If tomorrow never comes... di 883 (/viewuser.php?uid=57929)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 prologo ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 1 *** 1 prologo ***
Ciao
a tutti, questa fan fiction non tiene conto del sesto libro, Voldemort
si è preso un anno di vacanza. La prima parte è
la descrizione della scena del quinto film un po’ riassunta,
se si dice così!Spero vi piaccia, aspetto qualche commento
anche negativo!
Un bacio a tutte!
1995,
fine anno scolastico..
Ufficio
misteri.
La
sfera sta recitando la profezia…nessuno dei due
può vivere se l’altro sopravvive…
Un
rumore…
-Harry-
lo richiamo…Una figura mascherata si sta
avvicinando….
-Dov’è
Sirius?- Domanda Harry alla figura che si avvicina a noi.
-Impara
a riconoscere la differenza tra sogno…e realtà-
Lucius Malfoy si erge in tutta la sua regale figura davanti a noi.
Una
trappola, ecco dove siamo finiti, ci hanno attirati qua con
l’inganno, la visione di Harry era falsa. Voldemort
è riuscito a manipolare la sua mente, ora siamo nei
guai…
-Dammi
la profezia- ordina il mangiamorte…
-Provi
solo a toccarci e io la rompo.- Grande Harry.
Una
risata….
Dalle
tenebre compare Bellatrix Lestrange, i pugni di Neville si stringono.
-Perché
ci avete attirato qua?-
-Le
profezie possono ritirarle solo coloro per i quali vengono fatte.-
Un
rumore.
Facciamo
appena in tempo a girarci che già siamo circondati,
maschere, mantelli neri e bacchette puntate contro di noi.
-Adesso-
Urla Harry, il segnale.
-Stupeficium-
dalle nostre bacchette partono lampi di luce azzurra.
Scappiamo…
Iniziamo
a correre, anche se le gambe tremano al solo pensare che sbagliare
direzione potrebbe essere fatale…
Non
vedo nessuno dei miei compagni con me, ma sento la voce di Harry
provenire da est della sala. Devo muovermi a raggiungerli.
La
sala è scura, gli unici lampi di luce sono quelli degli
incantesimi lanciati.
Continuo
a correre verso Harry, quando una luce azzurra attira la mia attenzione.
Una
sfera illuminata, sembra mi stia invitando a prenderla…
Poi
la voce di Harry –muovetevi!-
Riprendo
a correre verso di lui, gli altri potrebbero essere in pericolo.
Ma
mi blocco.
Nella
mia testa risuonano le parole di Lucius “Le profezie possono
ritirarle solo coloro per i quali vengono fatte”…
Quella
è la mia profezia, qualcuno ha predetto qualcosa per me, la
stanza sta andando in frantumi, o la prendo ora, o non la
prenderò mai più.
Mi
avvicino alla sfera, la prendo in mano e la metto al sicuro nella tasca.
Avrò
tempo per sapere cosa dice quando uscirò di
qui…se uscirò…
Agosto
1995
Camera
di Hermione Granger.
È
passato un bel po’ di tempo da quella notte
all’ufficio misteri. Abbiamo avuto bisogno tutti quanti di un
bel po’ di tempo per riprenderci. Harry deve ancora
riuscirci, la morte di Sirius è stato un brutto colpo per
lui, quest’estate ha deciso di passarla alla tana, con i
Weasley si sente uno di famiglia e in momenti come questi
c’è bisogno dell’affetto dei familiari.
Anch’io
ho deciso di passarlo in famiglia e quest’estate la
passerò tutta con i miei genitori nella Londra Babbana.
La
sfera che ho preso all’ufficio misteri giace ancora in un
cassetto del mio comodino, devo ancora trovare il coraggio di sentirla,
nonostante la curiosità sia alle stelle.
-Hermioneeee-
Mia
madre mi chiama dalla cucina. Ho deciso!
Stasera
quando i miei saranno fuori a cena con degli amici troverò
il coraggio di ascoltare quella maledetta profezia…
Sera…
Sento
la porta chiudersi.
Le
portiere dell’auto che sbattono.
E
infine l’auto che si allontana sul vialetto.
Lentamente
salgo le scale, il piano superiore è tutto buio, entro nella
mia stanza e lascio la porta semiaperta in modo che sia illuminata in
penombra e mi decido ad aprire il cassetto.
Tiro
fuori la sfera che si illumina di azzurro e la voce della Cooman si
sparge nella stanza, ah bè se è venuta fuori
dalla testa della Cooman non so quanto ci sia da fidarsi…
-Un
bambino sopravvissuto potrà battere l’Oscuro
Signore, ma non solo lui, anche il sangue del suo sangue lo
eliminerà quando per due occhi di ghiaccio saprà
sacrificarsi…-
La
sfera si spense lasciandomi a bocca aperta, la prima parte parlava di
Harry, detta più chiara di così era impossibile,
ma col sangue del suo sangue cosa intendeva?E chi sono gli occhi di
ghiaccio?Ma soprattutto cosa centra tutto questo con me?
Crack
Il
classico suono della materializzazione, un brivido di paura mi
attraversa, prendo la bacchetta nascosta sotto il cuscino e rinascondo
la sfera dentro il cassetto del comodino.
Quando
mi giro la porta è spalancata e appoggiato allo stipite
della porta c’è lui…
-Buonasera
mezzosangue!
Draco
Malfoy…
Gli
punto la bacchetta adosso –Draco Malfoy, cosa ci fai qui?-
-Ehi
ehi, stiamo calmine, non c’è bisogno di agitarsi-
mi dice con quella sua aria da strafottente e poi il suo immancabile
ghigno…
-Scusa
ma sai saresti in casa mia e non penso tu sia passato a salutarmi o per
augurarmi buone vacanze!-
-Granger
granger, sempre così diffidente…forse stavolta
fai bene però…-
-Cosa
vorresti dire?- Lo ammetto inizia a spaventarmi…
Ghigna,
mentre inizia a girare per camera mia curiosando in giro.
Gli
punto la bacchetta alla gola –Nessuno ti ha dato il permesso
di curiosare in casa mia…-
-Sei
poco ospitale sai Granger?Bè vorrà dire che
farò da solo…Accio profezia!-
La
piccola sfera uscì dal cassetto andando a depositarsi sul
palmo della mano di Malfoy…
-Sai,
io eseguo solo gli ordini dell’Oscuro Signore, tranquilla che
non vedo l’ora di uscire da questa schifosa casa di babbani,
ma come stavo dicendo, tu quella notte nell’ufficio misteri
sei venuta in possesso di una profezia sull’Oscuro Signore,
non chiedermi come faceva a saperlo, ma ha mandato me a prenderla e
ringrazia che non ho fatto come volevano loro o a quest’ora
saresti già all’altro mondo-
Una
smorfia si dipinse sul suo viso mentre io impallidivo, come faceva a
sapere della profezia?
Improvvisamente
la sfera si illuminò di blu e la voce della Cooman
risuonò per la stanza recitando nuovamente la
profezia…
Malfoy,
come me, impallidì!
-
Le profezie possono ritirarle solo coloro per i quali vengono fatte-
Lui mi guardò confuso –Lo ha detto tuo padre
all’ufficio misteri-
Lo
vidi alzare gli occhi su di me –Vuoi dire che….?-
-Che
anche tu centri nella profezia…-
Com’era
possibile che anche Malfoy fosse coinvolto nella profezia? No era una
cosa assurda, una profezia su me, Malfoy e l’Oscuro Signore,
è uno scherzo.
Malfoy
non era di certo più tranquillo di me, continuava a passarsi
una mano sui capelli biondi mentre il suo sguardo era incantato a
guardare un punto del lenzuolo del mio letto.
Poi
alzò lo sguardo verso di me.
-Granger
ascolta stanotte non è successo niente ok?Tu quella sfera
non l’hai mai avuta, io verrò qua e
dirò che ti ho schiantata e ho cercato, ma non ho trovato
nulla, è meglio per tutti e due fare
così…-
Annuii
alle sue parole…
-Non
una parola con lo Sfregiato e i tuoi amichetti chiaro? Dimentichiamo
questa storia…-
Stava
per andarsene, quando lo fermai…
-Malfoy!-
Mi
guardò con sguardo interrogativo…
-Perché
non mi hai uccisa?-
Ghignò,
o meglio sorrise –io non sono un assasino Granger…-
Agosto
1996
Camera
di Hermione.
Seconda
estate che passo con i miei genitori, gli anni prima andavo alla tana
per colpa di qualche attacco di Voldemort o semplicemente per stare con
Harry, Ron e Ginny.
Stranamente
durante il nostro sesto anno Voldemort non si è fatto
vedere, ma la cosa puzza perché vuole dire che sta
complottando qualcosa.
Il
motivo per cui non sono andata alla tana è Ron. Durante
quest’anno siamo stati insieme, abbiamo passato dei
bellissimi momenti, i nostri baci, le passeggiate, la nostra prima
volta, insomma una storia perfetta, prima che lui mi tradisse con
Lavanda Brown.
Lo
ammetto non ci sono rimasta male, di più ero distrutta.
Un
gufo picchietta sulla finestra, una’altra lettera di Krum,
gli risponderò, intanto la metto nel cassetto. Apro il
cassetto e il mio occhio cade sulla piccola sfera ancora rinchiusa in
quel cassetto al sicuro. Me ne ero quasi dimenticata, dopo quella notte
di circa un anno fa non ci ho più pensato, non ne ho fatto
parole con Harry e gli altri e con Malfoy ho continuato a litigare come
al solito. Le parole rimangono un mistero, e forse lo resteranno per
sempre.
-Hermione,
puoi scendere per favore…??-
-Arrivo
mamma-
Scendo
in salotto, entrambi i miei genitori sono seduti in divano che si
guardano con facce da funerale. Ahia, brutte notizie.
-Tesoro
siediti- Mia madre mi fa posto sul divano.
-è
tutto ok?-
-Tesoro
abbiamo deciso di dirti una cosa che ti abbiamo nascosto per troppo
tempo.-
Li
guardo interrogativi...Poi mio padre riprende a parlare…
-Herm,
i tuoi nonni paterni non sono morti in un incidente stradale, non li ho
mai conosciuti, io sono orfano.-
I
miei occhi diventarono umidi e corro ad abbracciare mio
padre…
-Papà
mi dispiace.-
-Aspetta
cara, non è questa la parte più importante.-
Mi
risiedo in divano.
-Hermione,
io sono un babbano, ma mia madre, ovvero tua nonna, era una strega che
sposò un babbano, lei morì dopo poco essere
rimasta incinta, di me e mio fratello gemello.-
-Tuo
fratello gemello?-
-Si
tesoro, a me mi mandarono in un orfanatrofio babbano, lui invece era un
mago, non penso sappia della mia esistenza, a me lo hanno detto da poco
le suore che mi hanno allevato…Io ho preso il cognome dei
miei genitori adottivi!-
-Ma
quindi io sono una strega perché mia nonna era anche lei una
strega?-
-Si
tesoro.-
La
notizia mi aveva leggermente sconvolto…ero dispiaciuta per
mio padre, ma ora forse capivo molte cose.
-Ma
non sai niente di tuo fratello?-
-No
tesoro, potrebbe anche essere morto, conosco solo il
cognome…-
-Qual
è? Magari a scuola l’ho sentito o in
giro…-
-Riddle…-
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Capitolo 2 *** 2 ***
Faccio
finta di niente,
dicendogli che non conosco nessuno con quel nome, come posso dirgli che
suo
fratello è il più grande mago oscuro di tutti i
tempi?
Ho
bisogno di stare da sola,
devo riflettere. Salgo in camera, i miei capiscono al volo che devo
pensare.
Mio padre, Granger Scott, dentista,
marito di una donna fantastica,
fratello di Voldemort è figlio di una strega. Ora si spiega
da dove arrivano i
miei poteri, almeno una cosa è chiara nella mia testa, tutte
le altre certezze
della mia vita sono crollate. Crollate quando ho scoperto di essere la
nipote
di Voldemort.
Le
lacrime iniziano a
scorrere sulle mie guance, non posso crederci di essere imparentata con
quell’essere, mio zio in questo preciso istante
starà distruggendo qualche
vita. Provo ribrezzo a pensare a lui come a mio zio, che direbbero i
miei amici
se lo venissero a sapere? Di sicuro per il momento non devono saperlo,
come
potrebbe Harry volermi ancora bene sapendo che sono la nipote di colui
che ha
ucciso i suoi genitori e dell’uomo che deve uccidere?
Dell’uomo
che non fa altro
che spargere sangue….sangue…la
profezia… Il sangue del suo sangue, io sono quel
sangue, sono la figlia di suo fratello, io sono la nipote di Voldemort.
-Un bambino
sopravvissuto potrà battere l’Oscuro Signore, ma
non solo lui, anche il sangue
del suo sangue lo eliminerà quando per due occhi di ghiaccio
saprà sacrificarsi…-
Il cuore iniziò a battermi
più forte...io...io potrei sconfiggere
l’Oscuro Signore…
Mi butto nel letto stringendo forte il
cuscino.
Non ho parole, non ho pensieri, ho
solo paura!
Paura di non avere la forza, paura di
non trovare il coraggio, paura di
uccidere una persona chiunque essa sia, paura di essere
inutile.
Io Hermione Granger, non ho mai avuto
paura, possono poche parole
distruggermi la vita?
Granger…Ma lo sono
veramente una Granger?No, io sono una Riddle e non
ne vado e ne andrò mai fiera. Probabilmente i miei genitori
avranno pensato che
sapere questa cosa mi avrebbe fatto piacere, sapere che mia nonna era
una
strega, e mi avrebbe fatto sicuramente piacere, se solo il fratello di
mio
padre fosse stato un altro uomo.
Ho bisogno di sfogarmi, ma non so con
chi farlo. Con i miei amici non
potrei mai, questa cosa deve restare qua per il momento, con mio padre
e mia
madre non se ne parla nemmeno, non oso pensare come starebbe mio padre
se
scoprisse che razza di fratello ha. Ho bisogno anche di qualcuno che mi
aiuti a
scoprire qualcosa di più sulla profezia.
C’è solo una
persona che oltre a me sa della profezia e mi odierò per
averlo fatto , ma l’unica persona con cui io posso parlare
è proprio lui, Draco
Malfoy.
E devo parlargli al più
presto.
Tiro fuori un pezzo di pergamena e
scrivo il biglietto:
“Dobbiamo parlare,
ho
scoperto una cosa sulla cosa che solo io e te sappiamo
e che centriamo
spero tu abbia capito.
Domani mattina alle 10 alla testa di
porco, puntuale!
La ragazza con le lenzuola a cerchi
gialli”
Lo lego alla zampa del gufo che hanno
comprato i miei per scrivermi e
gli dico Draco Malfoy, spero che il messaggio sia chiaro, di sicuro se
lo
leggesse qualcun altro non capirebbe, ed è questo
l’importante, nessuno deve
sapere della profezia e che io e Malfoy sappiamo cosa recita. Per la
firma mi
sono ricordata il punto che si era incantato a fissare delle mie
lenzuola
quando è piombato a casa mia l’estate scorsa.
Sono consapevole che non è
una scelta saggia parlare con Malfoy, dato
che presto diventerà mangiamorte, ma
c’è di mezzo pure lui nella profezia, ed
è
conveniente per lui che Voldemort non lo venga a sapere o potrebbe
voler
uccidere pure lui.
Mi metto a letto sperando che domani
sia un giorno migliore, sperando
che magari durante la notte qualcuno ucciderà Voldemort e
così tutti i miei
problemi saranno finiti, speranze belle, ma solo speranze.
Manca un quarto d’ora alle
dieci e ho deciso di venire prima per farmi
un giro a Hogsmeade, tanto per liberare la mente da ogni pensiero.
Adoravo
venire in questo posto, le strade erano sempre affollate di gente, le
vetrine
dei negozi piene di colori, il profumo dei dolci di mielandia riempiva
tutte le
vie, i pub erano pieni di gente e di studenti, tutto era illuminato.
Uso il
passato, perché da quando Voldemort è tornato
tutto questo si è sostituito al
buio e alla tristezza, le strade sono quasi deserte, case e negozi
chiusi, la
poca gente che circola è coperta da lunghi mantelli e non
mostra la sua
identità, un po’ come sto facendo io, nessuno deve
vedermi, non oso pensare a
quanti mangia morte ci saranno ora in giro.
Guardo
l’ora…cavolo sono in ritardo!!
Corro verso la testa di porco, quel
posto mi dà sui brividi, ma
d’altronde non potevamo mica incontrarci tranquillamente in
mezzo alla strada.
Entro e lo vedo seduto ad un tavolo in
fondo al locale, è venuto.
Mi dirigo al suo tavolo.
-Mezzosangue, non sai
cos’è la puntualità?-
-Le persone importanti si fanno
attendere non lo sapevi?-
Eccolo là, ghigna come al
solito, mi accomodo al suo tavolo.
-Però Granger, sei riuscita
a spegnermi, complimenti!-
-Non serve che usi questo tono
ironico, lo capivo lo stesso che stavi
scherzando!-
-Bè, vedi di dirmi quello
che devi perché non ho molto tempo da
perdere.-
Faccio un respiro profondo…
-Bene, riassumiamo, io te e Voldemort
abbiamo una profezia in comune,
Voldemort è di sicuro il male da sconfiggere, supponiamo che
io abbia scoperto
chi è il sangue del suo sangue, ci resta da scoprire chi
sono gli occhi di
ghiaccio. Come facciamo?-
-Bene Mezzosangue chiariamo le cose,
sono venuto qua apposta per
dirtelo, a me di quella maledetta profezia non importa niente ok?
Sarà stato un
errore, io non sono coinvolto. Voglio che te lo ficchi bene in testa e
vedi di
non rompermi più per questa storia. Io non sto da nessuna
parte in questa
guerra, non mi riguardano né le cause di Voldemort
né quelle vostre, per cui la
profezia può avverarsi o meno, per me è lo
stesso. Voglio solo che nessuno mi
coinvolga chiaro?-
-Sai cosa voglio io invece? Che per
una volta tu non sia così egoista ed
egocentrico da pensare solo a te stesso e magari pensare a tutte le
persone che
stanno perdendo la vita o stanno soffrendo per la perdita di alcune
persone
care. Ma chiederti questo è troppo quindi tolgo il disturbo.-
Mi alzo e sto per uscire quando mi
giro e guardandolo negli occhi gli
dico quello che penso.
-Sai l’anno scorso, quella
notte mi avevi quasi convinto che fossi una
persona migliore, ma evidentemente mi sbagliavo. Sei il solito stronzo.-
Mi giro e faccio per andarmene quando
mi strattona per un braccio e mi
fa voltare verso di lui.
La mia faccia è a due
centimetri dalla sua, i nostri nasi si sfiorano.
Il suo sguardo è serio,
come non l’ho mai visto, non ha più la solita
espressione da strafottente.
- Tu non mi conosci quindi non
permetterti di giudicare!-
Molla la presa e mi lascia andare,
cosa vuole dire?
Certo che lo conosco, purosangue,
stronzo, strafottente, si diverte a
prendere in giro gli altri, uno di quelli che cambia ragazza ogni
notte, che
giudica gli altri solo per dei pregiudizi.
Pregiudizi, sono questi che rovinano
il mondo, come si fa a giudicare
una persona secondo un’etichetta appiccata dagli altri? La
gente non riesce più
a pensare con la propria testa, esiste una sola idea comune. E si
diventa
vittime del conformismo. Tutti caschiamo nella trappola dei pregiudizi,
nessuno
escluso, nemmeno io.
Anzi, forse sono caduta anche troppo
in fondo in questa trappola. E se
Malfoy avesse ragione? Io non lo conosco non posso giudicarlo.
Ma neanche voglio conoscerlo quello
stronzo.
Ecco ci sono caduta di nuovo!
Vabbè, e io che avevo pure
pensato di poter parlare con Malfoy, ero
sotto effetto della crisi di ieri, capita.
Mi tiro su bene il cappuccio per non
farmi riconoscere, non è una bella
zona questa, ed esco dal locale.
