Descendants

di roxy_fausta12
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** ricordi e particolari amicizie ***
Capitolo 3: *** partenza ***
Capitolo 4: *** verità ***
Capitolo 5: *** Auredon Prep ***
Capitolo 6: *** Giulietta e Natalia ***
Capitolo 7: *** Primi incontri/Romeo e Giulietta ***
Capitolo 8: *** come hai potuto?/amor en el aire ***
Capitolo 9: *** what if? ***
Capitolo 10: *** the end... o almeno per ora ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


~~Un lampo squarciò il cielo e un tuono lo seguì annunciando l’inizio dell’ennesima tempesta.
Nell’isola degli sperduti, dove erano stati rinchiusi circa venti anni prima tutti i malvagi di Auredon, questa non era una novità, l’energia malvagia confinata dietro alla barriera causava spesso, molto spesso, forti e violenti temporali, o meglio tempeste.
Natalia sorrise, o meglio sollevò un angolo delle labbra, i temporali le erano sempre piaciuti, fin da piccola.
La figlia di Malefica era stata cresciuta in modo poco ortodosso era stata educata per un solo scopo, sconfiggere la figlia di Aurora, Camilla, e ora le circostanze stavano diventando favorevoli al suo scopo, finalmente.
La ragazza continuava a guardare fuori e Andres, figlio di Crudelia De Mon osservava dall’esterno della sala in cui si trova Natalia, quanto la sua amica fosse bella con i lunghi capelli neri raccolti in una coda di cavallo (N/A  come in Peligrosamente Bellas ep 40 st 2), i pantaloni, la giacca e i guanti senza dita di pelle nera.
Molti ad Auregon avevano paura di lei, altri l’ammirano, per Andres lei era un misto di entrambe le cose, che la figlia di Malefica fosse bella era certamente vero,  solo un idiota può negarlo, ma la mora a differenza della madre sapeva essere molto dolce e comprensiva, anche se quando ti trovavi in disaccordo con lei poteva diventare un po malvagia.
- Hai intenzione di continuare a fissarmi sulla porta per molto ? -  disse Natalia ironica, Andres entrò nella stanza dove si trovava lei e le circondò la vita con le braccia.
- Non volevo disturbarti –disse Andres  baciandola, per poi amarla lì, per l’ennesima volta mentre fuori si congelava e la pioggia si abbatteva su alberi e prati.

Maxi era molto nervoso, aveva deciso di invitare a Auredon i  figli dei quattro malvagi peggiori di tutti i tempi.
Ma lui era convinto che tutti avessero diritto a una seconda possibilità, soprattutto chi si trovava in prigione solo per crimini commessi dai genitori.
Non era giusto che dei ragazzi pagassero per quello che i genitori avevano fatto in passato

NOTA AUTRICE: Salve a tutti, io sono  Fausta, questa long, come detto nell’intro è inspirata a Descendants, ovviamente cambieranno alcune cose.
So che l’intro è molto corta, dal prossimo capitolo in poi i capitoli saranno lunghi quindi ho pensato di fare un prologo corto 
Spero che vi piaccia, recensite in tanti e magari passate a leggere e recensire le one shot  scritte da me e da Roxy ( siamo migliore amiche e abbiamo creato insieme quest’account), spero che vi piacciano anche quelle
Fausta

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Capitolo 2
*** ricordi e particolari amicizie ***


~~- E i tuoi genitori come hanno reagito? – chiese Camilla, la migliore amica di Maxi nonché figlia di Aurora e Filippo, al ragazzo
- Abbastanza bene – le rispose Maxi, avrebbe ricordato quel momento per sempre.
Flashback
Il sarto di corte stava prendendo le misure per l’abito che il principe di Auredon avrebbe dovuto indossare alla sua incoronazione quando il re Adam e la regina Belle entrarono nella camera da letto del principe che guardava
distrattamente fuori dalla finestra, il suo sguardo era volto all’ Isola degli Sperduti e che appena si accorse che i genitori erano entrati nella stanza prese parola.
- Ho deciso quale sarà il mio prima proclama ufficiale – disse e i suoi genitori lo guardarono fieri, non lo saranno più, pensò Maxi, tra qualche minuto.
La regina fece segno al figlio di parlare e lui dopo aver preso un profondo respiro iniziò a parlare.
- Quattro dei figli dei cattivi, confinati sull’ isola degli sperduti verranno qui ad Auregon – disse tutto ad un fiato.
- Chi sono i genitori ? – chiese re Adam.
- Jafar, Crudelia De Mon, Evil Queen e…- Maxi fece una pausa e poi completò la sua risposta – Malefica-
Belle lasciò cadere a terra  la felpa azzurra che stava piegando e guardò sbalordite il figlio
- Malefica – ripete’ Adam
Fine flashback


-Ciao ragazzi – la voce  della sua amica Violetta che si avvicinata seguita dalla neo coppia formata da Francesca e Diego.
- Ciao – li salutarono Maxi e Camilla
- Ho sentito del proclama – disse Diego, tenendo Francesca per la vita – e sono d’accordo con te, non è colpa loro se i loro genitori sono cattiìvo- continuò Diego
- Io invece no – disse Francesca – perdonami Maxi, ma i loro genitori non li avranno cresciuti in bontà e dolcezza, ma in cattiveria e malvagità – disse Francesca
- Noi siamo d’accordo con Maxi – intervennero Violetta e Camilla
E Maxi sorrise grato alle sue due amiche e a Diego.

Aurora percorse il lungo ed elegante corridoio, superando la stanza di sua figlia Camilla e giunse alla porta di quella che sarebbe dovuta diventare la camera della sua figlia minore: Giulietta.
Entrò nell’enorme stanza, le pareti erano lillà e le grandi finestre facevano entrare la luce del sole, al centro della stanza si trovava un letto matrimoniale bianco e sul lato destro si trovavano le porte che conducevano alla cabina armadio e al bagno, mentre sul lato destro si trovava un quadro.
Il quadro, dipinto dalla principessa Raperonzolo per la nascita di Natalia, mostrava la famiglia reale, a sinistra si trovava Filippo, con in braccio Camilla, che all’ epoca in cui era stato dipinto il quadro aveva due anni e sorrideva guardando curiosa Giulietta che riposava tra le braccia di una sorridente Aurora.
Dopo poco tempo però la bambina era sparita,  i tentativi per trovarla erano stati vani, per molti era stata la perfida Malefica a rapire la bambina per vendetta ma si era poi scoperto che Malefica aveva avuto una bambia. Natalia.
Poi però il corpo ormai decomposto di una bambina, che si pensava essere Giulietta venne ritrovato, ma Aurora non riconosceva il corpo della bimba come quello che aveva portato in grembo per nove mesi.
- Una madre riconosce sempre i suoi figli – le diceva spesso sua madre, la regina Leila, e Aurora sapeva che quella non era sua figlia, che la sua Giulietta era viva chissà dove e lei, il marito Filippo e a volte Camilla passavano le giornate cercando di capire dove la bambina fosse stata portata, avevano setacciato tutta Auregon tranne un posto…. L’isola degli Sperduti.

