CHAPTER 4.
Dancing for life
Apro gli occhi al suono della sveglia e mi volto per spegnerla. Mi stiracchio lentamente sotto le coperte e mi giro a guardare Harry. È steso a pancia in giù con un braccio nascosto sotto il cuscino e uno sopra che gli copre parzialmente la faccia cosparsa dai suoi riccioli ribelli; più lo guardo più un piccolo sorriso timido si fa strada sul mio volto. Non riesco a trattenermi e ,involontariamente, la mia mano si fa strada sul suo viso accarezzandogli con delicatezza la guancia; finché non lo sento mugolare sommessamente, quindi la ritiro d'istinto. Lui si stiracchia e poi spalanca lentamente gli occhi.
-Buongiorno.- sussurro piano sorridendogli timida e aspettando una sua risposta, però non arriva. -Ieri notte ti ho trovato alla festa di Tomlinson ubriaco e senza chiavi di casa, quindi ti ho portato qui. Sei stato tu a dirmi di stendermi a dormire con te.- proseguo senza prendere fiato sentendomi in obbligo a dargli una spiegazione e arrossendo lievemente per l'imbarazzo.
-Lo so Victoria, mi ricordo tutto. Non mi devi spiegazioni; anzi, grazie.-
Io tiro un sospiro di sollievo e mi rilasso visibilmente, anche se mi rendo tristemente conto che siamo tornati a "Victoria".
-Dovremmo andare a scuola.- dico semplicemente volendo cambiare argomento.
Sembra smarrito per un attimo, ma poi mi fissa intensamente negli occhi -L'ultima volta che sono stato qui abbiamo rimandato a lungo la scuola... e se non sbaglio ci stavamo divertendo.- replica con una scintilla negli occhi.
Il rossore ricompare all'istante sulle mie gote e rimango bloccata, sdraiata sul letto di fronte a lui.
-Dobbiamo parlare, Victoria.- afferma dopo alcuni istanti.
-Adesso?- chiedo io sbalordita.
-No, adesso andiamo a scuola; ma dopo scuola parleremo e io voglio sapere tutta la verità.- replica serio alzandosi dal letto e dirigendosi verso il bagno -Ah... posso farmi una doccia?- chiede con gentilezza cambiando completamente atteggiamento.
-Si, certo. Gli asciugamani sono nel mobile sotto il lavandino.- gli rispondo con un sorriso tirato vedendolo poi scomparire dentro il bagno.
-Victoria, sei pronta?- Harry mi chiama da fuori la camera -È tardi!- esordisce spazientito.
-Se tu non ci avessi messo 30 minuti sarei stata puntuale.- esclamo io uscendo dalla camera e dirigendomi di fretta e furia fuori di casa.
-Quindi sarebbe colpa mia?- mi fa eco Harry seguendomi.
-Certo che si!- esclamo esasperata -Adesso però cerca di sbrigarti e di starmi dietro.- dico mentre procedo a passo spedito verso la fermata della metropolitana ridacchiando.
Lui mi raggiunge a camminiamo fianco fianco fino a quando non entriamo nel delirio che è la metropolitana londinese a quest'ora del mattino; o meglio, ad ogni ora del giorno!
Una volta a scuola entriamo insieme e Harry mi accompagna fino al mio armadietto.
-Ci vediamo alla fine delle lezioni?- mi chiede lui.
-Cavolo, mi spiace. Nel pomeriggio devo andare alla mia lezione di danza.- gli dico dispiaciuta.
-Tu fai danza?- chiede di nuovo con visibile curiosità.
-Ci sono parecchie cose che non sai su di me.- commento con un sorrisetto.
-E si venissi a prenderti finita la lezione e andassimo da qualche parte per parlare?-
-Si, volentieri. Ti mando dopo l'indirizzo.-
-Va bene.- mi sorride -A dopo Vic.-
-A dopo Harry.-
Le lezioni sono una palla assurda come al solito, ma in più io non capisco niente essendo rimasta indietro e quindi finisco per perdermi nei miei pensieri più intimi. Mi chiedo di cosa vorrà parlarmi Harry e se lui sia già pronto a voltare pagina e cominciare tutto dall'inizio; è questa la sensazione che mi ha dato questa mattina, ma non vorrei sbagliarmi e non devo dimenticarmi che lui vuole sapere tutta la storia, o meglio "tutta la verità". Quindi inizio a figurarmi mentalmente tutte le cose che dovrò dirgli e cerco di trovarvi un ordine. Continuo a scervellarmi, inutilmente, su come affrontare il discorso finché non suona la campanella che annuncia la fine delle lezioni. Mi dirigo con calma al mio armadietto per lasciare giù i libri e prendere il borsone con tutto l'occorrente per la mia lezione e quindi esco per andare da Starbucks a prendere il mio amato frullato che fungerà da pranzo... molto sostanzioso direi! Mi metto le cuffiette e la straordinaria voce di Jessie J che canta "Sweet Talker" parte a tutto volume dandomi la carica e accompagnandomi verso Battersea Square, dove si trova la mia scuola; ed è proprio in quel momento che mi ricordo di dover mandare l'indirizzo ad Harry. Prendo il telefono e scrivo velocemente un messaggio con le indicazioni e poi torno a focalizzarmi sulla musica che mi entra direttamente nel cuore.
