If you are going through hell, keep going.

di panda_07
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Here we go again. ***
Capitolo 2: *** Catherine's love ***
Capitolo 3: *** Reality is we will never be ***
Capitolo 4: *** Dancing for life ***
Capitolo 5: *** All over again ***
Capitolo 6: *** Double date ***



Capitolo 1
*** Here we go again. ***


CHAPTER 1.   


Here we go again


 
-Victoria! Victoria!-
Sento una voce famigliare che mi chiama con insistenza da lontano e mi sento costretta ad aprire gli occhi con pigra lentezza. La luce forte e accecante mi spinge subito a richiuderli per poi riaprirli con più cautela. Davanti a me, seduta sul bordo del letto, c'è mia madre che mi guarda preoccupata.
-Victoria, stai bene? È tutto il giorno che provo a chiamarti, ma il tuo telefono era spento.- esclama con apprensione accarezzandomi dolcemente i capelli con la mano leggera.
Io annuisco semplicemente.
-Credevo ti fosse successo qualcosa!- esclama di nuovo; poi continua mutando la voce che diventa calma e delicata -Ero molto preoccupata piccola mia.-
Finalmente mi faccio coraggio e le rispondo formulando una frase; corta, ma pur sempre coerente -Mi dispiace.- 
Lei si china su di me e mi stringe tra le sue braccia affettuose, meravigliandomi, quasi volesse creare uno scudo protettivo su di me e mi lascia un bacio sulla fronte.
-Sei sicura di star bene?- chiede di nuovo -Mi sembri un po' calda- afferma alzandosi di corsa dal letto per sparire nel bagno. Dopo un paio di minuti torna con il termometro e me lo porge invitandomi a posizionarlo sotto l'ascella. Mentre misuro la febbre lei continua ad accarezzarmi con delicatezza i capelli ed il viso. 
-Ma sei stata a casa tutto il giorno?- mi chiede di punto in bianco mia madre fermando per un attimo il suo gesto pieno d'effetto. 
Io alzo titubante gli occhi verso di lei e le rispondo con sincerità -Si, oggi non sono andata a scuola.-
Prima che lei possa chiedermi il perché ed iniziare ad arrabbiarsi il termometro segnala di aver rilevato la mia temperatura, lo prendo in mano e rimango sorpresa nel vedere che ho la febbre: 38,7°. Mia mamma vedendo la mia faccia mi strappa di mano il piccolo affare elettronico ed esclama -Oh cavolo! Vado subito a prenderti la tachipirina!- E così dicendo esce di gran lena dalla mia camera.



I quattro giorni seguenti li passo in casa, vagando dal letto al divano per via della febbre. Emily passa a trovarmi quasi ogni giorno portandomi anche i compiti che vengono assegnati a scuola perché non vuole che io rimanga indietro sul fitto programma; anche lei era molto preoccupata quando non mi aveva né vista né sentita, ma poi si era tranquillizzata e la situazione era tornata alla normalità.
Non ho avuto contatti con nessun altro in questi giorni se non con mia mamma, Emily e Niall; quindi non so esattamente cosa sia successo nel mondo reale. Emily, ogni volta che passava a trovarmi, cercava di spillarmi qualche dettaglio su come andassero le cose con Harry, ma io riuscivo sempre a sviarla dicendole che avevo sete o che ero stanca; non me la sentivo di ripensare a cosa fosse successo, volevo solo dimenticare tutto e stavo facendo così; almeno finché non fossi dovuta tornare alla vita di tutti i giorni.



Eccoci qui, il fatidico giorno é arrivato. É mercoledì e visto che sono completamente guarita mi tocca tornare a scuola come qualsiasi altro adolescente. Ovviamente sono immancabilmente in ritardo, quindi quando arrivo a scuola i corridoi sono già deserti e io mi dirigo di fretta in classe.
-Buongiorno miss Edwards.- mi saluta con gentilezza la mia prof di inglese -Spero che si sia ripresa. Ha la giustifica?- 
-Salve. Certo, eccola.- rispondo educatamente avvicinandomi a lei e porgendole il certificato medico.
-Grazie, si accomodi.- mi sorride prendendo il foglio dalla mia mano.
Io mi giro e cerco con lo sguardo un banco libero dove sedermi; ovviamente la fortuna non è esattamente dalla mia parte visto che l'unico posto vuoto é quello di fianco ad Harry. Lui mi sta fissando da lontano, ma non appena mi avvicino e mi siedo abbassa lo sguardo al libro aperto sul banco davanti a lui. Io faccio altrettanto e seguo con vaga attenzione la lezione, ma l'unica cosa a cui riesco a pensare é a come comportarmi con lui e se mi rivolgerà mai più la parola. Dopo quella che mi sembra un'immensità, la campanella suona e tutti si alzano per lasciare la classe.
-Mr. Styles.- chiama gentilmente la professoressa fermando Harry mentre stava uscendo -Volevo chiederle se poteva gentilmente passare il programma di quest'ultima settimana a miss Edwards.- gli chiede con un sorriso. Harry rimane fermo in piedi, interdetto. 
-Non ce n'è bisogno.- intervengo io subito arrossendo. 
-Certo, lo farò.- risponde Harry riguadagnando prontezza guardando la prof, ma senza rivolgere il suo sguardo a me. 
-Oh, perfetto. Grazie. Potete andare ora.- commenta felice la professoressa.
Quando usciamo dalla classe mi sento in obbligo di parlagli, quindi lo blocco.
-Harry.- lo chiamo piano.
-Si?- chiede lui voltandosi scocciato.
-Non c'è bisogno che tu lo faccia, sul serio.- mi sento troppo in imbarazzo.
-Ormai ho detto che lo farò.- commenta con tono distaccato -Quando sei libera?- 
-Beh... direi quando é meglio per te visto che mi stai facendo un favore.- dico abbozzando un sorriso di riconoscenza.
-Facciamo dopo scuola allo Starbucks qui davanti. Va bene?- chiede con voce fredda.
-Si certo. Grazie.- gli rispondo, ma questa volta senza neanche la più piccola traccia del sorriso di prima. Dopo un attimo si è dileguato in mezzo agli altri studenti per il corridoio. 



Buonasera a tutti. Come state?
Sono di nuovo qui, dopo quello che mi sembra un secolo, senza aver più postato niente... ma sono lieta di presentarvi il primo capitolo del seguito della mia prima fanfic: "Is this the end?" 
Spero che la curiosità vi spinga a continuare a leggere e spero vivamente che vi piaccia.
Vi chiedo subito scusa perché questo capitolo non é particolarmente interessante, anzi non lo é proprio, ma vi assicuro che dal prossimo, o forse dal terzo, inizieremo ad avere un po' piú d'azione. 

A presto! 
   
      -panda

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Capitolo 2
*** Catherine's love ***


CHAPTER 2. 

 

Catherine's love

 
Finalmente le lezioni sono finite. Non mi ricordavo che una giornata di scuola potesse essere così pesante e stressante, anche se devo ammettere che i professori sono stati molto carini con me dopo la mia assenza prolungata.

-Vic andiamo a casa insieme?- mi chiede con un grande sorriso Emily dopo aver chiuso piano l'armadietto.

-No, mi spiace. Miss Fisher, la prof d'inglese, ha chiesto ad un compagno di corso di passarmi gli appunti delle scorse lezioni e lo devo incontrare tra poco.- le rispondo io chiudendo con forza l'armadietto straripante.

-Ahh capisco. Va bene, allora ci vediamo più tardi magari.- 

-Certo! Ciao Ems.- la saluto con la mano mentre mi dirigo lungo il corridoio verso l'uscita.
 