- Sono fiera di te – disse Ludmilla, figlia di Evil Queen a Natalia.
Naty le aveva appena raccontato come aveva nuovamente usato Andres.
Il figlio di Crudelia era sempre stato innamorato perso di Natalia e lei sapeva usare il sentimento che lui provava nei suoi confronti per ricavare qualcosa, come le aveva insegnato Ludmilla, solo che al contrario della bionda a Natalia non piaceva usare e illudere, come aveva fatto poco tempo prima concedendosi al ragazzo, il suo amico, ma ad Andres andava bene quindi continuava a farlo.
- E tu invece? Come va con Leon? – chiese maliziosa Natalia, o meglio Mal come la chiamavano Ludmilla e i suoi amici più cari.
-  Alla grande – rispose la bionda arricciandosi una ciocca di capelli biondi intorno a un dito.
Leon, figlio di Jafar, e Ludmilla stavano insieme, malgrado i continui tradimenti, da tre anni anche se era lampante che i due non stavano insieme per amore, no.
Ludmilla era considerata la ragazza più bella dell’ Isola, di poco superiore a Natalia per bellezza, anche se a Ludmilla piaceva, a differenza dell’amica usare i ragazzi, andarci  a letto e spezzare loro il cuore.
Leon era invece il ragazzo più bello dell’ Isola, tutte gli morivano dietro, anche al moro ogni tanto piaceva andare a ragazze, solo che lo faceva raramente  e Ludmilla lo sapeva.
In ogni caso i due stavano insieme perhè per la loro logica contorta il più bello doveva stare con la più bella, l’amore non contava nulla, entrambi sapevano dei continui tradimenti, l’ultima scappatella di Leon era stata con Natalia e, sia il moro che la mora, non vedevano l’ora  di ripetere l’esperienza , l’ultima di Ludmilla era stata con Andres.
- Ora devo andare Leon mi aspetta- disse Natalia.
Ludmilla sorrise all’ amica e la guardò allontanarsi era felice di condividere con lei anche il ragazzo.

NOTA AUTRICE: Ciao a tutti/e come va? Sono a casa malate e ho deciso di scrivere e pubblicare il capitolo, spero vi piaccia
Fausta

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Capitolo 3
*** partenza ***


~~
Vi consiglio di ascoltare ROTTEN TO THE CORE (canzone originale del film ) mentre leggete il capitolo
Era passato qualche giorno e Naty, Leon, Andres  e Ludmilla si stavano divertendo saccheggiando e distruggendo il mercato dell’isola.
Natalia riuscì addirittura a rubare un lecca-lecca a una bambina di pochi anni.
All’ improvviso tutte le persone che si trovavano intorno ai ragazzi sparirono e, alle spalle di Natalia comparvero tre grandi uomini vestiti di stracci
Natalia si schiarì la voce -  Ciao Mamma –
- Che delusione Nat, rubi anche i dolci ora? – chiese Malefica spuntando fuori all’ improvviso.
- Ma era di un bambino – rispose Natalia
- E brava la mia cattivella – la lodò Malefica – Rendilo all’orrida creatura – disse Malefica a uno dei suoi scagnozzi, che si allontanò per dare la caramella alla bambina
- Mamma – sbuffò Natalia
- Sono i dettagli Nat che fanno la differenza tra meschino e malefico , io alla tua età scagliavo maledizioni su interi regni mia cara – rispose gelida la signora di tutti i mali.
- Partirete per la Auredon Prep e non voglio discussioni – disse Malefica
E dopo qualche protesta Malefica portò Nat, Ludmilla, Leon e Andres a casa, dove erano già stati riuniti Jafar, Grimilde e Crudelia.
- Andrai lì rintraccerai la fata Smemorina e mi porterai la sua bacchetta magica, con quella potremo piegare il bene e il male al nostro volere- disse Malefica  alla figlia pregustando già il dolce sapore della vittoria
- E se ti rifiuti sarai in punizione per sempre – continuò Malefica vedendo la faccia, chiaramente contraria della figlia.
Sia gli occhi di Maleica che quelli di Natalia divennero verdi fluorescenti e iniziò un contatto di sguardi al termine del quale Natalia abbassò lo sguardo: Malefica aveva vinto ancora
- Va bene – disse Natalia.
- Ludmilla, trovati un bellissimo principe con un grande castello, con ala riservata alla suocera e tanti specchi –  disse Grimilde alla figlia
Ludmilla sorrise
-Le rughe non ridere –  la sgridò, anche ridere è proibito pensò Ludmilla
- Andres rimarrà qui, chi mi farà la tinta, mi sprimaccerà la pelliccia e mi toglierà i calli sennò? – intervenne Crudelia
- Forse è meglio Auradon- riflettè a bassa voce Andres
- Andres, sai che a Auredon ci sono i cani? – chiese Crudelia
- Ripensandoci adoro stare qui  - borbottò Andres
- Neanche Leon ci andrà –disse Jafar per poi rivolgersi al figlio – che hai rubato oggi?-
Leon diede al padre il bottino della giornata, tra cui spiccava una lampada, non magica purtroppo
-Ludmilla non se ne andrà finchè non sarà perfetta – disse Grimilde
- Ma cosa vi prende?! Questa è  la nostra occasione per poter finalmente vendicarci dei torti subiti – sbottò la cattiva più malvagia di tutti i tempi, e nella testa di Malefica non si trovavano solo Aurora e Filippo, ma anche la cosa che le avevano portato via, - i ragazzi, tutti i ragazzi, andranno a Auredon - disse Malefica e gli altri cattivi annuirono, nessuno voleva mettersi contro Malefica
- E’ giunto il momento – disse Malefica per poi prendere, aiutata da Grimilde, un libro di incantesimi che diede alla figlia
- Qui non funziona, ma ad Auredon si – le disse
Grimilde diede a Ludmilla un piccolo specchio, era un piccola parte dello specchio delle brame e avrebbe di sicuro aiutato i ragazzi.
Un clacson interruppe un momento di silenzio e, separatasi dai genitori i rgazzi salirono sulla limousine che li avrebbe portati a Auradon
NOTA AUTRICE: Ciao a tutti/e come va?
Questo capitolo è molto simile al film, ma le cose cambieranno alla Auredon Prep .
Grazie mille per le visite e per le quattro recensioni al capitolo precedente, non me ne aspettavo così tante.
Comunque a scuola ci stanno riempiendo di compiti perciò non so quando aggiornerò, ma lo farò il prima possibile, magari martedì visto che per mercoledì non ho materie importanti
Kiss kiss
Fausta
 

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Capitolo 4
*** verità ***


~~
La limousine usci dall’isola, direzione Auradon.
Era la prima volta che i ragazzi vedevano il sole, il mare e il cielo azzurro.
Si voltarono indietro, verso l’isola sulla quale nubi e lampi minacciavano l’arrivo di un altro temporale e dalla quale si sprigionava nebbia violaceo, magia oscura che era riuscita a uscire da un punto debole della barriera.
Un punto debole pensò Natalia poteva risultare utile.
Andres si sedette vicino alla ragazza, che storse il naso aveva la faccia piena di cioccolato preso dai contenitori che si trovavano su un mobiletto all’interno della vettura nera.
- E’ come se stessimo volando – disse il ragazzo cercando di abbracciarla, lei riuscì a evitarlo appena in tempo per poi annuire
Era vero stavano volando su un mare azzurro e il moto ondoso regalava a Natalia un senso di  pace e tranquillità seconda solo al senso di pace che le regalava quel sogno che faceva spesso la notte

