Un magico risveglio

di Jashin99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Prima parte - Risveglio ***
Capitolo 3: *** Seconda parte - Bisogni fisiologici ***
Capitolo 4: *** Terza parte - Problemi intercambiabili ***
Capitolo 5: *** Quarta parte - Momenti in doccia ***
Capitolo 6: *** Quinta parte - Aiuti e risoluzioni impreviste ***
Capitolo 7: *** Sesta parte - Un erotico buonanotte ***
Capitolo 8: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 

PROLOGO

Sakura uscì dal palazzo dell'Hokage, stanchissima.

-Uff... uff...- Si asciugò il sudore alla fronte: -Questa lezione è stata davvero dura...-.

-SAAAAAAKUUUUUUURAAAAAAA!!!-.

Sakura si girò: -Ma quello è...-.

Rock Lee corse incontro alla ragazza: -SAKURA!!!-.

Raggiunse la ragazza: -Ti andrebbe di uscire con me???-.

Sakura si massaggiò la fronte: “Pure lui no...”.

-...Ehm, magari un'altra volta, Lee...-.

Il giovane abbassò il capo, sconsolato.

-Ah...- Si scoraggiò lui: -E perché?-.

Sakura sospirò: -È stata una giornata molto intensa... Facciamo un altro giorno, ok?-.

Sempre depresso, Lee si allontanò, mugugnando un triste: -Va bene...-.

Sakura guardò dispiaciuta l'amico allontanarsi mogio mogio, poi con un altro sospiro se ne andò anche lei.

 

 

 

Naruto sbirciò dal cespuglio.

Ino scrutava il parco, furiosa; dietro di lei, Tenten tentava invano di calmarla.

-Ino-san... Non ce bisogno di arrabbiarsi tanto...- Ridacchiò nervosa.

Ino la fulminò con uno sguardo.

-AH, NO???-.

Tenten smise di ridere, arretrando: -Ecco...-.

Ino le si buttò addosso, fino a trovarsi faccia a faccia con la kunoichi; questa si piegò all'indietro e Ino in avanti.

-Non c'è bisogno???- Ripeté Ino: -DOPO AVER SBIRCIATO ALLE TERME, NON CE N'È BISOGNO???-.

Tenten si sbilanciò troppo e cadde.

Ancora più furibonda, Ino si rialzò e urlò: -LO SO CHE SEI QUI, BASTARDO!!!-.

Naruto si acquattò, pensando: “Io non l'ho fatto apposta! È stato un incidente, sono scivolato! Ma non penso che voglia ascoltarmi!!!”.

Infatti, Ino non voleva parlare.

Voleva uccidere.

-MI COSTRINGI ALLE MANIERE FORTI!- Ino mise le mani a cuore e puntò verso un albero.

-CAPOVOLGIMENTO SPIRITUALE!!!- Lo spirito di Ino lasciò il suo corpo e questo cadde a terra; ma Naruto non poteva muoversi da lì, c'era ancora Tenten!

Dopo poco, la bionda si rialzò: -Proviamo di qua! Shintenshin No Jutsu!-.

“Mi ha mancato di nuovo...” Pensò Naruto: “Ma non ci metterà molto a trovarmi! Devo andarmenettebayo!”.

-Ohi, Naruto.-.

Naruto gelò e si voltò.

-T-T-Tenten!-.

Tenten era appena apparsa dietro di lui e lo fissava con aria truce.

-M-m-mi hai trovato, dattebayo...-.

-Già. E ce la farebbe anche Ino se non fosse così...-.

-TI TROVERÒ, STRONZO!!! PRIMA POI TI COLPIRÒ!!!-.

-...hai capito.-.

Naruto deglutì a vuoto: -E ora che mi farai? Mi darai in pasto a quella?-.

-Mancato di nuovo! MA NON MI SFUGGI!!!-.

Tenten fece una smorfia con la bocca: -Nah... nessuno è così crudele... ti lascio andare...-.

Naruto si prostrò ai suoi piedi: -Grazie! Tenten-san! Tenten-chan! Tenten...-.

-Però...-.

Naruto alzò la testa: -Uh?-.

PUM

Il pugno della ragazza lo fece finire faccia a terra e per poco non svenne.

Tenten soffiò sulla mano: -...questo te lo sei meritato.-.

-Ahi... ahi... ahi...- Borbottò Naruto: -...hai ragione, Tenten-san... però mi hai fatto malettebayo...-.

Tenten aiutò Naruto a risollevarsi.

-E ora,- Riprese la ragazza: -vattene di q...-.

-CAPOVOLGIMENTO!!!-.

Naruto sobbalzò.

Il volto di Tenten, prima serio e composto, mutò: la ragazza strinse i denti, abbassò la fronte, guardò Naruto come un toro guarda un mantello rosso.

-NARUTO...-.

-Oh, mamma!- Naruto si girò e scappò via.

-NAAAAAAARUUUUUUUUUTOOOOOOOOO!!!- Sentiva urlare dietro.

-SCUUUUUUUUSAAAAAAAAA!!!-.

 

 

 

Naruto fuggiva ormai da un quarto d'ora; anche se non sentiva più gridare, lui correva come un pazzo.

Sakura, invece, camminava a testa bassa, diretta verso casa.

Naruto svoltò l'angolo.

Sakura svoltò l'angolo.

PUM

-Ohi, ohi...- Gemettero i due, rialzandosi ancora storditi.

Sakura si riprese per prima.

-Naruto! E stai più attento!-.

-Sakura-chan?- Naruto fece gli occhi a forma di cuore: -Che bello vederti!-.

Naruto si girò: -E non vedere quella pazza bionda...-.

-Ino?- Sakura sbuffò: -Che le hai fatto?-.

-Ehm...- Naruto si grattò la testa: -Proprio niente, dattebayo... niente di consapevole...-.

Sakura alzò un sopracciglio: -Ah no?-.

-Ehm...- Naruto ridacchiò: -...è possibile che abbia inavvertitamente... sbirciato, ecco.-.

Sakura alzò il pugno.

Naruto chiuse gli occhi, aspettando il colpo.

-Ah...- Sakura abbassò la mano.

-Eh?- Naruto riaprì gli occhi: -Non... non mi picchi?-.

-No.- Sospirò lei: -Sono troppo stanca persino per questo: prima l'Hokage, poi quel pazzo di Lee...-.

-Una giornataccia insomma.- Sentenziò Naruto.

Sakura annuì.

-...non quanto la mia, ma...-.

Sakura alzò un sopracciglio: -Ah no?-.

-Beh, con tutto il rispetto, ma è da tre giorni che digiuno, poi alle terme è successo quello che è successo...- Rispose il ragazzo: -...insomma, la mia giornata è stata peggiore!-.

-Tsch!- Fece Sakura: -Come no! Non resisteresti un giorno nei miei panni!-.

-Cosa? Ma se c'è chi pagherebbe oro per avere un po' della tua vita (me compreso, dattebayo)!-.

-La mia vita? Te la cedo volentieri! La tua vita è uno scherzo in confronto alla mia!-.

E continuarono così per qualche minuto; infine, infuriati, si rivolsero un secco: -Buonanotte!- e se ne tornarono a casa infuriati.

 

 

 

Angolo dell'autore che sarei io

E dopo mesi di assenza e di gente che si tagliava le vene per la disperazione, sono tornato con una nuova storia! E se pensavate che le altre fossero stupide, vi sbagliate, miseri mortali, questa sfiora proprio il nosense; comunque, il mio spirito perverso mi ha spinto ad aggiungere alla trama principale alcune parti ecci che, sentite sentite, si rivolgeranno (in minima parte) alle femminucce, ma comunque non aspettatevi niente di serio, eh!

Non mi resta che augurarvi alla prossima, ah, e buon natale XP!

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Capitolo 2
*** Prima parte - Risveglio ***


-...-.

-...-.

-...-.

-IO CREDO IN ME!!!!!!-.

-Mmm... Che cosa...?-.

-...ANNI CHE NON SCORDEREMO MAI...-.

Sakura tastò il comodino per cercare la sveglia.

-Mmm... dov'è...?-.

-...DOVE CON LA NOSTRA...-.

CLICK

Spense la sveglia e la musica si spense.

-Grazie al...- Sakura rialzò la testa dal cuscino: -Ehi! Da quand'è che ho questa sveglia?-.

Sakura scese dal letto: -Che mal di... ah!-.

Inciampò su qualcosa e finì a terra.

TUNF

-Ohi... ohi...- Si rimise in piedi, dolorante, e si guardò intorno.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!! CHE CAPPERI È SUCCESSO ALLA MIA STANZA????????-.

Vestiti a terra, resti di cibo sulle pareti, cocci di vetro sul pavimento... La sua stanza era un porcile!

-...Aspetta un momento! Ma questa non è la mia stanza!-.

-Cough, cough! E questa... non è la mia voce!- Infatti era troppo bassa per essere la sua, anche se aveva un che di familiare...

Individuò uno specchio sul muro, gli si avvicinò e si specchiò.




-Mmm... Sakura...-.

Naruto stava facendo uno dei più belli sogni della sua vita: Sakura aveva finalmente accettato di uscire con lui e la cosa si stava trasformando in una nottata in bianco, ma comunque a letto, e la ragazza era proprio sul punto di spogliarsi del tutto.

Stava proprio per togliersi il reggiseno.

-Sì... sì... SÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌ!!!-.

-SAAAAAAAAAAAAKUUUUUUUUUUUURAAAAAAAAAAAAA!!!-.

Naruto si svegliò di soprassalto: -Chi? Cosa? Dove?-.

Si massaggiò la fronte: -Ahi, la testa! Ma chi è che ha...-.

-SAAAAAAAAAAAAKUUUUUUUUUUUURAAAAAAAAAAAAA!!!- Urlò la stessa voce di prima da chissàddove.

-Sakura?- Naruto era confuso: -Dov'è Sakura?-.

Si illuminò.

-Un momento... Se Sakura è a casa mia, allora il mio sogno...-.

Si guardò intorno.

La sua vista annebbiata, e non ci vedeva quasi niente, comunque non gli pareva di vedere Sakura da nessuna parte.

-SAAAAAAAAAAAAKUUUUUUUUUUUURAAAAAAAAAAAAA!!!-.

Qualcuno aprì la porta quasi sfondandola.

-PERCHÉ NON MI RISPONDI???-.

Naruto mise a fuoco.

-Signora Haruno... ma cosa...-.

“Fermo!” Pensò: “Se lei è qui... e mi vede a letto con Sakura... oh, no!”.

Allungò le mani davanti a sé e scosse la testa più volte, preparandosi al peggio: -P-p-posso spiegare!-.

La signora Haruno mise le mani ai fianchi e lo guardò con aria confusa: -Spiegarmi cosa? E muoviti, che c'è la colazione!- quindi uscì dalla stanza.

Naruto si grattò la testa, senza riuscire a capire cosa gli stesse dicendo: -La... la colazione?-.

Smise di grattarsi: -Un attimo...- si toccò i capelli.

Erano più lunghi del solito. E più rosa del solito

Abbassò lo sguardo.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!! SONO IN REGGISENO!!!-.

Per non parlare delle due tette che gli erano spuntate!

Poi si bloccò: -Ma questa voce... e questa stanza...-.

Corse verso uno specchio alla parete e si specchiò.




-Anf, anf, anf...-.

Sakura correva a perdifiato per le strade di Konoha, molto affollate nonostante fosse ancora presto, e si faceva strada a furia di spintoni e scuse arrancate tra le persone che la guardavano male, e certo doveva essere una scena strana quella di un ragazzo in pigiama che correva come un matto in mezzo alla strada.

Rabbrividì: -Accidenti che freddo!-.

Scosse la testa.

-E ben gli sta a Naruto-baka! Così impara a fare questo casino! Anzi...-.

Si levò il pigiama e lo buttò via; ora era a petto nudo.

-Ecco! Casa mia!-.




Naruto non poteva credere ai propri occhi.

Alzò un braccio.

L'immagine di Sakura in reggiseno davanti a lui alzò un braccio.

-Uhm...- Naruto storse la testa.

Sakura storse la testa.

Naruto si grattò il sedere.

Sakura si grattò il sedere.

Naruto saltellò un paio di volte.

Sakura saltellò un paio di volte, oscillando col seno.

-Uhm...- Naruto socchiuse gli occhi.

Sakura socchiuse gli occhi.

-UHM...- Naruto socchiuse gli occhi ancora di più.

Sakura socchiuse gli occhi ancora di più.

-Qui è successo qualcosa, dattebayo.- Constatò Naruto con molto acume.

All'improvviso, tutto gli fu chiaro, o almeno la parte che più interessava a lui.

Si fece serio, abbassò le pupille, arrossì, alzò le braccia e iniziò a ruotare con il bacino e con il seno.

-Mmm... ah... ah... ah...- Gemette arrapato.

Poi si mise di schiena e cominciò a sculacciarsi il sedere.

-Ah... ah... ah...-.

