Christmas Carol

di nemy1990
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Il fantasma delle ragazze passate ***
Capitolo 3: *** Il fantasma delle ragazze presenti ***
Capitolo 4: *** Il fantasma delle ragazze future ***



Capitolo 1
*** Prologo ***



Christmas Carol

Prologo


Che suo zio Blaise Zabini fosse stato un play boy da giovane era risaputo; che suo padre Draco Malfoy fosse il suo migliore amico e avesse una reputazione molto simile ai “bei tempi” era ancor più noto.

Lui stesso, Scorpius Malfoy, aveva seguito le loro orme e ora, al settimo anno di Hogwarts, poteva vantare di essersi ripassato quasi tutte le ragazze della scuola.

Le poche sfuggite al loro destino erano o troppo piccole, lui banchettava solo con quelle del quarto anno in su, o troppo brutte o erano semplicemente eccezioni (tipo sorelle di amici).

Albus era un suo amico, un suo caro amico da quando lo aveva avvertito delle caccabombe che suo fratello James voleva mettere davanti al ritratto della Sala Comune di Serpeverde al suo terzo anno, ma non era James la sua spina nel fianco, bensì un'altra parente di Albus.

“Scorpius, per favore, gira alla larga! Quella ragazzina è più piccola di Lily e ci stavi flirtando!!”

Era il 24 Dicembre, ma quell'anno il clan Weasley-Potter aveva deciso di rimanere a Hogwarts per le vacanze natalizie e lui stesso aveva deciso di non partire per amore di Albus: stava con sua cugina Gwen (la figlia di zio Blaise) da un anno e lui si era immolato per non lasciare Gwen da sola dato che tutte le sue amiche Serpeverde erano tornate a casa.

“Merlino, Rose... sei sempre così acida! Se non volessi bene ad Albus avrei già detto a Gwen di scappare. Fidanzarsi è così noioso...”

“Ah sì, perchè scoparsele tutte è meglio, come ho fatto a non arrivarci prima!”

Scorpius fece un sorrisino guardando il volto arrossato di Rose, i suoi capelli rossi indomabili e gli inconfondibili occhi azzurri.

Si avvicinò a lei afferrandola per la vita e sussurrandole all'orecchio in maniera sensuale.

“Beh... è molto piacevole... sai il mio dormitorio sarà libero stasera... che ne dici di venire a farmi compagnia?”

Rose sorrise amareggiata, ma rispose comunque in maniera ironica.

“Che c'è Scorpius, hai paura di rimanere solo con i tuoi fantasmi? Hai paura di venire a patti col vuoto che hai dentro?”

Scorpius rimase interdetto, era sempre stata l'unica a tenergli testa, ma poco importava dato che anni addietro aveva già goduto della sua compagnia.

“Come vuoi dolcezza... ma per te la mia porta è sempre aperta!”

“Le allusioni sessuali sono il tuo pane quotidiano Scorpius, sai che non hanno effetto su di me!”

“Hai ragione, Rose, te lo concedo! E' ora di finire il mio tris di cugine Weasley! Roxanne mi sta aspettando!”

Rose lo guardò come se avesse appena ricevuto uno schiaffo in faccia, ma gli dedicò un sorriso carico di risentimento.

“Vai pure, un'altra ragazza è pronta per essere parzialmente soddisfatta!”

Scorpius rise senza essere veramente divertito e uscì di scena.


Quella sera aveva mangiato davvero tanto e bevuto dell'idromele ottimo che però gli aveva leggermente inebetito i sensi.

Quando tornò nel dormitorio passò dal bagno dato che si sentiva parecchio accaldato.

Si sciacquò la faccia, ma quando se l'asciugò con l'asciugamano e si guardò allo specchio fece un sobbalzo: una figura era comparsa alle sue spalle e lui si voltò di scatto verso di lei.

“Chi è lei? Questo è il dormitorio maschile!” farfugliò non molto lucido.

“Oh, lo so, mio caro... ma poco importa.” rispose la donna.

Scorpius la guardò più attentamente a bocca aperta: era una donna bellissima sulla quarantina di carnagione olivastra , lunghi capelli neri e occhi color oro. Era vestita in maniera impeccabile, con un vestito verde smeraldo lungo fino ai piedi, ma con uno spacco vertiginoso laterale che mostrava tutta la coscia, una gamba sottile e lunga, un seno prorompente che spiccava su quel fisico da modella. Era truccata il giusto, ma quel rossetto bordeaux la rendeva ancora più desiderabile.

“Visto che sei qui potremmo approfittarne!” iniziò Scorpius, partendo subito all'attacco, deciso a non farsi sfuggire una preda simile.

La donna sorrise con fare misterioso, ma scosse la testa.

“Sono lusingata, ma non è questo il mio compito. “

“Beh, mica è vietato tra noi, dolcezza.”

Lei fece una risatina, ma sempre con eleganza e Scorpius pensò di essere molto fortunato.

“Forse cambieresti idea se ti svelassi la mia identità, Scorpius Malfoy.”

“Conosci il mio nome? Sapevo di essere popolare, ma non tra le milf!”

“Certo che lo conosco, devo conoscerlo dato che sarò la tua guida.”

Scorpius si accigliò, poi iniziò a gongolare.

“M'insegnerai tutto sul sesso? Il Kamasutra dalla A alla Z? Stai per rendermi il ragazzo più felice della terra.”

La donna scosse ancora la testa.

“Stanotte tre fantasmi verranno a farti visita, loro ti faranno provare cose che non provi da molto tempo.”

“Fantasmi?”

“Sì...”

“Senti Salazar Serpeverde già lo conosco e anche Mirtilla Malcontenta, con mio enorme dispiacere. Scusa e poi perchè si dovrebbero scomodare?”

La misteriosa signora fece un sorriso, poi gli baciò la guancia , lasciandogli il segno del rossetto rosso.

“Sono i fantasmi del passato, presente e futuro. Verranno per mostrarti la retta via. Tu l'hai persa da tempo e se non fossi giunta quest'oggi avresti perso per sempre la felicità.”

Scorpius inarcò un sopracciglio.

“Tu chi sei?” chiese finalmente.

“Cornelia Zabini... sono la madre di Blaise, tuo zio acquisito.”

Scorpius strabuzzò gli occhi.

“Vuoi dire la vedova nera?? Tu sei quella dei sette mariti misteriosamente morti?”

Lei annuì complice.

“Tu sei morta!!” l'accusò lui, puntandole il dito contro.

“Vero!”

“Sono sicuro che tu non sia rimasta sulla terra come fantasma... come fai ad essere qui?”

“Ho avuto un permesso speciale. Solitamente non mi risveglio dal mio sonno eterno per delle sciocchezze, ma è per causa mia se sei quello che sei diventato.”

Scorpius si guardò intorno confuso, pensando di aver bevuto decisamente troppo.

“Io non ti ho mai conosciuta.”

“Non di persona... ma i miei insegnamenti sono stati tramandati a mio figlio, a tuo padre e ora a te. Ho sempre pensato che la ricchezza e il sesso fossero le cose importanti della vita e non c'è dubbio che tu abbia ereditato il mio stesso modo di pensare. Mi sono sentita responsabile.”

“E perchè non sei comparsa a mio padre o a zio Blaise?”

“Perchè non ce n'era bisogno: la guerra li ha cambiati. Non sono come noi, cresciuti nella bambagia, con nessun problema nella vita.”

Scorpius la guardò ancora incredulo: “Essere ricchi è un vantaggio e fare sesso è piacevole!”

“Certo e per molto tempo ho creduto io stessa che non mi servisse altro, finchè non sono invecchiata. Avevo appena ucciso il mio ultimo marito, che resti tra noi, e mi sono accorta di essere completamente sola. Amare ed essere amati è importante, molto più che del divertimento di una notte di passione.”

Scorpius la guardò scettico, ma lei non battè ciglio.

“Ricorda: stanotte, al rintoccare della mezzanotte arriverà il primo fantasma.”

Poi svanì.

Scorpius si guardò intorno ancor più confuso e , in un primo momento pensò di aver sognato; solo quando guardò la sua guancia macchiata di rossetto iniziò a dare di matto.