L’onda va su e giù
Sotto un cielo che è tutto blu
Del grande Oceano capirai che scorre lento
Nel suo movimento
E’ il rondò di quel via vai
Un dolce viso incorniciato da capelli dorati si avvicinò a quello della piccola Giulietta che cercò di prenderlo con le manine paffute, la donna le accarezzò il viso per poi prenderla in braccio per cullarla dolcemente
- Mamma posso prenderla in braccio?- chiese una bambina dai lunghi capelli rossi, la madre annuii e posò la piccola tra le braccia di Camilla
- E’ così bella – disse Maxi, come al solito al fianco della sua migliore amica.
Aurora annuii, Giulietta era indubbiamente bella, le fate le avevano donato bellezza, saggezza e soprattutto leadership, poteva apparire strano, ma sia Filippo che le fate volevano che la bambina fosse in grado di emergere e poi lei era stata designata dalla profezia dell’oracolo molti anni prima come la salvatrice.
Il suo fascino era, già in fasce molto forte, nessuno sapeva resisterle.
E Maxi non era da meno
- Ciao mamma – la voce di Camilla  risvegliò Aurora dai propri pensieri
- Ciao tesoro – le rispose
- Stavi pensando a lei vero?  - chiese Camilla riferendosi, ovviamente, a Giulietta, ma il nome, così come qualunque cosa  ricordasse la sorella era tabù, Aurora e Filippo soffrivano ogni giorno e Camilla con loro, solo la presenza di Seba, il suo ragazzo, riusciva a farla smettere quantomeno di pensare.
Camilla avrebbe voluto parlarne con i genitori, dovevano accettare quella morte avvenuta ormai quasi venti anni prima tuttavia Aurora e Filippo ne erano certi, il cadavere non era quello di Giulietta.
- Mia signora voi, la principessa e il principe Filippo siete richiesti urgentemente nella sala del trono.
La famiglia reale, in presenza anche del re Stefano, di re Umberto  e della regina Leah si riunì nella stanza.
Nella sala del trono si trovava un uomo sulla settantina, dai lunghi capelli bianchi, che gli arrivavano quasi alla vita, una folta barba bianca e gli occhi azzurri; indossava vestito azzurro, un cappello e degli stivali dello stesso colore.
- Miei signori – esordi l’ uomo dopo che il re e la regina si furono seduti sui loro troni.
- Manco da tempo su questa terra, ma ecco appena tornato mi diedero notizia della morte della principessa Giulietta e la fata turchina mi mostrò i ricordi che aveva della bambina viva e del cadavere, orsù non disperatevi miei sovrani vostra figlia aveva un piccola voglia a forma di cuore sulla spalla destra, ma guardate -disse estraendo un piccola scia di luce bianca dalla tempia sinistra  e la porto nel pensatoio magico, dono del professor Silente (N/A in Descendants non è coinvolto Harry Potter, ma mi serviva il pensatoio e poi amo Harry Potter) per il matrimonio di Aurora e Filippo
L’ uomo immerse il ricordo nell’acqua e immerse la testa invitando i componenti della famiglia reale a fare lo stesso.
Una bambina di pochi mesi e in parte decomposta giaceva supina vicino al burrone lontano dal palazzo, molto lontano, l’uomo dalla barba bianca girò il cadavere, sulla spalla non c’erano voglie
Ormai era certo: Giulietta era ancora viva

NOTA AUTRICE: Ciao a tutti/e, sono riuscita a aggiornare prima!!!!!
Spero che il capitolo vi piaccia e ringrazio GaiaFalba e FalbaLove per aver recensito lo scorso capitolo, e ChibiRobi che ha messo la storia tra le seguite, questo lo dedico  a loro tre e spero che piaccia loro tanto quanto piace a me.
Grazie anche a coloro che hanno solo letto lo scorso capitolo e a coloro che hanno perso tempo a leggere questo.
Il capitolo era pronto già ieri, ma ho prima il wifi non andava, alle 22.59 è partito solo che i miei mi hanno imposto un blocco per internet per cui posso usarlo solo dalle 8 alle 23 ...
il prossimo capitolo sarà Venerdì sera o Sabato verso l' una
Fausta

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Capitolo 5
*** Auredon Prep ***


~~L’automobile scura si fermò davanti alla Auredon Prep  dove Maxi e Camilla aspettavano i cattivi ansiosamente.
La portiera dell’auto si aprì e Leon e Andres caddero dal sedile dell’auto e Natalia uscì dall’auto seguita da Ludmilla e guardò con disapprovazione gli amici.
- Benvenuti alla Auredon Prep - disse Maxi.
- Io sono Maxi, figlio della Bella e la Bestia, e lei è la mia migliore amica Camilla, figlia di Aurora e Filippo – disse Maxi.
- Io sono Ludmilla, lei Natalia, e loro sono Leon e Andres – disse Ludmilla
-  Benvenuti – disse Camilla
- beh questo giorno è molto importante… - incominciò Maxi, ma Nat lo fermò con un cenno  della mano
- Sto esagerando? – chiese Maxi guardando Natalia.
-  Direi proprio di si – gli disse lei sorridendo e Maxi constatò quanto fosse bello il suo sorriso… e in fondo anche dolce.
- Venite vi facciamo vedere la scuola – disse Camilla, che aveva notato lo sguardo leggermente perso di Maxi, sguardo che dedicava solo a Giulietta, infatti loro erano promessi, come Aurora era stata promessa a Filippo e come Camilla era stata promessa a Broadwey, il suo dolcissimo ragazzo, e voleva una spiegazione in merito agli sguardi che Maxi lanciava alla ragazza.

Il giro della scuola fu veloce videro le aule, la mensa  e la biblioteca della scuola, si trovavano in giardino ora, davanti alla statua del re Adam.
Maxi batte’ le mani e la statua dorata che raffigurava il re di Auradon  e questa si trasformò prendendo le sembianze della bestia che il re era stato fino all’incontro con Bella.
- Mio padre ha voluto che la statua si trasformasse per ricordare che in tutti c’è sia il bene che il male-  spiegò Maxi.
“Il bene e il male, mamma non l’aveva mai messa così “ pensò Natalia ed era vero, Malefica pretendeva che la figlia fosse sempre cattiva, scorretta e leale, cosa che al contrario di Ludmilla non le veniva per nulla facile, e questo a Malefica non piaceva per niente, lei pretendeva che nella figlia il male fosse sovrano.
- Ehi ragazzi come va? – disse un ragazzo moro con il ciuffo che indossava una giacca blu ,una maglia a righe bianco e rosse  e un paio di jeans.
- Ehilà – salutò Maxi
- Ragazzi  lui è Federico, Federico loro sono Naty, Ludmilla, Leon e Andres – li presentò Camilla
- Se avete bisogno di qualcosa ragazze chiedete pure a me – disse Federico lanciando occhiatine non molto caste  a Ludmilla.
Federico era un ragazzo molto dolce e con una passione sfrenata per le ragazze, la cosa che adorava fare nel tempo libero era sedurre le ragazze e Ludmilla sembrava essere pane per i suoi denti.
- Forse è meglio se andate a sistemarvi è stato un lungo viaggio – si intromise Maxi, nella sua voce c’era un pizzico di gelosia.

Natalia era sdraiata sul letto della stanza che condivideva con Ludmilla e consultava il libro degli incantesimi di Malefica, era passata un ventina di minuti da quando era arrivata nella stanza e si era sistemata sul letto.
La camera era sui toni del rosa, due letti a baldacchino davano sul centro della stanza e due scrivani piene di libri erano appoggiati alle pareti, sugli armadi erano appese le uniformi anch’ essa sui toni del rosa della scuola.
Ludmilla continuava a guardare annoiata lo specchio delle brame.
- Andiamo dai ragazzi? – chiese Ludmilla alzandosi dal suo letto.
Andres e Leon stavano giocando con un video game di guerra quando le ragazze entrarono, dopo qualche secondo in cui aspettarono di ricevere attenzione dai ragazzi, Ludmilla si spazientì e staccò la spina della televisione su cui i due giocavano.
Leon sospirò rassegnato, il caratterino della fidanzata non era di certo dei migliori, e passandosi una mano tra i capelli Leon si diresse verso l suo letto per controllare gli oggetti che aveva sottratto a quegli stupidi principini in quella fruttuosa giornata di lavoro.
Natalia gli rivolse un occhiata interrogativa
- Si chiama rubare è come comprare quello che vuoi, ma è gratis- le spiegò
- Non puoi lasciare tutto qui per poi prendere tutto quando il male trionferà sul bene – disse Ludmilla.
Leon e Ludmilla iniziarono a battibeccare e Andres, riattaccata la spina ricominciò a giocare
- Ora basta! – urlò Nata
- Questa è la nostra unica occasione per far capire ai nostri genitori quanto valiamo – disse Natalia, le lacrime per la prima volta le offuscavano la vista, possibile che non capissero quanto era importante per lei avere l’approvazione di Malefica?
Se non lo capivano non erano veramente amici e Nata in quel momento si sentiva così sola.
La ragazza uscì dalla stanza, sotto lo sguardo allibito degli altri e, mentre le lacrime cominciavano a scendere sulle sue guance andò a sbattere contro qualcuno.
Alzò lo sguardo, che teneva basso per non far vedere le lacrime e Maxi comparve nel suo campo visivo, la sua espressione era parecchio preoccupata.
Nata non sapeva cosa fare voleva andarsene, non voleva mostrarsi debole, ma una forza irrazionale la spingeva tra le sue braccia.
Gli buttò le braccia al collo e lui, dopo averle circondato la vita, iniziò ad accarezzarle i capelli.
E per la prima volta nella vita Natalia si sentì protetta

- Ha una voglia a forma di cuore sulla spalla?-
- Già è lei la prescelta
“Sette ragazzi alla chiamata risponderanno.
Fuoco o tempesta il mondo cader faranno.
Con l'ultimo fiato un giuramento si dovrà mantenere,
e alle Porte della Morte, i nemici armati si dovran temere."