Mi incammino, quando una folata di
vento mi scopre il viso.
In fretta e furia tiro su il cappuccio
sperando che nessuno mi abbia
notata.
Speranza vana dato che due passi dopo
sento qualcuno tirarmi per un
braccio.
-Bene bene, chi abbiamo qua? La
piccola mezzosangue amica di Potter eh.
Mi ricordo di te, quella notte all’ufficio
misteri…Sei cresciuta sai, sei
diventata proprio una bella mezzosangue, penso che potremmo divertirci
un po’
prima di portarti dal Oscuro Signore.-
-Lasciami Rookwood!-
-Non osare pronunciare il mio nome
sporca mezzosangue.-
Un ceffone potente mi fa finire a
terra. Ora la paura si impossessa di
me. Ho sempre mantenuto un buon sangue freddo in queste occasioni, ma
ora non
ho Harry e Ron al mio fianco.
Sono sola.
Rookwood si sta avvicinando, infilo
velocemente la mano in tasca
sfilando la bacchetta.
-Stupeficium-
Lo colpisco in pieno, facendolo volare
addosso a un muro, non si
aspettava riuscissi a prendere la bacchetta. Mi alzo velocemente e
tento di
scappare, ma urto contro qualcosa o meglio qualcuno.
-Dove credi di andare bambolina?
Schianti il mio amico e poi pensi di
potertene andare così tranquillamente? Spiacente cara!.-
McNair mi solleva stringendo le mani
intorno alla mia gola.
Inizio
a scalciare.
Ho paura, faccio fatica a respirare,
devo cercare di resistere, non mi
avranno mai così facilmente…
Non ce la faccio
più…
-Stupeficium-
Le mani del mangiamorte mollano la
presa e io cado in terra.
Mi massaggio il collo, mentre accanto
a me giace il corpo di McNair
mezzo svenuto.
-Granger, non mi pare il caso di
riposarsi qua in mezzo, vieni via.-
Non riesco a capire chi è
il mio salvatore perché mi prende la mano e
mi trascina verso la stamberga strillante, lontano dai due mangia morte
che
potrebbero riprendersi da un momento all’altro.
Una volta dentro ci fermiamo a
riprendere fiato, devo assolutamente
ringraziare la persona che mi ha aiutato, ma col cappuccio in testa non
riesco
a capire la sua identità.
Finalmente si decide a scoprirsi il
capo.
Il mio salvatore è
nientemeno che…
-Blaise Zabini????-
-Ti vedo stupita Granger.-
Stupita? No non sono stupita, sono
solamente scioccata, in senso buono
naturalmente, non pensavo che fosse un serpeverde mi salvasse la vita.
Ci sto cascando di nuovo, dai Hermione
sforzati, niente pregiudizi, poi
Zabini ha un’aria dolce e sembra pure simpatico, oltre ad
essere un bellissimo
ragazzo. Il ragazzo in questione è appunto nientemeno che il
migliore amico di
Draco Malfoy, nonché ragazzo più affascinante di
Hogwarts, insieme al biondino
e al bambino sopravvissuto.
- Sono solo un po’
meravigliata, posso chiederti una cosa?-
Sorride – certo chiedi pure,
anche perché penso di sapere già cosa mi
stai per chiedere-
-Io pensavo tu fossi dalla parte dei
mangia morte, come mai non lo sei
più?-
-Non è che non lo sono
più Granger, non lo sono mai stato. I miei
genitori sono mangiamorte, ma io e Draco circa un anno fa abbiamo
capito che
non è quello che vogliamo uccidere la gente e far soffrire
le persone, poi non
condivido per niente le idee di tu-sai-chi, guarda te per esempio, sei
una
mezzosangue, eppure sei la ragazza più intelligente della
scuola e sei pure
molto carina- Sorriso imbarazzato da parte mia per il complimento,
fortuna che
è buio e non si vede la mia faccia rossa come un pomodoro
–non capisco perché
lui ce l’abbia con voi, mi dispiace ma noi non condividiamo
le sue idee.-
-Noi?-
-Si, io e Draco,
quest’estate tu-sai-chi ha scelto villa Malfoy come
rifugio e Draco ha scelto di venire a stare da me, abbiamo parlato e
abbiamo
capito che entrambi non appoggiamo le idee della nostra famiglia, per
questo
stiamo 24 ore su 24 a
contatto con dei mangiamorte, ma ce ne freghiamo di quello che dicono o
fanno.-
-Non potete provare a parlarne con i
vostri genitori?-
-Scusa? Sei pazza? Non è
che ci dicono “o diventi mangiamorte o vai a
letto senza cena!” la scelta è tra diventare
mangiamorte o morire. Il nostro
destino è già stato scritto Granger.-
Non capisco perché Blaise
si stia confidando con me, ma le sue parole
mi stanno commuovendo, è un ragazzo molto sensibile.
-Voglio parlarne a Silente appena
torniamo a Hogwarts, Draco non vuole
aiutare l’ordine, dice che non gli interessa niente, io
voglio aiutare invece,
fare la spia se necessario e di sicuro anche Draco prenderà
questa decisione
col tempo.-
Mi sorride, deve avere visto che ho
gli occhi lucidi.
-Scusami Granger se mi sono sfogato,
non ci siamo mai parlati in vita
nostra e ora sto qui ad annoiarti con le mie lamentele, sei
l’unica persona
oltre a me e Draco che sa queste cose e spero non ti lascerai scappare
queste
cose con qualche mangiamorte.-
Strabuzzo gli occhi, ma cosa pensa che
i mangia morte siano i miei
migliori amici a cui dovrei confidare che lui e Malfoy odiano
Voldemort? Poi lo
vedo sorridere, per fortuna stava scherzando sennò la
sanità mentale di questo
ragazzo iniziava a preoccuparmi.
-Oh bè, domani devo
prendere un the con Bellatrix Lestrange, ma
cercherò di non raccontargli questa cosa.-.
Scoppia a ridere e dopo un
po’ lo seguo anch’io. È simpatico
Zabini,
sono contenta che abbia preso la decisione di stare dalla nostra parte,
sento
che potremmo pure essere amici. E per la prima volta non sono caduta
nella
trappola dei pregiudizi.
-Bè, si è fatto
tardi, ti saluto Granger, ci vediamo a Hogwarts tra una
settimana.-
-Ciao Zabini, ah grazie mille per
prima.-
Fa un’alzata di spalle, e si
dirige verso la porta, la apre, sta per
uscire, ma si gira e sorridendo mi dice –tranquilla, che
Draco cambierà idea
anche sulla profezia-.
Mi fa l’occhiolino e se ne
va…
Fine capitolo.
Ciao a tutti…ed ecco il
secondo capitolo della storia, spero vi sia
piaciuto.
Ringrazio tutte le persone che hanno
letto la storia, se avete un
minuto lasciate un parere, che mi fa piacere sapere cosa ne pensate.
Un grazie mille a:
elettra1991: ciao gaietta,
grazie mille che sei venuta a dirmi che ne pensi anche di questa ff,
sono
contenta che la storia ti intrighi, grazie mille per avermi fatto
notare degli
errori, è che scrivo in fretta e magari a volte non mi rendo
conto degli errori
che faccio, Spero di aver scritto meglio questa volta. Un bacio.
Fandracofiction: ciaooo…tranquilla
se la recensione era corta, mi ha fatto piacere ricevere un tuo
commento. Sono
contenta che ti abbia preso dentro, spero ti sia piaciuto anche questo
capitolo. Un bacio.
Anna96: carissima,
ciao, mi fa molto piacere vedere che hai letto anche questa mia ff.
Spero che
anche questo capitolo ti abbia incuriosito. Baci
_Vergessenes
Kind_: ciao pazza scatenata , mi fa piacere che ti sia piaciuta la
mia ff, spero di non averti deluso con questo capitolo. Un bacione!
Ali96: grazie mille
anche a te per il commento, spero che questo capitolo ti piaccia.
Bacioniiiii
Un grazie anche a chi ha messo la
storia tra i preferiti!
|
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Capitolo 3 *** 3 ***
La
stazione 9 e ¾ trabocca
di gente. Ovunque mi giro vedo ragazzi che salutano le loro famiglie,
studenti
che ritrovano gli amici lasciati durante l’estate, ragazzini
del primo anno
ancora attaccati alla mamma, terrorizzati di cominciare un nuovo anno.
C’è meno
gente degli altri anni questa volta però, per colpa della
guerra magica molti
adulti preferiscono tenere i figli in casa, pensando che siano
più al sicuro
che ad Hogwarts, scenario molte volte di battaglie contro Voldemort o
di fatti
pericolosi o di incontri ravvicinati con mostri e creature varie, come
ad
esempio il basilisco.
-Ehi
Hermione- Non faccio
nemmeno in tempo a voltarmi che vengo stritolata in un abbraccio
affettuoso da
Ginny Weasley, la mia migliore amica, sorella di Ron Weasley, il mio ex
ragazzo.
-Herm
mi sei mancata un
sacco, potevi venire qualche volta a trovarci- mi dice con aria
dispiaciuta la
mia amica.
-Scusami
Ginny, ma proprio
non me la sentivo di rivedere tuo fratello, mi sei mancata un sacco
anche tu- e
la stringo di nuovo. Io e Ginny non eravamo molto amiche
all’inizio, parlavamo
o stavamo insieme, solo perché è la sorella di
uno dei miei migliori amici. Una
notte però mentre ero alla tana, alla fine del terzo anno,
abbiamo iniziato a
parlare, lei mi ha confidato di quanto sia innamorata di Harry e io di
suo
fratello, e abbiamo passato tutta la notte a parlare delle nostre cotte
adolescenziali. Da lì abbiamo cominciato a passare sempre
più tempo insieme, a
confidarci e a scherzare insieme, aumentando sempre di più
la nostra amicizia.
-Dai,
andiamo a sederci in
uno scompartimento, che devi raccontarmi un po’ di cose.-
-Saluto
i miei genitori e
arrivo, vai pure avanti intanto se vuoi.-
-Certo,
se lo trovo libero
mi metto nello stesso scompartimento dell’anno scorso. A dopo
Herm-
Mi
avvio verso i miei
genitori che si guardano intorno un po’ spaventati, non sono
abituati ad avere
a che fare con il mondo della magia.
-Devo
andare o il treno
parte senza di me.-
-Mi
raccomando tesoro, fa
buon viaggio e scrivici spesso, facci sapere se torni a casa per le
vacanze di
natale.-
-Certo
mamma, mi mancherai.-
-Piccola,
spero sia tutto a
posto per la storia che ti abbiamo confidato quest’estate e
mi raccomando se
senti in giro il cognome di mio fratello fammi sapere ok?-
Incrocio
le dita dietro la
schiena –certo papà!Mi mancherete-
I
miei mi abbracciano
calorosamente e dopo le ultime raccomandazioni mi lasciano andare a
prendere il
treno.
Entro
nel treno e mi metto
in cerca dello scompartimento dove si è seduta Ginny, in
quello dell’anno
scorso non l’ho trovata, ma dove si sarà cacciata?
Improvvisamente
qualcuno
apre la porta per uscire da uno scompartimento colpendo dritta sul naso
la
sottoscritta, che cade a terra come un pero.
Una
risata amara si diffonde
nell’aria, una risata che conosco anche troppo bene.
-Granger,
cadi pure ai miei
piedi adesso?-
-Veramente
mi ha fatto
cadere un deficiente che non guarda prima di spalancare la porta.-
-Non
ho bisogno di guardare
io Granger, il mondo ruota intorno a me, dovevi adeguarti.-
-Spiacente
Malfoy, ma lo
dico sempre, io sono fuori dal mondo.-
-Ti
metti pure a fare le
battute ora Mezzosangue?-
-Rispondo
semplicemente a
tono Furetto.- Lo squadro con un sorrisetto arrogante sulle labbra,
certo che
questo ragazzo è tanto stronzo quanto figo. Devo ammettere
che è sicuramente
uno dei ragazzi più affascinanti di Hogwarts, bello e
dannato…infatti non si fa
problemi a scaricare dopo una sola notte ogni ragazza che passa nel suo
letto,
di sicuro si sarà già passato quasi tutta la
fauna femminile di Hogwarts. Lo
squadro da capo a piedi, le gambe muscolose fasciate da un paio di
pantaloni
neri abbastanza attillati, il petto muscoloso che si intravede dalla
camicia
bianca quasi tutta sbottonata, la pelle bianca, che sembra
così delicata,
fragile, quelle labbra morbide, sensuali, i capelli che gli ricadono
sulla
fronte, chiarissimi, sembra un angelo e infine i suoi occhi, argento
fuso, da
far gelare il sangue da quanto sono belli, quasi di ghiaccio…
Occhi
di ghiaccio…
Oh
cavolo, non mi ero mai
soffermata sui suoi occhi, la profezia….
Non
oso pensare a che faccia
ho in questo momento, anche se devo essere abbastanza comica
considerato che il
furetto mi scoppia a ridere in faccia.
-Granger,
Granger, il mio
corpo ti procura questo effetto?So di essere affascinante, ma vedi di
contenerti.-
-Mal…Malfoy,
tu hai gli
occhi di ghiaccio.-
La
sua espressione diventa
seria –Complimenti mezzosangue, ci sei arrivata adesso, devo
dire che ti
pensavo più intelligente, te l’ho già
detto una volta, non voglio avere niente
a che fare con questa storia della profezia. Tanti saluti e baci.-
Detto
questo chiude
sbattendo la porta dello scompartimento.
Mi
avvio per il corridoio
continuando la ricerca di Ginny, ignara del fatto che dentro quella
cabina
alcuni serpeverde parlavano proprio di me.
-Che
voleva la mezzosangue
Draco?-
-Niente
Theodore,
infastidire come fanno tutti i mezzosangue.-
-Bè,
bisogna ammettere però
che è migliorata la Granger,
fino all’anno scorso non sapeva neanche di essere una
ragazza, ora invece ha
messo su un seno e un sederino niente male, potrei farci un pensierino.-
-Concordo
con Nott, ma
quest’anno abbiamo i Mago, sarà meglio che ci
mettiamo a studiare. Niente
ragazze per la testa.-
-Si,
parli proprio tu Pucey
che è la terza volta che ripeti il settimo anno, mi sa che
stavolta ti
promuovono solo perché la McGranitt non ne può
più di vederti.-
-No
no, da quest’anno si
cambia vita, diventerò uno studente modello,
passerò tutte le mie giornate in
biblioteca.-
Dallo
scompartimento si leva
una fragorosa risata.
-Si,
solo con la speranza di
trovarci la
Granger
e fartela nella sezione proibita, ci scommetterei che è il
tuo sogno erotico.-
-Ma
siete dati di matto
tutti quanti? Cos’è tutta questa passione per la Granger
all’improvviso?-
-Eh
dai Draco, ammettilo che
è diventata proprio una bella ragazza,-
-Blaise
andiamo, potrebbe
essere la ragazza più bella di questa terra, ma è
una mezzosangue.-
-Che
ti frega Draco, se è
brava a letto, no problem.-
-Mamma
mia Nott, certo che
te pensi solo a quello.-
-Pucey,
ti conviene stare
zitto che te non è che sei da meno.-
-Si
ok, lo ammetto, infatti
sono il playboy per eccellenza della scuola.-
-Ma
fammi il piacere, ti
batto ad occhi chiusi.-
-Ah
si? Bene, allora ti
sfido, 100 galeoni a chi si porta a letto per primo la Granger.-
-Siete
due idioti-
-Stanne
fuori Zabini, è una
sfida tra me e il qui presente Theodore Nott.-
-Accetto
la sfida Adrian
Pucey.-
-Siete
due idioti.-
Ignorando
completamente la
scommessa che i due serpeverde stavano facendo su di me continuo a
dirigermi
verso lo scompartimento di Ginny. Finalmente la trovo e mi abbandono
sul
sedile. Questa storia della profezia è come un peso sullo
stomaco di cu non
riesco a liberarmi.
Sacrificarsi,
cosa vorrà
dire, e perché proprio su me e Malfoy, spero che il tempo
potrà chiarire questi
dubbi.
-Tu
hai qualcosa che non va-
La
voce di Ginny mi scuote
dai miei pensieri –no no Ginny, sto bene tranquilla.-
-Non
era una domanda Herm,
era un affermazione, vuoi parlarmene?-
Non
posso dirgli della
profezia, non voglio che si sparga la voce, devo inventarmi una scusa.
-No
è che vedi, sto ancora
male per tuo fratello.- Che poi tanto una scusa non è.
-L’ho
sempre detto io che
quello è un idiota. Herm dimenticalo per favore, non ci
pensare più, non ti
merita.- E si slancia verso di me per abbracciarmi.
Un
terribile senso di colpa
mi prende, come posso essere così crudele da non confidargli
la verità? In
fondo Ginny è la mia migliore amica e mi è sempre
stata accanto sapendo
mantenere i segreti. Ora gli racconto tutto.
-Ginny
devo dirti una co…-
-Hermmmmmm-
Non
riesco a finire la frase
che Harry Potter, il bambino sopravvissuto, mio migliore amico, mi
soffoca in
un abbraccio.
-Herm
mi sei mancata un
sacco, come stai?-
Un’altra
morsa mi attanaglia
lo stomaco, harry. Io sono la nipote di colui che ha ucciso i suoi
genitori, mi
faccio schifo da sola, mi sento complice, colpevole in qualche modo.
-Tutto
bene Harry, grazie.-
-Ti
vedo un po’ dimagrita,
sicura che vada tutto bene.-
-Si
si Harry stai
tranquillo. Vi lascio un po’ da soli. Vado a cercare il
carrello per comprare
qualcosa. A dopo-
Esco
dallo scompartimento e
sto per avviarmi per il corridoio quando due persone attirano la mia
attenzione.
Due
studenti se ne stanno in
piedi contro il muro incollati come delle sanguisughe a mangiarsi la
faccia.
Non riesco a vederli chiaramente in faccia, ma riconosco la massa di
capelli
rossi di Ron Weasley, il mio ex ragazzo che ora se ne sta a baciarsi in
corridoio con Lavanda Brown, la ragazza con cui mi ha fatto le corna.
Sento
le lacrime pizzicare
per uscire e non riuscendo più a trattenerle le faccio
scorrere sul mio viso
correndo via come una stupida per il corridoio.
Sento
gli sguardi degli
altri studenti posarsi su di me, ma non mi interessa, mi sento vuota
dentro,
umiliata, pensavo che Ronald volesse in qualche modo salvare la nostra
amicizia, se proprio non possiamo tornare insieme, ma considerato il
fatto che
si stava slinguazzando con Lavando vicino al nostro scompartimento,
quindi con
un’alta probabilità che io li vedessi, non penso
sia quello che voglia.
Continuo
a correre, finché
non sbatto contro qualcuno.
Ok
oggi non è proprio
giornata, è la seconda volta che sbatto contro qualcuno o
qualcosa.
Alzo
lo sguardo e con mia
grande sorpresa chi trovo?
-Hermione,
tutto bene?-
Sorrido
–Victor Krum? Cosa
ci fai qui?-
-Sono
il nuovo professore di
volo, Madama Bumb ha avuto dei problemi e il caro Silente ha pensato di
chiamare me. E quindi da oggi sono il vostro nuovo insegnante.-
-Non
sai quanto piacere mi
fa rivederti.-
-Anche
a me Hermione, mi sei
mancata un sacco. Perché stai piangendo? Vieni qua.-
Mi
stringe forte in un
abbraccio.
Faccio
un alzata di spalle e
un sorriso malinconico.
-Colpa
del mio ex-
-Bè,
non piangere, perché è
stato proprio uno stupido a perdere una ragazza splendida come te.-
Sorrido
–grazie!-
È
rimasto dolce come un
tempo, il ragazzo del mio primo bacio, che poi ho lasciato per Ron. Che
stupida
sono stata, come si fa a lasciare un ragazzo tenero come lui, mi
ricopriva di
attenzioni e non è neanche niente male.
-Ma
non giochi più nei
cannoni?-
-Ah,
è una lunga storia,
vieni nel mio scompartimento che ti racconto.-
Gli
sorrido e lo seguo,
finalmente una nota positiva in questa brutta giornata.
