Yokoshima the Fullmetal Alchemist

di tyus
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** il libro di alchimia ***
Capitolo 2: *** Fullmetal Alchemist ***
Capitolo 3: *** End of Prologue ***
Capitolo 4: *** Life is strange ***
Capitolo 5: *** La nuova Arm of Terror ***



Capitolo 1
*** il libro di alchimia ***


Ashtaroth è stato sconfitto, dopo la sua morte i nostri eroi sono ritornati alla loro vita di tutti i giorni, eccetto uno...Dopo la morte di lucciola Yokoshima non fu più lo stesso, cambiò completamente e non per il meglio. Ora non sorride più, non parla più, non palpa più le tette di Mikami (e questo è dir qualcosa !!!), è praticamente un'altra persona. Persino la fonte della sua energia spirituale è cambiata...non più utilizza la sua perversione, invece al suo posto, è la rabbia che pompa i suoi poteri facendolo diventare molto più forte. Grazie a questa nuova forza anche la sua tecnica "Hand of Glory" è cambiata, sia nell'aspetto che nella potenza, ora è completamente nera, tranne la gemma rossa, con degli artigli che coprono le dita, il potere spirituale che emana la nuova versione è circa 10 volte superiore a quella vecchia. Un'altra particolarità è che Yokoshima non è capace di cambiare la forma della nuova arma, ma può allungare a suo piacimento gli artigli, e può anche lanciarli come piccoli arpioni.


Oggi è una brutta giornate per Yokoshima, o meglio, ogni giorno è una brutta giornata per Yokoshima. Dalla morte di Lucciola, Yokoshima si svegliava ogni mattina di cattivo umore, considerava ogni persona una seccatura, persino Mikami e Okinu, ogni volta che qualcuno gli rivolgeva la parola Yokoshima non avrebbe voluto far altro che usare una monju far ottenere il silenzio, cosa che da un po di tempo è diventata molto preziosa per lui.


Era mercoledì mattina, Yokoshima era appena arrivato nell'ufficio di Mikami, girò il pomello della porta ed entrò dentro , aspettandosi la sgridata della rossa...


Mikami: YOKOSHIMA !!!! È la terza volta che arrivi in ritardo questa settimana !!!


Yokoshima: Scusa...


Mikami: ...Senti, lo so che è un brutto momento per te, ma non puoi deprimerti per sempre !


Yokoshima lanciò un occhiataccia verso Mikami, un chiaro avvertimento di fermare il discorso li.


Yokoshima: Ti ho già chiesto scusa...


Mikami: Sigh...Cosa devo fare con te ?


Yokoshima incrociò le braccia al petto e disse:


Yokoshima: Fa quello che ti pare...


Mikami: lascia perdere...


Yokoshima: Allora...C'è un lavoro per me ?


Mikami: No, oggi non c'è nessun lavoro da fare


Yokoshima: Allora...Posso andarmene a casa ?


Mikami: No, devi fare una commissione per me. Va da Yacuchindo e compra il solito: talismani, pietre spirit-


Yokoshima: So cos'è il solito grazie.


Detto questo si girò e se ne andò, 5 secondi dopo Mikami esplose...


Mikami: GRRRAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHH, MALEDETTO !!! IN CIRCOSTANZE NORMALI LO AVREI GIA' PICCHIATO A SANGUE E LASCIATO PER MORTO IN STRADA !!!


Dopo la sfuriata di mikami, Okinu entrò timidimente nell'ufficio.


Okinu: C-c'è qualcosa che non va, signorina Mikami ?


Mikami: CERTO CHE C'E' QUALCOSA CHE NON VA !!!! QUEL CRETINO STA INCOMINCIANDO A STARMI SUI NERVI !!!


Okinu: Ma...Cerca di capirlo, sta passando un momento molto duro.


Mikami: Questo lo so ! Ma...È solo che...Lo preferivo di più com'era prima, anche se era un maniaco pervertito...


Intanto con Yokoshima...


Yokoshima: Dov'è finito quel tappo pervertito ...?


Yokoshima stava cercando da almeno 10 minuti Yacuchindo nel suo negozio, ma non c'era verso di trovarlo. Yokoshima lo cercò per tutto il negozio finché non si arrese e decise di aspettarlo li mentre guardava gli articoli del negozio. Yokoshima stava osservando degli strani articoli sul bancone, finché il suo occhio non si posò su un un piccolo libro dalla copertina rilegata in pella nera con uno strano simbolo al centro.


Yokoshima: Che libro è questo ? "Alchimia Proibita: tutti i segreti proibiti dell'alchimia"?...Umh nome intrigante, diamoci un'occhiata...


Aprì il libro proprio su un particolare capitolo...Le sue palpebre si spalancarono, le mani gli tremavano, Yokoshima stava leggendo il capitolo che parlava della formula proibita della resurrezione...


Yacuchindo: Ohh ragazzo sei tu...Sei qui per il solito ?


Yokoshima nascose velocemente il libro nella sua giacca e disse:


Yokoshima: Si, dove ti eri cacciato ?


Yacuchindo: Oh ehm, Vedi...Stavo...Stavo guardando qualcosa...In tv, eheheheh.


Yokoshima: ...Vecchio pervertito...


Yacuchindo: Chi parla ...


Dopo aver preso la merce da Yacuchindo, Yokoshima fece ritorno all'ufficio di mikami. Sulla via del ritorno Yokoshima aprì il libro sul capitolo della formula della resurrezione...Peccato che non ci capiva nulla.


Yokoshima: Cavolo, non ci capisco nulla, è pieno di formule e simboli alchemici...Umh, forse Caos può aiutarmi, lui è un'alchimista...Naaah non lo farebbe mai, queste sono formule proibite dopo tutto...L'unico modo è imparare l'alchimia con tutte le suo formule e regole. Si è così che farò, domani andrò da Caos e gli dirò di insegnarmi tutto quel che c'è da sapere sull'alchimia...Lucciola presto staremo di nuovo insieme...


Nell'ufficio di Mikami...


Yokoshima: Signorina Mikamiiiiiiii, sono tornato !


Mikami: Oh Yokoshima, vieni qui c'è qualcuno che ti vuole.


Yokoshima: Sto venendo.


Nel salotto c'era Yukinojo.


Yukinojo: Hey Yokoshima !


Yokoshima: Hey...


Yukinojo: Allora, come but-


Yokoshima: Perché sei qui ?


Yukinojo: Wow, si vede che sei felice di rivedermi ! Comunque sono venuto a chiederti di aiutarmi su un caso, è una villa infestata, cliché lo so, però gli spiriti sono davvero forti, perciò...


Yokoshima: Non sono interessato.


Yukinojo: Oh andiamo ! Dividerò anche la paga !


Yokoshima: Non sono interessato.


Yukinojo: Eddaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii !!!


Yokoshima: Sei irritante, lo sai ?


Yukinojo: È un si ?


Yokoshima: Va bene, ma voglio il 70%.


Yukinojo: Cosa ?!?!?! Non più del 30 !!!


Yokoshima: 60.


Yukinojo: 40 !


Yokoshima: 50.


Yukinojo: ...Va bene, faremo fifty-fifty.


Yokoshima: Quando partiamo ?


Yukinojo: Ora


Mikami: Emh Yokoshima ?


Yokoshima: Si ?


Mikami: Lo sai, dovresti chiedermi il permesso per andartene durante l'orario di lavoro...


Yokoshima: ...Posso andare ?


Mikami: ...Sparisci...


1 ora dopo alla villa infestata...


La villa infestata era come...Be come una villa infestata ! Yokoshima e Yukinojo si avviarono verso l'ingresso principale della villa, ed entrarono dentro. Camminarono per circa 10 minuti senza trovare nessuno spirito.


Yokoshima: ...Ma questa non dovrebbe essere una villa infestata da spiriti e demoni...?


Yukinojo: Si, è strano che nessun fantasma non si è fatto ancora vedere...


Yokoshima: Già quasi sospetto...


???: Benvenuti nella mia mansione.


Yokoshima e Yukinojo si girarono in direzione della voce e videro un uomo sui 50anni vestito completamento in nero. Yukinojo lo guardò con gli occhi spalancati, poi disse:


Yukinojo: Signor Watanabe...Lei cosa ci fa qui...?


Yokoshima: Lo conosci ?


Yukinojo: Certo, è lui che mi ha commissionato questo lavoro...


All'improvviso, si sentì una certa risatina, Yokoshima e Yukinojo guardarono il signor Watanabe che continuava a ridere, sempre più forte finché non fu costretto a mantenersi la pancia per le troppe risate. Yokoshima guardava, impassibile come sempre, l'uomo che si sbellicava dalle risate, poi si rivolse a Yukinojo


Yokoshima: La prossima volta scegliti un cliente migliore...Questo qui è un'idiota...


Intanto Watanabe riuscì a calmarsi poi tutto allegro disse:


Watanabe: Non uno, due !!! Ben due acchiappafantasmi !!! La devo prorpio ringraziare signor Date, ora grazie a lei ho la possibilità di ammazzare non uno, ma ben due acchiappafantasmi !!! Yukinojo Date e Tadao Yokoshima !!! Ohhhh come saranno contenti i miei superiori ihihih


Yokoshima: Cosa ?! Come diavolo fai a conoscermi ?!


Watanabe: Non si stupisca così tanto signor Yokoshima, lei è una celebrità !!! L'umano che ha sconfitto Ashtaroth, uno dei più potenti demoni degli inferi !!!


Yokoshima: ...


Yukinojo: Cos...?! Ma che diavolo ?! Lei come fa conoscere tutte queste cose ?!?!?!


Yokoshima: Mi sembra ovvio...Anche tu sei un membro della famiglia demoniaca, giusto ?


Watanabe: Eheh esatto, oh comunque il mio vero nome è Azazalamel, ricordatelo anche nel nirvana !!!!


Detto questo Azazalamel si trasformò in un mostro alto 5 metri con corna, artigli e zanne come tutti i mostri che si rispettano.


Yukinojo: Sigh addio paga...


Yokoshima: Lo sapevo che non dovevo venire con te...


Il gigantesco mostro lanciò una gigantesca onda spirituale contro i nostri eroi, ma Yokoshima riuscì a bloccare l'attacco con una monju.


Yukinojo: Tsk, stupido mostro ora ti mostrerò il motivo per cui ci chiamano il terribile duo !!!


Yokoshima: ...Da quando ci chiamano il terribile duo...?


Yukinojo ignorò Yokoshima e partì all'attacco evocando la sua armatura spirituale. Yukinojo lanciò un'onda spirituale verso il mostro, che però rispedì al mittente con l'utilizzo del solo indice, riuscì a spostarsi ma fu colpito dal pugno del mostro e spedito contro il muro, distruggendolo. Intanto Yokoshima, durante il combattimento, preparò 5 monju, tutte con la stessa lettera...


Yokoshima: Esplosione...


Yokoshima lanciò le monju creando un'esplosione grandissima. Credendo di aver distrutto il mostro si avviò verso l'amico ferito ma una voce dietro di lui lo fece fermare.


Azazalamel: È da impudenti dare le spalle al nemico, signor Yokoshima...


Azazalamel squarciò il corpo di Yokoshima facendolo a pezzi, che però sparirono poco dopo, poi sentì una voce dietro lui che lo fece paralizzare dallo stupore.


Yokoshima: Hai ragione, è da idioti farsi sorprendere dal nemico...


Il demone non ebbe nemmeno il tempo di girarsi che si sentì trafitto da 5 lame nell'addome. Azazalamel abbassò lo sguardo e vide 5 lame nere lucenti, si girò indietro e vide Yokoshima con il braccio destro steso in avanti e la mano ricoperta da una spece di guanto nero con degli artigli sulle dita, gli stessi artigli che si sono allungati e hanno trafitto la pancia del demone.


Azazalamel: M-ma come hai fatto...?!


Yokoshima: Con le monju si può fare di tutto...Guarda un po ai tuoi piedi...


Azazalamel abbassò lo sguardo verso i suoi piedi e vide una monju con su scritta la parola illusione.


Azazalamel: M-ma quando...?


Yokoshima: Quando ho lanciato le 5 monju esplosive...Per sicurezza ho creato la monju dell'illusione, così se fossi sopravvissuto avrei avuto l'elemento sorpresa a mia disposizione, e infatti...Ma ora basta chiacchierare, Yukinojo !


Yokoshima chiamò Yukinojo che intanto si era alzato e gli disse:


Yokoshima: Finiscilo mentre lo tengo bloccato...


Yukinojo caricò tutta la sua energia spirituale e lanciò una gigantesca onda spirituale verso il mostro. Yukinojo raggiunse l'amico, vicino al demone morente che disse:


Azazalamel: Eheheh, non cantate vittoria acchiappafantasmi...Io ero solo una pedina, l'ultima ruota del carro...I miei padroni vi cercheranno e vi troveranno, E tutti gli acchiappafantasmi periranno !!! (bella la rima, non è vero ? nd autore)


Yokoshima: Chi sono i tuoi padroni parla !


Azazalaelm: Eheh sono gli esseri superiori...Gli Homunculus !!!hahaha...haHahAhAh...HAHAHAHAHAHAHAHAH.


Yokoshima e Yukinojo guardarono silenziosamente il demone che si dissolveva nell'aria, pensando a tutto quello che era successo. Chi sono gli homunculs ? E perché vogliono eliminare gli acchiappafantasmi ? Questi erano i pensieri dei giovani ghost sweepeer. All'improvviso un rumore sinistro distolse i due dai lori pensieri...


GROOWWWWLLLLL.


Yokoshima guardò Yukinojo con un sopracciglio inarcato, mentre Yukinojo si teneva la pancia con una mano e con l'altra si grattava la nuca imbarazzato.


Yukinojo: Ehm, oggi non ho pranzato, ed ora tengo un certo languorino...


Yokoshima: ...Torniamo in ufficio, ci faremo preparare qualcosa da Okinu...