Questo recitava la profezia e avrebbe dovuto compiersi, in un modo o nell’altro

NOTA AUTRICA: Chiedo venia, scusate il ritardo, ma anche i miei prof non hanno nulla da fare se non farci fare i compiti.
Questo capitolo è abbastanza lungo.
Lo dedico a FalbaLove che ha recensito tutti i capitoli Grazie mille!!!
E approfitto per chiederle quando aggiornerà.
Spero che recensirete in tanti
Kiss Kiss
Fausta

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Capitolo 6
*** Giulietta e Natalia ***


Dopo qualche minuto Natalia si scostò dall’abbraccio di Maxi e corse via lasciando il ragazzo solo e confuso. Maxi tornò in camera sua, Natalia continuava a pensare a lei, al suo nome, al suo profumo e ai suoi occhi scuri così simili a quelli di Giulietta, e a come avrebbe spiegato ai suoi genitori e ad Aurora e Filippo che si stava innamorando della figlia di colei che aveva cercato di uccidere Aurora, non l’avrebbero presa bene.
- Maxi – disse re Adam al figlio che era appena tornato in camera sua, lui, Bella, Aurora e Filippo e Camilla.
- Ehi – li salutò il ragazzo
- Camilla ci ha chiamato, ha detto che c’è qualcosa di strano nella figlia di Malefica – intervenne Bella
- Ha gli stessi occhi di Giulietta – disse Maxi - Cosa? – chiese re Adam
- Ricordate il colore e la forma degli occhi di Giulietta?- chiese Camilla, gli adulti annuirono
- Sono identici - ripetè Maxi
Aurora e Filippo si lanciavano occhiate strane
- Che è successo ? – chiese Maxi
- Il cadavere non era di Giulietta lei è viva – gli rispose Adam
- Quindi tu pensi che Nata sia Giulietta? – chiese Camilla e Adam annuì
- Ma come facciamo a esserne sicuri? – chiese Maxi
- La voglia sulla spalla – rispose Aurora.
- Giusto: Aurora, Bella potreste andare a controllare? – chiese Adam
Le due annuirono e si diressero verso la camera della ragazza.

Natalia dormiva tranquilla nel suo letto, Ludmilla non era ancora tornata, ma la cosa non la spaventava quanto il fatto che in quel momento avrebbe voluto tornare tra le braccia del principe e rimanerci per sempre.
Il rumore della porta e la luce che veniva accesa la svegliò e sulla porta vide due donne una mora e una bionda, e dai colori dei loro abiti capiva chi fossero.
- Scusa il disturbo so che ti sembrerà strano ma dovremmo controllarti la spalla destra – disse Bella. Natalia la guardò come se fosse pazza.
- Non sono pazza e giuro che non te lo chiederei se non fosse importante, per favore, non ti costa nulla – la pregò Bella, Nata dal canto suo non ci capiva nulla, ma sotto alla stranezza di Bella e allo sguardo di Aurora doveva esserci qualcosa.
La ragazza si girò dando le spalle alle due, raccolse i capelli sulla spalla sinistra e fece scivolare sul braccio la manica della maglietta a maniche corte del pigiama.
Una piccola voglia a forma di cuore risaltava sulla pelle della ragazza.
Aurora camminò verso la ragazza con un’ espressione vacua in volto e sfiorò con la mano la voglia della ragazza, come per assicurarsi che fosse reale, che la figlia che le avevano portato via anni prima fosse davvero lì davanti a lei, e avrebbe potuto abbracciarla e tenerla con sé, le sarebbero bastati anche solo pochi giorni, poi Maxi avrebbe potuto averla tutta per sé, dopotutto lui l’aveva aspettata per tutta la vita e poi Aurora sapeva che l’amore che Maxi provava per la figlia era forte, reale, vero e sperava con tutto il cuore che lei lo ricambiasse.
Ma aveva molta paura che la ragazza non l’avrebbe accettata come madre, e più di ogni altra cosa aveva paura che Malefica le portasse via di nuovo la sua bambina.
Il corpo di Natalia si irrigidì sotto il tocco di Aurora e la ragazza si scostò e si sistemò la maglietta per poi girarsi.
Aurora emanava felicità da tutti i pori e Bella era veramente molto pallida
- E’ tutto ok? – chiese Natalia alle due, nella sua voce c’era una nota di preoccupazione. Bella annuì per poi trascinare Aurora fuori dalla stanza.

Nella camera del principe di Auradon Filippo e Maxi camminavano su e giù per la stanza sotto gli sguardi del re e di Camilla. Maxi avrebbe voluto essere andato con la madre, voleva andare da Nata ogni secondo di più, voleva sapere se era la stessa bambina a cui era rimasto fedele per i primi ventidue anni della sua vita.
- E’ lei – disse Aurora entrando nella stanza, aveva quasi le lacrime agli occhi.
- Com’è ?- chiese Filippo, lui era il padre e non aveva potuto vederla e questo lo turbava non poco .
- E’ bellissima - gli rispose Maxi guadagnandosi un occhiataccia da parte di Filippo, Maxi avrebbe sposato sua figlia e su questo era d’accordo, le era rimasto fedele e nonostante la sua presunta morte l’aveva sempre creduta viva, ma il tono con cui glielo aveva detto non gli piaceva per nulla.
- Maxi ha ragione è molto bella – concordò Aurora.
- Ora bisogna capire che cosa fare, insomma come dirle che Malefica l’ha rapita e che noi siamo i suoi genitori biologici-disse Filippo.
- Andiamo ora e parliamone – disse Camilla, rivoleva la sua sorellina subito.
- Non penso che la prenderà bene,ma sono d’accordo con Camilla, aspettare peggiorerà le cose, se scoprirà che noi glielo abbiamo tenuto nascosto ci odierà – intervenne Maxi
- Molto bene allora le parleremo domattina- concluse Adam

Il sole splendeva alto nel cielo di Auredon, le lezioni erano iniziate da qualche minuto e nell’aula 14/B Maxi stava parlando con Fran, Diego e Violetta di Giulietta tutti e tre erano stupefatti.
- Quindi Malefica ha rapito Giulietta ovvero Natalia – ripetè pensierosa Violetta
- La malvagità di quella donna non ha limite – disse Francesca, sapeva quanto dolore aveva causato la scomparsa della bambina a Maxi e Camilla.
- Già oggi stesso ne parleremo con Nata, più aspettiamo peggio è – disse Maxi -
Sono d’accordo con te – disse Violetta – e poi tu vuoi dirglielo appena possibile anche per stare finalmente con lei vero?- chiese ancora Violetta
Maxi annuì la verità era che aveva passato tutta la notte sveglio pensando a lei e non vedeva l’ ora di spiegarle tutta la verità
- Maxi siamo tutti pronti andiamo?- chiese Camilla entrando nella stanza elettrizzata.
Certo – disse il ragazzo per poi uscire dall’aula insieme alla sua migliore amica direzione: l’ufficio della preside.