Cazzo, sta piovendo! Mi adagio il cappuccio della felpa sulla testa e cammino velocemente verso lo Starbucks dall'altra parte della strada. Entro nel locale e, non vedendo Harry, decido di sedermi ad un piccolo tavolo sufficientemente lontano dall'entrata per non sentire la porta aprirsi e chiudersi ogni volta; è una cosa che odio!

Dopo pochi minuti vedo Harry entrare ed avvicinarsi al tavolo con calma.

-Ciao.- sussurro io intimidita dalla sua presenza e non riuscendo a capire in quale stato d'animo si trovi visto che il suo volto non rivela nessuna emozione, se non un terribile ed immenso vuoto.

-Ciao Victoria.- mi risponde con garbo. Allora è così... siamo tornati a "Victoria".

-Ciao ragazzi, cosa vi porto?- chiede una ragazza avvicinandosi al tavolo.

-Vorrei un cappuccino al cioccolato e caramello.- affermo io con un sorriso.

-Io niente, grazie.- dice Harry mantenendo un tono fermo.

-Bene.- conclude la ragazza rivolgendoci un sorriso e andandosene. 

Dopo quella che mi sembra un'eternità decido di interrompere il silenzio -Grazie mille Harry; non eri tenuto a farlo.- 

-Perché no? D'altra parte sei una mia amica e gli amici si aiutano.- 

"Cosa?!" interviene la mia vocina sbalordita.

-Ah si? Quindi tu aiuti i tuoi amici ma non li saluti quando li vedi a lezione e si siedono accanto a te?- sbotto io contrariata.

-Se non sbaglio non mi hai salutato neanche tu.- afferma lui quasi sfidandomi.

-Beh...l'ultima volta che ti ho visto sembrava che volessi cancellarmi dalla faccia della terra; quindi non mi sentivo proprio a mio agio a rivolgerti la parola!- sussurro sentendomi in imbarazzo, di nuovo, e aspettando una sua contro risposta; che però non arriva.

-Senti, questi sono tutti gli appunti dell'ultima settimana. Guardali e dimmi se c'è qualcosa che non ti torna.- afferma cambiando discorso con una facilità impressionante e porgendomi un plico di fogli scritti ordinatamente e in una bella calligrafia, stranamente leggibile per essere di un ragazzo. 

-Ecco qui il cappuccino con cioccolato e caramello.- annuncia la ragazza dal bel sorriso porgendomi la tazza fumante.

-Grazie mille.- rispondo ricambiando il sorriso. Prendo la tazza e l'appoggio di lato sul tavolo in modo da poter prima esaminare gli appunti.

-No!- esclamo con disappunto dopo una rapida occhiata.

-Cosa c'è?- chiede Harry con una palpabile curiosità.

-Avete già fatto Emily Brontë; io ho amato "Cime tempestose".- affermo con sguardo trasognato mentre mi figuro nella mente l'intera vicenda appassionante e struggente.

-Si...- commenta sorpreso, probabilmente non si aspettava una simile affermazione da parte mia -Miss Fisher ha restituito anche le relazioni svolte durante l'estate.-

-Ah si? Com'è andata la tua?- gli chiedo interessata.

-Bene, ho preso B+. Sono abbastanza soddisfatto del mio lavoro; anche a me è piaciuto molto quel romanzo.- 

-"Whatever our souls are made of, his and mine are the same, and Linton's is as different as a moonbeam from lightning, or frost from fire."¹- borbotto tra me e me citando una delle frasi che più mi hanno lasciato un segno del romanzo, mentre scorrevo i fogli uno dopo l'altro.

-Sai addirittura le battute di Catherine a memoria?- chiede Harry sbalordito. Io non riesco a far altro se non arrossire come un peperone. Torno a fissare gli appunti con un finto interesse e sorseggio piano io mio cappuccino in modo da assoporarlo al meglio. Mi fa piacere che Harry abbia ancora voglia di parlarmi, anche se magari lo fa solo perché si sente obbligato per via di quello che ha detto la professoressa. Spero tanto che la situazione tra di noi migliori.

-Allora...ti ritrovi?- mi chiede di punto in bianco dopo una decina di minuti.

Io alzo la testa dagli appunti e gli rivolgo uno sguardo interrogativo.

-Cosa c'è di strano?- chiede

-Beh...non ho capito bene cosa dice Tennyson. Ma penso di poterlo capire poi con più calma.- replico un po' titubante. 

Lo vedo scuotere la testa rassegnato e passarsi una mano tra i capelli -No, ti aiuto io. Tennyson è un po' complicato.- 

Lo fisso a bocca aperta con una certa meraviglia.

-Smettila di guardarmi così, non sono mica un mostro!- esclama esasperato.

-No no, lo so!- esclamo ridestandomi e prendendo una lunga sorsata di caffè. 

-Andiamo?- chiede lui incitandomi.

-Andiamo? Dove?- chiedo.

-A casa mia, così ti spiego tutto. Qui c'è troppa confusione.- mi dice con enfasi come se fosse la cosa più scontata del mondo; ma non lo è! Come avrei potuto aspettarmi una tale gentilezza da parte sua? Davvero non capisco!


 
GLOSSARIO
¹ "Di qualsiasi cosa siano fatte le nostre anime, la mia e la sua sono la medesima cosa; e quella di Linton è diversa quanto un raggio di luna da un lampo, o il gelo dal fuoco."
 cit. da "Cime tempestose" di Emily Brontë. 



Sono di nuovo qui e vi pubblico subito il secondo capitolo. Non sarà sempre così, ma per oggi ho
pensato di poter fare questa piccola eccezione. Spero che continuere a leggere e che la storia vi
piaccia. Sentiatevi liberi di lasciare qualsiasi tipo di commento; sono molto apprezzati!

   - panda 

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Capitolo 3
*** Reality is we will never be ***


CHAPTER 3.
 

Reality is we will never be

-Mamma, sono a casa!-
Entro velocemente in casa per trovare riparo dalla pioggia insistente che ha continuato a scendere indisturbata tutto il pomeriggio su Londra, riportandola alla sua normalità. Faccio cadere le chiavi sul piccolo mobiletto in legno bianco in entrata, mi tolgo le scarpe e mi faccio per dirigermi verso la mia camera al piano superiore quando mia mamma mi ferma.
-Victoria, come stai?- mi chiede con apprensione venendomi incontro.
-Sto bene mamma. Adesso vado a farmi un bagno caldo.- replico rassicurandola e lasciandola quasi in sospeso davanti alla scale.
 
 
Hello, hi, goodbye
So I'm saying, hello, hi, goodbye
Saying, hello, hi, goodbye
Saying, hello, hi, goodbye
Saying...
 
Imagine a future of you and me
Seems good and then you leave
The pain in this vision is killing me
Reality is we will never be
I'm prone to a love travesty
And this feels like another tragedy 
 
 
La voce dolce e travolgente di Rita Ora si sprigiona dalle casse mentre io mi crogiolo nell'acqua bollente ricoperta da uno spesso strato di schiuma al profumo di orchidea. Sui bordi della vasca sono appoggiate innumerevoli candele che rendono l'atmosfera rilassante e confortevole; proprio quello che mi serviva dopo una giornata come questa. Il rientro a scuola è stato terribile, sono rimasta molto indietro, ma soprattutto il pomeriggio è stato un disastro. Nonostante Harry si sia dimostrato gentile come sempre, l'atmosfera tra noi era molto tesa e sembrava quasi che nessuno dei due volesse spingersi oltre una linea immaginaria per paura che tutto potesse rompersi e crollare sotto i nostri piedi. Mi chiedo se lui vorrà davvero provare a restarmi amico, non è facile passare oltre certe cose. "Sei sicura che ti basti la sua semplice amicizia?" mi chiede con tono provocatorio e canzonatorio la mia vocina che è appena riemersa da un piccolo angolo nascosto della mia testa; e come al solito, anche se odio ammetterlo, ha ragione. Io non gli voglio essere amica! Io voglio di più da lui! So che devo dargli tempo, ma quando sarà abbastanza? ...sarà mai abbastanza?
 
