Naruto
si fermò.
Era
arrivato davanti al
palazzo dell'Hokage.
Deglutì.
“Devo
farcela... Per
Sakura-chan!”.
Fece
per entrare, ma come
mosse il primo passo Tsunade sbucò dall'entrata, stranamente
sorridente, nervosamente sorridente.
-Eccoti
qua, Sakura! In
perfetto orario! Forza, vieni!-.
-Vecchia
Tsu... cioè,
Hokage-sama... sì... sono qui...-.
-I
giudici sono già
arrivati. Forza, andiamo!-.
Tsunade
lo prese per il
braccio e lo trascinò nell'edificio, il viso sempre
sorridente ma
teso come un panno da bucato.
-Non
preoccuparti! Basta
che tu faccia esattamente quello che hai fatto
nelle mie
lezioni e andrà tutto bene!-.
-Urgh...
sì...
certo...-.
Naruto
iniziò a pensare
che, forse, la sua non era stata un'ottima idea.
-Sono
arrivata...-.
Sakura,
ancora col morale
a terra, era giunta alla non tanto agognata destinazione: il chiosco
di ramen.
C'erano
già alcuni
concorrenti seduti al banco, tra essi Sakura riconobbe...
-Choji!
Oh, beh, se c'è
un gara a chi mangia di più, lui non può
mancare...-.
Choji
si voltò e la
vide, o meglio, vide Naruto.
-Ehi,
ciao Naruto! Ci
sarai anche tu, quindi! Beh, dopotutto il premio deve essere
importante per te...-.
Sakura
ridacchiò,
grattandosi la nuca con fare nervoso: -Eheheh! Già, ci sono
anch'io... Aspetta! Che premio?-.
DENG
DENG
Da
dietro il banco,
Teuchi sbatté due pentole.
-Sedetevi
e mangiate,
partecipanti: la gara inizia!-.
Tsunade
entrò nella
stanza, trascinandosi dietro quella che credeva essere la sua
allieva; ad aspettarli c'erano tre uomini vestiti di nero e con
grandi cappe in testa.
A
Naruto non piacque come
lo stavano guardando.
Tsunade
tossì e prese la
parola.
-Ehm-ehm!
Sakura, puoi
metterti qui dietro la scrivania.-.
-Ecco...
sì, va bene...-
Già sudando come una fontana, fece come gli era stato detto.
Uno
dei tre esaminatori
si fece avanti.
-La
prima prova- Disse:
-consiste in un esercizio molto semplice...-.
Tsunade
aprì una
pergamena.
Davanti
a Naruto comparve
un pesce morto.
-...deve
guarire questo
pesce.-.
Naruto
storse la testa,
perplesso.
-Ma
se è fuori
dall'acqua poi muore lo stesso.-.
I
tre giudici e Tsunade
arrossirono.
-Sì,
beh... lei pensi a
guarirlo.- Rispose quello di prima.
Naruto
deglutì a vuoto.
Facile
a dirsi, non aveva
idea di come fare.
-Glom.
Va... va bene...-.
Mise
le mani sopra il
pesce.
“Se
non sbaglio Sakura
fa sempre così. E poi dovrei far affluire il chakra nelle
mani...”.
Ci
provò, immaginò di
riempire le mani di chakra come per creare il Rasengan, e le sue mani
si colorarono di giallo.
Tsunade
sussultò,
guardandolo come per urlargli contro: “Ma che stai
facendo???”.
Una
goccia di sudore gli
solcò la fronte.
“Così
è troppo...
Cavolo, non sono mai stato bravo in queste cose, dattebayo!”.
Naruto
diminuì
l'afflusso, e le sue mani cambiarono colore, diventando verdi, che
gli sembrava essere quello giusto.
Tsunade
sospirò, sapeva
bene che bastava aspettare qualche minuto.
Ma
Naruto aveva altri
progetti.
“Che
noia... Ehi! Se
aumento di nuovo il Chakra farò prima!”.
Il
piano di Naruto
funzionò solo in parte: il pesce sì si riprese
subito, ma iniziò a
schizzare in giro per tutta la stanza, sbattendo contro pareti,
quadri, vasi e distruggendo un po' tutto.
I
cinque lo guardavano
senza dire niente.
“Forse
devo
fermarlo...” Pensò Naruto.
Così,
quando fu alla sua
portata, gli sferrò un pugno, ma ancora una volta non
riuscì a
dosare la sua nuova forza.
