C'era una volta...

di E25weasley
(/viewuser.php?uid=734931)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo sei ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


 

-E pulisci tutto mi raccomando!

La porta chiusa con così tanta violenza non fa altro che aumentare il mio mal di testa…e il dolore nel petto. Naturalmente non è successo nulla di grave dal richiedere un simile trattamento alla Cenerentola ma,aimè,mio padre è così,sempre pronto a sgridare e urlare per ogni cosa e mai pronto a prendersi le proprie responsabilità.Non abbiamo un legame molto stretto,si capisce dal fatto che il mio sport preferito sia cercare di evitarlo la maggior parte del tempo, non che usi la violenza no certo che no,ma è un po’ troppo…pesante?Mia madre invece sicuramente meno di lui ma troppo testarda alcune volte. Secondo loro sono una ragazza infelice nonostante tutto quello che abbia,materialmente non mi hanno mai fatto mancare nulla ma sul piano affettivo ho seri dubbi,per loro è come se tutto quello che faccia non fosse mai abbastanza,come se non valessero niente i miei sforzi,credono che io sia la ragazza pigra e strana senza amici e che ama starsene a letto leggendo un libro e in compagnia degli animali.Ma si sbagliano.Io non sono "quella che vive nei libri" o quella che "parla agli animali",io non sono quella che pensano di conoscere. Io sono Isabelle. E sono molto di più di quello che gli altri vedono.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Dopo aver finito di fare ciò che mio padre mi ha detto chiudo la porta della mia camera cercando di ignorare i commenti negativi su di me provenienti dalla cucina. A volte mi sento davvero soffocata da questa vita,quasi oppressa. Viaggiare,sognare,incontrare nuove persone,nuovi posti,ecco cosa vorrei fare. Andrei volentieri a vivere da sola ma purtroppo i soldi mancano e non vorrei far pesare ai miei genitori anche questo. Dio quanto vorrei che qualcuno venisse qui,ora,in questo istante, a dirmi "no belle tranquilla,tu non appartieni a questa vita" ma i sogni sono solo sogni giusto? Devono rimanere nella sfera magica della nostra immaginazione,lontano dalle menti più cattive che giudicherebbero anche il più innocente e dolce sogno di un bambino. Scelgo un film da guardare,così per distrarmi un po' ma ho l'imbarazzo della scelta. Chiudo gli occhi e lascio che sia il mio dito a scegliere per me, li riapro e guardo bene la mia scelta:"la bella e la bestia" beh sono contenta di questo,nonostante io sia abbastanza grande per i classici Disney credo che non esista una collana migliore di favole per insegnare ai bambini le basi della vita e per aiutare gli adulti a riflettere di più sul proprio comportamento. Mi sdraio sul letto e incomincio a guardare questo film che ho sempre amato,capace di insegnare che la forza dell'amore va ben oltre l'aspetto fisico e che anche il più tenebroso dei cuori può sciogliersi rivelando la persona più dolce, mi sono sempre rivista molto in belle,sarà per la passione per la letteratura ma ogni volta è come se ci fosse un qualcosa a cui io e lei siamo legate,peccato però che lei il vero amore lo ha trovato mentre io finirò nel cast di uomini e donne a 50 anni. Una volta finito il film mi lascio trasportare dal dolce calore del piumone e mi addormento,pensando a quando e se si rivelerà la persona che mi starà accanto per il resto della vita.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Sono ormai le otto di sera e il freddo di dicembre mi sta letteralmente congelando le vene, non vedo l'ora di tornare a casa e bere un bel brodo caldo dopo una lunga giornata di lavoro. Lavoro come insegnante di ripetizioni per bambini con problemi beh più che un lavoro lo definirei un hobby dato che non chiedo assolutamente niente ai loro genitori ma siccome esistono ancora brave persone,mi ripagano con qualcosa di denaro. Entro a casa ma sembra che non ci sia nessuno eppure è strano perché i miei non uscirebbero mai durante una serata infrasettimanale. - I tuoi genitori non sono persone molto socievoli lo sai?-una voce alle mie spalle mi coglie di sorpresa,mi giro di scatto e un uomo dalla pelle quasi squamosa mi accoglie in casa mia con un sorriso alquanto falso mentre sta seduto sul divano tra i miei genitori,i quali sono imbavagliati e si agitano cercando di liberarsi. -Tu...tu chi sei? -Oh che sbadato non mi sono nemmeno presentato, il mio nome....è Tremotino-dice balzando in piedi e facendo un grande inchino. -Tremotino? Ma che...che cosa vuoi? Come sei entrato in casa mia? Libera subito i miei genitori! -Frena frena frena qui sono io che decido. Non so se tu sai ma io sono il signore oscuro e pertanto ho la precedenza nel parlare. -Signore cosa? Adesso basta chiamo la polizia! Faccio per avvicinarmi al telefono ma questo ad un tratto scompare,rimango scettica. -I tuoi genitori non ti hanno insegnato che è cattiva educazione trascurare un ospite? O forse erano troppo impegnati a rimproverarti per ogni singola cosa?-dice sussurrando al mio orecchio queste ultime parole facendomi rabbrividire. -Come...come sai queste cose? -Te l'ho detto cara io sono il signore oscuro! Ma andiamo al dunque non sono un uomo di molte parole. -Liberali subito! -Tutto ha un prezzo mia cara. -E quale sarebbe? -Facile! Io libero i tuoi genitori e tu...tu verrai via con me. -Che...che cosa? Andare via? Non pensi che i miei genitori verranno a cercarmi e tu finirai in galera per questo? - Oh non preoccuparti per loro non si ricorderanno nemmeno di avere una figlia! Allora...abbiamo un accordo? -Se io vengo con te, tu giurami che li libererai. -Sono un uomo d'onore io! Allora? -Va bene. L'uomo inizia a gioire con una risatina isterica mentre libera i miei genitori. -Reggiti forte mia cara! -Reggermi forte? Ma di che stai parlando esistono le porte dove stiamo andando?! -Nella foresta incantata.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