 
Il resto della serata scorre tranquillamente e dopo aver mangiato un'insalata con pomodorini, tonno e formaggio di feta decido di andare a letto per potermi riposare in modo da affrontare la giornata che mi aspetta con più energia.

 
Mi sveglio.
Sento un gran casino e controllo l'orario dal telefono appoggiato sul comodino: sono le 2 di notte. Mi alzo svogliatamente dal letto per capire da dove provenga il baccano e non mi ci vuole tanto ad individuarne la fonte. Mi affaccio alla finestra e vedo le luci della casa accanto tutte accese e tantissima gente che viene e se ne va; Tomlinson sta dando una delle sue cazzo di feste! Mi infilo velocemente dei pantaloni della tuta, una felpa, un paio di scarpe e, ancora rincoglionita dal sonno, mi dirigo infuriata verso la dannata festa.
 
Spalanco la porta, l'odore di alcol, fumo e sudore m'invade completamente e la musica forte mi travolge; mi sembra di essere su un altro pianeta. È possibile che i suoi genitori siano sempre fuori casa?
Dopo essermi ripresa dallo shock iniziale, mi addentro decisa alla ricerca di Louis; deve smetterla di dare feste durante la settimana e nel cuore della notte! Sono tutti completamente ubriachi e mi vengono addosso mentre io cerco di districarmi in mezzo alla quella massa informe di persone; se così possono essere definiti, sembrano più degli zombi. Di colpo un ragazzo inciampa e mi viene addosso facendo cadere entrambi.
-Cazzo!- sbotto io in preda alla collera -Non puoi stare più attento?!-
-Scusa.- biascica lui mentre si rialza e mi tende goffamente una mano per aiutarmi. Solo in quel momento mi rendo conto che il ragazzo è Harry. 
-Harry!?-
-Cosa ci fai qui?- esclamo io sbalordita. 
-Vic!! Sei tu!- afferma urlando. Non tanto per farsi sentire al di sopra della musica, ma perché è davvero ubriaco; non l'ho mai visto in questo stato.
-Stai bene?- chiedo preoccupata.
-Certo, sto alla grande!- urla alzando le braccia al cielo, e quasi cade di nuovo, però io lo afferro prontamente per la maglietta tenendolo in equilibrio.
-A me non sembra...- borbotto a bassa voce parlando più con me stessa che con lui.
-Dai, vieni a divertirti!- mi afferra la mano per trascinarmi ancora più in mezzo alla mischia.
-Non mi sembra il caso.- replico con tono duro -Ero venuta solo per dire a Louis di abbassare questa dannata musica. Non riesco a dormire.-
-Che guasta feste che sei.- sbuffa un'altra voce alle mie spalle. Mi giro e vedo Tomlinson con un grande bicchiere di birra tra le mani.
-Louis, davvero, abbassa la musica.- gli dico in preda alla disperazione.
-Va bene, dolcezza. Calmati.- esclama esasperato -Tieni Styles!- dice prima di sparire porgendo il bicchiere che aveva in mano ad Harry, il quale lo accetta di buon grado.
-Harry, ti prego, smettila.- la mia voce suona più esasperata di quanto volessi mentre gli prendo il bicchiere dalle mani e lo appoggio sul tavolino di fianco a me. -Dovresti andare a casa. Forza usciamo da qui.- continuo prendendolo per mano e conducendolo fuori dalla casa. 
-Ma io voglio stare qui, voglio divertirmi!- si lamenta come un bambino di quattro anni quando si ritrova fuori dalla casa. Lo conduco verso il lato opposto della strada per allontanarci da tutti i ragazzi che urlano e ballano sul piccolo pezzo di prato.
-Harry, fai mente locale. Avevi una giacca?- gli chiedo afferrandogli la faccia in modo che lui mi guardi negli occhi.
-No...- borbotta lui non troppo convinto.
-Dove sono le chiavi di casa?-
Lui non mi risponde. -Harry!- urlo scuotendolo per le spalle per farmi dare una risposta.
-Non le ho...- dice confuso. Sembra davvero di parlare con un bambino.
-Cazzo!- esclamo esasperata. Avrei fatto meglio a starmene a letto.
-Vic, non ti arrabbiare.- bisbiglia facendo la faccia da cucciolo che a dispetto di ogni aspettativa fa comparire un dolce sorriso sulle mie labbra. Ma come fa ad essere così adorabile e dolce anche da ubriaco? 
-Forza, vieni con me.- dico aiutandolo e facendogli appoggiare un braccio sulle mie spalle per sorreggerlo.
-Dove andiamo?- chiede curioso.
-Shh.- dico io appoggiandomi un dito sulle labbra per fargli capire.
 
Apro piano la porta di casa e la richiudo alle nostre spalle dopo essermi accertata che Harry avesse abbastanza equilibrio da reggersi in piedi da solo per un paio di secondi. 
-Adesso devi fare piano; capito?- gli chiedo a voce bassa cingendolo di nuovo per un fianco e facendolo salire al piano di sopra per portarlo in camera mia. Dopo essere entrati ed averlo fatto sedere sul letto tiro un lungo sospiro di sollievo. 
-Vic, ho tanto sonno.- sussurra lui facendo un grande sbadiglio.
-Lo so...forza togli le scarpe e a letto!- lo esorto con voce paziente aiutandolo a sfilare gli stivaletti e appoggiandoli ordinatamente ai piedi del letto. Si infila sotto le coperte obbedientemente e poi mi fissa per un paio di secondi prima di chiudere gli occhi. "Meno male che dorme!" sussurra la mia vocina; ma questa volta ha parlato troppo presto.
-Vic...?- 
-Dormi Harry.- lo esorto di nuovo, ma lui non vuole sentir ragione.
-Devo chiederti un cosa.- bofonchia facendo un piccolo broncio.
-Dimmi.- affermo guardandolo con tutta la pazienza che possiedo.
-Perché Tomlinson ti ha chiamato "dolcezza"?-  
Io sbianco alla sua domanda. Che cosa gli dico adesso?
-No, ti sbagli.- tento di usare questa tecnica visto il suo stato di ubriachezza... ma non funziona.
-So di essere ubriaco, ma capisco ancora quello che succede intorno a me e soprattutto capisco che mi stai mentendo.- mi rimprovera con tono duro.
-Ci siamo frequentati per alcuno giorni all'inizio dell'estate scorsa.- confesso in imbarazzo.
-Ahh, capisco.- dice piano -E cosa mi dici di mio fratello?-
-Harry, non mi sembra proprio il caso di parlarne nel cuore della notte. Tu sei ubriaco e io sono davvero stanca.- dico con un filo di voce temendo di dover continuare il discorso; ma fortunatamente lui non dice niente.
Mi sento tirare forte per io polso e cado seduta sul letto di fianco Harry.
-Harry, davvero!- esordisco con una voce davvero troppo stanca. 
-Vieni a dormire.- dice con voce dolce cercando di scostare in modo buffo le coperte; ovviamente con risultati nulli visto che io ci sono seduta sopra. Lo guardo basita per un attimo, ma non sono in grado di analizzare la situazione con lucidità, quindi scalcio le scarpe lasciandole cadere sul pavimento, mi alzo per scostare le coperte e poi mi ci infilo sotto al fianco di Harry.
-Notte.- bofonchia lui chiudendo gli occhi e sprofondando subito in un sonno profondo.
-Buonanotte Harry.- dico a mia volta chiudendo gli occhi ed entrando piano nel mondo dei sogni.