Si accucciò e si mordicchiò il dito, guardando sé stesso con due occhioni verdi lucidi.

-Mmm... Così si fa... Sakura-chan...-.

Scattò in piedi.

-Eheheh! Dimenticavo il gran finale!-.

Si mise le mani alla schiena, trovò il gancio del reggiseno e lo sganciò.

CLIK

Il reggiseno cadde.




Rallentatore

CRASH

Sakura sfondò la finestra della propria stanza, tanto l'avrebbe ripagata Naruto.

-NNNNNNNNUOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!- Sakura si gettò a terra, scivolando fin sotto a Naruto, e afferrò al volo il reggiseno.

Naruto abbassò lo sguardo: -MUA CUOS...-.

Sakura scattò in piedi, si mise dietro Naruto e, prima che lui potesse reagire, gli rimise il reggiseno.




Velocità normale

-Ehi!- Naruto scattò in avanti, allontanandosi dall'assalitore.

Si girò: -Chi...? Ma sono io!-.

Davanti a lui era comparso un altro Naruto, dall'aspetto molto arrabbiato: viso rosso, occhi fiammeggianti, sguardo assassino... era inquietante vederselo addosso.

-Dattebayo! Chi sei? Perché mi assomigli?-.

L'altro Naruto divenne rosso: -NON CI ARRIVI, SHANNARO???-.

-Shanna...- Naruto si illuminò: -Sakura-chan! Sei tu?-.

-Certo, baka!-.

Sakura balzò in avanti, facendo per dare un pugno a Naruto, che lo guardava ancora basito.

Sarebbe stato come al solito ma, a un centimetro dalla testa del compagno, si fermò.

Si era appena resa conto che quella era la sua testa!

Naruto, che era rinsavito quel poco che bastava per chiudere gli occhi, li riaprì sorpreso: -Uh? Non mi hai colpito, dattebayo?-.

Sakura diventò di nuovo rossa: -NO!!! TE LO MERITERESTI MA NO!!! E SI PUÒ SAPERE CHE MI HAI FATTO???-.

-Io non centro proprio nulla, dattebayo! Ne so quanto tettebayo!-.

-NON FARE IL CRETINO!!! E SMETTILA DI DIRE “DATTEBAYO” CON LA MIA VOCE, SHANNARO!!!-.

-E allora tu non dire “shannaro”, dattebayo!-.

-SAKURA!!! VIENI GIÙ SÌ O NO???- Tuonò la madre di Sakura dal piano terra.

-Mmm...- Sakura puntò Naruto con un dito: -Stai qui! Uso la Trasformazione e vado giù! Ma tu non muoverti! E non riprovare a togliermi il reggiseno!!!-.

-Uff! Va bene!- Sbuffò Naruto.

Sakura compose alcuni sigilli: -Tecnica della Trasformazione!-.

Non successe nulla.

-Probabilmente non riesci a controllare il chakra nel mio corpo...- Disse Naruto.

-Grrrrrrrrrr!- Sakura bolliva: -Va bene, piano B: tu vai giù dai miei e dici che non hai fame...-.

-VIENI GIÙ SUBITO E MANGIA, SAKURA!!!-.

-...e mangia qualcosa, poi torni su E TI GUARDO RIVESTIRTI! E non fare l'idiota!-.

Naruto smise di scaccolarsi: -Va bene...- spostò lo sguardo verso il basso.

-Non ci provare!- Lo ammonì Sakura: -O ti castro!-.

Svelto, Naruto rialzò il viso, ridendo nervosamente.

-E ora, vai!-.

Naruto chiuse la porta dietro di sé e Sakura si massaggiò la fronte, disperata.

-Andrà sicuramente a finire male!-.

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Capitolo 3
*** Seconda parte - Bisogni fisiologici ***


Sakura tirò un lungo sospiro.

Che razza di casino! Com'era potuta succedere una cosa del genere???

Si guardò intorno, la sua adorata cameretta le mancava di già, e sì che c'era dentro! Oh, come voleva buttarsi sul letto e dimenticare tutto!

Poi però si rese conto di avere un problema più serio.

“Mi scappa...”.

Abbassò lentamente lo sguardo fino agli slip, osservando con disgustosa attrazione il bozzo in mezzo alle gambe.

E ora che doveva fare??? Insomma, il bagno era di fianco a camera sua, il problema non era tanto arrivarci ma quanto rimanerci dentro...

Che cavolo, le scappava davvero!!! Che Naruto avesse problemi gastrointestinali?

Deglutì a vuoto, iniziò a sudare e si decise a spostarsi in bagno; facile, fortunatamente erano tutti al piano di sotto, ma ora che era davanti alla tazza? Le sembrava così estranea, e sì che l'aveva usata migliaia di volte!

A mani tremanti, si abbassò le mutande e si tuffò nella tavoletta, incastrando il coso di Naruto tra le gambe.

Non era facile, perché cavolo non se ne stava buono? Più tentava di bloccarlo, più si alzava, come faceva Naruto a gestirlo?

Alla fine riuscì a tenerlo basso e liberò le acque, e dovette ammettere che non era male come sensazione...

Scosse la testa, ma a che pensava??? Balzò in piedi e abbassò la tavoletta, se avesse tirato l'acqua l'avrebbero potuta sentire; serrò le palpebre e si accovacciò, afferrando i lembi degli slip e tirandoli su; ma nel farlo urtò il coso e una goccia di urina le bagnò la pancia, così d'istinto aprì gli occhi e si ritrovò a fissarlo.

Eh, mica malfornito il caro Naruto...

-Argh!- Sakura si risvegliò dal torpore e si rialzò di scatto, corse in camera sua e si tuffò sul letto, si nascose la testa tra le mani e cercò di rilassarsi e di dimenticarsi di tutto; ovviamente, ottenne l'effetto contrario.




Come chiuse la porta alle sue spalle, Naruto sogghignò malevolo.

-Ihihih! Quella stupida di Sakura non ne soffrirà se non verrà mai a saperlottebayo!- Agitò le dita in direzione del “suo” seno, pronto a darci dentro.

Gli sarebbe bastato sfilarsi il reggiseno e... ah, sentiva già l'eccitazione salirgli al... uhm, un attimo, a pensarci non ce l'aveva più... oh, beh, il senso era quello!

Si stava già toccando le coppe quando un pensiero lo fulminò: se Sakura l'avesse scoperto, chissà cosa avrebbe potuto fare al suo corpo! Ma certo non poteva rimanersene a mani vuote...

Così afferrò le coppe e le allargò, sgranando subito gli occhi.

Splendore! Meraviglia! Paradiso!!!

Mica piccole come sembravano... mmm... tonde, gonfie, invitanti...

Mollò il reggiseno e fece per infilarci una mano dentro, ma calcolò male i tempi e si diede una botta sul dorso della mano, trovandosela incastrata tra reggi- e seno.

-Ahi! Però... wow...-.

Accarezzò per bene il cosetto al centro e dovette trattenere un gridolino di piacere.

Che fortunata Sakura che poteva farlo ogni giorno!

-SAAAAAAKUUUUUURAAAAAAA!!!-.

...se non fosse per sua madre...

Sbuffando, ritirò la mano e corse giù in cucina, dove trovo “sua” madre ad aspettarlo spazientita.

-Perché diavolo ci hai messo tanto? E perché sei ancora in reggiseno?-.

Naruto girò gli occhi.

-Che scocciatura, dattebayo...-.

Si sedette al tavolo e fece per prendere la ciotola di ramen, ma si accorse all'ultimo che la tazza davanti a lui aveva qualcosa di strano.

“Non è ramen... deve essere quello che chiamano latte... chissà se è buono...”.

Prese il cucchiaio, lo immerse nel latte e bevve.

-Uh!-.

Strinse il cucchiaio tanto da farlo deformare.

-È BUONISSIMO, DATTEBAYO!!!-.

La madre di Sakura lo guardò perplessa.

-Mi fa piacere...-.

Naruto era troppo in estasi per ascoltarla, gli occhi gli sbrilluccicavano di un verde acceso e con sguardo sognante come quello di una ragazzina su un pony vedeva tanti angioletti con tazze di latte in mano che gli giravano sopra la testa.

-Agagah!- Esclamò estasiato.

Prese la tazza in mano e la scolò tutta.

-BURP! Mmm...-.

La signora Haruno non credeva ai suoi occhi.

-Sakura? Stai bene?-.

-Mai stata meglio!- Rispose l'altro raggiante.

Per dare più enfasi alla frase, diede un pugno al tavolo, ma, ancora una volta, Naruto non riuscì a dosare la forza di Sakura, e il tavolo si divise in due.

CRASH

Tazze, latte e quant'altro caddero sul pavimento, sotto gli sguardi basiti delle due donne.

-Ma che... Sakura!- Lo rimproverò la signora Haruno.

-Ops! Scusi signora... cioè... mamma! Beh, è stato divertente! Vado in camera!-.

E scappò su per le scale, ancora con viso sognante, e troppo concentrato a riassaporare quel nettare divino per capire che sarebbe stato quello il momento adatto per tornare alle sue faccende erotiche; e non ci pensò neanche mezza volta quando aprì la porta della stanza della ragazza, trovandola seduta sul letto con la testa tra le mani.

-Uhm... Sakura-chan?- Domandò, squadrandola titubante.

Sakura sussultò e si rimise dritta.

-Ah, sei tornato! Come è andata?- Chiese visibilmente nervosa.

Naruto ripensò al cucchiaio e al tavolo.

-...bene. E tu che hai fatto?-.

Sakura trasalì.

-Ah, niente di particolare, sono rimasta qui tutto il tempo...-.

Naruto sussultò.

-Ehi, Sakura-chan, ma dove hai messo il mio pigiama?-.

-Uh? Ah, l'ho buttato mentre correvo.-.

-COSA??? E COME FACCIO???- Si disperò Naruto.

-Ma che importa? Scommetto che è tutta colpa tua, te lo meriti! E ora usciamo da qui e cerchiamo di trovare una soluzione!-.

Fece istintivamente per scendere le scale, non pensando al fatto che se sua madre avesse visto scendere dalla sua stanza un Naruto seminudo, l'essere nel suo corpo sarebbe stato il minore dei suoi problemi; ma, fortunatamente, Naruto la bloccò urlandole contro: -FERMA! NON USCIRAI DA QUI SENZA VESTITI! OPPURE LO FACCIO ANCH'IO!-.

Sakura si fermò.

Si girò, ridacchiando nervosa.

-Eheheh... Non è necessario...-.

-E ALLORA RIVESTITI!- Sbraitò lui.

-Ma... ma con cosa, scusa?-.

Naruto si fece serio.

-Uhm... è un bel problema, dattebayo...-.

-Ehi, lassù!-.

Qualcuno li chiamava dalla strada.

I due si affacciarono.

-Shikamaru!- Esclamarono.

Il ragazzo teneva in mano il pigiama di Naruto.

-Ehi, Naruto, sono tuoi questi?-.

-Sì!- Rispose Naruto: -Lanciameli!-.

Shikamaru era perplesso: -A te, Sakura?-.

Sakura si mise davanti a Naruto: -Nono! A me! Perché io sono Naruto!- e pestò un piede al ragazzo, facendolo gemere e allontanare.

Shikamaru ci capiva poco, e arrancò un: -Sì... certo...-.

Poi appallottolò il pigiama e lo lanciò.

Sakura lo prese al volo: -Grazie!-.

-Aspetta!- Naruto riemerse da dietro a Sakura: -Andresti a casa mia... cioè, a casa sua.... a prendergli dei vestitittebayo?-.

Shikamaru alzò il sopracciglio: -Che seccatura...-.

-Ti preeeeeeeeeeeeeeeeegoooooooooo!- Fece Naruto, sporgendosi dal balcone, ammiccandogli e massaggiandosi le tette con fare sensuale.

-...Va bene.- Sbuffò l'altro, anche se non pareva affatto colpito da quella scena: -Ma toglimi una curiosità, Naruto...-.

-Dimmi pure...- Fece Sakura, guardando di sottecchi un intimorito Naruto e ripromettendosi di ammazzarlo non appena fosse tutto finito.

-Perché sei a casa di Sakura?-.




I due richiusero la finestra.

-Uff... C'è mancato poco che ci scoprisse...-.

Naruto non capiva: -Ma, Sakura-chan, perché non deve saperlo?-.

Sakura lo guardò storto: -Pensi che abbia voglia di dire a qualcuno di essere finita nel tuo corpo?-.

-...Sì?-.

-NO! E RIVESTITI!-.

Naruto ghignò: -Volentieri...-.

Si avvicinò allo specchio.

Sakura gli balzò addosso: -Fermo!-.




-Sakura-chan, non vedo niente!-.

Sakura strinse la benda: -L'intento è questo!-.

-E come faccio a cambiarmi?-.

-Tu non farai niente! Faccio tutto io!-.

-Dannazionettebayo!-.




Sakura tolse la benda: -Ecco fatto!-.

Naruto stropicciò gli occhi un paio di volte.

