Luna & Sangue

di YoYoSh_77
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - Incontro ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 - Sasuke ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 - Naruto ***



Capitolo 1
*** Prologo - Incontro ***


Quegli occhi lo avevano stregato. Non riusciva a toglierseli dalla testa, diventando un suo pensiero fisso. Possibile che l'incontro con quell'insignificante ragazzino lo avesse sconbussolato così tanto?

Lui poi, il grande Sasuke Uchiha, in fissa per un essere di razza inferiore che, per di più, aveva incontrato una sola volta in vita sua!

Com'era possibile tutto ciò?! Non riusciva a spiegarselo chiaramente, l'unica cosa chiara nella sua testa in quel momento erano gli occhi da angelo di quel ragazzo: più blu del cielo e profondi come gli abissi marini. Lo aveva stregato definitivamente. Lo avevo reso pazzo, completamente, non riusciva a pensare ad altro; era stato ipnotizzato dagli occhi di un ragazzo.

Sasuke Uchiha, il futuro progenitore dei vampiri del Nord, si era innamorato.

Aveva ricercato quegli occhi per anni, senza mai trovarli. Gli aveva cercati a lungo, spingendosi anche nelle terre dei suoi nemici.. Ma niente: persi..

 

Era rimasto ad osservarlo, come rapito dal suo portamento regale e fiero, eppure, lo sapeva, non era uguale agli abitanti del villaggio in cui era di passaggio, lo sentiva dall'odore: troppo demoniaco per essere un umano.

Lo aveva guardato passare, fino a quando i loro occhi non si erano incrociati: nero nel blu e blu nel nero. Due pozzi capaci di imprigionarti al momento e così si era sentito: incatenato al quello starno ragazzo, tanto bello quanto dannato.

Si erano guardati per un tempo che pareva interminabile, ma quando il contatto si sciolse, lo cercò.

Cercò si seguirne la scia che si era lasciato dietro, ma sembrava essere sparito, come volatilizzato.

Da quella volta continuò a cercarli, ma con scarsi risultati. Il tempo aveva portato il suo clan a spostarsi, riducendo così il contatto con la gente. Continuava a ricordarsi quel ragazzo, ma sapeva che, anche se lo avesse ritrovato non lo avrebbe mai riconosciuto.

 

Entrambi chiedono alla luna una risposta: la guardano, la invocano, cercano di captarne anche il minimo segnale; ma niente, silenziosa come sempre.

Ogni sera la ammirano nella sua magnificenza, sperando di ottenere le risposte tanto agognate, ma le speranze si affievoliscono ogni notte che passa. Si cercano senza trovarsi, guardando la stessa luna e lo stesso cielo, ignari del destino infausto che li attende. Due razze non complementari che combattono da sempre per la supremazia.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 - Sasuke ***


Buonasera abitanti di EFP!
E' la prima storia che scrivo e devo dire che mi sta alquanto prendendo la trama, riguardando argomenti che amo!
Questo è il primo VERO capitolo, e partirò proprio da qui a raccontare.. Spero vi piaccia :)
Buona lettura! :)

 

Capitolo 1 – Sasuke

 

La luna alta nei sui ¾ di magnificenza era quasi del tutto schiarita dai primissimi raggi del sole che, facendo capolino sulle montagne ad est, stava rubandogli il posto nel cielo. Con gli ultimi raggi stava flebilmente illuminando la stanza di una castello.

 

Qualcuno si muoveva nel letto come in preda a degli incubi: un ragazzo, i cui capelli scuri ricadevano disordinati sul cuscino e le sopracciglia si muovevano, tenendo gli occhi serrati, circondati da leggere occhiaie che stonavano su quella pelle chiarissima, simile a porcellana.

Si svegliò improvvisamente, rivelando due pozzi scuri dai quali difficilmente si riuscirebbe ad uscire una volta sprofondati.

 

Aveva preso sonno da poche ora, quando si svegliò di soprassalto

'quegli occhi..'

non riusciva a toglierseli dalla testa, anche a distanza di così tanti anni.

Erano passati ormai 10 anni da quando, quel fatidico giorno, aveva incrociato lo sguardo di quella creatura dagli occhi di zaffiro. Aveva passato ogni giorno a ricercarli, ma niente, come spariti.

In quegli anni si era recato molte altre volte in quel piccolo villaggio di umani, senza però riuscire a ritrovarli.