 

Salve a tutti!!
Come state? Avete passato bene questi giorni di vacanza? Vi siete per caso dedicati allo shopping natalizio? 


Allora... cosa ve ne pare di questo capitolo? Vi piace la storia? Sarei molto onorata e contenta se voleste lasciarmi delle recensioni per farmi un'idea di cosa ne pensate! 
Comunque, volevo dirvi che aggiornerò ogni mercoledì e cercherò di essere il più puntuale possibile.

Spero di sentire presto le vostre opinioni! Ci vediamo tra una settimana!! :)

 
-panda
 

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Capitolo 4
*** Dancing for life ***


CHAPTER 4. 
 

Dancing for life
 
Apro gli occhi al suono della sveglia e mi volto per spegnerla. Mi stiracchio lentamente sotto le coperte e mi giro a guardare Harry. È steso a pancia in giù con un braccio nascosto sotto il cuscino e uno sopra che gli copre parzialmente la faccia cosparsa dai suoi riccioli ribelli; più lo guardo più un piccolo sorriso timido si fa strada sul mio volto. Non riesco a trattenermi e ,involontariamente, la mia mano si fa strada sul suo viso accarezzandogli con delicatezza la guancia; finché non lo sento mugolare sommessamente, quindi la ritiro d'istinto. Lui si stiracchia e poi spalanca lentamente gli occhi.
-Buongiorno.- sussurro piano sorridendogli timida e aspettando una sua risposta, però non arriva. -Ieri notte ti ho trovato alla festa di Tomlinson ubriaco e senza chiavi di casa, quindi ti ho portato qui. Sei stato tu a dirmi di stendermi a dormire con te.- proseguo senza prendere fiato sentendomi in obbligo a dargli una spiegazione e arrossendo lievemente per l'imbarazzo. 
-Lo so Victoria, mi ricordo tutto. Non mi devi spiegazioni; anzi, grazie.-
Io tiro un sospiro di sollievo e mi rilasso visibilmente, anche se mi rendo tristemente conto che siamo tornati a "Victoria". 
-Dovremmo andare a scuola.- dico semplicemente volendo cambiare argomento. 
Sembra smarrito per un attimo, ma poi mi fissa intensamente negli occhi -L'ultima volta che sono stato qui abbiamo rimandato a lungo la scuola... e se non sbaglio ci stavamo divertendo.- replica con una scintilla negli occhi. 
Il rossore ricompare all'istante sulle mie gote e rimango bloccata, sdraiata sul letto di fronte a lui.
-Dobbiamo parlare, Victoria.- afferma dopo alcuni istanti. 
-Adesso?- chiedo io sbalordita.
-No, adesso andiamo a scuola; ma dopo scuola parleremo e io voglio sapere tutta la verità.- replica serio alzandosi dal letto e dirigendosi verso il bagno -Ah... posso farmi una doccia?- chiede con gentilezza cambiando completamente atteggiamento.
-Si, certo. Gli asciugamani sono nel mobile sotto il lavandino.- gli rispondo con un sorriso tirato vedendolo poi scomparire dentro il bagno.

 
-Victoria, sei pronta?- Harry mi chiama da fuori la camera -È tardi!- esordisce spazientito.
-Se tu non ci avessi messo 30 minuti sarei stata puntuale.- esclamo io uscendo dalla camera e dirigendomi di fretta e furia fuori di casa. 
-Quindi sarebbe colpa mia?- mi fa eco Harry seguendomi.
-Certo che si!- esclamo esasperata -Adesso però cerca di sbrigarti e di starmi dietro.- dico mentre procedo a passo spedito verso la fermata della metropolitana ridacchiando. 
Lui mi raggiunge a camminiamo fianco fianco fino a quando non entriamo nel delirio che è la metropolitana londinese a quest'ora del mattino; o meglio, ad ogni ora del giorno!
 
 
Una volta a scuola entriamo insieme e Harry mi accompagna fino al mio armadietto.
-Ci vediamo alla fine delle lezioni?- mi chiede lui.
-Cavolo, mi spiace. Nel pomeriggio devo andare alla mia lezione di danza.- gli dico dispiaciuta.
-Tu fai danza?- chiede di nuovo con visibile curiosità.
-Ci sono parecchie cose che non sai su di me.- commento con un sorrisetto.
-E si venissi a prenderti finita la lezione e andassimo da qualche parte per parlare?- 
-Si, volentieri. Ti mando dopo l'indirizzo.-
-Va bene.- mi sorride -A dopo Vic.-
-A dopo Harry.-
 
 
Le lezioni sono una palla assurda come al solito, ma in più io non capisco niente essendo rimasta indietro e quindi finisco per perdermi nei miei pensieri più intimi. Mi chiedo di cosa vorrà parlarmi Harry e se lui sia già pronto a voltare pagina e cominciare tutto dall'inizio; è questa la sensazione che mi ha dato questa mattina, ma non vorrei sbagliarmi e non devo dimenticarmi che lui vuole sapere tutta la storia, o meglio "tutta la verità". Quindi inizio a figurarmi mentalmente tutte le cose che dovrò dirgli e cerco di trovarvi un ordine. Continuo a scervellarmi, inutilmente, su come affrontare il discorso finché non suona la campanella che annuncia la fine delle lezioni. Mi dirigo con calma al mio armadietto per lasciare giù i libri e prendere il borsone con tutto l'occorrente per la mia lezione e quindi esco per andare da Starbucks a prendere il mio amato frullato che fungerà da pranzo... molto sostanzioso direi! Mi metto le cuffiette e la straordinaria voce di Jessie J che canta "Sweet Talker" parte a tutto volume dandomi la carica e accompagnandomi verso Battersea Square, dove si trova la mia scuola; ed è proprio in quel momento che mi ricordo di dover mandare l'indirizzo ad Harry. Prendo il telefono e scrivo velocemente un messaggio con le indicazioni e poi torno a focalizzarmi sulla musica che mi entra direttamente nel cuore. 
 
 
 
