno qualsiasi essere vivente che incontri. Il ministero ha sempre smentito questo fenomeno e non esistono testimoni di questo fatto, esiste però un libro oscuro che parla di questa leggenda, non si conosce il contenuto, perché solo coloro che hanno visto il buco nero possono aprirlo e finora non esiste mago o babbano che abbia vissuto questa esperienza. Il volume narrante la leggenda è custodito nella sezione proibita della biblioteca di Hogwarts” –

Rimaniamo in silenzio per qualche minuto, una strana paura si impossessa di me e la biblioteca mi appare come il posto più terrificante del mondo.

-Te la senti di cercare quel libro Granger?-

-Si Malfoy, alla fine è solo una leggenda, sarà una storia inventata da qualche scrittore burlone.-

-Mezzosangue, noi lo abbiamo visto quel buco nero, probabilmente nessuno al di fuori di noi lo aveva mai visto prima, e stiamo parlando di un passaggio verso l’inferno, presente?-

-Si furetto, forza cerchiamo il libro che sono curiosa di saperne di più.-

Il tremolio della mia voce tradisce un po’ di paura però e probabilmente Malfoy se ne accorge.

-Ti va di fare una pausa prima?-

-Ok, forse è meglio, sto morendo di sonno.-

Ci sediamo su un divanetto della biblioteca vicini e tra di noi scende un leggero imbarazzo, nessuno di noi due sa se parlare o stare zitto. Malfoy però come al solito decide di rompere il ghiaccio.

-Mi puoi togliere una curiosità Granger? Perché ti interessa tanto la storia della profezia, in fondo non ti riguarda personalmente.-

I miei occhi si incupiscono, non so cosa rispondergli, non so se potergli confidare questa cosa, no, non proprio ora che stiamo costruendo una specie di rapporto.

-è una brutta storia Malfoy, di cui non ne vado fiera, forse un giorno te la racconterò.-

-Chi te lo dice che ci sarà un altro giorno che ci parleremo?-

Gli sorrido –il fatto che quando siamo da soli sei diverso-

-Cosa vuoi dire?-

-Sei più umano, più simpatico, quasi normale Malfoy.-

-Perché quando non siamo da soli non sono normale scusa? Cosa sono un alieno?-

Mi immagino Malfoy con la faccia verde e le antenne che dice “telefono casa” e non posso fare a meno di scoppiare a ridere.

-E adesso cosa c’è da ridere mezzosangue?-

-Niente, ti stavo immaginando tutto verde e con le antenne-

-Non farlo mai più, perché rovinare col pensiero una bellezza così perfetta?-

-Vanitoso- dico con una smorfia.

-E bello-

-Deficiente.-

-E bello-

-Ripetitivo-

-E bello-

-Ok, ora hai rotto, forza riprendiamo la ricerca di quel libro, devi cercare un tomo dal titolo Tunnel vers l’enfer.-

Ci mettiamo alla ricerca del libro. Non so perché ma parlare con Malfoy mi suona così naturale, riesco a essere spontanea con lui, come mi capita con poca gente, se non fosse che mi ha insultata per sei anni forse mi potrebbe anche piacere.

Ok, meglio che mi concentro sul libro da cercare che il sonno mi fa fare strani pensieri.

Scorro circa una ventina di titoli finchè lo trovo.

Il libro è tutto nero e la copertina ha la superficie liscia sembra quasi…

Lo mollo di colpo per terra.

Malfoy si gira.

-Ehi Granger trovato il libro?-

Annuisco mentre la mia mano continua a tremare…

-Granger, tutto bene?-

-Ma…mal…foy il libro è rivestito di di pelle umana bruciata.-

Il suo volto diventa pallido mentre prende in mano il libro e lo appoggia sul tavolo. Il titolo è scritto di un vivace colore rosso e scommetto la mia bacchetta che è sangue umano.

-Apri tu o apro io?- mi chiede.

Decido di non fare la codarda –apro io.-

Alzo la copertina e sfoglio velocemente il libro, tutte le pagine sono nere senza neanche una scritta.

-Malfoy, perché non è scritto?-

Non faccio a tempo a finire la frase che un forte vento si alza in biblioteca. Mi stringo nel mantello e penso che l’autunno sta proprio arrivando.

Un momento, siamo in un posto chiuso.

Guardo terrorizzata il furetto che si avvicina a me e mi prende per mano. Gli sono grata di questo gesto.

-Oh oh oh-

Qualcuno ha parlato.

-Chi osa dopo mille secoli aprire il mio libro?-

Non rispondiamo. Mi appoggio al petto di Malfoy e con una mano mi aggrappo alla sua camicia mentre continuo a tremare, lui mi stringe in vita. La paura si sta impossessando dei nostri corpi.

-Parlate, lo so che siete là. E va bene, parlerò io, e così mille secoli dopo la notte dei tempi qualcuno è riuscito a vedere il mio tunnel vers l’enfer e a scapparne, i miei complimenti.-

-Chi sei?- Mi stringo più forte a Draco, perché ha parlato?Non poteva starsene zitto.

-Io sono il creatore dell’inferno, io non sono un demone, io sono Il Demone, colui che ha creato questo libro che non è altro che un piccolo mezzo di comunicazione, è inutile che non parlate, sto ascoltando la vostra anima parlare, poveri ragazzi, siete solo due diciassettenni impauriti. Mi avete sfidato a scappare così dal mio tunnel, sarò il vostro incubo ricorrente, ricordatelo.-

Con un tonfo il libro si richiude.

 

 

Fine capitolo.

Ciao a tutteeee…Scusate, ma sono sempre di corsa, spero di non avere fatto errori neanche questa volta, non ho fatto a tempo a rileggere, segnalatemeli pure se ne trovate.

Non faccio a tempo a ringraziarvi tutte personalmente, ma voglio ringraziare di cuore le 50 persone che hanno aggiunto la storia tra i preferiti e in particolare: erigre, fandracofiction, _Vergessenes Kind_, anna96, diavoletta88, elettra1991, Debora93 e lelia_cullen_95.

Fatemi sapere cosa ne pensate anche di questo capitolo! Mi fa piacere ricevere le vostre recensioni.

Un bacio!

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Capitolo 6
*** 6 ***


Freddo, tanto freddo.

Buio, sento che ho gli occhi aperti, ma è come se li avessi chiusi, non vedo niente.

Corro, ma sto ferma, le mie gambe si muovono inutilmente.

Urlo, ma dalla mia bocca non escono suoni, il silenzio regna sovrano.

Poi una voce…

“Sono qui, sono intorno a te, è inutile scappare io ti troverò Hermione, verrai a farmi compagnia quaggiù nell’inferno, non si scappa dal demone, ti vengo a prendere sangue del suo sangue…”

-Bastaaaaa-

Mi sveglio di colpo e mi metto a sedere nel letto. Ho la fronte sudata e una strana sensazione in corpo, questo non era un incubo normale, sono sette giorni che mi sveglio nel cuore della notte sognando il demone che mi dice che mi viene a prendere, non ce la faccio più. Stanotte una sua frase mi ha colpito però, sangue del suo sangue, come fa a sapere della profezia, che tra il demone e Voldemort ci sia un contatto? Mi sta scoppiando la testa.

Chissà Draco come sta, in questa settimana non abbiamo più avuto modo di parlare, ma dalle occhiate che ci lanciamo ogni tanto ho capito che anche lui ha questi incubi, devo trovare il modo di parlargli senza dare nell’occhio, Harry e gli altri si insospettirebbero a vedermi parlare tranquillamente con Malfoy. Già Harry, devo ancora parlare con lui della storia di Daphne.

Guardo l’ora, bè sono le cinque, quasi quasi vado ora a svegliarlo così dopo avere parlato facciamo a tempo a dare un’ultima ripassata a storia della magia.

Scendo in sala comune e mi dirigo verso i dormitori maschili, apro silenziosamente la porta e mi siedo a lato del letto di Harry.

-Harryyyy, svegliati.- gli sussurro dolcemente.

-Daphne.- Mormora Harry e deve ringraziare il cielo che non sono Ginny che è venuta a svegliarlo.

-No Harry, sono Herm-

-Oh Herm, cosa ci fai qua?- Scatta a sedere sul letto capendo di avere pronunciato un nome che non avrei dovuto sentire, poi però guarda l’ora.

-Ma soprattutto, che ore sono?-

-Le cinque Harry, dobbiamo parlare.- gli dico.

-Alle cinque?- Si stropiccia distrattamente gli occhi.

-Si Harry, è importante.-

Gli faccio il faccino dolce e come al solito cede.

Scendiamo in sala comune e ci sediamo su un divano davanti al caminetto col fuoco acceso.

-Dimmi.- Lo guardo seriamente e inizio a parlare.

-Ecco Harry vedi, una settimana fa circa stavo andando in biblioteca di sera e sono per caso passata davanti all’aula di storia della magia…-

Sbianca, Voldemort è abbronzato in confronto a lui. Ma come al solito sfoggia un sorriso stupendo e si mostra tranquillissimo.

-Su Herm, continua, cosa hai visto di così terrificante?-

-Harry, ho visto te e Daphne, no tranquillo, non preoccuparti, non ho detto niente a Ginny, capisci però che io mi trovo in mezzo, farei un torto a te ad andare a spifferare tutto a Ginny, ma faccio un torto a Ginny standomene zitta. C’è una sola soluzione Harry.-

-Devo dirglielo?-

-Si Harry, è meglio che lo venga a sapere così piuttosto che in un altro modo.-

- Hai ragione Herm, va bene glielo dirò. Anche se ho paura di farla stare male-

-Le fai più male continuando a tradirla, ti conviene chiarire subito prima che qualcuno vi veda e riferisca.- gli spiego.

Lui annuisce serio.

-Il problema che dovresti porti è Ron invece, come la prenderà sapendo che hai lasciato la sua sorellina?- Conoscendo il carattere di Ron presto Harry non sarà più il-bambino-soppravissuto.

-Ehm, Ron lo sa già e mi ha detto che non gli interessa niente, Lavanda lo ha proprio rincoglionito.- Eh si, quella ragazza ha proprio un brutto effetto su Ronald.

-Va bene, ora però raccontami tutto Harry!- Eh che cavolo, la curiosità è donna no??

-Bè, non c’è molto da dire, è cominciato tutto l’anno scorso.-

-Scusa?-

-Eh, abbiamo passato solo una notte insieme l’anno scorso, dopo la festa dei tassorosso nella stanza delle necessità, poi però abbiamo lasciato perdere perché tra noi non poteva funzionare, insomma, lei serpeverde, io grifondoro, poi c’era l’estate, sarebbe stato impossibile vederci. E tutto è andato bene, ero riuscito a dimenticarla, a non pensarla più, fino all’inizio della scuola, è stato un attimo Herm, ci siamo trovati in corridoio, ci siamo guardati negli occhi e l’attimo dopo eravamo a baciarci e a farlo sulla cattedra di Ruf. Herm, lei è fantastica e ora l’ho capito, non mi importa niente se tra noi non può funzionare, voglio farla funzionare, perché l’amore non conosce ostacoli.-

Lo guardo con gli occhi lucidi, Harry è proprio cresciuto, non è più il bambinetto di undici anni che si è trovato davanti a pericoli troppi grandi di lui.