“Alcol.... alcol!!” iniziò a dire ad alta voce , pensando che alla festa di Natale organizzata nella sala Comune di Grifondoro alla quale Albus aveva invitato lui e Gwen, sicuramente ci sarebbe stato dell'altro Idromele.


“Scorpius, finalmente sei arrivato!!” lo salutò Hugo dandogli una pacca sulla spalla.

Ormai era popolare in quella famiglia.

Vide Dominique Weasley sorridergli complice e lui sorrise di rimando.

Lei era un'infiltrata in quella sala comune tanto quanto lui, dato che apparteneva alla casa di Corvonero. Aveva goduto della sua dolce compagnia l'anno addietro per due notti di fila. Solitamente non faceva il bis, ma quella era davvero uno schianto.

“Ho avuto un contrattempo...” rispose lui sorridendo e avvicinandosi a Dominique.

“Ciao, dolcezza...” la avvicinò, non curante del ragazzo moro di Corvonero che gli era di fianco.

“Scorpius, ma che sorpresa!” lo salutò lei con un bacio sulla guancia.

“Dov'è Roxanne?” chiese subito, deciso a fare il suo bel tris.

Dominique lo guardò alzando gli occhi al cielo.

“E' laggiù, insieme a Louis!” gli disse indicando il divano vicino al fuoco.

“Vieni, Dennys, ti presento mia cugina Rose!” aggiunse poi al suo accompagnatore.

Quando Scorpius capì che Dennys non era il ragazzo di Dominique, ma uno con cui volevano far flirtare Rose, non si avvicinò nemmeno a Roxanne, ma seguì i due d'istinto.

“Rose, lui è Dennys Steeval! Dennys, lui è Rose mia cugina!”

Il ragazzo le sorrise dolcemente e Rose arrossì.

-Ma per piacere, neanche fosse bello!- si trovò a pensare Scorpius, anche se, guardandolo meglio, doveva ammettere che non fosse proprio un cesso: niente a che vedere con lui, ma comunque accettabile.

“Non è stato imbarazzante, vero?” chiese Rose guardando il bel ragazzo che aveva di fronte.

Forse, per una volta, Dominique le aveva presentato un ragazzo decente.

“Meno di quanto pensassi!” rispose lui ridendo e baciandogli la guancia.

Quello era decisamente inappropriato per una presentazione, pensò Scorpius, così decise di intervenire.

“Ciao, Dennys, giusto? Sei più piccolo di noi, vero?” chiese Scorpius attirando l'attenzione su di lui.

“Sì...e tu sei...? Sono del sesto anno.”

“Scorpius Malfoy, sono del settimo anno, ti piacciono mature, a quanto vedo!” rispose per provocare Rose.

“Beh, un anno non fa tanta differenza, giusto?”

“Inoltre è un Corvonero, Scorpius, sicuramente è più maturo di te!” lo rimbeccò Rose.

“Mi piace un sacco leggere, tra l'altro. Ti vedo spesso in biblioteca, Rose! Tu che libri preferisci?” chiese Steeval, fingendo che Scorpius non esistesse.

“Davvero? Io amo molto la letteratura babbana, ma anche Shakespeare non mi dispiace!”

“La poesia di Shakespeare non ha rivali, soprattutto quella che parla d'amore!” concordò Dennys e Rose le sorrise felice e sarebbe stata convinta di aver trovato finalmente quello giusto se non fosse stato per Scorpius che si intromise per l'ennesima volta.

“L'amore è solo un'illusione e coloro che ci credono non sono altro che degli ingenui.”

“Nessuno ha chiesto il tuo parere, Malfoy!” ribattè Rose stizzita.

Quando lo chiamava Malfoy significava che aveva rotto per l'ennesima volta l'argine che c'era tra loro e che permetteva solitamente una “convivenza” falsamente pacifica tra loro.

“Come ci si sente Dennys? Essere il sesso usa e getta fatto arrivare per Rose?”

Steeval sorrise.

“Molto meglio che essere quello di tutte le altre!” lo rimbeccò Dennys “La tua fama ti precede, Malfoy: prima non ti ho riconosciuto perchè non do una faccia a chi è famoso per un'altra parte del suo corpo!”

Rose ghignò e Scorpius arrossì.

“Pensavo che la gelosia con gli anni ti fosse passata, Malfoy!” lo canzonò Rose e lui sorrise malefico.

“Caro Dennys, non posso che compatirti: preparati a parlare dei tuoi sentimenti, a scambiare lettere d'amore e usare per bene quella lingua e non intendo per parlare!”

Rose arrossì fino alla radice dei capelli.

“Forse è meglio se tolgo il disturbo...?” chiese Dennys capendo che la faccenda si faceva pesante.

“No, ti prego, rimani: non sei tu quello indesiderato.”

“Giusto è ora di andare a chiudere il mio tris di Weasley!”detto questo, Scorpius si allontanò dai due per dirigersi verso la sua prossima preda: Roxanne Weasley.

Tutti sapevano che Roxanne era più propensa agli scherzi che agli uomini, ma sapeva da fonti certe che a letto era una vera bomba e aveva solo 14 anni.

“Rox!” la chiamò lui e la ragazza si girò sorridente.

“Ciao Scorpius... a cosa devo questo onore?”

Roxanne amava prenderlo in giro bonariamente e Scorpius sorrise maliziosamente.

“Beh.. hai mai provato un Malfoy?”

Roxanne arrossì non aspettandosi che facesse il donnaiolo proprio con lei.

“No, non ne ho mai avuto il piacere!”

“Ti andrebbe...? Stanotte sono tutto solo nel dormitorio e speravo che tu potessi farmi compagnia...”

Si leccò le labbra, strizzandole l'occhio e Rozanne arrossì ancor di più.

Anche se non sembrava, era timida di fronte a quegli approcci.

“Perchè no? Ma prima direi di farci qualche bicchierino di idromele!”

“Tu sì che mi conosci!”

Brindarono insieme, ma poi si sbronzò talmente tanto da andare a letto prima e, quando si chiuse la porta alle spalle, sentì il rintocco della mezzanotte.



Ciaooo... nuova ff in onore del Natale alle porte. Lo ammetto: non è tutta farina del mio sacco, sono per i riferimenti a Christmas Carol, ma anche per le
citazioni del film “La rivolta delle ex”. Se non lo avete ai visto guardatelo, fa veramente ridere. So che Christmas Carol l'hanno rifatto in tutte le versioni possibili e immaginabili, ma mi sono detta che una in più non avrebbe fatto male. Fatemi sapere i vostri pareri!


-nemy1990-

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Capitolo 2
*** Il fantasma delle ragazze passate ***


Christmas Carol

Il fantasma delle ragazze passate


Al suono del secondo rintocco, Scorpius decise di non lasciarsi influenzare da quanto gli era stato detto da quella gnocca paurosa di Cornelia Zabini, anche perchè era probabile fosse stata un'allucinazione.

Da quando in qua i fantasmi non erano trasparenti e lasciavano segni di rossetto sulle guance dei viventi? Il massimo contatto che aveva avuto con un fantasma era quando aveva trapassato per puro sbaglio il frate Grasso o quando Pix gli aveva lanciato una caccabomba sul piede (anche se non poteva essere definito come un vero e proprio contatto diretto.

Era stata una giornataccia, soprattutto se si considerava la magnifica conoscenza che aveva fatto con Dennys Steeval.

“Qualcuno qui è geloso?” chiese la voce di una ragazza e Scorpius si girò di scatto, vedendo che sul suo letto era sdraiata Jennifer Kurt, una ragazza di Serpeverde tre anni più grande di lui che gli aveva fatto conoscere i piaceri del sesso anni addietro.

“Beh... sicuramente non sei stato la mia scopata migliore, senza offesa! Eri ancora un novellino!”

“Puoi leggermi nel pensiero?”

“Certo, secondo te sono qui per caso o cosa?”

Era una ragazza in carne, con un bel viso, capelli mossi e lunghi color mogano e gli occhi marroni scuro.

Era esattamente come Scorpius se la ricordava, divisa compresa.