Il
pesce decollò,
infranse la finestra della stanza e volò via, atterrando in
una
fontana vicino al palazzo.
L'esaminatore
scrisse
qualcosa su figlio che teneva in mano: -Beh, non è
esattamente
quello che ci aspettavamo...-.
Tsunade
ridacchiò:
-Eheheh! Alla fine è anche riuscita a riportarlo in
acqua...-.
-Sì,
beh, immagino sia
così... ma ora passiamo alla seconda prova.-.
Naruto
sgranò gli occhi,
per poco le sue gambe non cedettero.
Quante
prove doveva
superare ancora???
Sakura
sospirò, aveva
appena finito la prima porzione di ramen.
Di
fianco a lei, Choji
stava scolando la quinta.
“È
chiaro che non
riuscirò a vincere! Sono già quasi piena, non
dovevo pranzare!”.
Poi
si illuminò: “Un
momento! Forse...”.
-Kage
Bushin no Jutsu!-.
Riuscì
a creare ben
dieci copie, ciascuna delle quali prese una ciotola di ramen e
iniziò
a mangiare.
Choji
la guardò serio.
-Uhm...
Vedo che ora
inizi a fare sul serio...- E tornò a mangiare.
Un
concorrente si alzò
in piedi: -Ehi! Questo non vale!-.
Teuchi
prese in mano il
regolamento.
-Uhm...
In effetti le
tecniche normali dei ninja sono bandite... ma quella Tecnica
è
proibita, quindi... No, Naruto non sta trasgredendo a nessuna
regola!-.
-Uffa!-
Il concorrente si
risedette e riprese ad ingozzarsi a malavoglia.
Sakura
sospirò: “Bene!
Però...”.
Guardò
i cloni, che
mangiavano uno spaghetto alla volta, con i volti di una tinta
bluastra.
“Siamo
già tutti
pieni... come faccio???”.
Naruto
guardò ansioso il
manichino davanti a sé.
-Può...
può ripetere?-.
-Certamente:
questo
manichino rappresenta un uomo gravemente finito, infatti ha una spina
avvelenata vicino al cuore, e il suo compito è toglierla e
guarirlo.- Rispiegò l'esaminatore.
Tsunade
sapeva bene che
per Sakura anche quell'esercizio era difficile, figuriamoci quindi
per Naruto.
-Va...
va bene...- Naruto
avvicinò le mani al fantoccio.
Nella
testa di Sakura,
Naruto guardava il manichino disperato, non poteva cavarsela con un
colpo di fortuna come prima!
-Chefacciochefacciochefacciochefacciochefacciochefacciochefaccio?-.
Naruto
sentì un
movimento alle sue spalle.
-Eh?-
Si girò.
Niente.
-Eppure...-.
Nell'oscurità,
due fari
gialli si accesero.
Naruto
sobbalzò: -Ma
che...-.
-Na...ru...to...-
Ruggì
una voce minacciosa.
PUM
PUM PUM PUM
I
fari si stavano
avvicinando.
Naruto
iniziò a tremare:
-Che... che cos'èttebayo?-.
-NARUTO!!!-.
PUM
-Ma
tu sei...-.
La
cosa enorme si fermò
e Naruto poté vederla bene, per poco non sbiancò
dallo stupore.
-Sakura-chan???-.
-G-g-glom!-
Sakura non ne
poteva più.
PUF
Anche
l'ultima copia
svanì.
Sakura
appoggiò la testa
sul tavolo: -Ohi... sto per vomitare...-.
Teuchi
lo guardò: -Uhm?
Attenzione: Naruto sta per cedere!-.
Sakura
strinse i pugni,
di arrendersi non aveva nessuna intenzione, anche se non sapeva
perché, e rimangiò il rigurgito.
Nella
testa di Naruto,
Sakura stava per svenire.
La
sua faccia era
diventata blu, i suoi occhi erano sbiancati, le sue guance erano
gonfie per il vomito condensato nella sua bocca.
-Basta...
non ce la
faccio più... Uh?-.
Il
terreno sotto Sakura
si aprì in due.
-COSA???-.
La
ragazza iniziò a
precipitare.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!-.
CIAK
Sakura
si rialzò,
massaggiandosi il sedere dolorante: -Ahi... ma dove sono finita?-.
Era
finita in una grande
corridoio dalle pareti di colore verde.
No,
in realtà era l'aria
stessa ad essere verde.
Sakura
guardò verso il
basso: stava camminando su un'acqua strana, molto profonda e
anch'essa verde.