Fine capitolo.
Ciao a tutti,
premetto che
questo capitolo non mi convince molto, ma spero vi possa piacere!
Invito ancora
la gente a lasciarmi un commentino che mi fa piacere sapere cosa ne
pensate. Se
ho fatto pena ditelo senza problemi! Un bacio a tutti!
Ringraziamenti:
anna96:
ciao cara, sono proprio contenta che ti piaccia molto anche questa mia
ff. Fammi
sapere com’è stato questo capitolo. Un bacione.
Fandracofiction:
Ciao cara, non ti dico niente per il finale, si
vedrà!XD…comunque ecco
svelato il mistero degli occhi di Draco, per le caratteristiche dei
serpe verde
di cui mi parlavi ho pensato che se il padre di Herm è nato
babbano, nonostante
avesse la madre strega probabilmente queste caratteristiche non si sono
riscontrate in Herm,grazie mille comunque per avermelo fatto notare,
spero che
questo cap ti piaccia. Un bacio!
Elettra1991:
ciao carissima, non sai che piacere mi fa sapere che continui a seguire
le mie
ff. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, eh si Draco è
sempre Draco,
anche se in questo capitolo non è molto considerato, nei
prossimi lo sarà di
più, tranquilla!un bacio.
_Vergessenes
Kind_: ciao carissima, mi sa che non ci sono tanti
misteri in questo capitolo,
ma ho buttato dentro delle nuove situazioni, come l’arrivo di
Krum o la
scommessa dei due serpe verde. Fammi sapere cosa ne pensi. Spero tu sia
guarita
dalla febbre. Un bacio.
Stefy89d:
grazie mille, spero che
la storia ti piaccia. Un bacio!
Un
grazie anche a chi ha aggiunto la storia tra i preferiti!
|
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Capitolo 4 *** 4 ***
La
sala grande è luminosa e
splendida come ogni inizio anno. Le classiche candele sospese per aria
illuminano la stanza e il soffitto della sala incantato per
rispecchiare il
cielo esterno non presenta nemmeno una nuvola, lasciandoci un cielo
limpido,
punteggiato di stelle e una luna piena meravigliosa.
Vado
a sedermi insieme ai
miei compagni al tavolo di grifondoro e là aspetto che i
primini vengano
smistati.
Inizio
a chiacchierare della
mia estate con Neville e Dean che non avevo fatto a tempo a salutare in
treno
quando la
McGranitt
mi si avvicina.
-Caposcuola
Granger, sarebbe
così gentile da andare a recuperare 5 ragazzini del primo
anno che si sono
persi in giardino?-
-Certo
professoressa vado
subito.-
Eh
ti pareva, adesso mi
tocca anche andare a cercare i marmocchi persi in giardino invece che
starmene
qua a fare quattro chiacchiere con i miei compagni.
Mi
dirigo verso il portone e
una volta fuori l’aria fresca di inizio settembre mi fa
rabbrividire. La
leggera camicia bianca che indosso non tiene molto caldo e avrei fatto
meglio a
portarmi il mantello.
Mi
metto alla ricerca dei
ragazzini passando vicino alle serre di erbologia e nei pressi del
campo di
quidditch ma senza risultati, mi avvio quindi verso la riva del lago
nero. È da
un bel po’ che sono qua fuori e il mio stomaco inizia a
sentire la fame e se
prima avevo dei leggeri brividi per il freddo, ora sto tremando.
Mi
guardo in giro e mi metto
ad urlare –c’è nessuno?-
E
infatti non c’è nessuno
perché non mi arriva risposta.
Decido
di andare a vedere nei
pressi della foresta proibita, se entro la prossima mezzora non li
trovo,
rientro e dico al preside di chiamare “chi l’ha
visto?”.
La
foresta proibita è un
luogo che non ho mai amato molto, è un posto scuro e
tenebroso. Solo Hagrid osa
entrare dentro quel posto, nessuno sa che razza di creature ci abitino
dentro e
quanto grande sia quel posto, mi da un senso di mistero e di brivido,
ma non di
quei misteri che mi affascinano, un mistero oscuro, che è
meglio non venga mai
scoperto e che resti per sempre un mistero.
Spero
vivamente che nessuno
di quei marmocchi si sia perso all’interno di questa,
perché di andare cercarli
là dentro non mi passa neanche per la testa.
Mi
avvicino cautamente, sto
per andarmene, quando sento un rumore.
-Chi
c’è?-
Improvvisamente
un gruppo di
corvi spaventati dal mio urlo si leva dagli alberi facendomi voltare di
scatto.
Una
mano si poggia sulla mia
spalla.
-Aaaaaaaaaaaaaaaahhhhh!-
Urlo
terrorizzata e mi
volto. Il cuore mi batte a mille.
Non
oso immaginare chi è che
mi sta per aggredire.
Potrebbe
essere una creatura
della foresta…
…o
un dissenatore…
…o
un mangiamorte…
…o
Voldemort in persona…
…o
Draco Malfoy…
Draco
Malfoy????
Ma
io questo ora lo uccido,
ha idea dello spavento che mi ha fatto prendere, sto già
preparando la mano per
prenderlo a schiaffi come al terzo anno quando qualcosa mi blocca.
Malfoy
sta ridendo, non
ghignando, ridendo, come una persona qualsiasi. Sorrido guardando
quanto è
bello quando sorride spontaneamente, sembra un angelo, e la voglia di
prenderlo
a schiaffi sparisce.
-Granger
dovevi vedere la
faccia che hai fatto, sei troppo buffa.-
Incrocio
le braccia e metto
il broncio, ma lo guardo con la coda dell’occhio e non posso
fare a meno di
scoppiare a ridere a mia volta vedendolo ridere ancora come un bambino.
Gli
tiro un pugno sulla
spalla –Stupido furetto, mi stavi per far fare un infarto.-
Si
guarda la spalla e poi mi
guarda con occhi minacciosi, ma con un’espressione ancora
mezza divertita e
scherzosa.
-Granger,
è la seconda volta
che ti permetti di toccarmi. Questa me la paghi.-
-Oh
che paura Malfoy, cosa
mi farai mai?- Decido di prenderlo in giro, è diverso questa
sera il furetto,
sembra quasi simpatico.
-Io
ce l’avrei veramente al
posto tuo.-
Spalanco
gli occhi un attimo
terrorizzata, ma il suo ghigno mi fa capire che sta ancora scherzando.
–Cosa
vorresti dire?-
-Che
al posto tuo inizierei
a correre.-
-Cos???-
Non finisco la
frase e mi metto a correre come una bambina, mentre lui mi insegue. Non
so dove
sto andando, sto solo correndo ridendo come una demente, ma chi
l’avrebbe mai
detto che mi sarei messa a scherzare con Malfoy. Ora lo sfotto.
-Sei
troppo lento Malfoy.-
-Sono
dietro di te
mezzosangue.-
Mi
afferra per i fianchi per
non permettermi di correre via, ma inciampiamo insieme su una radice
sporgente
e ruzzoliamo insieme per terra. Sono appoggiata con la schiena sul
terreno gelido,
ma non sento freddo perché il suo corpo è
atterrato sopra il mio. Ci guardiamo
per un istante e non riesco a trattenermi quando vedo la faccia del
bellissimo
e perfetto principe delle serpi sporca di terra e fango ed
evidentemente la mia
non deve essere messa tanto meglio considerato che scoppia a ridere
pure lui.
Improvvisamente diventiamo seri e lo guardo negli occhi. I miei occhi
sono
riflessi nei suoi. Oro e argento fusi insieme. Grifondoro e serpeverde
che si
cercano. Fuoco e ghiaccio che si annullano insieme. Non oso sbattere le
ciglia
per paura di rovinare questo fissarci negli occhi.
Un
rametto spezzato cattura
la nostra attenzione e il contatto si annulla. Come per magia
ritorniamo
grifondoro e serpeverde, e lui si alza tornando con la sua solita
espressione
fredda, come se niente fosse successo, ma in fondo, cosa è
successo?
Malfoy
mi è sembrato così
diverso stasera, un’altra versione, come se fosse
sé stesso e devo ammettere
che questo Malfoy mi è piaciuto un sacco. Cosa nascondi
furetto? Lo dice il tuo
sguardo, il discorso di Blaise e il sorriso che ho visto sul tuo viso
prima,
che anche dentro al tuo petto batte un cuore.
-Granger,
sei sempre la
solita scema, siamo finiti nella foresta proibita.-
-Sei
te che mi sei corso
dietro!Oddio…nella foresta proibita?-
Mi
guardo intorno, vedo solo
contorni sfuocati di alberi e rocce, perché una nebbia
abbastanza fitta rende i
contorni poco nitidi. Mi stringo nelle spalle mentre la paura invade il
mio
corpo, ho una brutta sensazione su questo posto.
-Stavi
cercando anche tu i
marmocchi vero?-
Annuisco.
-Bè
di sicuro devono essere
qua dentro perché ho girato tutto il giardino e non ho
trovato niente.-
Annuisco
di nuovo.
-Mezzosangue,
non dirmi che
questo posto ti spaventa.-
-Ma
che cavolate stai
dicendo Malfoy?- Maledetto il mio orgoglio da grifondoro.
-Allora
perché tremi?- mi
chiede ghignando, sperando che ammetta che ho paura, ah non gliela
darò mai
questa soddisfazione.
-Ho
freddo-
Alza
gli occhi al cielo –Sei
proprio impossibile sai?-
Si
toglie la sciarpa e me la
porge. –Che non si sappia in giro, chiaro?-
Gli
sorrido –grazie!- e
indosso la calda sciarpa che mi ha prestato ancora intrisa del suo
profumo.
Continua
a camminare avanti,
non mi aspettavo una risposta, è già stato troppo
per lui aver fatto questo
gesto. Eh no Malfoy, ora non ti puoi più nascondere con me.
-Mezzosangue
ti muovi?Li ho
trovati.-
Corro
verso di lui e in una
radura vedo raggomitolati vicini vicini cinque bambini tremolanti e
terrorizzati.
-Oh
mocciosi, alzate le
chiappe e muoviamoci a tornare al castello.-
-Malfoy,
sai cosa vuol dire
usare un po’ di tatto?-
-Oh
andiamo, mi hanno già
fatto perdere la cena.-
Non
ci sono proprio
speranze, mi rivolgo ai bambini.
-Ragazzi,
noi siamo
caposcuola, vi riportiamo al castello, ma come avete fatto a perdervi?-
-Avevo
visto un fiorellino
che mi piaceva e volevo vederlo da vicino e loro mi hanno seguito e ci
siamo
ritrovati qua dentro.- Dice una ragazzina di nome Annie.
Non
ci posso credere, inizio
a chiedermi se pure io ero così a
quell’età.
Noooo,
io un po’ di cervello
lo avevo.
-Oh
mezzosangue, un genio
del genere finirà di sicuro a grifondoro.-
-Molto
spiritoso Malfoy.-
-Mocciosi,
forse non lo
sapete ma siete dentro a uno dei posti più misteriosi e
terrificanti del mondo
magico quindi conviene che ci muoviamo.-
I
cinque scoppiarono a
piangere come disperati.
Faccio
un applauso al
furetto e mi complimento con lui.
-Complimenti
Furetto, ora ci
tocca sopportarli pure piagnucolanti.-
Il
gruppetto di primini si
alza e piagnucolante e leggermente terrorizzato ci segue. Malfoy guida
la
comitiva e io mi metto dietro ai ragazzini per evitare di perderne
qualcuno per
la strada.
Stiamo
uscendo dalla radura
quando un fruscio mi fa voltare.
Un
brivido di paura mi
percorre la schiena.
All’interno
della radura un
enorme buco nero a vortice si è aperto e continua ad
espandersi.
Il
terreno inizia a cedere.
-Correte
più veloci che
potete!- urlo con tutto il fiato che ho.
Davanti
a me di qualche
decina di metri i puffi iniziano a correre verso la strada che gli
abbiamo
indicato. Malfoy si volta verso di me e spalanca gli occhi terrorizzato.
Dal
buco decine di rami
rampicanti neri iniziano a inghiottire tutto ciò che trovano.
Riesco
a scansarne uno per
un pelo, ma subito a destra ne compare un altro e mi butto a terra.
Un
qualcosa di infuocato mi
blocca la caviglia.
Un
dolore terribile mi fa
quasi mancare il fiato e qualche lacrima scende dal mio viso
è come se la mia
gamba stesse bruciando dentro un fuoco acceso. La vista mi si sta
annebbiando
dal dolore ma una voce mi riporta alla realtà.
-Granger!-
Sbatto
due o tre volte gli
occhi e prendo la bacchetta dalla tasca.
-Diffindo.-
Il
ramo si spezza e tento di
rialzarmi, ma il dolore alla caviglia mi fa ricadere a terra.
Vedo
un altro ramo
avvicinarsi, chiudo gli occhi sperando sia meno doloroso
dell’altro.
-Diffindo.-
Riapro
gli occhi, alzo la
testa e lo vedo. Sembra un angelo.
-Granger
attaccati al collo
svelta- mi dice dandomi le spalle. Gli ubbidisco e lui mi carica in
spalla,
cominciando a correre veloce. Alcuni rami continuano ad allungarsi
dietro di
noi per qualche altra decina di metri. Dopo di che si afflosciano, e
come se
appassissero in pochi secondi scompaiono e al loro posto rimane un
mucchietto
di cenere. Il buco nero scompare dal centro della radura e tutto sembra
tornare
come prima.
Mi
appoggia a terra
facendomi posare la schiena contro il tronco di un albero. Il mio cuore
batte
all’impazzata per lo spavento, ho avuto veramente paura, ma
si sa, l’uomo ha
paura delle cose che non conosce e io la so-tutto-io Hermione Granger
non
sapevo cosa fosse quell’orribile buco nero che è
comparso nella radura. Una
fitta allucinante mi fa scendere qualche altra lacrima, ma stringo i
denti e
sopporto. Mi guardo la gamba, una bruciatura mi ricopre tutta la
caviglia.
-Ti
fa male?-
Che
domande sono? Certo che
mi fa male, ma ecco che si ripresenta il mio orgoglio.
-Un
po’-
-Bè
allora muoviamoci che i
marmocchi ci stanno aspettando poco più avanti, riesci a
camminare?-
-Malfoy,
che domande, certo
che ce la faccio.-
-Bene
allora andiamo!-
Si
incammina, maledetto,
vuole farmi ammettere che ho bisogno d’aiuto, ah
bè non gli darò mai neanche
questa soddisfazione.
Mi
appoggio al tronco
dell’albero e piano piano mi tiro su.
Bene!
Sono in piedi. Provo
ad appoggiare il piede a terra e a fare un passo, ma la caviglia non
regge e
sto per ripiombare a terra, ma due braccia forti mi sorreggono.
-Dai,
monta in spalla come
prima.-
-Ce
la faccio da sola.-
-Oh,
ne sono sicuro, ma
vorrei arrivare prima della fine dell’anno a scuola.-
Mi
arrendo e monto in spalla
al furetto, anche se devo ammettere che non mi dispiace, con lui mi
sento al
sicuro, protetta, è una bella sensazione.
-Malfoy?-
-uhm…-
-Tu
sapevi cos’era quella
roba?-
-No,
te?-
-No!-
-Strano-
-Stronzo,
voglio
documentarmi però, naturalmente non deve saperlo nessuno, mi
proibirebbero di
fare ricerche. Capito?-
-Ok.-
-Malfoy?-
-Cosa
c’è ancora Granger?-
-Grazie!-
Fine capitolo!
Et voilà.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Non ho fatto in tempo a
rileggere,
se trovate degli errori segnalatemeli pure per favore.
Purtroppo non
ho molto tempo per ringraziarvi personalmente una ad una.
Quindi vi
ringrazio velocemente e spero mi farete sapere cosa ne pensate anche di
questo
capitolo.
Un grazie speciale
a Debora93, fandracofiction, anna96, erigre, _Vergessenes Kind_ e
elettra1991.
Grazie anche a
chi ha messo la storia tra i preferiti. Un bacio!
|
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Capitolo 5 *** 5 ***
Primo
giorno di lezioni.
Ammetto che non vedevo l’ora di cominciare
quest’anno scolastico e di
riprendere con il solito tram tram quotidiano. Quest’anno
voglio impegnarmi
parecchio, quest’anno ci sono i mago e voglio passarli alla
grande. D’altronde
sono sempre e comunque Hermione Granger, Granger non proprio. Quante
cose sono
successe in quest’ultimo periodo: la profezia, la notizia che
Voldemort è mio
zio, il misterioso buco nero di ieri sera. Quando sono tornata nel
castello
ieri sera era ormai mezzanotte passata, Malfoy mi ha accompagnato in
infermeria
e poi è andato ad accompagnare i ragazzini dal preside.
Naturalmente Madama
Chips non ha creduto alla storia in cui io mi sono bruciata la caviglia
col
fornello della cucina mentre cercavo di prepararmi qualcosa da mangiare
al
nostro rientro, ma non ha voluto indagare oltre e mi ha fasciato la
parte
scottata applicando una pomata che mi ha dato un bel po’ di
sollievo. Mi rigiro
nel letto ancora mezza addormentata.
-Ginnyyyyy
che ore sono?-
Mi
tiro su e vedo la mia
amica già vestita di tutto punto e splendida come al solito.
-Buongiorno
Herm,
tranquilla, manca mezzora all’inizio delle lezioni, ti
aspetto giù.-
Mi
alzo di malavoglia e mi
chiudo in bagno. Come d’abitudine mi faccio una doccia
tiepida che mi svegli un
po’. Indosso la solita divisa, quest’anno mi sta
perfetta e non più larga come
gli altri anni. Mi osservo allo specchio notando come è
cambiato il mio fisico,
come sono cresciuta da quando avevo undici anni, accarezzo la camicia
facendola
aderire perfettamente al mio corpo e sbottono di due o tre bottoni la
camicia,
quest’anno non sarò più solo Hermione
Granger la so-tutto-io, Ron Weasley
vedrai cosa ti sei perso. Raccolgo i capelli in una treccia e applico
un
leggero strato di
fondotinta e un accenno
di matita nera. Guardo l’ora e mi accorgo che mancano dieci
minuti alla prima
ora di lezione, trasfigurazione con i serpeverde. Prendo al volo la
borsa e
corro verso l’aula che è dall’altra
parte del castello.
Arrivo
perfettamente in
orario insieme agli altri studenti e vado a sedermi in primo banco.
Harry e Ron
naturalmente si siedono dietro di me, figuriamoci se si siedono in
primo banco
qualcuno prende posto accanto a me, qualcuno che vorrei ammazzare:
Lavanda
Brown.
-Ciao
Hermy, come stai?-
Hermyyyy?? Ma come si permette questa?
-Bene
Lavanda grazie, e te?-
Mostrati gentile Hermione, dai ce la puoi fare, è solamente
la sgualdrina per
cui il tuo ex ti ha lasciato.
-Oh
benissimo Hermy, con Ron
sto benissimo, siamo innamoratissimi, sono proprio contenta!-
Gli
sorrido, un sorriso
falso, un sorriso simile a quello delle iene che fanno prima di
mangiarti e mi
giro verso la
McGranitt
intenzionata a scrivere ogni parola che esce dalla sua bocca per non
dare il
tempo a quell’oca di farmi altre domande.
La
lezione procede
tranquillamente, ci viene illustrato il programma di
quest’anno e ripassiamo
alcune trasfigurazioni semplici dell’anno passato.
Arriva
la fine dell’ora.
Mentre
sono intenta a
raccogliere le mie cose un ragazzo mi si avvicina e dalla sua divisa
noto che è
un serpeverde.
-Mi
scusi signorina.- E
questo cosa vuole adesso??
-Dimmi,
ma dammi del tu
Pucey per favore.-
-Sai,
sono un po’ timido e
non so come chiederlo, ma non avrei capito alcune cose che abbiamo
ripassato
oggi e cercavo qualcuno che potesse aiutarmi, ti ho vista molto attenta
e la
professoressa McGranitt ti stima molto quindi pensavo potessi
aiutarmi,avrei
bisogno di qualche lezione privata, non sapevo come chiedertelo.-
-Ma
certo, stai tranquillo,
ti aiuto io.- Ma
cosa mi crede deficiente?