- Non posso credere che abbia potuto fare questo, non è altro che un mostro – disse la fata Turchina mentre Maxi e Camilla entravano nel suo ufficio. Adam, Bella, Aurora e Filippo erano già presenti e avevano spiegato la situazione alla fata.
- Noi dobbiamo dirglielo e vogliamo farlo oggi stesso – disse Aurora
- Capisco – disse la fata – E sono d’accordo Natalia deve sapere al più presto questa cosa-
La fata uscì dall’ ufficio per poi ritornare seguita da una ragazza mora, Natalia.
- Potrei sapere che è successo di così grave da venirmi a chiamare durante un’ ora di lezione?- chiese Natalia.
Aurora e Bella si scambiarono un occhiata, poi Aurora iniziò a parlare - Ieri siamo venute da te per un motivo preciso vedi vent’anni fa diedi alla luce una bambina, Giulietta la sorella minore di Camilla, ma poco dopo il suo secondo compleanno scomparve misteriosamente, ora qualche tempo dopo venne trovato un cadavere di una bambina e per lungo tempo in molti hanno pensato che il corpo fosse di mia figlia. Tuttavia – Aurora fece una pausa scrutando il volto confuso della figlia minore
– Tuttavia mia figlia aveva un voglia sulla spalla che il cadavere non aveva, una voglia a forma di cuore identica alla tua- concluse Filippo
Natalia scosse la testa - Non è possibile – disse Nata.
- Si invece e ti possiamo provare che la voglia è identica alla sua- disse Camilla
- No, i ricordi si possono manipolare- disse Nata per poi rivolgersi ad Aurora
– Ho un ricordo di quando ero piccola si tratta di una ninna nanna eri tu a cantarla? – chiese
- Si – rispose Aurora
- E allora cosa diceva il testo? – chiese
- Diceva così: L’onda va su e giù
In un cielo che è tutto blu
Del grande Oceano capirai che scorre lento
Nel suo movimento
È il rondò di quel via vai – recitò Aurora
Nata dal canto suo era pallida come un lenzuolo, la testa iniziò a girarle forte e venne inghiottita dal buio.

NOTA AUTRICE: Ciao a tutti/e è il secondo capitolo che posto nell’aro di un tempo molto breve, ma settimana prossima sarà per me molto impegnativa quindi non credo che riuscirò ad aggiornare prima di sabato.
Ho visto che alcune persone hanno messo la storia tra le seguite,ma non hanno mai recensito, mi piacerebbe avere una loro recensione e spero che me la lasceranno, giusto per sapere cosa pensano della storia e se hanno qualche consiglio da darmi.
Per quanto riguarda il capitolo è abbastanza lungo e dico solo una cosa riguardante le ultime righe io non sono mai svenuta quindi per lo svenimento mi sono basata su descrizioni di alcuni libri.
Niente volevo dirvi questo
Kiss kiss
Fausta

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Capitolo 7
*** Primi incontri/Romeo e Giulietta ***


NOTA AUTRICE: Ciao a tutti/e ho deciso per qualche strano motivo  di mettere la nota all’inizio, questo capitolo è molto lungo e spero che vi piaccia.
Allours come tutti quelli che hanno letto la scorsa nota sanno avrei dovuto pubblicare sabato, ma mi hanno annullato alcune interrogazioni e visto che avevo iniziato il capitolo ed ero a metà tra oggi e ieri notte sono riuscita a finirlo.
Spero vi piaccia è dedicato  alle persone che hanno messo la storia tra le seguite ( e da cui spero di ottenere una recensione, so di non essere una brava scrittrice e mi piacerebbe qualche consiglio e le critiche sono sempre ben accette ):
• ChibiRobi
• FalbaLove
• fedy_naxipersempre
• Kimka25
• Klaroline01
Grazie mille non mi aspettavo che così tante persone mettessero la storia tra le seguite.
Kiss kiss
Fausta ( vi saluta Roxy )

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Natalia aprì gli occhi non capiva dove fosse, di sicuro non nella sua stanza a casa, nell’Isola degli Sperduti,  la testa le faceva molto male e non capiva il perché, poi però si ricordò di quello che era successo del suo rapimento, della verità annunciatole da Aurora, delle voci che piano piano diventavano sempre più confuse intorno a lei, le gambe che cedevano e infine il buio.
Nata sbatté le palpebre e il viso preoccupato di Maxi entrò nel suo campo visivo.
- come stai ? – le chiese il ragazzo
- come se fossi svenuta – rispose lei sarcastica cercando di alzarsi sui gomiti, ma la testa iniziò a girarle di nuovo e, con l’aiuto di Maxi si rimise sdraiata.
Il silenzio calò nella stanza, Natalia non aveva voglia di parlare dell’accaduto e Maxi pensava a come dire a Nata quello che Aurora non le aveva detto ovvero ciò che riguardava al matrimonio.
La ragazza si mise ad osservare la grande stanza in cui si trovava, le pareti erano dipinte di blu e il grande letto matrimoniale su cui era sdraiata era appoggiato sulla parete opposta alla porta d’ ingresso.
Oltre a quella d’ingresso altre due porte si affacciavano sulla stanza, ma entrambe erano chiuse e una finestra dava su un balcone in marmo bianco.
Il resto della grande stanza era occupato da librerie a muro, passione che Maxi, ormai Natalia aveva capito che la stanza era quella del ragazzo, aveva probabilmente ereditato da Bella
Dopo circa trenta minuti Natalia riuscì ad alzarsi e si diresse velocemente sul balcone, aveva bisogno di aria fresca, e aveva bisogno di pensare a cosa fare, certo Aurora e Filippo potevano anche essere i suoi genitori biologici, ma era stata Malefica ad educarla e l’aveva educata al male.
Ormai uno splendido tramonto tingeva di rosso il cielo, segno che probabilmente Nata era rimasta  svenuta a lungo
- Sai non hanno smesso di cercarti e di crederti viva e nemmeno io l’ho fatto – le disse Maxi, avvicinandosi alla ragazza, che rimirava il tramonto.
Lei lo guardò confusa.
- Tua madre non ti ha detto tutto – le rivelò
- Cosa vuoi dire? – gli chiese
- Non credo sia il caso di parlarne ora, hai già avuto troppe emozioni per oggi – le rispose lui
- Maxi voglio saperlo ora – gli disse lei, la voce leggermente tremante e per la prima volta spaventata
- Sai nella tua famiglia si usa promettere le bambine appena nate a un reale: tua madre è stata promessa a Filippo, tua sorella Camilla a Brodway e tu…- Maxi prese un attimo fiato e studiò l’espressione della ragazza sembrava sconvolta “beh certo idiota da single a promessa sposa nell’arco di dieci minuti” pensò Maxi
- Io?- gli chiese Natalia
- Tu sei stata promessa a me – le  disse, scrutando il suo viso preoccupato per la sua reazione, e vide Natalia guardarlo
- Se tu non vuoi possiamo sì insomma annullare la cosa- disse Maxi, pronunciare quelle parole era per lui  una grande sofferenza, ma Maxi capiva che lei poteva non amarlo quanto lui l’amava e se lei non l’avesse voluto si sarebbe fatto da parte
- Perché se io non voglio? Tu sei d’accordo?- gli chiese Natalia
- Io mi sono innamorato di te dalla prima volta che ti ho vista, anche se allora tu eri solo una neonata e fino ad ora non ho fatto che aspettarti, ma se tu non vuoi… - disse Maxi, Nata rise e Maxi si chiese perché lo stesse  facendo, nonostante il suono della sua risata fosse il suono più bello che avesse mai udito
- E’ assurdo innamorarsi di una bambina e aspettarla per tutta la vita- esclamò lei, anche se in realtà in quel momento avrebbe abbracciato  Maxi sussurrandogli che le dispiaceva, ma che ora lei era lì con lui, ma Malefica le aveva insegnato a nascondere i sentimenti.
- Forse hai ragione, ma io ti amo e ti aspetterò per sempre se necessario – le disse lui.
Il tramonto lasciò il posto alla notte, trapuntata di stelle e Natalia uscì dalla stanza del principe diretta alla propria.