-Ma dove...dove siamo?
-Nel mio castello,ovvio!
-Ok ascolta tutto questo non ha senso, castelli,foreste incantate,magia,questa roba non esiste! E tu sei soltanto un maniaco che vive nella sua più tetra immaginazione perciò lasciami andare,riportami a casa e chiudiamola qui.
Si avvicinò lentamente e i nostri nasi quasi si sfioravano,deglutì al solo immaginare a tutte le cose orribili che avrebbe potuto farmi.
-Ti mostro la stanza.
-Cosa? Ma dico hai sentito almeno quello che ti ho detto?
-Mhh....non proprio! Sai siamo nella foresta incantata la gente non ha molto per vivere se non l'allevare animali come oche, e ti posso assicurare che di oche ne ho già sentite abbastanza.-
Rimasi indignata dalle sue parole, non ho mai permesso a nessuno di offendermi e non sarà certo lui a poterlo fare.
-Ma come ti permetti!Chi mai ti credi di essere? Sei solo un coccodrillo!-
Ad un tratto si fermò e rimase immobile, da quando siamo partiti di insulti gliene ho menati tanti non capisco perché proprio con quello più banale debba avere una reazione così esagerata.
-Faresti meglio a darmi del voi.-
Disse con voce rude.
-Oh e perché mai mio signore?-
D'un tratto si girò e camminò verso di me.
-Perché io sono la persona più potente qui dentro, posso mettere fine alla tua vita con uno schiocco delle dita quindi ti consiglio di non sfidarmi,ci siamo intesi?-
Decisi di non continuare più a litigare per niente ormai ero qui e non potevo fare altro che sperare in un miracolo quindi annuì semplicemente. Camminammo per i castello fino ad arrivare alla soffitta, aprì la porta e mi gettò su del fieno sporco dicendo che domani avrei incominciato a lavorare, poi la porta si chiuse con un tonfo.
Quella notte piansi, mi sfogai di brutto, la paura aumentava di ora in ora e per la prima volta non rimpiansi le mie lacrime perché anche se dovevo mostrarmi forte, l'essere allontanati dalla mia vita quotidiana faceva male. Erano le sei quando il signore squamoso aprì la mia porta, saltai in aria e cercai di apparire al meglio possibile ma gli occhi rossi e gonfi  e i capelli in disordine mi davano un aspetto da pazza squilibrata. Lui mi guardò e forse per la prima volta da quando ci siamo incontrati vidi lo sguardo di un uomo che provava pietà poi ritornò ad essere oscuro.
-Bene bene bene pare che qualcuno qui non abbia dormito!-
Non risposi e nascosi la faccia nel mio nido di uccelli dalla vergogna,non volevo farmi vedere indifesa e piagnucolona, specie da un uomo. Mi accompagnò di sotto nella sala da pranzo e mi disse tutto quello che avrei dovuto fare:cucinare,pulire,stirare,lavare.
-Ma prima...- lo vidi fare uno schiocco delle dita e improvvisamente fu come se fossi un'altra persona. Gli occhi tornati alla normalità, i capelli accettabili e un vestito abbastanza comodo anche se il corsetto non faceva proprio per me. 
-grazie.-
-Bene al lavoro!-
Eravamo li, lui a trasformare la paglia in oro e io a pulire l'argenteria quando ad un tratto suonò il campanello. Mi accingevo ad andare quando lui mi bloccò mettendomi una mano sulla spalla.
-no...vado io.-
Non capisco perché ogni qual volta il campanello suonava aveva lo sguardo preoccupato. Dopo qualche minuto torno porgendomi una rosa e facendo un inchino come quando si è presentato per la prima volta in casa mia. Sorrisi accennando un grazie,non so perché lo avesse fatto forse per scusarsi, ma quel che so è che dietro quel coccodrillo c'è  di più e io voglio scoprilo.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***