Lo destò dai suoi pensieri un'improvvisa sete, infatti era da almeno due giorni che non si sfamava decentemente e il suo stato lo confermava, oltre che il suo corpo risentirne: la forza andava ogni giorno diminuendo, i capogiri si facevano sempre più frequenti e i sogni riguardanti il ragazzo lo continuavano a tartassare.

Si alzò a fatica dal letto e si mise addosso la vestaglia, lasciata precedentemente ai piedi del letto, ed uscì dalla sua stanza.

Il castello era deserto a quell'ora della mattina, in quanto i suoi abitanti si erano ritirati (o lo stavano facendo).

Si avventurò fra quelle mura tanto familiari quanto ancora sconosciute, fino ad arrivare davanti alle stanze del suo fratellino; non lo volle svegliare, quindi preferì non entrare.

Mentre camminava imperterrito si guardò intorno inconsciamente, ricordando come da piccolo gli piaceva scorrazzare in quei corridoi, con le serve che lo intimavano di non fare danni, pena le ire del padre, e lui che le ignorava bellamente ogni volta, facendo sempre quello che più lo aggradava.

Era una vera peste!

Passò di fianco ad una cassettiera e ricordò di quando, sempre da piccolo, vi nascondeva dentro i piccoli animali che trovava nel giardino e che poi liberava per la casa, mandando tutti nel panico.

 

Arrivò alla palestra: una stanza enorme in cui si allenavano i suoi sottoposti e dove, ogni tanto e lontano da occhi indiscreti, lui si sdraiava e, nel completo silenzio, ripensava alla madre.

 

Aprì le porte e si accorse subito di non essere solo: qualcuno si stava allenando!

I movimenti sinuosi della figura lo incantarono, come una farfalla con il suo volo: era leggiadra sì, ma pungeva come un'ape.

Continuò ad osservarla ancora a lungo, come muoveva velocemente le gambe, le piroette su sé stessa e gli affondi che eseguiva con il piccolo pugnale che impugnava nella mano destra: sembrava intenta a combattere contro un nemico che riusciva a vedere solo lei, tant'è che non si accorse nemmeno della presenza che la stava guardando, come estasiato.

 

Si fermò dopo un tempo che a Sasuke sembrò un'infinità, tanto fosse imbambolato ad ammirarla, e rivelò gli occhi verde smeraldo che subito incontrarono quelli d'ebano del ragazzo.

-Sasuke..- disse solamente la ragazza, inchinandosi subito alla sua presenza

-Sakura, niente cerimoniali, siamo cresciuti insieme e sei la mia guardia del corpo, con c'è bisogno che t'inchini ogni volta che ti passo anche solo vicino- detto questo le si avvicinò e le porse la mano, chiaro invito ad aiutarla.

La ragazza si alzò in posizione eretta, senza l'aiuto del ragazzo, incontrando, nuovamente, i suoi occhi: gli stessi che l'avevano stregata tanti anni prima, al loro primo incontro, quando lei era ancora una bambina umana, orfana, scampata alla guerra e trovata dai signori di quel castello

 

-Principe.. cosa ci fate ancora in piedi? Non dovreste riposare? Il sole è quasi sorto.. e sono tutti nelle proprie stanze ormai- chiese curiosa dalla presenza del ragazzo nella palestra a quell'ora del mattino.

Si guardarono ancora, per un tempo che alla ragazza sembrò un'eternità, poi Sasuke le si avvicinò, con fare sensuale, fino al suo orecchio, sussurrandogli

-Sai.. Speravo di trovarti qui.. Sakura.. Avevo giusto voglia di vederti..- e allontanandosi dal suo orecchio andò e leccergli maliziosamente il collo.

'Sasuke.. ti prego.. saziati!' la lingua del principe compiva movimenti allusivi sul suo collo, concentrandosi in un punto specifico: la carotide.

 

Pian piano i suoi occhi si colorarono del colore del sangue, segno inconfondibile della sua fame ormai incontrollabile; continuò a giocare con la lingua sul collo della ragazza, fino a quando non sentì il sangue pompare più velocemente, chiaro segno dell'eccitazione crescente della creatura caduta sotto il suo leggero tocco.

Quel giochino gli stava piacendo tantissimo: adorava torturare le sue vittime fino a renderle praticamente inoffensive sotto i suoi leggeri tocchi; ci giocava fino a quando non erano loro a chiedergli esplicitamente di sfamarsi e allora lui affondava i suoi canini nella carne per dissetarsi.

 

Continuando a leccare e baciare quel collo imperlato leggermente dal sudore dell'allenamento appena concluso le prese la mano destra e lentamente si staccò, tenendo gli occhi chiusi.