Ludmilla era molto irritata, il piano per recuperare la bacchetta stava andando a rotoli perché non c’era un piano e senza Natalia non potevano decidere cosa fare.
Nella sua contorta e malvagia mente la preoccupazione per l’amica non la sfiorava per nulla.
La mora entrò nella camera da letto che condivideva con la bionda, che iniziò a urlare contro l’amica.
- MA DOVE ERI FINITA?! NON CAPISCI CHE QUESTA E’ LA  NOSTRA UNICA OCCASIONE PER ESSERE LIBERI, MA NO TU DEVI FARE  QUELLO CHE VUOI COSA TI IMPORTA DEGLI ALTRI- le disse Ludmilla
- Lasciami in pace – mormorò la mora
- E sentiamo perché dovrei farlo?- esclamò la bionda
Natalia raccontò a Ludmilla quello che era successo, per tutta risposta Ludmilla scoppiò a ridere
- Oh poverina ti hanno mentito  - disse Ludmilla mentre rideva.
Natalia cercava di mantenere la calma, ma l’arrivo di Leon e Andres, a cui Ludmilla tra le risate spiegò quello che Nata prima le aveva raccontato e anche i due ragazzi iniziarono a ridere e a schernire la ragazza, la fece infuriare.
- ORA BASTA FUORI DI QUI!- urlò Natalia, i ragazzi uscirono dalla stanza continuando a ridere.
I tre si separarono: Leon andò a fare un giro, Andres tornò in camera sua per giocare al video game per il quale aveva ormai sviluppato una dipendenza e Ludmilla andò nel  giardino della scuola.
- Ciao bellezza – la voce di Federico fece voltare Ludmilla
“ perfetto, un altro ragazzo carino con cui giocare “  pensò Ludmilla
-  Ciao tesoro – disse la bionda girandosi

Leon camminava tranquillo per la scuola, una parte di lui si sentiva in colpa per il modo in cui aveva trattato Nata, si insomma come si sarebbe sentito lui se fosse stato al posto della sua migliore amica?
Natalia l’avrebbe lasciato solo? No, lei sarebbe rimasta fino alla fine, fin da piccola la mora era sempre stata dolce e leale, ma con il tempo aveva imparato a fare la cosa sbagliata, ma solo per paura di Malefica, la mora era terrorizzata dalla signora di tutti i mali
“ ma certo…” pensò Leon
 Ora tutti i tasselli erano al proprio posto: il rapimento di Naty, la ricerca della bacchetta e la conversazione che aveva origliato.
Tutto aveva un senso e il figlio di Jafar capiva ogni secondo di più il pericolo che correva la sua amica.
Mentre Leon rifletteva, camminando a testa bassa, Violetta correva nella direzione opposta, doveva andare da Maxi, voleva sapere come Nata aveva preso la notizia del suo rapimento.
Fu questione di un secondo, nessuno dei due si accorse dell’altro, si scontrarono e Violetta cadde rovinosamente a terra.
- Scusami non ti ho visto – chiese Violetta mentre cercava goffamente di alzarsi
- Non è nulla, tu stai bene piuttosto? – le chiese lui aiutandola ad alzarsi.
I loro occhi si incrociarono, nocciola e verde, verde e nocciola.
Il contatto visivo venne interrotto dopo qualche secondo da Violetta che abbassò, quasi intimorita, lo sguardo.
- Io sono Leon – i presentò il ragazzo
- Violetta – rispose lei.

Dopo essere rimasta sola Natalia si sedette sul suo letto, le gambe strette al petto e le lacrime che scendevano nuovamente dagli occhi castani.
Non si aspettava quel trattamento da parte di coloro che aveva considerato amici per tutta la vita.
All’improvviso sentì la porta aprirsi e sentì qualcuno abbracciarla, le braccia della persona la cullarono per un po’, dolcemente e lentamente il pianto di Natalia scemò e la ragazza alzò il viso incontrando lo sguardo di sua madre Aurora.
- Cosa succede ? – chiese dolcemente la madre alla figlia.
Naty riferì alla madre il discorso avuto con Maxi e quello che era successo tra lei, Leon, Andres e Ludmilla: sapeva di potersi fidare di Aurora.
- Oh tesoro mi dispiace tanto per quello che riguarda i tuoi amici, ma vedi tu sei sempre stata molto sensibile e a quanto so i loro genitori li hanno allevati per far del male; vedrai che verranno a chiederti scusa prima o poi, tu sei stata loro amica a lungo e non passerà molto tempo prima che capiscano cosa si stanno perdendo- disse Aurora stringendo a sé la figlia.
- Aurora- disse Natalia, ma si corresse subito – Scusa, mamma perché Maxi è sempre stato innamorato di me, fin da piccolo se quando mi hanno portata via avevo solo due anni e lui quasi cinque?- domandò
Aurora sorrise – Sai è il motivo del nome che avevamo scelto per te, Giulietta- disse Aurora
Natalia guardò la madre confusa.
- vedi esistono persone che muoiono per amore, dopo lunghe e atroci sofferenze, persone che non riescono a vincere determinate sfide che l’amore impone loro di vincere, persone che muoiono perché l’unico modo per amarsi per loro è la morte. A volte a queste persone viene concesso di rivivere il loro amore- spiegò la figlia di re Stefano.
- Non credo di capire – replicò la figlia.
- Vedi quando tu nascesti e Maxi ti vide per la prima volta un ricordo fece capolino nella sua mente
Flashback
Una bambina giaceva in una culla rosa nella sala del trono del castello di Aurora, alla presenza di numerosi dignitari
Un bambino di tre anni circa stava guardando la bambina che dormiva all’ interno della culla, quando un ricordo, un ricordo non suo gli pervase la mente.
-  che nome volete darle?- chiese re Adam
- Giulietta- sussurrò Maxi
Gli adulti lo guardarono e Maxi spiegò loro quello che aveva appena ricordato
Il bambino prese un respiro e ripercorse con la mente quello che aveva appena visto( N/A da qui in poi il flashback sarà narrato dal POV di Maxi e sarà narrato in prima persona )
Raggiunsi precipitosamente la città e in segreto mi inoltrai nella cripta ordinando al mio servo di andarmene e lasciarmi solo, determinato ad unirmi a Giulietta nella morte.
 Paride però arrivò, anch'egli in lutto venuto a piangere Giulietta.
Mi riconobbe e voleva arrestarmi, ne nacque un duello nel quale uccisi Paride. Il paggio di Paride corse a chiamare le guardie, mentre, dopo aver guardato teneramente Giulietta un'ultima volta e sul punto di raggiungerla nella morte, presi una fiaschetta di veleno e ne bevvi per poi pronunciare le mie ultime parole
- E così con un bacio io muoio- dissi
Per poi baciarla e scivolare verso l’oblio della morte
Fine flashback
- Quindi mi stai dicendo che io sono Giulietta e lui è letteralmente il mio Romeo? – chiese Natalia
La donna annuì.
- Ora il punto è se tu provi qualcosa per lui giusto?- le chiese Aurora e Natalia annuì, ma rimase in silenzio.
- Lo ami ?- chiese Aurora
- Io non so cosa voglia dire amare- rispose Natalia e Aurora sorrise
- Cosa provi quando lo vedi?- chiese Aurora
- Beh quando lo vedo il cuore mi batte fortissimo, mi sembra quasi che voglia uscirmi dal petto, vorrei stare sempre con lui e quando siamo lontani l’unica cosa che vorrei è buttarmi tra le sue braccia e rimanerci per sempre, e, lo so che può  sembrare stupido, ma tra le sue braccia mi sento al sicuro, protetta, come se nessuno potesse farmi del male semplicemente perché lui è con me – le  rispose Natalia
Aurora sorrise – Tu sei pazzamente innamorata di Maxi – le disse Camilla entrando nella stanza
- E tu da quanto tempo eri lì fuori? – chiese Natalia
- Non importa, quello che importa ora è che dovresti  parlare con Maxi – rispose Camilla
- Non posso parlargli domani? – chiese Nata
- Tesoro so che tu hai dato il primo bacio e hai perso la verginità a quanto so, non per amore, ma lo hai fatto, Maxi non ha mai neanche dato il primo bacio perché ti ha sempre aspettato, vuoi farlo aspettare ancora?- disse Aurora
Natalia spostò gli occhi dal pavimento della camera al volto della madre ed espirò profondamente
- Tu dici? – chiese, Aurora annuì e Nata, finalmente convinta uscì per andare alla ricerca di Maxi.
Erano ormai quasi le 10  quando Natalia trovò finalmente il ragazzo nella palestra della scuola, che prendeva a pugni un sacco da box,  a giudicare dallo stato della maglia fradicia di sudore del ragazzo , da parecchio tempo.
Natalia prese un respiro profondo e bussò alla porta della palestra.
- Non voglio vedere nessuno – esclamò Maxi
- Nemmeno me? – chiese Natalia entrando dalla porta
Maxi si girò e notò che Nata aveva gli occhi leggermente rossi , segno inequivocabile che aveva pianto e Maxi avrebbe volentieri preso a pugni chiunque l’avesse fatta piangere
- Cosa ci fai qui?- le chiese dolcemente per poi bere un po’ d’acqua da una bottiglia appoggiata sul pavimento.
- Ho bisogno di parlarti, è urgente – disse lei, e Maxi annuì
- Se mi aspetti un secondo mi faccio una doccia veloce, mi cambio e poi parliamo ok?- le chiese e lei annuì.