Si esaminò un po' allo specchio; Sakura l'aveva vestito come si vestiva lei di solito.

Si toccò il volto un paio di volte.

-Che sensazione strana...-.

-E lo dici a me?- Replicò l'altra.

TOC TOC

-Chi è?- Chiese Naruto.

-Sono Shika.-.

-Vieni!-.

Shikamaru girò la maniglia, e la porta cadde in avanti.

Evidentemente quella mattina era stata un po' troppo strapazzata.

-Scusate... Beh, Naruto, tieni i vestiti.-.

Aggrottò la fronte.

-Va tutto bene?-.

Sakura si era nascosta dietro il letto.

-Sì...- Rispose: -lasciali qui sopra...-.

-Ok...- Obbedì il Nara.

Naruto gli corse incontro: -Eheheh... Non farci caso... non ha dormito stanotte... cioè, non abbiamo dormito stanotte!-.

Sakura scattò in piedi: -Ehi! Non è vero!-.

Poi si riabbassò, imbarazzata.

Shikamaru si grattò la nuca: -....Certo. Beh, ci vediamo.- e uscì.

Naruto guardò stupito Sakura.

-Ma che diavolo fai?-.

-Scusa... ma è entrato... e sono praticamente nuda...-.

Naruto sospirò: -Ora sei un maschio, non devi più vergognarti di certe cose!-.

Sakura si rialzò: -La fai facile tu! E ora spiegami che cos'era quella scenetta di poco fa!-.

Naruto socchiuse gli occhi, fissandola storto.

-Ora non fare finta di niente...-.

-Ma di che parli?-.

Naruto indicò un punto umido sulla sua pancia.

-Sei sporca, sai?-.




-...Comunque non capisco perché non vuoi parlarne con Shikamaru, dattebayo!-.

I due, dopo che Naruto ebbe rivestito sé stesso bendando accuratamente Sakura e dopo essere uscito, sorbendosi tra l'altro una sfuriata della signora Haruno su quanto facesse rumore in camera sua, mentre Sakura era sgattaiolata fuori dalla finestra, camminavano per le strade del villaggio da ormai un'ora, in cerca di un lampo di genio per uscire da quella situazione.

-Insomma, lui è intelligente: magari può aiutarci!-.

-Neanche per sogno! Dobbiamo prima provarci da soli! E poi... se non ci riusciamo... prenderò in considerazione l'idea...-.

Naruto si mise le mani ai fianchi: -Sei troppo orgogliosa, Sakura-chan! Uh!-.

-Che c'è?-.

Naruto si massaggiò la pancia: -Devo andare al bagno...-.

-COME?-.

-Deve essere per il latte di primattebayo...-.

-SCORDATELO! TRATTIENILA!-.

-Tu non l'hai fatto!-.

Sakura si morse un labbro, comprendendo di non poter ribattere.

-E poi, se, la trattengo, è il tuo corpo che ci rimette...-.

-In effetti è vero...- Constatò lei.

-Va bene! Allora se entro i prossimi trenta secondi troviamo un bagno pubblico...-.

-ANDATA!- Naruto la prese per il braccio e scappò via.

Ventinove secondi dopo, Naruto si fermò.

-Ugh!- Sakura si piegò in avanti: -Sto per vomitare!-.

-TA-DAAAAAAAM!-.

Sakura rialzò lo sguardo: -Come?-.

Naruto indicava felice un bagno pubblico alle sue spalle.

-Ventinove secondi e mezzo.-.

Sakura balzò in piedi e gli fu addosso: -Non è vero! Ne sono passati almeno trentadue, shannaro!!!-.

Naruto sussultò.

-Arriva qualcuno!-.

Sakura batté le palpebre un paio di volte.

-Eh?-.

Naruto si tuffò su di lei e la baciò.




Sai passeggiava tranquillo.

Cercava l'ispirazione per un nuovo disegno.

L'avrebbe intitolato...

-Io non do mai titoli ai miei disegni (sorriso agghiacciante).-.

Brr... Esatto...

Tornando a noi, Sai svoltò l'angolo.

Vide Naruto e Sakura che si baciavano appassionatamente.

I suoi occhi incrociarono quelli della rosa, allora Sakura prese Naruto dietro la testa e lo baciò più forte.

Sai sorrise: -Bel colpo, Naruto.-.

Se ne andò.




Sakura si liberò da Naruto.

-BAKA!!! SHANNARO!!!-.

Rabbrividì: -Sono stata appena baciata da me stessa... brr...-.

-Sakura-chan, dovresti superare i problemi dell'aspetto del partner e...-.

-NON SIAMO PARTNER!!!-.

Sakura alzò il pugno.

Naruto sogghignò: -Beh, vuoi picchiarti da sola?-.

Sakura si fermò.

Socchiuse gli occhi.

-No...-.

Sorrise.

-Ma picchierò te!- E si diede il cazzotto in testa.

Istintivamente, Naruto si mise le mani sul capo: -Ehi!-.

Un bernoccolo enorme pulsava sulla testa di Sakura (cioè su quella di Naruto), ma lei rideva.

-Ahah! Così impari ad approfittare della situazione!-.

La pancia di Naruto (cioè quella di Sakura) fece GROWL.

-Ohi! Vado alla toilette!-.

-Non ci provare!- Sakura tentò di afferrarlo, ma lui fu più rapido e corse nel bagno.

Sakura rimase con un palmo di naso.

-Sono fregata!-.




Angolo dell'autore

Rubo questo breve spazio alla storia per ringraziare Anna3 e Lory-Chan per le loro recensioni; spero che la storia vi piaccia, comunque tranquilli che non durerà ancora per molto.

Alla prossima XP!

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Capitolo 4
*** Terza parte - Problemi intercambiabili ***


-Che spettacolo! Che meraviglia! Non credevo fosse così!- Gridò Naruto.

-Il bagno delle femmine è davvero pulito! Io pensavo fosse solo una leggenda...-.

Gli specchi erano luccicanti, i lavandini splendenti, il pavimento per terra non c'era nemmeno un pezzo di carta igienica o una goccia di urina!

Individuò uno sportello aperto ed entrò, trovandosi di fronte alla tazza più linda che avesse mai visto, fu tentato di inginocchiarsi e di venerarla.

Abbassò gli shorts, le mutandine e si sedette, anche questa volta il suo istinto carnale era deviato da una cosa futile come la pulizia del bagno; solo che, mentre si liberava con un'ebbrezza devastante (che Sakura si sentisse così ogni volta? Che fortunata!), notò che lo sportello era pieno di scritte.

Incuriosito da quell'inaspettata sporcizia, strabuzzò gli occhi per mettere a fuoco e vide che si trattava di una lista di nomi.

Nomi di ragazzi.

Per poco non fece un balzo all'indietro quando si rese conto di dove si trovava.

Non era possibile! Aveva sentito una storia del genere, tanti anni prima, ma non pensava che anche a Konoha ci fosse la “Tazza dei Nomi”! Se non ricordava male, le ragazze ci scrivevano il nome del ragazzo più attraente del villaggio, ma a nessun maschio era mai capitato di...

Che occasione d'oro! E poteva anche capire quanto fosse amato nel Villaggio! Beh, come minimo metà dei nomi scritti doveva essere il suo! Così si mise a leggere.

“Sasuke-kun, Sasuke-kun, Sasuke-kun, Sasuke-kun...”.

Aggrottò la fronte, il suo nome si ripeteva almeno venti volte.

“Sasuke-kun... ah, ecco, qui cambia!”.

“Sai, Sai, Shikamaru... Kiba? Choji? AKAMARU???”.

-E IO DOVE SONO???-.

Afferrò il pennarello che penzolava dalla maniglia e scrisse: “NARUTO UZUMAKI” a caratteri cubitali, sottolineandolo tre volte; poi buttò per terra il pennarello, si alzò e uscì infuriato, non notando che in realtà c'era un piccolo, microscopico: “Naruto-kun” in un angolino, scritto chissà da chi...




-Dunque... proviamo... Henge no Jutsu!-.

Nulla.

-Uffa! La Trasformazione è ancora bloccata!!!-.

Sakura si fece pensierosa.

-Uhm... vediamo se riesco a... Kage Bushin no Jutsu!-.

PUF PUF PUF PUF

Comparvero quattro copie di Naruto, che si guardarono intorno spaesate.

Sakura spalancò la bocca.

-Altri quattro me! Cioè lui! Ma sempre me! Che strano...-.

Si toccarono il naso a vicenda.

-Wow! Incredibile!- Dissero contemporaneamente.

Scoppiarono tutte a ridere, poi i quattro cloni sparirono.

-Mmm... Dunque è solo la Trasformazione che non funziona...-.

Sakura guardò la porta del bagno delle femmine.

-Ma quanto ci mette?-.

Sussultò: -SI RICORDERÀ CHE DEVE SEDERSI??? LO DISTRUGGO, SHANNARO!!!-.

Si avvicinò alla porta.

-Mmm... forse... dovrei entrare...-.

Si bloccò: aveva sentito che qualcuno si stava avvicinando.

Si affacciò sul vialetto.

-Ma quello è...-.

Sakura si acquattò dietro al muretto.

“Anche Rock Lee no!!!”.

“Ehi, aspetta!”.

Si rilassò.

“Ora sono Naruto! Non ho nulla da temere da Lee!”.

Il ragazzo, infatti, le passò davanti senza nemmeno notarla.

“Evvai!”.

Ma all'ultimo Rock Lee si fermò e si girò verso di lei.

“Uh?”.

-Naruto-kun!-.

Sakura ridacchiò: -Eheheh... Ciao, Rock Lee...-.

Il ragazzo la prese per la mano.

-Forza, andiamo!-.

Si voltò e fece per andarsene.

-Cosa? Fermo!-.

Lee, ancora scalpitante, la fissò stupito.

-Che c'è, Naruto-kun?-.

-Dove vuoi andare?-.

Lee rise: -Ma è logico: a fare la nostra sfida giornaliera!-.

-La nostra sfida...-.

-Si va!-.

Un secondo dopo, Sakura si ritrovò nel bel mezzo della foresta di Konoha.




Naruto uscì dal bagno, ancora nero di rabbia.

-Ho fatto, Sakura-chan, e non preoccuparti, non ho sbir... Uh?-.

-Sakura-chan? Dove seittebayo?-.

Si affacciò sulla strada.

Non c'era nessuno.

Si grattò la testa: -Ma dove sarà andata?-.

Poi, imitando l'urlo di Munch: -NON SARÀ ANDATA A VENDERE IL MIO BELLISSIMO CORPO PER DENARO???-.

Sentì che qualcuno stava per svoltare l'angolo.

-Sakura-chan? No, è... EEK! INO!!!-.

Ino si avvicinava a grandi passi, da un momento all'altro l'avrebbe visto.

Naruto si accasciò a terra, tenendosi la testa tra le mani, disperato.

-E adesso che mi farà...? Un attimo!- Rialzò la testa di scatto.

-Ora ho il corpo di Sakura! Sono salvo, dattebayo!-.

Si risollevò, e quando Ino lo raggiunse lo fissò stupita.

-Oh, ciao Sakura, cosa stai facendo?-.

Naruto ridacchiò: -Ihihih! Proprio niente! Ihihih!-.

-E allora perché ridi?-.

Poi si illuminò.

Iniziò a ringhiare.

-Ho capito! Tu...-.

Naruto sobbalzò: “Mi ha scoperto! E ora che faccio???”.

-Tu... STAI CERCANDO DI RUBARMI SASUKE, VERO???-.

Naruto batté le palpebre un po' di volte.

-Eh?-.

Poi scoppiò a ridere: -Ahahah! Ma figurati! Tientelo pure!-.

-NON FARE LA FINTA TONTA!!!-.

Naruto si calmò: -Sono seri...-.

Sgranò gli occhi, rendendosi conto, per la prima volta, della sua attuale situazione.

-...a.- Poi, con un sorriso di superiorità: -Non sono più interessata a Sasuke.-.

Ino vacillò un po', poi tornò ad essere furiosa.

-VUOI SOLO CONFONDERMI!!! MA IO NON CI CASCO!!!-.

-No, io...-.

Ino lo prese per un orecchio e lo portò via con se, ignorando le sue proteste.

-...Ora vedremo chi è più adatta a Sasuke!-.




-Grande Vento della Foglia!-.

Una tempesta di calci si abbatté su Sakura, e la ragazza cadde dal ramo; quando toccò terra, però, si trasformò in un pezzo di legno.

-Si è sostituito!- Esclamò Lee.

Si guardò intorno.

-Non mi scapperai, Naruto!-.

Sakura, nascosta sulla chioma di un albero, sospirò.

-C'è mancato poco! Accidenti, per fortuna che la Sostituzione funziona!-.

Rimanendo nascosta, si affacciò, in modo tale da avere una perfetta visuale dall'alto.

Vide che Lee si spostava da un cespuglio all'altro a velocità supersonica, cercandola.

“Accidenti! Non riuscirò a sconfiggerlo! Se avessi ancora la mia forza... Un attimo! Forse posso recuperarla!”.