Lo abbraccio, per fargli capire che io per lui ci sarò sempre.

Ma il mio pensiero è un altro, prima quando Harry ha cominciato a parlarmi dell’amore la mia mente è volata fino a serpeverde e il suo volto ha fatto capolinea nella mia testa, perché ho pensato a lui? Ai suoi occhi grigi, ai suoi capelli biondissimi e al suo sorriso perfetto? No, io non posso provare attrazione verso Malfoy, non voglio stare male di nuovo, per un po’ devo stare lontana dall’amore, l’ultima volta ne sono uscita troppo ferita.

Io e Harry ci stacchiamo dall’abbraccio.

-Torniamo a dormire adesso?-

-Harry, non ci pensare nemmeno, abbiamo il primo compito di storia della magia oggi, ripassiamo!-

 

 

Mi sto dirigendo verso la sala grande per la colazione quando mi sento chiamare.

-Hermione.- Mi giro.

-Ciao Anthony, come stai?- Davanti a me c’è Anthony Goldstein, Corvonero, moro, occhi scuri, un bel ragazzo.

-Tutto bene dai, ascolta sabato sera abbiamo organizzato un festino nella stanza delle necessità, ti va di venire?-

-Perché no, va bene a che ora?-

-Alle dieci, ti aspetto eh.-

-Certo, ciao Anthony!-

Arrivo in sala grande, ma mi fermo sul portone perchè mi passa accanto Ginny, correndo in lacrime e guardo Harry che abbassa lo sguardo. Mi giro e corro dietro alla mia migliore amica. È uscita in giardino quindi mi dirigo là, mi guardo un po’ in giro finché la vedo seduta sotto una quercia vicino al lago nero.

Mi siedo accanto a lei e passiamo alcuni momenti in silenzio, finchè non si decide a parlare.

-Mi ha lasciata, per Daphne Greengrass.-

La abbraccio mentre lei ricomincia a piangere.

-Herm, guardami, cos’ho che non va?-

-Niente Ginny, tu sei stupenda, ma i ragazzi sono così, te lo dico per esperienza, non  ne vale la pena di stare male.-

Mi sorride appena.

-Bè, vuol dire che non mi meritava, e quando tornerà da me io gli dirò che non mi faccio prendere per il culo una seconda volta.-

-Così si parla Ginny. Sabato vieni con me alla festa dei corvonero e ci scateniamo, vedrai che li dimentichiamo quegli stronzi.-

-Affare fatto-

Ci alziamo e finalmente riesco ad andare a fare colazione trascinandomi dietro una Ginny un po’ più allegra.

 

Mercoledì pomeriggio, sono passati già due giorni da quando Harry e Ginny si sono lasciati e la mia amica è distrutta, gli incubi sul demone continuano, c’è ancora il mistero della profezia che aleggia su di me e la guerra magica sta facendo un sacco di vittime. Che bell’inizio dell’anno.

Sono seduta sotto un albero a fare la cosa che più mi piace e che riesce a distrarmi: studiare.

Sono così concentrata nello studio che non mi accorgo del bellissimo ragazzo che si è seduto accanto a me fino a quando non inizia a parlare.

-Buongiorno-

Mi giro verso di lui –ciao! Dobbiamo parlare Malfoy- gli dico.

-Hai gli incubi pure tu?-

-Si- Lo guardo seria.

- Ho deciso che forse è meglio se ti aiuto a fare qualche ricerca anche sulla profezia.-

-Quale onore, e cosa ti ha spinto a cambiare idea?- Gli chiedo.

-Il demone conosce la profezia, Hermione, ti rendi conto in che situazione siamo?-

-Si, me ne rendo conto Draco-

-Ci siamo appena chiamati per nome- gli sorrido, l’ha notato, forse non gli sono del tutto indifferente.

-Comunque, dobbiamo scoprire qualcosa di più. Cosa ti ha detto il Demone a te?- Gli chiedo.

-Le solite cose, tutte le notti, che mi verrà a prendere a me occhi di ghiaccio e la mia compagna, il sangue del suo sangue, che cavolo vuole dire? Dobbiamo scoprire chi è questa persona, potrebbe essere in pericolo come noi…Granger che succede?-

Senza volerlo sono scoppiata a piangere, maledetto Demone, ora Draco verrà a sapere chi sono realmente, forse è il caso di dirglielo, sto imparando a fidarmi di lui e poi a qualcuno devo pur dirlo no? Mi sta guardando con un viso dolce, quasi preoccupato. Vengo avvolta dalle sue braccia, quasi stesse cercando di consolarmi e confortarmi, e mi culla dolcemente. Pian pianino smetto di piangere, mi sento al sicuro tra le sue braccia, non sembra neanche il vero Malfoy, vorrei fermare il tempo e stare qua per sempre, io e lui soli, senza tutti i problemi di questo mondo. Mi faccio coraggio e glielo dico.

-Malfoy, il sangue del suo sangue sono io, sono la nipote di Voldemort.-

Si stacca improvvisamente dall’abbraccio e mi lascia andare, un’ondata di gelo mi prende e mi sento persa a non sentirlo più vicino a me.

-Che cazzo stai dicendo mezzosangue?-

Bene, siamo tornati al vecchio Draco e al mezzosangue, era troppo bello per essere vero.

-Questo Malfoy, mio padre è il fratello di Voldemort, mio padre è nato babbano ed è sempre vissuto nel mondo dei babbani venendo adottato da una famiglia di persone senza poteri.-

Si allontana da me, quasi gli facessi schifo –Se stai scherzando è il momento di dirlo subito mezzosangue perché non è un bello scherzo.-

Le lacrime ricominciano a scendere dal mio viso e capisce che non sto scherzando. Se ne sta per andare, ma lo fermo per un braccio.

-Non andartene per piacere.- Si stacca violentemente.

-Non mi toccare, oltre che una lurida mezzosangue sei anche la nipote dell’uomo che mi ha distrutto la vita e che l’ha distrutta a miliardi di persone, mi fai schifo Granger, oh no scusa, volevo dire Riddle.-

Perché mi dice questo? Una lama invisibile è entrata nel mio petto, squarciandolo. Lo sapevo che la reazione non sarebbe stata un abbraccio e un “congratulazioni”, ma non pensavo neanche a questi livelli, cosa gli ha fatto Voldemort per spingerlo ad avere questa reazione?

-NON L’HO DECISO IO, NON HO UCCISO IO TUTTA QUELLA GENTE E NON NE VADO DI CERTO FIERA DI ESSERE SUA NIPOTE, CHE COLPA HO?-

-Quella di esistere, mezzosangue.-

 

 

 

 

 

Fine capitolo.

Ciao a tutte, non uccidetemi, ma Draco è pur sempre un serpeverde e ricordiamo che Voldemort gli ha rovinato la vita quindi la reazione non poteva essere che questa. Il capitolo non è granchè, ma è solo di passaggio, nel prossimo capitolo ci sarà la festa dei corvonero. Scusate se la separazione tra Harry e Ginny è stata un po’ frettolosa, ma dovevo farli lasciare perché, come alcuni già sanno, adoro le Blaise/Ginny e presto inizierete a leggere dei pezzi su questa coppia.

Allora, volevo comunque ringraziare tutte voi di cuore che mi avete aggiunto tra i preferiti, veramente grazie mille e siete già 59!Non me lo aspettavo.

Poi vorrei ringraziare:

diavoletta88: ciao, sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, anche se un attimo pauroso, spero continuerai a seguire la storia e a darmi pure qualche consiglio o qualche critica. Un bacio!

_Vergessenes Kind_: Ciao, allora, rispondo a tutte e due le parti di te, quella sana e quella fusa, sono contenta che il Demone ti stia simpatico e mi fa molto piacere leggere le tue recensioni, ma soprattutto mi strappi sempre un sorriso.:D…spero continuerai a seguirmi. Bacioni!

Fandracofiction: ciaooo, eh no mi dispiace ma i nostri protagonisti in pace non possono proprio vivere e questo capitolo ne è la dimostrazione. Spero che questo capitolo sia stato di tuo gradimento. Un bacione!

Tanny: ciaooo nuova lettrice, sono proprio contenta che la storia ti sia piaciuta e che mi hai lasciato un tuo commento, spero me lo lascerai anche per questo capitolo, accetto anche le critiche. Baci!

Elettra1991: ciao gaia, non sai quanto mi fa piacere ogni volta leggere una tua recensione, grazie mille, soprattutto per i tuoi consigli. Veramente grazie di cuore. Spero non sia troppo brutto il pezzo di Harry e Ginny, ma devo fare avvicinare Blaise e Ginny, continua farmi sapere come sta andando questa storia. Un bacio.

Stefy89d: ciao cara!sono proprio contenta che la storia ti prenda, in questo capitolo Draco non è proprio carino, ma spero che il capitolo ti sia piaciuto lo stesso. Un bacio!

Erigre: ciao! Grazie mille per i tuoi commenti, mi fanno sempre molto piacere. Questo dialogo tra i protagonisti non è proprio divertente, ma spero che la storia ti piaccia lo stesso e che mi lasci anche per questo capitolo un commentino. Grazie mille! Un bacio!

 

 

Grazie anche a chi legge solamente. Oggi dedicate un piccolo pensiero e una preghiera a tutte le persone colpite dal terremoto!

Gaia

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Capitolo 7
*** 7 ***


Piccola premessa!

Ciao a tutte,

allora premetto che speravo di poter scrivere tutta la storia dal punto di vista di Hermione, ma da questo capitolo inizierò a scrivere dal punto di vista anche di altri personaggi per poter spiegare meglio le loro emozioni e i loro punti di vista. Il cambio di pensiero di personaggio sarà rappresentato da una barra, si parte con Draco!

Ho notato che molte persone non hanno gradito la conversazione finale tra Draco e Herm, volevo ricordare che si stanno avvicinando, non sono ancora innamorati persi, ma soprattutto Draco è un serpeverde e Voldemort come spiegherò adesso gli ha rovinato la vita.

Volevo anche dirvi che in questo capitolo non ci sarà un lieto fine con la riconciliazione dei due come molti si aspettano, ma anzi altri problemi!

Vi lascio alla lettura e ci vediamo a fondo pagina per i ringraziamenti.

Un bacio a tutti!

 

 

 

 

 

 

 

Due giorni,solo due giorni sono passati da quando ho scoperto quell’orrenda verità, l’ho tenuta per me, non l’ho raccontata a nessuno, nemmeno a Blaise, sono uno stronzo è vero, ma non fino a questo punto. Sono sdraiato a letto e intanto penso.