-Salve Miss Edwards.- mi saluta con gentilezza e con un grande sorriso la anziana signora della segreteria quando entro con passo deciso nella scuola togliendomi le cuffiette per ricambiare il saluto.
-Salve Mrs Taylor. Come sta oggi?- chiedo fermandomi davanti a lei.
-Bene cara, ti auguro una buona lezione.-
-Lo è sempre!- esclamo salutandola e dirigendomi verso gli spogliatoi per indossare le mie collant nere, il body nero con una generosa scollatura sulla schiena, gli immancabili scalda-muscoli e le scarpette. Mi faccio lo chignon ed entro nell'aula per iniziare a riscaldarmi, anche se all'inizio della lezione mancano ancora 15 minuti. Qui è l'unico posto dove riesco ad arrivare puntuale, se non addirittura in anticipo come in questo caso.
Finalmente arrivano anche i miei compagni di corso e l'insegnante, così che la lezione può finalmente cominciare. Facciamo come al solito dello stretching, degli esercizi per migliorare la tecnica e poi ci dedichiamo a preparare una delle coreografie che svolgeremo durante parte dell'anno.
La lezione procede alla perfezione e io mi sento nel mio habitat, sono nel posto giusto per esprimere tutta me stessa e questa sensazione mi fa sorridere.
-Forza ragazzi, ancora una volta! Inizio già a vedere qualcosa che mi piace... Ed, ricordati che la pirouette dopo lo chassé e pas de bourrée é en dehors. Continua così Victoria, oggi stai andando particolarmente bene.- esclama l'insegnante prima di far ripartire la musica e io le sorrido riconoscente per il grande complimento. Ballo il pezzo con ancora più intensità di prima, sento la musica scorrermi nelle vene e mi immedesimo alla perfezione nella storia come non mi era mai successo prima con una coreografia appena montata.
Un applauso pacato scoppia nella sala, improvvisamente silenziosa non appena la musica si ferma e tutti ci voltiamo verso il suono che arriva dalla porta aperta.
-Scusate per l'interruzione.- commenta Mrs. Taylor schiarendosi la voce -Miss Edwards, c'è un ragazzo che le cerca.-
Io mi alzo in piedi di scatto e mi muovo con grazia verso la porta con un'espressione sbalordita sentendo lo sguardo bruciante delle altre persone in sala su di me.
-Harry, cosa ci fai qui?- gli chiedo sentendomi in imbarazzo più che altro per aver interrotto la lezione.
-Sono venuto a prenderti.- commenta come se la cosa fosse ovvia; ed in effetti lo è. -Non mi hai detto l'orario, quindi sono arrivato adesso, ma visto che non hai ancora finito aspetto.-
-Scusami tanto. Guarda la lezione finisce tra venti minuti; sei sicuro di voler aspettare?-
-Certo! ...però credo di non poter stare qui.- sussurra guardando dietro le mie spalle -Quindi ti aspetto nell'ingresso.-
-Ok, a dopo.- lo saluto mentre lui se ne va scortato da Mrs Taylor e io torno alla mia lezione.
-Scusatemi tanto!- esclamo mortificata ai miei compagni e al l'insegnante.
-Nessun problema. Ora riprendiamo.- esordisce l'insegnante spostandosi verso i comandi dell'impianto stereo di ultima generazione.
Finita la lezione mi dirigo verso gli spogliatoi bevendo un generoso sorso d'acqua fresca; è davvero molto rigenerante dopo due ore di movimento. Mi spoglio velocemente e mi rivesto con i miei abiti più che casual per poi darmi una piccola sistemata al trucco e sciogliermi i lunghi capelli castani che si adagiano con grazia sulle mie spalle e la mia schiena; mi sento già molto riposata.
Quindi mi dirigo verso l'entrata dove trovo Harry seduto su una comoda poltroncina di pelle intento a guardare il telefono.
-Hei.- dico piano io ridestandolo dalla sua attività. -Andiamo?-
-Certo!- conferma lui alzandosi e riponendo il telefono nella tasca anteriore dei suoi jeans stretti.
-Non avevi specificato che venivi alla Royal Academy of Dance!- esordisce lui mentre camminiamo fianco a fianco per le strade di Londra, diretti verso un bar.
-Ah no... beh, adesso lo sai!- ridacchio piano.
-Sei davvero molto brava!- esclama sfoggiando un perfetto sorriso.
-Grazie mille, ma non esagerare!- replico arrossendo.