-Salve Miss Edwards.- mi saluta con gentilezza e con un grande sorriso la anziana signora della segreteria quando entro con passo deciso nella scuola togliendomi le cuffiette per ricambiare il saluto.
-Salve Mrs Taylor. Come sta oggi?- chiedo fermandomi davanti a lei.
-Bene cara, ti auguro una buona lezione.-
-Lo è sempre!- esclamo salutandola e dirigendomi verso gli spogliatoi per indossare le mie collant nere, il body nero con una generosa scollatura sulla schiena, gli immancabili scalda-muscoli e le scarpette. Mi faccio lo chignon ed entro nell'aula per iniziare a riscaldarmi, anche se all'inizio della lezione mancano ancora 15 minuti. Qui è l'unico posto dove riesco ad arrivare puntuale, se non addirittura in anticipo come in questo caso. 
Finalmente arrivano anche i miei compagni di corso e l'insegnante, così che la lezione può finalmente cominciare. Facciamo come al solito dello stretching, degli esercizi per migliorare la tecnica e poi ci dedichiamo a preparare una delle coreografie che svolgeremo durante parte dell'anno. 
La lezione procede alla perfezione e io mi sento nel mio habitat, sono nel posto giusto per esprimere tutta me stessa e questa sensazione mi fa sorridere.
-Forza ragazzi, ancora una volta! Inizio già a vedere qualcosa che mi piace... Ed, ricordati che la pirouette dopo lo chassé e pas de bourrée é en dehors. Continua così Victoria, oggi stai andando particolarmente bene.- esclama l'insegnante prima di far ripartire la musica e io le sorrido riconoscente per il grande complimento. Ballo il pezzo con ancora più intensità di prima, sento la musica scorrermi nelle vene e mi immedesimo alla perfezione nella storia come non mi era mai successo prima con una coreografia appena montata.
Un applauso pacato scoppia nella sala, improvvisamente silenziosa non appena la musica si ferma e tutti ci voltiamo verso il suono che arriva dalla porta aperta.
-Scusate per l'interruzione.- commenta Mrs. Taylor schiarendosi la voce -Miss Edwards, c'è un ragazzo che le cerca.- 
Io mi alzo in piedi di scatto e mi muovo con grazia verso la porta con un'espressione sbalordita sentendo lo sguardo bruciante delle altre persone in sala su di me.
-Harry, cosa ci fai qui?- gli chiedo sentendomi in imbarazzo più che altro per aver interrotto la lezione.
-Sono venuto a prenderti.- commenta come se la cosa fosse ovvia; ed in effetti lo è. -Non mi hai detto l'orario, quindi sono arrivato adesso, ma visto che non hai ancora finito aspetto.- 
-Scusami tanto. Guarda la lezione finisce tra venti minuti; sei sicuro di voler aspettare?- 
-Certo! ...però credo di non poter stare qui.- sussurra guardando dietro le mie spalle -Quindi ti aspetto nell'ingresso.- 
-Ok, a dopo.- lo saluto mentre lui se ne va scortato da Mrs Taylor e io torno alla mia lezione.
-Scusatemi tanto!- esclamo mortificata ai miei compagni e al l'insegnante. 
-Nessun problema. Ora riprendiamo.- esordisce l'insegnante spostandosi verso i comandi dell'impianto stereo di ultima generazione. 
 
 
Finita la lezione mi dirigo verso gli spogliatoi bevendo un generoso sorso d'acqua fresca; è davvero molto rigenerante dopo due ore di movimento. Mi spoglio velocemente e mi rivesto con i miei abiti più che casual per poi darmi una piccola sistemata al trucco e sciogliermi i lunghi capelli castani che si adagiano con grazia sulle mie spalle e la mia schiena; mi sento già molto riposata.
Quindi mi dirigo verso l'entrata dove trovo Harry seduto su una comoda poltroncina di pelle intento a guardare il telefono. 
-Hei.- dico piano io ridestandolo dalla sua attività. -Andiamo?-
-Certo!- conferma lui alzandosi e riponendo il telefono nella tasca anteriore dei suoi jeans stretti. 
-Non avevi specificato che venivi alla Royal Academy of Dance!- esordisce lui mentre camminiamo fianco a fianco per le strade di Londra, diretti verso un bar. 
-Ah no... beh, adesso lo sai!- ridacchio piano.
-Sei davvero molto brava!- esclama sfoggiando un perfetto sorriso.
-Grazie mille, ma non esagerare!- replico arrossendo.
-Ma te ne devo dare atto, non ho mai visto ballare nessuno con quell'intensità!- 
-Bene, allora accetto il complimento.- rispondo io arrossendo ancora di più e lasciando trasparire il mio sorriso timido. 
Entriamo in un bar e ci accomodiamo ad un piccolo tavolo.
-Prendi qualcosa?- mi chiede Harry.
-No grazie, sono a posto!- rispondo prontamente.
-Non hai fame dopo tutta quella attività fisica?- chiede sbalordito. Io scuoto semplicemente la testa sorridendogli di nuovo. -Beh, in questo caso... direi che è arrivato il momento di parlare.- dice riassumendo un'aria seria e concentrata.
Io deglutisco e inizio a giocherellare con la mia collanina di Tiffany per il disagio prima di schiarirmi la voce e cominciare a parlare.
-Allora... partiamo dal principio. Tu mi sei sempre piaciuto; dal primo giorno in cui mi sono trasferita qui da Mullingar e ti ho visto per i corridoi della scuola con quei tuoi riccioli ribelli, i tuoi occhi grigio-verde e le tue fossette che fanno impazzire ogni ragazza, però tu non mi hai mai notata. Quando sono venuta alla festa che avevi dato a casa tua per l'inizio della scuola mi sono ubriacata e senza accorgermene mi sono ritrovata a ballare con Liam e non so perché... ma ad un tratto lui mi ha baciata.- mi interrompo.
-"Non sai il perché"? Dai Vic, sei intelligente e sveglia; lo sai il perché! Sei bellissima! E di certo mio fratello non è indifferente alla belle ragazze.- esordisce lui scocciato.
-Lui no, ma tu lo sei stato!- sbotto io, sentendo di dovergli rispondere per le rime. Tacciamo tutti e due per un paio di minuti e rimaniamo a fissarci, così decido di riprendere il discorso. -Dopo la festa lui a iniziato a punzecchiarmi fino al punto di presentarsi a casa mia per invitarmi alla festa di Tomlinson.-
-Ahh ecco, quella festa. Ci sono parecchie cose che vorrei sapere; prima di tutto perché sei uscita da li in lacrime e poi vorrei anche sapere cosa è successo con Tomlinson.- commenta lui.
-Harry, tanto per iniziare non penso che quello che è successo o meno con Louis ti riguardi, sai che ci siamo frequentati per un breve periodo e questo è più che sufficiente. Per quanto riguarda le condizioni in cui mi hai trovata... diciamo che ero sconvolta da un fatto.-
-Posso capire la storia di Louis, ma mi avevi promesso tutta la verità! Qual'è questo fatto?- chiede spronandomi.
-Sei sicuro di volerlo sapere? ... Non penso che mi guarderai più nello stesso modo.- commento rabbuiandomi e abbassando la testa.
-Sei stata a letto con mio fratello?!- esclama esterrefatto ed infuriato.
-Ma per chi cazzo mi hai presa? Non sono una di quelle troiette con cui te la fai di solito!- esclamo sentendomi offesa -Non ci sono andata a letto, ma l'ho visto con un'altra ragazza e questo mi ha sconvolto... non so neanche io veramente il motivo di ciò. Fatto sta che poi ti ho visto e mi sono sentita davvero una merda!- concludo affannata. 
Lui mi guarda e mi fa un cenno con la testa -Scusa, continua.- 
-Poi tu mi hai detto di essere interessato alla mia migliore amica. Hai idea di come io mi sia sentita?! Tu che mi chiedevi di intercedere con LEI per te... per me è stato orribile.- mi fermo un istante per riprendere fiato. -Comunque qui si passa alla seconda parte. Vuoi che continui?- 
-Certo.- commenta con tono distaccato.
-Quindi sentendomi triste sono uscita a prendere da mangiare e ho incontrato Liam, che poi è venuto a casa con me a mangiare per farmi compagnia. Abbiamo visto un film e ci siamo addormentati sul divano. In seguito, quando mi sono svegliata, volevo andare a dormire e Liam se ne stava andando; però ero da sola ed aveva appena iniziato a piovere... avevo paura; quindi si è fermato per aspettare che mi addormentassi, cosa che non è successa. Ci siamo messi a giocare ad un gioco da tavolo e poi lui mi ha baciata di nuovo.- mi blocco di nuovo pensando. -Penso che questo sia tutto.- concludo soddisfatta del resoconto e terrorizzata da cosa sarebbe successo da li a poco.
Harry mi guarda senza dire neanche una parola finché il suo telefono non inizia a squillare insistentemente.