Ogni tanto la vedo passare la mezzosangue, a testa alta come al solito:

lei che è fiera e coraggiosa,

lei che è una grifondoro,

lei che non si lascia abbattere da nessuno,

lei che ora abbassa il capo quando mi vede,

io stronzo che la sto facendo soffrire e che per la prima volta in vita mia sto provando dei sensi di colpa, non volevo urlarti addosso in quel modo, tu non ne hai colpa, ma spiegalo te al mio cervello. Sto cercando di odiarti Hermione Granger, ma non ci riesco, eppure devo odiarti, tu sei la nipote della rovina della mia vita. Mio padre è sotto imperius da anni per conto di tuo zio, la mia infanzia non è stata rovinata, perché semplicemente non è mai esistita, non ho potuto essere un bambino come tutti gli altri, no, io ero e dovevo diventare un grande mangiamorte e per non ricorrere ad un imperius iniziarono ad insegnarmi fin da piccolo che i mezzosangue rovinano il nostro mondo, che la cosa migliore da fare è uccidere, tutti loro e pure chi ostacola i nostri piani, non hanno pensato che una volta grande avrei capito che grandi cazzate stanno dicendo, no mia zia continua tuttora a infilarmi in testa queste idee. E presto dovrò pure diventare mangiamorte, o mangiamorte o la morte mi hanno detto, sinceramente non so quale delle due cose sia migliore.

Eppure, perché non riesco a detestarti mezzosangue? Me lo vuoi spiegare perché mi sei sempre in testa? Perché la prima cosa che faccio al mattino quando mi sveglio è pensare ai tuoi occhi?

Qualche imbranato potrebbe pensare che questo è amore, ma non io, io sono Draco Malfoy e Draco Malfoy non si innamora.

 

 

 

Sabato pomeriggio,

stasera c’è il festino dai corvonero, ma non ho voglia di andarci, sono tre giorni che qualcosa dentro di me si è spento, da quando ti ho perso. È strano, siamo stati anni ad offenderci e a insultarci e ora che avevamo un minimo di rapporto si è rovinato tutto. Ho rovinato tutto. Forse non dovevo dirtelo così tranquillamente, lui ti ha rovinato la vita se ripenso alle parole di Blaise di quest’estate, ma devi capire anche che non l’ho scelto io uno zio così. Draco, mi manchi, ti penso sempre, è da quando stavo con Ron che non provavo questa sensazione all’altezza dello stomaco quando sto con una persona, mi hai forse stregata?

No, sono io che sono rimasta incantata da te e dal tuo carattere nascosto sotto quella maschera.

Ti rivoglio accanto a me Draco, non puoi lasciarmi sola, ho bisogno di te, per affrontare questa situazione con Voldemort, col Demone, ma non sarò io a venire da te, mi dispiace, l’orgoglio me lo impedisce.

La porta si spalanca e io che ero tranquillamente distesa nel mio letto persa nei miei pensieri, salto a sedere.

-Ginny, sei impazzita?-

La mia amica entra con una faccia disperata!

-Herm, devi aiutarmi assolutamente a scegliere cosa mettere stasera, devo fare vedere a Harry cosa si è perso.-

-Gin, scusa ma non ho proprio voglia di venire.-

-Coma scusa?-

-Non eri proprio te che mi dicevi “sabato ci divertiamo, gli facciamo vedere noi a quegli stronzi”?-

-Scusami, ma non insistere, non ho proprio voglia.-

Mi guarda con occhi da cerbiatta e come se stesse recitando in una commedia di Shakespeare si porta una mano alla fronte col palmo rivolto verso l’alto.

-Povera me, mi tocca andare tutta sola alla festa, cosa farò quando vedrò il mio ex stare con la ragazza per cui mi ha lasciato, come potrò sopportare tutto questo senza la mia migliore amica, dovrò cercare di farcela, mi farò coraggio!-

Gli tirò addosso un cuscino, possibile che Ginny riesca sempre a convincermi?

-Hai vinto, arrivo!-

E mi alzo andando verso l’armadio della mia amica.

 

22.00 camera mia.

Io e Ginny abbiamo da poco finito di prepararci, la mia amica sta benissimo: porta un vestito rosso molto corto con le bretelline e degli stivali neri a tacco alto,i capelli le cadono sulle spalle in splendidi boccoli, voglio proprio vedere se Harry non si pente di averla lasciata.

Io invece ho optato per un vestito blu elettrico a fascia che mi lascia scoperte le spalle e delle decolté abbinate, i capelli sono diventati lisci grazie ad un incantesimo. Modestia a parte, sono uno schianto.

Stando attente a non farci scoprire arriviamo fino al settimo piano e passiamo tre volte davanti alla stanza pensando intensamente di voler raggiungere la festa dei corvonero.

La porta compare e una volta dentro veniamo investite da una musica assordante.

Chiunque abbia pensato al posto della festa è davvero un genio. Il centro della sala è pieno di gente che si scatena, di coppiette avvinghiate e di ubriachi. In un angolo vi è il bar, completamente illuminato. Intorno alla pista vi sono tavolini e divanetti blu. La luce va e viene in un gioco stupendo di colori, alternando blu, viola e verde. Nella parete di fronte alla porta si eleva la postazione del dj, ovvero Seamus Finnigan, il dj ufficiale di ogni festa.

-Ragazze, siete stupende!-

Anthony ci viene incontro e dopo averci salutato con tre baci sulla guancia ciascuna mi invita a ballare.

-Herm, mi concedi un ballo vero?-

Gli sorrido e mi giro verso Ginny.

-Posso?-

-Ah si si, vai tranquilla. Io mi butto in pista con Luna, stasera devo fare conquiste.-

E la vedo correre via a tempo di musica, Ginny è proprio fuori di testa, anche se so che dentro di lei sta ancora soffrendo per Harry.

Seguo Anthony al centro della pista e iniziamo a ballare un pezzo babbano di Rihanna, disturbia.

Dopo un po’ che mi scateno con Goldstein mi si avvicina Theodore Nott.

-Buonasera Granger-

-Che vuoi Nott?- gli urlo, perché la musica copre la mia voce.

-Farti i complimenti, stasera ispiri sesso in una maniera allucinante Granger.-

Alzo gli occhi al cielo, ah gli effetti dell’alcool.

Mi guardo un po’ in giro e vedo Harry avvinghiato a Daphne, ormai hanno reso pubblica la loro love-story, poi ci sono Ron e Lavanda, ormai ci ho fatto l’abitudine, non sto più male per Ron, ormai penso di essermi presa una cotta per…

Draco Malfoy, eccolo là, bello, come solo lui sa essere, indossa jeans neri e una camicia grigio scuro quasi aperta completamente. È seduto ad un tavolino a chiacchierare con Pucey. Mi incanto a guardarlo finchè una mano si posa sulla mia spalla.

Mi giro e vedo

-Harry-

Gli butto le braccia al collo.

-E Daphne dove l’hai lasciata? Ti ho visto con lei due secondi fa.-

-è andata a prendere da bere, non pensavo venissi.-

-E invece, eccomi qua!-

-Mi fa proprio piacere che sei venuta, scusa ma torno da Daphne, ci vediamo dopo in giro.-

Harry si allontana, mi giro e mi trovo davanti Blaise Zabini, oh stasera continuo a incontrare gente.

-Ciao Blaise!-

-Ciao Hermione, tutto ok?-

-Potrebbe andare meglio.-

-Ti va di ballare?-

-Ma si dai!-

Mi butto nella pista con Blaise, strusciandomi su di lui, stanotte voglio solo divertirmi, ma non sapevo che due occhi argento gelosi mi stavano guardando.

 

 

 

Mi sono perso qualcosa? Blaise che balla con la Granger?

Certo stasera devo ammettere che è proprio uno schianto, la ragazza più bella della festa, tutti gli occhi sono puntati su di lei.

Devo avere fumato troppo, chissà cosa c’era dentro la sigaretta che mi ha dato Adrian. Sento una stretta all’altezza dello stomaco, un imbranato direbbe che è gelosia, ma io sono Draco Malfoy, e io non sono geloso. Ok sono un po’ ripetitivo, ma è così. Mi sorge spontanea una domanda però, sono attorniato da ragazze bellissime che farebbero a botte per finire nel mio letto stanotte e io penso alla Granger?

Non va mica bene questa cosa, mi guardo un attimo intorno e scorgo una biondina niente male, seno abbondante, culo perfetto, le faccio segno di avvicinarsi e lei sensualmente inizia a baciarmi, ci sa fare la ragazza. Voglio proprio vedere se dopo una notte con questa bomba sarai ancora il pensiero fisso nella mia testa Granger.

 

 

Saluto Blaise e mi avvio verso il bar, ho la gola secca e ho un caldo terribile, iniziano anche a farmi male i piedi, ho ballato un sacco e mi sono divertita moltissimo, sono proprio contenta di come sta procedendo questa serata, ma il sorriso sul mio viso si spegne quando vedo lui, una puttanella gli è in braccio che gli passa le mani sul petto, per sotto la camicia, le mani di lui sono sotto la gonna della ragazza.

Un qualcosa dentro di me si spezza, credo sia il mio cuore, perché da quella cosa spezzata fuoriesce un dolore enorme, una voglia di piangere, urlare, rompere qualcosa.

Mi avvicino al bar e prendo il primo bicchiere che trovo, butto giù tutto in un sorso, rum bianco, la gola mi brucia, ma non è niente paragonato al dolore che ho dentro.

Finalmente nella mia mente si stabilisce la certezza che a lui di me non interessa niente e mi sento sola in mezzo a tutta questa gente.

Passa mezzora e io sono ancora qua a bere, vodka, whisky, tequila, butto giù di tutto.

Al decimo, o undicesimo bicchiere la vista inizia un po’ ad annebbiarsi, mi gira la testa, vedo tutto confuso, non capisco più niente, le immagini mi si presentano a flash. Provo a camminare, ma faccio fatica, vado via di qua e di là.

Un ragazzo mi si avvicina, mi pare Theodore Nott, ancora lui.

-Granger, sbronza a quanto vedo, ti accompagno in camera mia ti va-

Poi mi si avvicina e mi sussurra all’orecchio –ti ho già detto che questa notte ispiri sesso, non hai voglia di far diventare realtà questa mia ispirazione?-

Mi giro verso Malfoy e lo vedo ancora impegnato con la ragazza di prima, lo stesso brivido di prima mi attraversa.

L’alcool e il dolore mi spingono a baciare con trasporto Nott.

-Ehi mezzosangue, lo prendo per un si.-

Mi prende per mano e ci avviamo verso la mia camera, non capisco niente stasera, mi sembra solo tutto un sogno, un sogno orrendo, prendo al volo un ultimo bicchiere di vodka e da lì il mio cervello parte annebbiandosi del tutto e ciò che successe dopo, non me lo ricordo.

 

 

 

Sono sdraiato nel mio letto, a fianco a me giace la biondina della festa, nuda, non so neanche il suo nome.

Guardo l’ora, le 4 e mezzo, chissà cosa starà facendo la Granger, probabilmente sarà ancora alla festa.

Cazzo!

Niente, ormai mi è entrata dentro, forse devo arrendermi all’evidenza, mi sto innamorando della mezzosangue, del suo sorriso, del suo carattere dolce, ma orgoglioso, del suo essere così fragile eppure così forte fuori.

Chiudo gli occhi e una soffiata di vento gelido mi sfiora la guancia.

Io questa ventata la conosco.