Portò la sua mani vicino al viso e decise di continuare la sua piccola tortura in altre parti del corpo della ragazza: le baciò prima le nocche della mano, poi risalì fino al polso, lasciandosi in primis del teneri baci, poi leccandogli l'interno, lasciandole immaginare ciò che sarebbe successo successivamente.

 

Sakura si stava sciogliendo sotto quei tocchi leggeri: Sasuke, il suo principe, il suo comandante, il suo amore impossibile, la stava letteralmente mandando in paradiso!

Dischiuse lentamente gli occhi, fino ad incontrare quelli di lui, ormai diventati completamente rossi a causa della sete incontrollabile che lo stava attanagliando.

Lo guardava mentre torturava il suo polso e non poté ignorare il suo cuore battere freneticamente, lasciandolo quindi pompare più sangue in ogni parte del suo corpo.

 

Gli occhi non riuscivano a lasciare quelli del ragazzo che si ritrovava davanti, nemmeno nell'attimo in cui i canini affilati dell'altro andarono a perforare la sua carne, regalandogli un sospiro sommesso, come di liberazione.

Continuava a guardarlo, come catturata da quella scenda di cui lei era la protagonista: sentiva il suo sangue venir piano piano risucchiato dal suo corpo, la lingua dell'altro andare a raccimolare le ultime gocce di sangue sfuggite alle sue labbra.

Non riusciva a staccargli gli occhi di dosso, né tanto meno respingerlo per liberarsi dalla sua presa, che piano piano si faceva sempre più salda sul suo avambraccio.

La sete del principe era sempre stata incontrollabile, soprattutto se non si sfamava per lunghi periodi, cosa che la costringeva a cadere sotto quelle forti braccia anche per lunghi minuti, fino a quando non fosse rimasto soddisfatto del pasto e l'avrebbe lasciata andare.

Sasuke era così: ci giocava con il 'pranzo', lo ammaliava e alla prima occasione affondava i canini nella carne, lasciandolo quando si riteneva soddisfatto. Sotto le sue grinfie passavano principalmente ragazze, raramente gli uomini, a meno che non lo garbavano anche di aspetto, in quel caso li ringraziava del pasto appagandoli.

La lenta tortura sembrava non finire mai. Sakura lentamente stava perdendo le forze: le gambe cominciarono a tremargli e la vista si stava pian piano annebbiando.

Si lasciò cadere a terra e Sasuke le si inginocchiò accanto, non lasciando però il suo braccio, continuando a braccarla, segno della sua sete non ancora completamente appagata.

 

Succhiava avidamente dalle teneri carni della ragazza caduta completamente sotto il suo fascino oscuro, anche se con Sakura sapeva che non serviva a niente, sapeva, lui lo sapeva da qunado l'aveva trasformata in una creatura della notte: la ragazza lo amava, glielo aveva detto anche apertamente, ma per lui era solo una delle tante con cui si sfamava; a lui, lei, non interessava minimamente.

 

Si staccò da lei solo quando sentì che ormai era allo stremo delle forze, così decise di lasciarla andare: era soddisfatto del pasto.

 

La guardò per l'ultima volta prima di uscire, e solo allora si rese conto che quella ragazza era sempre stata al suo fianco, rischiando addirittura la vita per il suo giovane principe.. decise di non lasciarla lì da sola: la prese in braccio e la portò nella sua stanza, adagiandola sul suo letto per farla riprendere completamente.

Rimase ad osservarla, fino a quando non sentì cinguettare gli uccelli, chiaro segno che il sole era già bello che sorto altro nel cielo.

La lasciò lì, nel suo letto, sotto le sue coperte e si diresse nella stanza del suo fratellino: lo osservò un attimo prima di stendersi accanto a lui, aspettando che il sonno lo raggiungesse nuovamente.

Non sognò occhi di zaffiro, né sua madre.. Solo buio.. Nero pece..


Lontano da quel castello, tra le montagne un ululato si alzò nel cielo mattutino, rivendicando una promessa. Lo avrebbe trovato, a qualunque costo!