-Non pensi sia l'ora del te?
Annuì e mi affrettai a versaglielo.
-Domani mattina mi aiuterai a scuoiare i bambini nelle segrete.- rimasi basita e feci cadere la tazzina che avevo in mano.
-Sto scherzando io non prendo mai i bambini.
-Oh..beh..menomale- dissi con un sorriso tirato.-Oh si è scheggiata io...io sono mortificata non volevo..insomma dai si vede appena.
-È solo una tazza,non m'importa.
In quel momento mi guardò come se fossi la scema del villaggio ma ero davvero dispiaciuta e poi lui era il mio padrone avrei dovuto mostrare rispetto dato che dovrò conviverci per il resto dei miei giorni. È un uomo lunatico, il giorno prima regala una rosa e il giorno dopo mi tratta come la sguattera povera,che poi è quel che sono ma dettagli. 
-Perché io?
-Cosa?
-Perché io? Perché avete deciso di prendere proprio me,proveniente da un'altra epoca?
-Quelle avanti con gli anni puliscono meglio.-disse con un ghigno e io lo fulminai con lo sguardo.
-Avanti siate serio.
-Diciamo che ho sentito la tua richiesta.
-Cosa? Quale richiesta?
-Che avresti fatto qualsiasi cosa per andare via da li.
-Come avete fatto se siamo in due epoche diverse?
-Oh no mia cara ti sbagli,non siamo in epoche diverse ma semplicemente in mondi diversi.-non stavo capendo nulla e lui se ne accorse dalla mia espressione.
-Vedi tanto per intenderci..mentre io e te siamo qui a chiacchierare, i tuoi genitori stanno facendo la spesa al supermercato..chiaro il concetto?
-Quindi potete viaggiare in mondi diversi?
-Diciamo che vado dove sento odore di accordo.
-Beh ad ogni modo io..io non pensavo di essere presa alla lettera.
-Ma io non ti ho costretto a venire,sei stata tu a scegliere: la tua indipendenza in cambio della tua famiglia.
-Io questa non la chiamerei proprio indipendenza ma comunque..-mi lancio un'occhiata storta-avrei fatto di peggio per salvare la mia famiglia.
-Perché ne parli con così tanta mancanza quando hai desiderato per tutta la vita di lasciarli?
-Perché sono la mia famiglia,abbiamo avuto molti bassi certo ma erano comunque le persone che si sono prese cura di me fin da quando ero una neonata,ho scelto io di andarmene è vero ma non mi rammento per loro non sono mai stata una figlia da presentare agli amici nonostante io cercassi in tutti i modi di sforzarmi ma era come se io non esistessi, e poi...-esitai un istante-in tutta sincerità a me...a me piace stare qui.
Alzò lo sguardo su di me e per la prima volta in quei mesi lo vidi sorridere,ma un sorriso sincero non uno di quei ghigni che si porta sempre dietro.