Ogni tanto, durante il viaggio di ritorno, Yukinojo cercava di fare conversazione con l'amico di fianco, ma Yokoshima non faceva altro che rimanere in silenzio ignorandolo, Yukinojo non sapeva se lo ignorava perché era immerso nei propi pensieri o semplicemente perché non voleva parlare.

Arrivati a destinazione i due parlarono degli eventi della giornata con Mikami mentre Okinu preparava da mangiare per i due ragazzi, o meglio, Yukinojo e Mikami parlavano mentre Yokoshima rimaneva in silenzio immerso nei propi pensieri.


Yokoshima: Certo che questa è una bella seccatura...Ci mancavano solo questi homunculus ...Bha ora non è importante, tutto ciò che conta è resuscitare Lucciola...


Yokoshima: signorina Mikami, ora ha bisogno di qualcosa ?


Mikami: No, perché ?


Yokoshima: Perché ora me ne torno a casa, arrivederci...


Okinu entrò in salotto e si accorse che Yokoshima mancava.


Okinu: Yokoshima dov'è ?


Mikami: Se ne andato.


Passarono diversi secondi in silenzio quando Yukinojo disse:


Yukinojo: ...Se la sta vedendo proprio brutta eh...


Mikami: Sigh, purtroppo si...


Yukinojo: Be io me ne vado, ci vediamo.


Dopo che Yukinojo se ne andò Okinu si rivolse a Mikami e disse:


Okinu: Quando ritornerà quello di una volta ?


Mikami: Chissà...


Okinu: Io...Non c'è la faccio a vederlo così...Mi fa male il cuore ogni volta che lo vedo...


Mikami: Fa lo stesso effetto anche a me...


Okinu la guardò stupita, Mikami, accorgendosi di ciò che aveva detto, arrossì vistosamente, Okinu la guardò ancora più stupita.


Mikami: S-senti...Dimentica ciò che ho detto, ok ?


Okinu la ignorò completamente e le disse:


Okinu: signorina Mikami...Non è che anche a lei piace Yokoshima ?


Mikami: AAARRRRRRGGGGGHHHHHH, MA COSA DICI OKINU ?!?!?! CHE SCHIFO !!!


Okinu, non disturbandosi della sfuriata della rossa, continuò con un sorriso malizioso.


Okinu: Ma davveeeeeeroooooo ?! Eppure è diventata completamente rossa !!!


Mikami: O-KI-NU !!!


Intanto un certo acchiappafantasmi starnutì...


Yokoshima: Incredibile...Rompono pure quando non ci sono...


La mattina dopo...


Yokoshima avanzava verso la sua destinazione con un'aria serissima. Arrivato bussò il campanello, ad aprirgli fu una certa ragazza robot.


Yokoshima: Hey Maria...Caos è qui ?


Maria: Si, mister Yokoshima ora lo chiamo.


Detto questo andò a chiamare l'alchimista europeo che, come al solito, stava in bagno.


Caos: Heilà Yokoshima, qual buon vento ?


Yokoshima: Avrei un favore da chiederti...


Caos: Cioè ?


Yokoshima lo guardò serissimo negli occhi.


Yokoshima: Fammi diventare tuo apprendista.


Caos: ...Come scusa ?


Yokoshima: Fammi diventare un'alchimista.


Caos: ...E perché mai vorresti essere un'alchimista...?


Yokoshima: Voglio aumentare le mie capacità come acchiappafantasmi.


Rimasero in silenzio per un attimo poi Caos gli disse.


Caos: L'addestramento sarà molto duro...


Yokoshima: Non importa.


Passarono altri secondi in silenzio poi Caos disse:


Caos: La tua prima lezione sarà domani alle 7.00, si puntuale moccioso.


Yokoshima con un piccolo sorriso rispose:


Yokoshima: Sarò puntuale vecchio...


E così la mattina dopo ci fu la prima di una lunga serie di massacranti lezioni...







(continua...)

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Capitolo 2
*** Fullmetal Alchemist ***


1 anno dopo...


Molti dicono che il tempo passa in fretta, Yokoshima, invece, direbbe che il tempo è inesorabilmente lento, che le giornate non passano mai e che il suo maestro è estremamente sadico. Ora direte voi "è questo cosa centra col tempo ?", assolutamente nulla ma, stranamente(bhe forse non molto...), i pensieri di Yokoshima finiscono sempre con questa frase...


Yokoshima: Maledetto vecchiaccio sadico...


Eh già, quando Yokoshima decise di imparare i segreti dell'alchimia, non avrebbe mai immaginato che avrebbe dovuto fare continui esercizi fisici e imparare le arti marziali, ma soprattutto non avrebbe mai potuto immaginare che Maria sarebbe stata la sua maestra, e credetemi non è bello imparare le arti marziali da una che è in grado di spezzarvi le ossa come fossero grissini...


Caos gli diceva sempre che che le arti marziali non servono solo a fare a botte ma anche ad avere la concentrazione e la disciplina necessaria per praticare alla perfezione l'alchimia.


Anche se odiava ammetterlo, i continui esercizi e le lezioni di arti marziali gli avevano fatto proprio bene, sia nel corpo che nello spirito. Yokoshima aveva acquistato un nuovo senso di sicurezza e di calma nelle battaglie, per non parlare poi dell'ulteriore incremento della sua capacità spirituale, ora la hand of glory ricopriva tutto l'avambraccio di Yokoshima permettendogli di utilizzarla anche come scudo.


L'unica cosa che era rimasta la stessa nella nuova vita di Yokoshima era il suo atteggiamento nei confronti degli altri...


Era domenica mattina, Yokoshima si stava recando da Caos come ogni giorno, tirò fuori dalla tasca della giacca il piccolo libro nero che da un anno portava sempre con se e incominciò a sfogliarlo fino ad arrivare alla parte che gli interessava, la formula alchemica della resurrezione. Con un piccolo sorriso Yokoshima pensava a quando, un anno fa, non riusciva a capire neanche una parola, ciò che una volta considerava un'antica lingua maya ora era per lui una semplice lettura di relax, anche se doveva ammettere che le formule della resuscitazione erano abbastanza complicate, niente di impossibile comunque, tutto ciò che gli serviva erano gli "ingredienti" per il corpo umano e un frammento dell'anima di Lucciola che, anche a distanza di un anno, era ancora rimasto nel corpo di Yokoshima. Riposando il libro Yokoshima ripensò di nuovo al futuro, aveva intenzione di lasciare l'agenzia e di andare con Lucciola a New York per vivere di nuovo con i suoi genitori e andare in un college. Eh già Yokoshima aveva deciso di abbandonare la carriera di acchiappafantasmi e intraprendere quella di medico, per Yokoshima, in fondo, i due mestieri non erano tanti differenti, se come acchiappafantasmi avrebbe salvato delle vite combattendo demoni e spiriti, come medico le avrebbe salvate curando le malattie...


Yokoshima venne distolto dai suoi pensieri da una bambina che giocava con una palla in mezzo alla strada e della madre che gli urlava di ritornare da lei, la bambina la stava ignorando completamente continuando a giocare con la palla finché non sentì un rumore che sembrava avvicinarsi sempre di più...


VRRROOOOOOMMMMMMM


Un auto si avvicinava a grande velocità, la bambina era immobile e la madre urlava.


Yokoshima(mormorando): Stupida coscienza...


Yokoshima corse verso la bambina riuscendo a prenderla e a buttarsi appena in tempo. Un pò scosso e con la bambina in braccio che piangeva, Yokoshima si alzò e porse la bambina alla madre piangente che continuava a dire "grazie" oppure "che dio la benedica" mentre la gente che aveva assistito all'intera scena incominciava ad applaudire per l'eroico gesto. Yokoshima, un po scocciato e imbarazzato dall'attenzione e dalle pacche sulla schiene che riceveva, notò che l'automobilista non si era neppure fermato.


Yokoshima: Che stronzo...


Alzando lo sguardo Yokoshima vide che era a soli 50m dall'appartamento di Caos, così ignorando la piccola folla che si era creata attorno a se si incamminò di nuovo.


Appartamento di Caos...


DLIN DLON


Yokoshima: Hey Maria


Maria: Salve sig.Yokoshima, venga pure.


Yokoshima: Caos dov'è ?


Maria: In bagno.


Yokoshima: ...


L'androide condusse Yokoshima in salotto, dove rimase li per 5 minuti finché Caos non gli si parò davanti con un piccolo sorrisetto sadico in faccia.


Caos: Allora moccioso sei pronto per questo test finale ?


Yokoshima: Bah...facciamola finita in fretta.


Caos: Allora incominciamo ! Trasmutami quella lastra d'acciaio in una spada con tanto di particolari.


Yokoshima si avvicinò verso la lastra in questione, disegnò il cerchio alchemico e trasmutò la lastra d'acciaio in una bellissima spada zweihander, perfetta in tutti i particolari.


Caos: Ummhhhm niente male, niente male davvero.


Yokoshima: Tutto qua ? Ho già finito ?


Caos riaquistando il suo sorrisetto sadico gli rispose.


Caos: No c'è ancora una cosetta che devi fare, vieni con me.


Caos guidò il giovane alchimista in una stanza quadrata, molto spaziosa, completamente bianca tranne per i cerchi alchemici disegnati al centro di ogni muro più il pavimento. Yokoshima osservava Caos con un sopracciglio inarcato, domandandosi cosa doveva fare, quando lo venne a sapere Yokoshima decise che preferiva restare ignorante.


Caos: Allora moccioso per il tuo test ho preparato un bel combattimento all'ultimo sangue !


Yokoshima con un sopracciglio inarcato gli rispose:


Yokoshima: Tu...Lo sai che ti distruggerei, vero ?


Caos aveva di nuovo usato quel suo sorrisetto sadico che Yokoshima aveva imparato a odiare e temere, perché ogni volta che Caos aveva quel sorriso stampato in faccia sarebbero stati guai per il giovane alchimista, talvolta guai dolorosi altri...be di solito erano sempre guai dolorosi.


Caos: Tsk non ti montare la testa moccioso ! Anche alla mia veneranda età potrei farti patire le pene dell'inferno.


Yokoshima(bofonchiando): Su questo non ci sono dubbi...


Caos: Comunque il tuo avversario non sono io...Ma lei !


Yokoshima si girò lentamente verso la sua avversaria poi di nuovo su Caos, di nuovo su Maria e ancora una volta su Caos, un solo pensiero albergava nella mente di Yokoshima...


Yokoshima(pensiero): Oh merda...


Caos: Be, che aspettate, incominciate !


Maria partì subito all'attacco cercando di colpirlo al petto con un pugno micidiale, ma Yokoshima riuscì a pararsi con il suo avambraccio, utilizzando l'hand of glory, evitando qualche ossa rotta. Maria tentò di nuovo di colpirlo ma Yokoshima riuscì a schivare di lato e a contrattaccare, Yokoshima utilizzò i suoi artigli sul braccio di Maria, ma i danni furono praticamente nulli, c'erano solo dei minuscoli graffietti. Maria attaccò di nuovo ma Yokoshima riuscì di nuovo a pararsi col braccio, stavolta, però, il colpo era talmente forte che Yokoshima fu scagliato contro il muro.


Yokoshima rialzandosi a fatica per la botta ricevuto cominciò a pensare a come battere un androide apparentemente invincibile fatta di una lega più dura del diamante.


Yokoshima: Qui si mette male...Come faccio a batter-


Yokoshima si bloccò quando vide il cerchio alchemico disegnato sul muro.


Yokoshima: Umh...Vediamo cos'è più forte la superlega di maria o la mia alchimia...


Poggiando la mano sopra il cerchio alchemico, Yokoshima trasmutò una spada a due lame potenziata spiritualmente.


Roteando con maestria la doppia-spada, Yokoshima fece segno a Maria di farsi sotto.


Senza farselo ripetere due volte Maria partì all'attacco, cercò di colpire Yokoshima con un pugno, lui riuscì a schivarlo poi roteando su se stesso cercò di colpire Maria ma lei si difese dal suo attacco con la sua stessa mano.


Yokoshima facendo ancora più pressione sulla spada e caricandola di energia spirituale, riuscì a mozzare la mano di Maria, l'androide però, non se ne accorse nemmeno, ripartendo subito all'attacco, Maria cercò di colpire Yokoshima alla testa, ma lui caricando al massimo d'energia la sua spada, mozzò il braccio dell'androide prima che lo colpisse, poi con una velocità quasi inumana portò la sua lama al collo di Maria, chiudendo così il match.


clap clap


Yokoshima alzò lo sguardo per vedere Caos che applaudiva, Yokoshima buttò a terra la spada a due lame e si avvicinò a Caos.


Yokoshima: Allora, l'ho passato sto test ?


Caos: Si moccioso, c'è l'hai fatta però...


BONK


Yokoshima: AHIO MA SEI PAZZO ?!?!


Caos: STUPIDO MOCCIOSO, HAI LA BENCHÈ MINIMA IDEA DI QUANTO TEMPO MI CI VORRÀ PER RIMETTERE IN SESTO MARIA !!!!


Yokoshima: MA CHE VUOI SEI TU CHE VOLEVI UN COMBATTIMENTO ALL'ULTIMO SANGUE STUPIDO VECCHIACCIO !!!!


Caos: NON RISPONDERE AL TUO MAESTRO !!!


BONK


Yokoshima: AHIA !


Finito il loro battibecco Caos si avvicinò a Maria per controllare i danni riportati mentre Yokoshima imprecava a bassa voce.


Caos: Allora moccioso, c'è l'hai fatta, sei un'alchimista a tutti gli effetti ora.


Yokoshima: Già così sembra...


Caos: Ora ti manca solo un soprannome.


Yokoshima: un soprannome ?


Caos: Si, tutti gli alchimisti c'è l'hanno.


Yokoshima: Un soprannome eh...ora non mi viene in mente niente...magari ci penserò dopo, ci vediamo vecchio.