Eccoci alla fine. Allora? Come vi sembra? Non so perchè ma mi piace immaginare Sasuke nella vesti del vampiro.. Sarà forse perchè ha lo Sharingan?
Beh.. ringrazio ci ha letto questo primo capitolo e spero vivamente che continuerà a seguire la storia. 
Un bacio YoYoSh :)

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 - Naruto ***


BUONASERA RAGAZZI! SCUSATE IL RITARDO MA, NONSTANTE LE FERIE, NON TROVO UN MOMENTO PER SCRIVERE! CAVOLO -.-" 
COMUNQUE!.. SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA E CHE PERDONERETE IN ANTICIPO GLI ERRORI CHE HO SALTATO (INVOLONTARIAMENTE OVVIAMENTE) 
DETTO QUESTO BUONA LETTURA :D





Capitolo 2 – Naruto

 

E pensare che a lui le battute di caccia non avevano mai entusiasmato così tanto da spingerlo a parteciparvi di sua spontanea volontà.


Due occhi azzurri nascosti dal verde di un cespuglio osservavano ogni minimo movimento che la preda designata per la caccia compiva: un enorme cervo maschio.

Ascoltò in silenzio i rumori che il vento gli portava: degli uccellini cinguettavano non troppo lontano dalla sua posizione, il vento tra le foglie gli regalava delle dolci melodie che si beò di ascoltare.

Nonostante tutto continuava imperterrito a non staccare gli occhi dall'animale che, sapeva, prima o poi avrebbe dovuto inseguire per potersi aggiudicare la cena.. Per quella sera almeno!

Sospirò..

'vorrei ci fosse Kiba a farmi compagnia in questa battuta di caccia.. almeno mi divertirei un minimo'

Si ritrovò a pensare sconsolato, in quanto l'amico lo aveva lasciato solo per permettergli di guadagnarsi un minimo l'attenzione degli anziani; vecchi rachitici che si permettevano di comandare tutto il gruppo solo per la posizione sociale di cui godevano.

Lui li odiava, con tutto il cuore, fin da quando aveva memoria: non sopportava la loro vista e tanto meno il fatto di dover dividere il rifugio con loro. Controllavano il suo clan con il pugno di ferro, sputavano sentenze su sentenze ed ogni giorno tiravano fuori una nuova legge, imponendo all'intero clan di seguirla: pena la morte!

 

Un rumore lo fece destare dai propri pensieri fino a rendersi conto che, improvvisamente, la sua cena stava scappando, spaventata da un non so che di misterioso. Si lanciò immediatamente all'inseguimento, cercando quanto meno di mantenere un'andatura regolare e di non perdere l'animale altrimenti, lo sapeva benissimo, sarebbe andato di nuovo a coricarsi a stomaco vuoto, cercando di resistere ai morsi della fame che lo avrebbero attanagliato fino alla mattina successiva.

Piano piano si rese conto che se voleva avere qualche chance di catturare il grande cervo davanti a lui avrebbe dovuto cambiare strategia: prese un profondo respiro e piano piano il suo corpo cominciò a mutare; i corti capelli del colore del grano lasciarono spazio a chiazze di pelo aranciato, le orecchie, di per sé già a punta, si sostituirono ad un paio ben più canino facendo capolino sul capo del ragazzo.

Continuava a correre nonostante il suo corpo si stesse velocemente trasformando, fino a quando, ormai intento a correre a quattro zampe, non si ritrovò completamente nel corpo di un lupo!

Il muso allungato, gli occhi azzurri che risaltavano alla luce del sole, il pelo fulvo, le zampe potenti che scandivano ogni passo battuto velocemente sul terreno.. Del ragazzo con gli occhi azzurri ormai non c'era più nessuna traccia, completamente assorbito dai panni dell'animale che ormai sfrecciava tra le foglie cadute all'inseguimento della sua agognata preda.

Continuò a correre: una caccia come non se ne erano mai viste tra i membri del suo gruppo.. un corsa che si sarebbe (se lo sentiva ormai) conclusa con la sua vittoria e un pasto da mettere sotto i denti.

Arrivato ormai alle spalle dell'inseguito, con un ultimo balzo lo atterrò e lo morse al collo, lì dove il sangue veniva pompato più velocemente, sentendo piano piano la vita abbandonarlo. Lo adagiò a terra solo quando sicuro che non si sarebbe più alzato e lo ammirò.. con il muso completamente sporco di sangue, in netto contrasto con il colore degli occhi azzurro cielo, fissava la carcassa sotto di lui, pienamente soddisfatto del risultato ottenuto e, con altrettante grazia, lo raccolse, trasportandolo alla tana.


Con l'arrivo dell'inverno i clan si spostavano verso le montagne, dove il gelo regnava soprano e le prede scarseggiavano. Questa scelta era causata soprattutto per far abituare i cuccioli nati nel periodo primaverile a sopravvivere anche in situazioni estreme: dovevano imparare ben presto a cavarsela da soli, a mettere in pratica quanto insegnato dai genitori durante l'estate nelle foreste sempreverdi dove cacciavano abitualmente.