Il giorno seguente mi ritrovai a fare una ripulita alla soffitta quando la mia attenzione fu colta da una veste dalle  misure di un neonato. Inizialmente pensai che fosse di tremotino ma poi mi balenò in mente l'idea che potesse appartenere a...a.. a suo figlio. Aspetta cos'è tutta questa confidenza? Da quando in quai per me era "Tremotino"? La voce di ehm del signore oscuro mi distolse dai miei pensieri e mi precipitai di sotto.
Nel pomeriggio eravamo in sala da pranzo,lui all'arcolaio e io a pulire. D'un tratto le enormi tende rosse e polverose mi fecero venire in mente che era quasi primavera e non avevo ancora visto la luce del sole. Presi una scala e mi azzardai a salire,lui mi guardò con la coda nell'occhio ma mi lasciò fare. 
-Come mai passate così tanto tempo all'arcolaio?-chiesi nel tentativo di distrarmi mentre scacciavo la polvere dalle tende. Inizialmente mi guardò ma non rispose. Tentai di rimediare.
-Insomma trasformate la paglia in oro ma non sapete che farvene.-ma perché non sto un po' zitta? Lui esitò e dopo un po' rispose.
-Mi piace guardare la ruota,mi aiuta a dimenticare.
-Dimenticare cosa?
-Credo che abbia funzionato!-disse ghignando e io risi,era un uomo simpatico quando voleva e la sua compagnia non mi dispiaceva. Una volta finito di spolverare passai a tirarle per far entrare il sole ma sembravano spillate.
-Che cosa stai facendo?
-Faccio entrare la luce, è quasi primavera e non ho ancora visto nemmeno un misero raggio di sole almeno per poco concedetemelo-chiesi facendo gli occhi dolci. Continuai a tirare finché,sbadata come sono non persi l'equilibrio e mi preparai al duro colpo che il mio povero sedere doveva essere pronto ad affrontare col pavimento ma questo non arrivò mai. Tenni gli occhi chiusi e quando li riaprì lui mi teneva stretta mentre la luce del giorno illuminava il suo volto e lo fece sembrare il nuovo edward cullen del medioevo. Ci guardammo per un minuto che ai miei occhi parve non finire mai,poi mi lasciò andare come se fosse sbagliato.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo sei ***


Salve a tutte ragazze mi presento sono E25weasley l'autore della storia(no credevo fosse granny ma pensa) e questo non è un capitolo yee. Cercavo un metodo per attirare la vostra attenzione perché se avessi scritto "AVVISO" nessuno avrebbe letto.Dunque  okay non so proprio cosa dire mi sento una sfigata colossale ma ci tengo molto a ringraziare quelle tre personcine che seguono la mia storia davvero mi hanno aiutato moltissimo e mi hanno spinto a non chiudere la storia dato che mi ero già arresa da un po' difatti non ho scritto per un mese intero nonostante avessi tremila progetti per la testa ma credevo di averla cancellata poi sono andata a vedere ed era ancora lì,può sembrare molto infantile ma è stato come un segno di non arrendermi e continuare a scrivere, per questo ringrazio fortemente :chicca_21,diabolik783 e kerri. Per ora ho solo questi tre nomi che mi hanno spinto a non chiuderla e spero che presto ce ne saranno altri magari fatemi sapere cosa ne pensate nelle recensioni così mi fate sapere se vi piace, se dovrei cambiare qualcosa,se volete consigliarmi delle nuove idee o volete che vada in un certo modo insomma vorrei rendervi parte del racconto è per questo che nella descrizione vi ho chiesto di immaginare di essere li con loro. Naturalmente accanto ai commenti positivi accetto anche le critiche soprattutto quelle costruttive. Insomma fatemi sapere anche per farmi un'idea di come sta procedendo.

Baciii

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3329245