L’ho capito io il furbetto qua, altro che lezioni private, ah
bè ora gli faccio
vedere io.
-Davvero?-
-Certo,
professoressa
McGranitt potrebbe venire qua un secondo?-
Mi
guarda un attimo
perplesso.
-Mi
dica signorina Granger.-
-Ecco
vede questo ragazzo
non ha capito molto la lezione di oggi e si vergognava a chiederle se
poteva
darle qualche lezione privata.-
Mi
giro sorridente verso
Adrian Pucey mentre lui mi rivolge un’occhiata terrorizzata.
-ma
no io veramente…-
-Silenzio
Pucey,d’accordo,
ma non voglio perdere troppo tempo, ti aspetto in quest’aula
alle due, e vedi
di esserci che non mi piace sprecare tempo per niente.-
-Vi
lascio decidere in pace,
arrivederci professoressa, ciao Adrian.- dico con un sorriso da presa
per i
fondelli. Ah la prima soddisfazione della giornata.
Esco
dall’aula e trovo una
serpe bionda ad aspettarmi.
-Complimenti,
sei la prima
ragazza che rifiuta di dare lezioni private a Adrian Pucey.-
-Non
mi piaceva la materia
prima.-
Ghigna.
-Allora
hai scoperto
qualcosa riguardo il buco di ieri sera?-
-Scusa,
ma guarda che
anch’io dormo la notte sai?-
-ok
ti scuso, hai deciso
quando e dove andare?-
-nella
sezione proibita.-
-ma
sei scema? Lo dice anche
il nome: proibita, come fai ad andare?-
-Ci
vado stanotte e non
dirmi scema stupido furetto.-
-Ma
non hai detto che la
notte dormi?-
Apro
la bocca per ribattere,
ma la richiudo, perché non so cosa dire.
La
sua bocca si apre in un
altro ghigno.
-oh
oh oh, ho spento la
mezzosangue so-tutto-io.-
-Ti
conviene stare zitto o
non ti dirò niente del buco nero appena scoprirò
qualcosa.-
-Tranquilla,
non ce ne sarà
bisogno perché verrò con te.-
-Oh
tanto meglio….come
scusa?No io con te fra i piedi non riesco a fare una ricerca.-
-Ok
perfetto allora è
deciso, a mezzanotte davanti la biblioteca, a stasera Granger.-
Apro
la bocca, ma la
richiudo per la seconda volta, ormai se ne sta andando e dovrei urlare
per
farmi sentire e non ho certamente voglia di fare scenate davanti la
scuola. Mi
tocca sopportare, ma tu guarda, pure il furetto tra i piedi dovevo
trovarmi.
Mezzanotte
meno dieci.
Prendo
il mantello
dell’invisibilità e mi dirigo verso la biblioteca.
Sto attraversando il secondo
piano quando sento una risatina provenire dall’aula di storia
della magia.
Dovrei tirare dritta, ma il mio dovere di caposcuola e la mia
curiosità mi
inducono a sbirciare attraverso la porta.
Due
ragazzi se ne stanno
abbracciati a baciarsi. Riesco a scorgere il viso della ragazza: due
occhi
grandi verdi, le labbra carnose e lunghi capelli biondi lisci. Daphne
Greengrass. Il ragazzo non riesco a riconoscerlo perché
è di spalle, vedo solo
i capelli neri arruffati che assomigliano a quelli di…Harry.
Si gira un attimo
soltanto ma scorgo lo stesso la sua immancabile cicatrice a forma di
fulmine.
Quel maledetto, come può fare una cosa del genere a Ginny,
tradirla con Daphne
Greengrass, per carità sarà una bella ragazza, ma
Ginny lo ha aspettato per sei
anni, Ginny gli è sempre stata accanto, Ginny lo ama
veramente. Mi sento
complice in qualche modo, devo dirlo a Ginny o no? In fondo
è la mia migliore
amica. Ah ci penserò…sono arrivata davanti la
biblioteca, ora ho altro a cui
pensare: la ricerca del buco nero e come sopportare il furetto.
Lo
trovo già davanti la
porta che mi aspetta e appena sta per aprire bocca lo fermo.
-No,
non azzardarti a dire
che sono in ritardo perché sono in perfetto orario.
–
Richiude
la bocca e mi
guarda ghignando, ma il suo ghigno sparisce non appena sentiamo dei
passi lungo
il corridoio.
-Presto
mettiti questo.-
Gli
faccio indossare il
mantello dell’invisibilità e mi stringo contro di
lui.
-Granger
sei stupida? Ci
vedrà di sicuro.-
-Taci
e fidati.-
Stranamente
chiude la bocca,
come a farmi capire che si sta fidando di me.
E
infatti Gazza ci passa
accanto senza notarci.
Appena
il guardiano sale le
scale apro la biblioteca e ci dirigiamo verso la sezione proibita.
-Adesso
mi spieghi come ha
fatto a non vederci con quel coso addosso.-
-è
un mantello
dell’invisibilità furbo.-
-E
poi sarei io il cattivo.-
Gli
faccio una smorfia e mi
metto a cercare.
-Cosa
dobbiamo cercare?-
-Malfoy,
ma ce l’hai un
cervello? Cerca un libro sulla foresta proibita no?-
Ci
mettiamo silenziosamente
a cercare tra gli scaffali della biblioteca. È ormai
l’una e non abbiamo ancora
trovato niente.
Passa
un’altra mezzora buona
finché Malfoy non tira fuori un grosso e polveroso volume.
-Ehi
Granger guarda qua.-
-Luoghi
e città oscuri, dove
è presente la magia oscura nel mondo magico! Bravo furetto,
finalmente hai
fatto qualcosa di buono.-
Mi
siedo e appoggio il tomo
davanti a me, quando lo apro si leva un piccolo polverone, tossisco
mentre con
l’altra mano levo la polvere dal volume. Scorro
l’indice finché trovo: foresta
proibita pagina 3762.
Cerco
la pagina e inizio a
scorrere con gli occhi il testo finchè non trovo la parte
che mi interessa e la
leggo ad alta voce- “Nella foresta
proibita sono spesso successe morti improvvise ma i cadaveri sono
sempre stati
ritrovati perché abbandonati dalle terrificanti creature che
abitano questa
oscura selva, ma la cosa che più lascia stupiti i maghi di
tutto il mondo
magico sono le misteriose scomparse avvenute all’interno di
questa. Alcune
leggende parlano di un misterioso buco nero chiamato Tunnel Vers
l’Enfer, dal
francese tunnel verso l’inferno, che si apre nelle notti di
luna piena e
risucchia al suo interno qualsiasi essere vivente che incontri. Il
ministero ha
sempre smentito questo fenomeno e non esistono testimoni di questo
fatto,
esiste però un libro oscuro che parla di questa leggenda,
non si conosce il
contenuto, perché solo coloro che hanno visto il buco nero
possono aprirlo e
finora non esiste mago o babbano che abbia vissuto questa esperienza.
Il volume
narrante la leggenda è custodito nella sezione proibita
della biblioteca di
Hogwarts” –
Rimaniamo
in silenzio per
qualche minuto, una strana paura si impossessa di me e la biblioteca mi
appare
come il posto più terrificante del mondo.
-Te
la senti di cercare quel
libro Granger?-
-Si
Malfoy, alla fine è solo
una leggenda, sarà una storia inventata da qualche scrittore
burlone.-
-Mezzosangue,
noi lo abbiamo
visto quel buco nero, probabilmente nessuno al di fuori di noi lo aveva
mai
visto prima, e stiamo parlando di un passaggio verso
l’inferno, presente?-
-Si
furetto, forza cerchiamo
il libro che sono curiosa di saperne di più.-
Il
tremolio della mia voce
tradisce un po’ di paura però e probabilmente
Malfoy se ne accorge.
-Ti
va di fare una pausa
prima?-
-Ok,
forse è meglio, sto
morendo di sonno.-
Ci
sediamo su un divanetto
della biblioteca vicini e tra di noi scende un leggero imbarazzo,
nessuno di noi
due sa se parlare o stare zitto. Malfoy però come al solito
decide di rompere
il ghiaccio.
-Mi
puoi togliere una
curiosità Granger? Perché ti interessa tanto la
storia della profezia, in fondo
non ti riguarda personalmente.-
I
miei occhi si incupiscono,
non so cosa rispondergli, non so se potergli confidare questa cosa, no,
non
proprio ora che stiamo costruendo una specie di rapporto.
-è
una brutta storia Malfoy,
di cui non ne vado fiera, forse un giorno te la racconterò.-
-Chi
te lo dice che ci sarà
un altro giorno che ci parleremo?-
Gli
sorrido –il fatto che
quando siamo da soli sei diverso-
-Cosa
vuoi dire?-
-Sei
più umano, più
simpatico, quasi normale Malfoy.-
-Perché
quando non siamo da
soli non sono normale scusa? Cosa sono un alieno?-
Mi
immagino Malfoy con la
faccia verde e le antenne che dice “telefono casa”
e non posso fare a meno di
scoppiare a ridere.
-E
adesso cosa c’è da ridere
mezzosangue?-
-Niente,
ti stavo
immaginando tutto verde e con le antenne-
-Non
farlo mai più, perché
rovinare col pensiero una bellezza così perfetta?-
-Vanitoso-
dico con una
smorfia.
-E
bello-
-Deficiente.-
-E
bello-
-Ripetitivo-
-E
bello-
-Ok,
ora hai rotto, forza
riprendiamo la ricerca di quel libro, devi cercare un tomo dal titolo
Tunnel
vers l’enfer.-
Ci
mettiamo alla ricerca del
libro. Non so perché ma parlare con Malfoy mi suona
così naturale, riesco a
essere spontanea con lui, come mi capita con poca gente, se non fosse
che mi ha
insultata per sei anni forse mi potrebbe anche piacere.
Ok,
meglio che mi concentro sul
libro da cercare che il sonno mi fa fare strani pensieri.
Scorro
circa una ventina di
titoli finchè lo trovo.
Il
libro è tutto nero e la
copertina ha la superficie liscia sembra quasi…
Lo
mollo di colpo per terra.
Malfoy
si gira.
-Ehi
Granger trovato il
libro?-
Annuisco
mentre la mia mano
continua a tremare…
-Granger,
tutto bene?-
-Ma…mal…foy
il libro è
rivestito di di pelle umana bruciata.-
Il
suo volto diventa pallido
mentre prende in mano il libro e lo appoggia sul tavolo. Il titolo
è scritto di
un vivace colore rosso e scommetto la mia bacchetta che è
sangue umano.
-Apri
tu o apro io?- mi
chiede.
Decido
di non fare la
codarda –apro io.-
Alzo
la copertina e sfoglio
velocemente il libro, tutte le pagine sono nere senza neanche una
scritta.
-Malfoy,
perché non è
scritto?-
Non
faccio a tempo a finire
la frase che un forte vento si alza in biblioteca. Mi stringo nel
mantello e
penso che l’autunno sta proprio arrivando.
Un
momento, siamo in un
posto chiuso.
Guardo
terrorizzata il
furetto che si avvicina a me e mi prende per mano. Gli sono grata di
questo
gesto.
-Oh oh oh-
Qualcuno
ha parlato.
-Chi osa dopo mille secoli aprire il mio libro?-
Non
rispondiamo. Mi appoggio
al petto di Malfoy e con una mano mi aggrappo alla sua camicia mentre
continuo
a tremare, lui mi stringe in vita. La paura si sta impossessando dei
nostri
corpi.
-Parlate, lo so che siete là. E va bene,
parlerò io, e così mille secoli
dopo la notte dei tempi qualcuno è riuscito a vedere il mio
tunnel vers l’enfer
e a scapparne, i miei complimenti.-
-Chi
sei?- Mi stringo più
forte a Draco, perché ha parlato?Non poteva starsene zitto.
-Io sono il creatore dell’inferno, io non
sono un demone, io sono Il
Demone, colui che ha creato questo libro che non è altro che
un piccolo mezzo
di comunicazione, è inutile che non parlate, sto ascoltando
la vostra anima
parlare, poveri ragazzi, siete solo due diciassettenni impauriti. Mi
avete
sfidato a scappare così dal mio tunnel, sarò il
vostro incubo ricorrente,
ricordatelo.-
Con
un tonfo il libro si
richiude.
Fine capitolo.
Ciao a
tutteeee…Scusate, ma sono sempre di corsa, spero di non
avere fatto errori
neanche questa volta, non ho fatto a tempo a rileggere, segnalatemeli
pure se
ne trovate.
Non faccio a
tempo a ringraziarvi tutte personalmente, ma voglio ringraziare di
cuore le 50
persone che hanno aggiunto la storia tra i preferiti e in particolare:
erigre,
fandracofiction, _Vergessenes Kind_, anna96, diavoletta88, elettra1991,
Debora93 e lelia_cullen_95.
Fatemi sapere
cosa ne pensate anche di questo capitolo! Mi fa piacere ricevere le
vostre
recensioni.
Un bacio!
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Capitolo 6 *** 6 ***
Freddo, tanto freddo.
Buio, sento che ho gli occhi aperti, ma
è come se li
avessi chiusi, non vedo niente.
Corro, ma sto ferma, le mie gambe si muovono
inutilmente.
Urlo, ma dalla mia bocca non escono suoni, il
silenzio regna sovrano.
Poi una voce…
“Sono qui, sono intorno a te,
è inutile scappare io
ti troverò Hermione, verrai a farmi compagnia
quaggiù nell’inferno, non si
scappa dal demone, ti vengo a prendere sangue del suo
sangue…”
-Bastaaaaa-
Mi
sveglio di colpo e mi
metto a sedere nel letto. Ho la fronte sudata e una strana sensazione
in corpo,
questo non era un incubo normale, sono sette giorni che mi sveglio nel
cuore
della notte sognando il demone che mi dice che mi viene a prendere, non
ce la
faccio più. Stanotte una sua frase mi ha colpito
però, sangue del suo sangue,
come fa a sapere della profezia, che tra il
demone e Voldemort ci sia un contatto? Mi sta scoppiando la testa.
Chissà
Draco come sta, in
questa settimana non abbiamo più avuto modo di parlare, ma
dalle occhiate che
ci lanciamo ogni tanto ho capito che anche lui ha questi incubi, devo
trovare
il modo di parlargli senza dare nell’occhio, Harry e gli
altri si
insospettirebbero a vedermi parlare tranquillamente con Malfoy.
Già Harry, devo
ancora parlare con lui della storia di Daphne.
Guardo
l’ora, bè sono le
cinque, quasi quasi vado ora a svegliarlo così dopo avere
parlato facciamo a
tempo a dare un’ultima ripassata a storia della magia.
Scendo
in sala comune e mi
dirigo verso i dormitori maschili, apro silenziosamente la porta e mi
siedo a
lato del letto di Harry.
-Harryyyy,
svegliati.- gli
sussurro dolcemente.
-Daphne.-
Mormora Harry e
deve ringraziare il cielo che non sono Ginny che è venuta a
svegliarlo.
-No
Harry, sono Herm-
-Oh
Herm, cosa ci fai qua?-
Scatta a sedere sul letto capendo di avere pronunciato un nome che non
avrei
dovuto sentire, poi però guarda l’ora.
-Ma
soprattutto, che ore
sono?-
-Le
cinque Harry, dobbiamo
parlare.- gli dico.
-Alle
cinque?- Si stropiccia
distrattamente gli occhi.
-Si
Harry, è importante.-
Gli
faccio il faccino dolce
e come al solito cede.
Scendiamo
in sala comune e
ci sediamo su un divano davanti al caminetto col fuoco acceso.
-Dimmi.-
Lo guardo
seriamente e inizio a parlare.
-Ecco
Harry vedi, una
settimana fa circa stavo andando in biblioteca di sera e sono per caso
passata
davanti all’aula di storia della magia…-
Sbianca,
Voldemort è
abbronzato in confronto a lui. Ma come al solito sfoggia un sorriso
stupendo e
si mostra tranquillissimo.
-Su
Herm, continua, cosa hai
visto di così terrificante?-
-Harry,
ho visto te e
Daphne, no tranquillo, non preoccuparti, non ho detto niente a Ginny,
capisci
però che io mi trovo in mezzo, farei un torto a te ad andare
a spifferare tutto
a Ginny, ma faccio un torto a Ginny standomene zitta.
C’è una sola soluzione
Harry.-
-Devo
dirglielo?-
-Si
Harry, è meglio che lo
venga a sapere così piuttosto che in un altro modo.-
-
Hai ragione Herm, va bene
glielo dirò. Anche se ho paura di farla stare male-
-Le
fai più male continuando
a tradirla, ti conviene chiarire subito prima che qualcuno vi veda e
riferisca.- gli spiego.
Lui
annuisce serio.
-Il
problema che dovresti
porti è Ron invece, come la prenderà sapendo che
hai lasciato la sua
sorellina?- Conoscendo il carattere di Ron presto Harry non
sarà più
il-bambino-soppravissuto.
-Ehm,
Ron lo sa già e mi ha
detto che non gli interessa niente, Lavanda lo ha proprio
rincoglionito.- Eh
si, quella ragazza ha proprio un brutto effetto su Ronald.
-Va
bene, ora però raccontami
tutto Harry!- Eh che cavolo, la curiosità è donna
no??
-Bè,
non c’è molto da dire,
è cominciato tutto l’anno scorso.-
-Scusa?-
-Eh,
abbiamo passato solo
una notte insieme l’anno scorso, dopo la festa dei tassorosso
nella stanza
delle necessità, poi però abbiamo lasciato
perdere perché tra noi non poteva
funzionare, insomma, lei serpeverde, io grifondoro, poi c’era
l’estate, sarebbe
stato impossibile vederci. E tutto è andato bene, ero
riuscito a dimenticarla,
a non pensarla più, fino all’inizio della scuola,
è stato un attimo Herm, ci
siamo trovati in corridoio, ci siamo guardati negli occhi e
l’attimo dopo
eravamo a baciarci e a farlo sulla cattedra di Ruf. Herm, lei
è fantastica e
ora l’ho capito, non mi importa niente se tra noi non
può funzionare, voglio
farla funzionare, perché l’amore non conosce
ostacoli.-
Lo
guardo con gli occhi
lucidi, Harry è proprio cresciuto, non è
più il bambinetto di undici anni che
si è trovato davanti a pericoli troppi grandi di lui.
Lo
abbraccio, per fargli
capire che io per lui ci sarò sempre.
Ma
il mio pensiero è un
altro, prima quando Harry ha cominciato a parlarmi dell’amore
la mia mente è
volata fino a serpeverde e il suo volto ha fatto capolinea nella mia
testa,
perché ho pensato a lui? Ai suoi occhi grigi, ai suoi
capelli biondissimi e al
suo sorriso perfetto? No, io non posso provare attrazione verso Malfoy,
non
voglio stare male di nuovo, per un po’ devo stare lontana
dall’amore, l’ultima
volta ne sono uscita troppo ferita.
Io
e Harry ci stacchiamo
dall’abbraccio.
-Torniamo
a dormire adesso?-
-Harry,
non ci pensare
nemmeno, abbiamo il primo compito di storia della magia oggi,
ripassiamo!-
Mi
sto dirigendo verso la
sala grande per la colazione quando mi sento chiamare.
-Hermione.-
Mi giro.
-Ciao
Anthony, come stai?-
Davanti a me c’è Anthony Goldstein, Corvonero,
moro, occhi scuri, un bel
ragazzo.
-Tutto
bene dai, ascolta
sabato sera abbiamo organizzato un festino nella stanza delle
necessità, ti va
di venire?-
-Perché
no, va bene a che
ora?-
-Alle
dieci, ti aspetto eh.-
-Certo,
ciao Anthony!-
Arrivo
in sala grande, ma mi
fermo sul portone perchè mi passa accanto Ginny, correndo in
lacrime e guardo
Harry che abbassa lo sguardo. Mi giro e corro dietro alla mia migliore
amica. È
uscita in giardino quindi mi dirigo là, mi guardo un
po’ in giro finché la vedo
seduta sotto una quercia vicino al lago nero.