-Buonasera Draco, te l’ho detto che sarei diventato il tuo incubo, sai sto sentendo le vostre anime in questi giorni, bravi, così divisi mi piacete, insieme siete più forti da combattere, ma così divisi sarà fin troppo facili trascinarvi qua, all’inferno. Povera Hermione, sai credo ci sia rimasta male di questa situazione tra di voi, soprattutto adesso, sento la sua anima molto fragile e triste, è proprio in queste situazioni che è più facile per me far morire le persone, farle affogare, aumentare il dolore, fino a farle desiderare che tutto finisca per sempre. Povera Hermione…-

Un ultimo soffio di aria gelida e poi la stanza ripiomba nel caldo.

Prendo i miei vestiti e li indosso mentre corro, verso il settimo piano.

Le parole del demone rimbombano nella mia testa.

Ho un solo pensiero in mente: Hermione.

 

Fine capitolo.

Spero vi piaccia, scusate ma non faccio a tempo a ringraziarvi una a una. Un grazie di cuore a Stefy89d, Tanny, erigre, diavoletta88, elettra1991, Phedre9, deaselene, ali96, fandracofiction, giuly94 e _Vergessenes Kind_ sper che questo capitolo vi sia piaciuto.

Segnalatemi se ci sono errori di ortografia, ma è mezzanotte passata e magari qualcuno mi è scappato.

Vorrei anche ringraziare le 71 persone che hanno messo la storia tra i preferiti e chiedo a loro se hanno 2 minuti di lasciarmi una recensione, per farmi sapere se la storia gli piace o anche per qualche critica, per aiutarmi a migliorare.

Un bacio a tutti! Grazie.

Gaia

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Capitolo 8
*** 8 ***


Apro gli occhi ma un dolore terribile alla testa me li fa richiudere. Mi porto una mano sulla fronte, dove mi trovo? Non ricordo niente di quello che è successo questa notte, ma a giudicare dal morbido sotto di me devo essere nel mio letto, come ci sono arrivata è un mistero.

Alcuni flash mi passano davanti, Draco con la biondina, tutta quella roba che ho bevuto, Nott che mi si è avvicinato…oh mamma…Nott!

Mi tiro a sedere e sposto gli occhi nell’altra metà del mio letto dove vi giace Theodore Nott completamente nudo, puzza di alcool, doveva essere ubriaco pure lui.

Calde lacrime iniziano a scendere dai miei occhi, sono stata a letto con Nott, mi odio, mi faccio schifo, l’alcool mi ha portato a fare questo, e per colpa di chi?

Di un’orrenda serpe che a quest’ora se la starà godendo con quella puttanella della festa.

Lo odio, lo odio, lo odio, perché mi fa così battere il cuore?

Sono stanca di questa vita di merda, perché non può essere tutto come l’anno scorso? Tutto così perfetto? Nessun Draco Malfoy che mi fa provare qualcosa, nessun Demone, nessuna profezia, niente di niente.

Un soffio di vento gelido mi avvolge.

Di nuovo?

-Ciao Hermione, come stai?-

Non serve che parlo vero?

-No, non serve, vedo che inizi a capirmi, d’altronde sei sempre stata una ragazza brillante, ma guarda come ti sei ridotta, non ti fai pena da sola?Sei stata a  letto con un ragazzo che hai sempre disprezzato, per cui non provi niente, per colpa di Draco Malfoy, un ragazzo malvagio, che ti ha sempre umiliata, insultata e che non prova niente per te, ah ti sei veramente ridotta male, e per di più sei la nipote dell’incubo di ogni mago. Cosa direbbero i tuoi amici se venissero a sapere tutte queste cose? Sarebbero delusi Hermione, non ti vorrebbero mai più vedere. Non ti puoi confidare con nessuno Hermione, sei sola. SOLA!-

Continuo a piangere col convulso, non devo ascoltarlo, ma come posso non ascoltarlo quando so che tutto quello che mi sta sussurrando è vero.

-Eh si, Hermione, lo sai anche tu che è tutto vero quello che ti sto dicendo, c’è un solo modo per fare finire tutto questo e sai qual è? Venire con me. Morire Hermione, è così che si risolve qualunque problema senza soluzione quando sei solo. E tu ora lo sei.-

No, io non voglio morire, voglio vivere per…per…

-Per cosa Hermione, o meglio per chi? Non sai darmi risposta, ascoltami Hermione e ripensa a tutto quello che ti ho appena detto, sei sola, sola…-

Ha ragione, sono sola, non ho più niente per cui vivere.

Guardo l’ora, le 4 e mezza.

Bene a quest’ora  i corridoi sono completamente deserti.

Mi dirigo verso la torre di astronomia.

 

 

Sto correndo come un pazzo verso la festa, non ho capito cosa voleva ben dire il Demone, ma ho un brutto presentimento su Hermione.

Entro, la festa è ancora nel vivo, ma di lei non c’è traccia, uno strano senso di preoccupazione mi prende dentro.

Scorgo la Weasley che balla con…Blaise?

Ma ha la mania per le grifondoro stasera?

Li faccio staccare con la forza.

-Weasley, dov’è la Granger?-

-Non ne ho idea Malfoy, perché la stai cercando?-

Blaise legge l’espressione del mio viso, mentre io faccio un respiro profondo.

-Draco è successo qualcosa?-

Ora anche la Weasley mi guarda terrorizzata.

-Lasciate stare.-

Sto per allontanarmi, ma la sorella di Lenticchia mi ferma per un braccio.

-Senti furetto, è la mia migliore amica e se è successo qualcosa voglio saperlo.-

-Senti Weasley lascia stare.-

-Draco, ha ragione Ginny.- si intromette Blaise.

Mi stanno facendo perdere tempo, sto per andarmene, ma vedo gli occhi della Weasley inumidirsi, maledizione mi sto proprio rammollendo.

-Muovetevi, troviamola e poi vi spiego tutto.-

Annuiscono e ci fiondiamo fuori dalla stanza.

-Dove potrebbe essere?- chiede Blaise.

-Conoscendo Herm magari è già andata a letto, andiamo in camera sua.-

Corriamo nel dormitorio dei grifondoro. Mi fa strano entrarci, è la prima volta che vengo fino a qua, l’ambiente è più caldo dei sotterranei e l’arredamento è modesto.

Accompagnati da Ginny arriviamo in camera delle due amiche, apriamo la porta, ma di Hermione non c’è traccia, anzi nel suo letto vi è sdraiato…Nott nudo??

Zabini scoppia a ridere mentre la Weasley si gira dall’altra parte.

Lo sveglio a suon di ceffoni.

-Malfoy, ma che cazzo hai?-

-Dov’è la Granger?- gli chiedo urlando.

-Che cazzo ne so io.-

-Sei in camera sua se non te ne sei accorto.-

Si tira su a sedere, poi sbadiglia, si guarda e si accorge di essere nudo, ma subito dopo sul suo volto compare un enorme sorriso.

-Ho vinto la scommessa allora!-

Lo guardo con due occhi che raffredderebbero l’equatore.

-Oh Draco mi dispiace, io mi ricordo solo di avere bevuto una bottiglia di gin.-

Sbuffo e esco nella loro sala comune, e ora come la trovo la Granger? Non posso cercarla per tutta la scuola, dov’è finita quella testa vuota, ma soprattutto come ha potuto andare a letto con Nott, ancora questa morsa allo stomaco, sono Draco Malfoy, io non sono geloso. La testa inizia a farmi male, questo senso di gelosia e di preoccupazione mi stanno facendo impazzire,

Blaise mi poggia una mano sulla spalla.

-Draco, è così grave?-

Lo guardo e lui capisce. Improvvisamente la voce della Weasley ci risveglia dal nostro momento di silenzio.

-Aspettatemi qua, so come trovarla.- E sparisce su per le scale verso il dormitorio maschile.

2 secondi dopo esce con in mano una mappa che srotola sul tavolo della loro sala comune.

-Giuro solennemente di non avere buone intenzioni.-

Davanti ai nostri occhi compare la piantina di Hogwarts con vari puntini che camminano con sopra i vari nomi, io e Blaise ci guardiamo con un grosso punto interrogativo in testa, e questo che razza di aggeggio è??

-Cercate il nome Hermione Granger.- Ci dice Ginny.

Fisso la mappa cercando con gli occhi il nome della mezzosangue.

-Trovata, è quasi in cima alla torre di astronomia.- esclama la Weasley.

Nella torre di astronomia, a che scopo? Probabilmente vorrà stare da sola.

Poi però…la voce del demone risuona nella mia testa.

-soprattutto adesso, sento la sua anima molto fragile e triste, è proprio in queste situazioni che è più facile per me far morire le persone, farle affogare, aumentare il dolore, fino a farle desiderare che tutto finisca per sempre. Povera Hermione…-

-Cazzo!-

Inizio a correre come un pazzo verso la torre.

Dietro di me sento Blaise e Ginny urlare.

-Malfoy fermati cosa succede? FERMATIIII-

Non li ascolto e continuo a correre mentre il mio cuore batte all’impazzata, Hermione, perché ti ho lasciata sola?

 

 

Sono sulla torre. Mi arrampico sul cornicione e lascio che una leggera brezza di settembre mi accarezzi il viso e si porti via le mie lacrime.

Mi vedo passare davanti tutta la mia vita, i miei amici, la mia famiglia, i momenti felici e quelli tristi, ripenso a Ginny, la mia migliore amica, mi mancherai, ma ti farei soffrire restando qua e confessandoti tutto quello che sto passando. Ripenso a Ron, bè ora ha Lavanda, non sentirà poi tanto la mia mancanza, Harry, quanto bene ti voglio, ma tu me ne vorresti ancora appena sapresti che Voldemort è mio zio? E infine Draco…Draco, non so neanche io come definire quello che c’è tra di noi, so solo che mi stavi facendo battere il cuore, ma mi stavo solo illudendo, come mi ha detto il Demone tu non provi niente per me, magari sorriderai quando ti diranno che me ne sono andata.

Già me ne sto andando…

Guardo il basso, poi chiudo gli occhi, non devo avere paura, è solo un momento.

Poi sarà tutto finito…

-Aaaaaah-

Qualcuno mi prende per i fianchi e mi riporta con i piedi per terra sul pavimento della torre.

Mi metto a urlare e piangere, perché non mi ha lasciata andare chiunque esso sia? Non doveva fermarmi.

-MOLLAMI, LASCIAMI ANDARE, LASCIAMI-

Ma le braccia che mi trattengono non mollano la presa anzi la aumentano stringendomi forte.

Allora inizio a scalciare e a dimenarmi.

-VATTENE VIA, VAI VIA PER FAVOREEE-

-Granger, smettila e calmati.-

Riconosco la sua voce, smetto di agitarmi, ma continuo a piangere, cosa ci fa qua? Che vada dalla troietta della festa.

-TI HO DETTO DI ANDARTENE, LASCIAMI SOLA!.-

-Smettila, te ne sei accorta o no che stavi facendo una cazzata?-

Riesco a sciogliermi dalle sue braccia, ma perché non capisce tutto quello che sto passando, maledizione, perché non capisce che voglio che tutto finisca? Lo guardo in faccia e gli sputo in faccia tutti i miei pensieri.

-TU NON CAPISCI, io sono SOLA, completamente sola, ai miei amici non posso confessare tutto quello che mi sta succedendo e io da sola non riesco a portare questo peso così grande, l’hai detto anche tu l’altro giorno, solo il fatto di esistere è una colpa. Ti tolgo un pensiero no?-

Gli do le spalle.