Dopo una decina di minuti i due stavano camminando in silenzio in corridoio verso la stanza di Maxi, i due avevano concordato che avrebbero parlato una volta lì.
Finalmente arrivarono, Maxi chiuse la porta e, attraversata la stanza si sedette sul letto invitando Natalia a fare lo stesso
- Allora di cosa volevi parlarmi?- chiese Maxi
- Sai io non so cosa sia l’amore, fin da piccola Malefica mi ha insegnato a non mostrare i miei sentimenti,  a nasconderli, a celarli; io non sapevo cosa provavo per te fino a quando non ho parlato con Aurora,  lei mi fatto capire quello che provo per te – disse Naty
- E cosa provi per me?- le chiese Maxi, erano a pochi centimetri di distanza e Natalia li annullò  baciando il ragazzo dolcemente, lui rispose subito, circondandole la vita con le braccia mentre lei lo abbracciava.
Si baciarono per un po’, come sfondo la luna e le stelle che rischiaravano l’ oscurità della notte.

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Capitolo 8
*** come hai potuto?/amor en el aire ***


~~ come hai potuto?/ amor en el aire ( ho riscritto il titolo perchè odio non riuscire a leggerlo tutto)

- E questo cosa significa?- chiese Maxi allontanandosi, a malincuore, da Natalia.
- Tu mi piaci Maxi, tanto – disse Natalia abbassando lo sguardo mentre Maxi l accarezzava teneramente la guancia sinistra.
Un brivido di elettricità percorse il corpo del figlio di Bella a quelle parole e si avvicinò a Natalia abbracciandola.
- Credo che dovresti andare ora, è tardi- disse Maxi alla riccia e Naty scosse la testa, non aveva voglia di rivedere Ludmilla.
- Che è successo ?- chiese Maxi alla ragazza e lei gli raccontò quel che era successo in precedenza con Ludmilla, Leon e Andres
Maxi strinse i pugni avrebbe preso a pugni volentieri quegli idioti, ma Naty era più importante.
- Ti va di rimanere qui con me? – le chiese prendendole la mano e guardando le loro mani intrecciate.
Lei lo guardò sorpresa, ma annuì
Maxi la prese in braccio e Nata rise poi Maxi la adagiò sul letto e si sdraiò vicino alla ragazza abbracciandola.
E Nata si addormentò così, il battito del cuore d Maxi fu per lei una dolce ninna nanna.

Violetta camminava per i corridoi della scuola alla ricerca di Natalia, la voce di ciò che era accaduto  per colpa di Malefica si era sparsa per tutta la Auredon Prep e ora la ragazza era il principale argomento di conversazione delle principesse più pettegole della scuola.
Aveva cercato la mora ovunque, senza risultati e, alla fine le era venuto in mente che poteva essere con Maxi.
Si diresse verso la stanza del ragazzo ed entrò
Maxi era sdraiato sul letto e stringeva dolcemente Natalia a sé mentre la guardava dormire con lo sguardo perso.
- Hey – disse Violetta avvicinandosi ai due e Maxi alzò lo sguardo rivolgendo all’amica un cenno di saluto con il capo
- Non si parla d’altro che di quello che  è successo, volevo sapere come sta – spiegò Violetta
- L’ha presa bene, ma i suoi “amici” non sono stati molto  gentili anzi, quando ha raccontato loro cos’era successo si sono messi a ridere – disse Maxi
- LORO COSA?- urlò Violetta per poi tapparsi la bocca con una mano, non voleva svegliare Nata.
Maxi annuì e la mora corse fuori dalla stanza

Leon stava prendendo un libro dall’armadietto quando qualcuno chiuse di scatto l’anta.
- Come hai potuto farle questo? Ridere di quello che è successo, pensavo fosse tua amica, mi hai deluso Leon non sai quanto- disse Violetta per poi andare via e lasciare solo il ragazzo.
Dopo il loro scontro della sera prima Leon aveva accompagnato Violetta al bar della scuola
 - E’ il minimo dopo quello che ho combinato – aveva detto  Leon e con quella scusa si erano goduti un paio d’ore insieme, divertendosi un mondo,  e Violetta non poteva credere che il dolce Leon che aveva conosciuto la sera prima fosse in realtà un mostro, perché era così che lo considerava

Natalia si rigirò tra le braccia di Maxi stringendosi a lui per poi aprire gli occhi e inspirare il suo dolce profumo, che sapeva di casa.
- Ciao – la salutò Maxi stringendola
- Hey – disse la riccia
- Hai dormito bene? – le chiese
Lei annuì – Sei comodo- gli disse e Maxi scoppiò a ridere
- Che ore sono? – gli chiese
- Le dieci e mezza – le rispose
- Cosa? Maxi è tardissimo dobbiamo andare a lezione- disse Maxi
- Oggi o, ho avvertito i professori che oggi non andremo, ti devo portare in un posto – le disse il moro per poi baciarla dolcemente

Diego camminava per il giardino chiedendosi se quello che stava facendo fosse effettivamente giusto, si insomma lui lo faceva per proteggere Francesca, ma quello che stava facendo metteva in  pericolo entrambe le figlie di Aurora, Natalia in particolar modo
- Ciao amore – esclamò Francesca andandogli incontro con un sorriso a trentadue denti
- Indovina cosa mi ha detto Vilu : Naty e Maxi stanno insieme!!!- urlò Francesca sorridendo felice.
E Diego capì che avrebbe fatto di tutto per lei

NOTA AUTRICE: Ciao a tutti/e, so di essere in anticipo ( ringraziamo le bellissime campagne elettorali del liceo che ci fanno perdere le ore ), visto che sono riuscita a scrivere oggi il capitolo riesco a pubblicarlo oggi e sabato pubblico the next step.
Ringrazio Eliza_mega e fedy_naxipersempre, la prima per aver recensito the next step ( Grazie mille, ora sono di fretta e prima ho avuto a mala pena il tempo di scrivere il capito, ma ti risponderò) e la seconda perché ha messo entrambe le mie storie tra le preferite/seguite, dedico loro questo capitolo Naxoso e Leonettoso
Kiss kiss
Fausta



 