Sakura
si guardò
intorno: -Mmm... non ci sono porte... forse devo andare dritta...-.
Come
l'ebbe detto, Sakura
si sentì spingere in avanti.
-Ugh!
Ora vomito sul
serio!-.
Ma
poi, improvvisamente,
la spinta finì, Sakura si sbilanciò e cadde di
faccia.
-Argh!-.
Si
rialzò, gemendo e
massaggiandosi la fronte: -Per essere acqua è davvero
dura... Ma
cosa...
ÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈH???
Q-QUELLO È...-.
Davanti
a lei c'era
accovacciata un'enorme volpe arancione che la squadrava annoiata con
un occhio rosso acceso.
-IL
KYUBI???-.
BOOM
BOOM BOOM
Naruto
schivò la raffica
di pugni della Sakura gigante.
Lei
lo puntò con i suoi
occhi-faro.
-NARUTO!!!
TI
DISTRUGGO!!!-.
-S-S-Sakura-chan!-
Balbettò: -Ma tu che ci fai qui?-.
-RHAR!!!
COME OSI USARE
IL MIO CORPO???-.
BOOM
-Non
capisco! Perché non
sei più nel mio corpo, dattebayo?-.
-STAI
FERMO E FATTI
SCHIACCIARE!!!-.
BOOM
Naruto
stavolta non
riuscì a evitare completamente il colpo e finì a
gambe all'aria.
-Ohi!-
Fece atterrando.
Sakurazzilla
caricò un
altro pugno.
-PER
COLPA TUA FALLIRÒ
IL MIO ESAME!!!-.
-No!-
Naruto alzò le
mani davanti al viso in un disperato gesto di difesa: -Aspetta! Se
vuoi ti cedo il controllo!-.
Lei
sferrò il colpo.
BOOM
Naruto
si salvò per un
pelo.
-CONTROLLO???
SE ENTRASSI
IN SCENA IO SAREBBE ANCORA PEGGIO!!! NON SONO LA SAKURA GIUSTA!!!-
Caricò un altro cazzotto.
-La
Sakura giusta?-
Ripeté Naruto.
-Un
momento! Non sarai
schizofrenicattebayo!-.
-E
ANCHE SE FOSSE???-.
BOOM
-Ti
prego! Fermati!-
Supplicò Naruto.
-Io
voglio farti passare
l'esame!-.
-MA
FAMMI IL FAVORE!!!
NON HAI ALCUNA SPERANZA!!!-.
BOOM
Naruto,
finito a terra,
arrancò all'indietro, alzando le mani davanti al viso.
-Da
solo no! Ma insieme
forse sì!-.
Sakurazzilla
fermò
l'ennesima ondata di pugni, squadrandolo con i suoi fari enormi.
-COSA
INTENDI DIRE???-.
Lentamente,
Naruto si
rimise in piedi.
-Dico
che io posso
seguire le tue istruzioni! Insomma, sei pur sempre Sakura, grande
maestra nella medicina!-.
Sakurazzilla
si bloccò.
Ridacchiò:
-BEH, IN
EFFETTI SONO BRAVINA, EHEHEH...- poi tornò arrabbiata.
-MA
SE PENSI CHE TI
LASCERÒ ANCORA USARMI, IO...-.
-Ti
prego, Sakura-chan! È
l'unico modo!-.
-GRRRRRRRRRR...
E VA
BENE!!! MA STAI ATTENTO A NON SBAGLIARE!!!-.
-Yawn...-
Sbadigliò
Kurama.
-C-c-come?
S-s-sei
davvero tu?- Balbettò Sakura.
La
Volpe si mise seduta:
-E tu sei quella ragazzina che piace tanto a Naruto...-.
Sakura
indietreggiò:
-Cosa... cosa vuoi farmi?-.
-Farti?
Perché
dovrei farti qualcosa?-.
“Ma
certo!” Pensò
Sakura: “Ora che è amico di Naruto non vuole
più farci del
male!”.
-Yawn...
Ti ho osservato
per un po', sai? Sei molto divertente...-.
-Eheheh...-
Ridacchiò
nervosamente Sakura: -Grazie...-.
Sobbalzò,
rendendosi
conto di cosa ci trovasse di tanto divertente: -Fermo un po'! NON
SARÀ COLPA TUA SE NON POSSO USARE LA TRASFORMAZIONE???-.