-Ma te ne devo dare atto, non ho mai visto ballare nessuno con quell'intensità!-
-Bene, allora accetto il complimento.- rispondo io arrossendo ancora di più e lasciando trasparire il mio sorriso timido.
Entriamo in un bar e ci accomodiamo ad un piccolo tavolo.
-Prendi qualcosa?- mi chiede Harry.
-No grazie, sono a posto!- rispondo prontamente.
-Non hai fame dopo tutta quella attività fisica?- chiede sbalordito. Io scuoto semplicemente la testa sorridendogli di nuovo. -Beh, in questo caso... direi che è arrivato il momento di parlare.- dice riassumendo un'aria seria e concentrata.
Io deglutisco e inizio a giocherellare con la mia collanina di Tiffany per il disagio prima di schiarirmi la voce e cominciare a parlare.
-Allora... partiamo dal principio. Tu mi sei sempre piaciuto; dal primo giorno in cui mi sono trasferita qui da Mullingar e ti ho visto per i corridoi della scuola con quei tuoi riccioli ribelli, i tuoi occhi grigio-verde e le tue fossette che fanno impazzire ogni ragazza, però tu non mi hai mai notata. Quando sono venuta alla festa che avevi dato a casa tua per l'inizio della scuola mi sono ubriacata e senza accorgermene mi sono ritrovata a ballare con Liam e non so perché... ma ad un tratto lui mi ha baciata.- mi interrompo.
-"Non sai il perché"? Dai Vic, sei intelligente e sveglia; lo sai il perché! Sei bellissima! E di certo mio fratello non è indifferente alla belle ragazze.- esordisce lui scocciato.
-Lui no, ma tu lo sei stato!- sbotto io, sentendo di dovergli rispondere per le rime. Tacciamo tutti e due per un paio di minuti e rimaniamo a fissarci, così decido di riprendere il discorso. -Dopo la festa lui a iniziato a punzecchiarmi fino al punto di presentarsi a casa mia per invitarmi alla festa di Tomlinson.-
-Ahh ecco, quella festa. Ci sono parecchie cose che vorrei sapere; prima di tutto perché sei uscita da li in lacrime e poi vorrei anche sapere cosa è successo con Tomlinson.- commenta lui.
-Harry, tanto per iniziare non penso che quello che è successo o meno con Louis ti riguardi, sai che ci siamo frequentati per un breve periodo e questo è più che sufficiente. Per quanto riguarda le condizioni in cui mi hai trovata... diciamo che ero sconvolta da un fatto.-
-Posso capire la storia di Louis, ma mi avevi promesso tutta la verità! Qual'è questo fatto?- chiede spronandomi.
-Sei sicuro di volerlo sapere? ... Non penso che mi guarderai più nello stesso modo.- commento rabbuiandomi e abbassando la testa.
-Sei stata a letto con mio fratello?!- esclama esterrefatto ed infuriato.
-Ma per chi cazzo mi hai presa? Non sono una di quelle troiette con cui te la fai di solito!- esclamo sentendomi offesa -Non ci sono andata a letto, ma l'ho visto con un'altra ragazza e questo mi ha sconvolto... non so neanche io veramente il motivo di ciò. Fatto sta che poi ti ho visto e mi sono sentita davvero una merda!- concludo affannata.
Lui mi guarda e mi fa un cenno con la testa -Scusa, continua.-
-Poi tu mi hai detto di essere interessato alla mia migliore amica. Hai idea di come io mi sia sentita?! Tu che mi chiedevi di intercedere con LEI per te... per me è stato orribile.- mi fermo un istante per riprendere fiato. -Comunque qui si passa alla seconda parte. Vuoi che continui?-
-Certo.- commenta con tono distaccato.
-Quindi sentendomi triste sono uscita a prendere da mangiare e ho incontrato Liam, che poi è venuto a casa con me a mangiare per farmi compagnia. Abbiamo visto un film e ci siamo addormentati sul divano. In seguito, quando mi sono svegliata, volevo andare a dormire e Liam se ne stava andando; però ero da sola ed aveva appena iniziato a piovere... avevo paura; quindi si è fermato per aspettare che mi addormentassi, cosa che non è successa. Ci siamo messi a giocare ad un gioco da tavolo e poi lui mi ha baciata di nuovo.- mi blocco di nuovo pensando. -Penso che questo sia tutto.- concludo soddisfatta del resoconto e terrorizzata da cosa sarebbe successo da li a poco.
Harry mi guarda senza dire neanche una parola finché il suo telefono non inizia a squillare insistentemente.
Buonasera a tutti!
Ecco il nuovo capitolo! Come potete vedere le cose si stanno smuovendo. Cosa farà Harry secondo voi? Sperate che la perdoni o che non si parlino mai più?
Fatemi sapere cosa ne pensate, sono molto curiosa di avere le vostre opinioni! Spero che vi sia piaciuto.
Alla prossima settimana :)
-panda
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