Caos guardava il suo pupillo che usciva dalla porta con un'aria preoccupata.


Caos: Sigh quel moccioso è un vero grattacapo...


Maria: Doctor Caos, cosa vuole dire ?


Caos: Quel moccioso...mi preoccupa.


Maria: Non capisco...


Caos: ...Maria tu sai che io vengo considerato il meglio nel mio campo, vero ?


Maria: Certo doctor Caos.


Caos: E sai quanto tempo mi ci ci è voluto per arrivare a questo livello ?


Maria: ...Tanto tempo doctor Caos.


Caos: Esatto Maria...eppure quel moccioso mi ha superato in un solo anno...


Maria: Continuo a non capire doctor Caos, non dovrebbe essere felice che il suo allievo abbia imparato così tanto in così poco tempo ?


Caos: Certo che ne sono felice però...Quella velocità di apprendimento...Queste perfette trasmutazioni dopo appena 12 mesi...Tutto questo va oltre la genialità...Quel ragazzo è...Inumano...


20.00 appartamento di Yokoshima...


Yokoshima: No...Non doveva andare così...Saresti dovuta resuscitare...Non doveva andare così...


Yokoshima stava seduto con la schiena contro il muro in una pozza del suo stesso sangue, con il braccio sinistro e la gamba destra mancanti, ad osservare piangente quella...Cosa...Che esalava il suo ultimo respiro dopo atroci sofferenze. Yokoshima abbassò la testa in pura agonia, nello spirito e nel corpo...


20.05 appartamento di Yokoshima...


Caos guardava con repulsione tutto il sangue e l'essere sul pavimento, ricordi dolorosi rimossi dalla sua mente ritornarono con la forza di un tornado. Caos alzò lo sguardo e vide il suo allievo seduto in una pozza di sangue con due arti mancanti.


Caos: ...L'allievo che fa lo stesso errore del maestro...Un classico...Maria prendi il ragazzo, lo portiamo nel mio laboratorio.


Maria: Si doctor Caos.


Caricatosi Yokoshima sulla spalla dell'androide, Maria e Caos escono e si dirigono verso il laboratorio.


Yokoshima: Vecchio...


Caos osservava il suo pupillo mentre cercava di parlare.


Yokoshima: Cosa ho sbagliato ? La formula era perfetta quindi cosa ho sba-


Caos: ...C'è un motivo per cui quella formula è proibita.


Yokoshima: ...


Caso: Questa sera tu sei entrato in un territorio che è strettamente proibito agli umani.


Yokoshima con le lacrime agli occhi disse:


Yokoshima: Io volevo solo rivederla...


Caos: Lo so


Yokoshima: Cosa farò ora...?


Caos: Vai avanti con la tua vita, è tutto ciò che ti posso dire.


Yokoshima: ...


Laboratorio di Caos...


Yokoshima: Cosa ci faccio qui ?


Caos: Ti atteccherò degli arti meccanici.


Yokoshima: ...Come scusa ?


Caos: Ti attaccherò degli arti meccanici, io li chiamo auto-mail.


Yokoshima: Ah...


Caos: Dimmi ragazzo...Tu l'hai visto ?


Yokoshima: Visto cosa ?


Caos: Il portale


Yokoshima: Il portale...Il portale della verità...Ma tu come fai a saperlo ?


Caos: Perché...Perché anch'io l'ho visto.


Yokoshima: Cosa...? Quindi anche tu hai...?


Caos annuì tristemente guardando l'androide che sistemava le macchine per l'operazione, seguendo il suo sguardo Yokoshima capì tutto.


Yokoshima: La principessa vero ?


Caos: Già...avere un corpo immortale ha anche i suoi difetti come puoi vedere.


Yokoshima: Cosa hai perso ?


Caos si limitò a puntare alle sue gambe.


Yokoshima: Auto-mail...?


Caos: Già.


Yokoshima: Non lo sapevo...


Caos: Non dovevi saperlo...


00.57 laboratorio di Caos...


Caos: Moccioso, moccioso, svegliati !


Yokoshima aprì lentamente gli occhi, si guardò intorno e vide Caos con sorriso compiaciuto proprio sopra la sua testa. Guardò il suo braccio sinistro e vide, al suo posto, un braccio metallico. Si alzò lentamente e incominciò a girare per la stanza, provando i suoi nuovi arti, non accorgendosi dell'aria completamente stupefatta di Caos.


Caos: Non è possibile ! Per muoversi così ci vorrebbero almeno tre anni di riabilitazione e invece lui...Chi diavolo sei tu veramente ?!


Yokoshima intanto continuava a provare i due auto-mail, tirando calci e pugni ad un nemico immaginario, finche non si fermò e incominciò a guardare il suo braccio metallico. Di colpo un pensiero improvviso gli balenò in testa.


Yokoshima: Hey vecchio.


Caos: Cosa ?


Yokoshima: Ho trovato il soprannome che fa per me...


Caos: Ah si, e quale sarebbe ?


Yokoshima: Fullmetal Alchemist...




(continua...)

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Capitolo 3
*** End of Prologue ***


Mikami: RAZZA DI IDIOTA STUPIDA DEFICIENTE RINCRETINITA AMEBA SCHIFOSA !!!!!!!!!!!!!!!!!! COME HAI POTUTO FARE UNA COSA DEL GENERE !!! SENZA NEANCHE CONSULTARMI POI !!!!!!!! C'È UN MOTIVO PER CUI QUELLA FORMULA È PROIBITA, NO ?!?!?!?!?!?! EPPURA NOOOOOOO, DOVEVI FARE DI TESTA TUA !!!!!!! DOVEVI COMPORTARTI COME L'IDIOTA CHE SEI E CHE SARAI SEMPRE !!!!!!!!!! SEI UNO STUPIDO, IDIOTA, SCEMO, STRONZO, RIN(beep!!), FIGIO DI PU(beep)...:


Okinu e Caos guardavano inorriditi la rossa pestare a sangue il suo assistente mentre cercava di calmare la rossa, inutile dire che stava fallendo miseramente, persino Maria sembrava preoccupata per la sua salute del suo ex-allievo. Tre giorni dopo l'incidente Yokoshima prese la decisione di dire tutto al suo capo e a Okinu, finito il racconto Yokoshima se ne pentì amaramente...


Mikami: BASTARDO, EGOISTA, cretino...sciocco...sniff...come hai potuto ?!...guarda cosa ti è successo...ti manca un braccio e una gamba...sniff...


E in quel momento tutti assistettero a una cosa che non avrebbero mai pensato di vedere, li davant a loro, Reiko Mikami piangeva...Assistettero con gli occhi spalancati, ad una Reiko Mikami che veniva sopraffatta dai singhiozzi e dalle lacrime mentre si faceva sostenere da uno Yokoshima pietrificato, con la fronte appoggiata al suo petto. Per una volta la rossa non era un'avara ed egoista acchiappafantasmi, per una volta Reiko Mikami era una normale ragazza di 21 anni che veniva sopraffatta dalle sue emozioni e cercava l'appoggio di una persona a lei cara...peccato che la persona in questione non riusciva a muoversi di un nanometro, esaminiamo i suoi pensieri.


Yokoshima: Che succede ?! Cosa faccio ?! Questa prima mi pesta a sangue poi m'abbraccia !!! Manco li ha persi lei un braccio e una gamba !!!!


Miikami incominciò a piangere come un'ossessa mentre abbracciava Yokoshima quasi a volergli spezzare le ossa mentre il povero acchiappafantasmi rimaneva immobile come solo un morto poteva essere. Intento i tre spettatori di questa assurda/romantica/violenta scena avevano ognuno pensieri diversi.


Caos: E bravo il moccioso...si è fatto la ragazza, tra l'altro più grande di lui e MOLTO carina, senza manco provarci...fortunato figlio di puttana...


Okinu: Sig.ra Mikamiiiiiiiiiiiiiiii, com'è fortunataaaaa !!!!


Maria: Reazione illogica da parte di Reiko Mikami...Analizzo i dati...Impossibile analizzare...System error system error...I am proceeding to resect the system...Bzzt bzzt...


Continuiamo ad analizzare i pensieri di Yokoshima.


Che devo fareeeee ?!??! La devo abbracciare, confortare ? Se la tocco mi ammazza ? Se provo a dire qualcosa mi pesta ????


Yokoshima, dopo che finalmente si decise ad abbracciare la rossa, cinse con le sue braccia la ragazzi davanti a se, peccato che, manco a farla apposta, una mano finì su un posto che non avrebbe mai dovuto toccare.


Yokoshima: Uh ? È sempre stata così morbida la schiena di Mikami ?


D'un tratto si sentì un'aura malefica in tutta la stanza.


Mikami: Yooo-koooo-shiii-maaaa....


Yokoshima: ?


BAAAANG


Senza sapere come Yokoshima si trovò contro la parete con il naso che grondava sangue.


Yokoshima: Aiho...


Mikami: Tuuuu...BRUTTO PORCO MANIACO SESSUALE !!! IO TI AMMAZZOOOOOO !!!! MUORI MUORI MUORI MUORIIIIIIII !!!


E così i tre spettatori videro per la seconda volta Mikami che picchiava a sangue il povero Yokoshima...


Dopo 10 minuti i tre raccolsero quel che restava del giovane alchimista mentre Mikami sbolliva la sua rabbia.


Caos: Bene ora che avete finito di amoreggiare-occhiataccia da parte di Mikami e Yokoshima-direi che è ora che Yokoshima ci dia il suo annuncio.


Improvvisamente l'atmosfera si fece molto più seria, con Okinu e Mikami che guardavano Yokoshima con aria preoccupata, mentre lo sguardo dell'alchimista si fece incredibilmente serio.


Mikami: Annuncio ? Quale annuncio ?


Caos: Non guardare me, non me la detto.


Mikami Allora, sputa il rospo Yokoshima !


Yokoshima alzò lo sguardo verso il suo capo, e Mikami quasi non fece un passo indietro, non aveva mai visto il suo assistente con uno sguardo così serio.


Yokoshima: Sig.ra Mikami...Ho deciso di lasciare l'agenzia, andrò in America dai miei genitori, e m'iscriverò in un college...


Il suo annuncio fu accolto con il silenzio più totale e lo sguardo incredulo dei presenti, a parte Maria, Yokoshima osservò le reazioni dei quattro: Okinu aveva gli occhi lucidi, stava per mettersi a piangere; Caos aveva la bocca spalancata, quella scena era quasi comica, ma Yokoshima non aveva certo voglia di ridire; poi c'era Maria e lei, bhe...non aveva neanche cambiato espressione, ma era normale, lei era un androide; ed infine c'era la rossa, la persona che più aveva imparato a conoscere durante la sua vita da assistente acchiappafantasmi, e perciò, era strano per Yokoshima che non riusciva a capire cosa gli passava per la testa. Yokoshima restò li a fissarla finché Mikami non ruppe il silenzio che si era creato in quella stanza, dicendo semplicemente:


Mikami: Perché ?


Tutti fissavano Yokoshima, che intanto aveva abbassato lo sguardo trovando il pavimento estremamente interessante, aspettando una sua risposta.


Mikami: Allora ?


Yokoshima, alzando lo sguardo e fissando direttamente Mikami disse.


Yokoshima: ........Ho 18 anni sig.ra Mikami, è venuto il momento di darmi da fare e pensare seriamente al futuro.


Mikami: Stronzate ! Non hai mai pensato seriamente al futuro !!! Non hai mai preso sul serio la scuola e ora vuoi iscriverti ad un college !?!?! A chi vuoi prendere in giro Yokoshima ?!


Yokoshima: Le persone cambiano sig.ra Mikami


Mikami: Si le persone cambiano ma non credo che questo sia il tuo caso Yokoshima, oh no credo proprio che sei rimasto quello che sei: un codardo, un dannatissimo codardo !!! Non fai altro che scappare quando le cose diventano più difficili !


D'un tratto l'aria si fece molto più pesante e l'atmosfera più fredda, Caos e Okinu guardavano preoccupati i due, finché Yokoshima non disse gelido:


Yokoshima: E da cosa starei scappando sig.ra Mikami, mi illumini lei...


Mikami lo sapeva, sapeva che se lo diceva lo avrebbe ferito più di mille coltelli ma non riuscì a trattenersi.


Mikami: Lo sai da cosa, ohhhh se lo sai...stai scappando dal dolore Yokoshima ! Non riesci ancora ad accettare la realtà !


Yokoshima: Non una parola di più !!!!


Mikami: Ma infondo come posso non compiatirti, l'unica persona a cui importava qualcosa di te, ora non c'è più !!!


Yokoshima: BASTA !!!!!!!


Mikami. LUCCIOLA È MORTA YOKOSHIMA, FATTENE UNA RAGIONE !!!!!!!!


SCRASHHHH


Tutti lo guardarono spaventati, Yokoshima con uno scatto d'ira distrusse il tavolino davanti a se con un solo pugno. Mikami fece qualche passo indietro, guardando spaventata le scariche d'energia che ancora fuoriuscivano dalla mano dell'alchimista, mentre lui la guardava con uno sguardo pieno d'odio, poi d'un tratto si alzò e uscì dal salotto sbattendo la porta.


Tutti rimasero ammutoliti dalla reazione di Yokoshima, Mikami si sedette sulla poltrona prima occupata da Yokoshima con gli occhi lucidi, mentre Okinu, che ora stava piangendo liberamente, corse fuori ad inseguire l'alchimista d'acciaio.


Mikami: Che cosa ho fatto...?


Caos: .....


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Yokoshima stava deliberatamente ignorando Okinu che lo implorava di fermarsi, non smetteva di pensare a quello che gli aveva detto Mikami...Quando finalmente Okinu lo raggiunse lo abbracciò da dietro appoggiando la testa alla sua schiena, Yokoshima rimase in silenzio finché Okinu non parlò per prima.


Okinu: Yokoshima...Ti prego...Sniff...Non andartene...