-Yawn...-
La volpe si
leccò le labbra: -eheheh... e anche se fosse?-.
Sakura
era furibonda:
rossa in viso e con gli occhi bianchi sgranati, sembrava una
mini-Sakurazilla.
-TU!!!
MALEDETTA VOLPE!!!
COME OSI FARMI QUESTO???-.
-Mmm...
ha dimenticato la
paura in fretta... Lo sai che mi ricordi Kushina Uzumaki?-.
-CHE
VUOI CHE
M'IMPORTI???-.
-Eh
sì... sei proprio
identica a quel mostro...- Sbadigliò: -se vuoi posso
aiutarti...-.
Sakura
si bloccò.
-Come?
Puoi... puoi
ripetere?-.
Il
Kyubi rialzò la
testa.
-Ho
detto che posso
aiutarti a vincere la sfida.-.
-Ah
sì?- Domandò
l'altra.
-Già.
E scommetto anche
che ti piacerà.-.
-Byakugo!-.
Il
segno sulla fronte di
Sakura si espanse, riempiendo il suo volto di segni marroncini simili
a una ragnatela.
Nella
testa di Sakura,
anche a Naruto erano comparsi gli stessi segni, gli solcavano persino
il...
-Che
potere incredibile!-
Per non parlare dell'erezione: -È ancora meglio della
modalità
eremitica!-.
-SMETTILA
DI
PAVONEGGIARTI E PENSA AL TUO COMPITO!!!- Urlò Sakurazzilla.
Naruto
sussultò:
-Sissignora!-.
-Sakura?-
Fece Tsunade,
all'esterno: -C'è qualche problema?-.
Naruto
si riscosse e si
lasciò scappare un sorriso già mezzo trionfante:
-Nient'affatto!-.
Prese
dalla tasca degli
shorts un piccolo astuccio, lo mise sul tavolo e l'aprì, poi
prese
un coltellino e fece sul manichino un piccolo taglio all'altezza del
cuore.
“BENE...
COSÌ...
ANCORA UN PO'... HO DETTO ANCORA UN PO'!!!”.
-Ho
capito, dattebayo...-
Sussurrò Naruto.
“BENE,
COSÌ VA BENE,
ORA POSA IL COLTELLO E PRENDI LE PINZE!!! POI DEVI INTRODURLE NEL
TAGLIO E PRENDERE LA SCHEGGIA!!!”.
-Va
bene!-.
Naruto
infilò le pinze
dentro la ferita e agganciò la spina.
“ESTRAILA,
MA CON MOLTA
ATTENZIONE, HAI CAPITO???”.
Naruto
iniziò a tirare,
osservando con cautela la scheggia risalire.
-Avanti...
posso
farcela...-.
Finalmente
la spina uscì
senza intaccare la “carne” del fantoccio.
-Evvai!-.
“NON
HAI FINITO!!! C'È
ANCORA IL VELENO!!!”.
-Giusto!-.
Sakura
fu investita da un
potentissimo fascio di chakra di un rosso piacevolmente tiepido;
quando svanì si guardò le mani: il suo volto
divenne prima blu, poi
verde, poi viola.
-AIUTO!
STO ANDANDO A
FUOCO!!!-.
Infatti
il suo corpo,
persino i capelli, ardeva di fiamme arancioni ed era solcato da
strani segni neri, di cui un paio le circondavano il seno; del suo
aspetto normale erano rimasti gli occhi verdi, che comunque fuori,
dentro Naruto, erano azzurri.
La
Volpe sbadigliò di
nuovo: -Tranquillizzati. È normale.-.
Sakura
si calmò.
-In
effetti... non fa
male! Mi sento fortissima, più del solito!-.
Sakura
sorrise: tempo
prima aveva rimproverato Naruto perché si credeva
invincibile con il
potere della Volpe, ora capiva cosa provava, riusciva a malapena a
rimanere lucida tanto si sentiva inarrestabile.
-È
una sensazione
magnifica!-.
La
Volpe ghignò: -E
allora che aspetti? Vai!-.
Sakura
rialzò la testa
dal tavolo, anche il corpo di Naruto ardeva.
-Non
mi fermerò qui!- E
riprese a mangiare.
Naruto
inghiottì secco
in gola, di fianco a lui Tsunade fece altrettanto.
I
tre giudici stavano
confabulando da qualche minuto ed era dall'Esame di Promozione Genin
che Naruto non provava un così impellente bisogno di
sbranare le
proprie unghie, non lo faceva perché si ricordava
prontamente che
non erano le sue unghie, ma quelle di Sakura-chan.