“Che ci fai qui? Pensavo avessi finito Hogwarts!”

“Certo che sei davvero tardo! Sei migliorato sull'aspetto, ma sul resto... Sono il fantasma delle ragazze passate, idiota!”

“S-sei morta??”

Non aveva avuto più notizie di lei quindi, per quanto ne sapeva poteva anche essere probabile.

“No, certo che no! Sono via e vegeta, ma non sono un vero e proprio fantasma... sono una parte di te e della tua anima. Tu mi vedi così perchè mi hai conosciuta così.”

“Non sei stata così importante!” la sdegnò Scorpius e Jennifer si teletrasportò a due centimetri dal suo viso facendolo sobbalzare.

“Sai perfettamente che non è così! Sono stata la tua prima volta...”

“Non solo la mia!”

Scorpius ricordava perfettamente che Jennifer aveva fatto perdere la verginità a molti Serpeverde, andare con lei era come un rito di passaggio per l'età adulta.

“Ero piuttosto sveglia lo ammetto, ma guardando come stanno ora le cose, è stato un privilegio essere la prima! La prima volta di Scorpius Malfoy... se vuoi ti faccio vedere il replay!”

“No, grazie, non ci tengo!” rispose lui e Jennifer non si scompose.

“Ad ogni modo stasera sei tu il protagonista, quindi prendi il mio braccio.”

“Non ci si può smaterializzare entro i confini di Hogwarts!”

“Allora sei proprio scemo! Questo è un viaggio interiore per vedere come sei passato dall'essere un bravo ragazzo a una testa di cazzo fatta e finita!”

Scorpius sospirò: se doveva diventare matto tanto valeva assecondare la sua follia.


Si era aspettato tante cose, ma non quello: il suo primo incontro con Rose.

Erano sul treno per arrivare a scuola, al suo primo anno.

Niente cravatta, niente distinzione tra case.

Una piccola Rose stava trascinando il suo baule, tre volte più grosso di lei e a stento riusciva a spostarlo.

“Hai bisogno di una mano?” chiese un se stesso undicenne.

Non si ricordava così minuscolo.

-Eri tenerissimo, sì!- rispose Jennifer ai suoi pensieri che se ne stava proprio accanto a lui.

“Non ti preoccupare, credo di cavarmela!”

Il mini Scorpius rise e l'aiutò ugualmente a portarlo in una delle carrozze.

“In questi casi è meglio mettere l'orgoglio da parte!”

-Com'eri saggio, sembravi davvero un altro!-

Scorpius grande sospirò, ma non rispose.

“Non è una questione di orgoglio: sei un Malfoy, non dovrei nemmeno parlarti!”

Mini Scorius si accigliò e le chiese il perchè.

“Mio padre ti ha visto prima con i tuoi genitori prima e mi ha detto di batterti a tutti gli esami, di vederti come un rivale!”

“Chi è tuo padre?”

“Ronald Weasley!”

Mini Scorpius la guardò ad occhi spalancati dalla sorpresa.

“Uno dei salvatori del mondo magico! Anche mio padre mi ha parlato del tuo e anche di Harry Potter e Hermione Granger”.

“Hermione Granger è mia madre!” lo informò.

Si sedettero l'una di fronte all'altro.

“Mio padre mi ha detto che tua madre era la più intelligente di tutta la scuola ai loro tempi!”

A quelle parole, Rose gli sorrise.

“In fondo non siete così male, voi Malfoy.”

“Piacere Scorpius!”

“Rose!”

Si strinsero la mano, poi Scorpius le passò una cioccorana.

“Vuoi?”

“Sì, grazie!”

“Che ti è uscita come figurina?”

“Merlino!”

“Wow, bello! Sai che era un Serpeverde? Spero proprio di capitare in quella Casa!”

Alla parola -Serpeverde-, Rose gliela ridiede come scottata.

“Scusa, non è per qualcosa ma se finisco tra i Serpeverde mio padre mi disereda, per scaramanzia preferisco che la prenda tu!”

“Il mio mi disereda se non ci finisco, invece!” la informò Scorpius facendola ridere.

“Allora è deciso, la terrai tu! In memoria del nostro incontro e affinchè ti porti fortuna!”

“Questa me la terrò per sempre!” le confessò il piccolo Scorpius e Jennifer iniziò a ridacchiare.

-Non ti facevo così sentimentale, Scorpius!-

-Non l'ho detto davvero!- mentì Scorpius, ma Jennifer riportò indietro la scena agitando un dito.

“Questa me la terrò per sempre!” ripetè Scorpius e lui si arrese all'evidenza.

-Ok, l'ho detto-.

In quel momento lo scompartimento si aprì ed entrò Albus insieme a Dominique.

“Scusa Rose, James mi aveva fatto l'incantesimo delle pastoie... se non fosse stato per Victoire mi troverei ancora lì!”


La scena cambiò, lasciando Scorpius un po' confuso.

Doveva essere l'inizio del terzo anno, quando avevano organizzato quella maledetta festa stile Ballo del Ceppo per i poveri.

Era sotto Natale e per l'evento del ballo nessuno era sfortunatamente tornato a casa.

-In quegli anni passavi molto tempo con Rose, soprattutto a studiare in Biblioteca. Era una scusa per stare in sua compagnia ed eravate molto legati.-

Scorpius alzò gli occhi al cielo.

-E' stato molto tempo fa...-

Uno Scorpius tredicenne guardava Rose impacciato: voleva invitarla al ballo, ma non sapeva proprio come fare.

“Rose...” si decise infine, ma un ragazzo del quinto anno di Corvonero lo precedette.

“Rose Weasley sei molto carina... verresti al ballo con me?”

Rose guardò Scorpius, ma vedendo che lui non reagiva accettò la proposta.

“D'accordo!”

Lo scenario cambiò e si trovavano in Sala Grande, Scorpius era andato al ballo con Gwen, sua cugina, alla fine.

Vide Rose baciare quel Corvonero e si sentì soffocare.

-Povero tesoruccio, quasi quasi mi dispiace!- lo prese in giro Jennifer e Scorpius la minacciò.

-Cambia subito scena o io giuro che ti affatturo!-

-Un po' difficile, ma d'accordo!-


Era il giorno di Natale: dopo l'esperienza avuta lo Scorpius tredicenne si decise di tornare a casa per le vacanze natalizie, mentre Gwen rimase a Hogwarts.

Al banchetto natalizio erano presenti sia suo padre che suo zio Blaise che lo presero da parte notando la sua aria assente.

“Scorpius, come mai sei così giù di morale in questi giorni?” chiese Blaise preoccupato, accomodandosi sul divano alla sua destra.

“Non è niente...” mentì e questa volta fu suo padre a sedersi, solo che alla sua sinistra.

“Allora perchè sei tornato da Hogwarts quando tutti sono rimasti lì?”

Lo Scorpius tredicenne si guardò i piedi , evitando accuratamente lo sguardo di suo padre e di suo zio.

“Rose è andata al ballo con un altro e si sono baciati! Era il suo primo bacio, ora non so nemmeno se ci sposeremo! E' tutto rovinato!” esclamò iniziando a piangere.

Blaise guardò Draco che fece un cenno d'assenso all'amico.

“E' arrivato il momento Scorpius...” iniziò Blaise, guadagnandosi l'attenzione del ragazzino.

“Il momento di cosa?”

“Che tu scopra i segreti delle donne!”

“Non mi interessa, le donne mi fanno schifo, ho chiuso con loro!” ribattè deciso e Draco lo strattonò, facendolo girare nella sua direzione.

“Non voglio mai più sentirti fare questi discorsi da mezza checca! Siamo intesi? Tu sei un Malfoy, un Malfoy dal cuore troppo tenero e noi ti insegneremo a non soffrire più, a condizione che non solo non ripeterai mai più una cosa del genere ma anche che metterai in pratica ciò che ti diremo.”

Scorpius smise di piangere e annuì lentamente.

“Ora, Scorpius siediti lì di fronte a noi ti spiegheremo qual è il modo per conquistare una donna senza soffrire.”