Yokoshima si girò di scatto, facendola sobbalzare, e le rispose con uno sguardo pieno di rabbia.


Yokoshima: E perché non dovrei ?! Tanto qui non c'è nessuno che se ne frega un accidente di me, giusto ?!


Okinu: No !! Non è vero e tu lo sai !! La sig.ra Mikami era sconvolta, non sapeva cosa stava dicendo !!!


Yokoshima: Poteva anche essere sconvolta ma quello che detto lo pensava sul serio !!! E poi...E poi...La cosa che mi fa più infuriare...È che aveva ragione...


Okinu: ...Yokoshima...


Yokoshima: ...Okinu per favore lasciami stare, ormai ho preso la mia decisione...


Detto questo Yokoshima si girò e se ne andò, Okinu rimase li piangendo per più di un'ora...


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Yokoshima era sulla via di casa sua con lo scopo di chiamare i suoi genitori per avvisarli del suo arrivo e magari farli pagare il suo biglietto, forse sarebbe stato un pò improvviso per loro ma sapeva che sarebbero stati felicissimi di averlo di nuovo con loro, in fondo erano più di due anni che lo tartassavano per farlo ritornare....


Yokoshima era così immerso nei suoi pensieri che non si accorse dell'uomo davanti a se e di conseguenza gli sbatté contro, Yokoshima si limitò a borbottare una scusa prima di andarsene.


L'uomo continuò ad osservare Yokoshima finché non sparì completamente dalla sua vista, un piccolo sorriso si fece spazio sul suo volto quando incominciò a parlare tra se e se.


???: Tadao Yokoshima...Acchiappafantasmi, recentemente divenuto anche alchimista sotto il nome di Fullmetal Alchemist, specializzato nelle tecniche della spada spirituale e delle monju...Grado di pericolosità SS...Questo qui è il tipo che ha aggiunto un grado oltre l'S...


L'uomo prese dalla tasca del suo cappotto un cellulare e digitò un numero.


???: Hey sono io...Si, l'ho visto...Posso capire perché il capo si è fissato con lui, la sua forza spirituale è incredibilmente potente, la potevo sentire anche se non la stava usando...Si lo penso anch'io, mi sa che l'abbiamo trovato, anzi ne sono sono certo, è lui il "primo"...Mi piacerebbe avere tutta quella potenza...Eh cosa me ne faccio ? Bhe a niente sono già abbastanza forte così...Perché allora ? Mi pare ovvio, perché sono avaro.........


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Yokoshima si trovava disteso sul suo futon, aveva chiamato i suoi genitori e, come aveva previsto, erano entusiasti della sua proposta, e avevano promesso di occuparsene loro del biglietto dell'aereo, infatti un'ora dopo lo richiamarono per dirgli che il suo volo era tra tre giorni alle 12.00 precise.


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5 anni dopo......


(continua...)

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Capitolo 4
*** Life is strange ***


5 anni...sono passati 5 anni da quando lasciai Tokyo...e solo 3 giorni dalla laurea...se ripenso alla mia vita di 5 anni fa e ora....che cambiamento...


???: Tad ! Hey Tad !!


Il giovane neo-laureato venne distolto dai suoi pensieri sentendo il suo nome "americanizzato", voltandosi vide uno dei suoi ex-compagni di corso ed amico: Steve Bascemi(1000 euro del monopoli a chi indovina da chi ho preso il nome nd autore).


Yokoshima: Heila.


Steve: Hey Tad come va ?


Yokoshima: Non c'è male...be a parte il fatto che mia madre continua a starmi appiccicata come una piovra ripetendo sempre: "il mio bambino c'è l'ha fatta" .


Steve: Be che ci vuoi fare, in fondo non è da tutti diventare medico ad appena 23 anni, io, essendo un comune mortale, devo fare ancora 8 esami per la laurea !!! Insomma amico sei un medico, ce l'hai fatta !! Ora non ti resta che fare la specializzazione e poi ti dai alla bella vita.


Yakoshima: La fai facile tu...


Steve: Be per te lo è !!! Piuttosto parlando di cose più serie...quando hai intenzione di fare la festa ?


Yokoshima: ...Quale festa ?


Steve: Come quale festa ?! La festa di laurea ovviamente !!!


Yokoshima: ...Non si farà nessuna festa.


Steve guardò Yokoshima come se gli fosse cresciuta un'altra testa.


Steve: Amico ma ti senti bene ?! Come sarebbe a dire che non ci sarà nessuna festa insomma pensaci...! Le ragazze, l'alcohol, le ragazze dopo aver preso un po di alcohol...


Yokoshima: Steve non ci sarà nessuna festa, ok ? Ora se mi vuoi scusare dovrei proprio tornare a casa.


Steve: ma...ma...m-


Yokoshima: Ci vediamo Steve.


Detto questo il nostro eroe si allontanò dall'amico che borbottava ancora parole incomprensibili.


Sulla via verso casa Yokoshima ricominciò a pensare alla sua vita passata, ai suoi vecchi amici, non c'era un giorno in cui non pensava a loro, soprattutto Okinu l'ex-fantasma che considerava come una sorella minore, insomma pensava alla suo vecchia vita, doveva ammettere che un po gli mancava, così come gli mancavano i suoi vecchi amici, si anche una certa rossa...


Chissà che stanno facendo....


Andando avanti Yokoshima notò una folla davanti ad un palazzo con la polizia che si assicurava che nessuno si avvicinasse troppo, Yokoshima si avvicinò ad un poliziotto e gli chiese:


Yokoshima: Agente, ma che sta succedendo qui ?


Poliziotto: C'è uno spirito li dentro, degli acchiappafantasmi stanno provvedendo all'esorcismo.


Yokoshima: Un fantasma...ancora ?! Ma quanti ne stanno apparendo ?


Poliziotto: Già, ce ne sono parecchi, ormai anche qui l'esorcismo è diventato un business redditizio.


Già...da qualche anno il numero di fantasmi in america continua a crescere...Chissà perché...


CRASHHHH


???: AAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH


Di scatto tutti i presenti alzarono la testa. Una gigantesca mano ectoplasmatica teneva imprigionata una giovane ragazza che urlava con tutto il fiato che aveva in corpo, dalla finestra fracassata uscì la testa dello spirito che si parò davanti alla ragazza.


Fantasma: Io....Io non volevo morire...è stato un incidente, sono inciampato e poi sono caduto di sotto...Non volevo morire...


???: L-lo so, è stato un incidente, e ti giuro mi dispiace moltissimo, però ti prego...METTIMI GIUUUUUU !!!!


Fantasma: Io non volevo morire...Io voglio vivere...IO VOGLIO VIVEREEEEEEE !!!


La mano del fantasma lanciò con tutte le sue forze la ragazza, che stava per spiaccicarsi al suolo.


???: AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH


Senza pensarci due volte Yokoshima, facendo leva sulla gamba meccanica, si tuffò in avanti per attutire la caduta con il suo stesso corpo.


PLOF


Yokoshima: Ahio...


???: Uuuuhhh il mio sederino...


Intanto un ragazzo conficcò un bastone spirituale nella testa dello spirito, eliminandolo, poi guardò giù e urlò:


???: JEEEEEESSSSSSS, TUTTO OK ?????


Jes: TUTTO OK ?!?!?! OK UN CORNO BRUTTO BASTARDO !!! È PER COLPA TUA SE STAVO PER MORIRE SPIACCICCATA !!! MA ADESSO BASTA QUESTA È L'ULTIMA VOLTA CHE MI SFRUTTI PER ESORCIZZARE UNO SPIRITO, MI LICENZIO !!!!!!!


Tutti i presenti li guardarono stupiti compreso il poliziotto che si avvicinò ai due.


Yokoshima: Ehi, potresti toglierti per favore ?


Solo in quel momento la ragazza si accorse di stare seduta sulla schiena di Yokoshima, subito si alzò imbarazzatissima, e Yokoshima, alzatosi pure lui, si tolse tutta la polvere da dosso mentre la ragazza si scusava ancora rossa in viso.


Poliziotto: Però hai fatto un bel volo .


Jes: Mi hai salvato la vita...Io non so come ringraziarti...


Yokoshima: Non ce ne bisogno, e ora, se volete scusarmi, devo proprio scappare...


Jes: Aspetta ! Prima dimmi almeno il tuo nome !


Yokoshima: Tadao Yokoshima...Ci vediamo.


Col viso chino per nascondere le guance diventate rosse dagli applausi della folla, Yokoshima si avviò di nuovo verso casa mentre la ragazza riprese a litigare con l'acchiappafantasmi.


A volte la vita può essere davvero strana...


Si ritrovò a pensare il giovane alchimista, in un modo o nell'altro è riuscito ad intromettersi in una di quelle situazioni che si era completamente messo alle spalle. Mostri, demoni, fantasmi...pensava che certe cose, certe situazioni non gli sarebbero più capitate, che ormai nella sua vita non c'era più spazio per certe cose. Eppure, quando si buttò per salvare la vita di quella ragazza, sentì un qualcosa, un brivido che gli percorse la schiena, un eccitazione che non sentiva da tanto tempo...


Ora basta però, di esperienze eccitanti ne ho avute fin troppe.


Pensò mestamente l'alchimista, guardando la sua mano meccanizzata, abilmente nascosta da uno speciale strato di plastica speciale inventata da Caos, che riproduce alla perfezione la pelle umana, dove crescevano pure i peli, unico neo, doveva essere cambiata una volta ogni due mesi.


Perché ?


Be diciamo soltanto che non è una bella visione svegliarsi con la pelle del tuo braccio squagliata...Ogni volta che Yokoshima ci ripensava, gli veniva sempre qualche dolorino allo stomaco...


Ora che ci penso in questi giorni mi dovrebbe arrivare il pacco spedito da Caos con il nuovo flacone.


Negli ultimi 5 anni Yokoshima aveva preso l'abitudine di fare una passeggiata ogni giorno, era un modo per restare solo, per allontanarsi da tutti e per pensare in tranquillità, neanche lui sapeva da dove è nata quest'abitudine, sapeva solo che per almeno mezz'ora doveva stare in pace, senza che qualcuno lo assillasse per chissà che cosa, in modo da schiarirsi la mente, troppe volte occupate da pensieri inutili, ad esempio Lucciola...


Non sapeva se vergognarsi del fatto che riteneva la memoria della sua ragazza un pensiero inutile, o se fregarsene e cercare di non pensarci più, per evitare inutili sofferenze. Tadao Yokoshima è un ragazzo freddo e a volte cinico, non più di come lo era dopo la morte di Lucciola ma neanche come era prima.


Così immerso nei suoi pensieri che quasi non si accorse che si trovava sulla soglia di casa sua. Prese le chiavi, aprì la porta ed entrò dentro. Mettere a confronto la nuova casa con il suo vecchio appartamento, è come mettere a confronto una Ferrari con una vecchia Panda 100, o una Lamborghini ad una Autobianchi Y10. oppure...vabbè avete capito il concetto. Abitare di nuovo con i propri genitori non era poi così male, decise Yokoshima.


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Yokoshima guardò l'orologio stropicciandosi gli occhi.


Sono già le sette...sono quasi quattro ore che sto davanti ai libri, è ora di prendersi una pausa.


Yokoshima si stese sul letto accendendo la televisione, fece un pò di zapping finché non trovò un canale che trasmetteva le notizie del giorno.


"Il numero di spiriti negli States, è in continuo aumento. E con esso anche il numero di Acchiappafantasmi abilitati, il Giappone quindi non trattiene più il suo primato. Anche oggi ci sono stati una ventina di casi solo a New York. Ancora non si sa il perché di questo aumento, ma sappiamo che gli esperti del settore stanno lavorando per darci una risposta..."


Yokoshima smise di seguire la trasmissione e cominciò a pensare:


Uhm, che strano...Non c'è mai stato un grande numero di spiriti e mostri negli USA, eppure negli ultimi cinque anni il numero è aumentato a dismisura...Negli ultimi cinque anni...Cinque anni, esattamente da quando mi sono trasferito qui...Nah ma che vado a pensare, non sono mica Ashtaroth, non possiedo tutta quella potenza spirituale da attirare qui centinaia di migliaglia di spiriti, e poi non pratico da tanto tempo, i miei poteri devono essere calati di parecchio.


Yokoshima stese il suo braccio destro, quello sano, verso l'alto, osservandolo mentre lo muoveva, poi chiuse gli occhi, concentrando tutto il suo essere nel suo arto, nella forma che voleva che il suo braccio prendesse. All'improvviso, in un lampo di luce, il suo braccio mutò in qualcos'altro. Una membrana nera ricopriva il suo intero braccio, fino alla spalla. Era solcato da linee verticali sottilissime, come fossero rughe, che partivano dalla sfera rossa posta al centro della mano artigliata, che era di un nero lucidissimo. Rimase li, steso, a contemplare il suo braccio, erano passati cinque anni da quando non usava la Hand of Glory, anzi l'Arm of Terror, come era stata rinominata durante il periodo di apprendistato da alchimista, perciò non era una sorpresa il fatto che Yokoshima rimaneva li impalato a fissare il suo braccio. Poteva sentire l'enorme potere che emanava la sua arma, un potere enorme, superiore a quello della Sig.Mikami, a quello di Pito e Yukinojo, e a quello di tutti gli altri suoi amici in Giappone, certo sapeva che i suoi poteri erano destinati a superare quelli di tutti, gliel'aveva detto la madre della sig.Mikami, ma ad arrivare fino a questo punto ? Insomma i suoi amici erano considerati il meglio, l'elite degli acchiappafantasmi, eppure, a soli 18 anni, i suoi poteri surclassarono quelli degli altri, avvicinandosi più a quelli di Shoryuki, una Dea. Un umano che si avvicinava ad un Dio...Gli tornò in mente, quando, durante un lavoro, Yokoshima mostrò per la prima volta le sue nuove capacità a Mikami e Okinu. Inutile dire che furono abbastanza sorprese. Da allora Mikami lo tenne d'occhio, ad ogni lavoro, anche durante un combattimento, lo osservava in continuazione, cercano di essere il più discreta possibile, con scarsi risultati. Yokoshima si accorse subito del suo strano comportamento, in fondo era da parecchio che lavoravano insieme, ma non disse mai niente, perché in fondo...be perché non gli importava più di tanto.