-E ora vattene e lasciami da sola per favore.-

-Certo, io me ne vado, complimenti Granger, lo sapevo fin dall’inizio che non eri una grifondoro, sei solo una codarda che sfugge davanti ai problemi.-

Sento il sangue ribollirmi nelle vene, come si permette, lui non sa niente di quello che sto passando, niente.

In due passi gli sono davanti e comincio a prenderlo a pugni sul petto.

-Tu non sai niente, niente, niente!Io non sono una codarda, io mi sento sola, ma tu non capirai mai come mi sento adesso, non ho deciso io di essere la nipote di Voldemort. Ti odio ti odio ti odio.-

Subisce inerme i miei pugni, finché non crollo in ginocchio. E io che mi ero quasi illusa che tra me e Malfoy potesse nascere qualcosa, non è mai cambiato è sempre stato il solito ragazzo di ghiaccio, stronzo, egoista…

Ma perché non ha reagito ai miei pugni?

Improvvisamente un sorriso nasce sul mio volto, alzo lo sguardo e lo guardo negli occhi.

-Grazie Draco! L’ hai fatto apposta a farmi sfogare vero?-

- Perspicace come al solito, Granger.-

Ghigna, lo prendo come un si.

-E poi da solo non sarei stato capace di fare altre ricerche sul Demone, ho bisogno di una so-tutto-io che passi le ore a cercare tra i libri.-

-Stronzo-

-Secchiona-

-Furetto-

-Stupida-

-Grazie.-

-Hai finito di ringraziarmi? Non l’ho mica fatto per te, ti ho appena spiegato che l’ho fatto solo perché non mi andava di passare i pomeriggi a cercare notizie sul Demone e avevo bisogno di qualcuno che lo facesse al posto mi…-

Non fa in tempo a finire la frase perché mi butto tra le sue braccia.

Tutti i problemi improvvisamente spariscono, mi sento protetta, non mi sento più sola, voglio che si fermi il tempo, voglio restare qua per sempre, stretta a lui che mi sta aiutando a superare questo momento, a lui che ho imparato a conoscere, a lui che si nasconde dietro una maschera, a lui che è un ragazzo meraviglioso.

Mi stringe forte pure lui, quasi avesse paura che potessi andare via un’altra volta.

-Disturbiamo?-

A interrompere il mio momento di pace arrivano Ginny e Blaise, cosa ci fanno loro qua?

Guardo Draco dubbiosa.

-Ehm, Granger, dobbiamo spiegare a loro due un po’ di cose.-

Ci sediamo sulla torre e Malfoy racconta loro tutta la storia, evitando di dire che io sono la nipote di Voldemort e spiega che stasera il Demone mi stava spingendo a volerla finire qua.

Finito tutto il racconto Ginny mi abbraccia.

-Herm, perché non me lo hai detto? Ricordati che io ci sono e ci sarò sempre per te quando avrai bisogno.-

-Bè, comunque direi che avete trovato due aiuti in più per fare ricerche sul Demone, ora che sappiamo tutta la storia vi daremo una mano, giusto Ginny?- Dice Blaise.

-Certo, mi pare ovvio!-

Li guardo sorridendo. Sono contenta che sappiano quasi tutta la storia. Non mi sento più sola, ora ho la certezza che su di loro posso contare!

-Qua però qualcun altro dovrebbe spiegarci qualcosa, cosa c’è tra voi?- Domanda Draco direttamente a Ginny e Blaise. Li guardo maliziosa, ammetto che sono curiosa pure io di conoscere questa storia.

-Ci siamo conosciuti questa sera, abbiamo parlato un po’ e poi l’ho portata a ballare, niente di più. Stiamo solo diventando amici.- Spiega tranquillamente Zabini.

Se, e io dovrei crederci? Anche Draco alza gli occhi al cielo.

-Un’altra curiosità Herm, ma sei stata a letto con Nott?-

Perché Ginny qualche volta non si tappa quella bocca.

Arrossisco e spiego di come mi sono ubriacata e accidentalmente sono finita a letto con Nott. A questo discorso ne seguono altri e passiamo un’altra oretta a ridere e scherzare come se fossimo vecchi amici. Alle sei meno un quarto ci rendiamo conto che forse è il caso di tornare ai nostri dormitori.

Stiamo attraversando il corridoio molto silenziosamente, quando la voce della McGranitt dalle nostre spalle ci raggiunge.

-Granger, Weasley, Malfoy e Zabini siete in punizione per scampagnata notturna!-

 

 

 

 

Fine capitolo.

Ciao a tutti, lo so questo capitolo non è un granchè, ma spero lo apprezzerete lo stesso.

Ringraziamenti:

stefy89d: spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, non sono del tutto soddisfatta, ma spero lo apprezzerai lo stesso. Grazie mille per le tue recensioni!un bacio

pometina94: una nuova commentatrice, grazie mille, mi fa piacere che ti piaccia, spero continuerai a farmi sapere come va. baci

Tanny: ciaooo, spero che tu mi perdoni Malfoy dopo questo capitolo. Le tue recensioni mi fanno sempre un piacere enorme, spero continuerai a seguirmi. Un bacione

Elettra1991: ciaooo, eh si, l’alcool purtroppo li ha fatti andare a letto insieme, e Draco purtroppo non può dire niente dato che pure lui si era portato in camera la biondina, nel prossimo capitolo farò chiarezza sui loro sentimenti, spero che comunque ti sia piaciuto. Bacionee

Deaselene: ciao, sono contenta ti piaccia la coppia Harry/Daphne, spero ti piaccia anche la Blaise/Ginny. Fammi sapere se anche questo capitolo è stato di tuo gradimento. Bacio

Lilian Malfoy: ciao, grazie mille per i tuoi complimenti che mi hanno fatto un piacere enorme. Eh eh alle domande troverai risposta nei prossimi capitolo, non ti anticipo niente. Baci

Diavoletta88: Grazie mille per gli auguri di pasqua, auguri anche a te anche se in ritardo!Eh si, Herm è finita a letto con Theo, ma è stata solo una notte di sesso da sbronzi. Spero che il capitolo ti sia piaciuto ugualmente. Un bacio

Erigre: ciao cara. Eccolo qua il seguito! Spero che ti abbia preso anche questo capitolo, tranquilla non cambia idea, tanto lui è abituato e sa cosa vuol dire solo una notte di sesso e morta là. Fammi sapere come è stato questo capitolo. Un bacione!

Silviap: ciaooo, una nuova lettrice, grazie mille del commento. Pace fatta! Spero ti sia piaciuto! Un bacione.

 

 

Ringrazio le 79 persone che hanno aggiunto la storia tra i preferiti e le invito come sempre a lasciare un segno del loro passaggio! Grazie mille. Alla prossima

Gaia

 

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Capitolo 9
*** 9 ***


- Volete seguirmi nel mio ufficio?-

-Ma professoressa stavamo pattugliando i corridoi in vesti di capiscuola.- Provo a convincerla io.

-E la presenza della signorina Weasley e del signor Zabini come la giustifica signorina Granger?-

Cazzo!

-Non volevamo andare da soli, quindi io mi sono fatto accompagnare da Blaise e la Granger dalla Weasley.- Grande Malfoy, per una volta ha detto qualcosa di giusto.

-Spiegazione perfetta, ma manca un piccolo particolare, potete giustificare il fatto di essere vestiti come se foste reduci da una festa?-

-Non mi pare esista un regolamento su come bisogna vestirsi di notte.- Replica Malfoy.

-No, ma esiste una regola ed è quella di non andare in giro di notte, e no Malfoy, non replichi, non ci credo che stavate facendo il giro di pattuglia, come non credo che siate vestiti così tanto per farvi un giretto, ma su questo sorvolerò, ora siete pregati di venire con me nel mio ufficio.-

Bene anni di studio e impegno per essere la migliore della classe buttati all’aria, mi vengono le lacrime agli occhi. Spero solo che la McGranitt non ci espella.

Entriamo nello studio della direttrice dei grifondoro e ad attenderci troviamo Piton e il preside Silente.

-Minerva, posso sapere per quale motivo ci hai fatti chiamare?- Dice Silente col suo solito tono calmo, ma poi si accorge di noi e ci rivolge un caldo sorriso, mentre Piton osserva con ribrezzo i vestiti miei e di Ginny.

-Ho trovato i quattro studenti qui presenti a passeggiare per i corridoi della scuola alle sei meno un quarto di mattina e penso che dovremmo prendere provvedimenti.-

-Ragazzi cosa ci facevate in giro per la scuola a quest’ora?- Ci domanda gentilmente il preside. Piton squadra Blaise e Draco sperando che rispondano qualcosa per giustificarsi, ma la risposta non arriva. Nessuno di noi apre bocca, non possiamo di certo rivelare che eravamo a un festino clandestino, che io ho tentato di suicidarmi per colpa del Demone e che poi abbiamo passato la serata a parlare e scherzare nella torre di astronomia.

-Bene, dato che nessuno vuole rispondermi penso che una bella punizione sarebbe più che adeguata.- decide il preside.

-Domani ci sarà l’uscita a Hogsmeade, ma il tre manici di scopa sarebbe dovuto rimanere chiuso perché Rosmerta è partita ieri sera e si dovrà assentare per tre giorni, invece voi la sostituirete, alloggerete nel suo locale fino a martedì. Sono certa che Madama Rosmerta non avrà nulla in contrario, forza andate a prendere due tre cose, vi aspetto tra un’ora giù all’ingresso dove vi darò maggiori informazioni.-

Silente è impazzito, non c’è altra spiegazione, come può pensare che quattro diciassettenni riescano a gestire un locale?

Usciamo dall’ufficio in silenzio, senza neanche obiettare, tanto sarebbe inutile, anche se noto perfettamente un’espressione schifata sul volto di Malfoy.

-Cosa? E io dovrei lavorare in una locanda? Il vecchio è impazzito, io non ho mai lavorato in vita mia e non comincerò adesso.-

-Eh dai Draco, sono tre giorni alla fine, sarà divertente.- Gli dice Blaise.

-Blaise, hai mai lavorato in vita tua?- Gli domanda Ginny.

-No perché?-

-Perché se lo avessi fatto  saresti d’accordo con Malfoy.- Gli spiega Ginny.

Mi viene da urlare se penso alla giornata che mi aspetta oggi, sto già morendo dal sonno per la notte trascorsa in bianco, in più dovrò stare sveglia altre 12 ore, forse anche di più, a servire per i tavoli. Mi sento male.

Ci salutiamo e io e Ginny ci avviamo verso la torre di grifondoro. Noto uno strano sorrisetto sul volto della mia amica.

-Ginny, tutto ok?-

-Si Herm, sai forse questa punizione non è poi tanto male, cioè voglio dire magari in compagnia di Draco e Blaise ci divertiamo.-

Mi giro a guardarla –Ginny, non dirmi che tu e Blaise….-

-Ma no Herm, cosa vai a pensare, però sai è un ragazzo dolcissimo, forse è lui quello giusto per farmi dimenticare Harry. E poi anche tra te e Malfoy c’è qualcosa, quindi non venire a fare la predica a me.-

-Ma non farmi ridere, tra me e Malfoy non c’è proprio niente e neanche ci potrà mai essere, non diciamo cavolate.-

Scuote la testa e alza gli occhi al cielo.