E
allora si era limitato
a girarsi i pollici e ad addentarsi il labbro fino a farlo
sanguinare.
Dio,
non avrebbe potuto
sopportare di aver fallito, come avrebbe fatto a dirlo a Sakura-chan,
o anche solo a guardarla in faccia? Non chiedeva un dieci e lode,
solo quello che bastava a non farle perdere la faccia! O anche solo a
farla passare! Altrimenti poteva usare il suo charme femminile e...
I
giudici smisero
improvvisamente di parlare e si rivolsero a loro; Naruto si
immobilizzò, la Vecchia Tsunade lo prese per mano e la
strinse fino
a stritolarla.
-Abbiamo
convenuto,
all'unanimità...-.
Naruto
strinse i denti,
l'ansia lo stava uccidendo, e anche il dolore non scherzava.
-...promossa.-.
Per
un istante, Naruto e
Tsunade non parlarono.
Poi
Naruto esultò.
-CI
SONO RIUSCITO,
SÌ!!!-.
Tsunade
gli mollò la
mano (già Naruto non sentiva più le dita) e lo
abbracciò:
-Complimenti Sakura!!!-.
“BEN
FATTO, BAKA!!!”
Ghignò Sakurazzilla.
I
tre giudici
tossicchiarono e Naruto e Tsunade si ricomposero.
-Ora
noi dobbiamo andare
a valutare un'altra kunoichi. Arrivederci.- E sparirono.
Naruto
si inginocchiò e
sospirò al cielo, tirandosi indietro i capelli dalla fronte
per
massaggiarsela, scoppiando a ridere per il sollievo.
-Ce
l'ho fatta,
Sakura-chan, ce l'ho fatta...-.
Si
accorse solo allora
che Tsunade lo guardava strano.
-Senti,
Sakura, mi sei
sembrata strana oggi...-.
-Nono!-
La interruppe
lui, scattando in piedi: -Ero solo emozionata!-.
-Ah,
sarà...- Fece
quella poco convinta.
-Beh,
ora devo andare
anch'io, dattebayo! Devo dare la notizia a Sakura-chan...
cioè, a
Naruto-kun!- E scappò via.
Tsunade
rimase in mobile,
confusa.
-Sbaglio
o ha detto:
“dattebayo”?-.
TUNF
-E
anche Natsu è fuori
gioco! Ora rimangono solo Choji e Naruto!-.
-Gnam
gnam gnam gnam gnam
gnam gnam...- I due mangiavano come fossero treni in corsa,
soprattutto Sakura che sbuffava fumo da tutti i pori incendiati.
-Gnam
gnam gnam... non
riuscirai a sconfiggermi, Naruto!- Esclamò l'Akimichi.
-Gnam
gnam gnam... la
vedremo, Choji!- Replicò Sakura, sorprendendosi di tanto
spirito di
competizione.
Teuchi
iniziò a sudare,
il cibo stava scarseggiando.
-...Va
bene, nuova
regola: il primo che arriverà a cento porzioni...-.
-Già
fatto!- Lo
interruppe Choji: -235!-.
-Anch'io!
221!-.
-...a
250 porzioni avrà
vinto!-.
Choji
ridacchiò.
-Eheheh!
Non riuscirai a
raggiungermi!-.
-Lo
vedremo!- Sakura
aumentò la velocità, ma anche Choji fece lo
stesso.
“Non
posso perdere!”
Pensò Sakura: “Il premio è troppo
importante per Naruto!”.
-Allora
facciamo così!-
Sakura si fermò.
-Gnam
gnam... ti sei
arreso?-.
-Mai!-
Quattro mani
infuocate spuntarono dal torso della ragazza e presero altrettante
ciotole, che mangiò tutte insieme, allargando la mandibola
in modo
innaturale.
-Attenzione:
Choji è a
245, Naruto a 242!-.
-Gnam
gnam... sto già
recuperando!-.
-Ma
non è abbastanza!-.
I
due erano più veloci
della luce, Sakura stava per diventare una supernova.
-Ora
sono pari... sono
entrambi a 250... ma non si fermano!-.
Teuchi
si girò.
-Oh,
no! È rimasta una
sola ciotola!-.
I
due si alzarono:
-Allora è mia!- e si buttarono sul ramen.
Sfondarono
il tavolo e la
ciotola volò in aria sotto gli sguardi sorpresi dei due
contendenti.