Già a 18 anni ho sorpassato la sig.Mikami, i miei poteri aumentavano giorno dopo giorno, aumentando sempre di più l'abisso che mi separava dagli altri. Mi avvicinavo sempre di più ai poteri di Shoryuki, lo riuscivo a sentire...Ne ero quasi infatuato...Un umano che si avvicinava ad un Dio...Anzi un umano che STAVA per diventare un Dio...Io un Dio...Umano, Dio...Ma poi ebbi paura...Tutto quel potere, tutta quell'energia...Ne avevo timore, io sono solo un semplice essere umano in fondo, un umano non dovrebbe avere tutto quel potere, va contro le leggi della natura...Forse è stato per quel motivo che decisi di abbandonare la professione di acchiappafantasmi, il motivo originale...Usare Lucciola come scusa, anche se inconsciamente, non è stato una delle azioni più nobile che abbia mai fatto. Lo devo ammettere sono stato davvero uno stronzo...Lucciola...Eccomi di nuovo a pensare a lei, mi ero ripromesso di dimenticare, di smettere di provare questo dolore, ma a quanto pare ancora non ci riesco...


Yokoshima strinse la mano in un pugno, poi riaprì le dita, e ripeté il processo, di nuovo, di nuovo, fissando la sua mano che si apriva e si chiudeva, entrando così in una sorta di trance. Inconsciamente caricò il suo braccio di energia spirituale. L'Arm of Terror ora emanava un bagliore, che diventava man mano più luminoso, venendo alimentato dalla continua emissione di energia spirituale emanata da Yokoshima, diventando sempre più luminoso, quasi come se volesse imitare il sole. Piccole scariche di energia venivano emesse dal braccio del giovane alchimista, che si avvolgevano al braccio di Yokoshima come un serpente si avvolge alla sua preda, erano blu all'inizio, poi diventarono rosse ed infine nere, come a sottolineare l'aumento di energia emessa dl braccio dell'alchimista. Le lampade nella stanza di Yokoshima incominciarono a lampeggiare, mentre la televisione emetteva solo statico, il bagliore emesso da Yokoshima continuava ad aumentare d'intensità, e le scariche di energia saettavano attorno al braccio dell'alchimista come trottole impazzite, aumentando di frequenza.


Il potere di un Dio nel palmo della mia mano.


Lo schermo del televisore esplose, mandando schegge in tutte le direzioni. Questo fece svegliare Yokoshima dalla trance, che di scatto, alzò il braccio metallico per ripararsi la faccia. Fu fortunato, solo due schegge lo colpirono, tutte e due sul braccio metallico, evitandogli dei brutti tagli. Si guardò intorno, la maggior parte delle schegge giacevano sul pavimento, altre si erano conficcate sulla scrivania e sul letto. Yokoshima non riusciva a capacitarsi di ciò che era successo. Si guardava attorno confuso, chiedendosi come possa essere accaduto questo disastro, poi notò un leggero bagliore provenire dalla sua destra, e si girò.


E li Yokoshima smise di pensare, quasi come se gli fosse stato posto un blocco ai suoi neuroni. L'Arm of Terror era ancora attivata, e continuava ad essere circondata da un bagliore, e li ad un tratto tutto gli tornò in mente.


Yokoshima: Merda !!


Disattivò subito l'Arm of Terror, ripensando a ciò che era successo. In un modo o nell'altro era riuscito ad emettere una quantità tale di energia spirituale da far impazzire tutti i congegni elettrici nella sua stanza.


Yokoshima: E meno male che il computer era spento...


D'un tratto la porta della sua camera si spalancò, e fecero il loro ingresso i genitori del nostro protagonista. Visto le condizioni della stanza i due sbiancarono in viso e corsero verso il figlio, Yuriko si buttò letteralmente sul figlio, stringendolo forte a se, mentre Daiju continuava a domandargli se stava bene.


Yokoshima: Mamma, Papà sto bene ! Davvero !


Yuriko: All'improvviso sembrava che tutto ciò che funzionava ad elettricità sia impazzito, poi abbiamo sentito un botto venire da camera tua ! Ci siamo spaventati tantissimo sai !


Daiju: Sembra che anche i vicini abbiano avuto lo stesso problema, ho visto le luci che andavano e venivano, tu piuttosto, sei stato incredibilmente fortunato che nessuna scheggia ti abbia colpito, sai ?


Anche i vicini ?! Ma fino a dove si è estesa questa cosa ?!!


Scrollandosi di dosso sua madre, Yokoshima si alzò dal letto. Si sentiva leggermente indolenzito, controllò l'orologio e vide che erano passate due ore.


Yokoshima: Hey, è rimasto qualcosa della cena ?


Yuriko: Si certo, vuoi che ti prepari qualcosa ?


Yokoshima: Si, grazie.


I tre scesero giù in sala da pranzo. Tutto sembrava essere tornato alla normalità, la TV funzionava bene, e le luci non davano alcun problema. Yokoshima stava beatamente mangiando gli avanzi della cena, quando squillò il telefono, rispose Yuriko, che diede il telefono a Yokoshima, era Steve.


Steve: Tad, hai visto che bel casino poco fa ?


Yokoshima si sentì mancare un battito.


Yokoshima: Che casino ?


Steve: Come cosa ?! Tutti l'hanno sentito ! Tutti gli apparecchi elettrici nel raggio di 5 km sono impazziti !


Yokoshima si sentì mancare due battiti.


Yokoshima: 5 km ?!


Steve: Eh già, un bel casino eh ?


Porca vacca !!!


Steve: Comunque non ti ho chiamato per questo, ti volevo dire che stasera andiamo a ballare, Lora dice di aver trovato una discoteca niente male, allora che ne dici ci sei ?


5 km, 5 KM ?! E tu, Steve mi chiedi di andare a ballare ?! Però ripensandoci, forse staccare la spina non può che farmi che bene...Ma si, andiamoci...


Yokoshima: Ok, mi vieni a prendere ?


Steve: Eddai amico !!! Non puoi sempre rifiutarti di usci- Uh ? Hai detto "ok" ?


Yokoshima: Perché, ti dispiace ?


Steve: M-ma no, certo che no ! Allora ti vengo a prendere io dopo ok ? A dopo !


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Questo posto non è male.


Yokoshima ed il suo gruppo di amici, erano finalmente arrivati in discoteca, ora voleva solamente pensare a divertirsi, cosa non molto facile dati gli ultimi eventi. Si avvicinò così all'angolo bar, sperando che un drink lo avrebbe fatto rilassare, ordinò un White Lady, il suo drink preferito. Osservava i vari personaggi che si trovavano in questa discoteca, ce n'erano proprio di tutti i tipi, riusciva a distinguerli con una sola occhiata. Ricevuto il drink, cominciò a sorseggiarlo mentre continuava ad osservare la sala, il suo sguardo si posò su una coppietta , che discutevano abbastanza animatamente, in un angolo. Guardandoli meglio notò che avevano un viso familiare, gli ci vollero pochi secondi per riconoscerli. Erano la coppia di acchiappafantasmi di questa mattina.


È proprio vero che il mondo è piccolo.


Osservando meglio la ragazza, Yokoshima poté constatare che era molto carina. Non era molto alta, ma aveva un gran bel fisico, aveva un viso spigoloso con gli zigomi alti, e capelli biondi ondulati, che gli arrivavano fino a metà schiena. Yokoshima, pensò, che se mai gli elfi di Tolkien esistessero, sarebbero sicuramente molto simili a lei. La ragazza, stizzita dal suo compagno girò i tacchi e si avvicinò al bancone del barman, poggiandosi con i gomiti proprio affianco al giovane alchimista, senza però accorgersi della sua presenza, così arrabbiata com'era. Ordinò un appletini, osservandosi le unghie smaltate nell'attesa. Ora che poteva osservarla meglio notò che aveva degli occhi azurrissimi, come quelli di un husky, e labbra carnose ma non troppo. Yokoshima dovette ricredersi, la ragazza non era carina, era davvero bellissima. Yokoshima non poté fare a meno di riservarle un sorriso quando lei si accorse finalmente della sua presenza, inutile dire che rimase a bocca aperta, e per poco non rovesciò il suo drink.


Yokoshima: Mi stavo incominciando a chiedere quando ti saresti accorta di me.


Jes: T-tu sei, tu...wow chi l'avrebbe mai detto che ti avrei rivisto, proprio qui tra l'altro !


Yokoshima: Be il mondo è piccolo...umhhh...


Jes: Jessica. Jessica Larton, ma gli amici mi chiamano Jes. Tu invece sei Tadao Yokoshima, giusto ?


Yokoshima: Hai buona memoria.


Jes: Mi hai salvato la vita, non potrei mai dimenticarti.


Yokoshima: Esagerata...


Jes: Non penso sai ? Quando quel fantasma mi ha buttato giù, pensavo di per certo che era finita, e non lo dico tanto per dire, infondo mi ci sono quasi abituata a situazioni pericolose, sai, col mestiere che faccio...anzi che facevo !


Yokoshima: Così hai lasciato il lavoro ?


Jes: Già, sai com'è, il mio datore di lavoro non è esattamente la persona più gentile che ci sia. Insomma, è un tirchio da far paura, non esita ad usarmi come esca per i fantasmi, è arrogante, è un bastardo, e, e...lo già detto che è un taccagno ?


Yokoshima: Me l'hai menzionato, si.


A Yokoshima, questa storia era stranamente familiare.


Yokoshima: E ora che farai ?


Jes: Non lo so, davvero non lo so...


Li Yokoshima comprese di aver fatto un errore, si rimproverò per avergli fatto proprio quella domanda, osservò come il viso della ragazza si stava oscurando. Yokoshima era un ragazzo freddo e cinico, si è vero, ma anche i ragazzi freddi e cinici avevano una coscienza, e quella di Yokoshima aveva l'irritante abitudine di farsi sentire ogni qualvolta che Yokoshima si sentisse in colpa per qualcosa. Il che era un problema per il giovane alchimista. Così Yokoshima si ritrovò li, con un bicchiere quasi vuoto in mano ed una ragazza sconsolata di fronte a lui. Poi gli venne un'idea, un'idea che il vecchio Yokoshima avrebbe pensato subito, ma che il nuovo avrebbe preferito non pensarci affatto. La invitò a ballare.


Yokoshima: Vuoi ballare ?


La ragazza parve stupita dalla domanda posta così all'improvviso ma poi rispose:


Jes: Certo.


Yokoshima poté, quindi, conseguire all'obiettivo che si era posto per la serata, divertirsi. Passo un'ora intera a ballare con la splendida ragazza dinanzi a se. Unica nota dolente, erano le continue occhiatacce che gli lanciava l'ex-datore di lavoro di Jes, che Yokoshima cercava d'ignorare. Ma l'acchiappafantasmi non demordeva, e continuava a lanciargli occhiate piene di rabbia, finché non trovò il coraggio e si avvicinò al nostro protagonista.


La vedo male.


Acchiappafantasmi: Jes, posso sapere che stai facendo ?!


Jes: Sto ballando, Rick. Perché, non si vede ?


La vedo molto male.


Rick: Balli con questo perdente ?


Ce l'ha con me ?


Jes: Come ti permetti di chiamarlo così ?! Tadao è l'uomo che tu non sarai mai !!


Rick: Come puoi anche solo pensare di paragonarmi a questo cinese ?!


Sono giapponese, idiota.


CIAFF


La situazione stava andando di male in peggio. La ragazza aveva suonato un sonoro ceffone all'acchiappafantasmi, attirando la curiosità dei presenti in sala, riservandogli anche uno sguardo pieno d'astio. Qui Yokoshima comprese che sarebbe finita male. Durante il periodo di tempo trascorso come assistente di un'acchiappafantasmi, Yokoshima riuscì a sviluppare una sorta di sesto senso per i guai, sapeva, con precisione, quando sarebbero state necessarie usare "le mani" per vincere determinati "argomenti". Stava quasi per dirgli di uscire fuori a fare una "chiacchierata", ma Jes riuscì a batterlo sul tempo e disse:


Jes: Tu, sporco razzista schifoso ! Ma chi ti credi di essere, eh ?! EH ?! Non so come ho fatto a farmi convincere di uscire di nuovo con un animale come te, ma ora ho chiuso, basta ! Non voglio vederti mai più, sparisci !!


Sia Rick che Yokoshima rimasero impressionati per la sfuriata di Jes, ma lo stupore di Rick si tramutò presto in rabbia. Alzò la mano destra, pronto per mollarle un ceffone, ma venne prontamente fermato da Yokoshima, che gli strinse il polso in una morso di ferro, letteralmente dato che usò la sua mano meccanica.


Yokoshima: Non ci provare, stronzo !


Sibilò Yokoshima. Rick parve un po intimorito dalla minaccia di Yokoshima e gli rispose:


Rick: 'Cazzo vuoi tu ?! Pensa a farti i fottutissimi cazzi tuoi, coglione !!


Yokoshima: Brutta risposta...