-Ma smettila.- La spingo dentro la camera scoppiando a ridere.

Butto fuori Nott dalla mia camera, decido di fare finta che non sia successo nulla, mi faccio una doccia veloce e metto in una grande borsa lilla qualche cosa che mi potrà servire in questi tre giorni.

Ginny mi viene a chiamare e scendiamo fino in giardino dove una carrozza ci sta già aspettando. Saliamo insieme a Silente, Blaise, Draco e dormo un po’ durante il tragitto.

Alle sette e mezza arriviamo davanti il locale.

Silente ci consegna le chiavi.

-Bene, eccoci qua, nel retro troverete due stanze che abbiamo creato appositamente per voi, sotto il bancone troverete le divise da indossare, per le undici e mezza dovete aprire, per accogliere le persone che vogliono il pranzo, potete fare pausa dalle due alle tre, poi fino a mezzanotte dovrete tenere aperto il locale. Vi consiglio di fare le pulizie questa mattina. Mi raccomando con voi, questo pomeriggio naturalmente io e qualche altro professore passeremo a controllare. Buon soggiorno ragazzi.-

E si smaterializzò.

Entriamo e illuminiamo il grande locale.

Io e Ginny andiamo ad aprire le finestre mentre Draco e Blaise vanno a vedere sotto il bancone le divise.

-Oh oh, il vecchio ha già deciso cosa dovrà fare ognuno di noi.- Ci dice Draco.

Mi avvicino e leggo su un pezzo di pergamena:

Blaise Zabini: in cucina

Draco Malfoy: al bancone

Hermione Granger: cameriera

Ginny Weasley: cameriera.

Indossiamo le uniformi che ci ha assegnato il preside, Blaise porta un grembiule e il simpatico cappello bianco simbolo dei cuochi, Draco un semplice grembiule nero, io e Ginny invece dobbiamo indossare una gonna scozzese, molto mini, una maglietta bianca e sopra uno striminzito grembiulino verde bottiglia.

La giornata passa via velocissima, siamo così impegnati che non abbiamo neanche fatto la pausa, da quanta gente c’era, è tutto il giorno che lavoro, ho le gambe che non mi reggono più. Questo pomeriggio sono passati vari professori, il problema è stato quando sono arrivati Harry con Daphne e Ron con Lavanda che non hanno potuto fare a meno di lanciare frecciatine a Malfoy, il quale ha dovuto rispondere, rischiando di scatenare una rissa.

E finalmente sono arrivate le nove di sera. Il locale è ancora gremito di clienti, ma mi siedo un attimo al bancone.

-Stanca mezzosangue?-

-Da cosa lo hai capito?Dal fatto che sbadiglio ogni due secondi o dalle gigantesche occhiaie che ho sotto gli occhi.-

Si mette a ridere e mi porge un bicchiere di burrobirra.

-Forza, svegliati un po’ che qua ne avremo per altre tre ore.-

Lo ringrazio e gli sorrido. Possibile che ogni volta che ho bisogno d’aiuto, anche la più piccola cavolata, lui sia sempre qua pronto ad aiutarmi? Come il principe azzurro che in ogni favola salva la bella principessa, peccato che la mia non è una favola, è la realtà e purtroppo non ho la certezza che sarà a lieto fine.

Mi rialzo e vado verso uno dei tavoli, vedo Victor insieme a una signora incappucciata.

-Ciao Victor-

-Ciao Hermione, ho sentito che eri qui e sono voluto venire a fare un giro.-

-Hai fatto bene, cosa vi porto?-

Si scambia uno strano sguardo con la donna di fronte a lui.

-Hermione posso parlarti un attimo in privato?-

-Certo vieni.-

Lo porto nel magazzino e come siamo dentro insonorizza la stanza e chiude la porta a chiave.

Prendo velocemente la bacchetta, ma lui è più veloce e mi disarma.

-Victor, ma cosa…-

-Qua le domande le faccio Hermione.-

Si passa la lingua sulle labbra  e un sorrisetto malizioso si dipinge sul suo volto.

Sono caduta in una trappola, devo riuscire ad arrivare alla porta, mi giro di scatto e tento di raggiungerla, ma lui riesce a bloccarmi.

-Incarceramus-

Delle corde invisibili mi stringono il corpo, quasi togliendomi il fiato. Non riesco più a muovere le gambe e cado a terra come un pero.

La paura si mescola ai dubbi, perché Victor mi sta facendo questo?

-Bene cara Hermione- dice inginocchiandosi accanto a me.

-Ora dimmi, sei in possesso della seconda profezia che riguarda il signore oscuro non è vero?-

Lo guardo terrorizzata e capisco tutto: Victor è un mangiamorte.

-No, non ce l’ho io.-

-Non si dicono le bugie Hermione- Mi arriva un ceffone sul viso e mi punta contro la bacchetta.

-Legilimens.-

Mi concentro a creare un muro, ma è troppo forte, vari ricordi mi passano in mente, fino ad arrivare all’estate scorsa:

Lentamente salgo le scale, il piano superiore è tutto buio, entro nella mia stanza e lascio la porta semiaperta in modo che sia illuminata in penombra e mi decido ad aprire il cassetto.Tiro fuori la sfera che si illumina di azzurro…

-Noooooo- urlo sfinita.

Victor abbassa la bacchetta –Bene, ho tutto quello che mi serve, ora possiamo divertirci un po’ Hermione.-

Non mi piace il suo sguardo, appena mi libera dalle corde tento di alzarmi, ma lui è più veloce e mi sbatte contro il muro. Inizio a riempirlo di calci e pugni, ma corpo a corpo non ho possibilità di vittoria, ha una forza impressionante. Non mi do per vinta e cerco ancora di liberarmi, finchè lui non si stanca e con due pugni mi scaraventa a terra. Sale a cavalcioni sopra di me e mi strappa il grembiule e la maglietta. Comincia a leccarmi in mezzo al seno, togliendomi anche il reggiseno. Continuo a dimenarmi e urlare, ma la stanza è insonorizzata, nessuno può sentirmi. Calde lacrime iniziano a scendere sul mio viso, mi sento impotente, non ho più la forza per lottare, mentre Victor continua a leccarmi tutto il corpo un senso di nausea mi prende, sento la sua mano sulla mia femminilità, mi strappa il perizoma che indossavo e mi sfila la gonna. Continuo a supplicarlo, ma lui non mi ascolta, tira fuori il suo organo maschile e mi spalanca le gambe, chiudo gli occhi, forse fra un po’ mi sveglio e scopro che questo è solo un brutto sogno, ma purtroppo non è così, stringo i pugni, ma improvvisamente…

La porta si spalanca ed entra Ginny.

Rimane un attimo con la bocca spalancata, convinta di avere interrotto un momento intimo tra me e Krum, ma appena nota il mio viso sfigurato inizia a urlare.

-DRACO, BLAISE, CORRETE.-

La vedo sfilare la bacchetta, mentre Krum si alza in fretta da sopra di me e sfodera pure lui la sua bacchetta. Sta per attaccare, ma sulla porta compaiono Draco e Blaise.

Vedo Draco assottigliare pericolosamente gli occhi e stringere i pugni alla vista del mio corpo ridotto in quello stato, ma una voce giunge alle loro spalle.

-Krum, hai fatto o devo eliminare questi tre?-

-Non sporcarti le mani Bellatrix, possiamo andare.-

Non abbiamo neanche il tempo di attaccare che si smaterializzano.

Mi stringo le ginocchia al petto, non voglio neanche pensare se non fosse arrivata Ginny cosa sarebbe arrivato a fare quel mostro. Alzo lo sguardo verso gli altri, se ne stanno sulla porta, Ginny sta piangendo, se ne sta immobile, non riesce ad aprire bocca.

Vedo Draco andarsene e subito dopo sento il rumore di un vaso scaraventato a terra.

Blaise si toglie la camicia  e mi aiuta ad indossarla, poi mi prende in braccio e mi porta in camera facendomi sdraiare sul letto.

Poco dopo entrano Ginny e Draco.

-Abbiamo chiuso prima.-

Nessuno parla, nessuno dice niente, non esistono parole per come mi sento, mi sento sporca, fragile, senza forze, vorrei potermi lavare via questa sensazione di sporcizia, ma non esiste acqua che possa lavarla.

Malfoy si sdraia accanto a me e mi mette un braccio intorno alla vita, per farmi capire che lui c’è, come sempre. Anche Ginny si stringe al mio fianco prendendomi la mano e accanto a lei Blaise. E finalmente mi addormento sperando di svegliarmi e pensare che tutto questo sia stato solo un sogno.

 

“Sono sola, in mezzo al buio più totale…

Sento dei passi…

Victor si avvicina, sono nuda e pure lui…

-Hermione, finalmente riusciremo a divertirci come si deve…

Non ribellarti, tanto quello che dovevo scoprire l’ho scoperto…e ora vieni qua…”

Mi sveglio di colpo e mi metto a sedere sul letto. Un’altra persona si sveglia accanto a me.

-Hermione, stai bene?-

-Draco, Voldemort sa della profezia.-

 

 

Fine capitolo.

Ciao a tutti, allora scusatemi ma sono di fretta, questo capitolo non mi convince molto, forse è un po’ frettoloso, ma non volevo annoiare soffermandomi a narrare fatti poco importanti.

Un grazie di cuore a tutti e in particolare a: diavoletta88, stefy89d, _Vergessenes Kind_, elettra1991, Tanny, pometina94, deaselene, erigre, fandracofiction, anna96.

Grazie mille anche a chi legge solamente e a chi ha messo la storia tra i preferiti!

Un bacione.

Gaia

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Capitolo 10
*** 10 ***


 

-Andiamo in cucina, qui potrebbero sentirci.- Mi dice Draco indicando Blaise e Ginny che dormono profondamente.

Ci sediamo sul bancone.

-Come sarebbe che sa della profezia? Hermione ti sei lasciata scappare qualcosa?-

Scuoto la testa –ha usato il legilimens, sono riuscita a fermarlo poco prima che riuscisse anche ad ascoltare quello che dice la profezia.-

Fa un respiro profondo.-Hermione, siamo più in pericolo di prima.-

-Siamo? Sono vorrai dire, tu cosa centri?-

-Forse non ti ricordi, ma l’estate scorsa ero venuto io a cercare la profezia e dissi ai mangiamorte al mio ritorno che non avevo trovato niente e che quindi non ne eri in possesso, non oso pensare quando lo saprà mio padre.-

Gli prendo la mano, sento che ha bisogno di sentire qualcuno vicino, in che situazione ci siamo cacciati? I guai non arrivano mai uno per volta. Il demone, la profezia, Krum che ha tentato di…non ci voglio pensare.