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Capitolo 9
*** what if? ***


~~NOTA AUTRICE: Ciao a tutti/e finalmente ho finito di scrivere questo capitolo, penso che qualcuno si sia chiesto perché è da più di una settimana che non aggiorno Descendants, il motivo è estremamente semplice: vedete ho notato che mentre alcuni capitoli hanno 3-4 recensioni alcuni ne hanno solo 1 quindi mi sono chiesta il motivo di ciò, volevo chiedervi quindi il perché di questa disparità, vorrei riuscire a scrivere una bella storia e se mi spiegate il motivo potrei sistemarla.
Vi preannuncio già che dopo aver postato il decimo capitolo non posterò più per qualche tempo per aver modo di rivedere la storia e di correggerla, farò questo ogni circa 10 capitoli e lo farò anche per the next step.
Spero che il capitolo vi piaccia quanto piace a me
Kiss kiss
Fausta

- Insomma Maxi mi puoi dire dove stiamo andando?- chiese Natalia impaziente al suo ragazzo che le copriva gli occhi con le mani mentre lui la guidava in un posto a lei ignoto
- No piccola manca poco ormai – le disse lui all’orecchio, continuarono a camminare per qualche minuto e, dopo quella che a Natalia sembrò un eternità arrivarono a destinazione e Maxi tolse le mani dagli occhi della sua adorata e bellissima fidanzata.
Lo spettacolo che si stagliava di fronte a lei era a dir poco stupendo, in mezzo a un bosco un fiumiciattolo d’acqua limpida scorreva per poi formare un piccolo laghetto dall’acqua cristallina in cui nuotavano pesci e animali di ogni genere e, vicino alla riga del laghetto sorgeva una piccola costruzione in pietra che sembrava essere lì da secoli.
Di quello che anticamente doveva essere stata una piccola cappella erano rimasti solo il pavimento e le colonne che reggevano ormai solo il peso del cielo e delle nuvole bianche e nere che lo riempivano.
Sul pavimento della cappella era stesa una piccola tovaglia a quadretti rossi e bianchi sulla quale era a sua volta posato un cestino da pic nic.
- Maxi è bellissimo – esclamò Naty
- Mai quanto te – le rispose lui sorridendole e Natalia gli stampò un piccolo bacio sulle labbra.
- Hai fame? – le chiese, Natalia non fece in tempo ad annuire che il suo premuroso ragazzo l’ aveva già trascinata verso la cappellina.

- Salve a tutti nobili e dignitari del regno di Auradon – disse Filippo iniziando a recitare il discorso che da tempo aveva preparato  davanti all’assemblea composta dai più prestigiosi personaggi del regno
- Come penso sappiate la minore delle mie figlie, Giulietta,ora Natalia è stata ritrovata. Questo felice, certo, avvenimento ci mette davanti a delle scelte in primo luogo cosa dobbiamo fare con Malefica? E in secondo luogo cosa dobbiamo fare riguardo alla profezia della Sibilla? – disse Filippo con fare quasi teatrale mentre tutti i presenti lo ascoltavano rapiti.
L’uomo si concesse un minuto di pausa per poi ricominciare a parlare
- Sarò sincero con voi non voglio che mia figlia soffra, sappiamo perfettamente chi sono i prescelti Natalia, Maximiliano, Violetta, Broduey, Camilla, Diego, Federico erano gli originali, ma la profezia è mutata ora anche i figli dei cattivi, Francesca, Clemont e Gery ne faranno parte, credo che dovremmo discutere seriamente se sia il caso che i nostri figli corrano un pericolo tanto grande e per questo ho chiesto al nostro ben’amato sovrano di convocare l’assemblea – concluse Filippo indicando, con il capo, il re.
- Io penso che Malefica non vada punita, ricordate cosa dice la profezia? Fuoco e tempesta il mondo cader faranno, non dimentichiamoci che Malefica è un drago e di conseguenza in lei arde, letteralmente, il fuoco della malvagità, se noi dovessimo punirla rischieremmo di far del male ai ragazzi – rispose Bella dubbiosa.
- Malefica va punita, tu non sai cosa vuol dire perdere una figlia- intervenne Aurora
- Aurora io… - cercò di dire Bella
- Ho passato anni aspettando di poterla vedere, giorno dopo giorno, anno dopo anno lei cresceva da sola, o meglio con quel mostro che la torturava e io non potevo fare nulla per impedirlo – disse Aurora scoppiando in lacrime
A quel punto l’assemblea si divise, c’era chi come Aurora voleva che Malefica fosse punita, altri che volevano fosse addirittura uccisa, altri ancora pensavano come Belle, che attaccare Malefica fosse un rischio per la sicurezza e la pace che regnavano ad Auradon da ormai venti lunghi anni.
- Qui va tutto come previsto – disse un ragazzo avvolto nell’ombra, che parlava al telefono mentre origliava alla porta.

-Smettila- urlò Natalia a Maxi che le faceva il solletico alla vita dopo che lei gli aveva rubato una fragola.
- No, questa è la mia vendetta – disse Maxi, variando il tono della voce e facendo ridere Natalia ancora di più.
- Ti amo lo sai ?- chiese Maxi alla ragazza
- Ti amo anche io tanto – gli rispose Nata per poi accoccolarsi al petto del ragazzo
- Sai a volte mi chiedo cosa sarebbe successo se Malefica non ti avesse portato via da me e se nn fosse successo quello che è successo- gli confessò Natalia
- Beh staremmo insieme da anni credo – le rispose Maxi, avrebbe mntito a se stesso dicendo che non aveva mai pensato a quello.
Cosa sarebbe successo se? Quella domanda e il pensiero ad essa connesso non lo lasciavano mai in pace.
- Maxi io ho paura – disse Naty stupendosi da sola, non aveva mai ammesso a qualcuno, nemmeno a se stessa di aver paura.
- Di cosa hai paura?- le chiese lui dolcemente
- E se Malefica ci separasse di nuovo? – gli chiese con gli occhi lucidi
- Tranquilla piccola, ti prometto che non succederò – le rispose Maxi
- Ma se dovesse succedere? – chiese Natalia spaventata, con la voce e le mani tremanti
- In tal caso ti cercherò fino in capo al mondo, promesso – le disse per poi sigillare la promessa con un bacio.

- Violetta ti prego ho bisogno di parlarti – disse Leon rincorrendo la mora
- E di cosa si può sapere? – gli chiese
-Ti prego perdonami se puoi per quello che è successo – le disse
Ma Violetta scosse la testa per poi andarsene lasciando Leon solo a pensare al  passato

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Capitolo 10
*** the end... o almeno per ora ***


~~The end... o almeno per ora
Natalia si era addormentata alla cappella e Maximiliano l’aveva portata a scuola in braccio e l’aveva portata nella camera che condivideva con Ludmilla.
- Ciao Nata- disse Ludmilla quando la mora si svegliò – volevo chiederti scusa per averti presa in giro qualche giorno fa- disse Ludmilla e Leon e Andres, entrati in quel momento annuirono
Natalia  abbracciò di slancio i suoi amici.
- Natalia – disse Aurora – puoi venire un secondo- e la mora annuì.
- Sai della profezia vero?- chiese Aurora alla figlia che annuì.
- Ieri il consiglio ha deliberato che ritarderemo la profezia a tutti i costi, non ti vogliamo perdere di nuovo Nata e faremo di tutto perché questo non accada- disse Aurora
-Vai – disse Aurora notando Maxi che le stava guardando e Natalia non se lo fece ripetere due volte.
- Ciao – disse Maxi alla ragazza per poi baciarla
-  Ciao- rispose lei – Hai saputo la notizia?- continuò e il ragazzo annuì
- Spero che la ritardino per più tempo possibile- disse Nata
- Perché?- chiese Maxi confuso
- Beh dobbiamo sposarci giusto? – chiese Nata
Maxi sorrise – Non vedo l’ora-
NOTA AUTRICE : Ciao a tutti/e siamo arrivati alla fine della mia prima storia!!! Per questa ho in mente un sequel ma non ne sono sicura.
Ho scritto e iniziato una nuova storia; Pues lo que siento es:Amor ; spero che la leggerete e che vi piaccia.
Grazie di cuore a tutti coloro che hanno recensito questa mia prima storia vi sono davvero molto grata
Besos
Fausta
 

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