Scorpius fece come richiesto dallo zio e se li trovò davanti.

“Rose dice che non le piacciono certi giochetti, però!”

“Quella la devi dimenticare!” esclamò Blaise.

“Io pensavo che facessimo questo discorso per riprendermela!”

“Sono i tuoi sentimenti per lei che ammazzano il tuo gioco.” spiegò Draco, accendendosi un sigaro.

“Ricorda, Scorpius: il potere in un rapporto appartiene a chi dei due ha meno interesse!” citò saggiamente Blaise.

-Sante parole!- concordò Scorpius grande.

“Mia madre ha fatto tanti errori nella sua vita, ma sapeva il fatto suo e mi ha insegnato a capire le donne.”

“L-la vedova nera?”

“Proprio lei. Mammina non ha mai sofferto per un uomo e si è sposata sette volte!”

Scorpius lo guardò a bocca aperta e sia Blaise che Draco risero.

-Ci siamo- esclamò Scorpius -neanche Merlino era a conoscenza delle regole del maestro!-

-Regole del maestro?- chiese Jennifer scettica.

-Guarda ora...-

“Ci sono delle regole da seguire se vuoi che una donna si interessi a te.” disse infatti Draco.

“Quali?”

“Regola numero uno: non fissarle mai. Le donne si spaventano facilmente.” iniziò suo padre.

“Regola numero due: falle ridere. Alle donne piace molto ridere, soprattutto degli uomini. “ riprese Blaise “E' fondamentale di modo che si sentano a loro agio, abbassano la guardia e molte volte le portano a commettere degli errori cruciali, come fare sesso con un perfetto estraneo dentro lo sgabuzzino delle scope.”

“Che cosa??” chiese il pudico giovane Scorpius e Jennifer si battè una mano in faccia.

-Ma dov'era tua madre quando serviva? Avevi solo 13 anni!-

-A spettegolare con zia Daphne e comunque tu non dovresti proprio parlare dato che nello stesso anno mi hai sverginato!-

Jennifer alzò gli occhi al cielo.

“Io non dovrei neanche parlare con gli estranei!” aggiunse il giovane Scorpius e Jennifer annuì vigorosamente.

“No, ma infatti... niente nome, né altre informazioni!” esclamò Blaise e Jennifer iniziò a sbattere la testa contro il muro dal dissenso.

-Smettila di fare così, sembri un elfo domestico!- commentò Scorpius, ma Jennifer lo ignorò.

“Regola numero tre: la prima volta che la incontri falle un complimento dal collo in su, che ha belle labbra, begli occhi, un bel cervello, le prime due cazzate che ti vengono, poi, quando pensa che possa giocare tutta la sera al gatto e al topo senza darti niente, tu la insulti, le fai capire che sei tu a condurre il gioco e che sei lì per vincere.”

-La cosa più triste è che funziona davvero- commentò Jennifer scuotendo la testa.

“Se ci fosse un gruppo di ragazze e te ne interessasse una in particolare... quale sarebbe secondo te un buon modo per avvicinarla?” chiese Blaise.

Scorpius tredicenne ci pensò un po', poi rispose: “La farei ingelosire fingendomi interessato alla ragazza accanto!”

Draco gli sorrise commosso: “Te lo giuro Scorpius... non ti ho mai sentito figlio mio come in questo momento! Vieni qui, fatti abbracciare!”

Scorpius abbracciò il padre e Blaise gli sussurrò: “Questo è solo l'inizio Scorpius: quando tornerai a Howgarts sarai irriconoscibile.”


Jennifer cambiò scena: lo Scorpius tredicenne era tornato a Hogwarts e quando Rose fece per salutarlo lui finse di non vederla.

Parlava con i suoi amici e, davanti alla stessa Rose, andò da Jennifer Kurt e ci provò.

“Non ti vuole nemmeno guardare in faccia!” le fece notare un'amica di Rose a quest'ultima.

Lei lo guardò mortificata, poi corse via.


Jennifer cambiò ancora scenario e Scorpius notò che era passato del tempo.

-Quinto anno: ti eri ripassato già mezza scuola, ma Rose non era nella lista. Avevi saputo da Albus della morte di suo nonno Arthur e decidesti di starle di nuovo accanto.-

“Rose... ho saputo da Albus di tuo nonno, mi dispiace molto, ci tenevo a farti le mie condoglianze!”

Rose aveva l'aria spenta da giorni e si girò verso di lui sorpresa.

“A prescindere da tutto Rose, davvero.”

Rose lo abbracciò e iniziò a piangere sulla sua spalla.

“Che ne dici se andassimo a fare una passeggiata fuori dal castello?”

“Fa freddo...”

“Vero, ma c'è la neve!”

Rose fece un sorriso timido e accettò.

Quando furono fuori dal castello, Scorpius la prese per mano e si tuffò nella neve, facendo la forma di un angelo.

Rose rise spontaneamente.

“Come mai un angelo?”

Scorpius quindicenne le sorrise ancora steso a terra.

“Perchè tu sei bella come un angelo!”

Rose fece un urletto dato che Scorpius l'aveva trascinata nella neve accanto a lui strattonandola per il polso.

“Ora ci sai proprio fare, eh?” chiese lei guardandolo con un misto di tristezza e ironia.

Scorpius provò a baciarla ma lei si scansò.

“Non è così facile con me... dovresti corteggiarmi prima!”

Scorpius le sorrise.

“Voglio farti dimenticare la tristezza Rose... ti ho osservata in questi giorni e non voglio vederti ancora così giù... non è da te! Lasciati andare.”

“Da quando ti preoccupi di come sto io? Non ci siamo proprio parlati in questi due anni!”

“Perchè soffro di una grave malattia!” rispose seriamente il quindicenne Scorpius.

“Cioè?”

“Cuore spezzato!”

Rose rise, poi gli tirò un buffetto sulla spalla.

“Effettivamente rimanesti senza fiato quando Davies mi chiese di andare al ballo con lui! Pensa che ogni tanto lo bacio ancora sai e non solo quello! Tirò fuori il mio vestito nero e...”

“Blu, non nero! Era blu il vestito che indossavi quando baciasti Davies... invece che, beh, me.”

Rose lo guardò profondamente e Jennifer diede di gomito allo Scorpius grande.

-E' qui che lei ha pensato che avessi ancora qualcosa di recuperabile.-

“D'accordo, Scorpius... accetto di tornare in buoni rapporti, ma se mi vuoi devi fare le cose per bene. Trascorreremo del tempo per parlare e fare le cose con calma.”

Scorpius la prese per la vita, poi le accarezzò il viso.

“Potremmo anche fare oltre che parlare, che ne dici?”

“Per ora direi solo parlare!”


La scena cambiò: erano nel dormitorio di Serpeverde e Rose e Scorpius erano insieme.

-Siete stati insieme per sei mesi, poi lei ha deciso di concedersi.-

-Lo so, perchè mi fai la telecronaca?- chiese Scorpius stizzito.

-Sono solo la voce narrante, apprezza che mi sia scomodata per te!-

Scorpius grande non riusciva a staccare gli occhi dalla schiena nuda di Rose.

“E' la mia prima volta Scorpius...”

-Zio Blaise me l'aveva detto di non essere la prima volta di nessuno, né l'ultima.-

-Il fatto che tu non l'abbia ascoltato non so se è una cosa buona.-

“Tranquilla, farò del mio meglio per farti stare bene!” esclamò Scorpius quindicenne, baciandola delicatamente, poi iniziò a toccarla sotto le coperte e lei non riusciva a trattenere i gemiti.

-Tieni a cuccia il tuo amichetto dei paesi bassi!- lo rimproverò Jennifer, vedendo che Scorpius grande si era eccitato a quella vista.

Scorpius arrossì , mentre vedeva se stesso che cercava di reprimere l'urlo di Rose baciandola.

Quando finirono, Scorpius fece per alzarsi, ma Rose lo fermò.

“Senti... io non sono da una botta e via. Io credo che tu abbia un gran cuore in fondo anche se tenti disperatamente di nasconderlo. Vieni qui e abbracciami, rimani con me. Se non lo farai non ti farò più entrare nella mia vita.”

