amore ai laghi

di Linnominato
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** il forestiero ***
Capitolo 2: *** L'eroe ***



Capitolo 1
*** il forestiero ***


È appena sorto il sole sulle sponde del lago Erie nei pressi di Lake City, Pennsylvania, e già si sentono le voci dei due amanti:
"Ah ma come fai a essere così dolce" dice lei, "Sono così per te e solo con te amore" risponde lui.
Lui si chiama Edward Norton, nato e cresciuto nella zona dei laghi fra Canada e Stati Uniti dove, dice lui, si trova la vera libertà.
Lei si chiama Nora Bern, nata a Seattle e poi trasferita a New York City, ama la vita cittadina e adora la compagnia.
La domanda che sorge spontanea è "cosa ci fa un uomo selvaggio del nord d'America cresciuto in mezzo ai laghi con una ragazza abituata alla civiltà e al caos della città?", la risposta è semplice: si amano.
La loro è una storia lunga che però io proverò a raccontare ai miei quattro lettori.
La mattina del 24 ottobre Nora si sveglia nel suo appartamento al nono piano fra la East 58th St e la East 5th Avenue quasi su Central Park.
Nora è una bella ragazza, alta, bionda con occhi azzurri e... sì belle curve.
I suoi nonni erano tedeschi immigrati in America per scappare dalla guerra e suo padre era di origini olandesi.
La ragazza scende dal letto e va nel bagno padronale a fare la doccia mattutina: il bagno è modesto, piastrellato fino quasi al soffitto in classico stile anni'90 gratinato e doppio lavandino in marmo, tutto ben pulito e ordinato come piace a lei.
La doccia è piccola e si trova in fondo alla stanza, lei è da un pezzo che vuole ristrutturarla ma non trova mai tutto il denaro necessario.
Finita la doccia, la ragazza si trucca, si veste e scende le scale poi slega la bicicletta dalla rastrelliera sotto casa e parte.
Come tutte le mattine va al bar ristorante Luke’s all'angolo fra la West 59th St e la Grand army plaza.

Per arrivare ci impiega 5 minuti circa e mezz'ora per andare al lavoro a Wall St, a lei piace perché fa un po’ di esercizio fisico.
Lì conosce tutti in particolare il proprietario, Jack Nicleson, con cui ha avuto una storia tempo addietro.

Il nome del ristorante (per chi se lo chiedesse) viene dal padre di Jack, Luke appunto, che ha aperto il ristorante nel ‘40.
Il bar era stile anni '60 che va tanto di moda là: tutto a pois, bancone bianco con bordo blu e cromato, curvato, i tavoli rotondi al centro del locale con poltrone semicircolari e al bordo della stanza tavoli squadrati con due poltroncine ai due lati più lunghi e c'è anche un jukebox.
Quella mattina però Nora nota qualcuno di diverso..."veste strano" pensa e ha ragione: è proprio Edward che si trova lì perché qualche giorno prima ha accettato un posto temporaneo come giardiniere del Central Park che gli aveva trovato un cliente della zona.
Ovviamente lui si veste come al solito per la sua vita: camicia a quadri rossa e blu con maniche lunghe, jeans non troppo aderenti tipo Levi's, cintura marrone e scarponcini Timberland di quelli marroncini o beige classici che si intonano alla sua cintura.
Edward legge il Wall Street journal sulla pagina dell'economia, sbatte il giornale sul tavolo e pensa:"che diavolo hanno in testa questi newyorchesi?" Poi alza la mano e chiede un altro caffè.
Nora intanto ordina a Jack il solito caffè con il cornetto vuoto perché è più magro e poi gli chiede: "ma quello chi è?" Il ragazzo risponde: "e che ne so! È arrivato un'ora fa e sta lì a leggere il giornale e a bere caffè".
Nora è sempre più pensierosa quando il suo telefono comincia a squillare, è la sveglia che le ricorda di andare al lavoro.
Lei saluta Jack che quel giorno le offre la colazione e poi, uscendo, incrocia lo sguardo del "forestiero" vedendo i suoi grandi occhi scuri ed è come se si ipnotizzasse, ma dei clienti che entrano la urtano sbadatamente, risvegliandola dall'ipnosi.

