Era arrivata sulla Terra.
Si guardo' intorno: la gente la
stava fissando spaventata. Voglio dire: se una ragazza ti fosse
comparsa davanti all'improvviso, non avresti paura? I Terrestri
sicuramente.
Rachel si alzo' e si puli'
velocemente dalla polvere che gli si era attaccata quando era caduta
per terra.
Guardo' ancora la gente intorno a
lei. Qualcuno era scappato, qualcuno la fissava ancora incredulo. Si
senti' il suono di un allarme: proveniva da un edificio alto con una
scritta strana (terrestre sicuramente). Arrivarono delle strane cose
con quattro ruote che, a Rachel parve ricordare, si chiamavano
automobili o macchine. Come lo sapeva? Lei studiava terrestre! Aveva
studiato tutto sugli abitanti della Terra, perche' sapeva che ci
sarebbe andata per scappare da Trigon, cosi' si era preparata insieme
a sua madre.
Rachel guardo' oltre le macchine:
c'era una folla acclamante che esultava. Lo faceva perche' era
suonato l'allarme?? Impossibile! Si giro' e per poco non cadeva
all'indietro per lo spavento.~Domare...~ penso', non voleva che la
paura le facesse usare i suoi potere senza motivo. Nel frattempo
osservava quel che l'aveva fatta spaventare, poiche' se li era
trovati dietro all'improvviso: quattro ragazzi che si erano lanciato
all'attacco del furfante, anzi, dei furfanti che nel frattempo erano
usciti dall'edificio. Trovando noiosa l'inseguimento, si mise a
decifrare la scritta dell' edificio: "Ban...N...Ca... Aspetta,
che? Ba...nca...Banc....a BANCA!" Al suo urlo uno dei quattro
ragazzi si giro'. Era una femmina, con i capelli rosso-fucsia, volava
e aveva degli occhi verdi. Indossava un top e una gonnellina viola
con parti metalliche e una gemma verde incastonata nella parte di
metallo che le copriva il collo. Dalle mani sparava sfere di energia
verdi, Rachel l'aveva vista.
"Chi sei tu?" gli chiese
la rossa, che, per quanto Rachel aveva capito, faceva parte di una
squadra di eroi. Ad Azarath ne aveva sentito parlare... "Ti ho
chiesto: chi sei tu?" la domanda risveglio' Rachel dai suoi
pensieri. "I-Io sono Rach... Corva...No. Corvina. " si
coresse, ricordando le parole della madre. "Piacere Corvina, io
sono Stella Rubia, Stella per gli amici!" La rossa fece un
sorriso cosi' smagliante mentre lo diceva, che gli attraversava la
faccia da orecchio a orecchio. "Piacere mio, Stella Rubia. Non
dovresti andare a combattere?" La saluto' Rachel, ricordandosi
poi della banca e dei criminali. "Oh, giusto! Tu rimani qua!"
"Stella, c'e' bisogno di te qui! Iella sta scappando!"
grido' un ragazzo con una cresta nera a Stella. "Arrivo Robin!"
~E' cosi' importante combattere qui?
Allora li aiutero'!~ Corvina corse verso i quattro eroi. Concentro'
le sue energie sulla ragazza con i capelli a cornina rosa, che stava
scappando. A sentire il ragazzo cresta, si chiamava Iella. "Non
e' il tuo giorno fortunato, Iella!" Una scarica di "luce"
nera parti e colpi' Iella, che non cadde, ma si sollevo' da terra
circondata da un'aurea nera, che non la mollava.
Gli eroi, i cattivi e i cittadini
spalancarono la bocca davanti a questo spettacolo. Tranne Iella, che
era troppo intenta a cercare di liberarsi per pensarci.
Uno dei cattivi, una specie di bebe'
troppo cresciuto in tutina verde, diede un ordine:"RITIRATA!
RITIRATA!" Finalmente anche l'aurea intorno a Iella spari' e
anche lei pote' mettersi a scappare insieme agli altri. I cittadini
acclamarono gli eroi e Corvina. Quest'ultima non riusciva a crederci:
stavano acclamando proprio lei!! "Chi sei?" chiese uno
degli eroi, un ragazzo dalla pelle verde. "Sono Corvina."
"Vieni con noi." disse Robin, ancora sotto shock. I ragazzi
piu' Corvina si diressero verso una moto rossa e una macchina azzurra
e grigia. Robin salto' sopra la moto. Un ragazzo di colore
mezzo-robot sali' sulla macchina. Il ragazzo verde si trasformo' in
un uccello... verde. Stella rimase a volare. "Sali." Disse
il mezzo-robot. "Grazie, ehm... come ti chiami?" Chiese
Corvina. "Sono Cyborg, Cy per gli amici." Anche lui, come
Stella, dicendo il suo nome fece un sorriso a trentadue denti.
Corvina accetto'. Sali' in macchina. Robin era davanti a tutti e li
guidava. Fecero un dieci minuti di strada sempre dritto, poi
svoltarono a sinistra. Erano su un ponte, diretti verso un'isoletta
con una torre a forma di T.
Quando furono arrivati, scesero ed
entrarono. Tranne Corvina. Si mise a volare e sali' all'altezza della
stanghetta orizzontale della T. Era curiosa! Essendo fatte tutte le
pareti di vetro, quello che vide il ragazzo verde dal soggiorno fu
una testa di una ragazza al contrario, che guardava dentro. Dovevate
vedere cosa ha fatto il ragazzo verde a quella vista! Si e'
spaventato ed e' caduto, rovesciandosi la cioccolata calda (bollente!
) addosso.
Arrivo' la sera. Corvina non
mangio':"Non sono abituata a questi cibi umani."rifiuto'
dicendo questo. "Non sei umana? Neanche io!!" Stella si
alzo' e ando' a stritolare in un abbraccio Corvina. "Basta,
Stella! Cosi' muoio prima del previsto! " Con questa frase,
Corvina alludeva a Trigon. Ma per fortuna nessuno lo sapeva. Si era
gia' preoccupata di aver detto qualcosa di troppo."Voi come vi
chiamate?"chiese Corvina. Il ragazzo verde rispose:"Beast
Boy, BB per gli amici!" Lui si limito' a fargli un occhiolino,
invece del sorriso.
"Okay, Beast Boy, Stella Rubia,
Robin e Cyborg?" "Ai suoi ordini!" disse
scherzosamente BB "Quindi siete i..." "TEEN TITANS"
terminarono la frase Stella, Cy, BB e Robin, prima che Corvina abbia
potuto finire di parlare. BB aggiunse:"E questa e' la tua nuova
casa!"
Corvina aveva degli amici, dei
compagni e una casa. Piu' un lavoro, se l'eroe e' un lavoro. Insomma,
meglio di cosi'?
ERA RIUSCITA A SCAPPARE DA SUO
PADRE, TRIGON.
PER IL MEGLIO.
Angolino autrice:
Ciao a tutti, recensite e ditemi
cosa ne pensate della storia! Ditemi anche se secondo voi Corvina/
Rachel e' aliena o no. Grazie per aver letto questo sgorbio!
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