Scorpius ci pensò, poi andò ad abbracciarla.

“Non sei stupido come sembri, allora!”

Scorpius sorrise e le baciò sulla testa.

-Questo è il momento in cui ti sei davvero innamorato di lei... l'hai accolta dentro di te...-

Scorpius quindicenne, però, appena Rose si addormentò, si alzò e se ne andò.

Il dormitorio di Serpeverde era vuoto perchè erano rimasti lì per le vacanze di Natale e , quando Rose si svegliò non trovò il ragazzo accanto a sé.

Quando realizzò del perchè iniziò a piangere talmente tanto che i singhiozzi le perforavano il petto.

-Ti prego, non voglio vedere altro.- pregò Scorpius e Jennifer lo guardò con disgusto.

-Certo che non vuoi vederlo...-


Un rintocco assordante perforò le orecchie di Scorpius che si svegliò di scatto, trovandosi nel suo letto.

Il fanstasma era scomparso.

Guardò l'orologio e si accorse che era l'una di notte.

Si girò verso la porta e vide Gwen, sua cugina.

“Gwen che è successo, non riesci a dormire?”

Gwen scosse la testa.

“Sono qui per te: sono io il secondo fantasma.”

Per chi trovasse della frasi familiari ripeto di aver preso spunto da "la rivolta delle ex" e ne ho fatto la versione potteriana, quindi non uccidetemi vi prego! Spero che la storia vi piaccia ad ogni modo, fatemi sapere!

-nemy1990-

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Capitolo 3
*** Il fantasma delle ragazze presenti ***


Christmas Carol


Il fantasma delle ragazze presenti



Un rintocco assordante perforò le orecchie di Scorpius che si svegliò di scatto, trovandosi nel suo letto.

Il fanstasma era scomparso.

Guardò l'orologio e si accorse che era l'una di notte.

Si girò verso la porta e vide Gwen, sua cugina.

Gwen che è successo, non riesci a dormire?”

Gwen scosse la testa.

Sono qui per te: sono io il secondo fantasma.”


...


Scorpius guardò sua cugina ad occhi sbarrati.

Come puoi essere tu il secondo fantasma? Sei nella stanza accanto e sei mia cugina!”

Gwen ghignò made in Malfoy.

Siamo nel presente capitan ovvio e sono l'unica ragazza costante della tua vita!”

Beh ha senso...” ammise Scorpius, scrutandola.

Inoltre non potevo dire di no a nonna Cornelia!”

Già, tu sei sua nipote...” realizzò solo in quel momento cercando similitudini tra le due.

Erano entrambe scure di pelle ( forse la cugina un po' meno) e capelli neri, che però Gwen portava a caschetto. Gli occhi non li aveva color oro come sua nonna, ma azzurri come quelli sua zia Daphne.

Hai finito di scrutarmi?”

Scusa... quindi che si fa?” chiese poi, vedendo che non faceva niente.

Dammi la mano!”

Lui le si avvicinò e fece come richiesto.


Si ritrovarono nel dormitorio femminile del settimo anno, dove Roxanne, Dominique e Lily si erano accampate per non lasciare da sola la cugina.

Allora come ti è sembrato Dennys? Mi sembrava ci fosse molto feeling tra voi...” iniziò Lily tirando un'occhiata complice a Rose.

Oh beh... si è molto carino...” commentò l'interpellata, arrossendo un po'.

Cosa sono quelle guance Rose?” chiese Roxanne lanciandole un cuscino in faccia “Stai già fantasticando su di lui?”.

Lily rise, Dominique sorrise e Rose arrossì ancora di più.

Ma cosa dici, Rox!! Assolutamente no! Cioè non che sia brutto, anzi... è carino, intelligente e sembra avere un sacco di buone qualità!”

Le qualità le ha, non ti preoccupare, una mia cara amica me l'ha confermato!” le confidò Dominique con un sorriso malizioso “Beh, una in particolare sicuramente, anche molto evidente...”

Dominique!!!”

-Certo che le ragazze a volte sono peggio di noi in quanto a perversione!- commentò Scorpius indignato.

-Perfavore Scorpius, non fare il moralista proprio tu! Sappiamo entrambi che se avessero fatto un apprezzamento del genere nei tuoi confronti ti sarebbe piaciuto eccome!-

Scorpius si zittì e volse di nuovo l'attenzione alle ragazze.

Roxanne si teneva la pancia da quanto rideva all'espressione di Rose.

Il problema è un altro, non è vero cuginetta?” chiese Dominique guardando la cugina negli occhi, che abbassò la testa per nascondere il suo sguardo.

Cioè?” chiese Lily.

Scorpius!”rispose Dominique, la più sveglia a comprendere lo stato d'animo di Rose.

Scorpius sobbalzò al suo nome e Gwen rise.

Quell'idiota? Neanche per sogno!”

Rose, ammettilo almeno con noi... ti farà bene!” la incitò Dominique.

Rose scosse la testa, abbracciando il cuscino che Roxanne le aveva lanciato.

Stasera ci ha provato con me!” le informò Roxanne e Lily sbarrò gli occhi.

Davvero?”

Sì e stavo anche per andarci, solo che poi ha bevuto troppo ed è tornato nel suo dormitorio!”

Rose sospirò di sollievo e si lasciò scappare un “Meno male”.

Meno male che non ti piaceva!” la prese in giro Lily.

Non intendevo quello... Scorpius non è un ragazzo serio, ti avrebbe solo usata.” precisò Rose e Gwen lanciò un'occhiata omicida al cugino.

In realtà non avevo intenzioni serie con lui... cioè bello quanto ti pare ma so che è una persona totalmente superficiale!”

Credo che l'unica che si sia illusa di poter avere qualcosa di più sei stata tu, Rose!” le fece notare Dominique e Rose sobbalzò, gli occhi le divennero lucidi.

Siamo stati insieme sei mesi...”

Forse è per questo che ti piace ancora...” azzardò Lily.

Sì, ma ti ha scaricata appena ha ottenuto ciò che voleva.”

Stai forse insinuando che sia stato con me solo per scoparmi?” chiese Rose livida.

Sì e tu stai facendo il suo gioco ad arrabbiarti ancora quando ti gira intorno!”

-Non è vero, io non sono stato con lei solo per scoparla!- si arrabbiò Scorpius urlando contro Dominique, che però non lo poteva sentire.

Mi arrabbio perchè è stupido! Mi arrabbio perchè si comporta in questo modo infantile quando io so che c'è dell'altro dietro a quella maschera che si è costruito!”

Secondo me è solo stronzo!” ribattè Dominique.

Lo stai idealizzando...” intervenne Roxanne.

Voi non lo conoscete come lo conosco io! Scorpius è molto migliore di quanto possa apparire!”

Scorpius guardò Rose e sentì qualcosa di strano muoversi nel suo petto: una sensazione di gratitudine e qualcos'altro che non riusciva a identificare.

Può essere, Rose” la appoggiò Lily “ma con lui non andrai da nessuna parte perchè continua a comportarsi da immaturo e donnaiolo. Tu hai bisogno di un uomo, di un ragazzo con la testa apposto e Dennys ha tutte le carte in regola! Dagli una possibilità, non lo escludere a prescindere. Scorpius ha perso la sua occasione, scommetto che Dennys non ti tratterebbe mai in quel modo!”

Forse hai ragione...”

-No, non ha ragione! Sono meglio io di quello Steeval!-

-Ne sei sicuro Scorpius?- chiese Gwen mentre cambiava scena.


-Questo è ciò che accadrà domani, al pranzo del Natale presente- lo informò Gwen indicando il tavolo di Grifondoro in cui erano riuniti tutti.

Solitamente a Natale, quando rimanevano pochi studenti, si riunivano tutti ad un solo tavolo, professori e preside compresi.

Scorpius notò che lui non c'era e lanciò uno sguardo interrogativo la cugina.

-Dove sono io?-

-Guarda la scena!- lo rimproverò lei e Scorpius notò che Albus lo stava chiedendo alla Gwen in carne ed ossa di fianco a lui.