-TROVATO!-.

Lee si materializzò dietro Sakura.

-Prendi questo!-.

La colpì con un poderoso calcio ascensionale al mento.

-Urgh!-.

Sakura cadde pesantemente a terra.

-Ohi... Oh, no!- Rotolò di fianco, mezzo secondo dopo un pugno di Rock Lee colpì il punto dove si trovava prima, creando un piccolo cratere.

Sakura si rialzò: -È il mio turno!-.

Sferrò a Lee un cazzotto, che lui parò con facilità e, con un calcio, la fece volare tra gli alberi.

Lee si grattò la testa.

-Uhm... avrò esagerato?-.




Sulla cima di un albero, il clone stava seduto immobile.

“Devo riuscire a passare nella modalità eremitica.”.

“Perciò devo rimanere immobile.”.

“Immobile.”.

Un uccello gli cagò sulla spalla.

“Sigh!”.




Naruto non poteva credere ai propri occhi.

Ino lo aveva portato in una grande stanza tappezzata di poster di Sasuke, tappetini di Sasuke, lampadari di Sasuke ecc., lo aveva gentilmente legato a una sedia e si era seduta a fianco a lui.

Davanti alle due c'erano due pulsanti rossi.

-Ino... che significa questo?-.

Ino ridacchiò: -Questo è il quiz-Sasuke! Chi risponderà correttamente a più domande su Sasuke diventerà la sua anima gemella! Chi sbaglierà, invece... beh, vedi di non sbagliare!-.

Naruto era esasperato: -Ti ho detto che non mi interessa Sasuke, dattebayo!-.

-NON PRENDERMI IN GIRO! INIZIAMO!-.

Dal tetto scese un grande schermo.

Questo si illuminò e una voce proveniente da chissadove disse: -Benvenuti al quiz-Sasuke. Prima domanda: qual è, tra quelli sullo schermo, l'espressione che utilizza più spesso Sasuke?- e comparvero tre foto di Sasuke corrucciato.

-Ma sono uguali!- Protestò Naruto.

BIP

Ino aveva prenotato -È la seconda!-.

-Risposta esatta!-.

Una pioggia di coriandoli investì Ino, che esultò felice: -Yeah!-.

Naruto ruotò le pupille: -Che cavolata!-.

-Sakura non ha risposto, perciò avrà una punizione!-.

Naruto sgranò gli occhi: -Una puni...-.

SPLASH

Naruto si ritrovò bagnato fradicio.

-Ah!- Incrociò le braccia e se le mise sulle spalle, scuotendole.

-Che f-f-freddo!-.

-Uhm! Sei fortunata che per ora sia solo acqua!- Sghignazzò Ino.

-Che vuoi...-.

-Domanda due: quanti passi compie Sasuke alzato dal letto per andare al suo armadio? Due, quattro o cinque?-.

Naruto era incredulo: -O.O MA CHE CAVOLO ME NE FREGA!!!!-.

BIP

-Quattro!-.

-Risposta esatta! Altra penalità per Sakura!-.

-Cosa? MA BISOGNA ESSERE DELLE STALKER PER...!-.

Una pioggia di uova lo colpì.

Naruto si bloccò all'istante, poi boccheggiò.

Si tirò indietro i capelli che gli si erano appiccicati agli occhi, trattenendo a stento la rabbia.

-Tu... sei... malata...-.

-Domanda tre...-.

-NOOOOOOOOO!!!-.




-Ahi... ahi...-.

Sakura era atterrata su una roccia.

-La schiena... che male!-.

Si rimise in piedi.

-NARUTO!!!-.

-Accidenti! Mi ha già trovato!-.

Si spostò appena in tempo, e il calcio di Rock Lee non distrusse la sua faccia, ma solo il masso.

-Mancato!-.

Sakura si allontanò un po'.

“Vediamo se ci riesco di nuovo!”.

-Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo!-.

PUF PUF PUF

Perfetto!”.

-Pensi di potermi battere con delle copie? Avanti allora!- Lee gli fece cenno di farsi avanti.

Due cloni si gettarono all'attacco.

-Non lo terranno a bada a lungo!- Constatò Sakura.

Si rivolse alla copia: -Dobbiamo provare a creare il Rasengan!-.

-Cosa???- Fece questa.

-Non ce la faremo mai!-.

Sakura ghignò.

-In queste condizioni no, ma...-.

Il clone sull'albero sparì.

Gli occhi di Sakura (cioè di Naruto) diventarono arancioni, e la ragazza si sentì pervadere da un potere immenso, inebriante, a tratti lussurioso: quello della natura.

-...ora forse sì!-.

La copia era un po' stupita, ma poi annuì: -Tanto vale provare!-.

PUF PUF

I due cloni sparirono.

-Entrata Dinamica!- Lee si gettò all'attacco.

Il tempo sembrò improvvisamente rallentare, ma la ragazza non ne fu stupita.

“Sento così tanta energia...” Pensò Sakura: “E posso prevedere il suo attacco!”.

In stile Matrix, fece una capriola in aria, colpendo la faccia di Lee con un calcio.

-Argh!-.

Il ragazzo si schiantò contro un albero.

Sakura si sgranchì le mani: -Adesso va molto meglio!-.

Tornò a parlare alla copia: -Allora, io devo far girare il Chakra sulla mano e tu devi dargli la forma di una sfera, se non sbaglio.-.

Sakura allungò il braccio, con la mano aperta, mentre il clone iniziò a fare quelle strane mosse che faceva di solito Naruto... almeno così sperava la ragazza.

Sul palmo di Sakura comparve... qualcosa, in effetti, ma non era una sfera, sembrava più...

-Eek!- Gridò: -Una bomba! Questa esplode!-.

-Ehi, Naruto!- Lee si rialzò: -Vento della Foglia!-.

Istintivamente, Sakura portò avanti le braccia per difendersi, così il calcio e la bomba di Chakra si scontrarono.

BOOOOOOOOOOM




SPLAT

-Adesso anche i pomodori???-.

Naruto non ce la faceva più.

-Ahahah! Sembra che non sia la tua giornata, eh Sakura-chan?- Ino pronunciò quel “chan” con superiorità, come se si rivolgesse a una bambina.

Fatto sta che Naruto si arrabbiò: -Non osare prenderla... cioè, non osare prendermi in giro!-.

-Questa è l'ultima domanda: o tutto o niente! Allora, riguarda Sasuke...-.

-Ma va?-.

-...e Naruto!-.

Naruto sussultò: -Perfetto!-.

-Tsch!- Fece Ino: -Chi se ne importa di Naruto!-.

-Ehi!-.

-Durante lo scontro nella Valle dell'Epilogo, Naruto ha colpito Sasuke col suo ultimo attacco in quale punto del corpo?-.

Naruto si illuminò.

“Me lo ricordo: gli ho graffiato il coprifronte!”.

BIP

-Nella fronte, che però era protetta dal coprifronte!-.

-Risposta sbagliata!-.

-Come???-.

Ino si prenotò.

BIP

-Lo so io: nella spalla!-.

-Esatto!-.

-EVVAI!!!! SASUKE È MIO!!!!!-.

Naruto era di nuovo senza parole: -Ma... ma... ma... io... cioè, Naruto lo ha colpito lì!-.

Ino lo guardò con aria di superiorità: -È vero, ma la domanda era: “Qual era il punto del corpo?” Il coprifronte non è una parte del corpo! Perciò, bisognava dire cosa aveva colpito prima, ovvero la spalla.-.

Ed effettivamente, a ricordarsi bene, dentro la sfera di chakra gli pareva di averlo colpito lì, però...

-Ma... ma... ma... non vale! Era una domanda trabocchetto! E poi, saprò quello che ho fatto!-.

Ino non l'ascoltava, invece disse: -È l'ora della penitenza finale!-.

Naruto storse la testa.

-Cosa?-.

-Pioggia di massi, incudini e pianoforti!-.

Naruto abbassò le spalle.

-È uno scherzo vero?-.

La botolo sopra Naruto si aprì e cominciarono a piovere massi, incudini e pianoforti.

Ino scoppiò a ridere.

-AHAHAHAHAHAH!!!-.

Naruto guardò verso l'alto.

“Acqua.”.

I pesi si avvicinavano.

“Uova.”.

I pesi erano più vicini.

“Cacca di cavallo.”.

I pesi erano ancora più vicini.

“Pece e piume.”.

I pesi erano ancora ancora più vicini.

“Pomodori.”.

I pesi erano ancora ancora ancora più vicini.

“Io li ho sopportati.”.

I pesi erano ancora ancora ancora ancora più vicini.

“Tutti quanti.”.

I pesi erano ancora ancora ancora ancora ancora più vicini.

Naruto fece un'espressione più spaventosa di quando Ino l'aveva beccato a sbirciare il giorno prima.

Era pura furia.

I pugni di Naruto (che erano quelli di Sakura) si cosparsero di Chakra.

Ino sobbalzò: “La Concentrazione del Chakra? Cosa vuole fare?”.

-MA ORA NON CE LA FACCIO PIÙ!!!-.

Alzò le braccia.




Ino neanche riusciva a distinguere i cazzotti che Naruto stava dando ai pesi.

L'unica cosa che vide furono i suddetti pesi che le venivano addosso.

Poi nient'altro.

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Capitolo 5
*** Quarta parte - Momenti in doccia ***


Naruto camminava a testa bassa, con la schiena curva, sporco e bagnato, i vestiti trasparenti incollati alle curve che in un altro momento lo avrebbero fatto eccitare, soffiando larghi sospiri.

Era esausto.

Svoltò l'angolo.




Sakura si muoveva a scatti, più tesa di un fascio di nervi, piena di botte e contusioni, i capelli sparati in aria e i vestiti neri e laceri.

Era a pezzi.

Svoltò l'angolo.




PUM

-Ahi, che male!- Esclamò Sakura, rialzandosi.

-La cosa ha un che di familiare...- Fece Naruto.

-Ehi! Naruto!-.

-Uh? Sakura-chan! Dov'eri finita? E CHE È SUCCESSO AL MIO BELLISSIMO CORPO, DATTEBAYO???-.

Infatti era pieno di ustioni.

-Ti basti sapere che... MA CHE HAI FATTO AL MIO DI CORPO???-.

Difatti era sporco di chissàcosa.

-È colpa di quella psicopatica di Ino!- Si scusò lui: -Non mi ero mai reso conto di quanto fosse fastidiosa...-.

-Non dirlo a me... comunque cavolo se Lee picchia forte! Ma lo fa ogni giorno o cosa?-.

-Ogni giorno, ogni giorno...-.

GROWL

Naruto si massaggiò lo stomaco.

-Mmm... Sakura-chan, io ho fame! Andiamo da Ichiraku?-.

-NON IN QUELLO STATO!!!-.

GROWL

-Io sono d'accordo con te, Sakura-chan, ma il mio... cioè il tuo stomaco no!- E Naruto scappò via.

-Aspetta! Ahi! Torna indietro! Ahi!- Ogni movimento per Sakura era un dolore.

Ma poi pensò che in realtà era Naruto a sentire dolore.

Perciò, con uno scatto, seguì il compagno.

Lo trovò seduto al Chiosco del Ramen, davanti a una scodella fumante.

Sembrava corrucciato.

-Beh? Che fai, non mangi?-.

-È strano: mangiare il ramen non mi eccita come al solito.-.

Sakura scoppiò a ridere: -Ahahah! Che ti aspettavi? Per le mie papille gustative il ramen non è nulla di speciale!-.

-Uffa!- Sbuffò triste Naruto.

-Ma ora che ci penso...- Sakura afferrò la ciotola: -Anch'io ho fame!-.

Si scolò tutto il ramen.

-DELIZIOOOOOOSOOOOOOOO!!!-.

-Il mio ramen...- Gemette Naruto.

Teuchi si fece avanti: -Volete altro?-.

Naruto alzò la mano: -In realtà io...-.

-No, grazie!- Lo interruppe Sakura: -Siamo a posto! Ecco i soldi...-.

Teuchi prese il denaro che lei gli porgeva.

Naruto era senza parole: -Cosa? Ma... ma... ma io ho ancora fame! E QUEI SOLDI SONO I MIEI!!!-.

Ma né Teuchi né Sakura lo ascoltavano, anzi, questa lo prese per il braccio e lo trascinò via.




Sakura si fermò in mezzo a una stradina deserta.

Naruto si liberò dalla presa di Sakura: -Sakura-chan! Ma che ti prende?-.

Sakura si girò, sorridente: -Non potevo urlare di dolore nel chiosco, giusto?-.

-Urlare di...-.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!! CHE MALE!!! BRUCIA TUTTO!!!-.

Poi si calmò: -Bene; ora che abbiamo mangiato...-.

-Solo tu hai mangiato, dattebayo!-.

-...possiamo concentrarci sul vero problema.-.

-E cioè?-.

-SIAMO L'UNO NEL CORPO DELL'ALTRA!!! QUESTO NON TI DICE NIENTE, SHANNARO???-.