Mi
siedo accanto a lei e
passiamo alcuni momenti in silenzio, finchè non si decide a
parlare.
-Mi
ha lasciata, per Daphne
Greengrass.-
La
abbraccio mentre lei
ricomincia a piangere.
-Herm,
guardami, cos’ho che
non va?-
-Niente
Ginny, tu sei
stupenda, ma i ragazzi sono così, te lo dico per esperienza,
non ne vale la pena
di stare male.-
Mi
sorride appena.
-Bè,
vuol dire che non mi
meritava, e quando tornerà da me io gli dirò che
non mi faccio prendere per il
culo una seconda volta.-
-Così
si parla Ginny. Sabato
vieni con me alla festa dei corvonero e ci scateniamo, vedrai che li
dimentichiamo quegli stronzi.-
-Affare
fatto-
Ci
alziamo e finalmente
riesco ad andare a fare colazione trascinandomi dietro una Ginny un
po’ più
allegra.
Mercoledì
pomeriggio, sono
passati già due giorni da quando Harry e Ginny si sono
lasciati e la mia amica
è distrutta, gli incubi sul demone continuano,
c’è ancora il mistero della
profezia che aleggia su di me e la guerra magica sta facendo un sacco
di
vittime. Che bell’inizio dell’anno.
Sono
seduta sotto un albero
a fare la cosa che più mi piace e che riesce a distrarmi:
studiare.
Sono
così concentrata nello
studio che non mi accorgo del bellissimo ragazzo che si è
seduto accanto a me
fino a quando non inizia a parlare.
-Buongiorno-
Mi
giro verso di lui –ciao!
Dobbiamo parlare Malfoy- gli dico.
-Hai
gli incubi pure tu?-
-Si-
Lo guardo seria.
-
Ho deciso che forse è
meglio se ti aiuto a fare qualche ricerca anche sulla profezia.-
-Quale
onore, e cosa ti ha
spinto a cambiare idea?- Gli chiedo.
-Il
demone conosce la
profezia, Hermione, ti rendi conto in che situazione siamo?-
-Si,
me ne rendo conto
Draco-
-Ci
siamo appena chiamati
per nome- gli sorrido, l’ha notato, forse non gli sono del
tutto indifferente.
-Comunque,
dobbiamo scoprire
qualcosa di più. Cosa ti ha detto il Demone a te?- Gli
chiedo.
-Le
solite cose, tutte le
notti, che mi verrà a prendere a me occhi di ghiaccio e la
mia compagna, il
sangue del suo sangue, che cavolo vuole dire? Dobbiamo scoprire chi
è questa
persona, potrebbe essere in pericolo come noi…Granger che
succede?-
Senza
volerlo sono scoppiata
a piangere, maledetto Demone, ora Draco verrà a sapere chi
sono realmente,
forse è il caso di dirglielo, sto imparando a fidarmi di lui
e poi a qualcuno devo
pur dirlo no? Mi sta guardando con un viso dolce, quasi preoccupato.
Vengo
avvolta dalle sue braccia, quasi stesse cercando di consolarmi e
confortarmi, e
mi culla dolcemente. Pian pianino smetto di piangere, mi sento al
sicuro tra le
sue braccia, non sembra neanche il vero Malfoy, vorrei fermare il tempo
e stare
qua per sempre, io e lui soli, senza tutti i problemi di questo mondo.
Mi
faccio coraggio e glielo dico.
-Malfoy,
il sangue del suo
sangue sono io, sono la nipote di Voldemort.-
Si
stacca improvvisamente
dall’abbraccio e mi lascia andare, un’ondata di
gelo mi prende e mi sento persa
a non sentirlo più vicino a me.
-Che
cazzo stai dicendo
mezzosangue?-
Bene,
siamo tornati al
vecchio Draco e al mezzosangue, era troppo bello per essere vero.
-Questo
Malfoy, mio padre è
il fratello di Voldemort, mio padre è nato babbano ed
è sempre vissuto nel
mondo dei babbani venendo adottato da una famiglia di persone senza
poteri.-
Si
allontana da me, quasi
gli facessi schifo –Se stai scherzando è il
momento di dirlo subito mezzosangue
perché non è un bello scherzo.-
Le
lacrime ricominciano a
scendere dal mio viso e capisce che non sto scherzando. Se ne sta per
andare,
ma lo fermo per un braccio.
-Non
andartene per piacere.-
Si stacca violentemente.
-Non
mi toccare, oltre che
una lurida mezzosangue sei anche la nipote dell’uomo che mi
ha distrutto la
vita e che l’ha distrutta a miliardi di persone, mi fai
schifo Granger, oh no
scusa, volevo dire Riddle.-
Perché
mi dice questo? Una
lama invisibile è entrata nel mio petto, squarciandolo. Lo
sapevo che la
reazione non sarebbe stata un abbraccio e un
“congratulazioni”, ma non pensavo
neanche a questi livelli, cosa gli ha fatto Voldemort per spingerlo ad
avere
questa reazione?
-NON
L’HO DECISO IO, NON HO
UCCISO IO TUTTA QUELLA GENTE E NON NE VADO DI CERTO FIERA DI ESSERE SUA
NIPOTE,
CHE COLPA HO?-
-Quella
di esistere,
mezzosangue.-
Fine capitolo.
Ciao a tutte,
non uccidetemi, ma Draco è pur sempre un serpeverde e
ricordiamo che Voldemort
gli ha rovinato la vita quindi la reazione non poteva essere che
questa. Il
capitolo non è granchè, ma è solo di
passaggio, nel prossimo capitolo ci sarà
la festa dei corvonero. Scusate se la separazione tra Harry e Ginny
è stata un
po’ frettolosa, ma dovevo farli lasciare perché,
come alcuni già sanno, adoro
le Blaise/Ginny e presto inizierete a leggere dei pezzi su questa
coppia.
Allora, volevo
comunque ringraziare tutte voi di cuore che mi avete aggiunto tra i
preferiti,
veramente grazie mille e siete già 59!Non me lo aspettavo.
Poi vorrei
ringraziare:
diavoletta88: ciao, sono contenta che
il capitolo
ti sia piaciuto, anche se un attimo pauroso, spero continuerai a
seguire la
storia e a darmi pure qualche consiglio o qualche critica. Un bacio!
_Vergessenes
Kind_:
Ciao, allora, rispondo a tutte e due
le parti di te, quella sana e quella fusa, sono contenta che il Demone
ti stia
simpatico e mi fa molto piacere leggere le tue recensioni, ma
soprattutto mi
strappi sempre un sorriso.:D…spero continuerai a seguirmi.
Bacioni!
Fandracofiction: ciaooo, eh no mi
dispiace ma i nostri
protagonisti in pace non possono proprio vivere e questo capitolo ne
è la
dimostrazione. Spero che questo capitolo sia stato di tuo gradimento.
Un
bacione!
Tanny: ciaooo nuova lettrice,
sono proprio contenta che la
storia ti sia piaciuta e che mi hai lasciato un tuo commento, spero me
lo
lascerai anche per questo capitolo, accetto anche le critiche. Baci!
Elettra1991: ciao gaia, non sai
quanto mi fa
piacere ogni volta leggere una tua recensione, grazie mille,
soprattutto per i
tuoi consigli. Veramente grazie di cuore. Spero non sia troppo brutto
il pezzo
di Harry e Ginny, ma devo fare avvicinare Blaise e Ginny, continua
farmi sapere
come sta andando questa storia. Un bacio.
Stefy89d: ciao cara!sono proprio
contenta che la
storia ti prenda, in questo capitolo Draco non è proprio
carino, ma spero che
il capitolo ti sia piaciuto lo stesso. Un bacio!
Erigre: ciao! Grazie mille per i
tuoi
commenti, mi fanno sempre molto piacere. Questo dialogo tra i
protagonisti non
è proprio divertente, ma spero che la storia ti piaccia lo
stesso e che mi
lasci anche per questo capitolo un commentino. Grazie mille! Un bacio!
Grazie anche a
chi legge solamente.
Oggi dedicate un piccolo pensiero e una preghiera a tutte le persone colpite dal terremoto!
Gaia
|
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Capitolo 7 *** 7 ***
Piccola premessa!
Ciao a tutte,
allora premetto che
speravo
di poter scrivere tutta la storia dal punto di vista di Hermione, ma da
questo
capitolo inizierò a scrivere dal punto di vista anche di
altri personaggi per
poter spiegare meglio le loro emozioni e i loro punti di vista. Il
cambio di
pensiero di personaggio sarà rappresentato da una barra, si
parte con Draco!
Ho notato che molte
persone
non hanno gradito la conversazione finale tra Draco e Herm, volevo
ricordare
che si stanno avvicinando, non sono ancora innamorati persi, ma
soprattutto
Draco è un serpeverde e Voldemort come spiegherò
adesso gli ha rovinato la
vita.
Volevo anche dirvi
che in
questo capitolo non ci sarà un lieto fine con la
riconciliazione dei due come
molti si aspettano, ma anzi altri problemi!
Vi lascio alla
lettura e ci
vediamo a fondo pagina per i ringraziamenti.
Un bacio a tutti!
Due
giorni,solo due giorni
sono passati da quando ho scoperto quell’orrenda
verità, l’ho tenuta per me,
non l’ho raccontata a nessuno, nemmeno a Blaise, sono uno
stronzo è vero, ma
non fino a questo punto. Sono sdraiato a letto e intanto penso.
Ogni
tanto la vedo passare
la mezzosangue, a testa alta come al solito:
lei
che è fiera e
coraggiosa,
lei che è
una grifondoro,
lei che
non si lascia abbattere da nessuno,
lei che
ora abbassa il capo quando mi vede,
io stronzo
che la sto facendo soffrire e che per la prima volta in vita mia sto
provando
dei sensi di colpa, non volevo urlarti addosso in quel modo, tu non ne
hai
colpa, ma spiegalo te al mio cervello. Sto cercando di odiarti Hermione
Granger, ma non ci riesco, eppure devo
odiarti, tu sei la nipote della rovina della mia vita. Mio
padre è sotto
imperius da anni per conto di tuo zio, la mia infanzia non è
stata rovinata,
perché semplicemente non è mai esistita, non ho
potuto essere un bambino come
tutti gli altri, no, io ero e dovevo diventare un grande mangiamorte e
per non
ricorrere ad un imperius iniziarono ad insegnarmi fin da piccolo che i
mezzosangue rovinano il nostro mondo, che la cosa migliore da fare
è uccidere,
tutti loro e pure chi ostacola i nostri piani, non hanno pensato che
una volta
grande avrei capito che grandi cazzate stanno dicendo, no mia zia
continua
tuttora a infilarmi in testa queste idee. E presto dovrò
pure diventare mangiamorte,
o mangiamorte o la morte mi hanno detto, sinceramente non so quale
delle due
cose sia migliore.
Eppure,
perché non riesco a
detestarti mezzosangue? Me lo vuoi spiegare perché mi sei
sempre in testa?
Perché la prima cosa che faccio al mattino quando mi sveglio
è pensare ai tuoi
occhi?
Qualche
imbranato potrebbe
pensare che questo è amore, ma non io, io sono Draco Malfoy
e Draco Malfoy non
si innamora.
Sabato
pomeriggio,
stasera
c’è il festino dai
corvonero, ma non ho voglia di andarci, sono tre giorni che qualcosa
dentro di
me si è spento, da quando ti ho perso. È strano,
siamo stati anni ad offenderci
e a insultarci e ora che avevamo un minimo di rapporto si è
rovinato tutto. Ho
rovinato tutto. Forse non dovevo dirtelo così
tranquillamente, lui ti ha
rovinato la vita se ripenso alle parole di Blaise di
quest’estate, ma devi
capire anche che non l’ho scelto io uno zio così.
Draco, mi manchi, ti penso
sempre, è da quando stavo con Ron che non provavo questa
sensazione all’altezza
dello stomaco quando sto con una persona, mi hai forse stregata?
No,
sono io che sono rimasta
incantata da te e dal tuo carattere nascosto sotto quella maschera.
Ti
rivoglio accanto a me
Draco, non puoi lasciarmi sola, ho bisogno di te, per affrontare questa
situazione con Voldemort, col Demone, ma non sarò io a
venire da te, mi
dispiace, l’orgoglio me lo impedisce.
La
porta si spalanca e io
che ero tranquillamente distesa nel mio letto persa nei miei pensieri,
salto a
sedere.
-Ginny,
sei impazzita?-
La
mia amica entra con una
faccia disperata!
-Herm,
devi aiutarmi
assolutamente a scegliere cosa mettere stasera, devo fare vedere a
Harry cosa
si è perso.-
-Gin,
scusa ma non ho
proprio voglia di venire.-
-Coma
scusa?-
-Non
eri proprio te che mi
dicevi “sabato ci divertiamo, gli facciamo vedere noi a
quegli stronzi”?-
-Scusami,
ma non insistere,
non ho proprio voglia.-
Mi
guarda con occhi da
cerbiatta e come se stesse recitando in una commedia di Shakespeare si
porta
una mano alla fronte col palmo rivolto verso l’alto.
-Povera
me, mi tocca andare
tutta sola alla festa, cosa farò quando vedrò il
mio ex stare con la ragazza
per cui mi ha lasciato, come potrò sopportare tutto questo
senza la mia
migliore amica, dovrò cercare di farcela, mi farò
coraggio!-
Gli
tirò addosso un cuscino,
possibile che Ginny riesca sempre a convincermi?
-Hai
vinto, arrivo!-
E
mi alzo andando verso
l’armadio della mia amica.
22.00
camera mia.
Io
e Ginny abbiamo da poco
finito di prepararci, la mia amica sta benissimo: porta un vestito
rosso molto
corto con le bretelline e degli stivali neri a tacco alto,i capelli le
cadono
sulle spalle in splendidi boccoli, voglio proprio vedere se Harry non
si pente
di averla lasciata.
Io
invece ho optato per un
vestito blu elettrico a fascia che mi lascia scoperte le spalle e delle
decolté
abbinate, i capelli sono diventati lisci grazie ad un incantesimo.
Modestia a
parte, sono uno schianto.
Stando
attente a non farci
scoprire arriviamo fino al settimo piano e passiamo tre volte davanti
alla
stanza pensando intensamente di voler raggiungere la festa dei
corvonero.
La
porta compare e una volta
dentro veniamo investite da una musica assordante.
Chiunque
abbia pensato al
posto della festa è davvero un genio. Il centro della sala
è pieno di gente che
si scatena, di coppiette avvinghiate e di ubriachi. In un angolo vi
è il bar,
completamente illuminato. Intorno alla pista vi sono tavolini e
divanetti blu.
La luce va e viene in un gioco stupendo di colori, alternando blu,
viola e
verde. Nella parete di fronte alla porta si eleva la postazione del dj,
ovvero
Seamus Finnigan, il dj ufficiale di ogni festa.
-Ragazze,
siete stupende!-
Anthony
ci viene incontro e
dopo averci salutato con tre baci sulla guancia ciascuna mi invita a
ballare.
-Herm,
mi concedi un ballo
vero?-
Gli
sorrido e mi giro verso
Ginny.
-Posso?-
-Ah
si si, vai tranquilla.
Io mi butto in pista con Luna, stasera devo fare conquiste.-
E
la vedo correre via a
tempo di musica, Ginny è proprio fuori di testa, anche se so
che dentro di lei
sta ancora soffrendo per Harry.
Seguo
Anthony al centro
della pista e iniziamo a ballare un pezzo babbano di Rihanna, disturbia.
Dopo
un po’ che mi scateno
con Goldstein mi si avvicina Theodore Nott.
-Buonasera
Granger-
-Che
vuoi Nott?- gli urlo,
perché la musica copre la mia voce.
-Farti
i complimenti,
stasera ispiri sesso in una maniera allucinante Granger.-
Alzo
gli occhi al cielo, ah
gli effetti dell’alcool.
Mi
guardo un po’ in giro e
vedo Harry avvinghiato a Daphne, ormai hanno reso pubblica la loro
love-story,
poi ci sono Ron e Lavanda, ormai ci ho fatto l’abitudine, non
sto più male per
Ron, ormai penso di essermi presa una cotta per…
Draco
Malfoy, eccolo là,
bello, come solo lui sa essere, indossa jeans neri e una camicia grigio
scuro
quasi aperta completamente. È seduto ad un tavolino a
chiacchierare con Pucey.
Mi incanto a guardarlo finchè una mano si posa sulla mia
spalla.
Mi
giro e vedo
-Harry-
Gli
butto le braccia al
collo.
-E
Daphne dove l’hai
lasciata? Ti ho visto con lei due secondi fa.-
-è
andata a prendere da
bere, non pensavo venissi.-
-E
invece, eccomi qua!-
-Mi
fa proprio piacere che
sei venuta, scusa ma torno da Daphne, ci vediamo dopo in giro.-
Harry
si allontana, mi giro
e mi trovo davanti Blaise Zabini, oh stasera continuo a incontrare
gente.
-Ciao
Blaise!-
-Ciao
Hermione, tutto ok?-
-Potrebbe
andare meglio.-
-Ti
va di ballare?-
-Ma
si dai!-
Mi
butto nella pista con
Blaise, strusciandomi su di lui, stanotte voglio solo divertirmi, ma
non sapevo
che due occhi argento gelosi mi stavano guardando.
Mi
sono perso qualcosa?
Blaise che balla con la Granger?
Certo
stasera devo ammettere
che è proprio uno schianto, la ragazza più bella
della festa, tutti gli occhi
sono puntati su di lei.
Devo
avere fumato troppo,
chissà cosa c’era dentro la sigaretta che mi ha
dato Adrian. Sento una stretta
all’altezza dello stomaco, un imbranato direbbe che
è gelosia, ma io sono Draco
Malfoy, e io non sono geloso. Ok sono un po’ ripetitivo, ma
è così. Mi sorge
spontanea una domanda però, sono attorniato da ragazze
bellissime che farebbero
a botte per finire nel mio letto stanotte e io penso alla Granger?
Non
va mica bene questa
cosa, mi guardo un attimo intorno e scorgo una biondina niente male,
seno
abbondante, culo perfetto, le faccio segno di avvicinarsi e lei
sensualmente
inizia a baciarmi, ci sa fare la ragazza. Voglio proprio vedere se dopo
una
notte con questa bomba sarai ancora il pensiero fisso nella mia testa
Granger.
Saluto
Blaise e mi avvio
verso il bar, ho la gola secca e ho un caldo terribile, iniziano anche
a farmi
male i piedi, ho ballato un sacco e mi sono divertita moltissimo, sono
proprio
contenta di come sta procedendo questa serata, ma il sorriso sul mio
viso si
spegne quando vedo lui, una puttanella gli è in braccio che
gli passa le mani
sul petto, per sotto la camicia, le mani di lui sono sotto la gonna
della
ragazza.
Un
qualcosa dentro di me si
spezza, credo sia il mio cuore, perché da quella cosa
spezzata fuoriesce un
dolore enorme, una voglia di piangere, urlare, rompere qualcosa.
Mi
avvicino al bar e prendo
il primo bicchiere che trovo, butto giù tutto in un sorso,
rum bianco, la gola
mi brucia, ma non è niente paragonato al dolore che ho
dentro.
Finalmente
nella mia mente
si stabilisce la certezza che a lui di me non interessa niente e mi
sento sola
in mezzo a tutta questa gente.
Passa
mezzora e io sono
ancora qua a bere, vodka, whisky, tequila, butto giù di
tutto.
Al
decimo, o undicesimo
bicchiere la vista inizia un po’ ad annebbiarsi, mi gira la
testa, vedo tutto
confuso, non capisco più niente, le immagini mi si
presentano a flash. Provo a
camminare, ma faccio fatica, vado via di qua e di là.
Un
ragazzo mi si avvicina,
mi pare Theodore Nott, ancora lui.