Scorpius si è svegliato ora, sono passata prima dal suo dormitorio, e ha ancora i postumi della sbronza... credo non scenderà!”

-Anche io sostengo di aver decisamente esagerato con l'alcool stavolta. Tutto questo non può che essere frutto di un'illusione dovuta al coma etilico.-

-Esagerato come sempre!- commentò Gwen alzando gli occhi al cielo.

Dennys passò accanto allo Scorpius fantasma e si avvicinò a Rose, che aveva già preso posto accanto a Lily.

Posso sedermi qui?” chiese Dennys a Rose, indicando il posto vuoto accanto a lei.

Rose annuì.

Buongiorno Dennys” seguitò poi quando lui si fu accomodato.

Buongiorno Rose... dormito bene stanotte?”

Diciamo che ho avuto nottate migliori!” rispose lei, lanciando uno sguardo a Dominique che era seduta di fronte a lei, accanto a Roxanne.

La Gwen in carne ed ossa si alzò per prendere le patate arrosto tra Rose e Dominique e Roxanne le chiese notizie di Scorpius.

Si sta riprendendo dalla sbronza di ieri sera, non credo che scenderà per il pranzo!”

Quando Gwen tornò al suo posto Dennys commentò ghignando: “Ma come... si dava tante arie e poi non regge nemmeno una sbronza?”.

Rose non rise come lui si aspettò, mentre Dominique e Roxanne sghignazzarono.

-Come osa il neonato???-

-Ha solo un anno in meno a te Scorpius e comunque non ha tutti i torti!-

-Gli dai anche ragione? Io ti diseredo!!-

-Come se la cosa dipendesse da te!- lo zittì Gwen, mentre Dennys metteva una mano sul braccio di Rose.

Rose, tutto bene?” chiese tornando serio.

Io, sì... ma non mi piace quando le persone parlano male di qualcuno in sua assenza!”

-Ah!! Beccati questa Corvonero dei miei stivali!! Uno a zero per il sottoscritto!-

-Non vorrei sgonfiarti l'aureola, ma credo siamo tipo a 100 a 1 per lui!- commentò acidamente Gwen.

-Ma tu da che parte stai?? E pensare che sono rimasto a Natale a Hogwarts solo per te.-

-Ci credi davvero quando ti propini queste stronzate?-

Scorpius la guardò allibito, ma non ebbe il tempo di chiederle a cosa si riferisse, perchè Dennys rispose a Rose e non si sarebbe perso quello scontro per nulla al mondo.

Hai ragione, ho sbagliato, ma non mi è piaciuto come ti ha trattata ieri.”

Ha ragione, Rose!” intervenne Roxanne “Lui fa lo scemo con tutte, con te ha solo giocato di più!”

Rose si girò di scatto verso Roxanne e la guardò ferita e umiliata.

Doveva proprio dirlo lì, davanti a tutti, davanti a Dennys?

Si alzò da tavola con gli occhi lucidi e disse a bassa voce: “Mi è passata la fame, scusate.” , prima di uscire dalla sala a passo svelto.

Certo Rox, non hai un minimo di tatto!” la rimproverò Lily e Dominique scosse la testa.

-Oddio come sta?- chiese Scorpius inseguendola e Gwen fantasma si affrettò al suo fianco.

-Secondo te?-


Quando Rose si voltò verso di lui, Scorpius pensò che potesse vederlo, a poi si rese conto che guardava oltre di lui.

Si girò indietro e vide che Dennys era accorso in suo aiuto.

Perchè mi hai seguita?”

Perchè mi interessava accertarmi che tu stessi bene.”

Rose uscì dall'ombra e sia Scorpius che Dennys notarono che stava piangendo.

Vuoi la verità? Non sto bene. Ogni volta che mi convinco di stare bene lui rispunta e mi tiene legata a sé. Fa quelle battutine del cazzo sapendo che io non riesco a non reagire e la cosa peggiore è che non mi limito ad assecondarlo solo in questo: io faccio il suo gioco continuamente perchè non riesco a dimenticare i mesi in cui siamo stati insieme!”

Rose stessa si stupì di essersi sfogata con Dennys, l'unico tra tutti a cui non voleva far sapere del suo stato d'animo oltre a Scorpius.

Dennys si avvicinò e l'abbracciò, accarezzandole la testa.

Rose... io credo che qualcuno riesca ad accantonare un amore solo nel momento in cui incontra una persona di cui gli interessa di più!”

Rose sussultò.

-Assurdo, mi stai dicendo che li sto facendo mettere insieme??- chiese Scorpius incredulo.

-Si raccoglie quel che si semina, cuginetto!-

Dennys si staccò da Rose e le asciugò le lacrime con i pollici, poi alleggerì l'atmosfera.

Nella mia veste di sesso usa e getta sono pronto ad ascoltarti e a tirare fuori le mie conoscenze da psicologo ,ricevute tramite un corso babbano durante l'estate!”

-Dimmi almeno che è gay!- si lamentò Scorpius e Gwen rise.

-Oh no, non lo è per niente!-

Rose rise e Scorpius si arrabbiò ancora di più.

Sei davvero un ragazzo speciale, già mi sento un po' meglio!”

-Questo è un incubo!- commentò ancora Scorpius.

Che ne dici di andare a mangiare qualcosa nelle cucine, così i racconti tutto?”

Sì, grazie... non sopporterei di tornare lì dentro!” rispose lei indicando la Sala Grande.

Allora è deciso!” le sorrise Dennys, poi le allungò la mano che lei, dopo un attimo di esitazione, con immenso orrore di Scorpius, accettò.


Gwen shioccò le dita e si ritrovarono di nuovo nel dormitorio di Scorpius.

Riportarmi lì! Devo vedere cosa si dicono!!”

Gwen scosse la testa.

E' scaduto il tempo!”

Il rintocco delle due aleggiò nell'aria e, quando Scorpius si rigirò in direzione della cugina, lei non c'era già più.

Ora sarebbe arrivato il fantasma che più temeva: il fantasma della sua ragazza futura, o giù di lì.

Al secondo rintocco comparve, lasciando Scorpius totalmente spiazzato.

Salve!! Come vi è sembrato questo capitolo? Volevo informarvi che ho scritto un'altra one shot a tema natalizio "Spirito Natalizio"! Non è una Rose/Scoprius, ma ho pensato potesse piacervi ugualmente! Un bacione

-nemy1990-

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Capitolo 4
*** Il fantasma delle ragazze future ***


Christamas Carol

Il fantasma delle ragazze future



Ora sarebbe arrivato il fantasma che più temeva: il fantasma della sua ragazza futura, o giù di lì.

Al secondo rintocco comparve, lasciando Scorpius totalmente spiazzato.



“Saresti tu la mia ragazza del futuro??” chiese con gli occhi fuori dalle orbite.

Era un dissennatore, o qualcosa che gli somigliava molto, ma in miniatura: era una figura incappucciata con una falce in mano.

“Perchè qualche problema?”

Non si era aspettato una risposta, soprattutto non con quella voce: era una voce infantile, femminile e acuta, quasi melodiosa.

“Perchè non mi fai vedere il tuo volto?”

“Perchè non posso svelarti il futuro.”

“Non è quello che stai per fare?” chiese confuso Scorpius e il fantasma futuro si corresse.

“Non posso mostrarti più di quello che mi è stato comandato.”

Scorpius, incuriosito si avvicinò a lei per dargli la mano, ma lei si ritrasse.

“Cosa pensi di fare? In questo tempo non sei tu a comandare!” si mise subito sulla difensiva, ben attenta a non mostrare il suo volto.

“In che senso?”

Gwen le aveva dato la mano per trasportarsi.

“Io non ho niente a che vedere con gli altri fantasmi. Sono di una forma diversa!”

“Quindi come mi mostrerai il futuro?”

“Così!”

Prese la falce e fendette l'aria, un vento fortissimo che travolse Scorpius e che lo costrinse a chiudere gli occhi.


Quando li riaprì si ritrovò in un campo che aveva qualcosa di familiare dove era tutto addobbato per una festa.

-Un matrimonio!- lo corresse il mini dissennatore e lui si accorse solo in quel momento di chi fossero gli ospiti.