Ringraziò mentalmente che la prima neve non fosse ancora scesa in quanto sarebbe stato veramente in difficoltà a trasportare una carcassa di quelle dimensioni.

 

La grotta dove avrebbe trascorso il periodo invernale era abbastanza grande da poter ospitare tutti i membri del suo clan, anche se la maggior parte, già ne era a conoscenza, non sarebbe tornata a valle con l'inizio della primavera, soprattutto gli anziani, stroncati dal clima rigido che vigeva su quelle montagne.

Arrivato alle porte del loro territorio piano piano il lupo dal manto aranciato lasciò spazio al ragazzo che si era lanciato senza sosta all'inseguimento della preda che, ormai, veniva trasportata (con un po' meno di fatica rispetto a prima) sulle sue spalle.

 

Ad attenderlo all'entrata della grotta scorse la chioma inconfondibile del suo migliore amico.

Kiba era un ragazzo sempre allegro che non perdeva occasione per stuzzicarlo e menare le mani per, 'mantenersi sempre in allenamento in vista di un attacco a sorpresa da parte di qualcuno' diceva sempre. Da che aveva memoria erano sempre stati insieme, nella buona e nella cattiva sorte; dove andava uno andava l'altro e si confortavano nei momenti di bisogno, infatti era stato l'unico in tutta la tribù a stargli vicino quando i suoi genitori morirono, spronandolo a diventare un ragazzo degno di loro.

 

-Hey Naruto! Finalmente di ritorno! Cos'è?! Ti sei messo ad osservare le nuvole invece che cacciare?- lo ammonì giocosamente

-Se avessi veramente guardato le nuvole come credi non porterei questo bestione sulle spalle- e fece cadere la sua preda ai piedi del ragazzo davanti a lui.

Kiba prima guardò l'animale ai suoi piedi, poi alzò gli occhi sul suo amico ed entrambi scoppiarono a ridere.. Era sempre così: prima lo punzecchiava e poi ridevano insieme come due ebeti

-Dai amico.. Sai che scherzo! Entriamo che qui sento puzza di nevicata e di certo non voglio prendermela-

Presero entrambi l'animale e si addentrarono in quella grotta che loro chiamavano CASA.

 

Il cielo si oscurò in poco e da lì una leggera nevicata cominciò a scendere sulle montagne, costringendo i giovani lupi a rintanarsi per stare al caldo. Un solo ragazzo ebbe il coraggio di avventurarsi fuori a nevicata finita.

Naruto amava il freddo, soprattutto mentre era trasformato: trovava in quel leggero venticello che soffiava un toccasana per la stanchezza accumulata dopo una battuta di caccia.

Arrivò su un pendio e si mise ad osservare la luna, ormai quasi libera da quelle catene di nuvole che le si erano formate intorno, coprendola completamente.

Si perse ad ammirarla e la paragonò alla pelle di quel ragazzo che aveva intravisto un giorno di tanti anni prima in quel villaggio di umani in cui si era ritrovato a passare.

Si sedette su quella rupe e rivolse al pallido astro la sua preghiera sotto forma di ululato: voleva rivederlo, anche solo per una volta soltanto. Era rimasto incantato dalla sua pelle di porcellana, infatti, ogni volta che ammirava la luna, gli tornava in mente. La sua era una preghiera silenziosa, un segreto tra lui e quel punto bianco nel cielo che ogni notte lo ascoltava pazientemente.

Una lacrima solitaria sgorgò dai suoi occhi celestiali e si andò ad infrangere sul suolo duro. Lo avrebbe rincontrato, fosse dovuto andare in capo al mondo per trovarlo!






OK, POST DI FINE CAPITOLO.
SPERO VIVAMENTE VI SIA PIACIUTO E CHE MI LASCERETE UNA RECENSIONE (ANCHE PICCINA PICCIO' VA BENISSIMO) :)
SPERO DI SCORGERVI NEL PROSSIMO CAPITOLO, VISTO CHE CI SARANNO NOVITA' :D E NONVEDO L'ORA DI COMINCIARE A SCRIVERLO.. CE L' HO GIA' IN MENTE PENSATE!? IL PROBLEMA VERO SARA' TROVARE IL TEMPO -.-" 
BEH.. GRAZIE PER LA PAZIENZA 
YoYoSh <3
 

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