-Granger,
sbronza a quanto
vedo, ti accompagno in camera mia ti va-
Poi
mi si avvicina e mi
sussurra all’orecchio –ti ho già detto
che questa notte ispiri sesso, non hai
voglia di far diventare realtà questa mia ispirazione?-
Mi
giro verso Malfoy e lo
vedo ancora impegnato con la ragazza di prima, lo stesso brivido di
prima mi
attraversa.
L’alcool
e il dolore mi
spingono a baciare con trasporto Nott.
-Ehi
mezzosangue, lo prendo
per un si.-
Mi
prende per mano e ci
avviamo verso la mia camera, non capisco niente stasera, mi sembra solo
tutto
un sogno, un sogno orrendo, prendo al volo un ultimo bicchiere di vodka
e da lì
il mio cervello parte annebbiandosi del tutto e ciò che
successe dopo, non me
lo ricordo.
Sono
sdraiato nel mio letto,
a fianco a me giace la biondina della festa, nuda, non so neanche il
suo nome.
Guardo
l’ora, le 4 e mezzo,
chissà cosa starà facendo la Granger,
probabilmente sarà ancora alla festa.
Cazzo!
Niente,
ormai mi è entrata
dentro, forse devo arrendermi all’evidenza, mi sto
innamorando della
mezzosangue, del suo sorriso, del suo carattere dolce, ma orgoglioso,
del suo
essere così fragile eppure così forte fuori.
Chiudo
gli occhi e una
soffiata di vento gelido mi sfiora la guancia.
Io
questa ventata la
conosco.
-Buonasera Draco, te l’ho detto che sarei
diventato il tuo incubo, sai
sto sentendo le vostre anime in questi giorni, bravi, così
divisi mi piacete,
insieme siete più forti da combattere, ma così
divisi sarà fin troppo facili
trascinarvi qua, all’inferno. Povera Hermione, sai credo ci
sia rimasta male di
questa situazione tra di voi, soprattutto adesso, sento la sua anima
molto
fragile e triste, è proprio in queste situazioni che
è più facile per me far
morire le persone, farle affogare, aumentare il dolore, fino a farle
desiderare
che tutto finisca per sempre. Povera Hermione…-
Un
ultimo soffio di aria
gelida e poi la stanza ripiomba nel caldo.
Prendo
i miei vestiti e li
indosso mentre corro, verso il settimo piano.
Le
parole del demone
rimbombano nella mia testa.
Ho
un solo pensiero in
mente: Hermione.
Fine capitolo.
Spero vi piaccia,
scusate ma
non faccio a tempo a ringraziarvi una a una. Un grazie di cuore a
Stefy89d,
Tanny, erigre, diavoletta88, elettra1991, Phedre9, deaselene, ali96,
fandracofiction, giuly94 e _Vergessenes Kind_ sper che questo capitolo
vi sia
piaciuto.
Segnalatemi se ci
sono
errori di ortografia, ma è mezzanotte passata e magari
qualcuno mi è scappato.
Vorrei anche
ringraziare le
71 persone che hanno messo la storia tra i preferiti e chiedo a loro se
hanno 2
minuti di lasciarmi una recensione, per farmi sapere se la storia gli
piace o
anche per qualche critica, per aiutarmi a migliorare.
Un bacio a tutti!
Grazie.
Gaia
|
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Capitolo 8 *** 8 ***
Apro
gli occhi ma un dolore
terribile alla testa me li fa richiudere. Mi porto una mano sulla
fronte, dove
mi trovo? Non ricordo niente di quello che è successo questa
notte, ma a
giudicare dal morbido sotto di me devo essere nel mio letto, come ci
sono arrivata
è un mistero.
Alcuni
flash mi passano
davanti, Draco con la biondina, tutta quella roba che ho bevuto, Nott
che mi si
è avvicinato…oh mamma…Nott!
Mi
tiro a sedere e sposto
gli occhi nell’altra metà del mio letto dove vi
giace Theodore Nott completamente
nudo, puzza di alcool, doveva essere ubriaco pure lui.
Calde
lacrime iniziano a
scendere dai miei occhi, sono stata a letto con Nott, mi odio, mi
faccio
schifo, l’alcool mi ha portato a fare questo, e per colpa di
chi?
Di
un’orrenda serpe che a
quest’ora se la starà godendo con quella
puttanella della festa.
Lo
odio, lo odio, lo odio,
perché mi fa così battere il cuore?
Sono
stanca di questa vita
di merda, perché non può essere tutto come
l’anno scorso? Tutto così perfetto?
Nessun Draco Malfoy che mi fa provare qualcosa, nessun Demone, nessuna
profezia, niente di niente.
Un
soffio di vento gelido mi
avvolge.
Di
nuovo?
-Ciao Hermione, come stai?-
Non
serve che parlo vero?
-No, non serve, vedo che inizi a capirmi,
d’altronde sei sempre stata
una ragazza brillante, ma guarda come ti sei ridotta, non ti fai pena
da
sola?Sei stata a letto
con un ragazzo
che hai sempre disprezzato, per cui non provi niente, per colpa di
Draco
Malfoy, un ragazzo malvagio, che ti ha sempre umiliata, insultata e che
non
prova niente per te, ah ti sei veramente ridotta male, e per di
più sei la
nipote dell’incubo di ogni mago. Cosa direbbero i tuoi amici
se venissero a
sapere tutte queste cose? Sarebbero delusi Hermione, non ti vorrebbero
mai più
vedere. Non ti puoi confidare con nessuno Hermione, sei sola. SOLA!-
Continuo
a piangere col
convulso, non devo ascoltarlo, ma come posso non ascoltarlo quando so
che tutto
quello che mi sta sussurrando è vero.
-Eh si, Hermione, lo sai anche tu che è
tutto vero quello che ti sto
dicendo, c’è un solo modo per fare finire tutto
questo e sai qual è? Venire con
me. Morire Hermione, è così che si risolve
qualunque problema senza soluzione
quando sei solo. E tu ora lo sei.-
No,
io non voglio morire,
voglio vivere per…per…
-Per cosa Hermione, o meglio per chi? Non sai darmi
risposta, ascoltami
Hermione e ripensa a tutto quello che ti ho appena detto, sei sola,
sola…-
Ha
ragione, sono sola, non
ho più niente per cui vivere.
Guardo
l’ora, le 4 e mezza.
Bene
a quest’ora i
corridoi sono completamente deserti.
Mi
dirigo verso la torre di
astronomia.
Sto
correndo come un pazzo
verso la festa, non ho capito cosa voleva ben dire il Demone, ma ho un
brutto
presentimento su Hermione.
Entro,
la festa è ancora nel
vivo, ma di lei non c’è traccia, uno strano senso
di preoccupazione mi prende
dentro.
Scorgo
la
Weasley che balla
con…Blaise?
Ma
ha la mania per le
grifondoro stasera?
Li
faccio staccare con la
forza.
-Weasley,
dov’è la Granger?-
-Non
ne ho idea Malfoy,
perché la stai cercando?-
Blaise
legge l’espressione
del mio viso, mentre io faccio un respiro profondo.
-Draco
è successo qualcosa?-
Ora
anche la
Weasley mi guarda
terrorizzata.
-Lasciate
stare.-
Sto
per allontanarmi, ma la
sorella di Lenticchia mi ferma per un braccio.
-Senti
furetto, è la mia
migliore amica e se è successo qualcosa voglio saperlo.-
-Senti
Weasley lascia
stare.-
-Draco,
ha ragione Ginny.-
si intromette Blaise.
Mi
stanno facendo perdere
tempo, sto per andarmene, ma vedo gli occhi della Weasley inumidirsi,
maledizione mi sto proprio rammollendo.
-Muovetevi,
troviamola e poi
vi spiego tutto.-
Annuiscono
e ci fiondiamo
fuori dalla stanza.
-Dove
potrebbe essere?-
chiede Blaise.
-Conoscendo
Herm magari è
già andata a letto, andiamo in camera sua.-
Corriamo
nel dormitorio dei
grifondoro. Mi fa strano entrarci, è la prima volta che
vengo fino a qua,
l’ambiente è più caldo dei sotterranei
e l’arredamento è modesto.
Accompagnati
da Ginny
arriviamo in camera delle due amiche, apriamo la porta, ma di Hermione
non c’è
traccia, anzi nel suo letto vi è sdraiato…Nott
nudo??
Zabini
scoppia a ridere
mentre la
Weasley
si gira dall’altra parte.
Lo
sveglio a suon di
ceffoni.
-Malfoy,
ma che cazzo hai?-
-Dov’è
la
Granger?- gli chiedo
urlando.
-Che
cazzo ne so io.-
-Sei
in camera sua se non te
ne sei accorto.-
Si
tira su a sedere, poi
sbadiglia, si guarda e si accorge di essere nudo, ma subito dopo sul
suo volto
compare un enorme sorriso.
-Ho
vinto la scommessa
allora!-
Lo
guardo con due occhi che
raffredderebbero l’equatore.
-Oh
Draco mi dispiace, io mi
ricordo solo di avere bevuto una bottiglia di gin.-
Sbuffo
e esco nella loro
sala comune, e ora come la trovo la Granger?
Non posso cercarla per tutta la scuola, dov’è
finita
quella testa vuota, ma soprattutto come ha potuto andare a letto con
Nott,
ancora questa morsa allo stomaco, sono Draco Malfoy, io non sono
geloso. La
testa inizia a farmi male, questo senso di gelosia e di preoccupazione
mi
stanno facendo impazzire,
Blaise
mi poggia una mano
sulla spalla.
-Draco,
è così grave?-
Lo
guardo e lui capisce. Improvvisamente
la voce della Weasley ci risveglia dal nostro momento di silenzio.
-Aspettatemi
qua, so come
trovarla.- E sparisce su per le scale verso il dormitorio maschile.
2
secondi dopo esce con in
mano una mappa che srotola sul tavolo della loro sala comune.
-Giuro
solennemente di non
avere buone intenzioni.-
Davanti
ai nostri occhi
compare la piantina di Hogwarts con vari puntini che camminano con
sopra i vari
nomi, io e Blaise ci guardiamo con un grosso punto interrogativo in
testa, e
questo che razza di aggeggio è??
-Cercate
il nome Hermione
Granger.- Ci dice Ginny.
Fisso
la mappa cercando con
gli occhi il nome della mezzosangue.
-Trovata,
è quasi in cima
alla torre di astronomia.- esclama la Weasley.
Nella
torre di astronomia, a
che scopo? Probabilmente vorrà stare da sola.
Poi
però…la voce del demone
risuona nella mia testa.
-soprattutto
adesso, sento la sua anima molto fragile e triste, è proprio
in queste
situazioni che è più facile per me far morire le
persone, farle affogare,
aumentare il dolore, fino a farle desiderare che tutto finisca per
sempre.
Povera Hermione…-
-Cazzo!-
Inizio a correre come un pazzo verso
la torre.
Dietro di me sento Blaise e Ginny
urlare.
-Malfoy fermati cosa succede?
FERMATIIII-
Non
li ascolto e continuo a
correre mentre il mio cuore batte all’impazzata, Hermione,
perché ti ho
lasciata sola?
Sono
sulla torre. Mi
arrampico sul cornicione e lascio che una leggera brezza di settembre
mi
accarezzi il viso e si porti via le mie lacrime.
Mi
vedo passare davanti
tutta la mia vita, i miei amici, la mia famiglia, i momenti felici e
quelli
tristi, ripenso a Ginny, la mia migliore amica, mi mancherai, ma ti
farei
soffrire restando qua e confessandoti tutto quello che sto passando.
Ripenso a
Ron, bè ora ha Lavanda, non sentirà poi tanto la
mia mancanza, Harry, quanto
bene ti voglio, ma tu me ne vorresti ancora appena sapresti che
Voldemort è mio
zio? E infine Draco…Draco, non so neanche io come definire
quello che c’è tra
di noi, so solo che mi stavi facendo battere il cuore, ma mi stavo solo
illudendo, come mi ha detto il Demone tu non provi niente per me,
magari
sorriderai quando ti diranno che me ne sono andata.
Già
me ne sto andando…
Guardo
il basso, poi chiudo
gli occhi, non devo avere paura, è solo un momento.
Poi
sarà tutto finito…
-Aaaaaah-
Qualcuno
mi prende per i
fianchi e mi riporta con i piedi per terra sul pavimento della torre.
Mi
metto a urlare e
piangere, perché non mi ha lasciata andare chiunque esso
sia? Non doveva
fermarmi.
-MOLLAMI,
LASCIAMI ANDARE,
LASCIAMI-
Ma
le braccia che mi
trattengono non mollano la presa anzi la aumentano stringendomi forte.
Allora
inizio a scalciare e
a dimenarmi.
-VATTENE
VIA, VAI VIA PER
FAVOREEE-
-Granger,
smettila e
calmati.-
Riconosco
la sua voce,
smetto di agitarmi, ma continuo a piangere, cosa ci fa qua? Che vada
dalla
troietta della festa.
-TI
HO DETTO DI ANDARTENE,
LASCIAMI SOLA!.-
-Smettila,
te ne sei accorta
o no che stavi facendo una cazzata?-
Riesco
a sciogliermi dalle
sue braccia, ma perché non capisce tutto quello che sto
passando, maledizione,
perché non capisce che voglio che tutto finisca? Lo guardo
in faccia e gli
sputo in faccia tutti i miei pensieri.
-TU
NON CAPISCI, io sono
SOLA, completamente sola, ai miei amici non posso confessare tutto
quello che
mi sta succedendo e io da sola non riesco a portare questo peso
così grande,
l’hai detto anche tu l’altro giorno, solo il fatto
di esistere è una colpa. Ti
tolgo un pensiero no?-
Gli
do le spalle.
-E
ora vattene e lasciami da
sola per favore.-
-Certo,
io me ne vado,
complimenti Granger, lo sapevo fin dall’inizio che non eri
una grifondoro, sei
solo una codarda che sfugge davanti ai problemi.-
Sento
il sangue ribollirmi
nelle vene, come si permette, lui non sa niente di quello che sto
passando,
niente.
In
due passi gli sono davanti
e comincio a prenderlo a pugni sul petto.
-Tu non sai niente, niente, niente!Io non sono una
codarda, io mi sento
sola, ma tu non capirai mai come mi sento adesso, non ho deciso io di
essere la
nipote di Voldemort. Ti odio ti odio ti odio.-
Subisce
inerme i miei pugni,
finché non crollo in ginocchio. E io che mi ero quasi illusa
che tra me e
Malfoy potesse nascere qualcosa, non è mai cambiato
è sempre stato il solito
ragazzo di ghiaccio, stronzo, egoista…
Ma
perché non ha reagito ai
miei pugni?
Improvvisamente
un sorriso
nasce sul mio volto, alzo lo sguardo e lo guardo negli occhi.
-Grazie
Draco! L’ hai fatto
apposta a farmi sfogare vero?-
-
Perspicace come al solito,
Granger.-
Ghigna,
lo prendo come un
si.
-E
poi da solo non sarei
stato capace di fare altre ricerche sul Demone, ho bisogno di una
so-tutto-io
che passi le ore a cercare tra i libri.-
-Stronzo-
-Secchiona-
-Furetto-
-Stupida-
-Grazie.-
-Hai
finito di ringraziarmi?
Non l’ho mica fatto per te, ti ho appena spiegato che
l’ho fatto solo perché non
mi andava di passare i pomeriggi a cercare notizie sul Demone e avevo
bisogno
di qualcuno che lo facesse al posto mi…-
Non
fa in tempo a finire la
frase perché mi butto tra le sue braccia.
Tutti
i problemi
improvvisamente spariscono, mi sento protetta, non mi sento
più sola, voglio
che si fermi il tempo, voglio restare qua per sempre, stretta a lui che
mi sta
aiutando a superare questo momento, a lui che ho imparato a conoscere,
a lui
che si nasconde dietro una maschera, a lui che è un ragazzo
meraviglioso.
Mi
stringe forte pure lui,
quasi avesse paura che potessi andare via un’altra volta.
-Disturbiamo?-
A
interrompere il mio
momento di pace arrivano Ginny e Blaise, cosa ci fanno loro qua?
Guardo
Draco dubbiosa.
-Ehm,
Granger, dobbiamo
spiegare a loro due un po’ di cose.-
Ci
sediamo sulla torre e
Malfoy racconta loro tutta la storia, evitando di dire che io sono la
nipote di
Voldemort e spiega che stasera il Demone mi stava spingendo a volerla
finire
qua.
Finito
tutto il racconto
Ginny mi abbraccia.
-Herm,
perché non me lo hai
detto? Ricordati che io ci sono e ci sarò sempre per te
quando avrai bisogno.-
-Bè,
comunque direi che
avete trovato due aiuti in più per fare ricerche sul Demone,
ora che sappiamo
tutta la storia vi daremo una mano, giusto Ginny?- Dice Blaise.
-Certo,
mi pare ovvio!-
Li
guardo sorridendo. Sono
contenta che sappiano quasi tutta la storia. Non mi sento
più sola, ora ho la
certezza che su di loro posso contare!
-Qua
però qualcun altro
dovrebbe spiegarci qualcosa, cosa c’è tra voi?-
Domanda Draco direttamente a
Ginny e Blaise. Li guardo maliziosa, ammetto che sono curiosa pure io
di
conoscere questa storia.
-Ci
siamo conosciuti questa
sera, abbiamo parlato un po’ e poi l’ho portata a
ballare, niente di più.
Stiamo solo diventando amici.- Spiega tranquillamente Zabini.
Se,
e io dovrei crederci?
Anche Draco alza gli occhi al cielo.
-Un’altra
curiosità Herm, ma
sei stata a letto con Nott?-
Perché
Ginny qualche volta
non si tappa quella bocca.
Arrossisco
e spiego di come
mi sono ubriacata e accidentalmente sono finita a letto con Nott. A
questo
discorso ne seguono altri e passiamo un’altra oretta a ridere
e scherzare come
se fossimo vecchi amici. Alle sei meno un quarto ci rendiamo conto che
forse è
il caso di tornare ai nostri dormitori.
Stiamo
attraversando il
corridoio molto silenziosamente, quando la voce della McGranitt dalle
nostre
spalle ci raggiunge.
-Granger,
Weasley, Malfoy e
Zabini siete in punizione per scampagnata notturna!-
Fine capitolo.
Ciao a tutti,
lo so questo capitolo non è un granchè, ma spero
lo apprezzerete lo stesso.
Ringraziamenti:
stefy89d: spero che anche questo
capitolo ti sia
piaciuto, non sono del tutto soddisfatta, ma spero lo apprezzerai lo
stesso. Grazie
mille per le tue recensioni!un bacio
pometina94: una nuova commentatrice,
grazie
mille, mi fa piacere che ti piaccia, spero continuerai a farmi sapere
come va. baci
Tanny: ciaooo, spero che tu mi
perdoni Malfoy dopo questo
capitolo. Le tue recensioni mi fanno sempre un piacere enorme, spero
continuerai a seguirmi. Un bacione
Elettra1991: ciaooo, eh si,
l’alcool purtroppo li
ha fatti andare a letto insieme, e Draco purtroppo non può
dire niente dato che
pure lui si era portato in camera la biondina, nel prossimo capitolo
farò
chiarezza sui loro sentimenti, spero che comunque ti sia piaciuto.
Bacionee
Deaselene: ciao, sono contenta ti
piaccia la
coppia Harry/Daphne, spero ti piaccia anche la Blaise/Ginny.
Fammi sapere
se anche questo capitolo è stato di tuo gradimento. Bacio
Lilian
Malfoy:
ciao, grazie mille per i tuoi
complimenti che mi hanno fatto un piacere enorme. Eh eh alle domande
troverai
risposta nei prossimi capitolo, non ti anticipo niente. Baci
Diavoletta88: Grazie mille per gli
auguri di pasqua,
auguri anche a te anche se in ritardo!Eh si, Herm è finita a
letto con Theo, ma
è stata solo una notte di sesso da sbronzi. Spero che il
capitolo ti sia
piaciuto ugualmente. Un bacio
Erigre: ciao cara. Eccolo qua il
seguito! Spero
che ti abbia preso anche questo capitolo, tranquilla non cambia idea,
tanto lui
è abituato e sa cosa vuol dire solo una notte di sesso e
morta là. Fammi sapere
come è stato questo capitolo. Un bacione!