Yokoshima aumentò la pressione sul polso dell'acchiappafantasmi, trasformando il la sua espressione di rabbia in una smorfia di dolore, poi spostò la presa, in modo che il pollice e l'indice stringessero sui lati dell'osso, e aumentando man mano la pressione, gli fece sentire un dolore mai provato prima. Yokoshima guardava con soddisfazione lo sforzo dell'acchiappafantasmi di non gridare dal dolore, poi aumentò ancora la pressione facendogli venire le lacrime agli occhi. Rick afferrò la mano dell'alchimista con il braccio sinistro, cercando di fargli mollare la presa sul suo polso dolorante, era sicuro che se avesse aumentato ancora un po la pressione, il suo polso si sarebbe fatto a pezzi. E, in effetti, aveva ragione. Poi decise di andare all'attacco, e gli mollò un pugno giusto sullo zigomo. Yokoshima barcollò per un attimo, Rick ne approfittò dandogli un calcio e allontanandolo, poi lo buttò a terra con un placcaggio. Cercò di dargli un pugno, ma Yokoshima, completamente infuriato, lo bloccò con la mano meccanica mentre lo colpì con la mano destra, togliendoselo da dosso, si alzò facendo leva sulle braccia(pensate a Jakie Chan o Bruce Lee. nd Autore, cioè Dio) e gli diede una ginocchiata, facendolo piegare dal dolore, poi alzando la gamba sinistra, quella sana, fino a tracciare un perfetto angolo di 180 gradi, lo colpì alla nuca con il tacco, la sua reazione fu però inaspettata, invece di accasciarsi a terra, stordito, afferrò la gamba di Yokoshima, ancora in aria, ma il giovane alchimista, con grande agilità, gli rifilò un ginocchiata con la gamba meccanica sulla guancia, poi lo colpì in faccia, ancora in aria, con la pianta del piede, allontanandolo, e allo stesso tempo facendo una capriola all'indietro completando l'acrobazia aerea, lasciando tutti gli spettatori, compresa Jes a bocca aperta. Yokoshima non pratica da cinque anni, e quando dico pratica, intendo che non utilizza i suoi poteri spirituali e/o alchemici da cinque anni, ma non ho mai menzionato nulla sulle arti marziali, si perché di tutti i suoi talenti, l'unico che non aveva mai abbandonato sono proprio le arti marziali.


Yokoshima: Già stanco ?


Rick si alzò tremante e dolorante, teneva la bocca impastata di sangue e saliva, che cercava di nascondere con la mano destra, insomma non era messo proprio bene. Ma non si era ancora arreso, anzi sembrava ancora più infuriato. Si avvicinò col pugno alzato, ancora intento nel fare il più male possibile, ma venne bloccate da due paia di grosse braccia, lo stesso Yokoshima veniva bloccato dalla presa di un altro energumeno.


Buttafuori n1: Ora voi due ve ne andate fuori, e se avete ancora intenzione di pestarvi l'un l'altro, lo farete fuori da questo locale, tutto chiaro ?


Yokoshima: Cristallino.


La risposta di Rick, invece, non fu delle più calme.


Rick: Lasciatemi, lasciatemi, cazzo !! Io l'ammazzo, L'AMMAZZO QUELLO STRONZO !!!!


Buttafuori n2: Fai quello che vuoi, ma fuori da questo locale !!!


I due buttafuori portarono di peso Rick verso l'uscita e lo buttarono fuori, quello che manteneva il braccio di Yokoshima, invece, lo guardò e gli disse:


Buttafuori n3: Te ne vai tranquillo, o devo usare lo stesso metodo dei miei colleghi ?


Yokoshima: Non penso che sia necessario.


Buttafuori n3: Bene.


E così Yokoshima uscì fuori dal locale, con Jes e Steve, che aveva visto tutto, che lo seguivano a ruota.


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Steve: Tad, sei stato FANTASTICO !!! Sapevo che eri cintura nera di karate, o qualcosa di simile, ma mai che eri così bravo ! Cazzo sembravi Bruce Lee !!!


Jes annuì con foga dicendo:


Jes: Si, si, quello che ha detto.


Yokoshima: Piuttosto, sono stupito che quell'idiota non mi abbia aspettato qui fuori...


Steve: Se l'ha sarà fatta sotto !


Jes: Ora che mi ci fai pensare...È sempre stato testardo come un mulo, non penso che se ne sia andato per paura...Tu piuttosto, chi sei ?


Mentre i due facevano conoscenza, Yokoshima si appartò in un angolo per pensare. Appena uscito fuori dal locale, sentì qualcosa, un brivido che gli percorreva la sua schiena, quello che di solito accompagnava il suo sesto senso. E poi lo sentì. Gli faceva un strano effetto, dopo tutti questi anni. Pensava che non gli sarebbe più successo, eppure...A volte la vita può essere davvero strana...Il nostro alchimista, sentiva un emanazione spirituale, e non quella di un semplice spettro, ma quella di un diavolo di alto livello. Ora capì perché Rick non si fece trovare, aveva sentito anche lui questa presenza ed era fuggito. La mente di Yokoshima andò subito in assetto da combattimento, preparando il suo braccio ad invocare L'Arm of Terror.

Intanto Jes e Steve, osservavano il loro amico comportarsi in modo strano, si alzò di scatto da dove stava seduto, poi guardò l'intera area con aria circospetta ed infine estese il braccio destro verso l'esterno, piegando leggermente le ginocchia, quasi come se si stesse preparando per un agguato, e, in effetti, non erano molto lontani dal vero. Yokoshima, si raddrizzò e prese una posizione pensosa.


Forse è meglio non usare la mia energia spirituale, non vorrei perdere di nuovo il controllo. Mi dovrò arrangiare con l'alchimia. Avanti, vieni fuori, non farti aspettare...Sta arrivando !!


Yokoshima: Jes, Steve, allontanatevi subito da qui !!! Scappate !!!


Steve: ??? Tad, tutto ok ?


Yokoshima: CAZZO STEVE, CHIUDI IL BECCO E VATTENE, QUESTO NON È UNO SCHERZO !


Steve continuava a non capire, ma Jes invece... Lei conosceva bene quell'espressione, l'aveva vista tante volte su Rick durante il lavoro.


Jes: Anche qui nooooo.


Steve: Eh ? Ma di che stai parl-


BOOM !!


Ci fu un esplosione grandissima di fronte ai due, proprio dove stava Yokoshima. I due osservarono, pallidi, la scena di fronte a loro. All'improvviso una palla di fuoco esplose proprio dove si trovava il loro amico. I due temettero il peggio, ma poi ci fu un lampo di luce dieci metri più in la e i due osservarono, completamente stupefatti, un Yokoshima VIVO, che roteava con maestria una specie di...spada attaccata ad un altra spada, che emetteva piccole scariche elettriche.


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Yokoshima schivò la palla di fuoco, però fu travolto dall'onda d'urto che lo fece sbattere contro il muro dieci metri più indietro. Si alzò subito, poi unì le mani, quasi in posizione da preghiera, e le poggiò sull'asfalto. In un lampo di luce, uscì una spada a doppia lama caricata spiritualmente, che roteò con maestria prima di mettersi in posizione da combattimento.


Il mostro lanciò un urlo da battaglia, poi si scagliò sull'alchimista. Cercò di squartarlo con i suoi artigli, ma Yokoshima non si fece cogliere impreparato, ed evitò l'attacco buttandosi di lato, poi passò al contrattacco. Con un fendente cercò di mozzare la testa del mostro, ma il diavolo si abbassò, evitando l'attacco, il mostro scagliò un pugno sull'addome dell'alchimista, ma Yokoshima reagì prontamente facendo roteare la lama, come fosse un ventilatore, sperando di mozzargli la mano, il demone però ritirò subito la mano, allontanandosi poi con un salto.


Yokoshima: Dimmi un po mostro, chi ti ha mandato ?


Il mostro di tutta risposta emise un ruggito.


Yokohima: Andiamo, ora, non prendermi per stupido, so benissimo che non sei un orco idiota come mi vuoi far credere di essere. Tu sei un diavolo di alto livello, uno come te non verrebbe mai sulla nostra terra senza un motivo ben preciso, perciò ripeto la domanda, chi ti ha mandato ?


Il mostro emise un ringhio, poi rispose:


Diavolo: Sei sveglio umano, complimenti. Per quella questione su chi mi ha mandato...Be, non dovrai fare altro che battermi, per saperlo.


Yokoshima: Be se la metti così...


Yokoshima, partì come un razzo, con la doppia-lama pronta a colpire. Scaricò un fendente sul braccio destro del mostro, che schivò senza problemi, poi, però, senza preavviso, utilizzò la lama opposta, tranciando di netto le gambe del demone, poi senza dargli tregua, gli mozzò entrambe le braccia roteando la lama. Il demone era ora ridotto ad una massa urlante e sanguinolenta, Yokoshima poggiò il piede meccanico sul petto del mostro, facendo una leggera pressione. Intanto Jes e Steve si avvicinarono a passo lento, un pò bianchi per aver assistito a quella scena così cruenta.


Yokoshima: Allora, che ne dici di darmi qualche informazione ?


Diavolo: Tadao Yokoshima...sei considerato l'uomo più pericoloso del mondo giu nell'Inferno...e non a caso a quanto vedo...


Yokoshima rimase impassibile, mentre Jes e Steve lo guardavano come se fosse un alieno. Poi, all'improvviso, Yokoshima trapassò lo stomaco del mostro, torcendo la lama lentamente, provocandogli grida di dolore, poi, freddo come il ghiaccio, gli disse:


Yokoshima: Rispondi(altra torsione)alla mia domanda.


Diavolo: Sono stati gli Homunculus !!!


Jes: Basta, smettila Tadao !!!


Jes prese il braccio di Yokoshima, evitandogli di infliggere ulteriori sofferenze al demone. Yokoshima osservò Jes. Aveva il volto rigato dalle lacrime. Yokoshima rivolse di nuovo il suo sguardo sul demone, dopo cinque secondi poté constatare che non era una bella visione. Yokoshima mise una mano sulla spalla dell'amica e con il tono di voce più dolce che poteva intonare gli disse:


Yokoshima: Chiudi gli occhi...


La ragazza obbedì, e anche Steve fece la stessa cosa. Yokoshima sfilò la spada dallo squarcio, facendo emettere un gemito di dolore al demone, poi avvicinò la lama alla gola del demone, pronto a porre fine alla sua sofferenza, quando il demone incominciò a parlare.


Diavolo: Li stanno uccidendo tutti...Uno ad uno...Attento alchimista, perché presto toccherà ai tuoi amici in Giappone...Non si fermeranno...Morirete tutti...


Yokoshima affondò la lama, ponendo fine alla vita del demone, e lo guardò mentre il suo corpo, compresi gli arti mozzati, si sciolse sull'asfalto. Gli Homunculus...dove aveva già sentito questa parola ? Poi ricordò, sentì quella stessa parola da un altro demone morente, quando fece quel lavoro con Yukinojo. Gli Homunculus...


Devo tornare in Giappone. Vado la e che faccio ? "Heila, sono tornato perché vi devo proteggere da una bando di demoni assassini che hanno intenzione di uccidervi.", no, non penso...Ma allora cosa ? Devo trovare un modo per non destare sospetti, e devo anche scoprire qualcosa in più su questi Homunculus.....L'abilitazione ce l'ho ancora...Tecnicamente sono ancora un acchiappafantasmi...forse potrei...


Steve: Ok, Tad, ora ci sediamo e ci rilassiamo un attimo, però poi...MI SPIEGHI CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO ?!?!


Yokoshima: Si, vi devo delle spiegazioni, ma questo non è il posto adatto.


Jes: Potete venire da me, li staremo tranquilli.


Yokoshima: Per me va bene, Steve prendi la macchina. Anzi, aspetta, ma gli altri ?


Steve: Ma chissenefrega degli altri, staranno ancora dentro a farsi i fatti propri !!


Yokoshima: Be, allora andiamo.


xxxxxxxxxxxxxx


Erano appena arrivati all'appartamento di Jes. Non era una casa molto grande, anzi. Era poco più grande del vecchio appartamento di Yokoshima, A quanto pare vive da sola, pensò l'alchimista. Arrivati in soggiorno i tre si sedettero, Yokoshima in una piccola poltrona e Steve e Jes su due sedie di fronte a lui, Yokoshima si sentiva quasi sotto interrogatorio in quella posizione. Yokoshima pensava a cosa dirgli, se l'intera storia, compresa Lucciola, o una versione ridotta dei fatti. Jes, la conosceva da poco, qualche ora appena non considerando il breve incontro nel pomeriggio, eppure pensava, no, sapeva che poteva fidarsi di lei, il suo sesto senso, in fondo, non lo aveva mai tradito. Steve invece, è da sempre stato suo amico, non l'avrebbe mai ammesso, neanche sotto minaccia di castrazione, ma è stato soprattutto grazie a lui, se con la sua personalità allegra e socievole, riuscì ad uscire dalla depressione che seguì la sua partenza da Tokyo. Alla fine, decise, di raccontare la versione completa.


Yokoshima: Allora, mi sa che vi devo una spiegazione.


Steve: Direi proprio di si.


Yokoshima: Sapete chi è Reiko Mikami ?


Jes: Certo. È quella famosa acchiappafantasmi giapponese, è la maggiore esponente del mondo dell'occulto, ho sentito anche che era coinvolta nella faccenda di quel demone, com'è che si chiamava ? Asf...Asr...Adr...


Yokoshima: Ashtaroth.


Jes: Si, giusto.


Steve: Ma cosa centra ora questa Mikami ?


Yokoshima: Centra molto se volete sentire la mia storia, ero il suo assistente.


Jes: Co-cosa ?!?! Tu eri l'assistente di Reiko Mikami, QUELLA Reiko Mikami ?! Ecco perché sai combattere così bene !


Steve: Cioè, fammi capire bene. Tu lavoravi con un'acchiappafantasmi ?


Yokoshima: Già.


Jes era completamente allibita, e aveva un espressione di completa ammirazione, Steve invece, sembrava un pò scettico.


Jes: Eri l'assistente di Reiko Mikami...Hey, allora anche tu avrai visto Ashtaroth.


Yokoshima: Di più, ho combattuto contro di lui.


Steve: ...Tad, mi vuoi far credere che tu facevi parte di quel gruppo di acchiappafantasmi che ha ucciso Ashtaroth ?


Yokoshima: ...