-No!-
Choji balzò verso
la ciotola.
-Fermo!-
Sakura allungò
il braccio, lo prese per un piede e lo sbatté a terra.
-È
mio!- Stavolta fu
Sakura a saltare.
-Eh
no!- Usando
l'Espansione, Choji intrappolò Sakura tra le mani.
Nel
frattempo, la ciotola
era atterrata miracolosamente sul banco.
Choji
gettò Sakura
all'indietro e si lanciò sul ramen.
Lo
afferrò: -Preso!- ma
si sbilanciò, slittò e cadde a terra insieme alla
ciotola.
Il
ramen si sparse in
aria e andò a finire nella bocca di un contendente svenuto.
Choji
si rialzò: -Ehi! E
ora?-.
Teuchi
scrollò le
spalle: -Boh, non so... mangialo dalla sua bocca...-.
Choji
sbiancò:
-Cosa???-.
-PRENDI
QUESTO!!!-.
Sakura
apparve sopra di
lui, menandogli un megapugno in testa.
Choji
si schiantò a
terra.
Sakura
si soffiò sulle
mani: -Ecco fatto...-.
-N-no!-
Choji tentò
invano di rialzarsi: -Non è finita!-.
Sakura
guardò Teuchi,
dubbiosa: -Cosa... cosa devo fare?-.
Teuchi
indicò il
contendente svenuto con in bocca il ramen: -Se Choji non si arrende o
sviene, dovrai mangiarlo da lì.-.
Sakura
spalancò la bocca
fino a toccare il pavimento: -COOOOOOOOMEEEEEEE???-.
Guardò
Choji: il ragazzo
era a terra, dolorante, non se la sentiva di colpirlo.
Ma
lui non intendeva
arrendersi.
Sakura
sbuffò un: -Lo
faccio per Naruto...- e chissà perché la cosa
bastò a convincerla.
Si
avvicinò al
partecipante, si abbassò, lo guardò schifata,
inforcò le bacchette
e iniziò a mangiare, inghiottendo anche il vomito, che non
sapeva se
fosse suo o del tizio svenuto.
Quando
ebbe finito,
Teuchi sorrise: -Abbiamo il nostro vincitore! Naruto!-.
Sakura,
dal corpo spento,
si rialzò, boccheggiante, gemendo un: -Evviva...-, poi
rigurgitò e
svenne.
Naruto
rallentò la
corsa.
Si
piegò in avanti:
-Uff... uff... sono esausto, dattebayo!-.
Guardò
il cielo: -È già
il tramonto... ma dove sarà Sakura-chan? Chissà
se ha vinto la
gara...-.
Strinse
i pugni: -Certo
che l'ha vintattebayo! Ma se rimango qui fermo, come farà a
darmi il
premio?- e, rimotivato, si rimise a correre.
-Stupida
Volpe!- Borbottò
Sakura: -Ancora non mi fa usare la Trasformazione! Scommetto che lo
trova divertente!-.
Si
guardò intorno: -E
dove sarà quel baka di Naruto? Spero che non mi abbia fatto
fare
brutta figura...-.
Si
fermò: -Ma che dico:
sicuramente mi ha fatto fare brutta figura!-.
Iniziò
a piangere.
-Buahahah!!!
Come farò
adesso??? La mia carriera, la mia reputazione, LA MIA VITA!!!-.
Cominciò
a sbattere la
testa contro una vetrina: -Come?- TUM -Come?- TUM -Come?- TUM.
Smise
di battere e si
specchiò, odiando il volto che vide.
-NE
HO ABBASTANZA DI
QUESTO CORPO!!! VOGLIO TORNARE DONNA!!! TECNICA DELLA
TRASFORMAZIONE!!!-.
Niente.
Sospirò:
-E dai!-.
Poi
si illuminò: -Un
attimo! Questa non è l'unica tecnica di Naruto che...-.
Rise
malefica.
-Tecnica
dell'Eros!-.
PUF
Naruto
svoltò l'angolo.
Sakura
svoltò l'angolo.
TUNF
Angolo
dell'autore
Ed
ecco un altro capitolo! Chiedo venia per il mostruoso ritardo, ho
avuto problemi a casa, e questo capitolo era bello lungo... la storia
sta per volgere al termine, tenete duro ancora un po'! Spero che
questo capitolo sia all'altezza delle vostre aspettative, vi prometto
che il prossimo non tarderà ad arrivare, XP!
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