 

Buonasera a tutti!

Ecco il nuovo capitolo! Come potete vedere le cose si stanno smuovendo. Cosa farà Harry secondo voi? Sperate che la perdoni o che non si parlino mai più? 
Fatemi sapere cosa ne pensate, sono molto curiosa di avere le vostre opinioni! Spero che vi sia piaciuto.

Alla prossima settimana :)

 
-panda

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Capitolo 5
*** All over again ***


CHAPTER 5. 
 
All over again
 
Harry mi guarda negli occhi per alcuni istanti prima di interrompere quel contatto così intimo per prendere il telefono dalla tasca dei pantaloni e rispondere.
-Ciao Zayn, scusa ma questo non è un buon momento.- dice con voce dura aprendo la comunicazione con il suo amico. Non riesco a sentire cosa replica Zayn, ma Harry torna a fissarmi per un attimo prima di distogliere nuovamente lo sguardo. -Aspettami lì, non mi ci vorrà tanto.- afferma e chiude la conversazione riponendo il telefono in tasca.
-Harry, ti prego, dì qualcosa.- lo sprono io.
-Vic, mi spiace.- commenta senza guardarmi.
-No, non dirmi che ti dispiace! Sei un codardo!- gli rispondo con voce velenosa. -Io sono stata qui a raccontarti tutto quello che volevi sapere nel tentativo di migliorare il nostro rapporto, mi sono umiliata e mi sono messa a nudo davanti a te... e tutto quello che sai dirmi è che ti dispiace?!- quasi urlo pronunciando le ultime parole, ma mi trattengo; fare scenate in pubblico non è nel mio stile. 
-Cosa dovrei dirti? "Sono contento che tu te la sia fatta con MIO fratello!" Davvero mi dispiace, ma non può funzionare.- dice rialzando gli occhi su di me.
-Non ti credevo così! Pensavo che tu fossi uno superiore a questo tipo di sciocchezze, ma a quanto pare mi sbagliavo.- esclamo. -Spero soltanto di riuscire a dimenticarti senza soffrire come ho fatto la scorsa settimana.- borbotto a voce bassa.
-Addio Harry.- affermo con finta determinazione alzandomi dal tavolo e uscendo a passo spedito dal bar cercando di trattenere le lacrime che minacciano di scendermi sul volto.
-Ferma Vic.- sento Harry urlare per strada correndomi dietro. Ma io non mi fermo, continuo a camminare mentre le lacrime tanto temute si fanno a poco a poco strada sulle mie guance. 
Harry mi afferra il braccio costringendomi a fermarmi e girarmi verso di lui. Mi volto e lo guardo con gli occhi rossi e lucidi. Lui si ferma e appena mi guarda spalanca la bocca, sbalordito nel vedermi in quello stato.
-Senti Vic, mi dispiace davvero, non voglio che tu soffra.- afferma guardandomi con apprensione. 
Io senza riflettere mi avvicino legandogli le braccia intorno al collo e sporgendomi fino a far toccare le nostre labbra e lo bacio con passione come se fosse l'unica cosa da fare in quel momento. Sento il suo sapore unito a quello salato delle mie lacrime che continuano a scendere incontrollate e il bacio diventa ancora più intenso, finché io non mi stacco all'improvviso da lui.
-Scusa, non volevo.- affermo pentita del mio gesto inappropriato e mi volto per andare via.
-No! Tu non vai da nessuna parte.- replica lui fermandomi e stringendomi forte tra le sue braccia -Va tutto bene.- cerca di consolarmi mentre mi lascia un piccolo bacio sui capelli. 
Rimaniamo così, intrecciati l’uno all’altra con il mio viso nascosto contro il suo petto e il suo mento che preme sui miei soffici capelli, nel mezzo della strada per quella che mi sembra un’eternità, finché io non mi sono calmata e ho smesso di piangere, quindi mi sciolgo dal suo abbraccio protettivo e confortante per guardarlo. 
-Hai ragione!- esclama guardandomi.
-Come scusa...?- commento io insicura e ancora sconvolta.
-Sono un coglione! Chissene frega di quello che è successo, si tratta del passato e io ho sempre detto di voler vivere nel presente.- dice con enfasi -E per di più anche tu mi piaci davvero molto Victoria.- 
Mi passa il suo grande pollice sulla guancia per catturare una lacrima che stava ancora scendendo. Io rimango interdetta di fronte al suo gesto e alle sue parole tanto inaspettate quanto sperate. -Quindi cosa stai dicendo?-
-Quindi, sto dicendo che ci possiamo provare e che io lascerò il passato dove si trova, concentrandomi solo sul presente... su di noi.- conclude la frase con il suo sorriso timido che ti fa sciogliere e l'unica cosa che io riesco a fare è assalirlo con il mio abbraccio. 
-Sono contenta che tu abbia deciso di provarci.- sussurro piano contro il suo petto mentre lo stringo forte a me, ho bisogno di sentirlo vicino, ho davvero bisogno di sapere che lui è qui con me e che non mi sono immaginata tutto. -A proposito...- dico titubante ancora stretta a lui -tu non dovevi andare da Zayn?-
-Si...dovrei. Ti va di venire?-
-Sul serio?- gli chiedo staccandomi per guardarlo.
-Si, certo! Aveva bisogno di un consiglio perché domani è il compleanno di Trisha, sua madre, e non sa cosa regalarle; forse un punto di vista femminile sarebbe utile.- dice facendomi l'occhiolino.
-D'accordo! D'altra parte due ragazzi a fare shopping da soli fanno solo guai.- commento ridacchiando mentre lui mi cinge delicatamente il fianco e ci incamminiamo per raggiungere Zayn. 



-Zayn, eccomi.- esclama Harry alzando una mano per attirare l'attenzione dell'amico.
-Ciao Harry... e Victoria! Come stai?- esclama sorpreso di vedermi, immagino. 
-Ciao Zayn. Io sto bene! Allora... cosa pensavi di regalare a tua mamma?- chiedo rivolgendogli un sorriso.
-Pensavo ad un libro.- 
-Gran bella idea, amico! Mi sembra...- 
Blocco all'istante Harry -Un libro...? Vi prego, ditemi che scherzate!- esclamo esasperata. -Un libro non va bene! Regalale un bel foulard o una sciarpa per questo inverno.-
Entrambi mi guardano scioccati. -Oh... scusate, non volevo essere così invadente.- 
-No, va tutto bene.- Harry mi passa una mano sulla schiena con fare rassicurante -I tuoi consigli in questa materia sono preziosi!- esclama con un sorriso. - ...ho visto cosa contiene il tuo armadio!- sussurra piano al mio orecchio e io percepisco il suo sorriso timido che mi fa impazzire.
-Sentite ragazzi, apprezzo l'aiuto, ma ho davvero pochissimo tempo per acquistare un bel regalo quindi vi pregherei di piantarla e di aiutarmi.- esordisce Zayn ad un tratto.
-Ma certo, scusaci.- afferma Harry staccandosi da me.
-Forza, mettiamoci al lavoro!- esclamo cercando di seppellire l'imbarazzo causato dalle parole di Zayn sotto la mia più totale sicurezza nel campo della moda.