Tutto il clan Weasley-Potter era presente, eccetto Rose.

Si guardò intorno e capì solo in quel momento di essere vicino alla Tana: una volta aveva portato ad Albus un libro proprio lì, dato che se l'era dimenticato in classe prima delle vacanze.

Gwen era al fianco di Albus, con il volto da donna, anziché da ragazzina.

Dominique, Roxanne e Lily erano le damigelle e Rose fece la sua entrata.

-Io mi sposerò?- chiese con gli occhi fuori dalle orbite.

-Non trovi che sia bellissima?- chiese il fantasma con una nota un po' troppo dolce nella voce.

-Sì...- rispose Scorpius sospirando e guardandola meglio, con quell'abito splendido e bianco, puro come la sua anima e quel sorriso che non vedeva da molto tempo gli si scaldò il cuore.

-Però, potrebbe funzionare, in fondo...-

Il fantasma rimase in silenzio e solo quando Rose si avvicinò nella sua direzione si voltò a guardare lo sposo.

Era Dennys Steeval, non lui.

Sembrò che la terra gli franasse sotto i piedi e lui si aggrappò alla veste del fantasma futuro.

-Non può essere vero, ti prego, no!-

-Non aggrapparti alla mia veste!- sbottò acida il fantasma.

-ROSE NON SPOSARLO!!- urlò verso di lei, ma Rose continuava a sorridere al suo futuro sposo e sembrava l'avesse dimenticato.

Non poteva essere: tutto, ma non quello.

Rose l'aveva dimenticato.

-Certo che voi uomini siete proprio scemi!-

-Che intendi dire?- chiese ancora attaccato alla sua veste.

-Sei tu che hai creato tutto questo.-

-Ti prego, no!- continuò a ripetere come un disperato prendendole la ano per baciarla ed allora capì, o almeno credette di capire, perchè era totalmente coperta da capo a piedi.

Quello era un vero fantasma: era trasparente, ma non era freddo, anzi: emanava uno strano calore.

-Ma cosa...-

-Le anime morte sono fredde perchè hanno già vissuto la propria vita e trasformandosi in fantasmi finiscono con accentuare anche termicamente la loro inadeguatezza in questo mondo! Quando un'anima nasce spiritualmente viene creata dalla scintilla primordiale del fuoco e così siamo anime calde.-

-Non sei ancora nata?-

Scosse la testa.

-E' per questo che non mi hai preso per mano ed è per questo che mi nascondi il tuo volto...-

“Se qualcuno è a conoscenza di un motivo per cui questi due giovani non possano sposarsi parli ora o taccia per sempre!” disse colui che stava celebrando il matrimonio.

-IO!! ROSE NON PUOI SPOSARLO: TU HAI SEMPRE AMATO ME!”

-Vieni!- lo interruppe il fantasma e, ancora una volta, recise l'aria con la sua falce.


La scena cambiò e un cimitero sontuoso, ma pur sempre un cimitero, era di fronte a loro.

-Guarda quella lapide e leggila ad alta voce.- gli ordinò il fantasma e lui si avvicinò ad essa con un brutto presentimento.

“Qui giace Scorpius Hyperion Malfoy, morto di sifilide demoniaca a soli trent'anni. Riposa in pace-.”

-Morirò a soli trent'anni?? E cos'è la sifilide demoniaca? Cioè so cos'è la sifilide, ma “demoniaca”? Mi sono scopato un demone?? Credo che me ne accorgerei se mi fossi trombato un mostro!-

Il fantasma sussultò.

-Hai detto una parolaccia?? Mamma è sempre stata contro le brutte parole di solito sei attento!-

Scorpius si girò sorpreso e il fantasma capì di essersi lasciata sfuggire troppo.

-Mi stai dicendo che tu sei mia figlia non ancora nata e che morirò comunque a trent'anni??? Fammi vedere il tuo volto, subito!!-

-Miseriaccia!- esclamò.

Il fantasma indietreggiò e, prima che potesse levarle il cappuccio, comparve tra loro Cornelia Zabini.

-Scorpius, caro, ti sembra il modo di trattare una bambina?? Ne hai di strada da fare...-

-Scusami se non sono dell'umore migliore! Ho appena scoperto che morirò a trent'anni, che avrò una figlia e che morirò di sifilide demoniaca! AH-AH!! Ora ho capito perchè non ti vuoi far vedere! Tu non sei umana! Sei un incrocio tra me e un non si sa cosa!! Leva subito il cappuccio!!-

“Scorpius...”

Scorpius si girò verso la voce che era appena comparsa alle sue spalle, del tutto dimentico dei due fantasmi.

Rose Weasley aveva portato dei fiori e si avvicinava alla tomba.

“Scusa se non sono venuta la settimana scorsa, come tutte le domeniche, ma i bambini a casa sono delle vere pesti.”

Sorrise suo malgrado pensando ai figli e Scorpius sentì una stretta allo stomaco poco piacevole.

“Spesso mi chiedo come sarebbe potuto essere... sai, io e te insieme. Dennys è fantastico, un marito affettuoso e premuroso, ma... “

Rose si interruppe, poggiando i fiori sulla tomba, e accarezzandola con dolcezza.

Scorpius sentì dei singhiozzi e solo avvicinandosi capì che stava piangendo.

“Ti ho amato Scorpius, tantissimo, ma evidentemente non era destino!”

-Rose...-

“Sapere che eri vivo e stavi bene da qualche parte, a divertirti... sapere che c'eri anche se lontano, mi rincuorava. Ora, però, che è successo ciò che più temevo mi sento sola anche se non lo sono realmente mai.”

Scorpius sentì una lacrima scivolare sulla sua guancia e non capì che la corazza di ghiaccio che si era creato era si era appena rotta.

Rose si voltò di scatto e Scorpius fece altrettanto vedendo suo padre che si avvicinava.

“Mi chiedevo chi fosse a portare quei fiori...”

“Signor Malfoy, mi dispiace, ora vado...”

“No, la prego... noi ci conosciamo? Dovevi volere molto bene a mio figlio...”

“Sono Rose Weasley, la figlia di Ron e Hermione!”

Draco le sorrise e l'abbracciò.

“A volte l'amore viene da chi meno ce l'aspettiamo!”

Rose accentuò il suo pianto e Scorpius si voltò verso Cornelia Zabini.

-Tua madre si è tolta la vita pochi mesi dopo... non sopportava il dolore della tua perdita.-

-Povera nonnina!- commentò il fantasma e Scorpius si ricordò del suo intento di rivelare la sua identità.

-Narcissa, levati il cappuccio. E' giusto che lui veda...-

-Ok...-

La bambina si levò il cappuccio e Scorpius ebbe una fitta al cuore.

Non era un incrocio tra un umano e un demone: era una bambina di undici anni, con i capelli biondi riccissimi e gli occhi azzurri. Aveva la carnagione lattea e il volto cosparso di lentiggini.

-Narcissa?-

-Sì, papà... tu e la mamma...- guardò Cornelia per capire quanto poteva lasciarsi sfuggire, ma Scorpius aveva capito, finalmente: aveva i suoi stessi occhi, gli occhi della sua Rose.

Si inginocchiò al suo cospetto e tentò di abbracciarla, con le lacrime agli occhi.

-Tu sei...Io e Rose... -

-Sei bellissima!-

-Lo so, me lo dici sempre, anche se Arthur e Lucius dicono di no!-

-Chi?-

-Sono la primogenita, certo che sei davvero tardo... sono quegli inutili dei miei fratelli! Hanno avuto anche da ridire quando sono finita tra i Serpeverde! Nonno Ron era così arrabbiato...-


Scorpius rise e, prima di accorgersene, si ritrovò di nuovo in camera sua.

Vide la figura di Narcissa scomparire.

“No, non andartene, ho tante cose da chiederti!”

“E' scaduto il tempo e io non nascerò mai se tu continuerai a fare lo scemo!”

“Hai detto che a Rose non piacevano le parolacce!”

“Questa me l'abbona sempre...” rispose ghignando made in Malfoy, poi scomparve.