Steve: Insomma, ti conosco da cinque anni, e non ho mai neanche pensato a una cosa del genere, ne tu mi hai mai dato un motivo per pensarlo ! E ora mi vieni a dire questo, è assurdo !! Non posso credere che il mio amico un pò solitario e musone faceva parte del gruppo che ha steso quel diavolo !!!


Yokoshima: ...Oggi hai visto in prima persona di cosa sono capace, eppure non riesci a credermi ?


Steve: ...


Yokoshima: E va bene...Ascolta il resto della mia storia.


Yokoshima raccontò, per filo e per segno, ciò che gli successe durante tutta la faccenda di Ashtaroth e dopo. Al termine del raccontò Jes aveva gli occhi lucidi, mentre Steve non sapeva se credere all'amico o no.


Jes: Oddio...Che storia triste...Ma davvero potrà rinascere come tua figlia ?


Yokoshima: Non lo so...Non ne sono più sicuro dopo...Quello che fatto...


Steve: E il tuo braccio e la tua gamba...?


Yokoshima: Ancora non ci credi, eh ? Jes, per favore, puoi prendermi un coltello ?


Jes: ...Un coltello ? Che ci vuoi fare ?


Yokoshima: Vedrai.


Jes gli portò il coltello, era abbastanza grande e affilato, perfetto. Yokoshima si alzò in piedi e si tolse la camicia, rimanendo a torso nudo, lasciando un sempre più confuso Steve ed una Jes dalle guance arrossate. Poi prese il coltello e se lo ficcò nella spalla sinistra.


Steve: MA SEI IMPAZZITO ?


Jes: Oddio !!


Ma Yokoshima non si scompose, anzi incominciò a far scivolare la lama su tutto il braccio, fino alla mano, poi prese un lembo di pelle-plastica con la mano destra, e con un forte strattone, si tolse completamente la finta pelle, mostrando il suo arto meccanico. Jes era un pò verde in faccia, mentre Steve si limitò a dire:


Steve: Santi cazzi...


Yokoshima: Allora ?


Steve: E...E va bene, ti credo. Ma mi sembra ancora impossibile...


Yokoshima: Ora sapete tutto.


Steve: Ma...Ora che hai intenzione di fare con questi Homunculus ?


Yokoshima: Be per ora la mia priorità è di assicurarmi che in Giappone vada tutto bene, poi penserò a questi Homunculus.


Steve: Quindi te ne vai in Giappone...


Yokoshima: Devo...Ah già, penso che aprirò un'agenzia di acchiappafantasmi una volta arrivato.


Jes e Steve: COSA ?!?!



(continua...)


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Signori e signore, dopo una lunga attesa, ecco un nuovo capitolo di Yokoshima the Fullmetal Alchemist. Mi raccomando commentate.


Al prossimo capitolo.


Tyus

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Capitolo 5
*** La nuova Arm of Terror ***


Tadao Yokoshima. A 18 anni lasciò la sua patria e il suo lavoro per tornare a vivere con i suoi genitori in America, dove si fece una nuova vita. Passarono 5 anni, il giovane 23enne si laureò in medicina, sperando di intraprendere una carriera come medico, carriera che sembrava, tra l'altro, molto promettente. Perciò non c'era da stupirsi se i suoi genitori, dopo aver sentito la decisione del giovane, reigirono così:


Yuriko&Daijo: COOOOOOSA ?!?!


Yokoshima rimase un po stordito dalla enorme emissione di decibel da parte dei suoi genitori, ma in fondo li capiva, non era da tutti fermare la propria carriera da medico ancora prima d'incominciarla, soprattutto per perseguire quella da acchiappafantasmi.


Yokoshima: Sentite, capisco che questa è stata una notizia un po improvvisa per voi, ma-


Yuriko: 'Un po improvvisa' ?!?! Tadao, ma ti rendi conto di ciò che dici ?! Vuoi davvero rinunciare a prendere la specializzazione per diventare un acchiappafantasmi ?


Yokoshima: Be tecnicamente io sono un acchiappafantasmi, e poi non ho mica detto che rinuncio alla mia carriera. Voglio solo...concedermi una pausa per provare altre strade, ecco.


Daiju: Di tutte le stronzate che ti ho sentito dire, questa è sicuramente la peggiore !! Ma che diamine ti passa per la testa ?! Dicevi di aver finito con quel lavoro, che era un capitolo chiuso della tua vita, e ora ? Ora vuoi riaprirlo di nuovo ?!


Yuriko: Tuo padre ha ragione. Perché vuoi ricominciare di nuovo a fare l'acchiappafantasmi ? Insomma, sei laureato, e hai tutte le capacità per aprire qualsiasi porta nella tua carriera medica, ti ricordi ? Te lo disse proprio il tuo professore di corso.


Yokoshima non sapeva proprio come fare a risolvere questa situazione. È vero, i suoi genitori erano sempre stati molto permissivi con lui, ma quando s'intestardivano su qualcosa diventava difficile fargli cambiare idea. Comunque doveva riuscire nell'impresa, in un modo o nell'altro, anche se si trattava di battere la volontà di un uomo capace di smuovere le montagne con l'utilizzo dei soli pugni e dell'unica donna capace di tenere sotto controllo il suddetto uomo, un impresa (quasi) pari a quella di convincere una certa rossa che i soldi non sono tutto nella vita. Impresa titanica, quindi.


Yokoshima: Ascoltate, che vi piaccia o no io me ne ritorno in Giappone, fine della discussione.


Yuriko: Ma insomma, Tadao ! Perché poi proprio in Giappone ? Anche qui, ormai, ci sono parecchi fantasmi da esorcizzare, no?


Yokoshima: Be in Giappone ho parecchi amici che potrebbero darmi una mano con l'agenzia, tutti acchiappafantasmi tra l'altro.


Daijo: Ma se non li vedi da più di 5 anni !


Yokoshima: Ma mi accoglieranno lo stesso a braccia aperte.


O almeno spero...


Finita la discussione, andata, tra l'altro, sorprendentemente bene secondo il parere dell'alchimista, Yokoshima decise di andare a fare una visitina a Jessie per risolvere un'altra importante questione.


FLASHBACK


Yokoshima: Puoi ripetere per favore ?


Jes: Portami con te in Giappone, ti prego ! Avrai bisogno di un assistente no ?


Yokoshima: Ma-


Jes: Per favore ! Qui non c'è nulla per me ! Non ho una famiglia ne un lavoro !


Yokoshima: Però-


Jes: Prometto che non ti sarò d'intralcio e poi mi accontento di poco, non ho bisogno di uno stipendio alto.


Yokoshima: Si, ma-


Jes: Ti prego, ti prego, ti prego...


Yokoshima voleva rifiutare, lo voleva davvero, non aveva intenzione di coinvolgerla nella faccenda degli Homunculus, ma il tono con cui glielo stava chiedendo, più quegli occhioni da cucciolo smarrito erano davvero troppo per il ragazzo, bastò poco quindi a convincerlo.


Yokoshima: E va bene, puoi venire...


Jes: EVVAI !!


La ragazza completamente estasiata dalla sua risposta, incominciò a saltellare in giro per la stanza causando il riso dell'alchimista, poi cambiò direzione e con un salto si aggrappò a Yokoshima, per poi tempestarlo di baci sulla guancia, Yokoshima, completamente rosso, non sapeva se ritenersi fortunato o no, in fondo non succede ogni giorno che una bellissima ragazza ti salti addosso riempiendoti di baci.


FINE FLASHBACK


Durante il tragitto che lo portava verso casa di Jes, Yokoshima pensava a cosa avrebbe detto ai suoi amici che non vedeva da più di cinque anni, portandosi con se poi una ragazza americana. Okinu lo avrebbe accolto a braccia aperte, di questo ne era sicuro, poi c'erano Pito, Yukinojo e Tigre, anche loro non si sarebbero fatti troppi problemi, ne era sicuro, doveva stare attento però agli abbracci di Tigre...Caos e Maria, be che diamine erano i suoi maestri...Saijo, vabbe lasciamo stare...Shiro, be lei probabilmente lo avrebbe leccato per tutto il viso, e forse anche Tamamo, anche se faceva sempre la parte della diffidente sapeva che in fondo si era affezionata, dopotutto lui piaceva agli spiriti e ai demoni...L'unica che gli dava qualche problema era una certa rossa...Erano passati cinque anni da quella faccenda ma doveva ammettere che lo disturbava ancora, in fondo non era stata proprio sensibile con lui, e lui non la salutò in modo proprio civile. Yokoshima non poté fare di sospirare sconfortato, perché quella donna doveva essere così complicata ?


Ora che ci penso dovrei avvertirli, magari vedere se qualcuno potrà ospitarci per un po finché non ci troviamo un appartamento, magari chiamerò Pito, l'ultima volta che ci siamo sentiti mi disse di aver preso un appartamento dopo essere entrato nei G-Man, magari ci potrà ospitare per un pò...


Appartamento di Jes.


Jes: Allora, quando partiamo ?


Appena entrato, Yokoshima fu praticamente travolto dalla ragazza, visibilmente eccitata dalla loro prossima partenza. Aveva la casa sottosopra, probabilmente si era già preparata per la partenza, mettendo nelle valigie tutto il suo guardaroba, c'erano anche delle scatole sul pavimento dove, probabilmente aveva messo tutti gli oggetti che intendeva portare con se.


È davvero seria su questa faccenda.


Jes: Allora ?


Yokoshima: Ancora non lo so, devo ancora prenotare i biglietti dell'aereo, tra l'altro devo ancora avvertire i miei amici.


Jes annuì con la testa, poi disse:


Jes: Sai, sono incredibilmente eccitata per questa faccenda.


Yokoshima: L'avevo intuito.


Jes: Mi aspetta una nuova vita !


Yokoshima incrociò le braccia al petto, poi, con un tono austero, disse:


Yokoshima: Jes, prima di partire vorrei premettere alcune cose.


Jes, incuriosita dal cambiamento del tono di voce dell'amico si calmò, aspettando queste premesse.


Yokoshima: 1-


Alzò l'indice e continuò:


Yokoshima: Se considero un lavoro troppo pericoloso per te, non mi accompagnerai-


Jes: Cheee ?! Guarda che faccio questo lavoro da un bel po di tempo ! Sono perfettamente in grado di-


Yokoshima bloccò Jes, alzò il medio e disse:


Yokoshima: 2, non mi aiuterai in nessun combattimento, alla vista di uno spettro ti allontanerai e ti nasconderai in un posto più sicuro.


Jes: Ma che ci vengo a fare allora ?!


Yokoshima imperturbato dall'urlo dell'amica continuò, alzando l'anulare.


Yokoshima: 3, il capo sono io, rispetterai i miei ordini.


Yokoshima non poteva fare a meno di sentirsi un pochino intimorito dall'occhiataccia lanciatagli da Jes, ma doveva mettere bene in chiaro certe cose, in fondo il suo non era esattamente un lavoro privo di pericoli. Yokoshima osservò incuriosito, con un piccolo sorriso, i tentativi di Jes di rispondergli, ma ogni volta che apriva bocca, subito la richiudeva non sapendo proprio cosa dire. Dopo un pò Yokoshima bloccò il silenzio che si era creato, dicendo:


Yokoshima: Allora, che fai, sei ancora intenzionata a venire con me ?


Jes, ancora un pò imbronciata e infastidita, gli rispose sbuffando.


Jes: ...E va bene, farò come dici...Despota.


Yokoshima con un piccolo ghigno, le rispose:


Yokoshima: Abituatici.


Jes per tutta risposta si limitò ad alzare il dito medio. Yokoshima sorrise divertito poi disse:


Yokoshima: Comunque, non sono venuto qui solo per questo. Volevo chiederti se sai almeno difenderti in caso ti attacchi uno spirito.


Jes: Eh ? No, Rick non mi ha mai insegnato nessun trucco magico, perché ?


Come immaginavo. Almeno la sig.Mika-cioè Mikami prendeva a cuore il mio addestramento, questo invece non se fregava proprio per niente di lei...


...Devo togliermi questa dannata abitudine di chiamarla "signorina"...


Yokoshima: Jes, se vuoi lavorare con me dovrai almeno imparare a difenderti con un'arma-


Yokoshima fu bloccato da Jes, visibilmente eccitata da ciò che gli era stato appena detto. Gli strinse la mano nelle sue saltellando come una bambina.


Jes: Dici sul serio ?! Allora mi insegnerai a sterminare gli spiriti ! A combattere contro i demoni e a-


Yokoshima: Calmati ! Dio, a volte sei così poco femminile...


A questo Jes gli rivolse un'occhiata assassina ma Yokoshima indisturbato continuò.


Yokoshima: Quello che però ho detto prima vale ancora. Non dovrai assistermi in nessun combattimento, ma non posso tenerti costantemente d'occhio, nel caso che non possa aiutarti ed uno spirito ti attacchi dovrai essere capace di difenderti da sola, almeno fino a quando non potrò aiutarti.


Jes rimase un pò delusa da ciò, ma si riprese subito, e gli chiese incuriosita, cosa aveva intenzione di insegnargli.


Yokoshima: Bè come stavo dicendo prima che tu mi abbia interrotto-


Jes arrossì imbarazzata, con una piccola risata nervosa.


Yokoshima: -ho intenzione di farti imparare ad usare un'arma a tua scelta. Però posso solo insegnarti come impugnare per bene la tua arma, dovrai crearti uno stile tutto tuo, chiaro ?


Jes: Chiaro. Però, giusto per curiosità, perché non puoi insegnarmi per bene tu ?


Yokoshima: Bè più che altro perché non so nemmeno io come fare ad insegnarti qualcosa.


Jes sembrava confusa dalla sua spiegazione, perciò disse:


Yokoshima: Mi spiego, le armi che uso sono solo spade e doppiespade, ma queste armi non sono adatte a te, o meglio al tuo fisico, per via del loro peso. Visto che hai una costituzione abbastanza snella penso che armi come pugnali o daghe siano più adatte a te, ma, ovviamente, questa è una tua scelta.