-Malfoy, con Krum che facciamo? Dobbiamo dirlo a Silente.-

-Sei pazza Granger? È meglio che il vecchio non sappia niente di questa storia,hai idea del caos che verrebbe fuori? Verrebbe a sapere della profezia, del Demone, di tutto e vorrebbe difenderci a tutti i costi togliendoci ogni libertà. Se vuoi dirglielo fallo pure, ma non coinvolgermi, io me la so cavare da solo.-

Forse ha ragione, per una volta possiamo dimostrare che ce la sappiamo cavare anche da soli, senza l’aiuto di Silente o di qualche altro professore, per una volta voglio arrangiarmi pure io.

-Va bene, cosa proponi?- gli domando.

-Dobbiamo scoprire cosa vuol dire la profezia.-

Faccio un segno di assenso e tra di noi cala il silenzio, se le rotelle del cervello facessero rumore si potrebbero sentire quelle mie e di Draco che lavorano incessantemente.

Finché non mi arriva l’illuminazione…Mi sbatto una mano sulla fronte.

-Che stupidi Malfoy, abbiamo la soluzione sotto il naso.-

-Parla per te Granger, io sono molto intelligente.-

-Si, fatalità l’idea però è venuta a me.-

-Dai, non perderti in chiacchiere, spara sta idea geniale.-

-Allora, ti ricordi chi ha predetto la profezia?-

-Quella stramba della Cooman?-

-Esatto, e dove si trova ora la Cooman?-

-A Hogwarts, Granger non stiamo giocando a “indovina chi” e sto perdendo la pazienza.-

-E poi osi reputarti intelligente? Malfoy, ci basta semplicemente andare a chiedere alla Cooman cosa vuole dire la profezia.-

Mi scoppia a ridere in faccia, ma come si permette.

-No scusa, tu vorresti andare da quella stramba che non sa neanche di essere al mondo e molto tranquillamente chiedere: mi scusi professoressa potrebbe spiegarmi questa profezia su Voldemort che lei ha predetto qualche anno fa? Perché sa riguarda anche me e la Granger. Tu non sei a posto Granger.-

- Se magari mi lasciassi spiegare meglio, gli spieghiamo come stanno le cose, lei sicuramente ne rimarrà colpita e acconsentirà a spiegarci tutto, dopodiché un bel oblivion ed è tutto risolto.-

Mi guarda storto –non penso funzionerà.-

-Hai un piano migliore?-

Ci pensa un attimo su –e va bene Granger, ma non penso funzionerà-.

Sul suo viso si dipinge una specie di muso. Sorrido.

-Ahah, Malfoy, ti rode che le idee migliori vengano a me?-

-Granger, se questa è una buona idea io sono un maiale.-

-Oh allora è proprio una buonissima idea.- dico guardando davanti a me.

Sposto lo sguardo sul suo viso e lui mi guarda con aria truce. Scoppio a ridere.

-Ti piace così tanto ridere Granger?-

Lo vedo avvicinarsi e inizia a farmi il solletico sulla pancia.

-Basta furetto, basta per favore.- dico ormai con le lacrime agli occhi.

Ci troviamo praticamente stesi sul bancone, lui sopra di me, a ridere come due bambini che hanno appena ricevuto un gioco nuovo.

Improvvisamente si ferma a guardarmi sorridendo. Lo guardo anch’io ed ecco i nostri sguardi che si fondono un’altra volta, la solita strana morsa allo stomaco che ho quando sto con lui si accentua, perché mi fai questo effetto Draco.

Il tuo profumo mi avvolge…

Non abbandonarmi mai per favore…

Che qualcuno fermi il tempo, perché voglio stare così vicina a te per sempre…

Vedo i tuoi occhi farsi sempre più grandi man mano che ti avvicini…

Posso sentire il tuo respiro sul collo…

Non chiuderò gli occhi come facevo quando baciavo Ron, voglio fissarmi nella mente l’immagine di me e te così vicini…

Non smettere mai di guardarmi…

Ti avvicini ancora lentamente…

 

-DRACO, HERMIONE SIETE IN CUCINA?-

Qualcuno uccida Ginny per favore.

Ci stacchiamo di scatto e ci rimettiamo a sedere quando dalla porta compaiono Blaise e Ginny-rovina-momenti-perfetti.

-Abbiamo interrotto qualcosa?- chiede Blaise.

-No no, alla Granger era venuta fame e siccome non è capace di fare neanche un uovo sodo mi ha chiesto aiuto.-

Ghigna e io lo fulmino con gli occhi, ma decido di vendicarmi.

-Allora Malfoy, questa cioccolata che ti ho chiesto mezzora fa arriva o no? Sarai anche bravo in cucina ma sei lento.-

-Bè Draco dato che ci sei preparane altre due.- gli dice Blaise.

-Oh, non sono mica il vostro elfo domestico.-

Andiamo a sederci su un tavolo mentre aspettiamo che il nostro cameriere ci porti la cioccolata.

Inizio a chiacchierare con Blaise e Ginny, prendendo in giro i nostri professori, ma soprattutto Gazza, chissà come gli staranno fischiando le orecchie.

Mi piace la sintonia che si è creata tra noi, anche se conosco da poco Blaise mi sento perfettamente a mio agio con lui, non mi fa sentire inferiore e non mi mette neanche in soggezione.

Finalmente il furetto arriva con le nostre tazze di cioccolata fumanti.

Restiamo in silenzio ad assaporare il sapore dolce del cioccolato scaldarci dentro e poi continuiamo a ridere e scherzare, riescono a farmi divertire e a farmi dimenticare il momentaccio che ho passato.

Improvvisamente sentiamo un rumore dal magazzino, una serie di scatoloni che cadono e poi una voce.

-Ron, ma vuoi fare piano?-

Un sorriso compare sul mio volto, ho riconosciuto la voce di Harry, il viso di Ginny invece si rabbuia e le facce di Malfoy e Zabini disegnano una smorfia.

Finalmente riescono ad uscire dallo stanzino, appena li vedo mi fiondo ad abbracciare Harry mentre Ron va a salutare sua sorella.

-Ma cosa ci fate qua- domando.

Vedo Harry fissare con odio i due serpeverde e ci dice –Eravamo preoccupati per questi due, non ci fidavamo a lasciarvi sole la notte con loro.-

-No scusa sfregiato, cosa pensavi potessimo fare alle tue amiche?- risponde Draco.

-Sai furetto, non si sa mai, due futuri mangiamorte come voi.-

Spalanco gli occhi, questa poteva risparmiarsela, ha proprio esagerato, capisco che era preoccupato per noi, ma venire qua e insultare Draco e Blaise poteva risparmiarselo.

Già mi vedo il pugno di Draco partire, invece a prendere le difese dei due serpeverde è Ginny.

-Scusa Harry, ma come ti permetti di venire qua e insultare persone che neanche conosci?-

-Che neanche conosco? Ginny lo sanno tutti che i genitori di questi ragazzi sono famosi mangiamorte, e non sono loro che per sette anni ci hanno continuamente insultato?-

-Bè Harry, mi pare che neanche voi mi siate mai tirati indietro in quanto a offese.-

Harry scoppia in una risata, mentre la bocca di Ron tocca quasi il pavimento da quanto è spalancata.

-Ron, se non lo vedessi non ci crederei mai, tua sorella che difende due serpeverde, e neanche due serpeverde qualsiasi, ma proprio il furetto e il suo migliore amico.- dice Harry.

-Ti crea qualche problema Potter?- gli urla Ginny, la vedo male.

-Siamo passati al cognome ora Weasley?-

-Certo, perchè non ti deve importare se decido di difendere due serpeverde, che tra parentesi, sono meglio di voi due messi insieme.-

-Ehi, capisco che ce l’hai con Harry per la storia di Daphne, ma io cosa ho fatto di male?- Domanda Ron. In un angolo intanto Blaise e Draco osservano la scena soddisfatti.

-Vogliamo parlare di quanto sei stato stronzo e hai fatto stare male Hermione, eh Ron?-

-Ginny cara, non ti sei domandata perché ho scelto Daphne alla fine al posto tuo? Forse perché è migliore di te in tutto, o forse perché è più bella di te? Non te lo sei mai chiesta piccola Weasley?-

Gli occhi di Ginny iniziano a inumidirsi –E allora cosa ci fai qua? Corri da lei no?-

Detto questo esce dalla stanza, sto per andare da lei, ma Blaise mi ferma e mi passa davanti.

-Fantastico, non ditemi che ora ha una storia con quello lì.-

-Ron, una buona volta, taci.- Lo zittisco io.

Harry intanto si siede su una sedia e si passa una mano fra i capelli.

-Sono un coglione.- A un certo punto dice.

-Sempre detto io, ma questa volta forse lo sei stato anche di più.- Esclama Draco, un altro che non sa tapparsi la bocca.

-Cavolo, io ero arrabbiato, non volevo dirgli quelle cose.-

-Harry, questa volta hai proprio esagerato, ora è meglio se vai, quando si sarà calmata proverai a parlarle, ora però per favore vai via e tranquillo noi stiamo bene.-

Mi fa un mezzo sorriso e poi se ne va.

 

 

Perché, perché, perché mi dici questo Harry?

Finalmente avevo accettato l’idea che non stavamo più insieme, ma almeno avevo un bel ricordo della nostra storia, perché hai voluto distruggere pure questo? Perché?

Tutti i momenti passati insieme, i baci, le carezze se ne stanno andando, stanno scivolando via con le mie lacrime, non dovevi dirmi questo Harry, ho cercato di essere la ragazza perfetta per te, ma evidentemente non ci sono riuscita molto bene.

Due braccia mi avvolgono, le riconosco subito, mi appoggio al suo petto e sto per un po’ là in silenzio, cullata dal suo abbraccio.

-Blaise?-

-Dimmi-

-Faccio veramente così tanto schifo?-

-Ginny, io l’ho sempre detto che Potter è uno stupido, ma stavolta ha proprio esagerato, stai tranquilla che non le pensava veramente quelle cose, avrà avuto un momento di rabbia.-

-Però le ha dette.-

-E tu non ascoltarlo, stai tranquilla, qualsiasi ragazzo vorrebbe stare con una ragazza fantastica come te.-

-Grazie.-

-E di cosa?-

-Per quello che mi hai appena detto e perché mi sei stato accanto.-

Mi stringe più forte e il mio cuore inizia ad accelerare i battiti.

Blaise, vuoi vedere che mi sto innamorando di te?

 

 

Fine capitolo.

Ciao a tuttiiiii. Premetto che questo capitolo non mi convince molto, spero comunque che sia stato abbastanza scorrevole e piacevole da leggere.

Grazie mille a chi continua a recensirmi: fandracofiction, anna96, elettra1991, stefy89d, diavoletta88, pometina94, erigre, deaselene, _Vergessenes Kind_, Tanny.

Spero continuerete a lasciarmi un parere.

Un bacio a tutte!

Gaia

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Capitolo 11
*** 11 ***


Finalmente è arrivata la sera anche del nostro secondo giorno qua, la stanchezza si fa sempre più sentire, quante cose sono successe: l’attacco di Krum e Bellatrix, la scoperta che Victor è un mangiamorte, la litigata fra Harry e Ginny…Non vedo l’ora di tornarmene a Hogwarts al sicuro, anche se ora mi viene qualche dubbio su quanto sia sicuro il castello.