Cornelia Zabini era ancora lì e lo fissava con un sorrisetto.

“Anche io ho amato Blaise dal primo momento che ho saputo di averlo in grembo... la mia vita sarebbe stata vuota. Tu non avrai neanche questa occasione se percorrerai il cammino sbagliato. Morirai solo, ancora giovane, portandoti la morte dietro.”

Pensò a sua madre e rabbrividì.

“Come mai era vestita da dissennatore?”

Cornelia ridacchiò.

“Voleva impersonare la morte, impressionarti... ha detto doveva vendicarsi per tutte le volte che hai cercato di spaventare i bambini che le si avvicinavano troppo!”

“Sarò così geloso?”

“Perchè ora non lo sei? Rose sposerà quel Corvonero se non ti sbrighi.”

“Non lo permetterò, Cornelia!”

“Questo volevo sentirti dire!”

La donna gli accarezzò il viso, poi scomparve.


Scorpius si svegliò di scatto, sudato.

Guardò l'orologio e notò che erano già le undici e mezza del mattino, accanto a lui c'era Gwen.

Allungò un braccio verso di lei per accertarsi che fosse in carne ed ossa e lei sorrise.

“Hai bevuto più di quanto credessi!”

“Giorno anche a te!” biascicò, avvertendo solo in quel momento il mal di testa.

“Come ti senti?”

“Insomma...”

“Non scendi per il pranzo?”

Stava per dire di no, poi ricordò cosa sarebbe successo se non lo avesse fatto e si alzò di scatto.

“Certo, non sono mica scemo!”

Gwen lo guardò cercando di capire perchè avesse detto quella frase, poi ridacchiò.

“Ti aspetto per andare in Sala Grande, allora! Vestiti!”

“Ok!”

Lei si stupì della sua accondiscendenza, non sapendo che aveva avuto una notte intera per imparare a sottostare a degli ordini.


Quando Scorpius arrivò in Sala Grande, notò con piacere che quel Dennys non era ancora arrivato e che il posto alla destra di Rose era ancora vuoto e, con molta nochalance, si sedette accanto a lei.

“Buongiorno, Rose, e Buon Natale!” le disse, stupendo non solo lei, ma anche Dominique e Roxanne di fronte a loro.

-Uno a zero per me ,stronze!- pensò, sapendo cosa le avevano detto la sera prima.

“Scorpius... tutto bene?” chiese un po' interdetta.

“Mai stato meglio, dolcezza. Sei bellissima e il tuo sorriso sarebbe il miglior regalo di Natale che si possa desiderare, quindi che ne dici? Me lo fai un bel sorriso?”

Rose arrossì furiosamente e Lily, accanto a lei scoppiò a ridere.

“Scorpius per un attimo ho pensato che stessi facendo sul serio!” disse la Potter.

“Io sono serio.” rispose, prendendo la mano di Rose e baciandogliela.

“Io non capisco...” rispose Rose incredula, guardandolo con i suoi occhioni azzurri.

“Possiamo parlare in privato?”

“Sì, d'accordo...”

“Malfoy, che fai? La stai importunando come ieri sera?” chiese una voce che si stava avvicinando.

“Steeval! Buon Natale! No, non la stavo importunando, devo solo parlarle!”

Scorpius si alzò, tendendo una mano a Rose e lei si alzò, senza però prenderla.

Aveva paura che la prendesse in giro e Steeval lo capì, mettendosi tra i due.

“Se le fai del male...”

“Che fai Steeval? “ lo provocò Scorpius “La vai a consolare come fossi dottor Stranamore e poi ne approfitti per mettertici insieme? Pensi che non abbia capito il tuo giochetto? Stalle tu alla larga, piuttosto! “

Dennys arrossì, ma si fece da parte e Rose rimase ancora più sbalordita.

Cosa gli era preso così all'improvviso?

Scorpius prese per un braccio Rose e la trascinò fuori dalla Sala Grande, non prima di aver intercettato il sorrisetto sincronizzato di Gwen e Albus.


“Mi vuoi lasciare il braccio?? Mi stai facendo male!”

“Scusa!” rispose Scorpius “ Mi sono innervosito...”

“Come mai?”

“Quello non può entrare nella nostra vita e fare figli con te!”

“Ehh?? Sicuro di esserti ripreso dalla sbronza di ieri sera?”

Scorpius arrossì.

“Tu sei mia, Rose. Di nessun altro e non voglio che qualcuno ti porti via da me.”

“Bello stronzo! Tu puoi fare quello che vuoi, farlo con chi vuoi e io non posso rifarmi una vita??” chiese lei arrabbiata.

“Mi hai frainteso...” rispose sorridendo speranzoso e la confusione di Rose aumentò.

“Quindi cosa stai cercando di dirmi?”

“Ti amo!”

Rose strabuzzò gli occhi e Scorpius si trattenne dal ridere, sapendo che l'avrebbe frainteso di nuovo in tal caso.

“Che?”

“Ti amo, Rose, sono serio. L'ho capito nel momento in cui ti ho visto sorridere a qualcun altro che non fossi io. Tu sei ciò che rende il mio mondo accettabile.

Sono stato immaturo e non capivo cosa fossi realmente per me. Ci siamo fatti del male a vicenda e io sono cambiato... ma il punto è che ora sono cambiato ancora e ho capito cosa voglio. Io voglio te, voglio tutto di te, stare con te, sposarti, avere i nostri tre bambini, anche se Narcissa sarà sicuramente la mia preferita!”

“Narcissa?” riuscì a chiedere Rose, credendo di star sognando.

“Sì, sì chiamerà così la nostra primogenita serpeverde!”

“Dillo a papà se ne hai il coraggio...” commentò Rose facendo ridere Scorpius, ricordando che la bambina aveva già accennato alla reazione del suo futuro suocero.

“Ti prego Rose... mettiti con me, dammi un 'ultima possibilità. So di non meritarmela, ma...ti prego.”

Scorpius l'abbracciò e Rose pensò stesse giocando davvero sporco.

“ Sei proprio una serpe...”

Scorpius ridacchiò e Rose fece un sorriso triste.

“Come faccio a sapere che non sia una manovra per portarmi a letto? Che domani quando mi sveglierò sarai al mio fianco? Ho sempre creduto al tuo buon cuore e so che forse in questo momento tu creda davvero a ciò che dici, ma se cambiassi idea?”

“E' impossibile, io ti ho sempre amata.”

“Dimostramelo e io mi rimetterò con te.”

Scorpius ci pensò un attimo, poi tirò fuori un'agendina dalla tasca dei pantaloni e gliela diede.

“Che cos'è?” chiese prendendola in mano.

“Aprila.” la incitò Scorpius e Rose fece come richiesto e qualcosa cadde a terra.

Si piegò per raccogliere il misterioso oggetto, per poi accorgersi che era una figurina.

“Ma questa...” la girò incredula, riconoscendo il mago raffigurato.

“Merlino!” annuì lui.

“L'hai tenuta dopo tutto questo tempo?”

“Sempre.”

Rose lo guardò con le lacrime agli occhi e lo baciò con tutto l'amore che aveva in corpo.

“Sarebbe un sì?”

“Sì, scemo!!”

A quell'insulto Scorpius rise, capendo perchè in un futuro avrebbe abbonato la parolaccia alla figlia.


Cornelia guardò la scena , poi si voltò verso i tre fantasmi accanto a lei.

“Ben fatto ragazze, missione compiuta!”

La piccola Narcissa sorrise.

“Sono proprio contenta... anche per te, zia Gwen!”

“Che cosa vorresti dire?” chiese lei sconcertata.

“Già, tu e il presente! Non lo sai ancora, ma sei incinta di qualche settimana!”

“Narcissa!” l'ammonì Cornelia.

“Scusami, mi è sfuggito!”

“Che importa? Tanto lei non ricorderà di tutto questo!” ricordò Jennifer e Cornelia annuì.

“Siete state bravissime, ora ho ripagato finalmente il mio debito.”




The end




Buon Natale a tutti!! Spero che la storia vi sia piaciuta, fatemi sapere!! Auguri
-nemy1990-

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