-Ah, quel problema...-.

-E COS'ALTRO???-.

-Mmm... io pensavo al fatto che avessi mangiato...-.

-E CHE RAZZA DI PROBLEMA SAREBBE???-.

-È un problema perché alle tre devo partecipare alla competizione del “Miglior Mangiatore di Ramen di Konoha”!-.

Sakura ripensò alle parole di Naruto della sera prima: -Allora è per questo che digiunavi?-.

-Esattottebayo!-.

-Mmm... capisco, tuttavia...-.

Sakura si bloccò.

-OH, NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!-.

Naruto si sturò le orecchie: -E ora che ti prende, dattebayo?-.

Sakura era praticamente immobile con un viso che non aveva niente da invidiare all'Urlo di Munch, e Naruto aveva il sospetto che non fosse a causa delle ustioni, anche perché sembrava essersi appena ricordata di qualcosa di importante.

-MI SONO RICORDATA DI QUALCOSA DI IMPORTANTE!!!-.

Appunto.

-Stai calma, Sakura-chan, che sarà mai...-.

-L'ESAME DI MEDICINA!!!-.

-Non promette bene...-.

-ALLE TRE C'È IL MIO ESAME DA CUI DIPENDE IL MIO FUTURO!!!-.

Sakura si distese e iniziò a dare pugni e calci a terra, disperata.

-BUAHAHAHAHAH! SONO FREGATA!!!-.

-Ehi! Anch'io sono nei guai, cosa credi?-.

Sakura lo guardò furibonda: -MA CHI SE NE FREGA DI UNA STUPIDA GARA DI ABBUFFATE!!!-.

-Guarda che è importante per me!-.

Sakura ritrovò la calma: -Va bene, va bene! Allora, andiamo a casa a cambiarci e poi ci ritroviamo di nuovo qui!-.

-Ok, prima a casa mia o a casa tua?-.

-Non c'è tempo! Ognuno a casa dell'altro!-.

Naruto sorrise malevolo.

-NON CI PROVARE!!!-.

-Uff, ho capito, ho capito, stai calmattebayo...-.




-...e certo, come no!- Ridacchiò Naruto, accingendosi a svestirsi.

La madre di Sakura non era in casa, quindi si era evitato una sfuriata sulle sue condizioni; e ora eccolo in piedi, davanti alla doccia, nel corpo di Sakura, che tra poco sarebbe stato tutto suo.

Con un sorriso quasi malvagio si levò gli slip, rimanendo in mutandine.

Rosa, a pallini, con un fiocchetto, strettissime, quasi aderenti.

“Fantastico!!! Potrei rimanere qui per sempre!!!” E in effetti rimase per un bel po' piegato in avanti a guardarle estasiato; ma poi si rese conto che sacrilegio avrebbe compiuto nel fermarsi lì: così si rimise in piedi e si sfilò la maglietta, che gettò via.

Si mise davanti allo specchio, ritrovandosi a fissare una Sakura in intimo che, mani sui fianchi, guardava davanti a sé con aria compiaciuta.

-Allora, Sakura, niente in contrario se sbircio un po', giusto?-.

Cambiò posizione, rannicchiandosi e mordicchiandosi un dito.

-No, ti prego, fai pure... sì gentile, non farmi del male...- Supplicò con gli occhioni.

Si rimise come prima.

-Non temere, Sakura-chan! Mi prenderò io cura del tuo corpo!-.

-Sì, però...-.

-Sta' tranquilla! Non sentirai quasi niente!- E, con un violento strappo, si levò la biancheria, rimanendo nudo.

Si immobilizzò a guardarsi allo specchio per qualche secondo, poi si buttò all'indietro, colto da una fortissima emorragia nasale che per poco non lo uccise; riuscì a stento a rimanere in piedi e a tornare a osservare il capolavoro.

Come descrivere il corpo nudo di Sakura? Oh, il seno aveva qualcosa di meraviglioso, come aveva già notato la grandezza non era una pecca, anzi, dava un che di... umile, di inferiore, di qualcosa che poteva afferrare e considerare suo, tutto suo, solo suo, e quanto voleva che lo fosse! Quelle due piccole sfere appuntite lo allettavano come ciotole di ramen fumanti, e ramen sembravano, galleggiavano succose e palpitanti nel brodo bollente del sudore che stillavano, due cipolline rosse che pulsavano seguendo il suo battito cardiaco, che più le guardava più aumentava, sempre di più, e loro con lui, e la fame con loro, alla fine non resistette, prese quella destra e la addentò con forza; impossibile dire se fu più il dolore o il piacere, ma non si fermò, e gli piacque succhiarla e assaporarla deliziosa tra i denti.

Quando alla fine, ancora in preda all'eccitazione, lo sguardo gli scivolò verso il basso, spalancò la bocca e la mammella gli scivolò via.

Abbassò lentamente le mani e le appoggiò delicatamente in mezzo alle gambe, sfiorando il sottile strato di peluria che gli solleticò le dita.

Oh.

Mio.

Dio.

Affondò un poco le dita fino a toccare la pelle, allora con i polpastrelli disegnò un cerchio attorno all'altro cerchio, e subito fu attraversato da uno spasmo di solletico godimento che lo costrinse boccheggiare al cielo, invocando qualche divinità che non aveva mai pregato prima.

-Ah!-.

Le guance di Sakura si attizzarono e le sue palpebre si gonfiarono: come poteva quel semplice gesto avergli procurato una simile reazione? E perché voleva provarla ancora?

Decise di assecondare quel folle desiderio, ma questa volta spinse a fondo, dentro la carne dai bordi bagnati.

-Kyah!!!-.

Ritrasse subito la mano, sdraiandosi a terra, ansimando; si mise le mani alle tette e si palpò con foga, una volta, ma abbastanza forte da rimettersi seduto.

Ah, che gioia! Che soddisfazione! Che eccitazione!!! Ma davvero Sakura poteva farlo ogni giorno???

Quando fu in doccia, a osservare allo specchio il “suo” corpo bagnato, a gustare ogni sua curva, ogni sua perfezione che luccicava tra le gocce d'acqua, dovette trattenersi dal cadere preda dei suoi istinti più erotici, che però in alcuni momenti lo dominarono, e mentre in quei momenti si palpava e si toccava urlando al cielo, ancora si corrucciava su come quella ragazza non capisse quanto fosse fortunata.




-Wow.-.

Che bestia! Che portento! Che... che cazzo!

Così pensa Sakura mentre, testa bassa e mutande abbassate, indugia con le mani se fare quello che non avrebbe mai pensato di fare o rimanere lì a fissare e basta; ma rimanere lì a fissare sarebbe un crimine contro ciò che vuol dire essere una ragazza, quindi abbandona ogni scrupolo e lo afferra con forza.

È lungo, ma immagina sia nella media, e caldo, bollente, a dir la verità è un po' molliccio, ma questo solo per il primo secondo, poi inizia ad alzarsi e a indurirsi come un sasso.

In realtà ha sempre pensato che certe cose le avrebbe fatte solo con Sasuke-kun, ma la tentazione è troppo forte, e non ha alcuna intenzione di fermarsi.

Così profana quell'attività a lei estranea, e accidenti se le piace, lo sente pompare il corpo di piacere, la sua pancia si alza e si contrae a ritmo, e lei inizia ad ansimare, ma ancora non si ferma, è troppo bello! È stimolante, in tutti i sensi, è assuefante, ne vuole ancora, è soddisfacente, perché ne ottiene ancora.

Solo allora vede che, dietro a quella specie di serpente storto, c'è qualcos'altro: due sfere pelose che penzolano e dondolano ipnotiche, le sfiora e quelle sussultano, chissà cosa succederebbe se le stringesse... no, ha l'impressione che è meglio non provarci, così, dopo essere rimasta a farle ciondolare un paio di volte, ritorna a concentrarsi su quella cordicella salsicciosa, che intanto si sta facendo più rigida, come se la canapa fosse diventata ferro; ma lo strato di pelle è ancora morbido, e riprende a farlo scivolare in alto e in basso, in altro e in basso...

-Mmm... sì... mmm...- Con quei versi alla bocca si sposta nella doccia e accende l'acqua, senza riuscire a smettere; poi, quando il suo corpo inizia a bagnarsi e le prime gocce toccano terra, si ritrova fulminata e alza le mani al cielo, gridando.

Cos'è, cos'è, cos'è??? Cos'era stato quello???

Si siede e socchiude le palpebre, tirando lunghi respiri, l'acqua le appiccica i capelli alla fronte, che per la prima volta nella sua vita arrivano a coprirle gli occhi.

Oh, come aveva potuto perdersi una cosa del genere fino ad allora?




Quando i due ninja si ricontarono, si guardarono imbarazzati, ed entrambi capirono ciò che l'altro aveva fatto; arrossirono, poi Naruto prese la parola e spezzò il silenzio.

-Uhm... allora... pensavo che forse siamo sotto l'effetto di un genjutsu...-.

-Ecco... in realtà ho già controllato, ma niente... anche se...- Sakura aggrottò la fronte e Naruto la guardò incuriosito.

-...c'è una cosa strana: non riesco a usare la Trasformazione.-.

-Ah sì? Io invece...- Naruto compose alcuni sigilli e si trasformò in sé stesso, poi tornò normale, cioè tornò Sakura.

-Non capisco perché tu ci riesca e io no...- Borbottò Sakura.

-Comunque non pensare di partecipare alla sfida! Mi farai ingrassare!-.

Naruto la rassicurò con un gesto della mano: -Stai tranquilla! Con il tuo stomaco non resisterei oltre il primo piatto!-.

Sakura si massaggiò il mento.

-Né io posso usare il tuo corpo per il mio esame...-.

Rimasero a discutere a lungo sul da farsi, ma nessuno dei trovò una possibile soluzione; l'unica cosa che venne in mente a Naruto era una storia che gli aveva raccontato una volta il Terzo Hokage sul karma, che ogni tanto si divertiva a scambiare i corpi di persone per un tempo indeterminato, se esse litigavano per stupidi motivi.

-Ma allora è davvero colpa tua!- Sbraitò la ragazza.

-E anche tua, per litigare ci vogliono due persone! …oh, accidenti! Sono le 2.45!- Esclamò Naruto, guardando il sole, una cosa che gli aveva insegnato il Terzo.

-COSA???- Sakura iniziò a piangere: -COME FACCIAMO??? NON POSSO SALTARE QUELL'ESAME!!!-.

Naruto guardò preoccupato Sakura.

Era davvero disperata.

Deglutì un boccone amaro, e riuscì a prendere una decisione difficile: -E allora non lo salterai!-.

-Uh?- Sakura si fece raggiante: -Hai una soluzione?-.

-Sì!-.

-E quale?-.

-Parteciperò io all'esame!-.

Per Sakura fu come precipitare dalle nuvole su massi acuminati.

-O.O Stai scherzando?-.

Naruto era serissimo: -Assolutamente no!-.

Sakura cadde all'indietro a gambe all'aria.

-Sono rovinata!-.

-Non avere paura, Sakura-chan, la forza dell'amore è con me! Ma tu promettimi di andare alla gara al posto mio!- Detto questo, Naruto scappò via.

Sakura si rialzò: -Naruto!- ma il ragazzo non la sentì.

Sakura sospirò: -Ormai la mia vita è finita: tanto vale abbuffarsi...- e, mogia, si diresse verso il chiosco.

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Capitolo 6
*** Quinta parte - Aiuti e risoluzioni impreviste ***


Naruto si fermò.

Era arrivato davanti al palazzo dell'Hokage.

Deglutì.

“Devo farcela... Per Sakura-chan!”.

Fece per entrare, ma come mosse il primo passo Tsunade sbucò dall'entrata, stranamente sorridente, nervosamente sorridente.

-Eccoti qua, Sakura! In perfetto orario! Forza, vieni!-.

-Vecchia Tsu... cioè, Hokage-sama... sì... sono qui...-.

-I giudici sono già arrivati. Forza, andiamo!-.

Tsunade lo prese per il braccio e lo trascinò nell'edificio, il viso sempre sorridente ma teso come un panno da bucato.

-Non preoccuparti! Basta che tu faccia esattamente quello che hai fatto nelle mie lezioni e andrà tutto bene!-.

-Urgh... sì... certo...-.

Naruto iniziò a pensare che, forse, la sua non era stata un'ottima idea.




-Sono arrivata...-.

Sakura, ancora col morale a terra, era giunta alla non tanto agognata destinazione: il chiosco di ramen.

C'erano già alcuni concorrenti seduti al banco, tra essi Sakura riconobbe...

-Choji! Oh, beh, se c'è un gara a chi mangia di più, lui non può mancare...-.

Choji si voltò e la vide, o meglio, vide Naruto.

-Ehi, ciao Naruto! Ci sarai anche tu, quindi! Beh, dopotutto il premio deve essere importante per te...-.

Sakura ridacchiò, grattandosi la nuca con fare nervoso: -Eheheh! Già, ci sono anch'io... Aspetta! Che premio?-.