Silviap: ciaooo, una nuova
lettrice, grazie
mille del commento. Pace fatta! Spero ti sia piaciuto! Un bacione.
Ringrazio le
79 persone che hanno aggiunto la storia tra i preferiti e le invito
come sempre
a lasciare un segno del loro passaggio! Grazie mille. Alla prossima
Gaia
|
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Capitolo 9 *** 9 ***
-
Volete seguirmi nel mio
ufficio?-
-Ma
professoressa stavamo
pattugliando i corridoi in vesti di capiscuola.- Provo a convincerla io.
-E
la presenza della
signorina Weasley e del signor Zabini come la giustifica signorina
Granger?-
Cazzo!
-Non
volevamo andare da
soli, quindi io mi sono fatto accompagnare da Blaise e la Granger
dalla Weasley.-
Grande Malfoy, per una volta ha detto qualcosa di giusto.
-Spiegazione
perfetta, ma
manca un piccolo particolare, potete giustificare il fatto di essere
vestiti
come se foste reduci da una festa?-
-Non
mi pare esista un
regolamento su come bisogna vestirsi di notte.- Replica Malfoy.
-No,
ma esiste una regola ed
è quella di non andare in giro di notte, e no Malfoy, non
replichi, non ci
credo che stavate facendo il giro di pattuglia, come non credo che
siate
vestiti così tanto per farvi un giretto, ma su questo
sorvolerò, ora siete
pregati di venire con me nel mio ufficio.-
Bene
anni di studio e
impegno per essere la migliore della classe buttati all’aria,
mi vengono le lacrime
agli occhi. Spero solo che la McGranitt non ci espella.
Entriamo
nello studio della
direttrice dei grifondoro e ad attenderci troviamo Piton e il preside
Silente.
-Minerva,
posso sapere per
quale motivo ci hai fatti chiamare?- Dice Silente col suo solito tono
calmo, ma
poi si accorge di noi e ci rivolge un caldo sorriso, mentre Piton
osserva con
ribrezzo i vestiti miei e di Ginny.
-Ho
trovato i quattro
studenti qui presenti a passeggiare per i corridoi della scuola alle
sei meno
un quarto di mattina e penso che dovremmo prendere provvedimenti.-
-Ragazzi
cosa ci facevate in
giro per la scuola a quest’ora?- Ci domanda gentilmente il
preside. Piton
squadra Blaise e Draco sperando che rispondano qualcosa per
giustificarsi, ma
la risposta non arriva. Nessuno di noi apre bocca, non possiamo di
certo
rivelare che eravamo a un festino clandestino, che io ho tentato di
suicidarmi
per colpa del Demone e che poi abbiamo passato la serata a parlare e
scherzare
nella torre di astronomia.
-Bene,
dato che nessuno vuole
rispondermi penso che una bella punizione sarebbe più che
adeguata.- decide il
preside.
-Domani
ci sarà l’uscita a
Hogsmeade, ma il tre manici di scopa sarebbe dovuto rimanere chiuso
perché
Rosmerta è partita ieri sera e si dovrà assentare
per tre giorni, invece voi la
sostituirete, alloggerete nel suo locale fino a martedì.
Sono certa che Madama
Rosmerta non avrà nulla in contrario, forza andate a
prendere due tre cose, vi
aspetto tra un’ora giù all’ingresso dove
vi darò maggiori informazioni.-
Silente
è impazzito, non c’è
altra spiegazione, come può pensare che quattro
diciassettenni riescano a
gestire un locale?
Usciamo
dall’ufficio in
silenzio, senza neanche obiettare, tanto sarebbe inutile, anche se noto
perfettamente un’espressione schifata sul volto di Malfoy.
-Cosa?
E io dovrei lavorare
in una locanda? Il vecchio è impazzito, io non ho mai
lavorato in vita mia e
non comincerò adesso.-
-Eh
dai Draco, sono tre
giorni alla fine, sarà divertente.- Gli dice Blaise.
-Blaise,
hai mai lavorato in
vita tua?- Gli domanda Ginny.
-No
perché?-
-Perché
se lo avessi
fatto saresti
d’accordo con Malfoy.- Gli
spiega Ginny.
Mi
viene da urlare se penso
alla giornata che mi aspetta oggi, sto già morendo dal sonno
per la notte
trascorsa in bianco, in più dovrò stare sveglia
altre 12 ore, forse anche di
più, a servire per i tavoli. Mi sento male.
Ci
salutiamo e io e Ginny ci
avviamo verso la torre di grifondoro. Noto uno strano sorrisetto sul
volto
della mia amica.
-Ginny,
tutto ok?-
-Si
Herm, sai forse questa
punizione non è poi tanto male, cioè voglio dire
magari in compagnia di Draco e
Blaise ci divertiamo.-
Mi
giro a guardarla –Ginny,
non dirmi che tu e Blaise….-
-Ma
no Herm, cosa vai a
pensare, però sai è un ragazzo dolcissimo, forse
è lui quello giusto per farmi
dimenticare Harry. E poi anche tra te e Malfoy c’è
qualcosa, quindi non venire
a fare la predica a me.-
-Ma
non farmi ridere, tra me
e Malfoy non c’è proprio niente e neanche ci
potrà mai essere, non diciamo
cavolate.-
Scuote
la testa e alza gli
occhi al cielo.
-Ma
smettila.- La spingo
dentro la camera scoppiando a ridere.
Butto
fuori Nott dalla mia
camera, decido di fare finta che non sia successo nulla, mi faccio una
doccia
veloce e metto in una grande borsa lilla qualche cosa che mi
potrà servire in
questi tre giorni.
Ginny
mi viene a chiamare e
scendiamo fino in giardino dove una carrozza ci sta già
aspettando. Saliamo
insieme a Silente, Blaise, Draco e dormo un po’ durante il
tragitto.
Alle
sette e mezza arriviamo
davanti il locale.
Silente
ci consegna le chiavi.
-Bene,
eccoci qua, nel retro
troverete due stanze che abbiamo creato appositamente per voi, sotto il
bancone
troverete le divise da indossare, per le undici e mezza dovete aprire,
per
accogliere le persone che vogliono il pranzo, potete fare pausa dalle
due alle
tre, poi fino a mezzanotte dovrete tenere aperto il locale. Vi
consiglio di
fare le pulizie questa mattina. Mi raccomando con voi, questo
pomeriggio
naturalmente io e qualche altro professore passeremo a controllare.
Buon
soggiorno ragazzi.-
E
si smaterializzò.
Entriamo
e illuminiamo il
grande locale.
Io
e Ginny andiamo ad aprire
le finestre mentre Draco e Blaise vanno a vedere sotto il bancone le
divise.
-Oh
oh, il vecchio ha già
deciso cosa dovrà fare ognuno di noi.- Ci dice Draco.
Mi
avvicino e leggo su un
pezzo di pergamena:
Blaise Zabini: in cucina
Draco Malfoy: al bancone
Hermione Granger: cameriera
Ginny Weasley: cameriera.
Indossiamo
le uniformi che
ci ha assegnato il preside, Blaise porta un grembiule e il simpatico
cappello
bianco simbolo dei cuochi, Draco un semplice grembiule nero, io e Ginny
invece
dobbiamo indossare una gonna scozzese, molto mini, una maglietta bianca
e sopra
uno striminzito grembiulino verde bottiglia.
La
giornata passa via
velocissima, siamo così impegnati che non abbiamo neanche
fatto la pausa, da
quanta gente c’era, è tutto il giorno che lavoro,
ho le gambe che non mi
reggono più. Questo pomeriggio sono passati vari professori,
il problema è
stato quando sono arrivati Harry con Daphne e Ron con Lavanda che non
hanno
potuto fare a meno di lanciare frecciatine a Malfoy, il quale ha dovuto
rispondere, rischiando di scatenare una rissa.
E
finalmente sono arrivate
le nove di sera. Il locale è ancora gremito di clienti, ma
mi siedo un attimo
al bancone.
-Stanca
mezzosangue?-
-Da
cosa lo hai capito?Dal
fatto che sbadiglio ogni due secondi o dalle gigantesche occhiaie che
ho sotto
gli occhi.-
Si
mette a ridere e mi porge
un bicchiere di burrobirra.
-Forza,
svegliati un po’ che
qua ne avremo per altre tre ore.-
Lo
ringrazio e gli sorrido.
Possibile che ogni volta che ho bisogno d’aiuto, anche la
più piccola cavolata,
lui sia sempre qua pronto ad aiutarmi? Come il principe azzurro che in
ogni
favola salva la bella principessa, peccato che la mia non è
una favola, è la realtà
e purtroppo non ho la certezza che sarà a lieto fine.
Mi
rialzo e vado verso uno
dei tavoli, vedo Victor insieme a una signora incappucciata.
-Ciao
Victor-
-Ciao
Hermione, ho sentito
che eri qui e sono voluto venire a fare un giro.-
-Hai
fatto bene, cosa vi
porto?-
Si
scambia uno strano
sguardo con la donna di fronte a lui.
-Hermione
posso parlarti un
attimo in privato?-
-Certo
vieni.-
Lo
porto nel magazzino e
come siamo dentro insonorizza la stanza e chiude la porta a chiave.
Prendo
velocemente la bacchetta,
ma lui è più veloce e mi disarma.
-Victor,
ma cosa…-
-Qua
le domande le faccio
Hermione.-
Si
passa la lingua sulle
labbra e un
sorrisetto malizioso si
dipinge sul suo volto.
Sono
caduta in una trappola,
devo riuscire ad arrivare alla porta, mi giro di scatto e tento di
raggiungerla, ma lui riesce a bloccarmi.
-Incarceramus-
Delle
corde invisibili mi
stringono il corpo, quasi togliendomi il fiato. Non riesco
più a muovere le
gambe e cado a terra come un pero.
La
paura si mescola ai
dubbi, perché Victor mi sta facendo questo?
-Bene
cara Hermione- dice
inginocchiandosi accanto a me.
-Ora
dimmi, sei in possesso
della seconda profezia che riguarda il signore oscuro non è
vero?-
Lo
guardo terrorizzata e
capisco tutto: Victor è un mangiamorte.
-No,
non ce l’ho io.-
-Non
si dicono le bugie
Hermione- Mi arriva un ceffone sul viso e mi punta contro la bacchetta.
-Legilimens.-
Mi
concentro a creare un
muro, ma è troppo forte, vari ricordi mi passano in mente,
fino ad arrivare
all’estate scorsa:
Lentamente
salgo le
scale, il piano superiore è tutto buio, entro nella mia
stanza e lascio la
porta semiaperta in modo che sia illuminata in penombra e mi decido ad
aprire
il cassetto.Tiro fuori la sfera che si illumina di azzurro…
-Noooooo-
urlo sfinita.
Victor
abbassa la bacchetta
–Bene, ho tutto quello che mi serve, ora possiamo divertirci
un po’ Hermione.-
Non
mi piace il suo sguardo,
appena mi libera dalle corde tento di alzarmi, ma lui è
più veloce e mi sbatte
contro il muro. Inizio a riempirlo di calci e pugni, ma corpo a corpo
non ho
possibilità di vittoria, ha una forza impressionante. Non mi
do per vinta e
cerco ancora di liberarmi, finchè lui non si stanca e con
due pugni mi
scaraventa a terra. Sale a cavalcioni sopra di me e mi strappa il
grembiule e
la maglietta. Comincia a leccarmi in mezzo al seno, togliendomi anche
il
reggiseno. Continuo a dimenarmi e urlare, ma la stanza è
insonorizzata, nessuno
può sentirmi. Calde lacrime iniziano a scendere sul mio
viso, mi sento
impotente, non ho più la forza per lottare, mentre Victor
continua a leccarmi
tutto il corpo un senso di nausea mi prende, sento la sua mano sulla
mia
femminilità, mi strappa il perizoma che indossavo e mi sfila
la gonna. Continuo
a supplicarlo, ma lui non mi ascolta, tira fuori il suo organo maschile
e mi
spalanca le gambe, chiudo gli occhi, forse fra un po’ mi
sveglio e scopro che
questo è solo un brutto sogno, ma purtroppo non è
così, stringo i pugni, ma
improvvisamente…
La
porta si spalanca ed
entra Ginny.
Rimane
un attimo con la
bocca spalancata, convinta di avere interrotto un momento intimo tra me
e Krum,
ma appena nota il mio viso sfigurato inizia a urlare.
-DRACO,
BLAISE, CORRETE.-
La
vedo sfilare la
bacchetta, mentre Krum si alza in fretta da sopra di me e sfodera pure
lui la
sua bacchetta. Sta per attaccare, ma sulla porta compaiono Draco e
Blaise.
Vedo
Draco assottigliare
pericolosamente gli occhi e stringere i pugni alla vista del mio corpo
ridotto
in quello stato, ma una voce giunge alle loro spalle.
-Krum,
hai fatto o devo
eliminare questi tre?-
-Non
sporcarti le mani
Bellatrix, possiamo andare.-
Non
abbiamo neanche il tempo
di attaccare che si smaterializzano.
Mi
stringo le ginocchia al
petto, non voglio neanche pensare se non fosse arrivata Ginny cosa
sarebbe
arrivato a fare quel mostro. Alzo lo sguardo verso gli altri, se ne
stanno
sulla porta, Ginny sta piangendo, se ne sta immobile, non riesce ad
aprire
bocca.
Vedo
Draco andarsene e
subito dopo sento il rumore di un vaso scaraventato a terra.
Blaise
si toglie la
camicia e mi aiuta
ad indossarla, poi mi
prende in braccio e mi porta in camera facendomi sdraiare sul letto.
Poco
dopo entrano Ginny e
Draco.
-Abbiamo
chiuso prima.-
Nessuno
parla, nessuno dice
niente, non esistono parole per come mi sento, mi sento sporca,
fragile, senza
forze, vorrei potermi lavare via questa sensazione di sporcizia, ma non
esiste
acqua che possa lavarla.
Malfoy
si sdraia accanto a
me e mi mette un braccio intorno alla vita, per farmi capire che lui
c’è, come
sempre. Anche Ginny si stringe al mio fianco prendendomi la mano e
accanto a
lei Blaise. E finalmente mi addormento sperando di svegliarmi e pensare
che
tutto questo sia stato solo un sogno.
“Sono sola, in mezzo al buio
più totale…
Sento dei passi…
Victor si avvicina, sono nuda e pure lui…
-Hermione, finalmente riusciremo a divertirci come
si
deve…
Non ribellarti, tanto quello che dovevo scoprire
l’ho
scoperto…e ora vieni qua…”
Mi
sveglio di colpo e mi
metto a sedere sul letto. Un’altra persona si sveglia accanto
a me.
-Hermione,
stai bene?-
-Draco,
Voldemort sa della
profezia.-
Fine capitolo.
Ciao a tutti, allora
scusatemi ma sono di fretta, questo capitolo non mi convince molto,
forse è un
po’ frettoloso, ma non volevo annoiare soffermandomi a
narrare fatti poco
importanti.
Un grazie di cuore a
tutti e
in particolare a: diavoletta88, stefy89d, _Vergessenes Kind_,
elettra1991, Tanny,
pometina94, deaselene, erigre, fandracofiction, anna96.
Grazie mille anche a
chi
legge solamente e a chi ha messo la storia tra i preferiti!
Un bacione.
Gaia
|
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Capitolo 10 *** 10 ***
-Andiamo
in cucina, qui
potrebbero sentirci.- Mi dice Draco indicando Blaise e Ginny che
dormono
profondamente.
Ci
sediamo sul bancone.
-Come
sarebbe che sa della
profezia? Hermione ti sei lasciata scappare qualcosa?-
Scuoto
la testa –ha usato il
legilimens, sono riuscita a fermarlo poco prima che riuscisse anche ad
ascoltare quello che dice la profezia.-
Fa
un respiro
profondo.-Hermione, siamo più in pericolo di prima.-
-Siamo?
Sono vorrai dire, tu
cosa centri?-
-Forse
non ti ricordi, ma
l’estate scorsa ero venuto io a cercare la profezia e dissi
ai mangiamorte al
mio ritorno che non avevo trovato niente e che quindi non ne eri in
possesso,
non oso pensare quando lo saprà mio padre.-
Gli
prendo la mano, sento
che ha bisogno di sentire qualcuno vicino, in che situazione ci siamo
cacciati?
I guai non arrivano mai uno per volta. Il demone, la profezia, Krum che
ha
tentato di…non ci voglio pensare.
-Malfoy,
con Krum che
facciamo? Dobbiamo dirlo a Silente.-
-Sei
pazza Granger? È meglio
che il vecchio non sappia niente di questa storia,hai idea del caos che
verrebbe fuori? Verrebbe a sapere della profezia, del Demone, di tutto
e
vorrebbe difenderci a tutti i costi togliendoci ogni
libertà. Se vuoi dirglielo
fallo pure, ma non coinvolgermi, io me la so cavare da solo.-
Forse
ha ragione, per una
volta possiamo dimostrare che ce la sappiamo cavare anche da soli,
senza
l’aiuto di Silente o di qualche altro professore, per una
volta voglio
arrangiarmi pure io.
-Va
bene, cosa proponi?- gli
domando.
-Dobbiamo
scoprire cosa vuol
dire la profezia.-
Faccio
un segno di assenso e
tra di noi cala il silenzio, se le rotelle del cervello facessero
rumore si
potrebbero sentire quelle mie e di Draco che lavorano incessantemente.
Finché
non mi arriva
l’illuminazione…Mi sbatto una mano sulla fronte.
-Che
stupidi Malfoy, abbiamo
la soluzione sotto il naso.-
-Parla
per te Granger, io
sono molto intelligente.-
-Si,
fatalità l’idea però è
venuta a me.-
-Dai,
non perderti in
chiacchiere, spara sta idea geniale.-
-Allora,
ti ricordi chi ha predetto
la profezia?-
-Quella
stramba della
Cooman?-
-Esatto,
e dove si trova ora
la
Cooman?-
-A
Hogwarts, Granger non
stiamo giocando a “indovina chi” e sto perdendo la
pazienza.-
-E
poi osi reputarti
intelligente? Malfoy, ci basta semplicemente andare a chiedere alla
Cooman cosa
vuole dire la profezia.-
Mi
scoppia a ridere in
faccia, ma come si permette.
-No
scusa, tu vorresti
andare da quella stramba che non sa neanche di essere al mondo e molto
tranquillamente chiedere: mi scusi professoressa potrebbe spiegarmi
questa
profezia su Voldemort che lei ha predetto qualche anno fa?
Perché sa riguarda
anche me e la Granger. Tu
non sei a posto Granger.-
-
Se magari mi lasciassi
spiegare meglio, gli spieghiamo come stanno le cose, lei sicuramente ne
rimarrà
colpita e acconsentirà a spiegarci tutto,
dopodiché un bel oblivion ed è tutto
risolto.-
Mi
guarda storto –non penso
funzionerà.-
-Hai
un piano migliore?-
Ci
pensa un attimo su –e va
bene Granger, ma non penso funzionerà-.
Sul
suo viso si dipinge una
specie di muso. Sorrido.
-Ahah,
Malfoy, ti rode che
le idee migliori vengano a me?-
-Granger,
se questa è una
buona idea io sono un maiale.-
-Oh
allora è proprio una
buonissima idea.- dico guardando davanti a me.
Sposto
lo sguardo sul suo
viso e lui mi guarda con aria truce. Scoppio a ridere.
-Ti
piace così tanto ridere
Granger?-
Lo
vedo avvicinarsi e inizia
a farmi il solletico sulla pancia.
-Basta
furetto, basta per
favore.- dico ormai con le lacrime agli occhi.
Ci
troviamo praticamente
stesi sul bancone, lui sopra di me, a ridere come due bambini che hanno
appena
ricevuto un gioco nuovo.
Improvvisamente
si ferma a
guardarmi sorridendo. Lo guardo anch’io ed ecco i nostri
sguardi che si fondono
un’altra volta, la solita strana morsa allo stomaco che ho
quando sto con lui
si accentua, perché mi fai questo effetto Draco.