In confronto a ieri che era domenica, non è venuto quasi nessuno, è stata una giornata molto meno pesante. Anche oggi sono venuti di ronda alcuni prof: Vitius, la Sprite, Silente in persona. Ron e Harry non si sono più fatti né vedere né sentire per fortuna, anche se ho paura che il presentimento di Ron sia vero, mi sa che tra Blaise e Ginny sta nascendo veramente qualcosa. Sono contenta per lei, finalmente non soffrirà più per Harry, anche se spero che si faccia comunque perdonare, quella fra noi quattro era una bellissima amicizia e mi dispiacerebbe se finisse per colpa di qualche frase detta senza pensare.

Porto una burrobirra al tavolo vicino alla finestra e mi volto verso la porta che si sta aprendo.

Spalanco gli occhi e cerco Draco con lo sguardo. Noto che pure lui mi sta cercando e mi fa segno di sì con la testa.

Ci avviciniamo alla professoressa Cooman.

-Buonasera professoressa, come sta?- domanda Malfoy.

-Bene bene grazie ragazzi, mi ha mandato Silente a controllarvi, ma vedo che va tutto bene, anche se naturalmente lo sapevo già.-

-Professoressa mi scusi, potremmo parlarle un attimo in privato?- domando.

-Certo cari ragazzi.-

Ci dirigiamo verso il magazzino e la professoressa ci segue. Porta i suoi soliti occhiali giganti, i capelli sono tutti arruffati e indossa uno scialle viola prugna.

Entriamo e ci sediamo su degli scatoloni.

Draco si accende una sigaretta e gli dice- Bene, ora deve darci qualche spiegazione cara Sibilla.-

-Co-cosa?Non capisco, cosa succede?-

-Malfoy voleva chiederle spiegazioni riguardo a una profezia.- le spiego.

-Ah, ma certo non ci sono problemi, di che profezia state parlando? Volete sapere cosa farete domani?-

-No vogliamo sapere cosa centriamo io e la Granger con Voldemort.- Draco va dritto al punto. La Cooman sbianca e inizia a balbettare.

-Mi mi-dispiace, no-non posso dirvi-vi ni-niente…-

-Quindi è consapevole di averla pronunciata?- le domando.

-Non vi dirò niente.-

-Cara Sibilla, o ce lo dice spontaneamente o abbiamo qua pronta una boccetta di veritaserum.- La minaccia Draco. Il veritaserum naturalmente non esiste e anche se esistesse non glielo avremmo fatto bere è solo un invenzione per spaventarla e sperare che ce lo dica per poi fargli un leggero oblivion.

-Oh e va bene, qua lo dico e qua lo nego di averlo detto eh, no, non sono consapevole di averla pronunciata, ma c’era presente una persona quando l’ho pronunciata oltre a Silente, che poi me lo ha raccontato: la Signora del Lago Nero.-

-E chi sarebbe?-

-è una fata, che abita le acque del lago nero, ogni sistema naturale ha la sua fata a proteggerlo, lei è la signora delle sirene e della piovra gigante, è molto riservata, pochissime persone hanno avuto il piacere di incontrarla.-

-E lei come ha fatto ad incontrarla?- domanda Draco.

-Era con Silente quando io sono entrata nello studio del preside e ho predetto la profezia, ragazzi vi prego non dite a nessuno che vi ho raccontato queste cose, mi licenzierebbero.-

-Stia tranquilla professoressa, tanto tra pochi secondi dimenticherà di averle dette.-

Gli punto la bacchetta vicino alla fronte.

-OBLIVION-

 

-Ragazzi, ma cosa ci facciamo nel magazzino?-

-Oh niente, ci aveva chiesto di mostrarglielo professoressa.- gli spiega Draco.

-Oh bè mi pare giusto. Scusatemi ma ora devo tornare a scuola, ci vediamo ragazzi, e sorridete, vedo che state passando un periodo fantastico! Arrivederci.-

La professoressa se ne va lasciandoci soli nel magazzino.

-Come al solito ci ha azzeccato.- dico.

Draco sorride, ma poi ritorna serio.

-Hai già capito quale sarà la nostra prossima mossa vero?- mi chiede.

-Si purtroppo si, dobbiamo documentarci meglio però prima.-

-Il problema sarà come arrivare in fondo al lago.- Mi dice.

-No, quello non è un problema, useremo l’algabranchia come ha fatto Harry durante il torneo tremaghi, dobbiamo solo raccoglierla, naturalmente agiremo di notte. Domani appena torniamo andiamo a documentarci su cos’altro vive nel fondo del lago, ma soprattutto dobbiamo aspettarci di tutto, hai sentito cosa ha detto prima la professoressa, è molto riservata, può darsi non ci voglia neanche parlare.-

La testa mi scoppia al solo pensare che dovrò recarmi di notte nelle acque gelidi del lago per cercare una fata inospitale che magari non vorrà neanche parlarci.

-Forza torniamo di là, fortuna che domani torniamo a Hogwarts.-

Torniamo a servire i clienti.

In un momento di calma mi siedo su un tavolo libero e con una mano mi puntello la testa sul tavolo.

Solo per cinque minuti.

 

 

Finalmente anche questa serata è terminata.

Finisco di pulire il bancone.

-Ciao Draco noi andiamo a dormire…- Mi urla Blaise dalla stanza dove dormiamo.

- Ehi, chi mi aiuta a pulire?-

-Buonanotte!-

Bastardi! Pure pulire tutti i piatti da solo mi tocca, ah bè ma questa me la pagheranno, un serpeverde come me, un purosangue del mio rango che si abbassa a questi lavori.

Inaccettabile.

E la Granger dov’è finita?

Almeno lei potrebbe darmi una mano.

Vado nella sala dove ci sono tutti i tavoli dove serviamo i clienti e la vedo appoggiata ad un tavolo.

Si è addormentata.

Quanto è bella mentre dorme, andiamo Draco cosa stai pensando, è la Granger, non può essere bella!

E invece lo è.

Ha un espressione così dolce e rilassata mentre dorme, almeno nei sogni spero stia tranquilla, stiamo passando un periodo anche troppo duro per due diciassettenni, lei poi che ha scoperto di essere la nipote di Voldemort, se penso a Krum poi che è quasi riuscito a violentarla, mi sale una rabbia.

-Hermione, ti prometto che non ti toccherà più con un dito.- gli sussurro e gli sposto un ciuffo di capelli dietro l’orecchio.

La prendo con un braccio sotto le ginocchia e con l’altro gli tengo la schiena e la porto a letto, deve essere piuttosto scomodo dormire su una sedia. Lei si accoccola contro il mio petto.

Sorrido e un brivido mi percorre la schiena.

Cosa mi stai facendo granger?

 

 

Apro dolcemente gli occhi ancora assonnati e sorrido, avevo proprio bisogno di questa dormita, con tutti gli avvenimenti di questi giorni non sono quasi mai riuscita a chiudere occhio e il mio fisico iniziava a risentirne.

Strano però, non ricordo di essermi addormentata nel mio letto, le ultime cosa che rimembro sono di essermi seduta cinque minuti al tavolo. Devo essermi addormentata là, ma fino al mio letto chi mi ha portato?

Mi giro verso il letto di Ginny e con mia grande sorpresa non trovo Ginny, ma Draco. Cosa ci fa nel suo letto?

Mi fermo ad osservarlo mentre dorme, sembra un angelo, è proprio strana la vita a volte. Se penso che fino a un mese fa non avrei mai creduto ti poter voler bene a Draco Malfoy, e ora mi trovo immischiata in una faccenda più grande di noi, non so se ne usciremo, ma il fatto di averlo al mio fianco mi dà la forza per continuare e lottare.

-Granger, se mi guardi troppo mi consumi.- prendo paura vedendolo muoversi, ma non stava dormendo un secondo fa?

-Ma tu non dormi mai?-

-Si di notte dormo, ma se qualcuno che è nella mia stessa stanza inizia ad agitarsi nel letto che scricchiola, mi sveglio.- dice sarcastico.

-Molto simpatico, io non sarei nella tua stessa stanza se tu te ne andassi nella tua.-

-Perdonami Granger se nella mia stanza c’era la tua amica Weasley che si era addormentata nel mio letto mentre parlava con Blaise.-

Ecco spiegato il mistero del perché Malfoy si trova nella mia stanza, ora vediamo di chiarire anche l’altro mistero.

-Mi togli una curiosità? Come ci sono arrivata nel mio letto?-

-Con le gambe Granger, come qualsiasi altro essere umano.-

-Ma io non me lo ricordo proprio.-

-L’ho sempre detto io che la tua testa non funziona bene.-

-Ma sentilo.- Prendo il cuscino che ho sotto la testa e glielo tiro dietro centrandolo in faccia.

Lui scoppia a ridere e poi si mette il cuscino sotto la testa, sovvrapponendolo all’altro che già aveva.

-Ehi, ridammi il cuscino.- mi lamento.

-Sei stata te a lanciarmelo.-

-Ma ora lo rivoglio indietro.-

-Buonanotte Granger.-

-Malfoy, ti ordino di ridarmi il cuscino se non vuoi che me lo venga a prendere.-

-Ma che paura Granger…ehi così mi schiacci.-

La bionda serpe inizia a lamentarsi mentre io gli sono salita sulla schiena e sto cercando di riprendermi il cuscino.

-Allora chi comanda adesso?-  gli domando.

In due secondi mi prende per i fianchi e ribalta le posizioni, ora è lui a stare sopra di me.

-Io direi che comando come sempre io.-

Come ci è già successo i nostri sguardi si fondono.

Il suo ghiaccio scioglie di fronte al mio oro.

Il respiro si fa più lento.

Non so se stiamo per fare la cosa giusta.

Forse sarà una cazzata, ma voglio farla questa cazzata.

Vedo il tuo viso avvicinarsi, mi sfiori le labbra quasi…

Ma ti ritrai, indeciso anche tu, su cosa sia giusto fare oppure no…

Sai cosa penso Draco?

Ho seguito per tanti anni quello che mi diceva di fare il mio cervello…

Per una volta voglio seguire il mio cuore.

Rincorro le tue labbra fino ad incontrarle…

E non posso descrivere le emozioni che mi hai dato. La mia lingua esplora la tua, la cerca, la assapora, come qualcosa che desideri da tempo e che finalmente ti viene concesso.

Ed è il bacio più bello della mia vita.

E ci addormentiamo così, abbracciati, appoggiati su due cuscini, senza parlare, non roviniamo con le parole questo momento perfetto, abbiamo una vita per farlo, aspettiamo domani, voglio solo non svegliarmi da questo sogno meraviglioso. Non mi lasciare…

 

 

 

 

Fine capitolo.

Ciao a tutti. Chiedo umilmente perdono per il ritardo pazzesco, ma ho avuto impegni con la scuola. Bè l’estate è arrivata quindi prometto che aggiornerò molto più velocemente. Mi scuso veramente molto con le mie lettrici e spero continuerete a seguirmi.

Ringrazio di cuore per le ultime recensioni: stefy89d, anna96, fandracofiction, tanny, elettra1991, deaselene, erigre, pometina94.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che mi farete sapere com’è stato anche con delle critiche se ne avete.

Un bacio.

Gaia

 

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