Jes annuì tra se e se facendo cenno di aver capito il suo ragionamento.


Yokoshima: Be ho detto ciò che dovevo dirti. Ora devo andare, ci vediamo Jes.


Jes: Aspetta ! Dove vai ?


Yokoshima stava per risponderle quando pensò ad una cosa.


E se la porto con me ? Avevo intenzione di esercitarmi nel controllare la mia energia spirituale, forse potrei anche farle iniziare il suo allenamento.


Yokoshima: Jes, che ne dici di venire con me ?


Jes: Mmh ?


Giardino - Casa di Yokoshima.


Yokoshima amava il suo giardino. Era la sua area relax, la sua fortezza della solitudine. Yokoshima condusse la ragazza in giardino avendole spiegato cosa l'aveva portata a fare con lui. Inutile da dire, Jes era molto eccitata per la sua prima 'lezione'.


Yokoshima: Hai deciso che tipo di arma hai intenzione di usare ?


Jes: Non so decidere...Qualche consiglio ?


Yokoshima: Te l'ho detto. Secondo me, per te andrebbero bene pugnali e daghe, ma ci sono tante altre armi che puoi prendere in considerazione: bastoni, mazze, nunchaku, balestre...Insomma tutto ciò che sia leggero e maneggevole che possa essere adatto a te. Potrei anche fare una spada se vuoi, con una lama abbastanza sottile da essere leggera, ma comunque abbastanza robusta. Hai l'imbarazzo della scelta.


Jes ci pensò un attimo poi disse.


Jes: Sono indecisa tra la daga e la spada, tu cosa mi consigli?


Yokoshima: Mmhh, facciamo così, ora trasmuterò un paio di daghe ed una spada sottile, provale entrambe poi vedi con quale ti trovi di più.


Detto questo, Yokoshima batté le mani poi le appoggiò al suolo, facendo uscire con un lampo di luce, prima due daghe poi una spada. Le daghe avevano l'elsa dorata, le lame erano più grandi e più larghe rispetto ai normali pugnali, l'aspetto però ricordava molto i coltelli di sopravvivenza in dotazione alla marina. La spada, invece, era più corta di una katana, ma più larga, lunga poco più il doppio delle daghe; la lama era sottile e leggermente curvata alla fine con sottili filamenti d'oro che adornavano la porzione iniziale; l'elsa era molto semplice, mancava la guardia, e l'impugnatura, marrone, era stata fatta ricordando quella ad onda delle armi da fuoco.


Jes: Wow...


Yokoshima: Provale.


Jes prima prese le daghe, poi la spada. Yokoshima l'aiutò ad impugnare le armi, poi la lasciò provare qualche fendente e affondo con entrambe la spada e le daghe. Analizzò con precisione i movimenti della ragazza; erano lenti ed impacciati, inoltre la presa sull'impugnatura non era abbastanza solida, mentre ogni fendente mancava di un equilibrio di potenza e precisione: se tentava un colpo preciso era troppo debole, al contrario, se provava un colpo potente mancava di precisione.


Bè, di certo non potevo aspettarmi Matteo Tagliarol-si, Yokoshima è appassionato di scherma-in fondo l'unica lama che lei abbia mai impugnato è il coltello da cucina...


E Jes ne era consapevole, si vedeva dalla sua espressione delusa e mortificata.


Yokoshima: Basta così.


Jes: ...Faccio pena...


Yokoshima con espressione pacata, gli disse che non si aspettava differentemente.


Yokoshima. Migliorerai, non ti preoccupare.


Jes: Ma, speriamo...


Yokoshima: Hai deciso che arma usare ?


Jes ci pensò un attimo poi rispose.


Jes: Posso prenderle entrambe ? Vorrei imparare ad utilizzare sia la spada che le daghe.


Questo Yokoshima, doveva ammetterlo, non se l'aspettava.


Yokoshima: Sicura ? Guarda che sarà molto più difficile imparare ad usare sia la spada che le daghe.


Ma Jes convinta gli rispose:


Jes: Sicurissima.


Yokoshima: Bè se è questo che vuoi.


Jes: Grazie !


Jes poi prese le armi, e con cura le appoggiò sopra un tavolino li vicino poi si sedette su una panchina poco più in la, osservando con attenzione Yokoshima.


Intanto l'alchimista, allontanatosi di qualche metro dalla ragazza, incominciò a prepararsi mentalmente, cercando di svuotare la testa da pensieri inutili, mantenendo la massima concentrazione. Iniziò con le basi, si concentrò per far fuoriuscire il suo Ki, cercando di controllare l'emissione di energia spirituale, ma, vuoi per la mancanza di esercizio, vuoi per l'enorme energia che Yokoshima doveva controllare, l'alchimista non se la stava cavando proprio bene. Trovava difficile mantenere un equilibrio nella sua energia spirituale, la sua aura era in continua agitazione, aumentando ad abbassandosi d'intensità, con delle scariche di energia che circondavano il corpo dell'alchimista. Yokoshima aveva il viso corrucciato dalla concentrazione, con qualche piccola smorfia che appariva di tanto in tanto. Arrabbiato con se stesso stava quasi per liberare tutta la sua energia, ma poi si ricordò l'incidente del giorno prima, e si calmò.


Devo restare calmo...Devo concentrarmi...


L'aura di Yokoshima incominciò a stabilizzarsi, lentamente Yokoshima stava prendendo controllo della sua energia spirituale. L'aura dell'alchimista si stabilizzò in una fievole luce bluastra . Yokoshima espirò lentamente nel tentativo di rilassarsi; intanto Jes guardava con occhi sgranati lo spettacolo dinanzi ad essa, non aveva mai visto una tale emissione di energia, neanche dai demoni più forti che aveva incontrato con il suo ex datore di lavoro. Li Jes capì che aveva a che fare con un essere a dir poco eccezionale...


Ok. riesco a tenere sotto controllo la mia energia spirituale, ora vediamo come me la cavo con l'Arm of Terror...


Yokoshima estese il suo braccio destro in avanti, concentrandosi, gli diede una nuova forma. Con un piccolo sorriso di soddisfazione, osservava il suo braccio prendere la forma dell'Arm of Terror senza alcuna difficoltà; il braccio emetteva un bagliore nero con delle scariche elettriche che percorrevano in modo serpentino il suo braccio. Il sorrisetto si trasformò in ghigno quando allungò senza problemi gli artigli combattendo contro un nemico immaginario, ma nella sua frenesia non si accorse che le scariche di energia aumentarono di intensità. All'improvviso una scarica elettrica parti dal suo braccio finendo quasi per folgorare Jes, che terrorizzata si buttò a terra, lo stesso Yokoshima stava per essere colpito in faccia se non fosse stato per i suoi riflessi.


Merda ! Così non va ! Devo controllare-altra scarica-questa cosa prima che qualcuno si faccia molto male !!

Yokoshima distese di nuovo il braccio e digrignando i denti cercò di controllare la sua energia. Sapeva che una minima distrazione poteva essere fatale perciò mise tutto il suo essere nel controllare la sua energia spirituale. D'improvviso la gemma rossa cominciò ad emanare un bagliore che si faceva sempre più forte, Yokoshima poteva sentire la sua energia aumentare d'intensità, al punto da diventare insopportabile; stava quasi per arrendersi quando un lampo di luce rossa lo costrinse a chiudere gli occhi. Era tutto finito. Yokoshima riuscì a sentire la sua energia che si stabilizzava, aprì gli occhi e per poco non perse l'equilibrio per lo stupore: L'Arm of Terror aveva subito un'ulteriore mutazione. Ora ricopriva tutto il braccio fino alla spalla e il suo colore cambiò di tono, diventando più chiaro, passando quindi da un nero pece ad un grigio molto scuro; la forma stessa era cambiata, prima era molto più grezza, quasi demoniaca, ora invece aderiva perfettamente al suo braccio, inoltre erano spariti gli artigli che prima adornavano le sue dita, dandogli più la forma di un guanto bizzarro che di un'arma ammazzademoni. La superficie era sempre ricoperta da sottilissime linee che partivano dalla gemma rossa, che, tra l'altro, aveva anch'essa cambiato forma: abbandonata la forma sferica ora era più un ovale che ricordava la forma di un uovo.


Yokoshima: Ma che-?!


Jes, che si era nascosta dietro un albero durante l'accaduto, si avvicinò ancora un pò intimorita a Yokoshima.


Jes: Sei...Sei sicuro o devo allontanarmi di nuovo...?


Yokoshima: ...Penso di essere sicuro, si.


I due osservarono incuriositi e stupefatti la trasformazione dell'Arm of Terror, poi Yokoshima distese il braccio ansioso di vedere cosa era capace di fare, e immise un pò di energia spirituale nell'indice, partì all'improvviso un raggio di luce che passo da parte a parte un albero li vicino, continuando poi contro il muretto li davanti, trapassando anch'esso e continuando ancora per un'altra decina di metri prima di sparire. I due fissarono i due buchi aventi i contorni rosso incandescente con la bocca spalancata e gli occhi sgranati, poi Yokoshima portò la mano vicino alla faccia, strattonata poi da Jes che la puntò dinanzi a loro dicendo:


Jes: Attento a dove punti questa cosa !!


Yokoshima annuì distrattamente, ancora stupefatto, poi non avendo ancora soddisfatto la sua curiosità, puntò il braccio in avanti, ma poi, pensandoci su, l'alzò in alto.


...Meglio puntarla in alto...


Yokoshima si concentrò per farle assumere la forma di una spada, come la sua vecchia Hand of Glory, all'inizio non successe nulla, ma poi dopo pochi secondi, una lama di luce nera fuoriuscì dalla sua mano. La lama era di un nero lucidissimo, ed aveva una forma molto geometrica al contrario di quella quasi informe della Hand of Glory, con la punta curvata(Per aiutarvi, pensata alla spada di Squall di Final Fantasy 8, se non conoscete il gioco provate a cercare su google_nd Autore). Yokoshima adocchiò un ramo dell'albero che aveva utilizzato prima come cavia, anche se involontariamente, che sembrava essere bello robusto; si avvicinò ad esso e il più gentilmente possibile spinse la lama nel ramo...Solo per vederlo cadere un attimo dopo, con il bordo rosso incandescente a testimoniare il passaggio della lama. Yokoshima e Jes guardarono di nuovo increduli il braccio dell'alchimista, a spezzare il silenzio creatosi fu Jes:


Jes: Tiene presente Guerre Stellari-


Yokoshima: Ho capito l'antifona, grazie.


Tra i due ripiombò di nuovo il silenzio, quando poi Yokoshima disse;


Yokoshima: Ti va di fare una pausa ?


Jes: Certo.


Stanza di Yokoshima.


Jes era sdraiata a pancia in giù sul letto di Yokoshima, mentre il suddetto, seduto sulla sedia della scrivania, sorseggiava pigramente una lattina di birra. La ragazza si stava guardando intorno, analizzando ogni minimo particolare della stanza, quando i suoi occhi si posarono su una bellissima chitarra bianca; Yokoshima seguendo lo sguardo della ragazza le disse:


Yokoshima: T piace ?


Jes si voltò verso di lui e rispose:


Jes: È bellissima, che chitarra è ?


Yokoshima con un piccolo sorriso d'orgoglio le rispose:


Yokoshima: Questa è una Gretsch White Falcon, si dice che sia la chitarra più bella del mondo.


Jes: È davvero bella...Hey Tadao parlami un pò di te, insomma dovremmo lavorare insieme ma non so praticamente nulla sul tuo conto.


Yokoshima parve un pò sorpreso dalla domanda improvvisa di Jes, ma si riprese subito e le chiese:


Yokoshima: Che vuoi sapere ?


Jes: Non lo so, parlami un pò dei tuoi hobby, cosa ti piace fare, quali sono i tuoi sogni, il tuo colore preferito, quanti anni hai-


Yokoshima: Ho capito, ho capito...Allora ho 23 anni, il mio colore preferito è il blu, il mio hobby preferito è, come puoi constatare, suonare, poi mi piace anche passeggiare...Sogni ? Non lo so, prima di tutto devo sistemare questa faccenda degli Homunculus poi vedrò...Comunque penso che probabilmente mi prenderò la specializzazione, e andrò avanti come medico.


Jes parve stupita dall'ultima informazione, non aveva mai immaginato che il suo futuro datore di lavoro era già laureato così giovane, in medicina poi.


Yokoshima: Ora tocca a te.


Jes pensò un attimo, poi incominciò a parlare.


Jes: Allora, ho 19 anni, mi piacciono molto il giallo e il verde, amo cucinare e il mio sogno è quello di aprire un ristorante.


Ora era il turno di Yokoshima rimanere stupito, non avrebbe mai pensato che una ragazza così attiva ed energica avrebbe avuto un hobby così normale.


Jes: Tadao, parlami un pò della tua vita in Giappone, insomma com'era lavorare con un'acchiappafantasmi di livello internazionale ?


Tadao: ...Penso proprio che questa storia ti sembrerà stranamente familiare.


Jes: ?


Due giorni dopo - Aeroporto di Tokio.


I due avevano appena preso le valigie, e stavano aspettando che Pito li venisse a prendere. Jes era a dir poco estasiata, erano finalmente in Giappone. La ragazza osservava il suo compagno, aveva un'aria annoiata, ma sapeva che in fondo era eccitato quanto lei.


?: TADAAAOOOOO !!!


Jes fece appena in tempo a togliersi di mezzo quando un gigante alto circa 2 metri prese Yokoshima in una morsa di ferro che assomigliava vagamente ad un abbraccio. Jes ridacchiando pensava:


Avrebbe fatto bene a seguire il suo stesso consiglio-non farti mai abbracciare da un uomo alto due metri di nome Tigre.


(continua...)


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Ecco il nuovo capitolo di Yokoshima the Fullmetal Alchemist. Che ve ne pare ??


See you next time, folk !!!

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