-Alla fine ce l'hai fatta a dirglielo.- 
Le parole appena sussurrate da Zayn mi colgono impreparata. 
-Come scusa?-
-Sei riuscita a dirgli cosa provi!- 
-Si... diciamo di si.- commento spiazzata.
-Sono contento per te.-
-E a te piace qualcuno?- chiedo io cogliendo la palla al balzo.
-Non al momento, no.- 
-Capisco...- commento dispiaciuta dalla sua risposta; so che lui piace molto ad Emily. -Ehi, guarda questa. Cosa ne pensi?- gli porgo una sciarpa in cachemire, molto morbida di un bel blu acceso, perfetta per l'imminente inverno. Lui annuisce semplicemente e si dirige verso la cassa per acquistarla; sono soddisfatta di essergli stata così d'aiuto. 

-Già fatto?- chiede sbalordito Harry vedendo arrivare Zayn con un pacchetto in mano.
-Esatto. Victoria ha davvero un ottimo gusto.- esclama sorridendomi.
-Quindi adesso possiamo andarcene?- 
-Si, Harry! Vai pure, non era mia intenzione trattenerti contro la tua volontà.- scherza Zayn uscendo dal negozio.
-Ma no, non intendevo quello!- cerca di scusarsi in modo buffo.
-Penso ti stia prendendo in giro.- dico con fare scherzoso e facendo l'occhiolino a Zayn.
-Oltre ad avere un ottimo gusto, ha anche quella cosa chiamata "umorismo" che a te manca!- ride di nuovo Zayn. 
-Sentite voi due, non iniziate a fare combutta contro di me!- afferma con un piccolo broncio troppo carino.
-Mai e poi mai.- sussurro avvicinandomi a lui per appoggiarmi alla sulla spalla e dimostrargli il mio affetto sincero. 
-Ti prendevo in giro.- dice voltando la faccia verso di me per baciarmi con dolcezza. Io avvampo presa alla sprovvista da quella sua dimostrazione di affetto in pubblico. -Che c'è? Sei timida?- mi prende in giro con fare bonario. Io gli sorrido abbassando lo sguardo. 
-Ragazzi, io vado a casa. Ci si vede a scuola.- dice salutandoci -Ah... grazie ancora per il tuo aiuto Victoria.- 
-È stato un piacere.- esclamo salutandolo con la mano.
-Vic?- mi chiama Harry mentre io saluto Zayn.
-Dimmi.- 
-Perché sei arrossita poco fa?- 
-È solo che...- mi blocco un attimo in cerca delle parole, ma lui mi precede.
-Ci siamo promessi la verità.- esordisce.
-Harry... per prima cosa non ci siamo promessi niente, secondo non ti volevo nascondere niente stavo solo cercando le parole, ma tu non mi hai lasciata finire.- 
-Ah scusa.- sussurra piano. -Comunque vorrei davvero che fossimo sempre sinceri l'uno con l'altra.- aggiunge.
-Va bene; però io aggiungerei anche un po' di fiducia.- Lui mi sorride annuendo.
-Comunque sono arrossita perché non mi aspettavo che tu mi baciassi così dal nulla e davanti ad un tuo amico.- 
-Ehi- dice attirandomi a se con le braccia intorno alla mia vita -Perché non avrei dovuto farlo? Tu non sei un segreto. Tu ed io stiamo insieme.- 
Gli prendo il viso tra le mani e mi avvicino a lui alzandomi sulle punte -Grazie.- sussurro stampandogli in sonoro bacio sulle labbra morbide.



 
Buongiorno a tutti!! 

Come state? Scommetto che sarete tutti alla disperata ricerca degli ultimi regali per Natale... proprio come me!
Anyway... questo é il nuovo ed ultimo capitolo per quest'anno; come voi devo riposarmi e festeggiare con la mia famiglia, anche se in realtà mi toccherà studiare tantissimo! Riprenderò a postare regolarmente dal 6 Gennaio 2016.


Auguro a tutti voi un buon Natale e un felice anno nuovo!!! 
 
- panda

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Capitolo 6
*** Double date ***


CHAPTER 6. 
 
Double date

-Sono proprio contenta che oggi sia venerdì!- esclamo entusiasta.
-Sei sempre la solita Vicky.- sospira Emily mentre ripone un paio di libri nel suo armadietto.
-Ma si... la scuola é noiosa e pesante, mentre il weekend è una figata.- 
Emily mi rivolge uno sguardo dubbioso.
-Per caso non sei d'accordo con me?-
-Come potrei mai contraddirti...- ridacchia -Allora, questa sera ci guardiamo un film da te?- 
-Ehm... io...- vengo interrotta improvvisamente quando due mani grandi mi afferrano con forza i fianchi da dietro. 
-Buongiorno.- esclama Harry lasciandomi un sonoro bacio sulla guancia mentre le braccia si spostano avvolgendomi completamente.
-Ciao Harry.- sussurro in imbarazzo davanti allo sguardo basito della mia amica.
-Allora questa sera è tutto confermato per il cinema?- 
-Ehm... io non so.-
-Ma come?- mi chiede mettendosi al mio fianco.
-Ems, vuoi venire anche tu con noi?-
-No, assolutamente no!- esclama ridestandosi dal suo stato di shock.
-Ma si dai, Harry chiederà a Zayn!- affermo -Vero Harry?- chiedo voltando la faccia verso di lui e facendogli uno sguardo da cucciolo.
-Si, certo... Ci divertiremo.- Sul suo volto compare un sorriso tirato, sospetto sia perché non si aspettava niente di tutto ciò. 
-Ok, allora...- Ems è ancora titubante ma non ha tempo di cambiare idea perché la campanella suona. -A dopo.- esclama fuggendo.
-Grazie!- sussurro io mettendomi sulle punte per avvicinarmi all'orecchio di Harry -Ti sono debitrice.-
-Potrei avere qualche idea...- Mi prende il viso tra le mani e mi bacia con intensità.
-Harry!- protesto io ridacchiando mentre lo spingo via. -Dobbiamo andare in classe e non vorrei avere una punizione per essere arrivata in ritardo a causa del mio famelico ragazzo.- 
-Okok.- esclama alzando le mani in segno di resa. -Ci vediamo dopo.- Mentre se ne va si gira e mi manda un bacio con la mano ridacchiando. 
Ma come ho fatto a trovare un ragazzo così carino e dolce? "Tranquilla, non durerà tanto." Commenta acida la mia vocina.



-Ems, scusa se oggi ti ho colto di sorpresa! È successo tutto ieri e non volevo dirtelo per telefono, quindi ho aspettato di vederti oggi, ma Harry mi ha anticipata.- le confesso alla fine delle lezioni quando ci ritroviamo davanti ai nostri armadietti.
-Ok, ti perdono anche per questa volta.- ridacchia -Sono davvero contenta per te!-
-Si, anche io sono felice!- esclamo.
-Quindi state insieme sul serio?- chiede con cautela.
-È ufficiale! Anche Zayn lo sa e poi ieri mi ha detto, testuali parole, che "non sono un segreto".- 
-Bene!- 
-Quindi a te va bene uscire con noi?-
-Si, diciamo di si. Non ne sono convinta al 100%, però direi che si può fare.- 
-Grazie Ems!- la abbraccio forte. 
-A che ora vengo da te?-
-Facciamo per le 9 p.m.?- 
-Si, perfetto! Così poi andiamo insieme!-
-Non vedo l'ora! Ora vado a casa che devo guardare l'ultimo episodio di The Vampire Diaries!!- esclamo super eccitata.
-Va bene Vicky! A dopo.- mi saluta mentre io mi dirigo all'uscita della scuola.
Esco dall'imponente edificio scolastico e mentre mi dirigo verso la stazione della metro li vicina accendo una sigaretta; questa è proprio una bella giornata! 