DENG DENG

Da dietro il banco, Teuchi sbatté due pentole.

-Sedetevi e mangiate, partecipanti: la gara inizia!-.




Tsunade entrò nella stanza, trascinandosi dietro quella che credeva essere la sua allieva; ad aspettarli c'erano tre uomini vestiti di nero e con grandi cappe in testa.

A Naruto non piacque come lo stavano guardando.

Tsunade tossì e prese la parola.

-Ehm-ehm! Sakura, puoi metterti qui dietro la scrivania.-.

-Ecco... sì, va bene...- Già sudando come una fontana, fece come gli era stato detto.

Uno dei tre esaminatori si fece avanti.

-La prima prova- Disse: -consiste in un esercizio molto semplice...-.

Tsunade aprì una pergamena.

Davanti a Naruto comparve un pesce morto.

-...deve guarire questo pesce.-.

Naruto storse la testa, perplesso.

-Ma se è fuori dall'acqua poi muore lo stesso.-.

I tre giudici e Tsunade arrossirono.

-Sì, beh... lei pensi a guarirlo.- Rispose quello di prima.

Naruto deglutì a vuoto.

Facile a dirsi, non aveva idea di come fare.

-Glom. Va... va bene...-.

Mise le mani sopra il pesce.

“Se non sbaglio Sakura fa sempre così. E poi dovrei far affluire il chakra nelle mani...”.

Ci provò, immaginò di riempire le mani di chakra come per creare il Rasengan, e le sue mani si colorarono di giallo.

Tsunade sussultò, guardandolo come per urlargli contro: “Ma che stai facendo???”.

Una goccia di sudore gli solcò la fronte.

“Così è troppo... Cavolo, non sono mai stato bravo in queste cose, dattebayo!”.

Naruto diminuì l'afflusso, e le sue mani cambiarono colore, diventando verdi, che gli sembrava essere quello giusto.

Tsunade sospirò, sapeva bene che bastava aspettare qualche minuto.

Ma Naruto aveva altri progetti.

“Che noia... Ehi! Se aumento di nuovo il Chakra farò prima!”.

Il piano di Naruto funzionò solo in parte: il pesce sì si riprese subito, ma iniziò a schizzare in giro per tutta la stanza, sbattendo contro pareti, quadri, vasi e distruggendo un po' tutto.

I cinque lo guardavano senza dire niente.

“Forse devo fermarlo...” Pensò Naruto.

Così, quando fu alla sua portata, gli sferrò un pugno, ma ancora una volta non riuscì a dosare la sua nuova forza.

Il pesce decollò, infranse la finestra della stanza e volò via, atterrando in una fontana vicino al palazzo.

L'esaminatore scrisse qualcosa su figlio che teneva in mano: -Beh, non è esattamente quello che ci aspettavamo...-.

Tsunade ridacchiò: -Eheheh! Alla fine è anche riuscita a riportarlo in acqua...-.

-Sì, beh, immagino sia così... ma ora passiamo alla seconda prova.-.

Naruto sgranò gli occhi, per poco le sue gambe non cedettero.

Quante prove doveva superare ancora???




Sakura sospirò, aveva appena finito la prima porzione di ramen.

Di fianco a lei, Choji stava scolando la quinta.

“È chiaro che non riuscirò a vincere! Sono già quasi piena, non dovevo pranzare!”.

Poi si illuminò: “Un momento! Forse...”.

-Kage Bushin no Jutsu!-.

Riuscì a creare ben dieci copie, ciascuna delle quali prese una ciotola di ramen e iniziò a mangiare.

Choji la guardò serio.

-Uhm... Vedo che ora inizi a fare sul serio...- E tornò a mangiare.

Un concorrente si alzò in piedi: -Ehi! Questo non vale!-.

Teuchi prese in mano il regolamento.

-Uhm... In effetti le tecniche normali dei ninja sono bandite... ma quella Tecnica è proibita, quindi... No, Naruto non sta trasgredendo a nessuna regola!-.

-Uffa!- Il concorrente si risedette e riprese ad ingozzarsi a malavoglia.

Sakura sospirò: “Bene! Però...”.

Guardò i cloni, che mangiavano uno spaghetto alla volta, con i volti di una tinta bluastra.

“Siamo già tutti pieni... come faccio???”.




Naruto guardò ansioso il manichino davanti a sé.

-Può... può ripetere?-.

-Certamente: questo manichino rappresenta un uomo gravemente finito, infatti ha una spina avvelenata vicino al cuore, e il suo compito è toglierla e guarirlo.- Rispiegò l'esaminatore.

Tsunade sapeva bene che per Sakura anche quell'esercizio era difficile, figuriamoci quindi per Naruto.

-Va... va bene...- Naruto avvicinò le mani al fantoccio.

Nella testa di Sakura, Naruto guardava il manichino disperato, non poteva cavarsela con un colpo di fortuna come prima!

-Chefacciochefacciochefacciochefacciochefacciochefacciochefaccio?-.

Naruto sentì un movimento alle sue spalle.

-Eh?- Si girò.

Niente.

-Eppure...-.

Nell'oscurità, due fari gialli si accesero.

Naruto sobbalzò: -Ma che...-.

-Na...ru...to...- Ruggì una voce minacciosa.

PUM PUM PUM PUM

I fari si stavano avvicinando.

Naruto iniziò a tremare: -Che... che cos'èttebayo?-.

-NARUTO!!!-.

PUM

-Ma tu sei...-.

La cosa enorme si fermò e Naruto poté vederla bene, per poco non sbiancò dallo stupore.

-Sakura-chan???-.




-G-g-glom!- Sakura non ne poteva più.

PUF

Anche l'ultima copia svanì.

Sakura appoggiò la testa sul tavolo: -Ohi... sto per vomitare...-.

Teuchi lo guardò: -Uhm? Attenzione: Naruto sta per cedere!-.

Sakura strinse i pugni, di arrendersi non aveva nessuna intenzione, anche se non sapeva perché, e rimangiò il rigurgito.

Nella testa di Naruto, Sakura stava per svenire.

La sua faccia era diventata blu, i suoi occhi erano sbiancati, le sue guance erano gonfie per il vomito condensato nella sua bocca.

-Basta... non ce la faccio più... Uh?-.

Il terreno sotto Sakura si aprì in due.

-COSA???-.

La ragazza iniziò a precipitare.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!-.

CIAK

Sakura si rialzò, massaggiandosi il sedere dolorante: -Ahi... ma dove sono finita?-.

Era finita in una grande corridoio dalle pareti di colore verde.

No, in realtà era l'aria stessa ad essere verde.

Sakura guardò verso il basso: stava camminando su un'acqua strana, molto profonda e anch'essa verde.

Sakura si guardò intorno: -Mmm... non ci sono porte... forse devo andare dritta...-.

Come l'ebbe detto, Sakura si sentì spingere in avanti.

-Ugh! Ora vomito sul serio!-.

Ma poi, improvvisamente, la spinta finì, Sakura si sbilanciò e cadde di faccia.

-Argh!-.

Si rialzò, gemendo e massaggiandosi la fronte: -Per essere acqua è davvero dura... Ma cosa... ÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈH??? Q-QUELLO È...-.

Davanti a lei c'era accovacciata un'enorme volpe arancione che la squadrava annoiata con un occhio rosso acceso.

-IL KYUBI???-.




BOOM BOOM BOOM

Naruto schivò la raffica di pugni della Sakura gigante.

Lei lo puntò con i suoi occhi-faro.

-NARUTO!!! TI DISTRUGGO!!!-.

-S-S-Sakura-chan!- Balbettò: -Ma tu che ci fai qui?-.

-RHAR!!! COME OSI USARE IL MIO CORPO???-.

BOOM

-Non capisco! Perché non sei più nel mio corpo, dattebayo?-.

-STAI FERMO E FATTI SCHIACCIARE!!!-.

BOOM

Naruto stavolta non riuscì a evitare completamente il colpo e finì a gambe all'aria.

-Ohi!- Fece atterrando.

Sakurazzilla caricò un altro pugno.

-PER COLPA TUA FALLIRÒ IL MIO ESAME!!!-.

-No!- Naruto alzò le mani davanti al viso in un disperato gesto di difesa: -Aspetta! Se vuoi ti cedo il controllo!-.

Lei sferrò il colpo.

BOOM

Naruto si salvò per un pelo.

-CONTROLLO??? SE ENTRASSI IN SCENA IO SAREBBE ANCORA PEGGIO!!! NON SONO LA SAKURA GIUSTA!!!- Caricò un altro cazzotto.

-La Sakura giusta?- Ripeté Naruto.

-Un momento! Non sarai schizofrenicattebayo!-.

-E ANCHE SE FOSSE???-.

BOOM

-Ti prego! Fermati!- Supplicò Naruto.

-Io voglio farti passare l'esame!-.

-MA FAMMI IL FAVORE!!! NON HAI ALCUNA SPERANZA!!!-.

BOOM

Naruto, finito a terra, arrancò all'indietro, alzando le mani davanti al viso.

-Da solo no! Ma insieme forse sì!-.

Sakurazzilla fermò l'ennesima ondata di pugni, squadrandolo con i suoi fari enormi.

-COSA INTENDI DIRE???-.

Lentamente, Naruto si rimise in piedi.

-Dico che io posso seguire le tue istruzioni! Insomma, sei pur sempre Sakura, grande maestra nella medicina!-.

Sakurazzilla si bloccò.

Ridacchiò: -BEH, IN EFFETTI SONO BRAVINA, EHEHEH...- poi tornò arrabbiata.

-MA SE PENSI CHE TI LASCERÒ ANCORA USARMI, IO...-.

-Ti prego, Sakura-chan! È l'unico modo!-.

-GRRRRRRRRRR... E VA BENE!!! MA STAI ATTENTO A NON SBAGLIARE!!!-.




-Yawn...- Sbadigliò Kurama.

-C-c-come? S-s-sei davvero tu?- Balbettò Sakura.

La Volpe si mise seduta: -E tu sei quella ragazzina che piace tanto a Naruto...-.

Sakura indietreggiò: -Cosa... cosa vuoi farmi?-.

-Farti? Perché dovrei farti qualcosa?-.

“Ma certo!” Pensò Sakura: “Ora che è amico di Naruto non vuole più farci del male!”.

-Yawn... Ti ho osservato per un po', sai? Sei molto divertente...-.

-Eheheh...- Ridacchiò nervosamente Sakura: -Grazie...-.

Sobbalzò, rendendosi conto di cosa ci trovasse di tanto divertente: -Fermo un po'! NON SARÀ COLPA TUA SE NON POSSO USARE LA TRASFORMAZIONE???-.

-Yawn...- La volpe si leccò le labbra: -eheheh... e anche se fosse?-.

Sakura era furibonda: rossa in viso e con gli occhi bianchi sgranati, sembrava una mini-Sakurazilla.

-TU!!! MALEDETTA VOLPE!!! COME OSI FARMI QUESTO???-.

-Mmm... ha dimenticato la paura in fretta... Lo sai che mi ricordi Kushina Uzumaki?-.

-CHE VUOI CHE M'IMPORTI???-.

-Eh sì... sei proprio identica a quel mostro...- Sbadigliò: -se vuoi posso aiutarti...-.

Sakura si bloccò.

-Come? Puoi... puoi ripetere?-.

Il Kyubi rialzò la testa.

-Ho detto che posso aiutarti a vincere la sfida.-.

-Ah sì?- Domandò l'altra.

-Già. E scommetto anche che ti piacerà.-.




-Byakugo!-.

Il segno sulla fronte di Sakura si espanse, riempiendo il suo volto di segni marroncini simili a una ragnatela.

Nella testa di Sakura, anche a Naruto erano comparsi gli stessi segni, gli solcavano persino il...

-Che potere incredibile!- Per non parlare dell'erezione: -È ancora meglio della modalità eremitica!-.

-SMETTILA DI PAVONEGGIARTI E PENSA AL TUO COMPITO!!!- Urlò Sakurazzilla.

Naruto sussultò: -Sissignora!-.

-Sakura?- Fece Tsunade, all'esterno: -C'è qualche problema?-.

Naruto si riscosse e si lasciò scappare un sorriso già mezzo trionfante: -Nient'affatto!-.

Prese dalla tasca degli shorts un piccolo astuccio, lo mise sul tavolo e l'aprì, poi prese un coltellino e fece sul manichino un piccolo taglio all'altezza del cuore.

“BENE... COSÌ... ANCORA UN PO'... HO DETTO ANCORA UN PO'!!!”.

-Ho capito, dattebayo...- Sussurrò Naruto.

“BENE, COSÌ VA BENE, ORA POSA IL COLTELLO E PRENDI LE PINZE!!! POI DEVI INTRODURLE NEL TAGLIO E PRENDERE LA SCHEGGIA!!!”.

-Va bene!-.

Naruto infilò le pinze dentro la ferita e agganciò la spina.