Il tuo profumo mi avvolge…
Non abbandonarmi mai per favore…
Che qualcuno fermi il tempo, perché
voglio stare così
vicina a te per sempre…
Vedo i tuoi occhi farsi sempre più
grandi man mano
che ti avvicini…
Posso sentire il tuo respiro sul collo…
Non chiuderò gli occhi come facevo
quando baciavo
Ron, voglio fissarmi nella mente l’immagine di me e te
così vicini…
Non smettere mai di guardarmi…
Ti avvicini ancora lentamente…
-DRACO,
HERMIONE SIETE IN CUCINA?-
Qualcuno
uccida Ginny per
favore.
Ci
stacchiamo di scatto e ci
rimettiamo a sedere quando dalla porta compaiono Blaise e
Ginny-rovina-momenti-perfetti.
-Abbiamo
interrotto
qualcosa?- chiede Blaise.
-No
no, alla Granger era
venuta fame e siccome non è capace di fare neanche un uovo
sodo mi ha chiesto
aiuto.-
Ghigna
e io lo fulmino con
gli occhi, ma decido di vendicarmi.
-Allora
Malfoy, questa
cioccolata che ti ho chiesto mezzora fa arriva o no? Sarai anche bravo
in
cucina ma sei lento.-
-Bè
Draco dato che ci sei
preparane altre due.- gli dice Blaise.
-Oh,
non sono mica il vostro
elfo domestico.-
Andiamo
a sederci su un
tavolo mentre aspettiamo che il nostro cameriere ci porti la cioccolata.
Inizio
a chiacchierare con
Blaise e Ginny, prendendo in giro i nostri professori, ma soprattutto
Gazza,
chissà come gli staranno fischiando le orecchie.
Mi
piace la sintonia che si
è creata tra noi, anche se conosco da poco Blaise mi sento
perfettamente a mio
agio con lui, non mi fa sentire inferiore e non mi mette neanche in
soggezione.
Finalmente
il furetto arriva
con le nostre tazze di cioccolata fumanti.
Restiamo
in silenzio ad
assaporare il sapore dolce del cioccolato scaldarci dentro e poi
continuiamo a
ridere e scherzare, riescono a farmi divertire e a farmi dimenticare il
momentaccio che ho passato.
Improvvisamente
sentiamo un
rumore dal magazzino, una serie di scatoloni che cadono e poi una voce.
-Ron,
ma vuoi fare piano?-
Un
sorriso compare sul mio
volto, ho riconosciuto la voce di Harry, il viso di Ginny invece si
rabbuia e
le facce di Malfoy e Zabini disegnano una smorfia.
Finalmente
riescono ad
uscire dallo stanzino, appena li vedo mi fiondo ad abbracciare Harry
mentre Ron
va a salutare sua sorella.
-Ma
cosa ci fate qua-
domando.
Vedo
Harry fissare con odio
i due serpeverde e ci dice –Eravamo preoccupati per questi
due, non ci fidavamo
a lasciarvi sole la notte con loro.-
-No
scusa sfregiato, cosa pensavi
potessimo fare alle tue amiche?- risponde Draco.
-Sai
furetto, non si sa mai,
due futuri mangiamorte come voi.-
Spalanco
gli occhi, questa
poteva risparmiarsela, ha proprio esagerato, capisco che era
preoccupato per
noi, ma venire qua e insultare Draco e Blaise poteva risparmiarselo.
Già
mi vedo il pugno di
Draco partire, invece a prendere le difese dei due serpeverde
è Ginny.
-Scusa
Harry, ma come ti
permetti di venire qua e insultare persone che neanche conosci?-
-Che
neanche conosco? Ginny
lo sanno tutti che i genitori di questi ragazzi sono famosi
mangiamorte, e non
sono loro che per sette anni ci hanno continuamente insultato?-
-Bè
Harry, mi pare che
neanche voi mi siate mai tirati indietro in quanto a offese.-
Harry
scoppia in una risata,
mentre la bocca di Ron tocca quasi il pavimento da quanto è
spalancata.
-Ron,
se non lo vedessi non ci
crederei mai, tua sorella che difende due serpeverde, e neanche due
serpeverde
qualsiasi, ma proprio il furetto e il suo migliore amico.- dice Harry.
-Ti
crea qualche problema
Potter?- gli urla Ginny, la vedo male.
-Siamo
passati al cognome
ora Weasley?-
-Certo,
perchè non ti deve
importare se decido di difendere due serpeverde, che tra parentesi,
sono meglio
di voi due messi insieme.-
-Ehi,
capisco che ce l’hai
con Harry per la storia di Daphne, ma io cosa ho fatto di male?-
Domanda Ron.
In un angolo intanto Blaise e Draco osservano la scena soddisfatti.
-Vogliamo
parlare di quanto
sei stato stronzo e hai fatto stare male Hermione, eh Ron?-
-Ginny
cara, non ti sei
domandata perché ho scelto Daphne alla fine al posto tuo?
Forse perché è
migliore di te in tutto, o forse perché è
più bella di te? Non te lo sei mai
chiesta piccola Weasley?-
Gli
occhi di Ginny iniziano
a inumidirsi –E allora cosa ci fai qua? Corri da lei no?-
Detto
questo esce dalla
stanza, sto per andare da lei, ma Blaise mi ferma e mi passa davanti.
-Fantastico,
non ditemi che
ora ha una storia con quello lì.-
-Ron,
una buona volta,
taci.- Lo zittisco io.
Harry
intanto si siede su
una sedia e si passa una mano fra i capelli.
-Sono
un coglione.- A un
certo punto dice.
-Sempre
detto io, ma questa
volta forse lo sei stato anche di più.- Esclama Draco, un
altro che non sa
tapparsi la bocca.
-Cavolo,
io ero arrabbiato,
non volevo dirgli quelle cose.-
-Harry,
questa volta hai
proprio esagerato, ora è meglio se vai, quando si
sarà calmata proverai a
parlarle, ora però per favore vai via e tranquillo noi
stiamo bene.-
Mi
fa un mezzo sorriso e poi se ne va.
Perché,
perché, perché mi
dici questo Harry?
Finalmente
avevo accettato
l’idea che non stavamo più insieme, ma almeno
avevo un bel ricordo della nostra
storia, perché hai voluto distruggere pure questo?
Perché?
Tutti
i momenti passati
insieme, i baci, le carezze se ne stanno andando, stanno scivolando via
con le
mie lacrime, non dovevi dirmi questo Harry, ho cercato di essere la
ragazza
perfetta per te, ma evidentemente non ci sono riuscita molto bene.
Due
braccia mi avvolgono, le
riconosco subito, mi appoggio al suo petto e sto per un po’
là in silenzio,
cullata dal suo abbraccio.
-Blaise?-
-Dimmi-
-Faccio
veramente così tanto
schifo?-
-Ginny,
io l’ho sempre detto
che Potter è uno stupido, ma stavolta ha proprio esagerato,
stai tranquilla che
non le pensava veramente quelle cose, avrà avuto un momento
di rabbia.-
-Però
le ha dette.-
-E
tu non ascoltarlo, stai
tranquilla, qualsiasi ragazzo vorrebbe stare con una ragazza fantastica
come te.-
-Grazie.-
-E
di cosa?-
-Per
quello che mi hai
appena detto e perché mi sei stato accanto.-
Mi
stringe più forte e il
mio cuore inizia ad accelerare i battiti.
Blaise,
vuoi vedere che mi
sto innamorando di te?
Fine capitolo.
Ciao a
tuttiiiii. Premetto che questo capitolo non mi convince molto, spero
comunque
che sia stato abbastanza scorrevole e piacevole da leggere.
Grazie mille a
chi continua a recensirmi: fandracofiction, anna96, elettra1991,
stefy89d, diavoletta88,
pometina94, erigre, deaselene, _Vergessenes Kind_, Tanny.
Spero
continuerete a lasciarmi un parere.
Un bacio a
tutte!
Gaia
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Capitolo 11 *** 11 ***
Finalmente
è arrivata la
sera anche del nostro secondo giorno qua, la stanchezza si fa sempre
più
sentire, quante cose sono successe: l’attacco di Krum e
Bellatrix, la scoperta
che Victor è un mangiamorte, la litigata fra Harry e
Ginny…Non vedo l’ora di tornarmene
a Hogwarts al sicuro, anche se ora mi viene qualche dubbio su quanto
sia sicuro
il castello.
In
confronto a ieri che era
domenica, non è venuto quasi nessuno, è stata una
giornata molto meno pesante.
Anche oggi sono venuti di ronda alcuni prof: Vitius, la Sprite,
Silente in persona.
Ron e Harry non si sono più fatti né vedere
né sentire per fortuna, anche se ho
paura che il presentimento di Ron sia vero, mi sa che tra Blaise e
Ginny sta
nascendo veramente qualcosa. Sono contenta per lei, finalmente non
soffrirà più
per Harry, anche se spero che si faccia comunque perdonare, quella fra
noi
quattro era una bellissima amicizia e mi dispiacerebbe se finisse per
colpa di
qualche frase detta senza pensare.
Porto
una burrobirra al
tavolo vicino alla finestra e mi volto verso la porta che si sta
aprendo.
Spalanco
gli occhi e cerco
Draco con lo sguardo. Noto che pure lui mi sta cercando e mi fa segno
di sì con
la testa.
Ci
avviciniamo alla
professoressa Cooman.
-Buonasera
professoressa,
come sta?- domanda Malfoy.
-Bene
bene grazie ragazzi,
mi ha mandato Silente a controllarvi, ma vedo che va tutto bene, anche
se
naturalmente lo sapevo già.-
-Professoressa
mi scusi,
potremmo parlarle un attimo in privato?- domando.
-Certo
cari ragazzi.-
Ci
dirigiamo verso il magazzino
e la professoressa ci segue. Porta i suoi soliti occhiali giganti, i
capelli
sono tutti arruffati e indossa uno scialle viola prugna.
Entriamo
e ci sediamo su
degli scatoloni.
Draco
si accende una
sigaretta e gli dice- Bene, ora deve darci qualche spiegazione cara
Sibilla.-
-Co-cosa?Non
capisco, cosa
succede?-
-Malfoy
voleva chiederle
spiegazioni riguardo a una profezia.- le spiego.
-Ah,
ma certo non ci sono
problemi, di che profezia state parlando? Volete sapere cosa farete
domani?-
-No
vogliamo sapere cosa
centriamo io e la Granger
con Voldemort.- Draco va dritto al punto. La Cooman
sbianca e inizia a balbettare.
-Mi
mi-dispiace, no-non
posso dirvi-vi ni-niente…-
-Quindi
è consapevole di
averla pronunciata?- le domando.
-Non
vi dirò niente.-
-Cara
Sibilla, o ce lo dice
spontaneamente o abbiamo qua pronta una boccetta di veritaserum.- La
minaccia
Draco. Il veritaserum naturalmente non esiste e anche se esistesse non
glielo
avremmo fatto bere è solo un invenzione per spaventarla e
sperare che ce lo dica
per poi fargli un leggero oblivion.
-Oh
e va bene, qua lo dico e
qua lo nego di averlo detto eh, no, non sono consapevole di averla
pronunciata,
ma c’era presente una persona quando l’ho
pronunciata oltre a Silente, che poi
me lo ha raccontato: la Signora
del Lago Nero.-
-E
chi sarebbe?-
-è
una fata, che abita le
acque del lago nero, ogni sistema naturale ha la sua fata a
proteggerlo, lei è
la signora delle sirene e della piovra gigante, è molto
riservata, pochissime
persone hanno avuto il piacere di incontrarla.-
-E
lei come ha fatto ad
incontrarla?- domanda Draco.
-Era
con Silente quando io
sono entrata nello studio del preside e ho predetto la profezia,
ragazzi vi
prego non dite a nessuno che vi ho raccontato queste cose, mi
licenzierebbero.-
-Stia
tranquilla
professoressa, tanto tra pochi secondi dimenticherà di
averle dette.-
Gli
punto la bacchetta
vicino alla fronte.
-OBLIVION-
-Ragazzi,
ma cosa ci
facciamo nel magazzino?-
-Oh
niente, ci aveva chiesto
di mostrarglielo professoressa.- gli spiega Draco.
-Oh
bè mi pare giusto.
Scusatemi ma ora devo tornare a scuola, ci vediamo ragazzi, e
sorridete, vedo
che state passando un periodo fantastico! Arrivederci.-
La
professoressa se ne va
lasciandoci soli nel magazzino.
-Come
al solito ci ha
azzeccato.- dico.
Draco
sorride, ma poi
ritorna serio.
-Hai
già capito quale sarà
la nostra prossima mossa vero?- mi chiede.
-Si
purtroppo si, dobbiamo
documentarci meglio però prima.-
-Il
problema sarà come
arrivare in fondo al lago.- Mi dice.
-No,
quello non è un problema,
useremo l’algabranchia come ha fatto Harry durante il torneo
tremaghi, dobbiamo
solo raccoglierla, naturalmente agiremo di notte. Domani appena
torniamo
andiamo a documentarci su cos’altro vive nel fondo del lago,
ma soprattutto
dobbiamo aspettarci di tutto, hai sentito cosa ha detto prima la
professoressa,
è molto riservata, può darsi non ci voglia
neanche parlare.-
La
testa mi scoppia al solo
pensare che dovrò recarmi di notte nelle acque gelidi del
lago per cercare una
fata inospitale che magari non vorrà neanche parlarci.
-Forza
torniamo di là,
fortuna che domani torniamo a Hogwarts.-
Torniamo
a servire i
clienti.
In
un momento di calma mi
siedo su un tavolo libero e con una mano mi puntello la testa sul
tavolo.
Solo
per cinque minuti.
Finalmente
anche questa
serata è terminata.
Finisco
di pulire il
bancone.
-Ciao
Draco noi andiamo a
dormire…- Mi urla Blaise dalla stanza dove dormiamo.
-
Ehi, chi mi aiuta a
pulire?-
-Buonanotte!-
Bastardi!
Pure pulire tutti
i piatti da solo mi tocca, ah bè ma questa me la pagheranno,
un serpeverde come
me, un purosangue del mio rango che si abbassa a questi lavori.
Inaccettabile.
E
la
Granger dov’è finita?
Almeno
lei potrebbe darmi
una mano.
Vado
nella sala dove ci sono
tutti i tavoli dove serviamo i clienti e la vedo appoggiata ad un
tavolo.
Si
è addormentata.
Quanto
è bella mentre dorme,
andiamo Draco cosa stai pensando, è la Granger,
non può essere bella!
E
invece lo è.
Ha
un espressione così dolce
e rilassata mentre dorme, almeno nei sogni spero stia tranquilla,
stiamo
passando un periodo anche troppo duro per due diciassettenni, lei poi
che ha
scoperto di essere la nipote di Voldemort, se penso a Krum poi che
è quasi
riuscito a violentarla, mi sale una rabbia.
-Hermione,
ti prometto che
non ti toccherà più con un dito.- gli sussurro e
gli sposto un ciuffo di
capelli dietro l’orecchio.
La
prendo con un braccio
sotto le ginocchia e con l’altro gli tengo la schiena e la
porto a letto, deve
essere piuttosto scomodo dormire su una sedia. Lei si accoccola contro
il mio
petto.
Sorrido
e un brivido mi
percorre la schiena.
Cosa
mi stai facendo
granger?
Apro
dolcemente gli occhi
ancora assonnati e sorrido, avevo proprio bisogno di questa dormita,
con tutti
gli avvenimenti di questi giorni non sono quasi mai riuscita a chiudere
occhio
e il mio fisico iniziava a risentirne.
Strano
però, non ricordo di
essermi addormentata nel mio letto, le ultime cosa che rimembro sono di
essermi
seduta cinque minuti al tavolo. Devo essermi addormentata
là, ma fino al mio
letto chi mi ha portato?
Mi
giro verso il letto di
Ginny e con mia grande sorpresa non trovo Ginny, ma Draco. Cosa ci fa
nel suo
letto?
Mi
fermo ad osservarlo
mentre dorme, sembra un angelo, è proprio strana la vita a
volte. Se penso che
fino a un mese fa non avrei mai creduto ti poter voler bene a Draco
Malfoy, e
ora mi trovo immischiata in una faccenda più grande di noi,
non so se ne
usciremo, ma il fatto di averlo al mio fianco mi dà la forza
per continuare e
lottare.
-Granger,
se mi guardi
troppo mi consumi.- prendo paura vedendolo muoversi, ma non stava
dormendo un
secondo fa?
-Ma
tu non dormi mai?-
-Si
di notte dormo, ma se
qualcuno che è nella mia stessa stanza inizia ad agitarsi
nel letto che
scricchiola, mi sveglio.- dice sarcastico.
-Molto
simpatico, io non
sarei nella tua stessa stanza se tu te ne andassi nella tua.-
-Perdonami
Granger se nella
mia stanza c’era la tua amica Weasley che si era addormentata
nel mio letto
mentre parlava con Blaise.-
Ecco
spiegato il mistero del
perché Malfoy si trova nella mia stanza, ora vediamo di
chiarire anche l’altro
mistero.
-Mi
togli una curiosità?
Come ci sono arrivata nel mio letto?-
-Con
le gambe Granger, come
qualsiasi altro essere umano.-
-Ma
io non me lo ricordo
proprio.-
-L’ho
sempre detto io che la
tua testa non funziona bene.-
-Ma
sentilo.- Prendo il
cuscino che ho sotto la testa e glielo tiro dietro centrandolo in
faccia.
Lui
scoppia a ridere e poi
si mette il cuscino sotto la testa, sovvrapponendolo
all’altro che già aveva.
-Ehi,
ridammi il cuscino.-
mi lamento.
-Sei
stata te a
lanciarmelo.-
-Ma
ora lo rivoglio
indietro.-
-Buonanotte
Granger.-
-Malfoy,
ti ordino di
ridarmi il cuscino se non vuoi che me lo venga a prendere.-
-Ma
che paura Granger…ehi
così mi schiacci.-
La
bionda serpe inizia a
lamentarsi mentre io gli sono salita sulla schiena e sto cercando di
riprendermi il cuscino.
-Allora
chi comanda
adesso?- gli
domando.
In
due secondi mi prende per
i fianchi e ribalta le posizioni, ora è lui a stare sopra di
me.
-Io
direi che comando come
sempre io.-
Come
ci è già successo i
nostri sguardi si fondono.
Il
suo ghiaccio scioglie di
fronte al mio oro.
Il respiro si fa più lento.
Non so se stiamo per fare la cosa giusta.
Forse sarà una cazzata, ma voglio farla
questa
cazzata.
Vedo il tuo viso avvicinarsi, mi sfiori le labbra
quasi…
Ma ti ritrai, indeciso anche tu, su cosa sia giusto
fare oppure no…
Sai cosa penso Draco?
Ho seguito per tanti anni quello che mi diceva di
fare il mio cervello…
Per una volta voglio seguire il mio cuore.
Rincorro le tue labbra fino ad
incontrarle…
E non posso descrivere le emozioni che mi hai dato.
La mia lingua esplora la tua, la cerca, la assapora, come qualcosa che
desideri
da tempo e che finalmente ti viene concesso.
Ed è il bacio più bello della
mia vita.
E ci addormentiamo così, abbracciati,
appoggiati su
due cuscini, senza parlare, non roviniamo con le parole questo momento
perfetto, abbiamo una vita per farlo, aspettiamo domani, voglio solo
non
svegliarmi da questo sogno meraviglioso. Non mi lasciare…
Fine
capitolo.
Ciao
a tutti. Chiedo
umilmente perdono per il ritardo pazzesco, ma ho avuto impegni con la
scuola.
Bè l’estate è arrivata quindi prometto
che aggiornerò molto più velocemente. Mi
scuso veramente molto con le mie lettrici e spero continuerete a
seguirmi.
Ringrazio
di cuore per le
ultime recensioni: stefy89d, anna96, fandracofiction, tanny,
elettra1991,
deaselene, erigre, pometina94.
Spero
che questo capitolo vi
sia piaciuto e che mi farete sapere com’è stato
anche con delle critiche se ne
avete.
Un
bacio.
Gaia
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