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Capitolo 2
*** L'eroe ***


Nora è sempre più pensierosa quando il suo telefono comincia a squillare, è la sveglia che le ricorda di andare al lavoro. Lei saluta Jack che quel giorno le offre la colazione e poi, uscendo, incrocia lo sguardo del "forestiero" vedendo i suoi grandi occhi scuri ed è come se si ipnotizzasse, ma dei clienti che entrano la urtano sbadatamente, risvegliandola dall'ipnosi. Nora lavora in uno dei tanti Call center di Wall Street; lei dice di odiare questo lavoro perché è un ambiente molto caotico e rumoroso anche se a una parte di lei piace proprio perché rappresenta l'unico sgarro di disordine che si prende nella sua giornata. Il suo turno comincia alle 10 e finisce alle 16 o meglio alle 4 pm americane. Il pranzo dura mezz'ora alle 12 e lei spesso si porta un sandwich da casa, con tonno maionese è il suo preferito, dice che la aiuta a disperdere lo stress quotidiano. Mentre lei ascolta vari personaggi importanti lamentarsi di come le azioni salgano e scendano, il nostro Edward è uscito dal bar ed è andato dal custode dello zoo di Central Park per avere istruzioni. In realtà Edward non è come si può credere una persona rozza, incivile, anzi ha studiato nelle migliori scuole e si è laureato in architettura, ma non ha mai trovato un grande successo in quel campo ma ha saputo inventarsi di che vivere: ha fatto un corso da giardiniere (la sua passione) ed ha subito cominciato a lavorare per le più illustri personalità della sua zona. Le strade in quel campo sono anche tutte spianate per lui: è un bel ragazzo moro con occhi quasi neri, robusto, alto quasi 1.90 molto attento e minuzioso, ma dal carattere non troppo socievole di fatti lui adora la solitudine e state in mezzo alla natura. Il custode del parco, intanto, gli indica dove si trovano tutti gli attrezzi all'interno di un vecchio capanno sul retro dello zoo ma Edward si dovrà occupare solo di alcune parti del parco esterno, non dello zoo. Da quel momento fino a un mese avrebbe dovuto lavorare lì e se fosse stato all'altezza (ma soprattutto se gli fosse piaciuta la grande mela) sarebbe rimasto. Ora, come hanno fatto queste due personalità decisamente diffidenti a incontrarsi? Rispondo subito. Una sera di luna piena la nostra Nora ha avuto il turno serale dalle 2 pm alle 8 pm e, lasciato il lavoro, ha preso la bici e ha deciso di fare una passeggiata per Central Park quella sera. Mentre lei passeggia tenendo la bicicletta con la mano destra, si accorge che due individui la seguono da un pezzo. Superato il Dancin Crane café, Nora prova a montare in sella e andare via, ma i due sono più veloci di lei: uno tiene la bici dal sellino e l'altro tira un calcio alla ruota davanti, facendo cadere la ragazza a terra. Uno dei due tira fuori un coltello a serramanico dalla tasca minacciandola di non gridare e lasciarsi fare, lei però comincia a urlare. Nelle vicinanze c'è proprio Edward che sta riportando gli attrezzi nel capanno, sente un urlo e accorre subito con una cesoia in mano, appena i ragazzi si accorgono che lui sta venendo verso di loro scappano a gambe levate. Lui da una mano a Nora ad alzarsi la quale però un po scossa non risponde così la prende in braccio e la porta ad una fontanella vicina. Lei beve un po' d'acqua e si sciacqua la faccia poi, ripreso l'uso della parola, comincia a ringraziare il suo eroe e si ricorda della mattina di alcuni giorni prima: "ci conosciamo? " dice lei, "non so" risponde lui e la conversazione continua finché lui le propone di andare a bere un caffè nel solito bar, quello di Jack appunto. Arrivati trovano il locale insolitamente chiuso così si salutano e si dividono ed entrambi vanno a casa.

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