“ESTRAILA, MA CON MOLTA ATTENZIONE, HAI CAPITO???”.

Naruto iniziò a tirare, osservando con cautela la scheggia risalire.

-Avanti... posso farcela...-.

Finalmente la spina uscì senza intaccare la “carne” del fantoccio.

-Evvai!-.

“NON HAI FINITO!!! C'È ANCORA IL VELENO!!!”.

-Giusto!-.




Sakura fu investita da un potentissimo fascio di chakra di un rosso piacevolmente tiepido; quando svanì si guardò le mani: il suo volto divenne prima blu, poi verde, poi viola.

-AIUTO! STO ANDANDO A FUOCO!!!-.

Infatti il suo corpo, persino i capelli, ardeva di fiamme arancioni ed era solcato da strani segni neri, di cui un paio le circondavano il seno; del suo aspetto normale erano rimasti gli occhi verdi, che comunque fuori, dentro Naruto, erano azzurri.

La Volpe sbadigliò di nuovo: -Tranquillizzati. È normale.-.

Sakura si calmò.

-In effetti... non fa male! Mi sento fortissima, più del solito!-.

Sakura sorrise: tempo prima aveva rimproverato Naruto perché si credeva invincibile con il potere della Volpe, ora capiva cosa provava, riusciva a malapena a rimanere lucida tanto si sentiva inarrestabile.

-È una sensazione magnifica!-.

La Volpe ghignò: -E allora che aspetti? Vai!-.

Sakura rialzò la testa dal tavolo, anche il corpo di Naruto ardeva.

-Non mi fermerò qui!- E riprese a mangiare.




Naruto inghiottì secco in gola, di fianco a lui Tsunade fece altrettanto.

I tre giudici stavano confabulando da qualche minuto ed era dall'Esame di Promozione Genin che Naruto non provava un così impellente bisogno di sbranare le proprie unghie, non lo faceva perché si ricordava prontamente che non erano le sue unghie, ma quelle di Sakura-chan.

E allora si era limitato a girarsi i pollici e ad addentarsi il labbro fino a farlo sanguinare.

Dio, non avrebbe potuto sopportare di aver fallito, come avrebbe fatto a dirlo a Sakura-chan, o anche solo a guardarla in faccia? Non chiedeva un dieci e lode, solo quello che bastava a non farle perdere la faccia! O anche solo a farla passare! Altrimenti poteva usare il suo charme femminile e...

I giudici smisero improvvisamente di parlare e si rivolsero a loro; Naruto si immobilizzò, la Vecchia Tsunade lo prese per mano e la strinse fino a stritolarla.

-Abbiamo convenuto, all'unanimità...-.

Naruto strinse i denti, l'ansia lo stava uccidendo, e anche il dolore non scherzava.

-...promossa.-.

Per un istante, Naruto e Tsunade non parlarono.

Poi Naruto esultò.

-CI SONO RIUSCITO, SÌ!!!-.

Tsunade gli mollò la mano (già Naruto non sentiva più le dita) e lo abbracciò: -Complimenti Sakura!!!-.

“BEN FATTO, BAKA!!!” Ghignò Sakurazzilla.

I tre giudici tossicchiarono e Naruto e Tsunade si ricomposero.

-Ora noi dobbiamo andare a valutare un'altra kunoichi. Arrivederci.- E sparirono.

Naruto si inginocchiò e sospirò al cielo, tirandosi indietro i capelli dalla fronte per massaggiarsela, scoppiando a ridere per il sollievo.

-Ce l'ho fatta, Sakura-chan, ce l'ho fatta...-.

Si accorse solo allora che Tsunade lo guardava strano.

-Senti, Sakura, mi sei sembrata strana oggi...-.

-Nono!- La interruppe lui, scattando in piedi: -Ero solo emozionata!-.

-Ah, sarà...- Fece quella poco convinta.

-Beh, ora devo andare anch'io, dattebayo! Devo dare la notizia a Sakura-chan... cioè, a Naruto-kun!- E scappò via.

Tsunade rimase in mobile, confusa.

-Sbaglio o ha detto: “dattebayo”?-.




TUNF

-E anche Natsu è fuori gioco! Ora rimangono solo Choji e Naruto!-.

-Gnam gnam gnam gnam gnam gnam gnam...- I due mangiavano come fossero treni in corsa, soprattutto Sakura che sbuffava fumo da tutti i pori incendiati.

-Gnam gnam gnam... non riuscirai a sconfiggermi, Naruto!- Esclamò l'Akimichi.

-Gnam gnam gnam... la vedremo, Choji!- Replicò Sakura, sorprendendosi di tanto spirito di competizione.

Teuchi iniziò a sudare, il cibo stava scarseggiando.

-...Va bene, nuova regola: il primo che arriverà a cento porzioni...-.

-Già fatto!- Lo interruppe Choji: -235!-.

-Anch'io! 221!-.

-...a 250 porzioni avrà vinto!-.

Choji ridacchiò.

-Eheheh! Non riuscirai a raggiungermi!-.

-Lo vedremo!- Sakura aumentò la velocità, ma anche Choji fece lo stesso.

“Non posso perdere!” Pensò Sakura: “Il premio è troppo importante per Naruto!”.

-Allora facciamo così!- Sakura si fermò.

-Gnam gnam... ti sei arreso?-.

-Mai!- Quattro mani infuocate spuntarono dal torso della ragazza e presero altrettante ciotole, che mangiò tutte insieme, allargando la mandibola in modo innaturale.

-Attenzione: Choji è a 245, Naruto a 242!-.

-Gnam gnam... sto già recuperando!-.

-Ma non è abbastanza!-.

I due erano più veloci della luce, Sakura stava per diventare una supernova.

-Ora sono pari... sono entrambi a 250... ma non si fermano!-.

Teuchi si girò.

-Oh, no! È rimasta una sola ciotola!-.

I due si alzarono: -Allora è mia!- e si buttarono sul ramen.

Sfondarono il tavolo e la ciotola volò in aria sotto gli sguardi sorpresi dei due contendenti.

-No!- Choji balzò verso la ciotola.

-Fermo!- Sakura allungò il braccio, lo prese per un piede e lo sbatté a terra.

-È mio!- Stavolta fu Sakura a saltare.

-Eh no!- Usando l'Espansione, Choji intrappolò Sakura tra le mani.

Nel frattempo, la ciotola era atterrata miracolosamente sul banco.

Choji gettò Sakura all'indietro e si lanciò sul ramen.

Lo afferrò: -Preso!- ma si sbilanciò, slittò e cadde a terra insieme alla ciotola.

Il ramen si sparse in aria e andò a finire nella bocca di un contendente svenuto.

Choji si rialzò: -Ehi! E ora?-.

Teuchi scrollò le spalle: -Boh, non so... mangialo dalla sua bocca...-.

Choji sbiancò: -Cosa???-.

-PRENDI QUESTO!!!-.

Sakura apparve sopra di lui, menandogli un megapugno in testa.

Choji si schiantò a terra.

Sakura si soffiò sulle mani: -Ecco fatto...-.

-N-no!- Choji tentò invano di rialzarsi: -Non è finita!-.

Sakura guardò Teuchi, dubbiosa: -Cosa... cosa devo fare?-.

Teuchi indicò il contendente svenuto con in bocca il ramen: -Se Choji non si arrende o sviene, dovrai mangiarlo da lì.-.

Sakura spalancò la bocca fino a toccare il pavimento: -COOOOOOOOMEEEEEEE???-.

Guardò Choji: il ragazzo era a terra, dolorante, non se la sentiva di colpirlo.

Ma lui non intendeva arrendersi.

Sakura sbuffò un: -Lo faccio per Naruto...- e chissà perché la cosa bastò a convincerla.

Si avvicinò al partecipante, si abbassò, lo guardò schifata, inforcò le bacchette e iniziò a mangiare, inghiottendo anche il vomito, che non sapeva se fosse suo o del tizio svenuto.

Quando ebbe finito, Teuchi sorrise: -Abbiamo il nostro vincitore! Naruto!-.

Sakura, dal corpo spento, si rialzò, boccheggiante, gemendo un: -Evviva...-, poi rigurgitò e svenne.




Naruto rallentò la corsa.

Si piegò in avanti: -Uff... uff... sono esausto, dattebayo!-.

Guardò il cielo: -È già il tramonto... ma dove sarà Sakura-chan? Chissà se ha vinto la gara...-.

Strinse i pugni: -Certo che l'ha vintattebayo! Ma se rimango qui fermo, come farà a darmi il premio?- e, rimotivato, si rimise a correre.




-Stupida Volpe!- Borbottò Sakura: -Ancora non mi fa usare la Trasformazione! Scommetto che lo trova divertente!-.

Si guardò intorno: -E dove sarà quel baka di Naruto? Spero che non mi abbia fatto fare brutta figura...-.

Si fermò: -Ma che dico: sicuramente mi ha fatto fare brutta figura!-.

Iniziò a piangere.

-Buahahah!!! Come farò adesso??? La mia carriera, la mia reputazione, LA MIA VITA!!!-.

Cominciò a sbattere la testa contro una vetrina: -Come?- TUM -Come?- TUM -Come?- TUM.

Smise di battere e si specchiò, odiando il volto che vide.

-NE HO ABBASTANZA DI QUESTO CORPO!!! VOGLIO TORNARE DONNA!!! TECNICA DELLA TRASFORMAZIONE!!!-.

Niente.

Sospirò: -E dai!-.

Poi si illuminò: -Un attimo! Questa non è l'unica tecnica di Naruto che...-.

Rise malefica.

-Tecnica dell'Eros!-.

PUF




Naruto svoltò l'angolo.

Sakura svoltò l'angolo.

TUNF




Angolo dell'autore

Ed ecco un altro capitolo! Chiedo venia per il mostruoso ritardo, ho avuto problemi a casa, e questo capitolo era bello lungo... la storia sta per volgere al termine, tenete duro ancora un po'! Spero che questo capitolo sia all'altezza delle vostre aspettative, vi prometto che il prossimo non tarderà ad arrivare, XP!

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Capitolo 7
*** Sesta parte - Un erotico buonanotte ***


-Ohi ohi... un'altra volta...- Borbottò Sakura rialzandosi.

-Dattebayo!- Fece una voce più che familiare.

“Oh, no, non dirmi che...” Sakura guardò, già pronta al peggio, la persona che l'aveva urtata, ed era effettivamente una ragazza dai capelli rosa e maledettamente piatta.

-Naruto!-.

-Uh?- Naruto sollevò lo sguardo: -Ma chi...-.

Si ritrovò davanti una ragazza bionda dai vivaci occhi azzurri.

-Sakura-chan?-.

Sakura aiutò Naruto a rimettersi in piedi.

-Perché stai usando la Tecnica Eroticattebayo?-.

Sakura fece una smorfia: -Umpf! Ero stufa di essere un maschio, ecco!-.

-Ah sì? A me invece questa situazione non dispiace...- Abbassò un poco lo sguardo sul seno.

-NARUTO!-.

-Eek!-.

-In ogni caso...- Sakura si mise la mano in tasca, frugando alla ricerca di qualcosa.

Naruto la guardò incuriosita: -Cosa?-.

La bionda estrasse un kunai a tre punte e glielo porse.

-...penso che questo sia tuo.-.

Naruto fissò il kunai, prima incredulo, poi raggiante, e lo afferrò con gioia.

-Evvai! Finalmente è mio!-.

Sakura sorrise, soddisfatta.

-Apparteneva a tuo padre, vero?-.

Naruto annuì: -Già! Quando ho visto che il premio della sfida era questo kunai, mi sono subito iscritto! Ma allora hai vinto!-.

Sakura sembrò rattristirsi.

-Cosa succede?- Le domandò perprlesso.

-Devi perdonarmi, Naruto.- Rispose lei, abbassando vergognosamente il viso.

-Perdonarti? Di cosa?-.

-Prima, quando ho detto che la gara era stupida... e ieri sera, che mi sono arrabbiata per nulla... mi dispiace...-.

Naruto le mise una mano sulla spalla e Sakura rialzò la testa.

Si sorprese nel vedere che le stava sorridendo.

-Stai tranquilla, Sakura-chan! Non mi sono offeso! E poi è anche colpa mia: dovevo dirti che c'era il kunai in palio, ma non volevo obbligarti a partecipare!-.

-E comunque, avevi ragione: tra Ino, Tsunade e tua madre la tua vita è un inferno, sono io che devo scusarmittebayo!-.

-No, sono io che mi scuso, non mi ero mai resa conto di quanto Rock Lee fosse... beh... Rock Lee... e anche il Kyubi... e Choji, a modo suo...-.

Ora Sakura era ancora più triste, faceva un certo effetto vedere quella ragazza creata apposta per essere “allegra” ammosciarsi in quel modo, i capelli calati sugli occhi socchiusi dalla vergogna.

-B-beh, dai, non puoi dire di non esserti divertita col mio corpo...- Ma se non sembrò farla stare meglio, fece stare peggio anche lui.

Come poteva risollevarle il morale?