-Victoria sei tu?- 
La voce di mia mamma proveniente dalla cucina mi raggiunge fino all'ingresso non appena apro la porta di casa.
-Chi altro dovrebbe essere?- rispondo sarcastica salendo direttamente al piano superiore per rintanarmi in camera mia e passare un tranquillo venerdì pomeriggio all'insegna del relax. Appoggio la borsa di scuola per terra ai piedi della scrivania, mi cambio velocemente indossando una comoda tuta e mi corico sul letto prendendo il computer per guardare uno dei miei tanti telefilm preferiti.
Il tempo scorre fin troppo velocemente e l'episodio finisce subito, quindi apro la mia pagina di Facebook e cazzeggio per un'oretta finché non decido che è arrivato il momento di andare a fare una bella doccia calda rigenerante. Apro il getto forte e mi ci fiondo sotto assaporando la sensazione rilassante dell'acqua calda che scorre sul mio corpo. 



-Scusate se ve lo dico, ma questo film faceva davvero schifo.- dice Zayn mentre usciamo dalla sala.
-Lo so... Mi dispiace tanto, ma dal trailer sembrava una cosa del tutto diversa.- convengo tristemente con Zayn. Il film era davvero orrendo, ho finalmente capito che non tutti i film con Brad Pitt sono belli. 
-Non ti preoccupare.- mi sussurra Harry all'orecchio stringendosi a me.
-Harry!- esclamo io, colta di sorpresa, allontanandomi da lui. -Allora Ems ti stai divertendo?- chiedo con gentilezza avvicinandomi alla mia amica.
-Si, però la prossima volta fammelo sapere prima che film andremo a vedere, così potrò trovare una scusa per darti buca.- commenta sarcastica. 
Rido. -Sei davvero la migliore amica che potessi desiderare!- le sorrido con sincero affetto.
-Che ne dite di andare a mangiare qualcosa? Diciamo che sto morendo di fame!- Mi metto una mano sullo stomaco per enfatizzare il fatto che io abbia davvero tanta fame.
-Andiamo!- concordano Zayn ed Emily.
-Harry?- gli chiedo guardandolo in attesa di una risposta.
-Ehm… si, se dobbiamo.- commenta con finto disinteresse e malcelato fastidio. 
-Vi porto io in un posto che ho scoperto da poco.- afferma Zayn facendo strada.
-Harry cosa c'è che non va?- gli chiedo avvicinandomi a lui.
-No niente, va tutto bene.- dice afferrandomi forte la mano. 



-Zayn, devo dire che il posto che hai scelto è davvero carino. Mi piace molto e si mangia anche bene.- affermo con entusiasmo una volta finito il cibo nel mio piatto e sorridendogli con gentilezza.
-Bene, sono contento che ti piaccia. Voi ragazzi cosa ne pensate?- 
-Si, è molto carino e particolare.- conviene Emily bevendo un sorso d'acqua fresca dal suo bicchiere.
-Harry?- lo interpello vedendo che la sua risposta tarda ad arrivare.
-Si...carino.- commenta con disinteresse.
-Beh...direi che io adesso tornerò a casa.- interviene Emily interrompendo il silenzio che si era creato tra noi. 
-Di già?- le chiedo amareggiata. Lei mi fa un piccolo sorriso tirato.
-Si, anche io vado a casa.- interviene Zayn -Se vuoi ti posso accompagnare fino a casa.- propone con gentilezza ad Emily.
-Ma no, non ti preoccupare, vado da sola.- afferma lei arrossendo.
-Ma figurati, lo faccio volentieri! Voi cosa fate ragazzi?- 
Io guardo Harry il quale sta fissando il suo telefono senza prestare minimamente attenzione alla nostra conversazione. -Non lo so... Ma voi andate pure.- rispondo io fingendo un sorriso.
-Ok.- commenta Zayn. -Ciao Victoria.- dice alzandosi e dandomi un bacio sulla guancia. 
-Ciao Zayn.- contraccambio il saluto; poi mi rivolgo alla mia amica la quale mi sta guardando perplessa. -Ciao Ems, ci sentiamo domani.- affermo abbracciandola.
-A domani Vicky.-
Poi entrambi salutano velocemente Harry, il quale alza per un attimo lo sguardo distratto dal telefono e fa un piccolo cenno di saluto, prima di tornare a fissare lo schermo luminoso.
Adesso è arrivato il momento di affrontarlo. -Harry, si può sapere cosa c'è che non va?- gli chiedo spazientita. 
-Andiamo via da qui.- risponde alzandosi e andando a pagare il conto.
Una volta fuori dal ristorante mi faccio forza e glielo chiedo di nuovo. -Qual'è il problema, Harry?- Il tono della mia voce è più alto del solito.
-Tu!- ringhia contro di me.
-Come io? Cosa ho fatto di male?- Sono spiazzata da questa sua affermazione senza alcun fondamento.
-Mi hai ignorato tutta sera come se non stessimo insieme e per di più flirtavi con Zayn.- 
"Cosa?!" Esclama la mia vocina sbalordita. -Ti prego, dimmi che scherzi!- 
-Assolutamente no!- 
-Harry, ma è assurdo! Non flirterei mai con Zayn, primo perché non mi piace e secondo perché lui interessa ad Emily.- inizio ad essere un po' arrabbiata. Come può pensare una cosa del genere? -E perché mai dovrei ignorarti?-
-Ah, non lo so. Dimmelo tu!- commenta freddamente.
-Mi spiace, ma ti sbagli. Ho passato tre anni aspettando questo momento e adesso che finalmente sono felice non lo rovinerei per niente al mondo!- 
-Beh, non è questa la sensazione che dai. Sembra che non te ne freghi niente; hai passato tutta la serata ad ignorarmi e a tenermi lontano.- Il tono è gelido, ma capisco che in realtà sta ribollendo di rabbia.
-Harry.- La mia voce suona strozzata. Mi piazzo davanti a lui bloccandogli la strada. -Non è così, te lo giuro! Io ci tengo davvero tantissimo a te...- mi viene a mancare la voce. 
-Ma...?- chiede Harry incalzandomi.
-Forse ci tengo troppo. Io sono spaventata! Sono terrorizzata dai sentimenti che provo per te e ho ancora più paura che se dovessi aprirmi con te poi tu mi lasceresti da sola e distrutta.- dico tutto d'un fiato. Lui mi guarda ma non dice niente. "Non è un buon segno." Commenta la mia vocina rendendo lampante la mia paura.
-Harry, ti prego di qualcosa.- lo supplico con un filo di voce. 
-Apriti con me.- dice semplicemente con voce calma e ponendo una certa enfasi sull'ultima parola.
-Ti amo!- Lascio uscire le parole che mi frullano in testa da un paio di giorni, le parole che cercavo disperatamente di reprimere, le parole che mi spaventavano a morte...anzi, che mi spaventano tutt'ora. Ho abbassato la mia barriera aprendomi davanti a lui pronunciando due semplici e piccole parole composte da altrettante piccole sillabe, quelle piccole parole che hanno il potere di cambiare tutto. 
Harry si avvicina a me guardandomi dritto negli occhi con uno sguardo perso e vacuo. Mi prende il viso tra le sue grandi mani e poi sussurra con un filo di voce -Ti amo.-



 
Buon anno a tutti!!

Scusate se ieri non ho postato... ma mi sono dimenticata! ahah 
Comunque, ecco qui il nuovo capitolo! Cosa ne pensate della loro storia d'amore? Vi piacciono Harry e Vic come coppia? 

Alla prossima settimana! 

 
- panda

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