Poi si illuminò.

-Sakura-chan, ho una buona notizia per te!-.

-Ah sì?- Domandò lei con scarso interesse.

-Eheheh! Hai presente il tuo esame?-.

Sakura si rabbuiò: -...Sì...- sospirò: -certo che me lo ricordo...-.

-Beh, ti comunico che l'hai superato!-.

Sakura sgranò gli occhi e lo fissò incredula; Naruto trovò quegli occhioni stupiti rendere ancor più carino il viso già adorabile della sua versione femminile.

-Puoi... puoi ripetere?-.

Naruto le sfoggiò un sorriso a trentadue denti: -Certo: hai passato l'esame!-.

Sakura rimase basita.

-Stai... scherzando? Perché non è affatto divertente se è uno...-.

Naruto alzò le punte delle labbra fino a socchiudere gli occhi.

-Sono serissimo, Sakura-chan!-.

Sakura impallidì.

“Non... sta... scherzando!”.

Sakura spalancò la bocca come colpita da un fulmine, poi gli rivolse un sorriso che in confronto quello che aveva fatto lui sembrava una smorfia appena abbozzata; accidenti, quanto avrebbe voluto vederlo nel vero volto di Sakura!

-Ahahahah! Sì! Grazie, Naruto! Grazie!- Gli balzò addosso per abbracciarlo, ma lui, impreparato, barcollò indietro; contemporaneamente cominciò a ruotare su sé stesso, sotto la spinta dell'entusiasta Sakura, che tra l'altro, in quel corpo, era più pesante di lui.

-Oh... oh...- Se riuscì a rimanere in piedi fu solo perché si trovò con la schiena al muro.

-Grazie grazie grazie grazie grazie grazie!!!- Ripeteva lei avvinghiandosi sempre di più al suo corpo, tanto da premere il suo nuovo seno su quello del ragazzo.

-Ah!- Naruto arrossì tutto, una reazione del genere non era da Sakura, era più da lui!

Alla fine, Sakura rialzò lo sguardo, trovandosi faccia a faccia con Naruto, cioè con sé stessa, e il ragazzo, tra l'imbarazzo, fu davvero felice di vedere l'espressione gioiosa sul viso di Sakura, cioè sul suo viso, cioè in quello di Naruko...

-Naruto,- Disse Sakura: -sei proprio un tesoro!-.

Il cuore di Naruto fece una capriola.

“Mi ha chiamato tesoro! Mi ha chiamato tesoro! Mi ha chiamato tesoro! Mi ha chiamato tesoro!”.

-Figurati...- Disse Naruto, mezzo sognante.

-...è stato un piacere, dattebayo...-.

-Naruto...- Ripeté Sakura con una voce sensuale che il ragazzo riconobbe essere quella che usava per sedurre i nemici.

Naruto rinsavì un poco e vide che il volto di Naruko era arrossito, e i suoi occhi erano cambiati, erano... come dire... profondi, penetranti, quasi bramosi... ma di cosa? Oddio, ma che le stava succedendo???

-Io... io... Naruto...- La voce della ragazza era ancora più erotica e spinta, mentre Naruto era sempre più rosso.

Sakura avvicinò pericolosamente le sue labbra a quelle di Naruto, istintivamente lui portò indietro la testa, ma se la trovò inchiodata al muro.

-S-S-Sakura-chan, che stai...-.

-Naruto...- Ripeté lei, sempre più dannatamente vicina, oh se era bella, non avrebbe mai pensato che quel corpo si sarebbe rivoltato contro di lui...

-No... fermati...- Arrancò il ragazzo.

-...stai lontana Sakura... è solo l'emozione... e il fatto che tu sei nel mio c...-.

Sakura gli zittì la bocca con l'indice.

-Saku...-.

-Stai zitto, baka.-.

Le due labbra si toccarono, e Naruto smise di opporsi.




Sai passeggiava in cerca dell'ispirazione per il suo nuovo disegno a cui NON avrebbe dato un titolo.

-Vedo che hai capito (sorriso agghiacciante).-.

Brr... sì...

Comunque, Sai svoltò l'angolo.

Vide Sakura che stava baciando una formosa ragazza bionda.

Si bloccò.

Si acquattò al muro.

Prese un libro dallo zaino.

“Vediamo... dovrebbe esserci un capitolo... Ah, ecco!”.

Quando una tua amica si scopre lesbica.”.

Corse via.




-Sakura... cosa stai facendo...-.

Naruto era ancora con le spalle al muro, ancora con una sensazione di morbido piacere che aleggiava sulle sue labbra.

Davanti a lui, Sakura lo guardava come incantata, con due occhi azzurri che brillavano come le increspature del mare.

-Come hai detto tu prima...-.

Naruto sentì il prosperoso seno della ragazza schiacciare il suo più piccolo, e gli sembrò anche di sentire, ma era solo la sua immaginazione, o almeno così sperava, quei grandi capezzoli sfiorare i suoi.

-...supero i problemi dell'aspetto del partner...-.

Lo baciò di nuovo, questa volta più a lungo, insinuando la sua lingua e danzando con quella del ragazzo.

-...ma noi...- Naruto scoprì la sua voce incespicante e fievole, quella della ragazza che ora era: -...noi non siamo...-.

Sakura sorrise.

-Non sai mai quando tacere, testa quadra.-.

Lo baciò una terza volta, e questa volta Naruto lo ricambiò completamente; ah, cosa importava chi era nel corpo di chi, quel momento era suo di diritto!

-Alla fine ti sei deciso...- Sussurrò Sakura con un tono così provocante da farlo quasi impazzire.

Sakura strusciò verso il basso fino a sedersi, portandosi dietro un estasiato Naruto; la ragazza allungò le braccia fin dietro la schiena dell'altro, infilandole sotto la maglietta, accarezzando i suoi fragili muscoli tesi come le corde di una chitarra, mentre Naruto percepì le sue mani calde sfiorare quella sua nuova pelle, mandandolo in estasi.

Sakura...

-Rilassati...- Disse ammaliatrice.

Rilassarsi? Si sentiva praticamente spaccato a metà, da una parte non vedeva l'ora di continuare, mentre dall'altra rigettava il solo pensiero, e lei gli chiedeva di rilassarsi? Era logicamente impossibile!

E allora perché più rimaneva a fissare quei deliziosi occhi azzurri più sentiva il suo animo calmarsi?

Sakura...

Sakura appoggiò la testa sulla spalla del ragazzo, la sua chioma bionda gli solleticò l'orecchio, oh se era invitante!

Lentamente allungò le braccia, unendole poi dietro la schiena della ragazza e iniziando a carezzarla.

Chiuse gli occhi, abbandonandosi a quel reciproco piacere.

Sakura...

Percepì le mani della rosa spostarsi verso i suoi fianchi e avvicinarsi così al suo seno.

Sakura portò indietro la testa, preparandosi a baciarlo di nuovo.

Sakura...

-Aspetta!- Naruto si rialzò di scatto, cercando di riprendere fiato che senza accorgersene aveva perso.

Sakura sbuffò: -Sei proprio un...-.

-Nono!- Fece Naruto: -Non è che io non voglia... ma ora... ora che siamo così... mi dispiace ma... sarebbe troppo!-.

Sakura lo fissò ancora persa nelle sue fantasie erotiche, poi si riscosse.

-Sì, hai ragione...- Sakura si rimise in piedi.

-Scusami, mi sono lasciata prendere.-.

-Ah, fa niente!- La rassicurò lui: -Comunque, quando questa storia sarà finita potremmo...-.

L'occhiata che gli lanciò lei gli fece capire che aveva perso la sua occasione.

Mentre lui si malediceva, Sakura guardò il cielo, stropicciandosi gli occhi.

-È quasi il tramonto, e io... non so te, ma sono molto stanca... mi piacerebbe andare a dormire...-.

Naruto si grattò la testa: -In effetti, andrei volentieri a letto... Ma a quale? A casa tua o mia?-.

-Io andrei a casa mia, se solo potessi usare la Trasformazione!- Sbottò Sakura.

-Maledetta Volpe!-.

Naruto si illuminò: -È colpa di Kurama? Allora la soluzione è semplice!-.

-Ah sì? E quale?-.

Naruto si avvicinò a Sakura e gli sussurrò all'orecchio: -Devi minacciarla di dire a tutti che...-.

Gli occhi di Sakura (cioè di Naruko) diventarono rossi.

-Va bene, va bene!- Disse con voce roca: -Non c'è bisogno che anche lei debba saperlo!-.

Naruto incrociò le braccia, sogghignando malevolmente, doveva venire spesso a Sakura quell'espressione, perché gli risultò molto semplice chiederle: -E allora le permetterai di trasformarsi?-.

-Uff...- Kurama ruotò le pupille: -E va bene... (Che noiosi, però...)-.

Gli occhi di Sakura tornarono azzurri.

Si guardò intorno, spaesata: -Ehi! Ma che è successo?-.

-Eheheh!- Ridacchiò lui: -Prova a trasformarti!-.

-Se lo dici tu... Henge no Jutsu!-.

PUF

-ÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈH??? HA FUNZIONATO???-.

Sakura si era trasformata in... Sakura.

Naruto si soffiò le dita, trionfante: -Modestamente...-.

SMACK

Naruto ricevette un altro bacio, e finalmente da Sakura, quella vera (quasi)!

-Grazie, Naruto! Ci vediamo domani! E non toccare le... ah, lascia stare!- Sakura corse via, gioendo per essere di nuovo quasi sé stessa.

Naruto rimase impalato per qualche minuto, metabolizzando quell'inatteso via libera, poi, con un espressione da pesce lesso in volto, fece dietrofront e si incamminò verso casa.

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Capitolo 8
*** Epilogo ***


EPILOGO

-...-.

-...-.

-...-.

-IO CREDO IN ME...-.

-Mmm...-.

-...IN FRETTA MA PER NOI...-.

Sakura tastò in giro fino a trovare la sveglia, quindi le mollò un pugno sbraitando: -Smettila!-.

CRASH

-Uh?-.

Sakura si girò.

-Ho distrutto la sveglia? Non sapevo che Naruto avesse tanta forza... Un momento!-.

Si guardò intorno.

-Questa è la stanza di Naruto! Ma ieri ero tornata a casa mia!- Di questo ne era sicura, come non ricordare quello che aveva fatto nel suo letto nel corpo del ragazzo?

Abbassò lo sguardo fino a soffermarsi su due rigonfiamenti sul suo petto, che trovò nudo del reggiseno che si era messa l'altra sera.

-Ma sono...-.

Si illuminò.

Corse verso lo specchio.

-SONO DI NUOVO IO!-.

-SONO NEL MIO CORPO!-.




-Mmm... Sakura...-.

Naruto riaprì gli occhi.

-Dove sono? Non sembra la mia stanza...-.

Poi ricordò.

-Ah, giusto, sono nel corpo di Sakura-chan, dattebayo...-.

Fece per scendere dal letto, ma mise un piede in fallo e finì a gambe all'aria.

-Aiuto!-.

PUM

Naruto si massaggiò la testa: -Ahi... ma che diamine...?-.

Si voltò.

-Ma non è un letto!-.

Difatti era appena “sceso” da un futon.

-Non ricordavo che Sakura dormisse su una...-.

Guardò la stanza: piccola, di legno, priva di mobilio, pavimento coperto da quattro stuoie verdi, pareti bianche e una porta scorrevole.

-Ehi! Ma questa non è la camera di Sakura-chan!-.

Si accorse di avere qualcosa sulla lingua e lo sputò.

-Puah! Ma questi sono... capelli?-.

Li rigirò tra le dita e li tirò.

-Ahi!- Si mise una mano in testa, massaggiandosi un punto dolorante.

-Ma sono miei? Sakura non ce li aveva così lunghi...-.

Ne prese in mano una ciocca e trasalì.

-...né così blu...-.

Si massaggiò la gola.

-Anche la voce... è più dolce di quella di Sakura-chan...-.

Si rialzò.

-Ma che... che pesante...- Sentiva qualcosa di gravoso penzolare dal suo petto e, istintivamente, lo prese in mano.

-È soffice...-.

Premette un po'.

-Ugh!- Mollò la presa: -Quella sensazione... non può essere!- eppure era la stessa di quando aveva palpato Sakura, solo molto, molto, molto più forte.

Abbassò lo sguardo e vide due palloncini grandi come cuscini sporgere dal suo petto.

-Eek! Sakura non ce le aveva così enormi!-.

Si guardò meglio.

-E poi sono andato a letto in reggiseno!- Già, e che ricordi...: -Com'è che sono in pigiama?-.

Un bel pigiama, azzurro a righe, che comunque non poteva vedere per intero con quei due cocomeri davanti agli occhi.

-Un attimo... sento che c'è qualcosa qui...-.

Frugò nella tasca dei pantaloni e ne estrasse uno specchietto; era appena sufficiente a riflettere un occhio, ma a Naruto bastò.

-Il B...Byakugan?-.

Si bloccò.




-OH, NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!-.




FINE

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